W . * Oggi in edicola con La Stampa * LA LA STAMPA STAMPA QUOTIDIANO FONDATO NEL 1867 MARTEDÌ 25 MARZO 2014 • ANNO 148 N. 83 • 1,30 € IN ITALIA (PREZZI PROMOZIONALI ED ESTERO IN ULTIMA) SPEDIZIONE ABB. POSTALE - D.L. 353/03 (CONV. IN L. 27/02/04) ART. 1 COMMA 1, DCB - TO www.lastampa.it Svolta dopo 16 giorni: ipotesi di incendio Coinvolti ex dirigenti e imprenditori Malesia, sms ai parenti “L’aereo è precipitato non ci sono superstiti” Finmeccanica, si allarga lo scandalo: 4 arresti Il pentito: soldi ai partiti Ilaria Maria Sala A PAGINA 13 Colonnello, Grignetti e Poletti ALLE PAGINE 10 E 11 RITORSIONE ALL’OCCUPAZIONE DELLA CRIMEA, IL G7 CANCELLA IL SUMMIT DI SOCHI. MOSCA: NON È UNA TRAGEDIA Napolitano: unità europea da difendere Il voto francese allarma l’Italia “La Ue rifletta” Renzi: prendere atto del disagio 1 Monito MATTEO-BEPPE VERO DUELLO PER STRASBURGO ELISABETTA GUALMINI L a battaglia per le elezioni europee sarà tra Matteo Renzi e Beppe Grillo. Così come in Francia e in altri paesi, anche in Italia siamo nel pieno di uno strano «bipolarismo» tra partiti europeisti e anti-europeisti che si sovrappone alla frattura destra-sinistra e che, almeno in queste elezioni, promette di apparire più saliente che mai. Con Berlusconi nell’angolo, relegato al ruolo di spettatore, i vecchi conflitti ideologici sono al momento congelati. E la sfida tra i due contendenti sarà dura, senza esclusione di colpi. Per una diversa visione di Europa? Sì, ma non solo. Sull’Europa Grillo propone la revisione dei trattati e un referendum sull’euro, collocandosi in quel filone che contesta l’ordinamento comunitario alla radice. Nonostante insista a prendere le distanze da Marine Le Pen (per continuare a guardare sia a destra che a sinistra), il suo movimento è dentro a quella «opposizione di principio» all’integrazione europea che da Maastricht in poi ritiene l’euro-burocrazia responsabile non tanto della crisi economica, quanto della CONTINUA A PAGINA 27 di Napolitano per il montante populismo antieuropeo, di cui è recentissima prova il primo esito delle amministrative francesi con il trionfo del Front National: l’unità europea non va screditata, dice il Presidente. Sul tema si pronuncia anche Renzi, che rimarca il sentimento di contestazione verso le istituzioni europee: l’Ue deve prenderne atto. Bresolin, Malaguti, Rampino e Sorgi ALLE PAG. 6 E 7 IL CASO Il premier accelera sui dossier Rientra in anticipo dall’Aja per lavorare su Senato e tasse «Sfida all’antipolitica» Fabio Martini A PAGINA 7 MARINE LE PEN “Noi e Grillo, obiettivi comuni” La leader del Front National si appella agli euroscettici «È solo l’inizio, a maggio vinceremo in tutti i Paesi» INTERVISTA DI Alberto Mattioli A PAGINA 4 Buongiorno MASSIMO GRAMELLINI JERRY LAMPEN/REUTERS Matteo Renzi al tavolo con i leader del G7 e i presidenti della Commissione e del Consiglio Ue in occasione del summit sul nucleare Salta il G8 in casa della Russia Obama: all’Europa il nostro gas 1 Il G7 cancella il G8. La riu- nione prevista per giugno a Sochi si terrà a sette in campo neutro a Bruxelles, perché i Grandi della terra non vogliono sedersi allo stesso tavolo con Putin. Russi che, dicono, hanno annesso «in modo illegittimo» la Crimea. I Sette sono anche pronti a intensificare l’azione se ci sarà una ulteriore escalation della crisi ucraina. Mosca, però, minimizza: club informale, se non si riunisce non sarà una tragedia. Zatterin ALLE PAG. 2 E 3 RETROSCENA Sanzioni dure in cambio di energia Usa Washington concede via libera all’esportazione È la mossa per non far sentire isolati gli alleati Paolo Mastrolilli A PAGINA 3 IL NEO-IMPERIALISMO DI PUTIN ROBERTO TOSCANO N egli Stati Uniti, dopo anni di sostanziale indifferenza (da decenni sembra che il mondo si riduca sostanzialmente al Medio Oriente), si torna a parlare di Russia, e lo si fa perché la Russia preoccupa nuovamente. Ci si chiede se Putin - un dirigente che non Benedetta primavera 1 Ogni anno, ai primi di marzo, Klepetan lascia il Sudafri- ca e intraprende un viaggio di tredicimila chilometri per incontrare Malena. La storia va avanti da dodici anni, da quando i due amanti vivevano insieme nel villaggio croato di Brodski Varos. Un cecchino sparò a Malena e la colpì in una zona vitale, costringendola per sempre su una poltrona. Klepetan avrebbe voluto restare con lei, ma la vita lo reclamava in Sudafrica e lui non aveva i mezzi per portarla con sé. Così la condusse dall’unica persona di cui si fidava, un bidello in pensione di nome Stiejepan Vokic, che da allora ospita Malena nella sua piccola mansarda. Klepetan però non è scappato dall’amore e tantomeno lo ha dimenticato. Ogni anno, da dodici anni, con il sopraggiungere della primavera si prende una vacanza. E pur non aven- do altro sostegno materiale che il desiderio, attraversa l’Africa e l’Adriatico con le proprie forze, fino a raggiungere il villaggio croato e bussare alla porta della mansarda. Malena è lì che lo aspetta sulla poltrona, impaziente. Ogni anno, da dodici anni. I due si sfiorano e, mentre il bidello si allontana con una scusa qualsiasi, con grande naturalezza fanno l’amore. Esauriti i giorni dell’estasi, Klepetan ritorna in Sudafrica, dando appuntamento a Malena per l’anno successivo. Non ha mai tradito la promessa, pur essendo un maschio. E lei non gli ha mai fatto scenate, pur essendo una femmina. Si amano, senza complessi né rimpianti. Hanno trovato un senso alla parola eternità. Può darsi che li favorisca il fatto di non essere umani, ma cicogne. si pensava certo fosse democratico, ma si sperava fosse almeno prudente - si accontenterà dell’annessione della Crimea, o invece dirigerà le sue mire espansionistiche verso altri territori ex sovietici abitati da popolazioni di etnia e lingua russa. CONTINUA A PAGINA 27 . 2 .Primo Piano LA STAMPA .MARTEDÌ 25 MARZO 2014 U SUMMIT ALL’AJA LA CRISI UCRAINA Il tavolo dei Grandi 9 1998 maggio persone Il primo G8 a Birmingham Sette Paesi e due rappresentanti Ue Il premier Matto Renzi alla sessione inaugurale del vertice sulla Sicurezza nucleare all’Aja YVES HERMAN/EPA Il G7 cancella il G8 della Russia Il vertice di giugno si terrà a Bruxelles. Mosca: “È un club informale, se non si riunisce non sarà una tragedia” MARCO ZATTERIN INVIATO A L’AJA Il G7 cancella il G8. La riunione prevista con otto paesi per giugno a Sochi, la perla olimpica di Vladimir Putin, si terrà a sette in campo neutro a Bruxelles, capitale europea, perché i grandi della Terra non intendono sedersi allo stesso tavolo coi russi, che hanno annesso «in modo illegittimo» la Crimea e ora premono alla frontiera meridionale dell’Ucraina. Sospendono il vertice e non il paese, per ora, e alzano il tono della disputa, mediando fra chi vorrebbe passi più decisi, come Usa e Francia, e chi è preoccupato di perdere il dialogo, come Germania e Italia. «Un club informale - risponde gelido il ministro degli esteri russo Lavrov -, nessuno può essere espulso per definizione: se non vogliono più questa formula, così sia». L’incontro di ieri è stato informale davvero, convocato ai margini del Vertice sulla Sicurezza nucleare nella Catshuis, la residenza del primo ministro olandese, nel cuore del quartiere governativo dell’Aja, via di Il comunicato: «Pronti a intensificare l’azione se ci sarà un’ulteriore escalation» mezzo fra un fortino e un beguinage. Una stanza coi sette leader e le loro bandiere - Germania, Francia, Regno Unito, Stati Uniti, Giappone, Canada, Italia - più i due presidenti del Consiglio e della Commissione il caso ANTONELLA RAMPINO ROMA N ell’incontro di sessanta minuti che giovedì 27 Barack Obama avrà al Quirinale con Giorgio Napolitano sul tavolo ci sarà anche il dossier che riguarda la Nato. Perché l’Italia aveva avanzato, con il beneplacito dell’amministrazione americana ai tempi di Hillary Clinton segretario di Stato, la formale candidatura dell’ex ministro degli Esteri Franco Frattini, che invece è stata messa in discussione al momento del cambio di governo a Palazzo Chigi, tanto che - seppure non ancora suffragata da atti formali - circola, e con forza nei colloqui riservati, la volontà di Washington di vedere nel ruolo che oggi ricopre il danese Anders Fogh Rasmussen, l’ex premier norvegese Jens Stoltenberg. Tutto comincia, a quanto narra un’alta fonte diplomatica, durante la telefonata di congratulazioni che Barack Obama ha fatto a Matteo Renzi, conclusa dal presidente americano con un accenno al nome di Stoltenberg per la Nato: appena insediato a Palazzo Chigi, il premier era stato preso in contropiede. Su tutte le furie invece Giorgio Napolitano, che per almeno due anni aveva tessuto la Ue. Nove persone insieme per metterne fuori gioco una decima, lo zar Putin, passaggio scontato a questo punto. Tanto che assume decisamente più interesse cercare di capire come potrebbero muoversi adesso, dove andrà il gioco dell’oca. «Abbiamo imposto una serie di sanzioni - recita il comunicato del G7, il primo dal 1998 - e siamo pronti a intensificare l’azione, anche con misure settoriali coordinate che avranno un impatto significativo sulla Russia, se ci sarà un’ulteriore escalation». La guerra economica, in altre parole. «Da far scattare in caso d’invasione», dice una fonte europea. Le cronache non sono fauste. Il ministro degli esteri ucraino Deshchytsia auspica di poter «discutere una soluzione coi russi e magari bere una vodka insie- me con loro». Tuttavia, «le possibilità di azione militare sono molto alte», anche perché ci sarebbero «centomila soldati russi» appena oltre le frontiere del suo paese. Guerra? Non aiuta la Duma, il Parlamento russo, che propone ai polacchi di spartirsi il Paese, nuova versione del diabolico patto Von Ribbentrop-Molotov che alla vigilia del secondo conflitto mondiale sancì la divisione dello stato polacco. Cattivo gusto, pensarlo oggi. I russi fanno così. Deshchytsia è riuscito ad incontrare Lavrov. Erano tre settimane che ci stava provando, ha detto. Il dialogo è ripreso, ma non c’è molto da aspettarsi. L’ucraino che si ritira dalla perduta Crimea (non riconosciuta da nessuno e destinata a diventare un altro con- flitto congelato) ha le polveri bagnate davanti al russo che minimizza l’evento e parla di uno dei tanti colloqui della strategia concordata con Putin. «Molti credono che il G8 abbia fatto il suo tempo perché ora c’è il gruppo dei venti sfida Lavrov -. Non teniamo troppo a questo formato, non Il ministro degli Esteri di Kiev: «Spero ancora in una soluzione diplomatica della crisi» sarà una tragedia se non si riunisce». Funziona sino a un certo punto. Per la faraonica Sochi è un’occasione persa. Per la Russia, l’ennesima prova di un isolamento manifesto, già visto all’Onu, e pericolosa- L’Italia vede sfumare la guida della Nato in pole c’è Stoltenberg una leadership espressione di un paese solo geograficamente europeo, ma non dell’Unione Europea cui la Norvegia non aderisce, ed inoltre perché essendo la candidatura Stoltenberg fortemente voluta dagli Stati Uniti, essi si troverebbero ad aver espresso la guida politica dell’Alleanza, quando da sempre c’è un americano alla guida militare. Favorevole è però la Germania, ma anche questa non era una novità: di Stoltenberg alla Nato aveva parlato personalmente Barack Obama ad Angela Merkel, in uno dei numerosi contatti di queste due ultime settimane (Merkel sarà alla Casa Bianca in maggio) ricevendo un assenso. La Cancelliera infatti, secondo fonti diplomatigiare la candidatura italiana alla Na- che e politiche, avrebbe intravisto la to? Ma, per l’appunto, al Quirinale pe- possibilità di «usare» il laburista norrò l’inquilino non è affatto cambiato, e vegese per contrastare, dopo le eleziogli americani stessi a cominciare da ni europee e in caso di forte affermaObama hanno sempre considerato zione del Pse, un’eventuale presidenza Napolitano la garanzia dell’Italia. alla Commissione del socialdemocraLa candidatura Stoltenberg, per tico (tedesco) Martin Schulz: il Pse quanto ormai all’onore delle cronache, non potrebbe esprimere due cariche non è stata ancora formalizzata. An- di quel rilievo. Argomentazione mache se un tentativo chiavellica, forse, poic’è stato in una riuLE CANDIDATURE ché si tratta di cariche nione informale degli certo non equiparaNegli ultimi giorni di ambasciatori Nato bili, ma con un suo giovedì scorso, dove è circolato anche il nome senso politico nel modi Enrico Letta mento in cui l’agreegli americani si sono trovati davanti alla ment di Berlino con ferma contrarietà della Francia, della Washington sulla Nato potrebbe avere Spagna, della Turchia, e via via di nu- anche altri risvolti. Negli ultimi giorni merosi altri Paesi tanto che la riunio- è circolato anche il nome di Enrico ne si è chiusa con un niente di fatto. E Letta. Ma, a parte il «no comment» di questo perché la Nato per la prima Palazzo Chigi, servirebbe anzitutto la volta nella sua lunga storia avrebbe disponibilità dell’interessato. Washington preme per il norvegese, c’è già il sì di Merkel Napolitano irritato: lo stop motivato con l’instabilità politica Persa l’ultima base navale EKievritiralesuetruppedallaCrimea 1 In Crimea l’Ucraina si arrende alla Russia. Le autorità di Kiev hanno annunciato il ritiro di quello che rimane delle truppe dislocate nella penisola: una mossa che equivale di fatto a issare bandiera bianca. All’alba di ieri i russi hanno conquistato la base navale di Feodosia, una delle ultime di una certa rilevanza tra quelle ancora controllate sottile trama diplomatica con la quale la candidatura dell’Italia aveva preso corpo mezzo secolo dopo Manlio Brosio alla guida di un’Alleanza che ci ha sempre visti in prima linea. Ira alimentata probabilmente da quel che dagli ucraini, forse addirittura l’ultima. Che i giochi erano fatti si era capito da tempo: domanica il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko - che del Cremlino è un alleato -, pur senza riconoscere ufficialmente il nuovo status ha dichiarato che «la Crimea è di fatto parte del territorio russo». Kiev ha richiamanto l’ambasciatore a Minsk. poi risultava a livello diplomatico, e che in vari colloqui politici era stato riferito dall’ex ambasciatore Usa a Roma David Thorne, e che suonava più o meno così: se l’Italia cambia premier ogni anno, perché dovremmo appog- mente sottolineata dal flusso di investimenti esteri nella federazione che si sta assottigliando. Le parole del comunicato dei Sette accontentano tutti, falchi e colombe. La scelta per Mosca è una sola, avvertono i ritrovati Sette, «tenga aperta la strada della diplomazia e rispetti l’integrità territoriale dell’Ucraina». Nell’attesa, i Grandi «sospenderanno la partecipazione al G8 sinché la Russia cambierà atteggiamento». Niente vertice a Sochi, dunque, con Bruxelles che conquista l’ennesimo vertice di giugno. Salta anche il meeting ministeriale di aprile, mentre un G7 Energia «discuterà come rafforzare la nostra sicurezza comune». Bisogna pensare a come colpire. Ma anche a come difendersi. . LA STAMPA MARTEDÌ 25 MARZO 2014 Retroscena PAOLO MASTROLILLI INVIATO ALL’AJA stato per caso che il presidente Obama ha cominciato la sua visita in Europa sullo sfondo della «Ronda di Notte», il capolavoro di Rembrandt esposto al Rijksmuseum di Amsterdam, ma poi è finita con lui a guidare davvero la ronda in difesa del continente dalle nuove minacce della Russia. Disposto a mettere molto sul piatto, per convincere gli alleati riluttanti a seguirlo sulla strada delle sanzioni settoriali più dure, compresa la carta dell’energia, se Putin invaderà l’Ucraina orientale. La svolta l’ha promessa Ben Rhodes, vice consigliere per la sicurezza nazionale: «Discuteremo la diversificazione delle fonti, come fattore mitigante dell’impatto economico dei provvedimenti proposti». E tanto per dare un segnale, già ieri il dipartimento all’Energia ha autorizzato la Jordan Cove a esportare fino a 0,8 miliardi di piedi cubici di gas liquefatto al giorno. Uno dei primi 8 casi che consentiranno di inviare energia in Europa. L’ammassamento delle truppe russe al confine orientale dell’Ucraina, che il comandante della Nato Breedlove ha definito «molto considerevoli e molto pronte», ha spinto la Casa Bianca ad abbandonare le ultime remore. Putin ha già mentito in passato, e quindi non c’è motivo di credergli quando dice che non intende fare altre annessioni. Gli uomini del presidente non sono neppure disposti a concedere la perdita della Crimea, «perché nessuno ha riconosciuto il nuovo status», e a maggior ragione non possono tollerare una nuova normalità che diventi minaccia costante anche per paesi Nato come quelli baltici. Dunque l’accelerazione, che passa dalla sospensione del G8, perché «non ci sono ragioni per ingaggiare la Russia fino a quando viola le leggi internazionali», agli aiuti economici per sostenere l’allontanamento di Kiev da Mosca. La colonna portante però è l’inasprimento delle sanzioni, se Putin non si fermerà. O almeno la minaccia credibile di essere pronti a colpire settori strategici come la finanza, la difesa, e soprattutto l’energia, che rappresenta metà dell’economia russa. Il gas e il petrolio di Mosca, però, rappresentano È Primo Piano .3 . Obama prepara la guerra economica e apre i rubinetti del gas americano Primo ok all’export verso l’Ue. Preoccupano i movimenti delle truppe russe 2015, se gli 8 permessi attuali diventassero operativi, ma posare questa carta sul tavolo significa segnalare a Putin che Washington è decisa a contrastarlo con tutti i mezzi economici nel lungo periodo, e all’Europa che non sarà lasciata sola, a sopportare il costo di sanzioni contro un paese con cui ha scambi commerciali dieci volte più grandi di quelli degli Usa. È una strategia che include l’attenzione a evitare tutti gli elementi di potenziale attrito fra gli alleati, e infatti fonti della Casa Bianca si guardano bene dal bocciare in via definitiva l’idea ventilata dal premier italiano Renzi di nominare il suo predecessore Letta segretario generale della Nato: «Non abbiamo ancora - dicono - una posizione ufficiale, per noi la questione è aperta». Anche il bilaterale dell’ora di pranzo col presidente cinese Xi si trasforma nel- Leader Il presidente degli Stati Unti Barack Obama al summit sulla Sicurezza nucleare all’Aja, nei Paesi Bassi NON LASCIARE SOLI GLI ALLEATI La strategia di Washington punta a rassicurarli: non sarete voi a pagare il prezzo più alto TEMPI ANCORA LUNGHI Ma bisognerà aspettare fino al 2015 e analisti come Bremmer dubitano che la mossa riuscirà YVES HERMAN/AFP L’avvertimento Le sanzioni che Stati Uniti e Unione europea imporranno avranno un forte impatto sull’economia di Mosca Barack Obama anche il 30% del totale importato da paesi come l’Italia, e anche più per la Germania, diventata l’elemento di svolta sul fronte europeo da quando anche la cancelliera Merkel si è convinta che Putin è inaffidabile. Perciò Obama ha ordinato di mettere sul tavolo anche la carta della «diversificazione», affidata al segretario all’Energia Ernest Moniz, l’ex professore del Mit che lo ha seguito in Europa, e a breve terrà un vertice con i colleghi del G7 per esaminare il tema. Questo significa due cose: aiutare il Vecchio continente a sviluppare le proprie fonti, come gli americani stanno già facendo in paesi tipo la Polonia per estrarre lo shale gas, e considerare l’ipotesi di esportare le proprie risorse. Le nuove tecnologie hanno già consentito agli Usa di diventare i primi produttori mondiali di gas, e gli esperti del settore si aspettano che tra breve scavalcheranno anche l’Arabia Saudita come leader del mercato petrolifero. È vero che secondo i tecnici sarà difficile esportare il gas Usa in Europa prima della fine del l’occasione per spingerlo a isolare la Russia, puntando sul fatto che i principi della sovranità e dell’integrità territoriale sono fondamentali per tenere insieme la Repubblica popolare, minacciata dai separatismi come quello tibetano. Analisti come Ian Bremmer e Lee Wolosky prevedono che la strategia delle sanzioni non funzionerà, perché nessuno ha voglia di spingersi fino al punto di asprezza necessaria a farle funzionare. La Casa Bianca, però, non è disposta a cedere: «Questa - assicura Rhodes non è una nuova Guerra Fredda, perché la Russia non guida un blocco di paesi, non ha più un’ideologia unificante come il comunismo, ed è isolata». Quindi alla lunga non ha le risorse per resistere alla ronda imposta da Obama. La battuta sul mandato appena iniziato Barack scherza con Renzi “Anche io avevo i capelli neri” DALL’INVIATO ALL’AJA L’Aja - «Molto buono». Così il vice consigliere per la sicurezza nazionale americano, Ben Rhodes, definisce il primo incontro tra il presidente Obama e il premier italiano Renzi, avvenuto ieri durante il vertice nucleare dell’Aja e il G7 straordinario per affrontare la crisi ucraina. Un appuntamento servito a rompere il ghiaccio, in vista dell’incontro bilaterale in programma per giovedì a Roma. Il capo della Casa Bianca ha subito scelto un atteggiamento informale, scherzando sulla giovinezza del titolare di Palazzo Chigi: «Anche io - gli ha detto - quando ho cominciato questo lavoro avevo i capelli neri». Ora stanno diventando bianchi, come capita spesso ai presidenti degli Stati Uniti, e magari anche ai presidenti del Consiglio che devono rilan- ciare un paese fermo da troppo tempo. Al di là della simpatia a pelle, però, secondo Rhodes «c’è stata un’interazione molto buona anche sulla sostanza». Il responsabile della comunicazione strategica della Casa Bianca, che era presente agli incontri di ieri ed è la voce di Obama sulla politica estera, l’ha spiegata così: Il consigliere Rhodes «Il vostro premier è già molto preparato sui temi da discutere» «Renzi ha dimostrato di essere preparato e aggiornato sulle questioni che abbiamo discusso. E’ appena entrato in carica, ma è già operativo». In vista dell’incontro di giovedì a Roma, Rhodes ha elencato così i temi che stanno più a cuore all’amministrazione americana: «Certamente Omaggio agli «artisti» Obama sotto «La Ronda di notte» di Rembrandt A sinistra, un fotomontaggio con Totti usato dall’Ambasciata Usa a Roma per presentare su Twitter la visita del presidente in Italia l’Ucraina, ma in generale tutte le questioni di sicurezza su cui Italia e Stati Uniti hanno già una stretta collaborazione, come ad esempio quelle che riguardano il Nordafrica. Poi ci interessano molto lo sviluppo dell’economia, la crescita e il lavoro». Intanto l’Ambasciata Usa a Roma sta diffondendo una serie di foto ironiche sulla visita di Obama in Italia: fotomontaggi in cui il presidente compare anche con Totti (la foto è accompagnata da una battuta scherzosa: «Che si saranno detti?»). La stabilità dei paesi alleati è sempre stata storicamente un valore per gli Stati Uniti, e quindi è molto importante percepire la solidità del rapporto anche dopo il recente cambio del governo. Alla domanda se l’amministrazione americana si senta incoraggiata da questo primo contatto, Rhodes ha risposto così: «So far, so good», finora tutto bene. [P. MAS.] Jena Resta Senza Berlusconi sulla scheda elettorale non ci resta che votare Renzi. [email protected] . 4 .Primo Piano LA STAMPA .MARTEDÌ 25 MARZO 2014 U FRANCIA LO TSUNAMI POPULISTA INTERVISTA “È soltanto l’inizio A maggio vinceremo in tutta l’Europa” Marine Le Pen chiama a raccolta gli euroscettici “Grillo? Mi odia, ma abbiamo gli stessi obiettivi” DALL’INVIATO A BÉZIERS arine Le Pen solleva il ricevitore in quella che, dal rumore, sembra una discoteca. Invece è nel suo quartier generale nella banlieue di Parigi dove ogni possibile telefonino non smette di trillare. È il day after della vittoria alle amministrative, con il Front national che espugna una città al primo turno (Hénin-Beaumont, nel Nord devastato), è in pole position per vincere il secondo in diverse altre (soprattutto nel Sud non meno in crisi) e aumenta dappertutto i suoi voti. Secondo il suo ufficio stampa, madame non dovrebbe parlare ai giornalisti, perché è prevista per oggi una grande conferenza stampa nella quale, si sussurra nel partito, potrebbe fare un annuncio clamoroso («Oddio, vorrà candidarsi a Papa?», ride l’amico, frontista sì, ma spiritoso). Però alla fine Marine è troppo soddisfatta per negarsi. L’appello M Madame, dall’Italia Beppe Grillo fa sapere che non ha nessuna intenzione di allearsi con lei. Chiedo a tutti di dare battaglia per difendere gli Stati nazionali, le identità dei popoli europei L’attacco alle élite I francesi hanno votato contro una classe politica che ha imposto decisioni prese a Bruxelles BERTRAND LANGLOIS/AFP Marine Le Pen, classe 1968, è alla guida del Front National dal 2011 delle europee! Io credo che i francesi abbiano votato contro una classe politica che ha imposto loro delle politiche sbagliate perché se le è fatte imporre da Bruxelles. Ma la gestione della Ue sarà sanzionata direttamente alle europee». Le novità internazionali del settore ferroviario tornano a Torino dal 1 al 3 aprile 2014 Cosa ribatte a chi la accusa di populismo? «Non so cosa significhi. Certo, se essere populisti vuol dire fare una politica dal popolo, con il popolo e per il popolo, ebbene, io sono onorata di essere populista». «Per la verità, non gliel’ha chiesto nessuno. Non è mai stata questione. Non capiVeniamo al sodo: quante citsco perché Grillo ce l’abbia tà crede che il Front si prencon me. Noi e il suo moviderà, domenica prossima? mento abbiamo «Quante, non glielo so molti obbiettivi dire. Di certo, la diin comune, namica è positiper esempio va, l’ipotesi di sbarazzarci vincere cond e l l ’e u r o . creta». Anche se Tanto più che, noi, a diffeper impedirIl miglior risultato renza sua, glielo, di «frondel Fn è stato av a n z i a m o te repubblicaa Hénin Beaumont anche propono» non si parla ste concrete su più. Il Fn è stato decome farlo». finitivamente «dedia- 50,26% Lingotto Fiere Padiglioni 1 e 2 Martedì 1 aprile 2014 10:00-17:00 Mercoledì 2 aprile 2014 10:00-17:00 Giovedì 3 aprile 2014 10:00-16:00 materiale rotabile costruzione binari e infrastrutture segnalazione, comando treni e sistemi di comunicazione manutenzione vetture manutenzione infrastrutture informazione passeggeri e sistemi di biglietteria dei voti Ma lei ha fatto un appello a tutti gli euroscettici. «E lo confermo. Chiedo a tutti di dare battaglia per difendere gli Stati nazionali, le identità dei popoli europei, la loro sovranità e in ultima analisi la loro libertà. Chi vorrà raggiungerci in questa battaglia è benvenuto». Quindi resta almeno l’alleanza con la Lega Nord... «Certamente. Vogliamo confrontarci con tutti quelli che credono che questa Europa delle banche e della finanza stia soffocando gli europei». Infatti a Bruxelles sono molto preoccupati per il risultato delle amministrative francesi. «Aspettino a vedere quello bolizzato»? «Nello spirito del popolo francese il Fn è da tempo una grande forza politica. Le uniche a diabolizzarlo sono le élite, quelle che ci hanno portato in questa situazione. Ma il popolo non è questa casta, che inizia ad avere paura di perdere i suoi scandalosi privilegi». Ultima domanda: crede che nel 2017 lei sarà la prima presidentessa della République? «Questo lo decideranno i francesi. Di certo so che da qui al 2017 in Francia succederanno molte cose. E di una cosa sono assolutamente sicura: il popolo francese ritroverà la sua libertà». [ALB. MAT.] 310 società provenienti da 17 paesi espongono i prodotti dei seguenti settori chiave: Conferenza CIFI Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani sul tema: “Ferrovia e Ambiente” Ingresso gratuito per le registrazioni online Presentazione del Progetto Shift²Rail di ASSIFER Associazione Industrie Ferroviarie Conferenza FerPress sul tema “Trasporto Ferroviario Merci” Incontri B2B con buyer internazionali Visite tecniche allo stabilimento Alstom di Savigliano e alle principali attività di GTT Gruppo Torinese Trasporti Registrazione online per l’ingresso gratuito: www.expoferroviaria.com Iscrizione direttamente in fiera Euro 15 Organizzatore Con il Patrocinio del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Partner dell’esposizione: . LA STAMPA MARTEDÌ 25 MARZO 2014 Primo Piano .5 . Hénin Beaumont PARIGI Reims Mulhouse Dov’è più forte Vittoria al primo turno Ballottaggio Ballottaggio a tre Fra Fr ran ra r aan nc a ncia nc Centimetri LA STAMPA Béziers Perpignan Giornalista Nel 1985 Robert Ménard (al centro nella foto) ha fondato «Reporters sans frontières»: in passato è stato protagonista di spericolati blitz in difesa della libertà di stampa e della libertà in generale OLIVIER CORSAN/LE PARISIEN/MAXPPP REPORTAGE ALBERTO MATTIOLI INVIATO A BÉZIERS l candidato sindaco, Robert Ménard, nega di essere di estrema destra, anzi nega di essere di destra tout court («ma di certo non di sinistra»), men che meno del Front national, che ha solo sei aspiranti consiglieri sui 49 della sua lista. «Io sono indipendente. Il mio partito è Béziers», proclama il celebre giornalista, già fondatore e anima di «Reporters sans frontières», protagonista di spericolati blitz in difesa della libertà di stampa e della libertà in generale. Però sul suo santino elettorale ci sono, in fondo e in piccolo, i simboli di chi lo sostiene: il Front e altri tre partitini di destra. Quindi se domenica investire sulla qualità, e così siamo Ménard vincerà al ballottaggio, cosa stati travolti dal vino prodotto in altri non solo possibile ma molto probabi- Paesi ancora più a buon mercato. Sole, perché parte dal confortevole pravvive un po’ di industria petrolifera 44,88% del primo turno, si potrà dire e basta», spiega Ludovic Trabuchet, che Béziers è la più grande città capo della redazione del «Midi libre». francese amministrata dal Fn: 72 miIl sindaco uscente, dell’Ump, destra la abitanti, 160 mila nell’area metro- «repubblicana», ha governato per 19 politana. anni ed è così discreDistinguo a par- GLOBALIZZAZIONE PERDENTE ditato che non si è te, però, Béziers, ricandidato. Ma Immigrazione massiccia più nell’angolo sud-ocha fatto presentare e crollo dell’agricoltura il suo vice, «insomcidentale della Francia, fra Mon- «Siamo alla disperazione» ma la solita politica tpellier e Perpifatta di clientelismo, gnan, è un caso da manuale che spie- affarismo e comunitarismo», tuona ga non solo perché madame Le Pen Ménard. Il vice candidato, Elie Aboud, venga votata, ma anche perché non si è fermato al 20,17%, quello socialici si vergogni più di farlo. Altro che i sta, Jean-Michel Du Plaa, a un imbafascisti su Marte come nel film di razzante 18,65. Guzzanti raccontati da chi non vuol Due passi in centro? Sembra una vedere e soprattutto capire quel che città fantasma e, in ogni caso, non una sta succedendo nel ventre della Francia profonda, specie in questo Midi dove le contrapposizioni sono sempre state aspre a spesso sanguinose: ugonotti contro cattolici, rivoluzionari contro realisti, resistenti contro collaborazionisti. La città è carina, con la solita cattedrale gotica e le lapidi che ricordano illustri sconosciuti locali tipo Jean-Pons-Guillaume Viennet, 17771868 (complimenti), pari di Francia ed «esecutore testamentario di Luigi Filippo» (ah, beh, allora...). Ma dà l’impressione di aver urgente bisogno di un buon piano di manutenzione straordinaria o almeno di una belPAOLO LEVI la mano di pittura. Il problema è che PARIGI la situazione economica non è nemmeno cattiva: è catastrofica. Béziers «Uno per tutti, tutti per uno»: all’indoè la quarta città più povera del Pae- mani del trionfo di Marine Le Pen nel se, il 32% dei suoi abitanti vive sotto primo turno delle elezioni municipali la soglia della povertà, il 16,4% è di- in Francia i «tre moschettieri» della soccupato. In compenso, la tassa ri- gauche - Partito socialista, verdi e cofiuti è aumentata del 39,5% in quat- munisti - sanciscono un’alleanza d’actro anni e la bolletta dell’acqua è la ciaio per fermare nei ballottaggi l’ascepiù cara di Francia. «Qui si viveva di sa del Front National, terza forza polivino, di “pinard”, il rosso a buon mer- tica del Paese, accreditata nei sondagcato. Non si è capito che bisognava gi come primo o secondo partito nel I Nel Midi dove il Fronte trionfa “Arruoliamo i delusi di sinistra” A Béziers l’exploit del fondatore di Reporters sans frontières: i veri libertari siamo noi città francese. Dalla cattedrale alla chiesa di Saint-Jacques, egualmente bella ma romanica, si incontrano esclusivamente donne velate. L’immigrazione magrebina è massiccia: quando ancora l’economia andava bene, si mugugnava e basta; adesso che va a rotoli, è iniziata la guerra fra poveri e ai mugugni si è aggiunto il voto per Le Pen. E tanta rabbia. «Li vede, tutti quei panni stesi alle finestre?», mi intima una madama quasi soffocata dall’indignazione. Beh, sì. «E le sembra possibile? E il decoro? Qui non è mai usato. Certo che ho votato per Ménard, perché è uno di noi. E domenica lo rifarò. Questi vivono secondo le loro leggi, non quelle della République». Ed ecco come il bucato spiega anche il comunitarismo. Intanto Ménard si gode il trionfo e ci ragiona sopra: «La crisi della politi- ca è evidente in tutta la Francia. La gente non ne può più dei professionisti della politica che creano problemi invece di risolverne. Certo che sento Marine Le Pen, ma non sono iscritto al Fn e non lo voto nemmeno». Infatti lei sembrava piuttosto di gauche, all’epoca di «Reporters sans frontières»... «Ma non è che se uno si batte per le libertà, ha un cuore e magari legge pure qualche libro sia di sinistra per definizione. Sa quel è l’unico Comitato centrale ancora esistente? Quello che dirige la Lega dei diritti dell’uomo». L’obiezione è che, mettendoci la faccia, i vari Ménard diano una mano alla «dédiabolisation» del Fn e lo rendano presentabile. «Ormai che il Fn sia il diavolo lo possono davvero credere e scrivere solo “Le Monde” o “Libération”. I francesi, no di certo. Vuole un esempio? Ho proposto di armare la po- lizia municipale e mi hanno detto che ero un “facho”, un fascista. Bene: per legge, in Francia, i vigili non possono uscire di pattuglia dalle 23 alle 7 se non sono armati. Quelli di Béziers non lo sono, quindi di notte la città non è presidiata. Che c’entra il fascismo?». Sarà. In città si dice però che Ménard sia assai più vicino alla famiglia Le Pen di quanto ammetta e prepari un libro-intervista con il papà. Lui stesso prevede che, se diventerà sindaco, la figlia «dirà che il Front ha espugnato Béziers, ma è normale, fa parte della politica». Basta aspettare una settimana. I socialisti hanno tempo fino alle 18 di oggi per decidere se ritirarsi dal ballottaggio, invitare a votare l’uomo dell’Ump o addirittura mettersi insieme in lista con lui. «Ormai sono disperati», dice Ménard. E su questo ha certamente ragione. Ps sotto choc, fallisce l’alleanza col centro L’Ump chiude la porta Fronte comune con comunisti e verdi per evitare il tracollo Il presidente François Hollande voto europeo di maggio. Partito socialista, Europe-Ecologie e Partito comunista «hanno deciso l’unione più ampia possibile» per il secondo turno di domenica, ha annunciato il segretario socialista, Harlem Désir, aggiungendo che i socialisti ritireranno i propri candidati da quei comuni in cui la sinistra si è piazzata terza. Obiettivo? Favorire i neogollisti dell’Ump (destra moderata) negli scontri triangolari per bloccare i candidati del Front National. Una cortesia non ricambiata dall’Ump, che domenica ha opposto il rifiuto all’appello della gauche di sancire un cordone anti-Le Pen. Desistere? I neogollisti non ci pensano proprio, al punto da far infuriare Martine Aubry, uno dei pesi massimi del Ps, in pole position per la riconferma al municipio di Lille: «Quando sento parlare JeanFrancois Copé (il segretario Ump che ha escluso alleanze con la sinistra o desistenze, ndr), mi dico che questo partito non ha più nulla di gollista». «Il Fronte repubblicano è morto», ha rin- carato il parlamentare socialista, Yann Galut, affermando che l’alleanza bipartisan «non può funzionare in una sola direzione». Se l’Ump snobba l’appello socialista, è anche perché ritiene di essere in buona posizione per intercettare i voti frontisti nel secondo turno. «È fondamentale che coloro che al primo turno hanno votato Fn per esprimere rabbia rispetto alla gauche, nel secondo diano il voto all’Ump», ha detto Copé, screditando su tutta la linea Hollande, ormai «sfiduciato». Unica consolazione per la gauche alla deriva, Parigi. Nella capitale, nonostante il leggero svantaggio al primo turno sulla sfidante Nathalie Kosciusko-Morizet, la candidata sindaco socialista dal sangue andaluso, Anne Hildago, sembra in buona posizione per la vittoria nel ballottaggio. . 6 .Primo Piano LA STAMPA .MARTEDÌ 25 MARZO 2014 U VERSO IL VOTO L’ALLARME POPULISMO Ha detto L’attacco all’Europa Oggi, troppo superficialmente, da varie parti si cerca di screditare e attaccare l’unità europea Il patrimonio di libertà Non si può giocare con queste posizioni che tendono a screditare il nostro patrimonio di lotte per la libertà ANGELO CARCONI/ANSA Giorgio Napolitano e, alle sue spalle, il presidente del Senato Piero Grasso alla cerimonia per commemorare le Fosse Ardeatine “L’unità europea non va screditata” Napolitano: la pace è una conquista dell’Europa, che non può essere attaccata con leggerezza ANTONELLA RAMPINO ROMA La pace non è una conquista scontata, la pace in cui oggi vive l’Europa è una conquista dell’Europa stessa, che non va né screditata né attaccata con leggerezza. La preoccupazione di Giorgio Napolitano per il populismo antieuropeo montante, di cui è recentissima prova il primo esito del turno di amministrative in Francia, non è di oggi, ed è leitmotiv ricorrente in molti suoi discorsi. L’ultimo, tra i più importanti, proprio quello di poche settimane fa davanti al Parlamento europeo in sessione plenaria a Strasburgo. Ma è nel contesto di primi concreti allarmi che vengono dalla Francia, una delle culle dell’Europa, a ridosso delle elezioni per Bruxelles del 25 maggio, che cade questo suo ultimo monito. Con il quale, in una cerimonia molto commuovente di commemorazione dell’eccidio nazista delle Fosse Ardeatine e di fronte a molti giovani, il Presidente non solo ammonisce a fare attenzione a non Il Capo dello Stato alla cerimonia per commemorare l’eccidio delle fosse Ardeatine «screditare ed attaccare l’Europa», ma soprattutto ricorda che «la pace non è un regalo o addirittura un dato scontato: è una conquista, ed è una conquista dovuta precisamente a quella unità europea, a quel progetto europeo che oggi troppo superficialmente, da varie parti, si cerca di screditare ed attaccare». È come se il Presidente indicasse che la geografia di libertà, di diritti e istituzioni nella quale quotidianamente viviamo la dobbiamo interamente al progetto che nell’immediato dopoguerra ebbero Schumann, Adenauer e De Gasperi di mettere insieme i popoli e i mercati, le istituzioni e i diritti, e che è giunto fino alla più visibile delle libertà di cui godono i cittadini europei: la libertà di movimento, invece della barriera divisoria dei confini nazionali. Un progetto che, dopo i 17 milioni di morti della Grande guerra e i 45 milioni della Seconda, guerre che noi chiamiamo mondiali ma che sono massacri che europei compirono contro altri europei, ci ha garantito settant’anni di pace. Dunque, attenzione a non screditare e attaccare l’Europa, attenzione «a non screditare il nostro patrimonio di lotta per la libertà» dice il Presidente, indicando il luogo di uno dei più efferati eccidi nazisti come un «memento terribile e incancellabile». Perché, dice, «la pace non è un regalo o addirittura un dato scontato: è una conquista, ed è una conquista dovuta precisamente a quella unità europea, a quel progetto europeo che oggi troppo superficialmente, da varie parti, si cerca di screditare ed attaccare». Il memento presidenziale arriva -anche - all’indomani del voto francese, dove l’onda montante dell’antieuropeismo ha fruttato ai lepenisti, che pure hanno avuto l’accortezza di concentrare le candidature nelle zone di forza, una bella rimonta, a fronte delle perdite dei sociali- La Russa «Unsegnale aipoteriforti» 1 «La straordinaria vit- toria elettorale del Front Nationale di Marine Le Pen è il fatto nuovo della politica europea con cui le oligarchie, nate dal matrimonio tra la sinistra e i poteri forti, dovranno fare i conti». Così Ignazio La Russa, deputato di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale. «Questo - ha aggiunto è un segnale che l’Europa dei popoli manda ai poteri forti e che in Italia dobbiamo saper raccogliere. Noi vogliamo provarci». sti, invece in netto calo. Si vedrà quale sarà il dato politico complessivo del successo lepenista. Ma intanto, quel risultato ha dato il destro agli antieuropeisti italiani per compiacersi, come ieri han fatto Grillo e Casaleggio , o per ri- Le parole del Colle all’indomani dell’exploit dell’ultradestra francese alle amministrative prendere le bordate come ha fatto Matteo Salvini che - a fronte di una Lega in caduta libera nei voti - punta il dito contro Napolitano, un «eurocrate» e un «dinosauro» che «ha paura», mentre quello che arriva dalla Francia è a suo dire «un vento di libertà». Il fronte Il Carroccio Il Movimento 5 Stelle LaLegacercaunasponda perlasuasopravvivenza “NoistiamoconMarine” Grillo: “Nessun accordo con il Front National” MARCO BRESOLIN Una sponda a cui aggrapparsi per risalire dal baratro: questo è, per la Lega Nord, il Front National. E non a caso ieri mattina, dopo aver letto i giornali che rendevano conto dell’exploit del partito di destra alle amministrative d’Oltralpe, Matteo Salvini ha subito pubblicato una sua foto in compagnia di Marine Le Pen. I due guardano l’obiettivo, sorridenti e abbracciati: «Un’altra Europa è possibile, fuori dall’Euro ripartono lavoro e speranza!». Quell’immagine è subito diventata un manifesto che elogia l’ondata dei Movimenti anti Euro, accompagnato dalla scritta «Hanno pauraaaaaa!». Proprio così, con la lettera «a» ripetuta ben sei volte. Per la Lega Nord le prossime elezioni europee potrebbero trasformarsi in un referendum sulla sopravvivenza: lo Matteo Salvini Vogliamo un’altra Ue: ci uniscono le battaglie contro l’immigrazione e l’euro «criminale» sbarramento del 4% ha la sagoma di una ghigliottina, ma il nuovo leader del Carroccio è fiducioso. A inizio dicembre, una settimana prima dell’elezione di Salvini a segretario, i sondaggi davano i «padani» al 3,5%. Ieri il sondaggio diffuso da Sky assegna alla Lega un 4,2%. «Arriveremo al 10%», disse Salvini il 15 dicembre scorso al Lingotto, puntando al risultato del 2009. Traguardo difficile da raggiungere, ma l’intenzione di puntare tutto sui risentimenti anti-euro for- ANSA se sta dando i frutti. E l’alleanza transnazionale battezzata al congresso di Torino (in platea c’erano i rappresentanti di tutti i partiti euro-scettici) è il faro sotto cui Matteo Salvini ora si muove. «La Lega combatte al fianco di Marine Le Pen - ha ripetuto ieri - e di tutto quel fronte che vuole un’altra Europa». Anche la presa di distanza di Grillo dalla Le Pen è un’occasione che Salvini non si è lasciato scappare, forse convinto che il successo del Front possa contagiare gli elettori italiani: «Grillo attacca Marine Le Pen, la Lega invece ci lavorerà volentieri insieme per liberarsi dall’euro criminale». E intanto continua il «Basta Euro tour» che Salvini sta portando in giro con l’economista anti-euro Claudio Borghi. Non solo in Padania: il 10 maggio chiuderà a Roma, dove la questione settentrionale lascerà spazio alla lotta contro il nuovo nemico. Twitter @marcobreso “Le Pen? È una bella signora, ma siamo diversi” so». Sei contenta Marine? Mica tanto. Lei, leader del nuovamente lanciaAll’improvviso, dopo le ore del trion- tissimo Fronte Nazionale francese, fo, il viso di Marine Le Pen assume scalcia stupita. «In realtà i nostri parun’espressione piangente, contratta titi sono d’accordo su molti temi, a coda un dolore impossibile da confor- minciare dalla lotta contro l’euro. Però tare. «Francamente non capisco Grillo si limita a contestare senza asl’odio di Grillo nei miei confronti», di- sumersi le proprie responsabilità». ce amareggiata all’Ansa. Odio? Mad- Dopo averlo blandito lo liquida con irdai. Grillo, con un tweet, prova a ritazione, considerandolo ormai uno tranquillizzarla. di quegli uomini «Nessuno odia GLI APPOGGI imprendibili, inaffiMarine Le Pen. forse, che rieLa Lista Tsipras apre dabili Ha però un’apparscono ad avere con tenenza politica all’alleanza coi grillini, mentre chiunque un rapi pirati tedeschi si dissociano porto distrattadiversa dal M5S e per questo non somente cordiale. no possibili accordi. Rien d’autre. Meglio Salvini del Caro Leader. Anche Adieu». Chiaro. Diretto. A suo modo se fino a ieri era convinta che tra la Leelegante. E per assicurarsi che la Da- ga e il Movimento non ci fosse poi una ma Nera non si offenda ulteriormen- differenza straordinaria. L’avevano inte sul blog aggiunge: «Marine Le Pen gannata le dichiarazioni di Grillo e Caè una bella signora di grande succes- saleggio (stoppati dalla rete) sul reato ANDREA MALAGUTI ROMA . LA STAMPA MARTEDÌ 25 MARZO 2014 In Olanda Retroscena FABIO MARTINI ROMA Lettera di addio «ProporròFirenze perilG8del2017» Matteo Renzi ieri è rientrato a Roma prima del previsto per affrontare i documenti sul suo tavolo: dalle riforme costituzionali al taglio del cuneo fiscale 1 «Ho proposto al Governo on una scarica di adrenalina delle sue, Matteo Renzi ha di colpo deciso di congedarsi dai grandi del mondo e di precipitarsi là dove lo portava l’istinto: via in anticipo dal vertice dell’Aja e di corsa verso Roma. Per dimostrare ai connazionali che lui c’è, che intende dare una nuova scossa alle riforme strutturali. Unica risposta possibile a quella che Renzi significativamente definisce «l’antipolitica» e non populismo, fenomeno che in Francia ha dato un forte segno di vitalità, facendo squillare una sirena d’allarme per i partiti «tradizionali» di tutta l’Unione. Nel congedarsi a sorpresa dal vertice dell’Aja, per una volta Renzi ha dato l’annuncio con parole poco immaginifiche: «Rientro in anticipo per lavorare sui molti documenti che ho a Palazzo Chigi». Al netto degli effetti speciali che per lui sono una fonte continua di ispirazione e, scontando un gesto poco gentile verso la regina d’Olanda e la prevista cena con i leader, Renzi prova a dimostrare che non c’è un giorno da perdere: ci sono due mesi di tempo per trasformare i tantissimi annunci in riforme concrete. Ed è questa l’unica arma con la quale il governo può sperare di superare il difficile passaggio delle elezioni Europee fissate per il 25 maggio. Quel giorno Renzi sa di giocarsi la faccia: gli italiani gli daranno la pagella. Per questo il presidente del Consiglio prova a sdrammatizzare il test, sostenendo che «le Europee non saranno un referen- una escalation del Pd, trainato da Renzi: il dum sul governo», ma dentro di sé colti- 4 dicembre, due giorni prima delle Primava ben altra suggestione, per ora incon- rie da lui vinte, per la Ipsos Renzi godeva fessabile: dimostrare all’Europa che della fiducia del 48% degli italiani, oggi è al l’Italia, tra i Grandi dell’Unione, dispone 59, mentre il Pd era allora al 31 e oggi è quodell’unico governo capace di reggere tato al 34%, una percentuale da Democral’urto del populismo dilagante nei princi- zia cristiana. E ieri sera Emg, per «La7», pali Paesi. Come ha ha reso noto il primo scritto lui su Face- L’APPUNTAMENTO ELETTORALE sondaggio sulle Eurobook: «Sarà bellissiil Pd è al 32,4%, Il segretario Pd attende pee: mo smentire gli uccon ben 10 punti di cellacci del malaugu- con ansia le urne: smentiremo vantaggio su Forza gli uccelli del malaugurio Italia e quasi 11 sui Cinrio con l’energia e la serietà del nostro que Stelle. impegno». Numeri eloquenti che Renzi spera di E le intenzioni di voto, che Renzi si corroborare con l’attuazione di riforme guarda bene dell’enfatizzare come face- per ora soltanto annunciate. Oggi il provva Berlusconi, decisamente incoraggia- vedimento che cancella le Province inizia no la speranza del premier: i sondaggi in il suo cammino a Palazzo Madama e le resequenza degli ultimi tre mesi - che a Pa- sistenze sotto traccia, diffuse ma non sono lazzo Chigi ben conoscono - dimostrano tali da preoccupare il suo artefice, il sotto- C di tenere a Firenze il Summit G8 del 2017». Così il premier Matteo Renzi, in una lettera ai fiorentini in cui conferma che lascerà la guida della città, all’indomani della vittoria delle primarie Pd da parte di Dario Nardella. «La nostra città prosegue Renzi nella lettera in cui annuncia anche la candidatura di Firenze per il G8 2017 - potrà utilizzare questo appuntamento per concludere le tante iniziative infrastrutturali che sono in fase di realizzazione. E l’Italia come sempre in questi casi potrà fare bella figura proponendo ai leader dei Paesi più importanti del mondo il luogo simbolo del Rinascimento». EVERT-JAN DANIELS/AFP Renzi lascia il G7 in anticipo “Subito al lavoro sui dossier” Il premier: l’Ue prenda atto del sentimento di contestazione segretario alla presidenza Graziano che ha indotto anche il presidente HollanDelrio. Ma la riforma che per Renzi riveste de a rientrare in anticipo in patria, peralil maggior carattere simbolico è quella del tro dopo aver partecipato alla cena della Senato. Venerdì presenterà alla direzione regina. Ha detto Renzi: «L’Europa deve del Pd il testo unico su Senato e titolo V e prendere atto di un diffuso senso di contein queste ore il controverso testo sulla Ca- stazione e di antipolitica», quello in Franmera alta sta subendo significative modifi- cia è stato «un voto locale, ma significatiche che ne correggono vo, di protesta, come alcune «sgrammaticaLA ROAD MAP accade anche in Itature» contenute nella Oggi l’esame del ddl Province lia», anche se - ecco la prima ipotesi presenconsueta nota di orgoma la riforma a cui più tiene glio - «da noi a livello tata da Renzi. Tra Paè quella del Senato locale con minore inlazzo Chigi e ministero dell’Economia si contitensità». E anche sulnua a limare il provvedimento sugli sgravi l’Unione europea Renzi non ha mancato di Irpef e Irap che, come ha ammesso lui connotarsi a modo suo: «L’Ue deve prenstesso, Renzi avrebbe voluto «varare pri- dere atto che è diffuso un sentimento di ma delle elezioni Europee». contestazione che in parte deriva dalle Che ieri all’Aja sono diventate uno degli scelte dei singoli governi, ma in parte da argomenti preferiti tra i leader, per effetto un forte sentimento di contestazione verdei risultati elettorali francesi. Un evento so le istituzioni europee». euroscettico Contro l’Europa Beppe Grillo leader del Movimento Cinque Stelle contesta le politiche economiche dell’Ue ALESSANDRO DI MEO/ANSA Beppe Grillo Nessuno odio per Marine Le Pen ma ha una appartenenza politica diversa dal M5S di clandestinità. E poi l’ultimo post del Caro Leader («Basta Roma, torniamo alla Repubblica di Venezia e alle Due Sicilie») sulle macroregioni. Senza parlare della voglia di referendum per uscire dall’euro, primo dei sette punti del manifesto (volantino) elettorale pentastellato per il 25 maggio. Si era immaginata una gigantesca alleanza euroscettica destinata a scucire pezzo a pezzo il complicato patchwork del Vecchio Continente. Supponeva che, che vedere con Le Pen. Possiamo invedicendo «non siamo né di destra né di ce iniziare un rapporto con Grillo. Il sinistra», il gioco fosse fatto. Le di- Movimento 5 Stelle potrebbe rivelarsi stanze annullate. E invece niente. Su molto meno antieuropeista di quanto quale campo gioca il Movimento? Ce sembri». Potrebbe. Un trionfo della n’è uno che lo rappresenti davvero? comunicazione della Casaleggio AssoPer dimostrare la propria coerenza ciati, capace di ipnotizzare il rosso e il da ieri il blog di Grillo rimanda una se- nero. Nazionalisti ed europeisti. Federie di video d’archivio in cui il Caro ralisti e globalizzatori. I ribelli e i timoLeader chiarisce che senza di lui - sen- rosi. Davvero c’è un filo comune? Solo za di loro - l’Italia sarebbe destinata a qualche vecchio amico prende le diuna deriva di destra. «È grazie al M5S stanze. I Pirati tedeschi, per esempio. se qui non c’è Alba Dorata. Se non c’è Che attraverso il loro leader, Thorsten la Le Pen». E a Montecitorio Federico Wirth, dicono: «A differenza del M5S D’Incà, capogruppo del Movimento, noi non abbiamo un’organizzazione rivendica l’ossimoverticale. Per noi la ro dell’autarchia IL RISCHIO DI DERIVA A DESTRA democrazia è qualnella condivisione, di sostanziale. Ieri sul blog sono ricomparsi cosa del «possiamo stare Non amiamo il poassieme rimanendo video d’archivio: «Grazie a noi pulismo. Sopratin Italia non c’è Alba Dorata» tutto siamo interognuno per conto proprio». Dice: nazionali e forte«Nessuna alleanza Per noi ci sono solo mente europeisti». Dunque? «Dunque i principi cardine. Prova ne sia che su abbiamo preso contatto con Democraalcuni punti siamo d’accordo con Le zia in movimento». I fuoriusciti 5 StelPen e su altri con Tsipras». Un pendo- le. Gli eretici afflitti da strabismo a silo capace di abbracciare l’intero arco nistra. Piccole isole senza importanza. costituzionale planetario. Una sugge- Mentre Grillo e Casaleggio ballano da stione che evidentemente funziona, soli, in un modo della politica fluida perché Barbara Spinelli, candidata che non esiste ed è ovunque, certi che proprio con Tsipras, dice all’Huffin- qualunque cosa, se rimanga uguale a gton Post: «Il Fronte Nazionale vuole se stessa, finisce per esaurire a poco a meno Europa, noi invece ne vogliamo poco la propria energia vitale. E solo di più. Per questo non abbiamo nulla a quella conta. Molto più delle idee. Primo Piano .7 . Taccuino MARCELLO SORGI Ma per tutti l’avversario da sconfiggere è l’astensione reoccupa Renzi il «vento francese» che ha fatto di Marine Le Pen la vincitrice di fatto del primo turno delle amministrative francesi e del presidente Hollande il maggiore sconfitto. Il premier sente che alla base del voto di protesta che s’è manifestato con forza nei municipi d’Oltralpe c’è un sentimento anti-europeo che potrebbe trovare sfogo anche nelle prossime elezioni del 25 maggio. E del quale in Italia potrebbero beneficiare, sia la Lega di Matteo Salvini, stretta alleata della leader dell’estrema destra francese, e impegnata già da tempo in una dura campagna anti-euro, sia il Movimento 5 stelle di Beppe Grillo e Roberto Casaleggio, che ieri tuttavia si sono affrettati a precisare che M5S non è di destra né di sinistra. Renzi, Carroccio e grillini sanno bene in realtà che l’idea di una trasposizione automatica della ricetta Le Pen in Italia è fuori dalla realtà. E di conseguenza ognuno ha idee diverse per affrontare una campagna elettorale come quella per le europee, la cui insidia maggiore è la forte propensione all’astensionismo, ciò che rischia di trasformare in vincitore chi riuscirà a portare alle urne la maggior parte degli indecisi. Non a caso è il messaggio che ha già lanciato Berlusconi, pur nella confusione che accompagna la formazione delle liste di Forza Italia. Ed è l’obiettivo che si dà Grillo, convinto che il suo movimento possa ancora crescere tra gli scontenti di centrodestra e centrosinistra. Salvini invece lavora, da un lato sulla campagna contro la moneta unica, dall’altro sulla radicalizzazione del messaggio nordista, che ha ancora una forte presa, come dimostra il recente referendum veneto. Quanto a Renzi, pur non sottovalutando l’insidia di trovarsi alla guida di un esecutivo che deve necessariamente interloquire con le politiche economiche di rigore della Ue, verso le quali cresce il disagio di gran parte dell’opinione pubblica, è convinto che la partita della «novità» e della capacità riformatrice del governo si possa giocare, insieme con quella della fiducia dei principali partners internazionali (che ieri ha voluto sottolineare, dopo l’incontro con Obama). A ogni buon conto, come ha detto ieri alla «Stampa», il premier eviterà di fare delle europee una sorta di referendum sul suo governo. P . 