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Cercivento.
Relazione sul progetto di realizzazione di una casa scout,
scritta in occasione dell’Assemblea regionale del 08.11.2014
dal Comitato Regionale Agesci FVG
Agesci Comitato Regionale FVG - novembre 2014
Cercivento
DAL SOGNO ALLA CASA SCOUT
Premessa
Mettiamo per iscritto la storia del progetto Cercivento per lasciare traccia e fare memoria di un progetto che
nasce in un tempo lontano. Questa storia esiste grazie all’impegno dei soci dell’AVGS1 di Monfalcone, senza i
quali non sarebbe forse mai cominciata. A loro un ringraziamento caloroso e fraterno da parte dell’Agesci tutta.
La storia di Cercivento si intreccia con quella dei molti capi che si sono succeduti nelle strutture regionali e che
hanno preso alcune decisioni che ora stanno dando frutto nelle nostre mani. A noi il compito di portare a
termine egregiamente il lavoro di tutte queste persone. Crediamo importante che ciascuno scout della regione
debba avere un ruolo in questa storia: la Casa scout di Cercivento deve essere “di tutti”.
La storia (scritta grazie alla memoria dei fratelli dell’AVGS)
Una giornata del pensiero particolare.
Il 22.02.2000 il pensiero di un gruppo di capi scout dello Scautismo Monfalconese AGESCI - MASCI, si
indirizzò ai ragazzi di branca E/G e ai loro campi estivi, e diede vita all’idea di prendere in affitto un terreno da
campo a Cercivento. Nell’estate dello stesso anno, a Cercivento campeggiarono 91 scout di 3 reparti diversi,
37 giorni di campi estivi, di esperienze belle, che vennero raccontate e condivise con altri ragazzi, e la
presenza degli scout su quel prato continuò anche negli anni successivi.
Nel 2001 campeggiarono 4 reparti di zona Gorizia, ma la voce si sparse anche in zona Udine, e a Cercivento
fece il suo campo estivo anche il gruppo del Buja. Quell’estate il terreno venne vissuto da 115 Scout!
Negli anni successivi a Cercivento piantarono le loro tende i reparti di: Monfalcone (1, 2, 3, 4), Cordenons,
Moggio Udinese, Gorizia, Staranzano, Cervignano, Portogruaro, Udine (4), Ronchi. Per un totale di 427 Scout!
Nel 2005, i capi che avevano affittato quel terreno da campo parlarono dell’esperienza vissuta con l’allora
Responsabile Regionale: non si trattava più di una esperienza offerta solo a pochi gruppi di una singola zona, il
luogo era ormai di interesse per diversi gruppi di tutta la Regione. Nel mentre si era aperta la possibilità di
acquistare quel terreno, il proprietario voleva venderlo e avrebbe preferito venderlo agli scout. Ma gli scout
avrebbero avuto i fondi necessari?
Si ragionò e si cercarono soluzioni, si richiese un contributo alla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia che
accordò una somma di circa 55 mila € a copertura delle spese per l’acquisto del terreno, che divenne
proprietà dell’AGESCI REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA il 18.08.2006. Negli anni successivi si lavorò per
portare sul terreno acqua ed elettricità. Iniziarono i lavori di scavo per l’attraversamento del rio Gladegna e per
la posa delle tubature. Quando l’acqua arrivò finalmente al campo, erano già passati di là altri 23 reparti,
ovvero, altri 793 Scout, alcuni anche di altre realtà, CNGEI e FSE, e di altre regioni.
I lavori idraulici costarono all’Agesci circa 65 mila euro.
AVGS Associazione Volontari per i Giovani e lo Scoutismo, è un’associazione di Monfalcone che si occupa di sostenere le attività
educative scout, in particolare dei gruppi di Monfalcone.
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Cercivento
Sul terreno da campo diventato quindi “patrimonio” degli scout della regione, c’era, e c’è ancora, un piccolo
stavolo, un fienile che senza ristrutturazione poteva essere usato solo come magazzino e andava comunque
rimesso a posto.
