“Seamless Customer Experience: le parole chiave” Il fenomeno della finanza “Se i clienti stanno meglio, staranno meglio anche le banche”: la dichiarazione è di Gian Maria Gros-Pietro di Banca Intesa. Bravo Gian Maria, l’hai sparata davvero Gros. A tu per tu con Joachim Rösges, ceo della catena in Italia. La nuova strategia commerciale. I festeggiamenti per i 100 punti vendita con insegna Media World. A pagina 18 Editore: Edizioni Turbo srl - Palazzo di Vetro - Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) - Tel. +39 0362 600463/4/5 - Fax: +39 0362 600616 - Registrazione al Trib. di Milano n° 66 del 1° febbraio 2005 - Periodico quindicinale Poste Italiane S.P.A. - Spedizione Abbonamento Postale D.L. 353/2003 Conv. in L 46/2004 Art. 1 - Comma 1 - LO/MI - Stampa: Italgrafica - Novara - Una copia 1,00 euro - In caso di mancato recapito, inviare all’ufficio postale di Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa. Dps Group sulla ribalta Carta canta Scocca l’era Trony per i negozi con insegna Fnac Al via i lavori di ristrutturazione dei megastore di Milano, Verona e Napoli. La parola a Yves Di Benedetto, amministratore delegato A pagina 19 hitech periodico quindicinale aprile 2014 anno 5 - numero 4 direttore responsabile Angelo Frigerio direttore editoriale Riccardo Colletti www.hitechweb.info magazine Riflettori su Mediamarket RETAIL, ELDOM, CONSUMER ELECTRONICS, ICT, ENTERTAINMENT Paese che vai, rete che trovi a pagina 2 Net Neutrality: l’Unione Europea vota la risoluzione, dopo gli emendamenti che mettono nell’angolo le richieste dei servizi a pagamento. Intanto, negli Usa, Netflix minaccia di ricorrere al peer to peer contro il cartello delle Tv via cavo. La convention europea 2014 “InnoFest” A tu per tu con Paolo Locatelli, Consumer Electronics director di LG Italia Da pagina 25 a pagina 36 consumer electronics Sharp, oltre il Full HD Sony mette in campo i suoi fuoriclasse “Vogliamo diventare il player di riferimento” LG pronta al salto di qualità Alle pagine 4 e 5 focus raee Le iniziative di Meliconi per i Mondiali A pagina 6 ict Huawei: Ascend 330, lo smartphone entry level Cellularline, il fascino delle cover Vintage Da pagina 7 a pagina 10 Presentato il 6°Rapporto Raee, stilato dal Centro di Coordinamento L’Italia a forza 4 (kg) È l’entità della raccolta pro capite nel 2013 di rifiuti elettrici ed elettronici. Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il dispositivo del governo per il recepimento della Direttiva Europea Così cambia il sistema di raccolta L’introduzione dell’1 contro 0. I nuovi obblighi per operatori e venditori. A pagina 12 entertainment Oculus Rift e i big della guerra “virtuale” Pop Corn Time, lo spauracchio resta Milan Games Week ingrana la quarta Alle pagine 14 e 15 zoom hitech magazine anno 5 - numero 4 - aprile 2014 www.hitechweb.info Paese che vai, rete che trovi Net Neutrality: l’Unione Europea vota la risoluzione, dopo gli emendamenti che mettono nell’angolo le richieste dei servizi a pagamento. Intanto, negli Usa, Netflix minaccia di ricorrere al peer to peer contro il cartello delle Tv via cavo. Samsung Galaxy S5: funzionalità per ogni esigenza Pilar Del Castillo hitech magazine L’Unione Europea si avvia ad avere un regolamento unico per le telecomunicazioni. Ma la riforma avviata, che prevede l’abolizione delle tariffe di roaming entro il Natale 2015, non sarà indolore, e all’interno dell’aula di Bruxelles si è registrata, nell’ambito della discussione sul pacchetto di misure predisposte da Neelie Kroes, commissario europeo per l’Agenda Digitale, una forte contrapposizione tra popolari e centrosinistra. Al termine del dibattito, è stato approvata a Bruxelles la risoluzione della relatrice Pilar Del Castillo, esponente popolare, che aveva sollevato forti perplessità in merito alle posizioni sul tema della ‘Net Neutrality’. Ora il testo, dopo il voto in seduta plenaria, passerà al vaglio degli stati membri, dopo aver inglobato gli emendamenti degli europarlamentari socialisti, liberali e verdi, che impongono la separazione tra servizi specializzati, quali le piattaforme di streaming e cloud, e tutti gli altri dati, in modo da impedire restrizioni nell’utilizzo di Internet, assegnando troppa capacità di banda ai servizi a pagamento o escludendo alcune funzioni free. “Connected Continent”, il pacchetto di misure veicolate da Neelie Kroes, fortemente contrastato dagli operatori di connettività, dai motori di ricerca e dai gestori di servizi a valore aggiunto, potrebbe, alla luce delle limitazioni poste dalla ‘Net Neutrality’, frenare gli investimenti in Europa di alcuni grandi player (Google, Amazon, Netflix), che necessitano di una quantità di banda dedicata e invece si ritroveranno a operare in un contesto che non garantisce loro corsie preferenziali. Il dibattito sulla ‘Net Neutrality’ è molto vivo negli Usa, dove però i termini della discussione sono per molti versi diversi. Negli scorsi giorni, il ceo di Netflix Reed Hastings ha portato all’attenzione di tutti gli esperti di telecomunicazioni le conseguenze della de- RETAIL, ELDOM, CONSUMER ELECTRONICS, ICT, ENTERTAINMENT Direttore Responsabile: ANGELO FRIGERIO Direttore Editoriale: RICCARDO COLLETTI Editore: Edizioni Turbo Srl Redazione: Palazzo di Vetro Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Tel. +39 0362 600463/4/5 - Fax: +39 0362/600616 Registrazione al Trib. di Milano n° 66 del 1° febbraio 2005 Periodico quindicinale - Anno 5 - n° 4 - aprile 2014 Stampa: Italgrafica - Novara - Una copia 1,00 euro Poste Italiane S.P.A. - Spedizione Abbonamento Postale D.L. 353/2003 - Conv. in L 46/2004 Art. 1 - Comma 1 - LO/MI L’editore garantisce la massima riservatezza dei dati personali in suo possesso. Tali dati saranno utilizzati per la gestione degli abbonamenti e per l’invio di informazioni commerciali. In base all’Art. 13 della Legge n° 196/2003, i dati potranno essere rettificati o cancellati in qualsiasi momento scrivendo a: Edizioni Turbo S.r.l. Responsabile dati: Riccardo Colletti Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Il numero è stato chiuso il 14 aprile 2014 Neelie Kroes cisione del giudice federale David Tatel, che ha rigettato la regolamentazione in materia di Net Neutrality della Federal Communications Commission (Fcc). Il punto è molto semplice: in assenza di un perimetro normativo preciso, come si può garantire che i soggetti che forniscono connettività - gli Internet Service Provider - trattino tutti i dati allo stesso modo? Secondo Hastings, Comcast e AT&T starebbero violando questo principio di trasparenza, favorendo il cartello delle Tv via cavo. In particolare, il ceo di Netflix punta il dito verso il prime time, fascia oraria che consente i ricavi pubblicitari più alti, e in cui si consumerebbero le violazioni più evidenti al concetto di Net neutrality. La proposta di Hasting è di quelle shock: visto che Comcast pretende da Netflix un esborso troppo alto per mantenere i livelli di servizio offerti attualmente alla piattaforma di Svod, la società di Los Gatos chiede alla Fcc di poter aggirare ogni restrizione di banda ricorrendo a una rete peer-to-peer. Il motivo è molto semplice: in questo tipo di architetture non esiste un server e tanti computer client, ma tutti nello stesso tempo sono server e client, condividendo i file. La strozzatura imposta dagli Isp sarebbe così scavalcata. Ma è certamente curioso che la piattaforma che oggi costituisce il più grande provider di contenuti legali in streaming si affidi al modello di distribuzione del materiale in rete che ha fatto la fortuna della pirateria informatica. Certo, il peer to peer è solo una configurazione dell’infrastruttura, di per sé è neutro. Resta un altro paradosso: Netflix negli Usa si fa promotore della lotta al cartello delle Tv via cavo, mentre in Europa è tra i servizi che domandano una determinata quantità di banda, a dispetto del pacchetto. Vale dunque il vecchio adagio: Paese che vai, ‘Net Neutrality’ che trovi. E’ andato in scena lo scorso 9 aprile a Milano, nella cornice del Salone del Mobile, l’evento italiano di presentazione del Galaxy S5, il nuovo smartphone top di gamma di Samsung in lancio sul mercato italiano a partire dall’11 aprile, con un prezzo di 699 euro. Il dispositivo “è stato progettato per essere vicino agli utenti nella vita di tutti i giorni, anticipandone i bisogni e realizzandone i desideri”, come ha spiegato Carlo Carollo, direttore sales and marketing telefonia di Samsung Electronics Italia. Tra i punti di forza del nuovo device spicca la fotocamera da 16 Megapixel, che vanta funzionalità analoghe a quelle di una macchina fotografica di alto livello, tra cui la messa a fuoco più veloce della sua categoria (fino a 0,3 secondi), nonché la possibilità di utilizzare la funzione di messa a fuoco selettiva. Per quanto riguarda la navigazione web, l’esclusiva funzione Download Booster permette di utilizzare contemporaneamente Lte e wi-fi, aumentando così la velocità di download dei dati e permettendo di avere a disposizione la miglior connessione possibile, ovunque ci si trovi. Grazie alla certificazione IP67, inoltre il Galaxy S5 garantisce resistenza a sudore, pioggia, liquidi, sabbia e polvere, mentre la modalità Ultra Power Saving consente di ridurre al minimo il consumo energetico. L’esclusivo accordo con PayPal permette poi agli utenti di Galaxy S5 di effettuare i pagamenti con l’app dedicata, in piena sicurezza attraverso il solo riconoscimento dell’impronta digitale. Altra caratteristica distintiva della quinta generazione di Galaxy S è la funzione S Health 3.0, il personal trainer che monitora la forma fisica attraverso contapassi, consigli per una dieta mirata, programma di esercizi personalizzato e monitoraggio dei battiti cardiaci, la cui frequenza può essere misurata semplicemente appoggiando il dito sul sensore presente sulla parete posteriore dello smartphone. L’esperienza fitness può inoltre essere ulteriormente personalizzata con la nuova generazione di Gear, lanciata contestualmente al Galaxy S5: gli smartwatch Samung Gear 2 e Gear 2 Neo, in grado di dialogare costantemente con gli altri dispositivi dell’ecosistema Samsung, permettono di monitorare la propria forma fisica grazie al sensore di frequenza cardiaca integrato, le funzioni di S Health e il contapassi. Vero e proprio personal trainer è infine il nuovo Samsung Gear Fit, confortevole ed ergonomico con l’innovativo display curvo Super Amoled touchscreen, cardiofrequenzimetro incorporato, contapassi e modalità allenamento. Case Logic: le nuove custodie per la mobilità Nata in Colorado nel 1984, da oltre 25 anni Case Logic è specializzata in soluzioni per il trasporto, la protezione e l’organizzazione dei dispositivi elettronici. All’interno del suo catalogo, Case Logic vanta una vasta selezione di custodie per tablet ed e-reader, capaci di rispondere ad ogni tipo di esigenza con opzioni per ogni tipo di prodotto, dai meno recenti alle ultimissime novità sul mercato. Non solo semplici cover ma anche sleeve, custodie folio e borse di varie dimensioni, tutte selezionabili da un’ampia gamma di colori, materiali validi e diversificati, misure adattabili a ogni dimensione e formato e un’imbottitura interna a prova di urto. Oltre al mondo dell’Ict, Case Logic è attiva anche nell’imaging, con soluzioni create ad hoc per avere sempre a portata di mano tutto il necessario 2 per scattare fotografie, in ogni condizione. La collezione di prodotti legati al settore fotografico mette a disposizione un’ampia offerta di borse e custodie dal design elegante e adattabili ad ogni tipo di fotocamera. Reflex, compatte, bridge, videocamere e action camera: prodotti sicuri, resistenti, pensati su misura per i fotografi più appassionati e, allo stesso tempo, per quelli alle prime armi che hanno ora la possibilità di dare libero sfogo alla propria creatività. La scelta accurata dei materiali utilizzati, studiati per adattarsi ai diversi dispositivi, e lo stile unico che caratterizza il design di Case Logic, fanno dei suoi prodotti la scelta ideale per tutti gli amanti di una vita attiva e dinamica, che amano viaggiare, o che semplicemente desiderano affrontare gli spostamenti di tutti i giorni garantendo la massima sicurezza e protezione ai propri dispositivi personali. Case Logic è distribuita in Italia da Fowa (www.fowa.it). 3 focus on I monitor UltraWide LG 21:9, le nuove dimensioni della produttività Sono l’ideale per gestire flussi di lavoro che richiedono il multitasking. Ma anche per godere al meglio di esperienze di entertainment come film e videogiochi. Da aprile saranno disponibili i nuovi monitor Pc di LG, i primi a presentare il formato 21:9. Caratterizzati da un design elegante e ultrasottile, la gamma di monitor UltraWide 21:9 include tre modelli, da 34”, 29” e 25”. Top di gamma è il display da 34”, che vanta una risoluzione QHD (3440x1440). Dotato della tecnologia Thunderbolt 2, che supporta simultaneamente display ad alta risoluzione e dispositivi dati ad alte prestazioni tramite un’unica connessione, questo monitor offre una velocità di trasferimento fino a 20 Gbps e un software True Color Finder per regolare direttamente le impostazioni di colore, per una qualità dell’immagine quasi due volte superiore rispetto al normale Full HD. Le due versioni da 29” e 25” sono invece dotate di tecnologia LG Ips e trasmettono immagini nitide e con una minore variazione di colore da qualsiasi angolazione vengano guardate e, per questo motivo, sono particolarmente indicate per elaborazioni fotografiche, grafiche e video. Pensati per aumentare la produttività sul lavoro, ma anche le esperienze di intrattenimento e di gaming, i monitor presentano un’esclusiva funzione 4-Screen Split, che permette la visualizzazione massima di quattro finestre in otto diverse proporzioni dello schermo, per un multitasking davvero efficiente. La funzione Dual-Link, invece, consente la connessione a due periferiche simultaneamente. “Siamo il primo brand al mondo nella vendita di monitor 21:9”, ha spiegato Mauro Polticchia, marketing manager LG Electronics Italia. “Secondo i dati Idc, attualmente in questo segmento abbiamo una market share del 45,9% a livello mondiale. In Italia il time to market è oggi e, assecondando il nostro claim ‘it’s all possible’, il target per questo tipo di prodotto è molto ampio: partiamo dall’ambito grafico e di editing video, fino ad arrivare al mondo finanziario, dell’architettura e del design. E, perché no, anche a quello del gaming e dell’entertainment domestico, ulteriormente valorizzati da questo formato che ricorda da vicino la magia del cinema”. La convention europea 2014 “InnoFest” LG pronta al salto di qualità Il colosso coreano ha presentato a Venezia la line up. I Tv Ultra HD e Oled. La piattaforma WebOS e lo smartphone G Flex. Gli apparecchi ad alta efficienza energetica. Venezia - Nel segno del nuovo motto “Tutto è possibile”, LG Electronics ha portato in scena a Venezia l’appuntamento europeo dell’InnoFest 2014. Ovvero l’occasione per presentare la line up globale dei prodotti destinati ai consumatori europei nei vari settori dell’hi-tech e degli elettrodomestici. Un evento che si è svolto lo scorso 19 marzo nella regale cornice della Fondazione Cini. “InnoFest è l’opportunità per mostrare le nostre offerte nei campi consumer electronics e appliance per i consumatori europei, a fronte di uno scenario economico che sembra mostrare qualche segnale di svolta”, ha sottolineato Brian Na (foto), vice president e Europe region head di LG Electronics. “E il successo in Europa è un prerequisito fondamentale per essere una società di rilievo globale nel mondo business di oggi”. L’obiettivo per il 2014 è senz’altro quello di rafforzare la posizione di LG in Europa e di espandere i rapporti con i partner locali, attraverso l’offerta di soluzioni differenziate, che puntano su tecnologie premium e design innovativo. Dopo la tappa inaugurale dell’LG InnoFest 2014, andata in scena a Istanbul il mese scorso, il roadshow europeo di Venezia ha visto la partecipazione di circa 450 partner del colosso coreano. Per quanto riguarda il comparto televisori, LG ha confermato e ribadito la volontà di espandere il range di Tv Ultra HD e Oled in Europa. Prima azienda a produrre, nel 2012, un Tv Ultra HD 4K da 84 pollici, nonché il più grande Tv Oled curvo Ultra HD 4K nel 2014, LG è ora pronta al salto di qualità: dispiegando quest’anno sul mercato europeo un’offerta che comprende ben sette serie di Tv Ultra HD in dimensioni che spaziano dai 49 ai 105 pollici. Ad attirare l’attenzione, tra i device in mostra, sono stati soprattutto i Tv Oled da 77 e 55 pollici. Ma non solo. Dopo l’annuncio dello 4 scorso Ces di Las Vegas, LG ha presentato per la prima volta in Europa la propria piattaforma WebOS, progettata per rendere più semplice e intuitiva l’esperienza della Smart Tv. WebOS debutterà quest’anno su oltre 40 modelli di televisori, tra cui l’Ultra HD, l’Oled e il Cinema 3D. A fianco dei device dedicati all’Home Entertainment, riflettori accesi anche sulle nuove applicazioni per il risparmio energetico realizzate per i prodotti destinati al mercato consumer europeo. Punta di diamante della collezione sono le nuove lavatrici, in lancio in Europa nella prima metà dell’anno, che vantano un’ efficienza energetica maggiore del 40% rispetto ai modelli A+++, grazie ai sistemi TurboWash e TrueSteam. In bella mostra anche i nuovi refrigeratori ad alta efficienza energetica, tra cui i modelli bottom freezer, con Total No Frost, più efficienti del 10% rispetto al rating A+++. Sono stati presentati poi i climatizzatori Artcool Stylist Inverter V, con illuminazione Led, e Artcool Slim Inverter V, con una combinazione di efficienza energetica, resistenza e feature incentrate sulla salute. Per quanto riguarda le soluzioni LG per la pulizia domestica, si segnalano il robot aspirapolvere Hom Bot Square e l’aspirapolvere cordless 2-in-1. Infine, non poteva mancare la giusta attenzione al mondo delle comunicazioni mobili. E allora, la ribalta è stata tutta per il modello G Flex, il rivoluzionario smartphone curvo, e per Lifeband Touch, il nuovo device indossabile per il fitness. hitech magazine anno 5 - numero 4 - aprile 2014 www.hitechweb.info LG Italia: una nuova organizzazione Obiettivo: promuovere il concetto di “one company, one voice” e conferire all’azienda una personalità sempre più forte e riconoscibile, rendendola più dinamica e competitiva. Di qui scaturisce la nuova organizzazione aziendale di LG Electronics Italia: Paolo Locatelli assume il ruolo di Consumer Electronics director, mentre Omar Laruccia mantiene la sua posizione di Mobile Communications (MC) Business Unit director e acquisisce il ruolo di Marketing director. Rispettivamente, Paolo Locatelli coordinerà le business unit Home Entertainment, Home Appliances e IT B2C, mentre Omar Laruccia sarà a capo sia della divisione Mobile Communication che del team Marketing. Entrambi rispondono direttamente al presidente e ceo di LG Electronics Italia. Paolo Locatelli è dal 2011 alla guida del team Home Entertainment. Laureato in Economia e Commercio, si è sempre occupato di bianco per importanti brand internazionali. Entrato in LG nel 2005, è stato alla guida delle vendite del bianco in qualità di Home Appliances Sales director per sei anni. Giuseppe Omar Laruccia entrato in LG nel 2011, coordina le divisioni marketing e telefonia con l’obiettivo di aumentare la market share dell’azienda e consolidarne il posizionamento, puntando A tu per tu con Paolo Locatelli, Consumer Electronics director di LG Italia “Vogliamo diventare il player di riferimento” Paolo Locatelli sull’asset strategico degli smartphone. Laureato in Scienze Economiche e Bancarie, inizia la sua carriera professionale nel 1997 come key account in una multinazionale della Fmcg. Successivamente, acquisisce grande esperienza nell’area marketing e commerciale grazie ad una serie di incarichi manageriali nazionali ed internazionali all’interno di grandi aziende multinazionali. La divisione Home Entertainment verrà guidata da Michele Uslenghi mentre la divisione Home Appliance resta nelle mani di Francesco Salza. Michele Uslenghi, Home Entertainment team leader, entra in LG nel 2003. Porta con sé una lunga esperienza nel settore dell’elettronica di consumo e ha il compito di coordinare la struttura commerciale di LG per Tv, Audio Video e Monitor. Francesco Oscar Salza, Home Appliance team leader, approda in LG nel 2005. Laureato in Economia e commercio, ha maturato una significativa esperienza nel settore del bianco, ricoprendo incarichi manageriali nell’area marketing e commerciale all’interno di importanti brand multinazionali e ha ad oggi il compito di gestire e coordinare la struttura commerciale di LG dedicata ai piccoli e grandi elettrodomestici, forte di una significativa esperienza nel settore del bianco. Sulla ribalta LG Watch powered by Android Wear “Io penso positivo. Non dobbiamo avere paura, pur nella consapevolezza che lo scenario economico rimane teso. Ma sono persuaso che l’innovazione vincerà. Il mercato italiano dell’elettronica di consumo ha vissuto un periodo di stanca e rallentamento. Ma siamo in una fase di cambiamento. L’arrivo dei nuovi schermi Ultra Hd e degli Oled, in concomitanza con un grande evento come i Mondiali di calcio, sono fattori rilevanti. Potremo tornare a infiammare i consumatori. LG Italia è in pole position”. Paolo Locatelli, da poco nominato Consumer Electronics director, è un fiume in piena. E del resto, la ricca e articolata line up che il colosso coreano ha allestito induce all’ottimismo, come traspare da questa intervista con Hitech Magazine. Paolo Locatelli, intorno a quali vettori ruoterà la strategia operativa di LG Italia nel 2014? Dopo gli annunci del Ces di Las Vegas, che hanno fatto il giusto clamore, la parola passa ai prodotti o meglio al loro lancio sul mercato. E le novità non mancano. Ma innanzitutto mi preme evidenziare un dato. Quale? La competizione è globale. Da intendersi sia nei vari territori, ma ancor più nei vari segmenti di business. Per questa ragione LG ha lavorato per dare corpo, forza, spessore e qualità al concetto LG