Alta Scuola Roma Tre ASTRE LE SFIDE PER L’EUROPA 2020 Guida dello Studente Primo anno biennio 2013 – 2015 2 CONSIGLIO DELLA SCUOLA Alessandro VERRA(Direttore) Giuseppe DI BATTISTA Marina D’AMATO Mario DE NONNO Paolo DESIDERI Guido FABIANI Giacomo MARRAMAO Leopoldo NUTI Valeria TERMINI Vincenzo ZENO ZENCOVICH ASTRE Nel biennio 2013-2015 la didattica di ASTRE avrà come punto di riferimento dei suoi insegnamenti il seguente tema: Le Sfide per l’Europa del 2020. Nei prossimi 10 anni un’Europa sempre alla ricerca di una propria identità e sempre in bilico tra cooperazione e competizione, tra interessi nazionali ed interessi generali, dovrà affrontare delle sfide cruciali che avranno impatto sulla sua stessa sopravvivenza nel contesto globale. Tali sfide non sono solo di natura politica, né solo di natura tecnico-scientifico-economica ma riguardano anche e forse soprattutto i temi dell’integrazione, dei valori condivisi, dei diritti e dei doveri dei cittadini. In questo contesto l’impegno dell’Europa dei cittadini diventa un’esigenza stringente. Nel secondo biennio di ASTRE, ad un gruppo di studentesse e di studenti particolarmente motivati vengono proposti saperi di “frontiera”, conoscenze multidisciplinari che, senza l’ambizione di completezza enciclopedica né implicazione valutativa, cercheranno di spronare con la curiosità la ricerca di nuove soluzioni. Il progetto didattico non solo ha l’obiettivo di rintracciare, classificare e discutere le sfide per l’Europa dei prossimi 10 anni, ma anche di proporre idee per cogliere, in queste sfide, un’importante occasione di rinnovamento e di identificazione di nuove teorie, metodologie e tecnologie. CALENDARIO E PROGRAMMA DEI CORSI Tutte le lezioni si svolgeranno sempre dal lunedì al venerdì, nella fascia oraria 17:00 - 19:00, presso l’Edificio Tommaseo (ex Facoltà di Economia), in via Ostiense 139, nelle seguenti aule: • • dal lunedì al giovedì presso l’aula A4, I° piano il venerdì presso l’aula 12, II° piano Periodo 24-28 febbraio 2014 24-28 marzo 2014 Docente •Diritto globale Maria Rosaria Ferrarese Testimone eminente •L’Europa dei cittadini: diversità, reciprocità, integrazione Marina D'Amato Bruno Pequignot Insegnamento Peer Zumbansen Alberto Clementi Paolo Desideri Lucio Caracciolo 31 marzo 4 aprile 2014 •L’Europa delle città 5-9 maggio 2014 •L’Europa dei poteri e dei valori Giacomo Marramao da definire 12-16 maggio 2014 •L’agricoltura che cambia Guido Fabiani Piero Conforti Ogni insegnamento della Scuola è tenuto da un docente di Roma Tre o di altri atenei di rango internazionale. In ogni insegnamento uno o più testimoni eminenti, italiani o stranieri, portano la loro speciale esperienza professionale o scientifica. Ad ogni insegnamento corrispondono 2 CFU. Nel primo anno ogni studente segue i 5 insegnamenti elencati nella sezione apposita, per un totale di 10 CFU. La frequenza è obbligatoria; in particolare ogni studente deve seguire almeno l’80% delle ore previste negli insegnamenti. Ad ogni insegnamento corrisponde un esame, consistente nella redazione di un elaborato. Il docente può stabilire se l’elaborato deve essere redatto singolarmente o in gruppo. La votazione dell’esame è espressa in trentesimi. 3 1. 