* Oggi in edicola con La Stampa * R W LA LA STAMPA STAMPA QUOTIDIANO FONDATO NEL 1867 SABATO 19 APRILE 2014 • ANNO 148 N. 108 • 1,30 € IN ITALIA (PREZZI PROMOZIONALI ED ESTERO IN ULTIMA) SPEDIZIONE ABB. POSTALE - D.L. 353/03 (CONV. IN L. 27/02/04) ART. 1 COMMA 1, DCB - TO www.lastampa.it La biologa del Pertini A tre mesi dalla strage UN DIRITTO Nella Calabria DA INVENTARE della paura V Z ella vicenda che vivono i già dimenticato sei protagonisti della situazione in cui una copil piccolo Cocò pia vede la donna incinta dei “Non ero sola quando sono stati scambiati gli embrioni” LADIMIRO INVIATO A CASSANO ALLO IONIO (CS) ocò, chi?». In piazza alzano il mento al cielo. Il tabaccaio si rintana in negozio. Le mamme scappano via, trascinandosi dietro figli e sacchetti. Non è cosa. Non sono domande. Non ci sono segni di lutto. Niente. «C AGREBELSKY N gemelli geneticamente figli di Maria Corbi e Grazia Longo A PAGINA 12 NICCOLÒ ZANCAN Embrioni congelati Nicola Campolongo CONTINUA A PAGINA 25 Nel provvedimento varato dal Cdm tetto agli stipendi dei manager pubblici e rimodulazione del programma degli F35 CONTINUA A PAGINA 11 Roma, dopo le violenze Ecco l’aumento di Renzi Alfano: basta saccheggi o chiuderemo “80 euro in più da maggio, primo passo”. Rinvio per i redditi sotto gli 8 mila euro il centro Arriva il bonus Irpef da 80 euro, ma lo sconto fiscale varrà - da fine maggio - per tutti i redditi compresi tra 8 e 26 mila euro, ma non per gli incapienti, per i quali il governo - così come per le partite Iva - sta pensando a un intervento ad hoc. Tetto di 240 mila euro per gli stipendi dei superdirigenti. 1 MATTEO E LA POLITICA DI ASCOLTO FEDERICO GEREMICCA er valutare gli effetti che la manovra annunciata ieri da Matteo Renzi avrà sul rilancio dell’economia del Paese, occorrerà – naturalmente – aspettare mesi, forse molti mesi; per conoscerne, invece, l’impatto politico – e persino psicologico – basterà attendere i sondaggi elettorali della prossima settimana e poi, soprattutto, il voto europeo del 25 maggio. Che il più giovane premier della storia repubblicana abbia guardato più al secondo (le elezioni) che ai primi (gli effetti economici), è l’obiezione fondamentale che le opposizioni stanno muovendo alla sua manovra in queste ore. È possibile che abbiano ragione: ma è assai riduttivo – e perfino fuorviante – chiudere la faccenda così. Gli avversari del premiersegretario (e non solo loro, in verità) sono soliti definire Renzi un «prodotto politico» a mezza via tra Berlusconi e Grillo, per sottolineare i tratti un po’ populisti e un po’ demagogici che – a loro giudizio – ne contraddistinguono il modo di far politica. A parte l’ovvia considerazione – che pure dovrebbe far riflettere – che il paragone guarda a due dei tre leader più votati nel Paese (il terzo è appunto Renzi), quel che convince P CONTINUA A PAGINA 25 Barbera, Baroni, Bottero, Festuccia, Martini, Pitoni, Schianchi, Talarico DA PAG. 2 A PAG. 5 INTERVISTA AL PREMIER, LA PRIMA CON I GOOGLE GLASS Il futuro del Quirinale? Basta fantapolitica, il Presidente c’è e dobbiamo fare le riforme che ci ha indicato Il premier Renzi con i Google Glass Malaguti A PAG. 7 La strage degli sherpa sull’Everest Galeazzi e Ruotolo A PAG. 8 MA LE MOLOTOV FANNO MALE ANCHE IN PERIFERIA LUIGI LA SPINA on le dichiarazioni del ministro Angelino Alfano si è chiusa una settimana caratterizzata, sul problema della violenza durante le manifestazioni, da una certa confusione di idee, aggravata dal consueto strabismo psicologico e politico. Proviamo a riassumere i fatti e i commenti di questi giorni. C CONTINUA A PAGINA 25 IL CASO DI PISA Di Giangiacomo A PAGINA 15 Il pugno mortale e la fuga in Tunisia rest in onore del geografo ufficiale britannico in India, lo scrittore Dino Buzzati si domandò con il consueto disincanto romantico: «Guardatela, ora, la Chiesta l’estradizione di un immigrato: ha colpito senza un motivo CONTINUA A PAGINA 25 Pierangelo Sapegno A PAGINA 10 AP PHOTO/ALPENGLOW EXPEDITIONS, ADRIAN BALLINGER Un alpinista sull’Everest: ogni anno in almeno 500 ne sfidano la vetta pagando fra 90 e 110 mila dollari UMILI VITTIME DEI NOSTRI CAPRICCI ENRICO CAMANNI uando nel lontano 1953 Hillary e Tenzing scalarono per primi la montagna più alta del mondo, il Chomolangma o «Madre dell’Universo», Sagarmatha per i nepalesi ed Eve- Q IL FENOMENO DEI MASTERS Campioni a 95 anni è lo sport senza età Si uccide dopo aver visto annegare i suoi alunni 9 771122 176003 Io ho sempre dato spazio alle donne, sono un simbolo del cambiamento E’ il tema della società aperta TREDICI VITTIME, ALCUNI DISPERSI: LA PIÙ GRAVE TRAGEDIA MAI CAPITATA SUL TETTO DEL MONDO IL TRAGHETTO COREANO 40419 Alfano, dopo l’ennesima manifestazione con scontri di piazza, dice stop al rischiosaccheggi cui è sottoposto il centro storico di Roma «ogni due, tre mesi» e avverte: non vorremmo che ci costringessero a chiuderlo. L’annuncio del ministro dell’Interno è stato vissuto come una «provocazione» da settori della sinistra. Per Sel «accende la miccia della polveriera», Cgil l’ha bollato come «antidemocratico». Nel 2013 la Questura ha conteggiato 1437 cortei. 1 ILARIA MARIA SALA GIANNI ROMEO hanno trovato appeso a un albero, la cintura al collo, come un cappio. Morto suicida. Kang Min-gyu aveva 52 anni, era il vicepreside del liceo sudcoreano Danwon di Ansan. Era stato lui a organizzare la gita all’isola Jeju con i suoi studenti. n fuga dalla vecchiaia. O, se preferite, all’inseguimento dell’eterna giovinezza. La sintesi: non è mai troppo tardi per vincere una medaglia, come ieri ha dimostrato Costantina D’Amato, torinese trapiantata a Palermo per via di matrimonio, che a 95 anni ha conquistato i titoli nazionali del nuoto nei 50 dorso e nei 50 stile libero. L’ CONTINUA A PAGINA 14 I CONTINUA A PAGINA 24. IL SERVIZIO DI Laura Anello A PAG. 16 2 .Primo Piano .SABATO 19 APRILE 2014 U GOVERNO #municipalizzate Sfoltire e semplificare da ottomila a mille #oraics La giornata su Twitter LE MISURE ANTI-CRISI Arriva il bonus da 80 euro Gli incapienti restano fuori Rinviato l’aiuto a partite Iva e chi guadagna meno di 8 mila euro l’anno @Palazzo_Chigi #ognipromessaèdebito Basta attese, pagamenti più rapidi alle imprese #oraics @Palazzo_Chigi PAOLO BARONI ROMA #normaolivetti tetto di 240 mila euro per stipendi megadirigenti della P.A. #oraics «Avevo detto 80 euro e 80 euro sono». Matteo Renzi vara il bonus-Irpef ma, rispetto alle attese e agli ultimi annunci, fa un piccolo passo indietro: lo sconto fiscale varrà per tutti i redditi compresi tra 8 e 25 mila euro ma non per gli «incapienti», ovvero chi guadagna meno di 8mila euro l’anno e non può beneficiare di sconti fiscali perché già ora non paga tasse. Per loro, come anche alle partite Iva, ci sarà però un intervento ad hoc «nelle prossime settimane», ha assicurato il premier lanciando in dieci tweet l’operazione «#oraics», ovvero le misure «per un’Italia Coraggiosa e Semplice». @Palazzo_Chigi #byebyeautoblu Massimo 5 vetture a ministero, forze di sicurezza tornano in strada #oraics @Palazzo_Chigi #diesirap Confermato il taglio del 10 per cento per le aziende #oraics Scatta l’#oraics «Oggi inizia un percorso che riorganizza la spesa e il rapporto tra i cittadini e la pa» ha esordito Renzi in conferenza stampa dopo il varo del decreto. «Noi stiamo restituendo agli italiani qualcosa che è degli italiani e lo stiamo facendo stringendo la cinghia alla politica e alle amministrazioni». Su un piatto infatti il governo ha messo 6,7 miliardi di sconti alle famiglie e sull’altro altrettanti tagli e risparmi e nuove entrate tra Iva, quote Bankitalia e recupero dell’evasione . L’anno prossimo di miliardi ne serviranno dieci (ma i tagli alle spese dovrebbero toccare quota 14 miliardi) ed è previsto che il governo confermi la riduzione del cuneo fiscale attraverso la legge di stabilità. Magari rimodulando gli scaglioni Irpef oppure tagliando i contributi. Operazione bonus-Irpef Da fine maggio, dunque, molti italiani si ritroveranno in busta paga il bonus da 80 euro promesso un mese fa. In particolare fino ad un reddito pa- @Palazzo_Chigi ri a 18.286 euro lordi/anno al lavoratore verrà riconosciuto un credito pari al 3,5% (lo stesso che era statp promesso ai 4 milioni e più di «incapienti»). Il «bonus» poi diventa in cifra fissa, 640 euro/anno, se il reddito è compreso tra 18.286 e 25mila eur, fascia di reddito che corrisponde ad uno stipendio netto di 1200-1500 euro al mese. Poi, dai 25 mila euro in sù, lo sconto scende progressivamente sino ad azzerarsi quando si arriva a quota 28mila. «C’erano due ipotesi in discussione: la prima, 10 milioni per 10 miliardi di stanziamento; la seconda allargare anche agli incapienti ed arrivare sino a 15 milioni di persone. Noi abbiamo scelto di mantenere l’impostazione di marzo perché è prevalso l’obbligo di confermare questo impegno senza diluire lo sconto: avevamo detto 80 e 80 devono essere», ha poi spiegato il premier. Che non ha voluto dare scadenze precise al possibile intervento sulle fasce di reddito più basse. Prima sforbiciata all’ Irap In parallelo con l’Irpef il governo, come promesso, inizia a tagliare un poco le tasse anche alle imprese avviando una graduale riduzione dell’Irap: quest’anno l’aliquota standard scenderà dal 3,9 al 3,7 per poi passare dall’anno prossimo al 3,5 in maniera tale da consentire un risparmio immediato di circa 700 milioni. Questa misura verrà finanziata non con i tagli ma con una redistribuzione del carico fiscale portando al 26% il prelievo su tutti i servizi e prodotti attualmente tassati al 20%. Snocciolando il dettaglio delle coperture Renzi ha voluto «smentire anche i gufi e i rosiconi, quelli che non credevano ce l’avremmo fatta, che non avremmo trovato le coperture» Per lui questo doppio taglio, alle tasse e alle spese della pa, è «l’inizio di una rivoluzione strutturale e strutturata: stiamo cercando di cambiare verso sul serio». Un aiuto alla crescita Secondo il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan con il pacchetto di provvedimenti varato ieri «l’economia si rimetterà a crescere in un sentiero che sarà il più alto degli ultimi 20 anni». Nel decreto, infatti, ci sono misure con una «funzione di stimolo e che puntano sulla spesa a parità di reddito e sull’abbattimento Da 8 mila a mille Municipalizzate scatta la stretta 1 «Porteremo da ottomila a mille le municipalizzate nel giro di tre anni». Tra le misure messe in cantiere da Renzi c’è anche la sforbiciata che vale 100 milioni nel 2014 e 1 miliardo nel 2015. Il giro di vite dovrebbe colpirà - ma ancora il piano non è stato messo nero su bianco - gli affari dei Comuni: le imprese controllate dagli enti locali, la metà delle quali perde soldi. Ma producono anche tanti incarichi: 24mila consiglieri, altri 56mila revisori e consulenti. dei costi alle imprese e a più liquidità alle imprese». Tutto ciò, ha aggiunto, «si innesta su una ripresa che c’è ma è fragile e che ci aspettiamo che diventi più robusta perché il mercato interno e gli investimenti saranno più importanti che in passato». Questo «ci permetterà di ottenere di più dalle riforme a partire da quelle istituzionali che hanno un impatto sulla credibilità del paese». Inoltre «le misure del mercato del lavoro saranno più efficaci perché l’economia crescerà. Le misure vanno lette assieme ha concluso - non solo sul fronte delle coperture». Per Cisl e Uil quello di ieri è un buon inizio, mentre Forza Italia attacca a testa bassa il premier: ha raccontato un sacco di bugie. @paoloxbaroni LA STAMPA SABATO 19 APRILE 2014 Primo Piano .3 . Le coperture per il 2014 2,1 miliardi Retroscena ALESSANDRO BARBERA ROMA TOTALE 6,9 miliardi Tagli degli acquisti dei beni e servizi C apita talvolta di dover scegliere il male minore. Capita, per ambizione, di spingersi oltre il possibile. Ieri Renzi aveva di fronte a sé due opzioni. Le tabelle che i tecnici gli avevano preparato non lasciavano vie d’uscita. Escluse le pensioni o interventi che avrebbero lasciato per strada qualche migliaio di dipendenti pubblici, l’unica voce che avrebbe potuto garantire coperture sicure all’allagamento del bonus ai più poveri era un taglio netto alla sanità per un miliardo di euro. Come è nello stile dell’uomo, tutto è avvenuto molto rapidamente. Nel pomeriggio, poco prima di entrare in consiglio dei ministri, Renzi su twitter si era sbilanciato: «Non ci sono tagli alla sanità», in ogni caso «riduciamo le tasse a quindici milioni di italiani». Era quel che lui stesso aveva chiesto nonostante le prime simulazioni non lo prevedessero. Promettere ottanta euro a dieci milioni di italiani era di per sé una sfida enorme: quasi sette miliardi di minori entrate. Dare un aiuto altrettanto sostanzioso ad altri cinque milioni di persone significava avere a disposizione altri due miliardi. Le bozze circolate fino a 24 ore prima del consiglio facevano i conti con le risorse limitate: fra i 25 e i 40 euro a lavoratore. Troppo pochi per giustificare un taglio alla spesa sanitaria. Renzi ha preferito concentrarsi sulla fascia di reddito mediana, la più numerosa, quella che paga più tasse e alla quale sin dall’inizio aveva promesso il bonus. Per sottolineare la scelta ha insistito per un ritocco all’insù dell’erogazione: da 620 a 640 euro, che diviso per otto fa esattamente ottanta euro. Il resto lo hanno fatto le resistenze della ministra Lorenzin e delle Regioni. Renzi ha fatto di necessità virtù, ma non ha rinunciato a dare un segnale a chi nei tagli - quelli agli sprechi - vede il segno di un governo capace di decidere. Nel corso di quest’anno le Regioni dovranno dare il il caso FABIO MARTINI ROMA M aramaldeggia Matteo Renzi, è arrivato il giorno da lui tanto atteso della «promessa mantenuta» e davanti a telecamere e giornalisti il presidente del Consiglio si produce in uno scoppiettante trac-trac, fuochi di artificio pieni di varianti: spiega un provvedimento e fa una battuta, annuncia un taglio e spara una freddura, indica un obiettivo e rimprovera un commesso di palazzo Chigi che si permette di distribuire un comunicato senza il via libera del Presidente del Consiglio. E’ un Renzi in grazia di Dio, un fiume in piena, talmente soddisfatto che, prima di congedarsi, si produce in una riflessione critica sulla magistratura che nessun leader di sinistra si è mai concesso prima di ora. Riferendosi ai commenti critici dell’Anm su un possibile taglio degli stipendi anche ai magistrati, Renzi ha voluto dire: «Mi consigliano di non parlare in pubblico dei magistrati, ma non sono convinto dalla posizione espressa dall’Anm», «rispetto il principio di separazione dei poteri e perciò, se io non commento le sentenze, mi aspetto che i giudici non commentino il processo di formazioni delle leggi che li riguardano. Commentino semmai le riforme vere e non le indiscrezioni». Ma non è finita. Insiste Renzi: «Non credo 1,8 miliardi Rivalutazione delle quote di Bankitalia 1 miliardo Taglio del credito di imposta alle imprese 900 milioni Sobrietà 600 milioni ANSA Il presidente del Consiglio Matteo Renzi con il sottosegretario Graziano Delrio Redditi bassi sacrificati per salvare la sanità Il mini-bonus ai poveri salta per mancanza di coperture Ma il governo chiede di più alle banche e 700 milioni alle Regioni loro contributo ai risparmi per 700 milioni di euro, decidendo in autonomia dove risparmiare. Il messaggio è chiaro: cari presidenti, o tagliate le poltrone, o vi assumete la responsabilità di ridurre i posti letto ai malati. Per compensare il mancato taglio ha anche battagliato con le banche, alle quali ha raddoppiato la tassa sulla rivalutazione delle quote di Bankitalia. «Ancora ieri mattina i numeri su sanità, Difesa e Pubblica amministrazione erano molto diversi», spiega una fonte di governo che preferisce non essere citata. Sugli F35 Renzi per ora ot- tiene un taglio al programma di 150 milioni di euro, 400 per l’intero comparto. Sul taglio degli stipendi ai dipendenti pubblici strappa la conferma del tetto massimo per le retribuzioni a 240mila euro ma deve rinunciare alle quattro fasce di redditi previsti dalle prime bozze. Su questo nel governo pochi credevano che il premier avrebbe potuto andare fino in fondo. Ci sono due sentenze della Corte Costituzionale contro ogni contributo di solidarietà applicato ai soli dipendenti pubblici - e non a tutti, come prevede il principio di equità fiscale - oltre a quintali di giu- risprudenza che avrebbero tutelato i diritti acquisiti di dipendenti firmatari di accordi collettivi di lavoro. Spiega il sottosegretario Pierpaolo Baretta: «Una cosa è ridurre la parte variabile di uno stipendio, come è il caso dei dirigenti di Palazzo Chigi, in quel caso è il datore di lavoro che interviene sulla base di un accordo contrattuale. In questo caso il taglio si può fare subito. Altra cosa è ridurre gli stipendi per legge. Di questo si può parlare in sede di riforma della pubblica amministrazione o di contrattazione». Anche in questo caso Renzi ha però Maggiore Iva dovuta al pagamento dei debiti vantati dalle imprese nei confronti della P.a. 300 milioni Lotta all'evasione 100 milioni Sforbiciata sulle municipalizzate 100 milioni Innovazione fissato le sue bandierine: il decreto dice che entro il 30 giugno gli organi costituzionali (Camera, Senato, Presidenza della Repubblica e Corte Costituzionale) dovranno contribuire alla riduzione della spesa per 55 milioni di euro. Nei gruppi di maggioranza alla Camera ci sono già state riunioni per discutere una proposta da presentare a Laura Boldrini. Stessa cosa, «nella loro autonomia», dovranno fare i magistrati. La politica è l’arte del possibile, la strada per ottenere di più passa anche da questi messaggi. Twitter @alexbarbera “Ho detto che avrei tagliato l’Irpef e mi accusavano di fare televendite” Il premier contro i rosiconi: la “promessa mantenuta” salva la sua credibilità EIDON Sotto pressione Il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan: Renzi ha fatto fare gli straordinari alla struttura del Tesoro per confermare il bonus che il taglio ad un alto magistrato di 70 mila euro, da 311 a 240 mila, sia un attentato alla libertà e all’indipendenza della magistratura». Chiosa finale: «Non ho paura di dirlo con molta tranquillità, così ho detto anche questa e domani vi divertite» Certo, soltanto una puntura di spillo. Ma indicativa. Anzitutto dell’umore dell’uomo. Ma anche della distanza che Renzi cerca di mantenere con tutti i “poteri forti” che ne- gli ultimi decenni hanno condizionato il primato della politica. Ma Renzi si permette l’esternazione gratuita sull’Anm (nessuno gli aveva fatto domande al riguardo) soprattutto perché il 18 aprile 2014 potrebbe diventare un giorno importante nella sua personale storia politica: è la giornata nella quale il presidente del Consiglio è stato in grado di mantenere la promessa sullo sgravio dell’Irpef. Ecco il punto: Renzi, un leader che non risparmia sulle promesse, che scommette tutto sugli annunci, non può permettersi di essere smentito dai fatti. Pena, la dissipazione del suo carisma. Ecco perchè in questi ultimi giorni, dietro le quinte, Renzi ha respinto ogni subordinata che lo allontanava dall’impegno originario, quei 60 euro aleggiati invece degli 80. Ecco perché ad un certo punto, ha voluto ricostruire l’iter della sua promessa: «Presentando il governo in Parlamento avevo annunciato una riduzione a due cifre dell’Irpef e arrivarono commenti ironici, quando ho presentato le slide, hanno detto che era una televendita...». E così, a compito realizzato, Renzi ha ripetuto una volta ancora quella battuta su «gufi e rosiconi» smentiti dai fatti, che ha il pregio di essere diretta e al tempo stesso conferma una certa intolleranza per il dissenso. Certo, per trovare le coperture, Renzi ha “strizzato” i suoi collaboratori e anche al ministero dell’Economia hanno lavorato sodo, ma grazie al superlavoro il presidente del consiglio ha potuto presentare il nuovo logo (l’Italia coraggiosa e semplice) e alcuni provvedimenti destinati a lasciare il segno, a cominciare dalla obbligo di rendicontare tutte le spese degli enti locali online. Stavolta Renzi si è fatto aiutare dai tweet-slogan che comparivano su uno schermo, trovando il tempo di bacchettare il funzionario che ha anticipato un clic: «Se me lo mette ora, è un disastro». E ad un commesso: «Non distribuite niente!». Battute a volontà: «Diesirap? Uno dei momenti più bassi di questi mesi!», «se trovate la parola sanità, vi pago da bere», «andiamo avanti come treni», «strutturalità è il nuovo refrain», «la cosa della Madia (la riforma della P.a.) entro fine aprile la portiamo. E anche lo “Sforbicia Italia” con la semplificazione degli enti». Ma anche una sfida: «Chi deve ridursi lo stipendio, farà ricorso? Vedremo...». E naturalmente tante frasi ad effetto: «Stiamo restituendo denari agli italiani, perché non sono nostri, sono degli italiani». 4 .Primo Piano STAMPA .LA SABATO 19 APRILE 2014 U GOVERNO LE MISURE ANTI-CRISI Lorenzin: “Sulla sanità solo risparmi ragionati” FRANCESCA SCHIANCHI ROMA Il ministro: è passata la mia linea, niente tagli lineari Le frasi chiave entre il Consiglio dei ministri è ancora in corso, il ministro della Salute Beatrice Lorenzin affida a Twitter la sua soddisfazione: «Ufficiale, niente tagli alla sanità! Non una vittoria personale, ma dei cittadini e del Ssn. Ora avanti tutta con patto salute e riforme». Al termine, mentre corre a prendere un treno, sfoglia con un sospiro di sollievo gli appunti che illustrano il decreto: «La parola sanità non è contemplata». M Quindi ha vinto, ministro Lorenzin: fino a ieri mattina si parlava di tagli per 2,4 miliardi in due anni... ANSA «Da sempre ho detto che il Servizio sanitario nazionale non può sopportare un taglio lineare. Poi, però, alla ricerca di coperture, i dirigenti del Ministero dell’Economia hanno tirato fuori le classiche tabelle sulla spesa ospedaliera, territoriale e gli accreditamenti, settori sempre colpiti. Ma questa non è politica sanitaria, è solo un modo di fare cassa: gli sprechi si annidano in beni e servizi». in modo chirurgico, e non lineare. E’ ovvio che, nei prossimi due mesi, dalle regioni deve arrivare una grandissima assunzione di responsabilità: non è più tempo di difendere piccoli interessi, ma di fare grandi scelte». Dove, infatti, sono previsti tagli: anche 700 milioni nelle Regioni. Non va a finire che taglieranno comunque sulla sanità? Come ha sventato il rischio delle «tabelle» di cui parlava? Si dice che nella riunione preparatoria di giovedì lei fosse furibonda… «La scelta si farà regione per regione Salute Il premier ha condiviso il principio che i conti li fanno i ragionieri ma la politica sanitaria la fa il ministro titolare del dicastero «Il presidente Renzi ha capito benis- simo il mio ragionamento, condividendo l’idea che i ragionieri fanno i conti e i ministri la politica sanitaria: così ha smontato l’idea della Ragioneria che colpiva i soliti tre capitoli di spesa sanitaria. E’ stato un lavoro di squadra che ha portato a un grandissimo risultato». In Consiglio dei ministri qualcun altro si è espresso sul tema? «E’ intervenuta a mia tutela il mini- Stipendi e diritto di critica Scontro tra premier e magistrati Renzi: il taglio non lede l’indipendenza L’Anm: le leggi si possono commentare IL NUOVO DIRETTORE DEGLI 007 DELLL’AISE Manenti alla guida dei servizi segreti militari Per la prima volta un “interno” arriva al vertice dei servizi segreti militari Aise. Il premier Matteo Renzi ha scelto Alberto Manenti, siciliano di 62 anni, dei quali gli ultimi 30 da “barba finta”, sempre al Sismi, diventato Aise nel 2007. Entrato al Sismi da capitano dell’Esercito, ha fatto tutti i gradini della carriera fino a giungere al vertice prima come vicedirettore operativo dell’Aise e ora come direttore dopo trent’anni di servizio. Con la nomina si chiudo- 1 ROMA Matteo Renzi va giù dritto per la sua strada. Come al solito, del resto, senza troppi giri di parole. Certo, in questo caso non utilizza la ormai classica e celebre battuta del «ce ne faremo una ragione» ma anche ai magistrati non le manda a dire. Anzi diretto e chiaro più che mai, anche sulla questione degli stipendi che riguardano i dipendenti pubblici. Tutti, senza distinzione di categorie. Non vengono meno, naturalmente, le parole «rispetto» e «principio di separazione» dei ruoli ma nella sostanza chiarisce il capo del governo nella conferenza di stampa di ieri a Palazzo Chigi, «mi aspetto che i giudici non commentino il processo di formazione delle leggi che li riguardano o che loro immagino che li riguardi...». Anche perché, «Io - dice Renzi - ho grande rispetto e stima della magistratura italiana, ma non è un attentato all’indipendenza della magistratura dire che si può passare da 311mila euro di stipendio l’anno a 240mila euro. Si tratta di un compenso equo. I tecnici dell’Economia hanno tirato fuori le solite tabelle sulla spesa ospedaliera e gli accrediti Viceversa, i versi sprechi sono nei beni e nei servizi Le Regioni avranno meno risorse per 700 milioni dovranno dimostrare di saper fare grandi scelte Non si possono più difendere piccoli interessi Il ministro Lorenzin Non ho paura a dirlo con molta tranquillità e non è un attentato all’indipendenza della magistratura». Punto e a capo. Almeno nei ragionamenti del premier Renzi, ma non per l’Associazione nazionale dei magistrati che replica poco dopo con il loro presidente, alla spending review messa in opera dal presidente del Consiglio. «Sul decreto che prevede anche un taglio per le retribuzioni più alte dei magistrati - sostiene il presidente dell’Anm, Rodolfo Sabelli - non c’è stato alcun tipo di interlocuzione mentre giungevano continui boatos da parte della no mesi di incertezza ai vertici dell’Agenzia. Il mandato di 4 anni del precedente direttore, Adriano Santini, era scaduto a fine febbraio. Giorni complicati, con le dimissioni del premier Letta e l’ascesa a Palazzo Chigi di Renzi. La questione Aise è stata così congelata e a guidare il servizio è stato chiamato con un incarico a tempo di un paio di mesi Paolo Scarpis, vicario di Santini. Manenti ha fama di eccellente negoziatore e gode di credito all’estero. stampa». Che aggiunge, l’Anm, «fa quello che è suo dovere fare, difendere la categoria non solo sotto il profilo economico, ma anche rispetto alle sue prerogative e alla sua indipendenza. La polemica non ci interessa, ripeto, e non ci appartiene - spiega Sabelli - ma è bene ricordare che l’attività giurisdizionale e quella di formazione delle leggi sono due funzioni pubbliche diverse, con caratteristiche proprie ma anche comuni: entrambe meritano il rispetto più assoluto, ma possono essere commentate ed, eventualmente, [P.F.] criticate». marinayachting.it Intervista stro dell’Istruzione Giannini, per dire che condivide la scelta di non fare tagli al Ssn». E il ministro dell’Economia Padoan, invece, come ha reagito? (Sorriso). «Il ministro dell’Economia ha giustamente la responsabilità del bollino verde, e questo è un lavoro duro e spesso poco compreso. Ma ha capito». Sventato il rischio di tagli al suo com- parto, il decreto la soddisfa? «Mi sembra molto buono, tra l’altro non prevede tagli alla Pubblica sicurezza, altro settore a rischio. Aiuta il ceto medio con gli 80 euro al mese in busta paga per dieci milioni di persone, prevede il taglio dell’Irap del 10% alle aziende private. Ora dovremo occuparci dei lavoratori autonomi». Ce la fa a chiudere il Patto per la salute con le regioni, cioè l’accordo su spesa e programmazione del Ssn, scaduto nel 2012? «E’ l’ultima chance, non ci sono più scuse per non farlo: se le regioni ci stanno, in due o tre giorni lo chiudiamo. Io conto di farcela per i primi di maggio. Trasparenza, efficienza e prevenzione devono essere le parole d’ordine». Per evitare errori come lo scambio di embrioni a Roma… «Quella vicenda ci deve aiutare a riflettere su quanto delicati siano questi temi, ci vogliono sistemi sicuri per le famiglie che rispettino i protocolli. La fecondazione eterologa potrà essere effettiva in Italia solo quando verranno fissate norme in modo certo. Ora aspettiamo le motivazioni della sentenza (della Corte Costituzionale, che boccia la legge 40, ndr.)». Secondo lei bisogna intervenire sulla legge 40? «Credo che su alcuni punti, particolarmente delicati, occorra un passaggio parlamentare». Nel frattempo lei s’è anche candidata alle Europee per il suo partito, il Ncd. «Mi è stato chiesto dal partito, ho accettato, ma prima di tutto faccio il ministro. È una candidatura di servizio che ha un senso per portare la salute al centro del dibattito politico. Non se ne parla mai, se non per i tagli che si vogliono fare o per casi di malasanità: è ora di riportarla nell’agenda della politica nazionale». R LA STAMPA SABATO 19 APRILE 2014 Evasione fiscale Spunta un tesoretto di 300 milioni recuperato in tre mesi Se ne parla da anni. Forse troppi. Ma sul nodo del recupero dell’evasione fiscale, il governo gioca una grande scommessa. Ci riuscirà? Chissà. Di certo il gruzzolo, o tesoretto che si voglia, sarebbe stato accantonato in silenzio: 300 milioni recuperati dalla lotta all’evasione fiscale. «Prima mi sono mosso ora comincio a parlarne – ha detto il presidente del Consi- 1 glio Matteo Renzi – noi stiamo facendo un’operazione di documentazione economico-finanziaria molto rigorosa grazie soprattutto al ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan. Evitando di fare il solito giochino di annunciare che i fondi che servono per i cittadini li copriamo con l’aumento della lotta all’evasione. Sarebbe semplice. Basta mettere una cifra e sei a posto». I 300 milioni sono stati rac- Spese online o scattano le sanzioni 3 In tempi di ristrettezze, la cinghia si tira anche per la Tv pubblica. «C’è una voce importante sulla Rai chiamata a concorrere al risanamento con 150 milioni». Una svolta nell’aria da giorni e che ora Matteo Renzi mette nero su bianco. Spiegando che spetterà, comunque, ai vertici di Viale Mazzini, la scelta su come procedere. «Vendere 2 RaiWay, se crede, e riorganizzare le sedi regionali, se riterrà il caso», suggerisce il premier. Una misura che rimanda le lancette dell’orologio indietro nel tempo. Al 2001, per l’esattezza, quando, a proposito di RaiWay, la società nata nel 1999 per gestire gli impianti di trasmissione e la diffusione dei segnali, piombò sul tavolo della dirigenza della Tv pubblica l’offerta dei texani di Crown Castle, che si offrirono Imprese Difesa L’Irap giù del 10% dal 2015 Quest’anno l’aliquota scenderà dal 3,9 al 3,7% Meno aerei e stop agli F-35 Ci saranno meno costi per 400 milioni di euro L’annuncio lo dà direttamente il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, dalla sala stampa di Palazzo Chigi: «Riduciamo l’Irap del 10% attraverso misure strutturali». Provvedimento che ora il governo traduce dalle promesse ai fatti. Il taglio del 10% della tassa più odiata dalle imprese scatterà a partire dal 2015. Per quest’anno, invece, ci si dovrà accontentare di percorrere solo metà strada. L’aliquota principale dell’Irap passerà dal 3,9 al 3,5%, ma solo dall’anno prossimo. Per il 2014, invece, la base di calcolo si attesterà su un’aliquota intermedia del Meno aerei, più soldi in tasca per gli italiani. Arriveranno dal settore difesa i 400 milioni di euro necessari per finanziare il taglio di Irpef e Irap. Di cui 150 milioni saranno frutto di una «revisione del programma sugli F-35». È stato lo stesso premier Matteo Renzi a dare la notizia via Twitter al termine del Consiglio dei ministri che ha approvato il decreto sulle misure per la spending review e il taglio di Irpef e Irap. Le repliche sul fronte militare non si sono fatte attendere. «Una scelta sbagliata – sintetizza Vincenzo Camporini, ex capo di stato maggiore dell’aeronautica e della dife- 4 Debiti arretrati sbloccati 8 miliardi Bankitalia plaude 7 Dalla Rai 150 milioni: RaiWay si può vendere sedi regionali in bilico Dal Fisco agli enti locali fino alla tv, i provvedimenti decisi dall’esecutivo per tirare la cinghia Pubblica amministrazione Per presentare la misura, l’account ufficiale di Palazzo Chigi ha twittato: «#ognipromessaèdebito basta attese, pagamenti più rapidi alle imprese». Un gioco di parole: la promessa, rispettata, riguardo lo sblocco di altri 8 miliardi, i debiti - ovviamente - sono quelli che le imprese vantano nei confronti della Pubblica Amministrazione. Oltre che per fornire nuovo impulso al- La tv di Stato Ricetta in otto punti per arginare il rosso dei conti dello Stato Trasparenza In realtà, come ammette lo stesso Renzi, una «previsione di legge già esisteva, ma non c’erano sanzioni». Adesso tutte le spese degli enti locali e di quelli centrali, dovranno finire sul web entro 60 giorni. Pena, annuncia, la riduzione dei trasferimenti: «Se un Comune non mi dà tutti i dati, compreso quanto spende per acquistare il telefonino ad un assessore, sarà sanzionato». Il principio su cui si basa il ragionamento è quello dei «Big data», lo stesso sfruttato da Barack Obama. Ovvero la creazione di un grande archivio scomponibile da cui trarre informazioni nuove. «Voi immaginate - rifletteva ieri Renzi - che tutte le Regioni mettano on line le spese per la Sanità e che un gruppo di ragazzini, con quei numeri, crei delle applicazioni che mostrino il prezzo medio di una siringa». A quel punto dovrebbe scattare come minimo una corsa virtuosa al ribasso. Quello dei Big Data, per Renzi, è un vecchio pallino. Già alla Leopolda aveva teorizzato un cambio di marcia: «Le aziende stanno investendo nei Big Data, nel guardare la complessità delle cifre e tradurle in chiavi di lettura. Dobbiamo dare queste chiavi ai giovani». Adesso ci prova il governo. [G. BOT.] colti nei primi tre mesi dell’anno e «sono già certificati», ha detto il premier al termine del Consiglio dei ministri che ha dato il via libera al taglio di Irpef e Irap. E in un’intervista alla Stampa annuncia che per contrastare l’evasione fiscale «lo spazio di recupero vero, che è enorme, non si ottiene con i blitz a sorpresa Cortina o sul Pontevecchio. Ma con l’incrocio delle banche dati. In giugno la fatturazione elettronica ci darà una grande mano su questo». Poi non resiste alla tentazione e scrive su Twitter: «Per 15 milioni di persone le tasse diminuiscono, gli oneri contributivi scendono, la promessa diventa realtà. A dopo!». Il Consiglio dei ministri ieri ha dato il via libera anche alle misure per la spending review da cui dovrebbero arrivare ulteriori risorse finanziarie. [ROS.TAL.] la crescita, il provvedimento è fondamentale anche per quanto riguarda le coperture: 600 milioni di euro arriveranno proprio dalla maggiore Iva attesa dal pagamento dei debiti. Ieri, il bollettino della Banca d’Italia, ha confermato che, su questo tema, il governo sembra aver intrapreso la strada giusta. «Secondo le nostre indagini, l’accelerazione dei pagamenti dei debiti commerciali della P.a. ha fornito un sostegno all’accu- 3,7%. Riviste al ribasso anche le altre aliquote fissate dalla disciplina dell’Irap. Da quelle a carico delle banche a quelle modulate per l’agricoltura. L’aliquota del 4,2 scenderà al 3,8%, quella del 5,9 al 5,3% mentre quella dell’1,9 sarà ridotta all’1,7%. Parallelamente saliranno al 26% le ritenute e le imposte sostitutive sugli interessi, premi e ogni altro provento assimilabile alle rendite finanziarie. Una misura, come spiega la bozza del decreto legge sulla spending review, che è stata introdotta per coprire il taglio dell’Irpef e, appunto, dell’Irap, in arrivo al prossimo Consiglio dei ministri. [A.PIT.] mulazione di capitale produttivo delle imprese e alla ripresa dell’attività», scrivono gli analisti di Via Nazionale. Sull’esecutivo, però, incombe la procedura dell’Unione Europea. «Ho avviato le pratiche per aprire la procedura di infrazione - spiegava meno di una settimana fa il vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani - Ora bisogna prepararla tecnicamente e poi sottoporla al collegio. Poi partirà la lettera». In realtà, a quanto si apprende, slitterà a dopo le elezioni europee. Quello del pagamento dei debiti è un impegno che l’esecutivo ha già messo nero su bianco nel Def. «Un intervento che giudichiamo positivo - ha detto il direttore generale di Confindustria, Marcella Panucci - Ma è importante che si proceda anche prima [G. BOT.] di ottobre». 5 sa – si poteva andare avanti con il progetto originario, magari ridefinendo il calendario degli impegni per alleggerire il peso finanziario su un periodo più lungo. I velivoli sono stati utilizzati in maniera intensiva nelle missioni all’estero. C’è un problema di manutenzione, non possiamo permetterci che ci siano falle nella sicurezza». Sulla stessa linea il generale Leonardo Tricarico, ex capo di stato maggiore: «È illogico e controproducente affossare il programma F35. Ci sono tante economie da realizzare all’interno della difesa, non si capisce perché si debba iniziare proprio dagli aerei». [ROS. TAL.] Auto blu Solo cinque a Ministero I sottosegretari ne faranno a meno Il tema «auto blu» piace al premier Renzi. «Le abbiamo vendute a prezzi superiori della media dell’usato di Quattroruote» ha detto in conferenza stampa vantando i risultati dell’asta su e-bay che ha chiuso la prima tranche con 370 mila euro di incasso per il governo. «E ancora mancano le Maserati» ha aggiunto con sfida. Preambolo per annunciare un altro 8 drastico taglio allo status symbol dell’uomo di Palazzo. Solo 5 «auto blu» a Ministero. Una per il Ministro e poi saranno in tanti, viceministri, sottosegretari, direttori generali, alti dirigenti ad arrangiarsi con le altre quattro auto. La notizia di perdere l’uso dell’auto di servizio non preoccupa il sottosegretario al Ministero dell’Economia Pier Paolo Baretta. «Ce ne faremo una ragione, come ha detto il presidente - ha ag- Primo Piano .5 . di rilevarne il 49%. Valore, all’epoca, dell’operazione, che coinvolgeva anche Poste Italiane, 409 milioni di euro pari a circa 800 miliardi di vecchie lire, mentre la valutazione dell’ azienda, al lordo delle passività finanziarie nette, si aggirava intorno a 905 milioni di euro (in lire, qualcosa come 1.750 miliardi). Ma finì tutto in nulla di fatto: decisiva (a livello politico) la contrarietà del centrodestra. Scenario che oggi, nel ciclo dei corsi e ricorsi storici, si ripropone. Sebbene sia davvero difficile ipotizzare di concludere l’operazione a cifre tanto elevate come sarebbe potuto, invece, accadere 13 anni fa. Di sicuro, non piace all’Usigrai la sforbiciata da 150 milioni, bocciata come «taglio lineare» di «dubbia legittimità» che rischia di avere «un impatto pesante per l’azienda e l’occupazione». [A.PIT.] Cade l’obbligo Stop ai bandi pubblicati sui quotidiani Il fondo dell’editoria, garantisce il premier, per ora non si tocca. Ma un sacrificio è chiesto anche ai giornali. «Non ci sarà più l’obbligo antistorico di pubblicare gli annunci sui quotidiani – spiega Renzi –. Vale 100 milioni di euro e capisco che gli editori non saranno entusiasti». Le informazioni, nelle intenzioni del governo, finiranno online. Dove, e su quali siti, ancora non è chiaro. Probabile che il dossier finirà sul tavolo di Luca Lotti, sottosegretario con delega alle Comunicazioni. Lo stesso Lotti che, nei giorni scorsi, ha risposto all’appello della Fieg impegnandosi allo sblocco dei 50 milioni di euro che, con il cambio di governo, sono rimasti al palo. «La prossima settimana – così Lotti – abbiamo in programma incontri per definire le linee guida dei decreti con la Fnsi e la Fieg». Ieri Franco Siddi, segretario della Federazione nazionale della stampa, ha espresso parole di apprezzamento per «la conferma dei fondi per un settore in crisi» ma ha chiesto una «riflessione» sui bandi, fondamentali per garantire la trasparenza. «I mezzi della moderna comunicazione in rete – ha detto – da soli non bastano ad assicurarla». [G. BOT.] 6 giunto Baretta - è un segnale di sobrietà che bisogna dare. Per quanto mi riguarda non è un problema: vorrà dire che userò la mia macchina». Teresa Bellanova, sottosegretario al Ministero del Lavoro molto vicino a Pierluigi Bersani, esce da una riunione e scherza: «Mi sono andata a comprare un paio di scarpe. Il mio motto è sempre stato scarpe comode e si va avanti. Il taglio è un segnale che bisogna dare. Certo se ci sono delle necessità di servizio o delle emergenze basta applicare il buon senso». La riduzione a 5 auto blu per Ministero è un taglio significativo ma minore di quello drastico immaginato dal Commissario Carlo Cottarelli, nominato a novembre quando citava l’Inghilterra ad esempio dove c’è una sola auto blu per il ministro. [R.E.] SABATO 19 APRILE 2014 LA STAMPA 6 LA STAMPA SABATO 19 APRILE 2014 Primo Piano .7 . U I Google Glass GOVERNO Sono gli occhiali iper-tecnologici di Google. Permettono a chi li indossa di scattare foto, ricevere sms, inviare mail, effettuare videochiamate e leggere mappe interattive. L’INTERVISTA L’iniziativa ROKIVO digital experience design 1 L’intervista con i Google Glass a Matteo Renzi è stata realizzata in collaborazione con Rokivo e Vidiemme Consulting, che stanno sviluppando i Glass per varie applicazioni. «La nostra sfida è utilizzarli in diversi ambiti», spiega Valerio Saffirio, fondatore e managing director di Rokivo. «Gli impieghi sono molteplici, dal supporto ai chirurghi nelle sale operatorie degli ospedali, alle visite complete per sordi nei musei (tra cui l’Egizio di Torino), fino all’ambito sportivo». A Palazzo Chigi Il direttore de La Stampa, Mario Calabresi, durante l’intervista con il premier Renzi ANDREA MALAGUTI ROMA bbiamo parlato a Matteo Renzi con i Google Glass. Gli occhiali computer. La prima intervista di questo tipo a un presidente del Consiglio. Li ha indossati Mario Calabresi, il direttore de «La Stampa», entrando a Palazzo Chigi. Ha filmato ogni cosa. Gli occhi trasformati in telecamere. Pronti non solo a registrare l’esterno, a restituirne il dettaglio, a catturare le reazioni con una precisione da entomologi, ma anche a ricevere in tempo reale - e dunque a girarle a Renzi le domande dei nostri lettori. Un’esperienza pluridimensionale di quaranta minuti. Le guardie di Palazzo. L’auto blu. Lo scalone su cui i Chigi passavano a cavallo. I marmi, la scrivania, i dipinti, i faldoni, il balcone del premier - «lì non vi seguo, ce n’è già stato un altro che usava i balconi, io no» - soprattutto il dialogo sui provvedimenti economici di cui trovate conto nelle pagine precedenti e sul sito web (dove è compresa l’intera registrazione dell’incontro). E poi il botta e risposta dedicato ad altri tre temi centrali. La presenza femminile nelle cariche pubbliche, il rapporto col Presidente della Repubblica e l’obiettivo elettorale per le europee. Questa la sintesi. A MATTEO RENZI “La presenza di Napolitano ci impone di fare le riforme” Per la prima volta in Italia intervista con i Google Glass de La Stampa al premier “Io ho sempre dato spazio alle donne, voglio che l’Europa si accorga della novità” Dobbiamo smetterla di dare l’impressione di essere un Paese piagnucoloso, lamentoso e raggrinzito. È esattamente il contrario: noi abbiamo un futuro e siamo capaci di immaginarlo Matteo Renzi presidente del Consiglio e segretario del Partito Democratico che insistevano ritenendo debole l’intervento sulle donne. Peccato che tra di loro 18 fossero uomini. Gliel’ho fatto notare. Una grande soddisfazione. Legata soprattutto all’idea che dobbiamo smetterla di dare l’impressione di essere un Paese piagnucoloso, lamentoso e raggrinzito. È esattamente il contrario. Siamo un Paese che ha un futuro ed è capace di immaginarlo. Oh, ma questi google glass li posso mettere anch’io?». Ovvio. Li prende. Li accende. Legge lo schermo. «Take a a picture». Vola altrove. Presidente, le donne sembrano essere diventate un’ossessione per lei. «Sono uno dei simboli del cambiamento. È il tema della società aperta. Mi domando ad esempio perché in magistratura siano le donne a vincere i concorsi, ma ai vertici ci siano solo uomini». Le statistiche dicono che in Italia solo la metà delle donne è occupata. «È un dato inaccettabile. Una media mediorientale, con tutto il rispetto per il Medioriente. È folle. Li vede quei faldoni?». I google glass inquadrano un tavolo con una pila di contenitori. Lo zoom stringe. «Non li guardi con quegli occhiali. Che poi registra tutto». Una montagna di mail. «Le stampo e le leggo. Mi è rimasta impressa una frase che dice: caro Matteo, la parità non parte dalle presidenze delle grandi aziende. Ma dagli asili d’infanzia. Condivido. Però volevo dare un segno. In linea con scelte che ho sempre fatto». Cioè? «Metà del mio consiglio provinciale era costituito da donne. E così è stato per il consiglio comunale, per il Pd e per il governo. In genere chi mi critica non ha mai lavorato con le donne in vita sua. E poi voglio che anche l’Europa si accorga della novità. Sa che cosa mi è successo in un grande giornale all’estero?». No. «C’era un tavolo con venti persone Un anno dopo la rielezione Il Presidente della Repubblica “Fiducioso sul cambiamento” ANTONELLA RAMPINO ROMA L’Italia ce la può fare, ha finalmente imboccato la giusta via. Il Presidente della Repubblica, giusto un anno dopo una rielezione personalmente sofferta e avvenuta in uno scenario in cui si era rischiato il collasso istituzionale, è «fiducioso che stiano per realizzarsi condizioni di maggior sicurezza, nel cambiamento, per il nostro sistema politico-istituzionale». Non vuol rievocare «fatti, atteggiamenti, intrighi» che in quest’anno «hanno gettato ombre e discredito sulla mia persona e sull’istituzione che rappresento», cose che gli han solo provocato amarezza. Piuttosto, sottolinea che oggi la condizione del Paese è tale da permettergli di «prevedere un distacco comprensibile e costruttivo dalle responsabilità che un anno fa mi risolsi ad assumere entro chiari limiti di necessità istituzionale e di sostenibilità personale». Ed è un riferimento esplicito alla possibile fine anticipata del mandato, se tutto andrà per il verso giusto (e comun- que in tutta probabilità non prima della fine del semestre europeo a guida italiana che si apre questo luglio). Certo «ho pagato un prezzo personale», scrive Napolitano in quella che è una risposta alla lettera del direttore del Corriere della Sera, Ferruccio De Bortoli, che in quei giorni concitati gli aveva dedicato un fondo esortandolo a restare «almeno un po’». Ma ne è valsa la pena, oggi l’Italia ha un governo «che opera nella pienezza della sua responsabilità politica». Insomma, «il bilancio è positivo», nonostante «una persistente, estrema resistenza, che viene dagli ambienti più disparati, all’obbligo nazionale e morale di garantire la continuità dei percorsi istituzionali». Per un attimo si sente librare come se fosse colto da un’allucinazione. «Mi ci devo abituare». Il prossimo passo è un Presidente della Repubblica donna? «Ah no. Se la domanda è politica gli occhiali li tolgo». Mentre si gira, la telecamerina inquadra le cravatte blu piegate sotto la specchiera. «Il presidente della Repubblica si chiama Giorgio Napolitano. E prima di parlare di futuro proviamo a fare quelle riforme alle quali lui stesso ci ha richiamato. Lasciamo stare la fantapolitica del domani. Il Presidente c’è. E la sua presenza impone, direi esige, un percorso di riforme che non è mai stato tanto alla portata». Prima ci sono le elezioni europee. Cosa considererebbe un successo? «Prendere un uno per cento in più di quello che abbiamo ottenuto alle politiche. Non abbiamo neanche voluto mettere il mio nome nel simbolo». I sondaggi vi danno abbondantemente oltre il 30. «I sondaggi, a noi del Pd, in genere portano sfiga. Meno li guardiamo è meglio è. L’altro giorno, in consiglio dei ministri, ho citato un guru americano - un repubblicano, per altro - che spiegava: i veri leader i sondaggi non li guardano, li cambiano. Franceschini, da vero democristiano, ha chiosato: sì, con la penna. Io invece dico che si cambiano con il coraggio e con la passione». Si alza. «Dai basta. Devo vedere Padoan. E Delrio». Piccolo capannello. Ultime chiacchiere in libertà. Presidente, ha fatto una manovra tutta di sinistra eppure la descrivono come un leader di centrodestra. Allarga le braccia. «Ognuno è libero di dire ciò che crede. Ma se, dopo quello che abbiamo fatto, per qualcuno l’idea è ancora questa, che cosa ci posso fare?». Si avvia verso il corridoio che affianca lo studio di Delrio. Si ferma. Si gira come se si fosse dimenticato qualcosa di decisivo. «Ve l’ho detto che il 19 maggio, a Firenze, facciamo la partita del cuore per Emergency?». In effetti no. «Beh, vi dico la formazione. Baggio 11, Antognoni 10, Batistuta 9. Indovinate un po’ chi fa l’8? Loro mi passano la palla e io, tic, la butto dentro». 