ARGENTINA A cura di: Ambasciata d'Italia - ARGENTINA Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese [email protected] Con la collaborazione di: Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane - ICE Camere di Commercio italiane all’estero www.infomercatiesteri.it INDICE PERCHE' Perchè ARGENTINA Dati generali Dove investire Cosa vendere OUTLOOK POLITICO Politica interna Relazioni internazionali OUTLOOK ECONOMICO Quadro macroeconomico Politica economica Indicatori macroeconomici Tasso di cambio Bilancia commerciale Saldi e riserve internazionali Investimenti - Stock Investimenti - Flussi Materie prime Barriere tariffarie e non tariffarie COMPETITIVITA' E BUSINESS ENVIRONMENT Indici di Global Competitiveness e Libertà Economica Indici di Apertura al commercio internazionale Fattori maggiormente problematici per fare business Business Cost Indice Doing Business ACCESSO AL CREDITO Accesso al credito RISCHI Rischi politici Rischi economici Rischi operativi RAPPORTI CON L'ITALIA Overview Scambi commerciali Investimenti con l'Italia - Stock Investimenti con l'Italia - Flussi Flussi turistici ARGENTINA PERCHE' PERCHÈ ARGENTINA Reperibilitá materie prime Popolazione che supera i 40 milioni di abitanti Necessitá di sviluppare le infrastrutture Disponibilitá di una diversificata industria locale Mercato regionale L'Argentina possiede una considerevole estensione territoriale caratterizzata da abbondanti e diversificate risorse naturali. In particolare, il settore agricolo é competitivo a livello mondiale e continua a crescere non solo in seguito all'espansione dell'area coltivata ma anche grazie allo sviluppo tecnologico. Altri due settori di enorme potenziale e che saranno in continua crescita nei prossimi anni sono quello minerario(estrazione oro,litio, ecc.) e quello dello "shale gas" (l'Argentina é al terzo posto al mondo per quantitá totale di riserve). Reperibilitá materie prime Popolazione che supera i 40 milioni di abitanti Il mercato interno presenta molte potenzialita' per i prodotti di largo consumo. E' inoltre reperibile manodopera con un adeguato livello culturale e formazione professionale. Necessitá di sviluppare le infrastrutture La forte crescita del Paese degli ultimi dieci anni non é stata accompagnata da adeguati investimenti infrastrutturali volti ad assicurare la fornitura di servizi pubblici essenziali e soddisfare l'aumento della domanda di beni e servizi. Disponibilitá di una diversificata industria locale Le grandi concentrazioni urbane, in particolare, la "Gran Buenos Aires" e le cittá di Rosario e Cordoba, possiedono una struttura industriale molto diversificata formata da piccole e medie imprese (non sempre competitive). l'Argentina è il piú grande mercato di lingua spagnola in sud America. Inoltre, sebbene il Mercosur non si sia sviluppato ancora nella misura prevista, il Brasile é attualmente un mercato di primaria importanza per i prodotti industriali argentini. Mercato regionale Ultimo aggiornamento: 07/05/2014 ^Top^ DATI GENERALI Forma di stato Repubblica presidenziale federale Superficie 2.780.403 km² Lingua spagnolo Religione cattolica Moneta Peso argentino Ultimo aggiornamento: 20/02/2013 ^Top^ ARGENTINA 1 DOVE INVESTIRE Prodotti alimentari Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) Prodotti della metallurgia Prodotti delle miniere e delle cave Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi Prodotti alimentari Il settore agroalimentare é il settore per eccellenza piú rappresentativo dell’attivitá produttiva argentina e della potenzialitá d’inserimento del Paese sui mercati internazionali. Trattasi di un settore economico che continua a svilupparsi e crescere in un modo del tutto straordinario, nonostante le ricorrenti crisi economiche e politiche del Paese.La produzione agricola argentina nel corso degli ultimi 20 anni ha visto raddoppiare i volumi con una estensione produttiva che é passata da 20 a 28,5 milioni di ettari. Le ultime raccolte hanno raggiunto la soglia dei 100 milioni di tonnellate tra cereali e semi oleosi e costituiscono un nuovo record storico per il Paese. Se continuasse l’attuale tendenza, si stima che nei prossimi 10 anni si potrebbero superare i 125 milioni di tonnellate con un totale di 37 milioni di ettari coltivati.Per dare una idea dell’importanza che riveste la filiera agroalimentare per il Paese, si elencano i seguenti dati: l’Argentina detiene rispettivamente l’ottavo ed il settimo posto al mondo nella produzione ed esportazione di prodotti alimentari;i prodotti agricoli –“commodities” (22%) ed agroalimentari (34%) rappresentano piú della metá del totale delle esportazioni argentine (destinatari oltre un centinaio di paesi);il settore impiega circa 6 milioni di addetti, direttamente (36% del totale della popolazione attiva) ed indirettamente;l‘Argentina é leader mondiale nelle esportazioni di olio e farina di soia e di girasole, di carni equine, di miele, di pere, di succo concentrato di limone e uva e di erba mate(infusione), detiene il 2° posto per il mais ed succo di mele ed é tra i primi produttori-esportatori mondiali di cereali in generale, carne bovina, vino, legumi, pesce, ecc.- le esportazioni argentine di prodotti agroalimentari negli ultimi 15 anni si sono praticamente raddoppiate. Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) L’Argentina è il secondo paese produttore e consumatore di energia elettrica dell’America Latina dopo il Brasile, con una produzione (2012) di 125 miliardi di KWh generati ed una capacitá installata di 28 mila MW. La produzione è insufficiente a soddisfare le crescenti necessitá locali. Circa due terzi dell’elettricità è generata da impianti termici convenzionali che utilizzano gas naturale e, seppur in misura minore, vengono sfruttati anche gli impianti idroelettrici, quelli nucleari e le fonti rinnovabili. Il settore elettrico si articola in tre segmenti: generazione, trasmissione e distribuzione. La Secretaría de Energía stabilisce le politiche del settore elettrico e, insieme all’ENRE (Ente Nacional Regulador de la Electricidad), è responsabile per l’applicazione del quadro normativo del settore stabilito dalla Legge 26.046 del 1991. L’ENRE regola l’attività elettrica e sorveglia le imprese che operano nella generazione, trasmissione e distribuzione, mentre l’ENARSA (Energía Argentina Sociedad Anónima), oltre a svolgere studi tecnici ed economico-finanziari del settore, ha redatto nel 2011 il Programma di Generazione Distribuita che prevede l’installazione di impianti collegati alla rete di distribuzione a bassa tensione per apportare energia elettrica nelle aree più remote del paese. La generazione, il trasporto e la distribuzione di elettricità sono aperti al settore privato, anche se in alcuni casi vige un regime di concessione esclusiva.L’Argentina é storicamente un paese produttore di gas naturale, potenzialmente in grado di soddisfare la propria domanda ed anche – parzialmente - le necessitá dei paesi confinanti (Cile, Brasile, Uruguay). Più della metà della produzione di gas naturale deriva dal bacino di Neuquén, nella cui provincia sono stati recentemente scoperti anche importanti giacimenti di shale gas, tight sand gas e shale oil. La scoperta colloca l’Argentina al terzo posto nel mondo per dotazione di idrocarburi non convenzionali, dopo Cina e Stati Uniti. In particolare, il giacimento gasifero di Loma La Lata, sempre nella provincia di Neuquén, ha piú della metá della disponibilitá totale del paese.Il territorio argentino possiede nel settore occidentale, lungo la cordigliera delle Ande, le condizioni idrogeologiche ideali per l’installazione di impianti geotermici. L’interesse per l’uso della geotermia è cominciata negli anni ’50. Il potenziale dell’Argentina in campo geotermico è enorme, ed aumenta con il miglioramento delle tecnologie sviluppate a livello mondiale.La diversità delle condizioni meteorologiche e del terreno permettono all’Argentina lo sfruttamento di quasi tutte le fonti di energia rinnovabile. Il governo sta sostenendo lo sviluppo di fonti di energia come il solare e l’eolico ed ha promosso un quadro legislativo che dovrebbe aiutare il paese a passare, nel medio periodo, ad una matrice energetica meno inquinante. La legge 26.190 del 2006 sancisce che la produzione di energia rinnovabile rientra negli interessi nazionali del paese, con l’obiettivo di ottenere un mix di fonti pulite capace di soddisfare fino all’8% del consumo di energia elettrica nazionale entro il 2016. La normativa prevede la concessione di incentivi fiscali per gli investimenti destinati alla costruzione di impianti relativi alla produzione di energia da fonti rinnovabili. Il settore industriale, in generale, rappresenta oggi circa il 30% del PIL argentino ed ha contribuito fortemente alla crescita economica del Paese in questi ultimi anni a seguito di una politica economica che ha favorito il consumo e la sostituzione delle importazioni con prodotti locali. Nei comparti siderurgico e meccanico sono state favorite le grandi acciaierie e gli impianti per la produzione di piombo, zinco e alluminio. Molto importante è stato lo sviluppo delle industrie metalmeccaniche, le cui principali produzioni riguardano autoveicoli e parti, macchine agricole, cantieristica, elettrodomestici, ecc. L’industria manifatturiera si concentra in pochi poli produttivi. Nei dintorni della "Gran Buenos Aires" è presente la maggior e più ampia produzione industriale dell’Argentina seguita da Cordoba, sede degli stabilimenti Fiat Argentina. Altre zone industriali con impianti per la produzione di acciaio, lamiere e tubi si trovano sul fiume Paraná a Campana e San Nicolás Prodotti della metallurgia ARGENTINA 2 (Nord della Provincia di Buenos Aires) e nelle vicinanze della cittá di Rosario (Santa Fe). Nella Provincia di Santa Fe esistono inoltre importanti distretti per la produzione di macchinari agricoli, mulini per cereali ed impianti per la lavorazione del latte. Nella cittá di Mendoza, si possono trovare diversi impianti per la fabbricazione di attrezzature per l'industria alimentare e vitivinicola. Prodotti delle miniere e delle cave L’Argentina detiene il sesto posto al mondo per disponibilitá di risorse minerarie. Il settore é uno dei piú dinamici del Paese. Il paese ha un potenziale di sviluppo minerario in quasi tutto il territorio, sebbene le regioni piu' promettenti siano quelle vicine alla Cordigliera delle Ande. Nella regione nordoccidentale si trovano giacimenti di oro, rame, argento, zinco, piombo e litio. Nella regione centrale di Cuyo esistono anche miniere di molibdeno, nichel, argilla, marmo, quarzo, alluminio, magnesio e cobalto; in Patagonia si trovano riserve d’oro, molibdeno, argento, zinco, piombo, argilla, quarzo, graniti, sali e minerale di ferro. Nella restante parte del Paese si sfruttano i giacimenti di minerali non metalliferi per l’industria e la costruzione: gesso, sabbie, granito, marmo e pietre varie. L’Argentina, grazie a politiche settoriali privilegiate avviate negli anni 90, è diventata un importante produttore di oro e rame con un totale esportato nel 2012 di 3,8 miliardi di dollari, che potrebbe raggiungere i 20 miliardi nel prossimo decennio. Il Governo ha varato di recente un piano per la sostituzione delle importazioni di attrezzature e componenti per l’industria mineraria che prevede agevolazioni ed incentivi per gli investimenti nel settore. Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi In Argentina tutti i trasporti e gli spostamenti avvengono su strada, essendo la rete ferroviaria praticamente inesistente. La vivace attivitá nel settore risponde ad un significativo aumento sia della domanda interna sia delle esportazioni, e negli ultimi anni si sono realizzati importanti investimenti in impianti e processi di produzione. Ultimo aggiornamento: 07/03/2013 ^Top^ ARGENTINA 3 COSA VENDERE Macchinari e apparecchiature Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di trattamento dei rifiuti e risanamento Macchinari e apparecchiature Ingente la richiesta di macchine utensili. Da menzionare i macchinari tessili, per l'industria agroalimentare, per il confezionamento ed imballaggio (quantitativamente insufficienti oppure obsoleti), per la concia di pelli e cuoio. Tra gli operatori locali è noto ed apprezzato il livello tecnologico raggiunto dall'Italia nel settore. Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche Il settore automotive, inclusa la componentistica, rappresenta una voce importante delle importazioni, soprattutto destinate all'industria locale. Il comparto è infatti ben sviluppato con una produzione finalizzata non solo a soddisfare la domanda interna ma anche quella estera. Parti e componenti destinati ad apparecchiature elettriche, elettrodomestici ecc. e macchinari per la loro produzione rappresentano un settore in pieno sviluppo. ARGENTINA 4 Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) Nel campo dei mezzi di trasporto, e´ nota la qualità con la quale l’industria nautica produce imbarcazioni da diporto (es. barche a motore, velieri, navi da crociera e gommoni) anche destinate al mercato estero. La maggior parte delle aziende locali sono dotate di tecnologia relativamente moderna e nei processi di costruzione si utilizzano componenti importati. Tra i prodotti italiani, per la qualità, il disegno e l’affidabilità, sono particolarmente apprezzati gli accessori, apparecchi d’illuminazione, equipaggiamento (ancore, verricelli, eliche, finestrine, passerelle, ecc.) così come gli articoli per l’arredamento interno. L’interesse locale per il settore ambientale é in crescita ed offre buone prospettive nel medio e lungo termine, sopratutto per quanto riguarda il ciclo completo dei rifiuti (dalla raccolta differenziata al riciclo ed allo smaltimento) con interessanti risvolti economici. Si impone pertanto la necessità di utilizzare macchinari, tecnologie e soluzioni avanzate per il trattamento, la separazione e la predisposizione finale dei rifiuti così come per la “valorizzazione energetica”, vale a dire la produzione di energia proveniente dal recupero dei rifiuti stessi. Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di trattamento dei rifiuti e risanamento Ultimo aggiornamento: 07/03/2013 ^Top^ ARGENTINA 5 OUTLOOK POLITICO POLITICA INTERNA La Presidente Cristina Fernandez de Kirchner ha iniziato il suo secondo mandato il 10 dicembre 2011, dopo essere stata eletta nel mese di ottobre 2011 con il 54% dei consensi. Le ragioni alla base della rielezione sono riconducibili da una parte agli effetti benefici di un’economia che ha continuato a crescere a ritmi sostenuti e, dall’altra, ad un’opposizione molto debole. Nel 2012, il Governo Kirchner ha rafforzato le principali caratteristiche sia politiche che economiche della precedente gestione, attraverso un maggiore intervento dello Stato nell’economia. L'adozione di misure impopolari di restrizione valutarie, il rallentamento della crescita economica, la perdita di competivita’ delle esportazioni e la crescente inflazione hanno ridimensionato la popolarita’ della Presidente. Al fine di recuperare consensi sono stati varati una serie di provvedimenti quali il controllo dei prezzi di un paniere di beni di largo consumo, l'aumento dei sussidi sociali e la regolarizzazione dei capitali in valuta detenuti illegalmente. Dopo le elezioni di medio termine dell’ottobre 2013 sono state adottate misure per la correzione di alcune evidenti distorsioni macroeconomiche e per contenere l’inflazione. Il Governo sta inoltre negoziando al fine di chiudere alcune pendenze internazionali e poter tornare sui mercati finanziari mondiali. Le prossime elezioni presidenziali sono previste in ottobre 2015, per le quali è stata accantonata l’ipotesi un terzo mandato dell'attuale Presidente, che richiederebbe una riforma costituzionale. Ultimo aggiornamento: 06/05/2014 ^Top^ RELAZIONI INTERNAZIONALI La decisa priorità accordata dai Governi Kirchner ai temi di politica interna rispetto a quelli di politica estera ha ridimensionato l’agenda internazionale argentina degli ultimi anni. A livello regionale, il Brasile e il Venezuela rappresentano, per ragioni diverse, i due punti di riferimento del kirchnerismo. Il Brasile infatti è il primo partner commerciale dell’Argentina e leader imprescindibile della Regione. Con il Venezuela ci sono affinità ideologiche e di stile, ma anche legami economico-finanziari tali da giustificare un rapporto stretto che, nonostante alcuni momenti di tensione del passato, e’ sempre rimasto fluido e intenso. Nel complesso, sono buone anche le relazioni con i vicini Cile e Uruguay. Con la Bolivia e l’Ecuador le relazioni sono eccellenti e cementate dalla comune matrice ideologica. Più distanti Colombia e Perú, che non a caso sono i due Paesi più vicini agli USA. Le relazioni con Washington sono migliorate a seguito dell'ottemperanza argentina alle sentenze ICSID che vedevano coinvolte imprese statunitensi ed alla posizione del governo USA nella controversia giudiziale con i detentori dei bond argentini che non hanno aderito alle offerte di cambio in seguito al default del 2001-2002. Per quanto riguarda l’Europa, l’Argentina da diversi anni - e specialmente dopo il default – ha gradualmente attenuato la sua attenzione verso un continente che percepisce sempre piu’ lontano e sempre meno funzionale ai suoi interessi. L'Europa resta, tuttavia, il principale investitore nel Paese e dopo una fase di stallo è ripreso il dialogo MERCOSUR-UE. Tradizionalmente complicate sono le relazioni con la Gran Bretagna a causa della nota questione delle Isole Falklands/Malvinas. Intensi sono invece i rapporti con la Cina, partner commerciale di grandissima importanza, poiché principale acquirente della soia e degli altri prodotti agricoli argentini. L’essere parte integrante del G20 è per l’Argentina motivo di particolare orgoglio, sia per la visibilita’ che ne consegue, sia perche’ permette al Paese di ricercare in modo sistematico quelle convergenze con gli altri Paesi emergenti che ne fanno parte, verso cui appare sempre piu’ orientato. Sul piano regionale, l’Argentina è, almeno formalmente, favorevole ai processi di integrazione, appoggiando in particolare l’Unasur (Unione delle Nazioni Sudamericane). Ultimo aggiornamento: 06/05/2014 ^Top^ ARGENTINA 6 OUTLOOK ECONOMICO QUADRO MACROECONOMICO L’Argentina è un paese ricco di risorse naturali (minerali, gas, petrolio, acqua, sole e vento, terre coltivabili). La sua economia si basa sull’agricoltura e l’allevamento per circa il 10% del PIL, sull’industria per il 35% e sui servizi per il 55%. Negli anni 2003-2011 l'Argentina ha conosciuto tassi di crescita elevati (media del 7-8% annuo) anche grazie agli alti prezzi internazionali delle materie prime agricole, come la soia. Nel 2012 il panorama economico è radicalmente cambiato: secondo i dati ufficiali, il PIL è stato dell’1,9% (8,9% nel 2011), nonostante la messa in atto di politiche monetarie e fiscali di carattere espansivo. La crescita nel 2013, secondo la nuova metodologia di calcolo introdotta dall'Esecutivo nel marzo 2014, è stata del 3%. Soprattutto nel secondo semestre 2013 i consumi interni si sono contratti a causa di una accelerata inflazione ed una riduzione della produzione industriale. Per il 2014 si prevede una crescita di circa l'1% per una ulteriore riduzione dei consumi privati (in seguito alla perdita del potere di acquisto dei salari) e per un ulteriore irrigidimento delle politiche fiscali e monetarie allo scopo di ridurre la pressione inflazionistica. Per quanto riguarda l'inflazione, il governo ha presentato un nuovo indice dei prezzi al consumo. Nel primo bimestre 2014 il tasso tendenziale è stato del 7,2%, con una proiezione per il 2014 che si aggira intorno al 40%, superiore al 30% del 2013 (fonte: istituti privati). Il tasso di disoccupazione ufficiale per il 2013 è stato del 6%, sebbene l'IDL (Indice de Demanda Laboral per l'area di Buenos Aires) elaborato dalla Universitá Di Tella indichi 10,9% in febbraio 2014 (rispetto stesso mese 2013). Particolarmente colpito il settore automobilistico, per la maggiore tassazione e contrazione della domanda dal Brasile (principale mercato di esportazione argentino). Il peggioramento delle condizioni del mondo del lavoro sta riducendo il potere contrattuale dei lavoratori, i quali per il rinnovo dei contratti richiedono aumenti di circa il 30%. La bilancia commerciale nel 2013 ha realizzato un surplus di circa 9 miliardi di dollari USA, con una riduzione del 27% rispetto al risultato del 2012 (12,4 miliardi di dollari USA), con le esportazioni ed importazioni argentine cresciute rispettivamente del 2,6% e 8% nel 2013 (dato tendenziale). Nel primo bimestre 2014 il saldo é stato di 79 milioni di dollari USA, il risultato piu' basso degli ultimi 14 anni, a causa di una riduzione delle esportazione di beni primari ed una crescente spesa in importazioni di combustibili. Ultimo