manuale ristorante - Michele Spano Architettura

B.6.
2.
PRESTAZIONI DEGLI ORGANISMI EDILIZI • STRUTTURE RICETTIVE E PER LA RISTORAZIONE
STRUTTURE PER LA RISTORAZIONE
CLASSIFICAZIONE DELLE STRUTTURE PER LA RISTORAZIONE
Le strutture per la ristorazione possono essere classificate in funzione delle modalità di somministrazione dei cibi (distribuzione indiretta, servizio diretto e assistito “al tavolo” o
self-service), del tipo di utente di riferimento (cliente generico, comunità), della estensione e differenziazione della offerta (del "menu") e della dimensione della struttura.
RISTORANTE
MENSA
• esercizio che distribuisce direttamente cibi preparati prevalentemente in ambienti di
cucina annessi, a clienti consumatori generici e variabili;
• struttura che distribuisce direttamente cibi preparati in ambienti di cucina annessi,
o provenienti da centri produttivi di tipo industriale (precotti e simili) a consumatori
operanti in comunità, aziende o luoghi di studio e di lavoro in genere, dei quali la
mensa costituisce servizio;
• offerta a vasto spettro gastronomico, generalmente variabile nel tempo, e/o specializzata in cucine regionali o in tipi di pietanze privilegiate (pesce, carni, cucina
vegetariana, ecc.);
• offerta di tipo generale, a ridotta ampiezza gastronomica, generalmente ripetuta
periodicamente nel tempo;
• modalità di distribuzione dei cibi diretta, con servizio “al tavolo”;
• la struttura ristorante utilizza frequentemente ambienti preconfigurati volumetricamente facenti parte di edifici o complessi di dimensioni molto variabili: dalla piccola "osteria" al "grande ristorante".
• modalità di distribuzione dei cibi di tipo self-service, con consumazione in tavoli
articolati per "posti" e non assistiti o parzialmente assistiti;
• la mensa utilizza frequentemente ambienti facenti parte degli edifici o dei complessi
scolastici, produttivi, religiosi, o altro rispetto ai quali svolge attività di servizio.
FAST FOOD
NORME DI CARATTERE GENERALE
• esercizio che distribuisce direttamente cibi preparati in ambienti di preparazione
annessi, o provenienti da centri produttivi di tipo industriale (precotti e simili) a
clienti consumatori generici e variabili;
DPR del 19 marzo 1956, n.303
Norme generali per l’igiene del lavoro.
DPR del 14 giugno 1989, n.236
Eliminazione delle barriere architettoniche.
Legge 104/1992
(e successive integrazioni)
Eliminazione delle barriere architettoniche.
DM 16 febbraio 1982
Attività soggette a visite di prevenzione
incendi.
DM Interni 10 marzo 1998
Criteri generali di sicurezza antincendio per
la gestione dell’emergenza nei luoghi di
lavoro.
• offerta di tipo specializzato e a ridottissima ampiezza gastronomica, costante ripetuta nel tempo;
• modalità di distribuzione dei cibi di tipo diretto al banco, eccezionalmente di tipo
self-service, e consumazione rapida in tavoli articolati per "posti" o banchi, ovvero
mediante asporto;
• la struttura fast food può variare notevolmente in quanto a dimensioni e utilizza
frequentemente ambienti preconfigurati volumetricamente facenti parte di edifici o
complessi, spesso associata ad altri esercizi, come ristoranti, bar e simili, a costituire un complesso articolato di offerta per la ristorazione.
BAR
• esercizio che distribuisce essenzialmente bevande, sempre più spesso associate a
cibi (pasticceria, panini, gelati) provenienti da centri produttivi di tipo industriale e/o
lavorati in annesso laboratorio, a clienti generici e variabili;
• offerta di tipo generale o specializzato, a prevalenza di bevande, costante, ripetuta
nel tempo; la prevalenza dei generi offerti spesso caratterizza la specializzazione di
esercizio: pasticcerie, gelaterie, caffè, ecc;
NORME DI CARATTERE SPECIFICO
• modalità di distribuzione di bevande e cibi di tipo diretto al banco, e consumazione
rapida presso lo stesso banco o in tavoli serviti;
Legge 30 marzo 1962, n.283
• la struttura bar può variare notevolmente in quanto a dimensioni e utilizza frequentemente ambienti preconfigurati volumetricamente facenti parte di edifici o complessi,talvolta associata ad altri esercizi, come ristoranti e self-service, a costituire
un complesso articolato di offerta per la ristorazione.
