N.213 - 5 APRILE 2014 Nel 2014 il mercato russo delle auto potrebbe subire un calo che oscillerà tra il 2,8 e il 6,5%, ha dichiarato il viceministro dell’Industria e del Commercio della Federazione Russa, Alexej Rakhmanov, durante il Russian Automotive Forum. p.5 Dall’Italia al Cremlino e ritorno per un gemellaggio culturale nel nome della letteratura. È la narrativa secondo Raduga, il concorso letterario per scrittori e traduttori, italiani e russi, dell’Associazione Conoscere Eurasia. p.7 La rassegna delle informazioni statistiche e delle previsioni sull’economia della Russia e della CSI. p. 12 Investimenti e collaborazioni industriali. p. 14 Proposte commerciali. p. 15 Le fiere internazionali in Russia e nella CSI. p. 16 Putin mette gli off shore fuori legge I l Ministero delle Finanze ha intenzione di controllare completamente gli offshore dei cittadini russi, i quali dovranno pagare una tassa per tutte le società di cui possiedono almeno il 10%. E’ ciò che consegue dal primo disegno di legge anti-offshore relativo alle imprese estere controllate (CFC). La legge obbligherà le società a pagare una tassa derivante dal fatturato delle "filiali" straniere, mentre le persone fisiche dovranno pagare una tassa sulla base dei fatturati delle proprie strutture estere. Il disegno di legge riguarda una categoria molto vasta di contribuenti, precisamente secondo i piani del Ministero di andare a toccare tutti i proprietari di offshore e rendere questo tipo di proprietà non redditizio. Il Ministero delle Finanze non vuole prendere di mira le “filiali” delle società, piuttosto i cittadini in possesso di società russe tramite strutture offshore. In Russia ve ne continua a pagina 2 La Borsa di Mosca vuole “rimpatriare” i titoli Le azioni delle imprese russe ritornano alle Borse estere La crisi ucraina ha rovinato i piani della Borsa di Mosca di “richiamare” in patria le azioni delle imprese russe quotate all’estero. La recente tendenza ad incrementare la negoziazione domestica di titoli russi si è infatti interrotta e gli investitori stanno intensificando le negoziazioni di titoli russi sui mercati internazionali. La Borsa di Mosca spera che si tratti di un fenomeno temporaneo. servizio a pagina 4 dalla prima pagina sono molte di questo tipo: Vladimir Potanin possiede il 30,02% di "Nornikel" per mezzo di varie strutture, con sede anche a Cipro, Vladimir Lisin possiede NLMK per mezzo della filiale Fletcher di Cipro (85,54%), mentre il 63,46% di Evraz appartiene alla società di Cipro Lanebrook di Roman Abramovich e dei suoi partner. I dividendi e le percentuali non derivano direttamente dagli attivi russi, ma dal loro trasferimento attraverso Paesi a bassa tassazione: a Cipro la tassa sui dividendi equivale al 5% invece che al 15%. Quella sulle percentuali è dello 0% invece che del 20%. D’ora in poi questi redditi verranno considerati come parte dei redditi russi. Le società pagheranno il 20% sugli incassi non allocati, mentre gli azionisti russi pagheranno un IRPEF del 13%. La legge interesserà non solo le società offshore incluse nella lista nera del Ministero delle Finanze, ma anche le società in Paesi a bassa tassazione. E’ assai probabile che nel novero di tali Paesi rientri anche Cipro. Il Ministero delle Finanze non si è contenuto di fronte ai grandi azionisti: basta che un cittadino possieda, indirettamente o meno, piu del 10% di una società (non pubblica) localizzata in un Paese della lista. E se una persona fisica possiede anche solo l'1% di una società estera, questi verrà sottoposto ad un regime di controllo totale: dovrà informare l’amministrazione Federale delle contribuzioni circa la sua quota, sebbene non sarà tenuto a pagare alcuna tassa. Tale legge dovrebbe porre fine al mercato delle società offshore “giornaliere”, ritengono gli esperti. Il progetto di legge prevede una multa per quanti non pagano le tasse secondo le norme del CFC: 20% del reddito e non il 20% della tassa non pagata, come di consueto. Già nel 2012 il Presidente Putin aveva parlato di “deoffshorizzazione”. "Abbiamo bisogno di un vero e proprio sistema di misure per “deoffshorizzare” la nostra economia", - aveva dichiarato il 12 dicembre 2012 , promettendo che la Russia avrebbe messo a punto un piano di attacco contro gli offshore. L'anno dopo, in un messaggio successivo, il presidente ha annunciato che i risultati della lotta contro gli offshore al momento si notavano poco. Secondo i suoi dati, nel 2012 erano passate attraverso offshore e semi-offshore merci russe per un valore di 111 miliardi di dollari, ossia un quinto di tutto l'export russo. Anche la metà dei 50 miliardi di dollari di investimenti russi in altri Paesi ha fatto tappa in un offshore. Putin ha proposto "di fare pressione sugli offshore", di privarli del sostegno statale e di far sì che le società operanti in Russia ma registrate sotto giurisdizione straniera non abbiano più la possibilità di firmare contratti con lo Stato. Ha anche sostenuto la proposta del Ministero delle Finanze per cui le società registrate all'estero, ma con attivi in Russia, dovrebbero pagare una tassa sul reddito sulla base delle normative russe. Putin difende Bank Rossija e richiama in patria i capitali Vladimir Putin corre in soccorso di Bank Rossija, la banca dell'élite russa finita nella lista di Barack Obama. Lunedì il presidente russo ci aprirà un conto, dove si farà accreditare lo stipendio. La banca, ha chiarito Putin che è molto legato ai tre fondatori - Jurij Kovalchuk, Vladimir Yakunin e Andrej Fursenko, tutti sotto sanzione negli Stati Uniti - non ha nulla a che fare con quanto avvenuto in Crimea. «Questa banca - ha detto Putin alla stampa a Mosca - ha dei clienti, e noi non solo dobbiamo proteggerli, ma dobbiamo evitare conseguenze negative per la banca e per loro». La cerchia interna di Putin simboleggiata dalla cosiddetta "cooperativa del lago", il gruppo di cui fanno parte i tre fondatori di Bank Rossiya - serra i ranghi patriottica e sprezzante di fronte alle sanzioni decise da americani ed europei per punire l'annessione della Crimea alla Russia, che a dispetto di tutto Putin ha completato, firmando 2 al Cremlino la legge di annessione. «Sono in buona compagnia - scrive sul proprio blog Yakunin, re delle Ferrovie russe, ex agente del Kgb come Putin e diversi altri del gruppo -. Non nascondo che mi sento lusingato. Tutte le persone della lista sono gente che ha fatto molto per la Russia». S eco