Scarica il quindicinale Russia 24 nr.209

N.209 - 05 FEBBRAIO 2014
L’atteggiamento dei russi nei confronti dell’attività imprenditoriale è migliorato
Il volume annuale del mercato
russo di prodotti biologici è
pari circa a 150 milioni di
dollari, dei quali 120-130
milioni
derivano
da
importazioni. Ma si tratta solo
dello 0,2% dell’intero mercato
dei prodotti alimentari nel
Paese.
p.5
A Sochi ultimi ritocchi agli
impianti e ai campi di gara, in
vista dell'inaugurazione del 7
febbraio. Ma l'Italia ha
schierato una squadra di una
cinquantina di "atleti" che ha
già conquistato il podio.
p.7
La rassegna delle informazioni
statistiche e delle previsioni
sull’economia della Russia e
della CSI.
p.14
Investimenti e collaborazioni
industriali.
p. 16
Proposte commerciali.
p. 17
Le fiere internazionali in Russia
e nella CSI.
p. 18
I russi non hanno più paura
di mettersi in proprio
L’
atteggiamento dei russi nei
confronti dell’attività
imprenditoriale privata sta
migliorando. E questo nonostante la
Russia continui ad occupare uno
degli ultimi posti al mondo per
quanto concerne numerosi parametri
relativi all’attività imprenditoriale,
come appare evidente dai risultati
dell’ultimo rapporto del Global
Entrepreneurship Monitor (GEM).
Ad esempio, solo il 2,6% dei cittadini
russi intervistati ha intenzione di
aprire una propria impresa. Si tratta
solamente dell’1% in più rispetto
all’anno precedente e, come sempre,
il peggiore indicatore tra tutti i Paesi
esaminati dal GEM. Per un
confronto: negli Stati Uniti pensano
alla carriera imprenditoriale il 12,2%
degli intervistati, in Gran Bretagna il
7,2%, in Estonia il 19,4%, in India il
22,8%, in Brasile il 27,2% e in Cina
il 14,4%.
Eppure alcuni indicatori riguardanti
l’attività imprenditoriale sono
continua a pagina 2
In gennaio il rublo in caduta
libera
A gennaio il tasso di cambio è giunto
al minimo degli ultimi quattro anni,
oltrepassando il limite di 35 rubli/
dollaro e 48 rubli/euro. Se in tutto il
2013 il rublo si è indebolito del
7,12% rispetto al dollaro, solo nel
gennaio del 2014 lo stesso indicatore
ha raggiunto il 4%, andando quasi
ad eguagliare le previsioni annuali
del Ministero dello Sviluppo
Economico (33,9 rubli/dollaro in
media nel 2014 e 33,4 rubli in media
nel mese di gennaio).


servizio a pagina 3
dalla prima pagina
evidentement e miglior ati,
afferma Olga Verkhovskaya,
docente dell’Alta Scuola di
Management dell’Università di
San Pietroburgo. Per esempio,
quasi un russo su tre, ossia il
28,2%, valuta positivamente le
proprie capacità imprenditoriali
(l’anno prima erano il 20%),
mentre la quota dei russi che
abbandona il timore di un
fallimento è passata in un anno
dal 47 al 29%. L’indicatore
dello scorso anno aveva
raggiunto il record dell’intero
periodo sotto esame.
La situazione sfavorevole per
l’attività imprenditoriale in
Russia è in parte attribuibile alla
bassa disoccupazione sul
mercato russo del lavoro. Fino
ad ora lavor ar e “sotto
padrone”, secondo i russi, ha
sempre garantito un reddito
stabile, afferma Verkhovskaya.
Quando nel 2013 i ricercatori
hanno deciso di capire in che
modo il posto di lavoro attuale
influenzasse l’attività
imprenditoriale, è risultato che
la quota di quanti si ritengono
in grado di organizzare
un’impresa propria è di gran
lunga superiore tra i dipendenti
delle piccole imprese. Ne risulta
che se il lavoro in una piccola
impresa, almeno in parte,
stimola e prepara le persone a
dare vita a un proprio business,
nelle grandi società è
esattamente il contrario.
Per prima cosa il timore di non
sopportare il fallimento,
purtroppo, è insita nella cultura
russa dell’impresa. È così che
Aleksandr Ivlev, dell’ufficio
moscovita di Ernst &Young,
spiega i risultati del GEM. In altri
Paesi la paura di fallire è
notevolmente inferiore e
letteralmente un paio di mesi
dopo la chiusura di un’impresa
le persone sono pronte a darsi
una nuova opportunità.
In secondo luogo, l’attività
imprenditoriale in sé in Russia è
comparsa in tempi piuttosto
recenti, continua Ivlev. E infine,
occuparsi di una propria
impresa implica numerose
difficoltà. E’ complesso attirare
finanziamenti, è difficile
ottenere tutti i documenti ed i
permessi necessari, conclude
Ivlev.
Nel 2013 il team internazionale
di ricercatori ha cercato di
misurare in che modo i compiti
legati all’attività imprenditoriale
influiscono sulla percezione
della vita. E anche in questo
frangente le buone notizie per
la Russia non abbondano. Per
esempio, quando è stato
chiesto agli intervistati russi se la
loro vita attuale si avvicinasse al
loro ideale, si è fatto chiaro che
il numero di persone infelici tra
gli imprenditori è notevolmente
inferiore rispetto a quanti per il
momento non sono interessati
ad aprire un’impresa. Se tra
l’intera popolazione, secondo le
stime del GEM, il 16,5% è
completamente in disaccordo
con l’affermazione che la
propria vita si avvicini all’ideale,
tra gli imprenditori tale
indicatore è pari solo al 5,6%.
Tuttavia ciò non significa che
ogni esperienza imprenditoriale
influisca positivamente sulla
percezione della vita, sottolinea
Verkhovskaya. Gli indicatori di
coloro che hanno provato ad
intraprendere la carriera
imprenditoriale, ma sono stati
costretti a chiudere la propria
impresa, sono di gran lunga
peggiori rispetto agli indicatori
di quanti non hanno nemmeno
provato. Uno “sfortunato nel
business” su cinque è convinto
che la propria vita sia molto
lontana dall’ideale, mentre il
38% ritiene semplicemente che
non si avvicini, ha aggiunto
Verkhovskaya.
Quest’ultima non esclude che il
leggero miglioramento dei
risultati russi nell’indagine del
GEM sia legato al progresso
raggiunto in altri rating
internazionali. Ad esempio nel
rating Doing Business del 2013
la Russia è passata dal 120o al
92o posto, mentre nel rating
relativo alla capacità di
concorrenza è passata dal 67o
al 64o posto.
Lo Stato è riuscito a ridurre
alcune barriere per la gestione
delle imprese: per esempio è
stata semplificata la modalità di
connessione alle reti elettriche e
urbane. Anche se a livello della
singola
impresa
tali
miglioramenti non sono troppo
evidenti. “Non vi è più motivo
per mettersi in proprio. Molti tra
coloro che lo facevano tengono
gli occhi aperti per passare ad
un lavoro dipendente ben
2
retribuito” – è così che il vicepremier Igor Shuvalov ha
spi eg ato la sta gn azi one
economica russa dello scorso
anno.
In gennaio il rublo in caduta libera
La moneta russa perde i colpi nella battaglia contro il dollaro e l’Euro
A gennaio il tasso di cambio è
giunto al minimo degli ultimi
quattro anni, oltrepassando il
limite di 35 rubli/dollaro e 48
rubli/euro. Se in tutto il 2013 il
rublo si è indebolito del 7,12%
rispetto al dollaro, solo nel
gennaio del 2014 lo stesso
indicatore ha raggiunto il 4%,
andando quasi ad eguagliare le
previsioni annuali del Ministero
dello Sviluppo Economico (33,9
rubli/dollaro in media nel 2014
e 33,4 rubli in media nel mese
di gennaio).
