Liceo Scientifico e Linguistico Paritario Ven. A. Luzzago COMPITI PER LE VACANZE NATALIZIE Prof. Matteo Asti - Classe 5L AS 14-15 SCRITTURA Svolgi su fogli in forma di saggio breve la prima traccia e di articolo di giornale la seconda. Per il saggio breve utilizza, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente, suddividilo in paragrafi e inserisci le citazioni dei testi utilizzati. Per l'articolo di giornale usa uno stile piacevole e scorrevole, cita solo nel testo i documenti utilizzati e premetti al saggio un titolo e sottotitolo e dove ipotizzi di pubblicarlo (se si tratta di quotidiano inserisci anche la sezione). TRACCIA 1: la censura – SAGGIO BREVE S. H. Steinberg, Cinque secoli di stampa, Torino 1982, p. 204 […] Ma un conto è possedere in gran copia i mezzi per proiettare - 559 locali nel 1944, 3.013 nel 1950, 5.930 nel 1956 -, un altro disporre in quantità sufficiente delle pellicole da proiettare, e ciò perché le «indicazioni» del Centro cattolico cinematografico - pubblicate nel 1941 allo scopo di fissare i criteri di valutazione con cui i film si devono considerare «per tutti», «per tutti con riserva», «per adulti», «per adulti con riserva», «sconsigliati», «esclusi» - sono minuziose e perentorie al punto da non risparmiare sostanzialmente alcun «genere» e da rendere quasi sempre impossibile l’assoluzione preventiva di una singola opera. Vengono infatti giudicati pericolosi, e di conseguenza proibiti, i film che a) contengono e giustificano, almeno implicitamente, errori dogmatici e colpe morali, come il divorzio, il duello, il suicidio, la maternità illegittima, ecc.; b) mettono in cattiva luce, seppur non deridono, persone, istituzioni, cerimonie e cose sacre e religiose; e) accreditano princìpi antisociali o comunque dannosi alla civile convivenza; d) contengono scene immorali gravemente provocanti - come scene di seduzione prolungate e suggestive - oppure nudità complete o quasi, anche se presentate in siluetta, oppure danze che eccitano passioni e mettono in rilievo movimenti indecenti, ecc. Lo sguardo dei giovani subisce scotomizzazioni supplementari. Ad esso sono infatti preclusi: a) scene capaci comunque di eccitare i sensi, come baci e abbracci prolungati e sensuali; scene, riviste e balli in abiti succinti, come quelli in locali notturni; scene di svenimento; motti salaci [...]; b) drammi gialli e polizieschi, dove il delitto è messo in luce favorevole, oppure s'insegna l’arte del delitto (furto, rapina, assassini!, ecc.) per cui la pellicola riesce una scuola di delinquenza; scene brutali e violente atte ad educare allo spirito di violenza. S. Lanaro, Storia dell’Italia repubblicana, Venezia 1992, p. 193 Usa, Obama: 'Nessun dittatore ci imporr la censura' WASHINGTON - "Nessun dittatore imporrà la censura agli Stati Uniti". E la Sony ha "sbagliato a ritirare" il film su Kim Jong-un. Poi la svolta nelle relazioni tra gli Stati Uniti e Cuba: "c'è ancora un regime, ma il cambiamento è vicino". Sony e Cuba. Si muove tra questi due poli la conferenza di fine anno di Barack Obama. Settimo "assolo" dell'anno con la stampa e il 46esimo dall'inizio del suo primo mandato alla Casa Bianca. Al centro dell'intervento anche le riforme sociali e quelle economiche. "Stiamo uscendo dalla crisi". E il presidente auspica che si realizzi anche una revisione del sistema fiscale nella direzione dell'equità. Il caso Sony. Obama è netto: "La decisione di ritirare il film è sbagliata". Credo che abbiano "fatto un errore", continua il presidente. E commentando la scelta di annullare l'uscita del film The Interview dice: "Se dalla major mi avessero chiamato avrei detto di non ritirare il film e di non lasciarsi intimidire". Poi l'annuncio: "Risponderemo al cyberattacco condotto secondo l'Fbi dalla Corea del Nord in modo proporzionato, nelle modalità e nei tempi che decideremo". In cantiere anche una nuova legge sul web. Mai cedere ai ricatti, l'indicazione di Obama. Che ha ricordato il caso della maratona di Boston del 2013: si svolse nonostante l'attacco terroristico. Il cambiamento a Cuba. Certo, il paese di Fidel Castro è ancora "un regime che reprime il suo popolo". E "le