ESAMI DI STATO DOCUMENTO DI CLASSE Legge n. 425 del 10 dicembre 1997 DPR n. 323 del 23 luglio 1998 Ord. Min. P.I. n. 38 dell’11 febbraio 1999 e successive 5^ A GEOMETRI - SIRIO A.S. 2013-2014 Profilo della figura professionale Il Geometra- continuatore e successore dell’antico Agrimensore romano, nelle sue funzioni a carattere profondamente sociale, espleta la sua opera nel compimento di tutti gli atti tecnici che si identificano nel patrimonio immobiliare, terriero ed edilizio, al fine di accertare, delimitare, valutare, migliorare, edificare, organizzare, conservare, amministrare e trasformare gli immobili, compiendo tutte le operazioni direttamente alle loro variazioni di stato e di servizio, anche in relazione al territorio e all’ambiente. Acri, MAGGIO 2014 Il Dirigente (prof. Giuseppe Giudice) SEZIONE 1 INTRODUZIONE Caratteristiche del contesto socio economico in cui è inserito l’istituto Acri è centro di una grossa area interna e montana, con difficoltà nei collegamenti e nei trasporti. E’ in atto una forte crisi della sua vocazione tradizionale di tipo agricolo, artigianale e terziario. La società è investita da tendenze disgreganti del modello tradizionale della famiglia e della comunità. Disoccupazione e mancanza di spazi di aggregazione generano nei giovani malessere e disinteresse. La situazione economica familiare è caratterizzata da redditi medio-bassi per il solo lavoro del capofamiglia. Il livello medio di scolarizzazione dei genitori fermo alla sola scuola dell’obbligo, mentre aumentano i casi di diploma superiore e di iscrizione universitaria nei fratelli maggiori. Nelle famiglie di appartenenza circolano pochi giornali e risultano poco presenti i libri e il computer. Lo standard medio delle conoscenze di base è limitato a nozioni essenziali di tipo linguistico e logico-scientifiche. Sempre più visibile appare la problematica dell’integrazione sociale economica e culturale degli immigrati. Caratteristiche dell’Offerta Formativa del Corso SIRIO Sirio è un progetto di sperimentazione riservato agli studenti dei corsi serali. Chiunque abbia avuto occasione di insegnare, anche per poco tempo, in tali corsi, si è senza dubbio reso conto delle enormi difficoltà incontrate - dagli studenti ma anche da molti docenti - nello svolgimento del programma. Infatti, poiché gli studenti sono tutti o quasi tutti lavoratori, nella maggior parte dei casi, hanno a disposizione pochissimo tempo per studiare a casa. La sua finalità primaria è il “recupero culturale” di adulti, e non solo, che per le più svariate ragioni hanno abbandonato la scuola durante gli anni dell'adolescenza. In quest’ottica, l’I.T.C.G.Tur. “G.Falcone”, ha attivato, dall’A.S. 2002/2003, la Sperimentazione Sirio con lo scopo di rispondere ai bisogni anche di particolari fasce di utenza, offrendo, attraverso concreti stimoli e incentivi alla ripresa degli studi, una formazione finalizzata oltre che a combattere la dispersione scolastica, anche alla qualificazione e/o riqualificazione professionale per fronteggiare la disoccupazione o poter cogliere le occasioni di rientro e di reinserimento nel mondo del lavoro. -2- SEZIONE 2 PROFILO DELLA CLASSE ELENCO DEGLI STUDENTI CANDIDATI INTERNI N. NOME 1 CARAVONA LORENZO 2 CONFORTI CARMELO 3 CONFORTI GIUSEPPE 4 CROCCO GIORGIO 5 DE BARTOLO FRANCO 6 FALCO LUCANTONIO 7 FERRARO GIUSEPPE 8 FUSARIO ROSARIO 9 GRADILONE ANTONIO 10 LA VALLE CARMELA 11 LIMONGI GIANPAOLO 12 MADEO ROSINA 13 MAZDRAG CONSTANTIN 14 MONTALTO DONATO 15 MORRONE MANUELA 16 PALDINO LUCIANO 17 PILUSO GIOVANNI 18 PILUSO NATALE 19 RICIOPPO NARDINO 20 SPOSATO DANILO NUNZIO 21 SPOSATO GIUSEPPE 22 SPOSATO MARIA TERESA 23 STOIAN MIRCEA -3- ELENCO DEGLI STUDENTI CANDIDATI PRIVATISTI N. NOME 1 2 3 ELENCO DOCENTI DELLA CLASSE N. NOME DISCIPLINA 1 GUIDO CONCETTA ITALIANO 2 GUIDO CONCETTA STORIA 3 LONGO FRANCESCA INGLESE 4 COLONNA LICIA DIRITTO 5 RAO NADIA MATEMATICA 6 IMBROGNO ERNESTO TOPOGRAFIA 7 PANZA GIANFRANCO IMPIANTI 8 FORMOSA GIUSEPPE ESTIMO 9 CALABRESE GIANFRANCO 10 MORIMANNO ANTONIO P. 11 DE LUCA VINCENZO PROGETTAZIONE E DISEGNO COSTRUZIONI RELIGIONE -4- Presentazione della classe Sono quasi tutti studenti lavoratori gli allievi della V Geometri Sirio. Si tratta di una classe con 23 iscritti, di cui quattro non scrutinati al primo quadrimestre in nessuna disciplina poiché, a oggi, non hanno mai frequentato. Gli studenti con livelli di frequenza costante e/o assidua, cioè un gruppo di circa quindici elementi, hanno manifestato un comportamento responsabile, corretto, idoneo ad una concreta crescita culturale e sociale. Meritevole è stato il desiderio di migliorare la propria preparazione culturale. La frequenza alle attività didattiche, nonostante la loro condizione di studenti-lavoratori, è stata, dunque, costante per la maggior parte degli allievi; per gli altri è stata piuttosto frammentaria, anche nel corso del secondo quadrimestre. Ciò nonostante, in generale, si sono potuti raggiungere quegli obiettivi programmatici essenziali che qualificano sotto il profilo professionale e nell’ambito della loro formazione socioculturale. La maggior parte degli allievi ha mostrato un atteggiamento disponibile allo studio e un impegno assiduo nel cercare di migliorare rispetto ai livelli di partenza, che risultavano diversi, come differenziate sono le loro caratteristiche di tipo cognitivo. Della classe fanno parte anche due giovani laureati che, nonostante il diritto all’esonero in alcune discipline, hanno partecipato in modo propositivo a vari momenti didattici con uguale attenzione e uguale impegno. Di eterogenea estrazione socio-culturale, la V Geometri Sirio si presenta ben integrata, con un buon livello di socializzazione all’interno del gruppo. Positiva la presenza dei numerosi studenti adulti lavoratori che partecipano in maniera critica al dialogo didatticoformativo, costituendo un fattore di stimolo alla crescita dei più giovani. Il rapporto instaurato con i docenti è stato improntato al reciproco rispetto e aperto al dialogo e al confronto. All’interno della classe si sono evidenziati vari livelli di apprendimento: per alcuni non è stato difficile dedicarsi proficuamente allo studio delle discipline, maturando una buona autonomia di organizzazione dello studio, grazie soprattutto all’impegno e alla applicazione quotidiana durante l’attività didattica svolta nelle singole discipline in aula; -5- altri, per le loro potenzialità ed il diverso livello di partenza, si sono sforzati di raggiungere risultati mediamente sufficienti. I tempi di svolgimento dei programmi delle varie discipline sono stati adeguati ai ritmi di apprendimento della classe. Soltanto pochi studenti, sei, hanno seguito il normale corso di studi Sirio (dal 1° anno al 5° anno); l’ esperienza scolastica è stata caratterizzata, da