Scritti di Nichiren Daishonin volume 5 INFERNO E BUDDITA’ Ho ricevuto le tue varie offerte. Per cominciare, sarei veramente felice di sapere che lo scomparso signore di Ueno ha comunicato con te dall'aldilà, ma so che ciò non è possibile. È probabile che tu lo abbia visto in sogno o che abbia avuto una visione. Egli si trova sicuramente nella Pura Terra del Picco dell'Aquila, da dove ascolta e veglia, notte e giorno, su questo mondo di saha. Tu, sua moglie, e i suoi figli avete soltanto sensi mortali e perciò non potete vederlo né udirlo, ma sii certa che un giorno vi riunirete a lui. In tutte le tue vite precedenti avrai condiviso il vincolo del matrimonio con tanti uomini quanti sono i granelli di sabbia dell'oceano, tuttavia, l'uomo che hai sposato in questa vita è il tuo vero marito, perché ti ha condotto a praticare il sutra del Loto. Devi riverirlo come un Budda: finché era in vita egli era un Budda vivente e ora è un Budda defunto. Si è Budda sia in vita che dopo la morte. Questa è la profonda dottrina di sokushin jobutsu1. Il quarto volume del sutra del Loto afferma: «Abbracciare questo sutra equivale ad abbracciare la Buddità». === 1. Sokushin jobutsu: ottenere la Buddità così come si è. Al contrario degli insegnamenti precedenti, nel sutra del Loto, grazie al potere della mistica Legge, un comune mortale può ottenere l'illuminazione nella sua forma presente, senza bisogno di praticare per numerose vite. 195 Né la Pura Terra né l'inferno esistono al di fuori di noi: entrambi esistono nei nostri cuori. Chi si risveglia a questa verità è chiamato Budda, chi vive nell'illusione è chiamato comune mortale. Il sutra del Loto ci risveglia a questa verità e, per chi abbraccia il sutra del Loto, l'inferno diventa la terra illuminata. Un uomo, anche se ha praticato gli insegnamenti provvisori per innumerevoli eoni, se si allontana dal sutra del Loto vivrà sempre nell'inferno. Queste non sono parole mie, le hanno proclamate il Budda Shakyamuni, il Budda Taho e tutte le emanazioni del Budda nell'universo intero. Chi pratica gli insegnamenti provvisori è come un uomo bruciato dal fuoco che entra di nuovo nelle fiamme o come un uomo annegato nell'acqua che si immerge di nuovo fino al fondo. Chi non abbraccia il sutra del Loto è come se entrasse nel fuoco o nell'acqua. Coloro i quali, affidandosi a cattivi compagni come Honen, Kobo e altri calunniatori del sutra del Loto, credono nei sutra Amida e Dainichi, sono persone che, [uscite] dalle fiamme, rientrano nelle fiamme o che, [uscite] dall'acqua, rientrano nell'acqua. Come potrebbero mai sfuggire alle sofferenze? Senza dubbio cadranno nell'abisso di fuoco degli inferni di tokatsu, kokujo e mugen, o cadranno in fondo al ghiaccio degli inferni di guren e daiguren''. Il secondo volume del sutra del Loto afferma: «Dopo la morte cadrà nell'inferno della === 2. Tokatsu, kokujo e mugen: tre degli otto inferni caldi. Le descrizioni variano secondo i sutra e i trattati. Tokatsu è l'inferno in cui i dannati combattono fra di loro con artigli di ferro e sono torturati da guardiani armati di mazze di ferro e spade affilate. In kokujo i dannati vengono segati con asce arroventate in due o più parti, a seconda delle misure del loro corpo. Le sofferenze sarebbero dieci volte peggiori che nel precedente. L'ultimo e più severo è l'inferno di mugen (incessante sofferenza), in cui soffrono coloro che hanno commesso i cinque peccati cardinali. 3. Guren, daiguren: due degli otto inferni freddi. Nella Lettera a Niike, Nichiren Daishonin scrive: «Guren Jigoku (inferno del loto rosso), è così chiamato perché il freddo intenso costringe a piegarsi in due finché la schiena si spezza e la carne sanguinolenta emerge come un fiore di loto rosso cremisi. Vi sono altri inferni ancora più terrificanti». 