PROVA pistole semiautomatiche Sig Sauer P226 X-short Pro Pdt calibro 9x21 Un gioiello TUTTO NOSTRO Dalla nuova famiglia modulare X-series, il distributore italiano di Sig Sauer ha sviluppato un modello compatto (canna di 4,4 pollici), maneggevole (fusto in Ergal), ergonomico grazie all’impugnatura slim con elsa maggiorata, accattivante esteticamente. Per ora 50 esemplari, poi chissà… Testo e foto di Paolo Brocanelli L e trasformazioni che la Sig Sauer P226 ha avuto negli ultimi anni sono davvero tante e, anche se dal progetto iniziale della capostipite P220 sono passati oltre trent’anni, nulla sembra scalfire la fama e l’adattabilità di questa serie. Dai modelli destinati al law enforcement, passando per quelli destinati all’impiego sportivo, di Sig Sauer P226 se ne sono viste veramente di ogni tipo e colore, tutte dagli elevati standard qualitativi, indirizzate ai professionisti della difesa, come agli appassionati del tiro. Un vero balzo in avanti nella componentistica e nella possibilità di interfacciare i vari elementi inseriti in un’unica gamma, è arrivata con la X-series, ispirata a criteri di modularità. Uno degli ultimi modelli di questa serie è la P226 X-short Pro Pdt, dove l’aggettivo “short” è riferito alla canna lunga 4,4 pollici (come la P226 originale, e diversamente dalle versioni X-five e X-six, rispettivamente con canna di 5 e 6 pollici): si tratta di un modello che non troverete (almeno per ora) sul sito del produttore, in quanto scaturito da una precisa richiesta del distributore italiano, la Bignami di Ora (Bz), che ha fatto realizzare un primo lotto di soli 50 esemplari con caratteristiche ben precise, allo scopo di offrire compattezza, maneggevolezza ma anche precisione e controllabilità, con un occhio rivolto alla Production division Ipsc e l’altro al tiro ludico. L’idea è evidentemente piaciuta, tanto che, a quanto sembra, anche la Casa madre ha manifestato l’intenzione di metterla in produzione regolare… DAVVERO BELLA La Short ha livrea completamente nera, grazie al trattamento Ilaflon opaco di fusto (in Ergal) e carrello (inox) e alle guancette in polimero. Unica nota “bian62 ARMI E TIRO 07/2014 ca” è la canna, sempre inox, lasciata al naturale. Lo scatto è ad azione mista con Singola e Doppia azione facoltative. È una semiautomatica con chiusura geometrica a corto rinculo di canna, sistema ColtBrowning modificato. Il cane è del tipo esterno, con un percussore inerziale, mentre il caricatore ha una capacità di 15 cartucce. Realizzato in lamierino stampato color nero antiriflesso, è privo di pad in gomma e ha i tre fori di riferimento per il controllo delle munizioni. Il peso complessivo dell’arma, con caricatore vuoto, è di 940 grammi. Il fusto in lega leggera ha un peso di 360 grammi, mentre il carrello pesa 340 grammi. Il fusto è del tipo lungo, con la slitta Picantinny, utile per l’applicazione di torce e sistemi combinati laser. La versione X-Short della P226, grazie alla scelta del fusto in lega, ha fatto scendere il peso complessivo dell’arma, rispetto alle versioni “quasi gemelle” Allround e Short & Smart, di oltre 300 grammi. Si nota da subito un’elsa maggiorata a vocazione sportiva, ma in realtà l’impugnatura è tutta ridisegnata rispetto alla P226 originale, risultando, così, più sottile e scavata nella parte al di sotto dell’elsa e, più in generale, lungo tutto il backstrap. La guancetta polimerica avvolgente ha anche la particolarità di non essere allineata con la parte inferiore dell’impugnatura, ma di proseguire oltre per alcuni millimetri. Ha una lavorazione antiscivolo ed è fissata al fusto con due viti Torx per lato (la chiave non è inclusa). Evidente anche la svasatura realizzata sotto il ponticello del grilletto, che agevola e rende più comodo e performante, il posizionamento del dito medio della mano forte. Nella parte anteriore, il ponticello è squadrato e zigrinato, pronto ad accogliere il dito indice della mano debole, in caso di impugnatura avanzata. L’impugnatura è spessa 33,50 millimetri ed è facilmente gestibile, indipendentemente dalla grandezza delle mani. La canna match è lunga Canna 112 mm Colpi 15+1 1.730 La Sig Sauer P226 X-short Pro Pdt calibro 9x21 sfrutta i concetti di modularità della nuova X-series, ma ha caratteristiche esclusive per il mercato italiano, richieste dal distributore Bignami per un’edizione (per il momento) limitata davvero speciale. 