Armi e Tiro (07/2014)

PROVA pistole semiautomatiche Sig Sauer P226 X-short Pro Pdt calibro 9x21
Un gioiello
TUTTO NOSTRO
Dalla nuova famiglia modulare X-series, il distributore italiano di Sig Sauer ha
sviluppato un modello compatto (canna di 4,4 pollici), maneggevole
(fusto in Ergal), ergonomico grazie all’impugnatura slim con elsa maggiorata,
accattivante esteticamente. Per ora 50 esemplari, poi chissà…
Testo e foto di Paolo Brocanelli
L
e trasformazioni che la Sig Sauer P226 ha avuto negli ultimi anni sono davvero tante e, anche
se dal progetto iniziale della capostipite P220
sono passati oltre trent’anni, nulla sembra scalfire la fama e l’adattabilità di questa serie. Dai modelli destinati al law enforcement, passando per quelli destinati all’impiego sportivo, di Sig Sauer P226
se ne sono viste veramente di ogni tipo e colore,
tutte dagli elevati standard qualitativi, indirizzate ai
professionisti della difesa, come agli appassionati del
tiro. Un vero balzo in avanti nella componentistica e
nella possibilità di interfacciare i vari elementi inseriti in un’unica gamma, è arrivata con la X-series,
ispirata a criteri di modularità. Uno degli ultimi modelli di questa serie è la P226 X-short Pro Pdt, dove
l’aggettivo “short” è riferito alla canna lunga 4,4
pollici (come la P226 originale, e diversamente dalle
versioni X-five e X-six, rispettivamente con canna di
5 e 6 pollici): si tratta di un modello che non troverete (almeno per ora) sul sito del produttore, in quanto
scaturito da una precisa richiesta del distributore italiano, la Bignami di Ora (Bz), che ha fatto realizzare
un primo lotto di soli 50 esemplari con caratteristiche
ben precise, allo scopo di offrire compattezza, maneggevolezza ma anche precisione e controllabilità,
con un occhio rivolto alla Production division Ipsc e
l’altro al tiro ludico. L’idea è evidentemente piaciuta,
tanto che, a quanto sembra, anche la Casa madre ha
manifestato l’intenzione di metterla in produzione
regolare…
DAVVERO BELLA
La Short ha livrea completamente nera, grazie al trattamento Ilaflon opaco di fusto (in Ergal) e carrello
(inox) e alle guancette in polimero. Unica nota “bian62
ARMI E TIRO 07/2014
ca” è la canna, sempre inox, lasciata al naturale. Lo
scatto è ad azione mista con Singola e Doppia azione
facoltative. È una semiautomatica con chiusura geometrica a corto rinculo di canna, sistema ColtBrowning modificato. Il cane è del tipo esterno, con
un percussore inerziale, mentre il caricatore ha una
capacità di 15 cartucce. Realizzato in lamierino stampato color nero antiriflesso, è privo di pad in gomma
e ha i tre fori di riferimento per il controllo delle
munizioni. Il peso complessivo dell’arma, con caricatore vuoto, è di 940 grammi. Il fusto in lega leggera ha un peso di 360 grammi, mentre il carrello pesa
340 grammi. Il fusto è del tipo lungo, con la slitta
Picantinny, utile per l’applicazione di torce e sistemi
combinati laser. La versione X-Short della P226,
grazie alla scelta del fusto in lega, ha fatto scendere
il peso complessivo dell’arma, rispetto alle versioni
“quasi gemelle” Allround e Short & Smart, di oltre
300 grammi. Si nota da subito un’elsa maggiorata a
vocazione sportiva, ma in realtà l’impugnatura è tutta ridisegnata rispetto alla P226 originale, risultando,
così, più sottile e scavata nella parte al di sotto dell’elsa e, più in generale, lungo tutto il backstrap. La
guancetta polimerica avvolgente ha anche la particolarità di non essere allineata con la parte inferiore
dell’impugnatura, ma di proseguire oltre per alcuni
millimetri. Ha una lavorazione antiscivolo ed è fissata al fusto con due viti Torx per lato (la chiave non è
inclusa). Evidente anche la svasatura realizzata sotto
il ponticello del grilletto, che agevola e rende più
comodo e performante, il posizionamento del dito
medio della mano forte. Nella parte anteriore, il ponticello è squadrato e zigrinato, pronto ad accogliere
il dito indice della mano debole, in caso di impugnatura avanzata. L’impugnatura è spessa 33,50 millimetri ed è facilmente gestibile, indipendentemente
dalla grandezza delle mani. La canna match è lunga
Canna
112 mm
Colpi
15+1
1.730
La Sig Sauer P226 X-short Pro Pdt
calibro 9x21 sfrutta i concetti
di modularità della nuova
X-series, ma ha caratteristiche
esclusive per il mercato italiano,
richieste dal distributore Bignami
per un’edizione (per il momento)
limitata davvero speciale.
