M EZ ZO GI O R NOECON OM I A III LUNEDÌ 27 OTTOBRE 2014 Sviluppo & territorio Il Mezzogiorno del futuro Primo piano 5. L’area dove l’incidenza giovanile sul totale è maggiore è Reggio Calabria Sud straccia il Nord ): solo la provincia di Roma, con 30, supera quella partenopea La radiografia dei nuovi imprenditori A guidare la carica sono le 500 start up meridionali DI PAOLA CACACE C’ è chi fa divertenti grafici per il sito di Gianni Riotta e chi è così innovativo da essere scelto per fare una pubblicità con Piff. Chi si occupa di vela, chi di cibo o di turismo e chi di altissime tecnologie. Sono oltre 2.750 le start up in Italia. Al Sud ce ne sono circa 500 tutte con un’alta vocazione all’innovazione. Unisce il digitale alla tradizione agroalimentare italiana LaròFood, piattaforma user friendly che porta le eccellenze calabresi da Crotone, sede della start up, nel mondo. «Molti dei nostri clienti — spiega Giovanni Pugliese — sono in Germania, in Brasile, in Austria, in Francia e negli Usa. Volevamo vendere dei prodotti con un marchio proprio, che ne garantisse la qualità, non con il solito sito di e-commerce ma utilizzando tutti i device a disposizione, pc, tablet, smartphone grazie a un’app realizzata da noi sia per iPhone che per Android». Sono pugliesi, di Altamura, in provincia di Bari invece i 3 giovani all’origine di Discovery Food, tra i vincitori dell’ultima edizione di Working Capital di Telecom. Michele Spinelli, Giovanni Mangiatordi, Vito Tafuni hanno creato un simpatico sito di info-commerce dove i piccoli produttori, inizialmente della loro terra ma poi provenienti da tutta Italia, si possano raccontare con video e quant’altro anche prodotti dagli stessi ragazzi. «L’idea — spiega Vito — ci è venuta vedendo piccole realtà di qualità che però non sapevano raccontarsi sul web. Cosa fondamentale. Poi ci sono stati una serie di riconoscimenti importanti, l’ultimo quello di Telecom, che tra l’altro ci ha anche inserito in una delle pubblicità di Piff, quelle che raccontano l’arrivo della rete fibra, cosa che è stata fondamentale per noi». Peccato che i 3 trentenni siano tra gli unici a non essere ancora riusciti a vedere lo spot in tv perché troppo impegnati a lavorare. Tra i vincitori di WorkingCapital ci sono anche diverse realtà siciliane. Una di queste è Omnia School Innovation, start up dei catanesi Dario Zappalà, Daniel Gustav Indelicato, Claudio Sichili e Andrea Castagna che si sono inventati il registro scolastico digitale. Si parla di digitalizzazione nelle scuole? Ebbene con il loro portale gli insegnanti potranno segnare compiti, note e voti sul loro tablet. Non ne saranno contenti i ragazzi poiché, con l’app associata, i genitori saranno aggiornati in tempo reale sull’andamento del proprio figliolo. Ha qualcosa a che vedere con l’istruzione anche la start up palermitana Ludwig. Solo che invece che essere usata dagli insegnanti può essere utilizzata da chi ha qualche carenza nelle lingue straniere. I palermitani Antonio Rotolo, Roberta Pellegrino, Marco Picone e Federico Papa hanno realizzato un software di correzione testi intuitivo e intelligente, capace di individuare errori ad oggi non identificabili, permettendo ai suoi utenti di scrivere in una lingua straniera in maniera autonoma ed efficace. Sempre siciliani, in particolare di Enna, i componenti del team di Common City. Il loro progetto, una città che ascolta le esigenze dei cittadini tramite social, è nato dal dottorato di Alice Albanese che spiega: «Abbiamo applicato l’analisi del sentiment di Twitter e Facebook all’urbanistica. In poche parole, se c’è sui social una particolare richiesta, per un parco, una struttura o altro, noi analizziamo quanti utenti condividono quell’opinione e poi agiamo sulla città sopperendo a quella specifica carenza». L’analisi del sentiment on-line sembra effettivamente essere la nuova frontiera dell’innovazione. Se il team di Enna ha infatti una collaborazione con il comune per sperimentare il loro progetto, ancora in fase