07/2014 ARMI E TIRO 63 PROVA pistole semiautomatiche Sig Sauer P226 X-short Pro Pdt calibro 9x21 112 millimetri e presenta le classiche sei rigature destrorse a passo costante. Rispetto alla canna originale della P226 presenta un diametro maggiorato (15 mm anziché 13 mm circa), conferendo un minimo di appruamento in più. Al vivo di volata, è presente una particolare e curata lavorazione, con il profilo interno leggermente incassato rispetto alla parte più esterna. Un dettaglio di pregio, piacevole anche dal punto di vista estetico. La 226 X five Short è dotta di sicura automatica al percussore, indispensabile per evitare la partenza accidentale del colpo in caso di caduta dell’arma, e di leva abbatticane. A cane armato, infatti, premendo verso il basso la leva, si provoca l’abbattimento dello stesso in sicurezza, ripristinando lo scatto in Doppia azione. I principali comandi (leva abbatticane, hold open e pulsante di sgancio caricatore), sono posizionati sul lato sinistro dell’arma e, quindi, facilmente azionabili dai tiratori destrimani. Sono tutti realizzati con fresature antiscivolo e, all’occorrenza, lo sgancio caricatore può essere spostato sul lato opposto. Il carrello, massiccio nella struttura, ma filante nella linea, è largo 26,70 millimetri, è privo di spigoli, con una fresatura inclinata che inizia all’al- tezza della finestra d’espulsione del bossolo e prosegue, crescendo di ampiezza, verso il mirino. Apprezzabile per design, dà all’insieme dell’arma una linea più soft. Le fresature d’armamento sono presenti sia nella parte anteriore sia nella parte posteriore del carrello, con un’ampia serie di solchi, larghi e incisivi al punto giusto, per garantire una salda presa. Presente un’ampia finestra d’espulsione del bossolo che, come è costume per le Sig Sauer, occupa tutta la parte superiore e parte del lato destro del carrello. All’interno della valigetta di plastica, troviamo le istruzioni d’utilizzo (anche in italiano), la rosata di cinque colpi ottenuta a 25 metri, un caricatore di riserva, un flaconcino di olio e il kit per montare il short reset trigger. L’arma è classificata sportiva. MIRE E SCATTO La tacca di mira è fissa, quindi non regolabile, ma sostituibile con altri modelli (realizzati da Lpa per Sig Sauer) che sfruttano la possibilità di regolazione del tiro. Il suo innesto non sfrutta la consueta coda di rondine sul carrello, ma una soluzione originale: la tacca vera e propria è infatti innestata a coda di rondine, ma su una lunga piastrina in acciaio, la quale 1 3 1. Tipici i comandi, che prevedono hold open, leva abbatticane e pulsante di sgancio del caricatore raccolti e raggruppati sul perimetro della guancetta sinistra. 2. La canna, cilindrica e di diametro leggermente maggiorato rispetto alla P226 originale, ha una particolare e pregevole lavorazione sul vivo di volata, con il profilo interno leggermente incassato rispetto alla parte più esterna. 3. La Short è pronta anche per l’installazione delle flashlight o di sistemi laser/torcia combinati, installabili nella rail anteriore del fusto. Le sette fresature anteriori sul carrello possono essere sfruttate per l’azione d’armamento, in alternativa a quelle posteriori. 4. Il telaio è realizzato in lega leggera, all’interno è inserito un blocco in acciaio in corrispondenza dell’interazione con la rampa inclinata della canna. 2 4 La peculiare piastrina sulla quale è fissata la tacca di mira ne consente la sostituzione con una regolabile, a basso profilo 64 ARMI E TIRO 07/2014 1 1. L’impugnatura è stata notevolmente modificata e migliorata rispetto alla P226 originale, non solo grazie all’elsa maggiorata, ma anche grazie a un più profondo incavo sottostante e a un’ulteriore fresatura in corrispondenza dell’intersezione inferiore del ponticello. Anche le guancette sono meno ingombranti sul backstrap. 2. Il bocchettone d’alimentazione, è privo di svasatura interna, ma le guancette in gomma sono leggermente più lunghe dell’impugnatura, particolare che facilita l’inserimento del caricatore nelle fasi più dinamiche. 3. Il mirino intercambiabile, ha un riferimento bianco ed è incastrato al carrello, mediante una fresatura a coda di rondine. 