Docenti: A chi si rivolge:

L’Associazione Tonglen ONLUS,
in collaborazione con
Rete Euromediterranea per l'Umanizzazione della Medicina
presenta:
LA MORTE NELLE RELIGIONI PIÙ DIFFUSE DEL NOSTRO PAESE
e
LE GRANDI SCELTE BIOETICHE
Domenica 9 marzo 2014 ore 9 - 18
Presso il Centro dell’Associazione Tonglen
Via Massena 82, Torino
e a Bologna, in videoconferenza, presso il centro Rigpa di via Guerrazzi 28/3
Docenti:
Daniela Cravanzola, medico, si interessa dal 1996 delle tematiche inerenti la relazione
medico-paziente e la fine della vita. Perfezionatasi in tanatologia con Cesare Boni
all'Università Federico II di Napoli nel 2003, si è formata in Accompagnamento Spirituale
con l'Associazione Rigpa e in Accompagnamento empatico con Tonglen, e ha svolto
l'attività di medico palliativista per la FARO di Lanzo Torinese. Dal 2006 fa parte come
volontaria del Servizio di Accompagnamento Empatico della Sofferenza nella fase
terminale della vita dell’associazione Tonglen, ove è anche formatrice.
Daniela Muggia, tanatologa, Premio Terzani per l’umanizzazione della medicina 2008,
docente nel Master di II grado dell'Università Roma 3 in Accompagnamento empatico del
morente. Pedagogia e Tanatologia (Anno Academico 2012-13) e nei corsi di Educazione
Medica Continua, membro e tutor dell’équipe di accompagnamento di Tonglen di cui è
presidente, Educatrice Senior nei corsi di Accompagnamento Spirituale dell’Associazione
Rigpa, è autrice, insieme alla psichiatra Emilia Costa, di Giù le mani da Pierino:
accompagnamento empatico dei bambini affetti da ADHD (Sindrome da iperattività e deficit di
attenzione), Amrita 2013.
A chi si rivolge:
A tutti coloro che, per professione o per volontariato, sono a contatto con il fine vita in
questa società multietnica, a chi desidera strumenti concreti per esercitare diritti e doveri
in materia di eutanasia, desistenza terapeutica, accanimento, testamento biologico,
donazioni di organi e così via.
Costo: € 70 per chi non è socio (comprensivo della tessera associativa, valida un
anno solare) e € 50 per chi è già socio.
Per i richiedenti ECM il costo è di € 80 per chi non è socio (comprensivo della
tessera associativa, valida un anno solare) e di € 60 per chi è già socio.
Per informazioni e prenotazioni scrivere a [email protected]
oppure telefonare al 339/4405961 (ore serali).
Per seguire l'evento da Bologna: prenotazioni presso
[email protected]; tel. 335 57 45 777 (Chiara)
Di cosa si tratta?
Gli argomenti del seminario sono due, ma molto legati tra loro.
In una società sempre più multietnica, i malati che accompagniamo come professionisti o
come volontari possono appartenere a diverse tradizioni religiose, le quali prevedono, per
la fine della vita, norme che spesso confliggono con quelle degli ospedali o degli hospice.
Ammorbidire le norme alla fine della vita, là dove è possibile, è un atto creativo e
compassionevole, che tuttavia richiede una discreta conoscenza della religione degli
altri… Cosa fare e cosa non fare quando occorre comunicare una diagnosi, consolare, e far
sentire a suo agio alla fine della vita qualcuno che appartiene ad una cultura diversa da
quella dominante?
Quali sono i diritti e doveri previsti dalla legge in materia di eutanasia, desistenza
terapeutica, accanimento terapeutico, suicidio assistito? Come far valere le nostre
volontà in materia di testamento biologico, donazioni di organi, fine vita, inumazione o
cremazione? Siamo informati sulla legge in caso di morte perinatale? Conosciamo i
meccanismi delle cure palliative e come ottenerle, quando la morte si avvicina? Molto
spesso siamo all'oscuro dell'esistenza delle leggi, e quelle che esistono a volte ci sembrano
oscure o ingiuste. Quali margini abbiamo?
