IN ITALIA PER IL RINASCIMENTO MANIFATTURIERO

n. 001 - GENNAIO 2015
PER IL RINASCIMENTO MANIFATTURIERO
IN ITALIA
Dott. G. TORRIDA
- Presidente del Gruppo 2G
Management Consulting
- Responsabile divisione “WCM e CSL3”
del Gruppo 2G
- Esperto di Processi produttivi e
organizzazione di stabilimento
- Esperto di Processi speciali
(PND, saldatura)
Dott. Ing. G. GAETANI
L’INDUSTRIA MANIFATTURIERA
PER LA CRESCITA DELL’ECONOMIA:
LA LEZIONE AMERICANA
L’industria manifatturiera è il punto di riferimento per lo
sviluppo di una crescita non solo industriale e occupazionale
ma anche economica e sociale.
Negli Stati Uniti, fin dal novembre 2012, in occasione delle elezioni
americane, era stato avviato il dibattito intorno ad una “nuova
industria manifatturiera”.
- Direttore Generale del Gruppo 2G
- Esperto di Organizzazioni Aziendali
Complesse
- Responsabile divisione “Ingegneria
Forense” del Gruppo 2G
L’America si era già resa conto che senza il manifatturiero non
si potevano creare le basi per il rilancio dell’occupazione sia al
suo interno che in altri comparti: (l’effetto moltiplicatore è tale che
ogni posto nel settore manifatturiero ne crea altri due nei servizi).
- Progettista di “Modelli 231”
- Membro di Organismi di Vigilanza per
“Modelli 231”
Uno studio di McKinsey Global Institute aveva evidenziato il
ruolo centrale dell’industria nella ripresa “…la manifattura
contribuisce alla crescita della produttività il doppio rispetto alla sua
quota di occupazione e rappresenta la percentuale maggiore del
commercio estero di una economia…” [il 16% del PIL mondiale, 62
milioni di posti di lavoro nei paesi avanzati ed il 70% dell’export
mondiale dipendono dall’apparato manifatturiero].
Dott. Ing. A. TONEGUZZO
- Partner e Responsabile divisione
“Sicurezza nei luoghi di lavoro” del
Gruppo 2G Management Consulting
- Consigliere della Fondazione dell’Ordine
degli Ingegneri della Provincia di Torino
- Coordinatore della Commissione
Sicurezza Industriale dell’Ordine degli
Ingegneri della Provincia di Torino
Dott. Ing. P. TRENTINI
- Partner e Responsabile divisione
“Compliance tecnica per Medie e
Grandi Imprese” del Gruppo 2G
- Esperto di Safety ed Environmental
Audit
- Esperto di Sistemi di Gestione Qualità,
Sicurezza, Ambiente, Energia e Rischi
aziendali
Un anno fa, il 15 gennaio 2014 il presidente americano, sulla
scia delle iniziative per il rilancio del manifatturiero in America, ha
annunciato la creazione di un nuovo “MANUFACTURING HUB”,
ad alta tecnologia e ad alto valore aggiunto, per aumentare la
competitività dell’industria nei confronti di Europa, Cina e
Giappone.
In America stava così tramontando la convinzione, che tanti
danni ha fatto, del ruolo trainante dell’economia da parte della
“turbo – finanza” a scapito dei comparti industriali nazionali.
A distanza di un anno l’ISM (Institute for Supply Management)
manifatturiero americano è intorno ad un valore di 59 [il valore
più altro tra quello di Inghilterra (50,3), Cina (50,3), Germania (49,5),
Italia (49) e Francia (48,4)].
 Pag. 1 di 7
n. 001 - GENNAIO 2015
L’ISM manifatturiero è un report nazionale che serve per
valutare lo stato di salute del settore manifatturiero
statunitense. Si basa su un’indagine svolta tra i direttori d’acquisto
di circa 300 aziende industriali del Paese, che rispondono ad un
questionario in modo anonimo e confidenziale, per riportare i fatti e
non opinioni sui cambiamenti registratisi rispetto al mese
precedente. Il PMI (Purchasing Managers’ Index), ossia il
principale indicatore dell’indice ISM manifatturiero, viene
calcolato in punti percentuali come media ponderata di 5
sottoindici: nuovi ordini (30%), produzione (25%), occupazione
(20%), spedizioni (15%) e scorte di magazzino (10%).