Electronics sta lavorando in stretta collaborazione con Google per realizzare LG G Watch powered by Android Wear, un prodotto studiato per entrare nel mondo wearable con la piattaforma Android. Sarà compatibile con una vasta gamma di smartphone Android e renderà disponibili agli utenti tutte le informazioni importanti in ogni momento, permetterà di porre domande o richiedere l’esecuzione di alcune operazioni semplicemente pronunciando “Ok Google”. LG, principale partner di Google in quest’importante progetto, prevede di introdurre LG G Watch nel secondo trimestre del 2014. Il device consentirà agli sviluppatori la realizzazione di applicazioni in totale libertà e offrirà agli utenti la migliore esperienza Google. Il quarto device sviluppato da LG in stretta collaborazione con Google segue il lancio di Nexus 4, Nexus 5, e LG G Pad 8.3 Google Play Edition. “Lavorare con Google a questo importante progetto è stata l’occasione per realizzare la perfetta sintesi tra design e progettazione ingegneristica,” ha affermato Jong-seok Park, presidente e ceo di LG Electronics Mobile Communications Company. “Con LG G Watch, LG prosegue il cammino intrapreso nel campo dei dispositivi wearable, dopo il lancio nel 2009 di Watch Phone, il primo orologio 3G al mondo con schermo touch-screen, e nel 2008 di Prada Link. Siamo sicuri che un dispositivo così ben progettato sia perfettamente in grado di conquistare un mercato in rapida evoluzione qual è quello dei wearable”. di ‘one company’. Siamo in grado di fornire soluzioni altamente qualificate, affidabili di grande valore tecnologico in tutti gli ambiti. Dal bianco al consumer electronics, senza trascurare l’Ict. E in che modo comunicherete questo messaggio sullo scenario italiano? Il nostro impegno è focalizzato sul valore che la marca esprime realmente. Su questo versante stiamo lavorando in maniera significativa, mettendo in campo investimenti notevoli a tutto campo. La nostra è un’offerta ben strutturata e calibrata nelle varie fasce d’utenza. Ma LG è un marchio premium, come certificato dall’attitudine all’innovazione tecnologica. Lo dimostrano le sei fabbriche che abbiamo approntato per la produzione dei nuovi Tv Oled. Pe noi questa è una sfida prioritaria. sante. Quanto abbiamo fatto, in termini tecnologici, relativamente agli schermi Oled, è sotto gli occhi di tutti. Noi siamo pronti ad affrontare questa sfida con coraggio, puntando a creare valore in modo tangibile e a beneficio di tutti”. A proposito di tv, quali i target che vi siete prefissati? Al momento abbiamo una market share del 17% e siamo attestati al secondo posto nel ranking. Intendiamo far crescere nel 2014 la nostra importanza, arrivare a una quota di mercato almeno del 20%. Si apre di fatto un nuovo ciclo di business che potrà permetterci di elevare anche il prezzo medio dell’offerta. E’ vero, affrontiamo un anno ‘curvo’, e mi sento di dire che ‘curvo’ è bello. LG ha dimostrato di saper accelerare in maniera efficace e convinta su questo ver- Relativamente al segmento degli Oled quali obiettivi avete identificato per il 2014? Pensiamo in grande, come è giusto che sia alla luce delle svariate novità in arrivo sugli scaffali. Puntiamo a raggiungere nell’ambito degli Oled un target di 10mila pezzi in termini di sell-out. Ma più in generale, siamo fiduciosi e ottimisti, in termini di aspettative, anche per quello che riguarda il settore dell’audio. Sono certo che il completamento dell’offerta con i nuovi speaker bar e sound 5 plate ci permetterà di affrontare il business con ulteriore incisività. In conclusione, qual è il messaggio che intendete lanciare ai naviganti, ossia ai partner retail del mercato italiano? LG vuole diventare il player di riferimento nel mondo del consumer electronics. Sappiamo di essere ambiziosi, ma abbiamo tutte le carte in regola per giocare questa partita e centrare importanti risultati. Il mercato ha bisogno della nostra innovazione, ma anche di ritrovare l’entusiasmo. I nuovi prodotti firmati LG, in tutti i settori del business, sono una certificazione di questa passione. E dell’attitudine ad avere coraggio nella creazione di soluzioni tecnologicamente avanzate, al top, belle da vedere e altamente fruibili. consumer electronics hitech magazine anno 5 - numero 4 - aprile 2014 www.hitechweb.info Sharp presenta la nuova gamma di Tv Led Quattron Pro Oltre il Full HD Dettagli più nitidi, colori più naturali e alta connettività per la serie UQ10. In grado di riprodurre anche contenuti 4K nativi. Si è svolto lo scorso 27 marzo, nella nuova sede di Sharp Italia, in via Lampedusa a Milano, l’incontro di presentazione in anteprima della nuova linea di Tv Led Quattron Pro, in lancio in Europa. In apertura, l’amministratore delegato di Sharp Italia Aldo Meneghelli ha colto l’occasione per presentare i risultati finanziari del terzo semestre, che si è chiuso con un bilancio decisamente positivo e in crescita per l’azienda. Carlo Alberto Tenchini, direttore marketing, ha poi voluto sottolineare come il tratto distintivo di Sharp sia da sempre l’impegno costante nello sviluppo di tecnologie e prodotti innovativi, in ogni settore, dai frigoriferi con plasma cluster ai pannelli solari. Fino ai televisori Quattron, che, con l’aggiunta di un sub-pixel giallo ai sub-pixel standard rosso, verde e blu, rendono possibile la riproduzione di oltre un miliardo di sfumature di colore, per ottenere immagini più brillanti e naturali. E sui plus della nuova gamma di Tv Quattron Pro, la vera protagonista dell’evento, si è soffermato l’ingegnere Luca Lubinu, product manager A/V, che ha voluto offrire ai presenti una demo pratica della qualità d’immagine e delle potenzialità del nuovo device messo a punto da Sharp. Il Tv Sharp Quattron Pro (UQ10) vanta una risoluzione di 2,5 volte superiore ai tradizionali Tv Full HD, grazie al pannello Quattron Pro che ha un numero di sub-pixel di 2,5 volte più alto di quello dei normali schermi Full HD. Proprio la configurazione dei sub-pixel Quattron Pro rende UQ10 l’unica serie di Tv Full HD sul mercato in grado di offrire contenuti 4K nativi via Hdmi: anche quando i contenuti visualizzati sono in risoluzione più bassa, la tecnologia intelligente Upscale Quattron Pro rende le immagini in 4K, a prescindere dal fatto che il segnale sia satellite o via cavo, che si guardi un programma Tv, un Blu-ray, un Dvd o che si colleghi una console per il gaming. “La tecnologia Tv Ultra-HD sta avanzando rapidamente – anche sui Tv Sharp – ma i contenuti tardano ad arrivare”, ha sottolineato Alberico Lissoni, presidente consumer electronics di Sharp Europe. “I nostri Tv UQ10 con tecnologia Quattron Pro offrono una soluzione: Tv con pannello Full HD, sicuramente più accessibili, ma con un modo intelligen- Le iniziative di Meliconi Con lo slogan “Attacca la Tv al muro e difendi il Made in Italy!”, Meliconi lancia il suo “concorso mondiale”, pensato in vista dei prossimi Mondiali di calcio, che prenderanno il via il prossimo giugno in Brasile. Dal 1 aprile al 31 agosto 2014, acquistando uno qualsiasi dei supporti da parete per Tv Meliconi e CME (linee Style, CME, Click e Ghost Design) si partecipa all’estrazione di una fantastica vacanza per 2 persone – volo + soggiorno con formula all inclusive – in un villaggio Eden Village con destinazione a scelta tra Cuba, Mar Rosso, Grecia o Spagna. E non è tutto. Altri 100 fortunati estratti vinceranno un cofanetto “Emozione3 Meraviglie d’Italia”, contenente un weekend per due persone in prestigiose località italiane. E c’erano anche le cuffie Meliconi fra i premi del 1° Campionato Internazionale Make Cup firmato iCare cosmetics, che si è svolto nella cornice di Cosmoprof 2014, la fiera dedicata al mondo della bellezza in scena a Bologna dal 4 al 7 aprile 2014. Nella finalissima del 6 aprile, i primi 3 make up artist classificati hanno ricevuto in premio le cuffie della linea My Sound Meliconi: in particolare sono state messe in palio le cuffie HP Fun (con padiglioni personalizzabili), le HP Street e le nuovissime HP Style, nelle versioni più colorate e fashion. te, brillante di gestire i sub-pixel, così da renderli in grado di visualizzare effettivamente contenuti Ultra-HD. Per le persone che non sono pronte a investire in Ultra-HD ma che non vogliono rinunciarvi, Quattron Pro offre il meglio dei due mondi”. La serie UQ10, primo Tv Led Full HD ad aver ottenuto la certificazione Thx Display – che garantisce i più alti standard di qualità e prestazioni – e vincitrice dell’HDGuru’s award 2014 come miglior HDTV durante l’ultima edizione del Ces di Las Vegas, offre inoltre un alto grado di connettività, essendo facilmente integrabile con dispositivi mobili e smart. Grazie alla app per dispositivi mobile Aquos remote Lite, questi Tv a grande schermo, disponibili in formati da 80, 70 e 60 pollici, possono essere comandati con controllo gestuale usando il proprio smartphone o tablet, attraverso semplici movimenti del polso. Dalla primavera, inoltre, il portale smart Tv di Sharp, Aquos Net+, offre ancora più servizi di Video-on-Demand e canali Tv internazionali gratuiti via web. Francesca Radaelli Sony mette in campo i suoi fuoriclasse I Mondiali di calcio si stanno avvicinando e Sony, partner ufficiale dell’evento, sarà presente in prima fila all’appuntamento sportivo per eccellenza, schierando la sua squadra di prodotti di elettronica di consumo. Pensati per godere del meglio della prossima World Cup, i Tv Full HD della serie W95, dotati di display Triluminos, vantano la presenza dell’X-tended Dynamic Range e dal processore X-reality Pro, che rende emozionante ogni scena, con rossi vibranti e verdi smeraldo. Contraddistinti da qualità di immagine, audio premium e innovativa estetica Wedge, i Tv sono supportati dalle esclusive Soundbar HT-CT770 e HT-CT370, che garantiscono un audio surround virtuale ricco di bassi. I nuovi Tv 4K Ultra HD affiancano al potente processore 4K X-Reality Pro, che massimizza la qualità di ogni singola immagine tramite upscaling nella serie X9, la nuova tecnologia X-tended Dynamic Range, che ottimizza i contrasti. Spazio poi all’audio, con i diffusori e i siste- mi audio wireless della serie X, affiancati dal nuovo GTK-X1BT, il sistema compatto che trasforma ogni occasione in una festa, grazie agli effetti dj e alla potenza dei suoi 500 W. Sfruttando la funzionalità Nfc, tutti permettono di condividere le playlist preferite con un semplice tocco. Racchiuso in uno chassis dal design accattivante, il modello SRS-X7 offre 32 W di avvolgente potenza sonora in un corpo sottile e raffinato, mentre il sistema audio wireless all-in-one CMT-X5CD coniuga la funzionalità streaming wireless e l’elevata qualità acustica dei tradizionali impianti stereo in un prodotto ultracompatto. Per il digital imaging, ecco le fotocamere compatte con high zoom delle serie H, HX e quelle della serie W, le Alpha a obiettivi intercambiabili con la nuova A6000, dal veloce autofocus, e la Full Frame A7. E le Handycam PJ con proiettore integrato vanno in appoggio, insieme ad Action Cam e alle fotocamere per smartphone QX, al nuovo Tv della serie W855 da 60”. 6 Terzo trimestre in ripresa Dopo un 2012 decisamente difficile per Sharp, i dati di bilancio presentati dall’ad Aldo Meneghelli parlano di un 2013 decisamente positivo. I risultati finanziari consolidati del terzo semestre hanno fatto registrare, nei nove mesi conclusi il 31 dicembre 2013, vendite nette in crescita del +21% rispetto all’anno scorso, e utile netto e operativo positivi. Per quanto riguarda le categorie di prodotti, il product business incide per il 60,5%, mentre il device business – “il cuore della tecnologia di Sharp, che si caratterizza come una società di ingegneri” sottolinea Aldo Meneghelli - incrementa il proprio peso rispetto al 2012, raggiungendo quota 39,5%. In crescita del 23% rispetto al 2012 il mercato overseas, che rappresenta il 61%, a fronte di una quota ‘domestic’ del 39%. Le previsioni sui risultati finanziari per l’anno fiscale che si chiuderà il 31 marzo 2014 rese note nel corso della conferenza stampa parlano di un incremento su base annua del 17%. “Sono tre i principi che guidano lo sviluppo della nostra azienda: innovazione tecnologica, rispetto per l’ambiente, attenzione a tutto ciò che ci circonda” conclude Aldo Meneghelli. Toshiba, tre nuove serie di Tv Toshiba Europe amplia la propria gamma Tv lanciando le nuove serie L54, L64 e L74. La nuova serie di Tv L54, 3D Full HD con funzionalità Smart Tv, è disponibile nelle versioni da 102 cm (40 pollici) e da 122 cm (48 pollici) ed è pensata per chi cerca una qualità dell’immagine e del suono coinvolgente ad un prezzo competitivo. La serie L64 integra il nuovo processore dual-core engine che migliora notevolmente le performance del Tv, offrendo funzionalità multi-tasking e un’elaborazione più veloce delle applicazioni per una migliore esperienza d’uso. Dotata di servizi Smart Tv Cloud, questa serie è indirizzata a chi cerca funzionalità avanzate. La serie L74 unisce, invece, la qualità superiore del suono e dell’immagine con la praticità dei servizi Smart TV Cloud in un unico Tv 3D Full HD. Equipaggiato con engine dual-core, l’elegante L74 è stato progettato per coinvolgere tutti i sensi: offre un audio più ricco e corposo, dialoghi più chiari e immagini più brillanti e definite, oltre alla modalità 3D. L’iniziativa di Ecodom, Erp, Raecycle e Remedia In prima linea per l’accreditamento ‘Weeelabex’ degli impianti di trattamento hitech magazine A pagina 10 focus raee Alessandro Lama è il nuovo presidente di EcoR’it Presentato il 6°Rapporto Raee, stilato dal Centro di Coordinamento L’Italia a forza 4 (kg) E’ l’entità della raccolta pro capite nel 2013 di rifiuti elettrici ed elettronici. Un livello quasi da quadruplicare in vista del 2019, come prevede la nuova Direttiva Europea, recepita con apposito dispositivo dal governo. Alle pagine 8 e 9 Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del governo per il recepimento della Direttiva Europea Così cambia il sistema di raccolta L’introduzione dell’1 contro 0. I nuovi obblighi per operatori e venditori. Il rafforzamento del Centro di coordinamento. Le misure per contrastare l’illegalità nella gestione dei rifiuti tecnologici. E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto che recepisce la Direttiva europea Raee (2012/19/ EU), approvato lo scorso 14 marzo dal Consiglio dei Ministri, in vigore dal 12 aprile. L’Italia è tra i primi Paesi europei a recepire la Direttiva comunitaria, con lo scopo di ridurre gli impatti negativi derivanti da produzione e riciclo degli apparecchi elettrici ed elettronici. Dal decreto emerge, da un lato, la promozione il modello ‘all actors’ (che nella gestione dei Raee affianca ai sistemi collettivi dei produttori gli operatori accreditati del settore), ma anche, dall’altro, l’importanza dei controlli sulla qualità del trattamento, sul rispetto degli standard e su una gestione trasparente dei rifiuti tecnologici. A questo scopo, il decreto legislativo n. 49 del 14 marzo 2014 rafforza il ruolo del Centro (...) Continua a pagina 9 7 Alessandro Lama, classe 1960, è stato nominato presidente di EcoR’it, il consorzio per la raccolta e il riciclo di apparecchi elettronici (Raee). Alessandro Lama, che subentra nella carica a Giulio Rentocchini, svolge una significativa esperienza di lavoro nel campo della sicurezza ambientale come coordinatore squadre di soccorso e rilievo, analista degli sviluppi della sicurezza, coordinatore di progetti per la protezione civile, consulente per la sicurezza di guardia di finanza e Polizia di Stato. Vanta inoltre una specifica esperienza di oltre 30 anni in gestione e consulenza marketing, comunicazione e problem solving, prevalentemente maturata nel settore servizi di aziende nazionali e internazionali (tra cui Coni, Ufficio nazionale turismo tedesco, Ifap del gruppo Iri, Gruppo Annunziata, Confcommercio, Ericsson Fatme, Italstat/Iritekna, Europack, Arpes, Gruppo Ariel Tecnica). Cellulari, caricabatterie unico in Europa per ridurre i rifiuti I deputati dell’Europarlamento hanno approvato una revisione normativa dedicata alle apparecchiature radio. Il progetto di legge, concordato in via informale con il Consiglio Ue, è stato approvato con 550 voti a favore, 12 contrari e 8 astensioni. L’obiettivo è ridurre gli sprechi, i costi e i problemi per gli utenti, attraverso una modernizzazione dell’attuale legislazione. Che inizia con l’esigenza di un caricabatterie unico per i cellulari, comune per tutti gli apparecchi venduti nel l’Unione europea. La relatrice Barbara Weiler, soddisfatta al termine della votazione, si dice convinta che il caricabatterie unico permetterà di ridurre le 51mila tonnellate annue di rifiuti elettronici. Dopo il passaggio in aula a Strasburgo, la direttiva deve essere formalmente approvata dal Consiglio. A questo punto gli stati membri avranno quindi due anni per inserire tali norme nelle loro leggi mentre i produttori avranno un anno supplementare per conformarsi alla legislazione. focus raee Presentato il 6°Rapporto Raee, stilato dal Centro di Coordinamento L’Italia a forza 4 (kg) È l’entità della raccolta pro capite nel 2013 di rifiuti elettrici ed elettronici. Un livello quasi da quadruplicare in vista del 2019, come prevede la nuova Direttiva Europea, recepita con apposito dispositivo dal governo. di Riccardo Colletti dente del Centro di Coordinamento Raee, “coincide con un momento di passaggio particolarmente importante. Riteniamo che il testo di recepimento della nuova Direttiva Europea rappresenti uno spartiacque tra una prima fase, iniziata nel 2007, e una seconda fase che si apre ora con la nuova normativa e che già sappiamo porterà stimoli nuovi. Dalla Direttiva Europea emerge il ruolo chiave che il Centro di Coordinamento deve giocare per raggiungere gli impegnativi obiettivi di raccolta che ci proiettano verso il 2019. Siamo certi che i Sistemi Collettivi sapranno rispondere con impegno ed entusiasmo alle aspettative in esso riposte, offrendo un contributo importante per affrontare le nuove e ambiziose sfide”. E a proposito della nuova normativa – si attende a giorni la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale – si deve LEGENDA R1 Frigoriferi, condizionatori, congelatori, ecc. R2 Lavatrici, lavastoviglie, cappe, forni, ecc. R3 Televisori e schermi a tubo catodico, LCD o al plasma, ecc. R4 rilevare che per centrare i nuovi ambiziosi target prefissati dall’Ue sarà indispensabile uno sforzo complessivo più forte. Così come più significativo sarà il ruolo del retail organizzato, coinvolto tanto dal decreto ‘Uno contro uno’, ma ancor più da quello ‘Uno contro zero’. E qui sarà fondamentale procedere a una semplificazione dei processi di raccolta. Infine, da non sottovalutare l’aspetto delle verifiche e dei controlli, dal momento che il sistema predisposto si rifà al concetto di ‘all actors’. In tal senso, entrano in campo e in modo diretto anche i centri di trattamento, e non più solo i sistemi collettivi. Per questa ragione le maglie dei controlli e degli accreditamenti – per evitare la dispersione di rifiuti, unitamente a una concorrenza sleale – devono stringersi in modo più serrato. telefonini, computer, stampanti, giochi elettronici, apparecchi illuminanti, ventilatori, asciugacapelli, ecc. R5 lampadine a basso consumo, lampade fonte: Centro Coordinamento Raee al neon, lampade fuorescenti, ecc. Raee raccolti da ciascun sistema collettivo - 2013 (Kg) Aspiraee R1 87.260 Cobat Consorzio CCR R2 R3 3.520 295.716 2.711 650.075 85.258 14.740 1.745 105.263 140.222 682 602.210 34.932.536 16.032 TOT ALE 851 3.301 35.533.763 487.504 70.953.803 17.830 1.381.483 6.064 1.405.377 32.928 1.377 51.577 1.288.532 640.533 1.929.065 2.450 Ecoelit Ecoem 245.468 R5 461.306 Dataserv* Ecodom 18.920 R4 900 340 Ecolamp Ecolight 1.050.340 1.723.901 238.806 13.995.407 392.111 17.400.565 Ecoped 111.550 3.003.405 36.130 5.508.981 2.281 8.662.347 Ecorit 50.910 280.415 3.580.447 3.776.153 15.576 7.703.501 8.333.914 8.627.970 8.256.146 2.742.963 11.985 27.972.978 166.452 251.679 3.097.877 9.295 Raecycle 7.895.693 3.370.212 35.640.971 2.076.992 14.869 48.998.737 Remedia 7.092.771 2.585.740 17.922.530 5.918.340 26.002 33.545.383 Erp Esa Gestione R.A.E.E. Rene Ridomus Totale 3.525.303 580 580 2.421.154 2.421.154 62.158.612 8 56.156.357 68.879.875 37.620.439 1.115.935 225.931.218 *Il sistema collettivo Dataserv ha concluso la sua operatività alla fine del 2012 ed ha effettuato gli ultimi ritiri agli inizi del 2013 Italia quasi a forza quattro. Ossia, i 4 kg pro capite di Raee raccolti in media nel 2013. Una tenuta sostanziale sull’anno precedente. Ma al contempo una sfida che si rinnova alla luce dell’approvazione e dell’entrata in vigore della Nuova Direttiva Europea Raee 2, recentemente varata dal Consiglio dei Ministri. E, sia detto per inciso, stavolta l’Italia ha fatto per bene i compiti divenendo il secondo Paese dell’Unione a recepire l’indicazione di Bruxelles, dunque in anticipo sulle altre nazioni. Ma partiamo dai numeri. Lo scorso 18 marzo, presso la Sala del Cenacolo del Museo della Scienza e Tecnologia di Milano è stato presentato il 6° Rapporto Annuale a cura del centro di Coordinamento. La fotografia d’insieme inquadra un sistema ormai consolidato ed efficiente nonostante la raccolta complessiva di Raee in Italia nel 2013, pari a 225.931.218 kg, registri il 5% in meno di quanto gestito nell’anno precedente. Una delle cause è sicuramente la contrazione delle vendite di prodotti hi-tech a fronte della crisi e, di conseguenza, la minore quantità di Raee prodotti. Gran parte del decremento del 2013 è imputabile al raggruppamento R3 (che annovera Tv e monitor): un calo atteso e fisiologico vista la conclusione del passaggio al digitale terrestre. Per gli altri raggruppamenti si registra una tenuta dei volumi gestiti, con qualche segnale positivo. Ma non va trascurato un altro elemento che ha contribuito alla flessione: ossia, il traffico illegale di questa speciale tipologia di rifiuto. Per comprendere la portata del fenomeno, proprio il Centro di Coordinamento e Legambiente hanno realizzato il dossier ‘I Pirati dei Raee’. Dallo studio è emerso che in Italia tra il 2009 e il 2013 sono state sottoposte a sequestro, dall’autorità giudiziaria, ben 299 discariche illegali in cui sono stati abbandonati rifiuti privi delle componenti valorizzabili, che rilasciano materiali tossici come mercurio, cromo esavalente, cadmio, nichel e piombo. È necessario contrastare questo fenomeno soprattutto in un momento in cui il valore delle materie prime seconde ha reso appetibili alcune tipologie di Raee anche a soggetti non titolati alla loro corretta gestione. In generale, il dato medio di raccolta pro capite è pari a 3,80 kg per abitante, mentre i Centri di Conferimento sono passati da 3.759 a 3.900 e comprendono i Centri di Raccolta Comunali (3.759) e Altri Centri (141). Nell’Italia dei Raee permangono differenze sostanziali in base all’area geografica: il Nord, nonostante diminuiscano più consistentemente i rifiuti gestiti, continua a raccogliere quantitativi rilevanti; il Centro rimane abbastanza stazionario e ha medie piuttosto basse; l’area Sud e Isole mostra timidi miglioramenti ma resta ancora piuttosto indietro. Nella classifica delle Regioni, la Valle d’Aosta si conferma anche quest’anno la più virtuosa d’Italia con una media pro capite di ben 8,27 kg/abitante, al passo con i migliori standard europei. “La presentazione del Rapporto annuale”, ha sottolineato Danilo Bonato, presi- hitech magazine anno 5 - numero 4 - aprile 2014 www.hitechweb.info Segue da pagina 7 Ripartizione dei Raee per raggruppamento 2013/2011 (Kg) R1 R2 R3 R4 R5 TOTALE Totale 2013 Totale 2012 Totale 2011 Variaz. 