News del 15 luglio - Consiglio Regionale del Piemonte

Direzione Processo Legislativo
InfolegCrpNews
Silvia Bertini
A cura di:
Maria Morello,
Maria Grazia Valente
Settore Studi
Documentazione e
Supporto Giuridico Legale
Aurelia Jannelli
Realizzazione grafica:
Simonetta Morreale
15 LUGLIO 2014
SOMMARIO
AMBIENTE
4
Indagine sulle acque in bottiglia
4
Comuni che hanno superato la soglia del 65% di raccolta differenziata
4
BILANCIO – FINANZE – CREDITO – ECONOMIA
5
Il Regolamento UE n. 1024/2013 sul meccanismo unico di vigilanza
DIRITTO AMMINISTRATIVO
5
5
La colpa grave nell’illecito contabile
5
Processo amministrativo
5
Potere giuridico e atto autoritativo
6
DIRITTO COSTITUZIONALE
6
Corte Costituzionale e ricorso straordinario
6
L’eccesso di potere
6
FEDERALISMO FISCALE
7
PRIVACY
7
Consigli del Garante per il rispetto della privacy durante le vacanze estive
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
7
8
Il personale nel DL n. 90/2014, “Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza
amministrativa e per l'efficienza degli uffici giudiziari”
8
Prevenzione e contrasto alla corruzione
8
Il danno all’immagine della P.A.
9
La Riforma del Formez
9
2
REGIONI
10
PDL della Regione Campania n. 533 del 19 giugno 2014 “Istituzione del servizio di
sociologia del territorio della Regione Campania”
10
PDL della Regione Marche n. 425 del 27 giugno 2014 “Riconoscimento dell’agricoltore
come custode dell’ambiente e del territorio”.
10
SANITA’
11
Sentenza Costa e Pavan: procreazione assistita e ricorso diagnosi pre-impianto
3
11
AMBIENTE
Indagine sulle acque in bottiglia
Nel Dossier redatto da Legambiente intitolato
“Regioni imbottigliate (l’indagine sul business
delle acque in bottiglia n Italia) si rileva che,
in media, le aziende che imbottigliano pagano
1 euro ogni 1.000 litri, ovvero, appena un
millesimo di euro per litro imbottigliato.
Questo avviene perché i canoni di
concessione, stabiliti dalle Regioni sono
particolarmente bassi. Onde porre rimedio a
questa criticità e creare criteri uniformi da
adottarsi su tutto il territorio nazionale, nel
2006, la stessa Conferenza Stato-Regioni
aveva provato a disciplinare questo settore,
con un documento di indirizzo che,
proponeva canoni uniformi con l’obbligo di
pagare sia in funzione degli ettari dati in
concessione che per i volumi emunti o
imbottigliati, indicando come cifre di
riferimento almeno 30 euro per ettaro e un
importo tra 1 e 2,5 euro per m3 imbottigliato;
però nell’applicazione concreta risulta che
siamo ancora lontani dal raggiungimento di
queste indicazioni.
Nel testo, in particolare, si affrontano, i
seguenti aspetti: il record tutto italiano di
consumo di acqua in bottiglia; i canoni di
concessione per le acque minerali ed il
mancato introito per le Regioni.
Il testo del Dossier è reperibile al seguente
indirizzo:
http://www.legambiente.it/sites/default/files/
docs/legambiente_altreconomia_regioniimbot
tigliate2014_0.pdf
Comuni che hanno superato la soglia del 65% di raccolta differenziata
Nel Dossier intitolato “Comuni ricicloni 2014”
redatto da Legambiente con il patrocino del
Ministero dell’Ambiente e della tutela del
Territorio e del Mare ed in collaborazione con
l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani,
Assobioplastiche, Conai, FederAmbiente, Fise
Assoambiente e Fise Unire ed altri, emerge
che, i Comuni che hanno superato il 65% di
raccolta differenziata siano ben 1328 e
rappresentano il 13,7% della popolazione
italiana. Quelli che hanno inviato la scheda di
documentazione firmata sono 35 più dello
scorso anno. Sono in aumento i Comuni che
esercitano la raccolta di rifiuti al centro sud,
quasi il 20% del totale dei premiati (erano il
14,5% lo scorso anno). Sono, invece, rimasti
invariati i Comuni “Rifiuti Free”, l’eccellenza
dell’eccellenza, cioè quelli che devono
smaltire solo 75 Kg. di rifiuti procapite
all’anno.
