SCREENING DEL CARCINOMA DELLA MAMMELLA PIANO OPERATIVO PREMESSA Scopo del progetto è quello di valutare, sulla base dei primi 5 anni di esperienza di screening mammografico nella ASL di Brindisi, la possibilità di un riordino organizzativo dello screening stesso al fine di poter offrire alla popolazione femminile bersaglio un servizio più efficiente ed uno strumento di prevenzione del tumore mammario più efficace. Esistono sufficienti evidenze che lo screening del tumore della mammella, mediante mammografia previene la morte per questa malattia. La mammografia è un esame semplice, dai costi contenuti e di efficacia dimostrata nel ridurre l’incidenza della malattia. Tuttavia, per il raggiungimento di tale obiettivo, prerequisito indispensabile è un programma organizzato di controllo di qualità dell’intero processo di screening in grado di portare alla riduzione della mortalità. L’Intervallo fra le mammografie è consigliato ogni due anni per la popolazione target 50-69 anni. La finalità dello screening è di ridurre la mortalità per carcinoma invasivo della mammella nelle donne in età compresa fra 50 e 69 anni, residenti nel territorio della ASL BR, mediante chiamata attiva per l’esecuzione dell’esame mammografico. OBIETTIVI GENERALI • Garantire periodicamente alla totalità delle donne, di età compresa tra i 50 ed i 69 anni, ai fini della prevenzione del tumore della mammella, l'offerta attiva e gratuita della mammografia e gli eventuali approfondimenti diagnostici che si rendessero necessari, come visita senologica, proiezioni mammografiche aggiuntive, ecografia mammaria, nei casi per i quali si ponga l’indicazione secondo le linee di indirizzo dell’Osservatorio Nazionale Screening; • Consentire la diagnosi precoce delle lesioni precancerose della mammella ed eseguire il trattamento per ridurre l’incidenza della patologia invasiva; • Individuare le neoplasie ad uno stato sempre più precoce di malattia per garantire la tempestività del trattamento, nonché la migliore sopravvivenza e qualità della vita; • Contribuire alla riduzione significativa della mortalità organo-specifica con il miglior rapporto costo/benefìcio; • Copertura da raggiungere: accettabile maggiore o uguale al 60%, desiderabile maggiore o uguale al 70% (corrispondente alla media nazionale di partecipazione a questo specifico screening); • Individuare e mettere in opera le strategie per il recupero delle donne non responders. POPOLAZIONE BERSAGLIO La popolazione target è quella femminile di età compresa dai 50 ai 69 anni e risulta in totale di 67.822 donne, con residenza anagrafica nella provincia di Brindisi. Nella tabella seguente è riportata la distribuzione della popolazione target per Comune di residenza. Attualmente lo screening mammografico della Asl Brindisi viene espletato in 5 centri, nei presidi ospedalieri di Ostuni, Ceglie M.ca, S. Pietro V.co. e, a Brindisi, presso il “Perrino” ed il Distretto S.S.1. Proprio per far fronte alla mancanza di personale, tecnici di radiologia ma soprattutto medici radiologi, affinché vengano ottimizzate le risorse umane dei singoli centri, è necessario che lo screening venga espletato in 3 presidi ospedalieri e non più in 5. Per una migliore distribuzione geografica, tali centri potrebbero essere rappresentati da Ostuni, Distretto S.S. 1 di Brindisi e S. Pietro V.co. In questi centri dovrebbero essere eseguite sia le mammografie di screening che eventuali richiami per esami di approfondimento. Perché questo si realizzi è necessario ridistribuire la popolazione “target” della Asl Brindisi su 3 centri. Ipotizzando un’adesione minima del 60% verranno eseguiti 20.346 mammografie anno. POPOLAZIONE TARGET SCREENING MAMMOGRAFICO FASCIA 50 - 69 ANNI (La frequenza di invito della popolazione allo screening è pari a 20 mesi) Denominazione centro Popolazione target Compliance media all'invito del 60% Esami Esami eseguibili eseguibili il 1° anno il 2° anno Nr. Turni al mese Nr. Turni a settimana Senologia Distretto S.S.1 di Brindisi BRINDISI 18052 SAN VITO DEI NORMANNI TOTALE 3152 21204 13994 6997 6997 28 circa 7 17101 8550 8550 34 circa 8 13666 6833 6833 27 circa 7 Senologia Stabilimento Ospedaliero di Ostuni OSTUNI 5194 CAROVIGNO 