ISTITUTO TECNICO AGRARIO “O. Munerati” C.F. 80004570299 Via Cappello,10 45100 S. Apollinare-RO Tel. 0425 492404 Dir. 0425 499000 Fax. 0425 492583 [email protected] [email protected] e-mail: ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI “A. Bernini” Corso del Popolo, 274 45100 Rovigo Tel. 0425 25801 Fax 0425 422256 e-mail: [email protected] [email protected] web: www.agrariorovigo.it web: www.itsgberninirovigo.it DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE V C - progetto 5 a.s. 2013/2014 1/57 CONSIGLIO DI CLASSE 5^C Progetto 5 a.s.2013/2014 Coordinatore Prof. Claudio Pigato Materia Docente Religione Prof. Mauro Prando Italiano-Storia Prof.ssa Maria Ines Bregolin Inglese Prof.ssa Alessandra Cattozzo Diritto Prof.ssa Alessia Prearo Matematica Prof.ssa Maria Loretta Zamberlan Estimo Prof.ssa Maria Rosa Brigo Disegno e progettazione Prof. Umberto Chiozzi Topografia e fotogrammetria Prof. Claudio Pigato Costruzioni Prof. Lucio Tomasi Impianti Prof. Fabio Brighenti Educazione fisica Prof. Angelo Pietro Rossi IL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof.ssa Maria Grazia Faganello Indice degli allegati Nodi multidisciplinari proposti ………..… 9 Simulazione delle prove scritte e griglie di valutazione proposte dal C.d.c. ………..… 13 Griglia di valutazione del colloquio proposta dal C.d.c. ………..… 27 ALLEGATI A ………..… ………..… ………..… ………..… ………..… ………..… ………..… ………..… ………..… ………..… ………..… 29 32 37 40 42 45 47 49 52 54 56 - Religione - Italiano e storia - Inglese - Matematica - Estimo - Diritto - Impianti - Topografia - Disegno e progettazione - Costruzioni - Educazione fisica 2/57 PRESENTAZIONE DELLA CLASSE V C La classe V C è composta da 24 allievi, 18 maschi e 6 femmine. Nell’ultimo anno scolastico si sono aggiunti quattro allievi ripetenti e un allievo proveniente da altra scuola. Nel complesso la classe è abbastanza compatta ed omogenea. Alla data della stesura del presente documento tutti gli alunni frequentano regolarmente le lezioni. La classe ha potuto contare, nell'arco del triennio, sulla continuità didattica solo per gli insegnamenti di Inglese (Prof.ssa Cattozzo) e Topografia (Prof. Pigato); in tutte le altre discipline si sono verificati avvicendamenti come risulta dal seguente prospetto: Materia Religione Italiano Storia Matematica Diritto Estimo Disegno e progettazione Costruzioni Impianti Educazione fisica Classe 3^ Mason Oscar Rizzieri Adele Rizzieri Adele Rossato M. Cristina Altafini Sofia Viaro Alessandra Francato Fabrizio Chiozzi Umberto Novaco Giampaolo Sacchetto Vanni Classe 4^ Mason Oscar Bregolin Maria Ines Bregolin Maria Ines Rossato M. Cristina Altafini Sofia Brigo Maria Rosa Lavezzi Gianni Lavezzi Gianni Andrea Callegari Angelo Rossi Classe5^ Prando Mauro Bregolin Maria Ines Bregolin Maria Ines Zamberlan M. Loretta Prearo Alessia Brigo Maria Rosa Chiozzi Umberto Tomasi Lucio Fabio Brighenti Angelo Rossi SITUAZIONE DI PARTENZA Come emerge dalla presentazione precedente, la classe ha avuto un percorso piuttosto variabile nel corso degli anni, sia per i frequenti cambiamenti nell'aggregazione fra alunni, sia per la scarsa continuità didattica. Gli insegnanti che non hanno potuto disporre della continuità didattica hanno dovuto rafforzare i loro insegnamenti con interventi mirati al conseguimento di livelli di partenza omogenei. Tutto questo si ritiene essere significativo per evidenziare il non completo raggiungimento dei vari obiettivi trasversali e disciplinari programmati. Complessivamente, a fronte di queste difficoltà incontrate in itinere, è auspicabile considerare che a conclusione di un programma di lavoro unitario e compatto fra tutti i docenti di questo consiglio di classe, i risultati ottenuti in termini di relazioni interpersonali possano considerarsi più che soddisfacenti soprattutto per la buona disponibilità al dialogo educativo per la maggioranza degli allievi. 3/57 COMPETENZE EDUCATIVE - DIDATTICHE TRASVERSALI Tenendo conto delle caratteristiche della classe, degli obiettivi generali stabiliti nel POF ed avendo presente il profilo dello studente alla fine del percorso scolastico, il Consiglio della Classe ha formulato le seguenti competenze educative - didattiche trasversali: Competenze educative Descrittori di competenza educativa 1. Assumere un atteggiamento positivo nei - Pone domande significative originate dai contenuti disciplinari. confronti dell’attività scolastica vissuta come - Coglie la connessione tra sapere scolastico e le proprie esperienze. percorso. - Rispetta le consegne. 2. Rafforzare il rispetto delle consegne acquisendo - Formula proposte. autonomia di lavoro e di giudizio. - Porta puntualmente a compimento gli impegni assunti. - Esprime opinioni motivate. - Ascolta gli altri e sa gestire le proprie reazioni emotive. 3. Potenziare la consapevolezza di essere parte - Presenta le sue idee in modo chiaro e pertinente. integrante del gruppo classe e di una comunità di - Riconosce l’efficacia della pluralità dei contenuti. istituto, esercitando autodisciplina nella - Assume iniziative e responsabilità. partecipazione delle attività comuni. - Si informa sulle attività di Istituto. - Offre la propria partecipazione - Svolge il proprio ruolo nei vari momenti dell’attività scolastica. - Chiarisce e giustifica il senso delle proprie azioni. 4. Sviluppare la propria personalità come - Fissa i propri obiettivi e si impegna a realizzarli. processo di maturazione dell’identità e della - Usa abilità personali anche a vantaggio degli altri. progettualità individuale - Stabilisce un rapporto positivo con il proprio corpo e agisce per un sano sviluppo fisico. Competenze didattiche trasversali 1. Ampliare e consolidare le competenze linguistiche, potenziando l’uso dei linguaggi delle discipline e della lingua straniera. 2. Conoscere i contenuti specifici di ogni disciplina. 3. Potenziare il metodo di studio e di lavoro rendendolo autonomo, sistematico, ed efficace 4. Sviluppare le capacità logiche di analisi e sintesi 5. Sviluppare le capacità logiche di valutazione e critica. 6. Acquisire consapevolezza del proprio processo di apprendimento, sviluppando capacità di autovalutazione. Descrittori di competenza didattica - Comprende l’importanza dello strumento linguistico. - Comprende e utilizza i lessici specifici delle aree disciplinari. - Acquisisce termini sempre più pertinenti e vari. - Comprende la molteplicità delle situazioni comunicative. - Utilizza registri differenziati. - Conosce i contenuti fondamentali delle vari discipline - Comprende la necessità di non accumulare lacune per non pregiudicare il proseguimento degli studi. - Ha consapevolezza dell’argomento da studiare. - Identifica le varie fonti da cui trarre le conoscenze. - Utilizza gli strumenti, acquisisce, memorizza dati, concetti, procedure. - Ordina sequenzialmente quanto appreso. - Confronta e approfondisce, fondando le nuove conoscenze su quanto già appreso. - Riconosce la struttura e le parti di ogni situazione conoscitiva e ne individua gli aspetti essenziali, cogliendone il significato. - Riconosce analogie ed effettua opportuni collegamenti. - Riconosce i problemi e li formula in modo corretto. - Formula ipotesi ed elabora semplici modelli di ragionamento. - Applica le conoscenze acquisite in situazioni nuove e, almeno in parte, complesse. - Riconosce le tappe del proprio percorso di crescita - Sa collocare i propri risultati in relazione agli obiettivi definiti. 4/57 CRITERI METODOLOGICI E STRATEGIE COMUNI I docenti, pur riconoscendo che la specificità delle singole discipline rende inevitabile la diversità dei metodi, hanno concordato i seguenti criteri e strategie: - favorire in classe l’attenzione e la concentrazione degli studenti; essere chiari ed esaurienti nelle spiegazioni, ma senza rinunciare a problematizzare e a ricercare l’interazione con gli allievi; privilegiare il lavoro sui testi da cui far emergere concetti e contenuti, solo in una seconda fase guidare gli studenti ad organizzare le nozioni in un quadro sistematico; modulare l’impegno di studio e di applicazione richiesto agli studenti nell’ambito di ciascuna disciplina in modo compatibile con le esigenze di tutte le altre; esplicitare il percorso da svolgere nell’ambito di ciascuna disciplina, indicando obiettivi, metodi e criteri di valutazione. METODOLOGIA DI INSEGNAMENTO Si sono alternate nel corso dell’attività scolastica le seguenti metodologie: Lezione frontale Lezione dialogata e partecipata Lavori di gruppo (anche piccoli di due alunni) Lezione di laboratorio Lezione in situazioni pratiche Lezione in altro contesto rispetto all’aula o all’edificio scolastico Lezione con uso di audiovisivi STRUMENTI DIDATTICI UTILIZZATI Libri di testo in adozione Sussidi audiovisivi Sussidi informatici Attrezzature di laboratorio Attrezzature ed impianti sportivi Visite guidate – viaggi d’istruzione Appunti elaborati dall’insegnante Schemi riassuntivi – scalette – mappe concettuali Manuali e riviste Interventi da parte di esterni VERIFICA E VALUTAZIONE Il Consiglio di Classe si è trovato concorde sul valore formativo della verifica che serve ad orientare lo studente verso l’autovalutazione e diventa conferma e rinforzo dell’apprendimento stesso; all’insegnante fornisce una serie di informazioni utili alla progettazione di ulteriori interventi o a modificare alcune parti della programmazione. Essa si è basata su prove di verifica, diversamente strutturate per tipologia e difficoltà (prove scritte aperte e/o strutturate o semistrutturate, in numero di due/tre per quadrimestre; prove orali: colloqui o test 5/57 variamente strutturati, almeno due per quadrimestre) sempre congruenti al tipo di lavoro effettivamente svolto, rispondenti all’obiettivo di competenza o abilità che si intende valutare. I criteri di misurazione delle prove (tipo di griglie, definizione della soglia di sufficienza) sono stati comunicati agli studenti (le griglie sono allegate in appendice). I compiti, corretti e valutati, utilizzando tutta la scala dei voti decimali e tenendo conto che il 3 è già indicativo di insufficienza grave, sono stati restituiti in tempo ragionevole (massimo 15 gg.) e comunque prima della verifica successiva, anche per consentire all’alunno di migliorare le strategie di studio. La comunicazione alle famiglie è avvenuta tramite libretto personale dell’alunno, inoltre sono state inviate informazioni interquadrimestrali alle famiglie degli alunni in difficoltà. Il Collegio dei Docenti e il C.d.C. nell’ambito della valutazione, hanno individuato e inserito nel Pof una Scala di livelli comune a tutte le discipline, che traduce le misurazioni delle prove di verifica. Si è ritenuto inoltre fondamentale, ai fini del raggiungimento dell’autonomia personale, guidare ed abituare gli alunni all’autovalutazione. Nella valutazione globale dell’alunno, inoltre, sono stati considerati i seguenti criteri: Interesse: motivazione, cioè disponibilità dell’alunno all’ascolto - disponibilità ad apprendere Partecipazione: capacità di interagire con i compagni ed i docenti nel processo di apprendimento Impegno: impiego di energie e risorse spesi per migliorare il proprio rendimento Metodo di studio e di lavoro: impiego adeguatamente autonomo e responsabile delle tecniche di studio e delle strategie di apprendimento Progressione nell’apprendimento: miglioramenti ottenuti rispetto alla situazione di partenza e/o raggiungimento dei livelli minimi previsti ATTIVITÀ INTEGRATIVE Si sono svolte varie attività finalizzate ad arricchire l’offerta formativa rivolta agli alunni e che il C.d.C. ha progettato, in sintonia con il Pof, tenendo conto di quanto programmato a livello di C.D. e Dipartimentale. Si è trattato di modalità diverse di “fare scuola” che hanno permesso agli alunni di interagire attivamente con il territorio. Per l’anno scolastico in corso sono state effettuate le seguenti attività: VIAGGIO DI ISTRUZIONE: - Dal 24 al 29/03 Viaggio di istruzione a Berlino. CONFERENZE: - 27/01: “Giorno della Memoria” delegazione studenti presso Provincia di Rovigo. - 10/02: “Giorno del Ricordo” delegazione studenti presso Provincia di Rovigo. - 22/03: “Gli esiti bellici e il nuovo assetto italiano ed europeo” prof. L. Costato – Università di Ferrara - 16/04: “Educare i cittadini: la lezione di Matteotti” dott. C. Luciano – Archivio di Stato - 23/05: Progetto per scuole tecniche ULSS 18– cantiere sicuro 6/57 VISITE GUIDATE: - 28/03 Mostra “L’ossessione nordica” presso Palazzo Roverella - IGM di Firenze. - Casa Clima a Padova. - Mostra “A lezione di terremoti”. In questo ambito alcuni allievi hanno svolto anche servizio guida durante il periodo della mostra. TEATRO E ALTRE ATTIVITÀ: - 19/12 Lezione – Spettacolo: “Emilio Gallina: eroe invisibile” Compagnia Arteven - 09/04 Spettacolo: “Pop Economix Live Show”. - 30/04 Lezione – Spettacolo: “ La Grande Guerra” Compagnia Arteven - I giochi di Archimede (solo per alcuni alunni). - Visita presso Agenzia del Territorio (solo un gruppo di alunni) - Attività di orientamento in uscita, con visite al CUR, Job Orienta di Verona, incontri, ecc. ATTIVITÀ DI RECUPERO E SOSTEGNO Recupero curricolare effettuato in classe attraverso interventi mirati e individualizzati, attivati in itinere dal docente. Sportello didattico pomeridiano da effettuarsi in caso di richiesta motivata da parte degli alunni e ritenuta opportuna dai docenti. Breve corso di 5 h di AutoCAD per gli allievi che non hanno mai utilizzato tale strumento. RISPOSTA DELLA CLASSE Rispetto agli obiettivi concordati dal consiglio di classe e a quanto prefissato da ogni piano di lavoro di ciascun docente, si può ritenere che la classe ha risposto in modo sufficientemente adeguato a quanto previsto dai vari indicatori riassunti nel prospetto precedente relativo agli obiettivi educativi e didattici trasversali. In generale si è riscontrato un interesse accettabile per quasi tutte le materie, anche se alcuni allievi hanno dimostrato poca puntualità nello studio quotidiano delle discipline. Pur tuttavia la maggior parte degli studenti ha raggiunto un sufficiente grado di preparazione per affrontare le prove d'esame, anche se persistono carenze di contenuti in alcune materie. Nella trattazione degli argomenti si è proceduto con un ritmo abbastanza regolare, compatibilmente con gli impegni in altre attività integrative, nonostante uno studio alterno e settoriale e la limitata puntualità nell'esecuzione dei lavori grafici, che hanno talvolta rallentato l'attività didattica. 