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Oggi in edicola con La Stampa
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LA
LA STAMPA
STAMPA
QUOTIDIANO FONDATO NEL 1867
MARTEDÌ 25 MARZO 2014 • ANNO 148 N. 83 • 1,30 € IN ITALIA (PREZZI PROMOZIONALI ED ESTERO IN ULTIMA) SPEDIZIONE ABB. POSTALE - D.L. 353/03 (CONV. IN L. 27/02/04) ART. 1 COMMA 1, DCB - TO www.lastampa.it
Svolta dopo 16 giorni: ipotesi di incendio
Coinvolti ex dirigenti e imprenditori
Malesia, sms ai parenti
“L’aereo è precipitato
non ci sono superstiti”
Finmeccanica, si allarga
lo scandalo: 4 arresti
Il pentito: soldi ai partiti
Ilaria Maria Sala A PAGINA 13
Colonnello, Grignetti e Poletti ALLE PAGINE 10 E 11
RITORSIONE ALL’OCCUPAZIONE DELLA CRIMEA, IL G7 CANCELLA IL SUMMIT DI SOCHI. MOSCA: NON È UNA TRAGEDIA
Napolitano: unità europea da difendere
Il voto francese
allarma l’Italia
“La Ue rifletta”
Renzi: prendere atto del disagio
1 Monito
MATTEO-BEPPE
VERO DUELLO
PER STRASBURGO
ELISABETTA GUALMINI
L
a battaglia per le
elezioni europee sarà tra Matteo Renzi
e Beppe Grillo.
Così come in
Francia e in altri paesi, anche
in Italia siamo nel pieno di
uno strano «bipolarismo» tra
partiti europeisti e anti-europeisti che si sovrappone alla
frattura destra-sinistra e che,
almeno in queste elezioni,
promette di apparire più saliente che mai. Con Berlusconi nell’angolo, relegato al ruolo di spettatore, i vecchi conflitti ideologici sono al momento congelati. E la sfida tra
i due contendenti sarà dura,
senza esclusione di colpi. Per
una diversa visione di Europa? Sì, ma non solo.
Sull’Europa Grillo propone
la revisione dei trattati e un referendum sull’euro, collocandosi in quel filone che contesta
l’ordinamento comunitario alla radice. Nonostante insista a
prendere le distanze da Marine Le Pen (per continuare a
guardare sia a destra che a sinistra), il suo movimento è
dentro a quella «opposizione
di principio» all’integrazione
europea che da Maastricht in
poi ritiene l’euro-burocrazia
responsabile non tanto della
crisi economica, quanto della
CONTINUA A PAGINA 27
di Napolitano per il
montante populismo antieuropeo, di cui è recentissima prova il
primo esito delle amministrative
francesi con il trionfo del Front
National: l’unità europea non va
screditata, dice il Presidente.
Sul tema si pronuncia anche
Renzi, che rimarca il sentimento
di contestazione verso le istituzioni europee: l’Ue deve prenderne atto. Bresolin, Malaguti,
Rampino e Sorgi ALLE PAG. 6 E 7
IL CASO
Il premier
accelera
sui dossier
Rientra in anticipo
dall’Aja per lavorare
su Senato e tasse
«Sfida all’antipolitica»
Fabio Martini
A PAGINA 7
MARINE LE PEN
“Noi e Grillo,
obiettivi
comuni”
La leader del Front National
si appella agli euroscettici
«È solo l’inizio, a maggio
vinceremo in tutti i Paesi»
INTERVISTA DI Alberto Mattioli
A PAGINA 4
Buongiorno
MASSIMO GRAMELLINI
JERRY LAMPEN/REUTERS
Matteo Renzi al tavolo con i leader del G7 e i presidenti della Commissione e del Consiglio Ue in occasione del summit sul nucleare
Salta il G8 in casa della Russia
Obama: all’Europa il nostro gas
1 Il G7 cancella il G8. La riu-
nione prevista per giugno a
Sochi si terrà a sette in campo
neutro a Bruxelles, perché i
Grandi della terra non vogliono sedersi allo stesso tavolo
con Putin. Russi che, dicono,
hanno annesso «in modo illegittimo» la Crimea. I Sette sono anche pronti a intensificare
l’azione se ci sarà una ulteriore escalation della crisi ucraina. Mosca, però, minimizza:
club informale, se non si riunisce non sarà una tragedia.
Zatterin ALLE PAG. 2 E 3
RETROSCENA
Sanzioni dure
in cambio
di energia Usa
Washington concede
via libera all’esportazione
È la mossa per non far
sentire isolati gli alleati
Paolo Mastrolilli
A PAGINA 3
IL NEO-IMPERIALISMO DI PUTIN
ROBERTO TOSCANO
N
egli Stati Uniti, dopo
anni di sostanziale
indifferenza (da decenni sembra che il mondo
si riduca sostanzialmente al
Medio Oriente), si torna a
parlare di Russia, e lo si fa
perché la Russia preoccupa
nuovamente. Ci si chiede se
Putin - un dirigente che non
Benedetta primavera
1 Ogni anno, ai primi di marzo, Klepetan lascia il Sudafri-
ca e intraprende un viaggio di tredicimila chilometri per
incontrare Malena. La storia va avanti da dodici anni, da
quando i due amanti vivevano insieme nel villaggio croato
di Brodski Varos. Un cecchino sparò a Malena e la colpì in
una zona vitale, costringendola per sempre su una poltrona. Klepetan avrebbe voluto restare con lei, ma la vita lo
reclamava in Sudafrica e lui non aveva i mezzi per portarla con sé. Così la condusse dall’unica persona di cui si fidava, un bidello in pensione di nome Stiejepan Vokic, che da
allora ospita Malena nella sua piccola mansarda. Klepetan però non è scappato dall’amore e tantomeno lo ha dimenticato. Ogni anno, da dodici anni, con il sopraggiungere della primavera si prende una vacanza. E pur non aven-
do altro sostegno materiale che il desiderio, attraversa
l’Africa e l’Adriatico con le proprie forze, fino a raggiungere il villaggio croato e bussare alla porta della mansarda.
Malena è lì che lo aspetta sulla poltrona, impaziente.
Ogni anno, da dodici anni. I due si sfiorano e, mentre il
bidello si allontana con una scusa qualsiasi, con grande
naturalezza fanno l’amore. Esauriti i giorni dell’estasi,
Klepetan ritorna in Sudafrica, dando appuntamento a
Malena per l’anno successivo. Non ha mai tradito la promessa, pur essendo un maschio. E lei non gli ha mai fatto
scenate, pur essendo una femmina. Si amano, senza
complessi né rimpianti. Hanno trovato un senso alla parola eternità. Può darsi che li favorisca il fatto di non essere umani, ma cicogne.
si pensava certo fosse democratico, ma si sperava fosse
almeno prudente - si accontenterà dell’annessione della
Crimea, o invece dirigerà le
sue mire espansionistiche
verso altri territori ex sovietici abitati da popolazioni di etnia e lingua russa.
CONTINUA A PAGINA 27
.
2 .Primo Piano
LA STAMPA
.MARTEDÌ 25 MARZO 2014
U
SUMMIT ALL’AJA
LA CRISI UCRAINA
Il tavolo dei Grandi
9
1998
maggio
persone
Il primo G8
a Birmingham
Sette Paesi e due
rappresentanti Ue
Il premier Matto Renzi alla sessione inaugurale del vertice sulla Sicurezza nucleare all’Aja
YVES HERMAN/EPA
Il G7 cancella il G8 della Russia
Il vertice di giugno si terrà a Bruxelles. Mosca: “È un club informale, se non si riunisce non sarà una tragedia”
MARCO ZATTERIN
INVIATO A L’AJA
Il G7 cancella il G8. La riunione prevista con otto paesi per
giugno a Sochi, la perla olimpica di Vladimir Putin, si terrà a sette in campo neutro a
Bruxelles, capitale europea,
perché i grandi della Terra
non intendono sedersi allo
stesso tavolo coi russi, che
hanno annesso «in modo illegittimo» la Crimea e ora premono alla frontiera meridionale dell’Ucraina. Sospendono il vertice e non il paese, per
ora, e alzano il tono della disputa, mediando fra chi vorrebbe passi più decisi, come
Usa e Francia, e chi è preoccupato di perdere il dialogo,
come Germania e Italia. «Un
club informale - risponde gelido il ministro degli esteri
russo Lavrov -, nessuno può
essere espulso per definizione:
se non vogliono più questa formula, così sia».
L’incontro di ieri è stato informale davvero, convocato ai
margini del Vertice sulla Sicurezza nucleare nella Catshuis,
la residenza del primo ministro
olandese, nel cuore del quartiere governativo dell’Aja, via di
Il comunicato: «Pronti
a intensificare
l’azione se ci sarà
un’ulteriore escalation»
mezzo fra un fortino e un beguinage. Una stanza coi sette
leader e le loro bandiere - Germania, Francia, Regno Unito,
Stati Uniti, Giappone, Canada,
Italia - più i due presidenti del
Consiglio e della Commissione
il caso
ANTONELLA RAMPINO
ROMA
N
ell’incontro di sessanta minuti che giovedì 27 Barack
Obama avrà al Quirinale
con Giorgio Napolitano sul tavolo
ci sarà anche il dossier che riguarda la Nato. Perché l’Italia aveva
avanzato, con il beneplacito dell’amministrazione americana ai
tempi di Hillary Clinton segretario
di Stato, la formale candidatura
dell’ex ministro degli Esteri Franco Frattini, che invece è stata messa in discussione al momento del
cambio di governo a Palazzo Chigi,
tanto che - seppure non ancora suffragata da atti formali - circola, e
con forza nei colloqui riservati, la
volontà di Washington di vedere
nel ruolo che oggi ricopre il danese
Anders Fogh Rasmussen, l’ex premier norvegese Jens Stoltenberg.
Tutto comincia, a quanto narra
un’alta fonte diplomatica, durante la
telefonata di congratulazioni che Barack Obama ha fatto a Matteo Renzi,
conclusa dal presidente americano
con un accenno al nome di Stoltenberg per la Nato: appena insediato a
Palazzo Chigi, il premier era stato
preso in contropiede. Su tutte le furie invece Giorgio Napolitano, che
per almeno due anni aveva tessuto la
Ue. Nove persone insieme per
metterne fuori gioco una decima, lo zar Putin, passaggio
scontato a questo punto. Tanto
che assume decisamente più
interesse cercare di capire come potrebbero muoversi adesso, dove andrà il gioco dell’oca.
«Abbiamo imposto una serie di sanzioni - recita il comunicato del G7, il primo dal 1998
- e siamo pronti a intensificare
l’azione, anche con misure settoriali coordinate che avranno
un impatto significativo sulla
Russia, se ci sarà un’ulteriore
escalation». La guerra economica, in altre parole. «Da far
scattare in caso d’invasione»,
dice una fonte europea. Le cronache non sono fauste. Il ministro degli esteri ucraino Deshchytsia auspica di poter «discutere una soluzione coi russi
e magari bere una vodka insie-
me con loro». Tuttavia, «le
possibilità di azione militare
sono molto alte», anche perché ci sarebbero «centomila
soldati russi» appena oltre le
frontiere del suo paese. Guerra? Non aiuta la Duma, il Parlamento russo, che propone ai
polacchi di spartirsi il Paese,
nuova versione del diabolico
patto Von Ribbentrop-Molotov che alla vigilia del secondo
conflitto mondiale sancì la divisione dello stato polacco.
Cattivo gusto, pensarlo oggi. I
russi fanno così.
Deshchytsia è riuscito ad
incontrare Lavrov. Erano tre
settimane che ci stava provando, ha detto. Il dialogo è ripreso, ma non c’è molto da aspettarsi. L’ucraino che si ritira
dalla perduta Crimea (non riconosciuta da nessuno e destinata a diventare un altro con-
flitto congelato) ha le polveri
bagnate davanti al russo che
minimizza l’evento e parla di
uno dei tanti colloqui della
strategia concordata con Putin. «Molti credono che il G8
abbia fatto il suo tempo perché ora c’è il gruppo dei venti sfida Lavrov -. Non teniamo
troppo a questo formato, non
Il ministro degli Esteri
di Kiev: «Spero ancora
in una soluzione
diplomatica della crisi»
sarà una tragedia se non si
riunisce». Funziona sino a un
certo punto. Per la faraonica
Sochi è un’occasione persa.
Per la Russia, l’ennesima prova di un isolamento manifesto,
già visto all’Onu, e pericolosa-
L’Italia vede sfumare
la guida della Nato
in pole c’è Stoltenberg
una leadership espressione di un paese solo geograficamente europeo, ma
non dell’Unione Europea cui la Norvegia non aderisce, ed inoltre perché essendo la candidatura Stoltenberg fortemente voluta dagli Stati Uniti, essi si
troverebbero ad aver espresso la guida politica dell’Alleanza, quando da
sempre c’è un americano alla guida
militare.
Favorevole è però la Germania, ma
anche questa non era una novità: di
Stoltenberg alla Nato aveva parlato
personalmente Barack Obama ad Angela Merkel, in uno dei numerosi contatti di queste due ultime settimane
(Merkel sarà alla Casa Bianca in maggio) ricevendo un assenso. La Cancelliera infatti, secondo fonti diplomatigiare la candidatura italiana alla Na- che e politiche, avrebbe intravisto la
to? Ma, per l’appunto, al Quirinale pe- possibilità di «usare» il laburista norrò l’inquilino non è affatto cambiato, e vegese per contrastare, dopo le eleziogli americani stessi a cominciare da ni europee e in caso di forte affermaObama hanno sempre considerato zione del Pse, un’eventuale presidenza
Napolitano la garanzia dell’Italia.
alla Commissione del socialdemocraLa candidatura Stoltenberg, per tico (tedesco) Martin Schulz: il Pse
quanto ormai all’onore delle cronache, non potrebbe esprimere due cariche
non è stata ancora formalizzata. An- di quel rilievo. Argomentazione mache se un tentativo
chiavellica, forse, poic’è stato in una riuLE CANDIDATURE ché si tratta di cariche
nione informale degli
certo non equiparaNegli ultimi giorni di
ambasciatori Nato
bili, ma con un suo
giovedì scorso, dove è circolato anche il nome senso politico nel modi Enrico Letta mento in cui l’agreegli americani si sono
trovati davanti alla
ment di Berlino con
ferma contrarietà della Francia, della Washington sulla Nato potrebbe avere
Spagna, della Turchia, e via via di nu- anche altri risvolti. Negli ultimi giorni
merosi altri Paesi tanto che la riunio- è circolato anche il nome di Enrico
ne si è chiusa con un niente di fatto. E Letta. Ma, a parte il «no comment» di
questo perché la Nato per la prima Palazzo Chigi, servirebbe anzitutto la
volta nella sua lunga storia avrebbe disponibilità dell’interessato.
Washington preme per il norvegese, c’è già il sì di Merkel
Napolitano irritato: lo stop motivato con l’instabilità politica
Persa l’ultima base navale
EKievritiralesuetruppedallaCrimea
1 In Crimea l’Ucraina si arrende alla
Russia. Le autorità di Kiev hanno annunciato il ritiro di quello che rimane
delle truppe dislocate nella penisola:
una mossa che equivale di fatto a issare
bandiera bianca. All’alba di ieri i russi
hanno conquistato la base navale di Feodosia, una delle ultime di una certa rilevanza tra quelle ancora controllate
sottile trama diplomatica con la quale
la candidatura dell’Italia aveva preso
corpo mezzo secolo dopo Manlio Brosio alla guida di un’Alleanza che ci ha
sempre visti in prima linea. Ira alimentata probabilmente da quel che
dagli ucraini, forse addirittura l’ultima.
Che i giochi erano fatti si era capito da
tempo: domanica il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko - che del
Cremlino è un alleato -, pur senza riconoscere ufficialmente il nuovo status
ha dichiarato che «la Crimea è di fatto
parte del territorio russo». Kiev ha richiamanto l’ambasciatore a Minsk.
poi risultava a livello diplomatico, e
che in vari colloqui politici era stato riferito dall’ex ambasciatore Usa a Roma David Thorne, e che suonava più o
meno così: se l’Italia cambia premier
ogni anno, perché dovremmo appog-
mente sottolineata dal flusso
di investimenti esteri nella federazione che si sta assottigliando. Le parole del comunicato dei Sette accontentano
tutti, falchi e colombe.
La scelta per Mosca è una
sola, avvertono i ritrovati Sette, «tenga aperta la strada della diplomazia e rispetti l’integrità territoriale dell’Ucraina». Nell’attesa, i Grandi «sospenderanno la partecipazione
al G8 sinché la Russia cambierà atteggiamento».
Niente vertice a Sochi, dunque, con Bruxelles che conquista l’ennesimo vertice di giugno. Salta anche il meeting ministeriale di aprile, mentre un
G7 Energia «discuterà come
rafforzare la nostra sicurezza
comune». Bisogna pensare a
come colpire. Ma anche a come
difendersi.
.
LA STAMPA
MARTEDÌ 25 MARZO 2014
Retroscena
PAOLO MASTROLILLI
INVIATO ALL’AJA
stato per caso che il presidente Obama ha cominciato la sua visita in Europa
sullo sfondo della «Ronda
di Notte», il capolavoro di
Rembrandt esposto al Rijksmuseum
di Amsterdam, ma poi è finita con lui a
guidare davvero la ronda in difesa del
continente dalle nuove minacce della
Russia. Disposto a mettere molto sul
piatto, per convincere gli alleati riluttanti a seguirlo sulla strada delle sanzioni settoriali più dure, compresa la
carta dell’energia, se Putin invaderà
l’Ucraina orientale.
La svolta l’ha promessa Ben Rhodes, vice consigliere per la sicurezza
nazionale: «Discuteremo la diversificazione delle fonti, come fattore mitigante dell’impatto economico dei
provvedimenti proposti». E tanto per
dare un segnale, già ieri il dipartimento all’Energia ha autorizzato la Jordan
Cove a esportare fino a 0,8 miliardi di
piedi cubici di gas liquefatto al giorno.
Uno dei primi 8 casi che consentiranno di inviare energia in Europa.
L’ammassamento delle truppe russe al confine orientale dell’Ucraina,
che il comandante della Nato Breedlove ha definito «molto considerevoli e
molto pronte», ha spinto la Casa Bianca ad abbandonare le ultime remore.
Putin ha già mentito in passato, e
quindi non c’è motivo di credergli
quando dice che non intende fare altre
annessioni. Gli uomini del presidente
non sono neppure disposti a concedere la perdita della Crimea, «perché
nessuno ha riconosciuto il nuovo status», e a maggior ragione non possono
tollerare una nuova normalità che diventi minaccia costante anche per paesi Nato come quelli baltici. Dunque
l’accelerazione, che passa dalla sospensione del G8, perché «non ci sono
ragioni per ingaggiare la Russia fino a
quando viola le leggi internazionali»,
agli aiuti economici per sostenere l’allontanamento di Kiev da Mosca. La
colonna portante però è l’inasprimento delle sanzioni, se Putin non si fermerà. O almeno la minaccia credibile
di essere pronti a colpire settori strategici come la finanza, la difesa, e soprattutto l’energia, che rappresenta
metà dell’economia russa. Il gas e il petrolio di Mosca, però, rappresentano
È
Primo Piano .3
.
Obama prepara la guerra economica
e apre i rubinetti del gas americano
Primo ok all’export verso l’Ue. Preoccupano i movimenti delle truppe russe
2015, se gli 8 permessi attuali diventassero operativi, ma posare questa carta
sul tavolo significa segnalare a Putin
che Washington è decisa a contrastarlo
con tutti i mezzi economici nel lungo periodo, e all’Europa che non sarà lasciata
sola, a sopportare il costo di sanzioni
contro un paese con cui ha scambi commerciali dieci volte più grandi di quelli
degli Usa.
È una strategia che include l’attenzione a evitare tutti gli elementi di potenziale attrito fra gli alleati, e infatti
fonti della Casa Bianca si guardano bene dal bocciare in via definitiva l’idea
ventilata dal premier italiano Renzi di
nominare il suo predecessore Letta segretario generale della Nato: «Non abbiamo ancora - dicono - una posizione
ufficiale, per noi la questione è aperta».
Anche il bilaterale dell’ora di pranzo col
presidente cinese Xi si trasforma nel-
Leader
Il presidente
degli Stati Unti
Barack Obama
al summit
sulla Sicurezza
nucleare
all’Aja,
nei Paesi Bassi
NON LASCIARE SOLI GLI ALLEATI
La strategia di Washington
punta a rassicurarli: non sarete voi
a pagare il prezzo più alto
TEMPI ANCORA LUNGHI
Ma bisognerà aspettare fino
al 2015 e analisti come Bremmer
dubitano che la mossa riuscirà
YVES HERMAN/AFP
L’avvertimento
Le sanzioni che Stati Uniti
e Unione europea
imporranno avranno
un forte impatto
sull’economia di Mosca
Barack Obama
anche il 30% del totale importato da paesi come l’Italia, e anche più per la Germania, diventata l’elemento di svolta sul
fronte europeo da quando anche la cancelliera Merkel si è convinta che Putin è
inaffidabile. Perciò Obama ha ordinato
di mettere sul tavolo anche la carta della «diversificazione», affidata al segretario all’Energia Ernest Moniz, l’ex professore del Mit che lo ha seguito in Europa, e a breve terrà un vertice con i colleghi del G7 per esaminare il tema. Questo significa due cose: aiutare il Vecchio
continente a sviluppare le proprie fonti,
come gli americani stanno già facendo
in paesi tipo la Polonia per estrarre lo
shale gas, e considerare l’ipotesi di
esportare le proprie risorse. Le nuove
tecnologie hanno già consentito agli
Usa di diventare i primi produttori
mondiali di gas, e gli esperti del settore
si aspettano che tra breve scavalcheranno anche l’Arabia Saudita come leader del mercato petrolifero. È vero che
secondo i tecnici sarà difficile esportare
il gas Usa in Europa prima della fine del
l’occasione per spingerlo a isolare la
Russia, puntando sul fatto che i principi
della sovranità e dell’integrità territoriale sono fondamentali per tenere insieme la Repubblica popolare, minacciata dai separatismi come quello tibetano. Analisti come Ian Bremmer e Lee
Wolosky prevedono che la strategia delle sanzioni non funzionerà, perché nessuno ha voglia di spingersi fino al punto
di asprezza necessaria a farle funzionare. La Casa Bianca, però, non è disposta
a cedere: «Questa - assicura Rhodes non è una nuova Guerra Fredda, perché
la Russia non guida un blocco di paesi,
non ha più un’ideologia unificante come
il comunismo, ed è isolata». Quindi alla
lunga non ha le risorse per resistere alla
ronda imposta da Obama.
La battuta sul mandato appena iniziato
Barack scherza con Renzi
“Anche io avevo i capelli neri”
DALL’INVIATO ALL’AJA
L’Aja - «Molto buono». Così il
vice consigliere per la sicurezza nazionale americano,
Ben Rhodes, definisce il primo incontro tra il presidente
Obama e il premier italiano
Renzi, avvenuto ieri durante
il vertice nucleare dell’Aja e il
G7 straordinario per affrontare la crisi ucraina. Un appuntamento servito a rompere il ghiaccio, in vista dell’incontro bilaterale in programma per giovedì a Roma.
Il capo della Casa Bianca
ha subito scelto un atteggiamento informale, scherzando sulla giovinezza del titolare di Palazzo Chigi: «Anche
io - gli ha detto - quando ho
cominciato questo lavoro
avevo i capelli neri». Ora
stanno diventando bianchi,
come capita spesso ai presidenti degli Stati Uniti, e magari anche ai presidenti del
Consiglio che devono rilan-
ciare un paese fermo da troppo tempo. Al di là della simpatia a pelle, però, secondo Rhodes «c’è stata un’interazione
molto buona anche sulla sostanza». Il responsabile della
comunicazione strategica della Casa Bianca, che era presente agli incontri di ieri ed è la
voce di Obama sulla politica
estera, l’ha spiegata così:
Il consigliere Rhodes
«Il vostro premier
è già molto preparato
sui temi da discutere»
«Renzi ha dimostrato di essere
preparato e aggiornato sulle
questioni che abbiamo discusso. E’ appena entrato in carica,
ma è già operativo».
In vista dell’incontro di giovedì a Roma, Rhodes ha elencato così i temi che stanno più
a cuore all’amministrazione
americana:
«Certamente
Omaggio agli «artisti»
Obama sotto «La Ronda di notte» di Rembrandt
A sinistra, un fotomontaggio con Totti usato
dall’Ambasciata Usa a Roma per presentare
su Twitter la visita del presidente in Italia
l’Ucraina, ma in generale tutte
le questioni di sicurezza su cui
Italia e Stati Uniti hanno già
una stretta collaborazione, come ad esempio quelle che riguardano il Nordafrica. Poi ci
interessano molto lo sviluppo
dell’economia, la crescita e il
lavoro». Intanto l’Ambasciata
Usa a Roma sta diffondendo
una serie di foto ironiche sulla
visita di Obama in Italia: fotomontaggi in cui il presidente
compare anche con Totti (la
foto è accompagnata da una
battuta scherzosa: «Che si saranno detti?»).
La stabilità dei paesi alleati
è sempre stata storicamente
un valore per gli Stati Uniti, e
quindi è molto importante percepire la solidità del rapporto
anche dopo il recente cambio
del governo. Alla domanda se
l’amministrazione americana
si senta incoraggiata da questo primo contatto, Rhodes ha
risposto così: «So far, so good»,
finora tutto bene.
[P. MAS.]
Jena
Resta
Senza Berlusconi
sulla scheda elettorale
non ci resta
che votare Renzi.
[email protected]
.
4 .Primo Piano
LA STAMPA
.MARTEDÌ 25 MARZO 2014
U
FRANCIA
LO TSUNAMI POPULISTA
INTERVISTA
“È soltanto l’inizio
A maggio vinceremo
in tutta l’Europa”
Marine Le Pen chiama a raccolta gli euroscettici
“Grillo? Mi odia, ma abbiamo gli stessi obiettivi”
DALL’INVIATO A BÉZIERS
arine Le Pen
solleva il ricevitore in quella che, dal rumore, sembra
una discoteca. Invece è nel
suo quartier generale nella
banlieue di Parigi dove ogni
possibile telefonino non
smette di trillare. È il day after della vittoria alle amministrative, con il Front national che espugna una città al
primo turno (Hénin-Beaumont, nel Nord devastato), è
in pole position per vincere il
secondo in diverse altre (soprattutto nel Sud non meno
in crisi) e aumenta dappertutto i suoi voti. Secondo il
suo ufficio stampa, madame
non dovrebbe parlare ai
giornalisti, perché è prevista
per oggi una grande conferenza stampa nella quale, si
sussurra nel partito, potrebbe fare un annuncio clamoroso («Oddio, vorrà candidarsi a Papa?», ride l’amico,
frontista sì, ma spiritoso).
Però alla fine Marine è troppo soddisfatta per negarsi.
L’appello
M
Madame, dall’Italia Beppe
Grillo fa sapere che non ha
nessuna intenzione di allearsi con lei.
Chiedo a tutti di dare
battaglia per difendere
gli Stati nazionali, le identità
dei popoli europei
L’attacco alle élite
I francesi hanno votato
contro una classe
politica che ha imposto
decisioni prese a Bruxelles
BERTRAND LANGLOIS/AFP
Marine Le Pen, classe 1968, è alla guida del Front National dal 2011
delle europee! Io credo che i
francesi abbiano votato contro una classe politica che ha
imposto loro delle politiche
sbagliate perché se le è fatte
imporre da Bruxelles. Ma la
gestione della Ue sarà sanzionata direttamente alle europee».
Le novità internazionali del
settore ferroviario tornano a
Torino dal 1 al 3 aprile 2014
Cosa ribatte a chi la accusa di
populismo?
«Non so cosa significhi. Certo,
se essere populisti vuol dire
fare una politica dal popolo,
con il popolo e per il popolo,
ebbene, io sono onorata di essere populista».
«Per la verità, non gliel’ha
chiesto nessuno. Non è mai
stata questione. Non capiVeniamo al sodo: quante citsco perché Grillo ce l’abbia
tà crede che il Front si prencon me. Noi e il suo moviderà, domenica prossima?
mento
abbiamo
«Quante, non glielo so
molti obbiettivi
dire. Di certo, la diin comune,
namica è positiper esempio
va, l’ipotesi di
sbarazzarci
vincere cond e l l ’e u r o .
creta».
Anche se
Tanto più che,
noi, a diffeper impedirIl miglior risultato
renza sua,
glielo, di «frondel Fn è stato
av a n z i a m o
te repubblicaa Hénin Beaumont
anche propono» non si parla
ste concrete su
più. Il Fn è stato decome farlo».
finitivamente «dedia-
50,26%
Lingotto Fiere
Padiglioni 1 e 2
Martedì 1 aprile 2014 10:00-17:00
Mercoledì 2 aprile 2014 10:00-17:00
Giovedì 3 aprile 2014 10:00-16:00
materiale rotabile
costruzione binari e infrastrutture
segnalazione, comando treni e sistemi di comunicazione
manutenzione vetture
manutenzione infrastrutture
informazione passeggeri e sistemi di biglietteria
dei voti
Ma lei ha fatto un appello a tutti gli euroscettici.
«E lo confermo. Chiedo a
tutti di dare battaglia per difendere gli Stati nazionali, le
identità dei popoli europei,
la loro sovranità e in ultima
analisi la loro libertà. Chi
vorrà raggiungerci in questa
battaglia è benvenuto».
Quindi resta almeno l’alleanza con la Lega Nord...
«Certamente. Vogliamo confrontarci con tutti quelli che
credono che questa Europa
delle banche e della finanza
stia soffocando gli europei».
Infatti a Bruxelles sono
molto preoccupati per il risultato delle amministrative francesi.
«Aspettino a vedere quello
bolizzato»?
«Nello spirito del popolo
francese il Fn è da tempo una
grande forza politica. Le uniche a diabolizzarlo sono le
élite, quelle che ci hanno portato in questa situazione. Ma
il popolo non è questa casta,
che inizia ad avere paura di
perdere i suoi scandalosi privilegi».
Ultima domanda: crede che
nel 2017 lei sarà la prima presidentessa della République?
«Questo lo decideranno i francesi. Di certo so che da qui al
2017 in Francia succederanno
molte cose. E di una cosa sono
assolutamente sicura: il popolo francese ritroverà la sua libertà».
[ALB. MAT.]
310 società provenienti da 17 paesi espongono i prodotti dei seguenti settori chiave:
Conferenza CIFI Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani sul tema: “Ferrovia e Ambiente”
Ingresso gratuito per
le registrazioni online
Presentazione del Progetto Shift²Rail di ASSIFER Associazione Industrie Ferroviarie
Conferenza FerPress sul tema “Trasporto Ferroviario Merci”
Incontri B2B con buyer internazionali
Visite tecniche allo stabilimento Alstom di Savigliano e alle principali attività di GTT
Gruppo Torinese Trasporti
Registrazione online per l’ingresso gratuito:
www.expoferroviaria.com
Iscrizione direttamente in fiera Euro 15
Organizzatore
Con il Patrocinio del Ministero
delle Infrastrutture e dei Trasporti
Partner dell’esposizione:
.
LA STAMPA
MARTEDÌ 25 MARZO 2014
Primo Piano .5
.
Hénin
Beaumont
PARIGI
Reims
Mulhouse
Dov’è
più forte
Vittoria
al primo turno
Ballottaggio
Ballottaggio
a tre
Fra
Fr
ran
ra
r aan
nc a
ncia
nc
Centimetri
LA STAMPA
Béziers
Perpignan
Giornalista
Nel 1985 Robert Ménard (al centro nella foto)
ha fondato «Reporters sans frontières»:
in passato è stato protagonista di spericolati
blitz in difesa della libertà di stampa
e della libertà in generale
OLIVIER CORSAN/LE PARISIEN/MAXPPP
REPORTAGE
ALBERTO MATTIOLI
INVIATO A BÉZIERS
l candidato sindaco, Robert
Ménard, nega di essere di
estrema destra, anzi nega di
essere di destra tout court
(«ma di certo non di sinistra»),
men che meno del Front national,
che ha solo sei aspiranti consiglieri
sui 49 della sua lista. «Io sono indipendente. Il mio partito è Béziers»,
proclama il celebre giornalista, già
fondatore e anima di «Reporters
sans frontières», protagonista di
spericolati blitz in difesa della libertà
di stampa e della libertà in generale.
Però sul suo santino elettorale ci sono, in fondo e in piccolo, i simboli di
chi lo sostiene: il Front e altri tre partitini di destra. Quindi se domenica investire sulla qualità, e così siamo
Ménard vincerà al ballottaggio, cosa stati travolti dal vino prodotto in altri
non solo possibile ma molto probabi- Paesi ancora più a buon mercato. Sole, perché parte dal confortevole pravvive un po’ di industria petrolifera
44,88% del primo turno, si potrà dire e basta», spiega Ludovic Trabuchet,
che Béziers è la più grande città capo della redazione del «Midi libre».
francese amministrata dal Fn: 72 miIl sindaco uscente, dell’Ump, destra
la abitanti, 160 mila nell’area metro- «repubblicana», ha governato per 19
politana.
anni ed è così discreDistinguo a par- GLOBALIZZAZIONE PERDENTE ditato che non si è
te, però, Béziers,
ricandidato. Ma
Immigrazione massiccia più
nell’angolo sud-ocha fatto presentare
e crollo dell’agricoltura il suo vice, «insomcidentale della
Francia, fra Mon- «Siamo alla disperazione» ma la solita politica
tpellier e Perpifatta di clientelismo,
gnan, è un caso da manuale che spie- affarismo e comunitarismo», tuona
ga non solo perché madame Le Pen Ménard. Il vice candidato, Elie Aboud,
venga votata, ma anche perché non si è fermato al 20,17%, quello socialici si vergogni più di farlo. Altro che i sta, Jean-Michel Du Plaa, a un imbafascisti su Marte come nel film di razzante 18,65.
Guzzanti raccontati da chi non vuol
Due passi in centro? Sembra una
vedere e soprattutto capire quel che città fantasma e, in ogni caso, non una
sta succedendo nel ventre della
Francia profonda, specie in questo
Midi dove le contrapposizioni sono
sempre state aspre a spesso sanguinose: ugonotti contro cattolici, rivoluzionari contro realisti, resistenti
contro collaborazionisti.
La città è carina, con la solita cattedrale gotica e le lapidi che ricordano illustri sconosciuti locali tipo
Jean-Pons-Guillaume Viennet, 17771868 (complimenti), pari di Francia
ed «esecutore testamentario di Luigi Filippo» (ah, beh, allora...). Ma dà
l’impressione di aver urgente bisogno di un buon piano di manutenzione straordinaria o almeno di una belPAOLO LEVI
la mano di pittura. Il problema è che
PARIGI
la situazione economica non è nemmeno cattiva: è catastrofica. Béziers «Uno per tutti, tutti per uno»: all’indoè la quarta città più povera del Pae- mani del trionfo di Marine Le Pen nel
se, il 32% dei suoi abitanti vive sotto primo turno delle elezioni municipali
la soglia della povertà, il 16,4% è di- in Francia i «tre moschettieri» della
soccupato. In compenso, la tassa ri- gauche - Partito socialista, verdi e cofiuti è aumentata del 39,5% in quat- munisti - sanciscono un’alleanza d’actro anni e la bolletta dell’acqua è la ciaio per fermare nei ballottaggi l’ascepiù cara di Francia. «Qui si viveva di sa del Front National, terza forza polivino, di “pinard”, il rosso a buon mer- tica del Paese, accreditata nei sondagcato. Non si è capito che bisognava gi come primo o secondo partito nel
I
Nel Midi dove il Fronte trionfa
“Arruoliamo i delusi di sinistra”
A Béziers l’exploit del fondatore di Reporters sans frontières: i veri libertari siamo noi
città francese. Dalla cattedrale alla
chiesa di Saint-Jacques, egualmente
bella ma romanica, si incontrano
esclusivamente donne velate. L’immigrazione magrebina è massiccia:
quando ancora l’economia andava bene, si mugugnava e basta; adesso che
va a rotoli, è iniziata la guerra fra poveri e ai mugugni si è aggiunto il voto
per Le Pen. E tanta rabbia. «Li vede,
tutti quei panni stesi alle finestre?»,
mi intima una madama quasi soffocata dall’indignazione. Beh, sì. «E le
sembra possibile? E il decoro? Qui non
è mai usato. Certo che ho votato per
Ménard, perché è uno di noi. E domenica lo rifarò. Questi vivono secondo le
loro leggi, non quelle della République». Ed ecco come il bucato spiega
anche il comunitarismo.
Intanto Ménard si gode il trionfo e
ci ragiona sopra: «La crisi della politi-
ca è evidente in tutta la Francia. La
gente non ne può più dei professionisti
della politica che creano problemi invece di risolverne. Certo che sento
Marine Le Pen, ma non sono iscritto al
Fn e non lo voto nemmeno». Infatti lei
sembrava piuttosto di gauche, all’epoca di «Reporters sans frontières»...
«Ma non è che se uno si batte per le
libertà, ha un cuore e magari legge pure qualche libro sia di sinistra per definizione. Sa quel è l’unico Comitato
centrale ancora esistente? Quello che
dirige la Lega dei diritti dell’uomo».
L’obiezione è che, mettendoci la faccia, i vari Ménard diano una mano alla
«dédiabolisation» del Fn e lo rendano
presentabile. «Ormai che il Fn sia il
diavolo lo possono davvero credere e
scrivere solo “Le Monde” o “Libération”. I francesi, no di certo. Vuole un
esempio? Ho proposto di armare la po-
lizia municipale e mi hanno detto che
ero un “facho”, un fascista. Bene: per
legge, in Francia, i vigili non possono
uscire di pattuglia dalle 23 alle 7 se non
sono armati. Quelli di Béziers non lo
sono, quindi di notte la città non è presidiata. Che c’entra il fascismo?».
Sarà. In città si dice però che Ménard sia assai più vicino alla famiglia
Le Pen di quanto ammetta e prepari
un libro-intervista con il papà. Lui
stesso prevede che, se diventerà sindaco, la figlia «dirà che il Front ha
espugnato Béziers, ma è normale, fa
parte della politica». Basta aspettare
una settimana. I socialisti hanno tempo fino alle 18 di oggi per decidere se
ritirarsi dal ballottaggio, invitare a votare l’uomo dell’Ump o addirittura
mettersi insieme in lista con lui. «Ormai sono disperati», dice Ménard. E
su questo ha certamente ragione.
Ps sotto choc, fallisce l’alleanza col centro
L’Ump chiude la porta
Fronte comune
con comunisti e verdi
per evitare il tracollo
Il presidente François Hollande
voto europeo di maggio.
Partito socialista, Europe-Ecologie
e Partito comunista «hanno deciso
l’unione più ampia possibile» per il secondo turno di domenica, ha annunciato il segretario socialista, Harlem
Désir, aggiungendo che i socialisti ritireranno i propri candidati da quei comuni in cui la sinistra si è piazzata terza. Obiettivo? Favorire i neogollisti dell’Ump (destra moderata) negli scontri
triangolari per bloccare i candidati del
Front National.
Una cortesia non ricambiata dall’Ump, che domenica ha opposto il rifiuto all’appello della gauche di sancire
un cordone anti-Le Pen. Desistere? I
neogollisti non ci pensano proprio, al
punto da far infuriare Martine Aubry,
uno dei pesi massimi del Ps, in pole position per la riconferma al municipio di
Lille: «Quando sento parlare JeanFrancois Copé (il segretario Ump che
ha escluso alleanze con la sinistra o desistenze, ndr), mi dico che questo partito non ha più nulla di gollista». «Il
Fronte repubblicano è morto», ha rin-
carato il parlamentare socialista, Yann
Galut, affermando che l’alleanza bipartisan «non può funzionare in una
sola direzione».
Se l’Ump snobba l’appello socialista, è anche perché ritiene di essere in
buona posizione per intercettare i voti
frontisti nel secondo turno. «È fondamentale che coloro che al primo turno
hanno votato Fn per esprimere rabbia
rispetto alla gauche, nel secondo diano
il voto all’Ump», ha detto Copé, screditando su tutta la linea Hollande, ormai
«sfiduciato». Unica consolazione per
la gauche alla deriva, Parigi. Nella capitale, nonostante il leggero svantaggio al primo turno sulla sfidante Nathalie Kosciusko-Morizet, la candidata
sindaco socialista dal sangue andaluso, Anne Hildago, sembra in buona posizione per la vittoria nel ballottaggio.
.
6 .Primo Piano
LA STAMPA
.MARTEDÌ 25 MARZO 2014
U
VERSO IL VOTO
L’ALLARME POPULISMO
Ha
detto
L’attacco all’Europa
Oggi, troppo
superficialmente,
da varie parti si cerca
di screditare e attaccare
l’unità europea
Il patrimonio di libertà
Non si può giocare con
queste posizioni che
tendono a screditare
il nostro patrimonio
di lotte per la libertà
ANGELO CARCONI/ANSA
Giorgio Napolitano e, alle sue spalle, il presidente del Senato Piero Grasso alla cerimonia per commemorare le Fosse Ardeatine
“L’unità europea non va screditata”
Napolitano: la pace è una conquista dell’Europa, che non può essere attaccata con leggerezza
ANTONELLA RAMPINO
ROMA
La pace non è una conquista
scontata, la pace in cui oggi vive l’Europa è una conquista
dell’Europa stessa, che non va
né screditata né attaccata con
leggerezza. La preoccupazione di Giorgio Napolitano per il
populismo antieuropeo montante, di cui è recentissima
prova il primo esito del turno
di amministrative in Francia,
non è di oggi, ed è leitmotiv ricorrente in molti suoi discorsi. L’ultimo, tra i più importanti, proprio quello di poche
settimane fa davanti al Parlamento europeo in sessione
plenaria a Strasburgo. Ma è
nel contesto di primi concreti
allarmi che vengono dalla
Francia, una delle culle dell’Europa, a ridosso delle elezioni per Bruxelles del 25
maggio, che cade questo suo ultimo monito. Con il quale, in
una cerimonia molto commuovente di commemorazione dell’eccidio nazista delle Fosse Ardeatine e di fronte a molti giovani, il Presidente non solo ammonisce a fare attenzione a non
Il Capo dello Stato
alla cerimonia per
commemorare l’eccidio
delle fosse Ardeatine
«screditare ed attaccare l’Europa», ma soprattutto ricorda
che «la pace non è un regalo o
addirittura un dato scontato: è
una conquista, ed è una conquista dovuta precisamente a
quella unità europea, a quel
progetto europeo che oggi troppo superficialmente, da varie
parti, si cerca di screditare ed
attaccare». È come se il Presidente indicasse che la geografia di libertà, di diritti e istituzioni nella quale quotidianamente viviamo la dobbiamo interamente al progetto che nell’immediato dopoguerra ebbero Schumann, Adenauer e De
Gasperi di mettere insieme i
popoli e i mercati, le istituzioni
e i diritti, e che è giunto fino alla
più visibile delle libertà di cui
godono i cittadini europei: la libertà di movimento, invece della barriera divisoria dei confini
nazionali. Un progetto che, dopo i 17 milioni di morti della
Grande guerra e i 45 milioni
della Seconda, guerre che noi
chiamiamo mondiali ma che sono massacri che europei compirono contro altri europei, ci ha
garantito settant’anni di pace.
Dunque, attenzione a non
screditare e attaccare l’Europa, attenzione «a non screditare il nostro patrimonio di lotta
per la libertà» dice il Presidente, indicando il luogo di uno dei
più efferati eccidi nazisti come
un «memento terribile e incancellabile». Perché, dice, «la pace non è un regalo o addirittura
un dato scontato: è una conquista, ed è una conquista dovuta
precisamente a quella unità europea, a quel progetto europeo
che oggi troppo superficialmente, da varie parti, si cerca
di screditare ed attaccare». Il
memento presidenziale arriva
-anche - all’indomani del voto
francese, dove l’onda montante
dell’antieuropeismo ha fruttato
ai lepenisti, che pure hanno
avuto l’accortezza di concentrare le candidature nelle zone
di forza, una bella rimonta, a
fronte delle perdite dei sociali-
La Russa
«Unsegnale
aipoteriforti»
1 «La straordinaria vit-
toria elettorale del Front
Nationale di Marine Le
Pen è il fatto nuovo della
politica europea con cui le
oligarchie, nate dal matrimonio tra la sinistra e i poteri forti, dovranno fare i
conti». Così Ignazio La
Russa, deputato di Fratelli
d’Italia-Alleanza Nazionale. «Questo - ha aggiunto è un segnale che l’Europa
dei popoli manda ai poteri
forti e che in Italia dobbiamo saper raccogliere. Noi
vogliamo provarci».
sti, invece in netto calo.
Si vedrà quale sarà il dato
politico complessivo del successo lepenista. Ma intanto,
quel risultato ha dato il destro
agli antieuropeisti italiani per
compiacersi, come ieri han fatto Grillo e Casaleggio , o per ri-
Le parole del Colle
all’indomani dell’exploit
dell’ultradestra francese
alle amministrative
prendere le bordate come ha
fatto Matteo Salvini che - a
fronte di una Lega in caduta libera nei voti - punta il dito contro Napolitano, un «eurocrate»
e un «dinosauro» che «ha paura», mentre quello che arriva
dalla Francia è a suo dire «un
vento di libertà».
Il fronte
Il Carroccio
Il Movimento 5 Stelle
LaLegacercaunasponda
perlasuasopravvivenza
“NoistiamoconMarine”
Grillo: “Nessun accordo
con il Front National”
MARCO BRESOLIN
Una sponda a cui aggrapparsi per risalire dal baratro: questo è, per la Lega
Nord, il Front National. E non a caso
ieri mattina, dopo aver letto i giornali
che rendevano conto dell’exploit del
partito di destra alle amministrative
d’Oltralpe, Matteo Salvini ha subito
pubblicato una sua foto in compagnia
di Marine Le Pen. I due guardano
l’obiettivo, sorridenti e abbracciati:
«Un’altra Europa è possibile, fuori dall’Euro ripartono lavoro e speranza!».
Quell’immagine è subito diventata un
manifesto che elogia l’ondata dei Movimenti anti Euro, accompagnato dalla scritta «Hanno pauraaaaaa!». Proprio così, con la lettera «a» ripetuta
ben sei volte.
Per la Lega Nord le prossime elezioni europee potrebbero trasformarsi in
un referendum sulla sopravvivenza: lo
Matteo Salvini
Vogliamo un’altra
Ue: ci uniscono
le battaglie contro
l’immigrazione
e l’euro «criminale»
sbarramento del 4% ha la sagoma di una
ghigliottina, ma il nuovo leader del Carroccio è fiducioso. A inizio dicembre,
una settimana prima dell’elezione di
Salvini a segretario, i sondaggi davano i
«padani» al 3,5%. Ieri il sondaggio diffuso da Sky assegna alla Lega un 4,2%.
«Arriveremo al 10%», disse Salvini il 15
dicembre scorso al Lingotto, puntando
al risultato del 2009. Traguardo difficile
da raggiungere, ma l’intenzione di puntare tutto sui risentimenti anti-euro for-
ANSA
se sta dando i frutti. E l’alleanza transnazionale battezzata al congresso di
Torino (in platea c’erano i rappresentanti di tutti i partiti euro-scettici) è il
faro sotto cui Matteo Salvini ora si muove. «La Lega combatte al fianco di Marine Le Pen - ha ripetuto ieri - e di tutto
quel fronte che vuole un’altra Europa».
Anche la presa di distanza di Grillo
dalla Le Pen è un’occasione che Salvini
non si è lasciato scappare, forse convinto che il successo del Front possa contagiare gli elettori italiani: «Grillo attacca
Marine Le Pen, la Lega invece ci lavorerà volentieri insieme per liberarsi dall’euro criminale». E intanto continua il
«Basta Euro tour» che Salvini sta portando in giro con l’economista anti-euro
Claudio Borghi. Non solo in Padania: il
10 maggio chiuderà a Roma, dove la
questione settentrionale lascerà spazio
alla lotta contro il nuovo nemico.
Twitter @marcobreso
“Le Pen? È una bella signora, ma siamo diversi”
so». Sei contenta Marine? Mica tanto.
Lei, leader del nuovamente lanciaAll’improvviso, dopo le ore del trion- tissimo Fronte Nazionale francese,
fo, il viso di Marine Le Pen assume scalcia stupita. «In realtà i nostri parun’espressione piangente, contratta titi sono d’accordo su molti temi, a coda un dolore impossibile da confor- minciare dalla lotta contro l’euro. Però
tare. «Francamente non capisco Grillo si limita a contestare senza asl’odio di Grillo nei miei confronti», di- sumersi le proprie responsabilità».
ce amareggiata all’Ansa. Odio? Mad- Dopo averlo blandito lo liquida con irdai. Grillo, con un tweet, prova a ritazione, considerandolo ormai uno
tranquillizzarla.
di quegli uomini
«Nessuno odia
GLI APPOGGI imprendibili, inaffiMarine Le Pen.
forse, che rieLa Lista Tsipras apre dabili
Ha però un’apparscono ad avere con
tenenza politica all’alleanza coi grillini, mentre chiunque un rapi pirati tedeschi si dissociano porto distrattadiversa dal M5S e
per questo non somente cordiale.
no possibili accordi. Rien d’autre. Meglio Salvini del Caro Leader. Anche
Adieu». Chiaro. Diretto. A suo modo se fino a ieri era convinta che tra la Leelegante. E per assicurarsi che la Da- ga e il Movimento non ci fosse poi una
ma Nera non si offenda ulteriormen- differenza straordinaria. L’avevano inte sul blog aggiunge: «Marine Le Pen gannata le dichiarazioni di Grillo e Caè una bella signora di grande succes- saleggio (stoppati dalla rete) sul reato
ANDREA MALAGUTI
ROMA
.
LA STAMPA
MARTEDÌ 25 MARZO 2014
In Olanda
Retroscena
FABIO MARTINI
ROMA
Lettera di addio
«ProporròFirenze
perilG8del2017»
Matteo Renzi
ieri
è rientrato
a Roma
prima
del previsto
per affrontare
i documenti
sul suo
tavolo:
dalle riforme
costituzionali
al taglio
del cuneo
fiscale
1 «Ho proposto al Governo
on una scarica di adrenalina
delle sue, Matteo Renzi ha di
colpo deciso di congedarsi
dai grandi del mondo e di
precipitarsi là dove lo portava l’istinto: via in anticipo dal vertice dell’Aja e di corsa verso Roma. Per dimostrare ai connazionali che lui c’è, che intende dare una nuova scossa alle riforme
strutturali. Unica risposta possibile a
quella che Renzi significativamente definisce «l’antipolitica» e non populismo,
fenomeno che in Francia ha dato un forte segno di vitalità, facendo squillare una
sirena d’allarme per i partiti «tradizionali» di tutta l’Unione. Nel congedarsi a
sorpresa dal vertice dell’Aja, per una volta Renzi ha dato l’annuncio con parole
poco immaginifiche: «Rientro in anticipo per lavorare sui molti documenti che
ho a Palazzo Chigi».
Al netto degli effetti speciali che per
lui sono una fonte continua di ispirazione
e, scontando un gesto poco gentile verso
la regina d’Olanda e la prevista cena con
i leader, Renzi prova a dimostrare che
non c’è un giorno da perdere: ci sono due
mesi di tempo per trasformare i tantissimi annunci in riforme concrete. Ed è
questa l’unica arma con la quale il governo può sperare di superare il difficile
passaggio delle elezioni Europee fissate
per il 25 maggio.
Quel giorno Renzi sa di giocarsi la faccia: gli italiani gli daranno la pagella. Per
questo il presidente del Consiglio prova
a sdrammatizzare il test, sostenendo
che «le Europee non saranno un referen- una escalation del Pd, trainato da Renzi: il
dum sul governo», ma dentro di sé colti- 4 dicembre, due giorni prima delle Primava ben altra suggestione, per ora incon- rie da lui vinte, per la Ipsos Renzi godeva
fessabile: dimostrare all’Europa che della fiducia del 48% degli italiani, oggi è al
l’Italia, tra i Grandi dell’Unione, dispone 59, mentre il Pd era allora al 31 e oggi è quodell’unico governo capace di reggere tato al 34%, una percentuale da Democral’urto del populismo dilagante nei princi- zia cristiana. E ieri sera Emg, per «La7»,
pali Paesi. Come ha
ha reso noto il primo
scritto lui su Face- L’APPUNTAMENTO ELETTORALE sondaggio sulle Eurobook: «Sarà bellissiil Pd è al 32,4%,
Il segretario Pd attende pee:
mo smentire gli uccon ben 10 punti di
cellacci del malaugu- con ansia le urne: smentiremo vantaggio su Forza
gli uccelli del malaugurio Italia e quasi 11 sui Cinrio con l’energia e la
serietà del nostro
que Stelle.
impegno».
Numeri eloquenti che Renzi spera di
E le intenzioni di voto, che Renzi si corroborare con l’attuazione di riforme
guarda bene dell’enfatizzare come face- per ora soltanto annunciate. Oggi il provva Berlusconi, decisamente incoraggia- vedimento che cancella le Province inizia
no la speranza del premier: i sondaggi in il suo cammino a Palazzo Madama e le resequenza degli ultimi tre mesi - che a Pa- sistenze sotto traccia, diffuse ma non sono
lazzo Chigi ben conoscono - dimostrano tali da preoccupare il suo artefice, il sotto-
C
di tenere a Firenze il Summit
G8 del 2017». Così il premier
Matteo Renzi, in una lettera ai
fiorentini in cui conferma che
lascerà la guida della città, all’indomani della vittoria delle
primarie Pd da parte di Dario
Nardella. «La nostra città prosegue Renzi nella lettera
in cui annuncia anche la candidatura di Firenze per il G8
2017 - potrà utilizzare questo
appuntamento per concludere le tante iniziative infrastrutturali che sono in fase di
realizzazione. E l’Italia come
sempre in questi casi potrà fare bella figura proponendo ai
leader dei Paesi più importanti del mondo il luogo simbolo
del Rinascimento».
EVERT-JAN DANIELS/AFP
Renzi lascia il G7 in anticipo
“Subito al lavoro sui dossier”
Il premier: l’Ue prenda atto del sentimento di contestazione
segretario alla presidenza Graziano che ha indotto anche il presidente HollanDelrio. Ma la riforma che per Renzi riveste de a rientrare in anticipo in patria, peralil maggior carattere simbolico è quella del tro dopo aver partecipato alla cena della
Senato. Venerdì presenterà alla direzione regina. Ha detto Renzi: «L’Europa deve
del Pd il testo unico su Senato e titolo V e prendere atto di un diffuso senso di contein queste ore il controverso testo sulla Ca- stazione e di antipolitica», quello in Franmera alta sta subendo significative modifi- cia è stato «un voto locale, ma significatiche che ne correggono
vo, di protesta, come
alcune «sgrammaticaLA ROAD MAP accade anche in Itature» contenute nella Oggi l’esame del ddl Province lia», anche se - ecco la
prima ipotesi presenconsueta nota di orgoma la riforma a cui più tiene glio - «da noi a livello
tata da Renzi. Tra Paè quella del Senato locale con minore inlazzo Chigi e ministero
dell’Economia si contitensità». E anche sulnua a limare il provvedimento sugli sgravi l’Unione europea Renzi non ha mancato di
Irpef e Irap che, come ha ammesso lui connotarsi a modo suo: «L’Ue deve prenstesso, Renzi avrebbe voluto «varare pri- dere atto che è diffuso un sentimento di
ma delle elezioni Europee».
contestazione che in parte deriva dalle
Che ieri all’Aja sono diventate uno degli scelte dei singoli governi, ma in parte da
argomenti preferiti tra i leader, per effetto un forte sentimento di contestazione verdei risultati elettorali francesi. Un evento so le istituzioni europee».
euroscettico
Contro
l’Europa
Beppe Grillo
leader del
Movimento
Cinque
Stelle
contesta
le politiche
economiche
dell’Ue
ALESSANDRO DI MEO/ANSA
Beppe Grillo
Nessuno odio
per Marine Le Pen
ma ha una
appartenenza
politica diversa
dal M5S
di clandestinità. E poi l’ultimo post del
Caro Leader («Basta Roma, torniamo
alla Repubblica di Venezia e alle Due
Sicilie») sulle macroregioni. Senza
parlare della voglia di referendum per
uscire dall’euro, primo dei sette punti
del manifesto (volantino) elettorale
pentastellato per il 25 maggio. Si era
immaginata una gigantesca alleanza
euroscettica destinata a scucire pezzo
a pezzo il complicato patchwork del
Vecchio Continente. Supponeva che, che vedere con Le Pen. Possiamo invedicendo «non siamo né di destra né di ce iniziare un rapporto con Grillo. Il
sinistra», il gioco fosse fatto. Le di- Movimento 5 Stelle potrebbe rivelarsi
stanze annullate. E invece niente. Su molto meno antieuropeista di quanto
quale campo gioca il Movimento? Ce sembri». Potrebbe. Un trionfo della
n’è uno che lo rappresenti davvero?
comunicazione della Casaleggio AssoPer dimostrare la propria coerenza ciati, capace di ipnotizzare il rosso e il
da ieri il blog di Grillo rimanda una se- nero. Nazionalisti ed europeisti. Federie di video d’archivio in cui il Caro ralisti e globalizzatori. I ribelli e i timoLeader chiarisce che senza di lui - sen- rosi. Davvero c’è un filo comune? Solo
za di loro - l’Italia sarebbe destinata a qualche vecchio amico prende le diuna deriva di destra. «È grazie al M5S stanze. I Pirati tedeschi, per esempio.
se qui non c’è Alba Dorata. Se non c’è Che attraverso il loro leader, Thorsten
la Le Pen». E a Montecitorio Federico Wirth, dicono: «A differenza del M5S
D’Incà, capogruppo del Movimento, noi non abbiamo un’organizzazione
rivendica l’ossimoverticale. Per noi la
ro dell’autarchia IL RISCHIO DI DERIVA A DESTRA democrazia è qualnella condivisione,
di sostanziale.
Ieri sul blog sono ricomparsi cosa
del «possiamo stare
Non amiamo il poassieme rimanendo video d’archivio: «Grazie a noi pulismo. Sopratin Italia non c’è Alba Dorata» tutto siamo interognuno per conto
proprio». Dice:
nazionali e forte«Nessuna alleanza Per noi ci sono solo mente europeisti». Dunque? «Dunque
i principi cardine. Prova ne sia che su abbiamo preso contatto con Democraalcuni punti siamo d’accordo con Le zia in movimento». I fuoriusciti 5 StelPen e su altri con Tsipras». Un pendo- le. Gli eretici afflitti da strabismo a silo capace di abbracciare l’intero arco nistra. Piccole isole senza importanza.
costituzionale planetario. Una sugge- Mentre Grillo e Casaleggio ballano da
stione che evidentemente funziona, soli, in un modo della politica fluida
perché Barbara Spinelli, candidata che non esiste ed è ovunque, certi che
proprio con Tsipras, dice all’Huffin- qualunque cosa, se rimanga uguale a
gton Post: «Il Fronte Nazionale vuole se stessa, finisce per esaurire a poco a
meno Europa, noi invece ne vogliamo poco la propria energia vitale. E solo
di più. Per questo non abbiamo nulla a quella conta. Molto più delle idee.
Primo Piano .7
.
Taccuino
MARCELLO
SORGI
Ma per tutti
l’avversario
da sconfiggere
è l’astensione
reoccupa Renzi il
«vento francese»
che ha fatto di Marine Le Pen la vincitrice
di fatto del primo turno
delle amministrative
francesi e del presidente
Hollande il maggiore
sconfitto.
Il premier sente che alla base del voto di protesta che s’è manifestato
con forza nei municipi
d’Oltralpe c’è un sentimento anti-europeo che
potrebbe trovare sfogo
anche nelle prossime elezioni del 25 maggio. E del
quale in Italia potrebbero
beneficiare, sia la Lega di
Matteo Salvini, stretta
alleata della leader dell’estrema destra francese, e impegnata già da
tempo in una dura campagna anti-euro, sia il
Movimento 5 stelle di
Beppe Grillo e Roberto
Casaleggio, che ieri tuttavia si sono affrettati a
precisare che M5S non è
di destra né di sinistra.
Renzi, Carroccio e grillini sanno bene in realtà
che l’idea di una trasposizione automatica della ricetta Le Pen in Italia è
fuori dalla realtà. E di
conseguenza ognuno ha
idee diverse per affrontare una campagna elettorale come quella per le
europee, la cui insidia
maggiore è la forte propensione all’astensionismo, ciò che rischia di
trasformare in vincitore
chi riuscirà a portare alle
urne la maggior parte degli indecisi.
Non a caso è il messaggio che ha già lanciato Berlusconi, pur nella
confusione che accompagna la formazione delle liste di Forza Italia. Ed
è l’obiettivo che si dà
Grillo, convinto che il
suo movimento possa
ancora crescere tra gli
scontenti di centrodestra e centrosinistra.
Salvini invece lavora, da
un lato sulla campagna
contro la moneta unica,
dall’altro sulla radicalizzazione del messaggio
nordista, che ha ancora
una forte presa, come dimostra il recente referendum veneto.
Quanto a Renzi, pur
non sottovalutando l’insidia di trovarsi alla guida
di un esecutivo che deve
necessariamente interloquire con le politiche economiche di rigore della
Ue, verso le quali cresce il
disagio di gran parte dell’opinione pubblica, è
convinto che la partita
della «novità» e della capacità riformatrice del
governo si possa giocare,
insieme con quella della
fiducia dei principali
partners internazionali
(che ieri ha voluto sottolineare, dopo l’incontro
con Obama).
A ogni buon conto, come ha detto ieri alla
«Stampa», il premier eviterà di fare delle europee
una sorta di referendum
sul suo governo.
P
.
8 .Primo Piano
LA STAMPA
.MARTEDÌ 25 MARZO 2014
U
LAVORO
Ha L’allarme
detto Al di là
dell’entusiasmo
dopo anni di
depressione non solo
economica, al Paese
e alle imprese servono
risposte concrete
LE TENSIONI
il caso
FRANCESCO MANACORDA
MILANO
andiera bianca per provare a stemperare le tensioni, ma davvero molta preoccupazione per l’atteggiamento del premier
verso le parti sociali. Giorgio Squinzi
lascia passare un intero fine settimana dopo le battute al vetriolo - le ennesime - di Renzi sulla «palude» dove
sindacati e Confindustria stanno alla
pari e sulla «strana coppia» formata
per l’appunto da Squinzi e Camusso.
Poi ieri pomeriggio, approfittando
della presentazione di un libro nella
sede del Sole 24 Ore e dopo aver accuratamente scelto le parole con i
suoi consiglieri, detta in due sole frasi la sua proposta di tregua al premier: «La contrapposizione che sta
montando in questo momento è essenzialmente mediatica e non corrisponde alla nostra visione. Posso garantire fin d’ora che saremo i sostenitori più leali del governo in attesa delle riforme e di vederle applicate».
Torna il sereno, dunque, almeno
tra Confindustria e il premier? Difficile pensarlo. Dietro le parole distensive di Squinzi, spiegate anche come
esigenza di sottrarsi a un estenuante
ping pong di battute e dichiarazioni,
c’è una forte preoccupazione. Detto
in sintesi, come spiegano fonti con-
B
LA RASSICURAZIONE
Il presidente degli industriali
assicura comunque al governo
un sostegno leale per le riforme
findustriali, il libro delle promesse
mostrato da Renzi appare troppo ricco per essere realizzabile in modo integrale. E al di là del fatto che gli imprenditori sono già stati scottati dalla scelta di privilegiare la riduzione
dell’Irpef a quella dell’Irap, ora temono che il presidente del Consiglio si
stia già prefigurando un alibi - quello
delle forze della conservazione che
non lo hanno lasciato operare fino in
fondo - se le cose dovessero andargli
storte. Un’interpretazione che anche
parte del sindacato condivide.
In ogni caso la parola d’ordine è
quella di giudicare sui risultati, senza
aperture di credito preventive: «Al di
là di una carica di fiducia e di entusiasmo, che pure è essenziale dopo anni
di depressione non solo economica,
al Paese e alle imprese servono risposte concrete» dice ancora Squinzi,
chiedendo anche «il rispetto delle
Sul premier
Dobbiamo ancora
capire se questo
è il primo politico
della Terza
Repubblica
o l’ultimo
della Seconda
Le scintille
Giorgio Squinzi
presidente
di Confindustria
cerca di stemperare
le polemiche
con il premier
dopo lo scambio
di frecciate
reciproche
nei giorni scorsi
Contrapposizione mediatica
La contrapposizione
che sta montando
in questo momento
è essenzialmente
mediatica
e non corrisponde
alla nostra visione
NEWPRESS
Squinzi: tregua con Renzi
ma non ci usi come alibi
Il leader di Confindustria stempera le polemiche: “È ora di misure concrete”
promesse» a cominciare dai pagamenti della Pubblica amministrazione. Come si spiega nelle retrovie confindustriali, nel frattempo il giudizio su Renzi resta sospeso: «Dobbiamo ancora
capire se questo è il primo politico della Terza Repubblica o l’ultimo della
Seconda». Alcuni elementi non rassicurano: ad esempio il fatto che ad oltre
un mese dal suo insediamento il presidente del Consiglio non abbia ancora
nominato a Palazzo Chigi i capi di dipartimenti chiave come quello giuridico o quello economico, o ancora la circostanza che in un intero mese di governo sia stato varato un solo decreto,
quello sul lavoro, peraltro pubblicato
in Gazzetta Ufficiale oltre una settimana dopo il suo annuncio.
Anche da parte governativa, comunque, le lamentele verso Confindustria non mancano. La più accesa Renzi ha avuto modo di ripeterla a
Su La Stampa
U
PARTI SOCIALI
LE TENSIONI COL GOVERNO
L’affondo
Susanna Camusso, segretaria
generale della Cgil
FRANCESCO MANACORDA
osizioni come
quella di Renzi,
che riducono le
forme di partecipazione, indeboliscono la democrazia. Sempre.
Non è un giudizio su questa fase,
ma un’affermazione di scuola». È
secca la replica di Susanna Camusso, segretario della Cgil, ai ripetuti
attacchi del premier indirizzati
proprio a lei e al presidente di Confindustria Giorgio Squinzi.
«P
LA STRANA COPPIA
Ha
detto
IL DUO RENZI-LANDINI
Mi pare una coppia
che spesso si usa
reciprocamente
Auguro a entrambi
di non farsi male
Renzi ha detto ancora ieri sera al
Tg1 che «mi interessa il consenso
delle famiglie italiane non quello
delle associazioni». La concertazione è morta davvero - come lascia intendere il premier - o sta solo poco
bene?
«Lui, che teorizza la necessità di
cambiare verso, in realtà non fa che
assecondare una tendenza già esistente. Penso che sia un errore. Ma
penso anche che sia una grande occasione per il sindacato di riappropriarsi della contrattazione nelle
fabbriche. Non mi angoscio di fronte alle sue parole, ma ritengo che
esprimano un elemento di conservazione».
Ma si è chiesta il perché di questo
martellare voi e le altre associazioni
di rappresentanza?
«Di sicuro Renzi cavalca un’onda di
MISURARSI CON GLI ARGOMENTI
«Il premier non può gridare
“aiuto mi attaccano”
ogni volta che c’è dissenso»
parte dell’opinione pubblica. Ma
forse ha anche un’idea diversa della
relazione tra politica e società, peraltro tutta da sperimentare, quando dice che parla direttamente ai
cittadini senza intermediazioni. È
un modello ben conosciuto anche in
Italia, nella versione politica di Berlusconi come in quella tecnocratica
di Monti. Ma al di là delle singole organizzazioni c’è un modello che
l’Europa dichiara di sposare che è
quello della rappresentanza degli
interessi e della partecipazione che
aiuta a mantenere la democrazia.
Non mi pare che il governo vada in
quella direzione».
Mi stupisco di essere
stata accomunata
a Squinzi, non abbiamo
certo le stesse opinioni
sul decreto Lavoro
SUSANNA CAMUSSO
ANSA
“Le posizioni di Renzi
indeboliscono la democrazia”
La leader Cgil: cancellare la rappresentanza è un errore ed espone a rischi
Anche se il sindacato, vi accusano in
tanti, protegge solo chi ha un lavoro
fisso e non chi il lavoro non lo ha o chi
è precario...
«Mi sembra curioso che queste accuse arrivino da chi come primo atto
riproduce, invece di cambiarli, modelli di precarizzazione. Ovviamente noi abbiamo un problema di rappresentanza, ma quando contestiamo i contratti a termine non facciamo altro che difendere proprio i precari. Mi rendo conto che è più facile
andare per luoghi comuni che non
affrontare il merito dei problemi, ma
combattuto i caporali e il lavoro nero,
ha contribuito in modo determinante
a far entrare l’Italia nell’euro. Poi certo ha fatto errori e subìto sconfitte, ma
ha difeso sempre un mondo come
quello del lavoro che era il peggio trattato. Invece ritengo che in questi vent’anni tanta parte del sistema d’impresa ha spostato alla rendita e alla finanza risorse che era meglio andasse
agli investimenti produttivi. E ce ne
sarebbe anche per la politica, che è
LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
le stesse opinioni su tutto. E mi pare
che Renzi, con il decreto sul lavoro
annunciato, apra in toto a quanto
Confindustria rivendicava su temi
come l’apprendistato e i contratti a
termine. Dunque sono stupita che
veniamo accomunati. Più in generale
dico che se si vuole non la concertazione, ma almeno una modalità di
confronto politico ordinario, non si
può gridare “aiuto, mi attaccano!”
appena c’è dissenso. Bisogna misurarsi con gli argomenti; ne abbiamo
già avuto un altro che diceva che non
lo facevano governare».
Renzi annuncia anche la riforma
della Pubblica Amministrazione e
annuncia un vero derby conservazione contro innovazione. Voi da
che parte sarete?
«Accogliamo con entusiasmo questo
annuncio del presidente del Consiglio.
Del resto abbiamo chiesto la riforma
della Pubblica amministrazione in
tempi non sospetti. Siamo per rapporti
di lavoro che non siano sottoposti alla
politica e per mettere mano a una forbice delle retribuzioni tra manager e
dipendenti che è insopportabile. Vorremmo un sistema pubblico di qualità
Sul giornale di lunedì l’intervista
a Susanna Camusso nella quale la segretaria generale della Cgil accusava
il premier di indebolire la democrazia
attaccando i sindacati
Il messaggio politico è chiaro: per
1
molti interlocutori in questi giorni - sta vo. Ma in ogni caso e anche di fronte a
nell’intervento a gamba tesa di Squinzi questa bandiera bianca - si ragiona in
su una Merkel che lunedì della setti- ambienti confindustriali non riconducimana scorsa non avrebbe accolto il no- bili al presidente - è illusorio pensare
stro premier «a baci e abbracci». «Co- che almeno fino alle elezioni europee del
me fa Squinzi a parlare di un incontro 25 maggio la campagna di attacchi del
privato al quale non era, visto che ha premier si fermerà. Polemica contro
partecipato solo alla cena seguita a sindacati e Confindustria, più soldi in
quell’appuntamenbusta paga, misure
to?», si è chiesto e ha
PRIMAVERA CALDA annunciate sulle auto
chiesto il presidente
e sulle retribuzioIn vista delle Europee blu
del Consiglio.
ni dei manager pubc’è il timore che gli attacchi blici - per citare non a
Incomprensioni
che il numero uno di alle parti sociali aumentino caso quattro temi che
Confindustria vorRenzi sta spingendo
rebbe adesso archiviare puntando più a ripetizione in questi giorni - sono aldecisamente su una linea - che Squinzi trettanti tasselli di una manovra che
segnala del resto essere in continuità non è solo di comunicazione, ma che nelcon quella tenuta già con i governi Mon- la sostanza politica marca stretto l’eletti e Letta - che si limiti a registrare e va- torato grillino. Un’Opa ostile sui Cinque
lutare i provvedimenti, senza alcuna no- Stelle di cui anche Confindustria postalgia per quella concertazione che trebbe essere chiamata, nei suoi rapRenzi vuole seppellire in modo definiti- porti con il governo, a pagare il conto.
