PIMCO Euro Income Bond Strategy: massimizzare il reddito con un

Strategy Spotlight
Luglio 2014
Your Global Investment Authority
PIMCO Euro Income Bond
Strategy: massimizzare il
reddito con un’enfasi sul
rendimento totale
La compressione dei rendimenti, la modesta crescita
nominale e i livelli di debito globale persistentemente
elevati pongono considerevoli sfide agli investitori che
ricercano un reddito regolare di elevata qualità e un
rendimento totale interessante senza un’eccessiva volatilità.
Eve Tournier
Executive Vice President
Head of Pan-European Credit
Portfolio Management
Tanya Sanwai
Vice President
Product Manager,
Income Strategies
Nella seguente intervista Eve Tournier, responsabile della gestione dei
portafogli di obbligazioni societarie pan-europee, e Tanya Sanwal, product
manager per le strategie income, discutono la Euro Income Bond Strategy
di PIMCO, una strategia income multi-settoriale e flessibile focalizzata
sull’Europa, pensata per l’odierno panorama della Nuova neutralità.
D: Qual è stata l’evoluzione del mercato del reddito fisso europeo
successivamente alla crisi del debito sovrano?
Tournier: La crisi del debito sovrano in Europa ha alimentato i timori degli
investitori per il futuro del progetto europeo. Oggi, a distanza di tre anni,
l’euro è sopravvissuto e la Banca centrale europea (BCE) si è impegnata a
fare tutto il necessario (“whatever it takes”) per proteggere l’eurozona. Gli
spread periferici hanno registrato una contrazione e il rischio di una
disgregazione dell’area euro si è dissipato. Attualmente l’Europa è
considerata una regione relativamente più sicura nella quale investire,
poiché sia la Federal Reserve (Fed) che la Bank of England stanno
contemplando l’inizio di un ciclo di inasprimento. In effetti, ravvisiamo un
crescente interesse da parte degli investitori per le strategie a reddito fisso
focalizzate sull’Europa.
D: Alla luce delle ulteriori misure di espansione
monetaria annunciate dalla BCE all’inizio di giugno,
qual è il vostro giudizio sul mercato del reddito fisso
europeo rispetto ad altri mercati sviluppati, come
Stati Uniti e Regno Unito?
Tournier: In maggio PIMCO ha tenuto il proprio Secular
Forum, durante il quale siamo giunti alla conclusione che
l’economia globale dovrebbe attendersi un contesto di tassi
ufficiali reali più contenuti e vicini allo zero nei prossimi
tre-cinque anni, uno scenario che abbiamo chiamato la
Nuova neutralità.
I paesi sviluppati, gravati dal debito e da popolazioni
senescenti, registreranno una crescita più lenta rispetto al
passato e avranno bisogno di tassi d’interesse reali più bassi
al fine di ridurre l’indebitamento nel tempo.
Tra le maggiori economie sviluppate, gli Stati Uniti e il
Regno Unito hanno evidenziato un più rapido risanamento.
Sebbene le autorità dei due paesi abbiano segnalato
l’intenzione di avviare un ciclo di innalzamento dei tassi nel
2015, ci attendiamo che tale processo sia graduale e che
conduca a tassi ufficiali molto più bassi della media storica,
pari al 2-3% in termini reali.
L’Europa, per contro, ha appena iniziato a registrare una
crescita positiva dopo due anni di recessione e si confronta
con il rischio di deflazione. Di conseguenza, la BCE mantiene
un orientamento accomodante, come dimostrato dal vasto
programma di ulteriori misure espansive adottato dalla
banca centrale durante la riunione del Consiglio direttivo del
5 giugno. Da quel punto di vista, la duration europea
(misura della sensibilità di un portafoglio alle variazioni dei
tassi d’interesse) appare più sicura e crea un contesto
relativamente favorevole per gli asset rischiosi in Europa.
D: Un tema globale di crescente rilevanza è
l’enfasi sulle strategie orientate al reddito. Potete
descrivere la Euro Income Bond Strategy con
riferimento a tale contesto?
