Milano Finanza 210, 25 ottobre 2014

MF
il primo quotidiano della moda e del lusso
sabatofashion
25 ottobre 2014
MF fashion
Direttore ed editore Paolo Panerai
25.10.14
I
UN LOOK BOSS PRIMAVERA-ESTATE 2015
SUL SITO MFFASHION.COM
LE GALLERY FOTOGRAFICHE
E LE NEWS DAGLI SHOW
PRIMAVERA-ESTATE 2015 DI
MILANO, PARIS E NEW YORK
Boss
porta in Italia
la sua donna
Inaugurata a Roma la prima boutique
nel Belpaese dedicata al womenswear,
che segna uno step chiave nel processo
di sviluppo della label. «L’obiettivo è
rendere la collezione più accessibile
in tutto il mondo», ha spiegato a MFF il
direttore creativo del brand Jason Wu
L
a marcia di Hugo Boss verso un posizionamento di primo piano nel segmento dell’alto di gamma passa attraverso l’inaugurazione della prima
boutique italiana del marchio Boss dedicata alla donna. Il gruppo di abbigliamento di Metzingen da 1,71 miliardi di euro di ricavi nel primo
semestre ha infatti tagliato il nastro nei giorni scorsi a un duplice punto vendita Boss a Roma, in via Frattina 136/138. Esteso su una superficie totale di mille
metri quadrati, lo store ospiterà, accessibili attraverso due ingressi separati,
un negozio 250 metri quadrati interamente dedicato al womenswear Boss disegnato da Jason Wu e alla collezione Hugo donna e uno di 750 metri quadrati
che raccoglierà su tre piani le collezioni maschili. Un progetto che contribuirà a
raggiungere l’obiettivo dichiarato da Claus-Dietrich Lahrs, numero uno della
società, di migliorare nettamente le vendite nel mercato dell’alto di gamma, oggi pari a un 15% dei ricavi di cui l’11% derivanti dalla donna, e registrare una
progressione a due cifre del sell out di abbigliamento femminile (vedere MFF
del 3 giugno). Fino ad arrivare a far pesare il womenswear di Boss tanto quanto
il menswear, come ha raccontato in questa intervista a MFF Jason Wu, protagonista di primo piano nella strategia di riposizionamento del marchio.
Che cosa rappresenta per voi l’apertura di questo punto vendita?
È un’operazione molto importante che si inquadra in una strategia più ampia del gruppo finalizzata a far crescere la collezione donna, rendendo il
continua a pag. II
Armani a tutto travel retail
Fisco, assoluzione per Dolce e Gabbana
Il gruppo Giorgio Armani prosegue nel suo piano di
espansione nel segmento del travel retail. La società ha
infatti inaugurato due nuove boutique della prima linea
Giorgio Armani, una di 190 metri quadrati all’interno
dell’aeroporto internazionale Hamad di Doha, l’altra di
247 metri quadrati nel Downtown duty free shop ever
rich di Kinmen. Queste vetrine andranno ad aggiungersi
alle altre due aperte nel corso del 2014 all’Haitang bay international shopping complex e negli spazi rinnovati del
terminal 1 dell’aeroporto di Malpensa.
La Corte di Cassazione ha assolto Domenico Dolce e Stefano Gabbana dall’accusa di
evasione fiscale perché: «Il fatto non sussiste». Gli stilisti, anime imprenditorial-creative del marchio Dolce & Gabbana, erano stati condannati in appello a un anno e sei
mesi di reclusione. Sono stati assolti dalla Cassazione anche i manager Cristina Ruella
e Giuseppe Minoni e il commercialista Luciano Patelli. «Siamo sempre stati delle
persone oneste, finalmente la giustizia italiana l’ha riconosciuto e ne siamo molto fieri. W l’Italia», hanno comunicato i due designer con una nota diffusa in tarda serata.
L’assoluzione arriva peraltro quando ormai tutta la vicenda sarebbe stata archiviata per
decorrenza dei termini (tutto il processo sarebbe stato prescritto all’inizio di novembre,
ndr). Annullate anche tutte le statuizioni civili.
