Gennaio 2014 CUORE MICO A Fraternità Onlus - Fondato da don Mario Pasini Anno nuovo Futuro di speranza 1 www.cuoreamico.org Un nuovo anno con le mani aperte Possederemo solo ciò che abbiamo donato. Che anno sarà il 2014? Può dipendere da ciò che ognuno si aspetta. Noi di Cuore Amico abbiamo un’unica domanda a cui dare risposta: «Cosa si aspettano da noi, coloro che, su mandato di Cristo, operano in terra di missione?». «Le nostre società stanno sperimentando», scrive Papa Francesco nel messaggio per la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato di quest’anno, «processi di mutua interdipendenza e interazione a livello globale che, se comprendono anche elementi problematici, hanno l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita della famiglia umana, non solo negli aspetti economici, ma anche in quelli politici e culturali. Ogni perso- 2 Cuore Amico Gennaio 2014 na, del resto, appartiene all’umanità e condivide la speranza di un futuro migliore con l’intera famiglia dei popoli». Rispondo alla domanda di prima citando una lettera giunta in sede e inviata da una persona che si trova da quarant’anni in missione, di cui «trentadue spesi nel locale ospedale», che abbiamo già aiutato per la realizzazione della clinica dell’infertilità e che ci scrive per chiederci «un aiuto per far fronte al costo dei farmaci, in continuo e rapido aumento. Perfino le strutture pubbliche sperano di trovare da noi il sostegno necessario». Tre le riflessioni che possiamo trarre da questa richiesta: lo sfruttamento dei poveri continua; anche la nostra economia è statica, ma là non si riesce a tenere in piedi ciò che si è realizzato; anche laggiù è importante la sussidiarietà: le strutture missionarie devono aiutare quelle pubbliche. E allora che facciamo? Come sempre, cari benefattori, ciò che possiamo. Per i fratelli poveri, noi siamo un’incarnazione della Provvidenza. «È importante sottolineare come la collaborazione inizi già con lo sforzo che ogni Paese dovrebbe fare per creare migliori condizioni in patria, di modo che l’emigrazione non sia l’unica opzione per chi cerca pace, giustizia, sicurezza», scrive ancora il Papa. «Creare opportunità di lavoro nelle economie locali eviterà inoltre la separazione delle famiglie e garantirà condizioni di stabilità e di serenità ai singoli e alle collettività». Quindi cari amici, buon anno, con le maniche rimboccate e le mani spalancate. Don Angelo Dalla fraternità verso la pace Il povero, l'emarginato, il malato, l'orfano, l'anziano sono nostri fratelli. È la "fraternità" il tema scelto da Papa Francesco per la 47esima Giornata mondiale per la pace, che si celebra il primo giorno di ogni anno. Una ricorrenza istituita da Paolo VI nel 1968 per dare vita a un momento di riflessione e di preghiera su questo tema. «Sarebbe nostro desiderio che poi, ogni anno, questa celebrazione si ripetesse come augurio e come promessa che sia la pace con il suo giusto e benefico equilibrio a dominare lo svolgimento della storia a venire» (Paolo VI). Fin dall’inizio del suo ministero, Papa Francesco ha sottolineato l’importanza di superare una «cultura dello scarto», promuovendo una «cultura dell’incontro» e della solidarietà tra i popoli. Ma cosa è la fraternità? È innanzitutto un dono di Dio: ogni essere umano ne è parte in quanto figlio di uno stesso Padre. Ma è anche un impegno, che sollecita ciascuno a uscire dal proprio egoismo e a prendersi cura degli altri, soprattutto dei più piccoli e indifesi. Spesso infatti accade che la cultura del benessere faccia perdere il senso della relazione rendendo il prossimo un estraneo, un nemico. Eppure è solo attraverso la fraternità, diffusa in tutti gli aspetti della vita, dall’economia alla società, dalla ricerca alla cultura, che è possibile camminare insieme verso la realizzazione di un mondo più giusto. È sulla scia delle parole del Papa che Cuore Amico si appresta a cominciare un nuovo anno ricco di sfide. Per noi