Allegato 1 - Anffas Brescia Onlus

Associazione Nazionale Famiglie di Persone
con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale
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Iscr. Reg. Naz. delle Ass. di Prom. Sociale al n .95/04
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Codice Fiscale 80035790585 Partita Iva 05812451002
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Roma, 7 luglio 2014
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trasmessa a mezzo posta elettronica
A Tutte le Strutture Associative
Anffas Onlus
OGGETTO:
ARTICOLO 25 DECRETO LEGGE N. 90/2014 NOVITA’ E
SEMPLIFICAZIONI PER ACCERTAMENTI SANITARI PER PATENTI
SPECIALI ED INVALIDITA’ CIVILE
ED ESONERI DA PROVE
PRESELETTIVE IN CONCORSI PUBBLICI ED ESAMI DI
ABILTIAZIONE PER PERSONE CON DISABILITA’ – INFORMATIVA
Carissimi,
come avete avuto modo di apprendere dai mass-media, il giorno 26 giugno u.s. è stato pubblicato in
Gazzetta Ufficiale il Decreto Legge 24.06.2014 n. 90 recante “Misure urgenti per la semplificazione e la
trasparenza amministrativa e per l’efficienza degli uffici giudiziari”, che, sin dal giorno della ricordata
pubblicazione, sta spiegando i suoi effetti, anche se provvisori fino alla conversione in legge dello stesso da parte
dei due rami del Parlamento.
Pertanto, anche se passibile di emendamenti in Parlamento durante la conversione in legge, riteniamo
utile fornirVi una prima scheda di analisi dell’art. 25 Decreto Legge (nella versione attualmente in vigore), che
inserisce alcune novità in tema di:
1) accertamenti sanitari per il rilascio ed il rinnovo di patenti speciali;
2) accertamenti sanitari rispetto alle invalidità civili rivedibili e da porre in essere al compimento dei 18
ann;
3) agevolazioni in tema di prove preselettive di concorsi pubblici o esami abilitanti alle professioni per
persone con disabilità.
Propriamente, qui di seguito riportiamo in rosso il testo, comma per comma, dell’art. 25 con nostre
informazioni sotto ciascuno di essi.
Comma 1
All'articolo 330, comma 5, del decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495,
dopo le parole: "laurea in ingegneria" sono inserite
le
seguenti:
Riconosciuta da
",
nonche'
da
un
Federata a
S.A.I.?
(Servizio Accoglienza e Informazione)
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rappresentante designato
delle
Associazioni
di
persone
con invalidita' esperto in materia. La
partecipazione del rappresentante di queste ultime e' comunque a titolo gratuito".
La norma riguarda il caso dell’accertamento sanitario per il primo rilascio della patente alle persone invalide (per
il rinnovo si veda quanto previsto nel comma 2) e propriamente la composizione della commissione speciale che
viene integrata da “un rappresentante delle Associazioni di persone con invalidità esperto in materia”. Pertanto,
l’attuale testo dell’art. 330 comma 5 del Regolamento di attuazione del codice della strada così prevede:
Nel caso in cui l'accertamento dei requisiti fisici e psichici sia richiesto da mutilati e minorati fisici
per
minorazioni
anatomiche o funzionali a carico degli arti o della colonna vertebrale, la composizione della commissione medica locale e'
integrata da un medico appartenente ai servizi territoriali della riabilitazione, nonche' da un dipendente della Direzione
generale della motorizzazione del Dipartimento per i trasporti, la navigazione ed i sistemi informativi e statistici, appartenente ad
uno dei profili per i quali e' richiesta la laurea in ingegneria, nonche' da un rappresentante designato delle
Associazioni di persone con invalidita' esperto in materia. La partecipazione del rappresentante di
queste ultime e' comunque a titolo gratuito. Qualora l'accertamento sia richiesto da soggetti affetti da diabete o
da problematiche cliniche alcol-correlate, la composizione della commissione puo' essere integrata rispettivamente da un
medico specialista diabetologo o alcologo.
