Anche su internet: www.marche.cgil.it/spi Spirito di gruppo dicembre 2014 LiberEtà Mar che M Suppl. a LiberEtà n. 12/2014 mensile del Sindacato pensionati italiani della Cgil direttore responsabile Giorgio Nardinocchi / a cura dello Spi Cgil regionale Marche Tariffa R.O.C. - Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1, DCB Roma Roma, 25 ottobre 2014 Intesa tra Spi Cgil e studenti Al via un focus sulle condizioni degli anziani pagina 2-3 Non autosufficienza: tutti gli sportelli sorti nelle Marche pagina 5 pagina 16 he ar c M L’INTESA Pensionati e studenti, un patto intergenerazionale DI CAMILLA CAGNONI Esecutivo nazionale Rete studenti medi 2 DICEMBRE 2014 Il rapporto politico tra il sindacato dei pensionati italiani e i sindacati studenteschi è stato legato, per lungo tempo, alle singole iniziative dei territori o a progetti nazionali. Si è sentito, però, necessario un avvicinamento strutturale e strutturato tra le organizzazioni di rappresentanza degli studenti medi ed universitari e dei pensionati. La Rete degli studenti medi, l’Unione degli universitari e il sindacato dei pensionati italiani hanno voluto, quindi, mettere nero su bianco le profonde motivazioni politiche che ci spingono a riconoscerci vicendevolmente come interlocutori privilegiati quando si parla di memoria storica, di legalità, di contrattazione sociale, di spazi di aggregazione e non solo. Di conseguenza è stato stipulato il protocollo politico che mette a sistema i progetti portati avanti in precedenza e che cominci anche a strutturare ragionamenti ed iniziative su tematiche Spiritodigruppo I L’INTESA nuove, fondamentali per entrambi i mondi. Con questo protocollo sono state poste le basi per un rapporto duraturo nel tempo, che guarda al futuro senza però mai perdere i binari giusti, grazie alla forza della memoria, della storia e della rappresentanza. Da tempo le generazioni che rappresentiamo sono messe in contrapposizione l’una con l’altra da una classe politica miope e senza memoria. Il ruolo dei sindacati, da anni a questa parte, è invece dimostrare come un’alternativa alla società che si è provato a creare esiste ed è anche l’unica prospettiva di cui il paese ha bisogno. Con questo protocollo cerchiamo, anche, di riempire di significati profondi il rapporto che ci lega, vedendo nei pensionati una fonte infinita di formazione e di insegnamento, un’opportunità in più di creare una coscienza collettiva tra i giovani, che sia ben radicata sui valori della nostra Costituzione. Abbiamo già dimostrato quanto sia facile: con progetti come il Treno della memoria è stato possibile imprimere nella mente di tantissimi studenti gli orrori che l’odio razziale può creare, facendo capire quanto sia importante oggi combattere questi comportamenti. Con il progetto dei Campi della legalità, ogni anno, centinaia di studenti lavorano i beni confiscati alla mafia. Ogni anno, col sudore e col lavoro manuale, è possibile far capire il valore della legalità, del lavoro onesto, anche faticoso ma che, sicuramente, è in grado di ricompensare. Con la formazione sulla contrattazione sociale noi studenti possiamo apprendere questa pratica fondamentale ed essere veramente incisivi nelle nostre battaglie quotidiane. Con un rapporto strutturato e duraturo, non è da escludere, è possibile portare avanti contrattazioni a livello locale uniti, per essere veramente forti ed incisivi. Con un investimento sugli spazi cittadini è possibile creare cultura, aggregazione, luoghi di incontro e confronto autentici, aspetti che troppo spesso vengono a mancare e che, invece, sono incredibilmente importanti per la vivibilità delle nostre città. “Largo ai giovani”, recitavano alcune pettorine dello Spi Cgil della manifestazione del 25 ottobre. I giovani, però, non vogliono lasciare indietro nessuno, men che