LA LA STAMPA STAMPA QUOTIDIANO FONDATO NEL 1867 MARTEDÌ 1 APRILE 2014 • ANNO 148 N. 90 • 1,30 € IN ITALIA (PREZZI PROMOZIONALI ED ESTERO IN ULTIMA) SPEDIZIONE ABB. POSTALE - D.L. 353/03 (CONV. IN L. 27/02/04) ART. 1 COMMA 1, DCB - TO www.lastampa.it Marchionne annuncerà il piano il 6 maggio Porto Tolle, tre anni anche a Tatò Fiat-Chrysler produrrà 6 milioni di auto per il 2018 Elkann: ora la partita vera Scaroni condannato, a rischio la conferma al vertice dell’Eni Teodoro Chiarelli A PAGINA 8 * In edicola con La Stampa * T1 AL AO BI CN CV IM NO PR SR SV T2 VB VC Barbera, Giovannini e Grassia A PAGINA 9 Via libera dal Consiglio dei ministri al ddl costituzionale. Il premier sulle resistenze dentro e fuori il Pd: i frenatori una minoranza Senato, Renzi si gioca tutto “Riforme o me ne vado”. Napolitano: sono per superare il bicameralismo Da senatore dieci proposte sulla giustizia, nessuna presa in considerazione Il Consiglio dei ministri approva all’unanimità l’abolizione del Senato elettivo e del Cnel. Renzi: «Riforme subito o me ne vado». Il premier stigmatizza le resistenze al cambiamento: i frenatori sono una minoranza. Critica il metodo, che definisce inconsueto, il ministro Giannini, che però poi vota il ddl costituzionale. Dubbi anche da Lupi e Lorenzin. Napolitano: sono per superare il bicameralismo. Paolo Colonnello A PAGINA 7 DA PAG. 2 A PAG. 5 IL CASO UN PATTO D’Ambrosio TRA GOVERNO E PARLAMENTO LUIGI LA SPINA È un passaggio cruciale e molto difficile. Renzi, a tutti i costi, deve rispettare il suo programma di riforme, anche perché gli annunci fatti con uno spiegamento di propaganda mediatica tambureggiante sono stati tali da suscitare nell’opinione pubblica attese quasi miracolistiche. Incoraggiato, da ultimo, persino dal presidente della più importante potenza mondiale, Barack Obama, confortato da un atteggiamento prudente, ma non ostile da parte dei colleghi europei, aiutato dal favorevole andamento del famoso «spread», termometro della fiducia dei mercati internazionali nei confronti dell’Italia, il premier sa di giocarsi, nei prossimi due mesi, la partita decisiva. A fine maggio, le elezioni europee, infatti, diranno se l’onda del consenso popolare, sul quale sta danzando con l’audacia di un surfista oceanico, lo consegnerà alla presidenza del semestre italiano della Unione con gli onori del successo oppure lo travolgerà nella delusione delle promesse mancate. Ed è proprio la consapevolezza del momento che costringe Renzi ad accelerare i tempi con un ritmo febbrile, a rendere più rigidi i margini di compromesso sulle sue proposte, a lanciare ultimatum che evocano scenari di caos dietro l’ipotesi di una sua sconfitta. CONTINUA A PAGINA 27 e quelle leggi mai nate 1 LA MIA RIFORMA CHE AIUTA I GIOVANI ELSA FORNERO G entile Direttore, sulle strade di accesso a molte grandi città sono stati posti cartelloni che definiscono «una vergogna» la «riforma Fornero» (sottintendendo «delle pensioni»). Sono stata ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali del governo «tecnico» presieduto da Mario Monti e in quella veste ho largamente contribuito alla stesura del testo di tale legge, approvato dal Consiglio dei Ministri e, a larga maggioranza, dai due rami del Parlamento. CONTINUA A PAGINA 27 DALLA GUINEA ALLA LIBERIA CENTO MORTI IN POCHI GIORNI, ALLARME NELLE CITTÀ. I MEDICI: PROPORZIONI MAI VISTE In Africa torna l’incubo del virus Ebola FRANCIA Valls, un duro per la rivincita dei socialisti CESARE MARTINETTI M anuel Valls, 41 anni, ministro dell’Interno, il socialista più popolare di Francia, il «Sarkozy della gauche», è il nuovo primo ministro. Dopo la batosta elettorale (una «rotta storica» è il titolo di Le Monde di oggi), centocinquanta municipi perduti tra le città con più di 9 mila abitanti, François Hollande era obbligato ad agire. CONTINUA A PAGINA 27 Servizio A PAGINA 10 Il pubblicitario Séguéla “È il simbolo di una sinistra finalmente post ideologica” Alberto Mattioli A PAGINA 10 DIARIO In Europa 2 mila jihadisti dalla Siria Un tedesco reclutato dai salafiti: insegnano che il Corano è vendetta Mastrobuoni, Mastrolilli ALLE PAGINE 12 E 13 Tutto il mondo in diretta tv per i due Santi Il 27 aprile venti Paesi collegati e cinema in 3D per Roncalli e Wojtyla Giacomo Galeazzi MSF/AFP Due medici si preparano ad assistere i malati di febbre emorragica indossando le protezioni di sicurezza Buongiorno MASSIMO GRAMELLINI 1 Illustri Simoncelli e Stabile A PAG. 14 Alberghi a zero stelle boldrinologi sono al lavoro per cogliere il senso profondo delle parole pronunciate ieri dalla presidente della Camera. «Non possiamo, senza una insopportabile contraddizione, offrire servizi di lusso ai turisti affluenti e poi trattare in modo a volte inaccettabile i migranti». Secondo una corrente di pensiero, Boldrini ha inteso dire che i miliardari russi e le vecchie zie inglesi andranno smistati in appositi campi di rieducazione, mentre i nullatenenti in fuga dall’Africa verranno sistemati in Costa Smeralda su una flotta di yacht requisiti per la bisogna: una decisione che peggiorerebbe in maniera drammatica la nostra bilancia dei pagamenti, ma farebbe sensibilmente lievitare il conto in banca presso il paradiso. Altri decrittatori del sacro verbo pauperista si spingono a sostenere che Boldrini auspicherebbe la nascita di villaggi turistici misti, dove la vecchia zia inglese fraternizza col nullatenente subsahariano, pagandogli vitto e alloggio. Una scelta in grado di sanare «la insopportabile contraddizione» ma anche di provocare in pochi anni l’estinzione delle vecchie zie inglesi, a causa degli infarti al momento del conto. Infine una sperduta categoria di studiosi del boldrinismo a cui mi onoro di appartenere ritiene che la contraddizione tra il lusso e la miseria non si sana distruggendo il Billionaire, ma mettendo i disperati in luoghi un po’ più umani delle attuali gabbie. E magari cominciando a trattare in modo meno «inaccettabile» i troppi turisti che scappano dall’Italia per la carenza dei servizi, affinché con i loro soldi si possano poi accogliere meglio anche i migranti. A PAGINA 16 2 .Primo Piano STAMPA .LA MARTEDÌ 1 APRILE 2014 U GOVERNO LE GRANDI MANOVRE Ha detto «Grandissima svolta» Non so se ci sarà il lieto fine ma questo è un buon inizio Basta con i rinvii, questa legge è una grandissima svolta per le istituzioni «Pronto a fare altro» Non sono un uomo per tutte le stagioni: se vogliono fare le riforme bene, altrimenti sono pronto a fare altro nella vita “La parte noiosa” Al ministro Boschi il compito di spiegare ETTORE FERRARI/ANSA Renzi: “Riforme subito o vado a casa” Il Consiglio dei ministri approva all’unanimità l’abolizione del Senato elettivo e del Cnel. “Grillo rosica” CARLO BERTINI ROMA «Non so se ci sarà il lieto fine, ma questo è un buon inizio. Basta con i rinvii, questa legge è una grandissima svolta per le istituzioni»: Matteo Renzi si gioca tutto sulla legge costituzionale approvata «all’unanimità» dal consiglio dei ministri, che abolisce il Senato elettivo, il Cnel e riduce le competenze delle regioni. Una legge che il premier è sicuro sarà votata da una larga maggioranza e - tiene a rassicurare Berlusconi - da tutto il Pd, «perché i frenatori sono in minoranza nel Paese»; una ri- voluzione che «vale da sola una carriera politica», che vorrebbe vedere approvata al suo primo giro di boa entro le europee e sulla quale è pronto a far saltare il banco. A chi obietta che la fretta nasconda un fine elettorale, Renzi dice che «è evidente come di fronte a un crescere del populismo, se la politica fa il suo mestiere e cambia, tutto è più semplice, se invece mette la testa sotto la sabbia e fa lo struzzo, deve andare tutta a casa». Insomma, dopo anni in cui «i politici hanno fatto le cicale e i cittadini le formiche», è arrivato il momento che «i politici diano l’esempio». Siete pronti ad andare a votare se verrete fermati? (è una delle domande di una lunga intervista su SkyTg): «Non ci voglio neanche pensare e non sto a fare minacce, ma Le critiche a Grasso «Gli arbitri non possono giocare: se lo fanno sbagliano» non sono uomo per tutte le stagioni. In questo momento chi vive un momento di sofferenza, o come dicono a Roma sta rosicando, è Grillo che si sente franare la terra sotto i piedi. Dun- que se vogliono fare le riforme bene, se no sono pronto a fare altro nella vita». Renzi non si nasconde che la posta in gioco sia alta, che per le europee il segnale che viene dalla Francia sia preoccupante. Ma evita accuratamente sia di alzare l’asticella su un Pd al 30% («sarebbe un errore, basta prendere un punto in più del 25% delle politiche, altrimenti metteremmo il nome nel simbolo»); sia di definire questo un test per il governo, la cui fonte di legittimazione è il Parlamento, che «se vuole ci manda a casa». Ma conferma che tutto il pacchetto di riforme, Senato, Province, riduzione dei rimborsi dei consiglieri regionali, («un avviso di garanzia non può valere come una condanna ma vanno eliminati i rimborsi per una valutazione politica») porti un miliardo di euro di risparmi. E difende il richiamo della Serracchiani a Grasso in quanto esponente del partito. Bacchettando il presidente del Senato, perché «non credo sia intervenuto nella sua veste istituzionale, gli arbitri non possono giocare e se lo ha fatto ha commesso un errore dal punto di vista della forma e della sostanza». E comunque sia, sfida i contrari a mettersi di traverso, Personaggio MATTIA FELTRI ROMA uonasera-buonasera-oplàdài-via-forza-svelti-comevà-buonasera-veloci-forza-dài. Forza che si comincia, Graziano vieni, siedi, oplà, Maria Elena ci sei, dài, buonasera buonasera». È notevole la tendenza all’arabesco verbale dell’uomo detto Caterpillar, colui che spiana tutto, avversari e istituzioni. È un tipo, Matteo Renzi, in preda alla perenne frenesia, anche di quel genere che poi ti fa perdere del tempo. Per farci capire: in chiusura di conferenza stampa, il premier si concede alle domande dei giornalisti «B L’OBIETTIVO L’orizzonte è quello delle Europee Servono risultati per arginare l’avanzata dei Cinque Stelle e, per guadagnare preziosi minuti alla causa della nazione, le domande (sette) se le fa fare tutte in una volta, se le appunta, se le rigira e poi deve aver fatto un po’ di confusione perché non le ricorda più, e gliele devono ripetere da capo. Ma qui il cronista è alla ricerca del solito elemento bizzarro di cui Renzi è sempre generoso. In realtà ci figuravamo chissà quale tensione avrebbe destabilizzato il buonumore e la sicumera di uno che dice di giocarsi la faccia sulle riforme, e pertanto la carriera, e intanto che nel suo partito e nel suo governo articolano indecisioni e obiezioni. Macché, osserva i contorsionismi Multitasking Determinato Telefonino alla mano, Renzi cita dibattiti su Twitter e dimostra di aver ben presente di che cosa si discuta sui social network Renzi dice di sperare che i parlamentari migliorino le riforme portate avanti da Delrio, ma che non ne intacchino i cardini Il premier “Caterpillar” prova a spianare le obiezioni Stile guascone e tono di sfida: “Ne vedremo delle belle” della nostra Francesca Schianchi per non impallare le telecamere e sottolinea che la giornalista della Stampa non ha il bernoccolo dello yoga; assicura con impudente ironia che i parlamentari sapranno senz’altro migliorare il testo di partenza, ma saranno così rispettosi da non toccarne le pietre angolari; esordisce sottolineando l’unanimità della decisione, affinché sia chiaro che i dubbi espressi in mattinata sui giornali dal ministro Stefania Giannini erano agilmente rientrati; mette a parte l’uditorio di aver seguito il tal dibattito su twitter; fatica a trattenere la fregola per quello che capiterà ai politici nei cda delle aziende, e a breve: «Ne vedremo delle belle»; e, soprattutto, coltiva il convincimento che la trasformazione del Senato sa- «il Pd voterà unito, altrimenti non saremo un Pd ma un Pa, un partito anarchico...» Presto detta la riforma del titolo V, «mai più l’eccesso di conflitti tra regioni e stato, questo paese deve essere più semplice». E sintetizzata all’osso dal premier la legge costituzionale: «Si mette la parola fine ad una discussione trentennale, con quattro paletti. No al voto di fiducia del Senato, no al voto sul bilancio, no all’elezione diretta dei senatori, no indennità ulteriore». E i frenatori? «Saranno minoranza nel Senato e nel paese, c’è un’ansia di cambiamento che non si può bloccare». rà fatta in prima lettura (ne sono previste quattro, due per camera) entro il 25 maggio, giorno in cui si vota per il rinnovamento Parlamento europeo. Non tanto per sfruttare le potenzialità elettorali della riforma (vabbè...), quanto - dice - per dare un segnale a chi cerca rifugio nell’antipolitica. Non dovrebbe esserci bisogno di ricordarlo, e invece sì: o ci sbrighiamo, o Beppe Grillo ci rade al suolo. Informale come sempre, spiritoso come sempre (perlomeno in paragone ad alcuni predecessori), cattivo come sempre, minaccioso come sempre. E ben aggrappato a se stesso, specialmente a un’equazione elementare che, con l’umore che gira, non si supera: dopo anni in cui abbiamo chiesto sacrifici alle famiglie, e nel frattempo i politici si sporcavano la camicia di sugo, ora il mio governo dà ottanta euro in busta paga e «i sacrifici cominciamo a farli noi». Per questo mi gioco tutto, dice piuttosto compiaciuto, e anche ispirato a un crescente fatalismo eroico: mi gioco tutto «perché non si può chiedere agli italiani se sono disposti a rischiare quando tu non sei disposto a farlo, allora non sei credibile». Mi gioco la mia carriera politica, dice, e mi prendo «un po’ di vento in faccia». Ma è il vento del cambiamento: questa non la dice ma si intuisce che la pensa. Pensa senz’altro a completare l’armamentario col tocco paternalistico: «Il cambiamento passa da ognuno di noi». E va a chiudere con il classico rosario del leader che non vuole scordare le tensioni di ragazzo da cui fu mosso al pubblico servizio, e dunque del leader che non è entrato nel palazzo del potere per incollarsi alla poltrona, ma per rivoltarlo da cima a fondo. Solo dopo ci si incollerà, ma questo lo diciamo noi. LA STAMPA MARTEDÌ 1 APRILE 2014 Torna il Senato Non “della Repubblica” ma “delle autonomie” Retroscena ANTONELLA RAMPINO ROMA on sempre i nomi sono le cose: presidenti di regione e sindaci di capoluogo, se passerà la riforma costituzionale, potranno chiamarsi senatori. Ripristinato il nome, Senato, aggiungendo «delle Autonomie», a fianco della Camera politica che - unica - dà e toglie fiducia al governo e vara le leggi compresa quella di bilancio, torna anche la dizione Parlamento. Ma un Parlamento in cui si lavorerà, senza vincolo di mandato, e senza «rappresentare la nazione». Il Senato ha la sola iniziativa legislativa in materia di autonomie, ma può proporre leggi alla Camera, che ha tempo sei mesi per decidere in materia. Il disegno di legge del 12 marzo scorso già conteneva la possibilità che il Senato trattenesse per trenta giorni i disegni di legge della Camera, e per un puro «parere consultivo» che poi la Camera dovrà decidere se accogliere o meno entro altri 20 giorni. Adesso, al Senato delle Autonomie è stata restituita la facoltà di legiferare «in materia regionale» come spiega il ministro Boschi in conferenza stampa, e di «armonizzazione dei provvedimenti a data certa entro 60 giorni»: il riferimento è al meccanismo che fu pietra angolare della cosiddetta «Grande Riforma» che N LE COMPETENZE Può proporre leggi alla Camera che ha tempo sei mesi per decidere in materia Bettino Craxi chiese a Giuliano Amato (e che non si fece). Ed è proprio l’incrocio del «provvedimento a data certa», cioè di una corsia preferenziale per i disegni di legge del governo che si va a sommare al potere di decretazione d’urgenza (provvedimenti del governo immediatamente operativi, che il Parlamento deve confermare in legge entro 60 giorni, pena le decadenza) che fa parlare alcuni costituzionalisti di possibile «deriva autoritaria». Perché di fatto il governo ha in mano due strumenti forti per legiferare, mentre il Parlamento no, e non c’è più una assemblea di seconda istanza a far da bilanciamento alla potestà legislativa del governo. Che però costituzionalizza l’obbligo di omogeneità per i testi dei decreti: niente più maxiemendamenti. Insomma, una forma parlamentare che sembra una specie di monocameralismo im- Napolitano: “Io da tempo per il superamento del bicameralismo” La nuova Assemblea R R R R R FIDUCIA SOLO ALLA CAMERA 1 È la sola titolare del rapporto di fiducia con il Governo SENATO DELLE AUTONOMIE 2 Rappresenta le istituzioni territoriali e il raccordo con lo Stato SENATORI NON ELETTI 3 Scelti tra Regioni Provincie autonome e comuni NESSUNA INDENNITÀ 4 Saranno 148 e non percepiranno nessuna indennità ADDIO BICAMERALISMO 5 Il Senato propone solo modifiche alle leggi della Camera R R R R R RIFORME COSTITUZIONALI 6 Il Senato approva insieme alla Camera le modifiche costituzionali NIENTE PIÙ CNEL 7 Abrogato il Consiglio nazionale dell’Economia e Lavoro COMPETENZE STATO E REGIONI 8 Spariscono le materie di competenza concorrente Stato-Regioni CLAUSOLA DI UNITÀ NAZIONALE 9 Se necessario lo Stato può decidere su materie regionali DEVOLUTION SOFT 10 Lo Stato può affidare alle Regioni la funzione legislativa perfetto, perché il Senato delle Autonomie può per l’appunto palleggiarsi per un mese le leggi di iniziativa parlamentare, e rinviarle alla Camera che ci pensa un po’ su, per almeno tre settimane. È un «prezzo» che probabilmente il premier Matteo Renzi paga all’altro protagonista delle riforme istituzionali, Forza Italia, perché accenti simili aveva anche la riforma costituzionale del centrodestra (bocciata poi al referendum confirmativo da 16 milioni di italiani), o a se stesso, visto che comunque rafforza i poteri del governo? Di certo, ieri Silvio Berlusconi non era affatto contento che Renzi abbia riaffermato che la legge elettorale verrà varata dopo la riforma del Senato. Tutti contenti, invece, per l’uscita dal bicameralismo perfetto: il Senato non avrà cariche elettive e ci saranno i famosi nuovi senatori a vita, scelti dal capo dello Stato nel numero di ben 21: FINE DEL BICAMERALISMO Niente cariche elettive e via libera ai 21 nuovi senatori a vita nominati dal Capo dello Stato come dire uno in più di quanto serva per costituire un gruppo parlamentare (un numero alto, che fa e farà discutere). Il senatore a vita di diritto, ex capo dello Stato, che in base alla bozza del 12 marzo era collocato (inopinatamente) a Montecitorio, torna a Palazzo Madama. Non è fantascienza ipotizzare che il consiglio sia stato sussurrato dal Colle: che senso aveva far sedere un ex capo dello Stato nella Camera più politica, come «deputato a vita»? E che senso aveva che il Senato potesse «bloccare» la ratifica di trattati internazionali? Ieri, Giorgio Napolitano ha smentito i via libera e gli stop di cui hanno liberamente riferito alcuni giornali, e fatto sapere di non avere intenzione di commentare la riforma, ma ricorda di aver più volte segnalato che il superamento del bicameralismo paritario è «improrogabile». Per «garantire un più spedito processo di formazione delle leggi». Grasso: “State sereni Io sono super partes” Scintille Il presidente del Senato replica alle critiche di parte del governo MATTIA FELTRI FABIO POLETTI MILANO Zittirlo, non lo zittisce nessuno. Ma il presidente Pietro Grasso vuole pure rassicurare che non verrà meno al suo ruolo di super partes: «Non ci può essere nessuna ipotesi che l’aver espresso le mie opinioni possa influenzare la mia attività di presidente del Senato». Ma poi alla presentazione del suo libro a Milano, «Lezioni di mafia», tira una staffilata al premier Renzi con cui battibecca a distanza da due giorni e poi ridacchia: «State tranquilli. State sereni». Le parole sono quelle con ono essenzialmente due le grandi riforme avviate ieri in Consiglio dei ministri. La prima, ampiamente attesa e ampiamente annunciata, riguarda il superamento del bicameralismo paritario. La seconda riguarda invece il superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari. In parole povere: abolizione del Senato e abolizione dei manicomi criminali. Insomma, in molti ieri hanno perso impiego e domicilio. S Pietro Grasso alla presentazione del suo libro «Lezioni di mafia» con il sindaco di Milano Pisapia ha risposto alle punzecchiature di Renzi cui Matteo Renzi ha affossato il suo predecessore Enrico Letta. In bocca alla seconda carica dello Stato non sono una dichiarazione di guerra al premier, ma di sicuro non sono il segno della resa. Perché se Pietro Grasso nella sua giornata milanese - oggi sarà pure ai funerali di Gerardo D’Ambrosio - non vuole tornare sulle sue perplessità e sui dubbi sulla riforma del Senato che ha in mente Matteo Renzi - «Quello che dovevo dire l’ho già detto in maniera abbastanza chiara», ripete come un mantra per un giorno intero - di sicuro non vuole nemmeno rinunciare alla possibilità di esprimere il suo pensiero. «Rivendico il diritto di esprimere le mie idee e dare un contributo dialettico che interessa tutti i cittadini in un momento in cui si parla di cambiare la Costituzione». E fa niente se qualcuno storce il naso. O se teme che nel retropensiero di Grasso ci sia la difesa d’ufficio della seconda Camera. In un tweet che per tutto il pomeriggio svolazza sul mondo politico, Grasso rivendica il suo ruolo anche dalla poltrona più alta di Palazzo Madama: «Sono e resto super partes. Non ho mai difeso la casta e voglio il cambiamento». Da presidente del Senato magari non è facilissimo dire quello che pensa. Cosa che giura di aver scoperto già il giorno in cui venne eletto: «Mi hanno detto subito di stare attento perchè ero la seconda carica dello Stato. Ho chiesto se potevo presentare un disegno di legge o votare e mi hanno detto di no. Ma può almeno parlare il presidente del Senato? Qualche opinione politica ce l’ho anch’io...». E a quelle non rinuncia, l’ex magistrato e procuratore antimafia. Attento al ruolo e alle competenze ma pure a non fare solo la bella statuina in Parlamento. In visita alla Comunità di Don Mazzi, Pietro Grasso giura di essere stato sempre così. Ma questa volta assicura che parlava solo di mafia: «Nella mia vita ho sempre cercato di combattere contro i Golia, sono sempre stato dalla parte di Davide cercando di combattere sfide impossibili».. Primo Piano .3 . Esposito, senatore Pd “Matteofacome all’oratorio mailpallone nonèsuo” FRANCESCA SCHIANCHI ROMA «Noi siamo tacchini felici di correre verso il forno il giorno del Ringraziamento». Allora senatore Stefano Esposito perché avete scritto in 25 una lettera al premier sulla riforma del Senato? «Perché vogliamo poter discutere di alcuni punti. Vogliamo essere protagonisti quanto il governo di questa epocale riforma». Quali punti? Volete il Senato elettivo? «No, nessuno pensa al Senato elettivo né all’indennità. Il problema sono la composizione e le competenze». Cioè? «Io penso al Bundesrat tedesco. Metterci dentro i sindaci non credo sia una buona idea. E credo che tutto quello che riguarda l’Europa debba essere tra le sue competenze». Non sarete mica tra i nemici del cambiamento evocati da Renzi? «Questa sua reazione scomposta dinanzi a qualunque voce non sia un coro di applausi la trovo inaccettabile. Vogliamo solo discutere, non possiamo essere derubricati a conservatori o boicottatori. Gli do Stefano Esposito un consiglio da fratello maggiore: noi siamo tacchini felici, ma ce ne sono anche di meno felici. Se prima di mandarli in forno li prendi a calci, magari potrebbero anche pensare di fartela pagare…». Cosa intende dire? Non ci saranno i numeri secondo lei? «Questo dipenderà da cosa succede negli altri partiti. Noi siamo i migliori alleati di Renzi, perché discutiamo in campo aperto. Ma non ci può dire “o è così o me ne vado”: come quando all’oratorio c’era il ragazzino che diceva “o si fa così o porto via il pallone”…». Lei ha votato Cuperlo: non è che parla così solo per fare opposizione al premier? «Tra noi 25 c’è chi ha votato Renzi. La nostra è una posizione nel merito, non c’è nessun senso di rivalsa. E non mi metto a fare imboscate: non è nel costume di nessuno di quelli che hanno firmato». Se il testo non cambiasse, lei non lo voterebbe? «Io chiedo di discuterne: poi, come sempre, mi adeguerò alla maggioranza». Jena Ormai Una nuova figura professionale si è ormai affiancata al portaborse e al portavoce dell’uomo politico: il twittatore di fiducia. [email protected] MARTEDÌ 1 APRILE 2014 LA STAMPA 4 Sport, arte, musica, moda, design, industria, cinema. Non esiste disciplina nella quale l’Italia non sia stata grande. Non esiste settore nel quale non abbiamo brillato. Siamo stati sul tetto del mondo, ora è tornato il momento di attaccare in contropiede. E allora #GUARDIAMOAVANTI Costruiamo, inventiamo, produciamo, scriviamo. Facciamo qualcosa di cui essere di nuovo fieri. Perché per essere grandi come il nostro passato non serve la nostalgia. Serve l’energia. insieme con enel.com LA STAMPA MARTEDÌ 1 APRILE 2014 Primo Piano .5 . U RIFORME Taccuino IL NUOVO SENATO MARCELLO SORGI il caso AMEDEO LA MATTINA ROMA on aveva mai alzato la voce, non aveva mai creato problemi al governo, invece da un po’ di tempo la mite professoressa Stefania Giannini sta facendo la «pierina». Alcuni giorni fa ha criticato la collega della Funzione Pubblica Marianna Madia che aveva lanciato l’operazione svecchiamento della PA, aprendo ai prepensionamenti per i più anziani in cambio di assunzioni di giovani. Un approccio sbagliato, secondo il ministro dell’Istruzione. Giannini è convinta che «un sistema sano non ha bisogno di mandare a casa gli anziani per far entrare i giovani». Ci vuole più equilibrio e gradualità. Soprattutto prudenza, anche nell’affrontare la riforma del Senato. È questo il secondo fronte aperto ieri dalla segretaria di Scelta civica N Giannini di lotta e di governo Prima strappa, poi si adegua Scettica sul ddl dell’esecutivo: “Metodo inconsueto”. Ma lo vota Ha detto CONTRO IL PREMIER Meglio non confondere l’irrinunciabile dibattito parlamentare con la manfrina di chi non vuole cambiare le cose. Serve un momento di riflessione in più CONTRO LA MADIA Un sistema sano non manda a casa gli anziani per fare entrare i giovani. È invece necessaria l’alternanza che deriva da un flusso normale LE PERPLESSITÀ Anche Lupi e Lorenzin esprimono i loro dubbi in Consiglio dei ministri che in un’intervista a Radio Città Futura ha definito «inconsueta» la presentazione di un disegno di legge per superare il bicameralismo perfetto e riformare il Titolo V. Una critica alla corsa di Renzi. «Serve che il Parlamento ne discuta per ritoccare e migliorare alcuni aspetti. È necessario qualche momento di riflessione e maturazione in più». Giannini suggerisce prudenza al premier perché la rapidità può giocare brutti scherzi. Suggerisce «di non farne una questione di calendario: meglio non confondere l’irrinunciabile dibattito parlamentare con la manfrina di chi non vuole cambiare le cose. Il premier non cada nella trappola di chi fa finta che tutto cambi perché nulla cambi». Giannini è anche una senatrice e forse sente le resistenze autoconservative di Palazzo Madama. Teme che la Retroscena UGO MAGRI ROMA ra Zagrebelsky e Renzi, Berlusconi sta con Renzi tutta la vita. Idem tra il presidente del Senato e il premier: Silvio sceglie senza esitazione Matteo. Già questo basterebbe a intuire come si regolerà il Cavaliere sulla riforma varata ieri dal governo: mai con i «parrucconi conservatori», epiteto che nella visione berlusconiana accomuna tutti quanti ossequiano la Costituzione. E dunque, pur senza essere convinto fino in fondo di certi dettagli, l’uomo sosterrà Renzi nella sfida più spericolata. Nella sua dichiarazione diffusa ieri, si coglie lo stile felpato del consigliere politico Toti: «Noi rispetteremo fino in fondo gli accordi che abbiamo sottoscritto, e siamo pronti a discutere tutto nel dettaglio, senza accettare testi preconfezionati ma lavorando insieme». Non è certo il linguaggio di chi vuole mettersi di traverso... Ma ci sono ulteriori motivi che spingono l’uomo a tenere dritta da barra, senza prestare orecchio alle grida disperate dei suoi senatori in rivolta. La prima ragione è nero su bianco. Nel celebre patto del 18 gennaio si specifica che la futura assemblea di palazzo Madama non dovrà costare un soldo ai contribuenti, non potrà votare la fiducia al governo e, soprattutto, «non sarà elettiva». Venne insomma escluso di coinvolgere i T ANGELO CARCONI/ANSA Il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini fretta di Renzi possa compromettere le riforme. Ma alla fine Giannini si è adeguata: al Consiglio dei ministri non ha ripetuto le critiche mosse pubblicamente alla fretta imposta da Renzi. Critiche in palese contraddizione alle opinioni espresse dai capigruppo di Scelta civica. Andrea Romano e Gianluca Susta hanno infatti chiesto un’accelerazione delle riforme, aggiungendo che bisognerebbe andare oltre: dare più poteri al premier. Insomma, le dichiarazioni pubbliche della Giannini non corrispondono sem- pre alla linea del suo partito e al Consiglio dei ministri si è pure contraddetta. Quella che prima era l’«inconsueta» mossa del governo nel presentare il ddl costituzionale, è diventata «inconsueta ma necessaria», l’unico modo per avviare una riforma costituzionale che rischierebbe di finire nella palude. Tuttavia non sono mancate le perplessità espresse dalla stessa responsabile dell’Istruzione e dai ministri Ncd Lupi e Lorenzin. Hanno detto di essere contrari alla nomina di 21 senatori scelti dalla so- cietà civile, al fatto che il Senato delle Autonomie partecipi all’elezione del capo dello Stato. Lupi in particolare ha chiesto di inserire in Costituzione i costi standard per la Pubblica amministrazione, come già fatto dalla Lorenzin per la Sanità. Perplessità anche sul rapporto tra il nuovo Senato e la Conferenza delle Regioni. Alla fine le proposte di riforma costituzionale sono state approvate in Consiglio dei ministri all’unanimità, lasciando al Parlamento alcune necessarie modifiche di carattere tecnico. Berlusconi deciso a mantenere i patti con il premier forzisti sulle barricate, la mette così: «Qui rischia di finire come con la legge Severino, che la approvammo salvo pentircene amaramente un anno dopo...».. Ma piaccia o non piaccia ai «berluscones», quel pezzo di carta fu firmato a largo del Nazareno non da un sosia bensì dal loro leader, forse distratto, o poco interessato ai dettagli, o addirittura ansioso di prendersi la rivalsa contro il ramo del Parlamento da cui era stato da poco espulso con ignominia... Nel testo dell’intesa venne pure scolpito a lettere cubitali che la nuova legge elettorale avrebbe avuto la precedenza sulle riforme istituzionali: non a caso sollevano le loro rimostranze Brunetta e Romani, i due capigruppo «azzurri». Nella fattispecie, difficile dare loro torto. Però neppure su questo il Capo sembra intenzionato a far saltare il banco: «Occorre ora procedere con l’approvazione dell’Italicum prima possibile», si limita ad auspicare senza ultimatum. Una pausa di riflessione sull’Italicum fa comodo in fondo pure a Forza Italia: gli ultimi correttivi alla legge potranno essere introdotti con i risultati delle Europee sotto mano. Il timore che aleggia dalle parti di Arcore, dove Berlusconi è stato rintanato ieri tra mille incontri legati al «fund raising» (leggi: caccia ai mecenate della prossima campagna elettorale), è di «sbagliare verso», di sostenere il contrario di quanto desiderano gli italiani, di essere o di apparire quelli che frenano le riforme. «Non saremo certo noi i guastatori», sussurra Mariastella Gelmini. Insomma: Berlusconi darà un po’ di spago alle proteste, lascerà che si sfoghino i suoi senatori. Ma di nuovi incontri con il premier per rinegoziare le intese, al momento, non ve n’è sentore. Mal di pancia tra i “falchi” del partito Brunetta a Napolitano «Fermilamanovra elettoralisticadelpremier» 1 Gli annunci del governo Renzi in materia di fisco sono una manovra elettoralistica. Lo afferma Renato Brunetta in una lettera inviata al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nella quale si legge: «Il possibile sgravio fiscale a favore dei lavoratori dipendenti prefigura una tipica manovra in deficit, in quanto tale destinata ad alterare i conti pubblici italiani». «Per mantenere questa promessa sottolinea il presidente dei deputati azzurri - servono più di 800 milioni di euro al mese. E servono da subito. Da maggio. Altrimenti si creerà un buco mensile di pari importo nella casse dello Stato. Come noto, la Legge di contabilità e finanza pubblica richiede che le maggiori spese annunciate abbiano copertura finanziaria». Silvio Berlusconi cittadini nella scelta dei 148 senatori. Sul punto, Renzi ha ottime carte da giocare, e dice la verità quando sostiene di avere strappato alle destre grandi concessioni, di cui non ci si rese conto al momento. Minzolini, che sta con Gasparri e un altro manipolo di senatori Le Europee si giocheranno sulle riforme cambiar verso, per dirla con lo slogan di Renzi, adesso è la campagna elettorale per le Europee. Dallo scontro sull’euro si passa a quello sulle riforme, che avrà come teatro nelle prossime settimane il Senato. Il consiglio dei ministri ha approvato ieri all’unanimità il disegno di legge che prevede un drastico ridimensionamento di Palazzo Madama, a cominciare dal fatto che i suoi membri non dovrebbero più essere eletti, ma designati in seconda istanza dalle regioni e dai comuni, non potrebbero più esprimere la fiducia al governo, né pronunciarsi sulle leggi ordinarie. In campo ci sono già due fronti: uno è quello che spinge per approvare la riforma nei termini in cui l’ha proposta il governo, o con piccoli aggiustamenti. Renzi su questo ha l’appoggio di Alfano, di Scelta civica anche se con qualche distinguo, e si dice sicuro pure di Berlusconi, che pure negli ultimi giorni ha mandato segnali contraddittori. Da Forza Italia in effetti è arrivata una nota che conferma la volontà di realizzare la riforma, a patto che Renzi dimostri di avere la meglio sul dissenso che viene dal suo partito. La minoranza Pd (che nei gruppi parlamentari, sulla carta è maggioranza) è diventata infatti il fulcro del secondo fronte, capeggiato a sorpresa dal presidente del Senato Pietro Grasso, e che annovera il M5s, gran parte di Sel, costituzionalisti e intellettuali guidati da Zagrebelsky e Rodotà, e punta a cambiare radicalmente la riforma, salvando in buona parte il bicameralismo e conservando il diritto all’elezione per i senatori. Così si sono in sostanza riprodotti i due schieramenti che all’inizio della legislatura si misurarono sull’ipotesi di far nascere un governo Bersani-Pd-5 Stelle, piuttosto che l’esecutivo di larghe intese che poi prese il via, e affossarono una dopo l’altra le candidature di Prodi e Marini per il Quirinale, per arrivare, extrema ratio, alla rielezione di Napolitano. Renzi si dice sicuro di farcela e attacca conservatori e “benaltristi” (categoria che nel vecchio Pci contrassegnava gli avversari del dibattito interno e di ogni tentativo di cambiamento). È consapevole che molto dipenderà dall’atteggiamento di Berlusconi. Nel partito del Cavaliere sono forti le tentazioni di approfittare delle difficoltà interne del Pd, ma si fa strada una linea BrunettaVerdini-Santanchè, che punta a non regalare nulla a Renzi, ma a salvare l’intesa di fondo che dopo l’accordo del Nazareno ha rilegittimato Berlusconi nel momento delle sue maggiori difficoltà politico-giudiziarie. Inoltre, stavolta, tra i guardiani della Costituzione così com’è, non c’è il Quirinale. Napolitano ha dato via libera alla presentazione del disegno di legge del governo, si riserva ovviamente un ruolo di mediazione, ma preme per l’approvazione delle riforme. A 6 .Primo Piano STAMPA .LA MARTEDÌ 1 APRILE 2014 U VERSO IL VOTO I CINQUE STELLE L’incontro a casa Grillo In spiaggia Domenica un gruppo di 40 parlamentari o amministratori del M5S si è trovato a Marina di Bibbona, a casa Grillo C’erano tra gli altri il siciliano Cancellieri, Laura Castelli, Nicola Morra, Riccardo Nuti, Paola Taverna, Max Bugani (le foto sono sue). C’è stata una partitella a calcetto sulla spiaggia. E si è fatto vedere anche Gianroberto Casaleggio Processo Unipol Prescrittiifratelli Berlusconi 1 La Seconda Corte d’Appello di Milano ha dichiarato ieri la prescrizione del reato per Silvio e Paolo Berlusconi, imputati per la vicenda dell’intercettazione Fassino-Consorte legata al caso Unipol. I giudici hanno confermato il risarcimento di 80.000 euro per Piero Fassino, parte civile nel processo. I due Berlusconi erano accusati di concorso in rivelazione del segreto d’ufficio. FACEBOOK Tutti sul carro (europeo) del M5S Ieriilprimoturnodellasceltadeicandidati.Inomipiùpromettentiequellipiùequivoci.Conunrischio:lecordate JACOPO IACOBONI Ogni volta che il Movimento cinque stelle procede al suo meccanismo di scelta on line dei candidati, ci sono sempre due possibilità: scovare i candidati strano-ma-vero (stavolta gli aspiranti in partenza erano 4500...), o quelli potenzialmente bravi. Sono vie legittime entrambe, perché entrambe convivono in questo strana forza politica. Sapendo che stavolta, oltretutto, tanta gente palesemente «cerca di saltare sul carro», come denuncia Roberta Lombardi. Problema che certo nel 2013 non c’era. Partiamo allora da un esempio. Ieri si votava il primo turno, in cui gli iscritti del M5S potevano scegliere tre nomi, il primo sarà direttamente candidato al Parlamento europeo, e gli altri due parteciperanno a un ballottaggio (trenta per il NordOvest, 18 per il Nord-Est, venti per il Centro, 24 per il Sud, 12 per le isole). Era la primissima scrematura, i video di presentazione sono visibili agli iscritti, altrimenti bisogna piratarli un po’; molti iscritti si sono lamentati, anzi: «Troppi candidati, e troppo poco tempo per vedere i curriculum». «E i militanti storici sono pochi, quelli che cono- sciamo», dice Vittorio Bertola, consigliere storico a Torino. Spuntano dunque sempre tipi assurdi (la palma va forse a Antonello Iacono di Barano d’Ischia video formidabile, comicità involontaria pura, con musica di James Bond e Grillo che, arrivato sull’isola, scherza, «non so se sono capitato in un meet up o in una comunità di recupero. Comun- que, domani ho il traghetto»). Ma ci sono anche facce molto amate dalla base, c’è, molto quotata, una come Gilda Sportiello, preparata, bucherà il video, attivista storica napoletana in battaglie contro la camorra e i rifiuti. Oppure Tiziano De Simone. O Stefania Verusio. O l’ischitano Andrea D’Ambra, che pare un piccolo Di Maio. In Sicilia stanno gi- rando i nomi di Antonio Zanotto, ricercatore chimico, e Paola Sobbrio, ricercatrice che si occupa di normative europee sugli Ogm. Nel Lazio quello di Dario Tamburrano, odontoiatra che «nel tempo libero coltivo l’orto» (Roma regala sempre personaggi alla Di Battista), o Marina Vouduri, stimata militante, disabile. In Piemonte c’è Francesco Attademo, che ha lavorato due anni a Bruxelles, è ingegnere, militante storico. Oppure ci sono molti candidati valsusini (5 su trenta), tra di loro spicca Stefano Gilardi. Di certo, i no Tav in Europa ci saranno. Gilardi è collaboratore parlamentare di Scibona, comincia a esserci un personale «politico» del M5S: Francesco Maria La proposta per la prostituzione E Razzi inventa gli “operatori di assistenza sessuale” MARCO BRESOLIN Magari un giorno farà anche discutere. Per ora sta facendo sorridere. Stiamo parlando del disegno di legge n. 1370 presentato in Senato nei giorni scorsi. Primo (e unico) firmatario, il senatore Antonio Razzi, già Idv e Noi Sud, oggi in Forza Italia. Una proposta che «disciplina l’esercizio professionale della prostituzione». O che, per usare la terminologia usata nell’articolo 1, «disciplina l’attività remunerata di operatore di assistenza sessuale (OAS)». Assistenti, soggetti a partita Iva. «Anche perché» (direbbe il suo alter ego sul palco di Maurizio Crozza) Razzi pare avere a cuore in modo particolare due problemi, effetto della prostituzione. Primo: il traffico. L’intento, scrive infatti nella legge, è quello di «eliminare l’adescamento in strada» che «crea anche pericolo al regolare scorrimento del traffico» (automobilisti guardoni?). Secondo: l’aspetto sanitario. Perché l’importante, come tutti sanno, è la salute. Ed è per questo che Razzi vorrebbe «controlli sanitari obbligatori» ogni tre mesi per chi vuole iscriversi nel «registro professionale degli OAS» (che dovrà essere tenuto in ogni questura). Ma il vero colpo di genio perché l’importante, lo ribadiamo, è la salute - Razzi lo ha inserito al comma 2 dell’articolo 2. Dove scrive che «nell’esercizio dell’attività di OAS è obbligatorio l’uso del profilattico per qualsiasi tipo di prestazione», ma soprattutto dove avverte: «L’eventuale danneggiamento del profilattico deve essere denunciato alle autorità competenti». Con una certa celerità, s’intende: «Entro il primo giorno feriale successivo all’evento». Feriale. Perché domenica, si sa, è sempre domenica. Antonio Razzi (Forza Italia) @marcobreso Evangelisti (collaboratore di Davide Barillari), Emanuele Sabetta, da seguire, lavorò alla piattaforma online laziale, o Lorenzo Andraghetti, ex collaboratore del bolognese Bugani (militante storico, ascoltato da Casaleggio). Curiosità suscitano, per motivi diversi, i nomi Niccolò Valentini, il figlio di uno dei fondatori di Repubblica, Giovanni: hanno scritto un bel libro a quattro mani sullo scontro generazionale tra padri e figli. Oppure si candida Matteo Ponzano, l’ex dj della Cosa, volto celebre anche dello Tsunami Tour. Ci prova Leonardo Metalli, il giornalista Rai che voleva creare la corrente dei giornalisti «in quota M5S» (sic) a Saxa Rubra. «Assolutamente» non si candida Claudio Messora. Il problema vero, più che la quota di candidati assurdi, è il rischio di cordate: ne esistono, non solo al Sud, e sono un guaio da cui il Movimento fatica a restare indenne. A Napoli c’è il giro Pepe che non piace molto ai militanti fondatori. Oppure Angelo Ferrillo: un militante che ha cercato dei intestarsi la battaglia anti-rifiuti, e potrebbe passare. Nel Lazio corre Ernesto Tinazzi, organizzatore del famigerato meet up 878: scrisse il post contro Travaglio sul blog di Grillo. Segnateveli: sono alcune delle future grane. LA STAMPA MARTEDÌ 1 APRILE 2014 Primo Piano .7 . U GIUSTIZIA GERARDO D’AMBROSIO L’EREDITÀ MORALE PAOLO COLONNELLO MILANO a vera amarezza per Gerardo D’Ambrosio arrivò dopo. Quando, lasciata la toga per la pensione, il simbolo di Mani Pulite decise di passare «dall’altra parte della barricata» accettando di candidarsi come indipendente nelle file del Pd, sebbene fosse stato critico, ad esempio, con la scelta di Di Pietro di darsi alla politica. «Guaglio’, bisogna mettersi in gioco se si vuole cambiare qualcosa». Ma i simboli sono come i fiori: vanno annaffiati, sennò appassiscono in fretta. E l’ex capo della Procura di Milano si rese conto presto che nonostante la buona volontà, nessuno aveva intenzione di «annaffiare» le sue idee, i suoi progetti di riforma per una giustizia più snella, veloce, efficace. Appassì in fretta anche lui. «Ma lo sai che di dieci disegni di legge presentati, nemmeno uno è stato preso in considerazione? Come se nemmeno li avessi mai scritti». Verso la fine della sua esperienza di senatore, il dolore per la frustrazione di non essere stato praticamente mai ascoltato glielo leggevi negli occhi: «Anche se vuoi combinare qualcosa, lì non si muove mai niente». Lo scrisse nei suoi libri, uno in particolare, dal titolo eloquente: «La giustizia ingiusta», con cui espose le proprie riflessioni su temi che sono ancora attualissimi: l’adozione del sistema accusatorio americano e la sua imperfetta applicazione; la separazione delle carriere tra magi- L PARLAMENTARE Andato in pensione, aveva vinto la riluttanza accettando la candidatura da indipendente stratura inquirente e giudicante; il controllo popolare dei pubblici ministeri e la loro subordinazione al potere esecutivo; il sovraffollamento delle carceri. Le sue leggi, le sue piccole ma fondamentali riforme, a costo zero se non quello della buona volontà, sono ancora tutte lì, galleggiano nel mare magnum delle buone intenzioni legislative rimaste sulla carta degli atti del Senato. Siamo andati a rileggerle, per scoprire con quale chiarezza, competenza e lungimiranza «zio Gerry», come tutti lo chiamavano a palazzo di Giustizia, le aveva compilate e proposte. Sempre con un occhio al risparmio per lo Stato e alla tutela per i cittadini più deboli. La riforma dei riti alternativi, innanzitutto: «...Tenuto conto che il ricorso ai riti alternativi avviene prevalentemente nei casi in cui l’imputato ha reso confessione o nei processi in cui la prova di colpevolezza è evidente... riteniamo che andrebbe presa in seria considerazione la possibilità di ridurli al solo patteggiamento senza alcun limite e di subordinare la sua concessione all’ammissione dei fatti contestati dall’accusa prima che inizi l’udienza preliminare... Si eliminerebbero insomma, i danni e le beffe che oggi subiscono le parti lese... che non hanno alcuna possibilità di opporsi in alcun modo alla richiesta di patteggiamento...». Così come la possibilità per il giudice dell’udienza preliminare di infliggere direttamente la condanna quando la colpevolezza risulta evidente. O per un giudice monocratico di infliggere una pena immediata all’imputato arrestato in flagranza di reato. E ancora: la riforma della Bossi-Fini che ha causato un inverosimile intasamento nelle carceri di cittadini extracomunitari la cui colpa è stata solo quella di fuggire da luoghi infernali e di non aver avuto il permesso di soggiorno rinnovato. «Non occorre alcuno sforzo per capire che si tratta di persone che non hanno manifestato alcuna pericolosità sociale... Al contrario si tratta in massima parte di vittime di quella nuova forma di caporalato che si va diffondendo in ogni regione... Neppure ne- A Palazzo Madama Dopo essere andato in pensione nel 2002, Gerardo D’Ambrosio era stato senatore dal 2006 al 2013, eletto come indipendente nelle liste dei Ds e del Pd Quelleriformeacostozero ignoratedalParlamento Dal patteggiamento alle carceri, “ma in Senato non si muove niente” MARIO SAYADI/BLOW UP/FOTOGRAMMA Le proposte Itemisucuiavevadepositatodisegnidilegge Processo Impugnazioni Riforma dei riti alternativi Meno cause in Cassazione 1 Rispetto al dibattimento, riduzio- 1 Argine ai ricorsi alla Suprema Cor- ne dei riti alternativi al solo patteggiamento, escludendo i reati più gravi come l’ergastolo e i danni alle parti civili. Possibilità per il gup di pronunciare condanna quando la colpevolezza è evidente. te di Cassazione con l’obbligatorietà di un deposito cauzionale da devolvere allo Stato in caso di inammissibilità. Possibilità per i giudici d’infliggere sanzioni agli avvocati dal «ricorso facile» rigettato. Notifiche Patrocinio Più tecnologia Meno benefici 1 Aumento della velocità delle noti- 1 Esclusione dal gratuito patroci- ficazioni (che provocano molti rinvii delle udienze processuali) non più attraverso solo ufficiali giudiziari ma utilizzando da una parte le email, dall’altra la posta ordinaria e infine vigili o personale di polizia. nio (avvocato pagato dallo Stato) per imputati di reati mafiosi e di traffico di droga con la possibilità, in caso di proscioglimento dell’imputato, di accedere a posteriori al patrocinio a spese dello Stato. Benefici Direttissima Clausola economica Allargamento delle ipotesi 1 Sospensione condizionale della 1 Ampliamento dei processi per pena non più automatica, ma subordinata al pagamento della pena pecuniaria inflitta secondo le modalità stabilite dal giudice tenendo conto delle condizioni economiche del condannato. «direttissima» (che garantiscono tempi immediati e riti più semplici) anche a ricettatori e ladri d’auto con giudice monocratico, nonchè per arresti in flagranza di reato entro 48 ore dall’arresto o dal fermo. gli Stati Uniti si è mai pensato di infliggere una sanzione penale a chi, una volta espulso, rientra nel territorio dello Stato...». Senza contare che «mantenere in carcere un detenuto costa molto caro»: 3.500 euro al mese, nel 2008. Sempre lo stesso anno, D’Ambrosio affrontò la beffa del gratuito patrocinio per i mafioso e i trafficanti di droga: «Credo che a nessuno possa sfuggire come tutti gli imputati appartenenti ad associazioni di stampo mafioso, siano ufficialmente impossidenti. È veramente difficile immaginare che chi si dedica ad estorsioni, traffico di droga o esseri umani, allo sfruttamento della prostituzione, al contrabbando o altri gravi reati, alla fine dell’anno si rivolga al proprio commercialista per una regolare denuncia dei redditi...». E dunque, proponeva l’ex procuratore, una modifica dell’articolo 91 che escluda dal beneficio del patrociIMMIGRAZIONE Voleva cambiare la Bossi-Fini «Nemmeno negli Stati Uniti i clandestini vanno in galera» nio a spese dello Stato gli imputati di quel genere di reati. Infine, un taglio netto alle migliaia e spesso inutili ricorsi in Cassazione con l’introduzione di un deposito cauzionale per le parti private e una sanzione a quegli avvocati che dopo «un numero congruo di ricorsi rigettati o annullati» si volessero ostinare a tirare in lungo le cause che intasano sezioni. Ma spulciando i suoi «disegni di legge», si scopre che sono decine gli articoli, le prassi, le incongruenze che avrebbe voluto riformare. Buon senso e competenza. Questa era la ricetta di D’Ambrosio. Come per il Casatiello, il piatto tipico pasquale partenopeo. Per farlo bene, diceva, «ci metti dintra tutto chillo che ce vo’...». La Camera ardente Molti ex colleghi e politici in fila per l’ultimo saluto Francesco Saverio Borrelli Ci sono stati diversi magistrati, in servizio o in pensione, e numerosi politici tra le personalità che ieri pomeriggio si sono alternati alla camera ardente del Policlinico di Milano per rendere l’ultimo omaggio a Gerardo D’Ambrosio, ex procuratore capo della Procura di Milano ed ex senatore, protagonista della stagione di Mani Pulite. «Un magistrato straordinario» ha detto il presidente del Tribunale di Milano Livia Pomodoro, «non ha mai perso la sua serenità ed è sempre stato equilibrato, anche quando è entrato in politica». «Abbiamo trascorso anni importanti insieme in ufficio, aveva una grossa carica di umanità e credeva in quello che faceva» ha ricordato invece l’ex procuratore capo Francesco Saverio Borrelli. Dalla camera ardente sono passati anche l’ex premier Mario Monti, l’attuale procuratore capo di Milano Edmondo Bruti Liberati, l’ex collega dei tempi di Mani Pulite Francesco Greco, l’ex magistrato e deputato di Scelta Civica Stefano Dambruoso. 8 .Primo Piano STAMPA .LA MARTEDÌ 1 APRILE 2014 U LINGOTTO LA FUSIONE CON CHRYSLER “Con Fca oltre 6 milioni di auto” La sfida di Sergio Marchionne all’assemblea degli azionisti Fiat: centreremo l’obiettivo entro il 2018 TEODORO CHIARELLI TORINO «La partita vera inizia adesso». Parola di John Elkann all’ultima assemblea sabauda della Fiat al Lingotto, sotto lo sguardo compiaciuto di Sergio Marchionne. Una partita che si chiama Fca, Fiat Chrysler Automobiles, e che nei piani del gruppo nato dal matrimonio fra Torino e Detroit porterà entro il 2018, prevede l’amministratore delegato con il maglioncino nero, a produrre oltre 6 milioni di auto l’anno rispetto ai 4,6 milioni del 2013. «Il 6 maggio, a Detroit - spiega il presidente agli azionisti chiamati ad approvare il bilancio 2013 - vi racconteremo quello che Fca farà nei prossimi anni. Oggi, per la prima volta, abbiamo prospettive diverse, non dobbiamo più giocare una partita per la sopravvivenza, in fondo alla classifica, senza sapere se ci sarà un domani». Il futuro passa per la fusione fra le due case e la quotazione a Wall Street, con la creazione della sede fiscale a Londra e di quella legale ad Amsterdam. «E’ preferibile che tutte le riunioni del consiglio si tengano in Inghilterra, nonostante non sia strettamente necessario - afferma Marchionne -. Abbiamo avviato e stiamo ampliando il nostro ufficio di Londra per spostare le funzioni in quell’ambiente, anche per ragioni di affari. Il centro finanziario, l’attività di finanziamento del mercato europeo verrà gestito da Londra. Sono cose importanti, non dettagli». Non solo. Il manager italocanadese sostiene che è stato assolutamente necessario spostare la sede legale in Olanda e quella fiscale in Gran Bretagna. «Non si poteva scegliere diversamente perché la Il futuro I nuovi mercati La partita vera inizia adesso Il 6 maggio a Detroit vi racconteremo i prossimi anni In Cina siamo in ritardo di anni ma finalmente abbiamo trovato un partner capace Una prospettiva nuova Il governo Oggi non dobbiamo più giocare per sopravvivere senza sapere se ci sarà un domani Bisogna dare a Renzi la possibilità di fare le riforme: ce lo sta chiedendo il mondo intero John Elkann Sergio Marchionne John Elkann e Sergio Marchionne ieri al Lingotto per l’assemblea Fiat controparte americana è maggiore di quella europea. Abbiamo scelto un terreno neutro per non offendere nessuno, ma anche per i maggiori vantaggi fiscali per i finanziamenti del gruppo». Marchionne annuncia che l’assemblea straordinaria avverrà durante l’estate e che l’integrazione sarà completata entro l’anno. Con una precisazione importante: negli stabilimenti Fiat in Italia non ci saranno esuberi. «A Grugliasco abbiamo riassunto tutti gli addetti, più mille unità di Mirafiori dove con i nuovi investimenti saranno riassorbiti tutti». Certo, aggiunge, «Chrysler ha salvato la Fiat, non il contrario». E spiega perché: «Chrysler si è salvata per due ragioni: perché è stata gestita in modo diverso dal passato e perché il mercato ha aiutato. Non dobbiamo usare l’arroganza italiana di dire noi abbiamo salvato te. La base di questa alleanza si basa su un essenziale concetto di umiltà. Ognuno contribuisce. C’è un sistema americano che l’anno scorso ha prodotto più della metà degli utili dell’azienda». Oggi come oggi il principale nodo da risolvere per Fca è la Cina: «Siamo in ritardo di parecchi anni - conferma l’ad del Lingotto - Ma finalmente abbiamo trovato un partner capace di seguire lo sviluppo di Fiat In Italia nessun esubero «I lavoratori di Mirafiori saranno riassorbiti con i nuovi investimenti» Chrysler. I tedeschi hanno avuto la possibilità, e l’hanno sfruttata parecchio bene, di presenziare quel mercato in maniera significativa. Noi abbiamo avu- SERGIO OLIVERIO /IMAGOECONOMICA to un paio di partenze un po’ fasulle. Adesso finalmente abbiamo il partner giusto, che ci sta assistendo. I nostri stanno negoziando l’ultima parte degli accordi: nei prossimi giorni annunceremo qualcosa di definitivo». Probabilmente dove realizzare la Jeep. Nessuna nuova, invece, per quanto riguarda lo stabilimento di Termini Imerese che Fiat ha dismesso. «Per noi Termini Imerese è un capitolo chiuso dal punto di vista produttivo: perdevamo mille euro a vettura, siamo già stati chiarissimi ribadisce l’ad - Faremo comun- “Rcs stava per fallire abbiamo salvato il gruppo” La quota resterà in capo a Fca Non ci saranno nuovi investimenti TORINO Alla fine John Elkann sbotta. «Diciamolo chiaramente: Rcs un anno fa era una società che stava per fallire. Come la Fiat. I soci hanno dato il via libera al pacchetto di rifinanziamento. Mancava una parte importante per completare l’operazione e per senso di responsabilità abbiamo deciso di impegnarci a salvare il gruppo». Da tempo nel mirino per la sua decisione di impegnarsi nell’azienda editoriale milanese che controlla il Corriere della Sera, il presidente della Fiat non si tira indietro nell’af- frontare un argomento che inevitabilmente eccita i media. e lo fa con il pieno e ostentato sostegno di Sergio Marchionne. Proprio l’ad di Fiat Chrysler sgombra il campo dalle ipotesi di un’uscita della quota del 20% in Rcs dal perimetro del Lingotto, che controlla anche al 100% La Stampa. «Non abbiamo nessuna intenzione di scorporare Rcs quando Fiat Chrysler andrà in Borsa a New York. Resterà in pancia». Marchionne sgombra il campo anche dalle illazioni su divergenze con Elkann sulla gestione della partita editoriale. Con tanto di endorsment nei confronti del «collega amministratore delegato» Pietro Scott Jovane: «Per chiarirsi: io ho sempre condiviso e condivido con John la decisione di intervenire su Rcs e di sostenere il nuovo management e in particolare l’ad. Nessuna divergenza fra noi, sono solo pettegolezzi». que tutto il necessario per assistere il passaggio a eventuali nuovi soggetti». C’è tempo, al Lingotto, anche per tornare su Matteo Renzi. «Apprezzo qualsiasi persona che si impegna per mettere le cose a posto in questo Paese dice Marchionne - Più lo fa, più lo apprezzo. Bisogna dare a Renzi la possibilità di portare avanti il processo di riforme. Lo sta chiedendo il mondo intero. Siamo in luna di miele, i mercati stanno apprezzando ciò che sta succedendo in Italia, non interrompiamo questo incantesimo». 16% la diluizione La quota Fiat potrebbe ridursi al massimo al 16 con la conversione 20,5% oggi È la quota attuale del gruppo Rcs detenuta da Fiat La sede del gruppo Rcs Da Torino, a margine dell’assemblea che approva i conti 2013 di Fiat, il messaggio è forte e chiaro: è grazie al Lingotto se Rcs si è salvata. Detto questo, aggiungono Elkann e Marchionne, nessuna volontà di condizionare il Corriere della Sera. «Noi rispettiamo l’indipendenza di tutti e due i giornali - insiste l’ad - Si sta mettendo su un fumetto che non esiste». E il presidente del Lingotto: «Fiat è azionista di Rcs da trent’anni. Non siamo stati né Sergio né io a decidere di entrare nell’editoria. Un anno fa stava per fallire, per senso di responsabilità ci siamo impegnati a salvare Rcs». Detto questo, Elkann precisa che non ci saranno altri investimenti del gruppo automobilistico nella società editoriale. Que- sto significa che dopo la conversione delle azioni di risparmio in ordinarie, Fiat (primo azionista singolo, voterà a favore) accetterà di diluirsi dall’attuale 20,5 fino al 16%. «Due anni fa, quando si è trattato di rivedere il cda, abbiamo preso posizioni molto forti - spiega Elkann - Abbiamo ritenuto che fosse meglio un consiglio ridotto, non di venti persone, senza esponenti diretti degli azionisti. Abbiamo sempre lavorato affinché Rcs potesse essere una società normalizzata. Quello che ha deciso il cda venerdì scorso va in questa direzione: dalla conversione delle risparmio alla maggior presenza degli azionisti di minoranza. Quindi voteremo favorevolmente in assemblea». Novità non proprio positive, infine, dal fronte delle dismissioni. Secondo Claudio Sposito del fondo Clessidra, la trattativa per l’acquisto delle radio Finelco da Rcs è ferma. «E’ una situazione molto complessa, ha bisogno di numerosi punti di quadratura». Il negoziato, tuttavia, «è possibile possa ri[TEO.CHI.] partire». LA STAMPA MARTEDÌ 1 APRILE 2014 Primo Piano .9 . U IMPRESE DI STATO SENTENZE E NOMINE Scaroni condannato per Porto Tolle Tre anni di carcere, 5 di interdizione per reati ambientali LUIGI GRASSIA Paolo Scaroni subisce una condanna per la centrale elettrica di Porto Tolle. L’Eni (di cui è numero uno) non c’entra per nulla, dato che la vicenda riguarda il passato di Scaroni all’Enel. Ma la conferma dello stesso Scaroni al vertice dell’Eni potrebbe farsi più difficile con una sentenza di primo grado sulle spalle. A una specifica domanda, ieri in conferenza stampa il premier Matteo Renzi ha risposto con la massima cautela: «Non posso che limitarmi a dire che rispettiamo le sentenze della magistratura. Quanto alle nomine nei prossimi giorni, indipendentemente da questa vicenda, il governo dovrà esprimersi, dato che si avvicinano le assemblee di Eni, Enel, Poste, Terna e Finmeccanica». Oltre a Paolo Scaroni la condanna per reati ambientali a Porto Tolle ha colpito Franco Tatò, come lui ex amministratore delegato dell’Enel. Ai due manager sono stati inflitti 3 anni di reclusione e 5 di interdizione dai pubblici uffici (mentre le richie- va del Tesoro del 24 giugno 2013 che fissa tali criteri. «Sono completamente estraneo alla vicenda e farò immediatamente ricorso» commentava ieri Scaroni. «Sono stupefatto da questa decisione. Come dimostrato dalle difese, la centrale Enel di Porto Tolle ha sempre rispettato gli standard in vigore, anche all’epoca dei fatti contestati». L’avvocato Alberto Moro Visconti, che difende Scaroni, conferma il ricorso in appello: «I reati contestati non sussistono. Peraltro sono così risalenti nel tempo che, se ci fossero stati, già oggi avrebbero dovuto essere dichiarati prescritti. In tal senso non si comprende questa decisione che appare inspiegabile». Da notare che sono stati assolti oltre a Fulvio Conti altri Stesso giudizio per Tatò: la sentenza riguarda gli anni all’Enel Assolto l’ad Conti Numero uno Paolo Scaroni è amministratore delegato del gruppo Eni La storia ROBERTO GIOVANNINI ROMA n un paese normale, moderno, europeo, dotato di una classe politica seria, la sentenza su Porto Tolle del processo «Enel bis» non sarebbe esistita. Semplicemente perché non sarebbe mai stato possibile tenere «accesa» neanche un minuto una centrale concepita negli anni ’70 a nafta pesante ad alto contenuto di zolfo. Ma siccome siamo in Italia, il paese delle eccezioni, delle deroghe, delle norme ad personam, governi e parlamenti hanno concesso all’Enel una serie di deroghe per farla funzionare «legalmente». Si è «chiuso un occhio» I GIUSEPPE LAMI/ANSA ste del pm erano 7 anni e 5 anni e 3 mesi più l’interdizione perpetua). Da notare che invece è stato assolto l’attuale amministratore delegato dell’Enel Fulvio Conti. A decidere le condanne è stato il tribunale di Rovigo. Porto Tolle è una cen- La centrale dei veleni che non doveva esistere Tredici anni di deroghe per sforare i limiti di emissione degli anni l’azienda ha parzialmente ridotto le emissioni nocive della sua centrale più inquinante, questo è vero. Ma sempre senza introdurre le tecnologie di prevenzione - in Le spese sanitarie extra particolare desolforatoper le malattie ri e denitrificatori – che e le morti a Porto Tolle Enel adottava per altre sue centrali elettriche. Ad esempio, la riduzione delle emissioni di anidride solforosa è stata ottenuta semplicemente bruTutto fermo ciando olio combustibile (nafta pePer evitare sante) a minor tenore di zolfo. Porto il peggio Tolle, dice la perizia dell’Ispra, «rila centrale sulta l’unica di proprietà di Enel è stata di non ambientalizzata». Per evitare la fatto spenta chiusura, Enel chiese e ottenne dal nel 2005 governo Berlusconi una nuova deroga, usando il pretesto della necessità di garantire gli approvvigionaprietà di un altro ministero, quello menti elettrici. L’anno dopo, col dedel Tesoro. creto legge 25/2003, arriva una nuoÈ solo uno dei tanti elementi as- va deroga alle prescrizioni fissate surdi di questa vicenda. Il più de- ormai nel lontanissimo 1990. menziale è che l’Enel ha potuto far La centrale non avrebbe dovuto funzionare la centrale di Porto Tolle operare mai. La deroga sarebbe dorispettando apparentemente al vuta durare per due o tre anni al cento per cento la legge. Sì, perché massimo. Non è un caso che dal lo stesso Stato che nel 1988 (su im- 2005, dovendo rispettare le leggi posizione dell’Europa) stabilì che sulle emissioni), Porto Tolle in pratidovevano essere fissati dei limiti di ca è stata tenuta spenta. Enel ha legge alle emissioni industriali noci- provato a convertirla a carbone, ma ve, in quel decreto ministeriale del questo non avverrà: l’impatto am1990, garantiva ad Enel la possibili- bientale è eccessivo, e soprattutto tà appunto di derogare legalmente quei 2.660 MW di elettricità non fino al 2002 ai limiti, in cambio di un servono più al Paese, che va sempre graduale adeguamento. Col passare di più ad elettricità da rinnovabili. 