II
segue da pag. I
A questo proposito, come
è evoluta l’immagine della
donna Boss in queste due
prodotto più facilmente accessistagioni?
bile in tutto il mondo. A questo
Quando sono arrivato, ho avuscopo, sono state programmate
to la fortuna di poter lavorare in
diverse aperture con spazi dedicagrande autonomia su un universo
ti specificamente al womenswear,
che non era mai stato sviluppato
come nel caso di Roma (a breve
a fondo. Il marchio è infatti stotoccherà a Milano, in piazza Gae
ricamente conosciuto per la sua
Aulenti, dove sorgerà uno store di
offerta al maschile. Alla don400 metri quadrati, ndr).
na di Boss mancava un’identità
È felice di poter portare la
precisa ed è questa che
mi sto impegnando a
creare e a definire, instaurando un dialogo
tra l’heritage sartoriale
di questa casa di moda
e una dimensione più
femminile e sensuale.
Dove intende
portare il womenL’interno dello store Boss donna
swear di Boss?
Visto il suo infinito potenziale vorrei spingerlo verso
sua collezione sul mercaun futuro di grande dinamismo.
to italiano?
I primi due show newyorkesi
Certamente! L’Italia è un mercato
hanno suscitato grande interesstrategico in chiave di immagine e
se e spero che questi consensi si
di business, capace di influenzare
confermino, se non accrescano,
i trend del resto del mondo. Essere
in futuro. Ho anche lavorato sulla
presenti in questo Paese era indinuova immagine della campagna
spensabile.
interpretata da Edie Campbell e
Che riscontri pensa di
sul concept degli store.
raccogliere dalle consuCome vede il futuro del
matrici italiane?
marchio?
Ho lavorato sul womenswear di
L’obiettivo del gruppo è quello di
Boss pensando di creare abiti che
portare la donna di Boss a pesafossero femminili, donanti e che le
re per il 50% sui ricavi totali. Un
donne avessero realmente voglia
traguardo decisamente ambiziodi indossare. Credo che l’approcso che spero di poter contribuire
cio delle consumatrici in tutto il
a raggiungere. (riproduzione rimondo possa essere entusiasta riservata)
spetto a questo tipo di offerta.
Chiara Bottoni
MF fashion
sabato 25 ottobre 2014
Happening
L’Italia è sempre più
di moda a Shanghai
Cala il sipario sulla fashion week, animata da Alberta Ferretti,
Giambattista Valli e Zegna. Mentre chiude in positivo Milano
unica China, con visitatori a +14,7%. Giampietro Baudo (Shanghai)
L
a Cina è sempre più di moda. E lo sa bene Shanghai
dove si è appena chiusa l’ultima edizione della
Shanghai fashion week, con protagonista uno schedule che ha
visto trionfare il made in Italy in
tutte le sue forme. In primis grazie all’evento di apertura affidato
al gruppo Diesel e a un’overview
sull’universo del marchio creato da Renzo Rosso. E poi con la
trasferta di Alberta Ferretti, che
ha portato in scena la sua collezione ready to wear primavera-estate
2015 insieme ad alcune creazioni dell’etichetta sposa e della linea
Alberta Ferretti limited edition,
oltre ad alcuni abiti creati ad hoc
per l’evento (vedere MFF del 21
ottobre). «Pensando al mio viaggio
in questo straordinario continente,
ho voluto portare tutti i simboli del
mio mondo estetico e dell’italianità
in tutto il suo splendore», ha spiegato a MFF. Allineato sullo stesso
fronte anche Giambattista Valli,
Overview Assomoda
che ha lanciato la neonata etichetta Giamba in Cina con un party
speciale a Le Baron di Shanghai,
e che è salito in pedana con la collezione couture, presentata per
la prima volta in una location diversa da Parigi. «A Shanghai, in
questo momento, si respira la stes-
sa energia che scuoteva New York
vent’anni fa», ha spiegato il couturier, «si possono incontrare persone
dalla creatività eccezionale, con
una grande voglia di sognare. Che
vogliono nuovi oggetti, nuove storie, nuova musica e nuova moda. Si
respira una freschezza intellettuale
Beijing, al via nove giorni di
sfilate con due ospiti italiani
Al via oggi la nove giorni di sfilate ed eventi che animeranno la città di Beijing. Dopo Shanghai è dunque il turno
della capitale cinese che accenderà i riflettori sulla nuova
edizione della Mercedes-Benz China fashion week, dove è
atteso un fitto calendario di appuntamenti ed eventi, diviso
tra 66 shows, tre design contest e una manciata di appuntamenti collaterali, tra conferenze e opening. A differenza
delle edizioni precedenti, cresce sempre di più lo spazio riservato agli stilisti cinesi. Tanto che oggi la fashion week
sarà inaugurata da Ne.Tiger, con una collezione che rievoca la tradizione, ispirata alla dinastia imperiale Song e un
mood elegante e sofisicato. Tra i nomi di spicco del fashion
Intese
Made in Italy, nel mirino DODO, A 20 ANNI,
c’è il mercato australiano SI REGALA UNA
L’associazione, in tandem con Asiaghi e la sua Maink, lancia
il progetto Kangoo con l’obiettivo di portare nel paese una
selezione mirata di aziende del settore fashion. Milena Bello
M
oda ed heritage, arredamento e food. La consumi privati. C’è da aggiungere poi che l’elevato
nuova via della seta del made in Italy ar- livello di Pil pro capite, la sofisticatezza dei consumi
riva fino all’Australia e proprio in questo e la vicinanza ai mercati emergenti del Sud est asiatipaese si aprono interessanti prospettive co, rendono il mercato australiano ben più dinamico
di crescita per le imprese italiane. Per sviluppare e appetibile rispetto alla sua reale dimensione visti i
l’immagine e le esportazioni della produzione ita- 22 milioni di abitanti complessivi.