meno i pensionati. A prescindere che “qualcuno” lo pensi. Nonno Nello di Marco Pizzuti DICEMBRE 2014 3 he ar c M DI ELIO CERRI Porto Sant’Elpidio, 30 ottobre 2014: inaugurazione sede Auser 4 DICEMBRE 2014 ORGANIZZAZIONE Spi, al via uno studio sul sindacato dei pensionati Nel mese di settembre abbiamo avviato un percorso formativo per l’intero gruppo dirigente dello Spi Cgil delle Marche. L’obiettivo è di mettere a confronto le diverse esperienze e le varie modalità di operare sul territorio regionale ed anche come ci si relaziona e ci si rapporta con chi si rivolge alle nostre sedi. Per meglio cogliere e valorizzare specificità e differenze sono stati predisposti due questionari, uno destinato a coloro che già sono pensionati e l’altro a coloro che a breve andranno in pensione. La compilazione, fatta in forma anonima e riservata, sta avvenendo presso tutte le nostre sedi sindacali: da quelle provinciali, alle leghe, alle sub-leghe, ai recapiti. Sarà interessante ed utile scoprire quanti conoscono la nostra organizzazione, in particolare lo Spi Cgil, e che immagine ne hanno. Nello stesso tempo sarà importantissimo individuare le criticità per poterle correggere al fine di dare migliori tutele individuali e collettive. Le domande cercano di sondare quanto è approfondita e corretta la conoscenza dello Spi, dei servizi che la Cgil offre, della sua stampa, ma anche di come si finanzia il sindacato. Altre domande indagano sulla conoscenza del ruolo che lo Spi svolge nella contrattazione con Comuni e Regione intorno alle questioni relative alle tariffe e ai servizi sociali e sanitari. Al fine di coprire un campione più ampio della nostra indagine conoscitiva, abbiamo ritenuto opportuno inserire i due questionari sul nostro sito; vi si può accedere attraverso il link http://www.marche.cgil.it/spi/questionario.htm, il questionario va scaricato ed una volta compilato va spedito o consegnato ad una delle nostre sedi. I risultati raccolti, una volta elaborati, verranno pubblicati su Spirito di gruppo e saranno oggetto di discussione nell’ultima giornata di formazione. Spiritodigruppo I SITUAZIONE POLITICA Anziani e servizi, rischio tagli DI EMIDIO CELANI Che la crisi avrebbe determinato profonde trasformazioni è stato il primo campanello d’allarme che lanciammo agli inizi del 2008. “Non sappiamo come ne usciremo, ma sicuramente nulla sarà come prima” furono le prime considerazioni in merito ai processi di globalizzazione, all’instabilità degli equilibri conosciuti, alla nascita di nuove tensioni ed ai conseguenti processi migratori. Ci si rese ben presto conto che le politiche dei governi succedutisi non avrebbero portato ad imboccare la strada della ripresa, ma che anzi, il perpetuarsi della medesima logica del rigore e dei tagli, ci avrebbe inevitabilmente fatto sprofondare verso la stagnazione e la deflazione. Dentro questo tritacarne sono proprio gli anziani a pagarne il conto più salato. Svanita la promessa del bonus degli 80€, l’ulteriore negazione della rivalutazione delle pensioni ne ha fortemente ridotto il potere d’acquisto mentre continua l’assurdo triste primato della tassazione pensionistica più alta d’Europa e superiore a quella dei lavoratori dipendenti. Paradossale è stato il tentativo di ritardare di 10 giorni il pagamento delle pensioni, ritirato anche per l’immediata reazione sindacale. La politica dei tagli al welfare, alla non autosufficienza ed ai trasferimenti a Regione e Comuni segna una pericolosa deriva verso la riduzione delle prestazioni socio-sanitarie o all’introduzione odiosa dei ticket o delle compartecipazione ai costi. Lo Spi sta avviando una scrupolosa azione di confronto e negoziato con gli Enti Locali affinché venga scongiurato ogni tentativo di riduzione dei servizi e delle prestazioni socio-sanitarie. Riteniamo che una