(U.O. AFFARI GENERALI - RIMINI) Oggetto: Piano Triennale della

- DOCUMENTO ISTRUTTORIO -
(U.O. AFFARI GENERALI - RIMINI)
Oggetto: Piano Triennale della Prevenzione della corruzione 2013-2016 – Codice di
Comportamento – Programma Triennale per la Trasparenza e integrità 2013-2016 –
Approvazione.
Vista la deliberazione n. 5 del 1.01.2014 ad oggetto “Conferma assetti organizzativi e
gestionali delle preesistenti Aziende sanitarie di Ravenna, Forlì, Cesena e Rimini e
approvazione regolamento avente ad oggetto – Prime indicazioni operative per la
predisposizione, l'adozione e la formalizzazione delle deliberazioni e delle determinazioni
dirigenziali - “;
Vista la normativa di riferimento di cui al:
D.lgs n. 165/2001 recante “Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze
delle amministrazioni pubbliche”;
Legge n. 190/2012 recante “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della
corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione”;
D.lgs n. 33/2013 recante “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità,
trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”;
D.lgs n. 39/2012 recante “Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di
incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico a
norma dell'art. 1 comma 49 e 50 della legge n. 190/2012”;
Circolare della Funzione Pubblica n. 1/2013;
Circolare della Funzione Pubblica n. 2/2013;
Intesa sancita in sede di Conferenza Unificata del 24 luglio 2013, per l'attuazione dell'art.
1, comma 60 e 61 della L. n. 190/2012;
DPR n. 62/2013 recante “Codice di comportamento dei dipendenti pubblici ai sensi
dell'articolo 54 del D.Lgs n. 165/2001”;
Piano Nazionale Anticorruzione, approvato dall'Autorità Nazionale Anticorruzione e per la
valutazione e la trasparenza delle Amministrazioni pubbliche (ANAC già CIVIT) con
deliberazione n. 72/2013;
Delibera CIVIT oggi ANAC n. 75/2013 recante “Linee guida in materia di codici di
comportamento delle pubbliche amministrazioni (art. 54 comma 5 D.lgs n. 165/2001).Atti
presupposti
Rilevato che, in attuazione della Legge 190/2012 recante “Disposizioni per la
prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica
amministrazione”, viene individuato un Responsabile per la prevenzione della
corruzione Aziendale che, ai sensi del comma 7, ha il compito di predisporre il piano
della prevenzione della corruzione.
Valutato come la nomina del Responsabile de quo si inserisce in uno scenario che ha
visto il mutamento dei pre-esistenti assetti istituzionali delle Aziende Sanitarie aventi
sede nel territorio della Romagna trovando espressione nella Legge Regionale n. 22
del 21 novembre 2013 recante “Misure di adeguamento degli assetti istituzionali in
materia sanitaria. Istituzione dell’Azienda Unità Sanitaria Locale della Romagna.
Partecipazione della Regione Emilia-Romagna all’istituto di ricovero e cura a carattere
scientifico ‘Istituto Scientifico Romagnolo per lo studio e la cura dei Tumori S.r.l.”, con
la quale è stata costituita, dal 01.01.2014, l’Azienda Usl Romagna che opererà
nell’ambito territoriale dei comuni attualmente inclusi nelle Aziende Unità Sanitarie
Locali di Forlì, Cesena, Ravenna e Rimini.
Considerato che in detto contesto, i Direttori Amministrativi di Area Vasta, già in sede di
incontro del 12.11.2013, hanno deciso di procedere, sulla scorta delle linee guida
elaborate dal gruppo di lavoro in materia di trasparenza e corruzione, alla
individuazione di un Responsabile unico per la prevenzione della corruzione
coadiuvato da Referenti Funzionali coincidenti con gli ambiti territoriali delle
preesistenti Aziende.