scarsa continuità didattica in tutti gli insegnamenti e, nonostante ciò, il livello di conoscenze e competenze raggiunto dalla classe, può ritenersi, alla luce delle specificità del corso, pienamente sufficiente. SEZIONE 3 OBIETTIVI GENERALI DELL’INDIRIZZO DI STUDIO Sono stati individuati per l’intero corso di studi, ma con specifico riferimento al triennio finale, degli obiettivi di fondo e per lo più comuni a tutte le discipline, che qui di seguito, in sintesi, si riportano: capacità di utilizzare un qualsiasi testo (letterario, scientifico, tecnico) per trarne informazioni; capacità di trasmettere ad altri le informazioni acquisite, in forma orale e/o scritta; capacità di inquadrare in maniera sufficientemente corretta temi e problematiche nel tempo e nello spazio; capacità di elaborare opinioni personali e di affrontare problemi concreti, operando delle scelte; capacità di utilizzare, con sufficiente proprietà, i linguaggi specifici delle singole discipline; capacità di individuare il modello rappresentativo di una specifica realtà e di schematizzarlo in blocchi interdipendenti, descrivendone il funzionamento. -6- SEZIONE 4 CONSUNTIVO DELLE ATTIVITÀ DISCIPLINARI Svolte nell’anno per ciascuna materia MATERIA: LINGUA E LETTERE ITALIANE DOCENTE: Prof.ssa Concetta Guido LIBRI DI TESTO: : LUPERINI R.,CASTALDI P.,MARCHIANI L. “LA SCRITTURA E L'INTERPRETAZIONE” PALUMBO EDITORE LIBRI UTILIZZATI: NICOLA S., CASTELLANO GIULIANA, GERONI I. “SEGNI SOGNI REALTA’” (racconto, romanzo, poesia, teatro, testi non letterari) PETRINI EDITORE METODI DI INSEGNAMENTO: Lezione frontale e/o partecipata Lavori di gruppo Simulazione terza prova (tipo C) OBIETTIVI REALIZZATI: (In termini di competenze, conoscenze e capacità) Capacità di usare la lingua scritta con una sufficiente correttezza formale ed un lessico di base appropriato; Utilizzo delle stesse capacità per eseguire l’analisi dei testi e produrre commenti, collegamenti e confronti; conoscenza dei singoli autori e dei movimenti letterari in modo completo, anche se essenziale; storicizzare un testo letterario e collocare un brano nell’opera dell’autore. METODOLOGIA DIDATTICA: (In termini di approccio alle problematiche specifiche della disciplina) Presentazione del tema e dell’autore nelle linee generali Lezioni frontali e partecipate volte soprattutto ad analizzare i testi esaminati Analisi di aspetti particolari; Discussione guidata, anche su esperienze di vita in relazione alle tematiche didattiche affrontate STRUMENTI E SPAZI: -7- (Audiovisivi, materiale multimediale, laboratori, biblioteca, ecc…) Libri di testo Libri di consultazione ed approfondimento forniti dall'insegnante Brani significativi di autori studiati Schemi riassuntivi Dispense STRUMENTI DI VERIFICA: (Riferiti alle tipologie previste dalla normativa sui nuovi esami di stato) Prove scritte formulate in base alle indicazioni per l’Esame di Stato. Lavoro sul testo. Colloquio a fine modulo. PROGRAMMA SVOLTO MODULO 1: L’ETA’ DEL REALISMO. Il positivismo e la letteratura realistica Naturalismo francese: letteratura come studio oggettivo della realtà. Verismo italiano: nuove modalità narrative. MODULO 1.1 EMILE ZOLA. Il pensiero e la poetica. Da “L’Ammazzatoio”: “Morte di un alcolizzato”. MODULO 1.2: GIOVANNI VERGA. La vita, le opere, la poetica Da “Vita dei campi”: “Rosso Malpelo”; da “Novelle rusticane”: “La roba”. La trama del romanzo: “I Malavoglia” MODULO 2: SIMBOLISMO E DECADENTISMO Il simbolismo francese; La poesia: “Spleen” di Charles Baudelaire. MODULO 2.1: GIOVANNI PASCOLI. La vita, le opere. La poetica del fanciullino. Dalla raccolta “Myricae”: “Sera d’ottobre”¸ “X Agosto” MODULO 2.2: GABRIELE D’ANNUNZIO La vita, le opere. Da “Alcyone”: “La pioggia nel pineto”, “La sera fiesolana”. MODULO 3: LA CRISI DELL’IO L’autore: la narrazione psicologica I personaggi: i drammi esistenziali MODULO 3.1: LUIGI PIRANDELLO La vita, le opere, il teatro, la poetica Da “Novelle per un anno”: “La patente” I romanzi: trame de “Il fu Mattia Pascal” e “Uno, nessuno e centomila” MODULO 3.2: ITALO SVEVO La vita, le opere, il pensiero MODULO 4: LETTERATURA TRA LE DUE GUERRE -8- L’ermetismo: Ungaretti, Quasimodo, Montale. Una tragica testimonianza MODULO 4.1: GIUSEPPE UNGARETTI La vita, le opere, la poetica; Da “L’allegria”: “Soldati”, “Natale”. Da “Il dolore”: “Non gridate più” MODULO 4.2 : EUGENIO MONTALE La vita, le opere, la poetica; Da “Ossi di seppia”: “Meriggiare pallido e assorto”, “Spesso il male di vivere ho incontrato” MODULO 4.3 : PRIMO LEVI La vita, le opere, il pensiero MODULO 5: L’ESAME DI STATO. Come si svolge la prima prova d’esame. Come si svolge il colloquio d’esame. Il saggio breve e l’articolo di giornale. MATERIA: STORIA DOCENTE: Prof.ssa Guido Concetta LIBRI DI TESTO ADOTTATI: MARCHESE M. “PIANI E PERCORSI DELLA STORIA” METODI DI INSEGNAMENTO: Lezione frontale e/o partecipata Lavori di gruppo Simulazione terza prova (tipo C) OBIETTIVI REALIZZATI: (In termini di competenze, conoscenze e capacità) L’acquisizione di idonee indicazioni sulle principali tematiche storico-politiche Utilizzo delle conoscenze storiche per comprendere il presente. Rielaborare criticamente e in modo personale le conoscenze acquisite. METODOLOGIA DIDATTICA: (In termini di approccio alle problematiche specifiche della disciplina) -9- Lezioni frontali e partecipate; lettura e analisi di testi di storia e di pagine storiografiche; STRUMENTI E SPAZI: (Audiovisi, materiale multimediale, laboratori, biblioteca, ecc…) Libri di testo Libri di consultazione ed approfondimento forniti dall'insegnante Schemi riassuntivi Dispense. STRUMENTI DI VERIFICA: (riferiti alle tipologie previste dai nuovi esami di stato) Quesiti a risposta multipla (tipologia “C”). Colloquio a fine modulo. - 10 - PROGRAMMA SVOLTO UD di collegamento: La seconda rivoluzione industriale; l'Italia dopo l'unità: i governi della Destra e della Sinistra; MODULO 1: L’ITALIA TRA I DUE SECOLI La politica di Crispi. L’Italia gioilittiana. La società di massa MODULO n° 2: GUERRA E RIVOLUZIONE UD 1: LA PRIMA GUERRA MONDIALE Le cause; La guerra di Trincea; Le conseguenze economiche della Grande Guerra. UD 2: LA RIVOLUZIONE RUSSA Le rivoluzioni; Lenin La nascita dell’URSS; L’URSS di Stalin UD 3: LA GRANDE CRISI. Gli Stati Uniti: un gigante economico; La crisi del 1929 e la «Grande Depressione»; La crisi economica nel mondo. UD 4: L'ETA' DEI TOTALIRISMI.. Il fascismo in Italia; Lo Stato fascista: economia e società; La fragilità della repubblica di Weimar e l’ascesa del nazismo; Hitler e il Terzo Reich. UD 5: LA SECONDA GUERRA MONDIALE Verso la “guerra totale”; La “guerra lampo” e i successi dell’Asse; La guerra diventa mondiale; La sconfitta dell’Asse; L’avanza degli Alleati e la fine del fascismo; La conclusione del conflitto. Argomenti