Nel 2010 iniziarono i ragionamenti sulla possibilità di ristrutturare lo stavolo e iniziò un nuovo sogno: quello di
“edificare” una nuova “casa” per gli scout. Una bella base accogliente che fosse una “casa” per tutti gli scout
della regione. Seguirono anni di progetti, studi di fattibilità, piani economici e cronoprogrammi, richieste di
finanziamento e contributi concessi…
Mentre dunque gli scout continuavano a vivere il posto campo in estate, il sogno di una nuova “casa” di tutti gli
scout diventò sempre più concreto. Il progetto per la ristrutturazione e l’ampliamento dello stavolo aveva un
costo complessivo di 410 mila euro. La Regione Autonoma FVG - Servizio Turismo concesse all’Agesci in data
19.11.2013 un contributo pari a 231mila euro in data; e l’AGESCI nazionale, attraverso il Fondo Immobili,
accordò un primo contributo pari a poco più di 74 mila euro (ns. domanda del 30.06.2013), e un secondo di
ulteriori 52 mila euro (ns. domanda del 30.06.2014). A quel punto, fatti un po’ di conti, rinunciare ai lavori
sarebbe stato un vero peccato, in quanto l’87% dell’investimento totale era già coperto, e un ulteriore 10%
poteva facilmente essere recuperato con una attenta spending review dei conti regionali. Nel gennaio 2013 il
Comune di Cercivento deliberò la concessione edilizia. I lavori sono iniziati il 14 Luglio 2014.
Nonostante l’inizio dei lavori anche quest’anno hanno campeggiato 3 reparti, i cui 3 campi si sono svolti dal 14
al 27 luglio, dal 28 luglio al 10 agosto, e dall’11 al 26 Agosto. I lavori si sono interrotti solo a cavallo di
Ferragosto e procedono ancora oggi alacremente.
L’avanzamento del progetto Cercivento è sempre stato condiviso con il Consiglio Regionale.
Perché una nuova Base
Più che di un vero e proprio progetto di ampliamento del patrimonio associativo, si è trattato di cogliere una
buona opportunità. I fondi messi a disposizione dalla Regione, insieme a quelli elargiti dal Fondo Immobili
Agesci ci hanno consentito di acquisire una ottima proprietà a un costo decisamente basso per le casse
regionali.
Avere un’altra casa degli scout significa tanto. Significa prendersi cura di un pezzo di creato, restituendolo alla
comunità meglio di come lo abbiamo trovato. Creare legami profondi con un’altra vallata, con un altro luogo
delle nostre amate montagne. Offrire ai nostri Gruppi un posto ulteriore in cui vivere i campi a costi contenuti e
nel nostro stile. Dare ai gruppi fratelli di altre Regioni o stati confinanti (pensiamo anche all’Austria) l’opportunità
di conoscere la nostra bella regione. E chissà quante altre ricchezze.
L’amministrazione di Cercivento e quelle dei Comuni vicini conoscono e apprezzano il progetto e ci hanno più
volte ringraziato per avere salvato dall’avanzamento incontrollato del bosco un pezzo importante del loro
paese. Ai confini del terreno di proprietà passa una stradicciola limitata da un “muretto” ultramillenario, di
probabile epoca alto medievale se non addirittura romana; nel Rio Gladegna, che scorre tra la proprietà e il
paese, vive una rara coppia di merli acquaioli; su tutta la proprietà crescono meli antichi e altri alberi autoctoni
che hanno visto molta vita passare… Saremo dunque immersi nella storia, per scriverne un nuovo capitolo,
fatto di avventure avvincenti in un territorio ricco di storia, cultura, natura, spiritualità.
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Cercivento
Cercivento. Il paese e i dintorni
Cercivento (Çurçuvint in friulano) è un piccolo comune di montagna adagiato sulle pendici del Monte
Tenchia a 607 metri s.l.m., e affacciato sulla splendida cornice delle alpi carniche, alla confluenza della Val
Calda con la Val Bût. È diviso nei nuclei abitati di Cercivento di Sotto e Cercivento di Sopra e nelle località di
Vidal, Cjandelin e Costa, e conta un totale di circa 700 abitanti. La superficie comunale si estende per
15,36 km², e va da un'altezza minima di 541 m a una massima di 2.104 m.