8 .Primo Piano STAMPA .LA SABATO 19 APRILE 2014 U RIFORME DOPO GLI SCONTRI IN PIAZZA Ha detto Foto di manifestanti violenti Gli agenti riconoscibili? «Ecco i bravi ragazzi che lottano contro la precarietà e l’austerity. Si vuole che i poliziotti dicano “prego”?» «Se questi sono i manifestanti, il numero identificativo ci vorrebbe per loro non per la polizia» Il Viminale: stop ai saccheggi nella Capitale Il ministro: “Il centro storico a rischio ogni due mesi” GUIDO RUOTOLO ROMA Ci cascano tutti, i ministri dell’Interno. Soprattutto se poi è in corso la campagna elettorale e, in questo caso, il voto diventa «la partita della sopravvivenza», per dirla con un collega di governo di Angelino Alfano, ministro dell’Interno. Che, appunto, inaugurando la campagna elettorale del Ncd per le Europee, ha avvertito: «• inaccettabile che il centro storico di Roma sia posto a rischio di saccheggio ogni due, tre me- si. Non vorremmo che ci costringessero a vietare l’accesso al centro storico...». Che sia una proposta sognata dai commercianti del centro storico, e dunque popolare, che sia un richiamo forte per quella «maggioranza silenziosa» (ma ormai anche rumorosa) che culturalmente si colloca nell’area dei moderati del centrodestra non è un mistero. Ma naturalmente lo stesso Angelino Alfano è ben consapevole che una decisione così impegnativa va presa di concerto con le autorità locali, con il sindaco, con gli enti locali. Anche ai tempi di Alemanno sindaco - che oggi plaude all’avvertimento di Alfano - fu posta la questione. Era il 15 ottobre del 2011. Roma fu messa a ferro e fuoco dai manifestanti violenti che da via Cavour a piazza San Giovanni lasciarono un campo di macerie. Scontri, assalti ai blindati, devastazione di banche, negozi, vetrine. Quelle immagini drammatiche lasciarono il segno. Il sindaco Gianni Alemanno, in qualità di Commissario straordinario per l’emergenza traffico, firmò, Il ministro Alfano mostra alcune foto di manifestanti violenti al cortei di sabato scorso a Roma non senza polemiche, una ordinanza di divieto - ma solo per un mese - di svolgimento di cortei nel centro storico. E, in alternativa, furono indicate cinque piazze dove erano consentite manifestazioni stanziali. Ecco, un provvedimento a tempo con l’indicazione di un’alternativa ai cortei, le manifestazioni stanziali. L’annuncio del ministro dell’Interno Alfano è stato vissuto come una «provocazione» da settori della sinistra, Sel in testa: «Accende la miccia della polveriera Roma». E anche la Cgil bolla la proposta come «antidemocratica». Non aiutano certo le polemiche di questi giorni sugli scontri di Roma. Il ministro Alfano sventola in conferenza stampa le fotografie (Ansa) dei giovani manifestanti pestati dalle forze dell’ordine mentre lanciano qualsiasi oggetto e petardi contro i cordoni delle forze dell’ordine. E chiude a ogni ipotesi di «codice identificativo» delle forze dell’ordine. Gli scontri di Roma, gli abusi delle forze di polizia. Una polemica che infastidisce non solo il il caso GIACOMO GALEAZZI ROMA F orse spostare dal preziosissimo centro di Roma i «raduni» è un atto incostituzionale come tuona la galassia della contestazione, però, in tempi di «spending review», per le tasche dei contribuenti il beneficio sembra evidente. Ad ogni «sacco» di Roma ricompare la ricetta magica: confinare i «serpentoni» oltre il Raccordo anulare. E, in effetti, tra «danni al decoro urbano» e crolli nel fatturato del commercio ciascun corteo nel centro dell’Urbe si può contabilizzare in denaro che esce a fiumi dalle casse dello Stato e degli enti locali. Un salasL’AZIENDA DEI RIFIUTI L’Ama si fa carico ogni anno di 1 milione e 400 mila euro E in caso di scontri il conto sale so più o meno gravoso a seconda dell’entità della mobilitazione. I dati parlano chiaro. Nella città eterna si svolgono quasi duemila manifestazioni all’anno: 600 quelle autorizzate nel 2013 dall’amministrazione comunale, 1.437 quelle conteggiate dalla questura nello stesso periodo. Poche tra queste, per fortuna, hanno la forza distruttiva della marcia per il diritto alla casa di una settimana, però gli effetti negativi non sono un’eccezione. Serrande dei negozi abbassate e incassi più che dimezzati nelle strade interessate dal percorso delle proteste «on the road». Le associazioni dei commercianti denunciano che «molti negozi del centro, nelle zone delle manifestazioni, chiudono per ragioni di sicurezza». Conti alla mano, le attività vengono penalizzate da «giornate di lavoro perse con cali del 70% nel volume egli affari». Il sindaco Ignazio Ma- Arredo urbano Le strade Facciate di palazzi e arredo urbano: una delle voci più colpite dai danni dopo scontri nei cortei Danni alla pavimentazione, ai sampietrini, alle telecamere di sorveglianza Quanto costano a Roma 1500 cortei con vandalismi La Questura ne ha contati 1437 solo nel 2013 600 -70% autorizzate volume di affari Nel 2013 le manifestazioni autorizzate dal Comune erano state 600 Secondo le stime dei commercianti, il volume dei negozi si riduce del 70% rino mette le mani avanti: «Roma non dispone di risorse per indennizzare i negozianti». Infatti il conto dei guerriglieri urbani, tra occupazioni di suolo pubblico e pezzi di «grande bellezza» distrutti, frantumati e imbrattati, equivale a un «tesoretto». Solo la pulizia straordinaria delle strade (con l’impiego di più personale e la sostituzione dei cassonetti bruciati) grava sulle casse capitoline per diversi milioni di euro. Danni pubblici (strade, ministro. In realtà dai tempi del G8 di Genova molta acqua • passata sotto i ponti. E gli scontri di via Veneto di sabato scorso - al di là di alcuni ingiustificati abusi da parte di poliziotti nei confronti di alcuni manifestanti - in realtà si sono tradotti in due cariche di alleggerimento dopo che per una ventina di minuti i cordoni delle forze dell’ordine erano stati bersagli di oggetti contundenti e poi petardi, bombe carta e bengala da parte di un gruppo di duecento-trecento manifestanti violenti. Che sono stati dispersi. aiuole, muri, arredi urbani) e danni privati (vetrine, saracinesche, bancomat, auto, motorini, portoni). L’Ama, la municipalizzata dei rifiuti si fa carico ogni anno di 1 milione e 400 mila euro per «servizi legati alle pulizie svolte a seguito di manifestazioni». E il conto diventa ben più salato quando infuria la rivolta. Per esempio, contro la fiducia votata al governo Berlusconi, quattro anni fa venne devastata persino la pavimentazione di luoghi che richiamano turisti da tutto il mondo come piazza del Popolo e via del Babuino. Bollettino di guerra: 20 metri cubi di sampietrini divelti e lanciati contro le forze dell’ordine. Risultato: un milione a carico del comune, 15 dei commercianti. A ciò si somma l’effetto-black out nel trasporto pubblico: 1.500 corse perse, 20 telecamere di videosorveglianza rese inservibili, decine di vetture danneggiate e garitte rotte. ALLA FIDUCIA PER BERLUSCONI 20 metri cubi di sampietrini divelti, un milione di danni per il comune, 15 per i commercianti. «Ogni volta negozi saccheggiati, vetrine infrante, turisti incastrati negli hotel con teppisti fuori», insorgono gli albergatori. «Eventi violenti estremi», vengono catalogati nel gabinetto del sindaco. Come l’araba fenice risorge dalle proprie ceneri l’ipotesi di un tavolo con la prefettura a difesa della capitale. Ma di fronte agli annunci dei disordini, la soluzione proposta appare sempre la stessa: schierare «ad abundantiam» forze dell’ordine «per consentire a coloro che vogliono manifestare pacificamente di farlo e isolare quanti vogliono trasformare le strade della capitale in teatro di violenza». La conseguenza inevitabile, però, è quella di blindare il cuore di Roma facendo schizzare alle stelle i costi per la sicurezza. Ma sborsare in emergenza denaro per aree off limits e cordoni di polizia non è bastato finora a fermare la periodica calata dei nuovi vandali. LA STAMPA SABATO 19 APRILE 2014 Primo Piano .9 . U CENTRODESTRA L’ALLEATO DI RENZI Ncd, quindici senatori contro Alfano Lettera di fuoco contro il segretario del partito: scimmiotta i vizi di Forza Italia, decidono in tre UGO MAGRI ROMA Vuoi vedere che neppure il Nuovo centrodestra è del tutto immune da certi vizi berlusconiani? Il dubbio affiora nel leggere una missiva riservatissima ad Alfano, sottoscritta da almeno 15 senatori Ncd, la metà del gruppo a Palazzo Madama. Questi senatori (spiccano i nomi di Compagna e di Naccarato, Tra i primi firmatari Compagna, Naccarato, Gentile e Formigoni di Gentile e di Formigoni) criticano senza ipocrisia i metodi di gestione del partito. Esprimono «una preoccupazione fortissima» in quanto si ritengono «esclusi da tutti i processi decisionali importanti». Chiedono «maggiore coralità e democrazia interna perché altrimenti la sensazione di inutilità si accentua sempre di più». «A parti invertite», si rivolgono ad Alfano, «anche per te sarebbe insopportabile partecipare alla vita di un partito dove 2 o 3 persone decidono tutto per tutti». E qui, una considerazione da Oscar dell’onestà: «Se finiamo con lo scimmiottare nella quotidianità tutte le negative abitudini che avevamo nel Pdl o in Forza Italia, rischiamo anche di diventare un po’ patetici». Non reclama, la lettera, solo voce in capitolo. Denuncia «un male oscuro che non consente al Ncd di mettere le ali». Avverte che «l’impietosa legge dei numeri rischia di bocciarci già il 25 di maggio, anche perché insieme ad una identità tutto sommato non bene contraddistinta, non riusciamo a esprimere la forza di una squadra coesa». Descrive un clima interno guastato da «mormorii, incazzature e inutili furbizie». Adombra addirittura possibili «disimpegni», casomai dovessero accrescersi «frustrazioni e insoddisfazioni»... Causa scatenante dei maldipancia è la doppia candidatura europea, nella circoscrizione Sud, del governatore calabrese Scopelliti e del segretario Udc Cesa. Anzi, la lettera è stata recapitata ad Alfano lunedì scorso proprio per tagliare la strada ai due, identificati come «volti che appannano di molto la freschezza della nostra proposta. I firmatari avrebbero voluto altri nomi in cima alla lista, segnatamente quelli di L’assemblea del Ncd. Già grandi malumori nel partito sul caso Scopelliti (il secondo alla sinistra di Alfano) e altre grane interne Quagliariello (stimato ex ministro delle Riforme con Letta) e della Mazzoni, attivissima euro-parlamentare uscente. Fino alle ore 16 di lunedì sembrava che venissero accontentati. Ma nella lista depositata un’ora dopo a Napoli la candidatura Quagliariello non c’era più: depennata a vantaggio del tandem Scopelliti-Cesa, entrambi famosi cacciatori di preferenze. Forse questa è la ragione per cui il vertice Ncd li ha privilegiati, o magari per far sentire meno solo il governatore della Calabria, appena condannato in primo grado a 6 anni. Il che, tuttavia, ha finito per scatenare l’ira dell’indagato Formigoni, al quale era stato invece chiesto di tirarsi indietro, e dell’altro indagato Gentile, po- co difeso dal partito quando Renzi ne volle le dimissioni da sottosegretario. Ieri mattina Alfano ha confermato Quagliariello nel ruolo di coordinatore nazionale del partito. Basterà la sua nomina a calmare le acque? Intervistarimandata IlCavalieretemeva difinireinombra ROMA Di tante scuse possibili, quella berlusconiana di ieri è forse la meno probabile. Il Cavaliere «non è andato in onda al Tg5 perché certi impegni l’hanno bloccato», fa sapere il suo entourage, «dunque ha fatto tardi ed è stato costretto a rinviare l’intervista già registrata», che verrà riproposta oggi alle 13. In realtà, mai Berlusconi farebbe tardi all’appuntamento destinato a interrompere 14 lunghi mesi di astinenza televisiva. Se all’ultimo momento vi ha rinunciato, è solo perché ha compreso che la giornata di ieri sarebbe stata decisamente poco adatta a una grande «rentrée»: per l’intero pomeriggio Renzi aveva imperversato sul piccolo schermo e sui siti web, con annunci forti, dalla conferma degli 80 euro in busta paga ai tetto dei super-stipendi... Il Cavaliere ne sarebbe stato sovrastato, mediaticamente e non solo: al momento, l’ex-premier non ha proposte altrettanto capaci di catturare l’attenzione. O comunque, se le tiene in serbo per gli ultimi 15 giorni di campagna elettorale, gli unici a suo avviso capaci di fare la differenza. La strategia elettorale del Cav. è ancora tutta da costruire. Si annuncia uno slalom tra i vincoli Scajola «DelusodaSilvio DaTotiun’infamia» 1 «Sicuramente sono de- luso da Berlusconi perché alla fine la scelta era sua e se aveva qualche dubbio non si è confrontato con me. Non mi ha nemmeno telefonato per dirmelo, non se l’è sentita. Sapeva che non reggeva in un confronto con me, non è il Berlusconi che ho conosciuto io... Ho preso un calcio nel sedere dal mio partito, ma non vado con Alfano». È lo sfogo di Claudio Scajola. «Sentire da Toti in televisione che il mio nome poteva essere un danno è stata una coltellata in una ferita, non me l’ha data neppure un avversario politico, nessuno. È arrivata da uno uscito ora da sotto un cavolo. Una vigliaccata, una infamia, peggio di un nemico politico». posti dal Tribunale di sorveglianza. La manifestazione di apertura, forse in piazza, sarà a Milano, quella di chiusura a Roma. Non di venerdì, secondo tradizione, ma di giovedì perché quella sera Silvio dovrà essere rientrato ad Arcore prima di mezzanotte. [U.M.] 10 .Primo Piano STAMPA .LA SABATO 19 APRILE 2014 U PESTAGGIO L’OMICIDIO DEL BENGALESE PresalabandadeikillerdiPisa Sonofandellearti marziali L’assassino In alto Hamza Hamrouni fuggito in Tunisia A fianco Simone Tabbita Ma l’uomo che ha ucciso Zakir con un pugno è fuggito in Tunisia PIERANGELO SAPEGNO PISA Le vite di Zakir e Hamza Hamrouni forse si sono incrociate anche prima della notte di domenica, come si incontrano tutte le storie che hanno dentro di loro la tragedia e la follia dell’esistenza. E ieri, quando Pisa e 1000 bengalesi sfilavano chiedendo «verità e giustizia», il vicequestore Gonario Rainone e i suoi uomini avevano già trovato l’assassino e i suoi amici, il tunisino Hamza Hamrouni, l’allievo di arti marziali Simone Tabbita, un minorenne e lo spaesato Fabrizio Camarretta, che in macchina aveva cercato di ribellarsi urlando inutilmente. «Ti rendi conto che l’hai ucciso?». L’altro gli aveva risposto ringhiando: «Gli ho dato solo un pugno». Così, Hamza che vive in Italia da più di 10 anni con regolare permesso di soggiorno, proprio come la sua vittima, Zakir Hossain, era riuscito a incrociare la sua vita uccidendolo con un pugno senza che lui stesso riuscisse a spiegarne il perché, magari per attaccar briga, per il piacere di fare a botte, o forse solo perché quel tipo sembrava così inerme. Le loro vite si incrociano anche nonostante la lontananza che li divide: il mite e sorridente Zakir rinuncia a tutto per dare un futuro alla sua famiglia, Hamza è un solitario che adora nel suo fisico l’espressione della violenza. Solo la follia della vita poteva farli incontrare. Hamza ora è scappato: l’ha fatto il giorno dopo, alle 18, da Malpensa, destinazione Tunisi. Per l’estradizione non sarà semplice. Gli altri, invece, sono agli arresti domiciliari. Simone l’hanno beccato a Roma, dov’era corso dalla sua fidanzata. Non stava scappando. Lui stava solo continuando la sua vita, normalmente. Però, lasciano capire alla polizia, ha collaborato subito. Gli inquirenti, in verità, avevano già tutto in mano. Dopo la diffusione del video con le immagini dell’omicidio li aveva chiamati uno: «Io li conosco. Cercate le loro facce su Fb». Detto fatto. Vanno a casa loro, e nelle perquisizioni trovano pure gli abiti usati durante l’aggressione. Due cominciano a parlare e due non ci sono. La macchina sulla In corteo Oggi per ricordare il bengalese Zakir ucciso dalla banda dei quattro Pisa è scesa in piazza SILVI/ANSA quale sono scappati dopo l’omicidio è di un parente di Tabbita. Simone ha 22 anni ed è uno strano tipo: studente del liceo artistico e appassionato di arti marziali, che coltiva alla Shou Dao School di Pontedera, dove adesso c’è solo il signor Francesco che sembra un po’ arrabbiato, «perché vedrai che faranno uno più uno fa due, mentre invece noi insegniamo la lealtà sportiva». Come allievo, Simone era bravissimo. Suo papà, Giuseppe Tabbita, è un attivista del M5S (candidato a Pisa: 8 voti), anche se la capogruppo, Valeria Antoni, fugge via per non rispondere a Cecilia Morello, de La Nazione, che la sta tampinando: «Non posso, ora abbiamo da fare, siamo in commissione». A San Lorenzo a Pagnatico, dove abitano, dicono che è una famiglia perbene, che ci si conosce tutti, che non se l’aspettavano: «Il padre è un tecnico informatico». Il figlio è un bel tipo, magro e muscoloso. La passione per le arti marziali ce l’ha anche Hamza Hamrouni, 27 anni, che fa il camionista, in nero probabilmente, perché non risulta dipendente di nessuna ditta. Abita in una casetta un po’ scalcinata, sulla curva della strada, piazzata nel nulla accanto a un cantiere edile, dove ci stanno in tre, un omino e una vecchietta che spiega che era uno che non dava mai problemi, «non faceva casini, nien- te», viveva da solo ed era quasi sempre via. «Non sembrava assolutamente un violento». È il solito stupore che si raccoglie dopo un fatto di cronaca nera. Però, dopo l’omicidio, i quattro scappano in macchina e bisticciano. Vanno a Cascina. Solo che Hamza li convince a tornare indietro e a continuare la notte brava. È come quando finisce un film e si riaccendono le pallide luci del mondo, tutta la realtà che odi, con i volti intontiti e sazi degli altri spettatori. Meglio che il film continui ancora. Aggrediscono due persone in un’altra zona del centro, e proprio questi diventeranno testimoni per incastrarli. Tutto quello che fanno è becero e insulso. E non c’entra il paese, non c’entra Pisa che si è raccolta attorno a Zakir aprendo persino una colletta per aiutare la sua famiglia. Il padrone del ristorante ha già promesso che assumerà il figlio al posto suo. C’entra la forma dell’esistenza: in fondo, la mediocrità molte volte non è fuori ma dentro di noi. Purtroppo Zakir e Hamza ce l’hanno spiegato incrociando le loro vite. Rock Maniac. Make love with Rock. Primo Piano .11 LA STAMPA . SABATO 19 APRILE 2014 U ’NDRANGHETA LA VITTIMA INNOCENTE La ’ndrangheta ha bisogno di terrore per ottenere credibilità Vincenzo Luberto Il magistrato delle indagini Don Renne Parroco di Cassano allo Ionio Un fiore di plastica Reportage È tutto quel che resta sulla scena del crimine in contrada Fiego dove il piccolo Nicola di 3 anni, il nonno Peppe e la baby sitter Ibissa Tous sono stati uccisi NICCOLÒ ZANCAN INVIATO A CASSANO ALLO IONIO (CS) SEGUE DALLA PRIMA PAGINA N Sibari Firmo CASSANO ALLO IONIO A-3 Paola Mar Tirreno Il luogo della strage Cosenza Crotone Catanzaro Vibo Valentia CALABRIA Mar Ionio Siderno Reggio Calabria - LA STAMPA eppure in contrada Fiego, a due chilometri dal centro storico, dove si è compiuto il massacro. C’è soltanto una grande macchia scura di asfalto carbonizzato e un fiore giallo di plastica, appoggiato sul moncherino del radiatore di una Punto liquefatta. Tutto quello che resta. Tre mesi dopo, ancora non conosciamo gli assassini di Nicola Campolongo detto Cocò. Era un bambino di tre anni, viveva in questo paese in mezzo ai grandi. Però adesso sappiamo con certezza perché è stato ucciso. L’hanno ammazzato per farci «spagnare», come dicono qui. Per farci avere paura. A Cocò hanno sparato in testa. Come a suo nonno Giuseppe Iannicelli, come alla fidanzata di suo nonno Ibissa Tous. Giustiziati e bruciati dentro una macchina, come i mafiosi fanno con i loro peggiori nemici. «Lo stupore sarebbe una reazione ingenua», dice il pm Vincenzo Luberto, uno dei tre magistrati titolari dell’inchiesta. «Le violenze non sono mai inspiegabili. Non c’è niente di casuale. La ’ndrangheta, quando è giovane, ha bisogno di terrore per guadagnare credibilità, la carica di intimidazione è centrale. Lavora come un’azienda: se l’idraulico usa la chiave inglese, il mafioso si serve della paura. L’omicidio di un bambino è un moltiplicatore di paura». Ecco perché hanno ammazzato Cocò. Un ottimo lavoro, bisogna ammetterlo. Cassano allo Ionio è un posto spaventoso. Perché la paura è un contagio. E se tu entri dentro un ristorante armato di una domanda e il ristoratore corre in cucina imprecando e supplicando, per favore, di non nominare il suo locale e neppure il nome di quel bambino, è ovvio che alla fine ti spagni. Tutti ci spagniamo qui. È una parola che deriva dall’epoca degli aragonesi, che usavano la sciabola come strumento di persuasione. «Voi giornalisti avete sempre fretta - dice ancora il pm Luberto -, ma per capire Cassano dovreste piantare le tende in piazza per un mese. Dovreste ricordarvi che qui è già stato ammazzato un altro bambino. Ammesso che a qualcuno importi qualcosa di questo pezzo di Italia». La scuola elementare di Cassano è chiusa per rischio crolli. L’unico ospedale della zona è una clinica convenzionata. Arriva a fatica il segnale Rai. Tutto avviene lontano dal mondo. Spesso badanti marocchine si trasformano in fidanzate a suon di botte. Può capitare di fare figli sia con la moglie sia con la nuora all’interno dello stesso nucleo famigliare, e tutti restano insieme, sotto lo stesso tetto, in piccole case con televisioni giganti e poltrone per massaggi a sette velocità. Persino il parroco don Silvio Renne non si fa problemi a mostrare la sua insofferenza: Ancora Cocò? È una storia chiusa, abbiamo fatto il funerale “Cocò? Dimenticatelo” La leggedelle cosche è più forte del dolore A Cassano tre mesi dopo l’omicidio del piccolo Nicola Il pm: “Dovreste vivere qui per capire questa città” Le vittime dell’agguato Capostipite Il piccolo Cocò Il nonno Giuseppe Iannicelli e il nipotino Nicola Campolongo. Manca una terza vittima: Ibissa Tous babysitter di Nicolas e compagna del nonno Tommaso Iannicelli è considerato il capofamiglia Nicola Campolongo aveva tre anni È stato trovato carbonizzato in auto Campolongo ed è in carcere per aver ammazzato il tabaccaio di Lauropoli, Giuseppe Cirigliano, durante una rapina a mano armata. Il nonno di Cocò era, appunto, Giuseppe Iannicelli detto Peppe, 52 anni, già arrestato per traffico di sostanze stupefacenti. Lo zio Tommaso Iannicelli detto «il calciatore», ritenuto anello di collegamento fra le cosche locali e il clan degli zingari, è noto per aver pronunciato questa frase in un’intercettazione: «Portami l’arma, fra tre giorni ammazziamo Luberto». Intenzioni confermate, anche in successive, conversazioni: «Non abbiamo potuto agire perché pioveva, lui era sotto casa come un coglione». Riferito al magistrato. Che in effetti, quel giorno, era sotto casa in attesa della scorta. Questo è il contesto. Qui a giugno verrà in visita Papa Francesco. Entriamo a casa dei parenti di Cocò, nella par- te vecchia e umida del paese. Stanno preparando il pranzo domenicale: agnolotti al sugo, bistecche e patatine. «Questi carabinieri sempre con noi ce l’hanno», dicono. «Sempre droga, sempre perquisizioni. Questa non è giustizia». Il capofamiglia si chiama anche lui Tommaso Iannicelli, ha una grossa catena d’oro al collo e sul braccio tatuata una frase in dialetto calabrese: «Chi sbaglia, non merita perdono». Tommaso Iannicelli, dice: «Quelli che hanno sparato a Cocò non sono cristiani, sono talebani». La ’ndrangheta? «Non c’entra. Dovremmo farla noi», dicono scoppiando in una risata fragorosa. La madre di Cocò ci ha scritto una lettera dal convento: «Non ho la minima idea di chi possa essere stato. Se la giustizia esistesse, riuscirebbe a trovare gli esseri che hanno commesso quel gesto. Ma io nella giu- Se la giustizia esistesse riuscirebbe a trovare gli esseri che hanno compiuto questo gesto, ma io non credo alla giustizia Antonia Iannicelli La madre di Cocò agli arresti per spaccio «Ancora Cocò? È una storia chiusa. Abbiamo fatto il funerale. Io non sono un investigatore. Non spetta a me dire chi è stato. E poi è ancora tutto da dimostrare se c’entra la droga o la ‘ndrangheta...». Che è un po’ come negare che adesso è notte fonda. La madre di Cocò si chiama Antonia Iannicelli, è agli arresti domiciliari per spaccio, in un convento lontano da qui. Il padre di Cocò si chiama Nicola FOTO FRANCESCO MOLLO stizia non credo». Qui si crede solo alla paura. Su quella macchina carbonizzata in borgata Fiego, c’era anche la baby-sitter di Cocò con tatuato sul braccio «Peppe Iannicelli è il mio uomo». L’avevano fatta sposare con un prestanome, in modo che potesse avere il permesso di soggiorno. Era incinta al quinto mese. E quindi, ora si può dire, anche il conto dei morti bambini va aggiornato. I resti di Ibissa Tous sono chiusi in una cella frigorifera. Nessun parente ha ancora fornito il Dna per l’identificazione. Cassano allo Ionio, visto da lontano, potrebbe sembrare un vecchio paese incastonato sotto la montagna, nella Calabria interna, fra Cosenza e Sibari. Placido. Senti abbaiare i cani, ti commuovi per quanto sono dolci le colline. Pensi a Cocò qui davanti, con la lattina di Fanta in mano e il suo cane maculato alla catena. Ma è uno dei posti a più alta concentrazione criminale d’Italia. Per questo nessuno piange un bambino di tre anni. Perché succede di morire ammazzati. Come era successo al sedicenne Carmine Pepe, freddato a colpi di kalashnikov il 3 ottobre 2002. Sbagliando, lo avevano ritenuto coinvolto - in qualità di vedetta - in un agguato con altri due morti ammazzati. Faide. Affari. Paura da incutere. Paura da riscuotere. E questa massima, quasi come un epitaffio: morto il cane, morta la rabbia. Ha ragione il pm Luberto: abbiamo sempre dimenticato questo pezzo di Italia. Come per l’operazione «Harem»: 90 donne fatte arrivare qui dall’Albania, violentate, massacrate, schiavizzate e mandate a prostituirsi. Neanche una riga. Neanche un Tg. Come per Cocò. Saluti, baci e sentite condoglianze. R 12 .Primo Piano STAMPA .LA SABATO 19 APRILE 2014 U FECONDAZIONE GLI EMBRIONI SCAMBIATI La biologa del Pertini “Non è solo colpa mia l’errore è dell’équipe” Confusione tra cognomi, con 5 lettere uguali su 7 il caso GRAZIA LONGO ROMA a nostalgia struggente della mamma mancata: «In questa storia soffriamo tutti, ma pensate a me che a quest’ora potevo essere incinta dei mie due gemelli». La dolorosa rabbia della biologa che ha scambiato le provette: «Non è colpa mia, si è trattato di un lavoro di équipe. Sono profondamente dispiaciuta ma non ero la sola lì durante il transfert». E poi l’inchiesta della procura di Roma, che ieri ha incaricato i carabinieri del Nas di sequestrare le cartelle cliniche e tutta la documentazione necessaria a far luce sulla vicenda specifica e sulle modalità con cui, negli ultimi 10 anni all’ospedale Pertini, sono stati eseguiti i controlli sull’attività del reparto di fecondazione assistita. L’intervento dei Nas si intensificherà dopo Pasqua perché molti dei protagonisti del caso in questi giorni sono fuori città. Ma partiamo dall’inizio, dall’embriologa che, per col- L IL MINISTRO LORENZIN Infuriata perché della vicenda era stata tenuta all’oscuro pa dei cognomi simili delle due aspiranti mamme - 5 lettere su 7 - ha trasferito gli embrioni di una nell’utero dell’altra. È una stimata professionista che oltre al lavoro all’ospedale, presta la sua attività in una nota, notissima, clinica romana dotata di un centro privato di fecondazione artificiale. Una di quelle strutture dove il sogno di diventare genitori ha un costo piuttosto elevato. La dottoressa si divide quindi tra pubblico e privato e poi la sera torna a casa sua, in un quartiere piuttosto alberato, poco distante dal Pertini. «Girano tante voci sul mio conto ma le smentisco afferma -. Per le questioni tecniche rivolgetevi all’Asl. Io però di certo non operavo da sola, non è tutta colpa mia». Al momento non è indagata e non è neppure detto che lo sia mai: non è ancora chiaro se sia stato commesso un reato e se sì quale. L’unica certezza è la soffererenza interiore, lancinante e struggente, della donna incinta che ha paura di vedersi strappare i due gemellini e della mamma biologica. Quest’ultima ha 38 anni, non è ancora sposata ma convive con l’amore della sua vita con cui aveva deciso di sottoporsi alle cure ormonali per coronare il sogno di un bebè. «Ancora non mi pare possibile che sia potuta accadere una cosa del genere». Vive in una zona verde e tranquilla, a ri- dosso di un quartiere molto elegante. L’unica cosa che desidera in questo momento è essere lasciata in pace, in attesa di capire che cosa succederà alla donna rimasta incinta con i suoi embrioni. Un errore che sta procurando tanto dolore e su cui si sta indagando su un doppio regi- Il centro per la fecondazione assistita dell’ospedale Pertini ha sospeso la sua attività stro. Quello della legge ordinaria: un fascicolo è stato aperto dal procuratore aggiunto Leonardo Frisani e la pm Claudia Alberti. E poi ci sono gli accertamenti disposti dal ministro della Sanità Beatrice Lorenzin: «Qualcuno mi deve ancora spiegare, e lo farà anche ai nostri uffici legali, perché sia la Regione che la direzione dell’ospedale non hanno informato dell’accaduto il Centro nazionale trapianti. Ho chiesto al presidente della Regione Lazio Zingaretti che chi ha sbagliato deve pagare». Martedì, intanto, i Nas su mandato della procura, raccoglieranno tutti gli atti relativi alla vicenda. Non basta, la loro attenzione si concentrerà anche sulle modalità delle verifiche periodiche nel reparto anti infertilità del Pertini. Al di là dello scandalo per lo scambio degli embrioni, si verificherà anche l’applicazione di adeguati piani di controllo periodico sull’attività del centro. La Regione “Bruttapagina” EZingaretti nomina uncommissario Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha scelto Corrado Melega come Commissario soggetto attuatore per i centri per la Procreazione medicalmente assistita (Pma). Melega dovrà assicurare tutte le attività funzionali all’autorizzazione di attività di procreazione medicalmente assistita per tutti i centri, pubblici e privati, del Lazio. L’incarico ha la durata di 6 mesi e l’ufficializzazione della nomina avverrà nei prossimi giorni. Melega, 69 anni, fra i massimi esperti italiani del settore, ha fatto parte del gruppo di medici che ha ottenuto le prime gravidanze con fecondazione assistita nella Regione Emilia Romagna; attual- Nicola Zingaretti mente è componente del Comitato di indirizzo dell’Azienda Ospedaliera S. Orsola-Malpighi e coordinatore della commissione regionale emiliana per il percorso nascita. Negli anni ’70 ha contribuito, insieme alle associazioni femminili, alla nascita dei consultori familiari e ha contribuito all’istituzione del primo servizio ospedaliero regionale per l’attuazione della legge 194. «Dopo nove anni di caos nell’accreditamento - commenta Zingaretti - la Regione è intervenuta per attuare gli obblighi previsti dalla legge e chiudere questa ennesima brutta pagina. La scelta del professore Melega, tra i massimi esperti in questo settore, rappresenta un passo ulteriore in questa direzione». LA STAMPA SABATO 19 APRILE 2014 Primo Piano .13 . gg Dossier/I nodi giuridici D ue embrioni che crescono, due coppie di genitori che rivendicano la genitorialità, un codice civile che non contempla un caso del genere, una legge 40 che non disciplina l’errore. Giuristi, esperti di bioetica, filosofi, chiamati a dare delle risposte difficili. Un rompicapo. Un disastro. L’avvertimento g tardivo ai nostri legislatori che si sono dimenticati qualcosa nelle loro dispute infinite sulla fecondazione artificiale. L’avvocato Adriana Boscagli, esperta di diritto di famiglia, con particolare attenzione ai minori e ai casi di genitorialità contestata prima di aiutarci a fare chiarezza fa una premessa: «Se cerchiamo una disciplina specifica abbiamo un vuoto legislativo per inadeguatezza delle norme ai tempi e alle nuove culture. Ed evidentemente il legislatore dovrebbe intervenire per fare chiarezza benché possiamo azzardare delle prime risposte con l’uso delle norme che sono a nostra disposizione. Chi saranno i genitori dei due gemelli? Nel vuoto normativo, questa vicenda farà giurisprudenza. Ecco come s’incrociano il codice civile e la legge 40 MARIA CORBI ROMA ? nario successivamente. Potrebbero intraprendere una azione legale tesa ad impugnare il riconoscimento per difetto di veridicità. Ovviamente tale norma non nacque per casi del genere e quindi si potrebbe tentare di riferirvisi per analogia che parte dall’errore nell’atto iniziale. le domande u e Chi è la madre dei due embrioni ? Quindi tempi lunghissimi fino alla Cassazione? Iniziamo con il dire che la competenza a dirimere il conflitto è del tribunale ordinario. E il giudice che dovrà occuparsene dovrà considerare l’ interesse preminente del minore. La nascita si ha con distacco dal feto. Giuridicamente la madre è colei che ha partorito. La partoriente può decidere se riconoscere o meno il nato. Se decide di riconoscerlo lo fa con il semplice certificato ostetrico. Così si pone lo stato giuridico di madre. A questo punto subentrano ancora delle possibilità di ripensamento; il codice civile recita che la partoriente che riconosce e diventa madre potrà disconoscere il figlio nato entro 6 mesi; ne è legittimato anche il marito padre presuntivo del figlio legittimo nato dal matrimonio e avrà un anno di tempo; ne sarà legittimato anche il figlio al compimento del diciottesimo anno di età ovvero a 16 anni con la nomina di un Curatore speciale. Tale ripensamento non è consentito per le coppie disciplinate dalla legge 40. Questo procedimento in particolare è regolamentato dal codice civile all’articolo 264 e prevede che esso si svolga nell’ambito della volontaria giurisdizione e non nel contenzioso; quindi potrà essere reclamato in secondo grado ma a sua volta la decisione di secondo grado non è impugnabile con ricorso per Cassazione. r Chi è il padre ? Il padre conseguentemente è il marito della partoriente che ha riconosciuto il nato come figlio Intervista GIACOMO GALEAZZI ROMA L a sconcertante vicenda avvenuta all’ospedale Pertini svela una falla gigantesca. La genetica è il settore della medicina a più alta commercializzazione e senza regole chiare e controlli severi si rischia l’anarchia nei laboratori». A denunciare il «vuoto legislativo» è il genetista Bruno Dallapiccola, che al Comitato nazionale per la bioetica e nei principali enti internazionali di ricerca, è tra i massimi esperti al mondo di genetica clinica. Professore, perché teme un effettodomino nello scambio di embrioni avvenuto a Roma durante una fecondazione assistita? «Nel 5% dei test genomici si scopre che la paternità non è quella dichiarata. In Italia l’intero settore è sprovvisto di regolamentazione e il vuoto legislativo è pesantemente aumentato dopo che la Consulta ha bocciato il di- i La gestante può decidere di abortire? La legge consente che la gestante possa liberamente scegliere la strada dell’aborto entro i limiti di legge. o In generale la sola dichiarazione della madre sarebbe sufficiente ad escludere la paternità ? secondo l’art. 239 del codice civile. Per la legge 40 il padre è colui che insieme alla madre ha acconsentito alle tecniche di procreazione assistita. La legge 40 è chiara: il coniuge che ha prestato il consenso non può esercitare azione di disconoscimento nei casi previsti dall’art. 235 del codice civile né l’impugnazione ai sensi dell’art. 263, né la madre può dichiarare la volontà di rimanere nell’anonimato. Né il donatore di gameti in caso di applicazione di tecniche eterologhe può acquisire alcuna relazione giuridica parentale né può far valere diritti o obblighi. Il problema in questo caso è che c’è un vizio di consenso. E quindi ci si domanda se sia applicabile la legge 40. t Quindi i genitori biologici che diritti hanno? Più corretto dire “colui che ha fornito il seme e colei che ha fornito l’ovulo”. Oggi non hanno nessun diritto diretto sul bambino. Si potrebbero studiare delle azioni legali da proporre al tribunale ordi- Il genetista “I diritti dei neonati non contano nulla” Quali effetti teme per i gemelli? «Oltre al patrimonio genetico, esiste un imprinting, cioè un’impronta, una modulazione del genoma provocato dall’ambiente, dai legami affettivi ed emotivi. Adesso il mescolamento dei gameti non è limitato da alcuna legge e Effettivamente ognuno dei protagonisti di questa dolorosissima vicenda potrebbe reclamare un risarcimento danni. Di chi è la colpa? «Senza regole certe le probabilità di errori umani aumentano, tanto più in presenza di una non-cultura ideologica, spesso propagandata per fini commerciali. Bisogna rendersi conto che vi sono dietro interessi economici enormi. Le applicazioni inappropriate della scienza producono disastri. Ormai viene eseguita anche l’analisi genomica PROBLEMI E RISCHI «Le coppie non sono ben consigliate, temo una deriva eugenetica» Bruno Dallapiccola denunciato? «Per garantire il concepito occorre legiferare al più presto sulla procreazione assistita. Nella genetica non si possono nascondere informazioni vitali. La soluzione a tutti i problemi non è la fecondazione in vitro con annessa p Chi avrebbe diritto al risarcimento dei danni ? casi il genetista deve essere supportato dal comitato di bioetica, anche se ciò non elimina il pericolo di errori come dimostra il via libera dato a Brescia al protocollo Stamina». Dallapiccola: situazione inaccettabile vieto di fecondazione eterologa, ossia così l’effetto paradossale è che in pratipraticata con gameti di un donatore ca potrebbero essere smembrate anesterno alla coppia. Nel caso accaduto che le due coppie: la madre è qualla al “Pertini” la gestante dei gemelli fun- che li porta in grembo e il padre è quelge da madre, ma al momento della na- lo che ha donato il gamete maschile erscita dei bambini il donatore del game- roneamente impiantato nell’utero delte maschile potrà la donno sbagliata. richiedere il test di LA DENUNCIA E’ una situazione paternità. In questo come «Le applicazioni inaccettabile, modo l’interesse l’utero in affitto». inappropriate della scienza Cosa bisogna fare per dei neonati è del producono disastri» evitare il “far west tutto assente. Con gravi danni». della provetta” da lei No, come disciplina l’art. 235 del codice civile. diagnosi pre-impianto. La donna fecondata artificialmente al “Pertini” si era sottoposta a un’analisi dei villi corviali in gravidanza per accertare che i gemelli fossero sani. Così è venuta a sapere che non sono figli suoi. In questi dalla saliva. La scienza è in grado di spostare la soglia delle scoperte sempre più in avanti senza che vi sia un’adeguata informazione delle implicazioni e delle conseguenze. Le coppie non sono ben consigliate. E’ il momento di regolamentare i test genetici e di vigilare sulle procedure della fecondazione. Il nodo dei bambini in provetta geneticamente perfetti ci porta verso una pericolosa deriva etica eugenetica. I difetti fanno parte della vita non c’è algoritmo che tenga. Prima il legislatore interviene, meglio è». 14 .Estero STAMPA .LA SABATO 19 APRILE 2014 Gli ultimi sms Mamma, questa potrebbe essere l’ultima occasione per dirti che ti voglio bene Non preoccupatevi ho un giubbotto di salvataggio, sono sulla nave con altre ragazze, aspettiamo i soccorsi Abbiamo sbattuto contro qualcosa. Siamo nel corridoio, ci dicono di stare qui, ma la nave è troppo inclinata Il traghetto ha urtato qualcosa e non si muove. Dicono che la guardia costiera è appena arrivata Shin Young-Jin Studentessa Studente Studente Studente, sopravvissuto Ultimo messaggio al padre La ragazza risulta dispersa Ultimo messaggio al fratello Il ragazzo risulta disperso Ultimo messaggio al padre Il ragazzo risulta disperso SCONTRI NEL PAESE Mosca ammette «Truppe al confine con l’Ucraina» MOSCA La storia ILARIA MARIA SALA HONG KONG SEGUE DALLA PRIMA PAGINA oi il Sewol era colato a picco portando con sé trecento studenti. Kang era sopravissuto, l’avevano portato sull’isola di Jindo dove sono rifugiati i quasi 130 passeggeri portati in salvo. Ma dinanzi al dramma, quelle vite spezzate in una giornata che doveva essere solo di spensieratezza, il professor Kang non ha retto e si è tolto la vita. Non ha lasciato alcun messaggio, non ha spiegato i motivi del suo gesto. La polizia ha cominciato a cercarlo solo dopo che un altro insegnante ne aveva denunciato la scomparsa. Kang non era più lì sull’isola, in mezzo a quei ragazzi che soccorritori e pescatori avevano tratto in salvo mentre il Sewol piegava su un lato per poi inabissarsi. Davanti alla tragedia che scorreva sotto i suoi occhi, ha reagito come avviene di frequente in Corea del Sud, il Paese al quarto posto nel mondo per numero di suicidi. Ci si toglie la vita per non essere entrati all’università, per aver perso il lavoro, per aver portato la propria azienda a indebitarsi o per un fallimento matrimoniale: secondo le statistiche, in questa nazione di 51 milioni di abitanti, 40 persone si uc- P ANSA Non si fermano le operazioni di soccorso dopo il naufragio del traghetto Sewol al largo dell’isola Jeju Portò i ragazzi sul traghetto si uccide per il rimorso La tragedia in Corea del Sud: il vicepreside non ha retto al dolore e smartphone. Sms di speranza, «ho il giubbotto di salvataggio», di terrore, di addio, «mamma è l’ultima occasione per dirti ti voglio bene...». E poi gesti di solidarietà estrema, pagati con la vita. Come quello di Park Ji-young, 22 anni, che ha ceduto il suo giubbotto salvagente a uno dei 325 studenti. Oggi il suo nome è nella lista dei dispersi. La procura continua a indagare su ARRESTATO IL CAPITANO Aveva lasciato il timone al terzo ufficiale, una 26enne con poca esperienza, assunta da sei mesi cidono ogni giorno. Vittime di una società in cui la pressione per il successo è altissima, e dove i valori conservatori spesso definiti «confuciani» enfatizzano la vergogna come scotto per chi non riesce a soddisfare le aspettative sociali. Per sfuggire alla vergogna, molti non vedono altra via se non quella di togliersi la vita, proprio come ha fatto Kang, il gesto supremo che consente di non far fronte mai più a nessun insuccesso, a nessun dramma. Intanto emergono nuove storie su quanto accaduto a bordo del Sewol durante e poco dopo il naufragio. Mentre il traghetto si adagiava placido nelle acque trasformandosi in una mostruosa e gigantesca prigione di morte, i ragazzi afferravano cellulari SALE IL BILANCIO Continuano le ricerche in mare ma calano le speranze: 28 i morti accertati, ancora 268 i dispersi EPA La fiaccolata dei compagni di scuola delle vittime «La Stampa» aderisce alla campagna di Wan-Ifra Ogni giorno fino al 3 maggio, il World Press Freedom Day, vi racconteremo la storia di un giornalista imprigionato Fondo europeo di sviluppo regionale Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca quanto è accaduto. Ieri in manette è finito il comandante Lee Joon Seok, il più lesto ad abbandonare la nave e incapace - a detta dei testimoni - di capire subito la gravità della situazione. Ma il capitano paga un’altra colpa, quella di aver ceduto il timone proprio nei momenti che hanno preceduto la tragedia al terzo ufficiale, una donna di 26 anni con pochissima esperienza, meno di un anno di navigazione, e da appena 6 mesi a bordo del Sewol. La Russia ha truppe stanziate ai confini ucraini. È il Cremlino stesso a confermare quanto da settimane vanno dicendo le cancellerie occidentali. «Abbiamo diverse truppe in diverse regioni e ci sono uomini anche ai confini con l’Ucraina. Alcuni hanno lì la loro base permanente, altri sono stati mandati come rinforzi vista la situazione che sta vivendo il Paese», spiega Dmitry Peskov portavoce del Cremlino in un’intervista in tv durante la quale respinge al mittente – Washington – le minacce di nuove sanzioni. «Inaccettabili» le bolla Peskov. Poco prima era stata la Casa Bianca ad avvertire Mosca che la Russia «pagherà costi ulteriori» se non rispetterà gli accordi sottoscritti giovedì a Ginevra che prevedono fra l’altro la rinuncia e la consegna delle armi. E proprio l’intesa di Ginevra fra Usa, Ue, Mosca e Kiev sembra essere passata del tutto inascoltata. La situazione in Ucraina non è sostanzialmente cambiata: le milizie filo-russe delle regioni orientali non hanno accettato di deporre le armi, come previsto dal documento. Kiev non si fida anche se il premier ucraino a interim Arseniy Yatseniuk ha assicurato che la nuova Costituzione prevederà il decentramento dei poteri alle regioni e uno status speciale per la lingua russa. Yatseniuk ha aggiunto che le regioni russofone potranno scegliere se adottare la lingua russa. E combattimenti sarebbero ancora in corso a Sloviansk, uno dei punti nevralgici del conflitto tra governativi e separatisti. Il leader dell’auto-proclamata Repubblica Popolare di Donetsk, Denis Pushilin, ha avvertito che l’intesa ginevrina non vincola i secessionisti, aggiungendo che i suoi seguaci sgombereranno gli edifici pubblici occupati, come stabilito, soltanto quando l’attuale dirigenza di Kiev «si sarà fatta da parte». Gli ha replicato, con identico scetticismo, il premier Yatseniuk: l’accordo è stato sì sottoscritto, ma «non nutriamo alcuna ragionevole aspettativa» su quello [E. ST. ] che ne scaturirà. Ministero dello Sviluppo Economico UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MESSINA AVVISO DI GARA E’ indetta la procedura aperta, suddivisa in cinque lotti, per la fornitura in opera di strumentazione destinata al Dipartimento SASTAS da acquistare nell’ambito del PON 2007/2013 - Progetto di Ricerca PANLAB A03_00166 CUP J41D11000080007 - da aggiudicare per singolo lotto e con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Importo complessivo b.a. € 225.771,73 + Iva. Scadenza presentazione offerte: ore 16.30 del 26/05/2014. Documenti di gara accessibili sul sito www.unime.it sezione Ateneo/Gare d’appalto. Il bando è pubblicato sulla GUEE del 03/04/2014 e sulla GURI, 5a serie speciale, n. 40 del 07/04/2014. IL DIRETTORE GENERALE - Prof. Francesco De Domenico I.S.I.S.S. “Filippo Juvara” di Siracusa Ta Phong Tan - Vietnam Considerata come una delle blogger più influenti e schiette, Ta Phong Tan è stata arrestata il 5 settembre del 2011 con l’accusa di fare propaganda contro lo Stato tramite i post sul suo blog, «Giustizia&Verità», sul quale denunciava la corruzione del governo. Il 4 ottobre 2012 è stata condannata a dieci anni di reclusione. Sono attualmente 18 i giornalisti vietnamiti imprigionati. Si comunica che sulla G.U.R.S. n. 15 del 11/04/2014, all’albo pretorio on-line della Provincia Regionale di Siracusa e sul sito http://www.istitutojuvara.it/ è stato pubblicato l’estratto del bando di gara relativo ai Lavori di “Intervento di riqualificazione dell’edificio scolastico finalizzato all’efficienza energetica, alla messa a norma degli impianti, all’abbattimento delle barriere architettoniche, alla dotazione di impianti sportivi ed al miglioramento dell’attrattività degli spazi scolastici”. Importo Base d’Asta: € 527.967,79 compresi oneri di sicurezza e della manodopera. Data di scadenza presentazione delle offerte il 14/06/2014 ore 13.00 presso I.S.I.S.S. “Filippo Juvara” viale Santa Panagia 131, 96100 SIRACUSA. Informazioni: presso la Provincia Regionale di Siracusa, oppure sul sito WEB http://www.istitutojuvara.it/. Il Dirigente Scolastico Dott.ssa Giovanna Strano TRIBUNALE DI TORINO C.P. N. 40/2012 ESITO PROCEDURA COMPETITIVA Sono stati aggiudicati in via provvisoria ed in blocco tutti i beni mobili e le rimanenze di magazzino facenti parte del complesso mobiliare dell’azienda di proprietà della Torre Lamiere Spa in CP, al prezzo di 825.000,00 Euro oltre Iva. E’ possibile, ex art. 107 l. fall., far pervenire entro il 28 aprile 2014 offerta irrevocabile d’acquisto per un importo non inferiore a 907.500,00 Euro oltre Iva. Maggiori informazioni circa le modalità di presentazione sono pubblicate sul sito www.dellacroceeassociati.it Questi e molti altri avvisi li puoi trovare anche su internet Consulta i siti www.legaleentieaste.it - www.lastampa.it LA STAMPA . SABATO 19 APRILE 2014 3500 il caso in vetta In sessant’anni oltre 3500 persone sono riuscite a conquistare il Tetto del Mondo ILARIA MARIA SALA HONG KONG rano almeno in cinquanta, partiti nel cuore della notte per piantare chiodi e fissare le corde indispensabili alla salita sulla cima dell’Everest, il sempre più affollato Tetto del Mondo. Un lavoro duro, la parte più faticosa e rischiosa, della scalata. A 5800 metri, nella zona della «cascata di ghiaccio» appena sotto il campo 1, improvvisamente qualcosa è andato storto. Il Gigante si è preso la sua messe di vittime. Dalla parete si sono staccati grossi blocchi di ghiaccio. Gli uomini sono stati travolti. Tredici sono morti, quattro sono ancora dispersi sotto i detriti, altri tre sono gravi. È il peggior incidente che sia mai capitato agli sherpa dell’Everest. Gli umili e infaticabili nepalesi che hanno reso possibili tutte le conquiste, a cominciare dalla prima, quella di Edmund Hillary nel 1953. «Sherpa»: un nome che porta con sé la bianchezza della neve, l’immensità dell’Everest e la determinazione dell’arrampicata. Divenuto sinonimo di «portatore», in sé, significa «persona dell’Est», dal momento che gli sherpa sono di origine tibetana, arrivati in Nepal circa cinque secoli fa attraversando il passo di Nangpa La. Contadini d’alta quota, sulle pendici dell’Himalaya, che l’esplosione dell’alpinismo di massa ha trasformato in guide e portatori. Senza di loro che si arrampicano per primi, aprono nuove vie, stendono chilometri di corde e preparano gli agganci, non ci sarebbero le scalate e soprattutto il «turismo d’alta quota». Un turismo d’élite, dato che toccare il Tetto del Mondo costa 90 mila dollari, che però mette a dura prova piste e preparatori: nel campo base ci sono sempre centinaia di alpinisti in attesa. Gli sherpa, abituati alla fatica in scarsità d’ossigeno, portano pesi enormi per consentire agli alpinisti di scalare il più leggeri possibile, e nella stagione lavorativa sono esposti a tutti i pericoli della montagna: dai geloni alle im- E 300 vittime AFP Il gigante divora i suoi figli Strage di sherpa sull’Everest Travolti da blocchi di ghiaccio, 13 morti: preparavano una scalata Austria. Vienna. 