IL PRESIDENTE DEI VESCOVI ITALIANI
Duro attacco di Bagnasco
“Scuole campi di rieducazione”
Ha
detto
L’appello per il lavoro
Il cardinale: “Dittatura della teoria gender”
ANDREA TORNIELLI
ROMA
Un attacco molto duro agli
opuscoli sul gender, al punto
da paventare una scuola con
«campi di rieducazione». E
un appello al governo perché
metta in moto «la crescita e
lo sviluppo». Sono tra gli argomenti affrontati dal cardinale Angelo Bagnasco nella
prolusione con cui ieri ha
aperto i lavori del Consiglio
permanente della Cei.
La società ha il «grave dovere» di «non corrompere i
giovani con idee ed esempi
che nessun padre e madre
vorrebbero per i propri ragazzi» e i cittadini hanno «il diritto ad una scuola non ideologica e supina alle mode culturali
imposte» ha detto Bagnasco,
criticando gli opuscoli che
parlano dell’identità di genere
distribuiti nelle scuole. Guide
che «in teoria» hanno lo scopo
«di sconfiggere bullismo e discriminazione» ma che «in realtà mirano a “istillare” (è
questo il termine usato) nei
bambini preconcetti contro la
famiglia, la genitorialità, la fede religiosa, la differenza tra
padre e madre».
«È la lettura ideologica del
“genere”, una vera dittatura,
che vuole - aggiunge il presidente della Cei - appiattire le
diversità, omologare tutto fino a trattare l’identità di uomo e donna come pure astrazioni. Viene da chiederci con
amarezza - ha detto Bagnasco
- se si vuol fare della scuola
dei “campi di rieducazione”,
di “indottrinamento”». Ma i
genitori «hanno ancora il di-
ANSA
Angelo Bagnasco
ritto di educare i propri figli
oppure sono stati esautorati?
Si è chiesto a loro non solo il
parere ma anche l’esplicita
autorizzazione? I figli non sono materiale da esperimento
in mano di nessuno, neppure
di tecnici o di cosiddetti
esperti. I genitori non si fac-
È indispensabile
sostenere in modo
incisivo chi crea lavoro
semplificando le inutili
e dannose burocrazie
ciano intimidire, hanno il diritto di reagire con determinazione e chiarezza».
A proposito della crisi economica e della disoccupazione
giovanile, Bagnasco ha ha detto che serve «un tessuto industriale pronto a riconoscere» i
pregi dell’intraprendenza dei
giovani, «a recepirne i risultati
e a metterli in circolo». Senza
dimenticare «quanti – non più
in giovane età – hanno perso il
lavoro e spesso si trovano
esclusi da ogni circuito lavorativo e con la famiglia sulle spalle». È necessario «incentivare
i consumi senza ritornare nella logica perversa del consumismo che divora il consumatore». Ma è anche indispensabile, «sostenere in modo incisivo chi crea lavoro e occupazione in Italia, semplificando
anche le inutili e dannose burocrazie».
Per Bagnasco «bisogna ripensare e rimodulare anche la
concezione del lavoro: il vecchio schema di dura contrapposizione è superato e rischia
di danneggiare i più deboli. È
necessario promuovere sempre più una mentalità partecipativa e collaborativa dentro
ai luoghi di lavoro».
.
LA STAMPA
MARTEDÌ 25 MARZO 2014
Primo Piano .9
.
U
PARLAMENTO
I NUOVI ASSETTI
QUAGLIARIELLO
Nuove leve
Berlusconi si fida
del trio Toti, Rossi
e Pascale
“Forza Italia
sta regalando
voti al Pd”
Berlusconi licenzia
la vecchia guardia
e si riprende il partito
UGO MAGRI
ROMA
Senatore Quagliariello, Forza Italia sopravviverà allo shock di Berlusconi incandidabile?
«No, non credo che si riprenderanno».
È una speranza, la sua, o una previsione?
Al comando di FI i fedelissimi guidati da Toti
ROMA
Il Cavaliere licenzia la «vecchia
guardia». Nomina a sera, dopo
mesi di traccheggiamento, un ufficio di presidenza del partito dove per quattro quinti i membri
ubbidiscono a lui, senza se e senza ma. Dei falchi, ne sopravvivono
in tre: Verdini (del quale Berlusconi non potrebbe fare a meno
anche per via delle sue relazioni
con il premier), Capezzone e Fitto. La Santanché rientra tra
quanti saranno ammessi nella
stanza dei bottoni, però senza il
diritto di azionare leve e comandi, cioè a titolo consultivo. Una
comitiva, quest’ultima, dove
compaiono giovani leoni come
Furlan e Mandelli, vecchie glorie
come Galan e Martino, ex democristiani come Rotondi e Mastella
(sì, proprio Clemente). Nella lista
che conta, dei componenti con diritto di voto, trionfo invece del
«rinnovamento» impersonato dal
consigliere politico Toti, nonché
dalla Pascale (fidanzata con tanta
voce in capitolo), nonché dalla Rossi, consacrata ormai vero boss della macchina organizzativa. Saranno loro, di fatto, a guidare Forza
Italia casomai Berlusconi fosse silenziato dalla condanna: la sua cer-
DANIELE SCUDIERI/IMAGOECONOMICA
chia intima e familiare viene ormai
a coincidere con quella politica.
Ma la sconfitta dei «falchi» si annuncia ancora più devastante. Il
Cavaliere, che tale sarà fino al decreto di revoca dell’onorificenza, è
deciso a mettere in lista alle Europee solo chi vuole lui, senza nulla
cedere ai ras locali, nemmeno a
Non affidò Ruby a Nicole Minetti
Fiorillo,sanzioneannullata:rinvioinCassazione
1 Annullata con rinvio dalla Cas-
sazione, affinché il Csm riesamini la
vicenda, la sanzione inflitta al pm
dei minori del Tribunale di Milano
Annamaria Fiorillo per aver smentito la ricostruzione sull’affidamento di Ruby a Nicole Minetti che, il 9
novembre 2010, l’allora ministro
dell’Interno, Roberto Maroni, disse
che avvenne su indicazioni della
stessa Fiorillo. Circostanza non vera. Per la Cassazione, i magistrati
hanno il diritto e il dovere di difendersi dalle «diffamazioni. La pubblica notizia dell’affidamento era
idonea a compromettere i valori
dell’autonomia e dell’indipendenza della magistratura».
quelli che porterebbero voti. La
questione è stata discussa ad Arcore nel cuore della notte. Ma l’aria
che tira è bene illustrata da una dichiarazione pomeridiana dell’ex
premier, nella quale si riconosce lo
stile del suo consigliere politico
Toti. Berlusconi invita il partito a
«mettere da parte interessi personali, ambizioni individuali e rendite di posizione». Si augura che tutti, all’interno del movimento politico, «ben comprendano la gravità
del momento e l’esigenza di rinnovarci». Insomma, non dà speranze
a Cosentino, a Scajola, a Saverio
Romano, e soprattutto non cede a
Fitto, capo dei cosiddetti «lealisti»,
colui che difese Silvio nella lotta coi
«traditori» alfaniani (e adesso viene accusato di essere stato causa
della scissione).
Confermato il tramonto della
successione dinastica. Nessun figlio in lista alle Europee. Per le Politiche si vedrà, ma c’è tempo. [U.M.]
La discussione nel Pd
Cuperlo: “La politica degli annunci
ha bisogno di risposte coerenti”
Il leader della minoranza: il rapporto con i sindacati da preservare
Renzi ha provocato o accompagnato questa frattura?
Intervista
«È stato un elemento catalizzatore. Ora deve risultare coerente
con le premesse: la politica degli
annunci ha bisogno di risposte
coerenti».
È d’accordo sul taglio ai maxi-stipendi? Ne è nata una polemica
con l’ad delle Ferrovie Mauro Moretti…
FRANCESCA SCHIANCHI
ROMA
n questa nuova stagione, il Pd
deve essere una dépendance
al servizio del leader o lo strumento più formidabile per accompagnare le riforme radicali
che Renzi vuole guidare?».
I
Lo dica lei, Gianni Cuperlo, cosa
deve essere il partito?
«In tre mesi è cambiato tutto a
una velocità che nessuno aveva
previsto. Di fronte a questa novità dobbiamo sostenere il governo con lealtà e autonomia,
capendo che investire sul Pd è
oggi la migliore assicurazione
sulle riforme».
Investire come?
«Il congresso è finito e Renzi ha
vinto: tocca a lui indicare una
strada. Quello che so è che per
scortare l’Italia fuori dal guado
serve la sinistra, ma un ciclo si è
chiuso anche per noi. Abbiamo
bisogno di una rivoluzione dolce
dove nulla rimarrà uguale a com’era. Il linguaggio per primo, e
DANIELE SCUDIERI/IMAGOECONOMICA
«Nuovo linguaggio»
Per Gianni Cuperlo «nel partito
tutto è cambiato»
le forme della partecipazione. Non
è questione di posti, ma di quale
idea di partito».
Non è questione di posti, ma sarebbe necessaria una gestione
unitaria?
«Io non ho pregiudizi su questo,
ma bisogna capire di cosa parliamo. Il congresso ha chiuso un ciclo
ventennale e ne ha aperto uno
nuovo: è come se un intero vocabolario e una cassetta degli attrezzi venuti buoni per anni non servissero più. Per riflettere di questo
abbiamo lanciato la convenzione
del 12 aprile».
«Sono sbagliate le misure che
compromettono una tendenza già
bassa alla stabilizzazione dei lavoratori. Credo sarà da modificare
in Parlamento. Se vuoi creare lavoro non bastano gli incentivi: devi mettere in moto l’economia. Ci
sarà un motivo se in altri Paesi la
crisi è stata domata con politiche
rovesciate rispetto al mantra di
Bruxelles e Berlino».
«Starei attento a costruire bersaL’austerity, intende. L’Europa così
gli su questi temi. Ma ha ragione
com’è sembra non godere di
Giulio Sapelli quando spiega pergrande favore presso gli elettori,
ché il differenziale di reddito tra
e il risultato di ieri del Front Natioun manager e gli altri lavoratori
nal in Francia pare confermarlo…
non dovrebbe superare una soglia «Se Le Pen vola nei consensi la riragionevole prisposta non credo
ma di tutto per IL NOME DI RENZI NEL SIMBOLO sia la rinascita
l’impresa».
Fronte re«Non metterlo sulla scheda del
pubblicano conE sulla polemialla lunga rende più forte tro i nuovi barca tra Renzi e
sia il nome che il partito» bari. Il voto franSquinzi-Cacese parla all’inmusso, da che
sieme della sinistra e dice anche a
parte sta?
«Faccio fatica a comprenderla: è noi che c’è da generare un nuovo
un errore ritenere che ogni filtro pensiero sull’Europa».
tra potere e popolo sia un ostacolo
Renzi ci sta provando, no?
«Sì e credo debba insistere su un
da abbattere».
Secondo la Camusso posizioni co- punto: senza crescita l’Europa
me quelle di Renzi indeboliscono non ce la fa. Bisogna alzare l’asticella degli obiettivi».
la democrazia…
«Le rispondo citando Obama:
In questo clima si svolgeranno le
qualche anno fa disse che l’AmeriEuropee: sulla scheda stavolta
ca senza i sindacati sarebbe stata
non ci sarà il nome di Renzi. Ma aluna nazione più povera. Non era
le politiche, dice, si vedrà…
un omaggio alla concertazione ma «Resto dell’idea che non mettere
un nome sulla scheda alla lunga
un’idea della democrazia».
Lei ha criticato il decreto lavoro. renda più forte sia il nome che il
simbolo».
Cosa non la convince?
«Una presa d’atto della realtà. Gli unici che in
quel mondo sono rimasti a esprimere una visione innovativa, riformista, condivisibile, sono la
Pascale, la Rossi, Toti... Cioè figure in simbiosi
con Berlusconi ma senza un seguito forte nel
partito. Mentre a controllare Forza Italia sono
persone che a mio avviso interpretano la linea
più estremista e sbagliata».
Un paradosso senza vie d’uscita...
«Esatto. Prima che ci obbligassero a fare le valigie, noi avevamo provato a coniugare il rispetto
per una leadership con una prospettiva di futuro incarnata da Alfano. E se ci avessero dato
retta, non sarei adesso qui a dire che abbiamo
avuto ragione su tutti i fronti».
Ragione su cosa, scusi?
«Che Berlusconi, purtroppo, avrebbe comunque dovuto fare i conti con l’interdizione derivante da una sentenza ingiusta. Che il salto nel
buio della crisi sarebbe stato irresponsabile.
Che la legislatura doveva andare avanti per fare
le riforme...».
Rivendicarlo ora serve poco.
«Infatti noi del Nuovo centrodestra non possiamo accontentarci di dire: avevamo ragione noi.
Perché il caos politico in Forza Italia è tale che
tra poco potremmo assistere a una vera e propria fuga degli
elettori moderati da quel partito. E se non ci
sbrighiamo a intercettarli, sa
chi li potrebbe
trarne vantaggio? Renzi».
E come mai voi
stessi rischiate di
essere bypassati?
«Anzitutto per
effetto dell’operazione politica
“geniale” (lo
metta tra virgoGaetano Quagliariello
lette, in modo da
far cogliere l’ironia) di chi in Forza Italia ha beatificato Renzi
agli occhi del popolo moderato, presentandolo
come un sosia giovane di Berlusconi. Si aggiunga la criminalizzazione quotidiana di Alfano e
del Ncd da parte di organi ultra-berlusconiani.
Ma soprattutto, si consideri che il presidente
del Consiglio è stato abile e pronto a sottoscrivere e rivendersi le nostre tesi programmatiche, i nostri punti qualificanti, che ora fanno
parte della piattaforma di governo. Un governo
tendenzialmente di legislatura».
Per voi una vittoria, non crede?
«Indubbiamente sì. Però Renzi si è preso il palcoscenico e, se non adottiamo le contromisure,
si prenderà pure i voti in fuga da Forza Italia».
Come pensa che potrete riuscirci?
«Lanciando subito un’Opa sugli elettori moderati».
Cioè un’offerta politica più allettante di quella
renziana. Ma se lei ha appena detto che il premier è stato lesto a rubarvi le carte migliori…
«Tra noi e lui rimangono differenze profonde.
Basti dire che ha collocato il suo partito tra i
socialisti europei. Il che presuppone un orizzonte di valori alternativo che Ncd incarna, rappresenta e difende in questo governo».
Una vostra alleanza con l’Udc potrebbe gettare
le basi dell’alternativa a Forza Italia?
«Messa così, la risposta è no. La semplice confederazione di sigle non ci farebbe compiere passi
avanti. Quello che serve è una proposta seria
rivolta a tutto l’elettorato liberale, cattolico,
moderato e conservatore. Unita a una salda leadership che è quella di Alfano».
La vostra «Opa» su Forza Italia non rischia di
mettervi in urto con Renzi?
«Stare lealmente nel governo non vuol dire trasformarci nel suo ufficio studi... Il presidente
del Consiglio, che è anche segretario Pd, deve
attendersi un interlocutore più forte e più ambizioso, deciso a piantare le proprie bandiere».
Non è che, per caso, impedirete a Renzi di vincere le Europee?
«Il nostro obiettivo è che, se il governo ne uscirà
premiato, a beneficiarne non sia solo lui».
.
10 .Primo Piano
LA STAMPA
.MARTEDÌ 25 MARZO 2014
U
ITALIA DEGLI SCANDALI
LE INCHIESTE
I protagonisti
1
2
3
4
Ex addetto alle
relazioni pubbliche
di Finmeccanica,
uomo chiave
dell’inchiesta
Ex direttore
operativo della
Selex, società del
gruppo incaricata
del progetto Sistri
Imprenditore,
dentista, manager
calcistico ed ex
parlamentare di
Forza Italia
Altro imprenditore
arrestato perché
coinvolto
nell’affare del Sistri
(rifiuti)
Lorenzo
Borgogni
Stefano
Carlini
Vincenzo Luigi
Angeloni Malavisi
Lorenzo Borgogni
Finmeccanica, altri arresti
Quattro milioni di tangenti
Coinvolti ex dirigenti e imprenditori. Un pentito: soldi ai partiti
ROMA
Ennesimo round per l’inchiesta Finmeccanica. Stavolta
finisce in carcere Lorenzo
Borgogni, l’ex addetto alle relazioni pubbliche e istituzionali, apparentemente molto
collaborativo con i magistrati. Apparentemente. Con lui
vengono arrestati l’ex direttore operativo della Selex
Service Management, Stefano Carlini, e gli imprenditori
Vincenzo Berardino Angeloni e Luigi Malavisi. Attorno al
«Sistri» - un sistema informatico di Finmeccanica che
avrebbe dovuto garantire al-
lo Stato il controllo totale sui
rifiuti industriali, costato milioni di euro, mai entrato in
funzione - sono girate infatti
mazzette per almeno quattro
milioni di euro.
«Era prassi che i soldi ricavati dalle sovrafatturazioni
delle commesse Finmeccanica
- ha raccontato uno dei pentiti
di questa nuova inchiesta, Sabatino Stornelli, ex amministratore delegato di Selex, del
gruppo Finmeccanica, arrestato assieme al fratello Maurizio
un anno fa - venissero poi destinate tramite i vertici Finmeccanica a finanziare i partiti».
Stornelli non sa nulla diret-
tamente di politici & mazzette.
Spiega ai magistrati di avere
appreso da un altro imprenditore, Nicola Lobriglio, che Borgogni «aveva provveduto a fi-
Il gip: no alla richiesta
di custodia cautelare
per l’ex numero uno
Guarguaglini
nanziare con i soldi delle commesse ricevute da Finmeccanica i suoi sponsor politici e segnatamente l’onorevole Lorenzo Cesa». Cesa, segretario dell’Udc, che smentisce decisa-
mente, non risulta però indagato. È indagato l’ex presidente di
Finmeccanica, Piero Guarguaglini, nuovamente perquisito.
La procura di Napoli ne aveva
chiesto l’arresto, ma il gip
Francesco De Falco Giannone
non ha ritenuto che ci fossero
sufficienti indizi.
I 4 milioni di euro - pagati
essenzialmente dall’imprenditore Francesco De Martino erano depositati in una banca
svizzera e sarebbero poi tornati indietro con degli spalloni.
Maurizio Stornelli li ha custoditi in una cassaforte nascosta
in un doppio fondo della libreria e li avrebbe portati in diver-
Un operaio di un’azienda del gruppo Finmeccanica al lavoro
se tranche al settimo piano
della sede di Finmeccanica,
dove erano i vertici. Una volta
anche dentro i borsoni della
società di calcio «Pescina Valle
del Giovenco».
Il calcio era la passionaccia
di Borgogni e di Angeloni. Ma i
soldi finivano davvero nel pallone? «Angeloni - scrivono i pm
- appariva una sorta di braccio
operativo dei vertici di Finmeccanica, occupandosi della richiesta e dell’esazione delle
somme di denaro illecitamente
accumulate, per recapitarle ai
vertici del gruppo industriale».
Racconta un episodio, Stornelli: «Misi i soldi in una busta
abbastanza grande e presi un
taxi, recandomi a piazza Mazzini, dove mi attendevano Angeloni e Sabetti Giovanni, (un
imprenditore del giro, legato al
senatore De Gregorio, ndr).
Ero preoccupato, motivo per il
quale scelsi di prendere il taxi.
Arrivato a piazza Mazzini invitai Angeloni a seguirmi entrando nel taxi. Lui voleva invece andare con la sua autovettura con autista e guardia
del corpo come normalmente
gira. Col taxi arrivammo a
piazza Montegrappa. Angeloni
scese, entrando in Finmeccanica con destinazione settimo
piano». Appunto.
[FRA. GRI.]
I guai
Le intercettazioni di Milano
Nell’inchiesta sugli appalti
l’ombra della corruzione
di Infrastrutture Lombarde Antonio
Rognoni, il suo braccio destro Pier
«Perez dice che paga Cl». Chi avreb- Paolo Perez e due avvocati legati da
be pagato Comunione e Liberazio- rapporti di consulenza/dipendenza
ne? Stando alle intercettazioni del- alla società della regione Lombardia,
l’inchiesta che la settimana scorsa Fabrizio Magrì e Carmen Leo.
ha portato in carcere i vertici di InTutti interrogati ieri dal gip Ghifrastrutture Lombarde, si direbbe netti di fronte al quale, a fare scena
proprio la società cui era destinata muta, è stato soltanto Rognoni che si
la vittoria della piattaforma Expo. è avvalso della facoltà di non risponMa che il riferimento, emerso da dere. «Sono numerosi e convergenti una conversazione tra l’ex direttore scrivono le Fiamme Gialle - gli indizi e
generale Antonio Rognoni e una le indicazioni, tali da far ragionevoldelle sue avvocamente ritenere
te di fiducia, CarIL GRUPPO DI INTERESSE che la scelta dei
men Leo, sia così
professioniQuando i lavori vengono «soliti
sicuro, è tutto da
sti» sia condiziovinti dalla ditta «sbagliata», nata più da ragioni
dimostrare.
Frammenti di spuntano condizioni capestro legate alla loro apconversazioni, ripartenenza o viciferimenti «altolocati», sicura ap- nanza ad ambienti politico-affaristici,
partenenza al mondo della Compa- piuttosto che alle loro specifiche
gnia delle Opere: emerge di tutto e competenze. A riguardo, l’indagine
di più dalla ponderosa relazione del- ha svelato una fitta rete di relazioni e
la Gdf allegata alle misure cautelari rapporti affaristici intessuta dagli avfirmate la scorsa settimana dal gip vocati Carmen Leo e Fabrizio Magrì,
Ghinetti che hanno terremotato il soggetti legati alla Compagnia delle
«fiore all’occhiello» della distribu- Opere e agli ambienti della presidenzione degli appalti in Lombardia e za della Regione Lombardia».
Che interviene eccome nelle scelscosso i lavori di Expo, facendo finire in carcere l’ex direttore generale te della società che si occupa di diPAOLO COLONNELLO
MILANO
Sui cantieri
Il governatore
lombardo
Roberto
Maroni in
visita al sito
dell’Expo
MARMORINO/NEWPRESS
stribuire appalti e contratti delle
grandi opere in Lombardia. Come testimonia, ad esempio un incontro di
cui parla Magrì con l’ex potente segretario generale Nicola Sanese «sul
discorso Città della Salute». O come
dimostra l’agitazione che coglie un
po‘ tutti quando l’ex governatore
Formigoni emette un comunicato
per lamentare l’eccessivo ribasso
con cui è stata vinta dal consorzio
Mantovani la gara per la piattaforma
Expo, evidentemente non esattamente il gruppo che qualcuno sperava vincesse («Ma cosa si è fumato? commenta Perez - Io non lo voto più,
questo qui - riferito a Formigoni, ndr
- deve essere internato..»).
Tanto che, scrivono i finanzieri, alla società veneta che ha in mano attualmente la realizzazione delle infrastrutture viabilistiche per l’Esposizione Universale vengono imposte
«condizioni capestro». Insomma, la
sensazione è che praticamente quasi
tutti gli appalti, in un modo o nell’altro, all’interno di Infrastrutture Lombarde Spa venissero pilotati.
Con quali ritorni? Una delle ipotesi investigative è che siano esistiti anche episodi di corruzione su cui si sta
cercando di far luce. Spiega Rognoni,
parlando della società Mantovani,
che quando un suo rappresentante è
andato a trovarlo «mi ha dato questo
bigliettino qua, nel quale c’era scritto: “sappiamo che siamo andati bene
nella parte qualitativa e...”». L’avvocato Leo, parlando a bassa voce: «Ti
ha dato un bigliettino?». Rognoni:
«Mi ha dato un bigliettino, io però
l’ho buttato... Io gli ho detto: perché,
chi l’ha detto?». La Leo: «Perez dice
che paga Cl». «Eh?», risponde senza
aver capito bene l’ex dg. L’avvocato
Leo insiste: «Perez dice che paga Cl».
Rognoni: «Ma chi, Impregilo?». La risposta dell’avvocatessa è talmente a
.
LA STAMPA
MARTEDÌ 25 MARZO 2014
Retroscena
FRANCESCO GRIGNETTI
ROMA
o non capivo nulla di
calcio e non avevo nessun interesse né volontà di imbarcarmi in
quest’avventura. Fu
Borgogni a costringermi con l’assenso
di Guarguaglini. Quest’ultimo anche
alla presenza di altre persone mi
prendeva in giro e con fare scherzoso
mi diceva: “Altri 5 kg e poi vai in panchina”. Intendeva dire che dovevo dimagrire per presentarmi come presidente della squadra di calcio».
È così che Sabatino Stornelli, ex
manager di Finmeccanica, già arrestato nell’aprile scorso assieme al fratello Maurizio, apre le sue confessioni.
Lui è finito in carcere, Borgogni no,
trattato anzi in guanti gialli. Perciò
Stornelli decide di parlare. Tutto ruota attorno a una squadra di calcio, il
«Pescina Valle del Giovenco», che è
nel cuore di Borgogni e di Vincenzo
«I
La squadra di calcio
“lavatrice” di mazzette
False sponsorizzazioni: denaro nelle borse sportive
IL SISTEMA
Un reticolo di società
all’estero per movimentare
i quattrini e creare i fondi neri
CIRO DE LUCA/BUENAVISTA
Cesa (Udc)
«Ioestraneo»
1 Lorenzo Cesa, segre-
tario dell’Udc, dichiara in
una nota di non essere al
corrente di nessuno degli
episodi descritti nell’indagine su Finmeccanica e si
dichiara totalmente estraneo a quanto gli verrebbe
attribuito da terzi. Cesa
dice di confidare nell’attività di approfondimento
della magistratura per
avere chiarezza.
Berardino Angeloni, dentista di fiducia di Guarguaglini e signora, ex parlamentare di Forza Italia, ex dirigente
del Siena calcio, e anche imprenditore. Secondo Stornelli, Angeloni era
l’uomo dei lavori sporchi per conto di
Guarguaglini.
Angeloni è di Avezzano. Come il
«Pescina Valle del Giovenco», compagine di serie minori, attualmente radiata perché dal 2010 si è ritirata dalle
competizioni. Si vede che nel frattempo sono finiti i soldi.
«Le riunioni operative in cui si decidevano budget finanziari e strategie
tecniche della squadra - racconta
sempre Stornelli - si tenevano all’hotel d’Inghilterra tra me, Borgogni, Angeloni e Mastroianni, sempre a cena,
da agosto a ottobre 2009. Successivamente chiesi a Di Martino di subentrare nella presenza, liberandomi da
Primo Piano .11
.
Pierfrancesco Guarguaglini, ex numero uno di Finmeccanica
un grosso peso... Nell’estate del 2009,
forse ad agosto, ci fu una furibonda litigata a casa mia tra me e Angeloni perché questi voleva acquistare Birindelli
e soprattutto Choutos, voleva ingaggiare il vice allenatore del Siena (probabilmente allude a Roberto Cappellacci, allenatore delle giovanili del Siena nel
2008-2009, poi mister al Pescina, ndr) e
comprare Cesar, all’epoca giocatore
della Lazio (effettivamente il brasiliano
nell’ottobre 2009 firma un contratto
con il Pescina, ndr). Tutte spese fuori
budget. Io mi opponevo e lui, forte della
sua posizione all’interno di Finmeccanica, l’ha avuta vinta».
La vicenda calcistica del Pescina fu
un incubo anche per Francesco Paolo
Di Martino, l’altro accusatore di Borgogni. Di Martino, grazie ai buoni uffici di
Stornelli, aveva vinto l’appalto per inserire i dati informatici nel sistema Si-
I verbali degli
imprenditori
Io non capivo nulla di calcio e
non avevo nessun interesse a
imbarcarmi nell’avventura
Fu Borgogni a costringermi
Che vi fosse l’interesse diretto
di Guarguaglini nella società
di calcio l’ho verificato in più
di un’occasione
stri. Racconta di avere versato tangenti per 3 milioni di euro a Stornelli, perché li girasse a chi di dovere. «Il mio
ingresso e il mio diretto impegno economico nella società di calcio Pescina racconta - fu chiesto dall’ingegner
Stornelli. Anche i pagamenti per la
squadra di calcio rientrano nel medesimo disegno fraudolento. Così la fattura
da 10.500 euro da me pagata per la fornitura di vino emessa dalla società Porsenna (di proprietà di Lorenzo Borgogni, ndr) aveva sempre il medesimo
scopo. Il pagamento fu molto sollecitato da Sabatino Stornelli che diceva che
la cosa stava molto a cuore al presidente Guarguaglini e a Borgogni. Che vi
fosse l’interesse diretto di Guarguaglini nella società di calcio l’ho verificato
in più di un’occasione...».
Se la società calcistica diventa il veicolo di sponsorizzazioni molto sospette, persino i borsoni con il marchio del
«Pescina» vengono utilizzati per muovere le mazzette. Stornelli e Di Martino
mettono in piedi un complesso sistema
di società tra Italia, Svizzera e Usa giocare con le fatture e i conti correnti,
creando fondi neri da far poi rientrare
in Italia. «Ricordo in particolare - spiega Sabatino Stornelli - la circostanza
raccontatami da mio fratello Maurizio e
dallo stesso Angeloni relativa alla consegna di parte di questi soldi in Finmeccanica a Borgogni. Ricordo bene la vicenda perché poco prima Angeloni mi
chiese di consegnare due borse della
squadra di calcio, contenenti indumenti dei giocatori, a Guarguaglini e Borgogni. Io andai in Finmeccanica e lasciai
le borse nella segreteria (dei due, ndr).
La sera stessa, Angeloni venne al bar
sotto casa mia e mi disse testualmente:
“Hai capito a che sono servite quelle
borse?” intendendo che erano state
usare per portare via i soldi che lui stesso aveva consegnato in mattinata».
dell’Expo
La frase della Gdf
La scelta dei soliti
professionisti era
legata a vicinanza
ad ambienti
politico-affaristici,
non a competenze
bassa voce, che i finanziari devono
arrendersi: non si capisce.
Poco più avanti però la professionista riprende: «Questa gara qui ha un
sacco di humus, prima doveva vincere a tutti i costi Impregilo, poi... adesso c’è quest’outsider...». «Vedrai - preconizza Rognoni - che lunedì ci sarà
qualcuno che stringe il culo...». E in
effetti, il ribasso con cui è stato vinto
la gara, 41 per cento, è talmente elevato che l’ex governatore si infuria con
un comunicato preoccupato che invoca controlli da parte di Expo.
Si sa, Expo è una torta che fa gola a
molti. Ma a qualcuno di più. E se per
le difese, in realtà, le irregolarità dei
contratti con gli studi legali erano dovute «alla necessità di portare avanti
i lavori in fretta, entro le scadenze», a
leggere le carte delle indagini si direbbe che tutto pulito non fosse. Tanto che Rognoni quando il project manager di I.L. Spa, Porro, gli parla «dell’impostazione e la formazione dell’organigramma per l’ufficio direzione lavori della piastra Expo», sbotta:
«Non scriverti queste robe qua, queste poi le buttiamo via, tu scrivi x, y e
z». «Ok - risponde il manager - tanto
poi questi li trituriamo».
Discariche
Formigonirischia
unaltroprocesso
1 Rischia un altro rinvio a giu-
dizio l’ex Governatore lombardo
e senatore del Ncd, Roberto Formigoni, dopo quello per il caso
Maugeri, che lo vede imputato di
associazione per delinquere e
corruzione assieme, tra gli altri, al
faccendiere Pierangelo Daccò. La
Procura di Milano, infatti, ha
chiesto il processo per lui e altre
12 persone, tra cui l’ex vicepresidente del Consiglio regionale,
Franco Nicoli Cristiani, per un
presunto giro di mazzette da oltre un milione di euro
che sarebbero state
versate da Formigoni
un imprenditore alla Compagnia delle Opere su input di Formigoni per il via
libera alla realizzazione di una discarica di amianto nel Cremonese. Non è improbabile, però, che il
procedimento, scaturito dall’inchiesta dei magistrati milanesi
che avevano ereditato una tranche di un’indagine dai loro colleghi bresciani, venga trasferito
per competenza territoriale al Tribunale di Bergamo.
A 402 giorni dal via
Pace Maroni-Pisapia
Lupi: faremo di tutto
per rispettare i tempi
FABIO POLETTI
MILANO
Mancano 402 giorni e c’è da scommettere che si farà fatica a fare tutto. Il ministro delle Infrastrutture
Maurizio Lupi plana a Milano e nella sede di via Rovello promette di
metterci il turbo: «Il governo farà
tutto il possibile per rispettare i
tempi». Come se non bastassero
lungaggini e ritardi - nei cantieri si
lavora 20 ore su 24 per fare in fretta
- a rendere difficile la strada di Expo
2015 c’è pure l’inchiesta di Infrastrutture Lombardia che ha decapitato i vertici della società. Per sostituire il direttore generale Alfredo
Porro «interdetto» perché indagato, per la piastra di Expo si passa al
suo vice Diego Riccardo Robuschi.
«Un manager di grande esperienza», lo promuove sul campo il governatore lombardo Roberto Maroni anche se ha appena 39 anni.
Ma ad ascoltare i pissi pissi che sibilano ai vertici di Expo 2015 si capisce che non c’erano alternative.
Troppo poco tempo per ribaltare
Maurizio Lupi
tutto e guardare altrove. Tempi troppo stretti per dilungarsi in polemiche.
E se è vero che nelle ultime 72 ore il
governatore e il sindaco di Milano
Giuliano Pisapia se le sono date metaforicamente di santa ragione oggi
giurano su una pace armata. A questo
punto i conti meglio farli dopo. Sorri-
de il governatore leghista: «Con Pisapia ci siamo stretti la mano e pure abbracciati». Si accoda il sindaco di Milano: «Non abbiamo perso nemmeno
un minuto, le polemiche sono superate. Proseguiamo nella massima condivisione». A riguardare il protocollo
presentato dall’allora sindaco Letizia
Moratti al Bie di Parigi si capisce che
molto si è perso per strada.
La linea 6 della metropolitana non
si farà perché i fondi sono stati destinati alla ricostruzione in Abruzzo. La
linea 5 finirà a ottobre quando Expo
avrà chiuso i battenti. Gli scavi della
linea 4 sono iniziati ieri a Linate ma
figuriamoci se ci sarà qualcosa a
maggio dell’anno prossimo. Per terminare le 21 fermate ci vorranno 78
mesi, fino a settembre 2019. «E’
un’opera complessa che non avremo,
purtroppo, per Expo», ammette la
sconfitta l’assessore regionale alle Infrastrutture Maurizio Del Tenno.
Ma altre opere sono a rischio. Il governo che si è impegnato a rilevare
per 65 milioni la quota della Provincia
che si sfila - «Dobbiamo solo procedere nel reperimento delle risorse» assicura il ministro Lupi - adesso punta
a che il Cipe defiscalizzi entro la fine
di marzo la Pedemontana. «Se no si
ferma tutto», teme Maroni. Col timore che rimangano sulla carta pure il
completamento di Brebemi, Tangenziale Est, statale Rho-Monza e il raccordo tra le tangenziali che si vede ad
Assago sulla Milano-Genova, con
quel ponte che porta ancora verso il
nulla da troppi mesi.
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LA STAMPA
MARTEDÌ 25 MARZO 2014
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IL VOLO SCOMPARSO
“L’aereo è precipitato nell’Oceano”
Il premier malese Razak: “Nessun sopravvissuto”. I parenti delle vittime avvisati con un sms
ILARIA MARIA SALA
HONG KONG
IL PRECEDENTE
DEL VOLO
AIR FRANCE 447
Sedici giorni dopo la misteriosa scomparsa è arrivata la
conferma di quanto tutti temevano: l’aereo Malaysia Airlines MH370 ha finito la sua
corsa nel sud dell’Oceano Indiano e non ci sono superstiti
tra le 239 persone a bordo.
Lo ha annunciato in una
conferenza stampa il premier
malese Najib Razak, sulla base di nuovi calcoli derivati dai
dati satellitari, mentre non è
ancora confermato se gli oggetti individuati nelle aree dove si concentra la ricerca siano collegati al Boeing 777.
Il Boeing inabissato
2000 km a Ovest di Perth
Prende piede l’ipotesi di
un incendio o un errore
Così, con un commosso comunicato, svaniscono le ultime speranze dei parenti dei
passeggeri. L’aereo scomparso l’8 marzo, è precipitato in
mare.
Basandosi sulle nuove analisi del sistema Immarsat,
Najib ha spiegato che nella
notte tra il 7 e l’8 marzo l’aereo «ha volato lungo il corridoio meridionale e la sua ultima posizione era nel mezzo
dell’Oceano Indiano, a ovest
di Perth (Australia). Si tratta
di una posizione remota, lontana da ogni possibile punto di
atterraggio. Di conseguenza,
1
Centimetri
LA STAMPA
MALESIA
Scatole nere
recuperate a 4.000
metri di profondità
ULTIMO
CONTATTO
via radio
e VIRATA
Rio de Janeiro
Kuala Lumpur
16 giorni
di misteri
L’annuncio
Perth
AREA RITROVAMENTO
DEI ROTTAMI
Profondità
tra 5.000
e 6.000 metri
Najib Razak
Primo ministro Malaysia
con profonda tristezza e dispiacere, devo informarvi che il volo
MH370 è finito nel Sud dell’Oceano Indiano». Il premier
ha poi aggiunto che «non ci sono superstiti».
Ora le possibilità di ritrovare
i resti dell’aereo e tentare di recuperare le scatole nere nelle
Un aereo può volare così a lungo con il pilota automatico?
Il pilota automatico è in grado di decidere la rotta?
AUSTRALIA
Oceano
Indiano
Con profonda tristezza
devo informarvi
che il volo MH370
è finito nel Sud
dell’Oceano Indiano
«Può tranquillamente gestire tratte di volo lunghe come
quella che va dallo stretto di Malacca al centro dell’Oceano
Indiano, e può farlo senza che si creino inconvenienti di
nessun genere. Il punto è che qualcuno deve inserire i dati
che il pilota automatico usa per gestire il volo. Si parte
quindi sempre dall’azione umana: una volta raggiunta la
quota prevista per iniziare la crociera, il pilota deve impostare il velivolo sulla rotta prevista, e poi definiti i parametri
di massima può far entrare in gioco il pilota automatico».
3
Parigi
1 giugno
2009
Oceano
Atlantico
PARTENZA
«Sì. Il tratto aereo percorso dal Volo 370, dal momento in
cui ha abbandonato la rotta originaria sino al punto in cui
sembra sia caduto, è una distanza lineare di diverse migliaia di miglia, uno spazio percorribile senza l’ausilio dell’uomo, ma semplicemente affidandosi al pilota automatico.
Una volta che viene inserito questo può potenzialmente
percorre uno spazio infinito, o quantomeno mantenere la
rotta. A parte la fase del decollo e dell’atterraggio, il computer può tranquillamente gestire ogni fase del volo».
2
ARRIVO
profondità dell’Oceano Indiano
a ovest di Perth, diventano più
concrete. Così, forse, si potrà
dare una risposta ad alcune delle domande sulla sorte del volo
370. Fra tutte: che cosa ci faceva lì, nel corridoio Sud, un aereo
che da Kuala Lumpur doveva
volare verso Pechino? Come ha
potuto volare per 7 ore senza
essere visto dai radar?
Le tracce dei radar militari
indicano che l’aereo ha cambiato altitudine dopo avere effettuato una brusca virata sul Mar
Cinese Meridionale. Per un
tratto è sceso fino a un’altitudine di 12 mila piedi (3.600 metri),
“Il dirottamento
resta plausibile”
FRANCESCO SEMPRINI
Abbiamo chiesto a un esperto di aviazione
civile di chiarire i punti ancora oscuri sulla
dinamica che ha causato la tragedia
?
prima di scomparire dal radar.
La brusca virata sembra essere
stata intenzionale. E prende
sempre più piede l’ipotesi di un
errore umano o di un incendio a
bordo, che abbia reso impossibile qualsiasi richiesta di aiuto.
Per chi si era aggrappato alla
speranza di un dirottamento,
4
Richard Aboulaf, è un
analista dell’americana
Teal Group Corporation
«Nell’immaginario collettivo si pensa che ogni singolo tracciato dello spazio aereo sia intercettabile dai radar. Ma non è
così, specie in un tratto di mare come quello dell’Oceano
Indiano: man mano che ci si distanzia dalla terraferma è
possibile non essere intercettati. In alcuni casi non è nemmeno necessario volare a bassa quota, anzi conta poco. Quello
che può rendere invisibile un velivolo è la mancanza di copertura del segnale radar. Lo dimostrano anche le difficoltà
incontrate da Inmarsat nel rintracciare il Boeing 777».
Si riusciranno a trovare
le scatole nere?
«La collocazione geografica e i tempi rendono l’impresa piuttosto ardua. Il tratto di Oceano in questione è più profondo di
quello dove sono stati individuati i resti del volo 477 esploso dopo
essere decollato da Rio de Jainero verso Parigi. Si tratta di abissi
dalle profondità complesse e anche l’uso di mezzi e macchinari
sofisticati rischia di essere vano. Inoltre la grande distanza dalla
terraferma e le condizioni del mare rendono le operazioni ancora più complicate. C’è infine il fattore tempo: superato il mese, il
ritrovamento della scatola nera è sempre meno probabile».
6
Si può sparire dai radar
così a lungo?
È verosimile l’ipotesi
di un incendio a bordo?
«La escluderei a priori, e mi sembra che non ci siano gli elementi a supporto. Se mi chiede cosa penso io del Volo 370
ritengo che il “fattore umano” sia la causa di quanto accaduto.
Il netto cambio di rotta dell’aereo non è stato casuale, vuol
dire che a bordo è successo qualcosa. Le ipotesi possono
essere quella di un conflitto a bordo, oppure il volontario
tentativo di far schiantare l’aereo. Più in generale un dirottamento per un motivo che non ci è dato sapere, almeno per ora.
Ritengo che sia senza dubbio questa l’ipotesi più credibile».
5
le
domande
Distanza
2.000 km
con la possibilità sempre più remota che i passeggeri e l’equipaggio fossero ostaggio di un
gruppo che ancora non aveva rivendicato l’azione, la comunicazione del premier malese è arrivata come una doccia fredda. E
ieri sera all’Hotel Metro Park Lido di Pechino, dove dall’8 marzo
i parenti dei 153 passeggeri cinesi attendono di sapere che fine
hanno fatto i loro cari, è arrivata
la notizia che mai nessuno
avrebbe voluto avere. Ed è arrivata un’ora prima della conferenza del premier con un sms
della compagnia aerea: «Con
profondo dolore dobbiamo ritenere, oltre ogni ragionevole dubbio, che il volo 370 sia stato perduto e che non vi siano superstiti». L’hotel è esploso di dolore:
diverse persone sono svenute,
molte hanno cominciato a piangere, altre hanno rovesciato la
loro rabbia contro il destino aggredendo i fotografi e i cameraman che li circondavano. Tutti,
alla fine, si sono dovuti arrendere alla perdita della speranza.
Se finisce il carburante
cosa succede al velivolo?
«L’aereo perde progressivamente velocità e contestualmente
quota. In questo caso si può procedere a una doppia manovra
nel caso in cui il pilota sia ancora in grado di governare l’aereo,
ovvero fare in modo che l’impatto avvenga a un’angolatura
elevata e in questo caso si riduce l’area di dispersione dei resti
del velivolo dopo l’impatto. In ogni caso dal momento in cui
l’aereo perde quota al momento dell’impatto potrebbero
trascorrere circa due minuti. Cosa accade all’interno del
velivolo durante quei interminabili istanti non è dato saperlo».
I parenti dei passeggeri dopo la notizia dello schianto
W
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MARTEDÌ 25 MARZO 2014 LA STAMPA 14
.
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LA STAMPA
MARTEDÌ 25 MARZO 2014
DAMASCO ACCUSA LA TURCHIA. NUOVI RAID AEREI AL CONFINE DOPO L’ABBATTIMENTO DEL MIG 23 DUE GIORNI FA
Siria, ucciso l’Assad “più cattivo”
Finisce in trappola Hilal, cugino del raiss e comandante delle forze paramilitari
MAURIZIO MOLINARI
CORRISPONDENTE DA GERUSALEMME
I ribelli siriani uccidono Hilal
Assad, cugino del raiss di Damasco, decapitando le milizie
paramilitari del regime che
negli ultimi 18 mesi si sono rivelate decisive su molti fronti
della guerra civile.
Hilal Assad è stato colpito
durante la battaglia di Kasab,
ai confini con la Turchia, che
ha visto cadere almeno 80
combattenti su entrambi i
fronti. Arrivato nella casa di
Fawwad Assad, comandante
delle truppe siriane locali,
Hilal stava partecipando ad
una riunione operativa quando l’immobile è stato centrato da un missile Grad lanciato
dai miliziani del Fronte Islamico, sostenuto dai finanziamenti ed armi saudite. Fonti
dell’opposizione affermano
che almeno altre 8 persone
sono morte assieme a Hilal, e
alcune sarebbero anch’esse
parenti del raiss.
Per i ribelli si tratta di un
successo che sottolinea l’aggressività della campagna
condotta nella provincia di
Latakia, terra d’origine degli
Assad e roccaforte alawite
lungo la costa mediterranea.
Damasco ammette lo smacco, accusando - con radio e tv
Devastato
Un quartiere
di Aleppo
dopo
un bombardamento
dell’aviazione
governativa
L’offensiva
nel Nord
della Siria
era guidata
dai paramilitari di Hilal
Assad
HOSAM KATAN/REUTERS
del regime - la Turchia di sostenere i ribelli con «carri armati e aerei». Proprio a Kesab,
appena 24 ore prima, un Mig
23 siriano era stato abbattuto
dai jet di Ankara a seguito di
uno sconfinamento nei cieli.
Sentenza contro i Fratelli Musulmani
Egitto, 529 islamisti
condannati a morte
GERUSALEMME
Cinquecentoventinove condanne a morte per l’omicidio
di un singolo poliziotto. È tribunale di Minya, a Sud del Cairo, ad emettere una sentenza
che colpisce altrettanti miliziani dei Fratelli Musulmani
riconosciuti colpevoli di aver
assaltato una stazione di polizia in agosto, uccidendo un ufficiale e ferendone altri due.
È la prima volta che un numero così alto di pene capitali viene decretato in Egitto e
sebbene è possibile che in appello vengano riviste, l’impatto è forte. «Ci troviamo di
Gigantografia di Al Sisi al Cairo
fronte alla conferma che
l’Egitto sotto il maresciallo AlSisi si è trasformato in una dittatura» afferma da Londra il
portavoce dei Fratelli Musul-
Anche ieri i jet di Damasco
hanno continuato a bersagliare dall’alto i ribelli a Kasab.
Ciò che indebolisce Damasco è la perdita di un comandante militare che dal novembre 2012 ha contribuito a inflig-
mani, Abdullah el-Haddad,
sottolineando come l’episodio
contestato agli imputati avvenne «dopo l’intervento dell’esercito in luglio contro le
manifestazioni pro-Morsi» che
causò «numerose vittime».
I parenti dei condannati hanno inscenato proteste davanti
al tribunale: «Si tratta di un
processo farsa perché si è svolta un’unica udienza e gli accusati non hanno avuto modo di
dare la propria versione dei fatti». D’altra parte Minya è una
roccaforte islamica e le 529 condanne - 400 delle quali nei confronti di imputati latitanti - proiettano l’immagine di un governo determinato a mettere l’opposizione islamica sulla difensiva in vista dell’imminente scadenza elettorale. Entro la fine
della settimana è attesa una
nuova «sentenza di massa», nei
confronti di altri 700 militanti
dei Fratelli Musulmani, che sono al bando in Egitto in quanto
«gruppo terroristico». [M. MO.]
TRIBUNALE DI IVREA
gere duri colpi ai ribelli. È stato
infatti Hilal a guidare, sin dalla
fondazione, le Forze di difesa
nazionale ovvero le unità paramilitari composte da volontari
civili sul modello dei Basiji iraniani. Poiché l’esercito regola-
Truppe americane in Uganda
Obamavaacaccia
dell’imprendibileKony
FRANCESCO SEMPRINI
NEW YORK
Barack Obama dichiara
guerra al «sanguinario profeta» ugandese.
Joseph Kony, leader del
Lord’s Resistence Army, ricercato per crimini di guerra
e contro l’umanità, potrebbe
avere i giorni contati a causa
dell’invio da parte del Pentagono di forze speciali e aerei
che daranno sostegno alla
task force dell'Unione africana impegnata a dargli la caccia. Nei prossimi giorni, almeno quattro CV-22 Osprey,
un velivolo per il rifornimento aereo, e circa 150 uomini
Il carnefice
Joseph Kony è
ricercato
per crimini
di guerra
e contro
l’umanità
delle forze speciali dell’Aeronautica si uniranno al contingente di militari Usa dispiegati
dall’ottobre 2011 sul territorio
per catturare Kony e i suoi luogotenenti. Uomini e mezzi saranno impiegati a vario titolo
in una caccia all'uomo compli-
Estero .15
trattava solo di uomini, fra i 18
e i 45 anni, ma dallo scorso autunno Hilal aveva scelto di aggiungere anche le donne,
schierando il primo reparto di
450 miliziane a gestire i posti
di blocco attorno a Homs, la
città sunnita ribelle.
L’idea di Hilal è sempre stata di puntare sulla motivazione
dei gruppi più fedeli al regime,
esaltando le caratteristiche
ideologiche del Baath - come la
laicità - per proiettare sul terreno il potere degli Assad. È
stata una formula che ha portato i reparti paramilitari a
toccare lo scorso gennaio le
I miliziani del regime
sono oltre 100 mila
reclutati con tecniche
di addestramento lampo
centomila unità. Fonti militari
americane ritengono che ufficiali iraniani abbiano aiutato
Hilal ad accelerare e perfezionare l’addestramento dei miliziani - che in media dura due
settimane - dando vita a una
sorta di fanteria d’assalto civile che è stata impegnata con
successo nei grandi centri abitati sunniti per fare terreno
bruciato attorno ai ribelli.
Diversi rapporti delle Nazioni Unite hanno accusato Hilal
Assad e i suoi ufficiali di «crimini di guerra» per le violenze
contro i civili sunniti ma per
Bashar si è trattato di un tassello strategico che - assieme al
crescente ruolo d’attacco degli
Hezbollah libanesi - gli ha permesso di infliggere dure sconfitte ai ribelli, da Qusayr a Yabrud.
cata che si estende su una porzione di territorio che comprende oltre l’Uganda anche la
Repubblica Centrafaricana, il
Sud Sudan e il Congo.
È in questa parte dell’Africa
che si muove «l'imprendibile»
Kony le cui attività militari e
criminose sono iniziate 25 anni
fa nel nord dell’Uganda, organizzando un esercito ribelle
per rovesciare il governo. Ben
presto il «profeta» così si faceva chiamare dai suoi uomini è
diventato tristemente noto
per i suoi metodi spietati, per
gli stupri, i massacri indiscriminati, le mutilazioni, ma soprattutto per l’utilizzo dei
bambini soldato. È stata la
Ong americana «Invisible Children», ad attirare l’attenzione
su di lui grazie anche a video
come «Stop Kony 2012», che
hanno scosso l'opinione pubblica. Sulla testa di Kony pende una taglia da cinque milioni
di dollari fissata dal dipartimento di Stato Usa.
TRIBUNALE DI IVREA
VENDITE GIUDIZIARIE
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CHI PUÒ PARTECIPARE. Chiunque eccetto il debitore può partecipare alla vendita. L’istanza deve
essere sottoscritta dall’offerente o dal legale rappresentante della società/ente. Persone fisiche: indicare nome e cognome, data e luogo di nascita, codice fiscale, regime patrimoniale (stato libero,
comunione o separazione di beni), residenza, recapito telefonico dell’offerente. Allegare all’offerta:
copia della carta d’identità e del tesserino di codice fiscale. Società e altri enti: denominazione, sede
dell’ente, codice fiscale e recapito telefonico. Allegare all’offerta: copia della carta d’identità del legale rappresentante, certificato camerale aggiornato o altro documento equivalente da cui risulta l’identità del legale rappresentante, i relativi poteri e i dati della società o ente. Partecipazione tramite
mandatario speciale: nella vendita senza incanto NON è possibile fare l’offerta in busta chiusa
mediante procuratore generale o speciale; è possibile dare mandato speciale, per atto notarile, solo
per partecipare alla gara sull’offerta più alta. Nella vendita con incanto è possibile dare mandato speciale, per atto notarile, per fare l’istanza di acquisto e partecipare alla gara. Soltanto gli avvocati possono fare offerte per sé o per persona da nominare.
VENDITA SENZA INCANTO
L’offerta deve essere depositata in busta chiusa entro il giorno precedente la data di udienza e recare, all’esterno, unicamente l’indicazione del giorno di udienza e il nome del giudice o del professionista delegato. L’offerta è irrevocabile per 120 giorni dal deposito. Indicare nell’offerta: numero di
procedura, lotto che si intende acquistare e prezzo offerto (non inferiore al prezzo base dell’avviso).
Allegare all’offerta: marca da bollo; cauzione pari ad almeno il 10% del prezzo offerto da versare
con assegno circolare NON TRASFERIBILE intestato alla procedura (si veda l’avviso di vendita).
All’udienza, il giudice (o il professionista) apre le buste e delibera sulla convenienza dell’offerta. Se
vi sono più offerte valide si svolge tra tutti gli offerenti una gara a rilancio sull’offerta più alta. Il termine di pagamento è di giorni 90 dall’aggiudicazione (salva diversa indicazione in avviso).
VENDITA ALL’INCANTO
L’istanza deve essere depositata entro il termine indicato nell’avviso. Indicare nell’offerta: numero di procedura, lotto che si intende acquistare. Allegare all’offerta: marca da bollo; cauzione pari
re non dava sufficienti garanzie di affidabilità ad Assad, Hilal lo ha di fatto sostituito con
miliziani arruolati nei villaggi
delle etnie più legate al regime
del Baath: alawiti, cristiani,
drusi ed armeni. All’inizio si
.
al 10% del prezzo base da versare con assegno circolare NON TRASFERIBILE intestato alla procedura (si veda l’avviso di vendita). Il termine di pagamento del prezzo è di giorni 60 dall’aggiudicazione. Se l’istante non partecipa, senza giustificato e documentato motivo, 1/10 della cauzione
potrà essere confiscato a norma di legge.
DOPO L’AGGIUDICAZIONE
Il residuo prezzo dev’essere versato nel termine di cui sopra. Se dall’avviso di vendita l’immobile risulta gravato da un mutuo fondiario l’aggiudicatario può subentrare nel mutuo, pagando alla banca
entro 15 giorni dall’aggiudicazione rate scadute, accessori e spese. Se non s’avvale di questa facoltà
ha in ogni caso l’obbligo di versare direttamente alla banca, fino a concorrenza del prezzo di aggiudicazione, l’ammontare precisato per capitale interessi e spese. Verificare l’avviso integrale per termini e modalità di pagamento. Insieme al prezzo, l’aggiudicatario deve versare il fondo per le spese di
trasferimento nella misura indicata dalla Cancelleria o dal delegato e, in mancanza di indicazioni, nella
misura del 20% del prezzo di aggiudicazione (il tutto salvo conguaglio o rimborso delle somme inutilizzate). In ogni caso di mancato, insufficiente o tardivo versamento del residuo prezzo, verrà dichiarata la decadenza dall’aggiudicazione e confiscata la cauzione, salvi gli ulteriori provvedimenti di cui
all’art. 587 c.p.c.. Le spese di cancellazione delle formalità di pregiudizio sono definitivamente a carico dell’aggiudicatario, salvo che nelle vendite fallimentari. NOTA BENE: sulle vendite giudiziarie non
è previsto e non è dovuto alcun compenso di mediazione.
CUSTODIA
Il custode (indicato nell’avviso) è a disposizione per dare informazioni sull’immobile in vendita e
concordare i tempi dell’eventuale visita.
AVVERTENZA
Verificare in ogni caso l’estratto e l’avviso di vendita integrale (disponibile anche su sito internet)
per ulteriori informazioni utili, eventuali condizioni particolari o deroga alle condizioni generali.
L’interessato può chiedere maggiori notizie presso la competente Cancelleria del Tribunale di Ivrea
(Via Patrioti 26) o presso il recapito del professionista delegato.
TRIBUNALE DI IVREA
ESEC. IMM. N. 57/12 + 43/12 + 45/12 + 47/12 + 29/13 R.G.E.
Lotto 1 - Comune di Colleretto Giacosa (TO), tra Via Nina Ruffini e Via Torino. Piena prop. di terreni edificabili di mq. 2.746 con costruzione non ultimata ed
abbandonata. Prezzo base: Euro 105.300,00. Piena prop. di immobili siti nel Comune di Montalto Dora (TO). Lotto 2 - Via Mazzini, 37. Appartamento al p. 2º
composto da: ingresso, 2 servizi igienici, soggiorno, 2 camere, ripostiglio, disimpegno, cucina, sala e 2 balconi, oltre cantina al p. terreno di mq. 6, autorimessa di ca.
mq. 14 e loc. deposito di ca. mq. 15. Sprovvisto di ACE. Libero. Prezzo base: Euro 88.200,00. Lotto 3 - Via Bard ang. Via Vittorio Emanuele. Fabbricato su 2 p.f.t. e
p. sottotetto di ca. mq. 274 e terreno di pertinenza. Sprovvisto di ACE. Libero. Prezzo base: Euro 184.500,00. Vendita senza incanto: 20/05/2014 ore 15.00, innanzi
al professionista delegato Avv. Laura Borgo presso lo Studio Immobiliare Toreano, in Ivrea, Via Miniere 3. Deposito offerte entro le ore 11.30 del 19/05/2014 presso lo
studio predetto. In caso di mancanza di offerte, vendita con incanto: 03/06/2014 ore 15.00 ciascuno dei lotti allo stesso prezzo base aumento minimo: Euro 2.000,00
per ciascun lotto. Deposito domande entro le ore 11.30 del 30/05/2014. Maggiori info presso il delegato tel. 0117650645 e presso il custode giudiziario IVG Torino tel.
0114731714 e su www.tribunaleivrea.it, www.giustizia.piemonte.it, www.astegiudiziarie.it (A258878,A258879,A258880) e su www.legaleentieaste.it.
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Caravino, 10. Lotto 1 - Appartamento al p. terra composto da: cucina,
soggiorno, disimpegno, 2 bagni e 2 camere, oltre garage e cantina al p.
interrato e corte ad uso esclusivo. Prezzo base: Euro 183.600,00. Lotto
2 - Appartamento al p. terra composto da: soggiorno con angolo cottura,
disimpegno, bagno, 2 camere, oltre garage e cantina al p. interrato e
corte ad uso esclusivo. Occupati da terzi. Sprovvisti di ACE. Prezzo base:
Euro 135.900,00. Vendita senza incanto: 20/05/2014 ore 15.00, innanzi
al professionista delegato Avv. Laura Borgo presso lo Studio Torreano, in
Ivrea, Via Miniere, 3. Deposito offerte entro le ore 11.30 del 19/05/2014
presso lo studio predetto. In caso di mancanza di offerte, vendita con
incanto: 03/06/2014 ore 15.00 ciascuno dei lotti allo stesso prezzo base
aumento minimo: Euro 2.000,00 per entrambi i lotti. Deposito domande
entro le ore 11.30 del 30/05/2014. Maggiori info presso il delegato tel.
0117650645 e presso il custode giudiziario IVG Torino tel. 0114731714 e
su www.tribunaleivrea.it, www.giustizia.piemonte.it, www.astegiudiziarie.it
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TRIBUNALE DI IVREA
ESEC. IMM. N. 118/11 R.G.E.
Lotto unico - Comune di Strambino (TO), Via Ivrea, 4. Unità immobiliare
adibita ad abitazione al p. terreno rialzato, composta da: ingresso, ripostiglio,
cucina, soggiorno, 3 camere, bagno, balcone, balcone con veranda, cantina
al p. interrato. Autorimessa. La sup. netta complessiva dell’unità abitativa
risulta essere di ca. mq. 169,00. (Valore di stima Euro 126.000,00).
Prezzo base: Euro 45.000,00. Vendita senza incanto: 08/05/2014 ore
15.30, apertura buste ore 15.00 innanzi al professionista delegato Dott.
Massimiliano Montani presso lo studio Dott. Terranova, in Ivrea, Via A. De
Gasperi, 4. Deposito offerte entro le ore 17 del 07/05/2014 presso lo studio
predetto. In caso di mancanza di offerte, vendita con incanto: 29/05/2014
ore 15.15 allo stesso prezzo base aumento minimo Euro 1.000,00. Deposito
domande entro le ore 17 del 26/05/2014. Maggiori info presso il delegato tel.
0115617739 e presso il custode giudiziario IVG Torino tel. 0114731714 e
su www.tribunaleivrea.it, www.giustizia.piemonte.it, www.astegiudiziarie.it
(A202182) e su www.legaleentieaste.it.
.
16 .Cronache
LA STAMPA
.MARTEDÌ 25 MARZO 2014
il caso
RICCARDO ARENA
PALERMO
T
enere Bernardo
Provenzano in regime di carcere
duro è un nonsense, dato che il
capo di Cosa nostra, ricoverato in ospedale a Parma, capisce poco e niente e comunica
ancora di meno.
Così, tre delle Procure più
impegnate sul fronte della
lotta a Cosa nostra (Palermo,
Caltanissetta e Firenze) propongono di non prorogare il
41 bis al capomafia, che ha
compiuto 81 anni a fine gennaio e dal 2012 ha problemi
IL DUBBIO
La Direzione nazionale
antimafia: potrebbe
comunicare ordini
neurologici e neurochirurgici
che ne hanno compromesso,
in gran parte, le funzioni intellettive. Così almeno dicono
le perizie fatte eseguire dal
Gup di Palermo Piergiorgio
Morosini, anche se la questione è tutt’altro che pacifica: e
ora dovrà affrontarla Andrea
Orlando, il nuovo ministro
della Giustizia del governo
Renzi, chiamato ad acquisire
l’ultimo parere, quello della
Direzione nazionale antimafia, guidata da Franco Roberti, e poi a decidere se l’ex latitante più duraturo d’Italia
debba uscire o no dai rigori
del carcere duro.
L’ultimo parere dei tre è
stato quello della Procura di
Palermo, che ha il superboss
imputato nel processo sulla
trattativa Stato-mafia. Alcuni pm del pool coordinato da
ALLA CAMERA
Voto di scambio
Forza Italia
presenta mille
emendamenti
ROMA
Sulla norma che dice no al voto di scambio politico-mafioso
è scontro tra Forza Italia e Pd.
Gli «azzurri» presentano alla
Camera 1.000 emendamenti
al testo da oggi all’esame dell’Aula di Montecitorio, oltre a
una pregiudiziale di costituzionalità. In più convocano
una conferenza stampa e avvertono: siamo pronti alle
barricate. Le critiche di FI al
progetto di legge sono condivise dall’ Unione Camere penali e da Scelta Civica. Mentre il Pd tira dritto «con convinzione» sulla propria strada. La riforma che inasprisce
le condanne ed estende la fattispecie di reato in caso di voto di scambio «va fatta e in
tempi rapidi», osserva il presidente della commissione
Giustizia Donatella Ferranti.
Il provvedimento, approvato all’unanimità alla Camera
nel luglio scorso, venne modificato al Senato, dove passò a
gennaio grazie a un’inedita
maggioranza Pd-M5S-Sel. FI
contesta proprio questa versione, definita «indecente»
dal capogruppo Brunetta. La
norma modificata al Senato,
spiega Francesco Paolo Sisto,
«è troppo ampia e lasca» e dà
«un potere smisurato alle
Procure» che potrebbero avviare «indagini a pioggia». [R.I.]
LANNINO & NACCARI/STUDIO CAMERA
Arrestato dopo 23 anni di latitanza
Bernardo Provenzano è stato arrestato l’11 aprile 2006 in una masseria
a Corleone (Palermo). Il boss era ricercato dal 10 settembre del 1963
Dai giudici via libera
a Provenzano:
“Il 41 bis non serve più”
Tre procure: “Malato, non può parlare con nessuno”
Francesco Messineo (che aveva anche messo ai voti la questione, in una riunione in cui la
Dda si era presentata divisa) ritengono che non sposti nulla
che “Binu” Provenzano sia o
meno sottoposto al 41 bis. A Palermo è tra l’altro aperto un fascicolo per verificare se qualcuno non abbia provato ad eliminare Provenzano, caduto più
volte in carcere e operato d’ur-
genza, nel dicembre 2012, per
rimuovere un ematoma subdurale che si era procurato battendo il capo. Ma i sospetti su
un disegno per impedire al
boss di rivelare le verità che conosce non hanno trovato riscontri.
L’estate scorsa i legali del capomafia, gli avvocati Rosalba
Di Gregorio e Franco Marasà,
avevano provato a far revocare
E’ mancato all’affetto dei suoi cari
E’ mancata all’affetto dei suoi cari
avv. Carlo Fogliano
Luigia Bernardi
ved. Reverdini Grassi
Lo annunciano la moglie Graziella
Olivetti i fratelli Lionello, Vittorio, Angiola ed Anna, le cognate il cognato, i
nipoti ed i parenti tutti. Un particolare
ringraziamento a Rodica e Liliana. Il
Rito avrà luogo alle ore 11 di mercoledì 26 marzo, presso il Tempio Crematorio del Cimitero Monumentale
di Torino.
– Veruno, 23 marzo 2014
Gianni, Mariagrazia Torretta ricordano
il carissimo AMICO.
Maria, Francesca e Chiara Cortella ricordano CARLO con affetto.
anni 90
Lo annunciano la sorella Anna con
Domenico, i nipoti Silvia, Bruno, Giancarlo, Paola, Roberta, la carissima amica Marcellina, i cugini Torti e parenti
tutti. Rosario questa sera ore 17,30
parrocchia Maria Regina della Pace
Funerale mercoledì 26 ore 11,30 in
parrocchia.
– Torino, 24 marzo 2014
Giubileo 011.8181
I cugini Carlo e Corinna partecipano al
cordoglio dei famigliari.
E’ mancata
Lo Studio del geometra Mauro Monopoli partecipa al dolore per la scomparsa dell’
Teresa Bracco
in Costantino
avv. Carlo Fogliano
Lo annunciano il marito Francesco i igli Alessandra con Luca, Giovanni. Funerale mercoledì 26 ore 10 parrocchia
Favria. Santo Rosario martedì 25 ore
20,30 stessa parrocchia.
– Favria, 25 marzo 2014
ricordandone le grandi doti umane e
professionali.
– Torino, 24 marzo 2014
Marco, Roberto e Marialberta Weigmann ricordano con commosso sentimento l’avvocato
Carlo Fogliano
e partecipano affettuosamente al cordoglio di Paola, Lionello e familiari.
– Torino, 24 marzo 2014
Mario Fezia con Rossana Merlo, Daniela Leo, Marco Michela, Elisabetta Steffenino, Elena Savant, Isabella Monopoli, Stefania Raso e Cristina Silvagni
ricorda l’amico ed il maestro di tanti
anni passati insieme.
Partecipano al dolore della famiglia i
colleghi:
Mauro Nebiolo Vietti
Paola Pellerei Nebiolo Vietti
Lorella Naldini
Luca Negrini
Teresa Gambetta
Per nuova data Funerali contattare tel.
0173.979409.
– Torino, 24 marzo 2014
Il Gruppo Seniores ricorda con stima
Teresa Gambetta
già dipendente Toro Assicurazioni.
– Torino, 24 marzo 2014
8
Anni
Bernardo Provenzano
ha 81 anni; è sottoposto
al «41 bis» (cosiddetto
«carcere duro»)
dal 2006
E’ mancato all’affetto dei suoi cari il
CONTE
Alessandro Reyneri
di Lagnasco
Lo annunciano la moglie Antonia Albertoni di Val di Scalve, i igli Carlo
Amedeo, Marialuce con Luca, Guido
con Elena e gli adorati nipoti Alessandra, Anna, Caterina, Pietro, Alberto,
Carolina e Gaia; le cognate Pia Reyneri
di Lagnasco Rey, Ludovica Albertoni di
Val di Scalve, Soia con Aldo Reinach,
nipoti e cugini tutti. S. Rosario nella
cappella di Vigna San Carlo a Saluzzo martedì 25 marzo ore 18. Funerali
nella parrocchia di San Bernardino a
Saluzzo mercoledì 26 marzo ore 15.
– Saluzzo, 24 marzo 2014
Elisabetta con Carlo, Beatrice, Amedeo
con Consolata e igli tutti abbracciano
con immenso affetto zia Antonia, Carlo Amedeo, Marialuce e Guido.
Ci uniamo al dolore di Marialuce e
famiglia: Marina e Gioss, Emanuele e
Emanuela, Luciano e Alessandra, Marco e Anna.
E’ mancato
I Funerali dell’
arch. Carlo Costantini
avranno luogo mercoledì 26 marzo
ore 10 parrocchia Santa Agnese corso
Moncalieri 39 Torino. S.S. Rosario martedì 25 marzo ore 18,30 nella suddetta parrocchia.
– Toulon (Francia) 20 marzo 2014
O.F. Eterno Riposo - tel. 011.6680380
Ci ha lasciati
Ida De Nigro
Lo annunciano le sorelle Nunzia, Anna
ed Antonia, l’amica Enrica e parenti
tutti.
– Torino, 23 marzo 2014
Giubileo 011.8181
E’ serenamente mancato all’affetto
dei suoi cari il
prof. Arturo Giachino
di anni 98
Ne danno il triste annuncio la iglia
Laura e la sua amatissima nipote Roberta con Fabrizio ed il piccolo Duccio. Funerali giovedì 27 marzo ore 10
parrocchia Madonna dei Poveri via
Vespucci 17 Collegno. S. Rosario in
parrocchia mercoledì 26 ore 17.
– Collegno, 24 marzo 2014
O.F. Aeterna - Torino
Giancarlo Saroglia
di anni 55
L’annunciano la moglie Maurizia, parenti e amici tutti. Funerali mercoledì
26 marzo ore 15,30 chiesa San Raffaele Alto (TO).
– S. Raffaele Cimena, 25 marzo 2014
E’ mancato
Paolo Songia
anni 69
Lo annunciano Laura Matteo con Valeria. SS. Rosario martedì 25 ore 18.
Funerali mercoledì 26 ore 9,30 parrocchia Sacro Cuore di Gesù.
– Torino, 25 marzo 2014
O.F. La Pegaso - Torino
Il dolce ricordo di Andreina rimarrà
sempre nel nostro cuore. Carla, Fabrizio, Alberto.
Andreina Bessè Aldera
– Torino, 25 marzo 2014
I condomini, custodi ed amministratore dello stabile Orchidea partecipano
al dolore della famiglia, per la scomparsa del
prof. Roberto Gavinelli
– Torino, 24 marzo 2014
dall’allora guardasigilli, Annamaria Cancellieri, il carcere
duro al loro assistito. Anche in
quel caso i pareri delle tre Procure non erano stati negativi,
ma la Cancellieri era stata convinta a mantenere il regime duro dal parere contrario espresso dalla Dna: se le cose stanno
come sostenuto da familiari e
legali, avevano detto nella sostanza i magistrati della SuperProcura, è inutile non il regime
duro ma tout court la permanenza in carcere.