ulteriore riduzione di sprechi e diseconomie sia possibile in una regione dove ancora resta molto marginale l’intesa tra i Comuni per la gestione associata dei servizi, come c’è ancora molto da fare sul fronte dell’evasione ed dell’elusione: gli accordi tra Comuni ed agenzia delle entrate sono tuttora molto pochi. DICEMBRE 2014 5 he M ar c ATTIVITÀ Una convenzione per un nuovo welfare DI CATIA ROSSETTI Il 24 settembre a Urbino è stata firmata la convenzione per il contributo alla ricerca-azione sul welfare nelle Marche, tra il Dipartimento di Economia Società e Politica (Desp) e tutti i coordinatori degli Ambiti Territoriali Sociali della provincia di Pesaro Urbino, il Centro Servizio Volontariato regionale, Cgil e Spi Cgil provinciale, Cisle Fnp Cisl regionale, Legacoop, Confcooperative, Associazione Generale Cooperative Italiane Marche. La convenzione nasce una consolidata esperienza di collaborazione tra il Desp, gli Ambiti Territoriali Sociali della provincia e le relazioni sindacali. Per Cgil e Spi , la partecipazione al progetto rappresenta un’occasione preziosa di sviluppo di attività di ricerche e riflessioni condivise sul welfare territoriale, con il fine di metterne in luce criticità e identificare strategie migliorative. I firmatari della convenzione 6 DICEMBRE 2014 La convenzione prevede la collaborazione per le attività di ricerca e di formazione nella prospettiva dell’intervento di ricerca-azione. Per lo Spi, la sottoscrizione della convenzione non solo dimostra che esistono nel territorio buone prassi di confronto e di lavoro tra la pubblica amministrazione e le parti sociali ma riteniamo che, per i contenuti che saranno oggetto di analisi e di ricerca, possa costituire un elemento di innovazione per il sistema di welfare locale e regionale, da troppo tempo vittima di tagli lineari e di assenza pressoché totale di programmazione e di certezze per il futuro. La crisi economica ha aggravato l’emergenza sociale, facendo emergere situazioni del tutto inedite e drammatiche per il territorio della provincia di Pesaro Urbino che vanno affrontati con strumenti nuovi e con risorse adeguate. L’auspicio è che il nostro lavoro comune possa essere da stimolo per la politica al fine di dare risposte alle persone. Spiritodigruppo I CONTRATTAZIONE La contrattazione sociale dei Comuni nella regione Castelraimondo, un esempio per tutti DI ROMOLO SARDELLINI La contrattazione sociale viene portata avanti con cura in questo tempo di crisi e l’impegno dello Spi si estende anche al monitoraggio dei risultati emersi. Il segretario provinciale, Stefano Tordini, ha fatto il punto della situazione evidenziando non solo gli aspetti critici di questo confronto sindacato-Comuni, ma anche quelli positivi. “Diverse amministrazioni - ha dichiarato Tordini - hanno accolto con favore le proposte presentate dal sindacato ed alcune stanno impegnandosi per tradurre in delibere i suggerimenti che abbiamo avanzato. Sul piatto della contrattazione riferita ai bilanci preventivi dei Comuni, è stato proposto: costituzione di fondi anticrisi, mirate politiche abitative, servizi specifici alla persona, politiche giovanili, per l’integrazione, per le tariffe, poli- tiche fiscali e tributarie”. Alcuni Comuni hanno colto le priorità, altri sono arrivati alla formulazione degli atti, in altri ancora si è già tagliato il traguardo di delibere finali. E’ da segnalare, in merito, l’esempio di Castelraimondo, che ha già pubblicato il bando per l’assegnazione dei buoni del Fondo anticrisi, uno dei punti specifici proposti dal sindacato; destinatari saranno i cittadini residenti che hanno perso il lavoro o che hanno cessato l’attività autonoma successivamente al 1 gennaio 2009. “ L’esempio che giunge da Castelraimondo per questo settore è positivo” - ha dichiarato Tordini, auspicando