13/12 Variaz. 13/11 62.158.612 63.902.813 68.432.178 -2,73% -9,17% 56.156.357 57.709.717 66.132.447 -2,69% -15,09% 68.879.875 76.501.315 84.274.649 -9,96% -18,27% 37.620.439 38.814.869 40.288.610 -3,08% -6,62% 1.115.935 1.036.849 962.529 +7,63% +15,94% -5,06% -13,13% 225.931.218 237.965.563 260.090.413 Così cambia il sistema di raccolta Ripartizione dei Raee per raggruppamento 2013 R5 R1 0,49% 27,51% R2 R4 24,86% 16,65% R3 30,49% Centri di conferimento pro capite Classifica discariche abusive sequestrate per regione (2009/2013) Classifica 1° 2° 3° 3° 4° 5° 6° 7° 8° 9° 10° 11° 12° 12° 13° 14° 15° 16° 16° Totale Discariche % sul totale Regione sequestrate sequestri Puglia 40 13,40% Campania 38 12,70% Calabria 33 11,00% Toscana 33 11,00% Sicilia 29 9,70% Umbria 21 7,00% Lazio 17 5,70% Molise 15 5,00% Marche 14 4,70% Sardegna 13 4,30% Emilia Romagna 12 4,00% Piemonte 8 2,70% Liguria 6 2,00% Basilicata 6 2,00% Abruzzo 5 1,70% Veneto 4 1,30% Lombardia 3 1,00% Trentino Alto Adige 1 0,30% Friuli Venezia Giulia 1 0,30% 299 Regione CdC Abruzzo Basilicata Calabria Campania Emilia Romagna Friuli Venezia Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte Puglia Sardegna Sicilia Toscana Trentino Alto Adige Umbria Valle d’Aosta Veneto 38 51 77 242 371 170 178 75 861 126 28 301 135 153 89 208 219 69 25 484 3900 TOTALE Popolazione Raccolta Totale (Kg) 1.307.309 3.829.310 578.036 2.274.241 1.959.050 3.404.740 5.766.810 13.762.717 4.342.135 21.786.518 1.218.985 6.712.118 5.502.886 13.664.818 1.570.694 8.123.531 9.704.151 46.495.186 1.541.319 7.393.297 313.660 793.000 4.363.916 17.748.441 4.052.566 7.809.538 1.639.362 8.589.628 5.002.904 10.954.766 3.672.202 19.850.410 1.029.475 6.978.566 884.268 3.884.906 126.806 1.048.097 4.857.210 20.827.391 59.433.744 225.931.218 CdC ogni 100.000 AB 2,91 8,82 3,93 4,20 8,54 13,95 3,23 4,77 8,87 8,17 8,93 6,90 3,33 9,33 1,78 5,66 21,27 7,80 19,72 9,96 6,56 Raccolta pro capite (Kg/AB) 2,93 3,93 1,74 2,39 5,02 5,51 2,48 5,17 4,79 4,80 2,53 4,07 1,93 5,24 2,19 5,41 6,78 4,39 8,27 4,29 3,80 Raccolta pro capite 2010 in Europa (Kg/ abitante) Romania Lettonia Lituania Polonia Cipro Spagna Malta Ungheria Slovacchia Grecia Slovenia Estonia Italia Portogallo Rep. Ceca Bulgaria Francia Paesi Bassi Regno Unito Irlanda Austria 1,1 1,9 2,7 2,8 3,1 3,2 3,4 3,9 3,9 3,9 4 4,2 4,2 4,4 5 5,9 6,4 7,3 7,4 8,2 8,7 Dati non disponibili Germania 8,8 Finlandia 9,1 Belgio 9,3 Lussemburgo 9,4 Danimarca 14,8 Norvegia 15,8 Svezia 15,9 <4,0 9 4,0-8,0 >8,0 (...) di coordinamento, al quale è affidato il monitoraggio dei flussi di rifiuti tecnologici e la gestione di un elenco a cui dovranno iscriversi tutti i centri di trattamento, e stabilisce i requisiti giuridici e operativi dei sistemi collettivi, nonché le modalità di funzionamento di quelli individuali. Per i consumatori la novità fondamentale contenuta nel nuovo decreto legislativo – che segna un vero e proprio punto di svolta - è l’introduzione dell’1 contro 0, ovvero la possibilità di consegnare gratuitamente presso i punti vendita i Raee di piccole dimensioni, inferiori a 25 cm, senza alcun obbligo di acquisto. Il ritiro dei rifiuti elettronici è infatti obbligatorio per gli store con superficie superiore a 400 metri quadri, mentre è facoltativo per quelli più piccoli. Novità in arrivo anche per il settore e-commerce: dall’entrata in vigore del decreto, i venditori online sono tenuti a garantire ai clienti il ritiro dei Raee in punti di raccolta messi a disposizione gratuitamente. Il decreto legislativo prevede poi un aumento dei target di raccolta, con lo scopo di gestire entro il 2019 l’85% dei Raee generati dalle famiglie italiane - oppure il 65% delle apparecchiature immesse sul mercato. Un valore tre volte superiore a quanto viene già raccolto attualmente. Significativa anche l’estensione dell’applicazione della Direttiva ad altre tipologie di prodotto, tra cui i pannelli fotovoltaici, inclusi da subito, e tutti gli altri apparecchi elettronici a fine vita al momento esclusi, che saranno considerati Raee a partire dall’agosto 2018. Contro il problema dei flussi di Raee gestiti illegalmente sono state messe in atto nuove misure, come l’imposizione di requisiti tecnici specifici per le spedizioni transfrontaliere di apparecchiature elettriche ed elettroniche usate, al fine di contrastare la spedizione illegale di rifiuti. Si segnala infine la presenza nel decreto di misure per preparare al riutilizzo dei prodotti nella fase che precede il riciclo, attraverso l’introduzione di attori intermedi - la cui attività sarà poi definita da un decreto ad hoc - tra l’impianto di trattamento e la piazzola ecologica. focus raee hitech magazine anno 5 - numero 4 - aprile 2014 www.hitechweb.info L’iniziativa di Ecodom, Erp, Raecycle e Remedia In prima linea per l’accreditamento ‘Weeelabex’ degli impianti di trattamento Ecodom, Erp, Raecycle e Remedia - i quattro Sistemi Collettivi che in Italia gestiscono complessivamente l’80% dei Raee domestici raccolti - hanno deciso di collaborare ancora più intensamente, al fine di avviare un processo di miglioramento della qualità del trattamento dei Raee, richiedendo agli impianti di trattamento con cui collaborano di ottenere l’accreditamento ‘Weeelabex’. Il ‘Weeelabex’ (acronimo di WEEE LABoratory of EXcellence, ovvero “Laboratorio di eccellenza dei Raee”) è stato ideato dal Weee Forum in collaborazione con i principali stakeholder della filiera Raee e co-finanziato dall’ Unione Europea nell’ambito del programma Life+. Ha avuto il duplice obiettivo di mettere a punto nuovi standard di qualità per la raccolta, il trasporto e il trattamento delle varie tipologie di Raee, oltre a individuare e realizzare una modalità uniforme e strutturata di verifica del rispetto di tali standard in tutti i Paesi europei, attraverso auditors particolarmente qualificati e opportunamente formati. Ecodom, Erp, Raecycle e Remedia sono, inoltre, tra i soci della Weelabex Organisation, un organismo internazionale no-profit, costituito da 26 Sistemi Collettivi, con l’obiettivo di gestire gli accreditamenti degli impianti di trattamento e formare auditors capaci di verificare l’effettiva applicazione, da parte degli impianti stessi, dei nuovi standard di qualità europei. Il processo di audit che ha già mosso i primi passi attraverso la conferma alla Weeelabex Organisation dei 24 impianti da verificare nel periodo aprile-novembre 2014 e la definizione degli auditors - con tutta probabilità, renderà l’Italia il Paese con il maggior numero di impianti accreditati in Europa. “Weeelabex ha lo scopo di migliorare e incrementare gli standard qualitativi dei processi di trattamento dei Raee, per garantire omogenee ed elevate condizioni di trattamento in tutta Europa. Gli impianti certificati, infatti, garantiscono il raggiungimento di un livello qualitativo più elevato che implica un miglior posizionamento commerciale sul mercato e la possibilità di un confronto reciproco per il miglioramento continuo”, ha sottolineato Mario Voros, managing director della Weeelabex Organisation. “Nella speranza che l’esempio dell’Italia venga seguito anche dagli altri Paesi europei, ritengo che, con un corretto processo di trattamento dei Raee, riusciremo a salvaguardare l’ambiente e ad assicurare un futuro migliore ai nostri figli”. Nel 2014, le verifiche si concentreranno principalmente sui raggruppamenti di rifiuti elettrici ed elettronici pericolosi: in particolare, verranno realizzati 14 audit negli impianti che effettuano il trattamento dei Raee R1 (frigoriferi e condizionatori) e 17 audit negli impianti che lavorano i Raee R3 (TV e monitor a tubo catodico). Inoltre, saranno eseguiti più di 10 audit negli impianti che trattano i Raggruppamenti non pericolosi R2 (lavatrici, lavastoviglie, cappe, forni, scalda-acqua) e R4 (piccoli elettrodomestici, elettronica di consumo, informatica, apparecchi di illuminazione). “Le imprese riunite in Assoraee”, ha commentato Gabriele Canè, presidente dell’associazione, “sono da sempre attente al miglioramento della qualità e alla massimizzazione del recupero nel pieno rispetto delle norme ambientali. Il progetto dei quattro Sistemi Collettivi incontra, quindi, il favore delle nostre imprese. Tuttavia, un ulteriore incremento di qualità sarà difficilmente ottenibile a parità di costi. Inoltre, in assenza di un sistema di qualificazione e di controllo effettivo esteso a tutti gli impianti di trattamento, chi si propone di aumentare la qualità oltre i livelli minimi richiesti dalla normativa rischia di finire fuori mercato. In questo senso, con il recente recepimento della Direttiva Raee crediamo si sia persa l’occasione, auspicata da tutte le componenti della filiera (nonché dalle Regioni e dal Senato) per garantire un sistema di qualificazione unico e vincolante. Assoraee ritiene che l’introduzione e soprattutto la verifica di ‘regole del gioco’ uniformi possa dare grande impulso e validità al progetto Weeelabex anche in Italia.” ‘Raee@Scuola’: raccolti oltre 45mila kg di rifiuti elettronici Presentati i risultati del progetto, promosso da Anci e Centro di coordinamento. Coinvolti 30 comuni, 292 scuole, 1.100 classi e 23.669 studenti in tutta Italia. L’iniziativa sarà replicata il prossimo anno scolastico. Gli studenti italiani hanno raccolto 45.767,146 kg di Raee. E’ questo il bilancio del progetto nazionale Raee@scuola, lanciato per insegnare ai ragazzi di tutta Italia come gestire e smaltire correttamente i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche. L’iniziativa, promossa dall’ Associazione nazionale comuni italiani (Anci) e dal Centro di coordinamento Raee (CdC Raee), è stata curata da Ancitel energia & ambiente, con il patrocinio del ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare. Da settembre 2013 a marzo 2014, sono state coinvolte 292 scuole e complessivamente 23.669 studenti di 1100 classi quarte e quinte delle scuole primarie di 30 comuni (per un totale di 2.805.415 abitanti). I risultati del progetto sono stati presentati lo scorso 19 marzo presso al sede Anci di Roma da Filippo Bernocchi, delegato Anci energia e rifiuti, Fabrizio Longoni, direttore generale CdC Raee, e Daniele Fortini, presidente di Federambiente. “Il progetto pilota di educazione ambientale che si è svolto da settembre 2013 a marzo 2014 in 30 comuni italiani, non si conclude qui”, ha sottolineato Filippo Bernocchi, che ha anche annunciato la decisione di riproporre l’iniziativa anche per il prossimo anno scolastico. “L’obiettivo del progetto era quello di rendere le scuole centri di raccolta permanente, e il 70% dei comuni coinvolti ha già reso continuativo il servizio. Con questi 30 comuni si è cercato di coprire tutta la penisola, facendo arrivare il messaggio a 2 milioni di abitanti. Que- sti, sommati al numero dei chilogrammi di Raee raccolti e degli studenti coinvolti, sono numeri significativi e importanti, che ci spingono a replicare quest’esperienza per l’anno scolastico 2014/2015, ampliando il progetto con l’inclusione di 45 comuni e oltre 45mila alunni”. Il ruolo decisivo della scuola nella promozione di una corretta educazione ambientale è stato evidenziato anche da Fabrizio Longoni: “Come Centro di coordinamento abbiamo pensato di rivolgere questo progetto direttamente ai bambini, soggetti più sensibili che riescono a inte- Bando Anci-Centro di coordinamento: i contributi per rendere più efficiente la raccolta E’ stato pubblicato il bando per l’ammissione e selezione dei centri di raccolta Raee che, anche quest’anno, potranno beneficiare del programma di contributi previsto dall’accordo di programma Anci - Centro di coordinamento. “Questo speciale fondo”, spiega Filippo Bernocchi, presidente del Comitato guida dell’accordo Anci e Centro di coordinamento Raee, “è stato costituito per volontà del Comitato guida al fine di permettere ai comuni e ai gestori dei servizi di raccolta dei Raee di disporre di risorse aggiuntive necessarie per realizzare interventi strutturali che diano maggiore efficienza ed efficacia alla rete di raccolta”. Il Bando 2014 dispone quest’anno di una somma pari a 1.164.000 euro e si articola in tre misure: oltre che per interventi già ultimati o non ancora realizzati, i comuni potranno presentare la domanda anche per richiedere i contributi per la realizzazione di sistemi per la raccolta continuativa dei Raee domestici sul territorio. Le domande di ammissione al contributo dovranno essere predisposte e trasmesse esclusivamente online entro il 7 maggio prossimo, compilando l’apposito modello di domanda disponibile nell’area riservata ai sottoscrittori del portale del CdC Raee. 10 riorizzare più rapidamente le buone pratiche di tutela dell’ambiente, che in futuro porteranno solo vantaggi a ogni singolo comune”, ha spiegato il direttore generale del CdC Raee. Parallelamente alla campagna di comunicazione ambientale, è stata effettuata un’azione sperimentale di raccolta differenziata nelle scuole: i giovanissimi partecipanti hanno portato da casa i propri piccoli Raee, depositandoli in appositi contenitori predisposti all’interno degli istituti. L’attività di raccolta si è protratta per due settimane in ognuno dei comuni coinvolti, si è svolta grazie alla collaborazione delle aziende di gestione del servizio di igiene urbana e ha permesso di raccogliere oltre 45mila rifiuti elettronici. “I bambini si sono rivelati il vettore più agguerrito ed efficace per insegnare agli adulti che questo tipo di rifiuti non deve essere trattato come un rifiuto qualsiasi”, ha evidenziato Daniele Fortini. A conclusione dell’iniziativa sono stati premiati i comuni che si sono distinti per aver raccolto il maggior quantitativo di Raee, in assoluto (1°: Prato, 2°: Reggio Emilia 3°: Perugia) e in proporzione al numero di alunni (1°: Perugia, 2°: Parma, 3°: La Spezia), nonché i sei bambini vincitori del concorso web “Fatti una foto con Baz e vinci uno zaino super”. È stato assegnato all’Istituto Carducci di Biella il buono d’acquisto di 2mila euro per avere pubblicato più fotografie. E ora il progetto è pronto a ripartire. Con il prossimo anno scolastico. ict hitech magazine anno 5 - numero 4 - aprile 2014 www.hitechweb.info Huawei Ascend 330, il nuovo smartphone entry level Dopo la presentazione al Mwc di Barcellona di Ascend G6, Huawei lancia ora un nuovo smartphone di fascia entry, Ascend Y330. Il dispositivo è stato presentato in anteprima da Daniele De Grandis, executive director Italy & Switzerland dell’azienda, nel corso di un incontro stampa che si è svolto lo scorso 16 marzo nella sala conferenze dello stadio di San Siro di Milano, prima della partita Milan-Parma. Con la squadra milanese Huawei ha siglato nell’ottobre 2013 una partnership triennale, nell’ambito di una strategia di marketing europea incentrata sul calcio, che prevede anche le sponsorship di Liga spagnola, Arsenal F.C. e Borussia Dortmund. Huawei Ascend Y330, lanciato a un prezzo di 79 euro, si presenta come uno smartphone dal design compatto, dotato di display Lcd da 4 pollici e 16 milioni di colori con risoluzione 800×480 pixel e di batteria da 1.500 mAh, che garantiscono una visualizzazione ottimale di giochi e video. Basato su sistema operativo Android 4.2.2, Ascend Y330 è dotato di processore dual core da 1.3 GHz e di memoria Ram da 512 MB. La Rom da 4 GB si può espandere fino a 32 GB attraverso una microSD esterna. La fotocamera da 3 Megapixel full-frame è dotata di funzione di scatto panoramico sia orizzontale che verticale, mentre la funzione di registrazione permette di realizzare video in formato 720p. Ascend Y330 si distingue infine per l’eccezionale semplicità d’uso offerta dalla disponibilità di una doppia interfaccia utente: Emotion UI 2.0, basata su Android con numerose possibilità di personalizzazione, e un’interfaccia semplificata (Simple UI) con caratteri e icone più grandi e layout minimale. “Con Ascend Y330, Huawei dà ulteriore prova della competitività della sua offerta, caratterizzata dal vantaggioso mix di tecnologia all’avanguardia, design accattivante e prezzo contenuto”, ha sottolineato per l’occasione Daniele De Grandis. “Nel 2013 Huawei si è posizionata terza nella classifica globale dei produttori di smartphone, con un incremento del volume di vendite di oltre il 67%. Questo risultato, unito a un aumento della brand awareness di circa il 30%, conferma la validità dei prodotti nonché l’efficacia degli investimenti in marketing e comunicazione effettuati negli ultimi mesi”. Fiscal year 2013: il fatturato di Huawei cresce dell’11,6% Il 31 marzo Huawei ha presentato i risultati finanziari certificati del 2013, registrando dati importanti relativi al fatturato e all’utile netto. La crescita dell’azienda nel 2013 ha visto coinvolte tutte e tre le aree di business (Carrier, Enterprise e Consumer), raggiungendo un fatturato globale di circa 39,5 miliardi di dollari, in crescita dell’11,6% rispetto al 2012, e un utile netto pari a circa 3,5 miliardi di dollari. Nel 2013, la divisione Carrier di Huawei ha registrato un fatturato di 27,5 miliardi di dollari, in crescita del 4% rispetto al 2013, mentre i ricavi della divisione Enterprise e Consumer sono aumentati rispettivamente del 32,4% e 17,8%, per un fatturato di circa 2,5 e 9,4 miliardi di dollari. Il 65% del fatturato del 2013 è stato registrato da mercati al di fuori della Cina, mentre nel mercato locale ha registrato circa 13,9 miliardi di dollari di fatturato, in crescita del 14,2 % anno su anno. “Grazie al favorevole clima macroeconomico generale e del settore, e all’efficace strategia aziendale, Huawei ha sostanzialmente raggiunto tutti gli obiettivi di business per il 2013”, ha commentato Eric Xu, ceo della società. “Huawei non è mai stata più strettamente connessa al mondo di quanto lo sia adesso. E nel 2014, continuando a perseguire una strategia più mirata e una gestione più snella, lavoreremo per accelerare una crescita costante e per gettare solide basi per lo sviluppo della società nei prossimi 10 anni, soprattutto per raggiungere una posizione di leader nel settore Enterprise”. Il fascino delle cover Vintage firmate da Cellularline Arriva la nuova linea di cover Vintage targata Cellularline, disponibili per i più diffusi modelli di smartphone sul mercato. I soggetti sono ispirati a due città cult: la cover Paris – glamour e femminile – mostra una pin up su un romantico sfondo parigino, mentre sulla cover New York si staglia l’Empire State Building sullo sfondo di un tramonto arancione. Le back cover New York e Parigi, morbide al tatto ma molto resistenti agli urti e ai graffi, sono disponibili per iPhone 4s/4/5s/5, Samsung Galaxy S4 mini, S3 mini, S advance, S2 plus/S2, Core/Core Duos e Nokia Lumia 520, a un prezzo consigliato al pubblico di 14,99 euro. Le custodie Flip Book New York e Parigi, connotate da copribatteria intercambiabile e da sportellino frontale richiudibile, sono disponibili – a un prezzo consigliato di 19,99 euro – per i modelli Samsung Galaxy S4 e S3. 