Spirito di gruppo

Anche su internet: www.marche.cgil.it/spi
Spirito di gruppo
febbraio 2015
LiberEtà
Mar che
M
Suppl. a LiberEtà n. 2/2015 mensile del Sindacato pensionati italiani
della Cgil direttore responsabile Giorgio Nardinocchi / a cura dello Spi Cgil
regionale Marche Tariffa R.O.C. - Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1, DCB Roma
Focus 2015: fisco
e pensioni, le priorità
del nuovo anno
pagina 2-3
I primi risultati
dell’indagine
Spi Cgil Marche
Redditi: ecco
le nuove regole
per il fisco
pagina 4
pagina 12
he
ar
c
M
EDITORIALE
Pensionati: fisco e pensioni
le priorità del nuovo anno
DI
EMIDIO
CELANI
2
FEBBRAIO 2015
Le manifestazioni proposte e organizzate dal sindacato nel 2014
hanno riscontrato una crescente partecipazione di giovani, studenti, lavoratori, precari, disoccupati, pensionati. La straordinaria moltitudine, i colori, le voci che
hanno animato le tante iniziative sono
il segno tangibile del profondo malessere e dell’estremo bisogno di un radicale cambiamento che proviene da
quella parte della società che vorrebbe lavorare ma non trova lavoro, che
dal lavoro è buttata fuori o precarizzata, che lavora o è in pensione ma impoverisce ugualmente e rapidamente,
che studia e si impegna ma non vede
in Italia il proprio futuro.
A questa richiesta di occupazione e di
sviluppo, il Governo risponde ripetendo politiche che tagliano non gli
sprechi ma le risorse destinate ai bisogni sociali e sanitari, senza la necessaria determinazione sul rigore dei
conti che contrasti il diffondersi dell’illegalità e del malaffare.
Questo quadro d’insieme ci impone
di mantenere salda la linea della mobilitazione e della lotta. La strada della contrattazione è quella che potrà e
dovrà caratterizzare il nostro impegno
nei prossimi mesi per ribaltare un’idea
Spiritodigruppo I EDITORIALE
recessiva del lavoro e non disperdere
e vanificare quel consenso e quello
sforzo straordinario.
L’esito di importanti vertenze aziendali che hanno trovato uno sbocco grazie all’impegno ed alla lotta dei lavoratori ci incoraggia su questa linea di
contrasto alla ingiustificabile ed incomprensibile scelta di campo da parte del nostro Governo che ha delegato agli imprenditori le opzioni sul futuro dello sviluppo. Così come la mobilitazione e la raccolta di firme contro la soppressione dei Patronati, e
quindi del gratuito patrocinio, ha costretto ad una precipitosa revisione di
quella scellerata scelta che avrebbe
obbligato tante persone a dover pagare un servizio per poter farsi riconoscere un proprio diritto.
Altri temi importantissimi devono trovare una composizione: l’ingiusta diversità di trattamento della quota esente da tasse, il pagamento per tutte le
pensioni al 1° del mese, il bonus di
80€ per i pensionati, la legge ed il fondo sulla non autosufficienza, la garanzia di un servizio sanitario contro
il processo di privatizzazione.
Anche sul piano territoriale occorre
sviluppare la nostra azione. Specialmente sui bilanci (della Regione, dei
Comuni e delle aziende partecipate),
sulla rimodulazione dei sistemi dei
servizi alla persona, sul rilancio del
piano del lavoro della Cgil dai temi
socio-sanitari a quelli del dissesto idrogeologico.
Il tema della fiscalità apre una determinante fase d’iniziativa che va dal-
l’allargamento delle fasce di esenzione ai patti antievasione, dalla rivisitazione dei regolamenti Isee alla politica dell’abitazione e della nuda proprietà, ai temi del benessere.
Le modalità di utilizzo dei fondi europei che graviteranno sulle Marche
sono un tema di grande interesse per
gli anziani, specialmente in questa regione che negli anni ha conosciuto una
crescente disuguaglianza nella realizzazione di risposte all’aumento dei bisogni.
Per dare concretezza a tutto questo, il
Sindacato Pensionati della Cgil propone una grande campagna di contrattazione sociale insieme alla Confederazione e da sviluppare con un serrato confronto con la Fnp-Cisl e la
Uilp-Uil.
