enologia Claudio Gori1, Monica Picchi2 e Giovanna Fia2 La valorizzazione della feccia di vinificazione e la macerazione post-fermentativa a freddo in extraVelvet Premessa Come nasce l’idea? Da una domanda che probabilmente tutti i tecnici, da sempre, quando vinificano si pongono. Perché gettare le vinacce, quando hanno ancora tanto da dare? E ancora, le fecce sono un ottimo prodotto per la maturazione del vino ma quanto tempo, costi e insidie! In alternativa, per stabilizzare e ammorbidire i vini ci propongono tannini e mannoproteine esogene, ma qual è la loro origine e come sono estratte? Nel 2000 Claudio Gori inizia a lavorare con la tecnica di macerazione pre-fermentativa a freddo (MPF) ispirandosi a studi condotti in Australia, e da subito si chiede perché non applicare tale tecnica alle vinacce fermentate trattandole con un criogeno e rimettendole in sospensione? Tuttavia, in quegli anni l’esecuzione in cantina di una macerazione post-fermentativa a freddo risultava complicata. La principale problematica riguardava l’omogeneizzazione del criogeno con le vinacce utilizzando i sistemi allora disponibili. Nel 2007, la prima sperimentazione sulla macerazione post-fermentativa a freddo (PFM) è condotta, in collaborazione con l’Università degli Studi di Firenze, su vinacce fermentate di Cabernet Sauvignon effettuando rimontaggi e follature manuali. I dati preliminari sono promettenti, la quantità di antociani e proantocianidine risultava maggiore nel campione trattato con PFM rispetto al testimone non trattato, così come l’assorbanza a 420, 520 e 620 nm. Tuttavia, la tecnica doveva essere migliorata per poterla 30 inserire nella filiera produttiva a livello aziendale. Nel 2012, dall’incontro fra Claudio Gori e Enoitalia Group nasce il primo prototipo di una macchina enologica progettata per realizzare la PFM e la tecnica di valorizzazione della feccia di vinificazione a livello industriale. Il prototipo è utilizzato nel 2012 per condurre lavorazioni di fecce di Sangiovese, in collaborazione con l’Università di Firenze. Solo un anno dopo, è progettata e realizzata presso Enoitalia, una nuova macchina, denominata extraVelvet 1.0 (www.extravelevet.com). Cos’è extraVelvet 1.0? L’extraVelvet 1.0 è una macchina enologica multifunzionale (Patent Number FI2014A000153) costituita da una struttura pallettizzabile su cui è installato un cilindro ad asse verticale, entrambi realizzati in acciaio inox. All’interno della macchina è installato un elemento agitatore rotante, costituito da un’asse centrale, sul quale insistono le pale elicoidali di rotazione contrapposte, e raschiatori a duplice effetto a contatto con una griglia di separazione. Il serbatoio è dotato di fasce refrigeranti che ricoprono il 75% della superficie esterna. La macchina è fornita di un kit completo per il circuito di micro-ossigenazione. Tutti i comandi del sistema sono realizzati sia per un controllo automatico tramite PLC, sia per un controllo manuale. L’elemento agitatore a pale è il cuore pulsante della macchina, che insieme al controllo dei parametri della lavorazione (movimentazioni, temperatura, micro-ossigenazione) garantiscono una gestione puntuale delle lavorazioni di differenti matrici (uve, vinacce e fecce). Il sistema permette una distribuzione omogenea dei criogeni utilizzati nelle tecniche di macerazione a freddo garantendo un’efficiente disgregazione delle bucce, dove risiedono aromi, sostanze coloranti e tannini. A cosa serve extraVelvet 1.0? La macchina è caratterizzata da un elevato grado di multifunzionalità garantito, da un lato, dalla struttura delle parti interne che svolgono differenti funzioni e sono completamente smontabili, così da ottimizzare le operazioni di pulizia fra differenti lavorazioni, dall’altro, dai sistemi di controllo dei parametri delle lavorazioni che possono essere gestiti anche in remoto. La macchina extraVelvet 1.0 può essere sfruttata per le tecniche innovative di macerazione post-fermentativa a freddo (PFM) e valorizzazione della feccia di vinificazione (VF) oltre che per le operazioni classiche di reidratazione dei lieviti commerciali, preparazione di pieds de cuve, macerazione pre-fermentativa a freddo e a caldo, micro-ossigenazione, stabilizzazione tartarica, conservazione del prodotto a temperatura controllata, correzione del pH tramite resine a scambio cationico, gestione delle chips, gestione della flora di lieviti indesiderati. La Macerazione Postfermentativa a Freddo (PFM) La Macerazine Post-fermentativa a xtaVelvet enologia Intensità di astringenza Inibizione % Fluorescenza Figura 1. Relazione fra l’inibizione % della fluorescenza e l’intensità dell’astringenza percepita. scrizione qualitativa e quantitativa delle sensazioni percepite, definite come “attributi sensoriali”. Per le valutazione sensoriali, un gruppo di 18 giudici è stato addestrato sulla base di standard, che permettono di associare la sensazione percepita con un descrittore. La scheda di valutazione utilizzata per la definizione dei profili sensoriali era composta da 9 descrittori olfattivi (alcol, fruttato fresco, marmellata, prugna, amarena, floreale, speziato, legno e vegetale); 5 descrittori gustativi/tattili (acido, dolce, amaro, astringente e calore); 7 descrittori dell’aroma (alcol, fruttato fresco, marmellata, amarena, speziato, legno e vegetale). Risultati I vini Cabernet Franc e Montepulciano, elaborati con la tecnica PFM (eV) e i vini fiore ottenuti in modo tradizionale (T), sono stati analizzati dopo circa 5 extaVelvet Tradizionale 90 80 Polisaccaridi totali (g/L) 70 60 IPT280 50 40 30 20 10 0 Cabenet Franc Montepulciano Syrah extaVelvet Tradizionale extaVelvet Tradizionale 1,2 90 80 1 70 0,8 60 Indice AMI Materiali e metodi Le prove di PFM sono state condotte su varietà Cabernet Franc, Montepulciano e Syrah. Al momento della svinatura, la vinaccia sgrondata è stata caricata in extraVelvet 1.0, bagnata con vino fiore in rapporto 3:1, ed aggiunta di ghiaccio secco (5 kg/hL). Il programma di lavorazione è stato impostato secondo i seguenti parametri: 48 h di lavorazione, alla temperatura di 6°C, movimentazioni di 15 minuti ogni 6 h. Al termine della lavorazione la vinaccia è stata sgrondata, estratta dalla macchina e pressata (1,8 atm). Il vino di sgrondo è stato quindi riunito con il vino di pressa. I vini ottenuti con la tecnica PFM sono denominati eV. Per ciascuna varietà, i vini fiore elaborati con tecnica di macerazione tradizionale (T) sono stati inseriti nello studio come controlli. Sono stati determinati i seguenti parametri chimici: indice dei polifenoli totali (IPT280); indice di mucina (AMI); polisaccaridi totali (PT) (g/L); proteine totali (TPr) (mg/L). L’indice di mucina (AMI) è un indice di predizione del potenziale astringente dei composti fenolici. Esso si basa sulla relazione fra l’intensità dell’astringenza percepita al consumo di vino e le unità nefelometriche di torbidità (NTU), che si sviluppano xtaVelvet Tradizionale in seguito alla reazione dei polifenoli del vino con la mucina, una proteina salivare modello. L’indice AMI fluorimetrico (AMI-FLUO) (Patent Number FI2011A000127) si basa sulla capacità di soluzioni torbide di schermare la radiazione emessa da uno standard fluorescente in funzione della concentrazione delle particelle in sospensione (Fig. 1). Il profilo sensoriale dei vini è stato determinato secondo il metodo dell’ASyrah Montepulciano nalisi Descrittiva Quantitativa (QDA), mediante la quale si ottiene una de- Proteine (mg/L) Polisaccaridi totali (g/L) Freddo è una tecnica di lavorazione della vinaccia fermentata che ha come obiettivo una rapida destrutturazione delle bucce dell’uva con conseguente rilascio dei suoi costituenti. Essa si basa su un principio fisico che la rende idonea a qualsiasi tipo di vinificazione, effettuata in aziende a conduzione tradizionale, biologica e biodinamica. 