Un livello di quest’ultimo indicatore inferiore a 50 segnala una
contrazione dell’economia manifatturiera mentre un livello
superiore indica una crescita. Quando il PMI si attesta sopra i
41,9 punti percentuali per un determinato lasso di tempo, vuol dire
che l’intera economia o il prodotto interno lordo è in espansione e
viceversa. Più l’indice PMI si avvicina ai 50 punti percentuali
tanto più forte sarà l’espansione mentre più si allontana dai
41,9 punti tanto più sarà intensa la recessione.
Se l’America si è ripresa dalla crisi esplosa nel 2008 più
rapidamente dell’Europa, creando lavoro e incrementando il
suo prodotto interno lordo, parte del merito va all’importanza
che la politica ha dato alla manifattura che catalizza
investimenti esteri in arrivo da tutto il mondo.
L’importanza del settore manifatturiero per lo sviluppo
industriale ed occupazionale ma anche economico e sociale, è dato
dall’effetto moltiplicatore sul resto dell’economia, dall’elevata
intensità di investimenti in ricerca di base e applicata nonché
dal significativo impatto su innovazione e produttività.
Un “nuovo manifatturiero” nel segno dei tempi che cambiano
secondo una metamorfosi che interessa nuovi paradigmi di
produzione, distribuzione e consumo con la consapevolezza che
già oggi, e in futuro sempre più, si richieda una impresa
manifatturiera di qualità, socialmente e ambientalmente
sostenibile.
Una “nuova fabbrica” che sia in grado di incorporare ed
integrare innovazione tecnica e tecnologica con la sapienza
artigiana, ricerca e sperimentazione con strutture di
produzione, armonizzazione di tecnica ed estetica con utilizzo
di nuovi materiali, e sviluppo di nuovi usi, gestione della
conformità normativa e legislativa con le esigenze di strategie
aziendali ed economiche.
Si tratta quindi non di resistere al cambiamento in corso ma di
adattarsi ai mutamenti, di assorbirli con quella flessibilità che è
una caratteristica di fondo dell’industria italiana.
L’inversione di rotta dell’economia americana si è accentuata
negli ultimi due anni con il fenomeno del “re-sharing” (riportare
in patria le produzioni a maggiore valore aggiunto) che ha
interessato principalmente la Cina e la Corea del Sud.
È la rappresentazione di un cambiamento che dà corpo
all’innovazione, all’ambizione, alla voglia di cambiare un modo
di produrre, un prodotto ed in sintesi ad un mutamento culturale
generale che avrà significative ripercussioni nei prossimi anni
e che ha come manifesto uno studio di due professori della
Harvard Business School, Gary P. Pisano e Willy C. Smith, dal
titolo “Producing prosperity” che spiega “Why America needs a
manufacturing renaissance”.
IL MANIFATTURIERO ITALIANO
ED IL SUO RINASCIMENTO
L’industria è centrale per la crescita in Italia e dall’industria si
deve ripartire anche perché è la seconda economia
manifatturiera in Europa (la prima è la Germania) e la quinta nel
mondo e perché dalla produzione industriale proviene il 95%
delle esportazioni italiane.
MOLE ANTONELLIANA (Alessandro ANTONELLI) - TORINO
 Pag. 2 di 7
n. 001 - GENNAIO 2015
I soggetti del cambiamento sono molteplici ad iniziare dal ruolo della
politica nazionale che deve intervenire con una “politica
industriale” per stimolare ricerca, innovazione, crescita ed
internazionalizzazione, per rimuovere “vincoli storici” (fisco
invadente e complesso, burocrazia inefficiente, infrastrutture carenti,
ecc) per favorire il raccordo tra industria, servizi, finanza,
cultura e formazione.
Gli imprenditori ed i manager sono altrettanti soggetti del
cambiamento che possono determinare il successo dell’impresa
manifatturiera sul mercato anche attraverso una innovazione
organizzativa con l’obiettivo di migliorare la gestione dell’impresa,
adattandosi ai cambiamenti del proprio business e del contesto di
riferimento.
Strategia competitiva ed efficacia operativa devono essere
coniugati nell’ambito di un “rinascimento manifatturiero” che
ha nell’innovazione organizzativa la “risposta interna” alle
sollecitazioni esterne (economica, mercato, conoscenza).