che la stessa attenzione possa venir riscontrata anche nella formalizzazione dei capitolati di appalto così come per il sostegno di altri servizi sociali. “Mi piace constatare - ha concluso poi il Segretario Spi - che cresce di giorno in giorno il numero dei Comuni che scelgono di avere con il Sindacato non uno scontro, ma un confronto costruttivo”. DICEMBRE 2014 7 he M ar c ATTIVITÀ A Offida, anziani in festa DI MARIA ANGELA BAIOCCHI Quest’anno la festa del sindacato pensionati di Ascoli Piceno ha riassunto due appuntamenti per noi ormai tradizionali, la giornata di LiberEtà e degli iscritti, e la manifestazione conclusiva della 13°edizione dell’iniziativa annuale Auser - Spi, L’anziano si racconta. Un momento Più che un concorso strettamente letdell’intervento terario, questo è un progetto che vuodi Emidio le portare donne e uomini a parlare di Celani sé, a raccontare, a lasciare segni del loro passaggio nelle vicende della nostra epoca. È così possibile salvaguardare le memorie di una generazione che ha avuto un ruolo importante nella storia del nostro paese. An- 8 DICEMBRE 2014 che quest’anno si sono avuti risultati notevoli: sono stati molti gli uomini e le donne che ci hanno parlato di sé, di momenti allegri e drammatici dell’infanzia, del lavoro, delle relazioni e dei sentimenti, in un filo di memoria intrecciato tra pubblico e privato. Piergiorgio Cinì e Cristiana Castelli hanno letto brani delle opere che sono risultate di particolare interesse e hanno compiuto il consueto miracolo: i testi, interpretati e vissuti da chi lo sa fare così bene, ci sono stati restituiti pieni di vita e partecipazione, freschi come i ricordi nella mente degli autori, e hanno creato un canale di comunicazione intenso e efficace tra chi ha scritto e noi che ascoltavamo. Particolarmente toccante è stato il brano tratto dall’opera che ha ottenuto il maggior numero di consensi, il lungo, intenso racconto di Domenico Nepi, commozione e impegno civile: riportandoci la sua esperienza del viaggio del Treno della Memoria, ci ha riconfermato la responsabilità di ricordare per garantire più pace, più giustizia, più sicurezza per il futuro. Gli interventi di Miriam Broglia , amministratore delegato di Liberetà, e del segretario regionale Spi, Emidio Celani, hanno chiuso la manifestazione. Spiritodigruppo I STORIE DI VITA Florence DI DONATELLA CESARINI Florence è una giovane donna straniera che per circa un anno, una o due volte la settimana, è venuta nella sede della nostra Lega Distrettuale di Piano S. Lazzaro. Fin qui, niente di strano, se non fosse che Florence arriva, si siede nella saletta d’aspetto e comincia e comincia a scrivere... . Scrive su fogli protocollo a righe, con una grafia minuta e regolare e va avanti per ore, al punto che dobbiamo avvertirla quando è ora di chiudere e di andare a casa. Dopo la prima volta, infatti, nessuno di noi le ha più chiesto se avesse bisogno di qualche cosa: noi facciamo il nostro lavoro e lei il suo e alla fine della mattinata Florence si alza, raduna le sue cose, ringrazia, saluta e se ne va. Non abbiamo mai saputo che cosa scrive, non glielo abbiamo mai chiesto, per rispetto della sua vita privata: le prime volte, d’inverno, pensavamo venisse per stare al caldo, ma poi è venuta anche d’estate... . Abbiamo fatto le ipotesi più disparate: lettere d’amore, diario, compiti di scuola? Forse, dato che da un’occhiata veloce, qualcuno di noi ha visto che scrive in italiano. Ora è qualche tempo che Florence non si fa più vedere: noi vogliamo credere che quelle fossero lettere d’amore e che lei si sia riunita finalmente con il destinatario della sua lunga corrispondenza. LiberEtà La rivista dove le generazioni si incontrano Per abbonarti rivolgiti alla lega Spi più vicina oppure effettua un versamento sul c/c postale n. 23020001, intestato