196 sofferenza incessante e continuerà a ricadérvi per innumerevoli eoni». Il tuo defunto marito è sfuggito a questi tormenti perché era un seguace di Nichiren, il devoto del sutra del Loto. Un passo del sutra dice: «Anche se precipiteranno in un gran fuoco, essi non si bruceranno ... Se saranno travolti da una grande inondazione, recitando il suo nome si troveranno immediatamente nell'acqua bassa»4. Un altro passo dice: «[La fortuna di un credente] non può essere bruciata dal fuoco, né corrosa dall'acqua»5. Come è rassicurante! Tu puoi pensare che l'inferno, le mazze di ferro dei suoi carcerieri, le urla delle torture degli Aborasetsu6 esistano da qualche parte, in un luogo speciale, ma non è così. Questo è un insegnamento di fondamentale importanza, tuttavia io lo impartirò a te così come il bodhisattva Monjushiri espose per la figlia del re dei Naga l'insegnamento segreto di sokushin jobutsu. Dopo averlo udito, sforzati ancora di più nella fede. Colui che udendo l'insegnamento del sutra del Loto rafforza ancor più la sua fede è un vero ricercatore della Via. T'ien-t'ai disse: «Dall'indaco, un azzurro ancora più intenso»7. Il significato di queste parole è che una cosa tinta con le foglie dell'indaco diventa più azzurra della pianta stessa. Il sutra del Loto è l'«indaco», la profondità della pratica è l’«azzurro ancora più intenso». I due ideogrammi della parola jigoku si possono leggere come "scavare una fossa nella terra". Per colui che muore si scava una fossa: questa è jigoku. Le fiamme della cremazione sono le fiamme della sofferenza incessante. La moglie, i figli e === 4. Sutra del Loto, cap. 25. 5. Ibidem, cap. 23. 6. Aborasetsu (sanscrito Avoruksa): carcerieri dell'inferno con testa di bue e mani umane. Si dice che colpiscano i dannati con spade affilale come rasoi. 7. Maka shikan, vol. 1. 197 i parenti che si affannano intorno al morto sono i guardiani dell'inferno, gli Aborasetsu. I lamenti dei familiari sono le voci dei guardiani dell'inferno. Il bastone lungo due shaku e mezzo8 è la mazza di ferro [dei carnefici]. I cavalli e i buoi [del carro funebre] sono i demoni con testa di cavallo e di bue e la tomba stessa è la grande fortezza della sofferenza incessante. Gli ottantaquattromila calderoni sono gli ottantaquattromila bonno. Il defunto che lascia la sua casa inizia il viaggio verso la montagna della morte e la riva del fiume su cui sostano nel dolore i suoi figli devoti, è il fiume dei tre passaggi9. È inutile cercare l'inferno altrove. Coloro che abbracciano il sutra del Loto possono cambiare tutto questo. Per loro l'inferno diventa la Pura Terra illuminata, le fiamme ardenti si trasformano nella torcia della saggezza del corpo di retribuzione del Budda, il suo cadavere diventa il corpo della Legge del Budda e l'abisso di fuoco diventa la "grande stanza della compassione"10 del corpo di manifestazione del Budda. Il bastone è il bastone della realtà della mistica Legge, il fiume dei tre passaggi è l'oceano di "nascita e morte sono nirvana" e la montagna della morte è il grande picco di "desideri terreni sono illuminazione". Devi capire questo. Prendere coscienza di ciò è Sokushin Jobutsu, è kaibutchiken (aprire l'occhio della saggezza del Budda). Solo così Devadatta trasformò l'inferno della sofferenza incessante nel paradiso della luce eterna e la figlia del re dei Naga raggiunse la Buddità senza cambiare la sua forma di serpente. === 8. Bastone lungo due shaku e mezzo: bastone lungo circa 75 cm. 9. Fiume dei tre passaggi (Sanzu no aiga): fiume infernale con tre passaggi che i morti devono attraversare a seconda del loro karma. La strada di fuoco conduce al mondo d'inferno, quella di sangue porta al mondo di animalità e quella delle spade al mondo di collera. 