Caso Clinico “UNA TROMBOSI VENOSA VERAMENTE SISTEMICA” “Trombosi delle VSE … ma non solo” Gastroenterologia 1 Radiologia Neuroradiologia Immuneomatologia Reumatologia Medicina M. G. Lucà F. Sala C. Agostinis T. Lerede M. Limonta A. Brucato 17 aprile 2014 F. M. maschio 25 anni trasferito in Gastroenterologia 1 da altro Ospedale il 30-6-2011 con indicazione a TIPS in recente diagnosi di sindrome di Budd Chiari (BCS) e TVP femorale dx Storia Clinica dal 2011 • Feb • Mar • Mag • Giu drenaggio di ascesso perianale; Clexane 4000 U s.c. per 12 giorni VP femoropoplitea superficiale dx; inizio TAO ostruzione completa della Vena Femorale comune dx da Coumadin a Sintrom 26-6-11 ricovero per febbricola ed edema arto inf dx … TAC: trombosi incompleta della vena cava inferiore (VCI) estesa per 10 cm in lunghezza e 15 mm di diametro trasverso massimo origina cranialmente allo sbocco della vena renale dx, mentre la vena renale sinistra è dilatata e pervia; caudalmente il trombo giunge sino alla biforcazione delle vene iliache, pervie ma ectasiche; trombosi completa femorale dx + incompleta femorale sinistra trombosi completa delle vene sovraepatiche (VSE) con trombo anche nella vena cava inferiore verso l’atrio epatomegalia disomogenea; asse splenoportale pervio, non ascite; adenomegalie inguinali a dx. trombosi incompleta del tratto intratoracico della vena cava inferiore con presenza di formazione trombotica di 8 mm estesa per 13 mm in senso cranio-caudale; polmoni nella norma. • 30-6-11 stop TAO, iniziata eparina e.v. e trasferito … all’arrivo: • EO : condizioni generali buone, adenopatie inguinali dx, epatomegalia non dolente, esiti di TVP all’arto in dx, PA 130/95, FC 80 bpm, Saturazione periferica dell’ossigeno 96 % • EE di routine: WBC 7950/mcL (N 9140), RBC 4270/mcl, Hb 9.5 g/dL, MCV 74.7 fL, PLT’s 394000/mcL; INR 2.48, fibrinogeno 183 mg/dL, bilirubina tot/diretta 1.6/0.6 mg/dL, AST 20 U/L, ALT 20 U/l, GGT 114 U/l, ALP 86, LDH 326 U/L protidemia 6.4 g/dL, albumina 2.54 g/dL, gammaglobuline 23.3% colesterolo totale 99 mg/dL, trigliceridi 56 mg/dl creatininemia 0.94 mg/dL, azotemia 31 mg/dL, Na 131 K 4.9 Cl 97 mmol/L, Ca 8.5 mg/dL PCR 12.8 mg/dl Bassi valori di sideremia, saturazione della transferrina, folati e B12 CEA, CA19-9 AlfaFP nei limiti. Esame chimico-fisico delle urine: senza alterazioni di rilievo ANA, c-ANCA, p-ANCA, AMA, ASMA, MPO, PR3 e tTG negativi; LAC pos, ACA IgM pos 71. Sangue occulto fecale: negativo. Emocolture negative. HbsAg neg, HbsAb pos 342, AbHCv neg. •ECG ed Rx Torace: non alterazioni •ECOcardiogramma: escluse trombosi endocavitarie •EGDS: non segni di ipertensione portale SINDROME DI BUDD-CHIARI - BCS ostacolo all’efflusso venoso epatico in qualsiasi tratto compreso tra vene epatiche minori e l’atrio destro indipendentemente dal meccanismo di ostruzione PRIMARIA in patologia venosa primitiva (trombotica o infiammatoria) -Trombofilia acquisita -Trombofilia ereditaria -Fattori di rischio per trombosi SECONDARIA a compressione estrinseca (resezione epatica, trapianto di fegato, tumori del fegato, fegato policistico, …) BCS: FATTORI TROMBOFILICI Fattori locali (poco frequenti) •Neoplasie (epatiche, renali/surrenaliche, VCI, ADx) •Cisti/ascessi epatici; FNH •Resezione epatica/OLTx •Cirrosi epatica Murad SD, Ann Int Med 2009 BCS: FATTORI TROMBOFILICI Fattori locali (poco frequenti) •Neoplasie (epatiche, renali/surrenaliche, VCI, ADx) •Cisti/ascessi epatici; FNH •Resezione epatica/OLTx •Cirrosi epatica Fattori sistemici 1. Trombofilia acquisita 2. Trombofilia ereditaria 3. Fattori di rischio per trombosi Trombofilia acquisita 44% Disordini mieloproliferativi (MPD) 49% Sindrome da anticorpi antifosfolipidi (APS) Emoglobinuria parossistica notturna (PNH) Iperomocisteinemia 22% Trombofilia ereditaria 21% Fattore V Leiden (FVL) 12% Mutazione del gene per il Fattore II (G20210A) Deficit di proteina C - Deficit di proteina S Antitrombina Polimorfismo C677T MTHFR Fattori di rischio per trombosi Contraccettivi orali 33% Gravidanza 6% Neoplasie Stati infiammatori sistemici (RCU) 23% Murad SD, Ann Int Med 2009 FATTORI DI RISCHIO PER TROMBOSI PERCENTUALI MEDIE RIPORTATE IN LETTERATURA DAL 1997 AL 2006 practice guidelines. LD DeLeve. Hepatology, May 2009 AASLD Hepatology, May 2009 practiceguidelines. guidelines.LD LDDeLeve. DeLeve. Hepatology, May 2009 AASLDpractice practice guidelines. LD DeLeve. Hepatology, May 2009 Report commissione AISF. Coordinatore Primignani. Febbraio 2008 Report MMM Primignani. Febbraio 2008 Reportcommissione commissioneAISF. AISF.Coordinatore Coordinatore M Primignani. Febbraio 2008 Report commissione AISF. Coordinatore Primignani. Febbraio 2008 BCS RACCOMANDAZIONI AASLD PER LA DIAGNOSI 1. Rule out space occupying lesions, or malignant tumors, compressing or invading the hepatic venous outflow tract 2. Seek clinical evidence for ulcerative colitis celiac disease, and for systemic diseases 3. Routinely check for multiple, concurrent risk factors for thrombosyis a. do not rule out a diagnosis of myeloproliferative disease solely on the basis of normal peripheral blood count b. when coagulation factor levels are below the normal range, do not regard decreased levels of protein C, protein S or antithrombin as a primary deficiency in the absence of a positive family history or screening c. do not regard relatively weak thrombotic risk factors (factor V Leiden mutation, prothrombin gene