7/57 L’evoluzione delle valutazioni generali date dai vari consigli di classe sono riportate nel seguente specchietto riepilogativo. DESCRITTORI VALUTAZIONI C.d.C. del 8/10 C.d.C. del 12/11 C.d.C. del 31/03 Comportamento corretto non sempre corretto non sempre corretto Impegno rispetto ai doveri scolastici adeguato adeguato deve essere sollecitato Interesse verso le discipline adeguato settoriale settoriale Partecipazione al dialogo educativo adeguata vivace, ma non sempre propositiva vivace, ma non sempre propositiva Metodo di lavoro e di studio non sempre organizzato non sempre organizzato non sempre organizzato Frequenza alle lezioni regolare regolare regolare Livello di apprendimento dal 2° c.d.c. sufficiente sufficiente Durante la fase finale dell’anno scolastico il Consiglio di classe ha programmato le simulazioni delle prove scritte d’esame, come dal seguente calendario: 07/05/2014: simulazione prima prova scritta, durata 5,5 ore; 08/04/2014: simulazione seconda prova scritta, durata 5,5 ore; 17/05/2014: seconda simulazione della seconda prova scritta, durata 5 ore 14/04/2014: simulazione terza prova scritta, tip. A (Inglese, Topografia, Diritto, Costruzioni); 29/04/2014: simulazione terza prova scritta, tip. B (Inglese, Topografia, Diritto, Costruzioni). I testi delle prove assegnate e le relative griglie di valutazione sono allegati al presente documento. Il C.d.c. propone la correzione delle prove scritte secondo le seguenti aree disciplinari: italiano, diritto e inglese per la prima prova; estimo, topografia e costruzioni per la seconda prova. Per i candidati privatisti le aree disciplinari proposte sono le seguenti: italiano, diritto ed educazione fisica per la prima prova; estimo, topografia e costruzioni per la seconda prova. Per quanto riguarda la terza prova si sono riscontrati risultati complessivamente equivalenti, se pur con una media di voti di poco superiore nella tipologia A. 8/57 Allegato Nodi multidisciplinari proposti QUINTA SEZIONE C AREA TECNICA (1) TITOLO DEL PERCORSO MATERIE COINVOLTE La progettazione edilizia: aspetti tecnico progettuali, urbanistici e normativi. Estimo Disegno e progettazione Topografia Matematica ed informatica Motivazione della scelta del percorso La preparazione specifica del diplomato geometra si basa prevalentemente sul possesso: - di capacità grafico progettuali relative ai settori della progettazione edilizia di fabbricati e alla struttura portante; - a concrete conoscenze inerenti la concessione edilizia; - alla valutazione dell’area e dell’opera stessa; - al calcolo della superficie del lotto. MATERIA CONTENUTI Estimo - La valutazione dell’area edificabile. Analisi di mercato delle aree edificabili. Determinazione del più probabile trasformazione. Disegno e progettazione - Tipologie edilizie Formazione e contenuti del P.R.G. Standard edilizi ed urbanistici Topografia - Calcolo delle superfici. Divisione dei terreni. Spianamenti - studi di funzioni, massimi e minimi integrali Matematica ed informatica 9/57 valore di AREA TECNICA (2) TITOLO DEL PERCORSO Il progetto stradale MATERIE COINVOLTE Topografia Elementi di diritto Estimo Costruzioni Matematica Motivazione della scelta del percorso La preparazione specifica del diplomato geometra si basa sul possesso di capacità grafico progettuali, tra queste rientrano quelle relative all’ambito topografico. La trasformazione del territorio passa attraverso a considerazioni tecnico progettuali e amministrative. MATERIA CONTENUTI Topografia - Studio di un breve tronco stradale, completo di tutti gli elaborati. Elementi di diritto - Procedimento di esproprio e di occupazione temporanea - Calcolo dell’indennità espropriativi per l’acquisizione delle aree Costruzioni - Verifiche statiche di un muro di sostegno per un terrapieno, in prossimità di un’area o slargo stradale Matematica - Studio di Brückner Clotoide Estimo AREA TECNICA (3) TITOLO DEL PERCORSO La progettazione di edifici collettivi MATERIE COINVOLTE Disegno e progettazione Topografia Estimo Costruzioni Matematica ed informatica Impianti Motivazione della scelta del percorso La preparazione specifica del diplomato geometra si basa sul possesso di capacità grafico progettuali relative al settore delle costruzioni edili di concrete conoscenze inerenti l’organizzazione e gestione del 10/57 territorio ; dovrà inoltre acquisire una formazione di base partecipando ad interventi sul territorio, sia in fase progettuale che esecutiva. MATERIA CONTENUTI Disegno e progettazione - Studio di diverse tipologie edilizie per edifici collettivi: alberghi, cinema, palestre, ecc. Topografia - Esecuzione dello spianamento del terreno, con calcolo movimento terra Estimo - Accatastamento relativo ad una tipologia prevista Costruzioni - Calcolo di alcuni elementi strutturali di una tipologia edilizia: fondazione continua, architrave, trave o pilastro Computo metrico della struttura stessa - Matematica ed informatica Impianti - Studio delle funzioni ( momento flettente) - derivate e integrali - complesso di distribuzione fluidi, impianto idrico-sanitario e di riscaldamento; calcolo dispersioni Legge 10 e DPR 412/93 (trasmittanza e verifiche di legge) AREA TECNICA (4) TITOLO DEL PERCORSO La successione ereditaria MATERIE COINVOLTE Diritto Estimo Topografia Motivazione della scelta del percorso La preparazione specifica del geometra si basa sulle conoscenze legislative del diritto e l’applicazione di queste in contesti reali quali le successioni. MATERIA CONTENUTI Diritto - La successione (in generale) Estimo - La valutazione dell’asse ereditario 11/57 Topografia - La divisione delle aree Frazionamenti e rettifica dei confini AREA TECNICA (5) TITOLO DEL PERCORSO calcolo dell’indennità di espropriazione per pubblica utilità MATERIE COINVOLTE Estimo Elementi di diritto Motivazione della scelta del percorso La preparazione specifica del diplomato geometra richiede la capacità di descrivere in maniera sufficientemente appropriata le diverse modalità di calcolo dell’indennità di esproprio. MATERIA CONTENUTI Estimo - Calcolo dell’indennità di esproprio per pubblica utilità Elementi di diritto - Aspetti legislativi dell’indennità di esproprio 12/57 SIMULAZIONE PROVA DI ITALIANO Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte. TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO Claudio Magris, dalla Prefazione di L’infinito viaggiare, Mondadori, Milano 2005. Non c’è viaggio senza che si attraversino frontiere – politiche, linguistiche, sociali, culturali, psicologiche, anche quelle invisibili che separano un quartiere da un altro nella stessa città, quelle tra le persone, quelle tortuose che nei nostri inferi sbarrano la strada a noi stessi. Oltrepassare frontiere; anche amarle – in quanto definiscono una realtà, un’individualità, le danno forma, salvandola così dall’indistinto – ma senza idolatrarle, senza farne idoli che esigono sacrifici di sangue. Saperle flessibili, provvisorie e periture, come un corpo umano, e perciò degne di essere amate; mortali, nel senso di soggette alla morte, come i viaggiatori, non occasione e causa di morte, come lo sono state e lo sono tante volte. Viaggiare non vuol dire soltanto andare dall’altra parte della frontiera, ma anche scoprire di essere sempre pure dall’altra parte. In Verde acqua Marisa Madieri, ripercorrendo la storia dell’esodo degli italiani da Fiume dopo la Seconda guerra mondiale, nel momento della riscossa slava che li costringe ad andarsene, scopre le origini in parte anche slave della sua famiglia in quel momento vessata dagli slavi in quanto italiana, scopre cioè di appartenere anche a quel mondo da cui si sentiva minacciata, che è, almeno parzialmente, pure il suo. Quando ero un bambino e andavo a passeggiare sul Carso, a Trieste, la frontiera che vedevo, vicinissima, era invalicabile, – almeno sino alla rottura fra Tito e Stalin e alla normalizzazione dei rapporti fra Italia e Jugoslavia – perché era la Cortina di Ferro, che divideva il mondo in due. Dietro quella frontiera c’erano insieme l’ignoto e il noto. L’ignoto, perché là cominciava l’inaccessibile, sconosciuto, minaccioso impero di Stalin, il mondo dell’Est, così spesso ignorato, temuto e disprezzato. Il noto, perché quelle terre, annesse dalla Jugoslavia alla fine della guerra, avevano fatto parte dell’Italia; ci ero stato più volte, erano un elemento della mia esistenza. Una stessa realtà era insieme misteriosa e familiare; quando ci sono tornato per la prima volta, è stato contemporaneamente un viaggio nel noto e nell’ignoto. Ogni viaggio implica, più o meno, una consimile esperienza: qualcuno o qualcosa che sembrava vicino e ben conosciuto si rivela straniero e indecifrabile, oppure un individuo, un paesaggio, una cultura che ritenevamo diversi e alieni si mostrano affini e parenti. Alle genti di una riva quelle della riva opposta sembrano spesso barbare, pericolose e piene di pregiudizi nei confronti di chi vive sull’altra sponda. Ma se ci si mette a girare su e giù per un ponte, mescolandosi alle persone che vi transitano e andando da una riva all’altra fino a non sapere più bene da quale parte o in quale paese si sia, si ritrova la benevolenza per se stessi e il piacere del mondo. Claudio Magris è nato a Trieste nel 1939. Saggista, studioso della cultura mitteleuropea e della letteratura del “mito asburgico”, è anche autore di testi narrativi e teatrali. 1. Comprensione del testo Dopo un’attenta lettura, riassumi il contenuto del testo, rispettando le sequenze principali. 2. Analisi del testo 2.1. Soffermati sugli aspetti formali (lingua, lessico, costruzione sintattica, ecc.) del testo e spiegane le caratteristiche. 2.2. Soffermati sull’idea di frontiera espressa nel testo e spiegala. 2.3. Soffermati sull’idea di viaggio espressa nel testo e danne un’interpretazione. 2.4. Spiega e commenta l’espressione “si ritrova la benevolenza per se stessi e il piacere del mondo”. 3. Interpretazione complessiva e approfondimenti 3.1. Esponi le tue osservazioni in un commento di sufficiente ampiezza, dando un’interpretazione complessiva del testo proposto, facendo riferimento a testi di altri autori del Novecento e alle tue conoscenze ed esperienze personali. TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» interpreta e confronta i documenti forniti e svolgi su questa base la tua trattazione, argomentandola e approfondendola anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze 13/57 di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e suddividilo in paragrafi, ipotizzane inoltre una destinazione editoriale: rivista specialistica, rivista divulgativa, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», individua nei documenti uno o più elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo pezzo, approfondendolo con conoscenze e valutazioni personali. Indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato: quotidiano, settimanale, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro. Per attualizzare l’argomento puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali: mostre, anniversari, ricorrenze, convegni o eventi di rilievo. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo e non scriverne meno di tre. 1. AMBITO ARTISTICO – LETTERARIO ARGOMENTO: Individuo e società di massa. DOCUMENTI Lascia o raddoppia?, 28 marzo 1956 Renato GUTTUSO, Calciatori, 1965 Andy W ARHOL, Marilyn Monroe, 1967 «Nessun centralismo fascista è riuscito a fare ciò che ha fatto il centralismo della civiltà dei consumi. Il fascismo proponeva un modello, reazionario e monumentale, che però restava lettera morta. Le varie culture particolari (contadine, sottoproletarie, operaie) continuavano imperturbabili a uniformarsi ai loro antichi modelli: la repressione si limitava ad ottenere la loro adesione a parole. Oggi, al contrario, l’adesione ai modelli imposti dal Centro, è totale e incondizionata. I modelli culturali reali sono rinnegati. L’abiura è compiuta. Si può dunque affermare che la “tolleranza” della ideologia edonistica voluta dal nuovo potere, è la peggiore delle repressioni della storia umana. Come si è potuta esercitare tale repressione? Attraverso due rivoluzioni, interne all’organizzazione borghese: la rivoluzione delle infrastrutture e la rivoluzione del sistema d’informazioni. Le strade, la motorizzazione ecc. hanno ormai strettamente unito la periferia al Centro, abolendo ogni distanza materiale. Ma la rivoluzione del sistema d’informazioni è stata ancora più radicale e decisiva. Per mezzo della televisione, il Centro ha assimilato a sé l’intero paese, che era così storicamente differenziato e ricco di culture originali. Ha cominciato un’opera di omologazione distruttrice di ogni autenticità e concretezza. Ha imposto cioè – come dicevo – i suoi modelli: che sono i modelli voluti dalla nuova industrializzazione, la quale non si accontenta più di un “uomo che consuma”, ma pretende che non siano concepibili altre ideologie che quella del consumo. Un edonismo neolaico ciecamente dimentico di ogni valore umanistico e ciecamente estraneo alle scienze umane.» Pier Paolo PASOLINI, 9 dicembre 1973. Acculturazione e acculturazione, in Scritti corsari, Garzanti, Milano 1975 «La mattina del 15 luglio 1927 ero rimasto a casa, non ero andato come al solito all’Istituto di Chimica nella Währingerstrasse. Nel caffé di Ober-Sankt-Veit mi misi a leggere i giornali del mattino. Sento ancora l’indignazione che mi travolse quando presi in mano la “Reichspost” e lessi un titolo a caratteri cubitali: “Una giusta sentenza”. Nel Burgenland c’era stata una sparatoria, alcuni operai erano rimasti uccisi. Il tribunale aveva assolto gli assassini. L’organo di stampa del partito al governo dichiarava, o meglio strombazzava, che con quella assoluzione era stata emessa una “giusta sentenza”. Più che l’assoluzione in quanto tale, fu proprio questo oltraggio a ogni sentimento di giustizia che esasperò enormemente gli operai viennesi. Da tutte le zone della città i lavoratori sfilarono, in cortei compatti, fino al Palazzo di Giustizia, che già per il nome incarnava ai loro occhi l’ingiustizia in sé. La reazione fu assolutamente spontanea, me ne accorsi più che mai dai miei sentimenti. Inforcai la bicicletta, volai in città e mi unii a uno di questi cortei. Gli operai di Vienna, che normalmente erano disciplinati, avevano fiducia nei loro capi del partito socialdemocratico e si dichiaravano soddisfatti del modo esemplare in cui essi amministravano il Comune di Vienna, agirono in quel giorno senza consultare i loro capi. Quando appiccarono il fuoco al Palazzo di Giustizia, il borgomastro Seitz, su un automezzo dei pompieri, cercò di tagliar loro la strada alzando la mano destra. Fu un gesto assolutamente inefficace: il Palazzo di Giustizia andò in fiamme. La polizia ebbe l’ordine di sparare, i morti furono novanta. Sono passati cinquantatré anni, eppure sento ancora nelle ossa la febbre di quel giorno. È la cosa più vicina a una rivoluzione che io abbia mai vissuto sulla mia pelle. […] Quel giorno tremendo, di luce abbagliante, lasciò in me la vera immagine della massa, la massa che riempie il nostro secolo. […] Quel giorno era stato dominato dal tremendo fragore delle urla, urla di sdegno. Erano urla micidiali, alle urla rispondevano gli spari, e le urla diventavano più forti ogni 14/57 volta che le persone colpite crollavano al suolo. […] Non molto tempo dopo, le urla si trasferirono nelle vicinanze della Hagenberggasse. A meno di un quarto d’ora di strada dalla mia camera, a Hütteldorf, dall’altra parte della valle, si trovava il campo sportivo del Rapid, sul quale si giocavano le partite di calcio. Nei giorni di festa vi accorreva una gran folla, che non si lasciava sfuggire una sola partita di quella celebre squadra. Io non ci avevo mai badato gran che; il calcio non mi interessava. Ma una delle domeniche dopo il 15 luglio, era un giorno altrettanto afoso, mentre stavo aspettando visite e tenevo aperta la finestra, sentii, all’improvviso, le grida della massa. Pensai che fossero urla di sdegno; l’esperienza di quel giorno terribile era ancora a tal punto radicata in me che per un attimo rimasi sgomento e cercai con lo sguardo il fuoco da cui quell’esperienza era stata illuminata. Ma il fuoco non c’era, sotto il sole brillava la cupola dorata della chiesa dello Steinhof. Tornai in me e mi misi a riflettere: quelle urla dovevano venire dal campo sportivo. […] Le urla di trionfo erano state causate da un goal, e venivano dalla parte dei vincitori. Si sentì anche, e suonò ben diverso, un grido di delusione. Dalla mia finestra non potevo vedere nulla, me l’impedivano alberi e case, la distanza era troppa, ma sentivo la massa, essa sola, come se tutto si svolgesse a pochi passi da me. Non potevo sapere da quale parte venissero le grida. Non sapevo quali erano le squadre in campo, i loro nomi non li avevo notati e neanche cercai di appurarli. Evitai perfino di leggere la cronaca sportiva sul giornale e, nella settimana che seguì, non mi lasciai coinvolgere in discorsi sull’argomento. Ma durante i sei anni che trascorsi in quella stanza, non persi occasione di ascoltare quei suoni. Vedevo la folla affluire laggiù, alla stazione della ferrovia urbana. […] Non mi è facile descrivere la tensione con cui seguivo da lontano la partita invisibile. Non ero parte in causa perché le parti neanche le conoscevo. Erano due masse, questo era tutto ciò che sapevo, due masse ugualmente eccitabili, che parlavano la medesima lingua.» Elias CANETTI, Il frutto del fuoco. Storia di una vita (1921-1931), Adelphi, Milano 2007 [ed. originale tedesca 1980] «L’uso politico delle tecniche e dei media pone in discussione le tradizioni dell’umanesimo europeo con i suoi valori di dignità e libertà (ristretti, certo, finora, alle élite), minacciando di introdurre nuove forme di pianificato assoggettamento gregario. Esiste cioè il rischio di creare uomini e donne d’allevamento, procurando loro la soddisfazione, in termini soprattutto quantitativi, di bisogni primari e secondari cui per millenni la maggior parte dell’umanità non aveva avuto pieno e garantito accesso (cibo, sesso, divertimento). L’acclimatazione a questo sistema di potere e di cultura si paga però con l’anestetizzazione e la banalizzazione dell’esperienza, anche a causa dell’inflazione dei desideri così scatenata e del corrispondente bisogno di gestire le inevitabili frustrazioni. Nello stesso tempo, se esercitato in forme non oligarchiche, lo stesso uso delle tecniche e dei media spalanca enormi potenzialità, consente a tutti di scaricare le fatiche più pesanti e ripetitive sulle macchine, di uscire dalla morsa dei condizionamenti sociali, di far fruttare l’eredità culturale delle generazioni precedenti (che cambia molto più rapidamente di quella biologica), di disancorarsi da ruoli fissi, di acquisire consapevolezza, cultura e informazione su scala mondiale e di conseguire una più duratura soddisfazione.» Remo BODEI, Destini personali. L’età della colonizzazione delle coscienze, Feltrinelli, Milano 2002 1 Ora il chiarore si fa più diffuso. 