8 .Primo Piano LA STAMPA .MARTEDÌ 25 MARZO 2014 U LAVORO Ha L’allarme detto Al di là dell’entusiasmo dopo anni di depressione non solo economica, al Paese e alle imprese servono risposte concrete LE TENSIONI il caso FRANCESCO MANACORDA MILANO andiera bianca per provare a stemperare le tensioni, ma davvero molta preoccupazione per l’atteggiamento del premier verso le parti sociali. Giorgio Squinzi lascia passare un intero fine settimana dopo le battute al vetriolo - le ennesime - di Renzi sulla «palude» dove sindacati e Confindustria stanno alla pari e sulla «strana coppia» formata per l’appunto da Squinzi e Camusso. Poi ieri pomeriggio, approfittando della presentazione di un libro nella sede del Sole 24 Ore e dopo aver accuratamente scelto le parole con i suoi consiglieri, detta in due sole frasi la sua proposta di tregua al premier: «La contrapposizione che sta montando in questo momento è essenzialmente mediatica e non corrisponde alla nostra visione. Posso garantire fin d’ora che saremo i sostenitori più leali del governo in attesa delle riforme e di vederle applicate». Torna il sereno, dunque, almeno tra Confindustria e il premier? Difficile pensarlo. Dietro le parole distensive di Squinzi, spiegate anche come esigenza di sottrarsi a un estenuante ping pong di battute e dichiarazioni, c’è una forte preoccupazione. Detto in sintesi, come spiegano fonti con- B LA RASSICURAZIONE Il presidente degli industriali assicura comunque al governo un sostegno leale per le riforme findustriali, il libro delle promesse mostrato da Renzi appare troppo ricco per essere realizzabile in modo integrale. E al di là del fatto che gli imprenditori sono già stati scottati dalla scelta di privilegiare la riduzione dell’Irpef a quella dell’Irap, ora temono che il presidente del Consiglio si stia già prefigurando un alibi - quello delle forze della conservazione che non lo hanno lasciato operare fino in fondo - se le cose dovessero andargli storte. Un’interpretazione che anche parte del sindacato condivide. In ogni caso la parola d’ordine è quella di giudicare sui risultati, senza aperture di credito preventive: «Al di là di una carica di fiducia e di entusiasmo, che pure è essenziale dopo anni di depressione non solo economica, al Paese e alle imprese servono risposte concrete» dice ancora Squinzi, chiedendo anche «il rispetto delle Sul premier Dobbiamo ancora capire se questo è il primo politico della Terza Repubblica o l’ultimo della Seconda Le scintille Giorgio Squinzi presidente di Confindustria cerca di stemperare le polemiche con il premier dopo lo scambio di frecciate reciproche nei giorni scorsi Contrapposizione mediatica La contrapposizione che sta montando in questo momento è essenzialmente mediatica e non corrisponde alla nostra visione NEWPRESS Squinzi: tregua con Renzi ma non ci usi come alibi Il leader di Confindustria stempera le polemiche: “È ora di misure concrete” promesse» a cominciare dai pagamenti della Pubblica amministrazione. Come si spiega nelle retrovie confindustriali, nel frattempo il giudizio su Renzi resta sospeso: «Dobbiamo ancora capire se questo è il primo politico della Terza Repubblica o l’ultimo della Seconda». Alcuni elementi non rassicurano: ad esempio il fatto che ad oltre un mese dal suo insediamento il presidente del Consiglio non abbia ancora nominato a Palazzo Chigi i capi di dipartimenti chiave come quello giuridico o quello economico, o ancora la circostanza che in un intero mese di governo sia stato varato un solo decreto, quello sul lavoro, peraltro pubblicato in Gazzetta Ufficiale oltre una settimana dopo il suo annuncio. Anche da parte governativa, comunque, le lamentele verso Confindustria non mancano. La più accesa Renzi ha avuto modo di ripeterla a Su La Stampa U PARTI SOCIALI LE TENSIONI COL GOVERNO L’affondo Susanna Camusso, segretaria generale della Cgil FRANCESCO MANACORDA osizioni come quella di Renzi, che riducono le forme di partecipazione, indeboliscono la democrazia. Sempre. Non è un giudizio su questa fase, ma un’affermazione di scuola». È secca la replica di Susanna Camusso, segretario della Cgil, ai ripetuti attacchi del premier indirizzati proprio a lei e al presidente di Confindustria Giorgio Squinzi. «P LA STRANA COPPIA Ha detto IL DUO RENZI-LANDINI Mi pare una coppia che spesso si usa reciprocamente Auguro a entrambi di non farsi male Renzi ha detto ancora ieri sera al Tg1 che «mi interessa il consenso delle famiglie italiane non quello delle associazioni». La concertazione è morta davvero - come lascia intendere il premier - o sta solo poco bene? «Lui, che teorizza la necessità di cambiare verso, in realtà non fa che assecondare una tendenza già esistente. Penso che sia un errore. Ma penso anche che sia una grande occasione per il sindacato di riappropriarsi della contrattazione nelle fabbriche. Non mi angoscio di fronte alle sue parole, ma ritengo che esprimano un elemento di conservazione». Ma si è chiesta il perché di questo martellare voi e le altre associazioni di rappresentanza? «Di sicuro Renzi cavalca un’onda di MISURARSI CON GLI ARGOMENTI «Il premier non può gridare “aiuto mi attaccano” ogni volta che c’è dissenso» parte dell’opinione pubblica. Ma forse ha anche un’idea diversa della relazione tra politica e società, peraltro tutta da sperimentare, quando dice che parla direttamente ai cittadini senza intermediazioni. È un modello ben conosciuto anche in Italia, nella versione politica di Berlusconi come in quella tecnocratica di Monti. Ma al di là delle singole organizzazioni c’è un modello che l’Europa dichiara di sposare che è quello della rappresentanza degli interessi e della partecipazione che aiuta a mantenere la democrazia. Non mi pare che il governo vada in quella direzione». Mi stupisco di essere stata accomunata a Squinzi, non abbiamo certo le stesse opinioni sul decreto Lavoro SUSANNA CAMUSSO ANSA “Le posizioni di Renzi indeboliscono la democrazia” La leader Cgil: cancellare la rappresentanza è un errore ed espone a rischi Anche se il sindacato, vi accusano in tanti, protegge solo chi ha un lavoro fisso e non chi il lavoro non lo ha o chi è precario... «Mi sembra curioso che queste accuse arrivino da chi come primo atto riproduce, invece di cambiarli, modelli di precarizzazione. Ovviamente noi abbiamo un problema di rappresentanza, ma quando contestiamo i contratti a termine non facciamo altro che difendere proprio i precari. Mi rendo conto che è più facile andare per luoghi comuni che non affrontare il merito dei problemi, ma combattuto i caporali e il lavoro nero, ha contribuito in modo determinante a far entrare l’Italia nell’euro. Poi certo ha fatto errori e subìto sconfitte, ma ha difeso sempre un mondo come quello del lavoro che era il peggio trattato. Invece ritengo che in questi vent’anni tanta parte del sistema d’impresa ha spostato alla rendita e alla finanza risorse che era meglio andasse agli investimenti produttivi. E ce ne sarebbe anche per la politica, che è LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE le stesse opinioni su tutto. E mi pare che Renzi, con il decreto sul lavoro annunciato, apra in toto a quanto Confindustria rivendicava su temi come l’apprendistato e i contratti a termine. Dunque sono stupita che veniamo accomunati. Più in generale dico che se si vuole non la concertazione, ma almeno una modalità di confronto politico ordinario, non si può gridare “aiuto, mi attaccano!” appena c’è dissenso. Bisogna misurarsi con gli argomenti; ne abbiamo già avuto un altro che diceva che non lo facevano governare». Renzi annuncia anche la riforma della Pubblica Amministrazione e annuncia un vero derby conservazione contro innovazione. Voi da che parte sarete? «Accogliamo con entusiasmo questo annuncio del presidente del Consiglio. Del resto abbiamo chiesto la riforma della Pubblica amministrazione in tempi non sospetti. Siamo per rapporti di lavoro che non siano sottoposti alla politica e per mettere mano a una forbice delle retribuzioni tra manager e dipendenti che è insopportabile. Vorremmo un sistema pubblico di qualità Sul giornale di lunedì l’intervista a Susanna Camusso nella quale la segretaria generale della Cgil accusava il premier di indebolire la democrazia attaccando i sindacati Il messaggio politico è chiaro: per 1 molti interlocutori in questi giorni - sta vo. Ma in ogni caso e anche di fronte a nell’intervento a gamba tesa di Squinzi questa bandiera bianca - si ragiona in su una Merkel che lunedì della setti- ambienti confindustriali non riconducimana scorsa non avrebbe accolto il no- bili al presidente - è illusorio pensare stro premier «a baci e abbracci». «Co- che almeno fino alle elezioni europee del me fa Squinzi a parlare di un incontro 25 maggio la campagna di attacchi del privato al quale non era, visto che ha premier si fermerà. Polemica contro partecipato solo alla cena seguita a sindacati e Confindustria, più soldi in quell’appuntamenbusta paga, misure to?», si è chiesto e ha PRIMAVERA CALDA annunciate sulle auto chiesto il presidente e sulle retribuzioIn vista delle Europee blu del Consiglio. ni dei manager pubc’è il timore che gli attacchi blici - per citare non a Incomprensioni che il numero uno di alle parti sociali aumentino caso quattro temi che Confindustria vorRenzi sta spingendo rebbe adesso archiviare puntando più a ripetizione in questi giorni - sono aldecisamente su una linea - che Squinzi trettanti tasselli di una manovra che segnala del resto essere in continuità non è solo di comunicazione, ma che nelcon quella tenuta già con i governi Mon- la sostanza politica marca stretto l’eletti e Letta - che si limiti a registrare e va- torato grillino. Un’Opa ostile sui Cinque lutare i provvedimenti, senza alcuna no- Stelle di cui anche Confindustria postalgia per quella concertazione che trebbe essere chiamata, nei suoi rapRenzi vuole seppellire in modo definiti- porti con il governo, a pagare il conto. IL PRESIDENTE DEI VESCOVI ITALIANI Duro attacco di Bagnasco “Scuole campi di rieducazione” Ha detto L’appello per il lavoro Il cardinale: “Dittatura della teoria gender” ANDREA TORNIELLI ROMA Un attacco molto duro agli opuscoli sul gender, al punto da paventare una scuola con «campi di rieducazione». E un appello al governo perché metta in moto «la crescita e lo sviluppo». Sono tra gli argomenti affrontati dal cardinale Angelo Bagnasco nella prolusione con cui ieri ha aperto i lavori del Consiglio permanente della Cei. La società ha il «grave dovere» di «non corrompere i giovani con idee ed esempi che nessun padre e madre vorrebbero per i propri ragazzi» e i cittadini hanno «il diritto ad una scuola non ideologica e supina alle mode culturali imposte» ha detto Bagnasco, criticando gli opuscoli che parlano dell’identità di genere distribuiti nelle scuole. Guide che «in teoria» hanno lo scopo «di sconfiggere bullismo e discriminazione» ma che «in realtà mirano a “istillare” (è questo il termine usato) nei bambini preconcetti contro la famiglia, la genitorialità, la fede religiosa, la differenza tra padre e madre». «È la lettura ideologica del “genere”, una vera dittatura, che vuole - aggiunge il presidente della Cei - appiattire le diversità, omologare tutto fino a trattare l’identità di uomo e donna come pure astrazioni. Viene da chiederci con amarezza - ha detto Bagnasco - se si vuol fare della scuola dei “campi di rieducazione”, di “indottrinamento”». Ma i genitori «hanno ancora il di- ANSA Angelo Bagnasco ritto di educare i propri figli oppure sono stati esautorati? Si è chiesto a loro non solo il parere ma anche l’esplicita autorizzazione? I figli non sono materiale da esperimento in mano di nessuno, neppure di tecnici o di cosiddetti esperti. I genitori non si fac- È indispensabile sostenere in modo incisivo chi crea lavoro semplificando le inutili e dannose burocrazie ciano intimidire, hanno il diritto di reagire con determinazione e chiarezza». A proposito della crisi economica e della disoccupazione giovanile, Bagnasco ha ha detto che serve «un tessuto industriale pronto a riconoscere» i pregi dell’intraprendenza dei giovani, «a recepirne i risultati e a metterli in circolo». Senza dimenticare «quanti – non più in giovane età – hanno perso il lavoro e spesso si trovano esclusi da ogni circuito lavorativo e con la famiglia sulle spalle». È necessario «incentivare i consumi senza ritornare nella logica perversa del consumismo che divora il consumatore». Ma è anche indispensabile, «sostenere in modo incisivo chi crea lavoro e occupazione in Italia, semplificando anche le inutili e dannose burocrazie». Per Bagnasco «bisogna ripensare e rimodulare anche la concezione del lavoro: il vecchio schema di dura contrapposizione è superato e rischia di danneggiare i più deboli. È necessario promuovere sempre più una mentalità partecipativa e collaborativa dentro ai luoghi di lavoro». . LA STAMPA MARTEDÌ 25 MARZO 2014 Primo Piano .9 . U PARLAMENTO I NUOVI ASSETTI QUAGLIARIELLO Nuove leve Berlusconi si fida del trio Toti, Rossi e Pascale “Forza Italia sta regalando voti al Pd” Berlusconi licenzia la vecchia guardia e si riprende il partito UGO MAGRI ROMA Senatore Quagliariello, Forza Italia sopravviverà allo shock di Berlusconi incandidabile? «No, non credo che si riprenderanno». È una speranza, la sua, o una previsione? Al comando di FI i fedelissimi guidati da Toti ROMA Il Cavaliere licenzia la «vecchia guardia». Nomina a sera, dopo mesi di traccheggiamento, un ufficio di presidenza del partito dove per quattro quinti i membri ubbidiscono a lui, senza se e senza ma. Dei falchi, ne sopravvivono in tre: Verdini (del quale Berlusconi non potrebbe fare a meno anche per via delle sue relazioni con il premier), Capezzone e Fitto. La Santanché rientra tra quanti saranno ammessi nella stanza dei bottoni, però senza il diritto di azionare leve e comandi, cioè a titolo consultivo. Una comitiva, quest’ultima, dove compaiono giovani leoni come Furlan e Mandelli, vecchie glorie come Galan e Martino, ex democristiani come Rotondi e Mastella (sì, proprio Clemente). Nella lista che conta, dei componenti con diritto di voto, trionfo invece del «rinnovamento» impersonato dal consigliere politico Toti, nonché dalla Pascale (fidanzata con tanta voce in capitolo), nonché dalla Rossi, consacrata ormai vero boss della macchina organizzativa. Saranno loro, di fatto, a guidare Forza Italia casomai Berlusconi fosse silenziato dalla condanna: la sua cer- DANIELE SCUDIERI/IMAGOECONOMICA chia intima e familiare viene ormai a coincidere con quella politica. Ma la sconfitta dei «falchi» si annuncia ancora più devastante. Il Cavaliere, che tale sarà fino al decreto di revoca dell’onorificenza, è deciso a mettere in lista alle Europee solo chi vuole lui, senza nulla cedere ai ras locali, nemmeno a Non affidò Ruby a Nicole Minetti Fiorillo,sanzioneannullata:rinvioinCassazione 1 Annullata con rinvio dalla Cas- sazione, affinché il Csm riesamini la vicenda, la sanzione inflitta al pm dei minori del Tribunale di Milano Annamaria Fiorillo per aver smentito la ricostruzione sull’affidamento di Ruby a Nicole Minetti che, il 9 novembre 2010, l’allora ministro dell’Interno, Roberto Maroni, disse che avvenne su indicazioni della stessa Fiorillo. Circostanza non vera. Per la Cassazione, i magistrati hanno il diritto e il dovere di difendersi dalle «diffamazioni. La pubblica notizia dell’affidamento era idonea a compromettere i valori dell’autonomia e dell’indipendenza della magistratura». quelli che porterebbero voti. La questione è stata discussa ad Arcore nel cuore della notte. Ma l’aria che tira è bene illustrata da una dichiarazione pomeridiana dell’ex premier, nella quale si riconosce lo stile del suo consigliere politico Toti. Berlusconi invita il partito a «mettere da parte interessi personali, ambizioni individuali e rendite di posizione». Si augura che tutti, all’interno del movimento politico, «ben comprendano la gravità del momento e l’esigenza di rinnovarci». Insomma, non dà speranze a Cosentino, a Scajola, a Saverio Romano, e soprattutto non cede a Fitto, capo dei cosiddetti «lealisti», colui che difese Silvio nella lotta coi «traditori» alfaniani (e adesso viene accusato di essere stato causa della scissione). Confermato il tramonto della successione dinastica. Nessun figlio in lista alle Europee. Per le Politiche si vedrà, ma c’è tempo. [U.M.] La discussione nel Pd Cuperlo: “La politica degli annunci ha bisogno di risposte coerenti” Il leader della minoranza: il rapporto con i sindacati da preservare Renzi ha provocato o accompagnato questa frattura? Intervista «È stato un elemento catalizzatore. Ora deve risultare coerente con le premesse: la politica degli annunci ha bisogno di risposte coerenti». È d’accordo sul taglio ai maxi-stipendi? Ne è nata una polemica con l’ad delle Ferrovie Mauro Moretti… FRANCESCA SCHIANCHI ROMA n questa nuova stagione, il Pd deve essere una dépendance al servizio del leader o lo strumento più formidabile per accompagnare le riforme radicali che Renzi vuole guidare?». I Lo dica lei, Gianni Cuperlo, cosa deve essere il partito? «In tre mesi è cambiato tutto a una velocità che nessuno aveva previsto. Di fronte a questa novità dobbiamo sostenere il governo con lealtà e autonomia, capendo che investire sul Pd è oggi la migliore assicurazione sulle riforme». Investire come? «Il congresso è finito e Renzi ha vinto: tocca a lui indicare una strada. Quello che so è che per scortare l’Italia fuori dal guado serve la sinistra, ma un ciclo si è chiuso anche per noi. Abbiamo bisogno di una rivoluzione dolce dove nulla rimarrà uguale a com’era. Il linguaggio per primo, e DANIELE SCUDIERI/IMAGOECONOMICA «Nuovo linguaggio» Per Gianni Cuperlo «nel partito tutto è cambiato» le forme della partecipazione. Non è questione di posti, ma di quale idea di partito». Non è questione di posti, ma sarebbe necessaria una gestione unitaria? «Io non ho pregiudizi su questo, ma bisogna capire di cosa parliamo. Il congresso ha chiuso un ciclo ventennale e ne ha aperto uno nuovo: è come se un intero vocabolario e una cassetta degli attrezzi venuti buoni per anni non servissero più. Per riflettere di questo abbiamo lanciato la convenzione del 12 aprile». «Sono sbagliate le misure che compromettono una tendenza già bassa alla stabilizzazione dei lavoratori. Credo sarà da modificare in Parlamento. Se vuoi creare lavoro non bastano gli incentivi: devi mettere in moto l’economia. Ci sarà un motivo se in altri Paesi la crisi è stata domata con politiche rovesciate rispetto al mantra di Bruxelles e Berlino». «Starei attento a costruire bersaL’austerity, intende. L’Europa così gli su questi temi. Ma ha ragione com’è sembra non godere di Giulio Sapelli quando spiega pergrande favore presso gli elettori, ché il differenziale di reddito tra e il risultato di ieri del Front Natioun manager e gli altri lavoratori nal in Francia pare confermarlo… non dovrebbe superare una soglia «Se Le Pen vola nei consensi la riragionevole prisposta non credo ma di tutto per IL NOME DI RENZI NEL SIMBOLO sia la rinascita l’impresa». Fronte re«Non metterlo sulla scheda del pubblicano conE sulla polemialla lunga rende più forte tro i nuovi barca tra Renzi e sia il nome che il partito» bari. Il voto franSquinzi-Cacese parla all’inmusso, da che sieme della sinistra e dice anche a parte sta? «Faccio fatica a comprenderla: è noi che c’è da generare un nuovo un errore ritenere che ogni filtro pensiero sull’Europa». tra potere e popolo sia un ostacolo Renzi ci sta provando, no? «Sì e credo debba insistere su un da abbattere». Secondo la Camusso posizioni co- punto: senza crescita l’Europa me quelle di Renzi indeboliscono non ce la fa. Bisogna alzare l’asticella degli obiettivi». la democrazia… «Le rispondo citando Obama: In questo clima si svolgeranno le qualche anno fa disse che l’AmeriEuropee: sulla scheda stavolta ca senza i sindacati sarebbe stata non ci sarà il nome di Renzi. Ma aluna nazione più povera. Non era le politiche, dice, si vedrà… un omaggio alla concertazione ma «Resto dell’idea che non mettere un nome sulla scheda alla lunga un’idea della democrazia». Lei ha criticato il decreto lavoro. renda più forte sia il nome che il simbolo». Cosa non la convince? «Una presa d’atto della realtà. Gli unici che in quel mondo sono rimasti a esprimere una visione innovativa, riformista, condivisibile, sono la Pascale, la Rossi, Toti... Cioè figure in simbiosi con Berlusconi ma senza un seguito forte nel partito. Mentre a controllare Forza Italia sono persone che a mio avviso interpretano la linea più estremista e sbagliata». Un paradosso senza vie d’uscita... «Esatto. Prima che ci obbligassero a fare le valigie, noi avevamo provato a coniugare il rispetto per una leadership con una prospettiva di futuro incarnata da Alfano. E se ci avessero dato retta, non sarei adesso qui a dire che abbiamo avuto ragione su tutti i fronti». Ragione su cosa, scusi? «Che Berlusconi, purtroppo, avrebbe comunque dovuto fare i conti con l’interdizione derivante da una sentenza ingiusta. Che il salto nel buio della crisi sarebbe stato irresponsabile. Che la legislatura doveva andare avanti per fare le riforme...». Rivendicarlo ora serve poco. «Infatti noi del Nuovo centrodestra non possiamo accontentarci di dire: avevamo ragione noi. Perché il caos politico in Forza Italia è tale che tra poco potremmo assistere a una vera e propria fuga degli elettori moderati da quel partito. E se non ci sbrighiamo a intercettarli, sa chi li potrebbe trarne vantaggio? Renzi». E come mai voi stessi rischiate di essere bypassati? «Anzitutto per effetto dell’operazione politica “geniale” (lo metta tra virgoGaetano Quagliariello lette, in modo da far cogliere l’ironia) di chi in Forza Italia ha beatificato Renzi agli occhi del popolo moderato, presentandolo come un sosia giovane di Berlusconi. Si aggiunga la criminalizzazione quotidiana di Alfano e del Ncd da parte di organi ultra-berlusconiani. Ma soprattutto, si consideri che il presidente del Consiglio è stato abile e pronto a sottoscrivere e rivendersi le nostre tesi programmatiche, i nostri punti qualificanti, che ora fanno parte della piattaforma di governo. Un governo tendenzialmente di legislatura». Per voi una vittoria, non crede? «Indubbiamente sì. Però Renzi si è preso il palcoscenico e, se non adottiamo le contromisure, si prenderà pure i voti in fuga da Forza Italia». Come pensa che potrete riuscirci? «Lanciando subito un’Opa sugli elettori moderati». Cioè un’offerta politica più allettante di quella renziana. Ma se lei ha appena detto che il premier è stato lesto a rubarvi le carte migliori… «Tra noi e lui rimangono differenze profonde. Basti dire che ha collocato il suo partito tra i socialisti europei. Il che presuppone un orizzonte di valori alternativo che Ncd incarna, rappresenta e difende in questo governo». Una vostra alleanza con l’Udc potrebbe gettare le basi dell’alternativa a Forza Italia? «Messa così, la risposta è no. La semplice confederazione di sigle non ci farebbe compiere passi avanti. Quello che serve è una proposta seria rivolta a tutto l’elettorato liberale, cattolico, moderato e conservatore. Unita a una salda leadership che è quella di Alfano». La vostra «Opa» su Forza Italia non rischia di mettervi in urto con Renzi? «Stare lealmente nel governo non vuol dire trasformarci nel suo ufficio studi... Il presidente del Consiglio, che è anche segretario Pd, deve attendersi un interlocutore più forte e più ambizioso, deciso a piantare le proprie bandiere». Non è che, per caso, impedirete a Renzi di vincere le Europee? «Il nostro obiettivo è che, se il governo ne uscirà premiato, a beneficiarne non sia solo lui». . 10 .Primo Piano LA STAMPA .MARTEDÌ 25 MARZO 2014 U ITALIA DEGLI SCANDALI LE INCHIESTE I protagonisti 1 2 3 4 Ex addetto alle relazioni pubbliche di Finmeccanica, uomo chiave dell’inchiesta Ex direttore operativo della Selex, società del gruppo incaricata del progetto Sistri Imprenditore, dentista, manager calcistico ed ex parlamentare di Forza Italia Altro imprenditore arrestato perché coinvolto nell’affare del Sistri (rifiuti) Lorenzo Borgogni Stefano Carlini Vincenzo Luigi Angeloni Malavisi Lorenzo Borgogni Finmeccanica, altri arresti Quattro milioni di tangenti Coinvolti ex dirigenti e imprenditori. Un pentito: soldi ai partiti ROMA Ennesimo round per l’inchiesta Finmeccanica. Stavolta finisce in carcere Lorenzo Borgogni, l’ex addetto alle relazioni pubbliche e istituzionali, apparentemente molto collaborativo con i magistrati. Apparentemente. Con lui vengono arrestati l’ex direttore operativo della Selex Service Management, Stefano Carlini, e gli imprenditori Vincenzo Berardino Angeloni e Luigi Malavisi. Attorno al «Sistri» - un sistema informatico di Finmeccanica che avrebbe dovuto garantire al- lo Stato il controllo totale sui rifiuti industriali, costato milioni di euro, mai entrato in funzione - sono girate infatti mazzette per almeno quattro milioni di euro. «Era prassi che i soldi ricavati dalle sovrafatturazioni delle commesse Finmeccanica - ha raccontato uno dei pentiti di questa nuova inchiesta, Sabatino Stornelli, ex amministratore delegato di Selex, del gruppo Finmeccanica, arrestato assieme al fratello Maurizio un anno fa - venissero poi destinate tramite i vertici Finmeccanica a finanziare i partiti». Stornelli non sa nulla diret- tamente di politici & mazzette. Spiega ai magistrati di avere appreso da un altro imprenditore, Nicola Lobriglio, che Borgogni «aveva provveduto a fi- Il gip: no alla richiesta di custodia cautelare per l’ex numero uno Guarguaglini nanziare con i soldi delle commesse ricevute da Finmeccanica i suoi sponsor politici e segnatamente l’onorevole Lorenzo Cesa». Cesa, segretario dell’Udc, che smentisce decisa- mente, non risulta però indagato. È indagato l’ex presidente di Finmeccanica, Piero Guarguaglini, nuovamente perquisito. La procura di Napoli ne aveva chiesto l’arresto, ma il gip Francesco De Falco Giannone non ha ritenuto che ci fossero sufficienti indizi. I 4 milioni di euro - pagati essenzialmente dall’imprenditore Francesco De Martino erano depositati in una banca svizzera e sarebbero poi tornati indietro con degli spalloni. Maurizio Stornelli li ha custoditi in una cassaforte nascosta in un doppio fondo della libreria e li avrebbe portati in diver- Un operaio di un’azienda del gruppo Finmeccanica al lavoro se tranche al settimo piano della sede di Finmeccanica, dove erano i vertici. Una volta anche dentro i borsoni della società di calcio «Pescina Valle del Giovenco». Il calcio era la passionaccia di Borgogni e di Angeloni. Ma i soldi finivano davvero nel pallone? «Angeloni - scrivono i pm - appariva una sorta di braccio operativo dei vertici di Finmeccanica, occupandosi della richiesta e dell’esazione delle somme di denaro illecitamente accumulate, per recapitarle ai vertici del gruppo industriale». Racconta un episodio, Stornelli: «Misi i soldi in una busta abbastanza grande e presi un taxi, recandomi a piazza Mazzini, dove mi attendevano Angeloni e Sabetti Giovanni, (un imprenditore del giro, legato al senatore De Gregorio, ndr). Ero preoccupato, motivo per il quale scelsi di prendere il taxi. Arrivato a piazza Mazzini invitai Angeloni a seguirmi entrando nel taxi. Lui voleva invece andare con la sua autovettura con autista e guardia del corpo come normalmente gira. Col taxi arrivammo a piazza Montegrappa. Angeloni scese, entrando in Finmeccanica con destinazione settimo piano». Appunto. [FRA. GRI.] I guai Le intercettazioni di Milano Nell’inchiesta sugli appalti l’ombra della corruzione di Infrastrutture Lombarde Antonio Rognoni, il suo braccio destro Pier «Perez dice che paga Cl». Chi avreb- Paolo Perez e due avvocati legati da be pagato Comunione e Liberazio- rapporti di consulenza/dipendenza ne? Stando alle intercettazioni del- alla società della regione Lombardia, l’inchiesta che la settimana scorsa Fabrizio Magrì e Carmen Leo. ha portato in carcere i vertici di InTutti interrogati ieri dal gip Ghifrastrutture Lombarde, si direbbe netti di fronte al quale, a fare scena proprio la società cui era destinata muta, è stato soltanto Rognoni che si la vittoria della piattaforma Expo. è avvalso della facoltà di non risponMa che il riferimento, emerso da dere. «Sono numerosi e convergenti una conversazione tra l’ex direttore scrivono le Fiamme Gialle - gli indizi e generale Antonio Rognoni e una le indicazioni, tali da far ragionevoldelle sue avvocamente ritenere te di fiducia, CarIL GRUPPO DI INTERESSE che la scelta dei men Leo, sia così professioniQuando i lavori vengono «soliti sicuro, è tutto da sti» sia condiziovinti dalla ditta «sbagliata», nata più da ragioni dimostrare. Frammenti di spuntano condizioni capestro legate alla loro apconversazioni, ripartenenza o viciferimenti «altolocati», sicura ap- nanza ad ambienti politico-affaristici, partenenza al mondo della Compa- piuttosto che alle loro specifiche gnia delle Opere: emerge di tutto e competenze. A riguardo, l’indagine di più dalla ponderosa relazione del- ha svelato una fitta rete di relazioni e la Gdf allegata alle misure cautelari rapporti affaristici intessuta dagli avfirmate la scorsa settimana dal gip vocati Carmen Leo e Fabrizio Magrì, Ghinetti che hanno terremotato il soggetti legati alla Compagnia delle «fiore all’occhiello» della distribu- Opere e agli ambienti della presidenzione degli appalti in Lombardia e za della Regione Lombardia». Che interviene eccome nelle scelscosso i lavori di Expo, facendo finire in carcere l’ex direttore generale te della società che si occupa di diPAOLO COLONNELLO MILANO Sui cantieri Il governatore lombardo Roberto Maroni in visita al sito dell’Expo MARMORINO/NEWPRESS stribuire appalti e contratti delle grandi opere in Lombardia. Come testimonia, ad esempio un incontro di cui parla Magrì con l’ex potente segretario generale Nicola Sanese «sul discorso Città della Salute». O come dimostra l’agitazione che coglie un po‘ tutti quando l’ex governatore Formigoni emette un comunicato per lamentare l’eccessivo ribasso con cui è stata vinta dal consorzio Mantovani la gara per la piattaforma Expo, evidentemente non esattamente il gruppo che qualcuno sperava vincesse («Ma cosa si è fumato? commenta Perez - Io non lo voto più, questo qui - riferito a Formigoni, ndr - deve essere internato..»). Tanto che, scrivono i finanzieri, alla società veneta che ha in mano attualmente la realizzazione delle infrastrutture viabilistiche per l’Esposizione Universale vengono imposte «condizioni capestro». Insomma, la sensazione è che praticamente quasi tutti gli appalti, in un modo o nell’altro, all’interno di Infrastrutture Lombarde Spa venissero pilotati. Con quali ritorni? Una delle ipotesi investigative è che siano esistiti anche episodi di corruzione su cui si sta cercando di far luce. Spiega Rognoni, parlando della società Mantovani, che quando un suo rappresentante è andato a trovarlo «mi ha dato questo bigliettino qua, nel quale c’era scritto: “sappiamo che siamo andati bene nella parte qualitativa e...”». L’avvocato Leo, parlando a bassa voce: «Ti ha dato un bigliettino?». Rognoni: «Mi ha dato un bigliettino, io però l’ho buttato... Io gli ho detto: perché, chi l’ha detto?». La Leo: «Perez dice che paga Cl». «Eh?», risponde senza aver capito bene l’ex dg. L’avvocato Leo insiste: «Perez dice che paga Cl». Rognoni: «Ma chi, Impregilo?». La risposta dell’avvocatessa è talmente a . LA STAMPA MARTEDÌ 25 MARZO 2014 Retroscena FRANCESCO GRIGNETTI ROMA o non capivo nulla di calcio e non avevo nessun interesse né volontà di imbarcarmi in quest’avventura. Fu Borgogni a costringermi con l’assenso di Guarguaglini. Quest’ultimo anche alla presenza di altre persone mi prendeva in giro e con fare scherzoso mi diceva: “Altri 5 kg e poi vai in panchina”. Intendeva dire che dovevo dimagrire per presentarmi come presidente della squadra di calcio». È così che Sabatino Stornelli, ex manager di Finmeccanica, già arrestato nell’aprile scorso assieme al fratello Maurizio, apre le sue confessioni. Lui è finito in carcere, Borgogni no, trattato anzi in guanti gialli. Perciò Stornelli decide di parlare. Tutto ruota attorno a una squadra di calcio, il «Pescina Valle del Giovenco», che è nel cuore di Borgogni e di Vincenzo «I La squadra di calcio “lavatrice” di mazzette False sponsorizzazioni: denaro nelle borse sportive IL SISTEMA Un reticolo di società all’estero per movimentare i quattrini e creare i fondi neri CIRO DE LUCA/BUENAVISTA Cesa (Udc) «Ioestraneo» 1 Lorenzo Cesa, segre- tario dell’Udc, dichiara in una nota di non essere al corrente di nessuno degli episodi descritti nell’indagine su Finmeccanica e si dichiara totalmente estraneo a quanto gli verrebbe attribuito da terzi. Cesa dice di confidare nell’attività di approfondimento della magistratura per avere chiarezza. Berardino Angeloni, dentista di fiducia di Guarguaglini e signora, ex parlamentare di Forza Italia, ex dirigente del Siena calcio, e anche imprenditore. Secondo Stornelli, Angeloni era l’uomo dei lavori sporchi per conto di Guarguaglini. Angeloni è di Avezzano. Come il «Pescina Valle del Giovenco», compagine di serie minori, attualmente radiata perché dal 2010 si è ritirata dalle competizioni. Si vede che nel frattempo sono finiti i soldi. «Le riunioni operative in cui si decidevano budget finanziari e strategie tecniche della squadra - racconta sempre Stornelli - si tenevano all’hotel d’Inghilterra tra me, Borgogni, Angeloni e Mastroianni, sempre a cena, da agosto a ottobre 2009. Successivamente chiesi a Di Martino di subentrare nella presenza, liberandomi da Primo Piano .11 . Pierfrancesco Guarguaglini, ex numero uno di Finmeccanica un grosso peso... Nell’estate del 2009, forse ad agosto, ci fu una furibonda litigata a casa mia tra me e Angeloni perché questi voleva acquistare Birindelli e soprattutto Choutos, voleva ingaggiare il vice allenatore del Siena (probabilmente allude a Roberto Cappellacci, allenatore delle giovanili del Siena nel 2008-2009, poi mister al Pescina, ndr) e comprare Cesar, all’epoca giocatore della Lazio (effettivamente il brasiliano nell’ottobre 2009 firma un contratto con il Pescina, ndr). Tutte spese fuori budget. Io mi opponevo e lui, forte della sua posizione all’interno di Finmeccanica, l’ha avuta vinta». La vicenda calcistica del Pescina fu un incubo anche per Francesco Paolo Di Martino, l’altro accusatore di Borgogni. Di Martino, grazie ai buoni uffici di Stornelli, aveva vinto l’appalto per inserire i dati informatici nel sistema Si- I verbali degli imprenditori Io non capivo nulla di calcio e non avevo nessun interesse a imbarcarmi nell’avventura Fu Borgogni a costringermi Che vi fosse l’interesse diretto di Guarguaglini nella società di calcio l’ho verificato in più di un’occasione stri. Racconta di avere versato tangenti per 3 milioni di euro a Stornelli, perché li girasse a chi di dovere. «Il mio ingresso e il mio diretto impegno economico nella società di calcio Pescina racconta - fu chiesto dall’ingegner Stornelli. Anche i pagamenti per la squadra di calcio rientrano nel medesimo disegno fraudolento. Così la fattura da 10.500 euro da me pagata per la fornitura di vino emessa dalla società Porsenna (di proprietà di Lorenzo Borgogni, ndr) aveva sempre il medesimo scopo. Il pagamento fu molto sollecitato da Sabatino Stornelli che diceva che la cosa stava molto a cuore al presidente Guarguaglini e a Borgogni. Che vi fosse l’interesse diretto di Guarguaglini nella società di calcio l’ho verificato in più di un’occasione...». Se la società calcistica diventa il veicolo di sponsorizzazioni molto sospette, persino i borsoni con il marchio del «Pescina» vengono utilizzati per muovere le mazzette. Stornelli e Di Martino mettono in piedi un complesso sistema di società tra Italia, Svizzera e Usa giocare con le fatture e i conti correnti, creando fondi neri da far poi rientrare in Italia. «Ricordo in particolare - spiega Sabatino Stornelli - la circostanza raccontatami da mio fratello Maurizio e dallo stesso Angeloni relativa alla consegna di parte di questi soldi in Finmeccanica a Borgogni. Ricordo bene la vicenda perché poco prima Angeloni mi chiese di consegnare due borse della squadra di calcio, contenenti indumenti dei giocatori, a Guarguaglini e Borgogni. Io andai in Finmeccanica e lasciai le borse nella segreteria (dei due, ndr). La sera stessa, Angeloni venne al bar sotto casa mia e mi disse testualmente: “Hai capito a che sono servite quelle borse?” intendendo che erano state usare per portare via i soldi che lui stesso aveva consegnato in mattinata». dell’Expo La frase della Gdf La scelta dei soliti professionisti era legata a vicinanza ad ambienti politico-affaristici, non a competenze bassa voce, che i finanziari devono arrendersi: non si capisce. Poco più avanti però la professionista riprende: «Questa gara qui ha un sacco di humus, prima doveva vincere a tutti i costi Impregilo, poi... adesso c’è quest’outsider...». «Vedrai - preconizza Rognoni - che lunedì ci sarà qualcuno che stringe il culo...». E in effetti, il ribasso con cui è stato vinto la gara, 41 per cento, è talmente elevato che l’ex governatore si infuria con un comunicato preoccupato che invoca controlli da parte di Expo. Si sa, Expo è una torta che fa gola a molti. Ma a qualcuno di più. E se per le difese, in realtà, le irregolarità dei contratti con gli studi legali erano dovute «alla necessità di portare avanti i lavori in fretta, entro le scadenze», a leggere le carte delle indagini si direbbe che tutto pulito non fosse. Tanto che Rognoni quando il project manager di I.L. Spa, Porro, gli parla «dell’impostazione e la formazione dell’organigramma per l’ufficio direzione lavori della piastra Expo», sbotta: «Non scriverti queste robe qua, queste poi le buttiamo via, tu scrivi x, y e z». «Ok - risponde il manager - tanto poi questi li trituriamo». Discariche Formigonirischia unaltroprocesso 1 Rischia un altro rinvio a giu- dizio l’ex Governatore lombardo e senatore del Ncd, Roberto Formigoni, dopo quello per il caso Maugeri, che lo vede imputato di associazione per delinquere e corruzione assieme, tra gli altri, al faccendiere Pierangelo Daccò. La Procura di Milano, infatti, ha chiesto il processo per lui e altre 12 persone, tra cui l’ex vicepresidente del Consiglio regionale, Franco Nicoli Cristiani, per un presunto giro di mazzette da oltre un milione di euro che sarebbero state versate da Formigoni un imprenditore alla Compagnia delle Opere su input di Formigoni per il via libera alla realizzazione di una discarica di amianto nel Cremonese. Non è improbabile, però, che il procedimento, scaturito dall’inchiesta dei magistrati milanesi che avevano ereditato una tranche di un’indagine dai loro colleghi bresciani, venga trasferito per competenza territoriale al Tribunale di Bergamo. A 402 giorni dal via Pace Maroni-Pisapia Lupi: faremo di tutto per rispettare i tempi FABIO POLETTI MILANO Mancano 402 giorni e c’è da scommettere che si farà fatica a fare tutto. Il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi plana a Milano e nella sede di via Rovello promette di metterci il turbo: «Il governo farà tutto il possibile per rispettare i tempi». Come se non bastassero lungaggini e ritardi - nei cantieri si lavora 20 ore su 24 per fare in fretta - a rendere difficile la strada di Expo 2015 c’è pure l’inchiesta di Infrastrutture Lombardia che ha decapitato i vertici della società. Per sostituire il direttore generale Alfredo Porro «interdetto» perché indagato, per la piastra di Expo si passa al suo vice Diego Riccardo Robuschi. «Un manager di grande esperienza», lo promuove sul campo il governatore lombardo Roberto Maroni anche se ha appena 39 anni. Ma ad ascoltare i pissi pissi che sibilano ai vertici di Expo 2015 si capisce che non c’erano alternative. Troppo poco tempo per ribaltare Maurizio Lupi tutto e guardare altrove. Tempi troppo stretti per dilungarsi in polemiche. E se è vero che nelle ultime 72 ore il governatore e il sindaco di Milano Giuliano Pisapia se le sono date metaforicamente di santa ragione oggi giurano su una pace armata. A questo punto i conti meglio farli dopo. Sorri- de il governatore leghista: «Con Pisapia ci siamo stretti la mano e pure abbracciati». Si accoda il sindaco di Milano: «Non abbiamo perso nemmeno un minuto, le polemiche sono superate. Proseguiamo nella massima condivisione». A riguardare il protocollo presentato dall’allora sindaco Letizia Moratti al Bie di Parigi si capisce che molto si è perso per strada. La linea 6 della metropolitana non si farà perché i fondi sono stati destinati alla ricostruzione in Abruzzo. La linea 5 finirà a ottobre quando Expo avrà chiuso i battenti. Gli scavi della linea 4 sono iniziati ieri a Linate ma figuriamoci se ci sarà qualcosa a maggio dell’anno prossimo. Per terminare le 21 fermate ci vorranno 78 mesi, fino a settembre 2019. «E’ un’opera complessa che non avremo, purtroppo, per Expo», ammette la sconfitta l’assessore regionale alle Infrastrutture Maurizio Del Tenno. Ma altre opere sono a rischio. Il governo che si è impegnato a rilevare per 65 milioni la quota della Provincia che si sfila - «Dobbiamo solo procedere nel reperimento delle risorse» assicura il ministro Lupi - adesso punta a che il Cipe defiscalizzi entro la fine di marzo la Pedemontana. «Se no si ferma tutto», teme Maroni. Col timore che rimangano sulla carta pure il completamento di Brebemi, Tangenziale Est, statale Rho-Monza e il raccordo tra le tangenziali che si vede ad Assago sulla Milano-Genova, con quel ponte che porta ancora verso il nulla da troppi mesi. Ran i www.novartis.it (L ab m u ucentis ® ) MARTEDÌ 25 MARZO 2014 LA STAMPA 12 B ev acizumab ( Av a ® n ) s ti biz . . LA STAMPA MARTEDÌ 25 MARZO 2014 Primo Piano .13 . U MALAYSIA IL VOLO SCOMPARSO “L’aereo è precipitato nell’Oceano” Il premier malese Razak: “Nessun sopravvissuto”. I parenti delle vittime avvisati con un sms ILARIA MARIA SALA HONG KONG IL PRECEDENTE DEL VOLO AIR FRANCE 447 Sedici giorni dopo la misteriosa scomparsa è arrivata la conferma di quanto tutti temevano: l’aereo Malaysia Airlines MH370 ha finito la sua corsa nel sud dell’Oceano Indiano e non ci sono superstiti tra le 239 persone a bordo. Lo ha annunciato in una conferenza stampa il premier malese Najib Razak, sulla base di nuovi calcoli derivati dai dati satellitari, mentre non è ancora confermato se gli oggetti individuati nelle aree dove si concentra la ricerca siano collegati al Boeing 777. Il Boeing inabissato 2000 km a Ovest di Perth Prende piede l’ipotesi di un incendio o un errore Così, con un commosso comunicato, svaniscono le ultime speranze dei parenti dei passeggeri. L’aereo scomparso l’8 marzo, è precipitato in mare. Basandosi sulle nuove analisi del sistema Immarsat, Najib ha spiegato che nella notte tra il 7 e l’8 marzo l’aereo «ha volato lungo il corridoio meridionale e la sua ultima posizione era nel mezzo dell’Oceano Indiano, a ovest di Perth (Australia). Si tratta di una posizione remota, lontana da ogni possibile punto di atterraggio. Di conseguenza, 1 Centimetri LA STAMPA MALESIA Scatole nere recuperate a 4.000 metri di profondità ULTIMO CONTATTO via radio e VIRATA Rio de Janeiro Kuala Lumpur 16 giorni di misteri L’annuncio Perth AREA RITROVAMENTO DEI ROTTAMI Profondità tra 5.000 e 6.000 metri Najib Razak Primo ministro Malaysia con profonda tristezza e dispiacere, devo informarvi che il volo MH370 è finito nel Sud dell’Oceano Indiano». Il premier ha poi aggiunto che «non ci sono superstiti». Ora le possibilità di ritrovare i resti dell’aereo e tentare di recuperare le scatole nere nelle Un aereo può volare così a lungo con il pilota automatico? Il pilota automatico è in grado di decidere la rotta? AUSTRALIA Oceano Indiano Con profonda tristezza devo informarvi che il volo MH370 è finito nel Sud dell’Oceano Indiano «Può tranquillamente gestire tratte di volo lunghe come quella che va dallo stretto di Malacca al centro dell’Oceano Indiano, e può farlo senza che si creino inconvenienti di nessun genere. Il punto è che qualcuno deve inserire i dati che il pilota automatico usa per gestire il volo. Si parte quindi sempre dall’azione umana: una volta raggiunta la quota prevista per iniziare la crociera, il pilota deve impostare il velivolo sulla rotta prevista, e poi definiti i parametri di massima può far entrare in gioco il pilota automatico». 3 Parigi 1 giugno 2009 Oceano Atlantico PARTENZA «Sì. Il tratto aereo percorso dal Volo 370, dal momento in cui ha abbandonato la rotta originaria sino al punto in cui sembra sia caduto, è una distanza lineare di diverse migliaia di miglia, uno spazio percorribile senza l’ausilio dell’uomo, ma semplicemente affidandosi al pilota automatico. Una volta che viene inserito questo può potenzialmente percorre uno spazio infinito, o quantomeno mantenere la rotta. A parte la fase del decollo e dell’atterraggio, il computer può tranquillamente gestire ogni fase del volo». 2 ARRIVO profondità dell’Oceano Indiano a ovest di Perth, diventano più concrete. Così, forse, si potrà dare una risposta ad alcune delle domande sulla sorte del volo 370. Fra tutte: che cosa ci faceva lì, nel corridoio Sud, un aereo che da Kuala Lumpur doveva volare verso Pechino? Come ha potuto volare per 7 ore senza essere visto dai radar? Le tracce dei radar militari indicano che l’aereo ha cambiato altitudine dopo avere effettuato una brusca virata sul Mar Cinese Meridionale. Per un tratto è sceso fino a un’altitudine di 12 mila piedi (3.600 metri), “Il dirottamento resta plausibile” FRANCESCO SEMPRINI Abbiamo chiesto a un esperto di aviazione civile di chiarire i punti ancora oscuri sulla dinamica che ha causato la tragedia ? prima di scomparire dal radar. La brusca virata sembra essere stata intenzionale. E prende sempre più piede l’ipotesi di un errore umano o di un incendio a bordo, che abbia reso impossibile qualsiasi richiesta di aiuto. Per chi si era aggrappato alla speranza di un dirottamento, 4 Richard Aboulaf, è un analista dell’americana Teal Group Corporation «Nell’immaginario collettivo si pensa che ogni singolo tracciato dello spazio aereo sia intercettabile dai radar. Ma non è così, specie in un tratto di mare come quello dell’Oceano Indiano: man mano che ci si distanzia dalla terraferma è possibile non essere intercettati. In alcuni casi non è nemmeno necessario volare a bassa quota, anzi conta poco. Quello che può rendere invisibile un velivolo è la mancanza di copertura del segnale radar. Lo dimostrano anche le difficoltà incontrate da Inmarsat nel rintracciare il Boeing 777». Si riusciranno a trovare le scatole nere? «La collocazione geografica e i tempi rendono l’impresa piuttosto ardua. Il tratto di Oceano in questione è più profondo di quello dove sono stati individuati i resti del volo 477 esploso dopo essere decollato da Rio de Jainero verso Parigi. Si tratta di abissi dalle profondità complesse e anche l’uso di mezzi e macchinari sofisticati rischia di essere vano. Inoltre la grande distanza dalla terraferma e le condizioni del mare rendono le operazioni ancora più complicate. C’è infine il fattore tempo: superato il mese, il ritrovamento della scatola nera è sempre meno probabile». 6 Si può sparire dai radar così a lungo? È verosimile l’ipotesi di un incendio a bordo? «La escluderei a priori, e mi sembra che non ci siano gli elementi a supporto. Se mi chiede cosa penso io del Volo 370 ritengo che il “fattore umano” sia la causa di quanto accaduto. Il netto cambio di rotta dell’aereo non è stato casuale, vuol dire che a bordo è successo qualcosa. Le ipotesi possono essere quella di un conflitto a bordo, oppure il volontario tentativo di far schiantare l’aereo. Più in generale un dirottamento per un motivo che non ci è dato sapere, almeno per ora. Ritengo che sia senza dubbio questa l’ipotesi più credibile». 5 le domande Distanza 2.000 km con la possibilità sempre più remota che i passeggeri e l’equipaggio fossero ostaggio di un gruppo che ancora non aveva rivendicato l’azione, la comunicazione del premier malese è arrivata come una doccia fredda. E ieri sera all’Hotel Metro Park Lido di Pechino, dove dall’8 marzo i parenti dei 153 passeggeri cinesi attendono di sapere che fine hanno fatto i loro cari, è arrivata la notizia che mai nessuno avrebbe voluto avere. Ed è arrivata un’ora prima della conferenza del premier con un sms della compagnia aerea: «Con profondo dolore dobbiamo ritenere, oltre ogni ragionevole dubbio, che il volo 370 sia stato perduto e che non vi siano superstiti». L’hotel è esploso di dolore: diverse persone sono svenute, molte hanno cominciato a piangere, altre hanno rovesciato la loro rabbia contro il destino aggredendo i fotografi e i cameraman che li circondavano. Tutti, alla fine, si sono dovuti arrendere alla perdita della speranza. Se finisce il carburante cosa succede al velivolo? «L’aereo perde progressivamente velocità e contestualmente quota. In questo caso si può procedere a una doppia manovra nel caso in cui il pilota sia ancora in grado di governare l’aereo, ovvero fare in modo che l’impatto avvenga a un’angolatura elevata e in questo caso si riduce l’area di dispersione dei resti del velivolo dopo l’impatto. In ogni caso dal momento in cui l’aereo perde quota al momento dell’impatto potrebbero trascorrere circa due minuti. Cosa accade all’interno del velivolo durante quei interminabili istanti non è dato saperlo». I parenti dei passeggeri dopo la notizia dello schianto W . MARTEDÌ 25 MARZO 2014 LA STAMPA 14 . W LA STAMPA MARTEDÌ 25 MARZO 2014 DAMASCO ACCUSA LA TURCHIA. NUOVI RAID AEREI AL CONFINE DOPO L’ABBATTIMENTO DEL MIG 23 DUE GIORNI FA Siria, ucciso l’Assad “più cattivo” Finisce in trappola Hilal, cugino del raiss e comandante delle forze paramilitari MAURIZIO MOLINARI CORRISPONDENTE DA GERUSALEMME I ribelli siriani uccidono Hilal Assad, cugino del raiss di Damasco, decapitando le milizie paramilitari del regime che negli ultimi 18 mesi si sono rivelate decisive su molti fronti della guerra civile. Hilal Assad è stato colpito durante la battaglia di Kasab, ai confini con la Turchia, che ha visto cadere almeno 80 combattenti su entrambi i fronti. Arrivato nella casa di Fawwad Assad, comandante delle truppe siriane locali, Hilal stava partecipando ad una riunione operativa quando l’immobile è stato centrato da un missile Grad lanciato dai miliziani del Fronte Islamico, sostenuto dai finanziamenti ed armi saudite. Fonti dell’opposizione affermano che almeno altre 8 persone sono morte assieme a Hilal, e alcune sarebbero anch’esse parenti del raiss. Per i ribelli si tratta di un successo che sottolinea l’aggressività della campagna condotta nella provincia di Latakia, terra d’origine degli Assad e roccaforte alawite lungo la costa mediterranea. Damasco ammette lo smacco, accusando - con radio e tv Devastato Un quartiere di Aleppo dopo un bombardamento dell’aviazione governativa L’offensiva nel Nord della Siria era guidata dai paramilitari di Hilal Assad HOSAM KATAN/REUTERS del regime - la Turchia di sostenere i ribelli con «carri armati e aerei». Proprio a Kesab, appena 24 ore prima, un Mig 23 siriano era stato abbattuto dai jet di Ankara a seguito di uno sconfinamento nei cieli. Sentenza contro i Fratelli Musulmani Egitto, 529 islamisti condannati a morte GERUSALEMME Cinquecentoventinove condanne a morte per l’omicidio di un singolo poliziotto. È tribunale di Minya, a Sud del Cairo, ad emettere una sentenza che colpisce altrettanti miliziani dei Fratelli Musulmani riconosciuti colpevoli di aver assaltato una stazione di polizia in agosto, uccidendo un ufficiale e ferendone altri due. È la prima volta che un numero così alto di pene capitali viene decretato in Egitto e sebbene è possibile che in appello vengano riviste, l’impatto è forte. «Ci troviamo di Gigantografia di Al Sisi al Cairo fronte alla conferma che l’Egitto sotto il maresciallo AlSisi si è trasformato in una dittatura» afferma da Londra il portavoce dei Fratelli Musul- Anche ieri i jet di Damasco hanno continuato a bersagliare dall’alto i ribelli a Kasab. Ciò che indebolisce Damasco è la perdita di un comandante militare che dal novembre 2012 ha contribuito a inflig- mani, Abdullah el-Haddad, sottolineando come l’episodio contestato agli imputati avvenne «dopo l’intervento dell’esercito in luglio contro le manifestazioni pro-Morsi» che causò «numerose vittime». I parenti dei condannati hanno inscenato proteste davanti al tribunale: «Si tratta di un processo farsa perché si è svolta un’unica udienza e gli accusati non hanno avuto modo di dare la propria versione dei fatti». D’altra parte Minya è una roccaforte islamica e le 529 condanne - 400 delle quali nei confronti di imputati latitanti - proiettano l’immagine di un governo determinato a mettere l’opposizione islamica sulla difensiva in vista dell’imminente scadenza elettorale. Entro la fine della settimana è attesa una nuova «sentenza di massa», nei confronti di altri 700 militanti dei Fratelli Musulmani, che sono al bando in Egitto in quanto «gruppo terroristico». [M. MO.] TRIBUNALE DI IVREA gere duri colpi ai ribelli. È stato infatti Hilal a guidare, sin dalla fondazione, le Forze di difesa nazionale ovvero le unità paramilitari composte da volontari civili sul modello dei Basiji iraniani. Poiché l’esercito regola- Truppe americane in Uganda Obamavaacaccia dell’imprendibileKony FRANCESCO SEMPRINI NEW YORK Barack Obama dichiara guerra al «sanguinario profeta» ugandese. Joseph Kony, leader del Lord’s Resistence Army, ricercato per crimini di guerra e contro l’umanità, potrebbe avere i giorni contati a causa dell’invio da parte del Pentagono di forze speciali e aerei che daranno sostegno alla task force dell'Unione africana impegnata a dargli la caccia. Nei prossimi giorni, almeno quattro CV-22 Osprey, un velivolo per il rifornimento aereo, e circa 150 uomini Il carnefice Joseph Kony è ricercato per crimini di guerra e contro l’umanità delle forze speciali dell’Aeronautica si uniranno al contingente di militari Usa dispiegati dall’ottobre 2011 sul territorio per catturare Kony e i suoi luogotenenti. Uomini e mezzi saranno impiegati a vario titolo in una caccia all'uomo compli- Estero .15 trattava solo di uomini, fra i 18 e i 45 anni, ma dallo scorso autunno Hilal aveva scelto di aggiungere anche le donne, schierando il primo reparto di 450 miliziane a gestire i posti di blocco attorno a Homs, la città sunnita ribelle. L’idea di Hilal è sempre stata di puntare sulla motivazione dei gruppi più fedeli al regime, esaltando le caratteristiche ideologiche del Baath - come la laicità - per proiettare sul terreno il potere degli Assad. È stata una formula che ha portato i reparti paramilitari a toccare lo scorso gennaio le I miliziani del regime sono oltre 100 mila reclutati con tecniche di addestramento lampo centomila unità. Fonti militari americane ritengono che ufficiali iraniani abbiano aiutato Hilal ad accelerare e perfezionare l’addestramento dei miliziani - che in media dura due settimane - dando vita a una sorta di fanteria d’assalto civile che è stata impegnata con successo nei grandi centri abitati sunniti per fare terreno bruciato attorno ai ribelli. Diversi rapporti delle Nazioni Unite hanno accusato Hilal Assad e i suoi ufficiali di «crimini di guerra» per le violenze contro i civili sunniti ma per Bashar si è trattato di un tassello strategico che - assieme al crescente ruolo d’attacco degli Hezbollah libanesi - gli ha permesso di infliggere dure sconfitte ai ribelli, da Qusayr a Yabrud. cata che si estende su una porzione di territorio che comprende oltre l’Uganda anche la Repubblica Centrafaricana, il Sud Sudan e il Congo. È in questa parte dell’Africa che si muove «l'imprendibile» Kony le cui attività militari e criminose sono iniziate 25 anni fa nel nord dell’Uganda, organizzando un esercito ribelle per rovesciare il governo. Ben presto il «profeta» così si faceva chiamare dai suoi uomini è diventato tristemente noto per i suoi metodi spietati, per gli stupri, i massacri indiscriminati, le mutilazioni, ma soprattutto per l’utilizzo dei bambini soldato. È stata la Ong americana «Invisible Children», ad attirare l’attenzione su di lui grazie anche a video come «Stop Kony 2012», che hanno scosso l'opinione pubblica. Sulla testa di Kony pende una taglia da cinque milioni di dollari fissata dal dipartimento di Stato Usa. TRIBUNALE DI IVREA VENDITE GIUDIZIARIE Per questa pubblicità: 011.6665241 • Gli avvisi legali de La Stampa li puoi trovare anche su: www.legaleentieaste.it CHI PUÒ PARTECIPARE. Chiunque eccetto il debitore può partecipare alla vendita. L’istanza deve essere sottoscritta dall’offerente o dal legale rappresentante della società/ente. Persone fisiche: indicare nome e cognome, data e luogo di nascita, codice fiscale, regime patrimoniale (stato libero, comunione o separazione di beni), residenza, recapito telefonico dell’offerente. Allegare all’offerta: copia della carta d’identità e del tesserino di codice fiscale. Società e altri enti: denominazione, sede dell’ente, codice fiscale e recapito telefonico. Allegare all’offerta: copia della carta d’identità del legale rappresentante, certificato camerale aggiornato o altro documento equivalente da cui risulta l’identità del legale rappresentante, i relativi poteri e i dati della società o ente. Partecipazione tramite mandatario speciale: nella vendita senza incanto NON è possibile fare l’offerta in busta chiusa mediante procuratore generale o speciale; è possibile dare mandato speciale, per atto notarile, solo per partecipare alla gara sull’offerta più alta. Nella vendita con incanto è possibile dare mandato speciale, per atto notarile, per fare l’istanza di acquisto e partecipare alla gara. Soltanto gli avvocati possono fare offerte per sé o per persona da nominare. VENDITA SENZA INCANTO L’offerta deve essere depositata in busta chiusa entro il giorno precedente la data di udienza e recare, all’esterno, unicamente l’indicazione del giorno di udienza e il nome del giudice o del professionista delegato. L’offerta è irrevocabile per 120 giorni dal deposito. Indicare nell’offerta: numero di procedura, lotto che si intende acquistare e prezzo offerto (non inferiore al prezzo base dell’avviso). Allegare all’offerta: marca da bollo; cauzione pari ad almeno il 10% del prezzo offerto da versare con assegno circolare NON TRASFERIBILE intestato alla procedura (si veda l’avviso di vendita). All’udienza, il giudice (o il professionista) apre le buste e delibera sulla convenienza dell’offerta. Se vi sono più offerte valide si svolge tra tutti gli offerenti una gara a rilancio sull’offerta più alta. Il termine di pagamento è di giorni 90 dall’aggiudicazione (salva diversa indicazione in avviso). VENDITA ALL’INCANTO L’istanza deve essere depositata entro il termine indicato nell’avviso. Indicare nell’offerta: numero di procedura, lotto che si intende acquistare. Allegare all’offerta: marca da bollo; cauzione pari re non dava sufficienti garanzie di affidabilità ad Assad, Hilal lo ha di fatto sostituito con miliziani arruolati nei villaggi delle etnie più legate al regime del Baath: alawiti, cristiani, drusi ed armeni. All’inizio si . al 10% del prezzo base da versare con assegno circolare NON TRASFERIBILE intestato alla procedura (si veda l’avviso di vendita). Il termine di pagamento del prezzo è di giorni 60 dall’aggiudicazione. Se l’istante non partecipa, senza giustificato e documentato motivo, 1/10 della cauzione potrà essere confiscato a norma di legge. DOPO L’AGGIUDICAZIONE Il residuo prezzo dev’essere versato nel termine di cui sopra. Se dall’avviso di vendita l’immobile risulta gravato da un mutuo fondiario l’aggiudicatario può subentrare nel mutuo, pagando alla banca entro 15 giorni dall’aggiudicazione rate scadute, accessori e spese. Se non s’avvale di questa facoltà ha in ogni caso l’obbligo di versare direttamente alla banca, fino a concorrenza del prezzo di aggiudicazione, l’ammontare precisato per capitale interessi e spese. Verificare l’avviso integrale per termini e modalità di pagamento. Insieme al prezzo, l’aggiudicatario deve versare il fondo per le spese di trasferimento nella misura indicata dalla Cancelleria o dal delegato e, in mancanza di indicazioni, nella misura del 20% del prezzo di aggiudicazione (il tutto salvo conguaglio o rimborso delle somme inutilizzate). In ogni caso di mancato, insufficiente o tardivo versamento del residuo prezzo, verrà dichiarata la decadenza dall’aggiudicazione e confiscata la cauzione, salvi gli ulteriori provvedimenti di cui all’art. 587 c.p.c.. Le spese di cancellazione delle formalità di pregiudizio sono definitivamente a carico dell’aggiudicatario, salvo che nelle vendite fallimentari. NOTA BENE: sulle vendite giudiziarie non è previsto e non è dovuto alcun compenso di mediazione. CUSTODIA Il custode (indicato nell’avviso) è a disposizione per dare informazioni sull’immobile in vendita e concordare i tempi dell’eventuale visita. AVVERTENZA Verificare in ogni caso l’estratto e l’avviso di vendita integrale (disponibile anche su sito internet) per ulteriori informazioni utili, eventuali condizioni particolari o deroga alle condizioni generali. L’interessato può chiedere maggiori notizie presso la competente Cancelleria del Tribunale di Ivrea (Via Patrioti 26) o presso il recapito del professionista delegato. TRIBUNALE DI IVREA ESEC. IMM. N. 57/12 + 43/12 + 45/12 + 47/12 + 29/13 R.G.E. Lotto 1 - Comune di Colleretto Giacosa (TO), tra Via Nina Ruffini e Via Torino. Piena prop. di terreni edificabili di mq. 2.746 con costruzione non ultimata ed abbandonata. Prezzo base: Euro 105.300,00. Piena prop. di immobili siti nel Comune di Montalto Dora (TO). Lotto 2 - Via Mazzini, 37. Appartamento al p. 2º composto da: ingresso, 2 servizi igienici, soggiorno, 2 camere, ripostiglio, disimpegno, cucina, sala e 2 balconi, oltre cantina al p. terreno di mq. 6, autorimessa di ca. mq. 14 e loc. deposito di ca. mq. 15. Sprovvisto di ACE. Libero. Prezzo base: Euro 88.200,00. Lotto 3 - Via Bard ang. Via Vittorio Emanuele. Fabbricato su 2 p.f.t. e p. sottotetto di ca. mq. 274 e terreno di pertinenza. Sprovvisto di ACE. Libero. Prezzo base: Euro 184.500,00. Vendita senza incanto: 20/05/2014 ore 15.00, innanzi al professionista delegato Avv. Laura Borgo presso lo Studio Immobiliare Toreano, in Ivrea, Via Miniere 3. Deposito offerte entro le ore 11.30 del 19/05/2014 presso lo studio predetto. In caso di mancanza di offerte, vendita con incanto: 03/06/2014 ore 15.00 ciascuno dei lotti allo stesso prezzo base aumento minimo: Euro 2.000,00 per ciascun lotto. Deposito domande entro le ore 11.30 del 30/05/2014. Maggiori info presso il delegato tel. 0117650645 e presso il custode giudiziario IVG Torino tel. 0114731714 e su www.tribunaleivrea.it, www.giustizia.piemonte.it, www.astegiudiziarie.it (A258878,A258879,A258880) e su www.legaleentieaste.it. ESEC. IMM. N. 54/12 R.G.E. Piena prop. di immobili siti nel Comune di Albiano d’Ivrea (TO), Via Caravino, 10. Lotto 1 - Appartamento al p. terra composto da: cucina, soggiorno, disimpegno, 2 bagni e 2 camere, oltre garage e cantina al p. interrato e corte ad uso esclusivo. Prezzo base: Euro 183.600,00. Lotto 2 - Appartamento al p. terra composto da: soggiorno con angolo cottura, disimpegno, bagno, 2 camere, oltre garage e cantina al p. interrato e corte ad uso esclusivo. Occupati da terzi. Sprovvisti di ACE. Prezzo base: Euro 135.900,00. Vendita senza incanto: 20/05/2014 ore 15.00, innanzi al professionista delegato Avv. Laura Borgo presso lo Studio Torreano, in Ivrea, Via Miniere, 3. Deposito offerte entro le ore 11.30 del 19/05/2014 presso lo studio predetto. In caso di mancanza di offerte, vendita con incanto: 03/06/2014 ore 15.00 ciascuno dei lotti allo stesso prezzo base aumento minimo: Euro 2.000,00 per entrambi i lotti. Deposito domande entro le ore 11.30 del 30/05/2014. Maggiori info presso il delegato tel. 0117650645 e presso il custode giudiziario IVG Torino tel. 0114731714 e su www.tribunaleivrea.it, www.giustizia.piemonte.it, www.astegiudiziarie.it (A258654,A258655) e su www.legaleentieaste.it. TRIBUNALE DI IVREA ESEC. IMM. N. 118/11 R.G.E. Lotto unico - Comune di Strambino (TO), Via Ivrea, 4. Unità immobiliare adibita ad abitazione al p. terreno rialzato, composta da: ingresso, ripostiglio, cucina, soggiorno, 3 camere, bagno, balcone, balcone con veranda, cantina al p. interrato. Autorimessa. La sup. netta complessiva dell’unità abitativa risulta essere di ca. mq. 169,00. (Valore di stima Euro 126.000,00). Prezzo base: Euro 45.000,00. Vendita senza incanto: 08/05/2014 ore 15.30, apertura buste ore 15.00 innanzi al professionista delegato Dott. Massimiliano Montani presso lo studio Dott. Terranova, in Ivrea, Via A. De Gasperi, 4. Deposito offerte entro le ore 17 del 07/05/2014 presso lo studio predetto. In caso di mancanza di offerte, vendita con incanto: 29/05/2014 ore 15.15 allo stesso prezzo base aumento minimo Euro 1.000,00. Deposito domande entro le ore 17 del 26/05/2014. Maggiori info presso il delegato tel. 0115617739 e presso il custode giudiziario IVG Torino tel. 0114731714 e su www.tribunaleivrea.it, www.giustizia.piemonte.it, www.astegiudiziarie.it (A202182) e su www.legaleentieaste.it. . 