da svolgere: Il mondo in due blocchi: la guerra fredda - 11 - MATERIA: LINGUA E CIVILTA’ INGLESE DOCENTE: Prof.ssa Longo Francesca LIBRO DI TESTO: L. Suma – E. Berton – L. Malandi “KALEIDOS 1 – 2” ED. SANSONI PER LA SCUOLA METODO DI INSEGNAMENTO: Lezione frontale e/o partecipata Lavoro di gruppo Simulazione Terza Prova (Tipologia C) OBIETTIVI REALIZZATI (in termini di conoscenze e capacità) Conoscenza del sistema linguistico della lingua inglese (ortografia, grammatica, morfosintassi, lessico e lessico specifico); conoscenza degli argomenti trattati. Competenza linguistico-comunicativa nell’utilizzo del sistema lessicale, morfosintattico e grammaticale al fine di saper tradurre testi da e nella lingua straniera e di saper rispondere oralmente e per iscritto a domande relative ad un testo di cultura generale o attinente all’indirizzo di studi. Capacità di comprensione e produzione scritta e orale sia pure con l’inferenza della lingua madre. Tuttavia, qualche alunno, a causa di una discontinua frequenza, ha raggiunti i succitati obiettivi in maniera frammentaria. METODOLOGIA DIDATTICA (in termini di approccio alle problematiche specifiche della disciplina) Lezioni frontali e partecipate; discussioni guidate; lavori di gruppo o individuali volte all’autoapprendimento; attività di consolidamento e di recupero; comunicazione orale e scritta. STRUMENTI Testi scolastici, dispense, media, lavagna, dizionario. STRUMENTI DI VERIFICA (riferiti alle tipologie previste dalla normativa sui nuovi esami di stato) Comprensione di testi, compilazione di griglie, esercizi di completamento. Quesiti a risposta multipla (tipologia C). Interazione studente/docente, domande e risposte sugli argomenti studiati. CONTENTS Technical English Public works:Bridges – Roads – Schools – Dams - Opera houses - Gardens and parks – Tunnels Ecology: Sub-disciplines of ecology – Ecosystem – The human impact House systems:Plumbingsystems – Electricalsystems – Heatingsystems – Solar heating – Ventilation and air conditioning - 12 - SHORT ACCOUNTS OF HISTORY OF ARCHITECTURE Prehistoricarchitecture: Stonehenge Roman heritage in Britain The middle Ages: the Gothicperiod. MATERIA: DIRITTO DOCENTE: Prof.ssa Colonna Licia LIBRO DI TESTO ADOTTATO: ANNUNZIATA, FLORIDIA, GALLO, PROTTO “NORME SOCIETA’ TERRITORIO” CASA EDITRICE PARAMOND - 2008 - METODOLOGIA DIDATTICA (in termini di approccio alle problematiche specifiche della disciplina) Dopo aver recuperato le nozioni basilari non assimilate si è proceduti allo svolgimento dei vari argomenti del programma alternando il metodo espositivo con quello della scoperta guidata allo scopo di sviluppare negli studenti abilità e competenze diverse in funzione degli obiettivi prefissati, tenendo conto anche della realtà ove vivono e operano. Gli alunni sono stati continuamente stimolati a formulare sia domande, sia ipotesi di soluzioni dei problemi scaturiti nel corso delle lezioni o emersi dalle loro riflessioni. Si è effettuata quindi la lezione frontale finalizzata all’introduzione dell’argomento e alle informazioni di carattere generale; lezione interattiva finalizzata alla ricerca di riferimenti alla realtà quotidiana; scoperta guidata; lavori di gruppo; OBIETTIVI REALIZZATI Definizione del concetto di ambiente sotto il profilo giuridico attraverso l’analisi della normativa sull’ambiente; individuazione delle fonti normative interne e internazionali più importanti in materia di tutela dell’ambiente per definire il quadro della disciplina sulle diverse fonti di inquinamento; individuazione e descrizione delle diverse competenze tra Stato, Regioni ed enti locali nella gestione delle politiche ambientali; analisi dei procedimenti amministrativi specifici in materia ambientale; individuazione delle politiche di gestione dei rifiuti urbani, speciali e pericolosi con particolare attenzione alle attività di recupero e smaltimento; conoscenza delle forme di tutela specifiche previste dalla normativa contro i danni provocati dall’inquinamento; individuazione e classificazione delle linee generali dell’intervento pubblico nella gestione delle risorse idriche e la difesa del suolo; individuazione dell’inquinamento acustico, elettromagnetico, luminoso; conoscenza dei caratteri fondamentali della disciplina urbanistica in Italia; individuazione dei principi generali del sistema di pianificazione urbanistica; conoscenza delle diverse tipologie di piani urbanistici; individuazione dei loro contenuti essenziali e delle procedure di formazione; conoscenza e classificazione degli strumenti urbanistici - 13 - di natura attuativa; conoscenza delle regole sul controllo dell’attività edilizia da parte della P.A ; l’abusivismo edilizio(cenni). STRUMENTI UTILIZZATI: Libro di testo; quotidiani e riviste che hanno trattato gli argomenti attinenti al programma svolto; codice civile fotocopie. STRUMENTI DI VERIFICA: Domande flash dal posto; interrogazioni “lunghe” condotte in maniera informale; prove scritte semi strutturate test oggettivi come previsti dalla terza prova. PROGRAMMA SVOLTO MODULO 1- LEGISLAZIONE AMBIENTALE U.D.1- Il diritto dell’ambiente U.D.2- L’inquinamento atmosferico U.D.3- L’inquinamento idrico U.D.3- L’inquinamento acustico, elettromagnetico, luminoso U.D.4- La gestione dei rifiuti MODULO 2 –LEGISLAZIONE AMBIENTALE U.D.1-I procedimenti amministrativi in materia ambientale U.D.2-La tutela nei confronti del danno ambientale U.D.3-La gestione delle risorse idriche e la tutela del suolo MODULO 3-LEGISLAZIONE URBANISTICA U.D.1-L’urbanistica U.D.2-I piani urbanistici programmatici U.D.3-I piani attuativi MODULO 4-LEGISLAZIONE URBANISTICA U.D.1-L’edilizia U.D.2-L’abusivismo edilizio(Cenni) - 14 - MATERIA: MATEMATICA DOCENTE: Prof.ssa Rao Nadia LIBRO DI TESTO ADOTTATO: SCOVENNA MARINA “NOZIONI DI ANALISI MATEMATICA- AMBITO EDILIZIA E AMBIENTE” CEDAM OBIETTIVI REALIZZATI (in termini di conoscenze, competenze e capacità) A conclusione del percorso formativo gli allievi hanno maturato: Conoscenza essenziale dei contenuti svolti, della terminologia e dei simbolismi matematici usati. Competenze accettabili nell’esecuzione corretta delle procedure di calcolo, nell’utilizzo di modelli, diagrammi e simboli per rappresentare concetti e procedure matematiche applicate in contesti matematici e non. Capacità accettabili di applicare di applicare i principi e i processi matematici in semplici contesti, anche di vita quotidiana, comprendendo il valore strumentale della matematica per lo studio delle discipline tecniche METODOLOGIA DIDATTICA (in termini di approccio alle problematiche specifiche della disciplina) Gli argomenti inseriti nella programmazione, come indicato dalle linee guida ministeriali, riguardano un segmento complesso della Matematica che è l’Analisi infinitesimale, che si compone