2377 CISTERNINO 1752 FASANO 5794 CEGLIE MESSAPICA 3196 FRANCAVILLA FONTANA 5408 SAN MICHELE SALENTINO VILLA CASTELLI 898 1292 TOTALE 25911 Senologia Stabilimento Ospedaliero di San Pietro SAN PIETRO VERNOTICO 2563 CELLINO SAN MARCO 1257 ERCHIE 1272 LATIANO 2286 MESAGNE 5172 SAN DONACI 1184 S. PANCRAZIO SALENTINO 1761 TORCHIAROLO 887 TORRE SANTA SUSANNA 1916 ORIA 2409 TOTALE 20707 Senologia Stabilimento Ospedaliero di Ostuni Alla attuale popolazione target, comprendente 18.269 donne, si aggiunge anche la popolazione target del presidio di Ceglie (13.203 donne), per un totale di 31.472 donne. Per una ridistribuzione più omogenea, la popolazione di donne di S.Vito dei N.nni (3.152) viene spostata presso il Distretto S.S. 1 di Brindisi e la popolazione di donne di Oria (2.409) viene spostata presso il centro di S. Pietro V.co. Si ottiene così una popolazione target definitiva di 25.911 donne. Poiché la “compliance” attuale all’invito è stata del 60%, tale numero si riduce a 17.101donne.Considerato che l’esame mammografico è eseguito ogni due anni, le donne da esaminare ogni anno sarebbero 8.550. Visto che nel singolo turno di screening vengono sottoposte a mammografia un massimo di 25 donne, saranno necessari 342 turni di mammografia in un anno (8.550/25 pz per turno), che, divisi per 10 mesi lavorativi, corrispondono a 34 turni al mese e cioè a circa 8 turni settimanali di screening mammografico. Senologia Distretto S.S.1 di Brindisi Oltre alla attuale popolazione target, comprendente 12.863 donne, dovrebbe accedere anche la popolazione target dell’ospedale “Perrino” (5.189 donne) e la popolazione target di S. Vito dei N.nni (3.152 donne), per un totale di 21.204 donne. Dai conteggi eseguiti sarebbero necessari 7 turni settimanali di screening mammografico. Senologia Stabilimento Ospedaliero di San Pietro Oltre alla attuale popolazione target, comprendente 18.298 donne, dovrebbe accedere anche la popolazione target di Oria (2.409 donne) per un totale di 20.707. Anche in questo centro sarebbero necessari 7 turni settimanali di screening mammografico. Una tale ridistribuzione della popolazione “target” dovrebbe garantire a tutte le donne di età compresa fra 50 e 69 anni della Asl di Brindisi di eseguire una mammografia di screening ogni due anni, con relativi eventuali richiami e controlli di follow up. Criteri di esclusione Criteri di esclusione permanente: 1. Presenza di gravi malattie organiche in fase avanzata. 2. Presenza di gravi psicopatie tali da compromettere la valida espressione del consenso. 3. Pregresso intervento chirurgico per neoplasia mammaria. Criteri di esclusione temporanea: 1. Mammografia negli ultimi 24 mesi: sospensione per due anni dalla data dell’esame, 2. Condizioni generali inadeguate: sospensione indicativamente per sei mesi, 3. Altro motivo: sospensione per 365 giorni dalla data di esclusione, 4. Rifiuto senza firma: sospensione per due anni dalla data di esclusione, 5. Indirizzo sbagliato: sospensione per due anni dalla data dell’appuntamento L'OPERATIVITÀ Il dr. Alessandro Galiano, Senologia Distretto S.S.1 di Brindisi, è individuato quale responsabile dello screening della Mammella dell’ASL BR. LE ATTIVITÀ DEL PRIMO LIVELLO DI SCREENING Chiamata attiva e gratuita di tutta la popolazione target (donne 50-69 anni) nell'arco temporale di due anni per l’esecuzione della mammografia. CENTRALE OPERATIVA SCREENING La Centrale Operativa Screening (COS) per la prevenzione oncologica è istituito nell'ambito del Servizio Igiene e Sanità Pubblica del Dipartimento di Prevenzione con funzioni di coordinamento tecnico-sanitario ed amministrativo degli screening. REQUISITI ORGANIZZATIVI Perché si realizzi una riorganizzazione dello screening mammografico con una tale ridistribuzione della popolazione target è necessario prevedere un nuovo assetto strutturale dello screening stesso, che preveda nuove e necessarie dotazioni tecnologiche e di personale. Dotazioni tecnologiche Per poter migliorare le prestazioni dei medici radiologi lettori delle mammografie di screening, sia in termini di n° di esami letti/ora sia dal punto di vista diagnostico, è necessario un adeguamento tecnologico degli attuali mammografi in uso; in