1948. One child of a large family with a homemade doll © David Seymour / Magnum Photos provvise crepe che si aprono nel ghiaccio, dalle embolie d’altitudine alle slavine e valanghe. A valle li aspettano le famiglie, e le troppe vedove che questo mestiere si lascia dietro. Gli sherpa oggi sono circa 40.000, più di 10.000 fanno da guide. Un mestiere riservato agli uomini: vista la pericolosità del lavoro - si calcola che uno sherpa abbia più probabilità di morire sul lavoro di quante non ne avesse un soldato americano nei primi quattro anni della guerra in Iraq - gli sherpa sono soprattutto giovani scapoli che si apprestano ad accompagnare gli ormai quasi 500 turisti l’anno che voglio- Centimetri - LA STAMPA Monte Everest 8.848 mt Campo 4 Parerete Pa P are are rere rete te Ov O Ovest ves est st Campo Ca C am mp p 3 Ghiacciaio Gh G hia acccciia aiio o del Khumbu de d el K Kh hu um mbu bu RISCHI ALTISSIMI Guadagnano 6 mila dollari in due mesi, ma hanno più probabilità di morire di un soldato al fronte I morti tra alpinisti e sherpa dalla prima scalata di Hillary e Norgay nel 1953 Le prime vittime furono proprio i 7 portatori di Hillary IMPRESE «DI MASSA» Ogni anno 500 alpinisti sfidano il Tetto del Mondo pagando fra i 90 mila e i 110 mila dollari Cam Campo mp m po 2 CINA NA A IIce Ic ce Fa F Fall all ll Cina Campo Ca C am mp po 1 NEPAL NE N EPA AL India Luogo dell’incidente 5.800 mt di altitudine CINA Monte Everest Nepalganjj Ilam Ilaam INDIA Rajbiraj no sfidare l’Everest: dal 1953, 3500 ce l’hanno fatta, 300 sono morti. Ma per gli sherpa il rischio è indispensabile per guadagnare quanto basta alle loro famiglie per sopravvivere anche in inverno, quando la montagna è inavvicinabile. Il «turismo d’alta quota» porta al Nepal, uno dei Paesi più poveri del mondo, quasi 400 milioni di dollari. Gli sherpa guadagnano circa 6000 dollari per due mesi di duro lavoro, una cifra alta rispetto agli Ca C Campo am mp po b ba base asse e standard del Paese. Oggi sappiamo che a consentir loro di arrampicarsi sull’Everest per decine di volte non è solo l’allenamento, il buonumore e le preghiere a Chomolungma, ovvero la Dea Madre della Terra, il nome tibetano della montagna che gli sherpa considerano sacra, ma anche un dono genetico che li rende capaci di assorbire ossigeno in modo più efficace di altri. Tenzin Norgay, lo sherpa che nel 1953 accompagnò Hillary alla conquista dell’Everest, difficilmente avrebbe immaginato che la loro impresa sarebbe stata tentata da centinaia di persone ogni anno, portando lavoro ma anche dolore ai villaggi himalayani. Estero .15 «Il vero colpevole è chi specula con il turismo sull’Himalaya» 4 domande a Reinhold Messner «È un gravissimo incidente sul lavoro. E la responsabilità è dei datori di lavoro di quei poveri ragazzi, le agenzie che organizzano quelle che ormai sono diventate spedizioni turistiche». È Lapidario il giudizio di Reinhold Messner. Come si spiega quello che è avvenuto? «Gli sherpa stavano preparando la pista per i turisti. Una pista tracciata peraltro troppo a sinistra, sotto la parete della spalla ovest». Scusi l’ignoranza, cosa significa «troppo a sinistra»? «Ho scalato l’Everest due volte e l’ho fatto al centro dell’icefall, dove le valanghe non arrivano. Adesso, invece, le piste vengono tracciate nei tratti più facili, ma anche più pericolosi. Ma per un cliente che paga 90 mila dollari si fa questo e altro. Questo non è alpinismo, è turismo; quegli sher- Reinhold pa sono Messner vittime di un’incidente sul lavoro». Chi sono i responsabili? «Gli organizzatori di quelle spedizioni, le agenzie viaggi che hanno capito che vendere l’Everest è un affare, perché può comprarlo chiunque abbia due mesi di ferie e la disponibilità economica: al campo base ci sono sempre 400/500 clienti pronti a salire. Sono trent’anni che denuncio questa situazione. Dopo la tragedia dell’11 maggio 1996 (otto vittime, ndr) qualcuno aveva capito che la situazione stava degenerando, poi però chi di dovere se n’è dimenticato». Il sacrificio degli sherpa può servire a salvarne altri? «La mia speranza è che questa tragedia possa riportare l’attenzione su quello che avviene in Himalaya. È ora di dire che l’Everest fatto su una pista non ha nessun valore, che non bisogna mandare gli sherpa a morire sotto una valanga per lavoro». [M. D. GIA.] “VOGLIO ESSERE NEL CUORE DELL’AZIONE” Le immagini e la storia di uno dei fondatori dell’agenzia Magnum Photos DAVID SEYMOUR Retrospettiva Torino, Palazzo Reale 3 aprile - 14 settembre 2014 Orari: da martedì a domenica 9.30 - 18.30 / ultimo ingresso ore 18.00 (chiuso il lunedì) Info: 02 61 83 62 87 / [email protected] / www.silvanaeditoriale.it MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI E DEL TURISMO DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DEL PIEMONTE con il patrocinio di media partner 16 .Cronache STAMPA .LA SABATO 19 APRILE 2014 In piscina MAXISCHERMI AI FORI IMPERIALI Costantina D’Amato, di origine torinese,ha imparato a nuotare a 4 anni È tornata in acqua dopo decenni Nella Via Crucis di Francesco ingiustizie e disoccupazione GIACOMO GALEAZZI CITTA’ DEL VATICANO IGOR PETYX La storia LAURA ANELLO PALERMO e sue prime fotografie in acqua sono immagini in bianco e nero di una bimba dei primi del Novecento attorniata da bagnanti in mutandoni. Perché quando Costantina D’Amato comincia a fendere le onde a bracciate, è il 1923 e lei è una paffutella di 4 anni che il padre spinge a mare «perché il nuoto è una difesa, voleva che me la sapessi cavare da sola». Una lezione che si è ricordata anche l’altro giorno, quando a 95 anni ha percorso gli ultimi metri della piscina della polisportiva Belgio nelle gare di stile libero e di dorso del trofeo master L E’ mancato all’affetto dei suoi cari Domenico Mario Boffa Lo annunciano la moglie Teresa, il iglio Piero con Paola, il nipote Luca con Elena e il piccolo Edoardo, amici, parenti tutti. Funerali oggi ore 14 parrocchia Santi Pietro e Paolo, largo Saluzzo. – Torino, 18 aprile 2014 La Building S.p.A., con tutti i suoi collaboratori e dipendenti, si stringe con affetto al dolore della famiglia per la grande perdita del PRESIDENTE Domenico Mario Boffa Sarai ricordato con immensa stima, simpatia e grande amore. – Torino, 19 aprile 2014 La Euro Edes S.p.A. si unisce alla famiglia nel caro ricordo di Domenico Mario Boffa – Torino, 19 aprile 2014 Renato, Clelia, Beppe e Paola, con le rispettive famiglie, sono vicini in questo triste momento all’amico Piero per la perdita del caro PAPA’. Affettuosamente sono vicini alla famiglia: Cristina, Marcella, Franco, Giulia, Laura, Gigi. Prima in piscina a 95 anni “Non nuotavo da decenni” Ciao MARIO sei stato un grande amico, ci mancherai tantissimo: Gianni Donatella Ceresa Beppe Franca Barbesino Alberto Adriana Ferrero Giovanni Maresa Ronco Mario Mariuccia Ponzio Ci ha lasciato un grande amico Domenico Boffa Le famiglie Clava-Volo si stringono con sincero affetto intorno a familiari e parenti. – Torino, 19 aprile 2014 Con affetto siamo vicini a Piero e alla sua famiglia: Mario, Luciano, Laura e Luciano, Enzo e Paola. Daniele e Barbara, Sergio e Carlotta abbracciano con affetto Piero e famiglia. da Via Crucis dall’inizio del pontificato. Le meditazioni per le 14 stazioni sono state composte dall’arcivescovo Giancarlo Bregantini e lette in diretta tv dall’attrice Virna Lisi. A portare la croce, oltre al cardinale vicario Agostino Vallini, operai e imprenditori, immigrati, ospiti di comunità di recupero, senzatetto, detenuti, donne, malati, bambini, anziani. Maxischermi ai Fori Imperiali e 50 paesi collegati. Benedizione papale dalla terrazza della chiesa di Santa Francesca Romana. Palermo, fa il record italiano: “Anziani non mollate” Mimmo Ferlito, segnando il primo record italiano nella sua categoria: 2’10’’28 nei 50 sl e 2’08’’48 nei 50 dorso. «Non bisogna arrendersi mai», ha commentato radiosa con la cuffia in testa, il costume olimpionico e una faccia da bambina felice, mentre il pubblico si commuoveva e la applaudiva in piedi. «Non bisogna arrendersi mai», aveva detto all’istruttore Fabio Camalleri che la invitava a partire dalla vasca, evitando di tuffarsi dai blocchi di partenza. «La scaletta? Mi diverto di più da qui». Costantina, torinese di nascita, ha sposato un neuropsichiatra che si trasferisce a Palermo per lavoro. Da ragazza, campionessa piemontese di tuffi. Bella, esile, con il caschetto Anni Trenta. Dopo una lunga vita nella sua città d’adozione «di cui sono orgogliosa», a 70 anni torna al vecchio amore: l’acqua. «Voglio sentirmi bene come quand’ero giovane», dice agli istruttori scettici. Si tuffa e va come il vento: «Sei da campionato nazionale». E lei ci crede, eccome. Si allena, e gareggia: conquista trecento meda- glie. «Non capisco perché le altre vecchiette non fanno come me - dice - quando nuoto sono veramente contenta, riesco a essere me stessa. Nuotando tengo a bada il diabete senza medicine e con un po’ di dieta. Certo, niente dolci, tranne un po’ di miele prima delle gare. Mi danno la carica». Ma la carica vera è nel sorriso che illuminava la piscina, gremita da 490 atleti in rappresentanza di 29 società. La carica è nella speranza che coltiva da una vita: «Vorrei una piscina in tutti i quartieri per far nuotare ogni bambino». E’ mancata una bella persona, un uomo generoso, sincero, un vero amico Famiglie Civera maestranze Civera Edilizia e Baral partecipano lutto famiglie Boffa. Titolari, collaboratori e dipendenti dello Studio Coda Commercialisti Associati partecipano commossi al dolore della famiglia per la scomparsa di E’ mancata all’affetto dei suoi cari Domenico Mario Boffa Con profondo dolore ne danno il triste annuncio i igli Giuseppe con Virginia e con Niccolò, Andrea e Margherita e Roberto con Tiziana. I Funerali avranno luogo il 19 aprile alle ore 15,30 nella chiesa Santa Annunziata in Marina di Carrara. – Marina di Carrara, 18 aprile 2014 Mario Boffa Sono vicini a Teresina, a Piero e a tutta la famiglia gli amici: Lella Valeriano Bertolotto Wilma Malandra Rolle Simona ed Enzo Rolle Enrica e Roberto Gallo Carla e Maurizio Musizzano Rinella e Claudio Vassallo Anna e Pino Taramino Luigino Paschero Massimo Gariglio Stefania e Mamo Turri Antonella e Antonio Comi Roberto Fantini – Torino, 18 aprile 2014 Federico e Paola, Stefano e Cristina, Giovanni e Petra partecipano al dolore di Piero, Paola e Luca. La Colombino assicurazioni, il gruppo ICOS e la famiglia Colombino sono vicini a Piero e ai suoi famigliari per la perdia del suo caro PAPA’. Maria Luisa Fassero, Alessandro Sabolo e Aldo Vergnano partecipano commossi al lutto della famiglia nel ricordo di Domenico Mario Boffa Paolo, Paola, Valerio, Laura sono vicini a Piero e famiglia. Partecipano al lutto Luigia Angiolini e Iride Ferrario. Profondamente addolorati siamo vicini a Tere, Piero e famiglia per la scomparsa del caro MARIO. Famiglie Benedicenti. Roby, Manu, Elena e Luca sono affettuosamente vicini a Teresina, Piero, Paola, Luca ed Elena in questo triste momento per la perdita di Mario – Borgomanero, 18 aprile 2014 Bianca e Bruno Mattio sono vicini a Teresina e a Piero nel dolore per la perdita del caro MARIO. Ingiustizie, immigrazione, precariato, disoccupazione: in processione con «i nuovi crocifissi». Per Francesco ogni stazione della Via Crucis al Colosseo corrisponde a una ferita contemporanea: la crisi, gli immigrati, i malati terminali, le vittime dell’inquinamento nella Terra dei fuochi. Ma anche il carcere, la tortura e la solitudine. A condividere con il Papa la preghiera comunitaria del Venerdì Santo 15mila tra romani e pellegrini. Per Bergoglio è stata la secon- Adriano e Giovanna Ruzza e famiglia sono vicini a Teresina, Piero e Paola per la perdita del caro Domenico – Torino, 18 aprile 2014 Andrea, Monica, Matteo, Carola Chiusano, profondamente commossi partecipano al dolore della scomparsa del caro MARIO. Anna, Luigi, Nicoletta e Roberto sono vicini a Teresina ed a Piero con tanto affetto. Dipendenti e collaboratori dello Studio Immobiliare Chiusano & C. partecipano sentitamente al grave lutto che la colpito la famiglia Boffa. Elde, Anna, Giovanni, Lorenzo e Roberto si stringono, commossi, alla famiglia Boffa nel dolore per la perdita di Mario Domenico – Torino, 18 aprile 2014 di cui porteranno nel cuore l’energia, ma anche l’umanità e la generosità. – Torino, 18 aprile 2014 Andrea Ganelli con Valeria Insabella e tutti i collaboratori, partecipa al grande dolore della signora Teresa, di Piero e di tutta la famiglia per la scomparsa di Domenico Boffa ricordandone le grandi doti umane ed imprenditoriali. – Torino, 18 aprile 2014 – Torino, 18 aprile 2014 Partecipano al dolore di Piero e famiglia per la scomparsa del caro PAPA’ gli amici: Patrizia Mauro Diotallevi Henda Andrea Francone Marika Giorgio Manzone Fernanda Piero Norgia Silvia Daniele Veglio Partecipiamo profondamente commossi al dolore della famiglia Boffa per la perdita del signor Mario Boffa famiglie Micelli e Chiappero, dipendenti e collaboratori del Gruppo Comat. – Grugliasco, 18 aprile 2014 Proprietà e dipendenti di Italtermica 2000 srl porgono, in questo momento di dolore, le più sentite condoglianze per la perdita di papà Mario Boffa – Rivoli, 18 aprile 2014 Sentite condoglianze per la scomparsa del caro amico Mario Boffa Biondo Natale e famiglia. – Torino, 18 aprile 2014 Siamo affettuosamente vicini al grande dolore di Teresina, Piero, Paola e Luca. Maurizio, Chiara e Francesco Giaj. Sono affettuosamente vicini a Piero e alla sua famiglia in questo triste momento gli amici Patrizia e Guido LeviGattinara, Rita e Beppe Smeriglio, Antonietta ed Ezio Zerbino. Annalisa, Enrico e Paolo porgono a Piero, Paola e Luca le più sentite condoglianze. Antonella, Gipi, Alice e Giulia, Patrizia, Luca, Ale, Andrea e Pietro sono vicini con tutto il cuore a Piero, Paola, Luca e Teresina in questo momento così triste. Condomini e amministratore corso Massimo d’Azeglio 26 partecipano commossi al dolore della famiglia. La famiglia Fechino, i collaboratori e le maestranze della Cave Sangone srl, sono vicini alla famiglia per la perdita di Mario Boffa – Torino, 18 aprile 2014 E’ mancato Lorenzo Mercato anni 55 Lo annunciano la moglie Lara, il iglio Davide, parenti tutti. Un particolare ringraziamento a coloro che ci sono stati vicini. Funerale martedì 22 aprile, alle ore 10 parrocchia SS. Annunziata, Pino Torinese. Non iori ma offerte alla FARO. – Pino Torinese, 19 aprile 2014 Ci stringiamo con affetto a Lara e Davide nel ricordo del caro LORENZO. Famiglie Cossa - Festa, Morello e Mandelli. PERUGIA, «UN POSTO SENZA PARTICOLARITÀ» Sollecitoelafidanzatadavantiallacasadeldelitto 1 Voleva far vedere alla nuova fidanzata, Greta, i luoghi dove ha vissuto a Perugia. Così, Raffaele Sollecito, è arrivato davanti alla casa dove fu uccisa Meredith Kercher. Un posto senza «particolarità. La notte del delitto non c’ero». [FOTO: LA NAZIONE] Sandra Menconi ved. Caramiello Piero Audino con Sara, Eraldo e Piergiorgio, con profonda commozione e affetto partecipano al dolore di Roberto e famiglia per la perdita della cara mamma Sandra Menconi Caramiello – Torino, 18 aprile 2014 Giovanni e Grazia con Alberto e Pamela, partecipano affettuosamente al dolore di Roby e Tizi per la perdita della cara MAMMA. Dante e Caterina Vaula partecipano con affetto al lutto di Roberto, Tiziana e famiglia. Gli amici Carlo Ferrero ed Ermanno Langé sono vicini a Roberto e famiglia per la scomparsa della cara MAMMA. Alberto e Wanda Ferrero partecipano al grande dolore di Roberto per la perdita dell’adorata MAMMA. Gianfranco Giuliana Adriano Simonetta con Edoardo Lorenza e Guido partecipano con affetto il dolore per la perdita della mamma signora Sandra Menconi Caramiello – Torino, 18 aprile 2014 Mario Boidi, Massimo Boidi, Fabio Pasquini, i collaboratori ed i dipendenti dello Studio Boidi partecipano al lutto del dott. Roberto Caramiello e famiglia per la scomparsa della MAMMA. Lo Studio Medico Persone si unisce al dolore di Enrica per la perdita della mamma Giorgio Pianta L’annunciano: la moglie Lodovica Marenco, il iglio Alberto, i fratelli Alberto, Gino con Brenda, nipoti, cognati e parenti tutti. Funerali in San Maurizio Canavese lunedì 21 corrente alle ore 10,15 in chiesa parrocchiale. – San Maurizio C.se, 18 aprile 2014 Alfredo Altavilla e tutti i collaboratori di Abarth porgono le loro più sentite condoglianze alla famiglia per la scomparsa del DOTTOR Giorgio Pianta – Torino, 18 aprile 2014 L’Amministratore Delegato di Alfa Romeo ing. Harald Wester e tutti i colleghi partecipano al lutto della famiglia per la scomparsa del DOTTOR Giorgio Pianta – Torino, 18 aprile 2014 Il Presidente della Giunta Regionale Roberto Cota, il Presidente del Consiglio Regionale del Piemonte Valerio Cattaneo unitamente agli Assessori e ai Consiglieri, partecipano al lutto che ha colpito il Consigliere Regionale Mauro Laus e la sua famiglia per la perdita del papà Giuseppe Laus – Torino, 18 aprile 2014 RINGRAZIAMENTI Nell’impossibilità di farlo personalmente le famiglie Ragno e Canella ringraziano quanti hanno partecipato al loro dolore per la scomparsa del caro Sergio – Torino, 19 aprile 2014 ANNIVERSARI Paolo Catalano La moglie Bianca lo ricorda con parenti ed amici. Lorenzo Mercato Andrea Vergano – Torino, 18 aprile 2014 2014 2013 Lucia Olocco ved. Amatucci – Torino, 18 aprile 2014 Laura e Pino Menzio partecipano al dolore di Magda per la perdita dell’amico 2014 2003 Amalia Merlo I colleghi di Azimut Piemonte commossi partecipano al dolore dell’amica Lara per la scomparsa del caro – Torino, 19 aprile 2014 Serenamente è mancato Mamma sei sempre con me. 2001 2014 Laura Pescarolo Andrea, Simona, Alberto. LA STAMPA SABATO 19 APRILE 2014 In famiglia La vicenda Alma Shalabayeva con il marito Mukhtar Ablyazov e i figli La piccola Alua è in braccio al padre 28/05/2013 Il «ricercato» Ablyazov 1 Blitz della polizia nella vil- la romana del dissidente kazako Ablyazov, marito della Shalabayeva. 31/05/2013 Riportate ad Astana Cronache .17 . LA CASSAZIONE Il processo Stato-mafia resta a Palermo PALERMO 1 Shalabayeva e la figlia Al- ma sono rimpatriate. 24/12/2013 Il rientro a Roma 1 L’Italia fa tornare madre e figlia. ROMA, LA DECISIONE DEL VIMINALE. FURONO ESPULSE DA ROMA E RIMPATRIATE IN KAZAKISTAN Asilo politico per Shalabayeva e figlia La donna: “Sono grata all’Italia”. Stavano scadendo i permessi di soggiorno temporanei ANTONIO PITONI ROMA Espulse come clandestine, riaccolte da rifugiate politiche. Alma Shalabayeva ringrazia: «Sono grata all’Italia». La Commissione territoriale del Viminale le ha concesso, insieme alla figlia Alua, asilo politico, accogliendo in tempi rapidissimi rispetto a quelli di norma necessari in casi analoghi, l’istanza dei suoi legali. Lieto fine di un intrigo internazionale, con strascichi giudiziari ancora aperti, che tanto imbarazzo causò al nostro Paese l’anno scorso quando la moglie e la figlia del dissidente kazako, Mukhtar Ablyazov, oppositore del regime di Nursultan Nazarbayev, furono rimpatriate in fretta e furia dall’aeroporto romano di Ciampino a bordo di un jet privato affittato dal governo di Astana. «La decisione ha confermato l’evidente fondatezza della domanda, per la quale si era già assicurato un esame prioritario, stante l’importanza e la delicatezza della questione – spiegano gli avvocati della Shalabayeva, Anton Giulio Lana e Alessio Sangiorgi –. La Commissione ha valutato positivamente la richiesta di Alma, assicurando la protezione internazionale dello Stato italiano alla stessa e alla figlia». Per effetto del provvedimento, adottato in applicazione della Convenzione di Ginevra, verranno emessi due permessi di soggiorno per la madre e la figlia con una validità quinquennale (rinnovabili alla scadenza). Non è escluso che l’estrema rapidità delle procedure espletate dai Viminale sia dovuta all’imminente scadenza dei permessi di soggiorno temporanei concessi alla moglie e alla figlia di Ablyazov, al momento del loro ritorno in Italia, il 24 dicembre dell’anno scorso. «La commissione territoriale, dopo una lunga e articolata audizione, ha correttamente ravvisato – proseguono i legali – la sussistenza del fondato timore di persecuzione da parte del Kazakistan nei confronti della signora Shalabayeva, in collegamento con le vicende che le impediscono di tornare nel suo paese natale». La vicenda inizia il 28 maggio 2013, quando gli agenti della Questura di Roma irrompono nella villetta di Casal Palocco, Roma sud, residenza italiana di Ablyazov, sul quale pende un mandato di cattura internazionale su richiesta di Kazakhstan, Russia e Ucraina, nonostante lo status di rifugiato politico riconosciutogli dalla Gran Bretagna. Sparito malgrado la sor- veglianza di un’agenzia di investigazione privata italiana assoldata da un’omologa israeliana, gli agenti trovano in casa solo la moglie e la figlia. Il 30 maggio la Questura firma l’espulsio- ne lampo: il giorno dopo vengono rimpatriate. Il caso deflagra a luglio. Il ministro dell’Interno Alfano dice in Parlamento di essere stato tenuto all’oscuro della vicenda. Salterà la poltrona del capo di gabinetto, Giuseppe Procaccini, che rassegna le dimissioni. Il 31 luglio Ablyazov viene arrestato in Francia, dov’è tuttora. Mentre si fa largo l’ombra della regia kazaka die- tro l’intera operazione. Il 25 settembre, l’ambasciatore di Astana in Italia, Yelemessov, e altri due funzionari diplomatici saranno iscritti nel registro degli indagati della Procura di Roma. Il suo cliente era accusato di avere creato le condizioni di pericolo per la pubblica incolumità, causa della richiesta di «rimessione», cioè dello spostamento del processo sulla trattativa Stato-mafia, da Palermo a Caltanissetta. Il difensore di Totò Riina va però in aula, davanti alla Suprema Corte, a dire che il giudizio deve rimanere a Palermo. E la tesi dell’avvocato Luca Cianferoni è accolta: il processo resta Palermo, perché la sesta sezione della Cassazione in un’ora e mezza respinge la richiesta dei legali dei tre ex carabinieri Mario Mori, Antonio Subranni e Giuseppe De Donno, condannati pure alle spese. Non ci sono le ragioni di sicurezza, i gravissimi rischi adombrati: Palermo da decenni fronteggia questi pericoli in maniera adeguata. Le minacce di Totò Riina al pm Nino Di Matteo, gli anonimi, i Corvi, non sono ragioni sufficienti per la “rimessione”. L’avvocato Enzo Musco ieri aveva sostenuto che quello sui presunti accordi tra pezzi dello Stato e pezzi di mafia è un processo politico, il trampolino elettorale per l’ex pm Anto[R. AR.] nio Ingroia. IL TRIBUNALE DEL RIESAME Secessionisti: sette scarcerati e cinque ai domiciliari Il «tanko» dei secessionisti BRESCIA I giudici del tribunale del riesame di Brescia hanno disposto la scarcerazione di sette dei secessionisti arrestati il 2 aprile scorso. Tra questi l’ex parlamentare Franco Rocchetta e il leader dei Forconi, Lucio Chiavegato. Per Flavio Contin sono stati confermati i domiciliari; sostituita la misura del carcere con i domiciliari per Tiziano Lanza, Corrado Turco, Stefano Ferrari e Michele Cattaneo. «Si dichiara l’incompetenza territoriale del Tribunale di Brescia in favore di quello di Padova per tutti i reati contestati», e si esclude la «gravità indiziaria relativa alle contestazioni dei capi A e B», ovvero l’associazione eversiva ai fini di terrorismo. È il passaggio principale - secondo quanto si apprende dai difensori degli indagati dell’ordinanza del Riesame di Brescia che, invece, per i soli accusati della costruzione e custodia del tanko (ora ai domiciliari), trasferisce la competenza a Padova. SABATO 19 APRILE 2014 LA STAMPA 18 LINEA LA STAMPA SABATO 19 APRILE 2014 C on tutta questa voglia di ritorno al passato, alle semplicità di una volta, quando ci si divertiva con poco - i ristoranti stellati costano – il pic-nic non poteva che tornare di moda. Sano, naturale e low cost. Offerto da alberghi e terme, al posto del solito pranzo, nel «pacchetto ponti» da Pasquetta al primo maggio, o addirittura in città. California Bakery, a Milano e Vivibistrot a Roma, hanno la soluzione per pigri: consegnano dal cestino alla coperta. Ma non è il solito déjeuner sur l’herbe, non Nel cestino: insalate di bellezza, panini snob, mix insoliti di frutta e verdura, posate biodegradabili E non manca l’app Meteo Zanzare quello delle antiche scampagnate dove si stramazzava sotto un albero ripieni di lasagne e polpettone. E’ l’ora del pic- chic o chic-nic: insalate di bellezza (sì, esistono) panini snob, frutta e verdura mixati in maniere insolite, posatine biodegradabili, eco-tovaglie, cestini multifunzionali, allegre borracce e, il che non guasta, l’app Meteo Zanzare da scaricare su cellulare per non finire sul prato sbagliato. Com’era inevitabile, gli chef si sono impadroniti anche del picnic. Luciano Villani, della Locanda del Borgo, ristorante di Aquapetra Resort&Spa, un posto fiabesco nel verde Sannio beneventano, lo prepara con una selezione di finger food contadini e prodotti locali: sformatini di pasta con asparagi selvatici, salumi di nero caserta- IL PIC-CHIC È SERVITO Sano e low cost, cambia il classico di Pasquetta E per chi non parte, idee sfiziose anche in città no, pecorino di lauticauda, panini a chilometro zero, dolci alla mela annurca. Si mangia sotto gli ulivi anziché al tavolo. Niente vieta di fare da soli, seguendo qualche buon consiglio. La foofdblogger Valentina Cappiello (La ricetta che Vale) dispensa ricette di plumkake salati e quiche monoporzione. Tutti, dai cuochi ai nutrizionisti, invitano alla leggerezza. Verdure e frutta di stagione, fragole e asparagi. Ma avreste pensato di metterli assieme? L’ha fatto lo chef Emanuele Giorgione di Novessentia, un ristorante sul Lago Maggiore che ha sposato l’idea filosofica di una «cucina della bellezza», antiossidante e anti-glutine, adattabile a menù da superchic-nic. Nelle zuppette entra tutto, mele, pere, ananas kiwi, carote zucchine, piselli, succo d’arancia più una crema di lamponi e bacche di goji. L’Insalatina di fragole e asparagi a pezzetti piccolissimi profuma di menta e ha un tocco di originalità con la maionese di soia. Il pane è di farro integrale e farina di semi d’uva. E da bere? Se volete essere coerenti, succo di rapa rossa, sedano e finocchio, e ad- dio abbiocco post-prandiale. Lasciatevi ispirare da sito (www.novessentia.it), o comprate tutto on line, in particolare le creme, dolci (senza zuccheri, solo con sciroppo di agave) o salate che nobiliteranno qualsiasi mix di verdure o solitari cracker. Si può essere glam anche con i panini, specialmente Si può essere glam anche con i panini, specialmente quelli di Chic&Go di Milano, take away e delivery, con mortadella di Prato, aragosta, granchio, pancetta affumicata e crema allo zafferano, julienne di zucchine e taccole. Accompagnati da minibottiglie di champagne e Demoiselle e Diamant sono addirittura romantici….Da copiare. Se poi aggiungiamo un tocco di design, come le borracce in alluminio di Sigg – deliziosa la fantasia Hello Kitty per i bambini – amatissime da Gisele Bündchen, Cameron Diaz o Zac Efron (non per niente hanno lo «Smart Drinking System») il cucchiaio-forchetta Moscardino di Pandora, il cavatappi Parrot di Alessi e i bei cestini english style di Optima, non manca proprio niente. Solo una buona compagnia (e bel tempo). POSTI 1 La rivoluzio- Borracce Raffinatissime quelle svizzere Sigg: vero oggetto di culto, sono realizzate in alluminio metallizzato come le Cadillac e riciclabili al cento per cento. Il tappo permette di bere senza inclinare la bottiglia Monoporzioni Insalatina di quinoa e funghi con germogli di crescione. Le monoporzioni di Novessentia (che si possono comprare anche online su www. novessentia.it) puntano non solo alla leggerezza ma anche alla bellezza Gourmet Per gli amanti del vintage cestino in vimini, «english style» con fodera color pastello; (nella foto una proposta di Acquapetra Resort, il ristorante campano che ha inaugurato una serie di picnic preparati dallo chef) ne di Benetton parte dalle collezioni presentate in piazza Duomo Ricotta PAGINA 20 TEMPO 1 Lo stile vinta- ge nel mondo degli orologi guarda agli Anni 40 e 60 De Vecchi PAGINA 21 DESIGN ROSELINA SALEMI le borse che lasciano libere le mani. Da non riempire troppo Amapane PAGINA 20 1 Lo spazio La- BEAUTY vazza disegnato da Fabio Novembre per L'Expo Rigatelli PAGINA 21 1 Ciglia finte, a SS IO NI ciuffi o ritagliate come origami: effetti speciali per sguardi intensi Ferrigo PAGINA 21 PA STILE esercizidi Società .19 1 Tornano in auge MODE 12345 34789A5 B41C25 D4EFB5 8B45 CE7782A8 FA 8E9982 A44 A28BE 34E 74BB81EAE . 1 In questa pa- gina tutti i segreti del nuovo picnic sofisticato 20 .Società STAMPA .LA SABATO 19 APRILE 2014 MODE ANTONELLA AMAPANE Audrey la cerbiatta E’ un omaggio a Audrey Hepburn (esce il 4 maggio, giorno della sua nascita) la Bi-Bag in pvc morbido e trasparente. Ha una lunga catenella e la parte interna rappresenta la famosa attricecerbiatta Classica La Constance di Hermes creata nel 1969 da Catherine Chaillet, autrice anche di cartoni animati F inalmente le mani libere. Dopo un inverno dominato dai modelli geometrici a cassetto, rigidi e con piccoli manici da impugnare, ecco che la moda per la primavera estate rispolvera le tracolle di svariate dimensioni. Anche da portare a bandoliera. La risposta alle preghiere di chi è sempre carica di sacche della spesa, di borsoni della palestra, di cartelle dei figli... Ma anche delle giovanissime che vanno a ballare o sfrecciano in motorino. Pratiche e sicure (per scipparle bisogna tagliarle) ci impongono anche di non riempirle come panzerotti. Ma giusto con lo stretto indispensabile. Fu la mitica Coco Chanel a disegnare la prima borsa che ondeggiava su un fianco, lasciando le braccia libere, simbolo dell’indipendenza femminile. Era il Febbraio del 1955. Da lì il nome dell’intramontabile 2.55, rettangolare a bassotto, in pelle rivoltata e impunturata a rombi, con tracolla a catena ispirata ai portachiavi dei custodi dell’orfanatrofio dove è cresciuta Mademoiselle che, si Antiscippo Sopra le bandoliere Brera di Valextra A destra la Nadira di Serapian Iconica La «New Jackie» di Gucci è una rilettura del modello nato nel ’61 Da ufficio La «Postina» di Zanellato ricorda la borsa dei portalettere Il primo modello lo disegnò Chanel nel ’55 e diventò simbolo di libertà racconta, abbia voluto gli interni di questo modello bordeaux, come le divise degli orfanelli di quell’istituto. Un modello che ancora adesso è in testa alla hit parade dei must have più ambiti dalle donne. In realtà le tracolle sono le borse più antiche, vanno di moda dai tempi dei cavernicoli che usavano bisacce per trasportare pietre e armi da caccia. E hanno continuato a trionfare nei secoli per custodire le monete. Poi si sono inabissate, ma sono riemerse in versione trendy - dopo l’exploit chanelliano degli Anni Cinquanta - 20 anni dopo, grazie alle figlie dei fiori che non si separano mai dai «tascapane» in cuoio grezzo invecchiato al sole. Un genere amatissimo anche dalle signore chic, genere «donna della domenica», che le intercalavano alle versioni più classiche griffate. Oggi ritornano riveduti e corretti alcuni esemplari storici dei brand più famosi. Come per esempio la «New Jackie»di Gucci, rilettura del modello nato nel ’61 e la «Constance» di Hermés (nel nome una promessa, creata nel 1969 da Catherine Chaillet, autrice anche di cartoni animati per la televi- Sportiva Ultrapiatta e leggera della linea Saint Laurent Monogram Leggendaria Lou Dillon (figlia di Jane Birkin) sfoggia l’intramontabile 2.55 di Chanel Il ritorno delle borse che lasciano le mani libere UNA TRACOLLA VI SALVERA’ DAI PESI MASSIMI sione francese e pungente critica letteraria , dedicata a sua figlia, Constance). Ma compaiono anche elaborazioni di bag da lavoro tipo la postina di Zanellato, usata dai portalettere nei fifty, in vitello lucidato con olii di Marsiglia o in pelle di toro. Sembra un ovetto pasquale rovesciato la Nadira bag in vitello colorato di Serapian con tracolla amovibile (per trasfor- marla in pochette la sera uscite dall’ufficio). E’ rigida con piccoli soffietti laterali la Brera in lucertola di Valextra, dedicata alle amanti dei materiali preziosi. Unisex, poi, la messenger ultrapiatta, di gusto vagamente Art Decò che aderisce al corpo, della linea Saint Laurent Monogram, pensata da Slimane, con il logo disegnato da Cassandre nel 1061 per Yves Saint Laurent . Le proposte sono infinite. A ognuna la sua. E dato che ormai è in caduta libera l’antico vezzo di coordinare le borse all’abito, tanto vale sceglierla in tinte che ci piacciono. Accese per staccare le tenute troppo serie, o scure se non vogliamo essere ossessionate da macchie incancellabili. Vincono le esigenze personali. E questa è un’altra bella notizia. Coin Excelsior Arrivaillussoaccessibile 1 Colazione da Tiffany, anzi da Coin Excelsior che a Roma apre il department store versione premium (Excelsior appunto) dedicato a chi ama il lusso accessibile. E non solo moda visto che nei 4300 metri quadri su tre livelli, ci sarà anche Eat’s, supermercato del food di qualità, dove trovare tutte le specialità del mondo, ma anche le eccellenzemadeinItalyakmzero.Unesempio?Ilbranzino pescato poche ore prima. E poi, dicevamo, i gioielli di Tiffany & Co che occupa uno dei corner di questo edificio primi ’900 dal sapore Liberty. Tanti i fashion brand: Marc by Marc Jacobs, Valentino RED, Lauren by Ralph Lauren, Armani Collezioni. A Roma per l’inaugurazione i vertici del Gruppo Coin, con l’ad Stefano Beraldo che ha annunciato l’apertura di Coin Excelsior anche a Napoli, Firenze, Venezia. «Questo spazio segna un’accelerazione verso la qualità. E’ il nostro primo contemporary department store- spiega l’ad Beraldo-E’unodeipiùbeinegozidellanostrarete, doveoffriamoachiamaRomaunluogoaccessibile ma elegante, con un salone consacrato al beauty e al gioiello, un primo piano dedicato alla moda, un basement con la selezione dei cibi di Eat’s [M. COR.] (400 mq) e uno spazio Coincasa». «On Canvas», 1500 metri in piazza Duomo a Milano nata di accessori, compresi i bijoux (e pure oggetti per la casa disegnati da Fabrica). Le stagioni non saranno più solo due (primavera-estate e autunnoinverno), ma quattro e ogni mese è previsto un riassortimento. «C’è poi una “color room” dedicata alle storie di colore», racconta Valentina Soster, direttore creativo di United Colors of Benetton: «Adesso c’è la ma- RIVOLUZIONE BENETTON DALLA TESTA AI PIEDI POSTI SARA RICOTTA VOZA C’ è qualcosa di nuovo in piazza Duomo a Milano e non è solo un negozio Benetton. Basta farsi un giro nei 1500 metri quadri del concept store «On Canvas», appena aperto, per capire che uno dei marchi italiani più conosciuti al mondo ha ripensato tutto: non solo i suoi spazi vendita, ma la filosofia delle sue collezioni. L’ha fatto portando nel futuro i suoi punti forti, quelli che ne hanno decretato il successo 50 anni fa, dalla maglieria al colore all’italianità, alla capacità di offrire lavorazioni e capi di quali- tà a prezzi democratici. Gli spazi sono pensati come quelli di una casa, con salottini, divanetti e quinte (struttura a telaio e arredi flessibili in modo da cambiare scena a piacere), che separano «pacchetti» diversi, studiati per donne diverse o simili (o sempre le stesse), ma con esigenze e occasioni varie. C’è la «sofisticata», la «urban» e la «young» e per ciascuna vengono mostrati sui manichini almeno tre total look. E il fatto di trovare sempre sopra e sotto l’abito la collana e gli orecchini giusti, la scarpa e la borsa che si abbinano è un’altra delle novità dello store, che si arricchisce di una collezione stermi- Reale & virtuale Loscaffaleinfinito Focus sulla donna con tre «pacchetti» di total look dedicati. E ci sono anche i bijoux 1 Lo «scaffale infinito» è una delle innovazioni al centro del nuovo concept store On Canvas. United Colors of Benetton porta l’e-commerce all’interno del punto vendita. I mini iPad in negozio contengono un’app dedicata collegata allo store online che interagisce con i monitor permettendo ai commessi di assistere il cliente nella scelta dei capi. Se non la giacca non in negozio, si compra con un touch. La «Color room» del nuovo concept store Benetton glieria in seta, poi arriveranno le polo in 24 tinte e made in Italy». Una rivoluzione che approderà anche a Firenze, Verona, Nizza e poi Mosca. «Siamo nella prima fase - spiega l’ad Biagio Chiarolanza -: il focus è sulla donna e sul posizionamento preciso del marchio». E per l’inverno, altre novità. LA STAMPA SABATO 19 APRILE 2014 Il modello alternativo Era il 1986 quando l’americana Timex realizzò un orologio pratico, leggero, resistente e sportivo: è diventato un«must» anche per quel pubblico che voleva un orologio alternativo nell’estetica come nel prezzo. Oggi l’Ironman Original (nella foto) è l’esatta replica: elettronico al quarzo con quadrante a cristalli liquidi, è realizzato in materiale sintetico con bracciale snodato display con orario, data, allarme e cronografo (59 euro) ncrociando il classico e il gusto per gli oggetti d’epoca, lo stile vintage è sempre più praticato nella moda e nel design e ha iniziato a farsi notare anche nel mondo delle lancette. Se i nomi dell’alta aristocrazia orologiera tengono vivo il ricordo delle proprie migliori produzioni del passato, rieditandole di continuo in versioni tecnicamente ed esteticamente aggiornate, molti altri e più popolari marchi producono ex-novo modelli le cui linee sono ispirate agli Anni che vanno dai ’40 ai ’60. Quando l’orologeria si esprimeva con estrema semplicità, declinando le più evidenti peculiarità stilistiche di ciascuna epoca su una modellistica cui oggi si guarda con grande simpatia. È insito nella definizione di vintage il fatto che un oggetto, prodotto nei decenni precedenti, possa conservare funzioni e caratteristiche che affascinano ancora oggi. Questo è uno dei motivi del continuo successo di mercati e mercatini e del fatto che certe fisionomie spesso e volentieri vengano oggi riprese. Quello che accomuna le produzioni attuali d’orologeria di gusto vintage è il rigore formale. Una sorta di minimalismo ante- I Lavazza all’Expo TOCCO VINTAGE PER ESIGENTI UOMINI DI POLSO FABIONOVEMBRE METTEIN PIAZZA L’AROMA DELCAFFE’ Oro rosa Baume & Mercier Clifton è in acciaio e oro rosa con data e piccoli secondi: costa 4 mila euro Il Black Bay Heritage di Tudor cita molte caratteristiche dei suoi «predecessori» litteram al confronto delle complicazioni meccaniche e delle ricerche stilistiche dei giorni nostri, all’epoca però unica espressione possibile per un quadrante che dovesse indicare semplicemente l’ora, talvolta la data. Per rimanere in tema, difficilmente è immaginabile che la fisionomia delle loro casse si possa discostare da quella circolare in voga durante gli Anni ’40 e ’50, per assumere invece un andamento «a cuscino» con un leggero allungamento sui lati quando il riferimento stilistico è quello del decennio successivo. Un bell’esempio di tutto questo viene dall’americana Hamilton e dalla svizzera Victorinox, nata sulle forniture all’esercito della confederazione elvetica, con modelli che sottolineano la loro efficace pulizia formale adottando quadranti con indici e lancette a bastone. Come tocco di personalità e di modernità, i loro modelli Pan Europ e Inox vengono peraltro caratterizzati rispettivamente da cinturini in tela bicolore e da una cassa accessoriata con spallette di protezione e da un cinturino in caucciù. Hamilton Pan Europ Modello con cinturino in tessuto, ghiera graduata girevole (795 euro) Da parte loro Baume & Mercier e Paul Picot riprendono le tonalità bicolori dell’oro e dell’acciaio tanto in voga durante gli Anni ’50, rilanciate negli ’80 e poi sparite, almeno dal nostro mercato. E a proposito di gusti nazionali, Mondia Italy si spinge oltre, con una collezione che riporta sul quadrante la data 1946, anno in cui il marchio iniziò a farsi conoscere dalle nostre parti. Mentre l’ultima novità di Tudor, l’orologio subacqueo Black Bay Heritage, cita caratteristiche presenti su differenti modelli del proprio passato: il quadrante bombato apparso nel 1954, la grande corona del 1958 e le lancette con spigoli vivi del 1969. Tutte insieme in un unico e nuovo orologio. FRANCESCO RIGATELLI Alla Triennale di Milano Nel Padiglione Italia che sarà presentato il 30 maggio spicca il progetto di Fabio Novembre: ha ideato Piazzetta Lavazza, una installazione dedicata al caffè ufficiale dello spazio tricolore Victorinox Inox In acciaio inossidabile e indicazioni luminescenti (costa 420 euro) CIGLIA A FARFALLA, OCCHI TECHNICOLOR BEAUTY on chiamatele ciglia finte, ma gioielli da indossare agli occhi. Nere e raffinate per sfoggiare uno sguardo da gatta, decorate da piccole gemme e fiori se si ha voglia di stupire: dopo il grande successo degli Anni ’40 e ’70, ritornano, intramontabile arma di seduzione. Certo, portarle non è facile, e i primi tentativi potrebbero essere un disastro. Per chi è alle prime armi, meglio scegliere quelle a ciuffetti. Le esperte di make up consigliano: il primo passo è prelevarle con delicatezza dalla confezione, e stendere la colla nella parte interna. Dopo averle appoggiate sulla palpebra, bisogna farle aderire in ogni N angolo. Gli spazi vuoti si possono ritoccare con matita ed eyeliner, anche se per il tocco finale è indispensabile il piega-ciglia. Ispirate all’arte cinese dell’intaglio, le ciglia di «Paperself», minuziosamente ritagliate nella carta, piccoli gio- Aciuffioritagliate nellacartacomeorigami sitrasformano ancheinmini-gioielli ielli di design che si possono trovare nei punti vendita Sephora e La Rinascente. Per regalarsi un look speciale in una serata importante, ci sono i modelli gioiello di «Opulence Lashes», in vendita online sul si- Le ciglia di «Paperself» e i due mascara Oréal e Maybelline i inizia a intravedere la presenza italiana a Expo 2015. E anche a sentire. Nel Padiglione Italia, che viene presentato nelle sue componenti il 30 maggio alla Triennale di Milano, il designer Fabio Novembre ha da poco ideato Piazzetta Lavazza, un’installazione dedicata al caffè ufficiale dello spazio tricolore per dare multidimensionalità all’olfatto: «Si viene attratti dall’aroma - spiega - poi si vede, si tocca, si ascoltano i messaggi di un nastro e infine arriva il gusto. L’alimentazione, tema dell’Expo, è manifestazione di fiducia: noi ingeriamo il cibo e questo irrora i sensi e diventa la nostra S Effetti speciali per un make up creativo NADIA FERRIGO Società .21 I più richiesti sono i modelli che vanno dal ’40 al ’60 DESIGN TEMPO PAOLO DE VECCHI . energia». Il Padiglione Italia nell’idea della presidente Expo, Diana Bracco, è il luogo per rappresentare le eccellenze italiane. Ci sono tutte le regioni, l’Unione europea con cui si studia un palinsesto comune, le varie occasioni di internazionalizzazione delle imprese. «I 147 Paesi partecipanti - rivela - si presentano con più delegazioni e nel Padiglione ci giochiamo le esportazioni del futuro. Altro obiettivo è muovere il turismo in modo duraturo e diffuso. In questo senso, il Piemonte è tra le regioni che stanno lavorando meglio: c’è grande sinergia tra Milano e Torino, che ormai è più vicina di San Siro». Francesca Lavazza, che oltre a curare gli eventi dell’azienda di famiglia è nel consiglio del Museo Egizio, prepara un anno importante: «Oltre a Piazzetta Lavazza all’Expo di Milano, dove offriremo il caffè Tierra intenso da coltivazioni sostenibili, saremo al Salone del gusto di Torino, che a ottobre festeggia il decennale». Sottolinea la matrice torinese anche il cugino Marco Lavazza, vicepresidente del gruppo: «Vi stiamo costruendo la nuova sede e ci rimarremo per altri cent’anni almeno. Investiamo qui per dimostrare che l’Italia funziona». twitter @rigatells to di Harrods: lavorate a mano e decorate da piume e cristalli Swarovski. Un’esplosione di colori, cuoricini, gelati e orsacchiotti per le ciglia create dalla designer Natalie Russo (su «Etsy.com»): spettacolari, per chi non ha paura di osare. Chi invece non sa destreggiarsi tra colla e ciuffetti? L’ultima tendenza rubata alle passerelle sono le «spider lashes»: considerate orribili dai puristi del make up. Bisogna applicare più e più volte il mascara sulle ciglia, così da creare gruppetti separati tra loro: l’effetto può apparire disordinato, ma lo sguardo è valorizzato. Per il make up di tutti i giorni, meglio scegliere mascara capaci di dare sostanza e volume, come il nuovo «Ciglia Finte Farfalla» di l’Oréal Paris; o il Big Eyes di Maybelline che promette occhi magnetici: Ma non è male concedersi anche un trattamento come «Brown Enhancing» di Elizabeth Arden, un siero di bellezza per ciglia e sopracciglia, naturalmente più folte. 22 STAMPA .LA SABATO 19 APRILE 2014 Ex Eutelia, 782 dipendenti licenziati ECONOMIA FINANZA Ieri i 782 dipendenti di Agile (ex Eutelia), di cui 136 lavoratori a Torino e Ivrea, hanno ricevuto la lettera di licenziamento. Un avviso senza ritorno, anche se c’è una data, il 31 giugno, che non cancella ogni speranza. Quel giorno scadrà la cassa integrazione. Dal 1° luglio resteranno tutti a casa. Potranno trattare, ma i margini sono ridotti al lumicino. & GARANZIE ANCHE SUI CONTENZIOSI AIRONE E WINDJET. IL CDA DELLA COMPAGNIA CONVOCATO PER MARTEDÌ. BANCHE ANCORA DIVISE SUL NODO DEI DEBITI Alitalia cerca l’intesa su 1100 esuberi L’ad prova a rassicurare Etihad su dipendenti in Cassa e cause. Lupi: “L’accordo dà fastidio a molti” GIUSEPPE BOTTERO TORINO AEREI Alitalia prova a rassicurare Etihad, dopo l’ultimatum ricevuto dalla compagnia araba. L’ad Gabriele Del Torchio ha esaminato la lettera inviata mercoledì da Abu Dhabi e, insieme con gli advisor Citi, affiancati dallo studio Bonelli Erede Pappalardo, ha risposto con una lettera punto su punto, «nel merito», sentendo anche le banche creditrici e il governo, a quelle che la compagnia degli Emirati considera «condizioni imprescindibili» perché si vada avanti. Il governo smentisce le voci sulla rottura Renzi: «Chiudere? Ci stiamo lavorando» A quanto si apprende l’ex compagnia di bandiera avrebbe rassicurato sul nodo del taglio dei costi del lavoro, puntando a stringere un preaccordo con i sindacati che prevede la cassa integrazione a zero ore per 1000-1100 dipendenti. Etihad vorrebbe poi una cancellazione (writeoff) della parte di debito priva di garanzie (circa 400 milioni). Alitalia insieme con gli istituiti creditori (Unicredit sembra la più disposta a collaborare), starebbe ragio- Boeing record 8 mila vendite per il suo 737 La trattativa tra Alitalia e Etihad è entrata nella fase finale nando su una parziale conversione del debito in azioni Alitalia e su un allungamento delle rate. Sempre sul tema dei debiti pregressi, i vertici Alitalia avrebbero dato rassicurazioni anche sulla manleva rispetto alle cause pregresse (AirOne e WindJet). Nel frattempo, è scattata la convocazione dei consiglieri di amministrazione: martedì, subito dopo le vacanze di Pasqua, Del Torchio e il presidente Roberto Colaninno informeranno i soci sull’avanza- mento delle trattative. Che, nonostante i paletti degli arabi, non si sono arenate, anche se - ovviamente - la fase è particolarmente delicata. «Forse l’accordo tra Alitalia ed Etihad dà fastidio a molti», diceva ieri il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi, che fin dall’inizio «ci ha messo la faccia», anche più del management della compagnia aerea. Fastidio, a chi? Sicuramente, tra quelli che potrebbero tifare contro, ci sono i tedeschi di Lufthan- ALLA PRIMA RIUNIONE IL CDA CONFERMA PATUANO AD, FORMATI I COMITATI Telecom, a Recchi deleghe di peso “Rappresenteremo tutti gli azionisti” Ben Ammar: «Non c’è guerra con Fossati, per lui la porta è aperta» MILANO Il primo cda di Telecom Italia dopo l’assemblea conferma Marco Patuano amministratore delegato e, anche in virtù della sua elezione diretta da parte dei soci, conferisce più deleghe del previsto al neopresidente Giuseppe Recchi. A lui fanno capo «indirizzo e supervisione» delle strategie, la supervisione «della definizione degli assetti organizzativi e dell’andamento economico». Sempre al presidente vanno la rappresentanza con autorità, istituzioni e investitori e la responsabilità organizzativa di affari legali, relazioni esterne, affari istituzionali e regolamentazione, responsabilità sociale d’impre- C’è l’aereo più pazzo del mondo (al cinema) e c’è quello più venduto. Il Boeing 737 appartiene alla seconda categoria. Ieri è arrivato alla consegna numero 8.000 e non era mai successo che un aereo di linea toccasse questo record. Almeno così sostiene la Boeing. «Il 737 - dice una nota - è il primo aereo commerciale della storia ad aver raggiunto questa consegna fondamentale. Il programma proseguirà nei prossimi anni grazie a 3.700 ordini». Il Boeing 737 è in produzione dal 1967. In tutto questo tempo si è molto evoluto e il pezzo appena consegnato ha un’infinità di tecnologia elettronica in più e motori più efficienti eccetera. Dicono che il B-737 sia talmente diffuso che in ogni istante del giorno e della notte ce ne sono in volo nel mondo più di 1.200. [L. GRA.] 1 ANSA Il presidente Giuseppe Recchi sa oltre alla supervisione dell’audit. Insomma, se Patuano mantiene «la responsabilità del governo complessivo» del gruppo, Recchi - pur senza avere i poteri che furono di Bernabè non sarà un presidente di campanello. Dopo il nuovo attacco sferrato a Telco dal patron di Findim, Marco Fossati, dal consiglio si tenta di gettare acqua sul fuoco. Se ne prende cura Tarak Ben Ammar, tra i pochissimi riconfermati. «Non c’è guerra tra Telco e Fossati», assicura, anche se «non abbiamo capito la mossa di Findim» di non votare per la sua lista in assemblea. Comunque, spiega il finanziere, «ascolteremo Fossati, che è uno che ha investito un sacco di soldi e che se ne intende. Un azionista con il 5% non è che non lo si ascolta perché non è in cda. La porta del consiglio è sempre aperta». Ben Ammar sottolinea che l’ex numero uno di Eni è «stato democraticamente eletto» a presiedere «un ottimo consiglio» con cui Telecom è ormai «una public company». E «come ha detto Recchi», sottolinea riferendosi alle parole del presidente pronunciate in cda, «siamo qui per rappresentare tutti gli azionisti. Aggiungo io: compreso Fossati». L’obiettivo del nuovo corso? «Vogliamo riportare il titolo a 2 euro». In un’ora e mezza il cda sceglie anche i componenti dei di comitati «controllo e rischi» e il «nomine», confermando l’eliminazio[F. SP.] ne di quello esecutivo. sa, che temono il potenziamento della strategia in Europa. E anche Air France, seppure per certi aspetti l’ingresso di Etihad in Alitalia rafforzerebbe la possibilità che il vettore franco-olandese investa ancora nel gruppo italiano. A Lupi danno fastidio gli scenari da catastrofe, le sparate sugli esuberi e sul ruolo di Malpensa che, spiega, verrebbe rafforzata, e non danneggiata. Certo, il ministro sa che, nel caso l’investimento vada in porto, bisogna mettere in pre- ventivo un periodo di ristrutturazione, anche dura. Ma, ragiona, è il prezzo da pagare per garantire un futuro al gruppo. «Se ci sarà l’accordo, come ci auguriamo, ci sarà un piano industriale di rilancio per Alitalia, che deve essere una grande compagnia internazionale, e misure a tutela dell’assetto occupazionale, perché se un’azienda chiude di certo l’occupazione non si difende». Ma tutto il governo - seppur con la dovuta distanza - segue con attenzione gli sviluppi del dialogo tra le compagnie. Su Alitalia state chiudendo? «Ci stiamo lavorando», ha risposto ie- I sindacati alla finestra: «Pronti a fare la nostra parte». Ma aspettano una convocazione ri il premier Matteo Renzi al direttore della Stampa Mario Calabresi, in una intervista pubblicata sul sito web del nostro quotidiano. Certo, gli scogli restano, e scioglierli, come si è visto negli ultimi giorni, sarà complesso. I sindacati, nel frattempo, restano alla finestra. Nessuna dichiarazione ufficiale: i nodi potrebbero venire al pettine nei primi giorni di maggio e l’attesa è anche per le mosse che farà il governo sulle eventuali misure per l’occupazione. MINISTERO DELLA DIFESA ARSENALE MILITARE MARITTIMO AUGUSTA Via Darsena, s.n. - 96011 Augusta (SR) Pubblicazione per estratto di bandi di gare d’appalto di servizi e forniture di rilevanza comunitaria (D.Lgs. n. 163/2006 e ss.mm.ii). Questo Arsenale M.M. indice le seguenti procedure ristrette accelerate per l’affidamento di appalti di servizi e forniture di rilevanza comunitaria: 1. PR/01/14/UE - C.I.G. 5707414307 - Servizi a quantità indeterminata di carpenteria per il rispristino delle strutture varie della piattaforma, sovrastrutture, ponti, casse e sentine, di manutenzione/ricostruzione di tubi e valvole ed accessori, di trattamento della carena, di sbarco e imbarco apparati e di realizzazione ponteggi delle Unità Navali, dei Bacini e del naviglio minore. Importo 850.000,00 (ottocentocinquantamila/00), di cui € 17.850,00 per oneri di sicurezza, non soggetti a ribasso, necessari per la riduzione dei rischi da interferenza. 2. PR/02/14/UE - C.I.G. 57073573FD - Servizi a quantità indeterminata di manutenzione degli impianti di condizionamento e delle celle viveri, bonifica e sanitarizzazione delle condotte del condizionamento/ventilazione di cucine e locali macchine, di manutenzione dei dissalatori e delle calderine, di manutenzione sugli impianti oleodinamici, sistemi di sollevamento e congegnatoria delle Unità Navali, dei Bacini e del naviglio minore. Importo € 400.000,00 (quattrocentomila/00), di cui € 8.400,00 per oneri di sicurezza, non soggetti a ribasso, necessari per la riduzione dei rischi da interferenza. 3. PR/03/14/UE - C.I.G. 5707446D6C - Fornitura a quantità indeterminata per l’adeguamento alle nuove norme dei tubi flessibili installati sulle unità navali, bacini galleggianti e mezzi minori. Importo € 500.000,00 (cinquecentomila/00), IVA esclusa. 4. PR/04/14/UE - C.I.G. 57193225D1 - Servizi di rinnovamento e manutenzione straordinaria degli Impianti e Strutture del Sistema di Piattaforma e rinnovamento della carena a specifica 684/P del rimorchiatore portuale RP 123. Importo € 260.000,00 IVA esente di cui € 5.100,00 per oneri di sicurezza, non soggetti a ribasso, necessari per la riduzione dei rischi da interferenze. 