di una parte consistente di tipo teorico, e una parte, ancora piu' copiosa e articolata, di tipo applicato. La modesta preparazione degli allievi e le difficoltà connesse ad un loro studio costante, ha imposto un approccio semplificato che, pur mantenendo intatta l’esigenza di rigore formale, ha trovato il suo punto di forza nell’applicazione pratica. In quest’ottica le motivazioni all’apprendimento della disciplina sono state legate all’esigenza di risolvere problemi concreti. A tal fine l’uso dell’elaboratore, sollevando da calcoli spesso faticosi e permettendo una rappresentazione grafica facile ed utile per la comprensione di fenomeni complessi, ha contribuito al raggiungimento degli obiettivi prefissati. Per presentare i contenuti e per mobilitare le competenze si è fatto ricorso a: lezione frontale lezione interattiva scoperta guidata Insegnamento per problemi lavoro di gruppo STRUMENTI E SPAZI: (audiovisivi, materiale multimediale,laboratori, biblioteca, ecc…) Libri – Lavagna– Fotocopie – Spazi organizzati per la didattica. - 15 - STRUMENTI DI VERIFICA: (riferiti alle tipologie previste dalla normativa sui nuovi esami di stato) Verifiche formative Domande flash Test Esercizi personalizzati Ripetizione dell’argomento trattato a fine lezione o all’inizio della successiva Osservazione “dialogica” (domande e risposte dal banco) Verifiche sommative Interrogazioni orali Elaborati specifici scritti Prove strutturate o semi-strutturate PROGRAMMA SVOLTO MODULO n.0 (Ripasso) Linguaggio e tecniche dell’algebra Unità didattica n .1 Equazioni Equazioni di I e II grado in una incognita Semplici problemi di I e II grado Unità didattica n .2 Disequazioni Disequazioni di I e II grado in una incognita Semplici problemi con disequazioni Unità didattica n .3 Sistemi Risoluzione di sistemi di I grado Risoluzione di semplici sistemi di II grado MODULO n. 1 Funzioni continue Unità didattica n .1 Funzioni reali di variabile reale Intorni numerici Classificazione delle funzioni Dominio di una funzione Segno di una funzione Intersezione con gli assi coordinati Unità didattica n .2 Limiti delle funzioni Intorni numerici Concetto di limite Funzioni continue e calcolo di semplici limiti Unità didattica n .3 Derivate Regole di derivazione di funzioni semplici Derivate di un prodotto e di un quoziente MODULO n. 2 Rappresentazione grafica di una funzione Unità didattica n .1 Massimi e minimi Ricerca di massimi e minimi relativi in semplici funzioni Unità didattica n .2 Studio del grafico di una funzione Schema generale per lo studio di una funzione Grafici di funzioni razionali intere e fratte - 16 - Lettura di un grafico qualsiasi MATERIA: TOPOGRAFIA DOCENTE: Prof. Imbrogno Ernesto LIBRO DI TESTO ADOTTATO: Renato Cannarozzo, Lanfranco Cucchiarini, William Meschieri “MISURE RILEVO PROGETTO VOL. 3” ZANICHELLI METODI DI INSEGNAMENTO: Lezione frontale e partecipata Risoluzione guidata di problemi Esercitazioni grafico-progettuali singole Simulazione terza prova OBIETTIVI REALIZZATI: (in termini di conoscenze, competenze e capacità) Conoscere i procedimenti operativi che utilizzano le superfici agrarie e sapere eseguire un rilievo a scopo agrimensorio. Conoscere i procedimenti operativi che utilizzano i volumi e sapere progettare spianamenti orizzontali. Conoscere la sequenza delle fasi e gli elementi principali necessari alla definizione del progetto stradale e saperne redigere qualche elaborato grafico. METODOLOGIA DIDATTICA (in termini di approccio alle problematiche specifiche della disciplina) Lezioni frontali e partecipate supportate da esercitazioni grafiche-progettuali. STRUMENTI E SPAZI (audiovisi, materiale multimediale, laboratori, biblioteca, ecc…) Testo di adozione – LIM – Prontuari tecnici – lavagna – Materiale didattico in fotocopia e in file (formato PDF). STRUMENTI DI VERIFICA: (riferiti alle tipologie previste dalla normativa sui nuovi esami di stato) Compiti scritto-grafici tradizionali - Quesiti a risposta verofalso, multipla e aperta. Esercitazioni grafiche-progettuali, domande dal posto. - 17 - PROGRAMMA SVOLTO MODULO A :OPERAZIONI CON LE SUPERFICI U.D. A1: Il calcolo delle aree U.D. A2: La divisione delle aree U.D. A3: Lo spostamento e la rettifica dei confini MODULO B : OPERAZIONI CON I VOLUMI U.D. B1: Spianamenti orizzontali e inclinati. MODULO C : IL PROGETTO STRADALE U.D. C1: Elementi costruttivi delle strade U.D. C2: Traffico, velocità e prescrizioni normative U.D. C3: Andamento planimetrico di una strada U.D. C4: Andamento altimetrico di una strada Argomenti da svolgere MODULO C : IL PROGETTO STRADALE U.D. C5: I movimenti di terra U.D. C6: Tracciamento sul terreno delle strade. - 18 - MATERIA: IMPIANTI DOCENTE: Prof. GIANFRANCO PANZA LIBRI DI TESTO ADOTTATI: Carlo Amerio, Gianfranco Silliti “ELEMENTI DI IMPIANTI TECNICI” SEI – Torino N. ED.Anno 2010 METODI DI INSEGNAMENTO: Lezione frontale e/o partecipata Lavori di gruppo OBIETTIVI (realizzati intermini di conoscenze, competenze, capacità) CONOSCENZE Conoscenza dei contenuti essenziali della disciplina - Acquisizione di una terminologia tecnica specifica appropriata. – Esecuzione di elaborati corretti anche in relazione alla loro rappresentazione grafica – Esplorazione critica e capacità organizzativa nell’ambito delle problematiche che insorgono durante la progettazione e posa in opera degli impianti negli edifici. Impianti termici, loro componenti e loro sviluppo all’interno dell’edificio. Problematiche connesse alla scelta della tipologia di combustibile con particolare attenzione all’aspetto della sicurezza Problematiche connesse alla gestione energetica dell’edificio, implicazioni economiche e legislative. Calcolo dei fabbisogni termici per impianti di riscaldamento Progettazione della sicurezza antincendio COMPETENZE Analisi e scelta delle soluzioni proposte in fase di progetto principalmente in relazione agli impianti più importanti che sono inseriti negli edifici civili e con maggior fattore di rischio. Valutazioni di massima sulla convenienza economica delle diverse soluzioni. Ricerca delle fonti legislative per il rispetto degli aspetti legati alla sicurezza degli impianti introdotti in un ambiente frequentato da persone CAPACITÀ Attenzione all’integrazione dei vari impianti all’interno degli edifici e comprensione dei vincoli tecnologici. Dialogo e ricerca soluzioni con le figure professionali che intervengono nelle varie fasi progettuali. - 19 - Visione progettuale rivolta alla creazione di ambienti che possano garantire un benessere ambientale ed una cornice di sicurezza minima agli occupanti. Tuttavia, qualche allievo, a causa di una discontinua frequenza, ha raggiunto i succitati obiettivi in maniera frammentaria. METODOLOGIA DIDATTICA: (in termini di approccio alle problematiche specifiche della disciplina) 1. Impostazione metodologica Lo sviluppo degli argomenti previsti è avvenuto in primis con metodologia nozionistica ed informativa relativamente agli aspetti tecnologici e legislativi ed in secundis ricercando applicazioni ed esempi pratici degli argomenti trattati. 