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PROVA pistole semiautomatiche Sig Sauer P226 X-short Pro Pdt calibro 9x21
112 millimetri e presenta le classiche sei rigature
destrorse a passo costante. Rispetto alla canna originale della P226 presenta un diametro maggiorato (15
mm anziché 13 mm circa), conferendo un minimo di
appruamento in più. Al vivo di volata, è presente una
particolare e curata lavorazione, con il profilo interno
leggermente incassato rispetto alla parte più esterna.
Un dettaglio di pregio, piacevole anche dal punto di
vista estetico.
La 226 X five Short è dotta di sicura automatica al
percussore, indispensabile per evitare la partenza
accidentale del colpo in caso di caduta dell’arma, e
di leva abbatticane. A cane armato, infatti, premendo
verso il basso la leva, si provoca l’abbattimento dello stesso in sicurezza, ripristinando lo scatto in Doppia azione. I principali comandi (leva abbatticane,
hold open e pulsante di sgancio caricatore), sono
posizionati sul lato sinistro dell’arma e, quindi, facilmente azionabili dai tiratori destrimani. Sono tutti
realizzati con fresature antiscivolo e, all’occorrenza,
lo sgancio caricatore può essere spostato sul lato opposto. Il carrello, massiccio nella struttura, ma filante nella linea, è largo 26,70 millimetri, è privo di
spigoli, con una fresatura inclinata che inizia all’al-
tezza della finestra d’espulsione del bossolo e prosegue, crescendo di ampiezza, verso il mirino. Apprezzabile per design, dà all’insieme dell’arma una linea
più soft. Le fresature d’armamento sono presenti sia
nella parte anteriore sia nella parte posteriore del carrello, con un’ampia serie di solchi, larghi e incisivi al
punto giusto, per garantire una salda presa. Presente
un’ampia finestra d’espulsione del bossolo che, come
è costume per le Sig Sauer, occupa tutta la parte superiore e parte del lato destro del carrello.
All’interno della valigetta di plastica, troviamo le
istruzioni d’utilizzo (anche in italiano), la rosata di
cinque colpi ottenuta a 25 metri, un caricatore di riserva, un flaconcino di olio e il kit per montare il short
reset trigger. L’arma è classificata sportiva.
MIRE E SCATTO
La tacca di mira è fissa, quindi non regolabile, ma
sostituibile con altri modelli (realizzati da Lpa per
Sig Sauer) che sfruttano la possibilità di regolazione
del tiro. Il suo innesto non sfrutta la consueta coda di
rondine sul carrello, ma una soluzione originale: la
tacca vera e propria è infatti innestata a coda di rondine, ma su una lunga piastrina in acciaio, la quale
1
3
1. Tipici i comandi, che prevedono
hold open, leva abbatticane e
pulsante di sgancio del caricatore
raccolti e raggruppati sul
perimetro della guancetta sinistra.
2. La canna, cilindrica e di
diametro leggermente maggiorato
rispetto alla P226 originale,
ha una particolare e pregevole
lavorazione sul vivo di volata,
con il profilo interno
leggermente incassato rispetto
alla parte più esterna.