Nonno Nello
di Marco Pizzuti
FEBBRAIO 2015
3
he
ar
c
M
ORGANIZZAZIONE
I primi dati sull’indagine promossa dello Spi Cgil Marche
Un sindacato presente sul territorio
DI
ELIO CERRI
Il corso di formazione dedicato all’apparato dello Spi Cgil si è
concluso ma non la raccolta dei questionari dall’analisi dei quali, a giudizio della segreteria regionale e di quelle territoriali,
si possono ricavare interessanti e preziose indicazioni. L’indagine si concluderà alla fine di marzo 2015.
IDa una prima sommaria e parziale lettura delle 544 schede raccolte tra i pensionati, si possono trarre alcune considerazioni. Di coloro che hanno risposto, 340 (62,5%) erano iscritti al sindacato anche prima di andare in pensione e di questi il 90% (306) alla Cgil; 475 (87%) sono oggi iscritti allo Spi, ma
solo il 41% è a conoscenza di convenzioni per gli iscritti. Il 61% (292) del
campione dichiara che ha aderito allo Spi dietro proposta del sistema servizi
in particolare gli uffici accoglienza (collaboratori Spi Cgil).
Interessanti le risposte al gruppo di domande sulla conoscenza del sindacato:
il 63% (343) è al corrente delle iniziative promosse dallo Spi Cgil e il 43,5%
(237) vi prende parte. Il 61% (334) sa che lo Spi Cgil contratta con gli enti
locali, mentre in 392 (72%) affermano che lo Spi Cgil difende validamente i
pensionati. Oltre l’80% (439) sa che lo Spi Cgil si finanzia solo con il contributo degli iscritti; l’83% (453) conoscono i servizi della Cgil.Quasi un terzo di coloro che hanno risposto al questionario (176 pari al 32%) si dichiarano disponibili a collaborare con Spi Cgil;
Infine il 52% (286) conosce LiberEtà, il mensile dello Spi, mentre solo in 188
(34%) è abbonato. Molti gli spunti di lavoro che possono essere raccolti da
questi primi dati, spunti che sono già più ricchi dall’analisi delle “motivazioni” di cui contiamo di dare conto appena possibile.
Questionari
domanda 4 - Prima del pensionamento sei stata/o iscritta/o a un sindacato?
domanda 5 - Se si, a quale
domanda 6 - Attualmente sei iscritta/o a SPI-CGIL?
domanda 10 - Chi ti ha proposto la tessera SPI-CGIL?
domanda 13 - Conosci le attività e le iniziative SPI-CGIL nel territorio?
domanda 15 - Sai che lo SPI-CGIL contratta con i comuni le tariffe,i servizi sociali e altro?
domanda 16 - Partecipi alle iniziative promosse da SPI-CGIL?
domanda 18 - Sai che lo SPI-CGIL si finanzia solo con i contributi degli iscritti?
domanda 19 - Pensi che lo SPI-CGIL difenda validamente i pensionati italiani?
domanda 20 - Saresti disposto a collaborare con lo SPI-CGIL?
domanda 21 - Conosci i servizi CGIL?
domanda 22 - La CGIL stipula convenzioni vantaggiosi per i propri iscritti. Le conosci?
domanda 23 - Conosci il periodico “”Spirito di gruppo”“?”
domanda 24 - Conosci “”Liberetà”“?”
domanda 25 - Se si, sei abbonato?
4
FEBBRAIO 2015
544
Cgil
306
a Categoria
b Servizi
c Coll. Accogl.
d Altro
99
153
139
74
SI
340
NO
204
475
69
343
334
237
439
392
176
453
225
289
286
188
201
200
305
105
152
366
91
317
255
258
356
Spiritodigruppo I IL CONFRONTO
Ancona, tasse e fisco: via libera
alla contrattazione con il Comune
DI ULIANO MANCINI
Dopo alcuni anni di stop, si torna alla contrattazione sociale
nel comune di Ancona: le parti, dopo un percorso di avvicinamento, si ritrovano per discutere e poi sottoscrivere un
impegno su questioni importanti che riguardano gli interessi, anche degli anziani. Dopo alcuni anni di indifferenza della
parte pubblica, non era scontato, né
tantomeno semplice, riappropriarci di
un ruolo propositivo ma il ritorno alla contrattazione sociale è avvenuto e
per questo vorremmo continuare ancora più convinti di prima. Nell’ambito della discussione sul bilancio preventivo 2014/2016, dove le politiche
tributarie e fiscali erano al centro del
confronto, è stato stilato un protocollo. Si è riusciti a mantenere per il 2014
la pressione fiscale della Tasi a livello della vecchia Imu e a confermare
detrazioni sulla Tari a favore di famiglie numerose e disagiate in base al
reddito familiare.
