XX Congresso Nazionale AIP – Sezione Psicologia Sperimentale Il ruolo del contesto sintattico nell’assegnazione dell’accento di parola in italiano Giacomo Spinellia,b, Simone Sulpizioc, Silvia Primativod, & Cristina Buranib,e a Sapienza Università di Roma b ISTC-CNR, Roma c Università di Trento d University College London e Università di Trieste Pavia, 15-17 settembre 2014 L’accento di parola in italiano Due principali pattern accentuali piano = paVOne sdrucciolo = TAvolo non marcati graficamente L’accento di parola in italiano Due principali pattern accentuali piano = paVOne sdrucciolo = TAvolo non marcati graficamente L’accento può essere assegnato attraverso recupero lessicale (conoscenza della parola: maTIta, BIbita) seguendo altre fonti di informazione (Colombo, 1992) Informazioni per assegnare l’accento Regola fonologica Se la penultima sillaba termina in consonante, allora riceve accento (conCERto). Ma: MANdorla, FINferli Informazioni per assegnare l’accento Regola fonologica Se la penultima sillaba termina in consonante, allora riceve accento (conCERto). Ma: MANdorla, FINferli Informazione distribuzionale (Colombo, 1992; Burani & Arduino, 2004; Sulpizio, Arduino, Paizi, & Burani 2013) Informazioni per assegnare l’accento Regola fonologica Se la penultima sillaba termina in consonante, allora riceve accento (conCERto). Ma: MANdorla, FINferli Informazione distribuzionale (Colombo, 1992; Burani & Arduino, 2004; Sulpizio, Arduino, Paizi, & Burani 2013) Pattern dominante: pattern accentuale più frequente Parole con 3 o più sillabe: 78% piane 19% sdrucciole Informazioni per assegnare l’accento Regola fonologica Se la penultima sillaba termina in consonante, allora riceve accento (conCERto). Ma: MANdorla, FINferli Informazione distribuzionale (Colombo, 1992; Burani & Arduino, 2004; Sulpizio, Arduino, Paizi, & Burani 2013) Pattern dominante: pattern accentuale più frequente Parole con 3 o più sillabe: 78% piane 19% sdrucciole Vicinato di accento: numero di parole che condividono sequenza finale e accento La maggior parte delle parole in -OLA è sdrucciola Verso un’informazione più specifica Altri fattori potrebbero influenzare l’assegnazione dell’accento In particolare, è possibile che anche le proprietà morfosintattiche delle parole contribuiscano all’assegnazione dell’accento? Il ruolo delle proprietà morfosintattiche In inglese e russo la distribuzione dei pattern accentuali nelle categorie grammaticali è diversa e influenza l’assegnazione dell’accento (Arciuli & Cupples, 2006; Jouravlev & Lupker, 2013) es. inglese: a PREsent – to preSENT Il ruolo delle proprietà morfosintattiche In inglese e russo la distribuzione dei pattern accentuali nelle categorie grammaticali è diversa e influenza l’assegnazione dell’accento (Arciuli & Cupples, 2006; Jouravlev & Lupker, 2013) es. inglese: a PREsent – to preSENT In italiano nessuna differenza a livello di categorie grammaticali o categorie flessive dell’accordo (genere, numero, persona verbale) (dati estratti da phonItalia: Goslin, Galluzzi, & Romani, 2013) parole con stessa sequenza finale possono avere pattern accentuali diversi a seconda della categoria grammaticale o delle categorie flessive a cui appartengono Il ruolo delle proprietà morfosintattiche Stessa sequenza finale Il ruolo delle proprietà morfosintattiche Stessa sequenza finale Categorie grammaticali diverse → pattern accentuali diversi Il ruolo delle proprietà morfosintattiche Stessa sequenza finale Categorie grammaticali diverse → pattern accentuali diversi Il ruolo delle proprietà morfosintattiche Stessa sequenza finale Categorie grammaticali diverse → pattern accentuali diversi Categorie flessive diverse → pattern accentuali diversi Il ruolo delle proprietà morfosintattiche Stessa sequenza finale Categorie grammaticali diverse → pattern accentuali diversi Categorie flessive diverse → pattern accentuali diversi sostantivi femminili plurali (bamBIne) sostantivi maschili singolari (TERmine) Scopo della ricerca a) Verificare il ruolo dell’informazione proveniente dal contesto sintattico nell’assegnazione dell’accento a parole nuove categoria grammaticale (sostantivo, verbo) categorie flessive dell’accordo (genere, numero, persona verbale) b) Studiare se e come tale informazione interagisce con il vicinato di accento Metodo Lettura ad alta voce Metodo Lettura ad alta voce Target 64 nonparole trisillabiche aventi 4 diverse sequenze finali con vicinato di accento prevalentemente piano (-ERA, -ERI, -INE, -ITA) 64 nonparole trisillabiche aventi 4 diverse sequenze finali con vicinato di accento prevalentemente sdrucciolo (-ANO, -ICI, -IDE, -ERE) vicinato