aggiornamento: 15/05/2014 ^Top^ POLITICA ECONOMICA Nel corso del 2013 la progressiva riduzione del surplus commerciale ha costituito un problema rilevante per il governo alle prese con un aumento del deficit fiscale, crescente inflazione, continua pressione sul tasso di cambio e costante caduta delle riserve valutarie. Non avendo accesso al mercato internazionale dei capitali, l'Argentina puo' attualmente contare solo sulle entrate derivanti dalle esportazioni per accantonare riserve internazionali e far fronte ai suoi debiti in valuta estera. Soprattutto il passaggio da esportatore ad importatore netto di energia (dal 2011) ha avuto per l’Argentina pesanti riflessi negativi sulla bilancia commerciale e delle partite correnti. Il Governo ha reagito al deficit di queste ultime incrementando le restrizioni alle esportazioni, all’acquisto di valuta estera e all’esportazione dei dividendi. Dopo le elezioni di medio termine dell’ottobre 2013 – a seguito di cambi introdotti dalla Presidente Cristina Fernández de Kirchner nella squadra di governo – sono state adottate misure per la correzione delle evidenti distorsioni macroeconomiche e per contenere l’inflazione. Esaurita la possibilitá di finanziare programmi infrastrutturali per rilanciare l'economia attraverso entrate fiscali, politica monetaria espansiva e riserve valutarie, allo scopo di ottenere l’apertura di linee di credito ed attrarre investitori, il Governo sta cercando di normalizzare le sue relazioni con le istituzioni finanziarie internazionali attraverso il rilancio delle negoziazioni con il Club di Parigi (per circa 9 miliardi di dollari) e con i detentori dei “tango bond”. Inoltre è stato raggiunto un accordo con la spagnola Repsol per l’espropriazione delle sue quote nella YPF. Sul tema "tango bond" vale la pena ricordare che, con due distinte operazioni di cambio nel 2005 e nel 2010, l’Argentina ne ha ristrutturato più del 92% del suo debito, con un taglio sul capitale per i bonisti di circa il 70%. Sono tuttavia ancora aperti ricorsi degli "holdouts" e all'International Centre for Settlement of Investment Disputes della Banca Mondiale (ICSID). Per quanto riguarda i primi, in agosto 2013 la Presidente Kirchner ha annunciato la riapertura dei termini per lo scambio dei titoli in default. Nell’ottobre 2013, e’ stato inoltre raggiunto un accordo transattivo extragiudiziale a Washington tra il Governo argentino e cinque aziende straniere (Azurix, Blue Ridge, Vivendi, Continental Casualty e National Grid) su altrettante sentenze arbitrali definitive sfavorevoli a Buenos Aires emesse dall'ICSID e dall'UNCITRAL (United Nations Commission on International Trade Law). Nel gennaio 2014 la Banca Centrale ha svalutato il peso di circa il 20% e contestualmente annunciato l’aumento del tasso di interesse di base (fino al 25,6%), allo scopo di ridurre la base monetaria di pesos circolante ed una flessibilizzazione nell'acquisto di dollari da parte di privati (a determinate condizioni) per ridurre inflazione e pressione sul tasso di cambio pesos/dollaro. In marzo 2014 il governo ha inoltre anticipato di voler tagliare del 20% i sussidi ai prezzi di gas e acqua destinati ad uso privato e commerciale (esentando settore industriale e i ceti a basso reddito) allo scopo di ridurre il crescente deficit fiscale. ARGENTINA 7 Ultimo aggiornamento: 07/05/2014 ^Top^ ARGENTINA 8 INDICATORI MACROECONOMICI PIL Nominale (mln €) Variazione del PIL reale (%) Popolazione (mln) PIL pro-capite a parita di potere d'acquisto ($) Disoccupazione (%) Debito pubblico (% PIL) Inflazione (%) Variazione del volume delle importazioni di beni e servizi (%) 2011 2012 2013 321.992 381.634 369 8,9 1,9 4,9 40,9 41,3 41,7 17.536 18.035 14.169 7,2 7,2 7,1 41,7 43,1 43,4 9,5 10,8 22,9 18,5 -7,3 4,6 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati EIU e IMF. Ultimo aggiornamento: 08/05/2014 ^Top^ TASSO DI CAMBIO Controlla il cambio giornaliero sul sito di Banca d'Italia ARGENTINA 9 BILANCIA COMMERCIALE Export 2011 Totale 60.339,7 mln. € 2012 2013 nd mln. € nd mln. € Previsioni di crescita 2014 Previsioni di crescita 2015 nd % nd % PRINCIPALI DESTINATARI 2011 (mln. €) 2012 (mln. €) 2013 (mln. €) BRASILE 13.351,2 nd nd nd nd CINA 4.658,8 nd nd nd nd CILE 3.582,1 nd nd nd nd Italia Position:9 1.454,7 Italia Position:nd nd Italia Position:nd Merci (mln. €) Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 2011 2012 12.262,5 nd 3.035,2 nd 18.856,6 nd Bevande 852,7 nd Tabacco 21 nd Prodotti delle miniere e delle cave Prodotti alimentari Prodotti tessili 314,2 nd 8.320,5 nd Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 727,4 nd Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio 159,2 nd Carta e prodotti in carta 468,7 nd Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati 145,8 nd Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 1.799,1 nd Prodotti chimici 4.691,2 nd 677 nd Articoli in gomma e materie plastiche 674,5 nd Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 195,5 nd 3.863,4 nd Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 319,5 nd Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 210,8 nd Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche 313,7 nd Macchinari e apparecchiature 1.237,6 nd Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 7.252,2 nd 717,9 nd Mobili 42,3 nd Prodotti delle altre industrie manufatturiere 77,5 nd Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) 60,1 nd 1.385,3 nd Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici Prodotti della metallurgia Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) Altri prodotti e attività ARGENTINA 10 nd 2013 Import 2011 Totale 53.106,6 mln. € 2012 2013 nd mln. € nd mln. € Previsioni di crescita 2014 Previsioni di crescita 2015 nd % nd % PRINCIPALI FORNITORI 2011 (mln. €) 2012 (mln. €) 2013 (mln. €) BRASILE 15.659,8 nd nd nd nd CINA 771,1 nd nd nd nd USA 4.012 nd nd nd nd Italia Posizione: 7 1.065,1 Italia Posizione: nd nd Italia Posizione: nd Merci (mln. €) Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 2011 2012 547,7 nd 3.172,5 nd 958,4 nd Bevande 68,8 nd Tabacco 42,8 nd Prodotti tessili 914 nd Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) 426,6 nd Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 501,9 nd Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio 188,8 nd Carta e prodotti in carta 984,2 nd 1,8 nd Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 4.023,3 nd Prodotti chimici 7.603,4 nd Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici 1.611,2 nd Articoli in gomma e materie plastiche 1.799,2 nd Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 522,2 nd Prodotti della metallurgia 2.287 nd 1.274,8 nd 6.024 nd Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche 2.587,9 nd Macchinari e apparecchiature 6.005,7 nd Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 10.142 nd Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) 1.713,5 nd 90,4 nd 768,8 nd 328 nd 687,6 nd Prodotti delle