2. Metodi utilizzati Lo svolgimento delle lezioni è avvenuto prevalentemente con lezioni frontali e/o partecipate volte soprattutto ad analizzare i problemi connessi alla progettazione e posa in opera degli impianti nell’edilizia civile, le scelte progettuali appropriate alla specificità dei temi trattati.cercando di raccogliere esperienze personali degli alunni per poi giungere ad una presentazione organica e completa dell’argomento. STRUMENTI E SPAZI (audiovisi, materiale multimediale, laboratori, biblioteca, ecc…) Testo di adozione – Prontuari tecnici – Riviste – Strumenti Informatici STRUMENTI DI VERIFICA: (riferiti alle tipologie previste dalla normativa sui nuovi esami di stato) Elaborati scritto/grafici - Quesiti a risposta multipla. PROGRAMMA SVOLTO Modulo n° 1 Progettazione dell’impianto di riscaldamento per unità abitativa 1. Gli impianti termici 2. Fabbisogno energetico degli edifici - 20 - Modulo n° 2 Progettazione rete idrica e fognante 1. Approvvigionamento idrico 2. Distribuzione dell’acqua fredda e calda 3. Raccolta e trattamento delle acque reflue urbane Modulo n° 3 Progettazione antincendio 1. La sicurezza antincendio: affollamento ed esodo dai locali. 2. Certificato prevenzione incendi: procedure per il conseguimento 3. Linee guida di un progetto antincendio MATERIA: ESTIMO DOCENTE: TESTI ADOTTATI: Prof. Giuseppe Formosa “Corso di Economia ed Estimo” di S. Amicabile ed. Hoepli ORE DI LEZIONE Ore settimanali: Svolte al 09-05-2014: Da svolgere: 4 108 16 OBIETTIVI REALIZZATI Conoscenze i significati e le finalità dell’estimo ed i criteri del metodo di stima ; Conoscere i principi dell’ordinarietà e le fasi salienti della stima sintetica ed analitica; Saper applicare i procedimenti estimativi nell’estimo rurale,industriale e catastale; Conoscere gli aspetti relativi alle procedure espropriative e dell’estimo territoriale e ambientale; Saper effettuare una valida perizia di stima con relativa relazione tecnica. - 21 - METODO D’INSEGNAMENTO Lezione frontale Esercitazioni pratiche Esercitazioni guidate MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO Libri di testo Integrazione con altri testi Riviste specializzate SPAZI Aula didattica Strumenti informatici TEMPI Scansione quadrimestrale modulare PROGRAMMA SVOLTO (al 9 Maggio 2014) MODULO 1 RICHIAMI DI ECONOMIA E PRINCIPI GENERALI DELL’ESTIMO: - equazione del bilancio aziendale ,fattori della produzione, azienda e impresa; - il capitale fondiario e quello d’esercizio, il beneficio fondiario; - remunerazione dei fattori della produzione , il tornaconto dell’imprenditore; - i principi generali dell’estimo ed il concetto dell’ordinarietà, - aspetti economici di stima, valore di trasformazione, complementare, surrogazione. MODULO 2 ESTIMO CIVILE E LEGALE: - stima dei fabbricati civili in base al costo di costruzione e trasformazione; - i parametri per la stima dei fabbricati e delle aree edificabili; - stima delle aree edificabili e dei fabbricati rurali; - il condominio, calcolo dei millesimi di proprietà e d’uso, regolamento e bilancio; - l’amministratore, l’assemblea, sopraelevazione di un fabbricato e relativa indennità; - le servitù prediali coattive, di passaggio, di acquedotto ed elettrodotto,calcolo dell’indenità; - l’esproprio, legislazione e normativa, fasi dell’esproprio e calcolo dell’indennità; - 22 - - aree edificabili, edificate e agricole, esproprio parziale e occupazione temporanea. MODULO 3 ESTIMO RURALE E CATASTALE : - l’estimo rurale e l’attività del geometra, criteri per la stima dei terreni agricoli; - la stima delle aziende agricole col procedimento sintetico ed analitico; - formazione del catasto e operazioni estimative riguardanti i terreni e fabbricati; - calcolo del reddito domenicale e agrario, il sistema informativo, il pregeo; - documenti catastali , la visura, variazioni soggettive(voltura) ed oggettive. CONTENUTI DA SVOLGERE: ( a completamento del programma nelle ore rimanenti di lezione) MODULO 4 ESTIMO TERRITORIALE ED AMBIENTALE: - caratteristiche economiche dei beni pubblici e metodi estimativi; - valutazione dei beni pubblici ,metodologia estimativa ,danni da inquinamento; - valutazione dell’impatto ambientale (VIA), procedura e studio dell’impatto. STRUMENTI DI VERIFICA Prove orali Prove strutturate e semistrutturate Esercitazioni pratiche PROFITTO DELLA CLASSE Partecipazione al dialogo educativo: Costruttivo Attitudine alla disciplina: Quasi sufficiente Interesse per la disciplina: Adeguato Impegno nello studio: Non sempre continuo Metodo di studio: Mediocre - sufficiente ma guidato per alcuni, discreto e collaborativo per altri - 23 - MATERIA : DISEGNO E PROGETTAZIONE DOCENTE : Prof. CALABRESE GIANFRANCO Libro di testo adottato: COLLANA DI STRUMENTI PER LA TECNOLOGIA DELLE COSTRUZIONI “Elementi di urbanistica”. Autore F. Ognibene Tipi edilizi – Autori C. Amerio, P.L. Brusasco, P. Oria OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI: acquisizione della normativa di base fondamentale per il governo del territorio e di quella relativa alla pianificazione urbanistica; analisi delle caratteristiche del territorio, individuazione dei vincoli urbanistici ed interpretazione delle regole edilizie comunali di dettaglio per un razionale ed efficace inserimento delle infrastrutture di rete e degli edifici sul territorio; saper rappresentare graficamente in scala metrica idonea le piante, i prospetti e le sezioni degli edifici di tipo residenziale. saper rappresentare graficamente in scala metrica idonea gli schemi funzionali di strutture edilizie da destinare a servizi per la collettività. PREREQUISITI: saper analizzare gli elementi che compongono l’organismo edilizio, saper rappresentare graficamente gli elementi inseriti in un edificio; conoscere la differenza tra elementi strutturali ed elementi di finitura. LINEE ESSENZIALI DELLE STRATEGIE METODOLOGICHE DA ADOTTARE: Al fine di far acquisire agli studenti un autonomo e valido metodo di studio sono state adottate a seconda dei casi le seguenti metodologie: Lezione frontale Discussioni guidate Gruppi di lavoro Esercitazioni grafiche SUSSIDI DIDATTICI DA UTILIZZARE: Libro di testo; Materiale didattico in fotocopie; Manuale di progettazione edilizia; Normativa tecnica - 24 - STRUMENTI DOCIMOLOGICI: – Elaborati grafici di progetto; – Discussioni informali su argomenti relativi alla disciplina; – Test e questionari a risposta multipla e/o aperta; PROGRESSIONE TEMPORALE DELLA VALUTAZIONE: Nella valutazione degli allievi si è tenuto conto