Comma 2
All'articolo 119, comma 4, lettera a), del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, recante nuovo
codice della strada, e successive modificazioni e integrazioni, e' aggiunto, in fine, il seguente
periodo: "Qualora, all'esito della visita di cui al precedente periodo, la commissione medica locale
certifichi che il conducente presenti situazioni di mutilazione o minorazione fisica stabilizzate e non
suscettibili di aggravamento ne' di modifica delle prescrizioni o delle limitazioni in atto, i successivi
rinnovi di validita' della patente di guida posseduta potranno essere esperiti secondo le procedure di
cui al comma 2 e secondo la durata di cui all'articolo 126, commi 2, 3 e 4.".
Con questa norma si stabilisce che solo la visita medica per il primo rilascio della patente per le persone con
invalidità continua ad essere fatta presso le speciali commissioni mediche, potendo, invece, il rinnovo essere
effettuato con la certificazione sanitaria rilasciata dalle medesime istituzioni cui si rivolgono tutti gli altri cittadini.
Comma 3
All'articolo 381, comma 5, terzo periodo, del decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre
1992, n. 495, e successive modificazioni, sono apportate le seguenti modifiche: le parole: "Il comune
puo' inoltre stabilire" sono sostituite dalle seguenti: "Il comune inoltre stabilisce"; dopo le parole:
"n. 503, e" e' inserita la parola: "puo'"
E’ una modifica che introduce una novella positiva all’art. 381 comma 5 del Regolamento di attuazione al codice
della strada rispetto alle soste da parte di veicoli al servizio di persone titolare di contrassegno invalidi, evitando
però di introdurne anche una seconda.
La positiva è che il comune non “può” più solo prevedere, ma deve stabilire (e basta) un parcheggio riservato
ogni 50 posti nelle aree di sosta comunali o gestite in concessione.
La nota negativa è che rimane rimessa alla mera facoltà dei Comuni il non far pagare le autovetture con
contrassegno, se parcheggiate in zone di sosta a pagamento, allorquando i posti riservati siano già occupati o
indisponibili.
Pertanto, l’attuale norma del regolamento di attuazione al Codice della strada è la seguente:
Il comune inoltre stabilisce, anche nell'ambito delle aree destinate a parcheggio a pagamento gestite in concessione, un numero di
posti destinati alla sosta gratuita degli invalidi muniti di contrassegno superiore al limite minimo previsto dall'articolo 11,
comma 5, del decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1996, n. 503, e può prevedere, altresi', la gratuita' della sosta
per gli invalidi nei parcheggi a pagamento qualora risultino gia' occupati o indisponibili gli stalli a loro riservati.
Comma 4
Al decreto-legge 27 agosto 1993, n. 324, convertito dalla legge 27 ottobre 1993, n. 423, sono apportate le
seguenti modificazioni:
a) al comma 2 dell'articolo 2, sono apportate le seguenti modificazioni:
1) la parola "novanta" e' sostituita dalla parola "quarantacinque";
2) le parole "ai soli fini previsti dall'articolo 33 della stessa legge" sono sostituite dalle seguenti:
"ai soli fini previsti dagli articoli 21 e 33 della legge 5 febbraio 1992, n. 104 e dall'articolo 42 del
decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151".
b) al comma 3-bis dell'articolo 2, la parola "centottanta" e' sostituita dalla parola "novanta";
c) dopo il comma 3-ter dell'articolo 2, e' inserito il seguente comma: "3-quater . Ai fini delle
agevolazioni lavorative previste dagli articoli 21 e 33 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, e
dall'articolo 42 del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, la Commissione medica competente,
previa
richiesta
motivata dell'interessato, e' autorizzata a rilasciare un certificato provvisorio al
termine della visita. Il certificato provvisorio produce effetto fino all'emissione dell'accertamento
definitivo da parte della Commissione medica dell'INPS .".
La norma è di assoluto favore per le persone con disabilità ed i loro familiari, perché nell’ordine:
1) riduce a 45 giorni il termine entro il quale va fatta la visita di accertamento sanitario per lo stato di handicap ai
sensi della Legge n. 104/1992, potendo, in caso contrario, far valere un “certificato provvisorio” di uno
specialista che dichiari la connotazione di gravità dell’handicap per fruire immediatamente delle agevolazioni
lavorative (non più solo i permessi retribuiti, ma anche i congedi parentali ed i diritti relativi alla sede d’impiego)
2) dimezza tutto l’iter sanitario di accertamento per la certificazione dello stato di handicap ai sensi della legge n.