miniere e delle cave Prodotti alimentari Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi Mobili Prodotti delle altre industrie manufatturiere Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) Altri prodotti e attività OSSERVAZIONI ARGENTINA 11 nd 2013 SALDI E RISERVE INTERNAZIONALI 2011 2012 2013 9.488 11.910 9.267 Saldo dei Servizi (mln. €) -1.609 -2.270 -3.845 Saldo dei Redditi (mln. €) -7.714 -7.591 -8.249 Saldo dei Trasferimenti correnti (mln. €) -386 -389 -310 Saldo delle partite correnti (mln. €) -221 1.659 -3.135 33.301 33.827 22.994 Saldo commerciale (Exp. - Imp.) (mln. €) Riserve internazionali (mln. €) Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati EIU. Ultimo aggiornamento: 08/05/2014 ^Top^ ARGENTINA 12 INVESTIMENTI - STOCK Stock di investimenti diretti esteri del paese: ARGENTINA (Outward) Totale (% PIL) Totale (mln € e var. %) 2011 2012 2013 Previsioni 2014 Previsioni 2015 7% % % nd % nd % 24 mln. € mln. € mln. € nd % nd % ARGENTINA 13 Stock di investimenti diretti esteri nel paese: ARGENTINA (Inward) Totale (% PIL) Totale (mln € e var. %) 2011 2012 2013 Previsioni 2014 Previsioni 2015 21 % % % nd % nd % 73 mln. € mln. € mln. € nd % nd % OSSERVAZIONI ARGENTINA 14 INVESTIMENTI - FLUSSI Flussi di investimenti diretti esteri in uscita dal paese: ARGENTINA (Outward) Totale (% PIL) Totale (mln € e var. %) 2011 2012 2013 Previsioni 2014 Previsioni 2015 0,3 % % % nd % nd % 1.069 mln. € mln. € mln. € nd % nd % ARGENTINA 15 Flussi di investimenti diretti esteri in ingresso nel paese: ARGENTINA (Inward) 2011 Totale (% PIL) Totale (mln € e var. %) 2012 2013 Previsioni 2014 Previsioni 2015 1,6 % % % nd % nd % 6 mln. € mln. € mln. € nd % nd % PRINCIPALI INVESTITORI 2011 2012 SPAGNA 608 FRANCIA 494 USA 406 Italia Position:4 260 Settori (mln. €)) 2013 2011 Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 327,52 Prodotti alimentari, bevande e tabacco 711,59 Prodotti tessili e abbigliamento 129,89 Chimica e prodotti chimici 1.165,48 Prodotti della metallurgia e prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi Macchinari e apparecchiature 158,63 68,25 555,83 Costruzioni 288,08 Attività professionali, scientifiche e tecniche 94,11 OSSERVAZIONI ARGENTINA 16 2012 2013 MATERIE PRIME MATERIE PRIME Materia Unità 2010 2011 2012 2013 acciaio grezzo migliaia tonn 5138 5610 4996 5186 alluminio Tonn 417088 416177 413395 440176 biodiesel migliaia tonnellate 1815 2400 3000 2800 carta giornale tonn 152041 167879 154850 136379 cemento migliaia tonn 10433 11599 10716 11092 energia elettrica GWh 113270 123313 131591 135154 etilene migliaia tonn 640 655 689 695 farina grano migliaia tonn 4886 4843 4636 4006 gas naturale miliardi metri cubici 47,1 45,5 44,1 41,7 granoturco milioni tonn 22 23,8 21,2 23,5 lamiere a caldo migliaia tonn 5046 5384 4103 4451 petrolio grezzo migliaia metri cubici 35314 33231 32004 31328 polietilene migliaia tonn 575 593 570 584 pvc migliaia tonn 171 189 195 205 soia milioni tonn 52 48,7 40,1 55 vino migliaia ettolitri 9714 9800 10051 10336 zucchero migliaia tonn 1907 1945 2034 1782 ARGENTINA 17 BARRIERE TARIFFARIE E NON TARIFFARIE Market Access Database della Commissione Europea ARGENTINA 18 COMPETITIVITA' E BUSINESS ENVIRONMENT INDICI DI GLOBAL COMPETITIVENESS E LIBERTÀ ECONOMICA 2011 Val (0 - 100) GCI Pos. 142 paesi 4 2012 Val (0 - 100) Pos. 144 paesi 85 3,9 2013 Val (0 - 100) Pos. 148 paesi 94 3,8 104 Sub indici Requisiti di base (39,7 %) 4,3 84 4,1 96 4,1 102 Istituzioni (25%) 2,9 134 2,8 138 2,8 143 Infrastrutture (25%) 3,7 81 3,6 86 3,5 89 Ambiente macroeconomico (25%) 4,9 62 4,3 94 4,1 111 Salute e Istruzione Primaria (25%) 5,8 56 5,8 59 5,8 61 Fattori stimolatori dell'efficienza (50 %) 3,8 84 3,8 86 3,7 97 Alta Istruzione e Formazione professionale (17%) 4,5 54 4,6 53 4,6 49 Efficienza del mercato dei beni (17%) 3,2 137 3,2 140 3,1 145 Efficienza del mercato del lavoro (17%) 3,5 131 3,3 140 3,2 144 Sviluppo del mercato finanziario (17%) 3,3 126 3,2 131 3,1 133 Diffusione delle tecnologie (17%) 3,7 64 3,8 67 3,4 88 Dimensione del mercato (17%) 4,9 24 4,9 23 5 24 Fattori di innovazione e sofisticazione (10,3 %) 3,4 77 3,3 88 3,4 98 Sviluppo del tessuto produttivo (50%) 3,8 79 3,7 89 3,7 95 Innovazione (50%) 3,1 78 3 91 3 104 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati World Economic Forum – Global Competitiveness Index. Note: La percentuale tra parentesi indica il peso della voce nella composizione dell’indice / sub indice. Ultimo aggiornamento: 21/12/2012 ^Top^ 2011 Val (0 - 100) Indice di Liberta Economica Pos. 184 paesi 51,7 2012 Val (0 - 100) 138 48 Pos. 184 paesi 158 2013 Val (0 - 100) 46,7 Pos. 184 paesi 160 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati The Heritage Foundation – Index of Economic Freedom. Ultimo aggiornamento: 21/12/2012 ^Top^ ARGENTINA 19 INDICI DI APERTURA AL COMMERCIO INTERNAZIONALE 2010 Val (0 - 7) ETI Pos. 132 paesi 2012 Val (0 - 7) Pos. 132 paesi 3,6 95 3,7 96 Accesso al mercato (25%) 3,7 98 3,9 94 Accesso al mercato interno ed esterno (100%) 3,7 98 3,9 94 Amministrazione doganale (25%) 3,5 85 3,5 92 Efficienza dell'amministrazione doganale (33%) 3,5 87 3,5 93 Efficienza delle procedure di import e export (33%) 4,2 86 4,2 85 Trasparenza dell'amministrazione di frontiera (33%) 2,8 96 2,7 102 Infrastrutture di trasporto e di comunicazione (25%) 3,8 61 3,9 67 Disponibilita e qualita delle infrastrutture di trasporto (33%) 4,1 70 3,8 84 Disponibilita e qualita dei servizi di trasporto (33%) 3,6 72 3,5 75 Disponibilita ed utilizzo dell'ICT (33%) 3,7 49 4,2 52 Contesto business (25%) 3,5 109 3,5 111 Regolamentazione (50%) 2,8 120 2,9 124 Sicurezza (50%) 4,2 93 4,1 97 Sub indici Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati World Economic Forum – Enabling Trade Index. Note: La percentuale tra parentesi indica il peso della voce nella composizione dell’indice / sub indice. Ultimo aggiornamento: 21/12/2012 ^Top^ 2010 Valore (%) Peso % del commercio sul PIL 2012 Valore (%) 32,9 34,5 Fonte: Elaborazione Ambasciata d'Italia su dati EIU. Ultimo aggiornamento: 21/12/2012 ^Top^ ARGENTINA 20 FATTORI MAGGIORMENTE PROBLEMATICI PER FARE BUSINESS 2012 / 2013 2013 / 2014 2014 / 2015 10,1 8,9 11,3 4 5,3 8,1 Burocrazia statale inefficiente 9,9 8,7 6,5 Scarsa salute pubblica 0,2 0,4 0 11,5 11,2 10,9 0,7 0,9 1,3 2 0,8 1,3 Forza lavoro non adeguatamente istruita 1,1 1,3 0,7 Inadeguatezza dell'offerta di infrastrutture 2,6 4 4,1 Inflazione 19,2 19,2 19,1 Instabilita delle politiche 13,9 7,4 7,5 1 0,5 0,3 Normative del lavoro restrittive 6,2 6,8 6,2 Normative fiscali 5,5 6,1 5,9 11,3 17,2 16,6 1,3 0,3 Accesso al finanziamento Aliquote fiscali Corruzione Crimine e Furti Scarsa etica del lavoro della forza lavoro locale Instabilita del governo/colpi di stato Regolamenti sulla valuta estera Insufficiente capacita di innovare Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati World Economic Forum - Global Competitiveness Index. Note: I fattori sono selezionati sulla base delle