della situazione reale della classe con particolare riferimento alla costanza, all’interesse e alla disponibilità degli allievi per raggiungere gli obiettivi minimi prefissati. I criteri di valutazione degli allievi non sono stati formulati in modo rigido e si è tenuto conto della progressiva acquisizione dei concetti della disciplina, della capacità di riconoscere il riferimento normativo necessario per affrontare il problema e dell’interesse mostrato per migliorare il proprio “bagaglio culturale”. Al termine delle unità didattiche sono state assegnate delle verifiche che hanno permesso di misurare gli obiettivi di conoscenza raggiunti. Sono state effettuate esercitazioni grafiche individuali o in piccoli gruppi le cui verifiche hanno permesso di valutare i risultati ottenuti. Il recupero è stato effettuato nelle ore scolastiche con lezioni di sostegno. - 25 - CONTENUTI DISCIPLINARI I TIPI EDILIZI Contenuti: Analisi dei tipi edilizi Edilizia residenziale Case unifamiliari, case plurifamiliari, normativa, gli spazi della casa, minimi funzionali. Edilizia per uso pubblico: Palazzo di città; Le chiese; Il cimitero ; Edilizia per il commercio ; Edilizia per la ristorazione. REDAZIONE DI UN PROGETTO DI EDIFICIO PER CIVILE ABITAZIONE Contenuti: Redazione di un progetto di un edificio di civile abitazione (relazione, piante, prospetti, sezioni) Rappresentazione in scala e quotatura degli elaborati progettuali URBANISTICA E STRUMENTI URBANISTICI Contenuti: Il territorio e le sue componenti , gli insediamenti ; le infrastrutture di trasporto, i grandi spazi liberi. Strumenti urbanistici (PRG,PdF, PSC) . Piani attuativi. Trasformazione urbanistica ed edilizia del territorio: Licenza edilizia, concessione edilizia. Testo unico dell’edilizia (DPR 380/01): Permesso di costruire e dichiarazione inizio attività . Iter di approvazione di un progetto Cenni sulla normativa regionale. SCHEMI DI STRUTTURE EDILIZIE Contenuti: Schemi di strutture edilizie a servizio della collettività - 26 - MATERIA: COSTRUZIONI DOCENTE: Prof. Morimanno Antonio P. LIBRI DI TESTO ADOTTATI: Di Pasquale S. / Messina C. / Paolini L. - Prontuario Alasia V. – “Costruzioni vol 4” - edizioni SEI – libro di testo METODI DI INSEGNAMENTO: Lezioni frontali e partecipate e lavori di gruppo simulazione della terza prova (tipo C) OBIETTIVI REALIZZATI: (in termini di conoscenze, competenze e capacità) CONOSCENZE di base dei problemi riguardanti la funzionalità la stabilità degli elementi strutturali maggiormente utilizzati e dei muri di sostegno a gravità, nonché le relative norme tecniche. COMPETENZE sufficienti per acquisire gli elementi preliminari necessari alla corretta impostazione grafica e statica dei problemi strutturali, per analizzare le varie possibilità tecniche e costruttive dell’opera da realizzare e per valutare le scelte operate in termini economici. CAPACITÀ di correlare in maniera molto semplice le conoscenze acquisite con le esigenze generali del progetto, e della realizzazione dell’opera edilizia. METODOLOGIA DIDATTICA: (approccio ai problemi specifici della disciplina) I metodi utilizzati sono stati diversificati in funzione degli obiettivi da conseguire durante lo svolgimento delle varie unità didattiche proposte. Prevalentemente sono state svolte delle lezioni frontali induttive con successive esercitazioni pratiche. STRUMENTI E SPAZI: (audio visivi, materiale multimediale, laboratori, biblioteca, ecc..) Testo adottato – Appunti e schemi di calcolo forniti dal docente – Prontuari tecnici. STRUMENTI DI VERIFICA : (tipologie previste dalla normativa sui nuovi esami di Stato) Compiti scritto-grafici tradizionali - Quesiti a risposta multipla (tipologia “C”). Interrogazioni a fine modulo e domande rivolte direttamente agli studenti . - 27 - PROGRAMMA SVOLTO MODULO 1: RESISTENZA DEI MATERIALI – mappa riassuntiva. U.D.1 Carichi, sollecitazioni e tensioni interne; la sperimentazione: le deformazioni elastiche e permanenti; Elasticità dei corpi: diagramma tensioni – deformazioni; la legge di Hooke e relativo modulo di elasticità; classificazione dei materiali impiegati nelle costruzioni; le ipotesi fondamentali della teoria della resistenza: il principio della conservazione delle sezioni piane e il principio della sovrapposizione degli effetti; problemi relativi alla teoria della resistenza: il progetto e la verifica delle sezioni resistenti. U.D.2 Resistenza e Sicurezza: metodo delle tensioni ammissibili e normativa di riferimento. MODULO 2: LE TRAVI INFLESSE ISOSTATICHE – mappa riassuntiva. Lo studio delle travi inflesse isostatiche e le relative ipotesi di calcolo; le caratteristiche della sollecitazione; determinazione delle sollecitazioni interne e convenzioni sui segni; lo sforzo normale N; lo sforzo di taglio T; il momento flettente M; il momento torcente Mt. I diagrammi delle caratteristiche della sollecitazione: trave appoggiata agli estremi con carichi concentrati verticali e obliqui e con carico verticale uniformemente ripartito; trave a mensola con carico uniformemente ripartito e con carichi concentrati. MODULO 3: LE SOLLECITAZIONI SEMPLICI – mappa riassuntiva. Lo sforzo normale semplice: Analisi della tensione e della deformazione; calcolo di verifica e progetto della sezione resistente; travi prismatiche con peso proprio non trascurabile. Il taglio semplice: analisi della deformazione; calcolo di verifica e progetto della sezione resistente. La flessione semplice: analisi della deformazione; equilibrio tra forze esterne e tensioni interne; diagrammi delle tensioni e considerazioni sull’asse neutro; calcolo di verifica e progetto della sezione resistente. MODULO 4: LE SOLLECITAZIONI COMPOSTE – mappa riassuntiva. U.D.1 Flessione retta e taglio: le tensioni interne; relazione fra la tensione tangenziale e quella di scorrimento; modulo di elasticità tangenziale; tensioni normali e tangenziali ammissibili; calcolo di progetto e di verifica della sezione resistente. U.D.2 Sforzo normale centrato e flessione retta (presso-flessione e tensoflessione) calcolo delle tensioni; relazione tra il punto di applicazione del carico e l’asse neutro; la presso-flessione nelle sezioni rettangolari; la presso-flessione nei solidi non reagenti a trazione; calcolo di progetto e di verifica della sezione resistente. MODULO 5: CENNI SULLA TEORIA DEL CEMENTO ARMATO – mappa riassuntiva. U.D.1 Caratteristiche del cemento armato; la normativa; ipotesi teorica e metodo di calcolo; il calcolo strutturale. U.D.2 Calcolo di progetto e di verifica della sezione resistente rettangolare di travi in c.a. appoggiate; calcolo di progetto e di verifica della sezione resistente di un pilastro soggetto a sforzo normale centrato e a presso-flessione. - 28 - MODULO 6 : CEMENTO ARMATO: FONDAZIONI . U.D.1 Dimensionamento delle travi