2 Ancora chiusi gli ultimi ombrelloni. 3 Poi appare qualcuno che trascina 4 il suo gommone. 5 La venditrice d’erbe viene e affonda 6 sulla rena la sua mole, un groviglio 7 di vene varicose. È un monolito 8 diroccato dai picchi di Lunigiana. 9 10 11 12 13 14 15 16 Quando mi parla resto senza fiato, le sue parole sono la Verità. Ma tra poco sarà qui il cafarnao delle carni, dei gesti e delle barbe. Tutti i lemuri umani avranno al collo croci e catene. Quanta religione. E c’è chi s’era illuso di ripetere l’exploit di Crusoe! Eugenio MONTALE, Sulla spiaggia, da Diario del ’71 e del ’72, Mondadori, Milano 1973 2. AMBITO SOCIO – ECONOMICO ARGOMENTO: Stato, mercato e democrazia. DOCUMENTI «Il problema centrale del capitalismo fondato sulla libera impresa in una democrazia moderna è sempre stato quello di riuscire a bilanciare il ruolo del governo e quello del mercato. Ma, nonostante molta energia intellettuale sia stata spesa nel tentativo di definire il campo di manovra appropriato a ciascuno di essi, l’interazione fra i due rimane una fonte di fragilità fondamentale. In una democrazia il governo (o la banca centrale) non può semplicemente permettere che le persone soffrano un danno collaterale per lasciare che la dura logica del mercato si esprima. […] Dobbiamo anche riconoscere che una buona economia non può essere 15/57 separata da una buona politica – e questa, forse, è la ragione per cui un tempo la teoria economica era nota come economia politica. L’errore degli economisti è stato credere che, una volta sviluppato un forte telaio di istituzioni all’interno di un Paese, le influenze politiche al suo interno si sarebbero stemperate e il Paese si sarebbe emancipato per sempre da una condizione «in via di sviluppo». Ma dovremmo ora ammettere che istituzioni quali i regolamentatori hanno influenza soltanto finché la politica è ragionevolmente ben bilanciata.» Raghuram G. RAJAN, Terremoti finanziari, Einaudi, Torino 2012 «Tra tutte le scuse che sentiamo accampare per giustificare il mancato tentativo di mettere fine a questa depressione, c’è il ritornello che viene ripetuto costantemente dagli apologeti dell’inazione: “Dobbiamo focalizzarci sul lungo termine, e non sul breve”. [...] Concentrarsi unicamente sul lungo termine significa ignorare l’enorme sofferenza che sta causando l’attuale depressione, le vite che sta distruggendo irreparabilmente mentre leggete questo libro. I nostri problemi di breve periodo – sempre che una depressione giunta al quinto anno rientri in questa definizione – stanno intaccando anche le prospettive di lungo termine, su diversi canali. [...] Il primo è l’effetto corrosivo della disoccupazione di lungo termine: se i lavoratori che hanno perso il posto da tempo si considerano inoccupabili, si determina una riduzione di lungo termine nella forza lavoro del paese, e quindi nella sua capacità produttiva. La situazione dei neolaureati costretti ad accettare dei lavori in cui non sono necessarie le loro competenze è abbastanza simile: con il passare del tempo potrebbero ritrovarsi, quantomeno agli occhi dei potenziali datori di lavoro, declassati a lavoratori generici, e il loro stock di competenze andrebbe definitivamente perduto. Il secondo è il calo degli investimenti. Le imprese non spendono grosse somme per accrescere la propria capacità produttiva […]. […] Ultimo problema, ma non certo per importanza: la (pessima) gestione della crisi economica ha mandato in fumo i programmi finalizzati a garantire il futuro.» Paul KRUGMAN, Fuori da questa crisi, adesso!, Garzanti, Milano 2012 «Gli americani sono arrabbiati. Sono arrabbiati con i banchieri che hanno contribuito alla crisi finanziaria, senza pagarne le conseguenze. Sono arrabbiati per l’incapacità del sistema politico che ha incolpato i banchieri, ma non è stato in grado di tenerli sotto controllo. Sono arrabbiati con un sistema economico che arricchisce ulteriormente i ricchi e abbandona i poveri al loro destino. Sono arrabbiati perché l’ideale di un “governo del popolo, dal popolo e per il popolo” sembra sparito dalla faccia della Terra. […] Fortunatamente gli Stati Uniti possiedono nel loro DNA i geni per intraprendere una riforma. Diversamente da molti altri Paesi, gli americani condividono una grande fiducia nel potere della concorrenza che […] genera enormi benefici. Per sostenere il sistema abbiamo bisogno di più, e non di meno, concorrenza. A differenza di altri Paesi in cui il populismo è sinonimo di demagogia e di dittature autocratiche, l’America ha una positiva tradizione populista volta a proteggere gli interessi dei più deboli nei confronti del potere opprimente delle grandi imprese. Non è un caso che le leggi antitrust siano state inventate negli Stati Uniti.» Luigi ZINGALES, Manifesto capitalista. Una rivoluzione liberale contro un’economia corrotta, Rizzoli, Milano 2012 «Un libro fin troppo ricco di intelligenza e di provocazioni intellettuali, quello appena uscito di Giorgio Ruffolo col contributo di Stefano Sylos Labini, Il film della crisi. La mutazione del capitalismo […]. […] La tesi centrale del libro è che la crisi in cui sono immersi i Paesi occidentali nascerebbe dalla rottura di un compromesso storico tra capitalismo e democrazia. La fase successiva a questa rottura – cioè quella attuale – può essere definita come l’Età del Capitalismo Finanziario e costituisce la terza mutazione che il capitalismo ha attraversato dall’inizio del secolo precedente. La prima fase è un’Età dei Torbidi, che si è verificata tra l’inizio del secolo e lo scoppio della seconda guerra mondiale. La seconda fase è costituita dalla cosiddetta Età dell’Oro: un sistema di intese fra capitalismo e democrazia fondato nell’immediato secondo dopoguerra su due accordi fondamentali, il Gatt (oggi Wto-World Trade Organization) che riguardava la libera circolazione delle merci, cui faceva da contrappeso il controllo del movimento dei capitali, che assicurava un largo spazio all’autonomia della politica economica. Il secondo accordo è appunto quello di Bretton Woods, sul controllo dei cambi e le garanzie da movimenti incontrollati dei capitali, grazie all’aggancio monetario al metallo giallo e automaticamente, di converso, al dollaro. Secondo i due saggisti, la terza fase, con la rottura dell’Età dell’Oro, si produce con la liberazione dei movimenti dei capitali nel mondo […]. Inizia l’Età del Capitalismo Finanziario ampiamente descritta nelle sue varie fasi e interventi, dominati dall’indebitamento pubblico e privato alimentato dall’illusione di vivere in «un sistema nel quale i debiti non si rimborsano mai». Per i critici la rappresentazione di questa fase del saggio si presterebbe a più di una osservazione. Mi limiterò ad indicare una mancanza che indebolisce alla base il paradigma ruffoliano. Chi sarebbero i soggetti - Capitalismo e Democrazia - che darebbero vita a questo scontro epocale? Chi concretamente li rappresenta? I grandi gruppi finanziari contrapposti ad una fantomatica Democrazia? […] Ora, se è vera e convincente l’analisi della dittatura finanziaria nell’epoca delle traversie che tendono ad allargarsi a tutti i continenti, come non cercarne le radici, anche ideologiche, nel fallimento precedente? In particolare nel crollo dell’illusione fondante del sistema socialista di regolare l’offerta, la domanda e il livello dei prezzi attraverso la pianificazione quinquennale totalitaria. Una idea che pervase la pratica e la teoria dei partiti che al socialismo si rifacevano e il cui dissolversi si contaminò nel magma della globalizzazione, attraverso la libera circolazione degli uomini e dei 16/57 capitali e nella unificazione in tempo reale dei sistemi internazionali attraverso la mondializzazione e l’informatica.» Mario PIRANI, Il nuovo capitale, “la Repubblica” - 1° dicembre 2012 3. AMBITO STORICO – POLITICO ARGOMENTO: Omicidi politici. DOCUMENTI «Il 28 giugno 1914 l’arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono asburgico, e la moglie furono uccisi in un attentato compiuto da studenti bosniaci mentre erano in visita a Sarajevo, capitale della Bosnia. Vienna attribuì la responsabilità dell’attentato al governo serbo e gli inviò un ultimatum al quale seguì, il 28 luglio, la dichiarazione di guerra ed il bombardamento di Belgrado. La Russia proclamò la mobilitazione generale a sostegno dello Stato balcanico; a questo atto rispose la Germania dichiarando guerra contemporaneamente alla Russia (1 Agosto) ed alla Francia (3 agosto).» Rosario VILLARI, Storia contemporanea, Laterza, Bari 1972 «Le elezioni si tennero nell’aprile 1924 e si svolsero all’insegna dell’intimidazione e della violenza nei confronti degli avversari politici e di un ritorno di fiamma dello squadrismo. Ciò malgrado, i risultati non corrisposero alle speranze di Mussolini: se il «listone» fascista ebbe la maggioranza dei voti e dei seggi, grazie al meccanismo della legge, nelle regioni dell’Italia settentrionale e nelle grandi città operaie ottenne un numero di suffragi minore di quello delle liste d’opposizione. La denuncia del clima di illegalità e di sopraffazione, in cui le elezioni si erano svolte, venne fatta con grande passione e coraggio alla Camera dal deputato socialista Giacomo Matteotti il 30 maggio 1924. Pochi giorni dopo, il 10 giugno, il coraggioso parlamentare era rapito e il 16 agosto la sua salma era ritrovata in una macchia della campagna romana. Parve per un momento che il vuoto dovesse farsi attorno al governo, la cui complicità nell’assassinio ben pochi mettevano in dubbio. […] Il 3 gennaio 1925 Mussolini si presentò alla Camera per assumersi tutta la responsabilità del delitto Matteotti e per sfidarla provocatoriamente ad avvalersi della facoltà di metterlo sotto stato d’accusa. La Camera, non accettando il guanto di sfida che le veniva lanciato, segnò praticamente la propria condanna a morte e lo Stato liberale cessò definitivamente di esistere.» Giuliano PROCACCI, Storia degli italiani, vol. II, Laterza, Bari 1971 «Passato nella leggenda storica come un apostolo della coesistenza, in realtà Kennedy fu il presidente che, dopo il sostegno dato all’invasione degli esuli castristi a Cuba, pose le premesse per la trasformazione della difficile situazione del Vietnam in una guerra terribile e per un impegno statunitense che doveva in seguito assumere proporzioni gigantesche. […] In politica interna, nonostante i propositi espressi nell’ideologia della Nuova Frontiera, i risultati raggiunti da Kennedy furono piuttosto modesti. Tutta una serie di misure relative all’educazione, alla riforma fiscale, alle cure mediche per gli anziani, alle assicurazioni sociali, all’agricoltura vennero bloccate dall’opposizione repubblicana e conservatrice. […] Kennedy agì invece con risolutezza per assicurare l’integrazione civile dei negri nel Sud (nel 1962 si ebbero disordini razziali nel Mississippi); ma la sua impostazione era essenzialmente giuridica-formale, e ignorava il problema sostanziale della discriminazione sociale generale a danno dei negri vigente in tutti gli Stati Uniti. Comunque, al di là dei suoi limiti, Kennedy con la sua ideologia “progressista” aveva suscitato contro di sé una forte opposizione da parte di conservatori, specie del Sud, e forze di Destra. E cadde vittima di queste opposizioni. Decisosi ad un viaggio in vista delle prossime elezioni presidenziali, cui intendeva ripresentarsi, proprio nel Texas, dove le opposizioni erano più tenaci, il 22 novembre 1963 venne ucciso a Dallas in un attentato, senza che mai si accertasse o si volesse accertare chi fosse responsabile della sua organizzazione, che trovò certamente complicità ad altissimi livelli.» Massimo L. SALVADORI, Storia dell’età contemporanea, Loescher editore, Torino 1976 «Giovedì 16 marzo 1978. Primo giorno del sequestro Moro. Alle 9.03 in via Fani a Roma, un commando delle Brigaterosse tende un agguato al presidente della Dc, Aldo Moro, che è appena uscito di casa e sta andando alla Camera accompagnato da cinque uomini di scorta. I brigatisti fanno strage delle guardie del corpo (Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Giulio Rivera, Raffaele Iozzino, l’unico che è riuscito a metter mano alla pistola, e Francesco Zizzi) poi rapiscono Moro e si dileguano. […] Martedì 9 maggio 1978. Cinquantacinquesimo giorno del sequestro Moro. Aldo Moro è stato ucciso. Le Brigate rosse l’hanno trucidato con una raffica al cuore: nel suo corpo almeno undici colpi d’arma da fuoco. Il cadavere del presidente della Dc è infilato nel bagagliaio di una Renault 4 rossa parcheggiata in via Michelangelo Caetani, una piccola strada nel 17/57 cuore della vecchia Roma, a un passo da via delle Botteghe Oscure (dove c’è la sede del Pci) e non lontano da piazza del Gesù (dove c’è quella della Dc). Il corpo, rivestito con gli stessi abiti che indossava la mattina del 16 marzo, è rannicchiato con la testa contro la ruota di scorta, la mano sinistra sul petto, insanguinata. L’auto è lì dal mattino: una donna ha notato tra le otto e le nove due persone, un uomo e una donna, che la parcheggiavano. Solo dopo le 13, però, le Br telefonano a uno dei collaboratori di Moro: «Andate in via Caetani, c’è una Renault rossa, troverete l’ultimo messaggio». Il telefono era sotto controllo, un commissario capo della Digos va subito sul posto, e immediatamente dopo altra polizia, i carabinieri, le autorità, il ministro dell’Interno Cossiga. Per aprire l’auto intervengono gli artificieri: si teme che i terroristi abbiano collegato alle serrature un ordigno esplosivo. La radio dà la notizia pochi minuti dopo le 14.» I 55 giorni del sequestro Moro, a cura di Roberto Raja, in «Corrieredellasera.it» (http://cinquantamila.corriere.it/storyTellerThread.php?threadId=moro) 4. AMBITO TECNICO – SCIENTIFICO ARGOMENTO: La ricerca scommette sul cervello. DOCUMENTI «“Se vogliamo realizzare i migliori prodotti dobbiamo investire nelle migliori idee”. Con queste parole il presidente americano Barack Obama illustra dalla Casa Bianca il lancio del progetto “Brain” ovvero una “ricerca che punta a rivoluzionare la nostra comprensione del cervello umano”. Lo stanziamento iniziale è di 100 milioni di dollari nel bilancio federale del 2014 e l’intento del “Brain Research through Advancing Innovative Neurotechnologies” è di aiutare i ricercatori a trovare nuovi metodi per trattare, curare e perfino prevenire disordini cerebrali come l’Alzheimer, l’epilessia e i gravi traumi attraverso la definizione di “fotografie dinamiche del cervello capaci di mostrare come le singole cellule cerebrali e i complessi circuiti neurali interagiscono alla velocità del pensiero”. Tali tecnologie, spiega un documento pubblicato dalla Casa Bianca, “apriranno nuove strade all’esplorazione delle informazioni contenute ed usate dal cervello, gettando nuova luce sui collegamenti fra il suo funzionamento e