Sanwal: Dal lato della domanda, l’azione di forze
strutturali si traduce in un numero crescente di pensionati
che ricercano soluzioni in grado di fornire un livello di
reddito regolare ed elevato che possa soddisfare le loro
esigenze. Dal lato dell’offerta, le fonti tradizionali di reddito
di alta qualità, come i titoli di Stato, sono state interessate
da un declino prolungato dei rendimenti, scesi a livelli tali
che il valore risulta nettamente ridotto.
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LUGLIO 2014 | STRATEGY SPOTLIGHT
Nell’ambito dell’eurozona in particolare, non solo i tassi
delle emissioni sovrane core, come quelle di Francia e
Germania, si attestano ai minimi storici, ma anche le
obbligazioni periferiche hanno subito una straordinaria
compressione. Se i titoli di Stato potrebbero non fornire un
reddito adeguato nel panorama della Nuova neutralità, la
tipica alternativa che consiste nel ricercare rendimento
investendo solamente nei segmenti high yield potrebbe
esporre gli investitori a perdite in conto capitale nei periodi
di tensione sui mercati. La sfida per gli investitori orientati
al reddito consiste non solo nel generare un reddito
sostenibile, ma anche nel non compromettere in questo
processo la protezione del capitale.
Per soddisfare le esigenze degli investitori alla ricerca di
reddito che desiderano assumere un’esposizione alle
opportunità offerte dai mercati del reddito fisso europei,
nel 2011 abbiamo lanciato la PIMCO Euro Income Bond
Strategy, una strategia multi-settoriale e flessibile avente
quale obiettivo primario la generazione di reddito. Poniamo
enfasi sulla distribuzione di un flusso di dividendi
competitivo e regolare agli investitori. La strategia punta a
offrire reddito nella maniera tradizionale, versando ciò che
guadagniamo a un livello che reputiamo responsabile.
L’obiettivo secondario della strategia è il rendimento totale,
pertanto siamo focalizzati sulla protezione del capitale. La
combinazione della massimizzazione del reddito con un
approccio total return è un aspetto fondamentale della
nostra filosofia. Questo è un importante elemento di
differenziazione rispetto ad altre strategie che potrebbero
essere mirate semplicemente a conseguire il massimo
rendimento possibile, senza un’equivalente attenzione alla
protezione del capitale.
D: Quali sono stati i risultati della strategia negli
ultimi tre anni?
Sanwal: Le incertezze in Europa dopo la crisi del debito
sovrano e il successivo ritorno alla normalità favorito
dall’interventismo della BCE, dalla regolamentazione del
settore bancario e dal consolidamento dei bilanci societari
hanno creato un contesto propizio per i gestori attivi che
investono in Europa. La normalizzazione del premio al rischio
europeo si è tradotta in una solida performance dell’intero
universo del reddito fisso. Ad esempio, dal 2011 i rendimenti
annualizzati si sono attestati al 6,3% per i titoli di Stato (sulla
base del Barclays Euro Government Index al 31 maggio 2014),
al 6,1% per le obbligazioni societarie investment grade (sulla
base del Barclays Euro-Aggregate Credit Index al 31 maggio
2014) e all’11,5% per i titoli high yield europei (sulla base del
Barclays Pan-European High Yield Index al 31 maggio 2014).
Nell’ambito della strategia abbiamo adottato un approccio
molto tattico all’individuazione dei mercati e dei segmenti
che offrono interessanti opportunità corrette per il rischio,
sia nei mercati dei titoli di Stato che, occasionalmente, nel
contesto dei collocamenti privati.
Dalla data di lancio la strategia ha conseguito una crescita
del capitale superiore al dividend yield, generando un
rendimento totale appetibile. Merita notare che
quest’ultimo è solo di poco inferiore a quello dei titoli high
yield europei, sebbene la strategia abbia investito meno del
50% in questo segmento.
Ciò evidenzia una caratteristica fondamentale del nostro
approccio: la costruzione di un portafoglio diversificato che
non fa assegnamento esclusivo su un particolare segmento
quale fonte di reddito.