3,6 miliardi FUORI NORMA L’impianto eccedeva da 2,5 a 12 volte i parametri delle sostanze nocive per la bellezza di tredici anni. A spese dei cittadini che respiravano aria avvelenata. Un termine che non pare usato a sproposito. La centrale di Porto Tolle ha scaricato nell’atmosfera (oltre alle emissioni di CO2 che produce l’effetto serra, ma questo è un altro discorso) quantità mostruose di veleni nocivi per la salute delle persone. Nel 1990, quando vennero fissati i limiti di legge per le emissioni nocive, la centrale Enel «Polesine Camerini» emetteva dodici volte le quantità consentite di anidride solforosa; quattro volte per gli ossidi di azoto; due volte e mezza per quanto riguarda le polveri. trale termoelettrica oggetto di polemiche da molti anni. Il reato di cui si occupa la sentenza non rientra fra quelli che fanno scattare l’ineleggibilità o la decadenza dei manager in carica; così almeno parrebbe dall’allegato alla diretti- cinque ex manager finiti a processo (Antonino Craparotta, Leonardo Arrighi, Sandro Fontecedro, Alfredo Inesi, Carlo Zanatta). Assolto pure anche l’ex direttore dell’impianto Renzo Busatto, per il quale in sede di requisitoria la pm aveva riconosciuto la prescrizione. Il collegio di difesa segnala che il tribunale di Rovigo non ha riscontrato «nessun disastro sanitario e ambientale», facendo così cadere «il nucleo fondamentale della tesi di accusa e della consulenza epidemiologica su cui aveva puntato il Pm». Sostanze pericolosissime, che come si legge nella perizia dell’Ispra (l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) hanno provocato un significativo aumento dei ricoveri ospedalieri per malattie respiratorie della popolazione infantile della zona. E generato costi economici esterni (in termini di costi per la sanità e per le morti premature causate dall’inquinamento) per 3,6 miliardi di euro. Soldi che in teoria l’Enel dovrebbe ridare allo Stato, che al processo «Enel bis» si è costituito parte civile con i ministeri dell’Ambiente e della Salute. Contro l’Enel , che per il 30% circa è di pro- Mondardini verso le Poste Conferma all’Eni più difficile L’ad: ho fiducia ALESSANDRO BARBERA ROMA A chi li cerca per chiedere udienza, o anche solo per perorare la causa di un candidato, la risposta è sempre la stessa: «Decide Matteo». Il momento si avvicina a grandi passi. Fra due settimane - il 14 aprile - scadono i termini per la presentazione delle liste dei candidati al rinnovo del consiglio di amministrazione di Eni e Finmeccanica. Per allora il puzzle delle nomine di quel che resta dello Stato nelle grandi aziende partecipate dovrà essere composto. Le persone incaricate di studiare la soluzione del rebus sono tre fedelissimi del premier: il sottosegretario Luca Lotti, il tesoriere Pd Francesco Bonifazi, l’amico d’infanzia Marco Carrai. La sentenza di Porto Tolle sembra uno spartiacque degli equilibri perché - così dicono i ben informati del palazzo - avrebbe messo la parola fine alle ambizioni di Scaroni per restare all’Eni anche nelle vesti di presidente. L’attuale amministratore delegato - ieri a Torino per l’inaugurazione del nuovo centro per la fotografia Camera - non ha però perso le speranze: «Questa sentenza non ha nulla a che vedere con le nomine, non c’è stato alcun disastro. Questa sentenza Vittorio Colao, non tocca la mia onora- in pista per l’Eni bilità né riguarda i criteri di ineleggibilità. Sono dispiaciuto ma fiducioso nell’appello». Eppure le voci raccolte nelle ultime ore raccontano che la partita per la successione sarebbe ormai ristretta a due o tre nomi: fuori il fedelissimo di Scaroni Claudio Descalzi, avanzano Stefano Cao - già braccio destro di Vittorio Mincato - Lorenzo Simonelli, manager quarantenne di General Electric sponsorizzato da Paolo Fresco, o Vittorio Colao, gran capo di Vodafone. Per converso, l’assoluzione nel caso di Porto Tolle ha rilanciato le chance dell’amministratore delegato di Enel Fulvio Conti, anch’esso disposto a spostarsi sulla poltrona di presidente. I candidati alla successione in questo casi sono due, entrambi interni: il capo della Finanza Luigi Ferraris e quello di Enel Green Power Francesco Starace. Quest’ultimo però, ansioso di cercare sponsor presso i renziani, starebbe perdendo posizioni. L’altra casella difficile da riempire è quella di Finmeccanica. Se l’ex capo dei Servizi Gianni De Gennaro ha ipotecato la riconferma come presidente, resta aperta la gara per la poltrona di amministratore. Alessandro Pansa vorrebbe la riconferma, ma sconta la lunga permanenza come capo della FinanMonica Mondardini za. Sgomitano per succedergli il capo di Aerverso le Poste macchi Giuseppe Giordo, Domenico Arcuri (Invitalia) e l’amministratore di Idea Fimit Massimo Brunelli. A Montecitorio circola però anche il nome del parlamentare Pd Marco Causi, già assessore al Bilancio di Veltroni e unanimemente stimato per la competenza: una sorta di commissario di nomina politica per un’azienda travolta da scandali e inchieste giudiziarie. Per il trio che farà le proposte a Renzi si tratta di tenere conto di due aspetti poco convergenti: da un lato la pressione dell’opinione pubblica perché le nomine diano il segno della discontinuità, dall’altra non dare la sensazione di scegliere sulla base di criteri che con la gestione aziendale non hanno molto a che fare. Questa è ad esempio la preoccupazione espressa per iscritto al premier da parte dei fondi di investimento stranieri che hanno investito nelle partecipate. In ogni caso in una delle caselle importanti non potrà mancare almeno il nome di una donna. Ecco perché per quella di amministratore a Poste salgono le chanche del numero uno del Gruppo Espresso Monica Mondardini: potrebbe avere la meglio sulla concorrenza di Francesco Caio. Twitter @alexbarbera 10 .Primo Piano STAMPA .LA MARTEDÌ 1 APRILE 2014 U FRANCIA CAMBIO AL VERTICE Hollande sceglie Valls per un “governo di lotta” L’energicoministrodell’InternoalpostodiAyrault:“Riformeegiùletasse” Un discorso di sette minuti per «licenziare» il primo ministro Jean-Marc Ayrault e liquidare i primi due anni, disastrosi, del quinquennato. Il presidente François Hollande risponde in tv al fortissimo messaggio che gli hanno mandato gli elettori domenica. Una disfatta senza attenuanti, con 155 comuni persi. «Ho capito il vostro messaggio», replica Hollande. E rilancia con un nuo- vo programma economico, basato su «responsabilità e solidarietà». Tradotto: riforme, un nuovo patto imprese-lavoratori per permettere il taglio di «tasse e contributi». Ma soprattutto un nuovo premier, Manuel Valls, il duro, energico ministro dell’Interno che piace anche alla destra. Tanto che Marine Le Pen lo giudica «pericoloso», perché potrebbe portarle via anche suoi elettori. ALBERTO MATTIOLI È il Sarkozy di sinistra, e poco anche di quella. Manuel Valls, 51 anni, fino a ieri ministro dell’Interno, è il nuovo capo del governo francese. François Hollande segue la vecchia regola della Quinta Repubblica: quando le cose vanno bene, è merito del Presidente; quando vanno male, è colpa del premier. Attualmente vanno malissimo, come ha dimostrato la disfatta alle amministrative, quindi a un’opinione pubblica insoddisfatta è stata data in pasto la testa del fedele, leale, onesto e insoddisfacente JeanMarc Ayrault. Valls è il più popolare dei ministri in carica, forse l’unico. Il problema, e qui c’è tutta la difficoltà della presidenza Hollande, è che non sembra affatto un socialista. Da quando è in place Beauveau, il Viminale francese, ricorda irresistibilmente un precedente inquilino del luogo: Sarkò. Come lui, si considera «le premier flic de France», il primo sbirro di Francia. Come lui, è sempre in movimento, perennemente sul luogo di ogni delittaccio o catastrofe naturale, sfiancando con i suoi ritmi forsennati i collaboratori, i giornalisti e anche i poliziotti veri. Come lui, predica la tolleranza zero, ribattezzata «fermeté republicaine», contro i campi rom non autorizzati, le donne in burqa e gli show antisemiti dell’umorista Dieudonné. Come lui, soprattutto, è di un’ambi- 1 «Catalano» Manuel Valls è nato a Barcellona nel 1962 da padre catalano e madre ticinese 2 «Flic» Ministro dell’Interno si definisce «primo poliziotto di Francia» come Sarkozy 3 «Ordine» 53 MARTIN BUREAU/AFP per cento zione talmente scoperta da risultare quasi tenera. Insomma, Valls è l’uomo più a destra della gauche, che non ha mai nascosto di essere contro la settimana di 35 ore, la legge di sinistra che ha sini- Predica la tolleranza zero e si è reso popolare con le espulsioni di rom e la lotta agli estremisti islamici e antisemiti È la popolarità di cui godeva alla vigilia dei ballottaggi il ministro dell’Interno Valls “L’unica scelta possibile È l’ora del pragmatismo” Intervista Séguéla: come Renzi in Italia è il simbolo di una sinistra finalmente postideologica Una decisione in linea con la svolta storica del discorso di fine anno, quando Hollande disse «sì sono socialdemocratico» PARIGI acques Séguéla approva la mossa di Hollande. Ed è un’opinione che conta, perché il più celebre pubblicitario francese, con i suoi slogan, ha anche fatto e disfatto presidenti. Oltretutto, lui il nuovo primo ministro Manuel Valls lo conosce bene, perché ha condotto con lui le campagne elettorali di Lionel Jospin. J Jaques Séguéla Pubblicitario, inventore dello slogan «la forza tranquilla» Séguéla, è soddisfatto? «Decisamentesì.Hollandeaveva tre possibilità. La peggiore era mantenere al suo posto Ayrault, che ormai i francesi identificano con la sconfitta. Quella così così, Jacques Séguéla discegliereLaurentFabius,masarebbe stato un déjà vu perché Fabius fu già primo ministro di Mitterrand. La migliore, Valls». Perché le piace tanto? «Perché è un professionista della politica, perché ha autorità e perché è stato un ministro dell’Interno credibile. È apprezzato anche a destra e in questo momento Hollande ha bisogno di unire un’opinione pubblica divisa. Valls è detestato dagli estremisti, di sinistra e di destra. Quindi è la scelta giusta». Cambia un uomo, ma cambia anche una politica? «No, la linea è quella fissata da Hollande con il suo discorso del 31 dicembre, quando ha fatto il suo coming out ammettendo finalmente di essere “socialdemocratico”, che per i socialisti è sempre Discorso alla nazione Il presidente francese François Hollande durante il discorso in televisione dopo la disfatta al voto amministrativo PHILIPPE WOJAZER/REUTERS 23 per cento Sono i francesi che nell’ultimo sondaggio Ifop (16 marzo) si dicevano soddisfatti di Hollande strato l’economia francese, e che proponeva di cambiare il nome al Partito socialista. Ha scritto un libro il cui titolo è tutto un programma, «Farla finita con il vecchio socialismo... ed essere finalmente di sinistra». Ovvio che l’«Economist» lodi la sua «visione moderna», altrettanto ovvio che la gauche della gauche lo detesti. L’ala sinistra del Ps è già in ebollizione, la ministra verde Cécile Duflot ha annunciato da tempo che non sarebbe rimasta al governo se a presiederlo fosse stato chiamato lui e il tribuno dell’ultrasinistra, JeanLuc Mélenchon, l’accusa addirittura «di essere contaminato dalle idee di madame Le Pen». Se è il ministro più popolare, è perché è l’unico che piace anche agli elettori di destra. Un destino alla Renzi. Curiosamente, è nato a Barcellona da un papà pittore catalano e da una mamma svizzera ticinese (infatti parla perfettamente l’italiano, oltre a francese, spagnolo e catalano) ed è diventato francese solo a vent’anni. La carriera vera, Valls l’ha iniziata quando è stato per dodici anni sindaco di Evry, nella banlieue difficile di Parigi, dove ha scoperto che l’irenismo della sinistra non è il metodo migliore per mantenere l’ordine repubblicano. Nel 2007, Sarkò, in piena sindrome da «apertura», gli offrì un ministero. Lui saggiamente rifiutò. Alle primarie del 2011, Valls prese appena il 5.6%, a conferma che i militanti non lo amano. Sconfitto, puntò subito sul candidato vincente, diventando capo della comunicazione di François Hollande: così onnipresente e intransigente che i colleghi francesi l’avevano ribattezzato «Kommandantur». Come compenso, ha ottenuto gli Interni. Il ritratto non è completo se non si aggiunge la famiglia, composta dai quattro figli del primo matrimonio e dalla moglie attuale, l’incantevole violinista Anne Gravoin. Molto riservato sulla sua vita privata, Valls ha poi sbracato facendosi fotografare da «Paris Match» in pose da fidanzatini di Peynet con madame Gravoin. Ma almeno nel frattempo ha risolto il suo problema d’immagine più grave: non porta più certe cravatte biancosporco o rosaconfetto che risulterebbero impossibili nella banlieue di Marsiglia, figuriamoci a palazzo Matignon. stata una parolaccia. Per questa politica, Valls è l’uomo giusto». «Lo spero. È un’altra professionista abile, efficiente, dura se occorre. Scuola Mitterrand, insomma. In più, ha anche il vantaggio di essere una donna». Infatti la sinistra socialista e i Verdi sono furiosi. «Vogliono alzare il prezzo. La ministra ecologista Cécile Duflot è l’Himalaya dell’arrivismo. I Verdi dicono di non volere Valls per strappargli più potere possibile». Però il nuovo premier è un ambizioso, per Hollande sarà una specie di coabitazione... «Non credo. Sì, Valls ha quest’immagine tosta, da primo flic di Francia. Ma in realtà è un ragazzo leale e fedele ai suoi amici. Eppoi sa benissimo che non sarà candidato all’Eliseo nel ’17, perché correrà di nuovo Hollande (e io spero di nuovo contro Sarkozy). Infine, per Valls la nomina arriva al momento giusto, quando iniziano a esserci dubbi che il suo iperattivismo come ministro dell’Interno abbia prodotto davvero dei risultati concreti». L’ex compagna di Hollande, Ségolène Royal, diventerà ministro? Renzi e Valls: anche nei Paesi mediterranei è l’ora di una sinistra postideologica e pragmatica? «Finalmente! La vecchia gauche è morta, come hanno dimostrato le amministrative. La forza di Valls, e credo anche di Renzi, è appunto quella di non averne fatto parte. E di non ricordarla nemmeno nello stile». Sindaca di Parigi è la spagnola Hidalgo, primo ministro il catalano Valls: «il n’y a plus des Pyrénées», non ci sono più i Pirenei, come disse il Re Sole dopo aver messo suo nipote sul trono di Madrid? «Aprirsi ai talenti stranieri è sempre quel che la Francia ha saputo fare di meglio. Del resto, sono di origini catalane anch’io e sono cresciuto a Perpignan. Che è come dire a Barcellona». [ALB. MAT.] LA STAMPA MARTEDÌ 1 APRILE 2014 Primo Piano .11 . U TURCHIA LA VITTORIA DEL PREMIER Reportage MARTA OTTAVIANI ISTANBUL olti preferiscono arrivarci ancora in traghetto. Altri invece scelgono la Turchia del futuro, quella promessa dal premier Recep Tayyip Erdogan, e per raggiungere Uskudar, l’antica Scutari, oggi un quartiere sulla sponda asiatica del Bosforo, utilizzano il Marmaray, il tunnel sott’acqua che collega Oriente e Occidente. Quale che sia il mezzo scelto, chi vive a Istanbul sa di mettere piede in un posto che negli ultimi 15 anni ha cambiato faccia, scardinando una volta per tutte l’equazione «parte asiatica = parte povera». Qui da anni ha la sua casa il premier turco Recep Tayyip Erdogan. Per una strana ironia della sorte, Uskudar affaccia sul Bosforo di fronte al palazzo di Dolmabahce, antica dimora dei sultani e dove, nel 1938, morì Mustafa Kemal Ataturk, fondatore dello Stato moderno. Si trova nel quartiere di Be- M UMIT BEKTAS/REUTERS A Istanbul tra i filo-Erdogan “Una benedizione, Allah è con lui” Uskudar, quartiere sulla sponda asiatica, festeggia il trionfo elettorale dell’Akp 15 10 7 5 siktas, saldamente governato dai laici. È un po’ come se le due Turchie si guardassero da lontano, divise dal Bosforo e destinate a non incontrarsi mai. E se a Dolmabahce si piange Ataturk, a Uskudar ieri c’era solo un nome sulla bocca di tutti: quello di Recep Tayyip Erdogan. Il quartiere, domenica notte, ha fatto le ore piccole. Appena si è profilata una vittoria schiacciante dell’Akp, il Partito islamico-moderato per la Giustizia e lo Sviluppo fondato dal premier, in centinaia di sono riversati nelle strade per festeggiare con cori e caroselli. Lo stesso primo ministro, che ha seguito parte dello spoglio da Istanbul, ha faticato a far aprire un varco per sé e il suo convoglio. Il giorno dopo, l’ubriacatura per la vittoria non è passata e, anzi, il sentimento che adesso sembra predominare è quello della rivalsa contro chi ha cercato di creare ostacoli al premier. Intervista ANDAMENTO DEL PIL 12.6 10.4 5.9 2.6 ACCUSE ALL’OPPOSITORE «Con Gulen al potere gli Stati Uniti avrebbero controllato il Paese» ADEM ALTAN/AFP Attivisti dell’Akp (il partito di Erdogan) festeggiano il risultato delle elezioni Il premier Erdogan e la moglie Emine salutano i sostenitori ad Ankara 12.4 9.3 9.3 8.7 5.3 5.3 3.1 2.7 2.9 1.5 1.3 0.9 4.5 4.3 4.4 0 -2.8 -5 -7 -10 -15 -14.7 2008 Dati in percentuale -7.8 2010 2014 2012 4.500.000 4.000.000 3.500.000 3.000.000 2.500.000 Centimetri-LA STAMPA TOTALE STUDENTI: ISTRUZIONE UNIVERSITARIA FEMMINE MASCHI Fonte: elaborazione su dati OECD 2.000.000 1.500.000 1.000.000 500.000 0 2000 2001 2002 «Per me Erdogan è come un padre - spiega Hakan, un giovane che lavora in un negozio di telefonini poco lontano dalla moschea di Mirimah -. Era ovvio che vincesse. I turchi lo sanno che lui veglia su di noi, che lavora per il bene del Paese». Guai a nominargli Gezi Park o proteste affini: il viso cambia espressione. «Se penso a cosa abbiamo passato spiega ancora - lì Erdogan con la folla è stato troppo buono». 2003 2004 2005 2006 2007 40% accesso al Web Percentuale di persone che usano Internet almeno una volta a settimana Nel 2003 era l’11% 2008 2009 2010 2011 Se a Uskudar l’autorità e la buona fede del primo ministro non si discutono, di Fetullah Gulen, il filosofo islamico considerato il mandante di tutti gli scandali che hanno visto protagonista il premier, è meglio non parlare. Nella migliore delle ipotesi arriva una risposta poco gentile, nella peggiore un saggio delle due malattie che affliggono, in misura variabile, tutto il popolo turco: il complottismo e la dietrolo- “Scandali e meno libertà? La gente guarda i fatti” Calislar: “Il leader ha vinto perché ha cambiato il Paese e rilanciato l’economia” ISTANBUL una delle più note scrittrici turche, autrice, fra l’altro, di «Latife Hanim», la biografia della moglie di Mustafa Kemal Ataturk, che però sette anni fa l’ha fatta finire davanti al giudice con l’accusa di offesa al Padre della Patria. Assolta al processo, oggi Ipek Calislar è una delle intellettuali turche più ap- È Scrittrice Ipek Calislar è una delle intellettuali turche più apprezzate, in prima linea per i diritti delle donne prezzate, in prima linea soprattutto per i diritti delle donne. Ipek Calislar, nonostante le previsioni della vigilia, Recep Tayyip Erdogan ha vinto ancora. Ma come fa? «Quelle previsioni erano veramente poco realistiche. Erdogan è un leader forte, carismatico, che sa capire i bisogni del popolo turco e quali sono le sue priorità. Non dimentichiamo poi che da un anno ha avviato un protocollo di pace con il popolo curdo e da un anno non ci sono attentati grossi del Pkk. Se si pensa che la maggior parte dei soldati che perdevano la vita negli attentati provenivano proprio dalle città dell’Anatolia, si comprende facilmente quanto questo argomento in campagna elettorale possa avere fatto presa sulle popolazioni della zona». Non è la prima volta che un leaderturcovieneaccusatodicorruzione, eppure a lui il popolo sembra perdonare tutto... «Il popolo non cambia il suo orientamento per le accuse di gia. Yavuz, un anziano che beve un çay in uno dei tanti tavolini che danno sul Bosforo, ne è convinto: «Allah lo ha aiutato a vincere ed è una benedizione, altrimenti con Gulen gli Stati Uniti avrebbero controllato il Paese». A Uskudar non ci sono scandali, accuse di brogli, scene di violenza ai seggi che tengano: Erdogan è il padre del Paese odierno. E il fatto che sia l’esatto contrario del Padre dei Turchi (questo il significato del nome «Ataturk»), morto dall’altra sponda del Bosforo, sembra non fare alcun effetto. A Uskudar si va incontro a un futuro radioso, non si sa quanto libero, ma finché c’è il benessere che Erdogan ha regalato in questi anni sembra un problema secondario. Ma c’è una parte di Istanbul e di Turchia che ha paura del futuro. Murat Yetkin, parla di «nuda verità» della politica turca, dove il popolo ha scelto di ignorare gli scandali che hanno interessato il premier. Chi ieri voleva leggere sul web Zaman e Taraf, quotidiani di Fetullah Gulen, non ha potuto farlo, perché i loro siti sono stati hackerati. In Turchia si respira sempre di più un clima da guerra fra bande. Ma a Uskudar, con le sue strade rifatte e i palazzi ristrutturati, va tutto bene. corruzione, ma se un leader mantiene o meno le promesse che ha fatto. Ed Erdogan, piaccia o no, ha sempre realizzato quello che aveva promesso in campagna elettorale, soprattutto per quanto riguarda le grandi opere e le infrastrutture nelle città. Ci sono alcuni luoghi che hanno cambiato faccia». Come vede la Turchia e il popolo turco oggi? «La qualità della vita è migliorata molto dal punto di vista economico. Ma certamente l’economia non è tutto. Adesso abbiamo assolutamente bisogno di più democrazia e libertà rispetto al passato. Vorrei vedere più donne in parlamento. E ci vogliono regole anche nella gestione del dissenso. Quando la gente è scesa in piazza sono stati usati troppo gas e violenza». INGEGNERE DI 42 ANNI Fatma è la prima donna sindaco col velo islamico C’è anche la prima donna sindaco con il velo islamico fra gli eletti nelle amministrative. Si tratta di Fatma Toru, del partito Akp del premier Recep Tayyip Erdogan. È diventata sindaco del municipio di Meram, nella città centro-meridionale di Konya. La Toru è un ingegnere di 42 anni, sposata e madre di due figli. Ha già alcune esperienze politiche minori, sempre nel municipio di Meram. Un islamico invece andrà a guidare la città mediterranea di Antalya, la capitale del turismo turco, tradizionalmente guidata dai socialdemocratici del Chp. Il sindaco uscente Mustafa Akaydin era diventato noto per aver rifiutato durante la rivolta di Gezi Park l’acqua del comune per i cannoni della polizia anti-sommossa. 1 Intanto però sono passate le elezioni e Twitter e YouTube rimangono bloccati... «Credo che il divieto dovrebbe essere rimosso subito. Però è anche vero che un uso sbagliato di questi social network può violare la libertà individuale». Cosa pensa dell’opposizione? «Che dovrebbe imparare a organizzarsi. Per prima cosa dovrebbero aprire maggiormente gli organi dirigenti alle donne e ai giovani. Dovrebbero rimodellare la vita del partito secondo regole democratiche. Mi creda, se supereranno questa fase riusciranno a mettere in piedi un programma migliore di quello di Erdogan. E comunque i toni accusatori che hanno usato durante la campagna elettorale hanno finito per ritorcersi contro». [M. OTT.] 12 .Primo Piano .MARTEDÌ 1 APRILE 2014 U TERRORISMO L’ALLARME DEGLI 007 Dalla Siria duemila jihadisti in Europa Hanno passaporti occidentali e sono addestrati alla guerra. L’intelligence: difficili da controllare PAOLO MASTROLILLI INVIATO A WASHINGTON Qualche giorno fa Nicholas Michael Teausant, un californiano membro della Guardia Nazionale, è stato arrestato al confine con il Canada. Voleva espatriare per poi andare in Siria, a combattere con gli jihadisti che cercano di abbattere il regime di Assad, per sostituirlo con uno stato islamico. Sui media la faccenda è passata quasi inosservata, ma i servizi di intelligence ne hanno parlato tra loro, perché è l’ultimo esempio di un fenomeno in drammatico aumento. Da tempo si sapeva che alcuni occidentali erano partiti dall’Europa e dagli Stati Uniti, per unirsi ai gruppi più estremisti dell’opposizione siriana. I numeri però stanno aumentando, proprio ora che Assad sembra avere la meglio, al punto che gli addetti ai lavori ne hanno parlato anche durante il recente viaggio in Europa e Arabia Saudita del presidente Obama. Non a caso, tra i punti più importanti discussi dal capo della Casa Bianca con il re saudita Abdullah c’è stata proprio la richiesta di interrompere gli aiuti di Riad agli jihdisti siriani, per la minaccia che rappresentano per il futuro di Damasco, ma anche per la sicurezza dell’Occidente. Il 4 febbraio scorso il diret- tore della National Intelligence americana, James Clapper, aveva detto al Congresso che circa 50 cittadini degli Stati Uniti si sono uniti ai terroristi in Siria. Gli specialisti di La minaccia dell’ondata di ritorno: cittadini Ue pronti a colpire una volta rientrati dal fronte Washington, però, sono saltati sulla sedia, quando di recente hanno sentito le stime dei colleghi del Vecchio continente, secondo cui gli europei reclutati dagli jihadisti sono tra 2.300 e 2.400. Un esercito di persone dotate di passaporti perfettamente legali, che consentono loro di viaggiare liberamente in tutti i Paesi dell’area Shenghen. Bombe ad orologeria, pronte ad esplodere quando rientreranno in Europa, se sopravviveranno alla carneficina siriana. Alcune di queste storie sono note. Ad esempio quella dei fratelli britannici Mohamed e Akram Sebah, 28 e 24 anni, morti in combattimento. O quella dei fratellastri francesi Jean-Daniel, 22 anni, ucciso ad Aleppo, e Nicolas, 30 anni, che si è fatto saltare in aria come martire ad Homs. Il 6 gennaio scorso due quindicenni sono scomparsi dalla loro scuola a Tolosa, e sono ricomparsi in un campo di addestramento jihadista. In Italia sono una decina i militanti «sotto osservazione». Il percorso è abbastanza simile per tutti. Vengono reclutati in Europa, via Internet o attraverso organizzazioni come Hizb al Tahrir, e trasferiti nelle basi della Turchia sud orientale. Qui consegnano i loro passaporti europei, e ricevono identificativi siriani. Una volta imparate le tecniche di combattimento, inclusa la costruzione di autobombe e giubbotti da kamikaze, attraversano il confine ed entrano in azione. Vengono soprattutto da Francia, Germania, Gran Bretagna, ma anche Danimarca, Olanda, Norvegia, Belgio, Austria e Italia. In genere finiscono nei gruppi più estremisti, come Jabhat al Nusra e Islamic State of Iraq. I loro passaporti vengono consegnati ad altri jihadisti che gli somigliano, per farli entrare liberamente in Europa e costruire cellule. Il vero incubo dell’intelligence, però, è l’onda- ta di ritorno, cioè il momento in cui i cittadini di Schengen addestrati e radicalizzati durante la guerra in Siria torneranno a casa. Estremisti delusi dal fallimento dell’offensiva con Assad, ma decisi a mettere la loro esperienza bellica al servizio del terrorismo, per colpire in Europa o negli Stati Uniti. E proprio ieri, in Germania, sono stati arrestati due uomini recentemente tornati dalla Siria e sospettati di essere parte dell’organizzazione qaedista dello Stato Islamico dell’Iraq e del Levante (Isis). Sono un 35enne cittadino tedesco di Berlino e un 26enne turco di Francoforte, che avrebbero combattuto a lungo in Siria. I servizi di intelligence conoscono da tempo il fenomeno e seguono i casi che conoscono. Ora, però, il reclutamento mira soprattutto ai ragazzi incensurati, e i numeri negli ultimi mesi sono aumentati al punto da rendere quasi impossibile controllarli tutti, per evitare che prima o poi colpiscano. LA RETE INTERNAZIONALE Quei militanti anti Assad attivi anche in Italia nel bellunese. Gli inquirenti cercano di capire se in Veneto fosse un addestratore. L’uomo frequentava una moschea a Trento alternando il lavoro di artigiano a «pause» che lo facevano temporaneamente sparire. Gli addestratori Il primo caduto italiano 1 Lo studente Giuliano Ibrahim Delnevo (foto), 24 anni, genovese, è morto nel giugno 2013 a Qusayr, mentre combatteva con le milizie anti Assad. Il giovane era già indagato in Italia per il reato di arruolamento con finalità di terrorismo. Giuliano sarebbe il primo italiano convertito all’Islam a morire tra le fila dei ribelli anti Assad. E sono in corso le indagini sulla morte - avvenuta a gennaio i Siria - di un bosniaco di fede musulmana che lavorava 1 Anas El Abboubi, 21enne di Vobarno (Brescia), nome di battaglia «Anas al Italy», Anas l’italiano, è stato arrestato nel 2013 per addestramento finalizzato al terrorismo internazionale. Dovrebbe essere ancora in Siria. El-Abboubi ha fondato il blog «Sharia4Italy». Ventidue anni, di Niardo (Valcamonica), Mohamed Jarmoune - di origine marocchina - è finito in cella a Brescia a marzo 2013 per lo stesso reato. Aveva radunato adepti della Jihad via Facebook. LA STAMPA MARTEDÌ 1 APRILE 2014 L’orrore Intervista Mustafa, partito per la Siria dallo stesso quartiere di Ali mostra una testa mozzata TONIA MASTROBUONI INVIATA A DINSLAKEN li, lo chiameremo così perché non vuole dirci il suo vero nome, è uno dei sette ragazzi di Dinslaken partiti clandestinamente per la Siria con i salafiti per unirsi ai ribelli di Assad. È tornato quasi subito in Germania, scioccato dai «musulmani che ammazzano altri musulmani». E per la prima volta racconta il suo incubo. Ha detto A Chi ti ha convinto ad andare in Siria, qualcuno a Lohberg? «Ma no! Andavo in giro a cercare eventi organizzati dai salafiti a Bonn, Gladbach, Colonia, Solingen. Lì ho conosciuto gente che mi ha insegnato male il Corano». Che vuol dire? «Parlavano sempre di morte, inferno e paradiso e dicevano che chi muore nella Guerra Santa va in Paradiso. Non parlavano mai del Dio misericordioso, sempre solo del Dio della vendetta e della punizione». Che cosa ti affascinava di quei racconti? «Avevo 17 anni, a quell’età non si pensa (oggi ne ha 21, ndr). Io sono sempre stato un musul- HOSAM KATAN /REUTERS Ci dicevano che era nostro dovere punire i miscredenti, che chi muore nella Guerra Santa va in paradiso Ali, 21 anni Miliziani del Free Syrian Army ad Aleppo Il tedesco reclutato dai salafiti: mi hanno insegnato il “falso” Corano Quando hanno cominciato a parlarti della Siria? «Quando è cominciata la guerra civile: ci dicevano che lì ci potevamo conquistare il paradiso, anzi, che era nostro dovere punire i miscredenti e proteggere i veri musulmani. Io non ci ho pensato molto. Sognavo il paradiso». Come avete fatto a partire? «Durante i nostri tour incontravamo gente che ci parlava di una lista per andare in Siria o altrove a fare le guerre sante. Ci siamo segnati». Quanto è lunga questa lista? «Non l’ho vista ma si parla di circa 200 iscritti in Germania». Cos’è successo in Siria? «Il primo giorno abbiamo mangiato insieme, abbiamo riso molto, c’era una bella atmosfera. Ma poi hanno improvvisamente cambiato atteggiamento, hanno cominciato a guardarci male. E io ho cominciato a vedere che c’era la guerra, che si ammazzava la gente davvero. Quello che ho visto lì non ha nulla a che fare con il Corano. Quando ho visto quello, sono voluto tornare». Perchè molti ragazzi partono? «Perché la Germania non fa nulla per fermarli! E molta colpa è anche dei giornalisti che scrivono un sacco di scemenze. DALL’INVIATA A DINSLAKEN I Il quartiere più difficile Oggi è il quartiere di Dinslaken a più alta densità di immigrati, il 31,4% contro una media del 7,8%. Chi si avventura qui è da sempre gente povera, affamata, che per un secolo ha trovato riscatto in quell’«oro nero» che faceva ammalare i polmoni ma dava la possibilità di trovare una moglie, crescere dei bambini, e costruirsi una casa. Oggi la miniera è spenta, il tasso di disoccupazione è schizzato al 20%. E negli ultimi mesi il Come è andato il ritorno nel tuo quartiere, Lohberg? «La gente ci guarda male anche oggi. Ma i primi giorni mi sono vergognato di uscire di casa. Solo i vecchi amici mi hanno tirato fuori da lì». Chi torna, come te, rischia di essere un terrorista «in sonno», come dicono i rapporti del ministero degli Interni? «Sì, se restano 4-5 anni. Quando vedi quotidianamente teste mozzate, stermini, violenze, impazzisci. Quando hai 17 anni e non hai nessuno che ti aiuti psicologicamente, ovvio che diventi una mina vagante, non avete idea di cosa succede laggiù». «Mia madre ha avuto un crollo di nervi, mio padre anche è stato malissimo. Del resto eravamo partiti di nascosto». Conosci Mustafa, il ragazzo in Siria della foto con la testa mozzata in mano pubblicato dalla «Bild»? Era del tuo quartiere. «Sì, certo, era uno che beveva, si drogava. Era stato denunciato per violenze, insomma aveva avuto un sacco di guai. Poi è sparito per anni. Ed è riemerso in Siria». Cosa diresti a qualcuno tentato di partire per la Siria? «Impara bene il Corano. Noi abbiamo ascoltato quegli idioti, invece di leggerlo. Dice, ad esempio, che un musulmano che uccide persone innocenti, non va in paradiso». di origine polacca, parla perfettamente il tedesco, «contrariamente a loro», osserva, indicando i ragazzi. «Sa qual è il problema? Che i loro nonni hanno mandato i figli in Turchia a cercare moglie. Come fanno i nipoti a imparare bene il tedesco e a integrarsi?». Reportage l tassista esita un attimo prima di restituire il resto, guarda fuori dal finestrino. «Non si lasci incantare da quel posto. Io ci ho lavorato per 25 anni. C’è poco da fare i romantici: è un inferno. Se qualcuno dovesse mai dirle il contrario, è un bugiardo». Siamo a Lohberg, estrema periferia Nord di Dinslaken, «cuore nero» della Germania industriale, della Ruhr. È la regione delle miniere di carbone e delle acciaierie che hanno catapultato il Paese in cima al mondo, arricchito dinastie leggendarie come i Krupp, ma fornito i cannoni alle tragiche avventure belliche tedesche. Il tassista si è fermato davanti all’imponente torre della miniera che spezza l’orizzonte, un mostro d’acciaio verde che dal 2006 è fermo e attende di essere riconvertito a museo. Dall’altra parte della strada cominciano le casette in schiera del quartiere dormitorio di Lohberg – c’è persino una «Casa dello scapolo» che ospitava gli uomini che venivano a cercare un lavoro da ogni parte della Germania e dall’estero, e negli ultimi decenni spesso dalla Turchia. Ma anche del governo tedesco che continua a non fare nulla contro Assad». La tua famiglia come ha reagito? “Laggiù ho visto l’odio e la vendetta Chi torna qui è una mina vagante” mano un po’ più credente degli altri. Solo che ho cominciato ad ascoltare le persone sbagliate». Primo Piano .13 . Estremisti e moderati MARKUS KIRCHGESSNER/LAIF/CONTRASTO Musulmani tedeschi durante la preghiera islamica del venerdì in un parcheggio nella zona di Dinslaken E nella Ruhr la Germania scopre le miniere di fondamentalisti Nei ghetti di Dinslaken a più alta densità di immigrati e disoccupazione QUARTIERE LOHBERG Wesel Riceve sussidi di disoccupazione Hünxe 21,1% Cittadini di origine straniera Dinslaken Diins n Rheinberg Rhheinbe R G MA GERMA ANIA IA Berlino 34,4% La quota di popolazione sotto i 18 anni 21,9% Oberhausen Obe O be Gli studenti che riescono a frequentare il liceo 21,1% D sb Duisbu Duisburg Centimetri - LA STAMPA quartiere è arrivato sui giornali per un fatto drammatico balzato sulla prima pagina della «Bild». «Mustafa K.», un ragazzo turco partito da qui per la Siria per unirsi agli anti Assad, si è fatto fotografare, sorridente, con una testa mozzata in mano. I tabloid hanno parlato di altri ragazzi plagiati dai fondamentalisti islamici, soprattutto dai salafiti della Ruhr e in Renania, e andati in Siria. Da questo tranquillo quartiere a Nord di Dinslaken ne sarebbero partiti sette, tanto che la «Bild» ha parlato di una «Cellula Lohberg». E da allora è finita la pace. Integrazione a rischio La piazza principale, quella del mercato, di pomeriggio si svuota e diventa il ritrovo principale degli adolescenti. Anche se fa ancora molto freddo, un gruppetto di ragazzi turchi sta chiacchierando su una panchina, qualcuno compulsa lo smartphone, altri stanno improvvisando due tiri a calcio con una lattina vuota. Una signora racconta che la famiglia abita qui da tre generazioni. È Ci spostiamo negli uffici del Jugendschutzbund, dell’associazione a tutela dell’infanzia, che affacciano sulla piazza. Nelle settimane scorse, spiega Önay Duranoez, uno degli assistenti sociali, «sono venuti alcuni giornalisti che cercavano materiale morboso per i loro servizi. Non facevano altro che chiedere in giro “da grande anche tu vuoi andare in Siria?”. I ragazzi lì in piazza hanno capito subito l’antifona: il giorno dopo giravano con magliette che recitavano “viva Osama Bin Laden” e cretinate così». Solo che le telecamere hanno ripreso quei ragazzini che facevano gli spacconi e ora su Lohberg pesa lo stigma del «quartiere dei fondamentalisti islamici». Chi viene da qui, racconta Önay, «ha difficoltà enormi a trovare un lavoro». Anche il direttore dell’associazione, Volker Grantz, ammette che «quegli articoli hanno fatto danni enormi. La verità, che nessuno racconta mai, è che quattro di quei sette ragazzi partiti per la Siria sono tornati, scioccati da quell’esperienza, del tutto pentiti». In realtà, avvertono ormai da mesi anche dal ministero dell’Interno, chi torna dalla Siria rischia di diventare una «cellula dormiente», un terrorista pronto per agire. Grantz scuote energicamente la testa: «Non è assolutamente il nostro caso. Conosciamo quei quattro ragazzi, li abbiamo aiutati a farsi accettare di nuovo dalla comunità. Questo è un quartiere con moltissime famiglie musulmane, ma moderate. Un ragazzo tornato dalla Siria è stato buttato fuori di casa. Per i suoi genitori, musulmani, il suo fondamentalismo ha diso[TON. MAS.] norato la famiglia». 14 .Estero STAMPA .LA MARTEDÌ 1 APRILE 2014 Ebola terrorizza l’Africa cento morti in pochi giorni il caso LORENZO SIMONCELLI PRETORIA embra quasi una maledizione: ogni 19 anni, Ebola, il virus che terrorizza solo a nominarlo, torna a mietere vittime in Africa. Dopo lo Zaire (attuale Repubblica Democratica del Congo) nel 1976 e nel 1995, oggi, per la prima volta, tocca alla Guinea, uno degli Stati più poveri al mondo. L’ultimo bollettino del Ministero della Salute locale parla di 122 casi sospetti e 78 morti. Quasi tutti nella zona sud-orientale del Paese, da dove sarebbe partita l’epidemia. Ma al contrario delle altre volte, la febbre emorragica, che ha un tasso di mortalità tra il 60% e il 90% e ancora oggi è impossibile da curare, ha colpito anche i grandi centri urbani. Otto le persone che hanno contratto il virus nella capitale Conakry, uno di questi è deceduto. «Stiamo affrontando un’epidemia che non ha precedenti per diffusione geografica», ha commentato Mariano Lugli, coordinatore emergenze di Medici Senza Frontiere. Un epidemiologo dell’organizzazione umanitaria francese, ha fatto sapere che si tratterebbe dello stesso ceppo che si era manifestato in Zaire, «il più aggressivo e il più letale, che uccide 9 pazienti su 10». Dalle prime indagini realizzate dalle autorità sanitarie locali sembrerebbe che il virus sia stato trasmesso all’uomo da pipistrelli o gorilla. Per questo motivo è stata vietata la vendita della carne dei due animali, molto comune nella tradizione culinaria guineana. Il Dipartimento per le malattie infettive ha vietato anche i tradizionali riti funebri, che prevedono il lavaggio dei corpi del cadavere, data la maggioranza musulmana della popolazione del Paese. Anche se le autorità locali stanno cercando di rassicurare attraverso messaggi tv, il S Cristianamente è mancato LA PAROLA Il virus dilaga dalla Guinea alla Liberia. Msf: proporzioni mai viste Ebola è un virus appartenente alla famiglia Filoviridae che provoca febbri emorragiche. È stato isolato in laboratorio per la prima volte nel 1976 nel CongoKishasa, finora sono stati scoperti quattro ceppi, tre mortali per l’uomo. Il virus provoca febbre alta, vomito, diarrea ed emorragie negli organi interni. La mortalità oscilla fra il 50 e il 90%. È considerato un agente di bioterrorismo di categoria A, la più pericolosa. panico per il contagio si sta diffondendo a Conakry e dintorni. «C’è molta paura nella capitale», racconta Cristina Cannelli, responsabile di un progetto contro l’HIV della Comunità di Sant’Egidio in Guinea, appena tornata da Conakry. «Inizialmente c’è stata una scarsa comunicazione - continua - e la fragilità delle infrastrutture locali non ha aiutato». CONCERTO ANNULLATO Youssou Ndour doveva esibirsi a Conakry capitale guineana A Conakry è stato annullato un concerto della star senegalese Youssou Ndour. Dalla capitale guineana, Julie Damond, portavoce regionale di Medici Senza Frontiere, conferma la difficoltà nell’isolare l’epidemia a causa «del nomadismo della popolazione che viaggia per commerciare e visitare le famiglie». Morti per Ebola sono stati, infatti, certificati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità anche in Liberia e in Sierra Leone, dove ci sarebbero già 11 decessi. Ieri sera, in un appello alla Na- All’improvviso è mancato Stefania, Edoardo, Stefano, Giacomo e i piccoli Tommaso, Matteo, Pietro, Marta ricordano con grande affetto il nonno Non è più tra noi un uomo giusto E’ mancata Ione Maxia Conti anni 99 Lo annunciano: Laura con Sergio e Sabrina. Santo Rosario martedì 1 aprile ore 18,30 parrocchia San Giuseppe Lavoratore. Funerali mercoledì 2 aprile ore 10 medesima parrocchia. – Torino, 31 marzo 2014 O.F. Boggio Dino - tel. 011.852091 Kissidougou Guekedou Macenta SIE IER IERRA LEO EO EONE Kailahum Lofa Nzerekore CASI Gbarpolu Accertati Centimetri LIBERIA LA STAMPA Sospetti Casi Decessi Guinea 122 78 Liberia 8 6 Sierra 6 5 Leone MSF/AFP anziano FIAT di anni 90 Lo annunciano la moglie Maria Angiolina, le iglie Loredana con Ottilio, Patrizia con Tito, gli adorati nipoti e pronipoti. Funerali in Brandizzo mercoledì 2 aprile ore 10,30 chiesa S. Giacomo Apostolo. Rosario questa sera ore 20,30 medesima chiesa. La presente è partecipazione e ringraziamento. – Brandizzo, 31 marzo 2014 O.F. Seforis - tel. 011.9137683 Primino UCRAINA CONAKRY Volontari di Medici senza frontiere a Gueckedou, in Guinea Primino Bonino – Brandizzo, 31 marzo 2014 G GUINEA zione, il Ministro della Salute liberiano ha espressamente richiesto alla popolazione di evitare relazioni sessuali per cercare di ridurre il contagio. E nella capitale Monrovia sembra esserci già una Ebola-fobia con persone che girano per la strada con i guanti. L’epidemia sembra non avere confini e intimorisce molti degli Stati limitrofi alla Guinea. Senegal e Mauritania hanno già chiuso le frontiere. Dall’Ambasciata Italiana a Dakar fanno sapere che, al momento, i connazionali presenti in Guinea sono 29, quasi tutti nella capitale Conakry. Il presidente della Guinea, Alpa Conde, ha dichiarato l’emergenza sanitaria nel Paese e i Ministri degli esteri dell’Africa occidentale hanno parlato di «minaccia per la sicurezza della regione». L’Unione Europea ha già stanziato 500 mila euro di aiuti dopo la richiesta da parte dell’Ecowas (Economic Community of West African States) e probabilmente ulteriori sovvenzioni saranno discusse a margine del vertice tra Unione Africana ed Unione Europea che si terrà tra domani e giovedì a Bruxelles. E’ mancato all’affetto dei suoi cari «Una zuppa di pipistrelli potrebbe averla scatenata» 5 domande a Giuseppe Ippolito epidemiologo GIORDANO STABILE Giuseppe Ippolito, direttore dell’Istituto epidemiologico Spallanzani di Roma, dobbiamo preoccuparci? «Due elementi preoccupano in questa epidemia: che si sia verificata in una zona finora risparmiata e la velocità di diffusione. I Paesi colpiti sono molto poveri, senza strutture sanitarie adeguate e le frontiere fra di loro molto porose». Come è esplosa l’epidemia? «La tesi più diffusa che sia partita da pipistrelli portatori del virus. Le popolazioni delle zone interessate li mangiano comune- E’ mancato mente,siaarrostiticheinformadi zuppa. Ma anche il contatto con il guano può portare all’infezione». Perché è arrivata in città? «In questo caso è il contesto sociale a spiegarlo: le popolazioni sono molto mobili e vanno a Conakry ad acquistare beni essenziali che si trovano solo lì o per mandare i figli a scuola, visto che gli istituti sono concentrati nella capitale». Perché una mortalità così alta? «Non c’è una cura specifica per il virus. I pazienti vengono trattati con antivirali come ribavirina, quando è disponibile, antibiotici, trasfusioni e idratazione. Ma va considerato che il tasso del 90% è all’inizio dell’epidemia, quando emergono i primi casi più gravi e in paesi con pochissimi ospedali attrezzati». Potrebbe arrivare in Europa? «Il contagio avviene attraverso il contatto con persone malate, feci, sudorazione emorragica, rapporti sessuali, manipolazione di corpi. Il Centro europeo per il controllo delle malattia di solito dispone controlli sulle persone che arrivano dalle zone colpite. È probabile che ci saranno delle restrizioni a breve». Cristianamente ci ha lasciati dott. Giorgio Cugini Luigi Di Staso cav. Angelo Pintus DOTTOR ex Direttore FIAT anni 70 Lo annunciano la moglie Patrizia, i igli Paolo e Silvia con gli adorati nipotini Luca ed Emma. Rosario questa sera ore 19,15 parrocchia Santi Angeli Custodi di Torino, Funerale mercoledì 2 aprile ore 15 chiesa parrocchiale di Rivalba. – Torino, 27 marzo 2014 Ne danno il triste annuncio i igli Adelina, Filippo e Rossana con Umberto e le nipoti Francesca, Elena e Caterina. Il Santo Rosario sarà recitato martedì 1 aprile alle 20,30 e il Funerale mercoledì 2 aprile alle 10,30 presso la parrocchia Santi Vincenzo e Anastasio, via San Francesco d’Assisi a Cambiano. – Cambiano, 30 marzo 2014 anni 73 Lo annunciano: la moglie Silvana, i igli Gianluca, Cristina e rispettive famiglie. Funerali a S. Giorgio C.se mercoledì 2 aprile alle ore 15 dall’abitazione in corso Roma n.13. – Vercelli, 30 marzo 2014 Camillo Macchiorlatti Vignat Giubileo 011.8181 Ha terminato il suo lungo cammino terreno Ezio e Silvia Ponte si stringono a Silvana e famiglia, esprimendo sincero cordoglio per la perdita dell’amico ANGELO. Benito Feola già maresciallo della Polizia di Stato Lo piangono con ininita gratitudine i igli Giovanna e Mauro insieme al genero, la nuova e gli amatissimi nipoti Ludovico, Arianna e Tommaso. Il Rosario si terrà il primo aprile alle ore 18,30 presso la chiesa La Pentecoste via Filadelia 237/11. Il Funerale si svolgerà il 2 aprile alle ore 10 stessa parrocchia. – Torino, 1 aprile 2014 Vicini a Mauro e Giovanna. Con grande affetto Carla, Cesare, Roby, Luciano, Chicco. Giuseppe Nota anni 97 Lo annuncino: la moglie Mariuccia, il iglio Alessandro con Marina, Cecilia e Francesca, parenti tutti. Un particolare ringraziamento al dott. Sergio Borgarino e al dott. Renato Rosa per l’assidua assistenza. Un grazie di cuore all’infermiere Piero e alle signore Angelica, Dobrita, Giusi, Lucia, Ramona e Rosa. Funerali in Rivoli mercoledì 2 aprile alle ore 15 nella parrocchia S. Maria della Stella, via Piol 44. Rosario questa sera ore 19 in parrocchia. – Rivoli, 1 aprile 2014 O.F. Baudano - tel. 011.9585038 Sergio con Mirosa e Davide si uniscono al dolore della famiglia Nota. di anni 90 Con dolore lo annunciano Paola e Dolores. Santo Rosario martedì 1 aprile ore 15,30 nella cappella dell’istituto Perodo - Bauchiero di Condove. Il Funerale avrà luogo mercoledì 2 aprile alle ore 10 nella parrocchia di San Giovanni Battista e Martino, via San Ciriaco 32, Ciriè. – Condove, 31 marzo 2014 Putin comincia il ritiro di parte delle truppe dal confine TONIA MASTROBUONI INVIATA A BERLINO È giallo sulle truppe russe al confine con l’Ucraina: secondo quanto riferito da Mosca, sarebbero cominciate le operazioni di ritiro, ma nella serata di ieri Washington - che pur ha salutato il gesto come un buon segnale – ha fatto sapere di non aver rilevato alcun movimento del 15° Battaglione di Fanteria motorizzata posizionato nella regione di Rostov sul Don, quello che secondo un portavoce del ministero della Difesa e altre fonti moscovite avrebbe cominciato ad allontanarsi dalla frontiera con l’Ucraina per tornare alla base. In ogni caso, alla vigilia delle esercitazioni aeree Nato nei Paesi baltici previste in concomitanza con la riunione dei ministri degli Esteri dell’Alleanza di oggi e domani a Bruxelles, qualche altro segnale di distensione da Mosca è arrivato, a partire dal fatto di non considerare più illegittime le presidenziali ucraine previste per il 25 maggio. Ma in una telefonata con Angela Merkel, Putin ha insistito ieri invece sulla necessità di una riforma federale dell’Ucraina, «per tutelare gli interessi legittimi degli abitanti di tutte le regioni». Alla cancelliera, il presidente russo ha denunciato inoltre il blocco in Moldova della Transnistria, altra regione russofona secessionista. All’indomani dell’incontro parigino tra il segretario di Stato Usa John Kerry e l’omologo russo Serghiei Lavrov, qualcosa sembra muoversi nella direzione di una soluzione diplomatica. Pur ribadendo le proprie posizioni, i capi delle due diplomazie si sono impegnati per cercare «un terreno comune» per favorire un epilogo diplomatico della crisi. Kerry aveva chiesto, tra l’altro, proprio il ritiro delle forze militari russe dai confini come segnale di disgelo, ritenendo che non si potesse dialogare con una pistola puntata alla testa. Sulla Crimea la partita sembra chiusa. Ieri il premier russo Medvedev è andato a Simferopoli, lì ha annunciato la creazione di un ministero ad hoc per favorire lo sviluppo della penisola. Confratelli e comunità parrocchiale di Madonna di Campagna, con sorella e nipoti afidano al Signore e alla preghiera di chi lo ha stimato Mario Gottin (padre Fulgenzio) cappuccino anni 84 In parrocchia: Rosario martedì 1 ore 20,30 e Funerale mercoledì 2 aprile ore 10. – Torino, 31 marzo 2014 E’ mancato il dott. Marcello Spezia Agostino e Ilario Orbecchi e tutto il Senior Residence partecipano al dolore della famiglia per la perdita dell’amico Angelo – Torino, 30 marzo 2014 Synergie France con Daniel Augereau, Martine Micheli e Yvon Drouet partecipano al dolore di Giuseppe per la perdita della madre Bianca Agagliate – Torino, 31 marzo 2014 Vedrò il mio Dio! E’ la mia fede incrollabile, ora mi sazio del suo amore e della vita che sognavo, la vita eterna. prof. Donato Meraviglia Ciao “professore”. La Madonna con Gesù e gli angeli ti accolgano in Paradiso. – Torino, 29 marzo 2014 Synergie Italia S.p.A., con il suo personale e collaboratori esprime le più sentite condoglianze a Giuseppe Garesio per la perdita della cara madre Bianca Agagliate – Torino, 31 marzo 2014 di anni 93 Ne danno il triste annuncio Claudia con Dario, Laura con Adolfo, Lucia e parenti tutti. Funerali mercoledì ore 9 parrocchia Sacro Cuore di Maria; Cimitero Monumentale ore 10,20. – Torino, 30 marzo 2014 ORARIO ACCETTAZIONE NECROLOGIE ED ADESIONI SPORTELLO VIA LUGARO 21 - 10126 TORINO Dal Lunedì al Venerdì 9,00/20,00 (apertura continua) Sabato ore 9,00/12,30 - 15,00/20,00 Domenica e festivi ore 18,00/20,00 • Tel. 011.6665258 ACQUISIZIONE TELEFONICA ADESIONI (solo privati) Dal Lunedì al Venerdì 9,00/20,00 Sabato ore 17,00/20,00 • Domenica e festivi 18,00/20,00 Tel. 011.6548711 - 011.6665280 LA STAMPA MARTEDÌ 1 APRILE 2014 Cronache .15 . INTERVENTO AL TIMPANO 300 studenti siciliani Sono quelli che hanno preso parte all’iniziativa «AMareleggere» con tappa a Barcellona Sette indagati per la bimba morta durante l’operazione ROMA La vittima Gabriele Russo, 15 anni, studente dello scientifico «Majorana», viveva a Catania insieme al padre direttore di banca e alla madre insegnante Il ragazzo era partito da Civitavecchia insieme ai suoi compagni sabato 29 marzo 930.000 in tutta Italia È il numero di studenti delle scuole superiori che ha partecipato a un viaggio d’istruzione nel 2013 il caso FABIO ALBANESE CATANIA In gita scolastica a 15 anni precipita dalla nave e muore caduto dal punto più alto della nave, davanti agli occhi dei suoi compagni di scuola, nel buio della notte. Lo hanno ripescato un’ora dopo, ormai privo di vita, i pompieri nel porto di Barcellona, in Spagna. Così è se della morte, l’annegamento pare morto nella notte tra domenica e lune- scontato, ma per accertare se il ragazzo dì Gabriele Russo, 15 anni, studente avesse bevuto, ipotesi suffragata anche dello scientifico «Majorana» di San dal racconto di un ragazzo di 14 anni fatGiovanni La Punta, paesone della cin- to per telefono al fratello, Giovanni La tura catanese alle falde dell’Etna. Cosa Rosa, rappresentante d’istituto al sia accaduto esattamente è ancora un «Majorana», che lo ha riferito così: mistero che nemmeno i suoi compagni «Questo ragazzino, sicuramente non di scuola sono riusciti a chiarire. «Sta- era lucido, si è voltato di scatto verso il vamo giocando, quando all’improvviso bordo della nave, ha cominciato a corresi è messo a correre ed è finito giù», è il re e si è buttato in mare». racconto confuso dei ragazzi, riferito ai La preside smentisce: «I ragazzi sono parenti in Sicilia e riportato anche dal stati tutto il tempo con noi, nessuno ha sindaco di San Giovanni la Punta, An- toccato alcol», ha detto, spiegando che drea Messina. Troppo poco per capire. dopo il rientro in nave i ragazzi erano un E, certo, anche sapo’ euforici ed erano pere con certezza LA FAMIGLIA stati «calmati». Poi cosa è successo in- I genitori sono subito partiti però una decina di lotorno alle due e un ro è salita sul ponte per la Spagna dove oggi superiore: «In molti quarto della notte si svolgerà l’autopsia ci hanno raccontato sul ponte al decimo piano della «Cruise che Gabriele ha iniRoma», una delle due navi ammiraglie ziato a saltellare, a dare manate a dedella Grimaldi Lines, non sarà di con- stra e a manca. A un certo punto l’hanforto ai genitori del ragazzo, papà diret- no visto fare una repentina rincorsa, ha tore di banca e mamma insegnante, raggiunto la ringhiera, si è appoggiato e, svegliati nel cuore della notte dalla pre- facendo leva sulle mani, ha perso l’equiside del «Majorana», Carmela Maccar- librio compiendo un volo dal ponte. È rone, imbarcata con i suoi alunni sulla stato terribile», ha raccontato, scossa, nave. «È accaduta una tragedia», ha la preside. «Alle 2,30 il personale di bordovuto dire la docente ai genitori di Ga- do ha svegliato il comandante della nave briele che hanno preso il primo volo uti- - è il racconto di un portavoce della Grile per Barcellona. maldi - per avvertire che un ragazzo era Nelle prossime ore sarà eseguita finito in mare. Sono stati subito chiamal’autopsia; non tanto per capire le cau- ti i soccorsi ma ormai era troppo tardi, il È «I medici sono stati indagati? Prima ancora che giustizia, chiediamo verità. Nostra figlia, a parte il problema all’orecchio, era sanissima. Eppure oggi non è più qui tra noi». L’ampio salotto dell’elegante appartamento sul Lungotevere è troppo piccolo per contenere il dolore di Valentina e Matteo Fatello. Per la morte assurda di Giovanna, 10 anni - sabato mattina a Roma durante un intervento per la ricostruzione del timpano, nella clinica privata Villa Mafalda - l’intera equipe medica è accusata per omicidio colposo. Inoltre il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha inviato nella clinica gli ispettori e i Nas per ulteriori accertamenti. Sette sono le persone su cui si concentra Tragedia nel porto di Barcellona, vittima uno studente di Catania Un amico: “Non era lucido”. La preside: “Nessuno ha toccato alcol” I precedenti Bravateeincidenti lontanodascuola 5 aprile 2006 Torino 1 Un diciassettenne di Carpi, Emanuele Cosimo De Pace, perde la vita precipitando dal cornicione dell’hotel Plaza a Torino. Era arrivato da poche ore nel capoluogo piemontese con i suoi compagni dell’ Istituto tecnico commerciale «Einaudi» di Correggio. 20 aprile 2010 Ventotene 1 Due ragazze della scuola media «Anna Magnani» di Morena (Roma) di 13 e 14 anni sono morte schiacciate da una parete di tufo crollata improvvisamente sulla spiaggia di Cala Rossano,a Ventotene. Le due vittime erano sull’isola dell’arcipelago pontino per una scuola-campo. corpo è stato trovato un’ora dopo». I ragazzi del «Majorana» erano a Barcellona per un progetto della stessa compagnia di navigazione, «AMare Leggere». Nei piani della scuola i ragazzi avrebbero dovuto fare una gita a Madrid ma poi, per i costi, si era deciso per l’iniziativa della «Grimaldi», una sorta di festival letterario con la presenza a bordo di scrittori e fotografi, per incontri e workshop durante la navigazione. Partenza da Civitavecchia il 29 marzo, arrivo a Barcellona e soggiorno nella capitale catalana, rientro l’1 aprile. Costo, 280 euro a persona. Gabriele era ISTRUZIONE E SVAGO A bordo della Grimaldi una sorta di festival letterario con uscite serali in città uno dei trecento ragazzi che ha partecipato alla gita, una delle tante che in queste settimane le scuole organizzano per i loro alunni. Ufficialmente le chiamano «gite di istruzione» ma poi ci sono anche i momenti di svago e quelli possono anche sfuggire al controllo dei docenti, caricati dell’enorme responsabilità di controllare giorno e notte decine di ragazzi che, alla loro età, spesso sono imprevedibili e ignari dei pericoli cui possono andare incontro. Come l’altra notte a Barcellona. Giovanna Fatello, 10 anni l’inchiesta del pm Ilaria Calò e dei carabinieri della Compagnia dei Parioli, agli ordini del maggiore Massimo Pesa. Elementi utili a fare luce su questa morte assurda arriveranno sicuramente dai risultati dell’esame autoptico che sarà effettuato stamattina dal professor Luigi Cipolloni dell’istituto di medicina legale della Sapienza. Il perito sarà affiancato dal professore Remo Orsetti, specialista in anestesia di rianimazione e terapia del dolore presso la clinica Salvator Mundi. Nel registro degli indagati sono finiti i 2 medici otorini, l’anestesista e 4 dipendenti della clinica che hanno prestato servizio nella sala operatoria. «La famiglia si è subito rivolta ai carabinieri per la denuncia» precisa l’avvocato di famiglia, [G.LON.] Orazio Labianca. ROMA, FLORIANI E BRUNO NON HANNO CHIESTO UN ACCORDO CON I PM UCCISE 5 ANZIANI I clienti delle prostitute minorenni fuori dall’inchiesta con 40 mila euro Ergastolo all’infermiere serial killer Per ora gli indagati sono cinquantadue In 10 hanno chiesto di patteggiare GRAZIA LONGO ROMA Per un’ora d’intimità e di sesso con le prostitute bambine dei Parioli pagavano anche 300 euro. Ora, per uscire dall’inchiesta il più in fretta possibile e senza un processo pubblico, potrebbero patteggiare pagando 40 mila euro. È questa la «pena pecuniaria» per la prostituzione minorile, reato imputato a tutti i clienti individuati e quindi indagati. Oggi sappiamo che nel registro degli indagati ci sono 52 uomini, dei 100 che hanno frequentato Aurora e Azzurra (nomi di fantasia delle due ragazzine che all’epoca dei fatti avevano 14 e 15 anni). Finora sono in 10 ad aver chiesto il patteggiamento e, nell’attesa di conoscere il numero esatto di quanti lo otterranno, è interessante capire che tipo di condanna potranno ricevere. La pena prevista ammonta a 1 anno che, grazie al riconoscimento delle attenuanti generiche (sono tutti incensu- rati) scenderebbe a 5 mesi e 10 giorni. Un lasso di tempo che può essere sostituito dal pagamento di 250 euro per ogni giorno di detenzione inflitta. Il calcolo è bell’e che pronto: 40 mila euro, appunto. Resta però da sciogliere il nodo della Procura, che pare tuttavia orientata ad accogliere le richieste di patteggiamento. I titolari dell’inchiesta, il procuratore aggiunto Maria Monteleone e il sostituto Cristiana Macchiusi, stanno valutando i casi uno per uno. Al momento non hanno presentato domanda di patteggiare i due clienti più illustri. E cioè: Mauro Floriani, ex ufficia- ROMA Il palazzo dei Parioli al centro dell’inchiesta le della Guardia di Finanza, attualmente manager delle Ferrovie dello Stato e marito della senatrice Alessandra Mussolini, e Nicola Bruno. Quest’ultimo è un avvocato di 35 anni, appena sposato, figlio del senatore di Forza Italia Donato Bru- no, anch’egli avvocato, assai vicino all’ex premier Silvio Berlusconi. Non è peraltro escluso che vengano scoperti nuovi clienti tra i 100 che in sei mesi, dall’aprile al settembre dello scorso anno, hanno bussato alla porta di viale Parioli 190. Ergastolo per l’Angelo della morte, l’infermiere di 69 anni che iniettava massicce dosi di insulina a soggetti non diabetici. Angelo Stazzi è stato condannato, dalla terza corte d’assise di Roma, per l’omicidio volontario aggravato di cinque dei sette anziani che erano ricoverati in una casa di cura alle porte della capitale. Uccideva senza motivo il serial killer degli anziani che, nel 2011 era già stato condannato a 24 anni per l’omicidio della collega e amante Maria Teresa Dell’Unto. W R 16 .Cronache 9 Satelliti Per trasmettere la diretta in tutto il mondo saranno utilizzati nove satelliti LA STAMPA .MARTEDÌ 1 APRILE 2014 il caso GIACOMO GALEAZZI CITTÀ DEL VATICANO e immagini saranno per la prima volta visibili anche in tre dimensioni. Quando il 27 aprile Bergoglio proclamerà santi i suoi due predecessori Roncalli e Wojtyla sarà un evento storico non solo per la Chiesa ma anche per le tecnologie della comunicazione «global». Ieri è stato illustrato l’accordo tecnologico del Centro televisivo vaticano con Sky e Sony per la trasmissione in Hd, in 3D e in ultra Hd (4K) . La Angelo Giuseppe r e a l i z z a z i o n e Roncalli nasce a Sotto il dell’evento, dal Monte il 25 novembre punto di vista 1881 (Bergamo) delle riprese tv, da genitori mezzadri coinvolgerà anRoncalli diventa papa che altri partner Giovanni XXIII (Eutelsat, Globeil 28 ottobre 1958 cast, Dbw e Nexo Nel 1962 «il papa Digital) per la vibuono» indice sione gratuita il Concilio Vaticano II nei cinema: 200 Muore il 3 giugno 1963 solo in Italia. In tal modo, il rito sarà visibile in 20 Paesi collegati in diretta con Roma: nove i satelliti, per cinOre que ore di trasmissione per La diretta coprire l’intero globo e la televisiva possibilità di assistere alla da storica cerimonia dal salotto San Pietro di casa e nelle sale cinematodurerà grafiche. Il comune di Roma cinque ore prevede nell’ultima settimana di aprile l’afflusso di quattro milioni di pellegrini per la canonizzazione di Roncalli e 20 L Papa Roncalli 5 concistoro e dopo che papa Francesco ha detto che è una istituzione per la Chiesa- sottolinea il portavoce papale, padre Federico Lombardi- . E’ stato invitato, però manca ancora un mese, è una possibilità aperta». Gli organizzatori vaticani Paesi assicurano che non ci sono Il rito, problemi di sicurezza, che non officiato servono biglietti e tutti posso- da Bergoglio, no arrivare con tranquillità. sarà visibile La diocesi di Roma accompa- in diretta gnerà la canonizzazione di in venti Roncalli e papa Wojtyla con nazioni «non troppe iniziative particolari», ma soprattutto chiamando a una «esperienza spirituale», giacché, precisa il cardinale vicario Vallini: «Le canonizzazioni sono una grazia di Dio, quindi cerchiamo di percorrere questo sentiero, di una spiritualità più intensa». La diocesi di Berga- Karol Józef Wojtyła nasce in Polonia, a Wadowice, mo, terra natale di il 18 maggio 1920 Roncalli, ha collePrimo papa non italiano gato al rito una sedopo 455 anni, è eletto rie di progetti per il 16 ottobre 1978 finanziare famiSubisce un attentato glie in difficoltà e il 13 maggio 1981 paesi poveri. CirGiovanni Paolo II muore ca mille i conceleil 2 aprile 2005, dopo un branti tra cardipontificato di 26 anni, nali e vescovi, al5 mesi e 17 giorni meno settecento i sacerdoti che amministreranno la comunione in piazza, centinaia di diaconi lungo via della Conciliazione. Dopo la messa del 27 aprile Milioni si potranno venerare le tombe Sono dei due nuovi santi sulle cui la- i pellegrini pidi nella basilica vaticana, attesi a Roma nell’imminenza della canoniz- una settimazazione, verrà modificato il na prima termine «beato» in «santo». della canonizGli arazzi sulla facciata di San zazione Pietro saranno gli stessi usati per le beatificazioni. ALESSANDRO BIANCHI/REUTERS Papa Bergoglio proclamerà santi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II Due papi diventano santi Diretta tv mondiale e proiezioni 3D al cinema L’evento il 27 aprile. Ratzinger: potrei partecipare Wojtyla. E, anche grazie ai due papi santi, il 2014 potrebbe essere l’anno record per il turismo nella capitale: da 37 a 40 milioni di arrivi secondo la Camera di Commercio di Roma. La macchina organizzativa per il rito procede a pieno ritmo e per i media si attiverà persino un servizio di conferenze stampa con portavoce per i maggiori gruppi linguistici. Quindi, diretta tv anche in 3 dimensioni su Sky 3D e su Sky TG24 Hd. Il 27, sulla fac- ciata di San Pietro campeggeranno gli stessi arazzi delle beatificazioni. Il reliquiario di Wojtyla sarà lo stesso della beatificazione mentre per Roncalli ne sarà realizzato uno gemello. «Una grande festa della fede», con tantissimi fedeli e, forse, persino due papi presenti sul sagrato di San Pietro. Molto probabile, infatti, la partecipazione di Ratzinger. «C’è attesa, dopo che abbiamo visto il Papa emerito al TRIBUNALI AccordoRoma-Arabia 1 Una collaborazione di lungo periodo per il restauro dei monumenti di Roma. È l’accordo tra il sindaco Ignazio Marino, in visita in Arabia Saudita, e il Sultan bin Salman bin Abdulaziz. La monarchia saudita, con privati, costituirà un fondo per finanziare i restauri. Roma presterà all’Arabia Saudita alcune opere dei musei. Papa Wojtyla 4 Vendite Giudiziarie Per questa pubblicità: 011/6665241 Gli avvisi legali de La Stampa li puoi trovare anche su: www.tribunale.torino.it – www.asteimmobili.it – www.legaleentieaste.it TRIBUNALE FALLIMENTARE DI IVREA TRIBUNALE DI TORINO VENDITA BENI MOBILI FALLIMENTO N. 7/2013 FALLIMENTO N. 399/13 FALLIMENTO 99/2014 Il Fallimento n. 399/13 comunica che la società fallita esercitava attività di “fotocomposizione, fotolito, elaborazione grafica computerizzata in qualunque formato di testi ed immagini con macchinari per la stampa digitale e/o tipografica” in Torino Via Spalato n. 59/A. I ricavi degli anni 2009, 2010 e 2011 erano dichiarati rispettivamente in euro 1.392.799; euro 1.492.467 ed euro 1.441.486. LOTTO 1: Nell’attivo fallimentare è caduta l’azienda esercente l’attività “fotocomposizione, fotolito, elaborazione grafica computerizzata in qualunque formato di testi ed immagini con macchinari per la stampa digitale e/o tipografica”, avente in forza n. 1 lavoratore dipendente, ed è composta dai beni inv. ai n.ri da 1 a 322, con esclusione dei beni inventariati ai n.ri 149 e 164; l’avviamento e la clientela connessi all’azienda. L’azienda risulta oggetto di contratto di affitto per il quale pende il termine per l’esercizio del recesso ex art. 79 L.F., conchè può ritenersi di fatto libero da vincoli nei confronti di terzi. Prezzo base € 190.000. LOTTO 2: Vespa PX150 targata DY64150 – Prezzo base € 500. LOTTO 3: FIAT DUCATO 160 targato DK659GR – Prezzo base € 2.000. Si invita pertanto a far pervenire entro e non oltre le ore 12,30 del 10.04.2014 manifestazioni di interesse e/o offerta irrevocabile d’acquisto in busta chiusa a prezzo non inferiore a quello base indicato. L’offerta dovrà essere cauzionata in misura pari al 15% del prezzo offerto relativamente a LOTTO 1 ed in misura integrale relativamente ai LOTTI 2 e 3, con assegno circolare non trasferibile intestato a “FALLIMENTO N. 399/13” da inserirsi all’interno della busta, presso lo studio del curatore Dott. Federico Jacopo Quarello in Torino, C.so Svizzera 30 – tel . 