La rilevazione delle opportunità e delle minacce dell’ambiente
esterno, nonché la valutazione dell’unità organizzativa
necessaria allo sviluppo di una strategia competitiva possono
essere condotte con il supporto di “imprese della conoscenza”
che operano come partner dell’impresa manifatturiera e
concorrono allo sviluppo del “rinascimento manifatturiero” italiano.
L’INNOVAZIONE ORGANIZZATIVA
E GESTIONALE PER IL
RINASCIMENTO MANIFATTURIERO
L’innovazione organizzativa e gestionale contribuisce a “modificare in meglio i modi costanti e ripetuti di fare le cose” all’interno della società e/o dell’impresa per quanto riguarda gli elementi
che concorrono al funzionamento della stessa società e/o della
stessa impresa.
Si tratta di soluzioni organizzative – gestionali che non possono
nascere da una “sorpresa” strategica interna o esterna ma derivano
da analisi e studi con successivo adattamento alla singola
realtà aziendale per evitare errori di valutazione.
Infatti in Italia le piccole e medie imprese hanno spesso una
organizzazione costruita intorno al prodotto che deve essere
realizzato ma con appendici legate agli aspetti societari,
normativi, legislativi, fiscali e non ultimo condizionata
dall’adozione di tecnologie informatiche introdotte nella gestione
delle aree amministrative e/o produttive.
Si tratta cioè di una “stratificazione organizzativa” che è
cresciuta nel tempo e che appesantisce e condiziona
negativamente qualunque processo di miglioramento.
Non è l’organizzazione della grande impresa progettata e
realizzata facendo tesoro dei “modelli” d’impresa progettati e
sviluppati in altri Paesi (America e Giappone). Nel settore delle
piccole e medie imprese non esistono modelli ripetibili sia pure con
una revisione rispetto alla realtà economica e culturale del nostro
paese. È quindi necessario affrontare la “stratificazione
organizzativa” con un occhio rivolto alla specificità
imprenditoriale e l’altro ai rapporti con il mercato di riferimento:
il tutto guidato da elementi della scienza organizzativa che
caratterizzano il corretto funzionamento di una impresa.
È nell’organizzazione aziendale che gli imprenditori ed i manager
devono essere soggetti attivi di un cambiamento, che può
modificare i loro rapporti con i fornitori ed il mercato di sbocco. È
necessario ripensare le modalità di risposta alla crisi che non
possono essere le tradizionali azioni di riduzione all’osso dei
costi, di flessibilità del lavoro e/o di acquisto di nuovi
macchinari.
È necessario un cambiamento culturale che, partendo dallo
snellimento dell’azienda, dall’eliminazione delle attività che non
creano valore, dalla semplificazione dei processi, dall’efficienza
del luogo di lavoro, dalla valorizzazione del capitale umano,
dallo sviluppo dei processi innovativi coinvolga tutte l’organizzazione per un rilancio dell’economia manifatturiera.
VIA PALAZZO DI CITTA’ - TORINO
 Pag. 3 di 7
n. 001 - GENNAIO 2015
Si tratta cioè di fare un focus sull’organizzazione per integrarla con
tutti gli aspetti della vita di un’impresa manifatturiera e cioè
l’ideazione, progettazione e gestione del ciclo di vita del
prodotto, la produzione, la gestione della supply chain, ecc…
IL GRUPPO 2G MANAGEMENT CONSULTING:
UNA IMPRESA DELLA CONOSCENZA PER
IL RINASCIMENTO MANIFATTURIERO
IN ITALIA
Questo vuol dire rompere un processo precedentemente
costituito e costruire un modo nuovo di fare impresa partendo
da una revisione della “stratificazione organizzativa”.
L’imprenditore e il manager devono avere come fine quello della
creazione di un assetto organizzativo più semplice e
trasparente, coinvolgendo tutte le persone dell’azienda in modo
che i “modelli organizzativi” pur avendo riferimenti generali si
devono caratterizzare sulla base della “specificità aziendale”.
Il Gruppo 2G Management Consulting, in questi 27 anni di
attività, ha ampliato i propri servizi trasformandosi da una
“società di consulenza” in una “impresa della conoscenza e di
servizi innovativi” caratterizzata da una molteplicità di competenze
a supporto dello sviluppo strategico delle Aziende compreso le
imprese manifatturiere.