liana, in particolar modo nell’ambito della moda, In cosa consiste esattamente il progetto
Assomoda ha sviluppato
Kangoo?
assieme ad Enrico Asiaghi,
Vuole consentire alle aziende
ex amministratore delegato
italiane di farsi conoscere su
di 21 network del gruppo
nuovi mercati non solo sotto
Benetton e attuale ad di
il profilo commerciale ma anMaink, società che opera
che di immagine. Esportare il
sul mercato australiano, il
meglio del made in Italy conprogetto Kangoo che porsente di apprezzarne, oltre che
terà in una delle principali
i prodotti, anche la filosofia imcittà del Paese, Sydney o
prenditoriale che caratterizza il
Melbourne, una selezione
nostro tessuto produttivo.
di aziende che rappresenQuali saranno le prostano l’eccellenza del made
sime tappe di selezione
in Italy. Come ha raccontadelle aziende pilota?
to in quest’intervista a MFF
Organizzeremo altri incontri,
Qui sopra, un’immagine dai défilé
Massimo Costa, segretario
una sorta di roadshow, per perdella fashion week di Sydney
generale di Assomoda.
mettere alle aziende interessate
Il made in Italy è
di prendere visione dell’inigià ben conosciuto e apprezzato in ziativa e poterne valutare tutti gli aspetti connessi.
Australia?
Raccoglieremo eventuali manifestazioni di interesSì e lo conferma il tasso di crescita dei consumi di se e valuteremo possibili progetti specifici per ogni
made in Italy negli ultimi tre anni: l’export verso singola realtà. Nella selezione delle aziende che
l’Australia nel 2013 è aumentato del 6% rispetto al parteciperanno al progetto andremo ovviamente a
2012, rendendo ancora più appetibile per le aziende verificare la presenza congiunta di tutte quelle fonitaliane il mercato. Nell’ultimo decennio, le espor- damentali per trasmettere l’italianità e quindi i valori,
tazioni italiane sono raddoppiate grazie alla forte la cultura e capacità produttiva, abbinate poi alla tiespansione economica del paese e alla crescita dei pologia di prodotto. (riproduzione riservata)
LINEA DI OROLOGI
Il brand, che fa capo a Pomellato,
si allea con Locman per creare una
nuova collezione di segnatempo
C
ompie 20 anni il progetto Dodo. E il marchio di casa
Pomellato, che da luglio 2013 fa capo al gruppo Kering,
festeggia l’anniversario regalandosi una collezione di orologi.
