QUALE DIDATTICA FAVORISCE L’APPRENDIMENTO? Asola 14 marzo 2014 Di che cosa parleremo • OSSERVAZIONE sistematica • DIDATTICA INCLUSIVA, una didattica per tutti: – L’APPRENDIMENTO DELLA LETTO – SCRITTURA: il metodo sillabico – LA COMPRENSIONE DEL TESTO:PENSIAMO A COME PROGETTARE UNA LEZIONE DI STORIA Una CLASSE di scuola primaria I PRINCIPI CHIAVE DELL’INCLUSIONE ACCETTARE LA DIVERSITÀ È una caratteristica essenziale della condizione umana ASSICURARE LA PARTECIPAZIONE ATTIVA L’inclusione non vuol dire assicurare un posto in classe. Essere inclusivi richiede uno sforzo continuo che assicuri una partecipazione attiva dell’alunno nell’ambito pedagogico e sociale. SVILUPPARE PRATICHE DI COLLABORAZIONE L’inclusione è un processo continuo che richiede il supporto di tutti gli interessati. IMMAGINARE UNA SCUOLA DIVERSA Una scuola inclusiva è una scuola diversa che impara da se stessa e promuove il cambiamento e lo sviluppo. LA SCUOLA dell’Educazione Inclusiva Una scuola che ‘include’ è una scuola che ‘PENSA’ e che ‘PROGETTA’ tenendo a mente proprio tutti. Una scuola che non si deve muovere sempre nella condizione di emergenza, in risposta cioè al bisogno di un alunno con delle specificità che si differenziano da quelle della maggioranza. Una scuola inclusiva è una scuola che si deve muovere sul binario del MIGLIORAMENTO ORGANIZZATIVO perché nessun alunno sia sentito come non appartenente, non pensato e quindi non accolto. IN CLASSE • Osservare funzionamento degli alunni in classe • Leggere i bisogni in una dimensione pedagogica: – come funziona ciascun alunno nel suo contesto a prescindere dall’origine delle sue difficoltà IN CLASSE PEI elabora PDP monitora verifica ATTIVA DIDATTICA STRUTTURALMENTE INCLUSIVA La soluzione? NO TANTE DIDATTICHE SEPARATE SCOMPORRE DI E R A S N E SP P M O C E R A S EN • DIDATTICA PERSONALIZZATA • DIDATTICA INDIVIDUALIZZATA • DIDATTICA FLESSIBILE •DIDATTICA INCLUSIVA I L P M SE F E R A C I ADDIZIONE SEMPLIFICARE 5+3= 27+ 84= SCOMPORRE •Incolonnamento •Ordine spaziale altobasso e destra-sinistra •Significato del segno •Conoscenza algoritmo additivo •Gestione procedura del riporto…. DIDATTICA INCLUSIVA = DIDATTICA PER TUTTI CHE COSA FARE? Gli insegnanti Il ruolo del docente cambia da trasmettitore e depositario di conoscenze a facilitatore e organizzatore dei processi di apprendimento Quali metodologie sono adatte per l’apprendimento di TUTTI? • Didattica metacognitiva • Apprendimento cooperativo (organizzazione della classe per gruppi) • Apprendimento significativo attraverso le mappe concettuali e mentali • Tutoraggio Quali sono le strategie organizzative adottare come docente? • strutturazione della lezione • lavoro sul metodo di studio • utilizzo di testi semplificati, facilitati • utilizzo degli organizzatori grafici dell’apprendimento • utilizzo degli anticipatori O SS O E IV CC SU MAT R FO PR R E U Q E I IS I T IL PROCESSO DI APPRENDIMENTO DELLA LETTO-SCRITTURA È LENTO E GRADUALE “Secondo la mia ipotesi, imparare a leggere è possibile solo perché il cervello del bambino contiene già, in larga parte, le strutture neuronali appropriate […]. Lo sviluppo linguistico e visivo del bambino, prima ancora che cominci a imparare a leggere, ha un ruolo essenziale nella buona preparazione del cervello alla lettura” (S. Dehane, I neuroni della lettura, 2009) PERCHÉ LAVORARE SULLA CONSAPEVOLEZZA FONOLOGICA? • Perché le ricerche hanno evidenziato una correlazione significativa e positiva fra la consapevolezza fonologica dei bambini e l’apprendimento della letto-scrittura. PERCHÉ LAVORARE SULLA CONSAPEVOLEZZA FONOLOGICA? • Perché questo tipo di lavoro permette di identificare i bambini in maggiore difficoltà e predisporre degli interventi preventivi rispetto a possibili future