Disciplina igienica della produzione e della
vendita di sostanze alimentari e bevande.
DPR del 26 marzo 1980, n.327
Regolamento di attuazione della legge
283/1962, in materia di disciplina igienica
della produzione e della vendita di sostanze
alimentari e bevande.
SELF SERVICE
Circolare n.8242/183
del 5 aprile 1979
Impianti di cucina e lavaggio stoviglie funzionanti a gasolio, metano, e/ a gpl, a servizio di
ristoranti, mense, alberghi, ospedali e simili.
• esercizio che distribuisce direttamente cibi preparati in ambienti di cucina annessi,
o provenienti da centri produttivi di tipo industriale (precotti e simili) a clienti consumatori generici e variabili;
• offerta di tipo generale, a ridotta ampiezza gastronomica, generalmente ripetuta nel
tempo;
• modalità di distribuzione dei cibi di tipo self-service, ovvero con il cliente che scorre lungo una linea di offerta-distribuzione caricando le pietanze in un vassoio, con
pagamento effettuato a una cassa posta al termine della linea di distribuzione e con
consumazione in tavoli articolati per "posti" e non assistiti;
• la struttura self service utilizza frequentemente ambienti preconfigurati volumetricamente facenti parte di edifici o complessi; spesso associata ad altri esercizi, come ristoranti,
bar e simili, a costituire un complesso articolato di offerta per la ristorazione.
B 218
NORME IGIENICO-SANITARIE PER I LABORATORI
PER LAVORAZIONI E CONFEZIONI ALIMENTARI
Nel caso di laboratori annessi a strutture per la ristorazione che contemplano attività
di lavorazione, preparazione e confezionamento di prodotti alimentari, si applica la
“Disciplina igienico-sanitaria” di cui al DPR 26 marzo 1980, n.327).
PRESTAZIONI DEGLI ORGANISMI EDILIZI • STRUTTURE RICETTIVE E PER LA RISTORAZIONE
STRUTTURE PER LA RISTORAZIONE
B.6.
2.
A.ZIONI
CUCINE
Nella maggior parte dei casi le strutture per la ristorazione integrano attività di preparazione, cucina, trattamento o confezionamento delle sostanze alimentari.
Schematizzando largamente, l’area delle cucine comprende le seguenti articolazioni funzionali:
Si definisce sinteticamente con “cucina” il complesso di tali attività di lavorazione
delle sostanze alimentari.
Norme igienico-sanitarie per i laboratori per lavorazioni e confezioni alimentari
Nel caso di laboratori annessi a strutture per la ristorazione che contemplano attività di
lavorazione, preparazione e confezionamento di prodotti alimentari, si applica la
"Disciplina igienico-sanitaria" di cui alla scheda (estratta dal DPR 26 marzo 1980, n.327)
data in A.3.7.
Le “cucine” possono variare notevolmente in quanto a dimensione e articolazione
funzionale in funzione della quantità di cibi preparati, della gamma gastronomica e
delle eventuali specializzazioni, dell’espletamento del ciclo completo di lavorazioni
o solo di parte o segmento dello stesso ciclo.
Si passa dalle piccole cucine di osterie e taverne, a conduzione familiare, alle complesse e articolate cucine di un grande ristorante – che prevedono settori specializzati di preparazione dei diversi tipi di sostanze (carni, pesce, verdure, pasticceria) –
alle cucine di preparazione dell’offerta gastronomicamente limitata ma quantitativamente rilevante e/o del semplice trattamento dei precotti del self-service, fino a veri
e propri stabilimenti di produzione di pietanze precotte e preconfezionate delle grandi cucine industriali.