Per le politiche sociali, tenuto conto
del contesto della sostenibilità finanziaria e della razionalizzazione della
spesa, lo stanziamento viene incrementato di circa 600.000 euro rispetto il 2013 e destinato a garantire e migliorare il livello dei servizi e degli
interventi per gli anziani e le famiglie
bisognose.
L’impegno a incontri periodici tra sindacati e assessore ai servizi sociali e
alla casa fa riassumere alle parti sindacali il ruolo di partecipazione e di
contrattazione su argomenti di grande importanza quali la riorganizzazione delle politiche sociali, i laboratori di co-progettazione sociale, le ripartizioni delle risorse per ogni area
di servizio, il confronto sui regolamenti e progetti legati agli inserimenti
lavorativi e al sostegno al reddito e,
infine, un confronto sulle politiche
abitative. Gli impegni assunti, e le riunioni, non ultima quella avvenuta circa un mesa fa sul bilancio del 2015,
fanno sperare in un costruttivo confronto per il futuro prossimo, nonostante i pochissimi trasferimenti e le
tante imposizioni che arrivano dal governo.
FEBBRAIO 2015
5
he
ar
c
M
ATTIVITÀ
Auser e Spi insieme a
favore degli anziani
DI ROMOLO SARDELLINI
La recente assemblea generale dell’Auser è servita per ridefinire, in positivo, i rapporti
di questa associazione con lo
Spi. Sia Giulio Marinozzi (presidente provinciale Auser) sia
Stefano Tordini (segretario provinciale Spi di Macerata) hanno voluto sottolineare con convinzione la scelta di orientarsi
verso un’integrazione più incisiva delle rispettive attività
di competenza. Non che fino ad
oggi non ci sia stata collaborazione.
Tutt’altro. Ma – è stato detto – appare opportuno che ci sia una strategia
organizzativa più appropriata ed una
simbiosi più efficace nelle rispettive
scelte per rispondere adeguatamente
alle esigenze degli anziani e del sociale tenuto conto dalle indicazioni
che provengono dalle Assemblee di
base. “L’Auser – ha detto Marinozzi –
6
FEBBRAIO 2015
vuole avere uno stretto rapporto con lo
Spi perché ne condivide le strategie di
tutela dei pensionati. Certo lo farà nel
proprio ambito, dedicandosi agli anziani che hanno bisogno di avere a fianco qualcuno che li supporti in particolari momenti della giornata; non a caso abbiamo dato vita all’iniziativa dell’orticoltura e stiamo valutando cosa si
può fare con lo sportello per l’Alzheimer, mentre con l’Anfass si sono stretti dei rapporti di collaborazione, senza
dimenticare il servizio di trasporto”.
“Da parte nostra – ha confermato Tordini – ci sarà il massimo impegno per
affiancare l’Auser nella sua attività di
volontariato e crediamo che questa sarà sempre più utile, considerando i tagli al welfare. A loro chiederemo di
aiutarci per organizzare quelle iniziative indirizzate agli anziani in generale ed ai nostri pensionati in particolare che diano risposte concrete all’emarginazione, alla povertà, alla solitudine, alla non autosufficienza ed alla più generale richiesta di serenità”.
DI PINA IMPERATORI
Anche ad Ascoli Piceno è stato
inaugurato lo Sportello per la
non autosufficienza.L’indice di
vecchiaia, il rapporto percentuale tra
il numero degli ultra sessantacinquenni
ed il numero dei giovani fino a 14 anni nella provincia di Ascoli Piceno è
cresciuto da 152,4 nel 2002 a 188,9
nel 2014.
L’indice di dipendenza strutturale, che
rappresenta il carico sociale ed economico della popolazione non attiva
(0-14 anni e 65 anni ed oltre) su quella attiva (15-64 anni) sempre nella
stessa provincia è stato nel 2014 di
56,8 individui a carico ogni 100 che
lavoravano.
In una popolazione che invecchia il
grado di disabilità e di non autosufficienza è un fattore rilevante di rischio
di povertà, e tale rischio aumenta di
pari passo con la crisi economica.
La frammentazione e la diversità delle risposte che sanità e Comuni danno al tema sociale della non autosufficienza determinano difficoltà, disorientamento e smarrimento delle persone che, non sapendo come affrontare le conseguenze della situazione,
rinunciano talvolta a richiedere quelle prestazioni che il nostro sistema di
tutele e di diritti, conquistate anche
per effetto dell’azione sindacale, oggi prevede.
