Morning Call 13 FEBBRAIO 2015 WEEKLY I temi della settimana □ Ancora la Grecia al vaglio dei mercati Si guarda con ottimismo alla riunione dell’Eurogruppo di lunedì □ □ □ Anche la Bce aumenta i fondi a disposizione □ Pil dell’Area euro: +0,3% nel Q4 □ Listini azionari positivi □ Dopo l’iniziale fase di ottimismo del periodo immediatamente successivo alle elezioni in Grecia, quando il mercato si attendeva una posizione più morbida da parte del governo ellenico, l’incertezza ha iniziato a serpeggiare fra gli operatori dopo il discorso al Parlamento greco di Tsipras, che ha ribadito con forza la propria volontà di rispettare le promesse elettorali riguardo all’abbandono della politica di rigore fiscale adottata finora e la volontà di non sottostare alle richieste della Troika (Bce, Fmi, Commissione europea). Dichiarazioni e ipotesi si sono susseguite per tutta la settimana, in attesa della riunione dell’Eurogruppo e di quella dei Capi di governo: ancora nessuna decisione definitiva ma, dopo una iniziale freddezza, sembra che si siano create le premesse per una fase effettiva di compromesso che potrebbe essere raggiunto già al prossimo incontro dei Ministri delle finanze in calendario il 16 febbraio. Conciliante la posizione tedesca, mentre un portavoce di Atene dichiara che si farà tutto il possibile per arrivare ad un accordo lunedì prossimo. Tra le possibili concessioni alla Grecia, vi sono obiettivi di avanzo primario annuo più bassi, riduzione del tasso di interesse, allungamento delle scadenze del debito. D’altra parte, l’attuale programma di salvataggio della Grecia scade il 28 febbraio e i rischi di un mancato accordo sono molto elevati: Atene resterebbe senza liquidità e il ricorso al mercato per la copertura delle necessità finanziarie statali sarebbe ovviamente troppo oneroso. Il clima di collaborazione fra Atene e le diverse Istituzioni europee comunque è tangibile: la Bce ha incrementato da 60 a 65 miliardi l’ammontare di fondi a disposizione della Banca centrale ellenica presso lo sportello di liquidità di emergenza (Ela). Questa settimana, non solo il caso della Grecia sui tavoli della politica dell’Area euro: negli stessi giorni si è trattato con la Russia per trovare una soluzione alla crisi ucraina, sembra con successo. L’interesse a risolvere la questione è anche strettamente economico: le sanzioni decise nei confronti della Russia hanno infatti avuto un sensibile impatto sulla crescita di molti Paesi dell’Area, tra cui Italia e Germania, e la possibilità di riprendere il tempi ragionevoli i contatti commerciali con la Russia è un ulteriore stimolo alla crescita che si aggiunge agli effetti delle basse quotazioni del petrolio, al deprezzamento dell’euro ed agli auspicati risultati del quantitative easing della Bce che verrà avviato a marzo (ad oggi gli acquisti complessivi di Covered bond ammontano a 43 miliardi di euro). Il dato sul Pil dell’Area riferito Spread di rendimento a 10 anni fra Grecia e al Q4, che indica una crescita Germania: andamento dello 0,3% trimestrale quindi superiore a quella del Q3 (+0,2%), è un buon viatico. Nonostante le incertezze legate al quadro politico ed alle difficoltà nel trovare un accordo con la Grecia, sui mercati finanziari non vi è stata una particolare avversione al rischio: si è visto un saltuario aumento della volatilità su alcune piazze azionarie; volatili i rendimenti della Grecia e tendenziale aumento per gli spread contro Germania (con l’eccezione Fonte: Bloomberg della Grecia). Listini azionari positivi, dunque, Atene compresa; rendimenti stabili sul Bund e in leggero