iniziale, i giovani di DtoK Lab con la loro abilità di sentimentalizing sono riusciti a collaborare, poco dopo il loro esordio come start up, persino con Gianni Riotta. I cosentini Eugenio Cesario, Domenico Talia, Paolo Trunfio, Fabrizio Marozzo hanno infatti realizzato le statistiche che il giornalista ha utilizzato per il suo blog, e conseguente e-book, sugli ultimi Mondiali di Calcio e tuttora La stanza dei bottoni Da Bari a Napoli via Crotone Sopra il team barese Discovery Food con Piff èer la pubblicità della Telecom; in basso uno dei grafici di Dtok Lab Sopra la schermata della napoletana AppTripper; in basso i prodotti della crotonese LaròFood collaborano con lui per altri tipi di analisi dati. «Realizziamo — spiega Paolo Trunfio — sistemi per l’analisi di Big Data utilizzando tecnologie Cloud. Questo significa che siamo in grado di analizzare i dati del web direttamente sul web, grazie a un nostro algoritmo. Proprio per questo siamo in grado di portare l’analisi del sentiment ad altissimi livelli. Nel caso del sito di Riotta ci era stato chiesto, tra le altre cose, di analizzare il flusso dei tifosi da uno stadio all’altro e la loro frequenza e provenienza. Per noi è stato facile. Ci è bastato analizzare i tweet inviati durante le partite e confrontarli con le geolocalizzazioni». Sembrerà facile a loro, ma in effetti il sentiment di twitter in particolare è uno dei mezzi statistici più precisi dei tempi moderni, con uno scarto dell’1 o 2% come dimostrato dal Referendum scozzese il cui risultato era stato anticipato solo da chi si era affidato all’analisi dei social. E se sentiment per voi fa rima con emozione ecco che il team di Napoli di AppTripper si è inventato un’applicazione mobile per il turismo «emozionale». «L’idea di base — spiega Sebastiano Deva — era rendere le visite turistiche più fruibili e divertenti. Come? Associandole alle proprie emozioni. Chi scarica la nostra app sceglie l’emozione del momento e AppTripper gli consiglia cosa vedere. Inoltre abbiamo appena realizzato «Uffizi Game Guide», su richiesta del polo museale fiorentino, che ha già scalato le classifiche di download negli Usa. A questo si aggiunge la soddisfazione di aver ricevuto un fondo in equity dall’abruzzese Fira e la presentazione che faremo nella Silicon Valley a fine mese, assieme a un gruppo di startup locali scelte da Giovanni De Caro di TechHub e il professor Vona della Federico II». Si viaggia molto anche con Macingo, start up di Reggio Calabria che si è inventata il car-sharing per il trasporto merci. «L’idea — spiega Salvatore Furfaro — è nata dalla difficoltà del mondo delle spedizioni e dagli sprechi che comporta per gli autotrasportatori viaggiare con mezzo carico o addirittura, nel viaggio di ritorno, completamente vuoti. Così sulla nostra piattaforma facciamo matching, ossia facciamo incontrare la domanda e l’offerta. I clienti si iscrivono per cercare trasportatori che possano consegnare le loro merci. Gli auto-trasportatori si iscrivono per avere la possibilità di far viaggiare i loro mezzi a pieno carico e quindi tagliare le spese». Viaggia sul mare, invece, il progetto Lis4Sail di Agrigento che vuole rendere accessibile la vela anche alle persone sorde grazie all’utilizzo di tecnologie quali i Google Glass e un’app apposita che garantisca il coordinamento dell’equipaggio di non udenti. Ha a che fare con il mare anche la start up Applicon di Catanzaro, che si occupa di sistemi elettronici per la comunicazione subacquea. «Abbiamo realizzato diversi progetti — spiega Marco Lupia — tra cui un modem acustico e un giubbetto che riduca incredibilmente il rischio di embolie, tramite delle valvole ultra-innovative». Ultrasonic Sight, dispositivo a ultrasuoni che, piccolo quanto un cellulare, sostituisce il bastone per i non vedenti. «L’abbiamo realizzato — spiega Fabrizio Lapiello della start up casertana — grazie al kit Arduino. In poche parole si usa proprio come il bastone, con l’unica differenza di essere molto più leggero, e molto più