Con lo Sportello intendiamo affrontare questi temi e dare risposte ai bisogni d’informazione e di conoscenza sulle diverse opportunità che l’insieme del sistema e della rete offre nel
nostro territorio.
Lo Sportello funzionerà presso la sede dello Spi Cgil di Ascoli Piceno, in
V.le C. Rozzi 13/F, Tutti i mercoledì
dalle 9.00 alle 12.00; tel. 0736 345324
e-mail:
[email protected]
Spiritodigruppo I ATTIVITÀ
Ascoli Piceno: nasce lo sportello
per la non autosufficienza
Formazione continua ed educazione permanente
La Lega Spi di Porto Sant’Elpidio e l’Auser sono impegnati nell’elaborazione di progetti di alfabetizzazione e di educazione permanente a vantaggio
degli iscritti, come nelle linee espresse dal congresso regionale. Nel mese
di gennaio ’15 è già previsto un corso di informazione/formazione sulle tecniche informatiche di base che coinvolgerà 15 componenti dei direttivi Spi
e Auser, nonché i soci fondatori dell’Auser volontariato elpidiense. L’obiettivo è quello di dotare tutti i corsisti di un indirizzo mail, di avviarli all’uso
di internet e soprattutto di renderli capaci di acquisire le tecniche operative e strutturali per l’elaborazione e la composizione di testi.
FEBBRAIO 2015
7
he
M
ar
c
ATTIVITÀ
Libera Università della Terza età:
al via i nuovi corsi ad Ascoli Piceno
DI MARIA PIA BEANI
L’Uplea, l’università popolare del tempo libero e della libera età di Ascoli Piceno, ha
inaugurato il nuovo anno di attività 2014-15, l’ottavo, presentando un’offerta formativa
ricca e diversificata: 25 corsi
e un piccolo esercito di docenti
e organizzatori, tutti volontari. L’Uplea è, infatti, un’associazione di volontariato affiliata all’Auser
che esiste solo da 7 anni ma che ha
messo solide radici nella comunità
ascolana perché risponde ai bisogni
reali e alle condizioni sociali delle
persone.
L’obiettivo è quello di offrire strumenti per accrescere conoscenze e saperi e nello stesso tempo occasioni per
8
FEBBRAIO 2015
una vita di relazione più ricca e soddisfacente. I docenti e gli organizzatori, quasi tutti pensionati, sono mossi da un forte senso di solidarietà e di
appartenenza, consapevoli che, specie in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo, occorre diventare parte attiva e propositiva della società per tenere uniti i legami, ridare fiducia e speranza contro il pericolo di esclusione e di chiusura provocate dalla paura.
Qual è la peculiarità dell’Uplea? Spesa minima, un contributo di 10 euro a
corso. Durata dei corsi di 3 o massimo 4 mesi, con date di inizio distanziate per permettere la frequenza di
più corsi in tempi diversi. Tante iniziative collaterali: visite guidate, viaggi di istruzione, gite sociali, pubblicazioni e presentazioni di libri, conferenze, gruppi con finalità specifiche, mostra finale dei lavori prodotti nelle materie artistiche e artigianali.
Altra caratteristica. L’Uplea
non ha una sede, neppure
un locale per la segreteria. Divide una stanza con
l’Auser provinciale e la
Lega dello Spi di Ascoli
di cui è ospite. Ma tant’è.
L’importanza del progetto e la ricchezza del capitale umano di cui dispone
è tale da farle superare la
mancanza dei mezzi.
Matelica ospiterà la prossima Festa provinPer l’occasione,
ciale dello Spi di Macerata: questa è la scelta compiuta dalla Segreteria provinciale che
una mostra
ha fissato anche i contenuti dell’evento: “Mefotografica
moria e Storia del lavoro nel tempo” .
Si vuole infatti documentare il lavoro del passato tramite
una raccolta di foto di pensionati nostri iscritti ritratti nei propri luoghi di lavoro, con i propri compagni, da soli, a testimonianza di momenti di lavoro e non solo.
Sarà una mostra fotografica che testimonierà il passato delle nostre aziende Foto
locali, ora ancora presenti o meno, in immagini di momenti, di lavoro ed an- Corriere
che di lotta; il lavoro nei nostri territori e nelle varie località; le battaglie por- Adriatico,
tate avanti nei decenni passati per tutelare i lavoratori ed i luoghi di lavoro. 27 ottobre
“Non vogliamo realizzare questa mostra – ha spiegato il segretario provin- 1993
ciale dello Spi, Stefano Tordini – per rivangare solo la memoria di quel che è
stato: sarebbe solo un’operazione di nostalgia. Desideriamo che le immagini
dei luoghi e dei momenti di lavoro, delle lotte operaie svolte, testimonino ai
più giovani cosa significasse andare al lavoro, in fabbrica, conquistando tutele e vedendo riconosciuti i diritti previsti dalla Costituzione. Momenti ed azioni non per ottenere privilegi, ma per giungere alla costruzione di una Repubblica (fondata sul lavoro) dove i lavoratori tutti potessero veder rispettata la dignità della persona”.