Con tutta probabilità si è
trattato di una cosiddetta
“perdita a ruota”, dal momento
che altre valute hanno subito un
rapido crollo nel 2013. Ad un
tratto, agli inizi del calo, hanno
cominciato a sfumarsi le attese
per una crescita economica
russa, e in seguito, a causa degli
“stop loss”, si è ottenuto un
“effetto valanga”.
Gennaio è diventato il mese del
ripensamento della situazione
economica: alla fine del 2013 il
mercato si ostinava ad ignorare
le notizie, sia mondiali (il
miglioramento dell’economia
statunitense, la revisione del
programma di attenuazione
qualitativa del Federal Reserve
System (FRS) degli USA, la
ripresa delle esportazioni di
petrolio dall’Iran), sia nazionali
(la revoca delle licenze bancarie,
il panico delle banche,
un’improvvisa rivalutazione
negativa della crescita
economica). Anche il fatto che
la ripresa delle economie
sviluppate non sia andata di pari
passo con un incremento della
domanda di risorse energetiche
è per la Russia una cattiva
notizia.
Ma accanto alle cause esterne vi
sono anche motivazioni interne
che hanno contribuito
all’indebolimento del rublo.
Una crescita economica così
debole è attribuibile sia al fatto
che il rapporto tra rischi e
rendimento del capitale risulti
poco attraente, sia a fattori
istituzionali: la causa
fondamentale del crollo del
rublo non riguarda solo
quest’anno, fanno notare gli
esperti, ma anche i successivi.
Oltre alle aziende, ad esportare
valuta sono anche i cittadini.
Eppure, tra gli “avversari della
svalutazione” c’è anche il
Ministero dello Sviluppo
Economico, sempre critico nei
confronti della Banca Centrale
per il suo rublo troppo forte.
Ma ora un indebolimento del
rublo è più probabile di un suo
rafforzamento.
La Banca Centrale per il
momento non lascia il mercato
valutario: dall’inizio del gennaio
2014 ha venduto 2,4 miliardi di
dollari per sostenere il rublo.
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Le possibilità di svolta del tasso
di cambio sono inesistenti:
entro la fine del 2014 potrà
scendere fino a 38 rubli/dollaro.
Inoltre il Ministro delle Finanze
Anton Siluanov ritiene che le
basi fondamentali per una
variazione del tasso di cambio
del rublo non vi siano, anche se
in gennaio il costo del paniere
bivalutario ha rinnovato le
massime degli ultimi cinque
anni ed è andato a consolidarsi
nella fascia che richiede
maggiori interventi da parte
della Banca Centrale Russa. Il
dollaro ha raggiunto il suo
massimo dalla primavera del
2009, l’euro e il paniere
bivalutario hanno continuato a
rinnovare le massime dal
febbraio del 2009, ossia da
quasi cinque anni.
“E’ uno spostamento notevole,
molti attori si sono visti costretti
a “tagliare” le loro posizioni
corte in valute, e come risultato
sul mercato dominano gli
acquirenti. Ci troviamo in una
zona molto pericolosa, 400
milioni di dollari di vendite al
giorno da parte della Banca
Centrale Russa: è una cosa
seria”, ha dichiarato il trader di
Alfa-Bank Igor Akinshin,
secondo il quale “se verrano
poste le condizioni per una
svolta, i movimenti del tasso di
cambio potrebbero divenire
ancora
più
rapidi.
Ciononostante, al momento,
per il rublo tutto appare
scoraggiante:
i
dati
macroeconomici russi sono
sfavorevoli e in generale nel
mondo si osserva una pressione
sulle monete di Paesi simili alla
Russia”.
“Per ora non vedo il problema
(per quanto concerne il tasso di
cambio del rublo). La politica
della Banca Centrale e delle
autorità finanziarie consiste nel
rendere il rublo più fluttuante.
La politica della Banca Centrale
è assolutamente corretta”, ha
dichiarato il ministro delle
finanze Anton Siluanov.
Inoltre ha sottolineato che “non
vi sono motivazioni di fondo per
le quali il rublo debba
indebolirsi o rafforzarsi”.
A detta sua, la situazione del
tasso di cambio osservabile
dall’inizio dell’anno è legata, da
un lato, alle dichiarazioni dei
Paesi che emettono una valuta
di riserva riguardo ad una
riduzione dei volumi di
emissione,
causando
l’abbandono dei titoli russi da
alcuni investitori. “Ciò non ha
influito significativamente sulla
situazione del mercato
valutario”, ha affermato il
ministro. Dall’altro lato, la
Banca Centrale Russa ha iniziato
a condurre una politica valutaria
più flessibile e liberale. “Il
regolatore non interviene in
quei casi di cui si era
preoccupato lo scorso anno e
ha venduto valuta sul mercato”,
- ha spiegato il ministro.
4
Rassegna del mercato dei prodotti
biologici in Russia
 Nel 2012 il profitto
derivante dalla vendita di
prodotti biologici in Russia ha
raggiunto 148 milioni di dollari,
ossia il 7,8% in più rispetto al
2011. Eppure la produzione bio
rimane poco richiesta ed
occupa solamente lo 0,2% della
quota totale delle vendite di
prodotti alimentari. In generale
ciò è attribuibile al prezzo
elevato e all’assenza di un
sistema di certificazione che
continua a rappresentare un
problema per un incremento
della domanda. Per questo i
produttori russi cercano di
lavorare sotto l’egida delle
organizzazioni con certificazioni
biologiche ufficiali, al fine di
certificarsi ufficialmente in
America o Europa, o di
importare i prodotti dall’estero
aumentandone il costo finale.
Nel novembre del 2012 i
produttori russi insieme al
Ministro delle Politiche Agricole
hanno contribuito alla messa a
punto di un progetto di legge
riguardante la produzione di
prodotti agricoli biologici. La
legge, secondo le aspettative,
entrerà in vigore nel 2015.
Si prevede che stimolerà la
crescita del mercato biologico
nei prossimi anni e garantirà un
punto di riferimento per i
consumatori che acquistano tali
prodotti. Gli esperti ritengono
che le vendite di tale
produzione
possano
raggiungere i 167 milioni di
dollari nel 2013, e 225 milioni
nel 2015. Tale crescita sarà
attribuibile allo sviluppo del
mercato, così come alla crescita
della domanda sui prodotti da
parte dei consumatori
benestanti.
Al momento la maggior parte
dei prodotti biologici in Russia
viene importata dai Paesi
dell’Unione Europea, come
Germania, Francia, Italia e si
pos izi on a n el s eg me nto
premium o super-premium. E’
possibile acquistarli nelle grandi
città, dove si concentra il
maggior numero di persone
abbienti, nei supermercati
specializzati anche nella vendita
di prodotti biologici, quali
“Azbuka Vkusa” o “Globus
Gourmet”. I prodotti biologici,
di norma, sono dal 20 al 400%
più cari rispetto ai loro
equivalenti ordinari, e la loro
quota va dal 2 al 5% delle
vendite dei supermercati. I
consumatori principali di
prodotti biologici in Russia sono
soprattutto i cittadini di Mosca
e San Pietroburgo con un
reddito elevato e attenti ad una
alimentazione
sana.
Attualmente i consumatori russi
non hanno punti di riferimento
affidabili per quanto riguarda i
prodotti bio, dei quali si
possano fidare nell’acquisto dei
prodotti alimentari.
Dal momento che il livello di
reddito di molti russi continua a
crescere, ci si attende che nei
prossimi anni possano pagare di
più solo per un marchio
“biologico”. L’incremento delle
vendite a Mosca e San
Pietroburgo è attribuibile anche
5
alla notevole apertura delle due
città alle tendenze occidentali.