2 all’estremità anteriore è dotata di due rebbi forati in senso orizzontale. I rebbi combaciano con una propaggine sulla sommità del carrello, forata anch’essa, e il tutto è trattenuto da un lungo perno trasversale fermato con due sieger. Per impedire il basculaggio della tacca intorno a questo asse, la piastrina è fermata nella metà posteriore da una vite Torx, che si inserisce in un foro filettato nel carrello. Nel complesso la tacca di mira ha un assetto molto basso, svitando la vite Torx e rimuovendo l’asse anteriore (dopo aver smontato uno o entrambi i sieger) si può sostituire la tacca fissa con una regolabile micrometricamente, mantenendo l’identico assetto e senza necessità di sostituzione del mirino. Così com’è, la linea bassa facilita la rapidità nell’allineamento, soprattutto nelle sequenze di tiro dinamiche. Ha un riferimento di colore bianco di forma lineare al centro (tipo Von Stavenhagen), che si interfaccia nel corretto allineamento, con il punto bianco presente sul mirino. Questi riferimenti colorati, particolarmente utili in condizioni di scarsa visibilità, 3 sono stati apprezzati anche nelle serie di tiro con condizioni di luce normale. Nell’eseguire l’allineamento tra tacca di mira e mirino, abbiamo riscontrato una buona proporzione, tra lo spessore del mirino e la luce della finestra della tacca di mira. Il mirino è innestato a coda di rondine e la linea di mira della P226 X-short è lunga 160 millimetri. Il grilletto, in prefetto stile P226, è semplice nella forma e sobrio nel design: corposo per dimensioni, non è regolabile e ha una precorsa dello scatto fluida e leggera. Con lo scatto in Singola azione, la lunghezza della precorsa è di 6 millimetri, con un trigger reach, a precorsa eliminata, di 63 millimetri. Il peso della Singola azione è di 2.200 grammi, mentre quello della Doppia azione sale a 4.500 grammi. L’azione di scatto, sia in Doppia sia in Singola, è priva di incertezze e gradini. Per chi desiderasse uno scatto ancor più aggressivo, è possibile installare il kit short reset, che una volta montato va ad accorciare il riaggancio del cane, migliorando l’azione dinamica dello scatto. L’ESPERIENZA DI MARCO BERTON Marco Berton, presidente del Tsn di Bolzano, in azione con la X-short Pro Pdt. Marco Berton, presidente del Tiro a segno nazionale di Bolzano ed esperto agonista di Tiro dinamico, per alcune stagioni ha impiegato una Sig Sauer P226 Allround, vestendo la maglia ufficiale del team Sig Sauer. In occasione del test, realizzato proprio presso il Tsn di Bolzano, abbiamo sfruttato l’occasione, per condividere questa sua esperienza, chiedendogli le principali differenza riscontrate tra la sua Allround e la nuova X-Short Pro Pdt. «Le due armi meccanicamente sono uguali, anche se nel design cambiano molto. La nuova Short è decisamente più leggera e quest’aspetto l’ho notato soprattutto nelle sequenze dinamiche, con ampi brandeggi laterali. L’arma arriva prima sul bersaglio e l’energia necessaria per eseguire lo spostamento è minore, migliorando così il punti di arrivo, non rischiando di arrivare “lunghi”, o di fermarsi con fastidiose oscillazioni. La minor lunghezza di canna della X-short è un altro aspetto positivo nel brandeggio. La precisione è sempre eccezionale, soprattutto con le commerciali della Geco Fmj di 124 grani e, in generale, con le ricariche impiegando ogive di 124 grani. La tacca di mira e il mirino sono diversi tra le due armi, ma anche con la tacca di mira fissa della X-Short, mi sono trovato subito “centrato” sul bersaglio. La lunghezza della linea di mira cambia molto: quella della Short è ovviamente più corta, particolare che nei tiri più lunghi può dare un vantaggio a favore dell’Allround. La differenza è di 20 millimetri. Nell’azionare i principali comandi, quali hold open, leva manuale abbatticane e pulsante sgancio caricatore, non ho trovato alcuna differenza, con leveraggi che mi sono sembrati identici nei due modelli. Le fresature sul carrello dedicate all’armamento, sono più profonde e incisive sulla Short e, volendo sfruttare la presa anteriore, abbiamo più superficie d’appoggio per la forma diversa del carrello. Lo scatto è di buona fattura su entrambi i modelli, migliore però per resa sportiva, sulla Allround, che ha pesi di sgancio più bassi. Giudico la P226 X five Short, un’arma affidabile e precisa, impiegabile da subito nelle competizioni di tiro action». 