4 DIRITTO GLOBALE Data: 24 -28 febbraio 2014 Docente: Maria Rosaria Ferrarese Testimone Eminente: Peer Zumbansen Sintesi del corso Il fenomeno della globalizzazione cambia il diritto, perché cambia le sue fonti di produzione che si spostano dagli stati nazionali ad entità, pubbliche e private, transnazionali. Ma cambia anche la relazione che da sempre esiste fra società e diritto, obbligando a tenere conto di storie, culture, sistemi politici ed economici lontani dalla tradizione occidentale che finora si pensava potesse essere l’unico ed universale modello. Nel corso verranno messi a fuoco i seguenti temi: (1) La globalizzazione, gli stati e il diritto: un rapporto inquieto; (2) Le “fonti” del diritto, una storia e i suoi cambiamenti tra pubblico e privato; (3) Cambiamenti economici e cambiamenti giuridici; (4) Moltiplicazione degli spazi e degli attori giuridici ed eclettismo del diritto globale. Curriculum Vitae Docenti: Maria Rosaria Ferrarese è ordinario all’Università di Cagliari ed insegna presso la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione. Ha esperienza di ricerca maturata presso l’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales, la George Washington University e la Harvard University. È nel comitato scientifico di varie riviste e da molti anni indaga i cambiamenti istituzionali e giuridici indotti dal processo di globalizzazione. In tale ambito ha scritto numerosi articoli e monografie pubblicati in prestigiose sedi nazionali ed internazionali. Peer Zumbansen, is Professor of Law at Osgoode Hall Law School in Toronto and holds the Canada Research Chair in Transnational Economic Governance and Legal Theory. He is the founding director of the Critical Research Laboratory in Law & Society, and served as Associate Dean of Research, Graduate Studies and International Relations. He holds law degrees from the University of Frankfurt (JD equivalent, PhD [law] and Habilitation [post-doctoral full professor qualification]), from the Université de Paris X Nanterre (Licence en droit) and from Harvard Law School (LL.M.). His research focuses on corporate law, private law theory, comparative and transnational law, European private law and legal education. He teaches courses in Business Associations, European Union Law, Transnational Law, Comparative Corporate Governance, Legal Theory and Legal Theory in the Global South. He has received two teaching awards in Canada and has held visiting professorships at Osgoode Hall, Idaho, Bremen, Bilbao, Oñati, Lucerne, St. Gallen, UCD Dublin, Javeriana (Bogotà), Melbourne and Lisbon. In the summer of 2013, he was the inaugural Chair in Global Law at Tilburg Law School in The Netherlands and, in the fall of 2013, a Senior Research Scholar at Michigan Law School. In spring 2014, he is a Visiting Professor at Yale Law School. His publications can be found at http://ssrn.com/author=109516. Email: [email protected]. 5 2. L’EUROPA DEI CITTADINI: DIVERSITÀ, RECIPROCITÀ. INTEGRAZIONE 6 Data: 24-28 marzo 2014 Docente: Marina D’Amato Testimone Eminente: Bruno Pequignot Sintesi del corso Il corso prenderà in esame le rappresentazioni simboliche che sottendono all’Europa dei 28. Scopo del corso sarà quello di rilevare e mettere in evidenza i miti, i valori ed i modelli di comportamento che costituiscono gli elementi fondanti le diverse culture dei Paesi europei, nonché i dati strutturali di tipo economico che condizionano gli stili di vita, al fine di individuare possibili strategie atte ad implementare l’Europa dei Cittadini. Il corso sarà articolato in due sezioni: la prima sovrastrutturale e la seconda strutturale. Nella prima parte del corso si intende offrire agli studenti la metodologia per affrontare una ricerca di analisi del contenuto su indicatori fondamentali quali: la religione, la carta costituzionale, l’inno nazionale, l’eroe simbolo, il personaggio letterario più noto, esponenti di musica e arte, la leggenda fondante nonché, l’analisi delle politiche di integrazione. Nella seconda parte del corso verranno individuati gli elementi economici di crescita e decrescita che caratterizzano i diversi Paesi; i flussi migratori recenti e passati; gli