I MARTEDI’ DELL’ORDINE -2014 Il controllo clinico dell’insufficienza renale cronica e le indicazioni all’inizio della dialisi Salvatore David PROGRESSIONE DELL’INSUFFICIENZA RENALE L’insufficienza renale cronica è causata dalla riduzione del numero di nefroni funzionanti e tende a progredire spontaneamente DANNO GLOMERULARE E PROGRESSIONE DELL’INSUFFICIENZA RENALE I fattori aspecifici di progressione del danno renale coinvolgenti il glomerulo sono rappresentati da: - Ipertensione glomerulare con iperfiltrazione - Iperplasia glomerulare ADATTAMENTO -Proteinuria Tutti contribuiscono alla evoluzione della sclerosi glomerulare EFFETTI DI AGII SULLA FILTRAZIONE GLOMERULARE L’ Angiotensina II svolge un ruolo fondamentale nella regolazione della filtrazione glomerulare EFFETTI DEGLI ANTIPERTENSIVI SULLA FILTRAZIONE GLOMERULARE Ca ANTAGONISTI Idralazina A.AFFERENTE INIBITORI AG II (ACEi, ARB, ecc) Verapamil Diltiazem A.EFFERENTE EFFETTI NON EMODINAMICI DELL’ANGIOTENSINA II- SCLEROSI Taal, Kidney International (2000) 57, 1803–1817 METANALISI SUGLI EFFETTI DEGLI ACEi NEI NON DIABETICI Survival without ESRD Survival without ESRD 1.0 ACE inhibitors 0.8 Controls 0.6 End points: ACEI: 7.4 % Controls: 11.6 % 0.4 RR = 0.69 (CI, 0.51 to 0.94) N = 1860 11 randomised trials 0.2 P < 0.003 0.0 0 12 24 36 Follow - up ( months ) 48 Jafar TH et al. Ann Int Med 2001; 135: 73 - 87 ACEi NELL’IRC AVANZATA - BENAZEPRIL Primary end-point: doubling of the serum creatinine, ESRD, or death 422 CKD patients 100 Group 1 SCr 1.5-3.0 mg/dl Group 2 SCr 3.1-5.0 mg/dl n = 141 n = 281 3: ARF 8 wk run-in 1: iperk 6: ARF 8 wk run-in 4: iperk 104 patients 224 patients % not reaching the priamry end-point Group 1, benazepril 80 78% Group 2, benazepril RR: 0.57 P = 0.005 60 59% 40 40% Group 2, placebo 20 0 Benazepril Benazepril Placebo Mean follow-up: 3.4 years 0 12 24 Months Hou FF et al N Engl J Med 2006; 354:131-140 36 PROTEINURIA E PROGRESSIONE DELLA CKD CKD PROTEINURIA NON DOSABILE O LIEVE PROTEINURIA MEDIO-GRAVE PROTEINURIA E PROGRESSIONE DELL’IRC Imai E et al Clin J Am Soc Nephrol 2 1360-1366, 2007 EFFETTI NON EMODINAMICI DELL’ANGIOTENSINA II- PROTEINURIA ●Gli ACEi migliorano la permeabilità del glomerulo indipendentemente dai fattori emodinamici: -La proteinuria continua a ridursi per settimane o mesi, mentre gli effetti emodinamici sono stabili e si raggiungono rapidamente -AGII riduce l’espressione di nefrina, componente degli slit pore della membrana glomerulare e gli ACEi ne aumentano l’espressione DOSE DEGLI INIBITORI DEL SRAA E PROTEINURIA Qual’è la dose corretta degli ACEi (e ARB)? STUDIO SMART 16 mg -269 pazienti -Proteinuria> 1 Candesartan 16 mg 64 mg 128 mg PROTEINURIA – 33% P.A. UGUALE La dose “antiproteinurica” può essere maggiore di quella sufficiente a normalizzare la PA Questo però varia tra paziente e paziente. PROGRESSIONE DELL’IRC . ACEi vs. Amlodipina NEFROANGIOSCLEROSI CON PROTEINURIA LIEVE IL Ca ANTAGONISTA E’ SEMPRE PERICOLOSO ? STUDIO AASK - Nefroangiosclerosi con proteinuria lieve-moderata -Confronto tra Amlodipina, Acei e beta bloccante -Endpoint: -variazione del GFR nel tempo -riduzione di GFR > 50%, ESRD, morte (composito) n = 1094 Lawrence Y. Agodoa, JAMA. 2001;285(21):2719-2728. (Studio AASK) PROGRESSIONE DELL’IRC . ACEi vs. Amlodipina NEFROANGIOSCLEROSI CON PROTEINURIA LIEVE STUDIO AASK RISULTATI: - nessuna differenza nell’endpoint primario tra ACEi e