Il potere della recitazione - "Oggi, ancora una volta, decido di

Il potere della recitazione di Nam-myoho-renge-kyo
23 gennaio 2014
ZADANKAI
Il potere della recitazione di Nam-myoho-renge-kyo
Nichiren Daishonin scrive: «Anche se può accadere che uno miri alla terra e manchi il bersaglio, che
qualcuno riesca a legare i cieli, che le maree cessino di fluire e rifluire o che il sole sorga a ovest, non
accadrà mai che la preghiera di un praticante del Sutra del Loto rimanga senza risposta».
Il presidente Ikeda sottolinea spesso il significato del Daimoku ricordandoci che, in qualsiasi momento, se
vogliamo dare inizio a qualcosa di nuovo, a qualcosa di grande, è fondamentale partire dalla preghiera:
«Perciò - scrive - vi esorto a chiarire ogni vostro singolo desiderio, a pregare con forza e a dare inizio a
nuove sfide. Realizzate a ogni costo i vostri desideri. Le vostre prove concrete sono la mia gioia più grande».
Ma perché il Daimoku ha questo potere senza limiti? Perché recitando Nam-myoho-renge-kyo si manifesta
un risultato? Come funziona la preghiera nel Buddismo di Nichiren Daishonin? Potremmo presumere di
sapere già la risposta ai precedenti interrogativi, ma in realtà è fondamentale non dare nulla per scontato e
rinnovare continuamente la nostra comprensione del funzionamento del Daimoku e dell'importanza della
preghiera, basandoci sul Gosho. Tra gli scritti del Daishonin, Come coloro che inizialmente aspirano alla via
possono conseguire la Buddità attraverso il Sutra del Loto contiene una delle spiegazioni più chiare a questo
riguardo. In esso Nichiren scrive: «Quanto a Myoho-renge-kyo, si chiama Myoho-renge-kyo il principio per
cui la natura di Budda di noi persone comuni, la natura di Budda di Brahma, Shakra e delle altre divinità, la
natura di Budda di Shariputra, Maudgalyayana e degli altri ascoltatori della voce, la natura di Budda di
Manjushri, Maitreya e degli altri bodhisattva, e la mistica Legge che è l'Illuminazione dei Budda delle tre
esistenze, sono una sola identica cosa» (RSND, 1, 789). Sta affermando che la natura di Budda di Nichiren
Daishonin, di tutti i Budda e bodhisattva delle tre esistenze e la natura di Budda insita in noi persone comuni
sono una sola identica cosa. Non c'è alcuna differenza. Questa è la dichiarazione di Nichiren, la sua assoluta
convinzione, basata sul Sutra del Loto. Ciò significa che tutti gli esseri viventi nell'universo - non soltanto gli
esseri umani - possiedono la natura di
Budda, sono potenzialmente Budda.
Il
punto è quanto noi stessi siamo convinti di
queste parole: questa affermazione infatti
non riguarda soltanto la nostra natura di
Budda, ma anche quella della persona che ci
siede accanto, del nostro partner o dei
nostri familiari che non praticano.
Riusciamo a credere veramente che la
natura di Budda insita nella loro vita sia la
stessa presente nella nostra vita e in quella
del Daishonin? La stessa che esiste in ogni
singolo essere vivente con cui condividiamo
questo pianeta? In questo senso ciò che più
conta non è tanto che una persona pratichi oppure no, ma quanto noi stessi siamo sinceramente convinti
dell'esistenza della natura di Budda nella sua vita. Una volta chiarito che la natura di Budda insita in ogni
essere vivente è la stessa, nel passo successivo del Gosho Nichiren Daishonin spiega come si fa
concretamente a rivelare e attivare questa potenzialità: «Perciò, quando recitiamo una volta Myoho-rengekyo, con questo singolo suono chiamiamo e manifestiamo la natura di Budda di tutti i Budda, di tutte le
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esistenze, di tutti i bodhisattva e gli ascoltatori della voce, di tutte le divinità come Brahma, Shakra e re
Yama, il sole, la luna e le miriadi di stelle, di tutti gli dèi celesti e terreni, di tutti gli abitanti dell'inferno, degli
spiriti affamati, animali, asura, esseri umani e celesti e di tutti gli altri esseri viventi. Questo è un beneficio
immenso, incalcolabile» (Ibidem). Questo Gosho è indirizzato a una donna che praticava il Nembutsu, e il
Daishonin cerca di spiegarle che invocando il nome del Budda Amida sarebbe forse riuscita ad attivare la
natura di Budda di quel Budda, mentre recitando Nam-myoho-renge-kyo avrebbe potuto attivare la natura di
Budda dei Budda di tutto l'universo, che sono infiniti. Il Daimoku possiede davvero questo potere senza
limiti. Quando recitiamo Nam-myoho-renge-kyo stiamo davvero risvegliando e attivando la natura di Budda
non soltanto nostra, ma anche dei nostri familiari, degli amici, delle persone che stanno soffrendo nel mondo
di Inferno, degli animali, dei gatti, dei cani e anche degli alberi, dell'erba, del sole, della luna, di tutti i
compagni di fede, degli abitanti del quartiere e in generale di tutti gli esseri viventi. Con questo singolo
suono possiamo attivare la natura di Budda che esiste in tutto l'universo. Questa affermazione, davvero
rivoluzionaria, è la base fondamentale del Buddismo del Daishonin e sarebbe bene leggere e rileggere
questo passo del Gosho riconfermandone ogni volta la veridicità nella nostra vita. Grazie al suono di Nammyoho-renge-kyo tutti gli esseri iniziano a muoversi in armonia, e in questo modo ognuno può godere di
immensi benefici e provare una profonda gioia. Questa è la "strategia del Sutra del Loto", l'unica veramente
vincente che dovremmo utilizzare prima di ogni altra, in qualunque situazione. Ad esempio, nel caso di una
persona che ci è "nemica", che ci sta ostacolando facendoci soffrire, la strategia migliore è recitare Daimoku
per risvegliare la sua natura di Budda. Questo è il metodo più veloce per risolvere qualunque situazione.