5. PR/05/14/UE - C.I.G. 5719272C8C - Servizi di rinnovamento e manutenzione straordinaria degli Impianti e Strutture del Sistema di Piattaforma della propulsione e rinnovamento della carena a specifica 684/P del rimorchiatore portuale RP 126. Importo € 300.000,00 IVA esente di cui € 6.000,00 per oneri di sicurezza, non soggetti a ribasso, necessari per la riduzione dei rischi da interferenze. 6. PR/06/14/UE - C.I.G. 5708081972- Servizi a quantità indeterminata di rinnovamento e manutenzione straordinaria del Sistema di Piattaforma dei mezzi e dei galleggianti della Base di Augusta. Importo € 1.000.000,00 (unmilione/00), di cui € 5.000,00 per oneri di sicurezza, non soggetti a ribasso, necessari per la riduzione dei rischi da interferenze. 7. PR/08/14/UE - C.I.G. 5708036451 - Servizi a quantità indeterminata di rinnovamento e manutenzione straordinaria del Sistema di Piattaforma dei Bacini Galleggianti in dotazione all’Arsenale Militare Marittimo di Augusta. Importo € 500.000,00 (cinquecentomila/00), di cui € 10.500,00 per oneri di sicurezza, non soggetti a ribasso, necessari per la riduzione dei rischi da interferenze. Tutti gli appalti sono esenti dall’IVA. Le domande di partecipazione dovranno pervenire all’indirizzo sopra indicato, pena l’esclusione, entro il giorno 19/5/2014. Condizioni di partecipazione e documentazione da allegare alle domande sono indicate nei bandi di gara integrali pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, sulla G.U.R.I. e visionabili all’indirizzo internet http://www.marina.difesa.it/documentazione/gare/Pagine/BDGlist.aspx. Data di spedizione dei bandi: 16/4/2014. Ulteriori informazioni possono essere richieste alla Direzione Amministrativa dell’Arsenale, tel. 0931/420402-371-375- 515, fax. 0931/420264-375, e-mail [email protected] - [email protected]. Responsabili Unici dei Procedimenti: CA Fabio Antonio Giulietti Virgulti, tel. 0931/420403 - CV (AN) Edoardo Di Gennaro, tel. 0931/420457. Il Direttore Amministrativo Dirigente Antonio E. DEL BUFALO Questi e molti altri avvisi li puoi trovare anche su internet Consulta i siti www.legaleentieaste.it www.lastampa.it LA STAMPA SABATO 19 APRILE 2014 Panorama Guiderà il rilancio Airoldi nuovo ad di Benetton S arà Marco Airoldi, 54 anni, senior partner di Boston Consulting e già dg di Autogrill dopo la privatizzazione, il nuovo amministratore delegato di Benetton chiamato a guidare il gruppo nel progetto di rilancio in corso, con il riassetto che prevede lo scorporo delle attività manifatturiere e immobiliari dal 2015. Lo ha annunciato Edizione srl, holding azionista dell’azienda di Ponzano Veneto. La nomina di Airoldi avverrà all’assemblea di bilancio della società l’8 maggio, in occasione del rinnovo dell’intero Cda in scadenza. [R.E.] Stipendio 2013 A Tronchetti 5,2 milioni L’AD VIOLA: NESSUN RISCHIO DI NAZIONALIZZAZIONE. IL 20-21 MAGGIO L’ASSEMBLEA Privatizzazione Casinò di Venezia La gara va deserta N on è stata presentata alcuna offerta, al Comune di Venezia, nella gara indetta dall’amministrazione municipale per l’affidamento della concessione del servizio di gestione del Casinò. I soggetti che avevano presentato domanda di accesso alla Data Room Virtuale ed avevano sia effettuato la visita ai siti, sia partecipato alla Management Presentation hanno ritenuto di non presentare offerta. Sarà ora l’Amministrazione Comunale a definire come procedere. Intanto, parlando di tavoli verdi, dopo anni il Casinò di Sanremo è tornato in attivo. [R. E.] La decisione se aderire all’aumento di capitale sarà presa dalla Deputazione amministratrice che dovrebbe riunirsi la prossima settimana. Per Profumo e Viola il Cda unanime sull’operazione segna un traguardo importante per il complesso risanamento della banca. Dopo il Consiglio, la banca ha spiegato che, dopo la ricapitalizzazione da 5 miliardi e assumendo il rimborso di 3 miliardi di Monti bond, il coefficiente patrimoniale (Core tier 1) a fine 2013 sarà al 13,6% e all’11,3% considerando il pieno dicare da come si è svolto il impatto delle regole di Basilea Cda, che conta molti consiglieri 3. L’aumento consentirà di «asespressione della Fondazione, sorbire eventuali impatti negac’è la sensazione di una ritrova- tivi» derivanti dalle simulazioni ta unità tra i vertici della banca degli stress test della Bce e pere l’Ente presieduto da Antonel- metterà anche di accelerare la la Mansi. Di conseguenza la realizzazione del piano induFondazione potrebbe striale 2013-2017. aderire alla maxi-riAl maxi-aumencapitalizzazione to Mps lavorava sborsando però già da tempo, 125 milioni ancome testimoziché i 75 minia l’accordo lioni previsti di pre-garancon l’aumento zia già siglato È all’incirca quanto da 3 miliardi. con le banche potrebbe sborsare La Mansi, del consorzio la Fondazione Mps per che non si sbiche riguarda aderire all’aumento lancia, lascia inl’impegno a sottotendere di essere scrivere l’inoptato, «serena» sul maxi-aufino a un massimo di 5 mento. Secondo fonti vicine a miliardi. Il consorzio è guidato Palazzo Sansedoni, la Fonda- da Ubs con al fianco Citigroup, zione Mps è «cautamente otti- Goldman Sachs, Mediobanca, mista» e valuterà la «situazio- Barclays, BofA Merrill Lynch, ne» quando saranno «resi noti i Commerzbank, Jp Morgan, dettagli dell’operazione». Morgan Stanley e SocGen. Montepaschi dà via libera all’aumento da 5 miliardi A luglio il rimborso dei Monti-bond. La Fondazione verso l’adesione LUCA FORNOVO TORINO Il pressing della Banca d’Italia e il timore di non superare al meglio gli esami della Banca centrale europea (i cosiddetti stress test) hanno convinto all’unanimità il Consiglio d’amministrazione di Montepaschi ad approvare il maxi aumento di capitale che sale così da 3 a 5 miliardi. Il via libero definitivo però sarà decretato dai soci: l’assemblea degli azionisti che si terrà nei giorni 20, 21 maggio e se servirà il 22 maggio in terza convocazione. La maxi ricapitalizzazione, ha spiegato Viola «consentirà il rimborso dei 3 miliardi di prestiti statali» i Monti-bond «previsti per il 2014 e quindi non ci sarà nessun rischio nazionalizzazione». Secondo fonti finanziarie il rimborso dei 3 miliardi potrebbe avvenire già a lu- 125 milioni Alessandro Profumo (sinistra) e Fabrizio Viola glio e in contanti. Viola ha poi indicato la possibile tabella di marcia dell’aumento: «Pensiamo di avviare l’operazione a metà giugno e di completarla a metà luglio». Un nodo da sciogliere è cosa farà a questo pun- to la Fondazione Mps che ha il 3,01% della banca senese con il 2,5% inserito in un patto parasociale su un totale del 9% con i soci sudamericani Fintech Advisory e Btg Pactual Europe. Secondo fonti finanziarie, a giu- Ritorno dalla Cina Sergio Tacchini rivuole il suo marchio M arco Tronchetti Provera, presidente e ad di Pirelli, per l’esercizio 2013 ha percepito compensi per 5,19 milioni di euro, di cui 1,8 milioni a titolo di incentivo per i risultati dell’esercizio e 3,39 per le cariche ricoperte all’interno del gruppo. Il dato, che emerge dalla relazione sulla remunerazione depositata in vista dell’assemblea degli azionisti del 12 giugno, si confronta con i 3 milioni del 2012, quando i manager della Bicocca non avevano incassato alcun bonus per il mancato raggiungimento degli obiettivi. [R. E.] Economia .23 . Il tennista-imprenditore fa un’offerta per rilanciare il caso MARCELLO GIORDANI NOVARA S ergio Tacchini vuole ricomprarsi l’azienda venduta ai cinesi di Hembly sette anni fa. L’ex campione di tennis, protagonista di sei Davis negli anni ‘60, attraverso la società di famiglia (Sandys), ha formalizzato un’offerta per la Sergio Tacchini International. Si chiama così oggi l’azienda che il tennista fondò a Caltignaga, Novara, nel 1966. Quella sede non c’è più, ma ora rischia di chiudere i battenti lo stabilimento di Bellinzago, ultimo baluardo novarese della Tacchini. Per evitarlo Tacchini ha fatto un’offerta che è emersa nell’ultimo incontro di questa settimana a Novara tra sindacato, azienda e commissario liquidatore. «Non può accettare lo smantellamento di quello che ha creato e portato al successo - dicono gli operai, che ora sono in cassa in- OLYCOM Pete Sampras, star degli Anni 90 Il simbolo Anni 80 John McEnroe tegrazione e ricordano con no- della società: il tennis. Bellinzastalgia quando da Caltignaga e go è finita nei guai perché Bellinzago si vendevano un mi- l’esperienza cinese, guidata da lione e 800 mila capi l’anno di Janny Tang, ha visto in sette ant-shirt -, così si è fatto avanti. E’ ni un bilancio poco lusinghiero: l’unica speranza per evitare la la rete dei negozi è stata smanchiusura definitiva anche di tellata, mentre a Bellinzago si è Bellinzago». Dalla Sandys con- passati da 250 a 13 persone, fermano che l’ofche si occupano ferta è stata preNEL NOVARESE del settore comsentata, e che la L’asiatica Wintex merciale. trattativa è in faL’anno scorso potrebbe chiudere la decisione di cese avanzata: polo stabilimento dere il ramo trebbe concludersi entro la d’azienda che deprima decade di maggio. tiene il marchio a Wintex Italia, A prendere la testa del- che a sua volta fa capo alla Winl’azienda sarebbe il figlio di Tac- tex di Honk Kong. Wintex Italia chini, Alessandro, ma il padre ha aperto una sede a Milano e il tornerebbe in campo, per rilan- futuro di Bellinzago s’è fatto più ciare il marchio in quello che è incerto che mai. Nel frattempo stato il settore per eccellenza la società cinese proprietaria Sergio Tacchini sul campo a fine Anni Sessanta della Tacchini è finita in debito d’ossigeno finanziario, e deve presentare da mesi un piano per il concordato preventivo. Di qui la volontà di Tacchini di salvare quel che resta della linea di abbigliamento sportivo made in Italy che fece il giro del mondo. Merito del fondato che, forte delle conoscenze nell’ambiente, anticipò la strategia dei campioni dello sport al servizio del marketing. Dopo un’estenuante trattativa col padre di John McEnroe in un pub di Londra, Tacchini ingaggiò il campione americano come testimonial. Fu un successo senza precedenti. Magliette, pantaloncini e calzettoni griffati Tacchini imposero un genere mentre l’azienda macinava fattura- to e arrivava a 280 dipendenti. A McEnroe seguirono Connors e Djokovic. La ditta novarese vinse le forniture alle Olimpiadi di Montreal e Atlanta, il marchio era su occhiali e profumi. La svolta a fine anni ’90. La concorrenza da Europa dell’Est e Asia diventa serrata e Tacchini ha un’altra idea: è il primo imprenditore italiano a scegliere apertamente di far produrre capi nei Paesi emergenti. Nel 1997 crea la Sandys e delocalizza la produzione in Estremo Oriente, Grecia e Portogallo. In Italia apre una rete di negozi monomarca. Non basta per vincere la concorrenza e nel 2007 cede a Hembly, colosso delal moda cinese. Ma ora Tacchini è pronto a tornare in campo. R 24 .Lettere e Commenti STAMPA .LA SABATO 19 APRILE 2014 LA STAMPA Quotidiano fondato nel 1867 2 I MIGLIORI LIBRI DELLA NOSTRA VITA MARIO CALABRESI Il pessimismo di Céline epigrafe della «Grande Bellezza» intitola Voyage au bout de la nuit, è stato scritto nel 1932 da Luis-Ferdinand Céline e per molti è ritenuto uno dei libri fondamentali della letteratura del Novecento. Viaggio al termine della notte è un titolo bellissimo; spesso mi sono lasciato trasportare dal titolo nella scelta dei libri, prendendo a volte mirabili cantonate, ma trovando altre volte storie bellissime. Il libro di Céline mi spiazzò fin dalle prime pagine, una scrittura sicuramente molto originale, ma a tratti quasi nevrotica e impossibile. Abituato alla struttura narrativa del romanzo tradizionale, questo procedere a strappi, dopo 50 pagine finì per stancarmi, così lo riposi nella libreria. Lo ripresi solo dopo alcuni anni. Avevo dimenticato ogni cosa, ma questa volta l’approccio fu straordinario. Man mano che andavo avanti nella lettura mi rendevo conto di quanta genialità ci fosse nelle parole di Céline, e di come il monologo interiore usato nel capolavoro di Marcel Proust, nel Viaggio al termine della notte assumesse maggior vigore e consistenza. Man mano che andavo avanti nella lettura mi rendevo conto che il mio pensare assomigliasse di più a quello descritto da Céline, perché il pensiero funziona così: è vero che procede soprattutto per connessioni logiche, ma il più delle volte sono quelle illogiche ad avere la meglio. Non ragioniamo nel modo affascinante e letterario descritto da Proust, sarebbe troppo bello o forse troppo complicato. Ma il romanzo di Céline naturalmente non è solo questo, oltre ad essere una sorta di fantastico esperimento letterario è in primo luogo un meravigliose viaggio nelle miserie umane. Un viaggio che ha inizio con la partecipazione del protagonista al macello della prima guerra mondiale, in cui le pagine sull’orrore del conflitto e nelle trincee delle Fiandre sono terribili e DIRETTORE RESPONSABILE MARIO CALABRESI VICEDIRETTORI MASSIMO GRAMELLINI, FRANCESCO MANACORDA (RESPONSABILE MILANO), CESARE MARTINETTI, LUCA UBALDESCHI REDATTORI CAPO CENTRALI FLAVIO CORAZZA, GUIDO BOFFO MARCO BARDAZZI (DIGITAL EDITOR) LAURA CARASSAI Continuate a scriverci e a raccontarci quali sono le letture che hanno fatto la differenza nelle vostre vite, che vi hanno dato sensazioni indelebili. Come sempre, la carta non è elastica (massimo 3000 caratteri spazi inclusi) S’ Romanzo «Voyage Au Bout de la nuit» è del 1932. In Italia è pubblicato da Corbaccio (RESPONSABILE EDIZIONI PIEMONTE E VALLE D’AOSTA) CAPO DELLA REDAZIONE ROMANA ANDREA MALAGUTI RESPONSABILE EDIZIONI LIGURIA DARIO CORRADINO ART DIRECTOR CYNTHIA SGARALLINO REDAZIONI GIANNI ARMAND-PILON ITALIA, ALBERTO SIMONI ESTERI, MARCO SODANO, GIANLUCA PAOLUCCI ECONOMIA E FINANZA, PIERO NEGRI SCAGLIONE SOCIETÀ, RAFFAELLA SILIPO SPETTACOLI, PAOLO BRUSORIO SPORT, GUIDO TIBERGA CRONACA DI TORINO 2 EDITRICE LA STAMPA SPA PRESIDENTE JOHN ELKANN AMMINISTRATORI LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO, JAS GAWRONSKI, ANTONIO MARIA MAROCCO, LODOVICO PASSERIN D’ENTRÈVES, DIEGO PISTONE, GIOVANNA RECCHI, LUIGI VANETTI DIRETTORE GENERALE LUIGI VANETTI RESPONSABILE DEL TRATTAMENTO DEI DATI (D. LGS.196/2003): MARIO CALABRESI 2 REDAZIONE AMMINISTRAZIONE E TIPOGRAFIA: VIA LUGARO 15 - 10126 TORINO, TEL. 011.6568111 STAMPA IN FACSIMILE: insieme bellissime, per passare poi al racconto dell’esperienza nell’Africa coloniale e un viaggio negli Stati Uniti dove troverà qualcosa che assomiglia forse a un po’ d’amore, per finire nuovamente nella Parigi delle periferie più desolate, dove lui faceva il medico dei poveri, venendo quotidianamente a contatto con le miserie morali, prima ancora che materiali. Questo libro, meglio di qualsiasi altra opera, è capace di riassumere la disperazione e le contraddizioni del ventesimo secolo, e forse non è un caso se Paolo Sorrentino, il regista del film premio Oscar La grande bellezza, abbia voluto mettere come epigrafe della sua opera proprio le parole di Céline: «Viaggiare è molto utile, fa lavorare l’immaginazione, il resto è solo delusione e pene. Il nostro viaggio è interamente immaginario, è la sua forza». ENZO RINALDI www.lastampa.it/lettere LA STAMPA, VIA GIORDANO BRUNO 84, TORINO LITOSUD SRL, VIA CARLO PESENTI 130, ROMA ETIS 2000, 8A STRADA, CATANIA, ZONA INDUSTRIALE RCS PRODUZIONI MILANO S.P.A., VIA ROSA LUXEMBURG 2 – PESSANO CON BORNAGO L’UNIONE SARDA S.P.A. – VIA OMODEO, 5 , ELMAS (CAGLIARI) ©2014 EDITRICE LA STAMPA S.P.A. REG. TRIB. DI TORINO N. 26 14/5/1948 CERTIFICATO ADS 7742 DEL 18/12/2013. LA TIRATURA DI VENERDÌ 18 APRILE 2014 È STATA DI 316.790 COPIE TM CAMPIONI A 95 ANNI, SPORT SENZA ETÀ GIANNI ROMEO Faccio volontariato: eviterò la galera? 1 Da circa tre anni faccio il volontario presso un museo per circa due giornate intere al mese. Non è esattamente un servizio civile, ma accompagno spessissimo bambini, spesso anziani pensionati, talvolta handicappati oltre a turisti anche stranieri. Dovessi per un’evenienza sfortunata essere indagato per truffa finanziaria, posso ritenermi cittadino libero senza nessuna indagine né processo avendo già scontato la pena equivalente di circa il triplo di mezza giornata alla settimana per 11 mesi e mezzo? RINALDO BESOZZI Gomme da neve, punizione inutile 1 Leggo la “novità” dell’obbligo di sostituire le gomme termiche (invernali) entro un mese pena multe salate ritiro carta di circolazione(!) ed altre amenità del genere. Noi automobilisti lo sappiamo benissimo che è una procedura ormai in corso da anni, ma che tutto debba caricarsi di “punizioni”come quelle paventate lo ritengo assurdo. E non attacchiamoci a pretestuose motivazioni di statistica di incidenti che dimostrerebbero gravi rischi di incidenti per chi, con la bella stagione, viaggia con le gomme termiche! Ci dimentichiamo dei milioni di persone, automobilisti, alle prese con problemi economici seri? Addirittura aumentano a dismisura i veicoli circolanti senza copertura assicurativa! FRANCO CONDELLI essere presi in giro e non solo per il compenso del Sig. Moretti ma anche per quello di tutti gli altri che non rientreranno nel tetto promesso. SILVANA CORNA Quanti papà portano i figli a scuola 1 Accompagno tutte le Moretti, lo stipendio resta invariato 1 Che delusione Signor Renzi! Tante parole sull’intenzione di ridurre il compenso del Sig. Moretti, noncurante delle di lui rimostranze, e poi, al momento di procedere alle nuove nomine, voilà: incarico cambiato, stipendio invariato. Tutti contenti, tranne gli italiani che continuano ad mattine i miei due figli piccoli a scuola. Ho notato uguale impegno da parte di tanti altri papà. In effetti, per la maggiore sono i genitori maschi che hanno tale compito familiare. Lungo il percorso noto con piacere che i papà in quei frangenti si prestano appieno al ruolo di genitori. Tanti i discorsi che si ascoltano. Un bel fermento. Molti i consigli che i papà provano a trasferire. Diverse le risposte ai molteplici interrogativi. Spesso i più PREMIO IGOR MAN Paolo Festuccia Il premio Igor Man, il riconoscimento intitolato alla memoria del «Vecchio Cronista» che la direzione de La Stampa assegna ogni settimana al giornalista che più si è messo in evidenza, questa volta va a Paolo Festuccia, vicecapo della redazione di Roma, per lo scoop sulla storia degli embrioni scambiati per errore all’ospedale «Pertini» di Roma, una vicenda che ha sollevato molto clamore e che è tuttora aperta per le sue implicazioni d’ordine umano, etico e giudiziario. Editrice La Stampa REDAZIONE AMMINISTRAZIONE TIPOGRAFIA 10126 Torino, via Lugaro 15, telefono 011.6568111, fax 011.655306; Roma, via Barberini 50, telefono 06.47661, fax 06.486039/06.484885; Milano, via Paleocapa 7, telefono 02.762181, fax 02.780049. Internet: www.lastampa.it. ABBONAMENTI 10126 Torino, via Lugaro 21, telefono 011.56381, fax 011.5627958. Italia 6 numeri (c.c.p. 950105) consegna dec. posta anno e 360,50; Estero: e 816,50. Arretrati: un numero costa il doppio dell’attuale prezzo di testata. piccoli approfittano per ripetere tabelline, poesie, riassunti di storia e geografia. Molto attenti gli accompagnatori. Tutto ciò è un bel vedere e sentire. Una Italia viva e attiva, intenta a formare le generazioni del futuro. Un rapporto gioioso che fa comprendere l’importanza nel percorso educativo dell’esempio di vita dei papà. E’ tangibile, infatti, quanto gli stessi, che non sempre sono apprezzati per l’impegno familiare dalle loro mogli e/o compagne, riescono in quei pochi attimi a trasferire ai più piccoli sentimenti, senso della vita, valori e tanto altro ancora. Un potenziale prezioso che viene esploso. Esiste, e non dobbiamo nasconderlo, un grosso problema nella missione educativa da parte di noi genitori. Bisogna mettere in grado i ragazzi e gli adolescenti di difendersi efficacemente dai rischi, dalle sollecitazioni perverse, dalle devianze a cui oggi sono esposti. Viviamo in un mondo in cui questi rischi sono molto seri. Abbiamo bisogno di ragazzi che crescano uscendo da questi scogli, non cadendo in nessuna delle insidie se vogliamo avere davvero, anche nel prossimo futuro, una società più coesa e una società più coerente con i valori civili che debbono prevalere nel nostro paese. I papà non si tirano indietro. Usa La Stampa (Usps 684-930) published daily in Turin Italy. Periodicals postage paid at L.I.C. New York and address mailing offices. Send address changes to La Stampa c/o speedimpex Usa inc.- 3502 48th avenue - L.I.C. NY 11101-2421. SERVIZIO ABBONATI Abbonamento postale annuale 6 giorni: e 360,50. 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In ogni caso, dicono i partecipanti, anche senza la medaglia la gara è una medicina efficace per esorcizzare i malanni e le malinconie. Spesso, poi, c’è la componente turistica che offre l’occasione di visitare nuove località e di fare amicizie in un momento della vita che tende a restringere gli orizzonti e gli incontri. Naturalmente il propellente che innesca la voglia di provarci è l’aspettativa di vita che si allunga e stimola la fantasia di molti: che faccio, sto sulle panchine alberate per vent’anni? La solida cornice a supporto del quadro è il fiorente business cresciuto intorno alle velleità degli anziani. L’industria del tempo libero, partendo nelle nazioni che hanno sempre avuto maggior cultura sportiva, i paesi anglosassoni o del nord Europa, si è aggrappata al fenomeno e lo spinge, perché è in genere nell’età di mezzo e oltre che il portafoglio è ben fornito e si sfoga meglio l’ambizione di nascondere le rughe dentro una bella tuta colorata. Soprattutto negli sport dove l’attrezzatura costa cara, ad esempio il ciclismo, i primi a sperimentare le tecnologie più sofisticare sono proprio loro, i masters. In Italia la più famosa icona degli atleti senza età fino a un paio d’anni fa era Ottavio Missoni, gran campione dei 400 ostacoli negli Anni Quaranta. A 90 andava a vincere titoli mondiali nel salto in alto, o nel peso, o nel giavellotto. A chi gli chiedeva con quale logica scegliesse di volta in volta la specialità in cui gareggiare rispondeva con un sorriso: prima leggo attentamente le necrologie. I oppure collegandosi al sito www.lastampashop.it; presso gli sportelli del Salone La Stampa, via Lugaro 21, Torino. INFORMAZIONI Servizio Abbonati tel. 011 56381; fax 011 5627958. E-mail [email protected] CONCESSIONARIA PER LA PUBBLICITA’ NAZIONALE RCS MediaGroup S.p.A. 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Eppure, non cogliere il fatto che proprio la distanza da quelle aspettative e da quella rabbia sia uno degli elementi che ha prima determinato il distacco di milioni di cittadini dalla politica e poi offerto propellente per il boom di Beppe Grillo e del suo movimento, è prova di superficialità: quando non, addirittura, di irresponsabilità. Molte delle misure annunciate dal premier nelle settimane passate (e confermate ieri) vanno precisamente in quella direzione. Si tratta di scelte che sono – nella maggior parte dei casi – economica- mente poco incidenti, ma che possono avere un salutare effetto psicologico (e non solo) presso quanti – e si tratta di fasce assai ampie della società – avevano del tutto perso la speranza, la fiducia circa il fatto che una classe politica chiusa nella sua cittadella fosse in grado (e avesse voglia) di prestare ascolto alle loro richieste. Lasciamo perdere gli 80 euro in busta paga, iniziativa che non ha bisogno di grandi commenti e che era la vera – perché più difficile e costosa – scommessa del premier. Parliamo del resto. La vendita delle auto blu (diventate negli anni il simbolo della casta): «Solo cinque per ministero – ha spiegato Renzi – e i sottosegretari andranno a piedi». Il tetto agli stipendi dei manager pubblici (i detestati «papaveri di Stato»). La riduzione dei compensi alle sfere più alte della magistratura. Il colpo alle banche, e in qualche misura ai giornali. Le spese di tutti i ministeri consultabili on line. La revisione del programma per gli F35. La riduzione da 8 mila a mille delle aziende pubbliche locali. E, prima ancora, un Senato non elettivo e non costoso; l’avvio dell’abolizione delle Province e la cancellazione del Cnel. A guardare tali decisioni da un certo punto di vista - un punto di vista che non è solo delle opposizioni politiche - le si potrebbero definire senza ombra di dubbio demagogiche e populiste; ad osservarle da un altro, invece, le si possono considerare non solo una mannaia su sprechi e privilegi non più sostenibili, ma il risultato – il prodotto – di una «politica di ascolto»: di ascolto – appunto – di un distacco e di un malessere capaci, a lungo andare, di minare le basi, la sostanza e la credibilità di qualunque democrazia. Tutto ciò, naturalmente, potrebbe portare nuovi consensi a Matteo Renzi, al suo governo ed al partito che dirige – il Pd – in vista delle ormai vicine elezioni di maggio. Che ciò accada è possibile. Ma la domanda è: la politica non è anche questo? Non è forse aspetto fondamentale del lavoro di un qualunque amministratore – a qualunque livello – esaminare i problemi, ascoltare le richieste che salgono dalla società e poi scegliere e decidere? Se le scelte sono sbagliate, quell’amministratore sarà punito; se si riveleranno giuste, ne riceverà popolarità e consenso. È quel che Renzi spera, naturalmente, guardando alle europee di maggio. Tra un mese o poco più saprà – e sapremo – cos’è rimasto di quella speranza... UN DIRITTO DA INVENTARE gislazione sulla filiazione. Infatti la legge pone limiti alla possibilità di smentire ciò che risulta dall’atto di nascita o dal c.d. possesso di stato. Ma le regole stabilite dal codice civile riflettono condizioni di concepimento, gestazione e parto in tutto e per tutto naturali; solo con qualche forzatura possono essere applicate al caso che si è inopinatamente verificato. Per esempio, il codice civile, secondo lunga tradizione, stabilisce la presunzione di paternità del marito, ma non si preoccupa di dire che si presume madre la donna che ha dato alla luce il nato. Il detto latino «mater certa, pater numquam», ha senso solo nelle nascite interamente naturali (e prima dello sviluppo della genetica). Per suo conto, la legge sulla procreazione medicalmente assistita disciplina la materia con riferimento alle nascite frutto della procedura che la stessa legge descrive e di cui il consenso della coppia è elemento centrale. Tanto che essa espressamente stabilisce che i nati a seguito delle tecniche di cui si tratta hanno lo stato di figli della coppia che ha espresso la volontà di ricorrere alle tecniche medesime. Ma il consenso informato che quella legge specificamente disciplina e richiede perché la procedura sia messa in atto, difficilmente può essere risolutivo nel caso di una coppia che abbia subìto l’impianto di embrioni altrui e in cui la donna si trovi a vivere, non avendola voluta, una esperien- za simile a quella della madre surrogata o, come si dice, dell’utero in affitto. Ed anche il divieto di disconoscimento della paternità e quello della scelta dell’anonimato da parte della madre, si spiegano con il fatto che entrambi hanno consentito alla procedura medica di inseminazione e che è ragionevole impedir loro di cambiare idea. Ma in questo caso, hanno essi consentito a ciò che è stato in effetti praticato? L’errore non vizia forse il loro consenso? In ogni caso resta aperta la posizione della coppia che ha dato origine agli embrioni impiantati e che se li è visti «sottratti». E’ probabile che non si trovi nella legge la norma disegnata apposta per rispondere - non alle attese delle due coppie - ma almeno alla esigenza di certezza giuridica dello stato di figli dei due che nasceranno. Dopo la nascita, al momento della denunzia all’ufficiale di stato di civile, questo chiederà probabilmente lumi al pubblico ministero. La linea direttrice dovrà essere quella dell’interesse dei bambini. Ma anche qui, una risposta certa sarà difficile da trovare. E’ probabile che ancora una volta sarà un giudice a dover affrontare e decidere il grave problema, se prevalga l’origine genetica o il rapporto che si instaura durante e per il fatto della gravidanza. Qualunque decisione prenda troverà più critiche che apprezzamenti. Ma questo è il destino dei giudici dei casi difficili. UMILI VITTIME DEI NOSTRI CAPRICCI ghiaccio si aggiungono le valanghe di neve fradicia di primavera, oppure gli accumuli freddi depositati dal vento. È come camminare su un campo minato. Non c’è mai la sicurezza assoluta dietro i trionfali apparati delle megaspedizioni commerciali, né per gli sherpa né per i clienti, ma il sogno di scalare la cima del mondo abita anche in chi paga centomila dollari per la vetta e in chi si fa portare perfino le bombole dell’ossigeno dalle guide nepalesi, respirando la vita dalle spalle di un altro, e da una macchina, come un malato terminale. Il sogno esiste e resiste anche in chi non è mai stato un vero alpinista, ma semplicemente un buon camminatore, e in chi sa di essere – nel migliore dei casi – l’ultra millesimo salitore della montagna più alta e famosa, un anonimo candidato all’avventura pianificata e mercificata, un imitatore di scalatori che vissero la solitudine, l’incognita, il mistero. Il sogno resiste, e anche il mito, e sogno e mito fanno crescere i prezzi, le domande, i pretendenti, rinascendo sempre a ogni estate. Se non fosse crudele dopo una tragedia come quella di ieri, si direbbe che gli sherpa addetti alla Madre dell’Universo siano come dei facilitatori di sogni, o almeno di quella voglia molto prosaica e molto contemporanea di conquistarsi la meta più prestigiosa e un attimo di gloria programmata. VLADIMIRO ZAGREBELSKY SEGUE DALLA PRIMA PAGINA altra coppia, si pongono problemi e angosce e dubbi umanamente inimmaginabili e dal diritto infatti non immaginati. La situazione ha evidenti e preponderanti aspetti umani: qualunque soluzione venga infine trovata, gli strascichi saranno dolorosi e duraturi. Basti pensare alle conseguenze, per la serenità dei gemelli che nasceranno, che potrà avere un’eventuale protratta conflittualità che contrapponga le due coppie, ed anche al diritto che essi avranno di conoscere le loro origini; un diritto il cui esercizio ha molti risvolti e su cui si è anche espresso nel 2011 il Comitato nazionale di bioetica. Ma oltre agli aspetti umani, ad affrontare i quali il diritto è comunque inadeguato, andrà risolta la questione giuridica della filiazione, rispondendo alla domanda di chi siano i genitori dei due nati, di chi essi siano figli. Si tratta di domande che non possono rimanere senza risposta formale, non bastando il rinvio a una qualunque situazione di fatto che eventualmente si instauri. Troppe sono le conseguenze legali dello stato di filiazione, perché il quesito rimanga senza risposta. E la ricerca di una soluzione certa, giuridicamente certa, è una delle caratteristiche della le- ENRICO CAMANNI SEGUE DALLA PRIMA PAGINA superba montagna, la solenne cattedrale che fino al 29 maggio poteva essere creduta un miraggio, una parvenza, un mito. Non è forse più piccola di ieri? Non è in un certo senso meno bella? E quell’infinitesima traccia che i quattro ramponi e le piccozze hanno lasciato sulle cornici della suprema cresta non sono in fondo malinconiche a vedersi?». Certo Buzzati non immaginava che il sogno dell’Everest, di lì a qualche decennio, sarebbe diventato una meta commerciale e che i discendenti di Tenzing Norgay, il primo sherpa a calcare la cima della montagna con il suo «signore» neozelandese, si sarebbero trasformati in addetti turistici al servizio delle grandi spedizioni mercantili, montanari che rischiano quotidianamente la vita per preparare i campi e fissare le corde necessarie agli occidentali per andare in vetta. La tragedia di ieri appare ancora più sconcertante perché non colpisce degli stra- vaganti avventurieri degli ottomila e nemmeno degli alpinisti famosi in cerca dell’exploit; colpisce degli umili operai locali che lavorano al servizio dei vacanzieri della vertigine, come chi fissa i cavi delle funivie sulle Alpi o chi ti dà il piattello per afferrare lo skilift. Operatori qualificati, indubbiamente, ben pagati in rapporto allo stipendio medio di un nepalese, ma infinitamente mal compensati in relazione alla fatica, agli imprevisti, al rischio della vita. La via nepalese all’Everest comincia con un labirinto di crepacci e seracchi pericolanti che nessuna polizza renderà mai sicuri, dove le scale metalliche e le corde fisse vanno spostate in continuazione per assecondare i capricci del ghiacciaio e prevenire, senza alcuna certezza definitiva, le fratture del ghiaccio, i crolli e gli incidenti. In alto sulla montagna gli alpinisti affrontano i pericoli della quota e del maltempo, in basso sono in balia di un fiume congelato che scorre senza tregua, muggisce, raschia, si rompe e si ricompone. Se fosse roccia si arrampicherebbe sicuri, ma il ghiaccio è imprevedibile, bizzarro, lunatico, e al Lettere e Commenti .25 . MA LE MOLOTOV FANNO MALE ANCHE IN PERIFERIA LUIGI LA SPINA SEGUE DALLA PRIMA PAGINA opo i gravi incidenti provocati a Roma dai soliti infiltrati nel corteo di protesta per la casa, con l’intento preordinato di seminare una violenza distruttiva nelle vie della città, la pubblicazione di foto e filmati nei quali si vedeva un agente calpestare una ragazza già a terra suscitava un coro di riprovazione. Con inusuale prontezza e altrettanto inusuale coraggio, il capo della polizia, Alessandro Pansa, invece di ricorrere alla prevedibile difesa corporativa, bollava come «un cretino» il poliziotto protagonista del gesto e ne annunciava l’inevitabile punizione. Un commento certamente consapevole dei difficili compiti delle forze dell’ordine nel fronteggiare gli scontri di piazza, ma una definizione dell’agente, forse, non azzeccata. Poliziotti e carabinieri non sono semplici cittadini, ma rappresentano lo Stato, a cui la Costituzione affida il monopolio della violenza, ecco perché la loro responsabilità nell’esercitarla è molto importante e i limiti nei quali possono praticarla devono essere strettamente rispettati. L’agente che li ha sorpassati, quindi, non è «un cretino», ma un rappresentante dello Stato colpevole di averli violati, magari con l’attenuante dello stress emotivo, non con quello della dabbenaggine di averlo fatto davanti ai fotografi. La mezza «gaffe» di Pansa otteneva un duplice effetto negativo. I suoi uomini si sono sentiti ingiustamente colpevolizzati, dopo essere stati bersaglio di aggressioni violente che potevano avere conseguenze drammatiche per la loro incolumità ed è stata utilizzata strumentalmente, da una parte della classe politica e dai soliti strabici commentatori, per attacchi generalizzati contro la polizia. Nessuna condanna, o ipocrite deplorazioni, come se la violenza fosse ammissibile purché non si esageri, nei confronti di coloro che, in tutte le manifestazioni di protesta, si armano di bastoni, razzi, bottiglie molotov, indossano caschi e cappucci per non essere identificati e si applicano a una sistematica opera di devastazione di negozi, sedi di banche, uffici e di furibonda aggressione contro le forze dell’ordine. Un rituale ormai intollerabile, anche perché assolutamente preordinato con criminale efficienza organizzativa, ad opera di sparuti, ma pericolosi gruppi eversivi, del tutto noti alla polizia e ai carabinieri, ma contro i quali sembra non si voglia o non si possa agire con rigorosi comportamenti di prevenzione e di repressione. Per chiudere questa settimana sfortunata, diciamo così per il rispetto terminologico dovuto al tempo pasquale, è intervenuto, ieri, il ministro dell’Interno. Obbligato a confortare gli umori depressi e irritati degli agenti di polizia, Alfano si è comprensibilmente prodotto in una vigorosa difesa di uomini impegnati in un compito pericoloso e difficile, in nome dello Stato e dei suoi doveri di tutela nei confronti dei cittadini e dei loro beni. Ma, forse trascinato dalla foga oratoria, ha lanciato una minaccia tanto inutile quanto equivoca, quella di impedire le manifestazioni nel centro di Roma. Da una parte, è ovvio che i cortei di protesta si dirigano verso i palazzi del potere, simboli, veri o presunti, delle supposte malefatte contro cui si agitano cartelli e slogan, per cui sarebbe irrealistico pensare di trasferirli in quartieri isolati o sulle spiagge di Ostia. Dall’altra, non è accettabile che le vetrine dei negozi di via Condotti siano considerate più preziose di quelle a rischio alla Garbatella o che gli abitanti del centro storico siano da proteggere maggiormente rispetto a quelli che stanno alla Magliana. A parte il rimprovero che si meriterebbe da Papa Francesco, giustamente definito «il Pontefice delle periferie», Alfano dovrebbe ascoltare l’illuminato consiglio del senatore a vita e grande architetto Renzo Piano, il quale ha ricordato la necessità di «rammendare le periferie delle città italiane». Con l’ago e il filo e non con le bottiglie molotov e i manganelli. D COMUNICATO DEL CDR Visto l’articolo pubblicato ieri da “Il Giornale” (“Il cronista fan dei No Tav che inguaia i suoi colleghi”, pagina 16), il Cdr, nell’esprimere solidarietà al giornalista Raphaël Zanotti, precisa che il collega non ha mai avuto dubbi nel difendere i giornalisti e il loro lavoro, compreso il collega Massimo Numa, da mesi bersaglio di gesti criminali. Proprio nei confronti di Numa, anche nel corso del precedente Cdr, Zanotti ha sempre firmato, e quasi sempre scritto di proprio pugno, tutti i documenti di solidarietà in occasione dei vigliacchi attacchi di cui era stato fatto, ed è tuttora, oggetto. Suonano per lo meno inopportune le illazioni nei confronti di un giornale, e dei suoi cronisti, che in passato hanno pagato un prezzo altissimo alla battaglia delle idee e della libertà di stampa contro la violenza. E che anche oggi ha due colleghi sotto scorta e altri sotto tutela. Il “derby” (come da occhiello de “Il Giornale”) lo preferiamo allo stadio. SABATO 19 APRILE 2014 LA STAMPA 26 Crediamo che anche il migliore dei materiali possa essere sempre migliorato: Super Titanio 5 volte più resistente del normale titanio Collezione da 178 a 298 euro 5 volte più resistente del normale titanio 40% più leggero dell’acciaio inox Vetro Zaffiro, prezioso ed inscalfibile Energia inesauribile grazie alla carica luce LA STAMPA SABATO 19 APRILE 2014 Lettera a La Stampa vince concorso CULTURA SPETTACOLI «Ricomincerò a cinquant’anni» di Marcella62, Borgo San Dalmazzo(Cuneo) è la lettera scritta a La Stampa e pubblicata il 15 gennaio 2013 che ha vinto il secondo premio del concorso «Caro Direttore» sulle lettere più belle inviate ai giornali. Nella lettera una donna rimasta senza lavoro racconta le sue speranze per ricominciare. Il secondo posto è stato ex aequo con una lettera apparsa su Io Donna. Vincitrice una lettrice di Vanity Fair. . 27 & Un successo MARIO BAUDINO «L a prima volta che lo invitammo a Milano ci accolse in un alberghetto vicino alla stazione. Era schivo, umile, delizioso, il tipico bohèmien. Faceva il giornalista corrispondente dall’Europa, ma gli era persino capitato di vendere la sua Olivetti, pur di tirare avanti». Inge Feltrinelli ricorda bene quel primo incontro, nel ‘67, con l’autore che stava per diventare un gigante internazionale, e una bandiera della casa editrice. Si trattava di firmare il contratto per Cent’anni di solitudine. «E lui non voleva neppure il fotografo». Il romanzo era uscito in Argentina il 5 giugno di quell’anno, la casa editrice di via Andegari sarebbe stata la terza al mondo a pubblicarlo - dopo gli spagnoli, che si dice l’avessero rifiutato, anche se la vicenda non è molto chiara: un redattore della Seix Barral lo aveva infatti letto ancora inedito e ne aveva caldeggiato la pubblicazione. Forse fu l’autore a decidere diversamente. L’Italia, dove uscì nel ‘68, rappresenta il Paese non ispanofono dove la saga di Macondo ebbe il maggior successo. Il clima politico e culturale era tutto per Gabo, come gli amici chiamavano García Márquez: antiamericanismo, terzomondismo, voglia di sognare, desiderio di nuovi miti e, finalmente, anche di un romanzo leggibile. L’editore ci credeva, ma all’inizio fu cauto. «La prima tiratura non superò le 8 mila copie: sparirono in una settimana. Il primo anno ne vendemmo centomila - racconta ancora la signora Inge - contro le diecimila dell’Inghilterra». Fu innamoramento collettivo, o quasi. «La gente non sapeva nulla dell’America Latina, solo che c’erano dei dittatori e che a Cuba aveva vinto Fidel Castro. Quel romanzo spalancò un Continente, e una letteratura, nei cui confronti facemmo da apripista, pubblicando tutti gli autori più importanti, da Vargas Llosa a Miguel Asturias». Il fiuto editoriale di Giangiacomo Feltrinelli, dopo Il Gattopardo e Il dottor Zivago, si era rivelato ancora una volta Macondo-Italia con la saga di Márquez sognava il nostro ’68 Inge Feltrinelli ricorda il primo incontro con l’autore di Cent’anni di solitudine: “Era schivo, umile, delizioso” Una donna davanti a un murales sul premio Nobel Gabriel García Márquez ad Aracataca, sua città natale nel Nord della Colombia. Il sindaco ha annunciato cinque giorni di lutto, mentre lunedì avrà luogo un funerale simbolico alla stessa ora in cui a Città del Messico è in programma l’ultimo omaggio a «Gabo» La stroncatura MaPasolinidisse: “Nonhalequalità delgrandeBorges” Cent’anni di solitudine fu accolto con entusiasmo quasi unanime, sia dai lettori sia dalla critica. Non piacque a Pier Paolo Pasolini, che ne scrisse (il testo è in Descrizioni di descrizioni) in termini durissimi: «Mar- quez è davvero un affascinante burlone, tant’è vero che gli sciocchi ci sono cascati. Ma gli mancano le qualità della grande mistificazione.. le qualità che ha, tanto per fare un esempio, Borges (o, molto più in pic- Cina, il “realismo magico” un modello per i dissidenti Gabo, una via d’uscita dal maoismo ILARIA MARIA SALA PECHINO A lla fine degli anni Settanta, dopo la morte di Mao e la chiusura della pagina più ideologica, militante e irrazionale della storia cinese recente, la letteratura del Paese era in uno stato di grande fermento. Man mano che la censura totale che si era avuta durante l’impero del Grande Timoniere veniva meno, i lettori divoravano tutto quello che veniva tradotto, dapprima col contagocce poi in una valanga che non è ancora terminata. Dieci anni dopo, le librerie cinesi, sui cui scaffali fino a pochi anni prima si poteva trovare poco più che l’opera omnia di Mao Zedong, erano piene da scoppiare: tutto il teatro di Shakespeare, i devastanti adultèri di Anna Karenina e Madame Bovary, e il magico realismo sudamericano. In particolare, Gabriel García Márquez, o Ma Er Ke Si, in cinese, l’autore che più di ogni altro diede agli scrittori che uscivano frastornati dalla Rivoluzione Culturale una via mae- stra da seguire, quella del «realismo magico» all’interno del quale nascondevano di tutto, dalle velate critiche alle autorità, a un senso di spaesamento personale e politico che poteva essere colorato di un surrealismo immaginifico, allucinatorio, le cui possibilità sembravano infinite. Ieri la Cina tutta ha reagito con grande commozione alla notizia della scomparsa del premio Nobel colombiano, sia con brevi tributi sui social network come Weibo (un tipo di Twitter cinese) che nei media ufficiali. RICARDO MAZALAN/AP colo, Tomasi di Lampedusa)». Per Pasolini quello era «il romanzo di uno scenografo o di un costumista», con personaggi dotati di «tutti i tic demagogici per il successo popolare». Una telenovela ante-litteram. L’impatto di Gabriel Garcia Marquez è considerato vitale per quel movimento letterario sviluppatosi proprio negli anni Ottanta chiamato «Xun Gen», o «Ricerca delle Radici», i cui nomi di spicco sono Jia Pingwa, Han Shaogong e, almeno per un periodo, Mo Yan, Premio Nobel per la Letteratura del 2012. Non a caso, nel discorso di accettazione del Nobel lo scrittore cinese ha citato fra le influenze centrali nello sviluppo della sua scrittura, oltre alle miriadi di storie del suo Shandong natale, proprio «Ma Er Ke Si», e William Faulkner. Aggiungendo che la forza della scrittura di García Márquez è tale che per anni ha dovuto combattere contro di essa, per riuscire a sviluppare la sua voce. Per i lettori cinesi, Marquez presentava caratteristiche finalmente libera- Inge Feltrinelli e Gabriel Garcia Marquez in una immagine di fine Anni Sessanta La casa editrice di via Andegari fu la terza al mondo a pubblicarlo straordinario. L’autore colombiano era infatti tra gli «osservati speciali» da qualche anno, da quando cioè Valerio Riva, grande cacciatore di letteratura straniera, nei giorni dell’assassinio di John Kennedy fu costretto nel suo volo verso Cuba a una sosta improvvisa a Città del Messico. Là, in casa di Carlos Fuentes, gli venne presentato un giovane intellettuale: «Sta scrivendo un romanzo, sarà il grande scrittore latino americano», disse l’ ospite. Era García Márquez. Tre anni dopo, quando uscì il libro in Argentina, Riva aveva già in mano un pre-contratto. Da allora «Gabo» fu sì un fenomeno mondiale, ma per quel che ci riguarda rappresentò un caso tutto italiano. E lo scrittore, non più «felice e sconosciuto», cominciò a concedersi qualche innocente capriccio. «Quando gli arrivarono i primi diritti, e dunque un bel po’ di soldi, mi telefonò da Barcellona – ricorda Inge Feltrinelli -. Ho comprato una Bmw, mi disse, ma qui fa un caldo terribile; non c’è nessuno che mi mette l’aria condizionata; non è che potrebbe venire un meccanico da Milano?». Lui che durante l’anno di clausura in cui scrisse il romanzo, in Colombia, aveva venduto la vecchia Opel, ora si godeva il successo, seppure con una punta di stupore. «Da allora ci vedevamo almeno una volta l’anno, a Cuba, per i convegni della Casa de las Americas. Gabo, che parlava benissimo italiano, imparato a Roma durante i corsi al Centro sperimentale di cinematografia, voleva creare - coi suoi soldi - una Cinecittà all’Avana. L’ambiente era lussuosissimo: lampade di Tiffany e telefoni bianchi, una Hollywood vintage nei Caraibi. Era serissimo, ma anche imprevedibile da tutti i punti di vista, un genio autoironico». Che a volte si divertiva anche nell’ambito della non facile corte cubana. «Una volta, eravamo proprio in attesa di Fidel, mi lamentai del freddo con il ministro Manuel Piñeiro, che era un po’ geloso di Gabo per via della sua intimità con Castro. C’era un’aria condizionata spaventosa, insistetti perché la facesse spegnere. Non sono cose che si chiedono a un ministro, per di più dell’Interno. Ma, date le circostanze, García Márquez si godette molto la scena». torie: dopo gli anni maoisti, nel corso dei quali l’uniformità era un valore assoluto, il movimento per la Ricerca delle Radici voleva asserire l’importanza delle diversità locali e regionali. Politicamente, sottolineare le diversità era ancora sospetto, ma in letteratura, grazie all’esempio colombiano, gli esperimenti poterono procedere spediti. Gabriel Garcia Marquez però non ha sempre avuto una relazione delle più facili con la Cina: quando si recò in visita nel 1990 l’autore rimase talmente offeso dalla quantità incalcolabile di copie piratate dei suoi libri, che promise di non cedere i diritti del suo lavoro a un editore cinese «per almeno 150 anni». Ci sono voluti venti anni per portarlo a più miti consigli, e infatti la prima edizione legittima di «Cento anni di solitudine» è stata pubblicata, con enorme successo, solo nel 2011. 28 LA STAMPA .SPECIALE SABATO 19 APRILE 2014 gg Speciale/Palazzo Chiablese Proserpina, 1874 Dante Gabriel Rossetti ©Tate, London 2014 MARCO VALLORA TORINO A ben riflettere, non esiste altro movimento, nella movimentata storia dei movimenti artistici d’avanguardia che concepisca, per lo meno nominalmente, il proprio «nuovo», rivoltandosi verso il passato ed impegnando il «pre». Proprio quasi fosse l’ormai logorato, proverbiale Angelo della Storia di Benjamin-Klee. Che avanza qui, avanguardisticamente, nella melma affumicata della metropoli moderno-dickensiana (Dickens: che odiava gli «orribili» preraffaelliti) ma proprio arrovesciando indietro, verso il Medioevo, le incandescenti pupille. Come la biblica moglie di Lot, salificandosi in una perfezione cesellata ossessiva, ed o/stentatamente, programmaticamente gotica: barbarica. Perché quest’angelo-aquila del Preraffaellitismo, appunto, ha le fattezze costumate e niellate d’uno stemma gemmato in vermeil, apparendo araldicamente tramato di fili d’oro, come d’arazzo: per un claustrofobico interior arturiano. Da Roman de la Rose, però aggiornato all’epoca dei telai pretayloriani della prima rivoluzione industriale. Con alle spalle, monito aggettante, il barbone socialista di Marx e l’utopia falansterica di Fourier (che conquistano prima Ruskin poi Morris). Sì, un bel pastiche anacronistico: proprio come la Bella Isotta, di William Morris (poeta-pittore e proto-design, pupillo di Rossetti) che le addobba intorno un ambiente borghese- Aurelia (L’amante di Fazio) 1863-73 di Dante Gabriel Rossetti Olio su mogano, ©Tate, London 2014 Nell’Inghilterra di Marx e Dickens mescolano Dante alla saga di Re Artù manchesteriano, più vicino all’arredamento nordico d’un cartone di Carl Larsson (condiviso pure dalla Madre e figlio di Stephens) o alla Casa di Bambola ibseniana. Piuttosto che non ad un verso-vintage di Malory, da cui invece proviene: come una farfalla vezzosa, a suggere però il miele, senza ogm, dell’ early Renaissance. E così Saffo ed Erinni di Solomon, dal loro classico Giardino di Mitilene vengon come rimbalzate (dalla «Macchina del Tempo» wellsiana?) in un hortus conclus dannunzian-estense, assai «forse che sì, forse che no», o meglio entro un intrico wildiano-almatademesco-eliogabalico. Proprio come il loro sfortunato «miniaturista» Solomon, che viene sbalzato in catene da una latrina pubblica, in odore d’amori socratici, e finisce la sua vita come un clochard, alla Verlaine (di cui è amico), vistosamente ignorato per via dagli ex-fratelli ex-inseparati Preraffaelliti. In realtà incominciano molto presto a bisticciare, per quel contrasto evidente tra realismo stridente del dettaglio warburghiano («Dio è nel particolare»: si veda l’iperrealismo quasi filmico delle dame di Dyce, che raccolgono fossili e telline nella baia di Pegwell , Ricordo del 5 ottobre 1858: quasi un diario I PRERAFFAELLITI La confraternita che amava il gotico e l’iperrealismo Il movimento di Rossetti , Burne-Jones & Co. fu una singolare avanguardia rivolta al passato fotografico) ed invece l’esigenza d’un ritorno all’antico, leggendario e vagheggiato. Dante, Shakespeare, la Bibbia ed i Cavalieri della Tavola Rotonda. Colonna sonora firmata Tennyson e Algernon Swinburne: un nome che pare una patologia. Arcaizzante maschera- mento da tableaux vivants: lo dimostrano pure i dagherrotipi in costume d’antan di Julia Cameron o i calotipi motteggianti dell’olandese-anglicizzato Rejlander. Si osservi meglio quel prodigioso e virtuosistico Cristo in casa dei suoi genitori, del maestro-pater Everett Millais, con quel dettaglismo neo-fiammingamente esasperato, eppur anche quel senso moderno e radicale del lavoro a cottimo, che coinvolge il gracile operaino Gesù per capire meglio ed assaporare, sino al senso legante dello stucchevole ammirativo, quel lacerante divario. Che poi porterà alla, geograficamente, prossima delectatio illusionistica del pompierismo francese. Il Chatterton romanticheggiante di Henry Willis si rivela palesemente una ghiottissima manna-madia per i prelievi kitsch d’un Cabanel o di Bouguereau. L’ex-amico preraffaellita Hunt, l’autore del cristologico La luce del mondo, con Gesù pellegrino more Diogene, che illumina la selva dantesca del nostro cammino (e a Ruskin pare il «più bel quadro religioso» del mondo) assiste soffrendo a tutte quelle deformazioni leggendarie, e letteralmente «prende su» e se ne va, in Palestina. A studiare i luoghi veri, filologici, della fede. In fondo i nomi-chiave di questa Confraternita, che si ispira alla religione depurata dei Nazareni tedeschi, e che si coalizza nel 1848 (per capirci: mentre nella Milano hayeziana si agitano i moti risorgimentali) li abbiamo già snocciolati quasi tutti. Hunt, Millais, in seconda mandata Burne-Jones e Ford Madox Brown, ma soprattutto il poeta-pittore Dante Gabriel Rossetti (che nel suo nome porta le stigmate dei suoi avatar culturali biblico-stilnovisti), figlio d’un esule garibaldino. Non-sposa (per benpen- santismo) sino ad extremis una modella-musa come Elizabeth Siddall, che Millais ha già messo a mollo per ore in una bagnarola, a simulare l’estasi funerea della sua sontuosa Ofelia, e pace per il rischio di tisi (tanto lei si toglie di mezzo con l’epocale laudano). La donna quale figura magnetica, demonica, «belle dame sans merci»: sia pure in questa confraternita omo-sociale, come allude, nel catalogo 24ore, Tim Barringer. E la idealizza, vessandola. Mentre Ruskin compone le sue Pietre di Venezia, consigliando di votarsi alla devozione del gotico: di apprendere dalle vetrate dai «colori stridenti» (Gombrich) e dalle architetture sgrammaticate della pittura «ante» quel corruttore di Raffaello: padre ignobile d’ogni zuccherata Accademia. Ma attenzione: il gotico vero, da cattedrale, non fraintendimento capitale - il gotik in senso moderno, new age, rapper-discotecaro. Come per la sifilide (che i paesi limitrofi si rimbalzano: morbo italico/mal franzese) gl’inglesi (Monk Lewis, od il Walpole del Castello d’Otranto) se alludono a «quel» gotico sinistro, ingaggiano subito gl’ignoranti italiani o i torbidi ispanici. Mai i raffinati, religiosissimi inglesi. SPECIALE LA STAMPA SABATO 19 APRILE 2014 . 