Amlodipina n = 1094 Lawrence Y. Agodoa, JAMA. 2001;285(21):2719-2728. (Studio AASK) PROGRESSIONE DELL’IRC . ACEi vs. Amlodipina NEFROANGIOSCLEROSI CON PROTEINURIA LIEVE n = 1094 Lawrence Y. Agodoa, JAMA. 2001;285(21):2719-2728. (Studio AASK) PROGRESSIONE DELL’IRC . ACEi vs. Amlodipina NEFROANGIOSCLEROSI CON PROTEINURIA LIEVE -Nei pazienti con proteinuria < 300 mg/die la progressione è simile fra i due gruppi -I pazienti con proteinuria > 300 mg/die (media 1.2 mg/die) hanno una progressione più rapida. -in questo gruppo di pazienti il Ramipril rallenta la progressione più dell’Amlodipina e del beta bloccante. Lawrence Y. Agodoa, JAMA. 2001;285(21):2719-2728. (Studio AASK) TARGET PRESSORIO NEI PAZIENTI CON IRC TARGET PRESSORIO NEI PAZIENTI CON IRC I risultati di diverse metanalisi confermano che il target pressorio dipende dalla proteinuria. PAZIENTI IPERTESI IN GENERALE= PAZIENTI NON DIABETICI CON PROTEINURIA > 500 MG/DIE = PAZIENTI CON DIABETE TIPO 1 E ALBUMINURIA 140/90 mmHg 130/80 mmHg 120/75 mmHg NON BASTA SOMMINISTRARE L’ACEi. BISOGNA ANCHE ABBASSARE LA P.A ! NEFROPATIA DIABETICA CONFRONTO TRA ACEi E ARB DETAIL Confronto tra Enalapril e Telmisartan -250 PAZIENTI con nefropatia iniziale (82% microalbuminuria e 18 % macroalbuminuria, con GFR medio 93 ml/min Gli ACEi non sono meno efficaci degli ARB nei pazienti diabetici con proteinuria moderata Barnett AH, N Engl J Med. 2004;351(19):1952. TERAPIA COMBINATA ACEi + SARTANI ONTARGET trial Pazienti con diabete TIPO 2 o malattie vascolari e creatinina < 3 mg/dl Terapia combinata con Ramipril e Telmisartan (ramipril 10 mg/day, telmisartan 80 mg/day ) confrontata con Ramipril o Telmisartan in monoterapia EFFETTO DEL DOPPIO BLOCCO ACEi + SARTANI EFFETTO DEL DOPPIO BLOCCO ACEi + SARTANI SPIRONOLATTONE E PROTEINURIA Long-term effects of spironolactone on proteinuria and kidney function in patients withchronic kidney disease 165 CKD patients already receiving ACEI/ARBs 83 patients Spironolactone Percent reduction of proteinuria from baseline according to eGFR 82 patients ACEI/ARBs 25 mg/day for 1 yr ACEI/ARBs Bianchi et al. Kidney Int (2006) 70, 2116–2123 SPIRONOLATTONE E PROGRESSIONE IRC Percent decline in eGFR Bianchi et al. Kidney Int (2006) 70, 2116–2123 SPIRONOLATTONE E IPERPOTASSIEMIA Increase of serum potassium according to RAS inhibition SPIRONOLACTONE ACEIs ARBs ACEIs+ARBs Baseline serum potassium 4.3 ± 0.08 4.2 ± 0.08 4.4 ± 0.07 ** 5.0 ± 0.08 4.8 ± 0.07 5.1 ± 0.09 ** ( m/Eq/L ) Serum potassium at 12 months Bianchi et al. Kidney Int (2006) 70, 2116–2123 EFFETTI AGGIUNTIVI DELLA DIETA IPOSODICA ALLA TERAPIA CON ACEi e ARB SULLA PROTEINURIA (non diabetici) Slagman M C J et al. BMJ 2011;343:bmj.d4366 Sodium Intake, ACE Inhibition, and Progression to ESRD BASSO MEDIO ALTO Vegter, J Am Soc Nephrol 23: 165–173, 2012. EFFETTI DEL SALE SULLA PRODUZIONE DI TGF-β Hovater MB. Sem Nephrol 2012; 32(3):269-76 SICUREZZA - EFFETTI COLLATERALI DEGLI INIBITORI DEL SRAA Gli ACE inibitori e gli ARBs possono causare una riduzione del GFR e un aumento della potassiemia, dopo 1-2 settimane dall’inizio della terapia Un aumento iniziale di creatinina del 30-35 % che si stabilizza entro 2 mesi è accettabile e non richiede sospensione della terapia, se non c’è eccessiva riduzione della PA I pazienti con aumento iniziale ma stabile della creatinina fino al 30% hanno di solito un rallentamento più accentuato della progressione