Successivamente il tribunale di sorveglianza di Roma
aveva respinto il ricorso, non
escludendo che Provenzano
potesse anche fingere, e la
Corte europea dei diritti dell’uomo (in sede cautelare, senza entrare nel merito) aveva
negato il proprio intervento
coercitivo nei confronti dello
Stato italiano.
LA VALUTAZIONE
Ascoltata la Dna, sarà
il ministro della Giustizia
a prendere la decisione
Le perizie fatte eseguire dal
giudice Morosini dicono che è
dubbia e intermittente la capacità di intendere e di volere dell’imputato, ma che non possa
comunque stare «validamente
in giudizio». La Dna ha però finora osservato come tutto ciò
non escluda che “Binu” possa
comunicare ordini all’esterno.
Giovanna Maggiani Chelli, presidente dell’associazione delle
vittime fiorentine della strage
di via de’ Georgofili del maggio
‘93, parla di possibile affronto
per le persone fatte uccidere da
Provenzano, ma aggiunge che i
pareri delle tre Procure sono in
qualche modo obbligati da una
legge fatta male. E chiede al ministro Orlando di intervenire
facendo cambiare la norma,
«altrimenti saremo costretti a
manifestare il nostro disappunto in via de’ Georgofili».
PRODOTTA AD ALESSANDRIA
Botulino
nella zuppa
Grave 30enne
a Padova
SILVANA MOSSANO
ALESSANDRIA
Una zuppa di legumi precotta sarebbe la causa della tossinfezione botulinica per la
quale un giovane di 33 anni,
abitante a San Giorgio delle
Pertiche, è in condizioni
molto critiche, ricoverato
nel reparto di Rianimazione
a Padova.
E’ stato intubato ed è sottoposto a cure intensive.
Secondo i primi accertamenti, l’uomo si sarebbe
sentito male dopo aver
mangiato una zuppa di legumi precotta, commercializzata, con il marchio “Terra &Vita” dalla “Buonaterra
srl” che, a sua volta, si sarebbe rifornita dalla ditta
Zerbinati di Borgo San
Martino (Alessandria).
E’ stata quindi immediatamente attivata la procedura di “allerta alimentare”,
che prevede anche la pubblicazione dell’avviso urgente
sul sito del ministero per la
Salute. Il Servizio di igiene
degli alimenti e nutrizione
dell’Asl Al è intervenuto nella ditta Zerbinati dove, da ieri mattina fino a sera, ha eseguito controlli su tutti i prodotti e su tutte le fasi del ciclo produttivo. Diversi cam-
ANNIVERSARI
2013
25 MARZO
2014
ing. Enzo Fabbretti
“Can’t kiss him goodbye, but I promise to try”... Ti voglio bene papà. Tua
Debe.
2004
2014
Nel decimo Anniversario della scomparsa di
Tiziana Zangelmi
la ricordano con ininito rimpianto le
iglie Carlotta Viola Speranza, Luli, la
mamma Anna, il fratello Giò, la zia
Cen con igli e nipoti, la cognata Milli.
– Torino, 25 marzo 2014
pionamenti della merce sono stati inviati all’Istituto di
Zooprofilassi di Torino per
la ricerca della tossina botulinica, che scatena la più grave tossinfezione alimentare
in assoluto. Gli esiti dovrebbero essere tempestivi, da
uno a pochi giorni; stamane i
controlli proseguono.
Dalle prime informazioni,
tuttavia, parrebbe da escludere una responsabilità da
parte della azienda monferrina, perché non si sarebbero rilevate carenze o problematiche né nei prodotti né
nel ciclo di confezionamento. Sembra probabile, invece, che la produzione di tossina botulinica possa farsi
risalire invece a una scorretta conservazione del prodotto da parte del consumatore stesso.
La Zerbinati, da anni sul
mercato per la produzione e
il confezionamento di prodotti vegetali di uso alimentare, ha fiducia che i controlli chiariranno la sua assoluta
estraneità alla tossinfezione.
In una nota divulgata in
serata, evidenzia che «la
presenza riscontrata di spore botuliniche nel residuo
del prodotto, qualora fosse
confermata quale causa diretta dell’intossicazione, è
certamente da attribuirsi a
fattori estranei al confezionamento. Abbiamo subito
fatto eseguire una serie di
analisi a campione su tutto il
prodotto nei nostri magazzini per dimostrare l’assoluta
genuinità e sicurezza dei nostri alimenti».
.
R
LA STAMPA
MARTEDÌ 25 MARZO 2014
Strage
Cronache .17
.
A Roma
L’ispettoreinpensione
dinuovoinprocura
Una delle
immagini
della strage
di via Fani
a Roma,
avvenuta il 16
marzo 1978
quando fu
sequestrato
Aldo Moro
I killer delle
Brigate Rosse
uccisero tutti
i componenti
della scorta
1 Enrico Rossi, l’ispettore di poli-
zia in pensione che ha riferito all’Ansa l’esito di una sua inchiesta in
base al quale c’erano due esponenti dei servizi segreti sulla moto Honda presente in via Fani durante il sequestro di Aldo Moro, verrà ascoltato dai pm romani. Il poliziotto sarà dunque convocato presto a piazzale Clodio per essere sentito nell’ambito degli accertamenti ancora
in corso sui fatti del 16 marzo 1978.
Dopo le rivelazioni di Rossi, il procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo ed il sostituto Luca Palamara, titolari dell’ultima inchiesta sul caso
Moro aperta lo scorso anno sulla
base di un esposto dell’ex giudice
istruttore Ferdinando Imposimato,
ha fatto sapere che riesaminerà il
fascicolo arrivato da Torino. Il primo atto sarà proprio l’audizione
dell’ex ispettore.
ANSA
Retroscena
MASSIMO NUMA
INVIATO A BRA (CUNEO)
N
ome: Antonio Fissore,
originario di Bra (Cuneo), morto a Firenze
nell’agosto 2012. A marzo aveva compiuto 67
anni. Sarebbe lui l’agente X che, in
sella a una Honda blu, con un «collega» avrebbe partecipato al sequestro
Moro, il 16 marzo 1978, proteggendo
la fuga dei killer delle Br. La moglie
separata, Franca Faccin, lo difende:
«Nel ’78 era a casa con noi, a Bra, mai
stato nei Servizi».
Fotografo e regista tv
Il fantomatico 007
della strage di via Fani?
Un fotografo di Bra
Secondo l’autore della lettera anonima c’era lui sulla moto
Ma l’ex moglie: “Nel ’78 era sempre a casa con la sua famiglia”
Camillo Guglielmi, che, quella mattina
alle 9.15 era effettivamente in via Fani
(«Stavo andando a trovare un collega»,
aveva poi detto ai pm romani) dunque
per caso. I due agenti avrebbero dovuto proteggere la fuga dei killer dopo la
strage. La Digos di Torino individua
subito Antonio Fissore, attraverso la
sua ex amante di Torino. Si mettono in
contatto con lui, sanno che aveva denunciato il possesso di due armi. Le
vanno a cercare, il 24 maggio 2012, nella villetta di Bra. Trovate in una scatola di cartone. C’è anche una copia di
Repubblica del 16 marzo 1978. Poi libri
e saggi su temi-storico politici e ritagli
di giornale, sempre su fatti di grande
rilievo, come la prima guerra in Iraq di
Bush padre.
Il foglio dell’on. Franco Mazzola
La Stampa nell’ottobre 2009, Fissore
sarebbe stato lo 007 che spianò una
mitraglietta contro un testimone, per
indurlo ad allontanarsi. L’anonimo era
in fin di vita, gravemente malato. Non
conosceva il nome del collega con cui
operò in via Fani ma offriva indicazioni
per identificarlo come il «marito» della
commessa del negozio.
Professione fotografo, regista tv,
esperto di comunicazione, commesso dal 2001 al 2010 in un negozio di
dischi-video nel quartiere San Paolo
a Torino. Aveva conseguito il brevetto di pilota civile nella scuola di volo
dell’aeroporto di Levaldigi. Alle spal«Le armi prese
le una famiglia benestante di coltiPILOTA CIVILE dalla polizia»
vatori. Sposato
moglie, Franca
Fissore aveva conseguito La
con Franca FacFaccin, 68 anni, viil brevetto nella scuola ve ancora nella vilcin, 68 anni, padre
dell’aeroporto di Levaldigi letta sulla collina di
di due figli già
grandi, Flavio (tiBra. Accetta di ritolare di una società di produzione tv, spondere a tre domande. Nei primi
la Fimedia) e Davide, operaio. Nel Anni 70, in particolare nel ’78, dov’era
2000 si separa e inizia una relazione suo marito? «Qui con noi a Bra, non si è
(durata sino al 2010) con Tiziana A., mai allontanato, di certo non andò mai
torinese, commessa nello stesso ne- a Roma». E la militanza nei Servizi Segozio. Poi si lega a una terza donna, greti? Ha mai avuto percezione di una
Monica M. e va a vivere con lei a Fi- sua doppia vita? «Non ha mai lavorato
renze, non lontano da via Villama- per i Servizi, era fotografo e regista
gna. Un uomo alto 1,90, calvo, baffi. tv». Pare in una tv privata piemontese.
Distinto. Secondo l’autore della lette- Le armi. Sapeva che in casa erano cura anonima inviata alla redazione de stodite una pistola cecoslovacca, rara,
Separata
da decenni
Poi una busta con un foglio dell’ex parlamentare dc Franco Mazzola, nel ’78
sottosegretario alla Difesa, ritenuto
uno dei depositari dei segreti del caso
Identikit
Antonio
Fissore
era alto 1,90,
quasi calvo,
mille impieghi
l’ultimo
in un negozio
di dischi
ELEMENTI «SUGGESTIVI»
Aveva denunciato due pistole
trovate dalla Digos
nel garage-cantina della villetta
e una semi-automatica Beretta? «Certo, le ha prese la polizia, in casa non ho
più neppure una sua foto».
Rintracciato grazie all’amante
«No, non è mai stato nei
Servizi, lavorava anche in tv,
non mi è rimasta neppure
una sua foto»
L’autore della lettera anonima spiega
di essersi deciso, prima di morire, per
il rimorso di avere partecipato alla
strage della scorta di Moro, di rivelare
la verità. Non sa il nome del collega con
cui era sulla Honda ma tutti e due - sostiene l’anonimo - erano al comando
del colonnello dell’Ufficio R del Sismi,
Università degli Studi di Udine
COMUNE DI PALERMO
AVVISO DI GARA
L’Università degli Studi di Udine bandisce una procedura aperta per l’affidamento dei servizi assicurativi dell’Università. Durata contrattuale: 4 anni.
Importo stimato per il quadriennio € 1.180.000,00.
Valore massimo dell’appalto, comprensivo delle
ipotesi di proroga o rinnovo € 3.252.500,00.
Termine per la presentazione delle offerte: ore
12.00 del 28/04/2014. Il bando è stato inviato
alla GUUE il 11.03.2014. Il bando integrale e
la documentazione di gara sono reperibili sul
sito http://www.uniud.it/ateneo/organizzazione/appalti/appalti_servizio (tel. 0432/556814 - fax
0432/556822).
IL DIRETTORE GENERALE
Dott. Massimo Di Silverio
UFFICIO CONTRATTI
AVVISO DI GARA
Il 23.04.2014 si celebrerà la gara per il
servizio di prelievo, trasporto, e smaltimento di rifiuti vegetali COD. CER.
20.02.01 - C.I.G. 5617562ECC, importo
dell’appalto € 759.090,90# oltre I.V.A.
Informazioni: www.comune.palermo.it
e albo pretorio. Data invio alla GUCE
04.03.2014.
IL VICE SEGRETARIO GENERALE
(Dott. Giuseppe Sacco)
BANDO DI GARA A PROCEDURA
APERTA - ESTRATTO
1. Amministrazione aggiudicatrice: FONDAZIONE
MUSEO DELLE ANTICHITA’ EGIZIE DI TORINO
via Accademia delle Scienze, n. 6 – 10123 Torino,
Tel. 011/5617776 – Fax 011/5623157; e-mail pec:
[email protected] 2. Oggetto: fornitura e
montaggio di teche espositive in vetro, di forma rettangolare, quadrata o di forma
speciale presso la sede della Fondazione. 3. Ammontare corrispettivo: importo
complessivo della Fornitura compensato a corpo pari a € 4.278.435,43 comprensivo
degli oneri sicurezza inerenti rischi interferenziali non soggetti a ribasso d’asta pari
a € 41.598,35. 4. Documentazione: bando integrale, disciplinare di gara, modello
ricognizione luoghi, schema di contratto, documentazione complementare potranno
essere scaricati direttamente dal profilo di committenza: www.museoegizio.it
sezione bandi di gara senza oneri. 5. Termine presentazione offerte: ore 12:00
del 13-05-2014, pena l’esclusione. 6. Apertura offerte (seduta pubblica):
comunicata mediante e-mail pec agli offerenti. 7. Criterio aggiudicazione: offerta
economicamente più vantaggiosa ex art.83, d.lg.163/06. 8. Responsabile del
procedimento: ing. Andrea Conci. 9. CIG: 5651467A18, CUP: J13J09000520009.
IL PRESIDENTE dott.ssa
Evelina CHRISTILLIN
Moro. Fissore viene denunciato per
«incauta custodia» delle armi ma il
procedimento della procura di Alba
viene archiviato dopo la sua morte. Gli
elementi dell’indagine finiscono in una
nota inviata alla procura di Torino che,
per competenza, trasferisce il fascicolo a Roma. L’indagine viene archiviata.
Non erano emersi infatti, al di là degli
elementi «suggestivi» e «sospetti»
contenuti nella lettera, alcun indizio
che potesse collegare il fotografo a via
Fani. Chiude il sindaco di Bra, Bruna
Sibille: «Faceva il fotografo nei matrimoni, ha lavorato in un negozio nel
centro. Una persona gentile e riservata. Lui uno 007? Impossibile».
AVVISO PUBBLICO
La Società Agricola S.A.B. s.r.l., con sede in Foggia
alla Strada Comunale n. 17 km 1,000+800, avvisa di
avere depositato, presso l’autorità competente, il
progetto definitivo insieme allo Studio di Impatto Ambientale (S.I.A.)e la documentazione per l’Autorizzazione Integrata Ambientale, per la realizzazione di
n. 3 capannoni per allevamento avicolo nel comune
di Cerignola (FG) alla Contrada Lagnano - Foglio n.
340 p.lle n.189.
I soggetti interessati possono prendere visione della
documentazione relativa al progetto presso le seguenti sedi delle autorità competenti:
- Provincia di Foggia - Ufficio Ambiente - Via Telesforo n. 25 - Foggia.
- Comune di Cerignola - Piazza della Repubblica n. 2.
Entro sessanta giorni dalla pubblicazione del presente
annuncio chiunque può prendere visione degli elaborati depositati e presentare in forma scritta osservazioni alla Provincia di Foggia - Servizio Ambiente, Via
Telesforo n. 25, 71122 Foggia.
IL LEGALE RAPPRESENTANTE
(Angelo Bondelmonte)
Questi
e molti altri avvisi
li puoi trovare
anche su internet
Consulta i siti
www.legaleentieaste.it
www.lastampa.it
Area Vasta Emilia Centrale
Azienda Unità Sanitaria Locale di Bologna
Via Castiglione, 29 - 40124 Bologna
tel. 051/6584811 - fax 051/6584923
ESTRATTO DEL BANDO DI GARA
L’Azienda U.S.L. di Bologna indice ai sensi
del D.Lgs. 163/2006 e successive
modifiche e integrazioni, una procedura
aperta per fornitura triennale di circuiti per
anestesia e rianimazione e dispositivi vari
per assistenza respiratoria, per le esigenze
di tutte le Aziende Sanitarie dell’Area Vasta
Emilia Centrale importo massimo
complessivo
triennale
di
Euro
5.613.396,47, IVA esclusa. Il bando
integrale sarà pubblicato sulla Gazzetta
Ufficiale della Repubblica Italiana e sulla
Gazzetta Ufficiale dell’UE la cui spedizione
è avvenuta il 11/03/2014. Le condizioni e i
documenti necessari per la partecipazione
alla gara sono indicati analiticamente nel
Disciplinare. Il termine perentorio di
scadenza per la presentazione delle offerte
è fissato per le ore 12 del giorno
05/05/2014, pena la non partecipazione. Il
Bando integrale e il Disciplinare di Gara
con relativi allegati saranno disponibili sul
sito Internet www.ausl.bologna.it. Per
informazioni le Ditte interessate possono
rivolgersi al Servizio Acquisti Metropolitano
– Via Gramsci 12 – Bologna: tel.
0516079542, fax 0516079989, e-mail:
[email protected], pec:
[email protected].
Il Direttore
del Servizio Acquisti Metropolitano
Dott.ssa Rosanna Campa
.
W
TRIBUNALI
Vendite Giudiziarie
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Gli avvisi legali de La Stampa li puoi trovare anche su:
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TRIBUNALE DI ASTI
EX TRIBUNALE DI ALBA
FALL. N. 5/09 R.F.
18 .Cronache
LA STAMPA
.MARTEDÌ 25 MARZO 2014
La band
Paolo Bovi
40 anni
a sinistra
nella foto
è uno dei
fondatori
dei Modà
All’inizio
tastierista
del gruppo
nel 2005 era
rimasto
come fonico
Lotto unico - Comune di Alba (CN), C.so Europa, 132, interno 12 del Condominio Futura, fabbricato C, Piena prop. di alloggio al p. 2º (3º f.t.) composto da 5 vani oltre cantina
ed autorimessa al p. interrato. Occupato dai falliti e dalla propria famiglia. Prezzo base:
Euro 96.000,00. Vendita senza incanto: 28/05/2014 ore 17.10, innanzi al professionista
delegato Not. Prevete presso lo studio in Torino, Via dei Mille, 18. Deposito offerte
entro le ore 12 del 27/05/2014 presso lo studio del delegato. In caso di mancanza di
offerte, vendita con incanto: 19/06/2014 ore 17.00 allo stesso prezzo base aumento minimo Euro 2.000,00. Deposito domande entro le ore 12 del 16/06/2014 sempre
presso studio del delegato. Maggiori info presso il curatore tel. 0114335408 – e-mail
[email protected] e su www.tribunale.asti.it, www.giustizia.piemonte.it e www.
astegiudiziarie.it. (A259260).
FOTOGRAMMA
TRIBUNALE DI TORINO
FALLIMENTO N. 391/13
Il Fallimento n. 391/13 comunica che la società fallita esercitava attività di “esercizio
di commercio di articoli e materiali elettrici” in Torino, Via Susa n. 3. Nell’attivo fallimentare è caduto il complesso dei beni mobiliari composto da beni strumentali e
merci di vendita come da allegati inventario e perizia. E’ pervenuta alla curatela offerta
irrevocabile per l’acquisto del ramo aziendale al prezzo di € 12.000,00 (dodicimila/00),
oltre iva. L’offerente si accolla le volture degli automezzi, lo smontaggio, il trasporto
e la liberazione dei locali. Si invita a far pervenire in busta chiusa presso lo studio del
curatore proposte irrevocabili di acquisto dei beni aziendali a prezzo non inferiore a
€ 12.000,00 (dodicimila/00), oltre iva (cauzionate in misura pari al 20% del prezzo
offerto, con a/c non trasferibile inserito all’interno della busta) (in allegato bozza del modello dell’offerta irrevocabile d’acquisto) entro e non oltre le ore 10 del 14 aprile 2014.
Il giorno 14 aprile 2014 alle ore 10,15 si terrà, presso lo studio del curatore, la gara con
l’apertura delle buste; solo nel caso di più offerte si darà corso a gara in forma orale
con rialzo minimo di euro 500,00 sulla base dell’offerta più alta tra quelle pervenute e
ritenuta valida che sarà considerata quale “offerta base”. Il versamento del saldo dovrà
avvenire entro giorni venti dall’esperimento di gara, detratto quanto già versato a titolo
di cauzione. In caso di successivo inadempimento verrà dichiarata la decadenza dell’aggiudicatario e la conseguente perdita della cauzione che verrà appresa alla procedura
a titolo definitivo: a coloro che non risulteranno aggiudicatari verrà immediatamente
restituita la cauzione prestata. Per ogni ulteriore informazione (condizioni di vendita,
spese accessorie) rivolgersi al curatore dott. Vittorio Rosso, Via Colombo 1, 10128 Torino,
tel. 0115618852– fax 011500560, pec [email protected]
Il Curatore Dott. Vittorio Rosso
TRIBUNALE ORDINARIO DI TORINO
SEZIONE FALLIMENTARE - AVVISO DI VENDITA IMMOBILIARE
FALLIMENTO N. 395/12
Si rende noto che nel Fallimento N. 395/12 - Giudice Delegato: Dott. Enrico Astuni - il Curatore e Professionista Delegato, Dott.ssa Laura Zucchetto, ha disposto la vendita senza
incanto per il giorno 20 Maggio 2014 alle ore 15,30 del seguente lotto immobiliare:
LOTTO UNICO sito nel comune di Caluso - Via Nuova Circonvallazione n. 50 in complesso immobiliare a due piani f.t. a destinazione terziaria - commerciale - direzionale,
(centro commerciale) denominato “Planetarium” e più precisamente: − negozio posto
al piano primo costituito da univoco locale con retro, a sua volta costituito da servizio
igienico, disimpegno e ripostiglio. CONDIZIONI DI VENDITA SENZA INCANTO 1) Il prezzo
base è stabilito pari ad euro 72.500,00 oltre imposte di legge. 2) Le offerte, non inferiori al prezzo base, dovranno essere depositate entro le ore 12,30 del giorno 19 Maggio
2014 presso lo studio del Curatore e Delegato – Via Ettore Perrone n. 14 – Torino, in
busta chiusa e in bollo da Euro 16,00, allegando, a titolo di cauzione, assegno circolare
non trasferibile intestato a “Fallimento n. 395/2012”, per una somma pari al 10% del
prezzo offerto per il lotto. L’aggiudicatario dovrà depositare l’intero prezzo nel termine
di giorni 90 dall’aggiudicazione. Qualora la vendita senza incanto non abbia luogo per
qualsiasi motivo, si terrà la vendita con incanto fissata per il giorno 11 Giugno 2014 alle
ore 15,30. CONDIZIONI DI VENDITA CON INCANTO 1) Il prezzo base, per il lotto unico,
è stabilito secondo l’importo sopra indicato ed è da intendersi oltre imposte di legge.
Aumenti minimi stabiliti secondo quanto indicato nell’avviso di vendita predisposto dal
Professionista Delegato. 2) Chiunque intenda partecipare all’asta dovrà depositare presso lo studio del Curatore e Delegato – Via Ettore Perrone n. 14 - Torino entro le ore 12.30
del giorno 09 Giugno 2014 istanza in bollo da Euro 16,00, allegando assegno circolare
non trasferibile intestato a “Fallimento n. 395/12”, per una somma pari al 10% del
prezzo del lotto, a titolo di cauzione. L’aggiudicatario dovrà depositare l’intero prezzo
nel termine di giorni 60 dall’aggiudicazione. Atti relativi alla vendita consultabili presso
lo studio del Curatore e Delegato: Dott.ssa Laura Zucchetto – Via Ettore Perrone n. 14 –
Torino (Tel: 011/5613350 – Fax: 011/5612749) e sui siti internet: www.legaleentieaste.it;
www.asteimmobili.it ; www.tribunale.torino.it; www.infallimento.it.
L’AVVOCATO DI PAOLO BOVI: NON VOLEVA EVADERE, IL SUO È STATO UN GESTO DI PROSTRAZIONE
L’ex dei Modà tenta il suicidio
Era ai domiciliari per pedofilia
Si è liberato del braccialetto elettronico, salvato dai carabinieri
RAPHAËL ZANOTTI
La casa, la parrocchia, la prima sala d’incisioni: è un cerchio stretto, di vie di periferia, quello in cui si muove la
vita di Paolo Bovi, l’ex tastierista, ex fonico dei Modà.
Una vita che ha conosciuto il
successo, improvviso, clamoroso. E ora il buio, la disperazione.
Paolo Bovi, nella notte tra
sabato e domenica, ha tentato il suicidio. Lo ha fatto dopo tre mesi di arresti domiciliari. Tre mesi di convivenza con l’accusa di aver molestato dei ragazzini, quando
ancora era educatore nella
parrocchia alla periferia di
Milano in cui i Modà sono
nati e che poi lo ha allontanato. Bovi, intorno alle 4 del
mattina, dopo aver bevuto
parecchio, ha preso la sua
Smart dal garage delle casa
a Cernusco sul Naviglio. Ha
guidato qualche strada più in
là. Ha scelto un posto vicino
alla sala d’incisioni dove la
band ha mosso i suoi primi
passi. Si è liberato del braccialetto elettronico che gli era
stato imposto dal gip Luigi
Gargiulo, il 14 gennaio scorso,
giorno della sua scarcerazio-
Per l’accusa avrebbe
approfittato di quattro
adolescenti durante
una gita della parrocchia
ne. Poi ha collegato un tubo di
gomma allo scappamento dell’auto, l’ha infilato nell’abitacolo e ha tentato il suicidio.
Quel braccialetto è stata la
sua salvezza. Non appena l’ha
tolto, è partito un segnale di allarme captato dalla caserma
dei carabinieri di Cassano
D’Adda. I carabinieri si sono
precipitati a casa sua, non
hanno trovato il fonico e hanno
cominciato a cercarlo. L’hanno
trovato poco dopo, intorno alle
4,30. Hanno subito fatto arrivare un’ambulanza e Bovi è
stato trasportato in ospedale.
Da ieri si trova nel carcere di
San Vittore, arrestato con l’accusa di evasione. Uno dei suoi
legali è convinto che riuscirà a
liberarlo: «Paolo Bovi non voleva evadere - ha detto l’avvocato Gianluca Gambogi del foro di Firenze - Si è trattato di
un gesto dettato dalla sua profonda prostrazione».
La casa, la sala d’incisioni,
la parrocchia della periferia di
Milano. Era il 2011, anno in cui
la band lanciava uno dei suoi
dischi di maggiore successo,
«Vita da romantici», che la vita di Paolo Bovi ha avuto la
svolta che lo ha gettato in
quella prostrazione. All’epoca
era ancora educatore nella
parrocchia. Durante una gita
a un campeggio della Val D’Aosta avrebbe approfittato dei
ragazzi che gli erano stati affidati. Giovani tra i 13 e i 16 anni
che, secondo le denunce e le
tesi dell’accusa, Bovi avrebbe
molestato durante giochi e penitenze. Quattro in tutto le vittime, secondo la Procura di
Milano che aveva chiesto il suo
arresto in carcere. Il giudice,
però, era stato di diverso avviso. Aveva riqualificato quegli
episodi come «di lieve entità»
visto che non c’erano stati rapporti sessuali completi, ma
toccamenti e molestie. Per
questo aveva optato per gli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico. Da allora la vita del fondatore dei Modà è crollata, rimanendo però legata a quei
luoghi che, nel bene e nel male,
rappresentano la sua vita.
TRIBUNALE DI TORINO
SEZIONE ESECUZIONI IMMOBILIARI
R.E. 655/08
MORÌ A SEGUITO DELL’ARRESTO, INDAGATE 8 DIVISE
R.E. 655/08 -Notaio delegato Caterina BIMA. NUDA PROPRIETA’. Torino, corso Vercelli
131, basso fabbricato nel cortile costituito da alloggio (Fg. 1128, particella 436, sub.ni
19 e 20 graffati). Prezzo base: € =7.500,00=. Vendita senza incanto: 15 maggio 2014
ore 10.15; apertura buste ore 9.00. Nel caso in cui l’immobile resti invenduto la vendita
con incanto si terrà: 19 giugno 2014 ore 10.15. Prezzo base: € =7.500,00= aumenti
minimi: € =1.000,00=. Le vendite si terranno presso i locali della “ERRE ESSE” in Torino, via Vittorio Amedeo Il 21. Le offerte in busta chiusa o le istanze di partecipazione
devono essere depositate dal lunedl al venerdl dalle ore 10.30 alle ore 12.30 presso i
locali della “ERRE ESSE”. Custode: IVG. Sito internet: www.legaleentieaste.it.
Il Notaio Caterina BIMA
Caso Uva, dopo sei anni
il pm chiede il processo
TRIBUNALE DI TORINO
SEZIONE II CIVILE
R.G.N. 4804/2011
R.G.N. 4804/2011 - Delegato notaio Silvia CIURCINA. Piena proprietà Lotto 2°: in Torino, via Pomaretto 4, autorimessa privata al piano primo interrato (Fg. 106, particella
71, sub. 16) Vendita senza incanto: 20 maggio 2014 ore 11.15; apertura buste ore
10.15. Prezzo base: € =14.500,00=. Nel caso in cui uno o entrambi gli immobili restino invenduti la vendita con incanto si terrà: 12 giugno 2014 ore 10.45. Prezzo base:
€ =14.500,00=. Aumenti minimi: € “’1.000,00”. Le vendite si terranno presso la “ERRE
ESSE” in Torino, via Vittorio Amedeo li 21 ove sono consultabili gli atti relativi alla
vendita nei giorni ed orari di cui infra. Le offerte in busta chiusa o le istanze di partecipazione devono essere depositate da11unedi al venerdì dalle ore 10.30 alle ore 12.30
presso la “ERRE ESSE”. Sito internet: www.legalientieaste.it.
Il Notaio Silvia CIURCINA
APPUNTAMENTO
A TUTTOAFFARI
DI DOMENICA
30 MARZO
VARESE
A sei anni dai fatti e dopo numerose polemiche, i pm Agostino Abate Varese e Sara
Arduini hanno presentato la
richiesta di rinvio a giudizio
nei confronti di due carabinieri e sei poliziotti che il 14
giugno del 2008 avevano in
custodia Giuseppe Uva, il
43enne fermato ubriaco insieme a un amico e che morì
in ospedale dopo essere rimasto tre ore nella caserma
dei carabinieri di Varese.
La richiesta era attesa dopo che il gip Giuseppe Battarino ha rigettato la richiesta
di archiviazione presentata
dalla Procura chiedendo
l’imputazione coatta per
omicidio preterintenzionale,
arresto illegale e altri reati
(imputazione coatta contro
cui il legale delle divise, Luca
Marsico, ha presentato ricorso in Cassazione).
Gli avvocati della famiglia,
Fabio Anselmo e Fabio Ambrosetti, negli anni scorsi
hanno più volte denunciato
Giuseppe Uva
l’inerzia della Procura. E il
presidente della Commissione
straordinaria per la tutela dei
diritti umani, il senatore Luigi
Manconi, ha attaccato pubblicamente la decisione di lasciar
continuare le indagini al pm
Abate che «per sei lunghi anni
ha ostinatamente e incredibilmente fatto il contrario di quel
che doveva fare». Manconi citava le tre sentenze dei giudici
che avevano intimato al pm di
svolgere indagini complete» e
alle accuse mosse al magistrato davanti al Csm.
[RA. ZAN.]
RENATO INGENITO/ANSA
TARANTO, IL BIMBO DI 30 MESI UCCISO DALLA MAFIA
In piazza con Libera per il piccolo Domenico
1 «Hanno sparato su tutti noi. Quei colpi che hanno ucciso Domeni-
co dobbiamo sentirli come ferita nostra, altrimenti è tutta retorica».
Così don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, alla manifestazione «Per
amore di questa terra non taceremo», che ieri mattina si è svolta a
Palagiano (Ta) contro le vittime della mafia e nel ricordo di Domenico
Petruzzelli, 30 mesi, ucciso lunedì scorso in un agguato di mafia dove
sono morti anche la madre, Maria Carla Fornari, 30 anni, e il suo compagno, Cosimo Orlando, 43 anni. Grande la partecipazione di bambini e studenti di Palagiano; tra gli striscioni, uno bianco portato da due
bambini con la scritta «I bambini non si toccano».
.
W
LA STAMPA
MARTEDÌ 25 MARZO 2014
La performance agli Oscar
La performance che ha lanciato definitivamente
«Happy» in tutto il mondo è stata quella
alla cerimonia degli Oscar, a Hollywood
Nella foto a sinistra, un momento dello show
.
Società .19
Fenomeni fai-da-te
Ciclone Psy
Nel 2012 il boom dei video
che imitano ironicamente la
danza del rapper coreano
R
KA
DA
WOO
Y
OLL
H
D
B
ELF
M
Call Me Maybe
I
OOK
R
N
LY
il caso
Un momento del video girato nella capitale del Senegal
Il brano di Carly Rae Jepsen
fu «mimato» anche dai
soldati Usa in Afghanistan
PIERO NEGRI
TORINO
he cosa c’è dentro i
quattro minuti di
«Happy», la canzone di Pharrell
Williams che questa settimana è prima in classifica in Italia, Usa, Gran Bretagna, Francia, Canada, Australia, Brasile ed è tra le più
ascoltate di tutti gli altri Paesi
dotati di una hit parade affidabile, anche in Russia e Ucraina, che almeno questo hanno
oggi in comune?
Chi ha provato a rispondere ha tirato in ballo la semplicità: musicale (quel ritmo ciclico che potrebbe iniziare e
finire in qualsiasi momento, e
naturalmente andare avanti
all’infinito);
concettuale
(«Happy», felice, che altro c’è
da aggiungere?); visiva.
Per lanciare la canzone,
C
I CONTRIBUTI ITALIANI
Da Alberobello a Verona
dagli studenti universitari
ai lavoratori Fiat di Melfi
Pharrell s’era inventato un video lungo 24 ore, cioè 360 video di quattro minuti ciascuno, girati in tutto il mondo, in
cui lui e altre centinaia di persone ballavano per strada sul
ritmo della sua canzone. È
stato ovviamente un successone (a oggi le visualizzazioni
su YouTube del clip «ufficiale», quello con Pharrell, sono
quasi 140 milioni), ma ora è di-
In Italia
A New York una ragazza Balla «Happy» sul ponte di Brooklyn
A Melfi (Potenza) si balla anche in fabbrica e negli uffici
“Happy”, il mondo si scatta
un autoritratto danzante
Realizzati spontaneamente in 93 Paesi diversi, poi pubblicati sul web
centinaia i video in cui gente comune balla la canzone del momento
ventato molto di più. Dopo che è
partito l’invito a fare proprio il
messaggio della canzone e a
imitare il suo autore, «Happy»
ha scatenato un fenomeno
mondiale mai visto prima.
Il sito www.wearehappyfrom.com ha raccolto (a ieri, e il
numero sarà certamente salito)
817 video fai-da-te di gente comune che balla «Happy», da 93
Paesi del Pianeta. Molti i contri-
buti italiani, quasi tutti molto
recenti, a dimostrazione che la
Happymania nel nostro Paese
sta esplodendo solo ora. Ieri,
per esempio, è arrivato anche il
video in cui gli operai e gli impiegati dello stabilimento Fiat
di Melfi (Potenza), danzano sorridenti in mezzo alle linee di
montaggio e negli uffici sul ritmo della canzone di Pharrell.
«Viviamo un periodo storico
in cui la tecnologia è alla portata di tutti - analizza Matteo
Curti, autore del programma
“Lorem Ipsum” che su Deejay
Tv racconta nuovi e vecchi media - e anche per questo la semplicità e l’immediatezza vincono sempre. Si va per sottrazione, come aveva previsto Andy
Warhol, e quando la gente pensa: “Ehi, questo potrei farlo anch’io”; oggi è inevitabile che il
pensiero seguente sia: “Ma allora lo faccio anch’io”».
Come tantissimi super-selfie
in movimento, di gruppo e perdipiù sulle note della canzone
del momento, i video «dal basso» disegnano una mappa colorata del Pianeta nel segno di
una felicità auspicata, comunque vera almeno in quei quattro
minuti di semplice danza.
Si scopre così che i ragazzi di
Jovanotti si fa inviare video
di «Mezzogiorno», che poi
miscela con la sua versione
Dakar non ballano «Happy» diversamente da quelli di Zagabria, che ad Amman si fanno
graffiti proprio come a New
York (ma in Giordania c’è chi
balla con il fez), che Abu Dhabi
sembra una città europea e che
«anche» a Tuzla si può essere
felici, come sottolinea il video
girato nella città bosniaca. Da
Alberobello a Verona, nella lista
c’è l’Italia dei mille comuni e in
tutto il mondo molti gruppi di
studenti universitari hanno organizzato una coreografia.
Astuta operazione di marketing a costo quasi zero o spontanea adesione di massa a un
messaggio di speranza? Le interpretazioni possibili sono tutte comprese tra questi due
estremi, ma è certo che la Happymania segna un punto di non
ritorno nel rapporto tra artisti,
nuovi strumenti di comunicazione e pubblico. L’unica interpretazione certamente sbagliata è la sottovalutazione.
W
.
MARTEDÌ 25 MARZO 2014 LA STAMPA 20
.
LA STAMPA
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MARTEDÌ 25 MARZO 2014
«L’età si abbassa
ma si deve
fare tutto
per gradi»
FRANCO GIUBILEI
MODENA
P
ersino in un paese
di genitori-chioccia
come l’Italia, i ragazzi che se ne vanno in vacanza da
soli sono un esercito, un milione e 400mila. Le prime esperienze poi cominciano in età
tenerissima, se si pensa che
già dai sei anni molti bambini
cominciano a muoversi senza
i genitori alle costole.
Sono istantanee di un fenomeno, il turismo giovanile e
delle famiglie, che resiste alla
tempesta della crisi e che vede i figli in un ruolo sempre
più importante nel determinare le destinazioni vacanziere: secondo i dati diffusi dall’Osservatorio di Children’s
Tour, il salone delle vacanze 014 conclusosi a Modena, padri
e madri coinvolgono la prole
nella scelta del viaggio nel
36% dei casi, con punte che arrivano al 54% nell’età più difficile, l’adolescenza, e al 40%
quando i figli hanno fra i 6 e i
10 anni. «Abbiamo deciso insieme a loro», confessano candidamente i genitori, che secondo lo studio in realtà cominciano anche prima, sotto i
10 anni, a consultare bambini
apparentemente sempre più
precoci, quando si tratta di
scegliere se andare al mare o
in montagna. Quanto ai luoghi, il panorama delle soluzioni è estremamente vario e
muta anche in conseguenza
dell’età dei ragazzini. Vediamo in che modo.
Da 0 a 2 anni
Quando il figlio è piccolissimo
e la depressione post-parto in
agguato, le coccole sono rivolte sia alla madre che al bimbo.
Ecco allora moltiplicarsi i family hotel, spesso raccolti in
COSA SCEGLIERE
4
C’è un modo adeguato di
preparare i bambini?
Siamo piccoli
ma le vacanze
le facciamo da soli
Voglia di cartoni
A Londra gli inglesi si sono
inventati il Peppa Pig World,
in omaggio al cartone più alla
moda, con gli hotel che
offrono soluzioni combinate
per la visita al parco tematico
Il Salone di Modena: ecco i nuovi trend
Viaggi a tema e sempre più presto
Da 2 a 6 anni
Le soluzioni per gli under 6,
quando ancora i bambini partono in viaggio coi genitori, prevedono formule baby-club in cui i
piccoli sono suddivisi per fasce
di età: i menu sono studiati per
loro, soprattutto sotto i 4 anni.
Sono previste «sale sonnellino»
per il riposo pomeridiano, aree
giochi dedicate, preferibilmente in mezzo al verde. Per chi può
permetterselo, le agenzie organizzano anche baby-safari in
Sudafrica, con escursioni protette nel Kruger Park che garantiscono vacanze sicure.
Da 6 a 14 anni
All’età di sei anni cominciano le
prime esperienze di vacanza in
solitaria per i più piccoli: sono le
organizzazioni religiose come
le parrocchie, oppure i boyscout, a prendersi cura dei baby
viaggiatori nel quadro di soluzioni che prevedono attività di
gioco o a contatto con la natura,
fanno sapere i responsabili dell’Osservatorio che ha curato
l’indagine per Children’s Tour.
Ci sono poi le vacanze studio,
che sotto i 10 anni si svolgono in
Italia, per garantire comunque
una certa vicinanza con le famiglie. Un’altra via battuta dai genitori quando i figli hanno fra gli
8 e i 14 anni sono i campi sportivi, che offrono la possibilità di
praticare una disciplina agonistica e di affiancarvi lo studio di
una lingua straniera.
I
140 cm che viene dall’impollinazione incrociata di Coffea robusta e Eugenioides. Il sequenziamento permetterà di aumentare la resistenza delle piante alle
malattie e alle infezioni, facendo in modo che possano adattarsi meglio alle condizioni climatiche. E non mancheranno
anche risvolti commerciali: dal
migliorare la qualità in tazza, al
controllo del contenuto di caffeina e all’aumento di specifici
aromi».
La scoperta è solo il primo
passo di un percorso. «La mappatura apre la strada alla ricerca», ha rivelato Andrea Illy,
presidente dell’azienda di famiglia. «Probabilmente costituiremo un comitato scientifico
per valutare le migliori possibilità e finanziarle». Gli fa eco
Giuseppe Lavazza, vicepresidente dell’azienda torinese: «Lo
studio serve a costruire basi
scientifiche per il lavoro futuro.
Arabica significa un mondo di
«Bisognerebbe cominciare
con periodi brevi di lontananza da casa, di un paio di
giorni, in compagnia dei nonni o a casa di amichetti. Comunque è sempre opportuno
che i bambini conoscano in
anticipo le persone che li accompagneranno».
Pensa che la vacanza da soli
aiuti i bambini a rendersi indipendenti?
«Sì, a patto che tutto si faccia
per gradi. Io però non li manderei la prima volta a fare attività sportiva, che so, cavallo o
tennis, non quando sono così
piccoli: a quell’età devono
divertirsi, non dimostrare il proprio valore in performance
sportive. Nell’ultimo ciclo delle
scuole elementari, in quarta e in
quinta, si può
pensare a vacanze nella natura, ma senza la
preoccupazione
di performance o
apprendimento».
Trova che i genitori
tendano a forzare i
loro figli?
1,4
milioni
Sono i ragazzi che vanno
in vacanza da soli
(nonostante l’Italia sia un
Paese di genitori-chioccia)
Da 13 a 18 anni
I viaggi da soli all’estero per lo
studio di una lingua, con mete
in Europa, iniziano già verso gli
11 anni, ma diventano prassi fra
i 13 e i 14 anni d’età. A partire da
questa fase, le soluzioni si moltiplicano, dai viaggi-avventura
sulle Alpi fino alle vacanze in
barca a vela: qui, lungo il periodo di una settimana, si imparano le basi per la conduzione della barca. L’Osservatorio fa sapere che le vacanze studio all’estero tornano in auge all’età
di 16 anni: si tratta dei figli di genitori che non si fidavano a
mandare i loro ragazzi in vacanza da soli quando questi ultimi
erano più piccoli. I genitorichioccia che ancora resistono.
Mappatura
Sequenziare
il genoma
del caffè
permetterà
di aumentare
la resistenza
delle piante
alle malattie
Un progetto italiano unico nella ricerca genomica
lly e Lavazza hanno decodificato il dna della Coffea
arabica o pianta del caffè.
Lo hanno fatto promuovendo
una ricerca italiana condotta
dall’Università di Trieste in
collaborazione con l’Università di Padova e l’Istituto di Genomica Applicata di Udine.
Per il genetista Giorgio Graziosi, coordinatore del progetto, si tratta di «un filo lungo
A.Oliverio Ferraris
Psicologa
«In realtà ogni caso individuale è diverso. Diciamo che
sarebbe consigliabile cominciare a 11 anni, facendoli partire con un gruppetto di amici. Invece si tende ad abbassare l’età perché fa comodo ai
genitori».
Illy e Lavazza assieme
svelano il Dna del caffè Arabica
FRANCESCO RIGATELLI
domande
a
Professoressa Anna Oliverio
Ferraris, lei è psicologa dell’età evolutiva: c’è un limite
d’età da rispettare prima di
mandare i figli in vacanza
da soli?
Dai corsi di acquaticità
fino a quelli di lingue:
un boom di opzioni
appositi portali internet come
bimboinviaggio.com. Sensibili
sono gli alberghi altoatesini,
con programmi-benessere
mirati all’armonia psicofisica
di mamma-neonato-papà:
esercizi di tonicità e attività
posturali per la madre, corsi
di acquaticità per il neonato,
massaggi per tutta la famiglia, compresa la versione
ayurvedica offerta da certe
strutture anche ai piccolissimi. E se vicino Londra gli inglesi si sono inventati il Peppa
Pig World, con gli hotel che offrono soluzioni combinate per
la visita al parco tematico, in
Carinzia trionfa il mondo di
Heidi e gli alberghi propongono pacchetti appositi.
Società .21
piante, di frutti, di caffè. Una
complessità da proteggere, perché farlo vuol dire salvaguardare anche il futuro delle nostre
aziende e di chi ci lavora. Illy e
Lavazza esistono perché c’è la
biodiversità. Noi siamo specialisti nella complessità del caffè.
Non possiamo rimanere fermi
se vogliamo continuare a vivere
in un mondo pieno di colori e di
profumi, in cui non tutto sia
omogeneo».
Non c’è da stupirsi così dell’alleanza tra il primo (Lavazza)
e il secondo (Illy) venditore italiano di caffè. «Nei prossimi anni bisognerà produrne molto di
«I bambini preferiscono
che i genitori siano raggiungibili e quindi, finché sono piccoli, è meglio che la sera tornino
a casa. E’ importante la gradualità: fino alla terza elementare possono stare fuori durante il giorno per far ritorno
in famiglia di sera, poi in quarta e in quinta si può valutare
un breve periodo di lontananza con istruttori o educatori.
Crescendo, si può considerare
lo spostamento di gruppo, ma
sempre con l’obiettivo del divertimento. E che i genitori stiano attenti a non angosciarli
con i cellulari: i bambini devono sentirsi sempre sereni».[F.G.]
più», racconta Illy. «E capire come riuscirci». Già dal 2014 paesi produttori quali il Brasile diventeranno anche i primi consumatori. «Una spia se vogliamo pure del loro maggiore benessere», sottolinea Lavazza.
Ma dunque una scarsità del
prodotto all’origine. Discorso
simile pure per paesi come
Vietnam e Indonesia. E tutt’altro che scontato già che produrre più caffè significa aggredire nuove aree o che non si trovano perché protette o dedicate
a colture più redditizie quali soia e canna da zucchero. «Allora
tanto vale partire informati anche perché un’azienda è un creatore di sapere sul proprio prodotto specifico. E l’alleanza con
Illy è in questo senso solo l’altra
faccia di una competizione che
si è sempre basata soprattutto
sul miglioramento del caffè».
W
.
MARTEDÌ 25 MARZO 2014 LA STAMPA 22
.
LA STAMPA
MARTEDÌ 25 MARZO 2014
In Italia
FTSE/MIB
FTSEItaliaAllShare
Euro-Dollaro
CAMBIO
-1,65%
-1,58%
All’estero
DOWJONES(NewYork)
NASDAQ(NewYork)
DAX(Francoforte)
1,3840
Petrolio
dollaro/barile
FTSE(Londra)
R Oro
99,60
euro/grammo
-0,16%
-1,18%
-1,65%
-0,56%
R
30,9011
ECONOMIA
FINANZA
.
23
&
LE STIME DEL FMI: IL PRODOTTO INTERNO LORDO DELL’ITALIA A +0,6% NEL 2014 E +1,1% NEL 2015. LA GRECIA FARÀ MEGLIO DI NOI (+2,9%) IL PROSSIMO ANNO
“Con più credito il Pil salirà del 2%”
Il Fondo monetario: ripristinare l’offerta di prestiti bancari ai livelli pre-crisi farà ripartire la crescita
ra di Fmi e Banca mondiale.
Secondo il Weo, di cui ieri sono giunte alcune anticipazioni, l’economia italiana crescerà dello 0,6% quest’anno e
dell’1,1% il prossimo, mentre
la disoccupazione sarà del
12,4% nel 2014 e dell’11,9% nel
2015. Segnali incoraggianti
ma che tuttavia sono contenuti rispetto a realtà di Eurolandia che più di tutte hanno
sofferto la recente crisi finanziaria. È il caso della Grecia, ad esempio, che per quest’anno crescerà come l’Italia, ma nel 2015 sembra destinata a compiere un balzo
del 2,9 per cento. Cosa manca per innescare quella ri-
e frammentazione finanziaria». Servono pertanto «politiche accomodanti, il completamento delle riforme finanziaria e strutturali», così come «il
completamento dell’unione
bancaria». Sul piano globale la
crescita sarà del 3,6% nel 2014
e del 3,9% nel 2015, ma la ripresa resta fragile, con la deflazione che rimane tra i principali
rischi, in particolare in Eurolandia. Parecchi dipenderà anche dalla Cina che secondo il
direttore Christine Lagarde,
deve impegnarsi a rendere la
crescita più inclusiva, rispettosa dell’ambiente e più sostenibile, agevolando le riforme
nel settore dei servizi.
1,1%
Fonte: Elaborazione
1,2
La Stampa
1,0
0,8
0,6%
0,6
La stima
per il 2015
sarà diffusa
nel Def
che verrà
presentato
ad aprile
0,6%
1,2%
0,6%
n.d.
Governo
Fondo Monetario
(ieri)
2015
0,2
2014
0,4
2015
Per Eurolandia pesa
il nodo del debito
A livello globale
restano i rischi
Previsioni di crescita del Pil italiano a confronto
1,4
2014
Resta elevata la stima
della disoccupazione
Per il 2015
l’attesa è dell’11,9
leva occorre agire per assicurare il rilancio specie se inquadrato nel contesto di Eurolandia «finalmente riemersa dalla
recessione», ma dove «i rischi
al ribasso continuano a dominare». Per quest’anno il Fmi
prevede quindi una crescita di
Eurolandia dell’1,1%, mentre
per il 2015 le stime sono di un
Pil in aumento dell’1,4%, ma
pesano ancora «disoccupazione e debito elevati, bassi investimenti, persistenti divari di
produzione, stretta sul credito
Centimetri - LA STAMPA
Lenti segnali di crescita per
l’Italia giungono dalle stime
del Fondo monetario internazionale secondo cui, tuttavia, la ripresa sostenuta del
Paese può avvenire solo rimettendo in moto le attività
di credito. E’ quanto emerge
dalla bozza del World Economic Outlook, il rapporto sullo stato di salute dell’economia globale pubblicato alla
vigilia dei lavori di primave-
presa sostenuta e sostenibile
tanto attesa? A dare una risposta è lo stesso Fmi spiegando
che «ulteriori misure per far
ripartire l’offerta di credito»
in Italia, oltre che in Francia,
Irlanda e Spagna, «potrebbero accrescere il Pil del 2% o oltre». Un aspetto questo ritenuto cruciale tanto che il Weo
dedica uno specifico capitolo
alla relazione tra offerta di
credito e crescita economica.
«La persistente contrazione
dei prestiti bancari alle imprese non finanziarie nell’area
dell’euro solleva preoccupazioni in termini di resistenza
alla crescita economica». Emblematico il caso italiano, secondo quanto emerge dalle anticipazioni del Fmi secondo
cui «nel complesso gli choc dal
lato dell’offerta hanno portato
una contrazione del Pil di Irlanda, Italia e Spagna rispettivamente del 3,9, 2,5 e 4,7 per
cento». Mentre Paesi come
Germania e Stati Uniti hanno
sostanzialmente riassorbito
gli effetti negativi degli choc,
ancora conseguenze considerevoli restano per Francia, Irlanda, Italia e Spagna. «In
questi Paesi - si legge - ripristinare l’offerta di credito ai livelli pre-crisi potrebbe portare a
un aumento del Pil, relativamente al primo trimestre del
2008, rispettivamente del
2,2%, 2,5%, 3,9% e 4,7%». Insomma il Fmi fornisce indicazioni chiare e dirette su quale
2014
FRANCESCO SEMPRINI
NEW YORK
Commissione europea
(febbraio 2014)
Meno Unicredit
e più Generali
nel futuro di Crt
Retroscena
GIANLUCA PAOLUCCI
TORINO
arà pure - qualora dovesse verificarsi - una
conseguenza indotta
dei mutati assetti azionari in
Unicredit, con la crescita di
peso dei grandi fondi internazionali a scapito delle fondazioni italiane provate da
anni di crisi.Ma le valutazioni
avviate dalla Fondazione Crt
sulle sue partecipazioni potrebbero portare, tra un anno, ad una piccola rivoluzione. Per l’ente torinese e per il
suo peso nella banca.
I fatti sono ben riassunti
nel comunicato con il quale
Fondazione Crt, guidata da
Antonio Maria Marocco, ha
dato notizia dell’approvazione dei conti del passato esercizio. Un avanzo di esercizio
di 42 milioni di euro, il debito
drasticamente ridotto a 80
milioni di euro dagli oltre
200 di un anno fa, un patrimonio netto di oltre due miliardi che si confronta con un
totale degli investimenti a
valori di mercato che supera
i tre miliardi. Ce n’è abbastanza per essere soddisfatti, in via XX settembre.
Certo, il «notevole sostegno patrimoniale fornito negli ultimi anni» a Unicredit
continua a pesare sui conti.
Così come la pulizia dei conti che ha portato 14 miliardi
di perdite per la banca con-
S
gliomento di Effeti, il veicolo
con i veneti di Ferak utilizzato
per gestire la partecipazione
in Generali, è vicina alla conclusione. Una partecipazione,
quella nel Leone, che grazie alla cura di Mario Greco inizia a
dare soddisfazione, con il prezzo dei titoli del Leone che si sta
avvicinando a quelli di carico
nel bilancio dell’ente, 18 euro
per azione. Così, mentre il 2,5%
residuo in Unicredit viene
sempre più messo in discussione, la quota in Generali non solo resta resterà ma potrebbe
restare anche in futuro, come
asset «stabile» della fondazione torinese. Altra possibile liAi vertici matura, quella dell’altra «gamFabrizio Palenzona è ba» degli investimenti di Crt,
vice presidente di Unicredit ovvero Atlantia. Un rimescola(in quota Crt) mento «senza tabù», è il ragionamento che viene fatto, ma
feritaria, se da un lato soddi- escudendo al tempo stesso
sfa l’azionista in un’ottica di operazioni «traumatiche».
lungo periodo, dall'altro priva
In attesa che l’analisi della
l’ente torinese delle cedole dei Crt venga terminata, c’è da prcashes, ovvero 14 milioni di tendere atto dei fatti. Nel coneuro di cassa in meno per siglio attuale, forte del sostel’esercizio in corso e altri 5 a gno fornito negli anni più diffivalere sul prossimo. Così, in cili, Crt esprime due consiglievia XX settemri su 15, Giovanni
bre, si riflette su
PIAZZA CORDUSIO Quaglia e il viceun ulteriore liFaI mutati assetti presidente
matura della
brizio Palenzoazionari potrebbero na. Nel frattemquota in Unicreriflettersi nel cda po però la sua
dit, che al momento porta con
quota si è ridotta
sé anche «una rilevante plu- al 2,5%. Con Cariverona al 3,5%
svalenza implicita»., come ri- e Carimonte al 2,9%, i «grandi
corda il segretario generale azionisti» si chiamano ormai
Massimo Lapucci.
Aabar (6,5%), Pamplona (5%) e
Gli esiti dell’analisi avviata l’ultimo arrivato Blackrock
sulle partecipazioni e ancora, (5,2%). Se questi dovessero
va detto, non terminata, avreb- chiedere una redistribuzione
bero portato anche ad un altra più equa della rappresentanza,
considerazione. Dopo più di un sarà difficile mantenere lo
anno, la trattativa per lo scio- stesso peso dei «torinesi».
.
24 .Economia
LA STAMPA
.MARTEDÌ 25 MARZO 2014
Meno
chiamate
Panorama
il caso
Prosegue
il calo delle
sim che
effettuano
solo traffico
vocale (-7,5
milioni nel
2013) e
aumentano
quelle che
effettuano
traffico dati
(quasi 40
milioni),
mentre gli
Sms
scendono a
76,7 miliardi
(-20%)
LUCA FORNOVO
TORINO
Il progetto degli emiri
Etihad prepara le nozze
tra Alitalia e Air Berlin
ondere insieme Alitalia
e Air Berlin. Sarebbe
questo il progetto cui si
sta lavorando al quartier generale di Etihad, la compagnia degli Emirati Arabi già
azionista dell’aviolinea tedesca e che sta valutando un
possibile ingresso in Alitalia.
Un progetto, quello svelato
ieri dalla stampa tedesca, che,
sebbene non realizzabile nell’immediato, confermerebbe l’interesse degli arabi ad investire in
Alitalia, proprio mentre si stringono i tempi per la conclusione
della due diligence attesa entro fine mese. «Air Berlin dovrebbe
diventare italiana», scrive il quotidiano tedesco die Welt, aggiungendo che la compagnia tedesca potrebbe essere fusa con Alitalia. Ma ci sono alcuni «fattori di insicurezza» , osserva il quotidia[R.E.]
no, indicando il governo e i sindacati italiani.
F
«Per improvvisi impegni» dei consiglieri
era una volta
in Italia l’Eldorado della telefonia mobile.
Boom di abbonamenti, ricariche, crescite a
due cifre. Una corsa ai profitti che sembrava non finire
più. Un ricordo lontano. Negli
ultimi due anni il mercato è
saturo: i nuovi clienti ormai si
conquistano solo “rubandoli”
alla concorrenza con la famigerata guerra dei prezzi al ribasso. Ma peggio ancora, la
telefonia fissa che continua a
crollare vertiginosamente e
gli investimenti in reti di nuova generazione scarseggiano.
La fotografia scattata dall’Agcom nell’aggiornamento
del dicembre 2013 evidenzia
una situazione di forte stress
e difficoltà per le telecomunicazioni, con la telefonia mobile che ne esce fuori un po’ meglio grazie all’aumento del
traffico dati e alle chat, che
spingono i “vecchi” Sms verso la soffitta: anche se ormai,
C’
Il Cda di Rcs rinvia
i lavori a venerdì
IL RAPPORTO
Crolla il fisso:
-730 mila linee
rispetto al 2012
Telefonia mobile addio
Il mercato non cresce più
L’Agcom: i nuovi clienti sono “rubati” alla concorrenza
avvantaggiata soprattutto Fastweb, cresciuta dell’1%. Per
Wind, spiega l’Autorità, si osservano invece quote nella sostanza stabili sia su base annua
che trimestrale.
Tiscali mostra un leggero
aumento su base annua
(+0,2%). Per quanto riguarda
invece gli accessi diretti alla
rete fissa, dato che riguarda
solo i nuovi entranti, l’Autorità
sottolinea ancora una volta la
buona performance di Fastweb (dal 23,6 al 25,2%), ma
soprattutto il dinamismo dei
servizi Wimax, che hanno raggiunto i 290 mila accessi circa,
e che ormai si equivalgono a
quelli in fibra.
Tra le ragioni del crollo della
rete fisa, osservano gli analisti
del settore, c’è la tendenza
consolidata degli italiani, accelerata poi dalla crisi economi-
ca, a tagliare le spese telefoniche (voce), privilegiando altri
tipi di servizi: per esempio servizi a banda larga wifi, usati attraverso tablet e smartphone,
per navigare più velocemente
su internet.
Sul fronte delle linee telefoniche mobili, invece rileva
l’Agcom «negli ultimi due anni,
è sostanzialmente saturo»,
pertanto i nuovi clienti si conquistano solo «rubandoli» alla
concorrenza, come testimoniano i 3,5 milioni di operazioni di portabilità del numero
mediamente effettuate ogni
trimestre, con annessa guerra
dei prezzi.
Anche qui si conferma, ancora una volta, la trasformazione che sta subendo il modo
di utilizzare il telefonino, ormai diventato sempre più simile a un piccolo computer: pro-
segue infatti il calo delle sim
che effettuano solo traffico vocale (-7,5 milioni nel 2013) e
l’aumento di quelle che effettuano traffico dati (quasi 40
milioni), mentre gli Sms scendono a 76,7 miliardi (-20%), a
tutto vantaggio delle chat.
Per quanto riguarda infine
le quote di mercato, su base
annua quelle di Telecom e Vodafone flettono entrambe dello
0,9% a favore di H3G, cioè 3
Italia (+0,2%) e, in misura più
consistente, di Wind (+1,7%),
che raggiunge il 25% «dimensione “naturale” per un mercato dove sono presenti 4 imprese». Il primo operatore nel segmento residenziale è Vodafone
con il 31,4%, seguito da Telecom Italia (29,3%) e Wind
(28%). Nel segmento affari, invece, «Telecom è largamente
leader con oltre il 60%».
ambio di programma per il Cda di Rcs MediaGroup. Il
gruppo che edita il Corriere della Sera ha reso noto
ieri sera che «a causa di improvvisi impegni sopravvenuti di taluni consiglieri» il consiglio di amministrazione ha
aggiornato i propri lavori a venerdì 28 marzo 2014. Secondo
quanto scritto dall’agenzia Radiocor due dei consiglieri, Roland Berger e Fulvio Conti, erano impegnati per lavoro all’estero, mentre il consigliere Piergaetano Marchetti era impegnato a fare gli onori di casa nel convegno con il ministro
Maurizio Lupi in sala Buzzati.
Il consiglio di Rcs doveva riunirsi nel tardo pomeriggio di
ieri per concludere l’esame di alcuni temi rimasti all’ordine del
giorno della precedente riunione dello scorso 10 marzo. Intanto i comitati di redazione del Corriere della Sera e della Gazzetta dello Sport e la Rsu Rcs Quotidiani hanno invitato, in una
nota congiunta, il consiglio di Rcs a respingere il piano per
riconoscere i bonus ai manager di prima fila del gruppo. [R.E.]
da un punto di vista dell’acquisizione di nuovi clienti, gli
operatori sono al palo.
Dal rapporto, che viene aggiornato ogni tre mesi, emerge invece un vero e proprio
crollo di 730 mila linee fisse
su base annua, quasi il doppio
rispetto a quanto osservato
nei 12 mesi precedenti
(-450mila circa). Pertanto,
osserva l’Autorità, «la riduzione delle linee fisse disincentiva, come anche indicato
nel Rapporto Caio, a investire in reti di nuova generazione». La quota di Telecom è
scesa dell’1,5% e di questo si è
Il ministro Guidi
NEL CONSIGLIO DI MARANELLO ENTRANO WESTER, GARBERDING, PICCA PICCON E FOSSATI
“Maseraticontribuisce
adiffondereilmadeinItaly”
Ferrari, arrivano quattro manager Fiat
C
Montezemolo
confermato
presidente
E Felisa resta ad
TORINO
Il ministro dello Sviluppo, Federica Guidi (destra)
ui nasce un prodotto eccezionale, ricco di storia che
contribuisce a diffondere nel mondo il fascino del Made in Italy che con il suo successo è il motore della
crescita dell’export, fondamentale per la ripresa». È il commento
del ministro dello Sviluppo, Federica Guidi, dopo la visita allo stabilimento Avv. Giovanni Agnelli della Maserati a Grugliasco.
«Q
La squadra della Ferrari si
rafforza con quattro nuovi
manager del gruppo Fiat
che entrano del Cda di Maranello. Si tratta dei top manager Harald J. Wester (ad
di Alfa Romeo), Scott Garberding (responsabile acquisti di Fiat), Antonio Picca Piccon (tesoriere) e Giorgio Fossati (responsabile affari legali), che prendono il
posto di Gianni Coda, Christopher Gent, Paolo Monfe-
rino e Lindsay Owens Jones.
A nominare il nuovo consiglio
d’amministrazione è stata
l’assemblea dei soci Ferrari,
che ha anche approvato il bilancio. Il nuovo Cda, che si è
insediato a Maranello, ha
confermato Luca Montezemolo e Amedeo Felisa per i
prossimi tre anni, nel ruolo di
presidente e amministratore
delegato della Rossa. Confermato anche Piero Ferrari alla
vicepresidenza.
Oltre a Montezemolo, Ferrari e Felisa, sono stati confermati Sergio Marchionne, Al
Mubarak Khaldoon Khalifa,
Alfredo Altavilla, Eduardo
Humberto Cue, Richard Palmer e Marco Piccinini.
L’assemblea ha anche nominato il nuovo consiglio sindacale che è composto da Ignazio Carbone (sindaco effettivo
Luca Montezemolo
e presidente), Paolo Piccatti e
Piergiorgio Re (sindaci effettivi) a cui si aggiungono i supplenti Giorgio Cavalitto e Paolo Claretta Assandri.
Prima delle nomine, l’assemblea ha approvato il bilancio del 2013 che si è chiuso
con un fatturato salito ben oltre i 2 miliardi di euro ed un
utile netto di 246 milioni, valori mai raggiunti prima dalla
casa di Maranello.
Come anticipato nelle
scorse settimane, la strategia
di contenere il numero di vetture prodotte per preservare
l’esclusività e il valore nel
tempo ha dato ottimi risultati. Malgrado le vendite siano
diminuite del 5,4% (6.922 vetture consegnate alla rete), il
fatturato è salito a 2,3 miliardi di euro (+ 5%), l’utile della
gestione ordinaria ha toccato
i 363,5 milioni di euro (+
8,3%) e l’utile netto i 246 milioni di euro (+5,4%).
Tutti numeri mai raggiunti,
così come la posizione finanziaria industriale netta che, a
fine 2013, è stata positiva per
1,36 miliardi di euro.
[L. FOR.]
.
Borsa .25
LA STAMPA
.
MARTEDÌ 25 MARZO 2014
OPZIONI:call è il prezzo di chi acquista; put quello di chi vende. Sono
indicati: il mese di scadenza dell’opzione; la base del prezzo del titolo; il
prezzo, cioè il premio da pagare; il volume dei pezzi negoziati; l’interesse
aperto, riferimento per i future. EURIBOR: è il tasso interbancario comune delle piazze finanziarie dell’area euro: lettera è il prezzo di chi vende;
denaro quello di chi acquista.
LEGENDA
AZIONI: il prezzo ufficiale rappresenta il prezzo medio dell’intera quantità di titoli trattata nella seduta. Il prezzo di riferimento è costituito dal
prezzo medio dell’ultimo 10% di titoli trattati. La capitalizzazione è
espressa in milioni di Euro. EURO 50: selezione dei 50 titoli più significativi quotati in Europa. Prezzo con variazione percentuale sul precedente.
OBBLIGAZIONI 24-03-2014
il punto
TITOLI
Atlantia nv18 TF Eur 3.6
B IMI dc15 Tv Eur
B IMI giu17 Eur TV Minim
B Intesa/14 STOT04
B Pop lg14 Sc Eur
Barclays giu17 Fix Fl.No
Barclays mag16 Cap&Floor
Barclays mar15 Cap.Float
Bco Popolare nv20 TF LT
Bei /19 Eu. St. B.
Bei/20 EIBeuF
BP MG14 MC Eur
Bpop mg17 MC Eur
Comit 97/27 Zc
Comit 98/28 Zc
Crediop /14 Fe Cms
Crediop 98/18 Tf Capped
DB LG14 MC Eur
Dexia Cr dic14 Step Up
Dexia Cr/15 ST Gen05
Dexia Cred. Gn16 Eur 3.6
Dexia Mz16 4.85
EM Mediob DC15 TV Eur
Enel 07/15 Ind
Enel 10/16 TV Eur
Enel Feb16 Eur 3.5
Enel feb18 TF 4.439% Eur
Enel feb18 TF 4.875% Eur
Eni giu 15 4% Eur
Eni giu 15 Eurib 6m+0.89
Eni ott 17 4.875
IMI fb15 Bposta MC Eur
IMI mar15 Tasso Misto
IMI MZ15 MC eur
IMI st14 Bposta MC Eur
LUCA
FORNOVO
IL MIGLIORE
+19,74%
Csp International
IL PEGGIORE
Telecom Italia Media Rsp
-17,5%
0,33
1,844
Mar
Mer
Gio
Ven
Lun
Mar
Mer
Gio
Ven
PREZZO
Lun
BENE MPS, PIRELLI E MUTUIONLINE
GIÙ LA MODA CON YOOX E MONCLER
iazza Affari scivola, insieme alle altre Borse europee.
L’indice Ftse Mib ha perso l’1,65% e il Ftse All Share
l’1,58. Male le banche, complice lo spread sopra i 180
punti, con il Banco Popolare che ha ceduto il 4,04% e Ubi il
3,46%. Dalle vendite si è salvata Mps (+1,54%). Seduta positiva
anche per Pirelli (+1,19%) e Gtech (+1%). Tra i migliori titoli di
Piazza Affari c’è anche Mutuionline con un rialzo del 4,93%.
La maglia nera spetta invece a Yoox (-5,48%): in poco più di
due settimane ha ceduto oltre il 20%. Ma le vendite si spargono a pioggia sui titoli della moda. Moncler ha lasciato il 3,67%,
al suo esordio sul listino principale. Nel settore delle utility,
A2A ha ceduto il 3,17%. Fra gli industriali, Saipem è scesa del
2,63% e Stm del 2,62%. Giù anche Prysmian (-2,5%), in attesa
di conoscere l’entità della multa della commissione Ue per una
vicenda del 2009. Le vendite hanno toccato anche Mediaset
(-2,41%) alla vigilia dei conti. Finmeccanica perde l’1,07%, dopo
nuovi arresti a seguito dell’inchiesta della Procura di Napoli.
P
108.70
100.12
96.78
100.09
100.88
99.17
102.01
99.80
104.86
120.61
103.26
100.13
107.35
61.69
58.81
101.14
104.42
112.05
101.84
98.77
101.40
103.12
102.39
100.38
100.27
104.40
108.59
111.68
104.08
100.93
112.15
107.55
99.94
99.46
119.60
FUTURES SU FTSE MIB
TITOLI
FTSE MIB
FTSE Italia All Share
FTSE Italia Mid Cap
FTSE Italia MIB Storico
FTSE Italia Stars
FTSE Italia Small Cap
D.J.Eurostoxx 50
PREZZO
Medio ap23 Lower Tier2 T
Medio Cen 19 Step Down Z
Medio dic17 Zc Eur
Medio giu21 TV 4to Atto
Medio mag20 Eur 4.5
Medio Mb 12 fb18 TM Mc e
Medio nov 14 Eur 2.65
Medio Nv 20 Eur 5
Medio Nv14 Eur 3
Medio Nv14 TV Eur
Medio ot23 MB25 TM Cap F
Medio ot23 MB25 TM Cap F
Medio/15 MC Eur
Medio/15 Plus BP II
Mediobanca ap19 MB14 Tas
Mediobanca fb22 MB33 TF
Mediobanca ge22 MB30 Tas
Mediocr C/28 Zc
Mediocr L/28 Zc 25.Ma
Mittel lg19 Tf Call eur
Moviemax dc19 TF Eur 8%
Mpaschi 99/29 4
Mpaschi 99/29 8
Mps nov17 Stepbystep 5%
MPS set17 MC Eur
Rbs 04-19 5.5%
Rbs 09-14 tv
Rbs 10-19 6%
Rbs 22-12-14 tf/tv
RBS gen17 TM BcoPosta
RBS MZ20 Tsf
RBS nov16 Tasso Misto BP
Rep Aus/CMS 2035
Rep Ellenica /19 Tf
UBI DC14 Mc Eur
INDICE BORSA
VALORI DI MILANO
Mercati
Fondi su LaStampa.it
1 34567 67 7589AB7C95B4 A454 45 D759 AE FBC7B
9 45AEDBD7 D756774 111234564784296ABCDE9
109.78
128.65
92.45
105.60
109.55
99.61
101.08
106.74
101.24
99.86
103.56
103.56
109.85
110.51
100.64
101.81
102.55
58.43
58.58
105.92
105.05
108.52
105.79
108.03
104.06
115.94
100.33
96.87
100.08
99.21
97.02
99.09
103.28
100.18
99.09
EURIBOR
24-03-2014
VAR.%
20626,58
22020,83
29240,64
17566,92
19035,15
20292,53
3052,91
-1,65
-1,58
-0,93
-0,95
-1,77
-1,62
-1,41
PER.