fraternità significa sostenere i missionari che portano l’amore di Gesù ai poveri di tutto il mondo. Significa non sottrarsi, per quanto possibile, alle richieste di aiuto che provengono dai cinque Continenti. Significa guardare sempre a chi sta “indietro”, tendendogli la mano e dicendo: «Anche tu sei mio fratello». Don Armando Cuore Amico, viale Stazione, 63 - 25122 Brescia Tel. 030.3757396 - Fax 030.42047 e-mail: [email protected] - skype: cuoreamico.onlus - sito: www.cuoreamico.org Direttore responsabile: Gabriele Filippini Redazione: Paola Arosio, A. Chiappa, A. Nolli, M. Nodari, A. Nascosto Realizzazione grafica: Piero Andrea Lò Gennaion. 2014 Stampa: Quattrocolori - Chiari (Bs) - Aut. Tribunale di Brescia del 2.2.1982 5/82 Cuore Amico 3 Ciad La forza dello sviluppo Il Ciad non è un Paese in emergenza, ma resta comunque sotto la soglia della povertà. Per guardare avanti e costruire un futuro migliore, serve anche il tuo aiuto. Non farlo mancare. «L’urlo dei poveri non ci lascia dormire»: così racconta fratel Pietro Rusconi, missionario da molti anni in Ciad. Un Paese, a cavallo fra il deserto e gli altipiani dell’Africa centrale, che conta in totale circa 8 milioni di abitanti. Il suo territorio, da sempre crocevia di mondi diversi, è teatro di siccità e di miseria. Il Ciad è uno degli stati più poveri del mondo, con un alto tasso di 4 Cuore Amico Gennaio 2014 mortalità infantile e di analfabetismo. Soltanto il 10% della popolazione ha accesso ai servizi sanitari di base, meno del 30% all’acqua potabile e poco più dell’1% all’elettricità. Rispetto ai decenni passati, tormentati dalle guerre, emergono oggi nuovi problemi umanitari, molto più legati allo sviluppo che all’emergenza. Si sogna l’integrazione, l’educazione per tutti, la sicurezza di avere ogni giorno qualcosa da mettere nello stomaco, la possibilità di diventare autosufficienti. «Mi interessa che queste persone imparino a lavorare e che siano loro gli artefici del progresso della loro realtà», racconta fratel Rusconi. «La crescita è lenta, ma c’è e questo riaccende la speranza». Fratel Rusconi ha ideato piccoli progetti (nella pagina a fianco), utili a migliorare le condizioni di vita della popolazione locale. Se ciascuno di noi offre un piccolo contributo, si potranno raggiungere insieme grandi traguardi. UN FORNO PER CUCINARE Nella cucina tradizionale il consumo di legna è enorme e ciò contribuisce alla già vasta deforestazione del territorio. Ma basta un piccolo forno di ferro e argilla per produrre calore tre volte maggiore e consumo di legname sei volte inferiore. un forno 40 euro UNA POMPA PER L’ACQUA L’acqua si nasconde nel sottosuolo. Per estrarla servono pozzi tradizionali a mano oppure motopompe. Solo così si renderà possibile l’irrigazione degli ortaggi che servono a dare da mangiare a tante famiglie. una motopompa 1.000 euro UNA PRESSA PER I MATTONI Per costruire case, scuole, ospedali, dispensari servono mattoni. Composti da terra argillosa e da poco cemento, vengono preparati dagli operai e posti a essiccare al sole. Per renderli compatti, assicurando così costruzioni solide e durature, serve però una pressa a mano. una pressa 400 euro UNA CARROZZELLA PER I DISABILI Spesso chi è privo dell’uso delle gambe è costretto a restare immobile. Eppure basterebbe una tradizionale carrozzella per consentire ai disabili di essere più autonomi. L’obiettivo è quello di raccogliere e distribuire 450 carrozzelle. Fratel Pietro e i suoi ragazzi una carrozzella 60 euro Gennaio 2014 Cuore Amico 5 costa d'avorio Centro formativo per le donne La zona nord-ovest della Costa d’Avorio, confinante con la Liberia, è stata messa in ginocchio dalla guerra civile. Razzie, vandalismi, violenze hanno colpito soprattutto gli abitanti dell’area di Zouan-Hounien. Qui i frati minori cappuccini hanno dato vita al centro di formazione Saintes Marthe et Marie, puntando molto sull’educazione di giovani povere. «Attraverso corsi triennali, vogliamo fornire loro alfabetizzazione e formazione umana e spirituale, in modo che diventino consapevoli del valore della donna in famiglia e nella società», spiega il superiore, frate Oliviero Bergamaschi. I frati cappuccini promuovono la formazione delle ragazze povere. Per continuare a farlo hanno bisogno anche del tuo sostegno. 