aumento sul Treasury con spread contro Germania in assestamento; sui mercati valutari euro in contenuto recupero conto dollaro e yen, ancora forte la sterlina. Divisione Corporate Ufficio Informativa Finanziaria 1 | MORNING CALL WEEKLY Macro Area euro, Prodotto interno lordo a/a: andamento Sorprese positive dal Pil per la Germania a +0,7% t/t Pil dell’Italia invariato □ I dati più importanti della settimana sono relativi alla crescita del Pil nel Q4 nei principali Paesi dell’Area euro. □ Sorprese positive dalla Germania con un +0,7% t/t, +0,7% anche la Spagna, +0,5% il Portogallo e l’Olanda. Molto più fiacche Francia (+0,1%) e Italia (invariata), che non segna un recupero da 14 trimestri consecutivi. □ Il dato complessivo dell’Area euro vede un miglioramento del Prodotto interno lordo pari allo 0,3% su base trimestrale (+0,2% nel Q3) e dello 0,9% su base Fonte: Bloomberg annua (+0,8% nel Q3). □ Dopo il forte dato sul mercato del lavoro statunitense in gennaio (creati 257mila nuovi posti di lavoro; rivisto in deciso rialzo, a 329mila unità, il numero di dicembre) diffuso venerdì scorso, dagli Stati Uniti giungono segni di debolezza sul fronte delle vendite al dettaglio, che aprono con il segno meno le rilevazioni del 2015: -0,8% per le vendite complessive, -0,9% per quelle che escludono i trasporti. Banche Centrali e Tassi □ Banca di Svezia, tasso repo negativo a -0,10% □ Fed fund, le attese del mercato □ □ □ Continuano le “manovre” di Probabilità di variazione dei fed fund alle diverse allentamento nelle politiche date dei Fomc, calcolati sulla base dei contratti monetarie: a sorpresa la Banca di future Svezia ha ridotto il tasso repo al -0,10% ed ha annunciato acquisti di asset per 10 miliardi di corone (circa un miliardo di euro) per assicurarsi il raggiungimento del target d’inflazione. A fronte di qualcuno che abbassa i tassi, qualcun altro deve decidere quando alzarli. La Fed ha sul tavolo forti numeri sul mercato del lavoro e qualche primo segnale di tensione sui salari, ma non Fonte: Bloomberg mancano dati discordanti. Nelle ultime settimane il mercato ha ridotto le attese di un imminente rialzo: secondo le quotazioni dei contratti future sui fed fund, ad inizio anno le probabilità di un rialzo all’incontro di giugno e luglio erano rispettivamente del 30% e del 40%, oggi sono ridotte al 22% ed al 32%; superano invece il 50% per l’incontro di settembre. Ci si interroga anche sulla BoE, che agisce su un quadro macro forte ma con tendenze di disinflazione di breve termine (ma con attese di ritorno dell’inflazione in area 2,0% nell’arco di due/tre anni), dovute principalmente al calo del prezzo del petrolio ed all’apprezzamento della sterlina. Le attese del mercato si spostano più avanti, verso il 2016. Sul mercato monetario dell’Area euro, i tassi spot rinnovano i minimi storici: all’ultimo fixing della settimana l’Euribor ad un mese si colloca allo 0,002% (inv.), a 3 mesi allo 0,04% (-1bp), a 6 mesi allo 0,12% (-1bp), a 12 mesi allo 0,25% (-1bp). Stabili su valori molto bassi anche i tassi impliciti dei future Euribor a 3mesi: il dicembre 2016 tratta a ridosso dello 0,10%, il giugno 2017 in area 0,15%, il dicembre 2017 poco sotto lo 0,25%. Divisione Corporate Ufficio Informativa Finanziaria 2 | MORNING CALL WEEKLY Obbligazionario In attesa degli acquisti della Bce sui governativi che inizieranno fra due settimane, driver sui mercati le trattative per trovare una soluzione alla crisi greca: clima cauto ma bassa avversione al rischio. □ Risultato: su base settimanale sono confermati i rendimenti sui titoli tedeschi, mentre