i comportamenti umani”. L’iniziativa “Brain” (cervello) è una delle “Grandi Sfide” che l’amministrazione Obama persegue al fine di raggiungere “ambiziosi ma realistici obiettivi per l’avanzamento della scienza e della tecnologia” in cooperazione con aziende private, centri di ricerca universitari, fondazioni e associazioni filantropiche al fine di assicurare agli Stati Uniti la leadership sulla frontiera della scienza nel XXI secolo.» Maurizio MOLINARI, Obama, 100 milioni di dollari per “mappare” il cervello, “LA STAMPA.it BLOG” – 02/04/2013 «Il cervello umano riprodotto su piattaforme informatiche, per ricostruirne il funzionamento in linguaggio elettronico. Obiettivi: trovare una cura contro le malattie neurologiche e sviluppare computer superintelligenti. È l’iniziativa Human brain project (Hbp), che la Commissione europea finanzierà attraverso il bando Fet (Future and emerging technologies). Hbp è stato scelto, insieme a un’altra proposta (progetto Graphene), in una lista di 6 presentate 3 anni fa. Il finanziamento Ue appena assegnato coprirà la fase di start up (circa 54 milioni di euro per 30 mesi), ma la durata prevista degli studi è di 10 anni, per un investimento complessivo pari a 1,19 miliardi. Al progetto, coordinato dal neuroscienziato Henry Markram dell’École Polytechnique Fédérale di Losanna - partecipano 87 istituti di ricerca europei e internazionali, di cui 5 italiani […]. Il progetto […] prevede di raccogliere tutte le conoscenze scientifiche disponibili sul cervello umano su un solo supercomputer. Mettendo insieme le informazioni che i ricercatori hanno acquisito sul funzionamento delle molecole, dei neuroni e dei circuiti cerebrali, abbinate a quelle sui più potenti database sviluppati grazie alle tecnologie Ict, l’obiettivo è costruire un simulatore dell’intera attività del cervello umano. Una specie di clone hi-tech. Un modello con 100 miliardi di neuroni - precisano gli esperti - permetterebbe di studiare possibili terapie per contrastare malattie come Alzheimer, Parkinson, epilessia e schizofrenia. Il patrimonio di dati, messi a disposizione su piattaforme avanzate, sarà offerto agli scienziati di tutto il mondo. L’intenzione di Human Brain Project, in pratica, è costruire l’equivalente del Cern per il cervello.» “Il Sole 24 Ore Sanità” - 28 gennaio 2013 (http://sanita.ilsole24ore.com) «Come che sia, abbiamo imparato più cose sul cervello e la sua attività negli ultimi cinque decenni che nei precedenti cinque millenni, anche se alcuni, soprattutto in Italia, non se ne sono ancora accorti. Il momento attuale è estremamente favorevole. Perché? Perché si è realizzata una convergenza pressoché miracolosa di tre linee di ricerca sperimentali illuminate da una linea di ricerca teorica, convergenza che ha fatto germogliare quasi all’improvviso una serie di studi e che ha prodotto una serie di risultati degni di essere raccontati. La prima linea di ricerca è rappresentata dalla cosiddetta psicologia sperimentale. Se si vuole studiare l’essere umano, è necessario porgere delle domande e ascoltare le relative risposte, dobbiamo insomma metterlo alla prova. In parole povere, occorre uno studio psicologico. Il fatto è che la psicologia sperimentale è molto lenta: 18/57 per arrivare a una qualche conclusione ci vogliono decine di anni; se fosse rimasta l’unica linea di ricerca, ci avrebbe fornito indicazioni senz’altro preziose, ma saremmo ancora lì ad aspettare. Per fortuna, contemporaneamente si è registrata l’esplosione della biologia, soprattutto della genetica e della biologia molecolare e, un po’ più tardi, della neurobiologia. Lo studio del sistema nervoso e, in particolare, del cervello sono d’altra parte fondamentali per la comprensione approfondita delle facoltà mentali e psichiche. In un caso come nell’altro, si tratta di scienze né nuove né inattese. La terza linea di ricerca, invece, non era assolutamente attesa. È una linea relativamente nuova e come sbocciata dal nulla: un regalo del cielo o, meglio, della fisica moderna. In inglese questo campo di ricerca si chiama brain imaging o neuroimaging, in francese si chiama neuroimagerie, in italiano non ha ancora un nome. Qualcuno parla di neuroimmagini, ma il termine rende poco l’idea. È comunque la più incisiva delle tre linee, quella che ha dato un vero e proprio scossone all’intero settore di indagine e gli ha impartito un’accelerazione inusitata. Parliamo della visualizzazione dell’attività cerebrale mediante l’uso di macchine, il cui nome è oggi a tutti familiare: tomografia ad emissione di positroni (PET), risonanza magnetica nucleare e funzionale (RMN e fMRI). Queste tecniche strumentali permettono di guardare dentro la testa di un essere umano vivo e vegeto, mentre esegue un compito.» Edoardo BONCINELLI, La vita della nostra mente, Editori Laterza, Roma-Bari 2011 «Forme di organizzazione centralizzata della ricerca, anche piuttosto complesse, sono note almeno dalla seconda metà del Diciannovesimo secolo. Il modello odierno di organizzazione e finanziamento della ricerca scientifica, caratterizzato dall’impegno diretto dello Stato, dalla pianificazione generale dell’impresa scientifica in funzione delle esigenze nazionali e dallo sviluppo della cooperazione internazionale, si definisce però nel periodo a cavallo delle guerre mondiali, per trovare una diffusione amplissima nel secondo dopoguerra. Nei successivi decenni, la complessità crescente dei bisogni della società e lo sviluppo della ricerca hanno comportato una ridefinizione del modello organizzativo basato sul ruolo centrale dello Stato, aprendo all’ingresso di nuovi soggetti, come le industrie private e le associazioni dei pazienti.» Fabio DE SIO, Organizzazione e finanziamento della ricerca, in RIZZOLI LAROUSSE, Novecento. La grande storia della civiltà europea, Federico Motta Editore, Milano 2008 TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO In economia internazionale l’acronimo BRICS indica oggi i seguenti Paesi considerati in una fase di significativo sviluppo economico: Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica. Premesse le profonde differenze intercorrenti fra le storie di ciascuno di tali Paesi, il candidato illustri gli aspetti più rilevanti della vicenda politica di due di essi nel corso del ventesimo secolo. TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE Fritjof Capra (La rete della vita, Rizzoli, Milano 1997) afferma: «Tutti gli organismi macroscopici, compresi noi stessi, sono prove viventi del fatto che le pratiche distruttive a lungo andare falliscono. Alla fine gli aggressori distruggono sempre se stessi, lasciando il posto ad altri individui che sanno come cooperare e progredire. La vita non è quindi solo una lotta di competizione, ma anche un trionfo di cooperazione e creatività. Di fatto, dalla creazione delle prime cellule nucleate, l’evoluzione ha proceduto attraverso accordi di cooperazione e di coevoluzione sempre più intricati». Il candidato interpreti questa affermazione alla luce dei suoi studi e delle sue esperienze di vita. ___________________________ Durata massima della prova: 5 ore e 30. È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano. 19/57 Griglia di Valutazione Prima Prova Scritta - Italiano Anno Scolastico 2013/2014 Alunno/a________________________________________________________________________ Classe e Indirizzo_________________________________________________________________ Tipologia B (saggio breve o articolo di giornale) Tipologia C (tema di storia) Tipologia D (trattazione di carattere generale) a. Pertinenza alla traccia e conoscenza dei contenuti; sufficienza punti 3/15 Non ha capito le richieste della traccia e/o risponde in modo confuso. 1 Conosce solo contenuti superficiali e/o risponde in modo limitato alle richieste. 2 Conosce i contenuti essenziali e risponde con aderenza alle richieste. 3 Conosce i contenuti necessari a rispondere con pertinenza alle richieste 4 Conosce, in modo approfondito, vari contenuti che gli consentono di esprimersi con piena 5 pertinenza. b. Articolazione, coesione e coerenza dell’argomentazione o della trattazione; sufficienza punti 2/15 Manca di organizzazione e svolge il discorso in modo frammentario e/o poco coeso e/o 1 contraddittorio e/o ripetitivo. Svolge il discorso in modo schematico, ma sostanzialmente e/o complessivamente coerente. 2 Argomenta in modo (abbastanza) articolato, (sostanzialmente) con coesione e coerenza. 3 c. Correttezza e proprietà linguistica, efficacia espositiva in relazione alla tipologia; sufficienza punti 3/15 L’espressione presenta gravi e numerose scorrettezze sintattiche, ortografiche e improprietà 1 lessicali che rendono difficile la comprensione. L’espressione risulta non sempre chiara e scorrevole a causa di: alcuni errori (ortografici e/o sintattici e/o di un lessico generico e/o ripetitivo. Esposizione parzialmente rispondente alla 2 tipologia. Si esprime in modo abbastanza e/o complessivamente corretto, con lessico per lo più adeguato, per 3 cui l’esposizione è comprensibile e/o abbastanza rispondente alla tipologia. Si esprime in modo decisamente corretto e con proprietà linguistica, per cui l’esposizione 4 risulta efficace e fluida e/o completamente rispondente alla tipologia. d. Capacità di rielaborazione (sintesi e valutazione); sufficienza punti 2/15 Non riesce a rielaborare e/o riesce a rielaborare solo parzialmente fornendo una scarsa 1 interpretazione personale. Riesce a rielaborare quanto espresso in modo semplice 2 Rielabora le conoscenze in modo significativo (fornendo valutazioni personali e/o esprimendo 3 opinioni con spunti di originalità ideativa) TOTALE PUNTI____________________________________________ 20/57 15 Griglia di Valutazione Prima Prova Scritta - Italiano Anno Scolastico 2013/2014 Alunno/a ________________________________________________________________________ Classe e Indirizzo _________________________________________________________________ Tipologia A: analisi e commento di un testo letterario a. Comprensione e interpretazione d’insieme del testo; sufficienza punti 3/5 Non coglie alcuna informazione e non fornisce risposta o fraintende o coglie in modo limitato 1 le informazioni esplicite contenute nel testo. Coglie solo le informazioni esplicitamente fornite dal testo/o fornisce informazioni 2 decisamente generiche e/o superficiali. Coglie le informazioni esplicite e riesce a comprendere le richieste e/o compie qualche inferenza. 3 Coglie tutte le informazioni esplicite e anche quelle che richiedono operazioni di inferenza 4 contestuale. Coglie tutte le informazioni esplicite e quelle che richiedono operazioni di inferenza ,e/o 5 dimostra di comprendere il significato del testo, applica con sicurezza il metodo di analisi di un testo, interpreta in modo approfondito. b. Individuazione della natura del testo, nelle sue strutture formali e negli aspetti semantici; sufficienza punti 2/3 Non è in grado di individuare la natura del testo o individua solo in parte e in modo poco chiaro. Sa individuare la natura del testo fornendo alcune spiegazioni testuali. Individua la natura del testo dando valide/ approfondite spiegazioni testuali. c. Capacità di commentare il testo in base alle richieste; sufficienza punti 2/3 1 Non è in grado di commentare il testo o fornisce solo scarse indicazioni e/o confuse. Fornisce alcune informazioni utili a commentare il testo in base alle richieste Commenta il testo dando valide informazioni, anche di carattere storico-culturale, e/o esprimendo valutazioni critiche. d. Correttezza(ortografica e sintattica) e proprietà linguistica, efficacia espositiva in relazione alla tipologia; sufficienza punti 3/4 1 2 3 L’espressione presenta gravi e numerose scorrettezze sintattiche, ortografiche e improprietà lessicali che rendono difficile la comprensione. L’espressione risulta non sempre chiara e scorrevole a causa di alcuni errori (ortografici e/o sintattici) e/o di un lessico generico e/o ripetitivo, l’esposizione è parzialmente rispondente alla tipologia. Si esprime in modo abbastanza corretto, con lessico per lo più adeguato per cui l’esposizione è comprensibile e/o scorrevole abbastanza rispondente alla tipologia. Si esprime in modo decisamente corretto e con proprietà linguistica per cui l’esposizione risulta efficace e fluida e/o completamente rispondente alla tipologia. TOTALE PUNTI_____________________________________________ 21/57 2 3 1 2 3 4 15 SIMULAZIONE SECONDA PROVA SCRITTA DEL 8/04/2014 Una persona lascia alla morte i seguenti beni: Un alloggio di vecchia costruzione, situato nel centro storico di una città, della superficie commerciale di 200 m2 . Un alloggio attualmente affittato a canone mensile anticipato di € 450 Un terreno edificabile con destinazione residenziale, inserito in zona C di espansione, già quasi completamente edificata, di una città le cui norme di attuazione prevedono i seguenti parametri Indice di edificabilità 1m3/m2 ; Rapporto di copertura massima 50% ; Altezza massima 7 m; Distanza minima dai confini 5 m; L’area è pianeggiante, di forma rettangolare con misure di 35 x 70 m, formata da un’unica particella catastale su foglio XIV particella 56. Un fondo rustico dell'estensione di 21.20.00 ha che , dovendo essere attraversato da una strada, sarà soggetto ad esproprio per una superficie di 4000 m2. Essendo stata rifiutata l’indennità provvisoria si rende necessario procedere all’individuazione dell’indennità definitiva calcolata attraverso il valore complementare. Il candidato, dopo aver completato le descrizioni dei beni riportati ed ipotizzando con verosimiglianza tutte le altre condizioni utili, provveda a stimare il valore dell’intero patrimonio e nonché l’indennità definitiva spettante per l’esproprio parziale del fondo rustico Tempo a disposizione ore 5,30 E’ consentito l’uso del prontuario o del manuale del geometra. 22/57 Griglia di valutazione seconda prova scritta INDICATORI COMPETENZE ORGANICITÀ E COERENZA DELLA TRATTAZIONE: - Comprensione del testo - Percorso adottato - Esposizione dei dati (3,0) 1 2 3 4 5 1 2 CONOSCENZE 3 COMPLETEZZA, AMPIEZZA E CORRETTEZZA DELLA TRATTAZIONE - Conoscenza degli argomenti - Conoscenza delle formule - Applicazione delle formule (7,0) ABILITA’ ANALISI E, SINTESI ESPOSITIVA E ASPETTO FORMALE 4 5 6 7 1 2 3 4 - Precisione nei calcoli - Congruità dei valori - Ordine nella comprensione del testo - Chiarezza espositiva 5 6 (3,0) 7 CONOSCENZA ED UTILIZZO DELLA TERMINOLOGIA TECNICA SPECIFICA 1 2 3 (2,0) 4 DESCRITTORI Non svolto Non comprende il quesito e manca completamente di organicità e coerenza Coglie anche se superficialmente qualcuno degli aspetti significativi Sa cogliere gli aspetti più significativi Sa cogliere tutti gli aspetti Non svolto Individua in modo marginale solo alcuni degli elementi fondamentali delle tematiche proposte Individua in modo esauriente solo alcuni degli elementi fondamentali delle tematiche proposte Affronta in modo sufficientemente esauriente la maggior parte delle tematiche proposte Affronta in modo completo ed esauriente quasi tutte le tematiche proposte Affronta in modo completo ed esauriente tutte le tematiche proposte Approfondisce e rielabora le tematiche proposte Non svolto Non sa individuare i concetti chiave. Esposizione disorganica e poco chiara Sa individuare solo alcuni dei concetti chiave senza collegarli. Esposizione poco chiara Sa individuare i concetti chiave essenziali ma senza stabilire collegamenti. Sa individuare tutti i concetti e stabilire semplici collegamenti. Esposizione discreta Sa analizzare ed individuare tutti i concetti stabilendo discreti collegamenti. Esposizione nel complesso ordinata e chiara Sa analizzare ed individuare tutti i concetti stabilendo validi collegamenti. Esposizione ordinata e chiara Non svolto Scarsa conoscenza della terminologia tecnica Accettabile conoscenza della terminologia tecnica Precisa ed articolata conoscenza della terminologia tecnica PUN 0,50 1,00 VALUT. 2,00 2,50 3,00 1,00 2,00 3,00 4,00 5,00 6,00 7,00 0,50 1,00 1,50 2,00 2,50 2,75 3,00 0,25 0,50 1,50 2,00 VOTO ……………/15.... 