LVenture Group S.p.A. Sede Legale in Roma, Via Giovanni Giolitti, 34 Capitale sociale Euro 3.954.000,00 interamente versato Codice Fiscale: 81020000022 Partita IVA: 019325000026 PROSPETTO INFORMATIVO RELATIVO ALL’AMMISSIONE A NEGOZIAZIONE SUL MERCATO TELEMATICO AZIONARIO ORGANIZZATO E GESTITO DA BORSA ITALIANA S.p.A. DI AZIONI ORDINARIE DI LVenture Group S.p.A. Emittente Prospetto Informativo depositato presso Consob in data 8 luglio 2014 a seguito del provvedimento di approvazione con nota del 8 luglio 2014, protocollo n. 0057430/14. L’adempimento di pubblicazione del Prospetto Informativo non comporta alcun giudizio di Consob sull’opportunità dell’investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie allo stesso relativi. Il Prospetto Informativo è disponibile presso la sede legale dell’Emittente, in Roma, Via Giovanni Giolitti n. 34, e sul sito internet dell’Emittente, www.lventuregroup.com. 1 AVVERTENZA PER GLI INVESTITORI (1) Al fine di effettuare un corretto apprezzamento dell’investimento in azioni dell’Emittente, gli investitori sono invitati a valutare gli specifici fattori di rischio relativi all’Emittente e a EnLabs S.r.l., unica società controllata dall’Emittente, al settore di attività in cui esso opera, nonché agli strumenti finanziari. Per una dettagliata indicazione dei fattori di rischio si veda la Sezione Prima, Capitolo IV (Fattori di Rischio) del Prospetto Informativo. Il Gruppo ha una limitata storia operativa pregressa: l’azionista di controllo, il Consiglio di Amministrazione e il management attuale sono subentrati ai precedenti all’esito dell’Aumento di Capitale 2013. L’avvio dell’attuale operatività del Gruppo deriva dall’acquisizione di LVenture S.r.l. (successivamente incorporata nell’Emittente), società già operante nel venture capital, mediante la quale l’Emittente ha acquisito, indirettamente, l’intero capitale sociale di EnLabs e la partecipazione in n. 10 Start-up. Tale operazione, del valore complessivo di Euro 1.678 mila, era qualificabile quale operazione con parte correlata di maggiore rilevanza, posto che il Dott. Luigi Capello, da una parte, già era Amministratore Delegato e azionista di controllo dell’Emittente e, dall’altra parte, era Consigliere e azionista di maggioranza di LVenture S.r.l.. Il presente Prospetto Informativo contiene alcune previsioni relative a ricavi e al risultato d’esercizio del Gruppo per il periodo 2014-2017, tratte dagli obiettivi strategici di sviluppo definiti nel Piano Industriale sul cui raggiungimento sussistono significative incertezze. In particolare: i) non si dispone di una serie storica delle performance aziendali del Gruppo con l’assetto organizzativo ed il modello di business attuali; ii) gli obiettivi si basano in buona parte su azioni ed eventi che non sono controllabili, o lo sono solo in parte, dal management; iii) tra le assunzioni alla base del Piano Industriale vi è il buon esito dell’Aumento di Capitale. Alla Data del Prospetto il capitale circolante del Gruppo ammonta a circa Euro 0,5 milioni e il Gruppo ha un fabbisogno finanziario complessivo per i 12 mesi successivi alla Data del Prospetto di Euro 4,2 milioni, di cui Euro 2,7 milioni per gli investimenti in Start-up programmati. Pertanto, i proventi netti dell’Aumento di Capitale, che non è assistito da un consorzio di garanzia, saranno destinati alla copertura del fabbisogno finanziario netto del Gruppo pari a circa Euro 3,7 milioni per i 12 mesi successivi alla Data del Prospetto. L’azionista di maggioranza LV.EN. ha assunto l’impegno irrevocabile (non assistito da garanzie personali o reali) alla sottoscrizione di Euro 1.000.000,00 dell’Aumento di Capitale (che corrisponde a un importo inferiore alla quota dei Diritti di Opzione ad esso spettanti). Nel caso in cui l’Aumento di Capitale non fosse sottoscritto dall’azionista di riferimento per l’integrale quota di sua competenza e dagli ulteriori azionisti, il Gruppo dovrà ridurre gli investimenti previsti dal Piano Industriale, con conseguente ritardo nel raggiungimento degli Obiettivi Strategici ivi previsti. Nel caso di mancata integrale sottoscrizione dell’Aumento di Capitale, il Gruppo dovrà fare ricorso ad altre fonti di finanziamento o a operazioni straordinarie, per non compromettere la continuità aziendale del Gruppo stesso. Nel caso di mancato integrale buon esito dell’Aumento di Capitale e in assenza di altre fonti di finanziamento o di operazioni straordinarie, le risorse finanziarie a disposizione del Gruppo si esauriranno entro il mese di agosto 2014. 1 Per i termini non definiti nella presente Avvertenza si rinvia alle Definizioni e al Glossario. 2 INDICE **.***.** DEFINIZIONI .................................................................................................................................................. 9 NOTA DI SINTESI........................................................................................................................................ 18 SEZIONE PRIMA - PROSPETTO INFORMATIVO ........................................................................... 37 CAPITOLO I - PERSONE RESPONSABILI .......................................................................................... 38 1.1 Responsabili del Prospetto Informativo ............................................................................................. 38 1.2 Dichiarazione di responsabilità ............................................................................................................. 38 CAPITOLO II - REVISORI LEGALI DEI CONTI ............................................................................... 39 2.1 Revisori legali dell’Emittente ................................................................................................................ 39 2.2 Informazioni sui rapporti con la Società di Revisione ...................................................................... 39 CAPITOLO III - INFORMAZIONI FINANZIARIE SELEZIONATE ........................................... 40 3.1 Informazioni finanziarie selezionate relative agli esercizi passati .................................................... 40 3.1.1 Informazioni patrimoniali-finanziarie............................................................................................... 40 3.1.2 Informazioni economiche .................................................................................................................. 42 3.1.3 Informazioni finanziarie selezionate relative a periodi infrannuali .............................................. 43 CAPITOLO IV - FATTORI DI RISCHIO ................................................................................................ 44 4.1 Fattori di rischio relativi al Gruppo ..................................................................................................... 44 4.1.1 Rischi connessi alla limitata storia operativa.................................................................................... 44 4.1.2 Rischi connessi al capitale circolante netto ...................................................................................... 45 4.1.3 Rischi connessi alla mancata comparabilità dei dati relativi al Bilancio Consolidato 2013 e al Bilancio Individuale 2012 .................................................................................................................. 46 4.1.4 Rischi connessi al mancato raggiungimento degli obiettivi del Piano Industriale...................... 47 A) Previsioni dell’andamento economico finanziario del Gruppo ........................................................ 47 B) Mantenimento delle assunzioni ed attuazione delle linee strategiche .............................................. 48 C) Rischi connessi alle attività di investimento dell’Emittente ............................................................... 49 D) Rischi connessi all’incertezza circa il conseguimento di utili e la distribuzione di dividendi ....... 50 4.1.5 Rischi connessi alle attività di investimento in Start-up .................................................................. 50 4.1.6 Rischi connessi all’Exit dalle Start-up ................................................................................................ 52 4.1.7 Rischi connessi a obblighi di Exit dalle Start-up .............................................................................. 52 4.1.8 Rischi connessi alla valutazione delle partecipazioni in cui investe l’Emittente ......................... 53 4.1.9 Rischi connessi alla rapidità del processo decisionale .................................................................... 53 4.1.10 Rischi connessi all’affidabilità del management delle Start-up .......................................................... 53 4.1.11 Rischi connessi ai diritti di privativa delle Start-up.......................................................................... 53 4.1.12 Rischi connessi alla dipendenza da figure chiave ........................................................................... 54 4.1.13 Rischi connessi ai contratti di lavoro a termine e ai contratti di collaborazione a progetto .... 54 4.1.14 Rischi connessi ad accordi strategici che il Gruppo ha in essere ................................................. 55 4.1.15 Rischi connessi alle operazioni con parti correlate ........................................................................ 55 4.1.16 Rischi connessi a potenziali conflitti di interesse ........................................................................... 56 4.1.17 Rischi connessi al parziale adeguamento alle disposizioni in materia di governo societario ... 56 4.1.18 Rischi connessi alla concentrazione delle deleghe operative ........................................................ 57 4.1.19 Rischi connessi all’accesso di informazioni riservate ..................................................................... 57 4.2 Fattori di rischio connessi al settore e al mercato in cui l’Emittente e il Gruppo operano ......... 57 4.2.1 Dichiarazioni di preminenza e informazioni previsionali in merito all’evoluzione del mercato di riferimento ....................................................................................................................................... 57 4.2.2 Rischi connessi alla congiuntura economico-finanziaria ............................................................... 57 4.2.3 Rischi connessi al quadro normativo in cui opera il Gruppo ....................................................... 58 4.3 Fattori di rischio relativi agli strumenti finanziari oggetto di ammissione a negoziazione .......... 58 3 4.3.1 Rischi connessi alla liquidabilità e volatilità delle azioni ................................................................ 58 4.3.2 Rischi connessi agli effetti diluitivi dell’Aumento di Capitale ....................................................... 58 4.3.3 Rischi connessi all’andamento delle quotazioni in funzione dell’attività dell’Emittente ........... 59 CAPITOLO V - INFORMAZIONI SULL’EMITTENTE ..................................................................... 60 5.1 Storia ed evoluzione dell’Emittente ..................................................................................................... 60 5.1.1 Denominazione legale e commerciale dell’Emittente .................................................................... 60 5.1.2 Luogo di registrazione dell’Emittente e suo numero di registrazione ......................................... 60 5.1.3 Data di costituzione e durata dell’Emittente ................................................................................... 60 5.1.4 Domicilio e forma giuridica, legislazione in base alla quale opera l’Emittente, Paese di costituzione e sede sociale ................................................................................................................. 61 5.1.5 Fatti importanti nell’evoluzione dell’attività dell’Emittente e del Gruppo.................................. 61 5.2 Principali investimenti............................................................................................................................ 65 5.2.1 Investimenti effettuati nel corso del biennio 2012-2013 ............................................................... 65 5.2.2 Investimenti in corso di realizzazione .............................................................................................. 67 5.2.2.1 Investimenti in Start-up realizzati dall’Emittente ............................................................................ 67 5.2.2.2 Impegni di investimento in Start-up .................................................................................................. 68 5.2.3 Investimenti futuri ............................................................................................................................... 68 5.3 Condizioni, statistiche relative all’Offerta, calendario previsto e modalità di sottoscrizione dell’Offerta ........................................................................................................................................... 69 5.3.1 Caratteristiche delle Azioni ................................................................................................................ 69 5.3.2 Descrizione dei diritti, compresa qualsiasi loro limitazione, connessi alle Azioni e modalità per il loro esercizio..................................................................................................................................... 70 5.3.3 Periodo di Offerta ............................................................................................................................... 70 5.3.4 Pubblicazione dei risultati dell’Offerta ............................................................................................. 71 5.3.5 Impegni di sottoscrizione ................................................................................................................... 72 5.4 Ragioni dell’Offerta e impiego dei proventi ....................................................................................... 72 CAPITOLO VI - PANORAMICA DELLE ATTIVITÀ ......................................................................... 74 6.1 Principali attività dell’Emittente e il Gruppo LVG ........................................................................... 74 6.2 L’attività di Acceleratore ........................................................................................................................ 76 6.2.1 La selezione dei progetti imprenditoriali .......................................................................................... 77 6.2.2 L’investimento ..................................................................................................................................... 77 6.2.3 Il Programma di Accelerazione ......................................................................................................... 78 6.3 L’attività di Venture ................................................................................................................................. 79 6.3.1 Selezione delle Start-up accelerate..................................................................................................... 79 6.3.2 Selezione delle Start-up non accelerate ............................................................................................ 79 6.3.3 L’Investimento (Follow On o Seed) ...................................................................................................... 80 6.3.4 Attività di gestione del portafoglio .................................................................................................... 80 6.4 Il mercato di riferimento ....................................................................................................................... 81 6.4.1 Il settore economico internet ............................................................................................................... 82 6.4.2 Impatto di internet sull’imprenditoria ................................................................................................. 84 6.4.3 Cambiamento in atto nel mercato degli investimenti internet ........................................................ 85 6.4.4 L’avvento dei programmi di accelerazione ...................................................................................... 87 6.4.5 Lo scenario italiano degli investimenti in start-up .......................................................................... 90 6.4.6 L’opportunità italiana .......................................................................................................................... 95 6.5 Il posizionamento competitivo dell’Emittente ................................................................................... 96 6.6 Principali concorrenti dell’Emittente ................................................................................................... 98 6.7 Il Portafoglio dell’Emittente ................................................................................................................. 99 6.8 Il Quadro Normativo di Riferimento ................................................................................................ 102 4 6.8.1 6.8.2 6.8.3 6.8.4 Incubatori Certificati ......................................................................................................................... 102 Start-up Innovative............................................................................................................................ 104 Agevolazioni relative a Incubatori Certificati e start-up innovative ........................................... 105 Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze recante le modalità di attuazione previste in materia di incentivi fiscali all’investimento in start-up innovative.......................... 105 6.9 Fattori straordinari................................................................................................................................ 106 6.10 Fonti delle dichiarazioni dell’Emittente sulla posizione concorrenziale ..................................... 106 6.11 Informazioni in ordine all’andamento gestionale nell’esercizio 2012 dell’Emittente, di LVenture S.r.l. e EnLabs .................................................................................................................. 106 6.11.1 Andamento gestionale di LVenture S.r.l. al 31 dicembre 2012 .................................................. 106 6.11.2 Andamento gestionale di EnLabs al 31 dicembre 2012 .............................................................. 109 6.11.3 Andamento gestionale dell’Emittente al 31 dicembre 2012 ....................................................... 111 6.11.4 Andamento congiunto di LVenture S.r.l. e dell’Emittente nel 2012 ......................................... 113 CAPITOLO VII – STRUTTURA ORGANIZZATIVA........................................................................ 117 7.1 Descrizione del Gruppo a cui appartiene l’Emittente ..................................................................... 117 7.2 Descrizione della società controllata dall’Emittente ........................................................................ 118 CAPITOLO VIII – IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI ........................................................ 119 CAPITOLO IX – RESOCONTO DELLA SITUAZIONE GESTIONALE E FINANZIARIA . 120 9.1 Situazione finanziaria ........................................................................................................................... 121 9.2 Gestione operativa................................................................................................................................ 126 9.2.1 Informazioni riguardanti fattori importanti che hanno avuto ripercussioni significative sul reddito derivante dall’attività dell’Emittente ................................................................................. 126 9.2.2 Informazioni riguardanti variazioni sostanziali dei ricavi dell’Emittente .................................. 128 9.2.3 Informazioni riguardanti politiche o fattori di natura governativa, economica, fiscale, monetaria o politica che abbiano avuto, o potrebbero, direttamente o indirettamente, ripercussioni significative sull’attività dell’Emittente ................................................................... 129 CAPITOLO X - RISORSE FINANZIARIE ........................................................................................... 131 10.1 Fonti, importi e flussi di cassa del Gruppo ..................................................................................... 131 10.2 Limitazioni all’uso delle risorse finanziarie con ripercussioni significative sull’attività dell’Emittente .................................................................................................................................... 133 CAPITOLO XI - RICERCA E SVILUPPO, BREVETTI E LICENZE ............................................ 134 CAPITOLO XII - INFORMAZIONI SULLE TENDENZE PREVISTE ....................................... 135 12.1 Tendenze più significative manifestatesi recentemente nell’andamento della produzione, delle vendite e delle scorte e nell’evoluzione dei costi e prezzi di vendita dalla chiusura dell’ultimo esercizio fino alla Data del Prospetto............................................................................................. 135 12.2 Informazioni su tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti noti che potrebbero ragionevolmente avere ripercussioni significative sulle prospettive del Gruppo almeno per l’esercizio in corso ............................................................................................................................. 135 CAPITOLO XIII - PREVISIONI O STIME DEGLI UTILI .............................................................. 136 13.1 Illustrazione dei principali presupposti delle previsioni o stime di utili ..................................... 136 13.1.1 Assunzioni di carattere generale ............................................................................................................. 136 13.1.2 Principali assunzioni ipotetiche sottostanti le elaborazioni del Piano Industriale ................... 138 13.1.3 Assunzioni ipotetiche circa le evoluzioni del mercato, l’andamento dei costi e dei proventi o di fattori che ne influenzino apprezzabilmente l’evoluzione ...................................................... 139 13.1.4 Assunzioni ipotetiche circa l’andamento della posizione finanziaria o di fattori che ne influenzino apprezzabilmente l’evoluzione ................................................................................... 139 13.1.5 Assunzioni di carattere ipotetico circa alcuni presupposti essenziali al raggiungimento degli obiettivi del Piano Industriale ......................................................................................................... 140 5 13.2 Relazione sulle verifiche svolte sulle previsioni e stime ................................................................ 141 13.3 Dati previsionali .................................................................................................................................. 141 13.3.1 Dati previsionali individuali dell’Emittente ................................................................................... 142 13.4 Previsioni degli utili contenute in altri prospetti ............................................................................ 142 CAPITOLO XIV - ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE O DI VIGILANZA E ALTI DIRIGENTI ...................................................................................................................... 143 14.1 Informazioni circa gli organi amministrativi, di direzione e di vigilanza e alti dirigenti ........... 143 14.1.1 Consiglio di Amministrazione ......................................................................................................... 143 14.1.2 Collegio Sindacale ............................................................................................................................. 147 14.2 Conflitti di interessi dei membri del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale 154 CAPITOLO XV - REMUNERAZIONI E BENEFICI ........................................................................ 156 15.1 Remunerazione e benefici a favore dei membri del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale per i servizi resi in qualsiasi veste .................................................................. 156 15.2 Ammontare degli importi accantonati o accumulati dall’Emittente o dalla sua controllata per la corresponsione di pensioni, indennità di fine rapporto o benefici analoghi ............................ 157 CAPITOLO XVI - PRASSI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE .................................. 158 16.1 Data di scadenza del periodo di permanenza nella carica attuale, se del caso, e periodo durante il quale la persona ha rivestito tale carica ....................................................................................... 158 16.2 Contratti di lavoro stipulati dai membri degli organi di amministrazione, di direzione o di vigilanza con l’Emittente o con le società controllate che prevedono indennità di fine rapporto .............................................................................................................................................. 158 16.3 Comitati interni al Consiglio di Amministrazione ......................................................................... 159 16.3.1 Comitato Controllo e Rischi............................................................................................................ 159 16.3.2 Comitato per le Nomine e la Remunerazione .............................................................................. 159 16.3.3 Comitato Operazioni con Parti Correlate ..................................................................................... 159 16.4 Recepimento delle norme in materia di governo societario ......................................................... 159 CAPITOLO XVII - DIPENDENTI ......................................................................................................... 161 17.1 Numero dipendenti ............................................................................................................................ 161 17.2 Partecipazioni azionarie e stock option ............................................................................................... 161 17.3 Altri accordi di partecipazione dei dipendenti al capitale dell’Emittente ................................... 162 CAPITOLO XVIII - PRINCIPALI AZIONISTI ................................................................................... 163 18.1 Azionisti che detengono partecipazioni superiori al 2% del capitale sociale dell’Emittente ... 163 18.2 Diritti di voto diversi in capo ai principali azionisti ...................................................................... 163 18.3 Indicazione dell’eventuale soggetto controllante ........................................................................... 163 18.4 Accordi che possono determinare una variazione dell’assetto di controllo dell’Emittente ..... 163 CAPITOLO XIX - OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE ...................................................... 164 Si segnala che, ad eccezione dell’operazione di integrazione aziendale di LVenture S.r.l. nell’Emittente, le ulteriori operazioni con parti correlate sopra indicate hanno una incidenza trascurabile sui conti del Gruppo e dell’Emittente. ..................................................................... 168 CAPITOLO XX - INFORMAZIONI FINANZIARIE RIGUARDANTI LE ATTIVITÀ E LE PASSIVITÀ, LA SITUAZIONE FINANZIARIA E I PROFITTI E LE PERDITE DELL’EMITTENTE ...................................................................................................................... 169 20.1 Informazioni finanziarie relative agli esercizi passati .................................................................... 169 20.1.1 Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata ................................................ 170 20.1.2 Prospetto del conto economico consolidato ................................................................................ 171 20.1.3 Prospetto del conto economico complessivo consolidato ......................................................... 172 20.1.4 Rendiconto finanziario consolidato ............................................................................................... 172 20.1.5 Prospetto delle variazioni di patrimonio netto consolidato ........................................................ 174 6 20.2 20.3 20.3.1 20.3.2 20.3.3 Informazioni finanziarie .................................................................................................................... 175 Revisione delle informazioni finanziarie annuali ........................................................................... 175 Revisione delle informazioni riguardanti gli esercizi passati ....................................................... 175 Altre informazioni contenute nel Prospetto Informativo sottoposte a revisione contabile .. 176 Indicazione di informazioni finanziarie contenute nel Prospetto Informativo non estratte dai bilanci assoggettati a revisione contabile ....................................................................................... 176 20.4 Data delle ultime informazioni finanziarie ...................................................................................... 176 20.5 Informazioni finanziarie infrannuali e altre informazioni finanziarie ......................................... 176 20.6 Politica dei dividendi .......................................................................................................................... 176 20.7 Procedimenti giudiziali e arbitrali ..................................................................................................... 176 20.8 Cambiamenti significativi nella situazione finanziaria o commerciale dell’Emittente .............. 177 CAPITOLO XXI - INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI ............................................................... 178 21.1 Capitale sociale .................................................................................................................................... 178 21.1.1 Capitale sociale sottoscritto e versato ............................................................................................ 178 21.1.2 Esistenza di azioni non rappresentative del capitale, precisazione del loro numero e delle loro caratteristiche principali ................................................................................................................... 178 21.1.3 Azioni proprie e azioni detenute da società controllate .............................................................. 178 21.1.4 Ammontare delle obbligazioni convertibili, scambiabili o con warrant, con indicazione delle modalità di conversione, scambio o sottoscrizione ..................................................................... 178 21.1.5 Esistenza di diritti e/o obblighi di acquisto su capitale autorizzato, ma non emesso o di un impegno all’aumento del capitale .................................................................................................... 179 21.1.6 Esistenza di offerte in opzione aventi ad oggetto il capitale di società del Gruppo ............... 179 21.1.7 Evoluzione del capitale sociale negli esercizi passati ................................................................... 179 21.2 Atto costitutivo e Statuto ................................................................................................................ 179 21.2.1 Oggetto sociale e scopi dell’Emittente........................................................................................... 179 21.2.2 Sintesi delle disposizioni dello Statuto riguardanti i membri degli organi di amministrazione, di direzione e di vigilanza ................................................................................................................. 180 21.2.3 Diritti e privilegi connessi alle azioni ............................................................................................. 187 21.2.4 Modifica dei diritti dei possessori delle azioni .............................................................................. 187 21.2.5 Previsioni statutarie relative alle Assemblee dell’Emittente ........................................................ 187 21.2.6 Previsioni statutarie che potrebbero avere l’effetto di ritardare, rinviare o impedire la modifica dell’assetto di controllo dell’Emittente .......................................................................................... 188 21.2.7 Obblighi di comunicazioni al pubblico delle partecipazioni rilevanti ....................................... 188 21.2.8 Disposizioni statutarie relative alla modifica del capitale ............................................................ 189 CAPITOLO XXII - CONTRATTI IMPORTANTI............................................................................... 190 CAPITOLO XXIII - INFORMAZIONI PROVENIENTI DA TERZI, PARERI DI ESPERTI E DICHIARAZIONI DI INTERESSI ............................................................................................ 194 23.1 Relazioni e pareri di esperti ............................................................................................................... 194 23.2 Informazioni provenienti da terzi .................................................................................................... 194 CAPITOLO XXIV - DOCUMENTI ACCESSIBILI AL PUBBLICO ............................................... 195 CAPITOLO XXV - INFORMAZIONI SULLE PARTECIPAZIONI .............................................. 196 SEZIONE SECONDA - NOTA INFORMATIVA ............................................................................... 197 CAPITOLO I - PERSONE RESPONSABILI ........................................................................................ 198 1.1 Responsabili del Prospetto Informativo ........................................................................................... 198 1.2 Dichiarazione di responsabilità ........................................................................................................... 198 CAPITOLO II - FATTORI DI RISCHIO ............................................................................................... 199 CAPITOLO III - INFORMAZIONI ESSENZIALI ............................................................................. 200 3.1 Dichiarazione della Società relativa al capitale circolante ............................................................... 200 7 3.2 Fondi propri e indebitamento............................................................................................................. 200 3.3 Interessi di persone fisiche e giuridiche partecipanti all’offerta ..................................................... 201 CAPITOLO IV - INFORMAZIONI RIGUARDANTI GLI STRUMENTI FINANZIARI DA AMMETTERE ALLA NEGOZIAZIONE ................................................................................ 202 4.1 Descrizione delle Azioni ...................................................................................................................... 202 4.2 Legislazione ai sensi della quale le Azioni sono state emesse ........................................................ 202 4.3 Caratteristiche delle Azioni ................................................................................................................. 202 4.4 Valuta delle Azioni ............................................................................................................................... 202 4.5 Descrizione dei diritti, compresa qualsiasi loro limitazione, connessi alle Azioni e modalità per il loro esercizio ...................................................................................................................................... 202 4.6 Indicazione delle delibere, autorizzazioni e approvazioni in virtù delle quali le Azioni sono state o saranno emesse .............................................................................................................................. 203 4.7 Periodo di Offerta e data prevista per l’emissione delle Azioni..................................................... 203 4.8 Eventuali restrizioni alla libera trasferibilità delle Azioni................................................................ 204 4.9 Indicazione dell’esistenza di eventuali norme in materia di obbligo di offerta al pubblico di acquisto e/o di offerta di acquisto residuali in relazione alle Azioni ......................................... 204 4.10 Offerte pubbliche di acquisto effettuate sulle Azioni dell’Emittente nel corso dell’ultimo esercizio e nell’esercizio in corso .................................................................................................... 204 4.11 Regime fiscale ...................................................................................................................................... 204 CAPITOLO V - CONDIZIONI DELL’OFFERTA .............................................................................. 222 CAPITOLO VI - AMMISSIONE ALLA NEGOZIAZIONE E MODALITÀ DI NEGOZIAZIONE ......................................................................................................................... 223 6.1 Mercati di quotazione........................................................................................................................... 223 6.2 Altri mercati regolamentati.................................................................................................................. 223 6.3 Collocamento privato contestuale dell’Offerta ................................................................................ 223 6.4 Impegni degli intermediari nelle operazioni sul mercato secondario ............................................ 223 6.5 Stabilizzazione ....................................................................................................................................... 223 CAPITOLO VII - POSSESSORI DI STRUMENTI FINANZIARI CHE PROCEDONO ALLA VENDITA......................................................................................................................................... 224 7.1 Azionista venditore .............................................................................................................................. 224 7.2 Strumenti finanziari offerti .................................................................................................................. 224 7.3 Accordi di lock-up .................................................................................................................................. 224 CAPITOLO VIII - SPESE LEGATE ALL’OFFERTA ......................................................................... 225 8.1 Proventi netti totali e stima delle spese totali legate all’Offerta ..................................................... 225 CAPITOLO IX - DILUIZIONE ............................................................................................................... 226 9.1 Ammontare e percentuale della diluizione ........................................................................................ 226 CAPITOLO X - INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI .................................................................... 227 10.1 Soggetti che partecipano all’operazione .......................................................................................... 227 10.2 Altre informazioni sottoposte a revisione....................................................................................... 227 10.3 Pareri e relazioni redatti da esperti ................................................................................................... 227 10.4 Informazioni provenienti da terzi e indicazione delle fonti ......................................................... 227 APPENDICE ................................................................................................................................................. 228 8 DEFINIZIONI Si riporta, di seguito, un elenco delle definizioni utilizzate all’interno del Prospetto Informativo. Tali definizioni, salvo ove diversamente specificato, hanno il significato di seguito indicato. Si precisa che per le definizioni sotto riportate, ogni qualvolta il contesto lo richieda, la forma singolare include la forma plurale e viceversa. Assemblea L’assemblea ordinaria o straordinaria, a seconda del caso, degli Azionisti di LVG. Aumento di Capitale L’aumento del capitale sociale, in forma scindibile e a pagamento, da eseguirsi entro il termine ultimo del 30 settembre 2014, deliberato dall’Assemblea straordinaria in data 30 aprile 2014, da offrirsi in opzione agli Azionisti ai sensi dell’articolo 2441, primo comma, del Codice Civile, per un ammontare massimo (comprensivo del sovrapprezzo) di Euro 4.990.000,00 e determinato dal Consiglio di Amministrazione del 2 luglio 2014 in massimi Euro 4.970.000,00. Aumento di Capitale 2013 L’aumento di capitale deliberato dall’Assemblea del 29 dicembre 2012 per un importo complessivo massimo di Euro 4.990.000,00 – avvalendosi, stante la situazione di crisi, dell’esenzione OPA di cui all’art. 49, punto 3, lettera c) c.d. “whitewash” (per maggiori informazioni si veda il Sezione Prima, Capitolo V, Paragrafo 5.1.5, del Prospetto Informativo). Azioni Le massime n. 7.100.000 azioni ordinarie LVG rivenienti dall’Aumento di Capitale, aventi le stesse caratteristiche delle azioni ordinarie LVG in circolazione alla Data del Prospetto e oggetto dell’Offerta in Opzione per le quali è richiesta ammissione a negoziazione. Azionisti Collettivamente, i soci dell’Emittente. Bilancio Consolidato 2013 Il bilancio consolidato dell’Emittente al 31 dicembre 2013. Bilancio Individuale 2012 Il bilancio individuale dell’Emittente al 31 dicembre 2012. Codice Civile Il Regio Decreto del 16 marzo 1942, n. 262, come successivamente integrato e modificato. Codice di Autodisciplina Il Codice di Autodisciplina delle società quotate predisposto dal Comitato per la Corporate Governance delle società quotate, promosso da Borsa Italiana, vigente alla Data del Prospetto. Collegio Sindacale Il collegio sindacale della Società. Comitato per le Operazioni con Parti Correlate Il Comitato Operazioni Parti Correlate, istituito dal Consiglio di Amministrazione del 29 dicembre 2012 - in conformità al Regolamento Parti Correlate Consob – e composto da tre Consiglieri, 9 di cui uno non esecutivo, il Dott. Roberto Magnifico, e due non esecutivi e indipendenti, l’Avv. Laura Pierallini e la Dott.ssa Livia Amidani Aliberti e presieduto da quest’ultima. Consiglio di Amministrazione Il consiglio di amministrazione della Società. Consob Commissione Nazionale per le Società e la Borsa, con sede in Roma, Via G.B. Martini n. 3. Data del Piano Industriale La data del 17 febbraio 2014, in cui il Consiglio di Amministrazione ha approvato Piano Industriale. Data del Prospetto La data di pubblicazione del Prospetto Informativo. D.Lgs. 231/2001 Il Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231 recante “Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica, a norma dell’articolo 11 della legge 29 settembre 2000, n. 300”. Direttiva 2003/71/CE La Direttiva 2003/71/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 4 novembre 2003, come successivamente modificata ed integrata, in particolare dalla Direttiva 2010/71/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 24 novembre 2010. Diritti di Opzione Il diritto degli Azionisti, ex art. 2441 del Codice Civile, di sottoscrivere un determinato numero di Azioni in ragione delle azioni ordinarie LVG detenute. Emittente o LVG o Società LVenture Group S.p.A., con sede legale in Roma, Via Giovanni Giolitti, n. 34. EnLabs EnLabs S.r.l., società controllata dall’Emittente, che ne detiene il 100% del capitale sociale. FILAS Fi.La.S. S.p.A. (Finanziaria Laziale di Sviluppo) è la società dedicata al sostegno dei processi di sviluppo e di innovazione del tessuto imprenditoriale della Regione Lazio. Gruppo o Gruppo LVG Collettivamente, alla Data del Prospetto, l’Emittente ed EnLabs, unica società direttamente controllata ai sensi dell’articolo 2359 del Codice Civile e dell’articolo 93 del TUF dall’Emittente. ILM Istituto Ligure Mobiliare S.p.A., in liquidazione. IFRS Gli “International Financial Reporting Standards”, adottati dall’Unione Europea, che comprendono tutti gli “International Accounting Standards” (IAS), tutti gli “International Financial Reporting Standards” (IFRS) e tutte le interpretazioni dell’“International Financial Reporting Interpretations Committee” (IFRIC), precedentemente denominato “Standing 10 Interpretations Committee” (SIC). Intermediari Autorizzati Gli intermediari autorizzati aderenti al sistema di gestione accentrata di Monte Titoli. LVenture S.r.l. LVenture S.r.l., società acquisita dall’Emittente il 22 maggio 2013 e incorporata mediante fusione in LVG con atto in data 26 settembre 2013. LV.EN. LV. EN. Holding S.r.l., azionista di riferimento della Società, detiene il 53,08% del capitale dell’Emittente. Meta Group S.r.l. Gruppo internazionale che si occupa di consulenza per la creazione, innovazione e sviluppo di imprese. Monte Titoli Monte Titoli S.p.A., con sede legale in Milano, Piazza Affari n. 6. MTA o Mercato Telematico Azionario Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana. Obiettivi Strategici Le finalità strategiche di cui al Piano Industriale. Offerta in Borsa L’offerta in borsa dei Diritti di Opzione rimasti inoptati a conclusione del Periodo di Offerta ai sensi dell’articolo 2441, comma 3, del Codice Civile. Offerta o Offerta in Opzione L’offerta in opzione delle Azioni agli Azionisti ai sensi dell’art. 2441, comma 2, del Codice Civile. Periodo di Offerta Il periodo di adesione all’Offerta in Opzione compreso tra il 7 luglio 2014 e il 25 luglio 2014 (estremi inclusi). I Diritti di Opzione saranno negoziabili sull’MTA nel periodo compreso tra il 7 luglio 2014 e il 18 luglio 2014. Piano Industriale Collettivamente il Budget 2014 e il Piano Industriale 2015-2017 approvati dal Consiglio di Amministrazione del 17 febbraio 2014, cui si riferisce il comunicato stampa del successivo 18 febbraio, disponibile nella sezione “Investitori - Comunicati e Avvisi - 2014” del Sito Internet. Prezzo di Offerta Azioni Il prezzo pari a Euro 0,7 (di cui Euro 0,35 a titolo di sovrapprezzo) a cui ciascuna Azione è offerta in opzione agli Azionisti. Procedura Parti Correlate La “Procedura per la disciplina delle operazioni con parti correlate” approvata dal Consiglio di Amministrazione in data il 16 ottobre 2013 e aggiornata in data 18 marzo 2014. Prospetto Informativo o Prospetto Il presente prospetto informativo, il quale, essendo l’Emittente una piccola/media impresa con capitalizzazione di mercato ridotta, è stato redatto, quanto alla Sezione Prima, secondo lo schema proporzionato 11 di cui all’Allegato XXV al Regolamento 809/2004/CE; lo schema proporzionato di cui all’Allegato XXV prevede, tra l’altro, che si riportino nel Prospetto le informazioni finanziarie relative agli ultimi due esercizi. Regolamento 809/2004/CE Il Regolamento 809/2004/CE della Commissione del 29 aprile 2004, recante modalità di esecuzione della Direttiva 2003/71/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio per quanto riguarda le informazioni contenute nei prospetti, il modello dei prospetti, l’inclusione delle informazioni mediante riferimento, la pubblicazione dei prospetti e la diffusione di messaggi pubblicitari, e successive modifiche ed integrazioni. Regolamento di Borsa Il Regolamento dei Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana, deliberato dall’assemblea di Borsa Italiana, vigente alla Data del Prospetto. Regolamento Emittenti Il regolamento approvato da Consob con deliberazione n. 11971 in data 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni, vigente alla Data del Prospetto. Regolamento Parti Correlate Il “Regolamento recante disposizioni in materia di operazioni con parti correlate” adottato da Consob con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche e integrazioni. Resoconto Intermedio Marzo 2014 Il resoconto intermedio di gestione dell’Emittente al 31 marzo 2014 che include, i dati economici riesposti relativi al 31 marzo 2013, al fine di renderli comparabili con quelli alla data del 31 marzo 2014, per effetto dell’intervenuta incorporazione in data 2 ottobre 2013 di LVenture S.r.l. nell’Emittente, con effettivi contabili dal 1 gennaio 2013. Sito Internet Il sito internet della società accessibile www.lventuregroup.com e ai relativi sottodomini. Soci di LVenture S.r.l. Collettivamente, Luigi Capello, Myung Ja Kwon (moglie del Dott. Luigi Capello) e Giovanni Gazzola, soci di LVenture S.r.l. sino alla data della sua acquisizione da parte dell’Emittente. Società di Revisione Baker Tilly Revisa S.p.A., società di revisione e organizzazione contabile, con sede legale in Bologna, Via Guido Reni n. 2/2 e iscritta all’albo speciale delle società di revisione con delibera Consob n. 689 del 26 aprile 1980, autorizzazione ministeriale 3 dicembre 1975. Statuto Lo statuto dell’Emittente in vigore alla Data del Prospetto. Testo Unico della Finanza o TUF Il D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 e successive modifiche e integrazioni, vigente alla Data del Prospetto. 12 all’indirizzo Zernike Meta Venture o ZMV Zernike Meta Venture S.p.A., società finanziaria specializzata nella finanza per l’innovazione e la creazione di nuove imprese, è una joint venture tra Zernike Group e Meta Group S.r.l., due gruppi con esperienza nella finanza early stage. 13 GLOSSARIO Si riporta di seguito un elenco dei termini tecnici utilizzati all’interno del Prospetto Informativo. Tali termini, salvo diversamente specificato, hanno il significato di seguito indicato. Si precisa che per i termini sotto riportati, ogni qualvolta il contesto lo richieda, la forma singolare include la forma plurale e viceversa. Acceleratore L’incubatore EnLabs. Advisor Persona con particolare esperienza e competenze manageriali e/o imprenditoriali nei principali settori dell’ ICT (Information and Communication Technology). Business Angel Un soggetto che effettua investimenti nel capitale di rischio di imprese, diverso dagli investitori istituzionali, quali, ad esempio, i fondi d’investimento chiusi e, più propriamente, i fondi di Venture Capital e Private Equity. Deal Flow Principali canali mediante i quali l’Emittente riceve proposte di investimento. Decreto Crescita 2.0 Il Decreto Legge 18 ottobre 2012, n. 179 - approvato con la Legge 17 dicembre 2012, n. 221 – recante, tra l’altro, disposizioni in merito alle start-up innovative e agli incubatori certificati, come modificato dal Decreto Legge n. 76 del 28 giugno 2013. D.M. 30 gennaio 2014 Il Decreto Ministeriale del 30 gennaio 2014 (attuativo dell’articolo 29, del Decreto Legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla Legge 17 dicembre 2012, n. 221) in materia di incentivi fiscali all’investimento in start-up innovative. Ecosistema Si intende una fitta rete di contatti tra investitori, aziende, esperti, imprenditori, partner e sponsor che vengono coinvolti in via continuativa nelle attività della Società tramite eventi di business networking in occasione dei quali tali soggetti hanno modo di conoscere ed interagire con le Start-up. Exit Termine con il quale si identifica il disinvestimento della partecipazione dell’Emittente nella Start-up. Fair Value Il corrispettivo al quale un’attività può essere scambiata, o una passività estinta, tra parti consapevoli e disponibili, in una transazione tra terzi indipendenti. Follow On Investimenti dell’Emittente in Start-up che hanno completato il Programma di Accelerazione effettuati al fine di supportarne la crescita e lo sviluppo (indicativamente fino ad Euro 200.000,00). Kauffman Foundation La fondazione costituita alla metà degli anni sessanta dal defunto imprenditore e filantropo Ewing Marion Kauffman, con sede a Kansas City. È tra le più grandi fondazioni private negli Stati Uniti d’America con una base patrimoniale di circa $ 2 miliardi. La fondazione concentra la concessione di grants e le proprie operazioni principalmente nelle aree di c.d. “successo scolastico” e c.d. “successo imprenditoriale”. 14 Luiss L’Università LUISS Guido Carli di Roma. LUISS ENLABS La joint venture “LUISS ENLABS– la fabbrica delle start-up” tra EnLabs e Luiss, mediante il quale sono gestiti gli spazi operativi all’interno della Stazione Termini di Roma di circa 2.000 mq, in cui sono ospitate circa 30 Start-up, in parte aderenti al Programma di Accelerazione. L’obiettivo di LUISS ENLABS è di diventare un centro di imprenditoria riconosciuto a livello internazionale, a supporto delle Startup, alle quali viene resa una vasta gamma di servizi integrati, che includono la messa a disposizione di spazi fisici, servizi di sviluppo tecnologico e servizi di sviluppo del business, oltre a opportunità di integrazione e networking. Per maggiori informazioni si veda il Capitolo VI, Sezione Prima, del Prospetto. Micro Seed Financing o Micro Seed Investimento dell’Emittente di limitate risorse finanziarie (indicativamente fino a Euro 60.000,00) unitamente a competenze imprenditoriali, networking e di formazione a favore di Start-up selezionate e, nella maggior parte dei casi, inserite nel Programma di Accelerazione. Nesta “National Endowment for Science, Technology and the Arts”, è un’organizzazione no profit indipendente impegnata nella promozione dell’incremento della capacità di innovazione del Regno Unito. L’organizzazione agisce attraverso una combinazione di programmi pratici, investimenti, politica, ricerca e la formazione di partnership per promuovere l’innovazione attraverso una vasta gamma di settori. Portafoglio Investimenti Il termine gestionale utilizzato dall’Emittente con riferimento agli investimenti diretti e indiretti effettuati in Start-up (di tipo Micro Seed e Seed, anche mediante SFP). Private Equity Attività finanziaria consistente nell’apporto di capitale proprio in società ad alto rischio, dette “target”, solitamente non quotate sul mercato borsistico, ma che presentano elevate potenzialità in termini di sviluppo e, dunque, di ritorno economico atteso dell’investimento iniziale. L’investitore si pone, infatti, l’obiettivo di conseguire, di concerto con il manager dell’impresa, specifici traguardi aziendali in un prefissato arco temporale, raggiunti i quali uscirà dall’investimento. Programma di Accelerazione o Acceleration Program Il programma di accelerazione della durata di 5 mesi organizzato da LUISS ENLABS, che mira a trasformare un progetto, da sviluppare negli spazi dell’Acceleratore, in impresa. Per maggiori informazioni si veda il Capitolo VI, Sezione Prima, del Prospetto. Seed Financing o Seed Investimenti dell’Emittente in Start-up in fasi di crescita più avanzate (indicativamente fino ad Euro 200.000,00) effettuati al fine di supportarne la crescita e lo sviluppo. Start-up Le imprese (anche digitali e innovative) nelle prime fasi di sviluppo in cui l’Emittente assume partecipazioni, rappresentate o meno da titoli. Dopo l’investimento l’Emittente provvede ad una gestione attiva (c.d “hands on”) delle Start-up in portafoglio. 15 Strumenti Sono strumenti emessi ai sensi del D.lgs. 179/2012 e dell’art. 2346, 6° comma, del Finanziari Codice Civile, forniti di diritti patrimoniali o anche di diritti amministrativi, escluso Partecipativi o SFP il diritto di voto nell’assemblea della società. Gli SFP vengono emessi a fronte dell’apporto in denaro, opere o servizi da parte dei soci o di terzi. Essi danno diritto ad un’opzione sugli aumenti di capitale eventualmente deliberati dalla società cui si riferiscono. Venture Capital L’attività di investimento finanziario istituzionale, nelle fasi di avvio e sviluppo di una nuova impresa con potenzialità di forte crescita, con assunzione di un rischio elevato di investimento. Venture Capitalist Operatori istituzionali operanti nel settore del Venture Capital. Abbattimento del valore della partecipazione detenuta dall’Emittente a seguito della perdita di valore permanente della Start-up. Write-off 16 [PAGINA VOLUTAMENTE LASCIATA IN BIANCO] 17 NOTA DI SINTESI La presente nota di sintesi (la “Nota di Sintesi”), redatta ai sensi del Regolamento 809/2004/CE, contiene le informazioni chiave relative all’Emittente, al Gruppo e al settore di attività in cui questi operano, nonché quelle relative alle azioni oggetto di ammissione alla negoziazione sul Mercato Telematico Azionario gestito e organizzato da Borsa Italiana S.p.A., rivenienti dall’Aumento di Capitale. La Nota di Sintesi fornisce informazioni adeguate circa le caratteristiche fondamentali degli strumenti finanziari in questione. La Nota di Sintesi riporta gli elementi informativi richiesti dagli schemi applicabili (“Elementi”) indicati nelle Sezioni da A a D (A.1.-D.3). La Nota di Sintesi contiene tutti gli Elementi richiesti dagli schemi applicabili in relazione alle caratteristiche degli strumenti finanziari oggetto di ammissione a negoziazione e dell’Emittente. Potrebbero esservi intervalli nella sequenza numerica degli Elementi, poiché non è richiesta l’indicazione nella Nota di Sintesi di Elementi relativi a schemi non utilizzati per la redazione del Prospetto Informativo. Qualora l’indicazione di un determinato Elemento sia richiesta dagli schemi applicabili in relazione alle caratteristiche degli strumenti finanziari oggetto di ammissione a negoziazione e dell’Emittente, e non vi siano informazioni rilevanti al riguardo, la Nota di Sintesi contiene una sintetica descrizione dell’Elemento astratto richiesto dagli schemi applicabili, con l’indicazione “non applicabile”. SEZIONE A - INTRODUZIONE E AVVERTENZE A.1 Si avverte espressamente che: - la presente Nota di Sintesi va letta come un’introduzione al Prospetto; - qualsiasi decisione di investire in prodotti finanziari emessi dall’Emittente deve basarsi sull’esame da parte dell’investitore del Prospetto completo; - qualora sia presentato un ricorso dinanzi all’Autorità giudiziaria in merito alle informazioni contenute nel Prospetto, l’investitore ricorrente potrebbe essere tenuto, a norma della legislazione nazionale applicabile a detto ricorso, a sostenere le spese di traduzione del Prospetto prima dell’inizio del procedimento; e - la responsabilità civile incombe solo alle persone che hanno presentato la nota di sintesi, comprese le sue eventuali traduzioni, ma soltanto se la nota di sintesi risulta fuorviante, imprecisa o incoerente se letta insieme con le altre parti del Prospetto o non offre, se letta insieme con le altre parti del Prospetto, le informazioni fondamentali per aiutare gli investitori al momento di valutare l’opportunità di investire in prodotti finanziari emessi dall’Emittente. SEZIONE B - EMITTENTE B.1 Denominazione legale e commerciale dell’Emittente 18 La Società è denominata LVenture Group S.p.A.. B.2 Domicilio e forma giuridica dell’Emittente, legislazione in base alla quale opera l’Emittente e suo Paese di costituzione L’Emittente è una società per azioni di diritto italiano, con sede legale in Roma, Via Giovanni Giolitti n. 34. B.3 Descrizione delle operazioni e delle principali attività dell’Emittente e di tutti i cambiamenti significativi dagli ultimi due bilanci sottoposti a revisione, con indicazione di nuovi prodotti e servizi introdotti e identificazione dei principali mercati in cui l’Emittente compete Attività dell’Emittente L’Emittente è una holding di partecipazioni quotata sul mercato MTA gestito da Borsa Italiana che opera a livello nazionale ed internazionale nel settore del Venture Capital. La Società effettua investimenti in Start-up apportando risorse altamente qualificate attraverso un approccio che prevede una gestione attiva degli investimenti. La mission di LVG è di generare valore per i suoi Azionisti trasformando giovani e talentuose Start-up in aziende di successo. L’obiettivo perseguito dall’Emittente è quello di aumentare il tasso di successo delle Start-up e ridurre il rischio d’investimento nell’area del Venture Capital mediante: a. investimenti di importi iniziali limitati nelle Start-up, con diritti di opzione per la sottoscrizione di eventuali successivi aumenti di capitale di quest’ultime; b. la diversificazione del portafoglio di investimento con la partecipazione in numerose Startup; c. il supporto e l’assistenza alle Start-up nella fase d’avvio e di sviluppo delle relative attività imprenditoriali; d. la creazione di importanti relazioni con un ampio numero di investitori (Business Angel e Venture Capitalist). La Società concentra la sua attività su due tipologie di investimento: Micro Seed Financing; Seed Financing. La caratteristica del modello di business dell’Emittente consta dell’integrazione di tre componenti chiave che apportano valore aggiunto alle Start-up: LUISS ENLABS, acceleratore che unisce il mondo imprenditoriale e quello accademico; ii) LVG, uno dei pochi Venture Capitalist quotati al mondo; iii) Ecosistema. i) L’evoluzione dell’andamento di Le Buone Società S.p.A. (2011-2012) 19 Nel biennio 2011-2012, la Società, all’epoca denominata “Le Buone Società”, ha subito un’evoluzione particolarmente negativa che è culminata con i fatti espositi nella Sezione Prima, Capitolo V del Prospetto Informativo. L’ingresso nel capitale sociale dell’Emittente di LV.EN. (dicembre 2012 – 2013) LV.EN. è intervenuta nella sopra indicata situazione di crisi economico - finanziaria della Società partecipando all’aumento di capitale necessario alla ricapitalizzazione dell’Emittente, deliberato dall’Assemblea del 29 dicembre 2012 per un importo complessivo massimo di Euro 4.990.000,00 (l’“Aumento di Capitale 2013”). Ad esito di tale operazione LV.EN. è divenuta azionista di controllo dell’Emittente. L’acquisizione di LVenture S.r.l. (2013) In conformità al piano industriale approvato dal Consiglio di Amministrazione del 16 gennaio 2013, il 22 maggio 2013 il Consiglio di Amministrazione - acquisito il parere favorevole del Comitato per le Operazioni con Parti Correlate (supportato dalla perizia redatta dall’esperto indipendente Prof. Giovanni Fiore) - ha deliberato l’acquisizione da parte dell’Emittente di LVenture S.r.l. e dei crediti maturati dai Soci di LVenture S.r.l. nei confronti di quest’ultima, a fronte di un corrispettivo complessivo di Euro 1.678.000,00 (l’“Operazione”). L’Operazione era inoltre qualificabile come “operazione di maggiore rilevanza” posto che il c.d. “Indice di rilevanza del controvalore” (come definito nell’Allegato 3 al Regolamento Parti Correlate) era superiore al 5%. Pertanto, in conformità all’articolo 5 e all’Allegato 4 del Regolamento Parti Correlate, è stato predisposto dall’Emittente il Documento Informativo pubblicato sul Sito Internet in data 29 maggio 2013. L’Operazione ha avuto quale obiettivo principale quello di impiegare una parte delle risorse finanziarie acquisite con l’Aumento di Capitale 2013 per la riorganizzazione dell’Emittente, anche mediante l’integrazione delle attività di LVenture S.r.l., società già operante nel Venture Capital. Mediante l’Operazione, la Società ha, infatti, acquisito, indirettamente, l’intero capitale sociale di EnLabs e la partecipazione in n. 10 Start-up (Interactive Project S.r.l., Next Styler S.r.l., Urlist S.r.l., Canvace S.r.l., CoContest S.r.l., Geomefree S.r.l., Mindigno S.r.l., Qurami S.r.l., Soundreef Ltd. e S.R. Italia S.r.l.). In data 26 settembre 2013, con atto a rogito del Notaio Elio Bergamo di Roma Rep. 7844, Raccolta 3836, è stato stipulato l’atto di fusione per incorporazione di LVenture S.r.l. nell’Emittente con efficacia, ai fini civilistici, dal 2 ottobre 2013. Per maggiori informazioni sull’Operazione sopra descritta si veda la Sezione Prima, Capitolo V del Prospetto Informativo. Altre attività relative all’esercizio 2013 Nel corso dell’esercizio 2013 l’Emittente ha avviato e/o completato le seguenti attività con riferimento: a) ai programmi di accelerazione: 20 - è stato avviato e completato il terzo Programma di Accelerazione; è stato avviato il quarto Programma di Accelerazione; b) agli investimenti in Start-up, ha investito Euro 2.593 mila, di cui: - Euro 661 mila in EnLabs; Euro 1.257 mila in partecipazioni pre-esistenti di LVenture S.r.l., sia dirette che indirette (tramite ZMV); - Euro 129 mila in Micro Seed in n. 7 Start-up; - Euro 546 mila in Seed in n. 5 Start-up già avviate, di cui n. 3 rivenienti da Programmi di Accelerazione e n. 2 selezionate sul mercato; c) ad altre attività: - sono stati ampliati gli spazi di coworking di EnLabs a Roma, in via G. Giolitti, n. 34 che, alla Data del Prospetto, possono accogliere fino a n. 120 postazioni suddivisi in box uffici e open space; - sono state completate le attività di selezione e ampliamento in EnLabs dell’advisoring alle Start-up portando il panel di Advisor a n. 30 professionisti con competenze specifiche ed essenziali per il supporto e la crescita delle Start-up; - è stata rafforzata la struttura organizzativa della Società e del Gruppo, sia per processare e gestire un più ampio volume di investimenti, sia per adeguarla alle esigenze di una Società quotata. - Attività poste in essere dal 1 gennaio 2014 e sino alla Data del Prospetto Dal 1° gennaio 2014 alla Data del Prospetto l’Emittente ha: - effettuato n. 11 operazioni di investimento in Start-up; - concluso il quarto Programma di Accelerazione. L’Aumento di Capitale deliberato dall’Assemblea straordinaria del 30 aprile 2014 In data 30 aprile 2014, l’Assemblea ha deliberato l’Aumento di Capitale. In data 2 luglio 2014 il Consiglio di Amministrazione ha stabilito le modalità, i termini e le condizioni definitive del suddetto aumento di capitale in opzione (per maggiori dettagli si veda sull’Offerta si veda il seguente Paragrafo 5.3). B.4a Descrizione delle principali tendenze recenti riguardanti l’Emittente e i settori in cui opera Dalla chiusura dell’esercizio 2013 alla Data del Prospetto non si segnalano variazioni tali da condizionare in modo positivo o negativo l’attività dell’Emittente. B.5 Descrizione del Gruppo a cui appartiene l’Emittente e della posizione che esso vi occupa Alla Data del Prospetto, l’Emittente è la società capogruppo del Gruppo, operatore nel settore del Venture Capital. Il Gruppo è composto dall’Emittente e dalla società interamente controllata EnLabs. 