6 per una ragazza un anno 250 euro Cuore Amico Gennaio 2014 Tra le discipline insegnate, economia e gestione familiare, salute e igiene, taglio e cucito, cucina, pasticceria. Il problema è che il materiale costa e che attualmente i cappuccini fanno fatica a reggere le spese del Centro. Per questo hanno chiesto aiuto a Cuore Amico. «Dobbiamo portare a termine il lavoro iniziato, in modo da continuare ad assicurare questa importante attività a tutte le donne», dice il frate. La Costa d'Avorio è uno stato dell'Africa occidentale. Confina a ovest con la Liberia e la Guinea, a nord con il Mali e il Burkina Faso, a est con il Ghana e a sud con il Golfo di Guinea. È una repubblica presidenziale che ha capitale amministrativa a Yamoussoukro e capitale economica e governativa ad Abidjan. La lingua ufficiale è il francese, ma esistono varie lingue locali. Il clima è caldo e umido, equatoriale sulla costa meridionale, tropicale nel centro e arido nella parte settentrionale. La religione predominante è l'animismo, poi il cristianesimo e l'Islam. Il Paese è il maggior produttore ed esportatore mondiale di caffè, semi di cacao, olio di palma. Speranza in rosa A volte per rinascere può bastare una pasticceria. O un negozio di parrucchiera. È da qui che le ragazze di Deukoue ripartiranno per trovare la loro dignità. E per ricominciare a vivere. Capita che la speranza abbia il profumo di una torta appena sfornata. Succede a Duékoué, in Costa d’Avorio, dove sorge il Centro professionale artigianale rurale, che ha organizzato un corso di pasticceria per le ragazze. «Le giovani imparano a preparare brioches, biscotti, sciroppi, marmellate», spiega suor Rosanna Gatto Monticone, missionaria salesiana, «e questo serve a dare loro un lavoro dignitoso, togliendole dalla strada». Una bella iniziativa, che però non basta perché coinvolge solo una parte delle ragazze bisognose. In questi territori, i genitori non hanno soldi a sufficienza per mandare a scuola tutti i loro figli; così privilegiano i maschi, relegando le femmine ai lavori domestici. Molte di loro sono a rischio prostituzione e di conseguenza le ragazze madri, anche giovanissime, sono sempre più numerose. Per questo urge creare ulteriori occasioni di formazione e di lavoro. Di rinascita e di riscatto. A questo sono mirati i due progetti di cui è referente suor Rosanna. Il primo consiste nella vendita al pubblico dei prodotti dolciari realizzati dalle ragazze del corso di pasticceria; il secondo nell’apertura di un negozio di parrucchiera. «Per commercializzare i prodotti dovremmo assumere ragazze addette sia al confezionamento che alla vendita vera e propria», dice la suora, «mentre nel caso del salone ci sarà un connubio di formazione e lavoro». I locali ci sono già, ciò che manca sono gli arredi, come ad esempio frigorifero, bancone, tavolini, sedie oppure caschi, pettini, phon. Un investimento nel presente che darà i suoi frutti in futuro, rendendo le donne capaci di affrontare l’avvenire e di inserirsi nella società. vendita dolci 1.800 euro negozio di parrucchiera 1.500 euro Gennaio 2014 Cuore Amico 7 congo Diamo il giusto peso Non tutte le madri riescono ad allattare i neonati. Il Centro nutrizionale di Isiro fa fatica ad acquistare uno speciale latte in polvere. Bisogna aiutarli, affinché la mortalità arrivi a quota zero. In Africa Centrale, circa un bambino su tre, di età inferiore ai 5 anni, è malnutrito. Questa condizione deriva da povertà e insufficienza alimentare e abbatte le difese immunitarie, impedendo la crescita e lo sviluppo. Nell’Alto Congo, a Isiro, si trova un Centro nutrizionale, chiamato