preoccupazioni degli attivisti per i diritti umani vanno comprese". Ma si tratta di un'opportunità "per cambiare". E Obama - che non si aspetta che tutto "accada in una notte" - invita tutto il sistema politico americano a muoversi in questa direzione. Sbloccare l'embargo. Anche se ammette: "Una visita a Cuba non è all'ordine del giorno". Poi rivela quasi un desiderio: "Vedremo come si svilupperanno le cose. Ma sono ancora abbastanza giovane, e immagino che ad un certo punto della mia vita potrò visitare Cuba e intrattenermi con la gente cubana". L'uscita dalla crisi. "Avevo detto che il 2014 sarebbe stato l'anno dell'azione. E in quest'anno l'America ha fatto grandi passi in avanti, soprattutto sul fronte dell'economia e dell'occupazione. Ma anche sul fronte delle crisi internazionali, dell'ambiente e del sistema giudiziario". Gli impegni per il prossimo anno sono l'aumentare dei salari e - nonostante un congresso "repubblicano" - una riforma del sistema fiscale nella direzione dell'equità sociale. l "top della forma". Poi la nota personale. Obama afferma: "Come presidente sono al top della forma, sono curioso su che cosa accadrà il prossimo anno e non mi fermerò nel cercare di rendere la vita migliore ai cittadini americani" Da “La repubblica.it”, 19 dicembre 2014 I paesi più rispettosi della legge non sono quelli con le carceri più piene, ma quelli con il minor tasso di criminalità. La legge, compresa quella sulla censura, sogna una cosa. Sogna che la ronda quotidiana di identificazione e punizione dei malfattori scomparirà, che la legge e le sue regole saranno così profondamente inscritte nei cittadini che gli individui si reprimeranno da soli. La censura guarda con ansia al giorno in cui gli scrittori si censureranno da soli e i censori potranno tornarsene a casa. È per questo che l’espulsione fìsica del censore, vomitato come si vomita un demonio, ha assunto un certo valore simbolico per lo scrittore di ascendenza romantica: rappresenta il rifiuto del sogno della ragione, del sogno di una società retta da leggi fondate sulla ragione, leggi cui si obbedisce in quanto sono ragionevoli. La scrittura non fiorisce sotto la censura. Questo non significa che Pedino del censore, o la figura del censore interiorizzata, sia la sola o anche soltanto la principale pressione subita dallo scrittore: ci sono forme di repressione ereditate, acquisite, o auto-imposte che possono essere sentite ancora più pesantemente. Ci possono essere perfino situazioni in cui la censura esterna stimola lo scrittore in modo interessante o ne scatena la creatività. Ma le astuzie esopiche prodotte dalla censura in genere sono tutt'al più ingegnose, mentre gli ostacoli che lo scrittore è capace di trovare m se stesso sono già abbastanza per non andarsene a cercare altri. J. M. Coetzee, Pornografia e censura, Roma 1996, p. 21 TRACCIA 2: Dieta vegana, più salute o più rischi? ARTICOLO DI GIORNALE Un giorno di dieta vegana a settimana: così italiani possono salvare 12mln di animali ROMA - Rinunciare a mangiare carne e pesce, ma anche latte e latticini, uova e miele, non è facile per chi non è vegano o vegetariano. Ma anche chi non riesce a rinunciare a determinati alimenti e ama la natura, può, sacrificando per un solo giorno a settimana i piaceri della tavola, salvare milioni di animali. Stando ai calcoli della Lav, che proprio per questi motivi ha lanciato il Mercoledì Veg, agli italiani basta un solo giorno da vegano a settimana per risparmiare energia, acqua e salvare foreste e animali: per un anno, si risparmierebbe la vita di 12 milioni di animali, pesci esclusi. Numeri importanti. Mille persone che per un anno adottano una dieta vegana, per un giorno a settimana, salvano la vita a 5.000 polli o 5.400 conigli o 52mila platesse. Rinunciando a una bistecca da 500 grammi una volta a settimana, sempre per un anno, si salvano 910 metri quadrati di foresta, si risparmiano 390 chili di cereali, 403.000 litri d'acqua, 936 chili di Co2. Un giorno "veg" a settimana, moltiplicato per tutti gli italiani, risparmierebbe l'equivalente in emissioni di Co2 prodotte da 1 miliardo e 600 milioni di chilometri percorsi con un Suv. Una sola