Di origini antichissime, il borgo friulano rivestiva già una notevole importanza durante il periodo romano,
trovandosi proprio sul tracciato dell’antica via Julia Augusta, che da Aquileia giungeva al Passo di Monte Croce
Carnico, per proseguire fino all’Austria. Alcuni studiosi fanno risalire l’antico toponimo al latino circum ventum:
essendo infatti l’abitato posto alla confluenza della Val Calda con la Val Bût, il vento spira di frequente.
Alla tradizionale economia basata sull’agricoltura e sull’allevamento, Cercivento ha affiancato nel tempo anche
una modesta produzione industriale, basata soprattutto sulla lavorazione dei metalli. All’interno del paese è
infatti possibile visitare un antico opificio idraulico, la Farie dal Checo, una fucina da fabbro alimentata da un
mulino ad acqua, presente fin dal 1426 e oggi trasformata in museo.
Nelle notti dal 24 giugno (S. Giovanni) al 29 giugno (SS. Pietro e Paolo) si tiene il Lancio das cidulas, la
manifestazione più sentita dalla comunità paesana. I coscritti del paese salgono sul versante del Monte di
Sutrio rivolto a Cercivento, in località "Cret da Scaiole", da dove lanciano verso valle las cidulas, ruote di legno
infuocate che rotolano per il pendio, recitando ad ogni lancio questa filastrocca in onore delle coppie di
fidanzati di Cercivento: Vele vele vele cheste biele cidule e cidulinute ch'a vadi in onôr a di che inamorade
giovine [nome della ragazza] e che Diu la mantegni in lungje e lungjissime vite e in grande sanitât cul sô cjâr
giovin [nome del ragazzo]. E ca vadi! Si crede che più strada farà la cidule più lunga sarà la storia d’amore.
Diversi sono i sentieri delle Alpi Carniche che passano o partono da Cercivento che può essere meta per chi
ha voglia vivere la montagna. Oltre alle vicinissime pendici boscose del monte Tenchia, possiamo trovare i
laghetti Zoufplan e i prati di Pian delle Streghe: luoghi ricchi di storie e leggende. Cercivento può essere punto
di partenza per chi voglia vivere un cammino fatto di silenzio e riflessione spirituale, il “Cammino delle Pievi”.
Dalla vicina Arta si può iniziare questo cammino per raggiungere la Pieve di San Pietro e proseguire per
scoprire le altre Pievi storiche della Carnia.
Il progetto di ristrutturazione
Il progetto di ristrutturazione dello stavolo è stato realizzato da Renzo Carniello, scout, architetto, ingegnere,
appassionato del suo lavoro, dello scautismo e del recupero tipologico. Custode delle meraviglie della natura e
anche di quelle umane. La sua “opera prima” è la Base di Andreis, 25 anni fa. Non potevamo che rivolgerci a
lui. I prospetti sono disponibili e possono essere esaminati: ma la cosa migliore per comprendere e amare il
progetto Cercivento è farselo raccontare da Renzo.
Naturalmente la struttura sarà recuperata nel massimo rispetto di quella preesistente e dei materiali, con le
necessarie modifiche interne per renderla adatta ad accogliere bambini, ragazzi e adulti, anche con disabilità.
L’impresa edile che realizza i lavori è la Nodale Ugo di Arta Terme: è stata selezionata sulla base di criteri di
affidabilità e dell’offerta economica, tra una decina di imprese contattate. È stata data priorità a imprese della
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zona, sia per facilitare le maestranze, sia come sostegno all’economia locale, preferendo le realtà più piccole
(anche se strutturate) alle grandi imprese.
In breve: la struttura sarà terminata al grezzo prima dell’arrivo del freddo. I mesi invernali saranno dedicati alla
posa degli impianti elettrico e idraulico, e dei serramenti. Con la primavera 2015 riprenderà i lavori l’impresa
edile, per concludere entro l’estate.