nd o Cl if f K up ch an, direttore di Eurasia Group, il divieto di ingresso e il congelamento degli eventuali asset negli Stati Uniti avrà un effetto limitato sugli interessi finanziari di molte delle persone elencate da Washington: «La prima reazione sarà raddoppiare la lealtà di queste élite nei confronti di Putin, a cui devono carriera e fortune». E tuttavia, sui mercati l'impatto di queste e di possibili nuove sanzioni - in caso di invasione delle regioni orientali dell'Ucraina - sarà reale, anche se non violento, scrive Kupchan: «Molti russi, persone e aziende, staranno in guardia, in attesa di nuovi provvedimenti. La fuga di capitali nel primo trimestre del 2014 risulterà estremamente elevata. E l'intervento su Bank Rossija metterà in allarme l'intero settore bancario russo, gli istituti stranieri saranno molto più prudenti nei loro contatti con banche russe. Mentre gli oligarchi rallenteranno le loro attività, consolideranno il capitale, inizieranno a lasciare i mercati occidentali». Per mettersi al riparo dalle sanzioni, Putin ha invitato i grandi imprenditori a riportare in patria i propri asset, rinnovando l'invito alla "deoffshorizzazione" lanciato un anno fa sulla scia della crisi di Cipro, quando tra l'altro - ad attutire l'impatto delle sanzioni - Putin aveva introdotto il divieto per i funzionari pubblici di detenere conti bancari all'estero. Secondo Oleg Kuzmin di Renaissance Capital, prima o poi si troverà un compromesso che risolva la crisi ucraina: «È improbabile dunque che scattino nuove sanzioni con un impatto grave e diretto sulla Russia». E tuttavia, la crisi ha aggravato un andamento economico già messo alla prova all'inizio dell'anno dal rallentamento del rublo, nel contesto del calo delle valute emergenti. Renaissance Capital stima in 55 miliardi di dollari i capitali di banche e imprese che risulteranno aver lasciato la Russia nel primo trimestre del 2014, a confronto del dato di 63 miliardi per l'intero 2013. Ora uno scenario di volatilità sui mercati e di stretta sui crediti farà rallentare gli investimenti, mentre l'aumento dell'inflazione legata alla debolezza del rublo e il calo nella crescita dei salari inciderà sulla domanda interna. Renaissance Capital riduce così dal 3,3 all'1,6% le previsioni di crescita del Pil russo per il 2014. Mentr e, d op o l' an a l og a decisione di Standard & Poor's, l'agenzia Fitch ha retrocesso da stabile a negativo il rating sul debito russo: «Poiché le banche americane ed europee saranno riluttanti a fare credito alla Russia nelle attuali circostanze scrive Fitch - l'economia potrebbe ulteriormente rallentare, e il settore privato aver bisogno di sostegno pubblico». (Il Sole 24 Ore) 3 Le azioni delle imprese russe fanno ritorno alle Borse estere La crisi ucraina ha rovinato i piani della Borsa di Mosca di “richiamare” in patria le azioni delle imprese russe quotate all’estero. La recente tendenza ad incrementare la negoziazione domestica di titoli russi si è infatti interrotta e gli investitori stanno intensificando le negoziazioni di titoli russi sui mercati internazionali. A darne chiara visione sono i dati di LiquidMetrix, società di analisi dei mercati finanziari. Mentre lo scorso anno le negoziazioni sulla piazza di Mosca dei titoli liquidi di 15 maggiori emittenti russi erano aumentate, raggiungendo a novembre quasi il 58%, a gennaio di quest'anno tale percentuale si è ridotta al 52,53%, facendo registrare dati ancora peggiori in febbraio e nella prima settimana di marzo (rispettivamente 50,82% e 48,14%). La Borsa di Mosca ha esaminato allo stesso modo i dati di LiquidMetrix, registrando che a novembre 2013 la negoziazione di titoli di società russe sulla Borsa di Mosca era pari al 61%, a febbraio si è ridotta al 54%, l'11 marzo era pari al 51% e il 13 marzo al 49%. La Borsa di Mosca spera che si t r a tt i d i u n f e n o m e n o temporaneo, sebbene gli analisti avvertano che le sanzioni economiche potrebbero apportare una nuova ondata di fuga di capitale dalla Russia. Inoltre, come ha spiegato ai giornali un top-manager della Borsa, a causa dell'inasprimento del conflitto internazionale gli investitori rifuggono dal rischio che i loro conti in dollari presenti in Russia vengano bloccati. Allo stesso tempo, a causa della crisi in Ucraina, le banche statali russe hanno cominciato a rimandare i forum di investimento. Alcuni di questi, durante i quali si sarebbero discussi i punti di crescita dell'economia russa con investitori esteri, sono stati immediatamente rinviati a data da definirsi. I funzionari responsabili per la creazione di un clima di investimenti favorevole ammettono che gli investitori stanno palesando forti timori e, pertanto, non si affrettano ad investire i propri soldi nell'economia russa. Se la situazione in Crimea non si tranquillizza, molti investitori esteri, in primis le banche, potrebbero non giungere in Russia, rivela al giornale un funzionario dello Stato. Ad esempio a Mosca il 10 e l'11 aprile era previsto il forum d'investimento organizzato da Sberbank, "Russia-2014". Ora si prevede che avrà luogo il prossimo autunno. L'evento è rimandato a causa della situazione internazionale tesa dovuta alla crisi ucraina, ha affermato l'ufficio stampa di "Sberbank CIB". Tra le cause vengono menzionate anche la situazione economica instabile e l'elevata volatilità sui mercati dei capitali. La settimana scorsa anche VTB Capital ha annunciato la cancellazione del suo forum annuale a New York. Anche in questo caso la decisione è legata alla situazione in Ucraina, rivelano gli impiegati della VTB. Secondo i dati di Bloomberg, è dovuta al gelo tra Russia ed America. Le autorità statunitensi ed europee avevano avvertito la Russia circa la possibilità di sanzioni nei confronti di banche statali e funzionari, qualora la Russia avesse inasprito il conflitto in Crimea. Gli investitori temono di venire per poi dover affrontare i propri governi, e non c'è nemmeno molto da ridire, afferma un funzionario federale. A detta di quest'ultimo è difficile attirare gli stranieri affinché investano i propri soldi in un'economia, quando tutti parlano di sanzioni reciproche. Sono nervosi anche i rappresentanti delle società estere operanti in Russia. Gli imprenditori stranieri vogliono essere fedeli sia ai propri governi sia alla propria impresa sul territorio russo. Tuttavia, a dire il vero, non sono stati rimandati tutti i forum. Ad esempio la Borsa di Mosca aveva previsto per il 27 marzo un forum che non è stato cancellato e al quale ci si attendeva l'adesione di circa 1000 partecipanti, afferma un rappresentante della Borsa. Allo stesso modo non si prevede di rimandare il forum economico internazionale di San Pietroburgo anche se qualcuno potrebbe non aderire. 