indicatori di benessere/malessere sociale /(devianza, criminalità, suicidi, uso di psicofarmaci ecc. pil e valutazioni recenti di “impatto della Felicita”.) Ad ogni studente verra’ richiesto un elaborato finale a partire dai dati forniti nella seconda parte del corso su un elmento a scelta di valore simbolico inerente le ricerche proposte nella prima parte del corso. Curriculum Vitae Docenti: Marina D’Amato, ha studiato a Roma e a Parigi (dottorato di ricerca Troisiemme Cycle all’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales). Ha condotto ricerche in Italia, in Francia, in Gran Bretagna, in Canada, in Tunisia, in Moldavia e in Estonia e collabora con istituti nazionali e centri internazionali sui temi della comunicazione, delle politiche culturali e dell’infanzia. Ha insegnato nelle Università di Roma La Sapienza, di Salerno, di Napoli Federico II, di Palermo. È attualmente professore ordinario di Sociologia presso la Facoltà di Scienze della Formazione di Roma Tre dove insegna Sociologia del mutamento e Sociologia dell’educazione e dell’infanzia, e all’Università Descartes Sorbona Parigi. È membro del bureau dell’AISLF ( Associazione Internazionale dei Sociologi di lingua Francese) ove presiede il Comitato di ricerca Recits, fiction media et societé. Membro dei comitati scientifici di: Sociologies, Rivista di studi utopici, dirige le collane Infanzia e società per la casa editrice Armando e Scienze Umane per Harmattan. Ha svolto incarichi istituzionali presso la presidenza del consiglio, presso il Ministero del lavoro e delle politiche Sociali, presso l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. Già Presidente del Centro Nazionale di studi sull’infanzia e l’Adolescenza del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. È stato Direttore scientifico dell’Enciclopedia dei ragazzi della Treccani (DVD). Tra le sue pubblicazioni: Finzioni e mondi possibili, libreria universitaria Padova 2012, Museo e identità sociale, Le lettere Firenze 2012, Telefantasie-la mondialisation de l’imaginaire, Presse de l’Universite de Laval, 2009, Immaginario e satanismo, libreria universitaria.it 2009; Vecchie e nuove solidarietà, Harmattan 2009 La distanza sociale Roma, vicini da lontano, Franco angeli 2009, Per un’idea di bambini, Armando 2008; Telefantasie, ed F. Angeli 2007, Bambini Multimediali, ed istituto degli innocenti 2006, La TV dei ragazzi, ed. ERI, 2002; I teleroi, Editori Riuniti, 1999; Bambini e tv, Il Saggiatore, 1997; Infanzia e società, ed. ERI, 1993; Lo schermo incantato, Editori Riuniti, 1993; Per amore per gioco per forza televisione dei bambini e dei ragazzi storia e analisi, ed. ERI, 1988. Bruno Pequignot, sociologue, Professeur des Universités. Directeur de l’U.F.R. Arts & Médias de l’Université Sorbonne Nouvelle Paris 3. Membre du CERLIS, UMR 8070 Sorbonne Nouvelle / Paris Descartes / CNRS. Labex ICCA. Coordonateur scientifique du GDR International (CNRS) Oeuvres Publics, Société. Thèmes de recherche: Sociologie des arts et de la culture, histoire et épistémologie des sciences sociales. Il a publié 9 ouvrages et plus de 200 articles et chapitres d’ouvrage. Directeur éditorial pour les Sciences Humaines et Sociales des Editions L’Harmattan. 