Ritrascorrere il passato, dunque, per raffrontarlo all’oggi, dove le spinte allo sgretolamento dello stato sociale ed all’annullamento dei diritti è forte. Immagini
che testimoniano l’evolversi del lavoro nei luoghi e
nelle aziende del territorio.
Le foto saranno inoltre raccolte in una dedita pubblicazione.
L’amministrazione comunale di Matelica ha accolto
con interesse la richiesta dello Spi di Macerata rispondendo all’invito e mettendo a disposizione spazi
come il teatro e visite turistiche per i partecipanti all’iniziativa.
La mostra fotografica verrà allestita in quella che fu,
ed ancora è, la mensa dei lavoratori di molte aziende
del posto, come la ex Marzotto (poi Lebole) ed altre
ancora.
FEBBRAIO 2015
Spiritodigruppo I ATTIVITÀ
A Matelica, la festa dello Spi Cgil
9
he
ar
c
M
STORIE DI VITA
Vicende e speranze di
un immigrato
DI GIUSEPPE FILLICH
Fatti di precarietà ed emergenza abitativa si ripetono, fino quasi all’assuefazione. Per
molti immigrati le situazioni di disagio, purtroppo, rappresentano la normalità del vivere quotidiano. Rientrano in questo scenario le vicende italiane di Abdul Faruk, 35 anni, da 9
anni in Italia, un immigrato dal sorriso davvero inconfondibile. Tutto ha
inizio nel 2005, con un viaggio in aereo sulla rotta Bangladesch – Roma e
tante speranze. Soprattutto quella di
abbracciare al più presto il fratello,
già in Italia. Nel 2006 il primo lavoro in fabbrica: otto ore di lavoro giornaliero, qualche ora di straordinario,
circa novecento euro mensili. Non ma-
10
FEBBRAIO 2015
le, ma solo fino alla metà del 2007.
Poi a Loreto, in una fabbrica di plastica, nei restanti mesi del 2007. Nel
2008 a Pescara in una fabbrica metalmeccanica. Pagamenti ridotti al minimo. Fine 2008 e qualche mese del
2009 a Roma, in un negozio di alimentari: lavoro dalle 7 fino alle 13,30
del mattino, per 20 euro giornalieri.
Per fortuna alloggio e vitto presso il
titolare del negozio. Nel 2009 skipper per un ristorante. Nel 2010 come
magazziniere all’Iper. Nel 2012, fino
ad aprile 2013, a Porto Sant’ Elpidio,
ancora come magazziniere in un negozio. Dal mese di ottobre senza più
un contratto. Restano poche ed obbligate possibilità di scelta. Tra queste, quella di rivolgersi ad un centro
della Caritas: giovedì il pacco viveri,
il martedì vestiti e coperte. Mangiare
ogni giorno, per Abdul, è diventato un
lusso. Gira quotidianamente in cerca
di un duraturo lavoro. “Per fortunami dice- in Italia la gente mi vuole bene. Ma con pochi soldi non posso pagare l’affitto per un decente alloggio.
Dormo solo in alloggi di fortuna”.
Una domanda conclusiva:”quali speranze per il futuro?” Abdul non risponde, saluta e mi lascia con un sorriso inconfondibile.
Spiritodigruppo I GENERAZIONI A CONFRONTO
Questo non è un paese per giovani
DI DANIELE LANNI
Viviamo in questi giorni una difficoltà dietro l’altra, in particolare l’imbarazzo di vedere un governo guidato dal Segretario del più grande partito di centrosinistra (in questo
momento di tutta Europa probabilmente) attaccare con una
forza e una convinzione straordinaria il sindacato, i lavoratori, i giovani e i pensionati. Un grande imbarazzo per chi tra noi
credeva nella possibilità di un cambiamento, una triste conferma per chi
non ci ha mai creduto.
Perciò, in questi mesi, siamo stati in piazza, per difendere non solo il mondo del lavoro, ma per difendere l’idea di lavoro che la nostra Costituzione ci ha lasciato: il lavoro come elemento fondamentale delle nostre vite,
il lavoro libero, il lavoro senza ricatti.