TA.360 TA.365
1 sett
1 mese
2 mesi
3 mesi
6 mesi
9 mesi
12 mesi
0,2090
0,2420
0,2810
0,3200
0,4250
0,5130
0,6000
Il Mercato Azionario del 24-03-2014
0,2119
0,2453
0,2849
0,3244
0,4309
0,5201
0,6083
TITOLI
PREZZO
UBI giu14 TF 5 Eur
UBI giu15 Tasso Misto
UBI giu18 TF Sub Lowtier
UBI giu19 MC eur
UBI gn18 Eur 5.4
UBI lug14 Tasso Misto
UBI mar19 LowT2 Call
UBI nov15 LowT2 Amor
UBI nov17 Eur 4.3
UBI nv18 Mc Eur
UBI ott19 Lower Tier II
100.81
99.88
104.85
98.98
104.67
99.84
98.26
98.79
102.99
98.94
107.55
TITOLI DI STATO
BoT 13-31/03/14 S
13-14/04/14 A
13-30/04/14 S
13-14/05/14 A
13-30/05/14 S
13-13/06/14 A
14-30/06/14 S
13-14/07/14 A
14-31/07/14 S
13-14/08/14 A
14-29/08/14 S
13-12/09/14 A
13-14/10/14 A
13-14/11/14 A
13-12/12/14 A
14-14/01/15 A
14-13/02/15 A
12-01/03/15 S
14-13/03/15 A
CcT 07-01/12/14 S 0.42%
13-31/12/14 A
08-01/09/15 S 0.38%
10-15/12/15 S 0.59%
09-01/07/16 S 0.56%
12-01/12/16 S 3.00%
10-01/03/17 S 0.38%
12-15/06/17 S 1.45%
10-15/10/17 S 0.58%
11-15/04/18 S 0.68%
13-01/11/18 S 1.08%
CTz 12-30/05/14 A
12-30/09/14 A
13-30/06/15 A
13-31/12/15 A
99.99
99.98
99.97
99.96
99.93
99.92
99.89
99.89
99.86
99.84
99.80
99.78
99.72
99.67
99.63
99.55
99.48
101.74
99.42
100.15
99.55
100.09
100.71
99.90
104.90
99.31
104.89
99.78
99.95
102.96
99.90
99.73
99.09
98.51
SCADENZA
Giu14
Set14
Dic14
CAMBI VALUTE
APERT.
CHIUS.
MIN.
MAS.
20675
20620
-
20373
20293
20174
20335
20270
-
20760
20635
-
MONETE AUREE
VALUTA
EURO
Sterlina (v.c)
Sterlina (n.c)
Sterlina (post.74)
Marengo Italiano
Marengo Svizzero
Marengo Francese
Marengo Belga
Marengo Austriaco
20 Marchi
10 Dollari liberty
10 Dollari Indiano
20 Dollari liberty
20 Dollari St.Gaude
210,080 - 253,120
220,520 - 258,340
220,520 - 258,340
175,590 - 197,340
173,530 - 195,220
171,980 - 190,730
171,980 - 190,730
170,430 - 190,730
219,280 - 245,910
497,770 - 570,740
502,830 - 578,430
975,040 - 1098,350
984,280 - 1114,360
MERCATI
EURO
%
Dollaro Usa
1,3774
1 0,7260
Yen giapponese
141,0500
100 0,7090
Sterlina inglese
0,8354
1 1,1970
Franco Svizzero
1,2197
1 0,8199
Corona ceca
27,411
100
3,648
Corona danese
7,465
10
1,340
Corona islandese
100
Corona norvegese
8,350
10
1,198
Corona svedese
8,862
10
1,128
Dollaro australiano
1,509
1
0,663
Dollaro canadese
1,545
1
0,647
Dollaro Hong Kong
10,687
1
0,094
Dollaro neozelandese
1,612
1
0,620
Dollaro Singapore
1,752
1
0,571
Fiorino ungherese
312,890
100
0,320
Litas lituano
3,453
1
0,290
Leu rumeno
4 10000 2233,738
Lev bulgaro
1,956
1
0,511
Lira cipriota
1
Lira maltese
1
Lira turca
3,083
1
0,324
Rand sudafricano
14,945
1
0,067
Won Sud coreano 1483,830 1000
0,674
0,04
0,01
0,04
-0,12
0,17
0,00
AZIONI
A A.S. Roma
A2A
Acea
Acque Potabili
Acsm-Agam
AdF-Aerop.Firenze
Aedes
Aedes 14 warr
Aicon
Aiòn Renewables
Alerion
Ambienthesis
Antichi Pell
Arena
ASTM
Atlantia
Autogrill
Autostrade Mer.
Azimut
1,150
0,931
10,560
1,042
1,324
13,390
0,052
0,001
0,122
0,621
3,776
0,572
0,082
0,006
12,080
18,150
7,355
16,980
24,650
0,00
-3,17
-1,95
-0,19
-0,97
+0,15
-1,89
-7,14
0,00
0,00
-0,63
-1,21
0,00
0,00
-1,55
-0,55
-0,41
+0,71
-1,28
1,157
0,949
10,579
1,042
1,313
13,364
0,052
0,001
0,120
0,622
3,780
0,571
0,082
0,006
12,189
18,251
7,404
16,946
24,773
B Banca Generali
Banco Popolare
Basicnet
Bastogi
Bca Carige
Bca Carige r
Bca Intermobiliare
Bca Pop.Milano
Bca Pop.Spoleto
Bca Popolare Italiana 10 warr
Bca Profilo
Bco Desio-Brianza
Bco Desio-Brianza rnc
Bco Santander
Bco Sardegna rnc
BE
Beghelli
Beni Stabili
Best Union Co.
Bialetti Industrie
Bioera
Boero Bart.
Bon.Ferraresi
Borgosesia
Borgosesia rnc
Brioschi
Brunello Cucinelli
Buzzi Unicem
Buzzi Unicem rnc
23,150
16,630
2,370
2,992
0,547
1,160
3,690
0,671
1,794
-2,11
-4,04
-1,09
-1,58
-3,27
+3,39
+0,54
-0,74
0,00
0,00
-3,59
-1,62
-0,33
-1,61
+0,51
-3,14
-1,32
0,00
+0,48
-1,25
-1,37
0,00
-1,25
+0,11
0,00
-2,13
-3,09
-1,82
-2,27
23,275 0,900 21,572
17,060
nr 12,033
2,381
nr 2,125
3,009
nr 0,813
0,558
nr 0,396
1,160
nr 1,041
3,671
nr 3,128
0,676
nr 0,435
1,796
nr 1,796
nr
0,433 0,002 0,200
2,584 0,036 2,198
2,431 0,044 2,038
6,490 0,152 6,268
9,754
nr 9,510
0,373
nr 0,258
0,517
nr 0,415
0,608 0,022 0,492
2,105
nr 1,482
0,678
nr 0,222
0,426
nr 0,380
21,400
nr 20,600
29,016 0,040 28,169
0,888
nr 0,839
1,025
nr 0,931
0,120
nr 0,078
19,312 0,080 19,134
13,079 0,050 12,972
7,399 0,104 6,729
0,424
2,556
2,448
6,415
9,790
0,367
0,524
0,605
2,110
0,671
0,425
21,400
28,500
0,884
1,025
0,119
19,100
12,940
7,330
Divid.
Minimi
Anno
Massimi
Anno
Quantità
trattate Capitalizz.
TITOLI PUBBLICI
REND.
USA 10 anni
CAN 10 anni
UK 10 anni
GER 10 anni
FRA 10 anni
TITOLI PUBBLICI
1,980%
2,060%
2,140%
1,940%
2,940%
REND.
ESP 10 anni
HOL 10 anni
SVE 10 anni
GIA 10 anni
5,320%
2,260%
1,870%
0,980%
nr
0,026
0,250
nr
0,040
0,080
nr
nr
nr
nr
0,120
nr
nr
nr
0,450
0,355
nr
nr
0,550
1,090
0,782
8,054
0,759
1,038
9,622
0,040
0,001
0,120
0,622
3,231
0,488
0,082
0,005
10,688
16,498
6,159
15,005
19,857
1,259
1,016
10,731
1,096
1,369
13,529
0,054
0,002
0,120
0,622
3,957
0,600
0,082
0,007
12,839
18,753
7,493
17,266
25,527
367334
156
24351755 2972
114214 2253
92512
38
59990
101
1544
121
5072090
53
57850
0
0
13
0
11
40552
165
131406
53
0
4
34773592
10
42715 1073
1756604 15071
1127939 1884
6823
74
593384 3549
25,136 245302
17,608 3043326
2,511 203988
3,718
27267
0,578 4897316
1,166
13841
3,675 284611
0,688 67513189
1,796
0
0,466 2063397
2,819 168272
2,466
5161
6,830
28076
9,841
2788
0,393 445249
0,619 577244
0,658 3482863
2,241
5999
0,845 230232
0,452
92145
21,448
30
38,858
15057
0,933
37649
1,045
0
0,147 1186635
26,230 128774
15,134 638732
7,624 139720
2686
3009
145
54
1213
3
573
2185
53
0
293
302
32
75033
64
50
103
1164
20
51
15
93
163
34
1
95
1313
2163
301
C Caleffi
1,604 +1,01 1,625
nr 1,412 1,674 441808
20
Caltagirone
2,598 -0,08 2,591 0,030 2,009 2,617
29096
311
Caltagirone Ed.
1,221 -0,16 1,227
nr 1,054 1,293
22562
153
Campari
5,710 -0,70 5,738 0,070 5,738 6,281 975552 3332
Cape Live
0,075 -4,21 0,077
nr 0,056 0,083 1519623
25
Carraro
3,020 -1,05 3,027
nr 2,928 3,385
86728
139
Cattolica As
18,220 -1,09 18,347 0,800 18,071 19,715
36437
992
Cell Therap
2,530 -9,32 2,560
nr 1,443 3,101 8314565
383
Ceram. Ricchetti
0,330 -5,17 0,335
nr 0,184 0,377 988465
27
CHL
0,056 -2,26 0,058
nr 0,044 0,059 5862313
13
CIA
0,310 +4,81 0,311
nr 0,252 0,311 1729583
29
Ciccolella
0,386 -3,01 0,392
nr 0,300 0,419 184295
71
Cir
1,060 -1,94 1,071
nr 1,037 1,178 372084
851
Class Editori
0,391 -5,73 0,396
nr 0,209 0,423 2319801
42
CNH Industrial
7,735 -2,03 7,803
nr 7,577 8,793 3996503 10535
Cofide
0,522 -0,29 0,529
nr 0,523 0,569 443118
380
Cogeme Set
0,048 0,00 0,049
nr 0,049 0,049
0
3
Conafi Prestito'
0,601 -0,74 0,606 0,060 0,593 0,655
26803
28
Cred. Artigiano
0,00
nr
0
Cred. Bergamasco 18,400 -2,39 18,547 0,550 14,552 20,039
16737 1145
Cred. Emiliano
7,000 +0,29 6,998 0,120 5,708 7,100 158585 2326
Cred. Valtell. 10 warr
0,00
nr
0
Cred. Valtell. 14 warr 0,341 -0,06 0,329
nr 0,159 0,386 210064
0
Cred. Valtellinese
1,410 -0,35 1,414
nr 1,135 1,533 1889865
666
Crespi
0,026 0,00 0,025
nr 0,025 0,025
0
4
Csp
1,844 +19,74 1,752 0,050 1,324 1,752 1478609
58
D D'Amico 16 warr
Danieli
0,115 +2,32 0,112
nr 0,099 0,119
23,570 +2,88 23,412 0,300 23,244 26,687
158984
61922
0
957
AZIONI
Danieli rnc
De'Longhi
Delclima
Diasorin
Dmail Group
16,220
15,830
1,384
30,000
4,338
1,020 -0,10 1,019
EEMS
0,482 -5,62 0,495
Enel
3,944 -2,13 3,982
Enel Green Pw
2,004 -1,09 2,022
Enervit
4,860 -7,60 5,042
Eni
17,710 -1,61 17,846
Erg
11,500 -0,43 11,482
Ergy Capital
0,173 -1,26 0,176
Ergy Capital 16 warr 0,031 0,00 0,031
Eukedos
0,804 +3,08 0,797
Exor
30,120 -0,86 30,240
Fiat
Finmeccanica
FNM
Fullsix
G Gabetti Pro.Sol.
Gas Plus
Generali
Geox
Gruppo Edit. L'Espresso
Gtech
H Hera
I I Grandi Viaggi
2,016 +0,80
2,016 0,090
0,239
0,00
0,240
K K.R.Energy
1,612 -2,48
2,146 -2,01
M M&C
Maire Tecnimont
Mediacontech
Mediaset
Mediobanca
Mediolanum
Meridie
Mid Industry Cap
Mittel
MolMed
Moncler
Mondadori
Monrif
Monte Paschi Si.
Montefibre
Montefibre rnc
Moviemax
N Noemalife
Noemalife 15 warr
0,150 0,973 1,051 699099
112
nr 0,308 0,539 1616481
22
0,150 3,151 4,094 50348503 37440
0,026 1,835 2,053 6122471 10108
0,028 3,147 5,848
46086
90
0,550 16,301 17,846 15952689 64856
0,400 9,884 11,621 296151 1726
nr 0,166 0,190 1395419
29
nr 0,026 0,031
1000
0
nr 0,620 0,831 191311
14
0,335 28,048 30,803 441703 7446
-3,11 0,041
nr 0,031 0,043 13119182
88
+0,04 4,836 0,220 4,555 5,061
17499
217
-1,39 15,722 0,200 15,596 17,523 8277379 24477
-2,94 3,127 0,060 2,708 3,408 700251
810
-4,98 1,741
nr 1,357 1,962 1066145
715
+1,00 22,526 0,730 21,967 24,030 752268 3920
J Juventus FC
Luxottica
Lventure Group
655
2391
210
1686
7
0,041
4,832
15,640
3,102
1,717
22,270
0,714
1,252
0,775
0,678
11,386
11,464
0,889
0,406
0,582
2,266
1,938
0,738
1,289
8,542
5,454
29,594
19,968
8,904
0,383
L Lazio
93429
86893
214239
121845
23580
+0,24 20,514 0,330 20,514 27,699 836807
-1,44 7,977
nr 6,613 8,200 12576030
-1,07 7,057
nr 5,480 7,336 4617295
-2,62 0,671 0,012 0,485 0,690 1979525
+0,73 2,760
nr 2,620 3,158
2538
+0,57
-2,66
-3,83
-0,87
-0,44
+3,23
0,00
-0,10
+3,15
-2,52
-2,35
-3,00
-1,63
+0,41
+0,18
-2,64
+0,20
+1,02
+14,65
Kinexia
Quantità
trattate Capitalizz.
20,560
7,880
6,945
0,670
2,760
0,703
1,244
0,765
0,683
11,210
11,520
0,889
0,405
0,574
2,246
1,914
0,728
1,270
8,565
5,450
29,450
19,980
8,890
0,400
IGD
Il Sole 24 Ore
Immsi
Indesit
Indesit rnc
Industria e Inn
Intek Group
Intek Group rnc
Intesa Sanpaolo
Intesa Sanpaolo rnc
Invest e Sviluppo
Iren
Italcementi
Italcementi rnc
Italmobiliare
Italmobiliare rnc
IVS Group
IVS Group 16 warr
Massimi
Anno
+0,93 16,191 0,321 16,191 17,992
-2,34 15,995 0,290 11,869 16,406
-3,01 1,402
nr 1,200 1,439
-1,99 30,136 0,500 30,136 35,923
-1,68 4,392
nr 3,870 4,488
E Edison r
F Ferragamo
Divid.
Minimi
Anno
1,641
2,016 4127601
3455
9978
4080
292
31
2866
nr 0,383 0,858 109046
32
0,070 0,861 1,339 817338
436
nr 0,606 0,786 421702
34
nr 0,464 0,700 1348018
231
0,200 9,387 11,386 2056352 1294
0,218 8,090 11,464
30140
6
nr 0,652 0,977
3910
21
nr 0,316 0,410 526134
140
nr 0,406 0,582 1706758
29
0,050 1,803 2,314 140444257 35139
0,061 1,469 1,959 12412583 1807
nr 0,667 0,839
39812
5
0,052 1,044 1,343 2122994 1523
0,060 6,271 8,740 255809 1513
0,060 3,428 5,546 359510
575
nr 24,973 30,420
6736
656
nr 14,552 20,195
24195
326
0,125 7,204 8,904
9459
347
nr 0,200 0,383
94865
0
nr
0,220
0,252 1625087
1,620
nr
2,174 0,010
1,570
1,926
1,908
2,429
187651
137710
242
54
46
0,563 -1,40 0,563
nr 0,490 0,595 190886
38
38,960 +0,39 39,014 0,580 37,321 40,400 476349 18636
0,150 -2,40 0,150
nr 0,049 0,180 1260264
16
0,158
2,130
6,600
3,814
7,680
6,320
0,168
1,707
0,717
12,590
1,443
0,465
0,237
0,036
0,171
0,062
-0,38 0,159
nr 0,157 0,168
2945
+2,50 2,152
nr 1,487 2,152 6262669
-1,71 6,644
nr 5,676 7,518
2868
-2,41 3,856
nr 3,457 4,301 7825709
-1,98 7,768
nr 6,342 7,937 4430904
-2,77 6,413 0,100 6,183 6,899 1527527
-1,81 0,167
nr 0,078 0,183 183124
0,00
nr
-3,56 1,734
nr 1,608 1,794
87796
-3,11 0,733
nr 0,555 0,849 2580241
-3,67 12,804
nr 12,401 16,314 710640
-2,63 1,450
nr 1,326 1,541 473393
-0,77 0,468
nr 0,441 0,605
16385
+1,54 0,236
nr 0,166 0,247 374521259
0,00 0,037
nr 0,037 0,037
0
0,00 0,167
nr 0,167 0,167
0
-2,07 0,061
nr 0,061 0,067 662751
4,250 -2,30
0,180 0,00
4,299
0,180
nr
nr
3,473
0,085
4,320
0,180
17569
5264
75
657
123
4555
6690
4720
8
0
152
163
3201
357
70
2760
5
4
4
33
0
AZIONI
Prezzo Differ. %
Chiusura Riferim.Prezzo VWP
QUOTAZIONI BOT
SCADENZA
PREZZO
TASSO %
19
49
79
110
141
170
202
233
261
294
324
352
99,977
99,956
99,924
99,893
99,837
99,777
99,722
99,673
99,630
99,549
99,481
99,423
0,000
0,230
0,230
0,220
0,290
0,310
0,380
0,430
0,430
0,470
0,500
0,530
14/04/14
14/05/14
13/06/14
14/07/14
14/08/14
12/09/14
14/10/14
14/11/14
12/12/14
14/01/15
13/02/15
13/03/15
Divid.
Minimi
Anno
Massimi
Anno
Quantità
trattate Capitalizz.
0,905
0,00
0,905
nr
0,702
0,926
0
12
O Olidata
0,518 -0,77
0,526
nr
0,374
0,534
471947
18
P Parmalat
2,482
1,460
2,410
0,732
-0,88 2,485 0,013 2,460 2,548 1168576
+0,34 1,448
nr 1,416 1,502
29880
-3,21 2,470 0,092 2,130 2,564 876707
-2,40 0,750
nr 0,515 0,776 542011
0,00
nr
-2,63 4,837
nr 3,207 5,043 298190
0,00 2,104
nr 1,778 2,355
55582
+1,19 11,076 0,320 11,001 12,717 7098956
-0,31 9,729 0,390 8,763 10,395
69581
-4,63 0,418 0,020 0,296 0,456
82970
0,00
nr
-2,72 8,338
nr 6,520 8,704 1928602
-1,17 4,420 0,033 4,045 4,570 414575
-4,05 0,718
nr 0,573 0,758 1658104
+2,24 0,410
nr 0,289 0,413 1323630
-2,50 17,787 0,420 17,538 19,565 897612
4533
0
891
36
0
146
105
5270
119
55
-3,67 2,374 0,100 2,183 2,619
27544
+0,38 0,804
nr 0,430 0,804 1529301
-1,37 1,749
nr 1,295 1,800 2984293
-4,12 1,238
nr 0,704 1,286 2631218
-0,08 12,416 0,220 10,290 13,196 306214
-2,11 0,699
nr 0,553 0,781 1036111
-0,14 0,213
nr 0,189 0,237 1251791
0,00 1,479
nr 1,294 1,502
16177
65
63
743
36
2596
115
173
17
R Ratti
RCS MediaGr r B
RCS Mediagroup
RCS Mediagroup risp
Recordati
Retelit
Risanamento
Rosss
S Safilo Group
Saipem
Saipem risp
Salini Impregilo
Salini Impregilo rnc
Saras
Sat
Save
Screen Service BT
Seat PG
Seat PG r
Servizi Italia 15 warr
Sesa
Sesa 18 warr
SIAS
Sintesi
Snai
Snam
Sol
Sorin
Space
Space warr
Stefanel
Stefanel risp
STMicroelectr.
T Tamburi
2,360
0,784
1,730
1,234
12,420
0,696
0,211
1,480
-2,14 14,716
-2,63 16,897
0,00 17,400
-2,84 4,403
-3,10 12,219
+0,25 1,230
0,00 13,031
-0,23 12,907
-4,24 0,153
-5,88 0,002
+4,38 0,715
+2,20 0,414
-0,23 12,913
+0,56 3,221
-3,06 8,710
-1,38 0,107
-1,92 1,796
-0,24 4,103
-0,46 6,452
-0,93 2,135
-0,10 10,115
0,00
0,419 -6,58 0,448
146,000 0,00 146,000
6,685 -2,62 6,749
14,600
16,640
17,400
4,378
12,200
1,210
13,030
12,830
0,149
0,002
0,715
0,419
12,950
3,220
8,540
0,107
1,785
4,080
6,460
2,130
10,100
nr 14,386
0,680 15,499
0,710 16,220
1,490 4,263
1,594 12,219
nr 0,837
0,190 10,750
1,924 12,384
nr 0,061
nr 0,002
nr 0,480
nr 0,235
nr 11,476
nr 2,225
0,060 7,252
nr 0,107
nr 1,356
0,100 3,975
0,100 5,696
nr 2,108
nr 9,704
nr
nr 0,369
nr 146,000
0,100 5,491
2784
1362
199
77
3817
19,075
17,710
18,500
4,910
12,876
1,266
13,346
13,342
0,180
0,002
0,950
0,414
13,383
3,256
8,806
0,118
1,941
4,177
6,524
2,300
11,056
145027
917
2805257 7457
0
2
1021330 1970
648
20
5982565 1170
30250
128
2495
714
1187073
21
67203842
27
1669
0
29077
0
12282
182
10500
0
224415 1981
462438
5
61468
209
11016992 13873
3902
585
768780 1022
1300
131
0
0,457 3310435
38
146,000
0
0
6,880 4928778 6146
2,610
0,718
0,590
0,800
0,126
0,330
0,638
15,510
3,792
0,074
0,001
90,700
7,710
-0,53 2,642 0,041 2,182 2,700 552837
377
-4,33 0,737
nr 0,322 0,770 146378
0
-1,17 0,589
nr 0,473 0,626
27001
25
-1,72 0,805 0,020 0,712 0,875 77463535 10805
-4,20 0,126
nr 0,123 0,143 9126002
182
-17,50 0,330
nr 0,171 0,430
54368
2
-0,62 0,640 0,031 0,563 0,678 16405714 3859
-0,45 15,652 0,130 14,900 17,363 2702769 18477
-1,04 3,812 0,070 3,568 3,869 8513195 7662
-1,74 0,075
nr 0,042 0,080 52282961
139
0,00 0,001
nr 0,000 0,001 12920756
0
-1,41 91,164 2,700 91,002 120,260 166239 2790
-1,28 7,822 0,130 6,210 8,208
61510
549
Unicredit
Unicredit risp
Unipol
Unipol pr
UnipolSai
UnipolSai risp
UnipolSai risp B
6,280
6,355
8,725
5,500
4,786
2,686
261,000
2,650
-3,46 6,395
-1,70 6,436
-1,13 8,772
+2,90 5,464
+1,74 4,760
-1,76 2,723
+0,12 261,384
-0,15 2,685
V Valsoia
11,270 -0,18 11,135 0,170 10,252 12,012
Tamburi 15 warr
TAS
Telecom IT
Telecom IT Media
Telecom IT Media rnc
Telecom IT rnc
Tenaris
Terna
Tiscali
Tiscali 14 warr
Tod's
Trevi Fin.Ind.
U UBI Banca
0,11
0,35
0,32
(Prezzi vendita in $ per oncia). Un’oncia Troy=gr.31,1035
SCADENZA
0,050 4,895 6,666 6255765 5766
0,090 5,391 6,552 70535417 37258
0,090 7,827 9,435
914
21
0,150 4,105 5,464 3170436 2426
0,170 3,602 4,884 2678137 1302
nr 2,154 2,723 29924931 6128
nr 175,169 261,384
15413
334
nr 2,058 2,685 4064705 1013
12892
116
24-03-2014
Londra
Milano (Euro/gr.)
Argento (Euro/Kg.)
21-03-2014
EURO
1336,00 951,6117
0,0000
0,0000
-
1310,75
30,9011
495,1199
BORSE ESTERE
GIORNI
Novare
Parmalat 15 warr
Piaggio
Pierrel
Pierrel 12 war
Pininfarina
4,820
Piquadro
2,090
Pirelli & C.
11,050
Pirelli & C. rnc
9,670
Poligrafici Editoriale 0,410
Pop Emilia 01/07
Pop.Emilia Romagna 8,235
Pop.Sondrio
4,394
Prelios
0,711
Premuda
0,388
Prysmian
17,580
0,24
-0,09
0,72
-0,08
0,09
0,17
0,29
-0,10
0,00
0,18
0,00
ORO CHIUSURE
MERCATI
QUOTAZ.
VAR.%
Amsterdam (Aex)
Bruxelles (Bel 20)
Francoforte (Dax Xetra)
Hong Kong (Hang Seng)
Londra (Ftse 100)
Madrid (Ibex 35)
Parigi (Cac 40)
Sydney (AllOrd)
Tokio (Nikkei)
Zurigo (Smi)
New York (Dow Jones)
Nasdaq
388.23
3052.28
9188.77
21846.45
6520.39
9913.10
4276.34
5362.07
14475.30
8198.02
16276.69
4226.38
-0.80
-1.04
-1.65
+1.91
-0.56
-1.39
-1.36
+0.15
+1.77
-1.11
-0.16
-1.18
VWP è il Prezzo calcolato sui dati dell’intera seduta di negoziazione, comprese le fasi d’asta
Prezzo Differ. %
Chiusura Riferim.Prezzo VWP
X
RENDIMENTI ESTERI
Dati forniti da IL SOLE 24 ORE - RADIOCOR.
I dividendi indicati si riferiscono all'anno solare corrente o a quello precedente.
Prezzo Differ. %
Chiusura Riferim.Prezzo VWP
QUOT.
AZIONI
Vianini Industria
Vianini Lavori
Prezzo Differ. %
Chiusura Riferim.Prezzo VWP
1,470 +2,94
6,175 -0,40
Divid.
Minimi
Anno
Massimi
Anno
Quantità
trattate Capitalizz.
1,454 0,020
6,178 0,100
1,192
4,960
1,490
6,440
114432
30654
9,242 10,905
44
271
W World Duty Free 10,120 +0,10 10,120
nr
411592
2576
Y Yoox
nr 25,750 34,569 1141590
1511
Z Zucchi
Zucchi 14 warr
Zucchi rnc
25,010 -5,48 25,750
0,114 -1,81
0,003 -3,03
0,250 0,00
0,115
0,003
0,250
nr
nr
nr
0,073
0,003
0,183
0,143
0,008
0,294
937690
334507
77597
44
0
1
nr 19,665
nr 0,730
0,043 4,025
0,180 7,796
0,110 1,775
0,170 6,630
0,280 6,404
0,370 11,790
7,000 115,438
0,010 0,361
nr 0,515
nr 0,499
nr 5,016
0,050 2,925
0,400 18,923
0,300 4,624
0,140 5,898
0,160 8,528
0,040 4,240
0,020 1,752
nr 0,564
nr 0,630
nr 3,383
nr 1,237
0,150 7,659
nr 1,204
nr 2,179
0,420 33,649
0,500 16,021
0,024 1,683
0,020 0,805
0,533 43,751
0,089 5,286
nr 1,834
nr 0,789
nr 1,326
nr 2,405
nr 7,039
nr 2,749
1,250 28,136
0,170 8,795
0,020 1,686
nr 2,292
nr 1,484
0,065 3,917
nr 1,198
0,580 11,639
nr 1,280
nr 0,500
0,120 4,050
0,075 2,729
nr 1,232
nr 5,900
nr 2,270
nr 9,295
nr 0,263
0,570 53,541
0,350 12,470
0,400 6,906
0,555 6,658
0,130 4,026
0,130 3,910
0,055 2,037
0,035 0,712
0,400 9,112
0,170 8,548
0,250 4,998
22,772
0,900
4,681
8,609
2,228
7,640
8,223
14,532
147,145
0,539
0,891
0,837
6,787
3,561
27,090
5,233
7,745
10,249
6,912
5,961
0,932
0,733
4,221
1,780
9,451
1,308
3,502
43,337
23,637
2,033
0,907
53,713
8,033
2,466
0,998
1,467
3,575
8,759
3,599
39,275
10,867
2,087
2,937
2,094
6,193
1,494
14,113
1,738
0,856
4,793
3,599
1,596
7,022
2,939
13,257
0,361
65,169
15,059
8,844
7,824
5,104
4,718
2,372
0,904
11,972
10,749
5,592
4156
112682
260387
2560689
282005
123502
47441
154682
28262
1430787
10671315
89528
70134
18745
227810
6746
553806
67384
373421
277609
260194
1308243
3418
97197
172625
429400
647153
43258
33105
79575
483231
8071
127784
428775
50158
1374969
38318
247061
18651
92526
172342
20970
32202
41681
100923
81458
98059
1185399
113476
104565
36701
225431
6667
186741
21080
541294
6980
11155
10024
9391
96261
240832
121491
1340690
101310
41421
249349
84
83
1013
1507
513
669
75
782
1492
183
182
26
178
89
1713
45
524
174
984
38
89
287
64
140
542
396
49
1216
112
120
145
647
384
85
49
413
18
319
47
1327
1154
57
47
15
190
154
931
271
21
189
374
70
60
412
135
125
569
171
126
54
137
540
81
76
118
703
492
STAR
Acotel Group
19,860
Aeffe
0,775
Amplifon
4,500
Ansaldo Sts
8,265
Ascopiave
2,156
Astaldi
6,695
B&C Speakers
6,785
Banca Ifis
14,570
BB Biotech
124,500
Bca Finnat
0,491
Bca Pop.Etruria e Lazio 0,821
Biancamano
0,763
Biesse
6,435
Bolzoni
3,442
Brembo
25,870
Cad It
4,980
Cairo Comm.
6,590
Cembre
10,240
Cementir Hold
6,160
Cent. Latte Torino
3,718
Cobra
0,907
D'Amico
0,680
Dada
3,870
Damiani
1,689
Datalogic
9,125
Dea Capital
1,284
Digital Bros
3,500
EI Towers
42,310
El.En.
23,200
Elica
1,910
Emak
0,882
Engineering
51,900
Esprinet
7,260
Eurotech
2,392
Exprivia
0,930
Falck Renewables
1,405
Fidia
3,480
Fiera Milano
7,575
Gefran
3,230
Ima
35,700
Interpump
10,470
Irce
2,040
Isagro
2,678
IT WAY
1,954
La Doria
6,150
Landi Renzo
1,362
MARR
14,010
Moleskine
1,260
Mondo Tv
0,813
Mutuionline
4,770
Nice
3,210
Panariagroup
1,524
Poligr. S.Faustino
6,990
Poltrona Frau
2,936
Prima Industrie
12,860
R. De Medici
0,333
Reply
60,300
Sabaf S.p.a.
14,800
Saes
8,550
Saes rnc
7,395
Servizi Italia
5,030
Sogefi
4,546
TerniEnergia
2,146
Tesmec
0,710
TXT e-solution
9,855
Vittoria Ass.
10,520
Zignago Vetro
5,655
-3,50 20,061
+0,52 0,771
-1,32 4,516
+1,85 8,372
-2,88 2,187
-2,12 6,795
-1,60 6,790
+0,34 14,532
-4,08 125,928
-4,29 0,503
-6,01 0,836
-2,80 0,775
-3,52 6,514
-0,23 3,409
+1,49 25,643
-0,80 4,972
-6,13 6,690
+5,57 10,249
-2,07 6,183
-5,10 3,753
-2,53 0,914
-1,45 0,680
+0,26 3,859
+1,14 1,696
-1,46 9,273
+0,86 1,291
+9,37 3,502
-1,83 43,022
-2,32 23,275
+0,21 1,901
+2,56 0,884
-1,05 51,770
-3,01 7,333
-1,81 2,389
-1,59 0,942
-1,40 1,418
-1,92 3,522
+4,48 7,573
-1,82 3,250
-3,25 36,034
-3,15 10,600
-0,68 2,026
+1,44 2,698
+0,62 1,941
-1,36 6,136
-1,16 1,369
-1,06 13,989
-2,17 1,280
-0,43 0,813
+4,93 4,793
-1,41 3,222
-4,75 1,541
-1,13 6,911
0,00 2,934
-3,02 12,874
-1,33 0,331
-1,55 60,801
-0,74 14,823
-1,50 8,574
-1,14 7,384
+2,11 5,012
-2,19 4,607
-1,65 2,158
-3,40 0,712
-4,04 9,993
+0,19 10,440
+2,82 5,590
.
26 .Lettere e Commenti
LA STAMPA
.MARTEDÌ 25 MARZO 2014
LA STAMPA
MARIO
CALABRESI
LETTERE AL DIRETTORE
Qualche tempo fa un lettore mi aveva scritto: «Gent.mo Direttore, perché non dedicare il 20% dei vostri spazi alle notizie buone e positive? Ci sono: bisogna cercarle e diffonderle.
Anche se indignazione, paura e ansia attirano molto di più
l’attenzione. Non sarebbe bello se un domani per legge tutti
i media fossero obbligati a dedicare il 20% del loro spazio
alle “buone notizie”? Tomaso Raggi (Ge)». Ogni martedì,
da allora, dedico questo mio spazio a una buona notizia segnalata dai lettori. Vi invito a continuare a mandarcene.
Io, disabile, abbatto le mie barriere
verso il mondo degli “abili”
hi le scrive è un ragazzo disabile di ventisei
anni che osserva il piccolo mondo che lo circonda: la città nella quale vive, Cagliari.
Quando esco per strada sono costretto a confrontarmi con il limite e l’ostacolo rappresentato dalle
barriere architettoniche.
Spesso le barriere architettoniche mi impediscono di proseguire agevolmente sulla mia strada. E
non è solo questo il problema. Quel che più mi rattrista è vedere quanta incuria esiste fra le persone che,
per comodità e disattenzione, dimenticano le pro-
C
prie macchine davanti allo scivolo di un marciapiede, costringendomi a trovare vie alternative.
Mi sono fatto un’idea personale di cosa sia la barriera architettonica in fondo: è un muro che il mondo degli abili mette nei confronti del mondo dei disabili. I due mondi, il più delle volte, non si «vedono».
La paura, il pregiudizio e forse il terrore di riconoscersi ognuno nei limiti dell’altro tengono i due mondi a distanza di insicurezza.
Abbattere le barriere materiali è un primo passo
perché i due mondi comincino a vedersi, incontrarsi. E’ un passo necessario, quello dell’incontro reciproco. Io sto scoprendo che molti dei pregiudizi che
avevo nei confronti delle persone abili, viste come
insensibili o commiseranti verso la mia condizione,
sono perlopiù idee della mia testa che mi «proteggono» dall’incertezza dell’incontro. Io penso che, per
abbattere la barriera costituita dalle paure ataviche, sia doveroso anche raccontare la realtà per
quella che è ai più piccoli.
Il mio proposito è di non precludermi la conoscenza dell’Altro. Andargli, con più coraggio, incontro. Con stima.
ANDREA RIPOLI
www.lastampa.it/lettere
Quotidiano fondato nel 1867
2
DIRETTORE RESPONSABILE
MARIO CALABRESI
VICEDIRETTORI
MASSIMO GRAMELLINI, FRANCESCO MANACORDA (RESPONSABILE MILANO),
CESARE MARTINETTI, LUCA UBALDESCHI
REDATTORI CAPO CENTRALI
FLAVIO CORAZZA, GUIDO BOFFO
MARCO BARDAZZI (DIGITAL EDITOR)
LAURA CARASSAI
(RESPONSABILE EDIZIONI PIEMONTE E VALLE D’AOSTA)
CAPO DELLA REDAZIONE ROMANA
PAOLO BARONI
RESPONSABILE EDIZIONI LIGURIA
DARIO CORRADINO
ART DIRECTOR CYNTHIA SGARALLINO
REDAZIONI
GIANNI ARMAND-PILON ITALIA, ALBERTO SIMONI ESTERI,
MARCO SODANO, GIANLUCA PAOLUCCI ECONOMIA E FINANZA,
PIERO NEGRI SCAGLIONE SOCIETÀ, RAFFAELLA SILIPO SPETTACOLI,
PAOLO BRUSORIO SPORT, GUIDO TIBERGA CRONACA DI TORINO
2
EDITRICE LA STAMPA SPA
PRESIDENTE JOHN ELKANN
AMMINISTRATORI
LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO, JAS GAWRONSKI, ANTONIO MARIA MAROCCO,
LODOVICO PASSERIN D’ENTRÈVES, DIEGO PISTONE,
GIOVANNA RECCHI, LUIGI VANETTI
DIRETTORE GENERALE LUIGI VANETTI
RESPONSABILE DEL TRATTAMENTO DEI DATI (D. LGS.196/2003):
MARIO CALABRESI
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LA TIRATURA DI LUNEDÌ 24 MARZO 2014 È STATA DI 288.632 COPIE
La vera rivoluzione,
rimborsare i debiti
1 Grazie a Luca Ricolfi ho
letto sulla Stampa quale, tra
tutti gli interventi
programmati da Renzi e
speriamo realizzati, sia in
realtà il più rilevante e
purtroppo il più trascurato
dai media e dall’opinione
pubblica: il pagamento entro
Luglio o Settembre di 68
miliardi di euro di arretrati
della P.A. E’ questo il vero
choc all’economia del nostro
paese. Questo non solo per
l’ammontare dell’intervento,
che è certo rilevante, ma
anche perché, se legato ad
una regolarizzazione di tipo
europeo dei pagamenti
correnti in Italia, è alla base
di una normalizzazione
dell’intero complesso dei
pagamenti bloccati pubblici e
privati, che nell’insieme vale
più del doppio dell’importo
prima citato e rappresenta
un macigno insopportabile
per il sistema artigianale,
professionale e in generale
delle Pmi.
Riportare tutti i pagamenti
in Italia alla normalità
Europea dei 30 o massimo 60
giorni è la condizione
preliminare per agganciare
quella ripresa che finalmente
si vede e riportare il nostro
paese tra le locomotive della
crescita europea: i nostri
imprenditori, i nostri
lavoratori, i nostri giovani
sono capaci di partecipare
alla corsa da potenziali
vincenti, ma hanno bisogno di
una pista regolare.
ALDO RAVAIOLI
14/11/2013). Ma noi siamo
ricchi! Chi si deve lamentare
sono i lavoratori dipendenti
che oltre a perdere il posto
guadagnano miserie. Si fa un
gran parlare di come reperire i
soldi per le riforme:
basterebbe tagliare della metà
gli stipendi dei dirigenti della
Pa e dei nostri politici in
Parlamento, Regioni e
sopprimere le Province.
Tornando all’ing. Moretti,
nessuno è insostituibile, anzi;
ma se per disgrazia volesse
rimanere si faccia prima un
giro sui treni pendolari.
FRANCO BATTAGLIA
Moretti/2 La parola
ai pendolari
1 Sono senza parole, e
riuscirci con me non è cosa da
poco, ma l’ad di Fs ci è riuscito.
Lo stipendiato da 850.000 euro
l’anno minaccia di andarsene, e
con lui una pletora di manager.
Questo, allora, è il momento
che gli italiani aspettano da
tempo. Temo che il «povero»
Moretti ecceda in autostima o
protagonismo, e il risveglio
della consapevolezza sarà per
lui duro. Forse non realizza, il
signor Moretti, in che stato ha
ridotto le Fs e in che situazioni
di degrado i pendolari si
spaccano la schiena ogni
giorno viaggiando su treni
indegni di un paese civile.
MARIDA FERRUA
Quegli immobili
intestati a defunti
1 Ritengo opportuno
sollevare un problema peraltro
ben noto. Mi riferisco alle
intestazioni catastali a defunti,
anche da decenni, di immobili
di cui gli eventuali eredi non
hanno conoscenza. A ciò vanno
aggiunte aree incorporate di
fatto in strade o piazze
pubbliche che risultano
intestate ancora ad ignari
privati. Tale situazione è
diffusissima Italia e potrebbe
essere fonte di gravi e
spiacevoli conseguenze. Sono a
conoscenza, a titolo
esemplificativo, di una
novantenne – sola, con una
pensione di 800 euro, che abita
in appartamento in affitto - che
ha ricevuto dall’Agenzia delle
Entrate una contestazione
riguardante immobile di cui
non ha mai avuto conoscenza,
cointestato anche ad altri
(all’oscuro di tutto ed alcuni
defunti da molti anni). Tale
fatto ovviamente ha creato
comprensibile forte agitazione.
Sarebbe pertanto
auspicabile venissero adottati
provvedimenti idonei alla
intestazione automatica ai
comuni di riferimento di
immobili in situazioni
analoghe.
VALERIO COLELLA RENATE (MB)
M5S, sulle rendite
nessun contrasto
1 In riferimento all’articolo
«Grillo: meno tasse sulle
rendite. I suoi deputati però
sono contrari» (a firma di
Marco Bresolin, La Stampa del
23/03/2014), il Gruppo M5S
alla Camera precisa: il
giornalista incorre in un errore
sostanziale. Nel titolo, e
all’interno del testo, è scritto
che Beppe Grillo sarebbe
contrario all’aumento della
tassazione sulle «rendite». In
realtà, leggendo l’apposito post
Moretti/1 Troppi
stipendi esagerati
1 L’Ad Moretti ha detto
che se gli viene tagliato lo
stipendio potrebbe andare
all’estero. Sappia il sig.
Moretti che i dirigenti della
Pa italiani percepiscono in
media il triplo dei loro
colleghi OCSE (La Stampa
c.
LE LETTERE VANNO INVIATE A
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Arretrati: un numero costa il doppio dell’attuale prezzo di testata.
da cui si è tratto spunto per
avvalorare la tesi della
divergenza con i deputati,
Grillo afferma di essere
contrario alla tassazione del
«risparmio».
Rendita e risparmio
esprimono, è evidente, concetti
diversi tra loro: il Movimento 5
Stelle in Parlamento da più di
un anno cerca di tassare la
speculazione finanziaria.
Ossia, quelle operazioni che si
caratterizzano, ad esempio,
per l’acquisto e la successiva
vendita di azioni nell’arco di
24/48 ore. Tutt’altra cosa è la
tassazione del piccolo
risparmiatore, rispetto alla
quale siamo completamente
contrari. Ecco perché
sostenere, come avviene
nell’articolo, che vi sia una
differenza tra quanto afferma
Grillo e l’azione del M5S in
Parlamento è falso. Ogni volta
che in Aula abbiamo parlato di
tassazione delle rendite
finanziarie ci riferivamo agli
emendamenti in discussione
che contenevano, infatti, la
tassazione della speculazione
finanziaria.
In base alle motivazioni fin
qui riportate si evidenzia come,
nell’articolo, le frasi attribuite
ai deputati Laura Castelli e
Giuseppe Brescia, che si
dichiarano favorevoli alla
tassazione delle rendite
finanziarie, non possano
dunque considerarsi in antitesi
rispetto a quanto affermato da
Beppe Grillo.
GRUPPO M5S CAMERA
Beppe Grillo, sul blog,
contesta l’aumento del «prelievo
fiscale sui guadagni da
investimenti finanziari» (le
cosiddette rendite finanziarie)
deciso dal governo Renzi. Alla
Camera, i deputati citati hanno
invece più volte parlato della
necessità di «aumentare le
rendite finanziarie». Aggiungo:
in Senato i loro colleghi M5S
avevano anche presentato un
disegno di legge (n. 653) per
aumentare l’aliquota sulle
rendite finanziarie dal 20 al 27%
(Renzi la porterà al 26%).
TM
L’editoriale
dei
lettori
IL PAPA
AI MAFIOSI
DON MARIO FORADINI
l Papa invita i mafiosi a convertirsi, come aveva già fatto Giovanni Paolo II ad Agrigento. Ma
la gente si chiede: come fanno i mafiosi a convertirsi? Come fa uno che ha distrutto intere
famiglie, ucciso bambini innocenti, a convertirsi? Che significa questo praticamente? Se da una
parte si ammira la forza del Papa nel dire questo con
ardore e coraggio, dall’altra ci si interroga sulla risonanza pratica di questi appelli. E’ facile che queste
parole, pur sante, rimangano inascoltate se chi è vicino ai mafiosi, chi li conosce, chi è accanto, non li
aiuta, non li avvicina, non cerca di fargli prendere
coscienza della loro situazione esistenziale. Come
dice don Ciotti, è necessario che tutti, ma proprio
tutti, compresi noi preti, religiosi, cristiani, si uniscano in una collaborazione fattiva affinché si possa
generare una cultura di impegno a tutti i livelli per
fermare la forza mafiosa che non è fatta solo di idee,
ma di persone in carne e ossa.
Non è facile credere che un mafioso, prima di essere mafioso è un uomo che ha bisogno di qualcuno
che lo aiuti a rendersi conto di che cosa significa essere una persona dotata di intelligenza e volontà, di
un cuore. Senza umanizzazione della persona, difficilmente il mafioso potrà cambiare vita, convertirsi.
Chi vive nella foresta della morte, chi ha perso il senso del bene non può uscire da questa notte interiore.
Si uccide un altro perché si è già morti dentro, si è
ucciso in sé la gioia di vivere. Se si riesce a fare rinascere nel mafioso il senso della vita, una luce si riaccende in lui, la luce del bene che è più forte del male!
Quando parlo con un drogato, gli chiedo: «Quando ti
buchi pensi a tua madre?». Se mi dice di sì, c’è una
speranza, perché uno rinasce dalla morte quando
crede ancora in un briciolo di amore. Mi dicono che i
mafiosi hanno un santino nel portafoglio, perché?
Anche quando uno è assassino di sé e degli altri, c’è
sempre un punto di luce. Sono certo che se un mafioso capisce che il Papa si inginocchia davanti a lui,
perché lo sente «fratello», lo ama, c’è speranza anche per lui, perché nessuno è insensibile all’amore.
I
parroco di San Secondo, Torino
[MA. BRE.]
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Lettere e Commenti .27
LA STAMPA
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MARTEDÌ 25 MARZO 2014
Illustrazione di
Koen Ivens
IL NEO-IMPERIALISMO
DI PUTIN
ROBERTO TOSCANO
SEGUE DALLA PRIMA PAGINA
MATTEO-BEPPE
VERO DUELLO
PER STRASBURGO
ELISABETTA GUALMINI
SEGUE DALLA PRIMA PAGINA
oppressione della libertà dei popoli e delle identità nazionali. Renzi invece dell’Unione Europea si
limita a criticare singole politiche, a chiedere rimaneggiamenti o reinterpretazioni di programmi e vincoli esistenti. Con quel tanto di ambiguità
che consente di giocare su due tavoli, su quello
interno promettendo maggiore flessibilità e su
quello esterno presentandosi come custode dell’ortodossia (sul 3% e il fiscal compact).
Ma questa è solo una parte della spiegazione.
La sfida all’Ok Corral tra Beppe e Matteo ha anche altre ragioni. I due leader hanno alzato i toni
dello scontro, perché hanno caratteristiche molto simili, si pestano i piedi a vicenda, e sono capaci di giocare l’uno sul terreno dell’altro. Anzi, la
vera sfida è proprio sul terreno degli elettori delusi o rifugiati nell’astensionismo che potrebbero fare il loro primo giro di valzer con Grillo o
lasciarsi conquistare da Renzi.
Hanno vari elementi in comune: il carisma, la
strategia populista di comunicazione, la tendenza a
ipersemplificare le soluzioni ai problemi.
Sulla forza personale dei due leader non si discute. L’uno fa leva sull’ottimismo e sulla retorica del
cambiamento e della speranza, l’altro sul pessimismo, la rabbia e l’insofferenza (il governo tira a
campare, mentre noi tiriamo le cuoia).
I loro discorsi sono sempre diretti. Renzi e
Grillo si rivolgono ai cittadini come se le istituzioni non esistessero, con la stessa identica modalità comunicativa, sia che si trovino in piazza, allo
stadio o in Senato (io non cambio, dice Matteo).
Pochi formalismi, pochi passaggi intermedi, nessun testo scritto, al massimo pochi appunti, pochi
negoziati, la stessa ostentata assoluta mancanza
di reverenza verso i cosiddetti poteri forti o i rappresentanti di interessi particolari (vedi la pietra
tombale messa da Renzi sulla concertazione).
Infine,lasemplificazionediqualsiasiproblemaela
sua riconduzione a una soluzione semplice, a portata
di mano. Basta la buona volontà per risolvere i problemi. E i politici sono lì per questo.
Quando il premier dice che sulla spending review
si deciderà come un buon padre di famiglia, usa esattamente le parole di Grillo (i bilanci si gestiscono come si fa in famiglia, Pizzarotti usa il buon senso, si
comporta come un padre di famiglia). E quindi tutti
possono fare politica. E più sei giovane e inesperto,
meglio è. Il neofita è la risposta perfetta alla stanchezza degli italiani per le soluzioni complesse. Il cittadino-qualunque può fare politica, perché è inesperto e non sa ancora rubare (Beppe), e perché non farà
certamente peggio di chi l’ha preceduto (Matteo). Se
poi nella vita ti è capitato di fare il sindaco di un paesino di 1500 anime, sei predestinato al top. Matteo fugge dai tecnici come dalla peste, così come Beppe urlava dalle piazze contro gli euroburocrati e Rigor Montis, «curatori fallimentari» del nostro paese.
Il Pd ha dunque una fortuna sfacciata nell’aver trovato un leader post-ideologico, l’unico in grado di tenere il ritmo e di gestire la fase attuale, presentandosi
come una alternativa credibile a Grillo. Per dire, la
battagliera Marine ha una partita molto più facile da
giocare contro Hollande, il presidente «scialbo». Dopo le europee, si vedrà. Quella sarà un’altra storia.
twitter@gualminielisa
Ma chi è, e soprattutto cosa vuole, Vladimir Putin?
I paralleli storici si sprecano, e non
manca qui chi lo definisce - rievocando
l’Anschluss, l’annessione dell’Austria «su
richiesta della popolazione» - un nuovo
Hitler, oppure uno Stalin redivivo. Ma
anche volendo lasciare stare queste opinabili banalizzazioni delle tragedie del
XX secolo, rimane una questione di fondo: si possono definire il progetto politico di Putin, e l’ideologia che lo sostiene,
come «neo-sovietici»?
Lo farebbero pensare sia le origini, diciamo professionali, del Presidente russo
(il KGB) sia il metodo unilaterale, spregiudicato e insensibile a limiti e regole del suo
comportamento sul piano internazionale.
Ma la risposta, se ci spostiamo dai dati
biografici e dai metodi usati, non può essere piattamente affermativa.
Certamente Putin non può non rendersi
conto dell’impossibilità di ricreare l’impero sovietico. Troppo impari sono i rapporti
di forza, sia militari che economici, non solo con gli Stati Uniti, ma con la stessa Europa, per non parlare delle potenze emergenti, in primo luogo la Cina. E soprattutto, il
progetto sovietico è fallito - cosa che risulta
chiara a tutti, dirigenti e cittadini comuni perché si basava su un’ideologia, il comunismo, che da tempo, anche prima del crollo
dell’URSS, era diventata vuota liturgia con
scarsissima presa reale sulle coscienze dei
cittadini sovietici.
Putin non vuole rilanciare l’URSS, vuole
rilanciare la potenza russa. Riprendendosi
l’Ucraina, non ha voluto avviare un’impensabile e insostenibile ricostruzione dell’Unione Sovietica, ma una re-integrazione
della Russia «storica», e soprattutto prendersi una popolarissima rivincita contro
l’umiliazione della fine non del comunismo
(per cui non vi sono in Russia molte nostalgie) ma della superpotenza sovietica.
E lo fa in modo esplicito, con un richiamo
alle tradizioni russe pre-rivoluzionarie, in
primo luogo la religione ortodossa, e addirittura a pensatori anticomunisti, e antisovietici, che in esilio in Occidente richiamavano i russi ad abbandonare l’ideologia
marxista (di cui denunciavano le radici
non-russe, spesso anche con riferimenti al
ruolo degli ebrei) e a ricollegarsi alla loro
vera identità, quella della Russia eterna.
Nel discorso di Putin al Parlamento del
13 dicembre scorso (l’equivalente russo del
Discorso sullo stato dell’Unione americano) troviamo un attacco al relativismo
(«un’inconcepibile equiparazione fra bene
e male») promosso dagli intellettuali contro il sano buon senso della gente comune;
un richiamo ai valori tradizionali («i valori
della famiglia tradizionale, di una vita umana autentica, inclusa la vita religiosa, una
vita non solo materiale ma anche spirituale»), e anche: «E’ vero, si tratta di posizioni
conservatrici, ma - per citare le parole di
Nikolai Berdiaev - essere conservatori non
significa impedire di andare avanti o verso
l’alto, ma opporsi ad andare indietro o
verso il basso, verso le tenebre del caos,
verso un’esistenza primitiva».
Per capire le implicazioni di questi
riferimenti ideologici, basti ricordare
che negli scritti di Berdiaev troviamo
l’affermazione che i russi non vogliono
una democrazia umanista, e nemmeno
lo stato di diritto, e che lo Stato deve
lasciare ai cittadini la libertà spirituale,
riservandosi però il monopolio incontrastato del potere.
Per capire quanto queste impostazioni
chiaramente reazionarie siano radicate
non è necessario risalire a pensatori della
prima metà del secolo scorso (a loro volta
diretti discendenti degli slavofili del XIX
secolo), ma basta constatare che questo
filone nazionalista e tradizionalista non è
mai veramente venuto meno, nemmeno
negli anni più duri del monopolio politico
del Partito comunista. Quando Hitler, nel
giugno 1941, attaccò di sorpresa l’URSS,
Stalin - dopo un’eclissi di qualche giorno rivolse il suo primo messaggio al popolo
sovietico iniziandolo non con il prevedibile e rituale «Compagni», ma con «Fratelli
e sorelle», nel più antico, tradizionale stile
della religione ortodossa. Sapeva cosa
era reale, per i russi, al di là e al di sotto
del ronzio onnipresente e svuotato di significato della propaganda ufficiale.
E come dimenticare Solzhenitsyn,
grande dissidente, eroico paladino della
libertà di coscienza e nemico della menzogna del regime? Nella sua «Lettera ai
dirigenti dell’URSS» del 1973 Solzhenitsyn esortava il vertice comunista ad abbandonare l’inautentico e inefficace messaggio marxista-leninista, sottolineando
che l’unico modo per ridare coesione e
forza allo Stato era attingere nuovamente
alle profonde, inesauribili radici dell’identità e della grandezza russa.
Putin sta rispondendo oggi affermativamente al messaggio di Berdiaev e Solzhenitsyn, ma lo fa senza la loro sofisticazione intellettuale e livello morale, sostituiti dalla spregiudicatezza tipica di un professionista dell’uso della forza, con o senza copertura legale, e anche uno stile personale «macho», con apparizioni a torso
nudo che fanno ricordare i cinegiornali di
una certa battaglia del grano in Italia.
Pessime notizie per il mondo, che dovrà faticare non poco per trovare il giusto
equilibrio fra la fermezza necessaria a
mettere limiti all’unilateralismo neo-imperiale russo e il dovere di trovare il modo
di ricostruire un rapporto quanto meno
di convivenza con un Paese che può essere ignorato solo con costi molto alti, sia in
termini economici che di sicurezza. Non è
facile, in particolare, prescindere dal ruolo russo (pensiamo al Medio Oriente), ma
è oggi molto problematico vedere come e
quando questo ruolo potrà essere riattivato sulla base di un dialogo.
Da parte loro gli americani - dopo anni in cui anche i dipartimenti universitari di «Russian studies» stavano languendo per mancanza di fondi e di studenti - stanno già ricominciando ad interessarsi alla Russia.
Le soluzioni dei giochi
TM
limitato a vedere, troppo sarebbe
RUZZLE
Ecco le nostre soluzioni: riuscite a stato il timore di uscire dal torneo per
superarci? Parole da 100 o più punti: puntare con una mano diversa.
ridosso (231), udirono (153), snodi
(149), sondi (149), iodoso (142),
studio (136), oriundi (135), oriundo
G
(135), sodio (125), studi (125), udirò
(119), sudori (118), ioduri (112),
E
T P
ioduro (112), ridono (112), sodi
(108), snudo (107), riudì (101). Parole
monovocaliche in O: dono, dorso,
doso, dosso, nodo, odono, ondoso,
ontoso, orso, osso, rodo, rondò, roso, REBUS [9, 3, 11] Coppi E, T teche,
rosso, snodo, sodo, sondo, sono, P asse, G Giano = coppiette che
sorso, stono, tondo, tono, toso, passeggiano
tosso. Romanzo giallo: «Uno studio in SCACCHI
rosso» (A. Conan Doyle).
Partita giocata nel torneo di Helsinki
(Finlandia) 2014. La conclusione è
TEXAS
Grande sicurezza di analisi di Dario davvero artistica. 1…Dg4+!!, mossa
Sammartino. Già col rilancio pre-flop splendida, basata sul fatto che in caso
limita il possibile range del suo di 2. f:g4, segue lo scacco matto con
avversario a A-A, K-K, Q-Q e A-K. Al 2…Ch3 (le case bianche sono
flop non avrebbe fatto check con A-K controllate dall'Alfiere in b7). In partita
e forse, ma non è detto anche con A- il Bianco ha giocato 2. Rf2, ma ha solo
A. Al turn, difficilmente l'avversario ritardato la fine di qualche mossa:
avrebbe visto con Q-Q. Al river, il 2…D:f3+; 3. Re1, Cg2+; 4. Rd2,
rilancio (per di più immediato) è segno Ah6+; e ora c'è matto in due mosse:
inequivocabile di K-K: con le altre 5. De3, D:e3+; 6. Rd1, Dd2 matto.
possibili mani si sarebbe al massimo a cura di
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28
LA STAMPA
.MARTEDÌ 25 MARZO 2014
All’asta una ghigliottina dell’800
CULTURA
SPETTACOLI
Una ghigliottina del Secondo Impero, con la scritta
«Armée de la République», sarà messa all’asta giovedì
a Nantes dalla casa d’aste Talma. La macchina (di legno,
ferro, acciaio e rame), che fu sicuramente usata nella
seconda metà dell’800 durante il periodo della Comune
ed è ancora funzionante, è stimata fino a 60.000 euro,
cifra comunque indicativa, spiegano dalla casa d’aste,
data la «rarità di questo tipo di oggetti sul mercato».
&
Il disegno qui a fianco, appositamente realizzato da Chiara
Ghigliazza, è stato selezionato tra 15 lavori degli studenti del MiMaster,
eseguiti durante un workshop che si è tenuto nella sede di Milano
(RI)
LETTURE
Con Leone
Natalía Ginzburg (1916-1991) con il
marito Leone, sposato nel 1938 e
morto nel febbraio del 1944 nel
carcere romano di Regina Coeli per
le torture dei fascisti. Tra i suoi libri
La strada che va in città (1942), Le
voci della sera (1961), Lessico
famigliare (1963), Caro Michele
(1973), La città e la casa (1984).
La raccolta Le piccole virtù era
uscita nel 1962, sempre per Einaudi
ELENA LOEWENTHAL
he cos’è la nostalgia?
Natalia Ginzburg non
sembra essere la scrittrice più indicata per
declinare questo universo di emozioni. Quando evoca le
storie e le parole della sua famiglia,
è ispirata più da una ironia lieve che
dal rimpianto, più dal desiderio di
raccontare che da quello di tornare,
anche solo con i ricordi. È dunque
tutto fuorché una scrittrice incline
alla nostalgia, e forse per questo la
spiega molto bene: in poche, essenziali parole. Bisogna andare a un libro che trova la sua ragion d’essere
nella commistione apparentemente confusa di generi e circostanze:
Le piccole virtù (Einaudi 1962) sono
scritti d’occasione che risalgono a
C
Il tempo migliore della vita:
aperto, pieno di promesse
che non importa se saranno
mantenute, importa covarle
un lungo periodo compreso fra l’autunno del 1944 e il 1960 - anno in cui
uscì su Nuovi Argomenti il saggio
che dà il titolo alla raccolta. Sono riflessioni sui suoi affetti, sulla società, sui «rapporti umani» in generale. Dov’è qui la nostalgia?
«Davanti all’orrore della sua
morte solitaria, davanti alle angosciose alternative che precedettero la sua morte, io mi chiedo se
questo è accaduto a noi, a noi che
compravamo gli aranci da Girò e
andavamo a passeggio nella neve.
Allora io avevo fede in un avvenire
facile e lieto, ricco di desideri appagati, di esperienze e di comuni
imprese. Ma era quello il tempo
migliore della mia vita e solo adesso che m’è sfuggito per sempre,
solo adesso lo so».
Inverno in Abruzzo racconta del
confino, di quando era la giovane
moglie di Leone e madre di bambini
piccoli, esiliati in un mondo antico
indecifrabile nei suoi paesaggi e
nelle sue voci, dove «tutti i volti mi
parevano uguali, tutte le donne si
rassomigliavano, ricche e povere,
giovani e vecchie». Eppure, a distanza di tempo, quell’esilio fatto
Elena Loewenthal è scrittrice, traduttrice
e studiosa di cultura ebraica. Il suo
ultimo romanzo, La lenta nevicata
dei giorni, è stato pubblicato da Einaudi
nel 2013, mentre lo scorso gennaio
è uscito dall’editore Add il pamphlet
Contro il Giorno della Memoria
Natalia Ginzburg
quella nostalgia
dell’avvenire
Nelle raccolta Le piccole virtù il rimpianto per gli anni
del confino, fatti di paura ma anche di fede nel futuro
anche di stenti, paure, smarrimenti,
si rivela come il tempo migliore della
vita perché aperto, pieno di promesse che non importa se poi la vita non
le mantiene, importa covarle, nutrirle giorno per giorno. Questa è la nostalgia: il ritorno a una lontananza
nel tempo che ha per meta le piccole
illusioni, la fede nell’avvenire. E
quanto è vera questa nostalgia che
cresce con l’età, diventa compagna
sempre più assidua, prova a farsi
surrogato delle energie vitali, della
fede in un orizzonte futuro sempre
più vicino, angusto.
Se nostalgia significa guardare in
faccia il passato in cui si poteva ancora pensare al futuro come a un
luogo di libertà, di esperienze da attraversare, allora tutti i saggi delle
Piccole virtù parlano di questo. Anche con uno struggimento insolito,
come quando lei si ritrova a Torino
per Pavese che non c’è più: «ma
quando vi ritorniamo, ci basta attraversare l’atrio della stazione, e camminare nella nebbia dei viali, per
sentirci proprio a casa nostra; e la
tristezza che ci ispira la città ogni
volta che vi ritorniamo, è in questo
sentirci a casa nostra e sentire nello
stesso tempo che noi, a casa nostra,
non abbiamo più ragione di stare…
ci rimangono ormai poche cose viventi, e siamo accolti da una folla di
memorie e di ombre».
Natalia Ginzburg si fa ascoltare in
queste sommesse evocazioni: pare di
averla seduta davanti con la sua voce
spessa, spugnosa. Qua e là parla del
suo mestiere di scrivere, del secondo
marito. Quando si arriva all’ultimo
saggio, il più esteso e quello che dà il
nome alla raccolta, viene il bisogno
di specchiarsi nelle sue parole e lo
sguardo si sposta dal passato al presente. Con un poco di sconforto. Sono infatti pagine sull’educazione «non è che un certo rapporto che stabiliamo fra noi e i nostri figli, un certo
clima in cui fioriscono i sentimenti,
gli istinti, i pensieri». Oggi si usano
parole più composte - come «intergenerazionale» - per dire la stessa cosa.
Le pagine sull’educazione:
«Non è che un certo rapporto
che stabiliamo coi nostri figli,
in cui fioriscono i sentimenti»
Oggi si chiama in causa spesso e talvolta a sproposito il «conflitto»: è parola impegnativa, bisognerebbe andar cauti nell’usarla. Ginzburg si
concentra più sul «dialogo», che ai
tempi in cui scrisse era una grande
novità nell’universo dell’educazione.
Ci spiega che il presupposto del dialogo è la consapevolezza, anzi la rivelazione della nostra perfettibilità, la
speranza che «i nostri figli non ci rassomiglino, che siano più forti e mi-
.
LA STAMPA
MARTEDÌ 25 MARZO 2014
Al Prado l’Eucarestia di Rubens restaurata
Agli Uffizi il Leonardo della Tavola Doria
Il Museo del Prado propone da oggi al 29 giugno l’esposizione
Rubens: il trionfo dell’eucarestia con la quale riunisce le sei tavole,
dopo il recente restauro che riporta alla luce particolari oscurati
dal tempo. La mostra è integrata da materiale grafico e testi
esplicativi del complesso e lungo processo di restauro al quale
sono state sottoposte le opere. Sette grandi tele e quattro arazzi
sono esposti nella mostra di Rubens che, all’epoca della loro
realizzazione, era il pittore più acclamato d’Europa.
Cento giorni per ammirare la Tavola Doria che ripropone, forse,
una scena della perduta Battaglia di Anghiari di Leonardo da Vinci.
Da oggi al 29 giugno 2014 agli Uffizi saranno esposte quattro tavole
dipinte del XVI secolo raffiguranti copie o derivazioni da invenzioni
originali di Leonardo. I dipinti sono: Leda col cigno, Sant’Anna Metterza
e due tavole raffiguranti l’episodio della Lotta per lo stendardo
(nell’immagine) tratto dalla pittura murale della Battaglia d’Anghiari
commissionata a Leonardo per il Palazzo della Signoria nel 1503.
TONIA MASTROBUONI
INVIATA A BERLINO
eanche lo sceneggiatore più fantasioso avrebbe potuto immaginare
una storia così. Colonia,
metà degli Anni Sessanta. Uno studente di ingegneria,
Josef Gens, scende in cantina con un
piccone. I genitori vogliono capire se
le fondamenta accanto alla loro casa
sono abbastanza solide da sostenere
un nuovo edificio: quello vecchio è
stato bombardato durante la guerra.
Ci vorrebbero esperti, scavi, periti,
ma i soldi scarseggiano e la famiglia
decide di fidarsi del giudizio del figlio
ventunenne. Lui comincia a sondare
il terreno e trova un primo ostacolo:
un pozzo. In un momento di disattenzione, il piccone gli scivola dalle mani
e finisce là dentro. Josef si insospettisce: nessuno della famiglia gliene
aveva mai parlato. Con il fratello
Heinz inizia a scavare, anzitutto per
capire se quei tre metri sono davvero il fondo del pozzo. Non è così.
Ai Gens si aggiungono poi cinque
amici, i tre fratelli Hermann, Günther Goldenberg e Bernhard Straesser, e insieme realizzeranno la
straordinaria avventura del ritrovamento di uno dei più importanti
reperti archeologici a Nord delle
Alpi. Quando cominciano a scavare, trovano subito di tutto: resti di
N
Si raccontano in un libro i giovani di Colonia che negli Anni 60, lavorando
di nascosto, portarono alla luce il mausoleo del legionario Lucio Publicio
LA DONAZIONE
gliori di noi». Insomma, bisogna essere genitori imperfetti ma anche
forti e solidi, per avviare il dialogo. È
un traguardo difficile, impervio, prima di tutto con noi stessi.
E le piccole virtù? Non sono spregevoli di per sé. «In sé stesse, non
hanno nulla da fare col cinismo o con
la paura di vivere: ma tutte insieme,
e senza le grandi, generano un’atmosfera che porta a quelle conseguenze». Il fondamento dell’educazione
sono però le grandi: ovviamente sta
a noi saperle distinguere, impartirle
ai nostri figli con l’autorevolezza della fiducia. Senza delegare, soprattutto: la scuola non è tutto. «Al rendimento scolastico dei nostri figli, siamo soliti dare una importanza che è
del tutto infondata». Ma non perché
la scuola non conti. Piuttosto perché
quella è la prima battaglia «da affrontare da soli, senza di noi». Invece
o ci sediamo con loro a fare i compiti,
o innalziamo «fra loro e noi la barriera del malcontento costante». Non
siamo disposti ad ammettere il minimo torto subìto a scuola. Con incosciente solerzia ci trasformiamo nei
loro paladini armati per difenderli da
un voto che consideriamo iniquo, da
un insegnante troppo esigente. Mentre il confronto con le piccole ingiustizie in classe è una preziosa lezione
di vita non meno di quella che impartiscono i lirici greci o la geometria
analitica.
[email protected]
La cantina della famiglia Gens, a Colonia, con uno degli reperti
affiorante dal pavimento. Nella foto sotto i due figli dei proprietari
con i cinque amici che collaborarono con loro all’impresa
per un po’, con l’entusiasmo di tutti, dilettanti e professionisti, studenti di ingegneria e archeologi di professione.
Finché questi ultimi non ordinano: basta. Niente più scavi. Rischiano di
compromettere la stabilità degli edifici e mettono in pericolo i ragazzi.
Loro si rassegnano, capiscono che
probabilmente i professionisti vogliono continuare a esplorare il sito
da soli, ma non smettono di appassionarsi alla materia, divorano libri
di archeologia, di storia. Passano i
mesi, però, senza che nessuno si faccia più vivo. La gente del museo è
sparita. Probabilmente non se la
sentono di prendersi la responsabilità di portare alla luce un sito nascosto sotto un paio di edifici abitati.
Alla fine - racconta Josef Gens in un
“Basta con Lombroso antimeridionale”
Un’antropologa (calabrese) rilegge il caso del brigante Villella: macché patriota
EMANUELA M INUCCI
l teschio del brigante Giuseppe Villella va restituito ai suoi
discendenti. E poi basta con
l’equazione lombrosiana “meridionale
uguale delinquente”». Settembre
2013: il Consiglio comunale di Torino
impegna il Museo Lombroso a restituire uno dei reperti più preziosi (sul cranio ci sono gli appunti dello scienziato
scritti a matita) al paese natale di Villella, Motta Santa Lucia. La mozione è
accolta con entusiasmo dal comitato
«No Lombroso» secondo il quale il padre dell’antropologia criminale creò
pericolosi preconcetti contro i meridionali, giudicati «geneticamente inferiori». Tutta colpa di quella fossetta
occipitale molto pronunciata su cui
«I
29
I sette amici che scavarono
un museo sotto la cantina
Un americano offrì un milione
di marchi per la statua romana
Loro lasciarono tutto alla città
vasi, ossa, pezzi di capitelli, reperti
inconfondibili di epoca romana. Capiscono che quel pozzo ha aperto
loro un varco verso un universo sepolto da duemila anni. A metà agosto, però, vanno a sbattere contro
una pietra molto più grande delle
altre, impossibile da muovere. I sette si guardano stupefatti, continuano a scavare per due ore senza dire
una parola, sopraffatti dall’emozione. Trovano un busto, le braccia, un
flauto di Pan, una statua del dio dei
pastori. Non lo sanno ancora, ma
hanno trovato i resti del mausoleo
di Lucio Publicio, legionario morto
nel primo secolo dopo Cristo.