7 8 CITTÀ 3.3. L’EUROPA DELLE l’europa Data: 31 marzo 2014 Data: 31 – 4 aprile marzo – delle 4 aprile città 2014 Docente: Paolo Desideri Testimone Eminente: Alberto Clementi – Lucio Caracciolo Sintesi del corso Molto di più che in qualsiasi parte del mondo il territorio europeo è caratterizzato, e apprezzato, per la qualità delle sue città, del suo vivere urbano, della ricchezza economica e culturale della quale le città sono espressione. Città prevalentemente storiche che nel tempo hanno saputo trasformarsi senza tradire il senso dello spazio storico che le caratterizza. Superata la fase delle radicali trasformazioni dettate dall'avvento della rivoluzione industriale, le citta' europee si trovano oggi di fronte al bivio di accettare una deriva di tipo disneylandiano, o di individuare una propria caratterizzazione nel panorama geopolitico internazionale nell'obiettivo di vincere una sfida sempre più serrata che appare sempre più legata all'identità più ancora che alla produzione industriale. Curriculum Vitae Docenti: Paolo Desideri, Professore Ordinario di Composizione Architettonica e Urbana in ruolo presso la Facoltà di Architettura di Roma Tre dall’ottobre 2007. È stato docente anche presso la facoltà di Architettura di Pescara, Visiting Professor presso la University of Waterloo (Canada), Visiting Researcher presso il Pratt Institute di New York. U.S.A, Visiting Critic in numerose Università tra le quali: Technische Universitat Berlino e Vienna, Bildende Kunst Akademie Vienna, Washington University, S. Louis e Pratt Institute New York, Bauhaus Dessau, Architektur Institut Stuttgard, Berkeley University S.Francisco. È stato membro dell'Unità di Valutazione del Ministero del Tesoro,in qualità di responsabile del gruppo studi di fattibilità. È stato responsabile locale di Ricerche di interesse nazionale M.U.R.S.T. 40%. È stato direttore della Ricerca Conto terzi “Palazzo della regione Abruzzo”. È responsabile scientifico per la sede di Pescara della Ricerca finanziata Comunità Europea WINDS. È direttore della rivista “Gomorra Territori e culture della metropoli contemporanea”. Tra le principali pubblicazioni vanno almeno ricordate: Pier Luigi Nervi, Zanichelli, Bologna 1978; La città di latta, Costa Nolan, Torino 1995; Ex-city, Meltemi, Roma 2003; International Style? Meltemi, Roma 2004. Nel 1995 è stato invitato come espositore alla Triennale di Milano. Nel 1996, 2004 e nel 2006 è stato espositore italiano alla Biennale Architettura di Venezia. Ha partecipato a concorsi di architettura nazionali ed internazionali ottenendo premi, selezioni e la pubblicazione nei relativi cataloghi. Tra le più recenti opere pubbliche progettate e realizzate, la nuova stazione alta velocità di Roma Tiburtina; l’ampliamento del palazzo delle Esposizioni di Roma; le stazioni della nuova metropolitana linea B1 di Roma; l’intervento di edilizia pubblica di Giustiniano Imperatore di Roma; il nuovo Campus Universitario di Pescara, il nuovo auditorium parco della musica di Firenze; il nuovo museo archeologico di Reggio Calabria. Alberto Clementi è un urbanista che si è formato presso la facoltà d’ingegneria di Roma. Svolge la sua attività prevalentemente presso l’università, integrandola con sperimentazioni progettuali e consulenze per conto delle amministrazioni di governo a livello centrale, regionale e locale. Insegna da tempo nella facoltà di Architettura di Pescara, di cui è stato preside dal 2004 al 2013, dopo essere stato in precedenza fondatore e direttore del dipartimento di Architettura e Urbanistica. È stato docente nelle università di Roma La Sapienza, Ginevra e Algeri, dove in particolare ha promosso e coordinato un master biennale in Urbanistica e poi in Siti storici. Ha tenuto corsi e conferenze presso numerose università in Europa, negli USA, in Canada e in America Latina. Lucio Caracciolo dirige la rivista italiana di geopolitica Limes. Giornalista, ha lavorato al settimanale Nuova Generazione dal 1973 al 1975, al quotidiano la Repubblica dal 1976 al 1983. È stato caporedattore di MicroMega dal 1986 al 1995. Scrive per la Repubblica e per il settimanale l’Espresso. Ha tenuto corsi e seminari di geopolitica in alcune università. Dal 2009 insegna Studi strategici all’Università Luiss di Roma. Ha scritto tra l’altro “Alba di guerra fredda” (1986, Laterza), “Euro no: non morire per Maastricht” (1997), “Terra incognita” (2001, Laterza) e “America vs. America” (2011 Laterza). 