12 entertainment Oculus Rift e i big della guerra “virtuale” Facebook acquisisce il produttore dell’innovativo device per 2 miliardi di dollari. Ma anche altre società sono interessate alla VR. Tra tutti, Microsoft e Sony. Facebook è ormai un colosso nell’ambito del videogioco. Anche se i “puristi” storcono il naso di fronte a termini come casual o social game, sono i numeri del mercato a parlare. Oggi 375 milioni di persone videogiocano collegandosi al social network da desktop e mobile, e ogni giorno sono circa 735 milioni le attività legate al gaming che vengono condivise online. Di conseguenza, l’annuncio dell’acquisizione di Oculus da parte di Facebook per alcuni è arrivato come una doccia fredda. Oculus VR, lo ricordiamo, è la società che ha ideato Rift, un dispositivo indossabile che consente di immergersi in una realtà virtuale, con un grado di coinvolgimento e di straniamento dalla realtà effettiva davvero sorprendente, nonostante le applicazioni software siano ad oggi ancora piuttosto primitive. Il progetto aveva già ottenuto un finanziamento di 16 milioni di dollari, di cui ben 2 milioni provenienti dalla campagna di raccolta fondi organizzata su Kickstarter. Adesso, lo sviluppo di questa tecnologia potrebbe avere un’ulteriore accelerazione, grazie all’intervento di Mark Zuckerberg, gran patron di Facebook. Sul piatto ci sono 2 miliardi di dollari, di cui 400 milioni cash e il rimanente pagato in pacchetti azionari della società a cui fa capo il social network. “La nostra missione è rendere il mondo sempre più aperto e connesso”, ha commentato Zuckerberg. “Per questo motivo cerchiamo di prepararci alle sfide di domani. Oculus è una scommessa a lungo termine: ha tutte le possibilità di creare la piattaforma più social di sempre, cambiando non solo il modo in cui giochiamo, ma anche come lavoriamo e comunichiamo”. Puntuali, sono arrivate le critiche da parte di molti esponenti del settore. La reazione più clamorosa è forse stata quella di Markus Persson, creatore di Minecraft, che su Twitter ha comunicato l’intenzione di abbandonare il porting del suo titolo su Oculus Rift. La motivazione? “Facebook mi fa venire i brividi”. Ma sono rimasti amareggiati anche molti investitori che avevano supportato il progetto sin dall’inizio, incoraggiando il lavoro indipendente del team Oculus attraverso le proprie donazioni su Kickstarter. Dall’altro lato, invece, ci sono gli analisti, che evidenziano come questa potrebbe essere la mossa vincente affinché Oculus trovi i fondi necessari per riuscire a completare lo sviluppo di un device vendibile al grande pubblico. Non solo: potrebbe trattarsi di una tecnologia utile in molti altri settori, compreso quello medico, scientifico e persino militare. Al momento Rift è solo alla sua seconda versione destinata agli sviluppatori, e nonostante le prenotazioni del nuovo developer kit siano circa 13mila, la strada verso la commercializzazione è ancora lunga e tortuosa. L’intervento di Zuckerberg che, si è affrettato a spiegare, lascerà completa autonomia al team che sta lavorando sul progetto VR, potrebbe aiutare Oculus a portare il proprio prodotto sul mercato in tempi brevi. E quello del time to market è un aspetto fondamentale, dal momento che non più di una settimana fa Sony ha mostrato, in occasione della Gdc di San Francisco, il proprio concept di realtà virtuale. Project Morpheus non ha ancora una data di uscita, ma le sue prospettive sono molto positive, anche considerata l’integrazione con Ps4 e, in generale, con un ecosistema PlayStation sempre più completo e integrato. Alla Game Developers Conference, anche Microsoft ha confermato di essere interessata a questo tipo di tecnologia. Come ha ammesso Phil Spencer, a capo della divisione Game Studios del colosso di Redmond: “È un’idea su cui Microsoft sta lavorando da tempo”. Per il momento i rumors parlano di Kinect Glasses, o Fortaleza Glasses, facendo soprattutto riferimento ad alcuni brevetti depositati che riguardano speciali occhiali per la realtà aumentata, molto simili ai Google Glass. Ma non è detto che a breve non venga rivelato qualche dettaglio in più, magari in occasione del prossimo E3. In definitiva, Microsoft e Sony sono due competitor molto agguerriti per una realtà sinora indipendente come quella di Oculus VR. La maggiore potenza di fuoco garantita dall’acquisizione da parte di Facebook, oltre alla grande cassa di risonanza mediatica, potrebbe rendere la competizione più serrata, tra player che giocano maggiormente ad armi pari. Il futuro dei videogame potrebbe cominciare proprio da qui. Annalisa Pozzoli Sky Uk apre al Dvd Il digital shop di BSkyB prevede la possibilità di acquistare packaged media. La scelta s’inserisce in un contesto di mercato che vede l’electronic sell-thru crescere lentamente. BSkyB, sussidiaria britannica di News Corp., lancia in questi giorni nel Regno Unito il proprio digital shop, denominato Sky Store. Secondo le indiscrezioni filtrate attraverso Cue Entertainment e confermate dalla stessa Sky nella giornata del 2 aprile, il sito metterà in vendita anche copie Dvd di film e Tv show, con un meccanismo a oggi mai applicato da una piattaforma Pay-tv. A replicare i dischi, secondo una modalità on demand, sarà Cinram, che già è fornitore in Uk di 20th Century Fox HE, Universal Pictures, Play.com e Argos.co.uk. La presenza del packaged media è indicativa della scelta di Sky Store di non offrire, almeno in una fase iniziale, le funzionalità UltraViolet. E se negli Usa a novembre il lancio della piattaforma di distribuzione digitale di Comcast è coincisa con i risultati record di sell-thru elettronico (Est) di Despicable Me 2 (numeri altrettanto alti ha raggiunto nelle ultime settimane The Hunger Games: Catching Fire), la scelta di introdurre i Dvd, nonostante le dichiarazioni di Nicola Bamford, director di Sky Store, dimostra che rimane una certa prudenza nei confronti dell’individuazione del modello di business giusto. Sky Store a oggi è la prima iniziativa significativa sul territorio Uk che possa aspirare a competere con il leader di mercato iTunes. Ma se è vero che l’Est comincia negli Usa a registrare i primi risultati degni di nota, nel Regno Unito siamo a tutti gli effetti alla start up. Il supporto fisico è ancora padrone del mercato home video britannico e le vendite retail incidono ancora per il 64%, contro il 27% del comparto digitale (il residuale 9% è rental). Dunque l’apporto del packaged media è considerato fondamentale anche come driver per la transizione dei 10 milioni di abbonati Uk Sky all’uso dello shop digitale. E se la quota di consumatori britannici che conosce UltraViolet è ancora bassa (awareness certificata nel rapporto 2014 Media, Technology & Telecoms di YouGov al 19%, con solo il 13% dei rispondenti che conosce però le reali funzioni di UV), una ricerca Deloitte realizzata negli Usa dimostra che il digital rental è tuttora tre volte più appetibile del sell-thru. L’interesse per lo streaming è raddoppiato nel giro di 12 mesi, passando dal 17 al 32% e il 37% dei consumatori è classificato come “digitally inclined” (con un incremento del 42% anno su anno). Ma il grande motore della crescita sono i tablet e gli smartphone, mentre l’Est, anche sotto il profilo dei numeri sviluppati nel 2013, pesa un terzo del combinato disposto di Vod e Svod: 424 milioni di dollari (per una crescita rispetto al 2012 del 44%) contro 1,4 miliardi. La digital distribution si avvia insomma a superare sin dal 2014 il valore di 2 miliardi di dollari, ma l’incidenza del sell resta limitata. La Consumer Electronics Association (Cea) ha d’altronde diffuso un altro 14 dato, che indica come il packaged media sia preferito al digital download. Il 52% dei consumatori Usa dichiara di amare l’idea di acquistare il prodotto fisico e al 50% piace la possibilità di utilizzare il lettore BD/Dvd. Il 74% dei rispondenti compera o noleggia film su supporto fisico e solo il 24% privilegia il digital download. Negli Usa come in Gran Bretagna, considerati i mercati a più alta conversione fisico vs. digitale, la tendenza è ancora fortemente polarizzata sul packaged media nel sell. Ecco perché la scelta di BSkyB potrebbe essere copiata da molti: riportare il BD e il Dvd all’interno del mondo del digital shopping, dando al consumatore la possibilità di scegliere con la maggiore libertà possibile come fruire il film, senza instaurare un legame troppo stretto tra commercio elettronico e distribuzione digitale. Come sempre, il mercato lo fanno i consumatori. E UltraViolet ancora una volta può attendere. hitech magazine anno 5 - numero 4 - aprile 2014 www.hitechweb.info newsline Il caso Pop Corn Time, lo spauracchio resta Xbox One e Fifa 14: le armi segrete di un coach tecnologico Hollywood ha fatto chiudere la nuova piattaforma Torrent. Che rappresentava un salto di qualità nella violazione del diritto d’autore. Chi c’è dietro? Film piratati in una qualità e quantità tale da aver terrorizzato Hollywood nel giro di 24 ore. Poi, dopo soli quattro giorni di vita, la chiusura. La vicenda di Pop Corn Time (http://getpopcornti.me) è diventata un caso. Nato apparentemente da una software house rampante, preoccupa tutti gli attori dell’industria e della filiera distributiva dei contenuti legali per la facilità con cui ha messo a disposizione sulla propria piattaforma open source ad altissima interoperabilità film e serie Tv in streaming, in qualità molto vicina alla High Definition, localizzati in più di 30 lingue. Sotto il profilo squisitamente tecnologico, Pop Corn (nessuna relazione con l’italiana PopCorn Tv, perfettamente legale) è un upgrade del famigerato Torrent, rispetto a cui semplifica però enormemente la ricerca. Per andare nel concreto: se per accedere ai file BitTorrent una qualche cognizione era necessaria, Pop Corn è “a prova di scemo”. L’unico requisito necessario è il sistema operativo: Windows 7, Linux oppure OS X 10.7. Anche da questo punto di vista, dunque, limitazioni praticamente assenti. Possibile che una soluzione così sofisticata sia stata sviluppata come forma di no profit? Qualcosa a nostro parere non torna. La versione ufficiale vuole infatti che il progetto Pop Corn abbia visto la luce grazie alla collaborazione dei developer di GiThub, una piattaforma di condivisione di codici, e che alla sua ottimizzazione e localizzazione abbiano contribuito gratuitamente designer e sviluppatori di tutto il mondo. L’accesso avveniva tramite lo scaricamento di un’app: il download era lecito e a tutti gli effetti legale, ma nel disclaimer veniva precisato che il suo utilizzo successivo sa- rebbe stato illegale e avrebbe potuto comportare una multa sino a 250mila dollari. Un’arma impropria, dunque, che però veniva propagandata dai suoi fondatori come uno strumento democratico. In un’intervista a TorrentFreak, Sebastian, pseudonimo di uno dei creatori del sito, spiegava che la piattaforma non ospitava concretamente nulla e che gli operatori collaboravano tutti gratuitamente. Come a dire: “allora è tutto in regola”. Fino a quando Kim Dotcom, già fondatore di Megaupload, ha per primo deciso di eliminare Pop Corn Time dalla propria piattaforma Kim Dotcom’s Mega. Anche alla luce dei suoi problemi giudiziari, il magnate tedesco deve aver compreso che non c’erano più margini per dare spazio a un’iniziativa così platealmente in violazione del diritto d’autore, a partire dalla presenza tra i codici BitTorrent dei film legati agli Oscar o di altri titoli attualmente in prima visione. E l’altro grande mistero di Pop Corn Time era la profondità di catalogo, che arrivava a ospitare vecchi titoli in bianco e nero, andando a coprire ogni tipologia di gusto. Nel primo weekend dalla nascita del sito, è arrivato quindi l’annuncio ufficiale della sua chiusura, con una comunicazione che ribadisce il carattere non lucrativo dell’iniziativa e la sua legalità, affermando di aver effettuato quattro controlli approfonditi in tal senso. “Sapete qual è la cosa più importante che è accaduta grazie a Pop Corn Time? Che migliaia di persone si sono trovate d’accordo in merito al fatto che l’industria cinematografica ha posto troppe restrizioni ridicole sul percorso di troppi mercati. Prendete l’Argentina. I provider di streaming sembrano convinti che Tutti pazzi per Mary sia un film recente, mentre invece è abbastanza vecchio che potrebbe andare a votare!”. Subito dopo la chiusura, hanno iniziato a circolare voci insistenti secondo cui YTS, altra piattaforma open source che consente di accedere a contenuti audiovisivi in violazione del diritto d’autore, avrebbe intenzione di riportare in vita Pop Corn Time, sfruttando la propria interfaccia di programmazione, che sarebbe più difficilmente attaccabile sotto il profilo del diritto. Questa gara planetaria a chi rimette per primo a beneficio di Internet una piattaforma in grado di procurare danni così rilevanti al business del cinema innesca ulteriori domande. Chi c’è dietro Pop Corn? Chi ha finanziato il suo sviluppo, al di là delle fiabe sulla sua gratuità? E come si può impedirne l’accesso dai singoli territori, anche in assenza di elementi evidenti di lucro? Hollywood è riuscita a bloccarne la diffusione, ma l’ordinamento del nostro Paese sarebbe capace di fare altrettanto? Appuntamento dal 24 al 26 ottobre 2014 a FieraMilanoCity Milan Games Week ingrana la quarta Cambiamenti in arrivo per la manifestazione videoludica consumer organizzata da Aesvi, associazione di categoria dell’industria dei videogiochi. L’appuntamento, che torna dal 24 al 26 ottobre 2014 al Padiglione 4/Gate 5 di FieraMilanoCity, presenta alcune importanti novità. La prima è nel nome: che si trasforma in Milan Games Week, arricchendosi di una connotazione geografica. L’evento meneghino si inserisce, infatti, all’interno del circuito europeo di Games Week che approderà tra ottobre e novembre anche a Madrid e Parigi. Grazie a questa vicinanza temporale tra consumer show, i videogiocatori italiani potranno toccare con mano le anteprime più attese del settore. La seconda attiene all’organizzazione. Che, proprio dall’edizione 2014 (e per i prossimi cinque anni), sarà affidata a Fandango Club, gruppo dedicato all’event management e alla comunicazione non convenzionale. Milan Games Week 2014 punterà non solo sui contenuti che l’hanno resa celebre nelle sue prime tre edizioni, come antepri- “Sono anni che Fandango Club segue Games Week dall’interno, realizzando e occupandosi di diversi stand ad ogni edizione”, hanno commentato Marco Moretti e Michele Budelli, presidente e direttore generale della società. “Per questo siamo felicissimi di questa straordinaria opportunità, ringraziamo Aesvi per averci scelto e pensiamo di essere in grado di apportare miglioramenti utili a renderla ancora più valida, puntando sempre di più al nostro obiettivo: l’eccellenza. Crediamo infatti che Games Week rappresenti un asset irrinunciabile per il ‘sistema Paese’, un evento in cui cultura, gioco e aggregazione si fondono per offrire un’occasione di intrattenimento unica nel suo genere e dedicata a tutta la famiglia. Dopo la moda e il mobile, vogliamo che Milano diventi un punto di riferimento anche per il mondo del gaming, celebrandolo adeguatamente e facendolo crescere sempre di più. E dal momento che il mercato del videogioco rappresenta una fetta importante del nostro business, nessuno è più motivato di noi. Sarà un’edizione straordinaria”. me, tornei, cosplay, retrogaming e conferenze, ma potrà contare su un ricco palinsesto di eventi, capaci di far vivere alla città una grande esperienza videoludica. “Il 2013 è stato un anno importante per Games Week: con 60mila visitatori provenienti da tutta Italia, ospiti internazionali ed eccezionali anteprime, l’evento si è affermato come il consumer show videoludico più atteso dai videogiocatori italiani”, ha spiegato Andrea Persegati, presidente di Aesvi. “Crediamo tuttavia che la manifestazione abbia ancora un grande potenziale inespresso. Per questo, siamo felici di affidarne la guida a Fandango Club, certi che sarà il partner ideale per aiutarci a fare di Milan Games Week una kermesse all’altezza delle più importanti manifestazioni del settore in Europa e nel mondo”. 15 Xbox One può diventare uno strumento di lavoro per un coach all’avanguardia. A verificare di persona l’efficacia del nuovo metodo di allenamento è stato – lo scorso 25 marzo – Filippo Inzaghi, l’attuale mister della Primavera del Milan, uno degli allenatori emergenti del panorama calcistico, oltre che Leggenda di Fifa Ultimate Team. Inzaghi ha infatti voluto visitare di persona gli spogliatoi dell’Aldini Bariviera, la squadra milanese che domina il proprio campionato di categoria grazie ai metodi innovativi introdotti dall’allenatore degli allievi, il mister Sergio Canevari. Che unisce al duro lavoro sul campo il divertimento dei videogiochi e insegna calcio ai suoi ragazzi attraverso schemi studiati e creati su Xbox One con Fifa 14. Watch_Dogs, contenuti esclusivi in arrivo su Ps3 e Ps4 Watch_Dogs, l’atteso gioco d’azione e avventura open world la cui uscita è prevista per il 27 maggio, offrirà contenuti aggiuntivi in esclusiva su PlayStation 4 e PlayStation 3. Lo hanno annunciato Ubisoft e Sony Computer Entertainment Europe. I contenuti esclusivi includeranno la speciale “Tenuta Bianca Dedsec” e quattro missioni extra, per un totale di un’ora di gioco aggiuntiva. Giocando ai contenuti supplementari, sarà possibile scoprire maggiori informazioni su DedSec, una delle fazioni più potenti e importanti dell’universo di Watch_Dogs. Una volta portate a termine le missioni, si otterrà un bonus sull’hacking che garantirà ai giocatori uno slot batteria in più. Sarà inoltre lanciato in Europa uno speciale bundle dedicato a Watch_Dogs per Ps4 e Ps3. Fandango Club diventa società per azioni Fandango Club, società che si occupa di organizzazione eventi e comunicazione non convenzionale, ha modificato la propria forma giuridica in S.p.A., con un aumento del capitale sociale interamente versato da 200mila a 600mila euro. Fandango Club costituisce un Gruppo che comprende nove sottobrand dedicati ad altrettanti dipartimenti specializzati: Animatori di Rete per le attività social, Food for Fan per le licenze e il merchandising, Mirtillo per il catering, Personal Gamer per il mondo retail, Pratika per il settore travel&accomodation, Spazio Azalea come location multifunzionale, StoreAnimati per il personale e gli instore event, Studio37 come studio televisivo e TS10 per le produzioni tecnologiche. Due di questi sottobrand, Mirtillo e Personal Gamer, sono già diventati società autonome, e – sempre nell’ottica di un ulteriore rafforzamento e di un aumento del consolidato di gruppo – Fandango Club S.p.A. presto acquisirà una società It, che diventerà a sua volta un sottobrand. “È da quando abbiamo fondato la versione embrionale di quest’azienda, nel lontano 1994, che crediamo in questo obiettivo e lavoriamo per centrarlo”, hanno dichiarato Marco Moretti e Michele Budelli, rispettivamente presidente e direttore generale di Fandango Club. “Non intendiamo però considerare questo un punto di arrivo. Si tratta infatti di un nuovo punto di partenza per creare un polo societario sempre più solido e forte, e per consolidare sempre più il servizio a 360 gradi che siamo in grado di fornire”. Bandai Namco Games: nuovo incarico per Hervé Hoerdt Bandai Namco Games ha annunciato la nomina di Hervé Hoerdt in qualità di nuovo vice president Ip strategy, marketing e Pr di Bandai Namco Games Europe. Già managing director di Namco Bandai Games France/Belux. In seguito a questa nomina, Arnaud Muller diventa managing director di Bandai Namco Games France/Belux, mantenendo anche la sua posizione di Group cfo. retail magazine hitech Anno 5 - numero 4 - aprile 2014 www.hitechweb.info Riflettori su Mediamarket Dps Group sulla ribalta “Seamless Customer Comincia l’era Trony Experience: per i punti vendita le parole chiave” con insegna Fnac Al via i lavori di ristrutturazione dei megastore di Milano, Verona e Napoli. Con un’offerta ben bilanciata tra tecnologia, elettrodomestici, cultura e marchi premium. La parola a Yves Di Benedetto, amministratore delegato A tu per tu con Joachim Rösges, ceo della catena in Italia. La nuova strategia commerciale. I 100 punti vendita con insegna Media World e la campagna promozionale. I risultati 2013 e gli obiettivi per quest’anno. Lo sviluppo dell’e-commerce. A pagina 18 L’analisi e le considerazioni per il 2014 Confcommercio: “Sarà un anno di transizione” Folta la presenza di politici e operatori economici al tradizionale forum di Cernobbio. Lavoro, riforma fiscale, spesa pubblica e burocrazia i temi affrontati. A pagina 22 A pagina 19 La ricerca di DigitasLBi Direttiva consumatori, maggiori garanzie per gli acquisti online Connected commerce: così gli smart device trasformano lo shopping Carrefour Italia, vendite in calo per 332 milioni di euro Le nuove dinamiche che guidano gli acquisti si chiamano Ropo a Showrooming. Attraverso smartphone e tablet l’online entra nei negozi. Esselunga: nel 2013 vendite pari a 6,9 miliardi di euro Alle pagine 20 e 21 Mercato Usa La guerra dei colossi Walmart sfida GameStop sul business dei videogiochi usati. Che assicura notevole marginalità. Alle pagine 20 e 21 intervista hitech magazine anno 5 - numero 4 - aprile 2014 www.hitechweb.info A tu per tu con Joachim Rösges, ceo di Mediamarket “Seamless Customer Experience: le parole chiave” La nuova strategia commerciale. I 100 punti vendita con insegna Media World e la campagna promozionale. I risultati 2013 e gli obiettivi per quest’anno. Lo sviluppo dell’e-commerce. Seamless Customer Experience: sono le parole chiave che definiscono la nuova strategia operativa di Mediamarket. Da qui partono il presente e il futuro della catena leader nel settore dell’elettronica di consumo in Italia, che ha archiviato il 2013 con un fatturato superiore ai 2 miliardi di euro. Hitech Magazine ha intervistato Joachim Rösges, ceo di Mediamarket. Joachim Rösges, per cominciare stiliamo un bilancio delle attività svolte nel 2013 e il traguardo del punto vendita numero 100 di Media World. Il 2013 è stato un anno di transizione sia per il mercato sia per la distribuzione e per Mediamarket in particolare. Inoltre, essendo anno dispari, ovvero senza grandi eventi sportivi che normalmente generano interesse da parte dei consumatori, le possibilità di crescita del business sono state limitate. Un effetto che ha colpito, più o meno, tutto il mercato europeo, o almeno quello in cui il Gruppo Media Saturn opera. In Italia, abbiamo assistito, ma penso che la tendenza non sia diversa anche per il 2014, a un mercato con andamenti differenti tra la parte off-line e on-line. Un digitale che cresce e un fisico che stenta a raggiungere i livelli dell’anno precedente. Quali le ragioni? Le spiegazioni sono molteplici e correlate tra di loro: un mercato concorrenziale aggressivo, un numero di negozi forse superiore alla capacità di assorbimento, una cultura digitale in forte crescita. Mediamarket vive questo momento come una svolta decisiva, impostando la propria politica degli investimenti per andare a colmare i mercati con maggiore forza e leadership. Il 100esimo megastore Media World, ne è una conferma. E non solo per via della numerica, ovvero quota 100 negozi, ma anche per la tipologia di punto di vendita. Questo negozio è inserito in un contesto commerciale innovativo per il territorio italiano, cioè il primo centro commerciale a marchio Ikea. Direi quindi un bilancio positivo, sebbene le condizioni al contorno non siano più quelle ante 2010. Andiamo ai numeri: a che valore si attestato il fatturato 2013? Quali gli obiettivi per il 2014? Il fatturato dell’azienda 2013 si è stabilizzato superando i 2 miliardi di euro. L’obiettivo che ci siamo posti, per il 2014, è di aumentare le