Inoltre, nel testo, sono presenti le seguenti
novità: Milano, che rappresenta un segno
evidente dell’affermazione del sistema di
raccolta “porta a porta” anche nelle
metropoli; il balzo in avanti di molti comuni
marchigiani, grazie al sistema di penalità e
premialità introdotto dalla Regione in
occasione del sistema di tariffazione puntuale
(paghi l’indifferenziato che produci). In questi
segnali volti al positivo si possono individuare
i punti di stimolo per un cambiamento veloce
e virtuoso:
si sa come organizzare un
servizio moderno di raccolta differenziata e
come stimolare mediante la leva tariffaria i
corretti comportamenti della cittadinanza e le
nuove tecnologie ICT (Information and
Communication Technology) in questo senso
possono favorirne il processo.
Il testo del Dossier è reperibile al seguente
indirizzo:
http://www.ricicloni.it/assets/files/f6/e0/com
uni-ricicloni-2014.pdf
4
BILANCIO – FINANZE – CREDITO – ECONOMIA
Il Regolamento UE n. 1024/2013 sul meccanismo unico di vigilanza
Nel commento intitolato “Il Regolamento UE
n. 1024/2013 sul meccanismo unico di
vigilanza e l’unione bancaria europea. Prime
riflessioni.”, a cura di Francesco Ciraolo, si
rileva che, l’adozione del sopracitato
regolamento sull’istituzione di un Meccanismo
di Vigilanza Unico (MVU- Single Supervisory
Mechanism) nell’area europea, segna un
importante traguardo verso l’attuazione di
uno dei più grandiosi obiettivi politici degli
ultimi tempi consistente nella creazione di un
quadro finanziario per l’Europa indicato nel
termine più comune di “Unione Bancaria
Europea”. Il progetto di approdare a questa
nuova realizzazione era già stato annunciato
nel corso del 2012, come testimoniato nel
corso dello stesso anno nel Rapporto Van
Rompuy, stilato dal Presidente del Consiglio
Europeo, in stretta collaborazione con i
Presidenti
della
Commissione,
dell’Eurogruppo e della BCE (Banca Centrale
Europea).
Il testo del commento è reperibile al
seguente indirizzo:
http://www.amministrazioneincammino.luiss.i
t/wpcontent/uploads/2014/07/Ciraolo_Unionebancaria.pdf
DIRITTO AMMINISTRATIVO
La colpa grave nell’illecito contabile
Nell’articolo “La colpa grave nell’illecito
contabile oggi”, a cura del prof. Enrico
Bonelli, pubblicato da GiustAmm (Cop. n.
7/2014), si constata che la nuova forma di
colpevolezza per essere colta in tutte le sue
implicazioni, deve essere letta in sintesi con il
processo di riforma della P.A. ed in
particolare, in relazione all’emergere dei
principi di efficienza, efficacia ed economicità
dell’azione amministrativa.
Nel testo, in particolare, si affrontano i
seguenti aspetti: l’elemento psicologico della
colpa grave nel contesto riformato della
responsabilità amministrativa; la tipicità e la
valutazione in concreto di detta colpa
nell’illecito contabile e le figure sintomatiche
di colpa grave del c.d. eccesso di potere
finanziario.
Processo amministrativo
Nel commento intitolato “L’efficienza della
P.A. e le nuove norme per il processo
amministrativo”, a cura del Cons. Marco
Lipari, pubblicato da GiustAmm (Cop. n.