Attesa la necessità di provvedere ad assolvere agli incombenti previsti dalla normativa
sopra richiamata, si ritiene di ratificare l'atto di delibera di designazione del
Responsabile della Prevenzione della Corruzione n. 916 del 11/12/13 del Direttore
Generale della pre-esistente Ausl di Rimini, adottato sulla scorta delle indicazioni sopra
richiamate dei Direttori Amministrativi di AVR, del quale contestualmente se ne
conferma e approva il contenuto valevole per l'Azienda Usl della Romagna.
Ravvisata, inoltre, la necessità di provvedere alla nomina di ulteriori Referenti in
materia di prevenzione della corruzione per tutti gli adempimenti prescritti dalla L. n.
190/2012, alla luce dell'elevata complessità organizzativa e dimensione dell'Asl della
Romagna, individuati, in prima battuta, nei direttori delle UU.OO. Amministrative e
Tecniche e nei Responsabili UU.OO. Dipartimento di Sanità Pubblica, in conformità alla
circolare della Funzione Pubblica n. 1/2013, nominativi che potranno essere
successivamente rivisti e/o implementati con specifico provvedimento.
Evidenziato, altresì, che i Dirigenti dell'amministrazione sono chiamati ad operare in
materia di anticorruzione e che, ai sensi del combinato disposto di cui ai commi 9 e 10
della Legge n. 190/2012 con le disposizioni degli articoli 16 e 17 del D.lgs. n. 165/2001
e s.m.i., i predetti risultano coinvolti nell'attività di prevenzione della corruzione.
Rilevato che, per quanto attiene alla materia della trasparenza, le Direzioni aziendali
della preesistenti AUSL di Rimini, Cesena, Ravenna e Forlì hanno, a suo tempo,
individuato un Responsabile per la trasparenza e l’integrità rispettivamente nelle
persone della Dott.ssa Vilma Muccioli per l’Ausl di Rimini, con deliberazione n. 661 del
19.09.2013, dell’Avv. Patrizia Casadio per l’Azienda Usl di Cesena con deliberazione n.
184 del 25.09.2013, del Dr Savino Iacoviello per l’Ausl di Ravenna con deliberazione n.
396 del 01.10.2013, dell’Avv. Michele Pini per l’Azienda USL di Forlì con deliberazione
n. 255 del 27.09.2013. I precitati Responsabili hanno elaborato un unico Programma
per la trasparenza e l'integrità, valevole per tutti i quattro ambiti territoriali, al fine di
uniformare il lavoro attesa la costituzione dell'Azienda unica.
Visto il D.P.R. n. 62 del 16.4.2013 “Regolamento recante codice di comportamento dei
dipendenti pubblici, a norma dell’art. 54 del D. Lgs. 30 marzo 2001, n. 165”, nonché
considerata la deliberazione CIVIT – oggi ANAC (“Autorità Nazionale Anticorruzione e
per la valutazione e la trasparenza delle Amministrazioni Pubbliche”), n. 75 del
24.10.2013 avente ad oggetto: “Linee guida in materia di codici di comportamento delle
Pubbliche Amministrazioni (art. 54, 5° c. del D. Lgs. n. 165/2001” con le quali vengono
definite linee guida uniformi ai fini dell'adozione dei singoli Codici di Comportamento
da parte di ciascuna amministrazione.
Considerato, altresì, che i dipendenti, nonché i consulenti, gli esperti e i collaboratori
dell’Azienda sono tenuti ad osservare, in via primaria, le regole contenute nel D.P.R. 16
aprile 2013, n. 62, d’ora in poi “Codice generale”, che costituisce la base minima e
indefettibile di ciascun codice di comportamento adottato dalle
Pubbliche
Amministrazioni.