dell’IRC Bakris GL, Arch Intern Med. 2000;160(5):685 INIBITORI DEL SRAA - CONCLUSIONI -L’effetto antiproteinurico è potenziato dai diuretici e dalla dieta iposodica -Sono efficaci nel rallentamento della progressione nelle nefropatie proteinuriche. Se la proteinuria è< 0,5 g non offrono particolari vantaggi sulla progressione rispetto ad altri antipertensivi (nefroangiosclerosi, reni policistici) ma mantengono gli effetti cardioprotettivi. -L’effetto antiproteinurico di ACEi e sartani è sovrapponibile -Dosi più elevate di quelle antipertensive possono avere un effetto maggiore sulla proteinuria -Rischio di iperpotassiemia se VFG<40 ml/min DIETA IPOPROTEICA E PROGRESSIONE DELLA NEFROPATIA STUDIO MDRD MDRD - STUDY A S.Khlar et al. N Engl J Med, 1994 DIETA IPOPROTEICA E PROGRESSIONE DELLA NEFROPATIA STUDIO MDRD CONCLUSIONI: la dieta ipoproteica non modifica la progressione della CKD DIETA IPOPROTEICA E PROGRESSIONE DELLA NEFROPATIA STUDIO MDRD Analisi secondaria di MDRD Valutando i pazienti in base all’effettivo introito proteico, la riduzione di GFR si correla significativamente con questo ( p = 0.011) La riduzione dell’apporto proteico di 0.2 g/kg/die rallenta la perdita di GFR di 1.15 ml/min/anno e riduce la morte renale del 49% 67. Levey AS, Greene T, Sarnak MJ, Wang X, Beck GJ, et al. 2006. Am. J. Kidney Dis. 48:879–88 OBIETTIVI DELLA DIETA NELLA CKD Limitazione dei livelli di sostanze tossiche - Controllare la fosforemia e il PTH - Controllare l’acidosi - Evitare l’iperpotassiemia Equilibrio metabolico -Mantenimento dello stato nutrizionale Prevenzione -Rallentamento della progressione -Limitazione del danno cardio-vascolare Phosphate May Promote CKD Progression and Attenuate Renoprotective Effect of ACE Inhibition Zoccali C, J Am Soc Nephrol 22: 1923–1930, 2011. EFFETTI DELLA COTTURA SUL CONTENUTO DI PROTEINE E FOSFATI Retention values at 10, 20, and 30 minutes of boiling, as a percentage of raw edible part (beef). Cupisti A. Sem Nephrol.2013;33:180-190 BICARBONATEMIA E MORTALITA’ – NHANES III Raphael K L. Nephrol Dial Transplant (2013) 1–5 ADATTAMENTI E CONSEGUENZE DEL CARICO ACIDO DELLA DIETA Blue boxes represent physiologic responses and red boxes represent their potential adverse effects. Scialla J. Adv. Chronic Kidney Dis. 2013; 20:141–14 IL BICARBONATO DI SODIO RALLENTA LA PROGRESSIONE DELL’IRC de Brito-Ashurst, J Am Soc Nephrol 20: 2075–2084, 2009. EFFETTI DELLE PROTEINE VEGETALI SUI LIVELLI DI BICARBONATO Forest plot of difference in serum bicarbonate levels per 10% higher percentage of protein intake from plant sources across patient subgroups. Circles represent point estimate, and bars represent 95% confidence intervals. Scialla J, J.of Renal Nutrition 2012;22: 379–388 STATINE E PROTEINURIA Due ampi studi randomizzati che hanno considerato pazienti già trattati con inibitori del SRAA e con PA ben controllata non confermano effetti favorevoli delle statine sulla proteinuria : -PREVEND-IT trial, 864 pazienti con proteinuria 15 - 300 mg/day e PA 130/76 mmHg randomizzati a pravastatina or placebo e fosinopril o placebo La pravastatina non ha effetto sulla proteinuria dopo 4 anni, indipendentemente dal fosinopril. -ESPLANADE trial, 186 pazienti con proteinuria > 500 mg/die nonostante la terapia con ACEi e il buon controllo pressorio. La fluvastatina non riduce la proteinuria STATINE E PROGRESSIONE IRC I risultati di studi atti a