9 4. L’EUROPA 10 DEI POTERI E DEI VALORI Data: 5 – 9 maggio 2014 Docenti: Giacomo Marramao Testimone Eminente: da definire Sintesi del corso: Uno dei temi nevralgici della discussione internazionale investe l’inedita, e per molti aspetti enigmatica, natura istituzionale dell’Unione europea. Primo caso storico di una moneta senza Stato e di una struttura economicamente coesa ma priva di un vero e proprio centro sovrano, l’Europa sembra non avere riscontri o termini di paragone in nessuna delle forme di governo finora storicamente sperimentate e teoricamente contemplate dalle tipologie antiche e moderne delle costituzioni politiche. Gli effetti frenanti di questa indeterminatezza sono alla base dell'attuale fase di stallo del processo di costituzionalizzazione dell'Unione e continuano ad alimentare posizioni euroscettiche di tendenze diverse o addirittura opposte. A partire da queste premesse il corso si propone di gettar luce sul dilemma cruciale sotteso alla definizione politica dell’UE: soluzione federalistica classica, riassumibile nella formula suggestiva di “Stati Uniti d’Europa”, o multilevel governance system? Per avviare a soluzione il dilemma è necessario operare una saldatura tra approccio normativo e ricostruzione genealogica, spostando l’asse dell’analisi dal paradigma della sovranità e della statualità al discorso della cittadinanza. Seguendo questa traccia, verrà istituito un confronto tra i diversi modelli di comunità politica e inclusione nella sfera della cittadinanza teorizzati e praticati dall’Europa nel corso della sua storia: polis e res publica, nel mondo antico, Commonwealth e Stato, nel mondo moderno. Per giungere, al termine del percorso, all’individuazione dell’attuale fase di stallo dell’Unione nella difficoltà di trovare una forma politica capace di realizzare una sintesi di unità e molteplicità, valorizzando (ossia rendendo dinamiche e costruttive, anziché statiche e dispersive) le diversità culturali che da sempre la costituiscono. La radice di questa difficoltà è oggi ben visibile nell’inadeguatezza delle due forme di inclusione politica ereditate dall’esperienza moderna: il modello-République, l’enfatizzazione dell’unità espressa dal modello assimilazionista repubblicano, e il modello-Londonistan, la rappresentazione statica e irrelata delle differenze espressa dal modello multiculturalista “a mosaico” (secondo l’efficace definizione della politologa statunitense Seyla Benhabib). Alla speculare unilateralità di questi due modelli sembra sfuggire l’idea romana della civitas: spazio giuridico e politico unitario, suscettibile di accogliere in sé una pluralità di nationes, gentes, tradizioni culturali e confessioni religiose diverse, ma facendole interagire e salvaguardando il profilo universale del loro essere-in-comune. È possibile partire da qui, dall’immagine romana di una civitas augescens, per ripensare una nuova articolazione dei poteri e dei valori dell’Europa, capace di fronteggiare le sfide del mondo globalizzato? Curriculum Vitae Docenti: Giacomo Marramao, ha studiato filosofia all’Università di Firenze ed è stato fellow della Fondazione Alexander von Humboldt all’Università di Francoforte. È stato visiting professor presso diverse università europee, americane e asiatiche. Insegna Filosofia teoretica e Filosofia politica all’Università di Roma Tre e Théorie politique a Parigi (SciencesPo). È Direttore scientifico della