particolare, così come è avvenuto già per il centro di Ostuni, è necessario dotare anche i centri di senologia del Distretto S.S.1 di Brindisi e di S. Pietro V.co di mammografi digitali diretti, con tomosintesi. Questa nuova tecnologia, se da una parte migliora sicuramente le prestazioni mediche, dall’altra offre la vantaggiosa possibilità di trasferire le immagini mammografiche via PACS, da un centro all’altro con possibilità anche di refertazione “a distanza” degli esami, attività non resa possibile dai mammografi e console di refertazione attualmente in uso. In tal modo si eviterebbe il “rischioso” trasferimento di pellicole mammografiche da un centro all’altro per refertazioni e consulti diagnostici. Dotazione di personale Alla ridistribuzione della popolazione target in 3 centri anziché 5 deve necessariamente far seguito una ridistribuzione del personale coinvolto nello screening senologico, in particolare: a. Operatori tecnici: attualmente sono 5 gli operatori tecnici dello screening, uno per centro, con 24 ore settimanali. Con la riorganizzazione su 3 centri, per far fronte al nuovo numero di sedute mammografiche previste, bisognerebbe prevedere la possibilità per gli operatori di un incremento del n° di ore settimanali. Con l’incremento del n° delle ore sarebbe sufficiente un operatore per centro. Dei 5 operatori attualmente in servizio, i due in esubero potrebbero essere impiegati per gli altri screening oncologici (cervice uterina e colon retto). b. Tecnici Sanitari di Radiologia Medica: per garantire l’incremento del n° di sedute mammografiche settimanali previste è necessario adeguare il n° dei TSRM in servizio con nuove unità, in particolare per il centro di Ostuni, che passa dagli attuali 3 turni a 10 turni settimanali, e per il centro del Distretto S.S.1 di Brindisi, che dagli attuali 3 turni passa a 6 turni settimanali. c. Medici Radiologi: attualmente nessuno dei medici radiologi “lettori” dello screening è dedicato, in quanto impegnati in altri esami senologici (esami di senologia clinica ed esami di senologia di III livello) o in altri esami di radiologia. Pertanto è necessario incrementare il n° di medici radiologi lettori dello screening, possibilmente con unità “dedicate”, soprattutto per il Distretto S.S.1 di Brindisi e per il centro di Ostuni. La riorganizzazione del personale coinvolto nello screening, attraverso l’aumento delle ore settimanali per gli operatori amministrativi e l’incremento del n° dei tecnici di radiologia e dei medici radiologi per i singoli centri, rappresenta un elemento di notevole importanza per la realizzazione del progetto. Test di screening Lo screening prevede l'esecuzione della mammografia gratuita ogni due anni nella popolazione femminile di età compresa tra 50 e 69 anni. Le pazienti che vorranno fare la mammografia prima dei due anni o che non rientrano nella fascia di età prevista, potranno effettuarlo presso gli Ambulatori Ospedalieri o i Poliambulatori della ASL con prescrizione medica su ricetta del S.S.N., prenotazione CUP ed eventuale pagamento del ticket. Centri di senologia La responsabilità dello screening del carcinoma della mammella è in capo al dr. Alessandro Galiano che si occuperà del coordinamento dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e dei Radiologi dei centri di senologia individuati nel programma. L’esame verrà eseguito per la popolazione femminile dell’area territoriale di riferimento (tra parentesi) presso i tre centri di senologia così individuati: 1. Senologia Distretto S.S.1 di Brindisi (Brindisi, San Vito dei Normanni) 2. Senologia Stabilimento Ospedaliero di San Pietro V. (San Pietro V., San Donaci, San Pancrazio, Torchiarolo, Cellino, Mesagne, Torre S.S., Erchie, Latiano, Oria) 3. Senologia Stabilimento Ospedaliero di Ostuni (Ostuni, Carovigno, Cisternino, Fasano, Ceglie Messapica, Francavilla Fontana, San Michele Salentino, Villa Castelli) Il responsabile dello Screening della Mammella programma i calendari con gli operatori di ognuno degli 3 Centri di senologia e comunica al coordinatore del Centro Screening le agende di lavoro. Le agende di lavoro devono essere partecipate anche agli altri soggetti interessati, in particolare