a LiberEtà, Via dei Frentani 4/a, 00185 Roma, indicando nome, cognome, recapito completo e la causale (abbonamento a LiberEtà). L’abbonamento annuale costa 12,00 euro: il costo di un caffè al mese. DICEMBRE 2014 9 he ar c M FOCUS 25 OTTOBRE A Roma, per manifestare a sostegno dei diritti di tutti DI GIUSEPPE FILLICH A Roma non ho incontrato Fassina, né Civati o Epifani, neppure Niki Vendola. E nemmeno la Camusso. Ho incontrato tanti gufi, qualche civetta e numerosi barbagianni. Tra un confuso andare e venire di persone, ho camminato accanto a loro, con loro ho conversato a lungo…e mi sono sentito benissimo. Un insieme di uomini, donne, giovani e giovanissimi , coinvolti in una rumorosa sfilata. Storie di un passato e presente difficili, forieri di un futuro maledettamente incerto. Storia di Edvige, sessantacin- Ro ma Il sole caldo splende sul cielo azzurro 25 di ottobre, ott ob l’aria fresca dell’autunno romano accarezza re l’animo, 201 4 il rosso delle bandiere colora la città eterna. La manifestazione della Cgil colma di lavoratori, di precari, di chi cerca lavoro, di giovani studenti, di pensionati, nonostante i disagi che esprimono, rallegra e rincuora. Donne e uomini di ogni età che rappresentano degnamente la migliore Italia. Un popolo unito che lotta, che cerca. Un popolo senza partito! Primo Galdelli Sassoferrato (AN) Impressioni fissate dall’autore al rientro dalla manifestazione di Roma 10 DICEMBRE 2014 quenne, che, domani, dovrà rinunciare a curarsi perché non ha i soldi per versare il ticket, di Mustafà, quarantenne, che non può pagare più l’affitto di casa, diventato troppo caro, di Franca e Rocco che, causa la precarietà del lavoro, non potranno mai raggiungere un obiettivo tanto desiderato: avere un’abitazione di proprietà. Innumerevoli storie, interrotte dalle frequenti incursioni sonore di Giorgio, seriamente agitato e incazzato per i “tradimenti” della politica e degli uomini della sinistra… Accanto a me, un Francesco affaticato, tre figli e una moglie disoccupata, si dilunga sulle sue disavventure quotidiane, sulle tasse che impediscono anche l’acquisto di un nuovo paio di scarpe. “Qualche volta, mi dice, penso di avere sbagliato tutto. Inavvertitamente mi ritrovo a contare e ricontare quanti soldi ho in tasca, nella speranza di un avanzo di spiccioli per il giorno dopo…”. Tra slogan urlati, suoni e spintoni, tra metrò e treno il viaggio di ritorno a casa. Qui la curiosità mi impone l’accensione della TV: della manifestazione romana solo qualche breve riferimento, l’attenzione mediatica è rivolta alla Leopolda. Rimango colpito dalla gran quantità di applausi rivolti al leader, l’unanimità sembra totale. Immagini troppo lontane e diverse da quelle viste e vissute nella piazza ondeggiante, stracolma di uomini, donne e giovani, intenti come gufi, civette e barbagianni, a cantare le note di “Nessun dorma”! DI DONATELLA CESARINI Una levataccia nel cuore della notte, un appuntamento in una piazza cittadina, e i pensionati di Ancona il 25 ottobre scorso sono partiti per Roma, insieme ai lavoratori e agli studenti, per manifestare contro una legge di stabilità pensata per gli industriali e contro le modifiche all’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, modifiche che di fatto, eliminano ogni forma di tutela nei confronti di chi viene licenziato. Arrivati a Roma, due cortei si sono incontrati in piazza S. Giovanni: più di un milione di persone. La piazza è stata definita “ bella”, ma a noi della bellezza importa poco o niente: la piazza era composta, determinata, vibrante e soprattutto colorata di rosso, una piazza come solo la Cgil sa riempire. Il discorso della segretaria generale, Susanna Camuso, è stato perfettamente in tono con questa atmosfera e non ha lasciato dubbi: si deve ricominciare a lottare, ad usare