Fondazione Basso, membro del Collège International de Philosophie (Parigi) e professor honoris causa presso l’Università di Bucarest. Nel 2005 la Presidenza della Repubblica francese gli ha conferito l’onorificenza delle “Palmes Académiques”. Nel 2009 ha ricevuto il Premio Internazionale di Filosofia “Karl-Otto Apel”. Tra le sue opere, tradotte in diverse lingue: Marxismo e revisionismo in Italia, De Donato, Bari 1971; Austromarxismo (1977), nuova ed., La Pietra, Milano 1980; Il politico e le trasformazioni, De Donato, Bari 1979; Potere e secolarizzazione (1983), nuova ed., Bollati Boringhieri, Torino 2005; L’Ordine disincantato, Editori Riuniti, Roma 1985; Minima temporalia. Tempo, spazio, esperienza (1990), nuova ed. riveduta e ampliata, Sossella, Roma 2005; Kairós. Apologia del tempo debito (1992), nuova ed., Laterza, Roma-Bari 2005; Cielo e terra, Laterza, Roma-Bari 1994; Dopo il Leviatano (1995), nuova ed. accresciuta, Bollati Boringhieri, Torino 2000; Passaggio a Occidente. Filosofia e globalizzazione (2003), nuova ed. accresciuta, Bollati Boringhieri, Torino 2009 (Premio Pozzale-Luigi Russo); La passione del presente, Bollati Boringhieri, Torino 2008 (Premio di Filosofia “Viaggio a Siracusa"); Contro il potere. Filosofia e scrittura, Bompiani, Milano 2011. Per un inquadramento del suo pensiero, si veda la voce “Marramao, Giacomo” in Enciclopedia di Filosofia, Garzanti, Milano 2004; il capitolo a lui dedicato in Storia della filosofia, vol. 14, Bompiani, Milano 2008, pp. 328-339; nonché il volume collettaneo Figure del conflitto. Studi in onore di Giacomo Marramao, Valter Casini Editore, Roma 2006; e i saggi di S. Benso, Marramao’s Kairós: the Space of Our Time in the Time of Cosmic Disorientation, in “Human Studies”, 31, 2008, e di A. Baird, History and Kairós, in “History and Theory”, Vol. 50, 2011, pp. 120-128. 11 5. L’AGRICOLTURA 12 CHE CAMBIA Data: 12 – 16 maggio 2014 Docente: Guido Fabiani Testimone Eminente: Piero Conforti Sintesi del corso: La Grande Crisi del ’29 ha segnato il punto di svolta per l’avvio del percorso di sviluppo che ha condotto all’attuale configurazione dei vari sistemi agro-alimentari verso un nuovo assetto della specializzazione internazionale della produzione agricola, con un cambiamento radicale delle funzioni del settore primario. All’uscita dalla Grande Crisi, con l’avvio di un generalizzato e massiccio intervento pubblico in agricoltura, le economie industriali hanno messo le basi per la configurazione dell’economia-mondo agricola contemporanea; hanno, cioè, preparato l’assetto internazionale del settore agro-alimentare che ha prevalso sino alla fine del secolo passato. Oggi, alla conclusione della lunga vicenda di cambiamento che ha interessato il settore agricolo nelle economie avanzate contemporanee, e sull’onda delle numerose novità del mondo globalizzato, si aprono vari interrogativi: come leggere il futuro dell’agricoltura sulla base dello sviluppo raggiunto e in rapporto a quanto sta accadendo a livello globale sul piano delle risorse naturali, dei mutamenti ambientali, dell’insieme dell’economia e delle trasformazioni sociali? Verso quale configurazione si sta dirigendo l’assetto mondiale del settore agricolo? Si può sostenere che si è realmente giunti all’epilogo del lungo percorso delle politiche settoriali iniziato negli anni Venti-Trenta del secolo scorso? Di quali chiavi di lettura, in sostanza, si dispone per comporre il puzzle che darà le forme dell’agricoltura di domani? Curriculum Vitae Docenti: Guido Fabiani Professore emerito di Politica economica (ordinario nel 1980), è stato Preside della Facoltà di Economia “Federico Caffè” dal 1° novembre 1992 al 31 ottobre 1998. Laureato