difficoltà di apprendimento. COMPETENZE METAFONOLOGICHE E LETTOSCRITTURA Competenze metafonologiche Capacità di percepire e riconoscere per via uditiva i fonemi che compongono le parole del linguaggio parlato, operando adeguate trasformazioni con gli stessi (Bortolini, 1995) Apprendimento della LETTURA - SCRITTURA COMPETENZE METAFONOLOGICHE IN ETÀ PRESCOLARE Fonologia globale (acquisizione prescolare, dai 4 anni) •Segmentazione e sintesi sillabica della parola •Riconoscimento della sillaba iniziale di parola •Produzione di parole con medesimo starter sillabico COSA PUÒ FARE LA SCUOLA DELL’INFANZIA Può lavorare sulla consapevolezza fonologica = 1. Conoscenza metalinguistica (le parole sono formate da suoni) 2. Abilità di identificare (sillabe e rime: dai 3-4 anni) fondere (sillabe: fra i 4 e i 5 anni) segmentare (sillabe: fra i 4 e i 5 anni) manipolare (fonemi: dai 6 anni) i segmenti fonologici della parola Il modello evolutivo di Uta Frith Il modello proposto prevede per tutti i sistemi di scrittura e lettura basati su un sistema alfabetico una sequenza di stadi, tra loro dipendenti, caratterizzati da strategia e competenze diverse: MODELLO FORMALE DEL SISTEMA DI LETTURA “Modello a due vie Coltheart” • VIA VISIVA o DIRETTA o LESSICALE Riconosce globalmente le parole già note al lettore, presenti quindi nel suo lessico visivo – lettura “ad occhio”. HA UNA PROCESSAZIONE VELOCE. • VIA FONOLOGICA o INDIRETTA o SUBLESSICALE Costruisce la forma fonologica delle parole e delle non-parole tramite l’applicazione di regole di conversione grafema-fonema, consentendo l’accesso al sistema semantico solo dopo che la sequenza grafemica è stata ricodificata fonologicamente (rappresentazione fonologica prelessicale, precede l’accesso al significato) – lettura “ad orecchio”. RICHIEDE RISORSE ATTENTIVE ED HA UNA PROCESSAZIONE LENTA. LETTURA LESSICALE Socdno una riccrea dlel’Unvrsetiià di Carbmdgie l’oidrne dlele lertete all’iternno di una praloa non ha imprtzaona a ptato che la pimra e l’ulimta saino nllea gusita psoizoine. Anhce se le ltteere snoo msese a csao una peonrsa può leggere l’inetra fasre sneza poblremi. Ciò è dovuto al ftato che il nstoro celverlo non lgege ongi sigonla leterta ma tiene in cosinaderzione la prolaa nel suo inesime. LETTURA FONOLOGICA giagna dagumi buglia strova defito fromopu irrole scorpi pilcone tifola beniro enchea vostia fucido avell Via fonologica o indiretta IDENTIFICAZIONE DEI TRATTI IDENTIFICAZIONE DELLE LETTERE REGOLE DI CONVERSIONE GRAFEMA FONEMA Via lessicale o diretta IDENTIFICAZIONE DEI TRATTI IDENTIFICAZIONE DELLE LETTERE IDENTIFICAZIONE DELLE PAROLE SISTEMA SEMANTICO SISTEMA FONETICO LESSICO FONOLOGICO PRONUNCIA SISTEMA FONETICO PRONUNCIA (COLTHEART,1978;1989) PARTE LA NOSTRA ESPERIENZA Imparare a leggere e scrivere con il metodo sillabico Imparare a leggere e scrivere con il metodo sillabico COME PUÒ FARE LA SCUOLA DELL’INFANZIA E PRIMARIA • I giochi fonologici dovrebbero costituire un ponte fra la scuola dell’infanzia e la scuola primaria ATTIVITÀ METAFONOLOGICHE PISTA SILLABICA ATTIV ITÀ GIOCO DELL’OCA TOMBOLA SILLABICA CERCHIA LA SILLABA dalla scuola dell’infanzia … • ATTENZIONE AL LINGUAGGIO DEI BAMBINI (fonetica, morfosintassi, lessico) • ATTENZIONE ALLE ABILITA’ METALINGUISTICHE E METAFONOLOGICHE • ALLENAMENTO DELLE ABILITÀ METAFONOLOGICHE GIOCHI FONOLOGICI • conte • canti, filastrocche • ricerca di parole data una lettera iniziale (“sta arrivando un bastimento carico di…”) • segmentazione in sillabe parole dette dall’insegnante • fusione di sillabe in parole • individuazione la parola più lunga/corta tra due • individuazione parole uguali/diverse (es. cane- pane) • raggruppamento parole che iniziano con una sillaba data ANCORA GIOCHI • individuazione