011/7497866 – fax 011/7497582 – posta elettronica: [email protected] dove potrà essere esaminata e sottoscritta la documentazione relativa. L’apertura delle buste avverrà il giorno 11.04.2014 alle ore 14,30 ed in tale sede verrà individuata la migliore offerta. In caso di più offerte verrà effettuata una gara tra gli offerenti. Il versamento del prezzo, dedotto l’acconto in busta, dovrà avvenire entro 30 gg. (dec. dal 11.04.2014). Per ogni ulteriore informazione rivolgersi al Curatore. TO202149 Giudice Dott.ssa MARIA FRANCESCA ABENAVOLI Curatore Dott. ENRICO GAGNOR: Si rende noto che il fallimento sta ricercando soggetti interessati in tempi rapidi all’acquisto dell’azienda avente a oggetto l’attività di costruzione e manutenzione di stampi per carrozzeria e di particolari meccanici. Segnalo che la stessa è attualmente concessa in locazione con contratto d’affitto avente durata sino al 19.06.2016 (canone mensile di € 20.000,00 oltre iva di legge / n. 25 dipendenti, inventario in fase di redazione). Le eventuali manifestazioni di interesse dovranno essere trasmesse in forma scritta al Curatore (tel. 011.895.17.21 fax 011.895.49.58 e-mail [email protected]. it) Per informazioni rivolgersi al Curatore Dott. Enrico Gagnor. La pubblicazione del presente annuncio non rappresenta invito ad offrire, né offerta né promessa al pubblico ex art. 1336 e 1989 codice civile. IL CURATORE Dott. Enrico Gagnor Si rende noto che nel Fallimento n. 7/2013, Curatore Dott. Massimiliano Basilio A) In conformità al del programma di liquidazione si dispone la vendita, mediante gara informale da esperirsi innanzi al Curatore, presso lo Studio del Curatore, Studio Pagella Basilio Bonelli, C.so Vittorio Emanuele II n.76, Torino, in data 10.04.2014 alle ore 14:30, dei seguenti beni: LOTTO I°: arredi d’ufficio e di magazzino, apparecchiature informatiche ed elettroniche d’ufficio, attrezzatura di laboratorio; LOTTO II°: macchine utensili, attrezzature sussidiarie alle lavorazioni arredi ed attrezzature d’ufficio; LOTTO III°: autoveicoli. CONDIZIONI DI VENDITA 1. prezzo base LOTTO I°: € 8.500,00 oltre IVA; - rilanci minimi. € 500,00 oltre IVA. 2. prezzo base LOTTO II°: € 6.000,00 oltre IVA; - rilanci minimi. € 500,00 oltre IVA. 3. prezzo base LOTTO III°: € 5.500,00 oltre IVA; - rilanci minimi. € 500,00 oltre IVA. I beni verranno ceduti come visti e piaciuti, nello stato di diritto e di fatto in cui si trovano, senza alcuna garanzia da parte del Fallimento, con particolare esclusione di ogni e qualsiasi garanzia per i vizi delle cose vendute e fati salvi i bei terzi. L’acquisto dei beni aziendali comporterà altresì l’obbligo a provvedere, ove necessario, ad ogni adeguamento di legge in ragione della disposizioni di cui al D.Lgs. 81/08 e s.m.i. e a non metterli in uso sino alla avvenuta loro regolarizzazione. La partecipazione alla gara implicherà l’aver preso visione dell’inventario e della perizia fallimentare. Ogni interessato dovrà depositare entro le ore 12.00 del giorno 09.04.2014, presso lo Studio del Curatore offerta in busta chiusa, contenente oltre all’offerta scritta, che non potrà essere inferiore al prezzo base minimo, anche assegno circolare non trasferibile intestato a “Fallimento n.7/2013” per importo pari al 10% del prezzo base offerto. Le offerte scritte dovranno indicare chiaramente: - il lotto o i lotti per cui si intende offrire; - il prezzo offerto e le modalità di pagamento, che dovrà avvenire al massimo entro 10 (dieci) giorni dall’aggiudicazione definitiva. In caso di mancato versamento entro il termine, la cauzione si intenderà confiscata a titolo definitivo dalla Procedura Fallimentare; - il termine massimo per lo sgombero che non potrà eccedere i 30 giorni dal saldo del corrispettivo. In caso di mancato rispetto del termine di sgombero all’aggiudicatario si applicherà un penale pari ad € 200,00 oltre IVA per ogni giorno di ritardo. L’offerta, che dovrà in ogni caso recare marca da bollo da € 16,00, l’indicazione del lotto/lotti per cui viene presentata l’offerta, il prezzo offerto distinto per singolo lotto, nel caso di interesse all’acquisto di più lotti, dovrà essere sottoscritta dall’offerente personalmente e contenere i seguenti dati: nome, cognome, data e luogo di nascita, numero di codice fiscale, regime patrimoniale (stato libero, comunione o separazione dei beni), residenza e recapito telefonico. All’offerta debbono essere allegati: copia della carta d’identità o altro documento di riconoscimento e codice fiscale. Per le società e gli altri enti, la domanda di partecipazione dovrà essere sottoscritta da persona munita di legale rappresentanza, indicare la ragione sociale e/o denominazione della società o ente offerente, sede, numero di iscrizione al registro delle imprese (se la società ne è provvista) e codice fiscale. All’offerta dovranno essere allegati: copia della carta d’identità o altro documento di riconoscimento del legale rappresentante, copia dell’atto costitutivo e/o certificato camerale e/o altro documento equipollente, rilasciato in data non anteriore a tre mesi, attestante l’identità del legale rappresentante, i relativi poteri ed i dati della società o dell’ente. All’udienza fissata, presso lo studio del Curatore, questi disporrà l’apertura delle buste e, in caso di più offerte, disporrà la contestuale gara sull’offerta più alta tra tutti gli offerenti presenti, personalmente o a mezzo di loro rappresentante munito di procura speciale per atto pubblico. L’ aumento minimo dei rilanci dovrà essere pari ad € 500,00 oltre IVA per il LOTTO I°, pari ad € 500,00 oltre IVA per il LOTTO II° ed € 500,00 oltre IVA per il LOTTO III°. I lotti, aggiudicati all’esito della gara tenutasi innanzi al Curatore, saranno aggiudicati definitivamente una volta decorsi i termini previsti ex artt.107 e 108 LF. Atti relativi alla vendita consultabili presso il Curatore Dott. Massimiliano Basilio, Tel n. 011/195.04.567 – Fax n. 011/195.04.987. Beni visionabili previ accordi con la Curatela. IV202239 TRIBUNALE DI TORINO TRIBUNALE DI TORINO TRIBUNALE DI BERGAMO CONCORDATO PREVENTIVO MONTECARLO SRL IN LIQUIDAZIONE – CP 4/2010 INVITO AD OFFRIRE – COMPLESSO INDUSTRIALE COMMERCIALE SITO IN RIVOLI (TO), VIA FRANCESCO RAIMONDO, N. 20, 20/A, 20/B, 20/C E VIA COMETTO, N. 11. Il Liquidatore Giudiziale, dott. Nicola Saba, invita a manifestare interesse all’acquisto in unico lotto dei beni immobili meglio descritti nella perizia reperibile e con le modalità dettagliate nel bando di gara reperibile all’indirizzo https://www.dropbox.com/sh/3km8p70r43ir8lr/TiS-IjfxUO. Le offerte d’acquisto dovranno pervenire presso lo studio del Notaio Remo Morone sito in Torino, via Luigi Mercantini, n. 5 tel. 011.5622522 mail [email protected], non potranno essere inferiori ad Euro 650.000,00, dovranno essere cauzionate con un assegno circolare di Euro 50.000 che dovrà pervenire entro 7/04/2014 alle ore 12.00. L’apertura delle buste e l’eventuale asta avverrà il successivo giorno 9/04/2014 alle ore 12.00. Per informazioni e dettagli scrivere a [email protected] o telefonare allo 035.217566. FALLIMENTO N. 360/13 Il Fallimento n. 360/13 comunica che la società fallita esercitava attività di “commercio all’ingrosso e al minuto di materiali ferrosi e non ferrosi in genere, ferramenta e utensileria” in Ciriè Zona Industriale IR 2. LOTTO 1: Ferramenta e ferro battuto: beni inv. dal n. 56 al n. 68 (arredi), dal 278 al 3782 (magazzino). Prezzo base pari ad € 63.000. LOTTO 2: Autocarro IVECO 150E18 – Tg. TO39231W. Prezzo base pari ad € 2.000. LOTTO 3 Autocarro IVECO Eurocargo ML160 E22C – Tg. DJ044FL – Prezzo base pari ad € 6.000. LOTTO 4 – N. 4 carri ponte - Prezzo base pari ad € 10.000. LOTTO 5 – Impianto di climatizzazione - Prezzo base pari ad € 12.500. Si invita pertanto a far pervenire entro e non oltre le ore 12,30 del 10.04.2014 offerta irrevocabile d’acquisto in busta chiusa relativa ad ogni singolo LOTTO a prezzo non inferiore a quello base indicato. L’offerta dovrà essere cauzionata in misura pari al 20 % per il LOTTO 1 ed in misura pari al 50 % per i restanti LOTTI, con assegno circolare non trasferibile intestato a “FALLIMENTO N. 360/2013” da inserirsi all’interno della busta, presso lo studio del curatore Dott. Federico Jacopo Quarello in Torino, C.so Svizzera 30 – tel . 011/7497866 – fax 011/7497582 – posta elettronica: [email protected] dove potrà essere esaminata e sottoscritta la documentazione relativa. L’apertura delle buste avverrà il giorno 11.04.2014 alle ore 15,30 ed in tale sede verrà individuata la migliore offerta. In caso di più offerte verrà effettuata una gara tra gli offerenti. Il versamento del prezzo, dedotto l’acconto in busta, dovrà avvenire entro 7 gg.(dec. dal 11.04.2014). Per ogni ulteriore informazione rivolgersi al Curatore. TO202143 APPUNTAMENTO A TUTTOAFFARI DI DOMENICA 6 APRILE LA STAMPA MARTEDÌ 1 APRILE 2014 . Società .17 Evento ROCCO MOLITERNI TORINO «T ra un anno apriremo uno spazio che intende preservare e far conoscere la fotografia italiana, ma anche indagare le valenze sociali e artistiche di questo linguaggio»: a parlare è Lorenza Bravetta, direttore di Magnum Photos e anima di «Camera, il centro italiano Bruce Davidson Magnum Photos Alex Majoli Magnum Photos per la Fotografia» presentato «Brooklyn Gang . Coney Island», New York 1959 «Italy, Cesura», 2005 ieri a Torino. Il centro nascerà nei locali di via delle Rosine, concessi dall’Opera Munifica Istruzione di Santa Pelagia. «Lavoreremo - dice ancora la Bravetta - su tre livelli. Allestiremo e produrremo mostre di autori non solo italiani, cui affiancheremo un’attività didattica e una conservativa. Ma prima di creare un nostro fondo ci interessa creare una rete e colloquiare con gli archivi pubblici e privati già esistenti». La scommessa della Bravetta, affiancata da un comitato promotore presieduto da Emanuele Chieli e da sponsor importanti come Eni e Banca Intesa Sanpaolo (alla presen1 Un’immagine della presentazione ieri pometazione c’erano Paolo Scaroriggio di Camera, il centro italiano per la fotograni, ad di Eni che ha ipotizzato fia. Il nuovo spazio sarà ospitato a Torino nell’edifitra l’altro mostre con il grancio di via delle Rosine dell’Opera Munifica Istruziode patrimonio fotografico delne di Santa Pelagia, che finora ospitava una scuola. l’ente petrolifero e Gian Maria Nel cortile sono previsti il padiglione per la didattiGros-Pietro di Intesa) e dal ca e la caffetteria del centro che aprirà tra un anno. patrocinio del Comune (il sindaco Fassino si è impegnato in prima persona per il nuovo spazio) è sostenuta anche da un pool rappresentativo di importanti musei e istituzioni di ricerca fotografica internazionali. «Sono emozionato dice François Hebel, già direttore di Magnum, nonché dei Rencontres d’Arles - a veder nascere una simile realtà. In Italia, a differenza che in altri Paesi i fotografi anche se di settori diversi, dalla moda all’architettura, dall’industria al paesaggio, hanno sempre fatto gruppo e mescolato esperienze. Li vedevo ad Arles piuttosto che a Paris Photo, adesso questa comunità può trovare una nuova sede in Italia». Alex Majoli, fotografo di Magnum racconta: «Io vivo in America, incontravo i miei colleghi italiani negli “hub” della fotografia come Arles e mi hanno sorpreso i tempi “non italiani” della realizzazione del progetto». Rubando la definizione di Franco Fontana Collezione privata Carlo Mollino Collezione privata Nan Goldin Collezione privata Majoli Camera potrebbe di«Praga 1967» «Testa con farfalle da “Occhio magico”», 1945 «Vivienne in the green dress», NYC, 1980 ventare davvero un Hub della fotografia internazionale, rimarginando così la ferita an- nedetto Camerana: «Qui - spiecora aperta a Torino della ga - c’era una scuola. Il lungo morte per eutanasia (o meglio corridoio e le aule che mettereper l’indifferenza di politici e mo in comunicazione tra loro TM RUZZLE istituzioni) della Fondazione mi sembrano ideali per l’attivi5 1 6 8 2 7 4 3 9 3 2 1 6 4 5 Parole da 70 o più punti: declamerà devi aggiungere. Troppo poco per Italiana per la fotografia, che tà espositiva. Fondamentale 3 7 9 6 1 4 8 2 5 (133), ragade (130), demolirà (120), estrarre sufficiente valore nel caso pionieristicamente già negli sarà l’illuminazione e sto stu1 5 4 2 6 3 2 8 4 5 9 3 1 7 6 demolire (120), draga (119), gaelica riuscissi a settare il tris. Anni 90 organizzava grandi diando una soluzione che da un (117), decimale (112), gasoli (106), 7 2 3 1 4 6 5 9 8 mostre di Helmut Newton o lato agevoli la visione delle im5 4 2 1 3 6 declami (103), declamo (103), daga 4 9 5 7 8 2 6 1 3 Duane Michals, magini e dall’al(90), demolì (90), limonerà (78), 2 6 3 5 1 4 biennali inter8 6 1 9 3 5 7 4 2 GLI OBIETTIVI tro in qualche desolai (71). Parole di almeno 3 S nazionali dedimodo connoti lo lettere che finiscono con RE: acre, 9 5 8 2 7 1 3 6 4 C Mostre di autori 6 3 5 4 2 1 T cate al cibo spazio». L’attiviaere, aire, amicare, amlire, are, 6 3 7 4 5 9 2 8 1 italiani e non e anche S care, cere, cire, dare, delire, (quasi profetità didattica sarà 4 1 6 3 5 2 1 4 2 3 6 8 9 5 7 demolire, ere, gare, ire, licere, lire, spazio alla didattica concentrata in che se si pensa mere, mire, molcere, Monere, nere, all’Expo) e attiun padiglione nel F I S C A L D R A G 0 S P A G O 0 C A L A I S olire, onere, sdare, sedare, sere, REBUS [9, 8] In S pera T, ari S, C vità didattiche. IL DIRETTORE cortile della exsolcare, solere. Comuni del Veneto: ossa = insperata riscossa E N I 0 G 0 B E N 0 B 0 I 0 U R T I C A N T E La ricorda il fo- «Creeremo una rete scuola. Ci sarà Adria, Cerea, Eraclea, Garda, SCACCHI L V 0 M O A 0 O T O I A T R A 0 U L I S S E 0 tografo Ferdiuno spazio per le Partita giocata nel campionato a Lamon, Malo, Mel, Mira, Monselice. con archivi macchine fotonando Scianna: squadre finlandese, Helsinki 2014. D E C A R L O 0 I N A L T E R A T E 0 0 I R A La posizione si è verificata dopo 18 pubblici e privati» grafiche (a so- TEXAS «Mi stupisce S I L L A B A 0 C E N T O S E S S A N T A 0 R La situazione è stata proposta da Dan mosse; apertura con un Gambetto afferma - che alstenere l’iniziatiP R E V I O 0 V A S C O R O S S I 0 A A 0 B M Harringtong e Bill Robertie nel loro di Re accettato che a quanto pare il cune istituzioni riscoprano va è anche Leica Camera Italia, «Harrington on cash games». Il Bianco non ha giocato nel migliore A E R E O 0 G U T T A P E R C A 0 S U B I R E oggi l’importanza della foto- lo storico produttore di fotocasuggerimento è di passare. Dovresti dei modi. Il Nero ha vinto sfruttando T 0 O S 0 V O L T A M A S C H I O 0 S A B I N grafia dopo aver fatto morire mere e obiettivi). Non manchemettere solo 8 in un piatto che al meglio il tema della inchiodatura: O C 0 T E U R G O 0 A S C I I 0 S F E R I C O la Fondazione. Ma in un mo- ranno un bookstore e una cafsarebbe di 42, ma sei il primo a 1…Cd3+; 2. Rd1, Aa4; ed il Bianco mento di difficoltà veder na- fetteria, che avrà il marchio La0 R U I Z D E A L A R C O N 0 G I R A R S I 0 parlare e soprattutto ti trovi di fronte perde la Donna, dato che a 3. D:a4, scere una nuovo spazio è sen- vazza: l’azienda ha dato fin dala due avversari più short di te. In segue 3…C:b2+; con scacco doppio D I S T R U T T I 0 I I 0 A D O R A T O 0 O R particolare il giocatore in 3a posizione a Re e Donna. za dubbio una buona notizia». l’inizio il suo appoggio al «soO N C I A 0 T A C 0 A O I 0 A L I T O 0 B L U ha ancora solo 15 volte quello che tu Il progetto dell’allestimen- gno» che sta per diventare reala cura di N E I 0 0 M I 0 O O 0 0 D A N E S E 0 S I A M to è affidato all’architetto Be- tà della Bravetta. IL NUOVO CENTRO SARÀ PRONTO TRA UN ANNO “Camera” con clic a Torino “Qui la fotografia si racconta” All’Opera di Santa Pelagia Le soluzioni dei giochi W MARTEDÌ 1 APRILE 2014 LA STAMPA 18 LA STAMPA MARTEDÌ 1 APRILE 2014 STEFANO RIZZATO otrebbe essere il solito allarme oppure un passo decisivo verso la svolta. Ma questo lo sapremo solo a fine 2015, al summit sul clima di Parigi. Per adesso, l’ultimo rapporto stilato dall’IPCC – il forum scientifico dell’Onu sul cambiamento climatico – è la dura diagnosi di un fallimento. I gas serra, il consumo di suolo, lo sperpero di risorse hanno già prodotto le conseguenze temute. L’era del cambiamento climatico è già iniziata ed è, per certi versi, irreversibile. «Da qui al 2040 dovremo fare i conti con un ulteriore riscaldamento globale, indipendentemente da quello che i governi decideranno di fare», spiega Riccardo Valentini, uno dei due curatori del capitolo sull’Europa. «Se – come spero – da oggi si inizieranno a mettere in campo politiche per ridurre le emissioni, ne vedremo i risultati solo tra molti anni». P Europa a rischio in una Terra sempre più calda Il nuovo rapporto dell’Onu sul clima “Molti cambiamenti ormai irreversibili” Disastri a catena Alluvioni al Nord e siccità al Sud: l’Europa è destinata a subire l’impatto di trasformazioni climatiche sempre più estreme dall’erosione del suolo. Prendere contromisure per la salute pubblica, contro ondate di calore ed eventi estremi sempre più frequenti. E non dimenticare l’acqua: le risorse idriche per l’agricoltura entreranno presto in competizione con gli altri usi». I due compiti – frenare le emissioni e adattarsi alla nuova situazione del clima – devono andare di pari passo. «L’adattamento da solo non basta», spiega Valentini. «Evitare che il riscaldamento globale, nei prossimi anni, vada oltre i 2 gradi è fondamentale anche per contenere i costi delle politiche di adattamento. Che oggi sono ancora difficili da quantificare». Qualche stima, in realtà, c’è. In Europa, la spesa per il rischio idrogeologico rischia di arrivare a 1,7 miliardi all’anno già nel 2020 e fino a 7,9 miliardi annui entro il 2080. Ma a crescere sa- LE CONTROMISURE «Si deve lavorare sui rischi idrogeologici e proteggere il territorio dall’erosione» IL MONITO «Freniamo le emissioni ma fino al 2040 le temperature saliranno» Per ora, la temperatura si è alzata «solo» di 0,6 gradi centigradi rispetto al periodo pre-industriale. Ma entro fine secolo aumenterà ancora – in base alle previsioni – in una forbice tra 1,5 e 4,5 gradi rispetto ad oggi. Per limitare i danni servirebbe un nuovo accordo globale, vincolante ed efficace sul tema. L’obiettivo di Parigi 2015, ma anche di troppi summit falliti del passato. Ora però c’è un obiettivo più contingente e urgente: adattarsi ai cambiamenti e prevenire i disastri. I motivi per farlo – e per preoccuparsi – non mancano soprattutto nel Sud Europa: secondo il rapporto pubblicato ieri, la regione più a rischio, soprattutto per quanto riguarda i danni all’agricoltura. «Il rischio di avere una regione che si differenzia ancora di più economicamente è reale e concreto: oggi siamo noi gli orsi polari», dice Valentini. «È necessario lavorare sul rischio idrogeologico, proteggere il territorio dalle piene e ILARIA MARIA SALA HONG KONG La Corte di Giustizia dell’Aja vieta al Giappone la caccia alla balena. Tokyo dal 1988 difende una sua «tradizione alimentare e culturale», ma, davanti alla moratoria internazionale per arginare l’estinzione dei cetacei, si era inventata la caccia «a fini scientifici», guadagnandosi l’esenzione parziale dalla moratoria. Solo che questa era, a tutti gli effetti, fittizia: non solo le ricerche sono rimaste fino ad oggi molto fumose, ma i cetacei in questione finivano poi o nei pochi ristoranti specializzati in carne di balena rimanenti nel Paese, o congelati nei depositi governativi, in attesa di smistamento. Operazione che col passare degli anni, il modificarsi del gusto giapponese e una maggiore sensibilità ecologica - si fa sempre più difficile. Così, il contenzioso con la comunità internazionale ri- 0,6 ranno anche le spese mediche, i costi per rimediare agli incendi e – tra qualche anno – anche i mancati introiti del turismo. Ogni frazione di grado in più manda in fumo euro, dollari, yen... E rischia di annullare gli sforzi fatti da molti Paesi per emergere e lasciarsi la povertà alle spalle. A patire le conseguenze di un ambiente fuori controllo – spiega il rapporto – sono e saranno soprattutto poveri ed emarginati. 12 gradi mila È l’aumento delle temperature, ma entro fine secolo potrebbero salire fino a 4,5 gradi Sono gli articoli scientifici utilizzati dal rapporto dell’Onu: è lungo 2562 pagine con 30 capitoli Il divieto della Corte di Giustizia dell’Aja Mai più carne di balena, stop al Giappone spetto alla caccia alla balena, si è rivelato nel tempo anche molto costoso. Lo scorso anno il Giappone aveva infatti 6000 tonnellate di carne di balena in deposito. Talmente inutile da essere in parte affidata al Ministero dell’Educazione per «rifiL’ALLARME «Ricca di mercurio e altri veleni, è stata distribuita nelle mense scolastiche» Il destino dei cetacei La carne di balena finisce soprattutto nei ristoranti giapponesi specializzati larla» alle mense scolastiche, a prezzo stracciato, per smaltirne l’eccesso. Infatti il programma di caccia «scientifica» è tutto a spese governative, e per recuperare parte dei costi, la carne di balena veniva poi venduta. Ma scarseggiando poi la richie- . Società .19 Iniziativa a Wall Street BlackRock in difesa dei coralli FRANCESCO SEMPRINI NEW YORK Wall Street riscopre una coscienza ecologica e lancia una crociata in difesa della barriera corallina australiana. A guidare «l’offensiva verde» dell’alta finanza è BlackRock, il più grande fondo d’investimento del mondo con importanti interessi anche in Italia. Ma questa volta le antenne del super-gestore sono rivolte verso l’emisfero australe e in particolare in quel tratto di oltre duemila chilometri a nord dell’Oceania solcato dal «Reef», uno dei più importanti patrimoni naturali dell’Unesco. I consumi crescenti di energia in Cina e nel resto dell’Asia sud-orientale, stanno dando impulso a una serie di progetti per l’approvvigionamento di risorse energetiche in quelle aree del Pianeta. Un giro di affari da 65 miliardi di dollari che prevede la creazione sulla costa del nord-est australiano di terminali per lo fornitura di combustibili fossili, in particolare carbone. Un piano che ha fatto scattare l’allarme da parte degli ecologisti e delle comunità locali, che temono danni irreversibili per la barriera corallina - abitata da 1.625 specie di pesci, 30 specie di balene e delfini, decine di testuggini di mare e 133 tipi di squali e razze - oltre a ricadute sui cambiamenti climatici. Un appello raccolto non solo dagli attivisti di tutto il mondo, Hollywood compresa, ma anche dalla finanza di Wall Street. «Ci sono rischi potenziali assai elevati per le società che partecipano a quei progetti, in caso di disastro le conseguenze sarebbero davvero rovinose anche per gli investitori», spiega Pru Bennet, direttore della responsabilità sociale degli investimenti nella regione AsiaPacifico per BlackRock. Il superfondo e altri gestori come Amp, che aderiscono alla «Responsible Investment Association Australasia», sono allarmati e pertanto si rivolgono direttamente alle società coinvolte nei progetti e ai loro finanziatori per essere sicuri che abbiano messo a punto opportuni piani di gestione del rischio ambientale. In caso contrario - dicono - l’investimento «non s’ha da fare». sta in ristoranti e supermercati, eccola dirottata nelle scuole e negli istituti sanitari. Peccato che molte associazioni di genitori giapponesi si siano opposti al fatto che i loro figli mangino carne di balena che per altro si è rivelata tossica, con un alto contenuto di mercurio. Un problema che riguarda tutti i pesci di grossa pezzatura: il mare è ormai così saturo di metalli pesanti che i pesci più in alto nella catena alimentare assimilano un elevato contenuto di veleni nei loro corpi. In particolare nelle molecole di grasso. Così, la decisione dell’Aja di condannare la pratica giapponese di caccia ai cetacei, che il Giappone ha già detto di voler rispettare, avrà numerosi risvolti positivi. Per le balene, per le casse dello Stato, che non dovranno più sostenere un costo inutile e per i bambini , che eviteranno di mangiare carne contaminata. Infine, per le relazioni diplomatiche giapponesi. W MARTEDÌ 1 APRILE 2014 LA STAMPA 20 LA STAMPA MARTEDÌ 1 APRILE 2014 In Italia FTSE/MIB FTSEItaliaAllShare +0,90% +0,99% Euro-Dollaro CAMBIO All’estero DOWJONES(NewYork) NASDAQ(NewYork) DAX(Francoforte) 1,3780 Petrolio dollaro/barile FTSE(Londra) S Oro 101,58 euro/grammo ECONOMIA FINANZA +0,83% +1,04% -0,33% -0,26% S 30,4027 . 21 & L’ENTE RESTERÀ CON IL 2,5%. IN CASSA CIRCA 300 MILIONI PER PARTECIPARE ALLA RICAPITALIZZAZIONE E CERCARE NUOVE OPPORTUNITÀ Mps, i nuovi soci vengono dal Sudamerica La Fondazione vende il 6,5% a Fintech e Btg Pactual. Patto di sindacato per la governance sul 9% GIANLUCA PAOLUCCI Montepaschi guadagna nuovi soci stabili e la Fondazione riesce nell’imprese di tenere un piede nella governance della banca, che dopo 500 anni non avrà più un socio di riferimento «senese». La Fondazione Mps ha chiuso ieri mattina i contratti per vendere un altro 6,5% del capitale della banca ai fondi Fintech e Btg Pactual. Sottoscrivendo al tempo stesso un accordo parasociale che vincola la quota ceduta ad ulteriore 2,5% in suo possesso - per un totale del 9% del capitale - in vista dell’aumento di capitale e del rinnovo della governance. L’ente senese, adesso al 5,5%, resterà con il 2,5%, ma senza debito e con una dotazione di 400 milioni di euro. Che, al netto degli impegni presi negli anni scorsi con gli enti locali (90 milioni di euro circa), lasciano in cassa oltre 300 milioni per partecipare all’aumento e diversificare i suoi investimenti, garantendo almeno un futuro alla Fondazione che, appena tre mesi fa, veniva data per spacciata. I due compratori hanno entrambi origini sudamericane: Fintech, basata a New York e Londra, compra il 4,5% e diventerà di fatto uno dei soci più pesanti post aumento capitale. Fintech, fondata dal messicano David Martinez Guzman, è nota in Italia per la lunga partnership e poi per l’acquisto da Telecom Italia della quota di Telecom Argentina. Al 2% ci saranno invece i brasiliani di Btg Pactual, anche questi noti soprattutto in Telecom per le voci di un interesse per Tim Brasil. A differenza di Blackrock, che ha comprato dalla stessa Fondazione nelle scorse settimane l’8,5%, i due nuovi soci, che pagano entrambi 0,2375 euro per azione, si impegnano a mantenere la quota ma incassano anche un ruolo nella futura governance del- VINCITORI Rocca Salimbeni E VINTI Nella foto, la sede di Monte dei Paschi, nel cuore di Siena. La fondazione che ha controllato la banca per anni scenderà al 2,5% essuno in dicembre avrebbe scommesso sul fatto che Antonella Mansi sarebbe riuscita a tenere in piedi la Fondazione, ripagare i debiti e restare azionista di Mps. L’interessata lo ammette candidamente. Chi voleva a tutti i costi realizzare l’aumento in gennaio esce invece clamorosamente sconfitto. La Mansi riconosce di aver avuto dalla sua una certa dose di fortuna. L’altro fronte era guidato dal presidente di Mps Alessandro Profumo che, dopo il siluramento in Unicredit, di certo non ha un buon karma con le fondazioni. [G. PAO.] N ANSA Dopo l’aumento si aprirà il tema della rappresentanza dei nuovi soci in cda l’istituto. Tema questo che probabilmente sarà in agenda dopo l’aumento di capitale, per riflettere i nuovi equilibri del mutato assetto azionario. Brillante il titolo in Borsa, dove chiude gli scambi in rialzo del 4,8% con scambi per oltre il 9% del capitale. È «qualcosa in più di una vendita perché abbiamo dato un futuro e delle fondamenta solide all’ente», dice Antonella Mansi commentando l’operazione, soggetta comunque al via libera del Tesoro e di Bankitalia. «Ho sempre detto in modo chiaro che sarebbe stato impor- tante poter trovare dei compagni di viaggio con cui ripartire con la Fondazione all’interno della banca e credo che questa sia una condizione che in questo momento si può verificare. La missione della sopravvivenza è conclusa», riprende la numero uno di Palazzo Sansedoni, indicando che «Finalmente inizia il lavoro di ricostruzione, l’emergenza è certamente finita». Mansi a questo punto dovrebbe restare alla guida dell’ente per un altro mandato. Mentre da oggi si aprono le scommesse su chi guiderà, nella banca, questa ricostruzione. Martinez Guzman il finanziere-collezionista che non vuole intermediari Personaggio MILANO AVVISO POST INFORMAZIONE ESITO GARA Amministrazione aggiudicatrice: Associazione Apriticielo – Indirizzo postale via Osservatorio n.30 Città Pino Torinese (TO) codice postale 10025 Paese Italia; Punti di contatto: Ufficio Responsabile del Procedimento telefono +390118118125 - telefax +39-0118118652. Indirizzo Internet - profilo di Committenza: www.planetarioditorino.it. CIG. 5423249EA3 CUP J28F10000180004 Procedura: aperta ex art. 55, D.Lgs. n. 163/06, con aggiudicazione all’offerta economicamente più vantaggiosa per l’affidamento a forfait della progettazione esecutiva ed esecuzione dell’allestimento didattico e museale del Parco Astronomico Infini.to e correlati lavori impiantistici, sito in Pino Torinese (TO), Via Osservatorio 30. Data di Aggiudicazione: 05.03.2014. Numero di offerte ricevute: 2. Operatore economico aggiudicatario: società ETT spa, via Sestri n. 37 Genova. Valore appalto: al netto del ribasso 297.395,00 Euro oltre Iva. Responsabile del Procedimento: prof. Attilio Ferrari. AVVISO DI AGGIUDICAZIONE Oggetto: Interventi di ammodernamento e adeguamento di allestimenti, supporti informatici, impianti e tecnologie per il miglioramento della fruizione della Reggia, dei Giardini e di altre pertinenze del Complesso della Venaria Reale. CIG 5531235783. Si comunica che questo Consorzio, con provvedimento prot. n. 2014/cv/000457 del 19.02.2014, ha provveduto all’aggiudicazione definitiva di detta procedura, all’impresa Set Up Live Srl, con sede legale in Via Filadelfia 82 - Torino. IL RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO Dott. Gianbeppe Colombano IL PRESIDENTE Prof. Attilio Ferrari AVVISO DI AGGIUDICAZIONE Oggetto: Affidamento della progettazione definitiva, Coordinamento Sicurezza D.Lgs. 81/2008 in Fase di Progettazione, Direzione lavori, contabilità e Coordinamento Sicurezza D.Lgs. 81/2008 in Fase di Esecuzione per la realizzazione di un impianto di cogenerazione presso le grandi centrali del complesso della Reggia di Venaria Reale. CIG 5275000BB2. Si comunica che questo Consorzio, con provvedimento prot. n. 2014/cv/000517 del 25.02.2014, ha provveduto all’aggiudicazione definitiva di detta procedura, al RT TECSE Engineering Studio Associato (Mandatario) / Cogenera S.r.l. / Studio A&A Architetti Associati, C.so Monte Cucco, 73/D 10141 Torino, risultata essere in sede di gara quella economicamente più vantaggiosa, avendo ottenuto un punteggio complessivo pari a 100 punti, per un importo offerto pari ad € 59.467,94 oltre contributo previdenziale e Iva, e tempi di esecuzione pari a giorni 13 naturali e consecutivi. IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Arch. Maurizio Reggi UNIONE PROVINCIALE ENTI LOCALI CENTRALE DI COMMITTENZA Questi e molti altri avvisi li puoi trovare anche su internet Consulta i siti www.legaleentieaste.it www.lastampa.it Sede Legale: VIA COMO 40 VARESE - Tel.0332/287064 AVVISO APPALTO AGGIUDICATO 1) PROCEDURA APERTA art. 55 del D. Lgs. 163/2006; 2) descrizione: CONCESSIONE DEL SERVIZIO MENSA SCUOLA DELL’INFANZIA, SCUOLA PRIMARIA,SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO, ASILO ESTIVO, ANNO SCOLASTICO 2013/2014 E 2014/2015 PER IL COMUNE DI BUGUGGIATE.CIG 52237853C0; 3) Tipo di appalto: servizi - Categoria 17 - Luogo principale di esecuzione: BUGUGGIATE Codice NUTS ITC41. 4) data di aggiudicazione dell’appalto: 17/03/2014; 5) criteri di aggiudicazione dell’appalto: offerta economicamente più vantaggiosa art. 83 D.Lgs 163/06, con facoltà della Stazione Appaltante di valutare la congruità delle offerte ai sensi dell’art. 86 c.3 lett. b) del D.Lgs. 163/06, in espressa deroga dell’art. 86 c. 2 del D.Lgs. 163/2006; 6) Numero di offerte ricevute: 4; 7) impresa aggiudicataria: Euroristorazione srl con sede legale in Via Boschi n. 1/B - 36040 Torri di Quartesolo (VI) - P.IVA 01998810244; 8) importo di aggiudicazione: € 239.827,52 oltre IVA; 9) Data di pubblicazione del Bando di gara GUCE: 02/10/2013; 10) organismo responsabile delle procedure di ricorso: TAR Lombardia, V. Conservatorio, 20122 Milano - Tel.02/76053211. Il presente avviso è pubblicato sul Sito Internet http://www.upel.va.it/. Varese, li 21/03/2014 IL LEGALE RAPPRESENTANTE (f.to Dott. Alessandro Vedani) suoi affari li tratta direttamente, David Martinez Guzman. E questa è anche una delle poche certezze sul nuovo socio forte di Mps. Cinquantasette anni, messicano, vive tra Londra e New York ma, secondo quanto riportano le scarse cronache su di lui, non rinuncia mai a trascorre la sera della vigilia di Natale con la sua famiglia, a Monterey. Laureato in ingegneria nella locale università, completa i suoi studi ad Harvard, forse grazie ad una eredità ma qui le fonti iniziano ad essere più confuse. Alcune di queste fonti lo indicano anche come Legionario di Cristo, o forse avviato ad una carriera ecclesiastica e per questo dimorante, per un certo periodo, a Roma. Sta di fatto che alla fine degli anni ’80 fonda a New York la Fintech Advisory. Si specializza in asset «distressed», ovvero in condizioni difficili. Investe molto in America Latina, da dove arriverebbero anche la maggior parte dei sottoscrittori dei suoi fondi, perlopiù messicani ma anche argentini e di altri paesi dell’area. Proprio in Argentina controlla una lunga serie di attività, da Cablevision al Clarin. Tra le sue (poche) uscite pubbliche è da registrare un I Di certo c’è che i suoi uffici, a New York in Park Avenue e a Londra vicino a Piccadilly, sono piene di opere d’arte di gran livello, racconta chi li ha visitati. In prima persona ha seguito Fintech sarà uno dei anche la lunga trattativa per principali azionisti entrare nel capitale di Montepost aumento paschi, con l’inattesa accelerazione del fine settimana.Di solito lo accompagna solo qualche collaboratore e gli avvocati per scrivere i contratti, si intervento sul Financial Ti- racconta. Chi ha avuto a che mes sulla ristrutturazione dei fare con lui lo descrive raffinadebiti sovrani, una sua specia- to nel negoziare un accordo allità che lo ha visto protagoni- meno tanto quanto nello scesta tanto in Argentina quanto, gliere le opere della sua favoloper restare più vicini, in Gre- sa collezione. Riservatissimo, cia. negoziatore infaticabile, capaAltra cosa nota è la sua pas- ce di adeguare le tattiche nesione per l’arte. Secondo Art- goziali per raggiungere il suo News è uno primo 200 colle- scopo, con l’Italia aveva finora zionisti del mondo. Gli viene avuto a che fare solo di sponda attribuito l’acper la trattativa quisto più caro APPASSIONATO D’ARTE con Telecom su di sempre, il ArgenA lui è stato attribuito Telecom «No. 5, 1948» di tina. I prezzi Jackson Pollock l’acquisto di un Pollock bassi hanno per 140 milioni spinto anche lui che nel 2006 è stato venduto come molti altri per 140 milioni IN ITALIA investitori a cerdi euro. Il suo opportuniIl fondo potrebbe care agente ha però tà nel Sud Eurocercare anche pa. Così dopo la smentito. Viene altre opportunità sortita su Banco identificato come il venditore Sabadell, dove di Rotko, nel 2010, in una causa nel settembre scorso ha comintenta da uan collezionista prato il 5% sempre tramite il texana. Ma anche lì poche cer- fondo Fintech, ieri mattina ha tezze, dato che formalmente il messo la firma sull’accordo venditore era schermato die- per comprare il 4,5% di Mps tro una società del Belize.Se- dalla Fondazione. Potrebbe condo il New York Times era non fermarsi qui, spiega chi lo sempre lui ad aver venduto, lo conosce, e cercare altre opporscorso anno, il Portrait of Ge- tunità nei prossimi aumenti di orge Dyer Talking di Francis capitale degli istituti italiani. [G. PAO.] Bacon per 70 milioni di dollari. 4,5% del Monte W MARTEDÌ 1 APRILE 2014 LA STAMPA 22 TRIBUNALE DI IVREA VENDITE GIUDIZIARIE Per questa pubblicità: 011.6665241 • Gli avvisi legali de La Stampa li puoi trovare anche su: www.legaleentieaste.it CHI PUÒ PARTECIPARE. Chiunque eccetto il debitore può partecipare alla vendita. L’istanza deve essere sottoscritta dall’offerente o dal legale rappresentante della società/ente. Persone fisiche: indicare nome e cognome, data e luogo di nascita, codice fiscale, regime patrimoniale (stato libero, comunione o separazione di beni), residenza, recapito telefonico dell’offerente. Allegare all’offerta: copia della carta d’identità e del tesserino di codice fiscale. Società e altri enti: denominazione, sede dell’ente, codice fiscale e recapito telefonico. Allegare all’offerta: copia della carta d’identità del legale rappresentante, certificato camerale aggiornato o altro documento equivalente da cui risulta l’identità del legale rappresentante, i relativi poteri e i dati della società o ente. Partecipazione tramite mandatario speciale: nella vendita senza incanto NON è possibile fare l’offerta in busta chiusa mediante procuratore generale o speciale; è possibile dare mandato speciale, per atto notarile, solo per partecipare alla gara sull’offerta più alta. Nella vendita con incanto è possibile dare mandato speciale, per atto notarile, per fare l’istanza di acquisto e partecipare alla gara. Soltanto gli avvocati possono fare offerte per sé o per persona da nominare. VENDITA SENZA INCANTO L’offerta deve essere depositata in busta chiusa entro il giorno precedente la data di udienza e recare, all’esterno, unicamente l’indicazione del giorno di udienza e il nome del giudice o del professionista delegato. L’offerta è irrevocabile per 120 giorni dal deposito. Indicare nell’offerta: numero di procedura, lotto che si intende acquistare e prezzo offerto (non inferiore al prezzo base dell’avviso). Allegare all’offerta: marca da bollo; cauzione pari ad almeno il 10% del prezzo offerto da versare con assegno circolare NON TRASFERIBILE intestato alla procedura (si veda l’avviso di vendita). All’udienza, il giudice (o il professionista) apre le buste e delibera sulla convenienza dell’offerta. Se vi sono più offerte valide si svolge tra tutti gli offerenti una gara a rilancio sull’offerta più alta. Il termine di pagamento è di giorni 90 dall’aggiudicazione (salva diversa indicazione in avviso). VENDITA ALL’INCANTO L’istanza deve essere depositata entro il termine indicato nell’avviso. Indicare nell’offerta: numero di procedura, lotto che si intende acquistare. Allegare all’offerta: marca da bollo; cauzione pari al 10% del prezzo base da versare con assegno circolare NON TRASFERIBILE intestato alla procedura (si veda l’avviso di vendita). Il termine di pagamento del prezzo è di giorni 60 dall’aggiudicazione. Se l’istante non partecipa, senza giustificato e documentato motivo, 1/10 della cauzione potrà essere confiscato a norma di legge. DOPO L’AGGIUDICAZIONE Il residuo prezzo dev’essere versato nel termine di cui sopra. Se dall’avviso di vendita l’immobile risulta gravato da un mutuo fondiario l’aggiudicatario può subentrare nel mutuo, pagando alla banca entro 15 giorni dall’aggiudicazione rate scadute, accessori e spese. Se non s’avvale di questa facoltà ha in ogni caso l’obbligo di versare direttamente alla banca, fino a concorrenza del prezzo di aggiudicazione, l’ammontare precisato per capitale interessi e spese. Verificare l’avviso integrale per termini e modalità di pagamento. Insieme al prezzo, l’aggiudicatario deve versare il fondo per le spese di trasferimento nella misura indicata dalla Cancelleria o dal delegato e, in mancanza di indicazioni, nella misura del 20% del prezzo di aggiudicazione (il tutto salvo conguaglio o rimborso delle somme inutilizzate). In ogni caso di mancato, insufficiente o tardivo versamento del residuo prezzo, verrà dichiarata la decadenza dall’aggiudicazione e confiscata la cauzione, salvi gli ulteriori provvedimenti di cui all’art. 587 c.p.c.. Le spese di cancellazione delle formalità di pregiudizio sono definitivamente a carico dell’aggiudicatario, salvo che nelle vendite fallimentari. NOTA BENE: sulle vendite giudiziarie non è previsto e non è dovuto alcun compenso di mediazione. CUSTODIA Il custode (indicato nell’avviso) è a disposizione per dare informazioni sull’immobile in vendita e concordare i tempi dell’eventuale visita. AVVERTENZA Verificare in ogni caso l’estratto e l’avviso di vendita integrale (disponibile anche su sito internet) per ulteriori informazioni utili, eventuali condizioni particolari o deroga alle condizioni generali. L’interessato può chiedere maggiori notizie presso la competente Cancelleria del Tribunale di Ivrea (Via Patrioti 26) o presso il recapito del professionista delegato. TRIBUNALE DI IVREA TRIBUNALE DI IVREA ESEC. IMM. N. 94/07 R.G.E. ESEC. IMM. N. 3/11 R.G.E. ESEC. IMM. N. 212/11 R.G.E. Piena prop. di immobili siti nel Comune di Piverone (TO), Via Asilo. Lotto 1 – Civ. 6. Fabbricato a 2 p.f.t. oltre a p. seminterrato/interrato e sottotetto, composto da: cantina interrata, portico e 2 locali di deposito seminterrati, al p. seminterrato/interrato; 2 vani, locali ad uso deposito, autorimessa e cortile, al p. terreno (1º f.t.); 5 vani in corso di ristrutturazione (priva di autorizzazione), 2 balconi e terrazzo, al p. 1º (2º f.t.); 3 locali uso solaio a nudo tetto, al p. 2º (3º f.t.). Sprovvisto di ACE. (Valore di stima Euro 125.000,00). Libero. Prezzo base: Euro 17.500,00. Lotto 2 - Piccola porzione di fabbricato al p. terreno adibita a deposito, facente corpo unico con altro fabbricato e ad essa accorpata di fatto. Sprovvisto di ACE. (Valore di stima Euro 4.500,00). Libero. Prezzo base: Euro 700,00. Vendita senza incanto: 27/05/2014 ore 10.00, innanzi al professionista delegato Dott. Paola Battista presso il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, in Ivrea, Via C. Pavese, 4. Deposito offerte entro le ore 12 del 26/05/2014 presso l’ufficio predetto. In caso di mancanza di offerte, vendita con incanto: 26/06/2014 ore 10.00 ciascuno dei lotti allo stesso prezzo base aumento minimo: Lotto 1 Euro 1.500,00. Lotto 2 Euro 500,00. Deposito domande entro le ore 12 del 23/06/2014. Maggiori info presso il delegato tel. 3468095215 - fax 0118338520 - e-mail: infopaolabattista@gmail. com e presso il custode giudiziario Geom. Graziano Salvetti tel. 0119834462 e su www. tribunaleivrea.it, www.giustizia. piemonte.it, www.astegiudiziarie.it (A163978,A163979) e su www.legaleentieaste.it. Lotto unico - Comune di Ozegna (TO), Cascina Scugnasca, 8. Piena prop. di fabbricato con porzione di corte esclusiva, composto da: ampio locale uso autorimessa, definito catastalmente come deposito; abitazione con ingresso, ampio soggiorno con angolo cottura, piccolo bagno e camera, al p. terreno; 2 ampie camere con disimpegno, bagno con lavanderia e balcone, al p. 1º; soppalco al p. 2º; deposito ricavato da locale chiuso, con servizio igienico. Il cespite è attualmente sprovvisto di ACE. (Valore di stima Euro 300.000,00). Prezzo base: Euro 180.000,00. Vendita senza incanto: 27/05/2014 ore 10.00, innanzi al professionista delegato Dott. Gianfranco Buri presso lo Studio Dott. ssa Garda, in Ivrea, P.zza Freguglia, 13. Deposito offerte entro le ore 12 del 26/05/2014 presso lo studio predetto. In caso di mancanza di offerte, vendita con incanto: 26/06/2014 ore 10.00 allo stesso prezzo base aumento minimo Euro 5.000,00. Deposito domande entro le ore 12 del 23/06/2014. Maggiori info presso il delegato tel./fax 0114343355 e-mail: [email protected] e presso il custode giudiziario IVG Torino tel. 0114731714 e su www.tribunaleivrea.it, w w w. g i u s t i z i a . p i e m o n t e. i t , www.astegiudiziarie.it (A211131) e su www.legaleentieaste.it. Lotto unico - Comune di Caluso (TO), P.zza Carlo Ubertini, 13 e da Via Guala. Piena ed esclusiva prop. di compendio edilizio in integrale ristrutturazione, su 3 p.f.t., oltre p. interrato e cortile interno. Il compendio è costituito dalle seguenti porzioni immobiliari: 1) (accesso da P.zza Ubertini, 13) negozio composto da ampio locale con retro e servizio interno, di mq. 75; 2) (accesso Via Guale) negozio composto da 2 locali con servizio interno di mq. 141; 3) (accesso Via Guala) negozio composto da locale con servizio interno di mq. 10; 4) (accesso da Via Guala) negozio composto da locale con servizio interno di mq. 20; 5) (accesso Via Guala) porzione in corso di costruzione, uso abitativo, costituito da: area manovra, 5 posti auto singoli, 1 posto auto doppio, 9 vani cantina al p. interrato; accesso carraio al cortile interno, cortile esclusivo, vano scala di collegamento ai p. superiori al p. terra; 3 unità abitative per piano ai p. 1º, 2º e 3º; 6) bene comune costituito dall’atrio di ingresso; 7) bene comune costituito da portico. Sprovvisto di ACE.(Valore di stima Euro 1.680.000,00). Prezzo base: Euro 1.020.000,00. Vendita senza incanto: 28/05/2014 ore 15.00, innanzi al professionista delegato Dott. Raffaella Ponzo presso lo studio Celleghin, in Ivrea, Via Circonvallazione, 11. Deposito offerte entro le ore 12 del 27/05/2014 presso lo studio predetto (lun. - ven. h. 9 - 12). In caso di mancanza di offerte, vendita con incanto: 11/06/2014 ore 15.00 allo stesso prezzo base aumento minimo Euro 10.000,00. Deposito domande entro le ore 12 del 10/06/2014. Maggiori info presso il delegato tel. 011482960 - fax 011489699 - e-mail: [email protected] e presso il custode giudiziario IVG Torino tel. 0114731714 e su www.tribunaleivrea.it, www.giustizia.piemonte.it, www.astegiudiziarie.it (A236134) e su www. legaleentieaste.it. TRIBUNALE DI IVREA TRIBUNALE DI IVREA ESEC. IMM. N. 58/08 R.G.E. ESEC. IMM. N. 79/10 R.G.E. Immobili siti nel Comune di Strambino (TO), fraz. Cerone Via Di Mezzo. Lotto 13 - Autorimessa al p. interrato di ca. mq. 16. Prezzo base: Euro 2.400,00. Lotto 14 - Autorimessa al p. interrato di ca. mq. 16. Prezzo base: Euro 2.200,00. Lotto 15 - Autorimessa al p. interrato di ca. mq. 17. Prezzo base: Euro 2.400,00. Lotto 16 - Autorimessa al p. interrato di ca. mq. 16. Prezzo base: Euro 2.200,00. Lotto 17 - Autorimessa al p. interrato di ca. mq. 15. Prezzo base: Euro 2.000,00. Lotto 18 - Autorimessa al p. interrato di ca. mq. 15. Prezzo base: Euro 2.000,00. Lotto 19 - Autorimessa al p. interrato di ca. mq. 15. Prezzo base: Euro 2.000,00. Lotto 20 - Autorimessa al p. interrato di ca. mq. 15. Prezzo base: Euro 2.000,00. Lotto 21 Autorimessa al p. interrato di ca. mq. 15. Prezzo base: Euro 2.000,00. Lotto 22 - Autorimessa al p. interrato di ca. mq. 15. Prezzo base: Euro 2.000,00. Lotto 23 - Posto auto coperto al p. interrato di ca. mq. 15. Prezzo base: Euro 2.000,00. Lotto 24 - Autorimessa al piano interrato di ca. mq. 14. Prezzo base: Euro 1.900,00. Lotto 25 - Autorimessa al p. interrato di ca. mq. 38. Prezzo base: Euro 5.400,00. Lotto 26 - Autorimessa al p. interrato di ca. mq. 15. Prezzo base: Euro 2.000,00. Lotto 27 - Autorimessa al p. interrato di ca. mq. 14. Prezzo base: Euro 1.900,00. Lotto 28 Autorimessa al p interrato di ca. mq. 14. Prezzo base: Euro 1.900,00. Lotto 29 - Autorimessa al piano interrato di ca. mq. 14. Prezzo base: Euro 1.900,00. Lotto 30 - Autorimessa al p. interrato di ca. mq. 14. Prezzo base: Euro 1.900,00. Lotto 31 - Autorimessa al piano interrato di ca. mq. 14. Prezzo base: Euro 1.900,00. Lotto 32 - Autorimessa al p. seminterrato di ca. mq 20. Prezzo base: Euro 2.800,00. Gli immobili sono liberi. Vendita senza incanto: 27/05/2014 ore 10.00, innanzi al professionista delegato Dott. Gianfranco Buri presso il Consiglio dell’Ordine degli avvocati, in Ivrea, Via C. Pavese, 4. Deposito offerte entro le ore 12 del 26/05/2014 presso lo studio predetto. In caso di mancanza di offerte, vendita con incanto: 26/06/2014 ore 10.00 ciascuno dei lotti allo stesso prezzo base aumento minimo: Euro 1.000,00 per ciascun lotto. Deposito domande entro le ore 12 del 23/06/2014. Maggiori info presso il delegato tel./fax 0114343355 - e-mail: [email protected] e presso il custode giudiziario Geom. Massimiliano Guidetto tel. 0124640345 e su www.tribunaleivrea.it, www.giustizia.piemonte.it, www.astegiudiziarie.it (A162086,A162087,A 162088,A162089,A162090,A162091,A162092,A162093,A162094,A162 095,A162096,A162097,A162098,A162099,A162100,A162101,A162102 ,A162103,A162104,A162105) e su www.legaleentieaste.it. Lotto unico - Comune di Busano (TO), Via Giuseppe Igonetti, 1. Piena prop. di alloggio con pertinenza composto da: locale su via con 2 vetrine, 2º stanza, locale magazzino/cantina al p. terra (1º f.t.); corridoio, cucina, camera, stanza e bagno, oltre balcone, al p. 1º (2º f.t.). Sprovvisto di ACE. (Valore di stima Euro 107.250,00). Libero. Prezzo base: Euro 29.000,00. Vendita senza incanto: 27/05/2014 ore 10.00, innanzi al professionista delegato Dott. Gianfranco Buri presso il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, in Ivrea, Via C. Pavese, 4. Deposito offerte entro le ore 12 del 26/05/2014 presso lo studio predetto. In caso di mancanza di offerte, vendita con incanto: 26/06/2014 ore 10.00 allo stesso prezzo base aumento minimo Euro 2.000,00. Deposito domande entro le ore 12 del 23/06/2014. Maggiori info presso il delegato tel./fax 0114343355 - e-mail: [email protected] e presso il custode giudiziario IVG Torino tel. 0114731714 e su www.tribunaleivrea.it, www.giustizia. piemonte.it, www.astegiudiziarie.it (A173069) e su www.legaleentieaste.it. TRIBUNALE DI IVREA ESEC. IMM. N. 188/12 R.G.E. Lotto unico - Comune di Canischio (TO), fraz. Mezzavilla, 45. 1 - Porzione di fabbricato uso abitativo oltre cantina al p. interrato e corte di prop. esclusiva; 2 - Porzione di fabbricato oltre ripostiglio esterno e piccola area esclusiva sterna; 3 - Deposito al p. terra; 4 - Deposito al p. 2º; 5 - Terreno agricolo; 6 - terreno agricolo; 7 - Terreno agricolo. Occupato da terzi senza titolo. Prezzo base: Euro 108.500,00. Vendita senza incanto: 27/05/2014 ore 10.00, innanzi al professionista delegato Dott.ssa Paola Battista presso il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, in Ivrea, Via C. Pavese, 4. Deposito offerte entro le ore 12 del 26/05/2014 presso l’ufficio predetto. In caso di mancanza di offerte, vendita con incanto: 26/06/2014 ore 10.00 allo stesso prezzo base aumento minimo Euro 10.000,00. Deposito domande entro le ore 12 del 23/06/2014. Maggiori info presso il delegato tel. 3468095215 - fax 0118338520 - e-mail: infopaolabattista@ gmail.com e presso il custode giudiziario IVG Torino tel. 0114731714 e su www. tribunaleivrea.it, www. giustizia.piemonte.it, www.astegiudiziarie.it (A259418) e su www. legaleentieaste.it. TRIBUNALE DI IVREA ESEC. IMM. N. 87/10 R.G.E. Lotto unico - Comune di Castellamonte (TO), Strada del Casino. Piena prop. di villetta unifamiliare su 3 piani, con giardino recintato e parte area esterna alla recinzione, composta da: ampia zona giorno (ingresso, soggiorno, cucina), studio, bagno, antibagno, porticato, al p. terreno/ rialzato; 2 camere, bagno, lavanderia/ripostiglio, disimpegno, 2 balconi, al p. 1º; ampia autorimessa per 2 posti auto, ampio locale di sgombero, 3 cantine, vano scala di collegamento, al p. seminterrato. Sprovvisto di ACE. (Valore di stima Euro 558.200,00). Occupata dai debitori. Prezzo base: Euro 320.000,00. Vendita senza incanto: 27/05/2014 ore 10.00, innanzi al professionista delegato Dott. Gianfranco Buri presso il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, in Ivrea, Via C. Pavese, 4. Deposito offerte entro le ore 12 del 26/05/2014 presso lo studio predetto. In caso di mancanza di offerte, vendita con incanto: 26/06/2014 ore 10.00 allo stesso prezzo base aumento minimo Euro 10.000,00. Deposito domande entro le ore 12 del 23/06/2014. Maggiori info presso il delegato tel./fax 0114343355 e-mail: g.buri@ragionieri. com e presso il custode giudiziario IVG Piemonte tel. 0114731714 e su w w w. t r i bu n a l e i v r e a . i t , www.giustizia.piemonte.it, w w w. a s t e g i u d i z i a r i e. i t (A186129) e su www. legaleentieaste.it. TRIBUNALE DI IVREA ESEC. IMM. N. 188/10 R.G.E. Lotto 1 - Comune di San Giorgio Canavese (TO), Via Umberto I, 38. Piena prop. di unità immobiliare di ca. mq. 155, composta da: corridoio, 4 vani, 2 ripostigli e servizio, al p. rialzato; vano ad uso cantina al p. seminterrato di mq. 6,50. Lievi abusi edilizi sanabili. (Valore di stima Euro 128.500,00). Libero. Prezzo base: Euro 43.000,00. Vendita senza incanto: 27/05/2014 ore 10.00, innanzi al professionista delegato Dott. Gianfranco Buri presso il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, in Ivrea, Via C. Pavese, 4. Deposito offerte entro le ore 12 del 26/05/2014 presso lo studio predetto. In caso di mancanza di offerte, vendita con incanto: 26/06/2014 ore 11.00 allo stesso prezzo base aumento minimo Euro 2.000,00. Deposito domande entro le ore 12 del 23/06/2014. Maggiori info presso il delegato tel./fax 0114343355 - e-mail: [email protected] e presso il custode giudiziario IVG Torino tel. 0114731714 e su www.tribunaleivrea.it, www.giustizia.piemonte.it, www.astegiudiziarie.it (A178929) e su www.legaleentieaste.it. Questi e molti altri avvisi li puoi trovare anche su internet Consulta i siti www.legaleentieaste.it - www.lastampa.it TRIBUNALE DI IVREA TRIBUNALE DI IVREA ESEC. IMM. N. 94/11 R.G.E. Lotto unico - Comune di Ivrea (TO), Reg. San Bernardo Via Asti, 18. Immobile composto da 4 p.lle cat.li: 1 alloggio destinato al custode, 1 loc. bar-ristorante, 1 bocciodromo e palestra da calcetto il tutto all’interno di un unico capannone, per sup. lorda di mq. 109,26, oltre area circostante, comprendente un ampio parcheggio. Sprovvisto di ACE. (Valore di stima Euro 2.100.000,00). Occupato. Prezzo base: Euro 1.350.000,00. Vendita senza incanto: 27/05/2014 ore 10.00, innanzi al professionista delegato Dott. Gianfranco Buri presso il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, in Ivrea, Via C. Pavese, 4. Deposito offerte entro le ore 12 del 26/05/2014 presso lo studio predetto. In caso di mancanza di offerte, vendita con incanto: 26/06/2014 ore 10.00 allo stesso prezzo base aumento minimo Euro 20.000,00. Maggiori info presso il delegato tel./fax 0114343355 e-mail: [email protected] e presso il custode giudiziario IVG Torino tel. 0114731714 e su www.tribunaleivrea.it, www.giustizia.piemonte.it, www.astegiudiziarie.it (A224549) e su www. legaleentieaste.it. TRIBUNALE DI IVREA ESEC. IMM. N. 118/10 R.G.E. Piena prop. di immobili siti nel Comune di Romano Canavese (TO), Via Montalenghe. Lotto 1 – Civ. 57. Loc. commerciale al p. terra (1º f.t.) composto da vano con retro, corridoio di disimpegno, bagno e scaletta di accesso al vano scala, per una sup. di mq. 48. (Valore di stima Euro 43.000,00). Prezzo base: Euro 14.300,00. Lotto 2 - Civ. 55/57. Loc. commerciale al p. terra (1º f.t.) composto da: loc. commerciale già adibito a bar/ristorante, con retro/cucina e servizi esterni, con annesse cantine al p. interrato, per una sup. di mq. 100. (Valore di stima Euro 90.000,00). Prezzo base: Euro 30.000,00. Lotto 3 - Civ. 55/57. Box al p. terreno (1º f.t.) di mq. 13 (Valore di stima Euro 12.000,00). Prezzo base: Euro 4.000,00. Vendita senza incanto: 27/05/2014 ore 10.00, innanzi al professionista delegato Dott. Gianfranco Buri presso il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, in Ivrea, Via C. Pavese, 4. Deposito offerte entro le ore 12 del 26/05/2014 presso lo studio predetto. In caso di mancanza di offerte, vendita con incanto: 26/06/2014 ore 10.00 ciascuno dei lotti allo stesso prezzo base aumento minimo: Euro 1.000,00 per ciascun lotto. Deposito domande entro le ore 12 del 23/06/2014. Maggiori info presso il delegato tel./fax 0114343355 - e-mail: g.buri@ ragionieri.com e presso il custode giudiziario IVG Torino tel. 0114731714 e su www.tribunaleivrea.it, www.giustizia.piemonte.it, www.astegiudiziarie.it (A181903,A181904,A181905) e su www.legaleentieaste.it. APPUNTAMENTO A TUTTOAFFARI DI DOMENICA 6 APRILE LA STAMPA MARTEDÌ 1 APRILE 2014 Economia .23 . IL MESSAGGIO: TROPPO ALTE LE ASPETTATIVE DI UN SALVATAGGIO PUBBLICO Il Fmi: le banche italiane rafforzino il capitale L’Eurozona nel mirino: sciogliere il nodo degli aiuti, eccessivi 300 miliardi Il Fondo in pressing «Ma la ripresa sta contribuendo a ridurre i problemi» FRANCESCO SEMPRINI WASHINGTON Risolvere il problema degli aiuti di Stato «impliciti» alle banche «troppo grandi per fallire», specie nell’Eurozona, e proseguire sulla via del rafforzamento dei requisiti di capitale, caso quest’ultimo che riguarda l’Italia. E’ il messaggio inviato dal Fondo monetario internazionale. A Washington è il tema del «too-big-too-fail» a tenere banco in fatto di stabilità e in vista degli incontri primaverili di Fmi e Banca mondiale. Il Fondo spiega che i maggiori istituti di credito ricevono ancora «aiuti pubblici impliciti» per 590 miliardi di dollari, di cui 300 miliardi solo nell’area euro, grazie al loro status di «troppo grandi per fallire». A oltre cinque anni dallo scoppio della peggiore crisi finanziaria contemporanea, il nodo non è stato ancora sciolto. Gli aiuti viaggiano tra i 20 e 110 miliardi di dollari per Regno Unito e Giappone, mentre raggiungono i 90-300 miliardi nell’Eurozona, a fronte dei 15-70 miliardi di dollari delle big americane. «Le riforme attuate in seguito alla crisi finanziaria hanno ridotto ma non eliminato le garanzie implicite dei governi», e questo incoraggia le prese di rischio e I rischi assunti potrebbero aumentare l’esposizione dei contribuenti l’indebitamento eccessivo, con maggiore esposizione dei contribuenti. Secondo il rapporto che studia lo stato di salute finanziaria dei 188 membri del Fmi, gli asset bancari sono cresciuti in maniera esponenziale dal 2000 ad oggi mentre il numero degli istituti è sostan- zialmente diminuito. In gran parte dei Paesi, gli asset delle tre principali banche compongono il 40% del totale, ma in realtà come Canada, Francia e Spagna, la quota si attesta al 60 per cento. Cosa fare quindi? «In generale nell’area Euro c’è la necessità di rafforzare i bilanci delle istituzioni finanziarie, soprattutto attraverso il potenziamento dei requisiti di capitale, migliorare la supervisione e la regolamentazione, e compiere progressi nella risoluzione dei quadri di riferimento europeo», avverte il Fmi secondo cui «la ripresa economica in Europa già contribuisce automaticamente a rafforzare i bilanci e ridurre la dimensione Christine Lagarde, direttore generale del Fmi dei problemi». Rispondendo invece a chi chiedeva aggiornamenti sullo stato del sistema finanziario italiano, gli esperti del Fondo si sono limitati a spiegare che «come già detto ad ottobre, la principale raccomandazione è quella di rafforzare i capital buffer», ovvero le riserve di capitale supplemen- tari, in particolare per rischi anticiclici. Si tratta quindi di proseguire sulla via già intrapresa da diversi istituti italiani che hanno annunciato 7,5 miliardi di euro in aumenti di capitale, tra cui Banco Popolare che proprio ieri ha dato attuazione al suo piano, con la puntuale benedizione della Borsa. Le mosse degli hedge fund Gli speculatori americani puntano sui debiti cattivi degli istituti europei Chi risparmia non si risparmia. Operatori di Borsa a Wall Street PAOLO MASTROLILLI INVIATO A NEW YORK Gli hedge fund americani stanno riscoprendo i debiti europei, a caccia di affari. Lo rivela il «Wall Street Journal», secondo cui diversi fondi stanno acquistando dalle banche i cosiddetti «nonperforming loans», nella speranza di incassare poi profitti dopo le ristrutturazioni. Gli hedge fund vivono di operazioni rischiose, e da quando è iniziata la crisi hanno prestato molta attenzione al mercato americano dei debiti cattivi. La loro strategia è individuare situazioni difficili che possono essere corrette attraverso le ristrutturazioni, e quindi acquistare i loan a prezzi stracciati, per poi ricavare profitti consistenti quando gli interventi compiuti fanno risalire i loro prezzi. Dal 2008 ad oggi molte operazioni di questo tipo sono state condotte negli Usa, ma la ripresa economica ora sta riducendo le opportunità ancora a disposizione. Le aziende più in crisi sono fallite, mentre quelle sopravvissute hanno visto risalire il loro valore. Come conseguenza, sono diminuiti anche i nonperforming loans da rastrellare a prezzi di favore. Questo mutamento del mercato ha spinto gli hedge fund a puntare gli occhi sull’Europa, dove invece esistono ancora diverse si- tuazioni di sofferenza che consentono di intervenire. Nel 2008, per capire le dimensioni del fenomeno, secondo le stime di PricewaterhouseCoopers le banche europee avevano circa 725 miliardi di dollari di debiti cattivi nei loro forzieri, che sono raddoppiati a 1,4 trilioni nel 2013. Finora li avevano conservati, perché venderli avrebbe significato ufficializzare nei bilanci perdite molto significative. Il «Wall Street Journal», ad esempio, nota che nell’ultimo quarto trimestre Unicredit ha messo da parte 12,9 miliardi di dollari proprio per coprire i «bad loans». La situazione però sta cambiando, perché ora gli hedge fund sono a caccia di questi debiti cattivi europei, essendosi quasi prosciugato il mercato americano. Acquistandoli fanno salire il loro prezzo, e quindi rendono interessante per le banche l’idea di venderli. Secondo il quotidiano di Manhattan, negli ultimi tempi almeno Centerbridge Partners, Oaktree Capital Management e Apollo Global Management hanno fatto acquisti di questo tipo. Alcune banche, però, continuano a resistere, perché fiutano la ripresa e vedono la possibilità di recuperare senza regalare agli hedge fund l’opportunità di incassare profitti grazie ai loro debiti cattivi. Preferiscono aspettare, gestire le ristrutturazioni, e trarne loro i vantaggi. Ogni giorno dai il massimo per la tua famiglia, per i tuoi progetti, per i tuoi sogni. Oggi puoi chiedere di più anche ai tuoi risparmi. Come? ANIMA mette a tua disposizione un’ampia oferta di soluzioni di investimento che hanno un unico comune denominatore: aiutarti a realizzare i tuoi progetti di vita. Prima di decidere come investire i tuoi risparmi, pensa anche con il cuore. Scegli ANIMA. ANIMA entra in Borsa. Le azioni di ANIMA Holding saranno oferte dal 31 marzo al 10 aprile presso i soggetti incaricati del collocamento. Per maggiori informazioni visitate il sito www.animaholding.it Prima dell’adesione leggere il prospetto, disponibile presso la sede legale dell’Emittente in Milano, Corso Giuseppe Garibaldi n. 99, il Responsabile del Collocamento ed i Collocatori, nonché sul sito internet dell’Emittente (www.animaholding.it), dei Collocatori e di Borsa Italiana. 