Alle porte delle Olimpiadi di
Sochi del 2014, quando la
Russia riceverà ospiti da altri
Paesi, sarà possibile mettere in
mostra le nuove possibilità di
mercato: prodotti sanitari e
servizi. La crescita dei redditi dei
consumatori e lo sviluppo di
una base legislativa nella sfera
del biologico aiuterà non solo
ad incrementare la domanda di
prodotti biologici, ma anche a
stimolare i produttori ad
investire nello sviluppo di tale
produzione e nella sua
promozione.
Le corporazioni transnazionali,
probabilmente, giocano un
ruolo fondamentale in
quest’ambito, ma vi saranno
molte possibilità anche per le
piccole società nazionali,
soprattutto per quelle
appartenenti a categorie meno
conosciute, al momento non
sufficientemente sviluppate.
Secondo le stime di
“Euromonitor international”, le
vendite di prodotti biologici in
generale cresceranno del 30%
nel periodo che va dal 2010 al
2015. Si prevede che già nel
2015 le vendite saranno pari a
225 milioni di dollari. Tale
crescita sarà possibile grazie ad
una nuova fase di sviluppo della
produzione, ad una maggiore
diffusione e ad una crescente
dom and a da parte de i
consumatori russi.
(Segue)
6
La presenza economica e culturale italiana
in Russia e nella CSI
A Sochi ultimi ritocchi agli
impianti e ai campi di gara, in
vista dell'inaugurazione del 7
febbraio. Ma l'Italia ha schierato
una squadra di una cinquantina
di "atleti" che ha già
conquistato il podio. È la
"Nazionale delle imprese" che
negli ultimi anni ha lavorato nei
cantieri olimpici fornendo
consulenza, prodotti e materiali
per le infrastrutture e le gare,
arredi per hotel e centri
commerciali realizzati in vista
dei Giochi invernali più costosi
di sempre: 50 miliardi di euro la
stima del budget. Sono infatti
made in Italy i battipista e le
attrezzature per la sicurezza
sulle piste da sci, ma anche il
know how che ha portato alla
realizzazione di alcune
infrastrutture chiave, come
strade, gallerie, snodi ferroviari.
Una competizione in cui si sono
cimentate diverse società
italiane di progettazione e
d'ingegneria a supporto delle
imprese russe che hanno
realizzato le opere. Non
mancano molte Pmi, individuate
per la consistenza e la qualità
delle forniture e il cui giro
d'affari stimato dal Sole 24 Ore
supera i 120 milioni.
I campi di gara
Le piste dell'area di Rosa
Kuthor, che ospiteranno le gare
di sci alpino, saranno preparate
dai 62 battipista della Prinoth
(Gruppo Leitner): una
commessa da 15 milioni di
euro. «È una delle più
importanti per noi: siamo riusciti
a battere la concorrenza
tedesca», racconta soddisfatto
Michael Seeber, presidente del
Gruppo. Gli affari non sono
andati altrettanto bene per gli
impianti a fune. Negli ultimi
anni Leitner nell'area ha fornito
18 impianti, per un valore di 50
milioni, pari alla metà delle
commesse vinte dai rivali
dell'austriaca Doppelmayr.
«Nelle trattative abbiamo
dovuto muoverci senza
appoggi, ci è mancato il
supporto delle istituzioni
pubbliche» aggiunge Seeber.
Concetto ribadito da altri
imprenditori che hanno tentato
la via del business nell'area di
Sochi.
Made in Bolzano, nati in seno al
Business Location Südtirol (Bls)
che negli anni ha creato un polo
di Pmi specializzate nelle
tecnologie per la montagna,
anche i cannoni da neve della
Technoalpin. Toccherà a loro
produrre il manto bianco per le
piste delle discipline nordiche.
«Abbiamo fornito chiavi in
mano quasi 250 sistemi af f er m a l' ar e a m a n a g er
Alessandro Rachetti -, mentre
un concorrente americano si è
aggiudicato quelli per le
discipline alpine».
Sulle piste della Ski Area le reti
di protezione, le transenne e gli
altri elementi di segnalazione
arrivano invece da Bergamo.
«Abbiamo fornito quasi 130
chilometri di materiali di
sicurezza, oltre ai paletti da
slalom e 2mila materassi per
assorbire gli urti degli sciatori
che finiscono fuori pista» spiega
Diego Parigi, uno dei soci della
Pmi che ha messo a segno una
commessa da 5 milioni.
Una Pmi è stata addirittura
convocata d'urgenza. È la
Solaris, fornitrice delle
schermature solari collocate
lungo i 1.850 metri della pista
di bob e slittino. «Quelle già
montate avevano problemi nel
mantenere la solidità del
ghiaccio - racconta Alberto
Danieli, titolare della Pmi, che si
è aggiudicata una commessa di
circa 400mila euro -. Nel marzo
2013 siamo andati a Sochi per
studiare il problema, a giugno
eravamo pronti con i prototipi e
a ottobre le 830 nuove
schermature erano già
montate».
Per gli spostamenti nella Ski
Area gli addetti avranno a
disposizione 320 tra motoslitte,
quad e mezzi elettrici Yamaha,
"fornitore ufficiale" dei Giochi
voluti da Vladimir Putin. Una
dotazione a cui si aggiunge una
trentina di motoslitte complete
di accessori della vicentina
Alpina Snowmobiles. «Vengono
utilizzate per il collegamento dei
villaggi in quota, possono
battere le piste e trasportare
fino a dieci persone. È stata
sviluppata pure una versione
con rampa d'accesso per i
disabili», come fanno sapere
dalla società.
Le infrastrutture
Molto know how e tante
competenze italiane anche
dietro le grandi opere di Sochi
2014. Tra i primissimi a essere
convocati figura lo Studio
Zoppini. «Erano appena finiti i
Giochi di Torino e abbiamo
iniziato a lavorare ai progetti
degli impianti di gara da
presentare in vista della
candidatura olimpica», ricorda
l'architetto Alessandro Zoppini,
che con il padre Pino a Sochi
firma l'Oval per il pattinaggio di
velocità su ghiaccio e l'Arena
per le gare di pattinaggio di
figura -. Non ci sono stati
7
problemi di budget e gli
organizzatori si sono rivolti ai
migliori consulenti, esperti e
fornitori internazionali in ogni
settore». Altri due impianti, la
Shayba Arena per l'hockey e
l'Ice Cube per il curling, sono
stati progettati grazie alla
consulenza dalla Stahlbau
Pichler di Bolzano.
Tra le "corazzate tascabili"
italiane ad alta specializzazione
spicca la Walter Tosto, leader
mondiale nel petrolchimico.
«Abbiamo aiutato un'azienda
del gruppo Gazprom in
difficoltà nel rispettare i tempi
di consegna fornendo tre
separatori ad alta pressione per
un impianto a Krasnodar»
spiega Luca Tosto, ad della pmi
di Chieti -. Tutta l'attenzione
era sui tempi e ci siamo
aggiudicati commesse per quasi
30 milioni nella Csi».
La principale infrastruttura
nell'area dei Giochi è firmata
dalla società di engineering
Geodata, che ha sviluppato il
progetto del corridoio stradaferrovia Adler-Alpika Service
lungo 52 chilometri, la metà in
galleria, e ha garantito la
supervisione dei lavori. Italiane
anche le due lunghe gallerie
della tangenziale di Sochi (opera
da 356 milioni di euro),
progettate dalla Rocksoil di
Milano e realizzate dalla
Transstroy Tonnel, impresa del
gruppo Glavstroy, che
appartiene all'oligarca russo
Oleg Deripaska. I lavori sono
avvenuti sotto la diretta
supervisione di Rocksoil e ora si
stanno ultimando gli ultimi
dettagli. Per la prima volta in
Russia è stato utilizzato il
sistema Adeco-Rs per lo scavo
in piena sezione in ambito
urbano. Le soluzioni per il
rinforzo delle due gallerie sono
st at e for n it e, c o n un a
commessa da una decina di
milioni, dalle Officine
Maccaferri. Soilmec, azienda del
Gruppo Trevi, ha invece messo
a disposizione quattro
perforatrici (valore 8 milioni) per
la realizzazione delle gallerie.