23/57 SIMULAZIONE TERZA PROVA DEL 14/04, TIPOLOGIA A (trattazione sintetica di argomenti) SIMULAZIONE III PROVA Tip. A - INGLESE The Industrial Revolution: explain the origin of the phenomenon focusing on its social implications. (15 lines) _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ ___ SIMULAZIONE III PROVA Tip. A - TOPOGRAFIA Illustra la formula delle sezioni ragguagliate e il suo impiego nel profilo delle aree, anche con l’ausilio di disegni (max 25 righe). _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ ___ SIMULAZIONE III PROVA Tip. A - DIRITTO Il candidato, in modo sintetico ma esaustivo, tratti dell’atto amministrativo (max 25 righe) _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ ___ SIMULAZIONE III PROVA Tip. A - COSTRUZIONI Descrivere i tipi di spinta esercitata dal terreno sulle opere di sostegno, illustrare anche con schemi grafici i diagrammi delle pressioni e le spinte agenti su un muro di sostegno a solettone ipotizzando la presenza di acqua di falda e di un sovraccarico uniformemente distribuito q sul terrapieno a monte; evidenziare in particolare l’effetto dell’acqua indicando gli accorgimenti tecnici utili a ridurne la spinta (max 20 righe). _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________ 24/57 SIMULAZIONE TERZA PROVA DEL 29/04, TIPOLOGIA B (quesiti a risposta singola) SIMULAZIONE III PROVA Tip. B - INGLESE Answer the questions: 1. Explain what CAD is and how it has changed the world of design.(About 8 lines) 2.Explain what Town Planning is and how cities developed in the centuries.(About 10 lines) 3.Different kinds of maps illustrate different information. Write about the most common maps.(About 10 lines) SIMULAZIONE III PROVA Tip. B - TOPOGRAFIA 1) Illustra la procedura per la divisione di un triangolo ABC in due parti, una il doppio dell’altra, con dividente parallela ad un lato (max 10 righe, con figura). 2) Indica qual è il traffico più adatto per la progettazione stradale, con definizione rigorosa e illustrando la motivazione anche con grafico. (max 10 righe di descrizione più figura). 3) Qual è il metodo di tracciamento di una curva circolare accessibile solo al suo esterno, dovendo picchettare un unico punto? Dopo aver risposto illustra brevemente il metodo, anche con una figura. (max 10 righe di descrizione più figura). 25/57 SIMULAZIONE III PROVA Tip. B - DIRITTO Il candidato risponda utilizzando al massimo otto righe 1. Si esponga la “fase di diritto pubblico” che precede la conclusione dei contratti di diritto privato da parte della pubblica amministrazione 2. Nell’ambito delle successioni ereditarie, in che cosa consiste l’accrescimento? 3. Si spieghi il collegamento tra diritto di proprietà ed istituto dell’esproprio, citando gli articoli di riferimento della Costituzione e del Codice Civile. SIMULAZIONE III PROVA Tip. B - COSTRUZIONI 1) Illustrare il calcolo della capacità portante del terreno σt , impostare poi il procedimento di verifica del terreno per un plinto quadrato di lato B, sottoposto a presso-flessione N - M (sollecitazioni al piede del pilastro). 2) Illustrare la procedura utilizzata per dimensionare la larghezza di una fondazione continua a T rovescia, sottoposta ad un carico uniformemente distribuito q alla base del muro. 3) Illustrare il procedimento di calcolo della capacità portante dei pali di fondazione e indicare in quali situazioni si ricorre a questa tipologia di fondazione 26/57 GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA TERZA PROVA Candidato: ________________________________ INDICATORI Conoscenze Si valuta: il grado di possesso dei dati, delle definizioni e la correttezza e completezza dei contenuti Competenze Si valutano: esposizione dei dati, aderenza o pertinenza alla domanda, collegamento tra contenuti, proprietà linguistica Capacità Si valuta: l’individuazione dei contenuti chiave e la capacità di sintesi, di approfondimento critico ed apporti personali Classe: ______ PUNTI* DESCRITTORI Conoscenze ampie e approfondite 5 Conoscenze essenziali e corrette 4 Conoscenze semplici ma corrette 3 Conoscenze lacunose, non sempre corrette 2 Conoscenze molto scarse 1 Esposizione ordinata e corretta dei dati, risposta completamente aderente e pertinente a quanto richiesto, proprietà linguistica 5 Esposizione abbastanza ordinata e corretta, discreta aderenza e pertinenza a quanto richiesto, proprietà linguistica 4 Esposizione sufficientemente ordinata e corretta, sufficienti aderenza e pertinenza a quanto richiesto 3,5 Esposizione disordinata e scorretta, anche se pertinente a quanto richiesto 2 Esposizione disordinata e scorretta, non sempre aderente a quanto richiesto 1 Ampia utilizzazione dei contenuti, possiede buone capacità di analisi e sintesi e sa fare valutazioni e rielaborazione autonome e personali 5 Corretta individuazione dei contenuti chiave e sintesi adeguata 4 Corretta esplicitazione dei contenuti principali, ma sintesi parzialmente semplicistica 3,5 Individuazione parziale dei concetti chiave e sintesi minima 2 Mancata individuazione dei concetti chiave e assenza o quasi di sintesi 1 VOTO COMPLESSIVO in quindicesimi * 27/57 Totale GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO Candidato: _________________________________ Data: ___/__/____ Classe V Sezione: ___ FASE I Argomento proposto dal candidato Autonoma, consapevole ed efficace Autonoma e sostanzialmente soddisfacente Accettabile e sostanzialmente corretta Guidata e in parte approssimativa Inadeguata, limitata e superficiale Autonoma, completa e articolata Adeguata ed efficace Adeguata e accettabile Parzialmente adeguata e approssimativa Disorganica e superficiale Corretta, appropriata e fluente Corretta e appropriata Sufficientemente chiara e scorrevole Incerta e approssimativa Scorretta, stentata Punteggio (su 30) 4 3 2 1 0 4 3 2 1 0 4 3 2 1 0 Complete, ampie e approfondite Corrette e in parte approfondite Essenziali, ma sostanzialmente corrette Imprecise e frammentarie Frammentarie e fortemente lacunose Autonoma, completa e articolata Adeguata ed efficace Adeguata e accettabile Parzialmente adeguata e approssimativa Disorganica e superficiale Efficace e articolata Sostanzialmente efficace Adeguata Incerta e approssimativa 6 5 4 2-3 1 6 5 4 2-3 1 4 3 2 1 INDICATORI 1. Capacità di applicazione delle conoscenze e di collegamento multidisciplinare 2. Capacità di argomentazione, di analisi/sintesi, di rielaborazione critica 3. Capacità espressiva e padronanza della lingua DESCRITTORI Punteggio assegnato ____/12 II Argomenti proposti dai commissari 1. Conoscenze disciplinari e capacità di collegamento interdisciplinare 2. Coerenza logicotematica, capacità di argomentazione, di analisi/sintesi 3. Capacità di rielaborazione critica ____/16 III Discussione prove scritte 1. Capacità di autovalutazione e autocorrezione Non adeguata Sa dare valutazioni e si autocorregge 1 2 Punteggio TOTALE La Commissione ____/2 ____/30 Il Presidente 28/57 Allegato A Prando Mauro DOCENTE CLASSE 5a C DISCIPLINA: Religione RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE ANNO SCOLASTICO 2013-14 Il sottoscritto docente di Religione conosce la classe 5° C solo da quest’anno scolastico. La classe è composta da 24 studenti, ma 3 di loro non si avvalgono dell’Insegnamento della Religione Cattolica. Anche se nella prima parte dell’anno gli studenti hanno avuto qualche resistenza nell’accettazione dell’impegno richiesto durante l’ora di religione, nel secondo quadrimestre hanno dimostrato maggiore coinvolgimento e correttezza nella consegna dei lavori richiesti e nei dialoghi di approfondimento dei temi trattati. La relazione educativa è cresciuta permettendo di vivere lezioni piacevoli e simpatiche oltre che di apprendimento del tema proposto. Alcuni manifestano ancora difficoltà ad intervenire con propri contributi di rielaborazione e di integrazione personale. Nonostante la classe sia stata più volte assente per vari impegni scolastici ed extrascolastici che hanno diminuito le ore a disposizione e la possibilità di affrontare i temi programmati ad inizio anno la programmazione è proseguita in modo abbastanza regolare alternando temi proposti dagli studenti con mie proposte di studio e approfondimento. In generale il profitto è buono. In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di: Conoscenze Gli alunni comprendono i significati del dialogo e del confronto della fede cristiana con la razionalità umana e con il progresso scientifico-tecnologico; interpretano la presenza della religione nella società contemporanea soprattutto in riferimento al fenomeno della violenza sulle donne e dell’immigrazione; acquisiscono maggiori conoscenza per la comprensione della grave questione ambientale. Capacità Gli alunni s’interrogano sulla condizione umana, tra limiti materiali, ricerca di trascendenza e speranza di salvezza; impostano criticamente la riflessione su Dio nelle sue diverse dimensioni; fondano le scelte religiose sulla base delle motivazioni intrinseche e della libertà responsabile. Competenze Gli alunni si confrontano con la visione cristiana del mondo, utilizzando accenni alle fonti della rivelazione ebraico-cristiana, in modo da elaborare una posizione personale libera e responsabile, aperta alla ricerca della verità e alla pratica della giustizia e della solidarietà. 29/57 1. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE Contenuti disciplinari Laboratorio di temi e domande: aggancio con le esperienze dell’estate; raccolta delle domande che emergono dagli studenti, spesso legate ai fatti di cronaca; individuazione dei temi di possibile trattazione durante l’anno; scelta delle preferenze dei temi stessi. I giovani e il rapporto fede/scienza: il forte disorientamento dei giovani di fronte alla fede; come conciliare la conoscenza scientifica e la fede religiosa; creazione ed evoluzione. 12 Giornata dialogo cristiano-islamico “Il corpo delle donne”: riflessione critica sulla società ipererotizzata; visione del documentario “Il corpo delle donne” e dialogo sulle nuove forme di schiavitù legate alla presenza della donna nei media Riflessione sul senso del Natale L’induismo: racconto di un viaggio in India; visione delle foto per una conoscenza indiretta con il mondo variegato dell’india e in modo particolare con il mondo hindù Giornata della memoria: condizione di alcuni materiali sulla shoah; visione del film Schindler’s list; discussione sul film La questione ambientale: la sensibilità ecologica degli studenti; visione di “Una scomoda verità” di Al Gore; discussione sul tema, in particolare sul riscaldamento globale L’importanza dello studio: l’esperienza e il valore dello studio quasi al termine; la testimonianza di Malala Verifica dell’anno 2. METODOLOGIE: Spiegazioni frontali Confronti in classe Letture Ricerche individuali Lavori di gruppo 3. MATERIALI DIDATTICI: Libro di testo Bibbia Saggi Dispense e fotocopie del professore Video e filmati 30/57 Periodo Ore Settembre 2 ore Ottobre/novembre 5 ore Ottobre 1 ore Novembre/dicembre 3 ore Dicembre 1 ore Gennaio 2 ore Febbraio/marzo 5 ore Aprile/maggio 4 ore Maggio 2 ore Giugno 1 ora 4. TIPOLOGIE DELLE PROVE UTILIZZATE: 5. Colloqui orali Prove scritte Elaborati personali e di gruppo GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA DISCIPLINA “RELIGIONE CATTOLICA” VOTO 10 CONOSCENZE Complete, approfondite, critiche 9 Sicure, complete e critiche 8 Sicure ed approfondite 7 Adeguate 6 Essenziali 5 Parziali e lacunose ABILITÀ Le acquisisce e le rielabora in modo e originale e autonomo Rielabora in modo personale e critico le conoscenze Rielabora in modo personale le conoscenze Utilizza le conoscenze con discreta sicurezza Utilizza le conoscenze in modo mnemonico LINGUAGGIO Ricco ed originale IMPEGNO Lavora in modo costante, autonomo e responsabile Lavora in modo costante e autonomo PARTECIPAZIONE Partecipa in modo critico, costruttivo e responsabile. GIUDIZIO Ottimo Partecipa assumendo responsabilità Distinto Ricco ed appropriato Lavora in modo autonomo Partecipa in modo costruttivo Buono Chiaro e preciso Lavora in modo costante Partecipa in modo attivo Discreto Sufficientemente corretto Lavora in modo regolare ma poco approfondito Lavora in modo discontinuo Partecipa in modo interessato ma poco attivo Sufficiente Utilizza le conoscenze in modo disorganico e frammentario Impreciso e scorretto Partecipa in modo passivo e incostante Insufficiente Pertinente ed originale Insufficiente: le conoscenze sono parziali e lacunose, lo studente non le sa applicare, il linguaggio è impreciso, partecipa in modo incostante e passivo e lavora in modo discontinuo. Sufficiente: lo studente ha conoscenze essenziali e le sa applicare a situazioni analoghe, il linguaggio è sufficientemente corretto, partecipa in modo interessato anche se poco attivo, lavora in modo regolare ma poco approfondito. Discreto: ha conoscenze adeguate e le sa applicare autonomamente a situazioni analoghe, ha un linguaggio chiaro e corretto, lavora e si impegna in modo abbastanza corretto e abbastanza attivo. Buono: ha conoscenze complete ed approfondite e le applica a situazioni nuove, ha linguaggio pertinente e appropriato, partecipa in modo costruttivo e lavora in modo costante e autonomo. Distinto: ha conoscenze complete, approfondite e critiche, che applica a situazioni nuove in modo originale, ha linguaggio ricco e originale, si assume responsabilità e lavora in modo costante e autonomo. Ottimo: ha conoscenze sicure, complete e critiche, le acquisisce in modo originale e autonomo, ha linguaggio ricco, pertinente e originale, si applica in modo costante e autonomo ed ha risultati eccellenti. Rovigo, 15 maggio 2014 Mauro Prando 31/57 Allegato A Maria Ines Bregolin DOCENTE CLASSE 5a C DISCIPLINA: Italiano Ho seguito gli alunni solo negli ultimi due anni del loro corso di studi per cui ritengo necessario evidenziare che, seppure la maggior parte di loro abbia progressivamente dimostrato un certo interesse verso le discipline, la partecipazione al dialogo educativo non è sempre stata propositiva e proficua, inoltre l’impegno, decisamente poco costante e sistematico, per circa metà della classe, ha limitato la possibilità di consolidare e approfondire la conoscenza delle materie. In particolar modo è stato complesso avviare gli alunni alla lettura analitica dei testi e ad una produzione scritta corretta e coerente. In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti, ad un livello mediamente sufficiente, i seguenti obiettivi in termini di: CONOSCENZE conoscenza di cornici storico-cronologiche di inquadramento degli eventi letterari studiati conoscenza delle caratteristiche formali e tematiche dei testi letterari presi in esame conoscenza delle parti di cui si compone un testo informativo - argomentativo conoscenza delle caratteristiche e delle tecniche testuali della redazione di testi, quali: il saggio breve e l’articolo di giornale COMPETENZE competenza nel leggere e comprendere complessivamente testi letterari e non competenza nell'analizzare e commentare testi letterari in prosa e in poesia e testi di genere argomentativo, con l’ausilio di schemi-guida o il supporto di note esplicative competenza nel sostenere una relazione orale, anche sulla base di appunti, su di un argomento studiato competenza nell'applicare le diverse fasi di redazione di un testo informativo- argomentativo per elaborare un saggio breve o un articolo di giornale competenza di carattere lessicale, ortografico e linguistico di media fruibilità e comprensibilità CAPACITÀ capacità di comprensione, di analisi e di sintesi, riferibili ai testi e ai contenuti affrontati capacità di valutare, quanto affrontato nelle varie situazioni scolastiche, esprimendo giudizi semplici e pareri adeguatamente motivati. 