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PRIMAVERA ESTATE 2015
Arthur Arbesser per la sua quarta collezione continua la ricerca di un‘estetica moderna: un‘eleganza radicale che si confronta
ogni giorno con la società, l‘arte, l‘architettura.
Durante la fase di progettazione della collezione, Arbesser ha rivolto la sua attenzione al lavoro di due artisti tedeschi: Blinky
Palermo e Isa Genzken. La palette cromatica di questa stagione proviene proprio dall‘esempio di Blinky Palermo, che ha
ispirato al designer anche un generale desiderio di pulizia. Le opere di Isa Genzken hanno invece spinto Arbesser nel provare
accoppiamenti inconsueti di materiali, con elementi come la spugna, il nido d‘ape e il waxed nylon.
Tra gli esperimenti più interessanti quello operato sulla maglieria - un focus importante della collezione - con filati di nylon
trasparente e viscosa jacquard 3D. Anche l‘uniforme rimane uno dei temi che il designer preferisce trattare. Così la polo e
la giacca denim sono state riviste e corrette grazie a soluzioni innovative. Un tailoring androgino ma che si abbina sempre a
una scelta di materiali leggeri e evanescenti, a ribadire una tensione tra femminile e maschile spesso presente nelle creazioni
di Arbesser.
Una silhouette definita dove il gioco tra vuoti e pieni, tra colore e trasparenza, tra forza e fragilità, vuole essere un personale e
intimo commento di Arbesser sulla nostra immagine e sulle umane imperfezioni.
ARTHUR ARBESSER, LUCA CIPELLETTI, CARLO VALSECCHI
CONVERSATION PIECE
Arthur Arbesser continua la sua ricerca di una maniera alternativa e originale per presentare la propria idea di moda. Dopo
la scorsa stagione la collaborazione con l‘architetto Luca Cipelletti continua, uscendo dall‘ambito privato e intimo che aveva
caratterizzato la precedente edizione per incontrare la città nel contesto del quartiere “5 vie“, all‘interno degli ambienti di archeologia industriale del Garage Sanremo.
Per la prima parte dell‘allestimento, Arbesser e Cipelletti conversano con l‘artista Carlo Valsecchi (Brescia 1965) ideando una
mostra in omaggio a Walter Keller in una galleria immaginaria della durata di sole sei ore, con opere provenienti da importanti
collezioni private e precedentemente esposte in istituzioni come il MART di Trento, la GAMEC di Bergamo e il Musée de
l‘Elysée di Losanna. Così il legame tra il designer e l‘artista prende strade inattese: la concezione degli abiti non è stata ispirata
dalle opere di Valsecchi e i due mondi vivono in maniera indipendente. Nondimeno una comune sensibilità li mette in relazione, in un dialogo tra arte e moda che è anche l‘incontro tra menti affini. Le modelle che all‘interno di questi spazi indossano la
collezione PE 2015 di Arthur Arbesser sono semplici spettatrici della mostra o sono parte dell‘installazione?
Nella seguente sala - un grande spazio aperto - il contesto della presentazione di moda subisce un ribaltamento concettuale
del „punto di vista“. La logica dello show e della passerella viene capovolta, instaurando un dialogo complice tra il designer e
il visitatore come in uno still-frame dell‘uscita finale con tutti i pezzi della collezione.
Una concezione immaginata da Cipelletti e sviluppata pensando al ruolo di Arbesser: un designer emergente che nel dialogo
con arte e architettura ha trovato una sua personale forma di ricerca.
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Arthur Arbesser è nato e cresciuto a Vienna, immerso da sempre nella cosmopolita cultura austriaca. Studia moda al Central Saint Martins College, dove perfeziona la sua formazione a stretto contatto con la scena artistica londinese. Subito dopo
la laurea si trasferisce a Milano dove lavora per sette anni con Giorgio Armani.