• deposito merci e celle frigorifere: arrivo, controllo, cernita e immagazzinamento delle sostanze alimentari in depositi e celle frigorifere;
• lavorazione derrate: ambienti o spazi di preparazione-lavorazione dei cibi (carni,
pesce, verdure, pasticceria);
• ambienti di cottura dei cibi;
• ambiente o spazio per il lavaggio delle stoviglie;
• filtro: ambiente o spazio filtro per l’organizzazione del servizio ai tavoli, con deposito
stoviglie pulite, posate, tovaglie, ecc.;
• rifiuti solidi: ambiente o spazio per la raccolta e l’allontanamento dei rifiuti solidi;
NO RALI DI E
GENE ETTAZION
PROG
B.STAZIONI DILEGIZLII
I ED
PRE
NISM
ORGA
C.RCIZIO
E
ESE ESSIONAL
PROF
D.GETTAZIONE
PRO TTURALE
STRU
E.NTROLLO
CO NTALE
AMBIE
F. TERIALI,
ICHE
TECN
MA ONENTI,
P
COM
• ambienti per servizi igienici e spogliatoi del personale;
• ufficio: eventuali ambienti-ufficio di direzione e coordinamento dell’attività.
G.ANISTICA
URB
ZI
I SPA
B.1. ILITÀ DEGL
FRUIB
FIG. B.6.2./1 SCHEMI DI DISTRIBUZIONE DELLE ATTIVITÀ E DELLE RELAZIONI FUNZIONALI DI UN RISTORANTE
B.2. TURE PER
T
STRU BILITÀ
O
LA M
B.3. TURE PER
T
STRU ETTACOLO
LO SP
3
7
9B
9A
ZZAB.4. TI E ATTRERT
N
IMPIA ER LO SPO
P
TURE
7
9B
I
B.5. TURE
UFFIC
STRUT ERCIALI E
COMM
9
E
TTIVE
B.6. TURE RICE IONE
Z
T
STRU RISTORA
A
PER L
ITARIE
B.7. TURE SAN
T
STRU
6
4
1
5A
5
SERVIZIO
AI TAVOLI
11B
11
B.8. TURE PER
T
STRU ZIONE
U
L’ISTR
8
2B
2A
2B
10
5B
CULTU
B.9. TURE PER IONE
T
Z
U
A
R
ST
RM
INFO
RA E
8B
2C
8A
2D
11A
10A
SPAZI E SERVIZI PER GLI AVVENTORI
1 - BUSSOLA DI INGRESSO DEGLI AVVENTORI
2 - SERVIZI PER GLI AVVENTORI
A. GUARDAROBA
B. TELEFONI
C. SERVIZI IGIENICI UOMINI
D. SERVIZI IGIENICI DONNE
3 - BAR (ATTESA DEL TAVOLO)
4 - SALA DEL RISTORANTE
PERCORSI DEGLI AVVENTORI
CUCINA E SPAZI OPERATIVI CONNESSI
9 - CUCINA
A. "ISOLA DELLE COTTURE" CON CAPPA
B. PIANI DI LAVORO: PREPARAZIONI, ALLESTIMENTO PORTATE
10 - CICLO DI LAVAGGIO DELLE STOVIGLIE
A. APPARECCHI DI LAVAGGIO (A MANO E A MACCHINA)
OFFICE,
11 - A. DEPOSITO STOVIGLIE, TOVAGLIE, ECC
B. VARCO DI SERVIZIO ALLA SALA
CICLO STOVIGLIE SPORCO/PULITO
.
B.10 TURE PER
T
STRU TO
L
U
IL C
SPAZI PER IL PERSONALE E L'AMMINISTRAZIONE
I
ERIAL
.
B.11 TURE CIMIT
T
U
STR
5 - INGRESSO DI SERVIZIO (PERSONALE E DERRATE)
A. PESA MERCI E DERRATE
B. CONTROLLO ED UFFICIO (AMMINISTRAZIONE)
6 - MAGAZZINO DERRATE NON DEPERIBILI
7 - CELLE FRIGORIFERE
8 - SERVIZI PER IL PERSONALE
A. ANTILATRINE E SPOGLIATOI PERSONALE
B. SERVIZI IGIENICI E DOCCE PERSONALE
PERCORSI DEL PERSONALE
PERCORSI DELLE DERRATE
➥
.
B.6.2TURE PER E
T
STRU TORAZION
LA RIS
B 219
B.6.
2.