mutation, hyperhomocysteinemia, or oral contraceptive use) as the only risk factor FULMINANTE encefalopatia entro 8 sett dalla comparsa dell’ittero ACUTA ascite intrattabile e necrosi epatocitaria senza circoli collaterali, da breve periodo. Trombosi di tutte le VSE usuale SUBACUTA la più frequente, esordio insidioso, ascite e necrosi epatocitaria anche minime, ipertensione sinusoidale ridotta dai circoli venosi collaterali portali e delle vene epatiche. Trombosi di tutte le VSE solo nel 30% dei pz CRONICA si manifesta con le complicanze della cirrosi N. Menon, NEJM - 2004 Caratteristiche dei pz alla diagnosi (210 pz) Ascite 83% Dolore addominale 61% Varici esofagee 58% Encefalopatia 9% Sdr epatorenale 7% Epatomegalia 67% Splenomegalia 52% ACUTA CRONICA ACUTA+CRONICA 26% 20% 53% Murad SD, Ann Int Med 2009 BCS TERAPIA MEDICA - PROCEDURE RADIOLOGICHE - CHIRURGIA OBIETTIVI: • risoluzione o stabilizzazione dell’occlusione VSE e/o VCI • controllo delle manifestazioni cliniche e/o delle complicanze • cura delle cause predisponenti TUTTI I PAZIENTI DEVONO RICEVERE TERAPIA ANTICOAGULANTE previa profilassi del sanguinamento g-i, prima possibile (INR 2-3). La TAO va mantenuta indefinitamente Inoltre, deve essere messo in atto trattamento della malattia di base quando disponibile ed i trattamenti per le conseguenze della ipertensione portale altre terapie per ristabilire l’efflusso venoso epatico sono la TROMBOLISI (locale o sistemica), l’ANGIOPLASTICA (con o senza stent) e la TIPS (poco spazio per SHUNT CHIRURGICO). il TRAPIANTO DI FEGATO è indicato in caso di progressione dell’insufficienza epatica nonostante la detensione dell’ipertensione portale. Consider initial management for recently diagnosed BCS in close connection with a transplant Center BCS TIPS -RAZIONALE: DECONGESTIONARE I SEGMENTI DEL FEGATO INTERESSATI -E’ indicata in URGENZA in caso di rapido deterioramento della funzione epatica, importante citolisi e insufficienza renale (più frequenti in caso di trombosi portale) -Fattibile in > 90% dei casi anche in presenza di trombosi portale -Trombosi precoce di stent infusione di eparina dopo puntura della vena porta -Stenosi/occlusione nel 70-87%. Meno frequente con stent ricoperti. Necessaria “manutenzione” Radiologia in BCS Reperti radiologici nella sindrome di Budd-Chiari Segni radiologici sospetti per vasculite Diagnosi differenziali delle vasculiti nel caso in esame Francesco Sala Dip. Diagnostica per immagini Reperti radiologici nella BCS – Fase acuta - Stenosi/trombosi vene sovraepatiche o VCI - Frequente versamento peritoneale Reperti radiologici nella BCS – Fase acuta - Enhancement precoce del lobo caudato e delle porzioni centrali del fegato intorno alla VCI con ridotto enhancement del resto del fegato - Enhancement ritardato delle porzioni periferiche del fegato e porzioni centrali ipodense (aspetto “flip flop”) per stasi del mdc in vene capsulari Reperti radiologici nella BCS – Fase subacuta - Occlusione vene sovraepatiche/VCI - Enhancement disomogeneo (a noce moscata) in fase venosa portale, con iperdensità centrale e ipodensità periferica, dovuto alla congestione venosa - Profili epatici normali - Possibile ascite Reperti radiologici nella BCS – Fase cronica - Profili epatici lobulati - Versamento peritoneale - Circoli collaterali - Fibrosi vene sovraepatiche Reperti radiologici nella BCS – Fase cronica - Circoli collaterali - Ipertrofia del lobo caudato - Noduli di rigenerazione - Versamento peritoneale Nel caso del nostro paziente … … con quale affermazione sei d’accordo: • si conferma la diagnosi di BCS • vi è indicazione a TIPS in urgenza • vi è indicazione a valutazione pre-trapianto • tutte le precedenti … all’arrivo: • EO ………………… • EE: ………………………. • EGDS: non segni di ipertensione portale Discussione Multidisciplinare (Chirurgo dei Trapianti, Radiologo Interventista, Cardiochirurgo, Ematologo ): 1. APPROCCIO TERAPEUTICO IMMEDIATO (TERAPIA MEDICA / CHIRURGICA / TIPS): - assenza di sintomi riconducibili ad ostruzione acuta e di ipertensione portale - non indicazione attuale a trapianto di fegato per la BCS - trombosi non databile (verosimilmente non recente) e parziale - per l’estensione prossimale della trombosi, impossibile creare un filtro di eventuali emboli verso l’Arteria Polmonare (né proponibili trombectomie chirurgiche) - non indicati rivascolarizzazione endovasale della trombosi delle VSE né confezionamento di shunt portosistemico (TIPS) - indicazione a proseguire solo con terapia medica. 2. ITER SUCCESSIVO: indagini per chiarire la etiologia della trombosi Riassumendo … TIPS PRIMA si DOPO no TROMBOFILIA PRIMARIA ? SECONDARIA ? OLTx no MALATTIA DI BASE ??? no ??? ricerca delle cause e di malattie infiammatorie sistemiche … cosa cercare ? • MICI • vasculite •malattia mieloproliferativa •trombofilia congenita •tutte le precedenti … iter diagnostico successivo TAC T + A + P: … circoscritto addensato mantellare lobare inf sx (su possibile base vascolare); trombosi delle VSE alla confluenza in VCI; trombosi subtotale della VCI pre-atriale dx di 14 mm; pervio il tratto retroepatico; completa trombosi della VCI dalla confluenza delle vene iliache sino all’altezza dello sbocco della vena renale dx attualmente dilatata; vena renale sx più craniale rispetto alla trombosi; opacizzazione un poco ritardata degli assi venosi iliaci; buona opacizzazione delle vene femorali; … non masse patologiche. • RSS + ECO