risposte degli imprenditori intervistati per la compilazione del Rapporto citato in Fonte. Tra una lista di 15 fattori, gli intervistati dovevano indicare i 5 fattori maggiormente problematici (da 1: maggiormente problematico, a 5). I valori mostrati in tavola rappresentano le risposte valutate secondo la loro posizione nel ranking complessivo. Ultimo aggiornamento: 19/10/2014 ^Top^ ARGENTINA 21 BUSINESS COST Unita 2010 2012 € per anno Remunerazione totale media per manager al di sotto dei Capi Funzione nelle multinazionali, o che riportano al CEO nelle organizzazioni medio-grandi, o Chief Executive in organizzazioni piccole. € per anno 102.137,47 111.628,57 176.339,69 Remunerazione totale media per personale vendite senior con competenze gestionali o regionali. € per anno 31.509,33 33.060,13 51.431,16 Remunerazione totale media per posizioni di supervisione e junior management con predominanza della responsabilita di staff. € per anno 34.353,11 36.255,7 59.466,31 Remunerazione totale media per account manager e staff vendite senza competenze gestionali o regionali. € per anno 13.678,12 13.127,41 24.592,71 Remunerazione totale media per operai, receptionist, centralinisti e dattilografi supervisionati da posizioni senior. € per anno 328,59 318,98 320,88 Affitto per ufficio centrale in uno dei principali distretti industriali. Prezzo medio per m2 per anno. € per m2 per anno 54,32 51,73 80,32 Affitto di un deposito. Prezzo medio per m2 per anno. € per m2 per anno 0,06 0,06 0,04 € per kwH 0,06 0,06 0,47 € per m3 5,25 8,37 8,6 € per linea/mese 35 35 35 Aliquota fiscale corporate media. % 21 21 21 IVA o equivalente. Media o tasso prevalente applicato su beni e servizi. % 35 35 35 Elettricita per uso industriale/intenso con consumo annuo di 2000MWh o più. Prezzo per KwH. Acqua per uso industriale /commerciale. Sottoscrizione telefonica standard mensile per uso commerciale di una linea telefonica. 99.106,71 2011 Remunerazione totale media per Capi Funzione/Capi Divisione di una multinazionale o Chief Executive in organizzazioni medio-grandi. 112.945 168.981,83 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati EIU. Ultimo aggiornamento: 24/12/2012 ^Top^ ARGENTINA 22 INDICE DOING BUSINESS 2012 Val (0 - 7) Pos. 183 paesi 2013 Val (0 - 7) Pos. 185 paesi Posizione nel ranking complessivo 116 124 Avvio Attivita (Posizione nel ranking) 150 154 Procedure - numero (25%) Tempo - giorni (25%) Costo - % reddito procapite (25%) Capitale minimo da versare per richiedere la registrazione di una attivita - % reddito procapite (25%) 14 Tempo - giorni (33,3%) Costo - % reddito procapite (33,3%) 126 164 14 26 26 25 12,03 19,9 7,03 5,07 5,7 172 171 181 24 24 365 365 365 96 74 234,1 Accesso all'elettricita (Posizione nel ranking) Procedure - numero (33,3%) Pos. 185 paesi 14,01 Permessi di costruzione (Posizione nel ranking) Procedure - numero (33,3%) 14 2014 Val (0 - 7) 72 24 74 80 6 6 Tempo - giorni (33,3%) 91 91 91 Costo - % reddito procapite (33,3%) 38 36 40,3 Registrazione della proprieta (Posizione nel ranking) Procedure - numero (33,3%) Tempo - giorni (33,3%) Costo - % valore della proprieta (33,3%) 137 6 135 138 7 7 7 53 55 53,5 7 7 Accesso al credito (Posizione nel ranking) 67 Indice di completezza delle informazioni sul credito (0 min - 6 max) (37,5%) 6 Indice di forza dei diritti legali (0 min - 10 max) (62,5%) 4 Protezione degli investitori (Posizione nel ranking) 6,6 70 6 4 114 73 6 4 117 98 Indice di disclosure (0 min - 10 max) (33,3%) 6 6 7 Indice di responsabilita dell'amministratore (0 min - 10 max) (33,3%) 2 2 2 4,07 4,07 6 Indice dei poteri dello shareholder in caso di azione giudiziaria (0 min - 10 max) (33,3%) Tasse (Posizione nel ranking) Pagamenti annuali - numero (33,3%) Tempo - ore annuali per gestire le attivita connesse ai pagamenti (33,3%) Tassazione dei profitti (33,3%) 147 Documenti per importare - numero (33,3%) 153 9 9 415 405 405 108,02 Procedure di commercio (Posizione nel ranking) Documenti per esportare - numero (33,3%) 149 9 108,03 103 3 139 7 7 129 6 7 10 8 Tempo per la preparazione dei documenti neccessari per esportare - giorni (33,3%) 13 13 12 Tempo per la preparazione dei documenti neccessari per importare - giorni (33,3%) 16 30 30 Costi per esportare un container da 20 piedi - (33,3%) 1,48 1,65 1.650 Costi per importare un container da 20 piedi - (33,3%) 1,81 2,26 Rispetto dei contratti (Posizione nel ranking) Risolvere una controversia - giorni (33,3%) Costi - % del risarcimento (33,3%) Procedure - numero (33,3%) 46 Costo - % del valore della proprieta del debitore 57 590 590 590 16,05 16,05 20,5 36 36 Soluzione delle insolvenze (Posizione nel ranking) Tempo - anni 2.260 48 88 36 94 97 2,08 2,08 2,8 12 12 12 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati Banca Mondiale, indice Doing Business. Note: I dati riportati sono quelli pubblicati nell’anno di riferimento. Per ogni aspetto metodologico, consultare www.doingbusiness.org/methodology. Ultimo aggiornamento: 24/12/2012 ^Top^ ARGENTINA 23 ARGENTINA 24 ACCESSO AL CREDITO ACCESSO AL CREDITO Il sistema finanziario in Argentina é dominato dal settore bancario, il quale ha subito una profonda trasformazione strutturale a partire dagli anni '90, dapprima per i processi di liberalizzazione attuati ed in seguito per la crisi economica (2001) che ha portato gli istituti di credito da 206 nel 1994 a circa 70 nel 2004. Il fenomeno della concentrazione bancaria è avvenuto attraverso fusioni ed acquisizioni. Il settore bancario consta di istituti di credito pubblici (2 nazionali e 10 provinciali o municipali) e privati (34 a capitale locale, 21 straniero e 2 banche cooperative). La rigiditá del sistema - la complessitá delle operazioni con l'estero lo rende piuttosto chiuso - se da un lato ha impedito che le banche argentine fossero contagiate dalla crisi finanziaria internazionale del 2008/2009, dall'altro rappresenta una limitazione alle attivitá proprie delle banche. Favorito dalla buona perfomance economica degli ultimi anni e da tassi di interesse reali negativi, il sistema bancario é tornato a generare profitti. Ultimo aggiornamento: 06/05/2014 ^Top^ ARGENTINA 25 RISCHI RISCHI POLITICI Aumento dell'agitazione sociale Atteggiamento governativo di continua conflittualitá politica Pressioni organismi internazionali Aumento della criminalitá, insicurezza generale e violenza pubblica Indebolito sistema giudiziario La decelerazione dell'attivitá economica del Paese - dopo diversi anni di aumenti a tassi "cinesi"- ed il continuo aumento dell'inflazione (stima 40% nel 2014) possono creare le condizioni perchè si generino forti tensioni sociali. Aumento dell'agitazione sociale Atteggiamento governativo di continua conflittualitá politica I giochi politici e la ricerca di nuove alleanze in vista delle elezioni presidenziali del 2015 potrebbero comportare una situazione di incertezza e di instabilitá politica. Pressioni organismi internazionali L'UE insieme agli Stati Uniti ed altri