n. 001 - GENNAIO 2015 PER IL RINASCIMENTO MANIFATTURIERO IN ITALIA Dott. G. TORRIDA - Presidente del Gruppo 2G Management Consulting - Responsabile divisione “WCM e CSL3” del Gruppo 2G - Esperto di Processi produttivi e organizzazione di stabilimento - Esperto di Processi speciali (PND, saldatura) Dott. Ing. G. GAETANI L’INDUSTRIA MANIFATTURIERA PER LA CRESCITA DELL’ECONOMIA: LA LEZIONE AMERICANA L’industria manifatturiera è il punto di riferimento per lo sviluppo di una crescita non solo industriale e occupazionale ma anche economica e sociale. Negli Stati Uniti, fin dal novembre 2012, in occasione delle elezioni americane, era stato avviato il dibattito intorno ad una “nuova industria manifatturiera”. - Direttore Generale del Gruppo 2G - Esperto di Organizzazioni Aziendali Complesse - Responsabile divisione “Ingegneria Forense” del Gruppo 2G L’America si era già resa conto che senza il manifatturiero non si potevano creare le basi per il rilancio dell’occupazione sia al suo interno che in altri comparti: (l’effetto moltiplicatore è tale che ogni posto nel settore manifatturiero ne crea altri due nei servizi). - Progettista di “Modelli 231” - Membro di Organismi di Vigilanza per “Modelli 231” Uno studio di McKinsey Global Institute aveva evidenziato il ruolo centrale dell’industria nella ripresa “…la manifattura contribuisce alla crescita della produttività il doppio rispetto alla sua quota di occupazione e rappresenta la percentuale maggiore del commercio estero di una economia…” [il 16% del PIL mondiale, 62 milioni di posti di lavoro nei paesi avanzati ed il 70% dell’export mondiale dipendono dall’apparato manifatturiero]. Dott. Ing. A. TONEGUZZO - Partner e Responsabile divisione “Sicurezza nei luoghi di lavoro” del Gruppo 2G Management Consulting - Consigliere della Fondazione dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino - Coordinatore della Commissione Sicurezza Industriale dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino Dott. Ing. P. TRENTINI - Partner e Responsabile divisione “Compliance tecnica per Medie e Grandi Imprese” del Gruppo 2G - Esperto di Safety ed Environmental Audit - Esperto di Sistemi di Gestione Qualità, Sicurezza, Ambiente, Energia e Rischi aziendali Un anno fa, il 15 gennaio 2014 il presidente americano, sulla scia delle iniziative per il rilancio del manifatturiero in America, ha annunciato la creazione di un nuovo “MANUFACTURING HUB”, ad alta tecnologia e ad alto valore aggiunto, per aumentare la competitività dell’industria nei confronti di Europa, Cina e Giappone. In America stava così tramontando la convinzione, che tanti danni ha fatto, del ruolo trainante dell’economia da parte della “turbo – finanza” a scapito dei comparti industriali nazionali. A distanza di un anno l’ISM (Institute for Supply Management) manifatturiero americano è intorno ad un valore di 59 [il valore più altro tra quello di Inghilterra (50,3), Cina (50,3), Germania (49,5), Italia (49) e Francia (48,4)]. Pag. 1 di 7 n. 001 - GENNAIO 2015 L’ISM manifatturiero è un report nazionale che serve per valutare lo stato di salute del settore manifatturiero statunitense. Si basa su un’indagine svolta tra i direttori d’acquisto di circa 300 aziende industriali del Paese, che rispondono ad un questionario in modo anonimo e confidenziale, per riportare i fatti e non opinioni sui cambiamenti registratisi rispetto al mese precedente. Il PMI (Purchasing Managers’ Index), ossia il principale indicatore dell’indice ISM manifatturiero, viene calcolato in punti percentuali come media ponderata di 5 sottoindici: nuovi ordini (30%), produzione (25%), occupazione (20%), spedizioni (15%) e scorte di magazzino (10%). Un livello di quest’ultimo indicatore inferiore a 50 segnala una contrazione dell’economia manifatturiera mentre un livello superiore indica una crescita. Quando il PMI si attesta sopra i 41,9 punti percentuali per un determinato lasso di tempo, vuol dire