E un po' di tricolore sventola
anche sul fronte della sicurezza.
Fa capo infatti alla Selex Es
(Gruppo Finmeccanica), con una
commessa da oltre 6 milioni,
a nc h e i l s i st e m a r a di o
comunicazioni digitali Tetra
utilizzato dalle forze di sicurezza
e dei servizi di emergenza.
I risparmi degli italiani a volte
prendono strade imprevedibili.
Come quelle che da
un'anonima agenzia assicurativa
di Carpi, in provincia di
Modena, portano a una
fiduciaria di Milano, poi a
Chiasso (Svizzera), proseguono
per Panama, da lì girano per la
Valletta (Malta) per confluire
infine a Novosibirsk, in Russia.
Lungo la strada, incrociano più
volte Ernesto Preatoni,
finanziere che ama definirsi "il
pioniere".
Chi è Preatoni? È il raider che
dice d'aver esordito in finanza
nel 1985, all'epoca della scalata
alla Bi-Invest, per poi dare
l'assalto a Generali e quindi ad
alcune Popolari. Tra il 1995 e il
1996 la sua Parin Sim finì nel
mirino di Consob e Tesoro, che
la sanzionarono e sospesero.
Preatoni se ne andò dall'Italia:
scoprì e lanciò Sharm El Sheikh,
diede il via a Domina, società
turistico alberghiera, passò
all'immobiliare nei Paesi Baltici e
nell'ex Urss con Pro Kapital,
società di Tallinn (Estonia) che
fondò nel 1994. Pro Kapital
(Preatoni ne controlla
indirettamente il 34%) fu
quotata alla Borsa estone ma ne
uscì nel 2001, dopo la scoperta
di irregolarità contabili, per poi
tornare sul listino secondario di
Tallinn nel 2012.
La vicenda inizia il 20 dicembre
2012 quando una educatrice
d'infanzia di Carpi firma una
scrittura privata "avente a
oggetto il finanziamento del
progetto Novosibirsk che
prevede una iniziativa finalizzata
alla costruzione di una struttura
alberghiera" e versa 10mila
euro con assegno bancario alla
EuroFiduciaria Srl di Milano, alla
quale ha dato mandato
fiduciario per finanziare per la
stessa somma la Luminus
International Corp. di Panama.
Ma com'è arrivata questa
signora a EuroFiduciaria?
Contattata da Plus24, la
risparmiatrice dice di conoscere
il signor Giacomo Gollini e
d'averlo incontrato a Carpi
diverse volte in un'agenzia di
assicurazioni, la cui titolare ha
confermato. Gollini le ha
segnalato il progetto
Novosibirsk. Anche altri cittadini
di Carpi, della provincia di
Modena e di altre limitrofe,
dicono di essere stati indirizzati
verso questi investimenti da
Gollini, ma ora chiedono di
poterli liquidare per ricostruire
abitazioni e attività danneggiate
dal terremoto del 2012. Gollini,
afferma tra l'altro la
risparmiatrice, le aveva
consigliato in alternativa un
fondo immobiliare: Brickstone.
Contattato da Plus24, Giacomo
Gollini conferma di aver più
volte incontrato risparmiatori in
uffici assicurativi a Carpi, ma
nega di aver mai sollecitato i
loro investimenti.
Chi è Giacomo Gollini? Dopo
una lunga carriera, Gollini dal
2004 è consulente indipendente
e si dedica alla gestione di
patrimoni. Dal 2012 è membro
dell'advisory board della
maltese Brickstone Real Estate
Funds, società controllata da
Bank of Valletta. La società
gestisce i Brickstone Growth
and Deve lopm ent Fu nd,
subfound di Brickstone Real
Estate Funds Sicav Plc. I fondi
maltesi intendono investire
"nello sviluppo fin dalle prime
fasi in hotel di alta qualità,
8
centri commerciali e residenziali,
principalmente in Russia, Paesi
Baltici e in altri Stati membri
della Comunità degli Stati
indipendenti (Csi)". Il
"documento rendimenti attesi",
sul sito della società, stima per il
"progetto Novosibirsk" un
ritorno del 21,7 per cento.
Dunque l'educatrice a dicembre
2012 si affida a EuroFiduciaria.
Il 7 gennaio 2013 Luminus
scrive a EuroFiduciaria
segnalando di aver "ricevuto
un'offerta del Brickstone
Growth and Development
Fund" per "finanziamento del
progetto
immobiliare
Novosibirsk" per acquisire
quote al nominale di 100 euro
l'una.
Il
9
gennaio
EuroFiduciaria scrive alla
risparmiatrice e le chiede di
decidere, entro l'8 gennaio (sic)
se vuole che il suo credito vada
direttamente al "progetto
Novosibirsk" o nel fondo
Brickstone. Intanto gira i 10mila
euro della risparmiatrice di
Carpi a Luminus su un conto
bancario intestato all'anonima
panamense in una filiale di
Chiasso (Svizzera).
Poi però la risparmiatrice ci
ripensa e chiede di liquidare
l'investimento per acquistare un
appartamento sul lago di
Garda. Ma scopre che il fondo
Brickstone ha un periodo di lock
-in (nel quale non si possono
vendere le quote) di quattro
anni, a meno di non sborsare
una penalità del 20%. Il fondo,
contattato da Plus24, spiega
che il primo Nav è datato 31
marzo 2013, che «non opera e
non ha operato in Italia e non
ha sul territorio italiano sede e
n e m m en o
st a b i l e
organizzazione», né «ha mai
promosso
e
intende
promuovere alcuna attività di
sollecitazione al pubblico
risparmio su suolo italiano».
Allora perché quote di
Brickstone, che non risulta
autorizzato né da Consob né da
Banca d'Italia, indirizzate a
investitori istituzionali e
professionali, sono nel
portafoglio di un'educatrice
priva di competenze finanziarie?
Alla risparmiatrice restano i
dubbi e i documenti di
EuroFiduciaria, comprese le
scritture intercorse tra questa e
Luminus.
Il "progetto Novosibirsk" è uno
dei piani di sviluppo in Russia di
Ernesto Preatoni: la costruzione
di un albergo (apertura prevista
a fine 2014) nella città
capoluogo della Siberia.
Preatoni, insieme all'ex ministro
Giuliano Urbani e a Gollini,
siede nell'advisory board di
Brickstone, dove è circondato
da persone di sua fiducia. Nel
team del fondo c'è Luigi Pesce,
che in Pro Kapital è entrato nel
2001 e della quale è stato
consigliere di sorveglianza fino
al 2010, e Oscar Crameri, a
lungo alto dirigente della Arner
Bank di Lugano. Proprio la
Arner che sino a marzo 2012
deteneva il 21% di Pro Kapital.
Attualmente, spiega il bilancio
al 30 settembre 2013, tra gli
azionisti della quotata estone di
Preatoni c'è una Srl: proprio
EuroFiduciaria, che ne detiene il
13,19%. Ma Pesce e Crameri,
oltre che in Brickstone, lavorano
insieme in un'anonima svizzera:
Setimm, che si occupa di
"organizzare un servizio di
trasmissioni di ordini per
l'acquisto e la vendita di valori
mobiliari e immobiliari" nella
Confederazione e all'estero,
anche come "mandataria di
operatori finanziari". Setimm ha
sede a Chiasso: la cittadina del
C ant o n T ic i no d ov e la
panamense Luminus ha il suo
conto bancario.