Realizzata in tandem con Locman, la nuova collezione nasce
dopo tre anni di studi e punta a sintetizzare il lifestyle Dodo in un oggetto tecnico come il segnatempo. Realizzato in acciaio o in acciaio pvd
oro rosa e dotato di cinturino intercambiabile in pelle intrecciata, l’orologio racconta il mondo spensierato della marca
nella scelta di quadranti decorati, nelle versioni Songbird, Butterfly e Two fish, e si
fa più minimal nelle altre declinazioni full color. Per Dodo, che ha fatto il
suo debutto sul mercato nel 1994 e
grazie alla visione creativa di Sergio
Silvestri, già direttore creativo di
Pomellato, si tratta di una nuova avventura. Dato che, a parte un flash
alla fine degli anni 90 con un modello di orologio essenziale che oggi
non è più in produzione, per la prima
volta si ritrova a svelare una collezione di segnatempo completa. I
nuovi modelli saranno distribuiti
a partire da fine mese in tutti punti vendita del marchio (34 insegne
nel mondo di cui 21 in Italia tra boutique e corner dedicati all’interno dei
department store, ndr). La piattaforma
dei monobrand sarà affiancata anche da
un numero selezionato di retailer
Sopra, tre orologi
specializzati. (riproduzione riservadella collezione Dodo
Barbara Rodeschini
ta)
III
MF fashion
sabato 25 ottobre 2014
Pilati svela alla Cina
il broken suit di Zegna
Nelle foto, da sinistra, Roberto Bolle, l’evento di Ermenegildo Zegna e Giambattista Valli a fine sfilata
incredibile. Qui non si tratta di imporre
la propria cultura ma di unirla a quella
cinese, per creare insieme un qualcosa
di nuovo e inatteso». Così il designer ha
ricostruito le atmosfere del suo atelier
parigino e ha portato in scena 40 look
indossati da un cast di sole modelle asia-
tiche; e a completare il tutto, tre nuove
sontuose creazioni d’alta moda ispirate
dai decori delle porcellane della dinastia
Ming e della dinastia Qing. Spazio anche
a Ermenegildo Zegna e a Stefano Pilati
(vedere box a lato) con il battesimo di A
rose reborn, pellicola d’autore del core-
system made in China da tenere d’occhio Hei Lau, creativo di Hong
Kong il cui marchio è già noto nel mercato occidentale per la sua partecipazione all’edizione del contest Who is on next del 2006. Da tenere
in considerazione anche Gioia Pan, regina del knitwear, dallo stile androgino, o ancora Qi Gan, talentuosa designer fra le più eccentriche e
glamour. Grande attenzione anche al progetto #Open russian fashion,
studiato per facilitare l’interscambio creativo tra l’ex Celeste impero e
la Russia (vedere MFF del 23 settembre). Ma ad animare la scena, nel
segno del made in Italy e dopo gli esploit di Shanghai, saranno anche
due guest-star speciali: domenica 2 novembre, nella giornata di chiusura, saliranno in pedana alle ore 16 le creazioni di Alberto Zambelli e
Chicca Lualdi. I due giovani designer italiani, vincitori, rispettivamente,
nel 2007 e nel 2009 del concorso Fashion incubator ideato dalla CnmiCamera nazionale della moda italiana presenteranno le loro creazioni
per la primavera-estate 2015 nella cornice del 79 Cube all’interno del
751D.Park. (riproduzione riservata)
Alida Priori (Pechino)
ano Park Chan-wook (vedere MFF del
23 ottobre). Ma a confermare che il made
in Italy ha il vento in poppa a Shanghai
sono stati i dati di Milano unica China:
la sesta edizione del salone tessile ha registrato 3.900 visitatori, in salita del 14,7%.
«Un dato importante per i 127 espositori
made in Italy del salone, che hanno creduto nelle opportunità che questo grande
mercato può ancora offrire e hanno avuto
modo di verificare che la fidelizzazione
del cliente si sta rafforzando di edizione
in edizione», ha aggiunto Silvio Albini,
presidente di Milano Unica. Che per
raccontare il made in Italy ha scelto
un testimonial d’eccezione: il ballerino
Roberto Bolle, protagonista dello spettacolo Roberto Bolle and Friends nella
cornice dello Shanghai grand theatre.
Ora il testimone passa a Pechino dove
il tricolore, durante la Mercedes-Benz
China fashion week al via oggi (vedere
altro box in pagina), sarà scandito da due
new names della scena italiana: Chicca
Lualdi e Alberto Zambelli. (riproduzione riservata)
«Erano diversi anni che mancavo dalla Cina
e devo dire che è stata una grande sorpresa... Shanghai è una città con cui ho avuto
un feeling immediato». A parlare è Stefano
Pilati, anima creativa della Zegna couture,
approdato in Cina, a Shanghai, per svelate il film d’autore A rose reborn, studiato
insieme al regista coreano Park Chanwook. «Questo progetto è nato per dare
un reboost alla presenza ultraventennale di
Ermenegildo Zegna
in Cina, e il risultato è stato un dialogo
intenso, una interazione speciale tra due
culture», ha aggiunto
lo stilista (nella foto),
«grazie a un occhio
orientale che ha costellato la pellicola di
un simbolismo delicato, che non ha fatto
altro che alimentare la
mia passione per l’Oriente».