anse intestinali: reperti di normalità • ECO controllo AAII: a dx trombosi della vena femorale superficiale; vena poplitea pervia, comprimibile; aneurisma del diametro di 25 mm circa dell’Arteria femorale superficiale nel tratto medio della coscia (vasculite da M. di Behcet?); a sx asse venoso femoropopliteo pervio, comprimibile • Rivalutazione anamnestica : positiva per aftosi orale • valutazione dermatologica e oculistica: confermata pseudofollicolite (prevalente all’arto inferiore dx) (test della Patergia dubbio); esclusa uveite, ma evidenziato quadro di sospetto pretrombosi retinica • rivalutazione TAC polmone (anche per intercorrente minima emottisi): possibile alterazione aneurismatica in sede di trombosi (embolia?) dell’arteria polmonare sx • tipizzazione HLA: B51 assente … iter successivo • rivalutazione TAC polmone (anche per intercorrente minima emottisi): possibile alterazione aneurismatica in sede di trombosi (embolia?) dell’arteria polmonare sx AngioTC polmone: ispessimento (infiammatorio probabile) delle pareti del ramo inferiore dell’arteria polmonare sx con ipertrofia delle arterie bronchiali corrispondenti; trombosi subtotale del ramo arterioso polmonare inferiore sx; trombosi completa del ramo segmentario basale laterale sx cui corrisponde circoscritto addensato infartuale subpleurico; pervi i rami per il lingulare ed il basale posteriore; analoga trombosi arteriosa di rami segmentari e subsegmentari basali laterali a dx; bilaterale forte ritardo di circolo polmonare con opacizzazione laminare delle vene polmonari dei lobi inferiori (non si esclude patologia vascolare periferica – non dimostrabile direttamente). DIAGNOSI DI VASCULITE SISTEMICA DA M DI BEHCET (ANGIO-BEHCET) • VALUTAZIONE REUMATOLOGICA: CONFERMATA MALATTIA DI BEHCET • TRATTAMENTO STEROIDEO AD ALTE DOSI (BOLI DI METILPREDNISOLONE DA 1 GR/DIE X 3 GIORNI DAL 11/07 AL 13/07/11 E QUINDI PREDNISONE 65 MG/DIE DAL 14/07/11). • ESCLUSA INDICAZIONE A TRATTAMENTO ENDOVASALE DELL’ANEURISMA DELL’ARTERIA POLMONARE … iter successivo •CoroTC: negativa per stenosi/aneurismi •RM encefalo: … lo studio dei seni venosi evidenzia assenza di flusso nella porzione verticale del seno sagittale superiore; riduzione di flusso nel seno trasverso di dx •RIVALUTAZIONE REUMATOLOGICA: consigliata terapia con Azatioprina in associazione alla terapia steroidea … diagnosi finale, terapia, follow-up Trasferito in Medicina per prosecuzione cure il 26-7-11 con diagnosi di VASCULITE SISTEMICA DA M DI BEHCET (ANGIO-BEHCET) con sindrome di Budd-Chiari ... In corso trattamento immunosoppressivo con steroide e Azatioprina TERAPIA/DIE -DELTACORTENE 60 MG -AZATIOPRINA 50 MG -CLEXANE 6000 U X 2 s.c. -LANSOPRAZOLO 30 MG FOLLOW-UP SUCCESSIVO -REUMATOLOGIA -CENTRO TAO -NEURORADIOLOGIA Diagnosi radiologica di vasculite La TC del paziente “col senno di prima e poi” Reperti radiologici nella sindrome di Budd-Chiari Segni radiologici sospetti per vasculite Diagnosi differenziale delle vasculiti nel caso in esame Francesco Sala Diagnostica per immagini TC ADDOME E TORACE del 7/7/11 Rilievi TC addome • • • • Trombosi delle vene sovraepatiche ( ) Trombo isolato allo sbocco della vena cava in atrio dx ( ) Trombosi della vena cava e delle vene iliache Segni di anomala perfusione epatica senza lesioni sostitutive del fegato TC ADDOME E TORACE del 7/7/11 Rilievi TC addome • • • • Trombosi delle vene sovraepatiche Trombo isolato allo sbocco della vena cava in atrio dx Trombosi della vena cava e delle vene iliache ( ) Segni di anomala perfusione epatica senza lesioni sostitutive del fegato TC ADDOME E TORACE del 7/7/11 Rilievi TC addome • • • • Trombosi delle vene sovraepatiche Trombo isolato allo sbocco della vena cava in atrio dx Trombosi della vena cava e delle vene iliache Segni di anomala perfusione epatica senza lesioni sostitutive del fegato Rilievi toracici della TC del 7/7/11 Embolia polmonare lobare inferiore sn con piccolo aneurisma dell’arteria polmonare Le pareti dell’aneurisma sono ispessite Addensato subleurico basale laterale sn Non noduli polmonari o alterazioni dell’interstizio Analisi dei rilievi addominali alla luce del sospetto clinico di vasculite trombosi con stenosi cavale e pareti con enhancement (vasculite?) esempio di trombosi cavale senza vasculite Analisi dei rilievi toracici alla luce del sospetto clinico di vasculite aneurisma dell’arteria polmonare sn con enhancement delle pareti Analisi dell’aorta e delle emergenze dei tronchi sovraortici alla luce del sospetto clinico di vasculite - aorta toracoaddominale e vasi sovra-aortici normali - successivo riscontro ecografico (8/7/11) di aneurisma dell’arteria poplitea Inquadramento radiologico • Per identificare il tipo di vasculite responsabile delle manifestazioni del caso in esame è stata considerata la diagnosi differenziale delle vasculiti polmonari. • Tre sono i pattern radiologici nei quali si possono raggruppare in numerosi tipi di vasculite: • 1. Vasculiti con noduli polmonari ed addensati polmonari focali • 2. Vasculiti con addensati polmonari diffusi • 3. Vasculiti con aneurismi e stenosi delle arterie polmonari di grande e medio calibro Vasculiti polmonari Interessamento polmonare ( %) • • • • VASCULITI DEI GROSSI VASI Arterite a cellule giganti Arteriti di Takayasu • • • VASCULITI DEI VASI MEDI Poliarteritie nodosa Morbo di Kawasaki • • • • • VASCULITE DEI PICCOLI VASI Associate ad anticorpi contro il