Prima di continuare a scavare, i
sette amici si rivolgono al Museo romano-germanico della loro città. Il
direttore, Otto Doppelfeld si precipita nella cantina con quattro collaboratori e rimane basito: «È incredibile», mormora. Gli scavi proseguono
.
l’antropologo costruì la teoria del «delinquente per nascita».
In attesa della pronuncia della Corte di Assise di Catanzaro (prevista per
il prossimo dicembre) cui si è rivolto il
museo di Torino, esce un libro che
cambia le carte distese sulla tavola
dell’atavismo criminale: si tratta di
Lombroso e il brigante (Salerno Editrice) di Maria Teresa Milicia, professore
aggregato di Antropologia culturale a
Padova. Lei premette: «Ero stanca,
anche da calabrese, di sentire assurdità come quella che Lombroso fosse
l’unico razzista della storia, ma soprattutto si fosse accanito contro i meridionali. Mi sono messa a leggere i documenti, a fare una ricerca vera sia su
Lombroso sia su quel Villella, che i media hanno trasformato in totem della
Il cranio del brigante Giuseppe Villella
conservato al Museo Lombroso di Torino
lotta contro il razzismo meridionale».
Ed eccola, la «favola efferata» dell’atavismo geografico con il timbro di
Lombroso, smontata punto per punto in
appassionante libro che ricostruisce
tutta la storia, Grabungsfieber (tradotto: «Febbre da scavo», edito ora in
Germania da Kiepenheuer & Witsch)
- i ragazzi prendono una decisione azzardata. Pensano che rafforzando le
fondamenta, puntellando la cantina
nei punti giusti, possono continuare a
scavare, riducendo i rischi al minimo.
Ai genitori raccontano di voler rimettere a posto la cantina per farci le feste. I Gens si sono impegnati per
iscritto a fermare i lavori di scavo dei
sette: la bugia è inevitabile.
Con i soldi risparmiati e, in parte,
ereditati dai nonni, si mettono al lavoro. Comprano 35 metri di acciaio, sette metri cubi di cemento armato, 10
mila mattoni e 90 sacchi di cemento.
Piano piano, giorno dopo giorno, lavorando di nascosto, i sette riescono
a rafforzare la cantina che diventa
una sorta di cava attraversata da decine di tunnel e nascosta alla superficie da un armadio che diventa il loro
ingresso segreto. Naturalmente, proseguono anche i lavori per la cantina
delle feste.
I giovani archeologi per passione
trovano numerosissimi altri reperti,
tra cui la statua di Lucio Publicio, il veterano della Quinta legione nato a Roma e morto a Colonia, sotto l’imperatore Claudio. Due anni dopo, nel 1967,
sono pronti per uscire allo scoperto,
per illustrare al mondo le loro meraviglie. Organizzano una conferenza
stampa e una mostra. Secondo la legge prussiana che regolamenta ancora
gli scavi, i ritrovamenti sono di loro
proprietà. Della scoperta parlano tutti
i giornali, anche il Time. Un americano
si fa avanti e offre un milione di marchi, una cifra stellare, soltanto per la
statua di Lucio Publicio. Ma loro rifiutano, donano tutto alla città. «Lo facemmo per passione, mai per i soldi»
spiega Josef Gens. E volevano anche
essere certi che quei resti rimanessero a Colonia. Grazie a loro, si possono
ammirare ancora oggi nel Museo romano-germanico della città renana.
142 pagine, grazie all’esame dei documenti dell’Archivio di Stato di Catanzaro e di Lamezia Terme. «Lo scienziato
non fece mai un’autopsia sul corpo di
Villella che morì all’ospedale di Pavia nel
1864 e non l’ha mai neppure conosciuto»
spiega l’autrice. E racconta che Lombroso, quando scoprì quella fossetta che
era la prova anatomica del criminale
atavico, non la legò a un’origine geografica. Quindi la crociata anti-Lombroso
nata in Calabria, lo dico da studiosa, ma
anche da calabrese, non ha senso». Milicia spiega che Villella «non è mai stato
né patriota, come vogliono alcuni, né un
brigante. Era solo un povero ladro e i
suoi discendenti non chiedono di tornare in possesso dei suoi resti». Conclude:
«Il Museo Lombroso e l’operato dell’Università di Torino, entrambi accusati assurdamente di avallare teorie razzistiche vanno difesi». Per farlo cita anche
il testo In Calabria di Lombroso che «è
tutt’altro che antimeridionale, tanto che
nel 1980 fu ripubblicato dal meridionalista calabrese Pasquino Crupi con un’entusiastica prefazione».
.
30 .Spettacoli
LA STAMPA
.MARTEDÌ 25 MARZO 2014
i comincia a delineare la nuova
Scala firmata Alexander Pereira. Ieri il sovrintendente prossimo venturo, che entrerà ufficialmente in carica a settembre, ha presentato al Consiglio di Amministrazione la
stagione 2014-2015, che è stata ampiamente progettata dal suo predecessore Stéphane Lissner ma che porterà il
suggello del nuovo venuto. Alcune indiscrezioni sono filtrate, anche se la
stagione sarà presentata ufficialmente a maggio.
S’inaugura a Sant’Ambrogio con
un attesissimo Fidelio beethoveniano,
sul podio il direttore musicale uscen-
S
The show
must go on
EGLE SANTOLINI
La Scala firmata
da Pereira
guarda all’Expo
te Daniel Barenboim, regìa affidata a
Deborah Warner. E per il primo maggio 2015, giorno di apertura dell’Expo,
altra seratona di gala con il maestro
che di Barenboim prenderà il posto,
Riccardo Chailly: va in scena Turandot di Puccini con il finale di Luciano
Berio, regìa di Nicholaus Lenoff,
Aleksandrs Antonenko e Nina
Stemme nel cast. Confermata la novità di Giorgio Battistelli commissionata dalla Scala e tratta dal pamphlet
ecologico An Inconvenient Truth di Al
Gore: s’intitolerà CO2, sarà diretta da
Gianandrea Noseda e avrà la messinscena di Robert Carsen. Tra le novità,
annunciato anche un Otello di Rossini
con Gregory Kunde, Juan Diego
Flórez e Olga Peretyatko. Molte riprese del grande repertorio per tutta la
durata dell’Expo, con apertura del teatro per l’intera estate: Carmen con
regìa di Emma Dante, con Francesco
Meli e con Elina Garancia che tornerà
anche in Cavalleria rusticana, per la
prima volta nel ruolo di Santuzza; il
Falstaff secondo Robert Carsen con
Ambrogio Maestri, stavolta diretto
da Daniele Gatti; Bohème, pare nella
storica edizione di Franco Zeffirelli;
Simon Boccanegra con Placido Domingo; un Elisir d’amore. Per il Sant’Am-
brogio 2015, infine, la già annunciata
Giovanna d’Arco diretta da Chailly.
Nei giorni scorsi, Pereira aveva incontrato i loggionisti del Piermarini,
dicendosi «preoccupato per le defezioni di molti bravissimi cantanti che
non vogliono venire alla Scala terrorizzati dai buu». Nella seduta di ieri il
Consiglio d’Amministrazione, presieduto dal sindaco Pisapia, ha deciso di
mandare una lettera al nuovo ministro Dario Franceschini per chiedere
il ripristino dell’autonomia del teatro,
cancellata da una sentenza del Consiglio di Stato e dal decreto Valore Cultura varato dal precedente governo.
“Tre anni d’Attesa
ma torno rigenerata”
il caso
SIMONETTA ROBIONY
ROMA
erto le banche non
ne escono bene da
questa fiction, Le
due leggi, in onda
oggi e domani, in
prima serata su Raiuno, con
Elena Sofia Ricci. D’altra parte, con la crisi partita proprio
dalle banche americane e con
i numerosi tragici episodi che
la cronaca ci racconta ogni
giorno, come potevano uscirne bene? Soldi prestati solo a
chi i soldi ce l’ha già. Scandali
di fondi speculativi spacciati
ai clienti per sicuri. Imprenditori costretti al fallimento Elena Sofia Ricci è la protagonista della fiction rimandata e visionata dai vertici Rai
perché esposti con i debiti.
Sono storie che fanno impressione e mettono le banche sotto processo, banche
che, a loro volta, si difendono
spiegando che hanno troppi
clienti con i conti in rosso e
non possono prestare denaro
se non hanno la certezza di vederselo tornare indietro. Non
c’è da meravigliarsi, quindi,
che la Rai, prima di mandare
in onda questa fiction che è un
atto d’accusa assai duro nei
confronti di alcuni dirigenti di
banca, abbia voluto visionarla una delle nostre attrici più ama- banca le offre di coprire il suo niente. Dopo un po’ di tempo
con accuratezza, controllare te. La storia: la bancaria Ricci comportamento scorretto. Lei scoprii che gli interessi sullo
che i nomi usati non alludes- nega il prestito a un cliente che non vuole, la famiglia sì. Inizia- scoperto erano altissimi e stasero a questo o a quell’istitu- non offre garanzie. L’uomo, un no i contrasti. Lei si autodenun- vano mangiando tutto il mio
to, esser sicura che non ci sa- piccolo imprenditore, si suicida cia e finisce in carcere dove tro- piccolo capitale. Per fortuna alrebbero stati strascichi i di davanti a lei. La donna entra in va una donna che ha rubato per le spalle avevo una famiglia che
natura legale:
crisi e come Anti- pagare il mutuo. Questo la ren- mi aiutò a risolvere la situaziocosì la messa in
L’ATTRICE SCOTTATA gone comincia a de ancora più decisa ad andare ne e da allora delle banche mi
onda è stata ri- «Anche io da giovane riflettere sulle avanti fino a scoprire le conni- fido poco».
mandata.
due leggi: la legge venze che legano i vertici della
Questa fiction l’ha aiutato a
ho avuto problemi della banca che banca ad arricchimenti illeciti. capirle di più? «Mah. Di numeri
L’idea è partita da alcune e ora non mi fido più» da direttrice ha
La Ricci racconta di aver ac- continuo a capire poco, ma è
notizie uscite
sempre rispetta- cettato subito la proposta ricor- stato interessante entrare in
sui giornali. Andrea Purgatori to e quella del cuore che la por- dando quando aveva avuto pro- certi meccanismi. Lo dico da ate Laura Ippoliti hanno scritto terebbe a infrangerla in favore blemi con la sua banca: «Ero trice, ma soprattutto da cittadiil soggetto, il regista Luciano dei bisognosi.
giovane, avevo messo da parte na: spingere le persone alla diManuzzi lo ha rivisto, il proComincia a spostare denaro un po’ di soldi, volevo una carta sperazione è un crimine. Le
duttore Mario Rossini ha dai conti più cospicui a quelli di credito. Mi convinsero che un banche devono intraprendere
chiamato Elena Sofia Ricci, più miseri. Viene scoperta. La fido sarebbe stato più conve- una nuova via».
C
ElenaSofiaRicci:unafiction
controgliabusidellebanche
Stasera su Raiuno la discussa miniserie “Le due leggi”
“Esce il nuovo album di Giusy Ferreri
LUCA DONDONI
MILANO
la Piovani per Canzone del mal
di luna che il Maestro ha inserito nel suo disco Cantabile».
Giusy al Festival appena trascorso portava L’amore possiede
il bene (scartata dalla giuria) e
Ti porto a cena con me arrivata
nona: «Ciò che mi interessava
era l’esposizione. Per L’Attesa
sono andata due volte a Los Angeles e ho conosciuto Linda
Perry (leader delle Four Non
Blondes) con cui ho avuto l’ono-
«Avevo una voglia pazza di
mostrare il lato gotico del mio
carattere e quando mi hanno
chiesto di fare il servizio fotografico per il libretto del nuovo cd ho dato il meglio». Giusy
Ferreri arriva nei negozi con
L’Attesa e sono passati ben tre
anni dalla sua ultima fatica discografica. Tre anni tra un disco e l’altro possono significare la fine di una
carriera. «Sì lo
so - dice Giusy ma so anche
quanto fosse
importante
tornare con un
album che potesse soddisfare chi mi ha
aspettata».
Il titolo sembra quasi una
giustificazione
nei confronti
dei fan. «Non è
così. Nel libretto del cd c’è La cantante Giusy Ferreri
una mia immagine dove sono ritratta come re di scrivere». L’Anima, Per dala figura dell’Appeso, la carta re di più, Victoria sono tra le
numero dodici dei Tarocchi. canzoni che colpiscono magDa un’amica appassionata di giormente al primo ascolto,
esoterismo ho scoperto che mentre Ho ucciso il diavolo e l’inun determinato calcolo della trigante La bevanda ha un retromia data di nascita appartie- gusto amaro sono un’altra stone alla carta numero 12. L’Ap- ria. «Dopo la mia esperienza
peso, appunto. È una figura Usa - racconta la Ferreri - torche simboleggia la meditazio- nata a casa ricevo una mail di
ne, la pausa, la ricerca interio- Yoad Nevo, produttore di Morre. Comunque è vero che tre cheeba, Moby e Sugababes che
anni sono tanti, ma non sono mi chiede di incontrarlo a Lonstata ferma. Nel 2012 ho colla- dra. Sono andata a trovarlo e in
borato con Alessandro Haber, un solo pomeriggio sono nate
nel 2013 ho lavorato con Nico- sette canzoni così, di getto».
.
LA STAMPA
MARTEDÌ 25 MARZO 2014
LORENZO SORIA
LOS ANGELES
zione a non finire, un
cast stellare, tanti rimandi allo scandalo Datagate e il fascino irresistibile di Scarlett
Johansson. Captain America: The
Winter Soldier, l’ultimo episodio della
saga Marvel, terrà incollati da domani al grande schermo, anche grazie al
3D, gli appassionati del genere. Il
massiccio Chris Evans torna nei panni del supereroe a stelle e strisce nel
sequel di Captain America - Il primo
Vendicatore del 2011, in cui i nemici
erano i nazisti durante la II Guerra
Mondiale. Con The Winter Soldier ci
si sposta in un tempo più vicino al nostro, dove i sistemi informatici sono
in grado di controllare tutti gli abitanti della Terra. «Ci siamo chiaramente ispirati all’attualità», dicono i
due registi, i fratelli Anthony e Joe
Russo, facendo riferimento al Datagate e alla sorveglianza informatica
delle agenzie Usa e britanniche.
I Russo brothers hanno scelto un
cast di grande esperienza. C’è Samuel L. Jackson nei panni di Nick Fury, a capo della organizzazione spionistico-militare Shield e Robert Redford, che interpreta il perfido
Alexander Pierce. E poi una Johansson nel ruolo dell’agente Vedova Nera, implacabile nelle arti marziali.
«Mi sono fatta molti lividi - dice - ho
cercato di ridurre al minimo l’uso
della controfigura». Anche Chris
Evans mette in campo un fisico possente. «Nessuna dieta speciale - spiega lui - molta palestra invece. Per fortuna c’è la memoria dei muscoli, esiste davvero. Io ho passato tutta la
giovinezza a fare sport e quindi prendo e perdo peso facilmente, il mio
corpo reagisce in fretta. Certo con
l’età le cose sono un po’ più difficili».
A
Capitan America & C.
Hollywood
salvata dai supereroi
Il protagonista del film Chris Evans elogia il clan Marvel
“Una certezza, si lavora in sintonia e il risultato è di qualità”
IL CATTIVO È REDFORD
Beh, per essere un novantenne se la
cava. Vorrebbe essere immortale?
«È fantastico, poteva
guardarci dall’alto in basso
invece è paziente,
e fa sentire tutti a loro agio
Davvero una leggenda»
«No, no. È una tentazione, certo, però
solo invecchiando si matura, si impara: c’è una lezione nell’invecchiare
che non voglio perdermi».
Si sente più saggio di un tempo?
«Forse non più saggio ma a 32 anni
riesco a vivere nel momento molto
più di quando ne avevo venti, apprezzo quello che ho proprio perchè ho la
consapevolezza che il tempo sta passando, mentre da ragazzo passavo il
tempo a immaginare il futuro».
Chris Evans
è Capitan
America,
Scarlett
Johannson la
vedova nera:
stavolta
affrontano
«The winter
soldier»
Nel frattempo ha anche diretto il suo
primo film. Le è piaciuto?
«Moltissimo. Hai più controllo su
quello che fai, racconti la tua storia.
Recitare in un film è essere un pezzetto del puzzle, dirigere è avere in
mano il puzzle intero. La cosa più bella è il lavoro in sala di montaggio: è
come costruire una casa ed è la cosa
che amo più di tutte. Creare qualcosa
è insieme bellissimo e terapeutico».
HachiestoconsigliaRobertRedford,
il cattivo del film? E come è stato lavorare con lui?
«Non avrei mai osato chiedergli consigli. È una tale leggenda, non mi
sembrava proprio il caso. Certo se
fosse capitato ne avremmo parlato.
Ma non è capitato. Magari la prossi-
ma volta. Lui è davvero fantastico,
avrebbe potuto guardarci dall’alto in
basso, invece è sempre paziente e
comprensivo e fa sentire tutti a loro
agio. Davvero una leggenda».
E Scarlett Johannson?
«È meravigliosa sul set e a questo punto per me è come una sorella, una delle
mie più care amiche: abbiamo girato
così tanti film insieme».
Di Chris Evans si parla bene ma poco.
Le dispiace o è un vantaggio?
«Non mi dispiace: se fai l’attore è un
vantaggio non essere immediatamente identificabile con un “tipo”, ti arrivano proposte di ruoli diversi perchè
non c’è l’idea preconcetta di chi tu sia.
Se si riesce a restare un po’ defilati,
fuori dall’interesse del pubblico, e
mantenere un po’ di tranquillità nella
vita personale, lavori anche meglio».
Capitan America difende gli ideali
americani. Quali sono?
«Non sono necessariamente ideali
americani, sono ideali dell’umanità. In
sintesi si tratta di mettere il bene comune prima del proprio».
Presto, il nuovo The Avengers. Che si
aspetta?
«Mi aspetto di tutto! È bello vedere di
nuovo la banda al completo e sapere
che farai qualcosa di bello. Non è facile
fare buoni film, se lo fosse ce ne sarebbero molti di più. C’è una bella atmosfera e senso di fiducia reciproca nel
clan Marvel: si lavora tanto e si dà tanto, ma sai che sarai ripagato con un
buon film».
.
Spettacoli .31
E Aosta
diventa teatro
di un terremoto
per “Avengers”
DANIELE MAMMOLITI
AOSTA
Esplosioni, auto che saltano in aria,
fughe di massa di fronte ad un catastrofico terremoto provocato dalle
forze del male. Sono alcune delle
scene girate ieri ad Aosta, uno dei
luoghi scelti dalla Marvel-Walt Disney per il sequel del fortunato The
Avengers che nel 2012 ha sbancato i
botteghini totalizzando il terzo incasso assoluto nella storia del cinema. Il nome in codice della pellicola è After Party,
ma è ormai noto
che il titolo definitivo sarà The
Avengers: Age of
Ultron ispirato,
molto liberamente, all’albo a fumetti che racconta le gesta del cattivissimo Ultron
in uscita il 1° maggio 2015. Almeno
un quarto d’ora
del film sarà frutto dei set allestiti
in Italia, in Valle
d’Aosta in particolare. A colpire
l’immaginazione
dei produttori è
stato soprattutto
il Forte di Bard,
fortezza abbarbicata in cima ad una rocca e oggi trasformata in polo museale. Quel maniero che domina la vallata ha fatto
innamorare i Marvel Studios e il regista Joss Whedon e da lì, sabato,
sono iniziate le riprese, tra neve artificiale, cannoni avveniristici piazzati sulle alture e soldati impegnati
a scaricare i loro mitragliatori contro un nemico venuto dal cielo. Non
ci sarà però nulla di italiano né di
valdostano nella versione definitiva
del film. Il quartiere del mercato di
Aosta, così come le località - Verrès,
Donnas, Hône, Pont-Saint-Martin in cui la troupe si sposterà nei prossimi giorni, è stata trasformata in
una città dell’Europa dell’Est, uno
di quei luoghi di fantasia partoriti
dalla creatività dalla Marvel, con
l’installazione di cartelli stradali e
insegne di negozi scritte in cirillico.
Nei blindatissimi set in cui si stanno
muovendo cento comparse e i big
Elizabeth Olsen (Scarlet Witch),
Jeremy Renner (Clint Barton-Occhio di Falco) e Aaron Taylor-Johnson (Quicksilver) nessuno conferma ma tra i glifi apposti sulle fiancate delle finte auto della polizia e una
mappa installata su uno dei set, si fa
largo che la Valle d’Aosta diventerà
in Avengers 2 un non meglio precisato Stato della Sokovjia.
“La grande bellezza di Torino
in bilico tra nord e sud del mondo”
Il regista Ferrario in videochat con Gramellini a “La Stampa”
RAFFAELLA SILIPO
TORINO
Torino città di equilibri magici e instabili, messa così com’è sul 45° parallelo, proprio a metà strada tra Polo Nord ed l’Equatore: un luogo della
geografia e dell’anima da cui è partito Davide Ferrario per La luna su Torino, il suo ultimo film in sala da giovedì. «La grande bellezza in versione
torinese - la chiama Massimo Gramellini, che ha intervistato ieri il regista in videochat per La Stampa -.
Solo che mentre nel film di Sorrentino la protagonista è una Roma magnifica ma immobile, questa è una
città che non ha paura di cambiare».
Ferrario sorride: «Verissimo. Ho tan-
to amato La grande bellezza, certo sarebbe stato bello avere il budget di
Sorrentino (il suo film è stato prodotto
con il sostegno della Film Commission
Piemonte con soli 500.000 euro, ndr)...
Roma non a caso è detta eterna, in realtà non è neanche fino in fondo italiana, è un’isola a sé, l’ho scoperto quando
giravo per i 150 anni dell’Unità Piazza
Garibaldi. Torino invece è mutevole
come i suoi abitanti: fieri di essere torinesi ma allo stesso tempo sempre desiderosi di un altrove. Per questo mi è
piaciuto tanto scoprire la storia del 45°
parallelo, mi sembra una perfetta metafora di questa ambivalenza, come
dell’incertezza della vita di oggi. Chi
abita qui è davvero un acrobata sospe-
so tra Nord e Sud del mondo».
Acrobati per lo meno sono i suoi
protagonisti, un terzetto in bilico sul
45° parallelo e sulla vita. C’è Ugo (Walter Leonardi), orfano di ricchi borghesi di sinistra «in qualche modo un reduce degli Anni Settanta. Non lavora,
si definisce “inutile”, in realtà la sua è
una sorda ribellione a una società che
ha il mito della produttività e dell’efficienza». L’unica sua fonte di reddito è
la casa che ha ereditato e che subaffitta a Maria (Manuela Parodi) e Dario
(Eugenio Franceschini). La prima lavora in un’agenzia di viaggi, è brillante,
ma non trova una sua realizzazione
neppure sentimentale: «Le donne oggi
non aspettano più il principe azzurro,
Davide Ferrario e Massimo Gramellini ieri in videochat a «LaStampa»
è vero, ma spesso sono sospese in
un’insoddisfazione, una sorta di eterna
lista d’attesa per vivere». Il più risolto
dei tre è anche il più giovane, Dario («le
nuove generazioni forse sono precarie,
ma hanno più senso della realtà»), che
si dà da fare nel bioparco «Zoom»:
«Anche il bioparco è sul 45° parallelo
ed è un luogo molto simbolico del senso
di “qui e altrove”, normale ma anche
magico: sai bene di essere nel pinerolese, eppure alcuni scorci ti fanno sentire in Sud Africa». Senza mai dimenticare, concludono Ferrario e Gramellini, che sul 45° parallelo, ben più a est di
Torino, c’è il deserto del Gobi. «Quello
dei pastori erranti dell’Asia - conclude
Ferrario -: anche loro uomini in equilibrio sulla vita, cari a Leopardi». Che fai
tu luna in ciel là su Torino?
T1 CV PR T2
.
MARTEDÌ 25 MARZO 2014 LA STAMPA 32
.
LA STAMPA
MARTEDÌ 25 MARZO 2014
.
Spettacoli .33
Programmi tv
I programmi settimanali completi delle principali tv satellitari, del digitale terrestre e delle radio su: www.lastampa.it/programmi
del 25 marzo 2014
Rai 1
6.00 Euronews
6.10 Unomattina Caffè
6.30 Tg 1
6.45 Unomattina Attualità
12.00 La prova del cuoco Varietà Tutti in cucina con
Antonella Clerici, nella
14ª edizione del programma
13.30 Telegiornale
14.00 Tg 1 Economia Attualità
14.10 Verdetto finale
15.20 La vita in diretta Attualità Una coppia inedita al
timone dello storico
programma pomeridiano, Paola Perego e Franco Di Mare
18.50 L’eredità Game show
20.00 Telegiornale
20.30 Affari tuoi Game show
21.10 Carosello Reloaded
Rai 2
6.00 La strada per la felicità
Telefilm
6.45 Cartoon Flakes
8.15 Due uomini e mezzo
Telefilm
8.35 Desperate Housewives
Telefilm
10.00 Tg 2 Insieme Attualità
10.30 Meteo
11.00 I fatti vostri Varietà
13.00 Tg 2 Giorno
13.30 Tg 2 Costume e Società
13.50 Medicina 33 Attualità
14.00 Detto Fatto Attualità
16.15 Cold Case Telefilm
17.45 Tg2 Flash Lis
17.50 Tg sport
18.15 Tg 2
18.45 Squadra Speciale
Cobra 11 Telefilm
20.30 Tg 2 20.30
21.00 Lol Serie
Rai 3
6.30 Rassegna stampa italiana e internazionale
7.00 Tgr Buongiorno Italia
7.30 Tgr Buongiorno Regione
8.00 Agorà Attualità
10.00 Mi manda Raitre
11.15 Elisir Attualità
12.00 Tg 3. Tg 3 Fuori Tg
12.45 Pane quotidiano
13.10 Il Tempo e la Storia
14.00 Tg Regione. Meteo
14.20 Tg 3. Meteo 3
14.50 Tgr Leonardo Attualità
15.00 Tg3 Lis
15.05 Tgr Piazza Affari
15.10 Terra nostra Telenovela
16.00 Aspettando Geo
16.40 Geo Documentari
19.00 Tg 3. Tg Regione. Meteo
20.00 Blob Videoframmenti
20.10 Sconosciuti Attualità
20.35 Un posto al sole SO
Canale 5
6.00 Tg 5 Prima pagina
7.54 Traffico
7.56 Borse e Monete. Meteo
8.00 Tg 5 Mattina
8.45 Mattino Cinque
11.00 Forum Attualità
13.00 Tg 5. Meteo.it
13.40 Beautiful Soap opera
14.05 Grande Fratello - Live
Reality show
14.10 CentoVetrine SO
14.45 Uomini e donne Talkshow Il talk dei sentimenti, condotto da
Maria De Filippi
16.05 Grande Fratello - Live
Reality show
16.15 Il segreto Telenovela
17.10 Pomeriggio cinque
18.50 Avanti un altro!
20.00 Tg 5. Meteo.it
20.40 Striscia la notizia
Italia 1
6.55 Friends Telefilm
7.45 Le regole dell’amore TF
8.40 Una mamma per amica
Telefilm
10.30 Dr. House - Medical division Telefilm
12.25 Studio Aperto. Meteo
13.00 Sport Mediaset
13.40 Grande Fratello - Live
Reality show Il daytime
del reality show
14.10 I Simpson
14.35 Dragon Ball GT Cartoni
15.00 Big Bang theory Telefilm
15.50 Due uomini e mezzo
Telefilm
16.35 E alla fine arriva mamma
Sitcom
17.25 Nikita Telefilm
18.30 Studio Aperto. Meteo
19.20 CSI Scena del crimine
Telefilm
Rete 4
6.25 Chips Telefilm con Larry
Wilcox, Erik Estrada
7.20 Miami Vice Telefilm
8.15 Hunter Telefilm
9.40 Carabinieri Telefilm
10.40 Sai cosa mangi?
10.50 Ricette all’italiana
11.30 Tg 4 - Telegiornale
12.00 Detective in corsia TF
12.55 La signora in giallo TF
14.00 Lo sportello di Forum
Attualità
15.30 Hamburg distretto 21
Telefilm
16.35 Dio perdona...io no! Film
(western, 1969) con
Terence Hill, Bud Spencer, Frank Wolff
18.55 Tg4 - Telegiornale
19.35 Il segreto Telenovela
20.30 Tempesta d’amore Soap
opera
La 7
6.00 Tg La7. Meteo. Oroscopo.
Traffico
7.00 Omnibus - Rassegna
stampa Attualità
7.30 Tg La7
7.50 Omnibus meteo
7.55 Omnibus Attualità
9.45 Coffee Break Attualità
11.00 L’aria che tira Attualità
La nuova edizione del
programma di economia condotto in studio
da Myrta Merlino
13.30 Tg La7
14.00 Tg La7 Cronache
14.40 Le strade di San Francisco Telefilm
16.40 Il commissario Cordier
Telefilm
18.10 L’ispettore Barnaby Film-tv
20.00 Tg La7
20.30 Otto e Mezzo Attualità
21.15
Le due leggi
21.10
Made in sud
21.05
Ballarò
21.10
Mi presenti i tuoi? ★★★
21.10
Arrow II
21.15
Il piccolo Lord
Adriana (lena Sofia
Ricci), donna in carriera, dirige
la filiale di una banca. Tra i suoi
clienti c’è un imprenditore che,
ridotto in miseria, decide di darsi
fuoco dentro la filiale
VARIETÀ. Elisabetta Gregoraci,
ATTUALITÀ. Il settimanale di Gio-
FILM. (comm., 2004) con Ben Stil-
TELEFILM. Nell’episodio dal tito-
FILM. (dramm., 1980) con Ricky
FILM. (azione, 1994) con A. Bal-
Gigi e Ross e Fatima Trotta in un
nuovo appuntamento per raccontare l'Italia dal punto di vista
del Sud. Tra i comici gli Arteteca,
Gino Fastidio e i Malincomici
vanni Floris è inevitabilmente
concentrato sull’attività del
governo Renzi, vista la quantità di iniziative messe in atto o
annunciate dall’esecutivo
ler, Robert De Niro. Regia di Jay
Roach.Greg è riuscito a farsi
accettare dai genitori della sua
ragazza. Ma ora deve far “accettare” i suoi genitori Bernie e Roz
lo “Punto cieco”, Laurel chiede
al vigilante di indagare su Sebastian Blood. Oliver è indeciso se
fidarsi delle accuse che la ragazza muove al futuro sindaco
Schroeder, Alec Guinness. Regia
di Jack Gold.Un anziano e severo Lord inglese nomina erede
il nipotino americano Ceddie,
che vive insieme alla madre
dwin, K. Basinger. Regia di R.
Donaldson. Uscito di prigione
grazie all’aiuto di Benyon, Doc
per sdebitarsi partecipa a un
colpo.Ma,dopolarapina,fugge
FICTION.
23.20 Porta a Porta Attualità
0.55 Tg 1 - Notte. Che tempo fa
1.30 Sottovoce Attualità
2.00 Terza pagina Attualità
2.30 Mille e una notte Memoria Magazine
3.55 Da Da Da
23.45 Tg 2
0.00 2Next - Economia e Futuro
0.55 Rai Parlamento
Telegiornale
1.05 90° minuto Serie B
2.20 Meteo
2.25 Appuntamento al cinema
23.20 Gazebo Attualità
0.00 Tg 3 Linea notte. Tg
regione
1.05 Gap - Forward Attualità
1.35 Prima della Prima
2.05 Fuori orario. Cose (mai)
viste
23.30 Matrix Attualità
Conduce Luca Telese
1.30 Tg 5 Notte. Rassegna
stampa. Meteo.it
2.00 Striscia la notizia
2.35 Uomini e donne
3.45 Nati ieri Telefilm
22.00 The tomorrow people TF
22.55 Revolution Serie
23.50 Le Iene Varietà satirico
1.20 Grande Fratello - Live
1.40 Sport Mediaset
2.05 Studio aperto La giornata
VERO TV
TV&TV
17.45
18.15
18.30
19.30
20.25
20.30
21.30
21.45
21.55
22.00
ALESSANDRA
COMAZZI
uarda chi si rivede, il vecchio
«Medico in famiglia», regista Francesco Vicario, degno
per longevità di quell’altro fenomeno che è
Don Matteo. Un po’
meno clamorosi gli
ascolti, 5 milioni 164
mila spettatori l’altra
sera, 4 milioni 107 mila
per la «Bibbia» di
Rete4. Ormai, a parte
Lino Banfi e Milena
Vukotic, i nonni ufficiali, non resta più
niente della vecchia
serie nata nel 1998,
mutuata da un format
spagnolo. Ne sono capitate tante, i protagonisti si sono avvicendati, Lele, il medico in famiglia delle origini, si è
sposato tre volte, questi strani genitori vanno e vengono continuamente lasciando Banfi
a fare il badante di tutti. Con il passar del
tempo, lo sceneggiato
è diventato sempre più
una sit-com, una commedia di situazioni,
laddove le situazioni
sono spesso svincolate
le une dalle altre. Con
la loro musichetta di
sottofondo, che simboleggia la cesura tra verosimiglianza e finzione. Qui il salto dello
squalo, come dicono gli
americani, è compiuto,
la verosimiglianza non
è più ricercata, siamo
nell’empireo di «Beautiful»: dove, alla fine,
non contano le storie,
ma la professionalità
degli attori. E qui? A
parte gli scafatissimi
nonni di cui sopra, ormai «tipi» da commedia dell’arte, a parti alcuni ruoli collaterali, si
tratta di far recitare
tanti ragazzi, e i risultati sono decisamente
discontinui. Il prodotto si è impoverito.
G
can. 55
Vero in cucina
Tg Family
Vendetta d’amore
Padre coraje TN
Tg News
Perla nera TN
I cuochi pasticcioni
Cuor di cucina
Tg News
Più belle, più giovani
★★
23.25 In fondo al cuore Film
(dramm., 1998)
1.35 Tg 4 Night News
2.00 Una sull’altra Film (thriller, 1969)
3.55 Help Quiz
4.20 Juke Box Musicale
TV2000
21.10
Getaway
23.20 Sex and the City Telefilm
Con Sarah Jessica Parker, Kim Cattrall
0.30 Tg La7 Night Desk
1.40 Otto e Mezzo Attualità
Conduce Lilli Gruber
2.25 La7 Doc Documentari
REAL TIME
18.00
18.30
18.50
19.50
19.55
20.00
20.30
20.55
21.20
Rosario da Lourdes
Tg 2000
Il Tempo Vola?
Gocce di Miele
Storie da Lourdes
Rosario da Lourdes
Nel Cuore dei Giorni
Tg Tg
Il conte di Matera
Film
22.45 Kojak Fiction
★
DMAX
17.40 Due abiti per una
sposa Varietà
18.10 Amici di Maria De
Filippi Varietà
19.10 Molto bene
19.40 Il boss delle torte
20.10 Fuori menù Varietà
21.10 My Cake Design:
la battaglia dello
zucchero
22.10 Fuori menù Varietà
15.10
16.00
16.50
17.45
18.35
19.30
20.20
21.10
22.00
Banco dei pugni
MythBusters
Airport Security
Swords: pesca in
alto mare
A caccia di auto
Cacciatori di tesori
Banco dei pugni
A caccia di auto
Affari a tutti i
costi
film / intrattenimento
®
digitale terrestre
9.10 Lost World RAI 4
9.15 Renegade IRIS
9.55 Robin Hood RAI 4
10.15 I sogni nel cassetto Un
onesto medico deve
vincere i pregiudizi per
sposare la ragazza che
ama IRIS
10.25 Un orso chiamato
Arturo RAI MOVIE
10.45 Private Pratice RAI 4
11.30 Brothers And Sisters
15.10 Brothers And Sisters
RAI 4
15.35 Roxy - Il ritorno di una
stella RAI MOVIE
15.50 90210 RAI 4
16.30 One Tree Hill RAI 4
17.05 Polvere di stelle Sordi e
Vitti allestiscono uno
spettacolo teatrale di
successo per i soldati
IRIS
17.15 Rai News - Giorno
RAI 4
MOVIE
12.10 Streghe RAI 4
L’amore impossibile di
Fisher Willow RAI MOVIE
12.15 Ciaknews IRIS
12.20 Cuori ribelli Alla fine
dell’800, Tom Cruise e
Nicole Kidman tentano
la fortuna in America
IRIS
13.40 Rush RAI 4
14.00 The Last Shot Matthew
Broderick convince il
produttore Alec
Baldwin a finanziare il
suo film RAI MOVIE
14.25 Private Pratice RAI 4
14.55 Il Sole Buio IRIS
15.40 Chicago Fire
RAI
PREMIUM
ACTION
16.15 Una mamma per amica
MYA
La Grande Bellezza
L’opera di Paolo
Sorrentino presentata
in concorso al Festival
di Cannes 2013 PREMIUM
CINEMA
16.30 Cult PREMIUM ACTION
16.50 Amiche per sempre
17.05 Una Ricetta Per Due Atto Quarto MYA
17.15 Smallville
La serie racconta la gioventù del futuro
Superman. Già cult in
America PREMIUM ACTION
17.50 Friends JOI
18.00 Chicago Fire PREMIUM
RAI MOVIE
18.10 Streghe RAI 4
19.15 L’arbitro Un onesto
arbitro siciliano è disposto a sacrificare tutto
per la carriera RAI MOVIE
19.30 A-team IRIS
19.40 Sanctuary RAI 4
20.15 Renegade IRIS
20.25 Heroes RAI 4
21.05 Il Vendicatore del Texas
IRIS
21.10 Bunraku RAI 4
21.15 Fuori dal mondo In
attesa dei voti definiti-
18.40 In Good Company In
seguito ad una fusione
aziendale, Dennis
Quaid si ritrova con un
nuovo capo PREMIUM
UNIVERSAL
18.45 Due Uomini e 1/2 JOI
Hart of Dixie MYA
L’ultimo samurai 1876:
tormentato dal passato, Tom Cruise addestra
l’esercito in Giappone
ACTION
18.15 Big Bang Theory
JOI
18.50
19.10
19.30
19.35
RAI MOVIE
22.40 Storie di Cinema IRIS
23.00 Take Shelter RAI MOVIE
23.05 Oltre il giardino Il giardiniere, mite e analfabeta, Peter Sellers
diventa genio della
politica IRIS
23.35 Snowtown RAI 4
1.00 Rai News - Notte RAI
MOVIE
17.20 Robin Hood RAI 4
Costretto ad uccidere
PREMIUM UNIVERSAL
vi, la suora Margherita
Buy trova un neonato
1.05 Anica - Appuntamento
al cinema RAI MOVIE
1.10 La condizione umana Parte 5 RAI MOVIE
1.25 Acque di primavera
Avventure sentimentali
di un aristocratico russo
nella Germania dell’800
IRIS
1.35 Dead Snow RAI 4
2.50 Kill Bill - Volume 1 Uma
Thurman, vittima di
una imboscata durante
le nozze, perde marito
e figlio RAI MOVIE
3.10 Brothers And Sisters
Almost Human
PREMIUM ACTION
5 Anni di
Fidanzamento
PREMIUM
CINEMA
21.20 Studio 54 New York,
1979: la disco music
come rivoluzione del
corpo e dello spirito
PREMIUM UNIVERSAL
21.35 Parks And Recreation
JOI
22.00 Arrow PREMIUM ACTION
22.05 Mike & Molly JOI
22.15 Gossip Girl MYA
22.30 Suits JOI
22.50 Revolution PREMIUM
Rescue Special
Operations PREMIUM
23.00 The Ring
20.25 Chicago Fire
ACTION
PREMIUM
UNIVERSAL
PREMIUM
ACTION
21.15 2 Broke Girls JOI
Dance Academy
MYA
23.10 Nip’n Tuck MYA
23.20 Shameless JOI
Vicino a te non ho
paura PREMIUM CINEMA
19.05 Yukon Men: gli ultimi
cacciatori DISCOVERY
CHANNEL
19.10 N.C.I.S. FOX CRIME
Promised Land Steve
Butler deve convincere
gli abitanti di un paesino a vendere un terreno SKY CINEMA 1
19.35 Quel che resta di mio
marito SKY HITS
19.50 In Cucina con
GialloZafferano FOX LIFE
20.00 Affari a quattro ruote
CINEMA FAMILY
17.55 10 regole per fare innamorare Marco abbandona gli studi di astrofisica per concentrarsi
sulle sue passioni SKY
HITS
18.20 Law & Order: Unità
Speciale FOX CRIME
18.25 L’Universo di Stephen
Hawking DISCOVERY
SCIENCE
18.55 Total Recall - Atto di
forza Secondo adattamento cinematografico
ispirato a un racconto
di Philip Dick SKY MAX
19.00 Il caso Mattei La storia
di Enrico Mattei (Gian
Maria Volonté). Il capolavoro anni ‘70 di Rosi
DISCOVERY CHANNEL
FOX
CRIME
Castle FOX LIFE
Liquidator DISCOVERY
CHANNEL
Criminal minds FOX
CRIME
Revenge FOX LIFE
20.05 Criminal minds
PASSION
17.50 Oceani Aldo, Giovanni
e Giacomo esplorano
con stupore e tremore
“le grand bleu” SKY
SKY CLASSICS
RAI 4
PREMIUM CINEMA
Cult PREMIUM ACTION
Shit! My dad says JOI
Parenthood MYA
Psych JOI
ACTION
17.15 Sissignore L’autista di
un potente boss, per
compiacerlo, accetta
ogni sorta di umiliazione SKY CLASSICS
17.25 Law & Order: Unità
Speciale FOX CRIME
Salt Angelina Jolie è
un’agente Cia che si
ritrova al centro di un
complotto SKY CINEMA 1
17.30 Come funziona la
Terra? DISCOVERY SCIENCE
17.45 Possession Jessica vive
col marito e il fratello
di lui, giovane poco
raccomandabile SKY
21.00
Sky Cine News Captain America 2
SKY
CINEMA 1
Honey Honey insegna
danza hip-hop ai bambini e si esibisce in un
locale. Con J. Alba SKY
CINEMA FAMILY
Nevada Smith
SKY
CLASSICS
Liz & Dick SKY PASSION
21.10 Posti in piedi in paradiso Tre padri, separati e
in difficoltà economiche, decidono di dividere una casa SKY HITS
Sinister Ethan Hawke e
Vincent D’Onofrio in
un film dai toni macabri e sovrannaturali SKY
CINEMA 1
22.05 Fantasmi
DISCOVERY
SCIENCE
22.35 Holy Smoke - Fuoco
sacro SKY PASSION
22.40 L’uomo bicentenario Il
robot domestico
Andrew, dopo 200 anni
di perfezione, dà segni
di ‘umanità’ SKY CINEMA
FAMILY
22.45 Castle FOX LIFE
22.55 Amish Mafia DISCOVERY
CHANNEL
Terminator 3: le macchine ribelli SKY MAX
23.05 Due agenti molto speciali Due agenti appartenenti a due mondi
opposti devono risolvere un caso di omicidio
SKY CINEMA 1
23.15 Face/Off - Due facce di
un assassino Per sventare il crimine di Nicolas
Cage, John Travolta ne
assume i connotati SKY
HITS
L’ultimo buscadero Il
cowboy Steve
McQueen scopre che il
fratello ha venduto la
vecchia fattoria SKY
CLASSICS
23.40 Criminal minds
FOX
CRIME
23.50 River Monsters: i segreti di Jeremy DISCOVERY
CHANNEL
23.55 Cose da non credere
DISCOVERY SCIENCE
0.35 Project Runway Italia
Daily FOX LIFE
Cosimo e Nicole SKY
PASSION
.
34
LA STAMPA
.MARTEDÌ 25 MARZO 2014
I PUNTI CHIAVE
DEL CONTRATTO
SPORT
Fiorentina, Gomez altro ko: fuori un mese
Fiorentina senza pace in attacco: già priva di Giuseppe
Rossi, la squadra viola perde ancora Mario Gomez,
che domenica scorsa a Napoli ha riportato la lesione
di primo grado del legamento collaterale mediale
del ginocchio sinistro. Il bomber, già fuori causa
da settembre a febbraio per un infortunio all’altro
ginocchio, è costretto a uno stop di circa un mese.
I club
Chiederà un calendario
che armonizzi
il campionato con gli
impegni della Nazionale
Si tratterà con la Lega
perché si evitino i grandi
match a ridosso delle
partite di qualificazione
agli Europei
Gli stage
Prandelli gestirà
il progetto di rinnovo
della squadra dopo
Mondiali, con la
possibilità di organizzare
«stage» con giocatori
che non sono mai stati
convocati
L’ingaggio
Entusiasta
Cesare
Prandelli,
56 anni,
ct dal 2010
Sotto l’aspetto
economico ci sarà
un ritocco. Prandelli
attualmente guadagna
1,2 milioni l’anno,
probabilmente si
arriverà a 1,5, comunque
molto meno degli
ingaggi nei club
MARCO ANSALDO
La Federcalcio:
«Vogliamo dare
un segnale di fiducia
alla nostra scuola»
Super
ct
95
15
17
GOL
FATTI
233
63
VITTORIE
PAREGGI
SCONFITTE
88
22
115
56
26
7
21
127
40
84
Enzo Bearzot
96
83
54
47
6
54
7
15
20
43
8
51
11
36
11
18
28
32
34
Marcello Lippi
Ferruccio Valcareggi
Azeglio Vicini
Arrigo Sacchi
MONDIALI
EUROPEI
1994
2012
HANNO VINTO
MONDIALI
OLIMPIADI
MONDIALI
MONDIALI
EUROPEI
TERZO POSTO
MONDIALI
1934 1938
1936
1982
2006
1968
1990
cutore di un progetto che guarda più lontano e deve impegnare tutto il nostro mondo: vogliamo dare un segnale di fiducia alla scuola del calcio italiano e comunque non è la prima
volta che si conferma un ct prima di un grande evento. Se non
lo facessimo si direbbe che l’incertezza toglie serenità alla
squadra». Del resto anche il
Trap fallì al Mondiale in Corea
ma gli si diede una seconda
chance fino agli Europei in Portogallo e, conoscendo Prandel-
53
24
78
90
76
28
GOL
SUBITI
Vittorio Pozzo
menti perché non era convinto del ruolo che gli impediva
di andare in campo tutti i
giorni, diventerà il terzo ct
della storia per numero di
partite dopo Pozzo e Bearzot.
Se la decisione era sicura,
rimangono alcuni aspetti da
chiarire. Il primo riguarda
cosa accadrà se ai Mondiali
l’Italia ripetesse la brutta figura del Sudafrica, ipotesi da
non scartare visto che il girone è molto più impegnativo di
quattro anni fa. «A parte il
fatto che siamo ottimisti,
qualunque cosa succeda
Prandelli resterà il nostro
commissario tecnico - spiega
il direttore generale della Figc, Antonello Valentini -.
L’abbiamo scelto come l’ese-
Prandelli firma
il rinnovo prima
del Mondiale. Arriverà
a Euro 2016: “Meglio
mettere fine a questo
stillicidio”. La missione
è svecchiare l’Italia
attaccata
ai reduci del 2006
Panchine azzurre
PARTITE
Centimetri - LA STAMPA
Cesare Prandelli allenerà la
Nazionale fino agli Europei
del 2016 che si disputeranno
in Francia.
Manca la firma, che sarà
apposta tra una decina di
giorni, al ritorno del presidente Abete dal Kazakistan,
ma l’accordo sul prolungamento del contratto è stato
confermato dalla Federcalcio
e dallo stesso Prandelli. «Anche per mettere fine allo stillicidio di indiscrezioni dei
giorni scorsi», come ha spiegato il ct, che ha aggiunto:
«Sono molto felice per questa
scelta e orgoglioso che la Federcalcio mi abbia proposto il
prolungamento a prescindere da come andranno i Mondiali».
In questo modo Prandelli,
che assunse l’incarico nel
2010 dopo molti tentenna-
CONFERMATO IL TECNICO DELLA NAZIONALE
li, non si può escludere che sarebbe lui stesso a dimettersi di
fronte a una debacle fragorosa.
Con un ritocco all’ingaggio,
che salirà da 1,2 a 1,5 milioni di
euro («ma è un argomento che
non abbiamo ancora trattato»,
assicura Prandelli), la gestione
differirà dal lavoro di questi
quattro anni sotto alcuni
aspetti. Il primo è che Cesare
dovrà svecchiare la Nazionale.
Ci sono molti giocatori alla fine
di un ciclo, alcuni addirittura
reduci dal Mondiale 2006. Le
prospettive sono fosche visto
che per il Brasile si è tornato a
parlare di Totti, Cassano, Di
Natale, Toni, insomma il ricambio si presenta male. Il ct e
la Federcalcio sono d’accordo
che bisogna modificare parzialmente il lavoro in modo da
valutare un materiale umano
più vasto. Non ci sarà la supervisione su tutte la Nazionali
(tra l’altro c’è la conferma di
Sacchi come coordinatore),
Prandelli dovrà semplicemente poter organizzare alcuni sta-
54
22
Cesare Prandelli
VICE CAMPIONE
ge in cui allenerà e visionerà direttamente calciatori che non
sono mai entrati nel giro della
prima squadra: chi gioca nelle
squadre meno importanti, in
serie B, i giovani che si affacciano all’Under 21. Può darsi
che nella massa si scopra gente
utile e che non era mai stata
considerata.
L’altro punto importante è
l’armonizzazione del calendario della serie A con gli impegni
della Nazionale, in particolare
per la qualificazione all’Euro-
peo. Visto che le «finestre» riservate alle Nazionali si conoscono con largo anticipo si
chiederà alla Lega di evitare
che a ridosso di quelle partite
siano fissati i «big match» del
campionato. Tanto per chiarirci: evitare che un Milan-Juve si
giochi tre giorni prima della
partita degli azzurri com’è successo per l’amichevole con la
Spagna del 5 marzo. Bisognerà
trovare un accordo con la Lega. Per una volta cerchiamo di
essere ottimisti.
.
LA STAMPA
MARTEDÌ 25 MARZO 2014
Scherma: la Granbassi si ritira
Oggi in Tv
Margherita Granbassi, 34enne fiorettista triestina che
ha vinto 2 bronzi olimpici, 3 ori mondiali e 2 europei, ha
deciso di ritirarsi per l’ennesimo infortunio al ginocchio
sinistro, venerdì scorso in Coppa del Mondo a Torino
(dove nel 2006 era stata iridata). La Granbassi dovrà
essere operata per la 7ª volta. «Per lei le porte della
Federazione sono aperte», ha detto il presidente Scarso.
13,00 Mediaset Sport
15,30 Ciclismo. Giro Catalogna
16,00 Tennis. Atp Miami
16,30 Pomeriggio da campioni
17,50 Tg Sport
19,00 Sport Mediaset
Analisi
MASSIMILIANO NEROZZI
TORINO
e «un tiro-un gol», a
volte, era stato lo
sberleffo dei nemici
alla Juve, ora della
stessa regola i bianconeri hanno fatto il veleno
perfetto: cinque tiri in porta
nelle ultime tre partite, tutte
vinte per 1-0. Fiorentina, Genoa, Catania, saccheggiate
anche senza effetti speciali,
ovvero la media di 6,1 tiri nello specchio avversario a gara,
la migliore del campionato.
«Siamo diventati una squadra cinica, oltre che grande»,
riassume Leonardo Bonucci.
Quando te la vedi brutta, invece dei fuochi d’artificio può
pure bastare una scintilla:
dalle punizioni di Andrea Pirlo ai rasoterra di Carlos Tevez. Con gente così, le vie della vittoria sono infinite.
Istruzioni per l’uso, ben
eseguite a Catania: «Abbiamo colpito - racconta ancora
S
TOUR DE FORCE
Domani sera il Parma
domenica il Napoli: ultimi
ostacoli verso il titolo
Bonucci - e poi ci siamo organizzati per portare a casa tre
punti che sono fondamentali
per la corsa allo scudetto». In
fondo era successo lo stesso
con Torino e Fiorentina, tanto per dire: incassato il vantaggio, lo si era difeso, anche
lasciando campo, con ordine
e senza vergogna. E forza di
volontà, sempre, come quella
di Tevez: «Il ginocchio fa male, ma posso giocare». Capita
di avere infortuni, quindi rotazioni ridotte e meno energie a disposizione: può cambiare il modo di fare la guerra, non la volontà di combattere. Almeno nel punteggio,
ne sono uscite vittorie alla
Capello, se Conte non s’arrabbia. A Catania è arrivato
l’ottavo 1-0 per la Juve, in 29
giornate, risultato che nessuno in serie A ha saputo sfruttare meglio. Sul tema, la stessa squadra bianconera ha subito l’evoluzione della specie:
cinque furono gli 1-0 nella
stagione precedente, solo
quattro nel 2011/12. Una formichina con l’elmetto. «Sia-
Tevez dopo Pirlo, basta un colpo per vincere: la capolista si scopre cinica
Bomber
Carlos Tevez,
30 anni,
capocannoniere del
campionato
insieme
al granata
Immobile:
ha segnato
16 gol in 28
presenze, 25
da titolare
La strada verso
lo scudetto è lunga,
ma se battiamo Parma
e Napoli un pezzetto
lo cuciamo sulla maglia
Leonardo Bonucci
Difensore
della Juve
6,1
Tiri in porta
La media a gara della Juve
in A: negli ultimi tre turni ha
tirato un totale di 5 volte,
vincendo sempre 1-0
Dopo l’espulsione
Contediffidato
saràinpanchina
1 Antonio Conte sarà re-
golarmente sulla panchina
bianconera domani sera, per
la sfida al Parma. Il giudice
sportivo ha infatti ammonito
con diffida il tecnico della Juve, e come lui quello del Catania, Rolando Maran. I due
erano stati espulsi «per contestazioni contro l’arbitro»,
nonostante nessuna protesta
plateale fosse stata vista, o
parola pesante finita a referto. Appena finita, Conte così
l’aveva spiegata: «Ci ha buttato fuori per dare un messaggio ai giocatori».
mo diventati cinici - ribadisce
Bonucci - perché negli anni
passati, dopo grandi prestazioni avevamo alcune difficoltà».
La Juve era reduce dalla
battaglia di Europa League
con la Fiorentina e c’era il rischio di un doppio calo: fisico e
di concentrazione. Allarme azzerato. La forza dell’esperienza: a un certo punto, si può pu-
8
Vittorie per 1-0
Quelle dei bianconeri
in questo campionato:
furono 5 nel 2012/13
e 4 nel 2011/12
re giocare per «portare a casa i
tre punti». Fino al tricolore,
ma senza farsi troppe illusioni,
ancora: «La strada per lo scudetto è dura e lunga - dice Bonucci - ma certo se riusciremo
a vincere le prossime due partite, importati e difficili, potremo dire di essercene cuciti addosso un pezzetto». Le prossime sarebbero domani con Par-
ma, allo Juventus Stadium, e
Napoli, in trasferta. Lì si chiuderà il primo tour de force,
cioè 5 partite in 15 giorni, prima del quale Conte un po’ si
sbilanciò: «Alla fine potremo
dire qualcosa di più sulla lotta
scudetto».
Ma se un ciclo «folle» si
chiude, se ne apre subito un altro, di quasi uguale densità:
dall’andata di Europa League
a Lione, tra una settimana, alla
partita in casa con il Bologna
di sabato 19 aprile: fanno 5 gare in 17 giorni. Almeno nella
prima parte da affrontare in
emergenza, soprattutto in difesa, con Barzagli, Ogbonna e
Peluso ancora in officina. Un
tiro, un gol: andrebbe benissimo anche lì.
I tifosi del Bayern Monaco
marzo, mai successo nella storia della Bundesliga. Sarebbe
anche il primo campionato vinto senza Uli Hoeness allo stadio
che negli ultimi 45 anni ha assistito a ogni trionfo: da giocatore, da dirigente e da presidente.
Hoeness non è ancora entrato
in carcere, inizierà a scontare i
3 anni e mezzo della condanna
per frode fiscale dalla fine di
aprile ma ha deciso che non
parteciperà a nessun evento
pubblico della squadra.
Il Bayern, che si è schierato
compatto con il presidente, aveva fretta di chiudere la pratica
proprio per vincere davanti a
lui. Omaggio declinato, ma la festa è pronta. Anche senza capo
e con un settore censurato.
Nessuno è perfetto.
Tifosi con uno striscione omofobo
Nessuno è perfetto: Bayern punito
Una fetta dell’Allianz Arena
resterà chiusa nel quarto di finale di Champions League tra
Bayern Monaco e Manchester
United in programma il 9
aprile. Un neo sul modello tedesco che ha suscitato tanta
invidia o forse solo il giusto rigore dell’Uefa che quest’anno
ha deciso di monitorare i tifosi
con più attenzione.
Si parla di un gruppetto di
idioti convinti di essere spiritosi grazie al loro striscione con
umorismo antigay srotolato
nella partita contro l’Arsenal:
offese a Ozil, ma soprattutto alla comunità omosessuale. Alla
prossima sfida europea mancheranno 700 tifosi e non quelli
della curva perché il settore
bandito (il 124) è una tribuna la-
terale. Gli uomini che hanno deciso per questa satira spinta
verranno citati in giudizio dal
Bayern per danni visto che la
società deve pagare una multa
di 10000 euro.
I tedeschi imbattibili in campo hanno qualche problema di
rappresentanza. Stasera (ore
20, Fox Sports) a Berlino potrebbero accumulare l’ennesimo record con un titolo vinto a
35
19,45 Basket. Berlino-Valencia
Eurosport 2
20,00 Calcio. H. Berlino-Bayern Monaco Sky Sport 3
20,45 Calcio. Roma-Torino Sky Sport 1/Premium C.
20,45 Calcio. M.United-M. City 3D
Fox Sports
21,00 Hockey pista. Sarzana-Viareggio Rai Sport 2
23,05 90° minuto Serie B
Rai Sport 1
23,30 È sempre calciomercato
Sky Sport 1
1,00 Basket. Nba, Dallas-Oklahoma CitySky Sport 2
Lo scudetto un gol alla volta
“Juve grande e concreta”
Chiuso un settore. Il club stasera può vincere il titolo
GIULIA ZONCA
Italia 1
Eurosport
Sky Sport 2
Rai Sport 1
Rai 2
Italia 2
.
MESSI,
UN PATRIMONIO
DA CONSERVARE
GIGI GARANZINI
n anno fa di questi tempi cominciavano i suoi
guai muscolari. Riuscì
ancora a eliminare il Paris Saint Germain, a proposito di
Carletto Ancelotti, partendo
dalla panchina e piazzando
una sola giocata, per combinazione decisiva. Ma poi si dovette arrendere, e rassegnare
a mesi di guarigioni affrettate
e ricadute inevitabili.
Adesso, dopo un paio di mesi
passati in Argentina a curarsi
(e a preparare il Mondiale) è di
nuovo lui. È di nuovo Leo. Il fenomeno del nuovo millennio,
l’unico in grado di scalzare dal
podio uno dei tre più grandi di
sempre: in ordine alfabetico, Di
Stefano, Maradona e Pelè. Si
era visto dalle ultime partite
che la condizione lievitava: ma
di quel che ha combinato l’altra
sera al Bernabeu nemmeno un
fan accanito - par mio - l’avrebbe ritenuto capace. Non ancora.
In estrema sintesi. Ha
sbloccato la partita con l’assist del primo gol a Iniesta.
L’ha riaperta a fine primo
tempo, dopo che la doppietta
di Benzema l’aveva capovolta
chiudendo in pratica sia il match che a maggior ragione la
Liga. L’ha chiusa nel finale,
dopo che il Real era tornato in
vantaggio un’altra volta, con
due rigori perfetti, il secondo
ancor più del primo, mentre il
Bernabeu ululava più forte del
solito perché quel nanerottolo
mancino si stava permettendo di portar via il trofeo di goleador del Clasico proprio e
nientemeno che ad Alfredo Di
Stefano.
Eppure già a fine primo
tempo, dopo il sigillo del 2-2,
un bookmaker avveduto
avrebbe dovuto aggiornare le
quote. Per come Leo non aveva perso tempo ad esultare,
ed era invece corso a prendersi il pallone dalla rete per riportarlo in fretta e furia a metà campo. L’orgoglio del campione, pardòn, del fuoriclasse
che su quella partita ha puntato tutte le sue fiches. E al penultimo minuto del recupero
ha ancora la forza di andare a
raddoppiare in difesa, perché
ha intuito prima che in un ultimo sussulto Marcelo stava
andando a puntare Dani Alves. Tutto questo e altro ancora senza un gesto sopra le righe, una protesta per un fallo
o una decisione arbitrale, non
sia mai un tweet di cattivo gusto o una dichiarazione inopportuna. Ha sempre detto il
vecchio Trap che un un bravo
ragazzo era l’ideale per sposare una figlia, non per costruirci una squadra. Avesse incrociato Leo avrebbe forse trovato la quadratura del cerchio.
Poi tra Real e Barça magari
la Liga la vincerà l’Atletico, poi
ancora chissà come andrà il
quarto di coppa proprio tra
Atletico e Barça. Per un vecchio vizioso di football, conta
soltanto che il dio del pallone
ci conservi Leo Messi il più a
lungo possibile. E pazienza se
la corsa al Pallone d’oro tornerà a essere noiosa.
U
.
36 .Sport
LA STAMPA
.MARTEDÌ 25 MARZO 2014
«Qualitàeforza
Daragazzino
eragiàunico»
30ª GIORNATA
OGGI ore 20,45
Classifica
ROMA-TORINO
Juventus
78 Sampdoria 37
Roma*
64 Milan
36
ATALANTA-LIVORNO
Napoli
58 Genoa
36
Sky calcio 8
Premium calcio 6
Fiorentina
51 Udinese
34
CAGLIARI-VERONA
Inter
47 Cagliari
29
Sky calcio 5
Premium calcio 5
Parma*
47 Bologna
26
Lazio
42 Chievo
24
Verona
40 Livorno
24
Sky calcio 7
Atalanta
40 Sassuolo
21
FIORENTINA-MILAN
Torino
39 Catania
20
Sky sport 1
Premium calcio
DOMANI ore 20,45
CATANIA-NAPOLI
Sky calcio 3
Premium calcio 3
Romano
Alessio Cerci, 26 anni, ha
giocato nella Roma
(nel tondo) 24 partite
segnando 3 gol in due
periodi tra 2003 e 2010.
È alla seconda stagione nel
Toro: per lui 19 reti
in 65 presenze
CHIEVO-BOLOGNA
Sky Sport 1
Premium calcio 2
GENOA-LAZIO
*Una partita
in meno
Sky Calcio 4
Premium calcio 4
Centimetri
LA STAMPA
JUVENTUS-PARMA
Sky Calcio 1
Premium calcio 1
GIOVEDÌ ore 20,45
SASSUOLO-SAMPDORIA
INTER-UDINESE
Sky Calcio 6
Sky sport 1
Premium calcio
MESSAGGI SU TWITTER
I tifosi giallorossi temono
la legge dell’ex: «Alessio,
fatti gli affari tuoi»
festa, ma stasera l’occasione è
d’oro per farsi rimpiangere e
riprendersi quel che non gli è
stato concesso tempo fa.
«Nella Roma ero per tutti il
più talentuoso del vivaio - ha
ricordato Cerci a Capodanno
sulla Stampa -, ma quando mi
portavano in prima squadra
stavo sempre fuori».
La ferita brucia ancora, così come quella cessione fin
troppo frettolosa nell’estate
2010 alla Fiorentina dopo 23
presenze e 3 gol, ma questa
«Nei Giovanissimi, a 14
anni. Poi lo
portai con
me negli Allievi Nazionali e, dopo,
nella squadra Primavera».
SYNCSTUDIO
Cerci ritrova la “sua” Roma
È la sera ideale per ripartire
A secco da 5 gare, l’ala del Toro vuole cancellare la scenata con il Livorno
Roma
Torino
(4-3-3)
(3-5-2)
SKY SPORT 1 - PREMIUM CALCIO ORE 20,45
26
De Sanctis Padelli
35
Torosidis Bovo
2
Toloi Glik
30
5
25
5
Castan Moretti
24
46
Romagnoli Maksimovic
19
Pjanic Kurtic
27
15
16
De Rossi Vives
20
44
Nainggolan Farnerud
8
22
Destro Darmian
36
10
Totti Cerci
11
27
Gervinho Immobile
9
ARBITRO: BERGONZI
All: GARCIA
All: VENTURA
sera può rifarsi in un colpo solo.
Dopo aver fermato la striscia di
10 vittorie consecutive iniziali
della Roma all’andata, ora vuole
servire il bis nella sua migliore
stagione di sempre. Non a caso
sul suo profilo Twitter ha già ricevuto messaggi del tipo «Alessio fatti gli affari tuoi» da parte
dei tifosi giallorossi. È lui, insieme al capocannoniere Immobile, lo spauracchio di chi teme la
legge dell’ex combinata ad una
lunga astinenza sottoporta.
Cerci, infatti, non segna da 5
partite e curiosamente tre mesi
fa il suo primo digiuno venne
spezzato proprio alla sesta partita giocata (contro il Chievo).
La trama per tornare a sorridere dopo 390’ senza gol, dun-
que, è perfetta, così come il palcoscenico per segnare la prima
rete da avversario nell’Olimpico romano. Il resto, poi, arriverà dalla voglia di farsi perdonare dal Toro dopo la sceneggiata
di sabato contro il Livorno.
Quell’ingresso furioso negli
spogliatoi, causa sostituzione
non gradita, molto probabilmente gli costerà una multa in
base al regolamento interno,
ma Cerci sa bene che la migliore moneta per saldare il conto si
trova sul campo. E il gol spesso
è anche la medicina migliore
contro i mal di testa e di pancia.
Giampiero Ventura si affida
all’effetto Cerci per provare a
togliersi la soddisfazione di battere per la prima volta una big
da quando allena il Toro, anche
se l’impresa è ai limiti dell’impossibile. La Roma in casa non
ha mai perso in questa stagione
(11 vittorie e 3 pareggi), ma soprattutto ha subìto solo 4 gol (di
cui due contro l’Udinese dieci
giorni fa). Il tecnico Garcia, però, deve reinventarsi la difesa
(debutto di Toloi al posto dello
squalificato Benatia) e sfodera
una rivendicazione tardiva del
pareggio di Torino. «Mi ricordo
soprattutto che la nostra striscia fu fermata dagli errori arbitrali», ha commentato ieri. Se
voleva incattivire ancora di più
Cerci e il Toro, che ha perso almeno 7 punti per misfatti dei direttori di gara, non poteva fornire assist migliore.
INFLESSIBILI LE NORME INGLESI CON IL PATRON DEL CAGLIARI
L’Inghilterra boccia Cellino: niente Leeds
«Condannato
per evasione fiscale
in Italia: non può
avere un nostro club»
ROBERTO CONDIO
Respinto con perdite. Bocciato con ignominia. Massimo
Cellino, estroso padrone del
Cagliari dal 1992 e consigliere
della Lega Calcio italiana,
avrebbe voluto comprarsi anche un pezzo di storia del pallone inglese ma la Football
League ieri gli ha detto di no,
all’unanimità: «Non può diventare proprietario del Lee-
C’è un tecnico che ha conosciuto Alessio Cerci a 14 anni
e lo ha allenato per quattro
stagioni e mezzo. Alberto De
Rossi, ci racconta perché decise di far giocare Cerci nella
Primavera della Roma nonostante avesse tre anni in meno dei compagni di squadra?
Quando lo ha visto per la prima volta?
GIANLUCA ODDENINO
TORINO
L
Alberto De Rossi
ex tecnico di Cerci
«Alessio è sempre stato un talento. Un ragazzo che vive il
calcio con passione e che vuole divertirsi e far divertire: il
suo inserimento con i ragazzi
dell’84, lui che è dell’87, è stato la cosa più naturale del
mondo».
Personaggio
a rabbia non manca, la fame neanche
e sulle motivazioni
nessuno può avere
dei dubbi. Alessio
Cerci è cotto a puntino per la
partita che vale come il suo
Natale: per lui tornare a Roma, contro la squadra che l’ha
cresciuto e lanciato, è più di
un tuffo al cuore. «Resterò
sempre legato alla Roma e mi
piacerebbe tornarci in futuro», non ha mai nascosto i
propri pensieri l’esterno, che
con il giallorosso c’è cresciuto
- sbarcando da ragazzino di
Valmontone a Trigoria - e da
romanista ha debuttato in A
10 anni fa. L’aria è quella della
5
domande
a
ds United perché è stato condannato in Italia per evasione
fiscale». Non idoneo, insomma.
Nonostante i 12 milioni di euro
già versati il 1° febbraio per rilevare il 75% del glorioso club
campione d’Inghilterra per
l’ultima volta nel 1992 ma dal
2004 lontano dalla Premier
League e oggi a metà classifica
della 2a serie.
Decisiva la condanna ricevuta mercoledì scorso dal Tribunale di Cagliari per il mancato pagamento dell’Iva e dei
dazi doganali su una barca a
vela acquistata negli Usa e poi
trasferita in Italia: ai 600mila
euro di multa e al sequestro
dell’imbarcazione, ora si aggiunge il «no» del football inglese che vuole portarsi in casa
Condannati
ma presidenti
Genoa
Enrico
Preziosi
Milan
Massimo Cellino, 57 anni, n° 1 del Cagliari dal 1992
Silvio
Berlusconi
solo personaggi affidabili e immacolati. Il fresco precedente
di Carson Yeung, proprietario
del Birmingham condannato a
Hong Kong a 6 anni di carcere
per riciclaggio di denaro sporco, ha reso ancora più rigide le
regole di ammissione.
Cellino ha tempo due settimane per fare ricorso. È possibile che rinunci, mica solo perché così avrà diritto alla restituzione dei soldi investiti. Il
fatto è che, dopo un debutto
entusiasta («In Italia conducevo una 500, ora posso guidare
una Ferrari») e pieno di promesse, da qualche settimana il
presidente-rocker aveva già
fiutato l’aria che tirava Oltremanica: «Mi sento abbastanza
offeso per le lungaggini della
Alberto
Quali soDe Rossi
no le doti
di un giocatore che, adesso, ha come obiettivo i Mondiali in
Brasile?
«Stiamo parlando di un ragazzo che sa unire la qualità
alla forza fisica: non è facile
vedere un attaccante esterno
che pensa e mette in pratica
le giocate di Alessio, il tutto
alla velocità della luce. Non
vedo in giro ragazzi che lo ricordano. Cerci corre ed inventa, segna e fa segnare.
Cercando sempre di fare
qualcosa di diverso».
Le ha mai creato problemi a
livello caratteriale?
«Non scherziamo. Cerci ha
sempre fatto parte del gruppo
rispettandone le regole: quando in passato sentivo certi discorsi su di lui, non gli ho mai
dato peso».
Un aneddoto del suo passato
nelle giovanili della Roma...
«Affrontavamo il Lecce, formazione Primavera che, all’epoca, vinceva sempre a livello delle rappresentative dei
giovani: vincemmo 3 a 1, Alessio fece tutti e tre i nostri gol,
uno addirittura dalla linea di
fondo. Ricordo ancora lo stupore dei tifosi presenti sulle
tribune...».