E per la generazione che vive di lavoro precario questo Job act rappresenta la beffa, oltre il danno. La generazione precaria era al fianco della
Cgil, più che mai, perché aveva capito l’inconsistenza delle soluzioni proposte da questo Governo. Non solo inconsistenti, ma dannose. Perché dopo anni di precariato e instabilità, trovare un’assunzione a tempo indeterminato sotto continuo ricatto è davvero la beffa peggiore per quei lavoratori che in questa condizione sono da anni.
E così le nostre piazze e le nostre sedi si sono riempite di giovani precari o disoccupati, pronti a partire con noi per le mobilitazioni, a discutere
a viso aperto e senza paura, con noi, del futuro del Paese. Gli stessi giovani che hanno vissuto con delusione, insieme e come noi, l’assenza di risposte del Governo. Non solo l’assenza di risposte, ma di idee e di argomentazioni. Perché lo sapevamo già, ma una parte di noi voleva crederci
ancora che potevamo portare il Governo a ripensarsi su questo errore gravissimo. Nell’era della comunicazione e del decisionismo, non c’è più
spazio per discutere, per ragionare a fondo su quali siano le scelte migliori.
FEBBRAIO 2015
11
he
ar
c
M
SERVIZI
Redditi: le nuove regole per il fisco
Entro il 15 aprile 2015, l’ Agenzia delle Entrate renderà disponibile la dichiarazione precompilata.
Il precompilato sarà reso disponibile
direttamente ai contribuenti, non tramite posta, non sarà cioè inviato a casa. Esso sarà scaricabile solo con collegandosi attraverso un computer al
sito web dell’Agenzia delle entrate
tramite un Pin (un codice personale)
che deve essere richiesto direttamente dall’utente.
L’altra modalità di compilazione della dichiarazione dei redditi è conferire al Caaf, tramite apposita delega, la
possibilità di compilare il proprio 730.
In sintesi: l’Agenzia delle Entrate metterà a disposizione soltanto in via telematica il modello precompilato 2015,
e i dati messi a disposizione dovranno essere controllati e dovrà esserne
accertata la conformità. In questa sede l’interessato dovrà anche inserire
la documentazione delle eventuali
spese detraibili. Se l’utente vorrà fare la dichiarazione da solo dovrà richiedere il Pin personale.
L’utente che, invece, vorrà delegare il
Caaf al controllo e alla trasmissione
telematica della propria dichiarazione reddituale dovrà sottoscrivere un’apposita delega per facilitare le operazioni di elaborazione dei dati da parte del Caaf stesso.
Il Caaf della Cgil è a disposizione con
i suoi operatori specializzati e i suoi
uffici distribuiti su tutto il territorio
regionale per soddisfare le esigenze
di iscritti e non.
I recapiti del Caaf Cgil delle Marche
Direzione Regionale: Via I Maggio 142/a - 60131 Ancona
Telefono 071/285741 – http://www.marche.cgil.it/caaf.htm
Direzione provinciale Ancona: Piazza Ugo Bassi 15/a
Telefono 071/2117980 – [email protected]
Direzione provinciale Ascoli Piceno: Via C.Rozzi 13/f
Telefono: 0736/344792 – [email protected]
Direzione provinciale Fermo: Via dell’Annunziata 1
Telefono: 0734/225884 – [email protected]
Direzione provinciale Macerata: Via G. Di Vittorio 2/4
Telefono: 0733/245711 – [email protected]
Direzione provinciale Pesaro: Via Y. Gagarin 178
Telefono: 0721/403678 – [email protected]
12
FEBBRAIO 2015
Nel numero scorso abbiamo mostrato un esercizio di allungamento (stretching) utile per proteggere la schiena.
Poiché il nostro corpo non è formato da compartimenti stagni o da settori staccati uno dall’altro, per prevenire il mal di schiena dobbiamo
pensare non solo alla nostra colonna vertebrale, ma anche agli organi
ad essa vicini: pertanto oggi cominciamo ad allenare la muscolatura
della parete addominale.
Rafforzando la parete addominale si rende più stabile la colonna, che
viene pertanto sottoposta a meno stress quando facciamo qualche sforzo senza misurare bene le nostre possibilità.
Nelle foto1 sono mostrati proprio due esercizi per rafforzare la muscolatura dell’addome: nel primo partendo dalla posizione supina con una profonda espirazione bisogna cercare di avvicinare i gomiti e la testa alle ginocchia buttando fuori l’aria e ritornando poi alla posizione di
partenza. L’obiettivo è di arrivare a 10 ripetizioni, ma è meglio cominciare con 4-5
ripetizioni.