21 B.6 Azionisti che detengono partecipazioni superiori al 2% del capitale, diritti di voto diversi in capo ai principali azionisti dell’Emittente, indicazione del soggetto controllante ai sensi dell’art. 93 del TUF Secondo le risultanze del libro soci dell’Emittente, integrate dalle comunicazioni pervenute ai sensi dell’articolo 120 del TUF, e dalle informazioni a disposizione dello stesso, alla Data del Prospetto, i seguenti soggetti possiedono direttamente o indirettamente una partecipazione superiore al 2% del capitale sociale dell’Emittente: N. AZIONI AZIONISTA 1 2 3 Luigi Capello, indirettamente tramite LV EN Holding S.r.l. Stefano Pighini Sironi Lucia % SUL CAPITALE 5.653.334 53,08% 380.000 319.900 3,57% 3,00% Alla Data del Prospetto, il soggetto controllante l’Emittente ai sensi dell’art. 93 del TUF (per il tramite di LV.EN., in cui detiene una partecipazione pari a 68,66% del capitale sociale) è il Dott. Luigi Capello, Amministratore Delegato della Società. LV.EN., azionista di riferimento dell’Emittente, detiene il 53,08% del capitale della Società. B.7 Informazioni finanziarie fondamentali selezionate sull’Emittente Sono di seguito riportate alcune informazioni economiche, patrimoniali e finanziarie consolidate del Gruppo, relative agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013 e al 31 dicembre 2012, nonché per il trimestre chiuso al 31 marzo 2014 e al 31 marzo 2013. Tali informazioni sono state tratte dal Bilancio Consolidato 2013, dal Bilancio Individuale 2012, nonché dal Resoconto Intermedio Marzo 2014. Il Bilancio Individuale 2012 è stato assoggettato a revisione contabile di Mazars S.p.A., che ha emesso la relativa relazione in data 5 aprile 2013. Il Bilancio Consolidato 2013 è stato assoggettato a revisione contabile dalla Società di Revisione, che ha emesso la relativa Relazione in data 4 aprile 2014. Il Resoconto Intermedio Marzo 2014 non è assoggettato a revisione contabile da parte della Società di Revisione. Il seguente prospetto riporta i principali dati di conto economico consolidato estratti dal Resoconto Intermedio Marzo 2014 e dal Bilancio Consolidato 2013 e i principali dati di conto economico estratti dal Bilancio Individuale 2012, oltre che i dati riesposti al 31 marzo 2013. (valori espressi in migliaia di Euro) Resoconto Intermedio 31/03/2014 Ricavi e proventi diversi Costi per servizi Costi del personale 22 31/03/2013 riesposti Bilancio Consolidato 31/12/2013 Bilancio Individuale 31/12/2012 130 38 174 0 -196 -98 -743 -289 -58 -48 -150 -5 Altri costi operativi -86 -147 -424 -8 -210 -254 -1.144 -303 -6 0 -10 0 Accantonamenti e svalutazioni 0 0 -10 -1.188 Rettifiche di valore su partecipazioni 0 0 -54 0 -216 -254 -1.218 -1.491 Proventi finanziari 0 3 13 38 Oneri finanziari 0 0 -1 -3 Proventi straordinari 7 0 17 1 Oneri straordinari 0 0 -113 -70 -210 -252 -1.302 -1.525 2 0 179 0 -208 -252 -1.123 -1.525 -0,0195 -0,0237 -0,1055 -0,1432 Margine operativo lordo Ammortamenti e perdite di valore di cespiti Risultato operativo Risultato prima delle imposte Imposte sul reddito Risultato netto di Gruppo Risultato per azione in Euro su n° 10.650.000 azioni Il seguente prospetto fornisce una sintesi dei dati della situazione patrimoniale di cui al Resoconto Intermedio Marzo 2014, al Bilancio Consolidato 2013 e al Bilancio Individuale 2012. STATO PATRIMONIALE (valori espressi in migliaia di Euro) Resoconto Intermedio Bilancio Consolidato 31/3/2014 Bilancio Individuale 31/12/2013 31/12/2012 TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI (A) 2.938 2.595 0 TOTALE ATTIVITA' CORRENTI (B) 1.183 1.600 46 TOTALE ATTIVO (A+B) 4.121 4.195 46 3.954 3.954 120 354 1.127 1.401 Utili (perdite) portati a nuovo -350 0 0 Risultato netto -208 -1.123 -1.525 3.750 3.958 -4 4 1 0 366 237 50 PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO Capitale sociale Altre riserve TOTALE PATRIMONIO NETTO (C ) TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI (D) TOTALE PASSIVITA' CORRENTI (E) 23 TOTALE PATRIMONIO NETTO e PASSIVITÀ (C+D+E) 4.121 4.195 46 A seguito dell’acquisizione del 100% del capitale sociale di LVenture S.r.l., avvenuta nel primo semestre del 2013, l’Emittente è tenuta ad esporre i propri dati economici in versione consolidata. In data 26 settembre 2013 è stato stipulato l’atto di fusione per incorporazione di LVenture S.r.l. nell’Emittente con efficacia, ai fini civilistici, dal 2 ottobre 2013. Per contabilizzare gli effetti dalla predetta fusione è stato applicato il Purchase Price Allocation (PPA) method. In considerazione del fatto che gli effetti contabili della fusione decorrono dal 1° gennaio 2013, le attività e le passività sono state valutate in base alla perizia effettuata per l’acquisizione, determinando l’avviamento per differenza rispetto al valore del patrimonio netto dell’incorporata (per maggiori dettagli si veda la Sezione Prima, Capitolo III del Prospetto). Nel seguente prospetto sono rappresentati i principali dati del rendiconto finanziario consolidato dell’Emittente al 31 marzo 2014, al 31 dicembre 2013 e al 31 dicembre 2012. RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO (valori espressi in migliaia di Euro) Resoconto Intermedio Bilancio Consolidato 31/3/2014 31/12/2013 Bilancio Individuale 31/12/2012 A Flusso netto operative generato/assorbito da attività -50 -1.409 -1 B Flusso netto generato/assorbito d'investimento da attività -353 -2.326 0 C Flusso netto generato/assorbito da attività di finanziamento 0 5.097 0 D Flusso di cassa complessivo generato/(assorbito) del periodo (A+B+C) -403 1.362 -1 E Disponibilità liquide all'inizio del periodo2 1.406 44 45 F Disponibilità liquide alla fine del periodo3 (D+E) 1.003 1.406 44 Nel seguente prospetto sono rappresentati i principali dati relativi alla posizione finanziaria netta del Gruppo al 31 marzo 2014, al 31 dicembre 2013 e al 31 dicembre 2012. Tale prospetto è stato redatto in ottemperanza alla comunicazione Consob n. DEM/6064293/2006 del 28 luglio 2006 ed in conformità con la Raccomandazione CESR del 10 febbraio 2005. (valori espressi in migliaia di Euro) Resoconto Intermedio 31/3/2014 1.003 0 Disponibilità liquide4 Altri crediti finanziari correnti 2 Rappresenta 3 4 la liquidità esistente sui conti correnti dell’Emittente e di EnLabs. Rappresenta la liquidità esistente sui conti correnti dell’Emittente e di EnLabs. Rappresenta la liquidità esistente sui conti correnti dell’Emittente e di EnLabs. 24 Bilancio Consolidato 31/12/2013 1.406 0 Bilancio Individuale 31/12/2012 44 0 Indebitamento finanziario corrente Indebitamento finanziario corrente netto Indebitamento finanziario non corrente Indebitamento finanziario netto 0 1.003 0 1.003 0 1.406 0 1.406 0 44 0 44 Nei periodi di riferimento la posizione finanziaria netta del Gruppo è sempre stata positiva. B.8 Informazioni finanziarie PROFORMA fondamentali selezionate Il Prospetto Informativo non contiene informazioni finanziarie proforma. Le informazioni contenute nella Sezione Prima, Capitolo XX, Paragrafo 20.2 del Prospetto Informativo sono state incluse per dare conto degli effetti proforma del “considerevole cambiamento generale della situazione” conseguenti all’Aumento di Capitale, che comporteranno variazioni superiori al 25% di uno o più degli indicatori delle dimensioni dell’Emittente. B.9 Previsioni o stime degli utili Il Piano Industriale, sulla base delle assunzioni ivi contenute, mira al conseguimento, alla conclusione del periodo di riferimento (31 dicembre 2017), di un risultato atteso di circa Euro 3,8 milioni. In particolare, il Piano Industriale è volto, tra l’altro, a dotare la Società di un capitale sufficiente a finanziare il processo di investimento nelle Start-up e generare profitti per gli Azionisti presumibilmente dal 2017. I dati prospettici sono basati su valutazioni elaborate dalla Società concernenti eventi futuri, soggetti a incertezza, anche al di fuori del controllo del management del Gruppo. A causa dell’aleatorietà connessa alla realizzazione di qualsiasi evento futuro, gli scostamenti fra valori consuntivi e valori preventivati potrebbero essere significativi. A causa dell’incertezza che caratterizza i dati prospettici, gli investitori sono pertanto invitati a non fare affidamento sugli stessi nell’assumere le proprie decisioni di investimento nel quadro e nei limiti di quanto evidenziato nel Prospetto. B.10 Eventuali rilievi contenuti nella relazione di revisione relativa alle informazioni finanziarie dell’emittente relative agli esercizi passati Non vi sono stati rilievi o rifiuti di attestazione da parte della società di revisione in merito al Bilancio Individuale 2012 e al Bilancio Consolidato 2013. B.11 Dichiarazione relativa al capitale circolante Al fine di effettuare un corretto apprezzamento dell’investimento in azioni dell’Emittente, gli investitori sono invitati a valutare gli specifici fattori di rischio relativi all’Emittente e a EnLabs, unica società controllata dall’Emittente, al settore di attività in cui il Gruppo opera, nonché agli strumenti finanziari oggetto di ammissione a negoziazione. Per una dettagliata indicazione dei fattori di rischio si veda la Sezione Prima, Capitolo IV (Fattori di Rischio) del Prospetto. Ai sensi del Regolamento 809/2004/CE e della definizione di capitale circolante - quale “mezzo 25 mediante il quale l’emittente ottiene le risorse liquide necessarie a soddisfare le obbligazioni che pervengono a scadenza” - contenuta nella Raccomandazione ESMA/2013/319, alla Data del Prospetto, il Gruppo risulta non avere il capitale circolante sufficiente per le proprie esigenze, intendendosi per tali quelle relative ai 12 mesi successivi alla Data del Prospetto stessa, oltre che per l’integrale raggiungimento degli Obiettivi Strategici dedotti nel Piano Industriale. In particolare, alla Data del Prospetto il capitale circolante del Gruppo ammonta a circa Euro 0,5 milioni e il Gruppo ha un fabbisogno finanziario complessivo per i 12 mesi successivi alla Data del Prospetto di circa Euro 4.245 mila, di cui: Euro 1.552 mila per l’attività operativa del Gruppo, Euro 2.703 mila per gli investimenti in Start-up programmati, al netto di Euro 10 mila di flussi derivanti dalla gestione finanziaria. Pertanto, i proventi netti dell’Aumento di Capitale, che non è assistito da un consorzio di garanzia, saranno destinati alla copertura del fabbisogno finanziario netto del Gruppo, pari a circa 3,7 milioni per i 12 mesi successivi alla Data del Prospetto. L’azionista di maggioranza, LV.EN., con comunicazione del 30 giugno 2014, ha assunto un impegno irrevocabile (non assistito da garanzie reali o personali) alla sottoscrizione di Euro 1.000.000,00 dell’Aumento di Capitale (che corrisponde a un importo inferiore alla quota dei Diritti di Opzione ad esso spettanti), rispetto al suo controvalore massimo di Euro 4.970.000,00. Nel caso in cui l’Aumento di Capitale non fosse sottoscritto dall’azionista di riferimento per l’integrale quota di sua competenza e dagli ulteriori azionisti, il Gruppo dovrà ridurre gli investimenti previsti dal Piano Industriale, con conseguente ritardo nel raggiungimento degli Obiettivi Strategici ivi previsti. Tenuto conto che il modello di business adottato dal Gruppo non prevede il ricorso all’indebitamento, salvo che per eventuali brevi periodi e per importi ridotti, in caso di mancata integrale sottoscrizione dell’Aumento di Capitale, il Gruppo fare ricorso ad altre fonti di finanziamento o a operazioni straordinarie, per non compromettere la continuità aziendale del Gruppo. Nel caso di mancato integrale buon esito dell’Aumento di Capitale e in assenza di altre fonti di finanziamento o di operazioni straordinarie, le risorse finanziarie a disposizione del Gruppo si esauriranno entro il mese di agosto 2014. Per maggiori dettagli circa il fabbisogno finanziario del Gruppo si veda la Sezione Prima, Capitolo XIII del Prospetto Informativo. SEZIONE C - STRUMENTI FINANZIARI C.1 Descrizione del tipo e della classe degli strumenti finanziari ammessi alla negoziazione Le Azioni rivenienti dall’Aumento di Capitale, e oggetto di ammissione a negoziazione, saranno azioni ordinarie LVG, prive di valore nominale, e avranno godimento regolare e le medesime caratteristiche delle azioni ordinarie già in circolazione alla data della loro emissione. Le Azioni avranno il codice ISIN IT0005013013, ossia il medesimo codice ISIN attribuito alle 26 altre azioni ordinarie LVG già in circolazione alla Data del Prospetto e saranno munite della cedola n. 2. I diritti di opzione danno diritto alla sottoscrizione delle Azioni e ad essi è stato attribuito il codice ISIN IT0005022618. C.2 Valuta di emissione degli strumenti finanziari Le Azioni saranno emesse in Euro. C.3 Numero di azioni emesse e valore nominale per azione In data 2 luglio 2014 il Consiglio di Amministrazione, in conformità alla delega ad esso conferita dall’Assemblea straordinaria del 30 aprile 2014, ha determinato le modalità, i termini e le condizioni definitive del suddetto Aumento di Capitale. Il Prezzo di Offerta è stato fissato in Euro 0,7 (di cui Euro 0,35 a titolo di sovrapprezzo) per ciascuna della massime n. 7.100.000 Azioni, prive di valore nominale, rivenienti dall’Aumento di Capitale. C.4 Descrizione dei diritti connessi agli strumenti finanziari Le Azioni oggetto di ammissione a negoziazione avranno le stesse caratteristiche e attribuiranno i medesimi diritti delle azioni ordinarie LVG in circolazione alla data della loro emissione. Le Azioni saranno pertanto nominative, indivisibili, liberamente trasferibili e hanno godimento pari a quello delle azioni ordinarie LVG in circolazione alla data della loro emissione. I diritti dei possessori delle azioni ordinarie LVG sono riportati agli articoli 6, 9 e 26 dello Statuto dell’Emittente. Ciascuna azione ordinaria conferisce il diritto di voto in tutte le assemblee ordinarie e straordinarie, nonché gli altri diritti patrimoniali e amministrativi secondo le disposizioni di legge e di Statuto applicabili. Ai sensi dell’articolo 26 dello Statuto, gli utili netti risultanti dal bilancio, regolarmente approvato dall’Assemblea, dedotto il 5% per la riserva legale fino al raggiungimento del limite di legge, potranno essere assegnati agli Azionisti, salvo che l’Assemblea deliberi di accantonarli a riserva. Il pagamento dei dividendi è effettuato nei termini indicati dall’Assemblea presso gli intermediari autorizzati ai sensi della normativa vigente. Ai sensi dell’articolo 26 dello Statuto, il Consiglio di Amministrazione può deliberare la distribuzione di acconti sui dividendi nei modi e nelle forme previste dalla legge. C.5 Descrizione di eventuali restrizioni alla libera trasferibilità degli strumenti finanziari Alla Data del Prospetto non esiste alcuna limitazione alla libera trasferibilità delle Azioni ai sensi di legge, Statuto o derivante dalle condizioni di emissione. 27 C.6 Ammissione alla negoziazione in un mercato regolamentato degli strumenti finanziari offerti Le azioni ordinarie dell’Emittente sono quotate presso il MTA. Secondo quanto previsto dall’art. 2.4.1 del Regolamento di Borsa, le Azioni saranno negoziate, in via automatica, presso il medesimo mercato in cui saranno negoziate le azioni ordinarie LVG al momento dell’emissione, ossia il MTA. L’Aumento di Capitale prevede l’emissione di massime n. 7.100.000 Azioni che rappresentano una quota percentuale superiore al 10% del numero di azioni dell’Emittente della stessa classe già ammesse alla negoziazione. Pertanto, ai sensi dell’articolo 52 del Regolamento Emittenti, l’Emittente non è esente dall’obbligo di pubblicare un prospetto di quotazione e, quindi, il presente Prospetto Informativo costituisce prospetto di ammissione alle negoziazioni delle Azioni di nuova emissione rivenienti dall’Aumento di Capitale. C.7 Descrizione della politica dei dividendi Ai sensi dell’articolo 26 dello Statuto, gli utili netti risultanti dal bilancio, regolarmente approvato dall’Assemblea, dedotto il 5% per la riserva legale fino al raggiungimento del limite di legge, potranno essere assegnati agli Azionisti, salvo che l’Assemblea deliberi di accantonarli a riserva. Il Consiglio di Amministrazione può deliberare la distribuzione di acconti sui dividendi nei modi e nelle forme previste dalla legge. La politica di investimento individuata nel Piano Industriale prevede, a partire dal 2017, dopo la copertura delle perdite realizzate negli esercizi precedenti, la distribuzione di dividendi pari al 50% degli utili dell’esercizio. SEZIONE D - RISCHI D.1 FATTORI DI RISCHIO RELATIVI AL GRUPPO Rischi connessi alla limitata storia operativa L’attuale azionista di controllo, l’attuale Consiglio di Amministrazione e l’attuale management sono subentrati all’esito dell’Aumento di Capitale 2013, alla precedente gestione dell’Emittente che versava nella situazione di cui all’art. 2446 c.c. e stava attraversando un periodo di grave crisi finanziaria. Il Gruppo ha, pertanto, una limitata storia operativa pregressa e non vi sono, dunque, garanzie che gli Obiettivi Strategici potranno effettivamente essere conseguiti né vi è certezza in merito al periodo che intercorrerà prima che le operazioni di disinvestimento e di valorizzazione previste dal Piano Industriale possano generare plusvalenze tali da coprire i costi di esercizio. Rischi connessi al capitale circolante netto Alla Data del Prospetto, il capitale circolante del Gruppo ammonta a circa Euro 0,5 milioni e il 28 fabbisogno finanziario complessivo necessario al Gruppo per i 12 mesi successivi alla Data del Prospetto è di circa Euro 4.245 mila (comprensivo degli investimenti in Start-up programmati). Pertanto, per far fronte al proprio fabbisogno finanziario netto, il Gruppo dovrà attingere a una quota-parte dei proventi netti dell’Aumento di Capitale, che non è assistito da un consorzio di garanzia. L’azionista di maggioranza, LV. EN., con comunicazione del 30 giugno 2014, ha assunto un impegno irrevocabile (non assistito da garanzie reali o personali) alla sottoscrizione di Euro 1.000.000,00 dell’Aumento di Capitale (che corrisponde a un importo inferiore alla quota dei Diritti di Opzione ad esso spettanti), rispetto al suo controvalore massimo di Euro 4.970.000,00. Nel caso in cui l’Aumento di Capitale non fosse sottoscritto dall’azionista di riferimento per l’integrale quota di sua competenza e dagli ulteriori azionisti, il Gruppo dovrà ridurre gli investimenti previsti dal Piano Industriale, con conseguente ritardo nel raggiungimento degli Obiettivi Strategici ivi previsti. Tenuto conto che il modello di business adottato dal Gruppo non prevede il ricorso all’indebitamento, salvo che per eventuali brevi periodi e per importi ridotti, in caso di mancata integrale sottoscrizione dell’Aumento di Capitale, il Gruppo dovrà fare ricorso ad altre fonti di finanziamento o a operazioni straordinarie, per non compromettere la continuità aziendale del Gruppo. Nel caso di mancato integrale buon esito dell’Aumento di Capitale e in assenza di altre fonti di finanziamento o di operazioni straordinarie, le risorse finanziarie a disposizione del Gruppo si esauriranno entro il mese di agosto 2014. Per maggiori dettagli circa il fabbisogno finanziario del Gruppo si veda la Sezione Prima, Capitolo XIII del Prospetto Informativo. Rischi connessi alla mancata dei dati relativi al Bilancio Consolidato 2013 e al Bilancio Individuale 2012 Il Prospetto Informativo contiene dati economici, patrimoniali e finanziari relativi all’esercizio sociale chiuso al 31 dicembre 2013 redatto su base consolidata e dati economici, patrimoniali e finanziari relativi all’esercizio sociale dell’Emittente chiuso al 31 dicembre 2012 redatto su base individuale. Tali informazioni sono tratte, rispettivamente, dal Bilancio Consolidato 2013 e dal Bilancio Individuale 2012. Tale esposizione è dovuta all’intervenuta operazione di integrazione aziendale di LVenture S.r.l. nell’Emittente avvenuta nel 2013 e alla contestuale nascita del Gruppo. Al fine di fornire le informazioni sull’andamento gestionale congiunto dell’Emittente e di LVenture S.r.l. con riferimento all’esercizio 2012 sono state predisposte informazioni su base aggregata nella Sezione Prima, Capitolo VI, Paragrafo 6.11 del Prospetto Informativo. Si segnala che tali dati possono fornire soltanto un’indicazione approssimativa dell’andamento gestionale del Gruppo per il 2012, attesi i limiti connessi con il procedimento di aggregazione. 29 In particolare, tale aggregazione non riflette le seguenti operazioni prodromiche alla creazione del Gruppo e le connesse scritture di consolidamento: • l’Aumento di Capitale 2013 deliberato dall’Assemblea del 29 dicembre 2012 e conclusosi nel marzo 2013; • l’acquisizione di LVenture S.r.l., successivamente incorporata nell’Emittente, con la conseguente Purchase Price Allocation (PPA) per contabilizzare gli effetti dalla fusione sulla base delle indicazioni di cui all’IFRS 3.I dati aggregati al 31 dicembre 2012 non sono stati oggetto di revisione contabile. I dati aggregati al 31 dicembre 2012 non sono state oggetto di revisione contabile. Per maggiori informazioni si veda la Sezione Prima, Capitolo VI, Paragrafo 6.11 del Prospetto Informativo. Per ulteriori informazioni sull’andamento congiunto dell’Emittente e di LVenture S.r.l. con riferimento all’esercizio chiusosi al 31 dicembre 2012 si veda la Sezione Prima, Capitolo VI, Paragrafo 6.11 del Prospetto Informativo. Rischi connessi al mancato raggiungimento degli obiettivi del Piano Industriale A. Previsioni e stime dell’andamento economico finanziario dell’Emittente Il Prospetto Informativo contiene alcune previsioni del Gruppo relative ai ricavi e al risultato d’esercizio per il periodo 2014-2017, tratte dagli Obiettivi Strategici di sviluppo definiti dal Piano Industriale, soggette a rischi e ad incertezze. Non vi è pertanto certezza che i risultati futuri dell’Emittente saranno in linea con quelli indicati nel Prospetto Informativo. B. Mantenimento delle assunzioni ed attuazione delle linee strategiche La capacità dell’Emittente di raggiungere gli obiettivi di ricavi e di risultati d’esercizio previsti dal Piano Industriale dipende, tra l’altro, dal buon esito dell’Aumento di Capitale e dal suo successo nell’attuazione delle iniziative e delle linee strategiche ivi individuate e dal mantenimento delle assunzioni strategiche poste alla base del Piano Industriale. Qualora le assunzioni del Piano Industriale non si realizzassero e/o l’Emittente non fosse in grado di attuare efficacemente le strategie e le iniziative ivi previste, ovvero l’Emittente si trovasse nelle condizioni di dovere porre in essere operazioni straordinarie non previste o, più in generale, di effettuare investimenti non previsti dal Piano Industriale, potrebbero verificarsi effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria e sulle attività, strategiche e prospettiche del Gruppo. C. Rischi connessi alle attività di investimento dell’Emittente Il modello di business dell’Emittente prevede l’investimento diretto in Start-up attraverso la sottoscrizione o l’acquisizione di partecipazioni nel capitale, prevalentemente di minoranza, o l’investimento con Strumenti Finanziari Partecipativi. Tale strategia di investimento è tuttavia condizionata alla reperibilità d’iniziative imprenditoriali le cui caratteristiche rispondano agli obiettivi perseguiti dalla Società e dall’abilità nel portare a termine gli investimenti a condizioni soddisfacenti, nonché dalla capacità di reperire tempestivamente le necessarie risorse finanziarie. L’Emittente potrebbe essere, inoltre, chiamata a nuovi ed ulteriori investimenti non programmati in una o più Start-up. Pertanto, qualora l’Emittente non ritenesse opportuno o non 30 fosse in grado di incrementare o mantenere la propria posizione potrebbe determinarsi la diluizione della propria partecipazione nel capitale delle relative Start-up ovvero il Write-off della stessa. Non vi è pertanto certezza che l’Emittente sia in grado in futuro di attuare in tutto o in parte i propri programmi d’investimento o di mantenere invariata la propria partecipazione nel capitale delle Start-up, con un possibile effetto negativo sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo. D. Rischi connessi all’incertezza circa il conseguimento di utili e la distribuzione di dividendi Il Piano Industriale prevede a livello dell’Emittente il conseguimento di utili a partire dalla chiusura del bilancio al 31 dicembre 2016. La politica di investimento individuata nel Piano Industriale prevede, a partire dal 2017, dopo la copertura delle perdite realizzate negli esercizi precedenti, la distribuzione di dividendi pari al 50% degli utili dell’esercizio, il cui ammontare dipenderà, fra l’altro, dai ricavi. Pertanto, non è possibile escludere che la Società non distribuisca dividendi in futuro o che lo faccia in misura, inferiore, anche sensibilmente, a quella prevista dal Piano Industriale. Rischi connessi alle attività di investimento in Start-up L’Emittente è una società di Venture Capital che opera con investimenti Micro Seed e Seed (anche mediante SFP) in Start-up. Tale attività presenta un elevato grado di rischio, derivante principalmente dalla fase embrionale in cui si interviene nel progetto. Sebbene l’Emittente ritenga di disporre di canali di Deal Flow di alta qualità, di un efficace processo di selezione e due diligence, di un management esperto e con competenze specifiche, affiancate da un intensivo Programma di Accelerazione, una fisiologica percentuale di investimenti in Start-up potrebbe non avere una Exit, ovvero avere un ritorno sull’investimento inferiore a quanto in media previsto. Conseguentemente, non vi può essere certezza circa i tempi e l’entità del ritorno sugli investimenti, che potrebbero essere condizionati da eventi o oneri imprevisti e non dipendenti dalla volontà della Società, che potrebbero avere un impatto negativo sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo. Rischi connessi all’Exit dalle Start-up La politica di investimento dell’Emittente prevede l’Exit dalle Start-up al termine della loro fase di avviamento, che di norma avviene in un orizzonte temporale compreso tra 48 e 60 mesi dall’investimento iniziale. Si segnala, tuttavia, che il numero di investimenti in Start-up, delle Exit e dei Write-off potrebbero variare, anche in modo significativo, rispetto a quanto previsto nel Piano Industriale. La politica di investimento della Società prevede, inoltre, possibili diluizioni nella quota detenuta nelle Start-up in occasione dell’ingresso nel capitale di co-investitori o di disinvestimenti parziali. La Società potrebbe incorrere in difficoltà o ritardi imprevisti nel realizzare la propria politica di disinvestimento, totale o parziale, dalle Start-up, derivanti da eventi in parte non controllabili né influenzabili dall’Emittente. È possibile, dunque, che il ciclo di “investimenti” - Exit produca 31 flussi di cassa insufficienti a finanziare la gestione caratteristica, oppure a remunerare l’investimento effettuato dall’Emittente. Rischi connessi a obblighi di Exit dalle Start-up Secondo la prassi del mercato in cui opera, l’Emittente, in fase di disinvestimento delle Start-up, potrebbe dover assumere nei confronti dei co-investitori o degli acquirenti, degli obblighi di indennizzo relativamente a sopravvenienze passive, minusvalenze o responsabilità delle Start-up per fatti o eventi antecedenti il disinvestimento. Sebbene tali obblighi abbiano generalmente una durata limitata nel tempo (anche se per le responsabilità di natura fiscale è però, di norma, pari ai relativi termini di prescrizione) e siano usualmente stabiliti degli importi massimi di risarcimento corrispondenti a una percentuale del prezzo pagato, non è possibile escludere che, successivamente ai disinvestimenti, possano emergere minusvalenze derivanti da richieste di indennizzo. Le circostanze sopra descritte potrebbero avere un impatto negativo sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo. Rischi connessi alla valutazione delle partecipazioni in cui investe l’Emittente L’Emittente investe in società di nuova costituzione o con una breve storia operativa. In assenza di dati storici o di serie di dati per periodi sufficientemente ampi, le valutazioni delle partecipazioni in sede di investimento si basano essenzialmente su dati prospettici, secondo previsioni effettuate dalla Società. Le possibili variazioni nella valutazione delle partecipazioni in cui la Società investe potrebbero avere un impatto negativo sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo. Rischi connessi alla rapidità del processo decisionale Alcune opportunità di investimento potrebbero richiedere analisi e decisioni particolarmente rapide con un quadro informativo incerto, per la natura embrionale delle opportunità stesse: è pertanto possibile la decisione di investimento si basi su un quadro informativo non dettagliato, con conseguenti effetti negativi sul ritorno degli investimenti. Rischi connessi all’affidabilità del management delle Start-up Le Start-up sono iniziative imprenditoriali neocostituite, in cui il management ha, in genere, alcuna o scarsa esperienza di gestione. Inoltre, i fondatori della Start-up potrebbero non essere in grado di lavorare in team sinergicamente con possibili effetti negativi sulla sopravvivenza della Start-up, nonché sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria delle Start-up e, quindi, sul rendimento degli investimenti della Società. Rischi connessi ai diritti di privativa delle Start-up I risultati economici, patrimoniali e finanziari del Gruppo dipendono anche dalla capacità delle Start-up di ottenere la registrazione di eventuali diritti di privativa industriale o intellettuale o la concessione di licenze di utilizzo degli stessi, nonché dall’abilità di adottare un’adeguata strategia difensiva in caso di violazione dei loro diritti. Tali circostanze potrebbero avere un impatto, anche significativo, sulla valutazione del Portafoglio Investimenti e/o sul processo di disinvestimento delle Start-up stesse, con 32 conseguenti effetti negativi sull’attività dell’Emittente e sulla situazione finanziaria, economica e patrimoniale del Gruppo. Rischi connessi alla dipendenza da figure chiave Il successo del Gruppo dipende da alcune figure chiave, tra cui l’Amministratore Delegato, Luigi Capello e l’Amministratore esecutivo di EnLabs, Augusto Coppola, che hanno contribuito e contribuiscono in misura significativa allo sviluppo delle attività del Gruppo. La perdita di tali figure o l’incapacità di attrarre, formare e trattenere ulteriore personale qualificato potrebbero determinare una riduzione della capacità competitiva del Gruppo e condizionarne gli obiettivi di crescita previsti. Tali circostanze potrebbero incidere negativamente sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo. Rischi connessi ai contratti di lavoro a termine e ai contratti di collaborazione a progetto L’Emittente e le Start-up hanno intrattenuto e intrattengono con il proprio personale prevalentemente contratti a termine, di collaborazione e a progetto (oltre che di consulenza). In considerazione dell’evoluzione normativa in materia di contratti di lavoro a termine, non è possibile escludere che in futuro, il Gruppo e/o le Start-up possano trovarsi nella situazione di riqualificare i contratti di lavoro in essere con il personale, incrementando così i costi del personale, con una possibile incidenza sui relativi risultati economici, patrimoniali e finanziari del Gruppo e possibili effetti negativi sui ritorni dagli investimenti da parte della Società in caso di Exit parziale o totale dalle Start-up. Rischi connessi ad accordi strategici che il Gruppo ha in essere Gli accordi strategici hanno apportato considerevoli benefici in termini di: immagine, network relazionali e collaborazione alla gestione di alcune attività operative del Gruppo, quale, ad esempio, la joint-venture del 2012 con la Luiss, a seguito della quale EnLabs ha iniziato ad operare con il brand “LUISS ENLABS – la fabbrica delle start-up”, mediante una formula che prevede un’effettiva compartecipazione economica di Luiss alle spese di gestione degli spazi dell’Acceleratore presso la Stazione Termini di Roma. Nel caso in cui tali accordi dovessero venire meno, ciò potrebbe comportare per il Gruppo un incremento dei costi di gestione, con una possibile incidenza sui risultati economici, patrimoniali e finanziari del Gruppo, oltre che il verificarsi effetti negativi in termini di immagine. Rischi connessi alle operazioni con parti correlate L’Emittente ha intrattenuto e intrattiene tuttora rapporti di natura commerciale con parti correlate, in particolare ricevendo servizi logistici, tecnologici e di supporto da EnLabs. L’Emittente nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013 - acquisito il parere favorevole del Comitato per le Operazioni con Parti Correlate (supportato dalla perizia redatta dall’esperto indipendente Prof. Giovanni Fiore) - ha posto in essere una sola operazione di maggiore rilevanza con parti correlate: l’acquisizione della totalità delle quote di LVenture S.r.l. (partecipata al 70% dall’Amministratore Delegato dell’Emittente, Dott. Luigi Capello, al 20% da Myung Ja Kwon - moglie del Dott. Luigi Capello - e al 10% da Giovanni Gazzola) per 33 complessivi Euro 224.000,00 e del credito maturato dai Soci di LVenture S.r.l. nei confronti di quest’ultima al 30 aprile 2013 pari a complessivi Euro 1.454.000,00 per un totale di Euro 1.678.000,00. Per maggiori informazioni si veda la Sezione Prima, Capitolo V, Paragrafo 5.1.5 e Capitolo XIX del Prospetto Informativo. Dalla data del Bilancio Consolidato 2013 e fino alla Data del Prospetto Informativo, la Società ha posto in essere la seguente operazione con parti correlate: versamento Seed in data 22 maggio 2014 per Euro 49.000,00, a fronte della sottoscrizione di una quota pari al 3,27% del capitale sociale, a favore di Netlex S.r.l., Start-up (reperita sul mercato e non riveniente da Programmi di Accelerazione) nella quale il Consigliere dell’Emittente Dott. Roberto Magnifico detiene una partecipazione di minoranza attualmente pari al 26,25% del capitale sociale della Start-up stessa che, all’esito dell’operazione di aumento di capitale in corso, si ridurrà al 21,73%. Pur trattandosi di un’operazione esente dalla Procedura Parti Correlate (essendo di valore inferiore a 50.000,00) la stessa, a fini prudenziali, è stata comunque oggetto di una verifica di correttezza procedurale e sostanziale da parte del Comitato OPC in data 17 febbraio 2014. Si segnala, peraltro, che l’operazione di cui sopra è stata effettuata alle stesse condizioni alle quali FILAS, parte terza, ha assunto l’impegno a sottoscrivere, a seguito di trattative dirette con Netlex S.r.l., una quota del 14% del capitale sociale della Start-up. Non vi è tuttavia garanzia, che, ove tali operazioni fossero state concluse fra o con parti terze, le stesse avrebbero negoziato e stipulato i relativi contratti, ovvero eseguito le operazioni agli stessi termini e condizioni. Rischi connessi a potenziali conflitti di interesse In relazione alle attuali dimensione dell’Emittente, la Società non si è ancora dotata di procedure specifiche per la gestione degli interessi degli Amministratori diverse dalla Procedura Parti Correlate. Pertanto, non è possibile escludere la sussistenza di conflitti di interesse in attività in concorrenza con quella del Gruppo e alle operazioni di investimento in Start-up. Inoltre, la Società, nell’ambito della propria attività di investment company, offre opportunità di coinvestimento nelle Start-up a un network consolidato di investitori che operano indipendentemente come Venture Capitalist, Business Angel o società di investimento. Poiché i settori di attività di questi soggetti coincidono o possono parzialmente coincidere con quelli dell’Emittente, non è possibile escludere che alcuni di essi possano avere degli interessi in conflitto con quelli della Società. Rischi connessi al parziale adeguamento alle disposizioni in materia di governo societario In considerazione della propria limitata complessità operativa, l’Emittente si è conformato soltanto ad alcune raccomandazioni contenute nel Codice di Autodisciplina. Pur ritenendo che il proprio assetto di governance sia adeguato alle attuali caratteristiche operative e dimensionali, non è possibile escludere che questo possa avere effetti negativi sul processo decisionale e di monitoraggio dei rischi. 34 Rischi connessi alla concentrazione delle deleghe operative Il Presidente dell’Emittente non ha funzioni operative; la maggior parte delle deleghe operative sono concentrate nella persona dell’Amministratore Delegato, Dott. Luigi Capello, a cui il Consiglio di Amministrazione ha attribuito i poteri con precisi limiti di importo e con obbligo di riferire al Consiglio stesso trimestralmente sulle operazioni effettuate. Rischi connessi all’accesso di informazioni riservate Gli Amministratori e il personale del Gruppo hanno accesso a informazioni riservate ovvero confidenziali sugli investimenti in Start-up. Nonostante la Società abbia adottato procedure per la gestione della confidenzialità, non è possibile escludere che violazioni in materia possano avere un impatto negativo sugli investimenti e sulla responsabilità legale dell’Emittente. FATTORI DI RISCHIO GRUPPO OPERANO CONNESSI AL SETTORE E AL MERCATO IN CUI L’EMITTENTE E IL Dichiarazioni di preminenza e informazioni previsionali in merito all’evoluzione del mercato di riferimento Il Prospetto Informativo contiene alcune dichiarazioni di preminenza, sul mercato di riferimento e sul posizionamento competitivo dell’Emittente, formulate dalla Società sulla base della specifica conoscenza del settore di appartenenza, dei dati disponibili e della propria esperienza. Inoltre, il Prospetto Informativo contiene dichiarazioni di carattere previsionale circa l’andamento del settore in cui l’Emittente opera. Tali dati, tuttavia, potrebbero risultare differenti da quelli ipotizzati a causa di rischi noti ed ignoti, incertezze e altri fattori. Rischi connessi alla congiuntura economico-finanziaria L’Emittente è una holding di partecipazioni ed è pertanto esposta al rischio di eventuali fenomeni di recessione economica che potrebbero avere un effetto negativo sul mercato dei capitali. Non si può escludere che, qualora l’attuale fase di recessione economica si protraesse ulteriormente ovvero si ripetesse, ciò possa avere un impatto negativo sull’attività e sulle prospettive di crescita della Società, nonché sulla sua situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo. Rischi connessi al quadro normativo in cui opera il Gruppo L’attività del Gruppo può essere influenzata dalle disposizioni normative e regolamentari vigenti applicabili in materia di start-up innovative e incubatori certificati. Eventuali modifiche o evoluzioni del quadro normativo e/o regolamentare di riferimento potrebbero comportare effetti negativi sui risultati economici del Gruppo. D.3 FATTORI DI RISCHIO RELATIVI AGLI STRUMENTI FINANZIARI OGGETTO DI AMMISSIONE A NEGOZIAZIONE Rischi connessi alla liquidabilità e volatilità delle azioni Le azioni presentano gli elementi di rischio propri di un investimento in strumenti finanziari quotati della medesima natura. I possessori di tali strumenti potranno liquidare il proprio 35 investimento mediante la vendita sul MTA. Tali strumenti potrebbero presentare problemi di liquidità indipendenti dall’Emittente. Le richieste di vendita, quindi, potrebbero non trovare adeguate e tempestive contropartite, nonché essere soggette a fluttuazioni, anche significative, di prezzo. Nell’ambito dell’Offerta, inoltre, alcuni Azionisti potrebbero decidere di non esercitare i propri Diritti di Opzione e di venderli sul mercato, con possibile effetto negativo sull’andamento e sulla volatilità del prezzo di mercato dei Diritti di Opzione o delle Azioni. Rischi connessi agli effetti diluitivi dell’Aumento di Capitale Le azioni sono offerte in opzione a tutti gli Azionisti e, pertanto, non vi sono effetti diluitivi derivanti dall’Aumento di Capitale in termini di quota percentuale di partecipazione sul capitale sociale nei confronti degli Azionisti che decideranno di sottoscrivere l’Offerta per la parte di loro pertinenza. Nel caso di mancato integrale esercizio dei Diritti di Opzione loro spettanti e di integrale sottoscrizione dell’Aumento di Capitale, gli Azionisti che non sottoscrivessero la quota loro spettante subirebbero una riduzione massima della loro partecipazione, in termini percentuali sul capitale, pari al 40%. Rischi connessi all’andamento delle quotazioni in funzione dell’attività dell’Emittente I risultati dell’Emittente dipenderanno dall’andamento degli investimenti che la stessa effettuerà. Detti investimenti, tenuto conto della tipologia di attività svolta dall’Emittente, sono caratterizzati da elevati livelli di incertezza, da difficile prevedibilità e da non sempre oggettiva valutabilità a priori. Non vi è alcuna garanzia che l’Emittente riesca a trasmettere al mercato la corretta interpretazione del rapporto rischio – opportunità degli investimenti effettuati e del loro progressivo andamento, con conseguenti possibili effetti negativi sull’andamento delle quotazioni delle Azioni. 36 SEZIONE PRIMA - PROSPETTO INFORMATIVO 37 CAPITOLO I - PERSONE RESPONSABILI 1.1 Responsabili del Prospetto Informativo LVenture Group S.p.A., con sede in Roma, Via Giovanni Giolitti n. 34, assume la responsabilità della veridicità e completezza dei dati e delle notizie contenuti nel Prospetto Informativo. 1.2 Dichiarazione di responsabilità L’Emittente, in qualità di soggetto responsabile della redazione del Prospetto Informativo, dichiara che, avendo adottato tutta la ragionevole diligenza a tale scopo, le informazioni contenute nel Prospetto Informativo sono, per quanto a propria conoscenza, conformi ai fatti e non presentano omissioni tali da alterarne il senso. Il Prospetto Informativo è conforme al modello depositato presso Consob in data 8 luglio 2014 a seguito del provvedimento di approvazione con nota del 8 luglio 2014, protocollo n. 0057430/14. 38 CAPITOLO II - REVISORI LEGALI DEI CONTI 2.1 Revisori legali dell’Emittente In data 23 aprile 2007, l’Assemblea ha conferito l’incarico di revisione legale dei conti, per gli esercizi 2007 – 2012, alla società Mazars S.p.A., con sede legale in Torino, Via Luigi Colli n. 20, iscritta nell’apposito registro dei revisori legali ai sensi del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39. A seguito della naturale scadenza dell’incarico a Mazars S.p.A., in data 6 maggio 2013, l’Assemblea ha deliberato, sentita la proposta motivata del Collegio Sindacale, di conferire alla società di revisione Baker Tilly Revisa S.p.A., società di revisione e organizzazione contabile, con sede legale in Bologna, Via Guido Reni n. 2/2 e iscritta all’albo speciale delle società di revisione con delibera Consob n. 689 del 26 aprile 1980, autorizzazione ministeriale 3 dicembre 1975, l’incarico di revisione legale del bilancio di esercizio e del bilancio consolidato del Gruppo LVG, nonché l’incarico di revisione limitata della relazione semestrale, per il novennio 2013-2021. Tale incarico ha ad oggetto, tra l’altro: (i) la revisione contabile del bilancio d’esercizio e del bilancio consolidato dell’Emittente; (ii) la revisione contabile limitata della relazione semestrale individuale e consolidata; (iii) la verifica della regolare tenuta della contabilità sociale e la corretta rilevazione dei fatti di gestione nelle scritture contabili. Il Bilancio Individuale 2012 è stato assoggettato a revisione contabile da parte di Mazars S.p.A., che ha emesso le proprie relazioni in data 5 aprile 2013 senza rilievi. Il Bilancio Consolidato 2013 è stato assoggettato a revisione contabile dalla Società di Revisione, che ha emesso le proprie relazioni in data 4 aprile 2014, senza rilievi. In conformità a quanto previsto dal punto 13.2 dell’Allegato XXV al Regolamento 809/2004/CE, la Società di Revisione ha emesso in data 7 luglio 2014 una relazione sui dati previsionali riportati nel Capitolo XIII del Prospetto Informativo, allegata in Appendice al Prospetto Informativo. 2.2 Informazioni sui rapporti con la Società di Revisione Durante il periodo cui si riferiscono le informazioni finanziarie relative agli esercizi passati contenute nel Prospetto e fino alla Data del Prospetto, non è intervenuta alcuna revoca dell’incarico conferito dall’Emittente alla Società di Revisione, né la stessa ha rinunciato all’incarico conferito. 39 CAPITOLO III - INFORMAZIONI FINANZIARIE SELEZIONATE 3.1 Informazioni finanziarie selezionate relative agli esercizi passati Il Prospetto Informativo, essendo l’Emittente una piccola/media impresa con capitalizzazione di mercato ridotta, è stato redatto, quanto alla Sezione Prima, secondo lo schema proporzionato di cui all’Allegato XXV al Regolamento 809/2004/CE; lo schema proporzionato di cui all’Allegato XXV prevede, tra l’altro, che si riportino nel Prospetto le informazioni finanziarie relative agli ultimi due esercizi. Sono di seguito riportate alcune informazioni economiche, patrimoniali e finanziarie consolidate del Gruppo per l’esercizio chiusosi al 31 dicembre 2013 e al 31 marzo 2014 e dell’Emittente per l’esercizio chiusosi al 31 dicembre 2012. Tali informazioni sono state tratte dal Bilancio Consolidato 2013, dal Bilancio Individuale 2012 e dal Resoconto Intermedio Marzo 2014. L’Emittente si avvale del regime di inclusione mediante riferimento dei documenti sopra indicati ai sensi dell’art. 11 della Direttiva 2003/71/CE e dell’art. 28 del Regolamento 809/2004/CE nel Capitolo IX (“Resoconto della situazione gestionale e finanziaria”), nel Capitolo X (“Risorse finanziarie”) e nel Capitolo XX (“Informazioni finanziarie riguardanti le attività e le passività, la situazione finanziaria e i profitti e le perdite dell’Emittente”) della Sezione Prima del Prospetto Informativo. Tali documenti sono stati pubblicati e depositati presso la Consob e sono a disposizione del pubblico sul Sito Internet, nonché presso la sede dell’Emittente e Borsa Italiana. L’Emittente ha ritenuto di omettere le informazioni finanziarie riferite ai dati individuali della Società ritenendo che le stesse non forniscano elementi aggiuntivi significativi rispetto a quelle consolidate del Gruppo. Per chiarezza si precisa che i prospetti contenuti nel presente Capitolo III sono quelli riclassificati e sintetici. Gli stessi sono riconciliabili con quanto incluso nella Sezione Prima, Capitolo XX del Prospetto. Il Bilancio Consolidato 2013 e il Bilancio Individuale 2012, con le relative relazioni della Società di Revisione, oltre al Resoconto Intermedio Marzo 2014 sono inclusi mediante riferimento ai sensi dell’articolo 11 della Direttiva 2003/71/CE e dell’articolo 28 del Regolamento (CE) 809/2004 e sono disponibili sul Sito Internet, nonché presso la sede dell’Emittente. 3.1.1 Informazioni patrimoniali-finanziarie Il seguente prospetto fornisce i dati della situazione patrimoniale consolidata del Gruppo al 31 marzo 2014 e al 31 dicembre 2013 e dell’Emittente al 31 dicembre 2012. Resoconto Intermedio 31/03/2014 STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO (valori espressi in migliaia di Euro) Bilancio Consolidato 31/12/2013 Bilancio Individuale 31/12/2012 ATTIVO ATTIVITA' NON CORRENTI Immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature 105 40 111 0 Resoconto Intermedio 31/03/2014 STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO (valori espressi in migliaia di Euro) Avviamento e altre attività immateriali Bilancio Consolidato 31/12/2013 Bilancio Individuale 31/12/2012 73 67 0 2.402 2.062 0 Crediti e altre attività non correnti 175 177 0 Imposte anticipate 183 179 0 2.938 2.595 0 67 84 0 0 0 0 113 110 2 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti5 1.003 1.406 44 TOTALE ATTIVITA' CORRENTI (B) 1.183 1.600 46 TOTALE ATTIVO (A+B) 4.121 4.195 46 3.954 3.954 120 354 1.127 1.401 Utili (perdite) portati a nuovo -350 0 0 Risultato netto -208 -1.123 -1.525 3.750 3.958 -4 0 0 0 3.750 3.958 -4 Altre passività non correnti 4 1 0 TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI (D) 4 1 0 353 222 46 2 0 0 11 15 4 366 237 50 4.121 4.195 46 Titoli e partecipazioni disponibili per la vendita TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI (A) ATTIVITA' CORRENTI Crediti commerciali Attività finanziarie correnti Altri crediti e attività correnti PASSIVO PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO Capitale sociale Altre riserve TOTALE PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO TOTALE PATRIMONIO NETTO DI TERZI TOTALE PATRIMONIO NETTO (C ) PASSIVITA' NON CORRENTI PASSIVITA' CORRENTI Debiti commerciali Debiti tributari Altre passività correnti TOTALE PASSIVITA' CORRENTI (E) TOTALE PATRIMONIO NETTO e PASSIVITÀ (C+D+E) A seguito dell’acquisizione del 100% del capitale sociale di LVenture S.r.l., avvenuta nel corso del primo semestre 2013, l’Emittente è tenuta ad esporre i propri dati economici in versione consolidata. Inoltre, in data 26 settembre 2013 è stato stipulato l’atto di fusione per incorporazione di LVenture 5 41 S.r.l. nell’Emittente con efficacia, ai fini civilistici, dal 2 ottobre 2013 e contabili dal 1° gennaio 2013. La contabilizzare gli effetti dalla predetta fusione è descritta in dettaglio nel Bilancio Consolidato 2013, qui incluso mediante riferimento. Nel seguente prospetto sono rappresentati i principali dati del rendiconto finanziario consolidato del Gruppo al 31 marzo 2014 e al 31 dicembre 2013 e dell’Emittente al 31 dicembre 2012. RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO (valori espressi in migliaia di Euro) Resoconto Intermedio 31/3/2014 A Flusso netto generato/assorbito da attività operative B Flusso netto d’investimento C Flusso netto finanziamento Bilancio Consolidato 31/12/2013 Bilancio Individuale 31/12/2012 -50 -1.409 -1 -353 -2.326 0 di 0 5.097 0 D Flusso di cassa complessivo generato/(assorbito) del periodo (A+B+C) -403 1.362 -1 E Disponibilità liquide all’inizio del periodo 1.406 44 45 F Disponibilità liquide alla fine del periodo (D+E) 1.003 1.406 44 3.1.2 generato/assorbito generato/assorbito da da attività attività Informazioni economiche Il seguente prospetto di sintesi riporta i dati di conto economico consolidato riferiti al Gruppo al 31 marzo 2014 (con il confronto dei dati riesposti al 31 marzo 2013), al 31 marzo 2013 e al 31 dicembre 2013 e dell’Emittente al 31 dicembre 2012. 42 (valori espressi in migliaia di Euro) Resoconto Intermedio 31/03/2014 31/03/2013 riesposti Bilancio Consolidato 31/12/2013 Bilancio Individuale 31/12/2012 Ricavi e proventi diversi 130 38 174 0 Costi per servizi -196 -98 -743 -289 Costi del personale -58 -48 -150 -5 Altri costi operativi -86 -147 -424 -8 -210 -254 -1.144 -303 Ammortamenti e perdite di valore di cespiti -6 0 -10 0 Accantonamenti e svalutazioni 0 0 -10 -1.188 Rettifiche di valore su partecipazioni 0 0 -54 0 -216 -254 -1.218 -1.491 Proventi finanziari 0 3 13 38 Oneri finanziari 0 0 -1 -3 Proventi straordinari 7 0 17 1 Oneri straordinari 0 0 -113 -70 -210 -252 -1.302 -1.525 2 0 179 0 -208 -252 -1.123 -1.525 Margine operativo lordo Risultato operativo Risultato prima delle imposte Imposte sul reddito Risultato netto di Gruppo La tabella che segue riporta la perdita per azione con riferimento ai periodi 31 marzo 2014, 31 marzo 2013, 31 dicembre 2013 e 31 dicembre 2012. Resoconto Intermedio 31/03/2014 -207.713 10.650.000 -0,0195 (valori espressi in Euro) Risultato netto di periodo Azioni ordinarie in circolazione alla data di riferimento Risultato per azione 3.1.3 31/03/2013 riesposti -252.076 106.500.000 -0,0024 Bilancio Consolidato 31/12/2013 -1.123.141 106.500.000 -0,0105 Bilancio Individuale 31/12/2012 -1.525.282 10.650.000 -0,1432 Informazioni finanziarie selezionate relative a periodi infrannuali Il Prospetto Informativo contiene le informazioni finanziarie infrannuali consolidate al 31 marzo 2014. 43 CAPITOLO IV - FATTORI DI RISCHIO FATTORI DI RISCHIO L’operazione descritta nel presente Prospetto Informativo, considerando le peculiari caratteristiche del settore di attività in cui il Gruppo opera e dei rischi potenziali tipici del settore stesso, caratterizza l’investimento in azioni della Società in linea con il profilo tipico degli investitori orientati a investimenti contraddistinti da un livello di rischio medio-alto ed è destinato a investitori esperti in grado di valutare le specifiche caratteristiche dell’attività dell’Emittente e del Gruppo e la rischiosità dell’investimento proposto. Al fine di effettuare un corretto apprezzamento e di assumere qualsiasi decisione sull’investimento, gli investitori sono invitati a leggere attentamente i seguenti fattori di rischio, al fine di comprendere i rischi generali e specifici relativi all’Emittente e al Gruppo, nonché al settore di attività in cui questi operano e/o collegati agli strumenti finanziari emessi. I fattori di rischio di seguito elencati devono essere letti congiuntamente alle altre informazioni contenute nel Prospetto Informativo, compresi i documenti e le informazioni incluse mediante riferimento. I rinvii a Sezioni, Capitoli e Paragrafi si riferiscono alle Sezioni, ai Capitoli e ai Paragrafi del Prospetto Informativo. 4.1 4.1.1 Fattori di rischio relativi al Gruppo Rischi connessi alla limitata storia operativa L’attuale azionista di controllo, l’attuale Consiglio di Amministrazione e l’attuale management sono subentrati all’esito dell’Aumento di Capitale 2013 alla precedente gestione dell’Emittente che versava nella situazione di cui all’art. 2446 c.c. (perdite oltre un terzo del capitale sociale) e stava attraversando un periodo di crisi finanziaria. Perfezionatosi il predetto aumento di capitale e a seguito dell’ingresso nella compagine sociale di LV.EN., nuovo azionista di riferimento, l’Emittente ha iniziato la propria attività. Per maggiori informazioni sull’evoluzione storica dell’Emittente si veda la Sezione Prima, Capitolo V, Paragrafo 5.1.5. Il Gruppo ha, pertanto, una limitata storia operativa pregressa, fermo restando che le persone chiave hanno maturato una consolidata esperienza professionale nel settore specifico. Non vi sono, dunque, garanzie che gli Obiettivi Strategici potranno effettivamente essere conseguiti, anche alla luce del fatto che il Gruppo dovrà affrontare i rischi e le difficoltà tipiche delle società con recente storia operativa e rafforzare e consolidare la propria struttura organizzativa. Si segnala, inoltre, che, alla luce delle peculiarità del settore in cui opera il Gruppo e della sua limitata storia operativa, non vi è certezza in merito al periodo che intercorrerà prima che le operazioni di disinvestimento e di valorizzazione previste dal Piano Industriale possano generare plusvalenze tali da coprire i costi di esercizio. Tali fattori potrebbero avere un impatto sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo, considerato anche che la Società sostiene costi fissi operativi annuali a fronte di prospettive di ricavi e 44 FATTORI DI RISCHIO di capital gain che alla Data del Prospetto Informativo sono incerte per ammontare e tempi di realizzo. Per ulteriori informazioni si vedano sulla situazione patrimoniale ed economica del Gruppo la Sezione Prima, Capitolo V, Paragrafo 5.1.5 e Capitolo XIII, Paragrafo. 13.1 del Prospetto Informativo. 4.1.2 Rischi connessi al capitale circolante netto Ai sensi del Regolamento 809/2004/CE e della definizione di capitale circolante - quale “mezzo mediante il quale l’emittente ottiene le risorse liquide necessarie a soddisfare le obbligazioni che pervengono a scadenza” contenuta nella Raccomandazione ESMA/2013/319, alla Data del Prospetto, il Gruppo risulta non avere il capitale circolante sufficiente per le proprie esigenze, intendendosi per tali quelle relative ai 12 mesi successivi alla Data del Prospetto stessa. In particolare, alla Data del Prospetto il Gruppo ha un capitale circolante che ammonta a circa Euro 0,5 milioni e un fabbisogno finanziario complessivo, per i 12 mesi successivi alla Data del Prospetto di circa Euro 4.245 mila, di cui: Euro 1.552 mila per l’attività operativa del Gruppo, Euro 2.703 mila per gli investimenti in Start-up programmati, al netto di Euro 10 mila di flussi derivanti dalla gestione finanziaria. Il fabbisogno netto del Gruppo nei 12 mesi successivi alla Data del Prospetto ammonta a Euro 3.769 mila, come si evince dalla tabella che segue. (valori espressi in migliaia di Euro) Capitale circolante netto alla Data del Prospetto 476 (i) fabbisogno connesso all’attività operativa per i successivi 12 mesi (ii) fabbisogno connesso all’a gestione finanziaria per i successivi 12 mesi -1.552 10 (iii) fabbisogno connesso alla gestione degli investimenti per i successivi 12 mesi -2.703 Capitale circolante netto 12 mesi successivi alla Data del Prospetto -3.769 Per la determinazione del fabbisogno finanziario netto consolidato del Gruppo per i dodici mesi successivi alla Data del Prospetto, la Società ha fatto riferimento ai dati del Piano Industriale, senza tenere conto degli effetti dell’Aumento di Capitale e dei flussi di cassa che si prevede saranno da questo generato. Pertanto, i proventi netti dell’Aumento di Capitale, che non è assistito da un consorzio di garanzia, saranno destinati alla copertura del suddetto fabbisogno finanziario netto del Gruppo. L’azionista di maggioranza, LV. EN., con comunicazione del 30 giugno 2014, ha assunto un impegno irrevocabile (non assistito da garanzie reali o personali) alla sottoscrizione di Euro 1.000.000,00 dell’Aumento di Capitale (che corrisponde ad un importo inferiore alla quota dei Diritti di Opzione ad esso spettanti), rispetto al suo controvalore massimo di Euro 4.970.000,00. Nel caso in cui l’Aumento di Capitale non fosse sottoscritto dall’azionista di riferimento per l’integrale quota di sua competenza e dagli ulteriori azionisti, il Gruppo dovrà ridurre gli investimenti previsti dal Piano Industriale, con conseguente ritardo nel raggiungimento degli Obiettivi Strategici ivi previsti. 45 FATTORI DI RISCHIO Tenuto conto che il modello di business adottato dal Gruppo non prevede il ricorso all’indebitamento, salvo che per eventuali brevi periodi e per importi ridotti, in caso di mancata integrale sottoscrizione dell’Aumento di Capitale, il Gruppo dovrà fare ricorso ad altre fonti di finanziamento o a operazioni di carattere straordinario, per non compromettere la continuità aziendale del Gruppo.. Al proposito, si segnala che l’Assemblea del 30 aprile 2014 ha autorizzato il Consiglio di Amministrazione ad aumentare il capitale sociale a pagamento, per un importo massimo di Euro 4.990 mila, comprensivo dell’eventuale sovrapprezzo, da eseguirsi in una o più tranche, entro cinque anni dalla data della deliberazione, con esclusione del diritto di opzione, ai sensi dei commi 4, primo periodo, e 5 dell’art. 2441 c.c., in quanto da effettuare: i) con conferimenti in natura; e/o ii) a favore di soggetti individuati dal Consiglio di Amministrazione. Nel caso di mancato integrale buon esito dell’Aumento di Capitale e in assenza di altre fonti di finanziamento o di operazioni di carattere straordinario, le risorse finanziarie a disposizione del Gruppo si esauriranno entro il mese di agosto 2014 e, pertanto, la continuità aziendale potrebbe essere compromessa. Per ulteriori informazioni si vedano: Sezione Prima, Capitolo III, Paragrafo 3.1.1; Capitolo V, Paragrafo 5.4.8; Capitolo XIII, Paragrafo 13.1 del Prospetto Informativo. 4.1.3 Rischi connessi alla mancata comparabilità dei dati relativi al Bilancio Consolidato 2013 e al Bilancio Individuale 2012 Il Prospetto Informativo contiene dati economici, patrimoniali e finanziari relativi all’esercizio sociale chiuso al 31 dicembre 2013 redatto su base consolidata e dati economici, patrimoniali e finanziari relativi all’esercizio sociale dell’Emittente chiuso al 31 dicembre 2012 redatto su base individuale. Tali informazioni sono tratte, rispettivamente, dal Bilancio Consolidato 2013 e dal Bilancio Individuale 2012. Tale esposizione è dovuta all’intervenuta operazione di integrazione aziendale di LVenture S.r.l. nell’Emittente avvenuta nel 2013 e alla contestuale nascita del Gruppo. Al fine di fornire le informazioni sull’andamento gestionale congiunto dell’Emittente e di LVenture S.r.l. con riferimento all’esercizio 2012 sono state predisposte informazioni su base aggregata nella Sezione Prima, Capitolo VI, Paragrafo 6.11 del Prospetto Informativo. Si segnala che tali dati possono fornire soltanto un’indicazione approssimativa dell’andamento gestionale del Gruppo per il 2012, attesi i limiti connessi con il procedimento di aggregazione. In particolare, tale aggregazione non riflette le seguenti operazioni prodromiche alla creazione del Gruppo e le connesse scritture di consolidamento: - l’Aumento di Capitale 2013 deliberato dall’Assemblea del 29 dicembre 2012 e conclusosi nel marzo 2013; - l’acquisizione di LVenture S.r.l., successivamente incorporata nell’Emittente, con la conseguente Purchase Price Allocation (PPA) per contabilizzare gli effetti dalla fusione sulla base delle 46 FATTORI DI RISCHIO indicazioni di cui all’IFRS 3. I dati aggregati al 31 dicembre 2012 non sono stati oggetto di revisione contabile. Per maggiori informazioni si veda la Sezione Prima, Capitolo VI, Paragrafo 6.11 del Prospetto Informativo. 4.1.4 Rischi connessi al mancato raggiungimento degli obiettivi del Piano Industriale A) Previsioni dell’andamento economico finanziario del Gruppo Il Prospetto Informativo contiene alcune previsioni del Gruppo relative ai ricavi e del risultato d’esercizio per il periodo 2014-2017, tratte dagli Obiettivi Strategici di sviluppo definiti dal Piano Industriale. In particolare, il Piano Industriale contiene le seguenti assunzioni: Investimenti: - Micro Seed - biennio 2014-2015: investimenti in n. 24 Start-up in accelerazione per un importo - - - - totale di Euro 1.082 mila, e in n. 8 Strumenti Finanziari Partecipativi per un importo totale di Euro 160 mila; Micro Seed - biennio 2016-2017: investimenti in n. 40 Start-up in accelerazione per un importo complessivo di Euro 2.320 mila, e in n. 8 Strumenti Finanziari Partecipativi per un importo totale di Euro 160 mila; Seed - biennio 2014-2015: investimenti in n. 14 Start- up rivenienti dal Programma di Accelerazione per un importo totale di Euro 1.960 mila, e in n. 8 Start up selezionate sul mercato per un importo totale di Euro 1.600 mila; Seed - biennio 2016-2017: investimenti in n. 20 Start-up rivenienti dal Programma di Accelerazione per un totale di Euro 4.000 mila, e in n. 10 Start-up selezionate sul mercato per un totale di Euro 3.000 mila; tutte le altre assumption più ampiamente descritte nel Paragrafo 13.1.1 del Prospetto Informativo relative agli investimenti sono state mantenute costanti. Investimenti in cespiti: sono stati stimati incrementi in cespiti di circa 15% annuo rispetto ai valori iniziali alla data del Piano Industriale; Personale: è stato stimato un incremento delle risorse per un costo complessivo di Euro 514 mila per il 2014, crescendo negli anni di Piano fino ad arrivare a Euro 579 mila per il 2017, ritenuto adeguato allo sviluppo atteso del Gruppo. Ricavi per affitto di spazi e postazioni: al momento gli spazi gestiti da EnLabs sono pari a circa 2.000 mq. Si ipotizza di ampliare gli spazi da mettere a disposizione delle Start-up di ulteriori 900 mq con i seguenti vantaggi: - aumento delle postazioni in open-space per co-worker, sale riunioni e uffici; - maggiore razionalizzazione degli spazi a disposizione della Società. Ricavi per consulenza: si ipotizza lo sviluppo di attività di consulenza in particolare destinata a gruppi 47 FATTORI DI RISCHIO industriali che intendano realizzare acceleratori, con ricavi ipotizzati compresi tra Euro 200-300 mila; tale attività verrebbe svolta dal personale e/o dai collaboratori del Gruppo, senza costi aggiuntivi. Corsi di Formazione: nell’ottica di potenziali investimenti l’Emittente sta sviluppando un laboratorio per la formazione professionale nell’ambito digitale e dello sviluppo software. Costi: relativamente all’andamento dei costi del Gruppo è stato previsto un incremento degli stessi tra il 4 e il 6% per gli esercizi successivi al 2014. Il 2014 è ritenuto l’esercizio in cui il Gruppo raggiungerà la sua dimensione ottimale, almeno per il futuro prevedibile, mediante l’incremento degli spazi e della struttura. Pertanto la struttura dei costi si dovrebbe stabilizzare dal 2015 in poi. La seguente tabella illustra l’andamento economico prospettico contenuto nel Piano Industriale del Gruppo, per il periodo 2014-2017. in Euro migliaia Ricavi e proventi diversi Consuntivo Consolidato Consolidato Consolidato Consolidato 2013 2014 2015 2016 2017 174 721 987 1.235 1.342 Costi operativi -1.318 -1.634 -1.779 -1.878 -1.953 EBITDA -1.144 -913 -792 -643 -611 EBIT -1.218 -1.262 -1.370 -1.451 -1.960 Risultato prima delle imposte -1.302 -1.236 -733 1.241 3.792 Risultato netto d’esercizio -1.123 -1.179 -688 1.239 3.780 Tali previsioni e dati prospettici sono soggetti a rischi e ad incertezze e sono basati su valutazioni interne concernenti eventi futuri, soggetti a incertezza, anche al di fuori del controllo del management del Gruppo; a causa dell’aleatorietà connessa alla realizzazione di detti eventi futuri, gli scostamenti fra valori consuntivi e valori preventivati potrebbero essere significativi. Gli investitori sono pertanto invitati a non fare affidamento sugli stessi nell’assumere le proprie decisioni di investimento nel quadro e nei limiti di quanto evidenziato nel Prospetto. Per ulteriori informazioni si vedano Sezione Prima, Capitolo III, Paragrafo 3.1.1 e, Capitolo XIII, Paragrafo 13.1 del Prospetto Informativo. B) Mantenimento delle assunzioni ed attuazione delle linee strategiche La capacità dell’Emittente di raggiungere gli obiettivi di ricavi e di risultati d’esercizio previsti dal Piano Industriale dipende, tra l’altro, dal buon esito dell’Aumento di Capitale e dal suo successo nell’attuazione delle iniziative e delle linee strategiche ivi individuate, oltre che dal mantenimento delle assunzioni strategiche poste alla base del Piano Industriale stesso. In particolare, si indicano di seguito i principali fattori – alcuni dei quali al di fuori del controllo dell’Emittente – che, incidendo direttamente sulle assunzioni del Piano Industriale, potrebbero impedire il raggiungimento, in tutto o in parte, degli Obiettivi Strategici del medesimo: i) la mancata integrale sottoscrizione dell’Aumento di Capitale, con effetti sulla necessità di rivedere il piano degli investimenti previsti dal Piano Industriale; 48 FATTORI DI RISCHIO ii) una nuova recessione economica, oppure una crisi finanziaria generalizzata che potrebbe negativamente influenzare i risultati economici e finanziari del Gruppo, oltre che comportare restrizioni all’accesso al mercato dei capitali, nonché rallentare il processo di disinvestimento delle partecipazioni detenute dall’Emittente; iii) cambiamenti di norme di legge e regolamentari relative alle start-up innovative e/o agli incubatori certificati quali, in particolare, quelle contenute nel Decreto Crescita 2.0 e nel DM 30 gennaio 2014; iv) mancato raggiungimento degli obiettivi di investimento Micro Seed e Seed in Start-up; v) la mancata realizzazione delle Exit nei tempi previsti o ai valori previsti; vi) tasso di mortalità delle Start-up più alto di quello previsto dal Piano Industriale. Qualora le assunzioni del Piano Industriale non si realizzassero e/o l’Emittente non fosse in grado di attuare efficacemente le strategie e le iniziative ivi previste, ovvero l’Emittente si trovasse nelle condizioni di dovere porre in essere operazioni straordinarie non previste o, più in generale, di effettuare investimenti non previsti dal Piano Industriale, potrebbero verificarsi effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria e sulle attività, strategiche e prospettiche, del Gruppo. Per ulteriori informazioni si vedano Sezione Prima, Capitolo III, Paragrafo 3.1.1 e Capitolo XIII, Paragrafo 13.1 del Prospetto Informativo. C) Rischi connessi alle attività di investimento dell’Emittente Il modello di business dell’Emittente prevede l’investimento diretto in Start-up attraverso la sottoscrizione o l’acquisizione di partecipazioni nel capitale, prevalentemente di minoranza, o l’investimento con Strumenti Finanziari Partecipativi. Benché l’Emittente preveda di perseguire una specifica politica di investimento da esso ritenuta adeguata, tale strategia è condizionata dalla reperibilità d’iniziative imprenditoriali le cui caratteristiche rispondano agli obiettivi perseguiti dalla Società e dall’abilità nel portare a termine gli investimenti a condizioni soddisfacenti. In particolare, la Società potrebbe incontrare difficoltà nell’individuare potenziali iniziative target o non riuscire a concludere o ritardare le relative trattative a causa di fattori in parte non controllabili né influenzabili dall’Emittente quali, ad esempio, la penuria di opportunità di investimento, il mutamento dello scenario macro-economico o normativo o la presenza di offerte da parte di concorrenti dotati di maggiori disponibilità finanziarie, di maggiori competenze nel settore in cui opera la Start-up o di un maggiore appeal per quest’ultima. La realizzazione dei programmi d’investimento dell’Emittente, inoltre, dipende in larga misura dalla capacità di reperire tempestivamente le necessarie risorse finanziarie. Tale capacità potrebbe essere fortemente influenzata da eventuali crisi economico-finanziarie nei settori di riferimento dell’Emittente e dalle derivanti difficoltà nell’ottenere finanziamenti e nell’attrare investitori interessati a perseguire le iniziative di investimento insieme alla Società. La Società potrebbe essere inoltre chiamata a nuovi investimenti in una o più Start-up per sopperire a necessità finanziarie non previste dal loro originario piano industriale o a fronte di perdite che richiedano interventi sul capitale sociale. Qualora l’Emittente non ritenesse opportuno incrementare o mantenere la propria posizione o non fosse in grado di reperire le necessarie risorse finanziarie per dar 49 FATTORI DI RISCHIO seguito a tali richieste, la propria partecipazione nel capitale delle relative Start-up potrebbe diluirsi, anche in misura significativa, o azzerarsi (Write-off). Non vi è pertanto certezza che l’Emittente sia in grado in futuro di attuare in tutto o in parte i propri programmi d’investimento o di mantenere invariata la propria partecipazione nel capitale delle Startup, con un possibile effetto negativo sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo. Per ulteriori informazioni si vedano Sezione Prima, Capitolo V, Paragrafo 5.2 e Capitolo VI, Paragrafo 6.1.2 del Prospetto Informativo. D) Rischi connessi all’incertezza circa il conseguimento di utili e la distribuzione di dividendi Il Piano Industriale prevede a livello dell’Emittente il conseguimento di utili a partire dalla chiusura dell’esercizio al 31 dicembre 2016. La politica di investimento individuata nel Piano Industriale prevede, a partire dal 2017, dopo la copertura delle perdite realizzate negli esercizi precedenti, la distribuzione di dividendi pari al 50% degli utili dell’esercizio. L’ammontare dei dividendi che l’Emittente sarà in grado di distribuire in futuro dipenderà, fra l’altro, dai ricavi (inclusi quelli derivanti dal disinvestimento dalle Start-up, dai suoi risultati economici, dalla sua situazione finanziaria, dai vincoli di destinazione dei proventi dati dalle Exit, dai flussi di cassa, dai fabbisogni in termini di capitale circolante netto e dalle spese in conto capitale). Pertanto, non è possibile escludere che la Società non distribuisca dividendi in futuro o che lo faccia in misura, inferiore, anche sensibilmente, a quella prevista dal Piano Industriale. Per maggiori informazioni si rinvia alla Sezione Prima, Capitolo XXIII e Capitolo XX, Paragrafo 20.6 del Prospetto Informativo. 