16 .Cronache LA STAMPA .MARTEDÌ 25 MARZO 2014 il caso RICCARDO ARENA PALERMO T enere Bernardo Provenzano in regime di carcere duro è un nonsense, dato che il capo di Cosa nostra, ricoverato in ospedale a Parma, capisce poco e niente e comunica ancora di meno. Così, tre delle Procure più impegnate sul fronte della lotta a Cosa nostra (Palermo, Caltanissetta e Firenze) propongono di non prorogare il 41 bis al capomafia, che ha compiuto 81 anni a fine gennaio e dal 2012 ha problemi IL DUBBIO La Direzione nazionale antimafia: potrebbe comunicare ordini neurologici e neurochirurgici che ne hanno compromesso, in gran parte, le funzioni intellettive. Così almeno dicono le perizie fatte eseguire dal Gup di Palermo Piergiorgio Morosini, anche se la questione è tutt’altro che pacifica: e ora dovrà affrontarla Andrea Orlando, il nuovo ministro della Giustizia del governo Renzi, chiamato ad acquisire l’ultimo parere, quello della Direzione nazionale antimafia, guidata da Franco Roberti, e poi a decidere se l’ex latitante più duraturo d’Italia debba uscire o no dai rigori del carcere duro. L’ultimo parere dei tre è stato quello della Procura di Palermo, che ha il superboss imputato nel processo sulla trattativa Stato-mafia. Alcuni pm del pool coordinato da ALLA CAMERA Voto di scambio Forza Italia presenta mille emendamenti ROMA Sulla norma che dice no al voto di scambio politico-mafioso è scontro tra Forza Italia e Pd. Gli «azzurri» presentano alla Camera 1.000 emendamenti al testo da oggi all’esame dell’Aula di Montecitorio, oltre a una pregiudiziale di costituzionalità. In più convocano una conferenza stampa e avvertono: siamo pronti alle barricate. Le critiche di FI al progetto di legge sono condivise dall’ Unione Camere penali e da Scelta Civica. Mentre il Pd tira dritto «con convinzione» sulla propria strada. La riforma che inasprisce le condanne ed estende la fattispecie di reato in caso di voto di scambio «va fatta e in tempi rapidi», osserva il presidente della commissione Giustizia Donatella Ferranti. Il provvedimento, approvato all’unanimità alla Camera nel luglio scorso, venne modificato al Senato, dove passò a gennaio grazie a un’inedita maggioranza Pd-M5S-Sel. FI contesta proprio questa versione, definita «indecente» dal capogruppo Brunetta. La norma modificata al Senato, spiega Francesco Paolo Sisto, «è troppo ampia e lasca» e dà «un potere smisurato alle Procure» che potrebbero avviare «indagini a pioggia». [R.I.] LANNINO & NACCARI/STUDIO CAMERA Arrestato dopo 23 anni di latitanza Bernardo Provenzano è stato arrestato l’11 aprile 2006 in una masseria a Corleone (Palermo). Il boss era ricercato dal 10 settembre del 1963 Dai giudici via libera a Provenzano: “Il 41 bis non serve più” Tre procure: “Malato, non può parlare con nessuno” Francesco Messineo (che aveva anche messo ai voti la questione, in una riunione in cui la Dda si era presentata divisa) ritengono che non sposti nulla che “Binu” Provenzano sia o meno sottoposto al 41 bis. A Palermo è tra l’altro aperto un fascicolo per verificare se qualcuno non abbia provato ad eliminare Provenzano, caduto più volte in carcere e operato d’ur- genza, nel dicembre 2012, per rimuovere un ematoma subdurale che si era procurato battendo il capo. Ma i sospetti su un disegno per impedire al boss di rivelare le verità che conosce non hanno trovato riscontri. L’estate scorsa i legali del capomafia, gli avvocati Rosalba Di Gregorio e Franco Marasà, avevano provato a far revocare E’ mancato all’affetto dei suoi cari E’ mancata all’affetto dei suoi cari avv. Carlo Fogliano Luigia Bernardi ved. Reverdini Grassi Lo annunciano la moglie Graziella Olivetti i fratelli Lionello, Vittorio, Angiola ed Anna, le cognate il cognato, i nipoti ed i parenti tutti. Un particolare ringraziamento a Rodica e Liliana. Il Rito avrà luogo alle ore 11 di mercoledì 26 marzo, presso il Tempio Crematorio del Cimitero Monumentale di Torino. – Veruno, 23 marzo 2014 Gianni, Mariagrazia Torretta ricordano il carissimo AMICO. Maria, Francesca e Chiara Cortella ricordano CARLO con affetto. anni 90 Lo annunciano la sorella Anna con Domenico, i nipoti Silvia, Bruno, Giancarlo, Paola, Roberta, la carissima amica Marcellina, i cugini Torti e parenti tutti. Rosario questa sera ore 17,30 parrocchia Maria Regina della Pace Funerale mercoledì 26 ore 11,30 in parrocchia. – Torino, 24 marzo 2014 Giubileo 011.8181 I cugini Carlo e Corinna partecipano al cordoglio dei famigliari. E’ mancata Lo Studio del geometra Mauro Monopoli partecipa al dolore per la scomparsa dell’ Teresa Bracco in Costantino avv. Carlo Fogliano Lo annunciano il marito Francesco i igli Alessandra con Luca, Giovanni. Funerale mercoledì 26 ore 10 parrocchia Favria. Santo Rosario martedì 25 ore 20,30 stessa parrocchia. – Favria, 25 marzo 2014 ricordandone le grandi doti umane e professionali. – Torino, 24 marzo 2014 Marco, Roberto e Marialberta Weigmann ricordano con commosso sentimento l’avvocato Carlo Fogliano e partecipano affettuosamente al cordoglio di Paola, Lionello e familiari. – Torino, 24 marzo 2014 Mario Fezia con Rossana Merlo, Daniela Leo, Marco Michela, Elisabetta Steffenino, Elena Savant, Isabella Monopoli, Stefania Raso e Cristina Silvagni ricorda l’amico ed il maestro di tanti anni passati insieme. Partecipano al dolore della famiglia i colleghi: Mauro Nebiolo Vietti Paola Pellerei Nebiolo Vietti Lorella Naldini Luca Negrini Teresa Gambetta Per nuova data Funerali contattare tel. 0173.979409. – Torino, 24 marzo 2014 Il Gruppo Seniores ricorda con stima Teresa Gambetta già dipendente Toro Assicurazioni. – Torino, 24 marzo 2014 8 Anni Bernardo Provenzano ha 81 anni; è sottoposto al «41 bis» (cosiddetto «carcere duro») dal 2006 E’ mancato all’affetto dei suoi cari il CONTE Alessandro Reyneri di Lagnasco Lo annunciano la moglie Antonia Albertoni di Val di Scalve, i igli Carlo Amedeo, Marialuce con Luca, Guido con Elena e gli adorati nipoti Alessandra, Anna, Caterina, Pietro, Alberto, Carolina e Gaia; le cognate Pia Reyneri di Lagnasco Rey, Ludovica Albertoni di Val di Scalve, Soia con Aldo Reinach, nipoti e cugini tutti. S. Rosario nella cappella di Vigna San Carlo a Saluzzo martedì 25 marzo ore 18. Funerali nella parrocchia di San Bernardino a Saluzzo mercoledì 26 marzo ore 15. – Saluzzo, 24 marzo 2014 Elisabetta con Carlo, Beatrice, Amedeo con Consolata e igli tutti abbracciano con immenso affetto zia Antonia, Carlo Amedeo, Marialuce e Guido. Ci uniamo al dolore di Marialuce e famiglia: Marina e Gioss, Emanuele e Emanuela, Luciano e Alessandra, Marco e Anna. E’ mancato I Funerali dell’ arch. Carlo Costantini avranno luogo mercoledì 26 marzo ore 10 parrocchia Santa Agnese corso Moncalieri 39 Torino. S.S. Rosario martedì 25 marzo ore 18,30 nella suddetta parrocchia. – Toulon (Francia) 20 marzo 2014 O.F. Eterno Riposo - tel. 011.6680380 Ci ha lasciati Ida De Nigro Lo annunciano le sorelle Nunzia, Anna ed Antonia, l’amica Enrica e parenti tutti. – Torino, 23 marzo 2014 Giubileo 011.8181 E’ serenamente mancato all’affetto dei suoi cari il prof. Arturo Giachino di anni 98 Ne danno il triste annuncio la iglia Laura e la sua amatissima nipote Roberta con Fabrizio ed il piccolo Duccio. Funerali giovedì 27 marzo ore 10 parrocchia Madonna dei Poveri via Vespucci 17 Collegno. S. Rosario in parrocchia mercoledì 26 ore 17. – Collegno, 24 marzo 2014 O.F. Aeterna - Torino Giancarlo Saroglia di anni 55 L’annunciano la moglie Maurizia, parenti e amici tutti. Funerali mercoledì 26 marzo ore 15,30 chiesa San Raffaele Alto (TO). – S. Raffaele Cimena, 25 marzo 2014 E’ mancato Paolo Songia anni 69 Lo annunciano Laura Matteo con Valeria. SS. Rosario martedì 25 ore 18. Funerali mercoledì 26 ore 9,30 parrocchia Sacro Cuore di Gesù. – Torino, 25 marzo 2014 O.F. La Pegaso - Torino Il dolce ricordo di Andreina rimarrà sempre nel nostro cuore. Carla, Fabrizio, Alberto. Andreina Bessè Aldera – Torino, 25 marzo 2014 I condomini, custodi ed amministratore dello stabile Orchidea partecipano al dolore della famiglia, per la scomparsa del prof. Roberto Gavinelli – Torino, 24 marzo 2014 dall’allora guardasigilli, Annamaria Cancellieri, il carcere duro al loro assistito. Anche in quel caso i pareri delle tre Procure non erano stati negativi, ma la Cancellieri era stata convinta a mantenere il regime duro dal parere contrario espresso dalla Dna: se le cose stanno come sostenuto da familiari e legali, avevano detto nella sostanza i magistrati della SuperProcura, è inutile non il regime duro ma tout court la permanenza in carcere. Successivamente il tribunale di sorveglianza di Roma aveva respinto il ricorso, non escludendo che Provenzano potesse anche fingere, e la Corte europea dei diritti dell’uomo (in sede cautelare, senza entrare nel merito) aveva negato il proprio intervento coercitivo nei confronti dello Stato italiano. LA VALUTAZIONE Ascoltata la Dna, sarà il ministro della Giustizia a prendere la decisione Le perizie fatte eseguire dal giudice Morosini dicono che è dubbia e intermittente la capacità di intendere e di volere dell’imputato, ma che non possa comunque stare «validamente in giudizio». La Dna ha però finora osservato come tutto ciò non escluda che “Binu” possa comunicare ordini all’esterno. Giovanna Maggiani Chelli, presidente dell’associazione delle vittime fiorentine della strage di via de’ Georgofili del maggio ‘93, parla di possibile affronto per le persone fatte uccidere da Provenzano, ma aggiunge che i pareri delle tre Procure sono in qualche modo obbligati da una legge fatta male. E chiede al ministro Orlando di intervenire facendo cambiare la norma, «altrimenti saremo costretti a manifestare il nostro disappunto in via de’ Georgofili». PRODOTTA AD ALESSANDRIA Botulino nella zuppa Grave 30enne a Padova SILVANA MOSSANO ALESSANDRIA Una zuppa di legumi precotta sarebbe la causa della tossinfezione botulinica per la quale un giovane di 33 anni, abitante a San Giorgio delle Pertiche, è in condizioni molto critiche, ricoverato nel reparto di Rianimazione a Padova. E’ stato intubato ed è sottoposto a cure intensive. Secondo i primi accertamenti, l’uomo si sarebbe sentito male dopo aver mangiato una zuppa di legumi precotta, commercializzata, con il marchio “Terra &Vita” dalla “Buonaterra srl” che, a sua volta, si sarebbe rifornita dalla ditta Zerbinati di Borgo San Martino (Alessandria). E’ stata quindi immediatamente attivata la procedura di “allerta alimentare”, che prevede anche la pubblicazione dell’avviso urgente sul sito del ministero per la Salute. Il Servizio di igiene degli alimenti e nutrizione dell’Asl Al è intervenuto nella ditta Zerbinati dove, da ieri mattina fino a sera, ha eseguito controlli su tutti i prodotti e su tutte le fasi del ciclo produttivo. Diversi cam- ANNIVERSARI 2013 25 MARZO 2014 ing. Enzo Fabbretti “Can’t kiss him goodbye, but I promise to try”... Ti voglio bene papà. Tua Debe. 2004 2014 Nel decimo Anniversario della scomparsa di Tiziana Zangelmi la ricordano con ininito rimpianto le iglie Carlotta Viola Speranza, Luli, la mamma Anna, il fratello Giò, la zia Cen con igli e nipoti, la cognata Milli. – Torino, 25 marzo 2014 pionamenti della merce sono stati inviati all’Istituto di Zooprofilassi di Torino per la ricerca della tossina botulinica, che scatena la più grave tossinfezione alimentare in assoluto. Gli esiti dovrebbero essere tempestivi, da uno a pochi giorni; stamane i controlli proseguono. Dalle prime informazioni, tuttavia, parrebbe da escludere una responsabilità da parte della azienda monferrina, perché non si sarebbero rilevate carenze o problematiche né nei prodotti né nel ciclo di confezionamento. Sembra probabile, invece, che la produzione di tossina botulinica possa farsi risalire invece a una scorretta conservazione del prodotto da parte del consumatore stesso. La Zerbinati, da anni sul mercato per la produzione e il confezionamento di prodotti vegetali di uso alimentare, ha fiducia che i controlli chiariranno la sua assoluta estraneità alla tossinfezione. In una nota divulgata in serata, evidenzia che «la presenza riscontrata di spore botuliniche nel residuo del prodotto, qualora fosse confermata quale causa diretta dell’intossicazione, è certamente da attribuirsi a fattori estranei al confezionamento. Abbiamo subito fatto eseguire una serie di analisi a campione su tutto il prodotto nei nostri magazzini per dimostrare l’assoluta genuinità e sicurezza dei nostri alimenti». . R LA STAMPA MARTEDÌ 25 MARZO 2014 Strage Cronache .17 . A Roma L’ispettoreinpensione dinuovoinprocura Una delle immagini della strage di via Fani a Roma, avvenuta il 16 marzo 1978 quando fu sequestrato Aldo Moro I killer delle Brigate Rosse uccisero tutti i componenti della scorta 1 Enrico Rossi, l’ispettore di poli- zia in pensione che ha riferito all’Ansa l’esito di una sua inchiesta in base al quale c’erano due esponenti dei servizi segreti sulla moto Honda presente in via Fani durante il sequestro di Aldo Moro, verrà ascoltato dai pm romani. Il poliziotto sarà dunque convocato presto a piazzale Clodio per essere sentito nell’ambito degli accertamenti ancora in corso sui fatti del 16 marzo 1978. Dopo le rivelazioni di Rossi, il procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo ed il sostituto Luca Palamara, titolari dell’ultima inchiesta sul caso Moro aperta lo scorso anno sulla base di un esposto dell’ex giudice istruttore Ferdinando Imposimato, ha fatto sapere che riesaminerà il fascicolo arrivato da Torino. Il primo atto sarà proprio l’audizione dell’ex ispettore. ANSA Retroscena MASSIMO NUMA INVIATO A BRA (CUNEO) N ome: Antonio Fissore, originario di Bra (Cuneo), morto a Firenze nell’agosto 2012. A marzo aveva compiuto 67 anni. Sarebbe lui l’agente X che, in sella a una Honda blu, con un «collega» avrebbe partecipato al sequestro Moro, il 16 marzo 1978, proteggendo la fuga dei killer delle Br. La moglie separata, Franca Faccin, lo difende: «Nel ’78 era a casa con noi, a Bra, mai stato nei Servizi». Fotografo e regista tv Il fantomatico 007 della strage di via Fani? Un fotografo di Bra Secondo l’autore della lettera anonima c’era lui sulla moto Ma l’ex moglie: “Nel ’78 era sempre a casa con la sua famiglia” Camillo Guglielmi, che, quella mattina alle 9.15 era effettivamente in via Fani («Stavo andando a trovare un collega», aveva poi detto ai pm romani) dunque per caso. I due agenti avrebbero dovuto proteggere la fuga dei killer dopo la strage. La Digos di Torino individua subito Antonio Fissore, attraverso la sua ex amante di Torino. Si mettono in contatto con lui, sanno che aveva denunciato il possesso di due armi. Le vanno a cercare, il 24 maggio 2012, nella villetta di Bra. Trovate in una scatola di cartone. C’è anche una copia di Repubblica del 16 marzo 1978. Poi libri e saggi su temi-storico politici e ritagli di giornale, sempre su fatti di grande rilievo, come la prima guerra in Iraq di Bush padre. Il foglio dell’on. Franco Mazzola La Stampa nell’ottobre 2009, Fissore sarebbe stato lo 007 che spianò una mitraglietta contro un testimone, per indurlo ad allontanarsi. L’anonimo era in fin di vita, gravemente malato. Non conosceva il nome del collega con cui operò in via Fani ma offriva indicazioni per identificarlo come il «marito» della commessa del negozio. Professione fotografo, regista tv, esperto di comunicazione, commesso dal 2001 al 2010 in un negozio di dischi-video nel quartiere San Paolo a Torino. Aveva conseguito il brevetto di pilota civile nella scuola di volo dell’aeroporto di Levaldigi. Alle spal«Le armi prese le una famiglia benestante di coltiPILOTA CIVILE dalla polizia» vatori. Sposato moglie, Franca Fissore aveva conseguito La con Franca FacFaccin, 68 anni, viil brevetto nella scuola ve ancora nella vilcin, 68 anni, padre dell’aeroporto di Levaldigi letta sulla collina di di due figli già grandi, Flavio (tiBra. Accetta di ritolare di una società di produzione tv, spondere a tre domande. Nei primi la Fimedia) e Davide, operaio. Nel Anni 70, in particolare nel ’78, dov’era 2000 si separa e inizia una relazione suo marito? «Qui con noi a Bra, non si è (durata sino al 2010) con Tiziana A., mai allontanato, di certo non andò mai torinese, commessa nello stesso ne- a Roma». E la militanza nei Servizi Segozio. Poi si lega a una terza donna, greti? Ha mai avuto percezione di una Monica M. e va a vivere con lei a Fi- sua doppia vita? «Non ha mai lavorato renze, non lontano da via Villama- per i Servizi, era fotografo e regista gna. Un uomo alto 1,90, calvo, baffi. tv». Pare in una tv privata piemontese. Distinto. Secondo l’autore della lette- Le armi. Sapeva che in casa erano cura anonima inviata alla redazione de stodite una pistola cecoslovacca, rara, Separata da decenni Poi una busta con un foglio dell’ex parlamentare dc Franco Mazzola, nel ’78 sottosegretario alla Difesa, ritenuto uno dei depositari dei segreti del caso Identikit Antonio Fissore era alto 1,90, quasi calvo, mille impieghi l’ultimo in un negozio di dischi ELEMENTI «SUGGESTIVI» Aveva denunciato due pistole trovate dalla Digos nel garage-cantina della villetta e una semi-automatica Beretta? «Certo, le ha prese la polizia, in casa non ho più neppure una sua foto». Rintracciato grazie all’amante «No, non è mai stato nei Servizi, lavorava anche in tv, non mi è rimasta neppure una sua foto» L’autore della lettera anonima spiega di essersi deciso, prima di morire, per il rimorso di avere partecipato alla strage della scorta di Moro, di rivelare la verità. Non sa il nome del collega con cui era sulla Honda ma tutti e due - sostiene l’anonimo - erano al comando del colonnello dell’Ufficio R del Sismi, Università degli Studi di Udine COMUNE DI PALERMO AVVISO DI GARA L’Università degli Studi di Udine bandisce una procedura aperta per l’affidamento dei servizi assicurativi dell’Università. Durata contrattuale: 4 anni. Importo stimato per il quadriennio € 1.180.000,00. Valore massimo dell’appalto, comprensivo delle ipotesi di proroga o rinnovo € 3.252.500,00. Termine per la presentazione delle offerte: ore 12.00 del 28/04/2014. Il bando è stato inviato alla GUUE il 11.03.2014. Il bando integrale e la documentazione di gara sono reperibili sul sito http://www.uniud.it/ateneo/organizzazione/appalti/appalti_servizio (tel. 0432/556814 - fax 0432/556822). IL DIRETTORE GENERALE Dott. Massimo Di Silverio UFFICIO CONTRATTI AVVISO DI GARA Il 23.04.2014 si celebrerà la gara per il servizio di prelievo, trasporto, e smaltimento di rifiuti vegetali COD. CER. 20.02.01 - C.I.G. 5617562ECC, importo dell’appalto € 759.090,90# oltre I.V.A. Informazioni: www.comune.palermo.it e albo pretorio. Data invio alla GUCE 04.03.2014. IL VICE SEGRETARIO GENERALE (Dott. Giuseppe Sacco) BANDO DI GARA A PROCEDURA APERTA - ESTRATTO 1. Amministrazione aggiudicatrice: FONDAZIONE MUSEO DELLE ANTICHITA’ EGIZIE DI TORINO via Accademia delle Scienze, n. 6 – 10123 Torino, Tel. 011/5617776 – Fax 011/5623157; e-mail pec: [email protected] 2. Oggetto: fornitura e montaggio di teche espositive in vetro, di forma rettangolare, quadrata o di forma speciale presso la sede della Fondazione. 3. Ammontare corrispettivo: importo complessivo della Fornitura compensato a corpo pari a € 4.278.435,43 comprensivo degli oneri sicurezza inerenti rischi interferenziali non soggetti a ribasso d’asta pari a € 41.598,35. 4. Documentazione: bando integrale, disciplinare di gara, modello ricognizione luoghi, schema di contratto, documentazione complementare potranno essere scaricati direttamente dal profilo di committenza: www.museoegizio.it sezione bandi di gara senza oneri. 5. Termine presentazione offerte: ore 12:00 del 13-05-2014, pena l’esclusione. 6. Apertura offerte (seduta pubblica): comunicata mediante e-mail pec agli offerenti. 7. Criterio aggiudicazione: offerta economicamente più vantaggiosa ex art.83, d.lg.163/06. 8. Responsabile del procedimento: ing. Andrea Conci. 9. CIG: 5651467A18, CUP: J13J09000520009. IL PRESIDENTE dott.ssa Evelina CHRISTILLIN Moro. Fissore viene denunciato per «incauta custodia» delle armi ma il procedimento della procura di Alba viene archiviato dopo la sua morte. Gli elementi dell’indagine finiscono in una nota inviata alla procura di Torino che, per competenza, trasferisce il fascicolo a Roma. L’indagine viene archiviata. Non erano emersi infatti, al di là degli elementi «suggestivi» e «sospetti» contenuti nella lettera, alcun indizio che potesse collegare il fotografo a via Fani. Chiude il sindaco di Bra, Bruna Sibille: «Faceva il fotografo nei matrimoni, ha lavorato in un negozio nel centro. Una persona gentile e riservata. Lui uno 007? Impossibile». AVVISO PUBBLICO La Società Agricola S.A.B. s.r.l., con sede in Foggia alla Strada Comunale n. 17 km 1,000+800, avvisa di avere depositato, presso l’autorità competente, il progetto definitivo insieme allo Studio di Impatto Ambientale (S.I.A.)e la documentazione per l’Autorizzazione Integrata Ambientale, per la realizzazione di n. 3 capannoni per allevamento avicolo nel comune di Cerignola (FG) alla Contrada Lagnano - Foglio n. 340 p.lle n.189. I soggetti interessati possono prendere visione della documentazione relativa al progetto presso le seguenti sedi delle autorità competenti: - Provincia di Foggia - Ufficio Ambiente - Via Telesforo n. 25 - Foggia. - Comune di Cerignola - Piazza della Repubblica n. 2. Entro sessanta giorni dalla pubblicazione del presente annuncio chiunque può prendere visione degli elaborati depositati e presentare in forma scritta osservazioni alla Provincia di Foggia - Servizio Ambiente, Via Telesforo n. 25, 71122 Foggia. IL LEGALE RAPPRESENTANTE (Angelo Bondelmonte) Questi e molti altri avvisi li puoi trovare anche su internet Consulta i siti www.legaleentieaste.it www.lastampa.it Area Vasta Emilia Centrale Azienda Unità Sanitaria Locale di Bologna Via Castiglione, 29 - 40124 Bologna tel. 051/6584811 - fax 051/6584923 ESTRATTO DEL BANDO DI GARA L’Azienda U.S.L. di Bologna indice ai sensi del D.Lgs. 163/2006 e successive modifiche e integrazioni, una procedura aperta per fornitura triennale di circuiti per anestesia e rianimazione e dispositivi vari per assistenza respiratoria, per le esigenze di tutte le Aziende Sanitarie dell’Area Vasta Emilia Centrale importo massimo complessivo triennale di Euro 5.613.396,47, IVA esclusa. Il bando integrale sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana e sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE la cui spedizione è avvenuta il 11/03/2014. Le condizioni e i documenti necessari per la partecipazione alla gara sono indicati analiticamente nel Disciplinare. Il termine perentorio di scadenza per la presentazione delle offerte è fissato per le ore 12 del giorno 05/05/2014, pena la non partecipazione. Il Bando integrale e il Disciplinare di Gara con relativi allegati saranno disponibili sul sito Internet www.ausl.bologna.it. Per informazioni le Ditte interessate possono rivolgersi al Servizio Acquisti Metropolitano – Via Gramsci 12 – Bologna: tel. 0516079542, fax 0516079989, e-mail: [email protected], pec: [email protected]. Il Direttore del Servizio Acquisti Metropolitano Dott.ssa Rosanna Campa . W TRIBUNALI Vendite Giudiziarie Per questa pubblicità: 011/6665241 Gli avvisi legali de La Stampa li puoi trovare anche su: www.tribunale.torino.it www.asteimmobili.it www.legaleentieaste.it o www.astegiudiziarie.it TRIBUNALE DI ASTI EX TRIBUNALE DI ALBA FALL. N. 5/09 R.F. 18 .Cronache LA STAMPA .MARTEDÌ 25 MARZO 2014 La band Paolo Bovi 40 anni a sinistra nella foto è uno dei fondatori dei Modà All’inizio tastierista del gruppo nel 2005 era rimasto come fonico Lotto unico - Comune di Alba (CN), C.so Europa, 132, interno 12 del Condominio Futura, fabbricato C, Piena prop. di alloggio al p. 2º (3º f.t.) composto da 5 vani oltre cantina ed autorimessa al p. interrato. Occupato dai falliti e dalla propria famiglia. Prezzo base: Euro 96.000,00. Vendita senza incanto: 28/05/2014 ore 17.10, innanzi al professionista delegato Not. Prevete presso lo studio in Torino, Via dei Mille, 18. Deposito offerte entro le ore 12 del 27/05/2014 presso lo studio del delegato. In caso di mancanza di offerte, vendita con incanto: 19/06/2014 ore 17.00 allo stesso prezzo base aumento minimo Euro 2.000,00. Deposito domande entro le ore 12 del 16/06/2014 sempre presso studio del delegato. Maggiori info presso il curatore tel. 0114335408 – e-mail [email protected] e su www.tribunale.asti.it, www.giustizia.piemonte.it e www. astegiudiziarie.it. (A259260). FOTOGRAMMA TRIBUNALE DI TORINO FALLIMENTO N. 391/13 Il Fallimento n. 391/13 comunica che la società fallita esercitava attività di “esercizio di commercio di articoli e materiali elettrici” in Torino, Via Susa n. 3. Nell’attivo fallimentare è caduto il complesso dei beni mobiliari composto da beni strumentali e merci di vendita come da allegati inventario e perizia. E’ pervenuta alla curatela offerta irrevocabile per l’acquisto del ramo aziendale al prezzo di € 12.000,00 (dodicimila/00), oltre iva. L’offerente si accolla le volture degli automezzi, lo smontaggio, il trasporto e la liberazione dei locali. Si invita a far pervenire in busta chiusa presso lo studio del curatore proposte irrevocabili di acquisto dei beni aziendali a prezzo non inferiore a € 12.000,00 (dodicimila/00), oltre iva (cauzionate in misura pari al 20% del prezzo offerto, con a/c non trasferibile inserito all’interno della busta) (in allegato bozza del modello dell’offerta irrevocabile d’acquisto) entro e non oltre le ore 10 del 14 aprile 2014. Il giorno 14 aprile 2014 alle ore 10,15 si terrà, presso lo studio del curatore, la gara con l’apertura delle buste; solo nel caso di più offerte si darà corso a gara in forma orale con rialzo minimo di euro 500,00 sulla base dell’offerta più alta tra quelle pervenute e ritenuta valida che sarà considerata quale “offerta base”. Il versamento del saldo dovrà avvenire entro giorni venti dall’esperimento di gara, detratto quanto già versato a titolo di cauzione. In caso di successivo inadempimento verrà dichiarata la decadenza dell’aggiudicatario e la conseguente perdita della cauzione che verrà appresa alla procedura a titolo definitivo: a coloro che non risulteranno aggiudicatari verrà immediatamente restituita la cauzione prestata. Per ogni ulteriore informazione (condizioni di vendita, spese accessorie) rivolgersi al curatore dott. Vittorio Rosso, Via Colombo 1, 10128 Torino, tel. 0115618852– fax 011500560, pec [email protected] Il Curatore Dott. Vittorio Rosso TRIBUNALE ORDINARIO DI TORINO SEZIONE FALLIMENTARE - AVVISO DI VENDITA IMMOBILIARE FALLIMENTO N. 395/12 Si rende noto che nel Fallimento N. 395/12 - Giudice Delegato: Dott. Enrico Astuni - il Curatore e Professionista Delegato, Dott.ssa Laura Zucchetto, ha disposto la vendita senza incanto per il giorno 20 Maggio 2014 alle ore 15,30 del seguente lotto immobiliare: LOTTO UNICO sito nel comune di Caluso - Via Nuova Circonvallazione n. 50 in complesso immobiliare a due piani f.t. a destinazione terziaria - commerciale - direzionale, (centro commerciale) denominato “Planetarium” e più precisamente: − negozio posto al piano primo costituito da univoco locale con retro, a sua volta costituito da servizio igienico, disimpegno e ripostiglio. CONDIZIONI DI VENDITA SENZA INCANTO 1) Il prezzo base è stabilito pari ad euro 72.500,00 oltre imposte di legge. 2) Le offerte, non inferiori al prezzo base, dovranno essere depositate entro le ore 12,30 del giorno 19 Maggio 2014 presso lo studio del Curatore e Delegato – Via Ettore Perrone n. 14 – Torino, in busta chiusa e in bollo da Euro 16,00, allegando, a titolo di cauzione, assegno circolare non trasferibile intestato a “Fallimento n. 395/2012”, per una somma pari al 10% del prezzo offerto per il lotto. L’aggiudicatario dovrà depositare l’intero prezzo nel termine di giorni 90 dall’aggiudicazione. Qualora la vendita senza incanto non abbia luogo per qualsiasi motivo, si terrà la vendita con incanto fissata per il giorno 11 Giugno 2014 alle ore 15,30. CONDIZIONI DI VENDITA CON INCANTO 1) Il prezzo base, per il lotto unico, è stabilito secondo l’importo sopra indicato ed è da intendersi oltre imposte di legge. Aumenti minimi stabiliti secondo quanto indicato nell’avviso di vendita predisposto dal Professionista Delegato. 2) Chiunque intenda partecipare all’asta dovrà depositare presso lo studio del Curatore e Delegato – Via Ettore Perrone n. 14 - Torino entro le ore 12.30 del giorno 09 Giugno 2014 istanza in bollo da Euro 16,00, allegando assegno circolare non trasferibile intestato a “Fallimento n. 395/12”, per una somma pari al 10% del prezzo del lotto, a titolo di cauzione. L’aggiudicatario dovrà depositare l’intero prezzo nel termine di giorni 60 dall’aggiudicazione. Atti relativi alla vendita consultabili presso lo studio del Curatore e Delegato: Dott.ssa Laura Zucchetto – Via Ettore Perrone n. 14 – Torino (Tel: 011/5613350 – Fax: 011/5612749) e sui siti internet: www.legaleentieaste.it; www.asteimmobili.it ; www.tribunale.torino.it; www.infallimento.it. L’AVVOCATO DI PAOLO BOVI: NON VOLEVA EVADERE, IL SUO È STATO UN GESTO DI PROSTRAZIONE L’ex dei Modà tenta il suicidio Era ai domiciliari per pedofilia Si è liberato del braccialetto elettronico, salvato dai carabinieri RAPHAËL ZANOTTI La casa, la parrocchia, la prima sala d’incisioni: è un cerchio stretto, di vie di periferia, quello in cui si muove la vita di Paolo Bovi, l’ex tastierista, ex fonico dei Modà. Una vita che ha conosciuto il successo, improvviso, clamoroso. E ora il buio, la disperazione. Paolo Bovi, nella notte tra sabato e domenica, ha tentato il suicidio. Lo ha fatto dopo tre mesi di arresti domiciliari. Tre mesi di convivenza con l’accusa di aver molestato dei ragazzini, quando ancora era educatore nella parrocchia alla periferia di Milano in cui i Modà sono nati e che poi lo ha allontanato. Bovi, intorno alle 4 del mattina, dopo aver bevuto parecchio, ha preso la sua Smart dal garage delle casa a Cernusco sul Naviglio. Ha guidato qualche strada più in là. Ha scelto un posto vicino alla sala d’incisioni dove la band ha mosso i suoi primi passi. Si è liberato del braccialetto elettronico che gli era stato imposto dal gip Luigi Gargiulo, il 14 gennaio scorso, giorno della sua scarcerazio- Per l’accusa avrebbe approfittato di quattro adolescenti durante una gita della parrocchia ne. Poi ha collegato un tubo di gomma allo scappamento dell’auto, l’ha infilato nell’abitacolo e ha tentato il suicidio. Quel braccialetto è stata la sua salvezza. Non appena l’ha tolto, è partito un segnale di allarme captato dalla caserma dei carabinieri di Cassano D’Adda. I carabinieri si sono precipitati a casa sua, non hanno trovato il fonico e hanno cominciato a cercarlo. L’hanno trovato poco dopo, intorno alle 4,30. Hanno subito fatto arrivare un’ambulanza e Bovi è stato trasportato in ospedale. Da ieri si trova nel carcere di San Vittore, arrestato con l’accusa di evasione. Uno dei suoi legali è convinto che riuscirà a liberarlo: «Paolo Bovi non voleva evadere - ha detto l’avvocato Gianluca Gambogi del foro di Firenze - Si è trattato di un gesto dettato dalla sua profonda prostrazione». La casa, la sala d’incisioni, la parrocchia della periferia di Milano. Era il 2011, anno in cui la band lanciava uno dei suoi dischi di maggiore successo, «Vita da romantici», che la vita di Paolo Bovi ha avuto la svolta che lo ha gettato in quella prostrazione. All’epoca era ancora educatore nella parrocchia. Durante una gita a un campeggio della Val D’Aosta avrebbe approfittato dei ragazzi che gli erano stati affidati. Giovani tra i 13 e i 16 anni che, secondo le denunce e le tesi dell’accusa, Bovi avrebbe molestato durante giochi e penitenze. Quattro in tutto le vittime, secondo la Procura di Milano che aveva chiesto il suo arresto in carcere. Il giudice, però, era stato di diverso avviso. Aveva riqualificato quegli episodi come «di lieve entità» visto che non c’erano stati rapporti sessuali completi, ma toccamenti e molestie. Per questo aveva optato per gli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico. Da allora la vita del fondatore dei Modà è crollata, rimanendo però legata a quei luoghi che, nel bene e nel male, rappresentano la sua vita. TRIBUNALE DI TORINO SEZIONE ESECUZIONI IMMOBILIARI R.E. 655/08 MORÌ A SEGUITO DELL’ARRESTO, INDAGATE 8 DIVISE R.E. 655/08 -Notaio delegato Caterina BIMA. NUDA PROPRIETA’. Torino, corso Vercelli 131, basso fabbricato nel cortile costituito da alloggio (Fg. 1128, particella 436, sub.ni 19 e 20 graffati). Prezzo base: € =7.500,00=. Vendita senza incanto: 15 maggio 2014 ore 10.15; apertura buste ore 9.00. Nel caso in cui l’immobile resti invenduto la vendita con incanto si terrà: 19 giugno 2014 ore 10.15. Prezzo base: € =7.500,00= aumenti minimi: € =1.000,00=. Le vendite si terranno presso i locali della “ERRE ESSE” in Torino, via Vittorio Amedeo Il 21. Le offerte in busta chiusa o le istanze di partecipazione devono essere depositate dal lunedl al venerdl dalle ore 10.30 alle ore 12.30 presso i locali della “ERRE ESSE”. Custode: IVG. Sito internet: www.legaleentieaste.it. Il Notaio Caterina BIMA Caso Uva, dopo sei anni il pm chiede il processo TRIBUNALE DI TORINO SEZIONE II CIVILE R.G.N. 4804/2011 R.G.N. 4804/2011 - Delegato notaio Silvia CIURCINA. Piena proprietà Lotto 2°: in Torino, via Pomaretto 4, autorimessa privata al piano primo interrato (Fg. 106, particella 71, sub. 16) Vendita senza incanto: 20 maggio 2014 ore 11.15; apertura buste ore 10.15. Prezzo base: € =14.500,00=. Nel caso in cui uno o entrambi gli immobili restino invenduti la vendita con incanto si terrà: 12 giugno 2014 ore 10.45. Prezzo base: € =14.500,00=. Aumenti minimi: € “’1.000,00”. Le vendite si terranno presso la “ERRE ESSE” in Torino, via Vittorio Amedeo li 21 ove sono consultabili gli atti relativi alla vendita nei giorni ed orari di cui infra. Le offerte in busta chiusa o le istanze di partecipazione devono essere depositate da11unedi al venerdì dalle ore 10.30 alle ore 12.30 presso la “ERRE ESSE”. Sito internet: www.legalientieaste.it. Il Notaio Silvia CIURCINA APPUNTAMENTO A TUTTOAFFARI DI DOMENICA 30 MARZO VARESE A sei anni dai fatti e dopo numerose polemiche, i pm Agostino Abate Varese e Sara Arduini hanno presentato la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di due carabinieri e sei poliziotti che il 14 giugno del 2008 avevano in custodia Giuseppe Uva, il 43enne fermato ubriaco insieme a un amico e che morì in ospedale dopo essere rimasto tre ore nella caserma dei carabinieri di Varese. La richiesta era attesa dopo che il gip Giuseppe Battarino ha rigettato la richiesta di archiviazione presentata dalla Procura chiedendo l’imputazione coatta per omicidio preterintenzionale, arresto illegale e altri reati (imputazione coatta contro cui il legale delle divise, Luca Marsico, ha presentato ricorso in Cassazione). Gli avvocati della famiglia, Fabio Anselmo e Fabio Ambrosetti, negli anni scorsi hanno più volte denunciato Giuseppe Uva l’inerzia della Procura. E il presidente della Commissione straordinaria per la tutela dei diritti umani, il senatore Luigi Manconi, ha attaccato pubblicamente la decisione di lasciar continuare le indagini al pm Abate che «per sei lunghi anni ha ostinatamente e incredibilmente fatto il contrario di quel che doveva fare». Manconi citava le tre sentenze dei giudici che avevano intimato al pm di svolgere indagini complete» e alle accuse mosse al magistrato davanti al Csm. [RA. ZAN.] RENATO INGENITO/ANSA TARANTO, IL BIMBO DI 30 MESI UCCISO DALLA MAFIA In piazza con Libera per il piccolo Domenico 1 «Hanno sparato su tutti noi. Quei colpi che hanno ucciso Domeni- co dobbiamo sentirli come ferita nostra, altrimenti è tutta retorica». Così don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, alla manifestazione «Per amore di questa terra non taceremo», che ieri mattina si è svolta a Palagiano (Ta) contro le vittime della mafia e nel ricordo di Domenico Petruzzelli, 30 mesi, ucciso lunedì scorso in un agguato di mafia dove sono morti anche la madre, Maria Carla Fornari, 30 anni, e il suo compagno, Cosimo Orlando, 43 anni. Grande la partecipazione di bambini e studenti di Palagiano; tra gli striscioni, uno bianco portato da due bambini con la scritta «I bambini non si toccano». . W LA STAMPA MARTEDÌ 25 MARZO 2014 La performance agli Oscar La performance che ha lanciato definitivamente «Happy» in tutto il mondo è stata quella alla cerimonia degli Oscar, a Hollywood Nella foto a sinistra, un momento dello show . Società .19 Fenomeni fai-da-te Ciclone Psy Nel 2012 il boom dei video che imitano ironicamente la danza del rapper coreano R KA DA WOO Y OLL H D B ELF M Call Me Maybe I OOK R N LY il caso Un momento del video girato nella capitale del Senegal Il brano di Carly Rae Jepsen fu «mimato» anche dai soldati Usa in Afghanistan PIERO NEGRI TORINO he cosa c’è dentro i quattro minuti di «Happy», la canzone di Pharrell Williams che questa settimana è prima in classifica in Italia, Usa, Gran Bretagna, Francia, Canada, Australia, Brasile ed è tra le più ascoltate di tutti gli altri Paesi dotati di una hit parade affidabile, anche in Russia e Ucraina, che almeno questo hanno oggi in comune? Chi ha provato a rispondere ha tirato in ballo la semplicità: musicale (quel ritmo ciclico che potrebbe iniziare e finire in qualsiasi momento, e naturalmente andare avanti all’infinito); concettuale («Happy», felice, che altro c’è da aggiungere?); visiva. Per lanciare la canzone, C I CONTRIBUTI ITALIANI Da Alberobello a Verona dagli studenti universitari ai lavoratori Fiat di Melfi Pharrell s’era inventato un video lungo 24 ore, cioè 360 video di quattro minuti ciascuno, girati in tutto il mondo, in cui lui e altre centinaia di persone ballavano per strada sul ritmo della sua canzone. È stato ovviamente un successone (a oggi le visualizzazioni su YouTube del clip «ufficiale», quello con Pharrell, sono quasi 140 milioni), ma ora è di- In Italia A New York una ragazza Balla «Happy» sul ponte di Brooklyn A Melfi (Potenza) si balla anche in fabbrica e negli uffici “Happy”, il mondo si scatta un autoritratto danzante Realizzati spontaneamente in 93 Paesi diversi, poi pubblicati sul web centinaia i video in cui gente comune balla la canzone del momento ventato molto di più. Dopo che è partito l’invito a fare proprio il messaggio della canzone e a imitare il suo autore, «Happy» ha scatenato un fenomeno mondiale mai visto prima. Il sito www.wearehappyfrom.com ha raccolto (a ieri, e il numero sarà certamente salito) 817 video fai-da-te di gente comune che balla «Happy», da 93 Paesi del Pianeta. Molti i contri- buti italiani, quasi tutti molto recenti, a dimostrazione che la Happymania nel nostro Paese sta esplodendo solo ora. Ieri, per esempio, è arrivato anche il video in cui gli operai e gli impiegati dello stabilimento Fiat di Melfi (Potenza), danzano sorridenti in mezzo alle linee di montaggio e negli uffici sul ritmo della canzone di Pharrell. «Viviamo un periodo storico in cui la tecnologia è alla portata di tutti - analizza Matteo Curti, autore del programma “Lorem Ipsum” che su Deejay Tv racconta nuovi e vecchi media - e anche per questo la semplicità e l’immediatezza vincono sempre. Si va per sottrazione, come aveva previsto Andy Warhol, e quando la gente pensa: “Ehi, questo potrei farlo anch’io”; oggi è inevitabile che il pensiero seguente sia: “Ma allora lo faccio anch’io”». Come tantissimi super-selfie in movimento, di gruppo e perdipiù sulle note della canzone del momento, i video «dal basso» disegnano una mappa colorata del Pianeta nel segno di una felicità auspicata, comunque vera almeno in quei quattro minuti di semplice danza. Si scopre così che i ragazzi di Jovanotti si fa inviare video di «Mezzogiorno», che poi miscela con la sua versione Dakar non ballano «Happy» diversamente da quelli di Zagabria, che ad Amman si fanno graffiti proprio come a New York (ma in Giordania c’è chi balla con il fez), che Abu Dhabi sembra una città europea e che «anche» a Tuzla si può essere felici, come sottolinea il video girato nella città bosniaca. Da Alberobello a Verona, nella lista c’è l’Italia dei mille comuni e in tutto il mondo molti gruppi di studenti universitari hanno organizzato una coreografia. Astuta operazione di marketing a costo quasi zero o spontanea adesione di massa a un messaggio di speranza? Le interpretazioni possibili sono tutte comprese tra questi due estremi, ma è certo che la Happymania segna un punto di non ritorno nel rapporto tra artisti, nuovi strumenti di comunicazione e pubblico. L’unica interpretazione certamente sbagliata è la sottovalutazione. W . MARTEDÌ 25 MARZO 2014 LA STAMPA 20 . LA STAMPA . MARTEDÌ 25 MARZO 2014 «L’età si abbassa ma si deve fare tutto per gradi» FRANCO GIUBILEI MODENA P ersino in un paese di genitori-chioccia come l’Italia, i ragazzi che se ne vanno in vacanza da soli sono un esercito, un milione e 400mila. Le prime esperienze poi cominciano in età tenerissima, se si pensa che già dai sei anni molti bambini cominciano a muoversi senza i genitori alle costole. Sono istantanee di un fenomeno, il turismo giovanile e delle famiglie, che resiste alla tempesta della crisi e che vede i figli in un ruolo sempre più importante nel determinare le destinazioni vacanziere: secondo i dati diffusi dall’Osservatorio di Children’s Tour, il salone delle vacanze 014 conclusosi a Modena, padri e madri coinvolgono la prole nella scelta del viaggio nel 36% dei casi, con punte che arrivano al 54% nell’età più difficile, l’adolescenza, e al 40% quando i figli hanno fra i 6 e i 10 anni. «Abbiamo deciso insieme a loro», confessano candidamente i genitori, che secondo lo studio in realtà cominciano anche prima, sotto i 10 anni, a consultare bambini apparentemente sempre più precoci, quando si tratta di scegliere se andare al mare o in montagna. Quanto ai luoghi, il panorama delle soluzioni è estremamente vario e muta anche in conseguenza dell’età dei ragazzini. Vediamo in che modo. Da 0 a 2 anni Quando il figlio è piccolissimo e la depressione post-parto in agguato, le coccole sono rivolte sia alla madre che al bimbo. Ecco allora moltiplicarsi i family hotel, spesso raccolti in COSA SCEGLIERE 4 C’è un modo adeguato di preparare i bambini? Siamo piccoli ma le vacanze le facciamo da soli Voglia di cartoni A Londra gli inglesi si sono inventati il Peppa Pig World, in omaggio al cartone più alla moda, con gli hotel che offrono soluzioni combinate per la visita al parco tematico Il Salone di Modena: ecco i nuovi trend Viaggi a tema e sempre più presto Da 2 a 6 anni Le soluzioni per gli under 6, quando ancora i bambini partono in viaggio coi genitori, prevedono formule baby-club in cui i piccoli sono suddivisi per fasce di età: i menu sono studiati per loro, soprattutto sotto i 4 anni. Sono previste «sale sonnellino» per il riposo pomeridiano, aree giochi dedicate, preferibilmente in mezzo al verde. Per chi può permetterselo, le agenzie organizzano anche baby-safari in Sudafrica, con escursioni protette nel Kruger Park che garantiscono vacanze sicure. Da 6 a 14 anni All’età di sei anni cominciano le prime esperienze di vacanza in solitaria per i più piccoli: sono le organizzazioni religiose come le parrocchie, oppure i boyscout, a prendersi cura dei baby viaggiatori nel quadro di soluzioni che prevedono attività di gioco o a contatto con la natura, fanno sapere i responsabili dell’Osservatorio che ha curato l’indagine per Children’s Tour. Ci sono poi le vacanze studio, che sotto i 10 anni si svolgono in Italia, per garantire comunque una certa vicinanza con le famiglie. Un’altra via battuta dai genitori quando i figli hanno fra gli 8 e i 14 anni sono i campi sportivi, che offrono la possibilità di praticare una disciplina agonistica e di affiancarvi lo studio di una lingua straniera. I 140 cm che viene dall’impollinazione incrociata di Coffea robusta e Eugenioides. Il sequenziamento permetterà di aumentare la resistenza delle piante alle malattie e alle infezioni, facendo in modo che possano adattarsi meglio alle condizioni climatiche. E non mancheranno anche risvolti commerciali: dal migliorare la qualità in tazza, al controllo del contenuto di caffeina e all’aumento di specifici aromi». La scoperta è solo il primo passo di un percorso. «La mappatura apre la strada alla ricerca», ha rivelato Andrea Illy, presidente dell’azienda di famiglia. «Probabilmente costituiremo un comitato scientifico per valutare le migliori possibilità e finanziarle». Gli fa eco Giuseppe Lavazza, vicepresidente dell’azienda torinese: «Lo studio serve a costruire basi scientifiche per il lavoro futuro. Arabica significa un mondo di «Bisognerebbe cominciare con periodi brevi di lontananza da casa, di un paio di giorni, in compagnia dei nonni o a casa di amichetti. Comunque è sempre opportuno che i bambini conoscano in anticipo le persone che li accompagneranno». Pensa che la vacanza da soli aiuti i bambini a rendersi indipendenti? «Sì, a patto che tutto si faccia per gradi. Io però non li manderei la prima volta a fare attività sportiva, che so, cavallo o tennis, non quando sono così piccoli: a quell’età devono divertirsi, non dimostrare il proprio valore in performance sportive. Nell’ultimo ciclo delle scuole elementari, in quarta e in quinta, si può pensare a vacanze nella natura, ma senza la preoccupazione di performance o apprendimento». Trova che i genitori tendano a forzare i loro figli? 1,4 milioni Sono i ragazzi che vanno in vacanza da soli (nonostante l’Italia sia un Paese di genitori-chioccia) Da 13 a 18 anni I viaggi da soli all’estero per lo studio di una lingua, con mete in Europa, iniziano già verso gli 11 anni, ma diventano prassi fra i 13 e i 14 anni d’età. A partire da questa fase, le soluzioni si moltiplicano, dai viaggi-avventura sulle Alpi fino alle vacanze in barca a vela: qui, lungo il periodo di una settimana, si imparano le basi per la conduzione della barca. L’Osservatorio fa sapere che le vacanze studio all’estero tornano in auge all’età di 16 anni: si tratta dei figli di genitori che non si fidavano a mandare i loro ragazzi in vacanza da soli quando questi ultimi erano più piccoli. I genitorichioccia che ancora resistono. Mappatura Sequenziare il genoma del caffè permetterà di aumentare la resistenza delle piante alle malattie Un progetto italiano unico nella ricerca genomica lly e Lavazza hanno decodificato il dna della Coffea arabica o pianta del caffè. Lo hanno fatto promuovendo una ricerca italiana condotta dall’Università di Trieste in collaborazione con l’Università di Padova e l’Istituto di Genomica Applicata di Udine. Per il genetista Giorgio Graziosi, coordinatore del progetto, si tratta di «un filo lungo A.Oliverio Ferraris Psicologa «In realtà ogni caso individuale è diverso. Diciamo che sarebbe consigliabile cominciare a 11 anni, facendoli partire con un gruppetto di amici. Invece si tende ad abbassare l’età perché fa comodo ai genitori». Illy e Lavazza assieme svelano il Dna del caffè Arabica FRANCESCO RIGATELLI domande a Professoressa Anna Oliverio Ferraris, lei è psicologa dell’età evolutiva: c’è un limite d’età da rispettare prima di mandare i figli in vacanza da soli? Dai corsi di acquaticità fino a quelli di lingue: un boom di opzioni appositi portali internet come bimboinviaggio.com. Sensibili sono gli alberghi altoatesini, con programmi-benessere mirati all’armonia psicofisica di mamma-neonato-papà: esercizi di tonicità e attività posturali per la madre, corsi di acquaticità per il neonato, massaggi per tutta la famiglia, compresa la versione ayurvedica offerta da certe strutture anche ai piccolissimi. E se vicino Londra gli inglesi si sono inventati il Peppa Pig World, con gli hotel che offrono soluzioni combinate per la visita al parco tematico, in Carinzia trionfa il mondo di Heidi e gli alberghi propongono pacchetti appositi. Società .21 piante, di frutti, di caffè. Una complessità da proteggere, perché farlo vuol dire salvaguardare anche il futuro delle nostre aziende e di chi ci lavora. Illy e Lavazza esistono perché c’è la biodiversità. Noi siamo specialisti nella complessità del caffè. Non possiamo rimanere fermi se vogliamo continuare a vivere in un mondo pieno di colori e di profumi, in cui non tutto sia omogeneo». Non c’è da stupirsi così dell’alleanza tra il primo (Lavazza) e il secondo (Illy) venditore italiano di caffè. «Nei prossimi anni bisognerà produrne molto di «I bambini preferiscono che i genitori siano raggiungibili e quindi, finché sono piccoli, è meglio che la sera tornino a casa. E’ importante la gradualità: fino alla terza elementare possono stare fuori durante il giorno per far ritorno in famiglia di sera, poi in quarta e in quinta si può valutare un breve periodo di lontananza con istruttori o educatori. Crescendo, si può considerare lo spostamento di gruppo, ma sempre con l’obiettivo del divertimento. E che i genitori stiano attenti a non angosciarli con i cellulari: i bambini devono sentirsi sempre sereni».[F.G.] più», racconta Illy. «E capire come riuscirci». Già dal 2014 paesi produttori quali il Brasile diventeranno anche i primi consumatori. «Una spia se vogliamo pure del loro maggiore benessere», sottolinea Lavazza. Ma dunque una scarsità del prodotto all’origine. Discorso simile pure per paesi come Vietnam e Indonesia. E tutt’altro che scontato già che produrre più caffè significa aggredire nuove aree o che non si trovano perché protette o dedicate a colture più redditizie quali soia e canna da zucchero. «Allora tanto vale partire informati anche perché un’azienda è un creatore di sapere sul proprio prodotto specifico. E l’alleanza con Illy è in questo senso solo l’altra faccia di una competizione che si è sempre basata soprattutto sul miglioramento del caffè». W . MARTEDÌ 25 MARZO 2014 LA STAMPA 22 . LA STAMPA MARTEDÌ 25 MARZO 2014 In Italia FTSE/MIB FTSEItaliaAllShare Euro-Dollaro CAMBIO -1,65% -1,58% All’estero DOWJONES(NewYork) NASDAQ(NewYork) DAX(Francoforte) 1,3840 Petrolio dollaro/barile FTSE(Londra) R Oro 99,60 euro/grammo -0,16% -1,18% -1,65% -0,56% R 30,9011 ECONOMIA FINANZA . 23 & LE STIME DEL FMI: IL PRODOTTO INTERNO LORDO DELL’ITALIA A +0,6% NEL 2014 E +1,1% NEL 2015. LA GRECIA FARÀ MEGLIO DI NOI (+2,9%) IL PROSSIMO ANNO “Con più credito il Pil salirà del 2%” Il Fondo monetario: ripristinare l’offerta di prestiti bancari ai livelli pre-crisi farà ripartire la crescita ra di Fmi e Banca mondiale. Secondo il Weo, di cui ieri sono giunte alcune anticipazioni, l’economia italiana crescerà dello 0,6% quest’anno e dell’1,1% il prossimo, mentre la disoccupazione sarà del 12,4% nel 2014 e dell’11,9% nel 2015. Segnali incoraggianti ma che tuttavia sono contenuti rispetto a realtà di Eurolandia che più di tutte hanno sofferto la recente crisi finanziaria. È il caso della Grecia, ad esempio, che per quest’anno crescerà come l’Italia, ma nel 2015 sembra destinata a compiere un balzo del 2,9 per cento. Cosa manca per innescare quella ri- e frammentazione finanziaria». Servono pertanto «politiche accomodanti, il completamento delle riforme finanziaria e strutturali», così come «il completamento dell’unione bancaria». Sul piano globale la crescita sarà del 3,6% nel 2014 e del 3,9% nel 2015, ma la ripresa resta fragile, con la deflazione che rimane tra i principali rischi, in particolare in Eurolandia. Parecchi dipenderà anche dalla Cina che secondo il direttore Christine Lagarde, deve impegnarsi a rendere la crescita più inclusiva, rispettosa dell’ambiente e più sostenibile, agevolando le riforme nel settore dei servizi. 1,1% Fonte: Elaborazione 1,2 La Stampa 1,0 0,8 0,6% 0,6 La stima per il 2015 sarà diffusa nel Def che verrà presentato ad aprile 0,6% 1,2% 0,6% n.d. Governo Fondo Monetario (ieri) 2015 0,2 2014 0,4 2015 Per Eurolandia pesa il nodo del debito A livello globale restano i rischi Previsioni di crescita del Pil italiano a confronto 1,4 2014 Resta elevata la stima della disoccupazione Per il 2015 l’attesa è dell’11,9 leva occorre agire per assicurare il rilancio specie se inquadrato nel contesto di Eurolandia «finalmente riemersa dalla recessione», ma dove «i rischi al ribasso continuano a dominare». Per quest’anno il Fmi prevede quindi una crescita di Eurolandia dell’1,1%, mentre per il 2015 le stime sono di un Pil in aumento dell’1,4%, ma pesano ancora «disoccupazione e debito elevati, bassi investimenti, persistenti divari di produzione, stretta sul credito Centimetri - LA STAMPA Lenti segnali di crescita per l’Italia giungono dalle stime del Fondo monetario internazionale secondo cui, tuttavia, la ripresa sostenuta del Paese può avvenire solo rimettendo in moto le attività di credito. E’ quanto emerge dalla bozza del World Economic Outlook, il rapporto sullo stato di salute dell’economia globale pubblicato alla vigilia dei lavori di primave- presa sostenuta e sostenibile tanto attesa? A dare una risposta è lo stesso Fmi spiegando che «ulteriori misure per far ripartire l’offerta di credito» in Italia, oltre che in Francia, Irlanda e Spagna, «potrebbero accrescere il Pil del 2% o oltre». Un aspetto questo ritenuto cruciale tanto che il Weo dedica uno specifico capitolo alla relazione tra offerta di credito e crescita economica. «La persistente contrazione dei prestiti bancari alle imprese non finanziarie nell’area dell’euro solleva preoccupazioni in termini di resistenza alla crescita economica». Emblematico il caso italiano, secondo quanto emerge dalle anticipazioni del Fmi secondo cui «nel complesso gli choc dal lato dell’offerta hanno portato una contrazione del Pil di Irlanda, Italia e Spagna rispettivamente del 3,9, 2,5 e 4,7 per cento». Mentre Paesi come Germania e Stati Uniti hanno sostanzialmente riassorbito gli effetti negativi degli choc, ancora conseguenze considerevoli restano per Francia, Irlanda, Italia e Spagna. «In questi Paesi - si legge - ripristinare l’offerta di credito ai livelli pre-crisi potrebbe portare a un aumento del Pil, relativamente al primo trimestre del 2008, rispettivamente del 2,2%, 2,5%, 3,9% e 4,7%». Insomma il Fmi fornisce indicazioni chiare e dirette su quale 2014 FRANCESCO SEMPRINI NEW YORK Commissione europea (febbraio 2014) Meno Unicredit e più Generali nel futuro di Crt Retroscena GIANLUCA PAOLUCCI TORINO arà pure - qualora dovesse verificarsi - una conseguenza indotta dei mutati assetti azionari in Unicredit, con la crescita di peso dei grandi fondi internazionali a scapito delle fondazioni italiane provate da anni di crisi.Ma le valutazioni avviate dalla Fondazione Crt sulle sue partecipazioni potrebbero portare, tra un anno, ad una piccola rivoluzione. Per l’ente torinese e per il suo peso nella banca. I fatti sono ben riassunti nel comunicato con il quale Fondazione Crt, guidata da Antonio Maria Marocco, ha dato notizia dell’approvazione dei conti del passato esercizio. Un avanzo di esercizio di 42 milioni di euro, il debito drasticamente ridotto a 80 milioni di euro dagli oltre 200 di un anno fa, un patrimonio netto di oltre due miliardi che si confronta con un totale degli investimenti a valori di mercato che supera i tre miliardi. Ce n’è abbastanza per essere soddisfatti, in via XX settembre. Certo, il «notevole sostegno patrimoniale fornito negli ultimi anni» a Unicredit continua a pesare sui conti. Così come la pulizia dei conti che ha portato 14 miliardi di perdite per la banca con- S gliomento di Effeti, il veicolo con i veneti di Ferak utilizzato per gestire la partecipazione in Generali, è vicina alla conclusione. Una partecipazione, quella nel Leone, che grazie alla cura di Mario Greco inizia a dare soddisfazione, con il prezzo dei titoli del Leone che si sta avvicinando a quelli di carico nel bilancio dell’ente, 18 euro per azione. Così, mentre il 2,5% residuo in Unicredit viene sempre più messo in discussione, la quota in Generali non solo resta resterà ma potrebbe restare anche in futuro, come asset «stabile» della fondazione torinese. Altra possibile liAi vertici matura, quella dell’altra «gamFabrizio Palenzona è ba» degli investimenti di Crt, vice presidente di Unicredit ovvero Atlantia. Un rimescola(in quota Crt) mento «senza tabù», è il ragionamento che viene fatto, ma feritaria, se da un lato soddi- escudendo al tempo stesso sfa l’azionista in un’ottica di operazioni «traumatiche». lungo periodo, dall'altro priva In attesa che l’analisi della l’ente torinese delle cedole dei Crt venga terminata, c’è da prcashes, ovvero 14 milioni di tendere atto dei fatti. Nel coneuro di cassa in meno per siglio attuale, forte del sostel’esercizio in corso e altri 5 a gno fornito negli anni più diffivalere sul prossimo. Così, in cili, Crt esprime due consiglievia XX settemri su 15, Giovanni bre, si riflette su PIAZZA CORDUSIO Quaglia e il viceun ulteriore liFaI mutati assetti presidente matura della brizio Palenzoazionari potrebbero na. Nel frattemquota in Unicreriflettersi nel cda po però la sua dit, che al momento porta con quota si è ridotta sé anche «una rilevante plu- al 2,5%. Con Cariverona al 3,5% svalenza implicita»., come ri- e Carimonte al 2,9%, i «grandi corda il segretario generale azionisti» si chiamano ormai Massimo Lapucci. Aabar (6,5%), Pamplona (5%) e Gli esiti dell’analisi avviata l’ultimo arrivato Blackrock sulle partecipazioni e ancora, (5,2%). Se questi dovessero va detto, non terminata, avreb- chiedere una redistribuzione bero portato anche ad un altra più equa della rappresentanza, considerazione. Dopo più di un sarà difficile mantenere lo anno, la trattativa per lo scio- stesso peso dei «torinesi». . 24 .Economia LA STAMPA .MARTEDÌ 25 MARZO 2014 Meno chiamate Panorama il caso Prosegue il calo delle sim che effettuano solo traffico vocale (-7,5 milioni nel 2013) e aumentano quelle che effettuano traffico dati (quasi 40 milioni), mentre gli Sms scendono a 76,7 miliardi (-20%) LUCA FORNOVO TORINO Il progetto degli emiri Etihad prepara le nozze tra Alitalia e Air Berlin ondere insieme Alitalia e Air Berlin. Sarebbe questo il progetto cui si sta lavorando al quartier generale di Etihad, la compagnia degli Emirati Arabi già azionista dell’aviolinea tedesca e che sta valutando un possibile ingresso in Alitalia. Un progetto, quello svelato ieri dalla stampa tedesca, che, sebbene non realizzabile nell’immediato, confermerebbe l’interesse degli arabi ad investire in Alitalia, proprio mentre si stringono i tempi per la conclusione della due diligence attesa entro fine mese. «Air Berlin dovrebbe diventare italiana», scrive il quotidiano tedesco die Welt, aggiungendo che la compagnia tedesca potrebbe essere fusa con Alitalia. Ma ci sono alcuni «fattori di insicurezza» , osserva il quotidia[R.E.] no, indicando il governo e i sindacati italiani. F «Per improvvisi impegni» dei consiglieri era una volta in Italia l’Eldorado della telefonia mobile. Boom di abbonamenti, ricariche, crescite a due cifre. Una corsa ai profitti che sembrava non finire più. Un ricordo lontano. Negli ultimi due anni il mercato è saturo: i nuovi clienti ormai si conquistano solo “rubandoli” alla concorrenza con la famigerata guerra dei prezzi al ribasso. Ma peggio ancora, la telefonia fissa che continua a crollare vertiginosamente e gli investimenti in reti di nuova generazione scarseggiano. La fotografia scattata dall’Agcom nell’aggiornamento del dicembre 2013 evidenzia una situazione di forte stress e difficoltà per le telecomunicazioni, con la telefonia mobile che ne esce fuori un po’ meglio grazie all’aumento del traffico dati e alle chat, che spingono i “vecchi” Sms verso la soffitta: anche se ormai, C’ Il Cda di Rcs rinvia i lavori a venerdì IL RAPPORTO Crolla il fisso: -730 mila linee rispetto al 2012 Telefonia mobile addio Il mercato non cresce più L’Agcom: i nuovi clienti sono “rubati” alla concorrenza avvantaggiata soprattutto Fastweb, cresciuta dell’1%. Per Wind, spiega l’Autorità, si osservano invece quote nella sostanza stabili sia su base annua che trimestrale. Tiscali mostra un leggero aumento su base annua (+0,2%). Per quanto riguarda invece gli accessi diretti alla rete fissa, dato che riguarda solo i nuovi entranti, l’Autorità sottolinea ancora una volta la buona performance di Fastweb (dal 23,6 al 25,2%), ma soprattutto il dinamismo dei servizi Wimax, che hanno raggiunto i 290 mila accessi circa, e che ormai si equivalgono a quelli in fibra. Tra le ragioni del crollo della rete fisa, osservano gli analisti del settore, c’è la tendenza consolidata degli italiani, accelerata poi dalla crisi economi- ca, a tagliare le spese telefoniche (voce), privilegiando altri tipi di servizi: per esempio servizi a banda larga wifi, usati attraverso tablet e smartphone, per navigare più velocemente su internet. Sul fronte delle linee telefoniche mobili, invece rileva l’Agcom «negli ultimi due anni, è sostanzialmente saturo», pertanto i nuovi clienti si conquistano solo «rubandoli» alla concorrenza, come testimoniano i 3,5 milioni di operazioni di portabilità del numero mediamente effettuate ogni trimestre, con annessa guerra dei prezzi. Anche qui si conferma, ancora una volta, la trasformazione che sta subendo il modo di utilizzare il telefonino, ormai diventato sempre più simile a un piccolo computer: pro- segue infatti il calo delle sim che effettuano solo traffico vocale (-7,5 milioni nel 2013) e l’aumento di quelle che effettuano traffico dati (quasi 40 milioni), mentre gli Sms scendono a 76,7 miliardi (-20%), a tutto vantaggio delle chat. Per quanto riguarda infine le quote di mercato, su base annua quelle di Telecom e Vodafone flettono entrambe dello 0,9% a favore di H3G, cioè 3 Italia (+0,2%) e, in misura più consistente, di Wind (+1,7%), che raggiunge il 25% «dimensione “naturale” per un mercato dove sono presenti 4 imprese». Il primo operatore nel segmento residenziale è Vodafone con il 31,4%, seguito da Telecom Italia (29,3%) e Wind (28%). Nel segmento affari, invece, «Telecom è largamente leader con oltre il 60%». ambio di programma per il Cda di Rcs MediaGroup. Il gruppo che edita il Corriere della Sera ha reso noto ieri sera che «a causa di improvvisi impegni sopravvenuti di taluni consiglieri» il consiglio di amministrazione ha aggiornato i propri lavori a venerdì 28 marzo 2014. Secondo quanto scritto dall’agenzia Radiocor due dei consiglieri, Roland Berger e Fulvio Conti, erano impegnati per lavoro all’estero, mentre il consigliere Piergaetano Marchetti era impegnato a fare gli onori di casa nel convegno con il ministro Maurizio Lupi in sala Buzzati. Il consiglio di Rcs doveva riunirsi nel tardo pomeriggio di ieri per concludere l’esame di alcuni temi rimasti all’ordine del giorno della precedente riunione dello scorso 10 marzo. Intanto i comitati di redazione del Corriere della Sera e della Gazzetta dello Sport e la Rsu Rcs Quotidiani hanno invitato, in una nota congiunta, il consiglio di Rcs a respingere il piano per riconoscere i bonus ai manager di prima fila del gruppo. [R.E.] da un punto di vista dell’acquisizione di nuovi clienti, gli operatori sono al palo. Dal rapporto, che viene aggiornato ogni tre mesi, emerge invece un vero e proprio crollo di 730 mila linee fisse su base annua, quasi il doppio rispetto a quanto osservato nei 12 mesi precedenti (-450mila circa). Pertanto, osserva l’Autorità, «la riduzione delle linee fisse disincentiva, come anche indicato nel Rapporto Caio, a investire in reti di nuova generazione». La quota di Telecom è scesa dell’1,5% e di questo si è Il ministro Guidi NEL CONSIGLIO DI MARANELLO ENTRANO WESTER, GARBERDING, PICCA PICCON E FOSSATI “Maseraticontribuisce adiffondereilmadeinItaly” Ferrari, arrivano quattro manager Fiat C Montezemolo confermato presidente E Felisa resta ad TORINO Il ministro dello Sviluppo, Federica Guidi (destra) ui nasce un prodotto eccezionale, ricco di storia che contribuisce a diffondere nel mondo il fascino del Made in Italy che con il suo successo è il motore della crescita dell’export, fondamentale per la ripresa». È il commento del ministro dello Sviluppo, Federica Guidi, dopo la visita allo stabilimento Avv. Giovanni Agnelli della Maserati a Grugliasco. «Q La squadra della Ferrari si rafforza con quattro nuovi manager del gruppo Fiat che entrano del Cda di Maranello. Si tratta dei top manager Harald J. Wester (ad di Alfa Romeo), Scott Garberding (responsabile acquisti di Fiat), Antonio Picca Piccon (tesoriere) e Giorgio Fossati (responsabile affari legali), che prendono il posto di Gianni Coda, Christopher Gent, Paolo Monfe- rino e Lindsay Owens Jones. A nominare il nuovo consiglio d’amministrazione è stata l’assemblea dei soci Ferrari, che ha anche approvato il bilancio. Il nuovo Cda, che si è insediato a Maranello, ha confermato Luca Montezemolo e Amedeo Felisa per i prossimi tre anni, nel ruolo di presidente e amministratore delegato della Rossa. Confermato anche Piero Ferrari alla vicepresidenza. Oltre a Montezemolo, Ferrari e Felisa, sono stati confermati Sergio Marchionne, Al Mubarak Khaldoon Khalifa, Alfredo Altavilla, Eduardo Humberto Cue, Richard Palmer e Marco Piccinini. L’assemblea ha anche nominato il nuovo consiglio sindacale che è composto da Ignazio Carbone (sindaco effettivo Luca Montezemolo e presidente), Paolo Piccatti e Piergiorgio Re (sindaci effettivi) a cui si aggiungono i supplenti Giorgio Cavalitto e Paolo Claretta Assandri. Prima delle nomine, l’assemblea ha approvato il bilancio del 2013 che si è chiuso con un fatturato salito ben oltre i 2 miliardi di euro ed un utile netto di 246 milioni, valori mai raggiunti prima dalla casa di Maranello. Come anticipato nelle scorse settimane, la strategia di contenere il numero di vetture prodotte per preservare l’esclusività e il valore nel tempo ha dato ottimi risultati. Malgrado le vendite siano diminuite del 5,4% (6.922 vetture consegnate alla rete), il fatturato è salito a 2,3 miliardi di euro (+ 5%), l’utile della gestione ordinaria ha toccato i 363,5 milioni di euro (+ 8,3%) e l’utile netto i 246 milioni di euro (+5,4%). Tutti numeri mai raggiunti, così come la posizione finanziaria industriale netta che, a fine 2013, è stata positiva per 1,36 miliardi di euro. [L. FOR.] . Borsa .25 LA STAMPA . MARTEDÌ 25 MARZO 2014 OPZIONI:call è il prezzo di chi acquista; put quello di chi vende. Sono indicati: il mese di scadenza dell’opzione; la base del prezzo del titolo; il prezzo, cioè il premio da pagare; il volume dei pezzi negoziati; l’interesse aperto, riferimento per i future. EURIBOR: è il tasso interbancario comune delle piazze finanziarie dell’area euro: lettera è il prezzo di chi vende; denaro quello di chi acquista. LEGENDA AZIONI: il prezzo ufficiale rappresenta il prezzo medio dell’intera quantità di titoli trattata nella seduta. Il prezzo di riferimento è costituito dal prezzo medio dell’ultimo 10% di titoli trattati. La capitalizzazione è espressa in milioni di Euro. EURO 50: selezione dei 50 titoli più significativi quotati in Europa. Prezzo con variazione percentuale sul precedente. OBBLIGAZIONI 24-03-2014 il punto TITOLI Atlantia nv18 TF Eur 3.6 B IMI dc15 Tv Eur B IMI giu17 Eur TV Minim B Intesa/14 STOT04 B Pop lg14 Sc Eur Barclays giu17 Fix Fl.No Barclays mag16 Cap&Floor Barclays mar15 Cap.Float Bco Popolare nv20 TF LT Bei /19 Eu. St. B. Bei/20 EIBeuF BP MG14 MC Eur Bpop mg17 MC Eur Comit 97/27 Zc Comit 98/28 Zc Crediop /14 Fe Cms Crediop 98/18 Tf Capped DB LG14 MC Eur Dexia Cr dic14 Step Up Dexia Cr/15 ST Gen05 Dexia Cred. Gn16 Eur 3.6 Dexia Mz16 4.85 EM Mediob DC15 TV Eur Enel 07/15 Ind Enel 10/16 TV Eur Enel Feb16 Eur 3.5 Enel feb18 TF 4.439% Eur Enel feb18 TF 4.875% Eur Eni giu 15 4% Eur Eni giu 15 Eurib 6m+0.89 Eni ott 17 4.875 IMI fb15 Bposta MC Eur IMI mar15 Tasso Misto IMI MZ15 MC eur IMI st14 Bposta MC Eur LUCA FORNOVO IL MIGLIORE +19,74% Csp International IL PEGGIORE Telecom Italia Media Rsp -17,5% 0,33 1,844 Mar Mer Gio Ven Lun Mar Mer Gio Ven PREZZO Lun BENE MPS, PIRELLI E MUTUIONLINE GIÙ LA MODA CON YOOX E MONCLER iazza Affari scivola, insieme alle altre Borse europee. L’indice Ftse Mib ha perso l’1,65% e il Ftse All Share l’1,58. Male le banche, complice lo spread sopra i 180 punti, con il Banco Popolare che ha ceduto il 4,04% e Ubi il 3,46%. Dalle vendite si è salvata Mps (+1,54%). Seduta positiva anche per Pirelli (+1,19%) e Gtech (+1%). Tra i migliori titoli di Piazza Affari c’è anche Mutuionline con un rialzo del 4,93%. La maglia nera spetta invece a Yoox (-5,48%): in poco più di due settimane ha ceduto oltre il 20%. Ma le vendite si spargono a pioggia sui titoli della moda. Moncler ha lasciato il 3,67%, al suo esordio sul listino principale. Nel settore delle utility, A2A ha ceduto il 3,17%. Fra gli industriali, Saipem è scesa del 2,63% e Stm del 2,62%. Giù anche Prysmian (-2,5%), in attesa di conoscere l’entità della multa della commissione Ue per una vicenda del 2009. Le vendite hanno toccato anche Mediaset (-2,41%) alla vigilia dei conti. Finmeccanica perde l’1,07%, dopo nuovi arresti a seguito dell’inchiesta della Procura di Napoli. P 108.70 100.12 96.78 100.09 100.88 99.17 102.01 99.80 104.86 120.61 103.26 100.13 107.35 61.69 58.81 101.14 104.42 112.05 101.84 98.77 101.40 103.12 102.39 100.38 100.27 104.40 108.59 111.68 104.08 100.93 112.15 107.55 99.94 99.46 119.60 FUTURES SU FTSE MIB TITOLI FTSE MIB FTSE Italia All Share FTSE Italia Mid Cap FTSE Italia MIB Storico FTSE Italia Stars FTSE Italia Small Cap D.J.Eurostoxx 50 PREZZO Medio ap23 Lower Tier2 T Medio Cen 19 Step Down Z Medio dic17 Zc Eur Medio giu21 TV 4to Atto Medio mag20 Eur 4.5 Medio Mb 12 fb18 TM Mc e Medio nov 14 Eur 2.65 Medio Nv 20 Eur 5 Medio Nv14 Eur 3 Medio Nv14 TV Eur Medio ot23 MB25 TM Cap F Medio ot23 MB25 TM Cap F Medio/15 MC Eur Medio/15 Plus BP II Mediobanca ap19 MB14 Tas Mediobanca fb22 MB33 TF Mediobanca ge22 MB30 Tas Mediocr C/28 Zc Mediocr L/28 Zc 25.Ma Mittel lg19 Tf Call eur Moviemax dc19 TF Eur 8% Mpaschi 99/29 4 Mpaschi 99/29 8 Mps nov17 Stepbystep 5% MPS set17 MC Eur Rbs 04-19 5.5% Rbs 09-14 tv Rbs 10-19 6% Rbs 22-12-14 tf/tv RBS gen17 TM BcoPosta RBS MZ20 Tsf RBS nov16 Tasso Misto BP Rep Aus/CMS 2035 Rep Ellenica /19 Tf UBI DC14 Mc Eur INDICE BORSA VALORI DI MILANO Mercati Fondi su LaStampa.it 1 34567 67 7589AB7C95B4 A454 45 D759 AE FBC7B 9 45AEDBD7 D756774 111234564784296ABCDE9 109.78 128.65 92.45 105.60 109.55 99.61 101.08 106.74 101.24 99.86 103.56 103.56 109.85 110.51 100.64 101.81 102.55 58.43 58.58 105.92 105.05 108.52 105.79 108.03 104.06 115.94 100.33 96.87 100.08 99.21 97.02 99.09 103.28 100.18 99.09 EURIBOR 24-03-2014 VAR.