tutti gli strumenti – sciopero generale compreso – per contrastare una deriva di destra che questa volta ci arriva da un governo che è stato votato dalla maggior parte dei presenti alla manifestazione. È con questa consapevolezza che i pensionati e i lavoratori hanno lasciato Roma e forse erano riaffiorati progetti e sensazioni che si erano un po’ assopiti e che per rinascere avevano bisogno proprio di un evento come questo. Spiritodigruppo I FOCUS 25 OTTOBRE I pensionati con i lavoratori gio g lla me Ge Scambio di doni tra dirigenti del Suh-Sssh di Trogir e dirigenti dello Spi Cgil di Fermo, regionali e nazionali, che si è svolto ad Offida, presso i locali della Vinea DICEMBRE 2014 11 he M ar c LETTERE AL DIRETTORE Fino al 31 dicembre 2012 io e mio marito abbiamo usufruito delle detrazioni previste per due figli a carico, entrambi componenti della folta schiera dei giovani disoccupati in Italia. Sapendo che mia figlia sarebbe convolata a nozze il 31 dicembre 2012 e che quindi sarebbe passata fiscalmente a carico del futuro marito, mi sono preoccupata già dal mese di ottobre dello stesso anno di rivolgermi all’Inps per sistemare la mia posizione e quella di mio marito. L’impiegata addetta alle detrazioni mi chiede di fare la richiesta a novembre, per facilitare organizzativamente l’Istituto, affermando che le modifiche vengono inserite in quel mese. Il 16 novembre tramite il Patronato Inca invio on line la richiesta di togliere le detrazioni fiscali per una figlia a partire dal 1 gennaio 2013. Quindi il 22 novembre consegno la stessa richiesta cartacea allo sportello. Non ricevendo più lo ObisM ed essendo la mia pensione pagata con accredito nel libretto postale, non mi sono accorta che l’operazione da me richiesta non fosse stata attuata. Me ne sono accorta a maggio 2014, quando, nel fare il modello 730, ho scoperto di dover restituire quello da me indebitamente percepito nel 2013. Non solo, ma che anche nel 2014 si stava perseverando con lo stesso errore. A questo punto mi reco dalla stessa impiegata addetta alle detrazioni con la documentazione timbrata dall’Istituto ben 19 mesi prima e chiedo spiegazioni. Questa la risposta: probabilmente la pratica ci è sfuggita! Ora io mi chiedo: se non avessi fatto la denuncia dei redditi, per quanti anni l’Inps avrebbe continuato ad ignorare la mia richiesta? E che cifra da dover restituire sarei riuscita ad accumulare? L’unica cosa che ho capito è che la prescrizione dei 10 anni prevista per richiedere gli indebiti da parte dell’Istituto serve a coprire inefficienze che altrimenti provocherebbero disastri per le casse dell’Inps. Ivana Rosati 12 DICEMBRE 2014 Le sedi provinciali Spi Cgil a cui puoi rivolgerti per controllare la tua pensione Ancona Via I Maggio, 142/a tel. 071285741 e-mail: [email protected]. it Ascoli Piceno Via Costantino Rozzi, 13 Tel 0736345311 e-mail: ascolipiceno.spi@march e. cgil.it Fermo Via dell’Annunziata, 1 Tel. 0734220811 e-mail: fermo.spi@ marche.cgil.it Macerata Via Giuseppe Di Vittorio, 2/4 Tel. 0733245711 e-mail: [email protected] gil.it Pesaro Via Gagarin, 179 Tel 0721420236 e-mail: [email protected] In questo numero parleremo di esercizi per irrobustire una parte del nostro corpo molto importante per la nostra autonomia, cioè la schiena. La lombalgia (o mal di schiena) è la malattia più diffusa nei paesi industrializzati, e non riguarda soltanto gli anziani, ma tutta la popolazione, compresa quella giovanile e sportiva. Qualunque sia la causa della lombalgia (ernia del disco, artrosi, osteoporosi, ecc.), la migliore prevenzione è il potenziamento della muscolatura dorsale ed addominale, insieme all’allungamento della colonna dorso-lombare. Prima facciamo un test proprio per valutare la flessibilità della colonna. Mettetevi seduti per terra con le gambe dritte e cercate di