paesi hanno denunciato presso l'OMC alcune misure protezionistiche argentine. Aumento della criminalitá, insicurezza generale e violenza pubblica La persistente presenza di fasce di povertá concentrate sopratutto nelle periferie urbane e la diffusione della droga favoriscono l'aumento della criminalitá e l'aumento dell'insicurezza, senza che vi sia una risposta effettiva a livello governativo. Il sistema giudiziario argentino presenta insufficienze croniche che vanno dalla costante minaccia alla propria indipendenza da parte del potere politico, all'incapacitá di garantire il rispetto delle leggi e dell'ordine pubblico, alla corruzione generalizzata, ecc. Indebolito sistema giudiziario Ultimo aggiornamento: 07/03/2013 ^Top^ ARGENTINA 26 RISCHI ECONOMICI Nazionalizzazione societá servizi pubblici Aumento delle restrizioni commerciali e valutarie Rallentamento crescita economica Pressioni sul tasso di cambio Deterioramento dei conti pubblici Dopo aver nazionalizzato le Poste, Aerolineas Argentinas e le acque metropolitane di Buenos Aires, ad aprile 2012 il Governo ha espropriato la partecipazione azionaria della spagnola REPSOL nella societá petrolifera YPF. La manovra ha allertato altre societá di servizi pubblici a partecipazione straniera. Nazionalizzazione societá servizi pubblici Aumento delle restrizioni commerciali e valutarie Esistenza di restrizioni alle importazioni, all'acquisto di valuta, sia per turismo, sia per il pagamento di servizi e dividendi, ecc. Rallentamento crescita economica Rallentamento crescita economica per contrazione della domanda interna ed estera Pressioni sul tasso di cambio Con un regime a fluttuazione controllata, il Governo deve intervenire sul mercato per mantenere i tassi di cambio, utilizzando le riserve di cui dispone. Deterioramento dei conti pubblici Insostenibilitá dell'attuale livello di spesa pubblica Ultimo aggiornamento: 07/05/2014 ^Top^ RISCHI OPERATIVI Aumento della pressione del Governo sul settore privato Aumento dell'incertezza giuridica Deterioramento delle infrastrutture Irreperibilitá di mano d'opera specializzata in alcuni settori Dirigismo nell'economia Aumento della pressione del Governo sul settore privato Una spesa pubblica in costante aumento costringe il Governo ad esercitare una forte pressione fiscale sul settore privato. Aumento dell'incertezza giuridica I continui cambi nella legislazione locale comportano un enorme sforzo di adeguamento ed aggiornamento per gli investitori. Deterioramento delle infrastrutture Aumento dei rischi connessi alla mancata fornitura di servizi pubblici essenziali (energia elettrica, gas, combustibili, acque, ecc.) ed il costante deterioramento delle infrastrutture per i trasporti. Irreperibilitá di mano d'opera specializzata in alcuni settori Con un sistema di formazione tecnica di base non sempre adatta a soddisfare le necessitá di personale qualificato, la reperibilita' di risorse umane - in specifici settori - puo' diventare un problema operativo. Dirigismo nell'economia La presenza dello Stato nell'economia e la conseguente ingerenza pubblica nella libera determinazione di prezzi,tariffe, ecc. rappresenta una restrizione della libertá economica privata. ARGENTINA 27 Ultimo aggiornamento: 01/03/2013 ^Top^ ARGENTINA 28 RAPPORTI CON L'ITALIA OVERVIEW Nel periodo gennaio-luglio 2014 si é consolidato il trend positivo giá registrato nell’interscambio bilaterale 2013. I dati pubblicati dal locale ente di statistica (INDEC) e rielaborati da questo Ufficio ICE riportano un aumento tendenziale di quasi il 4% delle nostre esportazioni, per un valore superiore ad un miliardo di dollari (1,004 USD) alla fine del periodo considerato. Contestualmente anche le importazioni italiane dall’Argentina hanno ripreso a crescere, sebbene in percentuale minore (+2%), raggiungendo la cifra di 687 milioni di USD. Di conseguenza vi é stato un miglioramento del saldo commerciale a nostro favore (317 milioni di USD) del 7% rispetto allo stesso periodo del 2013. La limitata crescita percentuale delle nostre esportazioni verso l´Argentina deve, in realtá, essere valutata alla luce dell’andamento delle importazioni complessive del paese, che segnano – 9% nei primi sette mesi del 2014 (da 43 a 39 miliardi di USD). Parimenti negativo il trend delle esportazioni argentine (-11%), principalmente per effetto del rallentamento dell’economia del Brasile (primo partner commerciale dell´Argentina), e per la minore competitivitá dei prodotti, penalizzati da un tasso di cambio ancora sopravvalutato. Il surplus commerciale dell’Argentina si è cosi’ attestato sui 4,5 miliardi di USD, con un calo del 22% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-5,7 miliardi di USD). La disamina merceologica dell’interscambio tra Italia ed Argentina mostra come circa il 90% delle esportazioni italiane sia composto da prodotti industriali (beni strumentali 36%, beni intermedi 29%, parti ed accessori per beni strumentali 25%), con i beni di consumo relegati al 9%. In questo quadro, emerge come, nel periodo gennaio-luglio 2014 rispetto allo stesso periodo del 2013, circa il 70% delle nostre voci d’esportazione abbia evidenziato un andamento positivo. Tra le categorie a migliore crescita, si distinguono “metalli comuni e loro manufatti” +45% (da 74 a 107 milioni di USD), seguiti da “macchine, apparecchi e materiale elettrico” +16,5% (da 468 a 545 milioni di USD), e dai “manufatti di pietre, gesso e ceramica” +8% (da 15,1 a 16,3 milioni di USD). Al contrario, si osserva una forte contrazione nelle esportazioni italiane di “materiale da trasporto” -50% (da 96,8 a 48,3 milioni di USD), “plastica, gomma e loro manufatti” -20% (da 41 a 33 milioni di USD) e “materie tessili e loro manufatti” -19,4% (da 17,5 a 14,1 milioni di USD). Quanto all´andamento delle importazioni italiane dall’Argentina, si registra un aumento nel 60% del totale delle classi merceologiche, che in sostanza coincide con la crescita della sola categoria dei “prodotti alimentari, bevande e tabacco“ +23% (da 377 a 413 milioni di USD), a cui segue la voce “plastica, gomma e loro manufatti +12% (da 3,4 a 3,8 milioni di USD). Riduzione significativa invece per le importazioni italiane nelle seguenti categorie, elencate in relazione al loro peso nella composizione delle esportazioni argentine verso il nostro paese: “animali vivi e prodotti di origine animale” -15% (da 98 a 83 milioni di USD), “prodotti di origine vegetale” -6,3% (da 103 a 96 milioni di USD), “materie tessili e loro manufatti”-25% (da 26 a 19 milioni di USD) ed infine “metalli comuni e loro manufatti” -9% (da 23 a 21 milioni di USD). Ultimo aggiornamento: 20/10/2014 ^Top^ ARGENTINA 29 SCAMBI COMMERCIALI Export italiano verso il paese: ARGENTINA Totale 2011 2012 1.083,42 mln. € 1.020,42 mln. € 2013 1.089,7 mln. € Merci (mln. €) Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura Prodotti delle miniere e delle cave Prodotti alimentari Bevande nd nd nd mln. € 2011 nd mln. € 2012 2013 7,3 