4 Pessime previsioni per il mercato dell’auto della Russia Nel 2014 il mercato russo delle auto potrebbe subire un calo che oscillerà tra il 2,8 e il 6,5%, ha dichiarato il viceministro dell’Industria e del Commercio della Federazione Russa, Alexej Rakhmanov, durante il Russian Automotive Forum. Secondo Rakhmanov, per quanto riguarda le vendite di autovetture, veicoli commerciali leggeri (LCV), camion e autobus, il Ministero dell’Industria e del Commercio della Federazione Russa prevede una serie di scenari: uno pessimistico (con un calo del 6,5%, fino a 2,72 milioni di pezzi), uno medio (-2,8%, fino a 2,83 milioni di pezzi) e uno ottimistico (-0,7% fino a 2,89 milioni di pezzi). Nel 2013 le vendite di autovetture, LCV, camion e autobus, secondo i dati del Ministero dell’industria dei trasporti, hanno eguagliato i 2,91 milioni di pezzi. “Noi stessi, osservando i fattori che hanno influenzato il mercato, siamo giunti alla conclusione che bisogna partire o da uno scenario medio o da uno pessimistico”, - ha affermato Rakhmanov. Inoltre ha fatto notare che un impatto sulla domanda effettiva dipenderà dal tasso di cambio del rublo, dal prezzo del petrolio e dai redditi reali a disposizione della popolazione. Quindi, secondo i dati del Ministero, dall’inizio del 2014 l’aumento del costo del paniere bivalutario ha raggiunto il 12,44%. Il 15 marzo il paniere era pari a 42,99 rubli, sulla base del tasso di cambio della Banca Centrale russa, e il tasso del popolazione nel 2014 si dovrebbe aggirare attorno al dollaro eguagliava 36,64 rubli. Tra gennaio e febbraio 2014 il prezzo del petrolio è calato del 6,5% in confronto a gennaiofebbraio 2013, raggiungendo 106,9 dollari al barile, mentre la crescita dei redditi reali della 3,1%, secondo le stime del Ministero. Anche relativamente alla produzione di autoveicoli russi nel 2014 le stime sono di tre tipi. La variante positiva prevede una crescita di produzione del ° I dati comprendono sia le auto assemblate in Russia, che quelle importate (Fonte: AEB) 5 3,7%, fino a 2,27 milioni di pezzi, quella media è pari all’1,5%, fino a 2,23 milioni di pezzi, mentre la variante pessimistica prevede un calo dell’1,6%, fino a 2,16 milioni pezzi. Nel 2013 in Russia sono stati prodotti 2,19 milioni di autovetture. Allo stesso tempo, secondo il presidente della S.p.a “AvtoVaz” Bo Andersson, il calo del mercato automobilistico in Russia nel 2014 potrebbe registrare un record raggiungendo il 20%. “Se si realizzerà lo scenario ottimistico, ci si può attendere che il mercato russo sarà pari allo scorso anno. M a s e pr ev a rr à q u e l lo pessimistico, allora il calo potrebbe essere del 20%”, - ha dichiarato And ersson in un’intervista al canale televisivo “Rossija 24”. Le stime di Andersson si differenziano fortemente da q u e l l e d e l v ic e - m i n i str o dell’Industria e del Commercio della Federazione Russa Alexey Rakhmanov (meno 2,8-6,5%). Secondo i dati del Comitato dei produttori di autovetture nel 2013, le vendite di automobili e di LCV in Russia si sono ridotte del 5,5%, fino a 2,78 milioni di pezzi. Le vendite di automobili e di veicoli leggeri nuovi hanno cominciato a calare nel marzo dello scorso anno. Una parziale crescita - del 4% - è stata registrata solo in dicembre. 6 Sempre più capillare la presenza economica italiana nelle regioni russe Antonio Fallico (Associazione Conoscere Eurasia): “È la migliore edizione di sempre”. Dall’Italia al Cremlino e ritorno per un gemellaggio culturale nel nome della letteratura. È la narrativa secondo Raduga, il concorso letterario per scrittori e traduttori, italiani e russi, under 35 dell’Associazione Conoscere Eurasia. Istituito nel 2010 dall’Associazione con sede a Verona e l’Istituto Letterario Gorkij di Mosca e giunto alla sua V edizione, il Premio Raduga si propone di rafforzare i rapporti culturali tra Italia e R u s s i a , o l tr e a f or n i r e l’occasione di presentare la scrittura di giovani penne al mondo editoriale e a un ampio pubblico di lettori. La rosa dei dieci racconti finalisti, di cui cinque in lingua russa, è stata selezionata tra gli oltre 140 autori partecipanti che, aggiunti ai 27 traduttori, fanno del Premio Raduga 2014 l’edizione dei record. Sarà compito delle due giurie, composte da personalità dell’editoria e del panorama letterario dei due Paesi, nominare il “Giovane autore dell’anno” e il “Miglior giovane traduttore dell’anno”, per l’Italia e per la Russia, e che saranno premiati il prossimo 27 giugno nella città russa di Nizhnij Novgorod. Successivamente i racconti vincitori saranno pubblicati sull’Almanacco Letterario 2014 che sarà distribuito sia in Italia che in Russia. Per Antonio Fallico, presidente dell’Associazione Conoscere Eurasia “l’edizione 2014 è il miglior Premio Raduga di sempre, sia in termini di partecipazione che di livello dei racconti esaminati e consolida il sodalizio letterario tra Italia e Russia anche attraverso queste nuove giovani penne”. Realizzato in collaborazione con il Centro Russo di Scienza e C u l t u r a a R o m a (RosSotrudnichestvo) e con l’ Istituto Italiano di Cultura a Mosca, il Premio Raduga si svolge con il patrocinio di Rospechat, l’Agenzia Federale per la stampa e le comunicazioni di massa della Federazione Russa e con il sostegno di Banca Intesa, del gruppo editoriale AzbookaAtticus e di Giangiacomo Feltrinelli Editore. Corrono per il titolo di ‘Giovane autore dell’anno sezione italiana: Gianluca Boroni c o n “ S e t t e nani” (Brescia); Giovanni Duminuco con “La ferita” (Caltanissetta); Gianluca Lattuada “Pasticceria dal 1908” (Milano); Cristina Ottelli con “Gestazione di un angelo” (Trento); Livio Santoro con “I romantici e la fine del mondo” (Napoli). Per la categoria “Miglior g io v an e tr ad utt or e dell’anno”, sezione italiana: Giacomo Foni (Arezzo), Niccolò Galmarini (Roma), Chiara Rampazzo (Venezia), Liliana Scala (Campobasso), Francesca Scandurra (Palermo). Per la Russia, gli autori finalisti sono: Elena Ljasenko con ‘La chiusura”; Sergej Samsonov con ‘Il proprio e l’altrui”; Amalija Mokrushina con il racconto “Un po’ di tepore in una sera di neve”; Margarita