toccare la punta dei piedi con le mani congiunte e senza piegare le gambe. Se le mani non arrivano alla punta dei piedi e nemmeno a 7 cm dalla punta, significa che siete ridotti piuttosto male e che dovrete dedicare qualche minuto tutti i giorni agli esercizi di allungamento della schiena. Se invece arrivate alla punta o ad almeno a 5 cm dalla stessa, significa che siete in buone condizioni e che sarà sufficiente che vi esercitiate 2-3 volte alla settimana. Se infine oltre a toccare la punta, la superate di 7 cm, significa che avete un’ottima mobilità articolare, e quindi seguitate a fare quello che avete fatto fino ad ora. 1 Nelle due foto in basso ( ) è esposto un esercizio utile e comodo per allungare la muscolatura dorsale e favorire quindi la flessibilità della colonna ed il miglioramento del test precedente. Una raccomandazione: prima di piegarvi fate una profonda inspirazione, poi contraete gli addominali e piegatevi buttando fuori l’aria. Tornate su inspirando di nuovo. Cominciate con 4-5 ripetizioni, fino ad arrivare a 10. L’esercizio può essere ripetuto più volte nell’arco della giornata. DI MARCELLO BAIOCCO Spiritodigruppo I I CONSIGLI DELL’ESPERTO Come prevenire la lombalgia (1) Brian Sharkey.”Fitness e salute” Zanichelli 2004 DICEMBRE 2014 13 he ar c M LE ERBE La radicchiella selvatica di LAURA STOPPONI Più la raccogli… meno la sfalci! Parliamo della radicchiella selvatica (chissà perché i botanici maschi dànno nomi femminili alle infestanti!) che a primavera riveste di fiori gialli i morbidi fianchi delle colline marchigiane. Crepis Sancta, è il nome scientifico di questa composita dal sapore mediamente amaro, stimolante per la digestione e l’appetito, che con le piogge d’autunno diventa succulenta e verdissima e che possiamo raccogliere per tutto l’inverno per le misticanze cotte, o per dare tono alle insalate crude alle quali aggiungere le foglioline più tenere. 14 DICEMBRE 2014 È una pianta inconfondibile dalle foglie riccamente frastagliate, dal portamento prostrato della rosetta basale al quale deve il nome: Crepis, infatti, in greco è “Krepis “, pantofola. Ha moltissime varietà, quasi tutte commestibili, tranne la Crepis lacera che però ha un portamento molto diverso. Tra le molte proprietà classiche delle “erbe amare” prima fra tutte quella depurativa: ricordiamo che la radicchiella è fortemente antinfiammatoria delle vie urinarie e quindi insieme al tarassaco, al finocchio selvatico, alla cicoria è molto utile per combattere gli acidi urici ed il loro dolorosissimo effetto meglio noto come gotta. Naturalmente per avere effetti significativi, non basta mangiarle, queste erbe vanno assunte nella forma di polvere micronizzata (capsule) anche se metterle nella dieta almeno tre volte a settimana aiuta soprattutto il palato e l’umore perché, prima di ogni altra cosa, sono davvero eccellenti, semplicemente bollite (in poca acqua già salata), condite con un filo d’olio extra vergine d’oliva ed una spruzzata di limone perché amaro ed acido sono due sapori che si sostengono a vicenda… come la Cgil con i lavoratori. E per finire, poiché la radicchiella si moltiplica a dismisura più ne mangi in inverno e meno ne devi sfalciare in primavera…Buon appetito! Spiritodigruppo I CULTURA Un libro per il nostro tempo DI ELISABETTA GABRIELLI In “Parole tossiche- Cronache di ordinario sessismo”, di Graziella Priulla, per i caratteri di Settenove, è facile intravedere il Wittengstein della teoria del linguaggio rappresentazione della realtà e del rapporto quasi strutturale tra linguaggio stesso e realtà- mondo. La Priulla analizza il mondo della nostra attualità e le parole della sua cultura, troppo spesso razzista, omofoba e sessista. Sostanziata di parole, appunto tossiche, che inevitabilmente instaurano un rapporto circolare con pensiero ed azione