% 20626,58 22020,83 29240,64 17566,92 19035,15 20292,53 3052,91 -1,65 -1,58 -0,93 -0,95 -1,77 -1,62 -1,41 PER. TA.360 TA.365 1 sett 1 mese 2 mesi 3 mesi 6 mesi 9 mesi 12 mesi 0,2090 0,2420 0,2810 0,3200 0,4250 0,5130 0,6000 Il Mercato Azionario del 24-03-2014 0,2119 0,2453 0,2849 0,3244 0,4309 0,5201 0,6083 TITOLI PREZZO UBI giu14 TF 5 Eur UBI giu15 Tasso Misto UBI giu18 TF Sub Lowtier UBI giu19 MC eur UBI gn18 Eur 5.4 UBI lug14 Tasso Misto UBI mar19 LowT2 Call UBI nov15 LowT2 Amor UBI nov17 Eur 4.3 UBI nv18 Mc Eur UBI ott19 Lower Tier II 100.81 99.88 104.85 98.98 104.67 99.84 98.26 98.79 102.99 98.94 107.55 TITOLI DI STATO BoT 13-31/03/14 S 13-14/04/14 A 13-30/04/14 S 13-14/05/14 A 13-30/05/14 S 13-13/06/14 A 14-30/06/14 S 13-14/07/14 A 14-31/07/14 S 13-14/08/14 A 14-29/08/14 S 13-12/09/14 A 13-14/10/14 A 13-14/11/14 A 13-12/12/14 A 14-14/01/15 A 14-13/02/15 A 12-01/03/15 S 14-13/03/15 A CcT 07-01/12/14 S 0.42% 13-31/12/14 A 08-01/09/15 S 0.38% 10-15/12/15 S 0.59% 09-01/07/16 S 0.56% 12-01/12/16 S 3.00% 10-01/03/17 S 0.38% 12-15/06/17 S 1.45% 10-15/10/17 S 0.58% 11-15/04/18 S 0.68% 13-01/11/18 S 1.08% CTz 12-30/05/14 A 12-30/09/14 A 13-30/06/15 A 13-31/12/15 A 99.99 99.98 99.97 99.96 99.93 99.92 99.89 99.89 99.86 99.84 99.80 99.78 99.72 99.67 99.63 99.55 99.48 101.74 99.42 100.15 99.55 100.09 100.71 99.90 104.90 99.31 104.89 99.78 99.95 102.96 99.90 99.73 99.09 98.51 SCADENZA Giu14 Set14 Dic14 CAMBI VALUTE APERT. CHIUS. MIN. MAS. 20675 20620 - 20373 20293 20174 20335 20270 - 20760 20635 - MONETE AUREE VALUTA EURO Sterlina (v.c) Sterlina (n.c) Sterlina (post.74) Marengo Italiano Marengo Svizzero Marengo Francese Marengo Belga Marengo Austriaco 20 Marchi 10 Dollari liberty 10 Dollari Indiano 20 Dollari liberty 20 Dollari St.Gaude 210,080 - 253,120 220,520 - 258,340 220,520 - 258,340 175,590 - 197,340 173,530 - 195,220 171,980 - 190,730 171,980 - 190,730 170,430 - 190,730 219,280 - 245,910 497,770 - 570,740 502,830 - 578,430 975,040 - 1098,350 984,280 - 1114,360 MERCATI EURO % Dollaro Usa 1,3774 1 0,7260 Yen giapponese 141,0500 100 0,7090 Sterlina inglese 0,8354 1 1,1970 Franco Svizzero 1,2197 1 0,8199 Corona ceca 27,411 100 3,648 Corona danese 7,465 10 1,340 Corona islandese 100 Corona norvegese 8,350 10 1,198 Corona svedese 8,862 10 1,128 Dollaro australiano 1,509 1 0,663 Dollaro canadese 1,545 1 0,647 Dollaro Hong Kong 10,687 1 0,094 Dollaro neozelandese 1,612 1 0,620 Dollaro Singapore 1,752 1 0,571 Fiorino ungherese 312,890 100 0,320 Litas lituano 3,453 1 0,290 Leu rumeno 4 10000 2233,738 Lev bulgaro 1,956 1 0,511 Lira cipriota 1 Lira maltese 1 Lira turca 3,083 1 0,324 Rand sudafricano 14,945 1 0,067 Won Sud coreano 1483,830 1000 0,674 0,04 0,01 0,04 -0,12 0,17 0,00 AZIONI A A.S. Roma A2A Acea Acque Potabili Acsm-Agam AdF-Aerop.Firenze Aedes Aedes 14 warr Aicon Aiòn Renewables Alerion Ambienthesis Antichi Pell Arena ASTM Atlantia Autogrill Autostrade Mer. Azimut 1,150 0,931 10,560 1,042 1,324 13,390 0,052 0,001 0,122 0,621 3,776 0,572 0,082 0,006 12,080 18,150 7,355 16,980 24,650 0,00 -3,17 -1,95 -0,19 -0,97 +0,15 -1,89 -7,14 0,00 0,00 -0,63 -1,21 0,00 0,00 -1,55 -0,55 -0,41 +0,71 -1,28 1,157 0,949 10,579 1,042 1,313 13,364 0,052 0,001 0,120 0,622 3,780 0,571 0,082 0,006 12,189 18,251 7,404 16,946 24,773 B Banca Generali Banco Popolare Basicnet Bastogi Bca Carige Bca Carige r Bca Intermobiliare Bca Pop.Milano Bca Pop.Spoleto Bca Popolare Italiana 10 warr Bca Profilo Bco Desio-Brianza Bco Desio-Brianza rnc Bco Santander Bco Sardegna rnc BE Beghelli Beni Stabili Best Union Co. Bialetti Industrie Bioera Boero Bart. Bon.Ferraresi Borgosesia Borgosesia rnc Brioschi Brunello Cucinelli Buzzi Unicem Buzzi Unicem rnc 23,150 16,630 2,370 2,992 0,547 1,160 3,690 0,671 1,794 -2,11 -4,04 -1,09 -1,58 -3,27 +3,39 +0,54 -0,74 0,00 0,00 -3,59 -1,62 -0,33 -1,61 +0,51 -3,14 -1,32 0,00 +0,48 -1,25 -1,37 0,00 -1,25 +0,11 0,00 -2,13 -3,09 -1,82 -2,27 23,275 0,900 21,572 17,060 nr 12,033 2,381 nr 2,125 3,009 nr 0,813 0,558 nr 0,396 1,160 nr 1,041 3,671 nr 3,128 0,676 nr 0,435 1,796 nr 1,796 nr 0,433 0,002 0,200 2,584 0,036 2,198 2,431 0,044 2,038 6,490 0,152 6,268 9,754 nr 9,510 0,373 nr 0,258 0,517 nr 0,415 0,608 0,022 0,492 2,105 nr 1,482 0,678 nr 0,222 0,426 nr 0,380 21,400 nr 20,600 29,016 0,040 28,169 0,888 nr 0,839 1,025 nr 0,931 0,120 nr 0,078 19,312 0,080 19,134 13,079 0,050 12,972 7,399 0,104 6,729 0,424 2,556 2,448 6,415 9,790 0,367 0,524 0,605 2,110 0,671 0,425 21,400 28,500 0,884 1,025 0,119 19,100 12,940 7,330 Divid. Minimi Anno Massimi Anno Quantità trattate Capitalizz. TITOLI PUBBLICI REND. USA 10 anni CAN 10 anni UK 10 anni GER 10 anni FRA 10 anni TITOLI PUBBLICI 1,980% 2,060% 2,140% 1,940% 2,940% REND. ESP 10 anni HOL 10 anni SVE 10 anni GIA 10 anni 5,320% 2,260% 1,870% 0,980% nr 0,026 0,250 nr 0,040 0,080 nr nr nr nr 0,120 nr nr nr 0,450 0,355 nr nr 0,550 1,090 0,782 8,054 0,759 1,038 9,622 0,040 0,001 0,120 0,622 3,231 0,488 0,082 0,005 10,688 16,498 6,159 15,005 19,857 1,259 1,016 10,731 1,096 1,369 13,529 0,054 0,002 0,120 0,622 3,957 0,600 0,082 0,007 12,839 18,753 7,493 17,266 25,527 367334 156 24351755 2972 114214 2253 92512 38 59990 101 1544 121 5072090 53 57850 0 0 13 0 11 40552 165 131406 53 0 4 34773592 10 42715 1073 1756604 15071 1127939 1884 6823 74 593384 3549 25,136 245302 17,608 3043326 2,511 203988 3,718 27267 0,578 4897316 1,166 13841 3,675 284611 0,688 67513189 1,796 0 0,466 2063397 2,819 168272 2,466 5161 6,830 28076 9,841 2788 0,393 445249 0,619 577244 0,658 3482863 2,241 5999 0,845 230232 0,452 92145 21,448 30 38,858 15057 0,933 37649 1,045 0 0,147 1186635 26,230 128774 15,134 638732 7,624 139720 2686 3009 145 54 1213 3 573 2185 53 0 293 302 32 75033 64 50 103 1164 20 51 15 93 163 34 1 95 1313 2163 301 C Caleffi 1,604 +1,01 1,625 nr 1,412 1,674 441808 20 Caltagirone 2,598 -0,08 2,591 0,030 2,009 2,617 29096 311 Caltagirone Ed. 1,221 -0,16 1,227 nr 1,054 1,293 22562 153 Campari 5,710 -0,70 5,738 0,070 5,738 6,281 975552 3332 Cape Live 0,075 -4,21 0,077 nr 0,056 0,083 1519623 25 Carraro 3,020 -1,05 3,027 nr 2,928 3,385 86728 139 Cattolica As 18,220 -1,09 18,347 0,800 18,071 19,715 36437 992 Cell Therap 2,530 -9,32 2,560 nr 1,443 3,101 8314565 383 Ceram. Ricchetti 0,330 -5,17 0,335 nr 0,184 0,377 988465 27 CHL 0,056 -2,26 0,058 nr 0,044 0,059 5862313 13 CIA 0,310 +4,81 0,311 nr 0,252 0,311 1729583 29 Ciccolella 0,386 -3,01 0,392 nr 0,300 0,419 184295 71 Cir 1,060 -1,94 1,071 nr 1,037 1,178 372084 851 Class Editori 0,391 -5,73 0,396 nr 0,209 0,423 2319801 42 CNH Industrial 7,735 -2,03 7,803 nr 7,577 8,793 3996503 10535 Cofide 0,522 -0,29 0,529 nr 0,523 0,569 443118 380 Cogeme Set 0,048 0,00 0,049 nr 0,049 0,049 0 3 Conafi Prestito' 0,601 -0,74 0,606 0,060 0,593 0,655 26803 28 Cred. Artigiano 0,00 nr 0 Cred. Bergamasco 18,400 -2,39 18,547 0,550 14,552 20,039 16737 1145 Cred. Emiliano 7,000 +0,29 6,998 0,120 5,708 7,100 158585 2326 Cred. Valtell. 10 warr 0,00 nr 0 Cred. Valtell. 14 warr 0,341 -0,06 0,329 nr 0,159 0,386 210064 0 Cred. Valtellinese 1,410 -0,35 1,414 nr 1,135 1,533 1889865 666 Crespi 0,026 0,00 0,025 nr 0,025 0,025 0 4 Csp 1,844 +19,74 1,752 0,050 1,324 1,752 1478609 58 D D'Amico 16 warr Danieli 0,115 +2,32 0,112 nr 0,099 0,119 23,570 +2,88 23,412 0,300 23,244 26,687 158984 61922 0 957 AZIONI Danieli rnc De'Longhi Delclima Diasorin Dmail Group 16,220 15,830 1,384 30,000 4,338 1,020 -0,10 1,019 EEMS 0,482 -5,62 0,495 Enel 3,944 -2,13 3,982 Enel Green Pw 2,004 -1,09 2,022 Enervit 4,860 -7,60 5,042 Eni 17,710 -1,61 17,846 Erg 11,500 -0,43 11,482 Ergy Capital 0,173 -1,26 0,176 Ergy Capital 16 warr 0,031 0,00 0,031 Eukedos 0,804 +3,08 0,797 Exor 30,120 -0,86 30,240 Fiat Finmeccanica FNM Fullsix G Gabetti Pro.Sol. Gas Plus Generali Geox Gruppo Edit. L'Espresso Gtech H Hera I I Grandi Viaggi 2,016 +0,80 2,016 0,090 0,239 0,00 0,240 K K.R.Energy 1,612 -2,48 2,146 -2,01 M M&C Maire Tecnimont Mediacontech Mediaset Mediobanca Mediolanum Meridie Mid Industry Cap Mittel MolMed Moncler Mondadori Monrif Monte Paschi Si. Montefibre Montefibre rnc Moviemax N Noemalife Noemalife 15 warr 0,150 0,973 1,051 699099 112 nr 0,308 0,539 1616481 22 0,150 3,151 4,094 50348503 37440 0,026 1,835 2,053 6122471 10108 0,028 3,147 5,848 46086 90 0,550 16,301 17,846 15952689 64856 0,400 9,884 11,621 296151 1726 nr 0,166 0,190 1395419 29 nr 0,026 0,031 1000 0 nr 0,620 0,831 191311 14 0,335 28,048 30,803 441703 7446 -3,11 0,041 nr 0,031 0,043 13119182 88 +0,04 4,836 0,220 4,555 5,061 17499 217 -1,39 15,722 0,200 15,596 17,523 8277379 24477 -2,94 3,127 0,060 2,708 3,408 700251 810 -4,98 1,741 nr 1,357 1,962 1066145 715 +1,00 22,526 0,730 21,967 24,030 752268 3920 J Juventus FC Luxottica Lventure Group 655 2391 210 1686 7 0,041 4,832 15,640 3,102 1,717 22,270 0,714 1,252 0,775 0,678 11,386 11,464 0,889 0,406 0,582 2,266 1,938 0,738 1,289 8,542 5,454 29,594 19,968 8,904 0,383 L Lazio 93429 86893 214239 121845 23580 +0,24 20,514 0,330 20,514 27,699 836807 -1,44 7,977 nr 6,613 8,200 12576030 -1,07 7,057 nr 5,480 7,336 4617295 -2,62 0,671 0,012 0,485 0,690 1979525 +0,73 2,760 nr 2,620 3,158 2538 +0,57 -2,66 -3,83 -0,87 -0,44 +3,23 0,00 -0,10 +3,15 -2,52 -2,35 -3,00 -1,63 +0,41 +0,18 -2,64 +0,20 +1,02 +14,65 Kinexia Quantità trattate Capitalizz. 20,560 7,880 6,945 0,670 2,760 0,703 1,244 0,765 0,683 11,210 11,520 0,889 0,405 0,574 2,246 1,914 0,728 1,270 8,565 5,450 29,450 19,980 8,890 0,400 IGD Il Sole 24 Ore Immsi Indesit Indesit rnc Industria e Inn Intek Group Intek Group rnc Intesa Sanpaolo Intesa Sanpaolo rnc Invest e Sviluppo Iren Italcementi Italcementi rnc Italmobiliare Italmobiliare rnc IVS Group IVS Group 16 warr Massimi Anno +0,93 16,191 0,321 16,191 17,992 -2,34 15,995 0,290 11,869 16,406 -3,01 1,402 nr 1,200 1,439 -1,99 30,136 0,500 30,136 35,923 -1,68 4,392 nr 3,870 4,488 E Edison r F Ferragamo Divid. Minimi Anno 1,641 2,016 4127601 3455 9978 4080 292 31 2866 nr 0,383 0,858 109046 32 0,070 0,861 1,339 817338 436 nr 0,606 0,786 421702 34 nr 0,464 0,700 1348018 231 0,200 9,387 11,386 2056352 1294 0,218 8,090 11,464 30140 6 nr 0,652 0,977 3910 21 nr 0,316 0,410 526134 140 nr 0,406 0,582 1706758 29 0,050 1,803 2,314 140444257 35139 0,061 1,469 1,959 12412583 1807 nr 0,667 0,839 39812 5 0,052 1,044 1,343 2122994 1523 0,060 6,271 8,740 255809 1513 0,060 3,428 5,546 359510 575 nr 24,973 30,420 6736 656 nr 14,552 20,195 24195 326 0,125 7,204 8,904 9459 347 nr 0,200 0,383 94865 0 nr 0,220 0,252 1625087 1,620 nr 2,174 0,010 1,570 1,926 1,908 2,429 187651 137710 242 54 46 0,563 -1,40 0,563 nr 0,490 0,595 190886 38 38,960 +0,39 39,014 0,580 37,321 40,400 476349 18636 0,150 -2,40 0,150 nr 0,049 0,180 1260264 16 0,158 2,130 6,600 3,814 7,680 6,320 0,168 1,707 0,717 12,590 1,443 0,465 0,237 0,036 0,171 0,062 -0,38 0,159 nr 0,157 0,168 2945 +2,50 2,152 nr 1,487 2,152 6262669 -1,71 6,644 nr 5,676 7,518 2868 -2,41 3,856 nr 3,457 4,301 7825709 -1,98 7,768 nr 6,342 7,937 4430904 -2,77 6,413 0,100 6,183 6,899 1527527 -1,81 0,167 nr 0,078 0,183 183124 0,00 nr -3,56 1,734 nr 1,608 1,794 87796 -3,11 0,733 nr 0,555 0,849 2580241 -3,67 12,804 nr 12,401 16,314 710640 -2,63 1,450 nr 1,326 1,541 473393 -0,77 0,468 nr 0,441 0,605 16385 +1,54 0,236 nr 0,166 0,247 374521259 0,00 0,037 nr 0,037 0,037 0 0,00 0,167 nr 0,167 0,167 0 -2,07 0,061 nr 0,061 0,067 662751 4,250 -2,30 0,180 0,00 4,299 0,180 nr nr 3,473 0,085 4,320 0,180 17569 5264 75 657 123 4555 6690 4720 8 0 152 163 3201 357 70 2760 5 4 4 33 0 AZIONI Prezzo Differ. % Chiusura Riferim.Prezzo VWP QUOTAZIONI BOT SCADENZA PREZZO TASSO % 19 49 79 110 141 170 202 233 261 294 324 352 99,977 99,956 99,924 99,893 99,837 99,777 99,722 99,673 99,630 99,549 99,481 99,423 0,000 0,230 0,230 0,220 0,290 0,310 0,380 0,430 0,430 0,470 0,500 0,530 14/04/14 14/05/14 13/06/14 14/07/14 14/08/14 12/09/14 14/10/14 14/11/14 12/12/14 14/01/15 13/02/15 13/03/15 Divid. Minimi Anno Massimi Anno Quantità trattate Capitalizz. 0,905 0,00 0,905 nr 0,702 0,926 0 12 O Olidata 0,518 -0,77 0,526 nr 0,374 0,534 471947 18 P Parmalat 2,482 1,460 2,410 0,732 -0,88 2,485 0,013 2,460 2,548 1168576 +0,34 1,448 nr 1,416 1,502 29880 -3,21 2,470 0,092 2,130 2,564 876707 -2,40 0,750 nr 0,515 0,776 542011 0,00 nr -2,63 4,837 nr 3,207 5,043 298190 0,00 2,104 nr 1,778 2,355 55582 +1,19 11,076 0,320 11,001 12,717 7098956 -0,31 9,729 0,390 8,763 10,395 69581 -4,63 0,418 0,020 0,296 0,456 82970 0,00 nr -2,72 8,338 nr 6,520 8,704 1928602 -1,17 4,420 0,033 4,045 4,570 414575 -4,05 0,718 nr 0,573 0,758 1658104 +2,24 0,410 nr 0,289 0,413 1323630 -2,50 17,787 0,420 17,538 19,565 897612 4533 0 891 36 0 146 105 5270 119 55 -3,67 2,374 0,100 2,183 2,619 27544 +0,38 0,804 nr 0,430 0,804 1529301 -1,37 1,749 nr 1,295 1,800 2984293 -4,12 1,238 nr 0,704 1,286 2631218 -0,08 12,416 0,220 10,290 13,196 306214 -2,11 0,699 nr 0,553 0,781 1036111 -0,14 0,213 nr 0,189 0,237 1251791 0,00 1,479 nr 1,294 1,502 16177 65 63 743 36 2596 115 173 17 R Ratti RCS MediaGr r B RCS Mediagroup RCS Mediagroup risp Recordati Retelit Risanamento Rosss S Safilo Group Saipem Saipem risp Salini Impregilo Salini Impregilo rnc Saras Sat Save Screen Service BT Seat PG Seat PG r Servizi Italia 15 warr Sesa Sesa 18 warr SIAS Sintesi Snai Snam Sol Sorin Space Space warr Stefanel Stefanel risp STMicroelectr. T Tamburi 2,360 0,784 1,730 1,234 12,420 0,696 0,211 1,480 -2,14 14,716 -2,63 16,897 0,00 17,400 -2,84 4,403 -3,10 12,219 +0,25 1,230 0,00 13,031 -0,23 12,907 -4,24 0,153 -5,88 0,002 +4,38 0,715 +2,20 0,414 -0,23 12,913 +0,56 3,221 -3,06 8,710 -1,38 0,107 -1,92 1,796 -0,24 4,103 -0,46 6,452 -0,93 2,135 -0,10 10,115 0,00 0,419 -6,58 0,448 146,000 0,00 146,000 6,685 -2,62 6,749 14,600 16,640 17,400 4,378 12,200 1,210 13,030 12,830 0,149 0,002 0,715 0,419 12,950 3,220 8,540 0,107 1,785 4,080 6,460 2,130 10,100 nr 14,386 0,680 15,499 0,710 16,220 1,490 4,263 1,594 12,219 nr 0,837 0,190 10,750 1,924 12,384 nr 0,061 nr 0,002 nr 0,480 nr 0,235 nr 11,476 nr 2,225 0,060 7,252 nr 0,107 nr 1,356 0,100 3,975 0,100 5,696 nr 2,108 nr 9,704 nr nr 0,369 nr 146,000 0,100 5,491 2784 1362 199 77 3817 19,075 17,710 18,500 4,910 12,876 1,266 13,346 13,342 0,180 0,002 0,950 0,414 13,383 3,256 8,806 0,118 1,941 4,177 6,524 2,300 11,056 145027 917 2805257 7457 0 2 1021330 1970 648 20 5982565 1170 30250 128 2495 714 1187073 21 67203842 27 1669 0 29077 0 12282 182 10500 0 224415 1981 462438 5 61468 209 11016992 13873 3902 585 768780 1022 1300 131 0 0,457 3310435 38 146,000 0 0 6,880 4928778 6146 2,610 0,718 0,590 0,800 0,126 0,330 0,638 15,510 3,792 0,074 0,001 90,700 7,710 -0,53 2,642 0,041 2,182 2,700 552837 377 -4,33 0,737 nr 0,322 0,770 146378 0 -1,17 0,589 nr 0,473 0,626 27001 25 -1,72 0,805 0,020 0,712 0,875 77463535 10805 -4,20 0,126 nr 0,123 0,143 9126002 182 -17,50 0,330 nr 0,171 0,430 54368 2 -0,62 0,640 0,031 0,563 0,678 16405714 3859 -0,45 15,652 0,130 14,900 17,363 2702769 18477 -1,04 3,812 0,070 3,568 3,869 8513195 7662 -1,74 0,075 nr 0,042 0,080 52282961 139 0,00 0,001 nr 0,000 0,001 12920756 0 -1,41 91,164 2,700 91,002 120,260 166239 2790 -1,28 7,822 0,130 6,210 8,208 61510 549 Unicredit Unicredit risp Unipol Unipol pr UnipolSai UnipolSai risp UnipolSai risp B 6,280 6,355 8,725 5,500 4,786 2,686 261,000 2,650 -3,46 6,395 -1,70 6,436 -1,13 8,772 +2,90 5,464 +1,74 4,760 -1,76 2,723 +0,12 261,384 -0,15 2,685 V Valsoia 11,270 -0,18 11,135 0,170 10,252 12,012 Tamburi 15 warr TAS Telecom IT Telecom IT Media Telecom IT Media rnc Telecom IT rnc Tenaris Terna Tiscali Tiscali 14 warr Tod's Trevi Fin.Ind. U UBI Banca 0,11 0,35 0,32 (Prezzi vendita in $ per oncia). Un’oncia Troy=gr.31,1035 SCADENZA 0,050 4,895 6,666 6255765 5766 0,090 5,391 6,552 70535417 37258 0,090 7,827 9,435 914 21 0,150 4,105 5,464 3170436 2426 0,170 3,602 4,884 2678137 1302 nr 2,154 2,723 29924931 6128 nr 175,169 261,384 15413 334 nr 2,058 2,685 4064705 1013 12892 116 24-03-2014 Londra Milano (Euro/gr.) Argento (Euro/Kg.) 21-03-2014 EURO 1336,00 951,6117 0,0000 0,0000 - 1310,75 30,9011 495,1199 BORSE ESTERE GIORNI Novare Parmalat 15 warr Piaggio Pierrel Pierrel 12 war Pininfarina 4,820 Piquadro 2,090 Pirelli & C. 11,050 Pirelli & C. rnc 9,670 Poligrafici Editoriale 0,410 Pop Emilia 01/07 Pop.Emilia Romagna 8,235 Pop.Sondrio 4,394 Prelios 0,711 Premuda 0,388 Prysmian 17,580 0,24 -0,09 0,72 -0,08 0,09 0,17 0,29 -0,10 0,00 0,18 0,00 ORO CHIUSURE MERCATI QUOTAZ. VAR.% Amsterdam (Aex) Bruxelles (Bel 20) Francoforte (Dax Xetra) Hong Kong (Hang Seng) Londra (Ftse 100) Madrid (Ibex 35) Parigi (Cac 40) Sydney (AllOrd) Tokio (Nikkei) Zurigo (Smi) New York (Dow Jones) Nasdaq 388.23 3052.28 9188.77 21846.45 6520.39 9913.10 4276.34 5362.07 14475.30 8198.02 16276.69 4226.38 -0.80 -1.04 -1.65 +1.91 -0.56 -1.39 -1.36 +0.15 +1.77 -1.11 -0.16 -1.18 VWP è il Prezzo calcolato sui dati dell’intera seduta di negoziazione, comprese le fasi d’asta Prezzo Differ. % Chiusura Riferim.Prezzo VWP X RENDIMENTI ESTERI Dati forniti da IL SOLE 24 ORE - RADIOCOR. I dividendi indicati si riferiscono all'anno solare corrente o a quello precedente. Prezzo Differ. % Chiusura Riferim.Prezzo VWP QUOT. AZIONI Vianini Industria Vianini Lavori Prezzo Differ. % Chiusura Riferim.Prezzo VWP 1,470 +2,94 6,175 -0,40 Divid. Minimi Anno Massimi Anno Quantità trattate Capitalizz. 1,454 0,020 6,178 0,100 1,192 4,960 1,490 6,440 114432 30654 9,242 10,905 44 271 W World Duty Free 10,120 +0,10 10,120 nr 411592 2576 Y Yoox nr 25,750 34,569 1141590 1511 Z Zucchi Zucchi 14 warr Zucchi rnc 25,010 -5,48 25,750 0,114 -1,81 0,003 -3,03 0,250 0,00 0,115 0,003 0,250 nr nr nr 0,073 0,003 0,183 0,143 0,008 0,294 937690 334507 77597 44 0 1 nr 19,665 nr 0,730 0,043 4,025 0,180 7,796 0,110 1,775 0,170 6,630 0,280 6,404 0,370 11,790 7,000 115,438 0,010 0,361 nr 0,515 nr 0,499 nr 5,016 0,050 2,925 0,400 18,923 0,300 4,624 0,140 5,898 0,160 8,528 0,040 4,240 0,020 1,752 nr 0,564 nr 0,630 nr 3,383 nr 1,237 0,150 7,659 nr 1,204 nr 2,179 0,420 33,649 0,500 16,021 0,024 1,683 0,020 0,805 0,533 43,751 0,089 5,286 nr 1,834 nr 0,789 nr 1,326 nr 2,405 nr 7,039 nr 2,749 1,250 28,136 0,170 8,795 0,020 1,686 nr 2,292 nr 1,484 0,065 3,917 nr 1,198 0,580 11,639 nr 1,280 nr 0,500 0,120 4,050 0,075 2,729 nr 1,232 nr 5,900 nr 2,270 nr 9,295 nr 0,263 0,570 53,541 0,350 12,470 0,400 6,906 0,555 6,658 0,130 4,026 0,130 3,910 0,055 2,037 0,035 0,712 0,400 9,112 0,170 8,548 0,250 4,998 22,772 0,900 4,681 8,609 2,228 7,640 8,223 14,532 147,145 0,539 0,891 0,837 6,787 3,561 27,090 5,233 7,745 10,249 6,912 5,961 0,932 0,733 4,221 1,780 9,451 1,308 3,502 43,337 23,637 2,033 0,907 53,713 8,033 2,466 0,998 1,467 3,575 8,759 3,599 39,275 10,867 2,087 2,937 2,094 6,193 1,494 14,113 1,738 0,856 4,793 3,599 1,596 7,022 2,939 13,257 0,361 65,169 15,059 8,844 7,824 5,104 4,718 2,372 0,904 11,972 10,749 5,592 4156 112682 260387 2560689 282005 123502 47441 154682 28262 1430787 10671315 89528 70134 18745 227810 6746 553806 67384 373421 277609 260194 1308243 3418 97197 172625 429400 647153 43258 33105 79575 483231 8071 127784 428775 50158 1374969 38318 247061 18651 92526 172342 20970 32202 41681 100923 81458 98059 1185399 113476 104565 36701 225431 6667 186741 21080 541294 6980 11155 10024 9391 96261 240832 121491 1340690 101310 41421 249349 84 83 1013 1507 513 669 75 782 1492 183 182 26 178 89 1713 45 524 174 984 38 89 287 64 140 542 396 49 1216 112 120 145 647 384 85 49 413 18 319 47 1327 1154 57 47 15 190 154 931 271 21 189 374 70 60 412 135 125 569 171 126 54 137 540 81 76 118 703 492 STAR Acotel Group 19,860 Aeffe 0,775 Amplifon 4,500 Ansaldo Sts 8,265 Ascopiave 2,156 Astaldi 6,695 B&C Speakers 6,785 Banca Ifis 14,570 BB Biotech 124,500 Bca Finnat 0,491 Bca Pop.Etruria e Lazio 0,821 Biancamano 0,763 Biesse 6,435 Bolzoni 3,442 Brembo 25,870 Cad It 4,980 Cairo Comm. 6,590 Cembre 10,240 Cementir Hold 6,160 Cent. Latte Torino 3,718 Cobra 0,907 D'Amico 0,680 Dada 3,870 Damiani 1,689 Datalogic 9,125 Dea Capital 1,284 Digital Bros 3,500 EI Towers 42,310 El.En. 23,200 Elica 1,910 Emak 0,882 Engineering 51,900 Esprinet 7,260 Eurotech 2,392 Exprivia 0,930 Falck Renewables 1,405 Fidia 3,480 Fiera Milano 7,575 Gefran 3,230 Ima 35,700 Interpump 10,470 Irce 2,040 Isagro 2,678 IT WAY 1,954 La Doria 6,150 Landi Renzo 1,362 MARR 14,010 Moleskine 1,260 Mondo Tv 0,813 Mutuionline 4,770 Nice 3,210 Panariagroup 1,524 Poligr. S.Faustino 6,990 Poltrona Frau 2,936 Prima Industrie 12,860 R. De Medici 0,333 Reply 60,300 Sabaf S.p.a. 14,800 Saes 8,550 Saes rnc 7,395 Servizi Italia 5,030 Sogefi 4,546 TerniEnergia 2,146 Tesmec 0,710 TXT e-solution 9,855 Vittoria Ass. 10,520 Zignago Vetro 5,655 -3,50 20,061 +0,52 0,771 -1,32 4,516 +1,85 8,372 -2,88 2,187 -2,12 6,795 -1,60 6,790 +0,34 14,532 -4,08 125,928 -4,29 0,503 -6,01 0,836 -2,80 0,775 -3,52 6,514 -0,23 3,409 +1,49 25,643 -0,80 4,972 -6,13 6,690 +5,57 10,249 -2,07 6,183 -5,10 3,753 -2,53 0,914 -1,45 0,680 +0,26 3,859 +1,14 1,696 -1,46 9,273 +0,86 1,291 +9,37 3,502 -1,83 43,022 -2,32 23,275 +0,21 1,901 +2,56 0,884 -1,05 51,770 -3,01 7,333 -1,81 2,389 -1,59 0,942 -1,40 1,418 -1,92 3,522 +4,48 7,573 -1,82 3,250 -3,25 36,034 -3,15 10,600 -0,68 2,026 +1,44 2,698 +0,62 1,941 -1,36 6,136 -1,16 1,369 -1,06 13,989 -2,17 1,280 -0,43 0,813 +4,93 4,793 -1,41 3,222 -4,75 1,541 -1,13 6,911 0,00 2,934 -3,02 12,874 -1,33 0,331 -1,55 60,801 -0,74 14,823 -1,50 8,574 -1,14 7,384 +2,11 5,012 -2,19 4,607 -1,65 2,158 -3,40 0,712 -4,04 9,993 +0,19 10,440 +2,82 5,590 . 26 .Lettere e Commenti LA STAMPA .MARTEDÌ 25 MARZO 2014 LA STAMPA MARIO CALABRESI LETTERE AL DIRETTORE Qualche tempo fa un lettore mi aveva scritto: «Gent.mo Direttore, perché non dedicare il 20% dei vostri spazi alle notizie buone e positive? Ci sono: bisogna cercarle e diffonderle. Anche se indignazione, paura e ansia attirano molto di più l’attenzione. Non sarebbe bello se un domani per legge tutti i media fossero obbligati a dedicare il 20% del loro spazio alle “buone notizie”? Tomaso Raggi (Ge)». Ogni martedì, da allora, dedico questo mio spazio a una buona notizia segnalata dai lettori. Vi invito a continuare a mandarcene. Io, disabile, abbatto le mie barriere verso il mondo degli “abili” hi le scrive è un ragazzo disabile di ventisei anni che osserva il piccolo mondo che lo circonda: la città nella quale vive, Cagliari. Quando esco per strada sono costretto a confrontarmi con il limite e l’ostacolo rappresentato dalle barriere architettoniche. Spesso le barriere architettoniche mi impediscono di proseguire agevolmente sulla mia strada. E non è solo questo il problema. Quel che più mi rattrista è vedere quanta incuria esiste fra le persone che, per comodità e disattenzione, dimenticano le pro- C prie macchine davanti allo scivolo di un marciapiede, costringendomi a trovare vie alternative. Mi sono fatto un’idea personale di cosa sia la barriera architettonica in fondo: è un muro che il mondo degli abili mette nei confronti del mondo dei disabili. I due mondi, il più delle volte, non si «vedono». La paura, il pregiudizio e forse il terrore di riconoscersi ognuno nei limiti dell’altro tengono i due mondi a distanza di insicurezza. Abbattere le barriere materiali è un primo passo perché i due mondi comincino a vedersi, incontrarsi. E’ un passo necessario, quello dell’incontro reciproco. Io sto scoprendo che molti dei pregiudizi che avevo nei confronti delle persone abili, viste come insensibili o commiseranti verso la mia condizione, sono perlopiù idee della mia testa che mi «proteggono» dall’incertezza dell’incontro. Io penso che, per abbattere la barriera costituita dalle paure ataviche, sia doveroso anche raccontare la realtà per quella che è ai più piccoli. Il mio proposito è di non precludermi la conoscenza dell’Altro. Andargli, con più coraggio, incontro. Con stima. ANDREA RIPOLI www.lastampa.it/lettere Quotidiano fondato nel 1867 2 DIRETTORE RESPONSABILE MARIO CALABRESI VICEDIRETTORI MASSIMO GRAMELLINI, FRANCESCO MANACORDA (RESPONSABILE MILANO), CESARE MARTINETTI, LUCA UBALDESCHI REDATTORI CAPO CENTRALI FLAVIO CORAZZA, GUIDO BOFFO MARCO BARDAZZI (DIGITAL EDITOR) LAURA CARASSAI (RESPONSABILE EDIZIONI PIEMONTE E VALLE D’AOSTA) CAPO DELLA REDAZIONE ROMANA PAOLO BARONI RESPONSABILE EDIZIONI LIGURIA DARIO CORRADINO ART DIRECTOR CYNTHIA SGARALLINO REDAZIONI GIANNI ARMAND-PILON ITALIA, ALBERTO SIMONI ESTERI, MARCO SODANO, GIANLUCA PAOLUCCI ECONOMIA E FINANZA, PIERO NEGRI SCAGLIONE SOCIETÀ, RAFFAELLA SILIPO SPETTACOLI, PAOLO BRUSORIO SPORT, GUIDO TIBERGA CRONACA DI TORINO 2 EDITRICE LA STAMPA SPA PRESIDENTE JOHN ELKANN AMMINISTRATORI LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO, JAS GAWRONSKI, ANTONIO MARIA MAROCCO, LODOVICO PASSERIN D’ENTRÈVES, DIEGO PISTONE, GIOVANNA RECCHI, LUIGI VANETTI DIRETTORE GENERALE LUIGI VANETTI RESPONSABILE DEL TRATTAMENTO DEI DATI (D. LGS.196/2003): MARIO CALABRESI 2 REDAZIONE AMMINISTRAZIONE E TIPOGRAFIA: VIA LUGARO 15 - 10126 TORINO, TEL. 011.6568111 STAMPA IN FACSIMILE: LA STAMPA, VIA GIORDANO BRUNO 84, TORINO LITOSUD SRL, VIA CARLO PESENTI 130, ROMA ETIS 2000, 8A STRADA, CATANIA, ZONA INDUSTRIALE RCS MEDIAGROUP S.P.A., VIA ROSA LUXEMBURG 2 – PESSANO CON BORNAGO L’UNIONE SARDA S.P.A. – VIA OMODEO, 5 , ELMAS (CAGLIARI) ©2014 EDITRICE LA STAMPA S.P.A. REG. TRIB. DI TORINO N. 26 14/5/1948 CERTIFICATO ADS 7742 DEL 18/12/2013. LA TIRATURA DI LUNEDÌ 24 MARZO 2014 È STATA DI 288.632 COPIE La vera rivoluzione, rimborsare i debiti 1 Grazie a Luca Ricolfi ho letto sulla Stampa quale, tra tutti gli interventi programmati da Renzi e speriamo realizzati, sia in realtà il più rilevante e purtroppo il più trascurato dai media e dall’opinione pubblica: il pagamento entro Luglio o Settembre di 68 miliardi di euro di arretrati della P.A. E’ questo il vero choc all’economia del nostro paese. Questo non solo per l’ammontare dell’intervento, che è certo rilevante, ma anche perché, se legato ad una regolarizzazione di tipo europeo dei pagamenti correnti in Italia, è alla base di una normalizzazione dell’intero complesso dei pagamenti bloccati pubblici e privati, che nell’insieme vale più del doppio dell’importo prima citato e rappresenta un macigno insopportabile per il sistema artigianale, professionale e in generale delle Pmi. Riportare tutti i pagamenti in Italia alla normalità Europea dei 30 o massimo 60 giorni è la condizione preliminare per agganciare quella ripresa che finalmente si vede e riportare il nostro paese tra le locomotive della crescita europea: i nostri imprenditori, i nostri lavoratori, i nostri giovani sono capaci di partecipare alla corsa da potenziali vincenti, ma hanno bisogno di una pista regolare. ALDO RAVAIOLI 14/11/2013). Ma noi siamo ricchi! Chi si deve lamentare sono i lavoratori dipendenti che oltre a perdere il posto guadagnano miserie. Si fa un gran parlare di come reperire i soldi per le riforme: basterebbe tagliare della metà gli stipendi dei dirigenti della Pa e dei nostri politici in Parlamento, Regioni e sopprimere le Province. Tornando all’ing. Moretti, nessuno è insostituibile, anzi; ma se per disgrazia volesse rimanere si faccia prima un giro sui treni pendolari. FRANCO BATTAGLIA Moretti/2 La parola ai pendolari 1 Sono senza parole, e riuscirci con me non è cosa da poco, ma l’ad di Fs ci è riuscito. Lo stipendiato da 850.000 euro l’anno minaccia di andarsene, e con lui una pletora di manager. Questo, allora, è il momento che gli italiani aspettano da tempo. Temo che il «povero» Moretti ecceda in autostima o protagonismo, e il risveglio della consapevolezza sarà per lui duro. Forse non realizza, il signor Moretti, in che stato ha ridotto le Fs e in che situazioni di degrado i pendolari si spaccano la schiena ogni giorno viaggiando su treni indegni di un paese civile. MARIDA FERRUA Quegli immobili intestati a defunti 1 Ritengo opportuno sollevare un problema peraltro ben noto. Mi riferisco alle intestazioni catastali a defunti, anche da decenni, di immobili di cui gli eventuali eredi non hanno conoscenza. A ciò vanno aggiunte aree incorporate di fatto in strade o piazze pubbliche che risultano intestate ancora ad ignari privati. Tale situazione è diffusissima Italia e potrebbe essere fonte di gravi e spiacevoli conseguenze. Sono a conoscenza, a titolo esemplificativo, di una novantenne – sola, con una pensione di 800 euro, che abita in appartamento in affitto - che ha ricevuto dall’Agenzia delle Entrate una contestazione riguardante immobile di cui non ha mai avuto conoscenza, cointestato anche ad altri (all’oscuro di tutto ed alcuni defunti da molti anni). Tale fatto ovviamente ha creato comprensibile forte agitazione. Sarebbe pertanto auspicabile venissero adottati provvedimenti idonei alla intestazione automatica ai comuni di riferimento di immobili in situazioni analoghe. VALERIO COLELLA RENATE (MB) M5S, sulle rendite nessun contrasto 1 In riferimento all’articolo «Grillo: meno tasse sulle rendite. I suoi deputati però sono contrari» (a firma di Marco Bresolin, La Stampa del 23/03/2014), il Gruppo M5S alla Camera precisa: il giornalista incorre in un errore sostanziale. Nel titolo, e all’interno del testo, è scritto che Beppe Grillo sarebbe contrario all’aumento della tassazione sulle «rendite». In realtà, leggendo l’apposito post Moretti/1 Troppi stipendi esagerati 1 L’Ad Moretti ha detto che se gli viene tagliato lo stipendio potrebbe andare all’estero. Sappia il sig. Moretti che i dirigenti della Pa italiani percepiscono in media il triplo dei loro colleghi OCSE (La Stampa c. LE LETTERE VANNO INVIATE A LA STAMPA VIA LUGARO 15, 10126 TORINO contatti E-MAIL: [email protected] FAX: 011 6568924 Editrice La Stampa REDAZIONE AMMINISTRAZIONE TIPOGRAFIA 10126 Torino, via Lugaro 15, telefono 011.6568111, fax 011.655306; Roma, via Barberini 50, telefono 06.47661, fax 06.486039/06.484885; Milano, via Paleocapa 7, telefono 02.762181, fax 02.780049. Internet: www.lastampa.it. ABBONAMENTI 10126 Torino, via Lugaro 21, telefono 011.56381, fax 011.5627958. Italia 6 numeri (c.c.p. 950105) consegna dec. posta anno e 360,50; Estero: e 816,50. Arretrati: un numero costa il doppio dell’attuale prezzo di testata. da cui si è tratto spunto per avvalorare la tesi della divergenza con i deputati, Grillo afferma di essere contrario alla tassazione del «risparmio». Rendita e risparmio esprimono, è evidente, concetti diversi tra loro: il Movimento 5 Stelle in Parlamento da più di un anno cerca di tassare la speculazione finanziaria. Ossia, quelle operazioni che si caratterizzano, ad esempio, per l’acquisto e la successiva vendita di azioni nell’arco di 24/48 ore. Tutt’altra cosa è la tassazione del piccolo risparmiatore, rispetto alla quale siamo completamente contrari. Ecco perché sostenere, come avviene nell’articolo, che vi sia una differenza tra quanto afferma Grillo e l’azione del M5S in Parlamento è falso. Ogni volta che in Aula abbiamo parlato di tassazione delle rendite finanziarie ci riferivamo agli emendamenti in discussione che contenevano, infatti, la tassazione della speculazione finanziaria. In base alle motivazioni fin qui riportate si evidenzia come, nell’articolo, le frasi attribuite ai deputati Laura Castelli e Giuseppe Brescia, che si dichiarano favorevoli alla tassazione delle rendite finanziarie, non possano dunque considerarsi in antitesi rispetto a quanto affermato da Beppe Grillo. GRUPPO M5S CAMERA Beppe Grillo, sul blog, contesta l’aumento del «prelievo fiscale sui guadagni da investimenti finanziari» (le cosiddette rendite finanziarie) deciso dal governo Renzi. Alla Camera, i deputati citati hanno invece più volte parlato della necessità di «aumentare le rendite finanziarie». Aggiungo: in Senato i loro colleghi M5S avevano anche presentato un disegno di legge (n. 653) per aumentare l’aliquota sulle rendite finanziarie dal 20 al 27% (Renzi la porterà al 26%). TM L’editoriale dei lettori IL PAPA AI MAFIOSI DON MARIO FORADINI l Papa invita i mafiosi a convertirsi, come aveva già fatto Giovanni Paolo II ad Agrigento. Ma la gente si chiede: come fanno i mafiosi a convertirsi? Come fa uno che ha distrutto intere famiglie, ucciso bambini innocenti, a convertirsi? Che significa questo praticamente? Se da una parte si ammira la forza del Papa nel dire questo con ardore e coraggio, dall’altra ci si interroga sulla risonanza pratica di questi appelli. E’ facile che queste parole, pur sante, rimangano inascoltate se chi è vicino ai mafiosi, chi li conosce, chi è accanto, non li aiuta, non li avvicina, non cerca di fargli prendere coscienza della loro situazione esistenziale. Come dice don Ciotti, è necessario che tutti, ma proprio tutti, compresi noi preti, religiosi, cristiani, si uniscano in una collaborazione fattiva affinché si possa generare una cultura di impegno a tutti i livelli per fermare la forza mafiosa che non è fatta solo di idee, ma di persone in carne e ossa. Non è facile credere che un mafioso, prima di essere mafioso è un uomo che ha bisogno di qualcuno che lo aiuti a rendersi conto di che cosa significa essere una persona dotata di intelligenza e volontà, di un cuore. Senza umanizzazione della persona, difficilmente il mafioso potrà cambiare vita, convertirsi. Chi vive nella foresta della morte, chi ha perso il senso del bene non può uscire da questa notte interiore. Si uccide un altro perché si è già morti dentro, si è ucciso in sé la gioia di vivere. Se si riesce a fare rinascere nel mafioso il senso della vita, una luce si riaccende in lui, la luce del bene che è più forte del male! Quando parlo con un drogato, gli chiedo: «Quando ti buchi pensi a tua madre?». Se mi dice di sì, c’è una speranza, perché uno rinasce dalla morte quando crede ancora in un briciolo di amore. Mi dicono che i mafiosi hanno un santino nel portafoglio, perché? Anche quando uno è assassino di sé e degli altri, c’è sempre un punto di luce. Sono certo che se un mafioso capisce che il Papa si inginocchia davanti a lui, perché lo sente «fratello», lo ama, c’è speranza anche per lui, perché nessuno è insensibile all’amore. I parroco di San Secondo, Torino [MA. BRE.] Usa La Stampa (Usps 684-930) published daily in Turin Italy. Periodicals postage paid at L.I.C. New York and address mailing offices. Send address changes to La Stampa c/o speedimpex Usa inc.- 3502 48th avenue - L.I.C. NY 11101-2421. SERVIZIO ABBONATI Abbonamento postale annuale 6 giorni: e 360,50. Per sottoscrivere l’abbonamento inoltrare la richiesta tramite Fax al numero 011 5627958; tramite Posta indirizzando a: La Stampa, via Lugaro 21, 10126 Torino; per telefono: 011.56381; indicando: Cognome, Nome, Indirizzo, Cap, Telefono. Forme di pagamento: c. c. postale 950105; bonifico bancario sul conto n. 12601 Istituto Bancario S. Paolo; Carta di Credito telefonando al numero 011-56.381 oppure collegandosi al sito www.lastampashop.it; presso gli sportelli del Salone La Stampa, via Lugaro 21, Torino. INFORMAZIONI Servizio Abbonati tel. 011 56381; fax 011 5627958. E-mail [email protected] CONCESSIONARIA PER LA PUBBLICITA’ NAZIONALE RCS MediaGroup S.p.A. 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Con quel tanto di ambiguità che consente di giocare su due tavoli, su quello interno promettendo maggiore flessibilità e su quello esterno presentandosi come custode dell’ortodossia (sul 3% e il fiscal compact). Ma questa è solo una parte della spiegazione. La sfida all’Ok Corral tra Beppe e Matteo ha anche altre ragioni. I due leader hanno alzato i toni dello scontro, perché hanno caratteristiche molto simili, si pestano i piedi a vicenda, e sono capaci di giocare l’uno sul terreno dell’altro. Anzi, la vera sfida è proprio sul terreno degli elettori delusi o rifugiati nell’astensionismo che potrebbero fare il loro primo giro di valzer con Grillo o lasciarsi conquistare da Renzi. Hanno vari elementi in comune: il carisma, la strategia populista di comunicazione, la tendenza a ipersemplificare le soluzioni ai problemi. Sulla forza personale dei due leader non si discute. L’uno fa leva sull’ottimismo e sulla retorica del cambiamento e della speranza, l’altro sul pessimismo, la rabbia e l’insofferenza (il governo tira a campare, mentre noi tiriamo le cuoia). I loro discorsi sono sempre diretti. Renzi e Grillo si rivolgono ai cittadini come se le istituzioni non esistessero, con la stessa identica modalità comunicativa, sia che si trovino in piazza, allo stadio o in Senato (io non cambio, dice Matteo). Pochi formalismi, pochi passaggi intermedi, nessun testo scritto, al massimo pochi appunti, pochi negoziati, la stessa ostentata assoluta mancanza di reverenza verso i cosiddetti poteri forti o i rappresentanti di interessi particolari (vedi la pietra tombale messa da Renzi sulla concertazione). Infine,lasemplificazionediqualsiasiproblemaela sua riconduzione a una soluzione semplice, a portata di mano. Basta la buona volontà per risolvere i problemi. E i politici sono lì per questo. Quando il premier dice che sulla spending review si deciderà come un buon padre di famiglia, usa esattamente le parole di Grillo (i bilanci si gestiscono come si fa in famiglia, Pizzarotti usa il buon senso, si comporta come un padre di famiglia). E quindi tutti possono fare politica. E più sei giovane e inesperto, meglio è. Il neofita è la risposta perfetta alla stanchezza degli italiani per le soluzioni complesse. Il cittadino-qualunque può fare politica, perché è inesperto e non sa ancora rubare (Beppe), e perché non farà certamente peggio di chi l’ha preceduto (Matteo). Se poi nella vita ti è capitato di fare il sindaco di un paesino di 1500 anime, sei predestinato al top. Matteo fugge dai tecnici come dalla peste, così come Beppe urlava dalle piazze contro gli euroburocrati e Rigor Montis, «curatori fallimentari» del nostro paese. Il Pd ha dunque una fortuna sfacciata nell’aver trovato un leader post-ideologico, l’unico in grado di tenere il ritmo e di gestire la fase attuale, presentandosi come una alternativa credibile a Grillo. Per dire, la battagliera Marine ha una partita molto più facile da giocare contro Hollande, il presidente «scialbo». Dopo le europee, si vedrà. Quella sarà un’altra storia. twitter@gualminielisa Ma chi è, e soprattutto cosa vuole, Vladimir Putin? I paralleli storici si sprecano, e non manca qui chi lo definisce - rievocando l’Anschluss, l’annessione dell’Austria «su richiesta della popolazione» - un nuovo Hitler, oppure uno Stalin redivivo. Ma anche volendo lasciare stare queste opinabili banalizzazioni delle tragedie del XX secolo, rimane una questione di fondo: si possono definire il progetto politico di Putin, e l’ideologia che lo sostiene, come «neo-sovietici»? Lo farebbero pensare sia le origini, diciamo professionali, del Presidente russo (il KGB) sia il metodo unilaterale, spregiudicato e insensibile a limiti e regole del suo comportamento sul piano internazionale. Ma la risposta, se ci spostiamo dai dati biografici e dai metodi usati, non può essere piattamente affermativa. Certamente Putin non può non rendersi conto dell’impossibilità di ricreare l’impero sovietico. Troppo impari sono i rapporti di forza, sia militari che economici, non solo con gli Stati Uniti, ma con la stessa Europa, per non parlare delle potenze emergenti, in primo luogo la Cina. E soprattutto, il progetto sovietico è fallito - cosa che risulta chiara a tutti, dirigenti e cittadini comuni perché si basava su un’ideologia, il comunismo, che da tempo, anche prima del crollo dell’URSS, era diventata vuota liturgia con scarsissima presa reale sulle coscienze dei cittadini sovietici. Putin non vuole rilanciare l’URSS, vuole rilanciare la potenza russa. Riprendendosi l’Ucraina, non ha voluto avviare un’impensabile e insostenibile ricostruzione dell’Unione Sovietica, ma una re-integrazione della Russia «storica», e soprattutto prendersi una popolarissima rivincita contro l’umiliazione della fine non del comunismo (per cui non vi sono in Russia molte nostalgie) ma della superpotenza sovietica. E lo fa in modo esplicito, con un richiamo alle tradizioni russe pre-rivoluzionarie, in primo luogo la religione ortodossa, e addirittura a pensatori anticomunisti, e antisovietici, che in esilio in Occidente richiamavano i russi ad abbandonare l’ideologia marxista (di cui denunciavano le radici non-russe, spesso anche con riferimenti al ruolo degli ebrei) e a ricollegarsi alla loro vera identità, quella della Russia eterna. Nel discorso di Putin al Parlamento del 13 dicembre scorso (l’equivalente russo del Discorso sullo stato dell’Unione americano) troviamo un attacco al relativismo («un’inconcepibile equiparazione fra bene e male») promosso dagli intellettuali contro il sano buon senso della gente comune; un richiamo ai valori tradizionali («i valori della famiglia tradizionale, di una vita umana autentica, inclusa la vita religiosa, una vita non solo materiale ma anche spirituale»), e anche: «E’ vero, si tratta di posizioni conservatrici, ma - per citare le parole di Nikolai Berdiaev - essere conservatori non significa impedire di andare avanti o verso l’alto, ma opporsi ad andare indietro o verso il basso, verso le tenebre del caos, verso un’esistenza primitiva». Per capire le implicazioni di questi riferimenti ideologici, basti ricordare che negli scritti di Berdiaev troviamo l’affermazione che i russi non vogliono una democrazia umanista, e nemmeno lo stato di diritto, e che lo Stato deve lasciare ai cittadini la libertà spirituale, riservandosi però il monopolio incontrastato del potere. Per capire quanto queste impostazioni chiaramente reazionarie siano radicate non è necessario risalire a pensatori della prima metà del secolo scorso (a loro volta diretti discendenti degli slavofili del XIX secolo), ma basta constatare che questo filone nazionalista e tradizionalista non è mai veramente venuto meno, nemmeno negli anni più duri del monopolio politico del Partito comunista. Quando Hitler, nel giugno 1941, attaccò di sorpresa l’URSS, Stalin - dopo un’eclissi di qualche giorno rivolse il suo primo messaggio al popolo sovietico iniziandolo non con il prevedibile e rituale «Compagni», ma con «Fratelli e sorelle», nel più antico, tradizionale stile della religione ortodossa. Sapeva cosa era reale, per i russi, al di là e al di sotto del ronzio onnipresente e svuotato di significato della propaganda ufficiale. E come dimenticare Solzhenitsyn, grande dissidente, eroico paladino della libertà di coscienza e nemico della menzogna del regime? Nella sua «Lettera ai dirigenti dell’URSS» del 1973 Solzhenitsyn esortava il vertice comunista ad abbandonare l’inautentico e inefficace messaggio marxista-leninista, sottolineando che l’unico modo per ridare coesione e forza allo Stato era attingere nuovamente alle profonde, inesauribili radici dell’identità e della grandezza russa. Putin sta rispondendo oggi affermativamente al messaggio di Berdiaev e Solzhenitsyn, ma lo fa senza la loro sofisticazione intellettuale e livello morale, sostituiti dalla spregiudicatezza tipica di un professionista dell’uso della forza, con o senza copertura legale, e anche uno stile personale «macho», con apparizioni a torso nudo che fanno ricordare i cinegiornali di una certa battaglia del grano in Italia. Pessime notizie per il mondo, che dovrà faticare non poco per trovare il giusto equilibrio fra la fermezza necessaria a mettere limiti all’unilateralismo neo-imperiale russo e il dovere di trovare il modo di ricostruire un rapporto quanto meno di convivenza con un Paese che può essere ignorato solo con costi molto alti, sia in termini economici che di sicurezza. Non è facile, in particolare, prescindere dal ruolo russo (pensiamo al Medio Oriente), ma è oggi molto problematico vedere come e quando questo ruolo potrà essere riattivato sulla base di un dialogo. Da parte loro gli americani - dopo anni in cui anche i dipartimenti universitari di «Russian studies» stavano languendo per mancanza di fondi e di studenti - stanno già ricominciando ad interessarsi alla Russia. Le soluzioni dei giochi TM limitato a vedere, troppo sarebbe RUZZLE Ecco le nostre soluzioni: riuscite a stato il timore di uscire dal torneo per superarci? Parole da 100 o più punti: puntare con una mano diversa. ridosso (231), udirono (153), snodi (149), sondi (149), iodoso (142), studio (136), oriundi (135), oriundo G (135), sodio (125), studi (125), udirò (119), sudori (118), ioduri (112), E T P ioduro (112), ridono (112), sodi (108), snudo (107), riudì (101). Parole monovocaliche in O: dono, dorso, doso, dosso, nodo, odono, ondoso, ontoso, orso, osso, rodo, rondò, roso, REBUS [9, 3, 11] Coppi E, T teche, rosso, snodo, sodo, sondo, sono, P asse, G Giano = coppiette che sorso, stono, tondo, tono, toso, passeggiano tosso. Romanzo giallo: «Uno studio in SCACCHI rosso» (A. Conan Doyle). Partita giocata nel torneo di Helsinki (Finlandia) 2014. La conclusione è TEXAS Grande sicurezza di analisi di Dario davvero artistica. 1…Dg4+!!, mossa Sammartino. Già col rilancio pre-flop splendida, basata sul fatto che in caso limita il possibile range del suo di 2. f:g4, segue lo scacco matto con avversario a A-A, K-K, Q-Q e A-K. Al 2…Ch3 (le case bianche sono flop non avrebbe fatto check con A-K controllate dall'Alfiere in b7). In partita e forse, ma non è detto anche con A- il Bianco ha giocato 2. Rf2, ma ha solo A. Al turn, difficilmente l'avversario ritardato la fine di qualche mossa: avrebbe visto con Q-Q. Al river, il 2…D:f3+; 3. Re1, Cg2+; 4. Rd2, rilancio (per di più immediato) è segno Ah6+; e ora c'è matto in due mosse: inequivocabile di K-K: con le altre 5. De3, D:e3+; 6. Rd1, Dd2 matto. possibili mani si sarebbe al massimo a cura di P A P U A 0 B A G N I 0 C 3 1 4 5 2 6 6 5 1 2 3 4 5 4 2 1 6 3 4 2 6 3 5 1 1 3 5 6 4 2 2 6 3 4 1 5 I T I 0 0 L I S I M A C O T R A P P I S T A 0 T O P T I F A R E 0 A D D O M E 0 0 0 R O V I 0 A O 0 P R P O S I T I V O 0 S P O T 0 B O G O T A 0 S P E S A A L B I N O N I 0 A R T 0 V O I V O D A 0 O S T I A I 0 L A T I 0 B U S H E L S I L L A B A R I O 0 R E 5 2 4 1 3 8 9 6 7 6 3 9 5 4 7 8 2 1 8 1 7 2 9 6 4 5 3 7 4 6 8 5 9 3 1 2 9 1 2 3 4 0 S A B R I N A 0 S F A X M E T E O R I C O 0 L 0 I A R E N A R S I 0 B A B A 5 8 9 6 7 N E 0 E P A T O L O G O 0 3 2 1 5 8 O 0 D U O 0 O L I V E R O 6 3 7 4 9 0 M O N S 0 N A T A L I 0 1 7 6 8 2 P A R A T A 0 0 O R L O V 0 T O M O L O 0 T I A S O 2 4 3 1 5 T U T E L A 0 T E S T E R 7 6 5 2 1 4 9 8 7 3 8 5 4 9 6 0 R E S I N A 0 0 M O T A B I A S C I C A T O 0 T C O N 0 A O S T A 0 0 N O E . 28 LA STAMPA .MARTEDÌ 25 MARZO 2014 All’asta una ghigliottina dell’800 CULTURA SPETTACOLI Una ghigliottina del Secondo Impero, con la scritta «Armée de la République», sarà messa all’asta giovedì a Nantes dalla casa d’aste Talma. La macchina (di legno, ferro, acciaio e rame), che fu sicuramente usata nella seconda metà dell’800 durante il periodo della Comune ed è ancora funzionante, è stimata fino a 60.000 euro, cifra comunque indicativa, spiegano dalla casa d’aste, data la «rarità di questo tipo di oggetti sul mercato». & Il disegno qui a fianco, appositamente realizzato da Chiara Ghigliazza, è stato selezionato tra 15 lavori degli studenti del MiMaster, eseguiti durante un workshop che si è tenuto nella sede di Milano (RI) LETTURE Con Leone Natalía Ginzburg (1916-1991) con il marito Leone, sposato nel 1938 e morto nel febbraio del 1944 nel carcere romano di Regina Coeli per le torture dei fascisti. Tra i suoi libri La strada che va in città (1942), Le voci della sera (1961), Lessico famigliare (1963), Caro Michele (1973), La città e la casa (1984). La raccolta Le piccole virtù era uscita nel 1962, sempre per Einaudi ELENA LOEWENTHAL he cos’è la nostalgia? Natalia Ginzburg non sembra essere la scrittrice più indicata per declinare questo universo di emozioni. Quando evoca le storie e le parole della sua famiglia, è ispirata più da una ironia lieve che dal rimpianto, più dal desiderio di raccontare che da quello di tornare, anche solo con i ricordi. È dunque tutto fuorché una scrittrice incline alla nostalgia, e forse per questo la spiega molto bene: in poche, essenziali parole. Bisogna andare a un libro che trova la sua ragion d’essere nella commistione apparentemente confusa di generi e circostanze: Le piccole virtù (Einaudi 1962) sono scritti d’occasione che risalgono a C Il tempo migliore della vita: aperto, pieno di promesse che non importa se saranno mantenute, importa covarle un lungo periodo compreso fra l’autunno del 1944 e il 1960 - anno in cui uscì su Nuovi Argomenti il saggio che dà il titolo alla raccolta. Sono riflessioni sui suoi affetti, sulla società, sui «rapporti umani» in generale. Dov’è qui la nostalgia? «Davanti all’orrore della sua morte solitaria, davanti alle angosciose alternative che precedettero la sua morte, io mi chiedo se questo è accaduto a noi, a noi che compravamo gli aranci da Girò e andavamo a passeggio nella neve. Allora io avevo fede in un avvenire facile e lieto, ricco di desideri appagati, di esperienze e di comuni imprese. Ma era quello il tempo migliore della mia vita e solo adesso che m’è sfuggito per sempre, solo adesso lo so». Inverno in Abruzzo racconta del confino, di quando era la giovane moglie di Leone e madre di bambini piccoli, esiliati in un mondo antico indecifrabile nei suoi paesaggi e nelle sue voci, dove «tutti i volti mi parevano uguali, tutte le donne si rassomigliavano, ricche e povere, giovani e vecchie». Eppure, a distanza di tempo, quell’esilio fatto Elena Loewenthal è scrittrice, traduttrice e studiosa di cultura ebraica. Il suo ultimo romanzo, La lenta nevicata dei giorni, è stato pubblicato da Einaudi nel 2013, mentre lo scorso gennaio è uscito dall’editore Add il pamphlet Contro il Giorno della Memoria Natalia Ginzburg quella nostalgia dell’avvenire Nelle raccolta Le piccole virtù il rimpianto per gli anni del confino, fatti di paura ma anche di fede nel futuro anche di stenti, paure, smarrimenti, si rivela come il tempo migliore della vita perché aperto, pieno di promesse che non importa se poi la vita non le mantiene, importa covarle, nutrirle giorno per giorno. Questa è la nostalgia: il ritorno a una lontananza nel tempo che ha per meta le piccole illusioni, la fede nell’avvenire. E quanto è vera questa nostalgia che cresce con l’età, diventa compagna sempre più assidua, prova a farsi surrogato delle energie vitali, della fede in un orizzonte futuro sempre più vicino, angusto. Se nostalgia significa guardare in faccia il passato in cui si poteva ancora pensare al futuro come a un luogo di libertà, di esperienze da attraversare, allora tutti i saggi delle Piccole virtù parlano di questo. Anche con uno struggimento insolito, come quando lei si ritrova a Torino per Pavese che non c’è più: «ma quando vi ritorniamo, ci basta attraversare l’atrio della stazione, e camminare nella nebbia dei viali, per sentirci proprio a casa nostra; e la tristezza che ci ispira la città ogni volta che vi ritorniamo, è in questo sentirci a casa nostra e sentire nello stesso tempo che noi, a casa nostra, non abbiamo più ragione di stare… ci rimangono ormai poche cose viventi, e siamo accolti da una folla di memorie e di ombre». Natalia Ginzburg si fa ascoltare in queste sommesse evocazioni: pare di averla seduta davanti con la sua voce spessa, spugnosa. Qua e là parla del suo mestiere di scrivere, del secondo marito. Quando si arriva all’ultimo saggio, il più esteso e quello che dà il nome alla raccolta, viene il bisogno di specchiarsi nelle sue parole e lo sguardo si sposta dal passato al presente. Con un poco di sconforto. Sono infatti pagine sull’educazione «non è che un certo rapporto che stabiliamo fra noi e i nostri figli, un certo clima in cui fioriscono i sentimenti, gli istinti, i pensieri». Oggi si usano parole più composte - come «intergenerazionale» - per dire la stessa cosa. Le pagine sull’educazione: «Non è che un certo rapporto che stabiliamo coi nostri figli, in cui fioriscono i sentimenti» Oggi si chiama in causa spesso e talvolta a sproposito il «conflitto»: è parola impegnativa, bisognerebbe andar cauti nell’usarla. Ginzburg si concentra più sul «dialogo», che ai tempi in cui scrisse era una grande novità nell’universo dell’educazione. Ci spiega che il presupposto del dialogo è la consapevolezza, anzi la rivelazione della nostra perfettibilità, la speranza che «i nostri figli non ci rassomiglino, che siano più forti e mi- . LA STAMPA MARTEDÌ 25 MARZO 2014 Al Prado l’Eucarestia di Rubens restaurata Agli Uffizi il Leonardo della Tavola Doria Il Museo del Prado propone da oggi al 29 giugno l’esposizione Rubens: il trionfo dell’eucarestia con la quale riunisce le sei tavole, dopo il recente restauro che riporta alla luce particolari oscurati dal tempo. La mostra è integrata da materiale grafico e testi esplicativi del complesso e lungo processo di restauro al quale sono state sottoposte le opere. Sette grandi tele e quattro arazzi sono esposti nella mostra di Rubens che, all’epoca della loro realizzazione, era il pittore più acclamato d’Europa. Cento giorni per ammirare la Tavola Doria che ripropone, forse, una scena della perduta Battaglia di Anghiari di Leonardo da Vinci. Da oggi al 29 giugno 2014 agli Uffizi saranno esposte quattro tavole dipinte del XVI secolo raffiguranti copie o derivazioni da invenzioni originali di Leonardo. I dipinti sono: Leda col cigno, Sant’Anna Metterza e due tavole raffiguranti l’episodio della Lotta per lo stendardo (nell’immagine) tratto dalla pittura murale della Battaglia d’Anghiari commissionata a Leonardo per il Palazzo della Signoria nel 1503. TONIA MASTROBUONI INVIATA A BERLINO eanche lo sceneggiatore più fantasioso avrebbe potuto immaginare una storia così. Colonia, metà degli Anni Sessanta. Uno studente di ingegneria, Josef Gens, scende in cantina con un piccone. I genitori vogliono capire se le fondamenta accanto alla loro casa sono abbastanza solide da sostenere un nuovo edificio: quello vecchio è stato bombardato durante la guerra. Ci vorrebbero esperti, scavi, periti, ma i soldi scarseggiano e la famiglia decide di fidarsi del giudizio del figlio ventunenne. Lui comincia a sondare il terreno e trova un primo ostacolo: un pozzo. In un momento di disattenzione, il piccone gli scivola dalle mani e finisce là dentro. Josef si insospettisce: nessuno della famiglia gliene aveva mai parlato. Con il fratello Heinz inizia a scavare, anzitutto per capire se quei tre metri sono davvero il fondo del pozzo. Non è così. Ai Gens si aggiungono poi cinque amici, i tre fratelli Hermann, Günther Goldenberg e Bernhard Straesser, e insieme realizzeranno la straordinaria avventura del ritrovamento di uno dei più importanti reperti archeologici a Nord delle Alpi. Quando cominciano a scavare, trovano subito di tutto: resti di N Si raccontano in un libro i giovani di Colonia che negli Anni 60, lavorando di nascosto, portarono alla luce il mausoleo del legionario Lucio Publicio LA DONAZIONE gliori di noi». Insomma, bisogna essere genitori imperfetti ma anche forti e solidi, per avviare il dialogo. È un traguardo difficile, impervio, prima di tutto con noi stessi. E le piccole virtù? Non sono spregevoli di per sé. «In sé stesse, non hanno nulla da fare col cinismo o con la paura di vivere: ma tutte insieme, e senza le grandi, generano un’atmosfera che porta a quelle conseguenze». Il fondamento dell’educazione sono però le grandi: ovviamente sta a noi saperle distinguere, impartirle ai nostri figli con l’autorevolezza della fiducia. Senza delegare, soprattutto: la scuola non è tutto. «Al rendimento scolastico dei nostri figli, siamo soliti dare una importanza che è del tutto infondata». Ma non perché la scuola non conti. Piuttosto perché quella è la prima battaglia «da affrontare da soli, senza di noi». Invece o ci sediamo con loro a fare i compiti, o innalziamo «fra loro e noi la barriera del malcontento costante». Non siamo disposti ad ammettere il minimo torto subìto a scuola. Con incosciente solerzia ci trasformiamo nei loro paladini armati per difenderli da un voto che consideriamo iniquo, da un insegnante troppo esigente. Mentre il confronto con le piccole ingiustizie in classe è una preziosa lezione di vita non meno di quella che impartiscono i lirici greci o la geometria analitica. [email protected] La cantina della famiglia Gens, a Colonia, con uno degli reperti affiorante dal pavimento. Nella foto sotto i due figli dei proprietari con i cinque amici che collaborarono con loro all’impresa per un po’, con l’entusiasmo di tutti, dilettanti e professionisti, studenti di ingegneria e archeologi di professione. Finché questi ultimi non ordinano: basta. Niente più scavi. Rischiano di compromettere la stabilità degli edifici e mettono in pericolo i ragazzi. Loro si rassegnano, capiscono che probabilmente i professionisti vogliono continuare a esplorare il sito da soli, ma non smettono di appassionarsi alla materia, divorano libri di archeologia, di storia. Passano i mesi, però, senza che nessuno si faccia più vivo. La gente del museo è sparita. Probabilmente non se la sentono di prendersi la responsabilità di portare alla luce un sito nascosto sotto un paio di edifici abitati. Alla fine - racconta Josef Gens in un “Basta con Lombroso antimeridionale” Un’antropologa (calabrese) rilegge il caso del brigante Villella: macché patriota EMANUELA M INUCCI l teschio del brigante Giuseppe Villella va restituito ai suoi discendenti. E poi basta con l’equazione lombrosiana “meridionale uguale delinquente”». Settembre 2013: il Consiglio comunale di Torino impegna il Museo Lombroso a restituire uno dei reperti più preziosi (sul cranio ci sono gli appunti dello scienziato scritti a matita) al paese natale di Villella, Motta Santa Lucia. La mozione è accolta con entusiasmo dal comitato «No Lombroso» secondo il quale il padre dell’antropologia criminale creò pericolosi preconcetti contro i meridionali, giudicati «geneticamente inferiori». Tutta colpa di quella fossetta occipitale molto pronunciata su cui «I 29 I sette amici che scavarono un museo sotto la cantina Un americano offrì un milione di marchi per la statua romana Loro lasciarono tutto alla città vasi, ossa, pezzi di capitelli, reperti inconfondibili di epoca romana. Capiscono che quel pozzo ha aperto loro un varco verso un universo sepolto da duemila anni. A metà agosto, però, vanno a sbattere contro una pietra molto più grande delle altre, impossibile da muovere. I sette si guardano stupefatti, continuano a scavare per due ore senza dire una parola, sopraffatti dall’emozione. Trovano un busto, le braccia, un flauto di Pan, una statua del dio dei pastori. Non lo sanno ancora, ma hanno trovato i resti del mausoleo di Lucio Publicio, legionario morto nel primo secolo dopo Cristo. Prima di continuare a scavare, i sette amici si rivolgono al Museo romano-germanico della loro città. Il direttore, Otto Doppelfeld si precipita nella cantina con quattro collaboratori e rimane basito: «È incredibile», mormora. Gli scavi proseguono . l’antropologo costruì la teoria del «delinquente per nascita». In attesa della pronuncia della Corte di Assise di Catanzaro (prevista per il prossimo dicembre) cui si è rivolto il museo di Torino, esce un libro che cambia le carte distese sulla tavola dell’atavismo criminale: si tratta di Lombroso e il brigante (Salerno Editrice) di Maria Teresa Milicia, professore aggregato di Antropologia culturale a Padova. Lei premette: «Ero stanca, anche da calabrese, di sentire assurdità come quella che Lombroso fosse l’unico razzista della storia, ma soprattutto si fosse accanito contro i meridionali. Mi sono messa a leggere i documenti, a fare una ricerca vera sia su Lombroso sia su quel Villella, che i media hanno trasformato in totem della Il cranio del brigante Giuseppe Villella conservato al Museo Lombroso di Torino lotta contro il razzismo meridionale». Ed eccola, la «favola efferata» dell’atavismo geografico con il timbro di Lombroso, smontata punto per punto in appassionante libro che ricostruisce tutta la storia, Grabungsfieber (tradotto: «Febbre da scavo», edito ora in Germania da Kiepenheuer & Witsch) - i ragazzi prendono una decisione azzardata. Pensano che rafforzando le fondamenta, puntellando la cantina nei punti giusti, possono continuare a scavare, riducendo i rischi al minimo. Ai genitori raccontano di voler rimettere a posto la cantina per farci le feste. I Gens si sono impegnati per iscritto a fermare i lavori di scavo dei sette: la bugia è inevitabile. Con i soldi risparmiati e, in parte, ereditati dai nonni, si mettono al lavoro. Comprano 35 metri di acciaio, sette metri cubi di cemento armato, 10 mila mattoni e 90 sacchi di cemento. Piano piano, giorno dopo giorno, lavorando di nascosto, i sette riescono a rafforzare la cantina che diventa una sorta di cava attraversata da decine di tunnel e nascosta alla superficie da un armadio che diventa il loro ingresso segreto. Naturalmente, proseguono anche i lavori per la cantina delle feste. I giovani archeologi per passione trovano numerosissimi altri reperti, tra cui la statua di Lucio Publicio, il veterano della Quinta legione nato a Roma e morto a Colonia, sotto l’imperatore Claudio. Due anni dopo, nel 1967, sono pronti per uscire allo scoperto, per illustrare al mondo le loro meraviglie. Organizzano una conferenza stampa e una mostra. Secondo la legge prussiana che regolamenta ancora gli scavi, i ritrovamenti sono di loro proprietà. Della scoperta parlano tutti i giornali, anche il Time. Un americano si fa avanti e offre un milione di marchi, una cifra stellare, soltanto per la statua di Lucio Publicio. Ma loro rifiutano, donano tutto alla città. «Lo facemmo per passione, mai per i soldi» spiega Josef Gens. E volevano anche essere certi che quei resti rimanessero a Colonia. Grazie a loro, si possono ammirare ancora oggi nel Museo romano-germanico della città renana. 