29 g Fino al 13 luglio L’esposizione «Preraffaelliti. Utopia della bellezza» è promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Torino, dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte e dal Polo Reale di Torino. È prodotta da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 Ore e realizzata in collaborazione con la Tate Britain. Realizzata e curata da Alison Smith, capo curatore della sezione di arte inglese del XIX secolo presso la Tate Britain, insieme con Caroline Corbeau-Parsons (Assistente Curatore, Arte Inglese 1850-1915) e si avvale della collaborazione per l’Italia di Luca Beatrice. La mostra, che ha ottenuto il patrocinio del MiBACT, è stata resa possibile grazie a Trenitalia e Canale Arte in qualità di sponsor tecnici e con il supporto de la Rinascente. La rassegna rimarrà aperta a Palazzo Chiablese di Torino tutti i giorni (anche Pasquetta e il 2 giugno) fino al 13 luglio. Il biglietto intero costa 13 euro, il ridotto 11 (entrambi con audioguida gratuita). Informazioni e prenotazioni http://www.ticketone.it telefono 011 0881178 Il catalogo edito da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE, costa 36 euro in mostra e 42 in libreria Ofelia, 1851-52 di John Everett Millais Olio su tela, ©Tate, London 2014 A destra L’amata (La sposa) 1865-66, Olio su tela di Dante Gabriel Rossetti ©Tate, London 2014 Sotto a sinistra “Prendete Vostro figlio, Signore” di Ford Madox Brown; a destra Sidonia von Bork di Edward Burne-Jones ©Tate, London 2014 FRANCESCO POLI TORINO n attesa di rientrare in Inghilterra ed essere definitivamente ricollocata in una nuova ala della Tate di Londra, questa straordinaria collezione di opere dei Preraffaelliti sta girando il mondo facendo tappa a Torino. Qui molti anni fa era arrivata una bella mostra di acquerelli di Turner, ma l’arte britannica del XIX secolo non ha certo avuto un’attenzione pari a quella francese. È proprio per questo che la visita dell’esposizione che si apre oggi a Palazzo Chiablese può riservare notevoli sorprese, anche come strumento per una rivalutazione in generale (e questo vale anche per l’arte italiana) della pittura romantica, simbolista e con forti valenze letterarie e teatrali, che il trionfo del naturalismo più o meno impressionista aveva relegato nel girone del gusto retrò. Tutto dipende dalla prospettiva di lettura critica e culturale, che può innescare una diversa interpretazione più aggiornata (attraverso un occhio postmoderno destoricizzante, anche eventualmente ironico) in grado di far di nuovo apprezzare la qualità di visioni figurative, di utopie etiche sociali e soprattutto estetiche, e di sensibilità all’epoca moderne impregnate di nostalgiche mitologie precapitalistiche. La Confraternita dei Preraffaelliti, fondata nel 1948 da John Everett Millais, Dante Gabriel Rossetti e William Hunt, anche se conclusa nel 1853, è generatrice di una tendenza di gusto, di ricerca di rinnovamento di stile e di contenuti (in opposizione alle alienanti contraddizioni della nascente produzione industriale). Ha coinvolto molti altri artisti britannici ed è stata anche alla base dello sviluppo del mo- I LA MOSTRA DI PALAZZO CHIABLESE Per la prima volta a Torino i capolavori della Tate In sette sezioni Alison Smith e Caroline Corbeau-Parsons hanno costruito un percorso che narra “l’utopia della bellezza” vimento Arts and Crafts, quello di William Morris, che sfocerà nel Modern Style (Liberty). Il sottotitolo della mostra è «L’utopia della bellezza» e sottolinea giustamente l’aspetto che più ci può affascinare oggi, e cioè l’ambivalente (se non ambigua) tensione fra eticità moraleggiante e esteticità carica di suggestioni anche evidentemente sensuali. Un’utopia incentrata sulla ricerca del «Ofelia» di Millais in modo perfetto sintetizza la poetica del movimento prototipo ideale della bellezza femminile incarnata in particolare da alcune «muse» ispiratrici, che hanno anche un nome e cognome: Elisabeth (Lizzie) Siddall, Fanny Cornforth, Jane Morris. Il percorso della mostra, curata da Alison Smith e Caroline Corbeau-Parsons è articolato in sette nuclei tematici: La Storia, La Religione, Il Paesaggio, La Vita moderna, La Poesia, La Bellezza, Il Simbolismo. I temi letterari fanno soprattutto riferimento a Shakespeare, Chaucer e altri scrittori. Quelli reli- giosi alla Bibbia e al Vangelo sono caratterizzati da un gusto per il revival di soggetti religiosi quattrocenteschi. Quelli poetici hanno come grande ispirazione in particolare Dante, con un raffinato gruppo di acquerelli di Rossetti, e anche (unica donna artista presente) della Siddal. I paesaggi mettono in luce l’interesse addirittura analitico per i particolari. Le sale dedicate alla «vita moderna» sono immagini di figure singole, ritratti e scene di interni, anche con significati moraleggianti. In tutte queste sezioni si possono vedere opere di tutti gli artisti del movimento: dagli iniziatori Millais, Rossetti, Hunt, Ford Madox Brown, agli altri esponenti come Henry Wallis, , William Price Boyce, William Dyce, Robert Braithwaite Martineau, Simeon Solomon e Edward Burne-Jones (e c’è anche l’unico quadro che si conosca di Morris). Ma il finale dell’esposizione, la sua apoteosi, è dedicata alla Bellezza, e alle donne amate dal più famoso interprete dell’estetica preraffaellita il pittore poeta Dante Gabriel Rossetti. Qui possiamo vedere capolavori di idealizzazione estetica e anche erotica di figure di fascino assoluto: la struggente Beata Beatrix (in memoriam della moglie Lizzie Siddall, identificata con l’amore platonico di Dante) che ricompare anche ne L’Amata; Monna Vanna; e soprattutto la celebre Proserpina, la cui modella era Jane Morris. Le altre meravigliose e inquietanti visioni femminili le troviamo in altre sale. La più bella e famosa (assurta al rango di icona assoluta dell’estetismo decadente) è Ofelia, l’amata di Amleto, tragicamente annegata nell’acqua di uno stagno in mezzo alla indifferente bellezza della natura circostante. Il quadro di John Everett Millais (del 1851-52) è il più bel dipinto del Preraffaellismo, e vale da solo la visita della mostra. T1 CV PR T2 30 .Spettacoli STAMPA .LA SABATO 19 APRILE 2014 Kim Cattrall “Rughe e sesso: ho sfatato i tabù” Perlagiornata deldiscoinvinile unasorpresa firmataR.E.M MILANO Dopo “Sex & the City”, una serie tv sull’età che passa Telefilm cult Colloquio MICHELA TAMBURRINO INVIATA A CANNES ev’essere il karma di Kim Cattrall, parlare di sesso e di età, di età e di sesso, un mantra per non invecchiare. La Samantha Jones di Sex and the City, dopo otto anni di assenza dal piccolo schermo riparla di età e di sesso. Quattro anni di lavoro ed ecco Sensitive Skin, remake dell’omonima serie dark inglese. Oltre a metterci la faccia, ci mette anche il portafoglio perché Kim (58 anni ben portati e non liftati visto che detesta la chirurgia estetica), della serie di 6 episodi da 30 minuti l’uno, è anche produttore esecutivo. Come fosse un figlio, l’ha portata al Miptv di Cannes, il più importante mercato al mondo dell’audiovisivo, ha mostrato il lavoro D verifica gli orari Le quattro protagoniste di «Sex and the City», che ha conquistato il mondo e smitizzato il sesso con ironia tutta al femminile e una buona dose di glamour ai compratori internazionali: The movie Network canadese ha acquistato, gli inglesi anche, dall’Italia si sono fatte avanti due emittenti per ora segreti. «Sono stata catturata dalla storia - dice Kim che per tutta la prima parte del film è impietosamente ripresa in primo piano stretto - lei è un’ex indossatrice, abituata ad essere ammirata ma gli anni passano. La serie parla di una coppia caduta nella classica crisi di mezza età; passano le loro giornate sempre più frustrati dal lavoro, pronti a cedere alle tentazioni. Il tutto visto dal punto di vista di Davina, a Toronto. È il viaggio di una donna che comincia a vedere gli effetti dell’invecchiamento. Pauroso». Allora che fa? Cerca di rinfrescare il matrimonio e, stra- da facendo, comincia a farsi domande sulle grandi questioni: «Mi sono fatta guidare dall’intelligenza del testo e dal mio senso dell’umorismo. In questa black comedy convivono varie anime, l’aspetto umano è forte, ci si commuove, si ride, si pensa. Skin mi ricorda Sex and the City, perché dopo l’avvento dell’Aids, il sesso faceva paura, anche a parlarne. Noi abbiamo superato questo tabù, abbiamo messo il sesso al centro della serie più amata in America, ridendoci sopra. In un certo senso Ho fatto lo stesso con la vecchiaia che avanza raccontando la transizione». Perciò questo è un programma essenzialmente dedicato alle donne? Una sonora risata manifesta il suo pensiero: «Vuol dire che solo per le don- ANSA Kim Cattrall al Miptv di Cannes ne gli anni passano? Che solo le donne hanno problemi, li affrontano e li risolvono? Li risolvono forse sì ma a parte questo Sensitive Skin è per tutti, gli uomini sono importanti nella vita, dunque anche nello show». Cattrall si toglie qualche sassolino dalla scarpa a proposito dell’ambiente hollywoodiano, anche se questo è un momento d’oro per il cinema indipendente. «Ricordiamoci che Hollywood non regala tante occa- sioni alle donne. Dopo Sex and the City avevo bisogno di tornare a casa, anche psicologicamente. Sono molto a teatro; Molière, Shakespeare, Tennessee Williams, sono abituata a confrontarmi con testi di spessore. Per tornare in televisione avevo bisogno di trovare un ruolo che fosse una sfida. Dal punto di vista artistico e da quello manageriale. Io mi sento come Lucille Ball, cambio genere e mi rigenero». È incredibile il successo ritrovato dei dischi in vinile; secondo i dati ufficiali le vendite nel 2013 sono cresciute del 26% in Italia: siamo i settimi nel mondo. È vero che si partiva da numeri simbolici, ma oggi il vinile rappresenta l’1,5% dei ricavi globali, e le vendite totali sono cresciute del 26,9%. Gran parte del successo arriva dal «Record Store Day», il giorno dei negozi di dischi, che anche quest’anno si celebra oggi. Nata nel 2007 negli Usa, la giornata vuole celebrare la qualità del rapporto interpersonale all’epoca della musica virtuale, in quei luoghi deputati che sono i negozi di dischi (quei pochissimi rimasti: in Italia sono 200) dove si coltiva la passione con l’ascolto, esplorando i titoli sugli scaffali. Questi luoghi di magia quasi clandestini ormai, ospiteranno oggi le uscite che molti artisti di tutto il mondo dedicano al Record Store Day. Nel nostro Paese 45 giri con le grafiche originali di Guccini, Branduardi, Vecchioni, Nomadi, CCCP. Fuori dei confini, i disciolti R.E.M. fanno uscire oggi Unplugged: The Complete 1991 and 2001 Sessions con le due performances della band per MTV; inoltre due Ep dei Rolling Stones, un bo x dei Sex Pistols, singoli di Nirvana, Deep Purple, Frank Zappa, Abba, Soundgarden e altri. [M. VEN.] LA STAMPA SABATO 19 APRILE 2014 Una scena del film La bella addormentata con Maya Sansa: sullo sfondo del caso di Eluana Englaro e i suoi ultimi giorni di vita, la pellicola tocca temi come l’eutanasia, il cattolicesimo, i rapporti uomo-donna FRANCESCO SEMPRINI NEW YORK l cinema al tempo della crisi, la vivacità dei giovani cineasti contro l’assistenzialismo statalista, l’omologazione della televisione, ma anche la vicenda dello scambio di embrioni. È una chiacchierata a tutto campo quella con Marco Bellocchio, a New York per inaugurare la retrospettiva organizzata da «Istituto Cinecittà Luce» e «Moma», assieme al lancio del libro a lui dedicato, Morale e bellezza. I Colonna Sonora PAOLO GALLARATI Maria João Pires Con lei al piano il Beethoven più trasgressivo Cosa racconta agli americani con questa iniziativa? «Racconto 50 anni della mia vita e della società italiana con una serie di passaggi importanti, dalla contestazione alla famiglia, dal bisogno di certe riforme al terrorismo e al tema dei valori». MARCO BELLOCCHIO Come è nata l’idea del libro? «Quando hanno deciso di fare questa retrospettiva hanno affidato il compito a Sergio Toffetti; ritengo abbia svolto un ottimo lavoro. Chi “Con i miei film racconto all’America cinquant’anni d’Italia” Dal profondo della crisi i giovani cineasti si stanno inventando un modo di fare arte economico e più vivace del passato Marco Bellocchio Regista e sceneggiatore New York, al Moma una retrospettiva sul regista è interessato ai miei film trova una serie di interpretazioni, di notizie, di immagini che ne arricchiscono la visione». Le pellicole dell’impegno Come è cambiato il modo di fare cinema, dai suoi esordi nel 1965? amministrare ma anche farla diventare affare. D’altra parte è giusto tagliare gli sprechi e lavorare con meno, che non significa sopprimere ma immaginare cose che non abbiano costi contenuti». Michael Douglas, da ambasciatore Onu per il disarmo, ha detto che sarebbe necessaria una grande mobilitazione come quella del ’68. Lei di contestazione se ne è occupato, la ritiene un’utopia? «I pugni in tasca» «Buongiorno notte» Scritto e diretto da Bellocchio nel ’65, è un film manifesto, anticipatore della contestazione sessantottina Del 2003, narra del rapimento e della detenzione, da parte delle Brigate Rosse, di Aldo Moro E il cinema al tempo della crisi? «Dal profondo della crisi, giovani cineasti si sono inventati un modo molto economico di fare cinema, vivace e pieno di talenti, più di quanto non lo fosse prima. In passato era più assistito, statalizzato, ora i soldi sono sempre meno e ciò spinge a fare un cinema libero ma di grande economia, oppure un ci- Spettacoli .31 Il dibattito sulla vita Intervista «Allora aveva una potenza popolare che in vari settori è stata sostituita dalla tv, si chiamava cinema politico o di denuncia, tutte cose che non esistono più. Adesso non è che il cinema debba essere più aristocratico, ma certamente deve cercare la profondità, scoprire cose che il linguaggio tv non è in grado di dare. Poi naturalmente c’è un cinema popolare che ha una grande diffusione». . nema che tenga conto di quello che vuole il pubblico. Questo è l’aspetto positivo della crisi». E quello negativo? «Omologazione. La tv ha un suo linguaggio che cerca di diffondersi anche nel cinema. Se fai tv devi rispetta- re certe regole e questo ha una logica, però il linguaggio televisivo e pubblicitario è spesso riconoscibile anche nei film. C’è perdita di originalità». È preoccupato per lo spazio che i governi danno alla cultura? «La cultura bisogna saperla non solo «Le condizioni storiche sono cambiate, quello che si chiamava impegno, assume altre sembianze, pertanto bisogna trovare un altro linguaggio. Tanti giovani cineasti fanno film su temi difficili come immigrazione, povertà, emarginazione. Questo significa che nel giovane c’è ancora questa aspirazione alla giustizia a un mondo meno violento». UnadomandasuPapaFrancesco,sembra quasi un Papa da film.... «Parlo da non credente, penso che Bergoglio sia un Papa coraggioso con straordinaria capacità di perdono e di non esclusione». ulgida esecuzione, l’altra sera, nell’Auditorium Rai, del Secondo Concerto per pianoforte di Beethoven. Sotto la direzione raffinata ed elastica di Roberto Abbado, la pianista Maria João Pires si è trovata evidentemente a proprio agio, e ha potuto esprimere le sue doti migliori. Agile, piccola, leggera, appare nei suoi settant’anni come una ragazzina. Ma si sente che, dietro ogni nota prodotta sulla tastiera del pianoforte, c’è una perizia tecnica, una finezza di gusto, una consapevolezza storica maturate lungo tutta una vita. Il che non basterebbe, se la fantasia non investisse il tutto con un flusso vitale. I primi due movimenti dell’op. 19 sono omaggi devoti alla memoria del predecessore. Ma la Pires li ha reinventati, mostrandone la freschezza, non compromessa dalla devozione al modello: suono bellissimo, sempre rotondo, sgranatura nitida di arpeggi e scale, ogni nota lucente come in un filo di perle, nessuna smanceria, cui si presterebbe il sentimentalismo dell’Adagio, ma neppure alcuna secchezza. Tutto era fluido, naturale, basato sulla spontaneità del canto, pieno di sfumature. Poi, nel finale, è venuto fuori il primo, vero Beethoven: spiritoso, bizzarro, trasgressivo, nello scatto dei ritmi zingareschi. Alla fine, applausi di una durata inconsueta, e un meraviglioso bis: l’Uccello profeta dalle Scene del bosco di Schumann. Grazie al tocco della Pires sembrava non solo di vederlo volare, ma di toccarne, addirittura, le piume. F SECONDO CONCERTO PER PIANOFORTE DI BEETHOVEN AUDITORIUM RAI ***** 32 .Spettacoli STAMPA .LA SABATO 19 APRILE 2014 Programmi tv I programmi settimanali completi delle principali tv satellitari, del digitale terrestre e delle radio su: www.lastampa.it/programmi del 19 aprile 2014 Rai 1 6.00 Euronews 6.05 Cinematografo 6.55 Rai Player Rubrica 7.00 Tg 1 8.25 UnoMattina in famiglia 10.20 Linea Verde Orizzonti 11.15 I love you - Ama... e fa ciò che vuoi Magazine 11.45 La prova del cuoco 13.30 Telegiornale 14.00 Un medico in famiglia 9 Fiction 15.55 Le amiche del sabato 17.00 Tg1 17.15 A Sua immagine Rubrica religiosa 17.45 Passaggio a Nord Ovest 18.50 L’eredità Game show 20.00 Telegiornale 20.30 Tg sport 20.35 Affari tuoi Game show 21.10 Carosello Reloaded Rai 2 6.00 6.30 7.00 7.30 Videocomic Real School Attualità Incinta per caso Telefilm Automobilismo: Gran Premio Cina - Qualifiche 9.30 Rai Parlamento Punto Europa Attualità 10.00 Sulla via di Damasco 10.30 Cronache animali 11.30 Mezzogiorno in famiglia 13.00 Tg 2 Giorno 13.25 Dribbling Sport 14.00 Quelli che aspettano 15.40 Quelli che... il calcio Varietà 17.05 Tg 2 Flash L.I.S. 17.10 Stadio Sprint 18.10 Rai Sport 90° minuto Sport 19.35 Countdown Varietà 20.30 Tg2 20.30 21.00 Lol Videoframmenti 21.15 Ti lascio una canzone La finale 21.10 Castle VARIETÀ. Gran finale del varietà musicale condotto da Antonella Clerici che stasera decreterà la melodia vincitrice di questa settima edizione durante una marcia di protesta uccidendo cinque persone. Castle e Beckett devono ricostruire i 47 secondi di tempo precedenti l’esplosione 0.30 Chi siete venuti a cercare Film 1.20 Tg1 Notte. Che tempo fa 1.35 Applausi. Teatro e Arte Attualità 2.50 Un bacio romantico - My Blueberry Nights Film 21.55 Elementary Telefilm Una rilettura in chiave moderna del celebre Sherlock Holmes 22.50 La domenica sportiva 1.15 Tg 2 1.20 Tg 2 Dossier Attualità TELEFILM. Una bomba scoppia Rai 3 Canale 5 Italia 1 Rete 4 La 7 Tg 5 Prima pagina Traffico Tg 5 Mattina Dietro le quinte “Rodolfo valentino, la leggenda” 8.50 Superpartes Attualità 10.00 Melaverde Magazine 11.00 Forum Attualità 13.00 Tg 5. Meteo.it 13.40 Un soldato, un amore Film-tv (dramm., 2009) 15.25 Il segreto Telenovela 16.10 Verissimo Attualità Il talk show condotto per l’ottava edizione da Silvia Toffanin 18.50 Avanti un altro! Game show Conduce Gerry Scotti, affiancato da Luca Laurenti 20.00 Tg 5. Meteo.it 20.40 Striscia la notizia 7.00 Til Death Telefilm 7.25 True Jackson, VP Telefilm 8.25 Glee Serie 10.30 Lizzie McGuire - Da liceale a popstar Film (comm., 2003) 12.25 Studio Aperto. Meteo 13.00 Sport Mediaset XXL 14.00 Grande Fratello - Live Reality show Il daytime 14.25 17 Again - Ritorno al liceo Film (comm., 2009) 16.30 Senti chi parla Film (comm., 1989) con John Travolta, Kirstie Alley. Regia di Amy Heckerling 18.30 Studio Aperto 19.00 Tom & Jerry Cartoni animati 19.10 Free Willy - La grande fuga Film-tv 7.20 Il mondo di Giulio 8.15 Hunter Telefilm 9.20 Magazine Champions League 9.50 Donnavventura 10.45 Ricette all’italiana 11.30 Tg 4 - Telegiornale 12.00 Detective in corsia TF 12.55 La signora in giallo TF 14.00 Lo sportello di Forum Attualità 15.30 Come si cambia Celebrity Reality show 16.25 Ieri e Oggi in Tv Speciale Varietà 16.40 Poirot: memorie di un delitto Film (giallo, 1989) con David Suchet, Hugh Fraser. Regia di Andrew Grieve 18.55 Tg4 - Telegiornale 19.35 Il segreto Telenovela 6.00 Tg La7. Meteo. Oroscopo. Traffico 7.00 Omnibus - Rassegna stampa Attualità 7.30 Tg La7 7.50 Omnibus meteo 7.55 Omnibus Attualità 9.45 Coffee Break Attualità Spazio mattutino per l’approfondimento e l’attualità condotto in studio da Tiziana Panella 11.00 Il tempo della politca 11.30 Le invasioni barbariche 13.30 Tg La7 14.00 Tg La7 Cronache 14.40 Iron road Film 18.10 L’ispettore Barnaby Film-tv 20.00 Tg La7 20.30 Otto e mezzo sabato Attualità 6.00 7.55 8.00 8.45 7.55 Torna! Film 9.30 L’Elisir del sabato 11.00 Tgr BellItalia Attualità 11.30 Tgr Prodotto Italia 12.00 Tg 3 12.25 Tgr Il Settimanale 12.55 Tgr Ambiente Italia 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 14.45 Tg3 Pixel Attualità 14.55 Tg 3 Lis 15.00 Dove stanno i ragazzi? Film 16.30 Rai Player Rubrica 16.35 Il marito Film (comm., 1957) ★★★ 18.00 Per un pugno di libri Quiz 19.00 Tg 3. Tg Regione 20.00 Blob Videoframmenti 20.10 Che tempo che fa Attualità 21.05 Ulisse: il piacere della scoperta 21.10 Amici TALENT SHOW. Nuova sfida tra i ragazzi dell’Accademia di Maria De Filippi. Stefano Accorsi sarà il quarto giudice della serata. Tra gli ospiti musicali ci sarà anche Marco Mengoni DOCUMENTARI. Alberto Angela ci invitaaunviaggiosulleormediun protagonistadellastoria,unuomo che molti considerano un padre dell’Europamoderna:CarloMagno 23.10 Tg 3. Tg Regione 23.30 Un giorno in pretura Attualità Appuntamento con la cronaca giudiziaria commentata da Roberta Petrelluzzi 0.40 Tg 3 0.30 Tg 5 Notte. Rassegna stampa. Meteo.it 1.00 Striscia la notizia Varietà satirico Il Tg satirico di Antonio Ricci 2.00 Angelo nero Miniserie 5.15 Tg 5. Rassegna stampa 21.10 L’incredibile storia di Winter il delfino ★★★ 20.30 Ben Hur FILM. (dramm., 2011) con Harry Heston.RegiadiW.Wyler.Aitempi di Tiberio, l’odissea del principe GiudaBen-Hur,traditodalvecchio amicod’infanziaMassala,console dell’imperoromano.UndiciOscar Connick jr., Ashley Judd. Regia di Charles Martin Smith. Un'avventura sul potere di guarigione dei legami famigliari, umani e animali 23.35 Tiki Taka - Il calcio è il nostro gioco Attualità 1.55 Grande Fratello - Live Reality show Il daytime 2.20 Sport Mediaset 2.45 Studio aperto La giornata 21.10 Il commissario Maigret ★★★ FILM. (storico, 1959) con Charlton TELEFILM. In questo episodio, Maigret (Bruno Cremer) è convinto dell’innocenza di un condannato a morte per l’omicidio di un’ereditiera americana 0.45 Tg La7 Sport 0.50 Movie flash 0.55 Otto e mezzo sabato Attualità 1.35 Condominio Film 3.25 Coffee Break Attualità 4.40 Omnibus Attualità 0.30 Secondo Ponzio Pilato Film (comm., 1988) con Nino Manfredi, Stefania Sandrelli 2.30 Ieri e Oggi in Tv Special 4.30 Zig Zag Quiz 4.55 Music line Musicale digitale terrestre RAI 4 RAI 5 21 13.40 The Thieves Film 15.55 Fumettology Max Fridman 16.25 Continuum Telefilm 17.10 Ashes To Ashes Serie 18.00 Rai News - Giorno 18.05 Haven Serie 18.50 Flashpoint Serie 19.30 Rai Player 19.40 Medium Serie 21.10 Ghost Wisperer Serie 22.45 I padroni della notte Film 23 18.00 Rai News - Giorno 18.05 Opera - Lucrezia Borgia 20.25 Rai Player 20.35 Anna Ottani Cavina: Batoni e Louis-David 21.15 Teatro - La Sponda dell’utopia: Viaggio 23.35 Progetti di Danza - Alicia Alonso 0.10 David Letterman Show 1.00 Ghiaccio Bollente 17.45 Hot Shots! L’eroico pilota Charlie Sheen è richiamato in servizio. Con Valeria Golino SKY COMEDY 17.55 Tutto accadde un venerdì Una madre e una figlia un giorno si risvegliano l’una nei panni dell’altra SKY CINEMA FAMILY 18.50 Into Darkness - Star Trek SKY CINEMA 1 18.55 ... E giustizia per tutti SKY CLASSICS 19.00 Sparkle L’ultimo film con Whitney Houston SKY PASSION 19.15 Charlie viene prima di tuo marito SKY COMEDY Salt Angelina Jolie è un’agente Cia che si ritrova al centro di un complotto SKY MAX 19.35 Superman IV Superman vorrebbe risposarsi ma Lex Luthor gli mette contro un Uomo Nucleare SKY HITS Max Keeble alla riscossa Prima di trasferirsi, dodicenne vuole regolare i conti con i bulli della scuola SKY CINEMA FAMILY 21.00 Sky Cine News - Iron Man 3 SKY CINEMA 1 Le avventure di Bianca e Bernie Due intrepidi topolini partono alla ricerca di una bimba scomparsa. Animazione SKY CINEMA FAMILY Don Camillo e l’onore- RAI STORIA 54 17.00 Cortoreale 17.30 Rai 54 18.00 Il giorno e la storia 18.35 Rewind-Binario Cinema il Messia 20.50 12 idee per la crescita Scuola e formazione 21.20 La Grande Guerra-Nei continenti e sui mari 22.15 Mussolini. Il sognatore naufragato RAI MOVIE 12.35 Navigator Film 14.10 Rai Player 14.20 I primi della lista Film 15.50 14 anni vergine Film 17.25 Rai News - Giorno 17.30 Rai Player 17.40 Cloverfield Film 19.00 World Trade Center Film 21.15 I mastini della guerra Film 23.00 I magnifici sette Film film serie tv vole Peppone Peppone, candidato alle elezioni, s’innamora di una militante del partito SKY 18.55 Profiling FOX CRIME 19.00 Una mamma per amica FOX LIFE 19.10 I Simpson FOX 19.35 Donne nel mito Isabella Rossellini DIVA CLASSICS Il principe abusivo SKY COMEDY Il matrimonio che vorrei Per rivitalizzare il matrimonio, una coppia si rivolge a uno specialista SKY PASSION xXx Praga: Xander Cage deve infiltrarsi in un gruppo che vuole distruggere il mondo SKY MAX 21.10 Catwoman Timida e sensibile, Patience Philips viene trasformata in Catwoman. Con H. Berry SKY HITS Hitch - Lui sì che capisce le donne SKY CINEMA 1 22.25 L’incredibile vita di Timothy Green Jim e Cindy Green sognano il momento in cui potranno diventare genitori SKY CINEMA FAMILY 22.45 Appuntamento con l’assassino SKY CLASSICS Zohan - Tutte le donne vengono al pettine Un membro (Adam Sandler) del Mossad è un addestratissimo agente segreto SKY COMEDY 24 UNIVERSAL I Simpson FOX 19.45 In Cucina con GialloZafferano 10.00 10.10 10.35 13.05 15.35 18.25 19.00 21.05 23.20 1.00 1.30 3.10 22 Ciaknews Storie di Cinema Spy Game Film Prova a Incastrarmi Film Vai e vivrai Film Adesso Cinema! Il bisbetico domato Film Sing Sing Film Gian Burrasca Film Storie di Cinema Varietà Mondo cane Film Ciaknews FOX LIFE FOX LIFE 20.30 The Big Bang Theory LEI 19.25 Cosa ti dice il cervello? NATIONAL GEOGRAPHIC The Face SKY UNO 19.35 19.55 Ink - L’arte del Fumetto ARTE Cosa ti dice il cervello? 20.00 Yukon Men: gli ultimi cacciatori DISCOVERY CHANNEL 20.05 Cuochi e fiamme LEI 20.25 Ogni volta Vasco: Cosa vuoi che sia una canzone ARTE Cosa ti dice il cervello? NATIONAL GEOGRAPHIC The Face SKY UNO 20.55 I 7 misteri di Gesù FOX 20.50 Donne nel mito - Sara Simeoni DIVA NATIONAL GEOGRAPHIC 21.00 Destini incrociati hotel ARTE UNIVERSAL 21.00 Downton Abbey DIVA UNIVERSAL Affari a quattro ruote DISCOVERY CHANNEL Senza traccia FOX CRIME Castle FOX LIFE The Big Bang Theory FOX 21.25 The Big Bang Theory FOX 21.50 Senza traccia FOX CRIME The Big Bang Theory FOX 21.55 Downton Abbey DIVA UNIVERSAL Castle FOX LIFE 22.15 The Big Bang Theory FOX FOX CRIME CIELO 26 16.30 Fratelli in affari 17.00 Stop & Gol Calcio 18.15 Man Up The House - L’uomo di casa Varietà 19.00 Man Up The House - L’uomo di casa Varietà 19.45 Affari al buio 20.15 Affari di famiglia 21.00 Canepazzo Film 22.45 Stop & Gol Night Calcio 0.15 La figlia di Lady Chatterley Film MTV 8 20.10 Catfish: False Identita’ 21.10 Are You The One? Un Esperimento D’Amore 22.00 Ridiculousness: Veri American Idiots 23.00 Le Ragazze del Redneck Heaven 23.30 Nightmare - Dal profondo della notte Film 1.10 Ridiculousness: Veri American Idiots REAL TIME Chi veste la sposaMamma contro suocera LEI 21.10 Springsteen Night High Hopes ARTE Junior Masterchef USA SKY UNO 21.40 Springsteen Night Springsteen & I ARTE 21.55 Junior Masterchef USA SKY UNO 22.00 Affari a quattro ruote DISCOVERY CHANNEL Non ditelo alla sposa! Irlanda LEI 22.40 L’illusionista - Criss Angel SKY UNO 31 14.20 90 giorni per innamorarsi 15.15 Due abiti per una sposa Varietà 17.15 My Cake Design: la battaglia dello zucchero 18.10 Bakery Boss: SOS Buddy Documentari 19.10 Fuori menù Varietà 20.10 Il mio grosso grasso matrimonio gipsy US 23.05 Vite al limite Documentari intrattenimento 19.15 Grassi contro magri NATIONAL GEOGRAPHIC 19.50 Miss Fisher - Delitti e Misteri DIVA UNIVERSAL 19.55 Profiling FOX CRIME 20.00 How I Met Your Mother FOX 20.10 Project Runway Italia 22.45 Numb3rs IRIS DMAX 15.10 Fai la scelta giusta! 16.00 Cacciatori di tesori 16.50 Fast n Loud 17.45 Top Gear 18.35 Restauri a quattro ruote 19.30 Sfida all’ultimo morso 20.20 Affare fatto! 21.10 River Monsters 22.00 Swords: pesca in alto mare 22.50 Nella terra dei serpenti a sonagli serie tv film 17.35 Camerieri Quattro camerieri e un cuoco si trovano a dover gestire un pranzo di gala PREMIUM COMEDY 17.55 Paladin: Dawn of The Dragon Slayer PREMIUM CINEMA ENERGY 18.20 Il vento e il leone Uno sceicco anticolonialista rapisce una vedova americana. Con Sean Connery PREMIUM UNIVERSAL 19.10 Il discorso del re Re Giorgio VI cerca di superare la sua balbuzie con l’aiuto di Lionel Logue PREMIUM CINEMA 19.20 Il comandante e la cicogna La storia di un amore che attraversa le dimensioni, il tempo e la realtà PREMIUM CINEMA EMOTION 19.30 Harold e Kumar Escape From Guantanamo Bay PREMIUM COMEDY PREMIUM CINEMA ENERGY Low Budget PREMIUM UNIVERSAL 19.40 Shark 20.30 21.15 A Natale mi sposo Gustavo è padre di un adolescente che coltiva il sogno di un amore impossibile PREMIUM COMEDY State of Play Russell Crowe si ritrova a risolvere un mistero di delitti e collusione PREMIUM CINEMA Beowulf & Grendel PREMIUM CINEMA ENERGY Il diario di Bridget Jones Bridget è una single trentenne convinta che tutti riescano a farcela tranne lei PREMIUM CINEMA EMOTION 21.19 Ritorno al futuro parte III Michael J. Fox torna (indietro nel tempo) nel vecchio West per salvare Doc PREMIUM UNIVERSAL 22.55 Che Pasticcio, Bridget Jones! PREMIUM CINEMA EMOTION 23.05 Scuola di ladri Tre goffi cugini imbranati sono addestrati dall’astuto ed esperto zio ladro PREMIUM COMEDY In the Name of the King La vita di un contadino cambia quando i pericolosi Krug arrivano a Stonebridge PREMIUM CINEMA ENERGY 23.20 Gangster Squad La lotta di due poliziotti contro il boss mafioso più temuto di Los Angeles PREMIUM CINEMA American Gun PREMIUM UNIVERSAL PREMIUM CINEMA EMOTION 0.40 13 0.55 Una moglie bellissima Mariano e Miranda sono felicemente sposati, ma arriva un affascinante fotografo PREMIUM COMEDY 52 14.09 Big Bang Theory JOI 14.25 The Originals MYA 14.58 Mom JOI 15.15 The Vampire diaries MYA 15.50 Shameless JOI 15.59 Squadra Antimafia 2 Palermo Oggi TOP CRIME 16.50 Dance Academy MYA 17.45 Revolution ACTION 17.50 Bones TOP CRIME Friends JOI Pretty Little Liars MYA 18.15 Big Bang Theory JOI 18.40 Grimm ACTION 18.45 Due Uomini e 1/2 JOI Gossip Girl MYA 19.08 Mike & Molly JOI 19.25 Person of Interest TOP CRIME 19.30 Parenthood MYA 19.35 Dr. House - Medical division JOI Grimm ACTION 20.20 Dracula MYA 20.25 Almost Human ACTION 21.05 Criminal Intent TOP CRIME 21.35 Due Uomini e 1/2 JOI 22.00 Fringe ACTION 22.05 2 Broke Girls JOI The Vampire diaries MYA 22.50 Southland TOP CRIME Covert affairs ACTION 22.55 The Originals MYA 23.05 Better With You JOI 23.40 Southland TOP CRIME 23.45 Pretty Little Liars MYA 0.25 Grimm ACTION 0.30 Damages TOP CRIME SPECIALE LA STAMPA SABATO 19 APRILE 2014 . 33 Le montagne olimpiche Sulle piste della Vialattea una grande stagione spinge il futuro La Via Lattea celebra un anno record. «Stiamo portando a termine una stagione - dice il presidente della Sestrieres, Giovanni Brasso - che alla fine, il 21 di aprile, sarà durata 139 giorni, dal 30 novembre. Non è stato semplicissimo perché è stata caratterizzata da diverse giornate di cattivo tempo e di vento. Vi basti pensare che dette giornate, soprattutto nei weekend e nelle vacanze, sono state molto superiori rispetto a quelle della passata stagione. Non sono inoltre mancati periodi, anche abbastanza lunghi, di caldo eccessivo, che ci hanno messo spesso in difficoltà». Giovanni Brasso, presidente della Sestrieres spa, annuncia i risultati di una grande stagione e ringrazia sponsor e collaboratori per gli obiettivi centrati Il bilancio L’anno ha registrato ottimi risultati. «La Vialattea - dice ancora Brasso - ha funzionato piuttosto bene, abbiamo registrato circa 13 milioni di Una serie di investimenti grazie al bilancio passaggi agli impianti e 1,2 milioni di presenze. Con grande soddisfazione abbiamo preso atto a novembre del sensibile aumento nella vendita degli stagionali e con altrettanta grande soddisfazione abbiamo registrato un significativo aumento anche in quella dei giornalieri e bigiornalieri, almeno nel periodo di alta stagione, cosa quest’ultima che, se pur in un contesto di crisi nazionale, ci permetterà di chiudere il nostro bilancio con un segno positivo». In dati economici avranno ricadute importanti. «Questo risultato - insiste Brasso - consentirà alla nostra società di realizzare quei lavori che avevamo programmato ma che per ovvi motivi non eravamo Il comarketing con le aziende “E’ la nostra strategia vincente” La Sestrieres Spa è stata una tra le prime aziende che ha legato in modo così forte il prodotto sci ad una forma di marketing, definendo partnership con grandi aziende a livello nazionale. Nessuna stazione sciistica, infatti, prima del 2007, aveva intrapreso una politica di co-marketing con i propri sciatori, offrendo promozioni e gratuità. La Sestrieres ha potuto portare avanti questo discorso con primarie aziende grazie all’indubbio peso specifico che la Vialattea ha nel mercato dello sci, sia regionale che nazionale, potendo contare su dati importanti come 13 milioni circa di passaggi agli impianti e quasi 1,2 milioni di presenze a stagione. Il cliente della Vialattea è un cliente attento, soprattutto in questo momento, ed il carnet che ogni anno certi di poter realizzare; specificatamente lo spostamento della seggiovia dell’Anfiteatro sulla linea della vecchia Nube e della seggiovia Rio Envers sulla linea viene proposto ai clienti di skipass stagionale e di skipass giornaliero, con la finalità di ottenere benefici, è uno strumento che funziona. Questo è confermato dai numeri che aumentano sensibilmente di anno in anno. Punti di forza, oltre alla validità ed alla varietà delle proposte, sono la facilità e l’immediatezza nell’utilizzo e la buona dislocazione territoriale dei nostri partner, con i quali, negli anni, si sono stabilite proficue sinergie e interessi comuni. Anche la scelta dei settori merceologici non è casuale ma mirata a soddisfare al meglio l’utente: la grande distribuzione, il fai da te e l’assicurazione completano le ricche proposte dell’abbigliamento e degli articoli sportivi; ci sono inoltre gratuità e opportunità per il tempo libero che spaziano del vecchio Triplex, impianti che entreranno in esercizio in appoggio a quelli paralleli, nei momenti di crisi di questi ultimi. Interverremo inoltre sulla pista 46 La strategia in ogni campo. I numeri ci danno ragione ed il momento storico che l’Italia sta vivendo fa sì che tutti siano più attenti allo sfruttamento delle risorse. Questo prodotto ha un potenziale ed un ritorno fatto di grandissimi numeri e, soprattutto, è utilizzato da una clientela con un buon potere di acquisto. Nella maggior parte dei casi si tratta di un co-marketing puro che offre la reciprocità e quindi anche un ritorno per il cliente dei nostri partner che riceve, a sua volta, uno sconto per tornare a sciare in Vialattea. Tutto questo porta ad un soddisfacente livello di fidelizzazione del cliente che ha come conseguenza il rafforzamento dei reciproci brand e la condivisione di mercati tra la Vialattea ed i propri partner. Le sponsorizzazioni legate alla stagione sciistica spesso si sono trasformate in partnership per le nostre manifestazioni più rilevanti, come ad esempio l’Uovo d’Oro che anche quest’anno ha alimentato sinergie importanti con prestigiose società italiane ed estere. per facilitare il collegamento dal Col Basset a Borgata e sulla pista che dal Colletto Verde, attraverso la 100, collega Monginevro con Claviere. Questi ultimi due interventi li realizzeremo con i Comuni di Sestriere e Claviere, che si stanno impegnando molto per il miglioramento dell’area sciabile in Vialattea». «Per il futuro - precisano a Sestriere - procederemo come sempre in un’attenta politica di ottimizzazione della gestione aziendale per perseguire il suo obiettivo che, come abbiamo avuto modo di dire più volte, è, e resta, quello di proporre ai clienti un ottimo prodotto sci, il migliore possibile al minor prezzo praticabile. La società non ritiene opportuno aumentare i prezzi per finanziare sprechi di alcun tipo. Vedere girare impianti vuoti può anche piacere ma se si pensa che i costi di tale funzionamento ricadono inevitabilmente sul prezzo dello skipass, forse, vale la pena riflettere. Se in questi otto anni non si fosse scrupolosamente adottata questa strategia il costo del biglietto sarebbe lievitato, fino ad oggi, almeno del 15%, in quanto per la Sestrieres è possibile intervenire sull’efficienza aziendale ma non le è dato di intervenire sulle tariffe nazionali. Siamo soddisfatti del lavoro svolto e dei risultati ottenuti in questi anni, il costante aumento dei passaggi, delle presenze e del fatturato dicono che il nostro cliente è attento, informato e apprezza questo modello di gestione. 34 STAMPA .LA SABATO 19 APRILE 2014 SPORT Tennis: Nadal ko, oggi Federer-Djokovic A Montecarlo Rafael Nadal, 8 volte re del torneo, è uscito nei quarti, sconfitto 7-6 6-4 da Ferrer che sul rosso non lo batteva da 10 anni. Per il n. 1 salta così la 10a finale consecutiva: «Non avevo forza nelle gambe». Ferrer oggi alle 13,30 (tv Sky) in semifinale sfida Wawrinka (7-6 6-4 a Raonic). Federer (2-6 7-6 6-1 con Tsonga) trova Djokovic (4-6 6-3 6-1 a Garcia-Lopez). Il futuro in tre mosse FORMULA 1, LA STRATEGIA DEL NUOVO TEAM PRINCIPAL DI MARANELLO 1. 2. 3. La squadra I rinforzi I piloti Esaltare i talenti e assemblare un team competitivo. Sarà valutato ciò che funziona, poi verranno decisi i cambiamenti Sì a una campagna «acquisti», l’unica condizione è prendere uomini che diano un valore aggiunto rispetto alla squadra attuale Alonso viene ritenuto il più forte pilota in circolazione, quindi per trattenerlo bisogna dargli una monoposto vincente STEFANO MANCINI INVIATO A SHANGHAI «Questa non è un’offerta di lavoro, è una missione. Non avrei mai potuto dire di no». Marco Mattiacci si presenta così al suo debutto in Formula 1 al posto di Stefano Domenicali. La Cina gli porta fortuna: qui aveva cominciato l’avventura all’estero per il Cavallino, settore marketing, qui inizia una seconda carriera da team principal. Fortuna perché gli eventi congiurano a suo favore: il circuito è più adatto alla Ferrari, le novità portate a Shanghai sembrano funzionare, il freddo rende inguidabili anche le altre macchine così che i valori si livellano al punto che Alonso finisce le prove libere del venerdì al secondo posto, a un solo decimo da Lewis Hamilton. Non solo: le qualifiche di questa mattina (alle 8 italiane) dovrebbero svolgersi sotto la pioggia, altro elemento che stravolge i valori. A volte, per dare una scossa serve anche il fattore c. che a Domenicali era mancato. Occhiali scuri Marco Mattiacci, 43 anni, nuovo capo della gestione sportiva Ferrari Il suo look ha scatenato la stampa straniera: «Negli ultimi tre giorni ho viaggiato molto e dormito poco» REUTERS La ripartenza Ferrari, al via l’era Mattiacci: dovrà prima inseguire e poi battere le Mercedes “Questo non è un lavoro, ma una missione. Pronti a lottare, Alonso è il migliore” Gli obiettivi I contenuti della missione di Mattiacci sono scontati: ricaricare una squadra in crisi d’identità, inseguire la Mercedes, raggiungerla e infine superarla. Senza nel frattempo lasciarsi passare dagli avversari, s’intende. Sulla riuscita si gioca la sfida di affidare il team a un manager digiuno di corse. «Per me è uno sti- Per ora si continua a lavorare sul 2014: funzionano le novità portate a Shanghai molo - dice Mattiacci -. Cercherò di ascoltare, di imparare in fretta e di essere all’altezza delle aspettative. C’è un distacco da recuperare, ma lotteremo». Al momento non ci sono scadenze né è stato stabilito per quanto la Ferrari continuerà a battersi in questo campionato prima di mollare per dedicare ogni energia al progetto 2015 (in caso di risultati negativi, la decisione potrebbe essere presa a metà giugno dopo il Gp del Canada). Il nuovo manager si è preso del tempo per valutare i punti di forza e di conseguenza intervenire dove le cose non vanno. GpCina,oggiqualifiche Libere,Fernando2° Domanigaraalle9 Ha detto Sfida aperta Linea comune Il team è eccellente: prenderemo solo chi ci può rinforzare davvero. Uno stimolo essere a digiuno di F1 Vincere: io e Fernando abbiamo lo stesso obiettivo. E farlo con noi è il sogno di tutti i piloti Gli interventi La F14 T di Alonso, 32 anni «Abbiamo un team eccellente», è convinto Mattiacci. Quindi il segreto sarebbe quello di farlo funzionare. Saranno presi nuovi tecnici? Probabil- mente sì, a una condizione: «Chi arriva deve rappresentare un valore aggiunto, non compreremo tanto per avere più ingegneri, ma per costruire un futuro solido». Delicato il discorso piloti: se Kimi Raikkonen sembra destinato a chiudere la carriera a Maranello, Fernando Alonso si guarda intorno. «È il migliore del mondo e ha il mio stesso 1 Miglior tempo di Lewis Ha- milton (Mercedes, 1’38’’315) nelle prove libere del Gp di Cina, quarta tappa del Mondiale di Formula 1. Il pilota inglese ha preceduto Alonso (Ferrari) staccato di poco più di un decimo, poi l’altra Mercedes con il leader della classifica mondiale Rosberg e le Red Bull di Ricciardo e Vettel. Settimo tempo per Raikkonen, staccato di nove decimi da Hamilton. Secondo le previsioni meteo, le qualifiche di questa mattina saranno condizionate dal maltempo, mentre la gara domani dovrebbe disputarsi sotto il sole. Il programma: oggi ore 8 qualifiche (Raidue, Sky sport F1); domani ore 9 gara (Raidue, Sky sport F1). OGGI IL PRIMO APPUNTAMENTO DELLA STAGIONE Trofeo Abarth Selenia Europa, debutto a Le Castellet Mentre la F1 è in Cina, un plotone di giovani europei si sfida oggi a Le Castellet nel primo appuntamento del Trofeo Abarth Selenia Europa, al volante delle Abarth 695 Assetto Corse Evoluzione e delle Abarth 500 Assetto Corse. Un campionato quest’anno ancora più importante poiché inserito nell’ambito del WTCC, il campionato mondiale Turismo. Una vetri- 1 na di prestigio con copertura televisiva su Eurosport e Eurosport2 in 59 nazioni. La grande novità 2014 è la nuova versione Evoluzione dell’Abarth 695 Assetto Corse, con motore 1.4 T-Jet di differente configurazione (fasatura e software gestione specifici), che passa da 200 a 215 cavalli a 5250 giri/minuto, la riduzione del peso, sceso a 920 kg (20 in meno) oltre a molti altri dettagli che la inseriscono tra le auto più performanti in assoluto. Un’auto che sicuramente sarebbe piaciuta a Giorgio Pianta, scomparso ieri a 78 anni. Per moltissimi anni è stato a capo delle competizioni dei marchi Alfa Romeo (con la quale ha vinto il Dtm battendo i costruttori tedeschi), Lancia e Abarth, dopo essere stato un bravissimo pilota e collaudatore. [R. VAL.] obiettivo - chiarisce Mattiacci -: vogliamo vincere. In più, essere campioni con la Ferrari è il sogno di ogni pilota». Le gaffe «Sono stato chiamato venerdì scorso alle 5 e 58 del mattino. Credevo che fosse un pesce d’aprile ritardato, ma dopo un minuto ho capito che era tutto vero», racconta Mattiacci. Ora, secondo la versione trapelata dalla Ferrari, Stefano Domenicali ha discusso e presentato le dimissioni al presidente Luca Montezemolo solo il giorno successivo, mentre l’annuncio ufficiale è stato dato il lunedì, quando Mattiacci era già da tre giorni al lavoro a Maranello. Nella sostanza non cambia nulla: Domenicali aveva deciso di lasciare l’incarico dopo il disastroso Gran premio del Bahrein e già a inizio settimana ne aveva parlato con Montezemolo. Nella forma, però, sembra che il suo addio segua l’affidamento del nuovo incarico. Mattiacci scivola poi su un dettaglio che quasi indigna la stampa straniera: si presenta al circuito di prima mattina con gli occhiali scuri malgrado il cielo autunnale e li tiene anche nella penombra dei box durante le prove libere. «Negli ultimi giorni ho viaggiato molto e dormito poco», si scusa. Come se fossero questi i problemi. www.lastampa.it/mancini LA STAMPA . SABATO 19 APRILE 2014 Garcia: «Legge-Destro, è moviola in campo» Oggi in Tv La Pasqua della Roma, stasera in campo con la Fiorentina, potrebbe portare la certezza dell’accesso alla fase a gironi della prossima Champions League, ma nella testa di Rudi Garcia c’è ancora la squalifica di Destro (4 turni, di cui 3 con prova-tv). «Significa – dice il tecnico giallorosso – che la moviola in campo può essere usata. Auspico che venga applicata sempre. Come c’è stata una legge Bosman per tutti, ci sarà una legge Destro». 08,00 F1. Gp Gina, qualifiche Raidue/Sky Sport F1 13,25 Rai Sport Dribbling Raidue 13,30 Tennis. Atp Montecarlo Sky Sport 2 13,45 Premier L. Tottenham H.-Fulham Foxsports 15,00 Calcio. Parma-Inter Sky Sport 1/Pr. C2 16,00 Premier. Aston V.-Southampton Foxsports 35 17,00 Sky Calcio show Sky Sport 1 18,15 Basket serie A. Sassari-Roma Rai Sport 1 18,30 Calcio. Juventus-Bologna Sky Sport 1/Pr.C 18,30 Premier League. Hull City-Arsenal Foxsports 20,20 Volley femm. Playoff-gara 1 Rai Sport 1 20,30 Golf. Pga European Tour Sky Sport 3 21,00 Calcio. Fiorentina-Roma Sky Sport 1/Pr.C 21,00 Basket Nba. Playoff Sky Sport 2 CAPOLISTA IN CAMPO ALLO STADIUM (ORE 18,30) MASSIMILIANO NEROZZI TORINO Se pure uno come Antonio Conte, prudente per mestiere e scaramantico per indole, si sbilancia, vuol dire che la Juve è davvero vicina allo scudetto. Anche se, nel dubbio, la parola è meglio pronunciarla con cautela: «Con il Bologna per noi è davvero la partita della vita - spiega l’allenatore bianconero - vincerla, significherebbe mettere una grandissima ipoteca. Adesso siamo favoriti, ma in caso di successo le percentuali salirebbero ancora». Solo dopo, però: «Di facile non c’è niente - chiarisce subito il tecnico - perché il facile eventualmente c’è al 90’ o al 95’, quando la partita l’hai vinta». Mica per niente Conte planò alla Juve sotto il governo del Trap: non dire gatto se non l’hai nel sacco. Per tacere dell’effetto Ballardini, ora sulla panchina del Bologna: «Qui per due anni contro di noi ha pareggiato, con il Cagliari e con il Genoa. Quindi bisognerà fare grande attenzione e non dare nulla per scontato. Lo sappiamo benissimo». Classifica L’arrivo Juventus Roma Napoli Fiorentina Inter Parma Torino Milan Lazio Atalanta Juve, Conte vede lo scudetto: “Battere il Bologna vale un’ipoteca” Juventus 87 79 67 58 53 51 48 48 48 46 Verona Sampdoria Genoa Udinese Cagliari Chievo Bologna Livorno Sassuolo Catania 46 41 39 38 33 30 28 25 25 20 Bologna (3-5-2) (3-5-2) SKY SPORT 1 - PREMIUM CALCIO ORE 18,30 1 1 Buffon Curci 4 5 Caceres Antonsson 5 14 Ogbonna Natali 3 Chiellini Cherubini 33 Isla Garics 8 Pogba Ibson 20 6 21 21 24 Pirlo Pazienza 8 Marchisio Christodoulopoulos 19 22 Asamoah Morleo 3 14 Llorente Cristaldo 99 12 Giovinco Acquafresca 12 ARBITRO: GIACOMELLI All: CONTE All: BALLARDINI Tevez e Vidal ancora ko: torneranno a Lisbona. Barzagli rientra tra i convocati Piuttosto, Conte si sbilancia molto meno, o preferisce non farlo, sul futuro prossimo, allineandosi all’atteggiamento della società. In sostanza: club e tecnico ne parleranno solo a stagione chiusa, nonostante il contratto fino al 2015. «Il direttore (Beppe Marotta, ndr) ha ripetuto le stesse cose che avevo detto io in precedenza, con la massima coerenza e in piena sintonia: significa che tutti e due la vediamo nello stesso modo». Ovvero: «Questo è un momento talmente importante che se dovessi pensare a questioni personali, io che ho sempre professato di pensare al noi, sarebbe una grandissima mancanza di rispetto nei confronti dei calciatori, della società, dei tifosi». I quali, a suo giudizio, sono interessati solo ai risultati che verranno, di qui a breve: «Quest’anno i tifosi si aspettano grandi cose da parte nostra. E io mi sento responsabile insieme alla squadra per cercare di regalare lo- Il futuro? Può attendere Marotta ha detto le mie stesse cose: è un momento talmente importante che non possiamo pensare a questioni personali Antonio Conte, tecnico Juve La volata per il titolo ANSA Da sinistra, Fernando Llorente, 29 anni, Martin Caceres, 27, e Paul Pogba, 21: anche oggi saranno tutti titolari ro qualcosa di storico, come il terzo scudetto consecutivo e riuscire ad andare ancora più avanti in Europa League». Per questo, il contratto rimane materia sacrilega, anzi, «extra-calcistica», come la cataloga Conte. Altre sono le questioni, ri35a OGGI Giornate 87 punti ROMA Milan 25/4 Fiorentina ROMA Roma 79 36a JUVE CAMPIONE IL «Mi auguro e spero che lo stadio sia molto caldo, perché il tifoso bianconero deve sentire l’importanza del momento». Di tutto il resto, la Juve se ne può infischiare, Roma compresa: «Ai miei ragazzi dico sempre: cerchiamo di vincere noi, 37a Sassuolo JUVENTUS JUVENTUS Atalanta 28/4 5/5 JUVENTUS Bologna Juventus vendica l’allenatore: «La parola d’ordine è quella di concentrarsi tutti, con il giusto atteggiamento, con la giusta voglia, con la giusta determinazione». Al Bologna, va sa sè: «Una partita di fondamentale importanza». Così chiama a raccolta l’arena: 38a Centimetri LA STAMPA Venerdì 9 maggio ore 20,45 JUVENTUS Cagliari 18/5 ROMA JUVENTUS Catania ROMA 4/5 Genoa ROMA 18/5 Venerdì 25 aprile Lunedì 28 aprile Domenica 4 maggio o lunedì 5 maggio Se oggi batte il Bologna Se oggi batte il Bologna e nel turno successivo Se Juve e Roma mantengono inalterato il distacco, alla terz’ultima e la Roma fa al massimo il Sassuolo, a patto che la Roma non faccia bianconeri campioni il 4 maggio se i giallorossi non vincono un punto tra Fiorentina e Milan più di 4 punti tra Fiorentina e Milan a Catania, altrimenti il 5 battendo l’Atalanta anche perché siamo in una situazione ottimale, in cui possiamo non guardare gli altri e pensare solamente al nostro risultato». L’altro pensiero, al massimo, può essere per la formazione, alla quale dovrebbero mancare gli acciaccati Tevez e Vidal: «Si stanno curando e stiamo cercando di portarli nella miglior condizione, perché vorrei che si sentissero bene, per poter dare il 110%». Giovedì a Lisbona. Non è invece più ammaccato Barzagli («È disponibile»), in ballottaggio con Caceres. Le certezze sono Ogbonna e Isla, per gli squalificati Bonucci e Lichtsteiner, oltre agli altri che hanno vinto a Udine. Lo stesso risultato che s’augura la Juve stasera, per sbilanciarsi verso lo scudetto. 