24 .Economia STAMPA .LA MARTEDÌ 1 APRILE 2014 Panorama 559 La storia miliardi MARCO ZATTERIN CORRISPONDENTE DA BRUXELLES Gli investimenti di Pechino nelle aziende europee Risparmio gestito Anima a Piazza Affari L’ad: cresceremo ancora ook aperti per Anima Holding. L’offerta pubblica di vendita (Opv) per la società che è controllata da Clessidra e a cui fa capo Anima Sgr è partita ieri, a breve distanza dall’ok di Consob e Borsa Italiana, e finirà il 10 aprile. Sul listino arriverà il 55% del capitale con una valutazione dell’azienda tra un miliardo e 1,3 miliardi di euro (il prezzo è tra 3,5 e 4,5 euro). A vendere sono Mps, Bpm, Lauro 42 (Clessidra) e Prima Holding 2. Quello di Anima Holding L’ad di Anima Marco Carreri è il primo grande sbarco del 2014 a Piazza Affari e arriva in un momento favorevole per il settore del risparmio gestito con una raccolta che a febbraio ha fatto il record dal 1998 e che oggi vede Anima al quarto posto con una fetta di mercato del 3,6% dietro ai big Generali, Intesa Sanpaolo e Unicredit. Dopo anni di magra gli italiani tornano a risparmiare e sulla ripresa del comparto punta la matricola. Ieri l’ad, Marco Carreri, ha evidenziato che nel nostro Paese le potenzialità sono ancora inespresse con la componente di asset management ferma al 26%. Ha poi svelato le strategie al 2016 che guardano principalmente alla crescita organica con il consolidamento del ruolo di fornitore di soluzioni di investimento per le famiglie e per i segmenti «affluent», vale a dire le fasce più ricche. Nel mirino c’è anche lo sviluppo di soluzioni per investitori istituzionali e soprattutto per gli operatori assicurativi. Ma Carreri ha anche ricordato che l’azienda è nata da una serie di aggregazioni e che quindi sarà attenta a possibili acquisizioni. Il neo-presidente Claudio Bombonato ha detto che la società intende continuare a crescere, sia a livello di masse gestite, sia di utili. Il patrimonio si avvicina oggi ai 49 miliardi con un aumento di un miliardo nei soli primi tre mesi dell’anno (+14% nell’anno passato). Il 2013 ha portato un utile netto di 120 milioni dai 43 milioni del 2012. [SANDRA RICCIO] B In assemblea L’operazione Telecom, i fondi Parte l’aumento verso il sostegno I titoli del Banco a Recchi volano in Borsa unto per Giuseppe Recchi, nella corsa a due per la presidenza di Telecom Italia. Il proxy advisor Glass Lewis ha consigliato ai fondi suoi clienti di votare per l’attuale presidente dell’Eni candidato da Telco, «in quanto porta un adeguato livello di competenze». Inoltre perché l’advisor ritiene che su Vito Gamberale, proposto dalla Findim di Marco Fossati, pesi il rischio di un potenziale conflitto di interessi: da presidente del Fondo F2i, Gamberale è anche il primo azionista di Metroweb, società che fornisce fibra ottica spenta agli operatori Internet. Glass Lewis ha anche raccomandato ai propri clienti di votare, quale lista di minoranza, quella presentata da Assogestioni. Le indicazioni di voto dei due principali proxy advisor (l’altro è Iss) sono importanti nelle vicende assembleari. I fondi, infatti, per lo più si attengono alle loro prescrizioni. P Parte col turbo, l’aumento di capitale del Banco Popolare. I titoli del gruppo guidato da Pier Francesco Saviotti sono balzati del 15,77% a 15,78 euro mentre i diritti di opzione, che verranno negoziati fino al 10 aprile e potranno essere sottoscritti fino al 17, sono volati del 41,35% a 6,18 euro. Un valore che rende il prezzo di sottoscrizione delle nuove azioni (serviranno 18 diritti per acquistarne 17 a 9 euro l’una) in linea con quello dei titoli in circolazione. Oggi il dg Maurizio Faroni riprenderà il road show all’estero per incontrare altri investitori interessati ad entrare nel Banco dove si sarebbe posizionata con l’1,3% l’onnipresente Blackrock. Nel capitale si sono recentemente mossi Ubs, Goldman Sachs e Norges Bank con quote attorno al 2%. La «fame» di banche degli investitori internazionali fa ben sperare anche per gli altri aumenti, con cui le banche contano di raccogliere complessivamente oltre 8 miliardi. i muovono in silenzio. È una gran parata sobria, quella delle armate economiche della Cina, sorridono e investono, ma niente conferenze stampa, nessuna domanda, soprattutto. Il presidente Xi Jinping affronta col medesimo stile i due panda prestati per 15 milioni allo zooparco belga Pairi Daiza, la Volvo di Gent (proprietà della cinese Geely), il Collegio d’Europa a Bruges e la Commissione Ue a Bruxelles. Missione «storica», recita la retorica dei portavoce, da cui si apprende che forse qualcosa di inedito sta succedendo davvero. Per la prima volta, hanno detto gli europei, «siamo pronti a considerare l’avvio di un negoziato di libero scambio se l’accordo per gli investimenti ora in discussione arriverà in porto con successo». Non è per domani e nemmeno per il giorno dopo. Il comunicato finale dell’incontro fra Cina e Ue evoca «ambizioni più ampie», e cita la possibilità di «un’onnicomprensiva» intesa di libero scambio, «una volta che le condizioni fossero giuste» e «nel lungo termine». Sarebbe un grande mercato da 2 miliardi di consumatori che oggi vale oltre 1 miliardo di beni e servizi scambiati al giorno, 400 miliardi l’anno. Qualcosa che solo un anno fa era a pieno titolo nel capitolo delle imprese impossibili. Da allora le cose sono cambiate, il dialogo s’è fatto più morbido, al punto che il presidente della Commissione, José Manuel Barroso, ha accettato di sacrificare ancora la conferenza stampa che in genere chiude i bilaterali - come successo mercoledì scorso con Obama - pur di non inqui- S 43 miliardi Il valore degli investimenti cinesi in Italia Il presidente cinese Xi Jinping con Barroso e Van Rompuy Molti affari, zero parole La Cina fa rotta sull’Ue Xi Jinping a Bruxelles per accelerare sugli scambi nare l’atmosfera. Proprio la mediazione che ha interrotto il braccio di ferro sulle energie alternative è stata il motore della svolta. Pechino ha accettato l’imposizione di prezzi minimi e tutto è ripartito. La non ingerenza nella disputa coi russi sull’Ucraina ha certo aiutato. «Panda Diplomacy», si chiama. L’hanno rilanciata i due simpatici animali che da qualche settimana se ne stanno in Vallonia pronti a essere le star della stagione turistica. A Xi Jinping e ai vertici Ue hanno dato l’impeto per «riaffermare l’importanza della promozione e protezione dei diritti umani» e «dello stato di diritto». Entrambe «le parti hanno concordato di approfondire gli scambi» «su una base di uguaglianza e di rispetto reciproco». L’im- portante è che non siano parole vuote da sacrificare sull’altare del business. Ieri 250 oppositori del governo cinese e sostenitori dell’indipendenza del Tibet hanno protestato all’Europarlamento, alcuni si sono fatti rasare il cranio per solidarietà coi monaci di Lhasa. L’Ue vuole mantenere condizionalità nei rapporti. Va bene il mercato, sottolineano a Bruxelles, però occorre anche un progresso netto sui diritti personali. Il dialogo d’impresa langue, comunque: nonostante il mega interscambio, solo il 2% degli investimenti diretti in Cina è europeo. Xi Jinping ha cominciato la sua visita europea, accompagnato da 200 imprenditori, dieci giorni fa nei Paesi Bassi. Lunedì 24 marzo il governo olandese ha annunciato la firma di contratti per 1,5 miliardi nel settore caseario e del trasporto aereo (Klm). Coi francesi ne ha siglati 50, per 18 miliardi, compreso l’ingresso nel capitale della Peugeot/Citroen della cinese Dongfeng e un ordine per 70 Airbus A320 (7 miliardi). A Berlino è stato ricevuto con tutti gli onori da Frau Merkel e anche li ha fatto affari, a partire da un’intesa da un miliardo con la Mercedes. Il tutto, mentre in Italia la Banca del Popolo si faceva notare per gli acquisti in Eni ed Enel oltre il 2%, soglia che obbliga a denunciare la quota. Era un modo per non passare inosservati. Non volevano farlo. La «Panda Diplomacy» gioca alla luce del sole. Vuole un impero economico e politico. Tutto deve essere chiaro. Basta non fare domande. L’osservatorio dell’Aibe sull’attrattività: troppa burocrazia e costi alti Lebanchestraniereboccianol’Italia MILANO Le risorse umane sono tra le migliori. Piace anche la solidità del nostro sistema bancario. Ma per il resto l’Italia non è un Paese dove investire. Lo dice il primo Osservatorio dell’attrattività dell’Italia sugli investitori esteri, curato dall’Associazione delle banche estere operanti in Italia (Aibe) in collaborazione con Ispo. Il risultato dell’indagine che ha coinvolto fondi, studi legali, camere di commercio, operatori dell’informazione è stato condensato in un indice, l’Aibe-Index. Tra zero (nessuna attrattività) e cento (massima attrattività), l’Italia ottiene un risultato di 33,2. Un dato «molto basso» commenta il presidente di Aibe, Guido Rosa, ma che «può migliorare solo tramite l’attuazione di efficaci e credibili po- La classifica Stati Uniti 91 Germania 77 Cina 73 Gran Bretagna 64 India 59 Brasile 50 ITALIA Russia 41 36 Spagna 32 Francia 32 litiche di sviluppo». Nella classifica internazionale siamo in coda, ma davanti a Russia, Spagna e Francia. Tra le priorità di intervento per migliorare l’attrattività italiana al primo posto il panel segnala il carico normativo-burocratico, con un Centimetri LA STAMPA Fonte: Aibe Risposte degli investitori utilizzando una scala da 1 a 10 1= per nulla attrattivo 10= molto attrattivo accento anche sui tempi della giustizia civile; e poi fisco, flessibilità sul mercato del lavoro. Promosse invece le nostre risorse umane, giudicate un punto di forza nell’86% delle risposte. C’è scetticismo sul contributo di Expo 2015 all’attrattivi- tà italiana (per il 64% non inciderà), mentre la presidenza Ue sarà più che altro un’occasione di «vetrina». Per il presidente di Eni e delegato di Confindustria per gli investitori esteri, Giuseppe Recchi, «sono molti anni che in Italia si aspettano riforme della Confindustria: da anni aspettiamo le riforme della macchina amministrativa macchina amministrativa» e «c’è una grossissima domanda di ottenere quello che rende possibile e facile fare impresa». Il viceministro dell’Economia Luigi Casero ricorda come il governo abbia «un piano abbastanza forte ed immediato per intervenire su una serie di debolezze del nostro Paese». [F. SP.] Borsa .25 LA STAMPA . MARTEDÌ 1 APRILE 2014 LEGENDA AZIONI: il prezzo ufficiale rappresenta il prezzo medio dell’intera quantità di titoli trattata nella seduta. Il prezzo di riferimento è costituito dal prezzo medio dell’ultimo 10% di titoli trattati. La capitalizzazione è espressa in milioni di Euro. EURO 50: selezione dei 50 titoli più significativi quotati in Europa. Prezzo con variazione percentuale sul precedente. OPZIONI:call è il prezzo di chi acquista; put quello di chi vende. Sono indicati: il mese di scadenza dell’opzione; la base del prezzo del titolo; il prezzo, cioè il premio da pagare; il volume dei pezzi negoziati; l’interesse aperto, riferimento per i future. EURIBOR: è il tasso interbancario comune delle piazze finanziarie dell’area euro: lettera è il prezzo di chi vende; denaro quello di chi acquista. OBBLIGAZIONI 31-03-2014 il punto TITOLI Atlantia nv18 TF Eur 3.6 B IMI dc15 Tv Eur B IMI giu17 Eur TV Minim B Intesa/14 STEuro B Intesa/14 STOT04 Barclays giu17 Fix Fl.No Barclays mar15 Cap.Float Bco Popolare nv20 TF LT BP MG14 MC Eur Centrob /19 Sdi Tse Comit 98/28 Zc Crediop /24 St Dw2 Crediop 98/18 Tf Capped DB LG14 MC Eur Dexia Cr/15 ST Gen05 Dexia Cred. Gn16 Eur 3.6 Dexia Cred/05/15 Dexia Mz16 4.85 EM Mediob DC15 TV Eur Enel 07/15 Eu 5.25% Enel 07/15 Ind Enel 10/16 TV Eur Enel Feb16 Eur 3.5 Enel feb18 TF 4.875% Eur Eni giu 15 4% Eur Eni giu 15 Eurib 6m+0.89 Eni ott 17 4.875 IMI fb15 Bposta MC Eur IMI mar15 Tasso Misto IMI mg19 TM Cap Floor IMI MZ15 MC eur IMI ot19 TF Sprint Banco IMI st14 Bposta MC Eur LUIGI GRASSIA IL MIGLIORE Centrale del Latte To +19,45% IL PEGGIORE Mid Industry Capital -4,59% 10,18 4,25 Mar Mer Gio Ven Lun Mar Mer Gio Ven PREZZO Lun BOOM DEL BANCO POPOLARE CORRONO MPS, FIAT E SAIPEM P iazza Affari termina la seduta con il segno positivo, la migliore in Europa grazie al balzo del comparto bancario. Il Ftse Mib guadagna sul finale lo 0,90% a 21.691 punti e l’All Share lo 0,99% a 23.142. La giornata è partita bene sulle attese per le prossime decisioni della Bce e proseguita in rialzo grazie al buon avvio di Wall Street; a conti fatti però Milano fa eccezione in Europa, , perché le altre piazze hanno chiuso in negativo: Londra -0,26%, Parigi -0,45% e Francoforte -0,33%. Lo spread tra Btp e Bund ha chiuso in lieve calo a 172 punti base col rendimento del decennale al 3,29%. Sul listino milanese si è distinta Mps (+4,87%), con l’annuncio dell’ulteriore discesa della fondazione nel capitale. Banco Popolare termina a +15,79% nel giorno dell’avvio dell’aumento di capitale (i diritti guadagnano +41,35%). Contrastati gli energetici e gli industriali, si mettono in luce Fiat (+2,55%) dopo l’assemblea e Saipem (+3,08%) 108.95 100.24 96.56 100.34 100.04 99.19 99.83 105.67 100.42 95.87 58.91 117.95 104.82 115.48 98.85 101.44 98.59 103.16 102.41 103.54 100.39 100.30 104.54 111.78 104.05 100.92 112.28 107.56 99.95 104.36 99.63 104.71 122.13 FUTURES SU FTSE MIB TITOLI FTSE MIB FTSE Italia All Share FTSE Italia Mid Cap FTSE Italia MIB Storico FTSE Italia Stars FTSE Italia Small Cap D.J.Eurostoxx 50 PREZZO Med Lom /18 Rf C 75 Med Lom /19 1 Sd Medio ap23 Lower Tier2 T Medio dic17 Zc Eur Medio giu21 TV 4to Atto Medio mag20 Eur 4.5 Medio Mb 12 fb18 TM Mc e Medio Nv 20 Eur 5 Medio Nv14 TV Eur Mediocr L/28 Zc 25.Ma Mittel lg19 Tf Call eur Mpaschi 99/29 4 Mps nov17 Stepbystep 5% MPS ot17 Mc Eur MPS set17 MC Eur Rbs 01-20 tv Eurib. Rbs 01-20 tv sicur. Rbs 04-19 5.5% Rbs 09-14 4% Rbs 09-14 tv Rbs 10-19 6% RBS feb 16 Eur 4 RBS gen17 TM BcoPosta RBS GN20 Eur 5 Rbs LG25 Rf Eur RBS mar 15 Fisso Variab. RBS MZ20 Tsf RBS nov16 Tasso Misto BP Rep Ellenica /19 Tf SG mg16 MC Eur Spaolo /19 Sw Euro Spaolo 97/22 115 Zc UBI DC14 Mc Eur UBI giu14 Tasso Misto INDICE BORSA VALORI DI MILANO Mercati Fondi su LaStampa.it 1 34567 67 7589AB7C95B4 A454 45 D759 AE FBC7B 9 45AEDBD7 D756774 111234564784296ABCDE9 108.81 95.67 110.51 92.64 106.05 109.73 99.74 106.81 99.85 58.52 106.08 108.58 108.27 105.07 104.78 125.56 106.38 116.12 101.33 100.31 96.75 105.22 99.15 114.31 120.46 99.50 97.12 99.04 101.28 103.27 102.98 79.61 99.13 99.98 EURIBOR 31-03-2014 VAR.% 21691,92 23142,66 30481,30 18232,50 19800,04 21001,92 3161,60 +0,90 +0,99 +1,25 +0,93 +0,78 +0,81 -0,34 PER. TA.360 TA.365 1 sett 1 mese 2 mesi 3 mesi 6 mesi 9 mesi 12 mesi 0,1990 0,2370 0,2780 0,3130 0,4180 0,5010 0,5900 Il Mercato Azionario del 31-03-2014 0,2017 0,2402 0,2818 0,3173 0,4238 0,5079 0,5981 TITOLI PREZZO UBI giu14 Welc.Ed. Eur UBI giu16 TV eur UBI giu18 TF Sub Lowtier UBI giu19 MC eur UBI gn18 Eur 5.4 UBI mar19 LowT2 Call UBI nov15 LowT2 Amor UBI nv18 Mc Eur UBI ott19 Lower Tier II UniCr ag18 TF 5.65% Banc UniCr/16 LT UniCr/16 LT 2 Unicredit mag18 Banco P 100.72 99.03 104.67 99.03 104.65 98.85 98.83 98.94 107.85 112.99 102.16 101.32 109.89 TITOLI DI STATO BoT 13-14/04/14 A 13-30/04/14 S 13-14/05/14 A 13-30/05/14 S 13-13/06/14 A 14-30/06/14 S 13-14/07/14 A 14-31/07/14 S 13-14/08/14 A 14-29/08/14 S 13-12/09/14 A 14-30/09/14 S 13-14/10/14 A 13-14/11/14 A 13-12/12/14 A 14-14/01/15 A 14-13/02/15 A 12-01/03/15 S 14-13/03/15 A CcT 07-01/12/14 S 0.42% 13-31/12/14 A 08-01/09/15 S 0.38% 10-15/12/15 S 0.59% 09-01/07/16 S 0.56% 12-01/12/16 S 3.00% 10-01/03/17 S 0.38% 12-15/06/17 S 1.45% 10-15/10/17 S 0.58% 11-15/04/18 S 0.68% 13-01/11/18 S 1.08% 13-15/11/19 S 0.76% 99.99 99.97 99.95 99.94 99.91 99.90 99.88 99.85 99.83 99.81 99.79 99.75 99.72 99.67 99.64 99.66 99.49 101.69 99.43 100.14 99.56 100.09 100.73 99.95 104.90 99.52 105.25 100.07 100.36 103.39 100.72 SCADENZA Giu14 Set14 Dic14 Mar15 CAMBI VALUTE APERT. CHIUS. MIN. MAS. 21340 21260 - 21400 21333 21214 21199 21265 21205 - 21455 21345 - MONETE AUREE VALUTA EURO Sterlina (v.c) Sterlina (n.c) Sterlina (post.74) Marengo Italiano Marengo Svizzero Marengo Francese Marengo Belga Marengo Austriaco 20 Marchi 10 Dollari liberty 10 Dollari Indiano 20 Dollari liberty 210,080 - 250,940 217,080 - 255,310 217,080 - 255,310 172,040 - 197,340 171,820 - 194,860 170,950 - 190,880 170,950 - 190,730 170,430 - 190,730 216,080 - 242,420 497,770 - 560,410 502,830 - 564,690 975,040 - 1095,250 MERCATI EURO % Dollaro Usa 1,3788 1 0,7253 Yen giapponese 142,4200 100 0,7021 Sterlina inglese 0,8282 1 1,2074 Franco Svizzero 1,2194 1 0,8201 Corona ceca 27,442 100 3,644 Corona danese 7,466 10 1,339 Corona islandese 100 Corona norvegese 8,255 10 1,211 Corona svedese 8,948 10 1,118 Dollaro australiano 1,494 1 0,669 Dollaro canadese 1,523 1 0,657 Dollaro Hong Kong 10,697 1 0,093 Dollaro neozelandese 1,595 1 0,627 Dollaro Singapore 1,737 1 0,576 Fiorino ungherese 307,180 100 0,326 Litas lituano 3,453 1 0,290 Leu rumeno 4 10000 2242,555 Lev bulgaro 1,956 1 0,511 Lira cipriota 1 Lira maltese 1 Lira turca 2,969 1 0,337 -0,21 -1,07 -0,12 -0,07 -0,07 0,00 AZIONI A A.S. Roma A2A Acea Acque Potabili Acsm-Agam AdF-Aerop.Firenze Aedes Aedes 14 warr Aicon Aiòn Renewables Alerion Ambienthesis Antichi Pell Arena ASTM Atlantia Autogrill Autostrade Mer. Azimut 1,151 0,941 10,740 1,044 1,330 13,390 0,052 0,001 0,122 0,621 3,874 0,563 0,082 0,006 12,310 18,650 7,435 16,630 25,900 +0,09 +0,11 +1,32 +0,10 +0,83 0,00 -0,38 0,00 0,00 0,00 -1,17 -0,97 0,00 -1,69 +0,24 -0,69 -0,20 -0,83 +0,86 B Banca Generali 23,950 15,780 2,400 2,992 0,625 1,260 3,454 0,730 1,794 +0,59 +15,79 -1,48 +0,67 +8,60 +5,79 -0,52 +3,77 0,00 0,00 +1,23 +10,61 +7,00 +2,06 +4,78 +3,87 -0,29 -0,56 -1,62 -1,12 +0,07 0,00 -0,87 -0,06 -0,10 +0,26 -0,21 +0,07 +1,06 Banco Popolare Basicnet Bastogi Bca Carige Bca Carige r Bca Intermobiliare Bca Pop.Milano Bca Pop.Spoleto Bca Popolare Italiana 10 warr Bca Profilo Bco Desio-Brianza Bco Desio-Brianza rnc Bco Santander Bco Sardegna rnc BE Beghelli Beni Stabili Best Union Co. Bialetti Industrie Bioera Boero Bart. Bon.Ferraresi Borgosesia Borgosesia rnc Brioschi Brunello Cucinelli Buzzi Unicem Buzzi Unicem rnc 0,461 2,920 2,660 6,940 10,300 0,392 0,513 0,625 2,180 0,708 0,420 21,100 28,610 0,881 0,999 0,114 19,210 13,540 7,630 1,161 0,940 10,701 1,045 1,330 13,387 0,052 0,001 0,120 0,622 3,864 0,566 0,082 0,006 12,322 18,682 7,468 16,477 25,842 Divid. Minimi Anno Massimi Anno Quantità trattate Capitalizz. TITOLI PUBBLICI USA 10 anni CAN 10 anni UK 10 anni GER 10 anni FRA 10 anni REND. TITOLI PUBBLICI 1,980% 2,060% 2,140% 1,940% 2,940% REND. ESP 10 anni HOL 10 anni SVE 10 anni GIA 10 anni 5,320% 2,260% 1,870% 0,980% nr 0,026 0,250 nr 0,040 0,080 nr nr nr nr 0,120 nr nr nr 0,450 0,355 nr nr 0,550 1,090 0,782 8,054 0,759 1,038 9,622 0,040 0,001 0,120 0,622 3,231 0,488 0,082 0,005 10,688 16,498 6,159 15,005 19,857 1,259 1,016 10,731 1,096 1,369 13,529 0,054 0,002 0,120 0,622 3,957 0,600 0,082 0,007 12,839 18,865 7,493 17,266 25,842 342191 156 18196094 2945 75758 2279 30008 38 35644 102 3954 121 11547625 53 435065 0 0 13 0 11 26529 168 132655 52 0 4 14714721 10 25797 1084 2300795 15427 857511 1900 4378 72 704968 3702 23,884 0,900 15,157 nr 2,409 nr 2,985 nr 0,619 nr 1,254 nr 3,452 nr 0,730 nr 1,796 nr nr 0,465 0,002 2,817 0,036 2,560 0,044 6,895 0,152 10,191 nr 0,386 nr 0,515 nr 0,625 0,022 2,186 nr 0,710 nr 0,422 nr 20,956 nr 28,699 0,040 0,882 nr 0,975 nr 0,114 nr 19,225 0,080 13,556 0,050 7,575 0,104 21,572 25,136 198516 9,111 15,157 29290264 2,125 2,511 44155 0,813 3,718 28313 0,396 0,619 33715499 1,041 1,254 95369 3,128 3,675 53268 0,435 0,730 187299055 1,796 1,796 0 0,200 2,198 2,038 6,268 9,510 0,258 0,415 0,492 1,482 0,222 0,380 20,599 28,169 0,839 0,931 0,078 19,134 12,972 6,729 0,466 2,819 2,560 6,895 10,191 0,393 0,619 0,658 2,241 0,845 0,452 21,448 38,858 0,933 1,045 0,147 26,230 15,134 7,624 9052350 434888 32382 44128 26108 1390241 248719 2927534 18386 227741 84587 0 3614 1359 7185 3083027 69428 692345 282045 2756 2673 147 53 1345 3 539 2358 53 0 315 330 34 79710 67 52 103 1197 20 53 15 91 161 33 1 90 1307 2242 308 C Caleffi 1,585 -0,31 1,585 nr 1,412 1,674 104743 20 Caltagirone 2,732 +0,44 2,765 0,030 2,009 2,765 74559 332 Caltagirone Ed. 1,160 -0,85 1,162 nr 1,054 1,293 79023 145 Campari 5,950 +0,51 5,959 0,070 5,738 6,281 2009687 3461 Cape Live 0,077 -0,13 0,076 nr 0,056 0,083 485174 25 Carraro 3,116 +1,50 3,100 nr 2,928 3,385 63878 143 Cattolica As 18,630 +1,31 18,529 0,800 18,071 19,715 60779 1002 Cell Therap 2,470 +0,49 2,480 nr 1,443 3,101 1742190 371 Ceram. Ricchetti 0,369 -3,25 0,370 nr 0,184 0,389 2003005 30 CHL 0,054 +1,68 0,054 nr 0,044 0,059 1608523 12 CIA 0,301 -0,27 0,307 nr 0,252 0,311 252311 28 Ciccolella 0,383 -1,24 0,385 nr 0,300 0,419 109515 70 Cir 1,095 +2,34 1,090 nr 1,037 1,178 1189941 866 Class Editori 0,412 +0,64 0,412 nr 0,209 0,423 761293 43 CNH Industrial 8,345 +1,46 8,345 nr 7,577 8,793 5029196 11267 Cofide 0,535 +1,13 0,535 nr 0,523 0,569 450734 385 Cogeme Set 0,048 0,00 0,049 nr 0,049 0,049 0 3 Conafi Prestito' 0,600 -1,56 0,625 0,060 0,593 0,655 658243 29 Cred. Artigiano 0,00 nr 0 Cred. Bergamasco 22,070 +12,89 20,845 0,550 14,552 20,845 274253 1287 Cred. Emiliano 7,220 +3,14 7,185 0,120 5,708 7,185 327338 2388 Cred. Valtell. 10 warr 0,00 nr 0 Cred. Valtell. 14 warr 0,449 +27,92 0,431 nr 0,159 0,431 707650 0 Cred. Valtellinese 1,537 +7,26 1,517 nr 1,135 1,533 11930081 714 Crespi 0,026 0,00 0,025 nr 0,025 0,025 0 4 Csp 1,693 +2,42 1,708 0,050 1,324 1,808 127453 57 D D'Amico 16 warr Danieli Danieli rnc 0,117 +0,78 0,117 nr 0,099 0,119 24,210 -1,26 24,477 0,300 23,244 26,687 16,700 +0,91 16,640 0,321 16,191 17,992 40000 41188 62622 0 1001 673 AZIONI De'Longhi Delclima Diasorin Dmail Group 16,350 1,420 31,150 4,258 1,026 -0,29 1,029 EEMS 0,483 -1,73 0,485 Enel 4,108 -0,15 4,102 Enel Green Pw 2,038 +0,39 2,030 Enervit 4,820 -0,99 4,874 Eni 18,210 +0,17 18,170 Erg 11,750 +3,07 11,691 Ergy Capital 0,168 -0,65 0,168 Ergy Capital 16 warr 0,026 0,00 0,027 Eukedos 0,820 +2,18 0,825 Exor 32,580 -0,34 32,719 Fiat Finmeccanica FNM Fullsix G Gabetti Pro.Sol. Gas Plus Generali Geox Gruppo Edit. L'Espresso Gtech H Hera I I Grandi Viaggi Massimi Anno +0,31 16,338 0,290 11,869 16,406 -2,00 1,431 nr 1,200 1,439 +0,84 30,889 0,500 30,006 35,923 -1,02 4,258 nr 3,870 4,488 E Edison r F Ferragamo Divid. Minimi Anno Quantità trattate Capitalizz. 206695 129351 64768 8511 0,150 0,973 1,051 847691 113 nr 0,308 0,539 636401 21 0,150 3,151 4,102 33315891 38574 0,026 1,835 2,053 7092518 10148 0,028 3,147 5,848 14061 87 0,550 16,301 18,170 13594765 66034 0,400 9,884 11,691 388547 1757 nr 0,166 0,190 939908 28 nr 0,026 0,031 248000 0 nr 0,620 0,831 245527 15 0,335 28,048 32,719 622189 8056 21,370 8,450 7,165 0,677 2,734 +0,19 21,147 0,330 20,514 27,699 544752 3561 +2,55 8,404 nr 6,613 8,404 18390823 10511 +0,70 7,199 nr 5,480 7,336 4242852 4162 -0,73 0,682 0,012 0,485 0,690 1078990 296 +0,51 2,698 nr 2,620 3,158 1048 30 0,040 4,842 16,180 3,270 1,675 22,050 -0,50 0,040 nr 0,031 0,043 8042758 86 -1,18 4,839 0,220 4,555 5,061 27871 217 -0,25 16,247 0,200 15,596 17,523 6199317 25295 0,00 3,260 0,060 2,708 3,408 916500 845 -2,22 1,680 nr 1,357 1,962 694362 690 +0,18 22,078 0,730 21,967 24,030 324413 3842 2,120 +0,95 2,101 0,090 1,641 2,101 2111532 -2,38 +0,46 +4,81 -0,72 -0,45 -1,77 -0,62 +7,37 +3,48 +2,41 +4,04 -1,38 +3,15 +0,56 +0,35 -0,31 +1,46 -1,94 +2,45 0,690 1,294 0,878 0,690 11,102 11,082 0,884 0,446 0,610 2,460 2,053 0,750 1,278 8,934 5,700 29,243 20,074 9,016 0,444 J Juventus FC 0,242 +0,63 0,240 nr 0,220 0,252 2095742 K K.R.Energy 1,614 +1,45 2,348 +0,69 1,600 nr 2,352 0,010 1,570 1,926 1,908 2,429 IGD Il Sole 24 Ore Immsi Indesit Indesit rnc Industria e Inn Intek Group Intek Group rnc Intesa Sanpaolo Intesa Sanpaolo rnc Invest e Sviluppo Iren Italcementi Italcementi rnc Italmobiliare Italmobiliare rnc IVS Group IVS Group 16 warr Kinexia L Lazio Luxottica Lventure Group M M&C Maire Tecnimont Mediacontech Mediaset Mediobanca Mediolanum Meridie Mid Industry Cap Mittel MolMed Moncler Mondadori Monrif Monte Paschi Si. Montefibre Montefibre rnc Moviemax N Noemalife Noemalife 15 warr 2443 214 1728 7 0,676 1,297 0,894 0,690 11,080 11,100 0,887 0,457 0,610 2,460 2,060 0,753 1,310 8,960 5,700 29,160 20,180 8,850 0,440 2987 nr 0,383 0,858 201779 31 0,070 0,861 1,339 625645 450 nr 0,606 0,878 393586 38 nr 0,464 0,700 841980 235 0,200 9,387 11,386 352562 1262 0,218 8,090 11,464 1335 6 nr 0,652 0,977 8745 21 nr 0,316 0,446 3939200 154 nr 0,406 0,610 1197647 31 0,050 1,803 2,460 180767938 38144 0,061 1,469 2,053 28015419 1914 nr 0,667 0,839 91253 5 0,052 1,044 1,343 4179161 1511 0,060 6,271 8,934 585658 1582 0,060 3,428 5,700 536710 601 nr 24,973 30,420 5088 649 nr 14,552 20,195 64195 328 0,125 7,204 9,019 1850 351 nr 0,200 0,444 211508 0 117410 133246 242 53 50 0,561 -0,36 0,564 nr 0,490 0,595 149719 38 41,980 -1,27 42,053 0,580 37,321 42,208 761779 20087 0,152 -0,07 0,151 nr 0,049 0,180 1230480 16 0,158 2,720 6,605 4,058 8,300 6,850 0,165 1,680 0,782 12,410 1,447 0,456 0,265 0,036 0,171 0,061 -0,82 0,157 nr 0,157 0,168 322007 +7,00 2,693 nr 1,487 2,693 9364909 +0,08 6,665 nr 5,676 7,518 321 +0,15 4,048 nr 3,457 4,301 8127414 +4,01 8,229 nr 6,342 8,229 11444411 +0,22 6,840 0,100 6,183 6,899 2688519 -1,96 0,165 nr 0,078 0,183 116098 0,00 nr +0,30 1,682 nr 1,608 1,794 47729 +3,37 0,783 nr 0,555 0,849 4444792 -0,56 12,505 nr 12,401 16,314 1053482 -0,07 1,438 nr 1,326 1,541 393034 -2,50 0,459 nr 0,441 0,605 102518 +4,87 0,272 nr 0,166 0,272 1175353676 0,00 0,037 nr 0,037 0,037 0 0,00 0,167 nr 0,167 0,167 0 -0,81 0,061 nr 0,060 0,067 335993 4,700 +0,17 0,200 +11,11 4,648 0,196 nr nr 3,473 0,085 4,648 0,196 15091 4300 75 823 124 4782 7086 5035 8 0 148 175 3126 354 69 3178 5 4 4 36 0 AZIONI Prezzo Differ. % Chiusura Riferim.Prezzo VWP QUOTAZIONI BOT SCADENZA PREZZO TASSO % 12 42 72 103 134 163 195 226 254 287 317 345 99,989 99,953 99,912 99,876 99,831 99,785 99,720 99,670 99,641 99,664 99,494 99,430 0,000 0,320 0,320 0,300 0,330 0,310 0,400 0,450 0,430 0,340 0,500 0,530 14/04/14 14/05/14 13/06/14 14/07/14 14/08/14 12/09/14 14/10/14 14/11/14 12/12/14 14/01/15 13/02/15 13/03/15 Divid. Minimi Anno Massimi Anno Quantità trattate Capitalizz. 0,935 +4,94 0,935 nr 0,702 0,935 570 13 O Olidata 0,511 +0,10 0,508 nr 0,374 0,534 175290 17 P Parmalat 2,502 1,460 2,600 0,752 +0,32 2,493 0,013 2,460 2,548 470508 +0,27 1,449 nr 1,416 1,502 28837 -1,14 2,633 0,092 2,130 2,633 2633987 +1,01 0,754 nr 0,515 0,776 672827 0,00 nr -0,04 4,942 nr 3,207 5,043 101681 -1,86 2,130 nr 1,778 2,355 87865 -1,55 11,466 0,320 11,001 12,717 6127760 -0,10 10,110 0,390 8,763 10,395 68563 -2,95 0,409 0,020 0,296 0,456 134510 0,00 nr +3,92 9,030 nr 6,520 9,030 4236016 +7,69 4,840 0,033 4,045 4,840 2210794 +0,35 0,722 nr 0,573 0,758 1767752 -0,11 0,378 nr 0,289 0,413 58400 -0,11 18,118 0,420 17,538 19,565 1055322 4550 0 950 36 0 149 107 5455 124 54 -0,74 2,396 0,100 2,183 2,619 29747 +8,30 0,911 nr 0,430 0,911 11820028 -2,76 1,663 nr 1,295 1,800 9140431 +0,78 1,312 nr 0,704 1,312 1624034 -1,24 12,737 0,220 10,290 13,196 240473 +2,61 0,699 nr 0,553 0,781 887816 -1,58 0,213 nr 0,189 0,237 584408 -3,19 1,604 nr 1,294 1,604 429474 66 71 707 39 2664 115 173 19 R Ratti RCS MediaGr r B RCS Mediagroup RCS Mediagroup risp Recordati Retelit Risanamento Rosss S Safilo Group Saipem Saipem risp Salini Impregilo Salini Impregilo rnc Saras Sat Save Screen Service BT Seat PG Seat PG r Servizi Italia 15 warr Sesa Sesa 18 warr SIAS Sintesi Snai Snam Sol Sorin Space Space warr Stefanel Stefanel risp STMicroelectr. T Tamburi 2,420 0,920 1,654 1,289 12,700 0,707 0,212 1,606 -2,36 15,535 +3,08 17,587 0,00 17,500 +2,07 4,401 -1,11 12,606 -2,46 1,281 +0,15 13,127 +1,38 13,161 -1,41 0,155 0,00 0,002 +4,76 0,880 +7,31 0,481 -1,61 12,951 +0,49 3,296 -1,30 8,830 -0,18 0,107 +5,35 1,921 +0,19 4,231 +0,32 6,322 -1,90 2,188 +1,49 10,221 0,00 0,417 -0,86 0,421 146,000 0,00 146,000 6,720 -0,15 6,723 15,330 17,720 17,500 4,430 12,500 1,268 13,100 13,210 0,154 0,002 0,880 0,499 12,830 3,310 8,730 0,110 1,950 4,250 6,260 2,168 10,250 nr 14,386 0,680 15,499 0,710 16,220 1,490 4,263 1,594 12,219 nr 0,837 0,190 10,750 1,924 12,384 nr 0,061 nr 0,002 nr 0,480 nr 0,235 nr 11,476 nr 2,225 0,060 7,252 nr 0,107 nr 1,356 0,100 3,975 0,100 5,696 nr 2,108 nr 9,704 nr nr 0,369 nr 146,000 0,100 5,491 3014 1491 200 71 3888 19,075 115091 968 17,710 5007304 7761 18,500 0 2 4,910 559550 1969 12,876 1715 20 1,286 6432542 1219 13,346 8350 129 13,342 13319 728 0,180 731744 21 0,002 120483381 27 0,950 177 1 0,481 34583 0 13,383 32869 182 3,351 72212 0 8,858 128859 2009 0,118 416125 5 1,941 742933 224 4,231 12532934 14307 6,524 12769 573 2,300 792609 1047 11,056 2500 133 0 0,457 306983 36 146,000 0 0 6,880 4755545 6122 2,806 0,777 0,592 0,856 0,125 0,373 0,679 16,010 3,888 0,074 0,001 94,250 8,135 +0,86 2,787 0,041 2,182 2,792 650934 398 -1,96 0,788 nr 0,322 0,806 241143 0 +1,37 0,605 nr 0,473 0,626 75649 25 +0,53 0,854 0,020 0,712 0,875 81845018 11454 +0,32 0,126 nr 0,123 0,143 1873833 182 +3,61 0,373 nr 0,171 0,430 17000 2 -0,22 0,683 0,031 0,563 0,683 20338856 4115 +0,57 16,006 0,130 14,900 17,363 2348309 18896 -1,12 3,898 0,070 3,568 3,902 9263368 7836 -1,98 0,075 nr 0,042 0,080 74169913 140 0,00 0,001 nr 0,000 0,001 7718653 0 +0,91 93,969 2,700 91,002 120,260 90135 2876 +0,56 8,129 0,130 6,210 8,208 98987 571 Unicredit Unicredit risp Unipol Unipol pr UnipolSai UnipolSai risp UnipolSai risp B 6,840 6,630 9,045 5,670 5,020 2,780 275,500 2,788 +2,78 6,774 +1,45 6,637 +1,29 8,980 -0,18 5,645 -0,59 5,017 -1,07 2,793 -0,51 275,923 -0,14 2,792 V Valsoia 11,250 +0,54 11,175 0,170 10,252 12,012 Tamburi 15 warr TAS Telecom IT Telecom IT Media Telecom IT Media rnc Telecom IT rnc Tenaris Terna Tiscali Tiscali 14 warr Tod's Trevi Fin.Ind. U UBI Banca 1,50 (Prezzi vendita in $ per oncia). Un’oncia Troy=gr.31,1035 SCADENZA 0,050 4,895 6,774 11344996 6108 0,090 5,391 6,637 73964488 38423 0,090 7,827 9,435 12169 22 0,150 4,105 5,685 1266481 2506 0,170 3,602 5,017 2400292 1372 nr 2,154 2,831 17098155 6287 nr 175,169 275,936 7924 352 nr 2,058 2,804 1201261 1053 6811 117 31-03-2014 Londra Milano (Euro/gr.) Argento (Euro/Kg.) 1291,75 30,4027 489,0500 28-03-2014 EURO 1294,75 936,8653 30,5659 484,8998 - BORSE ESTERE GIORNI Novare Parmalat 15 warr Piaggio Pierrel Pierrel 12 war Pininfarina 4,978 Piquadro 2,108 Pirelli & C. 11,400 Pirelli & C. rnc 10,070 Poligrafici Editoriale 0,405 Pop Emilia 01/07 Pop.Emilia Romagna 9,150 Pop.Sondrio 4,930 Prelios 0,716 Premuda 0,380 Prysmian 18,060 -0,12 -0,19 -0,37 -0,25 -0,22 -0,56 -0,12 0,56 0,00 0,02 0,00 ORO CHIUSURE MERCATI QUOTAZ. VAR.% Amsterdam (Aex) Bruxelles (Bel 20) Francoforte (Dax Xetra) Hong Kong (Hang Seng) Londra (Ftse 100) Madrid (Ibex 35) Parigi (Cac 40) Sydney (AllOrd) Tokio (Nikkei) Zurigo (Smi) New York (Dow Jones) Nasdaq 403.21 3129.94 9555.91 22151.06 6598.37 10340.50 4391.50 5402.99 14827.83 8453.82 16458.88 4199.00 +0.35 +0.27 -0.33 +0.39 -0.26 +0.11 -0.45 +0.49 +0.90 +0.96 +0.83 +1.04 VWP è il Prezzo calcolato sui dati dell’intera seduta di negoziazione, comprese le fasi d’asta Prezzo Differ. % Chiusura Riferim.Prezzo VWP X RENDIMENTI ESTERI Dati forniti da IL SOLE 24 ORE - RADIOCOR. I dividendi indicati si riferiscono all'anno solare corrente o a quello precedente. Prezzo Differ. % Chiusura Riferim.Prezzo VWP QUOT. AZIONI Vianini Industria Vianini Lavori Prezzo Differ. % Chiusura Riferim.Prezzo VWP 1,489 +0,07 6,400 0,00 Divid. Minimi Anno Massimi Anno Quantità trattate Capitalizz. 1,480 0,020 6,402 0,100 1,192 4,960 1,496 6,440 12370 9242 9,242 10,905 45 280 W World Duty Free 10,180 +0,89 10,152 nr 338757 2584 Y Yoox nr 24,990 34,569 1003850 1466 Z Zucchi Zucchi 14 warr Zucchi rnc 24,830 -2,67 24,990 0,118 +2,26 0,003 -3,23 0,254 -0,35 0,118 0,003 0,249 nr nr nr 0,073 0,003 0,183 0,143 4614689 0,008 4230994 0,294 31248 45 0 1 STAR Acotel Group 20,060 Aeffe 0,827 Amplifon 4,890 Ansaldo Sts 8,505 Ascopiave 2,270 Astaldi 7,480 B&C Speakers 6,695 Banca Ifis 16,010 BB Biotech 127,200 Bca Finnat 0,535 Bca Pop.Etruria e Lazio 0,860 Biancamano 0,773 Biesse 6,355 Bolzoni 4,050 Brembo 27,480 Cad It 5,280 Cairo Comm. 6,750 Cembre 10,200 Cementir Hold 6,880 Cent. Latte Torino 4,250 Cobra 1,048 D'Amico 0,673 Dada 3,930 Damiani 1,719 Datalogic 9,220 Dea Capital 1,325 Digital Bros 3,664 EI Towers 42,900 El.En. 24,080 Elica 2,030 Emak 0,880 Engineering 53,000 Esprinet 7,600 Eurotech 2,604 Exprivia 0,934 Falck Renewables 1,490 Fidia 3,520 Fiera Milano 7,380 Gefran 4,180 Ima 35,950 Interpump 11,180 Irce 2,052 Isagro 2,700 IT WAY 1,900 La Doria 6,120 Landi Renzo 1,430 MARR 14,220 Moleskine 1,225 Mondo Tv 0,847 Mutuionline 5,100 Nice 3,330 Panariagroup 1,590 Poligr. S.Faustino 7,685 Poltrona Frau 2,954 Prima Industrie 14,050 R. De Medici 0,323 Reply 64,500 Sabaf S.p.a. 14,690 Saes 8,840 Saes rnc 7,280 Servizi Italia 5,600 Sogefi 4,732 TerniEnergia 2,166 Tesmec 0,715 TXT e-solution 10,040 Vittoria Ass. 10,600 Zignago Vetro 6,280 -0,69 20,206 -0,72 0,848 +0,53 4,890 +0,71 8,525 +2,81 2,237 +8,41 7,261 -1,54 6,663 +2,43 15,922 -0,93 127,120 +4,90 0,541 +2,38 0,869 -0,32 0,775 -0,24 6,393 -1,36 4,074 +2,84 27,244 +1,93 5,266 -0,88 6,833 -0,10 10,213 +1,18 6,886 +19,45 3,906 +6,07 1,011 -1,10 0,679 +2,34 3,838 -0,35 1,715 -1,71 9,267 +1,15 1,318 -1,51 3,688 +1,80 42,813 +1,18 24,301 +1,50 2,008 -0,62 0,879 +0,38 52,896 -0,20 7,627 +3,33 2,585 -1,68 0,939 +0,81 1,487 +1,09 3,489 +0,27 7,424 -0,48 4,204 -0,06 35,833 +2,76 11,078 0,00 2,067 +0,07 2,660 -0,84 1,900 -1,13 6,149 -1,24 1,436 -0,35 14,295 +0,25 1,237 +2,05 0,838 +4,77 4,983 0,00 3,343 -0,19 1,550 -1,98 7,831 0,00 2,953 +2,93 13,967 -1,35 0,325 +1,57 64,135 +0,14 14,668 +0,86 8,832 -0,27 7,276 +0,54 5,558 +0,98 4,790 +0,09 2,155 -1,79 0,720 -0,50 10,005 -0,66 10,568 +3,12 6,389 nr 19,665 nr 0,730 0,043 4,025 0,180 7,796 0,110 1,775 0,170 6,630 0,280 6,404 0,370 11,790 7,000 115,438 0,010 0,361 nr 0,515 nr 0,499 nr 5,016 0,050 2,925 0,400 18,923 0,300 4,624 0,140 5,898 0,160 8,528 0,040 4,240 0,020 1,752 nr 0,564 nr 0,630 nr 3,383 nr 1,237 0,150 7,659 nr 1,204 nr 2,179 0,420 33,649 0,500 16,021 0,024 1,683 0,020 0,805 0,533 43,751 0,089 5,286 nr 1,834 nr 0,789 nr 1,326 nr 2,405 nr 7,039 nr 2,749 1,250 28,136 0,170 8,795 0,020 1,686 nr 2,292 nr 1,484 0,065 3,917 nr 1,198 0,580 11,639 nr 1,231 nr 0,500 0,120 4,050 0,075 2,729 nr 1,232 nr 5,900 nr 2,270 nr 9,295 nr 0,263 0,570 53,541 0,350 12,470 0,400 6,906 0,555 6,658 0,130 4,026 0,130 3,910 0,055 2,037 0,035 0,700 0,400 9,112 0,170 8,548 0,250 4,998 22,772 0,900 4,890 8,609 2,237 7,640 8,223 15,922 147,145 0,541 0,891 0,837 6,787 4,074 27,244 5,266 7,745 10,249 6,912 5,961 1,011 0,733 4,221 1,780 9,506 1,318 3,740 43,537 24,301 2,033 0,907 53,713 8,033 2,585 0,998 1,487 3,575 8,759 4,225 39,275 11,078 2,087 2,937 2,094 6,193 1,494 14,295 1,738 0,856 4,983 3,599 1,606 8,131 2,953 13,967 0,361 65,169 15,059 8,844 7,824 5,558 4,790 2,372 0,904 11,972 10,749 6,389 4858 281386 261551 403576 873492 2070671 81601 300384 14801 4142744 7403992 86602 43031 38372 304415 28224 156214 13566 352989 972432 3413190 631948 7281 270934 105219 916307 68336 132357 13496 151120 212134 8093 131225 464762 98334 1228677 9601 64150 109193 39969 230979 3176 31710 1500 78272 86353 75864 1217610 552950 66289 28073 246034 20021 266556 46896 435013 35186 10628 36228 26402 55605 547935 156052 1387993 46818 32261 579467 84 91 1096 1534 524 715 73 857 1506 196 189 26 175 106 1819 47 535 174 1096 39 98 287 64 142 542 404 52 1210 117 127 144 661 400 92 49 433 18 313 61 1320 1206 58 47 15 191 162 951 262 22 197 388 70 68 414 146 123 600 169 130 54 152 561 81 77 118 712 562 26 .Lettere e Commenti STAMPA .LA MARTEDÌ 1 APRILE 2014 LA STAMPA MARIO CALABRESI LETTERE AL DIRETTORE Qualche tempo fa un lettore mi aveva scritto: «Gent.mo Direttore, perché non dedicare il 20% dei vostri spazi alle notizie buone e positive? Ci sono: bisogna cercarle e diffonderle. Anche se indignazione, paura e ansia attirano molto di più l’attenzione. Non sarebbe bello se un domani per legge tutti i media fossero obbligati a dedicare il 20% del loro spazio alle “buone notizie”? Tomaso Raggi (Ge)». Ogni martedì, da allora, dedico questo mio spazio a una buona notizia segnalata dai lettori. Vi invito a continuare a mandarcene. Finalmente anche in Italia si voterà in un solo giorno aro Direttore, finalmente una bella notizia. Il prossimo 25 maggio si vota, in un solo giorno, per le Europee, le Regionali e per i molti Consigli comunali. In questo ultimo caso, andranno a rinnovo quasi la metà dei Municipi d’Italia. Ciò significa un gran risparmio di risorse economiche di tutti i tipi. Non solo per gli scrutatori, che saranno pagati per un impegno di tempo inferiore, rispetto al C I politici dal Papa/1 Figura pessima No, io in pensione no. Mi piace insegnare 2 Che pessima figura, i 2 Sono un insegnante Parlamentari a Messa dal Papa. Dalla corsa ai posti in prima fila, ai tweet, alle dichiarazioni, tutto è stato specchio della pochezza di una classe politica (di ogni colorazione). Quelli che hanno invaso Piazza Santo Uffizio di auto blu, annunciando avrebbero meritato la rimozione forzata. Quelli che hanno twittato avrebbero meritato che il Papa celebrasse alle 6, o alle 5,30, anziché alle 7 del mattino. Quelli che a celebrazione conclusa hanno commentato hanno dato perfetta ragione, con queste stesse parole, della lucidissima, esatta predica del Papa. Dai Parlamentari è giunta la triste testimonianza di un senso distorto del proprio ruolo, vissuto come privilegio più che come servizio, con gli esiti che troppo spesso abbiamo davanti agli occhi. Ha almeno ammesso il Presidente della Camera. Sì: ci stava tutta! MARCO VIZZARDELLI anziano che dovrebbe andare in pensione per lasciar posto ai giovani secondo il piano del ministro Marianna Madia. Però io in pensione proprio non ci voglio andare! Vorrei continuare a svolgerla questa professione che ritengo e continuo a ritenere la migliore del mondo e visto che ho ancora le energie per farla vorrei rimanere al mio posto. E non per togliere il posto ai giovani, ma come giustamente ha fatto rilevare il ministro Giannini perché insieme giovani e anziani possiamo contribuire a costruire insieme una scuola più efficace a livello educativo. Mi mandino in pensione se ritengono che a causa dell’età sto diventando un pessimo insegnante, ma se questo non è vero allora io in cattedra ci vorrei rimanere perché insegnare rimane oggi una bella e affascinante avventura! Resisterò finché posso a questi progetti di prepensionamento, io non ci tengo proprio ad andare in pensione, ci tengo a continuare ad insegnare! GIANNI MEREGHETTI I politici dal Papa/2 Formigoni dov’era? 2 Ho letto e riletto l’omelia di Papa Francesco dal comunicato della Sala Stampa Vaticana e sono rimasta veramente allibita dalla lettura di quanto detto da Formigoni. Si vede che era presente solo fisicamente e la sua mente vagava nel «celestiale». Si è chiesto come mai solo lui dia quei giudizi sull’omelia di Papa Francesco ai politici italiani ed invece altri milioni di persone la pensino diversamente? Inoltre lo invito a parlare solo e sempre di se stesso e della sua cricca quando parla di corruzione e non coinvolga i milioni di italiani onesti sia nella mente che nel cuore! LUIGINA FERRERO Nozze gay, il Paese rimane indietro 2 Da sabato 29 marzo sono diventati legali, in Inghilterra, i matrimoni fra persone dello stesso sesso. Molte coppie gay si sono già sposate sabato e domenica, e il Paese riconoscerà anche i matrimoni omosessuali precedentemente contratti passato, ma anche per gli uomini delle forze dell’ordine e per i tanti dipendenti pubblici, deputati a seguire la macchina elettorale. Nello specifico polizia, carabinieri, esercito, agenti di polizia municipale, dipendenti delle amministrazioni centrali e locali. In più, i giorni di scuola. Anche se siamo a ridosso della fine dell’anno scolastico, molti studenti si approssimano agli esami di scuola media elementare, media inferiore e superiore. Il fatto che tutto sia concentrato in una sola giornata riduce di molto anche il tempo di rilascio dei locali dei plessi, adibiti a seggio elettorale. Si parla tanto in queste settimane di risparmio di risorse pubbliche. Di tagli alla spesa. Alle inutilità di sistema cui va messo un freno. Un poco, sicuramente di maggiore entità, come si sta facendo in ciascuna famiglia del paese. Dunque, tale cosa è un modo concreto e immediato. Percepibile dagli italiani. Che si accorgono del cambiamento. Pertanto, far bene in tale direzione significa far bene per gli italiani. NICOLA CAMPOLI NAPOLI www.lastampa.it/lettere all’estero, per esempio in Spagna, dove già da anni sono legali. Nel Regno Unito da quasi 10 anni erano in vigore le unioni civili, con effetti simili a quelli del matrimonio. Per le coppie gay che si sono sposate in questi giorni si tratta, in ogni caso, di una questione di principio: il fatto di non sentirsi come cittadini di serie B, privati degli stessi diritti degli altri cittadini, della possibilità di fare le stesse loro scelte, come succedeva fino a ieri. E così, mentre dall’estero sempre più spesso ci arrivano esempi di tolleranza e di civiltà come quello inglese di oggi, noi in Italia, dove non si è neanche riusciti a legalizzare le unioni civili, sempre più rimaniamo indietro rispetto agli altri Paesi, soffocati da una mentalità cattolicheggiante, retriva e omofoba ed incapaci di restare al passo con il mondo civile occidentale del quale sempre a minor titolo faremo parte. ENRICA ROTA La mutazione delle Poste 2 Fa piacere apprendere che le Poste Italiane, a chiusura di Bilancio 2013, hanno riportato un utile di un miliardo, grazie alla gestione Conti ed alla gestione Servizi Finanziari, così non gravano sui cittadini. Sono, invece, crollati i Servizi Postali, quelli che interessano i poveri cittadini, che ricevono, quando ciò avviene, la corrispondenza con notevole ritardo. Vengono così gravati da sanzioni e multe quando trattasi di pagamenti da effettuare, quali Tasse, Tributi, Multe, Abbonamenti, ecc.. Eppure, per migliorare tali servizi, sono anche aumentati i c. LE LETTERE VANNO INVIATE A LA STAMPA VIA LUGARO 15, 10126 TORINO contatti E-MAIL: [email protected] FAX: 011 6568924 Editrice La Stampa REDAZIONE AMMINISTRAZIONE TIPOGRAFIA 10126 Torino, via Lugaro 15, telefono 011.6568111, fax 011.655306; Roma, via Barberini 50, telefono 06.47661, fax 06.486039/06.484885; Milano, via Paleocapa 7, telefono 02.762181, fax 02.780049. Internet: www.lastampa.it. ABBONAMENTI 10126 Torino, via Lugaro 21, telefono 011.56381, fax 011.5627958. Italia 6 numeri (c.c.p. 950105) consegna dec. posta anno e 360,50; Estero: e 816,50. Arretrati: un numero costa il doppio dell’attuale prezzo di testata. costi di spedizione della corrispondenza, che - tra l’altro - si è ridotta sensibilmente, causa la posta elettronica, fax, sms, ecc... In effetti, mentre aumentano i costi, si ritarda la consegna della corrispondenza, pur sensibilmente diminuita. Anche con indirizzi precisi, la corrispondenza non viene recapitata e le raccomandate non vengono consegnate, pur presenti gli interessati in casa, costringendoli poi a notevoli disagi per il ritiro. La corrispondenza, pur dovendo essere consegnata tutti i giorni feriali, avviene al massimo una volta alla settimana, mentre il prelievo quotidiano della stessa dalle cassette postali si è ridotto a poche volte la settimana. MARIO DE FLORIO CASERTA Mio figlio, «salvato» dai canti della Juve 2 Scrivo da Sapri, splendida località balneare a Sud di Salerno. In seguito ad accordi programmati con la segreteria della Juventus (mi corre l’obbligo di ringraziare per la sensibilità la signora Flaminia Callieri), mio figlio Ignazio, oggi diciottenne, che in seguito ad un incidente stradale, uscì dal coma farmacologico dopo aver ascoltato canti della sua amata Juventus, ha incontrato, nei locali del grand hotel Parkers di Napoli, i suoi beniamini, con il mister Antonio Conte in testa. Una gioia incontenibile ed attestati d’affetto da parte di tutti, in modo particolare dal capitano Gigi Buffon, che ha raccomandato ad Ignazio di essere sempre forte e propositivo, e da Mister Conte, che ha autografato, con dedica personale, il suo libro “Testa, cuore e gambe”, edito da Rizzoli. Ignazio, naturalmente, s’è lasciato fotografare, visibilmente commosso, con tutti i giocatori. Una serata memorabile che, mai e poi mai, cancellerà dalla sua mente! Quotidiano fondato nel 1867 1 DIRETTORE RESPONSABILE MARIO CALABRESI VICEDIRETTORI MASSIMO GRAMELLINI, FRANCESCO MANACORDA (RESPONSABILE MILANO), CESARE MARTINETTI, LUCA UBALDESCHI REDATTORI CAPO CENTRALI FLAVIO CORAZZA, GUIDO BOFFO MARCO BARDAZZI (DIGITAL EDITOR) LAURA CARASSAI (RESPONSABILE EDIZIONI PIEMONTE E VALLE D’AOSTA) CAPO DELLA REDAZIONE ROMANA PAOLO BARONI RESPONSABILE EDIZIONI LIGURIA DARIO CORRADINO ART DIRECTOR CYNTHIA SGARALLINO REDAZIONI GIANNI ARMAND-PILON ITALIA, ALBERTO SIMONI ESTERI, MARCO SODANO, GIANLUCA PAOLUCCI ECONOMIA E FINANZA, PIERO NEGRI SCAGLIONE SOCIETÀ, RAFFAELLA SILIPO SPETTACOLI, PAOLO BRUSORIO SPORT, GUIDO TIBERGA CRONACA DI TORINO 1 EDITRICE LA STAMPA SPA PRESIDENTE JOHN ELKANN AMMINISTRATORI LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO, JAS GAWRONSKI, ANTONIO MARIA MAROCCO, LODOVICO PASSERIN D’ENTRÈVES, DIEGO PISTONE, GIOVANNA RECCHI, LUIGI VANETTI DIRETTORE GENERALE LUIGI VANETTI RESPONSABILE DEL TRATTAMENTO DEI DATI (D. LGS.196/2003): MARIO CALABRESI 1 REDAZIONE AMMINISTRAZIONE E TIPOGRAFIA: VIA LUGARO 15 - 10126 TORINO, TEL. 011.6568111 STAMPA IN FACSIMILE: LA STAMPA, VIA GIORDANO BRUNO 84, TORINO LITOSUD SRL, VIA CARLO PESENTI 130, ROMA ETIS 2000, 8A STRADA, CATANIA, ZONA INDUSTRIALE RCS MEDIAGROUP S.P.A., VIA ROSA LUXEMBURG 2 – PESSANO CON BORNAGO L’UNIONE SARDA S.P.A. – VIA OMODEO, 5 , ELMAS (CAGLIARI) ©2014 EDITRICE LA STAMPA S.P.A. REG. TRIB. DI TORINO N. 26 14/5/1948 CERTIFICATO ADS 7742 DEL 18/12/2013. LA TIRATURA DI LUNEDÌ 31 MARZO 2014 È STATA DI 287.239 COPIE TM L’editoriale dei lettori LE SCIENZE ESATTE ERMANNO PIROLA me è sempre piaciuta la matematica, una «scienza esatta» perché per ogni problema, chiunque lo affronti sulla base di certe ben definite ipotesi, giunge sempre allo stesso risultato, anche se ottenuto per vie diverse. Al contrario si dice che la «scienza medica» non sia una «scienza esatta», io invece sostengo che anche la scienza medica è una scienza esatta, come tutta la scienza; a non essere esatti sono molti medici ai quali conviene sostenere che non lo sia, in realtà quello che è inesatto è il modo o le condizioni in cui viene applicata per superficialità, errore, ignoranza o negligenza. Ciò è confermato da moltissime statistiche fatte nei settori dove è facilmente dimostrabile (ortopedia, medicina generale, ecc,ecc.). Vi sono medici che non conoscono nemmeno i sintomi di malattie importanti come l’ epilessia, la maculopatia oculare...). Per nostra fortuna ciò non vale per tutti i medici, ma è diffuso più di quanto non si pensi. In passato le tonsille infiammate dovevano sempre essere asportate; era diventato di moda togliere l’appendice addirittura a bimbi appena nati; oggi, invece, tutto si cura con esercizi fisici o bevendo tanta acqua, anche più di 2 litri al giorno (certamente utile, ma è diventata anche una moda...). La realtà è che la scienza medica, nonostante gli enormi progressi fatti negli ultimi 100 anni, ha ancora molti segreti da scoprire, il corpo umano è una macchina meravigliosa molto complessa. Pensiamo a malattie come i tumori, l’artrite reumatoide ed altre ancor più misteriose, di cui a tutt’oggi non si conoscono le cause, anche se molti passi sono stati fatti. In conclusione mi sento di dire che anche la scienza medica sia una scienza esatta, di cui però non conosciamo una grande parte. Anche nella matematica, che è universalmente riconosciuta come una scienza esatta, ci sono problemi - uno per tutti la quadratura del cerchio - che a tutt’oggi non siamo ancora riusciti a risolvere. A 70 anni, Mandello del Lario (Lc) TONINO LUPPINO Usa La Stampa (Usps 684-930) published daily in Turin Italy. Periodicals postage paid at L.I.C. New York and address mailing offices. Send address changes to La Stampa c/o speedimpex Usa inc.- 3502 48th avenue - L.I.C. NY 11101-2421. SERVIZIO ABBONATI Abbonamento postale annuale 6 giorni: e 360,50. Per sottoscrivere l’abbonamento inoltrare la richiesta tramite Fax al numero 011 5627958; tramite Posta indirizzando a: La Stampa, via Lugaro 21, 10126 Torino; per telefono: 011.56381; indicando: Cognome, Nome, Indirizzo, Cap, Telefono. Forme di pagamento: c. c. postale 950105; bonifico bancario sul conto n. 12601 Istituto Bancario S. Paolo; Carta di Credito telefonando al numero 011-56.381 oppure collegandosi al sito www.lastampashop.it; presso gli sportelli del Salone La Stampa, via Lugaro 21, Torino. INFORMAZIONI Servizio Abbonati tel. 011 56381; fax 011 5627958. 