Domani in ufficio, macchina o motorino? Domani in ufficio, macchina o motorino? VE LO DICE VE LO DICE classmeteo.com classmeteo.com Edizione delle ore 16 PER 27.000 LOCALITÀ ITALIANE E 170.000 CITTÀ DEL MONDO Metroweb, no esclusiva a Telecom Nessuna trattativa in esclusiva con Telecom Italia. Così l’ad di Metroweb, Alberto Trondoli, stamani ha smentito le indiscrezioni su una trattativa col gruppo telefonico italiano per l’ingresso nel capitale della società. «A me non risulta che si sia arrivati a una trattativa finale né che ci sia un’esclusiva con Telecom, i giochi sono aperti», ha spiegato Trondoli. «Ovviamente la decisione spetta ai soci», ha aggiunto. Una decisione definitiva sulla scelta del partner di Metroweb dovrebbe comunque arrivare entro un mese. «Sembra inevitabile che la decisione venga presa entro fine marzo, anche per la metà del mese prossimo», ha precisato. Peraltro non c’è ancora una discussione sui piani industriali di Telecom Italia e di Vodafone e una decisione, come più volte detto, verrà presa in funzione dei piani, «per questo mi sembra difficile Domani con MF Tutte le novità dal mondo della moda che si parli dell’entità dell’aumento di capitale», ha concluso Trondoli. Secondo le fonti di stampa starebbe stata definita in un miliardo di euro l’entità dell’aumento di capitale che si renderà necessario per far entrare un operatore in Metroweb. L’ipotesi sarebbe quella di aumenti di capitale progressivi sottoscritti da Telecom Italia fino a garantirle il controllo con F2i che si diluirebbe dall’attuale 53,2% mentre la Cassa depositi e prestiti, oggi al 46%, dovrebbe restare azionista. Telecom Italia e Vodafone hanno mostrato interesse a rilevare il 53,2% di Metroweb detenuto da F2i. Ma il fondo infrastrutturale non ha ancora deciso se vendere tutta o una parte della sua quota. 3 Venerdì 13 Febbraio 2015 n° 263/1 Edizione del pomeriggio di MF, il quotidiano dei mercati finanziari. Reg. al tribunale di Milano n.266 del 14-4-89. Direttore Responsabile: Paolo Panerai. Milano Finanza Editori Spa, Via Burigozzo 5, 20122 Milano, tel. (02)582191. C o n c e s sio n a r i a e s clu siva : C l a s s P ub bl ic it à , v i a Bu r igoz z o 8 , 2 0122 M i l a no, t el.(0 2)5821952 4. Nel quarto trimestre è salito dello 0,3% Cresce il pil dell’Eurozona Gli analisti si aspettavano un +0,2%. Spread Btp-Bund in calo a 123 punti Milano. Il pil dell’Eurozona cresce oltre le attese. Dopo che il pil della Germania ha sorpreso in positivo nel quarto trimestre (+0,7%), che quello francese è salito dello 0,1% su base trimestrale e quello italiano è rimasto invariato (-0,3% nei confronti del quarto trimestre 2013), nell’Eurozona la lettura preliminare del pil ha mostrato una crescita dello 0,3% tra ottobre e dicembre e un aumento dello 0,9% su base tendenziale. Il consenso degli economisti si attestava a +0,2% a livello trimestrale e +0,8% su base annuale. Il dato del quarto trimestre è risultato inferiore dell’1,9% rispetto al picco registrato nei primi tre mesi del 2008. Dopo il dato sul pil dell’area euro il cambio euro/dollaro è rimasto poco mosso a 1,1431. Lo spread tra Btp e Bund è sceso a 123 punti base, sullo stesso livello del differenziale Bonos-Bund, con i rendimenti italiani e spagnoli appaiati all’1,59%. Il Bono ha infatti perso circa 20 punti base di vantaggio nelle ultime settimane in scia alle maggiori incertezze politiche di Madrid rispetto a Roma, Mediaset in calo dopo la cessione Il titolo Mediaset è stato sospeso questa mattina con un-6,15% teorico dopo il collocamento sul mercato del 7,79% del capitale da parte di Fininvest. In seguito è rientrato in contrattazione e alle ore 9,50 veniva scambiato a 4,072 euro, con un ribasso del 4,46%. L’operazione è avvenuta ieri per 4,1 euro ad azione con uno sconto del 4% sui prezzi di chiusura, pari a un incasso di 377 milioni di euro. Gli analisti di Equita (rating buy, prezzo obiettivo 4,2 euro) sono positivi sul titolo, anche se ammettono che la cessione della quota è una mossa