104/1992 a 90 giorni dalla domanda;
3) riconosce che all’atto della prima visita di accertamento per lo stato di handicap si può rilasciare il “certificato
provvisorio” per fruire delle agevolazioni lavorative nelle more della convalida da parte dell’Inps;
Infatti, i commi 2 e ss. dell’articolo 2 del d.l. 324/1993, convertito in Legge n. 423/1993 ora così si articolano:
2. Qualora la commissione medica di cui all'articolo 4 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, non si pronunci entro
quarantacinque giorni dalla presentazione della domanda, gli accertamenti sono effettuati, in via provvisoria, ai soli fini
previsti dagli articoli 21 e 33 della legge 5 febvbraio 1992, n.104 e dell’articolo 42 del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151,
da un medico specialista nella patologia denunciata, in servizio presso l'unita' sanitaria locale da cui e' assistito l'interessato.
3. L'accertamento provvisorio di cui al comma 2 produce effetto fino all'emissione dell'accertamento definitivo da parte della
commissione.
3- bis. La commissione medica di cui all'articolo 4 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, deve pronunciarsi, in ordine agli
accertamenti di propria competenza di cui al medesimo articolo 4, entro novante giorni dalla data di presentazione della
domanda.
(omissis)
3-quater. Ai fini delle agevolazioni lavorative previste dagli articoli 21 e 33 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, e dall'articolo
42 del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, la Commissione medica competente, previa richiesta motivata
dell'interessato, e' autorizzata a rilasciare un certificato provvisorio al termine della visita. Il certificato provvisorio produce effetto
fino all'emissione dell'accertamento definitivo da parte della Commissione medica dell'INPS.
Comma 5
Ai minori gia' titolari di indennita' di frequenza, che abbiano provveduto a presentare la domanda in
via amministrativa entro i sei mesi antecedenti il compimento della maggiore eta', sono riconosciute in
via provvisoria, al compimento del diciottesimo anno di eta', le prestazioni erogabili agli invalidi
maggiorenni. Rimane fermo, al raggiungimento della maggiore eta', l'accertamento delle condizioni
sanitarie e degli altri requisiti previsti dalla normativa di settore.
La norma è relativa alla visita che i minori già riconosciuti invalidi civili devono compiere ai 18 anni, tranne la
previsione eccezionale del comma successivo.
L’unico vantaggio riconosciuto dal comma in esame è quello per i minori che sono titolari di indennità di
frequenza, che godono adesso dell’automatica provvisoria erogazione, dal giorno del compimento della loro
maggiore età, delle prestazioni “erogabili agli invalidi maggiorenni”, senza che si sia ancora svolta la richiesta
visita di accertamento sanitario.
Vi è però ancora la necessità di meglio chiarire quali siano le prestazioni “erogabili agli invalidi maggiorenni”
nelle more della definizione dell’iter di accertamentio per i neo maggiorenni: assegno mensile di invalidità
(erogabile per invalidi fino al 99%) o pensione di invalidità civile (erogabile all’invalido al 100%)?
La differenza tra le prestazioni non è di poco conto perché, pur essendo uguale l’entità mensile, cambiano i
requisiti di reddito per percepirle e quindi andrebbe chiarito cosa possa spettare in automatico. In caso contrario,
lo stesso Istituto Inps non saprebbe, per esempio, se erogare il rateo mensile, a chi abbia un reddito di 6.000 euro
annui, visto che, nel caso di specie, non sarebbe erogabile, per limite di reddito, se la persona venisse considerata
titolare di assegno mensile d’assistenza (perché avente un’invalidità fino al 99%), mentre sarebbe erogabile se la
persona venisse considerata con invalidità civile al 100% e quindi titolare di pensione di invalidità.
Sul punto stiamo già procedendo a predisporre appositi emendamenti per evitare confusione ed equivoci.