[G. BUC.]
commissione federale. Se non
mi vogliono, me lo dicano e andrò via silenziosamente come
sono arrivato».
Glielo hanno detto ieri. Quattro anni dopo la prima bocciatura inglese subita da Cellino
che, nel gennaio 2010, arrivò a
un passo dal West Ham. Questo
«no», però, è più difficile da digerire. Perché il Board della Football League evidenzia la condanna «per un reato relativo ad
atti che potrebbero ragionevolmente essere considerati disonesti». Rigorosissimi, questi inglesi. Poco importa che si tratti
ancora di sentenza di primo
grado. Non vogliono condannati tra gli imprenditori che intendono diventare padroni dei loro
club. Noi, a parte Cellino che
per il caso dello stadiolo di Is
Arenas s’è pure fatto tre mesi di
carcere, in serie A ne abbiamo
altri due: Berlusconi e Preziosi.
La Lega Calcio, naturalmente,
non s’è mai sognata di mettere
in discussione le loro posizioni.
.
W
LA STAMPA
MARTEDÌ 25 MARZO 2014
Personaggio
Rinascita in 3 punti
MATTEO AGLIO
LOSAIL
S
arebbe semplice dire
che Rossi ha ritrovato se stesso, come se
avesse aggiornato un
sistema lento e intasato per ritrovare freschezza e
competitività. Il pilota che domenica sera ha lottato ad armi
pari con Marquez, contendendogli la vittoria fino all’ultimo
giro, è un nuovo Valentino. Il
Dottore, a 35 anni di cui 19 sulle
piste del Mondiale, è ripartito
da zero. Ha capito che per giocare da protagonista aveva bisogno di rimettersi in gioco. La
prima mossa è arrivata nell’ultima gara dello scorso anno: via
Jeremy Burgess, il capomeccanico che per lui era quasi un padre, con cui aveva vinto i sette
SECONDO IN QATAR
«Nel 2013 per essere felice
mi bastava la Yamaha
Ora ho affilato le armi»
titoli nella classe regina. Dentro Silvano Galbusera, un outsider con un passato in Superbike al fianco di Melandri.
«Una scommessa», l’ha definita Rossi, a cui però non piace
fare puntate al buio. Il risultato? «L’atmosfera nel box è perfetta e riusciamo a migliorare
la moto ogni volta che entriamo in pista», mentre lo scorso
anno a un certo punto si scontrava sempre contro un muro
che non riusciva a scavalcare.
Questione di tecnica, numeri e regolazioni che possono
cambiare il volto a una gara in
cui i migliori sono racchiusi in
pochi decimi. Misura di tempo
che solo i cronometri mostrano. Valentino non si è fermato,
SPAZIO AFFARI
Nuovo capomeccanico
La nuova guida tecnica del
box, Silvano Galbusera, si è
inserito alla perfezione nel
gruppo e ora la moto migliora turno dopo turno.
Valentino, la nuova vita
“Ho copiato dai giovani
per questo vado meglio”
MotoGp, mosse e segreti: così Rossi è tornato in alto
Pneumatici diversi
Le nuove coperture di Bridgestone sono più scivolose
nei primi giri e Rossi riesce a
fare valere la sua sensibilità.
Stile di guida rivisto
1)Frenate violente che portano a traiettorie più spigolose
2)Il corpo si porge molto dalla moto in curva per stressare meno gli pneumatici
3)La moto viene raddrizzata
il prima possibile in uscita,
per sfruttare il maggiore grip
in accelerazione
Valentino Rossi, 35 anni, felice per il ritorno sul podio in Qatar
ha capito che la MotoGp dal
2002, anno della sua nascita, si è
trasformata. Le moto non sono
più tori ignoranti e potenti ma cavalli di razza con un cervello elettronico sopraffino. La nuova generazione di piloti aveva aperto
una strada. Rossi era legato al
>
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Grappa 24b.
passato, con la sua guida morbida ed elegante, fatta di traiettorie
disegnate col compasso. «Ho
cambiato modo di guidare. Ho
osservato lo stile dei miei avversari», ha detto. E lo ha fatto suo.
Stoner, Pedrosa e Marquez sono i
migliori interpreti che ha studia-
to. La MotoGp degli ultimi anni
va guidata con frenate decise prima di buttarsi in curva. In quel
momento il corpo va sporto il più
possibile dalla carena in modo da
raggiungere angoli di piega minori e stressare meno la gomma.
Una fase che deve durare il meno
possibile, stringendo la traiettoria, perché bisogna raddrizzare
al più presto la moto e sfruttare
tutto il grip possibile per aprire il
gas. «Adesso guido meglio», ha
sintetizzato il Dottore.
Non è facile cambiare. Valentino ha guardato gli allenamenti
dei campioni americani degli Anni 80 e 90, cresciuti sulle piste di
terra battuta. Ha creato un circuito a Tavullia per affinare la
sensibilità e gestire le gomme che
scivolano. Un altro pezzo del puzzle che ha come risultato la prestazione di Losail. A questo si aggiungono le coperture portare da
Bridgestone, «più scivolose a inizio gara», un momento chiave in
cui Rossi non riusciva a fare la
differenza nel 2013. In Qatar le
cose sono cambiate. «Ho rischiato senza sbagliare niente», ha
spiegato. L’ultimo tassello? Quello più importante: la testa. «Forse lo scorso anno mi bastava già
essere sulla Yamaha per essere
contento. Ora ho affilato le armi».
Se sia l’inizio di un nuovo giorno
lo diranno «le prossime due gare», ha promesso. Intanto, la MotoGp si gode il vecchio campione,
o meglio una nuova versione.
Sport .37
.
In breve
Serie B, stasera 31° turno
Spicca Palermo-Siena
1 Stasera (ore 20,30) si gio-
ca la 31ª giornata di serie B:
Bari-Cesena, Carpi-Avellino,
Cittadella-Brescia, Juve Stabia-Padova, Lanciano-Crotone, Latina-Pescara, NovaraTernana, Palermo-Siena,
Reggina-Modena, SpeziaTrapani, Varese-Empoli.
Inter, fino al 2017
Guarin prolunga
1 L’Inter
ufficializza il prolungamento del contratto di
Fredy Guarin, che ha firmato
fino al 30 giugno 2017. Di fatto,
un anno in più rispetto all’accordo precedente. Guarin indossa la maglia nerazzurra
dal gennaio 2012.
Basket: con Montegranaro
Milano vince in trasferta
1 Nel
posticipo della 24ª
giornata di serie A, Montegranaro-Milano 76-88.
Ciclismo: caso di doping
Ballan ricorre al Tas
1 Il campione del mondo di
ciclismo 2008 Alessandro
Ballan, squalificato per 2 anni
dal Tribunale nazionale Antidoping per uso o tentato uso
di una sostanza vietata o di un
metodo proibito, ha presentato ricorso al Tribunale arbitrale dello sport.
Tennis: Sharapova avanti
Seppi ko con Ferrer
1 Maria
Sharapova (Rus)
va ai quarti a Miami grazie alla vittoria su Kirsten Flipkens
(Bel) per 3-6 6-4 6-1. Niente ottavi per Andreas Seppi, ko
per 6-3 6-1 con lo spagnolo David Ferrer.
T1 CV PR T2
.
MARTEDÌ 25 MARZO 2014 LA STAMPA 38
.
NASCE UN NUOVO PORTALE
Un progetto di crowdfunding
per il futuro film di Ferrario
In Italia il budget per la cultura è il più basso d’Europa e
gli sponsor diminuiscono.
Per questo motivo è nato un
nuovo portale per il
crowdfunding culturale. Si
chiama «Innamorati della
cultura» ed è stato presenta-
Oggi
Ieri
Un anno fa
MIN (˚C)
3
3.5
4.3
MAX
IL TEMPO IN CITTÀ
11
17
13
Diario
to ieri al Circolo dei Lettori dal
regista Davide Ferrario che
sta usando questo metodo per
finanziare «Sexxx», progetto
sul coreografo Matteo Levaggi e sulla fisicità dei corpi. Il
portale incentrato solo su beni
culturali, arte, cinema e teatro
T1 T2
39
Il nuovo portale
prevede l’iscrizione on line dei
progetti culturali da parte dei
loro ideatori e degli stessi potenziali sostenitori.
Questi, una volta deciso di
partecipare al progetto, potranno investire quote a piacere, che verranno prelevate dai
loro conti, tramite un meccanismo bancario super-controllato, soltanto nel caso in
cui il progetto parta. Sono
inoltre previsti dei «premi»
come, magari, un biglietto per
la prima.
[E.MIN.]
TORINO
LA STAMPA
MARTEDÌ 25 MARZO 2014
Via Lugaro 15, 10126 Torino, tel. 011 6568111 fax 011 6639003, e-mail [email protected] 1 [email protected] 1 [email protected]
La figlia della colf:
“Se avessi saputo
della strage
li avrei fermati”
La madre è in cella
per i delitti di Caselle
“Ma dice la verità”
Gianni Giacomino
A PAGINA 45
“Troppi
lacrimogeni
a Chiomonte”
GIUNTA REGIONALE. SÌ ALLA SCELTA DEL MANAGER DELLA SANITÀ. CONGELATE LE ALTRE DECISIONI
Città della Salute
L’ultima nomina di Cota
Allarme Cgil
scade la cassa
per 23 mila
Il neo dg Zanetta: rilancerò il rapporto con Università e ricerca
I
LA MAMMA RESPINTA A SUSA NON ARRIVA IN TEMPO A RIVOLI : IL PARTO A BUSSOLENO
dc «doc». Giampaolo Za* Exnetta,
nuovo direttore generale dell’azienda Città
della Salute, non poteva immaginare che la sua nomina avrebbe innescato l’offensiva di Fratelli d’Italia a
procedere anche alle nomine già scadute.
Al processo No Tav
parla l’ex ministro
Paolo Ferrero
Massimiliano Peggio
Servizio
A PAGINA 43
A PAGINA 40
Ecco chi tiene
accesa
la cultura
VERSO IL VOTO
Nei musei torinesi
tra tecnici, restauratori
e donne delle pulizie
Letizia Tortello
A PAGINA 57
Sette giorni
da capitale
del grande jazz
Si sbriciolano
le primarie
del centrodestra
Ecco il festival 2014
oltre 200 concerti
dal 25 aprile
Coppola: se non c’è
tutta la coalizione
io non partecipo
Basso e Platzer
Mohamed è nato in autostrada
Francesco Falcone A PAGINA 51
ALLE PAGINE 58 E 59
Nuovo cinema Fassino
A
Piero Fassino il cinema piace non solo nel
senso dello spettacolo, ma soprattutto quando si
parla del grande schermo come veicolo di promozione del
territorio, di creazione di posti di lavoro e di sviluppo per
tutta l’area Torinese. Così
certi attacchi dei giorni scorsi - soprattutto quelli sulla
differenza di peso tra gli aiuti
della Regione e quelli del Comune - non gli sono andati
giù e invece di rispondere
con le parole, ieri lo ha fatto
convocando - scortato dagli
assessori Braccialarghe e
Mangone - i vertici di Film
Commission, di Fip e i rappresentanti delle categorie del cinema piemontese.
Ne è nato un tavolo per l’internazionalizzazione e la promozione del prodotto cinema-Torino, ma soprattutto
l’idea di mettere in piedi un
nuovo progetto per ripartire
dopo gli ultimi quattro anni
difficili. «La scelta del sindaco - spiega Paolo Damilano
presidente di Film Commission - è un punto di ripartenza importante. Ogni nuovo
contributo è fondamentale
per la crescita del nostro progetto che comunque presto
segnerà punti decisivi».
Alessandro Mondo
A PAGINA 41
IL CASO
MAURIZIO TROPEANO
l conto alla rovescia è iniziato e mano a mano che si
avvicina l’ora x cresce l’allarme sociale. Fra sei giorni,
infatti, scade la cassa integrazione in deroga per 23 mila
persone e la Cgil chiede al governo di sbloccare le risorse
necessarie e alla Regione di
predisporre una proroga dell’accordo con le parti sociali.
Il sindacato sottolinea la necessità di dare continuità alla
cassa in deroga di fronte ad
una crisi che continua a mordere a Torino e in Piemonte.
Per la Cgil non c’è alternativa
«a meno che non si voglia
mettere in conto la chiusura o
il netto ridimensionamento di
migliaia di imprese con decine di migliaia di licenziamenti
con un’ulteriore devastazione
del tessuto produttivo ed occupazionale».
L’allarme della Cgil è legato all’annunciata intenzione
del governo Renzi di superare il sistema degli ammortizzatori sociali in deroga. Intanto il rapporto mensile della Uil sull’utilizzo degli ammortizzatori sociali ha messo in evidenza come in Piemonte a febbraio la cassa in
deroga abbia registrato un
incremento del 20,9%. In tutto sono state richieste 8,7 milioni di ore di cassa integrazione, il 5,9% in meno rispetto a gennaio. I lavoratori interessati sono complessivamente 51.257, 3225 in meno
rispetto a gennaio.
NORBERTO BOBBIO
LA DESTRA
E LA SINISTRA
Mercoledì 26 marzo ore 17,45
Circolo della Stampa di Torino - Corso Stati Uniti 27
dibattito su
“Destra e sinistra” di Norberto Bobbio
ed. Donzelli
una riflessione vent’anni dopo
con
PIERO OSTELLINO
MICHELANGELO BOVERO
LUCA RICOLFI
Introdurrà Pier Franco Quaglieni
Coordinerà Alessandro Rosa
Ingresso libero fino ad esaurimento di posti
.
T1 CV PR T2
40 .Cronaca di Torino
LA STAMPA
.MARTEDÌ 25 MARZO 2014
gg Dossier/Verso il voto
Sì alla nomina
per la Sanità
Il resto è congelato
Cota sceglie Zanetta. Fratelli d’Italia: ora le partecipate
Retroscena
MAURIZIO TROPEANO
hissà se il suo passato democristiano e il fatto di essersi occupato di
sanità pubblica
sotto giunte regionali di diverso colore politico (da Bresso a
Cota) hanno in qualche modo
agevolato la sua nomina e la
quasi assenza di polemiche da
parte del centrosinistra. Quello che Giampaolo Zanetta, nominato dalla giunta Cota nuovo direttore generale dell’azienda ospedaliero-universitaria Città della Salute, non
poteva immaginare era che la
sua nomina avrebbe innescato l’offensiva di Fratelli d’Italia per spingere il governatore, e il resto della maggioranza, a procedere anche alle nomine del sottogoverno già
scadute. Ci sono nomine strategiche: le partecipate che
fanno capo al sistema di
Finpiemonte. E nomine di secondo livello, quelle in programma oggi in Consiglio regionale che, se effettuate, possono diventare il cavallo di
Troia per ottenere le prime.
C
L’intesa con l’Università
È stato l’assessore alla Salute,
Ugo Cavallera, a proporre il nome di Zanetta dopo averlo concordato con il rettore dell’Ateneo, Gianmaria Ajani. L’ex assessore Monferino lo aveva voluto alla guida della Federazione di Torino Sudest e adesso è
stato scelto per prendere il posto di Angelo Del Favaro superando la concorrenza di Dall’Acqua, Rabino, Dore e Pasino.
Una nomina che per la storia
personale di Zanetta si può in
MOLINETTE
L’ortopedia
trasloca
Da oggi al Cto
Nuova tappa nella
riorganizzazione degli
ospedali che fanno parte
della Città della Salute.
Dalle Molinette l’Ortopedia trasloca al vicino
Cto di Via Zuretti. Il trasferimento prevede anche una riorganizzazione della rete di pronto
soccorso del 118: d’ora in
poi l’ospedale di riferimento per la traumatologia ortopedica sarà
quindi il Traumatologico. Anche nel caso di accompagnamento
in
ospedale con mezzi propri, la direzione delle
Molinette sottolinea
chei ci si dovrà rivolgere
al Dea di via Zuretti.
1
qualche modo considerare bipartisan. Per dirla con il radicale
Giulio Manfredi «il dc doc Cavallera ha nominato il dc doc Zanetta». Si spiega anche così l’irritazione di Fratelli d’Italia.
Il pressing dei FdI
«Siamo in difensiva - spiega il
consigliere Massimiliano Motta e abbiamo timore del centrosinistra forcaiolo ancora prima di iniziare la campagna elettorale».
Da qui il pressing sulla maggioranza: «È nostro dovere avere
coerenza sui principi e sull’autorevolezza dell’operato della giunta sino alla fine, anche sulle nomine per non paralizzare le aziende
partecipate e gli enti regionali
collegati». Motta ha in mano un
promemoria con le nomine definite urgenti dagli uffici e che sono
già state licenziate dalla compe-
tente commissione. Si va dal presidente del collegio dei revisori
dei conti del centro del restauro
della Venaria Reale ai 5 sindaci
dell’Agenzia per le adozioni regionali, fino al rappresentante
nel Comitato regionale dell’Inps. Secondo Motta «c’è la
necessità di garantire la continuità di funzionamento degli
enti, di ottemperare ad obblighi
legislativi».
La galassia Finpiemonte
Il ragionamento di Fratelli d’Italia è semplice: se oggi il Consiglio
procederà alle designazioni, allora sarà più facile «non lasciare
nel guado e in regime di prorogatio le società partecipate che devono poter agire con pieni poteri». La galassia di Finpiemonte,
appunto. Si tratta di venti aziende che operano nel campo dell’energia, dei rifiuti, dei parchi
tecnologici e della logistica che
rappresentano uno strumento
importante nel governo della regione. Sono in scadenza i vertici
dell’interporto di Orbassano che
insieme a quello di Novara (revisori dei conti) sono strategici nel
sistema della logistica e dei trasporti. E poi ci sono Snos e Nordind da dove passano i destini industriali nel torinese e tra Biella e
Vercelli. In scadenza anche i vertici di Barricalla che gestisce il
principale impianto di smaltimento rifiuti industriali d’Italia.
Nei giorni scorsi era stato
l’assessore all’Innovazione,
Agostino Ghiglia, ad annunciare la volontà di «rispettare la
legge» e di procedere alle nomine. Ma la sua volontà si deve essere arenata nella palude dei
dubbi del resto della maggioranza. Per Monica Cerutti (Sel)
«le parole di Motta sono la prova tangibile del nervosismo e
della frammentazione del centrodestra». E per il radicale Silvio Viale «una giunta illegittima
lancia abusivamente i saldi di fine stagione per tentare di piazzare qualche amico nelle posizioni chiave di sottogoverno».
Dal Mauriziano alle Molinette
Per il neodirettore generale Zanetta, una designazione bi-partisan
Contro di lui la giunta Cota aveva puntato il dito per il dissesto del Mauriziano
Il neodirettore generale
“Torino con la Città della Salute
può creare nuovi poli di sviluppo”
MARCO ACCOSSATO
Soddisfatto, anche se
preoccupato». Il nome di Gian Paolo Zanetta ai vertici della
Città della Salute era
nell’aria da tempo,
gradito al centrodestra,
al centrosinistra, e anche all’Università.
Non le pare, tuttavia, che nominarla direttore generale anziché commissario sia un’ipoteca di questa giunta uscente
sul futuro?
«Credo di avere un obbligo nei
confronti dell’istituzione-Regione, non di questo o quel politico. E in questo direzione lavorerò, dando una risposta “tecnica” alle molte cose da fare».
Cominciando da?
«Proseguendo direi. Con il lavo-
ro cominciato da Del Favero. È
evidente che la Città della Salute è l’obiettivo».
Che cosa conosce del progetto? Ha già visto il nuovo disegno?
«In Federazione ho seguito la
parte tecnico-amministrativa
del piano, la mia conoscenza del
progetto non è sufficiente. Perciò, fin dai primi giorni, mi dedicherò a questo. E a coltivare il
rapporto con l’Università».
Università che qualche mese
fa aveva addirittura perso la
“U” nella denominazione dell’Azienda ospedaliera. Si tratterà di recuperare il rapporto?
«Il rapporto con l’Università
deve essere particolare».
In che senso?
«La Città della Salute non deve
essere solo un polo di eccellenza clinica, ma anche di ricerca
in una città che ha bisogno di
trovare nuovi poli di sviluppo,
pure attraverso la Sanità. Ho
già avuto nei giorni scorsi la
possibilità di parlare con il
preside».
Le è stato chiesto qualcosa in
particolare? Un’attenzione
specifica, rispetto al passato.
Hagarantitoalpresidequalcosa in cambio del sostegno?
«Assolutamente no. È stato un
colloquio, non una trattativa».
Avvocato Zanetta. Lei viene
nominato da una giunta di
centrodestra. Il centrodestra,
qualche anno fa, l’ha praticamente accusata del dissesto
del Mauriziano. C’è un po’ di
rivincita in tutto questo? O al
contrario qualche imbarazzo?
«Né l’uno né l’altro. Nessun imbarazzo. Quella del Mauriziano
è una vicenda vecchia, davvero
mangio, mi muovo e sto bene ...
“Educare, non vietare, fare conoscere i benefici di un corretto
stile di vita… questa la strada
che meglio può aiutare i ragazzi
a raggiungere la consapevolezza di ciò che serve per vivere
bene”.
Ecco l’obiettivo principale della
nuova campagna dell’Associazione Educazione Prevenzione e
Salute che partirà oggi 25 marzo
da Torino, presso la Sala Convegni
ATC in corso Dante 14 alle ore 9,
per raggiungere altre città piemontesi, tra le quali Asti il 2 Aprile,
Novara l’1 ottobre, Alessandria il 9
ottobre, con la competenza di
medici che si troveranno “a tu per
tu” con oltre 1500 ragazzi, insegnando loro a non demonizzare
il cibo e ad evitare la sedentarietà
e altri stili di vita errati.
Il professor Giorgio Calabrese
(anima del progetto), Docente Universitario di Dietetica e Nutrizione
Umana e Membro Comitato Nazionale Sicurezza Alimentare del
Ministero della Salute verrà affiancato da: Piero Astegiano, Direttore
Istituto di Medicina dello Sport di
Torino e dai cardiologi, a seconda
delle città, Marco Scaglione per
l’Ospedale Cardinal Massaia di Asti;
Angelo Sante Bongo per l’AOU
www.educazioneprevenzionesalute.it
Maggiore della Carità di Novara e
Gianfranco Pistis per l’AON SS.
Antonio e Biagio e Cesare Arrigo
di Alessandria.
Modera gli incontri: Rudy Calabrese, consulente produzione per
la Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura di Torino.
L’Associazione Educazione Prevenzione e Salute da sempre si
occupa di divulgare i corretti stili
di vita, con campagne mirate a
sensibilizzare la popolazione e,
in particolare, i ragazzi.
I relatori saranno preziosi proprio
per creare nei ragazzi la consapevolezza che Mangiare, Muoversi,
Stare bene…è facile, basta seguire
le 4 regole d’oro per il benessere
di oggi e la salute del futuro.
1 EDUCARE
SIGNIFICA
“DARE”, NON VIETARE un
alimento, far comprendere l’importanza di conoscere le sostanze
in esso contenute
2 MANGIARE
DI TUTTO,
MA MODERATAMENTE
3 SVOLGERE
UNA COSTANTE ATTIVITÀ FISICA
4 AVERE
A CUORE LA
PROPRIA
SALUTE
PER
PREVENIRE LE MALATTIE
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e sto bene ...
.
T1 CV PR T2
LA STAMPA
MARTEDÌ 25 MARZO 2014
.
Cronaca di Torino .41
g
Le tappe
R
1
OGGI
Matteoli dovrebbe convocare
il tavolo allargato a tutti i
partiti del centrodestra.
il caso
ALESSANDRO MONDO
entrodestra allo sbando. Ciascuno per sè,
senza troppa convinzione, sperando che qualche
evento salvifico sblocchi
l’enpasse, ogni giorno più imbarazzante, permettendo alla
coalizione di fare l’unica cosa
sensata: trovare una quadra
che tenga insieme le esigenze
di tutti e correre unita contro
Chiamparino, con o senza le
primarie.
C
R
2
R
GIOVEDÌ
3
È la dead line fissata da
Pichetto: poi partirà con la
campagna elettorale.
6 APRILE
La data in cui sono previste le
elezioni disgiunte organizzate
da Ncd e Fratelli d’Italia.
Appello finale per le primarie
S’incrina anche il fronte del sì
Coppola si smarca: “Se non aderisce Forza Italia, non partecipo”
Michele
Coppola
«Le primarie parziali, fatte senza Forza
Italia, sono inutili.
Non mi interessano
e non correrei».
Ciascuno per sé
In assenza di novità - il tavolo
di tutto il centrodestra, presieduto da Altero Matteoli,
resta evanescente - ciascuno
mostra i muscoli e si attrezza
per conto suo. Così Ncd e
Fratelli d’Italia-An si sono
messi a tavolino per dare
gambe alle primarie.
Primarie disgiunte,: per ora
Forza Italia resta sulla sua posizione, Lega e Udc, evitano di le-
Gilberto
Pichetto
«Basta attese, pochi
giorni è partirò con
la mia campagna
elettorale»
Agostino
Ghiglia
PICHETTO AL VIA
Il candidato di FI
partirà con la
campagna elettorale
Gian Paolo Zanetta
passata. È successo dieci anni
fa. Il mio sentimento, oggi, è costruttivo».
Gli anni del Mauriziano - dal
punto di vista sindacale non hanno mai visto scontri
particolari. Alle Molinette la
situazione è storicamente
un po’ più «calda», anche
considerando le dimensioni
del super ospedale. Teme
questo aspetto?
«No. C’è la necessità da parte di
tutti di comprendere che questa è un’occasione per costruire
qualcosa che interessa tutti i diversi settori della Sanità. Le difficoltà? Le affronterò volta per
volta, in modo costruttivo».
garsi le mani. Ma attenzione: i
quattro candidati - uno in quota
FdI (Crosetto), tre sotto i colori
del Ncd (Coppola, Porchietto,
Leo) - sono già diventati tre.
Coppola fuori
Ieri l’assessore regionale alla
cultura Michele Coppola si è
chiamato fuori: «Sì alle primarie. Ma le primarie parziali, senza Forza Italia, sono inutili. Non mi interessano e non
correrei». Claudia Porchietto,
non si sbilancia: «Valuterò
quando il mio partito mi interpellerà». Insomma: non è
escluso che alla fine in questa
metà campo del centrodestra
se la vedano Crosetto e Leo.
Coppola lo dice chiaro: «Il po-
Divisi alla meta
I partiti del centrodestra sono ancora paralizzati dai veti incrociati per la
selezione del candidato da opporre a Sergio Chiamparino.
co tempo è una scusa, lo dimostrano le primarie “last minute” che il Pd ha organizzato domenica a Firenze per scegliere
il dopo Renzi. Non solo la consultazione permetterebbe, anche nel centrodestra, di correre
unito ma è lo strumento migliore per scegliere il candidato più
adatto a rappresentare i moderati che non vogliono essere governati da una sinistra No Tav e
dal suo leader Airaudo». In aggiunta, conclude l’assessore alla Cultura, «il Piemonte conquisterebbe un nuovo primato nella storia democratica del Paese
con il centrodestra che, per la
prima volta, utilizza le primarie
per scegliere le persone. Una
vera rivoluzione culturale».
Ncd e FdI in azione
Tornando a quello che passa il
convento, cioè le primarie bonsai, Daniele Cantore, Ncd, e
Roberto Ravello, FdI, hanno
cominciato a organizzare quelle previste il 6 aprile. Nessun
obolo: la consultazione, che
punta alla maggiore adesione
possibile, sarà gratuita.
Come si voterà
Per la presentazione delle candidature, aperte a tutti i cittadini, saranno necessarie 200 sottoscrizioni di elettori piemontesi: il termine per la presentazione è fissato per le ore 12 di
lunedì 31 marzo, le candidature
saranno verificate e approvate
dal Comitato dei Garanti com-
posto dai segretari regionali
dei singoli partiti. Per esprimere il voto basterà un documento di identità, per garantire la
regolarità delle votazioni il Comitato predisporrà uno strumento di controllo informatico.
Quanto ai seggi, ne saranno allestiti almeno 50 in tutto il Piemonte, indicativamente nei Comuni con più di 15 mila abitanti
e nelle circoscrizioni dei comuni capoluogo. Per ogni seggio vi
saranno almeno tre membri,
compreso il presidente. «Il Comitato dei Garanti sta preparando il regolamento e valutando la possibilità di votare anche
on line», concludono Cantore e
Ravello. Porte aperte a tutti,
compresa Forza Italia. E nes-
«Mi auguro che alle
primarie del 6 aprile
aderiscano tutti i
partiti del
centrodestra»
sun ultimatum, precisano da
via Cernaia, quartier generale
di FdI, dove non è stato apprezzato l’ultimatum lanciato a Pichetto dal coordinatore di Ncd
Enrico Costa.
Quanto a Gilberto Pichetto,
lanciato da Berlusconi e poi lasciato solo soletto, pure lui ha
le sue gatte da pelare. Mentre
FI temporeggia, alle prese con
altre rogne, rosola a fuoco lento. Ieri - stufo di restare sulla
graticola e chissà, forse paventando che alla fine l’accordo della coalizione si trovi sulla sua pelle - ha confidato in
giunta che se entro giovedì la
matassa non si sbroglia, partirà in campagna elettorale. Anche lui, «con chi ci sta».
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MARTEDÌ 25 MARZO 2014 LA STAMPA 42
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LA STAMPA
MARTEDÌ 25 MARZO 2014
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Cronaca di Torino .43
NO TAV. RICOSTRUITO IN TRIBUNALE LO SGOMBERO DEL GIUGNO DI TRE ANNI FA
“A Chiomonte si spararono
lacrimogeni in gran quantità ”
spilla No Tav sulla giacca. Il suo
esame, successivo a quello di
Ferrero, si aperto con un lapsus. Nel leggere la formula del
giuramento ha detto: «colpevole ...» al posto di «consapevole».
Risate in aula. Ma uno degli avvocati del legal team, Danilo
Ghia, ha rimarcato l’episodio
collegandolo ai controlli di sicurezza che il parlamentare aveva
subito all’ingresso prima dell’udienza. «Immagino che sia
ancora sconvolto da quanto gli
è successo» ha detto il legale.
Scibona ha confermato di essere stato «perquisito» malgrado
l’esibizione del tesserino parlamentare. Anche lui ha rappresentato il 27 giugno come un
La testimonianza
dell’ex ministro
Ferrero: «Non si
poteva respirare»
MASSIMILIANO PEGGIO
In val di Susa, il 27 giugno
2011, in occasione dello sgombero delle barricate erette
dai No Tav a difesa della «Libera Repubblica della Maddalena», ci fu un «assedio
medievale con lancio di
quantità enormi di lacrimogeni», al punto che era «impossibile respirare, ci gasarono». E soprattutto non
c’erano vie di fughe per i «cittadini che stavano protestando legittimamente e con i
quali avevo trascorso la notte
precedente a giocare a carte
o chiacchierando, all’interno
del campeggio».
La telefonata
L’ex ministro Paolo Ferrero,
leader di Rifondazione, ha ricostruito così ieri mattina,
nell’aula bunker delle Vallette,
gli scontri in valle con le forze
dell’ordine, quando l’area di
Chiomonte fu sgomberata per
far posto al cantiere. Chiamato a testimoniare dagli avvocati difensori al maxi processo
ai dei 53 No Tav, imputati per
quegli scontri e per quelli successivi del 3 luglio, l’ex ministro ha raccontato ai giudici di
Sentito anche
il senatore 5 Stelle
Scibona: «E’ stata una
giornata infernale»
Guerriglia
Gli scontri avvennero dopo che le forze dell’ordine
decisero di rimuovere le barricate davanti al cantiere
aver avuto nella mattina del 27
giugno una lunga telefonata col
Prefetto di Torino. «I lacrimogeni furono sparati da tutte le
parti. Non mi era mai capitato
di assistere ad una manifestazioni così. Chi era lì non era in
condizione di arrendersi, non
aveva via di fughe. Non c’era la
possibilità di arrivare a mediazioni. Per questo ho telefonato
al prefetto. Ma dalle sue rispo-
ste, cordiali, ho capito che non
aveva la stessa percezione della
situazione che avevo io, stando
lì sul posto». E poi ha aggiunto:
«L’oggetto di quei giorni non era
il ripristino dell’ordine pubblico
ma la repressione di chi era lì».
Il senatore
Marco Scibona, senatore del
Movimento 5 Stelle, si è presentato ai giudici con una vistosa
giorno infernale «con gente che
piangeva, vomitava». Ha detto:
«Non ci venne dato neanche il
modo di interloquire con le forze dell’ordine». Del 3 luglio ha
ricordato: «Ero lì anche quel
giorno. Avevo appena finito di
mangiare un panino quando ho
visto la gente scappare. Un manifestante accanto a me fu colpito da un lacrimogeno: la testa
gli si aprì e cominciò a sanguinare». Per entrambi un lungo
esame, a volte incalzati dai pm
Andrea Padalino e Antonio Rinaudo, su alcune fasi degli scontri «sfuggite ai loro ricordi».
1
Specchio dei tempi
1
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1
Un lettore scrive:
anni addietro si
stabilì che Torino dovesse avere una seconda linea di metropolitana. Poiché non si fanno le
nozze con i fichi secchi si provvide come segue e la nuova linea venne appellata “leggera”.
Si interrò l’anello di binario in
piazza Toselli che permetteva il
passaggio delle vetture a una
solo motrice; si distrusse il delizioso giardinetto di piazza Hermada; si interruppe il proseguimento di via Moncalvo; si rese
difficile la camminata pedonale
lungo l’allea di corso Gabetti; si
misero costose barriere lungo i
binari e la linea 3 ivi esistente
da oltre 50 anni si trasformò in
metropolitana leggera.
«Ora, sorprendentemente ci
si accorge che il tratto collinare
di corso Gabetti è in salita e ciò
rende troppo oneroso l’uso dei
tram a doppia motrice a suo
tempo acquistati appositamente per questa linea e quindi
si è deciso di fermare la linea 3
prima del ponte di corso Regina Margherita.
«Il bel risultato è che la precollina non dispone più né della
vecchia linea 3 né della metropolitana leggera. Grazie Gtt!».
2 «Alcuni
ALESSANDRO CAMUSSI
Un lettore scrive:
mio amico Carmelo è
un ragazzo di 64 anni. Un mera-
2 «Il
viglioso ragazzo qualunque che
non ha mai perso l’amore per la
vita.Carmelo ha purtroppo perso una gamba a 16 anni, in un incidente sul lavoro. Ma non ha
mai contestato, imprecato; non
si è mai arreso.
«Circondato dall’amore della
moglie ha vissuto e continua a vivere la sua vita pienamente, lavorando con l’entusiasmo di sempre.Poi, forse perché le vie del Signore sono infinite e misteriose,
ha conosciuto i frati Camilliani e
il loro impegno per Haiti.
«Ed è così che, grazie al sostegno di Specchio dei tempi (che
da anni sostiene le spese di viaggio di tutti i volontari torinesi che
si recano a lavorare presso
l’ospedale dei Camilliani ad Haiti) ha ,cominciato a recarsi ad
Haiti fin dal 1999. Da allora non
ha mai mancato al suo impegno;
2/3 volte l’anno Carmelo si reca
ad Haiti ed ha contribuito, grazie
alla sua esperienza di lavoro nel
campo edile, alla costruzione dell’ospedale di Jeremie e a quello di
Port au Prince. Tutti progetti
che vedono coinvolti i frati Camilliani e Specchio dei tempi.
«Recentemente ho visto le foto del suo ultimo viaggio, quello
di gennaio/febbraio di quest’anno, ed ho capito perché continua
a recarsi in quell’isola devastata.
Perché lì ha degli amici che lo circondano di sorrisi; bambini abbandonati, bambini mutilati.
Tutti sorridenti e stretti intorno
a Carmelo.
«Ma la cosa più commovente
non sono le foto; facile commuoversi davanti a quelle scene. La cosa più commovente è il
groppo che chiude la gola di
Carmelo quando racconta dei
suoi piccoli amici Haitiani e delle loro sofferenze!
MICHELE CARISTIA
Una lettrice scrive:
sapere dall’ignota
persona che ha asportato, nei
giorni scorsi, il televisore della
sala d’aspetto del Day Hospital
Oncologico dell’ospedale Gradenigo, quale giovamento abbia
avuto da tale gesto, se non quello
di privare noi pazienti (e i nostri
accompagnatori) in attesa di terapie non piacevoli e sfibranti, di
un attimo di “quotidianità”».
2 «Vorrei
M.P.
Una lettrice scrive:
questi tempi in cui si
scrive e si parla spesso di “malasanità”, ho dovuto recarmi ogni
giorno e con dolore presso la
“Fondazione piemontese per la
ricerca sul cancro” di Candiolo
per assistere mia cognata, sorella di mio marito. Ora Maria non
c’è più. Se n’è andata dopo una
notte di dura agonia, ma io voglio
porre in risalto che la “malasanità” a Candiolo non esiste. Qui si
scopre una grande disponibilità
2 «Di
di medici e infermieri, tutti presenti e pazienti, non solo con i
malati ma anche con chi li assiste
nell’angoscioso dubbio del domani. Ringrazio tutti, perché quelle
camere e quei corridoi, pur nel
dolore, mi hanno ridato la speranza in un mondo migliore».
GIOVANNA MONTANARI
Una lettrice scrive:
2 «Abito in zona Vanchigliet-
ta e sabato 8 marzo mi trovavo
in piazza Toti proprio al momento del crollo del tiglio. Leggendo i
giornali nei giorni successivi e
seguendo i servizi televisivi, ho
tristemente constatato che nessuno ha nominato tutti gli ambulanti del mercato di Corso
Chieti che, lasciando i loro banchi ed interrompendo anche le
vendite, sono immediatamente
accorsi. Senza perdere tempo
né pensarci troppo, con l’aiuto
dei passanti, hanno sollevato a
braccia l’albero crollato liberando così i ragazzini, mentre si
chiamavano ambulanze e vigili
del fuoco, affinché intervenissero tempestivamente.
«Credo che un anche solo un
semplice grazie sia doveroso».
M.F.
[email protected]
via Lugaro 15, 10126 Torino
Forum lettere su
www.lastampa.it/specchio
www.facebook.com/specchiodeitempi
8 AGENZIE IN TORINO
1 AGENZIA A RIVOLI
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44 .Cronaca di Torino
LA STAMPA
.MARTEDÌ 25 MARZO 2014
Tra Torino e Lugano
sempre lo stesso consulente
Lo studio
Alla Gam
verrà raccontato lo studio
di Ettore
Spalletti
un luogo
intimo di
creazione
delle sue
opere d’arte
Fa discutere l’accordo fra Mao e Museo delle Culture
che riceve altri 60 mila euro
dalla Fondazione per la Cultura
sempre del Comune. Di fronte
alle, diciamo, perplessità sollevate dalla consigliera grillina,
l’assessore Braccialarghe ha
spiegato che Fondazione per la
Cultura e museo svizzero sono
cose diverse e che il dottor Scuderi non ha obblighi di esclusiva
con la Fondazione. In altre parole: può fare ciò che vuole.
il caso
BEPPE MINELLO
a precisione svizzera è sempre una garanzia. Quando la
presidente della
Fondazione Torino
Musei, Patrizia Asproni, annunciò a metà febbraio l’alleanza tra il Mao, cioè il torinese
Museo di arte orientale, con il
Museo delle Culture di Lugano, si stapparono metaforiche
bottiglie di spumante per celebrare l’evento. Per dirla con
il direttore dell’istituzione
svizzera, Francesco Paolo
Campione: «Basta cattedrali
nel deserto, i musei devono fare sistema, dividere le spese e
condividere i patrimoni». Per
ora però, nella liaison internazionale a scucire denaro è solo
Torino: 66 mila euro l’anno.
Per cosa? Per ottenere la certificazione di qualità Iso 9001
utilizzando il sistema adottato
dai neo-amici svizzeri, ha ricordato Chiara Appendino,
consigliera grillina, che ha sollevato il problema con una interpellanza in Sala Rossa.
Una spiegazione importante
perché nessuno della Fondazione Musei s’è disturbato di
L
Silenzio in Sala Rossa
Polemica elvetica
A Lugano si accusa il Museo delle Culture di spendere 50 mila
franchi per una consulenza quando ne incassa appena 33 mila
rendere noti i termini dell’accordo italo-svizzero. «Perché
nessuno l’ha chiesto» potrebbe
essere una risposta. Ma non è
finita.
La «triangolazione»
I precisi svizzeri, un paio di settimane prima di allearsi con il
Mao, avevano assegnato alla società «Capitale cultura international» una consulenza da 50
mila franchi svizzeri, cioè 41 mila euro. Società controllata da
Antonio Scuderi che è anche il
consulente marketing della
Fondazione per la Cultura, di
cui è vicepresidente l’assessore
Braccialarghe, e pagato 60 mila
euro l’anno. Scuderi ha un passato di tutto rispetto e, tra le altre cose, è stato amministratore delegato del «Sole 24 ore cultura» e di «Alinari 24 ore». In
ottimi rapporti con la Asproni
che all’epoca guidava la Fondazione Industria e cultura, la
branca di Confindustria editrice del Sole 24 Ore. Riepiloghiamo: il Comune di Torino dà 66
mila euro agli svizzeri i quali
danno 41 mila euro a un signore
Chiara Appendino s’è un po’ infervorata per sottolineare la, a
suo giudizio, stranezza di questa triangolazione che sarebbe
dovuta saltare agli occhi del Comune che controlla tutti gli enti
coinvolti. Silenzio. L’assessore
ha ritenuto di non dover aggiungere nulla a ciò che aveva
già detto per spiegare com’era
stato scelto Scuderi: «Abbiamo
fatto una ricerca tra il personale comunale, ma nessuno aveva
le caratteristiche richieste e
Scuderi è stato scelto fra tre
candidati esterni». In ogni caso,
non crediate che la polemica sia
solo fra noi provinciali torinesi.
Sul lago di Lugano i giornali locali, in particolare quelli di ispirazione leghista, oltre a sbertucciare il loro museo definito
«delle carabattole» africane, se
la prendono con gli euro, anzi i
franchi, sganciati a Scuderi:
«Ma come? A Lugano chiudono
i cessi e si buttano 50 mila franchi per un museo che ne incassa
appena 33 mila?».
MULTI-ESPOSIZIONE SU SPALLETTI
Gam, Maxxi e Madre
tre musei per un artista
EMANUELA MINUCCI
Oltre settanta opere, tre musei – il Maxxi, la Gam e il Madre di Napoli - un solo artista
(e un solo titolo: «Un giorno
così bianco, così bianco») per
un tris di mostre diverse. È la
prima volta che accade - e domani al fianco del direttore
della Gam Eccker ci sarà anche Giovanna Melandri del
Maxxxi a presentare questo
tris-debutto che rappresenta
un evento inedito per l’arte. Il
protagonista delle tre mostre
(raccontato con opere e angolazioni diverse) sarà Ettore
Spalletti. Alla Gam si partirà
già domani e si proseguirà fino al 15 giugno, a Roma la mostra è già allestita da qualche
giorno e terminerà il 15 giugno, al «Madre» di Napoli si
partirà il 13 aprile per finire il
18 agosto 2014. Come spiega la
presidente della Fondazione
Musei Patrizia Asproni «questa triplice contemporanea
nasce dal desiderio di mostra-
re la varietà, complessità e profondità della pratica artistica di
un maestro dell’arte contemporanea italiana». La mostra alla
Gam si propone di ricostruire
l’atmosfera dello studio di Ettore Spalletti. L’intento è quello
di trasmettere la poetica dell’artista ricreando l’energia che
si respira in quell’ambiente.
La sintesi di tutto il lavoro di
quest’artista si racchiude dunque nella dimensione magica
del suo studio, luogo intimo e
personale, che ricreerà negli
spazi espositivi del museo. Tra i
25 lavori in mostra un’opera,
proveniente da una importante
collezione privata belga, Coppa, 1982 e Disegno, mano libera,
un disegno di 8 metri del 1981,
presentato in anteprima nazionale a Torino.
Un’altra novità legata alla
triplice esposizione sta nei social network: attraverso #Speedcontest Ettore Spalletti si
potrà commentare l’evento e
pure vincere un catalogo.
twitter@emanuelaminucci
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LA STAMPA
MARTEDÌ 25 MARZO 2014
Intervista
.
Cronaca di Torino .45
Sulla «Stampa»
GIANNI GIACOMINO
iorgia Palmieri ha
18 anni. È l’unica
figlia di Giorgio
Palmieri, reo confesso del triplice
omicidio di Caselle, avvenuto
nel gennaio scorso, e di Dorotea De Pippo, l’ex colf della famiglia sterminata, gli Allione.
Da quasi due mesi «Dora» è in
carcere con l’accusa di concorso in omicidio. Secondo gli
inquirenti, e le accuse del suo
ex compagno, sapeva che la
sera del 3 gennaio Palmieri
avrebbe ammazzato a coltellate Claudio Allione, 66 anni,
impiegato Sagat in pensione,
la moglie Mariangela Greggio,
65 anni, ex insegnante dell’istituto superiore «D’Oria»
di Ciriè, e la madre di questa,
Emilia Dell’Orto, 93 anni.
L’altro giorno Giorgia ha incontrato sua madre in carcere. Non la vedeva e non la sentiva dalla sera dell’arresto.
G
A due settimane dall’arresto, il 7 febbraio, Dorotea De Pippo, confessa:
«Sì, quella sera ero anche io
insieme con Giorgio nella
casa degli Allione»
1
Tre vittime
Nella villetta di Caselle la sera
del 3 gennaio furono uccisi
Claudio Allione, 66 anni,
Mariangela Greggio, 65 anni,
ed Emilia Dell’Orto, 93 anni
«Inizialmente ho preferito
non vederla, ma non perché
non lo volessi. Solo per un fatto di sofferenza. Vedere in lacrime la propria mamma non
MESSAGGIO ALLE VITTIME
Strage di Caselle, la figlia del la colf: ora sogno di diventare avvocato
«Se avessi saputo quel
che stava accadendo
non l’avrei mai permesso»
In arrivo la perizia dei Ris
L’avvocato:vorreileproveintribunale
è mai bello. Poi ho deciso che
era arrivato il momento».
E cose vi siete dette?
«Tante cose. Tutte quelle che
mi sono portata dentro in questi mesi. Ma, una di queste, ovvero la più importante, è che
io credo in lei e sempre le crederò qualsiasi cosa possa succedere. Mi manca molto».
Com’è cambiata la sua vita
dopo l’arresto di entrambi i
genitori?
«È proseguita esattamente
come prima. Sono tornata a
scuola, ho mantenuto una
buona media nei voti, esco con
gli amici. Insomma tutto quello che facevo ho continuato a
farlo con la differenza che non
ci sono mamma e papà».
Chi è che l’ha aiutata di più ?
«In questo periodo, ma anche
in tutta la mia vita, due persone: mio fratello Ivan e mia cognata Fabiana».
Cosa direbbe a Maurizio Allione, il figlio delle vittime ?
A Torino
la base
della gang
dei clonatori
NICOLA PINNA
LUCCA
“Mia madre dice la verità
Non può stare in cella a vita”
Quando ha deciso di incontrarla?
DENUNCIATI IN 14
1 A giorni arriveranno i risul-
tati definitivi delle analisi effettuate dai Ris di Parma sul luogo
del delitto. Dai riscontri si potrà
chiarire meglio il ruolo ricoperto
da Dorotea De Pippo la sera del
delitto. «In settimana ho incontrato la De Pippo a cui ho riferito
le anticipazioni che ho letto sulle pagine de “La Stampa” in merito alle analisi del Ris – spiega
l’avvocato Giulio Calosso (nella
foto) -. Non siamo però entrati
nel merito della questione legata al rilevamento delle tracce
biologiche della signora sul
guanto perché, in realtà, la consulenza scientifica non è ancora
stata depositata presso la segreteria dei pm». Continua Calosso: «È quindi inutile ragionare
su quello che non soltanto non
conosciamo io e la mia cliente,
ma neanche i pm». L’avvocato riflette: «Gli atti di indagine sono,
per legge, coperti dal segreto fino a quando l’indagato ed il suo
difensore non ne possano avere
conoscenza. In futuro, gradirei
conoscere le prove in Tribunale.
Anche perché siamo in una fase
particolarmente delicata in cui
la De Pippo e Palmieri hanno reso versioni parzialmente difformi e la consulenza scientifica
potrebbe avere un rilievo determinante».
«Provo molto dolore per le vitti- non commesso. Almeno questo
me: non lo meritavano. Ci penso è quello che penso».
tutti i giorni. Ma provo ancora
Avrebbe mai immaginato che
più dolore per Maurizio. Se posuo padre potesse uccidere ?
tessi parlare con lui gli direi che
Vuole incontrarlo ?
mi dispiace molto. Che, se io «Preferisco non rispondere».
avessi saputo anche solo una
Come si immagina adesso la
piccola parte di ciò che stava
sua vita ?
accadendo, non lo avrei mai «Esattamente come prima con
permesso. Gli direi che bisogna tutti i lati positivi e negativi che
farsi forza perché molte cose mi aspettano».
che succedono nella vita non
I suoi amici e i compagni di
sono volute, però non bisogna
scuola le sono stati vicini ?
mai lasciarsi
«Mi hanno ascoltrascinare dal
IL SUPERSTITE tata quando ne
dolore. Penso
bisogno,
«Provo dolore per lui avevo
che lui sia un otsiamo usciti ase lo capisco sieme come semtimo ragazzo e
sto male a pen- ora anch’io sono sola» pre, mi hanno
sare quanto posconsolata nei
sa soffrire. Da una parte lo ca- momenti di sfogo. Ma, sopratpisco perché nemmeno io ho tutto, mi hanno guardata con
più i miei genitori».
gli stessi occhi di prima».
Lei conosce tutta la vicenda.
Crede a quello che racconta
sua madre ?
«Si. Ha detto la sua verità, magari dopo un po’ di tempo ma
l’ha raccontata e nessuno merita di versare delle lacrime ed
essere accusato per un reato
Qual è oggi la sua paura più
grande ?
«Quella di non riabbracciare
più mia mamma fuori dal carcere».
Ha un sogno ?
«Lo coltivo da quando sono
bambina: diventare avvocato».
Non meno di 50 mila euro al
mese, quasi un milione l’anno.
La gang dei bancomat aveva
messo in piedi un business
che da anni andava a gonfie
vele: la base operativa era a
Torino, ma nella rete sono cascate decine di persone anche
in Toscana, Lombardia, Liguria, Veneto, Emilia Romagna,
Lazio, Abruzzo e Marche. Il sistema era vecchio, ma sempre
efficiente: la clonazione delle
carte di credito con un sofisticato software dotato di microcamera installato sugli sportelli automatici in diverse città. Chi andava a prelevare non
si rendeva conto di essere
«spiato» e così la banda dei romeni riusciva a scoprire i codici segreti e a clonare la banda magnetica.
Con i soldi di tanta gente
che non si era resa conto di essere stata derubata, in quattordici (tutti denunciati dai
carabinieri di Lucca) hanno
fatto spese pazze. Hanno acquistato smartphone e tablet,
macchine fotografiche, computer e tanti altri oggetti facili
da rivedere sulle aste on line.
L’errore che li ha tratti in
inganno è stato quello di usare
i soldi delle truffe per ricaricare alcune carte prepagate intestate ai capi dell’organizzazione. A quel punto, per i militari è stato più facile scovare i
componenti di questa organizzazione che da almeno due
anni operava tra le regioni del
Nord e del Centro Italia. Molto più complicato è stato individuare le vittime: per il momento si sa che in sessantanove si sono trovati con il conto
corrente svuotato, ma parecchi altri casi devono essere
ancora ricostruiti. In pochi
hanno presentato una denuncia e in tanti (soprattutto persone che risiedono all’estero)
non avevano notato gli strani
ammanchi.
Della banda facevano parte
in quattordici: tutti romeni,
tra i 23 e i 46 anni, residenti a
Torino: è già scattata l’accusa
di frode informatica, clonazione di carte di credito, installazione di apparecchiature atte
a intercettare comunicazioni
informatiche e anche quella di
associazione a delinquere finalizzata alla truffa.
Diario
San Salvario
Festa dell’Annunciazione
Trappole per turisti
Rubato bancomat
a una pensionata
Consolata, Poletto
celebra per le madri
Falsi mimi,
artisti del furto
In poche ore hanno speso 1650
euro, quasi tutto il plafond di una
pensionata di Moncalieri alla quale
avevano rubato il bancomat. Una
banda di tre persone è stata bloccata dai carabinieri di San Salvario
l’altroieri. Avevano appena ultima- Presi dai carabinieri
to l’ultimo acquisto in un negozio
del quartiere torinese, via Berthollet. Si chiamano Cristinel
Cozma 40 anni, Georgiana Viorica Airinei 18 anni, Angela
Cristina Prala 38 anni. Sono tutti di origine romena e provengono dalla cittadina di Jasi. Quando i militari li hanno
fermati in via Sant’Anselmo dopo un breve inseguimento a
piedi, hanno tentato di disfarsi della carta bancomat gettandola in una fioriera. Avevano effettuato tre prelievi e tre acquisti. L’avevano rubata a un anziana di Moncalieri sfruttando la disattenzione della donna che, intenta a fare la spesa,
aveva lasciato la borsa e il portafoglio nel carrello insieme ai
generi alimentari. La banda è sospettata di molti altri colpi
nella provincia di Torino, ma al momento questa è solo
un’ipotesi investigativa.
[G. LEG.]
1
In occasione della Festa dell’Annunciazione il Santuario della Consolata ospita oggi alle 18 una messa
dedicata a tutte le mamme presieduta dal cardinale Severino Poletto,
arcivescovo emerito. Al termine della celebrazione il cardinale imparti- Il cardinale Poletto
rà la benedizione alle donne in attesa di un figlio. L’iniziativa è promossa, come ogni anno, dalle
Figlie di Maria Santissima Regina delle Madri (www.reginadellemadri.it - telefono 335.294888), dalla Famiglia di Therese
(www.fdt.org/it, via Colli 20, e dal Movimento per la Vita
(www.vitatorino.org , corso Trento 1, tel. 011.5682906).
Gli organizzatori spiegano che «sono invitate tutte le mamme
di Torino a celebrare insieme la festa dell’Annunciazione del
Signore a Maria, modello di vita per ogni donna cristiana. Al
termine della celebrazione ad ogni donna sarà offerta in dono
una spiga di grano simbolo della donna cristiana e un libretto
sulla vita spirituale di una mamma». Ogni secondo mercoledì
del mese alle 21 alla Consolata si tiene il «rosario delle madri»,
meditato dalle mamme.
1
Falsi artisti di strada e mendicanti. In realtà, sono ladri professionisti in destrezza. Difficile braccarli.
I primi si spacciano per «mimi», improvvisando spettacoli di strada.
Chiedono l’elemosina ma a loro interessa soltanto rapinare le loro vitti- Elemosina in strada
me. Si mascherano e molestano turisti e cittadini. Li distraggono e li derubano del portafogli e dei
cellulari. In altre occasioni entrano in azione ragazzine e donne con un cartello strappalacrime: «Abbiamo fame, aiutatemi». Con la scusa di chiedere l’elemosina rubano ai turisti seduti nei dehors o sulle panchine della piazze torinesi. I carabinieri della Compagnia Torino Oltre Dora hanno individuato e
arrestato la «donna in rosso» e denunciato la sua complice. È
accaduto nel fine settimana, in corso Giulio Cesare, all’interno di un locale. Le due donne, vestite di rosso, si sono avvicinate ad un gruppo di ragazze sedute al tavolo e con la scusa di
chiedere l’elemosina hanno rubato loro un telefono cellulare.
Le due ladre sono scappate ma la vittima si è accorta del furto
e ha chiamato i carabinieri.
1
T1 CV PR T2
.
MARTEDÌ 25 MARZO 2014 LA STAMPA 46
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T1 CV PR T2
LA STAMPA
MARTEDÌ 25 MARZO 2014
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Cronaca di Torino .47
Murazzi, tregua finita
I residenti attaccano
anche il concertone
Famiglie e musicisti
C’era chi le ha viste cambiare
di anno in anno, chi ha amato il
fermento creativo degli anni
d’oro e chi ha odiato la baraonda modaiola degli ultimi tempi, ma erano in piazza anche
tanti giovanissimi e famiglie.
Tutti con un’unica richiesta:
che Torino si possa riappropriare di questo spazio pubblico abbandonato, che torni a
essere un punto di riferimento
culturale, sia di notte che di
giorno. E la grande partecipazione è stata la conferma dell’importanza per i cittadini di
dare nuova vita ai Murazzi.
Sotto accusa i decibel: per ripartire occorre dialogo
ELISA BARBERIS
ANDREA ROSSI
ELISA BARBERIS
Sulla Stampa
In fondo c’era da aspettarselo.
Quasi 10 mila persone in piazza Vittorio incappucciate e
strette nei piumini è un po’
una metafora del lungo inverno che ha avvolto i Murazzi. E
che s’è ripresentato ieri all’improvviso. D’accordo, non
ha piovuto, ed è già una gran
notizia. Però faceva freddo,
tanto, la primavera è stata ricacciata indietro. Eppure erano in tanti. In tanti hanno firmato la petizione. I Murazzi nel senso di chi gli ha voluto
bene, gliene vuole e desidera
continuare a volergliene - sono vivi più che mai. Un pezzo
di Torino - tutt’altro che marginale - li rivuole.
La lettera
Il lungo fiume tornerà
un luogo di creatività
e aggregazione giovanile
PIERO FASSINO*
R
accolgo volentieri la
sollecitazione che viene da «Murazzi on the
road», che si svilupperà nella giornata di oggi in riva al
Po.
Il periodo di blocco delle
attività dei Murazzi, infatti,
volge al termine. La magistratura ha dissequestrato
le arcate e l’amministrazione comunale ha utilizzato i
mesi scorsi per eseguire e
concludere le perizie e gli
accertamenti sullo stato dei
Con una lettera alla
«Stampa» il sindaco Piero
Fassino ha annunciato che
ai Murazzi lungo il fiume
torneranno eventi e musica
entro l’estate
2
Tanti ritorni
Hanno detto
Infatti sono venuti in tanti. Non
era scontato. In un certo senso
per sentirsi raccontare una storia di cui sono parte. E per
ascoltare la colonna sonora che
Tanta gente si è
stretta intorno ai
Murazzi, all’idea
originaria, di spazio
creativo e culturale
«Anche molti
che abitano in zona
sono venuti a firmare
la petizione»
È
Sudoku
Max Casacci
leader
dei Subsonica
li ha accompagnati per molte
notti. Chi meglio di loro, gli artisti che suonano in piazza Vittorio, sempre in giro per l’Italia (e
non solo), può saperlo. Gli artisti
che hanno voluto esserci - senza
cachet, ovvio - sono i migliori testimonial delle arcate. Nessuno
più di loro può portare una voce
di ritorno. «Tutta Italia, vorrei
dire tutta Europa ce li invidia»,
racconta Bunna degli Africa
Unite. «I Murazzi sono stati un
luogo di confronto, di creatività,
per noi che suoniamo, per chi fa
cultura hanno rivestito un’importanza fondamentale. Devono recuperare quel ruolo». «E’
una gran perdita, da tutti i punti
di vista», dice Nitto dei Linea 77.
«Turistico, perché quando andiamo in giro tutti ci parlano dei
Murazzi. E sociale, perché sono
sempre stati un luogo di incon-
durata meno di
ventiquattr’ore la
tregua tra i residenti di piazza
Vittorio e chi
chiede la riapertura dei Murazzi. Altro che occasione
per riavvicinarsi e ripartire
da zero con un progetto comune che riesca a conciliare
entrambe le esigenze. Dopo il
grande concerto di domenica si è subito riaccesa la polemica: «I comitati organizzatori e gli amministratori del
Comune ci avevano promes-
Dal mattino
Il risveglio è stato lento ma le
performance di artisti
lungo il Po sono cominciate
al mattino. Poi la
manifestazione in centro
e la chiusura con il concerto
in piazza Vittorio
Giorno e notte non si
escludono a vicenda,
anzi: tanti giovani
vogliono riprendersi
questi spazi
Enrico Melis
Organizzatore
di Murazzi on the roads
Po e quelli che sono arrivati dopo.
Poco prima di salire sul palco
Max Casacci, uno che per questa
giornata si è sbattuto non poco,
tira le fila. «Oggi tanta gente si è
stretta intorno ai Murazzi, all’idea originaria, di spazio creativo e culturale, che nulla ha a che
te di quello che per decenni è stato
il cuore della vita notturna torinese. Un anno e mezzo dopo è tutta
un’altra musica. La street parade
è una festa e sotto le arcate del
Csa i Murazzi provano a ripartire,
a immaginare il loro futuro.
mai passato prima, nostalgici e
curiosi. Si aggirano dentro il locale, per l’occasione trasformato
in un mercatino di collane e orecchini di vinile, borse cucite a mano e leggins colorati, fotografie e
dipinti surreali. Fuori, writers si
esibiscono in graffiti live sulle pa-
questa giornata come una mossa
politica, prevale il desiderio di
stare insieme e riappropriarsi di
luoghi d’aggregazione sempre
più difficili da trovare».
Giorno e notte
L’obiettivo è proprio questo,
ti». Sul muro, un grande foglio
per raccogliere idee per il futuro,
appeso dagli studenti di Architettura: «Il primo spunto deve
arrivare anche da chi i Murazzi li
ha vissuti e li vorrà vivere ancora», continua Simone Casa dell’associazione PlinTo. Poco più in
Il concerto per chiedere
al Comune la riapertura dei
Murazzi ha riunito migliaia
di persone
1
so una bella giornata all’insegna della civiltà, ma se questo
è il risultato allora non ci siamo proprio». Simonetta Chierici, presidente dell’Associazione Piazza Vittorio, è categorica: «C’è stata un’emissio-
Il sudoku
Junior 1
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«Tanti si sono lamentati
che la musica forte
impediva di parlare
anche in casa»
Simonetta Chierici
presidente associazione
Piazza Vittorio
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Se sulla questione rumore chi
abita in piazza Vittorio non è
disposto a transigere, per una
volta si sono evitate invece le
polemiche sul degrado. Al
mattino pochissime le proteste di chi – baristi e portinai –
si è trovato a dover pulire i rimasugli di vetri rotti, bottiglie
di plastica, maglie e sacchetti
di carta abbandonati sotto i
portici. Più forte delle critiche
è stato, invece, l’entusiasmo
delle dieci mila persone che
hanno partecipato al concertone, che ha visto alternarsi
sul palco molti di quei musicisti nati artisticamente proprio
sotto le arcate.
Difficile
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Le soluzioni dei
giochi di domenica
Junior Sudoku
1
Piazza ripulita
Medio
Il gioco consiste nel riempire tutte le caselle in modo tale che
ogni riga, ogni colonna e ogni settore contenga tutti i numeri
senza alcuna ripetizione: negli junior sudoku sono in gioco
i numeri da 1 a 6, nel sudoku medio e difficile i numeri da 1 a 9
2
La piazza ieri mattina ripulita a tempo record
La soluzione dei giochi
di domenica
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Medio
“In diecimila per il ritorno dei Murazzi”
Un successo la manifestazione e il concerto in piazza Vittorio per sostenere la riapertura del lungo fiume
L’obiettivo è dare vita alle arcate anche di giorno trovando un accordo con i residenti su movida e rumore
Proprio domenica, dalle colonne della Stampa, il sindaco
Piero Fassino ha annunciato
che, dopo il dissequestro delle
arcate avvenuto pochi giorni
fa, a settembre partirà un intenso programma di rilancio.
A cominciare dal rifacimento
delle banchine, delle scalinate
d’accesso, dell’illuminazione e
delle connessioni wi-fi. «Ci interessano poco le belle parole
di assessori e consiglieri comunali se non vedremo l’amministrazione impegnarsi
davvero per costruire qualcosa di condiviso – rincara Chierici –. A fine novembre abbiamo inviato a Fassino una lettera, in cui gli chiedevamo un incontro per parlare del caos generato dai tanti locali notturni
e per trovare insieme una soluzione». Più di quattro mesi
senza risposta. «Aspettiamo»
conclude.
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Difficile
Polemica
La promessa del sindaco
ne di decibel decisamente
troppo forte – spiega –. In tanti
ci hanno mandato video a testimonianza che in casa non si
riusciva nemmeno a parlare o
a guardare la televisione, non
solo nei palazzi che si affacciavano sul palco, ma anche nelle
vie circostanti». Ci tiene però
a precisare che non si tratta di
una critica a priori della manifestazione: «La situazione era
oggettivamente quella e lo dimostrano le decine di lamentele che sono arrivate ieri».
A rincarare la dose, alcuni
insulti lanciati contro i residenti verso l’una di notte,
quando ormai la festa si era già
spostata al Csa, per continuare
a ballare con il dj set di Boosta
ed Ensi. «Alcuni ragazzi hanno
urlato più volte “Noi siamo costretti a chiudere e questi vecchi si devono impiccare”- continua Chierici - Non è un tentativo di dialogo questo».
Su La Stampa
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Il tempo: fresco e instabile, un po’ di pioggia tra domani e giovedì
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POCO NUVOLOSO
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GENOVA
Cuneo
FRANCIA
Nizza
Savona
La Spezia
Imperia
Situazione e avvisi meteo
PIOGGIA INTENSA
Ancora abbastanza soleggiato nel primo
mattino, ma nubi in aumento su zone
alpine, Liguria e Piemonte meridionale con
piogge tra Genova e il Levante e rovesci
nelle ore pomeridiane sulle zone montane e
pedemontane piemontesi e sulle pianure
orientali, isolati altrove. Possibili temporali.
AOSTA
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A cura di www.nimbus.it
Centimetri-LA STAMPA
DEL
A
TORINO
NEBBIA
VENTO
NEVE
MARE CALMO
DOMANI
SVIZZERA
Annecy
Verbania
AOSTA
Biella
MIN MAX
Le regioni rimangono all’interno di una circolazione depressionaria con aria fresca che
mantiene tempo instabile per gran parte della settimana. I fronti perturbati sono però
più attivi sull’Italia centro-meridionale e piogge e rovesci interessano oggi solo a tratti
le nostre regioni, mentre tra domani e giovedì le precipitazioni potrebbero essere più
estese con neve oltre i 1000 metri. Miglioramento del tempo nel fine settimana, con
condizioni soleggiate e temperature in aumento.
ITINER ARI
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Temperature ˚C
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Pavia
TORINO
PIOGGIA DEBOLEMODERATA
VARIABILE
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Grenoble
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Gap
GENOVA
Cuneo
FRANCIA
Nizza
Savona
La Spezia
Imperia
MARE AGITATO
Nuvoloso al mattino con piogge tra Bassa
Valle d’Aosta e Piemonte occidentale; neve
oltre i 1000 metri. In giornata le piogge si
concentrano su Torinese, Cuneese e Basso
Piemonte, divengono irregolari altrove con
schiarite più ampie su Valle d’Aosta e
Ossola. Irregolarmente nuvoloso in Liguria.
Temperature ˚C
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LA LUNA A TORINO
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Sorge
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Si leva alle ore 18,39
Cala alle ore 6,16
Fasi Lunari
Culmina
alle ore 12,38
Tramonta
alle ore 18,39
30 MAR 7 APR
Itinerari che celano sempre qualcosa di sconosciuto e inaspettate scoperte. Protagonista è Torino e il suo lato più enigmatico. Una guida che suggerisce 17 percorsi
tematici inconsueti attraverso le cronache e i protagonisti di ieri e di oggi; ad accomunarli: l’insolito e il mistero.
15 APR
22 APR
IN EDICOLA A 8,90 EURO IN PIÙ
NELLE EDICOLE, AL NUMERO 011.22.72.118, SU WWW.LASTAMPA.IT/SHOP
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con i corsi dedicati agli Over 50
Il mondo delle nuove tecnologie è in continua evoluzione ed è importante restare al
passoconitempi:anchechihagià«passatoi
50»senteilbisognodipoterutilizzare,parallelamente al computer, nuovi strumenti
tecnologicicometabletesmartphone.
«La motivazione principale che spinge i
nostri alliievi ad avvicinarsi al mondo di internetedelcomputer,spessoèdaricondurreallavogliadisentirsipiùintegratinellasocietà di oggi, sempre più informatizzata –
dice Valeria Marchiandi responsabile e docente del Circolo Informatico, scuola di informatica per la terza età – inoltre, sono
moltelepersonechevoglionopoterdialogare con lo stesso gergo di figli e nipoti, che, a
causa delle terminologie tecniche, risulta
lorospessoincomprensibile».
Ancora: «Molti dei nostri allievi hanno
deciso di seguire i nostri corsi di smartphoneetabletperchésisonotrovatiproprietari
di un oggetto dalle potenzialità incredibili
ma che non padroneggiano al meglio, ma-
gariricevutoinregalodaifiglioppureacquistatod’impulso».
Le condizioni per imparare sono ideali.
«Nella nostra sede, le aule possono ospitare al massimo nove allievi, ognuno dei
qualiavràadisposizioneuncomputer,garantendocosìunaottimalequalitàdell’insegnamento».
Con la primavera il Circolo Informatico
propone molti corsi, dalle basi del computerperarrivareainternet,fotografia,fotoritocco, tablet, smartphone e molto altro.
InoltreverrannoriproposticorsiperaggiornarsisullenovitàdelnuovosistemaoperativoWindows8.
A grande richiesta ripartiranno i corsi di
lingua inglese, con insegnante madrelingua,studiatiperilpubblico«over50».
La sede del «Circolo informatico» è in via
Thesauro 5 a Torino; la si può raggiungere
facilmente essendo a due passi dalla stazionedellametropolitanadicorsoMarconi.
Sono aperte le iscrizioni ai corsi, in partenza da fine marzo, che si terranno sia al
mattino(conorario9.00-12.00)chealpomeriggio (14.30 - 17.30). Per qualsiasi informazionerelativaadiscrizioni,prezziedorari,si
puòcontattarelasegreteriaalnumero01179.00.514neiseguentiorari:lunedìdalle14
alle18;mercoledìegiovedìdalle9alle13.
www.circoloinformatico.it
A VENARIA, CON SETTE CAMPI, BAR, RISTORANTE E PIZZERIA
Centro sportivo San Francesco
per giocare a calcio da campioni
Il centro sportivo San Francesco sorge
a Venaria Reale, alle porte di Torino, in
via Guarino Guarini 63.
La struttura, recentemente ristrutturata, comprende un campo a
11 regolamentare, tre campi a 7, tre
campi a 5, 12 spogliatoi, comodi
parcheggi privati. Inoltre è stato da
poco inaugurato il bar- ristorante pizzeria con forno a legna che offre
una vasta scelta di alimenti e bevande da degustare all’interno (la sala
accoglie 200 posti a sedere), all’esterno oppure nel dehors chiuso
riscaldato.
Per la scuola calcio «Juventussoccerschool» abbiamo un vasto bacino di ragazzi di età compresa tra i 5 e i 12 anni
che partecipano ai corsi organizzati. Il
centro sportivo organizzerà anche
un’Estate Ragazzi.
Il centro sportivo si trova nella
nuova zona di Venaria Reale comodissima da raggiungere, a cinque minuti dallo Juventus Stadium, vicino
alla tangenziale.
LEZIONI A ROSSODIGITALE
La competenza digitale?
Si può imparare a tutte le età
Negli ultimi anni, soprattutto, con la diffusione dei
social network e degli smartphone e con la crescita smisurata di Google, la tecnologia ha invaso le nostre vite.