nte» Cuore del film,
film
quella Broken suit philosophy, lessico scelto da Pilati per modulare la sua estetica in
Zegna. «È il racconto di un’attitudine. Della
scelta di un uomo formale, tra i 35 e 45 anni, che veste il lusso e che si conosce. Che sa
come raccontare la sua personalità attraverso gli abiti che compra e che sa mixare tra
loro. Diciamo che è un manifesto di originalità pur muovendosi tra regole di grande
formalità. È un percorso in cui si cerca di
eliminare la moda che insegue la stagionalità per esaltare il proprio essere personale».
(riproduzione riservata)
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IV
MF fashion
sabato 25 ottobre 2014
COSÌ I LUXURY STOCKS NELLE PIAZZE MONDIALI
Dati in dollari
STATI UNITI
Prezzo ieri
Abercrombie & Fitch 31,94
Avon Products
15,73
Coach
63,32
Estee Lauder
53,83
Fossil
69,49
Gap Inc
25,45
Guess
25,94
Liz Claiborne
11,32
Michael Kors
37,88
Nike Inc
105,01
Phillips-Van Heusen
78,57
Polo Ralph Lauren
141,85
Revlon Inc
14,83
Saks Inc
9,80
Var.% % 12m
0,5
0,2
-1,2
1,3
0,0
-0,1
2,6
0,3
1,4
0,3
1,8
-0,7
1,2
-0,2
-54,7
-43,9
5,0
10,9
-30,6
42,7
-37,1
95,2
31,6
23,9
16,9
-5,4
-9,2
Tiffany & Co
Tumi Holdings
V.F. Corp
55,45
16,27
136,60
1,4 -23,8
2,6
0,3 45,5
Prezzo ieri
Var.% % 12m
Dati in euro
ITALIA
Aeffe
Antichi Pellettieri
Basicnet
Brunello Cucinelli
Caleffi
Csp Int. Ind. Calze
Damiani
Geox
Luxottica
Marcolin
Piquadro
0,62
0,13
2,10
10,85
1,45
0,85
0,93
1,69
24,82
4,24
1,44
2,9
2,5
-0,5
1,8
1,1
-0,1
0,1
-0,2
0,2
0,7
-3,0
-53,2
-76,3
-18,9
5,1
-31,1
-24,2
-60,9
13,9
-22,2
-46,4
Poltrona Frau
Raffaele Caruso
Safilo Group
Salvatore Ferragamo
Stefanel
Tess Pontelambro
Tod’s
Yoox
Zucchi
0,95
12,60
4,48
15,36
0,19
0,37
75,40
11,50
0,08
1,9
-0,1
2,4
-1,1
0,5
2,2
-2,5
-31,4
-3,0
-64,2
-70,2
-56,0
-17,6
-11,8
-72,5
Dati in euro
GERMANIA
Prezzo ieri
Var.% % 12m
Adidas-Salomon
Hugo Boss
Puma
Wolford
56,28
72,97
230,15
25,93
0,8 10,8
1,3 31,5
-0,7 6,5
1,5 -1,7
Dati in euro
Dati in corone svedesi
SPAGNA
Prezzo ieri
65,33
Inditex
Var.% % 12m
0,5
6,0
Dati in euro
Prezzo ieri
Hennes & Mauritz
208,50
Var.% % 12m
0,4
-8,5
Dati in franchi svizzeri
FRANCIA
Prezzo ieri
Var.% % 12m
Christian Dior
Hermes Intl
Lvmh
Oreal
Pinault Printemps
100,50
251,80
113,50
88,36
109,40
1,4 -4,5
-0,6 36,3
1,6 -3,4
0,3 3,0
0,5 -6,8
Dati in pence
REGNO UNITO Prezzo ieri
Burberry Grp
SVEZIA
1.308,00
Var.% % 12m
-4,3
-
SVIZZERA
Prezzo ieri
Var.% % 12m
Richemont
Swatch I
51,80
352,60
1,6 -4,3
0,7 -13,4
Dati in dollari Hong Kong
HONG KONG
L’Occitane
Prada
Samsonite
Prezzo ieri
18,64
43,95
13,40
Var.% % 12m
0,2
2,4
-1,9
-5,9
-
Borsa
Cessioni
Peuterey corre in
Cina tra retail e arte
PEPE JEANS, È
BATTAGLIA TRA
QUATTRO FONDI
Il gruppo inaugura il suo quinto negozio nell’area e la mostra
di Wei Lai. «Siamo in talking con possibili partner, ma senza La vendita nella fase finale: Kkr,
fretta», ha detto a MFF il presidente Lusini. Fabio Maria Damato Pal, Cvc e Permira i pretendenti
C
rescere passando attraverso la Cina e un pos- ra», ha poi precisato Lusini, pronta a specificare che:
sibile socio d’intenti, oltre che finanziario. «Oltre a una serie di aperture con i partner, stiamo
Sono questi gli obiettivi di Peuterey, mar- già studiando un secondo flagship a Shanghai entro il
chio del gruppo di Altopascio (Lucca) da 2015». Un passo importante per il gruppo oggi capapiù di 85 milioni di euro di ricavi, che ieri ha ufficial- ce di contare 13 dos dirette in tutto il mondo, a fronte