142 pagine, grazie all’esame dei documenti dell’Archivio di Stato di Catanzaro e di Lamezia Terme. «Lo scienziato non fece mai un’autopsia sul corpo di Villella che morì all’ospedale di Pavia nel 1864 e non l’ha mai neppure conosciuto» spiega l’autrice. E racconta che Lombroso, quando scoprì quella fossetta che era la prova anatomica del criminale atavico, non la legò a un’origine geografica. Quindi la crociata anti-Lombroso nata in Calabria, lo dico da studiosa, ma anche da calabrese, non ha senso». Milicia spiega che Villella «non è mai stato né patriota, come vogliono alcuni, né un brigante. Era solo un povero ladro e i suoi discendenti non chiedono di tornare in possesso dei suoi resti». Conclude: «Il Museo Lombroso e l’operato dell’Università di Torino, entrambi accusati assurdamente di avallare teorie razzistiche vanno difesi». Per farlo cita anche il testo In Calabria di Lombroso che «è tutt’altro che antimeridionale, tanto che nel 1980 fu ripubblicato dal meridionalista calabrese Pasquino Crupi con un’entusiastica prefazione». . 30 .Spettacoli LA STAMPA .MARTEDÌ 25 MARZO 2014 i comincia a delineare la nuova Scala firmata Alexander Pereira. Ieri il sovrintendente prossimo venturo, che entrerà ufficialmente in carica a settembre, ha presentato al Consiglio di Amministrazione la stagione 2014-2015, che è stata ampiamente progettata dal suo predecessore Stéphane Lissner ma che porterà il suggello del nuovo venuto. Alcune indiscrezioni sono filtrate, anche se la stagione sarà presentata ufficialmente a maggio. S’inaugura a Sant’Ambrogio con un attesissimo Fidelio beethoveniano, sul podio il direttore musicale uscen- S The show must go on EGLE SANTOLINI La Scala firmata da Pereira guarda all’Expo te Daniel Barenboim, regìa affidata a Deborah Warner. E per il primo maggio 2015, giorno di apertura dell’Expo, altra seratona di gala con il maestro che di Barenboim prenderà il posto, Riccardo Chailly: va in scena Turandot di Puccini con il finale di Luciano Berio, regìa di Nicholaus Lenoff, Aleksandrs Antonenko e Nina Stemme nel cast. Confermata la novità di Giorgio Battistelli commissionata dalla Scala e tratta dal pamphlet ecologico An Inconvenient Truth di Al Gore: s’intitolerà CO2, sarà diretta da Gianandrea Noseda e avrà la messinscena di Robert Carsen. Tra le novità, annunciato anche un Otello di Rossini con Gregory Kunde, Juan Diego Flórez e Olga Peretyatko. Molte riprese del grande repertorio per tutta la durata dell’Expo, con apertura del teatro per l’intera estate: Carmen con regìa di Emma Dante, con Francesco Meli e con Elina Garancia che tornerà anche in Cavalleria rusticana, per la prima volta nel ruolo di Santuzza; il Falstaff secondo Robert Carsen con Ambrogio Maestri, stavolta diretto da Daniele Gatti; Bohème, pare nella storica edizione di Franco Zeffirelli; Simon Boccanegra con Placido Domingo; un Elisir d’amore. Per il Sant’Am- brogio 2015, infine, la già annunciata Giovanna d’Arco diretta da Chailly. Nei giorni scorsi, Pereira aveva incontrato i loggionisti del Piermarini, dicendosi «preoccupato per le defezioni di molti bravissimi cantanti che non vogliono venire alla Scala terrorizzati dai buu». Nella seduta di ieri il Consiglio d’Amministrazione, presieduto dal sindaco Pisapia, ha deciso di mandare una lettera al nuovo ministro Dario Franceschini per chiedere il ripristino dell’autonomia del teatro, cancellata da una sentenza del Consiglio di Stato e dal decreto Valore Cultura varato dal precedente governo. “Tre anni d’Attesa ma torno rigenerata” il caso SIMONETTA ROBIONY ROMA erto le banche non ne escono bene da questa fiction, Le due leggi, in onda oggi e domani, in prima serata su Raiuno, con Elena Sofia Ricci. D’altra parte, con la crisi partita proprio dalle banche americane e con i numerosi tragici episodi che la cronaca ci racconta ogni giorno, come potevano uscirne bene? Soldi prestati solo a chi i soldi ce l’ha già. Scandali di fondi speculativi spacciati ai clienti per sicuri. Imprenditori costretti al fallimento Elena Sofia Ricci è la protagonista della fiction rimandata e visionata dai vertici Rai perché esposti con i debiti. Sono storie che fanno impressione e mettono le banche sotto processo, banche che, a loro volta, si difendono spiegando che hanno troppi clienti con i conti in rosso e non possono prestare denaro se non hanno la certezza di vederselo tornare indietro. Non c’è da meravigliarsi, quindi, che la Rai, prima di mandare in onda questa fiction che è un atto d’accusa assai duro nei confronti di alcuni dirigenti di banca, abbia voluto visionarla una delle nostre attrici più ama- banca le offre di coprire il suo niente. Dopo un po’ di tempo con accuratezza, controllare te. La storia: la bancaria Ricci comportamento scorretto. Lei scoprii che gli interessi sullo che i nomi usati non alludes- nega il prestito a un cliente che non vuole, la famiglia sì. Inizia- scoperto erano altissimi e stasero a questo o a quell’istitu- non offre garanzie. L’uomo, un no i contrasti. Lei si autodenun- vano mangiando tutto il mio to, esser sicura che non ci sa- piccolo imprenditore, si suicida cia e finisce in carcere dove tro- piccolo capitale. Per fortuna alrebbero stati strascichi i di davanti a lei. La donna entra in va una donna che ha rubato per le spalle avevo una famiglia che natura legale: crisi e come Anti- pagare il mutuo. Questo la ren- mi aiutò a risolvere la situaziocosì la messa in L’ATTRICE SCOTTATA gone comincia a de ancora più decisa ad andare ne e da allora delle banche mi onda è stata ri- «Anche io da giovane riflettere sulle avanti fino a scoprire le conni- fido poco». mandata. due leggi: la legge venze che legano i vertici della Questa fiction l’ha aiutato a ho avuto problemi della banca che banca ad arricchimenti illeciti. capirle di più? «Mah. Di numeri L’idea è partita da alcune e ora non mi fido più» da direttrice ha La Ricci racconta di aver ac- continuo a capire poco, ma è notizie uscite sempre rispetta- cettato subito la proposta ricor- stato interessante entrare in sui giornali. Andrea Purgatori to e quella del cuore che la por- dando quando aveva avuto pro- certi meccanismi. Lo dico da ate Laura Ippoliti hanno scritto terebbe a infrangerla in favore blemi con la sua banca: «Ero trice, ma soprattutto da cittadiil soggetto, il regista Luciano dei bisognosi. giovane, avevo messo da parte na: spingere le persone alla diManuzzi lo ha rivisto, il proComincia a spostare denaro un po’ di soldi, volevo una carta sperazione è un crimine. Le duttore Mario Rossini ha dai conti più cospicui a quelli di credito. Mi convinsero che un banche devono intraprendere chiamato Elena Sofia Ricci, più miseri. Viene scoperta. La fido sarebbe stato più conve- una nuova via». C ElenaSofiaRicci:unafiction controgliabusidellebanche Stasera su Raiuno la discussa miniserie “Le due leggi” “Esce il nuovo album di Giusy Ferreri LUCA DONDONI MILANO la Piovani per Canzone del mal di luna che il Maestro ha inserito nel suo disco Cantabile». Giusy al Festival appena trascorso portava L’amore possiede il bene (scartata dalla giuria) e Ti porto a cena con me arrivata nona: «Ciò che mi interessava era l’esposizione. Per L’Attesa sono andata due volte a Los Angeles e ho conosciuto Linda Perry (leader delle Four Non Blondes) con cui ho avuto l’ono- «Avevo una voglia pazza di mostrare il lato gotico del mio carattere e quando mi hanno chiesto di fare il servizio fotografico per il libretto del nuovo cd ho dato il meglio». Giusy Ferreri arriva nei negozi con L’Attesa e sono passati ben tre anni dalla sua ultima fatica discografica. Tre anni tra un disco e l’altro possono significare la fine di una carriera. «Sì lo so - dice Giusy ma so anche quanto fosse importante tornare con un album che potesse soddisfare chi mi ha aspettata». Il titolo sembra quasi una giustificazione nei confronti dei fan. «Non è così. Nel libretto del cd c’è La cantante Giusy Ferreri una mia immagine dove sono ritratta come re di scrivere». L’Anima, Per dala figura dell’Appeso, la carta re di più, Victoria sono tra le numero dodici dei Tarocchi. canzoni che colpiscono magDa un’amica appassionata di giormente al primo ascolto, esoterismo ho scoperto che mentre Ho ucciso il diavolo e l’inun determinato calcolo della trigante La bevanda ha un retromia data di nascita appartie- gusto amaro sono un’altra stone alla carta numero 12. L’Ap- ria. «Dopo la mia esperienza peso, appunto. È una figura Usa - racconta la Ferreri - torche simboleggia la meditazio- nata a casa ricevo una mail di ne, la pausa, la ricerca interio- Yoad Nevo, produttore di Morre. Comunque è vero che tre cheeba, Moby e Sugababes che anni sono tanti, ma non sono mi chiede di incontrarlo a Lonstata ferma. Nel 2012 ho colla- dra. Sono andata a trovarlo e in borato con Alessandro Haber, un solo pomeriggio sono nate nel 2013 ho lavorato con Nico- sette canzoni così, di getto». . LA STAMPA MARTEDÌ 25 MARZO 2014 LORENZO SORIA LOS ANGELES zione a non finire, un cast stellare, tanti rimandi allo scandalo Datagate e il fascino irresistibile di Scarlett Johansson. Captain America: The Winter Soldier, l’ultimo episodio della saga Marvel, terrà incollati da domani al grande schermo, anche grazie al 3D, gli appassionati del genere. Il massiccio Chris Evans torna nei panni del supereroe a stelle e strisce nel sequel di Captain America - Il primo Vendicatore del 2011, in cui i nemici erano i nazisti durante la II Guerra Mondiale. Con The Winter Soldier ci si sposta in un tempo più vicino al nostro, dove i sistemi informatici sono in grado di controllare tutti gli abitanti della Terra. «Ci siamo chiaramente ispirati all’attualità», dicono i due registi, i fratelli Anthony e Joe Russo, facendo riferimento al Datagate e alla sorveglianza informatica delle agenzie Usa e britanniche. I Russo brothers hanno scelto un cast di grande esperienza. C’è Samuel L. Jackson nei panni di Nick Fury, a capo della organizzazione spionistico-militare Shield e Robert Redford, che interpreta il perfido Alexander Pierce. E poi una Johansson nel ruolo dell’agente Vedova Nera, implacabile nelle arti marziali. «Mi sono fatta molti lividi - dice - ho cercato di ridurre al minimo l’uso della controfigura». Anche Chris Evans mette in campo un fisico possente. «Nessuna dieta speciale - spiega lui - molta palestra invece. Per fortuna c’è la memoria dei muscoli, esiste davvero. Io ho passato tutta la giovinezza a fare sport e quindi prendo e perdo peso facilmente, il mio corpo reagisce in fretta. Certo con l’età le cose sono un po’ più difficili». A Capitan America & C. Hollywood salvata dai supereroi Il protagonista del film Chris Evans elogia il clan Marvel “Una certezza, si lavora in sintonia e il risultato è di qualità” IL CATTIVO È REDFORD Beh, per essere un novantenne se la cava. Vorrebbe essere immortale? «È fantastico, poteva guardarci dall’alto in basso invece è paziente, e fa sentire tutti a loro agio Davvero una leggenda» «No, no. È una tentazione, certo, però solo invecchiando si matura, si impara: c’è una lezione nell’invecchiare che non voglio perdermi». Si sente più saggio di un tempo? «Forse non più saggio ma a 32 anni riesco a vivere nel momento molto più di quando ne avevo venti, apprezzo quello che ho proprio perchè ho la consapevolezza che il tempo sta passando, mentre da ragazzo passavo il tempo a immaginare il futuro». Chris Evans è Capitan America, Scarlett Johannson la vedova nera: stavolta affrontano «The winter soldier» Nel frattempo ha anche diretto il suo primo film. Le è piaciuto? «Moltissimo. Hai più controllo su quello che fai, racconti la tua storia. Recitare in un film è essere un pezzetto del puzzle, dirigere è avere in mano il puzzle intero. La cosa più bella è il lavoro in sala di montaggio: è come costruire una casa ed è la cosa che amo più di tutte. Creare qualcosa è insieme bellissimo e terapeutico». HachiestoconsigliaRobertRedford, il cattivo del film? E come è stato lavorare con lui? «Non avrei mai osato chiedergli consigli. È una tale leggenda, non mi sembrava proprio il caso. Certo se fosse capitato ne avremmo parlato. Ma non è capitato. Magari la prossi- ma volta. Lui è davvero fantastico, avrebbe potuto guardarci dall’alto in basso, invece è sempre paziente e comprensivo e fa sentire tutti a loro agio. Davvero una leggenda». E Scarlett Johannson? «È meravigliosa sul set e a questo punto per me è come una sorella, una delle mie più care amiche: abbiamo girato così tanti film insieme». Di Chris Evans si parla bene ma poco. Le dispiace o è un vantaggio? «Non mi dispiace: se fai l’attore è un vantaggio non essere immediatamente identificabile con un “tipo”, ti arrivano proposte di ruoli diversi perchè non c’è l’idea preconcetta di chi tu sia. Se si riesce a restare un po’ defilati, fuori dall’interesse del pubblico, e mantenere un po’ di tranquillità nella vita personale, lavori anche meglio». Capitan America difende gli ideali americani. Quali sono? «Non sono necessariamente ideali americani, sono ideali dell’umanità. In sintesi si tratta di mettere il bene comune prima del proprio». Presto, il nuovo The Avengers. Che si aspetta? «Mi aspetto di tutto! È bello vedere di nuovo la banda al completo e sapere che farai qualcosa di bello. Non è facile fare buoni film, se lo fosse ce ne sarebbero molti di più. C’è una bella atmosfera e senso di fiducia reciproca nel clan Marvel: si lavora tanto e si dà tanto, ma sai che sarai ripagato con un buon film». . Spettacoli .31 E Aosta diventa teatro di un terremoto per “Avengers” DANIELE MAMMOLITI AOSTA Esplosioni, auto che saltano in aria, fughe di massa di fronte ad un catastrofico terremoto provocato dalle forze del male. Sono alcune delle scene girate ieri ad Aosta, uno dei luoghi scelti dalla Marvel-Walt Disney per il sequel del fortunato The Avengers che nel 2012 ha sbancato i botteghini totalizzando il terzo incasso assoluto nella storia del cinema. Il nome in codice della pellicola è After Party, ma è ormai noto che il titolo definitivo sarà The Avengers: Age of Ultron ispirato, molto liberamente, all’albo a fumetti che racconta le gesta del cattivissimo Ultron in uscita il 1° maggio 2015. Almeno un quarto d’ora del film sarà frutto dei set allestiti in Italia, in Valle d’Aosta in particolare. A colpire l’immaginazione dei produttori è stato soprattutto il Forte di Bard, fortezza abbarbicata in cima ad una rocca e oggi trasformata in polo museale. Quel maniero che domina la vallata ha fatto innamorare i Marvel Studios e il regista Joss Whedon e da lì, sabato, sono iniziate le riprese, tra neve artificiale, cannoni avveniristici piazzati sulle alture e soldati impegnati a scaricare i loro mitragliatori contro un nemico venuto dal cielo. Non ci sarà però nulla di italiano né di valdostano nella versione definitiva del film. Il quartiere del mercato di Aosta, così come le località - Verrès, Donnas, Hône, Pont-Saint-Martin in cui la troupe si sposterà nei prossimi giorni, è stata trasformata in una città dell’Europa dell’Est, uno di quei luoghi di fantasia partoriti dalla creatività dalla Marvel, con l’installazione di cartelli stradali e insegne di negozi scritte in cirillico. Nei blindatissimi set in cui si stanno muovendo cento comparse e i big Elizabeth Olsen (Scarlet Witch), Jeremy Renner (Clint Barton-Occhio di Falco) e Aaron Taylor-Johnson (Quicksilver) nessuno conferma ma tra i glifi apposti sulle fiancate delle finte auto della polizia e una mappa installata su uno dei set, si fa largo che la Valle d’Aosta diventerà in Avengers 2 un non meglio precisato Stato della Sokovjia. “La grande bellezza di Torino in bilico tra nord e sud del mondo” Il regista Ferrario in videochat con Gramellini a “La Stampa” RAFFAELLA SILIPO TORINO Torino città di equilibri magici e instabili, messa così com’è sul 45° parallelo, proprio a metà strada tra Polo Nord ed l’Equatore: un luogo della geografia e dell’anima da cui è partito Davide Ferrario per La luna su Torino, il suo ultimo film in sala da giovedì. «La grande bellezza in versione torinese - la chiama Massimo Gramellini, che ha intervistato ieri il regista in videochat per La Stampa -. Solo che mentre nel film di Sorrentino la protagonista è una Roma magnifica ma immobile, questa è una città che non ha paura di cambiare». Ferrario sorride: «Verissimo. Ho tan- to amato La grande bellezza, certo sarebbe stato bello avere il budget di Sorrentino (il suo film è stato prodotto con il sostegno della Film Commission Piemonte con soli 500.000 euro, ndr)... Roma non a caso è detta eterna, in realtà non è neanche fino in fondo italiana, è un’isola a sé, l’ho scoperto quando giravo per i 150 anni dell’Unità Piazza Garibaldi. Torino invece è mutevole come i suoi abitanti: fieri di essere torinesi ma allo stesso tempo sempre desiderosi di un altrove. Per questo mi è piaciuto tanto scoprire la storia del 45° parallelo, mi sembra una perfetta metafora di questa ambivalenza, come dell’incertezza della vita di oggi. Chi abita qui è davvero un acrobata sospe- so tra Nord e Sud del mondo». Acrobati per lo meno sono i suoi protagonisti, un terzetto in bilico sul 45° parallelo e sulla vita. C’è Ugo (Walter Leonardi), orfano di ricchi borghesi di sinistra «in qualche modo un reduce degli Anni Settanta. Non lavora, si definisce “inutile”, in realtà la sua è una sorda ribellione a una società che ha il mito della produttività e dell’efficienza». L’unica sua fonte di reddito è la casa che ha ereditato e che subaffitta a Maria (Manuela Parodi) e Dario (Eugenio Franceschini). La prima lavora in un’agenzia di viaggi, è brillante, ma non trova una sua realizzazione neppure sentimentale: «Le donne oggi non aspettano più il principe azzurro, Davide Ferrario e Massimo Gramellini ieri in videochat a «LaStampa» è vero, ma spesso sono sospese in un’insoddisfazione, una sorta di eterna lista d’attesa per vivere». Il più risolto dei tre è anche il più giovane, Dario («le nuove generazioni forse sono precarie, ma hanno più senso della realtà»), che si dà da fare nel bioparco «Zoom»: «Anche il bioparco è sul 45° parallelo ed è un luogo molto simbolico del senso di “qui e altrove”, normale ma anche magico: sai bene di essere nel pinerolese, eppure alcuni scorci ti fanno sentire in Sud Africa». Senza mai dimenticare, concludono Ferrario e Gramellini, che sul 45° parallelo, ben più a est di Torino, c’è il deserto del Gobi. «Quello dei pastori erranti dell’Asia - conclude Ferrario -: anche loro uomini in equilibrio sulla vita, cari a Leopardi». Che fai tu luna in ciel là su Torino? T1 CV PR T2 . MARTEDÌ 25 MARZO 2014 LA STAMPA 32 . LA STAMPA MARTEDÌ 25 MARZO 2014 . Spettacoli .33 Programmi tv I programmi settimanali completi delle principali tv satellitari, del digitale terrestre e delle radio su: www.lastampa.it/programmi del 25 marzo 2014 Rai 1 6.00 Euronews 6.10 Unomattina Caffè 6.30 Tg 1 6.45 Unomattina Attualità 12.00 La prova del cuoco Varietà Tutti in cucina con Antonella Clerici, nella 14ª edizione del programma 13.30 Telegiornale 14.00 Tg 1 Economia Attualità 14.10 Verdetto finale 15.20 La vita in diretta Attualità Una coppia inedita al timone dello storico programma pomeridiano, Paola Perego e Franco Di Mare 18.50 L’eredità Game show 20.00 Telegiornale 20.30 Affari tuoi Game show 21.10 Carosello Reloaded Rai 2 6.00 La strada per la felicità Telefilm 6.45 Cartoon Flakes 8.15 Due uomini e mezzo Telefilm 8.35 Desperate Housewives Telefilm 10.00 Tg 2 Insieme Attualità 10.30 Meteo 11.00 I fatti vostri Varietà 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 Costume e Società 13.50 Medicina 33 Attualità 14.00 Detto Fatto Attualità 16.15 Cold Case Telefilm 17.45 Tg2 Flash Lis 17.50 Tg sport 18.15 Tg 2 18.45 Squadra Speciale Cobra 11 Telefilm 20.30 Tg 2 20.30 21.00 Lol Serie Rai 3 6.30 Rassegna stampa italiana e internazionale 7.00 Tgr Buongiorno Italia 7.30 Tgr Buongiorno Regione 8.00 Agorà Attualità 10.00 Mi manda Raitre 11.15 Elisir Attualità 12.00 Tg 3. Tg 3 Fuori Tg 12.45 Pane quotidiano 13.10 Il Tempo e la Storia 14.00 Tg Regione. Meteo 14.20 Tg 3. Meteo 3 14.50 Tgr Leonardo Attualità 15.00 Tg3 Lis 15.05 Tgr Piazza Affari 15.10 Terra nostra Telenovela 16.00 Aspettando Geo 16.40 Geo Documentari 19.00 Tg 3. Tg Regione. Meteo 20.00 Blob Videoframmenti 20.10 Sconosciuti Attualità 20.35 Un posto al sole SO Canale 5 6.00 Tg 5 Prima pagina 7.54 Traffico 7.56 Borse e Monete. Meteo 8.00 Tg 5 Mattina 8.45 Mattino Cinque 11.00 Forum Attualità 13.00 Tg 5. Meteo.it 13.40 Beautiful Soap opera 14.05 Grande Fratello - Live Reality show 14.10 CentoVetrine SO 14.45 Uomini e donne Talkshow Il talk dei sentimenti, condotto da Maria De Filippi 16.05 Grande Fratello - Live Reality show 16.15 Il segreto Telenovela 17.10 Pomeriggio cinque 18.50 Avanti un altro! 20.00 Tg 5. Meteo.it 20.40 Striscia la notizia Italia 1 6.55 Friends Telefilm 7.45 Le regole dell’amore TF 8.40 Una mamma per amica Telefilm 10.30 Dr. House - Medical division Telefilm 12.25 Studio Aperto. Meteo 13.00 Sport Mediaset 13.40 Grande Fratello - Live Reality show Il daytime del reality show 14.10 I Simpson 14.35 Dragon Ball GT Cartoni 15.00 Big Bang theory Telefilm 15.50 Due uomini e mezzo Telefilm 16.35 E alla fine arriva mamma Sitcom 17.25 Nikita Telefilm 18.30 Studio Aperto. Meteo 19.20 CSI Scena del crimine Telefilm Rete 4 6.25 Chips Telefilm con Larry Wilcox, Erik Estrada 7.20 Miami Vice Telefilm 8.15 Hunter Telefilm 9.40 Carabinieri Telefilm 10.40 Sai cosa mangi? 10.50 Ricette all’italiana 11.30 Tg 4 - Telegiornale 12.00 Detective in corsia TF 12.55 La signora in giallo TF 14.00 Lo sportello di Forum Attualità 15.30 Hamburg distretto 21 Telefilm 16.35 Dio perdona...io no! Film (western, 1969) con Terence Hill, Bud Spencer, Frank Wolff 18.55 Tg4 - Telegiornale 19.35 Il segreto Telenovela 20.30 Tempesta d’amore Soap opera La 7 6.00 Tg La7. Meteo. Oroscopo. Traffico 7.00 Omnibus - Rassegna stampa Attualità 7.30 Tg La7 7.50 Omnibus meteo 7.55 Omnibus Attualità 9.45 Coffee Break Attualità 11.00 L’aria che tira Attualità La nuova edizione del programma di economia condotto in studio da Myrta Merlino 13.30 Tg La7 14.00 Tg La7 Cronache 14.40 Le strade di San Francisco Telefilm 16.40 Il commissario Cordier Telefilm 18.10 L’ispettore Barnaby Film-tv 20.00 Tg La7 20.30 Otto e Mezzo Attualità 21.15 Le due leggi 21.10 Made in sud 21.05 Ballarò 21.10 Mi presenti i tuoi? ★★★ 21.10 Arrow II 21.15 Il piccolo Lord Adriana (lena Sofia Ricci), donna in carriera, dirige la filiale di una banca. Tra i suoi clienti c’è un imprenditore che, ridotto in miseria, decide di darsi fuoco dentro la filiale VARIETÀ. Elisabetta Gregoraci, ATTUALITÀ. Il settimanale di Gio- FILM. (comm., 2004) con Ben Stil- TELEFILM. Nell’episodio dal tito- FILM. (dramm., 1980) con Ricky FILM. (azione, 1994) con A. Bal- Gigi e Ross e Fatima Trotta in un nuovo appuntamento per raccontare l'Italia dal punto di vista del Sud. Tra i comici gli Arteteca, Gino Fastidio e i Malincomici vanni Floris è inevitabilmente concentrato sull’attività del governo Renzi, vista la quantità di iniziative messe in atto o annunciate dall’esecutivo ler, Robert De Niro. Regia di Jay Roach.Greg è riuscito a farsi accettare dai genitori della sua ragazza. Ma ora deve far “accettare” i suoi genitori Bernie e Roz lo “Punto cieco”, Laurel chiede al vigilante di indagare su Sebastian Blood. Oliver è indeciso se fidarsi delle accuse che la ragazza muove al futuro sindaco Schroeder, Alec Guinness. Regia di Jack Gold.Un anziano e severo Lord inglese nomina erede il nipotino americano Ceddie, che vive insieme alla madre dwin, K. Basinger. Regia di R. Donaldson. Uscito di prigione grazie all’aiuto di Benyon, Doc per sdebitarsi partecipa a un colpo.Ma,dopolarapina,fugge FICTION. 23.20 Porta a Porta Attualità 0.55 Tg 1 - Notte. Che tempo fa 1.30 Sottovoce Attualità 2.00 Terza pagina Attualità 2.30 Mille e una notte Memoria Magazine 3.55 Da Da Da 23.45 Tg 2 0.00 2Next - Economia e Futuro 0.55 Rai Parlamento Telegiornale 1.05 90° minuto Serie B 2.20 Meteo 2.25 Appuntamento al cinema 23.20 Gazebo Attualità 0.00 Tg 3 Linea notte. Tg regione 1.05 Gap - Forward Attualità 1.35 Prima della Prima 2.05 Fuori orario. Cose (mai) viste 23.30 Matrix Attualità Conduce Luca Telese 1.30 Tg 5 Notte. Rassegna stampa. Meteo.it 2.00 Striscia la notizia 2.35 Uomini e donne 3.45 Nati ieri Telefilm 22.00 The tomorrow people TF 22.55 Revolution Serie 23.50 Le Iene Varietà satirico 1.20 Grande Fratello - Live 1.40 Sport Mediaset 2.05 Studio aperto La giornata VERO TV TV&TV 17.45 18.15 18.30 19.30 20.25 20.30 21.30 21.45 21.55 22.00 ALESSANDRA COMAZZI uarda chi si rivede, il vecchio «Medico in famiglia», regista Francesco Vicario, degno per longevità di quell’altro fenomeno che è Don Matteo. Un po’ meno clamorosi gli ascolti, 5 milioni 164 mila spettatori l’altra sera, 4 milioni 107 mila per la «Bibbia» di Rete4. Ormai, a parte Lino Banfi e Milena Vukotic, i nonni ufficiali, non resta più niente della vecchia serie nata nel 1998, mutuata da un format spagnolo. Ne sono capitate tante, i protagonisti si sono avvicendati, Lele, il medico in famiglia delle origini, si è sposato tre volte, questi strani genitori vanno e vengono continuamente lasciando Banfi a fare il badante di tutti. Con il passar del tempo, lo sceneggiato è diventato sempre più una sit-com, una commedia di situazioni, laddove le situazioni sono spesso svincolate le une dalle altre. Con la loro musichetta di sottofondo, che simboleggia la cesura tra verosimiglianza e finzione. Qui il salto dello squalo, come dicono gli americani, è compiuto, la verosimiglianza non è più ricercata, siamo nell’empireo di «Beautiful»: dove, alla fine, non contano le storie, ma la professionalità degli attori. E qui? A parte gli scafatissimi nonni di cui sopra, ormai «tipi» da commedia dell’arte, a parti alcuni ruoli collaterali, si tratta di far recitare tanti ragazzi, e i risultati sono decisamente discontinui. Il prodotto si è impoverito. G can. 55 Vero in cucina Tg Family Vendetta d’amore Padre coraje TN Tg News Perla nera TN I cuochi pasticcioni Cuor di cucina Tg News Più belle, più giovani ★★ 23.25 In fondo al cuore Film (dramm., 1998) 1.35 Tg 4 Night News 2.00 Una sull’altra Film (thriller, 1969) 3.55 Help Quiz 4.20 Juke Box Musicale TV2000 21.10 Getaway 23.20 Sex and the City Telefilm Con Sarah Jessica Parker, Kim Cattrall 0.30 Tg La7 Night Desk 1.40 Otto e Mezzo Attualità Conduce Lilli Gruber 2.25 La7 Doc Documentari REAL TIME 18.00 18.30 18.50 19.50 19.55 20.00 20.30 20.55 21.20 Rosario da Lourdes Tg 2000 Il Tempo Vola? Gocce di Miele Storie da Lourdes Rosario da Lourdes Nel Cuore dei Giorni Tg Tg Il conte di Matera Film 22.45 Kojak Fiction ★ DMAX 17.40 Due abiti per una sposa Varietà 18.10 Amici di Maria De Filippi Varietà 19.10 Molto bene 19.40 Il boss delle torte 20.10 Fuori menù Varietà 21.10 My Cake Design: la battaglia dello zucchero 22.10 Fuori menù Varietà 15.10 16.00 16.50 17.45 18.35 19.30 20.20 21.10 22.00 Banco dei pugni MythBusters Airport Security Swords: pesca in alto mare A caccia di auto Cacciatori di tesori Banco dei pugni A caccia di auto Affari a tutti i costi film / intrattenimento ® digitale terrestre 9.10 Lost World RAI 4 9.15 Renegade IRIS 9.55 Robin Hood RAI 4 10.15 I sogni nel cassetto Un onesto medico deve vincere i pregiudizi per sposare la ragazza che ama IRIS 10.25 Un orso chiamato Arturo RAI MOVIE 10.45 Private Pratice RAI 4 11.30 Brothers And Sisters 15.10 Brothers And Sisters RAI 4 15.35 Roxy - Il ritorno di una stella RAI MOVIE 15.50 90210 RAI 4 16.30 One Tree Hill RAI 4 17.05 Polvere di stelle Sordi e Vitti allestiscono uno spettacolo teatrale di successo per i soldati IRIS 17.15 Rai News - Giorno RAI 4 MOVIE 12.10 Streghe RAI 4 L’amore impossibile di Fisher Willow RAI MOVIE 12.15 Ciaknews IRIS 12.20 Cuori ribelli Alla fine dell’800, Tom Cruise e Nicole Kidman tentano la fortuna in America IRIS 13.40 Rush RAI 4 14.00 The Last Shot Matthew Broderick convince il produttore Alec Baldwin a finanziare il suo film RAI MOVIE 14.25 Private Pratice RAI 4 14.55 Il Sole Buio IRIS 15.40 Chicago Fire RAI PREMIUM ACTION 16.15 Una mamma per amica MYA La Grande Bellezza L’opera di Paolo Sorrentino presentata in concorso al Festival di Cannes 2013 PREMIUM CINEMA 16.30 Cult PREMIUM ACTION 16.50 Amiche per sempre 17.05 Una Ricetta Per Due Atto Quarto MYA 17.15 Smallville La serie racconta la gioventù del futuro Superman. Già cult in America PREMIUM ACTION 17.50 Friends JOI 18.00 Chicago Fire PREMIUM RAI MOVIE 18.10 Streghe RAI 4 19.15 L’arbitro Un onesto arbitro siciliano è disposto a sacrificare tutto per la carriera RAI MOVIE 19.30 A-team IRIS 19.40 Sanctuary RAI 4 20.15 Renegade IRIS 20.25 Heroes RAI 4 21.05 Il Vendicatore del Texas IRIS 21.10 Bunraku RAI 4 21.15 Fuori dal mondo In attesa dei voti definiti- 18.40 In Good Company In seguito ad una fusione aziendale, Dennis Quaid si ritrova con un nuovo capo PREMIUM UNIVERSAL 18.45 Due Uomini e 1/2 JOI Hart of Dixie MYA L’ultimo samurai 1876: tormentato dal passato, Tom Cruise addestra l’esercito in Giappone ACTION 18.15 Big Bang Theory JOI 18.50 19.10 19.30 19.35 RAI MOVIE 22.40 Storie di Cinema IRIS 23.00 Take Shelter RAI MOVIE 23.05 Oltre il giardino Il giardiniere, mite e analfabeta, Peter Sellers diventa genio della politica IRIS 23.35 Snowtown RAI 4 1.00 Rai News - Notte RAI MOVIE 17.20 Robin Hood RAI 4 Costretto ad uccidere PREMIUM UNIVERSAL vi, la suora Margherita Buy trova un neonato 1.05 Anica - Appuntamento al cinema RAI MOVIE 1.10 La condizione umana Parte 5 RAI MOVIE 1.25 Acque di primavera Avventure sentimentali di un aristocratico russo nella Germania dell’800 IRIS 1.35 Dead Snow RAI 4 2.50 Kill Bill - Volume 1 Uma Thurman, vittima di una imboscata durante le nozze, perde marito e figlio RAI MOVIE 3.10 Brothers And Sisters Almost Human PREMIUM ACTION 5 Anni di Fidanzamento PREMIUM CINEMA 21.20 Studio 54 New York, 1979: la disco music come rivoluzione del corpo e dello spirito PREMIUM UNIVERSAL 21.35 Parks And Recreation JOI 22.00 Arrow PREMIUM ACTION 22.05 Mike & Molly JOI 22.15 Gossip Girl MYA 22.30 Suits JOI 22.50 Revolution PREMIUM Rescue Special Operations PREMIUM 23.00 The Ring 20.25 Chicago Fire ACTION PREMIUM UNIVERSAL PREMIUM ACTION 21.15 2 Broke Girls JOI Dance Academy MYA 23.10 Nip’n Tuck MYA 23.20 Shameless JOI Vicino a te non ho paura PREMIUM CINEMA 19.05 Yukon Men: gli ultimi cacciatori DISCOVERY CHANNEL 19.10 N.C.I.S. FOX CRIME Promised Land Steve Butler deve convincere gli abitanti di un paesino a vendere un terreno SKY CINEMA 1 19.35 Quel che resta di mio marito SKY HITS 19.50 In Cucina con GialloZafferano FOX LIFE 20.00 Affari a quattro ruote CINEMA FAMILY 17.55 10 regole per fare innamorare Marco abbandona gli studi di astrofisica per concentrarsi sulle sue passioni SKY HITS 18.20 Law & Order: Unità Speciale FOX CRIME 18.25 L’Universo di Stephen Hawking DISCOVERY SCIENCE 18.55 Total Recall - Atto di forza Secondo adattamento cinematografico ispirato a un racconto di Philip Dick SKY MAX 19.00 Il caso Mattei La storia di Enrico Mattei (Gian Maria Volonté). Il capolavoro anni ‘70 di Rosi DISCOVERY CHANNEL FOX CRIME Castle FOX LIFE Liquidator DISCOVERY CHANNEL Criminal minds FOX CRIME Revenge FOX LIFE 20.05 Criminal minds PASSION 17.50 Oceani Aldo, Giovanni e Giacomo esplorano con stupore e tremore “le grand bleu” SKY SKY CLASSICS RAI 4 PREMIUM CINEMA Cult PREMIUM ACTION Shit! My dad says JOI Parenthood MYA Psych JOI ACTION 17.15 Sissignore L’autista di un potente boss, per compiacerlo, accetta ogni sorta di umiliazione SKY CLASSICS 17.25 Law & Order: Unità Speciale FOX CRIME Salt Angelina Jolie è un’agente Cia che si ritrova al centro di un complotto SKY CINEMA 1 17.30 Come funziona la Terra? DISCOVERY SCIENCE 17.45 Possession Jessica vive col marito e il fratello di lui, giovane poco raccomandabile SKY 21.00 Sky Cine News Captain America 2 SKY CINEMA 1 Honey Honey insegna danza hip-hop ai bambini e si esibisce in un locale. Con J. Alba SKY CINEMA FAMILY Nevada Smith SKY CLASSICS Liz & Dick SKY PASSION 21.10 Posti in piedi in paradiso Tre padri, separati e in difficoltà economiche, decidono di dividere una casa SKY HITS Sinister Ethan Hawke e Vincent D’Onofrio in un film dai toni macabri e sovrannaturali SKY CINEMA 1 22.05 Fantasmi DISCOVERY SCIENCE 22.35 Holy Smoke - Fuoco sacro SKY PASSION 22.40 L’uomo bicentenario Il robot domestico Andrew, dopo 200 anni di perfezione, dà segni di ‘umanità’ SKY CINEMA FAMILY 22.45 Castle FOX LIFE 22.55 Amish Mafia DISCOVERY CHANNEL Terminator 3: le macchine ribelli SKY MAX 23.05 Due agenti molto speciali Due agenti appartenenti a due mondi opposti devono risolvere un caso di omicidio SKY CINEMA 1 23.15 Face/Off - Due facce di un assassino Per sventare il crimine di Nicolas Cage, John Travolta ne assume i connotati SKY HITS L’ultimo buscadero Il cowboy Steve McQueen scopre che il fratello ha venduto la vecchia fattoria SKY CLASSICS 23.40 Criminal minds FOX CRIME 23.50 River Monsters: i segreti di Jeremy DISCOVERY CHANNEL 23.55 Cose da non credere DISCOVERY SCIENCE 0.35 Project Runway Italia Daily FOX LIFE Cosimo e Nicole SKY PASSION . 34 LA STAMPA .MARTEDÌ 25 MARZO 2014 I PUNTI CHIAVE DEL CONTRATTO SPORT Fiorentina, Gomez altro ko: fuori un mese Fiorentina senza pace in attacco: già priva di Giuseppe Rossi, la squadra viola perde ancora Mario Gomez, che domenica scorsa a Napoli ha riportato la lesione di primo grado del legamento collaterale mediale del ginocchio sinistro. Il bomber, già fuori causa da settembre a febbraio per un infortunio all’altro ginocchio, è costretto a uno stop di circa un mese. I club Chiederà un calendario che armonizzi il campionato con gli impegni della Nazionale Si tratterà con la Lega perché si evitino i grandi match a ridosso delle partite di qualificazione agli Europei Gli stage Prandelli gestirà il progetto di rinnovo della squadra dopo Mondiali, con la possibilità di organizzare «stage» con giocatori che non sono mai stati convocati L’ingaggio Entusiasta Cesare Prandelli, 56 anni, ct dal 2010 Sotto l’aspetto economico ci sarà un ritocco. Prandelli attualmente guadagna 1,2 milioni l’anno, probabilmente si arriverà a 1,5, comunque molto meno degli ingaggi nei club MARCO ANSALDO La Federcalcio: «Vogliamo dare un segnale di fiducia alla nostra scuola» Super ct 95 15 17 GOL FATTI 233 63 VITTORIE PAREGGI SCONFITTE 88 22 115 56 26 7 21 127 40 84 Enzo Bearzot 96 83 54 47 6 54 7 15 20 43 8 51 11 36 11 18 28 32 34 Marcello Lippi Ferruccio Valcareggi Azeglio Vicini Arrigo Sacchi MONDIALI EUROPEI 1994 2012 HANNO VINTO MONDIALI OLIMPIADI MONDIALI MONDIALI EUROPEI TERZO POSTO MONDIALI 1934 1938 1936 1982 2006 1968 1990 cutore di un progetto che guarda più lontano e deve impegnare tutto il nostro mondo: vogliamo dare un segnale di fiducia alla scuola del calcio italiano e comunque non è la prima volta che si conferma un ct prima di un grande evento. Se non lo facessimo si direbbe che l’incertezza toglie serenità alla squadra». Del resto anche il Trap fallì al Mondiale in Corea ma gli si diede una seconda chance fino agli Europei in Portogallo e, conoscendo Prandel- 53 24 78 90 76 28 GOL SUBITI Vittorio Pozzo menti perché non era convinto del ruolo che gli impediva di andare in campo tutti i giorni, diventerà il terzo ct della storia per numero di partite dopo Pozzo e Bearzot. Se la decisione era sicura, rimangono alcuni aspetti da chiarire. Il primo riguarda cosa accadrà se ai Mondiali l’Italia ripetesse la brutta figura del Sudafrica, ipotesi da non scartare visto che il girone è molto più impegnativo di quattro anni fa. «A parte il fatto che siamo ottimisti, qualunque cosa succeda Prandelli resterà il nostro commissario tecnico - spiega il direttore generale della Figc, Antonello Valentini -. L’abbiamo scelto come l’ese- Prandelli firma il rinnovo prima del Mondiale. Arriverà a Euro 2016: “Meglio mettere fine a questo stillicidio”. La missione è svecchiare l’Italia attaccata ai reduci del 2006 Panchine azzurre PARTITE Centimetri - LA STAMPA Cesare Prandelli allenerà la Nazionale fino agli Europei del 2016 che si disputeranno in Francia. Manca la firma, che sarà apposta tra una decina di giorni, al ritorno del presidente Abete dal Kazakistan, ma l’accordo sul prolungamento del contratto è stato confermato dalla Federcalcio e dallo stesso Prandelli. «Anche per mettere fine allo stillicidio di indiscrezioni dei giorni scorsi», come ha spiegato il ct, che ha aggiunto: «Sono molto felice per questa scelta e orgoglioso che la Federcalcio mi abbia proposto il prolungamento a prescindere da come andranno i Mondiali». In questo modo Prandelli, che assunse l’incarico nel 2010 dopo molti tentenna- CONFERMATO IL TECNICO DELLA NAZIONALE li, non si può escludere che sarebbe lui stesso a dimettersi di fronte a una debacle fragorosa. Con un ritocco all’ingaggio, che salirà da 1,2 a 1,5 milioni di euro («ma è un argomento che non abbiamo ancora trattato», assicura Prandelli), la gestione differirà dal lavoro di questi quattro anni sotto alcuni aspetti. Il primo è che Cesare dovrà svecchiare la Nazionale. Ci sono molti giocatori alla fine di un ciclo, alcuni addirittura reduci dal Mondiale 2006. Le prospettive sono fosche visto che per il Brasile si è tornato a parlare di Totti, Cassano, Di Natale, Toni, insomma il ricambio si presenta male. Il ct e la Federcalcio sono d’accordo che bisogna modificare parzialmente il lavoro in modo da valutare un materiale umano più vasto. Non ci sarà la supervisione su tutte la Nazionali (tra l’altro c’è la conferma di Sacchi come coordinatore), Prandelli dovrà semplicemente poter organizzare alcuni sta- 54 22 Cesare Prandelli VICE CAMPIONE ge in cui allenerà e visionerà direttamente calciatori che non sono mai entrati nel giro della prima squadra: chi gioca nelle squadre meno importanti, in serie B, i giovani che si affacciano all’Under 21. Può darsi che nella massa si scopra gente utile e che non era mai stata considerata. L’altro punto importante è l’armonizzazione del calendario della serie A con gli impegni della Nazionale, in particolare per la qualificazione all’Euro- peo. Visto che le «finestre» riservate alle Nazionali si conoscono con largo anticipo si chiederà alla Lega di evitare che a ridosso di quelle partite siano fissati i «big match» del campionato. Tanto per chiarirci: evitare che un Milan-Juve si giochi tre giorni prima della partita degli azzurri com’è successo per l’amichevole con la Spagna del 5 marzo. Bisognerà trovare un accordo con la Lega. Per una volta cerchiamo di essere ottimisti. . LA STAMPA MARTEDÌ 25 MARZO 2014 Scherma: la Granbassi si ritira Oggi in Tv Margherita Granbassi, 34enne fiorettista triestina che ha vinto 2 bronzi olimpici, 3 ori mondiali e 2 europei, ha deciso di ritirarsi per l’ennesimo infortunio al ginocchio sinistro, venerdì scorso in Coppa del Mondo a Torino (dove nel 2006 era stata iridata). La Granbassi dovrà essere operata per la 7ª volta. «Per lei le porte della Federazione sono aperte», ha detto il presidente Scarso. 13,00 Mediaset Sport 15,30 Ciclismo. Giro Catalogna 16,00 Tennis. Atp Miami 16,30 Pomeriggio da campioni 17,50 Tg Sport 19,00 Sport Mediaset Analisi MASSIMILIANO NEROZZI TORINO e «un tiro-un gol», a volte, era stato lo sberleffo dei nemici alla Juve, ora della stessa regola i bianconeri hanno fatto il veleno perfetto: cinque tiri in porta nelle ultime tre partite, tutte vinte per 1-0. Fiorentina, Genoa, Catania, saccheggiate anche senza effetti speciali, ovvero la media di 6,1 tiri nello specchio avversario a gara, la migliore del campionato. «Siamo diventati una squadra cinica, oltre che grande», riassume Leonardo Bonucci. Quando te la vedi brutta, invece dei fuochi d’artificio può pure bastare una scintilla: dalle punizioni di Andrea Pirlo ai rasoterra di Carlos Tevez. Con gente così, le vie della vittoria sono infinite. Istruzioni per l’uso, ben eseguite a Catania: «Abbiamo colpito - racconta ancora S TOUR DE FORCE Domani sera il Parma domenica il Napoli: ultimi ostacoli verso il titolo Bonucci - e poi ci siamo organizzati per portare a casa tre punti che sono fondamentali per la corsa allo scudetto». In fondo era successo lo stesso con Torino e Fiorentina, tanto per dire: incassato il vantaggio, lo si era difeso, anche lasciando campo, con ordine e senza vergogna. E forza di volontà, sempre, come quella di Tevez: «Il ginocchio fa male, ma posso giocare». Capita di avere infortuni, quindi rotazioni ridotte e meno energie a disposizione: può cambiare il modo di fare la guerra, non la volontà di combattere. Almeno nel punteggio, ne sono uscite vittorie alla Capello, se Conte non s’arrabbia. A Catania è arrivato l’ottavo 1-0 per la Juve, in 29 giornate, risultato che nessuno in serie A ha saputo sfruttare meglio. Sul tema, la stessa squadra bianconera ha subito l’evoluzione della specie: cinque furono gli 1-0 nella stagione precedente, solo quattro nel 2011/12. Una formichina con l’elmetto. «Sia- Tevez dopo Pirlo, basta un colpo per vincere: la capolista si scopre cinica Bomber Carlos Tevez, 30 anni, capocannoniere del campionato insieme al granata Immobile: ha segnato 16 gol in 28 presenze, 25 da titolare La strada verso lo scudetto è lunga, ma se battiamo Parma e Napoli un pezzetto lo cuciamo sulla maglia Leonardo Bonucci Difensore della Juve 6,1 Tiri in porta La media a gara della Juve in A: negli ultimi tre turni ha tirato un totale di 5 volte, vincendo sempre 1-0 Dopo l’espulsione Contediffidato saràinpanchina 1 Antonio Conte sarà re- golarmente sulla panchina bianconera domani sera, per la sfida al Parma. Il giudice sportivo ha infatti ammonito con diffida il tecnico della Juve, e come lui quello del Catania, Rolando Maran. I due erano stati espulsi «per contestazioni contro l’arbitro», nonostante nessuna protesta plateale fosse stata vista, o parola pesante finita a referto. Appena finita, Conte così l’aveva spiegata: «Ci ha buttato fuori per dare un messaggio ai giocatori». mo diventati cinici - ribadisce Bonucci - perché negli anni passati, dopo grandi prestazioni avevamo alcune difficoltà». La Juve era reduce dalla battaglia di Europa League con la Fiorentina e c’era il rischio di un doppio calo: fisico e di concentrazione. Allarme azzerato. La forza dell’esperienza: a un certo punto, si può pu- 8 Vittorie per 1-0 Quelle dei bianconeri in questo campionato: furono 5 nel 2012/13 e 4 nel 2011/12 re giocare per «portare a casa i tre punti». Fino al tricolore, ma senza farsi troppe illusioni, ancora: «La strada per lo scudetto è dura e lunga - dice Bonucci - ma certo se riusciremo a vincere le prossime due partite, importati e difficili, potremo dire di essercene cuciti addosso un pezzetto». Le prossime sarebbero domani con Par- ma, allo Juventus Stadium, e Napoli, in trasferta. Lì si chiuderà il primo tour de force, cioè 5 partite in 15 giorni, prima del quale Conte un po’ si sbilanciò: «Alla fine potremo dire qualcosa di più sulla lotta scudetto». Ma se un ciclo «folle» si chiude, se ne apre subito un altro, di quasi uguale densità: dall’andata di Europa League a Lione, tra una settimana, alla partita in casa con il Bologna di sabato 19 aprile: fanno 5 gare in 17 giorni. Almeno nella prima parte da affrontare in emergenza, soprattutto in difesa, con Barzagli, Ogbonna e Peluso ancora in officina. Un tiro, un gol: andrebbe benissimo anche lì. I tifosi del Bayern Monaco marzo, mai successo nella storia della Bundesliga. Sarebbe anche il primo campionato vinto senza Uli Hoeness allo stadio che negli ultimi 45 anni ha assistito a ogni trionfo: da giocatore, da dirigente e da presidente. Hoeness non è ancora entrato in carcere, inizierà a scontare i 3 anni e mezzo della condanna per frode fiscale dalla fine di aprile ma ha deciso che non parteciperà a nessun evento pubblico della squadra. Il Bayern, che si è schierato compatto con il presidente, aveva fretta di chiudere la pratica proprio per vincere davanti a lui. Omaggio declinato, ma la festa è pronta. Anche senza capo e con un settore censurato. Nessuno è perfetto. Tifosi con uno striscione omofobo Nessuno è perfetto: Bayern punito Una fetta dell’Allianz Arena resterà chiusa nel quarto di finale di Champions League tra Bayern Monaco e Manchester United in programma il 9 aprile. Un neo sul modello tedesco che ha suscitato tanta invidia o forse solo il giusto rigore dell’Uefa che quest’anno ha deciso di monitorare i tifosi con più attenzione. Si parla di un gruppetto di idioti convinti di essere spiritosi grazie al loro striscione con umorismo antigay srotolato nella partita contro l’Arsenal: offese a Ozil, ma soprattutto alla comunità omosessuale. Alla prossima sfida europea mancheranno 700 tifosi e non quelli della curva perché il settore bandito (il 124) è una tribuna la- terale. Gli uomini che hanno deciso per questa satira spinta verranno citati in giudizio dal Bayern per danni visto che la società deve pagare una multa di 10000 euro. I tedeschi imbattibili in campo hanno qualche problema di rappresentanza. Stasera (ore 20, Fox Sports) a Berlino potrebbero accumulare l’ennesimo record con un titolo vinto a 35 19,45 Basket. Berlino-Valencia Eurosport 2 20,00 Calcio. H. Berlino-Bayern Monaco Sky Sport 3 20,45 Calcio. Roma-Torino Sky Sport 1/Premium C. 20,45 Calcio. M.United-M. City 3D Fox Sports 21,00 Hockey pista. Sarzana-Viareggio Rai Sport 2 23,05 90° minuto Serie B Rai Sport 1 23,30 È sempre calciomercato Sky Sport 1 1,00 Basket. Nba, Dallas-Oklahoma CitySky Sport 2 Lo scudetto un gol alla volta “Juve grande e concreta” Chiuso un settore. Il club stasera può vincere il titolo GIULIA ZONCA Italia 1 Eurosport Sky Sport 2 Rai Sport 1 Rai 2 Italia 2 . MESSI, UN PATRIMONIO DA CONSERVARE GIGI GARANZINI n anno fa di questi tempi cominciavano i suoi guai muscolari. Riuscì ancora a eliminare il Paris Saint Germain, a proposito di Carletto Ancelotti, partendo dalla panchina e piazzando una sola giocata, per combinazione decisiva. Ma poi si dovette arrendere, e rassegnare a mesi di guarigioni affrettate e ricadute inevitabili. Adesso, dopo un paio di mesi passati in Argentina a curarsi (e a preparare il Mondiale) è di nuovo lui. È di nuovo Leo. Il fenomeno del nuovo millennio, l’unico in grado di scalzare dal podio uno dei tre più grandi di sempre: in ordine alfabetico, Di Stefano, Maradona e Pelè. Si era visto dalle ultime partite che la condizione lievitava: ma di quel che ha combinato l’altra sera al Bernabeu nemmeno un fan accanito - par mio - l’avrebbe ritenuto capace. Non ancora. In estrema sintesi. Ha sbloccato la partita con l’assist del primo gol a Iniesta. L’ha riaperta a fine primo tempo, dopo che la doppietta di Benzema l’aveva capovolta chiudendo in pratica sia il match che a maggior ragione la Liga. L’ha chiusa nel finale, dopo che il Real era tornato in vantaggio un’altra volta, con due rigori perfetti, il secondo ancor più del primo, mentre il Bernabeu ululava più forte del solito perché quel nanerottolo mancino si stava permettendo di portar via il trofeo di goleador del Clasico proprio e nientemeno che ad Alfredo Di Stefano. Eppure già a fine primo tempo, dopo il sigillo del 2-2, un bookmaker avveduto avrebbe dovuto aggiornare le quote. Per come Leo non aveva perso tempo ad esultare, ed era invece corso a prendersi il pallone dalla rete per riportarlo in fretta e furia a metà campo. L’orgoglio del campione, pardòn, del fuoriclasse che su quella partita ha puntato tutte le sue fiches. E al penultimo minuto del recupero ha ancora la forza di andare a raddoppiare in difesa, perché ha intuito prima che in un ultimo sussulto Marcelo stava andando a puntare Dani Alves. Tutto questo e altro ancora senza un gesto sopra le righe, una protesta per un fallo o una decisione arbitrale, non sia mai un tweet di cattivo gusto o una dichiarazione inopportuna. Ha sempre detto il vecchio Trap che un un bravo ragazzo era l’ideale per sposare una figlia, non per costruirci una squadra. Avesse incrociato Leo avrebbe forse trovato la quadratura del cerchio. Poi tra Real e Barça magari la Liga la vincerà l’Atletico, poi ancora chissà come andrà il quarto di coppa proprio tra Atletico e Barça. Per un vecchio vizioso di football, conta soltanto che il dio del pallone ci conservi Leo Messi il più a lungo possibile. E pazienza se la corsa al Pallone d’oro tornerà a essere noiosa. U . 36 .Sport LA STAMPA .MARTEDÌ 25 MARZO 2014 «Qualitàeforza Daragazzino eragiàunico» 30ª GIORNATA OGGI ore 20,45 Classifica ROMA-TORINO Juventus 78 Sampdoria 37 Roma* 64 Milan 36 ATALANTA-LIVORNO Napoli 58 Genoa 36 Sky calcio 8 Premium calcio 6 Fiorentina 51 Udinese 34 CAGLIARI-VERONA Inter 47 Cagliari 29 Sky calcio 5 Premium calcio 5 Parma* 47 Bologna 26 Lazio 42 Chievo 24 Verona 40 Livorno 24 Sky calcio 7 Atalanta 40 Sassuolo 21 FIORENTINA-MILAN Torino 39 Catania 20 Sky sport 1 Premium calcio DOMANI ore 20,45 CATANIA-NAPOLI Sky calcio 3 Premium calcio 3 Romano Alessio Cerci, 26 anni, ha giocato nella Roma (nel tondo) 24 partite segnando 3 gol in due periodi tra 2003 e 2010. È alla seconda stagione nel Toro: per lui 19 reti in 65 presenze CHIEVO-BOLOGNA Sky Sport 1 Premium calcio 2 GENOA-LAZIO *Una partita in meno Sky Calcio 4 Premium calcio 4 Centimetri LA STAMPA JUVENTUS-PARMA Sky Calcio 1 Premium calcio 1 GIOVEDÌ ore 20,45 SASSUOLO-SAMPDORIA INTER-UDINESE Sky Calcio 6 Sky sport 1 Premium calcio MESSAGGI SU TWITTER I tifosi giallorossi temono la legge dell’ex: «Alessio, fatti gli affari tuoi» festa, ma stasera l’occasione è d’oro per farsi rimpiangere e riprendersi quel che non gli è stato concesso tempo fa. «Nella Roma ero per tutti il più talentuoso del vivaio - ha ricordato Cerci a Capodanno sulla Stampa -, ma quando mi portavano in prima squadra stavo sempre fuori». La ferita brucia ancora, così come quella cessione fin troppo frettolosa nell’estate 2010 alla Fiorentina dopo 23 presenze e 3 gol, ma questa «Nei Giovanissimi, a 14 anni. Poi lo portai con me negli Allievi Nazionali e, dopo, nella squadra Primavera». SYNCSTUDIO Cerci ritrova la “sua” Roma È la sera ideale per ripartire A secco da 5 gare, l’ala del Toro vuole cancellare la scenata con il Livorno Roma Torino (4-3-3) (3-5-2) SKY SPORT 1 - PREMIUM CALCIO ORE 20,45 26 De Sanctis Padelli 35 Torosidis Bovo 2 Toloi Glik 30 5 25 5 Castan Moretti 24 46 Romagnoli Maksimovic 19 Pjanic Kurtic 27 15 16 De Rossi Vives 20 44 Nainggolan Farnerud 8 22 Destro Darmian 36 10 Totti Cerci 11 27 Gervinho Immobile 9 ARBITRO: BERGONZI All: GARCIA All: VENTURA sera può rifarsi in un colpo solo. Dopo aver fermato la striscia di 10 vittorie consecutive iniziali della Roma all’andata, ora vuole servire il bis nella sua migliore stagione di sempre. Non a caso sul suo profilo Twitter ha già ricevuto messaggi del tipo «Alessio fatti gli affari tuoi» da parte dei tifosi giallorossi. È lui, insieme al capocannoniere Immobile, lo spauracchio di chi teme la legge dell’ex combinata ad una lunga astinenza sottoporta. Cerci, infatti, non segna da 5 partite e curiosamente tre mesi fa il suo primo digiuno venne spezzato proprio alla sesta partita giocata (contro il Chievo). La trama per tornare a sorridere dopo 390’ senza gol, dun- que, è perfetta, così come il palcoscenico per segnare la prima rete da avversario nell’Olimpico romano. Il resto, poi, arriverà dalla voglia di farsi perdonare dal Toro dopo la sceneggiata di sabato contro il Livorno. Quell’ingresso furioso negli spogliatoi, causa sostituzione non gradita, molto probabilmente gli costerà una multa in base al regolamento interno, ma Cerci sa bene che la migliore moneta per saldare il conto si trova sul campo. E il gol spesso è anche la medicina migliore contro i mal di testa e di pancia. Giampiero Ventura si affida all’effetto Cerci per provare a togliersi la soddisfazione di battere per la prima volta una big da quando allena il Toro, anche se l’impresa è ai limiti dell’impossibile. La Roma in casa non ha mai perso in questa stagione (11 vittorie e 3 pareggi), ma soprattutto ha subìto solo 4 gol (di cui due contro l’Udinese dieci giorni fa). Il tecnico Garcia, però, deve reinventarsi la difesa (debutto di Toloi al posto dello squalificato Benatia) e sfodera una rivendicazione tardiva del pareggio di Torino. «Mi ricordo soprattutto che la nostra striscia fu fermata dagli errori arbitrali», ha commentato ieri. Se voleva incattivire ancora di più Cerci e il Toro, che ha perso almeno 7 punti per misfatti dei direttori di gara, non poteva fornire assist migliore. INFLESSIBILI LE NORME INGLESI CON IL PATRON DEL CAGLIARI L’Inghilterra boccia Cellino: niente Leeds «Condannato per evasione fiscale in Italia: non può avere un nostro club» ROBERTO CONDIO Respinto con perdite. Bocciato con ignominia. Massimo Cellino, estroso padrone del Cagliari dal 1992 e consigliere della Lega Calcio italiana, avrebbe voluto comprarsi anche un pezzo di storia del pallone inglese ma la Football League ieri gli ha detto di no, all’unanimità: «Non può diventare proprietario del Lee- C’è un tecnico che ha conosciuto Alessio Cerci a 14 anni e lo ha allenato per quattro stagioni e mezzo. Alberto De Rossi, ci racconta perché decise di far giocare Cerci nella Primavera della Roma nonostante avesse tre anni in meno dei compagni di squadra? Quando lo ha visto per la prima volta? GIANLUCA ODDENINO TORINO L Alberto De Rossi ex tecnico di Cerci «Alessio è sempre stato un talento. Un ragazzo che vive il calcio con passione e che vuole divertirsi e far divertire: il suo inserimento con i ragazzi dell’84, lui che è dell’87, è stato la cosa più naturale del mondo». Personaggio a rabbia non manca, la fame neanche e sulle motivazioni nessuno può avere dei dubbi. Alessio Cerci è cotto a puntino per la partita che vale come il suo Natale: per lui tornare a Roma, contro la squadra che l’ha cresciuto e lanciato, è più di un tuffo al cuore. «Resterò sempre legato alla Roma e mi piacerebbe tornarci in futuro», non ha mai nascosto i propri pensieri l’esterno, che con il giallorosso c’è cresciuto - sbarcando da ragazzino di Valmontone a Trigoria - e da romanista ha debuttato in A 10 anni fa. L’aria è quella della 5 domande a ds United perché è stato condannato in Italia per evasione fiscale». Non idoneo, insomma. Nonostante i 12 milioni di euro già versati il 1° febbraio per rilevare il 75% del glorioso club campione d’Inghilterra per l’ultima volta nel 1992 ma dal 2004 lontano dalla Premier League e oggi a metà classifica della 2a serie. Decisiva la condanna ricevuta mercoledì scorso dal Tribunale di Cagliari per il mancato pagamento dell’Iva e dei dazi doganali su una barca a vela acquistata negli Usa e poi trasferita in Italia: ai 600mila euro di multa e al sequestro dell’imbarcazione, ora si aggiunge il «no» del football inglese che vuole portarsi in casa Condannati ma presidenti Genoa Enrico Preziosi Milan Massimo Cellino, 57 anni, n° 1 del Cagliari dal 1992 Silvio Berlusconi solo personaggi affidabili e immacolati. Il fresco precedente di Carson Yeung, proprietario del Birmingham condannato a Hong Kong a 6 anni di carcere per riciclaggio di denaro sporco, ha reso ancora più rigide le regole di ammissione. Cellino ha tempo due settimane per fare ricorso. È possibile che rinunci, mica solo perché così avrà diritto alla restituzione dei soldi investiti. Il fatto è che, dopo un debutto entusiasta («In Italia conducevo una 500, ora posso guidare una Ferrari») e pieno di promesse, da qualche settimana il presidente-rocker aveva già fiutato l’aria che tirava Oltremanica: «Mi sento abbastanza offeso per le lungaggini della Alberto Quali soDe Rossi no le doti di un giocatore che, adesso, ha come obiettivo i Mondiali in Brasile? «Stiamo parlando di un ragazzo che sa unire la qualità alla forza fisica: non è facile vedere un attaccante esterno che pensa e mette in pratica le giocate di Alessio, il tutto alla velocità della luce. Non vedo in giro ragazzi che lo ricordano. Cerci corre ed inventa, segna e fa segnare. Cercando sempre di fare qualcosa di diverso». Le ha mai creato problemi a livello caratteriale? «Non scherziamo. Cerci ha sempre fatto parte del gruppo rispettandone le regole: quando in passato sentivo certi discorsi su di lui, non gli ho mai dato peso». Un aneddoto del suo passato nelle giovanili della Roma... «Affrontavamo il Lecce, formazione Primavera che, all’epoca, vinceva sempre a livello delle rappresentative dei giovani: vincemmo 3 a 1, Alessio fece tutti e tre i nostri gol, uno addirittura dalla linea di fondo. Ricordo ancora lo stupore dei tifosi presenti sulle tribune...». [G. BUC.] commissione federale. Se non mi vogliono, me lo dicano e andrò via silenziosamente come sono arrivato». Glielo hanno detto ieri. Quattro anni dopo la prima bocciatura inglese subita da Cellino che, nel gennaio 2010, arrivò a un passo dal West Ham. Questo «no», però, è più difficile da digerire. Perché il Board della Football League evidenzia la condanna «per un reato relativo ad atti che potrebbero ragionevolmente essere considerati disonesti». Rigorosissimi, questi inglesi. Poco importa che si tratti ancora di sentenza di primo grado. Non vogliono condannati tra gli imprenditori che intendono diventare padroni dei loro club. Noi, a parte Cellino che per il caso dello stadiolo di Is Arenas s’è pure fatto tre mesi di carcere, in serie A ne abbiamo altri due: Berlusconi e Preziosi. La Lega Calcio, naturalmente, non s’è mai sognata di mettere in discussione le loro posizioni. . W LA STAMPA MARTEDÌ 25 MARZO 2014 Personaggio Rinascita in 3 punti MATTEO AGLIO LOSAIL S arebbe semplice dire che Rossi ha ritrovato se stesso, come se avesse aggiornato un sistema lento e intasato per ritrovare freschezza e competitività. Il pilota che domenica sera ha lottato ad armi pari con Marquez, contendendogli la vittoria fino all’ultimo giro, è un nuovo Valentino. Il Dottore, a 35 anni di cui 19 sulle piste del Mondiale, è ripartito da zero. Ha capito che per giocare da protagonista aveva bisogno di rimettersi in gioco. La prima mossa è arrivata nell’ultima gara dello scorso anno: via Jeremy Burgess, il capomeccanico che per lui era quasi un padre, con cui aveva vinto i sette SECONDO IN QATAR «Nel 2013 per essere felice mi bastava la Yamaha Ora ho affilato le armi» titoli nella classe regina. Dentro Silvano Galbusera, un outsider con un passato in Superbike al fianco di Melandri. «Una scommessa», l’ha definita Rossi, a cui però non piace fare puntate al buio. Il risultato? «L’atmosfera nel box è perfetta e riusciamo a migliorare la moto ogni volta che entriamo in pista», mentre lo scorso anno a un certo punto si scontrava sempre contro un muro che non riusciva a scavalcare. Questione di tecnica, numeri e regolazioni che possono cambiare il volto a una gara in cui i migliori sono racchiusi in pochi decimi. Misura di tempo che solo i cronometri mostrano. Valentino non si è fermato, SPAZIO AFFARI Nuovo capomeccanico La nuova guida tecnica del box, Silvano Galbusera, si è inserito alla perfezione nel gruppo e ora la moto migliora turno dopo turno. Valentino, la nuova vita “Ho copiato dai giovani per questo vado meglio” MotoGp, mosse e segreti: così Rossi è tornato in alto Pneumatici diversi Le nuove coperture di Bridgestone sono più scivolose nei primi giri e Rossi riesce a fare valere la sua sensibilità. Stile di guida rivisto 1)Frenate violente che portano a traiettorie più spigolose 2)Il corpo si porge molto dalla moto in curva per stressare meno gli pneumatici 3)La moto viene raddrizzata il prima possibile in uscita, per sfruttare il maggiore grip in accelerazione Valentino Rossi, 35 anni, felice per il ritorno sul podio in Qatar ha capito che la MotoGp dal 2002, anno della sua nascita, si è trasformata. Le moto non sono più tori ignoranti e potenti ma cavalli di razza con un cervello elettronico sopraffino. La nuova generazione di piloti aveva aperto una strada. Rossi era legato al > ATTIVITA’ COMMERCIALI Piemonte Negozi/aziende acqu./gerenze BUSINESS SERVICES vende Asti immobile 170 mq, due livelli, con appartamento, negozio e cantina. Tel. 02.29518014. ACQUISTIAMO conto terzi attività industriali, artigianali, commerciali, turistiche, alberghiere, immobiliari, aziende agricole, bar. Clientela selezionata paga contanti. Business Services Group 02.29518272. Negozi/aziende vend./gerenze BUSINESS SERVICES vende Asti provincia, bellissima zona collinare, vista panoramica, casa rurale 600 mq ristrutturata, terreno agricolo 3 ettari. Tel. 02.29518014. BUSINESS SERVICES cede Cuneo adiacenze avviato hotel / residence 3 stelle/ ristorante, area 11.286 mq, strutture per 5.894 mq, sale congressi, sala itness, 4 sale ristorante, 69 camere, 5 alloggi uso residence, piscina, campo da tennis, club house. Ottimi incassi. Tel. 02.29518014. 