Nel secondo esercizio si parte sempre dalla posizione supina e si alza la testa ed il
collo cercando di avvicinarli alle ginocchia.
Una volta che vi siete avvicinati il più possibile, rimanete in questa posizione per 68 secondi. Durante questi secondi non si
deve trattenere il respiro, ma respirare normalmente. Ripetere anche questo esercizio
una decina di volte, cominciando con 4-5
ripetizioni.
1
DI MARCELLO
BAIOCCO
Spiritodigruppo I I CONSIGLI DELL’ESPERTO
Come rafforzare l’addome
con la ginnastica quotidiana
Primo esercizio
Secondo esercizio
Toso: “Il mal di schiena” Edizioni Edi.Ermes
FEBBRAIO 2015
13
he
ar
c
M
LE ERBE
Salvia
verbenaca
DI LAURA STOPPONI
Salvia verbenaca: amara e forte come la tenacia.
È una pianta poco conosciuta ma indispensabile nelle misticanze cotte, in
piccola quantità perché il suo amaro
astringente è davvero intenso, oppure
come aromatica per salse, soffritti o
condimenti soprattutto di carni e legumi. Appartiene alla famiglia delle labiate ed i suoi fiorellini violacei ci rallegrano dall’inizio dell’estate mentre
le foglie, che si che mangiano, sono a
nostra disposizione tutto l’anno poiché
si rinnovano continuamente e non temono né il sole estivo, né la neve e
questo è uno dei motivi per cui la associo alla tenacia. L’altro motivo è che
come la sua parente nobile - la officinalis - è tonica e ricostituente, certamente meno saporita ma altrettanto ric-
ca di principi attivi e di qualità medicamentose tanto da meritarsi di mantenere il nome che significa “stare
bene, salvezza”: i medici della scuola salernitana,infatti, si chiedevano:”perché dovrebbe morire l’uomo
nel cui giardino cresce la salvia?”
È facile riconoscerla perché le sue foglie hanno la superficie rugosa come
quelle della Salvia officinalis, ma
sono di colore verde scuro quasi blù,
lo stelo è quadrato, cosparso di peluria evidente, i piccoli fiori formano una
spiga corposa che rimane intatta quando si secca.
Ora non resta che provare in cucina questa piccola, potente erba della salute.
ANNO 65° NUM
LiberEtà La rivista dove le generazioni si incontrano LiberEtà
Per abbonarti rivolgiti alla lega Spi più vicina oppure
ERO 1 GENN
LA RIVISTA
DOVE LE GENE
RAZIONI SI
INCONTRANO
PREMIO
LIBERETÀ
È ORA DI
INVIARE
I VOS
TRI DIARI
I.P.
- Contiene
1, DCB Roma
art.1 comma
L.27/02/2004
n°46)
Tariffa R.O.C.
- Poste Italiane
Spa - Spedizio
ne in abbonam
ento postale
- D.L. 353/200
3 (conv. in
effettua un versamento sul c/c postale n. 23020001,
intestato a LiberEtà, Via dei Frentani 4/a, 00185 Roma,
indicando nome, cognome, recapito completo e
la causale (abbonamento a LiberEtà).
L’abbonamento annuale costa 12,00 euro:
il costo di un caffè al mese.