del suono iniziale di una parola • eliminazione del primo suono/ prima sillaba di una parola • riconoscere le sillabe battendo le mani per ogni sillaba • raggruppare figure che iniziano/ finiscono allo stesso modo • cercare coppie di parole in rima •… IL METODO SILLABICO È ADATTO PER TUTTI GLI ALUNNI PROTEGGE I BAMBINI CON FRAGILITÀ DI APPRENDIMENTO MASSIMO CONTRASTO GENERATIVITÀ ESSERE CONVINTE DELLA SCELTA E CURIOSE DI SPERIMENTARE UN METODO DIVERSO INFORMARE LE FAMIGLIE NELL’ASSEMBLEA DI INIZIO ANNO SCOLASTICO CONDIVIDERE CON LE COLLEGHE L’IMPOSTAZIONE METODOLOGICA: CONDIVIDERE LE ATTIVITÀ METAFONOLOGI(ROUTINE) CONDIVIDERE LE MODALITÀ IN CUI VENGONO DATE LE CONSEGUENTE CONDIVIDERE LE ATTIVITÀ DI RINFORZO ……….. CI PERMETTE DI: O D O O V I T E US M L C N I USO DEL CARATTERE DI SCRITTURA FINCHÈ IL BAMBINO NON HA STABILIZZATO LA FASE ALFABETICA È NECESSARIO NON PRESENTARE ALTRI CARATTERI OLTRE LO STAMPATO MAIUSCOLO. LO STAMPATO MAIUSCOLO • ASTE ORIZZONTALI, VERICALI, DIAGONALI, CERCHI E SEMICERCHI • LE LETTERE NON CAMBIANO AL CAMBIARE DELLA POSIZIONE ALL’INTERNO DELLA PAROLA • LA SEPARAZIONE TRA LE LETTERE FACILITA L’INDIVIDUAZIONE DEI SINGOLI SUONI E LA CORRISPONDENZA SUONO – SEGNO Le lettere dello stampato maiuscolo occupano tutte lo stesso spazio, hanno sagome uguali per cui non è necessario ricorrere a valutazioni percettive di altezza, lunghezza, destra/sinistra, sopra/sotto…come è invece richiesto dal corsivo e dallo stampato minuscolo AA BBCCD E F G HILMNO PQRSTU VZ LO STAMPATO MAIUSCOLO I tratti distintivi nello stampato maiuscolo compaiono in modo regolare, tutti nella stessa posizione, facilitando il compito di chi li deve individuare per differenziare tra loro le varie lettere. ATTIVITÀ METAFONOLOGICHE Tempi: SVOLTE CON TUTTI GLI ALUNNI ALMENO FINO A DICEMBRE GIORNALMENTE (routine) TABELLA SILLABICA Nella tabella sillabica il bambino può inserire le sillabe man mano che le apprende. Può essere usata individualmente, ma può anche essere appesa in classe per aiutare nella riflessione metalinguistica sul sillabario della lingua italiana. TABELLA SILLABICA SI MA MO RE FA TU CA NO LU PO NE LI CI PUÒ ESSERE UTILE… TEMPI • LA PRESENTAZIONE DELLE 12 SILLABE VA DILUITA PER LA NOSTRA ESPERIENZA NEI PRIMI TRE MESI DI SCUOLA • LA PRESENTAZIONE DELLE PRIME 5 SILLABE FORSE RICHIDE PIÙ TEMPO • TENER IN CONSIDERAZIONE LA VARIABILITÀ DEL GRUPPO CLASSE II N N OOGGA RR B A E E PP LAAB L IL SSIL RICONOSCIMENTO LETTURA SCRITTURA ATTIVITÀ RICONOSCIMENTO • LETTURA DA PARTE DELL’INSEGNANTE DEL BRANO • PRESENTAZIONE SILLABA • ESERCIZI RICONOSCIMENTO DELLA SILLABA (PUZZLE, COLORITURA,RITAGLIO, ECC.) • ASSOCIAZIONE DELLA SILLABA SCRITTA ALL’IMMAGINE/IMMAGINI SILLABE PAROLE ATTIVITÀ DI SCRITTURA ATTIVITÀ DI SCRITTURA RICALCO COPIA DETTATO AUTODETTATO/GENERAZIONE RICALCO COPIA COMPLETAMENTO ATTIVITÀ COMPOSIZIONE PAROLE CRUCIVERBA AUTODETTATO INIZIA LA GENERALIZZAZIONE ATTIVITÀ DI LETTURA A DIFFICOLTÀ CRESCENTE COMPRENSIONE Imparare a leggere e scrivere con il metodo sillabico È UNA COMPETENZA TRASVERSALE ABILITA’ DI RAPPRESENTAZIONE SEMANTICA CONOSCENZE PREGRESSE ABILITA’ INFERENZIALI COMPRENSIONE DEL TESTO LINGUAGGIO LESSICO/ SEMANTICA MORFO-SINTASSI FUNZIONI ESECUTIVE MEMORIA DI LAVORO PIANIFICAZIONE COMPETENZE DI DECODIFICA FLESSIBILITA’ COGNITIVA IL TESTO L’analisi della comprensibilità del testo permette di verificare come le difficoltà di comprensione non possono essere sempre attribuite a chi legge, ma vadano anche ricondotte al testo e al modo in cui è scritto. FREQUENZA D’USO DELLE PAROLE COSTRUZIONE SINTATTICA DELLA FRASE:: costruzione attiva di una frase renda più agevole l’accesso al significato di una passiva una costruzione lineare dal punto di vista temporale è di più immediata comprensione