50 0,6 40 0,4 30 20 0,2 10 0 0 Cabenet Franc Cabenet Franc Montepulciano Montepulciano extaVelvet Tradizionale 120 Tradizionale Syrah Syrah 31 0,2 10 enologia 0 Cabenet Franc 0 Syrah Montepulciano Cabenet Franc extaVelvet Tradizionale extaVelvet Tradizionale 1,2 industriale, l’applicazione di tale tecniextaVelvet ca consente 120 di ottenere vini da taglio utili a migliorare e diversificare i pro100 dotti aziendali. 80 1 70 0,8 60 80 0,6 50 40 0,4 30 0,2 20 0 0 Cabenet Franc Cabenet Franc Syrah Syrah Montepulciano Montepulciano extaVelvet Tradizionale 120 100 Indice AMI 80 60 40 20 0 Cabenet Franc Syrah Montepulciano Figura 2. Caratteristiche chimiche dei vini Cabernet Franc, Montepulciano e Syrah. Vino fiore ottenuto in modo tradizionale (Tradizionale) e vino elaborato con la tecnica PFM (extraVelvet 1.0). mesi di maturazione in fusti di legno. I risultati ottenuti (Fig. 2) mostrano che con il trattamento PFM si ottengono vini caratterizzati da un minor contenuto fenolico rispetto ai vini fiore tradizionali. Il contenuto in proteine dei vini eV è inferiore a quello riscontrato nei campioni tradizionali. L’indice AMI è notevolmente più basso nei vini eV rispetto ai vini tradizionali che risultano quindi, a questo stadio della maturazione, maggiormente astringenti ed aggressivi. I dati ottenuti indicano il trattamento di PFM ha prodotto in 48h, senza aggiunte di sostanze esogene, una precipitazione selettiva dei polifenoli più reattivi nei confronti delle proteine, caratterizzati da una maggior astringenza. A differenza dei vini tradizionali, a questo stadio della maturazione tutti i vini eV sono risultati stabili da un punto di vista proteico. I risultati dei test sensoriali sono mostrati nelle Figure 3, 4 e 5. I vini Cabernet Franc e Syrah elaborati con la tecnica PFM risultano meno astringenti ed amari. Dal punto di vista aromatico, tutti i vini eV presentano note fruttate analoghe ai rispettivi vini fio32 T Materiali e metodi 60 stati eseguiti utilizzando I test sono fecce di uva Sangiovese all’80%, 40 annata 2012 (zona del Chianti) e fecce di 20 Sangiovese in purezza, annata 2013 (Montalcino, Siena). Al momento 0della raccolta, l’uva si preFranc sentava in ottimo Cabenet stato sanitario. Alla fine delle fermentazioni alcolica e malolattica, i vini sono stati conservati in un serbatoio per la sedimentazione secondo i protocolli di lavorazione aziendali, e quindi travasati. Le fecce, raccolte in un serbatoio da 150 hl, sono state aggiunte di SO2 (70 mg L-1). Dopo un rimontaggio all’aria di 30 min, le fecce sono state lavorate secondo la tecnica (VF) descritta di seguito. Nel 2012 è stato utilizzato il primo prototipo industriale semiautomatico della macchina enologica extrVelvet mentre, nel 2013, le lavorazioni sono state condotte con la macchina extraVelvet 1.0. Per il test A (annata 2012), le fecce aventi densità di 1,2 kg L-1 sono state mantenute alla temperatura di 22°C e mescolate ogni due giorni per 30 min. Il campione (A30) è stato prelevato alla fine del trattamento (30 giorni). Per il test B (annata 2013), le fecce (densità 1,4 g L-1) sono state mantenute alla temperatura di 22°C, con micro-ossigenazione (3 mg/L/ mese di O2), e mescolate per 10 min ogni 8 h, per sette giorni, aggiungendo all’inizio del trattamento 10 g/hL Indice AMI Proteine (mg/L) Polisaccaridi totali (g/L) 90 10 Montepulcia re, ma nei vini eV (Cabernet Franc e Syrah) le note di legno risultano meno evidenti ad indicare un miglior equilibrio dal punto di vista aromatico. Valorizzazione delle fecce di vinificazione (VF) La tecnica di valorizzazione delle fecce di vinificazione permette di recuperare rapidamente il vino contenuto nelle fecce valorizzandolo da un punto di vista chimico e sensoriale. A livello OGVegetale OGLegno OdAlcol 6 OdFrutFresco OdMarmellata 5 4 OGSpeziato OdPrugna 3 OGAmarena OdAmarena 2 1 OGMarmellata OdFloreale 0 CeV CT OGFrutFresco OdSpeziato OGAlcol OdLegno OdVegetale Calore Astringente Amaro Dolce Acido Figura 3. Profilo sensoriale dei vini Cabernet Franc. Vino fiore elaborato in modo tradizionale (CT) e