Gajen (Groupe d’appui aux jeunes et aux enfants nécessiteaux, ovvero Gruppo d’appoggio per Fratel Domenico Bugatti 8 Cuore Amico Gennaio 2014 giovani e bambini bisognosi). La struttura si occupa soprattutto dei più piccoli, portati al Centro in condizioni di avanzato deperimento per mancanza di proteine, carboidrati, sali minerali. «Negli ultimi anni l’uso dei cibi terapeutici pronti all'uso ha migliorato il trattamento della malnutrizione acuta grave», scrive fratel Domenico Bugatti, missionario della Consolata, in una recente lettera indirizzata a Cuore Amico. «Di solito questo cibo è costituito da un impasto di latte e burro di arachidi, con l’aggiunta dei micronutrienti essenziali. Grazie al Centro, aperto circa vent’anni fa, abbiamo potuto salvare moltissimi bambini, nonostante le difficoltà economiche, che in questo periodo di crisi si fanno sentire soprattutto nei Paesi poveri». Oggi l’emergenza è ancora più difficile perché riguarda anche i bimbi di pochi mesi. «Sono numerosi i neonati che necessitano di uno speciale latte in polvere, poiché le mamme sono decedute o ammalate, ma il Centro fa sempre più fatica ad acquistare le quantità necessarie», dice fratel Domenico. «Con il vostro aiuto, speriamo di essere all’altezza del compito che ci è stato affidato». latte in polvere speciale per un neonato 9 euro per 5 neonati 45 euro per 10 neonati 90 euro mozambico Dalla parte dei bambini A Marara le suore hanno aperto un Centro per l’infanzia, garantendo ai piccoli cibo, istruzione, cure mediche. Aiutiamole a portare avanti la loro opera. Nella cassetta della posta di Cuore Amico troviamo una lettera firmata da suor Eugenia Calligaris, responsabile delle missioni per la Congregazione delle Suore Benedettine della Divina Provvidenza di Voghera. La missiva racconta che tre anni fa è stata aperta una nuova missione in Mozambico, per la precisione a Marara, distretto di Changara, diocesi di Tete. Si tratta di una zona rurale poverissima, dove il raccolto è sempre scarso a causa della siccità o delle violente piogge. Nel villaggio ancora non è arrivata l’elettricità e l’acqua si attinge dal pozzo o dal piccolo rio. La percentuale di analfabeti è molto elevata, dato che l’accesso alla scuola è difficile. Anche dal punto di vista sanitario i problemi non mancano: l’Aids sta sterminando gran parte della popolazione e le possibilità di cura sono quasi nulle. Qui le suore hanno recuperato un piccolo edificio fatiscente e lo hanno reso abitabile, trasformandolo in un Centro per l’infanzia. «Offriamo ai bambini alimentazione, istruzione, cure mediche», racconta la suora, «tenendo in particolare considerazione i piccoli che sono stati abusati o che sono orfani. Un servizio molto apprezzato dalla comunità locale, per il quale però ci serve un sostegno economico. Grazie fin d’ora per quanto potrete fare». “adotta” un bimbo una settimana 20 euro un mese 80 euro un anno 1.000 euro Gennaio 2014 Cuore Amico 9 colombia Una cappella per tanti Miguel Nei sobborghi di Bogotà regnano povertà e violenza. C’è bisogno di un luogo di incontro e di preghiera. «Miguel, perché vivi per strada?». «Mio padre mi ha buttato fuori di casa e adesso sto qui con alcuni amici». «Quanti anni hai, Miguel? E da quanto tempo vivi per strada?». «Ho dodici anni e da un anno e mezzo vivo qui». «Cosa ti è successo alla spalla?». «Una coltellata. Un ragazzo più grande ha cercato di rubarmi i vestiti…». Un’istantanea di Ciudad Bolivar, una delle zone più critiche di Bogotà, dove la povertà dilaga e la violenza la fa da padrona. Dove la vita ha spesso il gusto amaro dei soprusi e delle prevaricazioni. Qui sorge la parrocchia Pedro Julian Eymar, costruita il 30 novembre del 2005, attorno a cui si raccolgono circa 60mila abitanti. I Padri Somaschi ne hanno assunto la reggenza, con il proposito di svol- costruire una piccola cappella 3.960 euro 10 Cuore Amico Gennaio 2014 gere un’azione pastorale di promozione della famiglia, con