Partendo da questo assunto si deve “riprogettare” l’organizzazione di una impresa considerando la sua specificità
(processi, prodotti, mercati), e le tecniche gestionali nell’ottica
di una strategia di innovazione per sviluppare l’azienda in
modo nuovo.
L’obiettivo è la capacità di incidere all’origine sulle cause di
anomalie o comunque portarle sempre in evidenza riuscendo
velocemente ed efficacemente ad assorbirle con il
coinvolgimento del personale e grazie ad una integrazione
interfunzionale con un approccio sistemico in cui aspetti normativi,
giuridici nonché aziendali ed economici si devono fondere per
garantire un miglioramento continuativo delle prestazioni aziendali.
Si tratta cioè di ridurre la “stratificazione organizzativa” e quindi
di creare un assetto più semplice (snellimento dei processi con
riduzione delle risorse impiegate) e trasparente (riduzione delle
risorse impiegate nel processo per far emergere immediatamente le
anomalie) caratterizzato dall’impiego di idonei “strumenti
gestionali” per favorire il “rinascimento manifatturiero”.
BIBLIOTECA NAZIONALE UNIVERSITARIA - TORINO
È oggi una “squadra” di 32 consulenti (in maggioranza laureati in
ingegneria) che possiedono conoscenze sistemistiche e
specialistiche con una predisposizione alla integrazione
interdisciplinare.
In questi 27 anni di attività delle 1614 Aziende-Committenti (al
31.12.2014) che hanno richiesto servizi consulenziali 956 sono
micro imprese (1-9 dipendenti), 385 sono piccole imprese (10-49
dip.), 206 sono medie imprese (50-249 dip.) e 59 sono grandi
imprese (250 dip. e oltre). Questa variegata tipologia di Clienti
nonché la trasformazione delle esigenze di mercato hanno
favorito l’evoluzione del Gruppo 2G Management Consulting
verso l’”impresa della conoscenza” sviluppando competenze
specifiche per “progettare soluzioni su misura” in grado di
soddisfare le esigenze espresse dalle Aziende-Committenti.
La creazione di conoscenza è un importante motore di
innovazione che può aprire nuovi mercati o spingere i consumatori,
utenti e cittadini al cambiamento. L’innovazione è quindi la
conversione di nuove idee in soluzioni utili nel settore delle
nuove tecnologie, dei prodotti, dei servizi, dei processi e dei
modelli organizzativi.
BASILICA DI SUPERGA (Filippo JUVARRA) - TORINO
 Pag. 4 di 7
n. 001 - GENNAIO 2015
La pesantezza e la rigidità non pagano più e l’Azienda che punta
al cambiamento deve adottare la logica e la pratica della agilità
strategica, organizzativa e gestionale.
Il futuro passa dalla capacità di innovare e quindi le Aziende devono
adottare con decisione il modello dell’economia della conoscenza.
La produzione ed il trasferimento della conoscenza richiede una
organizzazione specifica (impresa della conoscenza) che assiste
l’azienda-committente nella fase di elaborazione di dati ed
informazioni esterne (andamento dei mercati, situazione socioeconomica, norme, leggi, documenti contrattuali, ecc.). ed interne
(risultati economici, dati progettuali, andamento produttivo, efficacia
del modello organizzativo e gestionale, ecc.).
Le aziende che vogliono diventare più competitive devono
operare utilizzando sia le “risorse materiali” (umane, finanziarie, tecniche e tecnologiche) che le “risorse immateriali” (capitale umano, capitale relazionale, capitale organizzativo, capitale
sociale) interne ed esterne e che trovano radici nell’economia
della conoscenza.
Infatti si diventa più competitivi se si sfrutta meglio sia la
conoscenza posseduta che quella “prodotta in outsourcing”
poiché in questo modo si può alimentare un circuito cognitivo
redditizio nel lungo periodo.
Il Gruppo 2G Management Consulting produce conoscenza
operando su quattro aree di intervento (Supporto allo sviluppo
strategico, Miglioramento delle tecnologie e della catena di
fornitura, Realizzazione dei Sistemi di Gestione, Valorizzazione
delle Risorse Umane) utilizzando specifiche metodologie di
erogazione del servizio (Assistenza Consulenziale Annuale,
Consulenza Tecnica e Tecnologica, Consulenza Gestionale,
Consulenza Direzionale e Solution Providing).