al Servizio di Anatomia Patologica ed ai M.M.G. Le liste nominative estratte dal gestionale web (Screenlab, Senolab) permetteranno anche la compilazione di elenchi delle donne, divise per medico curante e per ambito geografico in previsione dell'auspicabile collaborazione con i M.M.G.. Il servizio integrato di produzione, recapito e gestione delle comunicazioni della campagna di screening è stata affidata dalla Regione Puglia a Poste Italiane La Centrale Operativa Screening prepara i modelli delle lettere di invito e sollecito, il depliant da allegare e, a cadenza da stabilire, fa pervenire a Poste Italiane su file la lista delle utenti, con i rispettivi indirizzi, da invitare per l’esecuzione del test. La Regione Puglia ha dato mandato al RIP Edotto di predisporre l’aggiornamento delle anagrafiche per l’estrazione dei soggetti eleggibili agli screening della mammella, tale aggiornamento viene effettuato attualmente con esportazione a richiesta dei dati e, in prospettiva, sarà realizzato mediante cooperazione applicativa tra sistema Edotto. L’ultimo aggiornamento è stato effettuato dal gestore del sistema circa due mesi fa. Solo quando il sistema regionale di gestione e archiviazione dati sarà a regime si avrà una gestione degli inviti più accurata. COMPITI E FUNZIONI MEDICO DI MEDICINA GENERALE • Sensibilizzazione delle proprie assistite CENTRALE OPERATIVA SCREENING: • Coordinamento delle funzioni di front-office e call-center per i cittadini; • Predisposizione delle liste anagrafiche che avverrà con l'utilizzo dei dati estrapolati dal sistema informatico che si interfaccia con l'Anagrafe Assistiti aziendale; • Invio lettere di invito ed eventuali solleciti (rapporto con Postel); • Condivisione delle agende di lavoro con il referente clinico dello specifico programma di screening e con l’anatomia patologica; • Verifica che le donne positive alla mammografia siano sottoposte ad accertamenti di 2° livello entro i tempi previsti e monitoraggio dei risultati; • Raccolta dei dati di follow-up clinico ed epidemiologico sui casi accertati; • Caricamento dati su apposito software per la gestione del processo di screening; • Coordinamento di tutti i servizi ed operatori coinvolti nello screening; • Monitoraggio dei costi; • Produzione di indicatori sull'adesione, di processo e di efficacia previsti dal programma di screening; • Rapporti e comunicazione con centro regionale screening e con il centro nazionale; • Valutazione e controllo del programma con monitoraggio ed effettuazione di eventuali aggiustamenti organizzativi del programma in corso d'opera. Invito ed esecuzione della mammografia • Le donne da sottoporre a test saranno invitate con lettera personalizzata che conterrà l’indicazione del giorno, ora e sede, in cui verrà effettuata la mammografia, inoltre vi verrà indicato un numero verde al quale rivolgersi in caso fossero necessari ulteriori chiarimenti o modifiche degli appuntamenti. • Chi non si presenterà al test e, nel frattempo, non avrà contattato il n° verde, riceverà entro i tre successivi mesi una lettera di sollecito, qualora la donna non dovesse rispondere neanche al secondo invito le potrebbe essere inviato un questionario per individuare i motivi della mancata adesione. • La mancata partecipazione la farà considerare come non rispondente: riceverà comunque, dopo circa due anni, se ancora in età target, una lettera di invito allo screening. • Per la lettera d'invito, di sollecito, per lo stampato per il consenso informato e depliant verranno utilizzati i format predefiniti a livello regionale. Requisiti di qualità La mammografia sarà eseguita, con mammografo digitale, in 2 proiezioni: obliqua medio-laterale (LAX) e cranio-caudale (CC) ad entrambe le mammelle. La mammografia sarà eseguita ad opera di un tecnico di radiologia. Accettazione In fase di accettazione il personale del centro di I livello: verifica i dati anagrafici dell'utente, compreso recapito telefonico, dati del medico di medicina generale, notizie cliniche; compila la scheda anamnestica; fa firmare il modulo di consenso informato. Il tecnico dovrà raccogliere sulla scheda informativa personale le principali informazioni inerenti i fattori di