che l’intera economia o il prodotto interno lordo è in espansione e viceversa. Più l’indice PMI si avvicina ai 50 punti percentuali tanto più forte sarà l’espansione mentre più si allontana dai 41,9 punti tanto più sarà intensa la recessione. Se l’America si è ripresa dalla crisi esplosa nel 2008 più rapidamente dell’Europa, creando lavoro e incrementando il suo prodotto interno lordo, parte del merito va all’importanza che la politica ha dato alla manifattura che catalizza investimenti esteri in arrivo da tutto il mondo. L’importanza del settore manifatturiero per lo sviluppo industriale ed occupazionale ma anche economico e sociale, è dato dall’effetto moltiplicatore sul resto dell’economia, dall’elevata intensità di investimenti in ricerca di base e applicata nonché dal significativo impatto su innovazione e produttività. Un “nuovo manifatturiero” nel segno dei tempi che cambiano secondo una metamorfosi che interessa nuovi paradigmi di produzione, distribuzione e consumo con la consapevolezza che già oggi, e in futuro sempre più, si richieda una impresa manifatturiera di qualità, socialmente e ambientalmente sostenibile. Una “nuova fabbrica” che sia in grado di incorporare ed integrare innovazione tecnica e tecnologica con la sapienza artigiana, ricerca e sperimentazione con strutture di produzione, armonizzazione di tecnica ed estetica con utilizzo di nuovi materiali, e sviluppo di nuovi usi, gestione della conformità normativa e legislativa con le esigenze di strategie aziendali ed economiche. Si tratta quindi non di resistere al cambiamento in corso ma di adattarsi ai mutamenti, di assorbirli con quella flessibilità che è una caratteristica di fondo dell’industria italiana. L’inversione di rotta dell’economia americana si è accentuata negli ultimi due anni con il fenomeno del “re-sharing” (riportare in patria le produzioni a maggiore valore aggiunto) che ha interessato principalmente la Cina e la Corea del Sud. È la rappresentazione di un cambiamento che dà corpo all’innovazione, all’ambizione, alla voglia di cambiare un modo di produrre, un prodotto ed in sintesi ad un mutamento culturale generale che avrà significative ripercussioni nei prossimi anni e che ha come manifesto uno studio di due professori della Harvard Business School, Gary P. Pisano e Willy C. Smith, dal titolo “Producing prosperity” che spiega “Why America needs a manufacturing renaissance”. IL MANIFATTURIERO ITALIANO ED IL SUO RINASCIMENTO L’industria è centrale per la crescita in Italia e dall’industria si deve ripartire anche perché è la seconda economia manifatturiera in Europa (la prima è la Germania) e la quinta nel mondo e perché dalla produzione industriale proviene il 95% delle esportazioni italiane. MOLE ANTONELLIANA (Alessandro ANTONELLI) - TORINO Pag. 2 di 7 n. 001 - GENNAIO 2015 I soggetti del cambiamento sono molteplici ad iniziare dal ruolo della politica nazionale che deve intervenire con una “politica industriale” per stimolare ricerca, innovazione, crescita ed internazionalizzazione, per rimuovere “vincoli storici” (fisco invadente e complesso, burocrazia inefficiente, infrastrutture carenti, ecc) per favorire il raccordo tra industria, servizi, finanza, cultura e formazione. Gli imprenditori ed i manager sono altrettanti soggetti del cambiamento che possono determinare il successo dell’impresa manifatturiera sul mercato anche attraverso una innovazione organizzativa con l’obiettivo di migliorare la gestione dell’impresa, adattandosi ai cambiamenti del proprio business e del contesto di riferimento. Strategia competitiva ed efficacia operativa devono essere coniugati nell’ambito di un “rinascimento manifatturiero” che ha nell’innovazione organizzativa la “risposta interna” alle sollecitazioni esterne (economica, mercato, conoscenza). La rilevazione delle opportunità e delle minacce dell’ambiente esterno, nonché la valutazione dell’unità organizzativa necessaria allo sviluppo di