07/2014 ARMI E TIRO 65 PROVA pistole semiautomatiche Sig Sauer P226 X-short Pro Pdt calibro 9x21 AL POLIGONO Per la prova fuoco, ho impiegato sia cartucce ricaricate sia cartucce commerciali. Con queste ultime la scelta è ricaduta sulle due commerciali della Geco: 124 grani con ogiva Fmj e 124 grani con ogiva in piombo ramato. Con le cartucce ricaricate invece, ho confezionato tre allestimenti suddivisi per peso e tipo di ogiva: Dynamic bullets da 145 grani ramata e in piombo e 124 grani ramata della Fiocchi. Come componentistica ho impiegato bossoli e inneschi Fiocchi, polvere Vihtavuori N320 e Cheddite granular fine. Con le ogive della Dynamic bullets, ho impiegato la polvere Cheddite granular fine, con 3,5 grani per quella ramata e 3,4 grani per quella in lega di piombo;con l’ogiva della Fiocchi da 124 grani ramata, ho impiegato 4,6 grani di Vithavuori N320. Il test a fuoco è stato suddiviso in due fasi: precisione a varie distanze e in modalità Tiro dinamico-difensivo. Nelle prove di precisione, l’arma ha dimostrato di saper far rosata con tutte le tipologie di cartucce impiegate, con un leggero margine a favore della cartuccia con ogiva Dynamic bullets in lega e la commerciale Rws Fmj. La nuova Sig Sauer X-short, ha una buona impugnatura e il grip delle guancette è sufficiente a mantenere una salda presa. Il grip non è di quelli aggressivi, se si preferisce quindi un surplus il suggerimento è di optare per un’applicazione di strisce antiscivolo. L’impugnatura non è grande e si arriva al grilletto e ai principali comandi con sicurezza. Nelle varie prove a fuoco, ho avuto un buon ri- scontro in termini di facilità di acquisizione del bersaglio. Buona la maneggevolezza e la controllabilità nel brandeggio, con sensazioni positive anche nelle serie eseguite con la mano forte e con la mano debole. Non sono un’amante dei riferimenti colorati sugli organi di mira, ma sulla Short mi sono sembrati ben proporzionati e ideali anche per il tiro senza particolari problemi di luminosità. Nel traguardare nelle sequenze rapide, dove il tempo risparmiato è fondamentale, ho visualizzato in tempi veloci il mirino. I cambi di caricatore dinamici e in modalità tattica, si eseguono con facilità, sfruttando anche quei millimetri di guancetta che sporgono nella parte inferiore dell’impugnatura. L’arma, di fatto, non ha una svasatura per agevolare i cambi, ma la particolare “sporgenza” delle guancette aiuta nell’inserimento. Peccato non aver previsto pad in gomma o plastica, che avrebbero agevolato la presa sul caricatore e il successivo inserimento. Il pulsante di sgancio caricatore è semplice nella forma e di normali dimensioni, con una lavorazione antiscivolo. Sgancia bene il caricatore, ma non essendo del tipo custom, a volte va un po’ cercato. La guancetta svasata in coincidenza del pulsante, facilita questa operazione. La leva abbatticane, s’inserisce con facilità premendo verso il basso e in automatico, tramite una molla antagonista, ritorna in posizione iniziale con l’arma pronta al fuoco. Nelle prove dinamiche con l’arma appoggiata sul tavolo priva di caricatore, ho notato che la stessa bascula leggermente verso sinistra, ap- Per chi vuole comprarla A chi è indirizzata agli appassionati che apprezzano il fascino delle armi Sig Sauer; ideale per il sportivo, può essere impiegata out of the box, sia nel Tiro dinamico sportivo sia nel Tiro difensivo Cosa richiede nessuna preparazione particolare, se non un minimo di training con lo scatto in Doppia azione Perché comprarla una total black con la canna cromata, bella nel design. Precisa e robusta, è l’ennesima evoluzione della gamma P226 Con chi si confronta Tanfoglio Stock 2, Stock 3 e P21L; Cz Sp01 e Sig Sauer P226 X-five Short & Smart. 1 2 3 1. La tacca di mira ha un profilo molto basso ed è innestata a coda di rondine su una piastrina imperniata all’estremità anteriore sul carrello, e fissata posteriormente con una vite. Sostituendo tutto il complesso con una tacca regolabile, quest’ultima resta a basso profilo e non richiedere la sostituzione del mirino. 