22 Locarno corriere del Ticino Giovedì 5 marzo 2015 a2-a13 Progettiamo noi, aspettando Berna La Commissione dei trasporti e l’Ente regionale chiedono al Governo di anticipare i tempi del collegamento veloce Elaborare in Ticino la variante di pianura permetterebbe di aprire il cantiere non appena saranno reperiti i fondi Luca PeLLoni zxy «Il Locarnese chiede che il Cantone non rimanga inattivo e anticipi i lavori di progettazione di massima della Variante 3A, affinché in seguito il tutto possa essere realizzato in tempi più brevi». È la richiesta che la Commissione intercomunale dei trasporti del Locarnese (CIT) e l’Ente regionale di sviluppo (ERS) avanzano al Consiglio di Stato in merito al tanto atteso, quanto discusso, collegamento A2-A13. «Questo ulteriore passo avanti garantirà indubbiamente un miglior posizionamento della strada del Locarnese nella futura graduatoria per la realizzazione delle nuove arterie nazionali», si legge dunque nella lettera inviata a Bellinzona. La richiesta trae le sue origini dai tempi lunghi della politica federale, sia per l’adozione di un sistema di finanziamento delle nuove strade nazionali, sia per le decisioni del Governo elvetico e delle Camere in merito alle arterie da costruire. «I tempi si sono allungati a seguito della bocciatura della vignetta autostradale, che si voleva aumentare da 40 a 100 franchi anche per finanziare interventi sulle strade nazionali», ricorda al CdT Paolo Caroni, presidente della CIT. «Bisogna quindi cercare di recuperare il più possibile il tempo che stiamo perdendo, cosicché – quando Berna troverà finalmente i fondi per finanziare il collegamento veloce, essenziale per il Locarnese – il progetto sarà pronto al decollo. Gli anni passano velocemente; sulla falsa riga di quanto fece il Comune di Ascona con la galleria del Cantonaccio, sembra dunque più che sensato anticipare la progettazione». «L’esemplare lavoro di progettazione preliminare e la ricerca di consenso, durato oltre un decennio, si erano positivamente conclusi con la trasmissione alla Confederazione di tre possibili tracciati e il sostegno unanime vostro e di tutto il Locarnese alla Variante 3A», riprende la missiva indirizzata al Consiglio di Stato. Ovvero, lo ricordiamo, alla «variante pianura», che si sviluppa parzialmente in parallelo alla linea ferroviaria, presenta il migliore rapporto tra costi (circa un miliardo) e benefici e può essere eseguita a tappe. «L’iter procedurale, che doveva garantire al Locarnese una strada sul Piano di Magadino adeguata alle esigenze di una regione, che nei mesi estivi supera i 150 mila abitanti residenti, è oggi a Berna confrontato con i tempi lunghi della politica federale alla ricerca di possibili sistemi di finanziamento delle nuove strade nazionali dopo le decisioni avverse al primo progetto posto in consultazione popolare», ribadiscono CIT ed ERS. «In questo contesto di continue e puntualmente disilluse attese, le esigenze e gli obiettivi del Locarnese non mutano. Sul Piano di Magadino un comparto in continuo sviluppo, circolano giornalmente oltre 43 mila veicoli e gli ultimi dati indicano che le vetture in transito sono confrontate con un traffico di origine-destinazione in crescita (55% del totale). Le conseguenze sono gli ormai 220 giorni all’anno di congestionamento del traffico lungo la strada cantonale e una situazione che peggiorerà ancora. Non solo il Locarnese, ma l’intero Cantone, non possono economicamente e turisticamente sopportare senza gravi conseguenze l’attuale insostenibile e inadeguato collegamento stradale». Alla luce di tutto questo, la Commissione dei trasporti e l’Ente regionale – confermando il loro sostegno – chiedono infine al Consiglio di Stato «il massimo impegno per trovare con l’Ufficio federale delle strade le soluzioni tecnico/istituzionali atte a permettere questo ulteriore deciso avanzamento del progetto. L’assenza di opposizioni alla variante presentata all’Autorità federale autorizza politicamente, a parer nostro, a procedere in tal senso e a non lasciar passare inutilmente gli anni». domenica a bosco Gurin Famiglie fra i paletti Gara sulle piste da sci