una strategia competitiva possono essere condotte con il supporto di “imprese della conoscenza” che operano come partner dell’impresa manifatturiera e concorrono allo sviluppo del “rinascimento manifatturiero” italiano. L’INNOVAZIONE ORGANIZZATIVA E GESTIONALE PER IL RINASCIMENTO MANIFATTURIERO L’innovazione organizzativa e gestionale contribuisce a “modificare in meglio i modi costanti e ripetuti di fare le cose” all’interno della società e/o dell’impresa per quanto riguarda gli elementi che concorrono al funzionamento della stessa società e/o della stessa impresa. Si tratta di soluzioni organizzative – gestionali che non possono nascere da una “sorpresa” strategica interna o esterna ma derivano da analisi e studi con successivo adattamento alla singola realtà aziendale per evitare errori di valutazione. Infatti in Italia le piccole e medie imprese hanno spesso una organizzazione costruita intorno al prodotto che deve essere realizzato ma con appendici legate agli aspetti societari, normativi, legislativi, fiscali e non ultimo condizionata dall’adozione di tecnologie informatiche introdotte nella gestione delle aree amministrative e/o produttive. Si tratta cioè di una “stratificazione organizzativa” che è cresciuta nel tempo e che appesantisce e condiziona negativamente qualunque processo di miglioramento. Non è l’organizzazione della grande impresa progettata e realizzata facendo tesoro dei “modelli” d’impresa progettati e sviluppati in altri Paesi (America e Giappone). Nel settore delle piccole e medie imprese non esistono modelli ripetibili sia pure con una revisione rispetto alla realtà economica e culturale del nostro paese. È quindi necessario affrontare la “stratificazione organizzativa” con un occhio rivolto alla specificità imprenditoriale e l’altro ai rapporti con il mercato di riferimento: il tutto guidato da elementi della scienza organizzativa che caratterizzano il corretto funzionamento di una impresa. È nell’organizzazione aziendale che gli imprenditori ed i manager devono essere soggetti attivi di un cambiamento, che può modificare i loro rapporti con i fornitori ed il mercato di sbocco. È necessario ripensare le modalità di risposta alla crisi che non possono essere le tradizionali azioni di riduzione all’osso dei costi, di flessibilità del lavoro e/o di acquisto di nuovi macchinari. È necessario un cambiamento culturale che, partendo dallo snellimento dell’azienda, dall’eliminazione delle attività che non creano valore, dalla semplificazione dei processi, dall’efficienza del luogo di lavoro, dalla valorizzazione del capitale umano, dallo sviluppo dei processi innovativi coinvolga tutte l’organizzazione per un rilancio dell’economia manifatturiera. VIA PALAZZO DI CITTA’ - TORINO Pag. 3 di 7 n. 001 - GENNAIO 2015 Si tratta cioè di fare un focus sull’organizzazione per integrarla con tutti gli aspetti della vita di un’impresa manifatturiera e cioè l’ideazione, progettazione e gestione del ciclo di vita del prodotto, la produzione, la gestione della supply chain, ecc… IL GRUPPO 2G MANAGEMENT CONSULTING: UNA IMPRESA DELLA CONOSCENZA PER IL RINASCIMENTO MANIFATTURIERO IN ITALIA Questo vuol dire rompere un processo precedentemente costituito e costruire un modo nuovo di fare impresa partendo da una revisione della “stratificazione organizzativa”. L’imprenditore e il manager devono avere come fine quello della creazione di un assetto organizzativo più semplice e trasparente, coinvolgendo tutte le persone dell’azienda in modo che i “modelli organizzativi” pur avendo riferimenti generali si devono caratterizzare sulla base della “specificità aziendale”. Il Gruppo 2G Management Consulting, in questi 27 anni di attività, ha ampliato i propri servizi trasformandosi da una “società di consulenza” in una “impresa della conoscenza e di servizi innovativi” caratterizzata da una molteplicità di competenze a supporto dello sviluppo strategico delle Aziende compreso le