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La prima è quella di consegnarsi a una sostanziale irrilevanza politica e sociale, tra la crescente sfiducia, nei loro confronti, degli italiani e la costrizione a subire sempre l’iniziativa incalzante del premier, senza possibilità di intervenire sulle sue riforme con risultati apprezzabili. La seconda è legata al recupero, quasi in extremis, di un ruolo di rappresentanza ascoltata e di mediazione indispensabile. Questo duro confronto, il cui risultato determinerà la sorte del Paese nei prossimi anni, si è aperto essenzialmente su due fronti, quello delle modifiche istituzionali e quello dei provvedimenti economici. Legge elettorale e mutamento dei compiti del Senato sono i temi sui quali Renzi ha deciso di combattere la sua battaglia campale con partiti e Parlamento, riforma del mercato del lavoro e crescita dei consumi sono gli strumenti con i quali pensa di agganciare l’Italia alla, sia pure modesta, ripresa europea. Sia sul primo fronte, sia sul secondo, la fretta di Renzi e la rigidità delle sue proposte, entrambe obbligate visto il timore che l’allungamento dei tempi di discussione e l’annacquamento degli effetti concreti delle sue iniziative tradiIllustrazione di Gianni Chiostri scano gli impegni che ha preso con i cittadini, possono rischiare di compromettere non tanto la sorte del premier, quanto quella sioni, imposti non dal presidente del Consiglio, ma dalle del Paese, che di riforme, e radicali, ha urgente biso- attese dei cittadini italiani. Una riunione dei capogrupgno. E’ comprensibile, però, che i partiti, a cominciare po parlamentari potrebbe stabilire un calendario di ladal Pd, non si possano rassegnare a un ruolo di sempli- vori che consenta, sia un sufficiente dibattito tra i partiti ci ratificatori delle decisioni governative e che il Parla- sui provvedimenti avanzati dal governo, sia il varo delle mento, nel suo complesso, si rifiuti di farsi espropriare leggi senza dilazioni strumentali. I presidenti Grasso e del primario diritto costituzionale di discutere e vara- Boldrini dovrebbero garantire l’applicazione puntuale re leggi senza diktat minacciosi. Come è comprensibile di tale patto. La stessa flessibilità si potrebbe chiedere a che le rappresentanze delle forze sociali non accettino Renzi in campo economico, una flessibilità che consenta di essere umiliate dal rifiuto pregiudiziale di qualsiasi una consultazione, magari evitando i lunghi rituali di loro contributo a provvedimenti che toccano gli inte- una volta, con sindacati e Confindustria, ma senza concedere diritti di veto o possibilità di ritardi nelle decisioressi dei loro associati. Sarebbe utile, perciò, che il superamento di questo ni politiche a rappresentanze sociali che, tra l’altro, a passaggio, comunque indispensabile per il nostro futu- norma della Costituzione, non possono e non devono poro, possa avvenire anche con un patto tra Renzi e i suoi ter esercitare. È troppo importante che l’Italia riesca a dimostrare interlocutori, in Parlamento e nel Paese. Il premier si dovrebbe dichiarare disponibile a modifiche che mi- all’Europa e al mondo di riuscire finalmente a realizzare gliorino l’efficacia delle sue riforme, senza vanificarne, quelle riforme che, da decenni promette e che da decennaturalmente, gli effetti di sostanziali cambiamenti ni tradisce, perché il suo futuro dipenda dai fuochi di nella vita politica italiana. Ma le Camere dovrebbero artificio di un giovane e ambizioso primo ministro e dalle impegnarsi a rispettare i tempi ravvicinati delle deci- resistenze autoconservative dei suoi avversari. D LA MIA RIFORMA CHE AIUTA I GIOVANI ELSA FORNERO SEGUE DALLA PRIMA PAGINA ome «tecnico» non ho alle spalle un partito, un sindacato o un gruppo di potere. Sento pertanto il dovere civico - anche nei confronti delle migliaia di miei studenti ed ex studenti ai quali ho sempre cercato di trasmettere, insieme alle nozioni di macroeconomia, valori e principi etici - di ribadire, nel modo più pacato e trasparente possibile, che non c’è alcuna «vergogna» nella riforma del 2011, bensì severità accompagnata da un forte riequilibrio a favore dei giovani nei rapporti tra le generazioni. Siccome le riforme non nascono per caso, vale la pena di ricordare, anzitutto, la drammatica situazione in cui si trovavano (e non certo per colpa del governo tecnico) le finanze pubbliche italiane nell’autunno 2011, con la prospettiva di un collasso che avrebbe travolto retribuzioni, servizi pubblici e pensioni con la violenza con cui aveva colpito la Grecia e con la prospettiva di riforme ben più severe, C come quelle poi introdotte in Spagna. Una crisi finanziaria che, diversamente da quella greca, avrebbe, insieme all’Italia, travolto l’euro e verosimilmente l’Europa. È anche il caso di ricordare la necessità di rispettare gli impegni presi dal governo precedente con la lettera all’Unione Europea del 26 ottobre di quell’anno, nella quale si accenna esplicitamente a una severa riforma delle pensioni. Il principale mandato del governo tecnico fu di ottemperare a tali impegni e di mettere fine allo stallo politico. Al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali fu chiesto di preparare il testo della riforma previdenziale in venti drammatici giorni (li ricordo uno per uno). La Camera approvò il cosiddetto «decreto Salva Italia» il 16 dicembre 2011 con 402 sì, 75 no e 22 astenuti; il Senato lo approvò definitivamente il 23 dicembre con 257 sì, 41 no e nessun astenuto. Questi numeri mostrano la consapevolezza dello «stato di necessità» nel quale il governo si trovò a operare. Mostrano anche che la cosiddetta «riforma Fornero» - essenziale per la credibilità, non solo finanziaria, del nostro paese, per il contenimento e la riduzione dello spread e per il successivo esplicito impegno della Banca Cen- er salvar se stesso, prima ancora della Francia. Il presidente ha parlato ieri sera alle 20, otto minuti appena. S’è preso tutte le responsabilità per la disfatta elettorale, ha ringraziato il suo primo ministro Jean-Marc Ayrault («Al quale in futuro sarà riconosciuto il merito per le riforme che ha fatto»), ha rivendicato la linea del governo, che non cambia: «il nostro programma è un lungo cammino…». Cambia però il governo: una nuova équipe coerente e compatta, un governo «de combat», di battaglia. La scelta di Valls era la più prevedibile ed è anche la più radicale perché il giovane ex sindaco di Evry (banlieue parigina) sposta l’asse del governo sensibilmente a destra. Era «rocardiano» (stava cioè con Rocard, il modernizzatore mancato del Ps) quando il presidente era Mitterrand, era contro la legge delle «35 ore» di Martine Aubry che fu il discusso «manifesto» del governo della gauche plurielle di Jospin. E’ stato un europeista convinto (con François Hollande) anche a prezzo dell’impopolarità quando la sinistra Ps nel 2005 fece sbilanciare dalla parte del No il referendum sulla Costituzione europea. E fu lui a proporre la «regola d’oro» per contenere il deficit nei conti pubblici suscitando ancora – era il 2011 – nell’intera gauche uno scandalo che si riassumeva nella seguente domanda ironica: «Le vallisme est-il un socialisme?». D’altra parte Valls era stato l’unico socialista francese a ricevere l’endorsement dell’inglese «Economist» che abitualmente considera il Ps come un reperto paleontologico. Ma il boom di popolarità cresciuto lungo il filo di questi ultimi mesi (mentre quello di Hollande precipitava al 17 per cento, minimo storico per un presidente) è dovuto alla politica per la sicurezza e di duro contrasto all’immigrazione fatta da ministro dell’Interno. Emblematico il caso di Leonarda la ragazzina regolarmente iscritta al Collège (scuola media) di Doubs, espulsa con la sua famiglia di origini kosovare residente clandestinamente in Francia. Quell’espulsione – condannata da tutte le associazioni di diritti civili e umanitarie – portò a Valls il consenso del 74 per cento dei francesi. Questo caso la dice lunga sullo stato d’animo dominante in questi anni in Francia. Di qui l’exploit del Front National esploso nel 2002, quando Jean-Marie Le Pen arrivò al ballottaggio con Chirac nelle presidenziali superando il socialista Jospin, premier in carica. E non a caso anche Nicolas Sarkozy ha costruito la sua fortuna politica da «primo flic», poliziotto, di Francia a place Beauvau che si trova a cento metri dall’Eliseo e dove ha sede il ministero dell’Interno. Sarko non è mai diventato primo ministro (c’era il veto di Chirac che lo viveva come il suo vero antagonista) ma di là ha scalato con successo la presidenza. Per Valls la strada è ancora lunga, in ogni caso – a meno di un ritiro clamoroso – nel 2017 sarà ancora Hollande a succedere a se stesso nella corsa al trono di monarca repubblicano. Ora Valls ha il compito difficile di riconquistare la fiducia di un paese che nel suo breve messaggio di ieri sera ha definito «angosciato». Economia, giustizia sociale, sicurezza. La linea non cambia, è quella annunciata dal Presidente il 14 gennaio: tagli per 30 miliardi agli oneri sociali delle imprese, tagli ai contributi e alle imposte dei redditi più bassi, economie di bilancio nella spesa pubblica. Un patto di «responsabilità e solidarietà» che per il momento è ancora sulla carta. Le domande ora sono due. Può Valls vincere la scommessa continuando (e verosimilmente radicalizzando, tanto che i verdi hanno subito annunciato l’uscita dal governo) quella linea politica social-liberale che non ha prodotto effetti sull’occupazione e portato alla sconfitta elettorale? E poi: inseguendo i temi del Front sulla sicurezza e contro gli stranieri, si guadagnano consensi o si legittima la politica di Marine Le Pen? Tutto dipende dai risultati. Quelli che sono – per ora – completamente mancati a François Hollande. Manuel Valls e Anne Hidalgo (la neo eletta sindaco di Parigi), entrambi figli di esuli della Spagna franchista, hanno un compito storico: salvare il socialismo francese e – anche – un po’ la Francia. P trale Europea - fu in realtà largamente condivisa da forze politiche di segno opposto, anche se oggi, con un cinismo del quale è inutile stupirsi, la «vergognosa riforma» è soltanto opera dell’allora ministro del Lavoro. Certo, furono fatti errori, ma soltanto chi non fa non sbaglia. Nessuna riforma nasce perfetta. In quel caso, gli errori furono principalmente dovuti all’emergenza nella quale il governo si trovò a operare e alle errate informazioni statistiche fornite al Ministero di cui ero responsabile circa il numero di lavoratori che si trovavano (o che si sarebbero trovati in futuro, per via di accordi collettivi o individuali) nello speciale intervallo di tempo tra la fine del lavoro e l’inizio del pensionamento secondo le vecchie (peraltro insostenibili) regole. A questi lavoratori il governo di cui feci parte diede risposte, nell’ambito di vincoli stringenti di tempo, di risorse e di informazioni (molte regioni non hanno provveduto neppure oggi, a distanza di due anni, a fornire una stima sufficientemente precisa del numero dei lavoratori salvaguardabili). Si cercò di tutelare le situazioni di emergenza e di affrontare in modo sistematico il problema dei lavoratori di età più avanzata, in passato troppo spesso e troppo facilmente risolto con il pensionamento anticipato, senza che ciò servisse a migliorare le possibilità dei giovani di trovare un’occupazione. In un paese meno conflittuale del nostro, la ricerca di soluzioni condivise avrebbe consentito di risolvere più rapidamen- te e più efficacemente il problema. Da noi si è preferito usarlo strumentalmente e spregiudicatamente per guadagnarsi qualche voto in più. Chi propone ora di abolire quella che viene chiamata «riforma Fornero» quando la si critica, e «riforma del governo Monti» quando la si guarda con maggiore obiettività, ha il dovere di spiegare agli italiani come finanzierebbe i risparmi di spesa da essa derivanti già contabilizzati nei conti pubblici (oltre 80 miliardi di euro entro il 2020). Forse con una nuova imposta sulla casa? E ha il dovere di spiegare, in particolare ai giovani, perché si deve cancellare una riforma che ha alleggerito il loro «debito pensionistico», perché si deve ripristinare una formula di calcolo delle pensioni che dà di più a chi ha retribuzioni più elevate e che fa pagare questo «regalo improprio» esattamente a quelle giovani generazioni che a parole si vogliono sempre proteggere e che invece sono state fortemente danneggiate dalle passate politiche basate sul debito. La «vergogna» non è nella riforma ma nel travisamento grossolano dei fatti, allorché si presenta come a costo zero un’abolizione che metterebbe a rischio sia il risanamento finanziario italiano già ottenuto sia il futuro delle generazioni giovani. E nel presentare una meditata operazione di governo, ampiamente condivisa dai rappresentanti dei cittadini, come una mera «crudeltà» dell’allora ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali. 28 STAMPA .LA MARTEDÌ 1 APRILE 2014 Benedetti Michelangeli in mostra A Roma domani e giovedì una Mostra bio-bibliografica e un Convegno internazionale di studi sulla figura di Arturo Benedetti Michelangeli in vista del ventennale della scomparsa. A cura della Biblioteca Nazionale di Roma, dell’Università Roma 3, dell’Accademia di S. Cecilia e di vari altri enti e istituzioni, le giornate prevedono relazioni di studiosi italiani e stranieri e un’antologia di filmati e documenti sonori sul celebre pianista. CULTURA SPETTACOLI & MAURIZIO MOLINARI INVIATO A TEL AVIV P er entrare nelle viscere di Israele bisogna varcare la soglia della casa di Amoz Oz. Seduto nel suo salotto in un elegante quartiere a Nord di Tel Aviv, Oz racconta il suo Paese con il misto di passione e lucidità che distingue lo stile dei libri e scritti tradotti in tutto il mondo: vede nel Negev la nuova frontiera di Israele, nella lingua ebraica una fonte inarrestabile di creatività, nella soluzione dei due Stati l’unica via d’uscita al conflitto con i palestinesi e rilancia la richiesta all’Europa di non guardare al Medio Oriente come se fosse un film di Hollywood con buoni contrapposti a cattivi. Nel quartiere di Nahlaot, a Gerusalemme, Natalie Portman sta girando il film tratto dal suo best seller Sippur Al-Ahava VeHoscech (Una storia d’amore e di tenebra) ma la cosa non lo emoziona più di tanto. «E’ come se un pianista descrivesse un violinista», dice, affiancando rispetto e distacco. Resta il fatto che i suoi libri sono fra i più tradotti al mondo, trasformando la letteratura ebraica in un prodotto globale. E’ un fenomeno che spiega con «l’attrazione che i lettori hanno per le realtà particolari che possono suscitare grande interesse o repulsione» e lo porta a soffermarsi anche sulla «intrinseca creatività della lingua ebraica». «Posso essere un critico aspro di alcune posizioni dei governi israeliani – sottolinea - ma sono un appassionato sostenitore della lingua ebraica». Il motivo è che si trat- Lo scrittore israeliano Amos Oz nel deserto del Negev. Settantacinque anni, Oz è considerato uno dei più importanti scrittori di Israele insieme con Abraham B. Yehoshua e David Grossman Amos Oz è stato nel 1978 uno dei fondatori del movimento pacifista israeliano Peace Now LA LINGUA «Sono un appassionato sostenitore dell’Ebraico della sua ricca creatività» ta di un idioma «in continua trasformazione», che «si arricchisce di vocaboli grazie all’arrivo di nuovi immigrati» e possiede forme lessicali «che consentono di cambiare l’ordine di vocaboli, articoli e avverbi mantenendo lo stesso significato». D’altra parte il numero di persone che oggi parlano l’ebraico è simile a quello di chi conosceva l’inglese ai tempi di Shakespeare e dunque nulla preclude ad un’ulteriore espansione di un bacino di lettori in lingua originale che «quando Israele venne creata era di appena 300 mila anime ed ora è superiore agli abitanti della Norvegia o della Danimarca». La vitalità intrinseca dell’ebraico nasce, per Amoz Oz, anche dall’essere stata una «Bella Addormentata» per 17 secoli, perché se è vero che non apparteneva a nessuno Stato lo è pure che «se un rabbino ashkenazita dell’Europa orientale dove corrispondere per iscritto con un rabbino sefardita in Nordafrica lo faceva nella lingua della Bibbia perché era l’unica che li accomunava». Ciò che colpisce nell’ascoltare Amos Oz è la semplicità di pensieri che esprimono una creatività dirompente. Avviene ad esempio quando, pochi minuti dopo, davanti a due tazzine di tè da lui stesso preparato e versato, si sofferma sul «Negev, possibile nuova frontiera di Israele». Qui si parla spesso e volentieri del grande deserto meridionale: Shimon Peres immagina di popolarlo, Benjamin Netanyahu vi investe sulle nuove tecnologie, lo «Shafdan» è un modello di ripulitura delle acque e l’agricoltura continua a fiorirvi. «Quando ci ritireremo dalla West Bank, il Negev potrà diventare il nuovo orizzonte», dice lo scrittore, sottolineando la possibilità di trasfe- Amos Oz: per Israele il deserto del Negev è la nuova frontiera Lo scrittore israeliano: la penso come il presidente Peres, se dovremo lasciare la West Bank i nostri coloni potranno dedicarsi a far fiorire quel deserto guardo alle incomprensioni fra Europa e Israele, la spiegazione che ne dà è duplice. Da un lato «l’Europa dimentica che siamo una nazione di profughi, dove ogni singolo porta dentro di sé la memoria delle persecuzioni, e dunque abbiamo bisogno costante di rassicurazioni», mentre dall’altro «sbagliano quegli israeliani che considerano ogni critica alle nostre politiche come una dimostrazione di antisemitismo». In realtà nella stagione di Barack Obama vi sono anche molte incomprensioni fra Israele e Stati Uniti, fino al punto da far ipotizzare l’avvicinamento dello Stato Ebraico ad altre potenze, come la Cina e la Russia. E in Cina proprio la traduzione del suo libro dimostra la crescente attenzione per Israele. «Ciò che ci dobbiamo chiedere non è se noi guarderemo ad altri Stati – osserva Amos Oz – ma se vi saranno altri Stati capaci di aprirsi LA PACE «Non ci sono buoni e cattivi L’unica soluzione praticabile rimane quella dei due Stati» rirvi gran parte dei residenti negli insediamenti. E’ una delle idee che lo accomuna a Shimon Peres, a cui è molto legato, fino al punto da essere stato indicato da lui in passato come possibile guida per il partito laburista. Ora ad esserne leader è il giovane Isaac Herzog, che apprezza, mentre Peres sta per lasciare la presidenza dello Stato «e fra i possibili successori non c’è nessuno neanche lontanamente paragonabile alle sue qualità». Fra i leader politici emergenti nessuno lo emoziona più di tanto, incluso Naftali Bennet capo del partito Bayit HaYehudì (Casa ebraica) in crescita nell’elettorato di destra. «I migliori fra i giovani non si avvicinano alla vita pubblica, in Israele come in Italia, perché temono che emergendo si troverebbero obbligati a dover giustificare ogni sorta di comportamenti passati, anche quelli più lontani negli anni», osserva, aggiungendo però di avere fiducia nel «fattore-sorpresa» che spesso ha cambiato il corso del XXI secolo. «Nessuno si aspettava che De Gaulle avrebbe lasciato l’Algeria, che Churchill avrebbe gestito la liquidazione dell’Impero britannico, che Begin si sarebbe ritirato dall’intero Sinai e che Gorbaciov avrebbe fatto implodere l’Urss ma questo è quanto in realtà avvenuto» osserva, indicando per il conflitto fra israeliani e palestinesi una soluzione «simile al divorzio dolce fra cechi e slovacchi» che portò la Cecoslovacchia a lasciare il posto alle attuali Repubblica Ceca e Slovacchia. Amoz Oz, fondatore di «Peace Now», fu fra i primi a battersi per la soluzione dei due Stati per due popoli ed oggi davanti alle perduranti difficoltà e resistenze ribadisce che «non c’è una strada alternativa per porre fine ad un conflitto tragico perché non oppone un torto ad una ragione ma vede confrontarsi due parti che hanno entrambe ragione». Da qui l’appello all’Europa di «guardare a israeliani e palestinesi non come ad un film di Hollywood con i buoni e i cattivi», bensì come ad una realtà dove «si può esprimere sostegno ad entrambi». Ri- a noi come hanno fatto gli Stati Uniti negli ultimi quarant’anni diventando il cugino potente di uno Stato senza famiglia come Israele». Sulle trasformazioni in atto nello Stato ebraico l’approvazione delle legge che abolisce l’esenzione dal servizio militare per gli ultraortodossi lo trova tiepido. «Non sono come quegli israeliani laici per i quali il servizio militare degli ultraortodossi è determinante – osserva, seduto con a fianco l’inseparabile gatto Freddy – per me ciò che conta di più è la loro integrazione nel mondo del lavoro». Più in generale comunque non crede ad un’Israele sempre più religiosa: «Quando lo Stato venne fondato i partiti religiosi in totale aveva- LA STAMPA MARTEDÌ 1 APRILE 2014 Chiude a Roma l’ex Caffè Aragno Ai suoi tavoli Oscar Wilde e Ungaretti on Claudio Magris, di passaggio a Torino dove coltiva lunghe amicizie, parliamo a briglia sciolta di romanzo. E’ un tema che lo appassiona e si è cimentato con questo genere letterario in varie declinazioni, da Illazioni su una sciabola e Un altro mare al più sperimentale Alla cieca. C Claudio, il romanzo ha finito per soppiantare ogni altro tipo di scrittura. Gode di una grande diffusione, confondendosi con la più corriva letteratura di consumo. Quali sono le ragioni della sua durata e vitalità? «In origine è un genere disprezzato, è la prosa che vorrebbe competere con la sublimità della poesia. Diventa importante quando sa cogliere, in una proiezione moderna, la ricchezza e la mutevolezza della realtà. Si contrappone all’epica, alla sua fissità, in cui persiste il senso di un significato. Si potrebbe dire che il romanzo è abbandonato dagli dei. Esprime la diversità e la disarmonia del mondo e il suo divenire, la difficoltà di inserire le storie individuali nella grande storia». Questo accade in particolare quando sulla scena del romanzo irrompono, ai primi del Novecento, i grandi eversori: Proust, Kafka, Joyce, Musil, che scardinano le strutture del romanzo realista ottocentesco. «Sono gli autori, come li ha definiti Raffaele La Capria, di “capolavori falliti”, non perché siano artisticamente incapaci, ma perché hanno sentito la necessità di assumere su di sé il disordine del mondo. Coltivano, in modi dissimili, le poetiche dello sconquasso...». Claudio Magris “Il romanzo non finirà” “Testimonia la disarmonia del mondo, la difficoltà , di inserire le storie individuali nella grande storia” A Torino Oggi, alle 18, al Circolo della Stampa corso Stati Uniti 27, a Torino, l’appuntamento mensile con gli interpreti della cultura contemporanea vedrà protagonista Claudio Magris. Lo scrittore dialogherà con il critico letterario de La Stampa Lorenzo Mondo sul tema «Non solo romanzo». Coordinerà Marina Giaveri, docente di Letterature comparate all’Università di Torino nette, e ci sono i romanzi o le opere teatrali che intendono riprodurre il groviglio della realtà in una prosa più elaborata e complessa». Tornando ai grandi innovatori. Non hanno fatto tabula rasa di scrittori che conservano certe componenti del romanzo realista. Penso al Dottor Zivago o Il Gattopardo, usciti proprio negli anni in cui si affermava la morte del romanzo tradizionalmente inteso. Non sarà che il genere romanzo è ricco di astuzie, di sotterfugi, che soltanto un lettore avvertito può scoprire mettendone in luce la novità? «Un giorno ebbi occasione di intrattenermi con Isaac Singer, uno scrittore che amo molto. Mi azzardai a dirgli che Una volta dissi a Isaac Singer che i suoi racconti erano «ottocenteschi». «Scrivo quel che so scrivere», mi rispose i suoi racconti erano “ottocenteschi”. “Scrivo quel che so scrivere” mi rispose imperturbato. Feci ammenda affermando che io ero soltanto un critico, lui un genio. Mi congedò con una sonora risata. In realtà esistono scrittori che scrivono con la testa e altri con la mano. Credo che un grande scrittore scriva sempre, almeno in parte, con la mano, partendo da un’oscurità che è la fonte della creatività». Prendiamo Beppe Fenoglio. A prima vista, può parere soltanto uno scrittore di guerra. Ma la sua scrittura è tramata di rimandi biblici e omerici... «Fenoglio, senza proporselo, diventa uno scrittore epico, il cantore di un mondo che conserva una sua compatta Corrispondendo alla mescolanza della vita la narrativa mescola i generi Include dunque la saggistica totalità. Sembra un autore antico, e con questo non intendo diminuirlo, possiede una innocenza irreperibile in altri scrittori». Daallorailromanzoèdestinatoaoccuparsi soltanto di sconquassi, di realtà perturbate? no 28 seggi, oggi ne hanno 31, dunque sono cresciuti ma non molto» e Israele «resta un Paese dove la maggioranza della popolazione, che vive lungo la costa da Naharya ad Ashkelon, è composta al 75 per cento da laici». Dare eccessivo risalto agli ortodossi «è un errore che spesso fa chi vive a Gerusalemme». Anche fra i palestinesi le differenze sono sensibili: «Ramallah è la loro Tel Aviv ma nei piccoli villaggi albergano povertà e disperazione». Prima di salutarci, il ricordo di Oz va a Gianni Agnelli, che ricevette anni fa nel kibbutz di Hulda, in un incontro a cui parteciparono anche le rispettive mogli, Nily e Donna Marella. «Lo rammento come un uomo con grande cura per i dettagli e curiosità – termina Oz – a farci incontrare l’amico comune Vittorio Dan Segre». 29 centro romano, potrebbe chiudere i battenti entro l’estate. Per sempre. Dall’8 giugno lo storico locale di via del Corso, al numero civico 181, frequentato da Giuseppe Ungaretti e Oscar Wilde, licenzierà tutti i suoi 77 dipendenti attualmente in servizio. «È assurdo, vogliono mandarci in mezzo alla strada senza preavviso, come se fosse una cosa normale, chiediamo l’intervento del governo Renzi», protesta un gruppo di lavoratori, che da ieri mattina ha organizzato un sit in davanti all’ingresso principale del punto vendita. «Autogrill ci ha licenziato per fax!», si legge su un maxistriscione esposto sul marciapiede. È scampato alla demolizione nel 1883. È sopravvissuto alla bomba esplosa nel 1906. Ha superato indenne l’avvento del fascismo, il rinnovo del 1932, la cessione all’Alemagna nel 1955 e alla società Autogrill poi. Stavolta il Caffè Aragno rischia di scomparire. Uno dei caffè letterari più famosi d’Italia, a due passi da piazza Montecitorio, trasformato negli ultimi anni in fast food «Spizzico» per i turisti del LORENZO MONDO . Il romanzo è un composto instabile e dotato di una voracità inclusiva. Forse sarebbe più giusto parlare di narrativa, che d’altra parte contrappone millenni di vita ai pochi secoli del romanzo propriamente detto. «Ovviamente no. Ma non si può fare finta che non sia successo niente nella percezione del mondo. Non soltanto la letteratura, ma l’arte figurativa, la musica, la scienza avvertono che tutto è diventato più instabile, esige nuovi strumenti rappresentativi e conoscitivi. C’è una frattura che non si è risanata, non si è ricomposta in una nuova classicità. Il confronto con “L’urlo” di Munch non può essere evitato. E questa condizione si riverbera nella problematica duplicità della scrittura: la cosa infatti è uguale al come». «E’ vero. La narrativa sopporta una mescolanza dei generi, che corrisponde alla mescolanza della vita. Include dunque la saggistica in tutte le sue varietà, che deve avere una sua misura, uniformarsi alla voce riconoscibile di un testo». Il narrare sembra appartenere a una naturale disposizione dell’uomo, fin da quando il narratore orale raccoglieva gli ascoltatori intorno a un fuoco o in una stalla. «Sotto qualsivoglia forma è destinato a durare. Secondo la religiosità chassidica, ha addirittura un valore sacrale, rafforza lo spirito della comunità. E non dimentichiamolo, i fondatori delle grandi religioni, incluso il buddhismo, sono eccezionali narratori». Come si manifesta questa duplicità nel percorso così ricco e variato della tua scrittura? «Ci sono gli scritti in senso lato giornalistici, gli interventi di natura etico-politica che esigono un discorso paratattico, a definizioni chiare e FOTO DI ALESSANDRO ALBERT/ SYNCSTUDIO Masterpiece, l’apparenza della scrittura MARIO BAUDINO a vinto Nikola Savic, che mette insieme buoni sentimenti, faccia simpatica e l’essere serbo. Quanto al suo romanzo se n’è ascoltato un pezzo, recitato nel confronto finale, e non è che a questo punto ne sappiamo molto di più. Bisognerà aspettare che la Bompiani lo diffonda in centomila copie,, e lo distribuisca attraverso tutti i canali possibili per farne un best seller: come se la trasmissione televisiva, la gara e tutto il resto non fossero altro che un lungo, interminabile spot. A differenza degli altri «talent», però, con H un pubblico televisivo che non può interagire, del tutto passivo. Così finisce Masterpiece, tra ascolti bassi, qualche polemica, dichiarazioni trionfalistiche, grande sbertucciamento in rete e nessuna suspense: non solo durante le puntate ma anche per la finale, i cui risultati erano ampiamente disponibili in rete già da domenica mattina, con vincitore e classifica. Restano i romanzi, di cui nulla continuiamo a sapere, e i personaggi degli scrittori o aspiranti tali (ma perché insistere su aspiranti scrittori? Se uno scrive scrive, non aspira): dall’impiegato ai servizi funerari che manco a dirlo è uno specialista di humour nero all’ex manager che Nikola Savic, 36 anni, di Oriago è il vincitore del talent show letterario della Rai «Masterpiece» Il giovane scrittore è di origine serba manco a dirlo è molto sicura di sé, una galleria televisivamente forse efficace. Resta il problema di come si possa portare la lettura in televisione e farla diventare un tema da vasto pubblico: qualcuno c’è riuscito, nel passato, soprattutto Alessandro Baricco, ma in presenza di un forte carisma personale e in un momento di grande successo come autore anche «popolare». Baricco usava i classici. Qui era questione di esordienti come tanti altri. Siamo sicuri che una trasmissione televisiva possa selezionarli meglio di come fanno abitualmente gli editori o i premi letterari? I concorrenti, col loro romanzo perennemente alluso (non si può leggere un romanzo in tv) ce l‘hanno messa tutta. Si sono sfidati su una varietà di prove dagli sms spiritosi agli epitaffi, dai racconti a tema alla scrittura veloce: divertenti sì, ma si può essere un bravo romanziere e non avere la minima prontezza di spirito. In tv però si deve essere anzitutto un personaggio, ma un personaggio non è necessariamente uno scrittore. Masterpiece ha il merito di aver raccontato la lavorazione del libro, il suo lento nascere nel confronto con l’editore: il che può anche rappresentare una promozione della lettura più consapevole. . E il difetto forse più grave, di averlo però raccontato a quei pochi che lo sapevano già. T1 CV PR T2 30 .Spettacoli STAMPA .LA MARTEDÌ 1 APRILE 2014 glia di scoprire, attenzione. In Italia soffre il sistema di mercato. Anzi il jazz soffre un po’ di meno perché lo si ama, il vinile ha un grandissimo mercato, mentre in Scandinavia il disco non esiste più. Ma da noi la gente va volentieri ai concerti e lì compra il disco. Però c’è disattenzione verso la cultura, monumenti sono anche i libri, la musica, l’arte attuale: non si può vivere solo guardando al passato». Intervista MARINELLA VENEGONI TORINO Perché non va a spiegarlo a Renzi? «A novembre sono andato a parlare con l’ex ministro Bray, c’è stata attenzione ma siamo pronti a riprendere il dialogo con le istituzioni, non bisogna solo lamentarsi. E’ appena nata una associazione di amici del Jazz che ci dovrebbe rappresentare. Pensi che il mio Festival a Berchidda, tremila abitanti, produce 4 volte di incasso rispetto alla spesa, e crea indotto anche sulle menti, vengono stagisti da tutta Europa». aolo Fresu, 53 anni, gloria italiana della tromba, festeggia 30 anni di carriera con 200 concerti l’anno, tra cui il Primo Maggio al Festival Jazz di Torino. Festeggia con un album, 30 appunto: brani suoi e di colleghi della band, un classico nervoso di Purcell, leggerezza consapevolmente impegnativa. Il mondo cambia, l’artista sa assecondarne lo spirito senza tradire la propria vocazione e questo fa Fresu, eloquio sciolto e pensieri onnivori. Sposato con una violinista, un bimbo che già impara a suonare, è figlio di un pastore sardo e cittadino del mondo. P IL 1O MAGGIO AL FESTIVAL DI TORINO «La città è stata protagonista degli inizi del jazz in Italia, meritava una manifestazione di livello» Caro Fresu, trent’anni di jazz con la stessa formazione... «Il quintetto è nato con me e il pianista Cipelli nell’84, eravamo due sbarbini. Penso sia la formazione più longeva del jazz europeo. Sempre con la voglia di divertirci; credo nei rapporti umani, non ci si divide mai per la musica. In 30 abbiamo provato a metter in un unico disco la personalità di ognuno». Che cos’è oggi il jazz? «Non si sa neanche bene cosa significhi, dopo 100 anni. Bisognerebbe coniare un nuovo termine per definire la musica che fu di Parker e Armstrong. Ci si porta dietro tutto, anche un certo pop, non vedo più il problema che il jazz spaventi. Se nei ‘70 il free ebbe valenza sociale e politica, oggi ognuno ci può trovare quello che ama. C’è un modo di porsi completamente cambiato. Come diceva Duke Ellington, la musica si divide in buona e cattiva». L’attenzione ai nuovi fenomeni? «Non è troppa. In Italia ci sono famiglie strette, fuori c’è più curiosità, vo- Michael Jackson Esce “Xscape” album di inediti “modernizzati” LONDRA Il 13 maggio Epic Records, insieme alla «Estate of Michael Jackson», pubblicherà Xscape, nuovo album dell’indimenticato Re del Pop. Il disco, composto da otto nuovi brani, è disponibile in pre-ordine da oggi su iTunes.com/MichaelJackson. Scritto e prodotto da Jackson e Jerkins, Xscape è stato «modernizzato» dal produttore che l’aveva originariamente inciso in studio con Michael, L.A. Reid, presidente di Epic Records nonché giudice nelle prime due edizioni di X Factor, che, dopo l’apertura degli archivi di Jackson, ha avuto accesso illimitato ai tesori che co- Lei è figlio di un pastore, si è conquistato tutto con i denti.. Paolo Fresu, 53 anni, trombettista sardo Paolo Fresu “Anche il jazz è un monumento” Il trombettista festeggia 30 anni di carriera con un album: “Non solo il passato è bello” «Ho i piedi per terra, non so nemmeno nuotare. Non è stato così difficile, ho fatto tutto con passione, dalla Banda Musicale del paese al gruppo che suonava Dalla o Stevie Wonder ma anche Casadei, fino a trovare il jazz, infilandomi nel cambio generazionale. E i miei genitori nella loro saggezza popolare hanno sempre avuto rispetto della cultura e dell’arte. Mio papà, 90 anni, continua a venire a tutti i nostri concerti in Sardegna». In che rapporti è con Enrico Rava e Fabrizio Bosso, altre grandi trombe italiane? «Ottimi. Per Fabrizio ho scritto le note di copertina del penultimo disco, tecnicamente è uno dei più grandi. Con Enrico c’è molta stima e amicizia. Ognuno ha il suo mondo, non c’è competizione». Il Festival Jazz di Torino? «La città è stata protagonista degli inizi di questa musica in Italia, meritava il Festival, era importante che si riappropriasse di una manifestazione di livello». Michael Jackson stituiscono quarant’anni di materiale cantato da Michael. Reid ha curato la selezione finale dei brani, i produttori li hanno rielaborati per ottenere un sound contemporaneo nel rispetto dell’essenza di Michael: un processo che Reid definisce «contemporaneizzazione». Il produttore principale dell’album, Timbaland, era uno dei pochi che secondo Reid aveva lo spessore, la sensibilità e la versatilità necessari. «Senza lo straordinario contributo di Michael, la musica e gli artisti contemporanei non sarebbero quelli che conosciamo - dice Reid -. È un onore per noi offrire queste can[S. N.] zoni al mondo intero». LA STAMPA MARTEDÌ 1 APRILE 2014 FULVIA CAPRARA ROMA el film che Abel Ferrara dedica a Pier Paolo Pasolini , ricostruendone le ultime 24 ore di vita, a quasi 40 anni dalla scomparsa (2 novembre 1975), Riccardo Scamarcio interpreta Ninetto Davoli: «Ho cercato di rendere il suo atteggiamento verso la vita, quel candore, quella furbizia, e quello che Davoli ha rappresentato nel cinema di Pasolini». Insomma, non una piccola impresa, ma, anzi, una gran responsabilità, sotto la guida di un regista tutto genio e sregolatezza, visionario, inventivo, scapestrato: «Il set era totalmente pasoliniano, lavorare con Ferrara è stupendo, lui è un autore istintivo, una persona speciale, che conosco da tempo e a cui sono davvero affezionato». Ora il film è al montaggio: «Credo che Ferrara, evitando la ricostruzione fedele dei fatti, abbia tentato di dare il senso del lavoro di Pasolini e soprattutto di ciò che con lui abbiamo perso, ovvero una lettura lucida e irriverente dei comportamenti umani». Per Scamarcio, classe ’79, esploso come teenidol con «Tre metri sopra il cielo» e capace, con il lavoro e con gli anni, di mutare completamente pelle, Pasolini è «un faro importantissimo, una chiave di lettura del mondo di oggi, globalizzato e massmediatico, un antropologo che ha analizzato l’universo dell’ l’Italia rurale, un artista ammazzato, alla fine, dal mondo che aveva raccontato». N Prima di Ferrara c’è stato Avati che le ha messo accanto un sex-symbol come la Stone, a giugno girerà con Vincenzo Marra, e adesso l’aspettano i Taviani sul set del film basato sul Decamerone di Boccaccio. «Sì, sono nella novella Gentile e Catalina, interpreto un cavaliere romantico innamorato di una fanciulla, si dice che questa storia abbia ispirato Skakespeare per Giulietta e Romeo». E poi, da qualche tempo, è diventato anche produttore. «Sì, ma quella non è una cosa decisa a tavolino, è capitata e l’ho fatta. “Miele” era un film difficile da realizzare, l’abbiamo RICCARDO SCAMARCIO “La mia primavera tra Pasolini e Sharon Stone” L’attore è Ninetto Davoli nel film di Ferrara sul poeta e protagonista del “Ragazzo d’oro” di Avati forse a Cannes Spettacoli .31 Pasotti : “Nottetempo finalmente faccio il duro” Per esempio? «Il continuare a non capire che l’arte ha compiti importantissimi, deve riscaldare i cuori delle persone , dar loro conforto, e per questo va tutelata, sottratta a quella disgregazione culturale che ha invece caratterizzato questi nostri ultimi anni». Quanto serve all’Italia l’Oscar di Sorrentino? «Quando avvengono cose di questo tipo l’attenzione verso il nostro Paese si riaccende, mi auguro che il Ministro Franceschini capisca l’importanza dell’arte, in tutte le sue forme». ROMA Un noir con un inedito Giorgio Pasotti nei panni di un duro: ovvero quelli di Matteo (poliziotto della stradale ed ex rugbista). È quello che si vede in Nottetempo, opera prima di Francesco Prisco (una dozzina di corti al suo attivo), che arriverà in sala dopodomani distribuito da Videa in 20 copie. Un film coraggioso, con tutta una serie di personaggi destinati incrociare le loro vite fino al tragico finale. Tutto inizia con un incidente stradale che rimette in gioco la vita di Matteo, quella di una ragazza tutta sentimento, Assia (Nina Torresi), segretamente innamorata di lui, e anche quella di Enrico, triste cabarettista ormai in declino (Gianfelice Imparato) che scopre dentro di sé una voglia di rivalsa. Questi tre personaggi, ognuno animato dalla voglia di cambiare la propria vita e di trovare una nuova felicità, L’attore Giorgio Pasotti IL RITRATTO DI RICCARDO SCAMARCIO È DI FABIO LOVINO «Sono anche nel Decameron dei fratelli Taviani, in un episodio romantico cui si ispira Giulietta e Romeo» montato, è venuto bene, e adesso ho in testa di andare avanti». Farebbe anche il regista? «E’ inevitabile pensarci, e qualche piccola cosa l’ho anche già fatta, però per il momento no, non ci penso realmente». Traitantiautorichel’hannodiretta, qual è quello con cui si è trovato meglio? vergent, che incassa 26,5 milioni, per un totale di 95 mln in due settimane, e Muppets Most Wanted, il sequel dei Muppet con 16,5 milioni. L’attenzione che la storia dell’Arca biblica aveva polarizzato intorno a sé, e finanche le critiche rivolte alla pellicola della Paramount, hanno avuto un effetto virtuoso, almeno per quanto riguarda gli incassi. Non accenna tuttavia a sgonfiarsi la polemica che aveva preceduto l’uscita nelle sale, quella proveniente in particolare da diversi ambienti religiosi, secondo cui il film diretto dal «Sogno di interpretare Federico II di Svevia un condottiero e un sognatore legato alla mia città, Andria» «Con Costa Gavras ho avuto un rapporto bellissimo, forse anche perchè le riprese di Verso l’Eden corrispondevano a un momento particolare della mia vita personale, una fase di passaggio». C’è un personaggio che le piacerebbe interpretare? «Vorrei raccontare Federico II Per il film di Aronofsky 44 milioni di dollari nel weekend Un diluvio di biglietti ai botteghini per un totale di circa 44 milioni di dollari incassati nel fine settimana. Dopo aver sollevato una marea di critiche, Noah sbarca nelle sale cinematografiche degli Stati Uniti, rendendosi protagonista di un debutto in grande stile. Il film biblico sulla storia di Noè, diretto da Darren Aronofsky e interpretato da Russel Crowe, brucia la concorrenza e conquista la vetta dei box office a stelle e strisce. Distanziati di gran lunga i rivali Di- «Certo, credo che se si è spinti, come nel mio caso, da autentica insofferenza verso l’ ingiustizia, bisogna impegnarsi, cercando di correggere errori reiterati...». Riccardo Scamarcio sopra e accanto nel film di Avati con Sharon Stone Inarrestabile Arca di Noè in vetta al botteghino Usa FRANCESCO SEMPRINI NEW YORK Lavoro, ma anche idee politiche di sinistra e impegno nelle cause che coinvolgono la sua categoria... . Diluvio Il film Noah con Russell Crowe (nella foto in una scena) ha distanziato di gran lunga i rivali Divergent e Muppets Most Wanted di Svevia, per via del legame forte che ha con Andria, la città in cui sono nato, ma soprattutto perchè è stato un precursore in tanti campi, un condottiero, ma anche un sognatore, costruttore dei più bei castelli del Sud, scomunicato 2 volte, insomma una figura leggendaria, metafisica..». E il governo Renzi come lo vede? «E’ arrivato da così poco tempo, per adesso non lo vedo..e poi mi interrogo sul fatto che stiamo avendo così tanti premier non eletti dal popolo, Monti, Letta, Renzi... Insomma, è grave, significa che c’è assenza di democrazia, che altri decidono per noi, comunque spero che Renzi possa fare qualcosa di buono per il Paese». Quanto si sente cambiato dai tempi dei suoi inizi? «Sono cambiato come cambiano tutti, anzi, non penso di essere poi tanto diverso, credo di avere lo stesso entusiasmo e la stessa visione felice delle cose». attraversano l’Italia, da Napoli fino all’Alto Adige, inseguendosi alla ricerca di un cambiamento a cui nessuno vuole più rinunciare. «Dalla notte si parte e alla notte si ritorna - dice Prisco del suo film, girato in cinque settimane e con soli 650 mila euro -. Un movimento circolare di inquietudine che si completa in quello che mi piace pensare come un “viaggio al contrario” del protagonista, un ritorno al proprio passato. Ogni personaggio - aggiunge il regista - desidera qualcosa che non può avere; tutti si muovono spinti da un sentimento, senza il quale non potrebbe esistere nessun movimento, nessun viaggio». «È una liberazione fare il duro - dice Pasotti -. Credo che un film d’esordio così sia un mezzo miracolo nel panorama italiano, una piccola [S. N.] perla». regista di Black Swan, è una ha già incassato in due settimarappresentazione fuorviante di ne circa 20 milioni di dollari. Un quanto scritto nei testi sacri. film che ha stimolato l’interesCritiche reiterate a tal punto se degli spettatori interessati al che la stessa casa di produzione messaggio insito nella pellicola hollywoodiana ha dovuto di- e non tanto alla sua estetica. chiarare esplicitamente in una «I temi biblici sono la nuova nota che nel racconto si è fatto frontiera hollywoodiana, le atricorso a «licenze artistiche». tese sono elevate per questo geAl di là delle polemiche, «a nere», racconta Paul Dergaraquanto sembra la bedian, esperto pellicola ha fatto IL TEMA BIBLICO cinematografico breccia su coloro Rentrak. La Al di là delle polemiche di che avevano voconferma giunge il binomio cinema dagli altri film glia di godersi un film sofisticato e e fede riscuote interesse pronti a invadere interessante, e le sale cinematochi voleva vedere uno spettaco- grafiche prossimamente tra cui lo che onorasse la propria fede Heaven is for real di Randall religiosa», spiega Rob Moore, Wallace e prodotto da Joe Roth, vicepresidente di Paramount. in arrivo il 16 aprile poco prima Un binomio quello tra cinema e di Pasqua. E ancora il thriller fede che sembra riscuotere un apocalittico Left behind di Vic certo successo, non solo nel ca- Armstrong con Nicolas Cage, o so di Noè e della sua Arca, ma infine Exodus: Gods and Kings di anche per God’s not dead di Ha- Ridley Scott, con Christian Barold Cronk, produzione «low le nei panni di Mosè, il cui decost», senza star e bocciato dal- butto è atteso a dicembre, in vila critica specializzata, ma che sta del Natale. 32 .Spettacoli STAMPA .LA MARTEDÌ 1 APRILE 2014 Programmi tv I programmi settimanali completi delle principali tv satellitari, del digitale terrestre e delle radio su: www.lastampa.it/programmi dell’1 aprile 2014 Rai 1 Rai 2 6.00 Euronews 6.10 Unomattina Caffè 6.30 Tg 1 6.45 Unomattina Attualità 12.00 La prova del cuoco Varietà Tutti in cucina con Antonella Clerici, nella 14ª edizione del programma 13.30 Telegiornale 14.00 Tg 1 Economia Attualità 14.10 Verdetto finale Attualità 15.20 La vita in diretta Attualità Una coppia inedita al timone dello storico programma pomeridiano, Paola Perego e Franco Di Mare 18.50 L’eredità Game show 20.00 Telegiornale 20.30 Affari tuoi Game show 21.10 Carosello reloaded 6.00 La strada per la felicità Telefilm 6.45 Cartoon Flakes Programma per bambini 8.15 Due uomini e mezzo TF 8.35 Desperate Housewives Telefilm 10.00 Tg 2 Insieme Attualità 10.30 Meteo 11.00 I fatti vostri Varietà 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 Costume e Società 13.50 Medicina 33 Attualità 14.00 Detto Fatto Attualità 16.15 Cold Case Telefilm 17.45 Tg2 Flash Lis 17.50 Tg sport 18.15 Tg 2 18.45 Squadra Speciale Cobra 11 Telefilm 20.30 Tg 2 20.30 21.00 Lol Serie Rai 3 6.30 Rassegna stampa italiana e internazionale 7.00 Tgr Buongiorno Italia 7.30 Tgr Buongiorno Regione 8.00 Agorà Attualità 10.00 Mi manda Raitre 11.15 Elisir Attualità 12.00 Tg 3. Tg 3 Fuori Tg 12.45 Pane quotidiano 13.10 Il Tempo e la Storia 14.00 Tg Regione. Meteo 14.20 Tg 3. Meteo 3 14.50 Tgr Leonardo Attualità 15.00 Tg3 Lis 15.05 Tgr Piazza Affari 15.10 Terra nostra Telenovela 16.00 Aspettando Geo Doc. 16.40 Geo Documentari 19.00 Tg 3. Tg Regione. Meteo 20.00 Blob Videoframmenti 20.10 Sconosciuti Attualità 20.35 Un posto al sole SO Canale 5 6.00 Tg 5 Prima pagina 7.54 Traffico 7.56 Borse e Monete. Meteo 8.00 Tg 5 Mattina 8.45 Mattino Cinque 11.00 Forum Attualità 13.00 Tg 5. Meteo.it 13.40 Beautiful Soap opera 14.05 Grande Fratello - Live 14.10 CentoVetrine SO 14.45 Uomini e donne Talk-show Il programma condotto da Maria De Filippi 16.05 Grande Fratello - Live Reality show Il daytime del reality show 16.15 Il segreto Telenovela 17.10 Pomeriggio cinque 18.50 Avanti un altro! 20.00 Tg 5. Meteo.it 20.40 Striscia la notizia Italia 1 7.05 Friends Telefilm 7.35 Le regole dell’amore Sitcom 8.45 Una mamma per amica Telefilm 10.30 Dr. House - Medical division Telefilm 12.25 Studio Aperto. Meteo 13.00 Sport Mediaset 13.40 Grande Fratello - Live Reality show 14.10 I Simpson 14.35 Dragon Ball GT Cartoni animati 15.00 Big Bang Theory Telefilm 15.50 Due uomini e mezzo TF 16.35 E alla fine arriva mamma Telefilm 17.25 Nikita Telefilm 18.30 Studio Aperto. Meteo 19.20 CSI Scena del crimine Telefilm Rete 4 6.25 Chips Telefilm 7.20 Miami Vice Telefilm 8.15 Hunter Telefilm 9.40 Carabinieri Telefilm 10.40 Sai cosa mangi? 10.50 Ricette all’italiana 11.30 Tg 4 - Telegiornale 12.00 Detective in corsia TF 12.55 La signora in giallo TF 14.00 Lo sportello di Forum Attualità 15.30 Hamburg distretto 21 TF 16.35 My life Soap opera 16.45 Terra lontana Film (western, 1955) con James Stewart, Walter Brennan. Regia di Anthony Mann 18.55 Tg4 - Telegiornale 19.35 Il segreto Telenovela 20.30 Tempesta d’amore Soap opera La 7 6.00 Tg La7. Meteo. Oroscopo. Traffico 7.00 Omnibus - Rassegna stampa Attualità 7.30 Tg La7 7.50 Omnibus meteo 7.55 Omnibus Attualità 9.45 Coffee Break Attualità 11.00 L’aria che tira Attualità 13.30 Tg La7 14.00 Tg La7 Cronache 14.40 Le strade di San Francisco Telefilm 16.40 Il commissario Cordier Telefilm Serie televisiva francese 18.10 L’ispettore Barnaby Filmtv Le storie del laconico ed astuto ispettore 20.00 Tg La7 20.30 Otto e Mezzo Attualità Conduce Lilli Gruber 21.15 Una buona stagione 21.10 Made in sud 21.05 Ballarò 21.10 Giass 21.10 Arrow II 21.15 Jane Eyre ★★★ 21.10 Philadelphia ★★★ Emma e suo marito Michele sono sconvolti dall’inaspettato ritorno a casa del loro figlio Andrea, fuggito dopo la morte di suo fratello Riccardo VARIETÀ. Nuova serata all’inse- ATTUALITÀ. Il programma idea- VARIETÀ. Ilnuovodissacranteshow TELEFILM. Nell’episodio “Tre- FILM. (dramm., 1995) con C. Gain- FILM. (dramm., 1993) con Tom gna del divertimento in compagnia della squadra di cabarettisti meridionali. A condurli sul palco Elisabetta Gregoraci, Gigi & Ross e Fatima Trotta to e condotto da Giovanni Floris continua a seguire con grande interesse le iniziative del primo ministro Matteo Renzi e del suo esecutivo ideato da Antonio Ricci. Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu introducono filmati realizzati nelle tre macroregioni e una sfida fra le eccellenze di Nord, Centro e Sud mori”, Ben Turner viene assoldato da Armitage, un trafficante di armi, per rubare il prototipo del generatore di terremoti da casa di Malcolm Merlyn sbourg,W.Hurt.RegiadiF.Zeffirelli. Cresciuta in un orfanotrofio, Jane Eyrediventaistitutricedellapiccola Adele nella casa del signore di Rochester, dal carattere difficile Hanks,DenzelWashington.Regia di J. Demme. Andrew Beckett, unbrillanteavvocato,vienelicenziato dall’importante studio per cui lavora perché affetto da Aids FICTION. 23.20 Porta a Porta Attualità 0.55 Tg 1 - Notte. Che tempo fa 1.30 Sottovoce Attualità 2.00 Terza pagina Attualità 2.30 Mille e una notte Memoria Magazine 3.45 Da Da Da 23.45 Tg 2 0.00 2Next - Economia e Futuro 0.55 Rai Parlamento Telegiornale 1.05 Law & order Telefilm 1.50 Meteo 1.55 Appuntamento al cinema 23.20 Gazebo Attualità 0.00 Tg 3 Linea notte. Tg regione 1.05 Gap - Forward Attualità 1.35 Prima della Prima 2.05 Fuori orario. Cose (mai) viste 23.15 Matrix Attualità Conduce Luca Telese 1.30 Tg 5 Notte. Rassegna stampa. Meteo.it 2.00 Striscia la notizia 2.35 Uomini e donne 3.45 Off the map Telefilm 22.00 The tomorrow people TF 22.55 Revolution Serie 23.50 Le iene Varietà satirico 1.20 Grande Fratello - Live 1.40 Sport Mediaset 2.05 Studio aperto La giornata VERO TV TV&TV 17.45 18.15 18.30 19.30 20.25 20.30 21.30 21.45 21.55 22.00 ALESSANDRA COMAZZI a p a ro l a d ’o r d i n e della nostra nuova filiale è: glam». Con questo orrido presupposto, possiamo immaginare che tipo sia il manager Giampaolo Morelli, uno che bada all’apparenza, che licenzia senza battere ciglio. Ma, come dice l’adagio, chi la fa l’aspetti, e dunque nella fusione successiva tocca a lui essere fatto fuori. Dopo che avrà intrapreso una sorta di viaggio picaresco (in Ferrari) con la sua vittima, Neri Marcorè. E’ andato in onda ieri su Raiuno il primo film tv della serie «Purché finisca bene» (alla produzione, nomi noti, Saccà, Bernabei): l’idea, convincente, è quella di trattare i temi sociali di questa stagione triste disillusa frollata, con un po’ di umorismo, di leggerezza. Meno convincente è la realizzazione complessiva di questo debutto, dove alcune cose buone si sommano ad altre meno. I due interpreti sono simpatici, la regia di Fabrizio Costa è corretta, ma la sceneggiatura che li sostiene (di Giulio Calvani, Ilaria e Marta Storti) conferisce alla fiction quell’irrealismo caratteristico dei prodotti italiani: commedia sia, ma verosimile. Inoltre l’adolescente figlia di Marcorè, già vista in «Braccialetti rossi», Aurora Ruffino, è troppo acerba per il ruolo di coprotagonista, e la sua recitazione improbabile dà sostanza a una ragazzina antipatica, che pensa solo ai soldi, e che però improvvisamente diventa buona. «L can. 55 Vero in cucina Tg Family Vendetta d’amore Padre coraje TN Tg News Perla nera TN I cuochi pasticcioni Cuor di cucina Tg News Più belle, più giovani 23.40 Speciale Champions League 2.05 Tg 4 Night News 2.30 I vitelloni Film (comm., 1953) con Alberto Sordi, Franco Interlenghi 4.30 Help Quiz TV2000 23.30 Sex & The City Telefilm 0.40 Tg La7 Night Desk Attualità 1.45 Otto e Mezzo Attualità Conduce Lilli Gruber 2.35 La7 Doc Documentari 3.25 L’aria che tira Attualità REAL TIME 18.00 18.30 18.50 19.50 19.55 20.00 20.30 20.55 21.20 Rosario da Lourdes Tg 2000 Il Tempo Vola? Gocce di Miele Storie da Lourdes Rosario da Lourdes Nel cuore dei giorni Tg Tg Domani è un altro giorno Film 23.00 Kojak Fiction DMAX 15.45 Due case per una coppia Documentari 16.45 Quattro matrimoni 17.40 Amici di Maria De Filippi Varietà 18.40 Molto bene 19.40 Il boss delle torte 20.10 Best Bakery 21.10 My Cake Design: la battaglia dello zucchero 15.10 16.00 16.50 17.45 18.35 19.30 20.20 21.10 22.00 22.50 Affare fatto! MythBusters Airport Security Top Gear A caccia di auto Cacciatori di tesori Banco dei pugni Affari a tutti i costi Container Wars Restauri a quattro ruote film / intrattenimento 17.30 Ti presento gli Alieni DISCOVERY SCIENCE digitale terrestre 9.50 Il quartiere dei lillà Parigi: un bandito inseguito dalla polizia trova ospitalità da alcuni amici IRIS 9.55 Robin Hood RAI 4 10.05 Nel sole RAI MOVIE 10.45 Private Pratice RAI 4 11.30 Brothers And Sisters RAI 4 11.45 L’uomo dei sogni Una strana voce convince Ray a costruire nel campo di mais un campo di baseball IRIS 11.55 Hud il selvaggio Un anziano allevatore di bestiame vive con il ribelle figlio Hud. Tre Oscar RAI MOVIE 12.10 Streghe RAI 4 13.40 Flashpoint RAI 4 13.45 Afyon Oppio Un italoamericano, Joseph Coppola, vuole entrare nel traffico della droga IRIS 13.55 World Trade Center La tragedia delle Torri Gemelle vista da due 14.55 Gangster Squad La lotta di due poliziotti contro il boss mafioso più temuto di Los Angeles PREMIUM CINEMA 15.40 Chicago Fire PREMIUM ACTION 16.05 Fairly Legal JOI 16.15 Una mamma per amica MYA 16.25 Love Story Il giovane ricchissimo Oliver si innamora della povera studentessa Jenny pompieri. Regia di Oliver Stone RAI MOVIE 14.25 Private Pratice RAI 4 15.10 Brothers And Sisters RAI 4 15.35 Se sei così, ti dico sì IRIS 15.50 90210 RAI 4 16.00 L’albero RAI MOVIE 16.30 Veronica Mars RAI 4 17.20 Robin Hood RAI 4 17.25 Bruciati da cocente passione Un impiegato alle poste e una dipendente dell’obitorio si conoscono in treno IRIS 17.50 Rai News - Giorno RAI MOVIE 17.55 Gli indomabili dell’Arizona RAI MOVIE 18.10 Streghe RAI 4 19.30 A-team IRIS 19.35 Il giorno più bello RAI MOVIE 19.40 Xena RAI 4 20.15 Renegade IRIS 20.25 Heroes RAI 4 21.05 Terra di confine - Open Range Tre mandriani si scontrano con un proprietario terriero. Di e 18.10 Ragione e sentimento La storia delle sorelle Dashwood, una impetuosa e romantica, l’altra assennata PREMIUM UNIVERSAL 18.15 Big Bang Theory JOI 18.40 Due Uomini e 1/2 JOI 18.45 Hart Of Dixie MYA 18.50 Cult PREMIUM ACTION 19.05 Are You There, Chelsea? JOI 19.10 Il Mercante di Pietre The Stone Merchant PREMIUM UNIVERSAL PREMIUM CINEMA 16.30 Cult PREMIUM ACTION 16.50 Le Belve PREMIUM CINEMA 17.00 Una Ricetta Per Due Atto Quinto MYA 17.15 Smallville PREMIUM 19.30 Psych JOI Parenthood MYA 19.35 Rescue Special Operations PREMIUM ACTION 17.45 Friends JOI 18.00 Chicago Fire ACTION PREMIUM ACTION 20.25 Psych JOI Chicago Fire PREMIUM ACTION 21.15 Big Bang Theory JOI con Kevin Costner IRIS 21.10 Undisputed Pugile finisce in galera e il mafioso Peter Falk gli organizza un match segreto RAI 4 21.15 La kryptonite nella borsa Peppino, 7 anni, vive in quella che oggi è definita una famiglia disfunzionale RAI MOVIE 23.05 L’uomo che cadde sulla Terra L’extraterrestre David Bowie arriva sulla Terra e diventa ricco e famoso RAI MOVIE Harsh Times RAI 4 0.05 Il Vendicatore del Texas IRIS 1.05 L’armata delle tenebre Attraverso il Libro tibetano dei Morti, un uomo piomba in pieno Medioevo. Horror RAI 4 1.15 Rai News - Notte RAI MOVIE 1.20 Anica - Appuntamento al cinema RAI MOVIE 1.25 La condizione umana Parte 6 RAI MOVIE Dance Academy Almost Human MYA PREMIUM ACTION Una famiglia perfetta Castellitto affitta degli attori per far loro interpretare la sua famiglia PREMIUM CINEMA Disastro a Hollywood Barry Levinson racconta la Hollywood cinematografica con un cast stellare PREMIUM UNIVERSAL 22.00 Arrow PREMIUM ACTION 22.05 Mike & Molly JOI 22.15 Gossip Girl MYA 22.30 Suits JOI 22.50 Grimm PREMIUM ACTION 23.10 Nip’n Tuck MYA In Hell - Nell’inferno Van Damme, in carcere, si batte con i detenuti per intrattenere i secondini PREMIUM UNIVERSAL 17.40 Cercasi amore per la fine del mondo Un’asteroide fra tre settimane impatterà con la Terra decretandone la fine SKY CINEMA 1 17.45 Space Chimps 2: Zartog colpisce ancora Per diventare uno scimpanzé spaziale, Comet viaggia fino al pianeta Malgor SKY HITS 18.00 Una mamma per amica FOX LIFE 18.10 Fast n Loud DISCOVERY CHANNEL Mi presenti Babbo Natale? 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FOX CRIME 19.20 Macchine estreme DISCOVERY SCIENCE Project Runway Italia Daily FOX LIFE 19.25 Due agenti molto speciali Due agenti appartenenti a due mondi opposti devono risolvere un caso di omicidio SKY CINEMA 1 19.40 Niko e Johnny - Due renne nei guai SKY CINEMA FAMILY 19.50 In Cucina con GialloZafferano FOX LIFE 20.00 Affari a quattro ruote DISCOVERY CHANNEL FOX CRIME Castle FOX LIFE 20.05 Criminal minds 20.15 Rising: la rinascita di Ground Zero DISCOVERY DISCOVERY DISCOVERY SCIENCE 21.55 The Following FOX CRIME The good wife FOX LIFE 22.00 Affare fatto! DISCOVERY CHANNEL 22.05 Strani modi per morire DISCOVERY SCIENCE DISCOVERY CHANNEL 22.35 Strani modi per morire CHANNEL Criminal minds FOX CRIME Revenge FOX LIFE Sky Cine News SKY CINEMA 1 Un principe tutto mio Paige Morgan è impegnata al massimo per coronare il sogno di diventare medico SKY CINEMA FAMILY Barabba SKY CLASSICS Julie & Julia Meryl Streep ed Amy Adams interpreti di ricette che salvano la vita SKY PASSION Cloverfield New York. È una sera come tante, finché un boato fa tremare le pareti delle case SKY MAX 21.10 Come è fatto DISCOVERY SCIENCE CHANNEL 21.35 Come è fatto 22.30 Affare fatto! SCIENCE 21.00 Liquidator A Civil Action L’avvocato John Travolta accetta la causa di otto famiglie contro due società SKY HITS Melissa P. Storia di una sedicenne incerta, spaventata e trascurata, che scopre il sesso SKY CINEMA 1 21.30 Liquidator DISCOVERY DISCOVERY SCIENCE Transporter: Extreme Torna Frank Martin, ex agente speciale e trasportatore. Stavolta fa l’autista SKY MAX 22.45 Senza traccia FOX CRIME Castle FOX LIFE 22.55 Amish Mafia DISCOVERY CHANNEL Hitchcock SKY CINEMA 1 LOL - Pazza del mio migliore amico Lo scontro tra la madre Demi Moore e la figlia Miley Cirus SKY CINEMA FAMILY 23.00 1000 modi per morire DISCOVERY SCIENCE 23.10 Total Recall - Atto di forza Secondo adattamento cinematografico ispirato a un racconto di Philip Dick SKY HITS LA STAMPA MARTEDÌ 1 APRILE 2014 SPORT Oggi in Tv 13,00 Sport Mediaset Italia 1 14,00 Ciclismo. Tre giorni di La Panne Eurosport 15,20 Calcio Primavera. Roma-Palermo Rai Sport 2 16,00 Curling. Mondiale Eurosport 17,50 Tg Sport Raidue 18,00 Calcio femm. Mondiali U17 Rai Sport 2 . 33 18,30 Sport Mediaset Premium Calcio 18,55 La moviola è uguale per tutti Premium C. 20,45 Champions. Barça-A.Madrid Sky Sport 1/PrC. 20,45 Champions. Man.U.-Bayern Sky Sport 3/Pr.C1 22,40 Champions League live Premium C. 22,45 Champ. League. Postpartita Sky Sport 1 23,30 Motocross. Gp del Brasile Eurosport 02,00 Nba. Brooklyn Nets-Houston Sky Sport 2 VERSO IL MONDIALE *recupero 22a giornata domani, ore 18,30 ROMA-Parma (dal 10’ pt, 0-0) Il cammino delle due rivali Giornate 8 14 Gare a marzo Giocatori In 6 (Buffon, Caceres, Pirlo, Chiellini, Asamoah, Vidal) titolari 7 volte, in 3 (Pogba, Bonucci, Llorente) 6 Nell’ultimo tour de force Conte ha impiegato 21 uomini, ma solo 14 più di due volte dal 1’ Juventus ntus 81 punti Roma* a* 70 punti 32a 33a 34a 35a 36a 37a 38a 7 aprile 14 aprile 19 aprile 27 aprile 4 maggio 11 maggio 18 maggio JUVENTUS Udinese JUVENTUS Sassuolo JUVENTUS JUVENTUS Livorno JUVENTUS Bologna JUVENTUS Atalanta Cagliari 6 aprile Cagliari ROMA 12 aprile ROMA Fiorentina Atalanta ROMA 25 aprile ROMA Milan ROMA Catania ROMA JUVENTUS Genoa ROMA Caso Rizzoli Il dietrofront non piace alla Fifa GUGLIELMO BUCCHERI Centimetri - LA STAMPA N icola Rizzoli, il capitano dei nostri fischietti, ha sempre usato il dialogo come arma per disinnescare le proteste. Per una volta, però, l’arma si è inceppata perché di troppo dialogo non può vivere un arbitro: domenica scorsa a Reggio Emilia, stadio del Sassuolo, Rizzoli ha prima sorvolato sul duello fra il romanista Benatia e l’emiliano Sansone nel cuore dell’area giallorossa, poi ha ascoltato il collaboratore di porta (Pe- LA CAPOLISTA DOPO LO STOP Mal di testa Rizzoli parla con Sansone PHOTOPRESS Antonio Conte, 44 anni (a destra), allenatore della Juve dall’estate 2011, con Arturo Vidal (26) dopo la sconfitta di domenica sera a Napoli MARCO ANSALDO TORINO All’improvviso la Juve è diventata un oggetto di dubbio come se finora avesse scherzato. Fino a sabato la si descriveva come una corazzata, è bastata la sconfitta di Napoli perché la si equipari alle bagnarole che per prudenza navigano a cento metri dalla costa. L’idea che domenica la Roma possa trovarsi a 5 punti e metta pressione ai bianconeri che il lunedì affronteranno il Livorno ha scatenato le suggestioni di rimonta. «Ça ne passera pas, mais si cela passe...». Rudi Garcia può rispolverare in francese il tormentone che quattro anni fa accompagnò il recupero dei giallorossi di Ranieri sull’Inter di Mourinho. «Non succede ma se succede..». Non successe per uno di quegli intoppi che hanno caratterizzato la carriera di Ranieri: dopo il sorpasso ci fu la sconfitta imprevista, in casa contro la Samp. Sono le solite esagerazioni. Chi voleva coglierli poteva vedere i sintomi del momento di difficoltà della Juve già nelle ultime vittorie. Altro che corazzata. A Genova poteva perdere (rigore sbagliato da Calaiò sullo 0-0 e punizione vincente di Pirlo all’89’). Con il Parma ha rischiato di pareggiare partendo dal 2-0. Con la Fiorentina patì nel finale sia in LaJuveèstanca,comecertifica ilkodiNapoli:laRomadomenica potrebberisalirea-5.Scudetto ancorainballoosolosuggestione? Le crepe di un campionato straordinario 1 2 3 Sintomi di fatica Ricambi non all’altezza Tevez-dipendenza 1 Già nelle ultime vittorie si po- 1 Da cinque partite la difesa è 1 L’assenza del capocannonie- tevano cogliere le difficoltà della capolista: i tre punti con Fiorentina, Genoa e Parma sono arrivati dopo prestazioni non brillanti e grazie anche a prodezze dei singoli (vedi Pirlo a Marassi). sempre la stessa, Vidal e Pirlo sono in riserva e Pogba ha perso concretezza. Dai panchinari è difficile ricavare più dell’impegno e Osvaldo sembra ancora un pesce fuor d’acqua. re del campionato si è sentita a Napoli e non solo in zona gol. Carlitos produce soluzioni nel fraseggio che senza di lui spesso non trova sbocchi. Con Llorente in calo, potrà tornare utile Vucinic. campionato che nell’andata di Europa League. Al contrario, se si riguarda il match di Napoli, si trovano alcune conferme di solidità: dominata nel gioco e nella corsa da una squadra altrettanto forte ma troppo scostante, la Juve è riuscita comunque a chiudere il primo tempo con un solo gol di svantaggio e nella ripresa è tornata (debolmente) in partita fino al raddoppio di Mertens. Altro che bagnarola. Il problema della Juve è uscire bene dalla sconfitta. Il calendario le è alleato. Fino allo scontro diretto ci sono 5 partite in cui i bianconeri possono mantenere 8 punti di vantaggio, ammesso che la Roma vinca il recupero domani contro il Parma. I giallorossi devono andare a Firenze e ospitare il Milan in apparente crescita. Di balordo per gli juventini c’è solo la trasferta di Udine, dunque è possi- bile che i bianconeri vadano all’Olimpico con lo scudetto in tasca. Conte deve superare però il periodo di appannamento che va oltre la serataccia di Napoli. Per quanto lui lo neghi la squadra è stanca: quando prende in mano la partita lo fa con meno brillantezza del solito. Nel mese di marzo la Juve ha affrontato 8 gare con un gruppo ridotto di uomini. Su 21 giocatori, solo 14 sono andati oltre le due presenze da titolare mentre in sei hanno giocato 7 volte e tra questi Pirlo e Vidal, che sono in riserva anche se talvolta l’hanno mascherata con i gol. Pogba è piombato nella sindrome del «ragazzino che gioca nel cortile», fa numeri bellissimi ma ha perso concretezza. Da cinque partite la difesa è la stessa, Caceres è diventato l’uomo del mese ed è scomparso in infermeria Ora per i bianconeri conterà riprendersi subito: il calendario dà loro una mano Barzagli, il più solido negli ultimi tre anni. Si paga una certa inadeguatezza nei ricambi, da Isla a Padoin a Peluso, che si è pure infortunato, è difficile cavare più dell’impegno. Conte l’aveva detto ma a gennaio è arrivato solo Osvaldo, gratis, e per quanto ha combinato finora non c’è da stupirsi. E poi è scoppiata la Tevez-dipendenza. Non si tratta solo dei gol benché siano stati molti. L’argentino porta avanti il pallone, lo perde raramente, produce soluzioni nel fraseggio che senza di lui si atrofizza. Llorente è calato, Osvaldo sembra un pesce fuor d’acqua, Giovinco non segna mai. Sta a vedere che per piazzare l’ultimo sprint servirà Vucinic. Quello che era già dell’Inter. ruzzo), è tornato sui suoi passi fischiando il rigore, ha capito che qualcosa non andava e, ultima mossa, ha aperto un processo per direttissima fra i giocatori coinvolti per ri-cambiare idea e riprendere la direzione giusta. Gesti e parole, dunque. Il rigore non c’era, ma non ci dovevano essere nemmeno quei 4 minuti e 37 secondi per chiudere la scena. Perché Rizzoli ha riavvolto il nastro? I dubbi, prima di tutto. Sansone, interrogato, ha risposto dicendo di essere caduto dopo che Benatia gli ha tirato la maglia. Ma Peruzzo, anche lui interrogato, si era spinto fino ad indicare un contatto fra i piedi dei due giocatori (in realtà mai avvenuto): Rizzoli, in una situazione poco chiara, ha deciso di ascoltare se stesso. I quasi 5’ di interruzione durante Sassuolo-Roma hanno fatto il giro del mondo e non solo arbitrale. L’architetto di Bologna volerà in Brasile per rappresentare l’Italia degli arbitri al Mondiale. Il suo auspicio è quello di rientrare a casa il prima possibile perché vorrebbe dire che la nostra Nazionale farà strada. Vista dagli occhi dei capi arbitrali Uefa, ma soprattutto Fifa, l’augurio è un altro: quale corto circuito potrebbe creare un processo come quello di Reggio Emilia con in campo Argentina, Brasile, Germania o Spagna? Rizzoli ha sbagliato a usare l’arma del dialogo a 360 gradi: i vertici dell’Aia (Associazione italiana arbitri) preferiscono sottolineare come, alla fine, la decisione uscita dai quasi cinque minuti di interrogatori sia stata quella giusta. Il rigore non c’era. STAMPA .LA MARTEDÌ 1 APRILE 2014 GUGLIELMO BUCCHERI INVIATO A LIVORNO DOUBLE FACE Mazzarri prova la trazione offensiva: la ripresa cancella un buon 1° tempo la truppa interista nulla, o quasi, nella prima parte di gara per accendersi, poi, solo nel finale: fino a poco oltre la mezz’ora, anche la tappa di Livorno sembra un flop, ma, appena cambia il proprio ritmo, l’Inter mette la doppia freccia con Hernanes e Palacio nel giro di nove minuti. All’Armando Picchi c’è chi contesta (la curva labronica) e chi perde la pazienza ad ogni passaggio sbagliato (Mazzarri). I nerazzurri cercano di più la conclusione perchè questo è l’ordine di scuderia: gli attaccanti, o chi per loro, devono fare da sponda per gli assalti da fuori area di Hernanes e Kuzmanovic, a turno. La mancanza di conclusioni da lontano, infatti, era stato il cruccio maggiore di Mazzarri nelle ultime gare di campionato. In mezzo al campo, ad Hernanes viene affidato il compito di cucire le trame d’attacco e il regista offensivo interista si dà da fare. L’ex laziale, a dir la verità, non ha molte idee, ma, Chi sale Paulinho 7 E Manchester United (Ing) Bayern Monaco (Ger) Andata DOMANI ore 20,45 (ritorno 8 aprile) Paris Saint-Germain (Fra) Chelsea (Ing) Real Madrid (Spa) Borussia Dortmund (Ger) Inter 2 Livorno Inter (3-5-2) (3-4-2-1) Bardi 6; Valentini 5,5, Emerson 6,5 (10’ st Duncan), Castellini 5,5; Mbaye 6,5, Benassi 6, Biagianti 6, Greco 6 (28’ st Siligardi sv), Mesbah 5,5; Paulinho 7, Belfodil 5 (10’ st Emeghara 7) Handanovic 6,5; Rolando 6, Samuel 5, Juan Jesus 6; Jonathan 6 (34’ st Zanetti sv), Kuzmanovic 6,5, Hernanes 6,5 (24’ st Guarin 5), D’Ambrosio 5; Alvarez 6,5 (42’ st Botta sv), Palacio 6,5; Icardi 5 Chi scende Belfodil 7 ALL. Mazzarri Illusione Hernanes-Palacio Paulinho riapre il match Follia Guarin regala il pari 5 ARBITRO: Calvarese 6 Chi sale Palacio 37’pt 5 RETI: pt 37’ Hernanes, 46’ Palacio; st 9’ Paulinho, 40’ Emeghara Profeta, 1° gol L’Inter va in vantaggio con il primo gol interista di Hernanes: l’ex laziale anticipa Biagianti e corregge in rete un tentativo a vuoto di Icardi. 9’ st 6,5 Rete capolavoro Il Livorno riapre la partita con un gran gol di Paulinho, che sfrutta uno schema da calcio d’angolo e infila al volo di destra sotto la traversa. E Chi scende 46’pt AMMONITI: Hernanes, Castellini, Samuel SPETTATORI: circa 15 mila T Il raddoppio Il raddoppio nasce da un cross di Jonathan, che serve Palacio in area: l’argentino al volo segna la rete numero 14 del suo campionato. 40’st Guarin Estasi Emeghara Follia di Guarin, che dopo aver sprecato il 3-1 sbaglia un retropassaggio e serve Emeghara, che anticipa Samuel e segna il gol del pareggio. 