rovesce e dei plinti. U.D.2 Normativa di riferimento. MODULO 7: SPINTA DELLE TERRE E MURI DI SOSTEGNO Determinazione della spinta: teoria di Coulomb. Progetto dei muri di sostegno a gravità, in muratura o in calcestruzzo non armato, e verifiche di stabilità. Normativa di riferimento. MODULO 8: PONTI U.D.1 Normativa sui carichi mobili e sui ponti. Carico mobile concentrato e uniformemente distribuito. Ripartizione dell’impronta secondo Winkler. U.D.2 Progetto e verifica degli elementi strutturali di una passerelle pedonale in legno con orditura semplice. U.D.3 Ponti ad arco in muratura. Dimensionamento di massima e di verifica secondo l’ipotesi del Mery. - 29 - SEZIONE 5 VALUTAZIONE E VERIFICHE DEL LAVORO SVOLTO La valutazione, insieme atto educativo nella prospettiva della crescita formativa e culturale dell’allievo e atto orientativo ai fini della conoscenza delle personali attitudini e abilità, ha connotato le varie fasi del processo di apprendimento. Essa è stata costantemente rapportata ai livelli di partenza, al reale possesso dei prerequisiti necessari, agli obiettivi di breve e medio termine effettivamente raggiunti. Nelle sue linee fondamentali, il percorso può essere così esplicitato: Valutazione iniziale: ricognizione della situazione della classe in merito alle conoscenze, capacità, competenze pregresse. Valutazione intermedia: monitoraggio e registrazione delle risposte. Attivazione delle conseguenti retroazioni (recupero e consolidamento). Articolazione mono e pluridisciplinare del lavoro didattico e formativo, al fine di migliorarne la fruibilità da parte degli allievi. Valutazione finale (in corso di svolgimento): registrazione e valutazione dei risultati realizzati da ciascun alunno con riferimento al conseguimento degli obiettivi specifici e trasversali. La valutazione è stata eseguita in due fasi: – durante il processo di apprendimento, al fine di consentire eventuali rettifiche dell'attività didattica programmata o l'attivazione di attività di sostegno mirate nonché al fine di differenziare e personalizzare l’attività didattica in rapporto alle diverse esigenze degli allievi (valutazione formativa); – al termine di ogni unità didattica per permettere di esprimere un giudizio complessivo sul risultato finale del processo di apprendimento ( valutazione sommativa ). Sono stati pertanto utilizzati i seguenti parametri valutativi: Acquisizione delle conoscenze Attenzione, interesse, partecipazione all’attività scolastica Costanza nell’impegno Continuità nella frequenza Capacità di utilizzo autonomo delle competenze e delle abilità acquisite La Verifica è stata intesa come accertamento sia dei livelli di conoscenza ed abilità raggiunti dagli alunni sia dell’efficacia del metodo utilizzato, per apportarvi eventuali correttivi, costituendo pertanto parte integrante e non episodica del processo dell’apprendimento. Strumenti utilizzati al fine di determinare i livelli di profitto, ma anche a conoscere gli stili cognitivi di ciascun alunno, nonché ad individuarne le difficoltà di apprendimento sono stati: Interrogazione dialogata e interrogazioni brevi dal posto Prove scritte di verifica e comprensione Lavori individuali o di gruppo - 30 - Elaborati scritti (temi, analisi di testi letterari articolata in questionari-guida sulla base di metodiche apprese e sperimentate) Al fine di ottenere uniformità di metodo nell’attribuzione dei voti da parte dei singoli docenti, il Consiglio di Classe ha preventivamente concordato degli indicatori e dei parametri valutativi comuni di seguito riportate: CRITERI DI EQUIPARAZIONE UTILIZZATI IN SEDE DI VALUTAZIONE GIUDIZIO SINTETICO VOTO PUNTEGGIO Prova incompleta con lievi errori 5 9 Prova completa con lievi errori 6 10 – 11 Prova essenziale e nel complesso corretta 7 12 7,50 13 8 14 9 - 10 15 Prova completa e corretta Prova completa e nel complesso organica Prova completa, approfondita e rigorosa CORRISPONDENZA TRA VOTI E LIVELLI DI APPRENDIMENTO OTTIMO – Voto finale 9/10 L’alunno, che ha partecipato positivamente all’attività scolastica impegnandosi sistematicamente e seriamente, ha applicato un metodo ben organizzato, ha dimostrato di saper elaborare autonomamente la disciplina, di conoscerla approfonditamente, di averne compreso anche gli aspetti più marginali e di saperla applicare con piena correttezza anche in situazioni non ripetitive, raggiungendo, conseguentemente, un livello di profitto decisamente buono. VALIDO – Voto finale 8 Il giudizio si differenzia dal precedente per una meno efficace ma pur sempre positiva partecipazione alla vita scolastica e per una minore solidità nell’approfondimento disciplinare, fermi restando la serietà nell’impegno, l’applicazione di un valido metodo di studio, la sicura conoscenza e capacità di applicare correttamente gli elementi basilari ed alcuni fattori accessori della disciplina. AFFIDABILE – Voto finale 7 In questo caso gli aspetti comportamentali dell’alunno possono aver creato momenti di perplessità ma non certo in misura tale da far valutare la sua partecipazione complessivamente meno che positiva. Anche il suo impegno, come il suo metodo di studio, possono aver avuto alti e bassi, ma non tali da compromettere la conoscenza, la comprensione e la capacità di applicare ad analizzare, in forme sostanzialmente corrette, gli elementi fondamentali della disciplina. ACCETTABILE – Voto finale 5/6 In questo caso il comportamento dello studente può avere destato qualche perplessità in ordine alla tipologia della partecipazione ed alcune riserve possono essere sorte per l’impegno ed il metodo di studio così da far registrare non sempre il pieno raggiungimento degli obiettivi minimi disciplinari e nell’ambito del profitto esiti talvolta alterni ma non tali da non poter essere colmati, senza particolari pregiudizi, dai futuri impegni di studio dell’alunno. INSICURO – Voto finale 4/5 L’alunno dimostra una certa difficoltà nel trarre profitto dall’attività scolastica. Sono riscontrabili atteggiamenti, nell’ambito cognitivo, convergenti a documentare un profitto lacunoso, talvolta in modo grave, ed incertezze che riguardano gli ambiti della conoscenza, della comprensione, dell’applicazione e che possono derivare da un impegno solo a tratti accettabile e/o da un ricorso ad un metodo di studio non sempre adeguato. - 31 - INADEGUATO – Voto finale 4 In questo caso lo studente ha manifestato comportamenti non compatibili con l’esigenza di creare condizioni didatticamente vantaggiose a se stesso o alla classe. Impegno e metodo di studio possono non essere stati all’altezza della situazione ed hanno conseguentemente prodotto risultati insufficienti, lontani dai livelli minimi indispensabili, nell’ambito della conoscenza e/o della comprensione. NEGATIVO – Voto finale 1/3 Situazione nettamente