del tutto inattesa. Secondo gli esperti, «rimane immutata l’equity story: ripresa della pubblicità sulla tv in chiaro in Italia nel corso del 2015 (con una stima di un +3% rispetto alla guidance di un +2-4%) e possibile deal sulla pay-tv”. Mediobanca conferma il rating outperform e il target price a 4,58 euro perché grazie a questa mossa Fininvest avrà la possibilità di abbattere in maniera visibile il suo debito, sempre mantenendo il controllo (33,5%). MB avanza l’ipotesi di un possibile scenario m&a, ma ciò che più colpisce gli esperti è la buona situazione macro-economica data dalla svalutazione dell’euro e dal prezzo del petrolio dimezzato in meno di un anno. Akros ha abbassato il giudizio da hold a reduce ma alzato il target price da 2,6 a 3,7 euro su Mediaset. Gli analisti hanno inziato a valutare la pay tv 900 milioni (da zero di prima), Telecinco a valore di mercato ed Ei Towers a 47 euro per azione. Hanno alzato da 0,7 a una volta le vendite del free to air: di conseguenza il prezzo obiettivo è stato alzato a 3,7 euro. Atlantia 22,720 -0,8 Autogrill 7,490 -0,1 Azimut 21,570 0,1 A2a 0,858 B M.Paschi Siena 0,496 2,3 B P Emilia Romagna6,895 1,1 B Pop Milano 0,825 3,6 Banco Popolare 13,110 1,9 Buzzi Unicem 11,850 -0,4 Campari 5,970 1,2 FTSE Mib +0,87% Cnh Industrial Enel Enel Green Power Eni Exor Fiat Chrysler Finmeccanica Generali Gtech Intesa Sanpaolo 7,075 0,4 3,914 1,0 1,809 -0,8 15,700 1,4 37,130 -1,4 12,570 -0,9 10,240 -1,2 18,350 1,0 17,170 0,8 2,800 2,5 Luxottica Group 52,000 -0,5 Mediaset 4,060 -4,7 Mediobanca 7,940 -0,7 Mediolanum 6,470 -0,2 Moncler 12,990 0,3 Pirelli e C. 13,050 1,5 Prysmian 16,990 0,9 Saipem 8,885 1,2 Salvatore Ferragamo26,680 0,7 Snam 4,244 -0,2 STMicroelectronics 7,880 -0,8 Telecom Italia 0,979 -0,1 Tenaris 13,580 1,3 Terna 3,954 -0,2 Tod’s 91,750 0,6 Ubi Banca 6,700 2,6 Unicredit 5,485 2,9 UnipolSai 2,500 0,1 World Duty Free 9,545 -0,2 Yoox 19,790 -0,4 PER 27.000 LOCALITÀ ITALIANE E 170.000 CITTÀ DEL MONDO Scende il debito dello Stato italiano Si inverte la tendenza del debito pubblico italiano. Secondo quanto rilevato da Bankitalia, a dicembre il debito delle amministrazioni pubbliche è diminuito di 26 miliardi di euro rispetto al mese precedente, scendendo a 2.134 miliardi. A novembre il debito era infatti risultato pari a 2.160 miliardi, in crescita di 2,6 miliardi rispetto a ottobre. In ogni caso, a dicembre il debito è rimasto maggiore di quello registrato nello stesso mese del 2013, quando era stato pari a 2.068 miliardi (127,8% del pil), aumentando in un anno di 66,2 miliardi circa. Tale incremento è stato di poco superiore al fabbisogno delle amministrazioni pubbliche di 65,8 miliardi. Gli scarti e i premi di emissione hanno contenuto il debito per 8,7 miliardi, compensando quasi interamente l’incremento determinato dalla crescita delle disponibilità liquide del Tesoro di 8,6 miliardi (a 46,3 miliardi) e dalle variazioni dei cambi (0,5 miliardi). Sul fabbisogno ha inciso per 4,7 miliardi il sostegno finanziario ai Paesi dell’area dell’euro che nel 2013 era stato di 13 miliardi. Complessivamente, nel quinquennio 2010-2014, il contributo italiano al sostegno finanziario ai Paesi dell’Eurozona è stato pari a 60,3 miliardi: sono stati concessi prestiti bilaterali alla Grecia per 10 miliardi nell’ambito del primo programma di aiuti, mentre il contributo al capitale dello European stability mechanism (Esm) è stato di 14,3 miliardi, di cui 2,9 miliardi nello scorso anno. La quota di pertinenza dell’Italia degli aiuti erogati dallo European financial stability facility (Efsf), invece, è stata pari a 36 miliardi (1,8 nel 2014). Di questi ultimi, 27,2 miliardi sono stati concessi alla Grecia nell’ambito del secondo programma, 5,2 al Portogallo e 3,5 all’Irlanda. Infine, con riferimento alla ripartizione per sottosettori, il debito delle amministrazioni centrali è cresciuto di 75,6 miliardi a quota 2.035,6 miliardi, mentre quello delle amministrazioni locali è diminuito di 9,4 miliardi, a 99,2 miliardi e il debito degli enti di previdenza è rimasto sostanzialmente invariato. 