7/2014), si rileva che il D.L. 24 giugno 2014,
n. 90, in vigore dal 25 giugno 2014, recante
“Misure urgenti per la semplificazione e la
trasparenza amministrativa e per l’efficienza
degli uffici giudiziari” contiene numerose
disposizioni concernenti, in modo diretto o
indiretto, l’organizzazione e l’attività della
Giustizia amministrativa. Secondo l’Autore, ne
deriva
un’impostazione
completamente
condivisibile in quanto l’efficienza della P.A. è
un obiettivo realizzabile solo con il concorso
di una giustizia amministrativa adeguata. Ma
nel contempo, è opportuno considerare
anche che la tutela giurisdizionale moderna e
celere
possa
attuarsi
solo
agendo
preventivamente sull’amministrazione ed i
suoi procedimenti riducendo i motivi di
contenzioso. Nel testo, gli aspetti trattati
sono molteplici, quelli di maggior interesse
sono i seguenti: le ragioni dell’intervento:
5
giustizia amministrativa ed efficienza del
sistema pubblico; gli interventi urgenti e
l’informatizzazione
del
processo
amministrativo; il ridimensionamento degli
oneri formali nelle procedure di gara. Le
ricadute processuali della nuova disciplina; le
innovazioni riguardanti il rito speciale in
materia di contratti pubblici (art. 120 del
codice del processo); la nuova disciplina delle
misure cautelari ed il relativo limite; la
decisione del giudice. Il nuovo termine di
venti giorni per il deposito della sentenza
completa di motivazione; la pubblicazione
anticipata del dispositivo della sentenza:
abbreviazione dei termini e istanza di parte;
la disciplina transitoria e il nuovo rito di cui
all’art. 120; il contrasto all’abuso del processo
e la sua portata innovativa.
Potere giuridico e atto autoritativo
Il prof. Enrico Follieri, nella relazione “Potere
giuridico e atto autoritativo nel pensiero di
Antonio Romano Tassone”, pubblicata da
GiustAmm (Cop. n. 7/2014), afferma che
detto potere è centrale nel diritto pubblico e
può essere esaminato sotto molteplici profili.
In particolare, nella relazione, si affrontano, i
rilievi preliminari; la fonte di legittimazione
del potere statale; la legittimazione del
potere politico nonchè la riconduzione ad
unità dell’autorità degli atti dei pubblici poteri.
DIRITTO COSTITUZIONALE
Corte Costituzionale e ricorso straordinario
Nella nota di commento intitolata “Corte
Costituzionale e ricorso straordinario come
rimedio
giustiziale
alternativo
alla
giurisdizione (considerazioni a margine di
Corte Cost. n. 73 del 2 aprile 2014)”, a cura
del prof. Andrea Carbone, pubblicato da
GiustAmm (Cop. n. 7/2014), si osserva come
il sopracitato ricorso abbia riconosciuto una
particolare attenzione da parte della dottrina
e della giurisprudenza a seguito della
modifica apportata al D.P.R. n. 1199/1971
dall’art. 69 della L. n. 69 del 18 giugno 2009,
la quale ha reso vincolante il parere adottato
dalla Sezione consultiva del Consiglio di stato
e ha ammesso la possibilità di sollevare,
questione di legittimità costituzionale. Nel
testo, in particolare, ci si sofferma sul quadro
di riferimento; sul giudizio di ottemperanza;
sulla ricorribilità in Cassazione; sulla
pronuncia della Corte Costituzionale; sul
ricorso istituzionale quale rimedio giustiziale;
sui profili di perplessità nell’impostazione
della Corte; sulle ulteriori criticità dell’istituto.
Le molteplici ombre che hanno circondato il
nuovo assetto del Ricorso straordinario al
Presidente della Repubblica paiono essersi
dissipate alla luce dei principi sanciti dalla
sentenza in commento, che non ha aderito al
principio della giurisdizionalizzazione del
ricorso straordinario, ma ne affermato il ruolo
di rimedio alternativo alla giurisdizione
perseguendo quindi una giustificazione che
ha trovato riscontro in dottrina.
L’eccesso di potere
Nell’articolo intitolato “L’eccesso di potere
manifesto e l’eccesso di potere legislativo”, a
cura dell’avv. Pietro Quinto, pubblicato da
LexItalia (n. 7/8/07/2014), si constata che il
D.L. n. 90/2014, contiene un complesso di
disposizioni e, fra queste si distingue,
l’introduzione della figura di potere manifesto,
come limite del sindacato del giudice
6
amministrativo (G.A) sugli incarichi direttivi ai
magistrati. Di questa norma è difficile
comprenderne la reale portata. Infatti, in
questo senso, sin dalla rilevante decisione del
Consiglio di Stato n. 3 del 1892, non si può
riconoscere
nel
provvedimento
amministrativo un eccesso di potere laddove
la valutazione dei fatti posti alla base del
provvedimento stesso non contengano nulla
di illogico e irrazionale o di contrario allo
spirito della legge. Recenti sentenze del
Consiglio di Stato e della Cassazione in tema
hanno precisato come la delicatezza della
funzione,
di
rilevanza
costituzionale,
esercitata dal CSM, imponga che le sue
decisioni
siano
maggiormente
attente
nell’esercizio
dell’attività
amministrativa
funzionale all’attribuzione di uffici direttivi.
