La macchina del tempo Venezia, una città sull’acqua 1 . La nascita di Venezia I primi abitanti della città di Venezia furono fuggiaschi delle città dell’entroterra che avevano cercato di evitare le invasioni barbariche. Tuttavia, superate le prime fasi critiche, svilupparono diverse attività sul mare, vivendo di pesca, commercio del sale e riparazioni di barche. Dapprima la sede del governo, che era esercitato da un duca alle dipendenze dell’impero bizantino, si trovava a Malamocco, ma poi, all’inizio del IX secolo, fu trasferita alla meglio difesa “Rivoalto” (l’attuale Rialto), dove furono costruiti un primo palazzo ducale e la prima basilica di San Marco, per ospitarvi le reliquie dell’evangelista, che vi furono traslate nell’828. La prima difesa vera e propria della città risale all’897, quando fu eretto un muro tra Olivolo e Rialto utilizzando come materiali da costruzione le rovine delle antiche città romane più vicine alla costa, come Altino. 2 . Lo sviluppo di Venezia V enezia con il tempo divenne signora dell’Adriatico e il suo “doge” ottenne nell’anno 1000 il titolo di Dux Dalmatiae (“duca di Dalmazia”) dall’imperatore d’Oriente, assumendo una posizione di preminenza nell’Adriatico. Venezia divenne poi la capitale della Repubblica Veneta, che fu la più lunga e duratura repubblica della storia (circa 1100 anni) e per secoli una delle maggiori potenze europee. Piazza San Marco, Venezia. R. Chitarrini - A. Tancredi © S. Lattes & C. Editori SpA 1 La macchina del tempo Venezia, una città sull’acqua 3 . Venezia, una città galleggiante p er le caratteristiche urbanistiche e il suo patrimonio artistico, Venezia è inserita nell’elenco dei patrimoni dell’umanità tutelati dall’UNESCO. La città si sviluppa su un complesso sistema di 118 isolette collegate da 354 ponti e divise da 177 tra rii e canali, tra i quali i principali sono il Canal Grande e il Canale della Giudecca, il primo che divide in due la città con un percorso a “S”, il secondo che separa il centro storico propriamente detto dall’isola della Giudecca. Proprio l’uso delle vie d’acqua per il trasporto pesante e la comunicazione, oltre che per il turismo, hanno reso Venezia una città unica: non si usano infatti automobili e anche i taxi percorrono vie acquatiche, sfrecciando fra i canali, affiancandosi ai più lenti vaporetti e alle grandi motonavi, gli unici mezzi abilitati a navigare nei canali maggiori quando vi è una fitta nebbia. Il fatto che Venezia si trovi sull’acqua determina vari problemi di salvaguardia e conservazione del territorio, soprattutto a causa del fenomeno dell’acqua alta, ovvero dell’innalzamento del livello dell’alta marea che arriva in determinati momenti dell’anno a sommergere anche piazza S. Marco e i piani bassi dei monumenti. Per risolvere tale grave e annoso problema sono state avanzate varie proposte, tra cui spicca quella del cosiddetto MO.S.E. (MOdulo Sperimentale Elettromeccanico), consistente in un sistema di paratoie mobili a scomparsa in grado di isolare la laguna di Venezia dal Mare Adriatico durante l’alta marea compresa fra i 110 e i 300 cm. Questo sistema di paratie, insieme a misure come il rafforzamento dei litorali, il rialzo di rive e pavimentazioni e la riqualificazione della laguna, dovrebbero provvedere alla difesa della città contro le alluvioni e il degrado del fondo della laguna. Venezia e la sua laguna. R. Chitarrini - A. Tancredi © S. Lattes & C. Editori SpA 2
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