SUPPORTO ALLO SVILUPPO STRATEGICO
DELLE IMPRESE
-
Sistema organizzativo
Business Process Reengineering
Amministrazione, Finanza e Controllo
Information Technology
Ingegneria Forense
SISTEMI DI GESTIONE DELL’IMPRESA
-
Sistema di Gestione per la Qualità
Sistema di Gestione per l’Ambiente
Sistema di Gestione per la Sicurezza
Sistema di Gestione dell’Energia
Sistema di Gestione del Rischio Aziendale
Rapporto sul Capitale Intellettuale dell’impresa
Modello di Organizzazione, Gestione e
Controllo (D.Lgs. 231/01)
MIGLIORAMENTO DELLE TECNOLOGIE E DELLA
CATENA DI FORNITURA
-
Progettazione e gestione sistema di fornitura
Logistica
Marcatura CE
Sicurezza generale dei prodotti
Responsabilità per danno da prodotto difettoso
Prodotti alimentari e loro sicurezza
Innovazione dei processi produttivi/prodotti
Diagnosi tecnica sulle cause dei difetti e delle
rotture nei materiali
- Saldatura: processi, coordinamento e controlli
- World Class Manufacturing
VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE
- Analisi delle competenze
- Formazione direzionale
- Formazione tecnica: saldatura, prove non
distruttive, trattamenti termici e superficiali,
materiali metallici, materiali compositi ecc.
Questa suddivisione consente di avere inizialmente una visione
sistemica delle problematiche aziendali e successivamente di
individuare gli interventi necessari a risolvere i problemi posti.
Inoltre è possibile individuare anche il più idoneo modello di
erogazione in funzione dell’obiettivo da raggiungere.
Nella nostra “impresa della conoscenza” è fondamentale il
comporsi delle “fasi di produzione” in un sistema integrato
poiché in termini di economia della conoscenza tutte le
conoscenze richieste per arrivare al risultato sono importanti.
PALAZZO CARIGNANO (Guarino GUARINI) –TORINO
 Pag. 5 di 7
n. 001 - GENNAIO 2015
Per questo motivo i nostri sistemisti, esperti e specialisti
operano come in una rete con un continuo scambio di dati e
informazioni nonché di metodi di produzione della conoscenza.
L’unità operativa non è dunque rappresentata dal singolo
consulente ma dalla “filiera cognitiva nel suo insieme”.
Il “processo generatore di conoscenza” sviluppato dal Gruppo 2G è
costituito da risorse umane che operano in rete per creare una
“intelligenza collettiva” in grado di ricomporre le conoscenze
sul sistema e/o sul prodotto/servizio integrando le conoscenze
specifiche di settore.
Gli esperti del Gruppo 2G lavorano in team per incrementare la
capacità di soluzione e quindi affrontare efficacemente le
richieste delle Aziende-Committenti.
Lavorare in team non è una scelta ideologica o un vestito alla moda
ma un obbligo gestionale per operare sul “mercato dell’economia
della conoscenza” in un periodo di grandi cambiamenti.
Il Centro Ricerca & Sviluppo del Gruppo 2G svolge un ruolo
importante per favorire l’innovazione organizzativa e gestionale
attraverso la produzione di conoscenza che mette in opera
nuove concezioni nei processi decisionali strategici, nei
modelli organizzativi e nei meccanismi operativi, il cui continuo
adattamento alle mutevoli esigenze ambientali ed interne risulta
cruciale per la sopravvivenza e lo sviluppo dell’Azienda.
ARCO OLIMPICO (2006) – TORINO
COME AVVIARE UN PERCORSO
DI INNOVAZIONE ORGANIZZATIVA
E GESTIONALE
Gestire in modo ottimale i cambiamenti aziendali per adattarsi a
nuove esigenze di mercato e/o a nuovi requisiti prescrittivi di norme,
leggi e regolamenti e quindi per cercare nuovi vantaggi competitivi,
richiede periodicamente di fare il punto zero della situazione.
Il check up si propone quindi di rilevare gli aspetti critici dell’azienda
nonché i suoi punti di forza evidenziando in particolare gli squilibri
presenti e fornendo una linea guida per il loro superamento.