4.1.5 Rischi connessi alle attività di investimento in Start-up L’Emittente è una società di Venture Capital che opera con investimenti Micro Seed e Seed (anche mediante SFP) in Start-up. Tale attività presenta un elevato grado di rischio, derivante principalmente dalla fase embrionale in cui si interviene nel progetto. Sebbene l’Emittente ritenga di disporre di canali di Deal Flow di alta qualità, di un efficace processo di selezione e due diligence, di un management esperto e con competenze specifiche, affiancate da un intensivo Programma di Accelerazione, una fisiologica percentuale di investimenti in Start-up potrebbe non avere una Exit, ovvero avere un ritorno sull’investimento inferiore a quanto in media previsto. Conseguentemente, non vi può essere certezza circa i tempi e l’entità del ritorno sugli investimenti, che potrebbero essere condizionati da eventi o oneri imprevisti e non dipendenti dalla volontà della Società, quali, ad esempio, quelli derivanti dal protrarsi della fase di start-up e dalla necessità di effettuare investimenti maggiori rispetto a quelli ipotizzati, dalla necessità di adeguare le tecnologie all’evoluzione del mercato e dei gusti dei consumatori, dai mutamenti del quadro normativo applicabile alle start-up, dai costi necessari per la tutela dei diritti rispetto a iniziative concorrenti o per far fronte 50 FATTORI DI RISCHIO al contenzioso in caso di soccombenza. Qualora si verificassero tali eventi, la Società potrebbe dover svalutare le partecipazioni nelle Start-up, al fine di allineare il valore di carico delle Partecipate al loro Fair Value. Tali circostanze potrebbero avere un impatto negativo sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo. La presente tabella riporta il numero degli investimenti dell’Emittente in Start-up con indicazione alla Data del Prospetto del loro controvalore rispetto alla relativa fase di sviluppo (Micro Seed, Seed, Write Off, in liquidazione), con distinta indicazione delle Start-up acquisite a seguito della fusione di LVenture S.r.l. nell’Emittente. Inizio Fine 31/12/13 dal 1/1/2014 alla Data del Prospetto Periodo Periodo Prog. Valore Seed (S) Seed (S) % % Accela Partecipazioni /Microse /Microsee Partecip Valore di Increme Decre Parteci alla Data razion dirette Bilancio nti menti del ed (MS) / d (MS) / azi. pazi. e N° Prospetto SFP SFP Interactive 1 Project* S S 13,64 225.060 48.000 0 15,87 273.060 1 Next Styler* S S 14,95 542.685 0 0 14,95 542.685 1 URList* S S 16,62 179.496 0 0 16,62 179.496 Canvace* in 2 liquidazione 10,00 6.000 0 0 10,00 6.000 2 CoContest* S S 11,90 136.850 0 0 11,90 136.850 Mindigno* in 2 liquidazione 10,00 5.000 0 0 10,00 5.000 2 Pubster* S S 8,81 67.837 0 0 8,81 67.837 3 BaasBox* S S 10,00 30.000 100.000 0 15,08 130.000 3 Gamepix* S S 10,00 62.000 40.000 0 20,97 102.000 3 Le Cicogne* S S 16,00 49.700 0 0 16,00 49.700 4 Appetit MS S 10,00 2.500 45.500 0 10,00 48.000 4 Spotonway MS S 10,31 2.500 57.500 0 10,31 60.000 4 Thingarage MS S 10,31 2.500 57.500 0 10,31 60.000 4 wineOwine MS S 7,50 2.500 42.500 0 7,50 45.000 4 Snapback SPF MS 0,00 0 55.000 0 9,35 55.000 4 Zenfeed SPF SPF 0,00 0 25.000 0 0,00 25.000 Bulsara ID Advertising S S 5,43 42.897 0 0 5,43 42.897 ID Codemotion S S 10,00 60.000 0 0 10,00 60.000 ID Qurami S S 20,66 309.900 0 0 20,66 309.900 Risparmio ID Super S S 3,70 136.900 0 0 3,06 136.900 Simple ID “Atooma” S S 14,13 60.500 30.000 0 14,63 90.500 ID Soundreef S S 6,97 136.000 0 0 6,97 136.000 ID Netlex S S 0,00 0 49.000 0 3,27 49.000 ID SR Italia S S 6,97 697 0 0 6,97 697 (in Euro) 51 FATTORI DI RISCHIO ZMV ZMV Partecipazioni indirette: Apps Builder Risparmio Super 2.061.522 550.000 0 2.611.522 S S 1,34 25.000 0 0 0,90 25.000 S S 7,27 150.000 175.000 0 0 0 0 5,83 150.000 175.000 * Start-up acquisite dall’Emittente a seguito della fusione per incorporazione di LVenture S.r.l. nella Società. Per ulteriori informazioni si vedano Sezione Prima, Capitolo V, Paragrafo 5.2 e Capitolo VI, Paragrafo 6.1.2 del Prospetto Informativo. 4.1.6 Rischi connessi all’Exit dalle Start-up La politica di investimento dell’Emittente prevede l’Exit dalle Start-up al termine della loro fase di avviamento, che di norma avviene in un orizzonte temporale compreso tra 48 e 60 mesi dall’investimento iniziale. Si segnala, tuttavia, che il numero di investimenti in Start-up, delle Exit e dei Write-off potrebbero variare, anche in modo significativo, rispetto a quanto previsto nel Piano Industriale. La politica di investimento della Società prevede, inoltre, possibili diluizioni nella quota detenuta nelle Start-up in occasione dell’ingresso nel capitale di co-investitori o di disinvestimenti parziali (fasi c.d. di co-investimento e Seed). La Società potrebbe incorrere in difficoltà o ritardi imprevisti nel realizzare la propria politica di disinvestimento, totale o parziale, dalle Start-up, derivanti da eventi in parte non controllabili né influenzabili dall’Emittente, quali, ad esempio, il perdurare del ciclo economico negativo, la difficoltà di reperire investitori interessati a rilevare le partecipazioni ai valori ipotizzati nei propri piani industriali, la mancanza o il venir meno dell’interesse del pubblico per i prodotti offerti dalle Start-up. E’ possibile, dunque, che il ciclo di investimenti-Exit produca flussi di cassa insufficienti a finanziare la gestione caratteristica, oppure a remunerare l’investimento effettuato dall’Emittente. Per ulteriori informazioni si vedano Sezione Prima, Capitolo V, Paragrafo 5.2 e Capitolo VI, Paragrafo 6.1.2 del Prospetto Informativo. 4.1.7 Rischi connessi a obblighi di Exit dalle Start-up Secondo la prassi del mercato in cui opera, l’Emittente, in fase di disinvestimento delle Start-up, potrebbe dover assumere nei confronti dei co-investitori o degli acquirenti degli obblighi di indennizzo relativamente a sopravvenienze passive, minusvalenze o responsabilità delle Start-up per fatti o eventi antecedenti il disinvestimento, per esempio di natura fiscale o connessi alla violazione di diritti di proprietà industriale o intellettuale. Sebbene tali obblighi abbiano generalmente una durata limitata nel tempo (che per le responsabilità di natura fiscale è però, di norma, pari ai relativi termini di prescrizione) e siano usualmente stabilite degli importi massimi di risarcimento corrispondenti a una 52 FATTORI DI RISCHIO percentuale del prezzo pagato, non è possibile escludere che, successivamente ai disinvestimenti, possano emergere minusvalenze derivanti da richieste di indennizzo. Le circostanze sopra descritte potrebbero avere un impatto negativo sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo. Per ulteriori informazioni si vedano Sezione Prima, Capitolo V, Paragrafo 5.2 e Capitolo VI, Paragrafo 6.1.2 del Prospetto Informativo. 4.1.8 Rischi connessi alla valutazione delle partecipazioni in cui investe l’Emittente L’Emittente investe in società di nuova costituzione o con una breve storia operativa. Pertanto, in assenza di dati storici o di serie di dati per periodi sufficientemente ampi, le valutazioni delle partecipazioni in sede di investimento si basano essenzialmente su dati prospettici, secondo previsioni effettuate dalla Società. Tali previsioni adottate potrebbero basarsi su elementi intrinsecamente incerti e potrebbe emergere la necessità di aggiornarle o di riconsiderare le ipotesi o i giudizi sottostanti, anche per rispecchiare i cambiamenti degli eventi, delle tendenze e delle condizioni di mercato. Le possibili variazioni nella valutazione delle partecipazioni in cui la Società investe potrebbero avere un impatto negativo sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo. Per ulteriori informazioni si vedano Sezione Prima, Capitolo III, Paragrafo 3.1 e Capitolo V, Paragrafo 5.2 del Prospetto Informativo. 4.1.9 Rischi connessi alla rapidità del processo decisionale Alcune opportunità di investimento potrebbero richiedere analisi e decisioni particolarmente rapide con un quadro informativo incerto, per la natura embrionale delle opportunità stesse. È pertanto possibile che la decisione di investimento si basi su un quadro informativo non dettagliato, con conseguenti effetti negativi sul ritorno degli investimenti. 4.1.10 Rischi connessi all’affidabilità del management delle Start-up Le Start-up sono iniziative imprenditoriali neocostituite, in cui il management (tipicamente il/i socio/soci fondatore/i) ha, in genere, alcuna o scarsa esperienza di gestione. Nel caso in cui la Start-up sia amministrata da più soggetti, potrebbe verificarsi l’eventualità che non siano in grado di lavorare in team sinergicamente per poter sviluppare il progetto imprenditoriale e portarlo a regime, con possibili effetti negativi sulla sopravvivenza della Start-up. Pertanto, non vi è alcuna garanzia che i manager di dette società siano in grado di gestire efficacemente e/o di sviluppare le potenzialità del progetto, con possibili effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria delle Start-up e, quindi, sul rendimento degli investimenti della Società. Per ulteriori informazioni si veda Sezione Prima, Capitolo V, Paragrafo 5.2 del Prospetto Informativo. 4.1.11 Rischi connessi ai diritti di privativa delle Start-up I risultati economici, patrimoniali e finanziari del Gruppo dipendono anche dalla capacità delle Startup di ottenere, qualora le tecnologie impiegate o i loro prodotti siano legalmente tutelabili, la registrazione di diritti di privativa industriale o intellettuale o la concessione di licenze di utilizzo degli 53 FATTORI DI RISCHIO stessi, nonché dall’abilità di adottare un’adeguata strategia difensiva in caso di violazione dei loro diritti. Non può essere assicurato che le soluzioni tecniche adottate dalle Start-up o i loro prodotti siano brevettabili, ovvero che le domande di registrazione, ove presentate, non siano impugnate o considerate invalide, né che sia possibile evitare qualsiasi utilizzazione fraudolenta dei loro diritti di privativa. Non è inoltre possibile escludere che terzi possano agire nei confronti delle Start-up per presunte violazioni dei propri diritti di proprietà industriale e intellettuale e che, ove risultino soccombenti nei relativi giudizi, le Start-up debbano riconsiderare le tecnologie impiegate o cessare l’utilizzo delle soluzioni tecniche adottate o dei diritti, oltre a dover corrispondere eventuali risarcimenti dei danni. Tali circostanze potrebbero avere un impatto, anche significativo, sulla valutazione del Portafoglio Investimenti e/o sul processo di disinvestimento delle Start-up stesse, con conseguenti effetti negativi sull’attività dell’Emittente e sulla situazione finanziaria, economica e patrimoniale del Gruppo. Per ulteriori informazioni si vedano Sezione Prima, Capitolo III, Paragrafo 3.1 e Capitolo V, Paragrafo 5.2 del Prospetto Informativo. 4.1.12 Rischi connessi alla dipendenza da figure chiave Il successo del Gruppo dipende da alcune figure chiave, tra cui l’Amministratore Delegato, Luigi Capello e l’amministratore esecutivo di EnLabs, Augusto Coppola, che hanno contribuito e contribuiscono in misura significativa allo sviluppo delle attività del Gruppo avendo maturato elevate competenze nei settori in cui lo stesso opera. Inoltre, tali figure hanno contribuito e contribuiscono in misura rilevante alla creazione e allo sviluppo delle opportunità di investimento del Gruppo. La perdita di tali figure o l’incapacità di attrarre, formare e trattenere ulteriore personale qualificato potrebbero determinare una riduzione della capacità competitiva del Gruppo e condizionarne gli obiettivi di crescita previsti. Tali circostanze potrebbero incidere negativamente sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo. Per ulteriori informazioni, si rinvia alla Sezione Prima, Capitolo VII, Paragrafo 7.1, e al Capitolo XIV, Paragrafo 14.1 del Prospetto Informativo. 4.1.13 Rischi connessi ai contratti di lavoro a termine e ai contratti di collaborazione a progetto Il Gruppo e le Start-up hanno intrattenuto e intrattengono con il proprio personale prevalentemente contratti a termine, di collaborazione e a progetto (oltre che di consulenza). Il D.Lgs. 76/2013 ha introdotto alcune modifiche alla Legge 28 giugno 2013 n. 92 (Legge Fornero) sulla disciplina di categorie di contratti, che includono, tra l’altro, un regime speciale per i contratti a termine conclusi dalle Start-up e dagli incubatori certificati. In considerazione dell’evoluzione normativa in materia di contratti di lavoro a termine, non è possibile 54 FATTORI DI RISCHIO escludere che, in futuro, il Gruppo e/o le Start-up possano trovarsi nella situazione di riqualificare i contratti di lavoro in essere con il personale in rapporti subordinati a tempo indeterminato e/o a dover corrispondere ai propri dipendenti dei risarcimenti. Tali circostanze potrebbero comportare per il Gruppo o le Start-up un incremento dei costi del personale con una possibile incidenza sui relativi risultati economici, patrimoniali e finanziari del Gruppo e possibili effetti negativi sui ritorni dagli investimenti da parte della Società in caso di Exit parziale o totale dalle Start-up. Per ulteriori informazioni, si rinvia alla Sezione Prima, Capitolo XVII, Paragrafo 17.1 del Prospetto Informativo. 4.1.14 Rischi connessi ad accordi strategici che il Gruppo ha in essere Gli accordi strategici in essere hanno apportato considerevoli benefici al Gruppo in termini di immagine, network relazionali e collaborazione alla gestione di alcune attività operative del Gruppo. In particolare, si segnala la joint-venture del 2012 con la Luiss, per effetto della quale EnLabs ha iniziato ad operare con il brand “LUISS ENLABS – la fabbrica delle start-up” e a condividere i costi di gestione degli spazi dell’Acceleratore presso la Stazione Termini di Roma. Il venir meno di tali accordi potrebbe comportare un incremento dei costi di gestione per il Gruppo, con una possibile incidenza sui relativi risultati economici, patrimoniali e finanziari. Inoltre, potrebbero verificarsi effetti negativi in termini di immagine dovuti alla mancanza di collaborazione in alcune delle attività operative dello stesso. Per ulteriori informazioni, si rinvia alla Sezione Prima, Capitolo XXII del Prospetto Informativo. 4.1.15 Rischi connessi alle operazioni con parti correlate L’Emittente ha intrattenuto e intrattiene tuttora rapporti di natura commerciale con parti correlate. La Società riceve servizi logistici, tecnologici e di supporto da EnLabs. In particolare, la Società, in data 7 gennaio 2013, ha concluso un contratto di co-working con EnLabs mediante il quale la controllata, a fronte a di un corrispettivo omnicomprensivo di Euro 2.500,00 mensili, mette a disposizione dell’Emittente parte delle attrezzature e degli spazi dell’Acceleratore (presso la Stazione Termini di Roma, e di cui al predetto accordo joint venture concluso da EnLabs con la Luiss). L’importo pattuito è in linea alle condizioni applicate dall’Acceleratore agli altri soggetti ospitati in co-working nei predetti spazi. L’Emittente nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013 - acquisito il parere favorevole del Comitato per le Operazioni con Parti Correlate (supportato dalla perizia redatta dall’esperto indipendente Prof. Giovanni Fiore) - ha posto in essere una sola operazione di maggiore rilevanza con parti correlate: l’acquisizione della totalità delle quote di LVenture S.r.l. (partecipata al 70% dall’Amministratore Delegato dell’Emittente, Dott. Luigi Capello, al 20% da Myung Ja Kwon - moglie del Dott. Luigi Capello - e al 10% da Giovanni Gazzola) per complessivi Euro 224.000,00 e del credito maturato dai Soci di LVenture S.r.l. nei confronti di quest’ultima al 30 aprile 2013 pari a complessivi Euro 1.454.000,00 per un totale di Euro 1.678.000,00. Dalla data del Bilancio Consolidato 2013 e fino alla Data del Prospetto Informativo, la Società ha posto in essere la seguente operazione con parti correlate: versamento Seed in data 22 maggio 2014 per Euro 55 FATTORI DI RISCHIO 49.000,00, a fronte della sottoscrizione di una quota pari al 3,27% del capitale sociale, a favore di Netlex S.r.l., Start-up (reperita sul mercato e non riveniente da Programmi di Accelerazione) nella quale il Consigliere Dott. Roberto Magnifico detiene una partecipazione di minoranza attualmente pari al 26,25% del capitale sociale della Start-up stessa, che, all’esito dell’operazione di aumento di capitale in corso, si ridurrà al 21,73%. Pur trattandosi di un’operazione esente dalla Procedura Parti Correlate (essendo di valore inferiore a 50.000,00) la stessa, a fini prudenziali, è stata comunque oggetto di una verifica di correttezza procedurale e sostanziale da parte del Comitato OPC in data 17 febbraio 2014. Si segnala, peraltro, che, l’operazione di cui sopra è stata effettuata alle stesse condizioni alle quali FILAS, parte terza, ha assunto l’impegno a sottoscrivere, a seguito di trattative dirette con Netlex S.r.l., una quota del 14% del capitale sociale della Start-up. Non vi è tuttavia garanzia, che, ove tali operazioni fossero state concluse fra o con parti terze, le stesse avrebbero negoziato e stipulato i relativi contratti, ovvero eseguito le operazioni agli stessi termini e condizioni. Per ulteriori informazioni, si rinvia alla Sezione Prima, Capitolo V, Paragrafo 5.1.5, Capitolo XIX e Capitolo XXII del Prospetto Informativo. 4.1.16 Rischi connessi a potenziali conflitti di interesse In relazione alle attuali dimensione dell’Emittente, la Società non si è ancora dotata di procedure specifiche per la gestione degli interessi degli Amministratori diverse dalla Procedura Parti Correlate. Pertanto, non è possibile escludere la sussistenza di conflitti di interesse in attività in concorrenza con quella del Gruppo e alle operazioni di investimento in Start-up. Inoltre, la Società, nell’ambito della propria attività di investment company, offre opportunità di coinvestimento nelle Start-up a un network consolidato di investitori che operano autonomamente come Venture Capitalist, Business Angel o società di investimento. Poiché i settori di attività di questi soggetti coincidono o possono parzialmente coincidere con quelli dell’Emittente, non è possibile escludere che alcuni di essi possano avere degli interessi in conflitto con quelli della Società. 4.1.17 Rischi connessi al parziale adeguamento alle disposizioni in materia di governo societario In considerazione della propria limitata complessità operativa, l’Emittente si è conformato soltanto ad alcune raccomandazioni contenute nel Codice di Autodisciplina. In particolare, non ha costituito il Comitato per il Controllo e la Gestione dei Rischi (nominando, comunque, un Amministratore Indipendente incaricato per il sistema di Controllo Interno) e il Comitato Nomine. Nonostante la Società ritenga che il suo assetto di governance sia adeguato alle attuali caratteristiche operative e dimensionale, non è possibile escludere che questo possa avere effetti negativi sul processo decisionale e di monitoraggio dei rischi. Per ulteriori informazioni, si rinvia alla Sezione Prima, Capitolo XVI, Paragrafo 16.4 del Prospetto 56 FATTORI DI RISCHIO Informativo. 4.1.18 Rischi connessi alla concentrazione delle deleghe operative Il Presidente dell’Emittente non ha funzioni operative; la maggior parte delle deleghe operative sono concentrate nella persona dell’Amministratore Delegato, Dott. Luigi Capello, a cui il Consiglio di Amministrazione ha attribuito i poteri con precisi limiti di importo. Nella figura del Dott. Luigi Capello sono concentrate le principali funzioni di indirizzo e operative della Società. L’Amministratore Delegato è tenuto a riferire al Consiglio di Amministrazione trimestralmente sulle operazioni effettuate. Per ulteriori informazioni, si rinvia alla Sezione Prima, Capitolo XIV, Paragrafo 14.1.1 del Prospetto Informativo. 4.1.19 Rischi connessi all’accesso di informazioni riservate Gli Amministratori e il personale del Gruppo, in ragione della propria carica ovvero del proprio ufficio, hanno accesso a informazioni riservate, ovvero confidenziali sugli investimenti in Start-up. Nonostante la Società abbia adottato procedure per la gestione della confidenzialità, non è possibile escludere che violazioni in materia possano avere un impatto negativo sugli investimenti e sulla responsabilità legale dell’Emittente. 4.2 4.2.1 Fattori di rischio connessi al settore e al mercato in cui l’Emittente e il Gruppo operano Dichiarazioni di preminenza e informazioni previsionali in merito all’evoluzione del mercato di riferimento Il Prospetto Informativo contiene alcune dichiarazioni di preminenza e informazioni sul mercato di riferimento, oltre che sul posizionamento competitivo dell’Emittente, formulate dalla Società sulla base della specifica conoscenza del settore di appartenenza, dei dati disponibili e della propria esperienza. Tali valutazioni sono state effettuate in considerazione della carenza di dati di settori certi ed omogenei, elaborati da ricerche di mercato su imprese comparabili con l’Emittente. Inoltre, il Prospetto Informativo contiene dichiarazioni di carattere previsionale circa l’andamento del settore in cui l’Emittente opera. Tali dichiarazioni si basano sui dati storici disponibili relativi al settore di riferimento. Tuttavia, i risultati dell’Emittente e l’andamento dei settori in cui il Gruppo opera potrebbero risultare differenti da quelli ipotizzati in tali dichiarazioni a causa di rischi noti ed ignoti, incertezze e altri fattori enunciati, fra l’altro, nei presenti fattori di rischio e in generale nel Prospetto Informativo. Per ulteriori informazioni, si rinvia alla Sezione Prima, Capitolo VI, Paragrafo 6.2 del Prospetto Informativo. 4.2.2 Rischi connessi alla congiuntura economico-finanziaria L’Emittente è una holding di partecipazioni e, conseguentemente, è esposta al rischio di eventuali fenomeni di recessione economica che potrebbero avere un effetto negativo sul mercato dei capitali. La crisi che ha colpito negli ultimi anni i mercati finanziari, nonché la conseguente contrazione dei 57 FATTORI DI RISCHIO consumi, hanno avuto come effetto una riduzione del livello di liquidità nei mercati finanziari e una estrema volatilità nei mercati azionari. Non si può escludere che, qualora la fase di recessione economica si protraesse ulteriormente, ovvero, una volta cessata, si ripetesse, ciò possa avere un impatto negativo sull’attività e sulle prospettive di crescita del Gruppo, nonché sulla sua situazione economica, patrimoniale e finanziaria. 4.2.3 Rischi connessi al quadro normativo in cui opera il Gruppo L’attività del Gruppo può essere influenzata dalle disposizioni normative e regolamentari vigenti applicabili in materia di start-up innovative e incubatori certificati, quali, in particolare, quelle contenute nel Decreto Crescita 2.0 e nel D.M. 30 gennaio 2014. Eventuali modifiche o evoluzioni del quadro normativo e/o regolamentare di riferimento potrebbero comportare effetti negativi sui risultati economici del Gruppo. Inoltre, non vi è certezza che il Gruppo sia in grado di recepire e/o di adeguarsi tempestivamente a eventuali disposizioni modificative dell’attuale regime normativo e/o regolamentare, con conseguenti effetti negativi sulla propria posizione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo. Per ulteriori informazioni, si rinvia alla Sezione Prima, Capitolo IX, Paragrafo 9.2.3 del Prospetto Informativo. 4.3 4.3.1 Fattori di rischio relativi agli strumenti finanziari oggetto di ammissione a negoziazione Rischi connessi alla liquidabilità e volatilità delle azioni Le azioni presentano gli elementi di rischio propri di un investimento in strumenti finanziari quotati della medesima natura. I possessori di tali strumenti potranno liquidare il proprio investimento mediante la vendita sul MTA. Tali strumenti potrebbero presentare problemi di liquidità indipendenti dall’Emittente. Le richieste di vendita, quindi, potrebbero non trovare adeguate e tempestive contropartite, nonché potrebbero essere soggette a fluttuazioni, anche significative, di prezzo. Inoltre, i mercati azionari hanno fatto riscontrare negli ultimi anni un andamento dei prezzi e dei volumi negoziati alquanto instabile. Tali fluttuazioni potrebbero incidere negativamente sul prezzo di mercato delle azioni ordinarie dell’Emittente indipendentemente dai valori patrimoniali economici e finanziari che il Gruppo sarà in grado di realizzare. Per ulteriori informazioni, si rinvia alla Sezione Prima, Capitolo IV, Paragrafo 9.2.3 del Prospetto Informativo. 4.3.2 Rischi connessi agli effetti diluitivi dell’Aumento di Capitale Le Azioni sono offerte in opzione a tutti gli Azionisti e, pertanto, non vi sono effetti diluitivi derivanti dall’Aumento di Capitale in termini di quota percentuale di partecipazione sul capitale sociale nei confronti degli Azionisti che decideranno di sottoscrivere l’Offerta per la parte di loro pertinenza. Nel caso di mancato integrale esercizio dei Diritti di Opzione loro spettanti e di integrale sottoscrizione dell’Aumento di Capitale, gli Azionisti che non sottoscrivessero la quota loro spettante subirebbero 58 FATTORI DI RISCHIO una riduzione massima della loro partecipazione, in termini percentuali sul capitale, pari al 40%. Per ulteriori informazioni, si rinvia alla Sezione Prima, Capitolo V, Paragrafo 5.3 del Prospetto Informativo. 4.3.3 Rischi connessi all’andamento delle quotazioni in funzione dell’attività dell’Emittente I risultati dell’Emittente dipenderanno dall’andamento degli investimenti che la stessa effettuerà. Detti investimenti, tenuto conto della tipologia di attività svolta dall’Emittente, sono caratterizzati da elevati livelli di incertezza, da difficile prevedibilità e da non sempre oggettiva valutabilità a priori. Non vi è alcuna garanzia che l’Emittente riesca a trasmettere al mercato la corretta interpretazione del rapporto rischio – opportunità degli investimenti effettuati e del loro progressivo andamento, con conseguenti possibili effetti negativi sull’andamento delle quotazioni delle Azioni. 59 CAPITOLO V - INFORMAZIONI SULL’EMITTENTE 5.1 5.1.1 Storia ed evoluzione dell’Emittente Denominazione legale e commerciale dell’Emittente La Società è denominata “LVenture Group S.p.A.” ed è costituita in forma di società per azioni. La Società non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento, ai sensi degli articoli 2497 e seguenti del Codice Civile. 5.1.2 Luogo di registrazione dell’Emittente e suo numero di registrazione La Società è iscritta nel Registro delle Imprese di Roma, Codice Fiscale 81020000022 e Partita Iva n. 01932500026, Repertorio Economico Amministrativo presso la CCIAA di Roma n. 1356785. 5.1.3 Data di costituzione e durata dell’Emittente La Società è stata costituita con la denominazione “Mobiliare Polonia S.p.A.” il 20 maggio 1961, con atto a rogito del Notaio Casale Telesforo Celestino rep. n. 27150/10119 e trasformata in società a responsabilità limitata in data 19 gennaio 1979, con atto a rogito Notaio Caroli Cosimo rep. n. 83296/19418. In data 26 settembre 1980 la Società è stata trasformata in società in accomandita semplice con la denominazione di “Mobiliare Polonia di Botto Marco & C. – SAS”, con atto a rogito Notaio Caroli Cosimo repertorio n. 97080/22184. In data 20 luglio 1998 la “Mobiliare Polonia di Botto Marco & C. – SAS” è stata trasformata in società per azioni con la denominazione di “Filatura di Pollone – Società per Azioni”, con atto a rogito Notaio Ghirlanda Massimo repertorio n. 93595/9846. A seguito della fusione per incorporazione nella Società stessa, avvenuta in data 16 dicembre 1998, con atto a rogito Notaio Ghirlanda Massimo repertorio n. 95651/10208, della “Finanziaria Mobiliare Immobiliare di Pollone S.r.l.” (costituita l’11 settembre 1953, con atto a rogito Notaio Afferni Angelo repertorio n. 2919/1983) e della “Filatura di Pollone S.r.l.” (costituita il 26 settembre 1980, con atto a rogito Notaio Caroli Cosimo repertorio n. 97078/22183), la Società ha assunto la denominazione “Filatura di Pollone S.p.A.”. Il 22 gennaio 2010 gli azionisti di maggioranza della Filatura di Pollone S.p.A. hanno ceduto la propria partecipazione di controllo a ILM. L’Assemblea del 29 aprile 2010 ha deliberato il trasferimento della sede della Società da Pollone (BI) a Genova e la ridenominazione in “Le Buone Società S.p.A.”. Nell’ambito dell’operazione che ha determinato il passaggio del controllo della Società da ILM a LV.EN., l’Assemblea Straordinaria del 29 dicembre 2012 ha deliberato, tra l’altro: (i) di modificare la denominazione sociale dell’Emittente da “Le Buone Società S.p.A.” in “LVenture Group S.p.A.”; e (ii) il trasferimento della sede della Società da Genova a Roma (per maggiori dettagli si veda il seguente Paragrafo 5.1.5). La durata della Società è fissata fino al 31 dicembre 2050 e può essere prorogata. 60 5.1.4 Domicilio e forma giuridica, legislazione in base alla quale opera l’Emittente, Paese di costituzione e sede sociale L’Emittente è una società per azioni costituita in Italia e operante in base alla legislazione italiana. L’Emittente ha sede legale in Roma, Via Giovanni Giolitti n. 34. Il numero di telefono della sede sociale è +39 06.4547 3771. 5.1.5 Fatti importanti nell’evoluzione dell’attività dell’Emittente e del Gruppo Di seguito si riporta una sintesi dei principali eventi, in ordine cronologico, che hanno caratterizzato la storia e lo sviluppo dell’attività dell’Emittente e del Gruppo dalla nascita dell’Emittente sino alla Data del Prospetto. Gli eventi antecedenti al 2011 L’Emittente (allora “Filatura di Pollone S.p.A.”) ha operato nel settore della filatura sino al 22 gennaio 2010, quando è subentrata ILM nel controllo della Società, trasformandola in una società di investimento (ridenominata “Le Buone Società”), attiva nell’assunzione, detenzione e gestione di partecipazioni in società. L’evoluzione dell’andamento di Le Buone Società S.p.A. (2011-2012) La Società, all’epoca denominata “Le Buone Società”, nel biennio 2011-2012 ha subito un’evoluzione particolarmente negativa che è culminata nei fatti che si riepilogano di seguito. Dall’inizio del 2011, “Le Buone Società” versava in una situazione d’incertezza in rapporto alla prospettiva della continuità aziendale, alla quale l’allora Consiglio di Amministrazione intendeva reagire mediante operazioni di aumento di capitale, funzionali al reperimento di nuove risorse finanziare anche mediante l’ingresso di terzi investitori nella compagine azionaria. Tale strategia era stata condivisa con ILM, azionista di controllo dell’Emittente, posto in liquidazione nel novembre 2012. Falliti diversi tentatavi di accordi di ristrutturazione con investitori terzi, l’Emittente aveva, nel mentre, accumulato perdite di entità tale da integrare i requisiti di cui all’art. 2446 del Codice Civile (riduzione del capitale per perdite oltre il terzo). Il 27 giugno 2012 la Società veniva assoggettata da Consob ad obblighi di diffusione mensile di un comunicato stampa in merito alla propria situazione finanziaria (c.d. “black list”). L’ingresso nel capitale sociale dell’Emittente di LV.EN. (dicembre 2012 – 2013) LV.EN. è intervenuta nella sopra descritta situazione di crisi economico finanziario della Società, partecipando all’aumento di capitale necessario alla ricapitalizzazione dell’Emittente. In particolare, in data 10 settembre 2012 LVenture S.r.l. ha sottoscritto con ILM la lettera di intenti con la quale ha manifestato la propria disponibilità a partecipare al predetto aumento di capitale (la “Lettera di Intenti”) con l’obiettivo – poi perseguito – di avviare un nuovo progetto imprenditoriale nel settore del Venture Capital, risolvendo i problemi di erosione del patrimonio netto dell’Emittente emersi con la situazione finanziaria al 30 giugno 2012. 61 La Lettera di Intenti, divenuta vincolante a seguito della comunicazione di LVenture S.r.l. dell’11 ottobre 2012 di voler dare seguito all’operazione, prevedeva, tra l’altro: i) l’impegno di ILM a cedere a LVenture S.r.l., o a un altro soggetto da quest’ultima designato, tutti i propri diritti di opzione scaturenti dall’ipotizzato aumento di capitale, per un corrispettivo pari ad Euro 0,01712 per azione; ii) l’impegno di LVenture S.r.l. ad acquistare tali diritti e gli eventuali diritti d’opzione rimasti inoptati, sottoscrivendo l’Aumento di Capitale 2013 fino a un massimo di Euro 4.000.000,00. Il 29 dicembre 2012 l’Assemblea deliberava: i) ii) iii) iv) v) vi) di ridurre il capitale sociale della società da Euro 2.219.400,00 ad Euro 120.000,00 senza annullamento delle azioni esistenti, a copertura, per pari importo, di parte delle perdite maturate sino alla data dell’Assemblea; di coprire le perdite residue mediante utilizzo della riserva da sovrapprezzo di cui all’aumento di capitale deliberato; di aumentare il capitale sociale dell’Emittente per un importo complessivo massimo di Euro 4.990.000,00, avvalendosi – stante la situazione di crisi - dell’esenzione OPA di cui all’art. 49, punto 3, lettera c) (c.d. “whitewash”) per il caso in cui, attraverso la sottoscrizione dell’Aumento di Capitale 2013, un soggetto fosse venuto a detenere una partecipazione superiore al 30% del capitale sociale della Società; di modificare la denominazione sociale in “LVenture Group S.p.A.”; di trasferire la sede sociale da Genova a Roma; e la nomina dell’attuale Consiglio di Amministrazione, a fronte delle dimissioni del precedente organo gestorio intervenute il 13 novembre 2012, a seguito dell’approvazione del rendiconto intermedio di gestione al 30 settembre 2012, che presentava un risultato negativo di Euro 1.472.302,00. A valle della predetta Assemblea, il Consiglio di Amministrazione ha nominato Stefano Pighini Presidente del Consiglio di Amministrazione e Luigi Capello Vicepresidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato. Il 17 gennaio 2013 è stato sottoscritto il contratto di garanzia tra l’Emittente, LVenture S.r.l. e LV. EN., mediante il quale quest’ultima si è impegnata in solido con LVenture S.r.l. a sottoscrivere l’Aumento di Capitale 2013 per un controvalore massimo di Euro 3.844.000,004, in parte esercitando i diritti di opzione di ILM, per un controvalore di Euro 1.366.721,928 e, in parte, sottoscrivendo i diritti di opzione eventualmente rimasti inoptati. In pari data, LVenture S.r.l. ha versato nelle casse dell’Emittente Euro 156.000,00 a titolo di versamento in conto aumento di capitale sociale. Il 14 febbraio 2013 LVenture S.r.l. ha trasferito a LV.EN. i diritti di opzione acquisititi da ILM relativi all’Aumento di Capitale 2013 e il credito verso l’Emittente derivante dal versamento in conto futuro aumento di capitale effettuato da LVenture S.r.l. in data 17 gennaio 2013. LV.EN. è così subentrata a LVenture S.r.l. nei diritti e negli obblighi a quest’ultima facenti con riferimento all’Aumento di Capitale 2013, divenendo così azionista di controllo dell’Emittente. 62 L’acquisizione di LVenture S.r.l. (2013) In conformità al piano industriale approvato dal Consiglio di Amministrazione del 16 gennaio 2013, il 22 maggio 2013 il Consiglio di Amministrazione - acquisito il parere favorevole del Comitato per le Operazioni con Parti Correlate (supportato dalla perizia redatta dall’esperto indipendente Prof. Giovanni Fiore) - ha deliberato l’acquisizione da parte dell’Emittente: - della totalità delle quote di LVenture S.r.l. (partecipata al 70% dall’Amministratore Delegato dell’Emittente, Dott. Luigi Capello, al 20% da Myung Ja Kwon - moglie del Dott. Luigi Capello e al 10% da Giovanni Gazzola); - del credito maturato dai Soci di LVenture S.r.l. nei confronti di quest’ultima al 30 aprile 2013; a fronte di un corrispettivo complessivo di Euro 1.678.000,00. L’Operazione era qualificabile quale operazione con Parte Correlata posto che Luigi Capello, Amministratore Delegato dell’Emittente era: - socio di maggioranza e Amministratore Unico di LVenture S.r.l.; - socio di maggioranza e Amministratore Unico di LV.EN.. L’Operazione era inoltre qualificabile come “operazione di maggiore rilevanza” posto che il c.d. “Indice di rilevanza del controvalore” (come definito nell’Allegato 3 al Regolamento Parti Correlate) era superiore al 5%. Pertanto, in conformità all’articolo 5 e all’Allegato 4 del Regolamento Parti Correlate è stato predisposto dall’Emittente il Documento Informativo pubblicato sul Sito Internet in data 29 maggio 2013. L’Operazione ha avuto quale obiettivo principale quello di impiegare una parte delle risorse finanziarie acquisite con l’Aumento di Capitale 2013 per la riorganizzazione dell’Emittente, anche mediante l’integrazione delle attività di LVenture S.r.l., società già operante nel Venture Capital. Mediante l’Operazione, la Società ha, infatti, acquisito, indirettamente, l’intero capitale sociale di EnLabs e la partecipazione in n. 10 Start-up (Interactive Project S.r.l., Next Styler S.r.l., Urlist S.r.l., Canvace S.r.l., CoContest S.r.l., Geomefree S.r.l., Mindigno S.r.l., Qurami S.r.l., Soundreef Ltd. e S.R. Italia S.r.l.). In data 26 settembre 2013 con atto a rogito del Notaio Elio Bergamo di Roma Rep. 7844, Raccolta 3836, è stato stipulato l’atto di fusione per incorporazione di LVenture S.r.l. nell’Emittente con efficacia, ai fini civilistici, dal 2 ottobre 2013. Altre attività relative all’esercizio 2013 Con comunicazione del 12 luglio 2013 (protocollo n. 0060326/13) Consob informava l’Emittente che, a fronte dell’assenza di rilievi nella relazione della Società di Revisione relativa al bilancio al 31 dicembre 2012, erano venuti meno gli obblighi di comunicazione periodica di cui alle società c.d. in “black list” e che l’Emittente si sarebbe dovuto pertanto attenere soltanto agli obblighi di informativa di cui all’art. 114, comma 5, del D.Lgs. n. 58/98, relativi: a) alla posizione finanziaria netta della Società e del Gruppo, con evidenziazione delle componenti a breve separatamente da quelle a medio-lungo termine; b) le posizioni debitorie scadute della Società e del Gruppo ripartite per natura (finanziaria, commerciale, tributaria e previdenziale) e le connesse eventuali iniziative di reazione dei creditori del 63 Gruppo (solleciti, ingiunzioni, sospensioni nella fornitura, etc); c) i rapporti verso parti correlate della Società e del Gruppo; d) l’eventuale mancato rispetto dei covenant, dei negative pledge e di ogni altra clausola dell’indebitamento del Gruppo comportante limiti all’utilizzo delle risorse finanziarie, con indicazione a data aggiornata del grado di rispetto di dette clausole; e) lo stato di implementazione di eventuali piani industriali e finanziari, con l’evidenziazione degli scostamenti dei dati consuntivati rispetto a quelli previsti. Nel corso dell’esercizio 2013 l’Emittente ha avviato e/o completato le seguenti attività con riferimento: d) e) - ai programmi di accelerazione: è stato avviato e completato il terzo Programma di Accelerazione; è stato avviato il quarto Programma di Accelerazione; agli investimenti in Start-up, ha investito Euro 2.593 milioni, di cui: Euro 661 mila in Enlabs; Euro 1.257 mila in partecipazioni pre-esistenti di LVenture S.r.l., sia dirette che indirette (tramite ZMV); Euro 129 mila in Micro Seed in n. 7 Start-up; Euro 546 mila in Seed in n. 5 Start-up già avviate, di cui n. 3 rivenienti da Programmi di Accelerazione e n. 2 selezionate sul mercato; f) ad altre attività: - sono stati ampliati gli spazi di coworking di EnLabs a Roma, via G. Giolitti n. 34, che, alla Data del Prospetto, possono accogliere fino a n. 120 postazioni suddivisi in box uffici e open space; - sono state completate le attività di selezione e ampliamento dell’advisoring alle Start-up portando il panel di Advisor di EnLabs a n. 30 professionisti con competenze specifiche ed essenziali per il supporto e la crescita delle Start-up; - è stata rafforzata la struttura organizzativa della Società e del Gruppo, sia per processare e gestire un più ampio volume di investimenti, sia per adeguarla alle esigenze di una società quotata. Attività poste in essere dal 1 gennaio e sino alla Data del Prospetto Dal 1° gennaio 2014 alla Data del Prospetto l’Emittente ha: - effettuato n. 11 operazioni di investimento in Start-up; - concluso il quarto Programma di Accelerazione. L’Aumento di Capitale deliberato dall’Assemblea straordinaria del 30 aprile 2014 In data 30 aprile 2014, l’Assemblea ha deliberato, inter alia, (i) “di raggruppare le azioni in circolazione nel rapporto di n. 1 (una) nuova azione priva di valore nominale espresso avente godimento regolare ogni n. 10 (dieci) azioni prive di valore nominale espresso possedute, senza comunque procedersi, in assenza di valore nominale, alla riduzione del capitale sociale, il quale sarà pertanto diviso in n. 10.650.000,00 (diecimilioniseicentocinquantamila virgola zero zero)”; (ii) “di approvare la proposta di aumento del capitale sociale per un importo massimo pari ad Euro 4.990.000,00 (quattromilioninovecentonovantamila virgola zero zero), comprensivo dell’eventuale sovrapprezzo, in via scindibile e a pagamento, mediante emissione di azioni ordinarie, prive del valore nominale, in regime di dematerializzazione, aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione e godimento regolare, da offrire in opzione agli Azionisti della Società ai 64 sensi dell’art. 2441, primo comma, del Codice Civile”; (iii) “di fissare al 30 (trenta) settembre 2014 (duemilaquattordici) il termine ultimo per dare esecuzione al suddetto aumento di capitale e di stabilire, ai sensi dell’art. 2439, secondo comma, del Codice Civile, che l’aumento di capi- tale, ove non integralmente sottoscritto, si intenderà limitato all’importo risultante dalle sottoscrizioni effettuate entro tale termine”; (iv) “di conferire al Consiglio di Amministrazione ogni più ampio potere per: a) definire in prossimità dell’avvio dell’offerta in opzione, l’ammontare definitivo dell’aumento di capitale; b) determinare – in conseguenza di quanto previsto sub a) – il numero delle azioni di nuova emissione e il prezzo di emissione (comprensivo dell’eventuale sovrapprezzo), tenendo conto, tra l’altro, al fine della fissazione di quest’ultimo, delle condizioni del mercato in generale e dell’andamento del titolo e considerata la prassi di mercato per operazioni similari; c) determinare la tempistica per l’esecuzione della deliberazione di aumento di capitale, in particolare per l’avvio dell’offerta dei diritti in opzione, nonché la successiva offerta in borsa dei diritti eventualmente risultanti inoptati al termine del periodo di sottoscrizione, nel rispetto del termine finale del 30 (trenta) settembre 2014 (duemilaquattordici)”. In data 2 luglio 2014 il Consiglio di Amministrazione ha stabilito le modalità, i termini e le condizioni definitive del suddetto aumento di capitale in opzione (per maggiori dettagli si veda sull’Offerta si veda il seguente Paragrafo 5.3). 5.2 Principali investimenti Il Gruppo LVG ha realizzato nel biennio 2012-2013 investimenti per Euro 2.593 mila e, come indicato nel Piano Industriale, ha pianificato, per il quinquennio 2014-2017, investimenti per Euro 13.762 mila, come meglio specificato nei successivi Paragrafi. 5.2.1 Investimenti effettuati nel corso del biennio 2012-2013 Nel biennio 2012-2013 LVG ha investito Euro 2.593 mila come segue: - Euro 661 mila in EnLabs: (valori espressi in migliaia di Euro) EnLabs % Partecipaz. al 31-12-2013 100,00 Totale Valore al 1-gen-2013 Incrementi/ (Decrementi) Rivalutazione/ Svalutazione al Fair Value Svalutazioni 31-dic-13 391 270 0 0 661 391 270 0 0 661 Al momento della sua incorporazione nell’Emittente, LVenture S.r.l. deteneva il 100% delle quote di EnLabs, il cui valore al 1 gennaio 2013 è stato determinato in base al patrimonio netto al 31 dicembre 2012. Gli incrementi dell’esercizio 2013 riguardano versamenti in conto capitale effettuati dalla Società in favore di EnLabs. - Euro 1.257 mila per l’acquisto delle partecipazioni detenute da LVenture S.r.l., (sia dirette che indirette tramite ZMV); - Euro 129 mila in Micro Seed, n. 7 Start-up in accelerazione; - Euro 546 mila in Seed, in n. 5 Start-up già avviate, di cui n. 3 rivenienti da Programmi di Accelerazione e n. 2 reperite sul mercato. La seguente tabella riporta il dettaglio degli investimenti effettuati dall’Emittente: 65 (valori espressi in migliaia di Euro) Valore al 1-gen-2013 Incrementi/ (Decrementi) Rivalutazione/ Svalutazione al Fair Value FHV 6 % Partecipaz. al 31-12-2013 App Eat It Liv. 3 10,00 0 2 0 0 2 BaasBox Liv. 3 10,00 0 30 0 0 Bulsara Advertising Liv. 3 5,43 0 37 0 5 30 42 Canvace in liquidazione Liv. 3 10,00 10 20 -25 0 CoContest Liv. 3 11,90 10 65 0 61 136 Codemotion Liv. 3 10,00 0 60 0 0 60 Gamepix Liv. 3 10,00 0 70 0 -8 62 Interactive Project Liv. 3 13,64 108 0 0 117 225 Le Cicogne Liv. 3 16,00 0 50 0 0 50 Mindigno in liquidazione Liv. 3 10,00 10 20 -26 0 4 Next Styler Liv. 3 14,95 177 135 0 230 542 Pubster Liv. 3 8,81 11 20 0 37 68 Qurami Liv. 3 20,66 296 70 0 -56 310 Risparmio Super Liv. 3 3,70 0 100 0 37 137 Simple “Atooma” Liv. 3 14,13 0 61 0 0 61 Soundreef Liv. 3 6,97 97 0 0 39 136 Spotonway Liv. 3 10,31 0 2 0 0 2 SR Italia Liv. 3 6,97 1 0 0 0 1 Thingarage Liv. 3 10,31 0 2 0 0 2 URList Liv. 3 16,62 290 0 0 -110 180 WineOwine Liv. 3 7,50 0 3 0 0 3 1010 747 -51 352 2058 Svalutazioni 31-dic-13 Investimenti Diretti Totale 5 Investimenti Indiretti Apps Builder 1,34 25 0 0 0 25 Risparmio Super 7,27 150 0 0 0 150 Canvace 3,25 15 -15 0 0 0 CoContest 3,25 15 -15 0 0 0 Pubster 3,25 15 -15 0 0 0 Mindigno 3,25 15 -15 0 0 0 Simple Atooma Totale 4,38 Totale Investimenti 12 -12 0 0 0 247 -72 0 0 175 1.257 675 -51 352 2.240 A seguito dell’emendamento all’IFRS 7 emanato dagli organismi internazionali di contabilità, al fine di migliorare l’informativa in materia di Fair Value measurement associato agli strumenti finanziari, è stato introdotto il concetto di gerarchia dei fair value ( Fair Value Hierarchy, nel seguito anche “FVH”) articolata su tre differenti livelli (Livello 1, Livello 2 e Livello 3) in ordine decrescente di osservabilità degli input ut ilizzati per la stima del fair value. La FVH prevede che vengano assegnati alternativamente i seguenti livelli: Livello 1: prezzi quotati in mercati attivi per strumenti identici (cioè senza modifiche o repackaging). Livello 2: prezzi quotati in mercati attivi per strumenti attività o passività simili oppure calcolati attraverso tecniche di valutazione dove tutti gli input significativi sono basati su parametri osservabili sul mercato. Livello 3: tecniche di valutazione dove un qualsiasi input significativo per la valutazione al fair value è basato su dati di mercato non osservabili. 6 66 Al momento della fusione di LVenture S.r.l. nell’Emittente, con effetto contabile alla data del 1 gennaio 2013, le Start-up detenute dall’incorporata sono state iscritte in base ai valori determinati dal perito indipendente Prof. Giovanni Fiore. Per maggiori informazioni si veda la Sezione Prima, Capitolo V, Paragrafo 5.1.4 del Prospetto Informativo. 5.2.2 Investimenti in corso di realizzazione Si riepilogano di seguito i principali investimenti in corso di realizzazione nei mesi successivi all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013. Più in dettaglio, di seguito si illustrano le attività completate e/o avviate dal 1° gennaio 2014 fino alla Data del Prospetto secondo il Piano Industriale e suddivise per investimenti in Start-up realizzati e impegni di investimento in Start-up. 5.2.2.1 Investimenti in Start-up realizzati dall’Emittente L’Emittente, dal 1° gennaio 2014 fino alla Data del Prospetto, ha effettuato n. 11 operazioni di investimento per un totale di Euro 550.000,00. In particolare, gli investimenti hanno riguardato: a) Start-up in portafoglio: i) GamePix, Start-up che ha partecipato al terzo Programma di Accelerazione, a favore della quale l’Emittente ha eseguito il versamento della seconda tranche dell’investimento Follow On, dando esecuzione all’accordo siglato nel novembre 2013; ii) App Eat It, SpotOnWay, Thingarage e wineOwine, n. 4 Start-up che hanno preso parte al quarto Programma di Accelerazione, con riferimento alle quali l’Emittente ha dato esecuzione agli accordi sottoscritti, erogando, per ciascuna di esse, le rispettive tranche di investimento Micro Seed; iii) BaasBox, Start-up che ha partecipato al terzo Programma di Accelerazione, con riferimento alla quale l’Emittente ha sottoscritto e versato l’aumento di capitale nel gennaio 2014; iv) Atooma, Start-up non partecipante al Programma di Accelerazione, con riferimento alla quale l’Emittente ha sottoscritto e versato l’aumento di capitale nel febbraio 2014; v) Interactive Project, Start-up che ha partecipato al primo Programma di Accelerazione, con riferimento alla quale l’Emittente ha sottoscritto e versato l’aumento di capitale nel maggio 2014. b) Nuove Start-up: i) Snapback, Start-up che ha partecipato al quarto Programma di Accelerazione, con la quale l’Emittente ha sottoscritto nel gennaio 2014 uno SFP che gli ha conferito l’opzione per sottoscrivere un eventuale successivo aumento di capitale, esercitata nel maggio 2014; ii) Zenfeed, Start-up che ha partecipato al quarto Programma di Accelerazione, con la quale l’Emittente ha sottoscritto uno SFP nel gennaio 2014; iii) Netlex, Start-up non partecipante al Programma di Accelerazione, con riferimento alla quale l’Emittente ha sottoscritto e versato l’aumento di capitale nel maggio 2014. Tabella – Investimenti dal 1° gennaio 2014 alla Data del Prospetto Società Investimento Euro Start-up in portafoglio 67 Partecipazione alla Data del Prospetto Società 1. 2. 3. App Eat It Atooma BaasBox 4. GamePix 5. SpotOnWay 6. Thingarage 7. wineOwine 8. Interactive Project Nuove Start-up 9. Netlex 10. Snapback 11. Zenfeed Totale 5.2.2.2 Investimento Euro 45.500,00 30.000,00 100.000,00 Partecipazione alla Data del Prospetto 10,00% 14,63% 15,35% 40.000,00 57.500,00 57.500,00 42.500.00 48.000,00 20,97% 10,31% 10,31% 7,50% 12,74% 49.000,00 55.000,00 25.000,00 550.000,00 3,27% 9,35% SFP Impegni di investimento in Start-up L’Emittente, come da Piano Industriale, prevede nel corso del 2014 un investimento complessivo di Euro 2.040 mila, così ripartito: i. investimenti Micro Seed: Euro 400 mila; ii. investimenti Follow On: Euro 840 mila; iii. investimenti Seed, per Start-up extra Programmi di Accelerazione: Euro 800 mila. Più in particolare, per il 2014 si prevede di investire in: i. n. 12 Start-up che partecipano al quinto e sesto Programma di Accelerazione. Inoltre, si prevedono n. 4 investimenti Micro Seed attraverso SFP; ii. n. 6/7 circa, ovvero il 60% delle Start-up uscite dal Programma di Accelerazione, che ricevono dall’Emittente investimenti Follow On fino a Euro 200.000,00; iii. n. 4 Start-up che non provengano dal Programma di Accelerazione e ricevono dall’Emittente un investimento Seed fino a Euro 200.000,00. Per tali attività di finanziamento il Gruppo farà ricorso ad una quota-parte dei proventi netti dell’Aumento di Capitale. Nel caso in cui l’Aumento di Capitale non venisse integralmente sottoscritto, ovvero fosse sottoscritto solo dall’azionista di riferimento LV.EN. (che ha assunto l’impegno irrevocabile - non assistito da garanzie personali o reali - alla sottoscrizione di Euro 1.000.000,00 dell’Aumento di Capitale), l’Emittente dovrà ridurre gli investimenti previsti dal Piano Industriale, con conseguente ritardo nel raggiungimento degli Obiettivi Strategici ivi previsti. 5.2.3 Investimenti futuri Alla Data del Prospetto non sono stati assunti impegni definitivi da parte dell’Emittente per investimenti futuri. Per quanto concerne gli investimenti programmati dell’Emittente per il periodo 2014-2017 si veda la Sezione Prima, Capitolo 13 del Prospetto Informativo. 68 5.3 Condizioni, statistiche relative all’Offerta, calendario previsto e modalità di sottoscrizione dell’Offerta L’Offerta prevede l’emissione di Azioni per un controvalore massimo pari ad Euro 4.970.000,00 e, pertanto, ai sensi dell’art. 34 ter, lett. c) del Regolamento Emittenti, l’Emittente si è avvalso dell’esenzione dalla pubblicazione di un prospetto informativo per assoggettare l’Offerta alla normativa TUF. Tuttavia, prevedendo l’Aumento di Capitale l’emissione di massime n. 7.100.000 Azioni, che rappresentano una quota percentuale superiore al 10% del numero di azioni dell’Emittente della stessa classe già ammesse alla negoziazione, ai sensi dell’articolo 52 del Regolamento Emittenti, l’Emittente non è esente dall’obbligo di pubblicare un prospetto. Il presente Prospetto Informativo costituisce, quindi, prospetto di ammissione a negoziazione delle Azioni di nuova emissione rivenienti dall’Aumento di Capitale. Le Azioni rivenienti dall’Aumento di Capitale, e oggetto di ammissione a negoziazione, saranno azioni ordinarie LVG, prive di valore nominale, e avranno godimento regolare e le medesime caratteristiche delle azioni ordinarie già in circolazione alla data della loro emissione. Le Azioni avranno il codice ISIN IT0005013013, ossia il medesimo codice ISIN attribuito alle altre azioni ordinarie LVG già in circolazione alla Data del Prospetto e saranno munite della cedola n. 2. I Diritti di Opzione danno diritto alla sottoscrizione delle Azioni e a essi è stato attribuito il codice ISIN IT0005022618. Le Azioni sono offerte in opzione agli Azionisti, al Prezzo di Offerta, sulla base di un rapporto di opzione di n. 2 Azioni ogni n. 3 azioni ordinarie dell’Emittente detenute. L’Offerta è promossa esclusivamente sul mercato italiano. La seguente tabella riassume i dati rilevanti dell’Offerta: DATI RILEVANTI Numero delle Azioni offerte in opzione Rapporto di opzione Prezzo di Offerta Controvalore totale dell’Aumento di Capitale Numero di azioni dell’Emittente ante Offerta Numero di azioni dell’Emittente in caso di integrale sottoscrizione dell’Aumento di Capitale in Opzione Capitale sociale post Offerta in caso di integrale sottoscrizione dell’Aumento di Capitale in Opzione Percentuale delle Azioni sul totale azioni ordinarie dell’Emittente in caso di integrale sottoscrizione dell’Aumento di Capitale 5.3.1 massime n. 7.100.000 Azioni n. 2 Azioni ogni n. 3 azioni ordinarie dell’Emittente detenute Euro 0,7 per Nuova Azione Euro 4.970.000,00 10.650.000 17.750.000 8.924.000,00 40% Caratteristiche delle Azioni Le Azioni, denominate in Euro, saranno nominative e liberamente trasferibili ed emesse ai sensi della legge italiana. 69 Le Azioni saranno assoggettate al regime di dematerializzazione di cui agli articoli 83-bis e ss. del TUF e relativi regolamenti di attuazione e saranno immesse nel sistema di deposito accentrato gestito da Monte Titoli. 5.3.2 Descrizione dei diritti, compresa qualsiasi loro limitazione, connessi alle Azioni e modalità per il loro esercizio Le Azioni avranno le stesse caratteristiche e attribuiranno medesimi diritti delle azioni ordinarie LVG in circolazione alla data della loro emissione. Le Azioni saranno pertanto nominative, indivisibili, liberamente trasferibili e avranno godimento pari a quello delle azioni ordinarie LVG in circolazione alla data della loro emissione. I diritti dei possessori delle azioni ordinarie LVG sono riportati agli articoli 6, 9 e 26 dello Statuto dell’Emittente. Ciascuna azione ordinaria conferisce il diritto di voto in tutte le Assemblee ordinarie e straordinarie, nonché gli altri diritti patrimoniali e amministrativi secondo le disposizioni di legge e di Statuto applicabili. Ai sensi dell’articolo 26 dello Statuto, gli utili netti risultanti dal bilancio, regolarmente approvato dall’Assemblea, dedotto il 5% per la riserva legale fino al raggiungimento del limite di legge, potranno essere assegnati agli Azionisti, salvo che l’Assemblea deliberi di accantonarli a riserva. Il pagamento dei dividendi è effettuato nei termini indicati dall’Assemblea presso gli intermediari autorizzati ai sensi della normativa vigente. Ai sensi dell’articolo 26 dello Statuto, il Consiglio di Amministrazione può deliberare la distribuzione di acconti sui dividendi nei modi e nelle forme previste dalla legge. 5.3.3 Periodo di Offerta Il Consiglio di Amministrazione del 2 luglio 2014 ha fissato Il Periodo di Offerta dal 7 luglio 2014 al 25 luglio 2014 (estremi inclusi). I Diritti di Opzione saranno negoziabili sull’MTA nel periodo compreso tra il 7 luglio 2014 e il 18 luglio 2014. I Diritti di Opzione, che danno diritto alla sottoscrizione delle Azioni, devono essere esercitati, a pena di decadenza, durante il Periodo di Offerta tramite gli intermediari autorizzati aderenti al sistema di gestione accentrata che sono tenuti a dare le relative istruzioni a Monte Titoli entro le 15:30 dell’ultimo giorno del Periodo di Offerta. A tal fine, ciascun sottoscrittore dovrà presentare apposita richiesta di sottoscrizione con le modalità e nel termine che il suo intermediario depositario gli avrà comunicato per assicurare il rispetto del termine di cui sopra. L’adesione all’Offerta avverrà mediante sottoscrizione di moduli appositamente predisposti dagli intermediari autorizzati. Il modulo di sottoscrizione conterrà almeno gli elementi di identificazione dell’Offerta. Qualora gli intermediari non disponessero di propri moduli, questi ultimi potranno rivolgersi all’Emittente che ne fornirà un fac-simile. Fatto salvo quanto sopra specificato, la negoziazione o, in generale, il compimento di atti dispositivi 70 relativi ai Diritti di Opzione e/o alle Azioni potranno essere effettuati esclusivamente per il tramite di un intermediario autorizzato aderente al sistema di gestione accentrata di Monte Titoli. La Società non risponde di eventuali ritardi imputabili agli Intermediari Autorizzati nell’esecuzione delle disposizioni impartite dai richiedenti in relazione all’adesione all’Offerta. La verifica della regolarità e delle adesioni pervenute agli Intermediari Autorizzati sarà effettuata dagli stessi. Le adesioni all’Offerta in Opzione non possono essere soggette ad alcuna condizione e sono irrevocabili, salvo i casi previsti dalla legge. I Diritti di Opzione non esercitati entro il termine del Periodo di Offerta saranno offerti in Borsa dalla Società entro il mese successivo alla fine del Periodo di Offerta, ai sensi dell’art. 2441, comma 3, del Codice Civile (l’“Offerta in Borsa”). Entro il giorno precedente l’inizio dell’eventuale periodo di Offerta in Borsa, sarà pubblicato sul Sito Internet, nella sezione “Investitori”, e su almeno un quotidiano a diffusione nazionale, un avviso con indicazione del numero dei diritti di opzione non esercitati da offrire in Borsa ai sensi dell’art. 2441, comma 3, cod. civ. e delle date delle riunioni in cui l’Offerta in Borsa sarà effettuata. L’Offerta è divenuta irrevocabile dal 4 luglio 2014, data del deposito presso il Registro delle Imprese di Roma del corrispondente avviso, ai sensi dell’articolo 2441, comma 2, del Codice Civile. Non è prevista alcuna possibilità per gli aderenti all’Offerta di ridurre, neanche parzialmente, la propria sottoscrizione. L’adesione all’Offerta è irrevocabile e non può essere sottoposta ad alcuna condizione; pertanto ai sottoscrittori non è concessa la possibilità di revocare la sottoscrizione delle Azioni in Offerta. Il pagamento integrale delle Azioni deve essere effettuato all’atto della sottoscrizione delle stesse presso l’Intermediario Autorizzato presso il quale e stata presentata la richiesta di sottoscrizione mediante esercizio dei relativi Diritti di Opzione. Nessun onere o spesa accessoria è previsto dall’Emittente a carico dei sottoscrittori. Le Azioni sottoscritte entro la fine del Periodo di Offerta saranno accreditate sui conti degli Intermediari Autorizzati al termine della giornata contabile dell’ultimo giorno del Periodo di Offerta e saranno pertanto disponibili dal giorno di liquidazione successivo. 5.3.4 Pubblicazione dei risultati dell’Offerta Trattandosi di un’offerta in opzione, il soggetto tenuto a comunicare al pubblico e alla Consob i risultati dell’Offerta è l’Emittente. I risultati dell’Offerta al termine del Periodo di Offerta verranno comunicati entro 5 giorni lavorativi dal termine del Periodo di Offerta, mediante diffusione di apposito comunicato. Entro il mese successivo alla scadenza del Periodo di Offerta, l’Emittente offrirà in Borsa gli eventuali Diritti di Opzione non esercitati al termine del Periodo di Offerta ai sensi dell’art. 2441, comma 3, Codice Civile. Entro il giorno precedente l’inizio dell’eventuale periodo di Offerta in Borsa, sarà pubblicato su almeno un quotidiano a diffusione nazionale un avviso con indicazione del numero dei Diritti di Opzione non esercitati da offrire in borsa ai sensi dell’art. 2441, comma 3, del Codice Civile 71 e delle date delle riunioni in cui l’Offerta in Borsa sarà effettuata. Ove si proceda all’Offerta in Borsa, la comunicazione dei risultati definitivi dell’Offerta sarà effettuata entro cinque giorni lavorativi dal termine dell’Offerta in Borsa stessa, mediante apposito comunicato. 5.3.5 Impegni di sottoscrizione LV.EN. con comunicazione del 30 giugno 2014 ha formalizzato all’Emittente l’impegno irrevocabile (non assistito da garanzie reali o personali) alla sottoscrizione dell’Aumento di Capitale per un importo complessivo di Euro 1.000.000,00. Per maggiori informazioni circa LV.EN. si rinvia alla Sezione Prima, Capitolo XVIII, Paragrafo 18.3 del Prospetto Informativo. 5.4 Ragioni dell’Offerta e impiego dei proventi L’Aumento di Capitale costituisce un elemento fondante del percorso di rafforzamento della struttura patrimoniale del Gruppo e per: i) reperire nuove risorse finanziarie per il perseguimento degli Obiettivi Strategici previsti dal Piano Industriale; ii) dotare l’Emittente di un capitale sufficiente per assicurare la copertura dei costi di funzionamento della Società, garantendone la continuità aziendale. In particolare, il Piano Industriale mira al posizionamento della Società quale operatore leader nel settore del Venture Capital in Italia e a livello internazionale, con particolare riferimento all’attività di investimento in imprese digitali innovative e ad alto valore tecnologico, oltre al conseguimento di un significativo livello di redditività derivante dalle Exit (i.e. valorizzazione dell’investimento tramite disinvestimento delle partecipazioni di minoranza nelle Start-up detenute a vario titolo dalla Società), che si prevedono a partire dal 2015. In linea con gli Obiettivi Strategici sopra delineati, nel Piano Industriale sono state individuate le seguenti azioni: - dotare l’Emittente di un capitale sufficiente a finanziare il processo di investimento nelle Start-up e generare profitti per gli Azionisti presumibilmente dal 2017, anche mediante l’Aumento di Capitale; - ampliare l’Acceleratore e sviluppare, nell’ottica di futuri investimenti e di future sinergie e collaborazioni, l’area di business delle consulenze e della formazione alle imprese (anche diverse dalle Start-up) e a privati, in quanto attività complementari a quelle già svolte dalla Società; - completare il processo di rafforzamento organizzativo della Società, anche in termini di personale, per consentirle di gestire un più ampio volume di investimenti che, alla Data del Prospetto, ammonta a Euro 2,6 milioni per un Portafoglio Investimenti complessivo di n. 25 Start-up. In particolare, alla Data del Prospetto il capitale circolante del Gruppo ammonta a circa Euro 0,5 milioni e il fabbisogno finanziario complessivo del Gruppo per i 12 mesi successivi alla Data del Prospetto è di circa Euro 4.245 mila, di cui: Euro 1.552 mila per l’attività operativa del Gruppo, Euro 2.703 mila per gli investimenti in Start-up programmati, al netto di Euro 10 mila dei flussi derivanti dalla gestione finanziaria. Il fabbisogno finanziario netto del Gruppo nei 12 mesi successivi alla Data del Prospetto ammonta a Euro 3.769 mila. 72 L’azionista di maggioranza LV.EN. ha assunto l’impegno irrevocabile (non assistito da garanzie personali o reali) alla sottoscrizione di Euro 1.000.000,00 dell’Aumento di Capitale (che corrisponde a un importo inferiore alla quota dei Diritti di Opzione ad esso spettanti). Nel caso in cui l’Aumento di Capitale, che non è assistito da un consorzio di garanzia, non fosse sottoscritto dall’azionista di riferimento per l’integrale quota di sua competenza e dagli ulteriori azionisti, il Gruppo dovrà ridurre gli investimenti previsti dal Piano Industriale, con conseguente ritardo nel raggiungimento degli Obiettivi Strategici ivi previsti. Nel caso di mancata integrale sottoscrizione dell’Aumento di Capitale, il Gruppo dovrà fare ricorso ad altre fonti di finanziamento o a operazioni straordinarie, per non compromettere la continuità aziendale del Gruppo stesso. Nel caso di mancato integrale buon esito dell’Aumento di Capitale e in assenza di altre fonti di finanziamento o di operazioni straordinarie, le risorse finanziarie a disposizione del Gruppo si esauriranno entro il mese di agosto 2014. Per maggiori dettagli circa il fabbisogno finanziario del Gruppo si veda la Sezione Prima, Capitolo XIII del Prospetto Informativo. 