13/02/2015 13:30:07 News Venerdì 13 Febbraio 2015 Mediobanca soffre dopo Groupama Il titolo Mediobanca accelera al ribasso a Piazza Affari (-1,50% a 7,875 euro) dopo che i francesi di Groupama sono usciti dall’azionariato. Il gruppo assicurativo francese ha infatti collocato presso investitori istituzionali il 4,9% di piazzetta Cuccia, 42,4 milioni di azioni, l’intera quota in portafoglio, per un controvalore di 333 milioni di euro a fronte di un prezzo storico di acquisto della quota di 470 milioni di euro. Il collocamento è avvenuto a un prezzo medio di7,85euro per azione,conuno sconto modesto dell’1,8%rispetto al prezzo di chiusuradi ieri. L’operazione è stata gestita da Morgan Stanley come bookrunner. Trade date dell’operazione sarà il 13 febbraio, mentre il settlement avverrà in data 17 febbraio 2015. La transazione «non riflette in alcun modo un giudizio sulla strategia del management di Mediobanca «, ha precisato Groupama. Semplicemente la compagnia ha spiegato che punta a bilanciare il suo portafoglio quando le condizioni di prezzo sono favorevoli. «Il possibile overhang (eccesso di carta sul mercato, ndr) era ben notoeladecisione di vendere oraprobabilmenteha a che fareconla recente buona performancedel titolo: +22%mese su mese con l’azione che è scambiata ai massimi degli ultimi cinqueanni», hanno notato gli analisti di Kepler Cheuvreux che vedonoun ulteriore potenzialeupside del 9% per il titolo e considerano l’attuale debolezzadel prezzo delle azioniun’opportunità di acquisto (buy e target price a 8,75 euro confermati). Groupama, entrata nel capitale di Mediobanca nel 2002 con una quota iniziale del 2%, era membro del vecchio gruppo C del patto di sindacato di Mediobanca , quello che riuniva i soci esteri guidati dal finanziere bretone, Vincent Bolloré. Nel 2013 ha poi deciso di lasciare il patto. Non aveva rinnovato il patto di sindacato, che ad oggi detiene il 31,44% del capitale della banca, proprio perché intenzionata a ridurre la sua partecipazione. L’uscita dal capitale era quindi attesa e in questo modo toglie il cosiddetto rischio overhang (eccesso di carta sul mercato) sul titolo. «L’uscita di Groupama dal capitale di Mediobanca era prevista e rimuove l’overhang sul titolo. Ribadiamo il nostro rating hold e il target price a 7,90 euro sull’azione», hanno sottolineato anche gli analisti di Banca Akros. Si ricorda che di recente Unicredit ha affermato che il suo 8,63% di Mediobanca è strategico, quindi non è in vendita. La valuta salita dello 0,5% sul dollaro Lo yen fa piangere Tokyo Citic ha emesso in Cina titoli strutturati per 50 mln di dollari, un record Milano. Borse cinesi ben intonate grazie al cessate il fuoco sull’Ucraina e agli accordi sulla Grecia. Questa mattina sono soprattutto i listini di Hong Kong e Shanghai a beneficiare dei dati macroeconomici e politici, mentre Tokyo soffre uno yen che ha rialzato la testa contro il dollaro guadagnando in una sola seduta lo 0,5% a quota 118,53. Gli investitori ritengono infatti che la Banca centrale giapponese non effettuerà un altro stimolo monetario. Alle ore 8 italiane l’Hang Seng scambiava a +0,84%, Shanghai era positiva per lo 0,81%. Entrambi i listini stavano ritracciando dopo i più corposi guadagni delle ore precedenti. Il Nikkei ha invece chiuso in flessione a 17.913,36 punti (-0,4%). L’oro è salito dello 0,5% a 1.228,18 dollari l’oncia, mentre l’argento è balzato dello 0,8% a 16.9899 dollari l’oncia. Il petrolio Wti è stato scambiato sopra quota 50, a 51,8 dollari il barile, con un miglioramento di 2,37 dollari al barile. Una Per Equita la Ferrari vale 7 miliardi Nonostante la recente forte performance a Piazza Affari (+66% dall’annuncio dello spin off della Ferrari) stamani Equita ha ribadito il rating buy su Fiat Chrysler e alzato il target price da 11,4 a 15,5 euro (questa mattina l’azione sale dello 0,24% a 12,72 euro in borsa), ritenendo che il Cavallino Rampante resti il