Urcheva con “Un cucchiaio di zucchero” e Dmitrij Filippov con “L’anno del cavallo”. Per la categoria “Traduttori russi” i finalisti sono: Julija Galatenko, Anna Kabanova, Ksenija Timenchik, Diljara Tuisheva e Olga Vitkovskaja. Associazione Conoscere Eurasia: interCOM Benny Lonardi ([email protected]; 334.6049450) Giorgia Vincenzi ([email protected]; 320.9580392) 7 Dal 18 al 21 marzo si è svolta a Mosca Obuv Mir Kozhi, la Fiera più importante della Federazione per il comparto moda calzature e la pelletteria, che si svolge due volte l’anno. Il Padiglione italiano, visitato dall’Ambasciatore Ragaglini, è stato realizzato da Assocalzaturifici in collaborazione con l’Ufficio ICE di Mosca: in 4500 mq di stand erano presenti 225 aziende, che hanno anche incontrato 35 operatori provenienti dalle maggiori città russe. Il settore moda e accessori rappresenta una delle voci più rilevanti dell’export italiano nella Federazione: in tale comparto, il nostro Paese detiene infatti una quota di mercato del 6,8% (la seconda dopo la Cina) e le esportazioni, cresciute costantemente dal 2008 a oggi, hanno superato nel 2013 la soglia di 960 milioni di euro (un aumento del 3,2% rispetto al 2012). I settori cresciuti maggiormente sono l’occhialeria (+12,8%), la cosmetica (+7,5%) e le calzature (+7,1%). In quest’ultimo comparto, in cui l’Italia detiene una quota di mercato dell’8,2%, la Russia è il quarto Paese di destinazione per fatturato e il settimo per volume: nell’ultimo anno sono state vendute più di 7,5 milioni di scarpe, per un valore di 267 milioni di euro. Si è tenuto il 19 marzo, presso l’Hotel Radisson Royal, l’evento “Machines Italia in Russia”, serata di gala organizzata dal Ministero dello Sviluppo Economico italiano, l’Agenzia ICE e Federmacchine (la Federazione dei costruttori italiani di beni strumentali). Si tratta di un’iniziativa che ha come obiettivo lo sviluppo dei contatti tra le associazioni industriali italiane di beni strumentali e loro controparti russe, da realizzarsi attraverso l’organizzazione di seminari tecnologici, incontri B2B e missioni di selezionate delegazioni russe alle principali fiere del settore in Italia. All’evento presso il Radisson Royal hanno preso parte, fra gli altri, l’Ambasciatore Ragaglini, il Direttore Generale dell’ICE Luongo, il Presidente della Rappresentanza Commerciale della Federazione Russa in Italia Shengelja e il Presidente di Federmacchine Losma, oltre a circa 200 operatori del settore. L’Italia protagonista alla MITT come P ae se Partner in occasione dell’Anno del Turismo con un intenso calendario di conferenze e presentazioni dedicate alle Regioni (Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Valle d’Aosta, Veneto) e alle Città presenti (Roma, Mil ano, N ap oli). Dall’Expo di Milano, alla Roma del Cinema e della Grande Bellezza, al Macerata Opera Festival che celebra quest’anno il suo 50mo Anniversario, all’Infiorata di Noto, ai tesori nascosti dei Borghi più Belli d’Italia con l’obiettivo di promuovere l’”Italia Sconosciuta” e di scoprire nuovi itinerari e nuove idee per tornare in quella già nota. Una presenza che conferma – come ha sottolineato l’Ambasciatore d’Italia Cesare Ragaglini - la priorità del mercato russo per il sistema turistico italiano. Promuovere l’Italia turistica con un occhio particolare alle esigenze della clientela russa. Con questo obiettivo l’Ambasciatore Ragaglini e il Direttore Generale di ENIT Babbi hanno presentato la campagna di comunicazione «Made in Italy, una vacanza fatta su misura per te» articolata in 8 tipologie di prodotto: cultura e benessere, enogastronomia, mare e laghi, città d’arte, Expo 2015, montagne e parchi, vacanza attiva, borghi e enogastronomia. Previsti spot televisivi, sui circuiti dei cinema, inserzioni in giornali e riviste, affissioni in stazioni, metropolitane, diffusione via web. «L’originalità della campagna come ha spiegato il Direttore Generale Babbi - è costituita dall’innovativa combinazione di elementi concreti ed emotivi che caratterizzano ciascuna proposta: grazie a questa combinazione di luoghi, prodotti, simboli e valori, si riesce a rendere efficace tanto il singolo annuncio quanto la campagna nel complesso». Il dominio della campagna è www.italy.travel.it. Presentato anche il nuovo spot promozionale video "Le Piazze d’Italia", realizzato in tre versioni (30 e 60 secondi e 3 minuti). Una campagna aperta perché il video e gli strumenti pubblicitari utilizzati seguono le regole del "copyleft" permettendo alle Regioni e agli operatori privati che vorranno utilizzarlo di personalizzarla con altre immagini per realizzare insieme all’ENIT le loro azioni promozionali all’estero. "Le Piazze d’Italia" mette in scena le tante piazze italiane con immagini da tutte le 19 Regioni e le 2 Province Autonome. Il linguaggio è informale ed è accompagnato dal ritmo del brano "Fuga", composto ed eseguito dal musicista sardo Paolo Fresu, testimonial per la campagna che conta anche sulla voce dell’attore Giancarlo 8 Giannini. Campagna e spot saranno pubblicati anche sul Sito dell’Anno del Turismo www.italiagodturisma.com, l’unico portale ufficiale esistente sull’Italia in russo, realizzato con il contributo delle Regioni italiane. L’Ambasciatore Ragaglini ha annunciato il prossimo lancio del Deca logo di Raccomandazioni “Russian Friendly” destinato alle strutture ricettive, sviluppato con la travel industry russa e con il sistema alberghiero italiano. Dal 1° marzo prenderà il via il concorso fotografico per l’Anno del Turismo rivolto a tutti i turisti russi che nelle prossime stagioni visiteranno l’Italia: premio in palio un soggiorno per due persone per una settimana in Sardegna, messo a disposizione da Alitalia e da Dimore Esclusive. L’obiettivo è’ di costituire un Archivio fotografico per la promozione dell’Italia sul mercato russo. L’Ambasciatore ha inoltre ricordato la polit ica di facilitazione per il rilascio dei visti rassicurando i turisti russi che non ci saranno cambiamenti nelle modalità di concessione dei visti anche nella situazione politica attuale. In crescita il numero dei visti rilasciati nei primi mesi dell’anno (85.000) con un incremento del 14% rispetto al 2013. In linea con la politica dei visti introdotta in occasione dell’Anno del Turismo, l’obiettivo secondo l’Ambasciatore è di rilasciare entro la fine dell’Anno e in vista dell’Expo fino al 70% di visti multipli a durata annuale e pluriennale. Per i