di accento versus accento indotto da contesto sintattico Metodo Lettura ad alta voce Target 64 nonparole trisillabiche aventi 4 diverse sequenze finali con vicinato di accento prevalentemente piano (-ERA, -ERI, -INE, -ITA) 64 nonparole trisillabiche aventi 4 diverse sequenze finali con vicinato di accento prevalentemente sdrucciolo (-ANO, -ICI, -IDE, -ERE) vicinato di accento versus accento indotto da contesto sintattico Filler 56 nonparole trisillabiche con vicinato di accento piano 56 nonparole trisillabiche con vicinato di accento sdrucciolo 32 partecipanti adulti Metodo Due condizioni Metodo Due condizioni Senza contesto: nonparola isolata + tabera Metodo Due condizioni Senza contesto: nonparola isolata + tabera Con contesto: nonparola preceduta da articolo o pronome personale - per indurre le categorie che invertono il pattern accentuale indotto dal vicinato - metà sostantivi, metà verbi + egli tabera Metodo Due condizioni Senza contesto: nonparola isolata + tabera Con contesto: nonparola preceduta da articolo o pronome personale - per indurre le categorie che invertono il pattern accentuale indotto dal vicinato - metà sostantivi, metà verbi + egli tabera Ogni partecipante leggeva metà stimoli in una condizione e l’altra metà nell’altra. L’ordine era controbilanciato Predizioni a) nella condizione senza contesto, l’accento viene assegnato sulla base del vicinato di accento b) nella condizione con contesto, categoria grammaticale e categorie flessive favoriscono il pattern accentuale opposto rispetto al vicinato di accento Predizioni a) nella condizione senza contesto, l’accento viene assegnato sulla base del vicinato di accento b) nella condizione con contesto, categoria grammaticale e categorie flessive favoriscono il pattern accentuale opposto rispetto al vicinato di accento fuPIta – egli FUpita DRUGgere – le drugGEre Risultati Coerenza rispetto al vicinato di accento *** * Analisi: regressione logistica Variabile dipendente: accento assegnato Predittori: vicinato di accento, condizione sperimentale (senza e con contesto) Risultati Coerenza rispetto al vicinato di accento *** * Analisi: regressione logistica Variabile dipendente: accento assegnato Predittori: vicinato di accento, condizione sperimentale (senza e con contesto) Discussione In assenza di contesto sintattico, l’assegnazione dell’accento avviene in maniera coerente con il vicinato di accento (Sulpizio, Arduino, Paizi, & Burani, 2013) Quando il contesto sintattico è presente, le categorie grammaticali e flessive riducono l’assegnazione del pattern accentuale coerente con il vicinato di accento Discussione In assenza di contesto sintattico, l’assegnazione dell’accento avviene in maniera coerente con il vicinato di accento (Sulpizio, Arduino, Paizi, & Burani, 2013) Quando il contesto sintattico è presente, le categorie grammaticali e flessive riducono l’assegnazione del pattern accentuale coerente con il vicinato di accento L’effetto del contesto sintattico è maggiore per le sequenze finali con vicinato di accento piano rispetto alle sequenze finali con vicinato di accento sdrucciolo Perché? Nota: Ci si poteva attendere il contrario: dato che l’accento piano è il pattern dominante in italiano, dovrebbe essere più impermeabile all’effetto del contesto Numerosità delle parole che contribuiscono al vicinato di accento Potenza del vicinato di accento (Sulpizio, Arduino, Paizi, & Burani, 2013) proporzione tra i pattern accentuali (es. 30% pia – 70% sdr) numerosità assoluta = numero di parole diverse (types) es. distribuzione sdrucciole –ERO –ILE 72 % 71 % 219 118 Numerosità delle parole che contribuiscono al vicinato di accento Potenza del vicinato di accento (Sulpizio, Arduino, Paizi, & Burani, 2013) proporzione tra i pattern accentuali (es. 30% pia – 70% sdr) numerosità assoluta = numero di parole diverse (types) Numerosità delle sequenze finali usate vicinato di accento piano: 2111 types vicinato di accento sdrucciolo: 5669 types Sequenze più numerose potrebbero essere più impermeabili all’effetto del contesto sintattico es. distribuzione sdrucciole –ERO –ILE 72 % 71 % 219 118 Conclusioni L’effetto del contesto sintattico suggerisce che l’assegnazione dell’accento di parola dipenda da informazioni più specifiche rispetto alle informazioni distribuzionali generali (pattern dominante e vicinato di accento) L’assegnazione dell’accento potrebbe richiedere un’interazione tra informazione elaborata a livello sublessicale (vicinato di accento) e informazione elaborata a livello lessicale (parole simili con stesse proprietà morfosintattiche)
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