6,5 6,35 3,45 4,93 2,3 16 15,11 12,11 1,9 1,86 0,82 10,77 10,12 9,09 Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) 5,52 5,16 4,49 Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 2,51 1,98 2,28 Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio 3,45 3,35 2,76 Carta e prodotti in carta 27,69 27,67 23,76 Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 46,09 0,76 1,18 Prodotti chimici 83,63 89,34 83,68 Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici 52,77 61,33 64,18 Articoli in gomma e materie plastiche 31,66 31,21 26,48 Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 22,08 21,58 20,65 Prodotti della metallurgia 46,25 59,8 38,73 Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 54,66 51,52 46,29 Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 35,24 29,27 33,85 Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche 70,34 63,66 65,58 425,55 419,5 516,5 95,04 82,8 100,1 Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) 5,81 9,27 8,24 Mobili 6,19 4,75 1,95 Prodotti delle altre industrie manufatturiere 27,3 15,89 15,04 Altri prodotti e attività 2,01 2,77 2,84 Prodotti tessili Macchinari e apparecchiature Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi Elaborazioni Ambasciata d’Italia su dati Agenzia ICE di fonte ISTAT. ARGENTINA 30 Import italiano dal paese: ARGENTINA 2011 Totale 2012 1.553,5 mln. € 1.023,6 mln. € 2013 nd 822,57 mln. € nd mln. € Merci (mln. €) nd nd mln. € 2011 2012 2013 Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 194,38 154,94 141,43 Prodotti alimentari 807,94 542,1 526,54 0,83 1,37 0,77 Prodotti tessili 50,81 25,91 31,52 Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 21,74 16,03 26,78 1,53 1,02 0,83 414,99 227,72 41,02 Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici 2,09 1,51 3,16 Articoli in gomma e materie plastiche 4,94 3,99 5,08 Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 1,77 1,1 0,36 25,86 25,17 23,69 Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 1,48 0,72 0,77 Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 1,35 1,31 0,85 Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche 4,17 3,08 2,86 Macchinari e apparecchiature 8,46 9,09 9,34 Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 6,47 4,04 3,83 Prodotti delle altre industrie manufatturiere 1,13 0,93 0,61 2 2,8 2,82 Bevande Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio Prodotti chimici Prodotti della metallurgia Altri prodotti e attività Elaborazioni Ambasciata d’Italia su dati Agenzia ICE di fonte ISTAT. OSSERVAZIONI Il 2013 si chiude con un saldo positivo per l'Italia di circa 267 milioni di euro. Tra le principali voci dell'export italiano si distinguono macchinari ed apparecchiature nonché autoveicoli, rimorchie e semirimorchi. Tra le principali voci delle importazioni italiane dall'Argentina figurano prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura nonché prodotti alimentari. ARGENTINA 31 INVESTIMENTI CON L'ITALIA - STOCK ARGENTINA 32 Stock di investimenti italiani nel paese: ARGENTINA 2011 Totale 2012 1.407 mln. € ARGENTINA 33 2013 mln. € mln. € INVESTIMENTI CON L'ITALIA - FLUSSI Flussi di investimenti in ingresso in Italia provenienti dal paese: ARGENTINA Totale (mln € e var. %) 2011 45 mln. € 2012 mln. € 2013 Previsioni di crescita 2014 mln. € Settore (mln. €) Manufatturiero Previsioni di crescita 2015 nd % nd % 2011 -2 Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi Servizi -6 -7 Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli ARGENTINA 34 -7 2012 2013 Flussi di investimenti italiani verso il paese: ARGENTINA Totale (mln € e var. %) 2011 2012 240 mln. € mln. € 2013 Previsioni di crescita 2014 mln. € Settore (mln. €) Prodotti delle miniere e delle cave Previsioni di crescita 2015 nd % nd % 2011 1 Manufatturiero 272 Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi Costruzioni 6 10 Servizi -21 Servizi di informazione e comunicazione 7 Trasporto e magazzinaggio -11 Attività finanziarie e assicurative -10 Attività professionali, scientifiche e tecniche 1 ARGENTINA 35 2012 2013 FLUSSI TURISTICI Dai dati statistici elaborati dal Ministero del Turismo argentino si evidenzia che nel 2013 le partenze dall'Argentina per l ´estero sono state circa 7,5 milioni di unitá, con un incremento percentuale rispetto all’anno precedente del 4%. Il flusso turistico si é diretto soprattutto verso paesi confinanti (5,8 milioni) quali Brasile, Uruguay e Cile; quasi due milioni (1,8) le partenze per i paesi non confinanti tra le cui destinazioni si sono distinte l'America Settentrionale (+13%) e Latina (+26%) e l'Europa (+17%) con 339.000 arrivi, di cui 261.000 in Italia. Il quadro descritto, che riporta essenzialmente un incremento notevole dei flussi outgoing verso l’estero, è spiegabile 1) per l`alto tasso d`inflazione a cui è stata soggetta l`Argentina in quest’ultimi anni (fonti non governative hanno stimato un’inflazione nel 2013 del 25-30% circa) che ha reso il paese una destinazione particolarmente “costosa” per gli stessi argentini; 2) per le progressive misure restrittive adottate dal governo argentino per l’acquisto di pacchetti e servizi all`estero (durante il 2013 assoggettati ad una imposta del 20% del costo) che hanno spinto il turista argentino a concretizzare prima possibile le proprie vacanze, preoccupato di futuri aumenti (avvenuti nei primi mesi del 2014) e 3) soprattutto per il grande numero di pacchetti vantaggiosi offerti sul mercato con un sistema di finanziamento rateizzato senza interessi da parte dalle principali banche. Nello specifico, il movimento turistico tra Italia ed Argentina è strettamente collegato al piu’ vasto fenomeno dei viaggi da e verso i Paesi che hanno una tradizione di emigrazione dall’Italia. Convivono in questo tipo di statistiche fonti diverse, non solo relative a viaggi di vacanza, ma anche per corsi di lingua e studio ed alle cosiddette “home visits”, ovvero le vacanze dei discendenti degli emigrati in Italia nei luoghi di origine o il fenomeno inverso, cioè il viaggio di italiani verso parenti o discendenti all’estero (nonché viaggi di affari relativi all’interscambio tra le PMI a livello internazionale). Non a caso la tipologia di alloggio di circa un terzo dei turisti italiani/argentini a breve termine è la casa di un parente oppure amico. Il turismo italiano verso l'Argentina ha progressivamente mostrato una lenta diminuzione negli ultimi anni, scendendo a meno di 100mila unitá, complice la congiuntura economica italiana, l’alto costo dei biglietti aerei internazionali e dei servizi turistici interni (voli domestici, alberghi, ristorazione) che non rendono l’Argentina competitiva a livello internazionale. (fonte: Istituto Nazionale della Promozione Turistica su dati della Direzione degli Studi di Mercato e Statistiche, SSDT, Ministero del Turismo, Direzione Nazionale dell’Emigrazione). Ultimo aggiornamento: 10/09/2014 ^Top^ ARGENTINA 36
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