gli spread tra i Paesi periferici e la Germania si sono allargati, seppure di poco, per Italia (125bp), Spagna (125bp) e Irlanda (85bp) mentre è sceso il differenziale della Grecia (in area 900bp con un calo di circa 70bp Fonte: Bloomberg nell’ottava). □ In una settimana in cui il Tesoro italiano riesce a collocare l’ammontare massimo previsto di Btp a 3 e 7 anni a rendimenti su livelli di nuovi minimi storici, lo spread sulla scadenza decennale tra i titoli italiani e quelli spagnoli si annulla per la prima volta dallo scorso aprile. □ Per quanto riguarda gli emittenti benchmark, in Germania il biennale tratta poco sotto il -0,20% e il decennale è stabile allo 0,35%; negli Stati Uniti i rendimenti proseguono il trend in salita e si portano oltre lo 0,60% il biennale ed in area 2,0% il decennale. Differenziale Btp/Bonos a 10 anni: andamento Lo spread Btp/Bonos si avvicina allo zero Bene le aste del Tesoro italiano, rendimenti sui minimi □ Azionario □ Nasdaq sui massimi dal 2000 Apple supera i 700 mld di capitalizzazione □ □ Settimana caratterizzata Indice Nasdaq Composite: andamento dal 2000 dalla cautela degli investitori sui possibili sviluppi sulle trattative sul debito greco e delle tensioni in Ucraina. Negli ultimi giorni, a muovere il mercato il raggiungimento dell’accordo per il cessate il fuoco in Ucraina e le attese di una soluzione positiva per la Grecia all’Eurogruppo di lunedì: i listini azionari hanno così ripreso la strada del rialzo. Il Dax si avvicina agli 11mila punti con le borse europee che segnano un +2,0% medio; ampie Fonte: Bloomberg variazioni per l’ Ase di Atene che chiude a + 11,0%. Gli indici sono al test di importanti soglie tecniche con il FtseMib che si avvia a terminare l’ottava sopra i 21mila punti; il Nikkei oscilla intorno ai 18mila sui massimi degli ultimi sette anni così come il Nasdaq Composite che segna i nuovi massimi dal marzo 2000 e si avvicina ai 5.000 punti che rappresentano il livello raggiunto all’apice dello scoppio della bolla tecnologica. Sempre a Wall Street settimana da ricordare per gli amanti delle classifiche: il titolo Apple è stata la prima società a segnare una capitalizzazione di mercato superiore ai 700 miliardi di dollari, quasi il doppio rispetto alle altre società al mondo che seguono nell’ordine: Exxon Mobil intorno ai 390 mld di dollari, Google 370 mld e Berkshire Hathaway sotto i 370 mld. Divisione Corporate Ufficio Informativa Finanziaria 3 | MORNING CALL WEEKLY Cambi □ Sterlina sui massimi dal 2008 contro euro Eur/Usd Sul mercato valutario la divisa unica ha alternato movimenti di Cambio Eur/Gbp: andamento dal 2008 rialzo ad altri di ribasso in relazione ai diversi momenti di ottimismo/pessimismo sulla Grecia così come il dollaro in funzione dei dati macro (in rialzo dopo i dati del mercato del lavoro, in calo dopo le vendite al dettaglio). □ Il saldo settimanale vede l’euro rivalutarsi contro il dollaro e lo yen (sotto l’1,0%), in lieve calo contro la sterlina. □ Tra le valute minori, la corona svedese è ai minimi degli ultimi sei anni contro euro sulle Fonte: Bloomberg indicazioni della Banca centrale di una politica monetaria ancora più espansiva. □ Dal punto di vista grafico si confermano le prove di recupero/consolidamento per il cross Eur/Usd che, dopo aver fatto segnare i nuovi minimi dal 2003 a 1,11 punti, chiude l’ottava sopra 1,14 in attesa dell’avvio del programma di Qe della Bce. Analoga configurazione (ribassista) per il cross Eur/Gbp che segna i minimi da inizio 2008 dopo la rottura del supporto collocato in area 0,77-0,78 che ha come resistenza la