Il brand Arthur Arbesser debutta a febbraio 2013 durante la Settimana della Moda di Milano e cinque mesi dopo vince “Who
is on Next ?”, il prestigioso concorso organizzato da Vogue Italia e Altaroma. Giunto alla sua quarta collezione Arbesser è
internazionalmente riconosiuto come uno dei designer emergenti più promettenti del panorama milanese.
www.arthurarbesser.com
Luca Cipelletti, dopo la Laurea in architettura al Politecnico di Milano ed una duratura collaborazione con lo studio Albini Helg
Piva, fonda nel 2000 studio AR.CH.IT occupandosi di ambiti progettuali diversi, dall’urbanistica all’architettura, dalla museografia alla direzione artistica. Lo studio persegue da anni una ricerca interdisciplinare nel rapporto tra arte e architettura, una
rinnovata metodologia di lavoro capace di generare visioni ed un contributo sensibile alla qualità culturale della progettazione.
Tra i progetti più recenti, la riqualifica e l’ampliamento del Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano, un articolato progetto sulla produzione agricola del Monte di Portofino con l’artista inglese David Tremlett, il Giardino di Hypnos di Gorgonzola
in collaborazione con gli artisti francesi Anne e Patrick Poirier.
www.ar.ch.it
Carlo Valsecchi nasce a Brescia il 30 gennaio 1965. Nel 1992 espone alla Biennale di Architettura di Venezia e successivamente in Italia ed all’estero, tra cui: Istituto di cultura Italiano, New York 1999; Fondazione Guggenheim, Venezia 2000;
Galerie 213, Parigi 2001; Studio Casoli, Milano 2001; GAMeC, Bergamo 2003; Triennale, Milano 2006; Paris Photo, Statements, Parigi 2007; Past, Present, Future. Highlights from the UniCredit Group Collection, Bank Austria Kunstforum, Vienna
2009; Lumen, a mid-career retrospective, Musée de l’Elysèe, Losanna 2009, esposta alla Walter Keller Gallery, Zurigo 2009
e Galleria Carla Sozzani, Milano 2011. “San Luis” al Museo MART di Rovereto 2011. Subverted, Ivorypress, Madrid, 2012.
Landmark: The Fields of Photography, Somerset House, Londra, 2013.“Mare Nostrum”, Walter Keller Gallery, Zurigo, 2013.
La pubblicazione Lumen, Hatje Cantz 2009, vince il premio The German PhotoBook of the Year 2010.
Samantha Casolari è fotografa e video artist, residente a Brooklyn, NY. Ha lavorato per clienti di calibro internazionale quali
Love Magazine, New York Times T Magazine, Sony, Figaro, Opening Ceremony, New York Magazine, Nike, AnOther Magazine, Port Magazine, e molti altri.
Appassionata di danza classica, ha recentemente completato un progetto artistico con la già prima ballerina del New York
City Ballet Janie Taylor. L‘opera, commissionata da Sony ed International Fragrance and Flavours, verrà presentata questo
autunno a New York.
www.samanthacasolari.com
5 vie art+design
Durante la settimana della moda donna SS15, 5 VIE, il quartiere più antico e più ricco di storia di Milano si trasforma in un
nuovo distretto dall’altissimo valore artistico-culturale proiettato verso la moda e, nello stesso tempo, promotore della ricchezza
culturale del territorio, oltre della tradizione e dell’alto valore dell’artigianato milanese. Un percorso che si snoda tra le fermate
della metropolitana di Cordusio e Sant’Ambrogio, passando per San Maurilio e Santa Marta. 5 vie art+design è un progetto
di marketing territoriale e culturale per il rilancio del centro storico di Milano.
Special thanks
Cordula Reyer
Makeup by: James Molloy and the M•A•C PRO team
Hair by: Elia Piatto
Sound: Patrick Wimberly
Spazio Sanremo di proprietà del Fondo Immobiliare -­Comune di Milano II gestito da BNP Paribas REIM SGR
5vie Art+Design