mente tagliato il nastro al suo quinto flagship cinese, di un mercato italiano passato a pesare dal 100% del
il secondo nella città di Pechino. «Oggi operiamo in turnover al 67% in poche stagioni e che vede in cima
Cina attraverso una nostra struttura diretta che si oc- ai mercati best spender Cina, Stati Uniti, Giappone e
Corea. E se il manager del gruppo,
cupa delle aperture nelle città più
già dallo scorso marzo, spiegava a
importanti, mentre ci affidiamo a
MFF la volontà di individuare sì
partner locali per le aree consideraun business partner, ma a patto che
te di seconda categoria in quanto a
condividesse anche le strategie e la
densità di popolazione», ha spiegafilosofia del gruppo, oggi dopo il
to a MFF il presidente Francesca
tormentone dell’eventuale inteLusini, «sappiamo quanto è diffiressamento o meno di Clessidra
cile questo mercato, ma sappiamo
risponde di «essere in talking con
anche che una crescita delle vendiSopra,
uno
store
Peuterey
vari possibili partner finanziari e
te locali del 30% nell’ultimo anno
non industriali. Abbiamo già acci sta dando ragione, anche grazie
alla nostra crescente brand awareness in un mercato cantonato le trattative con alcuni di questi per una
dove solo nel 2011 eravamo praticamente sconosciu- mancanza di visione in comune, ma restiamo in carti». Lo store di 130 metri quadrati è stato inaugurato reggiata con chi crede nel progetto del gruppo alla
all’interno dello shopping mall Intime88, un giorno nostra stessa maniera. Come già detto in passato»,
in anticipo rispetto alla mostra del fotografo delle ha concluso, «non abbiamo fretta. Non ci interessa
star cinesi Wei Lai, per la quale l’azienda si è schie- quando concluderemo l’eventuale accordo, ma con
rata come main sponsor presso l’Ullens center for chi». (riproduzione riservata)
contemporary art di Pechino. «Wei Lai è un professionista molto stimato e conosciuto in Cina, oltre
LUXOTTICA, DEL VECCHIO
che un amico del brand. Per tale motivo ci è sembraRASSICURA I DIPENDENTI
to naturale sostenere questo suo progetto, anche in
a pagina 8 di Milano Finanza
vista dei festeggiamenti per la nostra nuova apertu-
I
l processo di vendita di Pepe e poi transitato sotto l’orbita di
jeans (vedere MFF del 27 lu- Richemont, sembra dunque deglio) entra nella fase finale e stinato ad una vita di beniamino
secondo le ultime indiscrezio- del private equity, consideranni la rosa dei pretendenti vede in do che anche gli attuali azionisti,
prima fila quattro nomi blasona- che avevano rilevato Pepe jeans
dal gruppo svizzeti del private equity,
ro nel 2005, sono
cioè Permira, che
investitori finannel settore fashion
ziari: inizialmente
già controlla Hugo
un azionista unico,
Boss e Dr.Martens,
il fondo spagnolo
oltre a Pal, Cvc e
Torreal che fa caKkr, azionista di
po alla famiglia del
Sandro. Gli attuali
miliardario Juan
azionisti del grupAbello; al quale
po che controlla i
si sono progressimarchi Pepe jeans
vamente affiancati
e Hackett, oltre alL Capital (il fonla distribuzione di
do che fa capo a
Tommy Hilfiger
Lvmh) e Arta
in Spagna, con una
Capital (che fa
rete di 300 puncapo alla dinati vendita diretti e
stia spagnola
6 mila multimarca
serviti nel mondo, Un adv di Pepe jeans March. Che hanno evidentemente
avrebbero infatti