Quindi ne consegue un più puntuale rispetto
dell’onere motivazionale che deve tener conto
dei parametri utilizzati per la valutazione dei
candidati,
del
rispetto
del
principio
comparativo, della coerenza con precedenti
scelte.
FEDERALISMO FISCALE
Nell’articolo intitolato “Il federalismo fiscale:
una
riforma
dimezzata?
Stato
della
legislazione, problemi aperti e prospettive”, a
cura di Pasquale Lo Duca, laureato in scienze
delle pubbliche amministrazioni dell’Università
della Calabria, viene condotta un’analisi sui
principali elementi caratterizzanti il nuovo
sistema di finanziamento degli enti territoriali
regolato dalla L. 42 del 2009 e dai suoi
decreti attuativi. Nel testo, in particolare, in
primo luogo, si esamina il livello di congruità
tra le premesse riformatrici, sottese
all’introduzione del c.d. federalismo fiscale in
Italia e la pratica traduzione sul piano
normativo; in secondo luogo, si pone
l’attenzione sui nodi critici che sono presenti
all’interno della stessa legge delega,
soffermandosi
sui
vizi
di
legittimità
costituzionali ivi presenti in quanto lesivi della
clausola di autosufficienza ex art. 119,
comma 4, Cost. e di quanto disciplinato in
tema di perequazione dalla stessa Carta
fondamentale (art. 117, comma 2, lett. e) e
119, comma 3).
Una volta superata la crisi economicafinanziaria il legislatore dovrà riflettere sulla
direzione che vorrà imporre alla forma di
Stato o, meglio dovrà decidere se valorizzare
la Repubblica delle autonomie derivante dal
combinato disposto degli artt. 5 e 114 Cost.,
attuando così il modello autonomistico
rilevato dal Titolo V, Parte II Cost.
Il testo dell’articolo è reperibile al seguente
indirizzo:
http://www.federalismi.it
PRIVACY
Consigli del Garante per il rispetto della privacy durante le vacanze estive
Con una scheda informativa, doc. web n.
3240343 del 5 luglio 2014, il Garante Privacy
ha fornito una serie di consigli per utilizzare
in modo sicuro internet e i social network.
In particolare, si evidenzia come la
pubblicazione di foto e filmati debba sempre
essere autorizzata dai soggetti ritratti.
Per coloro che non vogliono far conoscere la
località in cui si trovano durante le vacanze, il
consiglio utile è quello di disattivare le opzioni
di geolocalizzazione di smartphone e tablet
oltre a quelle dei social network utilizzati. Nel
contempo è anche opportuno evitare di
inserire sul web informazioni troppo
personali, come l’indirizzo di casa o la foto
dove si parcheggia l’automobile ed è utile
prestare attenzione al luogo in cui si
scaricano le applicazioni per giochi ed i
suggerimenti turistici, poiché questi prodotti
software possono nascondere dei virus.
E’ importante anche fruire di aggiornamenti
software costanti e programmi antivirus per
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evitare furti di dati o violazioni della privacy.
Per proteggere i dati contenuti in smartphone
e tablet conviene inoltre impostare un codice
d’accesso non banale e conservare con cura il
Codice IMEI, che si trova in una scatola al
momento dell’acquisto.
Il testo della scheda è reperibile al seguente
indirizzo:
http://www.garanteprivacy.it/web/guest/hom
e/docweb/-/docweb-display/docweb/3240343
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Il personale nel DL n. 90/2014, “Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza
amministrativa e per l'efficienza degli uffici giudiziari”
Nell’articolo intitolato “Il personale nel D.L.