Il “villaggio globale“ in cui tutti ormai viviamo è contagioso, e anche noi pian piano
mutuiamo da altre culture comportamenti e modi di affrontare la vita e la morte diversi da
quelli fino a poco tempo fa dominanti. E se accadesse anche a noi di morire in
meditazione, per esempio, e di permanere con la coscienza presente nel corpo per giorni
dopo la morte clinica, con segni esterni visibili e noti alla medicina orientale, ma che non
trovano riscontro nelle norme di legge che impongono l'inumazione, come nel caso recente
di Palermo?
Un seminario interattivo, da cui tornerete con molte idee nuove, e con qualche soluzione
in più.
Programma
Ore 9.00-9.30
Perfezionamento iscrizioni
Inizio lavori ore 9.30
Ogni cultura ha una sua strategia per affrontare i momenti di crisi; comunicazione e fraintendimenti:
• La scienza della prossemica: esercizio interattivo
• L’aptonomia e la comunicazione empatica: dove le parole non servono. Esercizio interattivo
A volo d’uccello sulle tradizioni più presenti in Italia: Quando il morente è musulmano:
•
•
Le difficoltà nel toccare il malato, le norme alimentari, i tempi di preghiera, il momento della
morte, il lavacro post mortem: alcune idee per rendere armonioso il passaggio malgrado gli
ostacoli apparenti.
Quando il morente è ortodosso: centinaia di parrocchie in Italia e più di un milione di rumeni in
Piemonte. Quando la barriera linguistica diventa un problema di comunicazione per interposta
persona. Di cosa occorre tenere conto per sostenere, per esempio, una famiglia rumena?
Pausa tè: 11.30 – 11.45
Ore 11.45-13.30
• Quando il morente è ebreo, tra norme alimentari, shabbath, e tempi di preghiera... Come
partecipare allo Shivah, il periodo di lutto, e accompagnare la famiglia nel modo appropriato.
• Quando il morente è induista: l’importanza del silenzio, dei mantra e della preghiera. Saper
informare e guidare la famiglia rispetto alla cremazione. Affido personale, consegna e trasporto
delle ceneri.
• Quando il morente è buddhista: l’importanza della lucidità nel momento della morte,
mantenendo una terapia palliativa. L’importanza di lasciare quieto il cadavere quando la legge
prescrive un’immediata verifica dello stato di morte; che fare in caso di tuk dam (il termine si
riferisce a ciò che accade quando un esperto meditante entra, nel momento della morte, in uno
speciale assorbimento meditativo che continua anche dopo la morte clinica, con segni esterni
riscontrabili con cui la nostra cultura non ha dimestichezza) quando il morto non ha tutti i segni
della morte ma la legge prevede che venga inumato? Il caso recentissimo di Grazia Bruno, nel
palermitano.
Pausa pranzo: 13.30 – 14.30
Ore 14,30-16,15: I grandi problemi bioetici e le soluzioni dell’accompagnamento empatico
• Che differenza c’è tra suicidio assistito, eutanasia passiva e attiva, desistenza terapeutica?,
accanimento terapeutico?
Proveremo a chiarirci le idee anche sulla recente legge belga che prescrive l’eutanasia per i bambini… E sulla
legge in vigore in caso di morte perinatale, che i sanitari, per primi, non sanno comunicare ai genitori
affranti.
Pausa tè: 16.15 – 16.30
Ore 16.15- 18
• Il testamento biologico: c'è modo di proteggersi dall'accanimento terapeutico di decidere sulla
donazione degli organi e di cosa accadrà al nostro corpo dopo la morte? Come far valere le proprie
volontà in materia di fine vita, quando la legge attribuisce al medico il potere più
grande?Esercizio interattivo di gruppo: Come scrivere un testamento biologico.
• Quali soluzioni propone l’accompagnamento empatico della fine della vita?
•
Questionario di gradimento per tutti
Conclusione lavori ore 18