dimostrare l’effetto delle statine sulla progressione della CKD sono contrastanti. Una metanalisi del 2012 non ha dimostrato una riduzione del rischio di ESRD, senza però poterla escludere (Il 95% CI del RR(RR 0.98, 95% CI 0.62-1.56) include importanti riduzione e aumenti) . Fink HA, Ann Intern Med. 2012;156(8):570 STATINE E MORTALITA’ CARDIO-VASCOLARE Lo studio SHARP ha considerato anche un gruppo di 6247 pazienti con CKD non in dialisi, trattati con Simvastatina + Ezetimibe vs. placebo. Nel follow up di 4.9 anni, l’associazione farmacologica ha ridotto l’incidenza di morte coronarica, IMA, ictus ischemico (9.5 versus 11.9 percent). INDICAZIONI TERAPEUTICHE I pazienti di età >50 anni con eGFR <45 mL/min per 1.73 m,2 non in HD, dovrebbero essere trattati con statine, indipendentemente dalla presenza di altri fattori di rischio CV. Nei pazienti di età< 50 a e con eGFR> 60 ml/min la terapia non è necessaria, in assenza di fattori di rischio quali fumo, diabete, ipertensione, proteinuria. INDICAZIONI ALL’INIZIO DELLA DIALISI - Iperpotassiemia - Sovraccarico di volume ( EPA, ipertensione di difficile trattamento) - Manifestazioni cliniche dell’uremia ( Anoressia, nausea, vomito, stanchezza, sonnolenza, confusione) - Pericardite, neuropatia, alterazioni coagulative - Alterazioni bilancio Ca-P non corrette dalla terapia farmacologica - Malnutrizione - VFG < 8-12 ml/min Benefit of early initiation of dialysis Bonomini V, Kidney Int, 1985 Late referral to maintenance dialysis: Detrimental consequences. Jungers, Nephrol Dial Transplant 1993 Early initiation of dialysis fails to prolong survival in patients with endstage renal failure. Traynor JP, J Am Soc Nephrol, 2002 Early start of hemodialysis may be harmful. Rosansky SJ. Arch Intern Med 171: 396–403, 2011 STUDIO IDEAL (rielaborazione) Wong MG, Clin J Am Soc Nephrol 9: 135–142, 2014 Decline in Functional Status before and after the Initiation of Dialysis. Tamura. N Engl J Med 361;16 2009 L’OPZIONE NO DIALISI I pazienti anziani che iniziano la dialisi hanno alto rischio di mortalità, morbilità e peggioramento delle condizioni funzionali. Molti studi non hanno trovato nessun vantaggio di sopravvivenza per i pazienti con più di 75 anni e con gravi comorbilità, se non giorni aggiuntivi di vita spesi in ospedale. Questi dati hanno portato ad un crescente interesse al trattamentio non dialitico, con terapia conservativa. La qualità della vita dei pazienti gestiti in modo conservativo sembra paragonabile a quella dei pazienti in emodialisi. Non c'era alcuna differenza nei punteggi di salute mentale tra coloro che ricevono un trattamento conservativo rispetto ad emodialisi • La terapia conservativa comprende la gestione dei segni e dei sintomi della malattia renale, come bilancio idrico, anemia e alterazioni metaboliche, focalizzandosi sul mantenimento della qualità della vita piuttosto che la sua durata. • Modelli prognostici che considerano le patologie concomitanti, eventi sentinella, lo stato funzionale e le sindromi geriatriche aiutano a prevedere quali pazienti possono o non possono trarre beneficio dall’inizio della dialisi. • il processo decisionale condiviso congloba le informazioni prognostiche, le preferenze del paziente e gli obiettivi di cura per formulare un approccio individualizzato alla decisione sul tipo di trattamento. * *Primi 5 mesi del 2014
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