90”, a cura di Arturo Bianco, si evidenzia che
sono molteplici le norme contenute nel
sopracitato Decreto Legge che vanno ad
impattare sul personale delle P.A. Tra le più
importanti, si menzionano le seguenti: il
divieto di trattenimento in servizio, le nuove
regole per le assunzioni a tempo
indeterminato, la modifica della disciplina
della
mobilità,
l’ampliamento
dell’assegnazione della sede di lavoro,
l’allargamento della possibilità di collocare il
personale pubblico in disponibilità, il divieto di
conferimento di incarichi dirigenziali e di
consulenza da parte delle PA ai pensionati,
l’ampliamento del numero di incarichi
dirigenziali a tempo determinato, il taglio
delle aspettative, dei permessi e dei distacchi
sindacali, le limitazioni ai compensi per gli
avvocati dipendenti e soprattutto dirigenti,
l’abrogazione della possibilità per i segretari
di percepire i diritti di rogito, l’abrogazione
della possibilità per i dirigenti di percepire i
compensi per la realizzazione di opere
pubbliche e la progettazione urbanistica.
In particolare, nel testo l’autore si sofferma
sui seguenti punti: l’assunzione a tempo
indeterminato; i tagli al trattamento
economico dei segretari e dei dirigenti; gli
incarichi a tempo determinato; i pensionati;
la mobilità.
Il testo dell’articolo è reperibile al seguente
indirizzo:
http://www.marcoaurelio.comune.roma.it/asp
/MADoc.asp?IdT=24&IdD=4716
Prevenzione e contrasto alla corruzione
Nella relazione intitolata “Gli strumenti di
prevenzione nel contrasto alla corruzione”, a
cura di Filippo Patroni Griffi, Presidente di
Sezione del Consiglio di Stato, si evidenzia
che, la crescente domanda di contrasto alla
corruzione è da collegarsi soprattutto ai costi
economici e di ordine sociale del fenomeno.
In particolare, nel testo, si affrontano il valore
etico e la lotta alla medesima; quello che è
stato compiuto in ordine alla prevenzione e
trasparenza; il quadro normativo e l’avvio
della sua attuazione; l’adeguamento alla
disciplina internazionale; la situazione attuale
e le future prospettive; l’attuazione del
quadro normativo, la centralità dell’ANAC, la
convergenza delle politiche per il settore
pubblico.
A parere del relatore un primo passo di
notevole importanza è stato compiuto, con il
recente D.L. n. 90 del 2014 che è teso a
concentrare l’attività dell’ANAC sul contrasto
preventivo alla corruzione, rafforzandone nel
contempo, le funzioni di monitoraggio e
attribuendovi le risorse. A questa disposizione
normativa,
dovrebbero
seguire
altri
interventi, quali il riordino della disciplina
sostanziale in tema di appalti, liberando il
codice da materie improprie (come ad. es. le
disposizioni organizzative) e integrandoli con
il recepimento delle ultime Direttive europee
in tema di appalti e concessioni. Ed infine
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andrebbe ripensato il sistema dei controlli,
che dovrebbero essere moderni ed efficaci,
tesi a penetrare la gestione senza
paralizzarne l’azione.
Il testo dell’articolo è reperibile al seguente
indirizzo:
http://www.federalismi.it
Il danno all’immagine della P.A.
Nell’articolo intitolato “Il danno all’immagine
della P.A. tra giurisprudenza e legislazione”, a
cura di Vittorio Raeli, consigliere di Stato, si
rileva che il sopracitato danno è una figura di
ricorrente applicazione nella procedura
giudiziaria, almeno fino all’entrata in vigore
del D.L. n. 78/2009, conv. nella L. n.
102/2009 che ne ha posto limiti alla
risarcibilità. Ne deriva che quest’ultimo
dovrebbe discostarsi dal modello civilistico del
danno non patrimoniale per assumere una
valenza sanzionatoria e superare le difficoltà
sul piano probatorio. Nel testo, in particolare,
si affrontano i seguenti punti: il danno non
patrimoniale delle persone giuridiche e quello
all’immagine nella giurisprudenza delle
Sezioni Unite Civili della Corte di Cassazione;
l’evoluzione della nozione di danno non
patrimoniale e di quello all’immagine nella
giurisprudenza della Corte dei Conti; la
disciplina introdotta dall’art. 17, comma 30ter, D.L. 1 luglio 2009, n. 78; la
giurisprudenza costituzionale e la reazione
della giurisprudenza contabile ed il danno
all’immagine nella recente legislazione.