preciso, visto che percepisce anche le eventuali macchine in arrivo ad alta velocità e soprattutto, vibra e suona per segnalare gli eventuali ostacoli». È high-tech anche la BsCube di Salerno che si occupa di scan biometrico, ossia il riconoscimento dell’iride applicato a mille usi diversi. «L’unica password di cui abbiamo bisogno sono i nostri occhi — spiega Alfonso Bonaiuto — possiamo usarli per il nostro cellulare, secretando foto e messaggi, per i file in cui teniamo tutte le altre password e i pin di carte di credito e altro, o per accedere ai nostri social network. Con un paio di occhiali ad hoc possiamo usarla per aprire la nostra macchina. Gli usi sono infiniti». © RIPRODUZIONE RISERVATA a cura di Paolo Grassi Cravatte by Cilento per industriali under 40 Nuova governance per Confidi Campania. Boccia: agroalimentare bene bipartisan C onfidi Regione Campania — che opera in qualità di intermediario tra sistema bancario, piccole e medie imprese e liberi professionisti, conta oltre 2000 aziende associate, 30 convenzioni bancarie, 13 milioni di euro di patrimonio e oltre 90 milioni di euro di garanzie — ha designato i nuovi organismi di governo per il prossimo triennio. L’assemblea dei soci ha infatti eletto il consiglio di amministrazione e il collegio sindacale, i cui membri sono: Giuseppe Calcagni (confermato presiden- te), Carmine Petrone, Alessandro Falco, Franco Fabbricatore, Florinda Passarelli, Alfredo Ruosi, Pierluigi Vasquez, Fabio De Felice e Vincenzo Greco. Nel collegio sindacale, Massimo Cortucci, già sindaco effettivo, è stato nominato presidente; a sua volta, Claudio Fogliano è diventato sindaco effettivo. Alessandro Falco è il presidente del nuovo Comitato esecutivo, composto anche da Vincenzo Greco e Pierluigi Vasquez. Antonio Esposito è stato confermato direttore generale. *** Cravatte e foulard griffati «M.Cilento» per il Convegno dei Giovani imprenditori di Confindustria che si è svolto a Napoli lo venerdì e sabato scorsi con la partecipazione del presidente Giorgio Squinzi. «Abbiamo voluto essere presenti con i nostri simboli di eleganza a uno degli appuntamenti più importanti del momento — spiega il patron Ugo Cilento — I giovani e l’economia rappresentano le due grandi questioni del momento e per questo motivo abbiamo ritenuto importante far sentire la nostra presenza in linea con il A sinistra, l’imprenditore Ugo Cilento Sopra, Francesco Boccia nostro progetto di celebrare con una cravatta gli avvenimenti di rilievo nazionale che si svolgono nella nostra città». Dal 1780 «il brand “M.Cilento” tramanda la cultura del su misura, la ricerca del pezzo unico e di classe, dell’accessorio raro e di qualità. Le cravatte sette pieghe in pura seta e in pregiati tessuti sono da sempre il fiore all’occhiello della maison, tagliate e cucite a mano come tradizione comanda». *** «Filiera agroalimentare e Grande distribuzione: l’evoluzione italiana», è il titolo dell’iniziativa che si è svolta sabato pomeriggio a Bisceglie presso le “Vecchie Segherie Mastrototaro” di Mauro Mastrototaro. Ad animare il dibattito sono stati invitati Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera e consigliere comunale di Bisceglie, Giovanni Cobolli Gigli, presidente di Federdistribuzione, Francesco Divella, amministratore delegato della Divella Spa e Giovanni Pomarico, presidente del Gruppo Megamark, moderati dal caporedattore del Tgr Puglia, Attilio Romita. «Questa iniziativa — chiarisce Boccia — non vuole avere nessun connotato politico, dobbiamo andare oltre le barriere ideologiche perché stiamo parlando dello sviluppo territoriale e dei nostri prodotti dell’agroalimentare. Al Sud abbiamo tante realtà da tutelare, dai produttori locali ai tanti imprenditori che si sono messi in gioco e stanno portando avanti con caraggio le loro aziende. Noi vogliamo scherarci dalla parte di chi lavora, di chi si sveglia la mattina e produce valore». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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