nostre quote di mercato sia per la parte dei negozi fisici, sia mediante la strategia seamless. Sebbene i numeri siano già soddisfacenti, si può certamente migliorare, e incrementare queste quote. Inoltre ci impegneremo in ambito seamless realizzando una piattaforma di esperienza per il consumatore unica e fluida, qualunque sia il canale di riferimento a lui più congeniale. Passiamo al piano di sviluppo nel prossimo triennio in termini di nuove aperture. Che cosa bolle in pentola? Come ho accennato prima, i piani di svi- luppo dell’azienda ci sono stati nel 2013, con l’apertura del negozio di Villesse, in provincia di Gorizia, e con il riammodernamento di alcuni punti di vendita Media World. Nel 2014 sono già state confermate alcune aperture, due delle quali possono essere svelate. La prima in Veneto, vicino a Mestre, un Media World di metratura classica, la seconda anch’essa all’interno di un complesso commerciale, situato alle porte di Novara. Questo dimostra come il Gruppo, in un momento di difficoltà dei consumi creda ancora in uno sviluppo territoriale e nel modello di grandi (per l’Italia) superfici di elettronica ci consumo specializzato. Quali le azioni promozionali che avete predisposto per festeggiare il negozio numero 100 di Media World? Per i prossimi Mondiali di Calcio avete già definito un’azione commerciale dedicata? Il claim dei 100 punti di vendita Media World, ci accompagnerà un po’ per tutto il 2014. E’ un’ottima occasione per far parlare di noi. La prima campagna promozionale è già operativa a livello omnicanale e si chiama “Hai fatto 100”. Certo il 2014 è l’anno dei Mondiali di Calcio. Come Media World abbiamo per certi versi fatto storia in ambito commerciale. Nel 2006 vi è stata una congiuntura favorevole sotto tutti gli aspetti, sai promozionali che sportivi, ahimé, visto come era andata la semifinale... Sono certo che non deluderemo le aspettative, ma è ancora troppo presto per parlarne nel dettaglio. Come è composta la rete di megastore in Italia e in Europa? Il gruppo Media Saturn, conta oltre 970 punti di vendita in 15 paesi in Europa considerando anche Russia e Turchia. Il Gruppo, oggi è impegnato su due fronti. Da una parte consolidare i mercati maturi con uno sviluppo accurato e bilanciato, dall’altra aggredire sempre più i mercati geolocali. Lo sviluppo territoriale e seamless è a maggior ragione e sempre più una leva strategica vitale per il nostro gruppo. L’Italia, rappresenta ancora ad oggi la seconda nazione per il Gruppo in termini di numero di punti di vendita e fatturato. Quindi, è abbastanza chiaro quale sia l’importanza e l’attenzione che stiamo sottoponendo alle nostre scelte in questo paese. Su quali vettori si muoverà la strategia di Mediamarket in termini commerciali dopo aver imboccato la strada della multicanalità? In che modo il cliente sarà al centro del vostro business? Seamless Customer Experience sono e saranno per il prossimo futuro le parole Joachim Rösges 18 chiave. Gli investimenti, l’innovazione, l’attenzione delle nostre squadre sarà tutta rivolta verso questo modo di interpretare il mercato. Noi oggi definiamo l’esperienza di vendita o di acquisto come un viaggio: il viaggio del consumatore, che banalmente inizia con un browsering, ovvero con un’avventura di ricerca attraverso la rete. Il tutto si conclude con un rapporto post vendita. Tra l’inizio e la fine esiste un cammino particolarmente tortuoso, tra web, negozio, mobile, prezzi, promozione e concorrenza, senza dimenticare post, like e commenti sui blog. Una serie di punti di contatto tra azienda e consumatore che diventano accessibili sempre e ovunque in modo fluido secondo la logica seamless. Dare un senso compiuto a tale viaggio comporta organizzazione, investimenti in piattaforme, marketing, ma anche un nuovo modo di interazione tra le varie squadre. Il cliente è sempre stato al centro dell’esperienza di acquisto. Basti solo pensare che nel già nel 1979, la formula commerciale di Media Markt faceva provare e toccare i prodotti in negozio, proponendoli alle masse di clienti. Come opererete sul versante dell’ecommerce nell’era digitale? E-commerce, commerce.mobi, appcommerce, sono molteplici modi di definire una strategia seamless. L’importanza dell’Italia in questo ambito è strategica, dal momento che proprio in questo paese, a livello di Gruppo, si è iniziato a lavorare su questi temi molto prima che da altre parti. E oggi questo vantaggio culturale di tempo si sente. La struttura italiana è molto matura in questo ambito. Seamless significa senza cuciture, vale a dire che non vi saranno distinzioni di canale, ma il consumatore, con logiche e dinamiche totalmente differenti, accederà alle informazioni o prodotti che preferisce, con estrema flessibilità, dinamicità e fluidità. In che modo saranno valorizzate le vostre private label Easy, Ok, Peaq e Koenic? Easy, Ok, Peaq e Koenic, sono le nostre private label. Il loro ruolo, varia di paese in paese, ma sostanzialmente questi prodotti si posizionano su fasce di mercato o mercati ben delineati, o che hanno una logica di funzionamento consolidata, come il primo prezzo, per esempio, e/o gli accessori. Il tema è consolidare la nostra presenza su alcuni settori merceologici di riferimento o alcune fasce di mercato. In questo senso verrà lanciato nei prossimi mesi in Italia il nuovo Audio System Munet di Peaq, un vero e proprio Multiroom per un’esperienza Multisound. Con Munet, infatti, si può diffondere musica in differenti ambienti della casa, sia essa unica o diversa per ogni area, utilizzando varie sorgenti. Il tutto a prezzi accessibili, in linea con il posizionamento delle nostre private label. In chiusura, quali i tre aggettivi per definire Mediamarket. Stabile, strutturata, piena di idee e innovazione. primo piano hitech magazine anno 5 - numero 4 - aprile 2014 www.hitechweb.info Dps Group sulla ribalta Comincia l’era Trony per i punti vendita con insegna Fnac Al via i lavori di ristrutturazione dei megastore di Milano, Verona e Napoli. Con un’offerta ben bilanciata tra tecnologia, elettrodomestici, cultura e marchi premium. Lo storico spazio commerciale Fnac di via Torino a Milano a breve diventerà un punto vendita Trony. I lavori di ristrutturazione sono partiti nella mattina di lunedì 14 aprile e la loro conclusione è prevista per il 14 maggio, giusto in tempo per l’inizio della grande campagna pubblicitaria a livello nazionale che precederà i Mondiali di Calcio. Per un primo momento il nuovo layout interesserà solo il piano strada, ma i progetti a lungo termine prevedono un ripensamento complessivo dell’intera struttura, e non si esclude un ridimensionamento degli spazi destinati alla vendita. Che cosa cambierà, oltre all’insegna e al layout interno? L’ex Fnac di via Torino verrà allineata a tutti gli altri punti vendita Trony, e includerà Grandi e piccoli elettrodomestici, oltre a bruno e Ict, con una spiccata predilezione per i marchi di fascia medio-alta. Non mancheranno neppure le aree destinate all’entertainment, che verranno però ridotte dal 40% attuale al 15-20% del totale presente in negozio. “Il futuro punto vendita Trony di via Torino a Milano diventerà il nostro flagship store”, spiega Yves Di Benedetto, amministratore delegato di Dps Group - socio del Gruppo Gre-Trony, che ha di recente completato il processo di acquisto di cinque negozi Fnac avviato nel 2013. “Se nel 2010 il fatturato di questo megastore era pari a 34 milioni di euro, nel 2013 questa cifra è scesa a soli 6-7 milioni. Per questo motivo è stato necessario rivalutare le opportunità legate a questo spazio. Oggi ha un potenziale molto alto, che abbiamo stimato in circa 15-20 milioni di euro”. Dopo l’esempio virtuoso dell’ex Fnac di Genova, la cui ristrutturazione è avvenuta lo scorso novembre e ha portato a dei primissimi risultati incoraggianti, oltre a Milano saranno coinvolte dal cambio di insegna anche le Fnac di Verona e Napoli. In stand-by per il momento lo store di Torino: se non ci sarà un accordo tra la proprietà dell’edificio e Dps, il 30 giugno l’insegna sarà costretta a lasciare i locali attualmente occupati. L’acquisizione del marchio francese da parte dell’italiana Dps Group era iniziata nel 2013 con un accordo tra le parti che prevedeva l’affitto dei negozi con vincolo di futuro acquisto. Per questa operazione finanziaria, Dps ha costituito la società Frc Group srl. Da qui prende quindi il via il processo di cambio di insegna dei negozi Fnac in Trony, che ha molteplici obiettivi: l’uniformità del marchio sul territorio e la maggior riconoscibilità dei valori di Dps, l’ampliamento dell’offerta in segmenti hi-tech di ultima generazione, e l’ottimizzazione degli investimenti dal punto di vista commerciale. I clienti fedelissimi al marchio Fnac non verranno delusi, il cambio di insegna comporterà infatti migliorie in Nel 2013 Dps cresce del 40%. E per il 2014 punta sui centri cittadini e commerciali Yves Di Benedetto termini di layout e maggiore profondità di assortimento. I nuovi store uniranno il meglio dei due brand: tecnologia all’avanguardia e ampio spazio alla cultura, su Milano e Verona, in continuità con il calendario di eventi musicali. Il termine dei lavori di ristrutturazione di Milano, Napoli e Verona è previsto entro l’estate 2014, per un investimento totale - comprese le spese di rilancio - che supererà i 3 milioni di euro. “Con questa operazione la nostra società si conferma una realtà lungimirante” commenta Yves Di Benedetto. “Il fenomeno di concentrazione che sta attraversando il mercato dell’elettronica di consumo oggi se da un lato elimina player storici, dall’altro rafforza chi è in grado di attuare cambiamenti coraggiosi e sfidanti. La scelta di mantenere gli addetti alla vendita della gestione precedente è comunque un segnale rassicurante e di attenzione nei confronti della nostra clientela. Abbiamo la necessità di concentrare le nostre risorse e attività su negozi ad altissimo potenziale, e questi punti vendita ne sono esempi eclatanti”. 19 Alla fine del 2013, i ricavi totali del gruppo Dps, socio del gruppo Gre, proprietario del marchio Trony, si sono attestati su 232 milioni di euro. La crescita rispetto all’anno precedente è del 40%, ed è l’effetto dele due importanti acquisizioni di Darty e di Fnac. A livello di like-for-like (ossia, a parità di perimetro) i 34 negozi storici a marchio Trony hanno fatto registrare nel 2013 una crescita dell’1%, al netto dell’impatto delle vendite registrate in Puglia a seguito del passaggio al digitale terrestre, in controtendenza con la contrazione del mercato di riferimento dei technical superstore, che ha fatto segnare un decremento del 3,2% rispetto all’anno precedente. Nel corso degli anni, Dps ha registrato uno sviluppo significativo diventando punto di riferimento in tutte le regioni in cui è presente (Lombardia, Veneto, Piemonte, Liguria, Puglia, Emilia Romagna, Basilicata, Valle d’Aosta e Campania). A inizio 2014 il Gruppo contava 66 negozi, con due piattaforme logistiche dislocate a Piacenza e Bari per coprire in modo rapido ed efficiente tutta la penisola. Nel recente passato, Dps ha avviato un processo di razionalizzazione della sua rete di negozi, optando per la chiusura di quelli poco performanti (per un totale di 15), e l’apertura di altri 27 in zone a più alto potenziale di pedonabilità. Il gruppo ha infatti investito su city center e shopping center, che hanno fatto registrare dal 2012 al 2014 una crescita dell’incidenza sul totale del fatturato, rispettivamente del +20% e +30%, e ha ridotto invece i retail park e gli stand alone che hanno segnato una flessione rispettivamente del -7% e del -16%. Inoltre, il gruppo ha concluso due importanti operazioni commerciali, acquisendo la titolarità di 20 negozi ad insegna Darty, presenti prevalentemente nel Nord Italia, e di cinque negozi ad insegna Fnac, a Milano, Torino, Genova, Verona e Napoli. scenari La ricerca di DigitasLBi Connected commerce: così gli smart device trasformano lo shopping Ropo e Showrooming: sono questi i termini che dovrebbero entrare nel vocabolario di tutti i retailer. Almeno secondo la nuova edizione di ‘Connected Commerce: a snapshot of the modern shopper’, una ricerca condotta da DigitasLBi – agenzia globale di marketing e tecnologia – attraverso un sondaggio online realizzato in Belgio, Cina, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Olanda, Singapore, Spagna, Svezia, Regno Unito e Stati Uniti. Lo scopo? tratteggiare il comportamento d’acquisto dei consumatori e delineare il futuro del retail. Dai dati raccolti emerge che il processo di acquisto del consumatore è sempre meno lineare e sempre più diversificato: ci si informa online e si acquista offline ma, al tempo stesso, si fa largo l’abitudine di cercare informazioni mentre si è nel punto vendita o di toccare con mano il prodotto in store, per poi cercare online il prezzo migliore. Questo è il trend che si sta affermando anche in Italia e il nostro Paese risulta tra le nazioni ‘entusiaste’ rispetto alle nuove opportunità offerte dai dispositivi mobili. “Il potenziale di smartphone e tablet sta rendendo sempre più labili i confini tra lo shopping tradizionale e il mondo dell’online”, evidenzia Carol Pesenti, head of Italy and Spain in DigitasLBi. “E se da un paio d’anni si è diffusa tra i consumatori la tendenza Ropo (Research Online Purchase Offline, l’abitudine a documentarsi in rete su un prodotto prima di acquistarlo fisicamente in negozio), ora si assiste alla nascita di un fenomeno inverso, lo Showrooming: visitare, cioè, il negozio per toccare dal vivo la merce e procedere con l’acquisto online, magari a un prezzo più contenuto”. In Italia resta altissima (l’87,1%) la percentuale degli intervistati che confermano la tendenza a scandagliare la rete alla ricerca di informazioni utili prima di recarsi in un negozio. Ma dal sondaggio emerge anche che nove italiani su dieci uscirebbero dal negozio se, tramite lo smartphone, scoprissero un prezzo più basso in un altro canale di vendita. In ogni caso, più della metà dei consumatori italiani (56,2%) concorda nel sostenere che l’arrivo degli smartphone ha modificato il modo in cui si fa shopping. E se solo il 28% degli utenti di smartphone afferma di aver effettuato un acquisto dal proprio dispositivo mobile negli ultimi tre mesi, ben il 71,7% usa il proprio smartphone all’interno di uno store per cercare Carol Pesenti online maggiori informazioni sui prodotti (55,5%) o per valutare recensioni lasciate da altri utenti (47,8%). L’80% degli italiani sostiene inoltre di ritenere utile l’introduzione di servizi di innovazione digitale nel punto vendita: l’83,2% riceverebbe volentieri voucher e offerte speciali direttamente sul proprio device mobile una volta varcata la soglia del negozio e il 79,3% apprezzerebbe la possibilità di verificare da remoto la disponibilità di un prodotto in store. Sarebbe poi utilissima, secondo il 67% degli intervistati, una mappa che indichi dove localizzare determinati prodotti all’interno di un supermercato o di un centro commerciale, mentre il non plus ultra per il 70,1% sarebbe poter pagare direttamente dal proprio cellulare, evitando code alla cassa. Occorre precisare che lo store fisico continua a mantenere un forte appeal per gli italiani, che lo frequentano per testare dal vivo i prodotti (69,5%) o per affidarsi alla cortesia e all’esperienza di personale (51,8%). La ricerca segnala poi il sempre più decisivo ruolo dei social network, ora facilmente fruibili anche dai dispositivi mobili. In Italia sono Facebook (47,1%) e YouTube (25,4%) i due social in grado di influenzare maggiormente le decisioni di acquisto del consumatore finale, seguiti da Google+ (23,8%) e Twitter (11,9%). E tra i contenuti “social” in grado di spingere un utente a visitare un particolare negozio o a comprare un determinato brand, spiccano le promozioni (64,9%), i post degli amici (57,3%) e le inserzioni pubblicitarie (55,3%). In ogni caso, un dato è certo. I dispositivi mobili, perennemente connessi, consentono di ricercare valide alternative d’acquisto in qualsiasi istante. Per il settore retail sembrerebbe giunto il momento di mettere al centro il rapporto tra punto vendita tradizionale e online. E di ripensarlo in modo innovativo, per inserirsi con maggiore efficacia in un processo d’acquisto sempre più influenzato dalle nuove tecnologie in formato tascabile. Mercato Usa La guerra dei colossi Walmart sfida GameStop sul business dei videogiochi usati. Che assicura notevole marginalità. Da loro si usa così, potremmo dire. Da loro, negli Stati Uniti, si va dritti al nocciolo della questione. Pochi preamboli o giri di parole. Meglio la sostanza. Ed ecco allora che s’accende la battaglia nel settore dei videogiochi usati. A lanciare il guanto di sfida a GameStop – catena leader nell’ambito videoludico – è Walmart, gigante della Grande distribuzione. Non a caso, la rivista Forbes, attraverso uno dei propri columnist più autorevoli, Robert Passiloff, l’ha definita la “Gods of Retail War 2014”. A partire dal 26 marzo, Walmart ha introdotto nel proprio business model il gaming usato, imitando GameStop, che è leader incontrastata in un segmento che vale 2 miliardi di dollari (la stima è dell’autorevole blog Market Watch del Wall Street Journal) e dunque poco meno del 10% del valore complessivo dell’industria del videogame negli Stati Uniti. La cifra però rappresenta il 45% della profittabilità dei retailer, che dunque sono sempre più spinti a liberare spazio a scaffale per i giochi usati. Ricordiamo in tal senso che il prezzo di una new release negli Usa è vicino ai 90 dollari, e che da sempre i consumatori guardano con interesse alla possibilità di rientrare di una parte della propria spesa. Ebbene: Walmart ha deciso di offrire loro la possibilità di caricare il credito sulle proprie card, per poi spenderlo anche in altre merceologie (anche negli store a insegna Sam’s Club). Questa è la grande differenza rispetto a un retailer specializzato come GameStop. “Stiamo guardando a questo nuovo business come a una grande opportunità per facilitare l’accesso dei consumatori al prodotto games”, ha dichiarato Duncan Mac Naughton, U.S. chief merchandising and marketing officer di Walmart, che spiega come l’insegna leader della Gd abbia voluto approfittare dell’opportunità offerta dal contesto di mercato determinatosi dopo il lancio di Xbox One e Ps4. “Ci sono 110 milioni di gamer negli Stati Uniti. È la principale forma di entertainment dei nostri tempi. Walmart ha già aperto alla compravendita di tablet e smartphone usati, e ha intenzione di dotare il prodotto usato di un nuovo pack, per aumentarne l’appealing, mentre le console restano al momento escluse dal nuovo business. L’arrivo delle nuove “macchine” ha peraltro depresso la capacità d’acquisto relativa ai titoli di gioco. Nel mese di febbraio, secondo i dati Usa di Npd Group, il comparto del settore fisico è andato incontro a una contrazione dell’11%. Ecco allora che l’usato assume ancor di più un’importanza strategica. Non è chiaro quale sarà la politica di posizionamento applicata da Walmart. Per GameStop il prezzo medio del gioco usato è di circa 19 dollari. L’ingresso di un nuovo competitor arriva in un momento in cui la catena leader di mercato registra proprio nell’usato un calo del 5% (dati di gennaio sempre riferiti al mercato Usa). Ma certo GameStop possiede una library inimitabile, con circa 3.100 differenti titoli usati, molti dei quali ormai irreperibili con altre modalità d’acquisto. La domanda è quanto sarà grande la quota di mercato che Walmart sarà capace di sottrarre a GameStop. Secondo David Schick, analista di Stifel, c’è anche la possibilità che l’ingresso di un competitor così importante determini una crescita dell’interesse per questo tipo di prodotto, che a oggi per GameStop rappresenta negli Usa il 26% delle vendite e soprattutto il 42% della profittabilità. 