particolare attenzione ai bambini e ai giovani più vulnerabili. Ora il loro intento è quello di costruire una cappella dedicata al fondatore Girolamo Emiliani (1486-1537), laico di grande fede, proclamato santo nel 1767. «In queste terre, occorre un luogo di ritrovo che possa essere un punto di riferimento per la comunità», spiega padre Jesus Antonio Bautista, «e che ci aiuti a divulgare il Vangelo e a creare occasioni di incontro e di condivisione. Stiamo cercando di portare a tutti l’amore di Gesù, ma questo è molto difficile in mancanza di una chiesa». In questa zona, non occorrono permessi di costruzione; ora i Padri si stanno dando da fare nella raccolta fondi, assicurando che «una volta ottenuta la cifra necessaria, la cappella sarà ultimata in sei mesi». ecuador Rinascere con il legno La Scuola di falegnameria di San Nicolas offre formazione a tanti ragazzi. Ma adesso per gravi difficoltà economiche gli studenti rischiano di non poter raggiungere il diploma. Sulla carta geografica dell’Ecuador, San Nicolas non si trova. Dev’essere un puntino microscopico vicino a Pujili, una cittadina delle Ande sopra i 3200 metri, nella regione del Cotopaxi. Un posto sperduto, a un centinaio di chilometri a sud della capitale, Quito. I coniugi Giuseppe Piovanelli e Adriana Tiziano (da tutti conosciuti come Peppo e Adriana) arrivano qui nel 1977; nel 1988 fondano la missione San Nicolas con il sostegno dell’Operazione Mato Grosso. Compiono una radicale scelta evangelica, prendono sul serio la Buona Novella, vivendo sull'altopiano in semplicità, umiltà, povertà. Uno dei loro principali progetti è la Scuola professionale di falegnameria, intaglio, scultura, che offre formazione a tanti ragazzi poveri e orfani, costituendo una grande opportunità di riscatto umano e sociale. Le giornate degli allievi sono intensissime: cominciano alle 7.30 e terminano alle 18, tra lezioni e laboratori. Purtroppo la crisi ha causato una diminuzione dei sostegni a quest’opera e Peppo e Adriana sono costretti a stringere il cordone della borsa su tutto; hanno «le gomme sgonfie», come dicono loro e non ce la fanno più. Anche la scuola ha accusato il colpo: attualmente si trova in gravi difficoltà economiche che non consentono di pagare lo stipendio agli insegnanti, di acquistare materiale didattico, di fornire attrezzature per i laboratori. Il peggio è che i ragazzi al secondo e al terzo anno rischiano di non poter concludere il percorso formativo raggiungendo il diploma. Facciamo in modo che questo non accada, aiutiamoli a terminare gli studi. uno studente per un anno scolastico 400 euro Peppo e Adriana fai anche tu una piccola offerta Gennaio 2014 Cuore Amico 11 brasile Ripartire dalla terra Nella regione Bragantina la sostenibilità del sistema agricolo è a rischio. Occorre puntare sulla formazione, come quella fornita dal Cediam, un centro che necessita di una ristrutturazione. Il Brasile è un Paese caratterizzato da forti disuguaglianze economiche e sociali. Le regioni del Nord sono le più povere. Tra queste, la zona Bragantina soffre di indigenza diffusa e di alti tassi di disoccupazione. Qui non ci sono fabbriche né uffici, e tutta la manodopera viene impiegata nell’agricoltura. La struttura fondiaria ha messo a rischio la sostenibilità del sistema che è molto vulnerabile a livello economico, ambientale, sociale. In questo contesto, nel 2003 è nato il "Centro di educazione per lo sviluppo integrato in Amazzonia" (Cediam), di cui fanno parte: una scuola agricola; corsi di formazione in ambito agricolo, amministrativo, gestionale; laboratori. «Dopo una prima fase sperimentale l’azione educativa si è consolidata», spiega monsignor Luigi Ferrando, vescovo della diocesi di Bragança del Parà in Amazzonia, «permettendo ai giovani provenienti dai campi di concludere la scuola elementare e di acquisire conoscenze basilari di agricoltura e zootecnia. In questa struttura viene svolto un lavoro formativo ampio, mirato