Il colosso bancario russo Vtb
entra nel capitale di Eidos
Partners. L'operazione prevede
l'ingresso di Vtb Capital, banca
di investimento del gruppo
moscovita, con il 9% nel
capitale di Eidos, società
indipendente di consulenza
finanziaria che si rivolge a
imprese italiane, private equity e
istituzioni finanziarie,
attualmente controllata dai
partner. L'accordo dovrebbe
aprire nuove opportunità di
business tra Italia e Russia,
soprattutto sul fronte delle
operazioni crossborder fra i due
Paesi. Del resto la Russia resta
un mercato enorme: con 150
milioni di abitanti, 2.000
miliardi dollari di Pil e con l'Italia
che è il quinto partner
commerciale
con
un
controvalore di scambi a 50
miliardi dollari.
Proprio di recente in un
incontro a Trieste fra il
presidente del Consiglio Enrico
Letta e il presidente russo
Vladimir Putin è stato firmato
un accordo di cooperazione. Lo
stesso Fondo Strategico Italiano
ha stretto una partnership con il
pari grado russo. «L'obiettivo –
spiega Riccardo Banchetti,
partner di Eidos Partners – è
promuovere lo sviluppo del
business crossborder tra Italia e
Russia: favorendo quindi
l'ingresso di investitori russi nel
mercato italiano, ma aiutando
anche le aziende italiane che
puntano alla Russia e all'area
del Russian Commonwealth,
mercati chiave per gli
imprenditori del nostro Paese.
Attualmente la Russia esporta
energia, ma importa tecnologia.
E la tecnologia italiana, che
esprime punte di eccellenza in
diversi settori, interessa molto,
come pure altre aree come
l'agroalimentare e il lusso. Altro
settore chiave resta quello delle
infrastrutture: in Russia ci
saranno miliardi di dollari di
investimenti, per fare un
esempio, per rifare la rete
ferroviaria. La partnership
9
rafforza l'attività di Eidos
Partners al di fuori dei confini
italiani e rappresenta un
importante tassello della
s t r a t e g i a
d i
internazionalizzazione. Ora
guardiamo ad alleanze in Africa
e Asia».
Primo azionista di Vtb è la
Federazione Russa - attraverso
la Federal Agency for State
Property Management - che ne
detiene il 60,9%. Dalla sua
fondazione nel 2008, Vtb
Capital ha partecipato a oltre
460 operazioni sul mercato dei
capitali attraendo investimenti
per 189 miliardi di dollari in
Russia e nei Paesi del Russian
Commonwealth. Alla fine dello
scorso anno, Vtb Capital ha
agito come financial advisor per
Enel nella vendita della sua
quota del 40% in Arctic Russia
a Rosneft, per un controvalore
di circa 1,8 miliardi di dollari.
Ha più di cento anni ma non li
dimostra. Fieragricola di Verona,
l'esposizione biennale
dell'agricoltura, dedicata a
meccanica agricola, zootecnia,
agroforniture, energie
rinnovabili e servizi, infatti, si
conferma la bussola per
individuare l'evoluzione del
comparto primario, spina
dorsale di quell'agroalimentare
made in Italy che vale 250
miliardi di euro di cui 35 ricavati
dalle esportazioni in tutto il
mondo. Un appuntamento che
nel corso degli anni è diventato
sempre più globale, aperto non
solo a delegazioni europee ma
anche a Turchia, Russia,
Ucraina, Iran, Marocco, Cina e
Sudamerica.
Sono oltre mille gli espositori
che hanno aderito all'edizione
2014. Nove i padiglioni
utilizzati, oltre a 4 aree
espositive esterne dedicate
anche alle dimostrazioni. In
passerella dal 6 al 9 febbraio
innovazione e nuove tecnologie,
un focus sulle energie da fonti
rinnovabili e due interi
padiglioni dedicati a vigneto e
frutteto.
«La manifestazione rappresenta
una finestra sul futuro
dell'agricoltura – sottolinea il
presidente di Veronafiere,
Ettore Riello – sempre più
multifunzionale, tecnologica,
inserita in un panorama di
iniziative
dedicate
all'agroalimentare made in Italy
che parte proprio da
Fieragricola e comprende Siab,
Eur ocarne, Sol&Agrifood,
Vinitaly».
«L'agricoltura è un comparto
estremamente dinamico e
sempre più caratterizzato da un
orientamento multiple choice –
aggiunge dal canto suo il
direttore generale, Giovanni
Mantovani –. Nell'evoluzione
che si sta delineando in questi
ultimi anni ci sono agricoltori
che allo stesso tempo sono
allevatori, ma anche produttori
di energie da fonti rinnovabili,
oppure sono inseriti nella filiera
della trasformazione e della
vendita diretta. Per questi motivi
Fieragricola desidera offrire ai
visitatori strumenti di crescita e
di informazione su larga scala».
In quest'ottica, Fieragricola ha
chiesto a economisti, docenti
universitari, sindacati del mondo
agricolo, rappresentanti di
importanti filiere della
meccanizzazione agricola e
della zootecnia di immaginare
come sarà l'agricoltura nel
2030.
«Alcune tendenze – spiega
Riello – sono state individuate
dalla Commissione europea, ma
su un orizzonte temporale più
ravvicinato. Sappiamo che le
energie da fonti rinnovabili
cresceranno e sosterranno i
redditi agricoli e che lattiero
caseario, avicolo e carne suina
registreranno un segno positivo.
Abbiamo voluto guardare oltre,
chiedendo agli esperti di
indicare le macrotendenze».
Appare probabile, secondo
Dario Casati, economista
agrario, «che i mercati si
amplieranno e le scoperte
scientifiche saranno alla base di
una nuova rivoluzione verde».
Giorgio Amadei, presidente
dell'Accademia nazionale di
agricoltura, conferma che in
futuro saranno «informatica
robotica e biotecnologie» a
guidare
lo
sviluppo
dell'agricoltura.
Mercati sempre più tecnologici,
ipotizza Francesco Bettoni,
presidente della Borsa Merci
Telematica Italiana, grazie
anche al sistema di
commercializzazione che dai 6
milioni di euro di scambi del
2002 è arrivato a 733 milioni
nel 2013. Nel 2030, chissà,
difficile estrapolare volumi. Ma
il percorso è stabilito, nei suoi
tratti essenziali. «Si parla molto
di digital divide; il divario, nel
caso del nostro Paese – sostiene
– non è solo digitale, ma è
prima di tutto culturale».
Sedici anni, per Gabriele Canali,
docente di Economia
agroalimentare all'Università
Cattolica di Piacenza, «con
l'accelerazione che la storia ha
subìto nell'ultimo secolo, e in
particolare negli ultimi decenni,
potrebbe portare a un altro
mondo». Nel quale tuttavia
troveranno sempre spazio
«prodotti di qualità e servizi
destinati
alla
tutela
ambientale».
Insomma, Fieragricola si
propone come una piattaforma
di idee sulle quali, conclude
Mantovani, «gli agricoltori
potranno costruire le nuove
fonti di reddito».
Nella sezione della fiera curata
da Marco Scotini ci saranno
dieci gallerie dall'Europa
dell'Est: Slovacchia, Russia,
Repubbliche Baltiche, Ungheria,
con prezzi che vanno dai 10mila
10
ai 60mila euro.
Amt project di Bratislava porta i
lavori recenti di Petra
Feriancova, che è stata
protagonista del padiglione
della Repubblica Ceca alla
Biennale di Venezia. Erika Deak
di Budapest propone due
pittori: l'ungherese Attila Szucs,
(con prezzi tra i 3mila e i 12mila
euro), e il moldavo Alexander
Tinei, (3mila-7mila euro). La
galleria Iragui di Mosca lavora
con art ist i c om e P av el
Pepperstein e Katia Kameneva.