visti gratuiti per eventi selezionati, si comincerà con le Stagioni dell’Arena di Verona e del Macerata Opera Festival che saranno presentate alla MITT e con l’apertura della Mostra “ Michelangelo: incontrare un artista universale” che si svolge a Roma dal 14 maggio al 28 settembre in occasione del 450mo anniversario della morte. Per maggiori informazioni: www.italiagodturisma.com «Raddoppiare magari no ma in cinque anni vorremmo avvicinarci a questo target». Sulle possibilità di rilancio dell’export di macchinari in Russia il direttore generale di Federmacchine Alfredo Mariotti resta fiducioso, nonostante il mo me nto d e lic at o n el l e relazioni tra Europa e Mosca. Federmacchine, federazione di riferimento per i produttori di macchinari italiani, 29 miliardi di produzione con 4.200 imprese, avvia in Russia un ambizioso progetto di promozione con l’obiettivo di far lievitare l’export oltre i livelli attuali, poco meno di un miliardo di euro. Il piano, Machines Italia in Russia, è realizzato con un budget di 50 0m i la e uro m e ss o a disposizione dal ministero dello Sviluppo e vede la partecipazione diretta dell’Ice per un mercato in cui, come sottolinea il suo direttore generale Roberto Luongo, «l’export italiano di macchinari e beni strumentali vale il 41% del totale delle nostre vendite». Alla presentazione iniziale, stasera a Mosca, faranno seguito i primi incontri tra le imprese e altre iniziative avviate dalle singole associazioni di categoria come workshop mirati oppure eventi ad hoc in Italia con la partecipazione di buyer russi. «L’offerta italiana – aggiunge il presidente di Federmacchine Giancarlo Losma – risponde bene alle esigenze di quel mercato, fortemente int er ess ato ad acqu i sire macchinari per supportare i piani di sviluppo industriale previsti dal Cremlino nel medio periodo». Sviluppo su cui ora pesa però l’ombra della crisi in Crimea, con l’ipotesi di un’escalation nella tensione con possibili ritorsioni. «Spero prevalga la diplomazia – spiega Mariotti – il rischio maggiore è quello delle sanzioni ma anche l’eventuale blocco dei visti in uscita da Mosca sarebbe deleterio. Bloccherebbe sul nascere le possibilità che in questo mercato si stanno sviluppando». Il progetto Machines Italia in Russia segue un percorso analogo in India, dove le imprese italiane hanno avviato una rete per presidiare in maniera continuativa il Paese. «L’esperienza è positiva – aggiunge Mariotti – perché si tratta di aziende che in India non erano mai andate e che ora, grazie a questo sforzo promozionale, possono contare su un mercato in più». 14 di marzo, in una giornata opaca per Piazza Affari, Saipem guadagna terreno (+1,01%, a 16,97 euro) dopo essersi aggiudicata un contratto da 2 miliardi di euro per il South Stream, il maxi-gasdotto che promette di trasportare il gas russo verso l’Europa, passando sotto il Mar Nero e bypassando l’Ucraina. L’annuncio è arrivato alla fine di marzo da South Stream Transport, la joint venture incaricata di realizzare il progetto, costituita al 50% dai russi di Gazprom, dall’Eni (20%), e, con il 15% ciascuno, da Edf e da Wintershall. Il gasdotto sarà composto da quattro condotte parallele, lunghe 931 chilometri ciascuna, e sarà posato fino a 2.200 metri di profondità. Il contratto, sottoscritto dalla società guidata da Umberto Vergine, stabilisce che Saipem esegua l’ingegneria di 9 installazione e costruisca la prima linea oltre ai tratti in acque poco profonde, le shore crossing, i landfall e le connesse facility per le quattro condotte. La posa sarà affidata a due navi della controllata dell’Eni: la Saipem 7000, specializzata nel lavoro in acque ultra-profonde che ha già eseguito la costruzione del Blue Stream nel Mar Nero, e la Castoro Sei, che opera invece in acque poco profonde e profonde e che ha già eseguito la posa di svariate condotte, incluso il North Stream. La tabella di marcia prevede che le attività sottomarine della Saipem 7000 abbiano inizio alla fine del 2014. Nel novembre 2014 la Castoro Sei si sposterà in acque russe per cominciare il lavoro in acque poco profonde. La costruzione della prima linea dovrebbe concludersi nel terzo trimestre del 2015 e la condotta sarà operativa entro la fine dell’anno. Nonostante la crisi ucraina e le annesse tensioni tra l’Unione Europea e la Russia, Mosca punta dunque a completare il progetto senza indugi. Proprio nei giorni scorsi il consorzio aveva annunciato di voler firmare entro la fine di marzo alcuni contratti per la tratta offshore. E giovedì il numero uno di Gazprom, Alexey Miller, aveva ribadito che il gasdotto «sarà completato nei tempi stabiliti. Non ci sono dubbi che il gas inizierà a scorrervi a dicembre 2015». Inoltre il cda di Saipem ha approvato i conti 2013 che, in linea con quanto comunicato nel preconsuntivo, si chiudono con un risultato netto - sulla base della riesposizione del bilancio chiesta da Consob negativo per 159 milioni di euro (659 milioni il valore rettificato nel 2012), un Ebit di 147 milioni (1,245 miliardi l’anno prima) e ricavi per 12,256 miliardi (13,124 nel 2012). Visti i risultati, non ci sarà alcun dividendo per le azioni ordinarie, mentre a quelle di risparmio sarà distribuita una cedola nel limite del 5% del valore nominale del titolo, pari a 5 cent. Il board ha poi deliberato, su proposta del comitato remunerazione e nomine, di sottoporre alla prossima assemblea dei soci un nuovo piano di incentivi monetari, destinato all’ad e ai dirigenti di Saipem e delle sue controllate «responsabili dei risultati aziendali o che sono di interesse strategico». In sostanza, il piano - che sostituisce il precedente, introdotto nel 2010 - introduce come indicatore di performance il "ritorno complessivo dell’investimento per l’azionista" (Tsr, peso del 60%), collegato all’andamento del titolo e del valore dell’ "indice di rendimento del capitale investito" (Roace, che inciderà per il 40%). Il gruppo russo Rosneft spariglia le carte e mette sul piatto 500 milioni per diventare il primo azionista di Pirelli. Con un accordo a sorpresa, comunicato alla fine di marzo, si scioglie così dopo meno di un anno, e in largo anticipo rispetto ai piani originari (4 anni), la cordata Lauro61, formata da Marco Tronchetti Provera, le banche Intesa Sanpaolo e UniCredit e il fondo di private equity Clessidra, a cui faceva capo il 26,2% della Pirelli. La nuova intesa prevede la creazione di un nuovo veicolo, a cui farà capo il 