Il testo dell’articolo è reperibile al seguente
indirizzo:
http://www.federalismi.it
La Riforma del Formez
L’articolo intitolato “La riforma del Formez nel
decreto legge di riforma della P.A.”, a cura
dell’avvocato Mauro Alovisio, pubblicato sulla
rivista “Quotidiano Enti Locali” (09/07/2014),
si sofferma sull’art. 20 del D.L. n. 90/2014 il
quale prevede che, al fine di razionalizzare le
politiche di supporto allo sviluppo dello Stato
degli enti territoriali e nel rispetto della loro
autonomia, il Ministro per la semplificazione e
la pubblica amministrazione deve proporre
all’Assemblea del Formez Pa lo scioglimento
della medesima e, nel contempo, la nomina
di un Commissario straordinario con la
funzione di assicurare la continuità della
gestione delle attività. Quest’ultimo deve
prospettare entro il 31 ottobre 2014, un
piano delle politiche di sviluppo delle
amministrazioni dello stato e degli enti
territoriali,
salvaguardando
i
livelli
occupazionali del personale che ivi lavora e
gli equilibri finanziari dell’Associazione ed
individuando le forme e relative strutture per
l’attuazione delle suddette politiche. Si ricorda
che il Formez PA è un centro servizi,
assistenza,
studi
e
formazione
per
l’ammodernamento delle P.A. che opera a
livello nazionale e risponde al Dipartimento
della Funzione Pubblica della Presidenza del
Consiglio dei Ministri. Esso perseguiva, nel
settore della formazione, le seguenti finalità
volte a: predisporre modelli formativi idonei a
favorire la qualificazione del personale delle
amministrazioni regionali e locali per
l'acquisizione di nuove professionalità, anche
mediante l'organizzazione di corsi-concorsi
per l'accesso; sperimentare nuove modalità
formative
idonee
a
valorizzare
l'apprendimento a mezzo di internet ed
assicurare la formazione continua delle
amministrazioni pubbliche; rendere un
supporto per la valutazione della qualità dei
servizi e delle offerte formative, nonché della
loro rispondenza ai requisiti di volta in volta
richiesti dall'ente; favorire, attraverso appositi
interventi
formativi,
il
percorso
di
internazionalizzazione delle amministrazioni
pubbliche; assistere il DFP nelle attività di
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coordinamento
del
settore
formativo
pubblico.
Tale decreto prevede la soppressione di detto
ente nell’ottica dell’unificazione delle scuole di
formazione
pubblica
e
di
relativa
razionalizzazione del sistema delle scuole di
formazione delle amministrazioni centrali e
contenimento della relativa spesa.
REGIONI
PDL della Regione Campania n. 533 del 19 giugno 2014 “Istituzione del servizio di
sociologia del territorio della Regione Campania”
Con la presente proposta di legge, la Regione
Campania, intende avviare in adempimento
all’emanazione delle linee guida per
l’attuazione della legge 328/2000, dal 2001 il
proprio sistema integrato delle politiche
sociali regionali. Esso rappresenta l’insieme
coerente
e
coordinato
delle
attività
sociologiche necessarie ai bisogni dei cittadini
ed è assegnato in ogni ambito territoriale con
la presenza di almeno un operatore
sociologo. Le finalità che detto servizio
persegue sono le seguenti: contribuire al
benessere del sistema di convivenza,
fronteggiare e prevenire i fenomeni di disagio
relazionale in famiglia, nella scuola e nella
comunità; promuovere il pieno ed armonico
sviluppo sociale dell’individuo in relazione ai
contesti di vita familiari, lavorativi, amicali,
del tempo libero, associativi e comunitari. Al
servizio di sociologia del territorio competono
le seguenti funzioni: interventi sociorelazionali e comunicazionali in contesti
residenziali e semiresidenziali, per soggetti e
gruppi con manifesto disagio sociale;
interventi socio-relazionali e comunicazionali
in centri di accoglienza per l’assistenza alle
donne e/ minori maltrattati e/o abusati;
interventi socio-relazionali e comunicazionali
a favore di soggetti fragili minacciati o vittime
di violenza fisica, sessuale o di stalking;
interventi socio-relazionali e comunicazionali
a favore delle famiglie con membri con
disabilità; interventi socio-assistenziali e
comunicazionali in favore di famiglie ad alto
rischio di disgregazione ed altri casi.