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Una fase che deve durare il meno possibile, stringendo la traiettoria, perché bisogna raddrizzare al più presto la moto e sfruttare tutto il grip possibile per aprire il gas. «Adesso guido meglio», ha sintetizzato il Dottore. Non è facile cambiare. Valentino ha guardato gli allenamenti dei campioni americani degli Anni 80 e 90, cresciuti sulle piste di terra battuta. Ha creato un circuito a Tavullia per affinare la sensibilità e gestire le gomme che scivolano. Un altro pezzo del puzzle che ha come risultato la prestazione di Losail. A questo si aggiungono le coperture portare da Bridgestone, «più scivolose a inizio gara», un momento chiave in cui Rossi non riusciva a fare la differenza nel 2013. In Qatar le cose sono cambiate. «Ho rischiato senza sbagliare niente», ha spiegato. L’ultimo tassello? Quello più importante: la testa. «Forse lo scorso anno mi bastava già essere sulla Yamaha per essere contento. Ora ho affilato le armi». Se sia l’inizio di un nuovo giorno lo diranno «le prossime due gare», ha promesso. Intanto, la MotoGp si gode il vecchio campione, o meglio una nuova versione. Sport .37 . In breve Serie B, stasera 31° turno Spicca Palermo-Siena 1 Stasera (ore 20,30) si gio- ca la 31ª giornata di serie B: Bari-Cesena, Carpi-Avellino, Cittadella-Brescia, Juve Stabia-Padova, Lanciano-Crotone, Latina-Pescara, NovaraTernana, Palermo-Siena, Reggina-Modena, SpeziaTrapani, Varese-Empoli. Inter, fino al 2017 Guarin prolunga 1 L’Inter ufficializza il prolungamento del contratto di Fredy Guarin, che ha firmato fino al 30 giugno 2017. Di fatto, un anno in più rispetto all’accordo precedente. Guarin indossa la maglia nerazzurra dal gennaio 2012. Basket: con Montegranaro Milano vince in trasferta 1 Nel posticipo della 24ª giornata di serie A, Montegranaro-Milano 76-88. Ciclismo: caso di doping Ballan ricorre al Tas 1 Il campione del mondo di ciclismo 2008 Alessandro Ballan, squalificato per 2 anni dal Tribunale nazionale Antidoping per uso o tentato uso di una sostanza vietata o di un metodo proibito, ha presentato ricorso al Tribunale arbitrale dello sport. Tennis: Sharapova avanti Seppi ko con Ferrer 1 Maria Sharapova (Rus) va ai quarti a Miami grazie alla vittoria su Kirsten Flipkens (Bel) per 3-6 6-4 6-1. Niente ottavi per Andreas Seppi, ko per 6-3 6-1 con lo spagnolo David Ferrer. T1 CV PR T2 . MARTEDÌ 25 MARZO 2014 LA STAMPA 38 . NASCE UN NUOVO PORTALE Un progetto di crowdfunding per il futuro film di Ferrario In Italia il budget per la cultura è il più basso d’Europa e gli sponsor diminuiscono. Per questo motivo è nato un nuovo portale per il crowdfunding culturale. Si chiama «Innamorati della cultura» ed è stato presenta- Oggi Ieri Un anno fa MIN (˚C) 3 3.5 4.3 MAX IL TEMPO IN CITTÀ 11 17 13 Diario to ieri al Circolo dei Lettori dal regista Davide Ferrario che sta usando questo metodo per finanziare «Sexxx», progetto sul coreografo Matteo Levaggi e sulla fisicità dei corpi. Il portale incentrato solo su beni culturali, arte, cinema e teatro T1 T2 39 Il nuovo portale prevede l’iscrizione on line dei progetti culturali da parte dei loro ideatori e degli stessi potenziali sostenitori. Questi, una volta deciso di partecipare al progetto, potranno investire quote a piacere, che verranno prelevate dai loro conti, tramite un meccanismo bancario super-controllato, soltanto nel caso in cui il progetto parta. Sono inoltre previsti dei «premi» come, magari, un biglietto per la prima. [E.MIN.] TORINO LA STAMPA MARTEDÌ 25 MARZO 2014 Via Lugaro 15, 10126 Torino, tel. 011 6568111 fax 011 6639003, e-mail [email protected] 1 [email protected] 1 [email protected] La figlia della colf: “Se avessi saputo della strage li avrei fermati” La madre è in cella per i delitti di Caselle “Ma dice la verità” Gianni Giacomino A PAGINA 45 “Troppi lacrimogeni a Chiomonte” GIUNTA REGIONALE. SÌ ALLA SCELTA DEL MANAGER DELLA SANITÀ. CONGELATE LE ALTRE DECISIONI Città della Salute L’ultima nomina di Cota Allarme Cgil scade la cassa per 23 mila Il neo dg Zanetta: rilancerò il rapporto con Università e ricerca I LA MAMMA RESPINTA A SUSA NON ARRIVA IN TEMPO A RIVOLI : IL PARTO A BUSSOLENO dc «doc». Giampaolo Za* Exnetta, nuovo direttore generale dell’azienda Città della Salute, non poteva immaginare che la sua nomina avrebbe innescato l’offensiva di Fratelli d’Italia a procedere anche alle nomine già scadute. Al processo No Tav parla l’ex ministro Paolo Ferrero Massimiliano Peggio Servizio A PAGINA 43 A PAGINA 40 Ecco chi tiene accesa la cultura VERSO IL VOTO Nei musei torinesi tra tecnici, restauratori e donne delle pulizie Letizia Tortello A PAGINA 57 Sette giorni da capitale del grande jazz Si sbriciolano le primarie del centrodestra Ecco il festival 2014 oltre 200 concerti dal 25 aprile Coppola: se non c’è tutta la coalizione io non partecipo Basso e Platzer Mohamed è nato in autostrada Francesco Falcone A PAGINA 51 ALLE PAGINE 58 E 59 Nuovo cinema Fassino A Piero Fassino il cinema piace non solo nel senso dello spettacolo, ma soprattutto quando si parla del grande schermo come veicolo di promozione del territorio, di creazione di posti di lavoro e di sviluppo per tutta l’area Torinese. Così certi attacchi dei giorni scorsi - soprattutto quelli sulla differenza di peso tra gli aiuti della Regione e quelli del Comune - non gli sono andati giù e invece di rispondere con le parole, ieri lo ha fatto convocando - scortato dagli assessori Braccialarghe e Mangone - i vertici di Film Commission, di Fip e i rappresentanti delle categorie del cinema piemontese. Ne è nato un tavolo per l’internazionalizzazione e la promozione del prodotto cinema-Torino, ma soprattutto l’idea di mettere in piedi un nuovo progetto per ripartire dopo gli ultimi quattro anni difficili. «La scelta del sindaco - spiega Paolo Damilano presidente di Film Commission - è un punto di ripartenza importante. Ogni nuovo contributo è fondamentale per la crescita del nostro progetto che comunque presto segnerà punti decisivi». Alessandro Mondo A PAGINA 41 IL CASO MAURIZIO TROPEANO l conto alla rovescia è iniziato e mano a mano che si avvicina l’ora x cresce l’allarme sociale. Fra sei giorni, infatti, scade la cassa integrazione in deroga per 23 mila persone e la Cgil chiede al governo di sbloccare le risorse necessarie e alla Regione di predisporre una proroga dell’accordo con le parti sociali. Il sindacato sottolinea la necessità di dare continuità alla cassa in deroga di fronte ad una crisi che continua a mordere a Torino e in Piemonte. Per la Cgil non c’è alternativa «a meno che non si voglia mettere in conto la chiusura o il netto ridimensionamento di migliaia di imprese con decine di migliaia di licenziamenti con un’ulteriore devastazione del tessuto produttivo ed occupazionale». L’allarme della Cgil è legato all’annunciata intenzione del governo Renzi di superare il sistema degli ammortizzatori sociali in deroga. Intanto il rapporto mensile della Uil sull’utilizzo degli ammortizzatori sociali ha messo in evidenza come in Piemonte a febbraio la cassa in deroga abbia registrato un incremento del 20,9%. In tutto sono state richieste 8,7 milioni di ore di cassa integrazione, il 5,9% in meno rispetto a gennaio. I lavoratori interessati sono complessivamente 51.257, 3225 in meno rispetto a gennaio. NORBERTO BOBBIO LA DESTRA E LA SINISTRA Mercoledì 26 marzo ore 17,45 Circolo della Stampa di Torino - Corso Stati Uniti 27 dibattito su “Destra e sinistra” di Norberto Bobbio ed. Donzelli una riflessione vent’anni dopo con PIERO OSTELLINO MICHELANGELO BOVERO LUCA RICOLFI Introdurrà Pier Franco Quaglieni Coordinerà Alessandro Rosa Ingresso libero fino ad esaurimento di posti . T1 CV PR T2 40 .Cronaca di Torino LA STAMPA .MARTEDÌ 25 MARZO 2014 gg Dossier/Verso il voto Sì alla nomina per la Sanità Il resto è congelato Cota sceglie Zanetta. Fratelli d’Italia: ora le partecipate Retroscena MAURIZIO TROPEANO hissà se il suo passato democristiano e il fatto di essersi occupato di sanità pubblica sotto giunte regionali di diverso colore politico (da Bresso a Cota) hanno in qualche modo agevolato la sua nomina e la quasi assenza di polemiche da parte del centrosinistra. Quello che Giampaolo Zanetta, nominato dalla giunta Cota nuovo direttore generale dell’azienda ospedaliero-universitaria Città della Salute, non poteva immaginare era che la sua nomina avrebbe innescato l’offensiva di Fratelli d’Italia per spingere il governatore, e il resto della maggioranza, a procedere anche alle nomine del sottogoverno già scadute. Ci sono nomine strategiche: le partecipate che fanno capo al sistema di Finpiemonte. E nomine di secondo livello, quelle in programma oggi in Consiglio regionale che, se effettuate, possono diventare il cavallo di Troia per ottenere le prime. C L’intesa con l’Università È stato l’assessore alla Salute, Ugo Cavallera, a proporre il nome di Zanetta dopo averlo concordato con il rettore dell’Ateneo, Gianmaria Ajani. L’ex assessore Monferino lo aveva voluto alla guida della Federazione di Torino Sudest e adesso è stato scelto per prendere il posto di Angelo Del Favaro superando la concorrenza di Dall’Acqua, Rabino, Dore e Pasino. Una nomina che per la storia personale di Zanetta si può in MOLINETTE L’ortopedia trasloca Da oggi al Cto Nuova tappa nella riorganizzazione degli ospedali che fanno parte della Città della Salute. Dalle Molinette l’Ortopedia trasloca al vicino Cto di Via Zuretti. Il trasferimento prevede anche una riorganizzazione della rete di pronto soccorso del 118: d’ora in poi l’ospedale di riferimento per la traumatologia ortopedica sarà quindi il Traumatologico. Anche nel caso di accompagnamento in ospedale con mezzi propri, la direzione delle Molinette sottolinea chei ci si dovrà rivolgere al Dea di via Zuretti. 1 qualche modo considerare bipartisan. Per dirla con il radicale Giulio Manfredi «il dc doc Cavallera ha nominato il dc doc Zanetta». Si spiega anche così l’irritazione di Fratelli d’Italia. Il pressing dei FdI «Siamo in difensiva - spiega il consigliere Massimiliano Motta e abbiamo timore del centrosinistra forcaiolo ancora prima di iniziare la campagna elettorale». Da qui il pressing sulla maggioranza: «È nostro dovere avere coerenza sui principi e sull’autorevolezza dell’operato della giunta sino alla fine, anche sulle nomine per non paralizzare le aziende partecipate e gli enti regionali collegati». Motta ha in mano un promemoria con le nomine definite urgenti dagli uffici e che sono già state licenziate dalla compe- tente commissione. Si va dal presidente del collegio dei revisori dei conti del centro del restauro della Venaria Reale ai 5 sindaci dell’Agenzia per le adozioni regionali, fino al rappresentante nel Comitato regionale dell’Inps. Secondo Motta «c’è la necessità di garantire la continuità di funzionamento degli enti, di ottemperare ad obblighi legislativi». La galassia Finpiemonte Il ragionamento di Fratelli d’Italia è semplice: se oggi il Consiglio procederà alle designazioni, allora sarà più facile «non lasciare nel guado e in regime di prorogatio le società partecipate che devono poter agire con pieni poteri». La galassia di Finpiemonte, appunto. Si tratta di venti aziende che operano nel campo dell’energia, dei rifiuti, dei parchi tecnologici e della logistica che rappresentano uno strumento importante nel governo della regione. Sono in scadenza i vertici dell’interporto di Orbassano che insieme a quello di Novara (revisori dei conti) sono strategici nel sistema della logistica e dei trasporti. E poi ci sono Snos e Nordind da dove passano i destini industriali nel torinese e tra Biella e Vercelli. In scadenza anche i vertici di Barricalla che gestisce il principale impianto di smaltimento rifiuti industriali d’Italia. Nei giorni scorsi era stato l’assessore all’Innovazione, Agostino Ghiglia, ad annunciare la volontà di «rispettare la legge» e di procedere alle nomine. Ma la sua volontà si deve essere arenata nella palude dei dubbi del resto della maggioranza. Per Monica Cerutti (Sel) «le parole di Motta sono la prova tangibile del nervosismo e della frammentazione del centrodestra». E per il radicale Silvio Viale «una giunta illegittima lancia abusivamente i saldi di fine stagione per tentare di piazzare qualche amico nelle posizioni chiave di sottogoverno». Dal Mauriziano alle Molinette Per il neodirettore generale Zanetta, una designazione bi-partisan Contro di lui la giunta Cota aveva puntato il dito per il dissesto del Mauriziano Il neodirettore generale “Torino con la Città della Salute può creare nuovi poli di sviluppo” MARCO ACCOSSATO Soddisfatto, anche se preoccupato». Il nome di Gian Paolo Zanetta ai vertici della Città della Salute era nell’aria da tempo, gradito al centrodestra, al centrosinistra, e anche all’Università. Non le pare, tuttavia, che nominarla direttore generale anziché commissario sia un’ipoteca di questa giunta uscente sul futuro? «Credo di avere un obbligo nei confronti dell’istituzione-Regione, non di questo o quel politico. E in questo direzione lavorerò, dando una risposta “tecnica” alle molte cose da fare». Cominciando da? «Proseguendo direi. Con il lavo- ro cominciato da Del Favero. È evidente che la Città della Salute è l’obiettivo». Che cosa conosce del progetto? Ha già visto il nuovo disegno? «In Federazione ho seguito la parte tecnico-amministrativa del piano, la mia conoscenza del progetto non è sufficiente. Perciò, fin dai primi giorni, mi dedicherò a questo. E a coltivare il rapporto con l’Università». Università che qualche mese fa aveva addirittura perso la “U” nella denominazione dell’Azienda ospedaliera. Si tratterà di recuperare il rapporto? «Il rapporto con l’Università deve essere particolare». In che senso? «La Città della Salute non deve essere solo un polo di eccellenza clinica, ma anche di ricerca in una città che ha bisogno di trovare nuovi poli di sviluppo, pure attraverso la Sanità. Ho già avuto nei giorni scorsi la possibilità di parlare con il preside». Le è stato chiesto qualcosa in particolare? Un’attenzione specifica, rispetto al passato. Hagarantitoalpresidequalcosa in cambio del sostegno? «Assolutamente no. È stato un colloquio, non una trattativa». Avvocato Zanetta. Lei viene nominato da una giunta di centrodestra. Il centrodestra, qualche anno fa, l’ha praticamente accusata del dissesto del Mauriziano. C’è un po’ di rivincita in tutto questo? O al contrario qualche imbarazzo? «Né l’uno né l’altro. Nessun imbarazzo. Quella del Mauriziano è una vicenda vecchia, davvero mangio, mi muovo e sto bene ... “Educare, non vietare, fare conoscere i benefici di un corretto stile di vita… questa la strada che meglio può aiutare i ragazzi a raggiungere la consapevolezza di ciò che serve per vivere bene”. Ecco l’obiettivo principale della nuova campagna dell’Associazione Educazione Prevenzione e Salute che partirà oggi 25 marzo da Torino, presso la Sala Convegni ATC in corso Dante 14 alle ore 9, per raggiungere altre città piemontesi, tra le quali Asti il 2 Aprile, Novara l’1 ottobre, Alessandria il 9 ottobre, con la competenza di medici che si troveranno “a tu per tu” con oltre 1500 ragazzi, insegnando loro a non demonizzare il cibo e ad evitare la sedentarietà e altri stili di vita errati. Il professor Giorgio Calabrese (anima del progetto), Docente Universitario di Dietetica e Nutrizione Umana e Membro Comitato Nazionale Sicurezza Alimentare del Ministero della Salute verrà affiancato da: Piero Astegiano, Direttore Istituto di Medicina dello Sport di Torino e dai cardiologi, a seconda delle città, Marco Scaglione per l’Ospedale Cardinal Massaia di Asti; Angelo Sante Bongo per l’AOU www.educazioneprevenzionesalute.it Maggiore della Carità di Novara e Gianfranco Pistis per l’AON SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria. Modera gli incontri: Rudy Calabrese, consulente produzione per la Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura di Torino. L’Associazione Educazione Prevenzione e Salute da sempre si occupa di divulgare i corretti stili di vita, con campagne mirate a sensibilizzare la popolazione e, in particolare, i ragazzi. I relatori saranno preziosi proprio per creare nei ragazzi la consapevolezza che Mangiare, Muoversi, Stare bene…è facile, basta seguire le 4 regole d’oro per il benessere di oggi e la salute del futuro. 1 EDUCARE SIGNIFICA “DARE”, NON VIETARE un alimento, far comprendere l’importanza di conoscere le sostanze in esso contenute 2 MANGIARE DI TUTTO, MA MODERATAMENTE 3 SVOLGERE UNA COSTANTE ATTIVITÀ FISICA 4 AVERE A CUORE LA PROPRIA SALUTE PER PREVENIRE LE MALATTIE Con il Patrocinio di: dream-adv.it e sto bene ... . T1 CV PR T2 LA STAMPA MARTEDÌ 25 MARZO 2014 . Cronaca di Torino .41 g Le tappe R 1 OGGI Matteoli dovrebbe convocare il tavolo allargato a tutti i partiti del centrodestra. il caso ALESSANDRO MONDO entrodestra allo sbando. Ciascuno per sè, senza troppa convinzione, sperando che qualche evento salvifico sblocchi l’enpasse, ogni giorno più imbarazzante, permettendo alla coalizione di fare l’unica cosa sensata: trovare una quadra che tenga insieme le esigenze di tutti e correre unita contro Chiamparino, con o senza le primarie. C R 2 R GIOVEDÌ 3 È la dead line fissata da Pichetto: poi partirà con la campagna elettorale. 6 APRILE La data in cui sono previste le elezioni disgiunte organizzate da Ncd e Fratelli d’Italia. Appello finale per le primarie S’incrina anche il fronte del sì Coppola si smarca: “Se non aderisce Forza Italia, non partecipo” Michele Coppola «Le primarie parziali, fatte senza Forza Italia, sono inutili. Non mi interessano e non correrei». Ciascuno per sé In assenza di novità - il tavolo di tutto il centrodestra, presieduto da Altero Matteoli, resta evanescente - ciascuno mostra i muscoli e si attrezza per conto suo. Così Ncd e Fratelli d’Italia-An si sono messi a tavolino per dare gambe alle primarie. Primarie disgiunte,: per ora Forza Italia resta sulla sua posizione, Lega e Udc, evitano di le- Gilberto Pichetto «Basta attese, pochi giorni è partirò con la mia campagna elettorale» Agostino Ghiglia PICHETTO AL VIA Il candidato di FI partirà con la campagna elettorale Gian Paolo Zanetta passata. È successo dieci anni fa. Il mio sentimento, oggi, è costruttivo». Gli anni del Mauriziano - dal punto di vista sindacale non hanno mai visto scontri particolari. Alle Molinette la situazione è storicamente un po’ più «calda», anche considerando le dimensioni del super ospedale. Teme questo aspetto? «No. C’è la necessità da parte di tutti di comprendere che questa è un’occasione per costruire qualcosa che interessa tutti i diversi settori della Sanità. Le difficoltà? Le affronterò volta per volta, in modo costruttivo». garsi le mani. Ma attenzione: i quattro candidati - uno in quota FdI (Crosetto), tre sotto i colori del Ncd (Coppola, Porchietto, Leo) - sono già diventati tre. Coppola fuori Ieri l’assessore regionale alla cultura Michele Coppola si è chiamato fuori: «Sì alle primarie. Ma le primarie parziali, senza Forza Italia, sono inutili. Non mi interessano e non correrei». Claudia Porchietto, non si sbilancia: «Valuterò quando il mio partito mi interpellerà». Insomma: non è escluso che alla fine in questa metà campo del centrodestra se la vedano Crosetto e Leo. Coppola lo dice chiaro: «Il po- Divisi alla meta I partiti del centrodestra sono ancora paralizzati dai veti incrociati per la selezione del candidato da opporre a Sergio Chiamparino. co tempo è una scusa, lo dimostrano le primarie “last minute” che il Pd ha organizzato domenica a Firenze per scegliere il dopo Renzi. Non solo la consultazione permetterebbe, anche nel centrodestra, di correre unito ma è lo strumento migliore per scegliere il candidato più adatto a rappresentare i moderati che non vogliono essere governati da una sinistra No Tav e dal suo leader Airaudo». In aggiunta, conclude l’assessore alla Cultura, «il Piemonte conquisterebbe un nuovo primato nella storia democratica del Paese con il centrodestra che, per la prima volta, utilizza le primarie per scegliere le persone. Una vera rivoluzione culturale». Ncd e FdI in azione Tornando a quello che passa il convento, cioè le primarie bonsai, Daniele Cantore, Ncd, e Roberto Ravello, FdI, hanno cominciato a organizzare quelle previste il 6 aprile. Nessun obolo: la consultazione, che punta alla maggiore adesione possibile, sarà gratuita. Come si voterà Per la presentazione delle candidature, aperte a tutti i cittadini, saranno necessarie 200 sottoscrizioni di elettori piemontesi: il termine per la presentazione è fissato per le ore 12 di lunedì 31 marzo, le candidature saranno verificate e approvate dal Comitato dei Garanti com- posto dai segretari regionali dei singoli partiti. Per esprimere il voto basterà un documento di identità, per garantire la regolarità delle votazioni il Comitato predisporrà uno strumento di controllo informatico. Quanto ai seggi, ne saranno allestiti almeno 50 in tutto il Piemonte, indicativamente nei Comuni con più di 15 mila abitanti e nelle circoscrizioni dei comuni capoluogo. Per ogni seggio vi saranno almeno tre membri, compreso il presidente. «Il Comitato dei Garanti sta preparando il regolamento e valutando la possibilità di votare anche on line», concludono Cantore e Ravello. Porte aperte a tutti, compresa Forza Italia. E nes- «Mi auguro che alle primarie del 6 aprile aderiscano tutti i partiti del centrodestra» sun ultimatum, precisano da via Cernaia, quartier generale di FdI, dove non è stato apprezzato l’ultimatum lanciato a Pichetto dal coordinatore di Ncd Enrico Costa. Quanto a Gilberto Pichetto, lanciato da Berlusconi e poi lasciato solo soletto, pure lui ha le sue gatte da pelare. Mentre FI temporeggia, alle prese con altre rogne, rosola a fuoco lento. Ieri - stufo di restare sulla graticola e chissà, forse paventando che alla fine l’accordo della coalizione si trovi sulla sua pelle - ha confidato in giunta che se entro giovedì la matassa non si sbroglia, partirà in campagna elettorale. Anche lui, «con chi ci sta». T1 CV PR T2 . MARTEDÌ 25 MARZO 2014 LA STAMPA 42 . LA STAMPA MARTEDÌ 25 MARZO 2014 . T1 CV PR T2 Cronaca di Torino .43 NO TAV. RICOSTRUITO IN TRIBUNALE LO SGOMBERO DEL GIUGNO DI TRE ANNI FA “A Chiomonte si spararono lacrimogeni in gran quantità ” spilla No Tav sulla giacca. Il suo esame, successivo a quello di Ferrero, si aperto con un lapsus. Nel leggere la formula del giuramento ha detto: «colpevole ...» al posto di «consapevole». Risate in aula. Ma uno degli avvocati del legal team, Danilo Ghia, ha rimarcato l’episodio collegandolo ai controlli di sicurezza che il parlamentare aveva subito all’ingresso prima dell’udienza. «Immagino che sia ancora sconvolto da quanto gli è successo» ha detto il legale. Scibona ha confermato di essere stato «perquisito» malgrado l’esibizione del tesserino parlamentare. Anche lui ha rappresentato il 27 giugno come un La testimonianza dell’ex ministro Ferrero: «Non si poteva respirare» MASSIMILIANO PEGGIO In val di Susa, il 27 giugno 2011, in occasione dello sgombero delle barricate erette dai No Tav a difesa della «Libera Repubblica della Maddalena», ci fu un «assedio medievale con lancio di quantità enormi di lacrimogeni», al punto che era «impossibile respirare, ci gasarono». E soprattutto non c’erano vie di fughe per i «cittadini che stavano protestando legittimamente e con i quali avevo trascorso la notte precedente a giocare a carte o chiacchierando, all’interno del campeggio». La telefonata L’ex ministro Paolo Ferrero, leader di Rifondazione, ha ricostruito così ieri mattina, nell’aula bunker delle Vallette, gli scontri in valle con le forze dell’ordine, quando l’area di Chiomonte fu sgomberata per far posto al cantiere. Chiamato a testimoniare dagli avvocati difensori al maxi processo ai dei 53 No Tav, imputati per quegli scontri e per quelli successivi del 3 luglio, l’ex ministro ha raccontato ai giudici di Sentito anche il senatore 5 Stelle Scibona: «E’ stata una giornata infernale» Guerriglia Gli scontri avvennero dopo che le forze dell’ordine decisero di rimuovere le barricate davanti al cantiere aver avuto nella mattina del 27 giugno una lunga telefonata col Prefetto di Torino. «I lacrimogeni furono sparati da tutte le parti. Non mi era mai capitato di assistere ad una manifestazioni così. Chi era lì non era in condizione di arrendersi, non aveva via di fughe. Non c’era la possibilità di arrivare a mediazioni. Per questo ho telefonato al prefetto. Ma dalle sue rispo- ste, cordiali, ho capito che non aveva la stessa percezione della situazione che avevo io, stando lì sul posto». E poi ha aggiunto: «L’oggetto di quei giorni non era il ripristino dell’ordine pubblico ma la repressione di chi era lì». Il senatore Marco Scibona, senatore del Movimento 5 Stelle, si è presentato ai giudici con una vistosa giorno infernale «con gente che piangeva, vomitava». Ha detto: «Non ci venne dato neanche il modo di interloquire con le forze dell’ordine». Del 3 luglio ha ricordato: «Ero lì anche quel giorno. Avevo appena finito di mangiare un panino quando ho visto la gente scappare. Un manifestante accanto a me fu colpito da un lacrimogeno: la testa gli si aprì e cominciò a sanguinare». Per entrambi un lungo esame, a volte incalzati dai pm Andrea Padalino e Antonio Rinaudo, su alcune fasi degli scontri «sfuggite ai loro ricordi». 1 Specchio dei tempi 1 12345637 93A BC 73DAE9EB6DCFC B33AC 1B 76E C76E CA73BE 5F EBEFDC A6E936CB31F5ADEA53B31CF6EBEEFDAE6BCFAEBC93ACFC65F 7EFE76B6EA31C5DC3BD6B6E5FAC63CB6C75BCFD66EAE63D6 1 Un lettore scrive: anni addietro si stabilì che Torino dovesse avere una seconda linea di metropolitana. Poiché non si fanno le nozze con i fichi secchi si provvide come segue e la nuova linea venne appellata “leggera”. Si interrò l’anello di binario in piazza Toselli che permetteva il passaggio delle vetture a una solo motrice; si distrusse il delizioso giardinetto di piazza Hermada; si interruppe il proseguimento di via Moncalvo; si rese difficile la camminata pedonale lungo l’allea di corso Gabetti; si misero costose barriere lungo i binari e la linea 3 ivi esistente da oltre 50 anni si trasformò in metropolitana leggera. «Ora, sorprendentemente ci si accorge che il tratto collinare di corso Gabetti è in salita e ciò rende troppo oneroso l’uso dei tram a doppia motrice a suo tempo acquistati appositamente per questa linea e quindi si è deciso di fermare la linea 3 prima del ponte di corso Regina Margherita. «Il bel risultato è che la precollina non dispone più né della vecchia linea 3 né della metropolitana leggera. Grazie Gtt!». 2 «Alcuni ALESSANDRO CAMUSSI Un lettore scrive: mio amico Carmelo è un ragazzo di 64 anni. Un mera- 2 «Il viglioso ragazzo qualunque che non ha mai perso l’amore per la vita.Carmelo ha purtroppo perso una gamba a 16 anni, in un incidente sul lavoro. Ma non ha mai contestato, imprecato; non si è mai arreso. «Circondato dall’amore della moglie ha vissuto e continua a vivere la sua vita pienamente, lavorando con l’entusiasmo di sempre.Poi, forse perché le vie del Signore sono infinite e misteriose, ha conosciuto i frati Camilliani e il loro impegno per Haiti. «Ed è così che, grazie al sostegno di Specchio dei tempi (che da anni sostiene le spese di viaggio di tutti i volontari torinesi che si recano a lavorare presso l’ospedale dei Camilliani ad Haiti) ha ,cominciato a recarsi ad Haiti fin dal 1999. Da allora non ha mai mancato al suo impegno; 2/3 volte l’anno Carmelo si reca ad Haiti ed ha contribuito, grazie alla sua esperienza di lavoro nel campo edile, alla costruzione dell’ospedale di Jeremie e a quello di Port au Prince. Tutti progetti che vedono coinvolti i frati Camilliani e Specchio dei tempi. «Recentemente ho visto le foto del suo ultimo viaggio, quello di gennaio/febbraio di quest’anno, ed ho capito perché continua a recarsi in quell’isola devastata. Perché lì ha degli amici che lo circondano di sorrisi; bambini abbandonati, bambini mutilati. Tutti sorridenti e stretti intorno a Carmelo. «Ma la cosa più commovente non sono le foto; facile commuoversi davanti a quelle scene. La cosa più commovente è il groppo che chiude la gola di Carmelo quando racconta dei suoi piccoli amici Haitiani e delle loro sofferenze! MICHELE CARISTIA Una lettrice scrive: sapere dall’ignota persona che ha asportato, nei giorni scorsi, il televisore della sala d’aspetto del Day Hospital Oncologico dell’ospedale Gradenigo, quale giovamento abbia avuto da tale gesto, se non quello di privare noi pazienti (e i nostri accompagnatori) in attesa di terapie non piacevoli e sfibranti, di un attimo di “quotidianità”». 2 «Vorrei M.P. Una lettrice scrive: questi tempi in cui si scrive e si parla spesso di “malasanità”, ho dovuto recarmi ogni giorno e con dolore presso la “Fondazione piemontese per la ricerca sul cancro” di Candiolo per assistere mia cognata, sorella di mio marito. Ora Maria non c’è più. Se n’è andata dopo una notte di dura agonia, ma io voglio porre in risalto che la “malasanità” a Candiolo non esiste. Qui si scopre una grande disponibilità 2 «Di di medici e infermieri, tutti presenti e pazienti, non solo con i malati ma anche con chi li assiste nell’angoscioso dubbio del domani. Ringrazio tutti, perché quelle camere e quei corridoi, pur nel dolore, mi hanno ridato la speranza in un mondo migliore». GIOVANNA MONTANARI Una lettrice scrive: 2 «Abito in zona Vanchigliet- ta e sabato 8 marzo mi trovavo in piazza Toti proprio al momento del crollo del tiglio. Leggendo i giornali nei giorni successivi e seguendo i servizi televisivi, ho tristemente constatato che nessuno ha nominato tutti gli ambulanti del mercato di Corso Chieti che, lasciando i loro banchi ed interrompendo anche le vendite, sono immediatamente accorsi. Senza perdere tempo né pensarci troppo, con l’aiuto dei passanti, hanno sollevato a braccia l’albero crollato liberando così i ragazzini, mentre si chiamavano ambulanze e vigili del fuoco, affinché intervenissero tempestivamente. «Credo che un anche solo un semplice grazie sia doveroso». M.F. [email protected] via Lugaro 15, 10126 Torino Forum lettere su www.lastampa.it/specchio www.facebook.com/specchiodeitempi 8 AGENZIE IN TORINO 1 AGENZIA A RIVOLI . T1 CV PR T2 44 .Cronaca di Torino LA STAMPA .MARTEDÌ 25 MARZO 2014 Tra Torino e Lugano sempre lo stesso consulente Lo studio Alla Gam verrà raccontato lo studio di Ettore Spalletti un luogo intimo di creazione delle sue opere d’arte Fa discutere l’accordo fra Mao e Museo delle Culture che riceve altri 60 mila euro dalla Fondazione per la Cultura sempre del Comune. Di fronte alle, diciamo, perplessità sollevate dalla consigliera grillina, l’assessore Braccialarghe ha spiegato che Fondazione per la Cultura e museo svizzero sono cose diverse e che il dottor Scuderi non ha obblighi di esclusiva con la Fondazione. In altre parole: può fare ciò che vuole. il caso BEPPE MINELLO a precisione svizzera è sempre una garanzia. Quando la presidente della Fondazione Torino Musei, Patrizia Asproni, annunciò a metà febbraio l’alleanza tra il Mao, cioè il torinese Museo di arte orientale, con il Museo delle Culture di Lugano, si stapparono metaforiche bottiglie di spumante per celebrare l’evento. Per dirla con il direttore dell’istituzione svizzera, Francesco Paolo Campione: «Basta cattedrali nel deserto, i musei devono fare sistema, dividere le spese e condividere i patrimoni». Per ora però, nella liaison internazionale a scucire denaro è solo Torino: 66 mila euro l’anno. Per cosa? Per ottenere la certificazione di qualità Iso 9001 utilizzando il sistema adottato dai neo-amici svizzeri, ha ricordato Chiara Appendino, consigliera grillina, che ha sollevato il problema con una interpellanza in Sala Rossa. Una spiegazione importante perché nessuno della Fondazione Musei s’è disturbato di L Silenzio in Sala Rossa Polemica elvetica A Lugano si accusa il Museo delle Culture di spendere 50 mila franchi per una consulenza quando ne incassa appena 33 mila rendere noti i termini dell’accordo italo-svizzero. «Perché nessuno l’ha chiesto» potrebbe essere una risposta. Ma non è finita. La «triangolazione» I precisi svizzeri, un paio di settimane prima di allearsi con il Mao, avevano assegnato alla società «Capitale cultura international» una consulenza da 50 mila franchi svizzeri, cioè 41 mila euro. Società controllata da Antonio Scuderi che è anche il consulente marketing della Fondazione per la Cultura, di cui è vicepresidente l’assessore Braccialarghe, e pagato 60 mila euro l’anno. Scuderi ha un passato di tutto rispetto e, tra le altre cose, è stato amministratore delegato del «Sole 24 ore cultura» e di «Alinari 24 ore». In ottimi rapporti con la Asproni che all’epoca guidava la Fondazione Industria e cultura, la branca di Confindustria editrice del Sole 24 Ore. Riepiloghiamo: il Comune di Torino dà 66 mila euro agli svizzeri i quali danno 41 mila euro a un signore Chiara Appendino s’è un po’ infervorata per sottolineare la, a suo giudizio, stranezza di questa triangolazione che sarebbe dovuta saltare agli occhi del Comune che controlla tutti gli enti coinvolti. Silenzio. L’assessore ha ritenuto di non dover aggiungere nulla a ciò che aveva già detto per spiegare com’era stato scelto Scuderi: «Abbiamo fatto una ricerca tra il personale comunale, ma nessuno aveva le caratteristiche richieste e Scuderi è stato scelto fra tre candidati esterni». In ogni caso, non crediate che la polemica sia solo fra noi provinciali torinesi. Sul lago di Lugano i giornali locali, in particolare quelli di ispirazione leghista, oltre a sbertucciare il loro museo definito «delle carabattole» africane, se la prendono con gli euro, anzi i franchi, sganciati a Scuderi: «Ma come? A Lugano chiudono i cessi e si buttano 50 mila franchi per un museo che ne incassa appena 33 mila?». MULTI-ESPOSIZIONE SU SPALLETTI Gam, Maxxi e Madre tre musei per un artista EMANUELA MINUCCI Oltre settanta opere, tre musei – il Maxxi, la Gam e il Madre di Napoli - un solo artista (e un solo titolo: «Un giorno così bianco, così bianco») per un tris di mostre diverse. È la prima volta che accade - e domani al fianco del direttore della Gam Eccker ci sarà anche Giovanna Melandri del Maxxxi a presentare questo tris-debutto che rappresenta un evento inedito per l’arte. Il protagonista delle tre mostre (raccontato con opere e angolazioni diverse) sarà Ettore Spalletti. Alla Gam si partirà già domani e si proseguirà fino al 15 giugno, a Roma la mostra è già allestita da qualche giorno e terminerà il 15 giugno, al «Madre» di Napoli si partirà il 13 aprile per finire il 18 agosto 2014. Come spiega la presidente della Fondazione Musei Patrizia Asproni «questa triplice contemporanea nasce dal desiderio di mostra- re la varietà, complessità e profondità della pratica artistica di un maestro dell’arte contemporanea italiana». La mostra alla Gam si propone di ricostruire l’atmosfera dello studio di Ettore Spalletti. L’intento è quello di trasmettere la poetica dell’artista ricreando l’energia che si respira in quell’ambiente. La sintesi di tutto il lavoro di quest’artista si racchiude dunque nella dimensione magica del suo studio, luogo intimo e personale, che ricreerà negli spazi espositivi del museo. Tra i 25 lavori in mostra un’opera, proveniente da una importante collezione privata belga, Coppa, 1982 e Disegno, mano libera, un disegno di 8 metri del 1981, presentato in anteprima nazionale a Torino. Un’altra novità legata alla triplice esposizione sta nei social network: attraverso #Speedcontest Ettore Spalletti si potrà commentare l’evento e pure vincere un catalogo. twitter@emanuelaminucci . T1 CV PR T2 LA STAMPA MARTEDÌ 25 MARZO 2014 Intervista . Cronaca di Torino .45 Sulla «Stampa» GIANNI GIACOMINO iorgia Palmieri ha 18 anni. È l’unica figlia di Giorgio Palmieri, reo confesso del triplice omicidio di Caselle, avvenuto nel gennaio scorso, e di Dorotea De Pippo, l’ex colf della famiglia sterminata, gli Allione. Da quasi due mesi «Dora» è in carcere con l’accusa di concorso in omicidio. Secondo gli inquirenti, e le accuse del suo ex compagno, sapeva che la sera del 3 gennaio Palmieri avrebbe ammazzato a coltellate Claudio Allione, 66 anni, impiegato Sagat in pensione, la moglie Mariangela Greggio, 65 anni, ex insegnante dell’istituto superiore «D’Oria» di Ciriè, e la madre di questa, Emilia Dell’Orto, 93 anni. L’altro giorno Giorgia ha incontrato sua madre in carcere. Non la vedeva e non la sentiva dalla sera dell’arresto. G A due settimane dall’arresto, il 7 febbraio, Dorotea De Pippo, confessa: «Sì, quella sera ero anche io insieme con Giorgio nella casa degli Allione» 1 Tre vittime Nella villetta di Caselle la sera del 3 gennaio furono uccisi Claudio Allione, 66 anni, Mariangela Greggio, 65 anni, ed Emilia Dell’Orto, 93 anni «Inizialmente ho preferito non vederla, ma non perché non lo volessi. Solo per un fatto di sofferenza. Vedere in lacrime la propria mamma non MESSAGGIO ALLE VITTIME Strage di Caselle, la figlia del la colf: ora sogno di diventare avvocato «Se avessi saputo quel che stava accadendo non l’avrei mai permesso» In arrivo la perizia dei Ris L’avvocato:vorreileproveintribunale è mai bello. Poi ho deciso che era arrivato il momento». E cose vi siete dette? «Tante cose. Tutte quelle che mi sono portata dentro in questi mesi. Ma, una di queste, ovvero la più importante, è che io credo in lei e sempre le crederò qualsiasi cosa possa succedere. Mi manca molto». Com’è cambiata la sua vita dopo l’arresto di entrambi i genitori? «È proseguita esattamente come prima. Sono tornata a scuola, ho mantenuto una buona media nei voti, esco con gli amici. Insomma tutto quello che facevo ho continuato a farlo con la differenza che non ci sono mamma e papà». Chi è che l’ha aiutata di più ? «In questo periodo, ma anche in tutta la mia vita, due persone: mio fratello Ivan e mia cognata Fabiana». Cosa direbbe a Maurizio Allione, il figlio delle vittime ? A Torino la base della gang dei clonatori NICOLA PINNA LUCCA “Mia madre dice la verità Non può stare in cella a vita” Quando ha deciso di incontrarla? DENUNCIATI IN 14 1 A giorni arriveranno i risul- tati definitivi delle analisi effettuate dai Ris di Parma sul luogo del delitto. Dai riscontri si potrà chiarire meglio il ruolo ricoperto da Dorotea De Pippo la sera del delitto. «In settimana ho incontrato la De Pippo a cui ho riferito le anticipazioni che ho letto sulle pagine de “La Stampa” in merito alle analisi del Ris – spiega l’avvocato Giulio Calosso (nella foto) -. Non siamo però entrati nel merito della questione legata al rilevamento delle tracce biologiche della signora sul guanto perché, in realtà, la consulenza scientifica non è ancora stata depositata presso la segreteria dei pm». Continua Calosso: «È quindi inutile ragionare su quello che non soltanto non conosciamo io e la mia cliente, ma neanche i pm». L’avvocato riflette: «Gli atti di indagine sono, per legge, coperti dal segreto fino a quando l’indagato ed il suo difensore non ne possano avere conoscenza. In futuro, gradirei conoscere le prove in Tribunale. Anche perché siamo in una fase particolarmente delicata in cui la De Pippo e Palmieri hanno reso versioni parzialmente difformi e la consulenza scientifica potrebbe avere un rilievo determinante». «Provo molto dolore per le vitti- non commesso. Almeno questo me: non lo meritavano. Ci penso è quello che penso». tutti i giorni. Ma provo ancora Avrebbe mai immaginato che più dolore per Maurizio. Se posuo padre potesse uccidere ? tessi parlare con lui gli direi che Vuole incontrarlo ? mi dispiace molto. Che, se io «Preferisco non rispondere». avessi saputo anche solo una Come si immagina adesso la piccola parte di ciò che stava sua vita ? accadendo, non lo avrei mai «Esattamente come prima con permesso. Gli direi che bisogna tutti i lati positivi e negativi che farsi forza perché molte cose mi aspettano». che succedono nella vita non I suoi amici e i compagni di sono volute, però non bisogna scuola le sono stati vicini ? mai lasciarsi «Mi hanno ascoltrascinare dal IL SUPERSTITE tata quando ne dolore. Penso bisogno, «Provo dolore per lui avevo che lui sia un otsiamo usciti ase lo capisco sieme come semtimo ragazzo e sto male a pen- ora anch’io sono sola» pre, mi hanno sare quanto posconsolata nei sa soffrire. Da una parte lo ca- momenti di sfogo. Ma, sopratpisco perché nemmeno io ho tutto, mi hanno guardata con più i miei genitori». gli stessi occhi di prima». Lei conosce tutta la vicenda. Crede a quello che racconta sua madre ? «Si. Ha detto la sua verità, magari dopo un po’ di tempo ma l’ha raccontata e nessuno merita di versare delle lacrime ed essere accusato per un reato Qual è oggi la sua paura più grande ? «Quella di non riabbracciare più mia mamma fuori dal carcere». Ha un sogno ? «Lo coltivo da quando sono bambina: diventare avvocato». Non meno di 50 mila euro al mese, quasi un milione l’anno. La gang dei bancomat aveva messo in piedi un business che da anni andava a gonfie vele: la base operativa era a Torino, ma nella rete sono cascate decine di persone anche in Toscana, Lombardia, Liguria, Veneto, Emilia Romagna, Lazio, Abruzzo e Marche. Il sistema era vecchio, ma sempre efficiente: la clonazione delle carte di credito con un sofisticato software dotato di microcamera installato sugli sportelli automatici in diverse città. Chi andava a prelevare non si rendeva conto di essere «spiato» e così la banda dei romeni riusciva a scoprire i codici segreti e a clonare la banda magnetica. Con i soldi di tanta gente che non si era resa conto di essere stata derubata, in quattordici (tutti denunciati dai carabinieri di Lucca) hanno fatto spese pazze. Hanno acquistato smartphone e tablet, macchine fotografiche, computer e tanti altri oggetti facili da rivedere sulle aste on line. L’errore che li ha tratti in inganno è stato quello di usare i soldi delle truffe per ricaricare alcune carte prepagate intestate ai capi dell’organizzazione. A quel punto, per i militari è stato più facile scovare i componenti di questa organizzazione che da almeno due anni operava tra le regioni del Nord e del Centro Italia. Molto più complicato è stato individuare le vittime: per il momento si sa che in sessantanove si sono trovati con il conto corrente svuotato, ma parecchi altri casi devono essere ancora ricostruiti. In pochi hanno presentato una denuncia e in tanti (soprattutto persone che risiedono all’estero) non avevano notato gli strani ammanchi. Della banda facevano parte in quattordici: tutti romeni, tra i 23 e i 46 anni, residenti a Torino: è già scattata l’accusa di frode informatica, clonazione di carte di credito, installazione di apparecchiature atte a intercettare comunicazioni informatiche e anche quella di associazione a delinquere finalizzata alla truffa. Diario San Salvario Festa dell’Annunciazione Trappole per turisti Rubato bancomat a una pensionata Consolata, Poletto celebra per le madri Falsi mimi, artisti del furto In poche ore hanno speso 1650 euro, quasi tutto il plafond di una pensionata di Moncalieri alla quale avevano rubato il bancomat. Una banda di tre persone è stata bloccata dai carabinieri di San Salvario l’altroieri. Avevano appena ultima- Presi dai carabinieri to l’ultimo acquisto in un negozio del quartiere torinese, via Berthollet. Si chiamano Cristinel Cozma 40 anni, Georgiana Viorica Airinei 18 anni, Angela Cristina Prala 38 anni. Sono tutti di origine romena e provengono dalla cittadina di Jasi. Quando i militari li hanno fermati in via Sant’Anselmo dopo un breve inseguimento a piedi, hanno tentato di disfarsi della carta bancomat gettandola in una fioriera. Avevano effettuato tre prelievi e tre acquisti. L’avevano rubata a un anziana di Moncalieri sfruttando la disattenzione della donna che, intenta a fare la spesa, aveva lasciato la borsa e il portafoglio nel carrello insieme ai generi alimentari. La banda è sospettata di molti altri colpi nella provincia di Torino, ma al momento questa è solo un’ipotesi investigativa. [G. LEG.] 1 In occasione della Festa dell’Annunciazione il Santuario della Consolata ospita oggi alle 18 una messa dedicata a tutte le mamme presieduta dal cardinale Severino Poletto, arcivescovo emerito. Al termine della celebrazione il cardinale imparti- Il cardinale Poletto rà la benedizione alle donne in attesa di un figlio. L’iniziativa è promossa, come ogni anno, dalle Figlie di Maria Santissima Regina delle Madri (www.reginadellemadri.it - telefono 335.294888), dalla Famiglia di Therese (www.fdt.org/it, via Colli 20, e dal Movimento per la Vita (www.vitatorino.org , corso Trento 1, tel. 011.5682906). Gli organizzatori spiegano che «sono invitate tutte le mamme di Torino a celebrare insieme la festa dell’Annunciazione del Signore a Maria, modello di vita per ogni donna cristiana. Al termine della celebrazione ad ogni donna sarà offerta in dono una spiga di grano simbolo della donna cristiana e un libretto sulla vita spirituale di una mamma». Ogni secondo mercoledì del mese alle 21 alla Consolata si tiene il «rosario delle madri», meditato dalle mamme. 1 Falsi artisti di strada e mendicanti. In realtà, sono ladri professionisti in destrezza. Difficile braccarli. I primi si spacciano per «mimi», improvvisando spettacoli di strada. Chiedono l’elemosina ma a loro interessa soltanto rapinare le loro vitti- Elemosina in strada me. Si mascherano e molestano turisti e cittadini. Li distraggono e li derubano del portafogli e dei cellulari. In altre occasioni entrano in azione ragazzine e donne con un cartello strappalacrime: «Abbiamo fame, aiutatemi». Con la scusa di chiedere l’elemosina rubano ai turisti seduti nei dehors o sulle panchine della piazze torinesi. I carabinieri della Compagnia Torino Oltre Dora hanno individuato e arrestato la «donna in rosso» e denunciato la sua complice. È accaduto nel fine settimana, in corso Giulio Cesare, all’interno di un locale. Le due donne, vestite di rosso, si sono avvicinate ad un gruppo di ragazze sedute al tavolo e con la scusa di chiedere l’elemosina hanno rubato loro un telefono cellulare. Le due ladre sono scappate ma la vittima si è accorta del furto e ha chiamato i carabinieri. 1 T1 CV PR T2 . MARTEDÌ 25 MARZO 2014 LA STAMPA 46 . T1 CV PR T2 LA STAMPA MARTEDÌ 25 MARZO 2014 . Cronaca di Torino .47 Murazzi, tregua finita I residenti attaccano anche il concertone Famiglie e musicisti C’era chi le ha viste cambiare di anno in anno, chi ha amato il fermento creativo degli anni d’oro e chi ha odiato la baraonda modaiola degli ultimi tempi, ma erano in piazza anche tanti giovanissimi e famiglie. Tutti con un’unica richiesta: che Torino si possa riappropriare di questo spazio pubblico abbandonato, che torni a essere un punto di riferimento culturale, sia di notte che di giorno. E la grande partecipazione è stata la conferma dell’importanza per i cittadini di dare nuova vita ai Murazzi. Sotto accusa i decibel: per ripartire occorre dialogo ELISA BARBERIS ANDREA ROSSI ELISA BARBERIS Sulla Stampa In fondo c’era da aspettarselo. Quasi 10 mila persone in piazza Vittorio incappucciate e strette nei piumini è un po’ una metafora del lungo inverno che ha avvolto i Murazzi. E che s’è ripresentato ieri all’improvviso. D’accordo, non ha piovuto, ed è già una gran notizia. Però faceva freddo, tanto, la primavera è stata ricacciata indietro. Eppure erano in tanti. In tanti hanno firmato la petizione. I Murazzi nel senso di chi gli ha voluto bene, gliene vuole e desidera continuare a volergliene - sono vivi più che mai. Un pezzo di Torino - tutt’altro che marginale - li rivuole. La lettera Il lungo fiume tornerà un luogo di creatività e aggregazione giovanile PIERO FASSINO* R accolgo volentieri la sollecitazione che viene da «Murazzi on the road», che si svilupperà nella giornata di oggi in riva al Po. Il periodo di blocco delle attività dei Murazzi, infatti, volge al termine. La magistratura ha dissequestrato le arcate e l’amministrazione comunale ha utilizzato i mesi scorsi per eseguire e concludere le perizie e gli accertamenti sullo stato dei Con una lettera alla «Stampa» il sindaco Piero Fassino ha annunciato che ai Murazzi lungo il fiume torneranno eventi e musica entro l’estate 2 Tanti ritorni Hanno detto Infatti sono venuti in tanti. Non era scontato. In un certo senso per sentirsi raccontare una storia di cui sono parte. E per ascoltare la colonna sonora che Tanta gente si è stretta intorno ai Murazzi, all’idea originaria, di spazio creativo e culturale «Anche molti che abitano in zona sono venuti a firmare la petizione» È Sudoku Max Casacci leader dei Subsonica li ha accompagnati per molte notti. Chi meglio di loro, gli artisti che suonano in piazza Vittorio, sempre in giro per l’Italia (e non solo), può saperlo. Gli artisti che hanno voluto esserci - senza cachet, ovvio - sono i migliori testimonial delle arcate. Nessuno più di loro può portare una voce di ritorno. «Tutta Italia, vorrei dire tutta Europa ce li invidia», racconta Bunna degli Africa Unite. «I Murazzi sono stati un luogo di confronto, di creatività, per noi che suoniamo, per chi fa cultura hanno rivestito un’importanza fondamentale. Devono recuperare quel ruolo». «E’ una gran perdita, da tutti i punti di vista», dice Nitto dei Linea 77. «Turistico, perché quando andiamo in giro tutti ci parlano dei Murazzi. E sociale, perché sono sempre stati un luogo di incon- durata meno di ventiquattr’ore la tregua tra i residenti di piazza Vittorio e chi chiede la riapertura dei Murazzi. Altro che occasione per riavvicinarsi e ripartire da zero con un progetto comune che riesca a conciliare entrambe le esigenze. Dopo il grande concerto di domenica si è subito riaccesa la polemica: «I comitati organizzatori e gli amministratori del Comune ci avevano promes- Dal mattino Il risveglio è stato lento ma le performance di artisti lungo il Po sono cominciate al mattino. Poi la manifestazione in centro e la chiusura con il concerto in piazza Vittorio Giorno e notte non si escludono a vicenda, anzi: tanti giovani vogliono riprendersi questi spazi Enrico Melis Organizzatore di Murazzi on the roads Po e quelli che sono arrivati dopo. Poco prima di salire sul palco Max Casacci, uno che per questa giornata si è sbattuto non poco, tira le fila. «Oggi tanta gente si è stretta intorno ai Murazzi, all’idea originaria, di spazio creativo e culturale, che nulla ha a che te di quello che per decenni è stato il cuore della vita notturna torinese. Un anno e mezzo dopo è tutta un’altra musica. La street parade è una festa e sotto le arcate del Csa i Murazzi provano a ripartire, a immaginare il loro futuro. mai passato prima, nostalgici e curiosi. Si aggirano dentro il locale, per l’occasione trasformato in un mercatino di collane e orecchini di vinile, borse cucite a mano e leggins colorati, fotografie e dipinti surreali. Fuori, writers si esibiscono in graffiti live sulle pa- questa giornata come una mossa politica, prevale il desiderio di stare insieme e riappropriarsi di luoghi d’aggregazione sempre più difficili da trovare». Giorno e notte L’obiettivo è proprio questo, ti». Sul muro, un grande foglio per raccogliere idee per il futuro, appeso dagli studenti di Architettura: «Il primo spunto deve arrivare anche da chi i Murazzi li ha vissuti e li vorrà vivere ancora», continua Simone Casa dell’associazione PlinTo. Poco più in Il concerto per chiedere al Comune la riapertura dei Murazzi ha riunito migliaia di persone 1 so una bella giornata all’insegna della civiltà, ma se questo è il risultato allora non ci siamo proprio». Simonetta Chierici, presidente dell’Associazione Piazza Vittorio, è categorica: «C’è stata un’emissio- Il sudoku Junior 1 Junior 2 5 5 4 3 5 5 1 6 1 4 5 3 4 2 1 3 2 1 «Tanti si sono lamentati che la musica forte impediva di parlare anche in casa» Simonetta Chierici presidente associazione Piazza Vittorio Junior 1 1 2 3 6 4 2 5 1 6 4 3 5 3 6 4 2 5 1 6 5 3 2 1 4 5 1 4 6 2 3 4 3 2 1 5 6 Junior 2 5 4 2 6 1 3 1 6 5 2 3 4 3 2 1 4 5 6 1 4 2 6 5 3 3 5 4 1 6 2 6 2 3 5 4 1 Se sulla questione rumore chi abita in piazza Vittorio non è disposto a transigere, per una volta si sono evitate invece le polemiche sul degrado. Al mattino pochissime le proteste di chi – baristi e portinai – si è trovato a dover pulire i rimasugli di vetri rotti, bottiglie di plastica, maglie e sacchetti di carta abbandonati sotto i portici. Più forte delle critiche è stato, invece, l’entusiasmo delle dieci mila persone che hanno partecipato al concertone, che ha visto alternarsi sul palco molti di quei musicisti nati artisticamente proprio sotto le arcate. Difficile 3 8 7 1 6 5 8 4 9 4 7 8 2 3 7 4 1 3 9 2 3 9 1 5 8 1 Le soluzioni dei giochi di domenica Junior Sudoku 1 Piazza ripulita Medio Il gioco consiste nel riempire tutte le caselle in modo tale che ogni riga, ogni colonna e ogni settore contenga tutti i numeri senza alcuna ripetizione: negli junior sudoku sono in gioco i numeri da 1 a 6, nel sudoku medio e difficile i numeri da 1 a 9 2 La piazza ieri mattina ripulita a tempo record La soluzione dei giochi di domenica 2 6 1 2 3 6 4 9 9 6 2 2 1 9 5 8 6 9 8 3 5 6 4 8 7 7 Medio “In diecimila per il ritorno dei Murazzi” Un successo la manifestazione e il concerto in piazza Vittorio per sostenere la riapertura del lungo fiume L’obiettivo è dare vita alle arcate anche di giorno trovando un accordo con i residenti su movida e rumore Proprio domenica, dalle colonne della Stampa, il sindaco Piero Fassino ha annunciato che, dopo il dissequestro delle arcate avvenuto pochi giorni fa, a settembre partirà un intenso programma di rilancio. A cominciare dal rifacimento delle banchine, delle scalinate d’accesso, dell’illuminazione e delle connessioni wi-fi. «Ci interessano poco le belle parole di assessori e consiglieri comunali se non vedremo l’amministrazione impegnarsi davvero per costruire qualcosa di condiviso – rincara Chierici –. A fine novembre abbiamo inviato a Fassino una lettera, in cui gli chiedevamo un incontro per parlare del caos generato dai tanti locali notturni e per trovare insieme una soluzione». Più di quattro mesi senza risposta. «Aspettiamo» conclude. 3 4 6 5 2 7 8 9 1 8 2 7 9 4 1 5 6 3 9 1 5 8 6 3 4 2 7 7 6 3 4 1 2 9 5 8 2 9 4 7 5 8 3 1 6 1 5 8 3 9 6 2 7 4 5 3 9 6 7 4 1 8 2 4 7 2 1 8 5 6 3 9 6 8 1 2 3 9 7 4 5 Difficile Polemica La promessa del sindaco ne di decibel decisamente troppo forte – spiega –. In tanti ci hanno mandato video a testimonianza che in casa non si riusciva nemmeno a parlare o a guardare la televisione, non solo nei palazzi che si affacciavano sul palco, ma anche nelle vie circostanti». Ci tiene però a precisare che non si tratta di una critica a priori della manifestazione: «La situazione era oggettivamente quella e lo dimostrano le decine di lamentele che sono arrivate ieri». A rincarare la dose, alcuni insulti lanciati contro i residenti verso l’una di notte, quando ormai la festa si era già spostata al Csa, per continuare a ballare con il dj set di Boosta ed Ensi. «Alcuni ragazzi hanno urlato più volte “Noi siamo costretti a chiudere e questi vecchi si devono impiccare”- continua Chierici - Non è un tentativo di dialogo questo». Su La Stampa 7 3 8 5 2 1 6 4 9 5 9 6 8 7 4 1 3 2 4 1 2 3 6 9 5 8 7 1 5 4 2 9 7 3 6 8 3 2 9 6 8 5 4 7 1 6 8 7 4 1 3 9 2 5 9 4 1 7 3 2 8 5 6 8 7 3 9 5 6 2 1 4 2 6 5 1 4 8 7 9 3 Il tempo: fresco e instabile, un po’ di pioggia tra domani e giovedì SOLE NUVOLOSO COPERTO POCO NUVOLOSO OGGI SVIZZERA Annecy Verbania AOSTA Biella MILANO Novara Vercelli Grenoble Asti Alessandria Gap GENOVA Cuneo FRANCIA Nizza Savona La Spezia Imperia Situazione e avvisi meteo PIOGGIA INTENSA Ancora abbastanza soleggiato nel primo mattino, ma nubi in aumento su zone alpine, Liguria e Piemonte meridionale con piogge tra Genova e il Levante e rovesci nelle ore pomeridiane sulle zone montane e pedemontane piemontesi e sulle pianure orientali, isolati altrove. Possibili temporali. AOSTA VERBANIA BIELLA NOVARA VERCELLI TORINO ASTI ALESSANDRIA CUNEO MILANO GENOVA SAVONA IMPERIA 1 4 2 3 3 3 3 2 2 3 8 8 9 9 13 11 12 13 11 13 13 10 12 12 13 13 A cura di www.nimbus.it Centimetri-LA STAMPA DEL A TORINO NEBBIA VENTO NEVE MARE CALMO DOMANI SVIZZERA Annecy Verbania AOSTA Biella MIN MAX Le regioni rimangono all’interno di una circolazione depressionaria con aria fresca che mantiene tempo instabile per gran parte della settimana. I fronti perturbati sono però più attivi sull’Italia centro-meridionale e piogge e rovesci interessano oggi solo a tratti le nostre regioni, mentre tra domani e giovedì le precipitazioni potrebbero essere più estese con neve oltre i 1000 metri. Miglioramento del tempo nel fine settimana, con condizioni soleggiate e temperature in aumento. ITINER ARI 17 MISTERO TEMPORALE Temperature ˚C CITTÀ Pavia TORINO PIOGGIA DEBOLEMODERATA VARIABILE MILANO Novara Vercelli Grenoble Asti Alessandria Gap GENOVA Cuneo FRANCIA Nizza Savona La Spezia Imperia MARE AGITATO Nuvoloso al mattino con piogge tra Bassa Valle d’Aosta e Piemonte occidentale; neve oltre i 1000 metri. In giornata le piogge si concentrano su Torinese, Cuneese e Basso Piemonte, divengono irregolari altrove con schiarite più ampie su Valle d’Aosta e Ossola. Irregolarmente nuvoloso in Liguria. Temperature ˚C MIN MAX 3 5 4 5 5 4 5 5 3 6 8 8 9 AOSTA VERBANIA BIELLA NOVARA VERCELLI TORINO ASTI ALESSANDRIA CUNEO MILANO GENOVA SAVONA IMPERIA 8 10 9 11 11 10 10 11 7 11 13 13 13 LA LUNA A TORINO IL SOLE A TORINO Sorge alle ore 6,38 MARE MOSSO CITTÀ Pavia TORINO POCO MOSSO Si leva alle ore 18,39 Cala alle ore 6,16 Fasi Lunari Culmina alle ore 12,38 Tramonta alle ore 18,39 30 MAR 7 APR Itinerari che celano sempre qualcosa di sconosciuto e inaspettate scoperte. Protagonista è Torino e il suo lato più enigmatico. Una guida che suggerisce 17 percorsi tematici inconsueti attraverso le cronache e i protagonisti di ieri e di oggi; ad accomunarli: l’insolito e il mistero. 