imprese manifatturiere. Partendo da questo assunto si deve “riprogettare” l’organizzazione di una impresa considerando la sua specificità (processi, prodotti, mercati), e le tecniche gestionali nell’ottica di una strategia di innovazione per sviluppare l’azienda in modo nuovo. L’obiettivo è la capacità di incidere all’origine sulle cause di anomalie o comunque portarle sempre in evidenza riuscendo velocemente ed efficacemente ad assorbirle con il coinvolgimento del personale e grazie ad una integrazione interfunzionale con un approccio sistemico in cui aspetti normativi, giuridici nonché aziendali ed economici si devono fondere per garantire un miglioramento continuativo delle prestazioni aziendali. Si tratta cioè di ridurre la “stratificazione organizzativa” e quindi di creare un assetto più semplice (snellimento dei processi con riduzione delle risorse impiegate) e trasparente (riduzione delle risorse impiegate nel processo per far emergere immediatamente le anomalie) caratterizzato dall’impiego di idonei “strumenti gestionali” per favorire il “rinascimento manifatturiero”. BIBLIOTECA NAZIONALE UNIVERSITARIA - TORINO È oggi una “squadra” di 32 consulenti (in maggioranza laureati in ingegneria) che possiedono conoscenze sistemistiche e specialistiche con una predisposizione alla integrazione interdisciplinare. In questi 27 anni di attività delle 1614 Aziende-Committenti (al 31.12.2014) che hanno richiesto servizi consulenziali 956 sono micro imprese (1-9 dipendenti), 385 sono piccole imprese (10-49 dip.), 206 sono medie imprese (50-249 dip.) e 59 sono grandi imprese (250 dip. e oltre). Questa variegata tipologia di Clienti nonché la trasformazione delle esigenze di mercato hanno favorito l’evoluzione del Gruppo 2G Management Consulting verso l’”impresa della conoscenza” sviluppando competenze specifiche per “progettare soluzioni su misura” in grado di soddisfare le esigenze espresse dalle Aziende-Committenti. La creazione di conoscenza è un importante motore di innovazione che può aprire nuovi mercati o spingere i consumatori, utenti e cittadini al cambiamento. L’innovazione è quindi la conversione di nuove idee in soluzioni utili nel settore delle nuove tecnologie, dei prodotti, dei servizi, dei processi e dei modelli organizzativi. BASILICA DI SUPERGA (Filippo JUVARRA) - TORINO Pag. 4 di 7 n. 001 - GENNAIO 2015 La pesantezza e la rigidità non pagano più e l’Azienda che punta al cambiamento deve adottare la logica e la pratica della agilità strategica, organizzativa e gestionale. Il futuro passa dalla capacità di innovare e quindi le Aziende devono adottare con decisione il modello dell’economia della conoscenza. La produzione ed il trasferimento della conoscenza richiede una organizzazione specifica (impresa della conoscenza) che assiste l’azienda-committente nella fase di elaborazione di dati ed informazioni esterne (andamento dei mercati, situazione socioeconomica, norme, leggi, documenti contrattuali, ecc.). ed interne (risultati economici, dati progettuali, andamento produttivo, efficacia del modello organizzativo e gestionale, ecc.). Le aziende che vogliono diventare più competitive devono operare utilizzando sia le “risorse materiali” (umane, finanziarie, tecniche e tecnologiche) che le “risorse immateriali” (capitale umano, capitale relazionale, capitale organizzativo, capitale sociale) interne ed esterne e che trovano radici nell’economia della conoscenza. Infatti si diventa più competitivi se si sfrutta meglio sia la conoscenza posseduta che quella “prodotta in outsourcing” poiché in questo modo si può alimentare un circuito cognitivo redditizio nel lungo periodo. Il Gruppo 2G Management Consulting produce conoscenza operando su quattro aree di intervento (Supporto allo sviluppo strategico, Miglioramento delle tecnologie e della catena di fornitura, Realizzazione dei Sistemi di Gestione, Valorizzazione delle Risorse Umane) utilizzando specifiche metodologie di