zxy Avete voglia di trascorrere una giornata in famiglia, divertendovi sulle piste da sci? Allora il Famigros Ski Day in programma domenica sulle nevi di Bosco Gurin è ciò che fa per voi. Si tratta di una competizione, durante la quale ci si potrà cimentare in una facile prova di slalom gigante, con gli sci o con lo snowboard. Le squadre saranno composte da 3 a 5 membri della stessa famiglia, di cui almeno un genitore e un figlio di età inferiore ai 14 anni. Iscrizioni entro domani su www.familycontest.ch. ascona Dita, dadi e dati: una mostra per divertirsi con la matematica zxy Avvicinarsi alla matematica attraverso la dimensione del gioco e del racconto, con strumenti interattivi e multimediali che coinvolgono i visitatori e aiutano a trasmettere il messaggio di una disciplina sempre più fruibile e condivisibile, sempre meno materia ostica e per pochi. Lo si può fare grazie alla mostra «Diamo i numeri!», inaugurata ieri mattina alla Casa Serodine nell’ambito della rassegna AsconoScienza 2015. La proposta, che rimarrà aperta al pubblico fino al 26 aprile, è stata allestita dall’Ideatorio dell’Università della Svizzera ita- liana, in collaborazione con la Società matematica della Svizzera italiana. L’hanno presentata (nella foto, da sinistra) il direttore dell’Istituto scolastico comunale di Ascona, Giorgio Gilardi, Janos Cont dell’Ideatorio, la curatrice Antonietta Mira, professore di statistica all’USI, e Fabio Meliciani, pure dell’Ideatorio. A visitare l’esposizione asconese saranno soprattutto scolaresche, ma anche il pubblico (di ogni età) potrà scoprire il fascino della matematica il mercoledì, sabato e (Foto Garbani) domenica, dalle 14 alle 18. Corriere del Ticino, 05.03.2015 cultura mai più manifestazioni sovrapposte Coordinamento più efficace con l’agenda elettronica condivisa da tutte le associazioni del Locarnese Funzionale L’agenda elettronica è semplice da usare e tagliata su misura per le associazioni culturali. zxy Un’idea in fondo semplice, quanto però utile, che risponde a una reale necessità. È l’agenda elettronica condivisa delle associazioni culturali del Locarnese. Un progetto, nato dal basso e non imposto da istanze superiori, che è stato presentato ieri a tutti gli interessati dall’Ente regionale di sviluppo, il quale se n’è fatto promotore. «Duplice lo scopo dell’iniziativa», ha spiegato alla stampa Lorenzo Sonognini, direttore della Fondazione Monte Verità che due anni fa ha sdoganato l’idea dell’agenda elettronica. «In primis v’è quello più ovvio. Permettere un miglior coordinamento, cercando di evitare scomode concomitanze, dei molti eventi che vengono organizzati durante l’anno sul territorio Locarnese. Ma la condivisione dell’agenda, ad esempio, può anche permettere di scoprire che due o più associazioni stanno preparando un evento sullo stesso tema. E così possono idealmente nascere collaborazioni spontanee in modo da presentare un programma più articolato e completo». Insomma, un piccolo grande strumento che, se usato correttamente, potrà sicuramente portare parecchi benefici. «Una prima agenda condivisa, basata sull’offerta di Google, era stata presentata alle associazioni culturali circa due anni fa», ha invece sottolineato Tiziana Zaninelli, presidente dell’Ente regionale per lo sviluppo del Locarnese e Vallemaggia (ERS). «Grande è stato l’interesse dimostrato sin dall’inizio. Col tempo, però, ci siamo accorti che il prodotto Google non era sufficiente. Allora l’ERS ha incaricato gli esperti, Andrea Minetti e Patrick Felder, di elaborare una nuova soluzione». E quella presen- tata ieri è un’agenda elettronica condivisa, calibrata perfettamente alle esigenze degli attori coinvolti. Rubando le parole a Sonognini, è sufficientemente articolata per essere completa, ma è altrettanto semplice per non spaventare il possibile fruitore. Ogni associazione culturale – e, secondo il censimento effettuato da Martina Gamboni per l’ERS, nel Locarnese ce ne sono oltre duecento – potrà dunque iscriversi (su www.locarnese.ch) e ricevere gratuitamente il proprio nome utente. Così potrà accedere all’agenda e immettere tutti gli eventi che intende