15 APR 22 APR IN EDICOLA A 8,90 EURO IN PIÙ NELLE EDICOLE, AL NUMERO 011.22.72.118, SU WWW.LASTAMPA.IT/SHOP . T1 CV PR T2 48 SPECIALE SCUOLA PUBLIKOMPASS SERVIZI PROMOZIONALI AL CIRCOLO INFORMATICO DI VIA THESAURO Pc e Tablet senza segreti con i corsi dedicati agli Over 50 Il mondo delle nuove tecnologie è in continua evoluzione ed è importante restare al passoconitempi:anchechihagià«passatoi 50»senteilbisognodipoterutilizzare,parallelamente al computer, nuovi strumenti tecnologicicometabletesmartphone. «La motivazione principale che spinge i nostri alliievi ad avvicinarsi al mondo di internetedelcomputer,spessoèdaricondurreallavogliadisentirsipiùintegratinellasocietà di oggi, sempre più informatizzata – dice Valeria Marchiandi responsabile e docente del Circolo Informatico, scuola di informatica per la terza età – inoltre, sono moltelepersonechevoglionopoterdialogare con lo stesso gergo di figli e nipoti, che, a causa delle terminologie tecniche, risulta lorospessoincomprensibile». Ancora: «Molti dei nostri allievi hanno deciso di seguire i nostri corsi di smartphoneetabletperchésisonotrovatiproprietari di un oggetto dalle potenzialità incredibili ma che non padroneggiano al meglio, ma- gariricevutoinregalodaifiglioppureacquistatod’impulso». Le condizioni per imparare sono ideali. «Nella nostra sede, le aule possono ospitare al massimo nove allievi, ognuno dei qualiavràadisposizioneuncomputer,garantendocosìunaottimalequalitàdell’insegnamento». Con la primavera il Circolo Informatico propone molti corsi, dalle basi del computerperarrivareainternet,fotografia,fotoritocco, tablet, smartphone e molto altro. InoltreverrannoriproposticorsiperaggiornarsisullenovitàdelnuovosistemaoperativoWindows8. A grande richiesta ripartiranno i corsi di lingua inglese, con insegnante madrelingua,studiatiperilpubblico«over50». La sede del «Circolo informatico» è in via Thesauro 5 a Torino; la si può raggiungere facilmente essendo a due passi dalla stazionedellametropolitanadicorsoMarconi. Sono aperte le iscrizioni ai corsi, in partenza da fine marzo, che si terranno sia al mattino(conorario9.00-12.00)chealpomeriggio (14.30 - 17.30). Per qualsiasi informazionerelativaadiscrizioni,prezziedorari,si puòcontattarelasegreteriaalnumero01179.00.514neiseguentiorari:lunedìdalle14 alle18;mercoledìegiovedìdalle9alle13. www.circoloinformatico.it A VENARIA, CON SETTE CAMPI, BAR, RISTORANTE E PIZZERIA Centro sportivo San Francesco per giocare a calcio da campioni Il centro sportivo San Francesco sorge a Venaria Reale, alle porte di Torino, in via Guarino Guarini 63. La struttura, recentemente ristrutturata, comprende un campo a 11 regolamentare, tre campi a 7, tre campi a 5, 12 spogliatoi, comodi parcheggi privati. Inoltre è stato da poco inaugurato il bar- ristorante pizzeria con forno a legna che offre una vasta scelta di alimenti e bevande da degustare all’interno (la sala accoglie 200 posti a sedere), all’esterno oppure nel dehors chiuso riscaldato. Per la scuola calcio «Juventussoccerschool» abbiamo un vasto bacino di ragazzi di età compresa tra i 5 e i 12 anni che partecipano ai corsi organizzati. Il centro sportivo organizzerà anche un’Estate Ragazzi. Il centro sportivo si trova nella nuova zona di Venaria Reale comodissima da raggiungere, a cinque minuti dallo Juventus Stadium, vicino alla tangenziale. LEZIONI A ROSSODIGITALE La competenza digitale? Si può imparare a tutte le età Negli ultimi anni, soprattutto, con la diffusione dei social network e degli smartphone e con la crescita smisurata di Google, la tecnologia ha invaso le nostre vite. Ci è scivolata in tasca, silenziosamente, diventando quasi un prolungamento del nostro corpo. Eppure, permoltiquestomondotecnologico resta una realtà oscura, dominata da esperti e appassionati che si muovono disinvolti, usando un lessico incomprensibile. Diventa allora necessario informarsiperscoprireleinfinitepossibilità,imparareasceglierepernonperdersi, conoscerepersemplificarsilavita,utilizzare gli strumenti tecnologici in modo attivo in tutti gli ambiti della vita quotidiana,masoprattuttoperfareepromuovere cultura. Rossodigitale è una scuola di competenza digitale, che promuove corsi finalizzati all’uso pratico delle tecnologie. Qui si trova un gruppo di lavoro eterogeneo (programmatori di lungo corso e artisti), che trasformano un punto di vista originale in metodo di studio. L’assunto basediRossodigitaleèl’educazione digitale: «Non si tratta soltanto di un processo cerebrale. Certo, alcune nozioni teoriche di base sonoindispensabili,maallafine ci si approccia alla tecnologia con gli strumenti più antichi del mondo: le dita. Il mondo digitale - sottolineano a Rossodigitale - non è diverso da quello reale, per conoscerlo serve un’esperienza diretta ed è quello che offriamo ai nostri allievi». Il motto di Rossodigitale è:«Partiamodazeroqualunque età tu abbia o senta di avere». Formazione individuale ed a gruppi anche fuori sede. Sede: corso IV Novembre 100 (pressostadioolimpico,zonaSantaRita), facilmente raggiungibile con i mezzi n.10-17-4;[email protected] . T1 T2 LA STAMPA MARTEDÌ 25 MARZO 2014 . Cronaca di Torino .49 Gli altri casi Il salotto di via Alessandria Giardini del Toro Piazza Ghirlandaio 1 La piazzetta di via Alessan- 1 Unico spazietto verde ai con- 1 Piazza Ghirlandaio è stata dria, angolo via Bologna (nella foto la rimozione di un albero pericolante), è un salotto urbano. Un toret, panchine, e alberi. Salotto che deve ringraziare i suoi residenti. A gennaio, si sono armati di scope e sacchi neri per pulirlo dalle foglie secche e dai resti di bottiglie di birra abbandonate sul pavé. fini della Borgata Aurora, i giardinetti, detti «del Toro», di via Alimonda sono uno dei centri della vita dei suoi residenti. Ma anche, uno spazio dove possono nascere dei conflitti. I genitori dei bambini che lo frequentano si sono muniti di ramazze per ripulirli dalla spazzatura e renderli più accoglienti. adotta dai residenti di Spina 4 in via Cigna. Dopo il ritrovamento di alcune siringhe, si sono mobilitati. Per due sabati hanno ripulito i marciapiedi, portato via l’immondizia e curata l’aiuola dimentica al centro della piazza. Tra i volontari anche un esperto di giardinaggio. La sfida delle mamme spazzine Barriera di Milano, ripulite le vie intorno a casa: “Così possiamo combattere il degrado” Ccst. Comitato che da anni è in prima fila nella battaglia contro il degrado della Barriera di Milano. Ma questa volta, la scena ha dovuto cederla ad altri protagonisti. «Mamme spazzine» che presto torneranno in strada per il secondo atto. La storia PAOLO COCCORESE In altre zone S i può combattere il degrado che circonda casa nostra in tanti modi. Facendo installare telecamere ad ogni angolo, con le ronde notturne per disturbare lo spaccio o, più semplicemente, con buona volontà, spirito di iniziativa e delle care e vecchie ramazze. Per una quindicina di mamme di Barriera di Milano, domenica è stata una giornata un Quella di via Ceresole, non è una storia isolata. Anche in altre parti di città, i residenti hanno deciso di spazzare via il degrado e la sporcizia senza attendere l’intervento dell’Amiat. Gli esempi sono molteplici. In via Alessandria, a gennaio alcuni abitanti, stanchi di vedere le montagne di foglie morte e le bottiglie rotte, hanno ripulito la piazzetta all’altezza di via Pisa. L’anno scorso, ai «giardini del Toro» di via Alimonda sono scesi in campo i genitori dei TUTTI INSIEME GLI ATTREZZI «La strada è di tutti il disinteresse non vince se ce ne prendiamo cura» Il Comitato Urban ha fornito ramazze e secchi per pulire po’ speciale. Si sono date appuntamento in via Verres e in via Ceresole con scope, palette e l’obiettivo di rendere più pulito quest’angolo di città. Perchè, come hanno scritto su decine di volantini per lanciare l’appuntamento, «La strada è di tutti. E la maleducazione e il disinteresse non vincono se ce ne prendiamo cura». Un gruppo di «lavoro» per il decoro Armate di ramazze e secchi le mamme si sono date appuntamento in via Verres e in via Ceresole con scope, palette e l’obiettivo di rendere più pulito quest’angolo di città. Perchè: «La strada è di tutti» L’idea E’ su un marciapiede davanti al portone di casa che è nata la scintilla che ha dato il via all’iniziativa. «Ci incontravamo ogni giorno e ci lamentavamo per la sporcizia – dice la signora Luigina, 70 anni, residente in via Verres -. Cartacce, vetri rotti, escrementi di cane. Se passeggi per andare in chiesa 15 impegnate Nonostante la pioggia le mamme di Barriera di Milano hanno passato la domenica a pulire o a fare una commissione non puoi rilassarti un attimo. E’ così che ci siamo dette: se nessuno lo fa, vuol dire che le nostre strade ce le puliamo da sole». Incuria e maleducazione da sconfiggere impegnandosi in prima persona: bandite le proteste, spazio all’intraprendenza che vuol diventare insegnamento per tutti. «Fino a pochi mesi fa, in strada c’erano gli spacciatori – aggiun- ge la signora -. Oggi, si sono spostati poco più in là, ma quando viene sera in molti preferiscono rimanere a casa. Le strade sono piene di buche. Pulirle vuol dire renderle più accoglienti». La giornata La giornata di pulizia è andata avanti nonostante la pioggia. Ramazze, secchi e palette sono stati forniti dal Comitato Urban, che ha inviato anche il personale di «Barriera Amica». In più, l’iniziativa ha trovato il sostegno organizzativo dei Bagni Pubblici di via Agliè e della Circoscrizione 6. «Nel quartiere abbiamo una spazzina che, però, non riesce a pulire con continuità le strade. Sotto casa nostra la vediamo ogni quindici giorni», dice Angelo Martino, il presidente del Comitato Torino Nord del Polemica tra ministeri LE MULTE PER CHI SFORA IL LIMITE ORARIO Tutto nasce da una contesa tra il ministro dell’Interno e quello dei Trasporti, i quali sostengono teorie opposte si rimpallano la competenza Strisce blu, battaglia in Sala Rossa Il sindaco: si legalizza l’evasione Il Comune accende la polemica con il ministero dei Trasporti ANDREA ROSSI «Scusate, lo dico così: sarebbe una legalizzazione dell’evasione tariffaria». Nessuno potrà accusarlo di non averla detta chiara. Il sindaco Fassino ieri - chiamato in causa dal capogruppo del Nuovo centrodestra Enzo Liardo - ha detto la sua in Sa- la Rossa sul grande equivoco delle multe sulle strisce blu. Ha ragione il ministero dell’Interno, secondo cui chi paga per sostare un certo numero di ore e poi sfora debba essere multato, o quello del Trasporti, per cui si dovrebbe fare pagare soltanto la differenza tra quanto versato e quanto dovuto? Il caso è scoppiato nuovamente giovedì, quando il sottosegretario ai Trasporti Del Basso De Caro ha ribadito la posizione del suo dicastero. Inutile dire che Fassino - e con lui tutti gli altri sindaci italiani - non abbia gradito. «Con quella interpretazione, nessu- bambini che frequentano la piccola area verde di Aurora. Un piccolo paradiso per il loro divertimento costretto a convivere con gli spacciatori, gli sbandati e cumuli di sacchetti dell’immondizia abbandonati sui marciapiedi. In piazza Ghirlandaio, invece, hanno fatto di meglio. «La rotonda, essendo area di cantiere, non era curata da nessuno – dice il presidente del Comitato Spina 4, Massimo Maglorio -. Una domenica l’abbiamo ripulita, la settimana dopo abbiamo tagliato le rose». Vezzo estetico di quaranta residenti dal pollice verde. No, non proprio. «Il degrado porta delinquenza – aggiunge Maglorio -. E noi eravamo stanchi di fare lo slalom tra le siringhe dei tossici davanti casa». no pagherebbe più un parcheggio se non per la tariffa minima prevista. Per controllare, poi, bisognerebbe appostare un addetto per ogni auto in attesa del ritorno del proprietario». A quel punto, ed era prevedibile, si è scatenata la bagarre. Del resto, siamo a due mesi dalle elezioni, la Sala Rossa ribolle di aspiranti candidati in Regione, e ogni occasione è buona per provare a raggranellare qualche voto. E dunque, si è scatenato un dibattito un po’ surreale, imperniato sul solito canovaccio: l’opposizione accusa giunta e maggioranza di voler continuare a vessare i torinesi con un balzello dietro l’altro, gli altri rovesciano il ragionamento. Più d’uno poi - da Liardo a Marrone di Fratelli d’Italia - ha sollevato il caso di Savona: lì si che i vigili chiedono l’integrazione della tariffa anziché multare. Già, ha replicato il radicale del Pd Silvio Viale, ma sapete quanto è l’integrazione? 25 euro. Per la cronaca, 25 euro è la stessa cifra che viene inflitta a Torino. L’unica differenza è che qui la chiamano multa. «A Savona la chiamano integrazione e non contravvenzione ma sempre 25 euro sono», chiosava con un po’ di sano realismo Gioacchino Cuntrò del Pd. Alla fine, l’unica proposta è arrivata dal capogruppo della Lega Fabrizio Ricca: «Si trovi con il ministero una soluzione adeguata. Sapendo che esiste già oggi uno strumento, il Neospark, che consente di pagare per il tempo di stazionamento effettivo». Si tratta di un apparecchio elettronico prepagato che s’accende quando si parcheggia e si spegne quando si riparte. Quando il credito si esaurisce si passa in tabaccheria a ricaricarlo. A Torino lo si può già anche usare. Chissà che non si trovi una soluzione di questo genere per superare la battaglia delle strisce blu. . T1 T2 50 .Quartieri LA STAMPA .MARTEDÌ 25 MARZO 2014 uartieri A CURA DI ANTONELLA MARIOTTI Per le vostre segnalazioni [email protected] Aperte tutti i giorni: Piazza Massaua 1, sempre aperta (24 ore su 24). Atrio Stazione Porta Nuova, dalle ore 7 alle ore 19,30. Orario minimo 9-19,30: via S. Donato 9; via Madama Cristina 62; via Po 4; corso Sebastopoli 272; via Vandalino 9/11; via Cardinal Massaia 45; piazza Carlo Felice 63; viale dei Mughetti 1; corso Palermo 119; corso Monte Grappa 55; via Arnaldo da Brescia 25; via Santa Giulia 38; via Di Nanni 42; via Candiolo 31. Di sera (19,30-21,30): piazza Galimberti 7; via Foligno 69; via Sempione 112; via San Remo 37; via Sacchi 4; corso Traiano 73; corso Francia 1/bis. Aperte anche di notte: corso Belgio 151/B; via Nizza 65; corso Vittorio Emanuele II 66; Piazza Massaua 1. Informazioni: www.farmapiemonte.org. Centro “In via Mazzini il buio vince su tutto” Il grido d’allarme dei commercianti costretti a chiudere o a trasferirsi in altre zone della città ELENA LISA «Io non so quanto resisterò, l’ultimo anno l’affitto è aumentato tre volte» Tra il buio e l’entusiasmo ha vinto il buio. Tra il buio e la creatività ha vinto il buio. Sullo slancio dei commercianti, molti sotto i 40 anni e per larga parte donne che lavorano nel tratto di via Mazzini da via Accademia Albertina verso il Po, ha vinto lui. Il buio. Appena cala il sole quel pezzo di strada diventa triste e lugubre. Le luci della città non aiutano. Per risparmiare, il Comune d’inverno ha scelto di accenderle solo alle sei del pomeriggio. Ma il buio ha vinto soprattutto metaforicamente sull’estro di chi ha voluto provarci, sulla genialità delle attività aperte tre, quattro, cinque anni fa al massimo, in una via che è in centro ma non così «in centro». Non così chic da meritare le invasioni del fine settimana, ma nemmeno tanto popolare da guadagnarsi una riqualificazione. Una retta lunga che nasce in via Lagrange e sfocia in corso Cairoli. Francesca Belfante Proprietaria della tabaccheria «Tra tutti non riusciamo a fare la colletta per le luci di Natale» Maria Provasoli Proprietaria del negozio di tessuti «Me ne vado tra un paio di mesi. Il Comune ha scelto di spingere alcune zone e non altre» L’anima Una via con un’anima originale e unica, ma che sta morendo. Le vetrine che si vedono qui, difficile trovarle da altre parti. Ci sono le scarpette per i primi passi che arrivano dall’Australia, le pietanze tipiche piemontesi super premiate, la bigiotteria artigianale, il vino sfuso, i detersivi alla bottiglia, la pizza doc, la pasta fresca che arriva ogni giorno dal Sud e la mozzarella di Cuneo. E’ su questo che ha vinto il buio. A colpire duro in un periodo nero per tutti, non solo per i commercianti, sono l’ aumen- Nella via i commercianti rischiano la chiusura «Siamo dimenticati dall’amministrazione comunale» dicono i commercianti di via Mazzini e con il parcheggio sotterraneo «si deve fare una gimcana senza ragione» Sulla Stampa to degli affitti dei locali - anche 3.000 euro per 80 metri quadri - il prezzo dei parcheggi, 2,50 l’ora, roba che forse si vede a Parigi e che più che a una passeggiata a guardare vetrine induce a una mezza corsetta, e l’area Ztl che lì chiude il traffico fino a metà mattinata. Una miscela velenosa che, mese dopo mese, sta invadendo, infettandola, la parte alta della via. Chi si arrende «Me ne vado tra un paio di mesi – dice Maria Buzzi, 34 anni titolare della trattoria Mamalicia – ci sono troppe cose che non vanno. Ho iniziato dieci anni fa, poi è arrivata la crisi, ma non basta a spiegare le difficoltà. La scelta del Comune di spingere alcune zone a discapito di altre è stata devastante». Perché via Mazzini non è cool come via Lagrange Maria Buzzi Titolare di Mamalicia o via Carlo Alberto, non è la strada delle grandi firme, ma nemmeno un luogo chip come San Salvario prima del suo restyling e del suo boom. In un anno sono state concesse 43 licenze. Maria Buzzi che è riuscita a trattenere la clientela, oggi scappa perché il rinnovo dell’affitto proposto è stratosferico. «Ho quattro dipendenti – dice la donna - o pago loro e mantengo le loro famiglie o mi dissanguo con il canone». Come lei traslocheranno (alcuni se ne sono già andati) Soul Kitchen, Creativity, Fior di Bimbo Bio, il fioraio e l’erboristeria. «Il riciclo di negozi e negozianti è frequente – dice Francesca Belfante, 33 anni, che ha un tabaccheria poco più avanti – io non so quanto resisterò. Sono qui da tre anni e nell’ultimo mi hanno aumentato l’affitto tre volte. Certo, trasferirmi sarebbe un peccato, questa strada è sconosciuta a molti torinesi ma è bellissima». La colletta Andando verso il centro il quadro cambia ma di poco. Le tre sorelle Provasoli, che oggi gestiscono il negozio di tessuti, abiti da sera e da sposa, davanti a piazza Bodoni spiegano che sì, che anche loro sentono la crisi, ma aggiungono che negli ultimi anni è successo qualcosa di strano: «Tra tutti i commercianti non riusciamo a fare una colletta per le decorazioni di Natale – dice Maria Provasoli – segno che le difficoltà economiche esistono. Ma certo le decisioni della politica, non aiutano». Poi: «Piazza Bodoni quando era pedonale era un ottimo punto per ritrovarsi, i bambini giocavano a palla, e gli studenti del conservatorio pure. Poi l’amministrazione ha deciso di costruire un parcheggio sotterraneo. Hanno diviso in due la piazza per farci passare le macchine. Una gimcana senza ragione. Per entrare nel parcheggio sei costretto ad attraversare la piazza e svoltare a destra: sarebbe bastato non chiudere via Carlo Alberto per salvaguardare un pezzo spettacolare della nostra città». Centro Borgo Po Semafori in tilt in corso Galileo Ferraris Il “porta a porta” si avvicina alla Collina DIEGO MOLINO Semafori in tilt, traffico nel caos e attraversamenti pedonali a rischio. Da un po’ di giorni è la situazione in corso Galileo Ferraris, nel tratto compreso fra via Meucci e via Bertolotti. La causa dei disagi è un grave guasto agli impianti semaforici, proprio all’altezza della sede della Circoscrizione Uno. «E’ pericoloso attraversare la strada – dicono i cittadini –. In alcuni tratti ci sono dei vetri rotti a terra, è probabile che si siano verificati degli incidenti». L’impianto è stato messo sul lampeggio da Iride Servizi, che cura la manuten- SILVIA CAPRIOGLIO SAN SALVARIO zione dei semafori in città. Per le riparazioni bisognerà effettuare degli scavi lungo il corso. «Ci siamo accordati con Terna, che ha in programma altri lavori in zona, per coordinare insieme gli interventi – dicono da Iride –. I semafori verranno riattivati entro la fine di aprile». «Pulite la statua del pescatore» 1 A prima vista, con la testa piegata verso il basso, sembra quasi rassegnata al suo destino. E’ la statua del pescatore che si trova all’interno del parco del Valentino. Da tempo la scultura versa in cattive condizioni: ogni giorno è assalita da decine di piccioni e nessuno si preoccupa di ripulirla. A segnalare la situazione è un lettore, che dice: «Dovrebbe essere una piccola attrattiva per i frequentatori dell’area verde, ma in questo stato ne accentua solo il degrado». [D. MOL.] Novità in vista per 7 mila tra residenti e commercianti della bassa collina della Circoscrizione 8: dal 7 aprile cambiano gli orari di raccolta rifiuti per il «porta a porta». Il servizio è già attivo alla Crocetta e arriverà fino alla collina, Amiat ha spedito lettere di avviso ai cittadini che risiedono nella zona per comunicare il cambiamento. Tra die settimane tutti i contenitori o sacchi per la raccolta di rifiuti non recuperabili, per l’organico e per il vetro e le lattine dovranno essere esposti non più entro le 8, ma tra le 11,30 e le 13,30. I sacchi semitrasparenti o i cassonetti per la raccolta della plastica dovranno essere esposti entro le 7. Nessuna modifica invece nella raccolta di carta e cartone, come per i giorni di raccolta, che, per ogni tipologia di rifiuto, rimarranno sempre gli stessi. . R T1 CV PR T2 LA STAMPA MARTEDÌ 25 MARZO 2014 etropoli Metropoli .51 . Per le vostre segnalazioni [email protected] Beinasco, sfonda il bar con l’auto Chieri e Nichelino, sportello per celiaci Un disabile con una vettura speciale, per errore ha schiacciato l’acceleratore invece del freno, sfondando muro e vetrata di un bar. Ferite lievi per la fidanzata del titolare, l’automobilista è finito in ospedale per lo choc. [M. MAS.] L’Asl To5 ha attivato due sportelli dedicati alla celiachia, che resteranno aperti fino al prossimo 28 agosto nei distretti di Chieri e Nichelino. Per informazioni e prenotazioni si può chiamare il numero 011.6806837. [F. GEN.] Susa Il bambino nasce in autostrada La coppia è stata respinta al punto nascite di Susa, in via di riorganizzazione I due sono partiti per l’ospedale di Rivoli. Ma la donna non ce l’ha fatta ad aspettare Grugliasco De Tomaso domani l’incontro con gli americani MARINA CASSI Vietato «venire al mondo» FRANCESCO FALCONE Fortunatamente la mamma, Mahamma Bourauki, e il piccolo Mohamed stanno bene. Ma, di sicuro, l’episodio che ha per protagonista la coppia di Susa - 36 anni lei, 37 il marito - non farà che alimentare le polemiche sul punto nascite dell’ospedale segusino. «Mia moglie ha dovuto partorire su una piazzola dell’autostrada, al freddo, mentre cercavamo di arrivare all’ospedale di Rivoli - lamenta Abdel Aziz Mejdoubi, il padre del piccolo Mohamed -. Ancora adesso è sconvolta per quanto avvenuto, mentre L’ospedale di Susa, dove sarebbe dovuto nascere il piccolo Ma il reparto di Ostetricia è stato chiuso per la riorganizzazione sanitaria voluta dalla regione TROPPO TARDI Folle corsa in auto ma a Bussoleno si sono rotte le acque mio figlio poteva tranquillamente nascere a Susa, come gli altri nostri due bambini, di tre e quattro anni». Lieto fine La storia conclusasi domenica, poco prima di mezzanotte, nell’improvvisata sala parto sui sedili di un’auto sull’A32, a Bussoleno, ha inizio sabato mattina, quando un normale controllo in vista del parto evidenzia un lieve diabete gestazionale. Come tante altre donne, «dirottate» negli ultimi mesi a Rivoli per simili complicanze a seguito della riorganizzazione del reparto di neonatologia di Susa, Aziz e la moglie vengono avvertiti che monitoraggi, ci rimandano a Mahamma dovrà partorire al- casa perché il tracciato non trove: «Già i miei primi due fi- mostra contrazioni», raccongli erano nati col glucota la coppia marocchisio alto, ma qui a na. «Tornate domaSusa - ricorda ni», è il responso Mejdoubi -. dei medici. Stavolta, inveDomenica ce, ci hanno sera, altri dospediti allori: Mejdoul’ospedale di bi telefona È la distanza fra Susa e Rivoli, a 40 all’ospedale l’ospedale di Rivoli, dove chilometri di di Susa. «Mia adesso devono rivolgersi distanza». moglie aveva le le donne Sabato sera, contrazioni già per partorire quando la donna da alcune ore accusa dei dolori, teracconta il padre, anmendo un parto imminente, cora scosso -. Per me il viagMahamma e Aziz raggiungo- gio fino a Rivoli era troppo no l’ospedale rivolese, come lungo, ma mi hanno risposto previsto: «Dopo due ore di di andare laggiù». 40 chilometri Collegno carabinieri per chiarire evenPochi chilometri di autostra- tuali responsabilità. Secondo i da, e si rompono le acque. «Ho vertici dell’ospedale e dell’Asl, accostato, aiutato mia «quando ha chiamato moglie a far nasceil padre non ha rire il piccolo come ferito delle conpotevo - ricorda trazioni: perciò Aziz -. Poi, con è stato manle mani ancodato a Rivora sporche di li». In caso È la quota minima prevista sangue, appecontrario, dalla Regione per tenere na mio figlio è l’Asl ricorda aperti i punti nascite uscito sono riche la scelta degli ospedali partito a tutta sarebbe caduta di provincia velocità verso Susul pronto socsa, dove in ospecorso di Susa. Di dale gli hanno tagliato il tutt’altro avviso i genicordone ombelicale». tori del piccolo Mohamed: Tutto bene, «ma poteva fini- «Fatti simili sono inaccettabili. re in tragedia» accusa l’uomo, E se fosse accaduta una diche ha presentato denuncia ai sgrazia?». Parto in autostrada 500 parti l’anno Di nuovo felici Moncalieri Agrati, il piano industriale “Ecco cosa accadde delude i lavoratori la notte dell’esplosione” PATRIZIO ROMANO Amareggiati. Gli 82 lavoratori della Agrati di Collegno sono rimasti delusi dall’incontro svoltosi ieri mattina in Regione, dove l’azienda ha presentato il suo piano industriale. «Ci hanno proposto di ricollocare 30 persone tra gli stabilimenti di Chambery, in Francia, Veduggio, Dolzago e Tronzano - elenca Claudio Siviero, rsu Fiom - poi hanno detto di aver dato mandato ad una società per la reindustrializzazione del sito e infine di accompagnare alcuni alla mobilità o alla pensione con incentivi». Ma ciò che li ha la- GIUSEPPE LEGATO Gli operai ieri alla Regione sciati di sasso è stata la proposta di un anno di cassa integrazione straordinaria per chiusura. «Noi di chiusura non parliamo proprio - ribatte Marinella Baltera, Cgil - perché l’Agrati di Collegno è uno stabilimento sano di un’azienda sana». Tutto è stato rimandato a domattina, sempre in Regione, dove ci sarà un tavolo tecnico. Abdhoul Benazir, l’uomo che può raccontare la verità sulla terribile esplosione che la notte tra il 28 febbraio e l’1 marzo scorsi ha sventrato una palazzina di tre piani in via Sestriere, a Moncalieri, si è svegliato dal coma indotto dai medici dopo le gravi ustioni che ha riportato al viso e alle gambe. «Stavo rientrando a casa dal lavoro, mi sono fermato sotto per prendere un caffè al bar con una mia amica. Poi lei è andata via e sono salito in casa. Ho aperto la porta e ho spinto l’interruttore della luce. Ri- cordo una fiammata e l’inferno, un colpo di aria e fiamme che mi hanno investito». E’ stato lui dunque, il ferito più grave di quella notte, ad aver azionato la «bomba» di gas. I carabinieri di Moncalieri, che indagano sotto la guida del pm Raffaele Guariniello, lo hanno sentito nonostante le sue condizioni di salute non siano ancora buone. Da poco è stato sottoposto a un intervento chirurgico. Ai militari l’uomo ha ripetuto che non possedeva bombole e che la caldaia era nuova, ma questa versione è ancora al vaglio degli investigatori che non escludono l’ipotesi che l’uomo, o qualche altro inquilino del pa- Ancora un nulla di fatto per il futuro della De Tomaso. Anche ieri, in occasione dell’incontro che si è svolto in Regione per cercare di risolvere la crisi dell’azienda di Grugliasco, non si è trovata una soluzione. Ma la vera svolta potrebbe arrivare domani quando l’assessore al Lavoro Claudia Porchietto incontrerà una cordata americana interessata a rilevare parte della De Tomaso. Non si tratterebbe più della Lotus, ma di un nuovo acquirente. Il curatore fallimentare ha spiegato al sindacato che il sequestro dei marchi - deciso nei giorni scorsi dalla Procura - ha sgombrato il campo da un grosso problema, ma che tuttavia rimangono aperti possibili contenziosi giuridici. La prossima settimana, poi, ci sarà un nuovo incontro per verificare se sarà possibile richiedere al Ministero una proroga della cassa integrazione, che scade il prossimo 4 maggio. Commenta Vittorio De Martino, della Fiom-Cgil: «È evidente che si deve trovare una soluzione che riguardi tutti i 964 addetti». Vincenzo Aragona, della Fismic, rinnova invece l’appello al premier Matteo Renzi affinché «trovi una soluzione per garantire un reddito ai lavoratori della ex-De Tomaso e alle loro famiglie, in quanto la scadenza della cassa integrazione è sempre più vicina». In ospedale Noemi, una delle due sorelline coinvolte nell’esplosione, gioca con un carabiniere. I militari hanno ricomprato i loro tablet lazzo, potesse riscaldarsi con una piccola stufa a gas. La fuga di gas rimane infatti l’ipotesi più probabile ma i periti incaricati dal magistrato non hanno ancora terminato il loro lavoro. Nei giorni scorsi, a casa della famiglia Benvenuto - padre, madre e due bambine, rimasti miracolosamente vivi sotto le macerie della soffitta e oggi in una casa offerta dal Comune hanno bussato i carabinieri di Moncalieri. Dopo aver sentito che le due piccole - Giulia e Noemi - avevano perso i loro tablet nell’esplosione, si sono autotassati e li hanno ricomprati. Un gesto di solidarietà che ha reso felicissime le bimbe, ricoverate per qualche giorno al Regina Margherita. . T1 CV PR T2 Asta Sant’Agostino 24 marzo - ore 15 e ore 21 Dipinti antichi, dell’800, del ’900 e contemporanei 25 marzo - ore 15 e ore 21 Arredi, argenti, orologi e gioielli 416 H. Nitsch 418 A. Carmassi 433 N. Aimone 828 Officine Panerai 920 Tiffany & Co. 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Che è quella piccola, piccolissima fetta delle nostre tasse, che lo Stato “gira” alle associazioni attive nel settore della solidarietà o comunque in iniziative di valore sociale. La Fondazione Specchio dei tempi, da anni, in questa occasione vi chiede una mano. Che è quella di scrivere il suo numero di codice fiscale (97507260012) nella caselle che indica il destinatario del 5 per mille. Negli anni scorsi molte migliaia di lettori hanno fatto questa scelta, contribuendo a costituire un «tesoretto» variabile fra i 120 ed i 150 mila euro che la Fondazione La Stampa-Specchio dei tempi ha utilizzato quasi sempre nel sostegno alle tredicesime dell’amicizia, l’iniziativa che da 38 anni ci vede impegnati ogni Natale - nel portare un aiuto (un assegno da 500 euro) ad almeno 2000 anziani Negli ultimi anni il 5xmille ha portato a Specchio dei tempi cifre variabili fra 120 e 150 mila euro quando si è trattato di acquistare apparecchiature d’avanguardia per la diagnosi e la cura di gravi malattie, donate ad ospedali pubblici. O quando si è trattato di sostenere l’avvio di grandi sottoscrizioni di solidarietà (che godono sempre di un primo stanziamento immediatamente messo a disposizione dalla fondazione), o l’attività dell’Istituto per la Ricerca sul Cancro di Candiolo (che aiutiamo sin dalla sua nascita), oppure nel sostegno alle donne incinte senza casa (anche con le suore vincenziane). Alcuni interventi riguardano anche paesi lontani: la costruzione e lo sviluppo dell’Ospedale Pediatrico di Hargeisa in Somalia (attivo da quasi quindici mesi e primo concreto intervento per dare speranza nel proprio paese di origine a chi spesso è invece costretto a fuggire verso l’Europa), la stretta collaborazione con i padri Camilliani torinesi che gestiscono, ad Haiti, l’Ospedale Saint Camille di Port Au Prince, la recentissima costruzione di una scuola in Bangla Desh. Ambulatori pronti a luglio In breve Proprio ieri, in una delle periodiche riunione che Specchio dei tempi tiene con i progettisti, è stato confermato che la costruzione dei nuovi ambulatori medici dal pian terreno dell’Ospedale Pediatrico Regina Margherita verrà completata a giugno e che, entro luglio, ultimato l’arredamento e l’installazione di alcune apparecchiature, la struttura potrà cominciare a funzionare. Il dono dei lettori de La Stampa ai bimbi di Torino sarà. alla fine dei lavori, di oltre 1 milione di euro. Intanto si lavora con impegno. L’azienda che ha vinto la gara d’appalto viene seguita con grande attenzione. Sinora i lavori hanno rispettato i tempi e nei 16 vani previsti (su oltre 600 metri quadrati) la nuova struttura sta prendendo forma. In questi ultimi giorni, proprio per dare maggiori garanzie di funzionalità al reparto è stato deciso l’acquisto di un nuovo impianto di “produzione freddo” per assicurare clima propizio anche nelle estate più torride. In più, oltre alle opere murarie previste, abbiamo aggiunto al progetto alcuni dettagli che ci paiono importanti: una migliore coibentazione (molto approssimativa nella vecchia struttura) , un nuovo impianto di allarme antincendio (la sicurezza è sempre al primo posto), la stesura di una nuova rete informatica (che prevede adeguate predisposizioni), l’aggiunta di un vano al progetto originale, l’acquisto diretto degli arredi per oltre 90.000 euro. poveri e soli, prevalentemente torinesi. Questa operazione ha una necessità minima di un milione di euro ogni anno, una cifra non facilmente reperibile... Il 5 per mille è stato spesso decisivo. Come é stato prezioso quando si è trattato di stanziare 1,2 milioni di euro per i nuovi ambulatori dell’ospedale pediatrico Regina Margherita (pronti entro il prossimo luglio) o per acquistare i defibrillatori che stiamo distribuendo in questi mesi nelle scuole frequentate dai nostri ragazzi, oppure Concerto per la Somalia Agnes Obel a Torino il 6 maggio al Lingotto I lavori nei futuri nuovi ambulatori del Regina Margherita Come ci potete aiutare... Per sostenere i progetti di Specchio dei tempi è possibile versare presso gli sportelli torinesi de La Stampa (in via Lugaro 15, dal lunedì al venerdì ore 9-18; sabato 9-12,30) oppure tramite bonifico bancario sul conto intestato alla Fondazione La Stampa Specchio dei tempi c/o Intesasanpaolo, piazza San Carlo 156, Torino, Iban IT10 V030 6901 0001 0000 0120 118. Oppure online sul sito www.specchiodeitempi.org utilizzando la carta di credito. Ogni versamento può anche riportare la causale: Fondo 500 per la Solidarietà Generale, per le Colazioni dei Poveri, per i defibrillatori; Fondo 501 Lotta contro il cancro; Fondo 583 per In Africa, in Somalia, Specchio dei tempi e Mas Cth Onlus hanno costruito un ospedale per bambini. Completamente gratuito. E’ un miracolo che dura da 14 mesi: oltre 14.000 bambini curati, diverse centinaia di loro strappati alla morte. Per continare potete darci una mano anche acquistando un biglietto per il concerto che la cantante e pianista danese Agnes Obel terrà nella straordinaria cornice dell’Auditorium del Lingotto martedì 6 maggio 2014 alle ore 21. I biglietti sono in vendita in tutti i consueti punti di prevendita oppure online su www.ticket.it e www.vivaticket.it. Da 20 euro a posto. Moncalieri Un aiuto alle vittime dell’esplosione Specchio dei tempi è intervenuto per sostenere una famiglia colpita dall’esplosione della palazzina di via Sestriere a Moncalieri. Un assegno è stato consegnato nei giorni scorsi. Alfa Teatro l’ospedale dei Camilliani ad Haiti; Fondo 584 per curare i bambini della Somalia (Ospedale Pediatrico di Hargeisa); Fondo 586 per l’ospedale Regina Margherita di Torino; Fondo 589 per Sardegna e Filippine. Tutti i versamenti vengono pubblicati sul sito:www.specchiodeitempi.org. Spettacolo dialettale per Ospedale Hargeisa La Compagnia Sal & Peiver di Rivalba organizza uno spettacolo in dialetto piemontese. Martedì 15 aprile 2014 alle ore 21 al teatro Alfa di Via Casalborgone 16/i. Tutto il ricavato andrà all’ospedale pediatrico di Hargeisa. . T1 CV PR T2 LA STAMPA MARTEDÌ 25 MARZO 2014 Economia Nord-Ovest .53 . LA STAMPA Nord-Ovest Per le vostre segnalazioni e lettere Econordovest LA STAMPA via Lugaro 15 10126 TORINO email: [email protected] Convegno ad Aosta “I servizi offerti dall’Unione europea” Domani Aosta ospita l’incontro «L’Europa In Valle d’Aosta e Piemonte». L’appuntamento, voluto dalla Commissione europea, punta a «lanciare e far conoscere l’Europa presente in Valle d’Aosta e in Piemonte» e «i diversi servizi offerti». I lavori, a Palazzo regionale, si apriranno alle 10,30. Per discutere di Stato dell’Unione e sfide dell’Ue per il 2014, interverrà Alessandro Giordani, capo della Comunicazione della Commissione europea in Italia. Il capo ufficio stampa della Commissione europea in Italia, Ewelina Jelenkowska (foto), approfondirà invece la nuova programmazione finanziaria 2014-2020. Infine saranno presentati i servizi offerti dai Centri Europe Direct in Valle d’Aosta e Piemonte. Banca regionale europea Oggi l’assemblea conferma il presidente Oggi, alle 10,30 nella sede legale a Cuneo, si riunisce l’assemblea dei soci della Banca regionale europea: deve nominare nuovo il Cda (in carica 3 anni) e approvare il bilancio consuntivo. Il Cda scende da 15 a 11 componenti: 10 sono piemontesi e di questi 7 della Granda (finora erano 6): Mario Cismondi, Ferruccio Dardanello, Maurilio Fratino, Filippo Ferrua Magliani, Marco Manfredi, Fabrizio Pace e Pierfranco Risoli (sarà vicepresidente e uscirà dal Cda della Fondazione Crc, azionista di riferimento di Bre con il Gruppo Ubi). Nel Cda confermato anche il tortonese Giacomo Lodi ed entra l’avvocato torinese Cristina Faissola. È l’assemblea dei soci a scegliere presidente e vice. Alla guida di Banca regionale europea sarà confermato Luigi Rossi di Montelera (nella foto) fino al 2016. [L. B.] Il manuale Daicommercialisti laBibbiadel Nonprofit Si avvicina il tempo delle dichiarazioni dei redditi e del 5 x 1000 e Ordine dei Commercialisti di Torino e Università hanno messo a punto una dettagliatissima guida per consentire una corretta gestione delle decine di migliaia di enti non profit piemontesi. Il «Manuale del Non profit» (edizioni Eutekne) è stato messo a punto col coordinamento scientifico di Luigi Puddu, docente della Facoltà di Economia, di Pier Luigi Foglia, presidente del Centro Studi Terzo Settore, e di Margherita Spaini, consigliere segretario dell’ Ordine dei Commercialisti. Per presentarlo è stata organizzato, oggi, un evento alla Facoltà di Economia torinese. E’ la prima volta che viene redatta questa sorta di “bibbia” per il non profit. Corrado Alberto È il nuovo presidente dell’Api: «La situazione delle nostre imprese sta migliorando, ma è proprio adesso che è doveroso e necessario non abbassare la guardia» La trimestrale dell’Api Le piccole imprese torinesi vedono segnali di ripresa Sono duemila e danno lavoro a 40 mila persone: un buon test per il Piemonte MARINA CASSI inalmente arriva dalla piccole e medie imprese dell’Api di Torino che ampiamente rappresenta il Piemonte con le sue duemila imprese associate per 40 mila addetti - un segnale di ripresa. Anche per ragioni scaramantiche tutti aggiungono che sono ancora da confermare e consolidare. Ma dopo anni di segnali negativi si può tirare un sospiro di sollievo, come dice il nuovo presidente dell’Api torinese, Corrado Alberto. Che aggiunge: «Come accade da mesi le imprese che stanno meglio sono quelle esportatrici. E i settori più coinvolti nella ripresa sono quelli delle lavorazioni metalliche e la metalmeccanica non tanto per l’automotive quanto per i produttori di macchinari». Alberto spiega che «la situazione delle nostre imprese sta migliorando, ma è proprio adesso che è doveroso e necessario non abbassare la guardia; la ripresa è tutt’altro che consolidata, anzi i segnali positivi che ci arrivano devono essere sostenuti con più forza e più coraggio». F Il futuro Incalza: «Ciò che chiediamo non è un aiuto incondizionato, ma la possibilità di abbattere per davvero i nostri costi di produzione, di vedere concrete azioni per il rilancio della domanda interna oltre che strumenti efficaci per migliorare le nostre esportazioni. Più in generale, le istituzioni dovrebbero guardare con più cautela nei confronti dei grandi gruppi industriali che fino ad oggi hanno beneficiato di rilevanti risorse pubbliche ma che continuano a non generare vero sviluppo». Quello dell’occupazione è uno dei dati più significativi. Il saldo previsionale torna positivo ed è del 3,6%. Significa, spiega Alberto, che se il dato verrà confermato - a giugno si interromperà la lunga serie negativa iniziata nel 2008. Il 15,2% delle imprese prevede entro giugno un aumento degli addetti. Attualmente però il 14,3% delle imprese sta ricorrendo alla cassa integrazione. Aumenta anche l’intenzione di effettuare nuovi investimenti: il 48,4% delle aziende ne prevede la realizzazione entro giugno (era il 39,2 in dicembre). Ottimisti e pessimisti Per i prossimi sei mesi, secondo la indagine dell’Api, le imprese ottimiste sono passate dal 35,1% al 39,4 (il 41,8 fra quelle che esportano). In crescita, però, anche la percentuale dei pessimisti: dal 27% di dicembre al 29,7% di marzo 2014. Più pessimiste, come già in passato, le imprese che operano solo sul mercato italiano. Le previsioni su ordini, fatturato e produzione sono in miglioramento rispetto alle attese formulate in dicembre, anche se quelle sui livelli di fatturato crescono con minore intensità. Oggi, il 35,8% delle imprese prevede un aumento degli ordini, il 30,1% di fatturato e il 34,4% della produzione. Il 90% circa un portafoglio ordini per i prossimi sei mesi, ma ancora il 40,1% ha ordini solo per un mese e un altro 40% per tre mesi. La produzione industriale è prevista comunque in aumento per il 34,4% delle aziende (era il 17,2% in dicembre), ma è in diminuzione per il 21,9% delle imprese contro il 18,3 dello scorso dicembre. I bilanci Il 54,2% delle aziende torinesi ha chiuso il 2013 con bilanci in utile (una percentuale pressoché simile a quella del 2012), mentre è cresciuta dal 10,8% al 16,8 la porzione di aziende che ha chiuso in pareggio e è stabile quella che ha subito perdite di bilancio. Cresce il numero di imprese che soffre di ritardi di pagamento, anche se diminuisce la durata del ritardo medio. Il 74,8% delle imprese, infatti, ha crediti scaduti con un ritardo medio di 198 giorni. Mentre a dicembre scorso la percentuale di aziende con crediti scaduti era del 71,3%, ma i ritardi accumulati arrivavano ad una media di 228 giorni. . T1 CV PR T2 54 .Economia Nord-Ovest Fonti di Vinadio Sicurezza e logistica 15 nuovi dipendenti Migliorare la sicurezza e razionalizzare le operazioni di carico dell’acqua sui Tir che provvedono al trasporto: è il nuovo progetto a cui sta lavorando «Fonti di Vinadio» che, con il marchio Sant’Anna, è leader in Italia nel mercato delle acque minerali. L’iniziativa è portata avanti con la «Autotrasporti Capozi» e prevede l’assunzione di 15 nuovi dipendenti. «Fonti di Vinadio» da sempre investe sul territorio cuneese e ha chiesto anche alle aziende partner di privilegiare gli abitanti della valle nella ricerca del personale. La «Capozi» ha L’azienda a Vinadio già avviato la selezione dei candidati, che dovranno preferibilmente risiedere in Valle Stura o nel Cuneese. Requisiti indispensabili la patente Ce, esperienza nella guida di mezzi pesanti, la disponibilità a turni notturni per consegne a corto e medio raggio. Si può inviare il curriculum a [A. P.] [email protected] Novara Palazzo Citterio al Maxxi di Roma «Grande Brera», il programma di restauro e rilancio del complesso museale milanese che custodisce alcuni dei grandi capolavori dell’arte italiana, parla anche un po’ novarese, grazie alla presenza dell’impresa edile Notarimpresa. In questi giorni il piano di recupero di palazzo Citterio è esposto al Maxxi di Roma, il museo nazionale delle arti del XXI secolo: tra le aziende che concorrono al progetto vi è anche la realtà novarese. Nello spazio espositivo Il museo Maxxi di Roma romano, in collaborazione con lo studio RaimondiFeiffer, ha proposto una idea innovativa che prevede l'utilizzo di materiali all’avanguardia come ad esempio il cemento trasparente, tecnologie ecosostenibili e soluzioni per il risparmio energetico. Dopo il successo ottenuto alla Triennale di Milano, l’esposizione sarà nella capitale fino al 30 marzo. [S. M.] LA STAMPA .MARTEDÌ 25 MARZO 2014 Gruppo Comdata “Non è un posto per precari” sposta ai problemi dei clienti dei nostri clienti». Negli ultimi 3 anni 2800 tra assunzioni e stabilizzazioni. Nove sedi all’estero La mappa del Gruppo. FULVIO LAVINA ASTI Negli ultimi due anni e mezzo sono passati da 4.521 a 10.248 addetti, tutti a tempo indeterminato. Alla Comdata, call center sembra non far rima con «lavoro precario». «In tre anni abbiamo fatto 2800 tra assunzioni o stabilizzazioni, con un delta positivo a fine periodo di 1900 unità» sottolinea Amalia Bigatti, direttore Risorse umane e Organizzazione del Gruppo. Chi sono e che fanno. Comdata, sede legale a Milano (fa riferimento dal 2009 alla famiglia di imprenditori Saraval) è uno dei maggiori operatori a livello europeo per tutto ciò che riguarda l’offerta di servizi ai clienti per conto di grandi marchi. Il termine call center, in questo caso, è riduttivo: «Gestiamo l’assistenza soprattutto 12 mila via telefono, ma ora anche con i nuovi canali, di aziende come Enel, Eni, dei più importanti marchi della telefonia, o di banche come Santander o Mediolanum - spiega Bigatti - A questo aggiungiamo un settore in cui ci siamo particolarmente sviluppati che è il cosiddetto back office, cioè la gestione di tutta la parte documentale di pratiche che servono ai nostri clienti: in pratica ci siamo specializzati a dare la ri- Operatori A fianco da sin. Chiara Aillaud e Amalia Bigatti Sopra la sede Comdata di Asti Oggi Comdata vuol dire 12 sedi in Italia (il polo di Asti è il più grande, con i suoi 700 dipendenti a tempo indeterminato e altri 100200, a seconda dei periodi, con contratti somministrati), più quattro sedi in Romania (1700 lavoratori) e altre 5 in Repubblica Ceca, Turchia e Argentina. per un totale di 12 mila operatori. «Il 20 % sono laureati - spiega la responsabile della sede di Asti Chiara Aillaud - Chi lavora per noi deve avere una buona conoscenza dei sistemi informativi, aver approfondito i servizi a cui è dedicato, avere buona capacità di comunicazione per spiegare a persone diverse problematiche assai diverse. Lavorare qui richiede preparazione e specializzazione». I numeri Il fatturato è cresciuto dai 230 milioni del 2011 ai 300 dello scorso anno, l’85% in Italia. Il 48% arriva dalla attività nelle telecomunicazioni, quasi il 30 dall’energia il resto dai settori industria, media (Sky, Rcs, De Agostini, Mondadori) e finanza e assicurazioni. Evento a Ginevra Best,ilprogettotessilediPistoletto portaall’Onulamodasostenibile Si chiama B.e.s.t, una piattaforma che riunisce aziende tessili con l’intento comune di produrre e ispirare un cambiamento responsabile nella società attraverso idee e progetti creativi. L’iniziativa è legata al «Terzo Paradiso» di Michelangelo Pistoletto, un simbolo grafico-filosofico, e in questo caso una grande installazione, che l’artista ha portato a Ginevra, in occasione dell’evento promosso dalle Nazioni Unite sulla sostenibilità nella moda come strumento per azioni concrete per la salute del pianeta. La giornata, intitolata «Forest for Fashion - Fashion for Forest» ha visto fra i principali partner e sponsor dell’iniziativa Zegna Baruffa L'artista Il simbolo del «Terzo paradiso» di Pistoletto ha sposato il tessile in un’opera presentata a Ginevra Lane Borgosesia insieme ad altri lanifici biellesi. A corredo, in una mostra nella «Sala dei passi perduti», gli abiti in materiali sostenibili creati appositamente per l’evento da giovani fashion designer internazionali, che resterà allestita fino al 15 aprile. Cittadellarte Fashion B.e.s.t. è un’officina operativa che dal 2009 si dedica allo sviluppo della sostenibilità bio-etica nell’ambito del settore tessile e riunisce decine di aziende produttrici di tessuti, filati e accessori ecosostenibili. Grazie al progetto, materiali e prodotti vengono presentati nell’arco dell’anno sia in forma espositiva sia nell’ambito delle maggiori fiere nazionali e internazionali, sviluppando iniziative La presentazione dell’installazione (in alto) con i tessuti biellesi pubbliche di sensibilizzazione al consumo responsabile. Il tema, per Zegna Baruffa, come per tle aziende che collaborano da tempo con Pistoletto, è particolarmente vicino ai valori d’impresa del distretto: l’eccellenza della produzione è uno dei capisaldi che il Biellese persegue come il costante miglioramento e l’accurato controllo qualità. «L’eredità per il futuro rappresenta un patrimonio di competenze e professionalità costruito nei decenni insieme ai dipendenti - spiega Pier Giacomo Borsetti del gruppo tessile - Si tratta di un fortissimo legame con il territorio e un’attenzione particolare per la sostenibilità in tutte le fasi produttive. Da sempre Zegna Baruffa esprime la volontà di fare le cose in modo diverso, privilegiando l’ambiente e la salute dei lavoratori e del consumatore finale». [P. G.] . T1 CV PR T2 LA STAMPA MARTEDÌ 25 MARZO 2014 Economia Nord-Ovest .55 . Le missioni di lavoro Progetto Iren Laboratorio d’innovazione nel regno dell’idroelettrico Nel 2013 le imprese che hanno reclutato personale con un contratto di somministrazione sono aumentate del 23% sul 2012 Nella valle Orco un “incubatore” per l’efficienza energetica GUIDO NOVARIA I contratti di somministrazione Non solo idroelettrico nel futuro di Iren, la «multiservice» torinese, proprietaria di dighe e centrali nell’alta Valle Orco, realizzate a partire dagli Anni 30, quando si chiamava ancora «Azienda elettrica municipale». Il presidente di Iren, l’ex ministro della Pubblica istruzione Francesco Profumo ha accettato, ieri, l’invito dei sindaci dei 25 Comuni inseriti nel bacino imbrifero della Valle Orco per parlare di progetti cofirmati Iren «perché la strada del dialogo e del confronto è l’unica percorribile per ottenere risultati». Badante in regola se ad assumerla è l’agenzia NADIA FERRIGO Le potenzialità «Questo territorio può diventare un laboratorio d’innovazione per migliorare servizi e offrire opportunità occupazionali nuove e impensabili fino a poco tempo fa», ha detto Profumo. La ricetta è semplice: dare vita ad un tavolo di progettazione per la banda larga, l’efficienza energetica, la razionalizzazione degli acquedotti e degli impianti di illuminazione pubblica e ancora la valorizzazione turistica: «Le nostre dighe rappresentano il radicamento di Iren sul territorio, ma oggi servono risposte diverse che Iren può fornire, lavorando su obiettivi di eccellenza e qualità». Il bacino del Telessio Si trova nell’alto vallone di Piantonetto, zona conosciuta soprattutto dai rocciatori: il sentiero per il rifugio Pontese costeggia il lago artificiale del Telessio [FOTO LUCA FASSIO] La svolta 6 Alta Scuola Politecnica Per farlo sbarcherà in Valle Orco l’Alta Scuola Politecnica, un gruppo ristretto di futuri ingegneri selezionati fra i Politecnici di Torino e Milano: «Metteranno a frutto i loro studi economici, urbanistici e informatici trasformando le propose dei sindaci, e quindi del territorio, in progetti che potranno essere ammessi ai finanziamenti dell’Unione europea». perto,specie per il versante pieTutto facile? «No certamente - montese». osserva Giovanni Bruno Mattiet, sindaco di Locana e promo- Primi passi tore dell’incontro con L’estate scorsa, proprio Profumo - Iren ha sisu un vallone comgnificato per quepreso nel territosto territorio porio di Locana - il sti di lavoro che Piantonetto - è adesso si sono p a r t i t a drasticamente un’azione di ridotti rispetto p ro m o z i o n e Agnel,Serrù,Ceresole, al passato. Ma che si è tradotTelessio,Eugio,Valsoera oggi questa valta in opportunisono le sei dighe Iren lata può diventatà occupazionali della valle Orco re un incubatore di legate al turismo idee per una zona naturalistico. «A Ceche, non dimentichiamo, resole, il bacino artificiale è quasi tutta compresa nel terri- è diventato navigabile. E poi ci torio del Parco Nazionale Gran sono le dighe da far scoprire ai Paradiso, un gioiello naturalisti- turisti: Iren può diventare partco che deve essere ancora sco- ner essenziale» dicono i sindaci. «Questo territorio è in grado di offrire opportunità nuove che noi sapremo sostenere» Francesco Profumo presidente Iren dighe Sempre più aziende si rivolgono alle agenzie per il lavoro: secondo i dati raccolti dal centro studi di Assosomm, l’Associazione italiana delle agenzie, nel 2013 le imprese che hanno reclutato personale con un contratto di somministrazione sono aumentate del 23% sul 2012, con più di 200mila «missioni lavoro» attivate. In linea con i dati nazionali anche il Piemonte è tra le regioni italiane che privilegiano le agenzie. Sale il Piemonte «Solo nei primi due mesi dell’anno, le immissioni sul lavoro sono aumentate rispettivamente del 2,4 e del 7% rispetto ai dati dell’anno scorso - conferma Barbara Uglioni, responsabile del Piemonte per Openjobmetis -. Il nostro compito è capire quali sono le esigenze e le potenzialità del candidato, tenendo anche conto di quali sono le opportunità di lavoro offerte dal territorio. Nel Novarese ad esempio ci sono più possibilità nell’industria chimica, mentre nel Biellese otto richieste su dieci arrivano ancora dal tessile: sono i piccoli terzisti che resistono e che, a seconda dei periodi, hanno bisogno di una mano. Con un’esigenza ben precisa: che si tratti di personale qualificato». Secondo i dati raccolti da Openjobmetis, dalla provincia di Ivrea si cercano operatori nell’ambito dell’information technology, ad Alessandria operai specializzati per il polo chimico, mentre ad Alba e Cuneo la richiesta è legata all’industria alimentare, in particolare dolciaria: è un settore molto legato alla lavorazione dei diversi prodotti e caratterizzato da una grande stagionalità, proprio come nell’alto Novarese, dove ora si guarda con interesse al turismo. Le prospettive Buone prospettive anche per i servizi di assistenza alla persona: anche se è sempre più diffusa la buona pratica di mettere in regola collaboratrici domestiche e badanti, in molti rinunciano, scoraggiati da costi troppo alti e burocrazia. «Babysitter, addetti alle pulizie, governanti: il settore viaggia in bilico tra sommerso e legalità – commenta Uglioni -. C’è sempre più interesse, sia da parte delle famiglie che dei lavoratori, a regolarizzare il loro rapporto, tanto che stiamo per inaugurare una sezione specializzata della nostra agenzia. Noi possiamo assumere direttamente il collaboratore da inviare alle famiglie, sostituendoci a loro in qualità di datore di lavoro, così da salvaguardare la professionalità degli addetti e anche i loro diritti». Secono i dati di Assosomm, le assunzioni a tempo indeterminato nate da un contratto di somministrazione nel 2013 sono state più di 3000, operai nel 60% dei casi. T1 CV PR T2 . MARTEDÌ 25 MARZO 2014 LA STAMPA 56 . T1 CV PR T2 LA STAMPA MARTEDÌ 25 MARZO 2014 In città .57 . incittà LA STAMPA Società cultura & spettacoli Il restauratore-alpinista L’addetta alle pulizie La mia via ferrata sullo scalone centrale “Tra i capolavori l’allegria è naturale” Chi l’avrebbe mai detto che per fare i restauratori in museo si dovesse essere alpinisti? Giovanni Rinaldi, 39 anni, ne è la prova. Maneggia spatole, pennelli, polveri e paste speciali, lime e coltellini. Ha fatto studi artistici, tratta il legno, la pietra, gli stucchi antichi. Ma all’occorrenza indossa l’imbrago e inizia ad arrampicare. Monta ad altezze vertiginose e sta appeso per ore a lavorare. Un edificio storico come Palazzo Madama ha bisogno di un manutentore vigile e atletico. Giovanni restaura, conserva in buona salute le sale del museo di arte antica di piazza Castello (mentre la sua compagna Alessandra Paravicini, è la «dottoressa» delle tante tele della collezione). Quando il museo è chiuso, Giovanni entra in azione: «Fin da piccolo ho desiderato vedere Palazzo Madama, ma era ancora chiuso, all’epoca. Oggi conosco ogni angolo di queste sale, è come una casa per me». Il restauratore-alpinista è pronto per una via ferrata speciale: «Sopra lo scalone d’ingresso mi tocca la spolveratura di un’intera parete». [L. TOR.] Giovanni Rinaldi Filomena Santoro 39 anni, è un restauratore-acrobata che spesso lavora sospeso nel vuoto 45 anni, calabrese di Cariati, è la responsabile di una squadra di quattro addette Lavorare con il sorriso Si occupano delle pulizie della Gam e considerano una fortuna poter lavorare tra tante opere d’arte. Hanno una grande passione per i capolavori dell’800 Filomena Santoro, 45 anni, «calabrese di Cariati, provincia di Cosenza», è una macchina da guerra. «Due di noi spolverano, due puliscono bagni, uffici, locali. In due ore, dev’essere tutto fatto. Anche se non le dico durante Renoir, che lavoraccio, con tutto quel pubblico…». Filomena è la coordinatrice di una squadra di quattro donne delle pulizie alla Gam. Il lunedì è il loro giorno lungo al museo, per i lavori più corposi. Mentre durante la settimana bastano due ore al mattino, dalle 7 alle 9, per tirare tutto a lucido. «Non ci annoiamo mai. Si canta, si ride, tra questi capolavori artistici, che di mattina presto sono tutti per noi». Tanti film, dall’Arca Russa di Sokurov a Dopo Mezzanotte di Ferrario, raccontano l’esperienza che vivono tutti i giorni Filomena, Laura, Sara e Margarita. «Ormai conosco le opere a occhi – spiega Filomena –. Ho sempre paura di pulirle, perché se capita qualcosa…». Ammette: «E’ un lavoro bellissimo, diverso da fare le pulizie nelle scale o in casa. Non è che ci capisca molto di arte contemporanea – confessa –. Noi tutte siamo più sull’antico. Ci incantano i quadri vecchi, dell’800». [L. TOR.] Il controllore «MuseumWeek» La giardiniera L’occhio bionico di Palazzo Madama Il lato segreto dei grandi musei Anche le fragoline sono opere d’arte Raffaele Morese è l’«occhio bionico» del museo. Lui ti vede. Sa tutto di quello che succede in sala, dalle 7 del mattino fino alle 19. Lui, con altri due colleghi, ovviamente. Nella «control room» di Palazzo Madama, di occhi elettronici ce ne sono ben sei, più quelli di chi fa il turno di notte. A musei chiusi, quello stanzotto strategico che vigila sul museo di piazza Castello fa da centro di sorveglianza per quel che succede anche alla Gam e al Mao. I tre musei sono collegati in rete. La guardiania è riunita in un solo punto operativo, miracoli della tecnologia. Un lavoro, quello del guardiano Raffaele, che potrebbe sembrare un po’ alienante, sempre con lo sguardo fisso davanti alla telecamera. Non è così: «Attacchiamo alle 7. Apriamo i cancelli, disallarmiamo tutto, facciamo un giro nelle sale, nei sottotetti, nelle cantine, ovunque – dice –. Poi, arrivano le signore delle pulizie». Caffè per tutti, in attesa degli assistenti di sala, con cui siamo collegati via radio, e del pubblico. «La cosa più bella del mio lavoro? Essere utili alla sicurezza dei tesori dell’arte». [L. TOR.] Raffaele Morese Con altri due colleghi dalla 7 alle 19 lavora nella «control room» dei musei Viaggio tra chi tiene puliti e accesi i luoghi della cultura L’importanza di custodi, magazzinieri, giardinieri LETIZIA TORTELLO L unedì, giorno di cantiere, di allestimenti, di pulizie. Di spolveratura e restauro dei reperti preziosi, giorno per tagliare l’erba e curare il verde. E fare quei piccoli grandi lavori di cui un museo ha bisogno, ma che sarebbero impossibili quando c’è l’invasione del pubblico. E così, ieri, per 90 musei d’Italia, e 10 musei torinesi, dall’Egizio alla Venaria, alla Fondazione Sandretto, è stato il grande giorno del dietro le quinte. Un’occasione lanciata dal social network Twitter nell’ambito della «MuseumWeek», la settimana dei musei, per far conoscere al pubblico di tutto il mondo i nostri tesori. Ogni giorno, fino a domenica, Twitter sarà monopolizzato dalla cultura e dall’arte. Ieri, l’hashtag dell’iniziativa (cioè il tema virtuale della giornata) era proprio il backstage dei musei: #DayinTheLife. Spagna, Francia, Inghilterra e Italia hanno «cinguettato» a più non posso immagini, commenti, attimi di quotidianità dei lavoratori dei musei. Un viaggio affascinante, che permette di scoprire mestieri impensati, professionalità invisibili. Come il restauratore-alpinista di Palazzo Madama. O i fotografi-catalogatori che schedano le collezioni. E ancora, i custodi, gli addetti alle pulizie, i magazzinieri, i manutentori, i giardinieri. Tutte professionalità «del lunedì», per molti enti museali di Torino, chiusi al pubblico proprio in questo giorno. Nei musei della Città, solo i giardinieri sono volontari. Sono «senior civici», uomini e donne in pensione, che dedicano il proprio tempo alla cura del verde a Palazzo Madama, alla Gam, al Borgo Medievale, al Mao. Nel giorno che ha festeggiato sulla rete i mestieri nascosti, il commento di direttori e operatori dei musei alla proposta del sindaco Fassino di aprire gli enti della cultura al lavoro dei volontari è unanime: «Calcolando le difficoltà economiche in cui ci troviamo – spiega il numero uno della Gam Eccher - l’utilizzo di personale volontario è un fatto molto importante». La stessa opinione la esprime Filomena Santoro, impiegata della ditta di pulizie Miorelli alla Gam: «Magari ci dessero qualcuno. L’importante è che non ci tolga lavoro. Né a noi, né ai giovani». Eccher precisa: «Il volontariato al museo funzionava, fino a qualche anno fa, prima che i sindacati manifestassero la loro paura di perdita occupazionale. Ma io dico che non è così». guarda la fotogallery www.lastampa.it/torino Rosa Mangullo 63 anni, «senior civico», è un’ex professoressa di storia in pensione Ha la vanga in mano e il sorriso sul volto. Rosa Mangullo, 63 anni, origini cilentane e una vita trascorsa a Torino, dal ’76 a oggi ha trovato il suo felice giardino epicureo a Palazzo Madama. Anzi, più che un giardino un orto. «Dopo la pensione, e dopo anni da professoressa di storia – dice – sentivo il bisogno di fare qualcosa di utile e di divertente per il prossimo che mi desse risultati un po’ più immediati dell’insegnamento». E così è diventata un «senior civico», uno dei volontari che per conto del Comune offre servizi nelle strutture pubbliche. Lei ha scelto di dedicare due pomeriggi a settimana al giardino di Palazzo Madama. Da semplice appassionata, si è fatta una cultura arboreo-floreale invidiabile: «Ecco la Viola Ciocca, a Roma si chiama fiore di Pasqua. Ed ecco le fragoline. Quella è una Consolidata, un’erba medicinale», spiega mentre tenta di sradicarne le radici. Guidati da agronomi e da giardinieri esperti, Rosa, come altri «senior», sono le sentinelle del verde nei musei civici. «Una risorsa fondamentale», commentano gli enti. L’entusiasmo, senz’altro non manca. [L. TOR.] . T1 CV PR T2 58 .In città alle 15,30 R LA STAMPA .MARTEDÌ 25 MARZO 2014 Teatro Monterosa Libreria Borgopò Teatro Astra Cavour inedito tra sogni e impegno Storie del Medioevo secondo Barbero Un Pirandello stile radiodramma Va in scena alle 15,30, al Monterosa di via Brandizzo 65, «Camillo Benso conte di Cavour: un uomo e la sua storia» di ArteViva. Lo spettacolo, scritto, diretto e interpretato da Franco Urban, scandaglia aspetti inediti della vita dello statista, tra giovinezza, privato, sogni e impegno. Tel: 011/230.41.53. alle 18,30 Alle 18,30 alla Libreria Borgopò di via Ornato 10, lo studioso e scrittore Alessandro Barbero presenta il suo libro «Donne, madonne, mercanti e cavalieri. Sei storie medievali» (Laterza). Si raccontano sei destini unici emblematici di un’epoca, dalla santa letterata Caterina da Siena, a Christine de Pizan, prima scrittrice professionista. alle 19 Alle 19 e alle 21,30, per la serie di spettacoli radioteatrali «Oltre il microfono», al Teatro Astra (via Rosolino Pilo 6) va in scena «Il pipistrello», di Luigi Pirandello, a cura di Alberto Gozzi. In scena, Roberto Accornero,Francesco Benedetto, Eleni Molos, Marco Intraia, Alessandro Salvatore e Luisa Ziliotto. Biglietti a 9 euro. Le scelte di critico a cura di Marco Basso Daniele Sepe Und Rote Jazz Fraktion Diane Schurr & Torino Jazz Orchestra Manu Dibango Kenny Barron & Dave Holland Nocchiero di una nave senza bussola, vagabonda dagli anni ’70 lungo rotte sonore che aprono mente e orecchie. Sepe conosce come le sue tasche le musiche del mediterraneo così come quelle del nord Europa, la meraviglia del barocco come il sax di Coltrane o la zampogna Il Torino Jazz Festival si mette all’occhiello una grande vocalist supportata dall’orchestra di Gianni Basso composta da valenti solisti. La dinamica dell’orchestra è travolgente e lo swing inebria. Questa volta accompagna la Schurr, voce dall’estensione notevole e sensibile interprete. 