34a giornata Stasera Fiorentina-Roma, il Napoli a Udine senza Higuain. Chievo-Sassuolo spareggio salvezza Atalanta Verona (4-4-2) (4-3-3) Catania Sampdoria (4-3-3) (4-3-3) Chievo Sassuolo Benalouane Moras SKY SPORT 1 - PREMIUM CALCIO ORE 21 SKY CALCIO 5 - PREMIUM CALCIO 7 ORE 15 SKY CALCIO 3 - PREMIUM CALCIO 26 1 25 22 13 8 Burdisso Pisano 14 75 2 4 De Maio Rossettini 15 5 1 1 Frison Fiorillo 30 25 2 Peruzzi Fornasier 44 21 18 24 8 3 Spolli Regini 19 12 Cesar Cannavaro Monzon Costa 3 33 Rubin Longhi 22 11 Guana Biondini 4 27 Rigoni Magnanelli 33 Yepes Marques 25 3 28 Brivio Agostini 33 18 Gyomber Mustafi 20 Estigarribia Cirigliano 14 13 Izco Bjarnason 21 Cigarini Donati 5 10 Lodi Salamon 10 8 Plasil Renan 15 11 Leto Wszolek 9 9 7 28 17 Carmona Hallfredsson 10 Bonaventura Iturbe 91 19 De Luca Toni Denis Marquinho ARBITRO: TOMMASI ARBITRO: MINELLI All.: COLANTUONO Bergessio Okaka Barrientos Sansone All.: MANDORLINI All.: PELLEGRINO 5 8 15 56 9 12 Agazzi Pegolo Frey Gazzola (4-2-3-1) ORE 15 1 23 40 5 2 28 15 5 15 Marchese Astori 13 11 Domizzi Albiol 33 3 23 Pasqual Dodò 3 21 Motta Avelar 8 27 Widmer Ghoulam 31 16 21 Ambrosini Pjanic 15 69 Sturaro Tabanelli 4 66 Pinzi Jorginho 4 7 16 91 5 3 Allan Inler 16 37 10 34 Gabriel Silva Hamsik 17 9 32 B. Fernandes Insigne 24 23 10 Di Natale Zapata 91 Dainelli Antei Neto De Sanctis Tomovic Maicon G. Rodriguez Toloi Savic Castan Pizarro De Rossi 7 10 44 13 Hetemaj Berardi 25 20 Borja Valero Ljajic 8 18 43 Paloschi Zaza 10 11 Cuadrado Totti 10 11 77 Théréau Floro Flores 83 32 27 10 Radovanovic Missiroli All.: CORINI (3-5-1-1) 79 ARBITRO: BERGONZI All.: MIHAJLOVIC Napoli ORE 15 29 (4-3-3) Udinese (3-4-3) 47 29 Cagliari (4-3-3) SKY CALCIO 8 Consigli Rafael Genoa (4-3-1-2) SKY CALCIO 7 - PREMIUM CALCIO 6 ORE 15 Raimondi Cacciatore Roma (4-3-3) SKY CALCIO 5 - PREMIUM CALCIO 5 ORE 15 77 Fiorentina (4-3-1-2) All.: DI FRANCESCO Aquilani Nainggolan Matri Gervinho Perin Avramov Bertolacci Conti Antonelli Eriksson Fetfatzidis Ibraimi Gilardino Sau Sculli Ibarbo ARBITRO: MAZZOLENI ARBITRO: CELI All.: MONTELLA All.: GASPERINI All.: GARCIA Scuffet Reina Heurtaux Henrique Danilo Fernandez Pereyra Callejon ARBITRO: CALVARESE All.: PULGA All.: GUIDOLIN All.: BENITEZ 25 4 21 8 88 7 W 36 .Sport STAMPA .LA SABATO 19 APRILE 2014 Cinque squadre per due posti 5a Inter La coppia Icardi-Palacio ha ripreso a segnare e Handanovic sembra tornato ai livelli di due anni fa. Mazzarri conta molto anche sulla qualità di Hernanes 53 punti Giornate PARMA 35a Napoli 36a MILAN 37a Lazio 38a CHIEVO La squadra è discontinua e non ha ancora una sua identità di gioco. In attacco troppe occasioni sprecate e i gol subiti sono spesso conseguenza di disattenzioni Retroscena FRANCESCO MANASSERO TORINO accia all’impresa. Nella tana della Lazio comincia il mini tour del Toro, cinque partite che potrebbero dare ai granata il pass per l’Europa. Un traguardo impensabile a inizio stagione, ma tornato di gran moda (dopo vent’anni) grazie al cammino del gruppo diretto da Giampiero Ventura, l’uomo del miracolo. Che ora non vuole smettere di stupire dopo aver conquistato la salvezza con largo anticipo. Il Toro parte in seconda fila nel gran premio a cinque: tra i partecipanti è la squadra meno abituata a lottare per posizioni di prestigio, almeno rispetto a club blasonati come Milan e Inter o frequentatori quasi abituali delle coppe come la Lazio. Però, nella volata per i due posti al sole dietro alla Fiorentina, i granata potrebbero sfruttare alcuni punti a loro vantaggio. Cioè C SPAZIO AFFARI 6a Parma 51 Giornate 34a Inter 35a CAGLIARI 36a Sampdoria 37a TORINO 38a Livorno La reazione, sotto forma di 4 punti in 2 gare, dopo i tre ko di fila con Juve, Lazio e Roma. L’ottima vena di Cassano e le consacrazioni di Parolo e Paletta Le insidie neanche tanto nascoste del calendario: due scontri diretti con Inter e Toro più l’incognita dell’ultimo turno con il Livorno IN MAIUSCOLO LE GARE IN TRASFERTA COSA NON VA 7a Torino 48 Giornate 34a LAZIO 35a Udinese 36a CHIEVO 37a Parma 38a FIORENTINA La mente libera del gruppo che, ottenuta la salvezza, è reduce da tre vittorie di fila. L’esplosione di Immobile e il calendario non difficilissimo La squalifica del «gemello» Cerci che priva il Toro del secondo bomber della squadra e aggrava il conto degli indisponibili per la sfida di oggi a Roma: otto 5a Milan 48 Giornate 34a Livorno 35a ROMA 36a Inter 37a ATALANTA 38a Sassuolo Dalla sfida contro la Lazio in poi il bilancio è buono: un pareggio e quattro vittorie. La squadra è più sicura, soprattutto in difesa: 2 reti al passivo nelle ultime 5 gare Il rapporto tra la società e Seedorf è ai minimi termini. Al tecnico olandese viene imputata una gestione sbagliata dello spogliatoio e un gioco che latita C’è la fila per l’Europa Il Toro lancia lo sprint Cinque gare per l’impresa, oggi il primo scontro diretto Granata in casa della Lazio senza Cerci: gioca Meggiorini Lazio Torino (4-3-3) (3-5-2) SKY CALCIO 4 - PREMIUM CALCIO 4 ORE 15 1 39 Berisha Padelli Cavanda Bovo 30 5 20 Biava Glik 25 2 Ciani Moretti 24 26 Radu Maksimovic 19 5 Biglia Kurtic 27 24 19 87 Ledesma Vives Lulic El Kaddouri Candreva Darmian 20 7 36 6 Mauri Meggiorini 69 14 Keita Immobile 9 ARBITRO: GUIDA All: REJA All: VENTURA una condizione psicofisica tra le migliori del lotto, perché sono gli unici a non aver l’obbligo di centrare l’obiettivo, e il fatto di avere da qui alla fine un percorso non troppo accidentato, se tarato rispetto alla posta in palio. Infine le avversarie sono racchiuse in cinque lunghezze, con il sesto posto (che garantisce l’accesso all’ultimo turno preliminare di Europa League) distante appena tre punti: vedere le rivali a portata di aggancio è uno stimolo in più. Per il Torino il primo test d’ammissione all’Europa è contro la squadra allenata da Edy Reja, ex mai troppo rimpianto perché legato al drammatico spareggio per la serie A perso ai rigori contro il Perugia nel ’98. Probabilmente è l’ostacolo più duro di questo rush finale. È il primo dei due scontri diretti (l’altro sarà con il Parma) e la Lazio non è più la squadra confusa dell’andata quando in panchina c’era Petkovic e fu punita da Glik, il castigatore dei biancocelesti: a loro ha il capitano granata ha riservato due delle sue tre reti in serie A. Il Toro arriva all’appuntamento in emergenza, senza otto giocatori fra cui Cerci, squalificato: al suo posto giocherà Meggiorini, nonostante le «sparate» dell’altro giorno via Facebook contro il collega Mauri, caso rientrato grazie alla retromarcia del giocatore granata. Già 19 gol Ciro Immobile, 24 anni, re dei bomber della A SYNCSTUDIO Sono appena 18 i convocati, compresi i due Primavera Barreca e Gyasi. Ma a questo punto sono le motivazioni a fare la differenza. Il Toro ne ha tante, a partire da Ciro Immobile, il capocannoniere della serie A (19 gol) in lizza per tre mete: l’Europa, i Mondiali e il titolo di re dei bomber. I ragazzi di Ventura oggi potrebbero tagliare altri due piccoli traguardi. Superare i 50 punti, una quota da record anche per l’allenatore (per i granata l’ultima volta è stata nel 1991/92 in un torneo a 18 squadre, 43 punti che sarebbero 57 al cambio dei 3 a vittoria) e portare a quattro le vittorie consecutive. Un altro obiettivo mai centrato nell’era Cairo. Bisogna tornare indietro di 36 anni, ai tempi di Pulici e Graziani, per trovare una striscia così lunga. Un paragone che non fa più paura. > ATTIVITA’ COMMERCIALI Negozi/aziende vend./gerenze VERA occasione nuovissimo vendesi negozio prestigioso in zona semi centrale articoli per bambini marchio importanza internazionale su 10 vetrine. Scrivere mail a [email protected] lucazanini.it 34a COSA VA PIETRA LIGURE Nuova costruzione, vista mare, comodissimi spiaggia, appartamenti varie tipologie, termoautonomi, solare, box, ascensore, classe A+, ampi terrazzi vivibili. Studiotre Tel. 019.626286 - 392.0657888. IMMOBILIARE ACQUISTO IMMOBILIARE VENDITA Valle d’Aosta BRUSSON CENTRO baita ristrutturata con giardino di pertinenza impresa vende ultimi alloggi. Tel. 335.460464 Liguria ALASSIO Zona ponente, 30 mt mare, ampio trilocale. Balconi vista mare! Ideale vacanza!! Classe G - Ipe 150,99. € 395.000. 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I graduali progressi della stellina Keita 48 Giornate 34a Torino 35a LIVORNO 36a Verona 37a INTER 38a Bologna Oltre alla Fiorentina, due posti disponibili 5a ai playoff e 6a all’ultimo turno preliminare La guerra a oltranza tra Lotito e una larga fetta della tifoseria. L’assenza di un terminale offensivo come Klose. Le frequenti amnesie del reparto difensivo Milan e Seedorf, separati in casa Mailtecnicoèottimista:«Restol’annoprossimo» 1 Separati in casa, il Milan e Seedorf si sopportano per centrare un piazzamento in Europa League. Il calendario è favorevole: oggi a San Siro c’è il Livorno. L’olandese ieri ha avuto un colloquio con Adriano Galliani ma la schiarita non c’è stata. Tra i temi affrontati, il rapporto con i giocatori e alcune scelte (oggi Milan Livorno (4-2-3-1) (3-5-2) dovrebbe giocare Abate). Berlusconi non sente Seedorf dalla sfida con la Lazio e questo è un segnale inequivocabile nonostante l’ottimismo del tecnico: «Mi sento l’allenatore del Milan anche per la prossima stagione. Finché non ricevo una chiamata del presidente che cambia idea, ho questa sicurezza». [L. BAN.] Parma Inter (3-5-2) SKY CALCIO 1 - PREMIUM CALCIO 3 ORE 15 SKY SPORT 1 - PREMIUM CALCIO 2 ORE 15 32 1 83 Mirante Handanovic Cassani Campagnaro 14 1 20 Abate Valentini 33 2 5 Mexes Rinaudo 77 29 Paletta Samuel 25 7 6 Lucarelli Rolando 35 2 3 Molinaro D’Ambrosio 33 24 5 Gargano Hernanes 88 19 32 Marchionni Cambiasso 19 Robinho Duncan 41 16 Parolo Kovacic 10 Kakà Mesbah 11 7 Biabiany Nagatomo 55 13 21 34 18 7 Rami Castellini Constant Piccini De Jong Benassi Montolivo Greco 22 23 Taarabt Paulinho 9 99 Cassano Icardi 9 45 Balotelli Emeghara 20 23 Schelotto Palacio 8 ARBITRO: IRRATI All: SEEDORF ARBITRO: ROCCHI All: DI CARLO All: DONADONI All: MAZZARRI Missione compiuta, in una serata che per la Milano del basket non prevedeva alternative dopo la beffa di gara 1, quel +10 a 1’55” dalla sirena sprecato fino al ko al supplementare. L’EA7 batte il Maccabi in gara-2 dei playoff di Eurolega (9177) e pareggia la serie che ora si sposta in Israele, e bisognerà portare via almeno una vittoria dalla Nokia Arena. È il fascino dei playoff, nel basket non esistono sfide più belle di queste. All’inizio c’è un Langford produttivo (5 punti consecutivi per il 12-5 dopo 3’), ma il Maccabi ha il dono della pazienza. Milano lo obbliga a cercare il tiro da fuori, e nonostante gli israeliani li costruiscano bene, soprattutto dagli angoli, non godono di buone percentuali (5/22). Banchi ha adeguato la sua difesa contro Schortsanitis, lasciandogli pochissime possibilità in uno contro uno spalle a canestro, e tutto ciò alla lunga paga. È ancora Langford a firmare il primo +10 in chiusura di prima frazione (2515), ma c’è soprattutto un bel contributo dalla panchina. Curtis Jerrells, Kristjan Kangur, CJ Wallace: quest’ultimo Liga, oggi il Barça L’Atletico a +6 sul Real 1 L’Atletico Madrid allunga in vetta alla Liga: il 2-0 all’Elche (72’ Miranda, 91’ rig. Diego Costa), 8a vittoria di fila, vale il +6 sul Real e il +7 sul Barça, in campo oggi con l’Athletic Bilbao. Dopo il ko con il Sydney Del Piero: non mi ritiro 1 Il Sydney di Alessandro Del Piero perde 2-1 sul campo del Melbourne Victory e dà l’addio ai playoff della A-League. L’ex capitano della Juve, in scadenza di contratto, probabilmente lascerà Sydney ma non il calcio: «Continuerà a giocare». PIETRO SCIBETTA MILANO (4-3-3) Abbiati Bardi Stavolta Milano dura 40’ Piegato il Maccabi L’Armani vince (91-77) e pareggia la serie: lunedì gara 3 a Tel Aviv Centimetri - LA STAMPA Sport .37 . Basket, 27a giornata AFP David Moss, 30 anni, in palleggio contro David Blu (33) L’altra sfida VolailCskaMosca Panathinaikostravolto 1 Conclusa la prima tornata di gare dei quarti di Eurolega di basket (al meglio delle cinque sfide): solo la serie di Milano è in parità. Ieri anche il Cska Mosca si è portato sul 2-0, spazzando via il Panathinaikos 77-51. Il riepilogo: BarcellonaGalatasaray 2-0 (88-61, 84-63, domani gara 3 a Istanbul), Real Madrid-Olympiacos 2-0 (8871, 82-77, domani gara 3 ad Atene), Milano-Maccabi 1-1 (99-101 dts, 91-77, gara 3 a Tel Aviv il 21/4, gara 4 a Tel Aviv il 23/4. Ev. gara 5 a Milano il 25/4), Cska Mosca-Panathinaikos 2-0 (77-74 dts, 77-51, gara 3 ad Atene il 21/4). non aveva giocato gara-1, Banchi lo butta dentro e lui risponde, anche perché ha l’intelligenza cestistica necessaria (oltre che l’esperienza di uno che ha giocato le ultime due Final Four) per leggere dentro alla difesa preparata dal suo amico Blatt, che come lui ha frequentato Princeton. Kangur mette 8 punti nell’ultimo minuto e mezzo di secondo quarto (47-34, per lui 13 con 5/5 alla fine). I biancorossi esplodono con le triple nella seconda metà di gara (13/28 in totale), segnando da fuori i primi 9 punti dopo l’intervallo e mantenendo l’inerzia con quella segnata da Jerrells (17) in chiusura di terzo periodo (66-55). L’americano segna altri 9 punti nell’ultimo quarto, Wallace colpisce anche lui da fuori e chiude con 10 punti, 6 rimbalzi e 2 assist. Stavolta Milano dura 40’. A Pasquetta si tornerà in campo con una sola certezza: a Tel Aviv se ne giocheranno due. Sassari-Roma in tv 1 Il programma della 27a giornata di serie A (20,30): Bologna-Varese, BrindisiAvellino (16,30), Caserta-Siena, Cantù-Venezia, PistoiaMontegranaro, Reggio Emilia-Pesaro, Sassari-Roma (18,15, Rai Sport 1). CremonaMilano il 1° maggio alle 18,15. Tennis, semifinale Fed Cup Repubblica Ceca-Italia 1A Ostrava si gioca la prima giornata della semifinale di Fed Cup Repubblica CecaItalia. I singolari: Errani-Safarova e Giorgi-Kvitova (diretta Rai Sport 2 dalle 13). Moto: morto a Misano Cassani, oggi i funerali 1 Si svolgono oggi alle 10 al- l’autodromo di Imola i funerali di Emanuele Cassani, il pilota morto a 25 anni domenica scorsa a Misano. T1 CV PR T2 SABATO 19 APRILE 2014 LA STAMPA 38 39 IL RATING Palazzo Civico e i suoi manager promossi da Standard&Poor’s Mannaggia all’Italia. Standard & Poor’s ha confermato il rating BBB del Comune di Torino con outlook negativo. Un giudizio che non può essere migliore perché, come spiega la stessa agenzia, non può su- Oggi Ieri MIN (˚C) 7 7.1 11.9 MAX IL TEMPO IN CITTÀ 9 18 24 Un anno fa Diario LA STAMPA SABATO 19 APRILE 2014 perare quello della Repubblica Italiana. Infatti, S&P sottolinea come il merito di credito indicativo (che esprime una combinazione tra profilo creditizio individuale dell’ente e assetto istituzionale entro cui opera) sia pari BBB negativo Il rating di S&P di Torino è fermo al «BBB -» perché non può superare quello del Paese di appartenenza ad A-. L’assessore al Bilancio, Passoni, e il sindaco Fassino gongolano «perché conferma nei fatti i giudizi di piena idoneità riconosciuti alle politiche di bilancio che l’amministrazione comunale ha adottato per fronteggiare una situazione difficile nel peggiore dei contesti possibili». S&P dà una medaglia anche ai tecnici di palazzo Civico: «Il financial management comunale è estremamente affidabile». [B.MIN.] T1 T2 RUDY OROLOGI COMPRO ORO COMPRO ARGENTO COMPRO ROLEX Via XX Settembre, 14/c (quasi ang. Via Gramsci) TORINO Cell. 348.5502437 TORINO Via Lugaro 15, 10126 Torino, tel. 011 6568111 fax 011 6639003, e-mail [email protected] 1 [email protected] 1 [email protected] Nelle scuole la festa della mamma verso l’addio Dalladenunciadiunpapà alleprimeconferme diinsegnantieassessore Maria Teresa Martinengo A PAGINA 47 Telecamere rotte Ecco perché le multe calano Quindici dispositivi sono andati in tilt anche l’autovelox Beppe Minello A PAGINA 45 SANITÀ NELLA BUFERA DOPO LA LUNGA BATTAGLIA DEI GENITORI RIPARTONO LE INDAGINI Morta a 15 anni, indagati 4 medici Riaperto il caso di Chiara, era stata operata in neurochirurgia al Cto Quattro medici indagati per la morte di Chiara D’Ambrosio, 15 anni, avvenuta nel 2010 al Cto. Tra loro il primario di neurochirurgia Faccani, i medici che eseguirono l’intervento e la dottoressa che firmò le dimissioni. I genitori: «Disposti all’esumazione». 2 Lodovico Poletto Il caso/1 Il caso/2 Trovate quattro ferite in testa Un solo killer per i due cugini giallo sulla fine dell’ex insegnante assassinati in via Nizza Scoperte nell’autopsia sulla donna trovata nell’alloggio in piazza Emanuele Filiberto Il più giovane forse ha fatto scudo al più vecchio che sarebbe stato il vero obiettivo del killer Massimo Numa A PAGINA 44 Giuseppe Legato A PAGINA 41 A PAGINA 40 QUEST’ANNO LE CELEBRAZIONI ORTODOSSE E QUELLE CATTOLICHE COINCIDONO. IERI I DUE RITI HANNO RIEMPITO LE VIE DELLA CITTÀ Centinaia in strada uniti dalla fede: sono le due Pasque di Torino Eutelia-Agile partite 700 lettere di licenziamento Per i dipendenti cassa fino al 30 giugno poi l’addio al posto Giampiero Maggio A PAGINA 45 Tre pagine di guida al weekend Dai musei, al tango Le proposte di Pasqua anche se piove Minucci, Rosso e Penna DA PAGINA 53 A PAGINA 55 Seguendo due diversi calendari, cattolici e ortodossi raramente celebrano insieme la Pasqua: domani sarà così. E ieri, le due comunità hanno celebrato i riti e fatto le tradizionali processioni del Venerdì Santo. L’arcivescovo, monsignor Cesare Nosiglia, ha guidato la solenne Via Crucis dalla Consolata lungo le vie del centro. Le stazioni sono state commentate da torinesi sofferenti: un giovane precario, un imprenditore in bilico, un padre separato, una madre sola con due figli, una famiglia segnata dalla malattia. Al termine, in Cattedrale, l’arcivescovo ha sottolineatoche«piùchelasofferenzafisicaGesùha patito nella sua passione e morte la solitudine in cui è stato lasciato. I nostri amici hanno testimoniato che la solitudine demotiva, sminuisce la dignità e fa sentire inutili. Abbandonati, traditi per paura o denaro, come Gesù: avviene nel lavoro, nella politica, nell’economia, persino nei rapporti familiari e sociali». Stasera in Duomo Nosiglia guiderà la veglia. Domani alle 10,30, solenne Messa di Pasqua. Nellestrade intorno alle chiese ortodosse di via Cottolengo e piazza Carlina, a centinaia hanno partecipato alle fiaccolate dopo la «funzione funebre» in attesa della grande liturgia di stanotte e della luce della risurrezione simboleggiata dalle candele. [M. T. M.] 2 La Via Crucis guidata dall’arcivescovo Cesare Nosiglia In piazza Carlina i fedeli ortodossi con padre Lucian Rosu Pd, lo strappo di Sergio BEPPE M INELLO «S apete che vi dico? Di fronte a giochetti che non capisco farò da solo». Sergio Chiamparino s’è appena iscritto al Pd come annunciato a Renzi ed è già stufo del suo partito. Che non riesce a mettersi d’accordo per fornire i candidati da inserire nel listino che, in caso di vittoria dell’ex-sindaco, significherebbe l’elezione automatica a Palazzo Lascaris. Immaginatevi la ressa (e la rissa). Tutto, apparentemente s’è inchiodato attorno alle quote rosa: Chiamparino vuole che alla fine ci siano 5 uomini e 5 donne. In realtà, come argutamente commentato da Maria Grazia Pellerino assessore di Sel, «parlano di quote rosa per nascondere il solito conflitto fra uomini». A sparigliare e a far saltare la mosca al naso del Chiampa è stata la sortita del capo dei Moderati, Mimmo Portas, che ha annunciato la sua rinuncia al listino per far posto alla pur brava Carlotta Salerno. Che ha fatto arricciare il naso all’ex-sindaco, ufficialmente perché «è solo una staffista», ufficiosamente perché la mossa potrebbe essere l’ennesima manovra eterodiretta dal Pd. Hai bisogno di professionalità per la tua dichiarazione dei redditi? Con CAF CGN hai l’appoggio di uno Studio Professionale qualificato per fare la tua dichiarazione VANTAGGI 730 Miglior rapporto qualità/prezzo Esperienza e competenza Dichiarazione su appuntamento in ambiente riservato L’incaricato o L’Ufficio Autorizzato CAF CGN SPA più vicino è: ERREDI SRL VIA BELFIORE, 55 - 10125 TORINO (TO) Tel: 0116689082 Fax: 0116682572 da lunedì a venerdì dalle 9 alle 18 e sabato su appuntamento T1 CV PR T2 40 .Cronaca di Torino STAMPA .LA SABATO 19 APRILE 2014 gg Dossier/ Sanità nella bufera Quattro medici indagati per la morte di Chiara Quindicenne operata in neurochirurgia al Cto: riparte l’inchiesta LODOVICO POLETTO Come una litania che non dà pace. La voce di Chiara esce dal vecchio registratore e lascia intendere tutta la fatica, la voglia di convincersi: «Io non ho male, non ho male, non ho male». Dodici ore dopo Chiara D’Ambrosio era morta. Oggi, quattro anni dopo quella fine straziante nessuno sa ancora dire perché quella bambina di quindici anni se ne sia andata fra mal di testa straziante e crisi di vomito, in una notte di fine giugno. Fermata l’archiviazione In mezzo c’è di tutto, a partire da una montagna di carte giudiziarie. Ci sono due perizie mediche e due richieste di archiviazione, entrambe respinte. E quando ormai tutto sembrava perduto è arrivata una svolta, un piccolo passo che, però, potrebbe cambiare il corso della storia. O, quantomeno, potrebbe portare un po’ di pace a mamma Maria e papà Nicola. Il 14 aprile il gip della procura di Torino, Rosanna La Rosa, ha ordinato un’altra perizia. Sulle carte, per ora. Sulla cartella medica di Chiara, sottoposta nel maggio del 2010, all’ospedale Cto, ad un delicato intervento di decompressione osteo-durale cranio-cervicale. I genitori, tramite il loro avvocato, Fiorella Pagliara, si erano detti disposti a farsi dell’altro male, pur di sapere la verità sulla morte di quella figlia. Avrebbero accettato anche il rito della riesumazione del cadavere. Avrebbero ingoiato quel boccone in silenzio perchè, dicono: «Sul corpo di Chiara ci sono certamente le prove di ciò che è accaduto». Nuove perizie Ma, la magistratura, per ora, ha detto no. Basta una perizia, sulle tac, sugli esami e sulle cartelle cliniche con le annotazioni dei medici e degli infermieri. Lì in mezzo sta nascosta la verità. Se ne occuperanno un neurochirurgo di Padova, Domenico D’Avella e un medico legale, VENARIA Ancora senza una causa la tragica fine della mamma Si sono svolti ieri pomeriggio, a Venaria, i funerali di Angela Giannone, 35 anni, l’educatrice professionale, morta la settimana scorsa, una decina di giorni dopo aver dato alla luce il secondo figlio, Francesco. Intanto si attendono i risultati dell’autopsia. L’esame autoptico servirà a chiarire se la Giannone sia rimasta vittima di complicazioni post-parto sottovalutate da qualcuno. Anche perché, quando è tornata a casa dall’ospedale Maria Vittoria, la neomamma era molto stanca e le erano gonfiati parecchio i piedi. Per questo problema si era rivolta ad un medico. Le indagini, però, coordinate dal pm Giuseppe Drammis, non 1 Maria Luisa Iannuzzo. E se, prima di avere una riposta, i tempi sono lunghi, a mamma Maria e papà Nicola poco importa: «Comunque sia siamo ad una svolta. Finalmente ci stanno ad ascoltare, perchè la morte di Chiara non può essere archiviata così, come un fatto ineluttabile. Come una Il gip ha ordinato un’altra perizia: «Dopo l’intervento aveva mal di testa» cosa che poteva accadere ed è accaduta». Nelle carte della magistratura ci sono anche quattro indagati. Sono tutti medici dell’ospedale Cto, accusati di omicidio colposo. Il primo è Giuliano Faccani, direttore del reparto di neurochirurgia. Un nome illustre nel panorama della me- Angela Giannone sono affatto concluse. E dalla procura di Ivrea lasciano intendere che si sta valutando di effettuare ulteriori approfondimenti. Probabilmente i risultati dell’autopsia verranno confrontati con le cartelle cliniche sulle condizioni della Giannone prima di entrare in ospedale e dopo le sue dimissioni. dicina neurochirurgica, e non soltanto nazionale. Con lui i due chirurghi che entrarono in sala operatoria quella mattina: Fulvio Massaro e Michele Naddeo. Il quarto è una dottoressa, si chiama Susanna Bacigaluppi. Secondo la Procura avrebbe firmato il foglio di dimissioni di Chiara dopo il secondo ricovero. Che si era reso necessario perchè la bambina stava male da giorni. Aveva mal di testa. Vomitava. E le speranze di riprendersi rapidamente erano ormai svanite. «Eppure ci avevano detto che tutto era andato bene. Che Chiara doveva tornare alla vita di tutti i giorni. Doveva muoversi, andare in piscina, fare ciò che aveva sempre fatto» raccontano ora i genitori. Non era urgente operare Ma, le carte giudiziarie sollevano una domanda: «È stato fatto davvero tutto il possibile» per quella bambina affetta dalla sindrome di Arnold-Chiari, «operata per precauzione più che per effettiva necessità» come dice la mamma? «Ci avevano convinti» La prima perizia ha sbaragliato senza se e senza ma - ogni obiezione: «Non si poteva fare nulla». Papà Nicola non ci sta: «Ci siamo lasciati convincere. È stata la nostra rovina». Culminata nel calvario di quelle notti passate accanto a Chiara, che quasi non riusciva più a parlare, fino alla morte improvvisa. Seguita da quel peregrinare negli uffici giudiziari, a portare carte e confrontarsi con periti di parte, avvocati, magistrati, in un mondo a loro assolutamente estraneo e sconosciuto. Di Chiara oggi restano decine di fotografie giganti appese alle pareti della casa di mamma Maria. I suoi giochi, i suoi libri, la sua camera da letto. E quel nastro registrato la notte prima della tragedia. Chiara stava male. Ma i medici le avevano detto che era ansia. E lei come un mantra ripeteva: «Io non ho male, non ho male, non ho male». «Finalmente qualcosa si muove» I genitori di Chiara, la mamma Maria e il papà Nicola «Pronti a tutto, vogliamo solo arrivare alla verità» La mamma “ Voglio giustizia per mia figlia l’ho promesso al suo funerale” «Io non dimentico niente, io ho tutto qui, nella mia testa. Io ho in mente ogni istante della mia vita con Chiara, ogni parola che ci siamo dette, ogni pianto e ogni risata». Era cambiata sua figlia dopo quell’intervento? «Non era più lei. Non riusciva a riprendersi. L’hanno operata il 28 giugno e dimessa tre giorni dopo. Ma lei stava malissimo. Mal di testa continui. Mi diceva. “Mamma non ne posso più”. Ma i medici ci dicevano che era tutto normale, che il decorso post operatorio era buono. Che tutto sarebbe passato». Perchè ci fu un secondo ricovero in ospedale? «Perchè in quelle condizioni non poteva più resistere. L’hanno sottoposta ad una Tac. Dissero che andava bene. Che c’erano delle falde nell’osso, ma che anche quello era nella norma e non dovevamo preoccuparci». Secondo lei Chiara poteva salvarsi? «Io non sono un medico. Non ho la certezza. Ma sono una mamma e in quanto mamma voglio sapere tutta la verità. Gliel’ho promesso il giorno dei funerali. Io non mi arrendo, io voglio una risposta che cancelli ogni dubbio. Una spiegazione che non sia soltanto un laconico “è accaduto” o peggio ancora “doveva andare così, non c’è spiegazione”». Chi è che le ha detto questo? «Mi è stato suggerito nei giorni dopo la morte. Io ero disperata, cercavo risposte. Ma una persona che non voglio nominare mi ha detto di mettermi il cuore in pace. Che doveva andare così». T1 CV PR T2 LA STAMPA SABATO 19 APRILE 2014 . Cronaca di Torino .41 g L’autopsia svela un giallo e il pm apre un fascicolo per l’ex insegnante Indagine per omicidio in piazza Emanuele Filiberto il caso Il sorriso su Facebook GIUSEPPE LEGATO Chiara in una foto al mare. Ora l’immagine è sulla pagina Facebook a lei dedicata L a Procura e i carabinieri vogliono vederci chiaro sulla morte di Maria D’Alò, 54 anni, insegnante in pensione trovata morta lo scorso 8 aprile, poco dopo l’ora di cena, nel suo alloggio di piazza Emanuele Filiberto, in pieno centro a Torino. Da qualche ora, questa morte, classificata, pochi giorni fa, come un decesso in seguito a una probabile caduta, è un mistero per il quale il pm Marco Sanini ha aperto un fascicolo per omicidio. Tre ferite alla testa Davanti al tribunale Nel giugno 2013 davanti al Palagiustizia la protesta per l’affossamento dell’inchiesta La mamma «Aveva dolori fortissimi, in ospedale ci dissero che era soltanto ansia, che doveva farcela da sola e non c’era nulla di cui agitarsi» Perchè Chiara venne sottoposta a quell’intervento chirurgico? abbiamo deciso di affidarci ai medici del Cto». «Perchè qualche mese prima era stata operata di scoliosi. In quel frangente le venne diagnosticata la sindrome di Arnold Chiari. Era asintomatica. Con il passare degli anni, mi dissero, potrebbe causarle dei problemi neurologici. Di equilibrio. E così «Ma no ci spiegarono che era minimamente invasivo. Che non poteva che evitarle guai per il futuro. Che tutto sarebbe stato facile e nel giro di qualche giorno la mia bambina sarebbe tornata alla vita di sempre, senza il benché minimo problema». Era un intervento rischioso? Chiara si era resa conto ci ciò che stava accadendo? «No, Chiara voleva solo tornare alla sua vita al più presto. Voleva rivedere i suoi amici, voleva giocare, voleva stare con suo fratello e suo padre. Mi ricordo che scriveva: “non ne posso più di questi mal di testa”. Ma era coraggiosa, già guardava avanti». Era preoccupata? «In ospedale ci dissero che era soltanto ansia. Che doveva farcela da sola, che non c’era nulla di cui agitarsi». Invece lei stava male «Ma cercava di convincersi che tutto andava bene. la sera prima di morire l’ho registrata mentre ripeteva “io non ho male, non ho male, non ho male”. Ecco, quello è tutto ciò che mi resta di mia figlia: la registrazione dell’ultima volta che l’ho sentita parlare». [L. POL.] Ci vorranno nuovi accertamenti per capire cosa sia realmente accaduto in quella casa la sera di 10 giorni fa. Intanto, l’autopsia, eseguita dal medico legale Roberto Testi avrebbe rivelato che sul capo della vittima non ci sarebbe soltanto una ferita lacerocontusa, ma tre forse quattro. Il che basta per avanzare dubbi sulla dinamica di una caduta accidentale dopo aver sbattuto la testa contro una libreria. Le stesse ferite non sarebbero compatibili con la scena del crimine. La svolta firmata dal medico Alla luce dell’autopsia eseguita dal medico legale Roberto Testi, il pm Marco Sanini ha aperto un’inchiesta per omicidio più: addirittura pare ci fossero alcune banconote adagiate sul comodino che nessuno ha rubato. Non un gioiello portato via, non un oggetto di valore appartenuto alla vittima mancherebbe all’appello il che smentirebbe la tesi di una rapina finita male e degenerata in IL MISTERO Non manca nulla Il corpo di Maria D’Alò, è stato trovato dall’ex convivente, un uomo di 55 anni, residente nella periferia di Torino, professione consulente fiscale. La donna era riversa per terra e c’era molto sangue attorno. Ma dai primi sopralluoghi effettuati dai carabinieri di Torino che conducono le indagini con la massima cautela, all’interno della casa non mancherebbe nulla che apparteneva alla vittima. C’è di La porta era chiusa e dall’appartamento non mancava nulla qualcos’altro. Quest’ipotesi sarebbe esclusa anche dalla circostanza, rilevata dagli investigatori, che la porta di casa della vittima, era chiusa a chiave quando l’ex compagno è entrato e l’ha trovata riversa sul pavimento. Contorni davvero poco chiari, pezzi mancanti, servono altri esami. Nuovi accertamenti Ipotesi, al momento che attendono eventuali riscontri. Maria D’Alò pare avesse sofferto nell’ultimo periodo di una grave forma depressiva. L’appartamento, teatro della morte, è stato posto sotto sequestro e i carabinieri sono al lavoro per chiarire il mistero e l’esatta dinamica dei fatti. Il numero multiplo delle ferite, non rilevate - com’è normale che sia - nella prima valutazione del medico legale, ma poi scoperte con un esame autoptico più approfondito, pur compatibili con una caduta, non hanno convinto del tutto la Procura. L’apertura del fascicolo è utile proprio a svolgere alcuni approfondimenti che svelino l’esatta dinamica dei fatti.si aspettano in particolare i risultati dell’esame tossicologico. T1 CV PR T2 SABATO 19 APRILE 2014 LA STAMPA 42 T1 CV PR T2 LA STAMPA SABATO 19 APRILE 2014 il caso ALESSANDRO MONDO A d una manciata di giorni dal termine di presentazione delle liste, il 26 aprile, il centrodestra si prepara a correre in ordine sparso contro Chiamparino e il Movimento 5 Stelle: una corsa nervosa, senza allegria e all’insegna di reciproche recriminazioni. . Cronaca di Torino .43 Nel centrodestra ora è tutti contro tutti Costa, Ncd: “Con l’Udc puntiamo ai moderati” DOPO LA CONDANNA Servizi sociali Oggi Giovine fa domanda Costa scende in campo Ieri Enrico Costa, coordinatore regionale Ncd, ha firmato davanti al notaio l’accettazione di candidatura: guiderà l’asse Ncd-Udc. Nei prossimi giorni il via alla campagna elettorale, lanciata da Alfano e Lupi. Emblematico il comunicato congiunto con Giovanni Barosini, coordinatore regionale Udc: «Ncd e Udc saranno un punto di riferimento per i moderati piemontesi che non si riconoscono nell’alleanza Forza Italia-Lega Nord-Destra da una parte e nella proposta politica non certo innovativa di Chiamparino che imbarca Sel pur di ampliare la gamma degli alleati». Tra le priorità, la riduzione della spesa pubblica improduttiva e la razionalizzazione delle partecipate. Truppe in movimento Ieri ha debuttato con i colori dell’Ncd Claudio Sacchetto, non ricandidato dalla Lega. Martedì Giampiero Leo inaugurerà il comitato elettorale, condiviso con Silvio Magliano, in via Botero 10. Giovedì è stata la volta di Michele Coppola, che ha fissato il suo quartier generale in Lungo Po Cadorna 3. Pichetto sogna Berlusconi Il Cavaliere potrebbe essere la star del lancio della candidatura di Gilberto Pichetto il 29 aprile al Lingotto. Pichetto ci spera Debutta Pichetto Collegamenti di lista Anche Gilberto Pichetto, il candidato di Forza Italia, è indaffaratissimo. Debutterà il 29 aprile al Lingotto, in ticket con la leghista Gianna Gancia: probabile l’intervento di Berlusconi, quantomeno in audio o video. Si candida anche Bartolomeo Giachino. Ieri la conferenza dei capigruppo in Regione è stata informata sulle dichiarazioni di collegamento delle liste. Nuovo Centrodestra per Ncd-Udc; Lega Nord Piemonte Padania per Lega Nord Basta Euro; Moderati per Moderati per Chiamparino; Progett’Azione per Destre Unite Pichetto; Forza Italia per Forza Italia Berlusconi per Pichetto; Fratelli d’Italia per Fratelli d’Italia-An; Pd per Chiamparino Presidente; Pensionati con Cota per Partito Pensionati; Verdi Verdi -L’Ambientalista per Cota per Verdi Verdi; Unione di Centro per Ncd-Udc. La sfida dei «Fratelli» Fratelli d’Italia-An schierano Guido Crosetto e stanno preparando un evento ad hoc. Laconico Ghiglia: «Abbiamo un candidato presidente e una lista competitiva, siamo sicuri di giocarcela». Michele Giovine «Non dico nulla perchè non voglio irritare i giudici del Tribunale. Sarà un ente che si occupa di sociale: no, i tossicodipendenti no». Semmai, anziani, disabili, senza fissa dimora. Il Tribunale è quello di sorveglianza. A parlare è Michele Giovine, ex consigliere della lista Pensionati per Cota condannato a due anni e otto mesi per le autentiche false. Oggi , allo scadere del termine, presenterà la domanda di scontare la condanna mediante l’affidamento ai servizi sociali». [ALE. MON] 1 2 Specchio dei tempi 2 123456657849A54BCD73543AECAFC7753784419874E3C6EC4F936F3EC445866C454 E3988178D57C83F536F3875785FCCAEC7CD3EC8758A3DC 178638AF887753EC6E3 3CA8!8E"75C778FF59A563DAC536E3A5 2 Unalettricescrive: 1 «Sono una persona, come si dicevaunavolta“amodo”,pagole tasse,nonpassonéconilrossoné con il giallo, pago il biglietto del tram,rispettotutti...maormaisonopossedutadaunavogliaincontrollabile: quella di commettere un terribile misfatto nella certezza di essere condannata ai servizi sociali. Vorrei vedere!! Sono nel 65esimo anno di età, quindi per tranquillitàattendoancoraunpaio di anni (non ho la possibilità di concedereunoseggiodasenatore aimieiavvocati-fattonontrascurabile) poi intendo commettere un bel reato così per uno sfizio e mettermi alla pari... certa di ottenere una condanna inesistente, anzi che mi permetta di relazionarmi con delle persone che hannobisognoe,perchéno,incontrarequalcunodiinteressante». GIOVANNAMARTINELLI Unalettricescrive: 1 «Faccio parte del gruppo di volontari culturali To & You nato altempodelleOlimpiadichesioccupa di accoglienza turistica. Lavoriamo nei chioschi in città posizionati in piazza Carlo Felice e via Verdi,riscuotendoparecchiosuccesso tra i turisti. La mia lettera vuole far conoscere il totale disinteresse del Comune per i citati chioschi che sono stati progettati con gran profusione di denaro (pubblico, of course) costruiti in vetro, avveniristici all’apparenza e che avrebbero potuto funzionare molto bene negli anni a venire se non fosse per la totale mancanza di normale manutenzione, che avrebbe consentito di risparmiare un saccodisoldiedievitarelachiusura di quello di via Verdi, diventato addiritturafuorileggeperunaseriedi disattenzioni in materia di sicurezza.Ilchioscoinquestioneèstatorecentemente smontato e rimontato, a causa di lavori da parte della Smat,daunadittachehafattounlavoro pessimo riconsegnando il medesimo in condizioni deplorevoli, conpartimancanti,filiecavielettrici posizionati in modo approssimativo (uso un eufemismo....) senza chel’ufficiodicompetenzachiedesse spiegazioni, pretendendo che il lavoro fosse rifatto a regola d’arte e rispettandolenormative.Sonostatispesialtrisoldipubblici,lelamentele di noi volontari sono rimaste inascoltate fino a che un controllo da parte della sicurezza ne ha decretatolachiusura.Noninattesadi eventualilavorimadelsuosmantellamentodefinitivopermancanzadi fondi. Fondi che si sarebbero risparmiatise,comedettoall’inizio,ci fosse stata la normale manutenzione. Pulizia compresa. Verrà quindi a mancare un punto importante situato vicinissimo alla Mole, riferimento per le migliaia di turisti che affollano la città e che la rendono unadellemetepiùambiteinItalia». SEGUELAFIRMA Unalettricescrive: 1 «Sono nuovamente la lettrice, pazientedelDayHospitaloncologico dell’ospedale Gradenigo, che vi hascrittodelfurtodeltelevisoreavvenuto al circa un mese fa. Questa volta vi scrivo invece per ringraziare la compagnia dei tassisti di Torino5737che,avendosaputodelfatto da un passeggero (come me e tanti altriindignatodaquelfurto“crudele”) ha donato alla sala un nuovo televisorepernoipazientieaccompagnatori. «Grazie, grazie e mille volte graziedelvostrobellissimogestocheci ha fatto capire che per fortuna, in questo mondo, non esiste solo la disonestà (si spera di pochi) ma l’umanitàditantepersoneanoisconosciutemaanoimoltovicine. «Avoitassistil’abbraccioditutti noi che frequentiamo il Day Hospital Oncologico e un grande augurio disaluteeserenità». MARIELLAPASERO IlPresidenteCircoscrizione7 scrive: 1 «Rispondiamo volentieri alla lettera apparsa nella rubrica “Specchio dei tempi” dell’8 marzo 2014 riguardante la piscina Colletta. «La temperatura dell’acqua varia,comedalegge,dai24ai28gradi e quella esterna dai 24 ai 26; entrambe sono controllate ogni due ore e negli ultimi 24 mesi due sole volte si sono abbassate (blocco di una caldaia) per due ore. Proprio permigliorarelepulizie,dalnovembre 2013 agli interventi degli operatorisiaggiungonoquellidiunaditta esternachegarantisce2passaggial giorno e l’utilizzo di macchinari igienizzanti. Gli asciugacapelli che Iren sta provvedendo a sostituire sono2(sui10funzionanti)nellospogliatoiofemminilee2(su10)inquellomaschile. «In questi ultimi anni sono stati infine molti gli interventi per migliorare una “Signora” piscina che portaancorabenelasuaetà(ènata nel 1974): rifacimento delle docce maschili e femminili, sistemazione dell’impianto filtraggio, ripavimentazione parziale delle vasche invernali ed estive, tinteggiatura dei locali spogliatoi e comuni, messa in sicurezza del piano interrato, sostituzione di porte e divisori bagni,ecc... «L’apprezzamento per la struttura è dimostrato dal numero dei frequentanti (circa 105.000 all’anno, nel nuoto libero passati dai 22.250 del 2012 ai 24.300 del 2013) e dagli oltre 18, tra federazioni e enti sportivi,cheneutilizzanoglispazie con le quali ci incontriamo periodicamente per verificare la funzionalitàdell’impianto». EMANUELEDURANTE [email protected] via Lugaro 15, 10126 Torino Forum lettere su www.lastampa.it/specchio www.facebook.com/specchiodeitempi T1 CV PR T2 44 .Cronaca di Torino .SABATO 19 APRILE 2014 Un solo assassino per l’esecuzione dei due parcheggiatori Sulla «Stampa» Il più giovane forse ha fatto da scudo al cugino I due cugini che sbarcavano il lunario facendo i parcheggiatori erano conosciuti come persone gentili 1 il caso MASSIMO NUMA na sola mano avrebbe ucciso i due parcheggiatori «gentili» di via Cherasco, Abdelhadi e Abdelhamid Berdi, 44 e 55 anni. Dopo l’autopsia effettuata dal medico legale Roberto Testi, gli inquirenti hanno ora un’idea più chiara di cosa è avvenuto alle 5,30 di una mattina qualsiasi, in via Nizza 177. A colpire un solo uo- U mo, una sola mano e la stessa lama. Affondata più volte senza pietà nel corpo dell’uomo più anziano, mentre il più giovane è stato raggiunto solo da quattro fendenti. C’è un’ipotesi, che Abdelhadi abbia tentato, con coraggio e con la forza della disperazione di salvare il familiare vittima di un agguato (o di una lite) mortale e condotta con un obiettivo preciso, quello di uccidere, di non lasciare una via di scampo alle vittime. Indagine all’inizio Chiuso nel suo ufficio al secondo piano della questura, il capo della Omicidi, Luigi Mitola riflette sui pochi elementi per il momento in mano agli investigatori. Coordina le indagini il pm Monica Supertino. C’è atte- sa per gli esiti dell’esame dei tabulati telefonici dei due cellulari recuperati sulla scena del delitto, mentre non avrebbero dato esiti le analisi delle immagini video-registrate dai sistemi di sicurezza della zona, in particolare di banche e negozi. Già da lunedì si potrà ricostruire la rete delle amicizie dei due uccisi. Videocamere inutili Il raggio di azione delle videocamere, purtroppo, non ha consentito di inquadrare figure di persone in qualche modo riconducibili al delitto. In un frame si intravedono le vittime, poco prima delle 5,30 camminare assieme, affiancati, in via Nizza e niente di più. Il capo della mobile, Luigi Silipo segue le indagini con estrema attenzione. «Una Movente sconosciuto Gli inquirenti ancora non sanno perchè la brutalità dell’omicidio dei due cugini parcheggiatori abusivi doppia esecuzione, in una strada, in un quartiere assolutamente tranquillo, che ha contorni misteriosi, in particolare sul movente», spiega Mitola. Sperano di trovare qualche indizio utile nelle testimonianze degli amici e dei familiari. Ma – per ora – non risulterebbero indizi su dissapori o contrasti nella gestione del parcheggio di via Cherasco. I due erano conosciuti come persone gentili mai insi- stenti o minacciosi, e gli automobilisti davano loro volentieri piccole mance. Né risulta che ci sia un racket organizzato nel controllo delle aree di sosta, comunque in grado di esercitare forme bestiali di violenza. Appello, chi sa parli «Ci vuole tempo. Preziose indicazioni potrebbero emergere da chi li conosceva bene». Nessuno ora cura i parcheggi di via Cherasco. L’angolo della strada dove i due marocchini erano soliti aspettare le auto è vuoto. Resta il drammatico racconto di un testimone: «Ho visto Abdel subito dopo il ferimento ma non ho visto l’assassino o gli assassini. Si teneva un fianco con le mani. Mi ha detto che stava cercando di rialzarsi, senza bisogno di aiuto, poi l’ho visto barcollare, cadere e restare immobile sull’asfalti». Diario Sentenza Tre condanne per la casa occupata dagli squatter Tre condanne e un’assoluzione per l’occupazione abusiva della casa «Boccia Squat», tra via Medici e via Asinari di Bernezzo, sgomberata nel gennaio 2010 dalla polizia dopo le continue proteste degli abitanti della zona e la decisone del Comune di rientrare in possesso della struttura. Condannati per occupazione di edificio e furto di energia elettrica Massimiliano Morra e Marco Saracco, entrambi ad un anno e tre mesi di reclusione. Un anno e due mesi sono stati inflitti a Valentina Sacchetto. Assolta la quarta imputata: Clodine Piccot. Sui siti anarchici, all’apertura del processo, erano apparse dure critiche nei confronti del Comune. «Dobbiamo segnalare in questa occasione un gravissimo inasprimento repressivo. Per la prima volta il Comune di Torino, proprietario all’epoca dell’occupazione della casetta e del giardino circostante si presenta parte civile al processo, per battere cassa e per aggravare la posizione degli occupanti». 1 Arrestato per tentato omicidio Gli rifiuta una sigaretta lo aggredisce con una mannaia Kalid El Houachmi, 35 anni, è stato arrestato dalla polizia per tentato omicidio. Ha aggredito a colpi di mannaia un connazionale, che gli aveva rifiutato una sigaretta appena uscito da una tabaccheria. La vittima è un uomo di 41 anni, che è riuscito a difendersi parando i colpi con le braccia ma ha riportato lesioni gravi, soprattutto agli arti inferiori. Trasportato all’ospedale Cto è stato operato d’urgenza. L’aggressore si era poi allontanato liberandosi dell’arma. Una pattuglia del 113 è riuscita ad intervenire in tempi brevi e ad individuare l’aggressore in via Corradino. Secondo le prime indagini l’arrestato, che ha precedenti per altre aggressioni, sarebbe riuscito a nascondere l’arma poco prima di essere fermato. L’episodio è avvenuto poco prima di sera davanti a numerosi testimoni. 