20 Nicolas Musikas managing director di GameStop Italy Nicolas Musikas è il nuovo managing director di GameStop Italy e assumerà fattivamente la carica a partire dal prossimo 7 aprile. Di origine francese e già managing director di GameStop Spagna (Paese di cui ha gestito il business per oltre sei anni) , Nicolas ha rivestito ruoli importanti in ambito retail con significative esperienze manageriali anche nel Gruppo Carrefour e nella consulenza specializzata per il retail. hitech magazine anno 5 - numero 4 - aprile 2014 www.hitechweb.info La crescita è guidata dalle nuove console GameStop chiude in positivo il quarto trimestre 2013 e l’anno fiscale. Il totale delle vendite nel Q4 è di 3,68 miliardi di dollari (+3,4% rispetto al trimestre precedente). Un trend positivo trainato dal lancio di Xbox One e Ps4. L’intero anno fiscale, si è chiuso con vendite globali pari a 9,04 miliardi, con un +1,7% su base annua. Per l’anno fiscale 2014 GameStop prevede una crescita delle vendite tra l’8 e il 14%. A breve giro di posta, ossia il 27 marzo, è arrivata puntuale la replica di GameStop. Nel corso di una conference call con gli analisti, Paul Raines, ceo di GameStop, si è soffermato a lungo sul tema, anche se non ha voluto citare esplicitamente Walmart. “Vorrei sottolineare che è un segno importante per la categoria che grandi competitor tornino ad affacciarsi sul nostro mercato, individuando nell’usato videogame un business con un ampio margine di crescita”, ha detto Raines, rimarcando come il retailer abbia intenzione a breve di raddoppiare gli sforzi in questo segmento, includendo l’offerta di nuovi prodotti di catalogo sia nel software che nell’hardware (Ps3 e Xbox 360). Nel 2013 più di 400 milioni di nuovi titoli di catalogo sono stati venduti negli Usa a meno di 20 dollari, una fascia di prezzo che tradizionalmente GameStop ha sino a oggi ignorato. E ancora: Paul Raines ha anticipato come in tal senso la strategia della catena cambierà a breve, andando a creare un nuovo mix di prodotto tra nuovi titoli selezionati in partnership coi publisher e l’usato, per creare negli store una categoria più ampia. Per incrementare il sellthru la parete dell’usato verrà arricchita con titoli ancora popolari che però sono attualmente fuori commercio. “Storicamente non siamo mai stati particolarmente aggressivi, ma il segnale che ci arriva dai consumatori è che l’acquisto si sposta all’interno della nostra offerta dell’usato dove il prezzo è più interessante”, ha aggiunto Raines. A partire dal giorno dell’annuncio di Walmart (il 18 marzo), la quota di mercato di GameStop avrebbe registrato, secondo quanto riportato da Home Media Magazine, una flessione del 5,5%. Ma la catena resta un competitor formidabile in questi business, con il 75% di tutte le transazioni effettuate che vengono reinvestite in store nell’acquisto di nuovi prodotti, e un business model che nel 2013 ha generato una revenue da 1 miliardo di dollari. Di contro, il servizio di Walmart sarà disponibile in 3.100 punti vendita (contro i 6.600 di GameStop) e il tradein accetterà titoli per console ma non prodotti hardware. Il prezzo di acquisizione del prodotto dipenderà dalla domanda di mercato e dalle condizioni dei giochi, incluso il packaging originale. Walmart sostiene che potenzialmente il mercato è enorme, alla luce del fatto che nelle case degli americani ci sono non meno di 880 milioni di videogiochi usati. Tuttavia, alcuni analisti, come Michael Pachter di Wedbush Securities, sono convinti che l’insegna della Grande distribuzione non avrà un grande impatto su questo mercato: “Il cliente medio di Walmart è una donna di famiglia che acquista giochi per i propri bambini, non il gamer evoluto”, spiega Pachter. GameStop garantisce invece la possibilità di mantenere il business dell’usato all’interno dell’area specializzata in questi prodotti, sia dal punto di vista del consumatore che da quello dell’industria. “I publisher sanno che la compravendita nei nostri store fa ricadere comunque il proprio valore all’interno dell’ecosistema del gaming”, ha concluso Paul Raines. E su questo punto è difficile dargli torto. In ogni caso, la guerra è insomma appena cominciata. Ma non è detto che non possa avere, alla fine, due vincitori. Andrea Dusio 21 Direttiva consumatori, maggiori garanzie online Sono entrati in vigore dallo scorso 26 marzo i maggiori poteri dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato in materia di pratiche commerciali scorrette relative alle vendite online. Sarà infatti l’Agcm a vigilare sull’applicazione delle norme del decreto che recepisce e attua nel nostro Paese la “Direttiva consumatori”, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’11 marzo. Il decreto, che si applicherà ai contratti a distanza e fuori dai locali commerciali a partire dal prossimo 14 giugno, stabilisce norme standard per gli aspetti comuni di queste due tipologie contrattuali, allo scopo di armonizzare, anche a livello europeo, una disciplina la cui frammentarietà ha sempre costituito un ostacolo al funzionamento del mercato, sia interno che transfrontaliero. Tra le principali novità introdotte dalla Direttiva ci sono maggiori obblighi di informazione precontrattuale: prima del contratto, il professionista deve fornire al consumatore, in maniera chiara e comprensibile, tutta una serie di informazioni dettagliate, compreso un promemoria sull’esistenza della garanzia legale e un modello-tipo per l’esercizio del diritto di recesso. Per quanto riguarda i contratti conclusi telefonicamente, il consumatore sarà vincolato solo dopo aver firmato l’offerta o dopo averla accettata per iscritto. A tutela del consumatore viene poi introdotto un ampliamento del diritto di recesso: si passa dagli attuali 10 a 14 giorni per poter annullare il contratto, tramite il modellotipo o presentando un’altra dichiarazione esplicita della propria volontà di recedere. Nel caso in cui poi il consumatore non sia stato preventivamente informato sul diritto al ripensamento, il recesso viene esteso dagli attuali 60 e 90 giorni - rispettivamente dalla conclusione del contratto o dalla consegna del bene - a ben 12 mesi. In caso di recesso, il venditore ha a disposizione meno giorni (dagli attuali 30 a 14) per restituire le somme versate dal consumatore. Quest’ultimo disporrà di più tempo - 14 giorni invece di 10 - per restituire il bene, a proprie spese, e potrà restituire anche un bene deteriorato, rispondendo della diminuzione di valore dello stesso. Altra importante novità riguarda il divieto di applicare al consumatore aumenti di costi per acquisti effettuati con carte di credito o bancomat; analogo divieto è previsto per la tariffa telefonica su linee dedicate e messe a disposizione del consumatore da parte del venditore, in caso di vendite dirette o a distanza. Esselunga: nel 2013 vendite a 6,9 miliardi di euro Il Gruppo Esselunga chiude il 2013 con vendite per 6,957 milioni di euro (+1,7% rispetto al 2012) e con clienti in crescita dell’1%. L’utile netto ammonta a 210 milioni, in calo dai 245 milioni del 2012. Gli investimenti sono stati pari a 387 milioni, per un totale di oltre 1,4 miliardi negli ultimi quattro anni. Il margine operativo lordo è stato pari a 505 milioni di euro (-6,7% rispetto al 2012) mentre il risultato operativo si è attestato a 328 milioni di euro dai 367 milioni del 2012. La diminuzione, come spiega il Gruppo in una nota, è causata sia dall’assorbimento dell’inflazione ricevuta dai fornitori e della crescita dell’Iva che non sono state trasferite a clienti, sia dall’aumento di alcuni costi operativi. Il gruppo fa sapere anche che continua lo sviluppo della rete annunciato per il prossimo biennio, che oggi vede l’apertura del primo negozio nel Lazio, ad Aprilia (LT). Carrefour, calo nel mercato italiano Continua il periodo di crisi per Carrefour Italia. Il colosso francese ha chiuso anche il 2013 con vendite in forte calo sul mercato italiano: la perdita di fatturato ammonta a 332 milioni di euro in un solo anno, da 5,103 miliardi a 4,771. Persino in Spagna la situazione è migliore: con 7,8 miliardi di fatturato sono stati persi solo 177 milioni. Il nuovo top manager francese di Carrefour Italia, Eric Uzan – inviato da Parigi a sostituire l’ad Giuseppe Brambilla di Civesio – non è riuscito ad arrestare il crollo delle vendite e le perdite. Neanche l’idea dei supermercati Planet, con più fresco e meno non food, è stata – per ora – vincente. Carrefour negli ultimi anni è scivolata dai 6,33 miliardi di euro di fatturato del 2007 ai 4,77 dell’anno scorso. E negli ultimi anni la società ha ceduto praticamente tutta la rete del Sud con qualche acquisto al Nord. Secondo i dati di R&S Mediobanca, Carrefour ha sempre chiuso in rosso tra il 2007 e il 2011, cumulando una perdita di 2,7 miliardi, di cui 1,9 miliardi nel 2011. Oggi la rete commerciale sconta il fatto di avere troppi ipermercati: i 5.800 euro di fatturato per metro quadrato di Carrefour si confrontano con i 7mila di Coop e i 16mila di Esselunga. scenari hitech magazine anno 5 - numero 4 - aprile 2014 www.hitechweb.info L’analisi e le considerazioni per il 2014 Confcommercio: “Sarà un anno di transizione” CARLO SANGALLI: il presidente di Confcommercio parla di “un anno di convalescenza” che ci aspetta. Plaude agli interventi del Governo che possono far crescere Pil e consumi. E indica in tasse e spesa pubblica le due leve che vanno azionate assieme per la crescita e l’occupazione. Attacca la burocrazia e la sua inutile complessità. Che costa, in termini di spesa pubblica e di minore produttività delle imprese. Da ultimo, spezza una lancia nei confronti del popolo delle partite Iva, ingiustamente “dimenticato” dal Governo. “Sono quei lavoratori indipendenti che resistono sul mercato e meritano rispetto e riconoscenza”. E ancora: “Non sono accettabili discriminazioni basate sul pregiudizio che tutti i lavoratori autonomi e indipendenti siano evasori”. Folta la presenza di politici e operatori economici al tradizionale forum sul lago di Como. Lavoro, riforma fiscale, spesa pubblica e burocrazia i temi affrontati. BENE, BRAVO, BIS VOTO: 7+ GIULIANO POLETTI: il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali non ha mezze parole: “Vogliamo dare la possibilità a tutti di fare qualcosa per sé e per il proprio Paese. Basta con i sussidi a pioggia. Creiamo occasioni di lavoro, per chi vuole lavorare”. Un monito anche all’industria: “E’ giusto che vengano a trovarci quando ci sono problemi. Vorremmo anche incontrarli quando ci sono invece opportunità”. Scarpe grosse ma cervello fino, Giuliano Poletti ha convinto per il suo voler fare. Vale la pena citare un episodio. Appena insediato al ministero è stato sommerso da carte e cartacce. Convocati i dirigenti, ha chiesto loro di stringere su alcune questioni da lui ritenute fondamentali. La risposta è stata unanime: non si può fare nulla. Immediata la replica del ministro: “Bene, allora voi non servite. Lo farò presente a Cottarelli (l’esperto incaricato dal Governo per la spending review)”. VOTO: 8 STIMA Dal nostro inviato Angelo Frigerio RENATO BRUNETTA: l’ex ministro dell’Economia nel governo Berlusconi interviene nel dibattito sul lavoro e pone una domanda insidiosa a Poletti: “Sono d’accordo con quello che ha detto. Lei ha la mia solidarietà. Ma è sicuro di avere quella del suo partito?”. VOTO: 7 FURBETTO SUSANNA CAMUSSO: il segretario generale della Cgil dice tutto e non dice nulla. Parla di Europa, spesa pubblica, riforma della pubblica amministrazione, qualità delle retribuzioni. Interessante quest’ultimo tema. A noi piacerebbe che Susanna Camusso parlasse anche di quantità delle retribuzioni. A partire dalla sua. Ma quanto guadagna al mese il segretario generale della Cgil? Nessuno lo sa. Come nessuno conosce il fatturato dei sindacati: entrate, uscite, utili, perdite. I costi della politica sono on line e a disposizione di tutti. Perché non lo sono quelli dei sindacati? VOTO: 5 INCOERENTE RICHARD BALDWIN: l’esperto di economia analizza quel che è successo nel 2007. Prima della crisi gli analisti ipotizzavano crescite a doppia cifra. Non è andata così. E oggi c’è una differenza del 15% in meno rispetto a quanto ipotizzato. Cresceranno le economie avanzate. Meno, molto meno, le emergenti. Interessanti anche le previsioni sul medio termine. L’export di Usa e Giappone sta crescendo anno su anno. La Cina invece si è fermata. E i suoi valori dell’export decrescono sempre più. VOTO: 7 VISIONARIO GIAN MARIA GROS-PIETRO: il presidente del Consiglio di gestione di Intesa San Paolo dice: “Il nostro lavoro è selezionare le imprese che vogliono fare e sostenerle”. Ah sì? Non lo sapevamo. Si chiamano forse Parmalat (gestione “Tanzi”), Risanamento (leggi Zunino), Fondiaria Sai (leggi Ligresti)? E aggiunge: “Le banche hanno sofferto molto per le condizioni dei loro clienti. Se i clienti stanno meglio, staranno meglio anche le banche”. Sulla prima affermazione stendiamo un pietoso velo. La seconda è vera. Ma se i clienti stanno meglio non è certo grazie alle banche. VOTO: 4 MA CHI VUOL PRENDERE IN GIRO? PIER CARLO PADOAN: “Tutto ciò non è più tollerabile”: l’attacco del ministro dell’Economia e delle finanze non poteva essere più diretto. E così ha spiegato: “La crisi ha prodotto numeri da guerra: prodotto interno lordo, meno 9%; occupati, meno 1,1 milioni; disoccupati raddoppiati”. Quindi. “Dobbiamo tornare a crescere”. Già, ma come? “Attraverso riforme strutturali come misure per l’occupazione, parziali privatizzazioni, riduzione del cuneo fiscale, pagamento dei debiti della Pubblica amministrazione”. Bene, fin qui la teoria. Attendiamo i fatti. VOTO: 7 (SULLA FIDUCIA) PRAGMATICO INEFFICIENZE DELLE REGIONI LE STIME DEI COMMERCIANTI Un calcolo semplificato sulle inefficienze di costo della spesa pubblica regionale per consumi finali Previsioni senza e con gli interventi annunciati da Renzi: 12 miliardi netti alle famiglie (anche le imprese) ITALIA 2651 2736 2982 3536 3113 3143 3047 3328 2771 3456 3478 3020 3441 3626 4162 4238 3790 4182 5991 7913 32161 386 0 655 656 970 1041 1148 1385 1533 1539 1553 1633 1854 2017 2171 2180 2657 2762 3240 3669 5400 CRESCITA PIL 2014 costo dell’eccesso di spesa regionale (mld di euro) 1,000 0,785 0,877 0,968 0,781 0,753 0,627 0,677 0,465 0,718 0,696 0,440 0,537 0,549 0,748 0,597 0,388 0,356 0,876 0,948 costo dell’eccesso di spesa pro capite (euro) Lombardia Veneto Emilia R. Friuli V. G. Piemonte Toscana Marche Abruzzo Puglia Umbria Liguria Campania Lazio Basilicata Sardegna Molise Sicilia Calabria Trentino A.A. Valle d’Aosta spesa pro capite effettiva per consumi finali al netto di DOPS e amm. Centrali (euro) Graduatoria secondo il costo pro capite dell’inefficienza indice dell’output pubblico Cernobbio (Co) - “I protagonisti del mercato e gli scenari per gli anni 2000”: questo il titolo del forum, organizzato da Confcommercio in collaborazione con Ambrosetti (gruppo professionale di consulenza), che si è tenuto il 21 e 22 marzo a Cernobbio, in provincia di Como. L’evento, giunto alla quindicesima edizione, rappresenta un momento di riflessione per il mondo degli esercenti, le istituzioni e la politica. L’occasione per tirare le somme degli ultimi mesi e testare il terreno per il futuro. I lavori si sono aperti venerdì 21 marzo con la conferenza stampa del presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, che ha presentato un’analisi dell’Ufficio Studi interno relativa all’andamento dell’economia e alla spesa pubblica. Dai dati si evince che i consumi, nel 2014, sono fermi allo zero e che la crescita del Pil corrisponde solo allo 0,5%. Strategici i temi affrontati durante le due giornate del forum. Nel pomeriggio di venerdì, sull’argomento della ‘spesa pubblica e burocrazia’ sono intervenuti, tra gli altri, Antonio Catricalà (presidente di sezione, Consiglio di Stato), Francesco Caio (commissario per l’attuazione dell’Agenda Digitale, Governo Italiano) e Luigi Angeletti (segretario generale Uil). Interessante anche la seconda parte del pomeriggio, incentrata sul tema del lavoro, che è stata chiusa dallo speech di Giuliano Poletti, ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali. Uno sguardo allo ‘scenario internazionale’ ha visto protagonisti, sabato mattina, Gian Maria Gros-Pietro (presidente del Consiglio di gestione, Intesa Sanpaolo) e Susanna Camusso (segretario generale Cgil). Il dibattito sulla ‘riforma fiscale’ è stato invece animato da Renato Brunetta (presidente del Gruppo Forza Italia, Camera dei deputati), Filippo Taddei (responsabile economico nazionale, Partito democratico) e Raffaele Bonanni (segretario generale Cisl). Nel pomeriggio di sabato 22 marzo si è inoltre tenuta una tavola rotonda in merito al ‘ruolo della politica’, che ha visto tra i partecipanti Gaetano Quagliariello (coordinatore nazionale Nuovo Centro Destra), Lorenzo Guerini (portavoce Partito democratico), Roberto Maroni (Lega Nord, presidente Regione Lombardia), Giovanni Toti (consigliere politico Forza Italia), Benedetto Della Vedova (Scelta Civica, sottosegretario agli Affari Esteri). Il discorso di chiusura, molto atteso, è stato quello del ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan. Tirando le fila del discorso e descrivendo un quadro generale tutt’altro che roseo, il ministro ha ribadito la volontà, da parte del neogoverno, di invertire l’andamento negativo del mercato e di generare una migliore offerta lavoro. Risulta quindi imperativo e urgente l’intervento, a effetto immediato, del taglio delle tasse, possibile soltanto “attraverso una riduzione strutturale della spesa pubblica”. Due punti, questi, ribaditi anche nell’intervento iniziale di Carlo Sangalli. IL PAGELLONE 0,0 3,2 2,8 1,2 4,5 4,2 2,1 2,0 6,2 1,4 2,6 10,7 11,1 1,3 3,6 0,8 13,8 6,4 3,8 0,7 82,3 Fonte: elaborazioni Ufficio studi Confcommercio su dati Istat 22 +0,8% PIL 2015 +0,9% +0,5% +0,3% Stima precedente Stima attuale CONSUMI 2014 Con interventi del Governo +1,0 Stima attuale CONSUMI 2015 +0,7 +0,2% Stima precedente SPESA FERMA 0,0% Stima attuale Fonte: Confcommercio Con interventi del Governo Stima attuale eldom magazine hitech Anno 5 - numero 4 - aprile 2014 www.hitechweb.info Riflettori su Candy speciale clima e trattamento aria Rapidità, efficienza e connettività: rinnovata la gamma GrandÓ Expocomfort 2014: una ventata d’aria fresca Prodotti, innovazioni e tendenze. La voce degli operatori del settore. A pagina 35 Intervista con Daniela Pighini, managing director Dyson ☀☁❆☀☁❆☀☁ ❆☀☁❆☀☁❆☀ ☁❆☀☁❆☀☁❆ ☀☁❆☀☁❆☀☁ ❆☀☁❆☀☁❆☀ ☁❆☀☁❆☀☁❆ ☀☁❆☀☁❆☀☁ “Vi racconto le nostre... aspirazioni” Aspettando il grande caldo Prestazioni, tecnologie, materiali e design all’avanguardia. “Per noi innovare è un must”. A pagina 26 De’Longhi Arrivano i nuovi Sfornatutto, per ogni tipo di cottura A pagina 36 Sul numero 5 di Hitech Magazine due appuntamenti da non perdere: La guida pratica per buyer e retailer. Tutte le novità da mettere a scaffale. Reportage da Eurocucina Speciale Pulizia A cura di Francesca Radaelli e Annalisa Pozzoli da pagina 27 a pagina 34 25 primo piano hitech magazine anno 5 - numero 4 - aprile 2014 www.hitechweb.info Intervista con Daniela Pighini, managing director Dyson “Vi racconto le nostre... aspirazioni” Una costante ricerca ingegneristica, che porta alla creazione di prodotti di eccellenza. In termini di prestazioni, tecnologie, materiali utilizzati e design all’avanguardia. “Per noi l’innovazione è un must”. ta è essenziale per ottenere una buona comunicazione delle caratteristiche innovative del prodotto… Il nostro approccio strategico parte dallo staff di vendita dei nostri partner commerciali con il progetto Dyson Academy, con cui formiamo i commessi, sino al consumatore finale attraverso un sistema espositivo premium sul punto vendita che sia il più possibile auto-esplicativo, interattivo e attrattivo. La strategia di marketing per il 2014 comprende un piano di comunicazione integrato, che include investimenti costanti in Tv, web, store e press, con l’obiettivo di creare una “Dyson experience” sempre più ricca e consapevole. Per restare a galla nella difficile situazione attuale di mercato, seguire la scia già tracciata da altri non basta più. Occorre cercare nuovi lidi a cui attraccare, percorrendo nuove rotte che consentano di raggiungere meglio il consumatore e semplificargli la vita, grazie all’aiuto che può provenire dalle più moderne innovazioni. Lo sa bene Dyson, che fa della ricerca e dello sviluppo un vero e proprio “must”, raccogliendo le sfide legate a tecnologie e materiali con soluzioni che anticipano i tempi. Hitech Magazine ha intervistato Daniela Pighini, managing director Dyson Italia della società. Quali sono i vostri principali prodotti novità per il 2014? Nel comparto aspirazione, per il 2014 sono due i prodotti di punta con cui vogliamo confermarci innovatori di settore: l’aspirapolvere a traino Dyson Cinetic e la scopa cordless Dyson Digital Slim DC62. Con il Dyson Cinetic DC52 abbiamo introdotto una nuova generazione di aspirapolvere “no maintanance”, dotato di cicloni così efficienti da non richiedere alcuna manutenzione dei filtri. Il DC52 è l’unico aspirapolvere senza filtri da pulire, senza sacchetti da acquistare e senza perdita di aspirazione. Risultato di quasi sei anni di un’intensa attività di ricerca e sviluppo da parte di un team di ingegneri Dyson e di un investimento di 7,5 milioni di sterline. Sono stati ben 2mila i prototipi sperimentati in fase di realizzazione del prodotto, mentre sono 195 i brevetti - inclusi quelli pendenti, che coprono la macchina a livello mondiale. L’altra novità è, dunque, Dyson Digital Slim… Con l’introduzione sul mercato della scopa cordless Dyson Digital Slim possiamo dire di aver rivoluzionato il modo di fare le pulizie domestiche. Si tratta di una scopa cordless, leggera, multifunzionale, ideata per una pulizia in piena libertà di movimento, veloce ed efficace. L’ultimo modello, il DC62, è un vero e proprio gioiello tecnologico grazie all’evoluzione del motore digitale Dyson, il DDM V6. Reso più veloce e più forte del precedente grazie a una densità di potenza superiore, garantisce alla macchina le prestazioni di un aspirapolvere alimentato da rete elettrica, ma senza la scomodità del filo. E per quanto riguarda la ventilazione? Cinque anni fa, abbiamo detto addio alle pale inventando il Dyson Air Multiplier, il primo ventilatore senza pale al mondo. I nostri ingegneri hanno dedicato gli ultimi tre anni al perfezionamento del progetto originale, lavorando sul miglioramento dell’acustica del ventilatore. Il risultato? La nascita del nuovo Dyson Cool, ora del 75% più silenzioso rispetto al modello precedente, pur mantenendo la stessa potenza del flusso d’aria. Il nuovo ventilatore è dotato di una “cavità di Helmholtz” in grado di catturare le onde sonore che attraversano l’apparecchio, eliminando così fino a 1.000 Hz. La rimozione del rumore indesiderato, generato dall’alta velocità dell’aria, ha rappresentato una sfida non indifferente in termini di progettazione per i nostri ingegneri, grazie ai quali la tecnologia Air Multiplier è stata insignita del riconoscimento Quiet Mark, assegnato dalla NoiseAbatement Society. Quali sono le strategie marketing che userete per promuovere tutte queste novità nei punti vendita e presso il consumatore finale? Il nostro obiettivo è comunicare al meglio l’unicità e la qualità dei nostri prodotti, che si caratterizzano per un alto contenuto tecnologico non sempre di facile intuizione. Diventa quindi importante presentare con chiarezza ed esaustività le caratteristiche distintive dei nostri prodotti, traducendo la complessità del linguaggio ingegneristico in benefici concreti per il consumatore finale. E, dove possibile, facilitare l’esperienza diretta della tecnologia Dyson, da sempre la nostra arma vincente. Quindi la formazione del personale dei punti vendi- Quali sono gli obiettivi finanziari di Dyson per il 2014? Una nostra mission è la cossiddetta “to avoid me too”: non ci interessa sondare terreni già esplorati, o sfruttare il mercato fino all’osso, bensì raccogliere le sfide che ci pone l’innovazione in campo tecnologico e dei materiali. I risultati ottenuti, d’altra parte, ci hanno sempre premiato e mai deluso. In questo momento stiamo puntando sul modello DC62, che per noi non rappresenta una semplice line extension, ma un prodotto senza precedenti, che ci permetterà di sviluppare il nostro fatturato in Italia. Il nostro ruolo è quello di innovatori. Portiamo sul mercato tecnologie prorompenti, che scuotono lo status quo. Stiamo già lavorando alle innovazioni del prossimo decennio, quindi quello che possiamo raccomandare è di restare sintonizzati. Daniela Pighini SodaStream presenta le nuove Soda Caps Si chiamano Soda Caps e sono l’innovazione dell’anno di SodaStream: piccole capsule colorate monodosi che contengono i concentrati con cui creare bibite frizzanti direttamente in casa propria. Pratiche e semplici da utilizzare, grazie all’intuitivo meccanismo a click, le SodaStream Caps rappresentano un’alternativa più sana rispetto alle bibite gasate tradizionali, con una quantità nettamente inferiore di zucchero e dolcificanti artificiali rispetto a quella presente in molte bevande frizzanti in commercio. Dal mese di aprile è disponibile il pack Soda Caps, che include i gusti classici Limone, Cola, Tonic, Frutti Rossi, Gazzosa, Arancia, Mela e Pompelmo Rosa: un mix a basso contenuto calorico adatto anche a chi vuole stare attento alla linea e ai bambini. Dal punto di vista ecologico/ambientale, le SodaStream Caps sono costituire da materiali totalmente riciclabili, in linea con la filosofia ecosostenibile che l’azienda promuove da sempre. 