Firmato il decreto che rende operativo il bonus bebè Con la Legge di Stabilità 2015 , L.190/2014, articolo 1 comma 125 e succ. , il Governo, al fine di incentivare la natalità e contribuire al sostentamento dei nuovi nati, ha istituito il Bonus Bebè 2015 . Il bonus rientra tra le misure destinate alla famiglia nel nuovo testo ufficiale e per esso vi è l'autorizzazione di spesa a partire da quest’anno. Nel Consiglio dei Ministri di ieri , 10 Febbraio 2015, è stato firmato il decreto di attuazione che consente di rendere operativa l’agevolazione. Ora rimaniamo in attesa della circolare Inps che recepisce il provvedimento e stabilisce le modalità operative per l’erogazione, delle quali Vi renderemo conto nell’immediatezza della pubblicazione. ………………… Il Bonus Bebè riguarda i nuovi nati e gli adottati a partire dal 1 Gennaio 2015 al 31 Dicembre 2017. Alle neo mamme, il cui Isee non supera i 25000 euro , dal 1° gennaio 2015 spetta per ciascun figlio nato a partire da tale data un assegno di 960,00 euro annuo che verrà erogato dall’Inps in tranches mensili ( 80 euro al mese), a partire dal mese di nascita o adozione, previa richiesta e quindi previa presentazione della domanda su apposito modulo INPS. Se il reddito è inferiore ai 7000 euro, il bonus raddoppia e quindi è pari a 1920,00 euro all’anno. Qui di seguito riteniamo utile ricordane i punti principali , con qualche chiarimento fornito anticipatamente dai rappresentanti dell’Inps che hanno partecipato al Forum Lavoro dello scorso Gennaio. Requisiti per la richiesta Possono presentare domanda bonus bebè INPS le mamme che partoriranno uno più bimbi dal 1° gennaio 2015 al 31 dicembre 2017 o che adotteranno uno o più bimbi in questo arco di tempo. Dalle risposte dell’Inps al Forum Lavoro 2015 : o Caso di parto gemellare e riconoscimento del bonus per ogni figlio Dalla formulazione della legge di stabilità si evince che l’erogazione dell’assegno, c.d. bonus bebè, avvenga “per ogni figlio nato o adottato dal 1° gennaio 2015”. Quindi dovrebbe essere confermata la concessione di un assegno per ogni figlio, sia in caso di parto gemellare che in caso di adozione contestuale di più minori. o Caso di figlio naturale riconosciuto da entrambi i genitori: chi può richiedere il bonus. A differenza di altre misure già consolidate, come l’assegno di maternità dei Comuni, che è concesso alla madre e solo in casi eccezionali al padre, questo nuovo beneficio non sembra riservato prioritariamente ad un genitore. Quindi, nel caso prospettato, è presumibile che la richiesta possa pervenire dall’uno o dall’altro genitore, salvo poi accertare in capo al genitore richiedente i requisiti che saranno meglio definiti nel decreto di attuazione. Tuttavia, vista la finalità della norma, è ragionevole presumere che nel caso in cui il figlio riconosciuto da entrambi i genitori conviva con uno solo di questi, la domanda sia riservata al genitore convivente con il figlio. Ciò trova riscontro, non solo nella ratio della misura, ma anche nel valore dell’ISEE a cui il beneficio è legato e che va verificato in relazione al nucleo familiare del genitore richiedente. La domanda per il bonus può essere presentata da cittadine Italiane, cittadine di uno Stato membro dell'Unione Europea, cittadine Extracomunitarie munite di regolare permesso di lungo soggiorno. Dalle risposte dell’Inps al Forum Lavoro 2015 : o Cosa si intende per permesso di soggiorno di lunga durata Si intende il permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo disciplinato dall’art. 9 del d.lgs. 286/98 (T.U. sull’immigrazione) che dal 2007, in attuazione di una direttiva comunitaria del 2003, ha sostituito la carta di soggiorno. La materia nei contenuti è evidentemente di competenza del Ministero degli Interni; la previsione sul “bonus bebè” lo individua tra i requisiti per l’accesso alla misura (in alternativa alla cittadinanza italiana o di un paese comunitario). Requisiti economici e durata L’incentivo non spetta a tutte le famiglie, ma solo a quelle il cui ISEE non supera 25mila euro, valore ottenuto utilizzando il nuovo indicatore entrato in vigore proprio all’inizio di gennaio. Se il reddito è inferiore ai 7000 euro , il bonus raddoppia. Le somme stanziate per il bonus però non sono illimitate e pertanto qualora la spesa per il bonus superasse il budget previsto, l’importo dello stesso oppure i criteri di accesso (l’Isee) potrebbero essere modificati così come previsto dall’art. 1, comma 127 , della legge di stabilità. Ricordiamo, a questo proposito , che l’onere stimato per questa operazione è di 202 milioni di euro per il 2015 e il 2020 , 607 per il 2016 e il 2019, 1,012 miliardi per il 2017 e il 2018, per un totale di 3,642 miliardi di euro. La soglia reddituale va considerata come somma dei redditi dei genitori e riferito all'anno solare precedente a quello della nascita del bambino beneficiario dell'assegno. Il predetto limite di reddito, non è previsto a partire dal quinto figlio in poi. La durata del beneficio è fino al terzo anno di vita del bambino, sempre che la neo mamma mantenga il possesso dei requisiti, ovvero, non venga superato il limite di reddito bonus bebè . Presentazione della domanda La neo mamma per fruire dell'agevolazione di 80 euro al mese per ogni figlio nato o adottato dal 1° gennaio 2015 al 31 dicembre 2017, deve presentare la richiesta bonus bebè all'INPS. Il modulo bonus bebè INPS va presentato per via telematica direttamente se si possiede il PIN dispositivo dell'NPS, oppure, recandosi presso Caf e Patronati, intermediari abilitati che provvederanno a compilare il modello di domanda e trasmetterlo online all'Istituto . La domanda va presentata dopo la nascita del bambino, poiché il pagamento mensile decorre dal mese di nascita o di entrata del figlio adottivo in famiglia. Una volta presentata la domanda bonus bebè all'INPS, l'Istituto provvede a verificare il possesso dei requisiti della neo mamma ed erogare la somma di 80 euro al mese per un totale di 960,00 euro. Si ricorda che l'assegno non è cumulativo ai fini IRPEF. Ricordiamo comunque che le modalità operative necessarie per la procedura sono contenute nel Decreto che è stato firmato ieri e che il ritardo nell’avvio del percorso attuativo non dovrebbe comunque compromettere il diritto acquisito, nel senso che nei prossimi giorni verrà indicato come incassare anche le mensilità arretrate (quindi per il momento gennaio 2015). Ricordiamo in ogni caso che occorrerà leggere la circolare Inps di prossima emanazione per confermare le modalità di presentazione delle domande. Dalle risposte dell’Inps al Forum Lavoro 2015 : o Bonus Bebè e compatibilità con il voucher asilo/baby‐sitter introdotto dalla L. n. 92/2012 Dalla lettura della norma e da una prima analisi condotta dall’INPS non si evince al momento alcuna incompatibilità. Si tratta infatti di misure con differenti ratio: i voucher di cui alla legge 92/2012 sono concessi alle madri lavoratrici in sostituzione di periodi di congedo parentale e sono pertanto finalizzati alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro delle madri; il “bonus bebè” invece è finalizzato ad incentivare la natalità ed a contribuire al sostegno delle famiglie, anche in conseguenza dell’ adozione di minori. COMO - Via Brambilla 24 - Tel. 031.2961 - [email protected]
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