organizzare. Dopo l’iscrizione l’accesso non sarà immediato, ma sarà vagliato da Igor Franchini dell’ERS in modo da evitare possibili abusi. Interessante il funzionamento. Nella maschera di immissione dei dati, semplice e di immediata comprensione, si potrà scegliere il tipo di evento (musica, teatro, conferenza, istituzionale, ecc), che sarà poi identificato con un determinato colore. Selezionando data e orario, poi, verranno subito segnalate eventuali concomitanze d’orario, di luogo o di genere, con altri appuntamenti. Oltre alla possibilità di «prenotare» delle date, segnalando un evento come ancora «non confermato», l’agenda permetterà infine anche di contattare in maniera semplice e diretta il potenziale organizzatore di una qualsiasi manifestazione, concomitante o meno. «Testeremo il nuovo sistema per un anno circa», ha concluso Tiziana Zaninelli. «Inizialmente l’accesso sarà riservato agli addetti ai lavori, ma lo scopo ultimo è quello di rendere l’agenda consultabile anche Lu.P. dal pubblico». Turismo La viabilità e il cambio fanno paura zxy «Le capisco. Sono preoccupazioni legittime. Se poi si sommano l’una all’altra, potrebbero davvero creare molte difficoltà al settore. Ma entrambe necessitano di soluzioni politiche, che esulano dai nostri compiti. Noi possiamo comunque farle nostre e sensibilizzare gli amministratori cantonali affinché si mobilitino in maniera decisa». Così Fabio Bonetti, direttore dell’Organizzazione turistica Lago Maggiore e Valli (OTLMV), commenta quanto scaturito dall’assemblea svoltasi martedì pomeriggio. Al di là delle questioni di ordinaria amministrazione, la riunione è servita agli operatori del settore – albergatori e ristoratori in particolare – per esprimere appunto le proprie paure, nel bel mezzo di quella che è ormai diventata una crisi strutturale. In cima alla lista dei timori, vi sono quelli legati alla mobilità e alle conseguenze della cancellazione della soglia di cambio franco-euro. «Quest’ultima – aggiunge Bonetti – rischia di pesare non poco sui costi fissi». Il che, in soldoni, non permetterà di tagliare i prezzi per far fronte alla congiuntura. In tale ambito chi lavora nel turismo chiede un intervento deciso da parte dell’ente pubblico. «Soprattutto nel Locarnese – aggiunge Bonetti – dove ben il 20 per cento del PIL è generato dal nostro settore. Un atout, certo, ma anche un rischio, che potrebbe provocare una sorta di effetto domino se il mercato dovesse entrare ulteriormente in crisi». Il nuovo regime di cambio provoca meno preoccupazioni per quanto riguarda l’affluenza degli ospiti nella regione, nonostante il fatto che i turisti confederati – che costituiscono circa il 70 per cento di chi giunge sulle sponde del Verbano – potrebbero scegliere mete alternative sfruttando proprio i vantaggi offerti dall’euro. «È un discorso – chiarisce il direttore dell’Organizzazione turistica – che vale quando si pianificano vacanze di lunga durata. Noi siamo invece tradizionalmente una destinazione dove trascorrere fine settimana lunghi o, comunque, qualche giorno di ferie da decidere all’ultimo minuto». Inoltre, proprio per allargare il bacino d’utenza a livello nazionale e far fronte, senza troppi contraccolpi, ad un’eventuale contrazione di quello attuale, sta entrando nel vivo la strategia per «catturare» ospiti provenienti dalla Romandia. «Un serbatoio – aggiunge Bonetti – che tocca potenzialmente due milioni di persone e che potrebbe avvicinarsi non poco al Locarnese – al di là delle consonanze culturali – grazie ad AlpTransit». Il futuro del turismo regionale, dunque, passa anche dalla mobilità. Ed è proprio legato a tale tema, come si diceva all’inizio, un altro dei forti timori espressi durante l’assemblea dagli operatori del settore. In particolare si chiede ai politici cantonali di attivarsi affinché venga realizzato in tempi accettabili il collegamento A2-A13, la cui assenza è giudicata sempre più penalizzante per il Locarnese. E, guarda caso, proprio ieri (vedi a sinistra) si è mobilitata in tal senso anche la Commissione intercomunale B.G.L. dei trasporti.
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