Comma 6
Ai minori titolari dell'indennita' di accompagnamento per invalidi civili di cui alla legge 11 febbraio
1980, n. 18, ovvero dell'indennita' di accompagnamento per ciechi civili di cui alla legge 28 marzo
1968, n. 406, e alla legge 27 maggio 1970, n. 382, ovvero dell'indennita' di comunicazione di cui
all'articolo
4
della legge 21 novembre 1988, n.
508,
nonche'
ai
soggetti
riconosciuti dalle
Commissioni mediche, individuate dall'articolo 20, comma 1, del decreto-legge 1 luglio 2009, n. 78,
convertito con modificazioni dalla legge 3 agosto 2009, n. 102, affetti dalle patologie di cui
all'articolo 42-ter, comma 1, del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni,
dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, sono attribuite al compimento della maggiore eta',
e
previa
presentazione della domanda in via amministrativa, le prestazioni economiche erogabili agli
invalidi maggiorenni, senza ulteriori accertamenti sanitari, ferma restando la sussistenza degli altri
requisiti previsti dalla normativa di settore.
Il presente comma è una novità assoluta.
La norma, in sostanza, dice che i minori che sono titolari indennità di accompagnamento o i minori che hanno
una patologia stabilizzata ed ingravescente ai sensi del D.M. 2 agosto 2007 (che sempre l’accompagnamento
devono avere per l’applicazione del ridetto decreto!), inclusi, però i minori con sindrome di down e da sindrome
da talidomide (anche senza accompagnamento, vista la modifica del comma successivo all’art. 42 ter del D.L.
69/2013) non andranno più a rifare la visita sanitaria al compimento del 18° anno di età ed acquisteranno il
diritto alle prestazioni economiche “erogabili ai maggiorenni”.
Anffas ha i seguenti dubbi, che sta già procedendo a dissipare attraverso contatti con l’Inps e con la proposizione
di emendamenti ad hoc in Parlamento:
1) perché (con il richiamo al nuovo testo dell’art. 42 ter D.L. 69/2013) si è eliminato il requisito dell’indennità di
accompagnamento ai minori che hanno patologire stabilizzate, allorquando proprio il D.M. 2 agosto 2007 ne
prevede la necessaria ricorribilità ed ugualmente l’art. 6 della legge n.80/2006 la prevede per la sindrome di down
e la sindrome da talidomide?;
2) quali saranno le “prestazioni economiche erogabili agli invalidi maggiorenni” che verranno riconosciute, specie
nel caso dei sopra ricordati minori, pur rientranti nelle ricordate gravi patologie
Comma 7
All'articolo 42-ter, comma 1, del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito con modificazioni dalla
legge 9 agosto 2013, n. 98, le parole "che hanno ottenuto il
riconoscimento
dell'indennita'
di
accompagnamento o di comunicazione" sono soppresse.
La norma crea ulteriore caos tecnico-giuridico rispetto al pasticcio avutosi nell’agosto 2013, anche se poi, di fatto,
dovrebbe agevolare le persone con disabilità.
Infatti la scorsa estate, in sede di conversione del D.L. n. 69/2013 era stato adottato tale emendamento (art. 42
ter):
I soggetti per i quali e' gia' stata accertata da parte degli uffici competenti una menomazione o una patologia stabilizzate o
ingravescenti di cui al decreto del Ministro dell'economia e delle finanze 2 agosto 2007, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 225
del 27 settembre 2007, inclusi i soggetti affetti da sindrome da talidomide o da sindrome di
Down,
che
hanno
ottenuto il riconoscimento dell'indennita' di accompagnamento o di comunicazione
sono esclusi dalle visite di controllo sulla permanenza dello stato invalidante da parte degli uffici dell'Istituto nazionale della
previdenza sociale (INPS).
2. Il soggetto chiamato dall'INPS per la verifica sull'accertamento del suo stato invalidante effettua la verifica limitatamente alle
situazioni incerte.