primario catalyst con possibili sorprese su volumi/margini, potendo ottenere i multipli delle società best-in-class nel settore del lusso. Inoltre, la visibilità dell’area Emea (Europa, Medio Oriente e Africa) sta migliorando tanto che gli analisti della sim stimano un break-even operativo da quest’anno, aumentando la possibilità di sfruttare le perdite pregresse. Senza contare che Fca, post spin-off della Ferrari, è pronta per nuove aggregazioni e le recenti dichiarazioni dell’ad, Sergio Marchionne, vanno in questa direzione, giustificando l’appeal speculativo. La valutazione di Fca è stata così alzata a 15,5 euro principalmente per effetto dell’aggiornamento del cambio euro/dollaro da 1,26 a 1,2, con effetto traslativo positivo sul 60% dell’ebit del gruppo (Equita per quest’anno si aspetta un ebit a 4,441 miliardi di euro dai 3,223 miliardi del 2014), e per la maggior valutazione dell’area Emea. Come conseguenza sono stati alzati i benefici per l’utilizzo delle perdite pregresse (si ipotizza sfruttate al 25%). Al contempo, gli analisti della sim hanno considerato la riduzione dell’effetto diluitivo MCB, essendo il prezzo di Fca sopra 12,93 dollari, estremo superiore del range di conversione e il maggior valore dei business del lusso con la Ferrari valutata ora a 6,9 miliardi di euro (+8% rispetto alla stima precedente) pari a un multiplo enterprise value/ebitda 2016 di 9 volte e a un multiplo prezzo/utile di 22 volte. Comunque è principalmente per effetto del dollaro e dell’area Emea che gli esperti di Equita hanno alzato le stime di ebit 2015-2016 di Fca in media del 7%. Tra l’altro, la stima di ebit di quest’anno della sim a 4,441 miliardi di euro si posiziona nella parte alta della guidance della società: ebit tra 4,1 e 4,5 miliardi di euro. Cifre che non includono alcun impatto derivante dalle operazioni relative alla Ferrari. 4 Etruria ricorre contro commissario La Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio è pronta a fare ricorso contro il commissariamento. Secondo quanto ha riferito una fonte a conoscenda dei fatti, gli ormai ex amministratori della popolare starebbero valutando la possibilità di fare ricorso al tribunale amministrativo (Tar) contro il commissariamento deciso lo scorso martedì 10 febbraio dal Ministero delle Finanze, dopo che dagli accertamenti della Banca d’Italia sono emerse gravi perdite sul patrimonio dovuto alle consistenti rettifiche sul portafoglio crediti. In una nota diffusa ieri sera i commissari straordinari, Riccardo Sora e Antonio Pironti, hanno fatto sapere che al momento non risulta possibile fornire elementi di dettaglio sulla situazione della banca, che saranno invece comunicati nella relazione sostitutiva al bilancio 2014. I commissari hanno comunque spiegato che prima del loro insediamento il cda di Banca Etruria ha esaminato i dati preliminari dello scorso esercizio, evidenziando un forte deterioramento dell’attivo. DISPONIBILE SU: ® classmeteo.com divisione di Citic Securities ha venduto titoli strutturati per 50 milioni di dollari, il maggior importo mai registrato, in seguito alla domanda in Cina di investimenti con rendimenti più elevati. Questo è un settore cresciuto del 40% nel 2014 secondo le stime di Marketwatch. Adeffettuare l’operazione è stata Csi Financial Products Ltd, che il 28 gennaio scorso ha emesso un bond semestrale callable che stacca una cedola del 3% all’anno per i primi tre mesi e del 3,5% per quelli successivi. Secondo Bloomberg, l’ammontare dei prodotti strutturati venduti da Ubs in Cina a gennaio è stato pari al 50% di tutta l’emissione avvenuta l’anno scorso. Bain Capital ha siglato un accordo per acquisire l’operatore alberghiero giapponese Oedo-Onsen Holdings, mettendo a segno l’ultimo grande investimento estero nel settore dell’ospitalità del Giappone. Il prezzo della transazione è stato concordato in 50 miliardi di yen (423 milioni di dollari). As Roma, 175 mln di finanziamento L’As Roma ha perfezionato l’operazione di rifinanziamento sottoscrivendo