erogazione del servizio (Assistenza Consulenziale Annuale, Consulenza Tecnica e Tecnologica, Consulenza Gestionale, Consulenza Direzionale e Solution Providing). SUPPORTO ALLO SVILUPPO STRATEGICO DELLE IMPRESE - Sistema organizzativo Business Process Reengineering Amministrazione, Finanza e Controllo Information Technology Ingegneria Forense SISTEMI DI GESTIONE DELL’IMPRESA - Sistema di Gestione per la Qualità Sistema di Gestione per l’Ambiente Sistema di Gestione per la Sicurezza Sistema di Gestione dell’Energia Sistema di Gestione del Rischio Aziendale Rapporto sul Capitale Intellettuale dell’impresa Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo (D.Lgs. 231/01) MIGLIORAMENTO DELLE TECNOLOGIE E DELLA CATENA DI FORNITURA - Progettazione e gestione sistema di fornitura Logistica Marcatura CE Sicurezza generale dei prodotti Responsabilità per danno da prodotto difettoso Prodotti alimentari e loro sicurezza Innovazione dei processi produttivi/prodotti Diagnosi tecnica sulle cause dei difetti e delle rotture nei materiali - Saldatura: processi, coordinamento e controlli - World Class Manufacturing VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE - Analisi delle competenze - Formazione direzionale - Formazione tecnica: saldatura, prove non distruttive, trattamenti termici e superficiali, materiali metallici, materiali compositi ecc. Questa suddivisione consente di avere inizialmente una visione sistemica delle problematiche aziendali e successivamente di individuare gli interventi necessari a risolvere i problemi posti. Inoltre è possibile individuare anche il più idoneo modello di erogazione in funzione dell’obiettivo da raggiungere. Nella nostra “impresa della conoscenza” è fondamentale il comporsi delle “fasi di produzione” in un sistema integrato poiché in termini di economia della conoscenza tutte le conoscenze richieste per arrivare al risultato sono importanti. PALAZZO CARIGNANO (Guarino GUARINI) –TORINO Pag. 5 di 7 n. 001 - GENNAIO 2015 Per questo motivo i nostri sistemisti, esperti e specialisti operano come in una rete con un continuo scambio di dati e informazioni nonché di metodi di produzione della conoscenza. L’unità operativa non è dunque rappresentata dal singolo consulente ma dalla “filiera cognitiva nel suo insieme”. Il “processo generatore di conoscenza” sviluppato dal Gruppo 2G è costituito da risorse umane che operano in rete per creare una “intelligenza collettiva” in grado di ricomporre le conoscenze sul sistema e/o sul prodotto/servizio integrando le conoscenze specifiche di settore. Gli esperti del Gruppo 2G lavorano in team per incrementare la capacità di soluzione e quindi affrontare efficacemente le richieste delle Aziende-Committenti. Lavorare in team non è una scelta ideologica o un vestito alla moda ma un obbligo gestionale per operare sul “mercato dell’economia della conoscenza” in un periodo di grandi cambiamenti. Il Centro Ricerca & Sviluppo del Gruppo 2G svolge un ruolo importante per favorire l’innovazione organizzativa e gestionale attraverso la produzione di conoscenza che mette in opera nuove concezioni nei processi decisionali strategici, nei modelli organizzativi e nei meccanismi operativi, il cui continuo adattamento alle mutevoli esigenze ambientali ed interne risulta cruciale per la sopravvivenza e lo sviluppo dell’Azienda. ARCO OLIMPICO (2006) – TORINO COME AVVIARE UN PERCORSO DI INNOVAZIONE ORGANIZZATIVA E GESTIONALE Gestire in modo ottimale i cambiamenti aziendali per adattarsi a nuove esigenze di mercato e/o a nuovi requisiti prescrittivi di norme, leggi e regolamenti e quindi per cercare nuovi vantaggi competitivi, richiede periodicamente di fare il punto zero della situazione. Il check up si propone quindi di rilevare gli aspetti critici dell’azienda nonché i suoi punti di forza evidenziando in particolare gli squilibri presenti e fornendo una linea guida per il loro superamento. Nel 2015 le Aziende saranno