deciso di sollecitare, all’inizio del- considerato raggiunto il proprio
la prossima settimana, le offerte orizzonte di investimento e sevincolanti. Il gruppo anglo-iberi- condo le stime correnti ritengono
co nato a Londra sulle bancarelle che il gruppo valga ora circa 700
di Portobello per iniziativa dei fra- milioni di euro. (riproduzione riCarlo Gioia
telli Nitin, Arun e Milan Shah servata)
News
a cura di Giulia Sciola
New York premia
Brunello Cucinelli
Vacheron chiude
Philipp Plein
la mostra di Roma cresce negli Usa
Pucci, primo
opening a Baku
P&G, cresce solo
il beauty (+2,9%)
Brunello
Cucinelli (nella foto) è
stato insignito del premio
Fashion star
h o n o r e e
award 2014
dal Fashion
group international, in
occasione
dell’evento
The Protagonists tenutosi nei giorni scorsi a New York. L’imprenditore
italiano è stato premiato per le sue
collezioni di cashmere, ma soprattutto per aver costruito un’impresa
che ha per fine la: «Dignità morale ed
economica» dell’essere umano nel
lavoro, coniando così l’espressione a
lui cara di «capitalismo umanistico».
Si conclude oggi la mostra dei 40
orologi storici di Vacheron Constantin
nella boutique di Hausmann & co di
via del Babuino a Roma (l’exhibitioncelebra i 160 anni di collaborazione tra
la maison svizzera e uno dei concessionari di segnatempo più importanti e
longevi d’Italia, ndr). Per l’occasione,
è stato presentato
un nuovo
modello, creato in soli 16
esemplari,
dell’orologio
Patrimony
traditionelle
(nella foto),
personalizzato in
esclusiva per
Hausmann.
Prosegue l’espansione retail del marchio tedesco Philipp Plein negli Stati
Uniti. Dopo l’apertura, a partire dal
2013, dello showroom newyorkese,
del primo store a Miami e del monomarca di New York, il prossimo 27
ottobre il brand inaugurerà la nuova
boutique di Beverly Hills, su Rodeo
Drive.
Il brand Emilio Pucci, satellite del
gruppo Lvmh, ha aperto la sua prima
boutique in Azerbaigian, a Baku, nel
lussuoso mall Port. Lo spazio di 130
metri quadrati espone le ultime collezioni di abbigliamento, pelletteria,
accessori, occhiali, sciarpe e scarpe
disegnate dal direttore creativo della
maison, Peter Dundas.
Kirkwood,
pop-up a Dubai
Topshop nella Big
apple gioca il bis
Nicholas Kirkwood arricchisce la
propria strategia retail con il lancio di
un pop-up nel Level shoe district di
Dubai. Lo spazio partecipa alla campagna in-store Shoe atelier, che si
concluderà il 27 novembre, dedicata alle migliori collezioni di calzature
autunno/inverno 2014-15.
Il 5 novembre Topshop Topman aprirà a New York il suo secondo flagship
store, il più grande monomarca del
colosso inglese negli Usa. Lo spazio
di più di 3.700 metri quadrati sorge
sulla Fifth avenue. In vista dell’inaugurazione il brand ha lanciato la social
media campaign #UNLOCK5th.
Il beauty spinge i
conti di Procter &
Gamble. Il gruppo Usa ha infatti
annunciato ricavi
trimestrali in flessione dello 0,9%
a 4,86 miliardi di
dollari (circa 3,83
miliardi di euro), con un arretramento di tutte le divisioni eccettuata P&G
beauty, cresciuta del 2,9% a 710
milioni di dollari (circa 560 milioni di
euro). I risultati sono stati considerati particolarmente soddisfacenti dalla
società in quanto il confronto è con
un trimestre 2013 particolarmente favorevole, che aveva beneficiato dei
lanci dei make-up a marchio Gucci
(nella foto la testimonial Charlotte
Casiraghi) e Lacoste. (riproduzione
riservata)