73 CAPITOLO VI - PANORAMICA DELLE ATTIVITÀ 6.1 Principali attività dell’Emittente e il Gruppo LVG L’Emittente è una holding di partecipazioni quotata sul Mercato Telematico Azionario che opera a livello nazionale ed internazionale nel settore del Venture Capital. La Società effettua investimenti in Start-up attive nel mondo digitale, apportando risorse qualificate attraverso una gestione attiva degli investimenti (c.d. approccio “hands on”). La mission di LVG è generare valore per i suoi Azionisti trasformando giovani e talentuose Start-up in società di successo. Tale mission consta nell’attività di individuazione di Start-up ad alto potenziale, a cui vengono fornite le risorse finanziarie e il supporto necessari ad avviare e sviluppare l’attività, a fronte della partecipazione nel capitale sociale della Start-up, con la finalità di realizzare delle plusvalenze all’Exit dall’investimento in un arco temporale di medio-lungo periodo. L’obiettivo cui tende l’Emittente è quello di aumentare il tasso di successo delle Start-up e ridurre il rischio d’investimento nell’area del Venture Capital mediante: a) investimenti iniziali di importo contenuto nelle Start-up, affiancati da eventuali diritti di opzione per la sottoscrizione di successivi aumenti di capitale di quest’ultime; b) creazione di importanti relazioni con un ampio numero di investitori (Business Angel e Venture Capitalist); c) supporto e assistenza alle Start-up nella fase d’avvio e di sviluppo delle relative attività imprenditoriali; d) diversificazione del Portafoglio di Investimenti con la partecipazione in numerose Start-up. L’attività del Gruppo si sviluppa attraverso due principali aree di business: - Attività di Acceleratore, attraverso investimenti Micro Seed (anche attraverso SFP) oltre ad attività di advisoring e affiancamento manageriale a tutela dell’investimento in Start-up che partecipano al Programma di Accelerazione. L’Emittente, nella maggior parte dei casi, acquisisce una partecipazione di minoranza (pari al 10% del capitale sociale). - Attività di Venture Capital, mediante investimenti Seed in Start-up in fase di crescita più avanzata, con preferenza per quelle che hanno partecipato al Programma di Accelerazione, oltre che nei confronti di altre Start-up già presenti sul mercato. In particolare, l’investimento Seed viene erogato tramite un aumento di capitale riservato che consente alla Società di acquisire o incrementare una partecipazione di minoranza in funzione della valorizzazione del prodotto/servizio su cui si basa la Start-up. In entrambe le attività, la Società adotta accordi di investimento volti alla tutela della propria partecipazione di minoranza (quali, in via esemplificativa e non esaustiva, diritti di veto sulla gestione straordinaria e clausole a tutela dell’Exit della Società). Il Gruppo fornisce massimo supporto alle Start-up affinché diventino aziende di successo. L’apporto fornito non si limita al supporto finanziario, ma si estende a tutte le attività di sviluppo del business: i) competenze manageriali e network di Advisor per supportare la strategia e il business development della Start-up; ii) assistenza nella ricerca di Venture Capitalist, di sponsor e di contatti commerciali. 74 Per raggiungere tale obiettivo LVG ha creato un Ecosistema composto da una fitta rete di contatti tra investitori, aziende, esperti, imprenditori, partner e sponsor che vengono continuamente coinvolti nelle attività della Società tramite eventi di business networking, in occasione dei quali tali soggetti hanno modo di conoscere ed interagire con le Start-up. L’unicità del modello di business dell’Emittente consta, dunque, dell’integrazione di tre componenti chiave che apportano valore aggiunto alle Start-up: i) Acceleratore - un intenso programma imprenditoriale della durata di 5 mesi nei quali le Start-up ricevono da LVG un investimento Micro Seed (anche attraverso SFP) a fronte, nella maggior parte dei casi, di una partecipazione al capitale sociale. Le Start-up partecipanti al Programma di Accelerazione sono fisicamente ospitate negli spazi dell’Acceleratore, dove vengono quotidianamente assistite nello sviluppo delle loro iniziative - dall’ideazione del prodotto o servizio al lancio sul mercato - e monitorate nei loro risultati; ii) Capitali - LVG, con l’investimento Micro Seed, fornisce i capitali iniziali per lo sviluppo delle prime metriche di business, mentre con l’investimento Seed fornisce alle Start-up le risorse necessarie all’ulteriore fase di sviluppo; iii) Ecosistema - LVG ha sviluppato un Ecosistema ideale per lo sviluppo e la crescita delle proprie Start-up, costituito da collaborazioni e relazioni con investitori, aziende, esperti del mondo dell’imprenditoria e dell’economia digitale, università, sponsor e partner. Figura 6.1-1: Il modello integrato di LVG 75 Figura 6.1-2: L’Ecosistema All’interno del settore di riferimento, il Gruppo si contraddistingue per le seguenti caratteristiche: i) opera in un mercato in forte sviluppo non presidiato da parte dei tradizionali fornitori di capitali, in quanto richiede un approccio imprenditoriale all’investimento che presuppone un elevato supporto alla Start-up, corredato da elevati livelli di competenza tecnica; ii) investe in iniziative con ambizioni internazionali del settore internet e digitale che presenta elevati potenziali tassi di sviluppo sia su scala nazionale che internazionale; iii) ha creato un Ecosistema, composto da investitori, Advisor, aziende, università, partner, sponsor per fornire il massimo supporto alle Start-up nella ricerca di nuovi capitali, per la creazione di contatti commerciali, al fine di favorire l’Exit dell’Emittente; iv) adotta un modello di business innovativo, caratterizzato dall’integrazione delle attività dell’Acceleratore e di Venture Capital, supportato dall’Ecosistema, per incrementare il tasso potenziale di successo delle Start-up e ridurre i rischio dell’investimento; v) dispone di un management team composto da imprenditori seriali con track record di successo e professionisti qualificati con una profonda conoscenza del settore del Venture Capital e dei mercati digitali. 6.2 L’attività di Acceleratore EnLabs è un incubatore certificato di Start-up innovative, con modelli di business scalabili, caratterizzati da bassi costi e dalla possibilità di generare ritorni economici in tempi brevi, che opera anche attraverso la consulenza manageriale e la formazione. L’attività dell’Acceleratore si suddivide in due cicli annuali. Ciascun ciclo è composto da una fase di: i) selezione dei nuovi progetti; ii) “Break”, volta all’organizzazione del “Selection Day” e alla costituzione delle Start-up da inserire nel Programma di Accelerazione; iii) “Acceleration Program”, durante il quale l’idea imprenditoriale viene sviluppata per 5 mesi con il sostegno delle strutture dell’Acceleratore. 76 6.2.1 La selezione dei progetti imprenditoriali All’Acceleration Program accedono principalmente progetti imprenditoriali provenienti da università, partner o da associazioni per lo sviluppo dell’imprenditoria e, in misura minore, progetti provenienti da istituzioni, società o altri incubatori. L’attività di selezione prevede le seguenti fasi: i) Deal Flow Origination & Application - la selezione delle idee imprenditoriali avviene due volte l’anno. Il termine per la raccolta delle candidature (le “Application”) è pubblicizzato sul sito internet dell’Acceleratore, su social network e in occasione degli eventi organizzati dal Gruppo. I candidati sono invitati a predisporre una presentazione del proprio progetto di business sotto forma di videomessaggio, da allegare a un executive summary, per una più dettagliata descrizione della proposta. ii) First Screening & Contact - la prima fase “operativa” del processo di selezione prevede un first screening, cioè la selezione, da parte dell’Acceleratore, delle Application ritenute più meritevoli. Normalmente, all’esito del processo di valutazione, il 70% delle Application viene esclusa dal processo di selezione. Le restanti Application vengono approfondite con interviste condotte dai responsabili del Programma di Accelerazione. iii) Selection Day – evento della durata di un giorno al quale partecipano le migliori Application emerse dalle fasi precedenti, con un limite di 20. In quest’occasione l’intero team che ha presentato l’Application incontra gli Advisor dell’Acceleratore e presenta il proprio progetto imprenditoriale. Al termine della giornata, gli Advisor individuano le Application più promettenti da ammettere alla “Final selection”. iv) Final selection - la selezione finale prevede un ultimo screening volto alla valutazione delle effettive possibilità di investimento da parte dell’Emittente nelle Application scelte nel corso del Selection Day. Il predetto screening consta di una due diligence legale, oltre che di verifiche circa la moralità e l’onorabilità dei team presentatori delle Application (i “Founder”), cui segue l’emissione di un parere da parte dell’Acceleratore. La selezione dei progetti imprenditoriali è basata sui seguenti criteri: - Team: esperienza e competenza necessarie allo sviluppo del business proposto; - Mercato: dimensione, espansione e tasso di competizione; - Prodotto: valutazione delle potenzialità di accesso al mercato; - Roadmap: qualità dello studio di fattibilità del progetto e del business model; - Vantaggio competitivo: profilo di innovazione, difendibilità sul piano tecnologico, brevettuale e industriale. 6.2.2 L’investimento Il processo di selezione illustrato al precedente Paragrafo 6.2.1 si conclude con una proposta dell’Emittente avente ad oggetto: i) un investimento Micro Seed (anche SFP) iniziale di massimi Euro 60.000,00; ii) la fornitura di supporto logistico; iii) l’accesso al Programma di Accelerazione; iv) agevolazioni su servizi tecnici; 77 v) supporto nello sviluppo del network e accesso agli eventi organizzati dal Gruppo. I Founder beneficiari dell’investimento dell’Emittente devono assicurare: i) una partecipazione pari al 10% del capitale sociale della Start-up all’Emittente; ii) una partecipazione complessiva pari al 3% del capitale sociale della Start-up agli Advisor (minimo n. 2, massimo n. 3, tra quelli accreditati dall’Acceleratore); iii) una totale dedizione allo sviluppo del progetto presentato con l’Application; iv) la disponibilità a lavorare negli spazi dell’Acceleratore. La negoziazione delle predette condizioni contrattuali è ridotta al minimo o completamente assente. 6.2.3 Il Programma di Accelerazione Il Programma di Accelerazione delle Start-up si suddivide in tre fasi: i) Activation + Retention (2 mesi); ii) Acquisition + Referral (2 mesi); iii) Revenue (1 mese). Le prime due fasi prevedono l’attivazione di corsi e seminari volti a istruire i Founder sulle principali tecniche di business e di marketing, quali: lean startup foundations; understanding investor; lean business model; startup metrics; business planning; how to pitch an investor; prove pitch. i) Activation + Retention Durante l’Activation, la Start-up viene guidata nell’individuazione dei primi utenti e nella definizione di una strategia per l’acquisizione della quota di mercato ipotizzata. Nella Retention, invece, la Start-up migliora il proprio prodotto o servizio con un approccio attento alle tendenze del mercato, analizzando i riscontri dei suoi primi utenti così da massimizzarne la soddisfazione e il mantenimento come clientela futura. Le analisi svolte in questa fase hanno natura prettamente qualitativa. ii) Acquisition + Referral La fase di Acquisition è volta allo studio e all’implementazione dei meccanismi necessari ad acquisire una maggiore base di utenti. Questo processo comprende la raccolta dei dati, lo sfruttamento delle metriche di business e gli investimenti in marketing. Durante la fase di Referral, invece, la Start-up ottimizza i processi di acquisizione della clientela migliorando le proprie metriche di marketing. I dati raccolti in questa fase hanno natura prevalentemente quantitativa. iii) Revenue Nella fase di Revenue la Start-up mira al conseguimento del primo fatturato da presentare agli investitori in occasione dell’Investor Day. A tal fine, le Start-up sono seguite nelle prove di ricerca di investitori e nella definizione dell’approccio da adottare nelle relazioni con quest’ultimi. La Start-up, in tutte le fasi sopraelencate, è soggetta ad un continuo processo di controllo da parte dell’Acceleratore. Il lavoro della Start-up è suddiviso in moduli da 17 giorni così divisi in: 78 i) Sprint Planning – un giorno durante il quale i Founder pianificano con l’ausilio degli Advisor il lavoro della Start-up durante la successiva fase di Sprint; ii) Sprint – periodo della durata di 14 giorni durante il quale la Start-up esegue le attività pianificate durante lo Sprint Planning; iii) Demo Day – giorno dedicato alla presentazione da parte della Start-up del proprio lavoro agli Advisor, al team dell’Acceleratore, all’Emittente e a potenziali investitori; iv) Lab Day – giornata di pausa in cui la Start-up può impiegare il tempo nell’Acceleratore come desidera. L’intero processo è iterativo e ciclico; esso continua per tutta la durata del Programma di Accelerazione e culmina nell’Investor Day, giornata organizzata dal Gruppo in cui ciascuna delle Start-up che ha completato il Programma di Accelerazione ha la possibilità di illustrare il proprio progetto a potenziali investitori dell’Ecosistema. 6.3 L’attività di Venture L’attività di Venture differisce a seconda che la Start-up individuata abbia partecipato al Programma di Accelerazione o sia stata selezionata sul mercato. 6.3.1 Selezione delle Start-up accelerate Le attività di investimento per le Start-up che provengono dal Programma di Accelerazione sono: i) Review – al termine dell’Acceleration Program, LVG valuta le Start-up sulla base del business plan, dei reports e degli obiettivi raggiunti durante la partecipazione al Programma di Accelerazione. All’esito del processo di valutazione relativo alla Start-up (circa il suo stato di sviluppo, l’analisi delle condizioni di mercato in cui la stessa si troverebbe ad operare, i trend rilevanti per il tipo di business proposto e le possibilità di Exit) LVG decide se continuare ad investire. ii) Investimento Follow On – qualora le predette valutazioni abbiano dato esito positivo, le Startup ricevono un investimento Follow On da parte di LVG. 6.3.2 Selezione delle Start-up non accelerate Le attività di investimento per le Start-up individuate sul mercato sono: i) Deal flow origination - la selezione avviene attraverso molteplici canali, quali: eventi, network relazionale, domande presentate tramite il Sito Internet, associazioni di promozione dell’imprenditoria, università, incubatori, acceleratori e fondi o società operanti nel settore del Venture Capital. ii) Deal Flow scanning - i Founder sottopongono la candidatura della propria idea imprenditoriale inviando a LVG il relativo materiale informativo (executive summary e business plan). Tale materiale deve contenere un’illustrazione esaustiva del progetto e delle circostanze rilevanti per il suo sviluppo (criticità, tendenze di mercato, concorrenza, proiezioni, richiesta finanziaria, ecc.). LVG valuta la bontà dell’idea imprenditoriale in base a criteri prestabiliti e decide se investire nel progetto. iii) Analisi & Due Diligence - qualora l’iniziativa abbia suscitato l’interesse di LVG, si procede ad uno studio approfondito della proposta di business richiedendo ai Founder ulteriore documentazione (ad esempio, il modello finanziario, una dimostrazione del prodotto o 79 servizio, ecc.) Seguono incontri tra i Founder e il personale del Gruppo per approfondire l’iniziativa. iv) Investimento Seed - qualora le predette valutazioni abbiano dato esito positivo, le Start-up ricevono un investimento Seed da parte di LVG. La selezione dei progetti imprenditoriali è basata sui seguenti criteri: - problema: sussiste una reale esigenza di mercato che colpisce un ampio un target di persone; - Soluzione: il prodotto/servizio ideato e sviluppato dalla Start-up è idoneo alla risoluzione del problema individuato; - dimensione del mercato: mercato nuovo o mercato esistente, con potenziali alti tassi di crescita ed affrontato con soluzione innovativa; - business model: ideato per essere scalabile, sostenibile, e di rapida esecuzione; - scenario competitivo: concorrenti limitati, assenti o con risorse finanziare ridotte; - vantaggio competitivo: esiste un vantaggio competitivo non facilmente replicabile; - go to market: accesso alla clientela rapido a fronte di costi di acquisizione sostenibili; - proiezioni: dati previsionali con trend positivi; proiezioni future che evidenziano alte marginalità; - team: Founder con conoscenza del settore in cui opererà la Start-up anche attraverso esperienze pregresse nell’ambito imprenditoriale; - Exit: appetibilità della Start-up per potenziali acquirenti; - need: richieste di investimento coerenti con lo stato di avanzamento del progetto. 6.3.3 L’Investimento (Follow On o Seed) I finanziamenti dell’Emittente alle Start-up, che possono raggiungere massimi Euro 200 mila, vengono erogati progressivamente per mitigare il rischio di investimento, tramite aumenti di capitale riservati o prestiti convertibili. La valutazione della Start-up tiene conto delle caratteristiche della stessa, giudicate secondo parametri predefiniti, quali, tra l’altro: lo stadio di sviluppo della Start-up, la sua solidità patrimoniale, la necessità o presenza di altri finanziatori, nonché l’effettiva penetrabilità commerciale del prodotto o servizio offerto. Per quanto concerne le principali caratteristiche degli accordi conclusi dall’Emittente con le Start-up si veda la Sezione Prima, Capitolo XXII del Prospetto Informativo. 6.3.4 Attività di gestione del portafoglio L’attività di gestione del Portafoglio di Investimenti si articola in quattro fasi: i) Monitoring & Reporting - a seguito del lancio del prodotto sul mercato, l’Emittente predispone un piano di assistenza e monitoraggio in funzione del fabbisogno di ciascuna Start-up. A tal fine, LVG, con cadenza definita in base allo stadio di sviluppo della Start-up, ne monitorerà: a) le principali metriche di business; b) la situazione finanziaria, comprensiva del saldo di cassa; c) gli aggiornamenti commerciali, di sviluppo del prodotto e gli ulteriori piani di sviluppo. A tal fine, la Start-up invierà annualmente al Gruppo: 80 a) un aggiornamento del proprio business plan; b) il bilancio d’esercizio. ii) Supporto allo sviluppo - il Gruppo sostiene lo sviluppo delle Start-up fornendo supporto logistico, consulenza organizzativa e strategica, con particolare riguardo all’elaborazione del business plan. Inoltre, il Gruppo mette a disposizione delle Start-up il proprio network per l’attivazione di nuovi contatti commerciali, la ricerca di figure professionali di alto livello e il reperimento di ulteriori capitali. iii) Follow On - gli investimenti nelle Start-up di cui al precedente paragrafo 6.3.1, erogati alle Startup per completare la fase sviluppo e raggiungere gli obiettivi stabiliti in relazione alle metriche, al fatturato o all’operatività. Il Follow On può essere effettuato dall’Emittente per: - acquisire una maggiore partecipazione sociale, così da rafforzare la propria posizione all’interno della compagine sociale della Start-up; - difendere il proprio investimento in occasione di investimenti da parte di terzi investitori, contrastando così l’effetto diluitivo della partecipazione dell’Emittente; - favorire il reperimento di ulteriori risorse finanziarie da terzi investitori (cd. investimento “bridge”). Per far fronte alle suddette situazioni, l’Emittente si avvale di diversi strumenti, come l’esercizio dell’opzione di Follow On già al momento dell’erogazione del Micro Seed per Start-up partecipanti al Programma di Accelerazione, o di altri mezzi di finanziamento, quali finanziamenti soci convertibili o aumenti di capitale. iv) Strategia di Exit - valorizzazione del Portafoglio Investimenti mediante attività prodromiche all’Exit tra cui: - ricerca diretta di potenziali acquirenti; - mandati ad advisor per la ricerca di potenziali acquirenti; - mandati ad intermediari finanziari per valutare un processo di quotazione della Start-up sui mercati regolamentati. Conseguentemente, l’Exit potrà avvenire attraverso: - successivi round di finanziamento contestuali alla cessione da parte dell’Emittente della partecipazione nella Start-up; - acquisto della Start-up da terzi; - quotazione della Start-up sui mercati regolamentati. 6.4 Il mercato di riferimento Negli ultimi anni si è assistito alla nascita di molte aziende tecnologicamente innovative in grado di scalare il proprio business in tempi brevi, diventando in pochi anni casi di successo globali. Parallelamente, si è assistito al trasformarsi dell’ecosistema che ruota intorno alla nascita e all’incubazione delle start-up tecnologiche, osservando l’ascesa dei programmi di accelerazione guidati da investitori e imprenditori di successo. Generalmente, questi programmi offrono spazi fisici dove ospitare le neo-aziende, piccoli investimenti in cambio di quote societarie di minoranza e, soprattutto, 81 un’intensa attività di supporto al progetto imprenditoriale. Detti programmi di accelerazione si sono diffusi velocemente negli Stati Uniti d’America (dal 2005) e, successivamente, anche in Europa. Uno studio inglese commissionato da Nesta7 ha evidenziato impatti positivi per le start-up partecipanti a tali programmi. La Società opera nel settore del Venture Capital con un acceleratore proprietario, investendo in Start-up che operano nei mercati internet. Di seguito sono evidenziate le principali opportunità di investimento nel settore internet, segnalandone il basso costo iniziale e le potenzialità di sviluppo in Italia. 6.4.1 Il settore economico internet Nel 1997 gli utenti nel mondo con accesso ad internet erano circa 70 milioni. Nel 1998 il numero saliva a 150 milioni, 250 milioni nel 1999 e nel 2000 veniva superata la soglia dei 350 milioni 8. Sebbene il tasso di crescita fosse rilevante, la percentuale di popolazione con accesso alla rete rappresentava meno del 6% della popolazione mondiale 9. Alla fine del 2013, si è calcolato che la popolazione online mondiale abbia superato i 2,7 miliardi di persone con una penetrazione del 39%10. L’incremento ha riguardo non soltanto il numero degli utenti con accesso alla rete, ma anche il tempo che questi passano sulla stessa: nel 2004 la media era inferiore a 1 ora/ giorno mentre oggi è pari a 3,1 ore/giorno11. A giudizio dell’Emittente, pertanto, le attività economiche collegate al mondo digitale hanno oggigiorno significativi ritorni economici. Ogni settore tradizionale dell’economia è stato infatti influenzato dall’avvento di internet e dalle nuove tecnologie creando elevate opportunità di business che, a differenza di quanto accaduto durante la c.d. “bolla finanziaria” di fine anni novanta (fenomeno c.d. “dotcom”), si fonda su più solide basi economico finanziarie. P. Miller, K. Bound, The Startup Factories, Giugno 2011. Comscore, Nielsen, Internet World Stats. 9 Comscore, Nielsen, Internet World Stats. 10 Comscore, Nielsen, Internet World Stats. 11 Comscore, Nielsen, Internet World Stats. 7 8 82 Figura 6.4.1-1: Popolazione mondiale online ai tempi della bolla di internet Fonte: Mark Suster per PEHub, It’s Monring in Venture Capital, 2012 Il McKinsey Global Institute ha realizzato uno studio12 in cui ha tentato di calcolare l’impatto di internet sulle principali economie globali. In particolare, lo studio evidenzia come internet, nel 2009, contribuisse nella misura del 3,4% al PIL totale delle economie analizzate. Figura 6.4.1-2: Comparazione settore Internet con altri settori economici McKinsey, Internet matters: the net’s sweeping impact on growth, jobs, and prosperity, 2011 12 McKinsey, Internet matters: the net’s sweeping impact on growth, jobs, and prosperity, 2011 83 Secondo uno studio13 di Boston Consulting Group, internet ha un impatto pari in media al 4,1% del PIL 2010 nelle economie dei paesi appartenenti al G-20 e arriverà al 5,3% nel 2016. Fonte: Boston Consulting Group, “The Internet Economy in the G-20”, 2012 Il grafico evidenzia come al picco del Regno Unito, dove internet ha un peso percentuale sul PIL del 8,3%, si contrapponga l’Indonesia, dove il contributo è pari solo allo 1,3% del PIL nazionale14. Questo fa comprendere come internet sia ancora in una fase primordiale e che vi siano però tutti i presupposti che possa crescere e aumentare il proprio peso economico. 6.4.2 Impatto di internet sull’imprenditoria Internet impatta positivamente sull’imprenditoria, abbassando le barriere di ingresso per iniziare un nuovo business. Tutto ciò ha creato un forte sviluppo dell’imprenditoria, dove migliaia di nuove aziende, o start-up, sono nate. Secondo lo studio di Nesta (di cui al precedente Paragrafo 6.4) gli impatti positivi di internet sull’imprenditoria sono riconducibili a tre fattori: abbattimento dei costi di avvio - uno dei principali fattori della proliferazione di start-up è il costo decrescente di hardware e software; 13 14 Boston Consulting Group, “The Internet Economy in the G-20”, 2012. Boston Consulting Group, “The Internet Economy in the G-20”, 2012. 84 maggiore facilità nel raggiungere nuovi clienti - internet ha migliorato il costo di acquisizione cliente (il costo della pubblicità e per attirare un cliente che paga per il servizio). Infatti, tali costi sono significativamente calati grazie all’offerta di strumenti sofisticati che permettono di raggiungere consumatori su scala globale misurando l’efficacia delle attività di marketing. In particolare, un team composto da n. 2 o n. 3 persone, grazie alle piattaforme di advertising online, può avere accesso a tanti potenziali clienti quanto solo le grandi aziende con ingenti budget di pubblicità avevano in passato. Con Google Adwords o Facebook Ads piccoli team possono verificare quanto costerà acquisire nuovi clienti utilizzando approcci diversi. Inoltre internet mette a disposizione canali distributivi potenzialmente globali a costi estremamente ridotti (es. eBay, Amazon, Apple App Store, Etsy, ecc.); maggiore facilità nel raggiungere i ricavi - rispetto a un decennio fa, oggi online sono presenti percorsi migliori per la monetizzazione all’interno delle nuove aziende web: - Shopping Carts, una tecnologia che una volta era disponibile solo per la grande distribuzione, è ora facile, veloce ed economica da installare in qualsiasi sito web; - PayPal e altre piattaforme di pagamento via internet facilitano i processi di pagamento anche a soggetti non registrati a conti merchant delle banche, per i quali sono spesso richiesti una storia commerciale e un livello minimo di fatturato; - gli app store come l’Apple App Store o il Google Play Store offrono alle start-up un modo di monetizzare direttamente le loro applicazioni, rendendosi disponibili ad un audience globale. Inoltre i modelli di business sono diventati più conosciuti e compresi, fornendo alle start-up modi più semplici per monetizzare i propri prodotti e servizi rispetto al passato, quando il modello di business era elaborato dopo l’eventuale successo ottenuto in termini di utenti. 6.4.3 Cambiamento in atto nel mercato degli investimenti internet Steve Blank 15 , ex imprenditore seriale e oggi professore di imprenditoria alla Stanford University, distingue tra due tipi di start-up: small businesses: nuove imprese che per tipologia di business intrapreso resteranno locali, di piccole dimensioni in termini di fatturato e di persone che vi lavorano; scalabili: aziende innovative che cercano nuovi modelli di business in nuovi mercati, che intendono scalare velocemente in termini di fatturato e personale, approcciandosi non solo a mercati interni ma anche internazionali. Internet, mettendo a disposizione un’audience pressoché globale, ha facilitato considerevolmente la nascita di start-up c.d. “scalabili” che necessitano di capitali iniziali limitati per avviare la propria attività. Secondo il rapporto MoneyTree 2012 predisposto congiuntamente da PricewaterhouseCoopers (PwC) e National Venture Capital Association (NVCA), il 2011 ha visto negli Stati Uniti d’America, il più alto livello di investimenti Venture Capital in start-up operanti nel settore internet negli ultimi dieci anni. 15 http://steveblank.com/2010/01/14/a-startup-is-not-a-smaller-version-of-a-large-company 85 Un totale 6,9 miliardi di dollari è stato allocato in n. 997 investimenti di Venture Capital in società internet nel corso del 2011, con un incremento annuo del 68% rispetto al valore degli investimenti e del 24% rispetto al numero d’investimenti. Le società internet rappresentavano il 24% di tutti gli investimenti di capitale di rischio nel 2011, rispetto al 18 per cento nel 2010. Figura 6.4.3-1: Investimenti USA in startup Internet Fonte: MoneyTree, PwC, NVCA, 2012 Un altro punto interessante emerso dal sondaggio sopra citato è la grande quantità di investimenti seed e early stage realizzati nel 2011 in tutti i settori che hanno ricevuto finanziamenti da operatori Venture Capital. L’ammontare di seed e i finanziamenti nelle fasi iniziali delle start-up nel complesso è stato nel 2011 il più alto di quanto non sia stato in almeno sette anni. Secondo il rapporto MoneyTree, rappresentano 1810 dei 3673 investimenti totali terminati durante l’anno - quasi il 50% dell’attività di investimento totale. Figura 6.4.3-2: Investimenti US per stage: 2004-2011 Fonte: MoneyTree, PwC, NVCA, 2012 86 Questo fenomeno è da imputare ai fattori esaminati nel Paragrafo precedente e, in particolare, al già esposto abbattimento dei costi grazie all’avvento di Mark Suster, investment partner del fondo di Venture Capital Upfront Ventures (in precedenza GRP Partners), stima un abbattimento del 90% degli attuali costi per l’avvio di una start-up internet rispetto agli anni duemila16. Figura 6.4.3-3: Costo per lanciare una Internet startup tecnologica Fonte: Mark Suster per PEHub, It’s Monring in Venture Capital, 2012 Tale riduzione dei costi ha spinto l’industria del Venture Capital verso un processo di adattamento. Quest’ultima si è ritirata da investimenti iniziali e, sia negli Stati Uniti d’America che in Europa, i Business Angel sono intervenuti per colmare questa lacuna a partire dal 2000. Negli Stati Uniti d’America, la Angel Capital Association ha rilevato che il numero degli investimenti da parte di Business Angel è triplicato negli ultimi dieci anni (1999-2009). Nel 2009 l’importo totale investito da questi ultimi è stato di 17 miliardi di dollari suddivisi in circa 57.000 investimenti in start-up, con un investimento medio di circa 300 mila dollari. Nel Regno Unito, la quota degli investimenti di Business Angel del settore privato è raddoppiata, passando dal 15% al 30% tra il 2001 e il 200717. 6.4.4 L’avvento dei programmi di accelerazione Il costo decrescente per la costituzione di start-up basate su tecnologica internet, in concomitanza con le competenze tecniche dei fondatori, tuttavia senza una formazione economica, ha fatto sì che i programmi di accelerazione si diffondessero rapidamente. Il primo progetto in tal senso è stato Y Combinator, fondato nel 2005 da Paul Graham in Mountain View, California. Nel 2007, David Cohen e Brad Feld fondano Techstars nel Colorado, mentre a Londra nasce Seedcamp. Da allora molti altri programmi si sono sviluppati e il numero di start-up che partecipa a un programma di accelerazione è in continua ascesa. 16 17 Mark Suster per PEHub, It’s Monring in Venture Capital, 2012. P. Miller, K. Bound, The Startup Factories, Giugno 2011. 87 Figura 6.4.4-1: Startup finanziate da Acceleratori negli USA Fonte: The Startup Factories, 2011 Nel 2012, si contano nel mondo n. 137 programmi di accelerazione, che in totale hanno investito in n. 2038 start-up18. Secondo una stima al ribasso, che tiene conto soltanto di dati resi pubblici, le start-up che hanno partecipato ai programmi di accelerazione hanno attratto ulteriori investimenti per 1,5 miliardi di dollari e, sempre considerando soltanto dati resi pubblici, 101 delle start-up accelerate hanno generato exit per un valore complessivi pari a 1,1 miliardi di dollari. I programmi di accelerazione possono distinguersi in vari aspetti. La ricerca “The Startup Factories” di Nesta indica cinque caratteristiche comuni a tutti gli acceleratori: - processo di selezione aperto e competitivo - i programmi di accelerazione hanno processi di selezione basati su web ai quali chiunque può partecipare, generalmente su scala globale. Il materiale scritto che gli applicanti devono produrre è ridotto al minimo, di solito limitato alla descrizione dell’idea e del team. I programmi sono molto selettivi e le start-up che partecipano sono scelte da giudici esperti; - investimento micro-seed - l’investimento che i programmi di accelerazione offrono ai team selezionati è variabile e basato sull’idea di coprire i costi di vitto e alloggio del team durante il periodo di accelerazione e per un breve periodo successivo. La forbice dell’investimento varia tra i 10 mila e 50 mila Euro. A fronte del finanziamento, l’acceleratore acquisisce una quota societaria di minoranza; - focus sui team, non sui singoli - gli acceleratori selezionano raramente start-up composte da un solo fondatore, prediligendone almeno due o tre, mentre difficilmente si superano i quattro; 18 Seed DB, http://www.seed-db.com/accelerators 88 - supporto limitato nel tempo che comprende eventi programmati e mentoring intensivo - gli acceleratori forniscono supporto al team per un periodo di tempo che generalmente va dai 3 a i 6 mesi. In questo periodo il team ha il tempo di sviluppare la prima versione del prodotto. Inoltre, durante il periodo, il team ha frequenti incontri con imprenditori, investitori e altre professionalità rilevanti. Gli acceleratori sviluppano reti estese di conoscenza e coinvolgono advisors qualificati che mettono a disposizione delle start-up partecipanti ai programmi di accelerazione. Proprio la qualità dei servizi e del network costituiscono uno dei principali elementi discriminanti nella scelta del programma di accelerazione da parte dei team. I temi trattati nel programma di accelerazione sono diversificati e comprendo, tra l’altro, l’approfondimento di aspetti e tematiche legali, di marketing, di fiscalità e di presentazione del prodotto o servizio (c.d. “pitch”). Generalmente il programma di accelerazione culmina con un demo day a cui partecipano investitori e giornalisti invitati a conoscere start-up; - classi di start-up - i programmi di accelerazione selezionano più start-up, come a formare una classe di studenti da istruire. Un vantaggio chiave di questo approccio è il supporto tra i vari team delle start-up. Gli acceleratori offrono anche spazi di co-working, dove i team delle start-up lavorano ai propri progetti gli uni a fianco degli altri. In uno studio19 sui programmi di accelerazione realizzato da J. Christiansen all’università di Cambridge vengono analizzate le principali motivazioni che spingono un imprenditore a partecipare ad un programma di accelerazione: - supporto finanziario iniziale - i fondatori della start-up ricevano un piccolo ammontare che gli permette di vivere e sviluppare il loro prodotto nel periodo del programma e per un breve periodo successivo; - supporto nello sviluppo del prodotto o servizio - i fondatori delle start-up, mancando di esperienze manageriali per lo sviluppo del proprio progetto, sono affiancati da esperti che li seguono nel programma di accelerazione (di solito ex imprenditori o manager di successo) e che permetteranno, grazie alla loro esperienza, di sviluppare un prodotto migliore; - supporto nel business - gli acceleratori sono utili soprattutto ai neo imprenditori. L’esperienza dei mentor li aiuta a non commettere errori comuni; - connessione al brand - i fondatori delle start-up spesso vedono l’accettazione al programma di accelerazione come una validazione della propria idea e del proprio lavoro, e la sfruttano per il marketing o per la ricerca di successivi investimenti - connessione a capitali futuri - l’aspetto probabilmente più importante per la partecipazione dei fondatori delle start-up ai programmi di accelerazione è il network di investitori che l’acceleratore mette a disposizione. Jed D. Christiansen, Copying Y Combinator, A framework for developing seed accelerator programmes, August 2009, University of Cambridge. 19 89 6.4.5 Lo scenario italiano degli investimenti in start-up Promuovere nuove attività imprenditoriali è fondamentale per ogni sistema economico evoluto poiché queste creano sviluppo e nuovi posti di lavoro, generando così ricchezza per l’intero sistema. A questo proposito, è interessante richiamare le evidenze sull’impatto economico del Venture Capital sul tessuto imprenditoriale italiano, così come evidenziate nel 2009 dallo studio congiunto AIFI (Associazione Italiana del Private Equity e Venture Capital)/PricewaterhouseCoopers20 in relazione al 2003–2008. Lo studio confronta l’andamento dei ricavi e della marginalità delle aziende partecipate dagli operatori di Venture Capital con gli stessi indicatori delle imprese italiane equivalenti non partecipate. I dati evidenziano che le nuove imprese nate grazie agli investimenti dei Venture Capitalist registrano tassi di crescita annui dei ricavi pari al 16,4% contro il 5,7% del campione di confronto. L’EBITDA è cresciuto del 3,6% annuo contro il 3,2% e l’occupazione è cresciuta del 7,5% annuo, mentre le imprese del campione di confronto non hanno registrato alcuna crescita in questo campo. Secondo la predetta analisi, il settore del Venture Capital in Italia mostra segni di sviluppo incoraggianti, con trend di crescita strutturale continua, sia per numero di operazioni, sia come numero di società investite. Figura 6.4.5-1: Evoluzione degli investimenti di venture capital in Italia Fonte: AIFI&PwC, Libro Bianco, Proposte per lo sviluppo del venture capital in Italia, 2011. Il principale settore per numero di operazioni del Venture Capital italiano è l’high tech, in quanto gli operatori di Venture Capital investono principalmente nei settori che costituiscono l’attuale frontiera 20 AIFI&PwC, Libro Bianco, Proposte per lo sviluppo del venture capital in Italia, 2011. 90 tecnologica a livello mondiale, e che dovrebbero contribuire a determinare, nel medio/lungo periodo, il grado di competitività di un sistema industriale. Figura 6.4.5-2: Peso delle operazioni high tech sul numero totale di investimenti di venture capital Fonte: AIFI&PwC, Libro Bianco, Proposte per lo sviluppo del venture capital in Italia, 2011. Tuttavia, il settore del Venture Capital in Italia è, in termini assoluti, ancora ampiamente sottodimensionato rispetto ai maggiori Paesi europei, con importanti ricadute sulle potenzialità innovative del nostro sistema imprenditoriale e, di conseguenza, sulle dinamiche di crescita economica. Figura 6.4.5-3: Investimenti di Venture Capital come % del PIL Fonte: AIFI, 2014 91 Figura 6.4.5-4: Gli investimenti di venture capital nel 2010: un confronto europeo21 Fonte: AIFI&PwC, Libro Bianco, Proposte per lo sviluppo del venture capital in Italia, 2011. Verve Capital Partners22 ha realizzato uno studio comparando l’ammontare investito da fondi Venture Capital in rapportato alla popolazione dei diversi Paesi europei per determinare una possibile correlazione tra questo dato e il grado di attrattività del Paese medesimo stilato dalla IESE Business School. La determinazione di tale grado di attrattività prende in considerazione, per ciascun Paese, numerosi indicatori raggruppati in sei macro aree: attività economica, dimensione del mercato dei capitali, tassazione, tutele degli investitori e corporate governance, ambiente umano e sociale, cultura imprenditoriale. Investimenti seed e start-up. Ammontare Italia, Francia, Germania e Spagna espresso in milioni di Euro. Ammontare UK espresso in milioni di Sterline. Per l’Italia è considerato il numero di investimenti. 22 Analisi di Verve Capital Partners, “Theory vs Reality: Venture Capital in Europe”, 2011. 21 92 Figura 6.4.5-5: Spesa in Venture Capital Pro Capite Fonte: Analisi di Verve Capital Partners, “Theory vs Reality: Venture Capital in Europe”, 2011 L’Italia, con una spesa in Venture Capital di appena 1 dollaro pro capite, è agli ultimi posti della tra i Paesi oggetto dello studio, collocandosi ben al di sotto dei 35 dollari medi dell’Unione Europea. La Svizzera guida la classifica con 69 dollari pro capite seguita dall’Olanda con 62 dollari. Gli Stati Uniti d’America, per avere un parametro di riferimento, hanno una spesa pro capite di 67 dollari. Se guardiamo all’indice di attrattività dello IESE, confrontato con la spesa in Venture Capital pro capite, osserviamo che l’Italia, nonostante un gap con gli altri Paesi europei, ha potenzialità paragonabili. 93 Figura 6.4.5-6: Comparazione della spesa in VC pro capite con il IESE index rank Fonte: Analisi di Verve Capital Partners, “Theory vs Reality: Venture Capital in Europe”, 2011. La mancanza di risorse finanziarie risulta particolarmente invalidante sul lato dell’affermazione internazionale delle start-up italiane. Secondo un’indagine condotta dalla fondazione Mind The Bridge, la maggior parte delle start-up scalabili create in Italia appartiene al settore web/new media (60%), settore in cui è forte la necessità di capitali per poter scalare il business a livello internazionale, alla luce della concorrenza di start-up americane che, come detto, dispongono di ingenti risorse finanziate. Figura 6.4.5-7: Tipologia di Scalable Startup in Italia Fonte: Booz&Co., Italian international growth agenda, April 2012 94 6.4.6 L’opportunità italiana Secondo quanto riportato da un’analisi di Booz&Co. all’innovazione sta crescendo grazie all’aumento di: 23 il supporto delle università italiana - laureati in scienze e ingegneria; - brevetti delle università italiane. Figura 6.4.6-1: Il supporto delle università italiane all’innovazione 24 Fonte: Booz&Co., Italian international growth agenda, April 2012 Inoltre, guardando alle citazioni delle pubblicazioni prodotte dai ricercatori delle università italiane, queste ultime rientrano tra le prime dieci per produzione di conoscenza. 23 24 Fonte: Booz&Co., Italian international growth agenda, April 2012 Best practices based on Japan , EU-27 (min level) and EU-3 (UK, France, Germany). 95 Figura 6.4.6-2: Produzione di conoscenza delle università italiane Fonte: Booz&Co., Italian international growth agenda, April 2012 L’Italia dimostra dunque di avere: - capitale umano di primario livello; - forza lavoro qualificata a basso costo ideale per sostenere gli sviluppi iniziali delle giovani start-up; - eccellente know-how su tecnologia, design e creatività; - competizione molto bassa negli investimenti di Venture Capital all’interno della propria economia. 6.5 Il posizionamento competitivo dell’Emittente L’Emittente è attivo nel settore del Venture Capital mediante investimenti Micro Seed e Seed. La figura sotto riportata rappresenta una schematizzazione delle fasi di investimento in Start-up, rapportando lo stadio di sviluppo della stessa, in termini di ricavi conseguiti, con la tipologia di investimento e l’operatore di Venture Capital coinvolto. 96 Figura 6.5-1: Start-up funding cycle Fonte: (Cardullo, M. (1999), Technological Entrepreneurship: Enterprise Formation, Financing and Growth, Research Studies Press Ltd., United Kingdom) In particolare distinguiamo le seguenti fasi di investimento: - Pre-seed: questa fase, in cui si verifica il concepimento dell’idea innovativa della start-up, si contraddistingue per un’elevata incertezza dei risultati prospettici e per un fabbisogno finanziario contenuto, spesso limitato all’esborso necessario per effettuare la valutazione tecnico-economica del progetto di investimento. Questa fase, solitamente preceduta da un periodo in cui l’imprenditore studia la fattibilità del progetto, è il periodo nel quale le incertezze relative agli sviluppi futuri dell’idea imprenditoriale sono ai massimi livelli e nel quale le risorse finanziarie esterne sono difficilmente reperibili, posto che l’idea d’impresa è poco più che abbozzata. In questa fase, il volume delle vendite è pari a zero, così come, inizialmente, è nulla l’intensità di capitale. A questo stadio di sviluppo intervengono incubatori e/o business competition per dare il primo supporto all’imprenditore, consistente sostanzialmente in formazione e networking. - Micro-Seed: in questa fase il progetto imprenditoriale è ancora in sperimentazione, non esistendo un prodotto o servizio ed essendo l’azienda non è strutturata. Viene così finanziata solo un’idea o un’innovazione. Sono caratteristici del Micro Seed apporti finanziari contenuti e livelli di rischio molto elevati. Le risorse apportate sono personali per l’imprenditore e finanziarie per gli acceleratori e/o i Business Angel. - Seed: in questa fase il progetto imprenditoriale vede la realizzazione della prima versione del prodotto o servizio che viene sottoposto al mercato. Questa fase, è sempre caratterizzata da un elevato grado di aleatorietà circa le probabilità di successo, oltre dall’insorgere di un elevato fabbisogno finanziario cui si contrappone, nella fase iniziale, una sostanziale assenza di ricavi associata a una crescente intensità di capitale. In questa fase intervengono Business Angel e operatori di Venture Capital con investimenti Seed. 97 - Early Stage: in questa fase l’avvio dell’attività produttiva è completato, ma la validità commerciale del prodotto o servizio è ancora da verificare su scala più ampia. La start-up cerca fondi per finanziare un business già esistente che, tuttavia, necessita di essere lanciato e crescere. In questo tipo di operazioni sono già superate le fasi di ideazione, progettazione e sperimentazione. È quindi possibile che l’investitore, tipicamente operatori di Venture Capital (early stage), abbia un profilo meno tecnico e più commerciale: il suo intervento si basa prevalentemente sul finanziamento e sulle competenze manageriali necessarie per il successo nella commercializzazione del prodotto o servizio. - Later Stage: in questa fase la validità commerciale del prodotto o servizio è già stata verificata e si cerca il consolidamento sul mercato di riferimento e/o l’espansione sui mercati internazionali. Nello stadio di sviluppo sostenuto, caratterizzato da rischiosità operativa più contenuta, l’impresa aumenta la propria capacità di generare risorse interne discendenti dall’elevato tasso di crescita del fatturato, a cui si associa una tendenziale contrazione dell’intensità di capitale. In questa fase, il fabbisogno finanziario è proporzionale alla crescita del fatturato, poiché l’intensità di capitale tende a stabilizzarsi a un livello solitamente inferiore rispetto a quelli iniziali, mentre, nel contempo, i profitti e la disponibilità di autofinanziamento migliorano. La presenza di fonti esterne di finanziamento serve solitamente per garantire il più appropriato equilibrio finanziario. Le tipologie di operatori che intervengono in questa fase sono growth fund, private equity fund e banche. Il Gruppo si posiziona negli stadi di investimento: - Micro Seed, investendo nelle Start-up che partecipano al proprio Programma di Accelerazione; - Seed, investendo nelle Start-up che escono dal Programma di Accelerazione o reperite sul mercato. La Società segue un approccio di integrazione lungo la filiera del funding per far fronte alla carenza in Italia di operatori nell’area Seed. L’integrazione consente di massimizzare i risultati del Programma di Accelerazione, permettendo alle Start-up di sviluppare adeguatamente le metriche di interesse per i Fondi di Venture Capital (early stage). 6.6 Principali concorrenti dell’Emittente Tra le società che operano nel mercato di riferimento, l’Emittente, a proprio giudizio, ha individuato nei seguenti operatori i principali concorrenti: i) Digital Magics: è una società di investimenti che opera come venture incubator di start-up digitali. La società offre servizi di mentorship, consulenza strategica, logistica e contabile, servizi di marketing e comunicazione, e supporto alla gestione del business. ii) H-Farm: è un incubatore italiano indipendente fondato per creare e sviluppare start-up in tecnologie innovative e new media. iii) Nana Bianca: è incubatore italiano di start-up digitali. La società offre l’accesso agli spazi di coworking dove è possibile condivide le proprie idee con mentor e altri imprenditori. 98 6.7 Il Portafoglio dell’Emittente Di seguito si fornisce una breve descrizione delle attività delle Start-up di cui al Portafoglio Investimenti raggruppate secondo le tipologie di investimento iniziale: Micro Seed per i Programmi di Accelerazione e Seed per investimenti diretti e indiretti. 1° Programma d’Accelerazione (maggio 2011 - ottobre 2011) INTERACTIVE PROJECT - è una Start-up che sviluppa e distribuisce video giochi su piattaforma mobile e su browser. Il primo progetto di questa Startup è MyGPTeam Turbo, gioco manageriale ispirato al mondo della Formula 1 che ha già raggiunto più di 60.000 utenti registrati. Il loro nuovo gioco MyGPTeam ha già registrato 160.000 downloads. NEXT STYLER (MAISON ACADEMIA) è un brand di moda Made in Italy, in cui le cui collezioni sono create da stilisti emergenti provenienti da tutto il mondo. Maison Academia indice dei contest cui i fashion designer partecipano caricando degli sketch, (bozzetti) che vengono sottoposti alla votazione da parte della community. Gli sketch più votati vengono messi in produzione tramite delle partnership con aziende italiane e venduti nell’home shop di Maison Academia. URLIST è un’applicazione collaborativa per raccogliere, salvare e organizzare le proprie risorse web. L’elemento base di Urlist è la lista di link, ovvero una raccolta di risorse su un tema specifico. Sviluppato con l’obiettivo di diventare lo strumento preferito dagli utenti, Urlist si sta ora evolvendo in una piattaforma per la scoperta di nuovi contenuti. 2° Programma d’Accelerazione (marzo 2012 – settembre 2012) CANVACE IN LIQUIDAZIONE è una piattaforma per lo sviluppo rapido di browser game basati su HTML5. Canvace è costituito da un ambiente di sviluppo che permette la creazione di giochi 2D e 2.5D che funzionano efficientemente su tutte le piattaforme abilitate ad HTML5: PC, Mac OS X, iOS, Android, Windows Phone. La Start-up è stata messa in liquidazione a ottobre 2013, a seguito dello scioglimento del team di costituzione. COCONTEST è una piattaforma di crowdsourcing dedicata al mondo dell’architettura. Su CoContest gli utenti possono indire gare per chiedere idee progettuali per la propria casa o altri locali. Una volta indetta la gara, gli architetti iscritti potranno inviare la propria proposta. Al termine, l’utente banditore potrà visualizzare tutte le offerte e scegliere la sua preferita. 99 GEOMEFREE (PUBSTER) è un servizio di fidelizzazione per i locali del food and beverage (pub, pizzerie e bar): si tratta di uno strumento che viene utilizzato dai gestori dei locali per far tornare i clienti nei loro esercizi commerciali. Pubster è stato lanciato nel maggio 2013, nella città di Roma ed ha successivamente raggiunto diverse città italiane; recentemente sono stati, inoltre, stretti accordi con vari produttori di birra di livello mondiale. MINDIGNO IN LIQUIDAZIONE è un social network che permette di esprimere la propria indignazione come reazione a eventi o fatti di qualsiasi tipo. Per dare risalto all’opinione del singolo nell’universo di internet, Mindigno unisce le indignazioni simili per creare un’unica voce che possa fare sentire il proprio peso. 3° Programma d’Accelerazione (gennaio 2013 – giugno 2013) BAASBOX è un software Open Source che fornisce un insieme di funzionalità di backend pronte all’uso per lo sviluppo di applicazioni per dispositivi mobile (smartphone e tablet). Grazie a BaasBox si abbatte l’effort necessario allo sviluppo del backend e il team può concentrarsi sulla realizzazione della parte grafica diminuendo i tempi di sviluppo ed riducendo il budget necessario per realizzare il progetto. GAMEPIX è un aggregatore e distributore di videogiochi cross device su diversi canali e offre a brand, produttori di hardware, siti web e media company, piattaforme di giochi attraverso i quali aumentare l’engagement degli utenti e generare nuovi modelli di monetizzazione. Con più di 15.000 giochi, conta già partnership con Microsoft, Nokia, Kaspersky, Miia e molti altri. LE CICOGNE rappresenta la soluzione a due grandi problemi mettendo in contatto la domanda e l’offerta di valide e referenziate baby-sitters, baby&teen-taxi e tutors, offrendo a ragazze e ragazzi tra i 18 e i 30 anni delle rapide opportunità di guadagno. Dall’altro lato, aiuta i genitori a trovare baby-sitters affidabili già attentamente selezionate. 4° Programma d’Accelerazione (dicembre 2013 – aprile 2014) APPEATIT è un servizio che permette all’utente di prenotare un ristorante a una determinata ora, definendo il menù, eliminando i tempi di attesa e pagando direttamente da PC, smartphone o tablet. Pertanto, il cliente potrà recarsi al ristorante prescelto all’orario prestabilito, trovando il proprio pranzo pronto. SNAPBACK si concentra sulla creazione di interfacce intuitive e reattive per smartphone, tablet, smart TV, smart watch, computer portatili ed altri dispositivi intelligenti per esplorare modi innovativi di comunicare con tali device. 100 SPOTONWAY è una piattaforma che consente di trovare gratuitamente offerte vantaggiose in negozi geolocalizzati e convenzionati con il pagamento del voucher direttamente presso gli esercenti. Permette agli utenti di essere geo-localizzati per ottenere sconti attraverso voucher. Fornisce ai commercianti una soluzione competitiva e conveniente per diminuire il loro magazzino e il loro inventario, aumentando il flusso di clienti. è una piattaforma di crowdsourcing per designer nata per fornire modelli 3D personalizzati. Ogni utente può richiedere oggetti di design o prototipi industriali ottimizzati per la stampa 3D, sulla base di contest lanciati on line. THINGARAGE WINEOWINE è una piattaforma di vendita privata di vini che seleziona scrupolosamente le migliori etichette fra piccoli produttori italiani e internazionali. I vini selezionati sono disponibili per un periodo di tempo limitato e al miglior prezzo. ZENFEED è un aggregatore di news che riconosce le preferenze dell’utente, raccoglie informazioni tra i suoi siti preferiti e li aggrega in un’unica interfaccia ordinandole per importanza. Investimenti diretti QURAMI è un app focalizzata sui problemi delle code d’attesa che si possono creare in uffici pubblici. L’app permette da remoto di occupare un posto in una fila e di non perdere tempo poiché l’utente è svincolato fisicamente dai luoghi nei quali si possono creare code. Alcuni tra i clienti di Qurami sono: Comune di Roma, Ospedale Israelitico di Roma, LUISS, Trenitalia, Comune di Firenze e molti altri. SOUNDREEF è uno tra i più innovativi ed efficaci sistemi di management di diritti musicali in Europa. Fornisce uno store di musica di altissima qualità e paga ai proprietari dei diritti d’autore royalties commisurate alle effettive riproduzione dei bravi musicali. N.D. SR ITALIA, società di servizi software. BULSARA ADVERTISING - opera nel campo della comunicazione non convenzionale in Italia nel washroom advertising, la pubblicità all’interno dei servizi igienici. Attraverso l’utilizzo di spazi insoliti indoor, Bulsara Adv mira a colpire ed attrarre il pubblico di riferimento con campagne coinvolgenti e di grande impatto. CODEMOTION è la più grande conferenza tecnica per sviluppatori di software, aperta a tutti i linguaggi e a tutte le tecnologie. Il punto di forza sta in una solida community internazionale di circa 30.000 sviluppatori, speakers e aziende ITC. Dopo Roma, Milano, Madrid e Berlino, la sua prossima tappa è Tel Aviv. 101 Organizza anche corsi di formazione professionale organizza eventi tech e hackathon. SIMPLE - ATOOMA è una piattaforma che rende i dispositivi in grado di reagire al contesto dell’utente. Fa parte delle applicazioni "context-aware", ovvero applicazioni in grado di rispondere in tempo reale al contesto dell’utente, come ad esempio accendere la wifi se si sta entrando a casa, o lanciare automaticamente il navigatore verso il prossimo meeting in agenda non appena si sale in auto. permette ai professionisti del settore legale di gestire attraverso la piattaforma online tutta l’attività tipica di uno studio legale, incluso l’accesso telematico ai tribunali per il deposito ed il download degli atti e delle scadenze, in modo da sincronizzare le loro agende, scaricare le loro pratiche aperte con i tribunali e gestire la loro attività quotidiana. NETLEX Investimenti indiretti APPSBUILDER - è un sistema online self service per la creazione di app mobili multipiattaforma (IPhone/IPod, Ipad, Android e Windows Phone). La piattaforma offre la possibilità di creare la propria app personalizzata senza scrivere nessun codice informatico. Inoltre, permette di gestire le app da qualsiasi dispositivo mobile e di aggiornarle in tempo reale sugli store evitando costi di sviluppo per apportare modifiche. RS (RISPARMIO SUPER) permette di comparare i prezzi e risparmiare sulla tua spesa. Allo stesso tempo Risparmio Super permette alle catene del settore alimentare di comparare i prezzi, le offerte della concorrenza e di raccogliere i dati sul comportamento dei consumatori. 6.8 Il Quadro Normativo di Riferimento Si riportano di seguito le principali disposizioni normative che con il Decreto Crescita 2.0 sono state introdotte in merito alle Start-up innovative e agli incubatori certificati. 6.8.1 Incubatori Certificati L’incubatore certificato è definito come una società di capitali, costituita anche in forma cooperativa, di diritto italiano ovvero una Societas Europaea, residente in Italia ai sensi dell’articolo 73 del Decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, che offre servizi per sostenere la nascita e lo sviluppo di start-up innovative ed è in possesso di una serie di requisiti qualitativi e quantitativi, cui viene assegnato un punteggio per l’ottenimento della certificazione: a) dispone di strutture, anche immobiliari, adeguate ad accogliere start-up innovative, quali spazi riservati per poter installare attrezzature di prova, test, verifica o ricerca; b) dispone di attrezzature adeguate all’attività delle start-up innovative, quali sistemi di accesso in banda ultra larga alla rete internet, sale riunioni, macchinari per test, prove o prototipi; c) è amministrato o diretto da persone di riconosciuta competenza in materia di impresa e 102 innovazione e ha a disposizione una struttura tecnica e di consulenza manageriale permanente; d) ha regolari rapporti di collaborazione con università, centri di ricerca, istituzioni pubbliche e partner finanziari che svolgono attività e progetti collegati a start-up innovative; e) ha adeguata e comprovata esperienza nell'attività di sostegno a start-up innovative. Il possesso dei requisiti di cui alle lettere a), b), c), d) è autocertificato dall’incubatore di start-up innovative, mediante dichiarazione sottoscritta dal rappresentante legale, al momento dell’iscrizione alla sezione speciale del Registro delle Imprese, sulla base di indicatori e relativi valori minimi che sono stabiliti con decreto del Ministero dello sviluppo economico del 21 febbraio 2013 (Gazzetta Ufficiale n. 91 del 18 aprile 2013). Il possesso del requisito di cui alla lettera e) è autocertificato dall’incubatore di start-up innovative, mediante dichiarazione sottoscritta dal rappresentante legale presentata al Registro delle Imprese, sulla base di valori minimi individuati con il medesimo decreto del Ministero dello sviluppo economico del 21 febbraio 2013 (Gazzetta Ufficiale n. 91 del 18 aprile 2013), con riferimento ai seguenti indicatori: a) numero di candidature di progetti di costituzione e/o incubazione di start-up innovative ricevute e valutate nel corso dell’anno; b) numero di start-up innovative avviate e ospitate nell’anno; c) numero di start-up innovative uscite nell’anno; d) numero complessivo di collaboratori e personale ospitato; e) percentuale di variazione del numero complessivo degli occupati rispetto all’anno precedente; f) tasso di crescita media del valore della produzione delle start-up innovative incubate; g) capitali di rischio ovvero finanziamenti, messi a disposizione dall'Unione Europea, dallo Stato Italiano e dalle Regioni, raccolti a favore delle start-up innovative incubate; h) numero di brevetti registrati dalle start-up innovative incubate, tenendo conto del relativo settore merceologico di appartenenza. Per mantenere l’iscrizione nella sezione speciale del Registro delle Imprese è posto a carico degli incubatori l’onere di effettuare comunicazioni semestrali di aggiornamento delle informazioni rese con la predetta autocertificazione. L’adempimento deve essere costante e, pertanto, anche nel caso in cui non vi siano aggiornamenti da segnalare, l’incubatore deve comunque confermare che le informazioni già depositate sono aggiornate. Entro 30 giorni dall’approvazione del bilancio e comunque entro sei mesi dalla chiusura di ciascun esercizio, il rappresentante legale dell’incubatore certificato deve attestare il mantenimento del possesso dei requisiti indicati sopra con una apposita dichiarazione da depositare presso il Registro delle Imprese. Nel caso di perdita dei suddetti requisiti, l’incubatore certificato viene cancellato d’ufficio dalla sezione speciale del Registro delle Imprese, permanendo l’iscrizione alla sezione ordinaria. Alla perdita dei requisiti è equiparato il mancato deposito della dichiarazione relativa al mantenimento del possesso dei requisiti. Al fine di consentire gli appositi controlli da parte delle Autorità competenti, l’incubatore certificato deve conservare gli atti e i documenti attestanti la veridicità delle informazioni fornite nella 103 compilazione del modello informatico per un periodo di cinque anni a decorrere dalla data dell’iscrizione nella sezione speciale del Registro delle Imprese. 6.8.2 Start-up Innovative La start-up innovativa è definita dal Decreto Crescita 2.0 come una società di capitali, costituita anche in forma cooperativa, di diritto italiano ovvero una Societas Europaea, residente in Italia ai sensi dell'articolo 73 del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, le cui azioni o quote rappresentative del capitale sociale non sono quotate su un mercato regolamentato o su un sistema multilaterale di negoziazione, che possiede i seguenti requisiti: a) è costituita e svolge attività d’impresa da non più di quarantotto mesi; b) ha la sede principale dei propri affari e interessi in Italia; c) a partire dal secondo anno di attività della start-up innovativa, il totale del valore della produzione annua, così come risultante dall’ultimo bilancio approvato entro sei mesi dalla chiusura dell’esercizio, non è superiore a 5 milioni di euro; d) non distribuisce, e non ha distribuito, utili; e) ha, quale oggetto sociale esclusivo o prevalente, lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico; f) non è stata costituita da una fusione, scissione societaria o a seguito di cessione di azienda o di ramo di azienda; g) possiede almeno uno dei seguenti ulteriori requisiti: i. le spese in ricerca e sviluppo sono uguali o superiori al 15% del maggiore valore fra costo e valore totale della produzione della start-up innovativa. Dal computo per le spese in ricerca e sviluppo sono escluse le spese per l’acquisto e la locazione di beni immobili. Ai fini di questo provvedimento, in aggiunta a quanto previsto dai princìpi contabili, sono altresì da annoverarsi tra le spese in ricerca e sviluppo: le spese relative allo sviluppo precompetitivo e competitivo, quali sperimentazione, prototipazione e sviluppo del business plan, le spese relative ai servizi di incubazione forniti da incubatori certificati, i costi lordi di personale interno e consulenti esterni impiegati nelle attività di ricerca e sviluppo, inclusi soci ed amministratori, le spese legali per la registrazione e protezione di proprietà intellettuale, termini e licenze d’uso. Le spese risultano dall’ultimo bilancio approvato e sono descritte in nota integrativa. In assenza di bilancio nel primo anno di vita, la loro effettuazione è assunta tramite dichiarazione sottoscritta dal legale rappresentante della start-up innovativa; ii. impiego come dipendenti o collaboratori a qualsiasi titolo, in percentuale uguale o superiore al terzo della forza lavoro complessiva, di personale in possesso di titolo di dottorato di ricerca o che sta svolgendo un dottorato di ricerca presso un’università italiana o straniera, oppure in possesso di laurea e che abbia svolto, da almeno tre anni, attività di ricerca certificata presso istituti di ricerca pubblici o privati, in Italia o all’estero, ovvero, in percentuale uguale o superiore a due terzi della forza lavoro complessiva, di personale in possesso di laurea magistrale ai sensi dell'articolo 3 del regolamento di cui al decreto del Ministro dell'istruzione, dell’università e della ricerca 22 ottobre 2004, n. 270; iii. sia titolare o depositaria o licenziataria di almeno una privativa industriale relativa a una invenzione industriale, biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a 104 una nuova varietà vegetale, ovverosia titolare dei diritti relativi ad un programma per elaboratore originario registrato presso il Registro pubblico speciale per i programmi per elaboratore, purché tali privative siano direttamente afferenti all’oggetto sociale e all’attività di impresa. 6.8.3 Agevolazioni relative a Incubatori Certificati e start-up innovative In sintesi sono di seguito riportate le agevolazioni e le deroghe di varia natura finalizzate a promuovere e a incentivare le start-up innovative e gli incubatori certificati. Il Decreto Crescita 2.0 prevede che tali soggetti non paghino le imposte di bollo e i diritti di segreteria dovuti agli adempimenti per l’iscrizione al Registro delle Imprese, nonché del il diritto annuale dovuto alle Camere di Commercio. Suddetta esenzione è subordinata al mantenimento dei requisiti previsti dalla Legge per l’acquisizione della qualifica di incubatore certificato e ha una durata, comunque, non superiore al quarto anno di iscrizione. In deroga alle norme del codice civile, le quote delle start-up innovative in forma di società a responsabilità limitata possono essere oggetto di offerta al pubblico con l’emissione di strumenti finanziari partecipativi a fronte dell’apporto di opere e servizi resi in favore delle start-up o degli incubatori certificati, ovvero di crediti maturati a seguito della prestazione di opere e servizi, inclusi quelli professionali, nell’ambito di piani di incentivazione aziendale (c.d. “work for equity”). Il reddito derivante dall’attribuzione di questi strumenti finanziari o diritti non concorrerà alla formazione della base imponibile, sia a fini fiscali che contributivi, così da incentivare la partecipazione diretta al rischio di impresa. Le start-up innovative godono altresì di incentivi fiscali per chi investe nelle stesse (paragrafo successivo), oltre a forme di finanziamento innovative, come la raccolta di capitali attraverso portali dedicati (crowd-funding) e una semplificazione della disciplina della crisi d’impresa. 6.8.4 Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze recante le modalità di attuazione previste in materia di incentivi fiscali all’investimento in start-up innovative In data 20 marzo 2014 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 66 il Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze recante le modalità di attuazione previste in materia di incentivi fiscali all’investimento in start-up innovative. Gli sgravi fiscali valgono sia nel caso di investimenti diretti in start-up, sia nel caso di investimenti indiretti per il tramite di società di capitali, come l’Emittente, che investono prevalentemente in start-up. Le persone fisiche e giuridiche che investono in start-up innovative possono beneficiare delle seguenti agevolazioni fiscali: a) le persone fisiche possono detrarre dall’Irpef il al 19% dei versamenti in denaro, per importo non superiore a Euro 500.000,00 per anno; b) le persone giuridiche possono dedurre dall’Ires un valore pari al 20% dei versamenti effettuati, per importo non superiore a Euro 1.800.000,00 per ciascun periodo d’imposta. 105 Tali incentivi sono validi per tutti gli investimenti in start-up innovative effettuati negli anni fiscali 2013, 2014, 2015. Il beneficio fiscale è correlato ai conferimenti in denaro effettuati sia in sede di costituzione della start-up innovativa, sia in sede di aumento del capitale sociale in caso di start-up già costituite. Nel modello UNICO 2014 è inserito un nuovo prospetto dedicato alle agevolazioni per gli investimenti in start-up innovative, in modo da poter effettuare le detrazioni relative alle operazioni compiute nel 2013. 6.9 Fattori straordinari Le informazioni riportate nei precedenti paragrafi 6.1 e 6.2 non sono state influenzate da eventi eccezionali, negli esercizi di riferimento del Piano Industriale. 6.10 Fonti delle dichiarazioni dell’Emittente sulla posizione concorrenziale Il Prospetto non contiene dichiarazioni sulla posizione concorrenziale relativa all’Emittente. 