Ci è scivolata in tasca, silenziosamente, diventando
quasi un prolungamento
del nostro corpo. Eppure,
permoltiquestomondotecnologico resta una realtà
oscura, dominata da esperti
e appassionati che si muovono disinvolti, usando un
lessico incomprensibile. Diventa allora necessario informarsiperscoprireleinfinitepossibilità,imparareasceglierepernonperdersi,
conoscerepersemplificarsilavita,utilizzare gli strumenti tecnologici in modo
attivo in tutti gli ambiti della vita quotidiana,masoprattuttoperfareepromuovere cultura.
Rossodigitale è una scuola di competenza digitale, che promuove corsi finalizzati all’uso pratico delle tecnologie.
Qui si trova un gruppo di lavoro eterogeneo (programmatori di lungo corso e artisti), che trasformano un punto di vista
originale in metodo di studio. L’assunto
basediRossodigitaleèl’educazione digitale: «Non si
tratta soltanto di un processo cerebrale. Certo, alcune
nozioni teoriche di base sonoindispensabili,maallafine ci si approccia alla tecnologia con gli strumenti più
antichi del mondo: le dita. Il
mondo digitale - sottolineano a Rossodigitale - non è diverso da quello reale, per conoscerlo serve un’esperienza diretta ed è quello che offriamo ai nostri allievi».
Il motto di Rossodigitale
è:«Partiamodazeroqualunque età tu abbia o senta di avere». Formazione individuale ed a gruppi anche fuori sede. Sede: corso IV Novembre 100
(pressostadioolimpico,zonaSantaRita),
facilmente raggiungibile con i mezzi
n.10-17-4;[email protected]
.
T1 T2
LA STAMPA
MARTEDÌ 25 MARZO 2014
.
Cronaca di Torino .49
Gli altri casi
Il salotto di via Alessandria
Giardini del Toro
Piazza Ghirlandaio
1 La piazzetta di via Alessan-
1 Unico spazietto verde ai con-
1 Piazza Ghirlandaio è stata
dria, angolo via Bologna (nella foto la rimozione di un albero pericolante), è un salotto urbano. Un
toret, panchine, e alberi. Salotto
che deve ringraziare i suoi residenti. A gennaio, si sono armati di scope e sacchi neri per pulirlo dalle foglie secche e dai resti di bottiglie di
birra abbandonate sul pavé.
fini della Borgata Aurora, i giardinetti, detti «del Toro», di via Alimonda sono uno dei centri della
vita dei suoi residenti. Ma anche,
uno spazio dove possono nascere
dei conflitti. I genitori dei bambini
che lo frequentano si sono muniti
di ramazze per ripulirli dalla spazzatura e renderli più accoglienti.
adotta dai residenti di Spina 4 in
via Cigna. Dopo il ritrovamento
di alcune siringhe, si sono mobilitati. Per due sabati hanno ripulito
i marciapiedi, portato via l’immondizia e curata l’aiuola dimentica al centro della piazza. Tra i volontari anche un esperto di giardinaggio.
La sfida delle mamme spazzine
Barriera di Milano, ripulite le vie intorno a casa: “Così possiamo combattere il degrado”
Ccst. Comitato che da anni è in
prima fila nella battaglia contro
il degrado della Barriera di Milano. Ma questa volta, la scena
ha dovuto cederla ad altri protagonisti. «Mamme spazzine» che
presto torneranno in strada per
il secondo atto.
La storia
PAOLO COCCORESE
In altre zone
S
i può combattere il
degrado che circonda casa nostra
in tanti modi. Facendo installare telecamere ad ogni angolo, con
le ronde notturne per disturbare lo spaccio o, più semplicemente, con buona volontà,
spirito di iniziativa e delle
care e vecchie ramazze. Per
una quindicina di mamme di
Barriera di Milano, domenica è stata una giornata un
Quella di via Ceresole, non è
una storia isolata. Anche in altre parti di città, i residenti hanno deciso di spazzare via il degrado e la sporcizia senza attendere l’intervento dell’Amiat.
Gli esempi sono molteplici. In
via Alessandria, a gennaio alcuni abitanti, stanchi di vedere le
montagne di foglie morte e le
bottiglie rotte, hanno ripulito la
piazzetta all’altezza di via Pisa.
L’anno scorso, ai «giardini del
Toro» di via Alimonda sono
scesi in campo i genitori dei
TUTTI INSIEME
GLI ATTREZZI
«La strada è di tutti
il disinteresse non vince
se ce ne prendiamo cura»
Il Comitato Urban
ha fornito ramazze
e secchi per pulire
po’ speciale. Si sono date appuntamento in via Verres e
in via Ceresole con scope,
palette e l’obiettivo di rendere più pulito quest’angolo di
città. Perchè, come hanno
scritto su decine di volantini
per lanciare l’appuntamento, «La strada è di tutti. E la
maleducazione e il disinteresse non vincono se ce ne
prendiamo cura».
Un gruppo di «lavoro» per il decoro
Armate di ramazze e secchi le mamme si sono date appuntamento in via Verres e in via Ceresole con scope,
palette e l’obiettivo di rendere più pulito quest’angolo di città. Perchè: «La strada è di tutti»
L’idea
E’ su un marciapiede davanti
al portone di casa che è nata la
scintilla che ha dato il via all’iniziativa. «Ci incontravamo
ogni giorno e ci lamentavamo
per la sporcizia – dice la signora Luigina, 70 anni, residente
in via Verres -. Cartacce, vetri
rotti, escrementi di cane. Se
passeggi per andare in chiesa
15
impegnate
Nonostante la pioggia le
mamme di Barriera di
Milano hanno passato la
domenica a pulire
o a fare una commissione non
puoi rilassarti un attimo. E’ così
che ci siamo dette: se nessuno lo
fa, vuol dire che le nostre strade
ce le puliamo da sole». Incuria e
maleducazione da sconfiggere
impegnandosi in prima persona: bandite le proteste, spazio
all’intraprendenza che vuol diventare insegnamento per tutti.
«Fino a pochi mesi fa, in strada
c’erano gli spacciatori – aggiun-
ge la signora -. Oggi, si sono spostati poco più in là, ma quando
viene sera in molti preferiscono
rimanere a casa. Le strade sono
piene di buche. Pulirle vuol dire
renderle più accoglienti».
La giornata
La giornata di pulizia è andata
avanti nonostante la pioggia.
Ramazze, secchi e palette sono
stati forniti dal Comitato Urban,
che ha inviato anche il personale
di «Barriera Amica». In più,
l’iniziativa ha trovato il sostegno
organizzativo dei Bagni Pubblici di via Agliè e della Circoscrizione 6. «Nel quartiere abbiamo
una spazzina che, però, non riesce a pulire con continuità le
strade. Sotto casa nostra la vediamo ogni quindici giorni», dice Angelo Martino, il presidente
del Comitato Torino Nord del
Polemica tra ministeri
LE MULTE PER CHI SFORA IL LIMITE ORARIO
Tutto nasce da una contesa
tra il ministro dell’Interno
e quello dei Trasporti, i quali
sostengono teorie opposte
si rimpallano la competenza
Strisce blu, battaglia in Sala Rossa
Il sindaco: si legalizza l’evasione
Il Comune accende
la polemica
con il ministero
dei Trasporti
ANDREA ROSSI
«Scusate, lo dico così: sarebbe una legalizzazione dell’evasione tariffaria». Nessuno potrà accusarlo di non
averla detta chiara. Il sindaco Fassino ieri - chiamato in
causa dal capogruppo del
Nuovo centrodestra Enzo
Liardo - ha detto la sua in Sa-
la Rossa sul grande equivoco
delle multe sulle strisce blu.
Ha ragione il ministero dell’Interno, secondo cui chi paga per sostare un certo numero di ore e poi sfora debba essere multato, o quello del Trasporti, per cui si dovrebbe fare pagare soltanto la differenza tra quanto versato e quanto dovuto?
Il caso è scoppiato nuovamente giovedì, quando il sottosegretario ai Trasporti Del
Basso De Caro ha ribadito la
posizione del suo dicastero.
Inutile dire che Fassino - e con
lui tutti gli altri sindaci italiani
- non abbia gradito. «Con
quella interpretazione, nessu-
bambini che frequentano la piccola area verde di Aurora. Un
piccolo paradiso per il loro divertimento costretto a convivere con gli spacciatori, gli sbandati e cumuli di sacchetti dell’immondizia abbandonati sui
marciapiedi. In piazza Ghirlandaio, invece, hanno fatto di meglio. «La rotonda, essendo area
di cantiere, non era curata da
nessuno – dice il presidente del
Comitato Spina 4, Massimo
Maglorio -. Una domenica l’abbiamo ripulita, la settimana dopo abbiamo tagliato le rose».
Vezzo estetico di quaranta residenti dal pollice verde. No, non
proprio. «Il degrado porta delinquenza – aggiunge Maglorio
-. E noi eravamo stanchi di fare
lo slalom tra le siringhe dei tossici davanti casa».
no pagherebbe più un parcheggio se non per la tariffa
minima prevista. Per controllare, poi, bisognerebbe appostare un addetto per ogni auto
in attesa del ritorno del proprietario».
A quel punto, ed era prevedibile, si è scatenata la bagarre. Del resto, siamo a due mesi
dalle elezioni, la Sala Rossa ribolle di aspiranti candidati in
Regione, e ogni occasione è
buona per provare a raggranellare qualche voto. E dunque, si è scatenato un dibattito un po’ surreale, imperniato
sul solito canovaccio: l’opposizione accusa giunta e maggioranza di voler continuare a
vessare i torinesi con un balzello dietro l’altro, gli altri rovesciano il ragionamento. Più
d’uno poi - da Liardo a Marrone di Fratelli d’Italia - ha sollevato il caso di Savona: lì si che
i vigili chiedono l’integrazione
della tariffa anziché multare.
Già, ha replicato il radicale del
Pd Silvio Viale, ma sapete
quanto è l’integrazione? 25
euro. Per la cronaca, 25 euro è
la stessa cifra che viene inflitta a Torino. L’unica differenza è che qui la chiamano multa. «A Savona la chiamano integrazione e non contravvenzione ma sempre 25 euro sono», chiosava con un po’ di sano realismo Gioacchino Cuntrò del Pd.
Alla fine, l’unica proposta è
arrivata dal capogruppo della
Lega Fabrizio Ricca: «Si trovi
con il ministero una soluzione
adeguata. Sapendo che esiste
già oggi uno strumento, il Neospark, che consente di pagare per il tempo di stazionamento effettivo». Si tratta di
un apparecchio elettronico
prepagato che s’accende
quando si parcheggia e si
spegne quando si riparte.
Quando il credito si esaurisce si passa in tabaccheria a
ricaricarlo.
A Torino lo si può già anche
usare. Chissà che non si trovi
una soluzione di questo genere per superare la battaglia
delle strisce blu.
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50 .Quartieri
LA STAMPA
.MARTEDÌ 25 MARZO 2014
uartieri
A CURA DI
ANTONELLA MARIOTTI
Per le vostre segnalazioni [email protected]
Aperte tutti i giorni: Piazza Massaua 1, sempre aperta (24 ore su 24).
Atrio Stazione Porta Nuova, dalle ore 7 alle ore 19,30.
Orario minimo 9-19,30: via S. Donato 9; via Madama Cristina 62; via Po
4; corso Sebastopoli 272; via Vandalino 9/11; via Cardinal Massaia 45;
piazza Carlo Felice 63; viale dei Mughetti 1; corso Palermo 119; corso
Monte Grappa 55; via Arnaldo da Brescia 25; via Santa Giulia 38; via Di
Nanni 42; via Candiolo 31.
Di sera (19,30-21,30): piazza Galimberti 7; via Foligno 69; via Sempione 112; via San Remo 37; via Sacchi 4; corso Traiano 73; corso Francia
1/bis.
Aperte anche di notte: corso Belgio 151/B; via Nizza 65; corso Vittorio
Emanuele II 66; Piazza Massaua 1.
Informazioni: www.farmapiemonte.org.
Centro
“In via Mazzini il buio vince su tutto”
Il grido d’allarme dei commercianti costretti a chiudere o a trasferirsi in altre zone della città
ELENA LISA
«Io non so quanto
resisterò, l’ultimo
anno l’affitto è
aumentato
tre volte»
Tra il buio e l’entusiasmo ha
vinto il buio. Tra il buio e la creatività ha vinto il buio. Sullo
slancio dei commercianti, molti sotto i 40 anni e per larga
parte donne che lavorano nel
tratto di via Mazzini da via Accademia Albertina verso il Po,
ha vinto lui. Il buio. Appena cala il sole quel pezzo di strada
diventa triste e lugubre. Le luci della città non aiutano. Per
risparmiare, il Comune d’inverno ha scelto di accenderle
solo alle sei del pomeriggio.
Ma il buio ha vinto soprattutto
metaforicamente sull’estro di
chi ha voluto provarci, sulla
genialità delle attività aperte
tre, quattro, cinque anni fa al
massimo, in una via che è in
centro ma non così «in centro». Non così chic da meritare
le invasioni del fine settimana,
ma nemmeno tanto popolare
da guadagnarsi una riqualificazione. Una retta lunga che
nasce in via Lagrange e sfocia
in corso Cairoli.
Francesca Belfante
Proprietaria
della tabaccheria
«Tra tutti
non riusciamo
a fare la colletta
per le luci
di Natale»
Maria Provasoli
Proprietaria
del negozio di tessuti
«Me ne vado
tra un paio di mesi.
Il Comune ha scelto
di spingere alcune
zone e non altre»
L’anima
Una via con un’anima originale e unica, ma che sta morendo. Le vetrine che si vedono
qui, difficile trovarle da altre
parti. Ci sono le scarpette per
i primi passi che arrivano dall’Australia, le pietanze tipiche
piemontesi super premiate, la
bigiotteria artigianale, il vino
sfuso, i detersivi alla bottiglia,
la pizza doc, la pasta fresca
che arriva ogni giorno dal Sud
e la mozzarella di Cuneo. E’ su
questo che ha vinto il buio. A
colpire duro in un periodo nero per tutti, non solo per i
commercianti, sono l’ aumen-
Nella via i commercianti rischiano la chiusura
«Siamo dimenticati dall’amministrazione comunale» dicono i commercianti di via
Mazzini e con il parcheggio sotterraneo «si deve fare una gimcana senza ragione»
Sulla Stampa
to degli affitti dei locali - anche
3.000 euro per 80 metri quadri
- il prezzo dei parcheggi, 2,50
l’ora, roba che forse si vede a
Parigi e che più che a una passeggiata a guardare vetrine induce a una mezza corsetta, e
l’area Ztl che lì chiude il traffico
fino a metà mattinata. Una miscela velenosa che, mese dopo
mese, sta invadendo, infettandola, la parte alta della via.
Chi si arrende
«Me ne vado tra un paio di mesi
– dice Maria Buzzi, 34 anni titolare della trattoria Mamalicia –
ci sono troppe cose che non vanno. Ho iniziato dieci anni fa, poi è
arrivata la crisi, ma non basta a
spiegare le difficoltà. La scelta
del Comune di spingere alcune
zone a discapito di altre è stata
devastante». Perché via Mazzini non è cool come via Lagrange
Maria Buzzi
Titolare
di Mamalicia
o via Carlo Alberto, non è la
strada delle grandi firme, ma
nemmeno un luogo chip come
San Salvario prima del suo restyling e del suo boom. In un anno sono state concesse 43 licenze. Maria Buzzi che è riuscita a
trattenere la clientela, oggi
scappa perché il rinnovo dell’affitto proposto è stratosferico.
«Ho quattro dipendenti – dice la
donna - o pago loro e mantengo
le loro famiglie o mi dissanguo
con il canone». Come lei traslocheranno (alcuni se ne sono già
andati) Soul Kitchen, Creativity,
Fior di Bimbo Bio, il fioraio e l’erboristeria. «Il riciclo di negozi e
negozianti è frequente – dice
Francesca Belfante, 33 anni, che
ha un tabaccheria poco più
avanti – io non so quanto resisterò. Sono qui da tre anni e nell’ultimo mi hanno aumentato
l’affitto tre volte. Certo, trasferirmi sarebbe un peccato, questa strada è sconosciuta a molti
torinesi ma è bellissima».
La colletta
Andando verso il centro il quadro cambia ma di poco. Le tre
sorelle Provasoli, che oggi gestiscono il negozio di tessuti, abiti
da sera e da sposa, davanti a
piazza Bodoni spiegano che sì,
che anche loro sentono la crisi,
ma aggiungono che negli ultimi
anni è successo qualcosa di strano: «Tra tutti i commercianti
non riusciamo a fare una colletta per le decorazioni di Natale –
dice Maria Provasoli – segno
che le difficoltà economiche esistono. Ma certo le decisioni della
politica, non aiutano». Poi:
«Piazza Bodoni quando era pedonale era un ottimo punto per
ritrovarsi, i bambini giocavano a
palla, e gli studenti del conservatorio pure. Poi l’amministrazione ha deciso di costruire un parcheggio sotterraneo. Hanno diviso in due la piazza per farci
passare le macchine. Una gimcana senza ragione. Per entrare nel parcheggio sei costretto
ad attraversare la piazza e svoltare a destra: sarebbe bastato
non chiudere via Carlo Alberto
per salvaguardare un pezzo
spettacolare della nostra città».
Centro
Borgo Po
Semafori in tilt
in corso Galileo Ferraris
Il “porta a porta”
si avvicina alla Collina
DIEGO MOLINO
Semafori in tilt, traffico nel
caos e attraversamenti pedonali a rischio. Da un po’ di giorni è la situazione in corso Galileo Ferraris, nel tratto compreso fra via Meucci e via Bertolotti. La causa dei disagi è un
grave guasto agli impianti semaforici, proprio all’altezza
della sede della Circoscrizione
Uno. «E’ pericoloso attraversare la strada – dicono i cittadini –. In alcuni tratti ci sono
dei vetri rotti a terra, è probabile che si siano verificati degli
incidenti». L’impianto è stato
messo sul lampeggio da Iride
Servizi, che cura la manuten-
SILVIA CAPRIOGLIO
SAN SALVARIO
zione dei semafori in città. Per
le riparazioni bisognerà effettuare degli scavi lungo il corso.
«Ci siamo accordati con Terna,
che ha in programma altri lavori in zona, per coordinare insieme gli interventi – dicono da Iride –. I semafori verranno riattivati entro la fine di aprile».
«Pulite la statua del pescatore»
1 A prima vista, con la testa piegata verso il basso, sembra quasi
rassegnata al suo destino. E’ la statua del pescatore che si trova all’interno del parco del Valentino. Da tempo la scultura versa in cattive condizioni: ogni giorno è assalita da decine di piccioni e nessuno
si preoccupa di ripulirla. A segnalare la situazione è un lettore, che
dice: «Dovrebbe essere una piccola attrattiva per i frequentatori dell’area verde, ma in questo stato ne accentua solo il degrado». [D. MOL.]
Novità in vista per 7 mila tra
residenti e commercianti della bassa collina della Circoscrizione 8: dal 7 aprile cambiano gli orari di raccolta rifiuti per il «porta a porta». Il
servizio è già attivo alla Crocetta e arriverà fino alla collina, Amiat ha spedito lettere di
avviso ai cittadini che risiedono nella zona per comunicare
il cambiamento. Tra die settimane tutti i contenitori o sacchi per la raccolta di rifiuti
non recuperabili, per l’organico e per il vetro e le lattine dovranno essere esposti non più
entro le 8, ma tra le 11,30 e le
13,30. I sacchi semitrasparenti
o i cassonetti per la raccolta
della plastica dovranno essere
esposti entro le 7. Nessuna modifica invece nella raccolta di
carta e cartone, come per i giorni di raccolta, che, per ogni tipologia di rifiuto, rimarranno
sempre gli stessi.
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R
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LA STAMPA
MARTEDÌ 25 MARZO 2014
etropoli
Metropoli .51
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Per le vostre segnalazioni [email protected]
Beinasco, sfonda il bar con l’auto
Chieri e Nichelino, sportello per celiaci
Un disabile con una vettura speciale, per errore
ha schiacciato l’acceleratore invece del freno,
sfondando muro e vetrata di un bar. Ferite lievi
per la fidanzata del titolare, l’automobilista è
finito in ospedale per lo choc.
[M. MAS.]
L’Asl To5 ha attivato due sportelli dedicati alla
celiachia, che resteranno aperti fino al
prossimo 28 agosto nei distretti di Chieri e
Nichelino. Per informazioni e prenotazioni si
può chiamare il numero 011.6806837. [F. GEN.]
Susa
Il bambino nasce in autostrada
La coppia è stata respinta al punto nascite di Susa, in via di riorganizzazione
I due sono partiti per l’ospedale di Rivoli. Ma la donna non ce l’ha fatta ad aspettare
Grugliasco
De Tomaso
domani
l’incontro con
gli americani
MARINA CASSI
Vietato
«venire
al mondo»
FRANCESCO FALCONE
Fortunatamente la mamma,
Mahamma Bourauki, e il piccolo Mohamed stanno bene.
Ma, di sicuro, l’episodio che
ha per protagonista la coppia
di Susa - 36 anni lei, 37 il marito - non farà che alimentare
le polemiche sul punto nascite dell’ospedale segusino.
«Mia moglie ha dovuto
partorire su una piazzola dell’autostrada, al freddo, mentre cercavamo di arrivare all’ospedale di Rivoli - lamenta
Abdel Aziz Mejdoubi, il padre del piccolo Mohamed -.
Ancora adesso è sconvolta
per quanto avvenuto, mentre
L’ospedale
di Susa, dove
sarebbe
dovuto
nascere
il piccolo
Ma il reparto
di Ostetricia è
stato chiuso
per la riorganizzazione
sanitaria
voluta
dalla regione
TROPPO TARDI
Folle corsa in auto
ma a Bussoleno
si sono rotte le acque
mio figlio poteva tranquillamente nascere a Susa, come
gli altri nostri due bambini,
di tre e quattro anni».
Lieto fine
La storia conclusasi domenica, poco prima di mezzanotte, nell’improvvisata sala
parto sui sedili di un’auto sull’A32, a Bussoleno, ha inizio
sabato mattina, quando un
normale controllo in vista del
parto evidenzia un lieve diabete gestazionale.
Come tante altre donne,
«dirottate» negli ultimi mesi
a Rivoli per simili complicanze a seguito della riorganizzazione del reparto di neonatologia di Susa, Aziz e la
moglie vengono avvertiti che monitoraggi, ci rimandano a
Mahamma dovrà partorire al- casa perché il tracciato non
trove: «Già i miei primi due fi- mostra contrazioni», raccongli erano nati col glucota la coppia marocchisio alto, ma qui a
na. «Tornate domaSusa - ricorda
ni», è il responso
Mejdoubi -.
dei medici.
Stavolta, inveDomenica
ce, ci hanno
sera, altri dospediti allori: Mejdoul’ospedale di
bi telefona
È la distanza fra Susa e
Rivoli, a 40
all’ospedale
l’ospedale di Rivoli, dove
chilometri di
di Susa. «Mia
adesso devono rivolgersi
distanza».
moglie aveva le
le donne
Sabato sera,
contrazioni già
per partorire
quando la donna
da alcune ore accusa dei dolori, teracconta il padre, anmendo un parto imminente, cora scosso -. Per me il viagMahamma e Aziz raggiungo- gio fino a Rivoli era troppo
no l’ospedale rivolese, come lungo, ma mi hanno risposto
previsto: «Dopo due ore di di andare laggiù».
40
chilometri
Collegno
carabinieri per chiarire evenPochi chilometri di autostra- tuali responsabilità. Secondo i
da, e si rompono le acque. «Ho vertici dell’ospedale e dell’Asl,
accostato, aiutato mia
«quando ha chiamato
moglie a far nasceil padre non ha rire il piccolo come
ferito delle conpotevo - ricorda
trazioni: perciò
Aziz -. Poi, con
è stato manle mani ancodato a Rivora sporche di
li». In caso
È la quota minima prevista
sangue, appecontrario,
dalla Regione per tenere
na mio figlio è
l’Asl ricorda
aperti i punti nascite
uscito sono riche la scelta
degli ospedali
partito a tutta
sarebbe caduta
di provincia
velocità verso Susul pronto socsa, dove in ospecorso di Susa. Di
dale gli hanno tagliato il
tutt’altro avviso i genicordone ombelicale».
tori del piccolo Mohamed:
Tutto bene, «ma poteva fini- «Fatti simili sono inaccettabili.
re in tragedia» accusa l’uomo, E se fosse accaduta una diche ha presentato denuncia ai sgrazia?».
Parto in autostrada
500
parti l’anno
Di nuovo
felici
Moncalieri
Agrati, il piano industriale “Ecco cosa accadde
delude i lavoratori
la notte dell’esplosione”
PATRIZIO ROMANO
Amareggiati. Gli 82 lavoratori
della Agrati di Collegno sono
rimasti delusi dall’incontro
svoltosi ieri mattina in Regione, dove l’azienda ha presentato il suo piano industriale.
«Ci hanno proposto di ricollocare 30 persone tra gli stabilimenti di Chambery, in Francia, Veduggio, Dolzago e
Tronzano - elenca Claudio Siviero, rsu Fiom - poi hanno
detto di aver dato mandato ad
una società per la reindustrializzazione del sito e infine di
accompagnare alcuni alla mobilità o alla pensione con incentivi». Ma ciò che li ha la-
GIUSEPPE LEGATO
Gli operai ieri alla Regione
sciati di sasso è stata la proposta di un anno di cassa integrazione straordinaria per chiusura. «Noi di chiusura non parliamo proprio - ribatte Marinella
Baltera, Cgil - perché l’Agrati di
Collegno è uno stabilimento sano di un’azienda sana». Tutto è
stato rimandato a domattina,
sempre in Regione, dove ci sarà
un tavolo tecnico.
Abdhoul Benazir, l’uomo che
può raccontare la verità sulla
terribile esplosione che la
notte tra il 28 febbraio e l’1
marzo scorsi ha sventrato
una palazzina di tre piani in
via Sestriere, a Moncalieri, si
è svegliato dal coma indotto
dai medici dopo le gravi
ustioni che ha riportato al viso e alle gambe. «Stavo rientrando a casa dal lavoro, mi
sono fermato sotto per prendere un caffè al bar con una
mia amica. Poi lei è andata
via e sono salito in casa. Ho
aperto la porta e ho spinto
l’interruttore della luce. Ri-
cordo una fiammata e l’inferno, un colpo di aria e fiamme
che mi hanno investito». E’ stato lui dunque, il ferito più grave
di quella notte, ad aver azionato la «bomba» di gas. I carabinieri di Moncalieri, che indagano sotto la guida del pm Raffaele Guariniello, lo hanno sentito nonostante le sue condizioni
di salute non siano ancora buone. Da poco è stato sottoposto
a un intervento chirurgico. Ai
militari l’uomo ha ripetuto che
non possedeva bombole e che
la caldaia era nuova, ma questa
versione è ancora al vaglio degli investigatori che non escludono l’ipotesi che l’uomo, o
qualche altro inquilino del pa-
Ancora un nulla di fatto per
il futuro della De Tomaso.
Anche ieri, in occasione dell’incontro che si è svolto in
Regione per cercare di risolvere la crisi dell’azienda di
Grugliasco, non si è trovata
una soluzione. Ma la vera
svolta potrebbe arrivare domani quando l’assessore al
Lavoro Claudia Porchietto
incontrerà una cordata
americana interessata a rilevare parte della De Tomaso. Non si tratterebbe più
della Lotus, ma di un nuovo
acquirente.
Il curatore fallimentare
ha spiegato al sindacato che
il sequestro dei marchi - deciso nei giorni scorsi dalla
Procura - ha sgombrato il
campo da un grosso problema, ma che tuttavia rimangono aperti possibili contenziosi giuridici. La prossima
settimana, poi, ci sarà un
nuovo incontro per verificare se sarà possibile richiedere al Ministero una proroga
della cassa integrazione, che
scade il prossimo 4 maggio.
Commenta Vittorio De
Martino, della Fiom-Cgil:
«È evidente che si deve trovare una soluzione che riguardi tutti i 964 addetti».
Vincenzo Aragona, della Fismic, rinnova invece l’appello al premier Matteo
Renzi affinché «trovi una
soluzione per garantire un
reddito ai lavoratori della
ex-De Tomaso e alle loro famiglie, in quanto la scadenza della cassa integrazione
è sempre più vicina».
In ospedale
Noemi, una
delle due
sorelline
coinvolte
nell’esplosione, gioca
con un
carabiniere. I
militari hanno
ricomprato i
loro tablet
lazzo, potesse riscaldarsi con
una piccola stufa a gas. La fuga
di gas rimane infatti l’ipotesi
più probabile ma i periti incaricati dal magistrato non hanno
ancora terminato il loro lavoro.
Nei giorni scorsi, a casa della famiglia Benvenuto - padre,
madre e due bambine, rimasti
miracolosamente vivi sotto le
macerie della soffitta e oggi in
una casa offerta dal Comune hanno bussato i carabinieri di
Moncalieri. Dopo aver sentito
che le due piccole - Giulia e Noemi - avevano perso i loro tablet nell’esplosione, si sono autotassati e li hanno ricomprati.
Un gesto di solidarietà che ha
reso felicissime le bimbe, ricoverate per qualche giorno al
Regina Margherita.
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Asta Sant’Agostino
24 marzo - ore 15 e ore 21
Dipinti antichi, dell’800, del ’900
e contemporanei
25 marzo - ore 15 e ore 21
Arredi, argenti, orologi e gioielli
416 H. Nitsch
418 A. Carmassi
433 N. Aimone
828 Officine Panerai
920 Tiffany & Co.
Esposizione d’asta
da mercoledì 19 a domenica 23 marzo
Orario continuato 10 - 20
sabato e domenica 10 - 22
ASTA IN DIRETTA SUL CANALE 697
DEL DT T IN PIEMONTE
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Catalogo in sede e on line:
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e-mail: [email protected]
52 .Speciale Specchio dei tempi
STAMPA
.LA
MARTEDÌ 25 MARZO 2014
Il 5xmille a Specchio dei tempi
Le tredicesime degli anziani, le colazioni dei poveri, i defibrillatori nelle scuole,
gli ambulatori del Regina Margherita, l’aiuto ai bimbi della Somalia e di Haiti
I defibrillatori nelle scuole
frequentate dai nostri ragazzi, le colazioni che ogni mattina le suore vincenziane distribuiscono ai poveri della
città, le oltre duemila tredicesime dell’amicizia che ogni
anno servono a donare un
Natale un poco meno triste
ad altrettanti anziani poveri,
centinaia di interventi ogni
anno a favore di indigenti e
malati, l’immediato aiuto di
fronte alla calamità naturali
Tutto questo è possibile anche per il contributo che ogni
anno arriva a Specchio dei
tempi dal 5xmille. Che è quella piccola, piccolissima fetta
delle nostre tasse, che lo Stato “gira” alle associazioni attive nel settore della solidarietà o comunque in iniziative di valore sociale.
La Fondazione Specchio
dei tempi, da anni, in questa
occasione vi chiede una mano. Che è quella di scrivere il
suo numero di codice fiscale
(97507260012) nella caselle
che indica il destinatario del
5 per mille.
Negli anni scorsi molte migliaia di lettori hanno fatto
questa scelta, contribuendo
a costituire un «tesoretto»
variabile fra i 120 ed i 150 mila euro che la Fondazione La
Stampa-Specchio dei tempi
ha utilizzato quasi sempre
nel sostegno alle tredicesime
dell’amicizia, l’iniziativa che
da 38 anni ci vede impegnati ogni Natale - nel portare un
aiuto (un assegno da 500 euro) ad almeno 2000 anziani
Negli ultimi anni il 5xmille ha portato a Specchio dei tempi cifre variabili fra 120 e 150 mila euro
quando si è trattato di acquistare apparecchiature d’avanguardia per la diagnosi e la cura di gravi malattie, donate ad
ospedali pubblici. O quando si
è trattato di sostenere l’avvio
di grandi sottoscrizioni di solidarietà (che godono sempre di
un primo stanziamento immediatamente messo a disposizione dalla fondazione), o l’attività dell’Istituto per la Ricerca
sul Cancro di Candiolo (che
aiutiamo sin dalla sua nascita),
oppure nel sostegno alle donne
incinte senza casa (anche con
le suore vincenziane).
Alcuni interventi riguardano anche paesi lontani: la costruzione e lo sviluppo dell’Ospedale Pediatrico di Hargeisa in Somalia (attivo da
quasi quindici mesi e primo
concreto intervento per dare
speranza nel proprio paese di
origine a chi spesso è invece
costretto a fuggire verso l’Europa), la stretta collaborazione
con i padri Camilliani torinesi
che gestiscono, ad Haiti,
l’Ospedale Saint Camille di
Port Au Prince, la recentissima costruzione di una scuola
in Bangla Desh.
Ambulatori pronti a luglio
In breve
Proprio ieri, in una delle periodiche riunione che Specchio dei tempi tiene con i progettisti, è stato confermato
che la costruzione dei nuovi
ambulatori medici dal pian
terreno dell’Ospedale Pediatrico Regina Margherita verrà completata a giugno e che,
entro luglio, ultimato l’arredamento e l’installazione di
alcune apparecchiature, la
struttura potrà cominciare a
funzionare. Il dono dei lettori
de La Stampa ai bimbi di Torino sarà. alla fine dei lavori,
di oltre 1 milione di euro.
Intanto si lavora con impegno. L’azienda che ha vinto la
gara d’appalto viene seguita
con grande attenzione. Sinora i lavori hanno rispettato i
tempi e nei 16 vani previsti
(su oltre 600 metri quadrati)
la nuova struttura sta prendendo forma. In questi ultimi
giorni, proprio per dare maggiori garanzie di funzionalità
al reparto è stato deciso l’acquisto di un nuovo impianto
di “produzione freddo” per
assicurare clima propizio anche nelle estate più torride.
In più, oltre alle opere murarie previste, abbiamo aggiunto al progetto alcuni dettagli
che ci paiono importanti: una
migliore coibentazione (molto approssimativa nella vecchia struttura) , un nuovo impianto di allarme antincendio (la sicurezza è sempre al
primo posto), la stesura di
una nuova rete informatica
(che prevede adeguate predisposizioni), l’aggiunta di un
vano al progetto originale,
l’acquisto diretto degli arredi
per oltre 90.000 euro.
poveri e soli, prevalentemente
torinesi. Questa operazione ha
una necessità minima di un
milione di euro ogni anno, una
cifra non facilmente reperibile... Il 5 per mille è stato spesso
decisivo.
Come é stato prezioso quando si è trattato di stanziare 1,2
milioni di euro per i nuovi ambulatori dell’ospedale pediatrico Regina Margherita (pronti
entro il prossimo luglio) o per
acquistare i defibrillatori che
stiamo distribuendo in questi
mesi nelle scuole frequentate
dai nostri ragazzi, oppure
Concerto per la Somalia
Agnes Obel a Torino
il 6 maggio al Lingotto
I lavori nei futuri nuovi ambulatori del Regina Margherita
Come ci potete aiutare...
Per sostenere i progetti di
Specchio dei tempi è possibile
versare presso gli sportelli torinesi de La Stampa (in via Lugaro 15, dal lunedì al venerdì ore
9-18; sabato 9-12,30) oppure tramite bonifico bancario sul conto intestato alla Fondazione La
Stampa Specchio dei tempi c/o
Intesasanpaolo, piazza San
Carlo 156, Torino, Iban IT10
V030 6901 0001 0000 0120 118.
Oppure online sul sito
www.specchiodeitempi.org utilizzando la carta di credito.
Ogni versamento può anche riportare la causale: Fondo 500
per la Solidarietà Generale, per
le Colazioni dei Poveri, per i defibrillatori; Fondo 501 Lotta
contro il cancro; Fondo 583 per
In Africa, in Somalia,
Specchio dei tempi e Mas Cth
Onlus hanno costruito un
ospedale per bambini. Completamente gratuito. E’ un miracolo che dura da 14 mesi: oltre 14.000 bambini curati, diverse centinaia di loro strappati alla morte. Per continare
potete darci una mano anche
acquistando un biglietto per il
concerto che la cantante e
pianista danese Agnes Obel
terrà nella straordinaria cornice dell’Auditorium del Lingotto martedì 6 maggio 2014
alle ore 21. I biglietti sono in
vendita in tutti i consueti punti di prevendita oppure online
su www.ticket.it e www.vivaticket.it. Da 20 euro a posto.
Moncalieri
Un aiuto alle vittime
dell’esplosione
Specchio dei tempi è intervenuto per sostenere una
famiglia colpita dall’esplosione della palazzina di via Sestriere a Moncalieri. Un assegno è stato consegnato nei
giorni scorsi.
Alfa Teatro
l’ospedale dei Camilliani ad
Haiti; Fondo 584 per curare i
bambini della Somalia (Ospedale Pediatrico di Hargeisa);
Fondo 586 per l’ospedale Regina Margherita di Torino; Fondo
589 per Sardegna e Filippine.
Tutti i versamenti vengono
pubblicati sul sito:www.specchiodeitempi.org.
Spettacolo dialettale
per Ospedale Hargeisa
La Compagnia Sal & Peiver di Rivalba organizza uno
spettacolo in dialetto piemontese. Martedì 15 aprile 2014 alle ore 21 al teatro Alfa di Via
Casalborgone 16/i. Tutto il ricavato andrà all’ospedale pediatrico di Hargeisa.
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T1 CV PR T2
LA STAMPA
MARTEDÌ 25 MARZO 2014
Economia Nord-Ovest .53
.
LA STAMPA
Nord-Ovest
Per le vostre segnalazioni e lettere
Econordovest
LA STAMPA via Lugaro 15
10126 TORINO
email:
[email protected]
Convegno ad Aosta
“I servizi offerti
dall’Unione europea”
Domani Aosta ospita
l’incontro «L’Europa
In Valle d’Aosta e Piemonte». L’appuntamento, voluto dalla
Commissione europea, punta a «lanciare
e far conoscere l’Europa presente in Valle d’Aosta e in Piemonte» e «i diversi servizi offerti». I lavori, a
Palazzo regionale, si apriranno alle 10,30.
Per discutere di Stato dell’Unione e sfide
dell’Ue per il 2014, interverrà Alessandro
Giordani, capo della Comunicazione della
Commissione europea in Italia. Il capo ufficio stampa della Commissione europea in
Italia, Ewelina Jelenkowska (foto), approfondirà invece la nuova programmazione
finanziaria 2014-2020. Infine saranno presentati i servizi offerti dai Centri Europe
Direct in Valle d’Aosta e Piemonte.
Banca regionale europea
Oggi l’assemblea
conferma il presidente
Oggi, alle 10,30 nella sede legale a Cuneo, si riunisce l’assemblea dei soci della Banca regionale
europea: deve nominare
nuovo il Cda (in carica 3
anni) e approvare il bilancio consuntivo. Il Cda
scende da 15 a 11 componenti: 10 sono piemontesi e di questi 7 della Granda (finora erano 6):
Mario Cismondi, Ferruccio Dardanello, Maurilio Fratino, Filippo Ferrua Magliani, Marco
Manfredi, Fabrizio Pace e Pierfranco Risoli (sarà vicepresidente e uscirà dal Cda della Fondazione Crc, azionista di riferimento di Bre con il
Gruppo Ubi). Nel Cda confermato anche il tortonese Giacomo Lodi ed entra l’avvocato torinese Cristina Faissola. È l’assemblea dei soci a
scegliere presidente e vice. Alla guida di Banca
regionale europea sarà confermato Luigi Rossi
di Montelera (nella foto) fino al 2016.
[L. B.]
Il manuale
Daicommercialisti
laBibbiadel Nonprofit
Si avvicina il tempo
delle dichiarazioni dei
redditi e del 5 x 1000 e
Ordine dei Commercialisti di Torino e
Università hanno
messo a punto una
dettagliatissima guida per consentire una corretta gestione
delle decine di migliaia di enti non profit
piemontesi. Il «Manuale del Non profit»
(edizioni Eutekne) è stato messo a punto
col coordinamento scientifico di Luigi Puddu, docente della Facoltà di Economia, di
Pier Luigi Foglia, presidente del Centro
Studi Terzo Settore, e di Margherita Spaini, consigliere segretario dell’ Ordine dei
Commercialisti. Per presentarlo è stata organizzato, oggi, un evento alla Facoltà di
Economia torinese. E’ la prima volta che
viene redatta questa sorta di “bibbia” per il
non profit.
Corrado
Alberto
È il nuovo
presidente
dell’Api: «La
situazione
delle nostre
imprese sta
migliorando,
ma è proprio
adesso che è
doveroso e
necessario
non
abbassare la
guardia»
La trimestrale dell’Api
Le piccole imprese torinesi
vedono segnali di ripresa
Sono duemila e danno lavoro a 40 mila persone: un buon test per il Piemonte
MARINA CASSI
inalmente arriva dalla
piccole e medie imprese dell’Api di Torino che ampiamente rappresenta il Piemonte
con le sue duemila imprese associate per 40 mila addetti - un segnale di ripresa. Anche per ragioni scaramantiche tutti aggiungono che sono ancora da
confermare e consolidare. Ma
dopo anni di segnali negativi si
può tirare un sospiro di sollievo,
come dice il nuovo presidente
dell’Api torinese, Corrado Alberto. Che aggiunge: «Come accade
da mesi le imprese che stanno
meglio sono quelle esportatrici.
E i settori più coinvolti nella ripresa sono quelli delle lavorazioni metalliche e la metalmeccanica non tanto per l’automotive
quanto per i produttori di macchinari». Alberto spiega che «la
situazione delle nostre imprese
sta migliorando, ma è proprio
adesso che è doveroso e necessario non abbassare la guardia; la
ripresa è tutt’altro che consolidata, anzi i segnali positivi che ci
arrivano devono essere sostenuti con più forza e più coraggio».
F
Il futuro
Incalza: «Ciò che chiediamo non è
un aiuto incondizionato, ma la possibilità di abbattere per davvero i
nostri costi di produzione, di vedere concrete azioni per il rilancio
della domanda interna oltre che
strumenti efficaci per migliorare
le nostre esportazioni. Più in generale, le istituzioni dovrebbero
guardare con più cautela nei confronti dei grandi gruppi industriali
che fino ad oggi hanno beneficiato di
rilevanti risorse pubbliche ma che
continuano a non generare vero sviluppo». Quello dell’occupazione è
uno dei dati più significativi. Il saldo
previsionale torna positivo ed è del
3,6%. Significa, spiega Alberto, che se il dato verrà confermato - a giugno si interromperà la lunga serie
negativa iniziata nel 2008. Il 15,2%
delle imprese prevede entro giugno
un aumento degli addetti. Attualmente però il 14,3% delle imprese
sta ricorrendo alla cassa integrazione. Aumenta anche l’intenzione di
effettuare nuovi investimenti: il
48,4% delle aziende ne prevede la
realizzazione entro giugno (era il
39,2 in dicembre).
Ottimisti e pessimisti
Per i prossimi sei mesi, secondo la
indagine dell’Api, le imprese ottimiste sono passate dal 35,1% al 39,4 (il
41,8 fra quelle che esportano). In
crescita, però, anche la percentuale
dei pessimisti: dal 27% di dicembre
al 29,7% di marzo 2014. Più pessimiste, come già in passato, le imprese
che operano solo sul mercato italiano. Le previsioni su ordini, fatturato
e produzione sono in miglioramento
rispetto alle attese formulate in dicembre, anche se quelle sui livelli di
fatturato crescono con minore intensità. Oggi, il 35,8% delle imprese
prevede un aumento degli ordini, il
30,1% di fatturato e il 34,4% della
produzione. Il 90% circa un portafoglio ordini per i prossimi sei mesi,
ma ancora il 40,1% ha ordini solo per
un mese e un altro 40% per tre mesi.
La produzione industriale è prevista
comunque in aumento per il 34,4%
delle aziende (era il 17,2% in dicembre), ma è in diminuzione per il
21,9% delle imprese contro il 18,3
dello scorso dicembre.
I bilanci
Il 54,2% delle aziende torinesi ha
chiuso il 2013 con bilanci in utile (una
percentuale pressoché simile a quella del 2012), mentre è cresciuta dal
10,8% al 16,8 la porzione di aziende
che ha chiuso in pareggio e è stabile
quella che ha subito perdite di bilancio. Cresce il numero di imprese che
soffre di ritardi di pagamento, anche
se diminuisce la durata del ritardo
medio. Il 74,8% delle imprese, infatti,
ha crediti scaduti con un ritardo medio di 198 giorni. Mentre a dicembre
scorso la percentuale di aziende con
crediti scaduti era del 71,3%, ma i ritardi accumulati arrivavano ad una
media di 228 giorni.
.
T1 CV PR T2
54 .Economia Nord-Ovest
Fonti di Vinadio
Sicurezza e logistica
15 nuovi dipendenti
Migliorare la sicurezza e razionalizzare le
operazioni di carico dell’acqua sui Tir che
provvedono al trasporto: è il nuovo
progetto a cui sta lavorando «Fonti di
Vinadio» che, con il marchio Sant’Anna, è
leader in Italia nel mercato delle acque
minerali. L’iniziativa è portata avanti con
la «Autotrasporti Capozi» e prevede
l’assunzione di 15 nuovi dipendenti.
«Fonti di Vinadio» da sempre investe sul
territorio
cuneese e ha
chiesto anche
alle aziende
partner di
privilegiare gli
abitanti della
valle nella
ricerca del
personale. La
«Capozi» ha
L’azienda a Vinadio
già avviato la
selezione dei candidati, che dovranno
preferibilmente risiedere in Valle Stura o
nel Cuneese. Requisiti indispensabili la
patente Ce, esperienza nella guida di
mezzi pesanti, la disponibilità a turni
notturni per consegne a corto e medio
raggio. Si può inviare il curriculum a
[A. P.]
[email protected]
Novara
Palazzo Citterio
al Maxxi di Roma
«Grande Brera», il programma di
restauro e rilancio del complesso
museale milanese che custodisce alcuni
dei grandi capolavori dell’arte italiana,
parla anche un po’ novarese, grazie alla
presenza dell’impresa edile
Notarimpresa. In questi giorni il piano
di recupero di palazzo Citterio è esposto
al Maxxi di Roma, il museo nazionale
delle arti del
XXI secolo:
tra le aziende
che
concorrono al
progetto vi è
anche la
realtà
novarese.
Nello spazio
espositivo
Il museo Maxxi di Roma
romano, in
collaborazione con lo studio RaimondiFeiffer, ha proposto una idea innovativa
che prevede l'utilizzo di materiali
all’avanguardia come ad esempio il
cemento trasparente, tecnologie ecosostenibili e soluzioni per il risparmio
energetico. Dopo il successo ottenuto
alla Triennale di Milano, l’esposizione
sarà nella capitale fino al 30 marzo. [S. M.]
LA STAMPA
.MARTEDÌ 25 MARZO 2014
Gruppo Comdata
“Non è un posto per precari”
sposta ai problemi dei clienti dei
nostri clienti».
Negli ultimi 3 anni
2800 tra assunzioni
e stabilizzazioni.
Nove sedi all’estero
La mappa del Gruppo.
FULVIO LAVINA
ASTI
Negli ultimi due anni e mezzo
sono passati da 4.521 a 10.248
addetti, tutti a tempo indeterminato. Alla Comdata, call center sembra non far rima con «lavoro precario». «In tre anni abbiamo fatto 2800 tra assunzioni
o stabilizzazioni, con un delta
positivo a fine periodo di 1900
unità» sottolinea Amalia Bigatti, direttore Risorse umane e
Organizzazione del Gruppo.
Chi sono e che fanno.
Comdata, sede legale a Milano
(fa riferimento dal 2009 alla famiglia di imprenditori Saraval)
è uno dei maggiori operatori a
livello europeo per tutto ciò che
riguarda l’offerta di servizi ai
clienti per conto di grandi marchi. Il termine call center, in
questo caso, è riduttivo: «Gestiamo l’assistenza soprattutto
12 mila
via telefono, ma ora anche con i
nuovi canali, di aziende come
Enel, Eni, dei più importanti
marchi della telefonia, o di banche come Santander o Mediolanum - spiega Bigatti - A questo
aggiungiamo un settore in cui ci
siamo particolarmente sviluppati che è il cosiddetto back office,
cioè la gestione di tutta la parte
documentale di pratiche che servono ai nostri clienti: in pratica ci
siamo specializzati a dare la ri-
Operatori
A fianco da
sin. Chiara
Aillaud e
Amalia Bigatti
Sopra la sede
Comdata
di Asti
Oggi Comdata vuol dire 12 sedi in
Italia (il polo di Asti è il più grande, con i suoi 700 dipendenti a
tempo indeterminato e altri 100200, a seconda dei periodi, con
contratti somministrati), più
quattro sedi in Romania (1700 lavoratori) e altre 5 in Repubblica
Ceca, Turchia e Argentina. per
un totale di 12 mila operatori. «Il
20 % sono laureati - spiega la responsabile della sede di Asti
Chiara Aillaud - Chi lavora per noi
deve avere una buona conoscenza dei sistemi informativi, aver
approfondito i servizi a cui è dedicato, avere buona capacità di comunicazione per spiegare a persone diverse problematiche assai
diverse. Lavorare qui richiede
preparazione e specializzazione».
I numeri
Il fatturato è cresciuto dai 230
milioni del 2011 ai 300 dello scorso anno, l’85% in Italia. Il 48% arriva dalla attività nelle telecomunicazioni, quasi il 30 dall’energia
il resto dai settori industria, media (Sky, Rcs, De Agostini, Mondadori) e finanza e assicurazioni.
Evento a Ginevra
Best,ilprogettotessilediPistoletto
portaall’Onulamodasostenibile
Si chiama B.e.s.t, una piattaforma che riunisce aziende
tessili con l’intento comune
di produrre e ispirare un
cambiamento responsabile
nella società attraverso idee e
progetti creativi. L’iniziativa
è legata al «Terzo Paradiso»
di Michelangelo Pistoletto,
un simbolo grafico-filosofico,
e in questo caso una grande
installazione, che l’artista ha
portato a Ginevra, in occasione dell’evento promosso dalle
Nazioni Unite sulla sostenibilità nella moda come strumento per azioni concrete
per la salute del pianeta.
La giornata, intitolata
«Forest for Fashion - Fashion
for Forest» ha visto fra i principali partner e sponsor dell’iniziativa Zegna Baruffa
L'artista
Il simbolo
del «Terzo
paradiso»
di Pistoletto
ha sposato
il tessile
in un’opera
presentata
a Ginevra
Lane Borgosesia insieme ad
altri lanifici biellesi. A corredo, in una mostra nella «Sala
dei passi perduti», gli abiti in
materiali sostenibili creati appositamente per l’evento da
giovani fashion designer internazionali, che resterà allestita
fino al 15 aprile.
Cittadellarte Fashion B.e.s.t.
è un’officina operativa che dal
2009 si dedica allo sviluppo
della sostenibilità bio-etica
nell’ambito del settore tessile e
riunisce decine di aziende produttrici di tessuti, filati e accessori ecosostenibili. Grazie al
progetto, materiali e prodotti
vengono presentati nell’arco
dell’anno sia in forma espositiva sia nell’ambito delle maggiori fiere nazionali e internazionali, sviluppando iniziative
La presentazione dell’installazione (in alto) con i tessuti biellesi
pubbliche di sensibilizzazione
al consumo responsabile.
Il tema, per Zegna Baruffa,
come per tle aziende che collaborano da tempo con Pistoletto, è particolarmente vicino ai
valori d’impresa del distretto:
l’eccellenza della produzione è
uno dei capisaldi che il Biellese
persegue come il costante miglioramento e l’accurato controllo qualità.
«L’eredità per il futuro rappresenta un patrimonio di
competenze e professionalità
costruito nei decenni insieme
ai dipendenti - spiega Pier Giacomo Borsetti del gruppo tessile - Si tratta di un fortissimo
legame con il territorio e
un’attenzione particolare per
la sostenibilità in tutte le fasi
produttive. Da sempre Zegna
Baruffa esprime la volontà di
fare le cose in modo diverso,
privilegiando l’ambiente e la
salute dei lavoratori e del consumatore finale».
[P. G.]
.
T1 CV PR T2
LA STAMPA
MARTEDÌ 25 MARZO 2014
Economia Nord-Ovest .55
.
Le missioni
di lavoro
Progetto Iren
Laboratorio d’innovazione
nel regno dell’idroelettrico
Nel 2013 le
imprese che
hanno reclutato personale con un
contratto di
somministrazione sono
aumentate
del 23% sul
2012
Nella valle Orco
un “incubatore”
per l’efficienza
energetica
GUIDO NOVARIA
I contratti di somministrazione
Non solo idroelettrico nel futuro di Iren, la «multiservice» torinese, proprietaria di
dighe e centrali nell’alta Valle
Orco, realizzate a partire dagli Anni 30, quando si chiamava ancora «Azienda elettrica municipale».
Il presidente di Iren, l’ex
ministro della Pubblica istruzione Francesco Profumo ha
accettato, ieri, l’invito dei sindaci dei 25 Comuni inseriti
nel bacino imbrifero della
Valle Orco per parlare di progetti cofirmati Iren «perché
la strada del dialogo e del
confronto è l’unica percorribile per ottenere risultati».
Badante in regola
se ad assumerla
è l’agenzia
NADIA FERRIGO
Le potenzialità
«Questo territorio può diventare un laboratorio d’innovazione per migliorare
servizi e offrire opportunità
occupazionali nuove e impensabili fino a poco tempo
fa», ha detto Profumo.
La ricetta è semplice: dare
vita ad un tavolo di progettazione per la banda larga, l’efficienza energetica, la razionalizzazione degli acquedotti
e degli impianti di illuminazione pubblica e ancora la valorizzazione turistica: «Le
nostre dighe rappresentano
il radicamento di Iren sul territorio, ma oggi servono risposte diverse che Iren può
fornire, lavorando su obiettivi di eccellenza e qualità».
Il bacino del Telessio
Si trova nell’alto vallone di Piantonetto, zona conosciuta soprattutto dai rocciatori:
il sentiero per il rifugio Pontese costeggia il lago artificiale del Telessio
[FOTO LUCA FASSIO]
La svolta
6
Alta Scuola Politecnica
Per farlo sbarcherà in Valle Orco l’Alta Scuola Politecnica, un
gruppo ristretto di futuri ingegneri selezionati fra i Politecnici di Torino e Milano: «Metteranno a frutto i loro studi economici, urbanistici e informatici trasformando le propose dei
sindaci, e quindi del territorio,
in progetti che potranno essere ammessi ai finanziamenti
dell’Unione europea».
perto,specie per il versante pieTutto facile? «No certamente - montese».
osserva Giovanni Bruno Mattiet, sindaco di Locana e promo- Primi passi
tore dell’incontro con
L’estate scorsa, proprio
Profumo - Iren ha sisu un vallone comgnificato per quepreso nel territosto territorio porio di Locana - il
sti di lavoro che
Piantonetto - è
adesso si sono
p a r t i t a
drasticamente
un’azione di
ridotti rispetto
p
ro m o z i o n e
Agnel,Serrù,Ceresole,
al passato. Ma
che si è tradotTelessio,Eugio,Valsoera
oggi questa valta in opportunisono le sei dighe Iren
lata può diventatà occupazionali
della valle Orco
re un incubatore di
legate al turismo
idee per una zona
naturalistico. «A Ceche, non dimentichiamo,
resole, il bacino artificiale
è quasi tutta compresa nel terri- è diventato navigabile. E poi ci
torio del Parco Nazionale Gran sono le dighe da far scoprire ai
Paradiso, un gioiello naturalisti- turisti: Iren può diventare partco che deve essere ancora sco- ner essenziale» dicono i sindaci.
«Questo territorio
è in grado di offrire
opportunità nuove
che noi sapremo
sostenere»
Francesco Profumo
presidente Iren
dighe
Sempre più aziende si rivolgono alle agenzie per il lavoro: secondo i dati raccolti dal
centro studi di Assosomm,
l’Associazione italiana delle
agenzie, nel 2013 le imprese
che hanno reclutato personale con un contratto di somministrazione sono aumentate
del 23% sul 2012, con più di
200mila «missioni lavoro» attivate. In linea con i dati nazionali anche il Piemonte è
tra le regioni italiane che privilegiano le agenzie.
Sale il Piemonte
«Solo nei primi due mesi dell’anno, le immissioni sul lavoro
sono aumentate rispettivamente del 2,4 e del 7% rispetto
ai dati dell’anno scorso - conferma Barbara Uglioni, responsabile del Piemonte per Openjobmetis -. Il nostro compito è capire quali sono le esigenze e le
potenzialità del candidato, tenendo anche conto di quali sono le opportunità di lavoro offerte dal territorio. Nel Novarese ad esempio ci sono più possibilità nell’industria chimica,
mentre nel Biellese otto richieste su dieci arrivano ancora dal
tessile: sono i piccoli terzisti
che resistono e che, a seconda
dei periodi, hanno bisogno di
una mano. Con un’esigenza ben
precisa: che si tratti di personale qualificato». Secondo i dati
raccolti da Openjobmetis, dalla
provincia di Ivrea si cercano operatori nell’ambito dell’information technology, ad Alessandria
operai specializzati per il polo
chimico, mentre ad Alba e Cuneo
la richiesta è legata all’industria
alimentare, in particolare dolciaria: è un settore molto legato alla
lavorazione dei diversi prodotti e
caratterizzato da una grande
stagionalità, proprio come nell’alto Novarese, dove ora si guarda con interesse al turismo.
Le prospettive
Buone prospettive anche per i
servizi di assistenza alla persona: anche se è sempre più diffusa
la buona pratica di mettere in regola collaboratrici domestiche e
badanti, in molti rinunciano, scoraggiati da costi troppo alti e burocrazia. «Babysitter, addetti alle pulizie, governanti: il settore
viaggia in bilico tra sommerso e
legalità – commenta Uglioni -.
C’è sempre più interesse, sia da
parte delle famiglie che dei lavoratori, a regolarizzare il loro rapporto, tanto che stiamo per inaugurare una sezione specializzata
della nostra agenzia. Noi possiamo assumere direttamente il collaboratore da inviare alle famiglie, sostituendoci a loro in qualità di datore di lavoro, così da salvaguardare la professionalità degli addetti e anche i loro diritti».
Secono i dati di Assosomm, le assunzioni a tempo indeterminato
nate da un contratto di somministrazione nel 2013 sono state più
di 3000, operai nel 60% dei casi.
T1 CV PR T2
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MARTEDÌ 25 MARZO 2014 LA STAMPA 56
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LA STAMPA
MARTEDÌ 25 MARZO 2014
In città .57
.
incittà
LA STAMPA
Società cultura & spettacoli
Il restauratore-alpinista
L’addetta alle pulizie
La mia via ferrata
sullo scalone centrale
“Tra i capolavori
l’allegria è naturale”
Chi l’avrebbe mai detto che
per fare i restauratori in museo si dovesse essere alpinisti? Giovanni Rinaldi, 39 anni,
ne è la prova. Maneggia spatole, pennelli, polveri e paste
speciali, lime e coltellini. Ha
fatto studi artistici, tratta il
legno, la pietra, gli stucchi antichi. Ma all’occorrenza indossa l’imbrago e inizia ad arrampicare. Monta ad altezze
vertiginose e sta appeso per
ore a lavorare.
Un edificio storico come Palazzo Madama ha bisogno di
un manutentore vigile e atletico. Giovanni restaura, conserva in buona salute le sale
del museo di arte antica di
piazza Castello (mentre la
sua compagna Alessandra
Paravicini, è la «dottoressa»
delle tante tele della collezione). Quando il museo è chiuso, Giovanni entra in azione:
«Fin da piccolo ho desiderato vedere Palazzo Madama,
ma era ancora chiuso, all’epoca. Oggi conosco ogni
angolo di queste sale, è come
una casa per me». Il restauratore-alpinista è pronto per
una via ferrata speciale: «Sopra lo scalone d’ingresso mi
tocca la spolveratura di
un’intera parete».
[L. TOR.]
Giovanni
Rinaldi
Filomena
Santoro
39 anni, è un
restauratore-acrobata
che spesso
lavora sospeso nel
vuoto
45 anni,
calabrese di
Cariati, è la
responsabile di una
squadra di
quattro
addette
Lavorare con il sorriso
Si occupano delle pulizie della Gam e considerano una fortuna poter lavorare tra tante opere
d’arte. Hanno una grande passione per i capolavori dell’800
Filomena Santoro, 45 anni,
«calabrese di Cariati, provincia
di Cosenza», è una macchina
da guerra. «Due di noi spolverano, due puliscono bagni, uffici, locali. In due ore, dev’essere
tutto fatto. Anche se non le dico durante Renoir, che lavoraccio, con tutto quel pubblico…».
Filomena è la coordinatrice di
una squadra di quattro donne
delle pulizie alla Gam. Il lunedì
è il loro giorno lungo al museo,
per i lavori più corposi. Mentre
durante la settimana bastano
due ore al mattino, dalle 7 alle
9, per tirare tutto a lucido.
«Non ci annoiamo mai. Si canta, si ride, tra questi capolavori
artistici, che di mattina presto
sono tutti per noi». Tanti film,
dall’Arca Russa di Sokurov a
Dopo Mezzanotte di Ferrario,
raccontano l’esperienza che vivono tutti i giorni Filomena,
Laura, Sara e Margarita. «Ormai conosco le opere a occhi –
spiega Filomena –. Ho sempre
paura di pulirle, perché se capita qualcosa…». Ammette: «E’
un lavoro bellissimo, diverso da
fare le pulizie nelle scale o in
casa. Non è che ci capisca molto di arte contemporanea –
confessa –. Noi tutte siamo più
sull’antico. Ci incantano i quadri vecchi, dell’800».
[L. TOR.]
Il controllore
«MuseumWeek»
La giardiniera
L’occhio bionico
di Palazzo Madama
Il lato segreto
dei grandi musei
Anche le fragoline
sono opere d’arte
Raffaele Morese è l’«occhio
bionico» del museo. Lui ti vede. Sa tutto di quello che
succede in sala, dalle 7 del
mattino fino alle 19. Lui, con
altri due colleghi, ovviamente. Nella «control room» di
Palazzo Madama, di occhi
elettronici ce ne sono ben
sei, più quelli di chi fa il turno di notte. A musei chiusi,
quello stanzotto strategico
che vigila sul museo di piazza Castello fa da centro di
sorveglianza per quel che
succede anche alla Gam e al
Mao. I tre musei sono collegati in rete. La guardiania è
riunita in un solo punto operativo, miracoli della tecnologia. Un lavoro, quello del
guardiano Raffaele, che potrebbe sembrare un po’ alienante, sempre con lo sguardo fisso davanti alla telecamera. Non è così: «Attacchiamo alle 7. Apriamo i cancelli, disallarmiamo tutto,
facciamo un giro nelle sale,
nei sottotetti, nelle cantine,
ovunque – dice –. Poi, arrivano le signore delle pulizie».
Caffè per tutti, in attesa degli assistenti di sala, con cui
siamo collegati via radio, e
del pubblico. «La cosa più
bella del mio lavoro? Essere
utili alla sicurezza dei tesori
dell’arte».
[L. TOR.]
Raffaele
Morese
Con altri
due colleghi
dalla 7 alle
19 lavora
nella «control room»
dei musei
Viaggio tra chi tiene puliti e accesi i luoghi della cultura
L’importanza di custodi, magazzinieri, giardinieri
LETIZIA TORTELLO
L
unedì, giorno di cantiere, di allestimenti,
di pulizie. Di spolveratura e restauro dei
reperti preziosi,
giorno per tagliare l’erba e curare il verde. E fare quei piccoli
grandi lavori di cui un museo
ha bisogno, ma che sarebbero
impossibili quando c’è l’invasione del pubblico. E così, ieri,
per 90 musei d’Italia, e 10 musei torinesi, dall’Egizio alla Venaria, alla Fondazione Sandretto, è stato il grande giorno
del dietro le quinte.
Un’occasione lanciata dal social network Twitter nell’ambito della «MuseumWeek», la settimana dei musei, per far conoscere al pubblico di tutto il
mondo i nostri tesori. Ogni
giorno, fino a domenica, Twitter sarà monopolizzato dalla
cultura e dall’arte. Ieri,
l’hashtag dell’iniziativa (cioè il
tema virtuale della giornata)
era proprio il backstage dei musei: #DayinTheLife.
Spagna, Francia, Inghilterra
e Italia hanno «cinguettato» a
più non posso immagini, commenti, attimi di quotidianità dei
lavoratori dei musei. Un viaggio affascinante, che permette
di scoprire mestieri impensati,
professionalità invisibili. Come
il restauratore-alpinista di Palazzo Madama. O i fotografi-catalogatori che schedano le collezioni. E ancora, i custodi, gli
addetti alle pulizie, i magazzinieri, i manutentori, i giardinieri. Tutte professionalità «del lunedì», per molti enti museali di
Torino, chiusi al pubblico proprio in questo giorno.
Nei musei della Città, solo i
giardinieri sono volontari. Sono «senior civici», uomini e
donne in pensione, che dedicano il proprio tempo alla cura del
verde a Palazzo Madama, alla
Gam, al Borgo Medievale, al
Mao. Nel giorno che ha festeggiato sulla rete i mestieri nascosti, il commento di direttori
e operatori dei musei alla proposta del sindaco Fassino di
aprire gli enti della cultura al
lavoro dei volontari è unanime:
«Calcolando le difficoltà economiche in cui ci troviamo – spiega il numero uno della Gam Eccher - l’utilizzo di personale volontario è un fatto molto importante». La stessa opinione la
esprime Filomena Santoro, impiegata della ditta di pulizie
Miorelli alla Gam: «Magari ci
dessero qualcuno. L’importante è che non ci tolga lavoro. Né a
noi, né ai giovani». Eccher precisa: «Il volontariato al museo
funzionava, fino a qualche anno
fa, prima che i sindacati manifestassero la loro paura di perdita occupazionale. Ma io dico
che non è così».
guarda la fotogallery
www.lastampa.it/torino
Rosa
Mangullo
63 anni,
«senior
civico», è
un’ex professoressa
di storia
in pensione
Ha la vanga in mano e il sorriso sul volto. Rosa Mangullo,
63 anni, origini cilentane e
una vita trascorsa a Torino,
dal ’76 a oggi ha trovato il suo
felice giardino epicureo a Palazzo Madama. Anzi, più che
un giardino un orto. «Dopo la
pensione, e dopo anni da professoressa di storia – dice –
sentivo il bisogno di fare
qualcosa di utile e di divertente per il prossimo che mi
desse risultati un po’ più immediati dell’insegnamento».
E così è diventata un «senior
civico», uno dei volontari che
per conto del Comune offre
servizi nelle strutture pubbliche. Lei ha scelto di dedicare due pomeriggi a settimana al giardino di Palazzo
Madama. Da semplice appassionata, si è fatta una cultura
arboreo-floreale invidiabile:
«Ecco la Viola Ciocca, a Roma si chiama fiore di Pasqua.
Ed ecco le fragoline. Quella è
una Consolidata, un’erba medicinale», spiega mentre tenta di sradicarne le radici.
Guidati da agronomi e da
giardinieri esperti, Rosa, come altri «senior», sono le
sentinelle del verde nei musei civici. «Una risorsa fondamentale», commentano gli
enti. L’entusiasmo, senz’altro
non manca.
[L. TOR.]
.
T1 CV PR T2
58 .In città
alle 15,30
R
LA STAMPA
.MARTEDÌ 25 MARZO 2014
Teatro Monterosa
Libreria Borgopò
Teatro Astra
Cavour inedito
tra sogni e impegno
Storie del Medioevo
secondo Barbero
Un Pirandello
stile radiodramma
Va in scena alle 15,30, al Monterosa di via
Brandizzo 65, «Camillo Benso conte di
Cavour: un uomo e la sua storia» di
ArteViva. Lo spettacolo, scritto, diretto e
interpretato da Franco Urban,
scandaglia aspetti inediti della vita dello
statista, tra giovinezza, privato, sogni e
impegno. Tel: 011/230.41.53.
alle 18,30
Alle 18,30 alla Libreria Borgopò
di via Ornato 10, lo studioso e scrittore
Alessandro Barbero presenta il suo libro
«Donne, madonne, mercanti e cavalieri. Sei
storie medievali» (Laterza). Si raccontano sei
destini unici emblematici di un’epoca, dalla
santa letterata Caterina da Siena, a Christine
de Pizan, prima scrittrice professionista.
alle 19
Alle 19 e alle 21,30, per la serie di spettacoli
radioteatrali «Oltre il microfono», al Teatro
Astra (via Rosolino Pilo 6) va in scena «Il
pipistrello», di Luigi Pirandello, a cura di
Alberto Gozzi. In scena, Roberto
Accornero,Francesco Benedetto, Eleni
Molos, Marco Intraia, Alessandro
Salvatore e Luisa Ziliotto. Biglietti a 9 euro.
Le scelte di critico
a cura di Marco Basso
Daniele Sepe Und Rote Jazz Fraktion
Diane Schurr & Torino Jazz Orchestra
Manu Dibango
Kenny Barron & Dave Holland
Nocchiero di una nave senza bussola, vagabonda dagli anni ’70 lungo rotte sonore che aprono mente e orecchie. Sepe conosce come le sue
tasche le musiche del mediterraneo così come
quelle del nord Europa, la meraviglia del barocco come il sax di Coltrane o la zampogna
Il Torino Jazz Festival si mette all’occhiello una
grande vocalist supportata dall’orchestra di
Gianni Basso composta da valenti solisti. La
dinamica dell’orchestra è travolgente e lo swing
inebria. Questa volta accompagna la Schurr, voce
dall’estensione notevole e sensibile interprete.
1933: sessant’anni spesi a omaggiare l’origine
africana del jazz. Tra i primi africani a suonarlo,
con il suo sax seducente spiega che tutto arriva
dal continente nero, un universo di ritmi ancestrali che sono la rete su cui si è declinato l’idioma della musica di improvvisazione.
Sono due tra i più intriganti musicisti in circolazione, capaci in un concerto per soli piano e
contrabbasso di emozionare e inanellare composizioni di pura poesia. La capacità di relazionarsi
è frutto del rispetto che intercorre tra loro, ogni
nota scaturisce da amore e conoscenza del jazz.
Il Festival di Torino
Una settimana da capitale del jazz
Dal 25 aprile al 1° maggio la terza edizione della manifestazione con oltre 200 appuntamenti
fra piazza Castello, i Murazzi, piazza Vittorio, il Club di piazzale Valdo Fusi e altri spazi
TIZIANA PLATZER
Il cartellone
Pochiiconcerti
apagamento
Torino è la città della musica.
Una orgogliosa certezza a cui si
appoggiano in tanti, dal sindaco
Fassino all’ass-essore alla Cultura Braccialarghe, al direttore
del Tjf Stefano Zenni: «Sarà un
festival con tante anime, sonore
e culturali, che a un anno di distanza dall’Expo metterà insieme artisti e personaggi in arrivo
da tutto il mondo». Il Torino
Jazz Festival in programma dal
25 aprile al 1 maggio, quindi con
una giornata in più rispetto alle
due precedenti edizioni, ha
chiuso tutto il suo programma e
ieri mattina è stato presentato
al Campus Einaudi. Un calendario di peso, per ospiti e quantità/varietà di offerta: e davvero
con suoni e identità che sembrano zigzagare intorno al pia-
1 Il Torino Jazz Festival
SPAZIO OFF
Sul palco 145 artisti
per 70 concerti
in 14 luoghi diversi
neta, toccano il Sudafrica come
la Norvegia, l’Argentina e il Canada, il Libano e gli Stati Uniti.