1 Operazione della Guardia di Finanza Sequestrate due tonnellate di creme sbiancanti al mercurio Prodotti sbiancanti per la pelle al mercurio e all’idrochinone. Ne hanno sequestrati due tonnellate e mezza i finanzieri dei Baschi verdi del comando provinciale di Torino. Li hanno trovati in una società che ha sede nell’hinterland milanese. L’indagine, coordinata dal pm Alessandro Aghemo era partita con una raffica di controlli in tredici negozi etnici torinesi. Qui sono state trovate creme e gel «sbiancanti», allo ioduro mercurico e l’idrochinone. Su molte confezioni la scritta: «poison contient mercure iodide» (veleno contenente ioduro mercurico). Di qui i primi sequestri. Il problema maggiore è stato risalire all’importatore e al distributore, individuato appunto nel milanese. Le sostanze contenute in queste creme, sottolinea l’Aifa (Agenzia Italina del Farmaco), non sono pericolose solo a livello cutaneo, e possono provocare neoplasie. [L. POL.] 1 T1 CV PR T2 LA STAMPA SABATO 19 APRILE 2014 . Cronaca di Torino .45 In riparazione il caso Poche settimane fa è stato stanziato il denaro necessario per riparare le 15 telecamere rotte e piazzarne 5 nuove BEPPE MINELLO li uomini invecchiando acquisiscono esperienza, le macchine si rompono. Sta anche in questa legge di natura la spiegazione del fatto, apparentemente contraddittorio, che nel 2013 le multe sono calate quasi del 17% mentre tra incassi e multe accertate il Comune ha comunque potuto mettere a bilancio 1,2 milioni in più del 2012. Facciamola breve: le multe sono calate soprattutto grazie alle tante telecamere rotte della Ztl e gli incassi sono rimasti stabili perché i vigili ci hanno dato dentro e la Soris, la società di riscossone, pure. Un super-lavoro, grazie anche alla maggior presenza di civich sulle G UN TERZO IN MENO Nel 2013 con le telecamere solo 209 mila multe erano 316 mila nel 2012 strade come predicato da tempo dall’assessore Giuliana Tedesco, che ha continuato a dare i suoi frutti anche nel 2014 per il quale non sono stati diffusi dati in dettaglio, ma che ha registrato nel primo trimestre un aumento delle multe fatte dai vigili del 34,01%. Montate 11 anni fa Multe vere, con tanto di paletta e blocchetto, non automatiche come quelle dei varchi Ztl o degli autovelox. «Multe - ha spiegato Tedesco nel corso della Commissione dedicata al rendiconto dell’attività del Le multe sono calate grazie alle telecamere rotte Nel 2013 hanno fatto cilecca ben 15 impianti, anche corso Regina in tilt Due anni di multe Totale complessivo 895.701 745.211 -150.480 -16,80% Dati in euro Sanzioni 2012 Sanzioni 2013 Differenza Differenza% Incasso e accertamento 73.147.000 74.370.000 +1.223.000 - Di cui Varchi ZTL 316.205 209.867 -106.338 -33,63% - LA STAMPA suo assessorato - verso infrazioni gravi come bruciare il rosso, svoltare quando non si deve e anche per eccesso di velocità». Le macchine, invece, hanno fatto cilecca. Quindici telecamere della cinquantina montate sui varchi della Ztl si sono rotte nel corso del 2013. Erano le più vecchie, quelle montate 11 anni fa mentre le altre sono state piazzate attorno al 2010. Si sono rotte perché la manutenzione ha, diciamo, lasciato un po’ a desiderare. Il consorzio 5T, il «grande fratello» del traf- fico torinese, pare non abbia potuto fare diversamente visto che Palazzo Civico, causa le difficoltà di bilancio, aveva ridotto al minimo i pagamenti. Particolari più precisi non è dato conoscerli. In Comune si percepisce un certo imbarazzo a parlarne. Si preferisce vedere il bicchiere mezzo pieno. Vale a dire, la delibera di poche settimane con la quale sono stati stanziati 560 mila euro con i quali fare il revamping, in sostanza il rifacimento delle 15 telecamere ko e di piazzarne 5 nuove: una in via Valperga Caluso e l’altra in piazza Statuto, per beccare gli automobilisti che percorrono le corsie riservate al mezzo pubblico. Le rimanenti tre per coprire quei «buchetti» che permettevano di violare la Ztl: via Rossini all’altezza di via Verdi, via Milano all'angolo con il Municipio, e via Accademia Albertina. Per i cultori della materia e i dannati del traffico, restano due «buchi» nelle «mura» della Ztl: via Vanchiglia e via Lagrange. Avrete già capito però, che sono trappole: via Vanchiglia vi permette di entrare in piazza Vittorio e lì vi fermate perché le telecamere vi pizzicherebbero se tentaste di andare oltre. Via Lagrange poi, diventata isola pedonale, è un cul de sac. Corso Unità d’Italia I guasti di una tecnologia sempre più vecchia continuano comunque a farsi sentire su un altro killer di automobilisti indisciplinati qual è l’autovelox di corso Regina Margherita. È spesso guasto per la manutenzione carente, se non assente del tutto. Dall’assessorato sono partite più segnalazioni ma, per ora, senza risultati apprezzabili. Il minor incasso di corso regina Margherita è ampiamente compensato dall’impianto nuovo di pacca montato il corso Unità d’Italia. A proposito d’incassi, nel 2013 l’ammontare a bilancio è stato di 74 milioni 370 mila euro, 50,5 dei quali già incassati, i restati provenienti dagli accertamenti. Nel 2012 i milioni sono stati 73,147, vale a dire 1,2 milioni in meno. Complessivamente nel 2013 sono state inflitte 150 mila multe in meno su un totale di 745.221. CRISI Agile-Eutelia ora è finita È l’ora dei licenziamenti domenica 20 aprile Pasqua i negozi rimarranno chiusi lunedì dell’Angelo aperti: Torino dalle 9 alle 20 corso Traiano Alessandria dalle 9 alle 14 corso Borsalino Asti dalle 9 alle 14 Quaregna dalle 9 alle 20 via Martiri della Libertà dalle 9 alle 20 corso Casale Biella Moncalieri via Sestriere Rivalta dalle 9 alle 14 via Torino (ang. Via Gozzano) dalle 9 alle 20 via Lamarmora Tortona dalle 9 alle 20 corso della Repubblica Borgomanero dalle 9 alle 14 Valenza viale Kennedy viale della Repubblica (ang. via Brescia) Castelletto Ticino dalle 9 alle 20 via Sempione (loc. Tre Strade) Verbania Pallanza, viale Azari scarica l’APP GRATUITA dalle 9 alle 20 dalle 9 alle 20 Ultima speranza la scadenza della cassa il 30 giugno GIAMPIERO MAGGIO Cinque anni fa si presentarono davanti ai cancelli delle loro fabbriche, a Torino e Ivrea, con maschere bianche per eliminare ogni loro identità. «Dimenticati» era il loro slogan. Donne e uomini che avevano scelto una protesta silenziosa e forte al tempo stesso. Era l’inizio di un declino inesorabile che non ha mai avuto un rallentamento e che ha portato al commissariamento dell’azienda. Ieri i lavoratori di Agile, ex Eutelia, 136 dipendenti divisi tra gli stabilimenti di Torino e Ivrea, 782 in tutta Italia, hanno ricevuto la lettera di licenziamento. Un avviso senza ritorno, anche se c’è ancora una data, il 30 giugno, che non cancella ogni speranza. Quel giorno scadrà la cassa integrazione. Dal 1° luglio resteranno tutti a casa. Potranno ancora trattare, ma i margini sono ridotti al lumicino. «E’ un licenziamento annunciato all’interno di una storia ricca di forzature – dicono le I dipendenti della Agile-Eutelia durante la protesta segreterie nazionali di Fim, Fiom e Uilm, che l’altro ieri, a fianco dei lavoratori, si sono presentati davanti al ministero dello Sviluppo economico per protestare -, a partire dalla cessazione dell’attività di un’azienda che nel settembre 2009 vantava ordini e commesse per oltre 240 milioni di euro». Commesse che arrivavano in massima parte da appalti con la pubblica amministrazione. C’erano, in quel periodo, speranze di ripresa e di una risalita per uscire dalla crisi. Invece è stato l’inizio del declino. Senza contare i fondi messi a disposizione dalla Regione Piemonte (Agile ha lavoratori sparsi in tutta Italia) per un progetto di reinserimento al lavoro (il cosiddetto progetto Feg). Un altro scandalo. Più di 1 milione e mezzo di euro di denaro pubblico finito in niente. «Quel progetto? Non ha avuto nessun effetto sui 197 lavoratori piemontesi che da quel momento in avanti furono messi in cassa integrazione». E adesso, dopo lunghe battaglie, cause in Tribunale, esponenti del management finiti nei guai, è arrivata la comunicazione ufficiale. Il licenziamento. «Una decisione che cozza pesantemente con l’accordo sottoscritto a gennaio 2012 – spiegano le organizzazioni sindacali in cui si prevedevano, per accompagnare tutte le iniziative a supporto dei lavoratori, ammortizzatori sociali fino al dicembre 2014». T1 CV PR T2 SABATO 19 APRILE 2014 LA STAMPA 46 T1 CV PR T2 SABATO 19 APRILE 2014 . Cronaca di Torino .47 Un tema che divide Nelle scuole la festa della mamma rischia di sparire Un’immagine di serenità di una bambina con la sua mamma. Ma nelle classi sempre più spesso si trovano bambini in situazioni non altrettanto felici o «semplici» L’allarme di un papà, le conferme degli insegnanti il caso MARIA TERESA MARTINENGO bolita la festa della mamma alla scuola dell’infanzia. La notizia, ieri, primo giorno di vacanze pasquali, è diventata il «tweet» di un padre torinese evidentemente colpito dalla scelta delle maestre del suo bambino, alunno della materna comunale di via Forno Canavese, a Mirafiori, che hanno deciso di non dedicare tempo e impegno alla ricorrenza del prossimo 11 maggio. Non ha fatto commenti, questo genitore, ma il Sudoku A solo «cinguettare» ai propri so. Tanto da aver fatto scivola«followers» ha evidenziato la re in fondo alla lista delle ricorsua sorpresa. renze le feste della mamma e Impossibile, ieri, verificare del papà, connotate per altro il punto di vista delle maestre. soprattutto come eventi comGiuseppe Nota, dirigente dei merciali. Servizi educativi comunali, ri«Nelle nostre scuole ci sono corda però che «numerosissi- bambini in tante situazioni difme scuole non sottolineano più ferenti - spiega una dirigente né la festa della scolastica che ha mamma né quelLA SPIEGAZIONE a p p r o f o n d i t o la del papà. Ci aspetti «Bisogna rispettare questi sono ragioni del processo educative che ri- le diverse condizioni educativo -, oggi di molti bambini» non è affatto insiedono in un progetto pedasolito che in una gogico. Non è per questo che classe ci siano bambini adottanon ci si occupi della famiglia, ti sia in Italia sia all’estero, ci sono altri momenti che valo- bambini affidati ai nonni o a rizzano la vita con gli adulti». genitori affidatari, bambini orfani, figli di genitori che si sono Differenze “separati male”, di genitori L’attenzione alle diverse con- che si sono eclissati, figli di sindizioni in cui può trovarsi un gle e così via. E soprattutto bambino è cresciuta nel tem- nella seconda classe della pripo, nelle scuole è diventata un maria, quando si propone al principio largamente condivi- bambino di ricostruire la sua storia, si tende a tenere presente questo ventaglio di possibilità». Ancora: «Ci sono maestre che propongono di utilizzare come prima immagine della storia del bambino una ecografia fatta durante la gravidanza... Così nei gruppi di lavoro sulle tematiche dell’adozione e dell’affido, per i bambini adottati all’estero sono emerse proposte come l’utilizzo, al posto dell’ecografia, del documento con cui il bambino adottato è entrato in Italia». Aderendo a questi indirizzi, un numero sempre più va- sto di insegnanti evita di far scrivere letterine, pensierini, far costruire regalini per le feste della mamma e del papà, di richiedere spiegazioni «guidate» sulla composizione familiare, lasciando invece che sia il bambino ad esprimersi liberamente. Scelta condivisa Anche l’assessore alle Politiche Educative della Città, Maria Grazia Pellerino, sottolinea che quella delle maestre della scuola dell’infanzia di via Forno Canavese «non è una scelta isolata. Molte scuole l’hanno fatta e va letta senza dubbio in chiave di sensibilità verso le singole storie personali dei bambini. È importante, in ogni caso, che la figura materna venga valorizzata e che la “genealogia materna” venga recuperata nell’immaginario del bambino». A questo proposito, prosegue Pellerino, «c’è un grande impegno per recuperare la genealogia femminile anche nelle discipline - nella storia, nelle scienze -, lavorando sui libri di testo e sulla formazione degli insegnanti». SABATO 19 APRILE 2014 LA STAMPA 48 Sudoku T1 CV PR T2 T1 T2 SABATO 19 APRILE 2014 . Cronaca di Torino .49 “Perché agli studenti è vietato vedere tutta l’ orchestra?” «Meritano altri spazi È il pubblico di domani» 3 La lettera di un’insegnante dopo il concerto MARIA POLIDORI* La professoressa Polidori racconta come la sua classe ha vissuto la passione per la musica nonostante le difficoltà all’Auditorium Rai. Concerti con grandi interpreti a 5 euro, ma in posti impossibili. E’ giusto? Questa lettera apre un curioso dibattito. aro Maestro Valcuha,sono una insegnante di violino che lavora in una di quelle scuole medie ad indirizzo musicale in cui si offre ai ragazzi l’opportunità di abbracciare uno strumento e di condividere con i compagni le gioie e le responsabilità del suonare insieme. A noi insegnanti è affidato il compito e la responsabilità di spalancare una porta su un mondo immenso che loro stessi intuiscono stratificato nel tempo, nel cuore, nella mente. Ogni anno provvediamo all’acquisto di almeno 200300 biglietti che moltiplicati per i nostri anni di servizio creano un numero pari ad C una piccola comunità. Ogni an- che nel secondo movimento di no quindi con i ragazzi viviamo Brahms ferma la prova e dice al più volte, con voi, il momento primo oboe: «Maestro ha fatto del concerto. tutto lei, io ora cosa posso faCi prepariamo in anticipo re?», oppure lo sguardo comcon ricerche, racconti, con- plice di una spalla che di fronte fronti, con aneddoti della no- alle ripetute richieste di piano stra vita che s’intrecciano alla di un direttore, chiede alla fila loro, in un attimo i ragazzi col- di non suonare e che per tutta gono che quel palco è un’isola risposta si sente dire: «...E’ sospesa nel tempo e nel con- proprio così che lo voglio…». tempo uno spazio senza confiCarichi di queste aspettatini, il musicista che loro ascolta- ve veniamo a concerto a prenno il giorno dopo è già lontano, dere posto nello spazio destialtrove a condividere suoni ed nato alle scuole, cioè in quelle emozioni. sedie laterali In quello stesIN PICCIONAIA della galleria so istante i raquali si ve«Pagando 5 euro dalle gazzi si sentono de solo una diforti perché figli dicono che è difficile gnitosissima fila trovare altri posti» di contrabbassi, di un mondo che si allarga e si requalche percusstringe intorno a loro. Qualcu- sione e una possente sezione no si proietta, desidera appar- di ottoni. tenervi, sogna e fantastica, Più volte ho segnalato l’esichissà magari un domani vi fa- genza di far vivere il concerto rà parte o comunque continue- ai nostri ragazzi almeno a favorà con rispetto ad avvicinarlo. re di solista; per un ragazzo di Anche noi insegnanti siamo 12-13 anni è importante vivere un po’ «figli» di quel palco, per- queste prime esperienze veché lì hanno suonato i nostri dendo i musicisti e i solisti che maestri, lì abbiamo sentito più ha di fronte. Da sempre mi si rie più volte la musica e i musici- sponde che i biglietti a € 5 offersti che amiamo. ti alle scuole sono solo quelli e Ci capita spesso di inserire che quindi, anche con anticipo, nelle nostre lezioni aneddoti non si può ambire a collocazioche vi appartengono, ci sembra ni diverse. Ma come non capire di sentirle le voci di Oistrach che quel biglietto è privato di Diario Circolo del Lettori Sul Borgo Medioevale Fassino convoca la Asproni Appena passata la Pasqua la Città chiederà conto alla presidente della Fondazione Musei Patrizia Asproni - convocata da Fassino per martedì - della situazione «catering» del Borgo Medievale. Situazione ancora poco chiara che di fatto sta bloccando il trasloco estivo del Circolo dei Lettori al Borgo Medievale (al momento lo gestisce la Asproni e Braccialarghe Fondazione Musei che dovrebbe passarlo al Comune permettendogli di entrare con questa «dote» nel Circolo). Il problema riguarda Gerla, l’imprenditore che gestisce la caffetteria della Gam e in questi giorni organizza eventi al Borgo Medievale (dove ha speso circa 70 mila euro di attrezzature). Bisogna chiarire se l’imprenditore ha pattuito con Asproni di restare anche per l’estate. 1 Polo Reale I sindacati vanno in Procura «Turetta non ci risponde» Fra i sindacati e Mario Turetta, direttore regionale dei Beni Culturali è ormai guerra senza esclusione di colpi. Dopo la rottura del tavolo delle trattative sul Polo Reale - che i sindacati continuano a definire una scatola vuota - il ricorso al Prefetto e all’annuncio di un giorno di sciopero subito dopo Pasqua «perché l’accorpa- Mario Turetta mento dei musei mette a rischio il personale e non è mai stata discussa con i sindacati», Cgil, Cisl e Uil ieri hanno inviato un esposto alla Procura Repubblica, alla Corte Conti, al Mibact (Oiv) e all’Anac in merito al «perseverante comportamento di assenza informazione del direttore regionale Turetta su destinatari compensi per prestazioni conto terzi e lavori per appalti effettuati». Turetta ribatte:«Il tavolo delle trattative è stato rotto dai sindacati, mi si nega all’origine la possibilità di rispondere su qualsiasi questione: è una situazione generata da loro» 1 domande a Michele Dell’Ongaro sovrintendente Osn È il sovrintendente dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e conduttore di Petruska, il programma di Rai5 dedicato alla musica colta: MicheleDell’Ongaro è uno degli artefici del rilancio dell’Osn. Come risponde alla lettera della professoressa? Il direttore principale Juraj Valcuha è il direttore d’orchestra principale dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai una parte significativa di contenuto? Ai ragazzi promettiamo un’esperienza che poi non vivono, descriviamo un mondo che poi non appare loro in tutta la completezza, li stimoliamo a «rubare» segreti e poi vedono i violini solo quando da in piedi prendono gli applausi. Caro Maestro, a fine concerto avverto la delusione di chi ha promesso e poi non ha mantenuto. A livello puramente teorico credo che solo il pubblico degli abbonati possa essere pronto a fruire di un concerto senza vedere i protagonisti. Solo chi negli anni ha stimolato la propria capacità di ascolto, ha sviluppato la facoltà del sentire. I nostri ragazzi sono ancora figli delle emozioni, vivono di istanti, di sobbalzi, di stupore e di percezione diretta. Il grande pubblico dell’Osn è un pubblico raffinato, cresciuto ed evoluto con voi, che vi segue con affetto. Ma tra questo pubblico non ci sarebbe un spazio anche per noi, perché non pensare di destinare 25-30 posti della balconata a ragazzi che non vedono l’ora di essere avvolti e rapiti dall’energico ed inafferrabile suono dell’orchestra? Facciamoci tutti portavoce di questo bisogno, uniamo le idee, le proposte, le esigenze. Nel tempo, fra tanto tempo saranno in molti a ringraziarvi. Per ora incomincio io. *docente di violino alla scuola media Calvino «Che le sue considerazioni devono essere tenute nel giusto conto perchè i giovani di cui parla sono il pubblico di domani. Valuteremo la possibilità di trovare altri spazi nel nostro Auditorium. Giustissima la richiesta di poter vedere tutta l’orchestra e seguire il direttore nel suo lavoro ». Qual è il rapporto dell’Osn con i giovani torinesi? «Sta crescendo e si sta rafforzando: utilissima la rassegna RaiNuovamusica, con un pubblico giovanissimo ad affollare il foyer dell’Auditorium». Dunque è da sfatare il luogo comune che la classica interessa soltanto gli adulti? «I ragazzi torinesi stanno imparando a conoscere la strada che porta all’Auditorium Rai. Un’orchestra con tanti giovani come la nostra, sarà un veicolo di promozione straordinario». [G. NOV.] T1 T2 50 .Quartieri STAMPA .LA SABATO 19 APRILE 2014 uartieri Aperte tutti i giorni: Piazza Massaua 1, sempre aperta (24 ore su 24). Atrio Stazione Porta Nuova, dalle ore 7 alle ore 19,30. Orario minimo 9 - 19,30: via Vibò 17 B; corso Siracusa 98; piazza G. Madre di Dio 1; via Tripoli 15/A; via C. Colombo 42; corso Giambone 19; via Cernaia 14; corso Toscana 107; via Madama Cristina 14. A CURA DI ANTONELLA MARIOTTI Per le vostre segnalazioni [email protected] Orario minimo 9 - 15: viale Falchera 70/B; via Nizza 183; via Monginevro 178; corso R. Margherita 114; corso Lecce 31. Di sera (19,30-21,30): piazza Galimberti 7; via Borgaro 58. Aperte anche di notte: corso Belgio 151/B; via Nizza 65; corso Vittorio Emanuele II 66; piazza Massaua 1. Informazioni: www.farmapiemonte.org Le mamme al lavoro Barca Bertolla II “castello” dell’elementare ristrutturato dai genitori Il giardino non sarà il loro, delle mamme, ma lo vogliono curare fino al passaggio di proprietà Le famiglie hanno partecipato a un concorso vincendo gli attrezzi San Paolo PAOLO COCCORESE Il «castello» degli alunni dell’elementare «Pietro Micca» riaprirà grazie all’impegno dei genitori. Quasi un ventina tra mamme e papà dei bambini della scuola di strada Comunale di Bertolla, sabato e domenica hanno deciso di fare squadra per risistemare il grande scivolo installato nel giardino. Si tratta di una giostra con merli e scalette in legno che da quasi un anno era stata chiusa perchè necessitava di importanti interventi di ristrutturazione. «Le maestre hanno vietato ai bambini di andarci a giocare perché tornavano in classe con le mani piene di schegge - dice la mamma che ha guidato il gruppo di falegnami d’eccezione, Marilena Rosito-. Così, dato che non c’erano i soldi per i lavori, abbiamo deciso di farli noi stessi. E di riaprirla», I fine settimana Per finire l’intervento, i genitori dell’istituto che risiedono nella borgata Bertolla si ritroveranno anche nel week-end del primo maggio. «Mancano gli ultimi ritocchi – dicono -. Poi, il “castello” potrà finalmente ritornare a vivere». Per l’ultimo mese di scuola prima delle vacanze estive, gli alunni della «Pietro Micca» potranno ritornare a scalare la grande giostra che sovrasta il bel giardino dell’elementare. «E’ un’area giochi molto ap- “Venderanno l’area verde ma fino ad allora datela a noi, la cureremo” FABRIZIO ASSANDRI Fino ad ora zona vietata perché pericolosa Ma una ventina di genitori si sono messi insieme per ridare ai loro figli un luogo dove giocare, lavoreranno anche nel fine settimana del primo maggio per completare la ristrutturazione prezzata dai nostri figli. Ma dopo tanti anni era diventata brutta e pericolosa», dice un’altra mamma della comitiva, Deana Panzarino. I papà e le mamme del quartiere, però, non si sono dati per vinti. «Avevamo chiesto alla scuola di ristrutturarla. Ma con le poche risorse a disposizione, era impossibile aprire il cantiere», aggiunge la signora Rosito. Poi, spiega: «Così abbiamo deciso di darci da fare in prima persona. Per procurarci il necessario per i lavori abbiamo partecipato e vinto un concorso lanciato dal Brico di Settimo. Il primo premio consisteva in materiali e attrezzature per la giostra». L’appello Poi, su Facebook è scattata la «chiamata alle armi». “Sulla pagina della scuola, abbiamo lanciato un invito a tutti i genitori per cercare i volenterosi disposti a lavorare per ristrutturare il «castello». E, nonostante la fatica, i genitori della «Pietro Micca» si sono anche divertiti e deciso il prossimo passo. «Nei mesi scorsi per colpa di un problema di infiltrazioni, poi risolto, i muri di una classe si sono rovinati – dicono i papà e le mamme -. Vorremmo ridipingerli perché in una scuola più bella si impara meglio». Il comitato «Cinque sfumature di verde», composto da cinque mamme della scuola elementare Salgari e della media Alberti - Monica Buzio, Chiara Delia, Francesca Damiano, Silvia Giancola e Anna Cambareri - torna all’attacco. Le mamme si battono da anni contro il paradosso dei loro figli costretti a giocare sull’asfalto mentre il grosso prato di via Lussimpiccolo è abbandonato all’incuria ed è inaccessibile. Hanno incassato con amarezza la decisione del Comune di mettere in vendita l’area e di privare di un possibile polmone verde uno spazio pubblico e che diventerà una residenza per anziani. Ma tra bando, permessi e stante la crisi, potrebbero passare anche due anni prima di vedere le ruspe. Loro non ci stanno. «Vogliamo poterci occupare della manutenzione e del ripristino delle basilari condizioni di igiene e decoro» scrivono in una lettera all’assessore Gianguido Passoni. E sono pronte ad azioni dimostrative, tagliare l’erba e pulire l’area verde, una selva di rovi e rifiuti. Hanno pure un logo – un albero con la chioma verde e i rami rosa – che stamperanno sulle magliette. Quel prato è di 4mila metri quadrati: tutti i progetti degli ultimi vent’anni, come il poliambulatorio dell’Asl, sono svaniti nel nulla. Ci provano loro, le «Cinque sfumature» a ridare un po’ di dignità all’area: almeno finché non arriveranno i cantieri, vorrebbero realizzare il progetto che avevano già presentato al Comune. A costo zero per la città: prevedeva di dividere l’area con l’orto, spazi per il doposcuola, le attività degli anziani e dei disabili psichici. In Comune sono preoccupati che l’eventuale affezione allo spazio possa rendere più difficile la dismissione. “Ma valutiamo positivamente la proposta, che prenderemo in considerazione” dice Passoni, che ricorda la promessa del Comune a mantenere pubblica una parte dello spazio che non sarà edificato. Mirafiori Sud Centro “Tornare a casa con il 71 è un’Odissea” “Luci e riscaldamenti Al parco Ruffini accesi nel museo chiuso” tornano bici e scacchi CRISTINA INSALACO L’ultimo 71 la domenica se ne va via alle 20, dal capolinea di via Farinelli. Da quell’ora in poi non ci sono più speranze di poter salire su quell’autobus per tornare a casa. A risentire più di tutti del disagio sono i lavoratori del presidio sanitario «Vittorio Valletta» di via Farinelli 25. «I turni da noi finiscono alle 20.30 o alle 21, e a quell’ora la metà dei dipendenti della struttura ha bisogno della linea 71 - spiega Luisa Leante, oss -. Ogni domenica per me tornare a casa è un’odissea. Sono costretta a prendere il 4, il 17 e poi il Pozzo Strada SILVIA CAPRIOGLIO 55. Tempo stimato sui mezzi: due ore». Portinai, infermieri, addette alle pulizie. Si lamentano tutti. Maria Miulli, ausiliare, si è fatta cambiare i turni alla mattina per risolvere il problema, e Gabriella Basteris, oss: «Chiediamo che vengano potenziate le corse del 71, almeno di un’ora». A cosa servono una caldaia sempre in funzione e luci accese giorno e notte nel seminterrato di un edificio chiuso? A chiederselo è più di un lettore, che segnala come lungo il marciapiede tra via Giolitti e via San Massimo che costeggia il Museo di Scienze arrivi sui passanti uno sfiato di aria calda proveniente dai locali, costantemente illuminati, che ospitano l’impianto di riscaldamento. Il museo è chiuso da agosto, quando una bombola del gas del sistema antincendio è scoppiata, provocando un incendio e danni alla strut- tura. Alcune mostre da dicembre sono organizzate nel «Temporary Museum» allestito al BasicVillage di via Verona, ma sulla data di riapertura della sede di via Giolitti continua a pendere un punto interrogativo. «Nell’attesa – chiede un lettore –, non si potrebbe tenere spente almeno le luci nel seminterrato». «Show must go on». È la scritta che annuncia il ritorno da oggi, meteo permettendo, del noleggio bici e della scacchiera gigante al parco Ruffini. Sono arrivate una trentina di bici comunali, in aggiunta ai go kart dell’associazione scacchistica, formata da un gruppo di volontari che gestisce il servizio. Il Ruffini è l’unico parco, nel 2009 erano sette, in cui ancora si possono affittare bici. A causa dei tagli comunali il servizio è morto ovunque tranne al Ruffini, proprio perché qui è gestito da volontari. Ma a marzo, con il cambio d’appalto per la pulizia del parco, i volontari erano stati lasciati in stand by. Ora è stato loro riaffidato il noleggio, temporaneamente: il Comune sta preparando un bando che oltre al Ruffini dovrebbe rilanciare il noleggio anche al parco Pellerina: ma qui un primo bando, l’anno scorso, andò deserto. [F. ASS. ] T1 T2 LA STAMPA SABATO 19 APRILE 2014 Festeggiato Chieri Angelino Riggio festeggiato dai suoi sostenitori subito dopo il risultato delle primarie Embraco rinuncia alla Cina e investe tutto sul Piemonte Allo stabilimento di Riva 15 milioni per frigoriferi a basso consumo FEDERICO GENTA Nichelino Il simbolo Pd a Cistaro che guiderà la coalizione Riggio corre comunque Sono passati dieci anni. Dallo spettro della chiusura alla conferma dell’ampliamento. Dalle proteste in strada di più di 900 operai nel 2004, fino all’annuncio di una nuova linea di produzione. L’Embraco ha scelto l’Italia. A Riva lancerà il suo nuovo compressore per frigoriferi. Per il progetto, che diventerà realtà già nei primi mesi del 2015, l’investimento iniziale è di 15 milioni di euro, a cui dovrebbero aggiungersene altri 5 negli anni successivi. Non si risana la frattura tra partito e vincitore delle primarie GIUSEPPE LEGATO Meglio che in Cina L’accordo con la Regione è stato presentato giovedì all’Unione Industriale di Torino. L’ente pubblico ha garantito la propria collaborazione attraverso l’acquisizione, per 2 milioni, della vecchia palazzina adibita ad uffici. Sarà poi fornita l’adeguata formazione ai dipendenti che dovranno cimentarsi sia con il nuovo impianto che con il «Fullmotion»: una tecnologia che promette minori consumi, fino al 25% rispetto ai frigoriferi e congelatori tradizionali. Un’intesa che ha convinto i vertici della multinazionale brasiliana ad abbandonare l’idea di un investimento presso gli stabilimenti di Pechino. Metropoli .51 . «Scelti per gli alti livelli di specializzazione» L’accordo presentato giovedì all’Unione Industriale nell’immediato non prevede nuove assunzioni, ma garantirà un futuro all’attuale forza lavoro (circa 600 dipendenti) in un momento così difficile Produzione e ricerca Arriva una nuova linea ma saranno anche trasformati gli attuali 8 laboratori di studio e ricerca. «Quello di Riva è il sito più importante per l’intero mondo Embraco - spiega il direttore generale, Giuseppe Daresta - E’ una realtà centrale per l’Europa, che di fatto rappresenta una fetta importante del nostro mercato. La specializzazione degli attuali dipendenti, poco meno di 600, è altissima. Vogliamo confermare questa scelta migliorando anche gli spazi e le attrezzature attraverso cui sviluppare nuovi prodotti». L’ampliamento, almeno nel breve periodo non creerà nuove opportunità di occupazione. Servirà invece a garantire un futuro all’attuale forza lavoro. «Nemmeno questo investimento, per quanto importante, completa il processo di ristrutturazione degli stabilimenti - conferma Daresta - Certo comporterà una sensibile riduzione della cassa integrazione. Senza però cancellare il piano di mobilità incentivata, che oggi riguarda un centinaio di addetti. Segnali di ripresa L’accordo viene salutato dall’Unione Industriale come un successo. «Possiamo finalmente apprezzare i risultati della sinergia tra pubblico e privato - dice il direttore Giuseppe Gherzi - Felici che, malgrado il grave momento, una multinazionale decida di investire nella nostra provincia». Il Pd affida di fatto il simbolo del partito a Santo Cistaro. Sarà lui a guidare la coalizione ufficiale di centrosinistra alle prossime amministrative di Nichelino di maggio. «La Federazione provinciale di Torino - si legge in una nota ufficiale - verificata l’impossibilità politica di costruire una coalizione ampia e competitiva intorno al candidato risultato vincitore alle primarie di Nichelino del 16 febbraio scorso, prende atto con rammarico della mancata disponibilità a soluzioni diverse e condivise in grado di ricompattare il partito e, nel contempo, di mantenere viva e unita la coalizione di centrosinistra che ha ben governato la città di Nichelino». Con queste righe si chiude una telenovela, tutta democratica, iniziata due mesi fa ormai e andata avanti a suon di ricorsi e carte bollate di fronte alla commissione dei garanti. Ci sono stati tentativi di riconciliazione, ma sono tutti naufragati miseramente. Angelino Riggio, vincitore delle primarie mai riconosciuto dagli alleati dopo il video della festa del 16 febbraio scorso, correrà comunque con le sue liste a supporto. L’altra sera in un teatro Superga pieno, ha lanciato la campagna elettorale che si annuncia ricca di pathos. Anche il Movimento 5 stelle è sceso nella corrida con un Movifest in piazza Di Vittorio per spingere il suo candidato, Domenico Cuppari. Appare certo il ricorso al ballottaggio, visto l’attivismo e il seguito che contano anche le liste civiche che appoggiano Franco Fattori, ex vicesindaco. T1 CV PR T2 SABATO 19 APRILE 2014 LA STAMPA 52 T1 CV PR T2 LA STAMPA SABATO 19 APRILE 2014 LA STAMPA In città .53 . incittà Società cultura & spettacoli Abiti da Oscar Il morso del ramarro Al Museo del Cinema, fino al 31 agosto c’è la mostra Best Actress. Un omaggio alle 72 dive che dal ’29 a oggi hanno ricevuto la statuetta e hanno segnato anche la storia del costume Il capolavoro di Caravaggio «Il ragazzo morso dal ramarro» assicurato per 40 milioni di euro è esposto alla Gam in un inedito allestimento insieme con Ettore Spalletti EMANUELA M INUCCI o, guardi, io ques t’a n n o resto a Torino, e non so neppure se riesco a vedere tutti i capolavori che vorrei». Già. Aveva ragione la signora che ieri si aggirava, con il tablet spianato, per le vie della sua città. Quest’anno si può solo dire una parola ai nostri amministratori: esagerati. Hanno messo nell’uovo di Pasqua degli appassionati d’arte e dei turisti mostre come i Preraffaelliti, Caravaggio, Artemisia Gentileschi, il rinnovato Statuario dell’Egizio, Carol Rama, Ettore Spalletti e, una spruzzatina di arte abbinata allo sport con il J Stadium che ospita la mostra Guida alle mostre Da Carol Rama a Mainolfi Torino è capitale dell’arte Ma la Galleria d’Arte Moderna quest’anno vuole proprio strafare e, insieme con l’inconsueto duo Caravaggio-Spalletti , propone una mostra di Carol Rama «Il garbo è tutto», le «Vitrine di Alessandro Quaranta e poi ancora Luigi Mainolfi e Plinio Martelli. In una sola Galleria, una scorpacciata di arte contemporanea pennellata di passato niente meno che dalla mano di Caravaggio. Pasqua a caccia di capolavori: dai Preraffaelliti a Rama e Artemisia Tutti al Museo Egizio «N Da Ofelia a Caravaggio TURISTI IN FILA Già ieri ressa di turisti davanti ai Preraffaelliti che aprirà oggi «Invasione di campo», ovvero come lo sport possa contaminare l’arte e viceversa. Una massa critica di eventi mai vista prima, che non solo valgono il viaggio a Torino, ma la trasformano sino all’estate. in capitale europea - c’è chi, come il direttore dei Beni Artistici regionali come Mario Turetta che azzarda, «mondiale» - dell’arte. Preraffaelliti anche i vip in coda Aperta da oggi sino al 13 luglio al mostra sui Prearaffaeliti: ieri sera c’era una lunghissima coda di invitati in piazza Castello Curtis sospirava: amo molto Torino, ma quanto mi mancheranno i miei quadri») che arrivano da un tour mondiale, precisamente da Tokyo, ma che dopo l’esposizione torinese non si muoveranno più da Londra per almeno dieci anni. In mostra opere come l’«Ophelia» di John Everett Millais, «l’Amata» (La sposa) di Dante Gabriele Rossetti, «Prendete vostro figlio Signore» di Ford Madox Brown e «Sidonia von Bork 1560» di Edward Coley Burne-Jones. Ofelia dorme a Palazzo Cominciamo dalla mostra più fresca, quella che si apre oggi a Palazzo Chiablese ed è stata definita «un miracolo italiano». Si tratta dei «Preraffaelliti, l’utopia della bellezza», straordinaria esposizione capace di raccontare una delle correnti artistiche più suggestive dell’età vittoriana (e già ieri, ancora chiusa metteva in coda gli stranieri). Settanta capolavori della Confraternita dei Preraffaelliti arrivati dalla Tate Gallery (ieri la direttrice Penelope Lo Statuario È stato riaperto da pochi giorni il nuovo Statuario del museo Egizio: una delle ali più scenografiche e importanti del museo Il ragazzo e il ramarro Dopo i Preraffaelliti - una mostra, come si è capito, da urlo - non ci si può perdere un«cult» come «Il ragazzo morso dal ramarro» (1594) di Caravaggio. Il dipinto assicurato per 40 milioni di euro è stato prestato alla Galleria d’Arte Moderna dalla Fondazione Longhi, e viene proposto con un taglio inedito, abbinato all’opera di Ettore Spalletti. Basta osservarlo da vicino il «Ragazzo morso dal ramarro» per rimanere stregati dalle sue luci soffuse e dalle sue ombre. E come risulta eloquente per chi la contempla quella finestra riflessa sulla caraffa che illumina il volto impaurito del protagonista del ritratto. Insomma, vale proprio la pena goderselo. Mentre è già partito il conto alla rovescia per l’inaugurazione del nuovo Museo Egizio (1°aprile 2015), all’interno del mega-cantiere continuano con successo non solo le visite, ma anche le aperture di nuove fette di allestimento. È stato appena inaugurato il nuovo Statuario con le splendide statue di Amenofi II e Thutmosi II, ma soprattutto quella che celebra Ramesse II, capolavoro assoluto del Nuovo Regno, nota in tutto il mondo e vanto del Museo. Restando in centro vale la pena un salto al Museo del Cinema che ospita la mostra «Best Actress, dive da Oscar» un omagMUSEI PER TUTTI Dalla pittura del ’500 all’arte d’avanguardia passando per gli abiti cult gio alle 72 donne che, fra il 1929 e il 2014, hanno ricevuto la prestigiosa statuetta, Icone straordinarie dei cambiamenti del ruolo della donna nella società americana lungo l’intero arco del Novecento. Artemisia e la Juventus Che c’entra il capolavoro di Artemisia Gentileschi (esposto a Palazzo Madama) con la Juve? Hanno in comune la Fondazione Musei che ha organizzato al JMuseum una mostra che rappresenta l’incrocio fra i pali dello sport con l’arte raccontate da quattro opere di Francesco Barocco, Gianni Caravaggio, Rä di Martino e Sissi. T1 CV PR T2 54 .In città alle 15,30 R LA STAMPA .SABATO 19 APRILE 2014 Circolo dei Lettori Circolo della Stampa Parco Orsiera Rocciavrè Caccia alla colomba e indovinelli Gli allievi di D’Intino al concerto finale Chiacchiere in inglese salendo al rifugio Caccia alla colomba pasquale alle 15,30 al Circolo dei Lettori (via Bogino 9; ingresso: 10 euro. Prenotazioni: tel. 011/4326827) per i laboratori per bambini dai 5 ai 10 anni «Favole a merenda. In cucina con Galup!», condotto da Dario Benedetto e Maria Luz. I bimbi dovranno risolvere indovinelli e recitare filastrocche. alle 16 Concerto finale dell’Accademia della Voce del Piemonte alle 16 al Circolo della Stampa (corso Stati Uniti 27; ingresso libero), con la Master Class del soprano Luciano D’Intino: eseguiranno «Le grandi arie d’opera», con l’interpretazione di pagine di Monteverdi, Verdi, Donizetti, Bizet, Puccini e Ciaikovskij. alle 16 Un’escursione in lingua inglese, con la guida turistica madrelingua del Parco Orsiera Rocciavrè fino al rifugio Selleries, dove attenderà i partecipanti la «Cena della Luna»: la partenza è alle 16 da Pracatinat (costo: 27 euro, cena inclusa; prenotazione: tel: 3204257106). Sette chilometri di cammino con 600 metri di dislivello. Diario Borgo Medievale Vivaio insolito e tessuti di gran moda nel Medioevo Nel giardino del Borgo Medievale è arrivata la primavera. Apre oggi il nuovo allestimento che vede le piante collocate in aiuole suddivise in base agli utilizzi medicinali, alimentari e ornamentali nell’antichità (ingresso a 3 euro, ore 8-20). Ed è presente anche un vivaio dove poter acquistare esemplari insoliti coltivati in vaso. Il Borgo ospita Il giardino del Borgo anche, oggi alle 15 e alle 16,30, la «Caccia alle uova» per bambini fra le stanze del castello (a 5 euro, su prenotazione allo 011/52.11.788) e domani dalle 10 alle 19 il Mercatino dei prodotti del Paniere della Provincia di Torino. Alle 15,30 è inoltre prevista una visita riservata ai possessori di Tessera Musei su «Tessuti d’arredo e moda nel Medioevo», con guide in abiti d’epoca (da prenotare al numero verde 800/32.93.29). [N.PEN] 1 Cumiana Il rinoceronte Freddy è la star al bioparco Zoom Allo Zoom (strada Piscina 36, a Cumiana) le feste pasquali si trascorrono con Freddy, il rinoceronte bianco ospitato nel nuovo habitat «Serengeti», da poco trasferito dal parco faunistico Le Cornelle di Bergamo. Ha 33 anni e pesa 2,6 tonnellate: è un vero gigante della Savana. Il bioparco di Cumiana è aperto da oggi a Pasquetta con orario con- Freddy, ultimo arrivato a Zoom tinuato dalle 10 alle 19 (ingresso a 20 euro, 15 euro il ridotto) e permettere ai visitatori di trascorrere il ponte tra animali esotici e habitat tropicali popolati da lemuri, pinguini, giraffe e zebre. In questi giorni vengono anche proposti uno speciale menù a 15 euro, dagli antipasti al dolce, e i laboratori per bambini di «Face painting», per truccare il viso come il proprio animale preferito, ed «Egg painting», per realizzare uova colorate. Sei proposte con il bel tempo La Reggia si visita in gondola 1 Due imbarcazioni tipiche veneziane portano i turisti lungo la Pescheria E al castello di Pralormo oltre ai tulipani di tutti i colori sbocciano le uova NOEMI PENNA Se sarà il Sole a premiare il ponte di Pasqua si prospettano tre giorni all’insegna della natura, fra variopinti tulipani e romantiche serenate in gondola, per sentirsi dei Re anche con un semplice picnic all’aria aperta. Avigliana L’opera per parco Visite guidate alle chiese e bancarelle d’antiquariato A Pasqua s’inaugura ufficialmente la stagione all’aperto della Reggia di Venaria Reale. Con 700 mila ingressi l’anno, La Venaria è il quinto museo più visitato d’Italia e in questi giorni offre tanti piaceri regali. Da domani al 12 ottobre, ogni fine settimana si potranno solcare le acque della Peschiera su Diana ed Ercole: due imbarcazioni tipiche veneziane condotte dai gondolieri dello Suism e del circolo Armida di Torino. Negli stessi giorni le rotte del parco alto saranno attraversate da una carrozza trainata da cavalli e dalla Freccia di Diana, un simpatico trenino adatto alle famiglie. A Pasquetta l’Accademia dei folli animerà la prima «Giornata da Re» della stagione con un viaggio condotto da curiosi personaggi usciti dai libretti d’opera, fra cui Madama Butterfly, Leporello, Violetta e Figaro. Alle 15 tre attori tenderanno imboscate verbali In occasione delle feste pasquali la città di Avigliana apre le porte ai turisti con visite guidate al borgo medievale, al Parco e ai laghi. Sarà il giorno di Pasquetta però ad avere una maggior affluenza nel centro storico grazie alla rassegna antiquaria e del collezionismo d’arte. Mèta di molti saranno anche le sponde dei laghi per il classico picnic. Chi arriverà in Mercato in piazza Conte Rosso treno alla stazione potrà raggiungere piazza Conte Rosso con la navetta, dove durante l’intera giornata di lunedì si potranno ammirare opere d’arte provenienti da ogni parte del Piemonte e d’Italia. Per l’occasione, delle guide accompagneranno i visitatori nell’antica chiesa di San Giovanni dove esiste la pinacoteca di Defendente Ferrari. Visibile la chiesa ducale di Santa Maria nel Borgo Vecchio, la chiesa romanica di San Pietro e i ruderi del castello sul monte Pezzulano. [G.MAR.] 1 Miradolo Masino ti italiane: gli Este» e «Alta moda, grande teatro». Per i picnic c’è l’area attrezzata degli Arconi fra le sculture di Giuseppe Penone. Sbocciano le uova Mercatino di piante Peppa Pig è la star 1 Il Castello di Mirado- 1 E’ Peppa Pig l’ospite lo di San Secondo di Pinerolo riapre per Pasqua e ospita, da oggi a lunedì dalle 10 alle 19, speciali tour alla scoperta del parco storico e degli spazi in via di recupero, attività creative e, nella Serra neogotica, il Mercatino di piante da fiore dove a Pasquetta, alle 15, Eva Boasso presenterà il suo libro «Ortensie e idrangee». d’onore della Pasquetta al Castello di Masino, a Caravino. Una giornata per famiglie con attività ludiche e relax nel parco, dove si potrà fare il picnic e sarà allestita un’area ristoro. L’appuntamento è dalle 10 alle 18: si entra con 7 euro, ridotto a 4 euro dai 4 ai 14 anni, inclusi i Gold Bunny di cioccolato offerti da Lindt. al pubblico, muovendosi in costumi d’epoca per il parco della Reggia, poi alle 16,30 si esibiranno nel Boschetto della musica con la regia di Carlo Roncaglia. E lunedì ripartono anche gli spettacoli della Fontana del Cervo con i suoi cento getti d’acqua che danzeranno a ritmo di musica ogni mezzogiorno e, nel fine settimana, alle 19,30. L’ingresso ai giardini costa 5 euro, 25 euro il biglietto «Tutto in una Reggia» che include la visita del «Teatro di storia e di magnificenza» nei saloni interni e l’ingresso alle mostre «Carrozze Regali. Cortei di gala di Papi, Principi e Re», «La barca sublime», «Splendori delle cor- Sono al culmine della fioritura i 75 mila tulipani che colorano il parco del Castello di Pralormo. E anche in questi giorni pasquali «Messer tulipano» non mancherà di stupire con tante iniziative dedicate in particolare modo alle famiglie, come ad esempio la «Caccia alle uova Kinder» disseminate fra le aiuole, in programma a Pasqua e Pasquetta alle 11 e alle 16. Oggi e lunedì dalle 10 alle 18 Daniela Rissone terrà i laboratori di creatività per bambini «La colomba alla maniera di Picasso», poi ci saranno le degustazioni dei Maestri del Gusto, le esibizioni del pittore naturalista, dell’intagliatore del legno e del cestaio. Gli esperti di Arte Arborea proporranno dimostrazioni di tree climbing, mentre il mastro Costantino Bormioli coinvolgerà i piccoli in prove di soffiatura del vetro. «Messer tulipano» prosegue sino all’1 maggio (ingresso a 7,50 euro, 4 euro il ridotto): il parco è attrezzato per i picnic e nei giorni festivi Iveco Bus mette a disposizione una navetta gratuita che collega Torino a Pralormo, su prenotazione allo 011/81.40.981. R T1 CV PR T2 LA STAMPA SABATO 19 APRILE 2014 In città .55 . Per le vostre segnalazioni [email protected] alle 20,30 Cinema Massimo Caffè della Caduta Cab 41 «Simon Killer» in lingua originale Nove attori sul palco per uno show etnico Donne che sanno far ridere Per la rassegna «Cult!», proiezione in lingua originale dell’opera seconda del regista americano Antonio Campos «Simon Killer», nella Sala Tre del Massimo (via Verdi 18): è la storia di Simon, un giovane laureato americano che cerca di dimenticare un fidanzamento durato 5 anni con un viaggio a Parigi. Ingresso: 6 euro. alle 22 «Non esattamente teatro» il titolo dello spettacolo brillante alle 22 (prima replica alle 19,30) al Caffè della Caduta (via Bava 39; ingresso gratuito, prenotazione: tel. 011-5781467) con 9 attori sul palco: un mix curioso, con artisti anglo-francesi, scozzesi, pure veneti, siciliani e infine torinesi: e tutti vivono a Torino. alle 22,15 Show comico tutto al femminile alle 22,15 al Cab 41 (via Fratelli Carle 41) dal titolo «1,2,3... Donne! The best off», il miglior repertorio di sketch e gag delle artiste Federica Ferrero, Lilith, Elena Ascione, Elisabetta Gulli, Barbie Blu e Vanille Bon Bon, e le presentatrici Vanessa Giuliani e Cristiana Maffucci. Diario Grugliasco Toga party sotto il tendone con giocolieri e circensi Giocolieri ed equilibristi folli invadono questa sera il tendone di Cirko Vertigo nel parco Le Serre di Grugliasco (via Lanza 31) in occasione della festa in maschera organizzata dagli universitari di Toga Party People nel «World Circus Day», la giornata mondiale indetta dalla Federazione del circo presieduta da Stephanie di Monaco. Obbligatorio il tra- Un’esibizione a Cirko Vertigo vestimento: i partecipanti potranno ispirarsi a tutto ciò che riguarda il magico mondo circense di ieri e di oggi. A creare la giusta atmosfera saranno poi gli artisti della scuola Cirko Vertigo di Paolo Stratta, con spettacolari esibizioni aeree, giochi e animazione a ritmo di musica revival ed elettronica. I cancelli aprono alle 22, poi si balla sino alle 4 del mattino. Ingresso a 20 euro, bisogna però registrarsi su www.togaparty.to. [N.PEN] 1 Sei proposte per la pioggia Santa Rita Se swing e tango diventano swango Si balla senza sosta fino a lunedì con lezioni e spettacoli tra 8 gallery e hotel Tralestarc’è MaxPitruzzellachedall’amoreperlamogliehafattonascereunballo FRANCESCA ROSSO Il tango è un incontro, anzi tanti: fra lui e lei nell’abbraccio, fra realtà e sogno, fra l’intangibilità della musica e la tangibilità (tango viene da qui) della danza. Ma cosa succede quando lo swing incontra il tango? Nasce lo swango. E magari anche un amore come quello fra Max Pitruzzella, stella swing, e la moglie Noelia Hurtado che partecipa al Festival in coppia con Carlitos Espinoza. E il weekend dell’International Tango Torino Festival accende nuovi ritmi. Le danze Swing, «dondolo» si riferisce alle danze nate alla fine degli Anni 20 sulla musica delle orchestre hot jazz di New Orleans: tap dance, charleston e boogie woogie. La radice è la danza africana che arriva in America con gli schiavi e diventa lo spettacolo per eccellenza: Broadway, Hollywood, Ginger Rogers e Fred Astaire. Gambe e braccia si muovono dinoccolate, come se le ossa fossero di gomma, il corpo disegna forme spezzate e rimbalza senza peso, come i cartoni animati, su ritmi sincopati, voglia di stupire e giocare. Max Angelo Pitruzzella nasce in Francia. Gira il mondo gareggiando e insegnando swing, lindy hop in particolare. La leg- Discoteca A tutto vinile A La Gare, Tai Jason Gli Statuto si mobilitano 1 Tai Jason, il «Golden 1 Oggi è il Record Store boy» anglo-tedesco della musica elettronica che ha infiammato la scorsa edizione del Kappa FuturFestival, torna oggi a Torino per lo «Say Yeah Spring Break» a La Gare, in via Sacchi 65. Si parte alle 22,30 con le esibizioni delle band Sica e Papazeta, salgono poi in consolle Tai, dj Rude, Fm Harlock ed Enoze. Ingresso a 12 euro. Day e gli Statuto partecipano alla mobilitazione mondiale presentando alle 16 al Rubber Soul di via Carrera 50/e l’edizione limitata in vinile di «Modernismo d’azione». In contemporanea al Due Giardini di via Monfalcone 62 Mao introduce la proiezione del documentario «Vinylmania» con il regista Paolo Campana (ingresso: 5 euro). genda dice che il nome di questa danza nata ad Harlem negli Anni 20 venga da una maratona di ballo per la trasvolata di Lindbergh «Lindy» sull’Atlantico. Si balla in coppia. Pitruzzella ha vinto l’International Lindy Hop nel 2008, 2009, 2010 e 2011. Ha preso parte a show televisivi e clip musicali e ha lavorato come coreografo per il Cirque du Soleil. Oggi durante il Gran Baile de Gala alle 23 all’8 Gallery propone una performance da non perdere. Domani è «Crazy Swing Day», con le sue lezioni dalle 15 alle 19:30 e, dalle 22, notte dedicata al pubblico lindy sotto le note della Dusty Jazz Blasters, band composta da 7 musicisti del jazz torinese. Il personaggio Pitruzzella prova a svelare cosa hanno in comune swing e tango, oltre all’improvvisazione. «Sono danze - risponde serio Pitruzzella - che fanno parte della storia. A parte questo, non hanno nulla in comune. Lo swing può essere lento, lentissimo, veloce e velocissimo. Il tango, anche quando è veloce, per noi è slow». Il cognome Italiano svela il legame con l’Italia. «Sì mio padre è siciliano. Amo molto l’Italia». Con Torino il legame invece è calcistico: «Mi piace soprattutto la Juventus». Gli appuntamenti Per chi preferisce un tango più classico oggi milonga dalle 17.30 al Tech NH Hotel del Lingotto, e alle 23 Gran Baile de Gala all’8 Gallery con le esibizioni di Sebastian Arce y Mariana Montes, talenti tra tradizione e tango nuevo, e Esteban Moreno y Claudia Codega, protagonisti della rinascita del tango. Domani milonga pomeridiana al «Tech Hotel» e Gran Fiesta de Pascua all’8 Gallery con Sebastian Achaval y Roxana Suarez, giovani ma consolidati, e Neri Luciano Piliu y Yanina Quiñones, campioni internazionali. Il Festival organizzato da Marcela Guevara e Stefano Giudice chiude lunedì con la milonga pomeridiana al «Tech Hotel» del Lingotto e la Fiesta de despedida dalle 21 al Club Almagro. Lunedì dell’Angelo insieme ai Canaveisanbrass I Canaveisanbrass, diretti da Ercole Ceretta, e l’organista Omar Caputi tornano a suonare le eleganti pagine di Kjell Mork Karlsen nel Santuario di Santa Rita, proprio dove hanno registrato il loro ultimo cd – pubblicato da Elegia Records – dedicato al compositore norvegese. E lo faranno alle 21 del Lunedì dell’Angelo, il giorno di Pasquetta, con un pro- Alcuni dei Canaveisanbrass gramma musicale che ben si sposa alla solennità della festa. Si comincia con i soli ottoni in «Deilig er Jorden», per poi passare a «Concerto per organo e brass ensemble op. 28» in tre movimenti, «Sinfonia antiqua per organo op. 116», «Choralsonate op. 13» e infine «Suite liturgica per organo e ottoni». L’ingresso è gratuito, nell’ambito del Festival internazionale organistico di Santa Rita (santuario in piazza Santa Rita. tel 011/32.90.169) 1 Lanzo Piccoli paleontologi alla mostra sui dinosauri A Lanzo sono tornati i dinosauri. Oggi s’inaugura «Terra dei giganti»: la mostra interattiva dedicata al Triassico che espone per la prima volta in Piemonte i maestosi esemplari a grandezza naturale della Dreams. L’Oviraptor, lo Pterodattilo, il Carnotaurus e lo Scipionix, ossia Ciro: il piccolo dinosauro rinvenuto nel 1980 a Petroja, Uno dei reperti in mostra vicino a Benevento. E i bambini avranno la possibilità di diventare paleontologi, effettuando scavi alla ricerca dei fossili. La mostra è aperta sino al 18 maggio, da lunedì a venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19, sabato dalle 10 alle 22, domenica e festivi dalle 10 alle 20 (tranne domani). Ingresso a 8 euro, 4 euro il ridotto sino ai 12 anni, oltre i 65 e per i possessori di Tessera Musei. Biglietti in prevendita su Vivaticket.it. [N.PEN.] 1 T1 CV PR T2 56 .In città STAMPA .LA SABATO 19 APRILE 2014 LA STAMPA casaverde A CURA DI ANTONELLA MARIOTTI Per le vostre segnalazioni [email protected] Workshop a San Salvario Alimentazione naturale Iscrizioni aperte al workshop, in programma alla Casa del Quartiere San Salvario, «Metodi naturali per la difesa delle piante». Si va alla scoperta di come usare equiseto, ortica, assenzio, piante che servono per curare altre piante. Iscrizioni al 349/6042147. Costo 25 euro. [c. pr.] Verdure dell’orto, erbe, tanta frutta. L’agriturismo Fiorisca Il Cuore di Casalborgone, strada Foei 6, apre le iscrizioni al corso in programma sabato prossimo, 26 aprile, su «L’alimentazione naturale e salutare». Costo 30 euro, iscrizioni chiamando il 347/405.16.71. [c. pr. ] Tendenze Unpo’diProvenzasulbalcone Èla lavanda facileeprofumata Si adatta benissimo al clima e agli sbalzi di temperatura in città CHIARA PRIANTE I consigli E’ tra le piante più profumate da balcone. Ed è anche bella da vedere: con i suoi fiori, dai colori che variano tra l’azzurro e il lilla, la lavanda rimane fiorita gran parte della stagione. Una volta esaurita, è un attimo farla seccare per profumare cassetti e biancheria della casa. Questo fiore è uno dei protagonisti di questa primavera 2014: ormai moltissimi supermercati e vivai lo vendono. Non serve una fortuna: con una spesa tra i 6 e i 10 euro si possono comprare delle belle piante, già piene di boccioli. In balcone scegliere un vaso ampio, ogni anno, in primavera, è bene rinvasarla in un vaso più grande Centimetri LA STAMPA La lavanda non va annaffiata troppo, non lasciare la terra umida, rischiando di far marcire le radici della pianta. Non ci devono mai essere ristagni d’acqua Prima di concimare la lavanda attendere almeno due anni. Per avere una lavanda al massimo del suo splendore sono necessari 3 anni Alla porte di Torino La conferma, dunque, che non solo più la Provenza è il regno della lavanda. E’ un’ulteriore prova arriva dalle aziende agricole locali che hanno deciso di coltivarla. Alle porte di Torino, in strada del Portone 197 a Grugliasco, c’è, ad esempio, Cascina Duc che dal 2010 vanta un appezzamento di mille metri quadrati con 1200 piante di lavanda. «Il nostro clima non la disturba, vive benissimo alle nostre latitudini» racconta Marisa Grandi della Del Duc, la cooperativa agricola che gestisce la cascina, famosa per il suo festival cinematografico nell’aia, il «Muuh Film Festival». Della profumata lavanda grugliaschese (si tratta dell’ibrido «lavandino») si ricavano prodotti dolci e salati che vanno a finire in tavola (dai grissini ai biscotti alla lavanda) ma anche cosmetici, che vendono in vari mercatini della zona, prodotti con l’apprezzato olio di lavanda. Sul terrazzo o in piena terra è bene scegliere un posto ben assolato, perché crescerà armoniosamente, senza orientarsi alla ricerca del sole. Resterà fiorita per tutta la stagione La lavanda va sempre potata in estate, dopo la fioritura: tagliare non solo i fiori ma una parte di vegetazione, senza arrivare ai rami spogli Il momento migliore per mettere a dimora, nella terra, le piante va dall'autunno a inizio primavera. Come tutte le piante in vaso possono però essere messe a dimora in tutti i periodi dell'anno. E’ anche possibile interrare i semi (in primavera) e aspettare che crescano OLTRE IL GIARDINO Le cure Chi sceglie di metterla in balcone, stia sereno. Per la lavanda non servono molte cure. E’ solo utile posizionare il vaso in pieno sole e non bagnarlo troppo, unica vera accortezza: i ristagni arrecano danno alla pianta. Non servono altre attenzioni: anche la concimazione non è necessaria (si fa solo dopo tre anni). A fine stagione sarà invece importante potare (i fiori ma anche i rami, per dare una forma armonica alla lavanda). E la primavera successiva ricordiamoci di rinvasare la pianta. Un esemplare dura otto, dieci anni: con una spesa di sei euro circa, dunque, ci godremo il profumo della lavanda per un po’ d’estati. Matilde e i fiori della nonna 1 «Mi chiamo Matilde ho 5 anni e vorrei regalare per Pasqua ai miei nonni la pubblicazione della bellissima foto dell’azalea e dei ciclamini che sono sul loro terrazzo». Sono fiori bellissimi quelli inviatici da Matilde, soprattutto l’azalea che non è semplice da far rifiorire. Per far pubblicare le vostre foto scrivete a [email protected] oppure per il blog online: [email protected]. 