vino elaborato con la tecnica PFM (CeV). Montepulcia OGVegetale OdAlcol OGLegno CampioneI A0 A30 CA B0 B30 CB OdMarmellata 5 OdPrugna 4 3 OGAmarena OdAmarena 2 1 OGMarmellata OdFloreale 0 MeV MT OGFrutFresco OdSpeziato OGAlcol OdLegno Calore OdVegetale Astringente Amaro Acido Dolce Figura 4. Profilo sensoriale dei vini Montepulciano. Vino fiore elaborato in modo tradizionale (MT) e vino elaborato con la tecnica PFM (MeV). OGVegetale OGLegno Risultati Nel 2012, la lavorazione delle fecce di Sangiovese all’80% ha prodotto un incremento dei polisaccaridi totali ed ha contribuito a mantenere le caratteristiche del colore, il livello di polifenoli totali e l’indice di astringenza del vino trattato rispetto al controllo. Nel 2013, la lavorazione delle fecce di Sangiovese in purezza ha prodotto effetti simili a quelli ottenuti nel 2012, inoltre i vini erano caratterizzati da un incremento dell’intensità colorante, probabilmente dovuto ad un rilascio di pigmenti adsorbiti sulla matrice. Per quanto riguarda l’indice di astringenza AMI che si mantiene più elevato rispetto al controllo, nel caso della lavorazione della feccia possiamo ritenere tale risultato positivo, poiché è indispensabile che il vino non sia eccessivamente depau- OdFrutFresco 7 6 OGSpeziato enologia di una preparazione enzimatica ad attività β-glucanasica (Endozym Glucapec, AEB). Successivamente le fecce sono state mantenute ferme a 20°C con micro-ossigenazione (3 mg/L/ mese di O2). Il campione (B30) è stato prelevato dopo 30 giorni dalla fine del trattamento. I campioni di controllo CA e CB sono stati prelevati dai serbatoi nei quali le fecce erano state mantenute ferme a 20°C. Per i vini ottenuti dalle fecce sono stati determinati i seguenti parametri chimici: intensità (I) e tonalità (T) del colore, indice dei polifenoli totali (IPT280), indice di mucina (AMI), polisaccaridi totali (PT) (g/L). OdAlcol OdFrutFresco 7 OdMarmellata 6 5 OGSpeziato OdPrugna 4 3 OGAmarena OdAmarena 2 1 OGMarmellata OdFloreale 0 SYeV SYT OGFrutFresco OdSpeziato OGAlcol OdLegno Calore Astringente OdVegetale Amaro Dolce Acido Figura 5. Profilo sensoriale dei vini Syrah. Vino fiore elaborato in modo tradizionale (SYT) e vino elaborato con la tecnica PFM (SYeV). perato delle sostanze responsabili del corpo e della consistenza. Nel corso dei trattamenti non è stata osservata alcuna deviazione olfattiva. In conclusione, i risultati mostrano che la gestione alternativa proposta per la valorizzare la feccia di vinificazione permette in tempi brevi di ot- TIPT280AMIPT 6,20,804825,51,4 6,40,7247 22,71,7 3,20,923912,31,4 3,40,6737 7,8 1,5 5,30,64416,2 1,7 2,80,90344,3 1,4 Legenda: Intensità (I) e Tonalità (T) del colore; indice dei polifenoli totali (IPT280); indice di mucina (AMI); polisaccaridi totali (PT) (g/L); proteine totali (TPr) (mg/L). Tabella 2. Parametri chimici dei vini ottenuti tramite la tecnica di valorizzazione delle fecce di vinificazione (VF). Vini prelevati all’inizio del trattamento (A0 e B0), dopo 30 giorni (A30 e B30) e dalla stessa massa di fecce lasciate ferme in un serbatoio di stoccaggio (CA e CB), utilizzati come controllo. tenere vini con idonee caratteristiche chimiche, utilizzabili dai tecnici per il taglio di altri prodotti. L’uso di tale tecnica può costituire uno strumento nuovo per incrementare il valore delle fecce nell’industria enologica. Bibliografia G. Fia, C. Dinnella, M. Bertuccioli, E. Monteleone (2009). Prediction of grape polyphenol astringency by means of a fluorimetric micro-plate assay. Food Chemistry, 325 - 330, 113. G. Fia e C. Gori (2014). Alternative management of lees in the vinification of Sangiovese grapes. International Conference on Wine Active Compounds WAC, Beaune, Francia. 1 Vino Vigna, Via Claudio Monteverdi 9,50053 Empoli, Firenze. 2 Università degli studi di Firenze, Dipartimento di Gestione dei Sistemi Agrari, Alimentari e Forestali, via Donizetti, 6, 50144 Firenze. 33
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