3. La Short è pronta anche per
l’installazione delle flashlight
o di sistemi laser/torcia
combinati, installabili nella rail
anteriore del fusto. Le sette
fresature anteriori sul carrello
possono essere sfruttate per
l’azione d’armamento, in
alternativa a quelle posteriori.
4. Il telaio è realizzato in lega
leggera, all’interno è inserito
un blocco in acciaio in
corrispondenza dell’interazione
con la rampa inclinata
della canna.
2
4
La peculiare piastrina sulla quale è fissata la tacca di mira ne consente
la sostituzione con una regolabile, a basso profilo
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ARMI E TIRO 07/2014
1
1. L’impugnatura è stata
notevolmente modificata
e migliorata rispetto alla
P226 originale, non solo grazie
all’elsa maggiorata, ma
anche grazie a un più profondo
incavo sottostante e a un’ulteriore
fresatura in corrispondenza
dell’intersezione inferiore
del ponticello. Anche le
guancette sono meno
ingombranti sul backstrap.
2. Il bocchettone d’alimentazione,
è privo di svasatura interna,
ma le guancette in gomma sono
leggermente più lunghe
dell’impugnatura, particolare che
facilita l’inserimento
del caricatore nelle fasi più
dinamiche.
3. Il mirino intercambiabile,
ha un riferimento bianco ed
è incastrato al carrello, mediante
una fresatura a coda di rondine.
2
all’estremità anteriore è dotata di due rebbi forati in
senso orizzontale. I rebbi combaciano con una propaggine sulla sommità del carrello, forata anch’essa,
e il tutto è trattenuto da un lungo perno trasversale
fermato con due sieger. Per impedire il basculaggio
della tacca intorno a questo asse, la piastrina è fermata nella metà posteriore da una vite Torx, che si inserisce in un foro filettato nel carrello. Nel complesso
la tacca di mira ha un assetto molto basso, svitando
la vite Torx e rimuovendo l’asse anteriore (dopo aver
smontato uno o entrambi i sieger) si può sostituire la
tacca fissa con una regolabile micrometricamente,
mantenendo l’identico assetto e senza necessità di
sostituzione del mirino.
Così com’è, la linea bassa facilita la rapidità nell’allineamento, soprattutto nelle sequenze di tiro dinamiche. Ha un riferimento di colore bianco di forma
lineare al centro (tipo Von Stavenhagen), che si interfaccia nel corretto allineamento, con il punto bianco
presente sul mirino. Questi riferimenti colorati, particolarmente utili in condizioni di scarsa visibilità,
3
sono stati apprezzati anche nelle serie di tiro con
condizioni di luce normale.
Nell’eseguire l’allineamento tra tacca di mira e mirino, abbiamo riscontrato una buona proporzione, tra
lo spessore del mirino e la luce della finestra della
tacca di mira. Il mirino è innestato a coda di rondine
e la linea di mira della P226 X-short è lunga 160
millimetri. Il grilletto, in prefetto stile P226, è semplice nella forma e sobrio nel design: corposo per
dimensioni, non è regolabile e ha una precorsa dello
scatto fluida e leggera. Con lo scatto in Singola azione, la lunghezza della precorsa è di 6 millimetri, con
un trigger reach, a precorsa eliminata, di 63 millimetri. Il peso della Singola azione è di 2.200 grammi,
mentre quello della Doppia azione sale a 4.500 grammi. L’azione di scatto, sia in Doppia sia in Singola,
è priva di incertezze e gradini. Per chi desiderasse
uno scatto ancor più aggressivo, è possibile installare il kit short reset, che una volta montato va ad accorciare il riaggancio del cane, migliorando l’azione
dinamica dello scatto.
L’ESPERIENZA DI MARCO BERTON
Marco Berton, presidente del Tsn di Bolzano,
in azione con la X-short Pro Pdt.