26 Perché allora il consumatore finale dovrebbe scegliere Dyson? Progettare e realizzare prodotti che funzionano davvero attraverso una costante ricerca ingegneristica e tecnologica è un vero e proprio mantra in Dyson. Siamo a tutti gli effetti una “technology company”, il cui Dna è costituito dal concetto di innovazione come processo continuo. Nei nostri dipartimenti R&D abbiamo, a livello globale, 1.536 ingegneri e tecnici specializzati. Investiamo 2,5 milioni di sterline a settimana in ricerca e sviluppo. Offriamo prodotti di eccellenza, in termini di prestazioni, tecnologia e materiali utilizzati particolarmente resistenti. Il tutto suggellato da una garanzia di 5 anni su componenti e manodopera. Sottoponiamo i nostri prodotti a severi test di resistenza e affidabilità, e spesso passano anni prima che una nostra invenzione arrivi sul mercato, perché vogliamo essere sicuri di poter garantire un prodotto di eccellenza. Il nostro obiettivo è offrire un’esperienza di prodotto eccellente, puntando ad avere prestazioni tecnologiche sempre più elevate e garantendo attenzione alla qualità e alla sicurezza. Oltre a qualità e sicurezza, quali sono i punti di forza dei vostri prodotti? “More with less” è il nostro principio ispiratore, che si traduce nel progettare macchine più performanti, con meno materiale e consumi ridotti di energia. Mentre gli altri produttori hanno sostenuto per diverso tempo che bastasse un motore grande per ottenere alte prestazioni, da sempre noi affermiamo che il motore debba invece garantire efficienza energetica. Dyson non hai mai utilizzato motori oltre i 1.400 watt per i propri aspirapolvere, e l’azienda è impegnata nello sviluppo di modi efficienti per ottenere un’aspirazione costante, in primis attraverso la sua esclusiva tecnologia ciclonica. L’ultimo nato, il DC52, ne è un esempio. C’è poi l’aspetto relativo all’estetica e al design… Certo, ogni macchina Dyson si distingue per una linea molto particolare e unica: questo non è frutto di ricerche nel campo dell’estetica, ma è strettamente legato alla tecnologia utilizzata. Il team di ingegneri Dyson è alla continua ricerca di nuove soluzioni per migliorare il flusso dell’aria e garantire ciò che ci contraddistingue da altri produttori: l’aspirazione costante. Il nostro obiettivo è da sempre quello di puntare sulla ricerca e sviluppo per migliorare la nostra offerta tecnologia, guardando sempre avanti e presentando al mercato progetti originali. speciale clima e trattamento aria hitech magazine anno 5 - numero 4 - aprile 2014 www.hitechweb.info ☀☁❆☀☁❆☀☁ ❆☀☁❆☀☁❆☀ ☁❆☀☁❆☀☁❆ ☀☁❆☀☁❆☀☁ ❆☀☁❆☀☁❆☀ ☁❆☀☁❆☀☁❆ ☀☁❆☀☁❆☀☁ Aspettando il grande caldo Forse è dipeso dalle condizioni climatiche “avverse”, o da un caldo non proprio insistente come quello degli anni precedenti, ma il 2013 non si è certo fatto notare per una crescita nell’acquisto di condizionatori. I dati GfK relativi allo scorso anno parlano, al contrario, di una brusca frenata per tutto il comparto. La diminuzione è del -26% a volume e del -12,8% a valore per i condizionatori fissi, e di un -28% a volume e un -28,3% a valore per i modelli portatili, questi ultimi con una quota di mercato in calo di quasi il 5%. Di contro, è cresciuta la penetrazione degli impianti fissi, che hanno anche assistito a una crescita del prezzo medio del 18%. In effetti, i climatizzatori di ultima generazione stanno sempre più abbandonando il segmento medio di prezzo per entrare in una fascia medio-alta. Se un tempo si badava esclusivamente alla funzionalità, senza preoccuparsi troppo di appendere in qualche angolo della casa un oggetto utile ma poco bello da vedere, oggi il trend va sempre più nella direzione di un aspetto estetico gradevole, che porta questi apparecchi a integrarsi sempre meglio tra le pareti domestiche. E, perché no, anche diventarne un elemento distintivo di design. Grande attenzione anche al risparmio di energia. In un momento in cui sempre più italiani decidono di affidarsi alla climatizzazione per difendersi dall’afa estiva, ma anche per proteggersi dai primi freddi autunnali, sempre più apparecchi sono in classe energetica alta, grazie alle nuove evoluzioni della tecnologia Inverter, in qualche caso persino in grado di rilevare automaticamente la presenza di persone nella stanza, e di comportarsi di conseguenza. Nel mondo della climatizzazione, poi, si fa strada l’integrazione con smartphone e tablet: molte aziende produttrici hanno capito l’importanza di poter controllare la propria abitazione anche da remoto. Per stabilire temperatura e umidità dell’ambiente domestico prima di varcare la soglia di casa, oggi sono disponibili diverse app, in grado di collegarsi al climatizzatore, di programmarne l’attività e persino di monitorarne il consumo energetico. Tutte queste tendenze erano in mostra nella 39esima edizione di Mostra Covegno Expocomfort (Fiera Milano Rho 18-21 marzo, reportage alle pagg. 30 e 31), che ogni due anni si propone di raccontare le ultime novità del settore idrotermosanitario, italiano e internazionale. Il tema dell’edizione 2014 era Global Comfort Technology, che ha voluto mettere in evidenza le potenzialità di un comparto industriale a forte innovazione tecnologica e sempre più strategico nello scenario economico mondiale, anche dal punto di vista occupazionale. Oltre 2mila espositori, di cui il 43% provenienti dall’estero, e 156mila visitatori hanno affollato i padiglioni della manifestazione, una vera e propria vetrina delle più avanzate tecnologie e soluzioni impiantistiche che coniugano comfort e benessere con performance di eccellenza in materia di efficienza energetica, risparmio di acqua, sicurezza e design. La guida pratica per buyer e retailer. Tutte le novità da mettere a scaffale. A cura di Francesca Radaelli e Annalisa Pozzoli 27 reportage mostra convegno expocomfort LG “La nostra azienda è sempre più attenta alle problematiche legate al consumo energetico”, spiega Gianluca Figini (foto), Air Conditioning group director di LG Electronics. “Nei 60 anni della nostra storia nell’ambito della climatizzazione abbiamo cercato di orientarci verso soluzioni sempre più ecocompatibili, sviluppando la nostra gamma all’insegna dell’efficienza energetica. Per il 2014 presentiamo una linea di prodotto completamente rinnovata, con una particolare attenzione all’aspetto estetico dei condizionatori. Sulla scia del successo ottenuto da Artcool, nel 2014 lanceremo il modello Artcool Stylist, che gioca con le forme quadrate e tonde in un climatizzatore che può essere impiegato anche come sorgente di illuminazione e, in generale, come complemento d’arredo. Uscirà poi Artcool Slim, caratterizzato anch’esso dall’estetica particolarmente ricercata e dai consumi ridotti. Per questi prodotti premium abbiamo studiato un espositore destinato ai punti vendita, che ne valorizza il design elegante, e avremo come ambassador Paola Marella, con cui stiamo pianificando una serie di attività web, destinate soprattutto ad architetti e interior designer”. Mitsubishi Nata nel 2011 e premiata per la particolare attenzione al design, a Mce la linea top di gamma Kirigamine Zen di Mitsubishi si ripropone in una nuova veste, rinnovata nell’estetica e dalle prestazioni eccezionali, di Classe A+++. L’azienda si è presentata in fiera con un importante spazio espositivo nell’area del Condizionamento, suddiviso in diverse aree con tutte le novità della Linea Family, Systems VRF, Ecodan con le soluzioni per il riscaldamento, oltre agli spazi dedicati ai sistemi di Controllo e al Training Centre. Mitsubishi ha poi mostrato MelCloud, il nuovo sistema di controllo wi-fi che permette di gestire da smartphone, tablet o Pc tutti i prodotti della linea Family e della linea Mr Slim, oltre alle macchine già presenti in gamma da diversi anni, trasmettendo e ricevendo informazioni sul funzionamento dell’impianto di climatizzazione attraverso una semplice app. Olimpia Splendid “Tra i nostri prodotti di punta, a Mce presentiamo l’ampliamento della gamma Unico, il primo condizionatore che non necessita di unità esterna, dal brevetto interamente italiano”, racconta Marco Saccone (foto), marketing director di Olimpia Splendid. “Unico Twin è in grado di realizzare una climatizzazione bi-ambiente, impiegando due unità – Master e Wall – sia per il raffreddamento che in modalità riscaldamento. Novità di quest’anno è poi il ventilradiatore ‘total flat’ Bi2 Smart, la cui caratteristica principale, oltre al design particolarmente sottile (la profondità è di soli 12,9 centimetri), è l’assenza delle antiestetiche griglie, che consentono un’integrazione perfetta con l’ambiente in cui viene installato”. Hitachi “A Expocomfort presentiamo la nostra linea consumer HitKlima, che rappresenta lo stato dell’arte nel mondo della climatizzazione e che include sistemi di condizionamento a basso consumo di energia elettrica”, commenta Paolo Caimi (foto), marketing e technical manager di Hitachi in Italia. “In più, tutta la gamma vanta grande silenziosità, alta potenza in riscaldamento a basse temperature esterne (fino a -25°), ampia possibilità di combinazione con i sistemi Multisplit e facilità di installazione e manutenzione. Per controllare da remoto la temperatura di casa, abbiamo poi recentemente stretto una partnership con Somfy: grazie al nuovo sistema wireless, sarà possibile avere sempre il clima ideale tra le pareti domestiche, anche a distanza, coniugando massimo comfort a un controllo efficiente dei consumi”. Hisense “Hisense, tra i brand leader del mercato, non poteva certo mancare all’appuntamento con Mce”, commenta Gianluca Di Pietro (foto), general manager della divisione italiana della società. “E anche quest’anno abbiamo partecipato alla manifestazione con una ricca line up di condizionatori per il canale residenziale e commerciale. Sono in arrivo quattro nuovi modelli appartenenti alla serie Apple Pie, Mini Apple Pie, Essence e Pilot, che rientrano nelle categorie di efficienza energetica A++ in raffreddamento e A/A+ in riscaldamento”. Per promuovere questi nuovi prodotti, in occasione di Mostra Convegno Expocomfort, Hisense ha chiamato una testimonial d’eccezione: Maddalena Corvaglia, protagonista di un set fotografico e conduttrice di un simpatico quiz a tema, con premi per tutti i partecipanti. “Insieme a Maddalena abbiamo scelto di aumentare la visibilità del nostro prodotto di punta, Apple Pie, che 28 si contraddistingue per un design particolarmente curato e per le prestazioni energetiche eccellenti”, spiega Tatiana Pampalone (nella foto insieme a Maddalena Corvaglia), marketing manager. “Stiamo investendo molto nella promozione dei nostri prodotti dedicati al condizionamento, mettendo in luce soprattutto la nostra grande profondità di gamma, abbinata a un prezzo particolarmente competitivo”. hitech magazine anno 5 - numero 4 - aprile 2014 www.hitechweb.info Samsung “Nel settore Air Conditioning siamo attualmente al terzo posto in Italia: l’obiettivo a cui lavoriamo è quello di raggiungere – come nel comparto degli smart device – la vetta della classifica”, sottolinea Roberto Matina (foto), sales & marketing director Air Conditioning Business Unit di Samsung Electronics Italia. “Nello sviluppo dei nuovi dispositivi presentati a Mce 2014, Samsung ha posto come sempre al centro i desideri e le necessità quotidiane dei consumatori, sia in termini di prestazioni, sia in termini di design. La forma unica e le eccezionali capacità di raffreddamento dei nuovi condizionatori d’aria AR9000 garantiranno ai nostri clienti il massimo comfort, mentre funzioni intelligenti come la tecnologia Smart wi-fi ne semplificheranno l’utilizzo. Ma il fiore all’occhiello dell’offerta Samsung per il 2014 è il nuovo condizionatore a colonna AF9000, messo a punto per combinare la migliore tecnologia con un design raffinato”. Argoclima toshiba “Argoclima è una ‘fabbrica di innovazione’ che vuole rimanere al 100% italiana, in un mercato da tempo dominato da imprese straniere”, spiega Raffaella De Tomasi (foto), product manager dell’azienda. “La tecnologia iSeries presentata a Mce 2014 e la gamma di condizionatori distribuiti sul canale retail vengono progettati e interamente realizzati nello stabilimento di Gallarate, in provincia di Varese, in cui si trova il centro Ricerca e sviluppo della nostra società. Italiano è anche il design dei condizionatori portatili targati Argoclima, tra i quali spicca Over, la novità lanciata quest’anno, che si affianca ai modelli Extreme e Dados già presenti sul mercato. Da segnalare infine la partnership che abbiamo siglato recentemente con Gree, azienda leader tra i produttori di split, con la prospettiva di incrementare la presenza dei nostri servizi Made in Italy in ambito retail”. haier Lo stand Toshiba a Expocomfort ha offerto un’ampia panoramica sui prodotti proposti dall’azienda giapponese e sulle diverse aree di applicazione, dal residenziale per il comfort domestico alla linea light commercial per soluzioni nel terziario, fino alla gamma commercial per le applicazioni in grandi edifici. La novità nel settore residenziale è rappresentata dal nuovo Super Daiseikai 8, che è stato valutato dal Comitato scientifico di Mce e ammesso al Percorso efficienza & innovazione 2014 come prodotto di eccellenza per l’esposizione all’evento “Oltre la classe A”. La presenza a Mce è stata anche l’occasione per presentare la nuova offerta Toshiba di soluzioni di controllo remoto via wi-fi gestibili tramite Sms, smartphone, tablet e Pc. Dedicate soprattutto al vasto mercato residenziale e del terziario, il controllo a distanza Toshiba&Wifi e il Combi Control consentono di gestire da un telefono cellulare il funzionamento degli impianti di clima- tizzazione. Da segnalare poi ClimaLight, l’offerta integrata di illuminazione a Led, climatizzazione e riscaldamento targata Toshiba, all’insegna del risparmio energetico. Daikin Numerose le novità in mostra allo stand di Daikin a Expocomfort. La multinazionale giapponese ha presentato il nuovo sistema VRV IV a recupero di calore ad altissima efficienza e la nuova generazione della gamma Daikin Emura, punto d’incontro tra design e funzionalità. Ma Mce 2014 è stata soprattutto l’occasione per lanciare il nuovo Ururu Sarara, il climatizzatore che umidifica, deumidifica e purifica l’aria, e il primo a utilizzare il nuovo refrigerante R32. Tra le novità lanciate di recente dall’azienda spicca poi il portale www. caloreintelligente.it di Daikin Italy, che si propone di guidare il consumatore nel mondo del riscaldamento rinnovabile e nella scelta di tecnologie ad alta efficienza energetica, rispettose dell’ambiente. La divisione Haier per la climatizzazione in Italia era presente a Expocomfort con le sue principali novità per l’installatore e il consumatore. Tra queste, spicca il sistema wi-fi dei condizionatori Haier, standard o optional a seconda dei modelli, che consente di connettersi al router wi-fi di casa e può essere controllato da remoto in un qualsiasi dispositivo mobile, tablet o smartphone. Attraverso l’applicazione gratuita, scaricabile da App Store o Google Play, diventa possibile accendere o spegnere il climatizzatore direttamente dall’ufficio, dalla palestra o dal supermercato e programmarne le impostazioni e gli orari di funzionamento. La gamma 2014 di Haier comprende i climatizzatori della serie Intelligent Super DC Inverter, i condizionatori Nebula, e la linea di climatizzatori Inverter monosplit, premiata con l’iF Product Awards. Vortice racconta la storia della ventilazione È tra le collezioni private più ricche e complete al mondo in materia di ventilatori, quella nata per iniziativa di Attilio Pagani – fondatore di Vortice – che oggi conta 700 pezzi prodotti dalla fine dell’Ottocento ai giorni nostri. Esemplari spesso unici, che raccontano la storia di questo oggetto, che nel corso degli anni è stato costruito in materiali diversi, come acciaio, legno e persino ottone, ed è stato forgiato nelle forme più particolari: da aeroplano a sgabello, da telefono a posacenere. In occasione 29 di Mce 2014, Vortice ha messo in mostra per i visitatori della manifestazione una trentina di ventilatori provenienti da questa originale collezione, nell’esposizione intitolata “Le macchine del vento”. Dal ventilatore datato 1896, firmato nientemeno che da Thomas Alva Edison e considerato il primo elettrodomestico della storia, fino al modello Ariente, disegnato nel 1975 da Marco Zanuso, vincitore del premio Compasso d’Oro e ora esposto a Moma di New York quale significativo esempio di design italiano. PINGUINO DE’LONGHI ICONA DEL COMFORT Comfort e praticità senza rinunciare all’efficienza: è da sempre il segreto dei climatizzatori portatili Pinguino De’Longhi. Che rappresentano un’icona nel settore della climatizzazione e sono diventati sinonimo di un modo tecnologico, pratico e funzionale per garantire ad ogni ambiente il giusto clima. Attraverso una gamma di soluzioni che si è implementata nel tempo, la qualità del comfort assicurato dal Pinguino De’Longhi si esprime mediante lo sviluppo di tecnologie avanzate e applicate in modo affidabile. L’esclusiva tecnologia Acqua-Aria, che offre risultati ottimali con un consumo ridotto di energia, è stata progettata per offrire una perfetta combinazione tra potenza, benessere ed eco-sostenibilità. Questa tecnologia Acqua-Aria garantisce il giusto clima, con alte prestazioni grazie all’azione combinata di acqua e aria, nel rispetto dell’ambiente, utilizzando il gas refrigerante naturale R290. Che, per la gamma 2014, è stato impiegato anche nei modelli SILENT della linea Aria-Aria. Pinguino è la risposta De’Longhi ai consumatori che sono alla ricerca di alte prestazioni con dimensioni compatte, senza sacrificare le caratteristiche di un prodotto multifunzione. NEW MASSIMA POTENZA FRIGORIFERA 11 Btu/h .500 REAL FEEL TECHNOLOGY L’innovativa ed esclusiva tecnologia Real Feel di De’Longhi assicura il miglior livello di comfort grazie alla combinazione di riduzione della temperatura e controllo dell’umidità. Così, il Pinguino agisce simultanemante sia sulla temperatura, sia sull’umidità relativa. Automaticamente vengono settati i parametri di comfort ottimali per essere raggiunti e mantenuti nel tempo. Un innovativo display a LED è stato progettato per fornire un feedback immediato sullo stato di comfort. Grazie al sistema CLI - COMFORT LIGHT INDICATOR sono stati individuati tre differenti livelli di comfort, identificabili in tre diversi colori. www.delonghi.com MASSIMA POTENZA FRIGORIFERA Comfort ottimale Comfort buono Ricerca comfort NEW 11 Btu/h .000 PAC AN96 .500 PAC AN112 SILENT NEW Btu/h PAC WE 127ECO FRIGORIFERA PAC WE 112ECO 12 MASSIMA POTENZA MASSIMA POTENZA FRIGORIFERA 10 Btu/h .700 Comfort e praticità senza rinunciare all’efficienza NEW 10 MASSIMA POTENZA FRIGORIFERA Btu/h .500 9 .800 FRIGORIFERA 8 9 MASSIMA POTENZA FRIGORIFERA Btu/h .400 Btu/h .200 PAC N76 PAC CN91 FRIGORIFERA MASSIMA POTENZA Btu/h PAC N81 .000 PAC CN92 SILENT FRIGORIFERA MASSIMA POTENZA Btu/h PAC C86 10 MASSIMA POTENZA NEW speciale clima e trattamento aria LG Artcool Stylist LG conferma l’impegno nel design dei propri prodotti per la climatizzazione con nuovi modelli della gamma premium, caratterizzati da prestazioni elevate, rumorosità minima, facilità di installazione e linee all’avanguardia. Artcool Stylist racchiude in sé le funzionalità di un climatizzatore d’aria e di una sorgente d’illuminazione, attraverso i led posti sul pannello frontale. Grazie al suo particolare design, che gioca con forme tonde e quadrate, può diventare anche un funzionale complemento d’arredo, che può inserirsi con discrezione in qualsiasi tipo di ambiente domestico. Dalla profondità di soli 12 centimetri, garantisce un flusso d’aria tridirezionale, pur mantenendo un’alta efficienza energetica. Artcool Stylist è completato dall’innovativo telecomando a infrarossi Spera, che coniuga funzionalità avanzate con una grande semplicità d’impiego. Olimpia Splendid ☀☁❆☀ ☁❆☀☁ ❆☀☁❆ ☀☁❆☀ ☁❆☀☁ ❆☀☁❆ ☀☁❆☀ ☁❆☀☁ ❆☀☁❆ ☀☁❆☀ ☁❆☀☁ ❆☀☁❆ ☀☁❆☀ ☁❆☀☁ ❆☀☁❆ hitech magazine anno 5 - numero 4 - aprile 2014 www.hitechweb.info Hitachi Summit S La versione S del monosplit inverter in pompa di calore Summit è equipaggiata con un compressore DC Rotare, combinato alla tecnologia elettronica Pam (Power active module, un sistema di controllo capace di riprodurre la forma d’onda dell’impulso di corrente e ottenere notevoli miglioramenti in efficienza). La tecnologia Hitachi permette a questo condizionatore di autodiagnosticare eventuali anomalie e di riavviarsi automaticamente, mantenendo gli ultimi parametri impostati in memoria, anche dopo un blackout. Per Summit, Hitachi ha ottimizzato anche il comfort acustico (20 dBA) e quello ambientale, grazie alle funzioni di depurazione e deodorizzazione del filtro, ricoperto da particelle di wasabi, che garantiscono un maggiore effetto di purificazione dell’aria, riducendo la presenza di funghi e batteri. Mitsubishi Kirigamine