Main Festival
In nome di un jazz per cui la
manifestazione - che, tanto per
eliminare il discorso costi, vale
850 mila euro prodotti dagli
sponsor Iren, Intesa San Paolo,
Terna e Posteitaliane, più 200
mila euro a carico del Comune
per la comunicazione - ha ottenuto il patrocinio dell’Unesco
Il patrocinio dell’Unesco
In occasione della Giornata Internazionale del Jazz Torino ha ottenuto il patrocinio
dell’Unesco per il 30 aprile, quando sul palco di piazza Castello si esibirà Caetano Veloso
per il 30 aprile, Giornata Internazionale del Jazz: sul palco in piazza Castello si esibirà Caetano Veloso. Nella stessa location - il festival si dipana fra i Murazzi, piazza
Vittorio e i locali lì attorno, il Jazz
Club in piazzale Valdo Fusi e altri
spazi ancora - per il «Jazz della
Liberazione» del 25 vedrà la serata inaugurale con il concerto di
Daniele Sepe. Lì seguiranno le
esibizioni di Al Di Meola il 27 con
un omaggio ai Beatles, Manu Dibango il 28 e Enzo Avitabile e i Bo-
tari di Portico il 29. La chiusura
del 1° maggio avrà una «Grande
Festa Jazz» in piazza Castello dal
pomeriggio, con la taranta che incontra l’Africa, la celebrazione
dei 30 anni di attività di Paolo
Fresu e il suo Quintetto e il finale
in mano a Elio e le Storie Tese.
Fringe
Anche quest’anno la sezione off,
il 50 per cento del programma,
colora le notti del Tjf, con il direttore Furio Di Castri che ha mes-
so insieme 145 artisti per 70 concerti in 14 spazi diversi. Un piccolo miracolo. Non solo, ha ispirato all’opera di John Coltrane
«A Love Supreme» l’intero progetto pensato con la circolazione
di assoli, ensemble, performance, dj set e orchestre: spiccano
nomi come il pianista norvegese
Jon Balke, il percussionista francese Patrice Heral, il sassofonista e il batterista argentini Javier Girotto e Minino Garay, e
fra i torinesi Emanuele Cisi - an-
è un evento gratuito e
dunque non c’è necessità
di tagliandi per i concerti,
nè in piazza Castello, nè in
altri spazi e locali. Con
un’eccezione, novità di
quest’anno, per alcune
performance alle 18. «Momenti per chi vuole ascoltare il jazz in un’atmosfera
più raccolta», ha spiegato
il direttore Stefano Zenni
con un biglietto al costo di
10 euro (5 euro per i nati
dal 2000), acquistabili alla
biglietteria in via San Francesco da Paola 6. Gli appuntamenti a pagamento
sono: il 26 all’Auditorium
Rai con i musicisti Uri Caine e Dave Douglas; il 27 all’Auditorium con Mauro
Ottolini Sousaphonix che
musica dal vivo il film «Le
sette probabilità» di Buster Keaton; il 29 al Conservatorio che ospita Kenny Barron e Dave Holland
e il 30 al Conservatorio, in
esclusiva per il festival, un
focus sul Sudafrica con
Louis Moholo. Fra le iniziativa parallele i film e doc al
Cinema Massimo «A music life» dal 25 al 29 aprile:
ingresso 6 euro.
[T. PLA.]
che curatore del workshop giornaliero al Conservatorio tenuto
dai docenti della scuola d’arte e
musica Juilliard di New York Barbara Raimondi, Gilson Silveira e Samuel dei Subsonica.
Novità la «Dance space» in piazza Vittorio dedita ai ritmi retrò
come il jive, il charleston e il lindy hop, e dove svetteranno le
«Night Towers», tre torri per la
diffusione della musica dall’alto.
Restano certezze il «Music on
the river», ovvero la chiatta sul
Po, e l’officina sonora nello studio di registrazione «The Box»
in un appartamento in piazza
Vittorio, con i dj Hugo e Pisti.
Anteprime
Nulla può andare perso: il 17, 18
e 19 aprile nasce a San Salvario
«Jazz on the road», con 70 concerti all’aperto e nei locali, fra
IL BUDGET
850 mila euro coperti
da Intesa San Paolo
Iren, Terna e Posteitaliane
cui il Teatro Politeama Chiarella
in via Principe Tommaso, oggi
Cinema Metropol, che nel 1935
ospitò due concerti di Louis Armstrong. E poi il 22, 23 e 24 aprile nell’area della circoscrizione
7 con performance e musica itinerante in spazi quali Campus
Universitario Einaudi, Biblioteca Amoretti, Cineporto e Officine Corsare.
Guarda il video su
www.lastampa.it/torino
.
R
T1 CV PR T2
LA STAMPA
MARTEDÌ 25 MARZO 2014
In città .59
.
Per le vostre segnalazioni [email protected]
alle 21
Teatro Erba
Casa del Teatro Ragazzi
Matteotti di Moncalieri
Se Baby Jane
sale in palcoscenico
Riflettere sulla crisi
senza disperarsi
Il cuore pulsante
di rock e pop
Alle 21 all’Erba di corso Moncalieri, Sydne
Rome e Francesca Bianco sono le
protagoniste dello spettacolo « Che fine ha
fatto Baby Jane?», versione teatrale, in
prima assoluta, del celebre film del 1962
diretto da Robert Aldrich ed interpretato da
Bette Davis e Joan Crawford. La regia è di
Antonio Salines; repliche sino a domenica.
alle 21
Alle 21, alla Casa del Teatro Ragazzi e
Giovani (corso Galileo Ferraris 266,
biglietto a 5 euro), il Collectif Mensuel-Pi
3,14 presenta «L’homme qui valait
35 milliards», spettacolo in lingua
francese. Si affrontano i temi della crisi e
della perdita dei posti di lavoro, tra
riflessioni e spiragli aperti al sorriso.
Teatro Alfieri
Il collezionista-imprenditore
che portò Fluxus in Italia
Alex Britti
Teatro Colosseo
dunque che un battito di mani
diventa una conversazione, i rifiuti sprigionano melodie inaspettate e attraverso strofinii,
battiti, tutto assume un aspetto
diverso attraverso la velocità di
uno spettacolo divertente,
coinvolgente, fortemente ironico e poetico.
FRANCA CASSINE
Sul palco si staglia un ensemble eterogeneo, gli artisti
Ci sono i bidoni della spazza- arrivano da Paesi diversi, hantura, le scope che fanno il paio no l’aria ruvida, le sembianze
con gli spazzoloni, ma pure i sono quelle di una gang metrosacchetti di plastica della spe- politana, hanno muscoli guizsa che muovendosi come stra- zanti, vestono jeans sdruciti e
ordinari uccelli e sfregandosi portano gli anfibi ai piedi. Non
tra loro sprigionano melodie, raccontano una storia, non ci
e poi pezzi di lavandino che sono personaggi ma semplicepercossi sapientemente nulla mente un susseguirsi di coreohanno a che invidiare ai più grafie che possiedono la furia
raffinati strumenti musicali. ritmica e sensuale del flamenRitmo e fantasia uniti a un’ir- co, la precisione del gioco perresistibile energia: ecco cussivo del tip-tap, la trasgresStomp.
sione del rock, per una comuniConosciuti e amati a livello cazione forte, diretta, capace di
internazionale, il gruppo di coinvolgere ed entusiasmare il
percussionisti-ballerini-acro- pubblico di ogni lingua, cultura,
bati nato a Brigenerazione.
ghton nel 1991
LO SPETTACOLO Non è un concerdalla fantasia di
né una perforUna messa in scena to
Luke Cresswell
mance di danza,
che mescola satira è un susseguirsi
e Steve McNisuoni e rumori di quadri. Anche
cholas, dopo
aver girato in
se potrebbe semlungo e in largo il mondo visi- brare uno spettacolo puramentando oltre 40 paesi, fa tappa te a uso e consumo del coinvolall’Alfieri da oggi fino a dome- gimento sensoriale di occhi e
nica 30 nella stagione di Tori- orecchie, un messaggio traspano Spettacoli (da oggi a saba- re piuttosto chiaro: è una sfida
to ore 21, domenica ore 15,30; ecologica allo spreco urbano,
biglietti a partire da 21,50 eu- una satira anti-inquinamento,
ro l’intero e 16,50 il ridotto).
un enorme rituale collettivo
Stomp è una messa in sce- che attraverso il ritmo (quello
na suggestiva e colorata che del battito del cuore e della camescola suoni, danza e teatro, denza del respiro) per mezzo
basata sulla musicalità del dei suoni più comuni e appaquotidiano e sull’affiatamento rentemente meno armonici, lidegli interpreti che si esprime bera lo spirito e la mente.
con coreografie originali. Un’incredibile iniezione di
Questi artisti fantasiosi e irri- energia ed è impossibile uscire
verenti che hanno il ritmo nel dal teatro senza avere voglia di
sangue sanno trasportare sul mettersi a suonare tutto quello
palcoscenico l’energia della che capita a tiro, pali della luce
vita urbana che corre freneti- compresi.
ca, rendendo musicale ogni
Teatro Alfieri
cosa, compreso il rumore che
Piazza Solferino, 4
avvolge le grandi città. Ecco
Tel. 011/56.23.800
La performance
del gruppo
di percussionisti
ballerini-acrobati
Alle 21, al Matteotti di Moncalieri,
Produzioni Fuorivia presenta «Chelsea
Hotel», uno spettacolo che racconta la
storia del rock e della cultura pop del
‘900, prendendo spunto dall’hotel di
Manhattan che ne fu il cuore pulsante.
Con Massimo Cotto, Mauro Ermanno
Giovanardi (Joe) e Matteo Curallo.
Pinacoteca Agnelli
La sfida ecologica
degli Stomp
tra danza e teatro
Un momento dell’esibizione degli Stomp
alle 21
Grandi successi
e sperimentazioni
a ritmo di blues
tagonisti artisti del calibro di
Buddy Myles, Billy Preston.
La consacrazione arriva nel
1998, quando ha l’onore di
aprire il concerto milanese di
B.B. King. Non mancano nel
suo curriculum collaborazioni con altre star internazionali, da Patti Smith a Mal
GIORGIO TRICHILO
Gaynor e Ged Grimes dei
Simple Minds, con i quali ha
Roots. Da qui bisogna parti- omaggiato Jimi Hendrix solre: le radici più autentiche tanto pochi mesi fa.
del blues. Musica dell’aniStasera, dunque, eccolo al
ma senza orpelli che ti cat- Teatro Colosseo a rileggere
tura sotto pelle. A queste il suo repertorio - tra cui i
radici guarda Alex Britti brani del nuovo cd «Bene conel suo «Chitarra, Voce e sì» - e a sparare alcuni granPiede Tour», che è di scena di classici della sua musica
stasera, al teatro Colosseo. del cuore. Le armi di certo
Il titolo è tutto un program- non gli mancano: al suo fianma: «Lo spettacolo - spiega co chitarra acustica, elettriil cantante - prende ispira- ca, classica, chiatarra a dozione dai grandi bluesmen dici corde, steel guitar, chiche suonavano mentre si tarra a doppio manico e midavano il ritmo con il piede. di. «Let the good times roll»,
Questa lezione è ancora va- come dice il vecchio adagio;
lida, io parto da lì, ci aggiun- ed allora cosa c’è di meglio
go un po’ di
che divertirsi in
tecnologia e in
ANCHE FOTOGRAFO c o m p a g n i a ?
questo modo
non manCon la sua Nikon Britti
costruisco il
cherà di invitaimmortala scorci re sul palco una
mio concerdelle città dei concerti serie di amici
to».
Britti rivenmusicisti per
dica con orgoglio la sue ori- condividere l’emozione di un
gini musicali: «Nel 1984 ho jam session tra virtuosismi e
visto un video di Stevie Ray invenzioni dell’ultimo moVaughan ed è scoccata la mento.
scintilla; poi sono andato in
Spazio alla musica, quindi.
un negozio di Trastevere Ma non solo. Oltre che con la
dove ho barattato tre dischi chitarra, Alex ci sa fare anche
per «Couldn’t stand the con la macchina fotografica:
Wheather», il secondo al- «Ho una vecchia Nikon degli
bum di Stevie. Da quel gior- anni Settanta sempre con me,
no la mia vita non è stata chiaramente una macchina a
più la stessa».
pellicola, e mi piace ritrarre
Nonostante i Festival di città e atmosfere metropoliSanremo e i tanti successi tane». Gli scatti realizzati in
discografici, Alex Britti è ri- giro per il mondo faranno da
masto sempre legato alla di- sfondo alla musica suonata
mensione di «one man sul palco. Riff di emozioni a
band» come al tempo dei 360°. I biglietti costano 27 eusuoi esordi al Big Mama di ro per la platea e 23 euro per
Roma. Da allora lui e le sua la galleria.
chitarra sono stati protagoTeatro Colosseo
nisti di numerosi eventi
via Madama Cristina, 71
blues che hanno visto proinfo: 011 6698034
Alex Britti
e la sua chitarra:
«Mi ispiro
ai grandi chitarristi»
Un uomo, una collezione. Oggi, alle 18,30, alla Pinacoteca Agnelli, la storia di un imprenditore illuminato, Luigi Bonotto, sarà
testimonianza dell’amore per il collezionismo e per l’arte contemporanea. Personalità schiva, capo di un’azienda sui generis,
a Molvena, nel vicentino, definita «lenta» per una precisa scelta
di umanizzazione dell’ambiente di lavoro, quest’uomo diventò negli anni il
principale punto di riferimento per gli
artisti di Fluxus, gruppo neo dadaista
nato nel ’61 a Wiesbaden. Iniziò ad
accumulare, per amicizia e per passione, opere e documenti di Fluxus e di
Poesia Sperimentale. Stimoli creativi,
libertà di pensiero, osmosi tra arte e
impresa. Questi i valori etici del collezionista-imprenditore. Così l’abitazione e l’azienda diventarono
luoghi di studio e confronto, oltre che di attività vera e propria
per artisti da tutto il mondo. Alcuni pezzi costituirono il primo
nucleo della Collezione Bonotto, diretta da Patrizio Peterlini,
presente in sala a intervistare l’imprenditore. Tra gli artisti
amici più cari, Yoko Ono: «Senza di lei, Lennon sarebbe rimasto
un provinciale», disse in un’intervista Bonotto. Che oggi, alla
Pinacoteca, stupirà con il racconto della sua collezione, riconosciuta ovunque per preziosità e unicità dei contenuti.
[L. TOR.]
Teatro Gobetti
Quando in casa Cupiello
il protagonista resta solo
Potrebbe sembrare peregrina l’idea di spazzare via tutti i personaggi e fare del «presepio» familiare di «Natale in casa Cupiello»
un antro desolato, dove vive, pensa e parla un solo personaggio.
L’ opzione è sembrata, invece, molto convincente a Fausto Russo
Alesi (nella foto), che ha adattato il testo di De Filippo e ne è
regista e interprete, da stasera al Gobetti (ore 19,30; tel: 011/516.95.55), per la
stagione Tst. L’artista, che ha trasformato la commedia in una pièce per voce
sola, spiega: «È una casa misera, distrutta, “inguaiata”, quella dei Cupiello
nella quale il protagonista Luca, che
definisce sua moglie Concetta “vecchia,
aspra e nemica”, si è ormai abituato a
non dialogare ma piuttosto a fare dei
monologhi». Di qui, la scelta di Russo Alesi, che ha pensato a un
assolo come chiave interpretativa: «Ho scelto di utilizzare il mio
corpo come unico strumento per suonare questo dramma dell’io
e della solitudine, immaginando uno spettacolo d’evocazione tra
il sonno e la veglia, tra la vita e la morte, tra lucidità e delirio, tra
memoria e presente, tra il palcoscenico e la platea». E, ancora:
«affrontando questo testo, ho la sensazione di trovarmi davanti
ad un meraviglioso spartito musicale, un vibrante veicolo di
comunicazione, profondità e poesia».
[S. FRA.]
Palazzo Madama
Signore, tanto di cappello
Una mostra in 80 modelli
Aprite i bauli e preparatevi a sfoggiare cappelli d’antan. Oggi alle
18 a Palazzo Madama s’inaugura «Chapeau, Madame!», mostra
dedicata ad un accessorio cult della moda internazionale che
mette per la prima volta in esposizione 80 cappellini sfoggiati dalle
torinesi dagli Anni 20 ai 70, provenienti dalla collezione del Liceo
artistico Passoni. Tutte le signore sono
invitate a partecipare al vernissage indossando tesa larga alla Audrey Hepburn, surrealisti copricapo stile Schiaparelli o solo acconciature con fiori. Oggi
l’ingresso è gratuito, da domani la mostra
sarà visitabile con il biglietto a 10 euro. E
viene lanciato il progetto «Storie di moda.
Mestieri della moda a Torino 1860-1960»,
che chiede la collaborazione dei visitatori per raccogliere testimonianze su attività che rappresentano un’eccellenza dell’industria
manifatturiera per creare un archivio di comunità, che pubblicato
sulle piattaforme multimediali di Palazzo Madama.
[N. PEN.]
.
T1 CV PR T2
60 .Sport Cronaca
LA STAMPA
.MARTEDÌ 25 MARZO 2014
port
A CURA DI
SILVIA GARBARINO
Per le vostre segnalazioni [email protected]
Tennis, Torino vince la Coppa delle Province
Con la vittoria 5 a 4 sulla rappresentativa
alessandrina, Torino ha conquistato il titolo
regionale nella Coppa delle Province Under 11. Nei
singolari, che hanno portato la squadra torinese in
svantaggio 4 a 3, sono scesi in campo Martina
Basket
Piramis, la favola continua
“Bello essere mina vagante”
La conquista dei playoff di A2 premia una realtà giovane e dinamica
ALBERTO DOLFIN
Sei vittorie su sette partite
per trasformarsi da cenerentola a mina vagante della Serie A2. Grazie a questo incredibile ruolino di marcia, la Piramis Torino si è garantita un
posto ai playoff con un turno
di anticipo, nonostante fosse
arrivata alla Poule Promozione con appena due punti in
dote e pochissime chances di
accedere alla fase successiva.
Invece, il gruppo plasmato da
Manuele Petrachi e capace lo
scorso anno di trionfare in
Serie A3 ha fatto la voce grossa anche nella categoria superiore. «Le ragazze hanno
tirato fuori il meglio di loro
nel momento in cui serviva di
più. Sapevamo di valere più
dei due punti che avevamo e
non volevamo essere una
semplice comparsa in questa
seconda fase – spiega il tecnico della Piramis -. Abbiamo
affrontato ognuna delle partite che ci aspettavano come
se fosse una finale e di volta in
volta la convinzione nei nostri mezzi è cresciuta. È stato
bello vincere su campi difficili come Udine e Vicenza».
I punti di Coen e Quarta, le
giocate in velocità di Montanaro e Di Giacomo, la strenua
difesa di Salvini ed il rientro a
pieno regime di Rosso hanno
dato benzina ai sogni della Piramis. Ora resta l’ultimo impegno della Poule Promozione, in casa di Muggia, prima
di conoscere la prossima av-
L’allenatore del miracolo
Manuele Petrachi ha vinto la A3 l’anno scorso e quest’anno in A2 è riuscito a portare le torinesi
ai playoff promozione con una gara di anticipo
Cnu
IlCusbatteSassarievedelefinalinazionali
1 Nessun problema per il
Cus Torino nella gara-1 di spareggio verso le finali dei Campionati Universitari di Milano:
contro Sassari, i biancoblù di
Sacco non hanno mai avuto
problemi chiudendo 92-51.
Pressoché impossibile immaginare che nel match di ritorno, in programma tra tre settimane, il divario possa essere
Tiro a segno
colmato. Marcatori: Murta 15,
Miglini 2, Rampone 4, Maccagno 2, Sacco M. 18, Negro,
Agbogan 2, Piano 7, Maffeo 5,
Raucci 20, Bergui 9, Quarta 8.
Sempre in ambito Cus, sono
ancora aperte le iscrizioni per
il torneo ‘3vs3’ che si disputerà sabato in via Braccini: una
cat. maschile (fino al 1997) e
una femminile.
[D.LAT.]
versaria, che sarà o il Geas Sesto San Giovanni o la Nba Zena
Genova. «Ci teniamo a vincere
anche l’ultima partita di questo girone perché ci regalerebbe il terzo posto, oltre a dare ulteriore prestigio al nostro
campionato ed aumentare ulteriormente le nostre certezze
– prosegue Petrachi -. Sia il Geas sia Genova hanno qualcosa
in più di noi per cui non fa molta differenza quale squadra incontreremo: dipenderà soprattutto da noi perché se le mie ragazze sono in partita sanno di
potersela giocare con tutte».
Duathlon
Dortmund ha ospitato la
trentesima edizione della
competizione internazionale ISAS, rivolta alle varie
specialità del tiro. La tiratrice Susanna Ricci, che per
il secondo anno indossa la
maglia azzurra, si è aggiudicata l’oro nella pistola 10
metri. La vittoria è arrivata
grazie ad un punteggio di
qualificazione di 382 punti.
Non è stato semplice per la
torinese che ha dovuto superare un team di russe
molto competitivo.
Con la medaglia conquistata da Susanna, la naziona-
le azzurra formata da 18 atleti
si è qualificata al 4° posto nel
medagliere con 2 argenti e un
bronzo, dietro alla capolista
Russia tallonata da ucraine e
tedesche. Ricci ha ottenuto il
tredicesimo posto nella pistola
sportiva a 25 metri, specialità
in cui ha realizzato 568 punti.
Per la giovane campionessa
italiana, 26 anni, che ha iniziato a tirare 11 anni fa ed è entrata nel 2013 in Nazionale, c’è
stato il grande salto: gare internazionali, le prove di Coppa
del mondo a Monaco e Granada e i Giochi del Mediterraneo.
Il prossimo impegno sarà a
settembre per i Mondiali e un
pass per le Olimpiadi.
OSCAR SERRA
Oltre duecento atleti hanno partecipato ai Campionati regionali di duathlon
di scena nel week end a
Santena sulla distanza
sprint (5 km a piedi, 20 in
bici e altri 2,5 di corsa). In
campo maschile primo
posto per Stefano Intagliata del Peperoncino Team, davanti a Filippo Rossi (Aquatica) e Bruno Pasqualini (Torino Triathlon).
Ai piedi del podio l’ucraino ormai naturalizzato torinese Vladimir Polikaripenko, più volte olimpionico
Canottaggio
Piemonte
in ascesa
con Sisport
Cus e Cerea
PAOLO MORELLI
Un grande test per confrontarsi con altri club del nord
ovest. Si può definire così il
Meeting Interregionale di
canottaggio svolto a Candia
e in contemporanea a Naro
(Ag), Sabaudia (Rm) e San
Giorgio a Nogaro (Ud). L’appuntamento nel Canavese
ha riunito società piemontesi, lombarde e liguri. Il Gavirate si è imposto con 32 medaglie su 157 gare tra senior,
master e giovanili. La corazzata lombarda ha portato a
casa 12 ori chiudendo alle
spalle della Lario che, pur
avendo vinto 24 medaglie, ne
ha collezionate 13 d’oro. Il
dominio lombardo è stato
sancito anche dalle prove di
Moltrasio (9 titoli), Germignaga (8) e Moto Guzzi (8).
Sicuramente in ascesa, il
Piemonte ha detto la sua con
le 22 medaglie della Sisport
tra cui cinque titoli: spicca il
bis di Francesco Pegoraro,
primo nel singolo pesi leggeri
e nel doppio con Edoardo
Margheri. Cinque ori anche
per il Cus Torino con un altro
bis: la solida coppia JiangAlajdi El Idrissi, prime nel
doppio cadetti e nel quattro
di coppia (con Perino e Loverso). Qualche soddisfazione
per Cerea: 4 ori tra cui quello
di Guido Gravina sul quattro
di coppia senior con Cappelli,
Feneziali e Giacosa. Tre titoli
per gli Amici del Fiume e due
per il Caprera, che si coccola
il duo Tognotti-Zamariola
(primi nel doppio cadetti) in
crescita nelle ultime uscite.
Due ori anche per l’Esperia.
Nuoto
Fava cala
un tris di ori
ai Criteria
maschili
Scorpacciata di titoli italiani
per i nuotatori piemontesi ai
Criteria nazionali giovanili di
Riccione. Un inizio da incorniciare per Emanuel Fava (Rari
Nantes Torino), autore di un
tris d’ori tra i Ragazzi 1999:
primo posto nei 200 farfalla
con tanto di nuovo record della manifestazione (2’01”90),
nei 200 misti (2’20”65) e nella
staffetta 4x200 stile libero
(7’30”85) assieme a Federico
Bracco, Devid Cordin e Oliviero Oddone. Anche per il
compagno di
squadra
Bracco non è
stato l’unico
acuto
di
giornata, vista la successiva vittoria nei 200
farfalla Ra- Emanuel Fava
gazzi 1998
(2’00”73) ed il terzo posto nei
200 misti (2’03”07).
Splendido oro in chiusura
di programma per Federico
Brumana (Centro Nuoto Torino), che si impone nei 400
stile libero Cadetti (3’48”74),
gara in cui il fratello Alberto
è bronzo in 3’51”54. I due fratelli astigiani festeggiano
anche il successo per distacco nella 4x200 stile libero
Cadetti (7’12”90), in compagnia di Sasha Bartolo e Davide Carlier. Sempre per la società biancoblù, arrivano poi
altri due argenti grazie a Davide Carlier nei 200 farfalla
Cadetti (1’55”77) e Alessandro Miressi nei 400 stile libero Ragazzi 1998 (3’58”40).
Oggi la seconda giornata
maschile.
[A.DOL.]
Sci
Riccioronella pistola10mt Chi sono i nuovi
adessoinseguei Mondiali campioni regionali
ALMA BRUNETTO
Librera (T.C. Bertolla), Ludovico Madiai (Circolo della
Stampa – Sporting), Alessia Camerano (Riverside),
Ernesto Zavattaro (Green Park), Lorenzo Ferri (T.C.
Monviso), Alessandro Spadola e Chiara Fornasieri
(Sporting Borgaro). Il successo è arrivato grazie ai
doppi di Spadola/Geppia e Librera/Fornasieri.
Stefano
Intagliata
atleta del
Peperoncino
Team primo ai
campionati
regionali di
duathlon
con la maglia della propria nazionale e protagonista ai recenti World Master Games disputati in estate in riva al Po.
Tra le donne, medaglia
d’oro a Monica Cibin del Novara Triathlon, che ha avuto
la meglio sulla torinese dell’Aquatica Chiara Piccinelli e
su Francesca Tunesi, del Cus
Torino.
Valsusiniinspolvero
nelleultimegarestagionali
Il finale di stagione sorride
agli sciatori valsusini. In occasione dei campionati nazionali francesi sulle nevi di
Meribel, Matteo Marsaglia
(Sansicario) ha infatti prima
vinto il superG – precedendo
il transalpino Mermillod
Blondin e il suo compagno di
nazionale Mattia Casse
(Sauze) – e poi si è piazzato
settimo in gigante, certo non
la sua specialità, in una gara
di altissimo contenuto tecnico vinta da Mathieu Faivre
con appena un centesimo di
vantaggio su Thomas Fanara e sei su Alexis Pinturault.
Al via di quest’ultima gara
era presente anche Giovanni
Matteo
Marsaglia
ha vinto
il superG
ai campionati
nazionali
francesi
Borsotti (Bardonecchia), ottavo dopo avere perduto
quattro posizioni nella seconda manche. Una posizione
più indietro, lo stesso Casse:
tutti e tre gli azzurri piemontesi hanno purtroppo vissuto
una stagione costellata da infortuni e contrattempi che ne
hanno condizionato la resa
agonistica.
[D.LAT.]
.
T1 CV PR T2
LA STAMPA
MARTEDÌ 25 MARZO 2014
Dove andiamo .61
.
Musei
ACCADEMIA ALBERTINA - PINACOTECA (Via Accademia Albertina 8; tel. 011/0897370).dom-lun 10-18,
mar-sab 14-18, mer chiuso. Fino al 13 aprile la mostra «Nato Frascà, la Mente mente» . Visite guidate (sovrapprezzo 2 euro) sab ore 16; dom e festivi ore 11 e 16.
A... COME AMBIENTE (cso Umbria 90, tel. 011 0702535). Sab-dom 14-9, ultimo ingresso alle 18
ARCHIVIO DI STATO (p. Castello 209, telefono 011 540382). Sala studio di piazza Castello e via Piave 21,
orario: lun-ven 8-18,30, sab 8-14.
ARCHIVIO STORICO DELLA CITTA’ (vira Barbaroux 32, telefono 011 4431811). Mostra: «Esplorando tra le
carte. La Mole Antonelliana» fino al 18 aprile. Orario: lun-ven 8,30-18,30, dom 10.30-18.30, sab chiuso.
ARMERIA REALE (biglietteria unica Palazzo Reale piazza Castello 191, telefono 011 543889). Orario: da
martedì a domenica e festivi 8,30-19,30.
BASILICA DI SUPERGA E REALI TOMBE DI CASA SAVOIA (strada Basilica di Superga 75, tel. 011 8997456). Or.
lun-dom. 9,30-19. Visite alla Cupola, lun-ven. 10-18, sabato 9,30-19, domenica 12,45-19.
BIBLIOTECA REALE (piazza Castello 191, telefono 011/543855). Orario: lun-mar-mer 8,15-18,45; gio-ven
8,15-13,45; 14-18,45; sabato 8,15-13,45.
BORGO E ROCCA MEDIEVALE (viale Virgilio - Parco del Valentino, telefono 011 4431701). Orario: la Rocca,
da mar a dom e festivi 10-18. Ultimo ingresso 45 minuti prima. Borgo: Orario: tutti i giorni 9-19.
FONDAZIONE 107 (via Sansovino 234, tel. 011/45 444 74). Or.: da giovedì a domenica 14-19. Visite guidate su prenotazione.
FONDAZIONE ACCORSI OMETTO - MUSEO DI ARTI DECORATIVE (via Po 55, interno 3, tel. 011/8376883). Visite
guidate alla collezione permanente ogni ora. Mostra «L’Oriente di Alberto Pasini». Orari: mar-ven. 10-13;
14-18; sab-dom 10-13; 14-19. Lun chiuso.
FONDAZIONE MERZ (via Limone 24, Torino). Mar-dom 11-19.
FONDAZIONE SANDRETTO (via Modane 16, tel. 011/379.76.00). Orari: gio: 20-23, ven-sab-dom: 12-19.
GAM (via Magenta 31, tel. 011/4429518). Mar-mer-ven-sab-dom. 10-19,30, gio 10-22,30. La biglietteria chiude un’ora prima. Tel. 011 4429546/7.
JUVENTUS MUSEUM (via Druento 153 interno 42). Orario: lun-mer-gio-ven 10.30-18.30, sab-dom e festivi
10.30-19.30, martedì chiuso. Per info www.juventus.com.
MAO - MUSEO D’ARTE ORIENTALE (via San Domenico 11, tel. 011 4436927). Or.: da mar. a dom. 10-18, chiuso il
lun. La biglietteria chiude un’ora prima. Visita ogni primo mar del mese alle 16 (ingresso gratuito al museo – visita 4 euro).
MUSEO DEL CARCERE «Le Nuove» (via P. Borsellino n. 3 Tel. 011-3090115; 011-760488). Or. visita
guidata: lun-sab. ore 15; dom ore 15 e 17; 2° e 4° dom ore 9, 15 e 17; S. Messa ore 10,30. Ricovero
antiaereo sab-dom 17.15.
MUSEO DELLO SPORT- STADIO OLIMPICO (C.so Agnelli ang. c.so Sebastopoli, tel 011/1978 56 17; [email protected]). Mar-ven 14-18, sab 10-18 Visite guidate dello Stadio inizio ogni ora. Chiuso per
le partite.
MUSEO DI ANTICHITA’ (via XX Settembre 86, tel 011 521 2251). Biglietteria unica presso Palazzo Reale. Or.:
da mar-sab. 8.30-19.30; dom e festivi 14-19.30. Tutte le domeniche alle 16 visita tematica gratuita.
MUSEO DI ANTROPOLOGIA CRIMINALE «CESARE LOMBROSO» (via P.Giuria 15, 011 6708195). lun-sab 10-18.
MUSEO DIFFUSO DELLA RESISTENZA (c.so Valdocco 4/A, tel. 011 4420780). Allestimento permanente: «Torino
1938-1948. Dalle leggi razziali alla Costituzione». Or.: mar-mer-ven-sab-dom 10-18, gio. 14-22. Lun chiuso.
MUSEO EGIZIO (via Accademia delle Scienze 6, telefono 011 5617776). Orario: tutti i giorni 8,30-19,30,
lunedì chiuso. Ultimo ingresso un’ora prima. Chiuso il 25/12
MUSEO NAZIONALE DELL’AUTO (corso Unità d’Italia 40, tel. 011 677666). Or.: lun 10-14, mar 14-19, mergio., dom 10-19, ven-sab 10-21. La biglietteria chiude un’ora prima.
MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA ALLA MOLE ANTONELLIANA (via Montebello 20, telefono 011 8138560).
Orario: tutti i giorni 9-20, lunedì chiuso. La biglietteria chiude un’ora prima.
MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA (piazzale Monte dei Cappuccini 7, tel. 011/6604104). Mostre
«Chamonix 1924. L’inverno diventa olimpico» fino al 6 aprile; «Incontri sui Tatra. Manifesti di turismo
e sport. 1900-1950» fino al 6 aprile.
MUSEO NAZIONALE DEL RISORGIMENTO – PALAZZO CARIGNANO (piazza Carlo Alberto 8, tel. 011 5621147).
Orario mar-dom. 10-18, ultimo ingresso ore 17,15, lun chiuso.
MUSEO PIETRO MICCA (via Guicciardini 7a, telefono 011/546317). Chiuso per lavori.
MUSEO REGIONALE DI SCIENZE NATURALI (via Giolitti 36, tel. 011/4326354). Chiuso.
PALAZZO MADAMA - MUSEO CIVICO DI ARTE ANTICA (p.zza Castello, tel. 011 4433501 Collezioni permanenti: da mar a sab ore 10-18; dom. 10-19.Scalone: mar-dom. ore 10-19, ingresso libero.
PALAZZO REALE (piazza Castello, tel. 011 4361455). Or.: tutti i giorni 9-19,30, lun. chiuso, sab. visite 9,30 - 18,10.
Ven-sab visite guidate all’Appartamento della Regina (fino al 12 aprile)
PAV PARCO ARTE VIVENTE (Via Giordano Bruno 31, tel. 011 3182235). Or.: ven 15-18, sab-dom 12-19.
PINACOTECA «GIOVANNI E MARELLA AGNELLI» (Lingotto, 8 Gallery - via Nizza 230, tel. 011 0062713 www.pinacoteca-agnelli.it). Orario: mar-dom. 10-19, ultimo ingresso 18,15.
PROMOTRICE BELLE ARTI (viale Crivelli 11, tel. 011/5790095). Orario: martedì-sabato 11-13/16,30-20, festivi 10,30-12,30, lunedì chiuso.
SPAZIO LA STAMPA (via Lugaro 21 www.lastampa.it/spaziolastampa). Ingresso libero: lun-ven 10-19, sab 10-20,
dom 14-20. Visite guidate su prenotazione allo 011/6568.319 o mail a [email protected] - Visite diurne: museo+redazione 3 euro - Visite serali: museo+redazione+stabilimento 5 euro - Visita guidata diurna sab e dom ore 17,30.
TEMPORARY MUSEUM (cso Verona 15/C, c/o BasicVillage, tel. 011/432.4591). Esposizione permanente: «La Rivoluzione
Informatica: dal Mainframe all’iPad». Fino al 16 febbraio: «Hi-tech: un cuore di pietra». Mer-ven 15-19, sab-dom 10.19.
PROVINCIA
CASTELLO DI RIVOLI - MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA (piazza Mafalda di Savoia, telefono 011 9565220/22).
Or.: mar- ven. 10-17, sab-dom. 10-19, lun. chiuso.
FORTE DI FENESTRELLE. Or: da giovedì a lunedì 10-17; chiuso martedì e mercoledì. Prenotazioni tel. 0121 83600.
MUSEO DELLO SPAZIO E PLANETARIO DIGITALE (via Osservatorio 8, Pino Torinese, telefono 011 8118740,
www.planetarioditorino.it).
REGGIA DI VENARIA REALE (p.zza Repubblica, Venaria, tel. 011/4992333; www.lavenaria.it). Riapertura sabato 8
marzo con la mostra «Splendori delle corti italiane: gli Este. Rinascimento e Barocco a Ferrara e Modena».
PALAZZINA DI CACCIA (p.zza Principe Amedeo 7, Stupinigi). Orario mar-ven 10-17.30 (ultimo ingresso 17); sabdom 10-18.30 (ultimo ingresso 18). Tel. 011/013.30.73
[email protected]
.
T1 CV PR T2
62 .Dove andiamo
LA STAMPA
.MARTEDÌ 25 MARZO 2014
I Cinema del 25 marzo 2014
Le trame
ALFIERI piazza Solferino 4, tel. 01156.23.800. Prezzi: € 6,50
int.; € 4,50 rid. over 60, under 26; € 2,50 abb+CVC
Riposo
P
AMBROSIO CINECAFÈ corso Vittorio 52, tel. 011540.068.
Prezzi: € 7,50 int.; € 5,50 ridotto, militari, under 18, universitari, Io Studio; € 4,00 over 60 pom.; € 5,00 over60 ser. Proiezioni 3D: int. € 10,00,
rid. € 8,00
Dallas Buyers Club
Sala 1
P 15.30-17.50-20.10-22.30
Noi 4
Sala 2
P 15.30-17.50-20.10-22.30
Allacciate le cinture
Sala 3
15.30-17.50-20.10-22.30
ARLECCHINO corso Sommeiller 22, tel. 01158.17.190. Prezzi: €
7,50 int.; € 5,50 ridotto, militari, under 18, universitari, Io Studio; € 4,00 over
60 pom.; € 5,00 over60 ser. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00
Non buttiamoci giù
Sala 1
P 15.30-17.30-19.30-21.15
Mr. Peabody & Sherman Sala 2
P 15.30-17.30
Maldamore
Sala 2
P 19.30-21.15
CENTRALE ARTHOUSE via Carlo Alberto 27, tel. 011540.110.
Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 militari, universitari, Aiace, over 65, under 18;
€ 4,00 primo spettacolo
Lei VO
16.30-19.00-21.30 (sott.it.)
CITYPLEX MASSAUA piazza Massaua 9, tel. 01177.40.461.
Prezzi: € 7,50 int. serale; € 5,50 int. Pom., ridotto Aiace, militare, under
18, universitario; € 4,00 over 60 (fino alle 17,55); € 5,00 over 60 (dopo le
17,55); Abb. Agis accettato. € 4,50 Tessera Io Studio; € 7,50. Proiezioni
3D: € 10,00 Int.; € 8,00 Rid.; € 6,00 Tessera Io Studio
Allacciate le cinture
P 17.40-20.00
47 Ronin
P 22.30
300 - L’alba di un impero
P 16.50-18.40-22.35
Supercondriaco
P 20.30
Non buttiamoci giù
P 16.50-18.40-20.30-22.30
Amici come noi
P 16.50-18.40-20.30-22.30
Mr. Peabody & Sherman
P 16.50-18.40
Il ricatto
P 20.30-22.30
DUE GIARDINI ARTHOUSE via Monfalcone 62, tel.
01132.72.214. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 universitari, militari, Aiace,
over 65, under 18; € 4,00 primo spettacolo;
Noi 4
Nirvana
P 16.10-18.10-20.15-22.15
Lei
Ombrerosse P 15.45-18.00-20.15-22.30
IDEAL - CITYPLEX corso Beccaria 4, tel. 01152.14.316. Prezzi:
€ 7,50 int. serale; € 5,50 int. pom., militari, under 18, universitari, Agis,
Aiace, over 65 dopo le 17.55; € 4,50 over 65 fino alle 17.55; € 4,50 Tessera Io Studio (solo il lunedì e martedì); € 4,50 Donna (solo il martedì); Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00
Amici come noi
P 15.45-18.00-20.15-22.30
300 - L’alba di un impero
P 15.30-17.50-20.10-22.30
47 Ronin
P 15.15-17.40-20.05-22.30
Need for Speed
P 15.00-17.30-20.00-22.30
Mr. Peabody & Sherman
P 15.00-16.50-18.40
Non buttiamoci giù
P 20.35-22.30
LUX galleria San Federico, tel. 01156.28.907. Prezzi: € 7,50
int.; € 5,50 ridotto, militari, under 18, universitari, Io Studio; € 4,00 over
60 pom.; € 5,00 over60 ser. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00
Mr. Peabody & Sherman Sala 1
P 17.50
300 - L’alba di un impero Sala 1
P 20.10-22.30
Sala riservata
Sala 2
P 18.00
Monuments men
Sala 2
P 20.10
Need for Speed
Sala 2
P 22.30
Amici come noi
Sala 3
P 17.50-20.30-22.30
MASSIMO via Verdi 18, tel. 01181.38.574. Prezzi Massimo 1 e
2: € 7,00 int.; € 5,00 rid., Aiace, stud. univ.; € 4,00 over 60. Massimo 3:
€ 6,00 int.; € 4,00 rid., Aiace; € 3,00 over 60. Proiezioni 3D € 10,00 int.;
€ 8,00 rid.
Allacciate le cinture
Massimo 1
P 15.30-17.50-20.10-22.30
A proposito di Davis
Massimo 2
P 16.00-18.10-22.30
Tim Hetherington: dalla linea del fronte VO
P 20.30 (sott.it.)
Massimo 2
La terza generazione VO Massimo 3
P 16.15 (sott.it.)
Il matrimonio di Maria Braun VO
Massimo 3
P 18.15 (sott.it.)
Il bidone
Massimo 3
P 20.30-22.30
NAZIONALE via Pomba 7, tel. 01181.24.173. Prezzi: € 7,50 int.;
€ 5,00 under 18, universitari, militari, Aiace; € 4,00 over 60; € 5,00 1 e 2
spett. pom.; Abb. 14 € 4,40
Lei
Nazionale 1
15.00-17.20-19.40-22.00
Snowpiercer
Nazionale 2
15.00-17.20
Father and son
Nazionale 2
20.30 (anteprima ad inviti)
F.LLI MARX ARTHOUSE corso Belgio 53, tel. 01181.21.410.
Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 universitari, militari, Aiace, over 65, under 18;
€ 4,00 primo spettacolo;
Non buttiamoci giù
Sala Groucho P 16.15-18.15-20.30-22.30
Allacciate le cinture
Sala Chico
P 15.50-18.00-20.10-22.20
Lei
Sala Harpo
P 15.45-18.00-20.15-22.30
REPOSI via XX Settembre 15, tel. 011531.400. Prezzi: € 7,50
int. serale; € 5,50 int. pomeridiano, Militari, Under 18, Universitari, Io studio; € 5,00 ridotto Aiace, over 65; € 27,00 abb. 6 ingr.; € 51,00 abb. 12
ingr.; abb. Arthouse accettato; Abb. Agis accettato. Proiezioni 3D: int. €
10,00, rid. € 8,00
E fu sera e fu mattina Reposi 1
P 15.30-17.50-20.10-22.30
300 - L’alba di un impero Reposi 2
P 15.15-17.40
Need for Speed
Reposi 2
P 20.00-22.30
Noi 4
Reposi 3
P 15.30-17.50-20.10-22.30
Supercondriaco
Reposi 4
15.30-17.50-20.10-22.30
Allacciate le cinture
Reposi 5
15.15-17.40-20.05-22.30
Amici come noi
Reposi 6
15.30-17.50-20.10-22.30
Saving Mr. Banks
Reposi 7
15.00-17.30-20.00-22.30
GREENWICH VILLAGE via Po 30, tel. 01183.90.123. Prezzi: €
7,50 int.; € 5,50 ridotto, militari, under 18, universitari, Io Studio; € 4,00
over 60 pom.; € 5,00 over60 ser. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00
Supercondriaco
Sala 1
P 17.50-20.10-22.30
Il ricatto
Sala 2
P 17.50-20.10-22.30
Non buttiamoci giù
Sala 3
P 17.50-20.10-22.30
ROMANO galleria Subalpina, tel. 01156.20.145. Prezzi: € 7,50
int. serale; € 5,50 int. Pom., ridotto Aiace, militare, under 18, universitario; € 4,00 over 60 (fino alle 17,55); € 5,00 over 60 (dopo le 17,55); Abb.
Agis accettato. € 4,50 Tessera Io Studio; € 7,50. Proiezioni 3D: € 10,00
Int.; € 8,00 Rid.; € 6,00 Tessera Io Studio
Ida
Sala 1
P 16.00-18.00-20.00-22.00
ELISEO p.zza Sabotino, tel. 01144.75.241. Prezzi: € 7,50 int.; €
5,00 under 18, universitari, militari, Aiace; € 4,00 over 60; € 5,00 1 e 2
spettacolo; Abb. 14 € 4,40
Allacciate le cinture
Eliseo Grande
15.30-17.40-19.50-22.00
Smetto quando voglio Eliseo Blu
P 16.00-18.00-20.00-22.00
12 anni schiavo
Eliseo Rosso P 15.30-18.00-21.00
12 anni schiavo
Sala 2
Il violinista del diavolo Sala 3
I segreti di Osage County Sala 3
P
P
P
15.30-18.10-21.00
15.15-17.30-19.45
22.00
THE SPACE CINEMA TORINO - PARCO DORA salita Michelangelo Garove 24, tel. 892111. Prezzi: € 8,00 int.; € 6,00 rid.; € 5,00
over 60, Soci Aci, Under 25 card, tariffa For Ladies; € 5,00 La tariffa A/R
andata e ritorno (solo 2D) dal lunedì al giovedì
Amici come noi
Sala 1
P 16.15-18.40-21.05
Need for Speed
Sala 2
P 15.30-18.30
Need for Speed 3D
Sala 2
P 21.30
Non buttiamoci giù
Sala 3
P 16.20-18.45-21.10
Tarzan
Sala 4
P 16.00
Lei VO
Sala 4
P 18.25
Lei
Sala 4
P 21.25
Il ricatto
Sala 5
P 16.10
300 - L’alba di un impero Sala 5
P 18.30
300 - L’alba di un impero 3D Sala 5
P 21.05
La bella e la bestia
Sala 6
P 16.05-18.45
47 Ronin
Sala 6
P 21.25
Amazzonia 3D
Sala 7
P 16.30-19.00
Il ricatto
Sala 7
P 21.10
Mr. Peabody & Sherman Sala 8
P 16.15
Allacciate le cinture
Sala 8
P 18.35
Pompei
Sala 8
P 21.05
UCI CINEMAS LINGOTTO via Nizza 262, tel. 892960. Prezzi: €
8,00 int.; € 6,30 studenti; € 5,80 bimbi fino a 8 anni; € 6,00 over 65; €
8,00 notturno. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 9,00, acquisto occhiali
3D € 1,00
Allacciate le cinture
P 14.20-17.00-19.40-22.20
Non buttiamoci giù
P 14.30-17.05-19.50-22.25
Il ricatto
P 15.00-17.30-19.45-22.05
La bella e la bestia
P 14.15-19.35
Mr. Peabody & Sherman
P 17.15
Need for Speed
P 22.30
300 - L’alba di un impero
P 14.30-17.15-19.55-22.35
Amici come noi
P 14.40-17.10-20.00-22.25
The Wolf of Wall Street V.M. 14
P 14.15-18.00-21.45
Supercondriaco
P 14.50-17.35-20.05-22.40
Mr. Peabody & Sherman
P 14.10
Lei
P 19.30-22.20
47 Ronin
P 16.50
Presto farà giorno
P 14.40-17.10-19.45-22.15
Need for Speed
P 14.00-16.50
Cinema: Torino e altre visioni
AGNELLI via P. Sarpi 111/a, tel. 01131.61.429. Riposo
CINE TEATRO BARETTI via Baretti 4, tel. 011655.187.
Rapido e indolore
21.00
CINE CARDINAL MASSAIA via Sospello 32, tel. 011257.881.
Riposo
ESEDRA via Bagetti 30, tel. 01143.37.474.
Cinecircolo Il Pungolo
21.15
MONTEROSA via Brandizzo 65, tel. 01123.04.153. Riposo
VALDOCCO via Salerno 12, tel. 01152.24.279. Riposo
Cinema aperti: Area Metropolitana e Provincia
BEINASCO
CUORGNÈ
THE SPACE CINEMA BEINASCO - LE FORNACI via G. Falcone,
tel. 892111. Prezzi: € 8,50 intero; € 6,70 rid., ragazzi fino 10 anni; €
6,00 over 65, studenti universitari. Proiezioni 3D: € 11,50 intero dal lun. al
ven. dopo le ore 18, sab. e dom. tutto il giorno, € 9,50 rid. dal lun. al ven.
prima delle ore 18, ragazzi fino 10 anni, anziani sopra i 60 anni
Mr. Peabody & Sherman Sala 1
17.10
Pompei
Sala 1
19.15
12 anni schiavo
Sala 1
21.30
Need for Speed
Sala 2
16.40-19.30
Need for Speed 3D
Sala 2
22.20
300 - L’alba di un impero Sala 3
17.20-19.50
300 - L’alba di un impero 3D Sala 3
22.10
Tarzan
Sala 4
17.30
47 Ronin
Sala 4
19.40-22.15
La bella e la bestia
Sala 5
16.30
Allacciate le cinture
Sala 5
19.15
Pompei
Sala 5
21.50
Amici come noi
Sala 6
15.50-18.00-20.15-22.30
Amazzonia 3D
Sala 7
17.00-19.15
La bella e la bestia
Sala 7
21.40
Il ricatto
Sala 8
17.30-19.40-21.50
Non buttiamoci giù
Sala 9
17.15-22.00
Una donna per amica Sala 9
19.45
MARGHERITA 0124657.523.
Sacro GRA
CASCINE VICA - RIVOLI
DON BOSCO DIG. 01195.08.908.
Zero dark thirty
18.30-21.15
CHIERI
SPLENDOR 01194.21.601.
Noi 4
21.15
CHIVASSO
POLITEAMA 01191.01.433.
Allacciate le cinture
21.00
21.30
SAN LORENZO (Giaveno), tel. 01193.75.923.
Philomena
21.00
IVREA
15.00-17.10-19.20-21.30
20.30-22.20
LEINÌ
AUDITORIUM 01199.88.098.
Treno di notte per Lisbona
A CURA DI Daniele Cavalla
ALLACCIATE LE CINTURE
··· Commedia. Regia di Ferzan Ozpetek, con Kasia Smutniak e Francesco Arca. Durata: 110 minuti. L’autore de «La
finestra di fronte» e «Mine vaganti»
racconta la storia di una coppia, a volte
imperfetta, nel corso di tredici anni.
AMICI COME NOI
·· Commedia. Regia di Enrico Lando,
con Pio D’Antini e Amedeo Grieco. Durata: 90 minuti. Gli inseparabili Pio e
Amedeo lasciano il loro negozio di
pompe funebri a Foggia e vanno prima
a Roma e poi a Milano.
DALLAS BUYERS CLUB
···· Drammatico. Regia di JeanMarc Vallée, con Matthew McConaughey e Jared Leto. Durata: 117 minuti.
Il rude cowboy texano Ron scopre nel
1985 di essere malato di aids: in Messico trova medicine in grado di curarlo
ma illegali negli States, decide di importarle. Da una storia vera.
12 ANNI SCHIAVO
···· Drammatico. Regia di di Steve
McQueen, con Chiwetel Ejiofor e Michael Fassbender. Durata: 117 minuti.
L’autore di «Shame» porta sullo schermo la storia vera di un uomo di colore
di New York rapito e venduto come
schiavo negli Stati Uniti del 1841.
IDA
···· Drammatico. Regia di Pawel
Pawlikowski, con Agata Kulesza. Durata: 80 minuti. Nella Polonia del 1962 la
giovane Ida prima di diventare suora
va a trovare la zia a Varsavia: scoprirà
segreti del passato. Opera premiata.
LEI
···· Commedia. Regia di Spike Jonze, con Joaquin Phoenix e Amy Adams.
Durata: 126 minuti. L’autore di «Essere
John Malkovic» porta sullo schermo la
storia d’amore tra il solitario Theodore
e una voce femminile. Premio Oscar alla sceneggiatura
MALDAMORE
··· Commedia. Regia di Angelo Longoni, con Ambra Angiolini e Luca Zingaretti. Durata: 101 minuti. Un interfono per bambini rimasto acceso fa
emergere verità inconfessabili in due
famiglie.
NEED FOR SPEED
··· Azione. Regia di Scott Waugh,
con Aaron Paul e Dominic Cooper. Durata: 124 minuti. Dal videogioco, la
storia di un meccanico e pilota tradito
da un amico: cercherà vendetta nel
mondo delle corse d’auto.
NOI 4
··· Commedia. Regia di Francesco
Bruni, con Ksenia Rappoport e Fabrizio
Gifuni. Durata: 90 minuti. Dall’autore
di «Scialla», il ritratto di una scombinata famiglia romana.
NON BUTTIAMOCI GIU’
GIAVENO
BOARO 0125641.480.
Quando meno te lo aspetti
POLITEAMA 0125641.571.
Noi 4
BRUTTO · MEDIOCRE ··
INTERESSANTE/DIVERTENTE ···
BELLO ····
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MONCALIERI
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intero; € 8,50 rid. Il prezzo è da considerarsi escluso di occhialini 3D al
costo di € 1,00
Tarzan
P 17.10
Need for Speed
P 14.10
Maldamore
P 20.00
Snowpiercer
P 22.25
The Wolf of Wall Street V.M. 14
P 14.00-17.50-21.40
Mr. Peabody & Sherman
P 14.05
47 Ronin
P 16.40-22.20
Sotto una buona stella
P 19.40
Noi 4
P 14.35-17.00-19.20-22.05
Allacciate le cinture
P 14.20-17.00-19.50-22.40
Lei
P 14.00-16.50-19.40-22.30
Amici come noi
P 15.15-17.40-20.05-22.35
Mr. Peabody & Sherman
P 14.50-17.15-19.40
Amici come noi
P 22.05
Need for Speed
P 16.30-19.30-22.30
Tarzan
300 - L’alba di un impero
Presto farà giorno
The Lego movie
Una donna per amica
La bella e la bestia
Il ricatto
12 anni schiavo
Non buttiamoci giù
Supercondriaco
P
P
P
P
P
P
P
P
P
P
14.05
14.30-17.15-20.00-22.40
14.40-17.10-19.35-22.05
14.30-17.00
22.20
17.05-19.45
15.40-18.00-20.20-22.35
14.00-19.40-22.30
15.10-17.35-20.00-22.25
14.35-17.15-19.45-22.15
PIANEZZA
LUMIERE 01196.82.088.
Cose nostre - Malavita
Need for Speed
Supercondriaco
Amici come noi
21.00
21.00
21.00
21.00
SETTIMO TORINESE
PETRARCA via Petrarca 7, tel. 01180.07.050.
Non buttiamoci giù
Sala 1
21.30
Need for Speed
Sala 2
21.20
Il ricatto
Sala 3
21.10
VENARIA
SUPERCINEMA 01145.94.406.
Amici come noi
Need for Speed
300 - L’alba di un impero
IL RICATTO
··· Thriller. Regia di Eugenio Mira,
con Elijah Wood e John Cusack. Durata: 90 minuti.Da tempo assente dalle
scene, il talentuoso pianista Tom Selznick torna finalmente sul palcoscenico: durante il concerto un cecchino lo
minaccia.
SNOWPIERCER
21.15
21.15
21.15
21.15
PINEROLO
HOLLYWOOD 0121201.142.
Amici come noi
MULTISALA 0121393.905.
Camminando verso
Italia 200
Non buttiamoci giù
Italia 500
RITZ 0121374.957.
Need for Speed
··· Commedia. Regia di Pascal Chaumeil, con Pierce Brosnan e Toni Collette. Durata: 96 minuti. La notte di Capodanno quattro persone s’incrociano su un grattacielo di Londra mentre
si stanno per suicidare. Dal best seller
di Nick Hornby («Alta fedeltà»).
···· Fantascienza. Regia di Bong Joon-ho, con Chris Evans e Tilda Swinton. Durata: 126 minuti. Nel 2031 il
mondo è vittima di un’era glaciale. Gli
unici sopravvissuti sono su un treno
che vaga per il pianeta: i ricchi nelle
lussuose carrozze, i poveri stipati in
fondo. Questi ultimi si ribellano.
SUPERCONDRIACO
··· Comico. Regia di e con Dany Boon, Kad Mérad. Durata: 109 minuti.Il
quarantenne fotografo Roman è un
nevrotico pieno di paure: il medico lo
aiuta a cercare la donna della sua vita.
300 - L’ALBA DI UN IMPERO
··· Fantasy. Regia di Noam Murro,
con Sullivan Stapleton e Eva Green.
Durata: 102 minuti. Seguito del successo precedente, s’incentra sulle battaglie navali tra Temistocle e Artemisia
Dal fumetto di Frank Miller.
IL VIOLINISTA DEL DIAVOLO
P 20.15-22.30
P 20.00-22.30
P 20.15-22.30
··· Drammatico. Regia di Bernard
Rose, con David Garrett e Jared Harris.
Durata: 122 minuti. La vita «smisurata» del violinista Niccolò Paganini. Dall’autore di «Amata immortale».
Teatri del 25 marzo 2014
AGIESSE-ALFATEATROviaCasalborgone16/I,
tel. 011 81.93.529. Sabato 29 ore 21 e domenica 30 ore 16 la Compagnia ALFAFOLIES presenta La danza delle libelluleoperettadiLehàr.SiprenotainoltreperLarosadi
Stanbuldi Leo Fall nei giorni 12 (ore 21) e
13 (ore 16) Aprile sempre con la Compagnia ALFAFOLIES - [email protected]
ALFIERIpiazzaSolferino2,tel.01156.23.800.
Stasera ore 20.45 e fino al 30 marzo, in scena“Stomp”,unotraipiùrivoluzionariedentusiasmanti eventi spettacolari degli ultimi
anni. Si prenota per “The best of musical”
in scena l’11 e il 12 aprile. Biglietteria fino al
30 marzo: dom e lun dalle 14 alle 20; da mar
a sab dalle 11 alle 22.30
ARALDOviaChiomonte3,tel. 34.56.101.583.
Usami 3.11di E. Cravero. Compagnia Thealtro. Venerdì 28 e Sabato 29. Ore 21
AUDITORIUM RAI p.zza Rossaro, tel. 011
81.04.653. ConcertoJuraj Valcuha direttore,IsabelleFaustviolino.MusichediBeethoven,Schumann,Lutoslawski.Giovedì27eVenerdì 28. Ore 20.30
CARIGNANO/TEATRO STABILE TORINO piazza Carignano 6, tel. 800.235.333. Prosegue
la vendita on-line e in biglietteria degli abbonamentiedeisingolibigliettistagioneTST.
Biglietteria via Rossini 8, dalle ore 13.00 alle ore 19.00, domenica e lunedì riposo. Tel.
011 5169555, Numero Verde 800 235 333 www.teatrostabiletorino.it
CASATEATRORAGAZZIEGIOVANIcorsoG.Ferraris 266/C, tel. 011 19.740.280. Sala Grande:Venerdìore21L’Organizzazione/Teatro
delle Briciole presenta John Tammet fa
sentire le persone molto così :-?. Sabato
ore 21; Domenica ore 16.30 Teatrodistinto
presenta Il gioco del lupo
Sala Piccola: Domenica ore 15.30 e ore 17.30
LaTurcacanepresentaIlviaggiodellafortuna
COLOSSEO via M. Cristina 71.. Stasera ore
21AlexBrittiinconcerto.Mercoledì26ore21
Angelo Branduardi in concerto. Giovedì 27
ore 21 La notte dei Publivori
ERBAcorsoMoncalieri241,tel.01166.15.447.
Stasera ore 21 in “prima” assoluta mondiale,inscena“ChefinehafattoBabyJane”,versione teatrale del celebre film di Robert Aldrich, con Sydne Rome e Francesca Bianco.
Il 2 aprile ore 10, gradito ritorno per “La Locandiera” di Goldoni, nell’edizione Torino
Spettacoli. Si prenota per “C Come Chanel”, in scena dal 3 al 6 aprile
GIOIELLO TEATRO via Cristoforo Colombo
31bis,tel.01158.05.768.Dal3al6aprileFran-
co Oppini e Renato Giordano presentano
“Mi ritorni in mente live”, musical all’italiana per rivivere canzoni e atmosfere degli
anniSessantaeSettanta.Siprenotaper“Stasera ve le canto”, con Vladimir Luxuria in
scena dal 10 al 12 aprile. A grande richiesta
torna dall’11 al 18 maggio, “Forbici follia”
GOBETTI TEATRO/TEATRO STABILE TORINO
via Rossini 8, tel. 800.235.333. Stasera ore
19.30 Natale in casa Cupiello di Eduardo
De Filippo, diretto e interpretato da Fausto
Russo Alesi, Piccolo Teatro di Milano Teatro
d’Europa
I CONCERTI DEL POMERIGGIO piazza Solferino4.Prelazioneerinnovoabbonamentiposti numerati per stagione 2014-2015 presso Teatro Alfieri Tel. 011.5623800. Orari biglietteria: feriali 11-20, festivi 15-20. Inaugurazione stagione: Luna tu...Selezione di
arie dalle operette più amate con Susy Picchio soprano, Fulvio Massa baritono, Massimiliano Brizio pianoforte
LAVANDERIA A VAPORE c. Pastrengo angolo via Tampellini (Collegno), tel. 011
40.33.800. Davide Balliano “Sono legione”. Concerto. Sabato 29. Ore 21
MONCALIERI LIMONE FONDERIE TEATRALI/TEATRO STABILE TORINO via Pastrengo 88,
tel. 800.235.333.InfrangereCompagniaEgri-
BiancoDanza e Compagnia Nazionale Ungherese di Gyor. Sabato 29. Ore 21
MONTEROSA via Brandizzo 65, tel. 011
23.04.153.Martedì25ore15.30CamilloBenso Conte di Cavour. Un uomo e la sua storia
per la Rassegna “Il nastro d’argento”
l’Associazione “ArteViva Teatro”
Venerdì 28 ore 21 La Locandiera di Carlo
Goldoni. Compagnia “Arcobaleno Teatro”
TEATRO NUOVO corso M. D’Azeglio 17, tel.
65.00.200. Il Gesto e l’anima 35° Rassegna
internazionale di danza e arti integrate.
Dal 28 al 30 marzo i Sonics in Meraviglia. Biglietti in vendita presso i teatri Nuovo, Erba, Gioiello e Alfieri
PICCOLOREGIOGIACOMOPUCCINI.Ore15.30
Al Regio dietro le quinte, visita guidata.
L’Orchestra a puntate: abbonamento speciale a 3 concerti a €22 (under 16: €15). Gli
Archi (9/4 ore 20, Teatro Regio), i Legni (11/4
ore 20, Piccolo Regio), gli Ottoni (13/4 ore
11, Teatro Regio)
PICCOLOTEATRODRAVELLIviaPraciosa11,tel.
011 68.22.122. Santibriganti Teatro e Fondazione Dravelli presentano “La domenicaandandoateatro”.Domenica6aprileore
11 Claudio e Consuelo in “Dal paese dei
balocchi”. Info 011.643038
PICCOLO TEATRO PEREMPRUNER - Gruglia-
sco, tel. 011 787.780. Un trenino a molla che
si chiama cuoreCompagnia Viartisti. Sabato
29. Ore 21
SALA TEATRO MURIALDO piazza Chiesa della Salute 17/b, tel. 011 22.15.161. 13° Edizione della Rassegna “Divertiamoci a teatro”. L’IspettoreCompagnia Il teatro instabile delle gambe sotto il tavolo. Sabato 29.
Ore 21
SOLFERINO piazza Solferino 2, tel. 011
56.23.800. Giovedì 3 aprile ore 13.45, per la
rassegna Mezzogiorno a Teatro, è in scena
“Terza liceo 1939”, tratto dall’omonimo
romanzodiMarcellaOlschkiconiGiovaniTalenti del Liceo Teatro Nuovo. Nuove repliche dal 7 al 9 maggio( mer e gio –ore 13.45;
ven –ore 12.45)
TANGRAM TEATRO via Don Orione 5, tel.
011 338.698. Scuola di recitazione (6 ore
settimanali)-CorsodiTeatroperprincipianti
(3 ore settimanali) - Corso di dizione ed uso
della voce - Corso di Teatro per bambini e
ragazzi - www.tangramteatro.it
TEATRO AGNELLI via Sarpi 111, tel. 011
30.42.808. Insolito – ore 21.00 c/ Casa del Teatro Ragazzi e Giovani Collectif Mensuel in
“L’Hommequivalait35milliards”inlinguaori-
ginaleconsottotitoli.Insolito–1aprileore21.00
Lunaria Teatro in “Creatura di sabbia”
TEATRO ASTRA via Rosolino Pilo 6.. Sala Prove. Martedì 25 ore 19 e 21.30 Oltre il microfono Il Pipistrello, Luigi Pirandello di Alberto Gozzi.
Sala Grande. Da venerdì 28 marzo La bottega del caffè di Carlo Goldoni, Compagnia BluTeatro
TEATROBARETTIviaBaretti4,tel.011655.187.
PinocchiodiBabiloniaTeatrieGloAmicidiLuca. Mercoledì 26. Ore 21
TEATRO CARDINAL MASSAIA via Sospello
32, tel. 011 257.881. Sabato 29 ore 21 compagnia I Barcaioli in Questi fantasmidi E.
De Filippo. Domenica 30 ore 18 Per la rassegna “Con occhi nuovi” Compagnia di Diana in Le ultime sette parole di Cristo. Sabato
5 aprile Areav Teatrale presenta Parlami di
tuo padre
TEATRO CIVICO GARYBALDI DI SETTIMO TORINESEviadeiPartigiani4-SettimoTorinese,
tel. 011 80.28.456. Stagione 2013/2014 “Fisico Bestiale” 28 e 29 marzo ore 21 Teatro
Villaggio Indipendente in “La lucidità della
bilancia ovvero l’incontro” regia Massimiliano Giacometti
TEATRO DELLA CONCORDIA c.so Puccini - Venaria, tel. 011 42.41.124. La vedova allegra
di F. Lehar. Sabato 29. Ore 21.
Cite - CapasCompagnia di Circo “eia” e Jordi Aspa. Sabato 5 aprile. Ore 21
TEATRO DI DIONISO via Manzoni 3, tel. 011
51.72.826.ProduzioniFuoriviapresentaChelseaHotelconMassimoCotto(vocenarrante)
Mauro Ermanno Giovanardi (voce) Matteo
Curallo (chitarra e piano). Ore 21
TEATROMARCHESAcorsoVercelli141,tel.338
87.06.798.DaVenerdì4aDomenica5aprile,
Feriali ore 21 – Festivi ore 16, per la Settimana mondiale della Danza, la Compagnia di Danza L’Araba Fenice organizza
Omaggio a Rudolf Nureyevcon la partecipazione: EgriBiancoDanza, il Gabbiano e
Centro Danza Ciriè
TEATRO REGIO. Stagione d’Opera 2013-14:
ore 20 Una tragedia fiorentina di A. ZemlinskyeGianniSchicchidiG.Puccini.S.A.Reck
direttore. Regia di V. Borrelli. Orchestra del
Teatro Regio. Repliche fino al 30/3. Biglietteria (ore 10.30-18 e 19-20) - Tel.
011.8815.241/242
TEATRO SUPERGA piazzetta Macario - Nichelino, tel. 011 62.79.789. Stagione di Prosa: “L’impresario di Smirne” (29/3) ore 21,
regia di Roberto Valerio – Associazione
Teatrale Pistoiese
.
T1 AL CN CV IM NO PR SR SV T2 VB
MARTEDÌ 25 MARZO 2014
Il tempo
Tempo .63
.
Fresco e instabile, rovesci più frequenti su Sardegna e regioni tirreniche
È marzo e i migratori si preparano
alla pacifica invasione dell’Europa
CARLO GRANDE
«C
i dirigemmo verso il delta
del Rodano, un po’ accecati
dal sole di mezzogiorno,
storditi dal vino (…) Grandi stormi di
uccelli si raccoglievano su un lontano
cavo ad alta tensione (…) per il grande
volo verso Nord». Era marzo, anche
nel capolavoro di Max Frisch «Stiller»,
un’azzurra giornata di marzo come
queste, in cui milioni di uccelli si preparano a invadere l’Europa. Cinque
membri della Lipu alla maratona di
Roma, domenica, erano vestiti da rondine, cicogna, gruccione, cuculo e rondone comune, specie simbolo della primavera, per ricordare «SpringAlive
2014», progetto dedicato alla migrazione e al birdwatching con cui si avvistano i primi migratori provenienti dall’Africa e si registrano nel sito
www.springalive.net: 65 mila avvistamenti nel 2013 in Italia e 285 mila in
Europa; dati preziosi per studiare i
cambiamenti climatici in Africa e lungo le rotte migratorie.
Gli animali sono maratoneti straordinari; nidificano da noi e ripartono
dopo l’estate per l’Africa 16 milioni di
coppie di rondini, 4 milioni di coppie di
cuculo, 7 milioni di coppie di rondoni,
100 mila coppie di cicogna bianca e tra
le 500 mila e il milione di coppie di
gruccione. La rondine viaggia anche a
32 km l’ora e percorre oltre 300 chilometri al giorno. Vola in poco tempo tra
Africa e Europa, per 11mila chilometri!
Ma il record è della Sterna codalunga o
artica, che fa il nido lungo le coste europee e americane e migra, attraverso
il circolo polare antartico dalla parte
opposta della Terra, sciroppandosi tra
andata e ritorno 30mila chilometri. Se
il tempo è buono, gli uccelli possono superare il Baltico e il Mediterraneo in
meno di 20 ore. I Falaropi di Wilson volano dalla California al Cile senza fermarsi per 7mila chilometri, in autunno
Piovanelli maggiori, Pittime reali, Pittime minori e Pivieri orientali volano
dalla Nuova Zelanda alla Cina, coprendo 7500 chilometri in 100 ore.
Icaro era un dilettante, al confronto.
Anche perché le ali non erano sue, ma
gliele fece il padre. Un bamboccione,
insomma. Non tutto ciò che vola è benefico, lo dimostra l’esposizione a Palazzo Barolo su Torino bombardata:
giorni di sirene e macerie, da cui i nostri padri e nonni seppero risollevarsi.
Furono all’altezza dei loro sogni perché fecero da soli senza «paste» calde e
pronte. Solo così si esce dal labirinto,
solo così si sfugge al Minotauro.
www.lastampa.it/grande
.
MARTEDÌ 25 MARZO 2014 LA STAMPA 64+8
Musica, arte, moda, design, cinema, industria, cucina.
Non esiste disciplina nella quale l’Italia non sia stata grande.
Non esiste settore nel quale non abbiamo brillato.
Siamo stati felici di stare lassù, ora è tornato il momento di volare.
E allora
#GUARDIAMOAVANTI
IL VENERDÌ LA STAMPA E TORINOSETTE €1,50 NON VENDIBILI SEPARATAMENTE. PREZZI TANDEM, NELLE AREE DI DIFFUSIONE INDICATE
SUL GIORNALE LOCALE; € 1,20 CON «IL CORRIERE DI ROMAGNA», «PRIMO PIANO MOLISE», «L A VOCE DI MANTOVA»; €1,30 CON «IL
Costruiamo, inventiamo, produciamo, scriviamo.
Facciamo qualcosa di cui essere di nuovo fieri.
Perché per essere grandi come il nostro passato non serve la nostalgia.
Serve l’energia.
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PREZZI ESTERO: FRANCIA, MONACO P., € 2,00; C. TICINO FRS. 3,00; SVIZZERA FRANCESE FRS. 3,00; SVIZZERA TEDESCA FRS. 3,00.
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insieme con
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