6.11 Informazioni in ordine all’andamento gestionale nell’esercizio 2012 dell’Emittente, di LVenture S.r.l. e EnLabs L’esposizione dei dati consolidati solo a partire dall’esercizio 2013 è dovuta all’intervenuta operazione di integrazione aziendale di LVenture S.r.l. nell’Emittente avvenuta nel 2013 e la contestuale nascita del Gruppo. Al fine di fornire le informazioni sull’andamento gestionale congiunto dell’Emittente e di LVenture S.r.l. con riferimento all’esercizio 2012 sono state predisposte informazioni su base aggregata nel successivo Paragrafo 6.11.4. Si segnala che tali dati possono fornire soltanto un’indicazione approssimativa dell’andamento gestionale del Gruppo per il 2012, attesi i limiti connessi con il procedimento di aggregazione seguito. In particolare, tale aggregazione non riflette le seguenti operazioni prodromiche alla creazione del Gruppo e le connesse scritture di consolidamento: • l’Aumento di Capitale 2013 deliberato dall’Assemblea del 29 dicembre 2012 e conclusosi nel marzo 2013; • l’acquisizione di LVenture S.r.l., successivamente incorporata nell’Emittente, con la conseguente Purchase Price Allocation (PPA) per contabilizzare gli effetti dalla fusione sulla base delle indicazioni di cui all’IFRS 3. I dati aggregati al 31 dicembre 2012 non sono stati oggetto di revisione contabile. 6.11.1 Andamento gestionale di LVenture S.r.l. al 31 dicembre 2012 LVenture S.r.l. ha chiuso il bilancio al 31 dicembre 2012 (predisposto sulla base degli schemi previsti dal Codice Civile, agli artt. 2424, 2425 e 2435bis) con una perdita di Euro 148 mila, un patrimonio netto di Euro 14 mila e un totale delle attività di Euro 1.408 mila. Di seguito si riporta la situazione patrimoniale ed economica di LVenture S.r.l. al 31 dicembre 2012: 106 Bilancio Individuale 31/12/2012 STATO PATRIMONIALE (valori espressi in migliaia di Euro) Bilancio individuale non certificato e riclassificato IAS ATTIVO ATTIVITA' NON CORRENTI Titoli e partecipazioni disponibili per la vendita 692 Partecipazioni in imprese controllate 348 Crediti e altre attività non correnti 251 Crediti intercompany 90 TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI 1.381 ATTIVITA' CORRENTI Crediti commerciali 17 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 10 TOTALE ATTIVITA' CORRENTI 27 TOTALE ATTIVO 1.408 PASSIVO PATRIMONIO NETTO Capitale sociale 10 Altre riserve 153 Utili (perdite) portati a nuovo -1 Risultato netto -148 TOTALE PATRIMONIO NETTO 14 PASSIVITA' NON CORRENTI Altre passività finanziarie non correnti 1.332 TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI 1.332 PASSIVITA' CORRENTI Debiti commerciali 48 Debiti tributari 14 TOTALE PASSIVITA' CORRENTI 62 TOTALE PATRIMONIO NETTO e PASSIVITÀ 1.408 I “Titoli e partecipazioni disponibili per la vendita” rappresentano gli investimenti in Start-up acquisiti da EnLabs nel corso del 2012 e valutati al costo, come indicato nella tabella che segue: Canvace Terni Capitale Sociale in Euro 10.000 CoContest Terni Geomfree Interactive Project Denominazione 3,50 Valore di Bilancio in Euro 17.500 10.000 3,50 17.500 Terni 10.000 3,50 17.500 Roma 13.200 13,64 141.667 Città 107 % possesso Mindigno Terni 10.000 3,50 17.500 Nextstyler Napoli 12.857 11,78 131.667 Qurami Roma 10.900 17,44 101.000 Soundreef Ltd Londra n.d. 6,97 135.000 SR Italia Srl Milano 10.000 0,70 697 Urlist Milano 14.286 17,95 111.667 Totale 691.698 La voce “Partecipazioni in imprese controllate” rappresenta l’investimento di LVenture S.r.l., pari all’80%, nel capitale di EnLabs. Le partecipazioni in società controllate, collegate e altre che si intendono detenere durevolmente sono iscritte al costo d’acquisto o di sottoscrizione. Le partecipazioni iscritte tra le immobilizzazioni finanziarie rappresentano un investimento permanente e strategico da parte della società. I “Crediti e altre attività non correnti” comprendono: - Euro 248 mila verso ZMV (soggetto terzo rispetto alla società). LVenture S.r.l., sulla base di un contratto di associazione in partecipazione, ha finanziato ZMV affinché questa, mettendo a disposizione anche proprie risorse, investisse nelle Start-up; - Euro 90 mila di finanziamento soci a EnLabs. CONTO ECONOMICO (valori espressi in migliaia di Euro) Bilancio individuale non certificato e riclassificato IAS Bilancio Individuale 31/12/2012 0 Ricavi e proventi diversi -125 Costi per servizi Costi del personale 0 Altri costi operativi -12 Margine operativo lordo -137 Risultato operativo -137 Oneri straordinari -11 -148 Risultato prima delle imposte Imposte sul reddito 0 Risultato d’esercizio -148 I “Costi per servizi” comprendono Euro 123 mila per le spese sostenute a favore dei professionisti che hanno assistito LVenture S.r.l. nel 2012 in vista dell’ingresso del gruppo facente capo al Dott. Luigi Capello nella compagine azionaria dell’Emittente, avvenuto in occasione dell’Aumento di Capitale 2013. Al 31 dicembre 2012, la società non aveva personale dipendente, non sono stati previsti compensi per l’Amministratore Unico, non c’era un collegio sindacale e non era stato nominato un soggetto 108 incaricato della revisione legale dei conti (articolo 2427, primo comma, n. 16 e 16-bis, c.c.). Le summenzionate informazioni sono state tratte dal bilancio abbreviato al 31 dicembre 2012 di LVenture S.r.l., approvato dall’assemblea della società in data 30 aprile 2013, non sottoposto a revisione contabile. 6.11.2 Andamento gestionale di EnLabs al 31 dicembre 2012 EnLabs ha chiuso il bilancio al 31 dicembre 2012 (predisposto sulla base degli schemi previsti dal Codice Civile, agli artt. 2424, 2425 e 2435bis) con una perdita di Euro 133 mila, un patrimonio netto di Euro 165 mila e un totale delle attività di Euro 297 mila. Di seguito si riporta la situazione patrimoniale ed economica di EnLabs al 31 dicembre 2012: Bilancio Individuale EnLabs 31/12/2012 STATO PATRIMONIALE (valori espressi in migliaia di Euro) ATTIVO ATTIVITA' NON CORRENTI Immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature 18 Titoli e partecipazioni disponibili per la vendita 121 Crediti e altre attività non correnti 2 TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI (A) 141 ATTIVITA' CORRENTI Crediti commerciali 37 Attività finanziarie correnti 15 Altri crediti e attività correnti 73 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 31 TOTALE ATTIVITA' CORRENTI (B) 156 TOTALE ATTIVO (A+B) 297 PASSIVO PATRIMONIO NETTO Capitale sociale 13 Altre riserve 285 Risultato netto -133 TOTALE PATRIMONIO 165 PASSIVITA' NON CORRENTI Altre passività finanziarie non correnti 98 TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI (D) 98 PASSIVITA' CORRENTI Debiti commerciali 32 Altre passività correnti 2 109 Bilancio Individuale EnLabs 31/12/2012 STATO PATRIMONIALE (valori espressi in migliaia di Euro) TOTALE PASSIVITA' CORRENTI (E) 34 TOTALE PATRIMONIO NETTO e PASSIVITÀ (C+D+E) 297 I “Titoli e partecipazioni disponibili per la vendita” rappresentano gli investimenti in Start-up effettuati da EnLabs dal 2010 in poi, non dismessi e valutati al costo, come segue: Denominazione LVenture USA LLC ESL 18 Solar 26 Totale Stato USA ITALIA ITALIA Capitale Sociale in valuta originale Dollari 200.000 Euro 50.000 n.d. % possesso 100 6 n.d. Valore di Bilancio in Euro 87.288 20.000 14.044 121.332 ESL 18 e Solar 26 sono state cedute al Dott. Luigi Capello al valore di bilancio al 31 dicembre 2012 e il corrispettivo della cessione è stato incassato a febbraio 2013. Nel corso del 2012 EnLabs ha ceduto a LVenture S.r.l. le sue partecipazioni nelle Start-up, registrando un plusvalenza di Euro 169 mila. LVenture USA LLC è stata messa in liquidazione della EnLabs a fine 2012 e in data 18 marzo 2013 è stato rimborsato Euro 83 mila a detta società. Le “Altre passività finanziarie non correnti” comprendono il finanziamento soci ricevuto da LVenture S.r.l. per Euro 90 mila. Bilancio Individuale EnLabs 31/12/2012 CONTO ECONOMICO (valori espressi in migliaia di Euro) 87 Ricavi e proventi diversi Costi per servizi -37 Costi del personale -24 Altri costi operativi -168 -141 Margine operativo lordo -5 Ammortamenti e perdite di valore di cespiti -36 Ammortamenti e perdite di valore di attività imm.li -7 Accantonamenti e svalutazioni -96 Rettifiche di valore su partecipazioni Risultato operativo -285 Proventi finanziari 169 -1 Oneri finanziari 0 Proventi straordinari -16 Oneri straordinari -133 Risultato prima delle imposte 110 Bilancio Individuale EnLabs 31/12/2012 CONTO ECONOMICO (valori espressi in migliaia di Euro) Imposte sul reddito 0 Risultato d’esercizio -133 I “Ricavi e proventi diversi” riguardano ricavi per l’affitto di postazioni di co-working. Gli “Altri costi operativi” comprendono Euro 114 mila per l’affitto degli uffici della società. Le “Rettifiche di valore su partecipazioni” per Euro 96 mila riguardano le svalutazioni registrate relativamente alle partecipazioni in fase di vendita o liquidazione al 31 dicembre 2012, per allinearle al valore di presumibile realizzo. Al 31 dicembre 2012 la società aveva costi per il personale pari a complessivi Euro 24 mila, l’Amministratore Unico ha percepito un compenso pari a Euro 4.000 (lordo annuo), non c’era un collegio sindacale e non c’era un soggetto incaricato della revisione legale dei conti (articolo 2427, primo comma, n. 16 e 16-bis, C.c.). Le summenzionate informazioni sono state tratte dal bilancio abbreviato al 31 dicembre 2012 di EnLabs S.r.l., approvato dall’assemblea della società in data 30 aprile 2013, non sottoposto a revisione contabile. 6.11.3 Andamento gestionale dell’Emittente al 31 dicembre 2012 L’Emittente ha chiuso il Bilancio Individuale 2012 (redatto secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS omologati dall’Unione Europea, nonché dei provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005. Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti (“IAS/IFRS”), tutte le interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretations Committee (“IFRIC”), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee) con una perdita di Euro 1.525 mila, un patrimonio netto negativo di Euro 4 mila e un totale delle attività di Euro 46 mila. Di seguito si riporta la situazione patrimoniale ed economica dell’Emittente al 31 dicembre 2012: STATO PATRIMONIALE (valori espressi in migliaia di Euro) Bilancio Individuale 31/12/2012 ATTIVO ATTIVITA' NON CORRENTI TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI 0 ATTIVITA' CORRENTI Altri crediti e attività correnti 2 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 44 TOTALE ATTIVITA' CORRENTI 46 TOTALE ATTIVO 46 PASSIVO 111 STATO PATRIMONIALE (valori espressi in migliaia di Euro) Bilancio Individuale 31/12/2012 PATRIMONIO NETTO Capitale sociale 120 Altre riserve 1.401 Risultato netto -1.525 TOTALE PATRIMONIO NETTO -4 PASSIVITA' NON CORRENTI TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI 0 PASSIVITA' CORRENTI Debiti commerciali 46 Altre passività correnti 4 TOTALE PASSIVITA' CORRENTI 50 TOTALE PATRIMONIO NETTO e PASSIVITÀ 46 Nel corso dell’Assemblea Straordinaria del 29 dicembre 2012 è stata presentata la situazione patrimoniale ed economica al 30 settembre 2012 dell’Emittente che presentava una perdita di Euro 1.472 mila. In tale sede è stato deliberato di: - di ridurre il capitale sociale della società da Euro 2.219 mila ad Euro 120 mila, senza annullamento delle azioni esistenti, a copertura, per pari importo delle perdite; - di coprire le perdite residue mediante utilizzo, per pari importo, della riserva da sovraprezzo che si sarebbe costituita a seguito della sottoscrizione dell’Aumento di Capitale 2013. Il risultato negativo del 2012 è da attribuire principalmente alla svalutazione del credito vantato dalla Società nei confronti di Hiram S.r.l., derivante dalla cessione della partecipazione in Solux S.p.A.. A fine 2012 la Società presentava con le seguenti caratteristiche: - una struttura patrimoniale caratterizzata prevalentemente, nell’attivo, da disponibilità liquide (rappresentate da giacenze su conti correnti) e, nel passivo, dalle voci del patrimonio netto; - una notevole riduzione dei costi di esercizio, permanendo unicamente quelli connessi alla quotazione e alla remunerazione degli organi sociali. Durante l’esercizio 2012 la Società è stata sostanzialmente inattiva. CONTO ECONOMICO (valori espressi in migliaia di Euro) Bilancio Individuale 2012 0 Ricavi e proventi diversi -289 Costi per servizi Costi del personale -5 Altri costi operativi -8 -303 Margine operativo lordo -1.188 Accantonamenti e svalutazioni 112 CONTO ECONOMICO (valori espressi in migliaia di Euro) Bilancio Individuale 2012 -1.491 Risultato operativo Proventi finanziari 38 Oneri finanziari -3 1 Proventi straordinari Imposte sul reddito -70 -1.525 0 Risultato d’esercizio -1.525 Oneri straordinari Risultato prima delle imposte Le summenzionate informazioni sono state tratte dal Bilancio Individuale 2012, approvato dall’Assemblea degli Azionisti dell’Emittente del 6 maggio 2013. Tali dati sono stati assoggettati a revisione contabile da parte della società di revisione, che ha emesso la propria relazione in data 5 aprile 2013. 6.11.4 Andamento congiunto di LVenture S.r.l. e dell’Emittente nel 2012 Di seguito si riporta l’aggregazione dei dati al 31 dicembre 2012 dell’Emittente con LVenture S.r.l. e EnLabs. A tal fine si è proceduto a: a) aggregare i dati al 31 dicembre 2012; b) elidere la partecipazione di LVenture S.r.l. in EnLabs iscritta nel bilancio al 31 dicembre 2012 per Euro 348 mila contro il capitale sociale e altre riserve di EnLabs S.r.l. di Euro 238 mila. Tale elisione darebbe luogo a una riduzione delle riserve comprese nella voce “Altre riserve” della colonna “Dati aggregati al 31/12/2012” per Euro 110 mila; c) elidere il credito per Euro 90 mila, di LVenture S.r.l. nei confronti di EnLabs, con l’analogo debito iscritto nei dati patrimoniali di EnLabs; d) indicare in relazione ai dati di bilancio individuale di EnLabs al 31 dicembre 2012, il patrimonio di terzi per Euro 33 mila e la perdita di esercizio di pertinenza di terzi per Euro 27 mila. Al 31 dicembre 2012 LVenture S.r.l. possedeva l’80% di EnLabs. Ai fini di tali aggregati è stata effettuata unicamente l’elisione della partecipazione di LVenture S.r.l. in EnLabs e dell’indicazione del patrimonio dei terzi. Tali dati possono solo dare un’indicazione approssimativa dell’andamento gestionale del Gruppo per il 2012 attesi i limiti connessi con il procedimento di aggregazione seguito. In particolare, tale aggregazione non riflette le seguenti operazioni prodromiche alla creazione del Gruppo e le connesse scritture di consolidamento: • l’Aumento di Capitale 2013 deliberato dall’Assemblea del 29 dicembre 2012 e conclusosi nel marzo 2013; • l’acquisizione di LVenture S.r.l., successivamente incorporata nell’Emittente, con la conseguente Purchase Price Allocation (PPA) per contabilizzare gli effetti dalla fusione sulla base delle indicazioni di cui all’IFRS 3. 113 I dati aggregati al 31 dicembre 2012 non sono stati oggetto di revisione contabile. Le summenzionate informazioni sono state tratte dai bilanci abbreviati al 31 dicembre 2012 di LVenture S.r.l. e di EnLabs, approvati dalle rispettive assemblee in data 30 aprile 2013, non sottoposti a revisione contabile. Le informazioni relative all’Emittente sono state tratte dal Bilancio Individuale 2012, approvato dall’Assemblea degli Azionisti dell’Emittente del 6 maggio 2013. Tali dati sono stati assoggettati a revisione contabile da parte della società di revisione, che ha emesso la propria relazione in data 5 aprile 2013. STATO PATRIMONIALE (valori espressi in migliaia di Euro) Bilancio Bilancio Individuale Individuale dell’Emitte LVenture nte S.r.l. 31/12/2012 31/12/2012 Bilancio Dati Bilancio Individuale aggregati al Consolidato EnLabs 31/12/2012 2013 31/12/2012 ATTIVO ATTIVITA’ NON CORRENTI Immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature Avviamento e altre attività immateriali Titoli e partecipazioni disponibili per la vendita Partecipazioni in imprese controllate 0 0 18 18 111 0 0 0 0 67 0 692 121 813 2.062 0 348 0 0 0 Crediti e altre attività non correnti 0 251 2 253 177 Crediti intercompany 0 90 0 0 0 Imposte anticipate TOTALE ATTIVITA’ NON CORRENTI (A) ATTIVITA’ CORRENTI 0 0 0 0 179 0 1.381 141 1.084 2.595 Crediti commerciali 0 17 37 54 84 Attività finanziarie correnti 0 0 15 15 0 Altri crediti e attività correnti 2 0 73 75 110 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 44 10 31 85 1.406 TOTALE ATTIVITA’ CORRENTI (B) 46 27 156 230 1.600 TOTALE ATTIVO (A+B) 46 1.408 297 1.314 4.195 120 10 10 130 3.954 1.401 153 228 1.443 1.127 0 -1 0 0 0 -1.525 -148 -106 -1.779 -1.123 -4 14 132 -206 3.958 PASSIVO PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO Capitale sociale Altre riserve Utili (perdite) portati a nuovo Risultato netto TOTALE PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO 114 STATO PATRIMONIALE (valori espressi in migliaia di Euro) TOTALE PATRIMONIO NETTO DI TERZI TOTALE PATRIMONIO NETTO © Bilancio Bilancio Individuale Individuale dell’Emitte LVenture nte S.r.l. 31/12/2012 31/12/2012 Bilancio Dati Bilancio Individuale aggregati al Consolidato EnLabs 31/12/2012 2013 31/12/2012 0 0 33 33 0 -4 14 165 -173 3.958 Altre passività finanziarie non correnti 0 1.332 98 1.340 0 Altre passività non correnti TOTALE PASSIVITA’ NON CORRENTI (D) PASSIVITA’ CORRENTI 0 0 0 0 1 0 1.332 98 1.340 1 46 48 32 126 222 Debiti tributari 0 14 0 14 0 Altre passività correnti TOTALE PASSIVITA’ CORRENTI (E) TOTALE PATRIMONIO NETTO e PASSIVITÀ (C+D+E) 4 0 2 6 15 50 62 34 147 237 46 1.408 297 1.314 4.195 PASSIVITA’ NON CORRENTI Debiti commerciali Confrontando i “Dati aggregati al 31/12/2012” con il Bilancio Consolidato 2013 di stato patrimoniale, si evincono le seguenti maggiori variazioni: - la voce “Titoli e partecipazioni disponibili per la vendita” passa da Euro 813 mila a Euro 2.062 mila, in considerazione dei seguenti fattori, avvenuti durante il 2013: o incremento di valore attribuito dall’esperto indipendente alle partecipazioni in Start-up di LVenture S.r.l. per Euro 318 mila; o investimenti effettuati, al netto dei disinvestimenti nelle partecipazioni detenute da EnLabs, nel 2013 per Euro 630 mila; o svalutazioni effettuate nel 2013 per Euro 54 mila; o rivalutazioni per applicazione del fair-value per Euro 354 mila; - la voce “Disponibilità liquide e mezzi equivalenti” passa da Euro 85 mila a Euro 1.406 mila, per effetto dei proventi rinvenienti dall’Aumento di Capitale 2013, oltre che per il pagamento dell’acquisto delle quote e crediti di LVenture S.r.l. e dell’ordinaria operatività dell’esercizio 2013; - l’incremento nel patrimonio netto a seguito dell’Aumento di Capitale 2013. CONTO ECONOMICO (valori espressi in migliaia di Euro) Ricavi e proventi diversi Bilancio Bilancio Bilancio Bilancio Individuale Individuale Dati Consolidato Individuale dell’Emitte LVenture aggregati al dell’Emitte EnLabs nte S.r.l. 31/12/2012 nte 31/12/2012 31/12/2012 31/12/2012 31/12/2013 0 0 87 87 174 -289 -125 -37 -451 -743 Costi del personale -5 0 -24 -29 -150 Altri costi operativi -8 -12 -168 -188 -424 Costi per servizi 115 CONTO ECONOMICO (valori espressi in migliaia di Euro) Margine operativo lordo Ammortamenti e perdite di valore di cespiti Ammortamenti e perdite di valore di attività imm.li Bilancio Bilancio Bilancio Bilancio Individuale Individuale Dati Consolidato Individuale dell’Emitte LVenture aggregati al dell’Emitte EnLabs nte S.r.l. 31/12/2012 nte 31/12/2012 31/12/2012 31/12/2012 31/12/2013 -303 -137 -141 -581 -1.144 0 0 -5 -5 -10 0 0 -36 -36 0 -1.188 0 -7 -1.195 -10 0 0 -96 -96 -54 -1.491 -137 -285 -1.913 -1.218 Proventi finanziari 38 0 169 207 13 Oneri finanziari -3 0 -1 -4 -1 1 0 0 1 17 -70 -11 -16 -97 -113 -1.525 -148 -133 -1.806 -1.302 0 0 0 0 179 -1.525 -148 -133 -1.806 -1.123 0 0 -27 -27 0 -1.525 -148 -106 -1.833 -1.123 Accantonamenti e svalutazioni Rettifiche di valore su partecipazioni Risultato operativo Proventi straordinari Oneri straordinari Risultato prima delle imposte Imposte sul reddito Risultato prima delle interessenze di terzi Interessenze di terzi Risultato netto Confrontando i “Dati aggregati al 31/12/2012” con il Bilancio Consolidato 2013 di conto economico, si evincono le seguenti maggiori variazioni: - un significativo incremento nei ricavi per la maggiore attività di affitto postazioni in co-working, in considerazione dei maggiori spazi a disposizione di EnLabs; - una struttura costi sostanzialmente incrementata per il rafforzamento operativo del Gruppo direttamente correlata all’avvio sia dell’attività di Venture Capital, incluso l’incremento degli spazi di co-working per permette l’accelerazione di più Start-up, che inerenti al fatto che la società è quotata; - l’assenza della posta straordinaria contenuta nella voce “Accantonamenti e svalutazioni” per la svalutazione del credito vantato dalla Società nei confronti di Hiram S.r.l., derivante dalla cessione della partecipazione in Solux S.p.A.. 116 CAPITOLO VII – STRUTTURA ORGANIZZATIVA 7.1 Descrizione del Gruppo a cui appartiene l’Emittente L’organigramma che segue illustra la struttura di controllo dell’Emittente alla Data del Prospetto. Soggetto controllante l’Emittente (per il tramite di LV.EN., in cui detiene una partecipazione pari a 68,66% del capitale sociale) è il Dott. Luigi Capello, Amministratore Delegato della Società. LV.EN., azionista di riferimento dell’Emittente, detiene il 53,08% del capitale della Società. Alla Data del Prospetto, l’Emittente opera nel settore del Seed e Micro Seed Venture Capital in Italia e a livello internazionale, con particolare riferimento attività di investimento in imprese digitali innovative e ad alto valore tecnologico. L’organigramma che segue illustra la struttura del Gruppo LVG alla Data del Prospetto. EnLabs è l’incubatore certificato e acceleratore dell’Emittente che si occupa della gestione del Programma di Accelerazione. La tabella che segue mostra la composizione del consiglio di amministrazione dell’Acceleratore. QUALIFICA E RUOLO Presidente e Amministratore Delegato Amministratore non esecutivo Amministratore esecutivo NOME Giovanni Gazzola Luigi Capello Augusto Coppola 117 PRIMA CARICA 20 gennaio 2013 20 gennaio 2013 20 gennaio 2013 Si riporta di seguito un sintetico curriculum vitae di ciascun membro del consiglio di amministrazione di EnLabs, dal quale emergono la competenza e l’esperienza maturate in materia di gestione aziendale. Sig. Giovanni Gazzola Nato a Roma il 9 gennaio 1961. È un investitore e manager con un’esperienza di oltre 20 anni nel settore ICT. Ha lavorato per grandi aziende quali Olivetti e GFI. Ha gestito clienti istituzionali nel settore della Pubblica Amministrazione Centrale (Ministero Tesoro e Ministero Giustizia) e Telecomunicazioni (Telecom). È stato a capo di numerosi gruppi di lavoro organizzati su scala nazionale. A fine 2010 diventa co-fondatore dell’Acceleratore, di cui oggi è Presidente e Amministratore Delegato. Nel 2013 è stato nominato Presidente di LV.EN., controllante dell’Emittente. Dott. Luigi Capello Nato a Roma il 14 luglio 1960. Laureato in economia e commercio presso l’Università Luiss di Roma. Imprenditore e dirigente di fondi di investimento. È professore di Entrepreurship e Venture Capital presso l’Università Luiss di Roma. Ing. Augusto Coppola Nato a Anzio il 8 settembre 1963. Laureato in ingegneria l’Università La Sapienza di Roma. È tra gli ideatori di InnovAction Lab, di cui è Presidente. Ha fatto parte del team dei fondatori di due start-up internazionali, chiudendo accordi con clienti, partner e investitori in tre continenti. Oltre che essere uno dei fondatori di Roma Startup e co-chair della Governance di BAIA Italia, Augusto è advisor e board member di diverse start-up innovative, mentor del Founder’s Institute, faculty member della Digital Accademia, speaker su temi dell’innovazione e del rapporto tra start-up e Venture Capital. È contributor di CheFuturo. Per quanto concerne il Programma di Accelerazione si veda la Sezione Prima, Capitolo VI, Paragrafo 6.2.3 del Prospetto Informativo. 7.2 Descrizione della società controllata dall’Emittente Per la descrizione della società controllata dall’Emittente si rinvia al Bilancio Consolidato 2013 e al Resoconto Intermedio Marzo 2014, a disposizione del pubblico sul Sito Internet della Società e qui inclusi mediante riferimento. 118 CAPITOLO VIII – IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI Non sussistono eventuali problemi ambientali che possono influire sull’utilizzo delle immobilizzazioni materiali da parte dell’Emittente. 119 CAPITOLO IX – RESOCONTO DELLA SITUAZIONE GESTIONALE E FINANZIARIA Le informazioni economiche e patrimoniali di cui al presente Capitolo sono state estratte dalle seguenti relazioni finanziarie: 1) Il Resoconto Intermedio Marzo 2014, predisposto in applicazione del D. Lgs. 28 febbraio 2005 n. 38, che è stato redatto secondo i principi contabili internazionali emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB), omologati dall’Unione Europea e introdotti nel nostro ordinamento con le disposizioni di cui al suddetto D. Lgs. 38/2005. Tale Resoconto non comprende pertanto tutte le informazioni richieste dal bilancio annuale e deve essere letto unitamente al Bilancio Consolidato 2013. Si segnala che il Resoconto Intermedio Marzo 2014 contiene il conto economico consolidato al 31 marzo 2013, che è stato predisposto con dati riesposti al solo fine di tenere conto degli effetti della fusione di LVenture S.r.l. (società interamente controllata) nell’Emittente, intervenuta in data 2 ottobre 2013 e con effetti contabili a far data dal 1 gennaio 2013. Tali informazioni finanziarie sono state predisposte ai soli fini comparativi, ed in base ai principi contabili applicati uniformemente dall’Emittente nel Bilancio Consolidato 2013. Il Resoconto Intermedio Marzo 2014 non è stato esaminato della Società di Revisione; 2) il Bilancio Consolidato 2013 che è stato redatto in conformità ai principi contabili internazionali (IAS/IFRS) emessi dall’International Accounting Standards Board (“IASB”) e omologati dall’Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D. Lgs. n. 38/2005, ivi incluse tutte le interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretations Committee (“IFRIC”), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (“SIC”). Tali dati sono stati assoggettati a revisione contabile da parte della Società di Revisione, che ha emesso la propria relazione in data 4 aprile 2014; 3) il Bilancio Individuale 2012 che è stato redatto in conformità ai principi contabili internazionali (IAS/IFRS) emessi dall’International Accounting Standards Board (“IASB”) e omologati dall’Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D. Lgs. n. 38/2005, ivi incluse tutte le interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretations Committee (“IFRIC”), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (“SIC”). Tali dati sono stati assoggettati a revisione contabile da parte della società di revisione, che ha emesso la propria relazione in data 5 aprile 2013. Le informazioni relative al trimestre chiuso al 31 marzo 2014 (confrontati con i dati riesposti al 31 marzo 2013), nonché degli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013 e 2012 sono presentate: nel Resoconto Intermedio 2014, nel Bilancio Consolidato 2013 e nel Bilancio Individuale 2012 con il commento: - sulle variazioni sostanziali intervenute nella situazione finanziaria; - sui fattori importanti che hanno avuto ripercussioni significative sul reddito derivante dall’attività del Gruppo; - su altri fattori che abbiano avuto ripercussioni significative sull’attività del Gruppo; e - sulle ragioni di eventuali variazioni sostanziali dei proventi netti del Gruppo. 120 L’Emittente si avvale del regime di inclusione mediante riferimento dei documenti sopra indicati ai sensi dell’art. 11 della Direttiva 2003/71/CE e dell’art. 28 del Regolamento 809/2004/CE. Tali documenti sono stati pubblicati e depositati presso la Consob e sono a disposizione del pubblico sul Sito Internet, nonché presso la sede dell’Emittente e Borsa Italiana. 9.1 Situazione finanziaria La situazione finanziaria del Gruppo e i relativi eventi di rilievo per il primo trimestre chiuso al 31 marzo 2014, nonché per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013 e 2012 sono esaminati nella Sezione Prima, Capitolo III, Capitolo X e Capitolo XX del Prospetto Informativo. Il seguente prospetto forniscono i dati della situazione patrimoniale consolidata al 31 marzo 2014 e al 31 dicembre 2013 e individuale al 31 dicembre 2012. Resoconto Intermedio 31/03/2014 STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO (valori espressi in migliaia di Euro) Bilancio Consolidato 31/12/2013 Bilancio Individuale 31/12/2012 ATTIVO ATTIVITA' NON CORRENTI Immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature 105 111 0 73 67 0 2.402 2.062 0 Crediti e altre attività non correnti 175 177 0 Imposte anticipate 183 179 0 2.938 2.595 0 0 0 0 67 84 0 0 0 0 113 110 2 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 1.003 1.406 44 TOTALE ATTIVITA' CORRENTI (B) 1.183 1.600 46 TOTALE ATTIVO (A+B) PASSIVO PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO 4.121 4.195 46 Capitale sociale 3.954 3.954 120 354 1.127 1.401 Utili (perdite) portati a nuovo -350 0 0 Risultato netto -208 -1.123 -1.525 3.750 3.958 -4 0 0 0 3.750 3.958 -4 0 0 0 Avviamento e altre attività immateriali Titoli e partecipazioni disponibili per la vendita TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI (A) ATTIVITA' CORRENTI Crediti commerciali Attività finanziarie correnti Altri crediti e attività correnti Altre riserve TOTALE PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO TOTALE PATRIMONIO NETTO DI TERZI TOTALE PATRIMONIO NETTO (C ) PASSIVITA' NON CORRENTI Debiti verso banche non correnti 121 Resoconto Intermedio 31/03/2014 STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO (valori espressi in migliaia di Euro) Bilancio Consolidato 31/12/2013 Bilancio Individuale 31/12/2012 Altre passività finanziarie non correnti 0 0 0 Altre passività non correnti 4 1 0 Fondi per rischi e oneri 0 0 0 Fondi per benefici a dipendenti 0 0 0 Imposte differite passive 0 0 0 TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI (D) 4 1 0 Debiti verso banche correnti 0 0 0 Altre passività finanziarie correnti 0 0 0 353 222 46 2 0 0 11 15 4 366 237 50 4.121 4.195 46 PASSIVITA' CORRENTI Debiti commerciali Debiti tributari Altre passività correnti TOTALE PASSIVITA' CORRENTI (E) TOTALE PATRIMONIO NETTO e PASSIVITÀ (C+D+E) La seguente tabella fornisce una sintesi dei dati di conto economico consolidato al 31 marzo 2014, consolidato riesposto al 31 marzo 2013, consolidato al 31 dicembre 2013 e individuale al 31 dicembre 2012. CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO (valori espressi in migliaia di Euro) 31/03/2014 31/03/2013 riesposti 2013 Bilancio Individuale 2012 174 0 130 38 -196 -98 -743 -289 Costi del personale -58 -48 -150 -5 Altri costi operativi -86 -147 -424 -8 -210 -254 -1.144 -303 -6 0 -10 0 Ammortamenti e perdite di valore di attività imm.li 0 0 0 0 Accantonamenti e svalutazioni 0 0 -10 -1.188 Rettifiche di valore su partecipazioni 0 0 -54 0 Risultato operativo -216 -254 -1.218 -1.491 Proventi finanziari 0 3 13 38 Oneri finanziari 0 0 -1 -3 Proventi straordinari 7 0 17 1 Oneri straordinari 0 0 -113 -70 -210 -252 -1.302 -1.525 2 0 179 0 Ricavi e proventi diversi Costi per servizi Margine operativo lordo Ammortamenti e perdite di valore di cespiti Risultato prima delle imposte Imposte sul reddito 122 CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO (valori espressi in migliaia di Euro) 31/03/2014 Risultato prima delle interessenze di terzi Interessenze di terzi Risultato netto di Gruppo 31/03/2013 riesposti Bilancio Individuale 2012 -1.123 -1.525 2013 -208 -252 0 0 0 0 -208 -252 -1.123 -1.525 31 marzo 2014 vs 31 dicembre 2013 La situazione patrimoniale del Gruppo presenta un totale attivo di Euro 4.121 mila al 31 marzo 2014. Di seguito ne vengono commentate le principali voci: - - le attività non correnti comprendono gli investimenti esposti nella voce “Titoli e partecipazioni disponibili per la vendita” per Euro 2.404 mila, che sono tutti minoritari nelle Start-up. L’incremento rispetto al 31 dicembre 2013 rappresenta i nuovi investimenti effettuati nel trimestre nel corso del quale: sono state effettuate n. 9 operazioni di investimento in Start-up ed è stato sottoscritto un accordo volto a regolare i termini e le condizioni per l’intervento in una ulteriore Start-up. In particolare gli investimenti della Società hanno riguardato sia Start-up già incluse nel Portafoglio Investimenti che nuove. Relativamente alle Start-up incluse nel Portafoglio Investimenti la Società, per un totale di Euro 295 mila ha: eseguito il versamento della seconda tranche di investimento in GamePix, dando esecuzione all’accordo siglato a novembre 2013; dato esecuzione agli accordi sottoscritti con le Start-up del quarto Programma di Accelerazione nel mese di dicembre 2013 (App Eat It, SpotOnWay, Thingarage, wineOwine) erogando, per ciascuna, le rispettive tranche di investimento; sottoscritto e versato l’aumento di capitale nelle Start-up Atooma (febbraio 2014) e BaasBox (gennaio2014). le attività correnti comprendono la voce “Disponibilità liquide e mezzi equivalenti” per Euro 1.003 mila, che rappresenta la liquidità esistente sui conti correnti dell’Emittente e di EnLabs; il totale delle passività correnti ammonta a Euro 366 mila al 31 marzo 2014 (Euro 237 mila al 31 dicembre 2013); il patrimonio netto al 31 marzo 2014 ammonta a Euro 3.750 mila. Il risultato d’esercizio netto di pertinenza del Gruppo al 31 marzo 2014 registra una perdita di Euro 208 mila, ed è in linea con le previsioni del Budget 2014 contenuto nel Piano Industriale 2014-2017. Il margine operativo lordo presenta un risultato negativo di Euro 210 mila al 31 marzo 2014 ed è in linea con le aspettative del Piano Industriale. Il risultato operativo passa da un saldo negativo di Euro 254 mila al 31 marzo 2013 (dati consolidati riesposti) a un risultato negativo di Euro 216 mila al 31 marzo 2014. Il risultato netto complessivo di periodo presenta una perdita di Euro 208 mila, interamente di pertinenza del Gruppo. 123 31 dicembre 2013 vs 31 dicembre 2012 Il piano industriale 2013-2016 prevedeva un periodo di avvio delle attività stimato della durata di quattro anni. La situazione economica del Gruppo al 31 dicembre 2013 è sostanzialmente in linea con quanto ipotizzato dal piano industriale 2013-2016, posto che il risultato economico consolidato di pertinenza del Gruppo si assesta su un dato negativo di Euro 1.123 mila, che risulta inferiore di Euro 452 mila rispetto al dato del corrispondente periodo del 2012, chiusosi con una perdita netta di Euro 1.525 mila. Per quanto riguarda gli investimenti previsti nel piano industriale 2013-2016, la fase di avviamento dell’operatività della Società ha comportato un rallentamento degli stessi. Più in dettaglio, di seguito si illustrano di seguito le attività completate e/o avviate nel 2013 rispetto al suddetto piano industriale 2013-2016 con riferimento: - - - ai programmi di accelerazione: in considerazione dei limitati spazi a disposizione della Gruppo fino al trasloco nell’attuale sede, è stata avviata l’attività nel primo semestre con la partecipazione della Società alla costituzione di n. 2 Start-up; è stato completato il primo programma di selezione con ulteriori n. 2 Start-up; il secondo Programma di Accelerazione dell’anno è stato avviato a dicembre 2013, con la promozione di un bando per la selezione di n. 6 Start-up. La Società ha ricevuto oltre n. 80 domande, dalle quali sono state selezionate n. 6 iniziative da finanziare; agli investimenti in Start-up: durante l’esercizio 2013 la Società ha investito Euro 2.593 mila come segue: Euro 661 mila in EnLabs; Euro 1.257 mila in partecipazioni pre-esistenti di Lventure S.r.l., sia dirette che indirette (tramite ZMV); Euro 129 mila in Micro Seed (n. 7 Start-up in Accelerazione); Euro 546 mila in Seed (n. 5 Start-up già avviate, di cui n. 3 rivenienti da Programmi di Accelerazione e n. 2 reperite sul mercato); ad altre attività, il Gruppo ha: con il trasferimento nell’attuale sede di via G. Giolitti n. 34 sono stati ampliati gli spazi di coworking di EnLabs; completato le attività di selezione e ampliamento dell’advisoring alle Start-up portando il panel di advisor a n. 30 professionisti con competenze specifiche ed essenziali per il supporto e la crescita delle Start-up; dotato la Società di un capitale sufficiente per avviare il processo di investimento: tale passo è stato eseguito nei tempi previsti del piano industriale 2013-2016, infatti si è concluso il 4 marzo 2013 con la sottoscrizione integrale dell’Aumento di Capitale 2013; acquisito l’intero capitale sociale di LVenture S.r.l.. Tale operazione si è conclusa il 3 giugno 2013; rafforzato la struttura organizzativa della Società e del Gruppo, sia per processare e gestire un più ampio volume di investimenti, sia per adeguarla alle esigenze di una società quotata. 124 Quest’ultima attività è stata avviata mediante l’inserimento di n. 5 collaboratori (segreteria societaria, investor relator, CFO e comunicazione/eventi) e prosegue di pari passo con lo sviluppo ipotizzato dal piano industriale 2013-2016 stesso. La situazione patrimoniale del Gruppo, con un totale attivo pari a Euro 4.195 mila al 31 dicembre 2013 (Euro 46 mila al 31 dicembre 2012) denota una significativa variazione nella sua composizione, per i principali accadimenti sopra descritti. Di seguito vengono illustrate sinteticamente le voci più significative: - - - - - le attività non correnti comprendono la voce “Avviamento”, che ammonta a Euro 67 mila, per effetto del Purchase Price Allocation (PPA) determinato dalla fusione per incorporazione di LVenture S.r.l. (a socio unico) nella Società. Ciò sulla base delle indicazioni di cui all’IFRS 3, che, nella sua attuale formulazione, prevede l’allocazione preliminare del prezzo sulle attività e passività acquisite, indipendentemente dal valore espresso nel bilancio dell’acquisita e dal fatto che queste siano o meno contabilizzate; le attività non correnti comprendono inoltre gli investimenti esposti nella voce “Titoli e partecipazioni disponibili per la vendita” per Euro 2.062 mila rappresentati integralmente da partecipazioni minoritarie nelle Start-up; le attività correnti includono la voce “Disponibilità liquide e mezzi equivalenti” per Euro 1.406 mila, che comprende sia la liquidità esistente sui conti correnti dell’Emittente che su quelli di EnLabs; il totale delle passività correnti ammonta a Euro 237 mila al 31 dicembre 2013 (Euro 50 mila al 31 dicembre 2012). L’incremento è principalmente dovuto all’aumento dei debiti commerciali, che ammontano a Euro 222 mila, rispetto ai Euro 50 mila al 31 dicembre 2012. Tale incremento è considerato fisiologico all’effettivo avvio dell’operatività del Gruppo; il patrimonio netto al 31 dicembre 2013 ammonta a Euro 3.958 mila. Il risultato d’esercizio netto di pertinenza del Gruppo dell’esercizio 2013 registra una perdita di Euro 1.123 mila rispetto alla perdita netta di Euro 1.525 mila alla data del 31 dicembre 2012, riducendosi quindi di Euro 452 mila. Il margine operativo lordo passa da un risultato negativo di Euro 303 mila al 31 dicembre 2012 ad un risultato negativo di Euro 1.144 mila al 31 dicembre 2013. Il margine operativo lordo è influenzato dal fatto che il Gruppo, costituito a fine 2013 da due società, è divenuto effettivamente operativo. Il risultato operativo passa da un saldo negativo di Euro 1.491 mila al 31 dicembre 2012 ad un risultato negativo di Euro 1.218 mila al 31 dicembre 2013. Il miglioramento è principalmente dovuto alla mancanza di svalutazioni su crediti. Gli effetti dell’Aumento di Capitale 2013 e dell’acquisizione e successiva fusione di LVenture S.r.l. nell’Emittente sono descritti nella Sezione Prima, Capitolo VI del Prospetto Informativo. 125 9.2 Gestione operativa Di seguito sono descritti i principali fattori che hanno influenzato la gestione operativa del Gruppo nel primo trimestre chiuso al 31 marzo 2014 (confrontati con i dati al 31 marzo 2013 riesposti), nonché negli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013 e 2012. Per maggiori dettagli sull’andamento gestionale di LVenture S.r.l. si veda la Sezione Prima, Capitolo VI del Prospetto Informativo. 9.2.1 Informazioni riguardanti fattori importanti che hanno avuto ripercussioni significative sul reddito derivante dall’attività dell’Emittente Nel periodo antecedente all’ingresso di LV.EN. nella compagine sociale dell’Emittente, quest’ultima ha subito un’evoluzione particolarmente negativa che è culminata nei fatti che si riepilogano di seguito. Nei primi nove mesi del 2012 la Società, all’epoca “Le Buone Società”, aveva realizzato un risultato negativo di Euro 1.472.302,00, con un’erosione del patrimonio netto tale da integrare la fattispecie di cui all’art. 2447 c.c. (riduzione del capitale sociale - per perdite d’esercizio - di oltre un terzo e oltre il limite di legge per il tipo societario). Il risultato negativo del periodo era principalmente attribuibile alla svalutazione del credito vantato da Le Buone Società nei confronti di Hiram S.r.l., derivante dalla cessione della partecipazione in Solux S.p.A. e del credito verso la medesima. In relazione all’incasso dei crediti vantati nei confronti di Hiram S.p.A. era stato formalizzato un accordo tra Le Buone Società e la Compagnia Finanziaria e Immobiliare Girardengo S.r.l. (Cofigi), avente per oggetto la cessione “pro soluto” a quest’ultima del residuo complessivo credito vantato da Le Buone Società nei confronti di Hiram S.r.l., pari a Euro 1.425 mila in sorte capitale, oltre interessi e accessori in genere e con le relative garanzie che lo assistono, contro pagamento del corrispettivo di Euro 300 mila. A seguito della vendita della controllata, l’Emittente presentava con le seguenti caratteristiche: - una struttura patrimoniale caratterizzata prevalentemente, nell’attivo, da disponibilità liquide derivanti dalla cessione del credito verso la società parte correlata Hiram S.p.A. conseguente alla vendita della partecipazione e, nel passivo, dalle voci del patrimonio netto; - una notevole riduzione dei costi di esercizio. Permanevano unicamente quelli connessi alla quotazione e alla remunerazione degli organi sociali. L’allora socio di riferimento, ILM, il 7 novembre 2011 è stato messo in liquidazione, con conseguente nomina del liquidatore. Il 13 novembre 2012, l’allora Consiglio di Amministrazione della Società, approvato il rendiconto intermedio di gestione al 30 settembre 2012, che presenta un risultato negativo di Euro 1.472.302, ha convocato l’Assemblea per le date del 27, 28 e 29 dicembre 2012. In data 29 dicembre 2012 l’Assemblea degli Azionisti ha deliberato l’Aumento di Capitale 2013, per un importo complessivo massimo di Euro 4.990.000,00. La delibera è stata approvata anche ai sensi della disposizione di cui all’articolo 49, lettera b), punto 3) (i) del Regolamento Emittenti senza il voto contrario della maggioranza dei soci presenti in Assemblea 126 diversi dall’acquirente, dal socio o dai soci che detengono, anche congiuntamente, la partecipazione di maggioranza relativa purché superiore al 10%, valevole ai fini dell’esenzione dall’obbligo di offerta di cui all’articolo 106 TUF. L’Assemblea ha altresì deliberato di fissare al 15 marzo 2013 il termine ex articolo 2439, comma 2, c.c. per la sottoscrizione dell’Aumento di Capitale 2013. Quanto ai provvedimenti di cui al combinato disposto degli articoli 2447 e 2484 c.c., l’Assemblea ha deliberato di ridurre il capitale sociale della Società da Euro 2.219.400,00 a Euro 120.000,00 senza annullamento delle azioni esistenti, a copertura, per pari importo, di parte delle perdite maturate dalla Società sino alla data dell’Assemblea e di modificare di conseguenza l’articolo 5 dello Statuto, nonché di coprire le perdite residue mediante utilizzo della riserva da sovrapprezzo di cui all’aumento di capitale deliberato. In data 16 gennaio 2013, il Consiglio di Amministrazione della Società ha determinato le condizioni definitive dell’Aumento di Capitale 2013, che ha avuto luogo mediante emissione di azioni ordinarie senza indicazione del valore nominale con godimento 1° gennaio 2012, offerte in opzione agli Azionisti in proporzione al numero di azioni possedute. In particolare, il prezzo unitario di sottoscrizione delle azioni di nuova emissione è stato fissato in Euro 0,052, di cui Euro 0,012 a titolo di sovrapprezzo, mentre il rapporto di assegnazione in opzione è stato determinato in misura pari a n. 9 azioni di nuova emissione ogni n. 1 azione già posseduta. L’operazione ha comportato l’emissione di n. 95.850.000 nuove azioni, per un controvalore, comprensivo di sovrapprezzo, pari a Euro 4.984.200,00. In data 15 febbraio 2013 si è conclusa l’offerta in opzione delle azioni ordinarie di nuova emissione della Società. Nel periodo compreso tra il 21 gennaio 2013 e il 15 febbraio 2013 sono stati esercitati n. 9.086.707 diritti di opzione e, pertanto, sono state sottoscritte n. 81.780.363 azioni ordinarie della Società di nuova emissione, pari all’85,32% del totale delle azioni offerte (n. 95.850.000), per un controvalore complessivo pari ad Euro 4.252.578,88. LV.EN., sulla base della Lettera di Intenti, ha acquistato i diritti di opzione spettanti a ILM (acquisendo una quota di capitale pari al 27,42%) e ha acquistato ulteriori diritti di opzione rimasti inoptati, acquisendo complessivamente n. 41.133.114 azioni di nuova emissione, per un importo pari ad Euro 2.138.922, comprensivo della quota di Euro 156.000,00 per la parte di aumento inscindibile versato in conto aumento di capitale in data 18 gennaio 2013. Il 4 marzo 2013 si è conclusa con successo l’asta dei n. 1.563.293 diritti di opzione non esercitati durante il periodo di adesione, con l’integrale esercizio degli stessi. A conclusione del periodo di offerta in Borsa dei diritti inoptati, sono state pertanto acquisite da LV.EN. complessive ulteriori n. 14.069.637 azioni ordinarie LVG di nuova emissione, per un controvalore pari ad Euro 731.621,12, divenendo così azionista di controllo dell’Emittente. Per maggiori dettagli si veda la Sezione Prima, Capitolo V, Paragrafo 5.1.5 del Prospetto Informativo. Pertanto, l’Aumento di Capitale 2013 è stato integralmente sottoscritto per un totale di n. 95.850.000 azioni, per un controvalore complessivo pari ed Euro 4.984.200,00. Per maggiori dettagli si veda la Sezione Prima, Capitolo VI, Paragrafo 6.1.1 del Prospetto Informativo). In conformità al piano industriale approvato il 16 gennaio 2013, il 22 maggio 2013 il Consiglio di Amministrazione - acquisito il parere favorevole del Comitato per le Operazioni con Parti Correlate 127 (supportato dalla perizia redatta dall’esperto indipendente Prof. Giovanni Fiore) - ha deliberato l’acquisizione da parte dell’Emittente: - della totalità delle quote di LVenture S.r.l. (partecipata al 70% dall’Amministratore Delegato dell’Emittente, Dott. Luigi Capello, al 20% da Myung Ja Kwon - moglie del Dott. Luigi Capello e al 10% da Giovanni Gazzola); - del credito maturato dai Soci di LVenture S.r.l. nei confronti di quest’ultima al 30 aprile 2013, a fronte di un corrispettivo complessivo di Euro 1.678.000,00. L’Operazione era qualificabile quale operazione con Parte Correlata posto che Luigi Capello era: - Amministratore Delegato dell’Emittente; - socio di maggioranza e Amministratore Unico di LVenture S.r.l.; - socio di maggioranza e Amministratore Unico di LV.EN.. L’Operazione era inoltre qualificabile come “operazione di maggiore rilevanza” posto che il c.d. “Indice di rilevanza del controvalore” (come definito nell’Allegato 3 al Regolamento Parti Correlate) era superiore al 5%. Pertanto, in conformità all’articolo 5 e all’Allegato 4 del Regolamento Parti Correlate è stato predisposto dall’Emittente il Documento Informativo pubblicato sul Sito Internet in data 29 maggio 2013. In data 26 settembre 2013 è stato stipulato l’atto di fusione per incorporazione di LVenture S.r.l. in LVG con efficacia, ai fini civilistici, dal 2 ottobre 2013, al fine di una migliore organizzazione societaria, dovuta, inter alia, a una maggiore flessibilità dei processi interni, alla semplificazione della struttura della catena partecipativa, nonché all’ottimizzazione della gestione delle risorse e dei flussi economicofinanziari derivanti dalle attività precedentemente in capo alle due società. Alle suddette tali finalità operative della fusione si associano alcune non trascurabili sinergie derivanti dall’eliminazione di duplicazioni e sovrapposizioni societarie e amministrative, con conseguente contenimento di costi generali dovuti all’esercizio dell’attività imprenditoriale per mezzo di un’unica società in luogo di due. Le operazioni di LVenture S.r.l. sono state imputate al bilancio dell’Emittente, anche ai fini fiscali ai sensi dell’articolo 172, comma 9, del D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917, a decorrere, ai sensi dell’art. 2504 –bis, comma 2 c.c., dal 1° gennaio 2013, mentre la fusione è decorsa, ai sensi dell’art. 2504 bis 2° comma c.c., quanto agli effetti civilistici, dal 2 ottobre 2013. Per quanto concerne gli investimenti dell’Emittente a far data dal 1° gennaio 2013 sino alla Data del Prospetto, si veda la Sezione Prima, Capitolo V del Prospetto Informativo. 9.2.2 Informazioni riguardanti variazioni sostanziali dei ricavi dell’Emittente Il seguente prospetto di sintesi riporta i dati di conto economico consolidato riferiti ai periodi 31 marzo 2014, 31 marzo 2013 (riesposti), 31 dicembre 2013 e individuali al 31 dicembre 2012. 128 (valori espressi in migliaia di Euro) Resoconto Intermedio 31/03/2014 Ricavi e proventi diversi 31/03/2013 RIESPOSTI Bilancio Consolidato 31/12/2013 Bilancio Individuale 31/12/2012 130 38 174 0 -196 -98 -743 -289 Costi del personale -58 -48 -150 -5 Altri costi operativi -86 -147 -424 -8 -210 -254 -1.144 -303 -6 0 -10 0 Accantonamenti e svalutazioni 0 0 -10 -1.188 Rettifiche di valore su partecipazioni 0 0 -54 0 -216 -254 -1.218 -1.491 Proventi finanziari 0 3 13 38 Oneri finanziari 0 0 -1 -3 Proventi straordinari 7 0 17 1 Oneri straordinari 0 0 -113 -70 -210 -252 -1.302 -1.525 2 0 179 0 -208 -252 -1.123 -1.525 -0,0195 -0,0237 -0,1055 -0,1432 Costi per servizi Margine operativo lordo Ammortamenti e perdite di valore di cespiti Risultato operativo Risultato prima delle imposte Imposte sul reddito Risultato netto di Gruppo Risultato per azione in Euro su n° 10.650.000 azioni Dal 2013 la situazione economica della Società si è modificata radicalmente (cfr. Sezione Prima, Capitolo IX, Paragrafo 9.2.1), e sempre dal 2013 il conto economico consolidato presenta dei ricavi. La voce “Ricavi e proventi diversi” è costituita da ricavi per il servizi di co-working offerti da EnLabs. 9.2.3 Informazioni riguardanti politiche o fattori di natura governativa, economica, fiscale, monetaria o politica che abbiano avuto, o potrebbero, direttamente o indirettamente, ripercussioni significative sull’attività dell’Emittente In data 20 marzo 2014 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 66 il Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze recante le modalità di attuazione previste in materia di incentivi fiscali all’investimento in start-up innovative. Gli sgravi fiscali valgono sia nel caso di investimenti diretti in start-up, sia nel caso di investimenti indiretti per il tramite di società di capitali, come l’Emittente, che investono prevalentemente in start-up. Le persone fisiche e giuridiche che investono in start-up innovative possono beneficiare delle seguenti agevolazioni fiscali: 129 - le persone fisiche possono detrarre dall’Irpef il 19% dei versamenti in denaro, per importo non superiore a Euro 500.000,00 per anno; le persone giuridiche possono dedurre dall’Ires un valore pari al 20% dei versamenti effettuati, per importo non superiore a Euro 1.800.000,00 per ciascun periodo d’imposta. Tali incentivi sono validi per tutti gli investimenti in start-up innovative effettuati negli anni fiscali 2013, 2014, 2015. Il beneficio fiscale è correlato ai conferimenti in denaro effettuati sia in sede di costituzione della startup innovativa, sia in sede di aumento del capitale sociale in caso di start-up già costituite. Nel modello UNICO 2014 è inserito un nuovo prospetto dedicato alle agevolazioni per gli investimenti in start-up innovative, in modo da poter effettuare le detrazioni relative alle operazioni compiute nel 2013. La Società sta studiando l’effettiva applicazione del decreto attuativo e gli effetti per gli Azionisti di LVG. Per maggiori dettagli si veda il la Sezione Prima, Capitolo VI, Paragrafo 6.8 del Prospetto Informativo. 130 CAPITOLO X - RISORSE FINANZIARIE I dati patrimoniali finanziari e le informazioni riguardanti le risorse finanziarie del Gruppo, le fonti, gli impieghi e i flussi di cassa, nonché il fabbisogno finanziario e la struttura di finanziamento al 31 dicembre 2013 e al 31 dicembre 2012 sono presentati nel Bilancio Consolidato 2013 e nel Bilancio Individuale 2012. Sebbene detti bilanci, con le relative relazioni della Società di Revisione, siano inclusi mediante riferimento ai sensi dell’articolo 11 della Direttiva 2003/71/CE e dell’articolo 28 del Regolamento (CE) 809/2004, si riportano di seguito le principali informazioni relative alle risorse finanziarie del Gruppo. 10.1 Fonti, importi e flussi di cassa del Gruppo Alla Data del Prospetto Informativo il Gruppo ottiene le risorse necessarie al finanziamento della propria attività principalmente attraverso operazioni di aumento di capitale. Secondo il Piano Industriale il Gruppo dovrebbe sostituire tale fonte di risorse finanziarie con i proventi derivanti dalle Exit a partire dal 2016. Nella seguente tabella sono rappresentati i principali flussi di cassa del Gruppo al 31 marzo 2014, 31 dicembre 2013 e 31 dicembre 2012. RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO (valori espressi in migliaia di Euro) Risultato prima delle interessenze di terzi A Flusso netto generato/assorbito da attività operative B Flusso netto generato/assorbito da attività d'investimento Bilancio Consolidato 31/12/2013 -208 -1.123 -50 -1.409 -353 -2.326 Resoconto Intermedio 31/03/2014 C Flusso netto generato/assorbito da attività di finanziamento D Flusso di cassa complessivo generato/(assorbito) del periodo (A+B+C) E Disponibilità liquide all'inizio del periodo F Disponibilità liquide alla fine del periodo (D+E) Bilancio Individuale 31/12/2012 -1.525 -1 0 0 5.097 0 -403 1.362 -1 1.406 1.003 44 1.406 45 44 Nella seguente tabella sono rappresentati i principali dati relativi alla posizione finanziaria netta del Gruppo al 31 marzo 2014 e al 31 dicembre 2013 e dell’Emittente al 31 dicembre 2012. (valori espressi in migliaia di Euro) Capitale fisso netto25 Resoconto Bilancio Bilancio Intermedio Consolidato Individuale 31/03/2014 31/12/2013 31/12/2012 2.934 2.595 25 0 Differenze Differenze tra 2014 e 2013 tra 2013 e 2012 339 13,1% 2.595 n.a. Il capitale fisso netto è costituito dalle immobilizzazioni materiali, dalle immobilizzazioni immateriali, dall’avviamento, dalle partecipazioni, dalle attività e passività non correnti, dalle imposte anticipate e dalle imposte differite. Il capitale fisso netto non è identificato come misura contabile dagli IFRS, pertanto la sua determinazione potrebbe non essere univoca. Il criterio di determinazione applicato dal Gruppo LVG potrebbe non essere omogene o con quello adottato da altri gruppi e pertanto non comparabile. 131 Capitale circolante netto operativo26 Benefici per dipendenti - T.F.R. Capitale investito netto27 Finanziato da: Mezzi propri 28 Posizione Finanziaria Netta29 di cui a medi/lungo termine Rapporto Debt/Equity Rapporto Posizione finanziaria netta/EBITDA -186 0 2.748 -43 0 2.552 -48 0 -48 3.750 -1.003 0 0 4,64 3.958 -1.406 0 0 1,15 -4 -44 0 0 0,03 -143 334,3% 5 -11,7% 0 n.a. 0 n.a. 196 7,7% 2.600 >100% 0 n.a. 0 n.a. -208 -5,2% 3.962 >100% 403 -28,7% -1.362 >100% 0 n.a. 0 n.a. In Particolare, al 31 marzo 2014 i fondi propri del Gruppo ammontano a complessivi Euro 2.748 mila. Il Gruppo finanzia la propria attività per cassa e non fa ricorso ad altre fonti di finanziamento. La posizione finanziaria netta del Gruppo nei periodi di riferimento è sempre stata positiva per complessivi Euro 1.003 mila. Con riferimento alla situazione patrimoniale al 31 marzo 2014, il capitale investito netto consolidato è passato da Euro 2.552 mila al 31 dicembre 2013 a Euro 2.748 mila al 31 marzo 2014, con un incremento netto di Euro 196 mila. Tale incremento è l’effetto netto tra l’incremento di Euro 339 mila della voce “Capitale fisso netto”, dato dai maggiori investimenti effettuati nel trimestre in Start-up e il decremento per Euro 143 mila nella voce “Capitale circolante netto” per la dinamica tra crediti e debiti a breve nel trimestre di riferimento. In particolare, il “Capitale circolante netto” è passato da un valore negativo per Euro 43 mila al 31 dicembre 2013 ad un valore negativo per Euro 186 mila al 31 marzo 2014 per: - un decremento di Euro 14 mila nella voce “Crediti e altre attività a breve”; - un incremento di Euro 130 mila nella voce “Debiti e altre passività a breve” per la rilevazione dei debiti per fatture da ricevere inerenti al trimestre di riferimento. La voce “Mezzi propri consolidati” registra un decremento di Euro 208 mila nel primo trimestre 2014, a seguito della rilevazione del risultato consolidato del trimestre. La “Posizione finanziaria netta”, rappresentata dai depositi bancari, passa da Euro 1.406 mila al 31 dicembre 2013 a Euro 1.003 mila al 31 marzo 2014; il decremento per Euro 403 mila è riconducibile ai pagamenti degli investimenti in Start-up e dei debiti verso fornitori in scadenza nel trimestre. Alla Data del Prospetto il Gruppo non ha esposizioni passive con banche o istituti creditizi. 26 Il capitale circolante netto operativo è costituito dai crediti e debiti commerciali, dalle altre attività e passività correnti, dai crediti e debiti tributari e dai fondi correnti. Il capitale circolante netto operativo non è identificato come misura contabile dagli IFRS, pertanto la sua d eterminazione potrebbe non essere univoca. Il criterio di determinazione applicato dal Gruppo LVG potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da alt ri gruppi e pertanto non comparabile. 27 Il capitale investito netto è dato dalla somma del “Capitale fisso netto”, del “Capitale ci rcolante netto operativo” e dei “Benefici per i dipendenti T.F.R..”. Il capitale investito netto non è identificato come misura contabile dagli IFRS, pertanto la sua determinazione pot rebbe non essere univoca. Il criterio di determinazione applicato dal Gruppo LVG potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altri gruppi e pertanto non comparabile. 28 I “Mezzi propri” coincidono con il patrimonio netto del Gruppo LVG. 132 10.2 Limitazioni all’uso delle risorse finanziarie con ripercussioni significative sull’attività dell’Emittente Relativamente alle risorse finanziarie in essere al 31 marzo 2014 non vi sono limitazioni all’uso delle stesse. 133 CAPITOLO XI - RICERCA E SVILUPPO, BREVETTI E LICENZE Il Gruppo non effettua attività di ricerca e sviluppo. 134 CAPITOLO XII - INFORMAZIONI SULLE TENDENZE PREVISTE 12.1 Tendenze più significative manifestatesi recentemente nell’andamento della produzione, delle vendite e delle scorte e nell’evoluzione dei costi e prezzi di vendita dalla chiusura dell’ultimo esercizio fino alla Data del Prospetto Dalla chiusura del primo trimestre 2014 alla Data del Prospetto non si segnalano variazioni tali da condizionare in modo positivo o negativo l’attività del Gruppo. In particolare l’attività di investimento in Start-up prosegue in linea con il Piano Industriale. Si evidenzia che, alla Data del Prospetto, il livello del fatturato consolidato e le indicazioni dei risultati reddituali del Gruppo nei primi tre mesi del 2014 appaiono in linea con le indicazioni, per lo stesso periodo, contenute nel Piano Industriale. Per ulteriori informazioni sul Piano Industriale si veda la Sezione Prima, Capitolo XIII, del Prospetto Informativo. 12.2 Informazioni su tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti noti che potrebbero ragionevolmente avere ripercussioni significative sulle prospettive del Gruppo almeno per l’esercizio in corso Alla Data del Prospetto, salvo quanto indicato nella Sezione Prima, Capitolo IV, del Prospetto, con riferimento ai fattori di rischio connessi al Piano Industriale, la Società non è a conoscenza di tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti noti che potrebbero ragionevolmente avere ripercussioni significative sulle prospettive del Gruppo per l’esercizio in corso. 135 CAPITOLO XIII - PREVISIONI O STIME DEGLI UTILI 13.1 Illustrazione dei principali presupposti delle previsioni o stime di utili Il Piano Industriale è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione il 17 febbraio 2014. I principali Obiettivi Strategici del Piano Industriale sono: a) progetto strategico: - investire nelle più promettenti Start-up internet e new media, possibilmente innovative, selezionate anche tramite un Deal Flow e supportarle con il Programma di Accelerazione nella fase di crescita e sviluppo al fine della massimizzazione dei valori di Exit; - sfruttare la visibilità sui mercati dell’Emittente per enfatizzare le attività delle Start-up ed aumentarne la valorizzazione; b) benefici per gli Azionisti: - previsione di utili per l’Emittente a partire dalla chiusura del bilancio al 31 dicembre 2016; - dividend pay out del 50% degli utili di esercizio, a partire dal 2017, dopo la copertura delle perdite realizzate negli esercizi precedenti per l’avvio dell’attività; - ridurre il rischio di investimento nell’area del Venture Capital, grazie: i) alla trasparenza e al monitoraggio delle operazioni di investimento richiesti agli emittenti; ii) al fatto disporre di un titolo negoziato sul MTA e, quindi, maggiormente liquido. c) iniziative: - dotare l’Emittente di un capitale sufficiente per finanziare il processo di investimento nelle Start-up e generare profitti, presumibilmente a partire dal 2016; - ampliare l’Acceleratore e sviluppare, nell’ottica di futuri investimenti e di future sinergie e collaborazioni, l’area di business delle consulenze e della formazione alle imprese (anche diverse dalle Start-up) e a privati, in quanto attività complementari a quelle già svolte dalla Società; - completare il processo di rafforzamento organizzativo del Gruppo, anche in termini di risorse impiegate, per consentirgli di gestire un volume di investimenti più ampio rispetto a quello gestito alla Data del Prospetto Informativo (cfr. Sezione Prima, Capitolo V, Paragrafo 5.2 del Prospetto Informativo). 13.1.1 Assunzioni di carattere generale Per le finalità di cui al precedente Paragrafo il Piano Industriale prevede le seguenti assunzioni di carattere generale. Politica degli investimenti in Start-up Micro Seed, si prevedono investimenti in: - n. 64 Start-up che partecipano al Programma di Accelerazione, avente una durata di 5 mesi, nelle quali vengo investiti, in genere, fino a Euro 60 mila a fronte dell’acquisizione di una quota di partecipazione nel capitale pari al 10%. EnLabs fornisce spazi e servizi alle Start-up per il periodo di accelerazione a fronte di un corrispettivo di Euro 30.000,00 (IVA inclusa); 136 - n. 16 Start-up finanziate con lo Strumento Finanziario Partecipativo per Euro 20 mila a Start-up selezionata, acquisendo un’opzione call (per circa 4 mesi) che permette la sottoscrizione di ulteriori Euro 40 mila (in aumento di capitale riservato), uniformandosi in tal modo al Programma di Accelerazione standard. La somma inizialmente erogata a titolo di Strumento Finanziario Partecipativo non impegna l’Emittente a partecipare a ulteriori aumenti di capitale (in tal caso sarà da considerarsi non rimborsabile). Tali investimenti sono classificati nelle “Attività finanziarie correnti” e non nelle “partecipazioni”. Per una più dettagliata descrizione degli investimenti Micro Seed si veda Sezione Prima, Capitolo VI, Paragrafo 6.3 del Prospetto Informativo. Seed, si prevedono: - n. 52 investimenti Seed in Start-up in fase di crescita più avanzata con una media circa Euro 200 mila l’uno; si ipotizza che il 60% delle società finanziate tramite Micro Seed beneficino di un ulteriore apporto Seed, mentre le restanti investimenti Seed siano nei confronti di società selezionate tra le migliori start-up già presenti sul mercato. Per una più dettagliata descrizione degli investimenti Seed si veda Sezione Prima, Capitolo VI, Paragrafo 6.3 del Prospetto Informativo. Exit, si ipotizza avvenga entro cinque anni dall’investimento iniziale in ciascuna Start-Up, assumendo che: - il 60% delle società Micro Seed che partecipano al programma di accelerazione vengano convertite in Seed, mentre le restanti sono da considerarsi come Write-off totali (con ritorno pari a zero); - il 60% delle Start-up che hanno ricevuto un investimento di tipo Seed abbiano una prospettiva di Exit. All’Exit è stato stimato un ritorno medio sull’investimento iniziale nelle Start-up pari a 5,1 volte. Tale valorizzazione è stata effettuata sulla base dell’indice di rendimento di Y-Combinator 30 , uno dei principali operatori del Venture Capital. Il ritorno di 5,1 volte sull’investimento iniziale nelle Start-up è stato considerato ragionevolmente applicabile alle assunzioni del Piano Industriale per le seguenti ragioni: - il periodo preso a base dell’analisi di Y-Combinator è caratterizzato da una generale difficoltà del settore degli investimenti e, quindi, si ritiene che l’applicazione di tale ritorno al periodo 20152017 sia sufficientemente cautelativa; - gli investimenti di LVG sono assimilabili come tipologia e tempistica di investimento e di disinvestimento a quelli di Y-Combinator; - a titolo prudenziale e per mancanza di dati storico-analitici della Società, per lo sviluppo del modello di Portafoglio di Investimento necessario alla predisposizione del Piano Industriale sono stati considerati i valori di ingresso nelle Start-up e valutati in fase di Exit in maniera omogenea. Le assunzioni ipotetiche sottostanti le elaborazioni del Piano Industriale sopra indicate sono in buona parte sotto il controllo del management e, quindi, possono essere influenzate dalle decisioni e dalla 30 Y-Combinator è un acceleratore fondato nel 2005 da Paul Graham in Mountain View, California. Nel corso degli ultimi cinque anni Y-Combinator è diventato uno dei principali operatori del seed venture capital della Silicon Valley. 137 capacità operativa di quest’ultimo. 13.1.2 Principali assunzioni ipotetiche sottostanti le elaborazioni del Piano Industriale Il 17 febbraio 2014 il Consiglio di Amministrazione ha approvato un aggiornamento del Piano Industriale 2013-2016 del 16 gennaio 2013 per tenere conto dei risultati delle attività intraprese nel 2013 e delle evoluzioni previste per il 2014. Al Piano Industriale sono stati applicati i seguenti principali driver: Investimenti: - Micro Seed - biennio 2014-2015: investimenti in n. 24 Start-up in accelerazione per un importo - - - - totale di Euro 1.082 mila, e in n. 8 Strumenti Finanziari Partecipativi per un importo totale di Euro 160 mila; Micro Seed - biennio 2016-2017: investimenti in n. 40 Start-up in accelerazione per un importo complessivo di Euro 2.320 mila, e in n. 8 Strumenti Finanziari Partecipativi per un importo totale di Euro 160 mila; Seed - biennio 2014-2015: investimenti in n. 14 Start- up rivenienti dal Programma di Accelerazione per un importo totale di Euro 1.960 mila, e in n. 8 Start up selezionate sul mercato per un importo totale di Euro 1.600 mila; Seed - biennio 2016-2017: investimenti in n. 20 Start-up rivenienti dal Programma di Accelerazione per un totale di Euro 4.000 mila, e in n. 10 Start-up selezionate sul mercato per un totale di Euro 3.000 mila; tutte le altre assumption più ampiamente descritte nel Paragrafo 13.1.1 del Prospetto Informativo relative agli investimenti sono state mantenute costanti. Investimenti in cespiti: sono stati stimati incrementi in cespiti di circa 15% annuo rispetto ai valori iniziali alla data del Piano Industriale; Personale: è stato stimato un incremento delle risorse per un costo complessivo di Euro 514 mila per il 2014, crescendo negli anni di Piano fino ad arrivare a Euro 579 mila per il 2017, ritenuto adeguato allo sviluppo atteso del Gruppo. Ricavi per affitto di spazi e postazioni: al momento gli spazi gestiti da EnLabs sono pari a circa 2.000 mq. Si ipotizza di ampliare gli spazi da mettere a disposizione delle Start-up di ulteriori 900 mq con i seguenti vantaggi: - aumento delle postazioni in open-space per co-worker, sale riunioni e uffici; - maggiore razionalizzazione degli spazi a disposizione della Società. Ricavi per consulenza: si ipotizza lo sviluppo di attività di consulenza in particolare destinata a gruppi industriali che intendano realizzare acceleratori, con ricavi ipotizzati compresi tra Euro 200-300 mila; tale attività verrebbe svolta dal personale e/o dai collaboratori del Gruppo, senza costi aggiuntivi. Corsi di Formazione: nell’ottica di potenziali investimenti l’Emittente sta sviluppando un laboratorio per la formazione professionale nell’ambito digitale e dello sviluppo software. Costi: relativamente all’andamento dei costi del Gruppo è stato previsto un incremento degli stessi tra 138 il 4 e il 6% per gli esercizi successivi al 2014. Il 2014 è ritenuto l’esercizio in cui il Gruppo raggiungerà la sua dimensione ottimale, almeno per il futuro prevedibile, mediante l’incremento degli spazi e della struttura. Pertanto la struttura dei costi si dovrebbe stabilizzare dal 2015 in poi. Le assunzioni ipotetiche sottostanti le elaborazioni del Piano Industriale sopra indicate sono in buona parte sotto il controllo del management e, quindi, possono essere influenzate dalle decisioni e dalla capacità operativa di quest’ultimo. 