5 T Non basta il doppio vantaggio L’Inter fa e soprattutto disfa Avanti di due gol, viene raggiunta dal Livorno. Il quarto posto resta a 3 punti Classifica Juventus 81 Milan Roma* 70 Sampdoria Napoli 64 Genoa Fiorentina 52 Udinese Inter 49 Cagliari Parma* 47 Chievo Atalanta 46 Bologna Lazio 45 Livorno Verona 43 Sassuolo Torino 42 Catania (*) = Una partita in meno 42 41 39 38 32 27 26 25 21 20 LIVERANI Walter Mazzarri, 52 anni (primo da destra), disperato dopo il 2-2 quando serve, si trasforma nel più pericoloso là davanti: prima del gol, infatti, era stato il profeta (ai tempi della Lazio) ad andare ad un passo dalla rete con una precisa saetta da trenta metri. Su Hernanes, Mazzarri si gioca gran parte del proprio credito agli occhi del patron indonesiano Thohir perchè è sta- Stasera via ai quarti Atletico Madrid (Spa) 2 ALL. Di Carlo Centimetri LA STAMPA Andata OGGI ore 20,45 (ritorno 9 aprile) Barcellona (Spa) Livorno L’analisi L’ Inter non riesce a riprendere il giusto cammino nemmeno a Livorno dopo i passi indietro dell’ultima settimana. Il quarto posto rimane là, a tre punti, ma appare un obiettivo inavvicinabile per una squadra ad andamento lento: dentro al pareggio di Livorno rimane la sensazione di una truppa nerazzurra prevedibile, ingolfata e, ancora una volta, con troppe pause durante i novanta minuti. Palacio e soci non riescono ad imporre la propria firma sulla partita, se non per periodi più o meno lunghi e, questo, è un difetto che Walter Mazzarri dovrà cancellare nelle prossime sette gare da qui a fine campionato. Il Livorno ha giocato con l’aggressività di chi deve salvarsi (compito assai difficile) ed è riuscito ad approfittare delle disattenzioni nerazzurre per rimanere aggrappato alla notte il più a lungo possibile, fino al colpo di Emeghara. Una piccola rivoluzione nel modulo nerazzurro si vede. Mazzarri, per una notte, decide di cominciare fin dal primo minuto con una linea offensiva più «nobile»: dietro ad Icardi, spazio per Alvarez e Palacio. L’Inter deve invertire la tendenza che, nelle ultime due deludenti uscite contro Atalanta ed Udinese a San Siro, ha visto La partita 34 .Sport Semifinali SORTEGGIO 11 aprile Sky sport 1, Premium calcio duello. Esce Hernanes, entra Guarin: Mazzarri reclama ancora una volta un rigore per una spinta di Mesbah a Palacio. Poi, l’amnesia di Guarin e il pareggio di Emeghara. L’Inter è una squadra a metà: stavolta è il primo tempo a convincere, la ripresa invece è meglio dimenticarla. Dobbiamo giocare così anche contro la Juve Paulinho, punta del Livorno A LANDSBERG, IN UNA STANZA DA 8 MQ. LAVORERÀ COME MACELLAIO Hoeness, zero privilegi in cella Sveglia alle 5 e niente Bayern andata 22-23 aprile ritorno 29-30 aprile Sky sport 3, Premium calcio 1 to il tecnico a volerlo e a difenderlo con forza. L’Inter vola sul doppio vantaggio all’intervallo, ma, incompiuta com’è, ad inizio ripresa non riesce a far meglio che complicarsi il destino: Paulinho con un tocco magico su invito da calcio d’angolo fa sbattere il pallone sotto la traversa e riapre il FINALE 24 maggio a Lisbona stadio Da Luz Al minimo Tra 15 giorni il boss dei bavaresi sarà nel carcere dove Hitler scrisse Mein Kampf La cella dove Uli Hoeness dovrà scontare la pena di 3 anni e mezzo GIULIA ZONCA Rete 4, Sky sport 1 Sky sport 3, Premium calcio 1 La prigione di Landsberg è fatta di storia e il suo fascino finisce lì. Presto Uli Hoeness dovrà adattarsi a una vita dura: sveglia alle 5, lavoro in macelleria, niente cellulare e zero partite. Tra 15 giorni il presidente del Bayern inizierà a scontare i tre anni e mezzo, la condanna per una frode fiscale da 28.5 milioni. Dovrà farlo in un carcere che ospita diversi detenuti alla prima condanna, non è di massima sicurezza ma è di totale severità e il direttore ha chiarito che non ci saranno trattamenti di ri- guardo. Hoeness passerà le prime due settimana in una cella comune per il protocollo sanitario, poi sarà trasferito in una stanza di otto metri quadri e lì resterà per l’intero periodo della pena. La sua storia ha spaven- UdineseokcolCatania 1 Scuffet ancora protagoni- sta: il portiere 17enne è decisivo contro il Catania e permette all’Udinese di vincere il primo dei due posticipi. Gol di Di Natale (187° in A) a metà ripresa. Udinese 1 Catania 0 Udinese Catania (3-5-1-1) (4-3-3) Scuffet 8; Heurtaux 6,5, Danilo 6, Domizzi 6; Basta 6 (17’ st Badu 6), Pinzi 6, Allan 6,5, Pereyra 6,5 (37’ st Widmer sv), Gabriel Silva 5,5; Nico Lopez 5 (1’ st Bruno Fernandes 6,5); Di Natale 7 Andujar 6,5; Izco 6 (42’ st Peruzzi sv), Gyomber 5,5, Bellusci 5,5, Monzon 6; Plasil 6,5 (36’ st Fedato sv), Lodi 5,5, Rinaudo 6; Barrientos 6,5 Bergessio 6,5, Keko 5,5 (20’ st Leto 6) ALL. Guidolin 6,5 ALL. Maran 6 RETI: st 23’ Di Natale ARBITRO: Doveri 6,5 AMMONITI: Bellusci, Rinaudo, Gabriel Silva, Izco, Danilo, Bergessio, Leto SPETTATORI: 4.533 paganti, incasso 30.631 euro; 10.472 abbonati, quota non disponibile tato gli evasori tedeschi, in molti si sono costituiti dopo questo processo e l’esempio continua. Hoeness non potrà vedere il suo Bayern, in compenso potrà giocare a calcio che è una delle attività previste. Potrà avere visite per due volte al mese, per 2 ore. Probabile che Pep Guardiola rientri nella lista degli ospiti. La prigione, a 70 km da Monaco, è stata costruita nel 1910 e ha ospitato anche Hitler che proprio lì ha iniziato a scrivere «Mein Kampf». In realtà Landsberg è diventata famosa dopo la guerra quando è stata ribattezzata «la galera per nazisti». Oltre 200 prigionieri sono stati impiccati lì. Oggi ci sono tanti colpevoli di crimini da «colletti bianchi» ma anche ladri e detenuti per crimini sessuali. Due anni fa c’è stata una rivolta, ora hanno rivisto i blocchi dei prigionieri e diviso i più pericolosi dagli altri. Ma questo è il solo lusso concesso. LA STAMPA MARTEDÌ 1 APRILE 2014 Cairo-Ventura, dietro la firma il progetto Toro per l’Europa Via a un piano qualità con o senza Cerci e Immobile. Potenziate anche le strutture L’ala granata Cerci:«Nel4-3-3 pochivalgonome» Retroscena GIANLUCA ODDENINO TORINO uestione di feeling. Non ci sono solo i risultati sportivi ed economici ad aver stravolto le abitudini di Cairo e la nomea di Ventura. Dietro al rinnovo del contratto con il tecnico granata, che si estende fino al 2016 come quello del ds Petrachi, c’è un rapporto di fiducia - tecnica e umana - che non si era mai vista nel Toro postfallimento. Al punto da aver potuto rispolverare il termine «progetto», che sotto Cairo aveva perso ogni significato tra squadre stravolte ogni sei mesi e tecnici cambiati a getto continuo. Prima di affidarsi a Ventura, infatti, il presidente granata aveva provato 9 allenatori diversi in 6 anni, con 12 esoneri complessivi e 5 richiami. Dal giugno 2011, invece, si è instaurata una «dittatura della continuità» grazie a un tecnico che a 66 anni si trova per la prima volta a chiudere il terzo campionato professionistico di fila sulla stessa panchina e con la prospettiva di arrivare a quota 5. È un evento anche per la stessa storia del Torino, se si pensa che totem come Rocco, Radice e Mondonico si sono fermati a quattro. Patti chiari, comune voglia di crescere e mercato condiviso sono alla base del rapporto Cairo-Ventura e del secondo rinnovo contrattuale. Che è stato definito da tempo, quasi due mesi fa, sulla base di un fisso da 900 mila euro netti all’anno più i premi, ma è stato annunciato dal presidente granata solo dopo il superamento della famosa soglia sensibile dei 40 punti in classifica. La programmazione, però, non ha aspettato i risultati del campo: Cairo ha già tra le mani i desiderata del proprio tecnico. Sia a livello di mercato, con la richiesta specifica di migliorare ulteriormente la qualità di questa ro- Q 116 1 Alessio Cerci si gode il Panchine Ventura è il 6º tecnico nella storia del Toro per durata: lo precede Fabbri a quota 133 1,19 Punti a partita Media in A di Ventura al Toro, che nel 2013 fece 40 punti sul campo (-1 di penalità) e ora ne ha già 42 ANSA momento d’oro dopo il gol al Cagliari che ha regalato la vittoria al Toro ed interrotto il suo digiuno, ma soprattutto ringrazia chi l’ha rilanciato dandogli la possibilità di andare al Mondiale. «Ventura è stato fondamentale per la mia crescita – riconosce l’esterno granata, intervenuto a Tiki Taka su Italia 1 – perché lui sa prendermi bene e sa come allenarmi. Mentalmente mi aiuta molto, parliamo spesso ed è grazie a lui se sono rendendo così bene da due anni. Il Cerci di 5 anni fa non tornava e non copriva: oggi non è così e in un 4-3-3 ci sono pochi giocatori che possono fare quello che faccio io». Tra un augurio alla Roma («Spero possa vincere lo scudetto») e uno ad Immobile («Spero vinca la classifica dei capocannonieri: è più bomber di Tevez»), Cerci parla anche dei gemelli granata Pulici-Graziani. «Sappiamo di avere una responsabilità – dice -: non dobbiamo deludere i tifosi». Giampiero Ventura, 66 anni, è arrivato al Toro nel giugno 2011 sa, sia per quanto riguarda le strutture e l’organigramma del club. Un vecchio pallino di Ventura, visto che già due anni fa si parlava di migliorare il centro sportivo e potenziare la società: ora Cairo è pronto a fare la sua parte. Il primo passo sarà il rifacimento del campo alla SiINTESA FINO AL 2016 Totem come Rocco Radice e Mondonico si fermarono a 4 anni sport (possibile anche della palestra) e l’ufficializzazione del ritiro estivo a Riscone di Brunico (dove fino allo scorso anno c’era la Roma). Sul mercato invece esistono un piano A e un piano B, che ruotano attorno alla conferma o meno della coppia Cerci-Immobile. Dunque gli investimenti, i progetti, la tattica e i rinforzi sono legati al destino dei nuovi gemelli del gol (29 reti in due, come la coppia Tevez-Llorente), ma la filosofia di base è una sola per il tandem Cairo-Ventura: stabilizzato il Toro, per il prossimo biennio si deve provare a conquistare un posto in Europa, proseguendo nel percorso tracciato in queste tre stagioni, ovvero valorizzando un gruppo composto da giovani di prospettiva e senatori rilanciati con l’aggiunta di autentici tesori fatti in casa. Per riuscirci, però, dovrà essere mantenuto intatto l’intero staff di Ventura, che è uno dei principali segreti del successo del Toro. Finora ha rinnovato solo il tecnico, mentre sul vice Salvatore Sullo si sono posati gli occhi di alcuni club di serie B, che vogliono puntare sull’uomo delle strategie tattiche del Torino. La prossima partita da chiudere per Cairo sarà proprio questa. Sport .35 . In breve Calcio: bilancio del 2013 Milan sotto di 10-15 mln 1 Il Milan, malgrado i proventi dalla Champions League, chiuderà il bilancio 2013 con un rosso tra i 10 e i 15 milioni di euro: la società vuole trovare altre forme di guadagno per un progetto a lungo termine che prevede anche la costruzione di uno stadio di proprietà. Intanto domani l’ad Barbara Berlusconi inaugurerà la nuova sede di via Aldo Rossi. Ciclismo: sospetto doping Savoldelli deferito Paolo Savoldelli, 40 anni 1 La Procura del Coni ha deferito al Tribunale Antidoping l’ex ciclista Paolo Savoldelli per violazione delle leggi antidoping: chiesti 2 anni e 8 mesi di squalifica per uso di doping e per aver frequentato il medico inibito Michele Ferrari quando era nel team di Lance Armstrong (2005). Atletica: infortunio Bolt salta Roma 1A causa di un infortunio al piede Usain Bolt salterà il Golden Gala del 5 giugno dove doveva aprire la stagione. Rientro previsto per il meeting di Ostrava (17 giugno). Basket: posticipo di A Milano travolge Pesaro 1 In serie A (posticipo del 25º turno), Milano batte Pesaro 95-64 e porta a 6 i punti di vantaggio in vetta alla classifica su Brindisi, Cantù e Siena. Sci di velocità: record Origone a 252 km orari 1 Simone Origone, 34enne valdostano, ha migliorato il suo record mondiale di velocità sugli sci: a Vars (Francia) ha toccato i 252,454 km/h (era 241,400 km/h, nel 2006). UN GIOCATORE SALVA LA VITA ALL’AVVERSARIO Fra i tecnici di Coverciano Ucraina, pronto intervento in campo Addio a Lelio Antoniotti 1 In Ucraina il centrocampista del Dnipro, Jaba Kankava, ha salvato la vita a Oleg Gusev, capitano della Dinamo Kiev. Pronto intervento in campo: dopo uno scontro con il portiere, Gusev perde conoscenza. Se l’avversario non gli avesse liberato le vie respiratorie sarebbe morto. 1 Il calcio piange Lelio Antoniotti, 86 anni, ex calciatore anche di Toro e Juve, uno dei tecnici storici di Coverciano. MARTEDÌ 1 APRILE 2014 LA STAMPA 36 W LA STAMPA MARTEDÌ 1 APRILE 2014 Intervista Sport .37 . Presidente Ha detto Niki Lauda, 65 anni, ex campione di Formula 1 (vinse tre Mondiali di cui due in Ferrari), guida la scuderia Mercedes AMG F1 dal 2012 Hamilton e Rosberg non litigheranno Sono giovani, veloci e vogliono vincere entrambi STEFANO MANCINI INVIATO A SEPANG l motore Mercedes è l’oggetto del desiderio, così come lo era fino all’anno scorso il diffusore della Red Bull. È potente, consuma poco ed è abbastanza affidabile, quanto basta almeno a vincere due gare su due con altrettante pole position e a portare sette macchine tra le prime dieci nel Gran premio di Malesia. Il segreto? «Nessun segreto: è lavoro fatto bene», assicura Niki Lauda, 65 anni, presidente del team tedesco oltre che icona della Formula 1. Eppure c’è chi favoleggia di budget altissimi o di risorse pressoché illimitate. E c’è persino chi ha aperto google earth, l’ha puntato sulla fabbrica inglese di Brixworth dove vengono prodotti i motori, e ha contato le auto posteggiate durante l’orario di lavoro: 650. I Lauda, il successo è una questione di soldi? Non temo il ritorno di Red Bull e della Rossa: lo do per certo, in F1 le cose cambiano presto Vettel? Non si lamenti... LIVERANI “Oggi noi siamo imbattibili ma la Ferrari tornerà grande” Lauda e i segreti Mercedes: “Primi perché abbiamo gli uomini migliori” «Il successo dipende innanzitutto dalle persone. Se hai le persone migliori, ottieni i risultati migliori». classifica, poi abbiamo recuperato fino al secondo posto. Anche questo risultato dipende dal lavoro fantastico di Mercedes engiF1, NUOVO DOMINIO ne group e Mer«I soldi? Il successo cedes auto». Secondo alcuni è anche una questione di Quindi Ferrari e tempi: voi dipende dalla qualità Renault hanno ladelle persone» vorato, diciamo, avreste rinunciato a meno bene riinseguire la Red Bull e vi saspetto a voi? reste dedicati in anticipo al «Noi abbiamo saputo interpretare al meglio il nuovo reprogetto turbo-ibrido. «Lei dice? L’anno scorso all’inizio eravamo quinti in golamento. Ma non c’è nulla di definitivo: dobbiamo con- ATTIVITA’ COMMERCIALI Negozi/aziende vend./gerenze BAR self service mezzogiorno ampia metratura conduzione pluriennale incasso sicuro interesse vendiamo. Iemmetre 011.3854810 - 347.7786701. BUSINESS SERVICES cede Torino, zona forte passaggio, bar/enoteca. Arredi/ attrezzature perfetti. Ottima opportunità. Tel. 02.29518014. STELLA 011.19707927 - 338.3762423 acconciatura uomo donna, arredamento nuovo zona via Tripoli, richiesta € 20.000 causa malattia. 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Non posso garantirlo, la situazione può cambiare molto in fretta». Hamilton e Rosberg sono due piloti di talento. Fin troppo. Non ha paura che a un certo punto comincino a litigare in pista, perdendo punti per strada? «Lewis e Nico sono giovani, veloci e intelligenti. Vogliono vincere entrambi, però sanno come comportarsi». Tutti e due hanno apprezzato il rumore ovattato dei nuovi motori turbo: sono proprio convinti o la risposta gliel’ha suggerita l’azienda? «Se Vettel avesse avuto un motore Mercedes e avesse vinto a Melbourne o in Malesia, sono convinto che non si lamenterebbe nemmeno lui. Nella vita non possiamo avere tutto perfetto. Ci dobbiamo abituare». www.lastampa.it/controsterzo T1 CV PR T2 MARTEDÌ 1 APRILE 2014 LA STAMPA 38 39 T1 T2 OGGI A CASELLE Sciopero all’aeroporto disagi agli imbarchi Giornata difficile oggi all’aeroporto «Sandro Pertini» di Caselle per lo sciopero del personale, addetto ai controlli di sicurezza della società All System. Sagat, la società di gestione dello scalo torinese, annuncia agli utenti che l’agi- tazione delle guardie giurate che controllano bagagli a mano e passeggeri in partenza, potrebbe causare code e disagi ed è quindi necessario presentarsi in aeroporto con largo anticipo per poter espletare tutte le operazioni di controllo necessarie. TORINO LA STAMPA MARTEDÌ 1 APRILE 2014 Diario Le operazioni per le partenze potrebbero essere ritardate Via Lugaro 15, 10126 Torino, tel. 011 6568111 fax 011 6639003, e-mail [email protected] 1 [email protected] 1 [email protected] Furchì si sente male e lascia il processo in Assise Scontro tra i legali sui testi: la difesa vuole riascoltarli Paola Italiano e Massimo Numa A PAGINA 44 Gtt, l’asta va di nuovo deserta REGIONALI SALTA LA COALIZIONE, ANCHE COSTA (NCD) E CROSETTO (FDI) POTREBBERO SCENDERE IN CAMPO Regione, il centrodestra moltiplica i candidati In barriera il ritorno di Ken Loach Tutti contro tutti: Gancia (Lega) in corsa contro Pichetto K Per il momento le * Caos. notizie certe dal centrode- UNA MOSTRA AL MUSEO DEL CINEMA CON GLI ABITI DELLE STAR stra sono due: Gilberto Pichetto è in corsa per Forza Italia; la Lega Nord è pronta a proporsi in solitaria con Gianna Gancia. E Claudia Porchietto, Ncd, cerca un ticket con Pichetto. Nessun privato vuole il 49 per cento di bus e metrò Andrea Rossi Alessandro Mondo A PAGINA 42 A PAGINA 40 Bagarre in aula su Mussolini IL CASO La Sala Rossa cancella la cittadinanza onoraria al Duce Beppe Minello A PAGINA 42 Mensa vuota alla scuola “Perotti” Domani «sciopero del panino» dopo l’intossicazione Chiamparino e le donne Jodie Foster ha offerto al Museo del Cinema di Torino l’abito indossato al ritiro dell’Oscar Le dive da Oscar Paolo Coccorese Maurizio Tropeano Noemi Penna A PAGINA 57 A PAGINA 47 Mummie take away EMANUELA M INUCCI taccia. Il 50 per cento del pubblico che varca la soglia dell’Egizio a oggi c’è un motivo in è costituito da bambini (sono più per andare al Mu- 250 mila l’anno) e per loro la Tseo Egizio: portarsi a shirt con il gatto dorato o il secasa per 10 euro gnalibro Scriba e 50 un piccolo sono un motivo sarcofago palper tornare ancor mare che racpiù felici dalla gita chiude la mumin via Accademia mia-mignon dedelle Scienze. Stabitamente famattina, per fesciata. «Diversteggiare il conto tente porte- Il mini-sarcofago alla rovescia verso bonheur - spiel’apertura del nuogano al museo- come la pallina vo Egizio (1° aprile 2015, e non saanti-stress a forma di Stele di rà un pesce) verrà inaugurato il Rosetta». Chi a questo punto nuovo bookshop con tante sorsta per dire «mai più senza» si prese. Anche per gli over-12. D «Metà del listino e metà della giunta al femminile» A PAGINA 41 LA STORIA DANIELE CAVALLA en Loach alla Falchera. Il cosiddetto «cantore dei proletari» è atteso stasera al Piccolo Cinema, il locale di via Cavagnolo 7 nato su iniziativa dei gemelli De Serio. La serata si apre alle 21 con la proiezione di «Kes», opera seconda del regista inglese datata 1969 e pellicola fra le sue predilette. Al momento dei titoli di coda è prevista l’entrata in scena dell’autore di «Ladybird Ladybird» e «Piovono pietre» per una conversazione con i De Serio e rispondere alle curiosità dei presenti. L’ingresso è libero. Il settantasettenne regista, Orso d’argento alla carriera al recente FilmFest di Berlino, arriva nel tardo pomeriggio da Roma e riparte domattina per Venezia. «Kes» racconta una storia di solitudine: vittima della separazione dei genitori e vessato dal fratello maggiore, il giovane Billy si isola dall’amara realtà circostante. Contrastato il rapporto di Ken Loach con Torino: due anni fa il regista rifiutò di ricevere il Gran Premio Torino durante il Torino Film Festival diretto da Gianni Amelio per solidarietà ai lavoratori precari della Rear impegnati al Museo Nazionale del Cinema. Una decisione che scatenò polemiche e portò Loach a Torino nei giorni successivi alla chiusura del Tff, a incontrare gli operai all’Ambrosio. T1 CV PR T2 40 .Cronaca di Torino STAMPA .LA MARTEDÌ 1 APRILE 2014 gg Dossier/ Verso il voto del 25 maggio Diaspora I candidati Allo stato attuale le prossime elezioni regionali sanciranno la fine dell’alleanza che aveva portato alla giunta Cota Gli ex assessori, quelli candidabili, si sfideranno in quattro liste diverse Sergio Chiamparino Il Pd è stato il primo a rompere gli indugi Davide Bono Il Movimento 5 Stelle ha puntato sul più esperto Centrodestra, tutti contro tutti Mauro Filingeri Rifondazione ha puntato su un volto nuovo della politica Con la scelta di Pichetto Forza Italia segna la fine della coalizione. Oggi le ultime trattative La Lega punta sulla Gancia, Fratelli d’Italia su Crosetto e l’Ncd prova a convincere Costa ALESSANDRO MONDO «Noi abbiamo deciso che parteciperemo alle elezioni... ecco!». Così Gilberto Pichetto, martellato dai cronisti il giorno in cui ha lanciato la campagna elettorale come candidato di Forza Italia. Pichetto in corsa Affermazione venata da una punta di esasperazione, sintesi dello stato di incertezza nel quale galleggia il centrodestra piemontese. Per il momento le uniche notizie certe sono due: Pichetto in corsa per Forza Italia; la Lega Nord pronta a proporsi in solitaria con Gianna Gancia. Lega pronta a smarcarsi La conferma di questo orientamento arriva dalla Gancia, presidente della Lega piemontese e della provincia di Cuneo: «Matteo Salvini e Roberto Cota hanno deciso che la Lega correrà da sola e che sarò la candidata alla presidenza. Ho dato la mia disponibilità». «Sempre che non si riesca a tenere unita la coalizione», precisa Roberto Cota. Il caos Per il resto, è il caos. Emblematico un altro fotogramma. Claudia Porchietto, Ncd, perora un ticket con Pichetto. «Proposta apprezzabile, sono disponibile», apre l’interessato. L’uovo di Il lungo stallo ha di fatto cancellato l’ipotesi delle primarie per il candidato unico Colombo per correre uniti alle regionali? Macché. Ipotesi «tendenzialmente esclusa», precisano dal Ncd, dove l’intraprendenza di Porchietto non è stata apprezzata da Enrico Costa e Vito Bonsignore. Si racconta che ieri, durante la riunione torinese del partito di Alfano, siano volati gli stracci. Quello di Pichetto era solo un auspicio», frena Osvaldo Napoli, Forza Italia. come si è premesso, la Lega è pronta a correre con la Gancia. Asse Ncd-Udc Primarie in picchiata Delle primarie disgiunte, tuttora fissate il 6 aprile, parlano malvolentieri gli stessi che le hanno lanciate, cioè Ncd e Fratelli d’Italia: ieri è scaduto il termine per presentare le candidature, quasi tutti scommettono che sono già morte nella culla. Ieri Cota, dall’esterno, ha già recitato il «de profundis». E questo, nonostante le firme, pervenute, di Giampiero Leo, Ncd, e Guido Crosetto, FdI. Il quale, per inciso, non ha nessuna voglia di fare il candidato di bandiera con il vincolo, previsto dagli alfaniani, di non candidarsi nel proporzionale. Men che meno, alle europee. Una vera ghigliottina. Insomma: come il cubo di Rubik, i colori non tornano mai. E allora? Allora gli scenari, più o meno probabili, prevedono: Forza Italia, con Pichetto, in splendida solitudine contro Chiamparino; Probabile una corsa a due NcdUdc: oggi i leader sigleranno a Roma l’accordo per le europee, da riproporre in chiave regionale. Prevista, in subordine, la corsa a tre Ncd-Udc-FdI. Con Crosetto nel ruolo di candidato? Improbabile, per i motivi che abbiamo detto. Il Nuovo centrodestra verso l’intesa con l’Udc Accordo per le Europee replicato in Piemonte Pressing su Costa Mentre non è improbabile un candidatura «di servizio» da parte dello stesso Costa, per nulla entusiasta. In questo caso resta da capire cosa faranno, nel Ncd, Porchietto e Michele Coppola, contrari all’avventura in solitaria o in compagnie ristrette. Ultime trattative Pichetto scalda i motori – Giovanni Toti sarà capolista nel Nord Ovest per le europee, in aggiunta si punterà su Fabrizio Bertot, Alberto Cirio, Tino Rossi – mentre per le regionali è tutto in ballo. Scalda i motori ma, sperando nel ritorno dei figlioli prodighi, aspetterà ancora qualche giorno prima di alzare la frizione e partire. Ieri, pur mettendo in chiaro che la partita delle (eventuali) alleanze si decide a Roma, ha buttato lì due aperture: il ticket con Porchietto e l’attacco contro Chiamparino «a quattro punte». Della serie: lui al volante e alcuni assessorati di rilievo agli alleati. Due aperture e un monito: «Un anno fa, in Piemonte, il Pdl era al 20%. Oggi danno Forza Italia pressapoco al 20...». Gli alleati, però, rispondono nisba. Ghiglia, in particolare, non si sottrae alla metafora calcistica: «Prima delle quattro punte bisogna scegliere il centravanti». Sapendo che la partita del 25 maggio non si può rinviare. Gilberto Pichetto Forza Italia ha scelto l’ex assessore della giunta Cota Gianna Gancia La Lega punta sul presidente della Provincia di Cuneo Enrico Costa Alfano e Schifani provano a convincere il viceministro T1 CV PR T2 LA STAMPA MARTEDÌ 1 APRILE 2014 . Cronaca di Torino .41 g Chiamparino I dubbi di Bono cerca una donna sulle euro-Primarie per il Bilancio dei Cinquestelle Ma intanto arruola sindaci per rafforzarsi L’accusa: mai visti 237 su 262. E il web lo attacca MAURIZIO TROPEANO uell’abbraccio tra Matteo e Sergio che il Pd ha scelto per la sua campagna elettorale alle regionali non è solo propaganda, almeno per il candidato presidente. Chiamparino, infatti, fa come Renzi e annuncia che almeno metà della giunta, in caso di vittoria del centrosinistra, sarà composta da donne e «per questo chiedo ai segretari di partito di darmi una mano e candidare tante donne per poter mantenere l’impegno». E, in ogni caso, il listino sarà composto allo stesso modo «e sicuramente io non arretrerò di un millimetro» annuncia il candidato presidente del centrosinistra davanti alle donne democratiche. Parole che fanno correre un brivido nella schiena del segretario regionale Davide Gariglio. È sulle sue spalle, infatti, e anche su quelle del leader provinciale, Fabrizio Morri, che ricade il peso prima della trattativa interna tra le varie anime democratiche e poi quella con gli alleati del centrosinistra. Q Troppi aspiranti La determinazione di Chiamparino di dare una forte rappresentanza alle donne del centrosinistra - «non perché devo rispettare delle quote rosa ma perché nelle donne c’è un’energia vitale positiva» complica infatti il già difficile e delicato «gioco» per la composizione del listino. Ad oggi, infatti, gli aspiranti sono talmente tanti che «potrebbero formare più squadre di calcio», raccontano i suoi collaboratori. E in maggioranza sono uomini. Ci potrebbe essere Giacomo Portas per i Moderati; Marco Grimaldi per Sel. E poi l’attuale capogruppo Pd a Palazzo Lascaris, Aldo Reschi- il caso onda stellata sembra inarrestabile e dopo le politiche potrebbe arrivare anche in Europa. Non è un caso che la parola d’ordine che accompagna la selezione on line dei candidati del movimento Cinque Stelle per il parlamento europeo sia «vinciamo noi». Questa volta, però, l’onda del successo rischia di portare a Strasburgo anche uomini e donne sconosciuti ai militanti più attivi, quelli che in questi anni hanno lavorato ventre a terra non solo sul web per far crescere e radicare il verbo di Grillo. Il primo a sollevare il dubbio sul rischio di mandare a Strasburgo «candidati impreparati» è Vittorio Bertola, capogruppo in comune che contesta i tempi troppo stretti per informarsi e conoscere i candidati. Davide Bono, candidato alla presidenza della Regione e da sempre in prima fila, va oltre: «Mi risulta difficile pensare - scrive di buon mattino sul profilo Facebook che in cinque anni di movimento io non abbia mai avuto il piacere di vedere attivi sul territorio 237 delle 262 persone che si sono candidate». L’ Stile Renzi Il candidato del centrosinistra punta a una giunta regionale a trazione femminile come il governo del leader Matteo Renzi gna. E a Chiamparino piacerebbe tanto portare in Regione l’ex presidente di Coldiretti, Giorgio Ferrero. E poi resta da capire il futuro dell’assessore al Bilancio del Comune, Gianguido Passoni. Nomi femminili? L’assessore Ilda Curti e poi Rosanna Abbà e Nadia Conticelli Ieri pomeriggio la direzione provinciale del Pd ha dovuto constatare la mancanza di candidature femminili per completare la lista. È una corsa contro il tempo visto che il 7 aprile è stata convocata la direzione regionale democratica per approvare le candidature. PRIMI CITTADINI IN CAMPO Figlio d’arte Francesco Brizio di Ciriè ma anche gli amministratori di molti Comuni cuneesi in competizione tra di loro. E Chiamparino ci mette del suo: «Se volessi lanciare un osso ai giornalisti potrei dire che sto lavorando per trovare una donna di fiducia al Bilancio». Osso lanciato e subito dopo ritirato, ma la raccomandazione: candidate tante donne. Più facile a dirsi che a farsi. Ad oggi è arrivata solo una richiesta di deroga, quella presentata dal sindaco di Cirié, Francesco Brizio che correrà sul proporzionale seguendo le orme paterne. Altri sindaci, hanno scelto di correre con Chiamparino, almeno nel Cuneese. È stato l’ex primo cittadino di Cuneo, Alberto Valmaggia a tessere la tela che porterà a correre sotto il simbolo del Monviso anche gli amministratori che guidano Savigliano (Sergio Soave) e Castigliole Saluzzo (Milva Rinaudo). Campagna elettorale Ieri dalle 10 alle 21 si è svolto il primo turno di questa consultazione on line e prima che iniziassero le operazioni di voto Bono aveva in qualche modo lanciato un messaggio preciso agli iscritti/elettori: occhio, leggete i curricula e «votate con cognizione di causa». E nel dubbio Bono fa Appuntamento il 17 maggio Beppe Grillo sarà a Torino il 17 di maggio anche per sostenere Davide Bono alla presidenza del Piemonte una lista con i nomi e i cognomi di candidati in qualche modo «garantiti» perché dal suo punto di vista di quelli che secondo lui sarebbe auspicabile che «venissero elette persone che «Sarebbe auspicabile che venissero elette persone che conosciamo e di cui ci fidiamo» Davide Bono capogruppo Cinquestelle in Consiglio regionale conosciamo e di cui ci fidiamo». Le polemiche Non tutti, però, hanno gradito la pubblicazione di una lista e anche le istruzioni per l’uso diffuse dal candidato alla presidenza. A tanti quella scelta è sembrata una campagna elettorale vera e propria. E così sul profilo Facebook di Bono si è aperto un dibattito vivace tra chi contesta quella scelta a chi invece la difende in nome di una militanza attiva. Il programma Il programma M5S per l’Europa parte dalla proposta di convocare un referendum per la permanenza o meno nell’euro: abolizione del fiscal compact e adozione degli eurobond e l’alleanza tra i paesi mediterranei per una politica comune. Poi i temi economici: investimenti in innovazione e nuove attività produttive esclusi dal limite del 3% annuo di deficit di bilancio; finanziamenti per attività agricole e di allevamento finalizzate ai consumi nazionali interni e abolizione del pareggio di bilancio. [M.TR.] T1 CV PR T2 42 .Cronaca di Torino STAMPA .LA MARTEDÌ 1 APRILE 2014 gg Dossier/Le tensioni in Comune La vendita di Gtt fallisce di nuovo A vuoto la gara per cedere i parcheggi , nessun privato interessato al 49 per cento di bus e metrò ANDREA ROSSI I numeri «Ci siamo dati 15 giorni per decidere il da farsi» AREA SERVITA 282 2,5 milioni abitanti DIPENDENTI di cui 5.142 2.474 comuni autisti 3 Centimetri LA STAMPA Se non è una maledizione, di sicuro sta diventando un bel problema. Nessuno vuole Gtt, la società dei trasporti. Almeno, non a queste condizioni. Hanno provato a venderla in blocco, nel 2012: tre tentativi e altrettanti fallimenti, fino alla scabrosa offerta di Trenitalia, 70 milioni invece dei 110 richiesti per il 49%. Hanno riprovato l’anno scorso, cambiando metodo: azienda divisa in quattro rami (parcheggi, trasporto, infrastrutture e immobili). Niente. La cessione delle strisce blu - che dovevano essere la parte più succosa - è naufragata una prima volta lo scorso dicembre e una seconda ieri. 805 operai Il guaio è che stavolta è andata peggio di allora. «Non ce addetti ai servizi e ausiliari RICAVI 491.771.000 euro Tram 212 Adesso che cosa pensate di fare? Bus ACQUIRENTI IN FUGA È la quarta volta che le procedure vanno deserte l’aspettavamo», confessa candidamente Walter Ceresa, amministratore delegato del gruppo trasporti. A dicembre, per lo meno, due gruppi si erano fatti avanti in maniera un po’ irrituale: saremmo interessati, ma i parcheggi costano troppo e non abbiamo ricevuto tutte le informazioni richieste, quindi non offriamo niente, ma se le condizioni cambiano siamo qui. Forte di queste aperture Gtt aveva ritentato: stessa base d’asta (33 milioni) ma più tempo per trattare. È andata male lo stesso. Ieri era anche l’ultimo giorno per i privati interessati ad acquistare il 49 per cento del ramo trasporti, ovvero bus, tram e metropolitana: non do- Scarso interesse 1.440 51,1 milioni di km/anno Nonostante più di un gruppo specializzato nel ramo parcheggi si sia fatto avanti alla fine nessuno ha presentato un’offerta, così come per il trasporto pubblico (tram+bus) 58 11,2 milioni di km/anno ziazione perché è evidente che la politica di dismissioni messa in piedi da Fassino è fallimentare. Piuttosto che regalare le aziende è meglio tenersele». Treni Privati in ritirata Vetture metro 39 1,3 milioni di km/anno PARCHEGGI In struttura Strisce blu posti posti 5.327 Walter Ceresa ad di Gtt «Siamo sorpresi. Davvero. Eravamo convinti che questa volta la vendita sarebbe andata a buon fine». È sinceramente stupito, Walter Ceresa, presidente e amministratore delegato di Gtt: zero offerte per le oltre 48 mila strisce blu e per i parcheggi sotterranei a pagamento. 408 TRASPORTO Nessuna offerta domande a 48.168 Fonte: bilancio 2012 Gtt vevano avanzare offerte, soltanto dirsi interessati all'avventura. Non uno si è fatto avanti. «A questo punto», chiosava ieri il capogruppo della Lega Fabrizio Ricca, «bisogna fermare ogni nego- Eppure da giorni si diceva altro. «Stavolta chiudiamo sui parcheggi, le offerte arriveranno». C’era fiducia. Ieri il sindaco, durante una riunione ristretta in cui si è fatto il punto della situazione, ne ha chiesto conto. Nelle scorse settimane, in effetti, almeno un paio di gruppi sembravano interessati: Saba, colosso spagnolo presente in sei paesi, Park Italia e Quick Park. Alle strette, solo gli spagnoli sono stati davvero sul punto di farsi avanti. Poi, avrebbero fatto marcia indie- tro scoraggiati da condizioni a loro giudizio scarsamente vantaggiose. Due in particolare: il canone annuo chiesto dalla città, 15 milioni, e i molti dipendenti del ramo parcheggi. Che sono circa 200. Troppi, secondo Saba, che avrebbe parlato di almeno una cinquantina di esuLE PROSPETTIVE E ora si valuta anche l’opzione di tenere l’azienda beri, ragionamento su cui la trattativa s’è arenata. Quella su tram e bus nemmeno è cominciata. Ed è la terza volta che va a vuoto. Nel frattempo la Sala Rossa ha ballato sui numeri. Vendiamo il 49 per cento. No, l’80 perché nessun privato accetta di spendere decine di milioni per finire in minoranza. No, non più del 49, la maggioranza deve restare pubblica, dobbiamo difendere i posti di lavoro e la qualità del servizio. Giunta (non tutta) e sindaco spingevano per l’80. Pd, Sel, sindacati e molti altri per il 49. Il braccio di ferro ha premiato i secondi, che dentro Gtt coltivano un poderoso bacino elettorale. E adesso? A Palazzo Civico si esplorano tutte le opzioni. Riprovare con le gare. Unificare nuovamente tutti i pezzi di Gtt e vendere l’azienda in blocco. Lasciar perdere e aspettare tempi migliori. Lasciar perdere del tutto e tenersi Gtt. Un bel rebus. «Ci siamo dati quindici giorni di tempo, in cui contatteremo tutte le società che si sono fatte vive nelle scorse settimane, e con cui abbiamo discusso in maniera approfondita». Sperate in un ripensamento? «Cercheremo di capire come mai nessuna si sia fatta avanti e se ci sono le possibilità per riprendere il discorso. Ripeto: ci sono stati molti colloqui, alcuni molto approfonditi. Ci sono stati diversi accessi alla data room (la “scatola con tutti i dati sulla società in vendita, ndr). Abbiamo risposto a decine di quesiti». Possibili ripercussioni su Gtt? La gara doveva servire a rimpinguare le casse, spesso vuote per i pagamenti in ritardo. «Rischi immediati non ne esistono. Certo, se ci pagassero almeno parte dei crediti che aspettiamo da tre anni saremmo più tranquilli». [A. ROS.] Strisce blu poco redditizie e dipendenti in esubero Le ragioni della débâcle E sul trasporto le aziende vogliono la maggioranza Retroscena Catania ci sono 6 mila parcheggi delimitati dalle strisce blu per i quali la città incassa oltre 7 milioni l’anno. A Torino, con i suoi 48 mila stalli, l’incasso è ben più magro: non più di 15 milioni l’anno. Per di più i proventi sono in caduta libera, almeno da quando - era l’inizio del 2012 - si è deciso di aumentare (e non di poco) la sosta sulle strisce blu, portandola a 2,5 euro all’interno della Ztl: meno 30 per cento. All’epoca fu una scelta politica: per compensare i tagli A regionali sul trasporto si decise Almeno, così la pensa chi ha di compensare con le strisce blu adombrato l’ipotesi di tagliarne contenendo il più possibile i rin- almeno un quarto. Anche la lite cari dei biglietti del bus (che co- degli ultimi giorni tra comuni e munque sono saliti a 1,50 euro). governo sulle multe a chi sosta In fondo - era il ragionamento - sulle strisce blu - e l’incertezza è meglio tutelare le persone che che ne è derivata - ha influito. viaggiano con i mezzi pubblici, Ma è tutta l’operazione Gtt e pazienza se il caro parcheggio arrivata al suo quarto capitomscoraggerà l’uso dell’auto. bolo - a destare perplessità tra Non sarebbe un dramma, si gli addetti ai lavori. A comindiceva allora. Ma lo è se un anno ciare dalla decisione di spacdopo si è deciso di vendere i chettare l’azienda pensando parcheggi. Ai che sarebbe staprivati che si soLO SPEZZATINO to più facile (e no accostati al cePoco felice la scelta conveniente) ramo parcheggi dere le singole di Gtt quel parti- di dividere l’azienda parti. Perché in quattro rami scorporare i parcolare - la scarsa redditività delle cheggi - l’unico strisce blu - è subito saltato al- ramo che, nonostante tutto, gel’occhio. Un altro aspetto che ha nera flussi di cassa costanti frenato più d’un gruppo è la dal trasporto in perenne apnea consistenza del personale: causa tagli? E perché zavorratroppi 200 ausiliari del traffico re bus e tram con gli immobili, (gli addetti che girano a con- quando l’investimento sul mattrollare le auto parcheggiate). tone è in fase calante da anni? Ampliamenti già autorizzati La Sala Rossa ha già approvato il piano per estendere le strisce blu anche in periferia Agli attuali 48 mila posti ne verranno aggiunti altri 22 mila Con il senno di poi, l’operazione spezzatino non ha pagato. Anzi, ha peggiorato le cose. Stesso discorso per il balletto sulla percentuale di bus e tram da cedere: 49 o 80? La gara deserta dimostra che a nessun privato interessa investire in un’azienda se non può comandare. Restano due grandi incognite. La prima riguarda Gtt, che ha condotto in prima persona la vendita dei parcheggi sostenendo (già dal 2012) che avrebbe fatto più in fretta e soprattutto avrebbe incassato soldi essenziali per restare a galla visti i flussi di cassa sempre critici poiché Stato e Regione pagano sempre in ritardo. La seconda riguarda il Comune: nel 2011 ha messo in pancia alla sua holding Fct le quote di Gtt, Amiat, Sagat e Trm. Ha superato i rilievi della Corte dei Conti spie- gando che si trattava di operazioni straordinarie che avrebbero portato alla vendita. Sono passati due anni e Gtt è ancora lì. Potrebbe rimanerci ancora. Le elezioni si avvicinano, nessuno vende a poche settimane dal voto. Se poi in Regione arrivasse Chiamparino - e arrivassero più soldi sul trasporto pubblico - la spinta per soprassedere del tutto. diventerebbe quasi irresistibile. [A. ROS.] T1 CV PR T2 LA STAMPA MARTEDÌ 1 APRILE 2014 . Cronaca di Torino .43 g Sulla «Stampa» La guardia d’onore di Mussolini sfida la Sala Rossa “Non toglietegli la cittadinanza o blocco tutto” 300 La storia emendamenti BEPPE MINELLO «A nche le formiche nel loro piccolo s’incazzano» è il titolo di un fortunato libro di Gino&Michele. Anche Angelo D’Amico, 52 anni, un passato nell’Msi, sbarcato in Sala Rossa come Pdl, transitato solingo in Progett’Azione e, recentemente, confluito in Forza Italia, mai arrogante, anzi sempre un po’ defilato, nel suo piccolo s’è, per dirla come i due comici, incazzato. Dichiarazione di guerra Questa storia della cittadinanza onoraria a Mussolini, che i suoi colleghi del centrosinistra, immediatamente seguiti dai partigiani dell’Anpi, vogliono cancellare, non l’ha proprio mandata giù. E ha dichiarato guerra alla Sala Rossa: «Volete fare una cosa inutile come togliere la cittadinanza data al Duce in un contesto «Se vogliono perdere tempo per togliere la cittadinanza al Duce gliene faccio perdere un po’ anch’io» Angelo D’Amico Consigliere comunale Forza Italia storico ben preciso invece che dedicarvi a cose serie e ben più importanti per i cittadini? Allora dovrete fare i conti con me». Abituato a stare in mezzo ai militari, visto che è impiegato del ministero della Difesa nella caserma Amione di piazza Rivoli, magazzino dei cannoni del Museo d’Artigliera, D’Amico ha pianificato una strategia degna di Sun Tzu. Intanto, venerdì della scorsa settimana, «con un escamotage» non meglio precisato, è riuscito a far rinviare a ieri la discussione tra i capigruppo per decidere come af- D’Amico ha dichiarato guerra presentando 300 emendamenti in grado di paralizzare la Sala Rossa frontare in aula la mozione preparata dal Pd, per cancellare Mussolini dagli elenchi anagrafici di Torino. Mossa astuta, perché come già Sun Tzu, che riteneva il tempo uno dei 5 fattori che decidono il risultato di una guerra, così Angelo D’Amico aveva capito che doveva guadagnare tempo per preparare il suo attacco. A Predappio D’Amico, oltre un decennio fa Guardia d’onore alla tomba del Duce a Predappio, una certa tendenza a vestirsi di nero che a volte risveglia il ricordo dell’indimenticabile Don Lurio, regolamento della Sala Rossa alla mano, ha preparato un’ottantina di emendamenti per ognuna delle quattro delibere in programma nel Consiglio di lunedì. In mantella a presidiare la tomba La guardia d’onore di Mussolini è formata da volontari ed è nata con obiettivo principale quello di presidiare in modo militare la tomba del Duce E, tra la sorpresa generale, ha annunciato la sua intenzione e motivato la sua dichiarazione di guerra: «Volete perdere tempo con la cittadinanza di Mussolini? E io ve lo farò perdere veramente». Qualcuno ha riso amaro, qualcuno ha risposto sprezzante: «Fai un po’ che c... vuoi». Il capogruppo Pd, Paolino, ha proposto e ottenuto di anticipare alle 14,30 l’orario entro il quale presentare gli emendamenti alle delibere in programma lunedì immaginando così di tarpare le ali dell’ex-guardia d’onore del Duce. Inutile: D’Amico, come sappiamo, le aveva già pronte. E così, lunedì, la Sala Rossa dovrà affrontare 320 emendamenti. Per ridimensionarne l’impatto (ogni emendamento può essere discusso per complessivi 5 minuti da ogni consigliere), la maggioranza dovrà presentare una mozione d’accorpamento. Quattro delibere Mozione che farà slittare al lunedì della prossima settimana discussione e voto delle quattro delibere. E comunque solo dopo aver discusso gli emendamenti dell’ex guardia d’onore ridotte a 6-7 che a 5 minuti ognuna per la quindicina di consigliere di minoranza fanno ancora un bel po’ di tempo. E nel frattempo la mozione su Mussolini dovrà aspettare. «Per uscire da questo cul de sac - intima l’ex-guardia d’onore - la maggioranza ha due strade: ritirare la mozione sul Duce “torinese” o non portarla al voto. Oppure, meglio ancora, approvare una mia mozione con la quale chiedo che il Comune di Torino cambi il nome di corso Unione Sovietica in corso Martiri del comunismo». La battaglia contro la decisione di cancellare la cittadinanza di Mussolini era partita da un consigliere di Forza Italia, in passato guardia d’onore della tomba di Mussolini. 1 Il libro per Fassino Marrone di Fratelli d’Italia regala il libro «Il socialista Mussolini» al sindaco Mussolini torinese Bagarre in Sala Rossa Cancellata tra le polemiche la cittadinanza onoraria al Duce il caso BEPPE MINELLO B enito Mussolini non è più tra i torinesi onorari. Una maggioranza finalmente compatta ha votato la mozione di revoca della cittadinanza onoraria concessa al Duce dal commissario prefettizio nel ’24. Ma quanta fatica in Sala Rossa per arrivare al punto. Preceduto da un clamore mediatico che è quanto di più deleterio possa esserci per politici in prossimità di un appuntamento elettorale, la discussione è stata intervallata dalle goliardate di destra e sinistra. «Siete solo piccoli comunisti» I leghisti Ricca e Carbonero hanno esposto durante il loro intervento la bandiera rossa con tanto di falce e martello: al momento del voto hanno scelto l’astensione Bandiere e stelle Dalla bandiera rossa con tanto di falce e martello sbandierata dai leghisti Ricca e Carbonero con tanto di Internazionale - come sottofondo, alla stella gialla che il radicale del Pd Silvio Viale s’è appuntato al petto, fino al tutto sommato sobrio gesto di Maurizio Marrone di Fratelli d’Italia il quale ha regalato al sindaco Fassino il libro «Il compagno Mussolini» dedicato al periodo socialista di colui che sarebbe poi diventato il Duce per simbolicamente sottolineare il concetto che «la storia non si cancella ma la si studia». La stella gialla Il radicale eletto nelle file Pd, Silvio Viale, è intervenuto appuntandosi sulla giacca la stella degli ebrei L’ostruzionismo E fin qui potremmo, con molta fatica, farci una ragione di tutto e di tutti. Quello che ha lasciato a bocca aperta è stata la, diciamo, minaccia di Angelo D’Amico, di Forza Italia ma d’origine missina e con un trascorso come guardia d’onore alla tomba di Mussolini a Pre- «La storia non si può cancellare, ma il fascismo non è tra i nostri valori» Michele Paolino Capogruppo Partito democratico dappio, di attuare un ostruzionismo totale all’attività della Sala Rossa. «Invece di occuparvi dei problemi della gente - è stato il suo ragionamento - perdete tempo, per motivi elettorali». Aveva anche posto ai colleghi un paio di condizioni per desistere dal suo proposito: ritirare la mozione di revoca della cittadinanza oppure «cambiare anche il nome di corso Unione Sovietica in corso Vittime del comunismo». Ieri in aula ha aggiunto che si sarebbe accontentato di «corso Stupinigi» come si chiamava una volta corso Unione Sovietica: «L’importante è la coerenza: nessun crimine va celebrato». Tesi in qualche modo appoggiata anche dai leghisti i quali, in memoria del padre del consigliere Carbonero «partigiano che ha combattuto fino quasi a morirne», si sono astenuti (come l’Ncd), anzi avrebbero pure votato «sì» alla radiazione ma non se la sono sentita di fronte «a un’operazione studiata a tavolino dalla sinistra in vista delle elezioni». A Torre Pellice In realtà, il caso è scoppiato qualche settimana fa quando il municipio di Torre Pellice si accorse che il Duce figurava sul libro d’onore. Una scoperta che ha suscitato la curiosità in tutte le anagrafi, compresa quella di Torino. Un fatto che ha scatenato Sel e il Pd, guidato dal suo capogruppo Michele Paolino che ha presentato una mozione per correggere l’anagrafe e, ieri, preceduto dal tifo di Viale («Falli neri!» gli ha urlato ironicamente) ha ribadito il concetto forse più efficace: «Caro D’Amico se tu oggi puoi fare ostruzionismo e dire ciò che vuoi è perché Mussolini e il fascismo non ci sono più. Per questo il fascismo non rientra fra i nostri valori e idealità». Parole accolte con soddisfazione da una delegazione di partigiani che aveva anche manifestato in piazza. C’è anche Italo Balbo D’Amico ha annunciato che terrà duro e come ieri è riuscito a far slittare di una settimana un paio di delibere, già si prepara per ostacolarne altre in arrivo. Il lungo pomeriggio s’è chiuso con l’applauso della maggioranza e l’irrisione di Marrone: «Anche Italo Balbo è cittadino onorario di Torino: ci faranno perdere altro tempo?». «Studiate la storia invece di strapparne le pagine per compiacere la piazza» Maurizio Marrone Capogruppo Fratelli d’Italia PRATICHE PENSIONISTICHE GRATUITE E SERVIZI FISCALI IN SEDE T1 CV PR T2 44 .Cronaca di Torino STAMPA .LA MARTEDÌ 1 APRILE 2014 Tav, i pm in aula contro il consigliere dei Cinquestelle Bertola rischia l’accusa di falsa testimonianza «Chiedo educatamente di tornare in cella» Francesco Furchì s’è scusato con il presidente della Corte d’Assise Paolo Capello e ha chiesto di rientrare in carcere in seguito a un malore, l’udienza è proseguita. La prossima l’8 aprile L’assedio al cantiere Vittorio Bertola, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle a Torino, è stato convocato ieri dalle difese nell’aula bunker delle Vallette come testimone degli scontri avvenuti nell’estate 2011 MASSIMILIANO PEGGIO Rischia un’accusa di falsa testimonianza Vittorio Bertola, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle a Torino, convocato ieri nell’aula bunker delle Vallette come testimone degli scontri scoppiati in valle tre anni fa, chiamato dalle difese degli imputati No Tav. Le sue dichiarazioni hanno scatenato un braccio di ferro tra avvocati e accusa. I pubblici ministeri, Andrea Padalino e Antonio Rinaudo, al termine del suo esame, hanno chiesto al tribunale la trasmissione del verbale di udienza alla procura, per valutare la genuinità della sue dichiarazioni. I lacrimogeni «La situazione che lei ha descritto non è vera». Così hanno detto più volte i pm al consigliere grillino, testimone dei fatti avvenuti il 3 luglio 2011, pochi giorni dopo lo sgombero dell’area presidiata dai No Tav, a Chiomonte. Per l’accusa, la «manifestazione pacifica» indetta dal movimento contro «l’occupazione della valle» fu in realtà un agguato, una sorta di vendetta per i fatti del 27 giugno. Alla manifestazione del 3 luglio parteciparono molti amministratori locali, tra questi Bertola, presente anche al blitz di fine giugno. «Prima di venire qua - ha detto in aula - ho riguardato i filmati che avevo girato in quei giorni, per poter dire la verità». Parlando del 27 giugno, ha raccontato di esseIN AULA Sotto accusa il racconto sugli scontri a Chiomonte del 3 luglio 2011 re stato sfiorato da un lacrimogeno, mentre stava filmando lo schieramento della polizia. Ma la tensione è cresciuta quando il consigliere grillino ha rievocato gli episodi del 3 luglio, caratterizzati di nuovo da scontri e lanci di lacrimogeni da parte delle forze dell’ordine. «Quella manifestazione era pacifica» ha spiegato Bertola. E poi: «Prima del lancio dei lacrimogeni non ho visto lanciare pietre». «Sì, ho visto tanta gente arrabbiata, perché non c’era motivo di lanciare i lacrimogeni». E, raccontando della partecipazione di Beppe Grillo a quella manifestazione, ha aggiunto: «Anche lui fu raggiunto da un lacrimogeno: infatti si presentò ai giornalisti mostrando una cartuccia e un limone». I ricordi Le ricostruzioni fatte da Bertola non hanno convinto però l’accusa «Se si guardano le immagini agli atti del processo, non c’è la situazione che lei ha descritto - lo ha ripreso il pm Padalino - Non s’è accorto di nulla: lancio di pietre né reti divelte. In più ha detto che i lacrimogeni sono arrivati all’improvviso, mentre non stava accadendo nulla. E questo non è vero». Le immagini sono quelle girate alla centrale elettrica di Chiomonte, punto nevralgico degli scontri nel pomeriggio del 3 luglio. «Salendo da una curva - ha risposto il grillino - non mi sono accorto di nulla. Nel momento in cui sono arrivato la situazione mi sembrava tranquilla». Magro e debole Furchì si sente male e lascia il processo Scontro tra i legali sui testi del processo annullato PAOLA ITALIANO MASSIMO NUMA Francesco Furchì ha seguito con attenzione la prima udienza in Assise, imputato di omicidio volontario ai danni di Alberto Musy. ma - alla fine - ha chiesto al presidente Paolo Capello (giudice a latere Giampaolo Peyron) di lasciare l’aula per ritornare in carcere: «Non mi sento bene, signor presidente, proseguite pure, vi chiedo educatamente di scusarmi». Lo dice con voce bassa ma ferma. Soffre di sbalzi di pressione molto intensi, alle 11 ha avuto un’epistassi (sangue dal naso) ed è stato colto da un lieve malore. Nei giorni scorsi aveva iniziato uno sciopero della fame e della sete; disse di avere perso «18 chili di peso». Trasferito in ospedale per accertamenti, sotto indicazione dei medici, ha ripreso a bere ma avrebbe continuato a non alimentarsi. I vestiti La camicia bianca gli pende sulle spalle, i pantaloni sembrano più larghi di almeno due taglie; s’è tagliato la bar- ba e sembra un altro uomo da quello apparso, nella primavera 2013, per la prima volta il Tribunale da imputato (omicidio colposo, Musy è morto il 22 ottobre), sempre proclamandosi innocente. Ieri udienza tecnica, per definire i calendari ma soprattutto per dirimere la prima controversia tra il pm Roberto Furlan, gli avvocati della parte civile Giampaolo e Valentina Zancan e il collegio della difesa, av«TORNI MONATERI» L’avvocato Zancan vuole che i giurati risentano il docente vocati Giancarlo Pittelli, Maria Rosa Ferrara ed Enzo Galeota. Al centro, la facoltà di utilizzare i dati delle perizie sui tabulati telefonici e altri accertamenti, più consulenze e testimonianze relative al processo, presieduto dal giudice Quinto Bosio, sospeso per la morte di Musy. L’avvocato Pitelli vuole che tutti i testimoni siano risentiti in Assise, compresi i consulenti di accusa e difesa, mentre Zancan è di avviso contrario, nel nome di un processo dai tempi più brevi, senza dover ripetere atti già verbalizzati. Ma la moglie di Musy, Angelica «deve essere risentita, lei sarà sempre in aula, e idem il docente universitario Pier Giuseppe Monateri». Il primo esame La Corte s’è ritirata in camera di consiglio ma solo per un primo esame della situazione e per consentire ai giurati popolari di entrare in confidenza con i complessi temi giuridici sollevati dai legali. Nella prossima udienza, l’8 aprile prossimo, si saprà quale delle due tesi sarà accolta. Il pm ha invece chiesto di disporre una perizia psichiatrica su Furchì, che s’è sempre dichiarato contrario. Replica di Pittelli: «Si vuole continuare a indicare questo delitto come gesto di un pazzo, Furchì è innocente e manca un movente credibile». Tra i nuovi testi indicati dalla difesa, anche l’ex ministro Salvo Andò. Guarda video e foto su www.lastampa.it/torino T1 CV PR T2 LA STAMPA MARTEDÌ 1 APRILE 2014 . Cronaca di Torino .45 il caso EMANUELA MINUCCI ANDREA ROSSI ensate a via Garibaldi: 35 anni dopo la pedonalizzazione tutti i negozianti sono ben contenti che la via sia chiusa al traffico e per nulla al mondo tornerebbe indietro. Quando fu il momento di decidere, però, il mio predecessore Diego Novelli si trovo di fronte non poche difficoltà. Ebbe il coraggio di andare avanti e meno male che l’ha fatto». Così il sindaco Fassino, ieri pomeriggio in Sala Rossa ha cominciato il suo intervento sulla richiesta di pedonalizzazione di via Roma avanzata dal Movimento 5 Stelle. «È giusto tenere conto delle esigenze dei cittadini e dei commercianti, e bilanciarle. Però io penso che le pedonalizzazioni spesso incentivino il commercio. E il turismo. Non dimentichiamo, Torino ormai è una città turistica». «P La lezione di via Garibaldi Il traffico di un tempo Il passeggio di oggi Ecco com’era via Garibaldi alla fine degli Anni Settanta prima che la giunta Novelli la pedonalizzasse. Ci passavano tre tram e un fiume di auto Ecco come si presenta via Garibaldi oggi con i pedoni e i ciclisti che la percorrono in tutto relax Fassino: via Garibaldi dimostra perché via Roma va pedonalizzata E così il sindaco, facendo proprio l’esempio della via dello shopping più lunga d’Europa, ha dato di fatto il via libera alla sperimentazione - per ora nei weekend - della chiusura alle auto di via Roma. Non un intervento-spot, sicuramen- trattava di una presa della via te, ma un modo per dare l’ini- da parte della folla - spontanea, zio a una riflessione più am- in un clima generalizzato di fepia del centro, che già oggi ha sta. Questa volta sarà tutto stumolte più isole pedonali di un diato a tavolino. «Alla fine valutempo, e che lo stesso Fassino teremo i risultati, consulterein campagna elettorale aveva mo tutti e decideremo», ha annunciato di «sognare un chiuso il sindaco. cuore storico tutto pedonale». Il risultato del via libera Commercianti scettici sostanziale del sindaco è sta- Alla notizia che la Sala Rossa to il seguente: 22 voti favore- aveva dato il via libera alla spevoli alla proporimentazione il sta (5 contrari, IL FESTIVAL JAZZ presidente dei e 4 astenuti) aldi A fine aprile sarà commercianti la mozione che via Roma, Paolo il banco di prova Bertolini, si è diha come primo della chiusura mostrato abbafirmatario il capogruppo grilstanza scettico: lino Vittorio Bertola riguar- «Se è un provvedimento che dante la pedonalizzazione di nasce così a freddo, orfano di via Roma nel suo primo trat- una serie di eventi che lo acto, quello compreso fra piazza compagnino non può trovare il Castello e piazza San Carlo. Il nostro consenso». E ha aggiundocumento prevede la prepa- to: «Ben vengano le riflessioni razione di un piano che ri- condivise a un tavolo cui ci seguardi l’intera area del centro diamo tutti, per pianificare una storico. Intanto però, a parti- nuova visione di tutto il centro, re da fine aprile i vigili chiu- oppure questo provvedimento deranno la via, così come lo sarà inutile se non dannoso». In fecero sotto Natale o durante realtà anche se la sperimentai sabati e le domeniche del zione su via Roma partirà subimarzo 2013, quando si festeg- to, la Sala Rossa è disponibile a giava il Centocinquantenario riflettere su tutto il centro. Andell’Unità d’Italia. Allora si che se l’assessore alla Viabilità Il tratto da piazza Castello e piazza San Carlo sarà chiuso nei weekend Sulla «Stampa» Sul giornale di domenica il servizio della «Stampa» che ha paragonato la situazione della via Garibaldi di oggi con quella antecedente la pedonalizzazione, decisa nel 1978 e diventata realtà nel 1980, con la giunta di Diego Novelli 1 Claudio Lubatti ha recentemente fatto capire che pedonalizzare ha dei costi molto alti, se lo si vuole fare bene e in modo duraturo. gramma dal 25 aprile al 1° maggio. In ogni caso anche ieri è stato ribadito in Sala Rossa dal presidente della commissione Trasporti Mimmo Carretta (Pd): «Chiusura solo nei weekend con un arredo urbano leggero. Non un test spot, una volta ogni tanto, ma un programma che duri tutta l’estate per tastare il polso ai torinesi e ai negozianti». Dalla fine di aprile A fornire un buon banco di proba per sperimentare la chiusura al traffico in via Roma potrà essere il Festival del Jazz in pro- «La storia della città insegna che bisogna avere coraggio: ora i commercianti sono tutti contenti di avere soltanto il passeggio senza più le auto» «Siamo contrari a una pedonalizzazione che non preveda eventi nella via e non sia inserita in un sistema più ampio che riveda la viabilità di tutto il centro» Piero Fassino Paolo Bertolini sindaco di Torino presidente negozianti via Roma 2 Due lettrici scrivono: chiedere all’assessore alla Viabilità che cosa sta succedendo in corso Stati Uniti, tra corso Duca degli Abruzzi e corso Castelfidardo. Da gennaio è stato messo un cantiere che occupa completamente il lato destro del controviale e si estende anche in parte sulla carreggiata centrale, sottraendo in questo modo un altissimo numero di posti-auto. Sorprendentemente sono ormai molti giorni che non si vede ombra di operaio al lavoro e non si capisce per quanto tempo questa incresciosa situazione andrà avanti. Inoltre, la parte centrale è riservata esclusivamente alla pista ciclabile sulla quale nessun pedone può arrischiarsi a mettere un piede senza essere insolentito da arroganti ciclisti. È recentissima la disposizione di un divieto di sosta sulla via Vela, tra il numero 45 e il numero 47, di cui non si 1 «Vorrei Specchio dei tempi 2 1234567 945A7B37C 5BDDE5F 4F34 14 BDA4 6B7 C A37DAB DB997F 67 7597 7A 14AA74F 4 4464 67 4675F 1797DA4C 4 4F3B 6B7 A34 2 forniscono spiegazioni ma che si annuncia debba durare per l’intera settimana. “Last but not least” stamattina gli operatori dell’Amiat hanno riempito parte della strada con i loro nuovi bidoni per la raccolta differenziata, riducendo ulteriormente la possibilità di parcheggio su tutta la via. Dal momento che il Comune è così attento ad imporre il discutibile balzello delle strisce blu che tutti i residenti pagano “obtorto collo”, l’assessore pensa che tutti siamo così fortunati da disporre di garage privati in cui collocare le nostre vetture? O forse dobbiamo farci parte diligente e ricoverare le auto nei parcheggi a pagamento voluti dal Comune stesso?». LUISELLA BRACCO, CONSOLATA MORBELLI Un lettore scrive: 1 «La festa dei 500 giovani in un condominio di corso Vittorio è l’esempio perfetto del perché in Italia le cose non vanno come dovrebbero. E’ lo specchio di come la nostra società è diventata: amorale e senza rispetto per il prossimo. Una persona con un’etica, perlomeno civile, mai e poi mai si sarebbe comportata come quei giovani che, invadendo un condomino, hanno per ore urlato (con contorno di parolacce e bestemmie), sporcato e devastato incuranti di tutto e tutti. E non si sono certo preoccupati dei condomini, del disagio loro provocato, semplicemente perché gli altri non esistono. In uno svuotamento totale di valori conta solo la ricerca ossessiva del divertimento personale. E il giorno dopo, anziché provare vergogna per certi comportamenti, ci si sente orgogliosi e foto e video sono prove di una serata di successo per suscitare invidia in chi non c’era. Una volta eran 300, eran giovani e forti e sono morti per un ideale, oggi sono 500, sono giovani e forti ma cosa sono?». ENRICO POLLERO Un lettore scrive: lettore lamenta, con piena ragione, la bruttezza della costruzione sorta recentemente a Porta Palazzo che scopro solo ora chiamarsi “la lampada di Aladino” e condivido la polemica che ripropone il monito evangelico. Vorrei solo aggiungere una cosa: quel progetto perché e da chi negli uffici comunali è stato accettato? Non era meglio fare una costruzione che continuasse, in qualche mo- 1 «Un do, la Torre dell’Orologio che sorge al suo fianco? E se lo si abbattesse per rifarlo? «Magari un semplice geometra della provincia potrebbe progettarlo, senza dover scomodare eccellentissimi architetti di livello mondiale. Questo perché di brutture architettoniche i torinesi sono stufi». GIACOMO ROGGERI Una lettrice scrive: spezzare un lancia in favore dei tram poiché essi qualificano una vera città. Questo nonostante essendo io una ciclista incallita e disciplinata sono cosciente che le rotaie sono un potenziale pericolo che sovente costringe a manovre poco ortodosse». 