persona che sceglie di mangiare 'veg' un giorno a settimana per un anno, può risparmiare l'equivalente del consumo di una lampadina accesa ininterrottamente per 277 giorni, il corrispettivo di 32 docce per pasto. Sempre secondo la Lav, il numero di vegetariani e vegani in Europa e in Italia è in crescita esponenziale: in Italia sono censiti più di 9 milioni di vegetariani, all'interno dei quali ci sono diverse centinaia di migliaia di persone vegane. Attenzione in crescita. Una crescita evidente anche all'interno di supermercati e ristoranti, dove sono sempre più presenti prodotti per vegani e vegetariani, e anche nell'apertura di negozi 'animal-free', dalle pasticcerie alle farmacie. Segno di una crescente attenzione nei confronti della salute e dell'ambiente: la produzione di proteine animali è la terza causa di inquinamento del pianeta e ogni anno il 64% dell'ammoniaca prodotta a livello planetario deriva dalla produzione zootecnica. La Repubblica 19 dicembre 2014 Non mangiamo animali. Per quali motivi? Perché si decide di diventare vegetariani, cioe' non mangiare piu' animali? Le spinte a questa scelta possono variare da una persona all'altra, ma alla base vi è la stessa motivazione: la volonta' di non uccidere, non far soffrire, gli animali, esseri sensibili, che come noi possono provare sentimenti, sensazioni, emozioni, positive e negative. Come impareremo nel "passo" successivo - quello dedicato alla scoperta di cosa si nasconde dietro la produzione di latte e uova - è esattamente la stessa motivazione quella che spinge a completare la nostra scelta etica, non fermandoci a quella latto-ovo-vegetariana, ma arrivando a quella vegan. E' un argomento poco piacevole di cui discutere, questo, e a cui non pensiamo mai, perche' noi non li vediamo soffrire, questi animali, e non li vediamo morire. La loro sofferenza e la loro morte avvengono in luoghi nascosti, ma... nessuno puo' razionalmente pensare che per avere una bistecca nel piatto non sia stato prima necessario tenere prigioniero in condizioni pietose un animale e poi ucciderlo. La carne non cresce sugli alberi. Proviene sempre da un animale ucciso. Per evitare questa enorme quantità di sofferenza e morte, la soluzione è semplice: smettere di mangiare animali. In questa pagina offriamo varie riflessioni e approfondimenti su questo tema, vale a dire su quello che gli animali devono subire per la produzione di "carne" e "pesce" e su come sia dunque necessario e giusto smettere di consumare tali prodotti. Veganfacile.it La dieta vegetariana fa male alla salute: rischio ansia, depressione e tumore. La ricerca su PLos One La dieta vegetariana fa male alla salute. Un contrordine che arriva direttamente dallo uno studio condotto nell’ Università Medica di Graz, in Austria, pubblicato dalla rivista PLos One. Secondo i ricercatori, infatti, coloro che eliminano la carne dal proprio regime alimentare hanno il 50% di possibilità in più di ammalarsi di cancro o soffrire un infarto, e non solo. I vegetariani hanno il doppio delle probabilità di soffrire di allergie e sono anche più esposte alla depressione e all’ansia. Il problema non starebbe nel fatto che frutta e vegetali sono dannosi, ma nella dieta sbilanciata. Infatti anche i grassi animali, assunti in dosi ragionevoli, hanno una missione positiva da compiere per il nostro corpo. Pur riconoscendo che i vegetariani hanno un body mass index inferiore e abitudini migliori (ad esempio, in genere fanno più attività fisica, bevono meno alcool e non fumano) la ricerca, intitolata Austrian Health Interview Survey, si contrappone nettamente a quello che i Centers for Disease Control and Prevention vanno ripetendo da anni e cioè che le diete ricche di vegetali e frutta riducono il rischio del cancro e di altre malattie croniche in tutti i gruppi demografici. A onor del vero, tuttavia, lo studio dell'Università di Graz non sarebbe totalmente in controtendenza, ma non farebbe altro che confermare che un regime alimentare bilanciato è l'unica via possibile per il benessere fisico. www.huffingtonpost.it 4 aprile 2014 www.corriere.it 3 novembre 2014
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