a instaurare un processo produttivo sostenibile». Monsignor Luigi Ferrando Oggi la struttura necessita di ammodernamento. In particolare, serve un ampliamento, dato che le richieste da parte dei giovani continuano ad aumentare, e un adeguamento, per conformarsi alle normative in materia di accessibilità ai disabili. Tra le modifiche da realizzare: due aule in più, una sala di informatica, una biblioteca, una rampa, un bagno a norma per i disabili. per la ristrutturazione servono 45mila euro anche un piccolo contributo è utile 12 Cuore Amico Gennaio 2014 palestina Betlemme La scuola è un diritto I giovani vittime di violenza, rifugiati, disabili devono poter accedere all’istruzione. Come quella offerta dal Centro salesiano che, a causa della mancanza di fondi, è ora a rischio di chiusura. Questa pagina è dedicata alla Palestina. In particolare a Betlemme, dove sorge il "Centro salesiano di formazione". Aperto come orfanotrofio, oggi offre agli studenti due percorsi di studio: la scuola tecnica e la formazione professionale. Quest’ultimo propone tanti corsi, tutti della durata di un anno, tra cui falegnameria, meccanica, tornitura e fresatura, elettricità, ceramica, lavorazione del legno. A frequentare queste scuole sono i giovani cristiani e musulmani provenienti da tutto il sud della Palestina, fino a Hebron e dintorni. «La nostra scuola è l’unica che accoglie le categorie svantaggiate, come ragazzi vittime di violenza, rifugiati, disabili», racconta don Mario Murru, direttore della Comunità salesiana di Betlemme, «purtroppo però la situazione economica sta peggiorando sempre di più e noi non ce la facciamo a fare fronte a tutte le spese. Sta diventando sempre più difficile sostenere i costi per la struttura, per i materiali didattici e di consumo, per i kit di lavoro, per i macchinari. Se la nostra scuola fosse costretta a chiudere i battenti, priveremmo la gioventù di un diritto fondamentale. Affinché questo non avvenga, ci rivolgiamo con fiducia ai benefattori di Cuore Amico, confidando nella loro generosità». una borsa di studio per un giovane per un anno costa 400 euro Gennaio 2014 Cuore Amico 13 india A Cuore Amico è arrivata la lettera di suor Adalgisa Fiume, della Congregazione Figlie della Carità del Preziosissimo Sangue, che scrive: «Nell’India del Nord abbiamo tre grandi ostelli che accolgono bambine e ragazze abbandonate per dare loro istruzione e formazione. Molte hanno frequentato il corso di taglio e cucito, conseguendo un attestato, ma non possono lavorare perché non hanno la macchina per cucire. Potete darci una mano?». una macchina per cucire 35 euro etiopia: grazie carissimi fratelli! Fare del bene è utile e in più regala tanta gioia. Soprattutto quando arrivano lettere come quella di suor Luciana Adhanom, missionaria in Etiopia a Teticha, vicino ad Addis Abeba, colme di riconoscenza e gratitudine. Etiopia, 3 novembre 2013 Carissimi fratelli, vi scrivo queste poche righe per comunicarvi che ci è giunta la vostra offerta. La useremo bene, a favore degli orfani e dei bambini bisognosi. Nel ringraziarvi per quanto avete fatto, pregherò sempre per voi e per le vostre famiglie, sperando che la vostra opera generosa possa continuare. Buon Natale e felice anno nuovo, con affetto. Suor Luciana 14 Cuore Amico Gennaio 2014 Santa Messa 2014 al santuario di Czestochowa È iniziata, dal primo di gennaio alle ore 7, la celebrazione quotidiana per i benefattori vivi e defunti di Cuore Amico. Dalla Polonia arriva la lettera di padre Miroslaw Gorkiewicz. Dice che la nostra offerta per la Santa Messa quotidiana per tutto il 2014 è arrivata a destinazione. La celebrazione si terrà nella Cappella della Madonna di Czestochowa e ricorderà tutti i benefattori di Cuore Amico. Il santuario mariano è uno dei più importanti centri di culto cattolico del Paese. Ogni anno giungono fin qui oltre quattro milioni di pellegrini per pregare e per partecipare alle funzioni religiose. Bomboniere solidali Partecipa a una festa più grande! Cuore Amico propone un modo semplice per arricchire i tuoi momenti di gioia e condividerli con chi è più lontano: con le bomboniere solidali aiuti i missionari del mondo a costruire pozzi, scuole, ospedali, acquistare cibo e medicine. Sulle pergamene troverai lo spazio per personalizzarle. Come procedere 1.Invia la richiesta un mese prima della cerimonia. 