AIO 2015
APRIAMO
INIL SIEME
CANTIERE
DELLE
PENSIONI
Reportage
DI
I 40 GIORNI TATI
TERNI RACCONATI
DAI PENSION
ORA TOCCA A
NOI
GIOVANI E
ANZIANI PR
OTAGONIST
I DEL CAMB
27 GENNAIO
IAMENTO
LA STORIA FA
ANCORA
RUMORE
14
FEBBRAIO 2015
L’ITALIA CHE
NON
DIMENTICA
Spiritodigruppo I CULTURA
“Una crisi mai vista
suggerimenti per una sinistra cieca”
DI ELISABETTA GABRIELLI
Se è nella lotta al capitalismo
e alla dittatura delle logiche
del mercato e del profitto ciò
che corrisponde alla visione e
ai valori ideali della sinistra,
potremmo dire a buon diritto
di essere testimoni della sua
totale latitanza. In tutte le sue articolazioni: dal riformismo socialdemocratico e keynesiano al radicalismo comunista, passando per la suggestione del “bene comunismo”, vale a dire quelle forme di autoorganizzazione e autogestione della produzione da parte di gruppi locali. Questa scomparsa politica della sinistra
italiana sembra manifestarsi nella resa incondizionata alla visione liberista attraverso intollerabili cedimenti
a fenomeni che nel tempo hanno distorto la vita democratica nazionale:
il berlusconismo, la corruzione e la
degenerazione partitocratica. Tutto
terreno fertile per grillismo, astensionismo e populismi venati di razzismo
che sembrano sempre meno larvatamente chiamare in causa forme neoautoritarie di governo. Tutt’al più si
individuano nelle caste gli avversari
del rinnovamento….Mai si mette in
discussione l’essenza dell’organizzazione capitalistica, perpetuando così
una condizione di sofferenza, che va
dalla mancanza di lavoro alla impossibilità di accedere a servizi sociali di-
gnitosi, sino a una
qualità di vita devastata dall’inquinamento e dalle logiche del profitto. Sta
qui la sconfitta della sinistra, che è innanzi tutto una sconfitta culturale. Manca una percezione
diffusa dei mali della nostra società e
della necessità di progettare un diverso sistema economico. Il
capitalismo continua
ad affermarsi come variabile indipendente e chi è trionfante non ha alcuna intenzione di farsi da parte. Proprio nell’attualità della crisi e del ristagno dell’economia, si pone il problema di una via d’ uscita che inevitabilmente non può essere scritta nelle ricette neoliberiste del passato, ma
neppure in quelle di una sinistra che
ha smarrito ogni capacità di analizzare le trasformazioni in atto e di definire proposte alternative. Una impotenza, una incapacità di risposta che
corrisponde quasi ad una sparizione.
Una incapacità di restituire alle forze del cambiamento un ruolo e una
prospettiva. Da questo convincimento
è nato il volumetto del Manifesto-libri “Una crisi mai vista”, suggerimenti
per una sinistra cieca, a cura di Massimo Loche e Valentino Parlato.
FEBBRAIO 2015
15
he
ar
c
M
Donne Spi Cgil a confronto
Il 19 dicembre scorso ad Urbino, presso il circolo Auser, si è
riunito il coordinamento provinciale donne dello Spi di Pesaro Urbino.
È stato fatto il bilancio delle attività
svolte nell'anno 2014 e si sono presi
gli impegni per il 2015:
per tutto il 2014, come da progetto regionale di prevenzione dell'osteopoGli affreschi rosi, si sono tenuti incontri unitari con
dell’Oratorio
i geriatri nei territori delle Leghe di
di San
Fano, Fossombrone e Pesaro, si è deGiovanni
ciso di continuare gli incontri anche nel
Battista
(Lorenzo e
territorio della Lega Montefeltro per
Jacopo
il 2015 appena iniziato. Le pensionaSalimbeni).
te hanno dichiarato di avere onorato
Maria
l'impegno preso nel precedente coorMaddalena
(Particolare dinamento di giugno, dedicato ad approfondimenti degli articoli di Libedella
crocifissione) rEtà, promuovendo un nuovo abbonamento.
Si è discusso del ruolo che le pensionate possono, debbono e vogliono
svolgere nella contrattazione sociale
territoriale e nei progetti intergenerazionali che vedono pensionati e pensionate incontrare ragazzi e ragazze,
dai campi antimafia ai progetti con le
scuole sui temi della legalità, della memoria, del lavoro e dei diritti.
Nel pomeriggio è stato possibile visitare due splendidi luoghi di Urbino
poco conosciuti.
Il primo è l'Oratorio di S. Giovanni,
che fu sede dell'omonima Confraternita, a cui fu unita, agli inizi del XX
secolo, anche quella di sant'Antonio
abate, per l'abbattimento dell'oratorio
della medesima confraternita situato
presso borgo Mercatale, e di San Giacomo Apostolo.
Le pensionate sono state molto soddisfatte della riunione e delle visite agli
oratori.
Segreteria regionale
Spi Cgil Marche:
Emidio Celani, Elio Cerri, Aurora Ferraro
Comitato di redazione:
Maria Angela Baiocchi,
Maria Federica Buroni, Donatella Cesarini,
Marina Druda, Giuseppe Fillich,
Elisabetta Gabrielli, Gherardo Giglioni,
Romolo Sardellini, Francesco Vagnoni
Grafica:
M.G. di Paolo Guercio
Collaborazione fotografica:
Maurizio Petrini
Stampa: Puntoweb srl
Sede: Via Primo Maggio, 142/a - Ancona
Tel. 071/285741 Fax 071/2857400
e-mail: [email protected]
16
FEBBRAIO 2015