1933: sessant’anni spesi a omaggiare l’origine africana del jazz. Tra i primi africani a suonarlo, con il suo sax seducente spiega che tutto arriva dal continente nero, un universo di ritmi ancestrali che sono la rete su cui si è declinato l’idioma della musica di improvvisazione. Sono due tra i più intriganti musicisti in circolazione, capaci in un concerto per soli piano e contrabbasso di emozionare e inanellare composizioni di pura poesia. La capacità di relazionarsi è frutto del rispetto che intercorre tra loro, ogni nota scaturisce da amore e conoscenza del jazz. Il Festival di Torino Una settimana da capitale del jazz Dal 25 aprile al 1° maggio la terza edizione della manifestazione con oltre 200 appuntamenti fra piazza Castello, i Murazzi, piazza Vittorio, il Club di piazzale Valdo Fusi e altri spazi TIZIANA PLATZER Il cartellone Pochiiconcerti apagamento Torino è la città della musica. Una orgogliosa certezza a cui si appoggiano in tanti, dal sindaco Fassino all’ass-essore alla Cultura Braccialarghe, al direttore del Tjf Stefano Zenni: «Sarà un festival con tante anime, sonore e culturali, che a un anno di distanza dall’Expo metterà insieme artisti e personaggi in arrivo da tutto il mondo». Il Torino Jazz Festival in programma dal 25 aprile al 1 maggio, quindi con una giornata in più rispetto alle due precedenti edizioni, ha chiuso tutto il suo programma e ieri mattina è stato presentato al Campus Einaudi. Un calendario di peso, per ospiti e quantità/varietà di offerta: e davvero con suoni e identità che sembrano zigzagare intorno al pia- 1 Il Torino Jazz Festival SPAZIO OFF Sul palco 145 artisti per 70 concerti in 14 luoghi diversi neta, toccano il Sudafrica come la Norvegia, l’Argentina e il Canada, il Libano e gli Stati Uniti. Main Festival In nome di un jazz per cui la manifestazione - che, tanto per eliminare il discorso costi, vale 850 mila euro prodotti dagli sponsor Iren, Intesa San Paolo, Terna e Posteitaliane, più 200 mila euro a carico del Comune per la comunicazione - ha ottenuto il patrocinio dell’Unesco Il patrocinio dell’Unesco In occasione della Giornata Internazionale del Jazz Torino ha ottenuto il patrocinio dell’Unesco per il 30 aprile, quando sul palco di piazza Castello si esibirà Caetano Veloso per il 30 aprile, Giornata Internazionale del Jazz: sul palco in piazza Castello si esibirà Caetano Veloso. Nella stessa location - il festival si dipana fra i Murazzi, piazza Vittorio e i locali lì attorno, il Jazz Club in piazzale Valdo Fusi e altri spazi ancora - per il «Jazz della Liberazione» del 25 vedrà la serata inaugurale con il concerto di Daniele Sepe. Lì seguiranno le esibizioni di Al Di Meola il 27 con un omaggio ai Beatles, Manu Dibango il 28 e Enzo Avitabile e i Bo- tari di Portico il 29. La chiusura del 1° maggio avrà una «Grande Festa Jazz» in piazza Castello dal pomeriggio, con la taranta che incontra l’Africa, la celebrazione dei 30 anni di attività di Paolo Fresu e il suo Quintetto e il finale in mano a Elio e le Storie Tese. Fringe Anche quest’anno la sezione off, il 50 per cento del programma, colora le notti del Tjf, con il direttore Furio Di Castri che ha mes- so insieme 145 artisti per 70 concerti in 14 spazi diversi. Un piccolo miracolo. Non solo, ha ispirato all’opera di John Coltrane «A Love Supreme» l’intero progetto pensato con la circolazione di assoli, ensemble, performance, dj set e orchestre: spiccano nomi come il pianista norvegese Jon Balke, il percussionista francese Patrice Heral, il sassofonista e il batterista argentini Javier Girotto e Minino Garay, e fra i torinesi Emanuele Cisi - an- è un evento gratuito e dunque non c’è necessità di tagliandi per i concerti, nè in piazza Castello, nè in altri spazi e locali. Con un’eccezione, novità di quest’anno, per alcune performance alle 18. «Momenti per chi vuole ascoltare il jazz in un’atmosfera più raccolta», ha spiegato il direttore Stefano Zenni con un biglietto al costo di 10 euro (5 euro per i nati dal 2000), acquistabili alla biglietteria in via San Francesco da Paola 6. Gli appuntamenti a pagamento sono: il 26 all’Auditorium Rai con i musicisti Uri Caine e Dave Douglas; il 27 all’Auditorium con Mauro Ottolini Sousaphonix che musica dal vivo il film «Le sette probabilità» di Buster Keaton; il 29 al Conservatorio che ospita Kenny Barron e Dave Holland e il 30 al Conservatorio, in esclusiva per il festival, un focus sul Sudafrica con Louis Moholo. Fra le iniziativa parallele i film e doc al Cinema Massimo «A music life» dal 25 al 29 aprile: ingresso 6 euro. [T. PLA.] che curatore del workshop giornaliero al Conservatorio tenuto dai docenti della scuola d’arte e musica Juilliard di New York Barbara Raimondi, Gilson Silveira e Samuel dei Subsonica. Novità la «Dance space» in piazza Vittorio dedita ai ritmi retrò come il jive, il charleston e il lindy hop, e dove svetteranno le «Night Towers», tre torri per la diffusione della musica dall’alto. Restano certezze il «Music on the river», ovvero la chiatta sul Po, e l’officina sonora nello studio di registrazione «The Box» in un appartamento in piazza Vittorio, con i dj Hugo e Pisti. Anteprime Nulla può andare perso: il 17, 18 e 19 aprile nasce a San Salvario «Jazz on the road», con 70 concerti all’aperto e nei locali, fra IL BUDGET 850 mila euro coperti da Intesa San Paolo Iren, Terna e Posteitaliane cui il Teatro Politeama Chiarella in via Principe Tommaso, oggi Cinema Metropol, che nel 1935 ospitò due concerti di Louis Armstrong. E poi il 22, 23 e 24 aprile nell’area della circoscrizione 7 con performance e musica itinerante in spazi quali Campus Universitario Einaudi, Biblioteca Amoretti, Cineporto e Officine Corsare. Guarda il video su www.lastampa.it/torino . R T1 CV PR T2 LA STAMPA MARTEDÌ 25 MARZO 2014 In città .59 . Per le vostre segnalazioni [email protected] alle 21 Teatro Erba Casa del Teatro Ragazzi Matteotti di Moncalieri Se Baby Jane sale in palcoscenico Riflettere sulla crisi senza disperarsi Il cuore pulsante di rock e pop Alle 21 all’Erba di corso Moncalieri, Sydne Rome e Francesca Bianco sono le protagoniste dello spettacolo « Che fine ha fatto Baby Jane?», versione teatrale, in prima assoluta, del celebre film del 1962 diretto da Robert Aldrich ed interpretato da Bette Davis e Joan Crawford. La regia è di Antonio Salines; repliche sino a domenica. alle 21 Alle 21, alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani (corso Galileo Ferraris 266, biglietto a 5 euro), il Collectif Mensuel-Pi 3,14 presenta «L’homme qui valait 35 milliards», spettacolo in lingua francese. Si affrontano i temi della crisi e della perdita dei posti di lavoro, tra riflessioni e spiragli aperti al sorriso. Teatro Alfieri Il collezionista-imprenditore che portò Fluxus in Italia Alex Britti Teatro Colosseo dunque che un battito di mani diventa una conversazione, i rifiuti sprigionano melodie inaspettate e attraverso strofinii, battiti, tutto assume un aspetto diverso attraverso la velocità di uno spettacolo divertente, coinvolgente, fortemente ironico e poetico. FRANCA CASSINE Sul palco si staglia un ensemble eterogeneo, gli artisti Ci sono i bidoni della spazza- arrivano da Paesi diversi, hantura, le scope che fanno il paio no l’aria ruvida, le sembianze con gli spazzoloni, ma pure i sono quelle di una gang metrosacchetti di plastica della spe- politana, hanno muscoli guizsa che muovendosi come stra- zanti, vestono jeans sdruciti e ordinari uccelli e sfregandosi portano gli anfibi ai piedi. Non tra loro sprigionano melodie, raccontano una storia, non ci e poi pezzi di lavandino che sono personaggi ma semplicepercossi sapientemente nulla mente un susseguirsi di coreohanno a che invidiare ai più grafie che possiedono la furia raffinati strumenti musicali. ritmica e sensuale del flamenRitmo e fantasia uniti a un’ir- co, la precisione del gioco perresistibile energia: ecco cussivo del tip-tap, la trasgresStomp. sione del rock, per una comuniConosciuti e amati a livello cazione forte, diretta, capace di internazionale, il gruppo di coinvolgere ed entusiasmare il percussionisti-ballerini-acro- pubblico di ogni lingua, cultura, bati nato a Brigenerazione. ghton nel 1991 LO SPETTACOLO Non è un concerdalla fantasia di né una perforUna messa in scena to Luke Cresswell mance di danza, che mescola satira è un susseguirsi e Steve McNisuoni e rumori di quadri. Anche cholas, dopo aver girato in se potrebbe semlungo e in largo il mondo visi- brare uno spettacolo puramentando oltre 40 paesi, fa tappa te a uso e consumo del coinvolall’Alfieri da oggi fino a dome- gimento sensoriale di occhi e nica 30 nella stagione di Tori- orecchie, un messaggio traspano Spettacoli (da oggi a saba- re piuttosto chiaro: è una sfida to ore 21, domenica ore 15,30; ecologica allo spreco urbano, biglietti a partire da 21,50 eu- una satira anti-inquinamento, ro l’intero e 16,50 il ridotto). un enorme rituale collettivo Stomp è una messa in sce- che attraverso il ritmo (quello na suggestiva e colorata che del battito del cuore e della camescola suoni, danza e teatro, denza del respiro) per mezzo basata sulla musicalità del dei suoni più comuni e appaquotidiano e sull’affiatamento rentemente meno armonici, lidegli interpreti che si esprime bera lo spirito e la mente. con coreografie originali. Un’incredibile iniezione di Questi artisti fantasiosi e irri- energia ed è impossibile uscire verenti che hanno il ritmo nel dal teatro senza avere voglia di sangue sanno trasportare sul mettersi a suonare tutto quello palcoscenico l’energia della che capita a tiro, pali della luce vita urbana che corre freneti- compresi. ca, rendendo musicale ogni Teatro Alfieri cosa, compreso il rumore che Piazza Solferino, 4 avvolge le grandi città. Ecco Tel. 011/56.23.800 La performance del gruppo di percussionisti ballerini-acrobati Alle 21, al Matteotti di Moncalieri, Produzioni Fuorivia presenta «Chelsea Hotel», uno spettacolo che racconta la storia del rock e della cultura pop del ‘900, prendendo spunto dall’hotel di Manhattan che ne fu il cuore pulsante. Con Massimo Cotto, Mauro Ermanno Giovanardi (Joe) e Matteo Curallo. Pinacoteca Agnelli La sfida ecologica degli Stomp tra danza e teatro Un momento dell’esibizione degli Stomp alle 21 Grandi successi e sperimentazioni a ritmo di blues tagonisti artisti del calibro di Buddy Myles, Billy Preston. La consacrazione arriva nel 1998, quando ha l’onore di aprire il concerto milanese di B.B. King. Non mancano nel suo curriculum collaborazioni con altre star internazionali, da Patti Smith a Mal GIORGIO TRICHILO Gaynor e Ged Grimes dei Simple Minds, con i quali ha Roots. Da qui bisogna parti- omaggiato Jimi Hendrix solre: le radici più autentiche tanto pochi mesi fa. del blues. Musica dell’aniStasera, dunque, eccolo al ma senza orpelli che ti cat- Teatro Colosseo a rileggere tura sotto pelle. A queste il suo repertorio - tra cui i radici guarda Alex Britti brani del nuovo cd «Bene conel suo «Chitarra, Voce e sì» - e a sparare alcuni granPiede Tour», che è di scena di classici della sua musica stasera, al teatro Colosseo. del cuore. Le armi di certo Il titolo è tutto un program- non gli mancano: al suo fianma: «Lo spettacolo - spiega co chitarra acustica, elettriil cantante - prende ispira- ca, classica, chiatarra a dozione dai grandi bluesmen dici corde, steel guitar, chiche suonavano mentre si tarra a doppio manico e midavano il ritmo con il piede. di. «Let the good times roll», Questa lezione è ancora va- come dice il vecchio adagio; lida, io parto da lì, ci aggiun- ed allora cosa c’è di meglio go un po’ di che divertirsi in tecnologia e in ANCHE FOTOGRAFO c o m p a g n i a ? questo modo non manCon la sua Nikon Britti costruisco il cherà di invitaimmortala scorci re sul palco una mio concerdelle città dei concerti serie di amici to». Britti rivenmusicisti per dica con orgoglio la sue ori- condividere l’emozione di un gini musicali: «Nel 1984 ho jam session tra virtuosismi e visto un video di Stevie Ray invenzioni dell’ultimo moVaughan ed è scoccata la mento. scintilla; poi sono andato in Spazio alla musica, quindi. un negozio di Trastevere Ma non solo. Oltre che con la dove ho barattato tre dischi chitarra, Alex ci sa fare anche per «Couldn’t stand the con la macchina fotografica: Wheather», il secondo al- «Ho una vecchia Nikon degli bum di Stevie. Da quel gior- anni Settanta sempre con me, no la mia vita non è stata chiaramente una macchina a più la stessa». pellicola, e mi piace ritrarre Nonostante i Festival di città e atmosfere metropoliSanremo e i tanti successi tane». Gli scatti realizzati in discografici, Alex Britti è ri- giro per il mondo faranno da masto sempre legato alla di- sfondo alla musica suonata mensione di «one man sul palco. Riff di emozioni a band» come al tempo dei 360°. I biglietti costano 27 eusuoi esordi al Big Mama di ro per la platea e 23 euro per Roma. Da allora lui e le sua la galleria. chitarra sono stati protagoTeatro Colosseo nisti di numerosi eventi via Madama Cristina, 71 blues che hanno visto proinfo: 011 6698034 Alex Britti e la sua chitarra: «Mi ispiro ai grandi chitarristi» Un uomo, una collezione. Oggi, alle 18,30, alla Pinacoteca Agnelli, la storia di un imprenditore illuminato, Luigi Bonotto, sarà testimonianza dell’amore per il collezionismo e per l’arte contemporanea. Personalità schiva, capo di un’azienda sui generis, a Molvena, nel vicentino, definita «lenta» per una precisa scelta di umanizzazione dell’ambiente di lavoro, quest’uomo diventò negli anni il principale punto di riferimento per gli artisti di Fluxus, gruppo neo dadaista nato nel ’61 a Wiesbaden. Iniziò ad accumulare, per amicizia e per passione, opere e documenti di Fluxus e di Poesia Sperimentale. Stimoli creativi, libertà di pensiero, osmosi tra arte e impresa. Questi i valori etici del collezionista-imprenditore. Così l’abitazione e l’azienda diventarono luoghi di studio e confronto, oltre che di attività vera e propria per artisti da tutto il mondo. Alcuni pezzi costituirono il primo nucleo della Collezione Bonotto, diretta da Patrizio Peterlini, presente in sala a intervistare l’imprenditore. Tra gli artisti amici più cari, Yoko Ono: «Senza di lei, Lennon sarebbe rimasto un provinciale», disse in un’intervista Bonotto. Che oggi, alla Pinacoteca, stupirà con il racconto della sua collezione, riconosciuta ovunque per preziosità e unicità dei contenuti. [L. TOR.] Teatro Gobetti Quando in casa Cupiello il protagonista resta solo Potrebbe sembrare peregrina l’idea di spazzare via tutti i personaggi e fare del «presepio» familiare di «Natale in casa Cupiello» un antro desolato, dove vive, pensa e parla un solo personaggio. L’ opzione è sembrata, invece, molto convincente a Fausto Russo Alesi (nella foto), che ha adattato il testo di De Filippo e ne è regista e interprete, da stasera al Gobetti (ore 19,30; tel: 011/516.95.55), per la stagione Tst. L’artista, che ha trasformato la commedia in una pièce per voce sola, spiega: «È una casa misera, distrutta, “inguaiata”, quella dei Cupiello nella quale il protagonista Luca, che definisce sua moglie Concetta “vecchia, aspra e nemica”, si è ormai abituato a non dialogare ma piuttosto a fare dei monologhi». Di qui, la scelta di Russo Alesi, che ha pensato a un assolo come chiave interpretativa: «Ho scelto di utilizzare il mio corpo come unico strumento per suonare questo dramma dell’io e della solitudine, immaginando uno spettacolo d’evocazione tra il sonno e la veglia, tra la vita e la morte, tra lucidità e delirio, tra memoria e presente, tra il palcoscenico e la platea». E, ancora: «affrontando questo testo, ho la sensazione di trovarmi davanti ad un meraviglioso spartito musicale, un vibrante veicolo di comunicazione, profondità e poesia». [S. FRA.] Palazzo Madama Signore, tanto di cappello Una mostra in 80 modelli Aprite i bauli e preparatevi a sfoggiare cappelli d’antan. Oggi alle 18 a Palazzo Madama s’inaugura «Chapeau, Madame!», mostra dedicata ad un accessorio cult della moda internazionale che mette per la prima volta in esposizione 80 cappellini sfoggiati dalle torinesi dagli Anni 20 ai 70, provenienti dalla collezione del Liceo artistico Passoni. Tutte le signore sono invitate a partecipare al vernissage indossando tesa larga alla Audrey Hepburn, surrealisti copricapo stile Schiaparelli o solo acconciature con fiori. Oggi l’ingresso è gratuito, da domani la mostra sarà visitabile con il biglietto a 10 euro. E viene lanciato il progetto «Storie di moda. Mestieri della moda a Torino 1860-1960», che chiede la collaborazione dei visitatori per raccogliere testimonianze su attività che rappresentano un’eccellenza dell’industria manifatturiera per creare un archivio di comunità, che pubblicato sulle piattaforme multimediali di Palazzo Madama. [N. PEN.] . T1 CV PR T2 60 .Sport Cronaca LA STAMPA .MARTEDÌ 25 MARZO 2014 port A CURA DI SILVIA GARBARINO Per le vostre segnalazioni [email protected] Tennis, Torino vince la Coppa delle Province Con la vittoria 5 a 4 sulla rappresentativa alessandrina, Torino ha conquistato il titolo regionale nella Coppa delle Province Under 11. Nei singolari, che hanno portato la squadra torinese in svantaggio 4 a 3, sono scesi in campo Martina Basket Piramis, la favola continua “Bello essere mina vagante” La conquista dei playoff di A2 premia una realtà giovane e dinamica ALBERTO DOLFIN Sei vittorie su sette partite per trasformarsi da cenerentola a mina vagante della Serie A2. Grazie a questo incredibile ruolino di marcia, la Piramis Torino si è garantita un posto ai playoff con un turno di anticipo, nonostante fosse arrivata alla Poule Promozione con appena due punti in dote e pochissime chances di accedere alla fase successiva. Invece, il gruppo plasmato da Manuele Petrachi e capace lo scorso anno di trionfare in Serie A3 ha fatto la voce grossa anche nella categoria superiore. «Le ragazze hanno tirato fuori il meglio di loro nel momento in cui serviva di più. Sapevamo di valere più dei due punti che avevamo e non volevamo essere una semplice comparsa in questa seconda fase – spiega il tecnico della Piramis -. Abbiamo affrontato ognuna delle partite che ci aspettavano come se fosse una finale e di volta in volta la convinzione nei nostri mezzi è cresciuta. È stato bello vincere su campi difficili come Udine e Vicenza». I punti di Coen e Quarta, le giocate in velocità di Montanaro e Di Giacomo, la strenua difesa di Salvini ed il rientro a pieno regime di Rosso hanno dato benzina ai sogni della Piramis. Ora resta l’ultimo impegno della Poule Promozione, in casa di Muggia, prima di conoscere la prossima av- L’allenatore del miracolo Manuele Petrachi ha vinto la A3 l’anno scorso e quest’anno in A2 è riuscito a portare le torinesi ai playoff promozione con una gara di anticipo Cnu IlCusbatteSassarievedelefinalinazionali 1 Nessun problema per il Cus Torino nella gara-1 di spareggio verso le finali dei Campionati Universitari di Milano: contro Sassari, i biancoblù di Sacco non hanno mai avuto problemi chiudendo 92-51. Pressoché impossibile immaginare che nel match di ritorno, in programma tra tre settimane, il divario possa essere Tiro a segno colmato. Marcatori: Murta 15, Miglini 2, Rampone 4, Maccagno 2, Sacco M. 18, Negro, Agbogan 2, Piano 7, Maffeo 5, Raucci 20, Bergui 9, Quarta 8. Sempre in ambito Cus, sono ancora aperte le iscrizioni per il torneo ‘3vs3’ che si disputerà sabato in via Braccini: una cat. maschile (fino al 1997) e una femminile. [D.LAT.] versaria, che sarà o il Geas Sesto San Giovanni o la Nba Zena Genova. «Ci teniamo a vincere anche l’ultima partita di questo girone perché ci regalerebbe il terzo posto, oltre a dare ulteriore prestigio al nostro campionato ed aumentare ulteriormente le nostre certezze – prosegue Petrachi -. Sia il Geas sia Genova hanno qualcosa in più di noi per cui non fa molta differenza quale squadra incontreremo: dipenderà soprattutto da noi perché se le mie ragazze sono in partita sanno di potersela giocare con tutte». Duathlon Dortmund ha ospitato la trentesima edizione della competizione internazionale ISAS, rivolta alle varie specialità del tiro. La tiratrice Susanna Ricci, che per il secondo anno indossa la maglia azzurra, si è aggiudicata l’oro nella pistola 10 metri. La vittoria è arrivata grazie ad un punteggio di qualificazione di 382 punti. Non è stato semplice per la torinese che ha dovuto superare un team di russe molto competitivo. Con la medaglia conquistata da Susanna, la naziona- le azzurra formata da 18 atleti si è qualificata al 4° posto nel medagliere con 2 argenti e un bronzo, dietro alla capolista Russia tallonata da ucraine e tedesche. Ricci ha ottenuto il tredicesimo posto nella pistola sportiva a 25 metri, specialità in cui ha realizzato 568 punti. Per la giovane campionessa italiana, 26 anni, che ha iniziato a tirare 11 anni fa ed è entrata nel 2013 in Nazionale, c’è stato il grande salto: gare internazionali, le prove di Coppa del mondo a Monaco e Granada e i Giochi del Mediterraneo. Il prossimo impegno sarà a settembre per i Mondiali e un pass per le Olimpiadi. OSCAR SERRA Oltre duecento atleti hanno partecipato ai Campionati regionali di duathlon di scena nel week end a Santena sulla distanza sprint (5 km a piedi, 20 in bici e altri 2,5 di corsa). In campo maschile primo posto per Stefano Intagliata del Peperoncino Team, davanti a Filippo Rossi (Aquatica) e Bruno Pasqualini (Torino Triathlon). Ai piedi del podio l’ucraino ormai naturalizzato torinese Vladimir Polikaripenko, più volte olimpionico Canottaggio Piemonte in ascesa con Sisport Cus e Cerea PAOLO MORELLI Un grande test per confrontarsi con altri club del nord ovest. Si può definire così il Meeting Interregionale di canottaggio svolto a Candia e in contemporanea a Naro (Ag), Sabaudia (Rm) e San Giorgio a Nogaro (Ud). L’appuntamento nel Canavese ha riunito società piemontesi, lombarde e liguri. Il Gavirate si è imposto con 32 medaglie su 157 gare tra senior, master e giovanili. La corazzata lombarda ha portato a casa 12 ori chiudendo alle spalle della Lario che, pur avendo vinto 24 medaglie, ne ha collezionate 13 d’oro. Il dominio lombardo è stato sancito anche dalle prove di Moltrasio (9 titoli), Germignaga (8) e Moto Guzzi (8). Sicuramente in ascesa, il Piemonte ha detto la sua con le 22 medaglie della Sisport tra cui cinque titoli: spicca il bis di Francesco Pegoraro, primo nel singolo pesi leggeri e nel doppio con Edoardo Margheri. Cinque ori anche per il Cus Torino con un altro bis: la solida coppia JiangAlajdi El Idrissi, prime nel doppio cadetti e nel quattro di coppia (con Perino e Loverso). Qualche soddisfazione per Cerea: 4 ori tra cui quello di Guido Gravina sul quattro di coppia senior con Cappelli, Feneziali e Giacosa. Tre titoli per gli Amici del Fiume e due per il Caprera, che si coccola il duo Tognotti-Zamariola (primi nel doppio cadetti) in crescita nelle ultime uscite. Due ori anche per l’Esperia. Nuoto Fava cala un tris di ori ai Criteria maschili Scorpacciata di titoli italiani per i nuotatori piemontesi ai Criteria nazionali giovanili di Riccione. Un inizio da incorniciare per Emanuel Fava (Rari Nantes Torino), autore di un tris d’ori tra i Ragazzi 1999: primo posto nei 200 farfalla con tanto di nuovo record della manifestazione (2’01”90), nei 200 misti (2’20”65) e nella staffetta 4x200 stile libero (7’30”85) assieme a Federico Bracco, Devid Cordin e Oliviero Oddone. Anche per il compagno di squadra Bracco non è stato l’unico acuto di giornata, vista la successiva vittoria nei 200 farfalla Ra- Emanuel Fava gazzi 1998 (2’00”73) ed il terzo posto nei 200 misti (2’03”07). Splendido oro in chiusura di programma per Federico Brumana (Centro Nuoto Torino), che si impone nei 400 stile libero Cadetti (3’48”74), gara in cui il fratello Alberto è bronzo in 3’51”54. I due fratelli astigiani festeggiano anche il successo per distacco nella 4x200 stile libero Cadetti (7’12”90), in compagnia di Sasha Bartolo e Davide Carlier. Sempre per la società biancoblù, arrivano poi altri due argenti grazie a Davide Carlier nei 200 farfalla Cadetti (1’55”77) e Alessandro Miressi nei 400 stile libero Ragazzi 1998 (3’58”40). Oggi la seconda giornata maschile. [A.DOL.] Sci Riccioronella pistola10mt Chi sono i nuovi adessoinseguei Mondiali campioni regionali ALMA BRUNETTO Librera (T.C. Bertolla), Ludovico Madiai (Circolo della Stampa – Sporting), Alessia Camerano (Riverside), Ernesto Zavattaro (Green Park), Lorenzo Ferri (T.C. Monviso), Alessandro Spadola e Chiara Fornasieri (Sporting Borgaro). Il successo è arrivato grazie ai doppi di Spadola/Geppia e Librera/Fornasieri. Stefano Intagliata atleta del Peperoncino Team primo ai campionati regionali di duathlon con la maglia della propria nazionale e protagonista ai recenti World Master Games disputati in estate in riva al Po. Tra le donne, medaglia d’oro a Monica Cibin del Novara Triathlon, che ha avuto la meglio sulla torinese dell’Aquatica Chiara Piccinelli e su Francesca Tunesi, del Cus Torino. Valsusiniinspolvero nelleultimegarestagionali Il finale di stagione sorride agli sciatori valsusini. In occasione dei campionati nazionali francesi sulle nevi di Meribel, Matteo Marsaglia (Sansicario) ha infatti prima vinto il superG – precedendo il transalpino Mermillod Blondin e il suo compagno di nazionale Mattia Casse (Sauze) – e poi si è piazzato settimo in gigante, certo non la sua specialità, in una gara di altissimo contenuto tecnico vinta da Mathieu Faivre con appena un centesimo di vantaggio su Thomas Fanara e sei su Alexis Pinturault. Al via di quest’ultima gara era presente anche Giovanni Matteo Marsaglia ha vinto il superG ai campionati nazionali francesi Borsotti (Bardonecchia), ottavo dopo avere perduto quattro posizioni nella seconda manche. Una posizione più indietro, lo stesso Casse: tutti e tre gli azzurri piemontesi hanno purtroppo vissuto una stagione costellata da infortuni e contrattempi che ne hanno condizionato la resa agonistica. [D.LAT.] . T1 CV PR T2 LA STAMPA MARTEDÌ 25 MARZO 2014 Dove andiamo .61 . Musei ACCADEMIA ALBERTINA - PINACOTECA (Via Accademia Albertina 8; tel. 011/0897370).dom-lun 10-18, mar-sab 14-18, mer chiuso. Fino al 13 aprile la mostra «Nato Frascà, la Mente mente» . Visite guidate (sovrapprezzo 2 euro) sab ore 16; dom e festivi ore 11 e 16. A... COME AMBIENTE (cso Umbria 90, tel. 011 0702535). Sab-dom 14-9, ultimo ingresso alle 18 ARCHIVIO DI STATO (p. Castello 209, telefono 011 540382). Sala studio di piazza Castello e via Piave 21, orario: lun-ven 8-18,30, sab 8-14. ARCHIVIO STORICO DELLA CITTA’ (vira Barbaroux 32, telefono 011 4431811). Mostra: «Esplorando tra le carte. La Mole Antonelliana» fino al 18 aprile. Orario: lun-ven 8,30-18,30, dom 10.30-18.30, sab chiuso. ARMERIA REALE (biglietteria unica Palazzo Reale piazza Castello 191, telefono 011 543889). Orario: da martedì a domenica e festivi 8,30-19,30. BASILICA DI SUPERGA E REALI TOMBE DI CASA SAVOIA (strada Basilica di Superga 75, tel. 011 8997456). Or. lun-dom. 9,30-19. Visite alla Cupola, lun-ven. 10-18, sabato 9,30-19, domenica 12,45-19. BIBLIOTECA REALE (piazza Castello 191, telefono 011/543855). Orario: lun-mar-mer 8,15-18,45; gio-ven 8,15-13,45; 14-18,45; sabato 8,15-13,45. BORGO E ROCCA MEDIEVALE (viale Virgilio - Parco del Valentino, telefono 011 4431701). Orario: la Rocca, da mar a dom e festivi 10-18. Ultimo ingresso 45 minuti prima. Borgo: Orario: tutti i giorni 9-19. FONDAZIONE 107 (via Sansovino 234, tel. 011/45 444 74). Or.: da giovedì a domenica 14-19. Visite guidate su prenotazione. FONDAZIONE ACCORSI OMETTO - MUSEO DI ARTI DECORATIVE (via Po 55, interno 3, tel. 011/8376883). Visite guidate alla collezione permanente ogni ora. Mostra «L’Oriente di Alberto Pasini». Orari: mar-ven. 10-13; 14-18; sab-dom 10-13; 14-19. Lun chiuso. FONDAZIONE MERZ (via Limone 24, Torino). Mar-dom 11-19. FONDAZIONE SANDRETTO (via Modane 16, tel. 011/379.76.00). Orari: gio: 20-23, ven-sab-dom: 12-19. GAM (via Magenta 31, tel. 011/4429518). Mar-mer-ven-sab-dom. 10-19,30, gio 10-22,30. La biglietteria chiude un’ora prima. Tel. 011 4429546/7. JUVENTUS MUSEUM (via Druento 153 interno 42). Orario: lun-mer-gio-ven 10.30-18.30, sab-dom e festivi 10.30-19.30, martedì chiuso. Per info www.juventus.com. MAO - MUSEO D’ARTE ORIENTALE (via San Domenico 11, tel. 011 4436927). Or.: da mar. a dom. 10-18, chiuso il lun. La biglietteria chiude un’ora prima. Visita ogni primo mar del mese alle 16 (ingresso gratuito al museo – visita 4 euro). MUSEO DEL CARCERE «Le Nuove» (via P. Borsellino n. 3 Tel. 011-3090115; 011-760488). Or. visita guidata: lun-sab. ore 15; dom ore 15 e 17; 2° e 4° dom ore 9, 15 e 17; S. Messa ore 10,30. Ricovero antiaereo sab-dom 17.15. MUSEO DELLO SPORT- STADIO OLIMPICO (C.so Agnelli ang. c.so Sebastopoli, tel 011/1978 56 17; [email protected]). Mar-ven 14-18, sab 10-18 Visite guidate dello Stadio inizio ogni ora. Chiuso per le partite. MUSEO DI ANTICHITA’ (via XX Settembre 86, tel 011 521 2251). Biglietteria unica presso Palazzo Reale. Or.: da mar-sab. 8.30-19.30; dom e festivi 14-19.30. Tutte le domeniche alle 16 visita tematica gratuita. MUSEO DI ANTROPOLOGIA CRIMINALE «CESARE LOMBROSO» (via P.Giuria 15, 011 6708195). lun-sab 10-18. MUSEO DIFFUSO DELLA RESISTENZA (c.so Valdocco 4/A, tel. 011 4420780). Allestimento permanente: «Torino 1938-1948. Dalle leggi razziali alla Costituzione». Or.: mar-mer-ven-sab-dom 10-18, gio. 14-22. Lun chiuso. MUSEO EGIZIO (via Accademia delle Scienze 6, telefono 011 5617776). Orario: tutti i giorni 8,30-19,30, lunedì chiuso. Ultimo ingresso un’ora prima. Chiuso il 25/12 MUSEO NAZIONALE DELL’AUTO (corso Unità d’Italia 40, tel. 011 677666). Or.: lun 10-14, mar 14-19, mergio., dom 10-19, ven-sab 10-21. La biglietteria chiude un’ora prima. MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA ALLA MOLE ANTONELLIANA (via Montebello 20, telefono 011 8138560). Orario: tutti i giorni 9-20, lunedì chiuso. La biglietteria chiude un’ora prima. MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA (piazzale Monte dei Cappuccini 7, tel. 011/6604104). Mostre «Chamonix 1924. L’inverno diventa olimpico» fino al 6 aprile; «Incontri sui Tatra. Manifesti di turismo e sport. 1900-1950» fino al 6 aprile. MUSEO NAZIONALE DEL RISORGIMENTO – PALAZZO CARIGNANO (piazza Carlo Alberto 8, tel. 011 5621147). Orario mar-dom. 10-18, ultimo ingresso ore 17,15, lun chiuso. MUSEO PIETRO MICCA (via Guicciardini 7a, telefono 011/546317). Chiuso per lavori. MUSEO REGIONALE DI SCIENZE NATURALI (via Giolitti 36, tel. 011/4326354). Chiuso. PALAZZO MADAMA - MUSEO CIVICO DI ARTE ANTICA (p.zza Castello, tel. 011 4433501 Collezioni permanenti: da mar a sab ore 10-18; dom. 10-19.Scalone: mar-dom. ore 10-19, ingresso libero. PALAZZO REALE (piazza Castello, tel. 011 4361455). Or.: tutti i giorni 9-19,30, lun. chiuso, sab. visite 9,30 - 18,10. Ven-sab visite guidate all’Appartamento della Regina (fino al 12 aprile) PAV PARCO ARTE VIVENTE (Via Giordano Bruno 31, tel. 011 3182235). Or.: ven 15-18, sab-dom 12-19. PINACOTECA «GIOVANNI E MARELLA AGNELLI» (Lingotto, 8 Gallery - via Nizza 230, tel. 011 0062713 www.pinacoteca-agnelli.it). Orario: mar-dom. 10-19, ultimo ingresso 18,15. PROMOTRICE BELLE ARTI (viale Crivelli 11, tel. 011/5790095). Orario: martedì-sabato 11-13/16,30-20, festivi 10,30-12,30, lunedì chiuso. SPAZIO LA STAMPA (via Lugaro 21 www.lastampa.it/spaziolastampa). Ingresso libero: lun-ven 10-19, sab 10-20, dom 14-20. Visite guidate su prenotazione allo 011/6568.319 o mail a [email protected] - Visite diurne: museo+redazione 3 euro - Visite serali: museo+redazione+stabilimento 5 euro - Visita guidata diurna sab e dom ore 17,30. TEMPORARY MUSEUM (cso Verona 15/C, c/o BasicVillage, tel. 011/432.4591). Esposizione permanente: «La Rivoluzione Informatica: dal Mainframe all’iPad». Fino al 16 febbraio: «Hi-tech: un cuore di pietra». Mer-ven 15-19, sab-dom 10.19. PROVINCIA CASTELLO DI RIVOLI - MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA (piazza Mafalda di Savoia, telefono 011 9565220/22). Or.: mar- ven. 10-17, sab-dom. 10-19, lun. chiuso. FORTE DI FENESTRELLE. Or: da giovedì a lunedì 10-17; chiuso martedì e mercoledì. Prenotazioni tel. 0121 83600. MUSEO DELLO SPAZIO E PLANETARIO DIGITALE (via Osservatorio 8, Pino Torinese, telefono 011 8118740, www.planetarioditorino.it). REGGIA DI VENARIA REALE (p.zza Repubblica, Venaria, tel. 011/4992333; www.lavenaria.it). Riapertura sabato 8 marzo con la mostra «Splendori delle corti italiane: gli Este. Rinascimento e Barocco a Ferrara e Modena». PALAZZINA DI CACCIA (p.zza Principe Amedeo 7, Stupinigi). Orario mar-ven 10-17.30 (ultimo ingresso 17); sabdom 10-18.30 (ultimo ingresso 18). Tel. 011/013.30.73 [email protected] . T1 CV PR T2 62 .Dove andiamo LA STAMPA .MARTEDÌ 25 MARZO 2014 I Cinema del 25 marzo 2014 Le trame ALFIERI piazza Solferino 4, tel. 01156.23.800. Prezzi: € 6,50 int.; € 4,50 rid. over 60, under 26; € 2,50 abb+CVC Riposo P AMBROSIO CINECAFÈ corso Vittorio 52, tel. 011540.068. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,50 ridotto, militari, under 18, universitari, Io Studio; € 4,00 over 60 pom.; € 5,00 over60 ser. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00 Dallas Buyers Club Sala 1 P 15.30-17.50-20.10-22.30 Noi 4 Sala 2 P 15.30-17.50-20.10-22.30 Allacciate le cinture Sala 3 15.30-17.50-20.10-22.30 ARLECCHINO corso Sommeiller 22, tel. 01158.17.190. 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Prezzi: € 7,50 int. serale; € 5,50 int. pom., militari, under 18, universitari, Agis, Aiace, over 65 dopo le 17.55; € 4,50 over 65 fino alle 17.55; € 4,50 Tessera Io Studio (solo il lunedì e martedì); € 4,50 Donna (solo il martedì); Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00 Amici come noi P 15.45-18.00-20.15-22.30 300 - L’alba di un impero P 15.30-17.50-20.10-22.30 47 Ronin P 15.15-17.40-20.05-22.30 Need for Speed P 15.00-17.30-20.00-22.30 Mr. Peabody & Sherman P 15.00-16.50-18.40 Non buttiamoci giù P 20.35-22.30 LUX galleria San Federico, tel. 01156.28.907. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,50 ridotto, militari, under 18, universitari, Io Studio; € 4,00 over 60 pom.; € 5,00 over60 ser. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00 Mr. Peabody & Sherman Sala 1 P 17.50 300 - L’alba di un impero Sala 1 P 20.10-22.30 Sala riservata Sala 2 P 18.00 Monuments men Sala 2 P 20.10 Need for Speed Sala 2 P 22.30 Amici come noi Sala 3 P 17.50-20.30-22.30 MASSIMO via Verdi 18, tel. 01181.38.574. Prezzi Massimo 1 e 2: € 7,00 int.; € 5,00 rid., Aiace, stud. univ.; € 4,00 over 60. Massimo 3: € 6,00 int.; € 4,00 rid., Aiace; € 3,00 over 60. Proiezioni 3D € 10,00 int.; € 8,00 rid. Allacciate le cinture Massimo 1 P 15.30-17.50-20.10-22.30 A proposito di Davis Massimo 2 P 16.00-18.10-22.30 Tim Hetherington: dalla linea del fronte VO P 20.30 (sott.it.) Massimo 2 La terza generazione VO Massimo 3 P 16.15 (sott.it.) Il matrimonio di Maria Braun VO Massimo 3 P 18.15 (sott.it.) Il bidone Massimo 3 P 20.30-22.30 NAZIONALE via Pomba 7, tel. 01181.24.173. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 under 18, universitari, militari, Aiace; € 4,00 over 60; € 5,00 1 e 2 spett. pom.; Abb. 14 € 4,40 Lei Nazionale 1 15.00-17.20-19.40-22.00 Snowpiercer Nazionale 2 15.00-17.20 Father and son Nazionale 2 20.30 (anteprima ad inviti) F.LLI MARX ARTHOUSE corso Belgio 53, tel. 01181.21.410. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 universitari, militari, Aiace, over 65, under 18; € 4,00 primo spettacolo; Non buttiamoci giù Sala Groucho P 16.15-18.15-20.30-22.30 Allacciate le cinture Sala Chico P 15.50-18.00-20.10-22.20 Lei Sala Harpo P 15.45-18.00-20.15-22.30 REPOSI via XX Settembre 15, tel. 011531.400. Prezzi: € 7,50 int. serale; € 5,50 int. pomeridiano, Militari, Under 18, Universitari, Io studio; € 5,00 ridotto Aiace, over 65; € 27,00 abb. 6 ingr.; € 51,00 abb. 12 ingr.; abb. Arthouse accettato; Abb. Agis accettato. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00 E fu sera e fu mattina Reposi 1 P 15.30-17.50-20.10-22.30 300 - L’alba di un impero Reposi 2 P 15.15-17.40 Need for Speed Reposi 2 P 20.00-22.30 Noi 4 Reposi 3 P 15.30-17.50-20.10-22.30 Supercondriaco Reposi 4 15.30-17.50-20.10-22.30 Allacciate le cinture Reposi 5 15.15-17.40-20.05-22.30 Amici come noi Reposi 6 15.30-17.50-20.10-22.30 Saving Mr. Banks Reposi 7 15.00-17.30-20.00-22.30 GREENWICH VILLAGE via Po 30, tel. 01183.90.123. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,50 ridotto, militari, under 18, universitari, Io Studio; € 4,00 over 60 pom.; € 5,00 over60 ser. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00 Supercondriaco Sala 1 P 17.50-20.10-22.30 Il ricatto Sala 2 P 17.50-20.10-22.30 Non buttiamoci giù Sala 3 P 17.50-20.10-22.30 ROMANO galleria Subalpina, tel. 01156.20.145. Prezzi: € 7,50 int. serale; € 5,50 int. Pom., ridotto Aiace, militare, under 18, universitario; € 4,00 over 60 (fino alle 17,55); € 5,00 over 60 (dopo le 17,55); Abb. Agis accettato. € 4,50 Tessera Io Studio; € 7,50. Proiezioni 3D: € 10,00 Int.; € 8,00 Rid.; € 6,00 Tessera Io Studio Ida Sala 1 P 16.00-18.00-20.00-22.00 ELISEO p.zza Sabotino, tel. 01144.75.241. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 under 18, universitari, militari, Aiace; € 4,00 over 60; € 5,00 1 e 2 spettacolo; Abb. 14 € 4,40 Allacciate le cinture Eliseo Grande 15.30-17.40-19.50-22.00 Smetto quando voglio Eliseo Blu P 16.00-18.00-20.00-22.00 12 anni schiavo Eliseo Rosso P 15.30-18.00-21.00 12 anni schiavo Sala 2 Il violinista del diavolo Sala 3 I segreti di Osage County Sala 3 P P P 15.30-18.10-21.00 15.15-17.30-19.45 22.00 THE SPACE CINEMA TORINO - PARCO DORA salita Michelangelo Garove 24, tel. 892111. Prezzi: € 8,00 int.; € 6,00 rid.; € 5,00 over 60, Soci Aci, Under 25 card, tariffa For Ladies; € 5,00 La tariffa A/R andata e ritorno (solo 2D) dal lunedì al giovedì Amici come noi Sala 1 P 16.15-18.40-21.05 Need for Speed Sala 2 P 15.30-18.30 Need for Speed 3D Sala 2 P 21.30 Non buttiamoci giù Sala 3 P 16.20-18.45-21.10 Tarzan Sala 4 P 16.00 Lei VO Sala 4 P 18.25 Lei Sala 4 P 21.25 Il ricatto Sala 5 P 16.10 300 - L’alba di un impero Sala 5 P 18.30 300 - L’alba di un impero 3D Sala 5 P 21.05 La bella e la bestia Sala 6 P 16.05-18.45 47 Ronin Sala 6 P 21.25 Amazzonia 3D Sala 7 P 16.30-19.00 Il ricatto Sala 7 P 21.10 Mr. Peabody & Sherman Sala 8 P 16.15 Allacciate le cinture Sala 8 P 18.35 Pompei Sala 8 P 21.05 UCI CINEMAS LINGOTTO via Nizza 262, tel. 892960. Prezzi: € 8,00 int.; € 6,30 studenti; € 5,80 bimbi fino a 8 anni; € 6,00 over 65; € 8,00 notturno. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 9,00, acquisto occhiali 3D € 1,00 Allacciate le cinture P 14.20-17.00-19.40-22.20 Non buttiamoci giù P 14.30-17.05-19.50-22.25 Il ricatto P 15.00-17.30-19.45-22.05 La bella e la bestia P 14.15-19.35 Mr. Peabody & Sherman P 17.15 Need for Speed P 22.30 300 - L’alba di un impero P 14.30-17.15-19.55-22.35 Amici come noi P 14.40-17.10-20.00-22.25 The Wolf of Wall Street V.M. 14 P 14.15-18.00-21.45 Supercondriaco P 14.50-17.35-20.05-22.40 Mr. Peabody & Sherman P 14.10 Lei P 19.30-22.20 47 Ronin P 16.50 Presto farà giorno P 14.40-17.10-19.45-22.15 Need for Speed P 14.00-16.50 Cinema: Torino e altre visioni AGNELLI via P. Sarpi 111/a, tel. 01131.61.429. Riposo CINE TEATRO BARETTI via Baretti 4, tel. 011655.187. Rapido e indolore 21.00 CINE CARDINAL MASSAIA via Sospello 32, tel. 011257.881. Riposo ESEDRA via Bagetti 30, tel. 01143.37.474. Cinecircolo Il Pungolo 21.15 MONTEROSA via Brandizzo 65, tel. 01123.04.153. Riposo VALDOCCO via Salerno 12, tel. 01152.24.279. Riposo Cinema aperti: Area Metropolitana e Provincia BEINASCO CUORGNÈ THE SPACE CINEMA BEINASCO - LE FORNACI via G. Falcone, tel. 892111. Prezzi: € 8,50 intero; € 6,70 rid., ragazzi fino 10 anni; € 6,00 over 65, studenti universitari. Proiezioni 3D: € 11,50 intero dal lun. al ven. dopo le ore 18, sab. e dom. tutto il giorno, € 9,50 rid. dal lun. al ven. prima delle ore 18, ragazzi fino 10 anni, anziani sopra i 60 anni Mr. Peabody & Sherman Sala 1 17.10 Pompei Sala 1 19.15 12 anni schiavo Sala 1 21.30 Need for Speed Sala 2 16.40-19.30 Need for Speed 3D Sala 2 22.20 300 - L’alba di un impero Sala 3 17.20-19.50 300 - L’alba di un impero 3D Sala 3 22.10 Tarzan Sala 4 17.30 47 Ronin Sala 4 19.40-22.15 La bella e la bestia Sala 5 16.30 Allacciate le cinture Sala 5 19.15 Pompei Sala 5 21.50 Amici come noi Sala 6 15.50-18.00-20.15-22.30 Amazzonia 3D Sala 7 17.00-19.15 La bella e la bestia Sala 7 21.40 Il ricatto Sala 8 17.30-19.40-21.50 Non buttiamoci giù Sala 9 17.15-22.00 Una donna per amica Sala 9 19.45 MARGHERITA 0124657.523. Sacro GRA CASCINE VICA - RIVOLI DON BOSCO DIG. 01195.08.908. Zero dark thirty 18.30-21.15 CHIERI SPLENDOR 01194.21.601. Noi 4 21.15 CHIVASSO POLITEAMA 01191.01.433. Allacciate le cinture 21.00 21.30 SAN LORENZO (Giaveno), tel. 01193.75.923. Philomena 21.00 IVREA 15.00-17.10-19.20-21.30 20.30-22.20 LEINÌ AUDITORIUM 01199.88.098. Treno di notte per Lisbona A CURA DI Daniele Cavalla ALLACCIATE LE CINTURE ··· Commedia. Regia di Ferzan Ozpetek, con Kasia Smutniak e Francesco Arca. Durata: 110 minuti. L’autore de «La finestra di fronte» e «Mine vaganti» racconta la storia di una coppia, a volte imperfetta, nel corso di tredici anni. AMICI COME NOI ·· Commedia. Regia di Enrico Lando, con Pio D’Antini e Amedeo Grieco. Durata: 90 minuti. Gli inseparabili Pio e Amedeo lasciano il loro negozio di pompe funebri a Foggia e vanno prima a Roma e poi a Milano. DALLAS BUYERS CLUB ···· Drammatico. Regia di JeanMarc Vallée, con Matthew McConaughey e Jared Leto. Durata: 117 minuti. Il rude cowboy texano Ron scopre nel 1985 di essere malato di aids: in Messico trova medicine in grado di curarlo ma illegali negli States, decide di importarle. Da una storia vera. 12 ANNI SCHIAVO ···· Drammatico. Regia di di Steve McQueen, con Chiwetel Ejiofor e Michael Fassbender. Durata: 117 minuti. L’autore di «Shame» porta sullo schermo la storia vera di un uomo di colore di New York rapito e venduto come schiavo negli Stati Uniti del 1841. IDA ···· Drammatico. Regia di Pawel Pawlikowski, con Agata Kulesza. Durata: 80 minuti. Nella Polonia del 1962 la giovane Ida prima di diventare suora va a trovare la zia a Varsavia: scoprirà segreti del passato. Opera premiata. LEI ···· Commedia. Regia di Spike Jonze, con Joaquin Phoenix e Amy Adams. Durata: 126 minuti. L’autore di «Essere John Malkovic» porta sullo schermo la storia d’amore tra il solitario Theodore e una voce femminile. Premio Oscar alla sceneggiatura MALDAMORE ··· Commedia. Regia di Angelo Longoni, con Ambra Angiolini e Luca Zingaretti. Durata: 101 minuti. Un interfono per bambini rimasto acceso fa emergere verità inconfessabili in due famiglie. NEED FOR SPEED ··· Azione. Regia di Scott Waugh, con Aaron Paul e Dominic Cooper. Durata: 124 minuti. Dal videogioco, la storia di un meccanico e pilota tradito da un amico: cercherà vendetta nel mondo delle corse d’auto. NOI 4 ··· Commedia. Regia di Francesco Bruni, con Ksenia Rappoport e Fabrizio Gifuni. Durata: 90 minuti. Dall’autore di «Scialla», il ritratto di una scombinata famiglia romana. NON BUTTIAMOCI GIU’ GIAVENO BOARO 0125641.480. Quando meno te lo aspetti POLITEAMA 0125641.571. Noi 4 BRUTTO · MEDIOCRE ·· INTERESSANTE/DIVERTENTE ··· BELLO ···· 21.00 MONCALIERI UCI CINEMAS MONCALIERI via Postiglione, tel. 899.788.678. Prezzi: € 8,00 int.; € 5,70 rid.; € 4,00 studenti. Proiezioni 3D: € 10,50 intero; € 8,50 rid. Il prezzo è da considerarsi escluso di occhialini 3D al costo di € 1,00 Tarzan P 17.10 Need for Speed P 14.10 Maldamore P 20.00 Snowpiercer P 22.25 The Wolf of Wall Street V.M. 14 P 14.00-17.50-21.40 Mr. Peabody & Sherman P 14.05 47 Ronin P 16.40-22.20 Sotto una buona stella P 19.40 Noi 4 P 14.35-17.00-19.20-22.05 Allacciate le cinture P 14.20-17.00-19.50-22.40 Lei P 14.00-16.50-19.40-22.30 Amici come noi P 15.15-17.40-20.05-22.35 Mr. Peabody & Sherman P 14.50-17.15-19.40 Amici come noi P 22.05 Need for Speed P 16.30-19.30-22.30 Tarzan 300 - L’alba di un impero Presto farà giorno The Lego movie Una donna per amica La bella e la bestia Il ricatto 12 anni schiavo Non buttiamoci giù Supercondriaco P P P P P P P P P P 14.05 14.30-17.15-20.00-22.40 14.40-17.10-19.35-22.05 14.30-17.00 22.20 17.05-19.45 15.40-18.00-20.20-22.35 14.00-19.40-22.30 15.10-17.35-20.00-22.25 14.35-17.15-19.45-22.15 PIANEZZA LUMIERE 01196.82.088. Cose nostre - Malavita Need for Speed Supercondriaco Amici come noi 21.00 21.00 21.00 21.00 SETTIMO TORINESE PETRARCA via Petrarca 7, tel. 01180.07.050. Non buttiamoci giù Sala 1 21.30 Need for Speed Sala 2 21.20 Il ricatto Sala 3 21.10 VENARIA SUPERCINEMA 01145.94.406. Amici come noi Need for Speed 300 - L’alba di un impero IL RICATTO ··· Thriller. Regia di Eugenio Mira, con Elijah Wood e John Cusack. Durata: 90 minuti.Da tempo assente dalle scene, il talentuoso pianista Tom Selznick torna finalmente sul palcoscenico: durante il concerto un cecchino lo minaccia. SNOWPIERCER 21.15 21.15 21.15 21.15 PINEROLO HOLLYWOOD 0121201.142. Amici come noi MULTISALA 0121393.905. Camminando verso Italia 200 Non buttiamoci giù Italia 500 RITZ 0121374.957. Need for Speed ··· Commedia. Regia di Pascal Chaumeil, con Pierce Brosnan e Toni Collette. Durata: 96 minuti. La notte di Capodanno quattro persone s’incrociano su un grattacielo di Londra mentre si stanno per suicidare. Dal best seller di Nick Hornby («Alta fedeltà»). ···· Fantascienza. Regia di Bong Joon-ho, con Chris Evans e Tilda Swinton. Durata: 126 minuti. Nel 2031 il mondo è vittima di un’era glaciale. Gli unici sopravvissuti sono su un treno che vaga per il pianeta: i ricchi nelle lussuose carrozze, i poveri stipati in fondo. Questi ultimi si ribellano. SUPERCONDRIACO ··· Comico. Regia di e con Dany Boon, Kad Mérad. Durata: 109 minuti.Il quarantenne fotografo Roman è un nevrotico pieno di paure: il medico lo aiuta a cercare la donna della sua vita. 300 - L’ALBA DI UN IMPERO ··· Fantasy. Regia di Noam Murro, con Sullivan Stapleton e Eva Green. Durata: 102 minuti. Seguito del successo precedente, s’incentra sulle battaglie navali tra Temistocle e Artemisia Dal fumetto di Frank Miller. IL VIOLINISTA DEL DIAVOLO P 20.15-22.30 P 20.00-22.30 P 20.15-22.30 ··· Drammatico. Regia di Bernard Rose, con David Garrett e Jared Harris. Durata: 122 minuti. La vita «smisurata» del violinista Niccolò Paganini. Dall’autore di «Amata immortale». Teatri del 25 marzo 2014 AGIESSE-ALFATEATROviaCasalborgone16/I, tel. 011 81.93.529. Sabato 29 ore 21 e domenica 30 ore 16 la Compagnia ALFAFOLIES presenta La danza delle libelluleoperettadiLehàr.SiprenotainoltreperLarosadi Stanbuldi Leo Fall nei giorni 12 (ore 21) e 13 (ore 16) Aprile sempre con la Compagnia ALFAFOLIES - [email protected] ALFIERIpiazzaSolferino2,tel.01156.23.800. Stasera ore 20.45 e fino al 30 marzo, in scena“Stomp”,unotraipiùrivoluzionariedentusiasmanti eventi spettacolari degli ultimi anni. Si prenota per “The best of musical” in scena l’11 e il 12 aprile. Biglietteria fino al 30 marzo: dom e lun dalle 14 alle 20; da mar a sab dalle 11 alle 22.30 ARALDOviaChiomonte3,tel. 34.56.101.583. Usami 3.11di E. Cravero. Compagnia Thealtro. Venerdì 28 e Sabato 29. Ore 21 AUDITORIUM RAI p.zza Rossaro, tel. 011 81.04.653. ConcertoJuraj Valcuha direttore,IsabelleFaustviolino.MusichediBeethoven,Schumann,Lutoslawski.Giovedì27eVenerdì 28. Ore 20.30 CARIGNANO/TEATRO STABILE TORINO piazza Carignano 6, tel. 800.235.333. Prosegue la vendita on-line e in biglietteria degli abbonamentiedeisingolibigliettistagioneTST. Biglietteria via Rossini 8, dalle ore 13.00 alle ore 19.00, domenica e lunedì riposo. Tel. 011 5169555, Numero Verde 800 235 333 www.teatrostabiletorino.it CASATEATRORAGAZZIEGIOVANIcorsoG.Ferraris 266/C, tel. 011 19.740.280. Sala Grande:Venerdìore21L’Organizzazione/Teatro delle Briciole presenta John Tammet fa sentire le persone molto così :-?. Sabato ore 21; Domenica ore 16.30 Teatrodistinto presenta Il gioco del lupo Sala Piccola: Domenica ore 15.30 e ore 17.30 LaTurcacanepresentaIlviaggiodellafortuna COLOSSEO via M. Cristina 71.. Stasera ore 21AlexBrittiinconcerto.Mercoledì26ore21 Angelo Branduardi in concerto. Giovedì 27 ore 21 La notte dei Publivori ERBAcorsoMoncalieri241,tel.01166.15.447. Stasera ore 21 in “prima” assoluta mondiale,inscena“ChefinehafattoBabyJane”,versione teatrale del celebre film di Robert Aldrich, con Sydne Rome e Francesca Bianco. Il 2 aprile ore 10, gradito ritorno per “La Locandiera” di Goldoni, nell’edizione Torino Spettacoli. Si prenota per “C Come Chanel”, in scena dal 3 al 6 aprile GIOIELLO TEATRO via Cristoforo Colombo 31bis,tel.01158.05.768.Dal3al6aprileFran- co Oppini e Renato Giordano presentano “Mi ritorni in mente live”, musical all’italiana per rivivere canzoni e atmosfere degli anniSessantaeSettanta.Siprenotaper“Stasera ve le canto”, con Vladimir Luxuria in scena dal 10 al 12 aprile. A grande richiesta torna dall’11 al 18 maggio, “Forbici follia” GOBETTI TEATRO/TEATRO STABILE TORINO via Rossini 8, tel. 800.235.333. Stasera ore 19.30 Natale in casa Cupiello di Eduardo De Filippo, diretto e interpretato da Fausto Russo Alesi, Piccolo Teatro di Milano Teatro d’Europa I CONCERTI DEL POMERIGGIO piazza Solferino4.Prelazioneerinnovoabbonamentiposti numerati per stagione 2014-2015 presso Teatro Alfieri Tel. 011.5623800. Orari biglietteria: feriali 11-20, festivi 15-20. Inaugurazione stagione: Luna tu...Selezione di arie dalle operette più amate con Susy Picchio soprano, Fulvio Massa baritono, Massimiliano Brizio pianoforte LAVANDERIA A VAPORE c. Pastrengo angolo via Tampellini (Collegno), tel. 011 40.33.800. Davide Balliano “Sono legione”. Concerto. Sabato 29. Ore 21 MONCALIERI LIMONE FONDERIE TEATRALI/TEATRO STABILE TORINO via Pastrengo 88, tel. 800.235.333.InfrangereCompagniaEgri- BiancoDanza e Compagnia Nazionale Ungherese di Gyor. Sabato 29. Ore 21 MONTEROSA via Brandizzo 65, tel. 011 23.04.153.Martedì25ore15.30CamilloBenso Conte di Cavour. Un uomo e la sua storia per la Rassegna “Il nastro d’argento” l’Associazione “ArteViva Teatro” Venerdì 28 ore 21 La Locandiera di Carlo Goldoni. Compagnia “Arcobaleno Teatro” TEATRO NUOVO corso M. D’Azeglio 17, tel. 65.00.200. Il Gesto e l’anima 35° Rassegna internazionale di danza e arti integrate. Dal 28 al 30 marzo i Sonics in Meraviglia. Biglietti in vendita presso i teatri Nuovo, Erba, Gioiello e Alfieri PICCOLOREGIOGIACOMOPUCCINI.Ore15.30 Al Regio dietro le quinte, visita guidata. L’Orchestra a puntate: abbonamento speciale a 3 concerti a 22 (under 16: 15). Gli Archi (9/4 ore 20, Teatro Regio), i Legni (11/4 ore 20, Piccolo Regio), gli Ottoni (13/4 ore 11, Teatro Regio) PICCOLOTEATRODRAVELLIviaPraciosa11,tel. 011 68.22.122. Santibriganti Teatro e Fondazione Dravelli presentano “La domenicaandandoateatro”.Domenica6aprileore 11 Claudio e Consuelo in “Dal paese dei balocchi”. Info 011.643038 PICCOLO TEATRO PEREMPRUNER - Gruglia- sco, tel. 011 787.780. Un trenino a molla che si chiama cuoreCompagnia Viartisti. Sabato 29. Ore 21 SALA TEATRO MURIALDO piazza Chiesa della Salute 17/b, tel. 011 22.15.161. 13° Edizione della Rassegna “Divertiamoci a teatro”. L’IspettoreCompagnia Il teatro instabile delle gambe sotto il tavolo. Sabato 29. Ore 21 SOLFERINO piazza Solferino 2, tel. 011 56.23.800. Giovedì 3 aprile ore 13.45, per la rassegna Mezzogiorno a Teatro, è in scena “Terza liceo 1939”, tratto dall’omonimo romanzodiMarcellaOlschkiconiGiovaniTalenti del Liceo Teatro Nuovo. Nuove repliche dal 7 al 9 maggio( mer e gio –ore 13.45; ven –ore 12.45) TANGRAM TEATRO via Don Orione 5, tel. 011 338.698. Scuola di recitazione (6 ore settimanali)-CorsodiTeatroperprincipianti (3 ore settimanali) - Corso di dizione ed uso della voce - Corso di Teatro per bambini e ragazzi - www.tangramteatro.it TEATRO AGNELLI via Sarpi 111, tel. 011 30.42.808. Insolito – ore 21.00 c/ Casa del Teatro Ragazzi e Giovani Collectif Mensuel in “L’Hommequivalait35milliards”inlinguaori- ginaleconsottotitoli.Insolito–1aprileore21.00 Lunaria Teatro in “Creatura di sabbia” TEATRO ASTRA via Rosolino Pilo 6.. Sala Prove. Martedì 25 ore 19 e 21.30 Oltre il microfono Il Pipistrello, Luigi Pirandello di Alberto Gozzi. Sala Grande. Da venerdì 28 marzo La bottega del caffè di Carlo Goldoni, Compagnia BluTeatro TEATROBARETTIviaBaretti4,tel.011655.187. PinocchiodiBabiloniaTeatrieGloAmicidiLuca. Mercoledì 26. Ore 21 TEATRO CARDINAL MASSAIA via Sospello 32, tel. 011 257.881. Sabato 29 ore 21 compagnia I Barcaioli in Questi fantasmidi E. De Filippo. Domenica 30 ore 18 Per la rassegna “Con occhi nuovi” Compagnia di Diana in Le ultime sette parole di Cristo. Sabato 5 aprile Areav Teatrale presenta Parlami di tuo padre TEATRO CIVICO GARYBALDI DI SETTIMO TORINESEviadeiPartigiani4-SettimoTorinese, tel. 011 80.28.456. Stagione 2013/2014 “Fisico Bestiale” 28 e 29 marzo ore 21 Teatro Villaggio Indipendente in “La lucidità della bilancia ovvero l’incontro” regia Massimiliano Giacometti TEATRO DELLA CONCORDIA c.so Puccini - Venaria, tel. 011 42.41.124. La vedova allegra di F. Lehar. Sabato 29. Ore 21. Cite - CapasCompagnia di Circo “eia” e Jordi Aspa. Sabato 5 aprile. Ore 21 TEATRO DI DIONISO via Manzoni 3, tel. 011 51.72.826.ProduzioniFuoriviapresentaChelseaHotelconMassimoCotto(vocenarrante) Mauro Ermanno Giovanardi (voce) Matteo Curallo (chitarra e piano). Ore 21 TEATROMARCHESAcorsoVercelli141,tel.338 87.06.798.DaVenerdì4aDomenica5aprile, Feriali ore 21 – Festivi ore 16, per la Settimana mondiale della Danza, la Compagnia di Danza L’Araba Fenice organizza Omaggio a Rudolf Nureyevcon la partecipazione: EgriBiancoDanza, il Gabbiano e Centro Danza Ciriè TEATRO REGIO. Stagione d’Opera 2013-14: ore 20 Una tragedia fiorentina di A. ZemlinskyeGianniSchicchidiG.Puccini.S.A.Reck direttore. Regia di V. Borrelli. Orchestra del Teatro Regio. Repliche fino al 30/3. Biglietteria (ore 10.30-18 e 19-20) - Tel. 011.8815.241/242 TEATRO SUPERGA piazzetta Macario - Nichelino, tel. 011 62.79.789. Stagione di Prosa: “L’impresario di Smirne” (29/3) ore 21, regia di Roberto Valerio – Associazione Teatrale Pistoiese . T1 AL CN CV IM NO PR SR SV T2 VB MARTEDÌ 25 MARZO 2014 Il tempo Tempo .63 . Fresco e instabile, rovesci più frequenti su Sardegna e regioni tirreniche È marzo e i migratori si preparano alla pacifica invasione dell’Europa CARLO GRANDE «C i dirigemmo verso il delta del Rodano, un po’ accecati dal sole di mezzogiorno, storditi dal vino (…) Grandi stormi di uccelli si raccoglievano su un lontano cavo ad alta tensione (…) per il grande volo verso Nord». Era marzo, anche nel capolavoro di Max Frisch «Stiller», un’azzurra giornata di marzo come queste, in cui milioni di uccelli si preparano a invadere l’Europa. Cinque membri della Lipu alla maratona di Roma, domenica, erano vestiti da rondine, cicogna, gruccione, cuculo e rondone comune, specie simbolo della primavera, per ricordare «SpringAlive 2014», progetto dedicato alla migrazione e al birdwatching con cui si avvistano i primi migratori provenienti dall’Africa e si registrano nel sito www.springalive.net: 65 mila avvistamenti nel 2013 in Italia e 285 mila in Europa; dati preziosi per studiare i cambiamenti climatici in Africa e lungo le rotte migratorie. Gli animali sono maratoneti straordinari; nidificano da noi e ripartono dopo l’estate per l’Africa 16 milioni di coppie di rondini, 4 milioni di coppie di cuculo, 7 milioni di coppie di rondoni, 100 mila coppie di cicogna bianca e tra le 500 mila e il milione di coppie di gruccione. La rondine viaggia anche a 32 km l’ora e percorre oltre 300 chilometri al giorno. Vola in poco tempo tra Africa e Europa, per 11mila chilometri! Ma il record è della Sterna codalunga o artica, che fa il nido lungo le coste europee e americane e migra, attraverso il circolo polare antartico dalla parte opposta della Terra, sciroppandosi tra andata e ritorno 30mila chilometri. Se il tempo è buono, gli uccelli possono superare il Baltico e il Mediterraneo in meno di 20 ore. I Falaropi di Wilson volano dalla California al Cile senza fermarsi per 7mila chilometri, in autunno Piovanelli maggiori, Pittime reali, Pittime minori e Pivieri orientali volano dalla Nuova Zelanda alla Cina, coprendo 7500 chilometri in 100 ore. Icaro era un dilettante, al confronto. Anche perché le ali non erano sue, ma gliele fece il padre. Un bamboccione, insomma. Non tutto ciò che vola è benefico, lo dimostra l’esposizione a Palazzo Barolo su Torino bombardata: giorni di sirene e macerie, da cui i nostri padri e nonni seppero risollevarsi. Furono all’altezza dei loro sogni perché fecero da soli senza «paste» calde e pronte. Solo così si esce dal labirinto, solo così si sfugge al Minotauro. www.lastampa.it/grande . MARTEDÌ 25 MARZO 2014 LA STAMPA 64+8 Musica, arte, moda, design, cinema, industria, cucina. Non esiste disciplina nella quale l’Italia non sia stata grande. Non esiste settore nel quale non abbiamo brillato. Siamo stati felici di stare lassù, ora è tornato il momento di volare. E allora #GUARDIAMOAVANTI IL VENERDÌ LA STAMPA E TORINOSETTE €1,50 NON VENDIBILI SEPARATAMENTE. PREZZI TANDEM, NELLE AREE DI DIFFUSIONE INDICATE SUL GIORNALE LOCALE; € 1,20 CON «IL CORRIERE DI ROMAGNA», «PRIMO PIANO MOLISE», «L A VOCE DI MANTOVA»; €1,30 CON «IL Costruiamo, inventiamo, produciamo, scriviamo. Facciamo qualcosa di cui essere di nuovo fieri. Perché per essere grandi come il nostro passato non serve la nostalgia. Serve l’energia. CORRIERE MERCANTILE», «L A GAZZETTA DEL LUNEDÌ», «NUOVA PRIMA PAGINA MODENA», NUOVA PRIMA PAGINA REGGIO». PREZZI ESTERO: FRANCIA, MONACO P., € 2,00; C. TICINO FRS. 3,00; SVIZZERA FRANCESE FRS. 3,00; SVIZZERA TEDESCA FRS. 3,00. T1 AL CN CV IM NO PR SR SV T2 VB insieme con enel.com
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