26,2% di Pirelli, 10 di cui Rosneft avrà il 50% e il restante 50% sarà detenuto da una newco composta all’80% da Nuove Partecipazioni (Marco Tronchetti Provera e altri soci a lui vicini, Carlo Acutis, Luca Rovati, Massimo Moratti, Alberto Pirelli e Sigeri Diaz) e al 10% ciascuno da Intesa e UniCredit. Nell’ambito del nuovo riassetto dunque, dei vecchi partner di Lauro61 solo il fondo Clessidra liquiderà completamente l’investimento con una plusvalenza clamorosa: il gruppo guidato da Igor Sechin entrerà infatti nella catena societaria a monte di Pirelli sulla base di una valorizzazione del gruppo degli pneumatici di 12 euro per azione contro un investimento iniziale del fondo che fissava a 8 euro la valorizzazione di Pirelli. Le banche, Intesa Sanpaolo e Unicredit, attualmente titolari del 18,4% di Camfin-Lauro ciascuna, venderanno per poi reinvestire una parte delle plusvalenze realizzate accanto a Nuove Partecipazioni industriali. I nuovi accordi con Rosneft, secondo quanto si apprende, prevedono un periodo di lockup (vincolo a non cedere le quote) di quattro anni, avranno una durata di cinque anni e saranno rinnovabili a scadenza per un periodo di tre anni. Nell’ambito dei patti sulla governance è previsto che nel caso in cui Tronchetti lasciasse l’incarico alla guida operativa di Pirelli per sua scelta, cioè prima dei cinque anni previsti, Rosneft avrà il diritto di vendere le proprie azioni Pirelli, una quota indiretta pari al 13,1% del capitale, proprio a Mtp Spa e a un prezzo che le garantisca un rendimento sull’investimento effettuato pari al 10 per cento. L’inserimento di questa put appare dunque il segno della volontà dei russi di puntare sull’attuale gestione del gruppo. Se invece Tronchetti lasciasse per ragioni naturali, Rosneft e la newco dei soci italiani disporranno di un congruo periodo di tempo per trovare un accordo che tuteli al meglio i rispettivi interessi. L’alleanza con il colosso petrolifero – che rappresenta il numero uno al mondo in termini di riserve e produzione con un risultato operativo pari a 33 miliardi di dollari su un fatturato 2012 di 160 miliardi di dollari e che è partecipato al 20% da Bp – arriva dopo che già da un paio di anni Rosneft è partner commerciale di Pirelli: nel 2012 è stata avviata la vendita di pneumatici Pirelli nelle stazioni di servizio Rosneft e, a tale intesa, è seguito un anno fa il progetto del primo flagship store Pirelli in Russia e dello sviluppo di altri punti vendita in stazioni di servizio Rosneft. Inoltre il gruppo russo ha definito con Pirelli un protocollo di collaborazione nel settore della ricerca e sviluppo, in particolare nei materiali per la produzione di pneumatici e nella gomma sintetica. L’accordo che porterà all’ingresso di Rosneft nell’azionariato, ha come obiettivo per Pirelli lo sviluppo delle attività e del business, grazie all’intesa con un partner forte, in una delle aree in cui il gruppo della Bicocca punta a espandersi e creare valore. Questo sia grazie al ruolo di Rosneft di investitore industriale a lungo termine, in ottica differente rispetto a quella finanziaria di un fondo di private equity che è necessariamente a orizzonte più limitato, sia grazie al supporto a iniziative commerciali sviluppabili attraverso il network della compagnia petrolifera. In Borsa, nel giorno in cui è stato comunicato il nuovo riassetto della Bicocca, le azioni hanno registrato un calo del 2,24% a 11,77 euro, una flessione dovuta, secondo alcuni analisti, al minor appeal speculativo del titolo. Con l’ingresso di Rosneft nel capitale al posto di Clessidra cade infatti la prospettiva di un ricambio dell’azionariato nel 2017 che era legata all’orizzonte temporale di investimento del fondo di private equity. 11 La rassegna delle informazioni statistiche e delle previsioni sull’economia della Russia Nel mese di febbraio del 2014 la produzione industriale in Russia è aumentata del 2,1% in confronto a febbraio del 2013, a seguito di un calo dello 0,2% nel mese di gennaio, informa Rosstat. Gli analisti non si aspettavano una crescita così importante: secondo un consensus forecast condotto da "Interfax", in Russia ci si attendeva una crescita della produzione pari allo 0,3%. Se si escludono i fattori stagionali e di calendario, la produzione di febbraio è cresciuta dello 0,8%, dopo un calo dell'1% in gennaio. Tra gennaio e febbraio del 2014 la crescita della produzione russa ha raggiunto lo 0,9% in confronto al periodo analogo del 2013. Tra gennaio e febbraio del 2013 la produzione si era ridotta dell'1,8%. A febbraio 2014 e a febbraio del 2013 il numero di giorni lavorativi era lo stesso. Una crescita relativamente alta quest'anno è attribuibile in parte ai mediocri risultati dell'an no pr eced ent e: a febbraio del 2013 l'industria si era ridotta del 3,1% dopo un calo dello 0,4% a gennaio del 2013. A febbraio l’incr ement o maggiore ha interessato la produzione manifatturiera, cresciuta del 3,4% dopo una totale assenza di crescita a gennaio (tra gennaio e febbraio la crescita ha eguagliato l'1,8%). La produzione dell'industria estrattiva in febbraio è aumentata dello 0,8% dopo una crescita dello 0,9% a gennaio (tra gennaio e febbraio è stata registrata una crescita dello 0,9%). Si è registrato un calo solo nel settore della produzione e della dist r ibuzione di en e rgia elettrica, gas e acqua: dello 0,3% dopo un calo del 2,9% a gennaio (tra gennaio e febbraio il calo ha eguagliato il 2,2%). Dal 12 al 17 marzo 2014 l'inflazione in Russia ha raggiunto lo 0,2%. I prezzi di consumo crescono dello 0,2% per la sesta settimana di fila, mentre in precedenza era aumentata per tre settimane dello 0,1%. Come è stato riferito, l'inflazione nella Federazione Russa nel febbraio del 2014 era pari allo 0,7%, dopo lo 0,6% di gennaio. A febbraio del 2014 l'inflazione si è innalzata con un ritmo annuo del 6,2%, mentre a gennaio del 6,1%. Dall'1 al 17 marzo l'aumento dei prezzi ha eguagliato lo 0,5% contro lo 0,3% dell'anno prima (in generale a marzo del 2013 si era registrato un aumento dello 0,3%). Dall'inizio d el l' a n no a l 17 m a rzo l'inflazione ha raggiunto l'1,8% contro l'1,9% della data analoga nel 2013. Sulla base dei dati di Rosstat, il 17 marzo l'inflazione su base annua ha raggiunto il 6,4%, mentre era pari al 6,3% il 10 marzo. La scorsa settimana i prezzi sullo zucchero sono aumentati del 2,3%, quelli sulla vodka dell’1,3%, sul latte sterilizzato dell’1,1%, su