un contratto per 175 milioni di euro con Goldman Sachs. Quest’ultimo rappresenta il Mandated lead arranger e bookrunner. Lo scopo è di rimborsare integralmente il debito finanziario e di finanziare i costi operativi. La società calcistica precisa che l’operazione non ha nulla a che fare con il progetto di costruzione del nuovo stadio della Roma nell’area Tor di Valle. Il finanziamento è stato stipulato a tasso variabile Euribor 3 mesi (con un minimo dello 0,75%), spread pari al 6,25% e uno sconto di emissione del 3%. La scadenza è nel febbraio 2020. Standard & Poor’s ha attribuito la valutazione BB+ al contratto di finanziamento e all’operazione. Due settimane fa la società, che sta inseguendo la Juventus ai vertici della classifica di serie A, aveva comunicato l’acquisizione di due giocatori. Si tratta, per ora a titolo temporaneo (fino al 30 giugno prossimo), dei diritti di Victor Ibarbo per 2,5 milioni di euro. L’accordo prevede il diritto di opzione per l’acquisizione a titolo definitivo, che dovrà essere esercitato al termine della stagione sportiva 2014/2015, per un valore complessivo di 12,5 milioni di euro. Il secondo calciatore è Seydou Doumbia, acquisito per 14,4 milioni di euro. Con il giocatore è stato sottoscritto un contratto di prestazione sportiva fino al 30 giugno 2015. giornali ClassTV msnbc (canale 27 digitale terrestre) ClassTV msnbc (interattivo) sito internet sito mobile iPhone iPad Blackberry Samsung 13/02/2015 13:30:08 News Venerdì 13 Febbraio 2015 Dal 28 febbraio 2015 in mostra a Padova Cento anni di guerre In 120 immagini il rapporto tra fotografia, conflitti e documentazione Milano. Un secolo di conflitti in 120 immagini. Le più emblematiche, selezionate da Walter Guadagnini per Questa è guerra!. L’esposizione sarà ospitata a Padova, nelle sale del Palazzo del Monte di Pietà, dal 28 febbraio al 31 maggio. La scansione è quella cronologica tradizio- nale: dalla Prima Guerra Mondiale, alla Guerra civile spagnola, dalla Seconda Guerra Mondiale fino al Vietnam, al Ruanda, ai conflitti post 11 settembre. Alle immagini si accompagnano contenuti multimediali che indagano la relazione tra guerra, fotografia e documentazione. Da non perdere in TV 5 Giorni sui Mercati – Class Cnbc ore 21.00 Da non perdere questa sera “5 Giorni sui Mercati”, condotto da Marina Valerio, in diretta tutti i Venerdì alle ore 21.00 su Class Cnbc. Interviste e approfondimenti sulla settimana in chiusura. Gli ospiti di questa sera saranno: E. Cisnetto (Società Aperta), A. Banfi (Università Cattolica del Sacro Cuore), P. Valente (Valente & Ass. Geb Partners), A. Milesi (Onis). The Floor – Class Cnbc ore 20.00 Da non perdere questa sera “The Floor”, il programma di Class Cnbc condotto da Silvia Berzoni. “The Floor” è il primo ed unico format TV trasmesso direttamente dal floor di Wall Street. Ogni settimana analisi, informazioni e commenti con i protagonisti dell’economia e della finanza mondiale. QUESTA SERA SULLE TV DI Canale 55 17.00 Alert Mercati 18.00 Report - Il Tg della Finanza 19.10 I Vostri Soldi di C. Signorile 20.00 The Floor di S. Berzoni 21.00 5 Giorni sui Mercati Ospiti: E. Cisnetto (Società Aperta);A. Banfi (Università Cattolica del Sacro Cuore); P. Valente (Valente & Ass. Geb Partners) A. Milesi (Onis) 22.00 Linea Mercati Notte 17.00 Class Horse Tv Live 17.30 Il Fascino del Cavallo “Dal progetto «Il cavallo nella scuola» l’educational sugli schermi di ClassHorseTV” 19.00 Global Horse News Weekend 20.15 Grooming “Il professionismo inizia dai box” 20.45 Raidho, a cavallo…dei 7 chakra “Puntata 8” 00.20 Class Horse Tg Weekend 00.35 Global Horse News Weekend Canale 56 18.00 Fashion Dream 18.15 Full Fashion Designer, Le sfilate dei grandi stilisti 21.00 Breakout 22.00 Full Fashion Designer, Le sfilate dei grandi stilisti 22.30 Fashion Dream Domani in ufficio, macchina o motorino? VE LO DICE classmeteo.com PER 27.000 LOCALITÀ ITALIANE E 170.000 CITTÀ DEL MONDO 5 13/02/2015 13:30:08
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