savona / provincia BUFERA POLITICO-GIUDIZIARIA ALL’INDOMANI DELLA NOTIZIA DELL’INCHIESTA PER PECULATO Tpl, scintille Becce-Berruti su inchieste e faide nel Pd Gommellini, indagato, presenterà una memoria difensiva IL CASO MARIO DE FAZIO SAVONA. Unabuferapolitico-giudiziaria. La notizia dell’inchiesta della Procura di Savona sulle “spese pazze” in Tpl, con l’iscrizione nel registrodegliindagatideldirettoregenerale Giovanni Gommellini, anticipata ieri da Il Secolo XIX, ha provocato reazioni contrastanti nel mondo politico e non solo legato all’azienda di trasporto pubblico locale. Reazioni cheallavicendagiudiziariaeadaccuse pesanti per un manager pubblico mischiano la polemica politica, legataallavisitadelcandidatoalleprimarie, Sergio Cofferati, nella sede Tpl. Di certo c’è un’inchiesta, un indagato e un’accusa gravissima che dovrà essere dimostrata. Gommellini proverà a difendersi presentando delle memorie difensive all’azienda, in cui dovrebbe spiegare le sue ragioni e giustificare almeno alcune sue spese, che verranno accolte nel prossimo Cda. Ad accendere la miccia, in mattinata, ci pensa Luca Becce che, al tempo della nomina di Gommellini nel maggio 2013, era presidente di Acts. «Io spero, e credo, che Gommellinisapràdimostrarelasuainnocenza dall’accusa che gli è rivolta» scrive su Facebook. E aggiunge: «Gommellini lo assumemmo dopo una selezione accurata, lunga e professionale, della quale in azienda ci sono tutti i riferimenti e sulla quale i soci erano stati costantemente informati in ogni fase, perchè pensavamochesivolesseconfermareunagestione aziendale e non politica dell’azienda». Una scelta arrivata dopo mesi di selezione (al bando inizialmentesipresentaronoaddiritturain 880)echeportò,nelmaggiodel2013, alla sottoscrizione di un contratto annuale, poi riconfermato nel maggio di quest’anno. Becce continua. «Se ha rubato è giusto lo si cacci con ignominia. E non avrei difficoltà a riconoscereche,nonostantelaaccurata procedura selettiva, noi avremmo sbagliato. Se invece emergerà la sua estraneità ai fatti contestati credo ne vedremodellebelle».Mac’èanchelo spazio per un affondo contro la visita di Cofferati in azienda. «Io spero, ma credodimeno,chel’iniziativaelettorale organizzata per Cofferati e Berruti dalla Tpl, non rappresenti il ritorno pieno ai metodi di gestione dell’aziendachetrovammonel2007. Infine spero, ma non so davvero se PROCEDURA TRASPARENTE BASTA SPRECHI ACCUSE GRAVI Spero che il direttore possa dimostrare la sua innocenza. Mi sembra grave che Tpl faccia politica Se vera è una vicenda triste e grave. La vecchia politica è nominare un manager a un mese dalla fine C’è un’indagine che spero possa chiarire. Se qualcuno pensa a un legame con le primarie è in malafede LUCA BECCE FEDERICO BERRUTI CLAUDIO STRINATI ex presidente Acts sindaco di Savona crederlo, che tra le due cose, per quello che significano, non ci sia alcun legame», aggiungendo in seguito che «la convocazione di una assemblea dei dipendenti da parte della segreteria di presidenza per fare propaganda per le primarie appartiene alpiùvecchioepessimoarmamentariodellapoliticapoliticante».Unavicenda su cui invece Maurizio Maricone, allora presidente Tpl, raggiun- to al telefono, ha preferito non rilasciare dichiarazioni. Di tutt’altro tono, e concentrata sulla vicenda giudiziaria, la reazione del sindaco di Savona, Federico Berruti. «Spero che si possa chiarire e risolvere perché altrimenti questa vicenda, così come sembra, sarebbe triste e grave - argomenta -. Penso che un’azienda del genere possa fare amenodellacartadicreditoazienda- presidente Tpl le. Non mi sembra la Microsoft: se ci sonospesesipuòfarecomeinComune, dove si presentano i giustificativi e, se ci sono le condizioni, si viene rimborsati». Il sindaco poi replica alle accuse di Becce. «Vecchia politica la visita di Cofferati? Mi sembra vecchio il metodo di nominare un direttore generale un mese prima della scadenza del proprio mandato. La nostra al massimo non è vecchia ma “antica”:parlareconidipendentiper un candidato a un ente che ha competenzeinquelsettoremisembraun metodo non telematico ma fisico, di confronto. E serio. La vecchia politica è di chi dietro le quinte prepara scambi, la buona è di chi pubblicamente si confronta con le persone». Chi si augura che la vicenda venga ridimensionata, è il presidente attuale di Tpl, Claudio Strinati. «C’è un’indagine della magistratura e mi auguro che tutto