2. L’interno del carrello, con il lungo estrattore e la sicura automatica al percussore. 3. Il look complessivo è decisamente aggressivo e moderno. 66 ARMI E TIRO 07/2014 SCHEDA TECNICA Produttore: Sig Sauer, www.sigsauer.de, [email protected] Importatore: Bignami spa, via Lahn 1, 39040 Ora (Bz), tel. 0471.80.30.00, fax 0471.81.08.99, www.bignami.it Modello: P226 X Short Pdt Tipo: pistola semiautomatica Calibro: 9x21 Funzionamento: chiusura geometrica, tipo Browning modificata Canna: lunga 112 mm; 6 rigature ad andamento destrorso con passo 1:250 mm Alimentazione: caricatore bifilare a presentazione singola Numero colpi: 15 Scatto: Singola e Doppia azione Percussione: cane esterno Sicure: automatica al percussore; cane a rimbalzo; leva abbatticane Organi di mira: mirino e tacca di mira fissi con riferimenti bianchi, montati con incastro a coda di rondine Materiali: canna e otturatore in acciaio inox, fusto in Ergal, guancette in plastica Finiture: Ilaflon nera opaca, canna al naturale Peso: 940 grammi scarica Qualifica: arma sportiva Prezzo: 1.730 euro, Iva inclusa TABELLA BALISTICA Munizioni commerciali Marca Peso palla (grs) Geco Fmj 124 Geco ramata 124 Peso palla (g) 8 8 Oal (mm) V0 (ft/sec) V0 (m/sec) E0 (kgm) E0 (Joule) Pf 29,70 29,70 1.060 1.070 323 326 43 43 422 422 131,4 132,7 Polvere Dose (grs) 3,5 Munizioni ricaricate Ricarica Marca e tipo Peso palla Peso palla (grs) palla (g) 1. Dynamic 145 9,40 bullets ramata 2. Dynamic 145 9,40 bullets lega 3. Fiocchi ramata 124 8 Oal (mm) 29,20 Cheddite granular fine 29,20 Cheddite granular fine 29,18 Vihtavuori N320 V0 V0 E0 (ft/sec) (m/sec) (kgm) 885 270 34 E0 Pf (joule) 333 128,3 3,4 890 271 34 333 129,1 4,6 1.040 317 41 402 128,9 Note: per le ricariche, sono stati utilizzati bossoli Fiocchi e inneschi Fiocchi Small pistol. Velocità rilevate con cronografo Chrony posto a circa 2 metri. Le rosate sono state ottenute sparando a una distanza di 10 metri in posizione isoscele. Si ringraziano Fiocchi munizioni e la Cheddite Italia per la fornitura dei materiali. Rosata ottenuta a 10 metri con ogive di 145 grs ramate spinte da 3,5 grs di polvere Cheddite Granular fine. Rosata ottenuta con cartucce commerciali Geco Fmj di 124 grs. Rosata ottenuta con cartucce commerciali Geco ramate di 124 grs. Rosata ottenuta con ogive in lega di 145 grs e 3,4 grs di Cheddite Granular fine. denziato un buon bilanciamento. Il colpo in canna, alimenta con fluidità, sfruttando sia la rampa integrata alla canna sia la piccola svasatura interna presente nel fusto. Durante tutto il test ho sparato circa 400 cartucce, tra commerciali e ricaricate, non riscontrando alcun problema di funzionamento. Precisa e netta la percussione sull’innesco, con un’espulsione del bossolo priva d’incertezze. Lo smontaggio ordinario della Short è semplice e identico ai modelli precedenti di casa Sig Sauer. CONCLUSIONI L’autore durante il test. poggiandosi sul lato del carrello. In questa posizione leggermente sollevata, la presa è più difficile, situazione che non troviamo invece, se l’arma ha il caricatore rifornito inserito. Il peso del caricatore bilancia il peso e l’arma rimane flat senza problemi. L’arma è ben equilibrata al tiro, s’impugna con sicurezza e dinamicità, senza esitazioni. Nelle varie sequenze di tiro, eseguite in tecniche a due mani in piedi, in ginocchio, con la mano forte e debole, l’arma ha evi- La P226 X-short è una semiautomatica realizzata con cura, solida ed efficace nel tiro. Precisa sempre, ha dimostrato di digerire tutte le cartucce impiegate durante il test, senza esitazione. Allo sparo non è per nulla punitiva nel rilevamento e nel rinculo, avendo un comportamento similare ad altre pistole di pari segmento. Buona l’ergonomia dell’impugnatura e il bilanciamento generale. Efficace il sistema di mira, e le doppie fresature sul carrello, che hanno sempre accompagnato una salda presa. Lo scatto, pur non essendo del tipo match, ha garantito una buona fluidità d’azione. È impiegabile da subito sia al poligono nel tiro ludico, sia nelle sequenze più impegnative del tiro dinamico nella Production division, oppure nel tiro difensivo Stock division. All’occorrenza può essere sostituita la tacca di mira, con una regolabile Sig Sauer. 07/2014 ARMI E TIRO 67
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