Evidenziato che l'adozione del Codice di comportamento da parte di ciascuna
Amministrazione, tra cui l’Azienda USL della Romagna, rappresenta una delle “azioni e
misure” principali di attuazione delle strategie di prevenzione della corruzione a livello
decentrato, secondo quanto indicato nel Piano Nazionale anticorruzione, approvato
con delibera della CIVIT n. 72 del 2013, ai sensi della Legge n. 190/2012 e che il
“Codice generale” ed il “Codice aziendale” (allegato al presente provvedimento per
farne parte integrante) costituiscono elementi essenziali del Piano triennale per la
prevenzione della corruzione di ogni Pubblica Amministrazione.
Dato atto che, viene acquisito, sulla bozza di “Codice aziendale”, il parere favorevole
del Nucleo di Valutazione aziendale, che svolge - nelle more della costituzione dell’OIV
- le funzioni di quest’ultimo organismo, ai sensi della delibera CIVIT n. 75/2013.
Considerato che ai sensi dell’art. 54, 6° c. del D.lgs. n. 165/2001 vigilano
sull’applicazione del Codice aziendale e del Codice approvato con D.P.R. n. 62/2013: i
dirigenti responsabili di ciascuna struttura aziendale, le strutture di controllo interno,
l’Ufficio per i procedimenti disciplinari, il Responsabile della prevenzione della
corruzione, tutti soggetti che operano sotto la supervisione dell’OIV (Nucleo di
Valutazione Aziendale).
Rilevato come della bozza del Piano per la prevenzione della corruzione, del
Programma triennale per la trasparenza e l'integrità e del Codice aziendale si sia data
ampia pubblicizzazione agli stakeholders mediante la pubblicazione sul sito internet
aziendale, anche attraverso opportuna informativa alle Organizzazioni Sindacali, RSU,
nonché agli altri organismi rappresentativi, anche professionali, quali il Comitato
Consultivo Misto, il Comitato Unico di Garanzia, il Collegio di Direzione e il Collegio
Aziendale delle Professioni Sanitarie.
Attestata la regolarità tecnica e la legittimità del provvedimento di cui al presente atto
istruttorio.
Tenuto conto che la presente proposta è stata oggetto di esame e discussione dei
direttori Amministrativi e dei Direttori Sanitari, nell'incontro del 31.01.2014 e del
7.02.2014.
Per quanto ciò premesso
SI PROPONE
-
di ratificare l'atto di delibera di designazione del Responsabile della Prevenzione della
Corruzione n. 916 del 11/12/13 del Direttore Generale della pre-esistente Ausl di
Rimini, adottato sulla scorta delle indicazioni richiamate in narrativa dei Direttori
Amministrativi di AVR, del quale contestualmente se ne conferma e approva il
contenuto valevole per l'Azienda Usl della Romagna;
-
di nominare, al fine di garantire l'adempimento di quanto prescritto dalle disposizioni
normative, quali Referenti in materia di prevenzione della corruzione, oltre a quelli già
previsti nella deliberazione sopra richiamata, i direttori delle UU.OO. Amministrative e
Tecniche e nei responsabili delle UU.OO. Dipartimento di Sanità Pubblica, nominativi
che potranno essere successivamente rivisti e/o implementati con specifico
provvedimento;
-
di dare atto che, ai sensi del combinato disposto di cui ai commi 9 e 10 della Legge n.