Marco Berton, presidente del Tiro a segno nazionale di Bolzano ed esperto agonista di Tiro dinamico, per alcune
stagioni ha impiegato una Sig Sauer P226 Allround, vestendo la maglia ufficiale del team Sig Sauer. In occasione
del test, realizzato proprio presso il Tsn di Bolzano, abbiamo sfruttato l’occasione, per condividere questa sua
esperienza, chiedendogli le principali differenza riscontrate tra la sua Allround e la nuova X-Short Pro Pdt.
«Le due armi meccanicamente sono uguali, anche se nel design cambiano molto. La nuova Short è decisamente
più leggera e quest’aspetto l’ho notato soprattutto nelle sequenze dinamiche, con ampi brandeggi laterali. L’arma
arriva prima sul bersaglio e l’energia necessaria per eseguire lo spostamento è minore, migliorando così il punti
di arrivo, non rischiando di arrivare “lunghi”, o di fermarsi con fastidiose oscillazioni. La minor lunghezza di
canna della X-short è un altro aspetto positivo nel brandeggio. La precisione è sempre eccezionale, soprattutto
con le commerciali della Geco Fmj di 124 grani e, in generale, con le ricariche impiegando ogive di 124 grani.
La tacca di mira e il mirino sono diversi tra le due armi, ma anche con la tacca di mira fissa della X-Short, mi
sono trovato subito “centrato” sul bersaglio. La lunghezza della linea di mira cambia molto: quella della Short è
ovviamente più corta, particolare che nei tiri più lunghi può dare un vantaggio a favore dell’Allround. La differenza
è di 20 millimetri. Nell’azionare i principali comandi, quali hold open, leva manuale abbatticane e pulsante sgancio
caricatore, non ho trovato alcuna differenza, con leveraggi che mi sono sembrati identici nei due modelli. Le
fresature sul carrello dedicate all’armamento, sono più profonde e incisive sulla Short e, volendo sfruttare la
presa anteriore, abbiamo più superficie d’appoggio per la forma diversa del carrello. Lo scatto è di buona fattura
su entrambi i modelli, migliore però per resa sportiva, sulla Allround, che ha pesi di sgancio più bassi. Giudico la
P226 X five Short, un’arma affidabile e precisa, impiegabile da subito nelle competizioni di tiro action».
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PROVA pistole semiautomatiche Sig Sauer P226 X-short Pro Pdt calibro 9x21
AL POLIGONO
Per la prova fuoco, ho impiegato sia cartucce ricaricate sia cartucce commerciali. Con queste ultime la
scelta è ricaduta sulle due commerciali della Geco:
124 grani con ogiva Fmj e 124 grani con ogiva in
piombo ramato. Con le cartucce ricaricate invece, ho
confezionato tre allestimenti suddivisi per peso e tipo
di ogiva: Dynamic bullets da 145 grani ramata e in
piombo e 124 grani ramata della Fiocchi. Come componentistica ho impiegato bossoli e inneschi Fiocchi,
polvere Vihtavuori N320 e Cheddite granular fine.
Con le ogive della Dynamic bullets, ho impiegato la
polvere Cheddite granular fine, con 3,5 grani per
quella ramata e 3,4 grani per quella in lega di
piombo;con l’ogiva della Fiocchi da 124 grani ramata, ho impiegato 4,6 grani di Vithavuori N320.
Il test a fuoco è stato suddiviso in due fasi: precisione a varie distanze e in modalità Tiro dinamico-difensivo. Nelle prove di precisione, l’arma ha dimostrato di saper far rosata con tutte le tipologie di
cartucce impiegate, con un leggero margine a favore
della cartuccia con ogiva Dynamic bullets in lega e
la commerciale Rws Fmj. La nuova Sig Sauer X-short,
ha una buona impugnatura e il grip delle guancette è
sufficiente a mantenere una salda presa. Il grip non
è di quelli aggressivi, se si preferisce quindi un surplus
il suggerimento è di optare per un’applicazione di
strisce antiscivolo. L’impugnatura non è grande e si
arriva al grilletto e ai principali comandi con sicurezza. Nelle varie prove a fuoco, ho avuto un buon ri-
scontro in termini di facilità di acquisizione del bersaglio. Buona la maneggevolezza e la controllabilità
nel brandeggio, con sensazioni positive anche nelle
serie eseguite con la mano forte e con la mano debole. Non sono un’amante dei riferimenti colorati sugli
organi di mira, ma sulla Short mi sono sembrati ben
proporzionati e ideali anche per il tiro senza particolari problemi di luminosità.