32/57 CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE Nome del Modulo e Unità Didattica e relativi argomenti effettivamente svolti. (Nel corso dell’anno sono state effettivamente svolte 89,5 ore comprensive di controlli orali e verifiche scritte) 1. L’età del Positivismo e del Realismo 1 a. Quadro Storico-Culturale del Positivismo in Europa e in Italia 1 b. Naturalismo e Verismo espressione del Realismo: caratteri e autori principali 1 c. Giovanni Verga: vita, opere, pensiero, poetica - brani scelti da: – Vita dei Campi: “ Rosso Malpelo” – Prefazione a “L’amante di Gramigna”: “Un documento umano” – “I Malavoglia” – “Mastro Don Gesualdo” 1 d. Confronto tra “I promessi Sposi”di A. Manzoni e “I Malavoglia” di G. Verga 2. Il Decadentismo - dalla crisi alle avanguardie 2 a. Quadro storico - culturale del Decadentismo in Europa e in Italia 2 b. Il romanzo estetizzante, passi antologici tratti dai romanzi di: J.K.Huysmans – G. D’Annunzio – O.Wilde 2 c. Il romanzo della crisi, panoramica in Europa 2 d. Luigi Pirandello: vita, opere, pensiero, poetica – passi scelti da: – L’Umorismo: “Il sentimento del contrario” – Novelle per un anno: “ La patente” – “Il treno ha fischiato” – “Il fu Mattia Pascal” 2 e. Italo Svevo: vita, pensiero, poetica e produzione letteraria – passi scelti da: – “La coscienza di Zeno” 2 f. Il Simbolismo francese C. Boudelaire da I Fiori del male: “Corrispondenze” - “ Slpeen” – “L’albatros” 2 g. G. D’Annunzio: poesie scelte da: Alcyone: “La sera Fiesolana”- “La pioggia nel Pineto” 2 h. G. Pascoli: vita, opere, pensiero, poetica – passi e poesie scelte da: – Il Fanciullino: “E’ dentro di noi un Fanciullino” – Myricae - “ Novembre” – “Temporale” – “Il lampo” – “Il tuono” – Canti di Castelvecchio: “ La mia sera”– “Il gelsomino notturno” 2 i. Le avanguardie storiche in Europa e in Italia: Futurismo F.T.Marinetti da Il bombardamento di Adrianopoli: “Zang Tumb Tumb” V. Majakovskij : “ La guerra è dichiarata” 3. Quadro storico – culturale dell’Ermetismo e della poesia tra le due guerre panoramica 3 a. V. Cardarelli: “Gabbiani” 3 b. G. Ungaretti: poesie scelte da – L’allegria: “Veglia” - “Il porto sepolto”- “Sono una creatura” - “I Fiumi” – “San Martino del Carso” – “Mattina” – “Soldati” – “Fratelli” 3 c. E. Montale: poesie scelte da: – Ossi di Seppia: “ I limoni” – “Meriggiare pallido e assorto” – “Spesso il male di vivere ho incontrato” – “Non chiederci la parola” 3 d. S. Quasimodo: poesie scelte da: – Acque e terre: “Ed è subito sera” - da Giorno dopo giorno: “Alle fronde dei salici” 3 e. U. Saba: poesie scelte da: – Il Canzoniere: “La capra” – “Ulisse” Strategie di scrittura a. l’analisi testuale – Tipologia A; b. il saggio breve / l’articolo di giornale – Tipologia B; c. il tema a carattere storico – culturale Tipologia C/ D 33/57 Periodo (mese) Ore di lezione Settembre Ottobre Novembre 7 15 10 Dicembre Gennaio 4 13 Febbraio Marzo Aprile 9 5 8 Maggio 5 più h.5,5per Simulazione Maggio Giugno Nel corso dell’anno 5 3 METODOLOGIE E STRUMENTI DIDATTICI - Lezione frontale per introdurre gli argomenti; Lezione interattiva per motivare gli alunni Lettura del testo per la conoscenza e la comprensione d’insieme; Lettura intratestuale per la comprensione approfondita e l'analisi formale e tematica: individuazione parole chiave - temi - elementi costitutivi del genere; Lettura intertestuale per un secondo livello di comprensione e analisi: confronti con altri testi, anche di altri autori o di altro genere; lettura extratestuale per la sintesi e la valutazione: biografia - ideologia - poetica - contesto storico-culturale - generi letterari - movimenti letterari; Schemi - guida per l’analisi e il commento; Lavoro individuale sui testi o per piccoli gruppi; Interventi individualizzati, per il recupero o l’integrazione; Libro di testo adottato: Marta Sambugar – Gabriella Salà: GAOT 3 - dalla fine dell’ottocento alla letteratura contemporanea - generi, autori, opere, temi – La nuova Italia. VERIFICHE Controlli orali, con connessioni pluridisciplinari: italiano e storia; Relazioni di sintesi schematiche o discorsive sia scritte, sia orali; Produzioni scritte informative - argomentative - tipologia saggio breve e articolo di giornale; Produzioni scritte di analisi e commento di testi letterari in prosa e in poesia. Criteri di misurazione e di valutazione: sono state adottate le griglie previste dal POF e allegate al documento, per i criteri di valutazione si è tenuto conto di: Interesse dell’alunno verso le discipline: motivazione, cioè disponibilità dell’alunno all’ascolto disponibilità ad apprendere Partecipazione al dialogo educativo: capacità di interagire con i compagni ed i docenti nel processo di apprendimento Impegno rispetto ai doveri scolastici: impiego di energie e risorse spesi per migliorare il proprio rendimento Metodo di studio e di lavoro: impiego adeguatamente autonomo e responsabile delle tecniche di studio e delle strategie di apprendimento Progressione nell’apprendimento: miglioramenti ottenuti rispetto alla situazione di partenza e/o raggiungimento dei livelli minimi previsti; livello di apprendimento raggiunto, inteso come conoscenze, capacità, competenze acquisite Rovigo, 15 maggio 2014 Firmato il Docente Professoressa Maria Ines Bregolin Gli Alunni: Bamhaoud El Mehdi _______________________ Previato Loris _______________________ 34/57 Allegato A Maria Ines Bregolin DOCENTE a CLASSE 5 C DISCIPLINA: Storia In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti complessivamente ad un livello sufficiente i seguenti obiettivi in termini di: CONOSCENZE Conoscenza di concetti e termini storici in rapporto agli specifici contesti storico - culturali studiati Conoscenza dei principali aspetti politici, sociali e culturali degli eventi presi in esame COMPETENZE Competenza nell’utilizzare le conoscenze acquisite nel corso degli studi per orientarsi nella molteplicità delle informazioni CAPACITÀ Capacità di utilizzare strumenti concettuali e lessicali per individuare e descrivere persistenze e mutamenti CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE Nome del Modulo e Unità Didattica e relativi argomenti effettivamente svolti. (Nel corso dell’anno sono state effettivamente svolte 61 ore comprensive di controlli orali e verifica scritta) 1. 1a 1b 1c 1d 2. 2a. 2b. 2c. 2d. 2e. 3. 3a 3b 3c 3d 3e Il processo di unificazione italiano; Destra e Sinistra Storica (sintesi) Le guerre d’indipendenza italiane La spedizione dei mille Il Regno d’Italia L’Italia nell’età della Destra e della Sinistra Storica All’alba del Novecento La società di massa L’età giolittiana La prima guerra mondiale La rivoluzione russa Il primo dopoguerra L’età dei totalitarismi L’Italia tra le due guerre: il fascismo La crisi del 1929 La Germania tra le due guerre: il nazismo Verso la guerra La seconda guerra mondiale Il secondo dopoguerra 4a Le origini della guerra fredda 4b La Distensione 4c L’Italia Repubblicana: dalla ricostruzione agli anni di piombo Il terzo dopoguerra 5 a. La globalizzazione 5 b. Il crollo del comunismo 35/57 Periodo (mese) Ore di lezione Settembre 5 Ottobre Novembre Dicembre 5 8 5 Gennaio 6 Febbraio Marzo Aprile 6 7 9 Maggio 4 Maggio Giugno 4 2 - METODOLOGIE E STRUMENTI DIDATTICI Testi scelti opportunamente per la problematizzazione Lezione frontale di introduzione e spiegazione dell’argomento centrale Lezione interattiva partendo da eventi di attualità Consegne per le operazioni da compiere sui testi Indicazioni per le prove di controllo Lettura e analisi di documenti Conferenze di approfondimento Lezioni-Spettacolo Libro di testo adottato: Mario Palazzo – Margherita Bergese – Anna Rossi - Editrice La Scuola Storia Magazine V. 3 Il novecento e l’inizio del XXI secolo – a. Il primo Novecento; b. Dal secondo dopoguerra ai giorni nostri VERIFICHE Controlli orali, per quanto possibile, omogenei per numero e tipo di domande, in relazione alle conoscenze e competenze acquisite Quesiti a risposta aperta, trattazione sintetica per le esercitazioni Criteri di misurazione e di valutazione: è stata adottata la griglia prevista dal POF e allegata al documento, per i criteri di valutazione vedere Allegato A di Lingua e Letteratura Italiana Rovigo, 15 maggio 2014 Firmato il Docente Professoressa Maria Ines Bregolin Gli Alunni: Bamhaoud El Mehdi _______________________ Previato Loris _______________________ 36/57 Allegato A Cattozzo Alessandra DOCENTE CLASSE 5a C DISCIPLINA: Lingua inglese RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE ANNO SCOLASTICO 2013-14 In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di: CONOSCENZE Gli alunni hanno acquisito, nella quasi totalità dei casi, una conoscenza complessivamente sufficiente dei contenuti disciplinari riferiti ad argomenti di carattere specifico all’indirizzo di studio e specificatamente hanno acquisito conoscenze relative ai principali materiali da costruzione,ai principali elementi della costruzione e a significativi aspetti dell’architettura britannica, così come programmato nel piano di lavoro e specificato nei contenuti disciplinari sotto riportati . COMPETENZE Quasi tutti gli alunni sanno utilizzare tecniche di lettura adeguate alla comprensione di testi, soprattutto di carattere tecnico, per ricavarne informazioni e per rispondere a domande di tipo referenziale, anche se, nella formulazione delle risposte, si notano ancora imprecisioni di tipo strutturale (concordanza, word order, corretta scelta del tempo verbale) sia nella produzione scritta che, ed ancor più, in quella orale. Per quanto riguarda la produzione scritta, gli studenti sono, nella maggior parte dei casi e se sostenuti da uno studio adeguato, in grado di produrre testi scritti di carattere tecnico, relativi al settore specifico e sanno, inoltre, rispondere a quesiti di varia tipologia su argomenti di carattere tecnico, con discreta pertinenza e coerenza. La produzione orale è la più penalizzata tra le abilità, sia perché richiederebbe più tempo per essere coltivata in classe, sia perché, per dare risultati soddisfacenti, dovrebbe basarsi su uno studio domestico costante, ragionato e regolare. Per un discreto numero di alunni esso risulta essere mnemonico e superficiale, rivolto più alla singola verifica che alla formazione di conoscenze stabili e durature; altri, , hanno dimostrato di aver ben organizzato il lavoro domestico e di aver tratto beneficio dai consigli dell’insegnante. Pertanto quasi tutti gli studenti riescono a portare a compimento una conversazione di carattere tecnico, e/o a descrivere processi, con sufficiente chiarezza logica, espositiva e con un adeguato bagaglio lessicale, solo un esiguo numero dimostra di possedere una padronanza strutturale e lessicale più sviluppata . ABILITÀ Solo qualche allievo ha raggiunto abilita ’elaborative logiche e critiche intese come espressione di un apporto personale nell’approfondimento, nell’analisi e sintesi dei contenuti proposti; quasi tutti sanno comunque esprimersi con chiarezza sufficiente a veicolare un messaggio, anche se in modo non sempre corretto dal punto di vista formale e, a volte, con alcune imprecisioni lessicali. La situazione finale della classe è nel complesso sufficiente. 37/57 CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE Nome del Modulo e/o Unità Didattica e relativi argomenti effettivamente svolti. Building Materials: Stone e Stonework; Timber, Bricks, Building blocks, Masonry, Mortars, Cement, Concrete, Metals, Glass, Iron; Sustainable materials Mapping Iron and glass combination and iron and glass architecture The building site: Health and Safety The Victorian Age: Queen Victoria, The Industrial Revolution Social implications of the Industrial Revolution The art of design: Sketch stage and working drawings. Auto Cad and 3D,Rendering( solo le parti sottolineate) Town Planning, Master Plan Building elements and methods: Foundations, Walls, Floors Restoration Building elements and methods, Roofs Bio-Architecture, Eco materials, Eco-design and green building History of Architecture: Gothic Revival and Neoclassicism, The Modern Movement: Gropius, F.L.Wright, Contemporary Trends: Rogers, Periodo (mese) Da Settembre a Dicembre Ore di lezione Dicembre 1h Gennaio 1,30h Febbraio 1,30h Febbraio 3h Marzo-Aprile 6h Maggio 3h Maggio 2h MaggioGiugno 3h 11,30h Renzo Piano : the man who is reinventing architecture Houses in modern Britain Giugno 1h Sono state apportate delle modifiche al piano iniziale per esigenze emerse nel corso dell’anno. METODOLOGIE E STRUMENTI DIDATTICI Gli obiettivi sono stati perseguiti attraverso le seguenti fasi: 1. presentazione e sviluppo di nuovi argomenti attraverso lezioni frontali e dialogate e individuazione dei contenuti chiave; 2. verifica della comprensione attraverso attività svolte in classe e controllo del lavoro domestico. Gli alunni con risultati insufficienti alla fine del primo quadrimestre hanno chiesto e ottenuto sportelli didattici durante i quali hanno potuto chiarire dubbi e ricevere ulteriori spiegazioni. Libro di testo in uso” House and Grounds”. Si è sempre utilizzato il libro di testo in adozione, ma alcuni degli argomenti in programmazione sono stati presentati attraverso fotocopie perché non presenti nel testo stesso. 38/57 VERIFICHE Gli alunni sono stati sottoposti alle seguenti prove: -prove scritte costituite da prove di comprensione su testo dato con risposte aperte, a completamento o di vero/falso con correzione della risposta sbagliata, questionari e simulazioni di terza prova con tipologia A e B; -prove orali tendenti ad accertare le conoscenze relative agli argomenti trattati e le competenze linguistiche raggiunte , prove di comprensione dell’ascolto. La verifica è stata formativa, attuata durante tutto l'anno per saggiare il grado di apprendimento degli alunni attraverso controlli per lo piu’orali e sommativa fatta al termine di una tematica o comunque dopo una sequenza significativa del processo didattico. Per la valutazione si è tenuto conto della situazione di partenza, dell'interesse, dell'impegno dimostrato e dell'evoluzione evidenziatasi durante l'anno in relazione agli obiettivi prefissati. Soprattutto nelle verifiche orali si è tenuto maggiormente in considerazione l’impegno dimostrato nella preparazione dei contenuti, lasciando in secondo piano la perfezione formale della prestazione. I criteri di valutazione delle prove hanno tenuto conto delle seguenti voci: 1) pertinenza 2) coerenza 3) conoscenza 4) chiarezza espressiva 5) competenza lessicale. I parametri di valutazione delle prove sono stati i seguenti: - totalmente insufficiente (conoscenze nulle) 3 - gravemente insufficiente (conoscenze scarse) 4 - insufficiente (esposizione informativa non adeguata) 5 - sufficiente (esposizione informativa adeguata) 6 - discreto (più capacità logiche discrete) 7 - buono (più capacità critiche buone) 8 - ottimo (ottimo livello delle conoscenze e/o delle abilità 9 - eccellente (eccezionali le conoscenze, come pure le capacità logiche e la rielaborazione critica) 10 Per la correzione delle simulazioni di terza prova effettuate durante l’anno scolastico si è utilizzata la griglia di correzione della terza prova allegata al documento di classe, insieme alle simulazioni effettuate nel mese di Aprile. 39/57 Allegato A Maria Loretta Zamberlan DOCENTE a CLASSE 5 C DISCIPLINA: Matematica RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE ANNO SCOLASTICO 2013-14 In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di: CONOSCENZE: concetto di funzione; uso del calcolo dei limiti nello studio di una funzione; calcolo delle derivate; studio di qualche semplice funzione algebrica razionale intera e fratta; calcolo integrali immediati. COMPETENZE: saper individuare il tipo di funzione data l’equazione; saper calcolare il dominio di una funzione algebrica razionale intera e fratta, irrazionale intera e fratta; saper calcolare i limiti agli estremi degli intervalli del dominio di una funzione algebrica razionale intera e fratta e saper individuare gli eventuali asintoti; saper calcolare le derivate di funzioni elementari, algebriche razionali intere e fratte; saper individuare massimi e minimi relativi e flessi di una funzione algebrica razionale intera e fratta; saper calcolare integrali elementari indefiniti e definiti; saper usare correttamente il linguaggio specifico della disciplina. ABILITÀ: saper eseguire lo studio di semplici funzioni algebriche razionali intere e fratte; saper analizzare il grafico di una funzione. 1. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER: UNITA’ DIDATTICHE CONTENUTI DISCIPLINARI Ripasso: definizione di funzione con classificazione e relativo dominio; calcolo di limiti con relativi teoremi; forme sen x 1. indeterminate +∞-∞, ∞/∞ e 0/0. Limite notevole lim x 0 x Definizione di funzione continua. Analisi del grafico di una funzione: dominio, intersezione con gli assi, limiti agli estremi del dominio e individuazione degli asintoti. Traccia del grafico probabile sapendo dominio, intersezione con gli assi e limiti agli estremi del dominio Definizione di punti di discontinuità di una funzione: di 1a, di 2a e LE FUNZIONI di 3a specie con relativi esercizi. Gli asintoti verticali, orizzontali CONTINUE E ed obliqui. Studio di funzione algebriche intere e fratte in sei CALCOLO DEI punti: (1) dominio, (2) simmetrie, (3) intersezioni con gli assi LIMITI cartesiani, (4) segno, (5) limiti, (6) limiti con grafico probabile e viceversa dal grafico determinare le sei caratteristiche. 40/57 PERIODO Settembre Ottobre 8 ore Ottobre Novembre Dicembre 16 ore DERIVATE DELLE FUNZIONI DI UNA VARIABILE STUDIO DELLE FUNZIONI GLI INTEGRALI Derivata di una funzione. La retta tangente al grafico di una funzione con punti stazionari e punti di non derivabilità. La continuità e la derivabilità. Le derivate fondamentali: Dk, Dx, Gennaio Dxn, D x , Dsenx, Dcosx, Dex, Dlnx. Febbraio Teoremi sul calcolo delle derivate (escluso la derivata del Marzo reciproco di una funzione). La derivata di una funzione composta. 20 ore Le derivate di ordine superiore al primo. I teoremi sulle funzioni derivabili: di Lagrange, di Rolle e di De L’Hospital. Cenni delle applicazioni alla fisica. Le funzioni crescenti e decrescenti e le derivate. I massimi, i Marzo minimi e i flessi: definizioni e loro ricerca con utilizzo della Aprile derivata prima e seconda. Studio di una funzione algebrica intera Maggio o fratta con grafico. Analisi dal grafico del segno delle derivate e 10 ore loro conseguenze. L’integrale indefinito. Gli integrali immediati. L’integrale definito Maggio con proprietà e calcolo. 5 ore Ore totali svolte nell’intero anno scolastico: numero 59 2. METODOLOGIE Gli obiettivi sono stati perseguiti attraverso le seguenti fasi della lezione frontale e dialogata: richiamo dei prerequisiti; introduzione dei nuovi concetti motivando gli alunni con esempi, sollecitando interventi e proposte di ipotesi o di soluzioni; verifica della comprensione attraverso esercizi svolti in classe e a casa con esercitazioni individuali e con lavori di gruppo, anche a piccoli gruppi di due studenti; ricerca di connessioni con argomenti appartenenti a temi diversi, quando possibile; utilizzo del laboratorio di informatica con presentazioni in Power Piont e video; attività di recupero in itinere e mediante sportello didattico. 3. MATERIALI DIDATTICI Libro di testo in uso: Massimo Bergamini – Anna Trifone – Graziella Barozzi –“Matematica verde con Maths in English” Volume 4S – Zanichelli. Schemi riassuntivi. Laboratorio di informatica con presentazioni in Power Point e video. 4. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE Per la verifica dei risultati sono state effettuate verifiche: formative: volte ad accertare i processi realizzati e per saggiare il grado di apprendimento degli alunni; sommative: somministrate al termine di un segmento significativo del percorso didattico suddivise in: 1. prove scritte articolate in esercizi e problemi, questionari con quesiti a risposta aperta, multipla, a completamento o a risposta guidata. 2. Prove orali tendenti ad accertare la conoscenza e competenza relative agli argomenti trattati e le competenze linguistiche. *°*°*°*°*°*°* L’Insegnante M. Loretta Zamberlan 41/57 Allegato A Maria Rosa Brigo DOCENTE a CLASSE 5 C DISCIPLINA: Estimo RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE ANNO SCOLASTICO 2013-14 La classe, che conosco dalla quarta, ha mantenuto nel corso dell’anno scolastico una certa eterogeneità sia per quanto riguarda il comportamento sia per il profitto. In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di: CONOSCENZE : un piccolo gruppo di alunni si è impegnato con responsabilità ed interesse adeguati e costanti nel tempo, tanto da raggiungere conoscenze pressoché complete ed un profitto buono; un secondo gruppo, il più numeroso, è formato da alunni che si sono impegnati in modo discontinuo, raggiungendo tuttavia profitto e conoscenze sufficienti; un terzo gruppo, infine, ha dato prova di scarsa partecipazione ottenendo conoscenze non del tutto sufficienti. COMPETENZE : Un piccolo numero di studenti si dimostra in grado di risolvere autonomamente problemi estimativi di tipo pratico – professionale, di saper contestualizzare gli argomenti riuscendo a collegare con una certa sicurezza le conoscenze della materia con quelle di altre discipline. Un secondo gruppo necessita di essere guidato nell’interpretazione dei testi e nell’uso di un linguaggio appropriato. Un terzo gruppo, infine, incontra difficoltà di comprensione e di elaborazione delle tematiche proposte. CAPACITA’ Le capacità organizzative, logiche e critiche sono: per alcuni allievi scarse e limitate; per una parte sono sufficienti; per pochi tali capacità appaiono buone. 42/57 CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE Nome del Modulo e/o Unità Didattica e relativi argomenti effettivamente svolti. Periodo (mese) Ore di lezione Ripasso matematica finanziaria classe 4° e relativa verifica Settembre 2013 10 Ottobre 10 Estimo catastale Catasto terreni . formazione, pubblicazione e attivazione, il sistema informativo catastale: la visura Conservazione del catasto: variazioni soggettive e oggettive, atti di aggiornamento geometrico, Pregeo (cenni) Catasto fabbricati : formazione, conservazione , variazioni soggettive , dichiarazione delle unità immobiliari urbane OttobreNovembre 10 Estimo civile Stima sintetica e analitica del valore di mercato Valore di costo, di trasformazione, complementare Stima dei fabbricati rurali Aree edificabili: valore di mercato e di trasformazione Il condominio Millesimi di proprietà generale Millesimi d’uso :ascensore e scale Novembredicembre I principi dell’estimo Aspetti economici di stima Il metodo di stima ed il principio dell’ordinarietà Sopraelevazione di un fabbricato : indennità di sopraelevazione 43/57 8 gennaio 2014 6 4 2 6 8 4 Estimo legale Danni a fabbricati Espropriazioni per causa di pubblica utilità: normativa sulle espropriazioni “ Testo Unico “ DPR n.327 dell’8 giugno 2001 e successive modifiche: Legge 24 dicembre 2007 e sentenza Corte Costituzionale n. 181 del 10 giugno 2011, deliberazione n. 29 del 21 marzo 2012 della Corte dei Conti. Iter espropriativi Indennità di esproprio di aree edificabili, aree legittimamente edificate, aree non edificabili . Occupazione temporanea. Usufrutto: Normativa essenziale; valore dell’usufrutto; valore della nuda proprietà, indennità per miglioramenti eseguiti dall’usufruttuario Servitù prediali coattive : Normativa essenziale; stima dell’indennità per servitù di passaggio, di acquedotto e scarico, per infrastrutture lineari. febbraio 4 4 marzo 4 2 2 aprile 2 Diritto di superficie Valore del diritto del superficiario; valore del diritto del concedente. 6 Le successioni ereditarie : Normativa essenziale Tipi di successione; asse ereditario; la divisione quote di diritto e quote di fatto Maggio Da sviluppare dopo il 15 maggio Estimo ambientale I beni pubblici ed il valore d’uso sociale Analisi costi-benefici Valutazione dell’impatto ambientale Valutazione ambientale strategica Autorizzazione integrata ambientale METODOLOGIE E STRUMENTI DIDATTICI Lezione frontale , esercizi di applicazione dei contenuti, frequenti interventi di recupero- ripasso in itinere VERIFICHE : colloqui orali, verifiche scritte tramite esercizi di applicazione della parte teorica, simulazioni di seconda prova effettuate nelle seguenti date: 08/04/2014 e 17/05/2014 Criteri di misurazione e di valutazione: vedasi griglie di valutazione allegate Rovigo, 15 maggio 2014 Firma del Docente ___M. Rosa Brigo__ 44/57 Allegato A Prearo Alessia DOCENTE CLASSE 5a C DISCIPLINA: Elementi di diritto ed economia In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di: CONOSCENZE Le conoscenze acquisite sono mediamente sufficienti per la maggior parte della classe. Qualche alunno ha raggiunto la sufficienza con difficoltà, grazie ad interventi di recupero e rinforzo. Qualche alunno, viceversa, ha raggiunto un livello di conoscenza molto buono. COMPETENZE Sufficienti risultano, in media, le capacità di collegamento tra le unità didattiche trattate e di inquadramento storico delle stesse. La maggior parte della classe si esprime con un linguaggio giuridico sufficientemente corretto. Buona è stata la partecipazione al dialogo educativo CAPACITA’ Mediamente sufficienti sono la capacità di rielaborazione individuale ed autonoma degli argomenti appresi, la comprensione dell’evoluzione storica di alcuni argomenti e la capacità di sostenere un colloquio attraverso lo scambio di osservazioni e valutazioni personali, con padronanza del linguaggio giuridico. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE MODULO/U.D. E RELATIVI ARGOMENTI PERIODO SVOLTI Settembre - gennaio Diritto amministrativo I PRINCIPI E L’ORGANIZZAZIONE DELLA P.A. Principi costituzionali e principio di trasparenza Stato (e relativi organi) e amministrazione Funzioni della p.a. Amministrazione statale e periferica Amministrazione diretta ed indiretta Consiglio di stato e Corte dei Conti ATTO AMMINISTRATIVO Nozione Atto e provvedimento: classificazioni, caratteri e requisiti I contratti della p.a. Il procedimento amministrativo L’invalidità dell’atto amministrativo I vizi di legittimità Tutela nei confronti dell’atto illegittimo Gennaio febbraio Espropriazione Fondamenti giuridici (art.42 Cost., 834 c.c., 832 c.c.) D.P.R. 8 GIUGNO 2001 N. 327 e sue modifiche Fasi del procedimento di esproprio Occupazione d’urgenza Marzo - aprile Successioni ereditarie Successioni in generale e successioni mortis causa Soggetti della successione e indegnità Delazione e delazione successiva 45/57 Patti di famiglia Accettazione e rinuncia Eredità giacente Successione testamentaria e i vari tipi di testamento Successione legittima Successione necessaria Comunione ereditaria – divisione - collazione maggio Contratti per i lavori pubblici L’appalto in generale e l’appalto di lavori pubblici Nozione di opera e lavori pubblici Codice dei contratti pubblici (d.lgs.163/2006): artt.1,2,9,10 Fasi del procedimento METODOLOGIE E STRUMENTI DIDATTICI La metodologia prevalentemente utilizzata è stata la lezione frontale-dialogata. L’attività di recupero è stata curricolare Testo in uso: Compendio di diritto (Zagrebelsky – Le Monnier) Per l’esproprio è stato utilizzato il testo di estimo, in quanto aggiornato Per i contratti pubblici sono state utilizzate schede predisposte dalla docente VERIFICHE Sono state effettuate prove orali e scritte, queste ultime soprattutto nel secondo quadrimestre come simulazione di terza prova Per la valutazione dell’orale si è fatto riferimento alla griglia elaborata in relazione a quella del POF; per la valutazione degli scritti a quella utilizzata dall’istituto per la terza prova. Rovigo, 15 maggio 2014 La docente Prof.ssa Alessia Prearo 46/57 Allegato A Brighenti Fabio DOCENTE CLASSE 5a C DISCIPLINA: Impianti 1) PROFILO DELLA CLASSE La classe, composta da 24 alunni, ha mostrato fin dall’inizio un discreto grado di partecipazione, mantenendo un impegno costante e progressivo; la partecipazione è sempre stata attiva. Gli allievi hanno frequentato con regolarità. Dal punto di vista disciplinare non vi sono mai stati problemi. Il profitto raggiunto dagli alunni è globalmente sufficiente. Tutti gli alunni hanno recuperato eventuali debiti del primo quadrimestre2) OBIETTIVI COGNITIVI SPECIFICI Gli allievi conoscono le principali grandezze termodinamiche, i metodi di trasmissione del calore, le caratteristiche dell’aria umida, il principio di funzionamento dei generatori di calore, le diverse tipologie di impianto autonomo o centralizzato, la normativa UNI 7129/2008 per l’installazione di generatori di calore di potenza termica < 35 [KW], come si esegue una rete di distribuzione dei gas, come si calcola la trasmittanza di pareti e solai, il Decreto energie rinnovabili. 3) METODOLOGIE DIDATTICHE Il corso è stato articolato in lezioni solo teoriche per complessive 3 ore settimanali. Gli argomenti, raggruppati secondo le indicazioni ministeriali in moduli, sono stati affrontati in modo semplice e lineare prediligendo soprattutto la parte descrittiva e cercando di ridurre allo stretto indispensabile i richiami matematici. Per gli argomenti di interesse pratico applicativo sono stati forniti allo studente degli esempi mirati al fine di stimolarne l’interesse. Le lezioni sono state di tipo frontale per la presentazione degli argomenti principali trattati nel testo in adozione, metodologia che ha permesso al docente non solo di fare continuamente esempi, richiami o collegamenti con gli aspetti visti in altre discipline attinenti con l’argomento in oggetto, ma anche di sollecitare da parte degli studenti osservazioni, domande o richieste di chiarimento o integrazione. CONTENUTI Sono organizzati in U.D. o Moduli come segue : U.D. / termotecnica Richiami di Modulo Modulo 1: Tecniche Contenuti didattiche 1. 2. 3. 4. 5. 6. Generalità Calore Temperatura Sistema Tecnico e Sistema Internazionale Calore specifico Calore scambiato 7. Esercizi 47/57 Lezione frontale con uso di lavagna. Tempi Settembre 2013 calore ventilaz. Trasmissione del Termo nuova costruzione rinnovabili Decreto Isolamento edifici UNI 7129/08 Modulo 2: Modulo3: Modulo4: Modulo 5: Modulo 6: 4) 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 1. 2. 3. 4. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 1. 2. 3. Trasmissione del calore per conduzione Trasmissione del calore per convezione Trasmissione del calore per irraggiamento Caratteristiche dell’aria umida Umidità relativa Umidità specifica Entalpia Diagramma psicrometrico Generalità Impianti di termoventilazione Principio di funzionamento caldaia autonoma istantanea Esercizi Generalità Classificazione generatori Prescrizioni e divieti Aperture di ventilazione Calcolo della sezione netta aperture di ventilazione Attraversamento muri perimetrali con tubazioni gas profondità interramento tubazioni gas metano Esercizi Generalità Zone climatiche e gradi giorno DPR 412/93 Caratteristiche dei materiali: Conduttività termica. Trasmittanza termica, Trasmittanza termica limite pareti, solai, coperture Calcolo della trasmittanza termica di una parete composta. Esercizi Generalità Produzione di energia termica da impianto solare termico: limiti minimi imposti Produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile: limiti imposti. Lezione frontale Ottobre- con uso di Novembre lavagna. 2013 Lezione frontale con uso di lavagna. Lezione frontale con uso di lavagna. Novembre – 2013 Dicembre – 2013-Gennaio - Febbraio 2014 Lezione frontale Marzo – con uso di Aprile – lavagna. Maggio -2014 Lezione frontale con uso di lavagna. Maggio 2014 VERIFICHE In data attuale, sono eseguite 3 prove scritte ed una orale nel I^ quadrimestre e 2 prove scritte nel secondo quadrimestre. E’ in previsione di fare una terza prova scritta prima della conclusione dell’anno scolastico. 