impegnate in un processo di innovazione di modelli organizzativi e gestionali, di processi aziendali e di prodotti per dare una risposta efficace ed efficiente ai cambiamenti del mercato. L’innovazione è per sua natura incerta e la riduzione del rischio di insuccesso passa attraverso fasi di cui al primo posto c’è sicuramente il check up iniziale. Il check up offre vantaggi significativi all’imprenditore: una analisi sullo stato di salute generale della sua Azienda o su aspetti specialistici, l’occasione per confrontare le proprie vedute con esperti di organizzazione, un servizio efficace con impatto quasi nullo sull’attività aziendale ordinaria. BOLLA DEL LINGOTTO (Renzo PIANO) e GRATTACIELO DELLA REGIONE (Massimiliano FUKSAS) - TORINO Pag. 6 di 7 n. 001 - GENNAIO 2015 I dati e le informazioni raccolte in questa fase saranno analizzate dagli esperti di organizzazione, sistemi e prodotti del Gruppo 2G che potranno così formulare una proposta operativa personalizzata ai bisogni dell’Azienda-Cliente. proprio interno prassi specifiche in grado di favorire un solido vantaggio competitivo. Vantaggio che si può ottenere convivendo con la complessità emergente e valorizzando allo stesso tempo la peculiarità dell’Azienda. L’efficacia degli interventi che saranno proposti dipenderà dalle competenze e dalla professionalità dell’“impresa della conoscenza” ma la nostra esperienza ci dice che dipenderà anche dall’atteggiamento dell’imprenditore e/o del management aziendale. Contemporaneamente si deve controllare la struttura di costo, si deve favorire una corretta gestione finanziaria, si deve operare una difesa dai nuovi competitor emergenti sia a livello locale che mondiale anche perché nessun modello di business può essere fissato sulla pagina per sempre. La storia continua, si evolve, cambia. Questi sono chiamati ad assumere un atteggiamento attivo e propulsivo, evitando comportamenti simbolici e promuovendo azioni concrete, le quali includano l’innovazione in un preciso disegno strategico. Perché ciò avvenga, risulta necessario l’adeguamento della cultura aziendale, affinchè la ricerca e l’implementazione del “nuovo” non vengano vissuti come cambiamenti traumatici, fonti di resistenze interne, ma diventino parte integrante del complesso di principi, assunti e convinzioni, diffusi e condivisi all’interno dell’azienda e che ne costituiscono la cultura. Ci deve cioè essere la consapevolezza che se c’è un problema si deve ammettere la sua esistenza e si deve valutare la sua importanza; si deve affrontare il problema in modo serio evitando la tentazione di varare provvedimenti cosmetici e temporanei, ma soprattutto si deve capire che un problema è certamente una minaccia ma può diventare anche una ghiotta opportunità di business. In uno scenario ad elevata complessità gli strumenti tecnicomanageriali (“cassetta degli attrezzi”) che saranno individuati nella fase di check up potranno essere essenziali per sviluppare nuove “capabilities” distintive e per individuare al MONUMENTO AL PO – PIAZZA C.L.N. TORINO Il Gruppo 2G Management Consulting ha come obiettivo quello di assumere il ruolo di partner dell’Azienda-Committente per assisterla nella fase di rilevazione e successiva elaborazione di risposte specifiche alle domande che ogni “originale” situazione imprenditoriale si pone per continuare a competere sul mercato. La presentazione del risultato del CHECK UP GRATUITO alla Direzione aziendale sarà quindi l’occasione per una valutazione dell’analisi e delle proposte operative che potranno essere indicate dai ns. esperti. SE VOLETE FISSARE UN APPUNTAMENTO PER IL CHECK UP GRATUITO CON I NOSTRI ESPERTI E/O PER CONOSCERE E VALUTARE I SERVIZI DEL GRUPPO 2G POTETE CONTATTARE IL NOSTRO UFFICIO MARKETING Sig.ra Cristina GAGLIARDO Tel. 011 505062 - Fax 011 504660 [email protected] MONUMENTO ALLA DORA RIPARIA – PIAZZA C.L.N. TORINO Pag. 7 di 7
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