rischio e i fattori protettivi relativi alla neoplasia mammaria e condurrà uno specifico esame delle mammelle secondo il protocollo definito. A conclusione dell’esame, il tecnico fornirà alla donna informazioni sia verbali che scritte sulle modalità e tempi di comunicazione dell’esito e sulla eventuale prosecuzione dell’iter diagnostico. Gli stessi tecnici cureranno l'imputazione delle notizie di loro competenza della sezione specifica del gestionale Senolab. La lettura delle immagini digitali, sarà eseguita in doppio cieco da due medici radiologi. La refertazione, integrata con il sistema ACR BIRADS come previsto dalle Linee Guida europee, comprende la categoria diagnostica ‘R’. Nel caso di esito “esame sospetto/positivo”, la refertazione, unitamente a eventuali note, dovrà essere riportata in forma completa e leggibile nella ‘scheda referto’ e dovrà essere datata e firmata da entrambi i radiologi. I radiologi cureranno l'imputazione delle notizie di refertazione nel gestionale Senolab. COMUNICAZIONE DEL REFERTO Il risultato dell’esame sarà comunicato alla donna entro 21 giorni dalla data di esecuzione. Le modalità di comunicazione in base al referto sono illustrate nella seguente tabella: Risultato Lettera Telefonata Comunicazione al medico curante Normale si no no Patologico o dubbio: II livello diagnostico sì si si La donna con mammografia normale riceverà una lettera standardizzata con l’indicazione di riconvocazione dopo due anni. Alle donne con mammografia patologica o dubbia sarà spedita la lettera, con convocazione per eseguire gli approfondimenti diagnostici entro dieci giorni lavorativi dalla data della mammografia di primo livello. Nella lettera sarà inserto un pieghevole informativo dei possibili esami di 2° livello. Il giorno precedente l’appuntamento, la centrale operativa contatterà telefonicamente la donna per chiarire eventuali dubbi e per verificare la conferma della presenza. Agenda di lavoro: • Il personale dei tre centri di senologia (I livello) condivide l'agenda di lavoro col Responsabile dello Screening della Mammella che la comunica alla Centrale Operativa Screening: giorni ed orari dedicati allo screening, numero di pazienti prenotabili. Gestisce le variazioni d’agenda che devono essere comunicate in tempo utile (all'inizio del mese precedente), per permettere il corretto invio delle lettere invito. Gestisce le eventuali sospensioni eccezionali d’agenda: in caso di cambiamenti non prevedibili il personale del centro di I livello deve informare il Centrale Operativa Screening per l’eventuale riassegnazione dell’appuntamento. In ogni caso si prevede un meccanismo di sostituzione reciproca del personale onde evitare il ricorso allo spostamento di appuntamenti già fissati. PERSONALE E CARICHI DI LAVORO Partendo dai dati relativi alla popolazione target residente, alla popolazione che si ipotizza possa effettivamente aderire al programma, ad un tempo medio prestabilito necessario per l’esecuzione di un test che si ipotizza essere di circa 20 minuti, si possono ricavare dati utili sui tempi necessari all’esecuzione dello screening e alle risorse professionali necessarie alla realizzazione dello stesso. Principali indici di attività Popolazione target per completamento 1° round 67.822 N° test attesi per adesione al 60% 40.693 N° test attesi per adesione al 70% 47.475 Popolazione da invitare a settimana (x 20 mesi effettivi di attività) 3.391 N° medio mammografie a settimana per range di adesione 60-70%) 2.035-2.374 Durata del progetto in mesi effettivi 24 Durata del progetto in settimane 104 Numero totale ore lavoro tecnici di radiologia (10 min per esame) Ore di lavoro settimanali x tecnici di radiologia (con dotazione n. 6 tecnici) 6.782-7912 13-15 Si ritiene che l’attività possa essere compiutamente condotta, stimando una adesione ottimale del 65% e al netto delle esclusioni definitive e temporanee, prevedendo un impegno medio per Tecnico radiologo di circa 14 ore settimanali. LA GESTIONE DEL 2° LIVELLO Le donne con referto mammografico confermato patologico o dubbio saranno sottoposte agli accertamenti previsti dal Protocollo di Approfondimento Diagnostico (visita senologica, proiezioni mammografiche