Detti servizi si avvalgono dell’opera di
sociologi
professionisti
iscritti
nelle
associazioni di categoria presenti sul territorio
nazionale.
Il testo della proposta di legge è reperibile al
seguente indirizzo:
http://www.consiglio.regione.campania.it/cm
s/CM_PORTALE_CRC/servlet/Docs?dir=atti&fil
e=533.PDF
PDL della Regione Marche n. 425 del 27 giugno 2014 “Riconoscimento dell’agricoltore
come custode dell’ambiente e del territorio”.
La Regione Marche intende sostenere la
biodiversità del proprio territorio sotto il
profilo economico, culturale ed ambientale
riconoscendo la figura dell’agricoltore custode
dell’ambiente e del territorio. Tale figura deve
svolgere una funzione tesa a mantenere in
vita le tradizioni agricole, valorizzandone nel
contempo le produzioni locali con lo scambio
di saperi e conoscenze. L’obiettivo principale
da perseguire è finalizzato a proteggere il
territorio dagli effetti negativi dell’abbandono
delle
attività
agricole,
attraverso
la
valorizzazione del ruolo di “custodi del
territorio”. Quest’ultimo può essere attribuito
sia agli imprenditori agricoli singoli (coltivatori
diretti o allevatori) o alle associazioni agricole
(biologiche, agriturismi, fattorie didattiche,
vivai) che esercitano l’attività nell’ambito del
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territorio regionale. Coloro i quali esercitano
tale funzione devono essere iscritti in un
unico albo regionale e devono svolgere le
seguenti attività come:
salvaguardare la
biodiversità rurale intesa come conservazione
e valorizzazione delle varietà colturali locali;
provvedere all’allevamento di razze e varietà
locali appartenenti al patrimonio di interesse
agrario, zootecnico e forestale delle Marche;
recuperare, raccogliere e conservare alberi
tipici marchigiani e alberi monumentali, che
presentino
caratteristiche
di
maggior
interesse ambientale e culturale di cui al
censimento predisposto dal competente
assessorato e infine, provvedere alla
manutenzione del territorio attraverso attività
di sistemazione tese alla salvaguardia del
paesaggio agrario e forestale, alla cura e
mantenimento
dell’assetto
idraulico
e
idrogeologico e alla difesa delle avversità
atmosferiche e incendi boschivi nei territori
montani.
Il testo della proposta di legge è reperibile
al seguente indirizzo:
http://www.consiglio.marche.it/banche_dati_
e_documentazione/iter_degli_atti/pdl/pdf/pdl
425_9.pdf
SANITA’
Sentenza Costa e Pavan: procreazione assistita e ricorso diagnosi pre-impianto
Nel saggio intitolato “Sentenza Costa e
Pavan: il giorno dopo. L’emersione del
desiderio di concepire un figlio sano come
paradigma delle interazioni tra il diritto
internazionale e il diritto interno”, a cura di
Antonio Iannuzzi, ricercatore di istituzioni di
diritto pubblico presso l’università degli studi
Roma Tre e Valentina Zambrano, ricercatrice
di diritto internazionale presso l’università
Niccolò Chiusano; si illustra la questione
dell’ammissibilità del ricorso alla diagnosi preimpianto per le coppie non sterili ma affette
da patologie geneticamente trasmissibili, a
seguito della sentenza della Costa e Pavan
resa dalla Corte EDU. Quest’ultima è di
notevole importanza in quanto permette di
esaminare lo stato dei rapporti fra diritto
internazionale e quello nazionale sotto l’ottica
dei rapporti tra le Corti e la tutela multilivello
dei diritti. In particolare, nel testo si
esaminano i seguenti aspetti: il problema
dell’adeguamento dell’ordinamento italiano
alla CEDU nel caso della sopracitata
sentenza;
la
questione
del
previo
esaurimento dei ricorsi interni tra giudice
europeo
e
quello
costituzionale;
le
conseguenze individuali della sentenza Costa
e Pavan: l’ordinanza cautelare del Tribunale
di Roma che disapplica la legge n. 40 del 14
febbraio 2004, le conseguenze generali della
sentenza Costa e Pavan: le ordinanze del
Tribunale di Roma che sollevano la questione
di legittimità costituzionale.
Il testo del saggio è reperibile al seguente
indirizzo:
http://www.costituzionalismo.it/articoli/482/
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