possa essere chiarito e che possa essere dimostrato il contrario perché le accuse, se vere, sarebbero assolutamente gravi». Poi la replica alle bordate di Becce. «La visitadiCofferatièstatadecisaappenalunedì,ilCdachehastabilitolasospensione di Gommellini venerdì scorso. Se qualcuno pensa che ci possa essere anche un lontano collegamento tra le due cose non solo è fuori strada ma è in malafede». «Aspetto che la vicenda si chairisca prima di commentare-sostienel’allorapresidente provinciale Angelo Vaccarezza -. Piena fiducia nell’indagine interna e nella magistratuta: se ci sono colpe, chi sbaglia paga ma attendo di conoscere meglio i dettagli». A testimoniare che la vicenda giudiziaria scolori dinanzi alle divisioni interne alPdcisonoleparoledelcapogruppo in Comune, e consigliere provinciale con delega ai Trasporti, Federico Larosa, che di recente è diventato un sostenitore della Paita e quindi è contro sia Berruti che Cofferati. «Spiace vedere che la Rsu e i diversi attoridellagestionediTplsianostati convocati non per analizzare i fatti che vedono coinvolto il direttore generale Gommellini bensì per partecipare a un incontro con il candidato alle primarie Cofferati. Se, poi, come scritto nell’invito, si considera il tema formativo a livello tecnico, non capisco perché né io né l’assessore provinciale alle partecipate siamo stati informati e invitati». IL SECOLO XIX GIOVEDÌ 4 DICEMBRE 2014 15 ORDINE MEDICI Il cardiologo Trucco riconfermato presidente SAVONA. Trucco riconfermato alla guida dell’Ordine dei medici dopo le elezioni (bulgare) con una sola lista. Rilevante la partecipazione di votanti (397 medici) e un cambio di quasi la metà del consiglio, con la presenza consecutiva ormai da trent’anni di Renato Giusto, un veterano, quasi un presidente ad honorem. Ma ecco le cariche e gli eletti con l’ingresso di tanti giovani: Presidente Ugo Trucco, vice Edmondo Bosco, segretario Luca Corti, tesoriere Federico Baricalla. Consiglieri: Alberto Barreca (odontoiatra), Selena Bozzolasco, TeresianoDefranceschi,GiorgioFusetti, Renato Giusto, Paola Maineri, Giampaolo Merello, Giuseppe Noberasco, Viviana Panunzio, Luisa Reggiani, Silvia Varnero, Manlio Venturino, Gabriele Zunino (odontoiatra). Commissione albo odontoiatri: presidente Gabriele Zunino, segretario Sergio La Rocca, componenti: Alberto Barreca, Marco Giargia, Raffaella Giudice. Collegio revisori dei conti. Componenti effettivi: presidente Luca Lione, poi Eleonora Levratto, Paolo Rossi ed Erika Piccin (supplente). Il presidente Trucco ha ribadito i punti del suo mandato: «Difesa ad oltranza della professione medica e dei valori contenuti nel Codice Deontologico; difesa dell’autonomia del medico da qualsiasi condizionamento di natura economica o politica che possa minare la qualità delle cure;tuteladelcittadinodaogniforma di abusivismo e pubblicità ingannevole; lotta agli eccessi burocratici che riducono il tempo da dedicare al paziente; miglioramento del rapporto tra colleghi; riconoscimento della funzione sociale del medico nella tutela dell’ambiente» IN COMMISSIONE TAPPA DELLA CAMPAGNA ELETTORALE PER LE PRIMARIE LA “CHIAMATA” DELL’AZIENDA È UN FLOP SOLO UNA TRENTINA PER COFFERATI ANDREAS UZZAUTO SAVONA. Nel pieno della campagna per le primarie, il duo Cofferati-Berruti ha fatto tappa ierinellasededellaTpl.Appuntamentoperlecinque,maancoraalle17.40,deiduepoliticinonc’è traccia. «Se pure noi con gli autobus fossimo puntuali così, staremmo freschi» il commento sarcastico di un dipendente. Ad aspettare i due esponenti del Pd non c’è unafolla:pocopiùdiunatrentinadipersone(su circa 430 dipendenti, molti dei quali naturalmente al lavoro). Ma gli stessi vertici probabilmente non si aspettavano una grossa affluenza, vista la scelta di una sala mediamente piccola per accoglierli. Verso le 17.45 Sergio Cofferati e Federico Berruti fanno sobriamente il loro ingresso, scortati dal presidente Tpl Claudio Stri- IL COMPLEANNO DEL PARTIGIANO FERNANDO A novant’anni insegna ancora agli studenti i valori della Resistenza L’Anpi festeggia il presidente Giorgio Preteni: un’istituzione per i bimbi delle elementari nati, in veste di “cicerone”. A cominciare è subito il sindaco, che si complimenta con i lavoratori dell’azienda di trasporto pubblico: «Ho il polso della soddisfazione dei cittadini savonesi per il servizio che svolgete», dice. «Durante il mio mandato non ho mairiscontratounoscollamentotral’utenzaeil