Nel 2015 le Aziende saranno impegnate in un processo di
innovazione di modelli organizzativi e gestionali, di processi
aziendali e di prodotti per dare una risposta efficace ed
efficiente ai cambiamenti del mercato.
L’innovazione è per sua natura incerta e la riduzione del rischio di
insuccesso passa attraverso fasi di cui al primo posto c’è
sicuramente il check up iniziale.
Il check up offre vantaggi significativi all’imprenditore: una
analisi sullo stato di salute generale della sua Azienda o su
aspetti specialistici, l’occasione per confrontare le proprie
vedute con esperti di organizzazione, un servizio efficace con
impatto quasi nullo sull’attività aziendale ordinaria.
BOLLA DEL LINGOTTO (Renzo PIANO) e GRATTACIELO
DELLA REGIONE (Massimiliano FUKSAS) - TORINO
 Pag. 6 di 7
n. 001 - GENNAIO 2015
I dati e le informazioni raccolte in questa fase saranno analizzate
dagli esperti di organizzazione, sistemi e prodotti del Gruppo 2G
che potranno così formulare una proposta operativa
personalizzata ai bisogni dell’Azienda-Cliente.
proprio interno prassi specifiche in grado di favorire un solido
vantaggio competitivo. Vantaggio che si può ottenere convivendo
con la complessità emergente e valorizzando allo stesso tempo la
peculiarità dell’Azienda.
L’efficacia degli interventi che saranno proposti dipenderà
dalle competenze e dalla professionalità dell’“impresa della
conoscenza” ma la nostra esperienza ci dice che dipenderà
anche
dall’atteggiamento
dell’imprenditore
e/o
del
management aziendale.
Contemporaneamente si deve controllare la struttura di costo, si
deve favorire una corretta gestione finanziaria, si deve operare
una difesa dai nuovi competitor emergenti sia a livello locale
che mondiale anche perché nessun modello di business può
essere fissato sulla pagina per sempre. La storia continua, si evolve,
cambia.
Questi sono chiamati ad assumere un atteggiamento attivo e
propulsivo, evitando comportamenti simbolici e promuovendo azioni
concrete, le quali includano l’innovazione in un preciso disegno
strategico. Perché ciò avvenga, risulta necessario l’adeguamento
della cultura aziendale, affinchè la ricerca e l’implementazione
del “nuovo” non vengano vissuti come cambiamenti traumatici, fonti di resistenze interne, ma diventino parte integrante del
complesso di principi, assunti e convinzioni, diffusi e condivisi
all’interno dell’azienda e che ne costituiscono la cultura.
Ci deve cioè essere la consapevolezza che se c’è un problema si
deve ammettere la sua esistenza e si deve valutare la sua
importanza; si deve affrontare il problema in modo serio
evitando la tentazione di varare provvedimenti cosmetici e
temporanei, ma soprattutto si deve capire che un problema è
certamente una minaccia ma può diventare anche una ghiotta
opportunità di business.
In uno scenario ad elevata complessità gli strumenti tecnicomanageriali (“cassetta degli attrezzi”) che saranno individuati
nella fase di check up potranno essere essenziali per
sviluppare nuove “capabilities” distintive e per individuare al
MONUMENTO AL PO – PIAZZA C.L.N. TORINO
Il Gruppo 2G Management Consulting ha come obiettivo quello di
assumere il ruolo di partner dell’Azienda-Committente per
assisterla nella fase di rilevazione e successiva elaborazione di
risposte specifiche alle domande che ogni “originale” situazione
imprenditoriale si pone per continuare a competere sul mercato. La
presentazione del risultato del CHECK UP GRATUITO alla
Direzione aziendale sarà quindi l’occasione per una valutazione
dell’analisi e delle proposte operative che potranno essere indicate dai ns. esperti.
SE VOLETE FISSARE UN
APPUNTAMENTO PER IL CHECK UP
GRATUITO CON I NOSTRI ESPERTI
E/O PER CONOSCERE E VALUTARE I
SERVIZI DEL GRUPPO 2G POTETE
CONTATTARE IL NOSTRO UFFICIO
MARKETING
Sig.ra Cristina GAGLIARDO
Tel. 011 505062 - Fax 011 504660
[email protected]
MONUMENTO ALLA DORA RIPARIA – PIAZZA C.L.N. TORINO
 Pag. 7 di 7