1 «Vorrei ELISA MINATI [email protected] via Lugaro 15, 10126 Torino Forum lettere su www.lastampa.it/specchio www.facebook.com/specchiodeitempi T1 CV PR T2 46 .Cronaca di Torino .MARTEDÌ 1 APRILE 2014 In breve Così la fotografia rilancerà via delle Rosine Celebrazione Messa a San Lorenzo per Cristina di Savoia Dal 2015 “Camera”, il nuovo centro nazionale La storia EMANUELA MINUCCI l tempo di entrare nel portone di via Giolitti all’angolo con via delle Rosine e si schiude uno dei più grandi e piacevoli cortili alberati della città. È il cuore dell’isolato di Santa Pelagia, quello che grazie all’inaugurazione (che avverrà esattamente fra un anno) di «Camera», il nuovo Centro Italiano per la Fotografia, tornerà a pulsare di vita nuova, culturale e soprattutto aperta ai cittadini. E come tutti i progetti destinati a cambiare Torino, lo si vedeva già ieri, dal- Sudoku I l’affollatissima conferenza stampa, che non si tratta solo di una grande eccellenza che trova casa a due passi dalla Mole e dal Museo del Cinema «d’altronde - come ha detto il sindaco Fassino - da qui è partito tutto» ma di un pezzetto, gradevolissimo di centro storico che sta per cambiare volto. questi 1.700 metri quadri in cui hanno creduto Magnum Photos, Eni e Intesa Sanpaolo si trasformeranno in uno scrigno illuminato e climatizzato con maestria per conservare al meglio gli archivi e le foto in mostra. Ma l’aspetto più importante (e forse anche la voce di spesa più ingente) sarà proprio quella destinata all’illuminazione: L’isolato antico IL CORTILE «Sceglieremo il Come ha spiegaspiega Lo spazio interno meglioto ieri il progettiCamerana - dodell’isolato vranno essere lusta, Benedetto ospiterà un bar ci di grande desiCamerana, che realizzerà nei gn, ma anche riprossimi dodici mesi uno spazio spettose dell’ambiente in cui espositivo, conservativo e didat- vengono collocate». tico cambiando pelle a quella che è stata per oltre due secoli Il cortile d’epoca una scuola di sapore deamici- Tempo un anno, giusto prima siano «in un centro con un’ani- dell’Expo, come garantito da ma tecnologica spiccata, ma ri- Fassino davanti a una platea fitspettosa delle sue radici otto- ta di stranieri «i tempi saranno centesche». Di proprietà del- tempi torinesi», e l’isolato sarà l’Opera Munifica Istruzione aperto al pubblico compreso il Il giardino in regalo Con l’inaugurazione del Centro Italiano per la Fotografia i torinesi guadagneranno un cortile alberato grande cortile in cui Lavazza (che con la fotografia ha un legame forte, cominciato nel 1993 con il calendario firmato da Helmut Newton) aprirà un caffè con dehors: «Così si schiuderà in modo permanente uno spazio suggestivo sinora rimasto chiuso» aggiunge Camerana. Un milione di euro Di cifre ieri, nonostante fossero presenti i vertici degli sponsor, l’ad dell’Eni Scaroni («investo sempre volentieri a Torino») e il presidente del Consiglio di Gestione di Intesa Sanpaolo GrosPietro («Fare bene la banca significa farla stare dentro la società») non si è parlato. Più o meno però il centro costerà circa un milione di euro. «Ben spesi - diceva ieri Roberta De Lauro, appassionata di fotografia “da vedere e da scattare”». Guarda il video su www.lastampa.it/torino Domani, alle 19, messa a San Lorenzo con la delegazione Piemontese del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio (in foto) in onore della Beata Maria Cristina di Savoia, regina delle Due Sicilie, «la reginella santa». La beata torinese sarà ricordata proprio nella chiesa più amata dalla sua famiglia. Salesiani Regione Mediterranea, alla guida don Martoglio Il Capitolo Generale dei Salesiani ha eletto primo Consigliere per la nuova «regione Mediterranea», don Stefano Martoglio, ispettore di Piemonte e Valle d’Aosta, torinese, classe 1965. La regione è frutto della riconfigurazione della presenza salesiana in Europa. Ne fan parte Italia, Medio Oriente, Portogallo e le due ispettorie spagnole. T1 CV PR T2 LA STAMPA MARTEDÌ 1 APRILE 2014 . Cronaca di Torino .47 LA CONTESTAZIONE GENITORI PROTESTANO CONTRO IL COMUNE ALLA ELEMENTARE DI VIA MERCADANTE Mensa vuota dopo l’intossicazione Sciopero del panino per gli alunni della “Perotti”: tre di loro si sono sentiti male dopo mangiato PAOLO COCCORESE Caselle I genitori della scuola «Perotti» di via Mercadante hanno deciso di fare sul serio. Dopo l’intossicazione alimentare che ha colpito alcuni bambini che avrebbero consumato in mensa filetti di platessa, domani scatterà lo «sciopero del panino». Manifestazione di protesta a colpi di sandwich al prosciutto, frittate e succhi di frutta. Pranzo al sacco per tutti gli studenti. Con l’invito a boicottare il refettorio. E mentre la Procura ha aperto un’inchiesta sull’accaduto, la rabbia dei papà e le mamme dell’elementare del circolo didattico «Ilaria Alpi» sembra inarrestabile. «Chiediamo un intervento deciso del Comune – dicono -, non abbiamo più fiducia nella cooperativa che gestisce la mensa. La salute dei nostri figli viene prima di tutto». È tornato a scuola il bambino celiaco GIANNI GIACOMINO Il malessere A distanza di una settimana, i tre sfortunati alunni della quinta della «Perotti», costretti alle cure mediche dopo aver mangiato in mensa il piatto di «platessa dorata», hanno ripreso il loro posto tra i banchi. I dolori alla pancia, le labbra gonfie, la lingua ingrossata e tutti gli altri sintomi dall’intossicazione sono svaniti. Martedì scorso, le preoccupazioni avevano preso il sopravvento. «Finito di mangiare, dopo appena dieci minuti, mia figlia e altri compagni hanno incominciato a sentirsi male», dice una delle mamme degli alunni. E’ corsa al Pronto Soccorso. «a diagnosi parla chiaro – aggiunge -. Reazione da “sindrome sgombroide”, malessere che si ha quando si mangia del pesce che non è buono e che non è stato conservato correttamente». Per un mese la bambina dovrà prendere il cortisone e antistaminici. E seguire una dieta molto rigida: vietati i formaggi, il pesce, il cibo in scatola. «Abbiamo deciso che mercoledì i nostri figli andranno a scuola con il panino – dice il rappresentate dell’associazione dei genitori della “Perotti”, Fabrizio Genco -. Il Comune deve capire il nostro problema e il nostro risentimento. Vogliamo dare L’indagine di Guariniello Sull’intossicazione alla «Perotti» ha aperto un’inchiesta il procuratore Guariniello che attende i risultati dei sopralluoghi dei periti inviati nella scuola elementare dopo il malore dei tre studenti un segnale per una miglior sicurezza in mensa». I bambini non scenderanno in mensa, ma resteranno in classe con il pranzo a sacco. «Non vogliamo alzare inutili polveroni – ag- Sulla «Stampa» l rame a l’ossigeno Sotto accusa il filetto di platessa diverso in caso di intossicazione. E, se ci saranno i riscontri e i presupposti, chiediamo una sola cosa: che l’appalto alla ditta incaricata dal Comune sia revocato». «Minimizzare l’accaduto sottolineando che parliamo di “3 porzioni su oltre 40 mila servite’”è sinonimo di una superficialità imbarazzante», scrive in una lettera alla «Stampa» Flaviano La replica Il Comune replica «Le analisi sul cibo prelevato escludono forme di irregolarità» Si ripropone il problema della qualità dei prodotti serviti nelle mense scolastiche: questa volta il piatto incriminato che ha provocato malori sarebbe il filetto di platessa «Si è verificata una cosa grave, non si può far finta che tutto sia a posto» Tre bambini intossicati in mensa dal pesce Si sono sentiti male dopo il pranzo alla Perotti PAOLO COCCORESE I soccorsi del fuoco, carabinieri ttrica in corso Umbria o d’aria era maggiore. è andata peggio. giunge -. Quando le lamentele sul cibo erano soggettive e riguardavano l’apprezzamento a una portata rispetto a un’altra non ci sono state grandi prese di posizione. Discorso si nata al 115 ha dato l’alano le 15,49. «Ci sono ne, due amici che dor- Ieri i genitori di Camilla, il nome è di fantasia, hanno preferito evitare di farla tornare tra i banchi dell’elementare «Perotti» di via Mercadante. «Anche se sono passate parecchie ore, non sono spariti i sintomi dell’intossicazione. Ha ancora le macchie rosse sulle guance, le labbra e la lingua così gonfie che fa fatica a respirare», racconta in serata la mamma Daniela. La pic- mensa. Difficile da dimenticare lo spavento di mercoledì. Ad ora di pranzo, in tavola un menù uguale ad altri giorni. Riso, insalata di contorno e un filetto di platessa impanata. «Finito di mangiare, mia figlia e altri compagni hanno incominciato a sentirsi male - dice una delle mamme dei bambini intossicati -. Le maestre ci hanno subito chiamato. Sono andata all’ospedale Regina Margherita». Al Pronto Soccorso la bambina è rimasta per quasi San Giovanni Bosco. Il quarto è rimasto a casa, ma i genitori gli hanno somministrato i medicinali necessari per far sgonfiare le labbra che gli impedivano di respirare. Ieri, mentre i genitori sono andati in Procura per fare un esposto, altri compagnia sono stati male. «Vomito, diarrea, problemi intestinali per molti bambini», aggiunge la mamma della piccola di quinta elementare rimasta intossicata. Il Comune non è rimasto a guardare, ma preferisce mini- La notizia dell’intossicazione da platessa pubblicata,venerdì scorso, dal nostro giornale. 1 Dal Comune si limitano a riferire: «Dalle analisi svolte dal Laboratorio Chimico della Camera di Commercio, quindi un ente esterno, sui campioni di cibo prelevati, non sono emerse irregolarità». Rassicurazioni che non servono a tranquillizzare gli animi. Anche perchè i genitori della “Perotti” non hanno digerito le parole dell’assessore Pellerino. Fillo, il papà di uno dei bimbi ricoverati. «Il Comune avrebbe dovuto semmai dichiarare che anche un solo caso di intossicazione, trattandosi di bambini, sarebbe stato inaccettabile». L’assessore Un genitore «Stiamo parlando di tre porzioni su oltre quarantamila pasti che vengono serviti» «Il Comune avrebbe fatto meglio a dire che, trattandosi di bambini, anche un solo caso sarebbe inaccettabile» Maria Grazia Pellerino Flaviano Fillo Sta bene ed è tornato a scuola il bambino celiaco di 8 anni che, alcuni giorni fa, è finito al pronto soccorso dell’ospedale di Ciriè, per aver mangiato due forchettate di penne di grano in bianco nella mensa della scuola «Rodari» di Caselle. Un addetto della ditta che serve circa un migliaio di pasti al giorno negli istituti cittadini, avrebbe confuso i piatti da sistemare sui banchi degli allievi. Il piccolo è stato dimesso dopo una notte in osservazione. Quanto basta per convincere il procuratore Raffaele Guariniello ad aprire un’inchiesta per accertare se qualcuno possa avere delle responsabilità in riferimento al malore del piccolo. Insomma se i piatti del pranzo sono stati preparati correttamente e se, con una maggior attenzione, si poteva evitare una corsa al pronto soccorso per l’alunno intollerante al glutine. «In sette anni che sono qui non si era mai verificato un intoppo nel servizio mensa ci tiene a precisare la dirigente scolastica Loredana Meuti -. Il piatto era coperto, probabilmente lo scolaro ha pensato che quella fosse la porzione destinata a lui e ha mangiato con voglia. L’inserviente della ditta che serve le pietanze si è comunque accorta subito dello sbaglio. Anche perché i banchi degli alunni che devono seguire diete particolari sono contrassegnati. È stato un errore umano, capita». Intanto l’amministrazione casellese ha inflitto alla Camst la sanzione prevista: «Perchè, in futuro, queste sviste non devono più capitare» ha avvertito il sindaco, Luca Baracco. Diario Gerbido Protesta Piazza Rebaudengo Inceneritore, un altro stop “No ai privati in Croce Rossa” Sequestrato un automobilista Ancora problemi nella fase dei collaudi propedeutici alla messa in funzione per il termovalorizzatore de Gerbido. Nella giornata di ieri, fa sapere Trm, si è verificata un’anomalia del ciclo termico sulla Linea 1 che ha pro- L’impianto del Gerbido vocato un problema alla caldaia. Sulla base del «principio di precauzione» adottato da Trm nella fase di esercizio provvisorio dell’impianto del Gerbido, gli operatori hanno tempestivamente attivato le procedure di fermo ed effettuato le necessarie attività di controllo e verifica, richieste dal protocollo dell’impianto. «È stato, tuttavia, registrato uno sforamento dei limiti delle emissioni di alcuni parametri – monossido di carbonio , carbonio organico totale,ammoniaca e acido cloridrico – di cui è stata data tempestiva comunicazione agli enti di controllo (dall’Arpa alla Provincia di Torino)». Risolta l’anomalia, la Linea 1 è stata riavviata a gas, già nella serata di ieri, mentre la Linea 2 e la Linea 3 risultano perfettamente funzionanti. 1 Protesta a Torino, come nel resto d’Italia, contro il piano di privatizzazione della Croce Rossa, scattato dal primo gennaio 2014. In molti hanno protestato di fronte alla sede torinese, in via Bologna 131. Il presidio è stato organizzato da Cgil, Cisl e Lavoratori in corteo Uil. «Grazie ad una manovra scellerata del Governo Monti - hanno spiegato - i lavoratori della Croce Rossa sono passati da un contratto pubblico a uno privato. Ciò comporta una perdita del 30 per cento sugli stipendi, senza considerare i tagli su altri parametri». Sforbiciata che ha porto i lavoratori, per lo più professionisti dell’emergenza, a bocciare la riforma, oggetto oggi di un’interrogazione parlamentare. Questa privatizzazione, sostengono, rischia anche di condizionare i servizi di emergenza. «I comitati locali e provinciali agiranno come società private, con un occhio agli aspetti economici, proponendo convezioni al ribasso». 1 Guarda il video su www.lastampa.it/torino Hanno sequestrato un automobilista, entrando nella vettura ferma al semaforo, per portargli via i soldi e la vettura. Poi l’hanno scaraventato giù dall’auto e sono scappati. E’ accaduto in una zona alla periferia Nord di Torino, tra corso Grosseto e piazza Re- Una gazzella del 112 baudengo. Il libero professionista, 53 anni, era fermo al rosso in corso Grosseto quando all’improvviso due uomini hanno aperto la portiera e si sono seduti in macchina. Prima gli hanno puntato un coltello alla gola e poi gli hanno rubato 30 euro. Poi uno di loro si è messo al posto guida, mentre la vittima è rimasta a bordo sotto la minaccia di un coltello del secondo rapinatore. Giunti al parco fluviale fiume Po di San Mauro, i due rapinatori hanno liberato l’ostaggio e sono scappati con la macchina. Le indagini dei carabinieri hanno permesso di identificare i due criminali. Si tratta di due maghrebini, di 26 e 36 anni, arrestati per ricettazione, rapina e sequestro di persona. I militari li hanno scovati in via Damiano Chiesa 6 a Torino, all’interno di una cascina abbandonata adibita a dormitorio di senzatetto. 1 T1 CV PR T2 48 SPECIALE RIVOLI PUBLIKOMPASS SERVIZI PROMOZIONALI UNA CITTA’ E I SUOI MONUMENTI Il sogno di Rivoli? diventare meta turistica Il sogno di Rivoli? Diventare una città turistica. E di certo non le mancano i requisiti e neanche i monumenti ricchi di storia. A partire da via Piol, ovvero la strada Maestra, come ancora la chiamano i rivolesi doc, è un dipanarsi di vie tortuose che ricordano il passato medievale. E tutt’intorno si è colpiti da continui scorci mozzafiato. Il primo, arrivando da Torino e viaggiando su corso Francia è la vista, dall’alto del Castello, che svetta e domina la città, che oggi conta quasi 50 mila abitanti. E proprio quest’anno l’antico maniero festeggia i trent’anni dalla sua ristrutturazione. Dopo i lavori di restyling iniziati dal famoso architetto Filippo Juvarra nel 1715 e conclusi poi dieci anni dopo il castello era stato usato per le più strane e diverse finalità, da caserma a fino a ricovero di famiglie senza tetto. Sino a quando non iniziarono i lavori di restauro sotto la supervisione dell’architetto Andrea Bruno. Rimesso all’onor del mondo nel 1984 venne inaugurato al suo interno il Museo d’Arte moderna e contemporanea, uno dei primi in Italia e tra questi il più noto nel mondo. E dal piazzale, appena rimesso a nuovo e liberato dalle auto, si gode uno dei più bei panorami di Torino, con la vista che spazia fino alla Basilca di Superga. Ma anche proprio ai piedi del Castello si scorgono numerose bellezze. Ad esem- pio la chiesa della Collegiata Alta con il suo campanile gotico, ossia quanto resta della chiesa trecentesca con attiguo convento. Antica Collegiata anch’essa in fase di restauro per una futura apertura al pubblico. A pochi passi si scorge la chiesetta di Santa Croce che conserva al suo interno un organo preziosissimo. Ma non è l’unica chiesa di pregio. Poche centinaia di metri e si rimane colpiti dalla facciata di San Martino che ha visto i suoi albori nel Duecento. Per non parlare dell’omonima chiesetta di cui resta una tenue traccia nel campanile sperso in mezzo alle campagne della frazione di Tetti Neirotti. Ma Rivoli è conosciuta anche per le sue ville e case. La più nota è sicuramente la Casa del Conte Verde, di cui si narra fu abitazione di Amedeo VI di Savoia. Questa la leggenda, ma di certo c’è questo magnifico esempio di casa nobiliare del Quattrocento, da anni ormai sede di un museo etnografico in cui si alternano mostre di valore. Ma ogni angolo di Rivoli può nascondere un piccolo gioiello. Si va dalla Villa Cane d’Ussol, sede del Consiglio comunale, con i suoi scaloni e le sue volte a Palazzo Piozzo di Rosignano con affreschi e stucchi di fine del Settecento. Senza dimenticare Villa Cavalli d’Olivola propri all’ingresso di via Piol con il suo straordinario giardino o villa Fiorito su via Al Castello. Tanti piccoli tesori che lentamente le amministrazioni stanno recuperando per dar loro una nuova destinazione. E che già oggi tengono con il naso all’insù i turisti che percorrono quel dedalo di stradine rivestite di acciottolato e lose. LA SALUTE Un centro dentistico per ogni problema Denti? No problem al Centro Dentistico Rivoli in corso Susa 242/B nel Prisma 88: www.centrodentisticorivoli.it. Dall’igiene orale alla più complessa implantologia, trovano una soluzione nello studio rivolese. Per ogni trattamento c’è uno specialista che risolve il problema, con cura e passione. «Nella nostra sede operano ben sei specialisti - spiega l’amministratore Massimiliano Cardea - esperti in odontoiatra, implantologia, endodonzia, conservativa, paradontologia, protesi fisse e mobili e cura dei denti». Una gamma che copre ogni esigenza della clientela. Anche per i più piccoli. «Certo - ammette Cardea - eseguiamo anche l’ortodonzia per bambini». Aperto già nel 1999 il Centro Dentistico Rivoli è seguito nella gestione dal direttore sanitario Sergio Garavelli. Al suo interno si trovano ben tre sale mediche con le migliori e più moderne strumentazioni cliniche. E a breve, visti i risultati raggiunti, il Centro aprirà un nuovo studio medico specialistico a Torino. «E siamo convenzionati con i più importanti fondi privati sanitari italiani» puntualizza il dottor Garavelli. Le loro specialità? «L’implantologia, la chirurgia e le protesi a carico immediato, il Toronto bridge - chiosa -. Ma per qualunque problema basta una telefonata per prenotare una visita e un preventivo gratuiti». T1 T2 LA STAMPA MARTEDÌ 1 APRILE 2014 . Cronaca di Torino .49 In breve La storia Concorso Comau, Poli e Fiat per i giovani ricercatori GIANNI GIACOMINO VENARIA a allora il sindaco di Venaria, Giuseppe Catania, ha sempre avuto ragione quando diceva: «La Reggia è un mondo a parte, che vive di leggi proprie, un corpo estraneo alla città. Magari un giorno si metteranno pure a battere moneta». Forse. Tanto per cominciare nella zona di piazza della Repubblica, proprio davanti ai cancelli della Reggia, il tempo è sei minuti in ritardo rispetto al resto del mondo. E così le lancette sul quadrante, sistemato nella Torre dell’Orologio, affacciata sulla Corte d’Onore, sono indietro rispetto a quelle del segnatempo del municipio di Venaria, per esempio. Ad accorgersi del «gap» è stato l’assessore regionale alla Cultura Michele Coppola, in occasione dell’inaugurazione della mostra «Alta Moda, Grande Teatro». Prima ha alzato gli occhi verso la torre e poi li ha subito spostati sul polso: «Hai M IL COMUNE «Quello è un mondo a parte, del tutto estraneo alla città» visto l’ora della Reggia ? È sballata» - ha accennato al suo collaboratore Gianmarco Sala. Torre dell’Orologio Torretta del Comune La Torre affacciata sulla Corte d’Onore della Reggia ha un ritardo di sei minuti rispetto all’ora del Municipio L’ora che campeggia sulla facciata del Municipio di Venaria è sincronizzato con il segnale orario dell’istituto Galileo Ferraris A Venaria la faida dell’ora Reggia contro Municipio Sei minuti di differenza. Il sindaco: “Non vogliono correggere” lato più volte «dominus» della palazzina di Venaria che, nello scorso week end, ha fatto registrare il record di 8.415 ingressi. Lo scambio su Twitter È venuto in mente proprio all’assessore Coppola che, in occasione di «Museum week», nell’ambito di «Ask the curator», ovvero chiedi al curatore (per un’intera giornata a disposizione degli utenti su Twitter) quello che vuoi sul museo per soddisfare una curiosità, ha twittato: «Quanti minuti ha di ritardo l’orologio della Torre nella Corte d’Onore di LaVenSei mariaReale?». Rapido tweet di risposta della Reggia di Venaria: «Sono 6 minuti, ma non di ritardo: è l’ora che piace al Sovrano e alla Corte della Reggia di Venaria». Coppola: «E al direttore». Accompagnato da un sorriso. «E come no» ride divertito Alberto Vanelli, direttore del Consorzio la Venaria Reale, scherzosamente appel- dessimo i cancelli con cinque minuti di anticipo. Insomma prima o poi la cambieremo». Il primato del Comune «Bisogna stare un po’ attenti a queste cose – puntualizza il «Però, se devo dirla tutta, sindaco Catania – Comunque l’idea di avere un’ora diversa l’ora esatta in città è la nostra. da quella del resto del mondo Ci siamo sincronizzati con il mi piace – amsegnale orario mette Vanelli – IL DIRETTORE dell’Istituto naanche se ci caudi ricer«Mi piace l’idea di zionale sa un po’ di proca metrologica avere un’ora diversa Galileo Ferraris blemi con i visitatori». Che, dal resto del mondo» di Torino». L’ora quando si trovasballata avrebbe no davanti ai cancelli del com- creato parecchi guai al soldaplesso sabaudo, non possono to Massimo D’Azeglio che, fare a meno di dare un’occhia- scriveva nei suoi ricordi, dopo ta alla Torre dell’Orologio. le notti di baldoria a Torino, «Infatti c’è chi si è lamentato doveva rientrare nella caserperché lo spettacolo dei giochi ma di Venaria, in sella al suo d’acqua della Fontana del Cer- cavallo, entro le 6 del mattino vo iniziava qualche minuto per non essere punito. E si baprima – ricorda ancora il di- sava sull’ora della Reggia che rettore -. Altri storcevano il intravedeva in lontananza, ganaso perché sembrava chiu- loppando in via Mensa. Turisti contraddetti «Cambieremo l'ora a breve, perchè i visitatori rischiavano di perdere l’inizio dei giochi d’acqua» «Bisogna stare più attenti a queste cose. Comunque l’ora esatta è la nostra, senza dubbio» Alberto Vanelli Giuseppe Catania Direttore Consorzio Venaria Reale sindaco di Venaria Un concorso rivolto a giovani ricercatori industriali è stato bandito da Comau Group, con il Politecnico, Fiat Group Automobiles, Dmd Computers, Prima Electro e Trama. Il termine per la presentazione delle domande è il 4 aprile: i tre vincitori saranno formati, con un’elevata qualificazione professionale, nella progettazione di sistemi di comunicazione e controllo dei sistemi produttivi, con applicazioni particolari all’ambito automotive. Alle selezioni avranno accesso tutti i laureati in ingegneria o scienze di primo livello in discipline elettroniche o informatiche, con una buona conoscenza dell’inglese. Il corso avrà una durata di 1.435 ore, distribuite lungo 15 mesi. Gran parte del percorso di studi si svolgerà presso la sede del Gruppo Comau di Grugliasco e nelle aule del Poli. Info nel sito www.comau.com Presentazione Una guida fra Alpi e Mediterraneo Sarà presentata oggi alle 11,30 alla «Città del Gusto» di via Massena la «Guida alle eccellenze fra Alpi e Mediterraneo». Ne parleranno il presidente di Unioncamere Piemonte Ferruccio Dardanello e Paolo Cuccia, presidente di Gamebro Rosso. Sarà proiettato anche il documentario dei fratelli Giovanni e Teresio Panzera «La via del sale, una storia culturale ed economica millenaria». Expo 2015 Una cabina di regia targata Piemonte Si chiama «Piemonte Expo 2015» l’accordo di programma siglato tra Regione, comune di Torino, Unioncamere e Camera di Commercio di Torino per la nascita di una cabina di regia «in grado di sviluppare sul territorio piemontese azioni coordinate e integrate che consentano di generare opportunità su numerosi asset strategici, quali agricoltura, industria, cultura e turismo. L’obiettivo è di sfruttare «l’effetto vetrina» di Expo 2015. L’impegno della Regione si è concentrato sulle infrastrutture, sulla gestione dei flussi turistici legati soprattutto sulla garanzia di risorse: stanziati 3 milioni. L’ARCIVESCOVO IN SAVOIA IN VISTA DELL’OSTENSIONE In dono una copia perfetta La Sindone ieri è “ritornata” nella Sainte Chapelle di Chambéry Monsignor Cesare Nosiglia e l’arcivescovo di Chambéry, monsignor Philippe Ballot, in preghiera davanti alla copia della Sindone MARIA TERESA MARTINENGO INVIATA A CHAMBERY È nel momento in cui una copia a grandezza naturale della Sindone viene srotolata davanti all’altare durante la messa e gli arcivescovi di Torino e di Chambéry si avvicinano in silenzio ad ammirarla, che la Storia, nella Sainte Chapelle di Chambéry, dopo secoli fa un passo avanti. In quella chiesa dalla facciata del Castellamonte, restaurata integralmente un anno fa, il Telo rischiò di scomparire nell’incendio del 1532. Nel 1578, poi, Emanuele Filiberto lo trasferì a Torino. Ieri, in vista dell’Ostensione del 2015, monsignor Cesa- re Nosiglia con una delegazione del Centro Internazionale di Sindonologia e del Museo della Sindone, presenti il presidente della Provincia Saitta e l’assessore D’Acri, ha fatto visita a monsignor Philippe Ballot, portando in dono una copia del Sacro Lino. Una visita storica: la prima in Savoia di un arcivescovo di Torino, un momento vissuto con amicizia, un segno nel difficile tempo presente. «Oggi vediamo che gli eventi della storia - ha detto monsignor Ballot un giorno possono diventare occasione di rafforzare legami: la Sindone è partita di qui senza la volontà della Savoia, oggi con la copia portata da monsignor Nosiglia, è come se fosse tornata. L’invito che mi ha rivolto l’arcivescovo a venire all’ostensione è un segno di amicizia, di un legame stabilito». Ritrovare le radici Giovani dall’Europa Simbolo di unità, la Sindone, persino di unità europea. Tanto che nella sua fitta giornata francese, Nosiglia ha annunciato: «In occasione della visita di Papa Francesco promuoveremo un grande raduno di giovani e coinvolgeremo le conferenze episcopali di tutta Europa. Sarà - ha detto - una sorta di piccola GMG con rappresentanti da tutte le nazioni europee». Poi, soffermandosi sul significato del Sa- cro Lino, icona della sofferenza di Cristo per la salvezza dell’umanità: «L’ostensione nella crisi attuale è segno di speranza: abbiamo visto che l’Europa del solo mercato va in crisi se non ri- scopre la sua anima, le radici profonde della sua cultura e della sua spiritualità, quelle da cui ha tratto forza per essere lungo i secoli esempio per il mondo, mentre oggi è a rimorchio». E commentando gli incontri con il presidente del consiglio della Savoia Hervé Gaymard e con le autorità comunali ha osservato: «La Franciaèlaica,matutteleautorità oggi hanno condiviso il bisogno di riscoperta delle radici culturali». Saranno numerose le occasioni di collaborazione tra Torino e Chambéry in vista dell’ostensione del 2015. Il 14 aprile al Teatro Carignano si terrà, alle 17, «La Sindone si racconta»: le vicende del Sacro Lino nelle pagine di testi insoliti letti da attori dello Stabile sarà replicata in Savoia. Guarda la fotogallery su www.lastampa.it/torino T1 T2 50 .Quartieri STAMPA .LA MARTEDÌ 1 APRILE 2014 uartieri A CURA DI ANTONELLA MARIOTTI Per le vostre segnalazioni [email protected] Aperte tutti i giorni: Piazza Massaua 1, sempre aperta (24 ore su 24). Atrio Stazione Porta Nuova, dalle ore 7 alle ore 19,30. Orario minimo 9-19,30: corso Traiano 73; via Gorizia 133; corso Vitt. Emanuele II 34; corso Grosseto 165; corso Turati 74; corso Francia 175; via delle Orfane 25; corso Potenza 92; piazza Respighi 3; via Monginevro 105; via Piffetti 31 bis; via Maria Vittoria 3; corso Casale 316. Di sera (19,30-21,30): piazza Galimberti 7; via Foligno 69; via Sempione 112; via San Remo 37; via Sacchi 4; corso Traiano 73; corso Francia 1/bis. Aperte anche di notte: corso Belgio 151/B; via Nizza 65; corso Vittorio Emanuele II 66; Piazza Massaua 1. Informazioni: www.farmapiemonte.org. La barriera Rebaudengo I residenti sono costretti a fare giri lunghissimi per attraversare corso Oddone Rivolta sul Lungo Stura “Non paghiamo la Tarsu” Raccolte 800 firme contro il degrado dei rifiuti abbandonati Aurora PAOLO COCCORESE Dopo aver raccolto ottocento firme, scritto a tutti gli enti e aver trasmesso il grido di dolore del suo quartiere alle forze dell’ordine, Valter Cangelli ha deciso di ricorrere alla sciopero della Tarsu. «In Lungo Stura Lazio e in via Germagnano ci sono montagne di immondizia – dice il rappresentante dei comitato spontaneo di via Scotellaro -. E’ uno spettacolo indegno e un pericolo per la salute». Rischio epidemie e infezioni per chi abita nelle baracche della bidonville e per chi vive intorno ai campi abusivi. «Dal Comune hanno annunciato lo smantellamento degli insediamenti, ma la mia impressione è che i rifiuti siano aumentati. Così ho lanciato lo sciopero della tassa dei rifiuti. E non l’ho pagata». “Quella muraglia blocca tutti ma non ferma i pusher” FABRIZIO ASSANDRI PAOLO COCCORESE Cumuli di spazzatura e oggetti L’appello L’ultimo appello per risolvere il problema immondizia è apparso ieri, nella rubrica Specchi dei Tempi. «Percorrendo Lungo Stura Lazio non posso che non inorridire nel vedere la discarica a cielo aperto e la baraccopoli. E’ uno spettacolo da quarto mondo. C’è da chiedersi come non sia ancora esplosa un’epidemia tra chi vive in quelle condizioni incredibili», denunciava il lettore. Ieri, abbiamo percorso il tratto di cemento che dalla Barca arriva fino alla vecchia disca- Una lunga processione di sacchetti di plastica e ogni altro rifiuto possibile è abbandonato. Adesso la protesta dei cittadini di fa sentire: non pagheremo la Tarsu se non puliranno la zona rica dell’Amiat di Basse di Stura. Due chilometri di città dove le baracche dei nomadi sembrano baite tra i rifiuti. In Lungo Stura Lazio, le colline di pneumatici, materassi e scarti di edilizia arrivano a sfiorare i due metri. Resti della vita quotidiana di una città che negli anni, nonostante qualche progetto di pulizia, sono diventati l’orrida cornice di casupole di legno. Discariche abusive che sono un ri- schio per la salute. «E’ da anni che denunciamo il problema dei roghi di rifiuti che ogni giorno si accendono nei campi – dice Cangelli -. Nubi tossiche che rendono l’aria irrespirabile». I roghi I residenti della bidonville spesso danno fuoco alle montagne dei rifiuti per disfarsene o per scuoiare con il calore i cavi di rame che si sono procurati ille- galmente. Ma in Lungo Stura Lazio fanno capolino anche molti italiani. Pur di risparmiare, abbandono i rifiuti che dovrebbero smaltire tramite l’Amiat. «Nel progetto di smantellamento è prevista anche la bonifica delle aree, dicono dal Comune. Operazioni che partiranno solo quando termineranno i trasferimenti di tutte le famiglie. Trasferimenti appena incominciati. Togliere quella muraglia invalicabile a tutti, tranne che ai pusher. È la richiesta che arriva dai residenti, che non ne possono più di dover fare un giro lunghissimo per attraversare corso Principe Oddone a causa delle barriere dei cantieri. Barriere che si sono trasformate in nascondigli perfetti per gli spacciatori. Roma non ha ancora sbloccato i 25 milioni del Decreto del Fare che permetteranno l’avvio dei cantieri di sistemazione superficiale. Ci vorranno mesi se i soldi arriveranno in una tranche, anni se si dovesse procedere per lotti. «Non ne possiamo più di aspettare» dice Gabriele Marcelli, del comitato di corso Principe Oddone. I residenti domandano un intervento provvisorio, ma urgente. Da un lato chiedono di togliere le lamiere dei cantieri che impediscono la visuale e sono relativamente facili da scavalcare. Se in passato ospitava la ferrovia e poi i cantieri, da quasi un anno l’area è terra di nessuno. L’altra richiesta è aprire un varco almeno pedonale all’altezza di corso Ciriè. Richieste condivise da Tiziana Giacoletto del comitato di via don Bosco. Ora tra via don Bosco e l’ex stazione Dora c’è un chilometro e mezzo senza passaggi: anche solo per andare al supermercato bisogna fare il giro dell’oca. Il progetto approvato si ferma prima di Spina 4 e anche in via Cigna, in Barriera, si protesta: «Siamo contenti che per altre parti della città sia tutto pronto per iniziare i lavori, ma vorremmo ricordare che per Spina 4 manca ancora il progetto e non sappiamo quando finiranno lavori iniziati dieci anni fa – dice Massimo Magliorio del comitato – Aspettiamo da due anni i passaggi su via Cervino e via Valprato». «Analizzeremo le richieste – dice il Comune insieme alle Ferrovie, ancora proprietarie delle aree del Passante. In passato abbiamo valutato alcune ipotesi, ma vedendo il traguardo dei lavori finali vicino ci eravamo fermati». San Donato Mirafiori Nord Ancora furti nei box Bucate le lamiere “Un toret nell’area cani Il canneto-discarica di corso Cosenza” sempre pieno di rifiuti Box auto nel mirino dei ladri nel basso San Donato. In via don Bosco hanno bucato le lamiere dei garage e sono riusciti a entrare. I ladri sono ben organizzati, applicano dei fori nelle serranda in modo quasi professionale. I pannelli di metallo di rinforzo che i residenti avevano messo intorno alle serrature non sono stati sufficienti a impedire lo scasso. Non era infatti la prima volta che i ladri visitavano i box. «In meno di un anno sono venuti quattro volte, l’ultima prima di Natale» racconta il residente Salvatore Schinocca, che ha sporto denun- San Donato CRISTINA INSALACO cia alle forze dell’ordine insieme ai suoi vicini di casa. Venerdì notte sono stati aperti e ripuliti una dozzina di box di un condominio quasi all’angolo con via Bari. «Hanno portato via biciclette, attrezzi, minimoto da corsa. Ci sentiamo sempre più insicuri, chiediamo maggiori controlli alle forze dell’ordine». [F. ASS. ] Non c’è nessun toret lungo tutta l’area cani di corso Cosenza, angolo corso Unione Sovietica. I residenti si devono portare l’acqua da casa. «Qui è necessario almeno un toret, o un rubinetto per avere un po’ d’acqua. I cani con l’arrivo del caldo, non resistono a lungo senza bere durante la passeggiata», dice Maria Lucco. Lei ogni giorno parte da via Tunisi, dove vive, con una bottiglietta d’acqua e una ciotola verde, per dare da bere al suo Ciccio. E qualche volta offre da bere anche ai cani degli altri padroni, che la bottiglia dell’acqua l’hanno scordata a casa. «Un paio di anni fa c’era un toret nel parco di corso Cosenza – dice Carlo Rodolfo -, ma a causa di alcune perdite nei box delle case di fronte, l’hanno spento». In più servirebbero altri interventi di riqualificazione nell’area cani, dalla colmatura delle buche alla riparazione delle recinzioni. È in condizioni pietose il canneto che da via Costaguta porta all’Environment Park, il parco tecnologico di via Livorno. Una delle vasche dell’acqua è all’asciutto, l’altra è diventata una selva con le canne che sono cresciute a dismisura e debordano dal muretto, tra fango e alghe galleggianti. A infastidire i residenti è anche la massa impressionante di polline che si spande tutt’attorno. Nelle vasche oltre alla melma ci sono rifiuti d’ogni genere e persino un carrello della spesa. «Per lasciare in queste condizioni il canneto, che doveva essere un ele- mento di abbellimento, è meglio toglierlo» dice un residente. Le vasche di quest’area verde confinante con il parco Dora presentano spesso problemi, come perdite d’acqua. Gli abitanti e le mamme che portano i bambini a giocare nel vicino giardino protestano e chiedono al Comune un intervento urgente. [F. ASS.] T1 CV PR T2 LA STAMPA MARTEDÌ 1 APRILE 2014 etropoli Per le vostre segnalazioni [email protected] Settimo, denunciato per ricettazione Chieri, recupero area Tabasso Fermato a Volpiano dai carabinieri per un controllo, sul furgone Ducato di Leonardo Paradiso, 39 anni, di Settimo, c’erano 800 chili di ferro di dubbia provenienza, il tutto sequestrato. L’uomo è stato denunciato. [D. AND.] L’idea è del Movimento 5 Stelle. Cittadini e associazioni locali parteciperanno alla nascita del Comitato Tabasso, per coinvolgere la città su un’area abbandonata da più di 10 anni, che aspetta di essere recuperata. [F. GEN.] La strage di Capodanno Moncalieri Naufraga il polo dell’editoria Ex Satiz vicina al fallimento Il 1° gennaio scorso Daniele Garattini, che aveva perso il lavoro, ha ucciso la moglie Letizia, la figlia Giulia e la suocera Daria Maccari Poi si è ucciso Salta l’intesa industriale con Canale di Borgaro, 196 posti a rischio Collegno GIUSEPPE LEGATO Il sogno aveva un nome preciso: l’avevano chiamato «polo dell’editoria». Più fabbriche si sarebbero unite per creare un unico grande soggetto industriale del settore carta, che avrebbe lanciato la sfida agli agguerriti concorrenti italiani ed esteri. Il primo mattone di questo ambizioso progetto, che vedeva in campo Canale, imprenditore di Borgaro e la Satiz di Moncalieri, azienda nata sua volta da una costola della gloriosa Ilte di via Postiglione, si appresta a crollare dopo pochi mesi dalla sua posa. Per la ex Satiz, oggi Canale Industrie Grafiche, si affaccia da giorni lo spettro del fallimento. Ieri mattina all’Unione Industriale i sindacati si sono sentiti dire questo. E cioè che «i libri saranno portati in tribunale fra due giorni» racconta Lara Calvani della Slc Cgil. Cioè Domani. Giuseppe Guagliardo della Cisl conferma: «Quando abbiamo sentito il consulente di Canale annunciare questa notizia siamo rimasti scioccati. Non possiamo crederci». Lo scenario non cambierà a meno che entro due giorni non salti fuori un improbabile nuovo compratore. In caso contrario, il destino di 196 dipendenti dello stabilimento di Moncalieri, sarebbe segnato. Da ieri pomeriggio A tre mesi dalla strage confronti a scuola tra genitori e figli FEDERICA VIVARELLI Presidio dei lavoratori Nelle scorse settimane i dipendenti dello stabilimento moncalierese hanno manifestato davanti alla sede della Canale, a Borgaro. Poi, ieri, la doccia fredda: l’azienda porta i libri in Tribunale una sessantina di loro stanno inscenando un presidio fisso sotto la sede della casa madre, a Borgaro. Vogliono spiegazioni. I sindacati (c’è anche la Uil) hanno proposto due vie alternative. La prima: «mantenere un presidio ridotto a Moncalieri per consentire ai lavoratori di continuare a usufruire della cassa integrazione che già esiste». La seconda «accorpare i dipendenti di Moncalieri a quelli di Borgaro e aprire un’altra procedura per assicurare per almeno un anno gli ammortizzatori sociali». Due vie che, secondo il racconto di Calvani e Guagliardo, sarebbero impercorribili secondo quanto riferito dall’azienda. E adesso si affilano le armi anche per eventuali ricorsi ed esposti: «Ci stiamo tutelando e ci siamo rivolti ad alcuni legali», dice Guagliardo. Basterà? Intanto «facendo una visura camerale – aggiunge il dirigente Cisl – ci siamo accorti che l’azienda ha già cambiato nome». E pensare che qualche mese fa l’accordo era stato lanciato tra mille onori e promesse di nuove sfide di mercato: «Pochi giorni fa alcuni camion sono arrivati da Borgaro per ritirare 230 tonnellate di carta, ma non ci sono riusciti». Protesta Nichelino Un gruppo di militanti del democratici manifesta da giorni sotto la sede del Pd per chiedere il rispetto dell’esito delle primarie Continua la faida nel Pd Ma è caos anche a destra Tre giorni e due notti di presidio sotto al sede del Pd da parte dei fedelissimi di Angelino Riggio «per difendere il risultato delle primarie», non hanno sbloccato la grottesca situazione che si vive a Nichelino nel centrosinistra. Da una parte il vincitore delle primarie, che però gli alleati non hanno riconosciuto; dall’altra Santo Cistaro, 55 anni, presidente dell’Engim, ente di formazione professionale, che ha ufficializzato la sua candidatura sostenuto da Pd, Moderati, Sel, Psi e Italia dei Valori. Ieri sera la vicenda che ormai assume contorni incredibili e che Metropoli .51 . sta mettendo a serio rischio la roccaforte storica della sinistra, è approdata in direzione provinciale del Pd e la discussione si è protratta fino a tardi. Intanto si muove lo scacchiere delle candidature anche nel centrodestra. Fratelli d’Italia ha comunicato la candidatura a sindaco di Andrea Sinopoli, impiegato, 44 anni, già candidato, in passato, nelle file di An. «Non ho trovato interlocutori seri nel centrodestra cittadino – spiega – e cosi, avendo a disposizione una squadra giovane, motivata e a mio modo di vedere forte abbiamo deciso di correre da soli». Cosa succede nella coali- zione del centrodestra? Un gran caos anche lì. Giovanni Parisi, nei giorni scorsi, ha affisso manifesti in tutta la città autoproclamandosi candidato ed è dovuto intervenire addirittura il coordinatore provinciale Fluttero per smentire questa notizia. Tra i nomi papabili, al momento, ci sono Pippo Montalbano ex presidente della Pro Loco e una Parisi, Maria Pia, avvocato. Si vedrà. Ciò che appare più chiaro è che la coalizione sarà composta da Forza Italia, Lega ed Ncd (ma anche qui c’è una vertenza aperta). Mentre Domenico Cuppari, M5S continua la sua campagna elettorale nei mercati e nelle piazze della città. Il gran caos delle due coalizioni ammiraglia potrebbe favorirlo senza dimenticare Franco Fattori, ex vicesindaco epurato da Catizone tre anni fa che ha messo in piedi quattro liste civiche presentate pochi giorni fa al centro anziani. Sono passati giusto tre mesi dalla strage di Capodanno. Daria, Letizia, Giulia, Daniele: alcuni colpi di pistola, e in pochi minuti la famiglia Garattini si è ritrovata sterminata per mano del padre e marito. Un fatto che aveva scosso vicini di casa e amici che per diversi giorni hanno continuato a incontrarsi, chi per pregare, chi per discutere. «Un tragico evento che ci ha toccato profondamente, a maggior ragione avendo conosciuto Giulia con “Piazza Ragazzabile”, uno dei nostri progetti dedicati ai giovani – commenta l’assessore Paolo Macagno – così abbiamo deciso di organizzare dei momenti di confronto. Sono tante le famiglie che vivono nell’ombra drammi di cui non è facile accorgersi». È nato così «Giulia G.», un tavolo di confronto sempre aperto targato Progetto Collegno Giovani. Il primo appuntamento ha visto giovedì scorso il criminologo Marco Bertoluzzo, i colleghi di Diana, gli amici di Giulia e un folto pubblico. Si sfoga Elena: «Non posso credere che un padre abbia potuto fare una cosa del genere alla propria figlia». Di altra opinione Federica S., amica di lavoro della mamma, che racconta: «Io invece ho conosciuto bene entrambi i genitori, e sono contenta che il nome di nessuno sia stato infangato. Quello che è successo a loro avrebbe potuto succedere anche a noi». Il dibattito è poi proseguito lo scorso fine settimana alla Certosa di Avigliana, dove in collaborazione con il Gruppo Abele alcuni genitori e un gruppo di figli hanno discusso dei rispettivi ruoli. Non a caso le giornate sono state intitolate «Fai sempre il contrario di quello che ti dico». «Sono rimasta colpita dall’iniziativa della preside della scuola Levi, frequentata da Giulia – racconta Paola Debandi, dirigente comunale – attiverà dei laboratori a scuola dedicati proprio alla ragazza scomparsa». Orbassano Addio alle “campane” Torna il porta a porta MASSIMO MASSENZIO Niente più campane per vetro e plastica nelle strade, si torna al porta a porta «spinto» in tutte le zone della città. La decisione nasce dal fatto che la percentuale di raccolta differenziata è scesa di un punto, con conseguente aumento delle spese. «Avevamo deciso di ritornare, in alcune frazioni, alla raccolta stradale per vetro, plastica e lattine proprio per gravare meno sulle bollette», conferma il sindaco Eugenio Gambetta. «Tutto ha funzionato in maniera soddisfacente, sino a quando lo scarso senso civico di alcuni è Le campane dei rifiuti prevalso sulla responsabilità di molti». Interi carichi di materiali già differenziati vengono oggi regolarmente scartati dalle piattaforme di raccolta per la presenza di impurità: «È triste constatare che non sempre le soluzioni più razionali vanno di pari passo con il buon senso». T1 CV PR T2 MARTEDÌ 1 APRILE 2014 LA STAMPA 52 T1 CV PR T2 LA STAMPA MARTEDÌ 1 APRILE 2014 Economia Nord-Ovest .53 . LA STAMPA Nord-Ovest Per le vostre segnalazioni e lettere Econordovest LA STAMPA via Lugaro 15 10126 TORINO email: [email protected] Biella “Wools of Europe” La lana si racconta S’intitola Wools of Europe il calendario di eventi allestito all’ex Lanificio F.lli Botto a Miagliano, che da questa settimana fino al 29 giugno ogni domenica prevede eventi, visite e spettacoli che illustrano l’attività del Consorzio Biella the Wool Company, con il suo Centro raccolta e valorizzazione lane e la sua «filiera corta». Wools of Europe è una mostra itinerante che torna nel Biellese per la seconda volta dopo aver fatto tappa in Francia a Rambouillet, Gap e a Ile De Puteaux sulle rive della Senna. La rassegna è un confronto aperto sulle tematiche inerenti la fibra naturale in un percorso punteggiato da capolavori unici provenienti da 27 nazioni europee. Alessandria Finmeccanica Paglieri all’asta dopo la lite? I dubbi sul futuro degli F35 non frenano l’aerospazio Lo scontro tra i due rami della famiglia Paglieri, che detengono ognuno l’esatta metà delle quote della nota azienda di profumi, finirà con un’asta? Lo ha detto Debora Paglieri, attuale presidente del gruppo (la carica è a rotazione con la cugina Barbara) secondo cui «entro giugno si deve decidere, così non si può più andare avanti». Nei giorni scorsi era stata lei ad avanzare la proposta di acquistare le quote dei cugini e dello zio, quest’ultimo a sua volta aveva fatto sapere che erano semmai loro a voler comprare. Di qui la possibilità di un’asta, idea già avanzata in passato, ma mai andata in porto. Inutile dire che la situazione d’incertezza viene vista con preoccupazione sia dal sindacato che dagli amministratori pubblici locali. Ceipiemonte Auto e automazione a Detroit e Hannover Le imprese piemontesi si dividono tra Hannovermesse in Germania e Sae negli Usa: gli eventi di riferimento per i protagonisti mondiali da una parte dell’automazione industriale e dall’altra dell’ingegnerizzazione auto. Dal 7 all’11 aprile doppio appuntamento per l’auto e dell’automazione industriale piemontese: 16 aziende espongono all’Hannovermesse, salone internazionale leader per le tecnologie industriali. Negli stessi giorni il Piemonte è al Sae World Congress di Detroit, evento internazionale di massimo rilievo per il primo impianto e l’ingegnerizzazione dell’auto. Le iniziative rientrato in due Progetti Integrati di Filiera: nel primo caso Into Mech, nel secondo From Concept to Car, gestiti dal Centro Estero per l’Internazionalizzazione (Ceipiemonte) Presentato un piano con 78 progetti di ricerca, ma servono 205 milioni MAURIZIO TROPEANO I n attesa di capire che cosa deciderà il governo in quella che si annuncia come una lunga telenovela politico-industriale legata ai cacciabombardieri F35, il settore dell’aero-spazio piemontese cerca di attrezzarsi per intercettare una parte di quella domanda internazionale che si annuncia in forte crescita, soprattutto per quanto riguarda la flotta aerea a uso commerciale (secondo le stime serviranno 35 mila nuovi aerei civili fino al 2032). I fondamentali sono più che positivi visto che il settore è cresciuto nonostante la crisi sia per fatturato sia per i livelli occupazionali. Il Distretto parte da qui per guardare al futuro: lo scorso 28 marzo il piano per la ricerca e lo sviluppo è stato condiviso con le istituzioni pubbliche: ci sono 78 progetti (messi a punto da 21 gruppi di ricerca in particolare del Politecnico e dell’Università di Torino) che prevedono investimenti per 205 milioni da qui al 2020. Fatturato: in 5 anni +17% FinPiemonte ha messo a punto i numeri del presente: tra il 2008 e il 2102 il fatturato è cresciuto del 17 per cento arrivando a 3,6 miliardi. Ma è cresciuta anche l’occupazione: il 7,8 per cento. Le 268 aziende censite da Finpiemonte, che fanno parte del distretto aerospaziale del Piemonte, danno lavoro a 15 e 200 addetti hanno fatto registrare anche un aumento della redditività superiore al 10 per cento. Licia Mattioli, presidente dell’Unione Industriale di Torino che ospita nella sua sede l’incontro la spiega così: «La crescita registrata a livello regionale nell’ultimo quinquennio non è infatti focalizzata su pochi leader (in Piemonte sono insediati otto big nazionali Alenia Aermacchi, GE Avio, Microtecnica, Selex Es, Thales Alenia Space); al contrario, nasce soprattutto da quelle imprese fortemente specializzate nelle produzioni e tecnologie aerospaziali». Secondo gli analisti di FinPiemonte è questo il valore aggiunto del distretto subalpino: «C’è un brillante gruppo di Pmi che superano per dinamismo i grandi leader e alimentano occupazione di altissima qualità, il 60% degli ingressi a tempo indeterminato (la media è del 10%). Domani l’incontro Non è un caso che domani il gruppo Finmeccanica incontri il mondo del- l’aerospazio subalpino - istituzioni e il tessuto produttivo - per condividere scenari e progetti di sviluppo rivolti soprattutto ai giovani e alla supply chain, cioè l’insieme di unità organizzative che intervengono nella produzione di un bene per soddisfare le esigenze dell’utilizzatore finale. Certo non tutto quello che luccica è oro, le pmi che hanno consolidati interessi nel settore aerospaziale ma prive di «una caratterizzazione distintiva verso questo settore, sentono maggiormente i morsi della crisi: non c’è crescita di fatturato e i margini sono in picchiata». FinPiemonte, però, sottolinea anche che «le Pmi che fanno ricerca e progettazione crescono appropriandosi di quote di servizi richieste dai leader di settore». Cento milioni in 5 anni Che fare adesso? «Aver messo allo stesso tavolo grandi player, Pmi e centri di ricerca ha permesso di concentrare le risorse su pochi, grandi piattaforme di ricerca, capaci di agganciare i più vasti progetti europei», spiega Mattioli promuovendo l’azione del distretto aerospaziale e della piattaforma tecnologica della regione. Negli ultimi cinque anni sono stati investiti 100 milioni, la metà pubblici. Finpiemonte come «il lavoro di concertazione abbia permesso di mettere a punto il piano fino al 2020. E Mattioli aggiunge: «La nostra speranza è che il settore riceva anche dalla nuova amministrazione regionale, di qualunque orientamento essa sia, un supporto adeguato. L’obiettivo è proseguire quel percorso di rafforzamento della supply chain». T1 CV PR T2 54 .Economia Nord-Ovest STAMPA .LA MARTEDÌ 1 APRILE 2014 gg Dossier/I bilanci delle banche g Novara Cuneo La Popolare avvia l’aumento di capitale Ubi-Bre, forte sostegno a imprese e famiglie CLAUDIO BRESSANI NOVARA È partito sotto il segno dell’ottimismo l’aumento di capitale da 1,5 miliardi del Banco Popolare, destinato a concludersi il 17 aprile. Venerdì, ultimo giorno di quotazione prima dell’avvio dell’operazione, il titolo aveva chiuso a +6,95%, a 18 euro netti: il doppio del prezzo di emissione, 9 euro. Era l’ultima occasione per acquisire sul mercato, con l’azione, anche il diritto di opzione collegato e in tanti ne hanno approfittato. Ieri l’atteso «rimbalzo» negativo è stato inferiore alle attese. «I segnali che ci arrivano dalle filiali sul territorio - diceva alla vigilia Alberto Mauro, direttore della divisione Bpn - sono positivi. C’è grande interesse». L’obiettivo dell’istituto è riuscire a piazzare tutti i 166 milioni di azioni di nuova emissione ai soci, ai quali è attribuito il diritto di opzione, senza necessità di un intervento del consorzio di garanzia capeg- MARIO BOSONETTO CUNEO 9 euro L’aumento di capitale per ogni azione fino al 17 aprile Alberto Mauro, direttore BpN giato da Mediobanca e Ubs che si è impegnato a sottoscrivere l’eventuale inoptato. Diversi investitori istituzionali avrebbero già prenotato una parte rilevante delle azioni di nuova emissione, ma al Banco contano in una massiccia adesione anche dei piccoli e piccolissimi soci, punto di forza dell’istituto. Sabato, all’assemblea che ha approvato con il 99,8% dei voti il bilancio, l’ad Pier Francesco Saviotti aveva spiegato che l’esercizio 2013 ha chiuso sì con 606 milioni di passivo, frutto però di parecchie voci straordinarie che in gran parte hanno pesato in negativo, a cominciare dalla svalutazione dei crediti deteriorati. «Quel che conta, ovvero ricavi e costi - ha sottolineato - sta andando bene. I ricavi del core business sono in aumento dell’1%. Nel 2013 abbiamo avuto 78 mila nuovi conti correnti retail, incassi Pos a +5%, utenti abilitati all’home banking a +30%. La gestione ordinaria non brucia risorse ma anzi produce un reddito decoroso, mentre i costi operativi sono stati contenuti di 500 milioni». «Nonostante il difficile momento economico attraversato dal nostro Paese, il bilancio 2013 è decisamente positivo. Principale motivo di soddisfazione è continuare a essere punto di riferimento per il Nord Ovest, a servizio soprattutto di piccole e medie imprese e famiglie». Luigi Rossi di Montelera, confermato una settimana fa alla guida della Banca Regionale Europea, dall’assemblea dei soci UbiBre, tenutasi a Cuneo, ha così commentato il bilancio 2013. In netta risalita rispetto all’anno precedente l’utile netto, che si attesta a 26,5 milioni. La raccolta diretta è di 7,5 miliardi e 9,2 miliardi gli impieghi. Il patrimonio netto è di 1,324 miliardi di euro. Il dividendo 10.722.424 euro. Gli azionisti sono Ubi al 74,75%, la Fondazione Cassa di risparmio di Cuneo al 24,9 e soci privati con lo 0,35%. A proposito della «cuneesi- 26,5 milioni L’utile netto: in decisa risalita rispetto all’anno precedente Luigi Rossi di Montelera tà» della Bre Banca, Rossi di Montelera ha ribadito: «Storia e radici della banca sono a Cuneo, così come la sede legale. Poco più di 3 anni fa la sede Bre venne spostata da Milano e Torino. Oggi Bre è piemontese e con l’incorporazione di Banco San Giorgio è la banca di riferimento di Ubi nel Nord Ovest. Nel Cda dieci componenti sono piemontesi, ben 7 cuneesi». Il nuovo Cda è infatti passato da 15 a 11 componenti: oltre a Rossi di Montelera, ci sono Pierfranco Risoli (sarà vicepresidente, ha già lasciato il Cda della Fon- dazione Crc) Cristina Faissola e Fabrizio Pace. Confermati Ferruccio Dardanello, Maurilio Fratino, Filippo Ferrua Magliani, Mario Cismondi, Marco Manfredi, Ettore Giuseppe Medda e Giacomo Lodi. L’Ubi Bre ha in previsione la chiusura di sportelli e minisportelli (17 entro metà aprile, di cui 11 in provincia di Cuneo): «Facciamo come tutte le banche - ha chiarito Rossi di Montelera , su spinta forte di Banca d’Italia, per essere competitivi. Ma non ci sarà alcuna riduzione di personale». Asti Aosta La Cassa si fa più forte Dividendo di 40 centesimi Bccv in controtendenza I clienti sono in aumento Il segnale che il gruppo crede nel futuro è arrivato nei giorni scorsi: 80 assunzioni di giovani diplomati e laureati, a fronte di un piano di prepensionamenti che prevede l’uscita «dolce» di circa 150 colleghi. Un passo necessario, dopo che un anno fa Banca CrAsti ha acquisito il controllo di Biverbanca rilevando il 60% delle azioni da Monte dei Paschi e i circa 120 sportelli dell’ex Cassa di risparmio di Biella e Vercelli che sono andati ad aggiungersi alle 133 filiali targate CrAt. «Una riorganizzazione che ci permette di dare più competitività al Gruppo e metterlo in grado di raccogliere le complesse sfide del mer- 80 assunzioni Tra Cr.Asti e Biver entro il dicembre dell’anno prossimo cato» il commento del direttore generale Carlo Demartini. Intanto si sta preparando l’assemblea dei soci di Banca CrAsti convocata per il 29 aprile: Fondazione CrAt, Popolare di Milano e gli 8 mila soci privati conteranno su un dividendo di 40 centesimi, frutto di un utile di 35,7 milioni (+ 23,58% sul 2012) al netto del beneficio derivante dalle quote in Bankitalia. In crescita anche la raccolta complessiva: 9,3 miliardi. Numeri positivi per il consolidato del gruppo: raccolta globale a 14,9 miliardi, utile 33,8 milioni. «Un bilancio vero - commenta il presidente Aldo Pia - Siamo soddisfatissimi anche perché arriva dopo un anno complicato che ha visto l’integrazione dell’organizzazione delle due banche, in un momento difficile dell’economia. Siamo una banca e un gruppo solidi, i nostri redditi derivano dal lavoro di banca e siamo stati al fianco di famiglie e imprese». [F. LA.] ALESSANDRO MANO AOSTA È un istituto in controtendenza. La Banca di credito cooperativo valdostana sta costruendo la nuova sede, con tanto di «garderie» per i bambini dei clienti, una caffetteria aperta da pochi giorni e una sala conferenze con le ultime tecnologie a disposizione di aziende ed enti pubblici per incontri e dibattiti. Il risultato economico dello scorso anno, come si legge dal bilancio appena approvato, segna un utile di un milione 800 mila euro, del 7 per cento più alto di quanto scritto nel budget a inizio anno. Anche il numero dei clienti è cresciuto, con un bal- 50,1 milioni Il patrimonio netto all’anno prima è cresciuto dell’8% zo in avanti del 9 per cento e una cifra totale di 8.447 soci. La Bccv «nonostante il perdurare della difficile situazione economica complessiva» si conferma ai primi posti in Valle per la raccolta, cresciuta del 10 per cento e arrivata a 597 milioni di euro. Il presidente Marco Linty spiega: «Siamo riusciti a chiudere un anno difficile con un risultato molto positivo che ha contribuito al continuo e necessario rafforzamento patrimoniale netto, cresciuto dell’8 per cento e arrivato a 50,1 milioni, ispirandosi sempre a criteri di sana e prudente gestione, sviluppando e consolidando la nostra attività per il territorio, per le famiglie, per le piccole e medie imprese». Il direttore generale Maurizio Barnabé sottolinea: «Il risultato netto d’esercizio è stato influenzato dalle rettifiche di valore lorde sui crediti deteriorati che ammontano a 3,1 milioni contro 1,8 milioni del 2012 e dalle imposte». T1 CV PR T2 LA STAMPA MARTEDÌ 1 APRILE 2014 Economia Nord-Ovest .55 . Al Lingotto Il mondo dei treni cerca affari internazionali Si apre l’edizione numero 6 dell’Expo Si guarda al Tpl e alle metropolitane Quello delle sigarette elettroniche è un business molto discusso MAURIZIO TROPEANO Export Da oggi e per tre giorni Torino diventa la capitale italiana dell’industria dei treni. Questa mattina si apre al Lingotto fiere l’edizione numero 6 dell’Expo ferroviaria con 280 espositori provenienti da 17 paesi. Le nuove aziende presenti sono 65 (da Abb, Dellner Italy, Progress Rail Caterpillar e Sécheron) ma la novità di questo salone è la presenza di 11 compratori internazionali (Belgio, Francia, Gran Bretagna, Norvegia, Repubblica Ceca, Svezia) che incontreranno 55 aziende italiane, 42 sono piemontesi. Sigarette elettroniche Il business resiste ma solo oltre confine Crescono i nuovi mercati Spagna, Francia ed Europa dell’Est I buyer internazionali Domanda e offerta sono stati messi insieme all’interno del progetto Torino-Piemonte Railway che il Centro estero gestisce su incarico della Regione, di Unioncamere e di tutte le camere di commercio subalpine. L’obiettivo è di cercare di far incontrare la domanda e l’offerta nel settore della costruzione di materiale rotabile e nella gestione di infrastrutture ferroviarie. Non solo teoria: sarà presentato il lavoro di squadra tra Blue Engineering e Canavera & Audi e il Politecnico che con il coordinamento di Torino Piemonte Railway ha sviluppato un prototipo di carrello per treni merci ad alta velocità. Secondo Alessandro Barberis, presidente della Camera di Commercio di Torino, si tratta di un «progetto nato per rispondere alla richiesta di un committente cinese con il quale stiamo dialogando dalla fine del 2103 e che a maggio sarà in Piemonte». Le grandi case Ritornano al Lingotto anche un centinaio di imprese straniere. Tra di loro ci sono i più importanti fornitori di sistemi ferroviari (Alstom Ferrovia- NADIA FERRIGO Tutti i big a Torino Le grandi aziende internazionali produttrici di treni e componentistica ferroviaria da oggi saranno protagonisti al Lingotto 280 140 espositori incontri provenienti da 17 paesi che partecipano alla sesta edizione in programma fino al 3 aprile Undici buyer internazionali incontreranno 55 aziende italiane, 42 sono piemontesi ria, Bombardier Transportation e Siemens), i costruttori di materiale rotabile (AnsaldoBreda, Pesa, Bydgoszcz e Vossloh Locomotives/Rail Vehicles) e i fornitori di prodotti e servizi per le infrastrutture (Ansaldo Sts, Balfour Beatty, Plasser & Theurer/Plasser Italia). Scenari di mercato Il salone si apre questa mattina alla presenza del sindaco di Torino, Piero fassino, e del presidente della Regione, Roberto Cota. Tra i relatori ci saranno anche il presidente dell’Osservatorio, Mario Virano, e l’amministratore delegato del gruppo Fs, Mauro Mo- retti. Si parlerà di scenari futuri. Secondo gli analisti gli investimenti, in Italia, ma anche negli altri paesi europei, Francia in testa, dirigendo verso le infrastrutture ferroviarie urbane, con l’obiettivo di migliorare la mobilità nelle città, proteggere l’ambiente e ridurre le emissioni di anidride carbonica. Questo si traduce in nuove reti di metropolitane e tranvie o in ampliamenti delle reti già esistenti. Una tendenza confermata dall’elenco delle opere infrastrutturali strategiche realizzate in Italia: 172 milioni per la M4 di Milano, 300 per la linea C di Roma; 195 per Napoli e 55 per il collegamento Rho-Monza. Senza dimenticare il miliardo per la manutenzione e gestione della rete ferroviaria. Otto milioni di euro. Tanto vale oggi il mercato delle sigarette elettroniche in Piemonte. Una cifra che rischia di «svaporare» - per dirla con un termine caro a chi usa le e-cigarettes molto presto. La data a cui tutti gli addetti ai lavori guardano con una certa apprensione è il 2 aprile. Quel giorno il Tar del Lazio dovrà decidere se la tassa destinata a tutti i gadget che hanno a che vedere con il mondo delle sigarette elettroniche resterà ferma al 58,5 per cento più Iva, come è stato stabilito lo scorso anno o diminuirà. «Se non cambia saremo costretti ad aumentare il prezzo di una ricarica che oggi vendiamo a cinque euro a 13, in modo da rientrare dai costi di produzione e ricavarci qualcosa. Lo stesso vale per gli apparecchi da fumo. Da 100 euro a 400. Ma a quei prezzi chi li comprerà ancora?» sottolinea Filippo Riccio, uno dei fondatori di Smooke, il primo produttore italiano di e-cig, nato a Torino nel 2010. L’epoca d’oro del fumo hi-tech. Allora il giro d’affari in Italia supera- va i 300 milioni di euro all’anno. Oggi si è ridotto a 50. Un mercato in caduta libera. Certo, la fase del boom del fumo elettronico è passato. «Ma non si tratta soltanto di questo» prosegue Riccio, che è anche vicepresidente di Anafe, l’associazione che rappresenta il comparto. «Prima - spiega - si discuteva se le sigarette elettroniche andassero vietate o meno nei luoghi pubblici. Poi è divampata la polemica sui presunti danni per la salute. Tutte cose che non hanno aiutato il settore». Giusto per dare l’idea: a Torino, fino a qualche tempo fa, i negozi di sigarette elettroniche indipendenti, slegati cioè dalle grandi catene come Smoke, erano 180. Un tracollo. E in un contesto così precario è difficile che si possa intravedere una ripresa a breve. Allora si pensa all’estero. Oltre ai 120 punti vendita già disseminati in lungo e in largo la Penisola e ai venti circa che si trovano in Spagna, a breve Smooke aprirà uno suo store in Inghilterra, mentre si punta anche a rafforzaree la rete dei rivenditori nell’Europa dell’Est. Come la FlavourArt di Oleggio, Novara, azienda di aromi per sigarette elettroniche che esporta in tutto il mondo. O ancora come la Globo Industry, produttrice anch’essa di ricariche per e-cig. Nello stabilimento di Mappano l’attività è partita solo una decina di giorni fa. Ma già nelle prossime settimane il