190/2012 con le disposizioni degli articoli 16 e 17 del D.lgs. n. 165/2001 e s.m.i., risulta
il coinvolgimento diretto di tutta la Dirigenza nella attività di prevenzione della
corruzione;
-
di approvare il Piano Triennale per la prevenzione della corruzione per gli anni 20132016, predisposto dal Responsabile per la prevenzione della corruzione ed allegato al
presente atto quale parte integrante e sostanziale dello stesso;
-
di trasmettere copia del Piano, in ossequio al disposto di cui all'art. 1 comma 8, al
Dipartimento della Funzione pubblica;
-
di rilevare che il Piano in questione potrà essere modificato e/o integrato in
applicazione degli indirizzi espressi in sede di riorganizzazione Aziendale;
-
di approvare il Codice di Comportamento aziendale e la relativa relazione di
accompagnamento, allegati al presente provvedimento per farne parte integrante,
quale Codice di comportamento specifico dell’ASL Unica della Romagna, applicabile
sempre per tutti i dipendenti, consulenti, esperti e collaboratori dell’Azienda;
-
di notificare e dare mandato agli uffici dell'Azienda di Amministrazione del Personale
affinché, all’atto di sottoscrizione di nuovi contratti di lavoro ed affidamento di relativi
incarichi, al contraente venga consegnata copia del Codice di comportamento generale
(D.P.R. n. 62/2013) e aziendale;
-
di notificare e dare mandato agli uffici Aziendali Economato/Provveditorato, Servizi
Tecnici, affinché all’atto dell’indizione di nuovi bandi di gara e relativa sottoscrizione di
contratti venga inserito, e previsto quale clausola, il rispetto del Codice di
comportamento generale e specifico dell’Azienda Usl della Romagna per i dipendenti
delle ditte fornitrici che svolgano la propria attività all’interno o per conto dell’Azienda;
-
di dare mandato al Responsabile per la prevenzione della corruzione di provvedere
all’invio alla CIVIT – oggi A.N.AC (Autorità Nazionale anticorruzione) del link alla
pagina internet aziendale ove verrà pubblicato il presente provvedimento;
-
di approvare il Programma Triennale per la Trasparenza e l’ Integrità, per gli anni
2013/2016, predisposto dai Responsabili per la Trasparenza delle preesistenti Aziende
ed allegato al presente atto quale parte integrante e sostanziale dello stesso;
-
di rilevare che il Programma Triennale per la Trasparenza e l’ Integrità verrà aggiornato
e/o modificato in base alle esigenze organizzative che verranno attuate;
-
di dare atto che il Piano triennale per la prevenzione della corruzione, il Programma
triennale per la trasparenza e l'integrità e il Codice di comportamento aziendale
saranno pubblicati, ai fini della sua entrata in vigore, a seguito di eventuali integrazioni
conseguenti a osservazioni e / o proposte da parte delle OO.SS., RSU e degli altri
organismi rappresentativi, anche professionali, quali il Comitato Consultivo Misto, il
Comitato Unico di Garanzia, il Collegio di Direzione e il Collegio Aziendale delle
Professioni Sanitarie, a cui è stata data preventiva informazione, rilevando altresì che,
per quanto attiene al Codice di Comportamento aziendale, lo stesso potrà essere
oggetto di integrazioni conseguenti a osservazioni e / o proposte anche da parte dei
Nuclei di Valutazione;
-
di dare ampia diffusione e conoscenza a quanti a vario titolo interessati e/o destinatari
secondo le disposizioni normative vigenti all'interno dell'Azienda Usl della Romagna del
Piano Triennale per la prevenzione della Corruzione, del Codice di Comportamento e
del Programma Triennale per la trasparenza e l'integrità;
-
di dare mandato al Responsabile per la prevenzione della corruzione di provvedere alla
pubblicazione sul sito Internet aziendale del presente provvedimento e di provvedere
alla trasmissione, mediante posta elettronica interna, del presente provvedimento a
tutti i dirigenti responsabili di struttura;
-
vista l’attestazione in relazione alla non sussistenza di oneri a carico del bilancio
economico preventivo dell’anno in corso;
-
di dare atto che il presente atto non è sottoposto a controllo ai sensi dell’art. 4, comma
8, della Legge 412/91 e dell’art. 37, comma 1, della L.R. 50/94 e s.m.i.
Il Responsabile U.O. e Responsabile del Procedimento
( Dr.ssa Vilma Muccioli)
− ALLEGATI Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione 2013-2016, pg. 98
Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità 2013-2016, pg. 26
Codice di Comportamento aziendale e relativa relazione di accompagnamento, pg. 22