5) LIBRO DI TESTO Impianti tecnici in edilizia e territorio 3 Autore: S.P.I. De Felice Editore: CALDERINI Rovigo 13/maggio/2014 48/57 Allegato A Pigato Claudio DOCENTE CLASSE 5a C DISCIPLINA: Topografia e fotogrammetria RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE ANNO SCOLASTICO 2013-14 La classe ha manifestato un discreto interesse e trasporto per la materia, purtroppo non sempre accompagnati da un adeguato studio. Il programma è stato comunque svolto regolarmente, tralasciando solo alcuni argomenti secondari ormai obsoleti, che avrebbero contribuito a diminuire l’interesse per la materia. Nelle verifiche orali gli allievi hanno difficoltà a sapersi orientare nella materia, e devono essere opportunamente guidati nella trattazione. Nell’ultimo periodo dell’anno alcuni allievi hanno ulteriormente ridotto lo studio e il lavoro a casa, abbassando così il quadro generale, che si mantiene comunque ad un livello sufficiente, soprattutto grazie ad un buon gruppo di allievi con profitto eccellente. Nella parte grafica la classe ha invece lavorato con maggiore impegno, e tutti gli allievi hanno portato a termine la progettazione stradale, con risultati complessivamente discreti. Si segnalano comunque alcuni casi di eccellenza, con approfondimenti mirati. In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di: CONOSCENZE : La classe ha raggiunto risultati mediamente più che sufficienti. Gli allievi conoscono le principali applicazioni della topografia nella progettazione di infrastrutture: determinazione di superfici agrarie, problemi di riconfinamento e frazionamento, aerofotogrammetria, spianamenti e progettazione stradale. COMPETENZE : Gli allievi hanno complessivamente sviluppato sufficienti capacità di utilizzare e valutare l'attività topografica finalizzata agli scopi tecnici, usando una terminologia appropriata solo in certi casi. CAPACITA’ : Gli allievi sono in grado di applicare le conoscenze e le competenze acquisite solo in alcuni settori della progettazione e, se opportunamente guidati, sono talvolta in grado di valutare le metodologie appropriate e di fare collegamenti con altre discipline. La classe sa presentare un progetto definitivo corredato di tutti gli elaborati grafico-progettuali. Per l’esecuzione delle tavole grafiche, la classe è in grado di usare sia il disegno manuale che quello assistito dal computer, avendo utilizzato durante il triennio ambedue queste metodologie. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE Nome del Modulo e/o Unità Didattica Periodo e relativi argomenti effettivamente svolti. (mese) Strade Da Sett. a Marzo Generalità: La sede stradale. Analisi del traffico: traffico della XXX ora di punta, traffico di progetto. Determinazione del raggio minimo delle curve circolari. Tracciamento dei tornanti. Geometria delle curve circolari: determinazione del raggio, tangente, corda, saetta, bisettrice, angoli al centro e al vertice, sviluppo, partendo da due elementi noti, di cui almeno uno metrico. Curve circolari condizionate: tangenti a tre rettifili, passanti per un punto assegnato, passanti per tre punti. Le curve a raggio variabile: la clotoide. Sviluppo del progetto: Studio del tracciato planimetrico: il tracciolino e la poligonale d’asse. Profilo longitudinale, livellette. Calcolo analitico delle aree delle sezioni trasversali, diagramma delle aree e dei volumi, paleggio trasversale. Costo del trasporto dei cantieri di compenso. 49/57 Ore di lezione 30 Strade: picchettamenti Picchettamenti per ordinate alla corda e alla tangente, ad archi uguali ed ad archi assegnati, picchettamento per ordinate ai prolungamenti delle corde successive. Strade: progetto di massima di un tronco stradale Tutti gli allievi hanno realizzato un progetto di un breve tronco stradale in zona collinare comprendente i seguenti elaborati minimi: planimetria, profilo longitudinale, sezioni trasversali, profilo delle aree, profilo delle aree depurato dai paleggi, profilo dei volumi eccedenti, zona di occupazione, relazione tecnica con preventivo di massima. Il progetto stradale è stato effettuato in parte anche mediante l'ausilio di CAD. Alcuni allievi hanno integrato il progetto con cantieri di compenso. Marzo 4 Da sett. a marzo 16 Fotogrammetria e aerofotogrammetria Ottobre/nov. Principio fondamentale della fotogrammetria, piano di volo. Scala del fotogramma, determinazione del numero di strisciate e di foto per strisciata. Ricoprimenti longitudinale e trasversale. Agrimensura Dic. / Gen. Misura delle aree: metodi numerici (formule di Gauss, formula di camminamento per il triangolo e il quadrilatero con dimostrazione, per il poligono qualunque senza dimostrazione), metodi grafici (integrazione grafica, trasformazione di un poligono in un triangolo equivalente), metodi grafo-numerici: Bezout e Cavalieri-Simpson. Computo metrico estimativo del progetto stradale febbraio Frazionamenti e rettifica confini. Mar., Apr., Mag. Divisione di aree: divisione di triangoli con metodi numerici, con dividenti uscenti da un vertice o da un punto su un lato, parallele ad un lato, perpendicolari ad un lato. Problema del trapezio. Spostamento e rettifica di confini: spostamento di un confine rettilineo con uno uscente da un vertice assegnato. Rettifica di confini bilateri con confini rettilinei uscenti da un vertice assegnato. Spianamenti* Maggio/Giugno Formule dei volumi del prismoide e del prisma generico. Formula delle sezioni ragguagliate. Spianamenti orizzontali su piani quotati e piani a curve di livello, a quota assegnata e di compenso tra sterri e riporti. *Argomento non ancora svolto al 12/05/12, in programmazione. Compiti in classe e simulazioni III prova Interrogazioni e ripasso Esercitazioni in aula CAD * considerate anche le lezioni previste, successive al presente documento 4 8 4 12 5* 11* 12* 8 METODOLOGIE E STRUMENTI DIDATTICI Si è applicato il metodo tradizionale della lezione frontale come primo approccio alla materia. Si è lasciato spazio, sia nelle esercitazioni, sia nelle applicazioni ai processi di formazione individuali coinvolgendo in tempi successivi tutta la classe nella risoluzione 50/57 di casi particolari. Testo adottato: C. Pigato, Quadrante vol. 3, ed. Poseidonia. VERIFICHE Prove scritte Verifiche orali Prove grafiche Simulazione della seconda prova scritta degli esami (la seconda è programmata per fine maggio) A disposizione della Commissione sono depositati in Segreteria i seguenti esempi delle prove e delle verifiche effettuate: compiti scritti progetto stradale 2 simulazioni della terza prova Rovigo, 11 maggio 2014 Firma del Docente ______________________ 51/57 Allegato A Chiozzi Umberto DOCENTE CLASSE 5a C DISCIPLINA: Disegno e progettazione La classe, è composta da 24 alunni, 6 femmine e 18 maschi, ha mantenuto nel corso dell’anno scolastico una certa eterogeneità. In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di: CONOSCENZE : un gruppo di 4/5 alunni si è impegnato con responsabilità ed interesse adeguati e costanti nel tempo raggiungendo un profitto più che buono; un secondo gruppo di 10/12 alunni, formato sia da alunni che si sono impegnati con una certa regolarità, e hanno raggiunto profitto e conoscenze sufficienti e più che sufficienti. un terzo gruppo di 6/7 alunni, infine, impegnato in modo non sempre continuo, ha ottenuto profitto e conoscenze appena sufficienti. COMPETENZE : Circa una metà degli studenti si è dimostrata partecipe e interessata agli argomenti proposti, in grado anche di risolvere autonomamente problemi di tipo pratico – professionale. Un secondo gruppo che ha partecipato alle lezioni con attenzione non costante, non è sempre stato sostenuto da lavoro individuale domestico, pertanto è in grado di risolvere problemi di tipo pratico professionale solo se guidato CAPACITA’ : Le capacità organizzative e di sintesi solo per pochi allievi sono risultate complessivamente buone, nella maggior parte dei casi appena sufficienti o insufficienti. 1)CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER UNITA’ DIDATTICHE e/o MODULI Nel corso dell’anno scolastico si sono sviluppate le seguenti argomentazioni: IL PROGETTO - relazione tecnica, - capitolati d’appalto, - elenco prezzi, - computo metrico estimativo, - contabilità dei lavori ARCHITETTURA Inizialmente si è riscontrata la necessità di un ripasso della storia dell’architettura : dal Romanico, al Gotico, al Rinascimentale, al Barocco; Nel corso del secondo quadrimestre si sono affrontari i temi dell’architettura moderna : - Architettura e rivoluzione industriale: - Il Fenomeno Art Nouveau: - Gli esordi della nuova architettura negli Stati Uniti: - Il razionalismo e l’architettura organica - Il rinnovamento dell’architettura in Europa tra le due guerre: - L’ultima attività dei “maestri” in Europa: - L’ultima attività dei maestri nel mondo extra Europeo: Numerosi ragazzi hanno apportato con interventi personali approfondimenti relativi ad un architetto 52/57 URBANISTICA Elementi di tecnica urbanistica: - leggi nazionali (380/2001) e regionali (11/2004) - gerarchia dei piani urbanistici - PTR, PAT, PI, PUA - Titoli abilitativi NORMATIVA TECNICA Normative tecniche: - prevenzione infortuni in cantiere e gestione cantiere 81/08 titolo 4° - superamento barriere architettoniche - sistemi anticaduta EDILIZIA RESIDENZIALE Le tipologie edilizie: Edifici singoli, Edifici binati, Edifici a schiera, Edifici a blocco, PROGETTO EDILIZIO Ogni allievo ha sviluppato due progetti individuali: - Condominio residenziale; - Edificio collettivo: Palestra 2)METODOLOGIE La metodologia principalmente seguita si è basata sulla lezione frontale, consegna di appunti, di normative regionali, di schemi grafici, con esempi e riferimenti a casi pratici. Parallelamente si è sviluppata una fase progettuale personale di ogni allievo. .L’interesse e la partecipazione sono stati adeguati per la maggior parte degli alunni . 3)MATERIALI DIDATTICI Libro di testo in uso: Autore Furiozzi /BrunettiFanelliI : TIPI EDILIZI, URBANISTICA, il Koening/3 Ed. Le Monnier - Appunti vari, pubblicazioni, aggiornamenti normativa urbanistica, schemi grafici, ricerca materiale su internet. - Modulistica e fax simile relazioni varie 4)TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE: - Prove scritte sugli argomenti trattati nelle lezioni, - Colloqui orali - Ricerche sugli argomenti assegnati. - esercizi di progettazione. Nella valutazione si sono considerati i contenuti, la partecipazione, l'impegno, il potenziamento delle capacità espressive ed il metodo di lavoro e di studio. 5) ORE DI LEZIONE SVOLTE Primo quadrimestre 52 ore Secondo quadrimestre 41 al 15 di maggio Il Docente 53/57 Allegato A Tomasi Lucio DOCENTE a CLASSE 5 C DISCIPLINA: Costruzioni La classe è composta da 24 alunni, ha mantenuto nel corso dell’anno scolastico un comportamento accettabile ed una sufficiente disponibilità alle attività didattiche svolte, pur dimostrando un impegno e profitto non del tutto omogenei. In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di: CONOSCENZE : un gruppo di circa 5 allievi si è impegnato con responsabilità ed interesse adeguati e costanti nel tempo tanto da raggiungere conoscenze pressoché complete ed un profitto più che buono; un secondo gruppo di 12 allievi che si sono impegnati abbastanza regolarmente, ha raggiunto profitto e conoscenze sufficienti e più che sufficienti. un terzo gruppo di 7 allievi, a causa di difficolta pregresse e impegno non sempre regolare, ha ottenuto profitto e conoscenze appena sufficienti. COMPETENZE : Buona parte degli allievi si è dimostrata partecipe e interessata agli argomenti proposti, in grado anche di risolvere autonomamente problemi di tipo pratico – professionale. Un secondo gruppo che ha partecipato alle lezioni con attenzione non costante, non è sempre stato sostenuto da lavoro individuale domestico, pertanto è in grado di risolvere problemi di tipo pratico professionale solo se guidato CAPACITA’ : Le capacità organizzative e di sintesi solo per pochi allievi sono risultate complessivamente buone, nella maggior parte dei casi sufficienti e in qualche caso insufficienti. 1)CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER UNITA’ DIDATTICHE e/o MODULI Nel corso dell’anno scolastico si sono sviluppate le seguenti argomentazioni: - Elementi strutturali in acciaio e c.a. Pilastri Travi Fondazioni: capacità portante del terreno (Terzaghi) Progetto e verifica strutturale di pilastri, travi solai e fondazioni (metodo stati limite) - Muri di sostegno Generalità Spinta delle terre, teoria di Rankine Verifiche di stabilità del muro di sostegno (metodo stati limite) 54/57 - Verifica sisimica di un edificio Azione sismica e norme tecniche per le costruzioni Particolari costruttivi di travi e pilastri in zona sismica Verifica semplificata di edificio in muratura - Recupero statico edilizio Interventi di risanamento e recupero di fabbricati esistenti Fondazioni Pilastri, travi, solai 2)METODOLOGIE La metodologia principalmente seguita si è basata sulla lezione frontale, consegna di appunti, di normative, di schemi grafici, con esempi e riferimenti a casi pratici. Parallelamente si è sviluppata una fase progettuale personale di ogni allievo. L’interesse e la partecipazione sono stati adeguati per la maggior parte degli alunni . 3)MATERIALI DIDATTICI Libro di testo in uso: Autore Messina, Di Pasquale, Furiozzi, Paolini - Corso di Costruzioni: Vol 5, Muri di sostegno, costruzioni in zona sismica - Ed. Le Monnier Appunti vari, pubblicazioni, aggiornamenti normativa urbanistica, schemi grafici, ricerca materiale su internet. 4)TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE: - Prove scritte sugli argomenti trattati nelle lezioni, - Colloqui orali - Ricerche sugli argomenti assegnati. - esercizi di progettazione. Nella valutazione si sono considerati i contenuti, la partecipazione, l'impegno, il potenziamento delle capacità espressive ed il metodo di lavoro e di studio. 5) ORE DI LEZIONE SVOLTE Primo quadrimestre 53 ore Secondo quadrimestre 41 al 15 di maggio IL DOCENTE 55/57 Allegato A Rossi Angelo Pietro DOCENTE CLASSE 5a C DISCIPLINA: Educazione fisica In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di: CONOSCENZE : Gli alunni nel corso dell’anno scolastico hanno acquisito sicura conoscenza e padronanza della propria corporeità e dei propri mezzi, una discreta cultura motoria e sportiva, dovuta all’approccio con richieste e fondamentali fisici delle varie discipline sportive. Sanno adattarsi alle diverse situazioni ambientali e coordinarsi adeguatamente tra di loro. COMPETENZE e CAPACITA’ : Al termine del triennio sono in grado di : - compiere attività di resistenza, forze, velocità e particolarità; - coordinare azioni efficaci in situazioni semplici e/o complesse; - utilizzare le proprie qualità fisiche e neuromuscolari in modo adeguato alle diverse esperienze e ai vari contenuti tecnici; - motivare le attività sportive svolte durante l’anno scolastico (pallavolo, calcetto,pallacanestro) utilizzando i principali fondamentali individuali e di squadra; - organizzare e realizzare progetti operativi finalizzati (riscaldamento, shetching, ecc.. 1. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER : Unità Didattiche e/o Moduli e/o Percorsi formativi ed Eventuali approfondimenti Settembre/Ottobre Novembre/Dicembre Gennaio/Febbraio Marzo/Aprile Maggio/Giugno 16 ore 14 ore 12 ore 14 ore 8 ore Ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico: n° 64 METODOLOGIE ( lezione frontale , gruppi , processi individualizzati , attività di recupero- Sostegno e integrazione , ecc ) : A. Adeguamento dove possibile, della didattica alle caratteristiche individuali. B. Richiesta di consapevolezza e finalizzazione dei procedimenti didattici. C. Allievo “in situazione” da stimolare all’individuazione dell’errore e della connessione. D. Coinvolgere l’allievo nelle fasi di organizzazione delle attività. lezione frontale : 56/57 1) Fase di riscaldamento; 2) Utilizzo di spiegazioni tecniche; 3) dimostrazioni pratiche; 4) momento ludico-sportivo; 5) fase defatigante La maggior parte delle attività è stata effettuata con suddivisione degli alunni in gruppi di lavoro e in squadre. MATERIALI DIDATTICI ( testo adottato, orario settimanale di laboratorio ,attrezzature , spazi , biblioteca, tecnologie audiovisive e/o multimediali , ecc ) : A. Attrezzature dell’impianto scolastico (piccoli e grandi attrezzi). B. Misuratori normali ed elettrici : cronometri, corda metrica, C. Fotocopie. TESTO ADOTTATO : LE BASI TECNICO SCIENTIFICHE DELL’EDUCAZIONE FI SICA DI B. BALBONI – A. DISPENZA – F. PIOTTI EDIZIONI : IL CAPITELLO. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER : - Unità Didattiche e/o - Moduli e/o - Percorsi formativi ed - Eventuali approfondimenti Il Docente Angelo Rossi 57/57
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