in Scienze agrarie, ha abbandonato gli studi agronomici per specializzarsi in problemi dello sviluppo economico del Mezzogiorno alla scuola di Manlio Rossi-Doria in Portici e in Teoria della pianificazione. ?Su quest’ultimo tema ha studiato in particolare i problemi della pianificazione economica in URSS, come visiting researcher alla London School of Economics, con Peter Wiles e Alfred Zauberman. ?Ha insegnato nelle Facoltà di Giurisprudenza (Università di Salerno), di Economia (Università di Modena), di Agraria e di Economia (Università di Napoli) e di Economia (Università degli Studi di Roma “La Sapienza” e Università degli Studi Roma Tre). Nel tempo ha tenuto corsi di Teoria della pianificazione economica, Economia dei mercati agricoli, Economia agraria, Politica economica agraria ed Economia dell’ambiente. È stato tra i più stretti collaboratori di Manlio Rossi-Doria. Con lui ha partecipato a ricerche che hanno caratterizzato negli anni sessanta/settanta, assieme ai lavori di Fuà, Sylos Labini e Saraceno, l’intervento di programmazione territoriale e regionale. I suoi interessi vertono sui temi di analisi e politica economica dei sistemi agricolo-industriali italiani ed internazionali e sui temi della programmazione territoriale regionale e dello sviluppo nel Mezzogiorno. Ha collaborato sul piano scientifico con varie istituzioni nazionali e internazionali, tra cui: ISTAT, Formez, Ministero dell’Ambiente, Ministero dell’Agricoltura, Cooperazione allo Sviluppo, UE, CNEL, ONU, FAO, IPALMO. Ha partecipato alla valutazione del primo censimento dell’agricoltura cinese come componente di una commissione internazionale. È stato Copeland Fellow all’Amherst College (Massachusetts, USA). Rettore dell’Università degli Studi Roma Tre dal 1998 al 2013, è stato Presidente del Comitato Regionale di Coordinamento delle Università del Lazio (CRUL) da luglio 2006 a marzo 2013. Assessore allo Sviluppo Economico e Attività Produttive nella Giunta Zingaretti della Regione Lazio da marzo 2013. Piero Conforti, Dottorato di Ricerca in Economia e Politica Agraria, Università di Siena, Facoltà di Economia e Banca Master of Science in Agricultural Economics, Queen Elizabeth House – International Development Center, University of Oxford Diploma di Specializzazione in Economia Agraria -- Centro Manlio Rossi-Doria, Portici, Università di Napoli “Federico II” Laurea in Scienze Agrarie, Università di Napoli “Federico II”. Principali esperienze lavorative dal 2003 Economist e poi Senior Statistician and Economist, Food and Agriculture Organization of the United Nations, Economic and Social Development Department. Leader del team “Food Security and Social Statistics”. Membro del “Global Perspectives Studies” team. Principali aree di lavoro: monitoraggio e analisi e della sicurezza alimentare globale; prospettive di lungo periodo dell’agricoltura mondiale; valutazione dell’impatto delle politiche agricole e commerciali nei paesi in via di sviluppo – analisi di equilibrio generale ed equilibrio parziale; trasmissione dei prezzi; supervisione di progetti di sviluppo agricolo; dal 1993 al 2003 consulente, ricercatore e poi primo ricercatore presso l’Istituto Nazionale di Ricerca sugli Alimenti e la Nutrizione (INRAN) e l’Istituto Nazionale di Economia Agraria (INEA). Principali aree di lavoro: analisi della domanda dei prodotti alimentari e della sicurezza alimentare. Valutazione dell’impatto della Politica Agricola Comune mediante modelli quantitativi. 13 14 a cura di Comitato Scientifico ASTRE progetto grafico Ufficio Progettazione Grafica Copyright © by Università degli Studi Roma Tre www.uniroma3.it 15 16 17
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