1 2 3 4 5 6 L’architetto ALESSANDRA AIRES A Pianezza come fosse Inghilterra Trekking anche a Pasqua Editoria Camminare tra boschi e sentieri in Valsusa Chi l’avrebbe immaginato di poter camminare tra i ginepri a Foresto? O incontrare una torbiera a Trana? La bella stagione porta con sé il manuale green «Camminare in bassa Val di Susa. Venti itinerari fra Avigliana e Novalesa» che propone, appunto, passeggiate a pochi chilometri da Torino alla scoperta di paesaggi incantevoli che non ci si aspetterebbe, oltre interessati reperti di storia e arte locale. Pubblicato dalla casa editrice rivolese Neos, una bella realtà locale impegnata nella promozione del territorio e del suo patrimonio culturale, il manuale (ha un costo di 12 euro) si perde tra i laghi di Avigliana e nella cappelle della via Crucis sul Monte Musiné, a Caselette, conduce a reperti di epoca paleocristiana e alla scoperta di una varietà di flora e fauna ricchissima. Il tutto a meno di mezz’ora d’auto dal capoluogo. Gli autori sono Claudio Rolando, biologo, ex direttore di alcune aree protette, e Gian Vittorio Avondo, insegnante a Pinerolo. [C. PR. ] L’ amore per i giardini ci porta spesso a citare splendidi esempi di parchi privati magnificamente mantenuti nelle campagne inglesi, ma se ci guardiamo intorno vicino a Torino abbiamo esempi che non sfigurerebbero affatto nel Sussex o nello Yorkshire. Uno è senz’altro il Castello di Pralormo, visitabile i questi giorni con le multicolori sfumature dei 18.000 tulipani. Ma una sorpresa assoluta è a Pianezza, il Giardino di Villa Lydia, dedicata alla moglie dal Conte Ernesto Rossi di Montelera. Visitabile solo per eventi straordinari testimonia la passione botanica e la dedizione che gli eredi della famiglia perseguono instancabili, per la cura dei 3 ettari di alberi, arbusti, tappezzanti di rara bellezza. Un giardino nato con la villa, nel 1906 da Pietro Fenoglio esponente importante del Liberty torinese, dalla forma stretta, allungata e scoscesa, adagiato lungo la Dora Riparia. Un contesto complesso che solo l’abilità dei progettisti (si ipotizza anche la mano dei Roda, paesaggisti dei Savoia) ha saputo trasformare in un parco ricco di curiosità, invenzioni e scorci paesaggistici unici. Il profumo dolce dei fiori bianchi della «Choisya ternata», (arancio del Messico) è la prima inebriante sensazione che offre il giardino. Una collezione di quasi 100 esemplari di «Trachycarpus fortunei», la palma adatta ai nostri climi, accanto ai Bamboo, ci accompagnano lungo i vialetti fino al laghetto passando accanto al belvedere sul fiume e alla stazione di pompaggio dell’acqua costruita in stile inglese, fino alla serra in ferro e vetro per gli agrumi e i banani. Esemplari pregevoli di cedri atlantica e del libano troneggiano nel bosco, e una collezione di rose, rampicanti e non, costeggia il terrazzamento in pietra offrendo le prime rose fiorite già in aprile, mentre possiamo godere delle fioriture fucsia e rosso brillante delle azalee. Presidente Aiap Piemonte e Valle d’Aosta SABATO 19 APRILE 2014 LA STAMPA 57 T1 PR T2 T1 CV PR T2 58 .Sport Cronaca STAMPA .LA SABATO 19 APRILE 2014 port Basket A3 donne: Libertas strappa gara-3 Prosegue il momento positivo del basket femminile torinese. Dopo l’approdo della Piramis Torino in finale playoff di A2, arriva la vittoria dell’Azzurra Libertas Moncalieri contro la Cestistica Savonese (63-55) in gara-2 del playout per rimanere in Serie A3. Davanti al pubblico amico del PalaEinaudi, la formazione gialloblù ha ribaltato il risultato maturato nella trasferta di gara-1 (56-49) con una bella prova corale ed ha così allungato la serie. Gara-3, a Savona mercoledì 23 aprile. Calcio Atletica La Juve naufraga subito il Toro si salva a stento Un calco di Varenne per la mezza a Vigone Avvio in salita per i due club al torneo internazionale Maggioni-Righi Softball PAOLO ACCOSSATO BORGARO Il Toro stecca ma la Juve fa peggio al pronti via del «Maggioni-Righi». I granata finalisti nella scorsa stagione riacciuffano il pari per il rotto della cuffia contro la J Stars ed ora non hanno più rete di protezione visto che per accedere alle semifinali dovranno battere oggi il Genoa e domani l’Etoile Lusitana. E in serata non meglio va alla Juventus che sbatte il muso contro il Kapa Helsinki: i bianconeri di Zappella che non vincono il Maggioni da 10 anni perdono 2-1 (reti finlandesi di Mitro e Joonas, gol della bandiera di De Mitri) al termine di un match burbero in cui Morselli sbaglia anche un rigore. Per il resto fanno il loro dovere Sampdoria, Verona, Atalanta ed Etoile Lusitana, la squadra africana fondata da Mourinho e che in questi anni ha già dato al calcio europeo diversi giocatori, come Mbaye, oggi al Livorno. Gli africani hanno ricominciato vincendo contro il Genoa, secondo in campionato dietro la Juventus. Nello stesso girone il Toro rischia la sconfitta contro i dilettanti della J Stars, società satellite della Juve che passa in vantaggio con Gritella ed è poi raggiunta da Kader Koffi Kouakou, centrocampista classe ’98. Nel Toro di Menghini non c’è la punta di diamante Edera ma giocano Maurice Gomis tra i pali, ultimo della La Loggia ha 3 vittorie e un ko La Loggia a Nuoro insegue il bottino pieno ENRICO ZAMBRUNO Il centrocampista goleador Kader Koffi Kouakou, 16 anni, centrocampista del Toro autore del gol del pari in Toro-J Stars (1-1) dinastia di fratelli portieri granata (Lys è secondo di Padelli al Toro oltre che estremo difensore del Senegal, Alfred è quarto in classifica in B a Crotone) e il fantasista albanese Federico Zenuni, già convocato nella nazionale Under 17. Nelle altre partite, largo 4-0 della Samp sul Borgaro, 3-0 del Verona contro i portoghesi dell’Academica Coimbra mentre l’Atalanta batte 1-0 il Cska Mosca. Trofeo Regioni: Piemonte ko ai rigori 1 Sfuma ai rigori, e non senza polemiche, per la selezione femminile il sogno di approdare alla quarta finale in cinque anni (con due successi) al Torneo delle Regioni in Friuli. Ad eliminare le ragazze di Panigari le lombarde campionesse in carica, che l’anno scorso avevano battuto il Pie- monte in finale. Partita sbloccata nella ripresa dalle lombarde e riacciuffata all’ultimo minuto da Soragni prima dei rigori, dove determinanti sono stati il tiro lombardo di Lacchini, finito sulla traversa ma secondo la terna arbitrale rimbalzato dentro la linea di porta, e quello della Mellano. Seconda trasferta stagionale per il Rhibo La Loggia, oggi impegnata nel terzo turno dell’Italian Softball League. Le campionesse d’Italia in carica, allenate da Maria Grazia Barberis, sono di scena a partire dalle ore 12 a Nuoro sul campo del Banco di Sardegna. Le piemontesi fino ad ora hanno collezionato tre vittorie ed una sconfitta e sono reduci dal positivo esordio tra le mura amiche, dove una settimana fa hanno piegato senza problemi il Legnano nel primo match 9-2 e poi nel secondo 8-5. Le sarde hanno rotto il ghiaccio solo nell’ultima giornata, mettendo in difficoltà le vice-tricolori del Bollate, sconfitto nella prima sfida 3-1 ma poi impostosi in gara-2 con un perentorio 5-0. Nel massimo campionato, per adesso diviso ancora in due gironi, tre sole squadre si trovano a punteggio pieno. Si tratta di Bussolengo, Forlì e Collecchio. «Eravamo quattro amici al bar, che volevano cambiare il mondo..» recita una celebre canzone di Gino Paoli. Un refrain che calza a pennello con la storia della mezza di Varenne, a Vigone, nata per caso da una battuta tra amici, legati dalla passione comune per la corsa. Un desiderio che si è realizzato, dopo un intenso anno di preparativi il 9 maggio 2010. Un esordio con il botto per la maratonina: 900 iscritti e la vittoria di Dereje Rabattoni in 1h09’20”. Domenica 4 maggio andrà in scena la quinta edizione e avrà come madrina Valeria Straneo, vice campionessa di maratona e che nel 2011 si aggiudicò la vittoria in 1h13’55”. La gara è cresciuta nei numeri e la speranza è che l’edizione 2014 riesca a superare quota 2000 iscritti. Ma la popolarità dell’evento è legata ad un’altra iniziativa, che prenderà il via per la seconda volta il 1° maggio, la WalkinVarenne dedicata ai camminatori. Fiore all’occhiello della manifestazione è la medaglia riservata ai partecipanti, ogni anno realizzata da un artista locale diverso ed ispirata al “ciapin” (ferro di cavallo). La novità della medaglia è rappresentata dalla griffe di Varenne. Come le star di Hollywood, il Capitano ha lasciato l’impronta su un calco trasformata poi in opera artistica: al traguardo la medaglia sarà consegnata ai concorrenti. [A. BRU] T1 CV PR T2 LA STAMPA SABATO 19 APRILE 2014 . Sport Cronaca .59 A CURA DI SILVIA GARBARINO Per le vostre segnalazioni [email protected] Tennis a Le Pleiadi il rientro di Parione Dopo un lungo stop forzato, la diciottenne torinese Giulia Pairone, classifica 2.3 e portacolori dell’U.S. Beinasco nel campionato di A2, torna alle gare: il suo esordio stagionale è previsto sui campi de Le Pleiadi nel Torneo Volo a vela, domani la finale Open BNL in corso a Moncalieri. Il torneo, valido per il pass alle pre - qualificazioni degli Internazionali d’Italia del Foro Italico, ha chiuso le iscrizioni con 220 partecipanti nel maschile e 70 nel femminile dagli NC alla seconda categoria (+ 50% del 2013). Si conclude domani il 42° trofeo internazionale Città di Torino di volo a vela. I piloti di punta della nazionale Luciano Avanzini e Luca De Marchi conducono la classifica. L’unico torinese presente è Giancarlo Grinza Trotto Costa Azzurra, Gp da Formula 1 Tutti contro il re Mack Grace Sm È la corsa più veloce del calendario di Vinovo da mezzo secolo ALMA BRUNETTO Un connubio consolidato che su 32 corse ha portato a casa 23 primi posti. Poco più di 51 anni fa, era il 24 marzo 1963, nasceva sull’ovale di Vinovo il Gran Premio Costa Azzurra. E’ da sempre una sfida sul miglio e sulla velocità, una gara di Formula 1 per cavalli. E domani si ripeterà la magica e affascinante atmosfera che da oltre mezzo secolo avvolge la super corsa, che vanta un montepremi di 132mila euro. Che sia una signora corsa lo dimostra l’albo d’oro. Agli albori vinse Firestar interpretato da Gioacchino Ossani con 1’17”4, poi i tempi sono cambiati. C’è stata un’evoluzione nel trotto, come in tutti L’assalto dei torinesi Sarà compito del fighter Marco Smorgon con Oropuro Bar, ancora della scuderia Truccone, difendere i colori locali. Un cavallo che si è conquistato la fama sulla pista di Vincennes, con 38 gare disputate, 13 vittorie e 19 piazzamenti per un totale di 412mila euro di montepremi e dopo quasi un anno e mezzo ritorna a casa. Sarà difficile per Oropuro Bar, abituato a distanze più lunghe e in un G.P. che favorisce gli scattisti, ma la tattica allo start potrebbe dare risvolti inconsueti. Gli altri in gara IL RECORDMAN Il torinese Smorgon detiene il miglior tempo della storia del premio gli sport, e sono mutate anche le tecniche di allenamento. Così nel 2010 è arrivato un bel record tutto torinese. Marco Smorgon alla guida di La Dany Bar di proprietà della scuderia Truccone ha chiuso in 1’11”5, tempo tuttora imbattuto, persino dal potente Mack Grace Sm, che nel 2013 ha messo il sigillo con Roberto Andreghetti. Duello atteso Sarà, come previsto dai pronostici, un duello a due, senza nulla togliere agli avver- Campione in carica I driver che hanno conseguito tre vittorie a testa sono stati Gougeon e Bellei . Roberto Andregetti su Mack Grace Sm insegue il bis sari. L’evento capace di richiamare a Torino, i migliori bolidi del trotto, nell’edizione 2014 vedrà allo start 11 soggetti di livello assoluto. Sarà dura per tutti, perché l’anzianotto Mack Grace Sm, 8 anni, difficilmente cederà il suo scettro. Soltanto un paio di settimane fa ha dominato il Gran Premio Mirafiori e il suo palmares è impressionante. Detiene il record sul miglio di 1’10”8 e sul doppio chilometro di 1’12”3 e nella sua carriera ha raggiunto il ragguardevole milione 500mila euro di somme vinte. Su 91 gare disputate, ne ha centrate 14 di gruppo 1, che lo collocano al top internazionale (con 24 prove agguantate). Si presenterà Owens Cr con il numero 5 e al sulky l’inossidabile Pippo Gubellini e Oibambam Effe con Andrea Guzzinati e il numero 4, entrambi all’interno di Mack Grace Sm. La corsa in rosa avrà come rappresentante Linda di Casei, 8 anni e non sentirli, e per le straniere Union Life. La francesina non è una fuoriclasse, ma con il belga Jos Verbeeck, potrebbe produrre un risvolto al momento imprevedibile. Navetta gratuita Coppia di ferro Il sauro della scuderia Stall Royal Horse ha cambiato 15 driver, dopo l’aggiudicazione del G.P. Lotteria del 2012 con Roberto Andreghetti, la coppia di ferro non si è mai più lasciata. Per raggiungere l’ippodromo, a partire dalle 14,30 sarà operativa una navetta gratuita in partenza dal capolinea Drosso della linea 4 in corso Unione Sovietica. L’ingresso è libero e gratuito, inizio corse alle 15. Gli eventi Sfilataincostume efotoconipony 1 Il Gran Premio Costa Az- zurra non è solo un evento storico del trotto, ma anche un caleidoscopio di eventi collaterali che animeranno il pomeriggio di Pasqua. Trotto & Turf giornale specializzato di ippica sarà per il secondo anno partner del Gran Premio e consegnerà al driver vincitore il trofeo dedicato e per gli appassionati ci sarà in distribuzione una copia della pubblicazione. Uno stuolo di nobili e di vassalli farà da cornice alla manifestazione. I Cavalieri del Conte Verde indosseranno costumi medievali e sfileranno per ricordare la figura di Amedeo VI di Savoia. Il corteo sarà accompagnato dall’associazione La Terra dei cavalli. Un sodalizio ubicato a Leinì che si preoccupa di recuperare da morte certa gli animali e che ospita 180 soggetti, tra cui molti trottatori a fine carriera. I più piccoli saranno accolti dal parco giochi con gonfiabili gratuiti, caramelle e palloncini e da una simpatica sorpresa. All’interno di un colorato paddock ci saranno due piccoli pony e i bimbi potranno fare una foto in loro compagnia e la stessa sarà spedita via mail, nuovo servizio HippoGroup. T1 CV PR T2 60 .Dove andiamo STAMPA .LA SABATO 19 APRILE 2014 Musei ACCADEMIA ALBERTINA - PINACOTECA (Via Accademia Albertina 8; tel. 011/0897370). Dal 10 aprile al 1° maggio lun-dom 10-18 (festività comprese). Dal 5 maggio, lun-mar e gio-dom 1018. Mercoledì chiuso. A... COME AMBIENTE (cso Umbria 90, tel. 011 0702535). Sab-dom 14-9, ultimo ingresso alle 18 ARCHIVIO DI STATO (p. Castello 209, telefono 011 540382). Sala studio di piazza Castello e via Piave 21, orario: lun-ven 8-18,30, sab 8-14. ARCHIVIO STORICO DELLA CITTA’ (vira Barbaroux 32, telefono 011 4431811). Mostra: «Esplorando tra le carte. La Mole Antonelliana» fino al 18 aprile. Orario: lun-ven 8,30-18,30, dom 10.30-18.30, sab chiuso. ARMERIA REALE (biglietteria unica Palazzo Reale piazza Castello 191, telefono 011 543889). Orario: mar-dom e festivi 8,30-19,30. BASILICA DI SUPERGA E REALI TOMBE DI CASA SAVOIA (strada Basilica di Superga 75, tel. 011 8997456). Llun-dom. 9,30-19. Visite alla Cupola, lun-ven. 10-18, sabato 9,30-19, domenica 12,45-19. BIBLIOTECA REALE (piazza Castello 191, telefono 011/543855). Orario: lun-mar-mer 8,15-18,45; gio-ven 8,15-13,45; 14-18,45; sabato 8,15-13,45. BORGO E ROCCA MEDIEVALE (viale Virgilio - Parco del Valentino, telefono 011 4431701). Orario: la Rocca, da mar a dom e festivi 10-18. Ultimo ingresso 45 minuti prima. Borgo: Orario: tutti i giorni 9-19. FONDAZIONE 107 (via Sansovino 234, tel. 011/45 444 74). Or.: da giovedì a domenica 14-19. Visite guidate su prenotazione. FONDAZIONE ACCORSI OMETTO - MUSEO DI ARTI DECORATIVE (via Po 55, interno 3, tel. 011/8376883). Visite guidate alla collezione permanente ogni ora. Le mostre: «L’Oriente di Alberto Pasini». «Cugini del Re. Storia del collare dell’Ordine supremo della Santissima Annunziata». Orari: mar-ven. 10-13; 14-18; sabdom 10-13; 14-19. Lun chiuso. FONDAZIONE MERZ (via Limone 24, Torino). Mar-dom 11-19. FONDAZIONE SANDRETTO (via Modane 16, tel. 011/379.76.00). Orari: gio: 20-23, ven-sab-dom: 12-19. GAM (via Magenta 31, tel. 011/4429518). Mar-dom 10-18. La biglietteria chiude un’ora prima. Tel. 011 4429546/7. JUVENTUS MUSEUM (via Druento 153 interno 42). Orario: lun-mer-gio-ven 10.30-18.30, sab-dom e festivi 10.30-19.30, martedì chiuso. Per info www.juventus.com. MAO - MUSEO D’ARTE ORIENTALE (via San Domenico 11, tel. 011 4436927). Or.: mar-dom. 10-18, lun chiuso. La biglietteria chiude un’ora prima. Visita ogni primo mar del mese alle 16 (ingresso gratuito al museo – visita 4 euro). MUSEO DEL CARCERE «Le Nuove» (via P. Borsellino n. 3 Tel. 011/309.01.15; 011/76.04.88). Or. visita guidata: lun-sab. ore 15; dom ore 15 e 17; 2° e 4° dom ore 9, 15 e 17; S. Messa ore 10,30. Ricovero antiaereo sab-dom 17.15. MUSEO DELLO SPORT- STADIO OLIMPICO (C.so Agnelli ang. c.so Sebastopoli, tel 011/1978 56 17; [email protected]). Mar-ven 14-18, sab 10-18 Visite guidate dello Stadio inizio ogni ora. Chiuso per le partite. MUSEO DI ANTICHITA’ (via XX Settembre 86, tel 011 521 2251). Biglietteria unica presso Palazzo Reale. Or.: da mar-sab. 8.30-19.30; dom e festivi 14-19.30. Tutte le domeniche alle 16 visita tematica gratuita. MUSEO DI ANTROPOLOGIA CRIMINALE «CESARE LOMBROSO» (via P.Giuria 15, 011 6708195). lun-sab 10-18. MUSEO DIFFUSO DELLA RESISTENZA (c.so Valdocco 4/A, tel. 011 4420780). Allestimento permanente: «Torino 1938-1948. Dalle leggi razziali alla Costituzione». Or.: mar-mer-ven-sab-dom 10-18, gio. 14-22. Lun chiuso. MUSEO EGIZIO (via Accademia delle Scienze 6, telefono 011 5617776). Orario: tutti i giorni 8,30-19,30, lunedì chiuso. Ultimo ingresso un’ora prima. MUSEO NAZIONALE DELL’AUTO (corso Unità d’Italia 40, tel. 011 677666). Or.: lun 10-14, mar 14-19, mergio., dom 10-19, ven-sab 10-21. La biglietteria chiude un’ora prima. Pasqua 10-19; Pasquetta 10-19; 25 aprile 10-21; 1° maggio 10-19. MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA ALLA MOLE ANTONELLIANA (via Montebello 20, telefono 011 8138560). Orario: tutti i giorni 9-20, lunedì chiuso. La biglietteria chiude un’ora prima. MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA (piazzale Monte dei Cappuccini 7, tel. 011/6604104). Mostra «Visioni tra le rocce» fino al 30 novembre. Orario: 10-18. Pasqua e Pasquetta aperto. MUSEO NAZIONALE DEL RISORGIMENTO – PALAZZO CARIGNANO (piazza Carlo Alberto 8, tel. 011 5621147). Orario mar-dom. 10-18, ultimo ingresso ore 17,15, lun chiuso. MUSEO REGIONALE DI SCIENZE NATURALI (via Giolitti 36, tel. 011/4326354). Chiuso. PALAZZO MADAMA - MUSEO CIVICO DI ARTE ANTICA (p.zza Castello, tel. 011 4433501 Collezioni permanenti: mar-sab ore 10-18; dom. 10-19.Scalone: mar-dom ore 10-19, ingresso libero. PALAZZO REALE (piazza Castello, tel. 011 4361455). Or.: tutti i giorni 9-19,30, lun. chiuso, sab. visite 9,30 18,10. Fino al 6 maggio: «Porcellane di corte». PAV PARCO ARTE VIVENTE (Via Giordano Bruno 31, tel. 011 3182235). Or.: ven 15-18, sab-dom 12-19. PINACOTECA «GIOVANNI E MARELLA AGNELLI» (Lingotto, 8 Gallery - via Nizza 230, tel. 011 0062713 www.pinacoteca-agnelli.it). Orario: mar-dom. 10-19, ultimo ingresso 18,15. PROMOTRICE BELLE ARTI (viale Crivelli 11, tel. 011/5790095). Orario: martedì-sabato 11-13/16,30-20, festivi 10,30-12,30, lunedì chiuso. SPAZIO LA STAMPA (via Lugaro 21 www.lastampa.it/spaziolastampa). Ingresso libero: lun-ven 10-19, sab 10-20, dom 14-20. Visite guidate su prenotazione allo 011/6568.319 o mail a [email protected] - Visite diurne: museo+redazione 3 euro - Visite serali: museo+redazione+stabilimento 5 euro - Visita guidata diurna sab e dom ore 17,30. TEMPORARY MUSEUM (cso Verona 15/C, c/o BasicVillage, tel. 011/432.4591). Esposizione permanente: «La Rivoluzione Informatica: dal Mainframe all’iPad».Fino al 2 giugno: «Dino...games, Le ricostruzioni degli animali preistorici nei videogiochi». Mer-ven 15-19, sab-dom 10.19. PROVINCIA CASTELLO DI RIVOLI - MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA (piazza Mafalda di Savoia, telefono 011 9565220/22). Or.: mar- ven. 10-17, sab-dom. 10-19, lun. chiuso. FORTE DI FENESTRELLE. Or: da giovedì a lunedì 10-17; chiuso martedì e mercoledì. Prenotazioni tel. 0121 83600. MUSEO DELLO SPAZIO E PLANETARIO DIGITALE (via Osservatorio 8, Pino Torinese, telefono 011 8118740, www.planetarioditorino.it). REGGIA DI VENARIA REALE (p.zza Repubblica, Venaria, tel. 011/4992333; www.lavenaria.it). Le mostre: «Splendori delle corti italiane: gli Este. Rinascimento e Barocco a Ferrara e Modena». «Alta Moda, Grande Teatro», «La Barca Sublime», «Carrozze Reali». Mar-ven 9-17, sab-dom 9.30-19.30; giardini mar-ven 9-19.30, sab-dom 9.30-19.30. PALAZZINA DI CACCIA (p.zza Principe Amedeo 7, Stupinigi). Orario mar-ven 10-17.30 (ultimo ingresso 17); sabdom 10-18.30 (ultimo ingresso 18). Tel. 011/013.30.73 [email protected] T1 CV PR T2 LA STAMPA SABATO 19 APRILE 2014 I Cinema Le trame del 19 aprile 2014 ALFIERI piazza Solferino 4, tel. 01156.23.800. Prezzi: € 6,50 int.; € 4,50 rid. over 60, under 26; € 2,50 abb+CVC La grande bellezza Solferino 1 P 16.30-19.15-22.00 The Wolf of Wall Street V.M. 14 P 17.30-21.00 Solferino 2 AMBROSIO CINECAFÈ corso Vittorio 52, tel. 011540.068. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,50 ridotto, militari, under 18, universitari, Io studio; € 5,00 over 60. Proiezioni 3D: int. € 10,00, € 8,00 ridotto, militari, under 18, Io studio, universitari; € 7,00 over 60 Grand Budapest Hotel Sala 1 P 15.30-17.50-20.30-22.30 Storia di una ladra di libri Sala 2 P 15.00-17.30-20.00-22.30 Ti sposo ma non troppo Sala 3 16.00-18.00-20.30-22.30 ARLECCHINO corso Sommeiller 22, tel. 01158.17.190. 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Storia di una ladra di libri P 15.00 Captain America: The winter soldier P 17.40-22.30 Un matrimonio da favola P 20.20 Noah P 15.00-17.30-20.00-22.30 Transcendence P 15.10-17.40-20.10-22.30 Rio 2: Missione Amazzonia P 15.00-16.50-18.40-22.30 Rio 2: Missione Amazzonia 3D P 20.30 Gigolò per caso P 15.00-16.50-18.40-20.30-22.30 DUE GIARDINI ARTHOUSE via Monfalcone 62, tel. 01132.72.214. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 universitari, militari, Aiace, over 65, under 18 Gigolò per caso Nirvana P 15.30-17.15-19.00-20.4522.30 Vinylmania Ombrerosse P 16.15 (euro 5,00) Noah Ombrerosse P 19.30-22.00 ELISEO p.zza Sabotino, tel. 01144.75.241. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 under 18, universitari, militari, Aiace, over 60; Abb. 14 € 4,40 Grand Budapest Hotel Eliseo Grande 15.30-17.40-20.00-22.00 Gigolò per caso Eliseo Blu P 15.30-17.10-18.50-20.3022.20 Nessuno mi pettina bene come il vento Eliseo Rosso P 15.45-17.50-20.00-22.00 F.LLI MARX ARTHOUSE corso Belgio 53, tel. 01181.21.410. 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Prezzi: € 8,00 int.; € 6,00 militari, under 18, universitari, Agis, Aiace, over 65; Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00 Noah P 16.20-19.20-22.20 Rio 2: Missione Amazzonia P 15.20-16.00-17.30-18.1020.20-22.30 Transcendence P 15.00-17.30-20.00-22.30 Captain America: The winter soldier P 15.30-18.30-22.15 Un matrimonio da favola P 20.20-22.30 LUX galleria San Federico, tel. 01156.28.907. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,50 ridotto, militari, under 18, universitari, Io studio; € 5,00 over 60. Proiezioni 3D: int. € 10,00, € 8,00 ridotto, militari, under 18, Io studio, universitari; € 7,00 over 60 Rio 2: Missione Amazzonia Sala 1 P 15.00-16.50-18.40-20.30 Divergent Sala 1 P 22.30 Noah Sala 2 P 15.00-17.30-20.00-22.30 Transcendence Sala 3 P 15.30-17.50-20.10-22.30 MASSIMO via Verdi 18, tel. 01181.38.574. Prezzi Massimo 1 e 2: € 7,00 int.; € 5,00 Aiace, stud. univ.; € 4,00 over 60. Massimo 3: € 6,00 int.; € 4,00 rid., Aiace; € 3,00 over 60. Proiezioni 3D € 10,00 int.; € 8,00 rid. Grand Budapest Hotel Massimo 1 P 16.00-18.10-20.20-22.30 Ida Massimo 2 P 16.30-18.15 Quando c’era Berlinguer Massimo 2 P 20.10-22.30 Indovina chi viene a cena? VO Massimo 3 P 16.15 (sott.it.) Lezioni di piano VO Massimo 3 P 18.15 (sott.it.) Simon Killer VO Massimo 3 P 20.30 (sott.it.) Boys don’t cry VO Massimo 3 P 22.30 (sott.it.) NAZIONALE via Pomba 7, tel. 01181.24.173. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 under 18, universitari, militar, Aiace, over 60; Abb. 14 € 4,40 Lei Nazionale 1 15.00-17.20-19.40-22.00 Onirica Nazionale 2 15.45-17.45 Mister Morgan Nazionale 2 19.50-22.00 REPOSI via XX Settembre 15, tel. 011531.400. Prezzi: € 8,00 int. serale; € 6,00 int. pomeridiano, Militari, Under 18, Universitari, Io studio; € 5,00 over 65; € 27,00 abb. 6 ingr.; € 51,00 abb. 12 ingr.; abb. Arthouse accettato; Abb. Agis accettato. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00 E fu sera e fu mattina Reposi 1 P 15.30-17.50-20.10-22.30 Gigolò per caso Reposi 2 P 15.45-18.00-20.15-22.30 Noah Reposi 3 P 15.15-18.30-21.45 Un matrimonio da favolaReposi 4 15.30-17.50-20.10-22.30 Rio 2: Missione Amazzonia Reposi 5 15.00-17.30-20.00 Captain America: The winter soldier Reposi 5 21.50 Transcendence Reposi 6 15.00-17.30-20.00-22.30 Allacciate le cinture Reposi 7 15.15-17.40-20.05-22.30 ROMANO galleria Subalpina, tel. 01156.20.145. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 under 18, universitari, militari, Aiace, Over 60; Abb. 14 € 4,40 La luna su Torino Sala 1 P 16.00-18.00-20.00-22.00 Gigolò per caso Sala 2 P 15.30-17.10-18.50-20.30-22.20 Father and son Sala 3 P 15.30-17.40-19.50-22.00 UCI CINEMAS LINGOTTO via Nizza 262, tel. 892960. Prezzi: € 8,00 int.; € 6,30 studenti; € 5,80 bimbi fino a 8 anni; € 6,00 over 65; € 8,00 notturno. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 9,00, acquisto occhiali 3D € 1,00 Rio 2: Missione Amazzonia P 14.30-17.00-19.35 Un matrimonio da favola P 22.30-0.50 Rio 2: Missione Amazzonia 3D P 14.10 Rio 2: Missione Amazzonia P 16.40 Storia di una ladra di libri P 19.40 Noah 3D P 22.30 Transcendence P 21.50-0.35 Un matrimonio da favola P 19.30 Mr. Peabody & Sherman P 14.10-16.45 Oculus P 14.45-17.20-19.50-22.20-0.50 Noah P 16.10-19.25-22.25 Noah P 14.45-18.05-21.10-0.15 Transcendence P 14.00-17.00-19.50-22.40 Gigolò per caso P 14.50-17.20-19.50-22.15-0.40 Barry, Gloria e i Disco Worms P 14.00 Divergent P 16.10-19.15-22.20 Captain America: The winter soldier P 16.20-19.30-22.30 Cuccioli - Il paese del vento P 14.10 Ti sposo ma non troppo P 14.30-17.00-19.45-22.00-0.30 GRAND BUDAPEST HOTEL Cinema: Torino e altre visioni AGNELLI via P. Sarpi 111/a, tel. 01131.61.429. Riposo ESEDRA via Bagetti 30, tel. 01143.37.474. Riposo MONTEROSA via Brandizzo 65, tel. 01123.04.153. Riposo VALDOCCO via Salerno 12, tel. 01152.24.279. Riposo AUDITORIUM MAGNETTO via Avigliana 17, tel. 34826.62.696. Un giorno devi andare 18.30-21.15(euro 5,00: 2 Film) CONDOVE piazza Marteri della Libertà 13, tel. 01196.44.128. Noah 21.00 BARDONECCHIA CUORGNÈ PINEROLO SABRINA 012299.633. Rio 2: Missione Amazzonia Storia di una ladra di libri E fu sera e fu mattina Gigolò per caso MARGHERITA 0124657.523. Gigolò per caso THE SPACE CINEMA BEINASCO - LE FORNACI via G. Falcone, tel. 892111. Prezzi: € 8,70 int. Proiezioni 3D: € 11,50 int., € 9,50 rid. Transcendence Sala 1 13.050-16.30-19.15-22.00-0.45 Gigolò per caso Sala 2 15.40-17.50-20.10-22.15-0.20 Noah 3D Sala 3 15.30-18.30-21.30-0.30 Captain America: The winter soldier Sala 4 14.00-17.00 Oculus Sala 4 20.00-22.30-1.00 Noah Sala 5 15.00-18.00-24.00 Captain America: The winter soldier Sala 5 21.00 Rio 2: Missione Amazzonia Sala 6 14.15-16.40 Divergent Sala 6 19.00 Noah Sala 6 22.00 Rio 2: Missione Amazzonia Sala 7 15.10-17.30-19.50 Divergent Sala 7 22.10 Ti sposo ma non troppo Sala 8 14.50-17.10-19.40-21.50-0.10 Mr. Peabody & Sherman Sala 9 15.20 Un matrimonio da favola Sala 9 17.40-20.00-22.20-0.40 CHIERI SPLENDOR 01194.21.601. Noah 21.15 COLLEGNO CINEMA ARPINO via Bussoleno 50. Noah 21.00 CHIVASSO 21.30 IVREA 16.00-18.00-20.00 22.00 18.15-20.15-22.15 MONCALIERI UCI CINEMAS MONCALIERI via Postiglione, tel. 899.788.678. Prezzi: € 8,00 int.; € 5,70 rid. Proiezioni 3D: € 10,50 intero; € 8,50 rid. Rio 2: Missione Amazzonia 3D P 14.20 Rio 2: Missione Amazzonia P 16.50 Captain America: The winter soldier P 19.20-22.30 Divergent P 15.50-19.05-22.15 Noah 3D P 15.45-18.50-22.05 Un matrimonio da favola P 15.00-17.30-20.00-22.30-0.55 Gigolò per caso P 15.20-17.40-20.00-22.20-0.40 Oculus P 15.10-17.45-20.10-22.30-0.50 Transcendence P 14.10-17.00-19.50-22.35 Rio 2: Missione Amazzonia P 14.50-17.20-19.50-22.20 Noah P 14.50-18.00-21.10-0.20 Noah P 16.00-19.10-22.20 Cuccioli - Il paese del vento P 14.00 Captain America: The winter soldier P 15.10-18.15-21.20-0.25 Grand Budapest Hotel P 15.00-17.30-20.00-22.25-0.50 Transcendence P 15.30-18.30-21.30-0.30 Gigolò per caso P 14.10-16.30-18.45-21.10 Rio 2: Missione Amazzonia P 0.10 Ti sposo ma non troppo P 15.10-17.40-20.10-22.40 Mr. Peabody & Sherman P 14.10 Storia di una ladra di libri P 16.35-19.30-22.25 PIANEZZA POLITEAMA 01191.01.433. Rio 2: Missione Amazzonia Noah 18.00-20.00 22.05 LUMIERE 01196.82.088. Gigolò per caso Rio 2: Missione Amazzonia FATHER AND SON ···· Drammatico. Regia di Hirokazu Koreeda, con Masaharu Fukuyama e Yôko Maki. Durata: 120 minuti. Un manager scopre che il bambino che sta crescendo con la moglie non è il loro figliocausa uno scambio nella culla: il vero bambino vive in una famiglia disagiata. GIGOLO’ PER CASO ···· Commedia. Regia di John Turturro, con Woody Allen e Sharon Stone. Durata: 95 minuti. In difficoltà economiche, il libraio ebreo Murray convincere l’amico fioraio Fioravante a intraprendere una carriera da gigolò. ···· Commedia. Regia di Wes Anderson, con Ralph Fiennes e F. Murray Abraham. Durata: 100 minuti. Le bizzarre avventure di Gustave H. direttore di un leggendario hotel europeo, e del fattorino Zero. Dall’autore de «I Tenenbaum». IDA ···· Drammatico. Regia di Pawel Pawlikowski. Durata: 80 minuti. Nella Polonia del 1962 la giovane Ida prima di diventare suora va a trovare la zia a Varsavia: scoprirà segreti del passato. YVES SAINT LAURENT ···· Drammatico. Regia di Jalil Lespert, con Pierre Niney e Guillaume Gallienne. Durata: 100 minuti. La storia del celebre stilista francese, l’amore per il compagno di vita Pierre Bergè. LA LUNA SU TORINO ··· Commedia. Regia di Davide Ferrario, con Walter Leonardi e Manuela Parodi. Durata: 90 minuti. L’autore di «Dopo mezzanotte» ritrae tre personaggi che vivono insieme e cercano di dare un senso alla propria vita. ···· Commedia. Regia di Spike Jonze, con Joaquin Phoenix e Amy Adams. Durata: 126 minuti. L’autore di «Essere John Malkovic» porta sullo schermo la storia d’amore tra il solitario Theodore e una voce femminile. Premio Oscar. MISTER MORGAN ··· Commedia drammatica. Regia di Sandra Nettelbeck, con Michael Caine. Durata: 116 minuti. Nella noiosa vita di mister Morgan, americano a Parigi, entra la giovane Pauline. Dal romanzo di Françoise Dorner NESSUNO MI PETTINA... Noah Transcendence Un matrimonio da favola BEINASCO ··· Commedia. Regia di Ferzan Ozpetek, con Kasia Smutniak e Francesco Arca. Durata: 110 minuti. L’autore de «La finestra di fronte» e «Mine vaganti» racconta la storia di una coppia, a volte imperfetta, nel corso di tredici anni. LEI CONDOVE BOARO 0125641.480. Rio 2: Missione Amazzonia 3D Noah POLITEAMA 0125641.571. Gigolò per caso A CURA DI Daniele Cavalla ALLACCIATE LE CINTURE ALMESE 16.30 18.15 20.30 22.30 BRUTTO · MEDIOCRE ·· INTERESSANTE/DIVERTENTE ··· BELLO ···· THE SPACE CINEMA TORINO - PARCO DORA salita Michelangelo Garove 24, tel. 892111. Prezzi: € 8,00 Rio 2: Missione Amazzonia Sala 1 P 15.00-17.30-20.00 Gigolò per caso Sala 1 P 22.30-0.50 Noah 3D Sala 2 P 15.30-18.40-21.50 Rio 2: Missione Amazzonia Sala 3 P 14.30-17.00 Ti sposo ma non troppo Sala 3 P 19.30-22.00-0.25 Noah Sala 4 P 15.50-19.00 Divergent Sala 4 P 22.10 Gigolò per caso Sala 5 P 14.30-16.50-19.10 Noah Sala 5 P 21.30 Un matrimonio da favola Sala 5 P 0.40 Transcendence Sala 6 P 14.00-16.50-19.40-22.10 Un matrimonio da favola Sala 7 P 15.05-17.35-20.05-22.35 Transcendence Sala 7 P 1.00 Captain America: The winter soldier Sala 8 P 16.00-22.20 Divergent Sala 8 P 19.05 Cinema aperti: Area Metropolitana e Provincia Teatri Dove andiamo .61 . 16.30-20.30 16.30-18.30-21.15 16.00-18.40-21.15 15.30-17.45-20.00-22.30 18.30-22.30 HOLLYWOOD 0121201.142. Rio 2: Missione Amazzonia MULTISALA 0121393.905. Gigolò per caso Italia 200 Noah Italia 500 RITZ 0121374.957. Grand Budapest Hotel NOAH 20.30-22.30 20.30-22.30 20.00-22.30 20.15-22.30 IL MULINO 01190.41.984. Rio 2: Missione Amazzonia Noah 17.45-19.45 21.45 SAN MAURO TORINESE GOBETTI via dei Martiri della Libertà 17, tel. 01103.75.408. Un matrimonio da favola P 21.15 SESTRIERE P 16.30-18.30 P 21.15 SETTIMO TORINESE PETRARCA via Petrarca 7, tel. 01180.07.050. Rio 2: Missione Amazzonia 3D Sala 1 15.30-17.45-20.00-22.15 Transcendence Sala 2 15.00-17.30-20.15-22.40 Noah Sala 3 16.15-19.40-22.30 VALPERGA AMBRA 0124617.122. Rio 2: Missione AmazzoniaUno Noah Due 21.30 21.30 VENARIA SUPERCINEMA 01145.94.406. Rio 2: Missione Amazzonia Storia di una ladra di libri Transcendence Noah ··· Avventura. Regia di Darren Aronofsky, con Russell Crowe e Jennifer Connelly. Durata: 137 minuti. L’autore di «The wrestler» e «Il cigno nero» narra la storia di Noè, impegnato a costruire l’arca con cui salvare la famiglia e gli animali dal Diluvio universale. ONIRICA PIOSSASCO FRAITEVE. Rio 2: Missione Amazzonia Noah ··· Drammatico. Regia di Peter Del Monte, con Laura Morante. Durata: 90 minuti. Nella vita solitaria di una scrittrice andata a vivere in una cittadina di mare entrano all’improvviso una giornalista e la figlia undicenne.. P P P P 15.30-17.30-20.10 15.00-22.00 15.00-17.50-20.10-22.30 17.15-20.00-22.30 ··· Drammatico. Regia di Lech Majewski, con Michal Tatarek. Durata: 102 minuti. Commesso in un supermercato dopo essere sopravvissuto a un incidente stradale al contrario della fidanzata, Adam trova conforto ne «La Divina Commedia». STORIA DI UNA LADRA DI ... ··· Drammatico. Regia di Brian Percival, con Geoffrey Rush e Emily Watson. Durata: 125 minuti. Le avventure dell’adolescente Liesel, adottata da una famiglia, nella Germania degli Anni Quaranta con Hitler al potere. Dal regista di «Dowtown Abbey». TI SPOSO MA NON TROPPO ·· Commedia. Regia di Gabriele Pignotta, con Vanessa Incontrada. Durata: 98 minuti. Le vite di quattro personaggi s’intrecciano mentre il fisioterapista Luca si finge psicologo per sedurre la bella Andrea. TRANSCENDENCE ··· Fantasy. Regia di Wally Pfister, con Johnny Depp e Morgan Freeman. Durata: 119 minuti. Vittima dei terroristi, lo scienziato Will Caster «rivive» al computer grazie alla moglie e cerca di portare a termine l’ultima sua invenzione. Esordio alla regia per il direttore della fotografia collaboratore di Christopher Nolan. del 19 aprile 2014 AGIESSE - ALFA TEATRO via Casalborgone 16/I, tel. 011 81.93.529. Si prenota inoltre per l’ultimo spettacolo della stagione il musical Victor Victoriainfo o [email protected] ALFIERI piazza Solferino 2, tel. 011 56.23.800. Si prenota per “Sette spose persettefratelli”,inscenadal13al18maggio, Musical con Flavio Montrucchio e Roberta Lanfranchi. Orari biglietteria Alfieri fino al 20 aprile da lun a mer dalle 15alle19.30;dagioasabdalle15alle22.30; dom dalle 14 alle 20 ARALDO via Chiomonte 3, tel. 34.56.101.583. RaptusPsico-tragedia familiare a tinte comiche di Daniele Falleri, Compagnia Extranei. Sabato 19. Ore 21 L’imperatoreviveStudiosimbolicosulledinamiche del potere, Compagnia Barbari Invasori. Giovedì 24. Ore 21 AUDITORIUM RAI p.zza Rossaro, tel. 011 81.04.653. ConcertoSusanna Mälkki direttore, Leila Josefowicz violino. Musiche di J. Brahms, L. Francesconi, J. Haydn. Venerdì 2 maggio. Ore 20.30 CARIGNANO/TEATROSTABILETORINOpiazza Carignano 6, tel. 800.235.333. Martedì 22 aprile Pornografiadi Witold Gombrowicz, con Riccardo Bini e Paolo Pierobon, regia Luca Ronconi, Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa, Centro Teatrale Santacristina, in collaborazione con Spoleto 56 - Festival dei 2Mondi. Prosegue la vendita on-line e in biglietteria degli abbonamenti e dei singoli biglietti stagione TST CASA TEATRO RAGAZZI E GIOVANI corso G. Ferraris 266/C, tel. 011 19.740.280. Per ogni informazione Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani onlus tel. 011.19740280/281 www.casateatroragazzi.it COLOSSEO via M. Cristina 71.. Sabato 26 e Domenica 27 Peppa Pig e la caccia al tesoro ERBA corso Moncalieri 241, tel. 011 66.15.447. Si prenota per le nuove replichedi“Laravaelafava”,conMarcoeMauro in scena a grande richiesta dal 16 al 18 maggio. Orari biglietteria Teatro Erba finoal27aprile:dalun14aven18aprile:dalle 15 alle 20. Chiusura da sabato 19 a domenica 27 aprile GIOIELLO TEATRO via Cristoforo Colombo 31bis, tel. 011 58.05.768. A grande richiesta torna dall’11 al 18 maggio, “Forbici follia”, lo spettacolo più originale ed esilarante del panorama teatrale: il giallo ma anche comico e interattivo, con la Compagnia Torino Spettacoli GOBETTI TEATRO/TEATRO STABILE TORINO via Rossini 8, tel. 800.235.333. Prosegue lavenditaon-lineeinbiglietteriadegliabbonamenti e dei singoli biglietti stagione TST. Biglietteria via Rossini 8, dalle ore13.00alleore19.00,domenicaelunedì riposo.Venerdì25aprile,sabato26aprile, giovedì1maggiochiuso.Tel.0115169555, Numero Verde 800 235 333 I CONCERTI DEL POMERIGGIO piazza Solferino 4.. Prelazione e rinnovo abbonamenti posti numerati per stagione 20142015 presso Teatro Alfieri Tel. 011.5623800. Orari biglietteria: feriali 11-20, festivi 15-20. Inaugurazione stagione:Lunatu...Selezionediariedalleoperette più amate con Susy Picchio soprano, Fulvio Massa baritono, Massimiliano Brizio pianoforte LAVANDERIA A VAPORE c. Pastrengo an- MONTEROSA via Brandizzo 65, tel. 011 golo via Tampellini (Collegno), tel. 011 40.33.800. “Films & VIisions” Nespolo, 15cortometraggi.PerformanceBTT/MatteoLevaggi,musicheautorivari,elementi scenici e costumi Ugo Nespolo. Venerdì 9 e Sabato 10 maggio. Ore 21 Gala di PrimaveraCoreografia Jacqueline De Min e Loredana Furno. Sabato 14 e domenica 15 giugno. Ore 21 23.04.153. Per la Rassegna di Teatro di Prosa “Luci sulla ribalta”, Venerdì 9 Maggio,ore21,laCompagnia“ITeatranti”presenta Pigmalione. Sabato 10 Maggio, ore 21,laCompagnia“Marechiaro”presenta” Sogno di una notte di mezza estate. Venerdì16Maggio,ore21,laCompagnia“AffettiCollaterali”presentaSescoppialacoppia. Sabato 17 Maggio, ore 21, la Compagnia “Gli Extranei” presenta Raptus: Psico-tragedia amiliare e tinte comiche L’ESPACE via Mantova 38, tel. 011 23.86.067. Spettacolo al buio. Fermati! Una storia d’amore... Regia Ulla AlasjarvieBeppeBergamasco,conUllaAlasjarvi, Paolo Arnetoli,Cataldo De Palma, Giovanna Giovannini, Rossana Mariani, Camilla Soave. Venerdì 2 maggio. Ore 21 MONCALIERI LIMONE FONDERIE TEATRALI/TEATRO STABILE TORINO via Pastrengo 88, tel. 800.235.333. Prosegue la vendita on-lineeinbiglietteriadegliabbonamenti e dei singoli biglietti stagione TST. Biglietteria via Rossini 8, dalle ore 13.00 alleore19.00,domenicaelunedìriposo.Venerdì 25 aprile, sabato 26 aprile, giovedì 1 maggio chiuso. Tel. 011 5169555, Numero Verde 800 235 333 TEATRO NUOVO corso M. D’Azeglio 17, tel. 65.00.200. Il Gesto e l’anima 35° Rassegna internazionale di danza e arti integrate.Sabato10edomenica11maggio Agon30° Rassegna internazionale delle Scuole di Danza PICCOLOREGIOGIACOMOPUCCINI.5x1000 alla Cultura. Se ritieni che la cultura musicale sia un valore irrinunciabile, puoi dare il tuo appoggio al tuo Teatro destinando il 5x1000 dell’Irpef. Basta firmare e scrivere il codice fiscale del Regio 00505900019 nell’apposito riquadro della dichiarazione dei redditi SOLFERINO piazza Solferino 2, tel. 011 56.23.800.PerlarassegnaMezzogiornoa Teatro, nuove repliche dal 7 al 9 maggio (mer e gio –ore 13.45; ven –ore 12.45) di “Terza liceo 1939”, tratto dall’omonimo romanzo di Marcella Olschki con i Giovani Talenti del Liceo Teatro Nuovo, nella versione curata da Germana Erba e Irene Mesturino TANGRAMTEATROviaDonOrione5,tel.011 338.698. Sabato 10 maggio ore 21 Teatro CivicodiChivasso(PiazzaCarloAlbertodelle Chiesa) Io amo Helenispirato alla vita di Helen Keller, di e con Silvia Battaglio e con Patrizia Pozzi, produzione Tangram Teatro Torino. Info e prenotazioni: 011.0469920 - [email protected] TEATRO ASTRA via Rosolino Pilo 6.. Sala Grande. Da giovedì 8 maggio Gilgames di Letizia Russo, regia di Pietra Selva, con Massimo Verdastro, Gloria Liberati, Raffaella Tomellini TEATRO CIVICO GARYBALDI DI SETTIMO TORINESE via dei Partigiani 4 - Settimo Torinese, tel. 011 80.28.456. Stagione 2013/2014 “Fisico Bestiale” Sabato 26 e Domenica 27 ore 21 Daniela De Pellegrin e Maura Sesia in Dame di Shakespeare lettura chiacchierata per i 450 anni dalla nascita di Shakespeare TEATRO MARCHESA corso Vercelli 141, tel. 338 87.06.798. Stasera ore 21 secondo anno di repliche: Compagnia di Danza L’Araba Fenice in “Gesù di Nazareth: L’uomo” balletto di Renè Renato Cosenza, coreografie Luana Schilardi. E’ consigliata la prenotazione al n° 3388706798 TEATROREGIO.Ore11e15.30AlRegiodietro le quinte, visita guidata al teatro ( 6). Prossimi spettacoli Stagione 2013-14: Guglielmo Tell di G. Rossini (dal 7 al 18/5), The Rake’s Progress di I. Stravinskij (dal 10al22/6),LavedovaallegradiF.Lehár(dal 27/6al6/7).Biglietteria(ore10.30-16)-Tel. 011.8815.241/242 TEATRO SUPERGA piazzetta Macario - Nichelino www.teatrosuperga.it, tel. 011 62.79.789.StagioneLirica:“Elisird’Amor” (26/4) ore 20.30, Orchestra Ego Bianchi di Cuneo e Coro Lirico del Piemonte. Stagione Lirica: “Un ballo al Savoy” (17/5) ore 20.30, Orchestra Sinfonica Cantieri d’Arte e Coro dell’Opera di Parma T1 CV PR T2 SABATO 19 APRILE 2014 LA STAMPA 62 W LA STAMPA SABATO 19 APRILE 2014 Il tempo Nubi, piogge e più freddo al Centro-Nord, sole al Sud; Pasqua più soleggiata SITUAZIONE NORD CENTRO SUD Un vortice depressionario in discesa dal Nord Europa influenzerà il tempo oggi al Centro-Nord, con nubi, piogge e temporali, mentre al Sud torna a prevalere il sole con aria mite. La Pasqua trascorrerà invece più soleggiata, a parte un ritorno delle nubi al Nord-Ovest in giornata. Nuvoloso con piogge e rovesci in prevalenza tra Levante ligure, Nord-Ovest, ovest Lombardia ed Emilia, altrove rovesci più isolati in prevalenza sui rilievi e tendenza a schiarite sul Triveneto in giornata. In serata piogge in diradamento anche al Nord-Ovest. Qualche occhiata di sole ma in un conteso molto nuvoloso con piogge e rovesci su Toscana, Umbria, Lazio, interno delle Marche e Abruzzo in giornata, e possibili locali temporali. Sulla Sardegna più soleggiato e asciutto con banchi nuvolosi sparsi. In giornata variabilità più soleggiata al Sud. In gran parte soleggiato con addensamenti sul settore tirrenico e nubi in addensamento tra Campania e Cosentino; qualche piovasco possibile sul Napoletano e sul Cilento. In giornata nubi in aumento anche su Molise, Lucania e nord Puglia. NUVOLOSO POCO NUVOLOSO IN EUROPA Il Sole LE PREVISIONI DI OGGI SOLE COPERTO DOMANI VARIABILE PIOGGIA DEBOLE-MODERATA PIOGGIA INTENSA TEMPORALE Culmina alle ore 13.09 Sorge alle ore 6.22 Tramonta alle ore 19.57 ULTIMO QUARTO La Luna Si leva Cala alle ore alle ore 9.25 - Ampi spazi soleggiati sulla zona baltica e sull’est Europa fino alla Russia, per il resto nubi e schiarite con locali rovesci su Portogallo, Francia centrale e sulla regione alpina. Più nuvoloso e piovoso sui Balcani. 22-apr NEBBIA NEVE VENTO MARE CALMO POCO MOSSO MARE MOSSO MARE AGITATO Le precipitazioni attese oggi LA TENDENZA DELLE TEMPERATURE In netto calo al Centro-Nord. Trento 8 14 Aosta 6 9 Torino 7 9 Milano 9 14 Genova 11 12 Venezia 11 18 Bologna 11 16 Firenze 11 15 Perugia 8 12 Schiarite più ampie, addensamenti al NordOvest e sulla Toscana con tendenza a piovaschi su Alpi ovest dal pomeriggio. Trieste 12 20 Ancona 10 16 DEBOLI L‘Aquila 6 13 Roma 11 16 DOPODOMANI Campobasso 5 14 Foggia 8 19 Vigilanza meteo di oggi e domani Catanzaro 9 18 Reggio Calabria 9 21 Catania 11 20 NESSUNA Variamente nuvoloso al Centro-Nord con locali rovesci; al Sud in prevalenza soleggiato. ELEVATA ESTREMA A cura di www.nimbus.it Sabato Al mercato Tempo e temperature previsti nel mondo e in Europa 26 17 32 36 33 35 30 20 12 30 20 17 25 25 40 30 19 25 27 28 22 31 40 30 22 32 16 28 12 23 7 31 19 18 30 15 11 MODERATA Nessuna situazione di allerta. Centimetri-LA STAMPA 12 6 20 27 19 24 18 10 -3 20 14 0 15 11 22 20 5 17 21 17 8 23 22 22 13 24 11 24 3 16 2 18 11 14 24 13 1 MOLTO FORTI Potenza 3 13 Palermo 10 21 ALGERI ANKARA BAGHDAD BANGKOK BEIRUT BOMBAY BRASILIA BUENOS AIRES CALGARY CARACAS CASABLANCA CHICAGO CITTÀ DEL CAPO CITTÀ DEL MESSICO DAKAR DUBAI FILADELFIA GERUSALEMME HONG KONG IL CAIRO JOHANNESBURG KINSHASA LA MECCA L'AVANA LOS ANGELES MANILA MELBOURNE MIAMI MONTREAL NAIROBI NEW YORK NUOVA DELHI PECHINO SHANGHAI SINGAPORE TOKYO WASHINGTON FORTI Bari 9 20 Cagliari 13 21 MIN ˚C MAX ˚C OGGI MODERATE Piogge e rovesci al Centro-Nord, anche locali temporali. Napoli 10 18 Alghero 14 19 CITTÀ Tempo .63 . CITTÀ AMSTERDAM ATENE BARCELLONA BELGRADO BERLIN BERNA BRATISLAVA BRUSSELS BUCAREST BUDAPEST COPENHAGEN DUBLIN EDIMBURGO HELSINKI ISTANBUL LISBONA LONDRA LUBIANA MADRID MOSCA OSLO PARIGI PODGORICA PRAGA REYKJAVIK ROMA SARAJEVO S. PIETROBURGO SOFIA STOCCOLMA TALLINN TIRANA VARSAVIA VIENNA VILNIUS ZAGABRIA MIN ˚C MAX ˚C OGGI 7 7 13 10 5 1 7 5 9 12 5 7 4 1 10 13 5 8 12 5 2 5 10 4 0 11 6 5 5 2 3 8 10 7 8 8 14 20 16 14 19 8 22 15 16 20 15 12 12 11 16 18 12 19 22 16 10 13 14 19 3 16 15 13 8 14 14 14 20 19 19 20 Seppie&piselli è il tandem perfetto per scaldare una fresca Pasquetta CARLO BOGLIOTTI n molte zone del Paese, soprattutto al Nord, il lungo weekend pasquale non promette bene dal punto di vista meteorologico. È probabile che molti dovranno rivedere i propri piani per la classica grigliata o il picnic di Pasquetta e quindi rinunciare a un bel momento conviviale en plein air, per trasferirlo quanto meno in casa. Ecco che allora anche la cucina avrà bisogno di altri tipi di preparazioni e ciò che consigliamo questa settimana, un po’ fuor di tradizione pasquale, è un piatto classico, che in questi mesi si può ben dire un piatto di stagione, visto che i suoi due ingredienti principali sono al top delle loro caratteristiche organolettiche. Parliamo di seppie e piselli, un matrimonio gastronomico intra- I montabile, che certamente è stato inventato tanto tempo fa proprio per motivi stagionali. Nelle zone costiere del Paese la primavera è una stagione d’elezione per la pesca delle seppie, le quali sono nella loro fase riproduttiva e per questo si avvicinano a riva, lasciandosi più facilmente catturare dai sistemi di piccola pesca sostenibile. Sono i sistemi più antichi, che oggi sono stati un po’ soppiantati dalla pesca di larga scala, la quale invece riesce a catturare le seppie quasi tutto l’anno, anche in profondità. Prima di queste «innovazioni», che stanno spopolando e impoverendo sempre di più i nostri mari, un tempo a primavera le seppie abbondavano nelle reti dei pescatori locali e nei mercati costieri. Coincidenza stagionale vuole che in questo periodo anche i piselli crescano in quanti- tà e siano deliziosi (anche se ora non sono ancora al minimo del loro prezzo). Dunque le probabilità che chi ha inventato questa ricetta l’abbia fatto semplicemente perché si è ritrovato in casa tante seppie e tanti piselli aumentano tantissimo e ci fanno pensare quanto un tempo la creatività in cucina fosse fortemente influenzata dal fatto che si era in qualche modo costretti a mangiare locale e stagionale. Meno male che la Natura non si sbaglia: seppie e piselli, anche se provengono da due mondi distanti (l’orto e il mare), rappresentano un connubio perfetto, goloso e nutriente, che è davvero un peccato non sperimentare nelle nostre cucine a primavera, sulle orme di una storia gastronomica popolare, antica, ma che ha ancora tanto da insegnarci in termini di sostenibilità ecologica e di gusto. IL VENERDÌ LA STAMPA E TORINOSETTE € 1,50 NON VENDIBILI SEPARATAMENTE. PREZZI TANDEM, NELLE AREE DI DIFFUSIONE INDICATE SUL GIORNALE LOCALE: € 1,20 CON «PRIMO PIANO MOLISE», «LA VOCE DI MANTOVA»; €1,30 CON «IL CORRIERE MERCANTILE», «LA GAZZETTA DEL LUNEDÌ», «IL CORRIERE DI ROMAGNA», «NUOVA PRIMA PAGINA MODENA», NUOVA PRIMA PAGINA REGGIO». PREZZI ESTERO: FRANCIA, MONACO P., € 2,00. W SABATO 19 APRILE 2014 LA STAMPA 64
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