13.1.3 Assunzioni ipotetiche circa le evoluzioni del mercato, l’andamento dei costi e dei proventi o di fattori che ne influenzino apprezzabilmente l’evoluzione Promuovere nuove attività imprenditoriali è fondamentale per ogni sistema economico evoluto poiché queste creano sviluppo e nuovi posti di lavoro, generando così ricchezza per l’intero sistema. A questo proposito, è interessante riprendere le evidenze sull’impatto economico del Venture Capital sul tessuto imprenditoriale in Italia, pubblicata nel 2009 da PricewaterhouseCoopers, relativa al periodo 2003– 2008. Lo studio confronta l’andamento dei ricavi e della marginalità delle aziende partecipate dagli operatori di venture capital con gli stessi indicatori delle imprese italiane equivalenti non partecipate. Ciò che i dati evidenziano è che le nuove imprese, nate grazie agli investimenti dei Venture Capitalist, registrano tassi di crescita dei ricavi pari al 16,4% contro il 5,7% del campione di confronto. L’EBITDA è cresciuto del 3,6% contro il 3,2% e l’occupazione è cresciuta del 7,5%, mentre le imprese del campione di confronto non hanno registrato alcuna crescita in questo campo. A differenza di quanto avvenuto negli altri principali Paesi europei, il sistema produttivo italiano è andato concentrandosi, negli ultimi anni, nei settori di produzione tradizionali. A questo proposito, va ricordato che il peso dei comparti manifatturieri tradizionali sul valore totale del commercio mondiale è in via di diminuzione già da alcuni decenni. Tutto ciò comporta uno scarso livello di innovazione del nostro Paese. L’Innovation Union Scoreboard del 2010 riporta il nostro Paese negli “innovatori moderati”, al di sotto della media europea. Sebbene in Italia si investa poco nell’innovazione e il settore del Venture Capital non è sviluppato come dovrebbe, l’Italia comunque ha incredibili risorse, che al momento non vengono valorizzate adeguatamente. Secondo quanto riportato da un’analisi di Booz&Co.31 il supporto delle Università all’innovazione sta crescendo: - aumentano i laureati in scienze e ingegneria, - aumentano i brevetti delle università italiane. Le sopracitate ipotesi sugli andamenti macroeconomici delle quali si è tenuto con nel Piano Industriale dipendono principalmente da fattori che non sono possono essere influenzati dal management. 13.1.4 Assunzioni ipotetiche circa l’andamento della posizione finanziaria o di fattori che ne influenzino apprezzabilmente l’evoluzione Premesso che le società che operano nel Venture Capital richiedono iniezioni di capitale parallelamente 31 Fonte: Booz&Co., Italian international growth agenda, April 2012. 139 all’attività di investimento, l’Emittente ipotizza di fare ricorso a ulteriori aumenti di capitale, fino a Euro 10 milioni, da effettuarsi presumibilmente a fine 2015, qualora non intervenissero Exit superiori rispetto a quanto ipotizzato nel Piano Industriale. Al riguardo, si segnala che l’Assemblea del 30 aprile 2014 ha conferito una delega ai sensi dell’art. 2443 del Codice Civile al Consiglio di Amministrazione “ad aumentare il capitale sociale, a pagamento, per un importo massimo di Euro 4.990.000,00, comprensivo dell’eventuale sovrapprezzo, da eseguirsi in una o più tranche, entro cinque anni dalla data della deliberazione, mediante emissione di azioni ordinarie prive del valore nominale, in regime di dematerializzazione, aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione e godimento regolare, con esclusione del diritto di opzione ai sensi dei commi 4, primo periodo, e 5 dell’art. 2441 c.c., in quanto da effettuare: i) con conferimenti in natura; e/o ii) a favore di soggetti individuati dal Consiglio di Amministrazione; il tutto con facoltà di definire termini e condizioni dell’aumento, nel rispetto di ogni vigente disposizione normativa e regolamentare”. Le sopracitate assunzioni ipotetiche sono soltanto parzialmente sotto il controllo del management in quanto dipendenti da fattori prevalentemente di mercato e, comunque, non soggetti al controllo da parte del management. 13.1.5 Assunzioni di carattere ipotetico circa alcuni presupposti essenziali al raggiungimento degli obiettivi del Piano Industriale Le principali assunzioni di carattere ipotetico inserite nel Piano Industriale riguardano il timing e le ipotesi di Exit, con riferimento alle quali si tenuto conto del fatto che la Società ha una storia operativa recente e che i dati storici di operatori del settore in cui opera la Società sono soltanto in minima parte pubblici. La politica di investimento dell’Emittente prevede l’Exit dalle Start-up al termine della loro fase di avviamento, che di norma avviene in un orizzonte temporale compreso tra 48 e 60 mesi dall’investimento iniziale. Si segnala, tuttavia, che il numero di investimenti in Start-up, delle Exit e dei Write-off potrebbero variare, anche in modo significativo, rispetto a quanto previsto nel Piano Industriale. La politica di investimento della Società prevede, inoltre, possibili diluizioni nella quota detenuta nelle Start-up in occasione dell’ingresso nel capitale di co-investitori o di disinvestimenti parziali (fasi c.d. di co-investimento e Seed) (cfr. Sezione Prima, Capitolo VI, Paragrafo 6.3 del Prospetto Informativo). La Società potrebbe incorrere in difficoltà o ritardi imprevisti nel realizzare la propria politica di disinvestimento, totale o parziale, dalle Start-up, derivanti da eventi in parte non controllabili né influenzabili dall’Emittente, quali, ad esempio, il perdurare del ciclo economico negativo, la difficoltà di reperire investitori interessati a rilevare le partecipazioni ai valori ipotizzati nei piani industriali, la mancanza o il venir meno dell’interesse del pubblico per i prodotti offerti dalle Start-up. E’ possibile, dunque, che il ciclo di business “investimenti-Exit” produca flussi di cassa insufficienti a finanziare la gestione caratteristica oppure a remunerare l’investimento effettuato dall’Emittente. Le sopracitate assunzioni ipotetiche sono solo parzialmente soggette al controllo del management in quanto dipendenti da fattori prevalentemente di mercato, quali, ad esempio, la difficoltà a reperire investitori interessati a rilevare le partecipazione dell’Emittente nelle Start-up. 140 13.2 Relazione sulle verifiche svolte sulle previsioni e stime In conformità a quanto previsto dal punto 13.2 dell’Allegato XXV al Regolamento 809/2004/CE, la Società di Revisione ha emesso in data 7 luglio 2014 una relazione sui dati previsionali riportati nel Capitolo XIII del Prospetto Informativo, allegata in Appendice al Prospetto Informativo. 13.3 Dati previsionali Sulla base delle assunzioni esposte nel precedente Paragrafo 13.1 e secondo i termini del Piano Industriale, l’Emittente, a livello consolidato, prevede per il periodo 2014-2017, di ottenere i seguenti ricavi e risultati (EBITDA): in Euro migliaia Ricavi e proventi diversi Consuntivo Consolidato Consolidato Consolidato Consolidato 2013 2014 2015 2016 2017 174 721 987 1.235 1.342 Costi operativi -1.318 -1.634 -1.779 -1.878 -1.953 EBITDA Perdite su partecipazioni -1.144 -54 -913 -279 -792 -496 -643 -718 -611 -1.252 EBIT Ricavi per vendita partecipazioni -1.218 0 -1.262 0 -1.370 574 -1.451 2.591 -1.960 5.649 Risultato prima delle imposte -1.302 -1.236 -733 1.241 3.792 Risultato netto d’esercizio -1.123 -1.179 -688 1.239 3.780 La voce “Ricavi per la vendita di partecipazioni” accoglie le plusvalenze attese sulle Exit delle Start-up, che come già indicato al precedente punto 13.1.1, sono calcolate ipotizzando un valore medio di moltiplicatore rispetto al valore di carico dell’investimento pari a 5,1 volte. La seguente tabella illustra la movimentazione attesa del Portafoglio Investimenti, per i due bienni oggetto del Piano Industriale: in migliaia di Euro PORTAFOGLIO INIZIO PERIODO 2014-2015 1.853 2016-2017 5.579 Investimenti Micro Seed 1.082 2.320 Investimenti Seed in Start-up provenienti dai Programmi di Accelerazione 1.960 4.000 Investimenti Seed in Start-up provenienti dal mercato 1.600 3.000 -775 -1.970 Write-off Exit (valore dell'investimento) -140 -2.010 PORTAFOGLIO FINE PERIODO 5.579 10.920 574 8.240 Plusvalenze realizzate Il Piano Industriale prevede per il periodo 2014-2017 i seguenti dati consolidati patrimoniali: in Euro migliaia Consuntivo Consolidato Consolidato Consolidato Consolidato 2013 2014 2015 2016 2017 Attività non correnti 2.595 4.396 6.455 9.413 11.888 Attività correnti 1.600 2.925 9.426 7.719 9.122 141 in Euro migliaia Consuntivo Consolidato Consolidato Consolidato Consolidato 2013 2014 2015 2016 2017 TOTALE ATTIVO 4.195 7.321 15.881 17.132 21.010 Totale Patrimonio 3.958 7.094 15.657 16.896 20.678 1 215 217 229 237 237 12 7 7 95 4.195 7.321 15.881 17.132 21.010 Passività non correnti Passività correnti TOTALE PASSIVO In considerazione dell’andamento rilevato in fase di Bilancio Consolidato 2013 e di Rendiconto Intermedio Marzo 2014, si confermano alla Data del Prospetto le assunzioni di Piano Industriale e i risultati attesi. 13.3.1 Dati previsionali individuali dell’Emittente Il Piano Industriale prevede che l’Emittente chiuda il bilancio individuale 2016 e il bilancio individuale 2017 in utile, permettendo la politica di distribuzione dei dividendi che prevede a partire dal 2017, dopo la copertura delle perdite realizzate negli esercizi precedenti, una distribuzione pari al 50% degli utili dell’esercizio. 13.4 Previsioni degli utili contenute in altri prospetti Alla Data del Prospetto Informativo, non vi sono altri prospetti informativi validi nei quali siano contenute previsioni circa gli utili dell’Emittente. 142 CAPITOLO XIV - ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE O DI VIGILANZA E ALTI DIRIGENTI 14.1 Informazioni circa gli organi amministrativi, di direzione e di vigilanza e alti dirigenti Si riportano di seguito alcune informazioni relative al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale dell’Emittente. Alla Data del Prospetto Informativo l’Emittente non ha alle proprie dipendenze dirigenti. 14.1.1 Consiglio di Amministrazione La Società è amministrata da un Consiglio di Amministrazione composto da sette membri, il cui funzionamento è disciplinato dall’art. 13 dello Statuto. Composizione e funzionamento del Consiglio di Amministrazione Il Consiglio di Amministrazione in carica alla Data del Prospetto è stato nominato dall’Assemblea in data 29 dicembre 2012 sulla base dell’unica lista depositata dall’allora Azionista di maggioranza, Istituto Ligure Mobiliare S.p.A. in liquidazione, con il voto favorevole di n. 2.921.430 azioni, rappresentanti il 27,431% del capitale sociale. Esso è composto da n. 7 Consiglieri (tutti in possesso dei requisiti di professionalità e onorabilità richiesti), di cui n. 2 dotati dei requisiti di indipendenza richiesti dal TUF e dal Codice di Autodisciplina e, quindi, qualificabili come Amministratori indipendenti, e n. 3 (pari a un terzo del totale, arrotondato per eccesso) appartenenti al genere meno rappresentato. L’incarico è stato conferito per tre esercizi, e precisamente fino all’Assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2014, senza previsione di scadenze differenziate tra i diversi Consiglieri eletti. L’attuale Consiglio di Amministrazione è pertanto così composto: QUALIFICA E RUOLO Presidente Vice Presidente e Amministratore Delegato Amministratore non esecutivo Amministratore non esecutivo Amministratore non esecutivo Amministratore indipendente Amministratore indipendente NOME LUOGO E DATA DI NASCITA Stefano Pighini Luigi Capello Roma, 19 maggio 1952 Roma, 14 luglio 1960 Paolo Cellini Maria Giuseppina Lilli Roberto Magnifico Livia Amidani Aliberti Laura Pierallini Roma, 20 agosto 1958 Roma, 30 giungo 1952 Roma, 12 aprile 1959 Roma, 15 luglio 1961 Massa Marittima, 17 giugno 1960 I membri del Consiglio di Amministrazione sono domiciliati per la carica presso la sede della Società. Si riporta di seguito un sintetico curriculum vitae di ciascun membro del Consiglio di Amministrazione, dal quale emergono la competenza e l’esperienza maturate in materia di gestione aziendale. 143 Dott. Stefano Pighini Nato a Roma il 19 maggio 1952. Laureato in economia e commercio presso l’Università Luiss di Roma, Master in Finanza presso la Columbia University di New York. Ha svolto attività professionale con la qualifica di dirigente presso primarie società nazionali e multinazionali, tra cui, Pirelli, Eni, Enel, Philip Morris. Dott. Luigi Capello Nato a Roma il 14 luglio 1960. Laureato in economia e commercio presso l’Università Luiss di Roma. Imprenditore e dirigente di fondi di investimento. È stato professore di Entrepreneurship e Venture Capital presso l’Università Luiss di Roma. Dott. Paolo Cellini Nato a Roma il 20 agosto 1958. Laureato in scienze politiche presso l’Università La Sapienza di Roma. Advisor di fondi di Venture Capital, ha svolto la sua attività presso primarie aziende quali Seat Pagine Gialle, Buffetti, Consodata Italia, Disney Internet Emea Group, Disney Interactive Europe. È attualmente consigliere di amministrazione in Cascaad S.r.l., Stereomood S.r.l., MBooster S.r.l.. Dott. Maria Giuseppina Lilli Nata a Roma il 30 giugno 1952. Laureata in storia dell’arte presso l’Università La Sapienza di Roma. Presidente nazionale A.N.D.E. dal dicembre 2008. È rappresentante effettivo presso la Consulta Femminile Regionale per il Movimento Femminile Europeo. Dott. Roberto Magnifico Nato a Roma il 12 aprile 1959. Laureato in economia e commercio presso l’Università Statale di Bari, ha conseguito diversi corsi di specializzazione presso la London Business School. Esperto di corporate finance, ha lavorato in diverse banche di investimento tra cui Lehman Brothers, UBS, Barclays Capital. Dott.ssa Livia Amidani Aliberti Nata a Roma il 15 luglio 1961. Laureata in economia e commercio presso l’Università Luiss di Roma, dottore commercialista. È consulente in materia di governo societario e diversità di genere, membro del comitato scientifico di Nedcommunity e di advisory board internazionali. Siede nel Consiglio di Amministrazione di Amnesty International UK Charitable Trust. Svolge la propria attività in Italia e nel Regno Unito. È autrice di numerose pubblicazioni nel campo della governance aziendale e di diversità di genere. Avv. Laura Pierallini Nata a Massa Marittima il 17 giugno 1960. Laureata in giurisprudenza presso l’Università La Sapienza di Roma. Avvocato cassazionista e iscritta all’albo degli avvocati di Roma, ha svolto la sua attività professionale presso diversi studi legali, attualmente è fondatore e titolare dello studio legale 144 Pierallini e Associati. È consulente di numerose associazioni di categoria operanti nel settore del trasporto e in quello turistico. È docente di diritto commerciale presso l’Università Luiss di Roma. È autrice di diverse pubblicazioni in materie giuridiche, con particolare riferimento al settore dei trasporti. Non si segnalano cambiamenti nella composizione del Consiglio di Amministrazione sino alla Data del Prospetto. I consiglieri in carica alla Data del Prospetto possiedono i requisiti di onorabilità e professionalità di cui alle leggi applicabili. Cariche e partecipazioni possedute dai componenti del Consiglio di Amministrazione La seguente tabella indica le società di capitali o di persone in cui i componenti del Consiglio di Amministrazione siano stati membri degli organi di amministrazione, direzione o vigilanza, ovvero soci, negli ultimi cinque anni, con l’indicazione circa il loro status alla Data del Prospetto. Nome e cognome Società in cui si è titolari della carica o della partecipazione Mileto Agrobioelettrica S.r.l. Mileto Agrobioelettrica S.r.l. Megaverde S.r.l. Megaverde S.r.l. Società Agricola Umbra Agripower S.r.l. Società Agricola Scaldasole Amiata S.r.l. Azienda Agricola Florenergy S.r.l. Dott. Stefano Pighini Shap Corp S.p.A. Sharp Energia S.r.l. In Liquidazione Terawatt S.r.l. Cocontest S.r.l. Interactive Project S.r.l. Nextstyler S.r.l. Mentorco S.r.l. Mentorco S.r.l. Carica ricoperta / partecipazione posseduta Amministratore Unico Partecipazione sociale: 98% Consigliere di Amministrazione Partecipazione sociale: 5% Presidente del Consiglio di Amministrazione Presidente del Consiglio di Amministrazione Consigliere di Amministrazione Consigliere di Amministrazione Consigliere di Amministrazione Presidente del Consiglio di Amministrazione Partecipazione societaria: 1,9% Partecipazione societaria: 1,21% Partecipazione societaria: 2,22% Presidente del Consiglio di Amministrazione Partecipazione societaria: 14,3% 145 Stato della carica/ partecipazione in essere in essere in essere in essere in essere cessata cessata cessata cessata cessata in essere in essere in essere cessata in essere Nome e cognome Carica ricoperta / partecipazione posseduta Partecipazione sociale: 68,66% Consigliere di Amministrazione Consigliere di Amministrazione Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione Partecipazione sociale: 8,48% Partecipazione sociale: 7,14% Partecipazione sociale: 6,34% Partecipazione sociale: 5.61% Partecipazione sociale: 2,81% Partecipazione sociale: 5,34% Partecipazione sociale: 0,93% Società in cui si è titolari della carica o della partecipazione LV. EN. Holding S.r.l. LV. EN. Holding S.r.l. EnLabs S.r.l. Maccorp Italiana S.p.A. Rf - Prima S.r.l. Rf - Seconda S.r.l. Esl 18 S.r.l. Solar 26 S.r.l. Wireless 29 S.r.l. Smart 39 S.r.l. Maccorp Italiana S.p.A. LVenture S.r.l. Amministratore Unico EnLabs S.r.l. (già LVenture S.r.l.) Partecipazione sociale: 70% Gazebo Management S.r.l. IA Partners S.r.l. in Liquidazione Mbooster S.r.l. Mbooster S.r.l. Pampered S.r.l. Dott. Paolo Cellini Stereomood S.r.l. Indiegala S.r.l. Galastore S.r.l. Più Internet S.r.l. Consigliere di Amministrazione Liquidatore Presidente e Amministratore Delegato Partecipazione sociale: 37,04% Presidente del Consiglio di Amministrazione Presidente del Consiglio di Amministrazione Consigliere di Amministrazione Consigliere di Amministrazione Consigliere di Amministrazione 146 Stato della carica/ partecipazione in essere in essere in essere in essere in essere in essere in essere in essere in essere in essere in essere cessata (fusione per incorporazione nell’Emittente) cessata (ceduta all’Emittente) cessata cessata in essere in essere in essere in essere in essere in essere in essere Nome e cognome Carica ricoperta / partecipazione posseduta Consigliere di Amministrazione Consigliere di Amministrazione Consigliere di Amministrazione Società in cui si è titolari della carica o della partecipazione Defenx Emea S.r.l. C’Art S.r.l. Cascaade S.r.l. Dott.ssa Maria Giuseppina Lilli Dott. Roberto Magnifico Stato della carica/ partecipazione cessata cessata cessata Nessuna Carica e Partecipazione Partecipazione sociale: 21,73% Partecipazione sociale: 1,78% Amministratore Unico Partecipazione sociale: 99% Consigliere di Amministrazione Netlex S.r.l. Wanderio S.r.l. Avv. Laura Pierallini A.L.A. S.r.l. Dott.ssa Livia Amidani Aliberti Amnesty International Charitable Trust A.L.A. S.r.l. Recordati S.p.A. Sindaco Effettivo in essere in essere in essere in essere in essere in essere Per quanto a conoscenza della Società, nessuno dei membri del Consiglio di Amministrazione ha, negli ultimi cinque anni, riportato condanne in relazione a reati di frode, né è stato associato nell’ambito dell’assolvimento dei propri incarichi a procedure di bancarotta, amministrazione controllata o liquidazione, né, infine, è stato soggetto a incriminazioni ufficiali e/o sanzioni da parte di autorità pubbliche o di regolamentazione (comprese le associazioni professionali designate) o di interdizioni da parte di un tribunale dalla carica di amministrazione, di direzione o di vigilanza dell’Emittente o dallo svolgimento di attività di direzione o di gestione di qualsiasi emittente. Non vi sono rapporti di parentela i membri del Consiglio di Amministrazione e tra questi e i membri del Collegio Sindacale. 14.1.2 Collegio Sindacale Il Collegio Sindacale dell’Emittente, nominato in occasione dell’Assemblea degli Azionisti del 6 maggio 2013, è composto di tre Sindaci effettivi e due supplenti, nominati conformemente a quanto previsto dall’art. 22 dello Statuto. Composizione e funzionamento del Collegio Sindacale QUALIFICA Presidente Sindaco effettivo Sindaco effettivo Sindaco supplente Sindaco supplente NOME Giovanni Rebecchini Benedetta Navarra Giovanni Crostarosa Guicciardi Andrea Vesci Emanuela De Marco 147 LUOGO E DATA DI NASCITA Roma, 15 novembre 1957 Roma, 24 marzo 1967 Roma, 3 maggio 1965 Roma, 1 novembre 1948 Roma, 15 novembre 1960 I membri del Collegio Sindacale sono domiciliati per la carica presso la sede della Società. Si riporta di seguito un sintetico curriculum vitae di ciascun membro del Collegio Sindacale, dal quale emergono la competenza e l’esperienza maturate in materia di gestione aziendale. Dott. Giovanni Rebecchini Presidente Sindacale. del Dottore Commercialista e Revisore Legale. Dal 1985 esercita la Collegio professione di Dottore Commercialista e dal 1999 in qualità di Senior Partner dello “Studio Rebecchini Associati” con sede in Roma. Laureato in Economia e Commercio presso l’Università La Sapienza di Roma, è iscritto all’Albo Nazionale dei Dottori Commercialisti e a quello dei Revisori Legali istituito presso il MEF. Ha in passato ricoperto il ruolo di Presidente dell’Organo di Controllo di Air Italy S.p.A. e di componente del Collegio Sindacale di Meridiana Fly S.p.A.. Avv.to Benedetta Navarra Sindaco effettivo Avvocato, Dottore Commercialista e Revisore Legale. È componente, tra l’altro, del comitato direttivo del Master in diritto di impresa della Luiss, del Collegio Sindacale di Equitalia S.p.A., di Poste Italiane S.p.A. e del Consiglio di Amministrazione di A.S. Roma S.p.A.. Ha svolto attività di docenza presso la facoltà di Giurisprudenza della Luiss. Laureata in Economia e Commercio presso l’Università Luiss e in Giurisprudenza presso L’Università degli Studi di Roma La Sapienza. Dott. Giovanni Crostarosa Dottore Commercialista e Revisore Legale, è socio fondatore dello Guicciardi Studio Crostarosa Guicciardi-Villa. Riveste numerose cariche sociali in imprese finanziarie ed industriali quotate e non quotate, fra cui Sindaco effettivo CheBanca! S.p.A., Banca Esperia S.p.A. e Nova Re S.p.A.. Ha svolto attività di docenza presso la facoltà di Scienze Bancarie, Finanziarie ed Assicurative dell’Università Cattolica di Milano e presso la Scuola di Formazione dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Milano. È laureato con lode in Economia e Commercio presso l’Università Commerciale Luigi Bocconi. Dott. Andrea Vesci Sindaco supplente Sindaco effettivo di Isveur S.p.A., di Plus S.r.l., di Ital Elettronica S.p.A., di Fondazione Edoardo Almagia, di Super Tre S.p.A.. Presidente del Collegio Sindacale di Costruttori Romani Riuniti Grandi Opere S.p.A., di Immobiliare Ausonia S.r.l., di Reconsult S.p.A., di Sheraton Golf – ELE S.p.A., Residence Le Torri S.p.A., di Icarus S.p.A.. Laureato in Economia e Commercio presso l’Università degli Studi di Roma La Sapienza. E’ iscritto all’Albo dei Dottori Commercialisti, all’Albo Nazionale dei Revisori Legali. 148 Dott.ssa Marco Emanuela Sindaco Supplente De Dottore Commercialista e Revisore legale. Esercita l’attività professionale dal 1989 in forma autonoma. È componente del Collegio dei Revisori dei conti dell’Associazione Dottori commercialisti di Roma e riveste incarichi in alcune commissioni presso l’Ordine Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti contabili. Non si segnalano cambiamenti nella composizione del Collegio Sindacale sino alla Data del Prospetto. La seguente tabella indica le società di capitali o di persone in cui i componenti del Collegio Sindacale siano stati membri degli organi di amministrazione, direzione o vigilanza, ovvero soci, negli ultimi cinque anni, con l’indicazione circa il loro status alla Data del Prospetto. Nome e cognome Dott. Giovanni Rebecchini Presidente del Collegio Sindacale Società in cui si è titolari della carica o della partecipazione In.Co -Ingegneri Consulenti S.p.A. Carica ricoperta / partecipazione posseduta Stato della carica/ partecipazione Sindaco e Revisore Legale in essere Amitur S.r.l. Sindaco e Revisore Legale in essere Page 91 S.r.l. Amministratore Unico in essere Holding Camera S.r.l. in liquidazione Sindaco Supplente in essere Parco Dei Medici S.r.l. Consigliere di Amministrazione in essere Nuova Pitagora S.r.l. Sindaco Supplente società cancellata nel 2010 Presidente Collegio e Revisore società cancellata nel 2013 Sindaco cessata Presidente del Collegio Sindacale cessata Quota di Partecipazione 1% società cancellata nel 2013 Silda S.p.A. Sindaco cessata Cine Video Doppiatori C.V.D. S.c.a.r.l. Sindaco cessata Consigliere di Amministrazione cessata Presidente Collegio e Revisore cessata Stube S.p.A. Meridiana Fly S.p.A. Air Italy S.p.A. Alfa International S.r.l. in liquidazione Plus S.r.l. Agusta 91 S.r.l. 149 Nome e cognome Avv.to Benedetta Navarra Sindaco Effettivo Società in cui si è titolari della carica o della partecipazione Carica ricoperta / partecipazione posseduta Stato della carica/ partecipazione Tecnoborsa S.C.p.A. Sindaco Supplente cessata Centro Ingrosso Fiori S.p.A. Sindaco Supplente cessata Fefim S.r.l. Sindaco e Revisore Legale cessata Promex S.C.p.A Sindaco e Revisore Legale cessata A. S. Roma S.p.A. Consigliere di Amministrazione in essere YAPI KREDI BANKASI (Società Di Diritto Turco) Consigliere di Amministrazione in essere KOÇ FINANCIAL SERVICES (Società di Diritto Turco) Consigliere di Amministrazione in essere Equitalia S.p.A. Sindaco in essere Poste Italiane S.p.A. Sindaco in essere Sviluppo Hq Tiburtina S.r.l. Sindaco in essere Unicredit Subito Casa S.p.A. Sindaco Supplente in essere Equitalia Giustizia S.p.A. Sindaco Supplente in essere Italiana Costruzioni S.p.A. Italiana Costruzioni S.p.A. Fratelli Navarra S.r.l. Fratelli Navarra S.r.l. Marcus Polo 81 S.r.l. Na.Gest. Global Service S.r.l. I.Na.Co. Impresa Nazionale Costruzioni S.r.l. in liquidazione Navarra Iniziative Immobiliari S.r.l. Navarra Iniziative Immobiliari S.r.l. Ac Partners S.p.A. in liquidazione Consigliere di Amministrazione Partecipazione societaria: 10% Consigliere di Amministrazione Partecipazione societaria: 15% Consigliere di Amministrazione Partecipazione societaria: 5% cessata in essere cessata in essere cessata in essere Partecipazione societaria: 1,25% in essere Partecipazione societaria: 31,67% in essere Nuda proprietà: 1,67% in essere Liquidatore in essere 150 Nome e cognome Società in cui si è titolari della carica o della partecipazione Carica ricoperta / partecipazione posseduta Stato della carica/ partecipazione Liquidatore cessata Accademia Sgr S.p.A. Sindaco effettivo cessata Antica Focacceria San Francesco S.p.A. Presidente del Collegio Sindacale in essere Aucorp S.r.l. Archè S.p.A. Rappresentante Obbligazionisti cessata Arcre S.p.A. Presidente del Collegio Sindacale in essere Assobirra Banca Esperia S.p.A. Bionsil S.r.l. in Liquidazione Dott. Giovanni Crostarosa Guicciardi Sindaco Effettivo Revisore Presidente del Collegio Sindacale in essere Liquidatore Consigliere di Amministrazione in essere Sindaco Effettivo Presidente del Consiglio di Amministrazione cessata Sindaco Effettivo in essere Sindaco Effettivo Presidente del Consiglio di Amministrazione cessata in essere Sindaco Effettivo cessata Sindaco Effettivo cessata Sindaco Effettivo Consigliere di Amministrazione Presidente del Collegio Sindacale Presidente del Collegio Sindacale Presidente del Collegio Sindacale cessata Bright Power Italia S.r.l. Cavicontrol S.p.A. 130 Servicing S.p.A. Chebanca! S.p.A. Duplomatic Oleodinamica S.p.A. Edufamily S.r.l. Effeuno S.p.A. Effusia Investimenti SGR S.p.A. Equens Italia S.p.A. Ercom S.p.A. Finance S.p.A. Finance Sud S.p.A. Finance Partecipazioni S.p.A. 151 in essere cessata cessata cessata cessata in essere cessata Nome e cognome Società in cui si è titolari della carica o della partecipazione Carica ricoperta / partecipazione posseduta Stato della carica/ partecipazione Guiscarda S.r.l. Industrial Assets S.p.A. in Liquidazione Presidente del Collegio Sindacale Presidente del Collegio Sindacale Presidente del Collegio Sindacale Presidente del Collegio Sindacale Consigliere di Amministrazione Presidente del Collegio Sindacale Consigliere di Amministrazione Presidente del Collegio Sindacale Consigliere di Amministrazione Presidente del Collegio Sindacale Immobiliare Ordie S.r.l. Amministratore Unico in essere Juvara Finance S.p.A. Sindaco Effettivo cessata M31 Italia S.r.l. Sindaco Effettivo in essere Sindaco Effettivo Presidente del Collegio Sindacale Presidente del Collegio Sindacale in essere Sindaco Effettivo Presidente del Collegio Sindacale Presidente del Collegio Sindacale Presidente del Collegio Sindacale Presidente del Collegio Sindacale Consigliere di Amministrazione Presidente del Collegio Sindacale in essere Sindaco Effettivo in essere Finance Leasing S.p.A. Fondamenta SGR S.p.A. Futura Invest S.p.A. Futuro S.p.A. Con Socio Unico GC Partners S.p.A. Glesia S.r.l. Gnutti Cirillo S.p.A. Grandi Biglietterie S.r.l. Maccorp Italiana S.p.A. Magali S.p.A. Mediobanca Innovation Services S.C.p.A. Mezzanove Capital S.p.A. in Liquidazione Nova Re S.p.A. Panem Italia S.p.A. Play Media Company S.r.l. Prisma Sgr S.p.A. Rad Informatica S.p.A. Serrature Meroni S.p.A. Smartika S.p.A. 152 in essere cessata cessata in essere cessata in essere in essere in essere in essere cessata cessata in essere in essere in essere cessata in essere cessata cessata Nome e cognome Società in cui si è titolari della carica o della partecipazione Carica ricoperta / partecipazione posseduta Stato della carica/ partecipazione Spafid S.p.A. Sindaco Effettivo in essere Tcm Immobiliare S.r.l. Sindaco Effettivo in essere Zopa Italia S.p.A. In.Co -Ingegneri Consulenti S.p.A. Sindaco Effettivo cessata Sindaco e Revisore Legale in essere Sindaco e Revisore Legale in essere Sindaco in essere Amitur S.r.l. Finungento S.p.A. Saiseb Tor Di Valle S.p.A. Edilizia Romana Borghi Erbo S.p.A. Immobiliare Ausonia S.r.l. Presidente del Collegio Sindacale Presidente dell’Organo di Controllo Presidente del Collegio Sindacale I.Sv.E.Ur. S.p.A. Residence Le Torri S.p.A. Super3 S.p.A. Dott. Andrea Vesci Sindaco Supplente Cine Video Doppiatori C.V.D. S.c.a.r..l. Stile Costruzioni Edili S.p.A. Junior Residence S.p.A. Ele S.p.A. Ingg. Provera e Carrassi S.p.A. in liquidazione Icarus S.p.A. X Content S.r.l. in liquidazione Iniziative Immobiliari Ipc S.p.A. in liquidazione Erga Omnes S.p.A. Immobiliare Monteverdi S.p.A. Bernese S.p.A. in liquidazione in essere in essere Revisore Legale in essere Sindaco e Revisore Legale Presidente del Consiglio Amministrazione Presidente del Collegio Sindacale Presidente del Collegio Sindacale Presidente del Collegio Sindacale Liquidatore Presidente del Collegio Sindacale Presidente del Collegio Sindacale Presidente del Collegio Sindacale 153 in essere Sindaco Effettivo Presidente del Collegio Sindacale Presidente del Collegio Sindacale Spek S.r.l. in essere in essere in essere in essere in essere in essere in essere in essere in essere in essere in essere in essere Sindaco Effettivo cancellata ottobre 2011 Sindaco Effettivo cancellata novembre 2013 Nome e cognome Società in cui si è titolari della carica o della partecipazione Carica ricoperta / partecipazione posseduta Stato della carica/ partecipazione Silda S.p.A. Sindaco Supplente cancellata settembre 2012 Zuritel S.p.A. Sindaco Supplente cessata Zurich Investments Life S.p.A. Sindaco Supplente cessata Presidente del Collegio Sindacale cessata Plus S.r.l. Sindaco Effettivo cessata Agusta 91 S.r.l. Sindaco Effettivo cessata Edilgiove 2000 S.r.l. Sindaco Effettivo cessata Saiseb Lavori S.r.l. Sindaco Effettivo cessata Reconsult S.p.A. Olympia Costruzioni S.r.l. Junior Residence S.p.A. Dott.ssa Emanuela De Marco Sindaco Supplente Link Pharm S.p.A. Presidente del Collegio Sindacale Partecipazione societaria: 2% Presidente del Collegio Sindacale cessata in essere cessata Per quanto a conoscenza della Società, nessuno dei membri del Collegio Sindacale ha, negli ultimi cinque anni, riportato condanne in relazione a reati di frode né è stato associato nell’ambito dell’assolvimento dei propri incarichi a procedure di bancarotta, amministrazione controllata o liquidazione né, infine, è stato soggetto a incriminazioni ufficiali e/o sanzioni da parte di autorità pubbliche o di regolamentazione (comprese le associazioni professionali designate) o di interdizioni da parte di un tribunale dalla carica di amministrazione, di direzione o di vigilanza dell’Emittente o dallo svolgimento di attività di direzione o di gestione di qualsiasi emittente. Non vi sono rapporti di parentela tra i membri del Collegio Sindacale, né tra questi e i membri del Consiglio di Amministrazione. 14.2 Conflitti di interessi dei membri del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale Alla Data del Prospetto, per quanto a conoscenza dell’Emittente, salvo quanto di seguito indicato, nessuno dei membri del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale si trova in situazione di potenziale conflitto di interessi nei confronti dell’Emittente. Al riguardo, si evidenzia che i membri degli organi di amministrazione e controllo dell’Emittente e delle società del Gruppo, nei casi di deliberazione e/o esecuzione di operazioni in potenziale conflitto di interessi e/o con parti correlate, sono tenuti all’osservanza sia delle applicabili disposizioni di legge, sia della Procedura Parti Correlate che della normativa di settore, volte a disciplinare fattispecie rilevanti sotto il profilo della sussistenza 154 di un interesse specifico al perfezionamento di un’operazione. Fermo quanto precede, alla Data del Prospetto, il Presidente Dott. Stefano Pighini detiene n. 380.000 azioni della Società, come riportato, con riferimento alla data del 31 dicembre 2013, nella Relazione sulla Remunerazione per l’anno 2013 a disposizione del pubblico sul Sito Internet della Società e qui inclusa mediante riferimento. L’Amministratore Delegato, Dott. Luigi Capello, detiene una partecipazione pari al 68,66% nel capitale sociale di LV.EN.; a tale riguardo si rinvia a quanto indicato nella Sezione Prima, Capitolo XVIII, Paragrafo 18.3 del Prospetto. Alla Data del Prospetto, l’Emittente non è a conoscenza di restrizioni concordate dai membri del Consiglio di Amministrazione per quanto riguarda la cessione entro un certo periodo di tempo dei titoli dell’Emittente da essi detenute in portafoglio. 155 CAPITOLO XV - REMUNERAZIONI E BENEFICI 15.1 Remunerazione e benefici a favore dei membri del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale per i servizi resi in qualsiasi veste L’Assemblea del 6 maggio 2013 ha approvato la remunerazione del Consiglio di Amministrazione per l’esercizio 2013, (con efficacia retroattiva al 1 gennaio 2013), determinandola in complessivi Euro 60.000,00, che il Consiglio di Amministrazione ha ripartito in conformità alla delibera già assunta il 29 dicembre 2012, e, più precisamente: • Euro 6.000,00 annui a favore del Presidente; • Euro 4.000,00 annui a favore di ciascuno degli altri Consiglieri. Il Consiglio di Amministrazione del 29 dicembre 2012, acquisito il parere favorevole del Collegio Sindacale ai sensi dell’art. 2389, terzo comma, c.c., ha determinato il compenso previsto per l’Amministratore Delegato, in ragione dell’incarico e del contenuto delle deleghe ad esso conferite, in complessivi Euro 30.000,00 annui. L’Assemblea del 30 aprile 2013 ha deliberato di mantenere i compensi dei Consiglieri invariati rispetto a quelli approvati il 6 maggio 2013, con riferimento all’esercizio 2014. La seguente tabella riporta i compensi corrisposti a qualsiasi titolo e sotto qualsiasi forma nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013 ai componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale. NOME Carica Stefano Pighini Presidente Cda Luigi Capello Amministratore Delegato e Vice Presidente Laura Pierallini Consigliere Livia Amidani Aliberti Consigliere Marina Lilli Consigliere Paolo Cellini Consigliere Roberto Magnifico Consigliere Ernesto Podestà1 Pietro Pongiglione1 Ugo Brunoni1 Periodo Scadenza 01/01/2013 Bilancio al (a) 31/12/2013 31/12/2014 01/01/2013 Bilancio al (a) 4.000 0 0 31/12/2013 31/12/2014 (iv) 30.000 0 0 01/01/2013 Bilancio al (a) 31/12/2013 31/12/2014 (i) 3.776 1.258 0 0 0 0 01/01/2013 (a) 4.000 0 0 31/12/2013 31/12/2014 01/01/2013 Bilancio al (a) 4.000 0 0 4.000 0 0 4.860 0 0 6.480 0 0 3.578 0 0 2.537 0 0 Bilancio al 31/12/2013 31/12/2014 01/01/2013 Bilancio al (a) 31/12/2013 31/12/2014 01/01/2013 Bilancio al (a) 31/12/2013 31/12/2014 Presidente del Collegio 01/01/2013 Bilancio al (b) Sindacale 06/05/2013 31/12/2012 01/01/2013 Bilancio al (b) Sindaco Effettivo 06/05/2013 31/12/2012 Sindaco Effettivo Benefici Altri non compensi monetari 6.000 0 0 Fisso 01/01/2013 156 Bilancio al (b) NOME Carica Periodo Scadenza Fisso Benefici Altri non compensi monetari 06/05/2013 31/12/2012 Giovanni Rebecchini2 Presidente del Collegio 06/05/2013 Bilancio al (a) Sindacale 31/12/2013 31/12/2015 (i) 7.613 1.841 0 0 0 0 06/05/2013 Bilancio al (a) 31/12/2013 31/12/2015 (i) 06/05/2013 Bilancio al (a) 0 5.238 5.075 0 0 0 20.363 0 0 31/12/2013 31/12/2015 (i) 1.337 0 0 95.593 0 20.363 Giovanni Crostarosa Guicciardi2 Sindaco Effettivo Benedetta Navarra2 Sindaco Effettivo (1) (2) Collegio sindacale in carica fino all’Assemblea del 6 maggio 2013. Collegio sindacale nominato dall’Assemblea del 6 maggio 2013. Per maggiori informazioni circa la remunerazione dei membri del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, si rinvia alla Relazione sulla Remunerazione per l’anno 2013, a disposizione del pubblico sul Sito Internet della Società. 15.2 Ammontare degli importi accantonati o accumulati dall’Emittente o dalla sua controllata per la corresponsione di pensioni, indennità di fine rapporto o benefici analoghi Alla Data del Prospetto, la Società e EnLabs non hanno accantonato alcun importo per la corresponsione di pensioni, indennità di fine rapporto o benefici analoghi a favore dei membri del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale. 157 CAPITOLO XVI - PRASSI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 16.1 Data di scadenza del periodo di permanenza nella carica attuale, se del caso, e periodo durante il quale la persona ha rivestito tale carica Il Consiglio di Amministrazione in carica alla Data del Prospetto, composto da n. 7 membri, rimarrà in carica fino all’approvazione del bilancio relativo all’esercizio che si chiuderà il 31 dicembre 2014. La seguente tabella indica, per ciascun amministratore in carica alla Data del Prospetto, la carica rivestita e la data a decorrere dalla quale ha assunto detta carica per la prima volta. QUALIFICA E RUOLO NOME Stefano Pighini Luigi Capello Paolo Cellini Maria Giuseppina Lilli Roberto Magnifico Livia Amidani Aliberti Laura Pierallini Presidente Vice Presidente e Amministratore Delegato Amministratore non esecutivo Amministratore non esecutivo Amministratore non esecutivo Amministratore indipendente* Amministratore indipendente* PRIMA CARICA 29 dicembre 2012 29 dicembre 2012 29 dicembre 2012 29 dicembre 2012 29 dicembre 2012 29 dicembre 2012 29 dicembre 2012 * Amministratore in possesso dei requisiti di indipendenza richiesti dal TUF e dal Codice di Autodisciplina. Il Collegio Sindacale, in carica alla Data del Prospetto, composto da n. 5 membri di cui n. 3 effettivi e n. 2 supplenti, è stato nominato dall’Assemblea ordinaria del 6 maggio 2013 e rimarrà in carica fino all’approvazione del bilancio relativo all’esercizio che si chiuderà il 31 dicembre 2015. La seguente tabella indica, per ciascun sindaco in carica alla Data del Prospetto, la carica rivestita e la data a decorrere dalla quale ha assunto detta carica per la prima volta. Qualifica Nome Prima Carica Presidente Giovanni Rebecchini 6 maggio 2013 Sindaco effettivo Benedetta Navarra 6 maggio 2013 Sindaco effettivo Giovanni Crostarosa Guicciardi 6 maggio 2013 Sindaco supplente Andrea Vesci 6 maggio 2013 Sindaco supplente Emanuela De Marco 6 maggio 2013 16.2 Contratti di lavoro stipulati dai membri degli organi di amministrazione, di direzione o di vigilanza con l’Emittente o con le società controllate che prevedono indennità di fine rapporto Alla Data del Prospetto, non è vigente alcun contratto di lavoro tra l’Emittente o le sue controllate e i membri del Consiglio di Amministrazione o del Collegio Sindacale che preveda un’indennità di fine rapporto. 158 16.3 Comitati interni al Consiglio di Amministrazione 16.3.1 Comitato Controllo e Rischi La Società non ha ritenuto necessario costituire il Comitato controllo e rischi in considerazione della sua ridotta complessità organizzativa. 16.3.2 Comitato per le Nomine e la Remunerazione Comitato per le nomine La Società non ha ritenuto necessario costituire il Comitato per le nomine in considerazione delle proprie ridotte dimensioni. Comitato per la remunerazione La Società non ha ritenuto necessario costituire il Comitato per la remunerazione in considerazione delle proprie ridotte dimensioni. 16.3.3 Comitato Operazioni con Parti Correlate In data 29 dicembre 2012 - in conformità al Regolamento Parti Correlate - il Consiglio di Amministrazione ha provveduto all’istituzione del Comitato Operazioni Parti Correlate, composto da n. 3 Consiglieri, di cui n. 1 non esecutivo, il Dott. Roberto Magnifico, e n. 2 non esecutivi e indipendenti, l’Avv. Laura Pierallini e la Dott.ssa Livia Amidani Aliberti e presieduto da quest’ultima. I compiti a esso affidati sono, tra l’altro, di: - esprimere un motivato parere non vincolante sull’interesse della Società al compimento di eventuali operazioni c.d. “di minore rilevanza” con parti correlate; - assistere l’Amministratore Delegato nella fase istruttoria e di trattative, nonché emettere un parere vincolante sull’interesse della Società al compimenti di eventuali operazioni c.d. “di maggiore rilevanza” con parti correlate. A tal fine il Comitato potrà farsi assistere da uno o più esperti indipendenti. Il funzionamento di tale organo è altresì disciplinato dall’art. 5 della “Procedura relativa alle operazioni con parti correlate”. In considerazione delle ridotte dimensioni della Società, il Consiglio di Amministrazione non ha ritenuto necessario nominare al proprio interno ulteriori Comitati. 16.4 Recepimento delle norme in materia di governo societario La corporate governance dell’Emittente è conforme alla normativa vigente (in particolare al Codice Civile, al TUF e al D.Lgs. 231/2001) e parzialmente coerente alle previsioni del Codice di Autodisciplina, tenuto conto che, in considerazione della sua ridotta complessità organizzativa, non ha istituito i comitati ivi previsti. L’Emittente ha adottato il Codice di Autodisciplina versione dicembre 2011, accessibile al pubblico sul sito internet di Borsa Italiana (www.borsaitaliana.it), quale punto di riferimento per un’efficace struttura di corporate governance. 159 Si segnala, altresì, che: - in ottemperanza all’art. 115-bis del TUF è stato istituito, a far data dal 28 novembre 2006, il “Registro delle persone che hanno accesso a informazioni privilegiate” (di seguito “Registro”), in cui sono iscritte le persone che hanno accesso ad informazioni rilevanti o privilegiate; - il Consiglio di Amministrazione, in data 29 dicembre 2012, previo parere non vincolante del Collegio Sindacale e previa verifica dei requisiti di professionalità, ha nominato la Dott.ssa Francesca Bartoli CFO della Società e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari; - il Consiglio di Amministrazione ha approvato in data 18 marzo 2014 il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del D.Lgs. 231/2001 e il Codice Etico (pubblicati – quanto al Modello, nella sola parte generale – sul Sito Internet della Società nella sezione “Governance”), in sostituzione di quello precedentemente adottato dall’allora Le Buone Società S.p.A. nel maggio 2010. Il compito di vigilare sul funzionamento e l’osservanza del Modello e di curarne l’aggiornamento è affidato all’Organismo di Vigilanza Monocratico nella persona dell’Avvocato Francesco Saverio Giusti, un professionista esterno. - il Consiglio di Amministrazione ha adottato con delibera del 16 ottobre 2013, la “Procedura in materia di internal dealing per la disciplina degli obblighi informativi e comportamentali in capo ai soggetti rilevanti e alla Società” (disponibile sul Sito Internet); - il Consiglio di Amministrazione ha adottato con delibera del 16 ottobre 2013, la “Procedura per la gestione ed il trattamento delle informazioni privilegiate e per la diffusione dei comunicati e delle informazioni al pubblico” (disponibile sul Sito Internet). Si segnala che il soggetto incaricato dalla Società della gestione dei rapporti con gli Azionisti, con gli investitori e, in generale, con gli stakeholders è il Dottor Andrea Mantero, Investor Relator della Società; - in data 16 ottobre 2013 il Consiglio di Amministrazione ha adottato, altresì, in ottemperanza a quanto richiesto dalla vigente normativa, la “Procedura relativa alle operazioni con parti correlate”, che ha sostituito il precedente “Regolamento interno delle procedure inerenti le operazioni con parti correlate”, adottato il 12 marzo 2010. In data 18 marzo 2014 il Consiglio di Amministrazione ha provveduto alla revisione della predetta procedura, disponibile sul Sito Internet nella sezione “Governance”; - il 26 luglio 2013 il Consiglio di Amministrazione, in considerazione della limitata complessità organizzativa della Società, ha deliberato di affidare il ruolo di responsabile della funzione di internal audit (c.d. “Internal auditor”) a un consulente esterno, il Dott. Cristiano Cavallari, del quale sono stati verificati i requisiti di professionalità, indipendenza e organizzazione anche da parte del Collegio Sindacale. Per ulteriori informazioni si rinvia alla Relazione sul governo societario e sugli assetti proprietari per l’anno 2013, a disposizione del pubblico sul Sito Internet. 160 CAPITOLO XVII - DIPENDENTI 17.1 Numero dipendenti Alla Data del Prospetto Informativo i dipendenti del Gruppo sono n. 6. Il Gruppo si avvale inoltre della collaborazione di: - n. 3 professionisti che hanno la responsabilità delle seguenti aree aziendali: segreteria societaria, CFO e comunicazione/eventi; di n. 6 risorse tra tirocinanti e lavoratori a progetto; n. 2 membri del Consiglio di Amministrazione di EnLabs con la responsabilità delle seguenti aree aziendali: Acceleratore e Chief Operating Officer. Nel 2013 e alla Data del Prospetto la media dei lavoratori temporanei è pari a n. 3 risorse. L’organigramma del Gruppo è rappresentato nella figura sotto riportata: 17.2 Partecipazioni azionarie e stock option Alla Data del Prospetto, la Società non ha adottato alcun piano di stock option o simili piani di incentivazione a base azionaria. A tale data, il Presidente Dott. Stefano Pighini detiene n. 380.000 azioni (post raggruppamento) della Società. L’Amministratore Delegato Dott. Luigi Capello detiene una partecipazione pari a 68,66% del capitale sociale di LV.EN., azionista di controllo dell’Emittente; a tale riguardo si rinvia a quanto indicato nella Sezione Prima, Capitolo XVIII, Paragrafo 18.3 del Prospetto. 161 Fatta eccezione per quanto sopra indicato, alla Data del Prospetto, per quanto a conoscenza della Società, nessuno degli altri membri del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale dell’Emittente possiede azioni LVG. 17.3 Altri accordi di partecipazione dei dipendenti al capitale dell’Emittente Alla Data del Prospetto, non vi sono accordi di partecipazione dei dipendenti al capitale dell’Emittente. 162 CAPITOLO XVIII - PRINCIPALI AZIONISTI 18.1 Azionisti che detengono partecipazioni superiori al 2% del capitale sociale dell’Emittente Secondo le risultanze del libro soci dell’Emittente, integrate dalle comunicazioni pervenute ai sensi dell’articolo 120 del TUF, e dalle informazioni a disposizione della stessa, alla Data del Prospetto, i seguenti soggetti possiedono direttamente o indirettamente una partecipazione superiore al 2% del capitale sociale di LVG: N. AZIONI AZIONISTA 1 2 3 Luigi Capello, indirettamente tramite LV EN Holding S.r.l. * Stefano Pighini Sironi Lucia % SUL CAPITALE 5.653.334 53,08% 380.000 319.900 3,57% 3,00% * L’Amministratore Delegato dell’Emittente, Dott. Luigi Capello, detiene il 68,66% del capitale di LV.EN. 18.2 Diritti di voto diversi in capo ai principali azionisti Alla Data del Prospetto, l’Emittente ha emesso esclusivamente azioni ordinarie e non sono state emesse azioni portatrici di diritti di voto o di altra natura diverse dalle azioni ordinarie. 18.3 Indicazione dell’eventuale soggetto controllante Alla Data del Prospetto, il soggetto controllante l’Emittente ai sensi dell’art. 93 del TUF (per il tramite di LV.EN., in cui detiene una partecipazione pari a 68,66% del capitale sociale) è il Dott. Luigi Capello, Amministratore Delegato della Società. LV.EN., azionista di riferimento dell’Emittente, detiene il 53,08% del capitale della Società. 18.4 Accordi che possono determinare una variazione dell’assetto di controllo dell’Emittente Alla Data del Prospetto non sono noti accordi dalla cui attuazione potrebbero scaturire a una data successiva una variazione dell’assetto di controllo dell’Emittente. 163 CAPITOLO XIX - OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE Nel corso degli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013, al 31 dicembre 2012 e sino alla Data del Prospetto, l’Emittente ha intrattenuto rapporti di varia natura con altre società del Gruppo (operazioni infragruppo) sia con soggetti che, alla Data del Prospetto, risultano essere parti correlate, così come individuati sulla base dei principi stabiliti dallo IAS 24 (ulteriori parti correlate). Le parti correlate del Gruppo LVG, individuate ai sensi del suddetto principio contabile internazionale IAS 24, comprendono: - le società controllanti; - le società controllate; - le società collegate; - le società a controllo congiunto (joint venture); - le società che, avendo rapporti di partecipazione, diretta o indiretta, al capitale sociale dell’Emittente, di sue controllate e joint-venture e di sue controllanti, è presumibile possano esercitare un’influenza rilevante. In particolare si presume, oggettivamente, di essere in presenza di influenza rilevante nel caso in cui il soggetto detenga una partecipazione superiore al 10% oppure nel caso in cui vi sia la contemporanea presenza del possesso di una partecipazione superiore al 5% e la stipulazione di contratti che generino transazioni nell’esercizio per un ammontare pari ad almeno il 5% del fatturato (tali società sono denominate dall’Emittente “altre parti correlate”); - amministratori, sindaci, dirigenti con responsabilità strategiche e gli stretti familiari. Il Consiglio di Amministrazione, previo parere favorevole del Comitato Operazioni con Parti Correlate, il 16 ottobre 2013 ha approvato, in sostituzione del “Regolamento interno delle procedure inerenti le operazioni con parti correlate” approvato il 12 marzo 2010, la Procedura Parti Correlate, successivamente aggiornata il 18 marzo 2014. Tale procedura è a disposizione del pubblico sul Sito Internet della Società. Si precisa che, pur potendo la Società essere qualificata come “società di minori dimensioni” ai sensi del Regolamento Parti Correlate non si è avvalsa della facoltà di adottare una “procedura semplificata”. Per agevolare l’identificazione delle Parti Correlate, così come previsto dall’art. 6 della Procedura Parti Correlate, la Società ha istituito un apposito registro, compilato sulla base delle dichiarazioni rese periodicamente dalle stesse alla Segreteria societaria dell’Emittente e ogni qualvolta vengano comunicate delle variazioni. La procedura prevede inoltre che i soggetti controllanti e gli altri soggetti di cui all’art. 114 del TUF, che siano Parti Correlate della Società, forniscano a quest’ultima le informazioni necessarie al fine di consentire l’identificazione delle Parti Correlate e delle Operazioni con le medesime. La Procedura Parti Correlate definisce il suo ambito di applicazione e identifica, tra l’altro, le Parti Correlate e le Operazioni con Parti Correlate, distinguendo tra quelle di Maggiore e Minore Rilevanza, disciplinando la procedura per la loro gestione. Il Consiglio di Amministrazione nella riunione tenutasi il 29 dicembre 2012, dopo aver verificato la sussistenza dei requisiti di indipendenza in capo alla Dott.ssa Livia Amidani Aliberti e all’Avv. Laura Pierallini, ha provveduto alla loro nomina quali membri del Comitato per le Operazioni con Parti 164 Correlate, in quanti Consiglieri non esecutivi ed indipendenti, unitamente al Dott. Roberto Magnifico, Consigliere non esecutivo. I rapporti con parti correlate relativi agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013 e al 31 dicembre 2012 sono indicate nei bilanci relativi agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013 e al 31 dicembre 2012 assoggettati a revisione contabile. Detti documenti sono inclusi mediante riferimento ai sensi dall’articolo 11 della Direttiva 2003/71/CE e dell’articolo 28 del Regolamento (CE) 809/2004. L’Emittente ha intrattenuto e intrattiene tuttora rapporti di natura commerciale con parti correlate. La Società riceve servizi logistici, tecnologici e di supporto da EnLabs. La Società, in data 7 gennaio 2013, ha concluso un contratto di co-working con EnLabs mediante il quale la controllata, a fronte a di un corrispettivo omnicomprensivo di Euro 2.500,00 mensili, mette a disposizione dell’Emittente parte delle attrezzature e degli spazi dell’Acceleratore (presso la Stazione Termini di Roma, e di cui al predetto accordo joint venture concluso da EnLabs con la Luiss). L’importo pattuito è in linea alle condizioni applicate dall’Acceleratore agli altri soggetti ospitati in co-working nei predetti spazi. L’Emittente nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013 - acquisito il parere favorevole del Comitato per le Operazioni con Parti Correlate (supportato dalla perizia redatta dall’esperto indipendente Prof. Giovanni Fiore) - ha posto in essere una sola operazione di maggiore rilevanza con parti correlate: l’acquisizione della totalità delle quote di LVenture S.r.l. (partecipata al 70% dall’Amministratore Delegato dell’Emittente, Dott. Luigi Capello, al 20% da Myung Ja Kwon - moglie del Dott. Luigi Capello - e al 10% da Giovanni Gazzola) per complessivi Euro 224.000,00 e del credito maturato dai Soci di LVenture S.r.l. nei confronti di quest’ultima al 30 aprile 2013 pari a complessivi Euro 1.454.000,00 per un totale di Euro 1.678.000,00. L’operazione era inoltre qualificabile come “operazione di maggiore rilevanza” posto che il c.d. “Indice di rilevanza del controvalore” (come definito nell’Allegato 3 al Regolamento Parti Correlate) era superiore al 5%. Pertanto, in conformità all’articolo 5 e all’Allegato 4 del Regolamento Parti Correlate è stato predisposto dall’Emittente il Documento Informativo pubblicato sul Sito Internet in data 29 maggio 2013. A giudizio dell’Emittente, le operazioni con parti correlate realizzate negli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013 e al 31 dicembre 2012 sono state poste in essere a condizioni in linea con quelle di mercato. Rispetto a quanto già indicato nella Resoconto Intermedio Marzo 2014 (incluso mediante riferimento ai sensi dall’articolo 11 della Direttiva 2003/71/CE e dell’articolo 28 del Regolamento (CE) 809/2004), relativamente ai i rapporti verso parti correlate dell’Emittente e del Gruppo, si registra la seguente variazione: - versamento Seed in data 22 maggio 2014 per Euro 49.000,00 (a fronte della sottoscrizione di una quota pari al 3,27% del capitale sociale), a favore di Netlex S.r.l., Start-up (reperita sul mercato e non riveniente da Programmi di Accelerazione) nella quale il Consigliere Dott. Roberto Magnifico detiene una partecipazione di minoranza attualmente pari al 26,25% del capitale sociale della Startup stessa che, all’esito dell’operazione di aumento di capitale in corso, si ridurrà al 21,73%. Pur trattandosi di un’operazione esente dalla Procedura Parti Correlate (essendo di valore inferiore a 165 50.000,00) la stessa, a fini prudenziali, è stata comunque oggetto di una verifica sulla sua correttezza procedurale e sostanziale da parte del Comitato OPC in data 17 febbraio 2014. Si segnala che, l’operazione di cui sopra è stata effettuata alle stesse condizioni alle quali FILAS, parte terza, ha assunto l’impegno alla sottoscrizione, a seguito di trattative dirette con Netlex S.r.l., di una quota del 14% del capitale sociale della Start-up. Rispetto a quanto già indicato nella Resoconto Intermedio Marzo 2014 l’Emittente non ha posto in essere operazioni di maggiore rilevanza con parti correlate. Di seguito viene fornita una sintesi delle informazioni relative all’operatività con parti correlate mediante inclusione per riferimento del Bilancio Consolidato 2013 e del Bilancio Individuale 2012. A) Situazione patrimoniale e finanziaria dell’Emittente ATTIVO (in migliaia di euro) Bilancio Consolidato 31.12.2013 ATTIVITA’ NON CORRENTI Immobilizzazioni immateriali Partecipazioni e altre attività finanziarie Altre attività finanziarie non correnti TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI ATTIVITA' CORRENTI Altri crediti e attività correnti Disponibilità liquide e mezzi equivalenti32 TOTALE ATTIVITA' CORRENTI TOTALE ATTIVO PASSIVO (in migliaia di euro) 67 2.722 230 3.019 0 17 1.386 1.404 4.423 Bilancio Consolidato 31.12.2013 PATRIMONIO NETTO Capitale sociale Riserva da sovrapprezzo azioni Riserva legale Riserva straordinaria e altre riserve Utile (perdita) del periodo TOTALE PATRIMONIO NETTO PASSIVITA' NON CORRENTI TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI PASSIVITA' CORRENTI Debiti commerciali Altri debiti e passività correnti TOTALE PASSIVITA' CORRENTI TOTALE PASSIVO 32 3.954 773 0 354 -836 4.246 0 0 0 168 9 177 4.423 Rappresenta la liquidità esistente sui conti correnti dell’Emittente e di EnLabs. 166 di cui con parti correlate Bilancio Individuale 31.12.2012 67 1.400 211 0 0 -1.678 di cui con parti correlate 0 0 0 0 0 2 44 46 46 Bilancio Individuale 31.12.2012 0 0 0 0 0 0 0 0 0 di cui con parti correlate 120 0 0 1.401 -1.525 -4 0 0 0 46 4 50 46 0 0 0 0 0 0 di cui con parti correlate 0 0 0 0 0 0 0 0 0 B) Conto economico complessivo dell’Emittente CONTO ECONOMICO (in migliaia di euro) di cui con parti correlate Bilancio Consolidato 31.12.2013 Ricavi Costo del personale Altri costi operativi Svalutazioni e ammortamenti Utile (perdita) della gestione ordinaria Svalutazione partecipazioni Utile (perdita) operativo Proventi (Oneri) finanziari e straordinari Utile (perdita) prima delle imposte Utile (perdita) dell'esercizio 0 -65 -652 -10 -727 -50 -777 -58 -836 -836 di cui con parti correlate Bilancio Individuale 31.12.2012 0 -5 -298 -1.188 -1.491 0 -1.491 -34 -1.525 -1.525 0 -32 0 0 0 0 0 -57 0 38 C) Rendiconto finanziario dell’Emittente RENDICONTO FINANZIARIO (in migliaia di euro) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio del periodo33 Risultato prima delle imposte Rivalutazioni/Svalutazioni di partecipazioni Flusso monetario generato dalla gestione reddituale (Aumento) diminuzione delle attività a breve: crediti verso clienti e società del Gruppo crediti verso altri e altre attività Aumento (diminuzione) delle passività a breve: debiti verso fornitori e società del Gruppo debiti verso altri e altre passività Flusso monetario netto generato/(assorbito) da attività operativa Investimenti in immobilizzazioni: finanziarie (partecipazioni) Effetto netto da fusione Flusso monetario netto generato/(assorbito) da attività di investimento Aumento di capitale sociale Variazione valutazione fair value partecipazioni Flusso monetario netto generato/(assorbito) da attività di finanziamento Flusso monetario complessivo Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine del periodo34 33 34 Rappresenta la liquidità esistente sui conti correnti dell’Emittente e di EnLabs. Rappresenta la liquidità esistente sui conti correnti dell’Emittente e di EnLabs. 167 Bilancio Consolidato 31.12.2013 44 -836 50 50 di cui con parti correlate 0 Bilancio Individuale 31.12.2012 45 -1.525 0 0 di cui con parti correlate 0 -230 -15 -211 0 0 1.569 0 1.467 0 127 0 0 0 -44 0 0 -119 1.525 -2.772 0 -1.400 0 0 0 -67 -67 0 0 0 0 0 0 0 0 0 -2.839 4.731 354 5.085 1.342 0 -1 1.386 44 Si segnala che, ad eccezione dell’operazione di integrazione aziendale di LVenture S.r.l. nell’Emittente, le ulteriori operazioni con parti correlate sopra indicate hanno una incidenza trascurabile sui conti del Gruppo e dell’Emittente. 168 CAPITOLO XX - INFORMAZIONI FINANZIARIE RIGUARDANTI LE ATTIVITÀ E LE PASSIVITÀ, LA SITUAZIONE FINANZIARIA E I PROFITTI E LE PERDITE DELL’EMITTENTE 20.1 Informazioni finanziarie relative agli esercizi passati Il Prospetto Informativo, essendo l’Emittente una piccola/media impresa con capitalizzazione di mercato ridotta, è stato redatto, quanto alla Sezione Prima, secondo lo schema proporzionato di cui all’Allegato XXV al Regolamento 809/2004/CE; lo schema proporzionato di cui all’Allegato XXV prevede, tra l’altro, che si riportino nel Prospetto le informazioni finanziarie relative agli ultimi due esercizi. Sono di seguito riportate alcune informazioni economiche, patrimoniali e finanziarie consolidate del Gruppo, relative agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013 e individuale con riferimento al 2012, nonché per i trimestri chiusi al 31 marzo 2014 e 2013. Tali informazioni sono state tratte dal Bilancio Consolidato 2013, dal Bilancio Individuale 2012 e dal Resoconto Intermedio Marzo 2014. Le informazioni economiche e patrimoniali di cui al presente Capitolo sono state estratte dalle seguenti relazioni finanziarie: 1) il Resoconto Intermedio Marzo 2014, predisposto in applicazione del D. Lgs. 28 febbraio 2005 n. 38, che è stato redatto secondo i principi contabili internazionali emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB), omologati dall’Unione Europea e introdotti nel nostro ordinamento con le disposizioni di cui al suddetto D. Lgs. n. 38/2005. Tale Resoconto non comprende pertanto tutte le informazioni richieste dal bilancio annuale e deve essere letto unitamente al Bilancio Consolidato 2013. Si segnala che il Resoconto Intermedio Marzo 2014 contiene il conto economico consolidato al 31 marzo 2013, che è stato predisposto con dati riesposti al solo fine di tenere conto degli effetti della fusione di LVenture S.r.l. (società interamente controllata) nell’Emittente, intervenuta in data 2 ottobre 2013 e con effetti contabili a far data dal 1 gennaio 2013. Tali informazioni finanziarie sono state predisposte ai soli fini comparativi, ed in base ai principi contabili applicati uniformemente dall’Emittente nel Bilancio Consolidato 2013. Il Resoconto Intermedio Marzo 2014 non è stato esaminato della Società di Revisione; 2) il Bilancio Consolidato 2013 che è stato redatto in conformità ai principi contabili internazionali (IAS/IFRS) emessi dall’International Accounting Standards Board (“IASB”) e omologati dall’Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D. Lgs. n. 38/2005, ivi incluse tutte le interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretations Committee (“IFRIC”), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (“SIC”). Tali dati sono stati assoggettati a revisione contabile da parte della Società di Revisione, che ha emesso la propria relazione in data 4 aprile 2014; 3) il Bilancio Individuale 2012 che è stato redatto in conformità ai principi contabili internazionali (IAS/IFRS) emessi dall’International Accounting Standards Board (“IASB”) e omologati dall’Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D. Lgs. n. 169 38/2005, ivi incluse tutte le interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretations Committee (“IFRIC”), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (“SIC”). Tali dati sono stati assoggettati a revisione contabile da parte della società di revisione, che ha emesso la propria relazione in data 5 aprile 2013. L’Emittente si avvale del regime di inclusione mediante riferimento dei documenti sopra indicati ai sensi dell’art. 11 della Direttiva 2003/71/CE e dell’art. 28 del Regolamento 809/2004/CE nel Capitolo IX (“Resoconto della situazione gestionale e finanziaria”), Capitolo X (“Risorse finanziarie”) e Capitolo XX (“Informazioni finanziarie riguardanti le attività e le passività, la situazione finanziaria e i profitti e le perdite dell’Emittente”) della Sezione Prima del Prospetto Informativo. Tali documenti sono stati pubblicati e depositati presso la Consob e sono a disposizione del pubblico sul Sito Internet, nonché presso la sede dell’Emittente e Borsa Italiana. L’Emittente ha ritenuto di omettere le informazioni finanziarie riferite ai dati individuali della Società ritenendo che le stesse non forniscano elementi aggiuntivi significativi rispetto a quelle consolidate del Gruppo. Il Bilancio Consolidato 2013 e il Bilancio Individuale 2012, con le relative relazioni della società di revisione, oltre al Resoconto Intermedio Marzo 2014 sono inclusi mediante riferimento ai sensi dell’articolo 11 della Direttiva 2003/71/CE e dell’articolo 28 del Regolamento (CE) 809/2004 e sono disponibili sul Sito Internet, nonché presso la sede dell’Emittente. 20.1.1 Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata Resoconto Intermedio 31/03/2014 STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO (valori espressi in migliaia di Euro) Bilancio Consolidato 31/12/2013 Bilancio Individuale 31/12/2012 ATTIVO ATTIVITA' NON CORRENTI Immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature 105 111 0 73 67 0 2.402 2.062 0 Crediti e altre attività non correnti 175 177 0 Imposte anticipate 183 179 0 2.938 2.595 0 0 0 0 67 84 0 0 0 0 113 110 2 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti35 1.003 1.406 44 TOTALE ATTIVITA' CORRENTI (B) 1.183 1.600 46 Avviamento e altre attività immateriali Titoli e partecipazioni disponibili per la vendita TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI (A) ATTIVITA' CORRENTI Crediti commerciali Attività finanziarie correnti Altri crediti e attività correnti 35 Rappresenta la liquidità esistente sui conti correnti dell’Emittente e di EnLabs. 