Nel traguardare nelle sequenze rapide, dove il tempo
risparmiato è fondamentale, ho visualizzato in tempi
veloci il mirino. I cambi di caricatore dinamici e in
modalità tattica, si eseguono con facilità, sfruttando
anche quei millimetri di guancetta che sporgono nella parte inferiore dell’impugnatura. L’arma, di fatto,
non ha una svasatura per agevolare i cambi, ma la
particolare “sporgenza” delle guancette aiuta nell’inserimento. Peccato non aver previsto pad in gomma
o plastica, che avrebbero agevolato la presa sul caricatore e il successivo inserimento. Il pulsante di sgancio caricatore è semplice nella forma e di normali
dimensioni, con una lavorazione antiscivolo. Sgancia
bene il caricatore, ma non essendo del tipo custom,
a volte va un po’ cercato. La guancetta svasata in
coincidenza del pulsante, facilita questa operazione.
La leva abbatticane, s’inserisce con facilità premendo verso il basso e in automatico, tramite una molla
antagonista, ritorna in posizione iniziale con l’arma
pronta al fuoco. Nelle prove dinamiche con l’arma
appoggiata sul tavolo priva di caricatore, ho notato
che la stessa bascula leggermente verso sinistra, ap-
Per chi vuole
comprarla
A chi è indirizzata
agli appassionati che
apprezzano il fascino
delle armi Sig Sauer;
ideale per il sportivo,
può essere impiegata
out of the box, sia nel
Tiro dinamico sportivo
sia nel Tiro difensivo
Cosa richiede
nessuna preparazione
particolare, se non
un minimo di training
con lo scatto
in Doppia azione
Perché comprarla
una total black con
la canna cromata, bella
nel design. Precisa
e robusta, è l’ennesima
evoluzione della
gamma P226
Con chi si confronta
Tanfoglio Stock 2, Stock
3 e P21L; Cz Sp01
e Sig Sauer P226 X-five
Short & Smart.
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2
3
1. La tacca di mira ha un profilo
molto basso ed è innestata
a coda di rondine su una piastrina
imperniata all’estremità
anteriore sul carrello, e fissata
posteriormente con una vite.
Sostituendo tutto il complesso
con una tacca regolabile,
quest’ultima resta a basso
profilo e non richiedere
la sostituzione del mirino.
2. L’interno del carrello,
con il lungo estrattore e la sicura
automatica al percussore.
3. Il look complessivo
è decisamente
aggressivo e moderno.
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ARMI E TIRO 07/2014
SCHEDA TECNICA
Produttore: Sig Sauer,
www.sigsauer.de,
[email protected]
Importatore: Bignami spa,
via Lahn 1, 39040 Ora (Bz),
tel. 0471.80.30.00,
fax 0471.81.08.99,
www.bignami.it
Modello: P226 X Short Pdt
Tipo: pistola semiautomatica
Calibro: 9x21
Funzionamento:
chiusura geometrica, tipo
Browning modificata
Canna: lunga 112 mm;
6 rigature ad andamento
destrorso con passo
1:250 mm
Alimentazione:
caricatore bifilare a
presentazione singola
Numero colpi: 15
Scatto: Singola
e Doppia azione
Percussione: cane esterno
Sicure: automatica al
percussore; cane a rimbalzo;
leva abbatticane
Organi di mira: mirino
e tacca di mira fissi
con riferimenti bianchi,
montati con incastro
a coda di rondine
Materiali: canna e otturatore
in acciaio inox, fusto in Ergal,
guancette in plastica
Finiture: Ilaflon nera opaca,
canna al naturale
Peso: 940 grammi scarica
Qualifica: arma sportiva
Prezzo: 1.730 euro,
Iva inclusa
TABELLA BALISTICA
Munizioni commerciali
Marca
Peso palla
(grs)
Geco Fmj
124
Geco ramata
124
Peso palla
(g)
8
8
Oal (mm)
V0 (ft/sec)
V0 (m/sec)
E0 (kgm)
E0 (Joule)
Pf
29,70
29,70
1.060
1.070
323
326
43
43
422
422
131,4
132,7
Polvere
Dose
(grs)
3,5
Munizioni ricaricate
Ricarica Marca e tipo Peso palla Peso
palla
(grs)
palla (g)
1.