D: Quali sono alcuni dei vostri temi più convincenti
attualmente presenti nella strategia?
Tournier: Diverse aree del mercato europeo offrono oggi
agli investitori opportunità interessanti nell’ambito del
reddito fisso.
Se consideriamo il settore bancario, i fondamentali registrano
un rapido miglioramento grazie alle pressioni esercitate dalle
autorità di vigilanza sulle banche per indurle a consolidare i
loro bilanci, incrementando i requisiti minimi di capitale e di
liquidità. In Europa, il processo di deleveraging ha evidenziato
un’accelerazione in virtù dell’Asset Quality Review condotta
dalla BCE quest’anno. Nel comparto bancario, preferiamo il
capitale subordinato e ibrido, che presenta livelli di
rendimento interessanti del 4-6% (sulla base dei dati di BofA
Merrill Lynch a maggio 2014) e offre un maggior potenziale
di compressione degli spread rispetto alla componente senior
della struttura del capitale.
Un’altra area del mercato che vediamo con favore è quella
degli “astri nascenti”. Si tratta di obbligazioni societarie
aventi attualmente rating inferiore a investment grade, ma
che potrebbero essere promosse alla categoria investment
grade nel breve-medio termine. Nell’ambito dell’universo
high yield europeo, reputiamo particolarmente interessanti
alcune obbligazioni in settori ciclici come il comparto
automobilistico e i materiali edili, dato il miglioramento
delle condizioni economiche.
A fronte dell’impegno della BCE, manteniamo un
sovrappeso sui titoli periferici dell’eurozona, privilegiando
paesi come Italia, Spagna e Slovenia, soprattutto nel
segmento a tre-cinque anni della curva. Riteniamo che
queste emissioni sovrane offrano un differenziale di
rendimento aggiuntivo rispetto ai titoli core in un contesto
nel quale gli spread rimangono in un intervallo ristretto,
con un potenziale di rialzo addizionale nell’eventualità
dell’avvio di un ulteriore programma di acquisti di asset da
parte della BCE.
Un nuovo mercato nel quale ravvisiamo opportunità
interessanti è quello delle obbligazioni societarie ibride
europee. Le obbligazioni societarie ibride sono obbligazioni
irredimibili subordinate rimborsabili dopo 5-10 anni. Questi
titoli offrono numerosi vantaggi agli emittenti in virtù della
loro deducibilità fiscale e dell’impatto positivo sui rapporti
di indebitamento. Privilegiamo obbligazioni ibride
selezionate emesse da società stabili di elevata qualità, con
bassi rischi d’insolvenza, dove i rendimenti del 4-5% sulle
scadenze a tre-cinque anni (secondo i dati di BofA Merrill
Lynch a maggio 2014) offrono uno spread pari a circa
quattro volte quello del debito senior.
Infine, possiamo investire fino a un terzo del portafoglio al
di fuori dell’Europa. Attualmente, sfruttiamo le opportunità
offerte dalle obbligazioni cartolarizzate negli Stati Uniti,
soprattutto i mortgage-backed securities non-agency.
Questo segmento è collegato al settore residenziale
statunitense, dove ci attendiamo una prosecuzione della
ripresa, sia pur a un ritmo modesto rispetto agli ultimi anni.
Tali obbligazioni offrono interessanti rendimenti corretti per
il rischio d’insolvenza e beneficiano di solidi fattori tecnici
di domanda/offerta.
D: Qual è il potenziale ruolo dell’Euro Income Bond
Strategy di PIMCO nell’ambito di una più generale
allocazione nel reddito fisso?
Sanwal: Come osservato in precedenza, una crescente
popolazione di pensionati richiederà un reddito regolare.
Pertanto, per gli investitori può essere vantaggioso dedicare
una parte dell’allocazione nel reddito fisso a una strategia
income che punta a fornire un livello di reddito elevato e
stabile nell’ambito del proprio mandato.
