Relazione illustrativa

RELAZIONE ILLUSTRATIVA
CODICE DI COMPORTAMENTO
AZIENDALE
PREMESSA
Il Codice di Comportamento dell'ASL Milano 2, è adottato ai sensi dell'art. 1, co. 2,
del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, approvato con Decreto del
Presidente della Repubblica 16 aprile 2013, n. 62.
Il Codice è strumento importante che, unitamente al Codice Etico
Comportamentale, al Piano Triennale dell’Anticorruzione e al Programma
Triennale per la Trasparenza, concorre a raggiungere l'obiettivo di prevenzione e
di repressione del fenomeno corruttivo nella pubblica amministrazione prefissato
dalla Legge n. 190/2012; il Codice costituisce infatti ex lege un allegato parte
integrante del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione che viene
contestualmente adottato in prima applicazione da questa ASL - unitamente al
Programma Triennale per la Trasparenza - entro il 31/01/2014, in applicazione del
Piano Nazionale Anticorruzione, approvato con Delibera CIVIT (ora ANAC) n. 72
del 11/09/2013.
LA STRUTTURA DEL CODICE
Il Codice si suddivide in 18 articoli seguendo, in linea di massima, la struttura del
DPR n. 62/2013:
Art. 1- Disposizioni di carattere generale;
Art. 2- Ambito di applicazione;
Art. 3- Principi generali;
Art. 4- Regali, compensi e altre utilità;
Art. 5- Partecipazione ad associazioni e organizzazioni;
Art. 6- Comunicazione degli interessi finanziari e conflitti d'interesse.
Art. 7- Obbligo di astensione;
Art. 8- Prevenzione della corruzione;
Art. 9- Trasparenza e tracciabilità;
Art. 10- Comportamento nei rapporti privati;
Art. 11- Comportamento in servizio;
Art. 12- Divieto di fumo;
Art. 13- Rapporti con il pubblico;
Art. 14-Disposizioni particolari per i dirigenti;
Art. 15- Contratti e altri atti negoziali;
Art. 16- Vigilanza, monitoraggio ed attività formative;
Art. 17- Responsabilità conseguente alla violazione dei doveri del codice;
AZIENDA SANITARIA LOCALE DELLA PROVINCIA DI MILANO 2
Sede Legale: Via 8 Giugno, 69 – 20077 Melegnano (MI)
Codice Fiscale e P. IVA 12319440157 – Tel. 02 98114111 - Sito Internet www.aslm2.it
Art. 18- Disposizioni finali ed abrogazioni
Gli articoli integrano e specificano le previsioni normative riportate dal Codice di
Comportamento dei dipendenti pubblici di cui al D.P.R. 62/2013, che ne costituiscono
la "base minima e indefettibile", ai sensi della Delibera CIVIT (ora ANAC) n. 75/2013.
L'art. 1 (Disposizioni di carattere generale) riprende i principi generali enunciati nell'art.
3, D.P.R. n. 62/2013, affermando che le previsioni contenute nel provvedimento sono
di specificazione e integrazione di quelle nazionali.
L'art. 2 (Ambito di applicazione) definisce la sfera dei destinatari del provvedimento,
secondo le espresse indicazioni contenute nell'art. 2, D.P.R. n. 62/2013.
L'art. 3 (Principi generali) esplicita i doveri del dipendente che qualificano il corretto
adempimento della prestazione lavorativa.
L'art. 4 (Regali, compensi e altre utilità) introduce disposizioni specifiche delle regole
generali enunciate dall'art. 4 D.P.R. n. 62/2013, anche in ottemperanza alla indicazioni
elaborate dalla CIVIT nelle Linee guida in materia di codici di comportamento delle
pubbliche amministrazioni.