citoplasma dei neutrorifii (ANCA) Granulomatosi di Wegener G Sindrome de Churg-Strauss G Poliangite microscopica • • • • • • • Associazione a deposito di immunocomplessi Porpora de Schönlein-Henoch Vasculite crioglobulinemica primitiva Morbo di Behçet * Vasculiti asociate a patologia del tessuto connetivo * Sindrome di Goodpasture * Granulomatosi sarcoidea necr otizzante G G * Vasculitie non inclusa nella classificazione di Chapel Hill rara 50-80 molto rara NO 90 70 50 5 rara 5 60-80 100 G: origine granulomatosa Diagnosi differenziale radiologica delle vasculiti polmonari 1. Vasculiti con noduli ed addensati polmonari focali •Granulomatosi di Wegener • • • • • Noduli polmonari multipli (solitamente 2-4 cm) prevalentemente subpleurici e peribronchiali I noduli possono essere escavati (50%) Alterazioni a vetro smerigliato da emorragia alveolare Stenosi tracheali e bronchiali Fibrosi polmonare interstiziale, linfonodi mediastinici ingranditi, pneumotorace (per apertura delle cavitazioni nodulari nella pleura) •Sindrome di Churg Strauss • • • • • Addensati polmonari transitori e multifocali, a volte periferici, riscontrabili nella fase eosinofila o vasculitica Può simulare la polmonite eosinofila La cavitazione dei noduli è rara Versamento pleurico Si associa pericardite (versamento pericardico, miocardite) Sindrome di Wegner • Sindrome di Churg Strauss Diagnosi differenziale radiologica delle vasculiti polmonari 2.Vasculiti con affezione degli spazi aerei per emorragie polmonari diffuse • Sindrome di Goodpasture • Spazi aerei occupati, addensati parenchimali e opacità a vetro smerigliato • Noduli centrolobulari • Ispessimento dei setti interlobulari •Poliangioite microscopica • Vasculite sistemica dei piccoli vasi con associate glomerulonefrite • Segni di emorragia polmonare • Versamento pleurico • Fibrosi interstiziale da sanguinamenti ripetuti Sindrome di Goodpasture Diagnosi differenziale radiologica delle vasculiti polmonari 3.Vasculiti con aneurismi o stenosi dei vasi polmonari di calibro di grande o medio • Arterite di Takayasu •Fase iniziale: • ispessimento murale dell’aorta aorta o dei sui rami (aspetto ad anello) • enhacement della parete indice di attività di malattia •Fase Tardiva: • stenosi dell’aorta toracica e abdominale, delle arterie succlavie, delle arterie carotidi comuni e delle arterie renali • Dilatazione dell’aorta ascendente • Dissecazione dell’aorta • • • • • • • Le arterie polmonare sono coinvolte dal 50 al 80% dei casi Dilatazione del tronco dell’arteria polmonare Stenosi o occlusione dei rami principali, segmentari o subsegmentari Trombosi dei rami prossimali Shunt sistemico-polmonare Alterazioni del parenchima polmonare con aree di basso coefficiente di attenuazione per ipoperfusione Ispessimenti pleurici e alterazioni reticolari o lineari subpleuriche per TEP o "shunts" sistemicopolmonari Arterite di Takayasu Diagnosi differenziale radiologica delle vasculiti polmonari 3.Vasculiti con aneurismi o stenosi dei vasi di calibro di grande o medio. • Morbo di Behçet • Aneurismi delle arterie polmonari. • Occlusione delle arterie polmonari ( trombosi o stenosi). • Infarto polmonare. • Emorragia polmonare. • Trombosi della vena cava. • Aneurisma dell’aorta o delle arterie coronarie. Manifestazioni toraciche della sindrome di Behçet • • • • • Interessamento dei vasi toracici nel 25% dei casi (prima causa di exitus nel Behçet ), i vasi colpiti più frequentemente sono le vene Causa di aneurisma (65%) o di stenosi-occlusione (35%) dell’arteria polmonare Prima causa assoluta di aneurisma dell’arteria polmonare (per infiammazione dei vasa vasorum) L’aneurisma dell’arteria polmonare è un segno prognostico negativo, elevato rischio di exitus (30% entro due anni) Emottisi per rottura di aneurismi polmonari o fistole bronchiali Aneurisma arteria polmonare Trombosi polmonare in situ Radiographics. 2004 May-Jun;24(3):801-8. Thoracic manifestations of Behçet disease at CT. Hiller N, Lieberman S, Chajek-Shaul T, Bar-Ziv J, Shaham D. Apparato cardiovascolare Behcet Fibrosi endomiocardica Trombo intracardiaco Pseudoaneurisma periaortico Aneurismi periferici Apparato digerente: intestino La sede più colpita è la regione ileocecale (d.d. Crohn) Fenomeni flogistici possono determinare ulcere, stenosi e dilatazioni ileali Successivi controlli (ottobre 2011) Sviluppo di circoli collaterali intraepatici per persistenza della trombosi delle vene sovraepatiche Sviluppo di circolo collaterali della parete addominale per persistenza della trombosi della VCI Successivi controlli progressiva riduzione del calibro dell’aneurisma e pervietà dell’arteria polmonare del lobo inferiore sn Considerazioni radiologiche • • • La diagnosi radiologica di vasculite necessita, in assenza di reperti eclatanti (quadri tipici di aortite), di notevole supporto dalle informazioni cliniche per ricercare ed interpretare reperti altrimenti poco specifici (alterazioni polmonari a vetro smerigliato da vasculite? Embolia polmonare o trombosi in situ? Beçhet o Morbo di Crohn?) e per condurre l’esame con la tecnica più corretta. L’accuratezza nella interpretazione delle immagini è più elevata grazie alla correlazione clinica. L’integrazione permette di scegliere l’opzione terapeutica più appropriata (filtro cavale in Beçhet?) Quesito 1 – queste sono le due sequenze angiografiche eseguite sul paziente Angio RM arteriosa Quesito 1 – queste sono le due sequenze angiografiche eseguite sul paziente Angio RM venosa Quesito 1 – queste sono le due sequenze angiografiche eseguite sul paziente Quale patologia è in causa? 