10. Grande stanza della compassione: il Budda, indossando la "veste della pazienza", risiede nella "stanza della compassione", seduto sul "trono della saggezza". 198 Il sutra del Loto conduce all'illuminazione anche coloro che vi si oppongono. Questo avviene in virtù del singolo carattere myo. Il bodhisattva Nagarjuna ha scritto: « [Il sutra del Loto] è come un bravo medico in grado di trasformare il veleno in medicina»11. Miao-lo ha detto: «Dove si trova la terra eternamente illuminata al di fuori di Bodhi Gaya? Essa non si trova al di fuori di questo mondo di saha»12. Egli diceva anche: «La vera entità è invariabilmente rivelata in tutti i fenomeni e tutti i fenomeni possiedono invariabilmente i dieci fattori. I dieci fattori agiscono invariabilmente nei dieci mondi e i dieci mondi racchiudono invariabilmente "corpo e terra"»13. Il sutra del Loto afferma: «La realtà di tutti i fenomeni può essere compresa e condivisa solo fra Budda. In ogni fenomeno, tale è l'aspetto, tale la natura ... tale è la coerenza dall'inizio alla fine». Un brano del capitolo Juryo dice: «Il tempo è illimitato e sconfinato ... da quando io in realtà ho ottenuto la Buddità», In questo brano, «io» indica i dieci mondi e, poiché tutte le persone dei dieci mondi possiedono innata la natura di Budda, esse dimorano nella Pura Terra. Nel capitolo Hoben si legge: «Tutti i fenomeni sono manifestazioni della Legge e sono essenzialmente eterni». Poiché [nascita e morte] sono manifestazioni eterne della vita che continua nelle tre esistenze, non c'è nulla di cui rammaricarsi o di cui temere. Persino le otto fasi dell'esistenza del Budda14 sono soggette alla legge di nascita e morte. I devoti del sutra del Loto sono illuminati a tutto ciò, questo è sokushin jobutsu. Poiché il tuo defunto marito era un devoto di questo sutra, egli ha senza dubbio ottenuto l'illuminazione. Non dovresti === 11. Daichido ron. 12. Hokke mongu ki, vol. 26. 13. Kongobei ron. 14. Otto fasi dell'esistenza del Budda: 1) discesa dal cielo, 2) entrata nel corpo materno, 3) uscita dal corpo materno, 4) rinuncia alla vita secolare, 5) vittoria sui demoni, 6) conseguimento dell'illuminazione, 7) predicazione della Legge 8) entrata nel nirvana. 199 dolerti tanto della sua morte, eppure, per un comune mortale dolersi è naturale. Ciò accade anche ai santi. Alla morte del Budda Shakyamuni, i suoi maggiori discepoli, che pure erano illuminati, piansero mostrando un comportamento da esseri umani. Continua a offrire preghiere devote per tuo marito. Le parole di un saggio del passato: «Basa la tua mente sulla nona coscienza e la tua pratica sulle sei coscienze»15, sono perfettamente giuste. Questa lettera contiene uno degli insegnamenti più preziosi di Nichiren. Conservalo sempre nel tuo cuore. Rispettosamente, Nichiren 11 luglio === 15. Fonte ignota: la nona coscienza (coscienza amala, immacolata) è l'essenza della nostra vita, la forza purificatrice fondamentale, la Legge di Nam-myoho-renge-kyo. Le sei coscienze sono le percezioni dei cinque sensi, vista, udito, odorato, gusto e tatto, più la sesta coscienza, cioè la facoltà che integra le prime cinque percezioni. 200 Ueno Dono Goke-ama Gozen Gohenji (Jigoku soku Jakko Gosho) Gosho Zenshu, pag. 1504 Scritto VII luglio 1274, a 53 anni, da Minobu Destinato a Goke-ama CENNI STORICI - Il Daishonin scrisse questo Gosho l’11 luglio del 1274, due mesi dopo essersi ritirato sul monte Minohu, all'età di 53 anni. È indirizzato alla madre di Nanjo Tokimitsu, signore del distretto di Ueno, in ringraziamento per le offerte da lei fatte per il riposo del defunto marito. Rimasta vedova nel 1265, Goke-ama allevò da sola i nove figli e fu una fedele credente sino alla morte. 201
© Copyright 2024 Paperzz