2.Comunica a Cuore Amico (per lettera, fax 03042047, email [email protected]): • la ricorrenza e il numero delle bomboniere; • Il nome, telefono e indirizzo per la spedizione. 3.Effettua, dopo la festa, un versamento delle offerte raccolte. Per questo seguire le modalità delle donazioni riportate a pag. 16 specificando nella causale: Bomboniere battesimo, prima comunione, cresima o matrimonio. Attenzione Le ricevute bancarie e postali possono essere utilizzate per la detrazione nella dichiarazione dei redditi. Lasciti e donazioni Queste le formule: se si tratta di un legato Amico Fraternità Onlus è a) di beni mobili: eretta Ente Morale dallo “...lascio all’Associazione Stato Italiano con decreto Cuore Amico Fraternità Onlus, con sede a Brescia, del Ministero dell’Interno a titolo di legato la somma in data 15.10.1996 e di e ... o titoli, ecc. per i fini pertanto può ricevere legati istituzionali dell’Ente”. ed eredità. b) di beni immobili: “...lascio all’Associazione Lasciti o donazioni Cuore Amico Fraternità testamentarie aiutano i Onlus, con sede a Brescia, missionari a promuovere l’immobile sito in... per i fini istituzionali dell’Ente”. progetti in ambito sociale, Se si tratta invece di sanitario e scolastico nei nominare erede di ogni sostanza l’Associazione Paesi più poveri. L’associazione Cuore Cuore Amico: “Io sottoscritto... nato a... nel pieno possesso delle mie facoltà mentali, annullo ogni mia precedente nomina testamentaria. Nomino mio erede universale l’Associazione Cuore Amico Fraternità Onlus, con sede a Brescia, lasciandole quanto mi appartiene a qualsiasi titolo, per fini istituzionali dell’Ente” (luogo e data) (firma per esteso). N.B. Il testamento deve essere scritto per intero di mano propria dal testatore. Per informazioni Sede: Viale Stazione, 63 - 25122 Brescia Telefono: 030.3757396 - Fax: 030.42047 - E-mail: [email protected] Per le vostre donazioni Gennaio 2014 CUORE MICO A 1 www.cuoreamico.org Fraternità Onlus - Fondato da don Mario Pasini Intestare all’Associazione “Cuore Amico - Fraternità Onlus” utilizzando: •Conto Corrente postale N. 64405897 allegato alla rivista •Conto Corrente postale N. 10855252 da compilare •Conto Corrente postale IBAN IT 56F 07601 11200 000010855252 •Assegno bancario non trasferibile •Carta di credito collegandosi al sito www.cuoreamico.org •Bonifico Bancario (inserire il codice IBAN per esteso): Anno nuovo Futuro di speranza Cassa Padana Coordinate Bancarie: IBAN BIC Paese CD CIN ABI CAB IT 27 K 08340 11200 ICRAITRR9G0 N. CONTO CORRENTE 000 000 952 288 UniCredit Coordinate Bancarie: IBAN BIC Paese CD CIN ABI CAB IT 02 Z 02008 11233 UNCRITM1038 N. CONTO CORRENTE 000 102 236 035 Per destinare il 5 x 1000 indicate sul modello di dichiarazione dei redditi il nostro codice fiscale: 98 05 73 40 170 Ente Morale Dec. Min. Interni 15.10.96, iscritta al registro delle persone giuridiche al n° 365 Prefettura di Brescia La informiamo che i suoi dati saranno utilizzati esclusivamente per inviarle il nostro giornalino, informazioni sulle nostre attività e ringraziamento per ogni eventuale donazione. Essi saranno custoditi presso i nostri archivi informatici. Lei ha diritto ad accedere liberamente alle informazioni che la riguardano per aggiornare e modificare rivolgendosi al responsabile presso la nostra sede (Dlgs 196 del 30.6.2003). Per agevolare le comunicazioni e contenere i costi, chiediamo ai nostri benefattori di far pervenire il loro indirizzo di posta elettronica a [email protected]
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