servizio svolto dall’azienda, e questo grazie soprattutto alle persone che vi lavorano». Quindi, dopo una breve divagazione sulla necessità di «unire società pubblica ed efficienza privatistica»,cedelaparolaall’aspirante presidentedella Regione, che inizia con una vena “nostalgica”: «Mio padre era tranviere – rivela – mio nonno invece era contadino: e siccome mio padre non voleva saperne di lavorare nei campi, cominciò a fare il muratore, poi dopo alcune digressioni professionali, tra cui la chiamata alle armi du- GIOVANNI VACCARO VADO LIGURE. Hatagliatoiltraguar- do dei novant’anni, settanta dei quali trascorsiallaguidadellasezionevadese dell’Anpi. Nei giorni scorsi Giorgio Preteni(ilpartigianoFernando),classe 1924 ha festeggiato il novantesimo compleanno ed ha mostrato ancora una volta la grinta e ribadito il desiderio che i valori dell’antifascismo non vadano smarriti col passare del tempo. Per questo non si tira mai indietro quandovienechiestounsuointerventoinqualchescuola:«Bisognaraccontare quello che è accaduto – sottolinea sempre -, perché i giovani di oggi e di domani possano evitare gli errori commessinelpassatoepossanoevitare di vivere tragedie simili». «Giorgio Preteni è da più di settant’anni il presidente della sezione di Vado dell’Anpi – racconta Simone rante la campagna di Russia, divenne tranviere a Milano». Il discorso dura poco più di un’ora e tocca diversi punti, tra cui il rapporto tra aziende pubbliche e private, rispetto al quale si è ribadita «l’importanza del pubblico», nonché «l’inevitabilità di una “contaminazione” con il privato. Ma l’importante – sottolinea Cofferati – è utilizzare al meglio le risorse interne dell’azienda». UnesponentedellaCgilinterviene,nelfinale, sottolineando le fortissime criticità in cui versano le cinque aziende di trasporto pubblico ligure: «Sono a conoscenza della grave mancanza di fondi: è necessario instaurare un dialogo con Roma», risponde Cofferati, senza scaldare più di tanto i pochi presenti. Quanto al futuro, chi vivrà vedrà. Falco uno dei consiglieri -. Nato a Porto Maurizio il 24 novembre di novant’anni fa, di famiglia antifascista, dopo l’8 settembre è stato uno dei primi a salire in montagna insieme a VincenzoPeseRenzoBarsotti.Sisonodiretti verso località del Teccio del Tersè per combattere i nazifascisti che avevano occupato la penisola settentrionale e si erano inoltrati nel Savonese». Prima della guerra e dopo la Liberazione Preteni ha lavorato all’Ilva di Savona. Nei primi anni di lavoro aveva conosciutoproprioinfabbricaGinBevilacqua (che sarebbe diventato poi il comandante Leone), e nei suoi racconti ricorda spesso i terribili momenti del barbaro assassinio di Bevilacqua, avvenuto sul monte Camulera il 29 novembre 1944. Uno dei periodi più neri della storia savonese, quando nei rastrellamenti portati avanti dalle guarnigioni di diecimila soldati tedeschi e Giorgio Preteni Quote Autofiori, maggioranza spaccata SAVONA. La cessione delle quote di Autofiori detenute dal Comune ha creato qualche polemica ieri in commissione a palazzo Sisto. Al momento della votazione della pratica, oltre alla minoranza, si sono astenuti il consigliere di Sel Sergio Acquilino, un esponente della lista Berruti (Maida) Carlo Frumento di “Futuro è socialismo” e Stefano Demontis del Psi. La cessione delle quote di Autofiori è stata proposta per raccongliere risorse economiche necessarie alla riqualificazione di palazzo Santa Chiara. Il Comune detiene l’1,7 per cento del pacchetto azionario, per un valore di circa tre milioni e mezzo di euro. delle “camicie nere” della Repubblica Sociale furono sterminate sei intere brigate partigiane. Daoltretrent’anniPreteniincontra gli studenti delle scuole elementari e mediediVado:«Nontemolaviolenza, temoilsilenziodeglionesti-ribadisce al termine dei suoi racconti -. È una frase di Martin Luther King, un grande combattente per i diritti dell’uomo». Non solo, in tanti anni di attività ha indetto numerose borse di studio per gli studenti che si sono avvicinati alla storia della lotta per la Liberazione. Molti ragazzi non lo hanno mai dimenticato e gli hanno fatto gli auguri per i suoi novant’anni. A festeggiarlo, traglialtri,oltreallamoglie,ilvicepresidente dell’Anpi vadese, Renato Ghisolfi, la segretaria Laura Campone e i due consiglieri Simone Falco e Bruno Borra(nipotedelprimosindacodiVado dopo la Liberazione).
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