PRESTAZIONI DEGLI ORGANISMI EDILIZI • STRUTTURE RICETTIVE E PER LA RISTORAZIONE
STRUTTURE PER LA RISTORAZIONE
➦ CUCINE
FIG. B.6.2./2 SELF SERVICE – SCHEMI DI DISTRIBUZIONE E ARREDI TECNICI
SCHEMA DI DISTRIBUZIONE DELLE ATTIVITÀ E DELLE RELAZIONI FUNZIONALI DI UN SELF SERVICE
LEGENDA
B2
B1
A - AREA DEL PERSONALE
A1 - ACCESSO MERCI, PERSONALE
A2 - SPOGLIATOI E SERVIZI IGIENICI
A3 - UFFICIO AMMINISTRAZIONE
A2
B2
D2
B4
D
C1
C2
SPORCO
PULITO
D1
A1
A
B
B3
A3
B - AREA DELLE CUCINE
B1 - MAGAZZINO
B2 - CELLE FRIGORIFERE
B3 - LAVAGGIO STOVIGLIE
B4 - AREA COTTURA E PREPARAZIONI
C - AREA SELF SERVICE
C1 - SPAZIO DI ATTIVITÀ DEGLI OPERATORI
C2 - LINEA DEI BANCHI SELF SERVICE
C3 - CORSIA AVVENTORI:
SCELTA E PRELEVAMENTO PIETANZE
C4 - CASSA
C4
C
D - AREA DI ACCESSO AVVENTORI
D1 - ACCESSO AVVENTORI
D2 - GUARDAROBA (eventuale)
TELEFONI E SERVIZI IGIENICI
C3
AREA DI SELF SERVICE
AREA DELLA SALA
SELF SERVICE - BANCO DI DISTRIBUZIONE CIBI - SEQUENZA FUNZIONALE E DIMENSIONI DEGLI ELEMENTI COMPONENTI
BANCO CALDO
BAGNOMARIA
SECONDI PIATTI
BANCO CALDO
BAGNOMARIA
PRIMI PIATTI
BANCHI FREDDI
FRUTTA - DESSER
BANCHI FREDDI
BEVANDE
CASSA
110÷120
BANCHI NEUTRI
ANTIPASTI
INSALATE
90
150÷180
150÷180
90÷120÷150
90÷120÷150
~150
85
30
85
BANCO CALDO
BARRA GUIDA (EVENTUALE)
CONTENITORI CALDO E FREDDO - DIMENSIONI DI COORDINAMENTO MODULARE «GASTRONORM» (EUROPA)
B 220
16,2
32,5
10,8 10,8 10,8
17,6
35,4
26,5
17,6
17,6
16,2
17,6
32,5
53,0
cm 53,0 x 65,0
cm 53,0 x 32,5
cm 35,4 x 32,5
cm 26,5 x 32,5
cm 17,6 x 32,5
cm 26,5 x 16,2
cm 17,6 x 16,2
cm 17,6 x 10,8
26,5
65,0
ELEMENTI DA 2/1 =
ELEMENTI DA 1/1 =
ELEMENTI DA 2/3 =
ELEMENTI DA 1/2 =
ELEMENTI DA 1/3 =
ELEMENTI DA 1/4 =
ELEMENTI DA 1/6 =
ELEMENTI DA 1/9 =
PRESTAZIONI DEGLI ORGANISMI EDILIZI • STRUTTURE RICETTIVE E PER LA RISTORAZIONE
STRUTTURE PER LA RISTORAZIONE
B.6.
2.