Da Mosca arrivano anche Open
Gallery, Pop/Off/Art, e Rosa
Azora. Da Tallinn viene la
galleria Temnikova & Kasela,
che presenta i lavori dei due
artisti estoni più riconosciuti a
livello internazionale, entrambi
nati negli anni Sessanta: il
videoartista e filmmaker Jaan
Tomik (8mila-25mila euro) e il
pittore Kaido Ole (8mila-20mila
euro). Da Ekaterinburg arriva la
galleria Uralvision con i russi
Elena Nemkova (5mila euro),
Kerim Ragimov (4mila euro),
Evgeny Yufit (il padre del
Necrorealismo, lavori a partire
da 3mila euro) ma anche
l'ungherese Zsolt Azstalos, che
ha rappresentato l'Ungheria alla
Biennale di Venezia (2mila
euro), mentre Zahorian di
Bratislava propone gli slovacchi
Andrej Dúbravský (2.200-7.000
euro) e Štefan Papco (1.50040mila).
A questa selezione si affiancano
gallerie italiane che lavorano
con maestri dell'Est, come Nina
Due di Milano che presenta
fotografie, sculture in ferro e
tele di Dimitri Gutov (3mila25mila euro) e lavori del kazako
Meldibekov (800-18mila euro),
Laura Bulian che lavora con
artisti dell'Asia centrale, e P420
che porta a Bologna (anche con
una personale) il croato Goran
Trbuljak (foto, dipinti,
installazioni da 10mila a 40mila
euro). Agli stand dedicati si
aggiungono, per il Focus sull'Est
Europa, una serie di talks e la
mostra «Il Piedistallo Vuoto» al
Museo Archeologico.
L’Ambasciatore d’Italia, Cesare
Ragaglini, ha presentato il 28
gennaio in Ambasciata alla
stampa e ai Tour Operator russi
il Sito dell’Anno italiano del
Turismo in Russia. L’Italia non
dispone al momento di un Sito
ufficiale in lingua russa per
promuoversi come destinazione
turistica sul mercato russo. In
occasione dell’Anno del Turismo
Incrociato l’Ambasciata ha
quindi realizzato, con il
contributo delle Regioni Italiane,
il primo mini-portale ufficiale
per la Federazione Russa
dedicato all’Italia e alla sua
offerta turistica. Il Sito –
www.italiagodturisma.com – è
bilingue, in italiano e in russo, e
si compone di 127 pagine,
1100 fotografie, 62 video e si
articola nelle seguenti sezioni: Regioni con mappa interattiva,
fotografie, video, sezione su
“Come arrivare”, top-ten di
cosa vedere, offerta turistica
suddivisa per cultura, natura,
enogastronomia, sport e
benessere, profilo storico ed
economico, calendario degli
eventi e altre curiosità, per
ognuna delle 20 Regioni d’Italia.
- Itinerari: con le proposte di
viaggio dell’Anno del Turismo
dedicate a percorsi meno
conosciuti come i 49 Siti iscritti
nella Lista del Patrimonio
Mondiale dell’UNESCO; i Borghi
più Belli d’Italia; le Bandiere
Arancioni del Touring Club
Italiano; gli Itinerari del Touring
Club italiano, del Fondo
Ambiente Italiano e dalla
Società Dante Alighieri “alla
scoperta dell’Italia nascosta”; gli
itinerari culturali sui luoghi di
grandi artisti italiani, come
Tiziano, Giuseppe Verdi,
Lorenzo Lotto, Andrea Palladio,
Federico Fellini; gli “Itinerari
dell’Italia sconosciuta”; gli
“Itinerari d’autore” di giornalisti
e personaggi noti; l’Italia del
Wellness; la terra dei motori
“Motor Valley”; gli itinerari
enogastronomici delle “Vie del
Gusto”. Sul Sito sono già
presenti 27 diverse proposte di
viaggio. Ogni mese verranno
pubblicati nuovi itinerari per un
totale di oltre 100 proposte di
viaggio.
- Programma ed eventi: sul Sito
sarà disponibile il programma
aggiornato dell’Anno del
Turismo, corredato per ciascun
evento da schede informative e
materiale fotografico
- “News”: con le notizie dalla
Russia e dall’Italia sull’Anno del
Turismo
- Collegamenti aerei con le
tratte dei voli tra l’Italia e la
Russia, con i link alle compagnie
aeree; nelle prossime settimane
sarà pubblicato anche lo
schema dei voli per la stagione
primavera-estate.
- Visti con una sezione
interamente dedicata alla
politica dei visti per l’Anno del
Turismo; all’interno della
sezione verranno pubblicate le
notizie relative agli eventi per i
quali sarà possibile ricevere dai
Consolati Generali italiani in
Russia il visto gratuito.
- Galleria fotografica dove
verranno pubblicate mostre
virtuali sull’Italia
- Gallerie video, dove sono già
disponibili gratuitamente 62
video.
Il Sito continuerà ad arricchirsi
di nuovi contenuti e nuove
sezioni: - Expo Milano, dedicata
all’Expo che si aprirà nel
capoluogo lombardo il 1
maggio 2015, con notizie
sull’evento e sui percorsi turistici
che verranno studiati
appositamente per l’evento
- Il “Calendario degli Eventi” in
Italia: in formato calendario
consultabile direttamente dal
Sito e in formato “e-book”
scaricabile anche sui dispositivi
11
mobili
Il
Decalogo
delle
Raccomandazioni “Russian
Fr i en d ly ” , sv i l up p at o in
collaborazione con ENIT, con
l’Associazione dei Tour
Operator Russi – ATOR – e con i
maggiori Tour Operator, rivolto
a strutture ricettive e poli
turistici per promuovere servizi
di accoglienza e assistenza per
la clientela russa.
- Enogastronomia: dedicata alle
eccellenze italiane del “Food
&Wine”.
L’Anno del Turismo italiano in
Russia è anche sui Social Media
con:
- Facebook
- Vkontakte
- Twitter
- Canale YouTube
- Flickr
Sul Sito e su Facebook e
Vkontakte sarà lanciato il
concorso “Mandaci una foto” e
il corso-frasario di italiano,
‘L’Italiano in viaggio”.
Per suggerimenti e domande sul
S i t o
s c r i v e t e
a
[email protected]
Il 23 gennaio, nel corso della
sua visita a Mosca, il Presidente
della SIOI Franco Frattini ha
tenuto una lectio magistralis
presso l'Università Statale di
Mosca dal titolo: "EU and
Russia cooperation in
combating new threats and
facing common challenges".
Partendo da uno sguardo
d’insieme sulle relazioni tra
l'Unione Europea e la
Federazione Russa, l'intervento
ha approfondito tematiche
specifiche per il dialogo tra i
due Paesi, quali l'energia, le
minacce transnazionali alla
sicurezza, la non proliferazione
e il disarmo, il dialogo sui visti.
La lezione del Presidente
Frattini, che ha suscitato
notevole interesse tra gli
studenti che hanno partecipato
alla sessione interattiva seguita
all’intervento, ha in particolare
analizzato la necessità per l’UE e
la Federazione Russa di
affrontare insieme le sfide
comuni del mondo globale, non
affrontabili in maniera efficiente
dai singoli Stati nazionali.
L’Ambasciatore Cesare
Ragaglini ha presentato il 16
gennaio le lettere credenziali al
Presidente della Federazione
Russa Vladimir Putin. Nel corso
della cerimonia il Presidente
Putin ha menzionato le
tradizionali relazioni di amicizia
e il Partenariato Strategico tra
l’Italia e la Federazione Russa.