La strategia può altresì fungere da complemento
all’esposizione di un investitore ad altre obbligazioni core
all’interno dell’asset allocation complessiva. Rispetto ad altre
tipiche obbligazioni core, questa strategia gode della
STRATEGY SPOTLIGHT | LUGLIO 2014
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flessibilità di gestire la duration e investire in molteplici segmenti del reddito
fisso in maniera non strettamente vincolata a un benchmark. Questo ci
consente di sfruttare in chiave fortemente opportunistica le migliori
opportunità offerte dai mercati del reddito fisso in Europa.
Infine, merita notare che i livelli di rendimento dell’Euro Income Bond
Strategy di PIMCO sono oggi paragonabili a quelli delle strategie high
yield, sia pur con un’esposizione ai titoli ad alto rendimento inferiore al
50%. Tale caratteristica rende la nostra strategia un’alternativa
potenzialmente valida per investire nell’universo high yield europeo, in
quanto offre un carry e un rendimento totale interessanti, ma con una
qualità più elevata e un’esposizione maggiormente diversificata al rischio.
Biografia
Eve Tournier è executive vice president presso la sede PIMCO di Londra e
responsabile della gestione di portafogli obbligazionari paneuropei. Prima
di entrare in PIMCO nel 2008, era managing director e responsabile
europeo per il trading di obbligazioni high yield presso Deutsche Bank a
Londra. In precedenza, aveva lavorato nell’unità di negoziazione di derivati
di credito di Deutsche Bank e presso JPMorgan a New York. Ha maturato
16 anni di esperienza nel settore degli investimenti ed è titolare di un
master in ricerca operativa e ingegneria finanziaria della Cornell University
e di una laurea dell’Ecole Centrale de Lyon.
Londra
PIMCO Europe Ltd
11 Baker Street
Londra W1U 3AH, Inghilterra
+44 20 3640 1000
Tanya Sanwal è vice president e product manager presso la sede PIMCO di
Londra. Prima di entrare in PIMCO nel 2011, ha lavorato nella divisione di
investment banking di Goldman Sachs presso la sede di Londra come
membro dello European financing group. Inoltre, si è occupata di
investimenti creditizi presso Permira a Londra. Ha otto anni di esperienza
nel campo degli investimenti e ha conseguito un MBA presso la Booth
School of Business della University of Chicago e una laurea in economia
presso la University of Cambridge.
Milano
PIMCO Europe Ltd - Italy
Largo Richini 6
20122 Milano, Italia
Amsterdam
PIMCO Europe Ltd, Amsterdam Branch
Schiphol Boulevard 315, Tower A6
1118 BJ Luchthaven Schiphol, Paesi Bassi
+31 20 655 4710
Monaco di Baviera
PIMCO Deutschland GmbH
Seidlstraße 24-24a
80335 Monaco, Germania
+49 89 1221 90
Zurigo
PIMCO (Switzerland) LLC
Dreikoenigstrasse 31a
8002 Zurigo, Svizzera
+41 44 208 3867
Avvertimento su alcuni rischi: l’investimento nel mercato obbligazionario è soggetto ad alcuni rischi,
in particolare quello di un calo del valore dei titoli a reddito fisso dovuto a variazioni dei tassi d’interesse e
quello che le decisioni d’investimento del gestore non producano i risultati auspicati. Le obbligazioni con
duration più lunga tendono ad evidenziare una maggiore sensibilità e volatilità rispetto ai titoli con duration
più breve. Di norma, i prezzi delle obbligazioni diminuiscono in caso di aumento dei tassi d’interesse.
L’investimento in titoli domiciliati all’estero e/o denominati in valute estere può comportare elevati
rischi dovuti alle fluttuazioni valutarie, nonché rischi economici e politici che possono risultare più accentuati
nei mercati emergenti. I derivati possono comportare determinati costi e rischi, quali il rischio di liquidità, di
tasso d’interesse, di mercato, di credito, di gestione e il rischio che una posizione non possa essere chiusa nel
momento più favorevole. L’investimento in derivati può comportare una perdita superiore all’importo
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reali che percepite. La diversificazione non garantisce l’assenza di perdite.
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