marchio sarà presente a eventi a Francoforte e Parigi. T1 CV PR T2 MARTEDÌ 1 APRILE 2014 LA STAMPA 56 T1 CV PR T2 LA STAMPA MARTEDÌ 1 APRILE 2014 In città .57 . incittà LA STAMPA Società cultura & spettacoli Bellissime Parole e opere D’arte Da sinistra a destra: Cate Blanchett, per lei due prestigiose statuette; Hilary Ann Swank,premio Oscar per «Boys Don’t Cry» e Million Dollar Baby; Meryl Streep, 18 candidature e tre premi Oscar vinti NOEMI PENNA L’ americano Stephen Tapert, per otto anni al servizio dell’Academy, ha scelto il Museo Nazionale del Cinema di Torino per far debuttare «Best actress. Dive da Oscar», l’esclusiva mostra che s’inaugura in prima mondiale giovedì alle 19 alla Mole Antonelliana, abbinata all’omonima rassegna cinematografica in programma da oggi al Massimo. Svolazzanti arabeschi e cifre su juta GUIDO CURTO A Da Hollywood a Torino «Stephen Tapert si è innamorato del Museo del Cinema la prima volta che lo ha visto - rivela il direttore Alberto Barbera -. L’ho incontrato più volte a Los Angeles per miei impegni legati al Festival di Venezia e parlando è nata l’idea di sviluppare a Torino questa importante mostra dedicata alle donne degli Oscar»: 72 icone di stile che rappresentano non solo una fetta importante di storia del cinema, ma anche la fotografia di come sono cambiati negli anni la società e il jet set americano. «Le vincitrici degli Oscar incarnano la trasformazione della moda e degli ideali di bellezza che La storia Ho vinto l’Oscar e ora cosa mi metto? Da venerdì in prima mondiale al Museo del Cinema i vestiti delle dive più famose La mostra abbinata a una rassegna al Massimo: stasera si parte da Hitchcock CIMELI UNICI Vestiti, cappelli scarpe e borse In tutto 378 pezzi accompagnano questi 85 anni di storia dell’Academy. E l’esposizione li testimonia con cimeli unici, ricercati in parte dalle nostre stesse curatrici Nicoletta Pacini e Tamara Sillo. Siamo sicuri che dopo Torino inizierà a girare il mondo». Red carpet Per comporre la mostra le attrici di Hollywood hanno letteralmente aperto i loro guardaroba. Su tutte Jodie Foster, contattata direttamente dal museo torinese, che ha prestato il prezioso tailleur bianco realizzato appositamente per lei da Armani indossato alla cerimonia del 1992, quando ricevette la statuetta per «Il silenzio degli innocenti». Di re Giorgio è anche il bozzetto dell’abito Armani Privè indossato da Cate Blanchett – miglior attrice per «Blue Jasmine» – alla cerimonia degli Oscar che si è tenuta al Dolby Theatre di Los Angeles lo scorso 2 marzo. All’appello hanno risposto anche numerosi collezionisti privati e case di moda, come Valentino e Ferragamo. Ed è così che fra gli abiti di scena esposti compare I film Sopra una scena del film «Il sospetto», film del 1941 di Alfred Hitchcock con Cary Grant e Joan Fontaine quello indossato da Meryl Streep in «The Iron Lady», accompagnato dalla borsa e dalle scarpe disegnate da Ferragamo e dalla sceneggiatura originale della pellicola prestata da Tamara Sillo, collezionista della Streep, oltre che curatrice della rassegna. Notte degli Oscar Nell’Aula del Tempio e lungo la scala elicoidale saranno esposti sino al 31 agosto oltre 370 pezzi che ripercorrono la storia dell’Academy e delle donne vincitrici dell’Oscar dal 1929 al 2014, fra cui abiti, manifesti pubblicitari e oggetti provenienti dai set. Sui monitor scorreranno le immagini dei film premiati e in vetrina saranno esposte due fedelissime riproduzioni della statuetta dorata realizzate per l’ocL’ANTEPRIMA Il tailleur di Armani che Jodie Foster indossò al premio del ’92 casione dall’azienda Noi Geninetti di Beinasco. Completano la collezione foto del red carpet, scatti di lavorazione dei film, inviti e i programmi di sala della notte di Hollywood. L’inaugura- Un frame di «La donna dei tre volti» (1957) con Joanne Woodward zione di giovedì è su inviti, poi da venerdì la mostra sarà visitabile nei consueti orari di apertura della Mole: ingresso a 9 euro, gratuito con Tessera Musei. Su grande schermo La rassegna cinematografica «Best Actress. Dive da Oscar» sarà inaugurata invece questa sera alle 20,30 al Massimo con la proiezione del restaurato «Il sospetto» di Alfred Hitchcock – Oscar 1941 a Joan Fontaine – alla presenza dell’ideatore della mostra Stephen Tapert (ingresso a sei, quattro e tre euro). Il cartellone prevede poi sino al 25 aprile la proiezione, sempre nella sala 3 di via Verdi 18, di altre quindici pellicole che hanno fatto vincere l’ambita statuetta a dive del passato e del presente, da «La ciociara» di De Sica a «Il cigno nero» di Aronofsky. Oltre al thriller di Hitchcock, oggi sono in programma alle 16,30 «Aurora» di Friedrich Wilhelm Murnau del 1927 con Janet Gaynor e, alle 18,30, «Accadde una notte» di Frank Capra del 1934, che di Oscar ne ha vinti ben cinque: miglior film, regia, attore protagonista (Clark Gable), attrice protagonista (Claudette Colbert) e sceneggiatura. lto, magro, di un’eleganza stropicciata molto inglese, colto e dolce nei modi, Giorgio Griffa è uno dei più quotati e amati artisti piemontesi. Da più di 50 anni Griffa (allievo di Filippo Scroppo dal 1960 al ’63) ogni giorno dipinge, pur affiancando alla vocazione per la pittura la professione di avvocato. Ma questo è un aneddoto ininfluente, anzi fuorviante, perché la sua vita è tutta incentrata sulla ricerca di un’armonia cromatica, matematica e musicale alla Kandinskij, che nasce da pennellate precise e luminose, rigorosamente astratte («Io non rappresento nulla, io dipingo», dice), stese in linee larghe, accostate in sequenze ritmiche dai vividi colori: azzurro, turchese, rosso carminio, rosa, lilla, verde smeraldo. Composizioni gioiose fatte anche di svolazzanti arabeschi e numeri tracciati ad acrilico su tela (spesso su juta), o ad acquerello su carta. E’ il caso dei bellissimi lavori esposti fino al 30 aprile nel nuovo spazio espositivo di Giampiero Biasutti che, dopo aver chiuso la storica galleria in via della Rocca (affittata al collega Costantini) ha riaperto pochi metri più in là uno Studio d’Arte per il ’900. Griffa, pur da sempre amico del gruppo dell’Arte Povera - Paolini, Penone, Zorio & Co. - dalla metà degli anni ’60 ha scelto, controcorrente (in anni dominati dalla provocazione concettuale-oggettuale), di praticare la pittura nonostante tutto, e senza mai lasciarsi invischiare in coalizioni come la Transavanguardia. La sua coerenza alla fine gli ha dato ragione, tanto da essere stato consacrato con personali sia alla GAM di Torino sia al Castello di Rivoli, e in importanti gallerie e musei stranieri. T1 CV PR T2 58 .In città STAMPA .LA MARTEDÌ 1 APRILE 2014 alle 18 Palazzo Ceriana Circolo dei Lettori Centro Studi Sereno Regis La cultura del mondo non è solo romanzo I dilemmi della coscienza Economia globale Il caso norvegese Per il ciclo di incontri «La cultura del mondo a colloquio con Torino» a cura del Circolo della Stampa, alle 18 a Palazzo Ceriana Mayneri (corso Stati Uniti 27) sarà ospite Claudio Magris con una conferenza dal titolo «Non solo romanzo». Il saggista e scrittore sarà affiancato da Lorenzo Mondo. L’ingresso è libero. Come affrontare i dilemmi di «coscienza»: tenta una via il libro di Carlo Augusto Viano «La scintilla di Caino», (Bollati Boringhieri) presentato alle 18 al Circolo dei Lettori (via Bogino 9). Con l’autore intervengono i docenti Giovanni Filoramo, di Storia del Cristianesimo, e Luca Fonnesu, di Filosofia morale. alle 18 In scena Rispetto alla forma che aveva in origine, la durata delle «Operette Morali» ora è ridotta a due ore, per un totale di 14 Operette e un cast con alcuni nuovi interpreti come Iaia Forte alle 18,30 La cittadina norvegese Vik, 2800 persone e uno standard economico alto, di colpo rischia la bancarotta per investimenti complicati: è il luogo di partenza del film «When bubbles burst» di Hans Petter Moland per discutere di economia globale: alle 18,30 e alle 21 al Centro Studi Sereno Regis (via Garibaldi 13) per «Mondovisioni». Gobetti Scarpati: sul palco tra dolore e voglia di vendetta Un noir di Carlotto con la regia di Gassmann «Oscura immensità» È il titolo della commedia di Massimo Carlotto con la regia di Alessandro Gassmann che Giulio Scarpati porta in scena al Teatro Gobetti Carignano Martone: Leopardi non è un uomo dell’Ottocento © PHOTO GIANMARCO CHIEREGATO Tornano le Operette Morali, ma più “snelle” Intervista SILVIA FRANCIA on era scontato che la cosmogonia densa di speculazione e pensiero filosofico delle «Operette morali» leopardiane ce la facesse a reggere l’impatto con il palcoscenico. Ancora meno che lo spettacolo vivesse in gloria per tre stagioni, tra tournée e riprese, persino a Parigi e New York, e premi come il prestigioso Ubu. Non basta: a dimostrare la vitalità di quello che fu l’allestimento scelto per Italia 150 visto nel 2011 anche dal presidente Napolitano - ora, il regista Mario Martone, ha optato per un riallestimento, in scena al Carignano, da stasera (ore 19,30) al 13 aprile. N Martone, com’è cambiato lo spettacolo? «Rispetto alla forma assembleare che aveva in origine, ho preferito un formato da palcoscenico, mentre la durata è ridotta a due ore, per un totale di 14 Operette in scena e un cast con alcuni nuovi interpreti, come Iaia Forte. Quanto al testo, parlerei di riassemblaggio. Si tratta di un materiale estremamente duttile che, presentato in modo diverso, non perde ma casomai acquista nuove risonanze». Quale rapporto tra il film che ha nel cast attori come Michele Riondino, Massimo Popolizio e Isabella Ragonese, e lo spettacolo? «La genesi comune risiede nell’idea di cantiere. Lo Stabile torinese, in questo senso, ha funzionato da cantiere, dove le esperienze si intrecciano. Per dire, la musica del film è realizzata da Apparat e dal tedesco Sasha Ring, che è stato ospite di “Prospettiva”, complice Club to Club». In un triennio, Il che mette d’acuno spettacoIL REGISTA cordo l’impegno lo e un film («Il cineasta con «Il poeta ha più cose di giovane favoquello di direttore da dire oggi del Tst... loso» nelle sache nel suo tempo» «In qualche mole in autunno, do, difatti, ho lacon Elio Germano protagonista), entram- vorato su un materiale comubi dedicati al poeta di Recana- ne, creando sinergie. In ogni ti. Segno di una grande fasci- caso, con lo Stabile lavoro bene, in perfetto accordo. Da nazione? «Sicuramente, e per diverse ragioni. Anzitutto la lingua perfetta. Credo anche, come diceva Cesare Garboli, che Leopardi sia un meteorite precipitato per caso nell’800. In realtà, ha più cose da dire oggi che allora. E poi, oltre al suo lato malinconico, mi piace molto la sua carica ribelle, la capacità di appassionarsi». Festival Terre Comuni Il teatro ragazzi di respiro europeo quando sono arrivato, sette anni fa, malgrado i tagli di quasi il 50%, siamo passati da 11mila a 16mila abbonati. Conto che, a breve, per il teatro, arrivi la nomina a Stabile nazionale». Se le proponessero un altro mandato, dopo questo che scade nel 2015? «Chissà. Perché no?». Sono 19 anni che la vetrina del teatro ragazzi a cura di Graziano Melano e del Trg si presenta puntuale ad aprile, anteprima e riferimento per gli operatori culturali in arrivo da tutta Italia e dall’Europa per progettare i cartelloni della stagione seguente, ma quest’edizione ha una «faccia» diversa, europea: da oggi al 9 aprile si tiene il «Festival Terre Comuni/Terres Communes - Giocateatro Torino». Tradotto significano Intervista FRANCA CASSINE n personaggio complesso quello che Giulio Scarpati affronta nell’«Oscura immensità, pièce tratta dal romanzo di Massimo Carlotto con regia di Alessandro Gassman, in programma da oggi fino a domenica al Gobetti nella stagione dello Stabile (stasera e giovedì ore 19,30; domani, venerdì e sabato ore 20,45; domenica alle 15,30 e 20,45; biglietti a 25 euro l’intero e 22 il ridotto). Smessi i panni dell’amatissimo Lele Martini di «Un medico in famiglia», l’attore romano al fianco di Claudio Casadio si immerge in un noir dalle tinte fosche e pieno di colpi di scena. «Si parte – spiega – da un U fatto di cronaca. Io sono Silvano Contin, un uomo al quale Raffaello Beggiato (Casadio, ndr.) ha ucciso la moglie e il figlio di 8 anni. Quest’ultimo è condannato all’ergastolo, mentre io sono devastato dal dolore e per 15 anni ho covato rancore e volontà di vendetta. Un giorno ricevo una sua lettera nella quale lui, ammalato di cancro, mi chiede il perdono necessario per ottenere la grazia». un grigiore particolari, ma anche la vivacità di questa cenere che nasconde la brace rappresentata proprio dalla collera e dal desiderio di rivalsa. È uno spettacolo non semplice e per nulla ammiccante: mostra al pubblico tutta la fragilità e la follia degli esseri umani». Che linee registiche vi ha dato Gassman? Ha fatto una scelta non convenzionale, senza concessione agli stereotipi, cercando di racconUn personaggio multiforme... «Non è certo un’interpretazio- tare l’umanità che c’è dietro ne facile, tuttavia queste due vite è molto stimolanIL PERSONAGGIO disperate». te perché mi ha aver recitaUn uomo a cui Dopo spinto ad andare to con la Littizzetsono stati uccisi to in «Fuoriclasse a fondo nella rimoglie e figlio 2», l’ha voluta asacerca di come renderlo. Se è un bato alle 18 al Cirluogo comune che le vittime siacolo dei Lettori per presentano tali e suscitino empatia, non re il suo libro «Ti ricordi la caè detto che chi subisce un torto sa rossa?»... debba essere per forza accatti- «Sono molto felice che abbia acvante. Anche perché si accu- cettato perché tengo molto a mula una tale rabbia nei con- questo libro. Sono pagine nelle fronti del mondo che non è sem- quali ho raccontato un dolore e plice rendere in scena». in questo modo è diventato meno forte. Mi fa piacere che LuIn che modo lo ha costruito? «Ho raccolto la sfida cercando ciana mi accompagni in questa di tirare fuori il rancore, il senso avventura perché la stimo prodi rivalsa e il dolore. Ho tratteg- fessionalmente, ma soprattutto giato Silvano attraverso sfuma- perché ritengo sia dotata di una ture, gli ho dato una cupezza e grande sensibilità». 13 titoli, di cui 8 debutti nazionali e 4 produzioni realizzate con le compagnie francesi della regione Provenza Alpi Costa Azzurra e dentro il contenitore economico-artistico del progetto «Alcotra» finanziato dall’Unione Europea. Diversi i palcoscenici per gli spettacoli in programma dal mattino alla sera, tutti gratuiti: Casa del Teatro Ragazzi, Teatro Agnelli, Fonderie Limone e due teatri a Pinerolo. S’inaugura stamane alle 10 alla Casa del Teatro (corso Galileo Ferraris 266) con la rilettura di «Hansel & Gretel» della coppia Buonarota-Pisci; fra le co-produzioni «Piccole modifiche», la storia di un uomo che guarda il mondo (il 7), e «Carta memoria» sul far rivivere la carta (domani alle 18,30). [T. PLA.] Guarda il video su www.lastampa.it/torino T1 CV PR T2 LA STAMPA MARTEDÌ 1 APRILE 2014 In città .59 . Per le vostre segnalazioni [email protected] alle 19 Libreria Trebisonda Teatro Regio Lavanderie Ramone Il mito nordico tra dei e sciamani La prima volta del maestro Luisotti Band emergenti a ritmo pop rock Il mito nordico sarà affrontato da Juha Pentikainen, docente di Etnografia nordica all’Università di Lapponia, con la conferenza «Il Kalevala: dei, eroi e sciamani di Finlandia e Carelia» alle 19 alla libreria Trebisonda (via Sant’Anselmo 22). Parlerà dei libri «La mitologia del Kalevala» e «Gli dei di Finlandia e Carelia», con Eija Tarkiainen. alle 20,30 Nella stagione de «I Concerti», alle 20,30 è per la prima volta ospite del Regio il maestro Nicola Luisotti - attualmente il direttore musicale dell’Opera di San Francisco e del San Carlo di Napoli - che dirige l’Orchestra e il Coro del Teatro tra il classicismo di Cherubini e le sperimentazioni di Prokof’ev. Biglietti: 25 euro. alle 22,30 «Bleach» è il concorso dedicato alle band emergenti organizzato alle Lavanderie Ramone (via Berthollet 25; ingresso: 3 euro): dalle 22,30 ospita sul palco i torinesi Stop The Clock e The Morgellions, con suoni electro grunge e indie revival. Ospiti della serata i romani Piano A dal repertorio pop rock. Colosseo blocknotes Piotta e Colombo Un rapper e un giudice sulla Costituzione TIZIANA PLATZER La Costituzione italiana è un gran bel racconto. «Non abbastanza diffuso, insegnato a scuola superficialmente, poco conosciuto dalla maggior parte delle persone». E con questa convinzione Piotta è ben felice di essere stato coinvolto nel progetto di teatro civile di Gherardo Colombo «Freedom! Educare alla libertà», che ha appena cominciato a girare i teatri italiani e alle 21 è al Colosseo. Il rapper storico e l’ex-magistrato: ma come stanno insieme sul palco? «Con modi e linguaggi volutamente e apparentemente distanti», racconta il musicista. «Giochiamo allo scontro nella forma, mentre rispetto ai contenuti ci soffermiamo sugli stessi valori: io canto dieci pezzi dai miei ultimi due album, che si incrociano a tempo, grazie al ritmo veloce del rap, con i monologhi e i testi di Colombo». L’ideatore dello spettacolo chiarisce immediatamente quale sia lo scheletro: «Non è una lezione frontale sugli articoli costituzionali, e non a caso sul palco ci sono anche due giovani attori», dice Colombo. A loro va il testimone degli studenti, di quelli che chiedono, che devono comprendere, approfondire prima di arrivare a un significato concreto di libertà, e che sono la sponda a cui si può unire il pubblico. «Ci sono monologhi e momenti interpretativi - prosegue Colombo, in scena «il professore» -. Ad un certo punto Cosimo Damiano Damato, anche alla regia, legge un pezzo della lettera che Pier Giorgio Welby inviò VARIE Artemisia Sono aperte le prenotazioni per il «Processo Artemisia» che andrà in scena domani alle 21: Artemisia, pittrice caravaggiesca autrice della Santa Caterina ora esposta al museo, fu vittima di uno stupro e protagonista di una difficile vicenda processuale. Protagonisti: Giovanna Milella, Franco Debenedetti, Stefano Dambruoso, Giovanni Monchiero e Anna Simioni. Ingresso: 30 euro; tel. 011/5211788. Palazzo Madama, piazza Castello MUSICA Nello spettacolo il rapper Tommaso Piotta canta 10 canzoni Orchestra Barcelona al Presidente della Repubblica, mentre Sara Colombo si ritrova ad essere una ragazza chiusa nella Caserma Diaz dopo il G8 di Genova». Teoria e avvenimenti, un dialogo «fra generazioni» dove la figura di Piotta è evidentemente un ponte: «Io sono il bidello conclude il cantante -. Ho a disposizione una lavagna multimediale e una postazione da dj: Alle 21 concerto della Barcelona Gipsy Klezmer Orchestra, collettivo di musicisti con sede a Barcellona ma provenienti da Serbia, India, Italia, Francia, Spagna, Messico e Germania: canzoni tradizionali catalane con ritmi orientali, swing gipsy e sonorità est europee, brani cubani e klezmer. Ingresso riservato ai soci Arci. Lo Sbarco, via Silvio Pellico 5 da lì mando i video, faccio l’antagonista, sono la parte più aggressiva, quella che usa i termini più crudi, eppure mi avvicino spontaneamente alla figura dell’insegnante. Che poi è Gherardo Colombo: la sua storia non rimane chiusa nei camerini quando lui è sul palco». Teatro Colosseo via Madama Cristina 71 tel. 011/6505195 Rap Alle 18 presentazione del nuovo album del rapper classe 1988 En?gma dal titolo «Foga», uscito oggiperMacheteEmpireRecords. Feltrinelli Express, Porta Nuova SPETTACOLI Creatura di sabbia È la storia di una donna costretta dal padre, dopo la nascita di sette figlie femmine, a essere un uomo: la racconta lo spettacolo «Creatura di sabbia» allestito da Assemblea Teatro e tratto dall’omonimo romanzo di Tahar Ben Jelloun. Ingresso: up to you 4-6-8 euro. Teatro Agnelli, via Sarpi 111 INCONTRI Genitori & Figli Alle 20,30 incontro con la ginecologa Giovanna Pastore su «Parlare d’amore o di sesso? - Educare alla sessualità come relazione e non come consumo». Fabbrica delle «e», corso Trapani 91/b a cura di Tiziana Platzer [email protected] T1 CV PR T2 60 .Sport Cronaca STAMPA .LA MARTEDÌ 1 APRILE 2014 port A CURA DI SILVIA GARBARINO Per le vostre segnalazioni [email protected] Addio ad Antoniotti, giocò nel Toro e nella Juve Il mondo del calcio piange Lelio Antoniotti, scomparso sabato a Novara all’età di 86 anni. Nato a Bard, in Valle d’Aosta, attaccante di Pro Patria, Lazio, Torino, Juventus, Vicenza e Novara, Antoniotti ha collezionato 249 presenze e 52 reti in Serie A. Terminata la carriera da calciatore, è entrato a far parte dello staff della Federcalcio come docente di tecnica calcistica prima e come responsabile dei Nag (addestramento giovani calciatori) poi, direttamente al centro di Coverciano. È stato inoltre uno degli esaminatori del Supercorso da cui sono usciti i migliori allenatori italiani. Calcio Football Filadelfia, sciolte le riserve “Stadio pronto nel 2016” Primo stop per i Giaguari Blacks avanti tutta MARCO BOBBIO Una società della Regione seguirà bandi e appalti per l’impianto IVANA CROCIFISSO Sarà solo la firma della convenzione tra la Fondazione Filadelfia e Scr a far partire a tutti gli effetti l’iter progettuale che porterà alla ricostruzione dello Stadio Filadelfia. Ma il passo fatto ieri dal consiglio d’amministrazione risulta già decisivo, visto il mandato affidato al presidente Cesare Salvadori di accordarsi con la stazione appaltante, la Scr appunto. Dopo oltre un mese di incontri e trattative, la Fondazione ha deciso di affidarsi ad una società terza che, come noto, seguirà l’intero percorso, dalla pubblicazione del bando alla stipula del contratto di appalto, alla direzione dei lavori, al coordinamento della sicurezza, fino ad arrivare al collaudo dell’opera. A condizione, e su questo Salvadori sarà piuttosto chiaro (pena la non conclusione dell’accordo), che vengano rispettati i tempi. Certezze sui tempi Per la realizzazione ma anche la garanzia che, al momento dell’individuazione del soggetto vincitore della gara d’appalto, venga tenuto conto non soltanto dei costi ma soprattutto delle tempistiche, con la possibilità che tale riduzione porti - questa una delle clausole che si chie- perimento fondi, marketing e sponsorizzazioni. Tutto questo mentre fervono i preparativi per la commemorazione del 4 maggio, che avverrà all’interno dell’impianto testimone dei successi del Grande Torino: entro quella data la Fondazione Filadelfia avrà finalmente una sua sede. Snowboard Dominio degli azzurri nei due slalom a Sestriere Il progetto «Casa Filadelfia», Così si chiamerà il complesso dei quattro prefabbricati che saranno sistemati nello spazio antistante il Fila, e sarà ope- Il prefabbricato per le informazioni sorgerà davanti al vecchio cancello A giorni «Casa Filadelfia» La casetta informativa dove opereranno anche i volontari avrà un ufficio e una sala riunioni sulla destra del vecchio cancello derà di inserire - ad un punteggio più elevato. La data inseguita «Una volta siglato l’accordo – conferma Gianluca Vignale, vice presidente della Fondazione – partirà la procedura affinché si possa arrivare alla data prevista per l’inaugurazione del Fila». Data che, nelle previsioni, è quella del 4 maggio 2016: sbrigate le ultime pratiche burocratiche, i lavori partirebbero ad inizio 2015 per poi concludersi in tempo per la commemorazione della tragedia di Superga. Fundraising Il cda ha definito gli ultimi dettagli prima di procedere alla pubblicazione del bando (prevista nel giro di quindici giorni) per la ricerca di un’agenzia che si occupi di re- rativa anche grazie ai volontari selezionati dal 15 aprile, data di scadenza del bando (i prescelti saranno operativi dal 25 aprile). Casa Filadelfia sarà composta da un ufficio e una sala riunioni (i prefabbricati, entrambi vetrati, saranno sistemati alla destra del cancello di ingresso del Tempio granata) e da due magazzini, che verranno collocati sul lato opposto. Il posizionamento di tali prefabbricati avverrà nei prossimi giorni, una volta conclusi i lavori per il rifacimento del piazzale, compreso l’allacciamento alla rete elettrica e all’impianto fognario. DOMENICO LATAGLIATA Sono stati dominati dagli azzurri i due slalom Fis di snowboard disputati nel fine settimana a Sestriere. Dopo aver vinto il gigante, Mirko Felicetti ha concesso il bis anche in slalom precedendo Hannes Hofer e Maurizio Bormolini. Per quanto riguarda i piazzamenti degli atleti del Freewhite Ski Team - società organizzatrice della gara - da segnalare il quinto posto di Emanuele Gardano e l’undicesimo di Fabrizio Fava. Tra le donne la vittoria è andata all’azzurra Carlotta Piferi davanti alla svizzera Jessica Keiser e all’altra azzurra Vivien Santifaller. Per quanto riguarda i più giovani, in occasione dei Campionati Mondiali Juniores svoltisi a Chiesa Valmalenco, il titolo mondiale di slopestyle femminile è andato alla statunitense Hailee Mattingley in una gara che ha visto la valsusina Maria Delfina Maiocco piazzarsi nona. «Un bagno di umiltà che potrà farci solo bene». Roberto Cecchi, presidente dei Giaguari Torino, non è preoccupato per la sconfitta subita dai suoi ragazzi contro i Warriors Bologna nella terza giornata del campionato di serie A. «Abbiamo completato l’enciclopedia degli errori – continua –: forse qualcuno, dopo le due vittorie iniziali, pensava che fossimo già arrivati invece la strada da percorre è ancora molto lunga». Il 14-7 finale a favore dei felsinei ben fotografa una gara in cui l’attacco torinese ha avuto grosse difficoltà a imporsi. I padroni di casa sono andati in vantaggio nel primo periodo e hanno poi controllato la reazione degli avversari, che sono riusciti a pareggiare solo nel terzo quarto grazie a un passaggio in end zone di Morelli per Socci. I Warriors hanno però avuto il merito di pescare nel drive successivo la meta dell’allungo, sull’asse Slusarz-Parlangeli, e di impedire a Mittasch e compagni di avvicinarsi troppo all’end zone: nell’ultima frazione, un touchdown su intercetto di Salvi è poi stato annullato per un’interferenza. Continua invece la striscia positiva dei Rivoli Blacks, che in serie A2 sono giunti alla quarta vittoria in altrettante gare. I ragazzi di Brena si sono imposti 21-12 sul terreno dei Blue Storm Busto Arsizio, grazie ai touchdown di Luca Brun, Elia Giachino e Max Bellizia. Short track Volley Tunno e Casagrande tricolori juniores Sulla vetta c’è il Calton Il Lingotto insegue ALBERTO DOLFIN Weekend tricolore per le schegge dello short track. Al Palaghiaccio di Bormio sono stati assegnati i titoli italiani di tutte le categorie. Nei seniores, erano assenti le due punte di diamante del movimento piemontese tesserate per l’Ice Team Torino, Andrea Cassinelli e Ylenia Tota: gli acciacchi fisici che li hanno bloccati per gran parte della stagione non gli hanno permesso di battagliare con la fuoriclasse valtellinese Arianna Fontana (Fiamme Gialle) e con il milanese Tommaso Dotti (Fiamme Oro), che si sono aggiudicati le rispettive classifiche. A tenere alto l’onore subalpino ci ha pensato però il giovanissimo Maurizio Tunno, che ha fatto en plein tra gli Juniores E, terminando al primo posto in tutte e tre le distanze in programma (333, 555 e 777 metri), trionfando così per distacco nella graduatoria complessiva. Copione più o meno simile nella medesima categoria al femminile, in cui Lucrezia Casagrande (Ice Team Torino) ha conquistato l’alloro tricolore finale, piazzandosi prima nei 333 e nei 555 metri e settima nella superfinale sui 777 metri. Lucrezia Casagrande con la maglia rossa, tricolore juniores E Bronzo tra gli Junior D, invece, per Ilaria Cotza. La giovanissima pattinatrice dei Velocisti Fiamma Toyota è stata brava a risalire dopo il sesto posto nei 777 metri e, piazzandosi seconda sia sui 500 metri sia nella superfinale sui 1000, è riuscita ad agganciare il gradino più basso del podio. Il ghiaccio sembra proprio l’habitat naturale della famiglia Cotza dato che il fratello Matteo ha già raccolto diversi titoli nazionali sull’anello più lungo. La quarta medaglia nelle classifiche complessive la raccoglie Ilaria Savoretto (Ice Team Torino), terza tra le Junior A, categoria che sul ghiaccio è stata accorpata alle Seniores. Con una gara in più rispetto alle dirette inseguitrici, il Calton rimane in vetta dopo la 21ª giornata del girone A della serie C femminile con 51 punti. La squadra canavesana ha respinto l’assalto della Lilliput Settimo, piegandola 3-1 (25-18, 25-18, 25-27, 25-16). Dietro però non molla il Lingotto, che sale a quota 49 con il successo in quattro set (25-18, 22-25, 14-25, 24-26) ottenuto a Romagnano Sesia sul campo del Pavic. Ok il Lasalliano, corsaro 3-0 (20,23,23) a Bellinzago. Nel girone B Cuneo rimane saldamente davanti a tutti con 59 punti con il 3-0 di Racconigi, mentre alle sue spalle – a otto lunghezze – il Beinasco tiene botta superando 3-1 (25-13, 2225, 25-16, 25-20) il Savigliano. Perdono le altre squadre torinesi: il Chisola va al tappeto 3-0 con il Berta, il Collegno Cus Torino 3-1 a Cherasco e Santena in casa al tie-break contro Carrù. Nel girone A maschile il Bruno Tex Aosta allunga in vetta sul Parella. Ora i punti sono rispettivamente 47 contro 45. I valdostani hanno piegato 3-0 (15,24,17) il Lasalliano, mentre i torinesi si sono imposti al tiebreak (25-18, 28-26, 23-25, 25-27, 8-15) in rimonta sul campo dell’Artivolley. Nel girone B rotonda vittoria della Nuncas Finsoft Sfoglia Chieri sul Caluso. [E.ZAM] T1 CV PR T2 LA STAMPA MARTEDÌ 1 APRILE 2014 Dove andiamo .61 . Musei ACCADEMIA ALBERTINA - PINACOTECA (Via Accademia Albertina 8; tel. 011/0897370).dom-lun 10-18, mar-sab 14-18, mer chiuso. Fino al 13 aprile la mostra «Nato Frascà, la Mente mente» . Visite guidate (sovrapprezzo 2 euro) sab ore 16; dom e festivi ore 11 e 16. A... COME AMBIENTE (cso Umbria 90, tel. 011 0702535). Sab-dom 14-9, ultimo ingresso alle 18 ARCHIVIO DI STATO (p. Castello 209, telefono 011 540382). Sala studio di piazza Castello e via Piave 21, orario: lun-ven 8-18,30, sab 8-14. ARCHIVIO STORICO DELLA CITTA’ (vira Barbaroux 32, telefono 011 4431811). Mostra: «Esplorando tra le carte. La Mole Antonelliana» fino al 18 aprile. Orario: lun-ven 8,30-18,30, dom 10.30-18.30, sab chiuso. ARMERIA REALE (biglietteria unica Palazzo Reale piazza Castello 191, telefono 011 543889). Orario: da martedì a domenica e festivi 8,30-19,30. BASILICA DI SUPERGA E REALI TOMBE DI CASA SAVOIA (strada Basilica di Superga 75, tel. 011 8997456). Or. lun-dom. 9,30-19. Visite alla Cupola, lun-ven. 10-18, sabato 9,30-19, domenica 12,45-19. BIBLIOTECA REALE (piazza Castello 191, telefono 011/543855). Orario: lun-mar-mer 8,15-18,45; gio-ven 8,15-13,45; 14-18,45; sabato 8,15-13,45. BORGO E ROCCA MEDIEVALE (viale Virgilio - Parco del Valentino, telefono 011 4431701). Orario: la Rocca, da mar a dom e festivi 10-18. Ultimo ingresso 45 minuti prima. Borgo: Orario: tutti i giorni 9-19. FONDAZIONE 107 (via Sansovino 234, tel. 011/45 444 74). Or.: da giovedì a domenica 14-19. Visite guidate su prenotazione. FONDAZIONE ACCORSI OMETTO - MUSEO DI ARTI DECORATIVE (via Po 55, interno 3, tel. 011/8376883). Visite guidate alla collezione permanente ogni ora. Mostra «L’Oriente di Alberto Pasini». Orari: mar-ven. 10-13; 14-18; sab-dom 10-13; 14-19. Lun chiuso. FONDAZIONE MERZ (via Limone 24, Torino). Mar-dom 11-19. FONDAZIONE SANDRETTO (via Modane 16, tel. 011/379.76.00). Orari: gio: 20-23, ven-sab-dom: 12-19. GAM (via Magenta 31, tel. 011/4429518). Mar-mer-ven-sab-dom. 10-19,30, gio 10-22,30. La biglietteria chiude un’ora prima. Tel. 011 4429546/7. JUVENTUS MUSEUM (via Druento 153 interno 42). Orario: lun-mer-gio-ven 10.30-18.30, sab-dom e festivi 10.30-19.30, martedì chiuso. Per info www.juventus.com. MAO - MUSEO D’ARTE ORIENTALE (via San Domenico 11, tel. 011 4436927). Or.: da mar. a dom. 10-18, chiuso il lun. La biglietteria chiude un’ora prima. Visita ogni primo mar del mese alle 16 (ingresso gratuito al museo – visita 4 euro). MUSEO DEL CARCERE «Le Nuove» (via P. Borsellino n. 3 Tel. 011-3090115; 011-760488). Or. visita guidata: lun-sab. ore 15; dom ore 15 e 17; 2° e 4° dom ore 9, 15 e 17; S. Messa ore 10,30. Ricovero antiaereo sab-dom 17.15. MUSEO DELLO SPORT- STADIO OLIMPICO (C.so Agnelli ang. c.so Sebastopoli, tel 011/1978 56 17; [email protected]). Mar-ven 14-18, sab 10-18 Visite guidate dello Stadio inizio ogni ora. Chiuso per le partite. MUSEO DI ANTICHITA’ (via XX Settembre 86, tel 011 521 2251). Biglietteria unica presso Palazzo Reale. Or.: da mar-sab. 8.30-19.30; dom e festivi 14-19.30. Tutte le domeniche alle 16 visita tematica gratuita. MUSEO DI ANTROPOLOGIA CRIMINALE «CESARE LOMBROSO» (via P.Giuria 15, 011 6708195). lun-sab 10-18. MUSEO DIFFUSO DELLA RESISTENZA (c.so Valdocco 4/A, tel. 011 4420780). Allestimento permanente: «Torino 1938-1948. Dalle leggi razziali alla Costituzione». Or.: mar-mer-ven-sab-dom 10-18, gio. 14-22. Lun chiuso. MUSEO EGIZIO (via Accademia delle Scienze 6, telefono 011 5617776). Orario: tutti i giorni 8,30-19,30, lunedì chiuso. Ultimo ingresso un’ora prima. Chiuso il 25/12 MUSEO NAZIONALE DELL’AUTO (corso Unità d’Italia 40, tel. 011 677666). Or.: lun 10-14, mar 14-19, mergio., dom 10-19, ven-sab 10-21. La biglietteria chiude un’ora prima. MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA ALLA MOLE ANTONELLIANA (via Montebello 20, telefono 011 8138560). Orario: tutti i giorni 9-20, lunedì chiuso. La biglietteria chiude un’ora prima. MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA (piazzale Monte dei Cappuccini 7, tel. 011/6604104). Mostre «Chamonix 1924. L’inverno diventa olimpico» fino al 6 aprile; «Incontri sui Tatra. Manifesti di turismo e sport. 1900-1950» fino al 6 aprile. MUSEO NAZIONALE DEL RISORGIMENTO – PALAZZO CARIGNANO (piazza Carlo Alberto 8, tel. 011 5621147). Orario mar-dom. 10-18, ultimo ingresso ore 17,15, lun chiuso. MUSEO PIETRO MICCA (via Guicciardini 7a, telefono 011/546317). Chiuso per lavori. MUSEO REGIONALE DI SCIENZE NATURALI (via Giolitti 36, tel. 011/4326354). Chiuso. PALAZZO MADAMA - MUSEO CIVICO DI ARTE ANTICA (p.zza Castello, tel. 011 4433501 Collezioni permanenti: da mar a sab ore 10-18; dom. 10-19.Scalone: mar-dom. ore 10-19, ingresso libero. PALAZZO REALE (piazza Castello, tel. 011 4361455). Or.: tutti i giorni 9-19,30, lun. chiuso, sab. visite 9,30 - 18,10. Ven-sab visite guidate all’Appartamento della Regina (fino al 12 aprile) PAV PARCO ARTE VIVENTE (Via Giordano Bruno 31, tel. 011 3182235). Or.: ven 15-18, sab-dom 12-19. PINACOTECA «GIOVANNI E MARELLA AGNELLI» (Lingotto, 8 Gallery - via Nizza 230, tel. 011 0062713 www.pinacoteca-agnelli.it). Orario: mar-dom. 10-19, ultimo ingresso 18,15. PROMOTRICE BELLE ARTI (viale Crivelli 11, tel. 011/5790095). Orario: martedì-sabato 11-13/16,30-20, festivi 10,30-12,30, lunedì chiuso. SPAZIO LA STAMPA (via Lugaro 21 www.lastampa.it/spaziolastampa). Ingresso libero: lun-ven 10-19, sab 10-20, dom 14-20. Visite guidate su prenotazione allo 011/6568.319 o mail a [email protected] - Visite diurne: museo+redazione 3 euro - Visite serali: museo+redazione+stabilimento 5 euro - Visita guidata diurna sab e dom ore 17,30. TEMPORARY MUSEUM (cso Verona 15/C, c/o BasicVillage, tel. 011/432.4591). Esposizione permanente: «La Rivoluzione Informatica: dal Mainframe all’iPad». Fino al 16 febbraio: «Hi-tech: un cuore di pietra». Mer-ven 15-19, sab-dom 10.19. PROVINCIA CASTELLO DI RIVOLI - MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA (piazza Mafalda di Savoia, telefono 011 9565220/22). Or.: mar- ven. 10-17, sab-dom. 10-19, lun. chiuso. FORTE DI FENESTRELLE. Or: da giovedì a lunedì 10-17; chiuso martedì e mercoledì. Prenotazioni tel. 0121 83600. MUSEO DELLO SPAZIO E PLANETARIO DIGITALE (via Osservatorio 8, Pino Torinese, telefono 011 8118740, www.planetarioditorino.it). REGGIA DI VENARIA REALE (p.zza Repubblica, Venaria, tel. 011/4992333; www.lavenaria.it). Le mostre: «Splendori delle corti italiane: gli Este. Rinascimento e Barocco a Ferrara e Modena». «Alta Moda, Grande Teatro», «La Barca Sublime», «Carrozze Reali». Mar-ven 9-17, sab-dom 9.30-19.30; giardini mar-ven 9-19.30, sab-dom 9.30-19.30. PALAZZINA DI CACCIA (p.zza Principe Amedeo 7, Stupinigi). Orario mar-ven 10-17.30 (ultimo ingresso 17); sabdom 10-18.30 (ultimo ingresso 18). Tel. 011/013.30.73 [email protected] T1 CV PR T2 62 .Dove andiamo I Cinema STAMPA .LA MARTEDÌ 1 APRILE 2014 Le trame dell’1 aprile 2014 ALFIERI piazza Solferino 4, tel. 01156.23.800. Prezzi: € 6,50 int.; € 4,50 rid. over 60, under 26; € 2,50 abb+CVC Riposo P AMBROSIO CINECAFÈ corso Vittorio 52, tel. 011540.068. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,50 ridotto, militari, under 18, universitari, Io Studio; € 4,00 over 60 pom.; € 5,00 over60 ser. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00 Allacciate le cinture Sala 1 P 15.30-18.00-20.15-22.30 Storia di una ladra di libri Sala 2 P 15.00-17.30-20.00-22.30 Yves Saint Laurent Sala 3 15.30-17.50-20.10-22.30 ARLECCHINO corso Sommeiller 22, tel. 01158.17.190. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,50 ridotto, militari, under 18, universitari, Io Studio; € 4,00 over 60 pom.; € 5,00 over60 ser. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00 Mr. Peabody & Sherman Sala 1 P 15.30-17.30 Non buttiamoci giù Sala 1 P 19.30-21.15 Supercondriaco Sala 2 P 15.30-17.30 Monuments men Sala 2 P 19.30-21.15 CENTRALE ARTHOUSE via Carlo Alberto 27, tel. 011540.110. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 militari, universitari, Aiace, over 65, under 18; € 4,00 primo spettacolo Lei VO 16.30-19.00-21.30 (sott.it.) CITYPLEX MASSAUA piazza Massaua 9, tel. 01177.40.461. Prezzi: € 7,50 int. serale; € 5,50 int. Pom., ridotto Aiace, militare, under 18, universitario; € 4,00 over 60 (fino alle 17,55); € 5,00 over 60 (dopo le 17,55); Abb. Agis accettato. € 4,50 Tessera Io Studio; € 7,50. Proiezioni 3D: € 10,00 Int.; € 8,00 Rid.; € 6,00 Tessera Io Studio Storia di una ladra di libri P 17.30-20.00-22.30 Amici come noi P 16.50-20.30-22.30 Mr. Peabody & Sherman P 16.50-18.40 Cuccioli - Il paese del vento P 18.40 Allacciate le cinture P 20.15 300 - L’alba di un impero P 22.35 Non buttiamoci giù P 16.20-20.40 Captain America: The winter soldier P 17.30-20.00-22.30 Captain America: The winter soldier 3D P 18.10-22.35 DUE GIARDINI ARTHOUSE via Monfalcone 62, tel. 01132.72.214. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 universitari, militari, Aiace, over 65, under 18; € 4,00 primo spettacolo; Noi 4 Nirvana P 16.10-18.10-20.15-22.15 Lei Ombrerosse P 15.45-18.00-20.15-22.30 ELISEO p.zza Sabotino, tel. 01144.75.241. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 under 18, universitari, militari, Aiace; € 4,00 over 60; € 5,00 1 e 2 spettacolo; Abb. 14 € 4,40 Storia di una ladra di libri Eliseo Grande 15.30-18.00-21.00 La luna su Torino Eliseo Blu P 16.00-18.00-20.00-22.00 12 anni schiavo Eliseo Rosso P 15.30-18.00-21.00 F.LLI MARX ARTHOUSE corso Belgio 53, tel. 01181.21.410. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 universitari, militari, Aiace, over 65, under 18; € 4,00 primo spettacolo; Storia di una ladra di libri Sala Groucho P 15.30-17.50-20.10-22.30 Yves Saint Laurent Sala Chico P 16.15-18.15-20.25-22.20 Lei Sala Harpo P 15.45-18.00-20.15-22.30 GREENWICH VILLAGE via Po 30, tel. 01183.90.123. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,50 ridotto, militari, under 18, universitari, Io Studio; € 4,00 over 60 pom.; € 5,00 over60 ser. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00 Storia di una ladra di libri Sala 1 P 17.30-20.00-22.30 In grazia di Dio Sala 2 P 17.50-20.10-22.30 Dallas Buyers Club Sala 3 P 17.50-20.10-22.30 IDEAL - CITYPLEX corso Beccaria 4, tel. 01152.14.316. Prezzi: € 7,50 int. serale; € 5,50 int. pom., militari, under 18, universitari, Agis, Aiace, over 65 dopo le 17.55; € 4,50 over 65 fino alle 17.55; € 4,50 Tessera Io Studio (solo il lunedì e martedì); € 4,50 Donna (solo il martedì); Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00 Captain America: The winter soldier P 15.30-18.30-22.15 Captain America: The winter soldier 3D P 17.50-21.00 Amici come noi P 15.30-20.10 300 - L’alba di un impero P 17.50-22.30 Need for Speed P 15.00-20.00 47 Ronin P 15.15-17.30-22.30 Mr. Peabody & Sherman P 15.00-16.50-18.40 Non buttiamoci giù P 20.35-22.30 LUX galleria San Federico, tel. 01156.28.907. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,50 ridotto, militari, under 18, universitari, Io Studio; € 4,00 over 60 pom.; € 5,00 over60 ser. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00 Captain America: The winter soldier P 17.30-20.00-22.30 Sala 1 Mr. Peabody & Sherman Sala 2 P 16.50 Non buttiamoci giù Sala 2 P 18.40-20.30 Amici come noi Sala 2 P 22.30 Noi 4 Sala 3 P 16.30-18.30-20.30-22.30 MASSIMO via Verdi 18, tel. 01181.38.574. Prezzi Massimo 1 e 2: € 7,00 int.; € 5,00 rid., Aiace, stud. univ.; € 4,00 over 60. Massimo 3: € 6,00 int.; € 4,00 rid., Aiace; € 3,00 over 60. Proiezioni 3D € 10,00 int.; € 8,00 rid. Quando c’era Berlinguer Massimo 1 P 15.30-17.50-20.10-22.30 Allacciate le cinture Massimo 2 P 15.30-17.50-20.10-22.30 Aurora VO Massimo 3 P 16.30 (sott.it.) Accadde una notte VO Massimo 3 P 18.30 (sott.it.) Il sospetto VO Massimo 3 P 20.30 (sott.it.) NAZIONALE via Pomba 7, tel. 01181.24.173. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 under 18, universitari, militari, Aiace; € 4,00 over 60; € 5,00 1 e 2 spett. pom.; Abb. 14 € 4,40 Lei Nazionale 1 15.00-17.20-19.40-22.00 Snowpiercer Nazionale 2 15.00-17.20-19.40-22.00 REPOSI via XX Settembre 15, tel. 011531.400. Prezzi: € 7,50 int. serale; € 5,50 int. pomeridiano, Militari, Under 18, Universitari, Io studio; € 5,00 ridotto Aiace, over 65; € 27,00 abb. 6 ingr.; € 51,00 abb. 12 ingr.; abb. Arthouse accettato; Abb. Agis accettato. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00 E fu sera e fu mattina Reposi 1 P 15.30-17.50-20.10-22.30 Captain America: The winter soldier 3D Reposi 2 P 15.15-18.30-21.45 Storia di una ladra di libri Reposi 3 P 15.30-18.15 Captain America: The winter soldier Reposi 3 P 22.00 Supercondriaco Reposi 4 15.30-17.50-20.10-22.30 Chiuso per lavori Reposi 5 Amici come noi Reposi 6 15.30 Noi 4 Reposi 6 17.50 Storia di una ladra di libri Reposi 6 20.00-22.30 Saving Mr. Banks Reposi 7 15.00-17.30-20.00-22.30 ROMANO galleria Subalpina, tel. 01156.20.145. Prezzi: € 7,50 int. serale; € 5,50 int. Pom., ridotto Aiace, militare, under 18, universitario; € 4,00 over 60 (fino alle 17,55); € 5,00 over 60 (dopo le 17,55); Abb. Agis accettato. € 4,50 Tessera Io Studio; € 7,50. Proiezioni 3D: € 10,00 Int.; € 8,00 Rid.; € 6,00 Tessera Io Studio Ida Sala 1 P 15.45-17.20-19.00-20.30-22.15 La luna su Torino Sala 2 P 16.00-18.00-20.00-22.00 12 anni schiavo Sala 3 P 15.30-17.50 Il violinista del diavolo Sala 3 P 20.10-22.15 THE SPACE CINEMA TORINO - PARCO DORA salita Michelangelo Garove 24, tel. 892111. Prezzi: € 8,00 int.; € 6,00 rid.; € 5,00 over 60, Soci Aci, Under 25 card, tariffa For Ladies; € 5,00 La tariffa A/R andata e ritorno (solo 2D) dal lunedì al giovedì Captain America: The winter soldier Sala 1 P 15.30-18.35-21.40 Captain America: The winter soldier 3D P 15.00-18.05-21.10 Sala 2 La bella e la bestia Sala 3 P 16.00 Non buttiamoci giù Sala 3 P 18.40-21.05 Storia di una ladra di libri Sala 4 P 15.30-18.30-21.30 Cuccioli - Il paese del vento Sala 5 P 16.45-19.00 Need for Speed Sala 5 P 21.15 Amici come noi Sala 6 P 16.30-18.55-21.20 300 - L’alba di un impero Sala 7 P 16.15 Tarzan Sala 7 P 18.45 47 Ronin Sala 7 P 21.10 Mr. Peabody & Sherman Sala 8 P 16.45 Leave the world behind Sala 8 P 20.30 UCI CINEMAS LINGOTTO via Nizza 262, tel. 892960. Prezzi: € 8,00 int.; € 6,30 studenti; € 5,80 bimbi fino a 8 anni; € 6,00 over 65; € 8,00 notturno. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 9,00, acquisto occhiali 3D € 1,00 La luna su Torino P 15.30-17.50-20.10-22.25 La bella e la bestia P 19.35 Captain America: The winter soldier P 14.00 Il ricatto P 22.20 Mr. Peabody & Sherman P 17.20 Supercondriaco P 17.25-19.55-22.20 Need for Speed P 14.40 Amici come noi P 14.40-17.10-19.45-22.25 Captain America: The winter soldier P 14.45-18.00-21.15 Captain America: The winter soldier P 16.20-19.20-22.20 Mr. Peabody & Sherman P 14.00 Captain America: The winter soldier 3D P 15.00-18.15-21.30 Storia di una ladra di libri P 14.00-16.50-19.40-22.30 Cuccioli - Il paese del vento P 14.00-16.00-18.00 Allacciate le cinture P 20.00 Non buttiamoci giù P 22.30 Mr. Peabody & Sherman P 14.50-17.20-19.40 Belle & Sebastien P 15.30-18.30-21.30 300 - L’alba di un impero P 14.30-17.15-19.55-22.35 Cinema: Torino e altre visioni AGNELLI via P. Sarpi 111/a, tel. 01131.61.429. Riposo CINE TEATRO BARETTI via Baretti 4, tel. 011655.187. Sta per piovere 21.00 CINE CARDINAL MASSAIA via Sospello 32, tel. 011257.881. Riposo ESEDRA via Bagetti 30, tel. 01143.37.474. La regola del silenzio 21.15 MONTEROSA via Brandizzo 65, tel. 01123.04.153. Riposo VALDOCCO via Salerno 12, tel. 01152.24.279. Riposo Cinema aperti: Area Metropolitana e Provincia BEINASCO CHIVASSO THE SPACE CINEMA BEINASCO - LE FORNACI via G. Falcone, tel. 892111. Prezzi: € 8,50 intero; € 6,70 rid., ragazzi fino 10 anni; € 6,00 over 65, studenti universitari. Proiezioni 3D: € 11,50 intero dal lun. al ven. dopo le ore 18, sab. e dom. tutto il giorno, € 9,50 rid. dal lun. al ven. prima delle ore 18, ragazzi fino 10 anni, anziani sopra i 60 anni Cuccioli - Il paese del vento Sala 1 16.10-18.10 Amici come noi Sala 1 20.15-22.30 Captain America: The winter soldier Sala 2 18.15-21.15 Mr. Peabody & Sherman Sala 3 17.30 47 Ronin Sala 3 19.40 300 - L’alba di un impero 3D Sala 3 22.10 Storia di una ladra di libri Sala 4 16.00-18.50-19.30-21.45 Tarzan Sala 5 17.00 La bella e la bestia Sala 5 19.10-21.40 Captain America: The winter soldier Sala 6 16.00-19.00-22.00 300 - L’alba di un impero Sala 7 17.10 Need for Speed Sala 7 19.30 Need for Speed 3D Sala 7 22.20 Amici come noi Sala 8 17.00-19.10 12 anni schiavo Sala 8 21.30 47 Ronin Sala 9 17.20-22.15 Non buttiamoci giù Sala 9 20.00 POLITEAMA 01191.01.433. Captain America: The winter soldier 3D 21.00 CASCINE VICA - RIVOLI DON BOSCO DIG. 01195.08.908. Miele 17.30-21.15 CHIERI SPLENDOR 01194.21.601. E fu sera e fu mattina Teatri 21.15 CUORGNÈ MARGHERITA 0124657.523. La mafia uccide solo d’estate 21.30 GIAVENO SAN LORENZO (Giaveno), tel. 01193.75.923. Paulette 21.00 IVREA BOARO 0125641.480. Il figlio dell’altra POLITEAMA 0125641.571. Storia di una ladra di libri 15.00-17.10-19.20-21.30 20.10-22.20 MONCALIERI UCI CINEMAS MONCALIERI via Postiglione, tel. 899.788.678. Prezzi: € 8,00 int.; € 5,70 rid.; € 4,00 studenti. Proiezioni 3D: € 10,50 intero; € 8,50 rid. Il prezzo è da considerarsi escluso di occhialini 3D al costo di € 1,00 300 - L’alba di un impero P 14.30-17.15-20.00-22.40 La bella e la bestia P 14.15-17.05-19.45-22.30 The Lego movie P 14.30-17.00 Amici come noi P 19.30 47 Ronin P 22.20 La luna su Torino P 15.30-17.45-20.00-22.20 Tarzan P 14.20-17.00 Allacciate le cinture P 19.50-22.40 Cuccioli - Il paese del vento P 15.30-17.35 Lei P 19.40-22.30 Amici come noi P 15.15-17.40-20.05-22.35 Captain America: The winter soldier P 16.15-19.20-22.25 Captain America: The winter soldier 3D P 15.40-18.50-22.05 Captain America: The winter soldier P 15.00-18.10-21.15 Need for Speed Storia di una ladra di libri Mr. Peabody & Sherman Il ricatto 12 anni schiavo Non buttiamoci giù Supercondriaco P P P P P P P 16.30-19.30-22.30 16.50-19.40-22.35 15.00-17.30-20.00 22.35 14.00-16.50-19.40-22.30 15.10-17.35-20.00-22.25 14.35-17.15-19.45-22.15 PIANEZZA LUMIERE 01196.82.088. Diana - La storia segreta di Lady D Captain America: The winter soldier Amici come noi Storia di una ladra di libri 21.15 21.15 21.15 21.15 PINEROLO HOLLYWOOD 0121201.142. Storia di una ladra di libri MULTISALA 0121393.905. Lei Italia 200 La luna su Torino Italia 500 RITZ 0121374.957. Snowpiercer 21.00 BRUTTO · MEDIOCRE ·· INTERESSANTE/DIVERTENTE ··· BELLO ···· A CURA DI Daniele Cavalla ALLACCIATE LE CINTURE ··· Commedia. Regia di Ferzan Ozpetek, con Kasia Smutniak e Francesco Arca. Durata: 110 minuti. L’autore de «La finestra di fronte» e «Mine vaganti» racconta la storia di una coppia, a volte imperfetta, nel corso di tredici anni. AMICI COME NOI ·· Commedia. Regia di Enrico Lando, con Pio D’Antini e Amedeo Grieco. Durata: 90 minuti. Gli inseparabili Pio e Amedeo lasciano il loro negozio di pompe funebri a Foggia e vanno prima a Roma e poi a Milano. CAPTAIN AMERICA THE ... ···· Fantasy. Regia di Anthony e Joe Russo, con Chris Evans e Scarlett Johansson. Durata: 136 minuti. La nuova avventura dell’eroe dei fumetti lo vede impegnato a sventare un complotto globale. 12 ANNI SCHIAVO ···· Drammatico. Regia di di Steve McQueen, con Chiwetel Ejiofor e Michael Fassbender. Durata: 117 minuti. L’autore di «Shame» porta sullo schermo la storia vera di un uomo di colore di New York rapito e venduto come schiavo negli Stati Uniti del 1841. IDA ···· Drammatico. Regia di Pawel Pawlikowski, con Agata Kulesza. Durata: 80 minuti. Nella Polonia del 1962 la giovane Ida prima di diventare suora va a trovare la zia a Varsavia: scoprirà segreti del passato. Opera premiata in vari festival internazionali. YVES SAINT LAURENT ···· Drammatico. Regia di Jalil Lespert, con Pierre Niney e Guillaume Gallienne. Durata: 100 minuti. La storia del celebre stilista francese, il suo amore per il compagno di vita Pierre Bergè. Successo di pubblico oltralpe. LA LUNA SU TORINO ··· Commedia. Regia di Davide Ferrario, con Walter Leonardi e Manuela Parodi. Durata: 90 minuti. L’autore di «Dopo mezzanotte» ritrae tre personaggi che vivono insieme e cercano di dare un senso alla propria vita. LEI ···· Commedia. Regia di Spike Jonze, con Joaquin Phoenix e Amy Adams. Durata: 126 minuti. L’autore di «Essere John Malkovic» porta sullo schermo la storia d’amore tra il solitario Theodore e una voce femminile. Premio Oscar alla sceneggiatura NOI 4 ·· Commedia. Regia di Francesco Bruni, con Ksenia Rappoport e Fabrizio Gifuni. Durata: 90 minuti. Dall’autore di «Scialla», il ritratto di una scombinata famiglia romana. NON BUTTIAMOCI GIU’ ··· Commedia. Regia di Pascal Chaumeil, con Pierce Brosnan e Toni Collette. Durata: 96 minuti. La notte di Capodanno quattro persone s’incrociano su un grattacielo di Londra mentre si stanno per suicidare. Dal best seller di Nick Hornby («Alta fedeltà», «febbre a 90 gradi» altri suoi libri diventati film). IN GRAZIA DI DIO ··· Drammatico. Regia di Edoardo Winspeare. con Celeste Casciaro e Laura Licchetta. Durata: 127 minuti. A causa del fallimento della loro piccola impresa a conduzione familiare, quattro donne si rifugiano in campagna e cominciano una nuova vita. SNOWPIERCER ···· Fantascienza. Regia di Bong Joon-ho, con Chris Evans e Tilda Swinton. Durata: 126 minuti. Nel 2031 il mondo è vittima di un’era glaciale. Gli unici sopravvissuti sono su un treno che vaga per il pianeta: i ricchi nelle lussuose carrozze, i poveri stipati in fondo. Questi ultimi si ribellano. STORIA DI UNA LADRA DI ... 21.00 21.00 21.00 SETTIMO TORINESE PETRARCA via Petrarca 7, tel. 01180.07.050. Captain America: The winter soldier 3D Sala 1 21.10 Storia di una ladra di libri Sala 2 21.10 Amici come noi Sala 3 21.30 VENARIA ··· Drammatico. Regia di Brian Percival, con Geoffrey Rush e Emily Watson. Durata: 125 minuti. Le avventure dell’adolescente Liesel, adottata da una famiglia, nella Germania degli Anni Quaranta. Dall’omonimo best seller, dirige il regista di «Dowtown Abbey». SUPERCONDRIACO ··· Comico. Regia di e con Dany Boon, Kad Mérad. Durata: 109 minuti.Il quarantenne fotografo Roman è un nevrotico pieno di paure: il medico lo aiuta a cercare la donna della sua vita. IL VIOLINISTA DEL DIAVOLO SUPERCINEMA 01145.94.406. Captain America: The winter soldier P 20.00-22.30 Storia di una ladra di libri P 20.00-22.30 Amici come noi P 20.30-22.30 ··· Drammatico. Regia di Bernard Rose, con David Garrett e Jared Harris. Durata: 122 minuti. La vita «smisurata» del violinista Niccolò Paganini. Dall’autore di «Amata immortale». dell’1 aprile 2014 AGIESSE-ALFATEATROviaCasalborgone16/I, tel. 011 81.93.529. Sabato 12 ore 21 e domenica 13 ore 16 la Compagnia ALFAFOLIESpresentalanovitàassolutaLarosadiStanbuloperetta in sue tempi di Leo Fall con la regia di Augusto Grilli ALFIERIpiazzaSolferino2,tel.01156.23.800. SiprenotaperThebestofmusicalinscenal’11 e il 12 aprile e per Sette spose per sette fratelliin scena dal 13 al 18 maggio. Orari biglietteriaAlfierifinoal6aprile:domelundalle 14 alle 20; da mar a sab dalle 11 alle 22.30 ARALDOviaChiomonte3,tel. 34.56.101.583. OrlandoeipaladinicommediadiLucianaBocchio, Compagnia Officina di Efesto. Mercoledì 2. Ore 21 AUDITORIUM RAI p.zza Rossaro, tel. 011 81.04.653.ConcertoJohnAxelrod direttore, Valentina Lisitsa pianoforte. Musiche di Liszt,Kodaly,Brahms.Giovedì10eVenerdì11. Ore 20.30 CARIGNANO/TEATRO STABILE TORINO piazza Carignano 6, tel. 800.235.333. Stasera ore 19.30 Operette morali di Giacomo Leopardi,regiaMarioMartone,Fondazionedel Teatro Stabile di Torino CASATEATRORAGAZZIEGIOVANIcorsoG.Ferraris 266/C, tel. 011 19.740.280. Festival Ter- re comuni / Terres communes - Giocateatro Torino2014davenerdìadomenicaspettacoli ad ingr. libero/prenotazione obbligatoria COLOSSEO via M. Cristina 71. Martedì 1 aprile ore 21 Freedom imparare la libertàdi e con Gherardo Colombo. Giovedì 3 ore 21 Gli uomini vengono da Marte le donne da Veneredi e con Paolo Migone CONSERVATORIO GIUSEPPE VERDI piazza Bodoni.. Unione Musicale. Concerto Pietro De Maria pianoforte. Musiche di Bach, Schoenberg, Kurtag. Mercoledì 9. Ore 21. Info 0115669811 ERBAcorsoMoncalieri241,tel.01166.15.447. Giovedì 3 Milena Vukotic e David Sebasti sonoiprotagonistidi“CcomeChanel”diValeria Moretti. Mercoledì 2 aprile ore 10 “La Locandiera” di Goldoni, nell’edizione Torino Spettacoli GIOIELLO TEATRO via Cristoforo Colombo 31bis,tel.01158.05.768.Dal3al6aprileFranco Oppini e Renato Giordano presentano “Mi ritorni in mente live”, musical all’italiana per rivivere canzoni e atmosfere degli anni Sessanta e Settanta GOBETTI TEATRO/TEATRO STABILE TORINO via Rossini 8, tel. 800.235.333. Stasera ore 19.30 Oscura immensità, di Massimo Car- lotto, con Giulio Scarpati e Claudio Casadio, regia Alessandro Gassmann, Teatro Stabile del Veneto “Carlo Goldoni”/Accademia Perduta Romagna Teatri I CONCERTI DEL POMERIGGIO piazza Solferino 4. Inaugurazione stagione: Luna tu...SelezionediariedalleoperettepiùamateconSusyPicchiosoprano,FulvioMassabaritono, Massimiliano Brizio pianoforte LAVANDERIA A VAPORE c. Pastrengo angolo via Tampellini (Collegno), tel. 011 40.33.800. “Motori di ricerca”. Percorsi d’artisti fra coreografia e arti visive a cura di Chiara Castellazzi. In collaborazione con il concorso per giovani artisti “Autofocus”, promosso da Vanni occhiali, a cura di Olga Gambari. Venerdì 4. Ore 21 MONCALIERI LIMONE FONDERIE TEATRALI/TEATRO STABILE TORINO via Pastrengo 88, tel. 800.235.333. Giovedì 3 aprile prima nazionale di Mack is coming Back – Opera CabaretdaMacbethdiHeinerMüller,regiaGabriel Alvarez, Thèâtre du Galpon Studio d’Action Thèâtrale (Ginevra) MONTEROSA via Brandizzo 65, tel. 011 23.04.153. Oggi ore 15.30 Viva gli sposi!?di Duras, Pinter, Cechov Venerdì04eSabato05ore21,eDomenica06 Aprileore15.30,aconclusionedellaXX°Rassegna di Teatro in Lingua Piemontese “Tutdarije” la “Companìa Teatral Carla S.” presentaPijalamare,pijalafija,fane‘nmassesbtje viadi TreMaGi TEATRO NUOVO corso M. D’Azeglio 17, tel. 65.00.200. Il Gesto e l’anima 35° Rassegna internazionale di danza e arti integrate. Venerdì 4 ore 21 Abbadream in The ultimate Abba Show. Sabato 5 ore 21 Mvuyla Sungani company e Marlene Kuntz Live in Il vestito di Marlene OFFICINA CAOS piazza E. Montale 18 A, tel. 011 73.99.833. Mercoledì 16 e giovedì 17 ore 21: “DIES. Giorni contati” di Stalker Teatro, regia di Gabriele Boccacini, musiche originali di Riccardo Ruggeri. Giovedì 17 ore 17: cenacolo su “Cultura e Benessere” a cura di Stalker Teatro e Comitato Emergenza Cultura PICCOLOREGIOGIACOMOPUCCINI.Ore15.30Al Regio dietro le quinte, visita guidata al teatro. L’Orchestra a puntate: abbonamento a 3 concerti a 22 (under 16: 15). Gli Archi (9/4 ore20,TeatroRegio),iLegni(11/4ore20,Piccolo Regio), gli Ottoni (13/4 ore 11, Teatro Regio) PICCOLOTEATRODRAVELLIviaPraciosa11,tel. 011 68.22.122. Santibriganti Teatro e Fon- dazione Dravelli presentano “La domenicaandandoateatro”.Domenica6aprileore 11 Claudio e Consuelo in “Dal paese dei balocchi”. Info 011.643038 SOLFERINO piazza Solferino 2, tel. 011 56.23.800. Giovedì 3 ore 13.45, per la rassegnaMezzogiornoaTeatro,èinscena“Terza liceo 1939”, tratto dall’omonimo romanzo di Marcella Olschki con i Giovani Talenti del Liceo Teatro Nuovo, nella versione curata da Germana Erba e Irene Mesturino, regia di Stefano Fiorillo TANGRAM TEATRO via Don Orione 5, tel. 011 338.698. Scuola di recitazione (6 ore settimanali)-CorsodiTeatroperprincipianti (3 ore settimanali) - Corso di dizione ed uso della voce - Corso di Teatro per bambini e ragazziInfo 011338698dallunedìalvenerdì (9-13 e 15.30-19) TEATRO AGNELLI via Sarpi 111, tel. 011 30.42.808.Insolito–ore21.00LunariaTeatro in Creatura di sabbia. Info 0113042808 (orario ufficio), tel. 3346333527 (dalle 19.00) TEATRO ASTRA via Rosolino Pilo 6.. Sala Grande.Dagiovedì3aprileArteanitzalakdi Dantzaz Kompainia (Paesi Baschi) / Palcoscenico Danza Sala Prove. Da venerdì 4 aprile Ultima not- te Mia. Mia Martini. Una vita. di Aldo Nove, con Erika Urban. Progetto e regia di Michele De Vita Conti TEATRO CARDINAL MASSAIA via Sospello 32, tel. 011 257.881. Sabato 5 aprile ore 21 Area Teatrale presenta Parlami di tuo padre. Domenica 6 ore 18, per la rassegna “Con occhi nuovi”, LiberamenteUnico presenta Polvere - La vita che vorrei TEATRO CIVICO GARYBALDI DI SETTIMO TORINESEviadeiPartigiani4-SettimoTorinese, tel. 011 80.28.456. Stagione 2013/2014 “Fisico Bestiale” Sabato 5 e Domenica 6 aprile ore 21 Marco Ferrero e Gianluca Cerutti in “Grand Hotel Serenase” di Manuel Bona TEATRO DELLA CONCORDIA c.so Puccini - Venaria, tel. 011 42.41.124. Cite - CapasCompagnia di Circo “eia” e Jordi Aspa. Sabato 5 aprile. Ore 21 PippidallecalzelunghediAstridLindgren.Domenica 13. Ore 16 TEATRO DI DIONISO via Manzoni 3, tel. 011 51.72.826.Martedì8aprileore21pressoTeatro Alfieri di Asti, L’Origine del Mondo, ritratto di un internoscritto e diretto da Lucia CalamaroconDariaDeflorian,FedericaSantoro e Daniela Piperno. Prenotazioni e info 0141399057 TEATROILMULINOviaRivaPo9-Piossasco,tel. 011 90.41.984. Il berretto a sonaglidi Luigi Pirandello. Venerdì 4. Ore 21 TEATRO MARCHESA corso Vercelli 141, tel. 338 87.06.798. Da Venerdì 4 a Domenica 6 Feriali ore 21, Festivi ore 16, per la Settimana mondiale della Danza dedicata a Rudolf Nureyev con i ballerini dell’Araba Fenice, Susanna Egri, il Gabbiano e il Centro Danza Ciriè TEATRO REGIO. I Concerti 2013-14: ore 20.30 Orchestra e Coro del Teatro Regio diretti da N. Luisotti. C. Fenoglio M° del coro. Requiem di L. Cherubini e Sinfonia n. 3 di S. Prokof’ev.Infopiemonte-Torinocultura(ore 10-18) e Biglietteria (ore 19.30-20.30) TEATRO SAN PAOLO via Berton 1.. Rumorsdi NeilSimon,regiadiLucianoCaratto.Venerdì 4 e sabato 5. Ore 21 LosquillodieregiaAlbertoBarbi.ConlaCompagnia Campotheatro di Niko Ferrucci. Sabato 12. Ore 21 TEATRO SUPERGA piazzetta Macario - Nichelino, tel. 011 62.79.789. Stagione di Prosa: “Lisistrata” (12/4) ore 21, regia di Andrea Battistini Compagnia Teatro Castalia/Teatro Superga TEATRO VITTORIA via Gramsci 4, tel. 011 51.76.246.Unionemusicale.CarloPestelliincontra... Ashville. Ore 20. Info 0115669811 T1 AL CN CV IM NO PR SR SV T2 VB MARTEDÌ 1 APRILE 2014 Tempo .63 . Il tempo Soleggiato con temperature miti. Possibile qualche pioggia giovedì al Nord-Ovest Dalle Arpie alla Sfinge, gli animali mitici che sono proiezioni del nostro inconscio CARLO GRANDE A nimali, croce e delizia, enigmi divini. Creati per farci riflettere, non solo giocare. Un tempo le paure dell’inconscio diventavano strane bestie, ibridi stupefacenti: una bella esposizione romana lo documenta («Mostri, creature fantastiche della paura e del mito»), mette in scena a Palazzo Massimo una straordinaria galleria di Gorgoni e Chimere, Grifi e Minotauri. Bestie, bizzarrie e arcani misteri per accompagnare – tra incubo e idillio - questo inizio di primavera. Una mostra sui mostri, in fondo, è una mostruosità al cubo. Ecco dunque le Arpie, uccelli con testa di fanciulla che squarciavano i corpi dei dannati negli Inferi; la Sfinge («sphinx», strangolatrice) metà uomo e metà leonessa, proponeva enigmi a chi voleva entrare in Tebe e lo uccideva se non era in grado di risolverli. La Chimera aveva corpo e testa di leone, sul dorso aveva un’altra testa di capra e coda di serpente; con un soffio infuocato bruciava città e porti; lo sguardo della Medusa, o Gorgone, pietrificava chi la guardava. Il Grifo, sacro a Dioniso, aveva corpo di leone, coda di serpe, ali d’aquila e becco di rapace. Sileni e Satiri erano ambigue forze terragne, astute, selvatiche e istintive; le Sirene, metà pesce e metà donna, incantavano e divoravano gli uomini. Tutte proiezioni del nostro animo, simboli di ataviche e inconsce paure, sempre attive e micidiali. «Monstrum» significa stupefacente ma anche inquietante, pauroso: forse la vera mostruosità, oggi, è che il nostro immaginario formattato e colonizzato da merci e oggetti che non riesce più ad atti- varsi, a emozionarsi. E’ quasi obsoleto, presto sarà sostituito da «App» e algoritmi. Alcuni robot possono già scrivere brevi notizie, racconta il giornalista americano William Falk in un editoriale tradotto da «Internazionale». Se un computer è abbastanza intelligente da guidare un’auto o battere a scacchi un campione, perché non potrebbe riempire spazi come questa rubrica settimanale, al posto degli umani? E’ ben vero che ci sforziamo di trasmettere un’emozione, un pensiero, di non limitarci a fornire banali nozioni su volatili o mammiferi, elenchi di cibi e cure per cani e gatti… Ma chi sa… Il sonno della ragione genera mostri… «Per fortuna – dice Falk – il mio direttore non mi sostituirebbe mai con un robot solo per far risparmiare soldi all’azienda».Vero Direttore? Vero? www.lastampa.it/grande Dedicato all’amore che sa durare Indispensabile a chi non sappia sottrarsi al fascino di un giardino Seguiteci su www.raffaellocortina.it 50.000 copie vendute 4 edizioni in 15 giorni Un grande fisico ridisegna la nostra immagine del mondo 25.000 copie vendute 4 edizioni in 2 mesi Indipendente dal 1981 CORRIERE MERCANTILE», «L A GAZZETTA DEL LUNEDÌ», «NUOVA PRIMA PAGINA MODENA», NUOVA PRIMA PAGINA REGGIO». PREZZI ESTERO: FRANCIA, MONACO P., € 2,00; C. TICINO FRS. 3,00; SVIZZERA FRANCESE FRS. 3,00; SVIZZERA TEDESCA FRS. 3,00. Tutto, dal modo in cui baciamo a quello in cui facciamo carriera, dipende dalle nostre radici da primati IL VENERDÌ LA STAMPA E TORINOSETTE €1,50 NON VENDIBILI SEPARATAMENTE. PREZZI TANDEM, NELLE AREE DI DIFFUSIONE INDICATE SUL GIORNALE LOCALE; € 1,20 CON «IL CORRIERE DI ROMAGNA», «PRIMO PIANO MOLISE», «L A VOCE DI MANTOVA»; €1,30 CON «IL T1 AL CN CV IM NO PR SR SV T2 VB MARTEDÌ 1 APRILE 2014 LA STAMPA 64
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