Tale norma, introdotta in sede di conversione in legge del D.L. n. 69/2013 senza consultare il movimento delle
persone con disabilità, ha già posto in questo primo anno di vigenza i seguenti dubbi:
-
quando ricorre la “situazione incerta” prevista dal comma 2, per cui si può fare una visita straordinaria di
verifica? (o si rientra nel D.M. 2 agosto 2007 oppure no);
-
la sindrome di down con indennità di accompagnamento non rientra già nel Gruppo 9 del D.M. 2
agosto 2007?
Oggi il caos giuridico aumenta perché si elimina la parte che segnata in rosso: oltre ad aver arbitrariamente
eliminato il requisito dell’indennità di accompagnamento per la sindrome di down e la sindrome da talidomide
per l’esonero dalle revisioni ordinarie (diverse, quindi, da quelle per i 18 anni disciplinate dai commi precedenti)
ci si è dimenticati che per le patologie di cui al D.M. 2 agosto 2007 occorre che vi sia anche l’indennità di
accompagnamento e quindi non si capisce se adesso l’indennità di accompagnamento non serva solo per i
soggetti affetti da sindrome da talidomide e da sindrome di down o anche per coloro che ad altro titolo si
vedono applicare il d.m. 2 agosto 2007 (per esempio persone con autismo che oggi rientrano nel Gruppo 10 del
D.M. 2 agosto 2007, solo se titolari di indennità di accompagnamento).
Pertanto, anche per rimediare agli errori della scorsa estate, Anffas proporrà almeno di abrogare i commi 1 e 2
dell’art. 42 ter del D.L. n.69/2013, cosaì come convertito dalla Legge n. 98/2013.
Comma 8
All’articolo 97, comma 2, della legge 23 dicembre 2000, n. 388, il primo periodo è soppresso.
Quindi non vi è più nel citato comma il periodo, qui appresso, segnato in rosso:
I soggetti portatori di menomazioni o patologie stabilizzate o ingravescenti, inclusi i soggetti affetti da sindrome da talidomide, che
abbiano dato luogo al riconoscimento dell'indennita' di accompagnamento o di comunicazione sono esonerati da ogni visita
medica
finalizzata
all'accertamento
della
permanenza
della minorazione civile o dell'handicap. Con decreto
del
Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro della salute, sono individuate, senza ulteriori oneri per lo
Stato, le patologie e le menomazioni rispetto alle quali sono esclusi gli accertamenti di controllo e di revisione ed e'
indicata la documentazione sanitaria, da richiedere agli interessati o alle commissioni mediche delle aziende sanitarie locali
qualora non acquisita agli atti, idonea a comprovare la minorazione.
Cosa comporta ciò? Solo le patologie che sono nel D.M. 2 agosto 2007 sono esonerate da ulteriori visite.
Sicuramente questo semplifica il tutto rispetto al primo periodo che includeva un ambito non ben delineato.
Comma 9
All'articolo 20 della legge 5 febbraio 1992, n. 104 e' aggiunto in fine il seguente comma:
"2-bis. La persona handicappata affetta da invalidita' uguale o superiore all'80% non e' tenuta a
sostenere la prova preselettiva eventualmente prevista.".
La norma appena introdotta esonera le persone con disabilità dalle preselezioni che possono aversi nei concorsi
pubblici o per gli esami di abilitazione alle professioni (da avvocato, ingegnere, medico, eccc..)
Per esempio, fino a tre anni fa per l’accesso alle prove scritte del concorso in magistratura vi era una prova
preselettiva (quiz a risposta multipla), che scremava il numero dei partecipanti da circa 35.000 a meno di 6.000
per l’accesso alle prove scritte. Secondo la nuova norma le persone con disabilità con invalidità all’80% saltano
tale prova e vengono ammesse di diritto agli scritti.
Come chiarito, Anffas ha prontamente analizzato l’articolato di cui sopra e sta ponendo in essere tutte le
azioni utili per migliorare e potenziare le novità introdotte.
Vi terremo aggiornati sull’iter di conversione in legge del D.L. n. 90/2014, restando, nel frattempo a
Vostra completa disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento e/o informazione.
Cordiali saluti.
Roberto Speziale
Presidente Nazionale Anffas Onlus