1) aneurisma 2) trombosi venosa 3) trombosi arteriosa 4) meningite Quesito 1 – queste sono le due sequenze angiografiche eseguite sul paziente Quale patologia è in causa? 1) aneurisma 2) trombosi venosa 3) trombosi arteriosa 4) meningite luglio 2011 avi vena.avi Risposta 1: trombosi venosa • Spiegazione con eventuale materiale illustrativo e/o Seno sagittale superiore riferimenti bibliografici ove richiesto Quadro normale Risposta 1: trombosi venosa • Spiegazione con eventuale materiale illustrativo e/o riferimentidx seno trasverso bibliografici ove richiesto Quadro normale Follow-up luglio 2011 gennaio 2012 ottobre 2012 aprile 2014 Follow-up luglio 2011 gennaio 2012 ottobre 2012 aprile 2014 Neuro-Behcet: 5-10% casi . - parenchimali (meningo-encefalite) 75-80% - non parenchimali: 20% Lancet Neurol, 2009 Note bibliografiche Adnan Al-Araji, Desmond P Kidd. Neuro-Behçet’s disease: epidemiology, clinical characteristics, and management. Lancet Neurol 2009;8:182204. Tunc R, Saip S, Siva A, Yazici H. Cerebral venous thrombosis is associated with major vessel disease in Behcet’s syndrome. Ann Rheum Dis 2004; 63: 1693–94. Yalcindag FN, Batioglu F, Ozdemir O, Cansizoglu E, Egin Y, Akar N. Soluble endothelial protein C receptor levels in Behcet patients with and without ocular involvement. Graefes Arch Clin Exp Ophthalmol 2008; 246: 1603–08. Il trattamento anticoagulante e le trombosi splancniche Teresa Lerede e Anna Falanga Centro emostasi e trombosi USC Immunoematologia e Medicina Trasfusionale Trattamento della trombosi venosa profonda, Linee guida ACCP 2012, 9° edizione CHEST 2012; 141(2)(Suppl):e419S–e494S Trattamento della trombosi addominale, Linee guida ACCP 2012 - In patients with symptomatic splanchnic vein thrombosis (portal, mesenteric, and/or splenic vein thromboses), we recommend anticoagulation over no anticoagulation. - In patients with incidentally detected splanchnic vein thrombosis (portal, mesenteric, and/or splenic vein thromboses), we suggest no anticoagulation over anticoagulation. - In patients with symptomatic hepatic vein thrombosis, we suggest anticoagulation over no anticoagulation. - In patients with incidentally detected hepatic vein thrombosis, we suggest no anticoagulation over anticoagulation. Chest 2012;141;e419S-e494S Cause di trombosi venosa viscerale • Cirrosi • Condizioni protrombotiche • Neoplasie (epatiche, pancreatiche, sindromi mieloproliferative) • Sepsi (locale o sistemica) • Schistosomiasi/aspergillosi • Pancreatiti • Post-chirurgiche (trapianto fegato, splenectomia) • Contraccettivi orali • Gravidanza/puerperio • Malattie infiammatorie croniche intestinali • Sindrome di Behçet Rischio trombotico nella Malattia di Behçet «Veins are more frequently affected, resulting in both superficial thrombophlebitis and deep venous thrombosis wich occur in 30-40% of patients. Thromboses of the superior and inferior vena cava (occur 0,2-0,9% of cases), of dural sinuses and of supra-hepatic veins (Budd Chiari Syndrome in 2-3,2% of patients), and pulmonary arterial aneurysm (1%) can occur… The pathogenesis of thrombosis in BD is still not known» Mendes et al, Journal of Autoimmunty, 2009 Budd-Chiari syndrome in association with Behçet’s disease: review of the literature. Carvalho et al, Sao Paulo Med J. 2011;129(2):107-9 Databases for Budd-Chiari syndrome and Behçet’s disease Database Cochrane Embase Search Strategy Results Articles found Budd-Chiari syndrome and Behcet disease Budd-Chiari syndrome and Behcet disease Related articles 0 0 - 71 38 22 case reports 10 case series 2 prognostic studies 2 reviews 2 case-control studies - Lilacs Budd-Chiari syndrome and Behcet disease 0 0 PubMed Budd-Chiari syndrome and Behcet disease 45 37 21 case reports 9 case series 3 prognostic studies 2 reviews 2 case-control studies Nel caso del nostro paziente… dal punto di vista della terapia anticoagulante... passo dopo passo •Prima diagnosi di trombosi venosa profonda •Rivalutazione a due mesi della TVP •Evoluzione del quadro trombotico •Diagnosi di Malattia di Behcet Nel caso del nostro paziente… dal punto di vista della terapia anticoagulante A marzo 2011: dopo circa un mese da intervento chirurgico per drenaggio di ascesso perianale (eseguito con profilassi con EBPM per 12 giorni), TVP asse femoro-popliteo destro. Non eseguita ricerca trombofilia né altro. Quale trattamento?: 1. Iniziare subito la terapia anticoagulante con EBPM a dosaggio terapeutico, seguita da embricatura e shift all’anticoagulante orale entro 5-7 giorni dall’inizio. 