Dynamic
145
9,40
bullets ramata
2.
Dynamic
145
9,40
bullets lega
3.
Fiocchi ramata
124
8
Oal
(mm)
29,20
Cheddite
granular fine
29,20
Cheddite
granular fine
29,18 Vihtavuori
N320
V0
V0
E0
(ft/sec) (m/sec) (kgm)
885
270
34
E0
Pf
(joule)
333 128,3
3,4
890
271
34
333
129,1
4,6
1.040
317
41
402
128,9
Note: per le ricariche, sono stati utilizzati bossoli Fiocchi e inneschi Fiocchi Small pistol. Velocità rilevate con cronografo
Chrony posto a circa 2 metri. Le rosate sono state ottenute sparando a una distanza di 10 metri in posizione isoscele.
Si ringraziano Fiocchi munizioni e la Cheddite Italia per la fornitura dei materiali.
Rosata ottenuta a 10 metri
con ogive di 145 grs ramate
spinte da 3,5 grs di polvere
Cheddite Granular fine.
Rosata ottenuta con
cartucce commerciali
Geco Fmj di 124 grs.
Rosata ottenuta
con cartucce
commerciali Geco
ramate di 124 grs.
Rosata ottenuta
con ogive in lega di 145
grs e 3,4 grs di
Cheddite Granular fine.
denziato un buon bilanciamento. Il colpo in canna,
alimenta con fluidità, sfruttando sia la rampa integrata alla canna sia la piccola svasatura interna presente
nel fusto. Durante tutto il test ho sparato circa 400
cartucce, tra commerciali e ricaricate, non riscontrando alcun problema di funzionamento. Precisa e netta
la percussione sull’innesco, con un’espulsione del
bossolo priva d’incertezze.
Lo smontaggio ordinario della Short è semplice e
identico ai modelli precedenti di casa Sig Sauer.
CONCLUSIONI
L’autore durante il test.
poggiandosi sul lato del carrello. In questa posizione
leggermente sollevata, la presa è più difficile, situazione che non troviamo invece, se l’arma ha il caricatore rifornito inserito. Il peso del caricatore bilancia
il peso e l’arma rimane flat senza problemi. L’arma
è ben equilibrata al tiro, s’impugna con sicurezza e
dinamicità, senza esitazioni. Nelle varie sequenze di
tiro, eseguite in tecniche a due mani in piedi, in ginocchio, con la mano forte e debole, l’arma ha evi-
La P226 X-short è una semiautomatica realizzata con
cura, solida ed efficace nel tiro. Precisa sempre, ha
dimostrato di digerire tutte le cartucce impiegate durante il test, senza esitazione. Allo sparo non è per
nulla punitiva nel rilevamento e nel rinculo, avendo
un comportamento similare ad altre pistole di pari
segmento. Buona l’ergonomia dell’impugnatura e il
bilanciamento generale. Efficace il sistema di mira,
e le doppie fresature sul carrello, che hanno sempre
accompagnato una salda presa. Lo scatto, pur non
essendo del tipo match, ha garantito una buona fluidità d’azione.
È impiegabile da subito sia al poligono nel tiro ludico, sia nelle sequenze più impegnative del tiro dinamico nella Production division, oppure nel tiro difensivo Stock division. All’occorrenza può essere sostituita la tacca di mira, con una regolabile Sig Sauer.
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