Zen Bi2 Smart Nel 2014 Kirigamine Zen, climatizzatore top di gamma di Mitsubishi, si presenta con una linea estetica rinnovata e ancora più raffinata: un mix sapiente di design e innovazione che caratterizza la fortunata serie di climatizzatori lanciata nel 2011 e che già al suo esordio ha ottenuto il prestigioso IF Product Design Award. Linea elegante, grande silenziosità (solo 21dB): Kirigamine Zen è concepito come un vero e proprio elemento d’arredo. Senza però tralasciare l’efficienza energetica: questo climatizzatore in pompa di calore è in Classe A+++, tanto da essere selezionato dal Comitato Scientifico di Next Energy per il “Percorso Efficienza & Innovazione” durante Mostra Convegno Expocomfort 2014, iniziativa creata per mettere in evidenza i migliori prodotti e le soluzioni più performanti presenti in fiera. Kirigamine Zen è dotato di sistema di regolazione DC Inverter, timer settimanale per programmare la temperatura desiderata all’ora voluta. Possiede inoltre un filtro nanoplatino che neutralizza batteri, virus, allergeni e cattivi odori, oltre ad avere in dotazione un filtro agli enzimi antiallergie, per un’aria estremamente pulita e sana. Kirigamine Zen è disponibile in versione monosplit e multisplit. Si chiama Bi2 Smart il nuovo Ventilradiatore total flat di Olimpia Splendid, dotato di pannello radiante per la climatizzazione, il riscaldamento e la deumidificazione. Si integra in qualsiasi ambiente grazie al design minimale, caratterizzato dall’assenza della griglia frontale, dai profili delicati e dall’essenzialità delle forme. La sua tecnologia brevettata Radiant Tube + abbina il comfort statico di un radiatore a bassa temperatura alla rapidità di messa a regime di un fan coil. Una volta raggiunta la temperatura ambiente con l’ausilio del ventilatore, questo si spegne automaticamente e la temperatura viene mantenuta grazie al pannello radiante, con un consumo elettrico pari a zero. Le dimensioni di Bi2 Smart sono estremamente compatte, con uno spessore di 12,9 centimetri, contro i 20-25 di un ventilconvettore tradizionale. La struttura del ventilatore e il motore elettrico che ne modula la velocità garantiscono una diffusione dell’aria estremamente uniforme e l’omogeneità delle temperature nell’ambiente. Haier Hisense Nebula Apple Pie Solidità, design e risparmio energetico sono i punti di forza dei nuovi condizionatori Nebula di Haier. Disponibili in due varianti di colore, si caratterizzano per un design dal profilo arrotondato che coniuga solidità e morbidezza di linee. La classe A++ /A+ consente un elevato risparmio energetico, mentre il display a Led permette di identificare in modo semplice e immediato le condizioni di lavoro. Grazie al sistema wi-fi il modello Nebula può essere impostato anche durante l’assenza dell’utente e, attraverso smartphone, tablet o Pc dotati di connessione Internet, è possibile regolare il condizionatore a distanza. Per farlo, basta scaricare l’apposita applicazione da App Store o Google Play e impostare la varie modalità: accensione e spegnimento, raffrescamento e riscaldamento, ventilazione, temperatura, velocità del timer settimanale o modalità sleep. L’esclusiva serie Apple Pie si contraddistingue per il profilo ultra-slim, con dimensioni di 1015 x 320 x 158 cm. In classe energetica A+++, esibisce una capacità di raffreddamento fino a 3,5 Kw, e di riscaldamento fino a 4,1 Kw, con Seer pari a 6.4 e Scop 4.0. Tutti i nuovi modelli Hisense nelle potenze da 9.000, 12.000 e 18.000 btu riportano coefficienti Eer e Cop rientranti nei parametri imposti dalla normativa italiana attualmente in vigore, che prevede un ecobonus del 50% con detrazione fiscale sui costi d’acquisto e di installazione delle macchine, erogato dallo Stato al privato nell’arco di 10 anni. vortice Mini Apple Pie Serie Gordon Sempre appartenenti alla famiglia premium Apple Pie, i condizionatori della serie Mini Apple Pie abbinano le prestazioni eccellenti dei loro “fratelli maggiori” a dimensioni leggermente più contenute, che li rendono adatti all’inserimento in qualsiasi tipo di ambiente. I modelli Mini Apple Pie misurano infatti 900 x 335 x 260 cm, hanno una capacità di raffreddamento fino a 5 Kw e di riscaldamento fino a 5,5 Kw, con coefficiente Seer di 6.8 e Scop di 4.0. I nuovi dispositivi monosplit lanciati da Hisense, caratterizzati dalla speciale tecnologia inverter Bldc e Pfc che rende più efficienti i compressori e i motori delle unità, rappresentano la soluzione ideale per la climatizzazione rapida ed economica degli ambienti residenziali, con consumi elettrici molto contenuti. I ventilatori oscillanti Serie Gordon di Vortice - prodotto selezionato per il Design Index di Adi (Associazione per il disegno industriale) - sono disponibili in due modelli da tavolo (diametri 30 – 40 cm) in colore grigio chiaro, un modello a colonna (diametro 40 cm) in colore grigio chiaro o nero e due modelli da parete (diametri 30 e 40 cm) in colore grigio chiaro. Realizzati in resina termoplastica antiurto, sono dotati di una griglia di protezione asportabile per una facile pulizia. I modelli a colonna hanno l’asta estensibile da un minimo di 1480 mm a un massimo di 1800 mm, mentre i modelli a parete sono dotati di un telecomando a distanza per azionare accensione, spegnimento, velocità, oscillazione, brezze e timer. 32 speciale clima e trattamento aria Samsung AF9000 Il nuovo condizionatore a colonna AF9000 di Samsung Electronics è stato studiato per climatizzare e purificare l’ambiente in modo veloce, aggiungendo anche un tocco di stile. L’innovativo sistema di diffusione dell’aria a tre ventole indipendenti, ideale per raggiungere rapidamente la temperatura desiderata, è racchiuso in un design d’avanguardia dalle linee minimal e raffinate, impreziosite dalla finitura Cristal Gloss, che lo rendono un elegante complemento d’arredo per tutte le stanze della casa. Lo spazio occupato da AF9000 è stato ridotto del 57% rispetto ai sistemi tradizionali, come anche le misure della base dell’unità (36 cm di lunghezza e 24,6 cm di larghezza). La tecnologia Digital Inverter consente di beneficiare sempre del clima desiderato, ottimizzando i consumi energetici e il conseguente impatto ambientale, con un risparmio di energia fino al 50% rispetto ai sistemi di condizionamento tradizionali. Per garantire sempre un ambiente confortevole e pulito, AF9000 è dotato del sistema di purificazione d’aria che combina le tecnologie Zero Filter e Virus Doctor. Samsung ha introdotto poi l’innovativa tecnologia Turbo Jet: il sistema di diffusione a tre ventole indipendenti è stato messo a punto per creare un flusso d’aria a spirale in grado di raffreddare l’ambiente in modo più efficace e rapido, scegliendo di attivare tutte e tre le ventole o di selezionarne una sola. ☀☁❆☀ ☁❆☀☁ ❆☀☁❆ ☀☁❆☀ ☁❆☀☁ ❆☀☁❆ ☀☁❆☀ ☁❆☀☁ ❆☀☁❆ ☀☁❆☀ ☁❆☀☁ ❆☀☁❆ ☀☁❆☀ ☁❆☀☁ ❆☀☁❆ hitech magazine anno 5 - numero 4 - aprile 2014 www.hitechweb.info Argoclima Over Over, il nuovo modello di condizionatore portatile lanciato da Argoclima per il 2014, si presenta come un cilindro di 65 cm, abbellito da flap estetici, che si aprono automaticamente quando l’apparecchio è in funzione. Al design interamente Made in Italy, in linea con i precedenti modelli Dados ed Extreme, si aggiunge la nuova finitura, un mix tra effetto ‘high gloss’ di corpo e flap estetici ed effetto ‘mat’ delle parti interne. Ultra compatto, Over è caratterizzato da grande versatilità: funziona come climatizzatore d’ambiente, ma diventa anche uno spot cooler, da usare senza tubo per raffrescare lo spazio. Senza tubo funziona anche come efficace deumidificatore: l’acqua di condensa può infatti essere agevolmente recuperata collegando il cavo di drenaggio a un serbatoio, per poi essere riutilizzata per il ferro da stiro. dyson Dyson Cool AM06 Cinque anni fa, Dyson ha detto addio alle pale inventando il Dyson Air Multiplier, il primo ventilatore al mondo senza pale. Gli ingegneri Dyson hanno dedicato gli ultimi tre anni al perfezionamento dell’idea originale, lavorando meticolosamente alla progettazione acustica dell’apparecchio per ottenere un ventilatore, il nuovo Dyson Cool che ora è il 75% più silenzioso rispetto al modello precedente, pur mantenendo la stessa potenza del flusso d’aria. La speciale cavità Helmholtz riesce a catturare le onde sonore generate dal ventilatore, eliminandone le tonalità fino a 1.000 Hz, l’equivalente di un battito d’ali di un insetto. Il modello Dyson Cool AM06 è disponibile in due colorazioni: bianco e nero. Daikin Ururu Sarara I nuovi climatizzatori Ururu Sarara di Daikin sono in grado di umidificare, deumidificare, rinnovare e purificare l’aria, sia in modalità raffrescamento che riscaldamento, garantendo il massimo del comfort in ogni stagione. La funzione di umidificazione Ururu consente di controllare e impostare tra il 40% e il 60% il livello di umidità nell’aria, mentre il sistema di deumidificazione Sarara, in modalità raffrescamento, rimuove l’umidità senza abbassare la temperatura. Ururu Sarara è inoltre il primo sistema in pompa di calore a utilizzare il refrigerante R32, sviluppato e brevettato da Daikin, che presenta un valore Gwp (Potenziale di Riscaldamento Globale) di 650, con una riduzione del 67% rispetto al valore Gwp di 1.975 del precedente R410A. Grazie anche all’impiego dell’R32, le unità Ururu Sarara, disponibili nelle potenze da 2 a 5.0 kW, sono in grado di raggiungere valori Seer fino a 9,54 (A+++) e Scop fino a 5,9 (A+++). Dyson Cool AM08 Il nuovo ventilatore da terra Dyson Cool AM08, disponibile in bianco o in nero, è più silenzioso del 60% rispetto al suo predecessore, grazie alla tecnologia Air Multiplier: l’aria viene trascinata da un motore senza spazzole e ad alta efficienza energetica. Il flusso d’aria viene poi accelerato tramite un’apertura ad anello, attraversando una rampa aereodinamica che lo trascina e lo incanala. In questo modo viene generato un flusso d’aria potente, uniforme e ad alta velocità. Dotato di telecomando, modalità notturna e dieci regolazioni del flusso d’aria, Dyson Cool AM08, come tutti i ventilatori della serie Dyson Cool, consente di impostare l’orario (fino a nove ore) e andare a dormire mentre il ventilatore si occupa di rinfrescare l’ambiente. Panasonic Etherea La nuova pompa di calore Etherea QKE è equipaggiata con sistema Inverter di Panasonic, che permette di raggiungere risparmi energetici fino al 38%. Tra le peculiarità di Etherea, da segnalare il sistema purificazione dell’aria Nanoe-G, che attraverso il generatore fa rilasciare dal sistema delle micro-particelle in grado di rimuovere fino al 99% dei batteri e dei virus presenti nell’aria. Per ottimizzare i consumi, Panasonic ha inoltre potenziato Etherea con una serie di sensori intelligenti: Econavi, che rileva i movimenti umani e regola di conseguenza la potenza del flusso d’aria, Temperature Wave, che stabilisce la temperatura nella stanza in funzione della risposta fisiologica del corpo umano, e Search Area, che dirige i flussi d’aria nell’area in cui è stata rilevata la presenza di persone. Il consumo energetico dell’apparecchio Etherea QKE viene mostrato nell’applicazione IntensisHome e, attraverso un sistema di controllo cloud-based, l’utente può controllare in remoto le unità di riscaldamento e raffrescamento. Ardes AR5T90RE Tra i punti di forza di questo ventilatore a torre, alto 90 cm, spicca il funzionamento tramite una tecnologia bladeless, ossia senza pale, in grado di garantire ottime performance e massima silenziosità. Il prodotto è dotato di oscillazione laterale automatica, di sei velocità di ventilazione e di tre funzioni di utilizzo (normale, effetto brezza e notturno), a cui si aggiunge la modalità Eco, che permette di ridurre il consumo energetico. Il ventilatore è inoltre equipaggiato con un display digitale per l’indicazione della temperatura, timer (12 ore) e telecomando. 34 mercato italia hitech magazine anno 5 - numero 4 - aprile 2014 www.hitechweb.info Riflettori su Candy Rapidità, efficienza e connettività: rinnovata la gamma GrandÓ E’ stato Beppe Fumagalli, da febbraio amministratore delegato del Gruppo Candy, a presentare le nuove lavatrici Candy GrandÓ, nel corso dell’evento andato in scena lo scorso 26 marzo a Milano. Il recente rafforzamento del vertice aziendale ha visto l’avvicendarsi del nuovo ad, affiancato da un advisory board, con Aldo Fumagalli chiamato alla direzione del business sector Lavaggio e, contestualmente, alla presidenza della società capogruppo Candy. Il fatturato 2013 del Gruppo si è attestato sui 900 milioni di euro, con un incoraggiante incremento del volume di vendita, che ha superato la quota di 6,3 milioni di elettrodomestici e ha visto un’ulteriore accelerazione nel 2014, con un primo trimestre in crescita dell’8%. E per il prossimo triennio l’obiettivo di Candy - già presente in tutti i mercati europei, in Argentina e in Cina - è rilanciare la propria presenza nei vecchi mercati, ottimizzare le risorse e soprattutto raccogliere le nuove opportunità nelle aree in crescita. La parola d’ordine per il futuro di Candy è ‘connettività’: i nuovi servizi sviluppati per il consumatore punteranno su elettrodomestici in grado di dialogare tra loro e a distanza con gli utenti. E le nuove lavatrici targate Candy, GrandÓ Vita e GrandÓ Simply|Fi, restyling della storica gamma GrandÓ, rappresentano - anche in questa direzione – un ulteriore passo avanti. GrandÓ Simply|Fi infatti sfrutta la tecnologia wi-fi, per offrire un’interazione costante con l’utente, che la potrà monitorare costantemente, gestire da remoto e personalizzare attraverso l’apposita app, connettendosi da smartphone, tablet e Pc. Le nuove lavatrici costituiscono poi un traguardo importante sulla strada dell’innovazione tecnologica e nell’evoluzione del sistema di lavaggio. Tra le funzioni specifiche più interessanti del modello GrandÓ Simply|Fi è da segnalare il tumbling, che permette di mantenere il bucato sempre fresco anche quando non si è ancora a casa e il ciclo di lavaggio è già terminato. GrandÓ Vita si caratterizza invece per i programmi rapidi e, grazie all’innovativo sistema di lavaggio ad alta efficienza Mix Power System e al programma Perfect Rapid 59, può vantare il lavaggio rapido più efficiente del mercato e la classe A di lavaggio, confermato da due brevetti sul sistema Mix Power System. Nelle nuove linee GrandÓ Vita e GrandÓ Simply|Fi, inoltre, una particolare attenzione è stata prestata al design funzionale: linee sinuose ed eleganti, ampio oblò con una comoda maniglia, moderni display (differenti nelle versioni Digital, Touch, Lcd Touch), che permettono di selezionare e visualizzare in maniera chiara e intuitiva temperatura, centrifuga e opzioni di lavaggio. Piuttosto ampia l’offerta della gamma, che comprende modelli con capacità dai 7 ai 10 kg di carico in dimensioni standard, ma anche lavatrici nella versione ‘slim’ da 7 kg in 40 centimetri e da 8 kg in 42 centimetri di profondità e ‘super slim’ che lavano fino a 5 kg di bucato in soli 33 centimetri di profondità. Francesca Radaelli newsline Link di Suavinex, per l’alimentazione dell’infanzia Un robot da cucina multifunzione, studiato per rispondere alle diverse tappe della crescita del bambino. Si chiama Link ed è presentato dall’azienda spagnola Suavinex, attiva nel mercato della puericultura leggera e della prima infanzia. Compatto e semplice da utilizzare, Link consente di omogeneizzare, cucinare a vapore, scongelare, riscaldare e sterilizzare il cibo, preparando pappe sane e naturali che facciano scoprire al bambino un mondo di gusti e sapori diversi. Il food processor della linea Link offre ben sei diverse funzioni, tra cui anche il confezionamento sottovuoto, che consente di confezionare porzioni fino a 300 grammi. Grazie alla cottura a vapore, il robot da cucina permette di avere a disposizione alimenti sani in soli 13 minuti e con la funzione triturazione dei cibi si possono preparare 1 o 2 porzioni di omogeneizzati fatti in casa fino a 600 grammi di peso. Russell Hobbs, arriva la macchina del pane La gamma dei prodotti per la preparazione e la cottura dei cibi Russell Hobbs si arricchisce di un nuovo importante elemento: la macchina del pane. Classics Russell Hobbs permette di avere sempre a disposizione un alimento principe della dieta fatto in casa, privo di conservanti e fragrante come quello del panificio. Con la nuova macchina del pane è possibile preparare pane e pagnotte, pasta per la pizza, torte e marmellata, semplicemente impostando il programma dedicato e inserendo gli ingredienti di ogni ricetta. Dotata di timer, la macchina permette di programmare le diverse preparazioni, di scegliere il livello di doratura e di avere il pane ancora caldo all’ora preferita. Beppe Fumagalli Aperto a Milano il 67esimo Bialetti Store Qualità, gusto e colore: sotto il segno di questi tre concetti ha aperto a Milano il terzo Bialetti Store della città, il 67esimo dei punti vendita dell’omino coi baffi. È la centralissima Piazza V Giornate ad ospitare il punto vendita a marchio Bialetti, concepito per regalare un’atmosfera accogliente e familiare. L’ambiente si articola in un percorso studiato per illustrare al cliente la ricchezza del mondo caffè Bialetti, accompagnandolo, attraverso immagini e parole, a scoprirne tutti i segreti, dalla pianta fino alla tazzina. Nelle varie aree del negozio s’incontrano poi scene di vita quotidiana in cucina: se nello spazio Bialetti Dolce Chef troneggia un’invitante crostata, per gli strumenti da cottura Aeternum e Bialetti l’icona, classica ed evocativa, è quella dei tradizionali spaghetti. Inoltre, il nuovo progetto illuminotecnico concentra l’attenzione sulle proposte di qualità Bialetti Industrie, creando uno spazio che esalta i valori d’innovazione, amore per il design, senso della tradizione e vicinanza alla quotidianità dei consumatori che, da sempre, contraddistinguono il brand e la sua filosofia tutta italiana. Bialetti è presente nel punto vendita con tutta la sua vasta gamma di prodotti, dalla più classica Moka Express alle pratiche e funzionali macchine per espresso Bialetti – Mokissima, Tazzisima e Diva – dagli strumenti da cottura ad alta qualità e resistenza fino all’innovativa linea Bialetti Dolce Chef, dedicata a tutti gli appassionati di dolci e di cake design. 35 zoom hitech magazine anno 5 - numero 4 - aprile 2014 www.hitechweb.info newsline “Premio Donna 2014 Merito e Talento” a Esther Berrozpe Esther Berrozpe, presidente di Whirlpool Emea ha ricevuto a Milano il riconoscimento Aldai (Associazione lombarda dirigenti aziende industriali) “Merito e Talento premio Donna 2014″. L’iniziativa nasce dalla volontà del Gruppo donne manager di Aldai di premiare modelli manageriali femminili positivi, che rappresentano esempi di merito e talento. Esther Berrozpe, presidente di Whirlpool Emea dal 1° maggio 2013, è stata premiata per la gestione economica. Whirlpool, Stefano Tiziani direttore acquisti fabric care Stefano Tiziani (foto) è stato nominato direttore acquisti fabric care (lavatrici e asciugatrici) Whirlpool Emea. Nato a Varese il 17 agosto 1979, coniugato, si è laureato in Ingegneria meccanica al Politecnico di Milano. Entrato in Whirlpool nel 2005, ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità, prima nel settore del tooling & equipment, poi del procurement, dove è attualmente manager direct materials washing. Tiziani, all’interno dell’organizzazione Global strategic sourcing (Gss), riporterà ad Alessandro Lombardi, vice president procurement and cost leadership di Whirlpool Emea. Beko a fianco della Lega Italiana Fibrosi Cistica Onlus Per il secondo anno title sponsor della Lega Basket di Serie A, Beko ha sposato con quest’ultima la causa della Lega Italiana Fibrosi Cistica (Lifc). Alla Lega Basket Serie A si è unita la Lnp (Lega Nazionale Pallacanestro) per un totale di 48 palasport che dal 23 marzo al 8 aprile, si sono colorati di blu per dare fiducia ai pazienti e per sensibilizzare il pubblico non solo sulla malattia ma anche sull’importanza dello sport come terapia. L’iniziativa è stata anche l’occasione per raccogliere fondi da destinare al finanziamento del progetto “Telemedicina per pazienti adulti con FC”, basato su un monitoraggio continuo dei pazienti attraverso a un sistema di telemedicina “portatile”. Sfornatutto De’Longhi, per ogni tipo di cottura Ha avuto luogo mercoledì 26 marzo negli spazi del De’Longhi Group Official Store in via Borgogna 8 a Milano la presentazione alla stampa della nuova gamma di forni a microonde combinati, gli Sfornatutto Microwave De’Longhi. Nel corso dello show cooking organizzato per l’occasione, sono state presentate le opportunità offerte dalle nuove funzioni di cottura (ben dieci nello Sfornatutto con cavità grande), che si aggiungono a quelle classiche di microonde e forno ventilato. Tra le novità spicca senza dubbio la possibilità di effettuare la cottura al vapore: lo Sfornatutto Microwave è infatti dotato di un accessorio di metallo, grazie al quale le microonde non entrano in contatto diretto con gli alimenti ma scaldano esclusivamente l’acqua del fondo a temperatura di ebollizione, in modo che il cibo venga cotto grazie al vapore che si crea all’interno. Attraverso la funzione combi convection, invece, si attua un’azione combinata di forno ventilato e microonde, mentre la funzione pizza permette di cuocere pizze e torte salate attraverso uno speciale piatto grigliante. La modalità rotisserie presenta un’azione sinergica del girarrosto (in dotazione con lo Sfornatutto) e del grill combinata con l’aria calda, in modo da permettere una migliore distribuzione del calore all’interno del forno, favorendo una cottura impeccabile del pollo allo spiedo. Da segnalare poi la funzione Breakfast, che permette di ottenere a colazione bevanda, pane e brioche preferita alla giusta temperatura, semplicemente premendo un tasto. Ispirata agli oggetti di design degli anni Settanta, la nuova gamma di forni De’Longhi si caratterizza per l’aspetto compatto e le linee arrotondate. Lo Sfornatutto è disponibile in tre misure: cavità grande (30 litri), media (25 litri) e piccola (20 litri).
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