170 Resoconto Intermedio 31/03/2014 4.121 Bilancio Consolidato 31/12/2013 4.195 Bilancio Individuale 31/12/2012 46 3.954 3.954 120 354 1.127 1.401 Utili (perdite) portati a nuovo -350 0 0 Risultato netto -208 -1.123 -1.525 3.750 3.958 -4 0 0 0 3.750 3.958 -4 Debiti verso banche non correnti 0 0 0 Altre passività finanziarie non correnti 0 0 0 Altre passività non correnti 4 1 0 Fondi per rischi e oneri 0 0 0 Fondi per benefici a dipendenti 0 0 0 Imposte differite passive 0 0 0 TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI (D) 4 1 0 Debiti verso banche correnti 0 0 0 Altre passività finanziarie correnti 0 0 0 353 222 46 2 0 0 11 15 4 366 237 50 4.121 4.195 46 STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO (valori espressi in migliaia di Euro) TOTALE ATTIVO (A+B) PASSIVO PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO Capitale sociale Altre riserve TOTALE PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO TOTALE PATRIMONIO NETTO DI TERZI TOTALE PATRIMONIO NETTO (C ) PASSIVITA' NON CORRENTI PASSIVITA' CORRENTI Debiti commerciali Debiti tributari Altre passività correnti TOTALE PASSIVITA' CORRENTI (E) TOTALE PATRIMONIO NETTO e PASSIVITÀ (C+D+E) 20.1.2 Prospetto del conto economico consolidato CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO (valori espressi in migliaia di Euro) Ricavi e proventi diversi Resoconto Intermedio 31/03/2014 130 Bilancio Consolidato 2013 38 174 31/03/2013 riesposti Bilancio Individuale 2012 0 -196 -98 -743 -289 Costi del personale -58 -48 -150 -5 Altri costi operativi -86 -147 -424 -8 -210 -254 -1.144 -303 -6 0 -10 0 Costi per servizi Margine operativo lordo Ammortamenti e perdite di valore di cespiti 171 CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO (valori espressi in migliaia di Euro) Resoconto Intermedio 31/03/2014 31/03/2013 riesposti Bilancio Consolidato 2013 Bilancio Individuale 2012 0 0 0 0 Accantonamenti e svalutazioni 0 0 -10 -1.188 Rettifiche di valore su partecipazioni 0 0 -54 0 Risultato operativo -216 -254 -1.218 -1.491 Proventi finanziari 0 3 13 38 Oneri finanziari 0 0 -1 -3 Proventi straordinari 7 0 17 1 Oneri straordinari 0 0 -113 -70 -210 -252 -1.302 -1.525 2 0 179 0 -208 -252 -1.123 -1.525 0 0 0 0 -208 -252 -1.123 -1.525 -0,0195 -0,0237 -0,1055 -0,1432 Bilancio Consolidato riesposti 31/12/2013 -252 -1.123 Bilancio Individuale 31/12/2012 -1.525 Ammortamenti e perdite di valore di attività imm.li Risultato prima delle imposte Imposte sul reddito Risultato prima delle interessenze di terzi Interessenze di terzi Risultato netto di Gruppo Risultato per azione (in euro) 20.1.3 Prospetto del conto economico complessivo consolidato CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO (valori espressi in migliaia di Euro) Risultato prima delle interessenze di terzi Resoconto Intermedio 31/03/2014 -208 31/03/2013 Altre componenti reddituali al netto delle imposte - Effetto da valutazione della Partecipazione AFS 0 0 354 0 Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 0 0 354 0 -208 -252 -769 -1.525 0 0 0 0 -208 -252 -769 -1.525 Redditività complessiva Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi Redditività consolidata complessiva di pertinenza del Gruppo 20.1.4 Rendiconto finanziario consolidato RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO (valori espressi in migliaia di Euro) Risultato prima delle interessenze di terzi Ammortamenti immateriali e materiali Accantonamenti e svalutazioni Proventi finanziari Oneri finanziari Proventi straordinari 172 Resoconto Intermedio 31/03/2014 -208 6 0 0 0 -7 Bilancio Consolidato 31/12/2013 -1.123 10 64 -13 1 -17 Bilancio Individuale 31/12/2012 -1.525 0 0 0 0 0 0 -4 16 135 15 -4 0 -50 Bilancio Consolidato 31/12/2013 113 -179 -84 176 -368 10 0 -1.409 0 -122 0 0 -340 -13 -353 -67 -2.062 -76 -2.326 0 0 0 0 0 -1 0 0 0 0 0 13 0 5.085 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 5.097 0 -403 1.362 -1 E Disponibilità liquide all'inizio del periodo36 1.406 44 45 F Disponibilità liquide alla fine del periodo (D+E)37 1.003 1.406 44 RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO (valori espressi in migliaia di Euro) Oneri straordinari Imposte differite attive Variazione crediti commerciali Variazione debiti commerciali Variazione altri crediti Variazione altri debiti Variazione fondi del personale e altri fondi A Flusso netto generato/assorbito da attività operative Incremento in immobilizzazioni materiali Incremento in immobilizzazioni immateriali Variazioni di partecipazioni Altre variazioni Flusso netto generato/assorbito da attività d'investimento B Oneri finanziari Proventi finanziari Variazione dei finanziamenti attivi Altre variazioni del patrimonio netto Variazione dei debiti finanziari verso controllanti Variazioni debiti verso banche e altre passività finanziarie correnti Variazioni debiti verso banche e altre passività finanziarie non correnti Flusso netto generato/assorbito da attività di C finanziamento Flusso di cassa complessivo generato/(assorbito) del D periodo (A+B+C) 36 37 Rappresenta la liquidità esistente sui conti correnti dell’Emittente e di EnLabs. Rappresenta la liquidità esistente sui conti correnti dell’Emittente e di EnLabs. 173 Resoconto Intermedio 31/03/2014 Bilancio Individuale 31/12/2012 0 68 1.500 0 -39 -5 0 -1 20.1.5 Prospetto delle variazioni di patrimonio netto consolidato Capitale Patrimonio netto del Gruppo al 31.03.2014 Emissioni azioni nuove Altre variazioni Operazioni sul patrimonio netto Variazioni di riserve Riserve Dividendi e altre destinazioni Variazioni dell'esercizio Redditività complessiva al 31.03.2014 Allocazione risultato di esercizio Esistenze al 01.01.2014 Modifiche ai saldi di apertura 2014 Esistenze al 31.12.2013 Per il periodo 31 dicembre 2013 - 31 marzo 2014, in Euro migliaia: 3.954 0 3.954 0 0 0 0 0 0 3.954 Sovrapprezzo emissioni 773 0 773 -773 0 0 0 0 0 0 Rival. Partecipazioni al fair value 354 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 -350 0 0 0 0 0 -350 Utile (Perdita) di esercizio -1.123 0 -1.123 1.123 0 0 0 0 -208 -208 Patrimonio netto complessivo 3.958 0 3.605 0 0 0 0 0 -208 3.397 Patrimonio netto del Gruppo 3.958 0 3.605 0 0 0 0 0 -208 3.397 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Utile (Perdita) di esercizi precedenti Patrimonio netto di terzi Capitale Sovrapprezzo emissioni Altre variazioni Emissioni azioni nuove Variazioni di riserve Operazioni sul patrimonio netto Patrimonio netto del Gruppo al 31.12.2013 Variazioni dell'esercizio Dividendi e altre destinazioni Riserve Redditività complessiva al 31.12.2013 Allocazione risultato di esercizio Esistenze al 01.01.2013 Modifiche ai saldi di apertura 2013 Esistenze al 31.12.2012 Per il periodo 31 dicembre 2012 - 31 dicembre 2013, in Euro migliaia: 120 0 120 0 0 0 3.834 0 0 3.954 1.401 0 1.401 -1.401 0 0 773 0 0 773 Rival. Partecipazioni al fair value 0 0 0 0 0 0 0 354 0 354 -193 0 -193 1.401 0 0 0 0 -1.123 -1.123 Patrimonio netto complessivo 1.328 0 1.328 0 0 0 4.607 354 -1.123 3.958 Patrimonio netto del Gruppo 1.328 0 1.328 0 0 0 4.607 354 -1.123 3.958 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Utile (Perdita) di esercizio Patrimonio netto di terzi Capitale Sovrapprezzo emissioni Altre variazioni Emissioni azioni nuove Variazioni di riserve Operazioni sul patrimonio netto Patrimonio netto del Gruppo al 31.12.2012 Variazioni dell'esercizio Dividendi e altre destinazioni Riserve Redditività complessiva al 31.12.2012 Allocazione risultato di esercizio Esistenze al 01.01.2012 Modifiche ai saldi di apertura 2012 Esistenze al 31.12.2011 Per il periodo 31 dicembre 2011 - 31 dicembre 2012, in Euro migliaia: 2.219 0 2.219 0 0 0 0 -2.099 0 120 0 0 0 0 0 1.401 0 0 0 1.401 -708 0 -708 708 0 0 0 0 0 0 10 0 10 -10 0 0 0 0 0 0 Riserve: a) di utili b) altre 174 Rival. Partecipazioni al fair value Utile (Perdita) di esercizio Patrimonio netto complessivo 20.2 0 0 0 -1.333 0 189 0 0 0 -1.333 0 189 698 0 0 0 0 0 1.401 Altre variazioni Emissioni azioni nuove Variazioni di riserve Operazioni sul patrimonio netto Patrimonio netto del Gruppo al 31.12.2012 Redditività complessiva al 31.12.2012 Variazioni dell'esercizio Dividendi e altre destinazioni Riserve Esistenze al 01.01.2012 Modifiche ai saldi di apertura Esistenze al 31.12.2011 2012 Allocazione risultato di esercizio 0 0 0 0 0 -193 -193 0 -2.099 -193 1.328 Informazioni finanziarie Successivamente all’approvazione del Bilancio Consolidato 2013 non sono intervenute variazione significative ai sensi del Regolamento 809/2004/CE, ossia operazioni che abbiano comportato una variazione superiore al 25% di uno o più degli indicatori delle dimensioni dell’Emittente, fatta eccezione per l’Aumento di Capitale. Al fine di dar conto degli effetti del “considerevole cambiamento generale della situazione” connesso all’Offerta si segnala che i proventi attesi dall’Aumento di Capitale (in caso di sua integrale sottoscrizione) verranno allocati come segue: in Euro migliaia 4.970 -457 4.513 Aumento di Capitale Costi relativi all’operazione (inclusivi di IVA) Flusso di cassa positivo Da allocare: Capitale Sociale Riserva di sovrapprezzo azioni Totale 2.485 2.028 4.513 I fondi raccolti mediante l’Offerta verranno depositati presso primari istituti di credito fino all’utilizzo previsto dal Piano Industriale. Per ulteriori informazioni si veda la Sezione Prima, Capitolo XIII del Prospetto Informativo. Di seguito si riportano gli effetti proforma dell’Aumento di Capitale sullo stato patrimoniale consolidato ed il conto economico consolidato al 31 dicembre 2013. In particolare, ipotizzando l’integrale sottoscrizione dell’Aumento di Capitale al 31 dicembre 2013, il Bilancio Consolidato 2013 evidenzierebbe un incremento delle disponibilità liquide per Euro 4.513 mila, un incremento del capitale sociale per Euro 2.485 mila ed un incremento della riserva di sovraprezzo per Euro 2.028 mila. La generazione per l’anno 2013 di proventi finanziari per circa Euro 68 mila e l’iscrizione negli altri crediti per detti proventi finanziari. 20.3 Revisione delle informazioni finanziarie annuali 20.3.1 Revisione delle informazioni riguardanti gli esercizi passati Il Bilancio Individuale 2012 è stato assoggettato a revisione contabile da parte di Mazars S.p.A., che ha 175 emesso le proprie relazioni in data 5 aprile 2013 senza rilievi. Il Bilancio Consolidato 2013 è stato assoggettato a revisione contabile dalla Società di Revisione, che ha emesso le proprie relazioni in data 4 aprile 2014, senza rilievi. 20.3.2 Altre informazioni contenute nel Prospetto Informativo sottoposte a revisione contabile In conformità a quanto previsto dal punto 13.2 dell’Allegato XXV al Regolamento 809/2004/CE, la Società di Revisione ha emesso in data 7 luglio 2014 una relazione sui dati previsionali riportati nel Capitolo XIII, Sezione Prima del Prospetto Informativo, allegata in Appendice al Prospetto Informativo. 20.3.3 Indicazione di informazioni finanziarie contenute nel Prospetto Informativo non estratte dai bilanci assoggettati a revisione contabile Il Prospetto Informativo contiene informazioni finanziarie non estratte dai bilanci assoggettati a revisione contabile, quali quelle di cui al Resoconto Intermedio Marzo 2014. 20.4 Data delle ultime informazioni finanziarie Le ultime informazioni finanziarie contenute nel presente Capitolo XX si riferiscono al Resoconto Intermedio Marzo 2014. 20.5 Informazioni finanziarie infrannuali e altre informazioni finanziarie Il Prospetto Informativo contiene informazioni finanziarie infrannuali, ossia quelle di cui al Resoconto Intermedio Marzo 2014. 20.6 Politica dei dividendi Ai sensi dell’articolo 26 dello Statuto, gli utili netti risultanti dal bilancio, regolarmente approvato dall’Assemblea, dedotto il 5% per la riserva legale fino al raggiungimento del limite di legge, potranno essere assegnati agli Azionisti, salvo che l’Assemblea deliberi di accantonarli a riserva. Il Consiglio di Amministrazione può deliberare la distribuzione di acconti sui dividendi nei modi e nelle forme previste dalla legge. La politica di investimento individuata nel Piano Industriale prevede, a partire dal 2017, dopo la copertura delle perdite realizzate negli esercizi precedenti, la distribuzione di dividendi pari al 50% degli utili dell’esercizio. 20.7 Procedimenti giudiziali e arbitrali Con provvedimento n. 18832 del 12 marzo 2014, notificato in data 27 marzo 2014 a conclusione del procedimento sanzionatorio avviato con la lettera protocollo n. 13030869 dell’11 aprile 2013, Consob ha comminato alla Società una sanzione amministrativa pecuniaria di complessivi Euro 25.000,00 per la violazione da parte di l’Emittente, di LVenture S.r.l. e di ILM dell’art. 122, comma 1 del TUF con riferimento alla mancata comunicazione nelle forme prescritte dei contenuti della Lettera di Intenti conclusa dalle parti con riferimento all’Aumento di Capitale 2013. Per maggiori informazioni sull’Aumento di Capitale 2013 e sui contenuti della Lettera di Intenti si veda la Sezione Prima, Capitolo 176 V, Paragrafo 5.1.5 del Prospetto Informativo. La Società è stata inoltre chiamata, per effetto dell’incorporazione di LVenture S.r.l., al pagamento della sanzione di Euro 25.000,00 a quest’ultima comminata. Il pagamento di entrambe le sanzioni è stato effettuato dall’Emittente il 7 maggio 2014. Alla Data del Prospetto Informativo non vi sono ulteriori procedimenti amministrativi, giudiziari o arbitrali di cui l’Emittente sia a conoscenza. 20.8 Cambiamenti significativi nella situazione finanziaria o commerciale dell’Emittente La Società non è a conoscenza di significativi cambiamenti della situazione commerciale e finanziaria dell’Emittente che siano intervenuti tra la data del 31 marzo 2014, ossia la data di riferimento del Resoconto Intermedio Marzo 2014, e la Data del Prospetto. 177 CAPITOLO XXI - INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI 21.1 Capitale sociale 21.1.1 Capitale sociale sottoscritto e versato Alla Data del Prospetto il capitale sociale dell’Emittente, sottoscritto e versato, è pari a Euro 3.954.000,00, suddiviso in n. 10.650.000 azioni ordinarie prive di valore nominale. Fermo quanto precede, si segnala che in data 30 aprile 2014, l’Assemblea straordinaria ha deliberato, inter alia: (i) “di raggruppare le azioni in circolazione nel rapporto di n. 1 (una) nuova azione priva di valore nominale espresso avente godimento regolare ogni n. 10 (dieci) azioni prive di valore nominale espresso possedute, senza comunque procedersi, in assenza di valore nominale, alla riduzione del capitale sociale, il quale sarà pertanto diviso in n. 10.650.000,00 (diecimilioniseicentocinquantamila virgola zero zero)”; (ii) “di approvare la proposta di aumento del capitale sociale per un importo massimo pari ad Euro 4.990.000,00 (quattromilioninovecentonovantamila virgola zero zero), comprensivo dell’eventuale sovrapprezzo, in via scindibile e a pagamento, mediante emissione di azioni ordinarie, prive del valore nominale, in regime di dematerializzazione, aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione e godimento regolare, da offrire in opzione agli Azionisti della Società ai sensi dell’art. 2441, primo comma, del Codice Civile”; (iii) “di fissare al 30 (trenta) settembre 2014 (duemilaquattordici) il termine ultimo per dare esecuzione al suddetto aumento di capitale e di stabilire, ai sensi dell’art. 2439, secondo comma, del Codice Civile, che l’aumento di capi- tale, ove non integralmente sottoscritto, si intenderà limitato all’importo risultante dalle sottoscrizioni effettuate entro tale termine”; (iv) “di conferire al Consiglio di Amministrazione ogni più ampio potere per: a) definire in prossimità dell’avvio dell’offerta in opzione, l’ammontare definitivo dell’aumento di capitale; b) determinare – in conseguenza di quanto previsto sub a) – il numero delle azioni di nuova emissione e il prezzo di emissione (comprensivo dell’eventuale sovrapprezzo), tenendo conto, tra l’altro, al fine della fissazione di quest’ultimo, delle condizioni del mercato in generale e dell’andamento del titolo e considerata la prassi di mercato per operazioni similari; c) determinare la tempistica per l’esecuzione della deliberazione di aumento di capitale, in particolare per l’avvio dell’offerta dei diritti in opzione, nonché la successiva offerta in borsa dei diritti eventualmente risultanti inoptati al termine del periodo di sottoscrizione, nel rispetto del termine finale del 30 (trenta) settembre 2014 (duemilaquattordici)”. 21.1.2 Esistenza di azioni non rappresentative del capitale, precisazione del loro numero e delle loro caratteristiche principali Alla Data del Prospetto, la Società non ha emesso azioni non rappresentative del capitale sociale. 21.1.3 Azioni proprie e azioni detenute da società controllate Alla Data del Prospetto, né la Società né EnLabs detengono azioni dell’Emittente. 21.1.4 Ammontare delle obbligazioni convertibili, scambiabili o con warrant, con indicazione delle modalità di conversione, scambio o sottoscrizione Alla Data del Prospetto, la Società non ha emesso obbligazioni convertibili, scambiabili o con warrant. 178 21.1.5 Esistenza di diritti e/o obblighi di acquisto su capitale autorizzato, ma non emesso o di un impegno all’aumento del capitale Alla Data del Prospetto all’Emittente non consta l’esistenza di diritti e/o obblighi di acquisto sul capitale autorizzato ma non emesso o impegni all’aumento del capitale. 21.1.6 Esistenza di offerte in opzione aventi ad oggetto il capitale di società del Gruppo Alla Data del Prospetto, l’Emittente non è a conoscenza di operazioni riguardanti il capitale di società del Gruppo offerto in opzione o che si sia deciso di offrire condizionatamente o incondizionatamente in opzione. Per maggiori informazioni sull’Offerta in Opzione si veda la Sezione Prima, Capitolo V, Paragrafo 5.3 del Prospetto Informativo. 21.1.7 Evoluzione del capitale sociale negli esercizi passati Per quanto concerne le variazioni del capitale nel corso degli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013 e al 31 dicembre 2012 si veda il precedente Paragrafo 5.1.3. Con riferimento all’esercizio in corso si veda il precedente Paragrafo 21.1.1. 21.2 Atto costitutivo e Statuto 21.2.1 Oggetto sociale e scopi dell’Emittente L’oggetto sociale dell’Emittente è stabilito dall’articolo 3 dello Statuto, che dispone quanto segue: “La società ha per oggetto: a) l’esercizio in via esclusiva e non nei confronti del pubblico, dell’attività di: i) assunzione, detenzione e gestione di partecipazioni, rappresentate o meno da titoli, in società e/o enti, costituiti o costituendi, in Italia e/o all’estero (le “Partecipate”); ii) supporto tecnico, amministrativo e finanziario delle Partecipate, ivi inclusa la concessione di finanziamenti (fruttiferi o infruttiferi) e rilascio di garanzie, in qualsiasi forma, a favore delle Partecipate e/o di Start-up innovative nei casi consentiti dalle applicabili disposizioni di legge e regolamentari; iii) nell’ottica di potenziali investimenti, la consulenza e la fornitura di servizi alle imprese (anche diverse dalle Partecipate) e a privati, tra l’altro, per l’avvio di nuove attività imprenditoriali, inclusa l’assistenza nella definizione della struttura finanziaria, della strategia industriale, commerciale, promozionale e di marketing. Tali servizi includono, a titolo esemplificativo, anche le attività di mentoring e/o formazione professionale, l’assistenza nell’elaborazione di piani aziendali e della documentazione per la partecipazione a bandi di finanziamento nazionali e/o europei oltre che per l’organizzazione di operazioni finanziarie che coinvolgono più soggetti finanziatori. È esclusa, in maniera tassativa, qualsiasi attività che sia riservata agli iscritti in albi professionali previsti dal D.Lgs. 58/98, come successivamente modificato ed integrato e qualsiasi attività sottoposta per legge a specifiche autorizzazioni salvo ottenimento delle stesse. 179 b) La società può compiere tutto quanto occorrente, ad esclusivo giudizio dell’Organo Amministrativo, per l’attuazione dell’oggetto sociale, così tra l’altro: i) compiere operazioni mobiliari ed immobiliari ed ogni altra operazione su beni mobili, anche registrati, immobili e diritti immobiliari, complessi aziendali e rami d’azienda ed ogni altra attività che sarà ritenuta necessaria o utile; ii) contrarre mutui ed accedere ad ogni altro tipo di credito e/o operazione di locazione finanziaria, concedere garanzie nei limiti sopra indicati; iii) ricorrereaqualsiasiformadifinanziamentoconIstitutidicredito,banche,societàeprivati; iv) in generale compiere operazioni commerciali ed industriali, finanziarie e bancarie, il tutto nel rispetto delle disposizioni normative e regolamentari in vigore”. 21.2.2 Sintesi delle disposizioni dello Statuto riguardanti i membri degli organi di amministrazione, di direzione e di vigilanza Si riportano di seguito le principali disposizioni dello Statuto riguardanti i membri del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale. Per ulteriori informazioni si rinvia allo Statuto dell’Emittente, a disposizione sul Sito Internet della Società, e alla normativa applicabile. a) Consiglio di Amministrazione Composizione del Consiglio di Amministrazione Ai sensi dell’articolo 13 dello Statuto, l’amministrazione della Società è affidata a un Consiglio di Amministrazione composto da n. 3 a n. 11 membri. L’Assemblea del 29 dicembre 2012 ha fissato in n. 7 il numero degli Amministratori. Gli amministratori, che possono essere anche non soci, durano in carica per tre esercizi, e precisamente sino all’Assemblea che approva il bilancio relativo all’ultimo esercizio del loro mandato, e sono rieleggibili. Modalità di nomina del Consiglio di Amministrazione Quanto alla nomina dei membri del Consiglio di Amministrazione, l’articolo 13 dello Statuto dispone quanto segue: - la quota di partecipazione prevista per la presentazione delle liste è pari al 2,5% del capitale sociale avente diritto di voto nell’Assemblea ordinaria (calcolato sul numero complessivo dei soci) ovvero la diversa percentuale eventualmente stabilita da inderogabili disposizioni di legge; - in materia di riparto degli Amministratori non si terrà conto delle liste che non hanno conseguito una percentuale di voti pari almeno alla metà di quella richiesta dallo Statuto per la presentazione delle stesse; - in materia di equilibrio di genere la Società ha previsto l’attribuzione di un terzo dei seggi al genere meno rappresentato già a partire dal primo dei tre mandati consecutivi per i quali trovano applicazione le disposizioni in materia; - il numero di Amministratori riservati alle liste di minoranza è pari a uno; 180 - non sono previsti requisiti di indipendenza, onorabilità e professionalità ulteriori rispetto a quelli stabiliti da disposizioni legislative, regolamentari nonché dal Codice di Autodisciplina. Per quanto concerne infine i meccanismi di nomina dei candidati, dell’Amministratore di minoranza, degli Amministratori del genere meno rappresentato e degli Amministratori indipendenti, si rinvia integralmente al citato articolo 13 dello Statuto. La Società non è soggetta a disposizioni ulteriori rispetto a quelle previste dal TUF in materia di composizione del Consiglio di Amministrazione, quali, ad esempio, norme di settore. Poteri del Consiglio di Amministrazione Ai sensi dell’art. 16 dello Statuto: “Il Consiglio di Amministrazione è investito di tutti i poteri di amministrazione della società, ed è unico responsabile per gli atti compiuti”. “Compete in via esclusiva al Consiglio di Amministrazione l’adozione delle delibere di cui agli artt. 2365 - comma secondo, 2505 e 2505 bis del Codice Civile, ferma in tali casi l’applicazione dell’art. 2436 del Codice Civile., oltre all’adeguamento dello statuto alle disposizioni normative”. “Il Consiglio di Amministrazione può delegare ad uno o più dei suoi membri, che assumeranno conseguentemente qualifica di Amministratore Delegato, in tutto o in parte i propri poteri, salvo espresso divieto di legge, determinando i limiti della delega, e fermo il diritto di impartire direttive ai delegati e di avocare a sé operazioni rientranti nella delega”. “Il Consiglio di Amministrazione può delegare in tutto o in parte, fermi i divieti di legge, i propri poteri ad un Comitato Esecutivo di cui si determinano contestualmente alla nomina il numero e l’identità dei componenti ed i poteri. In ogni caso, ove sia nominato un Comitato Esecutivo ne fanno parte di diritto il Presidente ed il o i Vice Presidenti del Consiglio di Amministrazione e gli Amministratori Delegati se nominati”. “Il Consiglio di Amministrazione stabilisce con propria deliberazione, sentito il parere del Collegio sindacale e dell’apposito Comitato, se istituito, l’ammontare delle retribuzioni del Presidente, del o dei Vice Presidenti, degli Amministratori Delegati e dei componenti del Comitato Esecutivo (ove istituito)”. “Il Consiglio di Amministrazione delibera sulla nomina di procuratori della società, determinando il contenuto della procura da conferire. Gli Amministratori Delegati possono, nei limiti dei poteri loro concessi, conferire procure ad agire nell’interesse sociale”. Fermo restando quanto sopra, sono riservati competono al Consiglio di Amministrazione: - l’esame e l’approvazione dei piani strategici, industriali e finanziari della Società, nonché il periodico monitoraggio della loro attuazione; - la definizione del sistema di governo societario della Società; - la definizione della struttura del Gruppo. Con delibera del 29 dicembre 2012, il Consiglio ha riservato alla propria competenza le decisioni in merito alle operazioni della Società e di EnLabs di significativo rilievo strategico, economico, patrimoniale o finanziario per il Gruppo. I criteri generali per individuare tali operazioni consistono nella limitazione delle deleghe di poteri all’Amministratore Delegato, come meglio infra descritte. 181 L’Assemblea non ha autorizzato in via generale e preventiva deroghe al divieto di concorrenza previsto dall’art. 2390 c.c.. Delega dei poteri Ai sensi dell’articolo 15 dello Statuto, il Consiglio di Amministrazione, quando non vi abbia provveduto l’Assemblea in sede di nomina, elegge nella prima seduta utile il proprio Presidente e, ove lo si ritenga opportuno, uno o più Vice Presidenti. Ai sensi dell’articolo 16 dello Statuto, il Consiglio di Amministrazione può: - “delegare ad uno o più dei suoi membri, che assumeranno conseguentemente qualifica di Amministratore Delegato, in tutto o in parte i propri poteri, salvo espresso divieto di legge, determinando i limiti della delega, e fermo il diritto di impartire direttive ai delegati e di avocare a sé operazioni rientranti nella delega”; - “delegare in tutto o in parte, fermi i divieti di legge, i propri poteri ad un Comitato Esecutivo di cui si determinano contestualmente alla nomina il numero e l’identità dei componenti ed i poteri. In ogni caso, ove sia nominato un Comitato Esecutivo ne fanno parte di diritto il Presidente ed il o i Vice Presidenti del Consiglio di Amministrazione e gli Amministratori Delegati se nominati”; - “istituire comitati interni con funzioni consultive o propositive. Il Consiglio può altresì istituire uno e/o più comitati speciali, tecnici o amministrativi, chiamando a farne parte anche persone estranee al Consiglio, determinandone gli eventuali compensi”. - nominare “procuratori della società, determinando il contenuto della procura da conferire”. Poteri conferiti all’Amministratore Delegato Il 29 dicembre 2012 il Consiglio di Amministrazione ha conferito deleghe gestionali al Vice Presidente, Luigi Capello, nominandolo altresì Amministratore Delegato e principale responsabile della gestione della Società (c.d. “Chief Executive Officer”). L’Amministratore Delegato è tenuto a (i) esercitare i poteri conferitigli nell’ambito e nei limiti degli indirizzi strategici approvati dal Consiglio di Amministrazione; (ii) riferire al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale in ordine alle decisioni e alle iniziative assunte nell’esercizio delle deleghe, con periodicità trimestrale. È attribuita all’Amministratore Delegato la rappresentanza legale nei limiti dei poteri di seguito attribuiti: a) dare esecuzione alle decisioni dell’Assemblea e del Consiglio per quanto di competenza; b) dare attuazione alle strategie aziendali, nell’ambito delle direttive fissate dal Consiglio, ed esercitare i poteri delegati, in particolare quelli qui elencati, in coerenza con tali strategie e direttive; c) rappresentare la Società attivamente e passivamente nei rapporti legali e amministrativi con i terzi e con qualsiasi ufficio pubblico ivi inclusi, a titolo esemplificativo, gli enti pubblici territoriali e non territoriali, le autorità doganali, la Consob, Borsa Italiana S.p.A., le poste, Banca d’Italia, le banche, l’Autorità garante per la concorrenza ed il mercato, l’autorità per la vigilanza sui lavori pubblici, le camere di commercio, gli uffici previdenziali; sottoscrivere, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, dichiarazioni, ivi compresa tutta la modulistica concernente gli adempimenti di qualsiasi natura facente 182 capo alla Società, proporre istanze, ricorsi, reclami, comunicazioni, denunzie, richiedere licenze ed autorizzazioni in merito a qualsivoglia oggetto; rilasciare quietanze; d) sottoscrivere le dichiarazioni dei redditi ed IVA, nonché provvedere a qualsiasi altro adempimento di natura fiscale e previdenziale e quindi, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, sottoscrivere certificazioni relative a (i) tributi, imposte, tasse, contributi di ogni genere, diretti ed indiretti, erariali e locali, nazionali ed internazionali; (ii) ritenute alla fonte ed imposte sostitutive di ogni altra natura; (iii) eventuali sanatorie e condoni e variazioni di dati presso le amministrazioni finanziarie; (iv) modelli intrastat; (v) dichiarazioni quali sostituti di imposta; (vi) provvedere al versamento di tributi, imposte, tasse, contributi, oneri assicurativi, previdenziali, amministrativi, sanzioni, (anche mediante l’utilizzo dei modelli di versamento F23 e F24); (vi) porre in essere adempimenti da espletare presso gli uffici del Registro delle Imprese; presentare istanze di ogni genere all’Agenzia delle Entrate ed al ministero dell’Economia e delle Finanze, nonché istanze relative alle richieste di rimborso di imposte e contributi di qualsiasi genere; e) aprire e chiudere conti correnti con banche e istituti di credito, prelevare somme dai conti intestati alla Società, all’uopo emettendo i relativi assegni o equivalenti, e disporre bonifici sia a valere su effettive disponibilità, sia a valere su aperture di credito in conto corrente; effettuare versamenti sui conti correnti bancari e postali della società, e girare per l’accredito sui conti correnti medesimi assegni e vaglia; il tutto con firma singola per operazioni sino a Euro 250 mila; f) sottoscrivere, modificare, risolvere contratti di apertura di credito e finanziamento di qualsiasi tipo sino alla concorrenza di Euro 500 mila; g) compiere tutte le operazioni finanziarie nell’ambito dell’indirizzo strategico della Società stabilito dal Consiglio di Amministrazione; h) approvare, nel rispetto delle politiche deliberate dal Consiglio di Amministrazione, gli acquisti e le vendite di partecipazioni per un valore pari o inferiore a 150 mila euro; i) mettere a punto le strutture funzionali della Società e delle controllate, nell’ambito delle linee organizzative generali stabilite dal Consiglio; fissare i criteri di assunzione e di gestione del personale nel rispetto del budget annuale; proporre l’assunzione dei dirigenti; assumere e nominare il personale; licenziare il personale con esclusione del ruolo di direttore generale, conformemente alle previsioni contenute nei budget annuali; assumere e promuovere le sanzioni disciplinari, il licenziamento e qualsiasi altro provvedimento nei confronti di operai, impiegati, commessi e ausiliari; a tal fine l’Amministratore Delegato rappresenterà la Società difronte agli uffici ed enti di previdenza e assistenza per la soluzione delle questioni relative al personale della Società, nonché di fronte ai sindacati nelle trattative per i contratti, gli accordi e le controversie di lavoro, con facoltà di sottoscrivere gli atti relativi nei limiti di euro 100 mila per ciascuna posizione e nei limiti complessivi annui di euro 500 mila; j) conferire, previa acquisizione di una pluralità di offerte, incarichi di assistenza e /0 consulenza professionale, di collaborazione con un limite di impegno per singolo accordo di Euro 300 mila annui e complessivo di euro 500 mila annuo iva esclusa; 183 k) autorizzare, nel rispetto delle norme in vigore, impegni di spesa con carattere annuale fino a 200 mila euro e, aventi effetti pluriennali, nel limite cumulativo di euro 500 mila; i) sottoscrivere, modificare o risolvere contratti o convenzioni commerciali comunque inerenti l’oggetto sociale, quali a titolo esemplificativo e non esaustivo, i contratti relativi ad opere dell’ingegno, marchi, brevetti, utenze, arredamenti, forniture di beni e servizi, attrezzature, macchinari, beni mobili in genere, anche iscritti in pubblici registri, nonché locazioni finanziarie e noleggi dei beni stessi, con limite di spesa riferito al canone annuo; sottoscrivere, modificare o risolvere contratti relativi a licenze d’uso di software, con limite di spesa riferito al premio annuo, e commesse relative; sottoscrivere, modificare o risolvere contratti di locazione per durata non superiore a nove anni; nell’ambito delle facoltà di cui al presente punto l’Amministratore Delegato potrà determinare le relative condizioni contrattuali; il massimale di spesa annuale per ciascun contratto di cui al presente punto sarà pari ad Euro 200 mila per singolo contratto e complessivamente pari ad Euro 500 mila; sempre in relazione a quanto previsto dal presente punto, l’Amministratore Delegato potrà concludere transazioni nei limiti di Euro 200 mila, sottoscrivere compromessi arbitrali e clausole compromissorie; m) rappresentare la Società in tutte le cause attive e passive con ogni più ampio potere di agire e resistere in giudizio, in ogni stato e grado del procedimento, dinanzi a qualsiasi giudice ordinario o speciale, civile, penale o amministrativo, nonché presso la Suprema Corte di Cassazione, le magistrature superiori e le giurisdizioni tributarie, avanti agli arbitri, con facoltà di: - nominare avvocati, procuratori, difensori, consulenti, arbitri ed assistenti, conciliare e/o transigere tutte le controversie comprese quelle individuali di lavoro, eccezion fatta per le controversie con i dirigenti, di rinunciare agli atti, di esperire azioni cautelari o urgenti e di compiere quant’altro occorra per il buon esito dei contenziosi entro il limite di Euro 500 mila per singola operazione; n) formulare le proposte al Consiglio di Amministrazione, anche relative al Budget, al bilancio consuntivo, anche infrannuale, e alle variazioni degli stessi; o) effettuare depositi cauzionali in contanti ed in titoli fino ad un massimo di Euro 200 mila. p) provvedere al funzionamento delle strutture organizzative in cui si articola la Società; q) nominare e revocare, nell’ambito dei poteri conferiti, procuratori sia per singoli atti sia per categorie di atti, senza facoltà di subdelega; r) l’Amministratore Delegato disporrà della firma sociale per la rappresentanza della Società nei confronti dei terzi nell’ambito delle materie e dei poteri al medesimo conferiti dallo Statuto sociale e dal Consiglio di Amministrazione. All’Amministratore Delegato sono altresì attribuite le competenze e le responsabilità di cui al Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n. 81 e successive modificazioni e integrazioni in materia di sicurezza e salute dei lavoratori; in particolare all’Amministratore Delegato è conferito il ruolo di “datore di lavoro” ai sensi e per gli effetti dell’art. 2 del Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n. 81 e successive integrazioni e modificazioni, con i compiti ivi previsti con facoltà di delegare, per quanto consentito dalla normativa, il compimento di ogni attività utile e/o necessaria volta ad assicurare il rispetto delle norme di legge. 184 L’Amministratore Delegato esercita i sopra elencati poteri nell’ambito e con i limiti degli indirizzi strategici della Società approvati dal Consiglio di Amministrazione e riferisce al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale sulle decisioni e sulle iniziative assunte in relazione ai poteri e alle competenze di cui alle deleghe descritte con periodicità almeno trimestrale. Presidente del Consiglio di Amministrazione Il Presidente, Stefano Pighini, non ha deleghe gestionali e non ricopre il ruolo di Chief Executive Officer né quello di azionista di controllo dell’Emittente. Altri Consiglieri esecutivi A eccezione dell’Amministratore Delegato, non vi sono altri membri del Consiglio di Amministrazione qualificabili come esecutivi. Amministratori indipendenti Come anticipato, due Amministratori sono qualificabili come indipendenti ai sensi del TUF e del Codice di Autodisciplina, pari a un terzo del numero complessivo dei componenti arrotondato per difetto, e precisamente la Dott.ssa Livia Amidani Aliberti e l’Avv. Laura Pierallini, che si sono impegnate a mantenere la propria indipendenza per tutta la durata dell’incarico o, se del caso, a dimettersi. La valutazione in ordine alla sussistenza del richiesto requisito di indipendenza è stata effettuata da parte del Consiglio di Amministrazione al momento della nomina degli Amministratori indipendenti (avvenuta in data 29 dicembre 2012) e nuovamente in data 15 febbraio 2013, a seguito dell’ingresso di LV.EN. nella compagine sociale. Lead Independent Director Non ricorrendo i presupposti indicati dal Codice di Autodisciplina, non è stato nominato alcun lead independent director. Riunioni del Consiglio di Amministrazione Ai sensi dell’articolo 18 dello Statuto, il Consiglio si raduna su convocazione del Presidente o, in sua assenza, del Vice Presidente se nominato o del Consigliere Delegato più anziano di età, nonché su convocazione del Collegio Sindacale, presso la sede sociale o in luogo diverso da questo, purché in Italia. Ai sensi dell’articolo 18 dello Statuto la convocazione, contenente l’indicazione del luogo, dell’ora e dell’ordine del giorno, viene fatta con lettera raccomandata o dispaccio telegrafico o telefax, inviato al domicilio comunicato alla società da ciascun membro del Consiglio e di ciascun Sindaco effettivo, ovvero via posta elettronica all’indirizzo che dovrà essere specificamente indicato con dichiarazione scritta alla Società dai singoli membri del Consiglio e del Collegio sindacale, almeno cinque giorni prima della riunione; nei casi di urgenza la convocazione potrà avvenire anche 24 ore prima della riunione. Funzioni Ai sensi dell’articolo 16 dello Statuto: 185 “Il Consiglio di Amministrazione è investito di tutti i poteri di amministrazione della società, ed è unico responsabile per gli atti compiuti”. “Compete in via esclusiva al Consiglio di Amministrazione l’adozione delle delibere di cui agli artt. 2365 - comma secondo, 2505 e 2505 bis del Codice Civile, ferma in tali casi l’applicazione dell’art. 2436 del Codice Civile., oltre all’adeguamento dello statuto alle disposizioni normative”. “Il Consiglio di Amministrazione può delegare ad uno o più dei suoi membri, che assumeranno conseguentemente qualifica di Amministratore Delegato, in tutto o in parte i propri poteri, salvo espresso divieto di legge, determinando i limiti della delega, e fermo il diritto di impartire direttive ai delegati e di avocare a sé operazioni rientranti nella delega”. “Il Consiglio di Amministrazione può delegare in tutto o in parte, fermi i divieti di legge, i propri poteri ad un Comitato Esecutivo di cui si determinano contestualmente alla nomina il numero e l’identità dei componenti ed i poteri. In ogni caso, ove sia nominato un Comitato Esecutivo ne fanno parte di diritto il Presidente ed il o i Vice Presidenti del Consiglio di Amministrazione e gli Amministratori Delegati se nominati”. “Il Consiglio di Amministrazione stabilisce con propria deliberazione, sentito il parere del Collegio sindacale e dell’apposito Comitato, se istituito, l’ammontare delle retribuzioni del Presidente, del o dei Vice Presidenti, degli Amministratori Delegati e dei componenti del Comitato Esecutivo (ove istituito)”. “Il Consiglio di Amministrazione delibera sulla nomina di procuratori della società, determinando il contenuto della procura da conferire. Gli Amministratori Delegati possono, nei limiti dei poteri loro concessi, conferire procure ad agire nell’interesse sociale”. Fermo restando quanto sopra, competono al Consiglio di Amministrazione: - l’esame e l’approvazione dei piani strategici, industriali e finanziari della Società, nonché il periodico monitoraggio della loro attuazione; - la definizione del sistema di governo societario della Società; - la definizione della struttura del Gruppo. Con delibera del 29 dicembre 2012, il Consiglio ha riservato alla propria competenza le decisioni in merito alle operazioni della Società e della sua controllata, quando queste abbiano un significativo rilievo strategico, economico, patrimoniale o finanziario per la Società. Gli organi delegati (Amministratori Delegati e, se istituito, il Comitato Esecutivo) curano che l’assetto organizzativo, amministrativo e contabile sia adeguato alla natura e alle dimensioni dell’impresa e riferiscono al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale con periodicità almeno trimestrale sul generale andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione, nonché sulle operazioni di maggior rilievo (per le loro dimensioni o caratteristiche) effettuate dalla Società e dalla sua controllata. Tali comunicazioni, di regola, vengono effettuate in occasione delle riunioni del Consiglio di Amministrazione. b) Collegio Sindacale Composizione del Collegio Sindacale Ai sensi dell’articolo 22 dello Statuto, il Collegio Sindacale è composto da n. 3 Sindaci effettivi e n. 2 186 Sindaci supplenti nominati dall’Assemblea sulla base di liste presentate dagli Azionisti, nelle quali i candidati devono essere elencati in un numero progressivo. Modalità di nomina del Collegio Sindacale In particolare, con riferimento alla nomina dei membri del Collegio Sindacale, si osserva quanto segue: • la quota di partecipazione prevista per la presentazione delle liste è pari al 2,5% del capitale sociale avente diritto di voto nell’Assemblea Ordinaria (calcolato sul numero complessivo dei soci presentatori) ovvero la diversa percentuale eventualmente stabilita da inderogabili disposizioni di legge; • nel caso in cui due o più liste ottengano lo stesso numero di voti risulterà eletto il candidato più anziano; • alla minoranza è riservata l’elezione di un sindaco effettivo e di un supplente, fermo restando che la Presidenza del Collegio Sindacale rimarrà in capo al Sindaco di minoranza. Quanto al meccanismo previsto per assicurare il rispetto delle disposizioni in materia di equilibrio di genere in seno al Collegio Sindacale, ci si richiama alle disposizioni già osservate in relazione al Consiglio di Amministrazione, stante il dettato dell’art. 13, ultimo comma, dello Statuto, in forza del quale “Tali disposizioni, relative all’equilibrio dei generi riferibili alla composizione del consiglio di amministrazione ed alla presentazione delle liste, devono considerarsi applicabili e vincolanti, mutatis mutandis, anche con riferimento alla nomina e composizione del collegio sindacale, sindaci effettivi e supplenti, di cui al successivo articolo 22”. I componenti del Collegio Sindacale sono scelti tra coloro che siano in possesso dei requisiti di professionalità e di onorabilità indicati nel Decreto del Ministero della Giustizia del 30 marzo 2000 n. 162. Per un maggior dettaglio circa i meccanismi di nomina del Collegio Sindacale, per la presentazione, la pubblicazione ed il deposito delle liste e della relativa documentazione (ivi comprese le dichiarazioni e le attestazioni prescritte), oltre che per la sostituzione dei componenti del Collegio, si applicano le procedure previste dall’articolo 22 dello Statuto. 21.2.3 Diritti e privilegi connessi alle azioni Alla Data del Prospetto non esistono altre categorie di azioni oltre alle azioni ordinarie. 21.2.4 Modifica dei diritti dei possessori delle azioni Lo Statuto non prevede modalità di modifica dei diritti degli Azionisti diverse da quelle previste dalla legge. 21.2.5 Previsioni statutarie relative alle Assemblee dell’Emittente Si riportano di seguito le principali disposizioni dello Statuto contenenti la disciplina delle Assemblee. Per ulteriori informazioni si rinvia allo Statuto, a disposizione sul Sito Internet della Società, e alla normativa applicabile. Ai sensi dell’articolo 7 dello Statuto, l’Assemblea, che può essere convocata fuori dalla sede sociale, purché in Italia, deve essere convocata dal Consiglio di Amministrazione almeno una volta l’anno per 187 l’approvazione del bilancio, che deve avvenire nel termine di centoventi giorni dalla chiusura dell’esercizio sociale ovvero entro centoottanta giorni, ove l’Emittente sia tenuta alla redazione del bilancio consolidato o, comunque, quando lo richiedono particolari esigenze relative alla struttura e all’oggetto della Società. Ai sensi dell’articolo 8 dello Statuto, le convocazioni delle Assemblee sono fatte mediante avviso da pubblicare nei termini di legge per mezzo di avviso da pubblicare sul Sito Internet dell’Emittente e con le altre modalità previste dalle vigenti disposizioni di legge e regolamentari. Nell’avviso devono essere indicati il giorno, l’ora e il luogo dell’adunanza, nonché l’elenco delle materie da trattare e le informazioni richieste dalla vigenti disposizioni legislative e regolamentari, anche per la seconda e, se del caso, per la terza convocazione. Ai sensi dell’articolo 9 dello Statuto, l’intervento e la rappresentanza dei soci in Assemblea sono regolati dalle disposizioni di legge e regolamentari vigenti. I legittimati al voto hanno facoltà di farsi rappresentare per iscritto in assemblea conferendo delega nei limiti e con le modalità previste dalle vigenti disposizioni legislative e regolamentari. La notifica elettronica della delega potrà essere effettuata a mezzo posta elettronica certificata, all’indirizzo indicato sul Sito Internet, secondo le modalità indicate nell’avviso di convocazione ovvero utilizzando un eventuale differente strumento indicato nell’avviso stesso. Spetta al Presidente dell’Assemblea constatare il diritto di intervento all’Assemblea e la regolarità delle deleghe. Ai sensi dell’articolo 10 dello Statuto, l’Assemblea è presieduta dal Presidente del Consiglio di Amministrazione o, in caso di sua assenza o impedimento, dal Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione, se nominato, o, altrimenti, da persona designata dagli intervenuti con voto espresso della maggioranza dei presenti, in base al numero di voti posseduti. Il Presidente potrà avvalersi dell’ausilio di incaricati per le funzioni demandategli e si avvale di un Segretario nominato, su proposta del Presidente, con voto espresso dalla maggioranza dei presenti, in base al numero di voti posseduti. Nei casi in cui è previsto dalla legge, ovvero quando il Presidente lo ritenga opportuno, le funzioni di Segretario saranno svolte da un Notaio designato dal Presidente dell’Assemblea. L’Assemblea ordinaria approva, e ove necessario modifica, il regolamento assembleare che disciplina le modalità di svolgimento dei lavori assembleari, secondo la normativa vigente in materia di società con azioni quotate in mercati regolamentati. 21.2.6 Previsioni statutarie che potrebbero avere l’effetto di ritardare, rinviare o impedire la modifica dell’assetto di controllo dell’Emittente Lo Statuto non contiene disposizioni che limitino la partecipazione al capitale sociale dell’Emittente, né alcuna altra disposizione che abbia l’effetto di ritardare, rinviare o impedire la modifica dell’assetto di controllo dell’Emittente stesso. 21.2.7 Obblighi di comunicazioni al pubblico delle partecipazioni rilevanti Lo Statuto non contiene disposizioni che impongano l’effettuazione di una comunicazione al pubblico in caso di variazione delle partecipazioni rilevanti. Trovano applicazione le vigenti disposizioni normative di cui al Testo Unico della Finanza e al Regolamento Emittenti, che prevedono obblighi di 188 comunicazione al pubblico delle partecipazioni rilevanti detenute nel capitale sociale di una società quotata in un mercato regolamentato. 21.2.8 Disposizioni statutarie relative alla modifica del capitale Lo Statuto non contiene previsioni relative alla modifica del capitale sociale che siano più restrittive di quelle previste dalle applicabili disposizioni di legge. 189 CAPITOLO XXII - CONTRATTI IMPORTANTI Il presente Capitolo riporta una sintesi dei contratti importanti stipulati dall’Emittente o da EnLabs nei due anni immediatamente precedenti la pubblicazione del Prospetto Informativo. L’accordo per l’acquisizione di LVenture S.r.l. In conformità al piano industriale 2013-2016 del 16 gennaio 2013, il 22 maggio 2013 il Consiglio di Amministrazione - acquisito il parere favorevole del Comitato per le Operazioni con Parti Correlate (supportato dalla perizia redatta dall’esperto indipendente Prof. Giovanni Fiore) - ha deliberato l’acquisizione da parte dell’Emittente: - della totalità delle quote di LVenture S.r.l. (partecipata al 70% dall’Amministratore Delegato dell’Emittente, Dott. Luigi Capello, al 20% da Myung Ja Kwon - moglie del Dott. Luigi Capello e al 10% da Giovanni Gazzola); - del credito maturato dai Soci di LVenture S.r.l. nei confronti di quest’ultima al 30 aprile 2013. L’operazione era inoltre qualificabile come “operazione di maggiore rilevanza” posto che il c.d. “Indice di rilevanza del controvalore” (come definito nell’Allegato 3 al Regolamento Parti Correlate) era superiore al 5%. Pertanto, in conformità all’articolo 5 e all’Allegato 4 del Regolamento Parti Correlate è stato predisposto dall’Emittente il Documento Informativo pubblicato sul Sito Internet in data 29 maggio 2013. Per effetto della suddetta operazione, perfezionatasi con la fusione per incorporazione di LVenture S.r.l. nell’Emittente - avvenuta in data 2 ottobre 2013 con effetto dal 1° gennaio 2013 -, la Società ha acquisito le Start-up di cui alla Sezione Prima, Capitolo V, Paragrafo 5.2.1 del Prospetto Informativo, cui si rinvia per maggiori informazioni. L’accordo con l’Università Luiss Guido Carli Dal 2012 EnLabs è parte di una joint venture con la Luiss, mediante la quale sono gestiti gli spazi operativi all’interno della Stazione Termini di Roma di circa 2.000 mq, in cui sono ospitate le Start-up aderenti al Programma di Accelerazione. L’obiettivo di LUISS ENLABS è di diventare un centro di imprenditoria riconosciuto a livello internazionale, a supporto delle Start-up, alle quali viene resa una vasta gamma di servizi integrati, che includono la messa a disposizione di spazi fisici, servizi di sviluppo tecnologico e servizi di sviluppo del business, oltre a opportunità di integrazione e networking. Per maggiori informazioni si veda la Sezione Prima, Capitolo VI del Prospetto Informativo. Tale accordo prevede, tra l’altro: - il co-branding tra EnLabs e Luiss in “LUISS ENLABS – la fabbrica delle start-up”; - la partecipazione ai costi, da parte della Luiss e dello sponsor Wind Telecomunicazioni S.p.A., per la ristrutturazione e la locazione degli spazi occupati dall’Acceleratore all’interno della Stazione Termini di Roma; - il sostegno al Gruppo nella ricerca di possibili partner e sponsor; - l’organizzazione di attività promozionali dell’Acceleratore presso le associazioni di studenti e laureati; 190 - la promozione di una nuova cultura imprenditoriale internazionale mediante l’incontro e lo scambio di idee tra il mondo universitario e quello imprenditoriale; il supporto da parte di Luiss all’Acceleratore in termini di know how, comunicazione, rapporto con le istituzioni e relazioni con investitori. Per maggiori dettagli sull’attività dell’Acceleratore si veda il Capitolo VI, Sezione Prima del Prospetto. Contratto tra l’Emittente ed EnLabs La Società, in data 7 gennaio 2013, ha concluso un contratto di co-working con EnLabs mediante il quale la controllata, a fronte a di un corrispettivo omnicomprensivo di Euro 2.500,00 mensili, mette a disposizione dell’Emittente parte delle attrezzature e degli spazi dell’Acceleratore (presso la Stazione Termini di Roma, e di cui al predetto accordo joint venture concluso da EnLabs con la Luiss). L’importo pattuito è in linea alle condizioni applicate dall’Acceleratore agli altri soggetti ospitati in co-working nei predetti spazi. Per maggiori informazioni si veda la Sezione Prima, Capitolo XIX del Prospetto Informativo. Accordo con ZMV Per effetto della fusione per incorporazione di LVenture S.r.l. nell’Emittente, avvenuta in data 2 ottobre 2013 con effetto dal 1° gennaio 2013, la Società è succeduta nell’accordo di coinvestimento concluso nel 2012 dall’incorporata con ZMV, tramite il quale sono stati posti in essere investimenti in n. 5 Start-up, delle quali n. 4 avevano partecipato al secondo Programma di Accelerazione (Canvace S.r.l., CoContest S.r.l., Geomefree S.r.l., Mindigno S.r.l.) e n. 1 non partecipante al Programma di Accelerazione (Simple S.r.l.). In particolare, in forza del predetto accordo, LVenture S.r.l. aveva corrisposto a ZMV il 50% del valore dei singoli investimenti da quest’ultima effettuati nei confronti di ciascuna delle n. 4 Start-up partecipanti al secondo Programma di Accelerazione (pari a Euro 30.000,00), a fronte dell’acquisto di una quota pari al 6,50% del capitale sociale di ognuna. La quinta Start-up (Simple S.r.l.), non partecipante al Programma di Accelerazione, ha, invece, ricevuto da ZMV un investimento di complessivi Euro 60.000,00 (di cui Euro 12.500,00 erogati da LVenture S.r.l. e 47.500,00 erogati da ZMV e da altri investitori privati), a fronte di una partecipazione al capitale pari al 21,00%. In data 7 maggio 2013, LVenture S.r.l. ha concluso un accordo con ZMV per l’acquisizione della totalità delle quote da quest’ultima detenute nelle predette n. 4 Start-up partecipanti al Programma di Accelerazione, il cui corrispettivo è stato pagato in parte per cassa (complessivi Euro 40.000,00) e in parte mediante conversione del credito (per complessivi Euro 60.000,00). La cessione di Simple S.r.l. è stata definita il 1° agosto 2013 per un controvalore di Euro 60.000,00 (di cui Euro 12.500,00 mediante conversione del credito vantato da LVenture S.r.l nei confronti di ZMV e quanto a Euro 48.285,71 versati per cassa). Di seguito si riporta la tabella riepilogativa che evidenzia la quota oggetto di acquisto e la quota oggetto 191 di conversione a partecipazione: % già in possesso di LVenture S.r.l. Canvace CoContest Geomefree Mindigno Simple Totale a 3,50 3,50 3,50 3,50 Acquisto quote da ZMV Corrispettivo in Euro b 5.000,00 25.000,00 5.000,00 5.000,00 48.285,71 88.285,71 % c 3,25 3,25 3,25 3,25 9,75 Conversione del credito v/ZMV Cofinanziamento d 15.000,00 15.000,00 15.000,00 15.000,00 12.500,00 72.500,00 % e 3,25% 3,25% 3,25% 3,25% 4,38 Totale % LVenture S.r.l. (a+c+e) 10,00 10,00 10,00 10,00 14,12 Per ulteriori informazioni relative all’accordo e alle operazioni concluse dall’Emittente con ZMV si rinvia a quanto riportato nel Bilancio Consolidato 2013. FILAS Dal 21 febbraio 2013 LVG è iscritta nell’Elenco dei coinvestitori del Fondo POR I.3. Il Fondo POR I.3, finanziato interamente con risorse pubbliche comunitarie, nazionali e regionali, è il nuovo strumento di capitale di rischio gestito da FILAS, finalizzato a stimolare partnership tra operatori del settore pubblico e privato per l’investimento di Venture & Expansion Capital nelle piccole e medie imprese innovative del Lazio. Alla Data del Prospetto LVG e FILAS hanno coinvestito nelle seguenti Start-up: - Bulsara Advertising; - Interactive Project; - NextStyler; - Netlex; - RS (Risparmio Super). Accordo con UniCredit Group La Società, in data 25 febbraio 2014, ha concluso un accordo con UniCredit Group per sviluppare congiuntamente attività di investimento in start-up innovative. UniCredit concretizzerà il suo sostegno tramite UniCredit Start Lab, la nuova piattaforma di formazione, coaching, servizi di incubazione, risorse finanziarie e spazi fisici messa a punto per supportare le start-up, l’innovazione e le nuove tecnologie. La partnership tra l’Emittente e UniCredit ha l’obiettivo di aumentare la capacità di investimento e garantire risorse adeguate per la crescita delle Start-up selezionate dalla Società e partecipanti al Programma di Accelerazione. L’accordo prevede che LVG presenti a UniCredit, almeno una volta all’anno, proposte per la valutazione di un possibile co-investimento di quest’ultima nei progetti dotati di più elevato potenziale. La dotazione di potenziale investimento di UniCredit può arrivare fino a Euro 250.000,00 per Start-up. UniCredit potrà presentare a sua volta a LVG uno o più progetti a uno stadio iniziale, e quest’ultima potrà decidere se offrire ai soggetti ideatori del progetto l’opportunità di partecipare al Programma di Accelerazione. 192 Partnership con U-Start Nel mese di maggio 2014 è stata siglata una partnership tra l’Emittente e U-Start, società internazionale specializzata in servizi di advisory per investitori in ambito seed ed early stage investment, finalizzata a favorire il contatto e gli investimenti tra Start-up ad alto potenziale e investitori internazionali, agevolando in questo modo l’espansione all’estero delle Start-up in Portfolio Investimenti e la possibilità di avvalersi di partner finanziari strategici che le supportino in tutto il processo di crescita. U-Start offre ai propri clienti servizi di scouting e di individuazione delle migliori opportunità di investimento. U-Start vanta un network di oltre 120 investitori europei, 80 partner tra acceleratori, incubatori e business service provider. Attualmente è presente con team locali in Italia, Sud Africa, Brasile, Cile, Russia e Turchia, e nel 2014 aprirà un’altra sede in Messico. Grazie all’accordo, le Start-up in fundraising potranno iscriversi gratuitamente alla piattaforma www.u-start.biz, così da essere proposte agli investitori internazionali del network U-Start. U-Start si impegnerà inoltre ad agevolare gli incontri tra le diverse parti durante le conferenze appositamente organizzate. Clausole contrattuali principali tra l’Emittente e le Start-up del Portafoglio Investimenti Di seguito vengono riportate le principali clausole contrattuali oggetto degli accordi di investimento conclusi dall’Emittente con le Start-up: - diritto di nominare un membro nell’organo gestionale della Start-up; - potere di veto su materie di rilevanza straordinaria, che potrebbero ledere gli interessi dell’Emittente; - Lock up - divieto per i Founder di trasferire a terzi la loro partecipazione nella Start-up senza il consenso scritto dei soci investitori; - Tag along (Diritto di Co-vendita) – la clausola obbliga i Founder che intendono vendere ad un terzo la loro partecipazione nella Start-up di procurare la vendita della partecipazione detenuta dall’Emittente; - Drag along (Diritto di Trascinamento) – i Founder hanno diritto di vendere, insieme alla loro partecipazione nella Start-up, anche quella detenuta dall’Emittente, alle medesime condizioni contrattuali e al medesimo prezzo pro quota loro offerto; - Bad leaver - nel caso in cui uno dei Founder si dimetta o sia licenziato/revocato per giusta causa e/o giusto motivo dalla carica amministrativa ricoperta nella Start-up, l’Emittente avrà - pro quota - il diritto di acquistare la partecipazione detenuta dal Founder uscente; - Good leaver; in caso di morte o incapacità permanente di uno o più dei Founder l’Emittente avrà – pro quota - il diritto di acquistare la partecipazione da questi detenuta nella Start-up; - patti di non concorrenza; - diritto di informativa a favore dell’Emittente circa l’andamento della Start-up (report mensili, cash flow, aggiornamenti business plan). 193 CAPITOLO XXIII - INFORMAZIONI PROVENIENTI DA TERZI, PARERI DI ESPERTI E DICHIARAZIONI DI INTERESSI 23.1 Relazioni e pareri di esperti Nel Prospetto Informativo non vi sono pareri o relazioni attribuiti a esperti. 23.2 Informazioni provenienti da terzi Ove indicato, le informazioni contenute nel Prospetto Informativo provengono da fonti terze. La Società conferma che tali informazioni sono state riprodotte fedelmente e che, per quanto l’Emittente sappia o sia in grado di accertare sulla base delle informazioni pubblicate dai terzi in questione, non sono stati omessi fatti che potrebbero rendere le informazioni riprodotte inesatte o ingannevoli. 194 CAPITOLO XXIV - DOCUMENTI ACCESSIBILI AL PUBBLICO Copia dei seguenti documenti può essere consultata durante il periodo di validità del Prospetto Informativo presso la sede legale dell’Emittente in Roma, Via Giovanni Giolitti n. 34, nonché sul Sito Internet: - Statuto dell’Emittente; - Bilancio consolidato relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013, corredato dalla relativa relazione della Società di Revisione, che include anche il bilancio individuale relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013, corredato dalla relativa relazione della Società di Revisione; - Bilancio individuale all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2012, corredato dalla relativa relazione della società di revisione Mazars S.p.A.; - Rendiconto intermedio di gestione al 31 marzo 2014 contenente i dati riesposti al 31 marzo 2013; - Relazione sulla Remunerazione per l’anno 2013; - Relazione sul governo societario e sugli assetti proprietari per l’anno 2013; - Procedura Parti Correlate. 195 CAPITOLO XXV - INFORMAZIONI SULLE PARTECIPAZIONI Per le informazioni di cui al presente Capitolo XXV, si rinvia alla struttura organizzativa del Gruppo LVG, descritta nella Sezione Prima, Capitolo VII, del Prospetto Informativo, oltre che, per il dettaglio del Portafoglio Investimenti al Sezione Prima, Capitolo V, del Prospetto Informativo. 196 SEZIONE SECONDA - NOTA INFORMATIVA 197 CAPITOLO I - PERSONE RESPONSABILI 1.1 Responsabili del Prospetto Informativo Si veda Sezione Prima, Capitolo I, Paragrafo 1.1 del Prospetto Informativo. 1.2 Dichiarazione di responsabilità Si veda Sezione Prima, Capitolo I, Paragrafo 1.2 del Prospetto Informativo. 198 CAPITOLO II - FATTORI DI RISCHIO Per una descrizione dei fattori di rischio relativi all’Emittente e al Gruppo, al settore di attività in cui essi operano, nonché all’offerta e agli strumenti finanziari offerti, si rinvia alla Sezione Prima, Capitolo IV del Prospetto Informativo. 199 CAPITOLO III - INFORMAZIONI ESSENZIALI 3.1 Dichiarazione della Società relativa al capitale circolante Ai sensi del Regolamento 809/2004/CE e della definizione di capitale circolante - quale “mezzo mediante il quale l’emittente ottiene le risorse liquide necessarie a soddisfare le obbligazioni che pervengono a scadenza” contenuta nella Raccomandazione ESMA/2013/319, alla Data del Prospetto, il Gruppo risulta non avere il capitale circolante sufficiente per le proprie esigenze, intendendosi per tali quelle relative ai 12 mesi successivi alla Data del Prospetto stessa. Alla Data del Prospetto il capitale circolante del Gruppo ammonta a circa Euro 0,5 milioni e il fabbisogno finanziario complessivo necessario al Gruppo per i 12 mesi successivi alla Data del Prospetto è di circa Euro 4.245 mila, di cui: Euro 1.552 mila per l’attività operativa del Gruppo, Euro 2.703 mila per gli investimenti in Start-up programmati, al netto di Euro 10 mila di flussi derivanti dalla gestione finanziaria. Il fabbisogno finanziario netto del Gruppo nei 12 mesi successivi alla Data del Prospetto ammonta a Euro 3.769 mila. Pertanto, per far fronte al proprio fabbisogno finanziario, l’Emittente dovrà attingere a una quotaparte dei proventi netti dell’Aumento di Capitale, che non è assistito da un consorzio di garanzia. L’azionista di maggioranza, LV. EN., con comunicazione del 30 giugno 2014, ha assunto un impegno irrevocabile (non assistito da garanzie reali o personali) alla sottoscrizione di Euro 1.000.000,00 dell’Aumento di Capitale (che corrisponde a un importo inferiore alla quota dei Diritti di Opzione ad esso spettanti), rispetto al suo controvalore massimo di Euro 4.970.000,00. Nel caso in cui l’Aumento di Capitale non fosse sottoscritto dall’azionista di riferimento per l’integrale quota di sua competenza e dagli ulteriori azionisti, il Gruppo dovrà ridurre gli investimenti previsti dal Piano Industriale, con conseguente ritardo nel raggiungimento degli Obiettivi Strategici ivi previsti. Tenuto conto che il modello di business adottato dal Gruppo non prevede il ricorso all’indebitamento, salvo che per eventuali brevi periodi e per importi ridotti, in caso di mancata integrale sottoscrizione dell’Aumento di Capitale, il Gruppo dovrà fare ricorso ad altre fonti di finanziamento o a operazioni straordinarie, per non compromettere la continuità aziendale del Gruppo stesso. Nel caso di mancato integrale buon esito dell’Aumento di Capitale e in assenza di altre fonti di finanziamento o di operazioni straordinarie, le risorse finanziarie a disposizione del Gruppo si esauriranno entro il mese di agosto 2014. 3.2 Fondi propri e indebitamento La posizione finanziaria netta del Gruppo al 30 aprile 2014 è positiva per complessivi Euro 877 mila ed è unicamente costituita da liquidità da conti correnti attivi. Al 30 aprile 2014 il patrimonio netto consolidato del Gruppo ammonta a complessivi Euro 3.692 mila, mentre al 31 dicembre 2013 ammontava a Euro 3.958 mila. I dati sopra riportati non sono stati sottoposti a revisione contabile. 200 3.3 Interessi di persone fisiche e giuridiche partecipanti all’offerta L’Emittente non è a conoscenza di interessi significativi da parte di persone fisiche o giuridiche in merito all’offerta. 201 CAPITOLO IV - INFORMAZIONI RIGUARDANTI GLI STRUMENTI FINANZIARI DA AMMETTERE ALLA NEGOZIAZIONE 4.1 Descrizione delle Azioni Le informazioni di cui al presente Capitolo IV sono relative alle Azioni oggetto di ammissione a negoziazione che sono rinvenienti dall’Aumento di Capitale. Le Azioni sono azioni ordinarie LVG, prive di valore nominale, con godimento regolare e aventi le medesime caratteristiche delle azioni ordinarie già in circolazione alla data della loro emissione. Le Azioni avranno il codice ISIN IT0005013013, ossia il medesimo codice ISIN attribuito alle altre azioni ordinarie LVG già in circolazione alla Data del Prospetto e saranno munite della cedola n. 2. I diritti di opzione danno diritto alla sottoscrizione delle Azioni e a essi è stato attribuito il codice ISIN IT0005022618. 4.2 Legislazione ai sensi della quale le Azioni sono state emesse Le Azioni sono emesse ai sensi della legge italiana. 4.3 Caratteristiche delle Azioni Le Azioni sono nominative e liberamente trasferibili. Le Azioni sono assoggettate al regime di dematerializzazione di cui agli articoli 83-bis e ss. del Testo Unico della Finanza e relativi regolamenti di attuazione e saranno immesse nel sistema di deposito accentrato gestito da Monte Titoli. 4.4 Valuta delle Azioni Le Azioni sono denominate in Euro. 4.5 Descrizione dei diritti, compresa qualsiasi loro limitazione, connessi alle Azioni e modalità per il loro esercizio Le Azioni hanno le stesse caratteristiche e attribuiscono i medesimi diritti delle azioni ordinarie LVG in circolazione alla data della loro emissione. Le Azioni sono pertanto nominative, indivisibili, liberamente trasferibili e hanno godimento pari a quello delle azioni ordinarie LVG in circolazione alla data della loro emissione. I diritti dei possessori delle azioni ordinarie LVG sono riportati agli articoli 6, 9 e 26 dello Statuto dell’Emittente. Ciascuna azione ordinaria conferisce il diritto di voto in tutte le Assemblee ordinarie e straordinarie, nonché gli altri diritti patrimoniali e amministrativi secondo le disposizioni di legge e di Statuto applicabili. Ai sensi dell’articolo 26 dello Statuto, gli utili netti risultanti dal bilancio, regolarmente approvato dall’Assemblea, dedotto il 5% per la riserva legale fino al raggiungimento del limite di legge, potranno essere assegnati agli Azionisti, salvo che l’Assemblea deliberi di accantonarli a riserva. 202 Il pagamento dei dividendi è effettuato nei termini indicati dall’Assemblea presso gli intermediari autorizzati ai sensi della normativa vigente. Ai sensi dell’articolo 26 dello Statuto, il Consiglio di Amministrazione può deliberare la distribuzione di acconti sui dividendi nei modi e nelle forme previste dalla legge 4.6 Indicazione delle delibere, autorizzazioni e approvazioni in virtù delle quali le Azioni sono state o saranno emesse In data 30 aprile 2014, l’Assemblea ha deliberato l’Aumento di Capitale. Il Consiglio di Amministrazione della Società in data 2 luglio 2014 ha stabilito le modalità, i termini e le condizioni definitive del suddetto aumento di capitale in opzione. Per maggiori informazioni sull’Aumento di Capitale si veda la Sezione Prima, Capitolo V del Prospetto Informativo. 