Egli ha in particolare ricordato
gli esiti positivi del recente
Vertice Intergovernativo italorusso di Trieste, che ha aperto la
strada allo sviluppo di nuovi
importanti progetti bilaterali.
In visita a Mosca il 16 e 17
gennaio, il Ministro della
Giustizia Anna Maria Cancellieri
ha incontrato il Ministro della
Giustizia della Federazione
Russa Aleksandr Konovalov, con
il quale ha firmato in
Ambasciata il Programma di
Cooperazione tra i due Ministeri
della Giustizia per il biennio
2014-2015. In attuazione
dell’Accordo bilaterale in
materia firmato il 18 settembre
2000, il Programma prevede la
realizzazione di seminari, visite e
scambi di esperti inerenti l’alta
f or mazione giuridica, la
regolamentazione giuridica del
mercato
dell’arte,
il
funzionamento dei rispettivi
sistemi penitenziari e il
notariato, ambito nel quale si
sono attivati proficui contatti
con il Consiglio Nazionale
italiano del Notariato.
Ricordando da ultimo anche lo
svolgimento a Roma del Forum
Giuridico Bilaterale Italo-Russo, i
due Ministri hanno espresso
soddisfazione
per
la
collaborazione tra i due
Ministeri e tra le rispettive
comunità
giuridiche,
rinnovando il reciproco interesse
a sviluppare i rapp orti
nell’ambito della giustizia, dello
sviluppo e della riforma del
diritto, anche nell’ambito del
Forum Giuridico Internazionale
di San Pietroburgo.
In veste di prossima Presidenza
UE, il Ministro Cancellieri ha
inoltre partecipato alla 17ma
Riunione del Consiglio di
Partenariato Permanente UERussia sui temi Libertà,
Sicurezza e Giustizia.
Nell’ambito della riunione di
Sistema con i soggetti italiani
presenti
in
Russia,
l’Ambasciatore Ragaglini ha
presieduto la riunione di
coordinamento con i Consoli
Onorari italiani nella
Federazione Russa. Nell’aprire
l’incontro, l’Ambasciatore ha
sottolineato l’importanza della
rete consolare onoraria italiana
in Russia come strumento di
sostegno agli interessi
economico-commerciali e di
promozione del Paese. Sempre
maggiore, in tale spirito, è il
ruolo dei Consoli Onorari di
antenna sul vasto territorio della
Federazione Russa e di
assistenza alle imprese
interessate a cogliere le
opportunità offerte dal mercato
russo. Particolare attenzione è
stata dedicata alle prossime
priorità che impegneranno il
12
sistema italiano e la rete
consolare, con riferimento
soprattutto all’Anno del
Turismo incrociato Italia-Russia
che prevede lo svolgimento di
attività culturali e di promozione
turistica anche nelle Regioni
della Federazione Russa.
La rete consolare onoraria
italiana e’ composta da 12 uffici
che dipendono dal Consolato
Generale a Mosca
e più
precisamente dal
Consolato
Generale Onorario di
Krasnodar, dai Consolati
Onorari di Lipetsk, Kaliningrad,
Samara, Sochi, Novji Urengoj,
Ekaterinburg, , Chelyabinsk,
Nizhnij Novgorod, Vladivostok e
Novosibirsk (gli ultimi tre in
attesa di nomina di un
Funzionario titolare) e dal
Corrispondente Consolare
competente per Volgograd,
Saratov, Astrakan.
13
La rassegna delle informazioni statistiche e
delle previsioni sull’economia della Russia
Se si considerano gli indicatori
macroeconomici, le attività del
settore bancario che vanno dal
2012 al 2013 (secondo i dati
della Banca Centrale Russa del 1
gennaio del suddetto periodo),
è possibile notare le seguenti
particolarità: per quanto
riguarda un indicatore come il
volume di crediti verso il settore
non bancario e le persone
fisiche, si può notare la
continuazione di una crescita
stabile: l’indice è aumentato di
4442,3 miliardi di rubli; il
volume di crediti delle banche
per investimenti societari è
incrementato del 10,5% ed ha
raggiunto 801,8 miliardi di
rubli; anche il volume di denaro
attratto dalle società ha
mostrato una tendenza alla
crescita: rispetto ai dati del 0101-2012 l’indicatore è cresciuto
dell’11,8% toccando un valore
di 15648,2 miliardi di rubli.
Il totale degli istituti di credito in
Russia a partire dal 2011 è
diminuito gradualmente: se nel
primo trimestre del 2011 le
banche e gli istituti di credito in
generale erano più di mille, l’1
novembre del 2013 se ne
contavano 936.
La maggior parte delle sedi
degli istituti di credito si trova a
Mosca e nella Regione di Mosca
(25,4%).
Un
numero
leggermente inferiore si trova
nel Distretto Federale del Volga
dove sorge il 23,3% degli
istituti.
di lubrificanti, mazut, bitume
stradale, asfalto e altro ancora.
Tra il 2010 e il 2012 il mercato
russo del petrolio è aumentato
in media del 6,5% all’anno,
raggiungendo i 322 milioni di
tonnellate di petrolio nel 2012.
Tuttavia, secondo le stime degli
analisti, alla fine del 2013 il
mercato
è
rimasto
approssimativamente allo stesso
livello e non ha dimostrato
alcuna crescita.
L’industria di raffinazione del
petrolio è una delle più
sviluppate al mondo. Grazie a
diversi metodi fisico-chimici, dal
petrolio grezzo si derivano più
di 3000 prodotti, tra cui gas
infiammabili, benzina, ligroina,
solventi, cherosene, olio
combustibile, un’ampia gamma
Dai risultati del 2013 si evince
che il fatturato del commercio
al dettaglio può superare i 23
trilioni di rubli e la quota del
commercio elettronico è pari a
più dell’1,5% del fatturato
totale. Alla fine del primo
trimestre del 2013 il numero
degli utenti attivi con un
accesso ad internet regolare era
pari a 22 milioni di persone, il
94% delle quali sono persone
fisiche. In confronto al periodo
analogo dell’anno prima la
quantità di persone fisiche
abbonate ad internet è
aumentata dell’11%. Inoltre più
di 93 milioni di utenti hanno
avuto accesso ad internet
tramite telefono cellulare, e in
confronto all’anno prima il loro
14
numero è aumentato del 10%.
Nel periodo che va dal 2008 al
2012 le vendite di birra nei
Paesi CSI sono calate del 2,4%:
da 15,2 miliardi di litri a 14,8
miliardi di litri. Una riduzione
delle vendite rispetto agli anni
precedenti si era osservata nel
2009: del 9,4%. La crisi
f in an zi ar i a mo nd i a l e ha
influenzato negativamente i
redditi della popolazione,
riducendone il potere
d’acquisto. Come risultato i
consumatori hanno ridotto le
proprie spese sull’acquisto di
merci che non rientrassero nei
beni di prima necessità, come
ad esempio la birra.
Il calo delle vendite maggiore di
tale prodotto si è osservato nel
2009 rispetto al 2008 in Russia
(di 1106 milioni di litri) e in
Ucraina (di 221 milioni di litri).
Il volume di vendite maggiore
tra i Paesi della CSI è statio
registrato in Russia. Nel 2012 in
Russia sono stati venduti 10,6
miliardi di litri di birra, vale a
dire il 71,2% del intero volume
di vendite di birra nei Paesi CSI.
L’Ucraina segue la Russia e nel
2012 ha venduto quasi 3
miliardi di litri di birra (il 18,3%
del volume totale di birra nei
Paesi della CSI).