Utilizzando la strategia del Sutra del Loto prima di ogni altra, anche tutte le altre strategie acquistano
efficacia. Ma il fatto di mettere o meno il Daimoku al primo posto fa una grande differenza. Tornando
all'esempio precedente, nel caso in cui affrontiamo una difficoltà di relazione che cosa significa vincere dal
punto di vista del Buddismo? Certo non significa sconfiggere l'interlocutore: è importante dialogare,
confrontarsi e rendersi conto che esistono differenti punti di vista sulle cose... ma soprattutto è
fondamentale recitare Daimoku con forza, rivolgendo la nostra preghiera profonda alla natura di Budda di
quella persona, per risvegliarla. Solo così possiamo trovare il punto di incontro sull'unico terreno che
veramente ci accomuna, che è la Buddità. In questo modo scopriremo che è possibile diventare felici perfino
insieme a chi ci sta creando difficoltà. Questa è la vera vittoria nel Buddismo. Nichiren Daishonin scrive
inoltre: «Quando veneriamo il Myoho-renge-kyo che è nella nostra vita come oggetto di culto, la natura di
Budda che è in noi viene richiamata dalla nostra recitazione di Nam-myoho-renge-kyo e si manifesta. Questo
si intende per "Budda". Per fare un esempio, quando un uccello in gabbia canta, gli uccelli che volano liberi
nel cielo sono richiamati e si radunano intorno a lui. E quando gli uccelli che volano nel cielo si radunano,
l'uccello in gabbia cerca di uscire fuori. Così, quando con la bocca recitiamo la mistica Legge, la nostra
natura di Budda viene richiamata e immancabilmente emergerà. La natura di Budda di Brahma e di Shakra,
richiamata, ci proteggerà e la natura di Budda dei Budda e dei bodhisattva, richiamata, gioirà. Questo
intendeva il Budda quando disse: "Se qualcuno potrà sostenerlo [questo sutra] anche solo per breve tempo,
certo io ne gioirò e così faranno tutti gli altri Budda"» (Ibidem). Il punto fondamentale quindi è se ci
rivolgiamo alla natura di Budda dentro la nostra vita oppure a qualcosa di esterno, se stiamo ricercando il
Gohonzon dentro o fuori di noi. È una questione decisiva, che fa la differenza. Anche inconsciamente, accade
spesso di aspettarsi un aiuto, una soluzione dall'esterno, assecondando una tendenza passiva molto comune
nell'essere umano. Ma il Buddismo insegna che il punto fondamentale è basarsi sulla convinzione che il
Gohonzon, la natura di Budda esiste dentro la mia vita. Questo è l'atteggiamento attivo, lo spirito del re
leone che ci sta indicando Nichiren Daishonin: quello di alzarci da soli, sfidarci e prendere l'iniziativa. Recitare
Nam-myoho-renge-kyo è la più alta lode al Gohonzon rivelato dal Daishonin: significa lodare il Gohonzon che
esiste nellanostra vita e il mondo di Buddità dentro di noi. Quando il mondo di Buddità viene così lodato, si
manifesta. Il presidente Ikeda scrive: «Siamo noi che richiamiamo la nostra Buddità dall'interno; il mondo di
Buddità non è qualcosa che ci viene conferito dall'esterno. È un caso di "corrispondenza sensibile" tra noi e il
Gohonzon. Tutti gli dei buddisti in tutto l'universo si muovono per rispondere alla nostra voce e agiscono per
proteggere la nostra vita; tutti i Budda e i bodhisattva ne gioiscono. È questo che intende il Daishonin
quando afferma: "Gioia si riferisce alla gioia sperimentata simultaneamente dall'intero regno del Dharma".
L'universo intero trabocca di gioia» (Il mondo del Gosho, Esperia, 357). Dunque la recitazione del Daimoku
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non riguarda soltanto la nostra felicità individuale: questa gioia pervade l'intero regno dei fenomeni, tutti gli
esseri traboccano di gioia. In questo modo stiamo creando la pace a un livello fondamentale della vita. Per
costruire la pace a livello sociale o politico, prima di tutto dobbiamo creare questo "contagio di gioia" tra tutti
gli esseri viventi sul pianeta. Attraverso la recitazione di Nam-myoho-renge-kyo noi attiviamo la natura di
Budda della società facendola "traboccare di gioia". Ne Il vero aspetto di tutti i fenomeni Nichiren Daishonin
scrive: «Qualunque cosa accada, mantieni sempre la tua fede come devoto del Sutra del Loto e rimani mio
discepolo per il resto della tua vita. Se hai la stessa mente di Nichiren, devi essere un Bodhisattva della
Terra» (RSND, 1, 341). Siamo tutti Bodhisattva della Terra apparsi in questo mondo condividendo un
profondo legame. Il Sutra del Loto spiega che il numero delle persone guidate da ogni Bodhisattva della
Terra «è incalcolabile, come le sabbie del Gange» (SDL, 284). Nel momento in cui prendiamo coscienza della
nostra missione unica e insostituibile e ci dedichiamo con entusiasmo a realizzarla, possiamo sviluppare una
forza vitale senza limiti. Tutte le persone con cui abbiamo intessuto legami karmici sin dal tempo senza inizio
sicuramente emergeranno: la nostra attività per kosen-rufu ha l'effetto di richiamarle, risvegliando così tutti i
compagni di fede con cui condividiamo la missione di Bodhisattva della Terra dal tempo senza inizio.
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