4.7 Periodo di Offerta e data prevista per l’emissione delle Azioni Il Consiglio di Amministrazione del 2 luglio 2014 ha fissato Il Periodo di Offerta dal 7 luglio 2014 al 25 luglio 2014 (estremi inclusi). I Diritti di Opzione saranno negoziabili sull’MTA nel periodo compreso tra il 7 luglio 2014 e il 18 luglio 2014. I Diritti di Opzione, che danno diritto alla sottoscrizione delle Azioni, devono essere esercitati, a pena di decadenza, durante il Periodo di Offerta tramite gli intermediari autorizzati aderenti al sistema di gestione accentrata che sono tenuti a dare le relative istruzioni a Monte Titoli entro le 15:30 dell’ultimo giorno del Periodo di Offerta. A tal fine, ciascun sottoscrittore dovrà presentare apposita richiesta di sottoscrizione con le modalità e nel termine che il suo intermediario depositario gli avrà comunicato per assicurare il rispetto del termine di cui sopra. I Diritti di Opzione non esercitati entro il termine del Periodo di Offerta saranno offerti in Borsa dalla Società entro il mese successivo alla fine del Periodo di Offerta, ai sensi dell’art. 2441, comma 3, del Codice Civile (l’“Offerta in Borsa”). Entro il giorno precedente l’inizio dell’eventuale periodo di Offerta in Borsa, sarà pubblicato sul Sito Internet, nella sezione “Investitori”, e su almeno un quotidiano a diffusione nazionale, un avviso con indicazione del numero dei diritti di opzione non esercitati da offrire in Borsa ai sensi dell’art. 2441, comma 3, cod. civ. e delle date delle riunioni in cui l’Offerta in Borsa sarà effettuata. Le Azioni sottoscritte entro la fine del Periodo di Offerta saranno accreditate sui conti degli Intermediari Autorizzati al termine della giornata contabile dell’ultimo giorno del Periodo di Offerta e saranno pertanto disponibili dal giorno di liquidazione successivo. Le Azioni sottoscritte entro la fine dell’Offerta in Borsa saranno accreditate sui conti degli intermediari aderenti al sistema di gestione accentrata gestito da Monte Titoli al termine della giornata contabile dell’ultimo giorno di esercizio dei Diritti di Opzione e saranno pertanto disponibili dal giorno di liquidazione successivo. Per maggiori informazioni sull’Offerta si veda la Sezione Prima, Capitolo V, del Prospetto Informativo. 203 4.8 Eventuali restrizioni alla libera trasferibilità delle Azioni Alla Data del Prospetto non esiste alcuna limitazione alla libera trasferibilità delle Azioni ai sensi di legge, Statuto o derivante dalle condizioni di emissione. 4.9 Indicazione dell’esistenza di eventuali norme in materia di obbligo di offerta al pubblico di acquisto e/o di offerta di acquisto residuali in relazione alle Azioni Dal momento della ammissione a negoziazione le Azioni, analogamente alle azioni ordinarie in circolazione, saranno assoggettate alle norme previste dal TUF e dai relativi regolamenti di attuazione, tra cui il Regolamento Emittenti, in materia di titoli che attribuiscono diritti di voto, anche limitatamente a specifici argomenti, nell’assemblea ordinaria e straordinaria, emessi da società italiane e ammessi alla negoziazione in mercati regolamentari italiani, con particolare riferimento alle norme dettate in materia di offerte pubbliche di acquisto obbligatoria (art. 106 del TUF), obblighi di acquisto (sell out) (art. 108 del TUF) e diritto di acquisto (squeeze out) (art. 111 del TUF). 4.10 Offerte pubbliche di acquisto effettuate sulle Azioni dell’Emittente nel corso dell’ultimo esercizio e nell’esercizio in corso Nel corso dell’ultimo esercizio e dell’esercizio in corso non sono state promosse offerte pubbliche di acquisto o scambio sulle azioni della Società, né l’Emittente ha mai assunto la qualità di offerente nell’ambito di tali operazioni. 4.11 Regime fiscale Il presente Paragrafo 4.11 descrive il regime fiscale applicabile, in base alla normativa vigente, ai dividendi distribuiti da una società residente in Italia le cui azioni siano quotate nei mercati regolamentati, nonché alle plusvalenze (e/o minusvalenze) realizzate in sede di cessione dei diritti di opzione e/o delle azioni. Il presente Paragrafo 4.11 non intende essere un’analisi esauriente del regime fiscale delle azioni e non descrive il regime fiscale applicabile a tutte le categorie di possibili investitori. Pertanto, gli investitori sono tenuti a consultare i loro consulenti in merito al regime fiscale ad essi relativo. Il presente Paragrafo 4.11 si fonda sulle leggi tributarie in vigore in Italia alla Data del Prospetto, le quali potrebbero essere soggette a modifiche, anche con effetto retroattivo. Allorché si verifichi tale eventualità, la Società non provvederà ad aggiornare la presente sezione per riflettere le modifiche intervenute, anche qualora, in conseguenza di ciò, le informazioni in essa contenute non fossero più valide. Per una più agevole lettura, occorre preliminarmente evidenziare come il vigente regime fiscale relativo alla percezione di dividendi e al conseguimento di plusvalenze derivanti dal possesso e dalla cessione delle azioni differisce a seconda che le azioni stesse siano considerate partecipazioni qualificate o meno. In particolare, con riferimento ad una società quotata, si considerano partecipazioni qualificate quelle costituite da azioni, diverse dalle azioni di risparmio, nonché da titoli e diritti attraverso cui possono essere acquisite tali partecipazioni, che rappresentino complessivamente una percentuale di diritti di voto esercitabili nell’assemblea ordinaria superiore al 2%, ovvero una partecipazione al capitale o al 204 patrimonio superiore al 5% (le “Partecipazioni Qualificate”). In presenza di azioni che attribuiscono solo il diritto alla partecipazione agli utili/alle perdite e non il diritto al voto, si farà riferimento solamente al secondo dei suddetti criteri. Di converso, sono considerate partecipazioni non qualificate le azioni di risparmio, e quelle ordinarie che non superano le suddette soglie di voto o di partecipazione al capitale o al patrimonio (le “Partecipazioni Non Qualificate”). Si precisa inoltre che, al fine di determinare se la partecipazione ceduta sia o meno qualificata, la percentuale di partecipazione è determinata tenendo conto di tutte le cessioni effettuate nel corso dei dodici mesi, sia antecedenti che successivi alla cessione, ancorché nei confronti di soggetti diversi. Tale regola trova peraltro applicazione solo a partire dalla data in cui le partecipazioni, i titoli ed i diritti posseduti rappresentano una percentuale di diritti di voto o di partecipazione tale da integrare una Partecipazione Qualificata. Nell’ipotesi di cessione di diritti o titoli attraverso i quali possono essere acquisite partecipazioni, ai fini della determinazione della percentuale ceduta si tiene conto delle percentuali di diritti di voto e di partecipazione potenzialmente ricollegabili alle partecipazioni che tali titoli e diritti consentono di acquisire. A. Profili fiscali dei diritti di opzione L’esercizio dei diritti di opzione e la relativa sottoscrizione delle azioni non dà luogo ad una fattispecie imponibile in Italia. Il costo unitario delle azioni acquisite a seguito dell’esercizio dei diritti di opzione - da parte di soci persone fisiche non esercenti attività di impresa - è pari all’ammontare corrisposto in sede di sottoscrizione sommato al costo fiscalmente riconosciuto delle azioni già possedute, diviso per il numero totale delle azioni possedute. Il costo delle azioni rivenienti dall’esercizio di diritti di opzione acquistati separatamente da persone fisiche non esercenti attività di impresa è pari alla somma: (i) del prezzo corrisposto per l’acquisizione del diritto d’opzione e (ii) dell’ammontare erogato in sede di sottoscrizione delle azioni. Le plus/minusvalenze derivanti dalla vendita dei diritti di opzione sono tassabili (o deducibili) in capo ai soci con le medesime modalità previste per le plus/minusvalenze rivenienti dalla cessione delle azioni (si rinvia al successivo sottoparagrafo III). Le plus/minusvalenze sono calcolate come differenza tra il prezzo di cessione dei diritti e il costo di acquisto di questi B. I. Profili fiscali delle azioni Dividendi Ai sensi dell’art. 27-ter del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 600, gli utili derivanti dalle azioni dematerializzate sono assoggettati, in luogo delle ritenute ordinariamente previste, ad un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi, con le stesse aliquote ed alle medesime condizioni previste per l’applicazione di dette ritenute. L’imposta sostitutiva è applicata dai soggetti che aderiscono al sistema accentrato e presso i quali i titoli 205 sono depositati, ovvero dai soggetti non residenti depositari dei titoli che aderiscono, direttamente ovvero indirettamente, per il tramite di depositari centrali esteri, al summenzionato sistema accentrato. Qualora i titoli siano depositati presso i soggetti non residenti sopra indicati, gli adempimenti fiscali connessi all’applicazione dell’imposta sostitutiva debbono essere affidati ad un rappresentante fiscale in Italia, nominato dai predetti soggetti ai sensi dell’art. 27 ter, comma 8, del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 600, il quale risponde dell’adempimento dei propri compiti negli stessi termini e con le stesse responsabilità previste per i soggetti residenti. In linea di principio, l’imposta sostitutiva trova applicazione nelle seguenti misure: - utili distribuiti a persone fisiche residenti in relazione a Partecipazioni Non Qualificate, a condizione che tali partecipazioni non siano relative all’impresa ai sensi dell’art. 65 del D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917 (Testo Unico delle Imposte sui Redditi, “TUIR”): imposta sostitutiva pari al 26% per i dividendi distribuiti dal 1 luglio 2014 (fino al 30 giugno 2014 la misura è del 20%); - utili distribuiti a soggetti non residenti privi di stabile organizzazione in Italia, purché diversi dalle società ed enti indicati al comma 3-ter dell’art. 27, D.P.R. n. 600 del 1973 di cui al punto successivo: imposta sostitutiva pari al 26% per i dividendi distribuiti dal 1 luglio 2014 (fino al 30 giugno 2014 la misura è del 20%). I soggetti non residenti, diversi dagli azionisti di risparmio e dalle società ed enti indicati al comma 3-ter del citato art. 27, hanno diritto al rimborso, fino a concorrenza di 11/26 (1/4 per gli utili distribuiti fino al 30 giugno 2014) dell’imposta sostitutiva che dimostrino di aver pagato all’Estero in via definitiva sugli stessi utili, mediante certificazione del competente ufficio fiscale dello Stato estero. Resta comunque ferma l’applicazione delle aliquote ridotte previste dalle convenzioni internazionali contro le doppie imposizioni eventualmente applicabili. A tal fine, i soggetti tenuti all’applicazione dell’imposta sostitutiva debbono acquisire: (i) una dichiarazione del soggetto non residente effettivo beneficiario degli utili, dalla quale risultino i dati identificativi del medesimo, la sussistenza di tutte le condizioni cui è subordinata l’applicazione del regime convenzionale e gli eventuali elementi necessari a determinare la misura dell’aliquota applicabile ai sensi della convenzione; e (ii) un’attestazione dell’autorità fiscale competente dello Stato di residenza dell’effettivo beneficiario (che produce effetti fino al 31 marzo dell’anno successivo a quello di presentazione), dalla quale risulti la residenza nello Stato medesimo ai fini della convenzione. Si noti come i benefici convenzionali siano alternativi rispetto al rimborso di 11/26 dell’imposta sostitutiva sopra descritto; - utili distribuiti a società o enti, soggetti ad un’imposta sul reddito delle società in uno Stato membro dell’Unione Europea ovvero negli Stati aderenti all’Accordo sullo Spazio Economico Europeo, che sono inclusi nella lista da predisporre con apposito Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze ai sensi dell’art. 168-bis del TUIR, ed ivi residenti, purché le partecipazioni non siano relative ad una stabile organizzazione in Italia: imposta sostitutiva pari all’1,375%. Fino all’emanazione del suddetto decreto ministeriale, gli Stati aderenti all’Accordo sullo Spazio Economico Europeo che rilevano ai fini dell’applicazione dell’imposta sostitutiva nella citata misura dell’1,375% sono quelli inclusi nella lista di cui al Decreto del Ministero delle Finanze del 4 settembre 1996 e successive modifiche. Tale disciplina si applica agli utili formatisi negli esercizi successivi a quello in corso al 31 dicembre 2007. L’imposta sostitutiva non è invece applicata nei confronti delle persone fisiche residenti che, all’atto della percezione degli utili, dichiarino che gli 206 stessi sono relativi all’attività d’impresa, ovvero ad una partecipazione qualificata. In entrambi i suddetti casi, i dividendi, formati con utili prodotti a partire dall’esercizio successivo a quello in corso al 31 dicembre 2007, concorrono alla formazione del reddito imponibile complessivo del percettore nella misura del 49,72%, ai sensi dell’art. 1, comma 1, D.M. 2 aprile 2008, pubblicato in G.U. n. 90 del 16 aprile 2008. I dividendi formati con utili prodotti fino all’esercizio in corso al 31 dicembre 2007 invece concorrono a formare il reddito del percipiente nella misura del 40%. Al fine di regolare il passaggio dal vecchio al nuovo regime l’art. 1, comma 2, di tale provvedimento ha dettato un’apposita disciplina transitoria prevedendo che a partire dalle delibere di distribuzione successive a quella avente ad oggetto l’utile dell’esercizio in corso al 31 dicembre 2007, ai fini della tassazione del percettore i dividendi distribuiti si considerano prioritariamente formati con utili prodotti dalla società fino a tale esercizio (e che quindi concorreranno ancora a formare il reddito del percipiente nella misura del 40%). L’imposta sostitutiva non trova inoltre applicazione nell’ipotesi in cui il percettore è: a) una società di capitali residente o una stabile organizzazione in Italia di una società non residente. In tal caso gli utili corrisposti concorrono a formare il reddito d’impresa del percipiente nella misura del 5%. I dividendi percepiti da società che redigono il bilancio secondo i principi contabili internazionali, in relazione a partecipazioni detenute per la negoziazione, concorrono alla formazione del reddito imponibile per il loro intero ammontare; b) un ente non commerciale residente. In tal caso gli utili non concorrono alla formazione del reddito imponibile nella misura del 95% del loro ammontare. La quota imponibile del 5% è soggetta ad IRES; c) una società di persone residente (società in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti equiparati), ad esclusione delle società semplici. I dividendi, formati con utili prodotti a partire dall’esercizio successivo a quello in corso al 31 dicembre 2007, concorrono alla formazione del reddito imponibile complessivo del percettore nella misura del 49,72%, ai sensi dell’art. 1, comma 1, D.M. 2 aprile 2008, pubblicato in G.U. n. 90 del 16 aprile 2008. I dividendi formati con utili prodotti fino all’esercizio in corso al 31 dicembre 2007 invece concorrono a formare il reddito del percipiente nella misura del 40%. Al fine di regolare il passaggio dal vecchio al nuovo regime l’art. 1, comma 2, di tale provvedimento ha dettato un’apposita disciplina transitoria prevedendo che a partire dalle delibere di distribuzione successive a quella avente ad oggetto l’utile dell’esercizio in corso al 31 dicembre 2007, ai fini della tassazione del percettore i dividendi distribuiti si considerano prioritariamente formati con utili prodotti dalla società fino a tale esercizio (e che quindi concorreranno ancora a formare il reddito del percipiente nella misura del 40%); d) una società residente ai fini fiscali in uno Stato membro dell’Unione Europea senza essere considerata, ai sensi di una convenzione in materia di doppia imposizione sui redditi con uno stato terzo, residente al di fuori dell’Unione Europea, che riveste una delle forme previste nell’allegato della Direttiva n. 90/435/CE del Consiglio del 23 luglio 1990 (ora rifusa nella Direttiva 2011/96/UE) , che è soggetta nello stato di residenza, ad una delle imposte previste nella citata direttiva senza fruire di regimi opzionali o di esenzione (salvo che questi siano territorialmente e/o temporalmente limitati) e che detiene ininterrottamente, da almeno un anno, una partecipazione diretta non inferiore al 10 per cento. A tal fine deve essere prodotta una 207 e) f) g) certificazione rilasciata dalle competenti autorità fiscali estere che attesti la presenza dei suddetti requisiti soggettivi nonché una dichiarazione della società percipiente che attesti il requisito della detenzione della partecipazione minima per il periodo richiesto dalla suddetta normativa. Qualora la società percipiente risulti essere direttamente o indirettamente controllata da soggetti non residenti in Stati dell’Unione Europea, il suddetto regime può essere invocato a condizione che tale società dimostri di non detenere la partecipazione allo scopo esclusivo o principale di beneficiare del regime in esame; un soggetto che abbia optato, con riguardo alle Partecipazioni Non Qualificate cui i medesimi dividendi afferiscano, per l’applicazione del regime del risparmio gestito. In tal caso, i dividendi percepiti concorrono alla formazione del risultato di gestione, con conseguente applicazione da parte del gestore di un’imposta sostitutiva del 20% sul risultato maturato a partire dal 2012 fino al 30 giugno 2014; per il risultato maturato a partire dal 1 luglio 2014 l’imposta sostitutiva è del 26% (si veda il regime fiscale relativo alle plusvalenze derivanti dalla cessione di azioni); un fondo pensione di cui al D.Lgs. 5 dicembre 2005, n. 252. In tal caso gli utili corrisposti concorrono alla formazione del risultato di gestione maturato in ciascun periodo di imposta che è soggetto all’imposta sostitutiva dell’11%; un O.I.C.R. Organismo di Investimento Collettivo del Risparmio. La tassazione degli O.I.C.R. è stata oggetto di rilevanti modifiche introdotte dal D.L. 29 dicembre 2010, n. 225 convertito con modificazioni dalla L. 26 febbraio 2011, n. 10, dall’art. 96, c. 1 del D.L. 24 gennaio 2012, n. 1 convertito con modificazioni dalla L. 24 marzo 2012, n. 27, e dal D.Lgs. 16 aprile 2012, n. 47. In base a tali nuove previsioni normative, a partire dal 1° luglio 2011 non opera più il regime di tassazione di tali organismi in base al criterio di “maturazione in capo al fondo”, ma il regime di tassazione sul reddito realizzato in capo all’investitore. In particolare, è stato introdotto nell’art. 73 del TUIR il comma 5-quinquies secondo cui gli O.I.C.R. con sede in Italia (diversi dai fondi immobiliari), e quelli con sede in Lussemburgo, già autorizzati al collocamento nel territorio dello Stato, sono esenti dalle imposte sui redditi purché il fondo o il soggetto incaricato della gestione sia sottoposto a forme di vigilanza prudenziale; inoltre, ai sensi di detta normativa, i dividendi percepiti dai predetti O.I.C.R. non sono soggetti a ritenuta d’imposta, né ad imposta sostitutiva. Con riferimento alla tassazione applicabile agli investitori in tali organismi, i proventi derivanti dalla partecipazione a tali O.I.C.R. sono soggetti a ritenuta limitatamente alle quote o azioni collocate nel territorio dello Stato, come disposto dall’art. 26-quinquies del DPR 600/73. Tale ritenuta si applica sui (i) proventi distribuiti in costanza di partecipazione all’organismo, nel qual caso la misura della ritenuta è del 26% per i proventi distribuiti dal 1 luglio 2014 (sino al 30 giugno 2014 la misura è del 20%), e (ii) sui proventi compresi nella differenza tra il valore di riscatto, liquidazione o cessione delle quote o azioni e il costo medio ponderato di sottoscrizione o acquisto (è assimilata al rimborso la conversione di quote o azioni da un comparto ad altro comparto del medesimo fondo ed è assimilato alla cessione anche il trasferimento delle quote o azioni di un fondo a rapporti di custodia, amministrazione o gestione intestati a soggetti diversi dagli intestatari dei rapporti di provenienza che sia avvenuto per successione o donazione), nel qual caso sui proventi maturati al 30 giugno 2014 la misura della ritenuta è del 20% (mentre sui proventi maturati dal 1 luglio 2014 la ritenuta è del 26%). Non sono soggetti alla ritenuta di cui sopra i 208 proventi percepiti da soggetti esteri residenti in Stati o territori inclusi nella lista di cui al decreto ministeriale emanato ai sensi dell’art. 168-bis del TUIR (c.d. “white list”: tale decreto non è ancora stato emanato, e in attesa si deve fare riferimento al D.M. 4 settembre 1996 e successive modificazioni o integrazioni), nonché quelli percepiti da enti ed organismi internazionali costituiti in base ad accordi internazionali resi esecutivi in Italia e da banche centrali o organismi che gestiscono anche le riserve ufficiali dello Stato, qualora siano soddisfatti determinati requisiti procedurali. I proventi spettanti a soggetti residenti in Stati con i quali siano in vigore convenzioni contro la doppia imposizione sul reddito possono essere assoggettati alle eventuali minori ritenute previste da tali convenzioni, previa presentazione di apposita dichiarazione del soggetto non residente, in qualità effettivo beneficiario dei proventi stessi e di un’attestazione di residenza ai fini fiscali rilasciata dall’Autorità fiscale estera territorialmente competente; un fondo comune di investimento immobiliare. La disciplina fiscale di tali fondi è stata oggetto di rilevanti modifiche introdotte dapprima dall’art. 32 del D.L. 31 maggio 2010, n. 78, convertito con modificazioni dalla L. 30 luglio 2010, n. 122, successivamente modificato dall’art. 8, comma 9 del D.L. 13 maggio 2011, n. 70, convertito con modificazioni dalla L. 12 luglio 2011, n. 106, nonché dal provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 16 dicembre 2011. Ai sensi della normativa, i dividendi percepiti dai predetti fondi comuni di investimento immobiliare non sono soggetti a ritenuta d’imposta, né ad imposta sostitutiva; tali fondi non sono soggetti alle imposte sui redditi. I proventi derivanti dalla partecipazione a tali fondi, se percepiti da soggetti residenti, sono assoggettati a un diverso regime fiscale in relazione alla tipologia dei partecipanti investitori: i proventi sono soggetti ad un ritenuta del 26% (dal 1 luglio 2014; 20% sino al 30 giugno 2014) in sede di distribuzione ai partecipanti che siano considerati dalla normativa come c.d. “investitori istituzionali” ovvero che siano diversi da detti “investitori istituzionali” e possiedano quote in misura inferiore al 5% del patrimonio del fondo; i proventi sono imputati per trasparenza in capo ai partecipanti che siano diversi da detti “investitori istituzionali” e possiedano quote in misura inferiore al 5% del patrimonio del fondo, in proporzione alla loro quota di partecipazione al fondo determinata al termine del periodo di gestione. In tal caso, i redditi dei fondi imputati per trasparenza concorrono alla formazione del reddito complessivo dei partecipanti indipendentemente dalla effettiva percezione. La ritenuta di cui sopra non si applica sui proventi percepiti da fondi pensione esteri e da O.I.C.R. esteri, se istituiti in Stati o territori inclusi nella lista di cui al decreto ministeriale emanato ai sensi dell’art. 168-bis del TUIR (c.d. “white list:” tale decreto non è ancora stato emanato, e in attesa si deve fare riferimento al D.M. 4 settembre 1996 e successive modificazioni o integrazioni), nonché su quelli percepiti da enti ed organismi internazionali costituiti in base ad accordi internazionali resi esecutivi in Italia e da banche centrali o organismi che gestiscono anche le riserve ufficiali dello Stato. I proventi spettanti a soggetti residenti in Stati con i quali siano in vigore convenzioni contro la doppia imposizione sul reddito possono essere assoggettati alle eventuali minori ritenute previste da tali convenzioni, previa presentazione di apposita dichiarazione del soggetto non residente, in qualità effettivo beneficiario dei proventi stessi e di un’attestazione di residenza ai fini fiscali rilasciata dall’Autorità fiscale estera 209 territorialmente competente. II. Distribuzione di riserve Le informazioni fornite nel presente paragrafo sintetizzano il regime fiscale applicabile alla distribuzione da parte della Società – in occasione diversa dal caso di riduzione del capitale esuberante, di recesso, di esclusione, di riscatto o di liquidazione – delle riserve di capitale di cui all’art 47, comma 5, del TUIR, ovverosia, tra l’altro, delle riserve od altri fondi costituiti: con sovrapprezzi di emissione, con interessi di conguaglio versati dai sottoscrittori, con versamenti fatti dai soci a fondo perduto o in conto capitale e con saldi di rivalutazione monetaria esenti da imposta (“Riserve di Capitale”). Persone fisiche fiscalmente residenti in Italia Ai sensi dell’art. 47, comma 1, del TUIR, indipendentemente dalla delibera assembleare, si presumono ai fini fiscali distribuiti l’utile d’esercizio e le riserve di utili diverse dalle Riserve di Capitale (fatta salva la quota di tali riserve accantonata in sospensione di imposta). Le somme percepite qualificate fiscalmente come utili in base alla predetta presunzione sono soggette, a seconda che si tratti o meno di Partecipazioni Non Qualificate e/o non relative all’impresa, al medesimo regime fiscale previsto per la percezione di dividendi). Le somme percepite a titolo di distribuzione delle Riserve di Capitale, al netto dell’importo eventualmente qualificabile come utile in base alla predetta presunzione, non costituiscono utili ma riducono di pari ammontare il costo fiscalmente riconosciuto della partecipazione. Ne consegue che, in sede di successiva cessione, la plusvalenza imponibile è calcolata per differenza fra il prezzo di vendita ed il costo fiscalmente riconosciuto della partecipazione ridotto di un ammontare pari alle somme percepite a titolo di distribuzione delle Riserve di Capitale (al netto dell’importo eventualmente qualificabile come utile). Secondo l’interpretazione fatta propria dall’Amministrazione Finanziaria per le partecipazioni non detenute in regime d’impresa, le somme percepite a titolo di distribuzione delle Riserve di Capitale, per la parte eccedente il costo fiscale della partecipazione, costituiscono utili e, come tali, sono soggette al regime fiscale previsto per la percezione di dividendi. Nel caso di Partecipazioni Non Qualificate e non relative ad imprese qualora il percettore non comunichi il valore fiscalmente riconosciuto della partecipazione, l’imposta sostitutiva del 20% (26% dal 1 luglio 2014) troverà applicazione sull’intero ammontare delle somme o dei valori corrisposti. Società in nome collettivo, in accomandita semplice ed equiparate, società di capitali ed altri enti commerciali, fiscalmente residenti in Italia In capo alle società in nome collettivo, in accomandita semplice ed equiparate (escluse le società semplici) di cui all’art. 5 del TUIR, alle società ed enti di cui all’art. 73, comma 1, lett. a) e b), del TUIR (i.e., alle società di capitali ed agli enti commerciali), fiscalmente residenti in Italia, le somme percepite a titolo di distribuzione delle Riserve di Capitale, qualificate fiscalmente come utili in base alla predetta presunzione, sono soggette al medesimo regime fiscale previsto per la percezione di dividendi. Le somme percepite a titolo di distribuzione delle Riserve di Capitale, al netto dell’importo eventualmente qualificabile come utile, riducono il costo fiscalmente riconosciuto della partecipazione e per la parte eccedente costituiscono plusvalenze e, come tali, sono assoggettate al regime fiscale previsto per la percezione di plusvalenze derivanti dalla cessione di azioni. 210 Fondi pensione, fondi immobiliari e O.I.C.R. Le somme percepite a titolo di distribuzione delle Riserve di Capitale dagli O.I.C.R. italiani (cioè fondi mobiliari, SICAV e fondi mobiliari con sede in Lussemburgo già autorizzati al collocamento nel territorio dello Stato – i c.d. fondi “Lussemburghesi storici”), dai fondi pensione di cui al D.Lgs. 5 dicembre 2005, n. 252 e dai fondi immobiliari di cui al D.L. 25 settembre 2001, n. 351 concorrono a formare il patrimonio finale del fondo alla fine del periodo di gestione. Trova applicazione il regime fiscale illustrato nel precedente sottoparagrafo I). Soggetti fiscalmente non residenti in Italia privi di stabile organizzazione nel territorio dello Stato In capo ai soggetti fiscalmente non residenti in Italia (siano essi persone fisiche o società), privi di stabile organizzazione in Italia cui la partecipazione sia riferibile, la natura fiscale delle somme percepite a titolo di distribuzione delle Riserve di Capitale è la medesima di quella evidenziata per le persone fisiche fiscalmente residenti in Italia in relazione a partecipazioni non relative all’impresa. Le somme qualificate come utili sono soggette al medesimo regime fiscale previsto per la percezione di dividendi. In caso di distribuzione di Riserve di Capitale per un importo che eccede il costo fiscalmente riconosciuto della partecipazione, anch’essi sono tenuti a comunicare il valore fiscalmente riconosciuto della partecipazione onde evitare che le ritenute vengano applicate sull’intero importo delle somme percepite. Soggetti fiscalmente non residenti in Italia dotati di stabile organizzazione nel territorio dello Stato Relativamente ai soggetti non residenti che detengono la partecipazione attraverso una stabile organizzazione in Italia, tali somme concorrono alla formazione del reddito della stabile organizzazione secondo il regime impositivo previsto per le società ed enti di cui all’art. 73 comma 1, lett. a) e b) TUIR, fiscalmente residenti in Italia. III. Plusvalenze derivanti dalla cessione delle azioni Persone fisiche fiscalmente residenti in Italia che non esercitano attività d’impresa (a) Cessione di Partecipazioni Non Qualificate Le plusvalenze diverse da quelle conseguite nell’esercizio di imprese commerciali, realizzate da persone fisiche residenti mediante cessione a titolo oneroso di partecipazioni, nonché di titoli e diritti attraverso cui possono essere acquisite tali partecipazioni, sono soggette all’applicazione di un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi, di aliquota pari al 26% se la cessione ha ad oggetto Partecipazioni Non Qualificate. La misura del 26% si applica alle plusvalenze realizzate a partire dal 1 luglio 2014; sino al 30 giugno 2014 la misura è del 20%. È prevista la facoltà di affrancare il Per la definizione di Partecipazioni Non Qualificate si rinvia alla premessa del presente Paragrafo 4.11. In relazione alle modalità di applicazione dell’imposta sostitutiva, oltre al regime ordinario, consistente nella indicazione delle plusvalenze nella dichiarazione dei redditi, sono previsti due regimi alternativi, che trovano applicazione a seguito di opzione da parte del contribuente: il c.d. regime del risparmio amministrato ed il c.d. regime del risparmio gestito. 211 - Regime ordinario Il contribuente deve indicare nella dichiarazione dei redditi le plusvalenze realizzate nel corso del periodo d’imposta. Ai fini dell’applicazione dell’imposta sostitutiva del 26% (del 20%, sino al 30 giugno 2014), le plusvalenze realizzate nel corso di un periodo d’imposta sono sommate algebricamente alle relative minusvalenze appartenenti alla medesima categoria. Se l’ammontare complessivo delle minusvalenze è superiore a quello delle plusvalenze, l’eccedenza, computata per ciascuna categoria di minusvalenze, può essere portata in deduzione, fino a concorrenza, dalle plusvalenze realizzate in periodi di imposta successivi, non oltre il quarto, a condizione che tale eccedenza sia stata indicata nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta nel quale le minusvalenze sono state realizzate. L’imposta sostitutiva deve essere versata nei termini e nei modi previsti per il versamento delle imposte sui redditi dovute a saldo in base alla dichiarazione. Riguardo al passaggio dall’aliquota del 20% a quella del 26%, il contribuente ha la facoltà di affrancare mediante opzione le plusvalenze maturate ma non realizzate al 30 giugno 2014 con il pagamento di un’imposta sostitutiva. L’opzione vincola l’affrancamento con riferimento a tutte le partecipazioni possedute, tenendo conto delle minusvalenze realizzate e non ancora compensate a tale data (che, se realizzate fino al 31 dicembre 2011, sono utilizzabili nella misura del 62,5%). Le minusvalenze eccedenti potranno essere ulteriormente utilizzate nella misura del 76,92% (se realizzate a partire dal 1 luglio 2014) ovvero nella misura del 48,08% (se realizzate fino al 31 dicembre 2011). - Regime del risparmio amministrato Il contribuente ha facoltà di optare per l’applicazione dell’imposta sostitutiva nella misura del 26% (del 20%, sino al 30 giugno 2014), su ciascuna plusvalenza realizzata, a condizione che le azioni possedute siano affidate in custodia o in amministrazione presso intermediari abilitati (ad esempio, banche e SIM). L’opzione è esercitata dal contribuente con comunicazione sottoscritta contestualmente al conferimento dell’incarico e dell’apertura del deposito o conto corrente. Per i rapporti in essere, l’opzione deve essere esercitata anteriormente all’inizio del periodo d’imposta ovvero in qualsiasi momento dell’anno, ma in tal caso ha effetto dal periodo d’imposta successivo. L’opzione ha effetto per tutto il periodo d’imposta e per i periodi d’imposta successivi. Può essere revocata entro la scadenza di ciascun anno solare, con effetto dal periodo d’imposta successivo. Le minusvalenze realizzate sono deducibili, fino a concorrenza dalle plusvalenze realizzate nelle successive operazioni poste in essere nell’ambito del medesimo rapporto, nello stesso periodo di imposta e nei successivi, ma non oltre il quarto. Le minusvalenze realizzate fino al 31 dicembre 2011 sono computabili in diminuzione delle plusvalenze realizzate successivamente (sempre entro i 4 anni) nella misura del 62,5% del loro ammontare. L’imposta sostitutiva è versata direttamente dall’intermediario abilitato, trattenendone l’importo su ciascun reddito realizzato o ricevendone provvista dal contribuente, entro il quindicesimo giorno del secondo mese successivo a quella in cui la medesima imposta è stata applicata. Il contribuente non è conseguentemente tenuto a includere le suddette plusvalenze e/o minusvalenze nella propria dichiarazione dei redditi. Qualora il rapporto di custodia o amministrazione venga meno, le eventuali minusvalenze possono 212 essere portate in deduzione, non oltre il quarto periodo d’imposta successivo a quello di realizzo (come sopra indicato), dalle plusvalenze realizzate nell’ambito di un altro rapporto di risparmio amministrato intestato agli stessi soggetti intestatari del rapporto o deposito di provenienza, o possono essere dedotte in sede di dichiarazione dei redditi. Gli intermediari abilitati tenuti ad applicare il regime in oggetto rilasciano al contribuente apposita certificazione dalla quale risultino i dati e le informazioni necessarie a consentire la deduzione di dette minusvalenze. Anche per il risparmio amministrato è consentito l’affrancamento facoltativo delle plusvalenze maturate al 30 giugno 2014 sopra esaminato. - Regime del risparmio gestito Presupposto per l’applicabilità di tale regime è il conferimento delle azioni in una gestione individuale di portafoglio intrattenuta con un intermediario finanziario abilitato a svolgere tale tipologia di attività. In tale regime, l’imposta sostitutiva, prelevata dal soggetto gestore, è del 26% sul risultato della gestione, costituito dalla differenza tra il valore del patrimonio gestito alla fine di ciascun anno solare e il valore del patrimonio stesso all’inizio dell’anno (la misura del 26% si applica con riferimento al risultato maturato a partire dal 1 luglio 2014; sino al 30 giugno 2014 la misura è del 20%). In particolare, il valore del patrimonio gestito alla fine di ciascun anno solare è computato al lordo dell’imposta sostitutiva, aumentato dei prelievi e diminuito dei conferimenti effettuati nell’anno, nonché dei redditi maturati nel periodo e soggetti a ritenuta a titolo d’imposta, dei redditi che concorrono a formare il reddito complessivo del contribuente, dei redditi esenti o comunque non soggetti a imposta maturati nel periodo, dei proventi derivanti da quote di fondi comuni di investimento immobiliare. Il risultato è computato al netto degli oneri e delle commissioni relative al patrimonio gestito. Il risultato negativo della gestione eventualmente conseguito in un anno è computato in diminuzione del risultato della gestione dei periodi di imposta successivi, ma non oltre il quarto, per l’intero importo che trova capienza in ciascuno di essi. Il contribuente non è tenuto a includere detti redditi nella propria dichiarazione annuale. In caso di chiusura del rapporto di gestione, i risultati negativi di gestione maturati (risultanti da apposita certificazione rilasciata dal soggetto gestore) possono essere portati in deduzione, non oltre il quarto periodo d’imposta successivo a quello di maturazione, dalle plusvalenze realizzate nell’ambito di un altro rapporto cui sia applicabile il regime del risparmio amministrato, ovvero utilizzati (per l’importo che trova capienza in esso) nell’ambito di un altro rapporto per il quale sia stata effettuata l’opzione per il regime del risparmio gestito, purché il rapporto o deposito in questione sia intestato agli stessi soggetti intestatari del rapporto o deposito di provenienza, ovvero possono essere portate in deduzione dai medesimi soggetti in sede di dichiarazione dei redditi, secondo le medesime regole applicabili alle minusvalenze eccedenti (cfr. il regime ordinario): a tal fine, il soggetto gestore rilascia al contribuente apposita certificazione dalla quale risulti l’importo computabile in diminuzione dei redditi di quest’ultimo. (b) Cessione di Partecipazioni Qualificate Le plusvalenze su Partecipazioni Qualificate realizzate a partire dal 1o gennaio 2009 da persone fisiche residenti, al di fuori dell’esercizio di imprese commerciali, concorrono alla formazione del reddito complessivo per il 49,72% del loro ammontare e sono soggette all’imposta sul reddito delle persone 213 fisiche secondo le aliquote progressive ordinariamente previste. Le minusvalenze appartenenti alla medesima categoria sono rilevanti in pari misura. Se le minusvalenze sono superiori alle plusvalenze, l’eccedenza è riportata in deduzione, fino a concorrenza dell’ammontare fiscalmente imponibile delle plusvalenze dei periodi di imposta successivi, ma non oltre il quarto, a condizione che l’eccedenza stessa sia indicata nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta nel quale le minusvalenze sono realizzate. - Soggetti non residenti Per quanto attiene ai soggetti non residenti, privi di stabile organizzazione in Italia, ai sensi dell’art. 23 del TUIR, le plusvalenze da questi ultimi realizzate mediante cessione a titolo oneroso di partecipazioni in società residenti sono in linea di principio soggette ad imposizione in Italia. Sono invece escluse da tassazione in Italia, in quanto non si considerano ivi prodotte, le plusvalenze realizzate dai medesimi soggetti mediante la cessione a titolo oneroso di Partecipazioni Non Qualificate, relative ad azioni o titoli, negoziati nei mercati regolamentati, ovunque detenute. In capo agli azionisti fiscalmente non residenti in Italia che hanno optato per il regime del risparmio amministrato ovvero per il regime del risparmio gestito di cui ai precedenti paragrafi, il beneficio dell’esenzione è subordinato alla presentazione di un’autocertificazione attestante la non residenza fiscale in Italia e l’inesistenza di una stabile organizzazione in Italia. Le plusvalenze su Partecipazioni Qualificate realizzate da soggetti non residenti, privi di stabile organizzazione in Italia, concorrono alla formazione del reddito complessivo per il 49,72% del loro ammontare. Le minusvalenze appartenenti alla medesima categoria sono rilevanti in pari misura. Se le minusvalenze sono superiori alle plusvalenze, l’eccedenza è riportata in deduzione, fino a concorrenza dell’ammontare fiscalmente imponibile delle plusvalenze dei periodi di imposta successivi, ma non oltre il quarto, a condizione che l’eccedenza stessa sia indicata nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta nel quale le minusvalenze sono realizzate. Resta peraltro salva l’applicazione del regime previsto dalle convenzioni internazionali contro le doppie imposizioni eventualmente applicabili. Relativamente ai soggetti non residenti che detengono la partecipazione attraverso una stabile organizzazione in Italia, tali somme concorrono alla formazione del reddito della stabile organizzazione secondo il regime impositivo previsto delle plusvalenze realizzate da società ed enti di cui all’art. 73 comma 1, lett. a) e b) del TUIR, fiscalmente residenti in Italia. - Società di capitali ed enti commerciali residenti Le plusvalenze e minusvalenze realizzate dalle società ed enti di cui all’art. 73, comma 1, lett. a) e b) del TUIR mediante cessione a titolo oneroso di azioni concorrono, per l’intero ammontare, a formare il reddito d’impresa della società o dell’ente. Tuttavia, le plusvalenze realizzate dalle società ed enti di cui all’art. 73, comma 1, lett. a) e b) del TUIR sono esenti da tassazione nella misura del 95% del loro ammontare quando sono soddisfatte tutte le seguenti condizioni: a) la partecipazione oggetto di cessione è detenuta ininterrottamente dal primo giorno del dodicesimo 214 mese precedente quello dell’avvenuta cessione, considerando cedute per prime le azioni acquistate in data più recente; b) la partecipazione oggetto di cessione è iscritta nella categoria delle immobilizzazioni finanziarie nel primo bilancio di esercizio chiuso durante il periodo di possesso. Per i soggetti che redigono il bilancio in base ai principi contabili internazionali si considerano immobilizzazioni finanziarie gli strumenti finanziari diversi da quelli detenuti per la negoziazione; c) la società partecipata è fiscalmente residente in Italia o in uno Stato o territorio diverso da quelli a regime fiscale privilegiato individuati dal decreto ministeriale emanato ai sensi dell’art. 167, comma 4, del TUIR o, alternativamente, è stata compiutamente dimostrata, mediante interpello all’Amministrazione Finanziaria, la mancata localizzazione di redditi in tali Stati o territori; d) la società partecipata esercita un’impresa commerciale secondo la definizione di cui all’art. 55 del TUIR. Tale requisito si intende automaticamente soddisfatto nel caso in cui la partecipazione sia relativa ad una società le cui azioni sono negoziate in mercati regolamentati. I requisiti di cui ai punti c) e d) devono sussistere ininterrottamente, al momento del realizzo delle plusvalenze, almeno dall’inizio del terzo periodo di imposta anteriore al realizzo stesso. Qualora al momento della cessione anche uno solo dei suddetti requisiti non sia verificato, le plusvalenze concorrono interamente alla formazione del reddito imponibile nell’esercizio in cui sono realizzate o, a scelta del contribuente, in quote costanti nell’esercizio stesso e nei successivi non oltre il quarto, qualora le partecipazioni siano iscritte tra le immobilizzazioni finanziarie negli ultimi tre bilanci. In presenza dei requisiti di cui ai precedenti punti a), b), c) e d), sono indeducibili dal reddito d’impresa le minusvalenze realizzate dalla cessione di partecipazioni possedute ininterrottamente dal primo giorno del dodicesimo mese precedente quello dell’avvenuta cessione, considerando cedute per prime le azioni acquisite in data più recente. Le minusvalenze e le differenze negative tra i ricavi e i costi relative ad azioni che non possiedono i requisiti per l’esenzione non rilevano fino a concorrenza dell’importo non imponibile dei dividendi, ovvero dei loro acconti, percepiti nei trentasei mesi precedenti il loro realizzo/conseguimento. Tale disposizione si applica con riferimento alle azioni acquisite nei trentasei mesi precedenti il realizzo/conseguimento, sempre che siano soddisfatte le condizioni di cui ai precedenti punti c) e d). Tale previsione non si applica ai soggetti che redigono il bilancio in base ai principi contabili internazionali. In relazione alle minusvalenze deducibili dal reddito d’impresa, va tuttavia evidenziato che ai sensi dell’art. 5-quinquies, comma 3, del D.L. 30 settembre 2005, n. 203, convertito con modificazioni dalla L. 2 dicembre 2005, n. 248, qualora l’ammontare delle suddette minusvalenze derivanti da operazioni su azioni o altri titoli negoziati in mercati regolamentati italiani o esteri risulti superiore a Euro 50.000, anche a seguito di più operazioni, il contribuente dovrà comunicare all’Agenzia delle Entrate i dati e le notizie relativi all’operazione. Il dettaglio delle notizie che dovranno formare oggetto della comunicazione, oltre ai termini ed alle modalità procedurali di detta comunicazione, sono contenute nel provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 29 marzo 2007 (pubblicato in G.U. il 13 aprile 2007 n. 86). - Società di persone e imprese individuali residenti Le plusvalenze realizzate dagli imprenditori individuali residenti, nonché dalle società in nome 215 collettivo, in accomandita semplice ed equiparate di cui all’art. 5 del TUIR, in contabilità ordinaria, ad esclusione delle società semplici, mediante cessione a titolo oneroso di azioni concorrono, per l’intero ammontare, a formare reddito d’impresa imponibile, soggetto a tassazione in Italia secondo il regime ordinario. Tuttavia, laddove siano soddisfatte le condizioni a), b), c) e d), evidenziate con riferimento all’esenzione da imposta per le plusvalenze realizzate da società di capitali ed enti commerciali residenti, le plusvalenze concorreranno alla formazione del reddito d’impresa imponibile in misura parziale ossia per il 49,72% del loro ammontare. Le minusvalenze realizzate relative a partecipazioni che abbiano i medesimi requisiti saranno deducibili dal reddito imponibile per il 49,72% del loro ammontare. Qualora uno dei suddetti requisiti non sussista, le plusvalenze concorrono interamente alla formazione del reddito imponibile nell’esercizio in cui sono realizzate o, a scelta del contribuente, in quote costanti nell’esercizio stesso e nei successivi non oltre il quarto, qualora le partecipazioni siano iscritte tra le immobilizzazioni finanziarie negli ultimi tre bilanci. - Fondi pensione, fondi immobiliari e O.I.C.R. Le plusvalenze realizzate da O.I.C.R. italiani (cioè fondi mobiliari, SICAV e fondi mobiliari con sede in Lussemburgo già autorizzati al collocamento nel territorio dello Stato – i c.d. fondi “Lussemburghesi storici”), dai fondi pensione di cui al D.Lgs. 5 dicembre 2005, n. 252 e dai fondi immobiliari di cui al D.L. 25 settembre 2001, n. 351 sono assoggettate allo stesso regime fiscale previsto per la percezione di dividendi, illustrato nel precedente sottoparagrafo I. - Enti non commerciali residenti Le plusvalenze realizzate, al di fuori dell’attività d’impresa, da enti non commerciali residenti, sono assoggettate a tassazione con le stesse regole previste per le plusvalenze realizzate da persone fisiche su partecipazioni detenute non in regime d’impresa. IV. Imposta di Registro, Imposta di Bollo Ai sensi dell’art. 37 del D.L. 31 dicembre 2007, n. 248, convertito dalla L. 28 febbraio 2008, n. 31, la tassa sui contratti di borsa di cui al Regio Decreto 30 dicembre 1923, n. 3278, è stata abrogata. A seguito dell’abrogazione della tassa sui contratti di borsa, gli atti aventi ad oggetto la negoziazione di titoli scontano l’imposta di registro come segue: (i) gli atti pubblici e le scritture private autenticate scontano l’imposta di registro in misura fissa pari a Euro 200; (ii) le scritture private non autenticate scontano l’imposta di registro in misura fissa pari a Euro 200 solo in “caso d’uso” o di “enunciazione” o a seguito di registrazione volontaria. Relativamente all’imposta di bollo, il D.L. 31 dicembre 2007, n. 248, ha modificato l’art. 7 della Tabella, Allegato B del D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 642, prevedendo l’esenzione da tale imposta per gli atti necessari alla negoziazione dei titoli. L’art. 19, c. 1 del D.L. 6 dicembre 2011, n. 201, convertito dalla L. 22 dicembre 2011, n. 214 ha istituito l’imposta di bollo in misura proporzionale sulle comunicazioni periodiche relative al deposito titoli 216 inviate dagli intermediari finanziari alla propria clientela (tali comunicazioni, per espressa previsione normativa, si considerano comunque inviate, ai fini della presente imposta, almeno una volta l’anno). L’imposta, la cui base imponibile è costituita dal valore di mercato – o, in mancanza, dal valore nominale o di rimborso – delle attività finanziarie detenute è applicata nella misura del 2 per mille (0,2%) a decorrere dal periodo d’imposta 2014, con un massimo di Euro 14.000 in caso di clienti diversi dalle persone fisiche. L’imposta di bollo trova applicazione con riferimento agli investitori sia residenti che non residenti, a condizione che i relativi strumenti finanziari siano detenuti presso un intermediario avente sede in Italia. Per espressa previsione normativa, invece, l’imposta di bollo non trova applicazione per le comunicazioni ricevute dai fondi pensione e dai fondi sanitari. V. Imposta di successione e donazione L’imposta sulle successioni si applica ai trasferimenti di beni e diritti per successione a causa di morte ed è dovuta dagli eredi e dai legatari. L’imposta va applicata sul valore globale di tutti i beni caduti in successione (esclusi i beni che il D.Lgs. n. 346/1990 dichiara non soggetti ad imposta di successione). L’imposta di donazione si applica a tutti gli atti a titolo gratuito comprese le donazioni, le altre liberalità tra vivi, le costituzioni di vincoli di destinazione, le rinunzie e le costituzioni di rendite e pensioni. L’imposta è dovuta dai donatari per le donazioni e dai beneficiari per le altre liberalità tra vivi. Entrambe le imposte si applicano con le seguenti aliquote: 4% sul valore complessivo netto eccedente, per ciascun beneficiario, Euro 1.000.000, se gli eredi sono il coniuge ed i parenti in linea retta; 6% sul valore complessivo netto eccedente, per ciascun beneficiario, Euro 100.000, se gli eredi sono i fratelli o le sorelle; 6% se gli eredi sono i parenti fino al quarto grado, gli affini in linea retta e gli affini in linea collaterale entro il terzo grado; 8% se gli eredi sono soggetti diversi da quelli di cui ai punti precedenti. Nel caso in cui l’erede è un soggetto portatore di handicap riconosciuto grave ai sensi della L. 5 febbraio 1992, n. 104, l’imposta di successione si applica solo sulla parte del valore della quota o del legato che supera la franchigia di Euro 1.500.000, con le medesime aliquote sopra indicate in relazione al grado di parentela esistente tra l’erede e il de cuius. VI. Imposta sul Valore delle Attività Finanziarie all’Estero c.d. “IVAFE” L’art. 19, commi 18-23 del D.L. 6 dicembre 2011, n. 201, convertito dalla L. 22 dicembre 2011, n. 214, ha istituito un’imposta patrimoniale sul valore di mercato - o, in mancanza, il valore nominale o di rimborso - delle attività finanziarie detenute all’Estero dalle persone fisiche residenti in Italia, indipendentemente dalla loro cittadinanza o stato di origine, inclusi titoli dematerializzati depositati presso un intermediario estero. L’imposta è dovuta nella misura del 2 per mille (0,2%) del valore delle attività finanziarie a decorrere dal periodo d’imposta 2014. Dall’Ivafe è possibile detrarre, fino a concorrenza del suo ammontare, un credito d’imposta pari all’ammontare dell’eventuale imposta patrimoniale versata nello Stato in cui sono detenute le attività finanziarie. 217 VII. Imposta sulle Transazioni Finanziarie c.d. “Tobin Tax” L’articolo 1, commi da 491 a 500 della Legge 24 dicembre 2012, n. 228 (c.d. “Legge di Stabilità 2013”), attuato successivamente dal D.M. attuativo del 21 febbraio 2013 così come modificato dal D.M. del 16 settembre 2013 (il “Decreto Attuativo”), ha introdotto un’imposta sulle transazioni finanziarie applicabile ai trasferimenti di azioni, strumenti finanziari partecipativi e derivati, c.d. “Tobin Tax”. Le modalità, termini e misure di tale forma impositiva sono differenziati in relazione a tre diverse fattispecie: - trasferimenti di proprietà di azioni e strumenti finanziari partecipativi (articolo 1, comma 491 della Legge di Stabilità 2013); - operazioni su strumenti finanziari derivati e su titoli che abbiano come sottostante gli strumenti finanziari di cui al punto precedente (articolo 1, comma 492 della Legge di Stabilità 2013); - operazioni c.d. “ad alta frequenza” (articolo 1, comma 495 della Legge di Stabilità 2013). Imposta sul trasferimento di proprietà delle Azioni Ai sensi dell’articolo 1, comma 491, della Legge di Stabilità 2013, sono soggetti ad imposta, tra l’altro, i trasferimenti della proprietà (incluso il trasferimento della sola nuda proprietà) di: - azioni emesse da società residenti nel territorio dello Stato, comprese le azioni di categoria speciale, indipendentemente dall’attribuzione di determinati diritti amministrativi e patrimoniali (articolo 1, secondo comma, lett. c) del Decreto Attuativo). Sono, invece escluse le quote di società a responsabilità limitata e di società di persone; - strumenti finanziari partecipativi di cui al sesto comma dell’articolo 2346 e di cui all’articolo 2447ter del Codice Civile emessi da società residenti nel territorio dello Stato (articolo 1, secondo comma, lett. d) del Decreto Attuativo); - titoli rappresentativi dei predetti strumenti indipendentemente dalla residenza del soggetto emittente e dal luogo di conclusione del contratto (articolo 1, secondo comma, lett. e) del Decreto Attuativo): si tratta, dei certificati rappresentativi di azioni e strumenti finanziari partecipativi. Ai fini della determinazione della residenza della società emittente si deve fare riferimento al luogo in cui si trova la sede legale della medesima. Sono soggetti ad imposta anche i trasferimenti di azioni che avvengono per effetto della conversione in obbligazioni (ad eccezione delle operazioni di conversione di azioni di nuova emissione). Sono, inter alia, esclusi dall’ambito di applicazione dell’imposta: - le operazioni di emissione e di annullamento di titoli azionari e di strumenti finanziari partecipativi che avvengono sul mercato primario; - le operazioni di acquisizione temporanea di titoli indicate nell’articolo 2, punto 10, del Regolamento (CE) n. 1287/2006 della Commissione del 10 agosto 2006; - i trasferimenti di proprietà per successione o donazione; - i trasferimenti di proprietà di azioni negoziate in mercati regolamentari o sistemi multilaterali di negoziazione emesse da società la cui capitalizzazione media nel mese di novembre dell’anno precedente a quello in cui avviene il trasferimento sia inferiore a Euro 500 milioni, nonché i trasferimenti di proprietà di titoli rappresentativi di azioni o strumenti finanziari partecipativi emessi 218 dalle medesime società (individuate annualmente dalla Consob attraverso la pubblicazione di un’apposita lista). Tale esclusione opera anche per i trasferimenti che non avvengono in mercati e sistemi multilaterali di negoziazione. La base imponibile dell’imposta è costituita dal “valore della transazione”, ossia: - il valore del saldo netto delle transazioni regolate giornalmente relative al medesimo strumento finanziario e concluse nella stessa giornata operativa da un medesimo soggetto (sono escluse dunque le operazioni “interday”); ovvero - il corrispettivo versato. Al calcolo del saldo netto provvede il responsabile del versamento dell’imposta tenendo conto, prioritariamente, in modo separato, degli acquisti e delle vendite effettuati sui mercati regolamentati o sui sistemi multilaterali di negoziazione, e di quelli effettuati al di fuori dei predetti mercati. La base imponibile dell’imposta è pari al numero dei titoli derivante dalla somma algebrica positiva dei saldi netti così ottenuti, moltiplicato per il prezzo medio ponderato degli acquisti effettuati nella giornata di riferimento. Ai sensi del Decreto Attuativo per “prezzo di acquisto” si intende: - in caso di acquisto a pronti, il controvalore pagato per l’acquisizione del titolo; - in caso di acquisto di azioni, strumenti finanziari partecipativi e titoli rappresentativi a seguito di regolamento degli strumenti finanziari di cui al comma 492, il maggiore tra il valore di esercizio stabilito e il valore normale determinato ai sensi dell’articolo 9, quarto comma del TUIR; - in caso di conversione, scambio o rimborso di obbligazioni con azioni, strumenti finanziari partecipativi, titoli rappresentativi o strumenti finanziari di cui al comma 492, il valore indicato nel prospetto di emissione; - in tutti gli altri casi, il corrispettivo contrattualmente stabilito, o in mancanza, il valore normale determinato ai sensi dell’articolo 9, quarto comma del TUIR. Le aliquote previste per tale imposta sono le seguenti: - 0,20% per i trasferimenti che non avvengono in mercati regolamentati e sistemi multilaterali di negoziazione; - 0,10% per i trasferimenti in mercati regolamentati e sistemi multilaterali di negoziazione. Ai sensi dell’articolo 6 del Decreto Attuativo l’aliquota in misura ridotta può applicarsi anche nel caso di acquisto di azioni, strumenti finanziari partecipativi e titoli rappresentativi tramite l’intervento di un intermediario finanziario che si interponga tra le parti della transazione acquistando i predetti strumenti su un mercato regolamentato o un sistema multilaterale di negoziazione, sempre che tra le transazioni di acquisto e di vendita vi sia coincidenza di prezzo, quantità complessiva e data di regolamento. L’imposta è dovuta dal soggetto a favore del quale avviene il trasferimento della proprietà (acquirente) e non si applica ai soggetti che si interpongono nelle medesime operazioni. Nel caso di trasferimenti della proprietà di azioni e strumenti finanziari, l’imposta è versata dalle banche, dalle società fiduciarie e dalle imprese di investimento abilitate all’esercizio professionale nei confronti del pubblico dei servizi e delle attività di investimento nonché dagli altri soggetti che comunque intervengono nell’esecuzione delle predette operazioni (ad esempio notai), ivi compresi gli intermediari non residenti. Qualora nell’operazione intervengano più soggetti tra quelli indicati sopra, 219 l’imposta è versata da colui che riceve direttamente dall’acquirente o dalla controparte finale l’ordine di esecuzione. Negli altri casi (ovvero nei casi in cui l’operazione di realizzi senza il coinvolgimento di terzi), l’imposta è versata dal contribuente. Ai sensi a norma dell’articolo, 1 comma 494 della Legge di Stabilità 2013, tra l’altro, sono esenti da imposta le operazioni che hanno come controparte: - l’Unione Europea; - la Banca Centrale Europea; - le banche centrali degli Stati membri dell’Unione Europea; - le banche centrali e gli organismi che gestiscono anche le riserve ufficiali di altri Stati; - gli enti od organismi internazionali costituiti in base ad accordi internazionali resi esecutivi in Italia. Inoltre, tale imposta non si applica: - ai soggetti che effettuano le transazioni e le operazioni soggette ad imposta, nell’ambito dell’attività di supporto agli scambi (c.d. “market making”) e, limitatamente alla stessa, come definita dall’articolo 2 § 2 lett. k) del Regolamento UE 236/2012 del Parlamento Europeo e del Consiglio; - ai soggetti che effettuano, per conto di una società emittente, le transazioni e le operazioni soggette ad imposta in vista di favorire la liquidità delle azioni emesse dalla medesima società emittente, nel quadro delle pratiche di mercato ammesse, accettate dalla CONSOB in applicazione della Direttiva 2003/6/CE del Parlamento europeo e del Consiglio e della Direttiva 2004/72/CE della Commissione; - ai fondi pensione sottoposti a vigilanza ai sensi della Direttiva 2003/41/CE ed agli enti di previdenza obbligatoria, istituiti negli Stati membri dell’Unione europea e negli Stati aderenti all’Accordo sullo Spazio Economico Europeo inclusi nella lista di cui al decreto del Ministro dell’economia e delle finanze emanato ai sensi dell’articolo 168-bis del TUIR, nonché alle altre forme pensionistiche complementari di cui al D.Lgs. 5 dicembre 2005, n. 252. L’esenzione si applica, altresì, in caso di soggetti ed enti partecipati esclusivamente dai fondi di cui al periodo precedente; - alle transazioni ed alle operazioni tra società fra le quali sussista il rapporto di controllo (anche indiretto) di cui all’articolo 2359 primo comma, nn. 1 e 2 e secondo comma del Codice Civile; - alle operazioni effettuate nell’ambito di operazioni di riorganizzazione aziendale effettuate alle condizioni individuate dal Decreto Attuativo; - alle transazioni ed alle operazioni relative ai prodotti ed ai servizi qualificati come etici o socialmente responsabili a norma dell’articolo 117-ter del TUF e della relativa normativa di attuazione; - agli acquisti ed alle operazioni poste in essere da un intermediario finanziario che si interponga tra due parti ponendosi come controparte di entrambe, acquistando da una parte e vendendo all’altra un titolo o uno strumento finanziario, qualora tra le due transazioni vi sia coincidenza di prezzo, quantità complessiva e data di regolamento delle operazioni in acquisto e vendita, ad esclusione dei casi in cui il soggetto al quale l’intermediario finanziario cede il titolo o lo strumento finanziario non adempia alle proprie obbligazioni; - agli acquisti degli strumenti di cui al comma 491 ed alle operazioni di cui al comma 492 poste in 220 essere da sistemi che si interpongono negli acquisti o nelle operazioni con finalità di compensazione e garanzia degli acquisti o transazioni medesime. A tal fine, si fa riferimento ai soggetti autorizzati o riconosciuti ai sensi del Regolamento UE/648/2012 del Parlamento e del Consiglio, che si interpongono in una transazione su strumenti finanziari con finalità di compensazione e garanzia; per i Paesi nei quali non è in vigore il suddetto regolamento, si fa riferimento ad equivalenti sistemi esteri autorizzati e vigilati da un’autorità pubblica nazionale, purché istituiti in Stati e territori inclusi nella lista di cui al decreto ministeriale emanato ai sensi dell’articolo 168-bis del TUIR. Il versamento dell’imposta deve essere effettuato entro il giorno 16 del mese successivo a quello del trasferimento della proprietà delle azioni o degli strumenti finanziari partecipativi. Imposta sulle operazioni ad alta frequenza L’articolo 1, comma 495, della Legge di Stabilità 2013, ha previsto l’applicazione di un’imposta sulle operazioni “ad alta frequenza”. Le operazioni finanziarie relative, inter alia, al trasferimento di proprietà di azioni e strumenti finanziari partecipativi, infatti, sono soggette ad un’imposta sulle negoziazioni ad alta frequenza. Si considera attività di negoziazione ad alta frequenza quella generata da un algoritmo informatico che determina in maniera automatica le decisioni relative all’invio, alla modifica o alla cancellazione degli ordini e dei relativi parametri (con alcune esclusioni individuate da dal Decreto Attuativo), laddove l’invio, la modifica o la cancellazione degli ordini su strumenti finanziari della medesima specie siano effettuati con un intervallo minimo non superiore al mezzo secondo. L’imposta, calcolata giornalmente, si applica qualora il rapporto, nella singola giornata di negoziazione, tra: - la somma degli ordini cancellati e degli ordini modificati; e - la somma degli ordini immessi e degli ordini modificati sia superiore al 60%, con riferimento ai singoli strumenti finanziari (articolo 13 del Decreto Attuativo). L’imposta si applica con l’aliquota dello 0,02%, per singola giornata di negoziazione, sul controvalore degli ordini cancellati o modificati che eccedano la soglia del 60%. L’imposta è dovuta dal soggetto che, attraverso gli algoritmi indicati, immette gli ordini di acquisto e vendita e le connesse modifiche e cancellazioni. 221 CAPITOLO V - CONDIZIONI DELL’OFFERTA Non applicabile. Il presente Prospetto è stato redatto ai soli fini dell’ammissione a negoziazione delle Azioni. Per maggiori informazioni sull’Offerta si veda la Sezione Prima, Capitolo V, del Prospetto Informativo. 222 CAPITOLO VI - AMMISSIONE ALLA NEGOZIAZIONE E MODALITÀ DI NEGOZIAZIONE 6.1 Mercati di quotazione Le azioni ordinarie LVG sono quotate presso il MTA. Secondo quanto previsto dall’art. 2.4.1 del Regolamento di Borsa, le Azioni saranno negoziate, in via automatica, presso il medesimo mercato in cui saranno negoziate le azioni ordinarie LVG al momento dell’emissione, ossia il MTA. Il presente Prospetto è stato redatto ai soli fini dell’ammissione a negoziazione delle Azioni. Per maggiori informazioni sull’Offerta si veda la Sezione Prima, Capitolo V, del Prospetto Informativo. 6.2 Altri mercati regolamentati Alla Data del Prospetto, le azioni ordinarie LVG non sono quotate in nessun altro mercato regolamentato diverso dal MTA. 6.3 Collocamento privato contestuale dell’Offerta Non applicabile. Il presente Prospetto è stato redatto ai soli fini dell’ammissione a negoziazione delle Azioni. Per maggiori informazioni sull’Offerta si veda la Sezione Prima, Capitolo V, del Prospetto Informativo. 6.4 Impegni degli intermediari nelle operazioni sul mercato secondario Non applicabile. Il presente Prospetto è stato redatto ai soli fini dell’ammissione a negoziazione delle Azioni. Per maggiori informazioni sull’Offerta si veda la Sezione Prima, Capitolo V, del Prospetto Informativo. 6.5 Stabilizzazione Non applicabile. Il presente Prospetto è stato redatto ai soli fini dell’ammissione a negoziazione delle Azioni. Per maggiori informazioni sull’Offerta si veda la Sezione Prima, Capitolo V, del Prospetto Informativo. 223 CAPITOLO VII - POSSESSORI DI STRUMENTI FINANZIARI CHE PROCEDONO ALLA VENDITA 7.1 Azionista venditore Non applicabile. Il presente Prospetto è stato redatto ai soli fini dell’ammissione a negoziazione delle Azioni. Per maggiori informazioni sull’Offerta si veda la Sezione Prima, Capitolo V, del Prospetto Informativo. 7.2 Strumenti finanziari offerti Non applicabile. Il presente Prospetto è stato redatto ai soli fini dell’ammissione a negoziazione delle Azioni. Per maggiori informazioni sull’Offerta si veda la Sezione Prima, Capitolo V, del Prospetto Informativo. 7.3 Accordi di lock-up Per quanto a conoscenza dell’Emittente, alla Data del Prospetto non esistono impegni di lock-up relativi alle Azioni. 224 CAPITOLO VIII - SPESE LEGATE ALL’OFFERTA 8.1 Proventi netti totali e stima delle spese totali legate all’Offerta Non applicabile. Il presente Prospetto è stato redatto ai soli fini dell’ammissione a negoziazione delle Azioni. Per maggiori informazioni sull’Offerta si veda la Sezione Prima, Capitolo V, del Prospetto Informativo. 225 CAPITOLO IX - DILUIZIONE 9.1 Ammontare e percentuale della diluizione Il presente Prospetto è stato redatto ai soli fini dell’ammissione a negoziazione delle Azioni. Per maggiori informazioni sull’Offerta si veda la Sezione Prima, Capitolo V, del Prospetto Informativo. 226 CAPITOLO X - INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI 10.1 Soggetti che partecipano all’operazione Nella Sezione Seconda del Prospetto Informativo non sono menzionati consulenti legati all’Aumento di Capitale descritto nel Prospetto Informativo. 10.2 Altre informazioni sottoposte a revisione La Sezione Seconda del Prospetto Informativo non contiene informazioni aggiuntive rispetto a quelle contenute nella Sezione Prima del Prospetto Informativo, che siano state sottoposte a revisione contabile ovvero a revisione contabile limitata. 10.3 Pareri e relazioni redatti da esperti Nella Sezione Seconda del Prospetto Informativo non vi sono relazioni o pareri redatti da esperti. 10.4 Informazioni provenienti da terzi e indicazione delle fonti Nella Sezione Seconda del Prospetto Informativo non sono inserite informazioni provenienti da terzi. 227 APPENDICE 228 [PAGINA VOLUTAMENTE LASCIATA IN BIANCO] 229
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