aggiuntive, ecografia mammaria). Qualora vi fosse un dubbio o sospetto diagnostico e la necessità quindi di eseguire ulteriori indagini, la donna viene avviata con la documentazione senologica presso la Senologia Interventistica dell’ospedale “Perrino” per un consulto e l’eventuale programmazione di esami senologici di III livello (agoaspirati e micro biopsie ecoguidate e stereotassiche, duttografie, Risonanza Magnetica mammaria). L’U.O. di Anatomia patologica del Perrino, cui vengono inoltrati i materiali prelevati per l’esame istologico, invierà i referti entro sette giorni, al Servizio richiedente. La refertazione degli accertamenti comprenderà le categorie diagnostiche (R), (C), (B) come previsto dalle Linee Guida europee. Nel caso si rendessero necessari atti medici invasivi, sarà acquisito dalla donna il consenso informato. A conclusione dell’iter diagnostico: - alle donne con esito negativo sarà inviata una lettera standardizzata con l’indicazione, oltre che dell’esito, anche della riconvocazione che potrà essere, per casi selezionati, anticipata a sei mesi o a un anno; - alle donne con indicazione di ulteriori approfondimenti e/o di intervento chirurgico saranno comunicate le conclusioni diagnostiche e le eventuali indicazioni terapeutiche. In ogni caso, alla donna sarà rilasciata una scheda riassuntiva degli accertamenti eseguiti, dei relativi esiti, con le indicazioni per il proseguimento Secondo l’esperienza di altri centri screening già operanti in Italia e fuori, il tasso di richiamo per approfondimento dovrebbe aggirarsi intorno al 5-10%. Il tasso di adesione auspicabile deve essere superiore al 90%. CRITICITÀ Il limite principale dello screening mammografico è rappresentato dai “Carcinomi Intervallo”, ossia di tumori mammari che si manifestano clinicamente dopo un controllo negativo e prima del successivo controllo a due anni. E’ evidente che allungando l’intervallo di tempo fra una mammografia e la successiva oltre i due anni, inevitabilmente cresce il tasso dei carcinomi intervallo, e i vantaggi di questo strumento sanitario di prevenzione potrebbero paradossalmente essere inferiori ai limiti, con rischi per la salute delle donne e con possibili ripercussioni medico-legali per i medici. Pertanto lo screening senologico, proprio perché basato su rigidi criteri statistici, perché sia efficace deve necessariamente rispettare i tempi di esecuzione della mammografia (due anni). Recentemente, invece, in tutti e cinque i centri di screening della Asl di Brindisi, si sono accumulati notevoli ritardi negli inviti, che, in alcuni centri, hanno raggiunto anche i 30 mesi. Tali ritardi sono da imputare, soprattutto, alla mancanza di medici radiologi “ lettori “. Di conseguenza, sulla base di quanto esposto, la riorganizzazione dello screening mammografico rappresenta un provvedimento necessario ed urgente. PERSONALE E CARICHI DI LAVORO Approfondimenti diagnostici annui previsti e relativi carichi di lavoro stimati: Approfondimenti previsti (5 -10% delle mammografie effettuate) con adesione 65% 3.306 N° approfondimenti medi a settimana a regime (per 86 settimane) Composizione Equipe 38 Tempo annuo necessario in ore per radiologo (20 minuti per esame) 1 medico/1 tecnico 545 (12 ore a settimana) 0,33 u Tempo annuo in ore per tecnico (20 minuti per esame) 545 (12 ore a settimana) 0,35 u LA GESTIONE DEL 3° LIVELLO TERAPIA E FOLLOW-UP Le donne confermate positive per neoplasia mammaria saranno sottoposte a terapia chirurgica e medica e seguite mediante percorsi di follow-up secondo i protocolli accreditati dalla comunità scientifica, dalla U.O. Senologica dell’ospedale “Perrino”. Al fine di garantire la continuità assistenziale e facilitare il controllo di qualità, ciascun chirurgo-senologo addetto al secondo livello dello screening, effettuerà gli accertamenti diagnostici, eseguirà il trattamento terapeutico e seguirà il follow up delle donne inviate alla sua osservazione, salvo scelta diversa della donna stessa. PERSONALE E CARICHI DI LAVORO Interventi chirurgici previsti e relativi carichi di lavoro stimati: Interventi annui previsti (5% approfondimenti diagnostici) per adesione 90% 24 Tempo annuo necessario in ore per chirurgo (6 ore per intervento) 144 (0,08 u) Tempo annuo in ore per infermiere (20 ore per paziente) 480 (0,31 u) Tempo annuo necessario in ore per anestesista (3 ore per intervento) 72 (0,04 u) ANATOMIA PATOLOGICA Gli esami istologici saranno eseguiti presso la U.O. di Anatomia Patologica dell’Ospedale “Perrino” di Bindisi. COMPITI E FUNZIONI 1. Lettura dei preparati bioptici o agoaspirati; 2. Inserimento in applicativo web della diagnosi; 3. Firma del referto da inviare al medico di medicina generale, ove richiesto; 4. Lettura al microscopio multitestata dei preparati istologici nei casi controversi e nei casi con discordanza cito/istologica; 5. Controfirma del medico supervisore. PERSONALE E CARICHI DI LAVORO Esami istologici previsti e relativi carichi di lavoro stimati: Esami istologici annui previsti (tra prelievi bioptici, agoaspirati e pezzi chirurgici) 400 Tempo annuo necessario in ore per anatomopatologo (30 m’ per esame) 200 (5 ore a settimana) 0,12 u Tempo annuo in ore per tecnico (30 m’per esame) 200 (5 ore a settimana) 0,13 u CENTALE OPERATIVA SCREENIG PERSONALE E CARICHI DI LAVORO Coordinamento delle funzioni, front-office, call-center, ecc e relativi carichi di lavoro stimati: Tempo annuo per personale del comparto (AS, amministrativi, operatori tecnici, ecc) necessario in ore (7 m’ a donna da invitare per mammografia comprensivo dell’impegno della COS per la pesa in carico dell’utente per i livelli successivi al primo) 3956 (2,55 u) RENDICONTAZIONE DELLE ATTIVITÀ Le attività svolte nell'ambito del programma aziendale dì screening del carcinoma del colon retto verranno monitorate in maniera permanente e valutate mensilmente ai fine di porre in essere le azioni correttive eventualmente necessarie. La rendicontazione complessiva per la Direzione Sanitaria Aziendale sarà effettuata con cadenza trimestrale. COMITATO TECNICO AZIENDALE CARCINOMA DELLA MAMMELLA DELLO SCREENING DEL È costituita da: Direttore Sanitario Responsabile Aziendale Programmi di Screening Responsabile Screening Mammografico Direttore U.O. Epidemiologia e Statistica Tecnico radiologo Assistente Sanitario Coordinatore del II° e III° livello (Dirigente Medico chirurgo senologo Ospedaliero) Dirigente di II livello del Servizio di Anatomia Patologica. Coordinatore dei Direttori di Distretto Delegato dei Medici di Medicina Generale COMPITI E FUNZIONI 1. Monitoraggio della campagna di screening con individuazione delle percentuali di adesione su tutto il territorio provinciale ed eventuali criticità e proposte di intervento da sottoporre alla valutazione del Direttore Generale 2. Ottimizzazione delle risorse (umane e tecnologiche) 3. Definizione delle linee guida aziendali per le lesioni mammarie 4. Definizione delle linee guida aziendali per il follw-up delle pazienti trattate 5. Definizione delle linee guida aziendali per i controlli di qualità di I, II e III livello 6. Monitoraggio dei controlli di qualità 7. Individuazione delle criticità e proposte per il loro superamento da sottoporre alla valutazione della Direzione Generale 8. Definizione di programmi di aggiornamento in screening mammografico da inserire nei corsi di ECM dell'Azienda 9. Definizione di programmi di promozione e sensibilizzazione in coordinamento con le associazioni e con gli enti locali 10. Proposte per campagne pubblicitarie e loro costi da sottoporre alla valutazione della Direzione Generale 11. Valutazione del rapporto costo/benefici delle metodiche di approfondimento diagnostico di II e III livello 12. Valutazione di over diagnosi e over trattamenti 13. Compilazione, alla fine del biennio, del “Rapporto sullo Screening per la Prevenzione del Carcinoma della Mammella in Provincia di Brindisi”. CONCLUSIONI Il modello organizzativo proposto mira a garantire il raggiungimento degli obiettivi, si fa carico della qualità dell'intero iter diagnostico-terapeutico, prende atto dell'interdisciplinarietà e si propone di favorire la costante comunicazione fra le differenti figure professionali interessate ed infine, muove dalla convinzione che occorra dotarsi di uno strumento organizzativo duttile e pronto a valutare le novità che emergono.
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