Ad oggi manca ancora un piano definitivo per gli arredi (cucina industriale, letti a castello, materassi, tavoli,
sedie ecc), con il relativo costo: ci stiamo comunque informando fra le ditte produttrici, anche per ricorrere a
possibili donazioni o sconti. Questa ulteriore fase di progetto sarà meglio sviluppata nei mesi a venire.
L’inaugurazione della Casa scout è prevista per il 4 luglio 2015, con una grande festa in cui immaginiamo la
presenza di tutti gli scout della regione insieme alla comunità di Cercivento. Renzo ci regalerà il sottofondo
musicale della sua orchestra Jazz…
Prima di allora vogliamo pensare insieme al logo della Casa e al simbolo che la rappresenta.
Quando i lavori saranno terminati, la nostra proprietà a Cercivento sarà tale da permettere per esempio la
realizzazione contemporanea di una Vacanza di Branco/Cerchio e due Campi E/G (anche tre con reparti
piccoli). E sarà sicuramente ottima per i campi di Gruppo, caratteristica che richiamerà molti Gruppi da fuori
regione. Ed inoltre desideriamo che essa sia disponibile per altre attività educative o culturali del territorio: a
disposizione quindi di scuole, parrocchie, Comuni, associazioni).
La gestione
Per la gestione quotidiana immaginiamo un piccolo comitato di persone (soci Agesci e non) disponibili a
questo particolare servizio. Sappiamo che questa è la questione più delicata, perché richiede un impegno
costante e competente. Ma siamo fiduciosi. Anche perché abbiamo dalla nostra parte la disponibilità,
l’esperienza e il supporto tecnico e concreto dell’AVGS, che questo luogo ha visto nascere e intende
accompagnarlo nel diventare grande.
Le modalità di gestione della Casa di Cercivento si ispireranno a quelle di Andreis, privilegiando l’attenzione al
territorio, la cura dei legami con gli abitanti, la conoscenza dell’ambiente circostante e la sua tutela che
perseguiremo anche tramite l’utilizzo di detergenti biologici e di sistemi innovativi di risparmio energetico.
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PIANO FINANZIARIO
valore economico del progetto
uscite previste
Costo
lavori edili di recupero edificio principale
€
225.000,00
lavori impiantistici e interventi finalizzati al risparmio energetico
€
28.900,00
lavori di ampliamento
€
70.000,00
oneri della sicurezza
€
5.000,00
spese tecniche
€
39.468,00
arrotondamenti
€
59,04
IVA
€
41.572,96
Totale
€
410.000,00
entrate
Costo
Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia (stanziati, erogata prima tranche pari al 50%)
€
231.000,00
fondo immobili Agesci nazionale 1° lotto (stanziati, erogata prima tranche pari al 50%)
€
74.261,88
fondo immobili Agesci nazionale 2° lotto (accordati, non ancora stanziati definitivamente)
€
52.369,06
Totale
€
357.630,94
Ulteriori fondi necessari
I circa 52 mila euro rimanenti, che rappresentano il 13% dell’investimento complessivo, verranno coperti per
39 mila euro dalle casse regionali (vedi grafico 2 e bilancio consuntivo).
I restanti 13 mila euro (3% dell’investimento totale) sono uno spazio che lasciamo volentieri al contributo dei
Gruppi, delle Zone, di singoli soci o anche - perché no - di ex soci e amici scout, con le modalità definite
dall’Assemblea e dal Consiglio Regionali. L’obiettivo è che, tramite un piccolo contributo economico, ciascuno
scout della regione possa “cominciare” a sentirsi proprietario di un pezzetto della Casa. Che diventerà poi
parte del nostro cuore vivendola, abitandola, e dedicandoci tempo e sudore per mantenerla bella.
Come già scritto sopra, questo piano finanziario non comprende i costi per gli arredi, che saranno perciò frutto
di una ulteriore valutazione economica. Ovviamente la cosa più importante è portare a termine il progetto di
ristrutturazione nei tempi previsti per avere il regolare saldo dei fondi dalla Regione autonoma.
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In estrema sintesi… due grafici per aiutarci
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