burro, riso, grano, uova, panna acida, ricotta e latte pastorizzato i prezzi sono aumentati dello 0,5-0,7%. Allo stesso tempo l’olio di girasole costa lo 0,2% in meno, mentre il prezzo della pasta è calato dello 0,1%. L’aumento dei prezzi sulla produzione ortofrutticola in media ha raggiunto lo 0,6%, e l’inflazione ha riguardato anche patata (0,2%), cipolla, carota e cavolo (1,3-1,4%). Si sono invece ridotti i prezzi sui cetrioli freschi. La benzina ha subito un rincaro dello 0,5%, mentre il diesel è diminuito dello 0,1%. Le stime ufficiali del governo per il 2014 sono pari al 4,55,5%. La stima del Ministero dello Sviluppo Economico è pari al 4,8%, mentre quella della Banca Centrale Russa è pari al 5%. Il vice-ministro dello sviluppo economico, Andrej Klepach, a metà febbraio ha annunciato che, a causa dell’indebolimento del rublo di gennaio, a fine anno l’inflazione potrebbe aumentare dello 0,40,5% rispetto all’indicatore del Ministero e raggiungere il 5,25,3%, il che rientra anche nell’intervallo di previsione. 12 A marzo la direttrice della Banca Centrale, Elvira Nabiullina, ha dichiarato che l’obiettivo è quello di non superare un’inflazione del 5% alla fine del 2014, anche se oggi la pressione inflazionaria è maggiore. “Secondo le nostre valutazioni, considerate le misure adottate, possiamo ridurre entro la fine dell’anno l’inflazione, raggiungendo un livello del 5%, sebbene in generale rimanga elevato”, ha affermato Nabiullina. Gli analisti hanno cominciato a rivedere gradualmente le stime annuali per il 2014 declinando verso un innalzamento del livello d’inflazione. Rispetto allo scorso mese il consensus forecast preparato da “Interfax” alla fine dell’anno è passato dal 4,8% al 5% e un incremento così insignificante probabilmente è attribuibile al fatto che alcuni economisti non hanno ancora avuto il tempo di rivedere le stime (la dispersione di valutazioni in materia d’inflazione è abbastanza alta: dal 4,2 al 6%). Il presidente ha avvertito i dirigenti delle imprese, abituati a registrarle all'estero, che il rientro in patria «è nel loro interesse» Barack Obama ha già firmato l'ordine esecutivo e se - come il presidente americano ha r i c or d a t o i e r i a l l ' A j a l'intervento russo dovesse superare i confini della Crimea, le nuove sanzioni che scatterebbero andrebbero a colpire i set tor i chiave dell'economia russa, inclusa la sfera dell'energia. Eppure, ammette il viceministro dello Sviluppo economico Andrej Klepach, anche se i provvedimenti annunciati finora da europei e americani «non sono significativi dal punto di vista economico, il raffreddamento delle relazioni è già di per sé un fattore negativo considerevole per la crescita e, di conseguenza, avrà un impatto sulla fuga di capitali». E ora è lo stesso Klepach a lanciare l'allarme calcolando che nel primo trimestre dell'anno il flusso di capitali privati in uscita dalla Russia, aumentato drammaticamente dal giorno in cui Vladimir Putin ha mandato le truppe in Crimea, potrebbe raggiungere i 70 miliardi di dollari, cifra che si può mettere a confronto con il dato relativo all'intero 2013, 62,7 miliardi. Soltanto due settimane fa Goldman Sachs si era fermata a 45-50 miliardi in fuga finora, con la prospettiva di chiudere il 2014 con 130 miliardi in meno. Ai livelli della crisi finanziaria del 2008, quando nel quarto trimestre i capitali in fuga raggiunsero i 132 miliardi. «Il tallone d'Achille dell'economia russa - avevano scritto per Goldman Sachs gli analisti Clemens Grafe e Andrew Matheny - resta la fuoriuscita di capitali»: basata, secondo i due analisti, più sulla fuga di capitali russi che sul calo di capitali stranieri in ingresso. E circa la metà dei volumi ha preso il largo in marzo, dopo l'intervento russo in Crimea. L'incertezza e il nervosismo che nascono dalle tensioni politiche e il calo della fiducia avranno un impatto sulla domanda, sulle condizioni del credito, sull'andamento degli investimenti. La Borsa di Mosca (indice Micex in rubli) ha perso il 12% dall'inizio dell'anno, mentre finora il rublo si è indebolito del 7,9% sul dollaro. A fronte di una crescita dell'1,3% nel 2013, la speranza era per un rimbalzo quest'anno: speranze che lo stesso Klepach raffredda, segnalando per il mese di febbraio un aumento del Pil dello 0,3%, sia pure in aumento dal +0,1% rivisto di gennaio. «Non ci sarà una recessione - ha detto Klepach ma c'è un problema di stagnazione: la durata e la profondità. Il calo degli investimenti prosegue. Non sono in grado di dire quanto continuerà». Il governo russo non ha grandi margini di manovra. Per arginare il crollo del rublo, la Banca centrale di Elvira Nabiullina ha aumentato i tassi di interesse, il 3 marzo scorso. Due giorni prima Putin aveva ottenuto dal Parlamento l'autorizzazione a inviare forze in Ucraina: il rialzo dei tassi, di 150 punti base dal 5,5 al 7%, ha portato il costo del denaro a un livello che non veniva raggiunto dal 1998. Una misura «temporanea», scrisse allora Bank Rossii, volta a «limitare i rischi emergenti d'inflazione e instabilità finanziaria associati alla crescente volatilità dei mercati internazionali». L'economia non può crescere in condizioni così difficili, se queste dovessero prolungarsi per qualche mese. Anticipando lo scenario, Standard & Poor's e Fitch hanno retrocesso da stabili a negative le prospettive per il rating sul debito russo. Per correre ai ripari, nei giorni scorsi Putin ha avvertito i dirigenti delle grandi compagnie abituati a registrarle all'estero a riportare in patria i loro asset: «Le imprese russe - ha detto il presidente - dovrebbero essere registrate nel territorio del nostro Paese, e avere una struttura proprietaria trasparente. Sono certo - ha concluso - che questo sia anche nel vostro interesse». (Il Sole 24 Ore) 13 Investimenti e collaborazioni industriali La società GB della Moldavia cerca un partner finanziario, al quale sarà offerta una quota della società, per lanciare un’opera di riciclaggio di rifiuti contenenti mercurio e metalli pesanti, con l’estrazione di stagno, oro, rame, altri metalli di terre rare. I terreni decontaminati saranno utilizzati per l’agricoltura. I particolari della partecipazione saranno discussi direttamente con investitori interessati. Contatti: Skype: victorr1958 La società di Julia Erina cerca un investitore che sia interessato a partecipare a un progetto volto ad aumentare le vendite di un negozio di abbigliamento femminile