2. Eseguire prima prelievi per esami per trombofilia e poi iniziare la terapia con EBPM 3. Eseguire subito la terapia anticoagulante con EBPM e proseguire almeno tre mesi con EBPM, poi fare l’embricatura Nel caso del nostro paziente… dal punto di vista della terapia anticoagulante Maggio 2011: dopo due mesi di TAO con Coumadin (a Brescia), all’ecocolordoppler persiste ostruzione completa della vena femorale dx nonostante adeguata scoagulazione. Con quale affermazione siete d’accordo: •Quadro trombotico senza segni di ricanalizzazione, necessaria variazione terapeutica •Quadro trombotico senza segni di ricanalizzazione, necessari esami di approfondimento •Quadro trombotico stazionario prosegue la terapia anticoagulante orale allo stesso dosaggio Nel caso del nostro paziente… dal punto di vista della terapia anticoagulante Giugno 2011: In corso di TAO (shift da Coumadin a Sintrom per cefalea) recidiva/ evoluzione del quadro trombotico con trombosi della v. cava inf., trombosi delle vene sovraepatiche, TVP incompleta femorale controlaterale... trasferimento da Brescia a Bergamo... successivo riscontro embolia polmonare e trombosi dei seni cerebrali. DOMANDA: Cosa fare per quanto riguarda la terapia anticoagulante? Opzioni: •Aumentare l’intensità della TAO (INR range: 3-4) •Passare ad altro anticoagulate (eparina) In previsione di manovre invasive viene sospesa la TAO e iniziata UFH e.v. con monitoraggio dell’APTT ratio (range: 1,5-2,5) Nel caso del nostro paziente… dal punto di vista della terapia anticoagulante Luglio 2011: Dimesso dal Reparto di Medicina con diagnosi di Malattia di Behcet, in terapia anticoagulante con EBPM 4000 UI x 2/die (+ la terapia immunosoppressiva) Riferito all’Ambulatorio di Reumatologia Ottobre 2011: Rivalutato nel nostro Ambulatorio, in corso di sola profilassi con EBPM. Rilevata anche presenza di eterozigosi della mutazione G20210A della protrombina. Positività LAC e aCL inziale, non confermata. Visto il quadro di recidiva/evoluzione trombotica seppur nell’ambito di vasculite sistemica in malattia di Behcet viene consigliata ripresa e prosecuzione della terapia anticoagulante almeno per un anno, quindi rivalutazione. Linee guida ACCP 2012, 9° edizione: “In patients with a second unprovoked VTE, we recommend extended anticoagulant therapy over 3 months of therapy in those who have a low bleeding risk, and we suggest extended anticoagulant therapy in those with a moderate bleeding risk’’ Cosa dice la letteratura sulla terapia anticoagulante nelle trombosi venose profonde nella malattia di Behcet? “The hepatic venous outflow obstruction in Behçet’s disease is often associated with other types of venous thrombosis and the prognosis may be favorable with medical interventions, including anticoagulation treatment ….” Carvalho et al, Sao Paulo Med J. 2011 “The therapeutic approach towards thrombosis in Behçet's disease differs significantly among rheumatologists from different countries (Israel, Turkey, USA). The different prevalence of the disease in these countries may explain this difference. A randomised controlled prospective trial is needed in order to determine the exact role of anticoagulant treatment in BD” Tayer Shifman et al, Clin Exp Rheumatol. 2012 “In patients with a new deep vein thrombosis, 90% of respondents would intensify immunosuppression. More than half would also anticoagulate” Turkstra et al, Clin Exp Rheumatol 2012 “Resolution of intracardiac and pulmonary thrombi without anticoagulation in a patient with Behçet's disease: a case report” Samrah et al. Clin Exp Rheumatol 2013 La sindrome di Behcet International criteria of classification Medical Affairs Plans| April 2013 | Company Confidential © 2012 78 Clinical Manifestations Clinical manifestations Musculoskeletal • • • • usually monoarticular or oligoarticular, and non-deforming typically resolve spontaneously within a few weeks. literature reviews suggest that the sacroiliac joint is rarely involved in BS Papulopustular lesions seem to be more common among BS patients with arthritic complaints. Papulopustolar lesions Drugs 2012; 72 (17): 2223-2241 Ocular • • • observed in 40–60% of all patients with BS bilateral eye involvement, frequent recurrence, manifested primarily by panuveitis, followed by isolated posterior and anterior uveitis risk of developing visual acuity loss over long-term follow-up Drugs 2012; 72 (17): 2223-2241 Neurological • • • 3–25% of patients with BS 70–80% have parenchymal involvement (pyramidal signs, hemiparesis, sphincter disturbances and behavioural changes). Non-parenchymal disease oftentimes present with symptoms suggestive of intracranial hypertension, due mostly to dural venous sinus thrombosis formation Finally, Kulahli et al. demonstrated that sensorineural hearing loss and vestibular disturbances in BS are more prevalent (about 50% of BS patients) than previously recognized. Drugs 2012; 72 (17): 2223-2241 Treatment regimens for parenchymal NBD should be based on: • Poor prognostic factors include young age at onset, combined involvement of brainstem and other CNS areas spinal cord involvement frequent attacks dependence to corticosteroids progressive course presence of pleocytosis and increased protein content at initial CSF study Clin Rheumatol (2010) 29:683–686 Gastrointestinal • • • Right upper quadrant abdominal pain, followed by diarrhoea and gastrointestinal bleeding, oftentimes due to mucosal ulceration with subsequent haemorrhage. Gastrointestinal ulcers are single, deep and round or oval in shape, with a localized distribution, whereas multisegmental lesions are uncommon In spite of the difficulties of distinguishing BS from inflammatory bowel disease, the rarity of rectal or perianal involvement and fistula formation in the former may assist in diagnosis Drugs 2012; 72 (17): 2223-2241 Gastrointestinal involvement • Fifteen to twenty percent of patients with BD have intestinal problems, categorized as intestinal BD. • There is no consensus on the management of intestinal BD to date. Since intestinal BD shows similar symptoms as CD and UC, corticosteroids, 5aminosalicylic acid (5-ASA), azathiopurine (AZA), 6-mercaptopurine (6-MP) etc. are used • Based on the high medical need, a study with Humira is ongoing in patients with BD in Japan. Once completed, an application for the approval of the indication will be filed in Japan. Miscellaneous • • Renal involvement (~6%) is usually mild and characterized by glomerulonephritis. Renal amyloidosis (type AA) is one of the prognostic factors affecting survival in BS and is more likely to occur in patients with vascular involvement. Drugs 2012; 72 (17): 2223-2241 Vascular, Pulmonary and Cardiac • • • • most common presentation is the development of venous thrombosis The arterial system is involved in 3–12%. The most common lesions are aneurysm,occlusions and stenoses of the aorta, femoral and pulmonary arteries The prognosis of patients with arterial involvement is poor, with death rates of 13.5% Cardiac involvement is a rare manifestation and includes pericarditis, endocarditis with valvular lesions, myocarditis, intracardiac thrombosis,endomyocardial fibrosis, coronary vasculitis and myocardial aneurysm formation PAA Drugs 2012; 72 (17): 2223-2241 General consideration • Due to the lack of an etiologic agent, the treatment is symptomatic without consensus. • No prognostic criteria exist, although there is evidence that young men are at higher risk in general, particularly with respect to losing useful vision, or developing vascular and neurological manifestations, than women • Physicians taking care of patients with BD should be aware that the disease is intermittent in its manifestations in the majority of patients, and that symptoms vary both in their recurrence rate and healing time • The goals are the functional recovery of a visceral involvement (eye, CNS) and prevention of relapse (s). Orphanet Journal of Rare Diseases 2012, 7:20 Corticosteroids (1) • No randomized controlled trials assessing the efficacy of corticosteroids in BS are available… • For severe, life-threatening manifestations of BS, pulse-dose steroids (intravenous Solu-Medrol [methylprednisolone sodium succinate] 1 g, given daily) are often used for 3 days. In addition, low dose prednisone or an equivalent steroid preparation is sometimes used on an as-needed basis for mild flares Drugs 2012; 72 (17 Rheumatology 2006 Mar; 45 (3): 348-52 Colchicine (1) • Colchicine has been used frequently to treat the mucocutaneous manifestations • Colchicine has been investigated in three randomized trials. • Aktulga et al.[2] did not show any clear benefit of colchicine for treatment of orogenital ulcerations. • Yurdakul et al.[3] randomized 116 patients to either colchicine or placebo; the primary outcome measure was absence of mucocutaneous lesions over 2 years. The authors concluded that, while colchicine was ineffective for oral ulcers and papulopustular lesions, there appeared to be an improvement in arthritis in both sexes. Among women only, there was an apparent reduction in both genital ulcer and EN formation. • Davatchi et al.[4] conducted a doubleblind, placebo-controlled crossover trial evaluating the efficacy of colchicine in BS patients without major organ involvement. Patients in the colchicine arm demonstrated improvement in overall disease activity as well as orogenital aphthae, pseudofollicular lesions and EN Drugs 2012; 72 (17 Haematologica 1980 Jun; 65 (3): 399-402 Arthritis Rheum 2001 Nov; 44 (11): 2686-92 Rheumatol 2009; 19 (5): 542-9 Azathioprine (1) • Yazici et al.[2] conducted a randomized, double-blind, placebo-controlled trial to evaluate the efficacy of azathioprine on eye disease in BS. – In this study, the incidence of new eye disease in BS patients without preexisting eye disease was lower in the azathioprine-treated group than in the placebo group. – In patients with underlying eye disease, the azathioprine arm had fewer occurrences of ocular involvement in the unaffected eye than the placebo group. – Moreover, the incidence of hypopyon uveitis was lower in patients treated with azathioprine. – Finally, BS patients treated with azathioprine also showed beneficial effects in terms of extraocular manifestations, with reductions in frequency of both arthritis and ulcerative lesions. Drugs 2012; 72 (17) N Eng J Med 1990 Feb 1; 322 (5): 281-5 Azathioprine (1) • • Hamuryudan et al.[2] reviewed outcomes of 85% of the previously enrolled patients, including – decrease in visual acuity – development of blindness – emergence of extraocular BS manifestations. The data revealed that – the incidence of blindness and new ocular disease in the original azathioprine treated arm was lower than in the placebo group – there was a trend toward fewer extraocular manifestations among azathioprine- treated patients compared with controls. – early intervention with immunosuppressive therapy may avert the deleterious consequences of ocular disease in BS patients. Drugs 2012; 72 (17) Arthritis Rheum 1997 Apr; 40 (4): 769-74 Cyclosporine (1) • • • Several trials have suggested that cyclosporine may have a beneficial effect on the ocular manifestations of BS. A randomized, single-masked trial comparing CsA 5 mg/kg with monthly intravenous cyclophosphamide 1 g in patients with active uveitis – improved visual acuity at 6 months in the CsA-treated arm – benefit was not sustained at 2 years.