peggiorativa rispetto a quella precedente. SEZIONE 6 MODALITÀ DI STRUTTURAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA E DEL COLLOQUIO La terza prova scritta coinvolge potenzialmente tutte le discipline dell'ultimo anno di corso ed è intesa all’accertamento della preparazione globale del discente. Il Consiglio di Classe - tenuto conto del curricolo di studi, degli obiettivi generali e cognitivi definiti nella propria programmazione didattica, nonché delle discipline oggetto delle prime due prove scritte - ha indirizzato le simulazioni della terza prova sulle seguenti discipline: STORIA – INGLESE – DIRITTO – TOPOGRAFIA - COSTRUZIONI Il Consiglio di Classe, inoltre, in preparazione della terza prova scritta degli Esami di Stato conclusivi del corso, ha scelto tra le diverse tipologie fra quelle previste, la tipologia C (quesiti a risposta multipla) somministrando alla classe due simulazioni nelle quali, per ogni disciplina coinvolta sono stati proposti n° 6 quesiti a risposta multipla, la cui griglia di valutazione è allegata al presente documento. PROVE SCRITTE EFFETTUATE SECONDO LE TIPOLOGIE PREVISTE PER LA TERZA PROVA TRATTAZIONE SINTETICA DI ARGOMENTI QUESITI A RISPOSTA SINGOLA QUESITI A RISPOSTA MULTIPLA PROBLEMI A SOLUZIONE RAPIDA CASI PRATICI E PROFESSIONALI SVILUPPO DI PROGETTI LINGUA E LETTERE ITALIANE NO NO NO NO NO NO STORIA NO NO SI NO NO NO INGLESE NO NO SI NO NO NO DIRITTO NO NO SI NO NO NO COSTRUZIONI NO NO SI NO NO NO TOPOGRAFIA NO NO SI NO NO NO PROGETTAZIONE E DISEGNO NO NO NO NO NO NO ESTIMO NO NO NO NO NO NO IMPIANTI NO NO NO NO NO NO MATERIA - 32 - Sono state programmate, nella fase finale dell’anno scolastico, delle simulazioni di colloquio su tematiche pluridisciplinari, a partire dagli argomenti indicati dai singoli allievi. Ciò al fine di abituare gli allievi ad un dialogo multidisciplinare, non sempre possibile nelle verifiche tradizionali. Gli studenti, sulla scorta degli argomenti oggetto di particolare analisi, hanno autonomamente provveduto ad elaborare anche percorsi tematici trasversali in cui sono confluiti i saperi disciplinari e le propensioni individuali, concordandone sviluppo e materiali di riferimento con i docenti delle discipline coinvolte (si allega di seguito la griglia di valutazione per il colloquio). Infine, saranno svolte, nell’ultima parte dell’anno scolastico, delle simulazioni della prima prova scritta (relativamente alle diverse tipologie previste dalle nuove norme sugli Esami dio Stato), e, al fine di completare la preparazione dei discenti, anche delle simulazioni sulla Seconda prova scritta (si allegano di seguito le relative Griglie di valutazione). - 33 - SEZIONE 7 ALLEGATO 1: GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA 1 GRIGLIA DI VALUTAZIONE INDICATORI Pesi Valutazione Punteggio A B AxB Correttezza e proprietà di linguaggio 1 Pertinenza alla traccia e conoscenza dei contenuti 3 Coerenza logica 1 Rielaborazione personale 1 ∑ (A x B) 2 TABELLA DI VALUTAZIONE GIUDIZIO Valutazione Numerica (da riportare nella colonna B) Gravemente insufficiente 1 Insufficiente 2 Mediocre 3 Sufficiente 4 Discreto 5 Buono 6 Ottimo 7 3 TABELLA DI CONVERSIONE TOTALE PUNTEGGIO ∑ (A x B) Valutazione Numerica in 15esimi 6 5 7 ÷ 10 6 11 ÷ 13 7 14 ÷ 17 8 18 ÷ 21 9 22 ÷ 25 10 26 ÷ 28 11 29 ÷ 32 12 33 ÷ 36 13 37 ÷ 40 14 41 ÷ 42 15 Totale punti attribuiti alla prova punti _______/15 - 34 - ALLEGATO 2: GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA GRIGLIA DI VALUTAZIONE INDICATORI SVOLGIMENTO E CONOSCENZA DEI CONTENUTI CORRETTEZZA E CAPACITÀ DI LINGUAGGIO ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO PROCEDURE DI RISOLUZIONE PADRONANZA DEGLI STRUMENTI DELLA DISCIPLINA DESCRITTORI PUNTI Completo, puntuale e preciso 3 Parziale solo in alcuni punti 2 Accennato e faticoso 1 Non presenta errori; concetti logici; appropriato 3 Qualche errore ed espressione lineare 2 Numerosi errori 1 Schema organico e ben sviluppato 3 Lineare ma scarsamente articolata 2 Disordine nella presentazione 1 Procedure corrette ed anche originali 3 Procedure sostanzialmente corrette 2 Procedure frammentarie ed incerte 1 Piena padronanza di tutti gli aspetti trattati 3 Incerta e trattazione parziale 2 Confusa e carente 1 Totale punti Totale punti attribuiti alla prova punti _______/15 - 35 - ALLEGATO 3: GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA Tipologia C – Quesiti a scelta multipla – Totale quesiti n° 30 N° risposte C Per ogni risposta il punteggio sarà attribuito come segue: - Risposta corretta Punti 0.50 - Risposta errata, nulla o non data Punti 0.00 D punteggio parziale CxD ∑ (C x D) Totale punti attribuiti alla prova punti _______/15 - 36 - ALLEGATO 4: GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO CANDIDATO__________________________________________________ INDICATORI LIVELLO DI PRESTAZIONE ARGOMENTI Conoscenza degli argomenti Capacità di collegamento, di discussione e di approfondimento PROPOSTI DAL data colloquio _____________ Punti Punteggio attribuito CANDIDATO Buona 8 Media 5 Superficiale 3 Efficace e pertinente 5 Pertinente solo a tratti 3 Stentata 1 ARGOMENTI PROPOSTI DALLA COMMISSIONE Conoscenza Competenza e Capacità Buona 8 Media 5 Superficiale 3 Sintesi e valutazioni adeguate 5 Corrette ed essenziali 3 Incerte, a volte superficiali 1 PRESENTAZIONE DEGLI ARGOMENTI Esposizione Appropriata 6 Chiara ma con alcune incertezze 4 Imprecisa 2 DISCUSSIONE DEGLI ELABORATI RELATIVI ALLE PROVE SCRITTE Autocorrezione Consapevole, convincente, esaustiva in tutte le prove 3 Convincente solo a tratti 2 Incerta, superficiale 1 TOTALE Totale punti attribuiti alla prova punti _______/35 - 37 - Il presente documento, composto di n° 7 sezioni, è stato redatto, dal Consiglio di Classe, in data 8 maggio 2014. Gli allegati (N° 4), relativi alla valutazione delle diverse tipologie di prove simulate, costituiscono le griglie di valutazione utilizzate nel corso del presente anno scolastico. I COMPONENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE: Il Dirigente Scolastico (prof. Giuseppe Giudice) _______________________________ (prof.ssa Guido Concetta) _______________________________ (prof.ssa Longo Francesca) _______________________________ (prof. Imbrogno Ernesto ) _______________________________ (prof. Colonna Kicia) _______________________________ (prof. Formosa Giuseppe) _______________________________ (prof. Rao Nadia) _______________________________ (prof. Panza Gianfranco) _______________________________ (prof. Calabrese Gianfranco) _______________________________ (prof. Morimanno Antonio P.) _______________________________ (prof. De Luca Vincenzo) _______________________________ Il presente documento verrà affisso all’albo in data 14/05/2014. - 38 -
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