A.ZIONI
NO RALI DI E
GENE ETTAZION
PROG
FIG. B.6.2./3 ESEMPIO DI ORGANIZZAZIONE FUNZIONALE DELLA ZONA PER LA PREPARAZIONE DEI CIBI CALDI
70
CARRELLO
TAVOLO DA LAVORO
GRIGLIA
LAVELLO
B.STAZIONI DILEGIZLII
I ED
PRE
NISM
ORGA
80
70
40÷80
C.RCIZIO
E
ESE ESSIONAL
PROF
BRASERIA
D.GETTAZIONE
90
GRIGLIA
FRIGGITRICE
PRO TTURALE
STRU
70
BRASERIA
E.NTROLLO
CO NTALE
AMBIE
FRIGGITRICE
90
F. TERIALI,
ICHE
TECN
MA ONENTI,
P
COM
90
PIANI PENSILI
BAGNO-MARIA
G.ANISTICA
PENTOLA A GAS - H. 85 CM
URB
120
CAPPA ASPIRANTE
FUOCHI A GAS
101,5
PIANO DI APPOGGIO
PER CIBI PREPARATI
TAVOLO DA LAVORO
ZI
I SPA
B.1. ILITÀ DEGL
FRUIB
PASSA VIVANDE
B.2. TURE PER
T
STRU BILITÀ
O
LA M
FORNO A CONVEZIONE - H. 160 CM
73,5
85
B.3. TURE PER
T
STRU ETTACOLO
LO SP
CAPPA ASPIRANTE
PENTOLA A GAS
FRIGORIFERO A DOPPIA
TEMPERATURA
FORNO A CONVEZIONE
ZZAB.4. TI E ATTRERT
N
IMPIA ER LO SPO
P
TURE
ABBATTITORE RAPIDO DI TEMPERATURA - H. 181,5 CM
I
B.5. TURE
UFFIC
STRUT ERCIALI E
COMM
70
E
TTIVE
B.6. TURE RICE IONE
Z
T
STRU RISTORA
A
PER L
ITARIE
B.7. TURE SAN
T
STRU
84
70
FRIGORIFERO A DUE TEMPERATURE - H. 200 CM
PIANTA
B.8. TURE PER
T
STRU ZIONE
U
L’ISTR
30÷50
CULTU
B.9. TURE PER IONE
T
Z
U
A
R
ST
RM
INFO
RA E
.
B.10 TURE PER
T
STRU TO
L
U
IL C
85
108
190
150÷170
90
I
ERIAL
.
B.11 TURE CIMIT
T
U
STR
PASSA VIVANDE
PIANI PENSILI
SEZIONE
65
45
135
90
225
90
65
45
90
135
PIANTA
➥
.
B.6.2TURE PER E
T
STRU TORAZION
LA RIS
B 221
B.6.
2.
PRESTAZIONI DEGLI ORGANISMI EDILIZI • STRUTTURE RICETTIVE E PER LA RISTORAZIONE
STRUTTURE PER LA RISTORAZIONE
➦ CUCINE
FIG. B.6.2./4 RIFERIMENTI MODULARI PER LE APPARECCHIATURE DI CUCINE – PREPARAZIONE DEI CIBI CALDI
23
62
45
90
135
83,5
90
23
BASI A CAVALLETTO
23
MODULO BASE
62
MODULO DOPPIO
45
90
45
90
45
90
45
90
83,5
90
23
FUOCHI A GAS
23
62
83,5
90
23
PIASTRE ELETTRICHE
23
62
83,5
90
23
PIASTRE INTERE O ZONE TERMICHE DIFFERENZIATE
23
62
83,5
90
23
COTTURA BAGNO - MARIA
B 222
MODULO TRIPLO
135
PRESTAZIONI DEGLI ORGANISMI EDILIZI • STRUTTURE RICETTIVE E PER LA RISTORAZIONE
STRUTTURE PER LA RISTORAZIONE
B.6.
2.