Gli artt.5 (Partecipazione ad associazioni e organizzazioni), 6 (Comunicazione degli
interessi finanziari e conflitti d'interesse), 7 (Obbligo di astensione), e 9 (Trasparenza e
tracciabilità) operano un rimando a disposizioni, anche di rilevanza costituzionale, in
termini di trasparenza, uguaglianza e imparzialità ovvero a principi cardine dell'operato
di chi espleta un servizio pubblico e persegue in tal senso un interesse ultrapersonale.
L'art. 8 (Prevenzione della corruzione) sottolinea l'obbligo per tutti i dipendenti di farsi
parti attive nella prevenzione della corruzione all'interno dell'Azienda.
Gli artt. 10 (Comportamento nei rapporti privati), 11 (Comportamento in servizio), 13
(Rapporti con il pubblico) e 14 (Disposizioni generali per i dirigenti) esplicitano doveri
comportamentali e di riservatezza cui il pubblico dipendente deve attenersi durante lo
svolgimento delle proprie funzioni e con gli organi di informazione.
L'art. 12 (Divieto di fumo) opera un rimando alla normativa in materia.
L'art. 15 (Contratti ed altri atti negoziali) detta norme comportamentali da tenere dal
pubblico dipendente durante le fasi di conclusione di accordi negoziali e di stipulazione
di contratti per conto dell'amministrazione.
L'art. 16 (Vigilanza, monitoraggio ed attività formative) stabilisce obblighi di vigilanza e
di promozione della diffusione dei contenuti del Codice in capo ai singoli dirigenti,
all'Ufficio per i Procedimenti disciplinari e al Responsabile della prevenzione della
corruzione.
L'art 17 (Responsabilità conseguente alla violazione dei doveri del codice) accenna a
profili di responsabilità disciplinare in caso di violazione dei contenuti del Codice. Tale
articolo va posto in relazione al più complesso sistema disciplinare aziendale.
L'art. 18 (Disposizioni finali e abrogazioni) detta disposizioni particolari in tema di
pubblicazione e diffusione del codice, in attuazione di quanto dispone l'art. 17, co. 1,
D.P.R. n. 62/2013.
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IL PROCEDIMENTO DI APPROVAZIONE
ATTIVITÀ'
SOGGETTI
TEMPISTICA
Predisposizione bozza Codice di
Comportamento e presentazione alla
Direzione Aziendale
Raccolta parere obbligatorio OIV in
data 17.01.2014 ( verbale agli atti
aziendali) per verifica conformità
Codice alla Delibera Civit n. 75/13.
Pubblicazione Bando sul sito web, per
eventuali osservazioni da parte degli
stakeholders, quali ad esempio:
- associazioni dei consumatori
- associazione di utenti
- associazioni di volontariato
Responsabile
prevenzione
corruzione
Segretaria OIV
08 gennaio
2014
Responsabile
prevenzione
corruzione
17.01.2014
24-27
gennaio 2014
Informativa a tutte le OO.SS/RSU aziendali Responsabile
Relazioni Sindacali
24 gennaio
2014
Stesura del Codice e redazione Relazione Responsabile
illustrativa
prevenzione
corruzione
Adozione del Codice con atto deliberativo Direttore Generale su
proposta del
Responsabile
prevenzione corruzione
27-29
gennaio
2014
29 gennaio
2014
Pubblicazione sul sito web del Codice
definitivo unitamente alla Relazione
illustrativa
Responsabile
prevenzione corruzione
entro
31/01/2014
Invio del Codice all'Autorità
Nazionale Anticorruzione
unitamente alla relazione
illustrativa
Diffusione della conoscenza del
Codice (informazione e formazione)
Responsabile
prevenzione corruzione
successivo
Monitoraggio del livello di attuazione del
Codice e adempimenti conseguenti.
Responsabile
prevenzione corruzione
in raccordo con UPD
Responsabile
successivo
prevenzione corruzione,
UOS Risorse Umane,
Ufficio Formazione
annualmente
Il Responsabile della Prevenzione della Corruzione
( dr.ssa Claudia Coratella)
Melegnano, 29 gennaio 20’14
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