Secondo le stime degli analisti,
tra il 2014 e il 2017 il volume
delle vendite di birra nella
regione crescerà in media
dell’1,5% e nel 2017 sarà pari a
15,1 miliardi di litri. In
prospettiva la crescita del
mercato sarà legata ad una
tendenza di ridistribuzione delle
preferenze dei consumatori: la
birra continuerà a conquistare
par t e d el p ubbl ico de i
consumatori di bevande
superalcoliche. Secondo gli
esperti nei Paesi della CSI la
suddetta tendenza viene
tracciata con più chiarezza.
Tra il 2008 e il 2012 le vendite
di acqua minerale e gassata al
mondo sono incrementate del
5,2%: da 81,9 miliardi di litri
fino a 86,1 miliardi di litri. Un
calo delle vendite in termini
naturali si è osservato nel 2009,
anno di crisi: del 4% rispetto al
2008. Negli anni a seguire
l’indicatore ha dimostrato ogni
anno una crescita media del
3,1%. Tra il 2013 e il 2017 le
vendite di acqua minerale e
gassata
cresceranno
annualmente del 4,1%. Nel
2017 il volume delle vendite di
acqua minerale e gassata sarà
pari a 105,4 miliardi di litri. Un
importante fattore di crescita
delle vendite in termini naturali
è il continuo aumento della
popolazione. Inoltre l’aumento
delle vendite di prodotti già
pronti nel mondo è legato ad
un ampliamento della cultura
del consumo di tale produzione
sia nei Paesi sviluppati che in
quelli in via di sviluppo.
Alla fine del 2012 i leader
mondiali per quanto riguarda il
volume di vendite di acqua
minerale e gassata sono
divenuti gli Stati Uniti, l’Italia e
la Francia. Nel 2012 la quota di
vendita di tale prodotto negli
Stati Uniti era pari al 15,2%
(13,1 miliardi di litri), al 14,4%
in Italia (12,4 miliardi di litri) e al
13,5% in Francia (11,6 miliardi
di litri). La quota totale dei
suddetti Paesi nel 2012 ha
eguagliato il 43,1% del volume
totale delle vendite.
Nel Paesi del mondo in generale
si vendono acque minerali e
gassate di produzione propria.
Così, la quota del commercio di
produzione propria tra il 2008 e
il 2012 era pari in media
all’89,6%. Per il periodo
analogo la quota della
produzione importata era pari al
10,4% dell’intero volume.
15
Investimenti e collaborazioni industriali
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richiesta del cliente.
Contatti:
Tel: +375 (29) 210-09-94
E-mail: [email protected]
Internet: irissan.by
La società Zelenoe Pole della
regione russa di Orenburg cerca
un investitore strategico.
L’investimento pari a 45.000
dollari è indispensabile per
ammodernare la produzione,
funzionante sin dal 2008,
dell’olio di girasole, che verrà
esportato sia nelle repubbliche
ex sovietiche che all’estero. Il
termine di recupero del capitale
è previsto in 4 mesi.
Contatti:
Tel: +7 (987) 847-99-33
E-mail:
[email protected]
La società Karabulak-Les cerca
un partner finanziario per
lanciare una produzione di
pellet di legno usando come
materia gli scarti della
produzione di legname. Il
finanziamento necessario è
stimato a 800.000 dollari. Il
termine di recupero del capitale
è previsto in 36 mesi.
Contatti:
Tel: +7 (8452) 25-76-25
Fax: +7 (84591) 72-9-72
E-mail: [email protected]
 G l i a n n u nc i ne l l e pa gi n e
“I nve s ti menti e colla boraz ioni
industriali” e “Proposte commerciali”
vengono pubblicati così come sono
stati ricevuti su base gratuita dagli
inserzionisti. La Redazione di Russia24
per i contenuti delle
inserzioni che vengono pubblicati su
base gratuita per gli inserzionisti.
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Proposte commerciali
La società Glavtara cerca clienti
in Italia. La società russa
produce e vende dei barattolini
di plastica perfettamente adatti
per il confezionamento dei
cosmetici. I barattoli sono da
250 e da 500 ml. I barattoli
sono dotati da un coperchio a
vite. L’ordine minimo è di
10.000 barattoli. Alta qualità,
diversi colori. La società produce
e vende anche dei coperchi di
alluminio di vario tipo.
Contatti:
Tel: +7 (911) 035-04-63
E-mail: [email protected]
Internet: www.glavtara.ru
La casa editrice Time-ST invita
produttori italiani che operano
in Russia e quelli che stanno
ancora considerando questa
opportunità di considerare la
pubblicazione della propria
pubblicità sulle pagine della
rivista on-board Jet Set,
distribuita presso la classe
“business” della compagnia
aerea russa “Uralskie Avialinii”.
I lettori della rivista sono i
capitani dell’industria delle
regioni degli Urali e della
Siberia.
Contatti:
Tel: +7 (495) 602-01-25
E-mail: [email protected]
Internet: www.timest.ru
Pietroburgo una bottega di fiori
e di decorazioni floreali. Lo
studio ha un’ampia base dei
clienti, fornisce fiori alle
cerimonie di vario tipo. Il prezzo
richiesto è di 1,1 milioni di rubli.
Contatti:
Tel: +7 (812) 922-97-96
E-mail: [email protected]
Internet: www.agbp.ru
La società Rosmetalloprokat
della regione metallurgica di
Sverdlovsk cerca clienti in
Europa che siano interessati ad
acquistare dell’acciaio di vario
tipo (laminati, lingotti, ecc.)
Contatti:
Tel: +7 (34385) 7-77-88
E-mail: [email protected]
Internet:
www.rosmetalloprokat.ru
La società Geonetconsult
importa e rivende del caucciù
dalla Cina. Il prodotto può
essere utilizzato nei seguenti
settori dell’industria: materiali
per l’industria edile, cavi
elettrici, componenti elettronici,
pezzi di ricambio per
autovetture, componenti
medici, tubi, rivestimenti
antiscivolo, ecc.
Contatti:
Tel: +7 (499) 755-57-21
E-mail:
[email protected]
Internet:
www.geonetconsult.com
 Gli annunci nelle pagine
“Investimenti e collaborazioni
industriali” e “Proposte
commerciali” vengono
pubblicati cosìcome sono stati
ricevuti su base gratuita dagli
inserzionisti. La Redazione di
Russia24
per i contenuti delle inserzioni
che vengono pubblicati su
base gratuita per gli
inserzionisti.
Si vende nel centro di San
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Fiere internazionali in Kazakhstan
Fiera dell’industria agricola.
12-14.03.2014
Fiera di case provate, di cottage.
23-25.04.2014
Fiera dell’industria nucleare, la
produzione di energia elettrica.
08-10.04.2013
Conferenza e fiera dedicate alla
prevenzione degli infortuni sul
posto di lavoro.
24-25.04.2014
Fiera della costruzione di
macchine utensili e delle
automazioni.
08-10.04.2014
I salone internazionale dell’auto
del Kazakhstan.
13-15.05.2014
Fiera dell’energia elettrica e
dell’illuminazione.
08-10.04.2014
Expo - 2014
Fiera di prodotti, certificati halal.
15-17.05.2014
Fiera dell’industria dei generi
alimentari e delle bevande.
16-18.04.2014
2014
Fiera
dell’industria
agroalimentare.
15-17.05.2014
Fiera di fiori e di giardinaggio.
23-25.04.2014
Fier a dell’industria
costruzioni.
20-22.05.2014
delle
Fiera internazionale di servizi
logistici.
20-22.05.2014
Fiera di prodotti militari e di
oggetti ex militari.
22-25.05.2014
Fiera
internazionale
dell’industria mineraria.
12-16.06.2014
Fiera di servizi e di prodotti per
turisti.
12-13.06.2014
Fiera della sicurezza stradale.
Exponet
Internet: www.exponet.ru/
index.en.html
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