[2] – no difference in the frequency of ocular flares between the two arms. Potential problems with the study – small numbers of patients – unbalanced matching Drugs 2012; 72 (17) Br J Ophthalmol 1992 Apr; 76 (4): 241-3 Cyclosporine (1) • Randomized, double-blind trial, 96 Japanese patients with ocular BS were given either CsA 10mg/kg daily or colchicine 1mg daily.(2) – At the end of 16 weeks, both the frequency and the severity of ocular attacks were reduced in patients who received CsA. – CsA-treated patients demonstrated improvements in other clinical parameters. – The authors did note that adverse effects were more common in the CsA group (p < 0.05). • An open trial with ciclosporin A in seven patients with venous thrombosis reported complete remission of thrombophlebitis within 2 months without residual venous insufficiency and no recurrences as long as treatment was continued (3) Drugs 2012; 72 (17) Lancet 1989 May 20; 1 (8647): 1093-6 Ann Rheum Dis 2009;68:1528–1534 Cyclophosphamide (1) • • • • Evidence is derived largely from case reports/series and retrospective studies; many of these patients received cyclophosphamide along with high-dose steroids European League Against Rheumatism (EULAR) guidelines suggested that cyclophosphamide be used preferentially for life-threatening manifestations, including nervous system involvement and vascular disease, namely aneurysm formation.[2] A 2012 retrospective study of 40 BS patients with CNS manifestations (most commonly meningoencephalitis and cerebral vein thrombosis) suggested a benefit from concomitant corticosteroids and intravenous cyclophosphamide.[3] Hamuryudan and colleagues[1] published two retrospective studies that suggested a possible benefit of cyclophosphamide (in conjunction with corticosteroids) for management of aneurysm formation Drugs 2012; 72 (17) Ann Rheum Dis 2008 Dec; 67(12): 1656-62 Ann Rheum Dis 2009;68:1528–1534 Search result © 2011 Elsevier Inc. All rights reserved. Semin Arthritis Rheum 41:61-70 • There was significantly more information on the therapeutic effect of infliximab compared with etanercept and adalimumab • Infliximab has receveid therapeutic indication for “Behcet’s disease complicated with refractory uveoretinitis which does not respond to conventional therapies” (2) since 2006 • in the absence of a randomized controlled trial but given the unmet needs of these patients, only with a prospective studies © 2011 Elsevier Inc. All rights reserved. Semin Arthritis Rheum 41:61-70 Rheumatology (Oxford) 2007;46:736-41 Only 1 randomized, double blind, placebo-controlled trial… • Etanercept was successful in sustaining remission for oral ulcers and nodular lesions in significantly more patients than placebo • Absence of a difference between the etanercept and placebo group on papulopustular lesions • No significant difference between the 2 groups regarding genital ulcers • Similarly, the effect of etanercept on arthritis was not conclusive • No information on vital organ involvement because this was an exclusion criterion • Due to the small size sample? © 2011 Elsevier Inc. All rights reserved. Semin Arthritis Rheum 41:61-70 © 2011 Elsevier Inc. All rights reserved. Semin Arthritis Rheum 41:61-70 • L’obiettivo di utilizzare una “corticosteroid-sparing therapy” è quello di controllare l’infiammazione mantenendo dosaggi di steroide inferiori ai 10 mg di equivalente prednisonico/die • Il tasso di controllo dell’infiammazione a 6 mesi con adalimumab/infliximab come steroid –sparring si aggira intorno al 60% , percentuale ben maggiore del 20-40% a 6 mesi ottenibile con i farmaci risparmiatori di steroide convenzionali Ocular Immunology & Inflammation, 20(1), 18–26, 2012 Useful messages: corticosteriods • Tapering of background corticosteroid treatment, used in about 95% of the total number of patients treated with anti-TNF agents, was possible in all responding patients. • Corticosteroids were discontinued in 57% of patients • Corticosteroids doses could be reduced in most of the remaining patients. © 2011 Elsevier Inc. All rights reserved. Semin Arthritis Rheum 41:61-70 An open question: It is unknown how long anti-TNFa treatment must be given In clinical practice it was discontinued after complete response of > 3 months or acceptable improvement of(eye) symptoms All patients responded and most of them showed dramatic and quick improvement. Subsequently, immunosuppressive therapy could again be tapered Ann Rheum Dis 2007;66:565–566. Quale Trattamento? • • • • • • • • Cortisonici Immunosoppressori Anticoagulanti Anti-TNFalfa Cortisonici + Immunosoppressori Cortisonici + Anticoagulanti Cortisonici + Anticoagulanti + Immunosoppressori Cortisonici + Immunosoppressori + Anti-TNFalfa Quale Immunosoppressore? • Ciclosporina • Ciclofosfamide • Methotrexate • Azatioprina Ann Rheum Dis 2008;67:1656–1662 1. MANCA UN ESAME DIAGNOSTICO • Ematico • Radiologico • Istologico • = ANAMNESI ed ESAME OBIETTIVO! History • Hulusi Behçet described (1937) 3 patients with – aphthous mouth ulcers – genital ulceration – hypopyon uveitis • All 3 patients studied over 17 years • First to describe “triple symptom complex” • German medical journal (Dermatologische Wochenschrift) • Prof. Mischner first proposed the name “Morbus Behcet” at a medical congress in Geneva (1947) 109 3. EVITARE PROCEDURE ANGIOINVASIVE • Anche nel sospetto 4. IMPORTANZA RELAZIONE CLINICO RADIOLOGO • Quesito diagnostico: es angio RM per controllo VENE o ARTERIE
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