e vanno a definire il contesto in cui viviamo. Anche per la Priulla dunque le parole generano la sostanza del mondo. Nella Prima Repubblica a prevalere era l’ipocrisia, fatta per sopire, attenuare, nascondere. Sul finire di quella stagione prende il sopravvento la spudoratezza della bulimia verbale. È tutto un eccitare, sobillare, aizzare. Il turpiloquio da modello scandaloso e fuga trasgressiva diventa canone ufficiale. Soprattutto il turpiloquio sessista addomestica e irreggimenta corpi e condotte nel recinto degli stereotipi. “Parole Tossiche” raccoglie e cataloga gli insulti scagliati da politici e persone pubbliche. Percorre il sentiero linguistico delle parolacce e dei termini offensivi, delle imprecazioni e degli insulti usati comunemente e ne traccia la storia a partire dal significato originario. Analizza il loro uso odierno e ne esplicita il contesto storico, cul- turale e sociale. Soprattutto verifica quanto in ogni ambito la violenza verbale sia culturalmente legittimata. Non a caso il libro è stato pubblicato da “Settenove”, progetto editoriale che ha come punto di riferimento il 1979, anno in cui le Nazioni Unite hanno adottato la Convenzione sulla eliminazione di tutte le forme di discriminazione nei confronti delle donne. La difesa dalla violenza del linguaggio rientra infatti a pieno titolo nel progetto editoriale rimozione degli ostacoli culturali e proposta di rispetto, collaborazione, diritti. L’educazione sembra essere l’unica vera strada percorribile: un lavoro pedagogico con i minori che porti alla luce le discriminazioni di genere, promuova l’educazione paritaria nelle scuole e incoraggi la visibilità di modelli positivi di collaborazione e rispetto. DICEMBRE 2014 15 he M ar c Non autosufficienza, tutti gli sportelli delle Marche La non autosufficienza è un problema che riguarda principalmente le persone anziane, cioè le persone appartenenti a quella fascia di età che costituiscono la base di riferimento dello Spi Cgil. Per questo abbiamo pensato e organizzato nelle nostre sedi lo Sportello della non autosufficienza per accogliere chi, quotidianamente, si trova a dover combattere contro le mille difficoltà che questa condizione comporta, aiutandolo a districarsi tra le incombenze burocratiche per avere i sostegni e servizi che il sistema pubblico ancora garantisce. Fano - Sede Spi presso Cgil, via Buozzi, 47 - Tutti i lunedì , dalle 17,00 alle 19,00 Per info: Tel. 0721.830388, e-mail: [email protected] Fermo - Sede prov. Cgil, via Dell’Annunziata, 1- Tutti i martedì, dalle 9,00 alle 11,00 e dalle 15,30 alle 18,30 Per info: Laura Stopponi, Tel. 3480966373, e-mail: [email protected] Jesi - Lega Spi-Cgil, Via Colocci, n. 18/bis - Tutti i giovedì, dalle 15,30 alle 18,00 Per info: Daniela Santelli, Tel. 0731229513/14, e-mail: [email protected] Macerata - Sede provinciale Cgil, via G. Di Vittorio, 2/4 - Tutti i giovedì, dalle 9,00 alle 12,00 Per info: Maria Teresa Carloni, Tel. 16 DICEMBRE 2014 0733.245711, e-mail: [email protected] Pesaro - Sede provinciale Cgil, via Gagarin, 179 - Tutti i venerdì, dalle 17,00 alle 19,00 Per info: Tel. 0721.4201, e-mail: [email protected] Senigallia - Lega Spi-Cgil, p.za Lamarmora, n. 1- Tutti i giovedì: dalle 15,30 alle 18,30 Per info: Roberto Telarucci, Tel. 07160568 / 63935, e-mail: [email protected] Segreteria regionale Spi Cgil Marche: Emidio Celani, Elio Cerri, Aurora Ferraro Comitato di redazione: Maria Angela Baiocchi, Maria Federica Buroni, Donatella Cesarini, Marina Druda, Giuseppe Fillich, Elisabetta Gabrielli, Gherardo Giglioni, Romolo Sardellini, Francesco Vagnoni Grafica: M.G. di Paolo Guercio Collaborazione fotografica: Maurizio Petrini Stampa: Puntoweb srl Sede: Via Primo Maggio, 142/a - Ancona Tel. 071/285741 Fax 071/2857400 e-mail: [email protected]
© Copyright 2024 Paperzz