eccessiva lunghezza di un periodo DENSITÀ DELLE IDEE COSTRUZIONE COMPLESSIVA DEL TESTO: • la coerenza e i collegamenti fra le parti che compongono uno scritto facilitano la comprensione; • la ridondanza delle idee e l’eccessiva sinteticità creano problemi a chi legge. TIPOLOGIA TESTUALE E SCOPO: IL TIPO DI TESTO E LO SCOPO INFLUENZANO IL PROCESSO DI COMPRENSIONE. Ad esempio, i testi espositivi sono più difficili da comprendere di quelli narrativi in quanto richiedono l’attivazione di schemi che non sono disponibili per tutti. CONTENUTO DEL TESTO: un contenuto famigliare viene a volte compreso più facilmente di un contenuto non conosciuto e complesso. LEGGIBILITÀ ( layout del testo) Storia • Curare raccordo con la lezione precedente Dare spazio alla discussione, all’elaborazione collettiva Per verificare su quali mattoni andiamo a lavorare • Preliminari chiarimenti lessicali Soprattutto se sono presenti alunni con difficoltà linguistiche • • Uso di anticipazioni: anticipare i contenuti lezione per dare una visione globale e far consolidare informazioni già possedute: Come? Brainstormig • Mappa, schema • Domande per Migliorare motivazione, l’attenzione e comprensione Storia • ATTENZIONE AL TESTO DI STUDIO: – GLI INDICI TESTUALI – SOTTOTINEARE LE PARTI PIU’ IMPORTANTI Storia • Creare mappe, schemi lettore controllore insieme gruppo scrittore portavoce Apprendimento cooperativo coppia Schemi vuoti C - MAP Stimolare diversi stili cognitivi • RINFORZO DEI CONCETTI PROPOSTI ANCHE ATTRAVERSO ALTRI CANALI (per garantire i diversi stili cognitivi) Video film documentari Firefox - Download helper • Dopo aver installato firefox, cercate con google downoad helper e installate questa funzione aggiuntiva. • Download helper permetterà a firefox di scaricarvi videolezioni e clip da qualsiasi FONTE. • Poi con VLC potrete tagliare le parti che vi interessano o catturare dei fermi immagine per le vostre mappe. VLC Tanti modi per leggere • Libri in formato pdf LEGGIXME https://sites.google.com/site/leggixme/download COME LEGGO? Lettura globale Lettura esplorativa Sono letture veloci e a salti Lettura analitica Lettura attenta e lenta Lettura per apprendere Permettono di cogliere il senso complessivo e la struttura del testo a grandi linee. La lettura esplorativa permette inoltre di raccogliere informazioni minime (es. n telefonico). Ha l’obiettivo di cogliere le informazioni e le loro relazioni. Lettura che utilizza le diverse modalità: veloce a salti lenta Medeghini, “Percorsi didattici per la comprensione del testo” – Vannini editore Strategie per la comprensione • Le domande di comprensione: comprensione – Le domande inserite nel testo migliorano la comprensione e l’apprendimento – Le domande di carattere concettuale acquistano maggiore significatività se poste prima di leggere il testo, perché favoriscono la costruzione di una traccia di lettura – Le domande prima della lettura creano aspettative, focalizzano l’attenzione sull’argomento, stimolano previsioni su ciò che si sta leggendo Apprendimento metacognitivo • insegnare agli alunni a controllare i processi di comprensione: • anticipazione • controllo (domande tutor a fianco del testo. L’alunno è portato a riflettere sui termini o passaggi importanti di un brano) •aggiustamento L’obiettivo. Automatizzare negli alunni la capacità di porsi domande in modo da controllare autonomamente la comprensione Apprendimento metacognitivo • Insegnare a cogliere il significato di un termine dal contesto; • Insegnare a semplificare alcuni passaggi del testo troppo lunghi o difficili • Insegnare a trovare i legami tra le informazioni • Insegnare a selezionare le informazioni principali GRAZIE PER L’ATTENZIONE
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