della regione di Krasnojarsk, Siberia. Il finanziamento indispensabile è di 10mila dollari. Il termine di recupero dell’investimento è previsto in 24 mesi. Contatti: Tel: +7 (923) 365-98-00 E-mail: [email protected] La società russo-tedesca con la sede in Germania cerca un investitore per finanziare il progetto immobiliare, che prevede la costruzione nella zona di Berlino delle villette ecologiche di legno siberiano importato dalla Russia (larice, cedro del Bajkal). Il finanziamento indispensabile è stimato a un milione di Euro. Il termine di recupero del capitale è previsto in 36 mesi. Contatti: Tel: +49 (1573) 652-70-05 E-mail: [email protected] La società NET della regione siberiana di Altaj cerca un investitore strategico che sia interessato a partecipare alla costruzione di un nuovo polo energetico per la produzione di energia elettrica e di acqua calda. Il centro sarà costruito sulla base della fabbrica AZPI, produttore leader di macchine utensili e di linee tecnologiche ad alta precisione, nella città di Barnaul. Il finanziamento indispensabile è di 2,5 milioni di dollari. Il termine di recupero del capitale è previsto in 45 mesi. Tel: +7 (963) 534-78-88 Fax: +7 (3852) 28-25-84 E-mail: [email protected] Una società russo-tedesca cerca un partner finanziario per lanciare una rete innovativa di fast-food. Il concetto, il business -plan e la registrazione del diritto di trade mark sono disponibili su richiesta degli investitori seri, Il finanziamento necessario è stimato a 450.000 Euro. Il primo ristorante sarà situato nel centro storico di Francoforte. Contatti: Tel: +49 (1766) 689-24-43 E-mail: [email protected] Gli annunci nelle pagine “Investimenti e collaborazioni industriali” e “Proposte commerciali” vengono pubblicati così come sono stati ricevuti su base gratuita dagli inserzionisti. La Redazione di Russia24 non è responsabile per i contenuti delle inserzioni che vengono pubblicati su base gratuita per gli inserzionisti. 14 Proposte commerciali La rete di negozi ucraini “Medemoiselle Varens”, specializzata nelle vendite di abbigliamento per signore e di biancheria intima cerca fornitori di mini collezioni di vestiti femminili (nella fascia di taglia L). Contatti: Tel: +38 (095) 270-52-25 E-mail: [email protected] L’agenzia di viaggi russa “Stil Zhizni”, cerca direttore italiano, con l’esperienza di lavoro coi turisti russi, per gestire la filiale italiana dell’agenzia, con la sede a Jesolo (Veneto). Per presentare le offerte contattare la sede italiana. Contatti: Tel: +39 (348) 951-89-73 La società Alexiko produce e vende del carbone di legno duro (quercia, betulla) prodotto nelle foreste ecologiche della regione di Saratov. Confezione su richiesta specifica del cliente. Prezzo franco magazzino è di 15 rubli al chilo. Tutti i prodotti sono certificati in base ai più elevati standard russi e internazionali. Contatti: Tel: +7 (845) 344-15-13 E-mail: [email protected] Internet: www.aleksiko.net.ru In un mega mall commerciale (quartiere Kalininsky di San Pietroburgo) è stato messo in vendita un fast food di cucina giapponese (Sushi). Il costo di affitto del locale è di 157.000 rubli al mese. L’esercizio è stato messo in vendita per 1,2 milioni di rubli. Contatti: Tel: +7 (812) 922-97-96 E-mail: [email protected] Internet: www.agbp.ru La società Texstory vende della biancheria da letto vende nuove collezioni prodotti di cotone di altissima qualità al 100% ecologica. Inoltre si vendono a prezzi economici asciugamani di vario tipo. Contatti: Tel: +7 (915) 845-46-11 Internet: www.texstory.ru E-mail: [email protected] Internet: www.sm2000.ru La società metalmeccanica Tjazhmekhpress produce e vende delle presse pesanti con la pressione fino a 16.500 t/s. La fabbrica russa cerca clienti in Europa che siano interessati a importare delle presse meccaniche di vario tipo da 200 t/s a 16.500 t/s. Contatti: Tel: +7 (473) 239-25-13 E-mail: [email protected] Internet: www.tmp-press.ru La società Kavintexstroy vede del materiale idro-isolante (membrana liquida) destinato a creare delle pellicole sulle superfici degli edifici nuovi e in stato di riparazione. Il materiale conserva le proprie qualità nel rango di temperature da -60° a +100°C. Il materiale è confezionato in secchi di plastica da 15 e 20 chili. Contatti: Tel: +7 (8793) 39-87-53 E-mail: [email protected] La società Serebrianny Mir 2000 vende dei tubi di vario tipo di acciaio inossidabile di diametri 57x3; 57x4; 57x6; 76x3,5; 89x3,5; 89x3,5; 89x4; 89x5, ecc. Tutti i tubi sono prodotti in acciaio AISI 321 (analogo russo 08X18H10T) e in acciaio AISI 430 (analogo russo 12X18H10T). Contatti: Tel: +7 (343) 270-58-85 Gli annunci nelle pagine “Investimenti e collaborazioni industriali” e “Proposte commerciali” vengono pubblicati così come sono stati ricevuti su base gratuita dagli inserzionisti. La Redazione di Russia24 non è responsabile per i contenuti delle inserzioni che vengono pubblicati su base gratuita per gli inserzionisti. 15 Fiere internazionali a Mosca nel 2015 Fiera di abbigliamento, di beni di consumo, di calzature (stagione inverno 2015). 19-22.01.2015 Fiera di abbigliamento per bambini e ragazzi, stagione Primavera 2015. 24-27.02.2015 Fiera di gioielli, di orologi. 22-25.01.2015 24° edizione della fiera della moda uomo, donna, accessori e vestiti per nozze. 24-27.02.2014 Fiera di materiali da costruzione. 27-30.01.2015 Fiera di materie plastiche, di tecnologie per la produzione e per l’utilizzo di materie plastiche. 27-30.01.2015 Fiera di materiali e di tecnologie per l’imballaggio e la confezione dei prodotti. 27-30.01.2015 Fiera di generi alimentari, di bevande. 09-13.02.2015 Fiera di tecnologie e di impianti per la produzione di energia elettrica. 03-05.03.2015 Fiera di artigianato. 04-08.03.2015 Fiera di lacche e vernici, materie prime e tecnologie di produzione. 10-12.03.2015 Fiera di calzature, di prodotti in pelle, accessori. 17-20.03.2015 Fiera dell’industria globale del turismo. 18-21.03.2015 Fiera di tecnologie e di macchinari per l’industria del vending. 18-20.03.2015 Fiera delle tecnologie per la produzione dei laser industriali. 24-26.03.2015 Forum delle tecnologie per la produzione dei componenti eletronici. 24-26.03.2015 Fiera di software per i sistemi medici. 24-26.03.2015 Tel: +7 (800) 707-37-99 Fax: +7 (495) 605-60-75 E-mail: [email protected] Proprietario ed Editore: Il Sole 24 ORE S.p.A. 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