A.ZIONI
NO RALI DI E
GENE ETTAZION
PROG
FIG. B.6.2./5 RISTORANTI E MENSE – SALE DI SOMMINISTRAZIONE E CONSUMO PASTI – DIMENSIONI FUNZIONALI MINIME
FRUIBILITÀ E INGOMBRI DI TAVOLI CON COMMENSALI DISPOSTI LUNGO DUE LATI OPPOSTI
80
120
180
240
E
ESE ESSIONAL
PROF
D.GETTAZIONE
PRO TTURALE
STRU
DISTACCHI FUNZIONALI MINIMI
80
45
150
C.RCIZIO
90
FRUIBILITÀ E INGOMBRI DI TAVOLI CON COMMENSALI DISPOSTI SU QUATTRO LATI
80
I ED
PRE
NISM
ORGA
CORSIA DI SERVIZIO
60
B.STAZIONI DILEGIZLII
CORSIA DI SERVIZIO
DISTACCHI FUNZIONALI MINIMI
210
45 45
135
FRUIBILITÀ E INGOMBRI DI TAVOLI CON PANCA AVVOLGENTE
E.NTROLLO
CO NTALE
AMBIE
F. TERIALI,
ICHE
TECN
MA ONENTI,
P
COM
90
DISTACCHI FUNZIONALI MINIMI
G.ANISTICA
90
80
URB
ZI
I SPA
B.1. ILITÀ DEGL
FRUIB
90
CORSIA DI SERVIZIO SENZA POSTI ESTERNI
CORSIA DI SERVIZIO CON POSTI ESTERNI
B.2. TURE PER
T
STRU BILITÀ
O
LA M
140
B.3. TURE PER
T
STRU ETTACOLO
LO SP
150
100
210
FRUIBILITÀ E INGOMBRI DI TAVOLI CIRCOLARI
I
B.5. TURE
UFFIC
STRUT ERCIALI E
COMM
140
120
DISTACCHI FUNZIONALI MINIMI
135
E
TTIVE
B.6. TURE RICE IONE
Z
T
STRU RISTORA
A
PER L
ITARIE
B.7. TURE SAN
T
STRU
180
B.8. TURE PER
T
STRU ZIONE
U
L’ISTR
110
90
80
ZZAB.4. TI E ATTRERT
N
IMPIA ER LO SPO
P
TURE
45 45
90
110
125
130
140
45
COMPARAZIONE TRA INGOMBRI MINIMI DELLE DISPOSIZIONI IN PARALLELO, IN DIAGONALE E IN LINEA CON PANCA AVVOLGENTE + CORSIA DI SERVIZIO
CULTU
B.9. TURE PER IONE
T
Z
U
A
R
ST
RM
INFO
RA E
215
215
406
430
a - 16 POSTI - 20,40 mq
b - 16 POSTI - 17,70 mq
90
180
440
CORSIA DI SERVIZIO
90
120
436
90
180
475
135
CORSIA DI SERVIZIO
.
B.10 TURE PER
T
STRU TO
L
U
IL C
60
90
I
ERIAL
.
B.11 TURE CIMIT
T
U
STR
CORSIA DI SERVIZIO
360
c - 16 POSTI - 15,80 mq
➥
.
B.6.2TURE PER E
T
STRU TORAZION
LA RIS
B 223
B.6.
2.
PRESTAZIONI DEGLI ORGANISMI EDILIZI • STRUTTURE RICETTIVE E PER LA RISTORAZIONE
STRUTTURE PER LA RISTORAZIONE
➦ CUCINE
FIG. B.6.2./6 RIFERIMENTI DIMENSIONALI E DISTRIBUTIVI PER BAR E CAFFETTERIE
170
115
35
MACCHINA
CAFFÈ
110
28
CAPPA
ASPIRANTE
19
28
SNACK-TRAMEZZINI
BANCO CIBI PREPARATI
115
BANCO DEL FREDDO DA 8 - 10 CONTENITORI
60
120
MACCHINA CAFFÈ
52
LAVASTOVIGLIE
BIRRA ALLA SPINA
37
DISTRIBUTORE
DI BEVANDE
60
30
PREPARAZIONE COCKTAIL
65
GRIGLIA PER TOAST
BIRRA ALLA SPINA
FRULLATORE
80
26
47
65
45
FRULLATORI
SPREMUTE
CENTRIFUGHE
PREPARAZIONE COCKTAIL - DISTRIBUTORE DI BEVANDE
60÷90
PASTICCERIA
PIANI PENSILI
BANCO DEL FREDDO
(GELATI - GRANITE)
46
PIANO Di
LAVORO
GRIGLIA PER TOAST E SANDWICH
BANCO
REFRIGERATO
12
PIANTA
50
PORTA BICCHIERI IN LEGNO E IN METALLO
PIANI PENSILI
PIANO DI
LAVORO
30÷40
190
50
PIANI PENSILI
75
95
85
BANCO
REFRIGERATO
105
131
150
PIANO DI
LAVORO
18
18
60÷70
SEZIONE
B 224
115
110
45÷50
135
80÷95
60÷70
115