trendline ribassista di lungo periodo che unisce i massimi decrescenti collocati a 0,97 (fine 2008), a 0,94 (metà 2009), 0,90 (metà 2011), 0,87 (metà 2013). Curve a scadenza dei governativi dei principali Paesi; valori di oggi Fonte: Bloomberg Divisione Corporate Ufficio Informativa Finanziaria 4 | MORNING CALL WEEKLY Calendario della settimana Calendario dal 16 al 20 febbraio 2015 DATI MACROECONOMICI Lunedì Martedì Paese 16 Regno Unito Regno Unito Ora 17 Regno Unito Regno Unito Regno Unito Germania Germania Area euro Stati Uniti 10:30 10:30 10:30 11:00 11:00 11:00 14:30 Mercoledì 18 Regno Unito Stati Uniti Stati Uniti Stati Uniti Stati Uniti Stati Uniti Stati Uniti Stati Uniti Giappone Periodo Dato Rightmove prezzi delle case Rightmove prezzi delle case feb. feb. % m/m % a/a Prezzi al consumo Prezzi al consumo Prezzi al consumo "core" Sondaggio Zew (Situazione corrente) Sondaggio Zew (Aspettative) Sondaggio Zew (Aspettative) Manifattura Stato di New York gen. gen. gen. feb. feb. feb. feb. % m/m % a/a % a/a indice indice indice indice -0,8 0,4 1,4 28,8 56,0 … 9,0 0,0 0,5 1,3 22,4 48,4 45,2 10,0 1000 % m/m 1000 % m/m % m/m % 1073,0 -1,5 1070,0 1,1 0,4 79,9 1089,0 4,4 1032,0 -1,9 -0,1 79,7 80,0 80,0 -1,0 -0,3 … … 8,5 0,3 0,1 0,1 304,0 2354,0 6,3 0,5 -0,5 -2,0 49,6 49,9 51,4 54,3 51,4 53,0 53,0 … … … … -0,2 6,1 -0,4 -0,7 -1,7 49,2 49,4 50,9 54,0 51,0 52,7 52,6 -1,1 -4,1 -0,6 -1,6 0,4 4,3 -0,4 10:30 Minute Banca d'inghilterra 14:30 Nuove costruzioni abitative gen. 14:30 Nuove costruzioni abitative gen. 14:30 Permessi edilizi gen. 14:30 Permessi edilizi gen. 15:15 Produzione industriale gen. 15:15 Utilizzo degli impianti gen. 20:00 Minute del Fomc del 27 / 28 gennaio Crescita annuale base monetaria Banca del Giappone Giovedì 19 Francia Francia Stati Uniti Stati Uniti Stati Uniti Stati Uniti 8:45 8:45 14:30 14:30 16:00 16:00 Prezzi al consumo indice Ue Prezzi al consumo indice Ue Nuove richieste di disoccupazione Richeste continue Fiducia commerciale Fed di Philadelphia Indice principale Venerdì 20 Germania Germania Francia Francia Germania Germania Area euro Area euro Area euro Italia Italia Italia Italia Regno Unito Regno Unito Italia 8:00 8:00 9:00 9:00 9:30 9:30 10:00 10:00 10:00 10:00 10:00 10:00 10:00 10:30 10:30 11:00 Prezzi alla produzione Prezzi alla produzione Pmi manifattura Pmi servizi Pmi manifattura Pmi servizi Pmi manifattura Pmi servizi Pmi composito Ordini industriali Ordini industriali Vendite industriali Vendite industriali Vendite al dettaglio Vendite al dettaglio Prezzi al consumo indice Ue dato finale gen. % m/m gen. % a/a 14 feb. 1000 7 feb. 1000 feb. indice feb. % m/m Fonte: Bloomberg Documento completato alle ore 14:00. Fonti Reuters e Bloomberg Divisione Corporate Ufficio Informativa Finanziaria 5 gen. gen. feb. feb. feb. feb. feb. feb. feb. dic. dic. dic. dic. gen. gen. gen. % m/m % a/a indice indice indice indice indice indice indice % m/m % a/a % m/m % a/a % m/m % a/a % a/a Consensus Precedente … 1,4 … 8,2 | MORNING CALL WEEKLY Contatti Divisione Corporate Ufficio Informativa Finanziaria Virgilio Iafrate : Alessandra Mastrota : 06 47026136 06 47026145 [email protected] Aut. Trib. Roma n° 317/01 del 11/07/2001 Direttore responsabile: Virgilio Iafrate Attenzione: Il presente documento è finalizzato a fornire un'informativa a carattere generale sui principali avvenimenti del mercato finanziario. L'informativa è predisposta sulla base di dati diffusi dalle principali fonti di mercato al momento della pubblicazione, suscettibili di variare con estrema rapidità. 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