Bozza del 03-06 La seguente lista di problemi/esercizi verrà aggiornata di volta in volta (fare riferimento alla data qui sopra) e comprende questioni che vengono citate a lezione e lasciate agli studenti da completare. 1. 2. Se z e w sono due numeri complessi, verificare che |z+w||z|+|w| e che |zw|=|z||w|. Sia V uno spazio vettoriale e v1, …, vn vettori di V. Per ciascuna delle seguenti implicazioni, dire se è vera o se è falsa; se è vera, dimostrarla; se è falsa esibire un contro esempio: v1, …, vn linearmente indipendenti in V v1, …, vn-1 linearmente indipendenti in V v1, …, vn-1 linearmente indipendenti in V v1, …, vn linearmente indipendenti in V v1, …, vn linearmente dipendenti in V v1, …, vn-1 linearmente dipendenti in V v1, …, vn-1 linearmente dipendenti in V v1, …, vn linearmente dipendenti in V v1, …, vn generano V v1, …, vn-1 generano V v1, …, vn-1 generano V v1, …, vn generano V 3. Dimostrare che i due vettori (a,b) e (c,d) sono linearmente dipendenti in K2 se e solo se ad-bc=0. 4. Per ciascuno dei seguenti sottoinsiemi dello spazio vettoriale Vn dei polinomi a coefficienti reali di grado al più n dire (giustificando la risposta) se si tratta di un sottospazio vettoriale: W1= {p(x)V : p(0)=1}, W2= {p(x)V : p(1)=0}, W3= {p(x)V : p(1)=p(0)2}. 5. Sia K un corpo e a1, …, an siano n elementi di K. Dire se i seguenti sono sottospazi vettoriali di Kn: V = {(x1,x2,…,xn)Kn: a1x1+ a2x2 +…+anxn= 0}, W = {(x1,x2,…,xn)Kn: a1x1+ a2x2 +…+anxn = 1}, Wλ = {(x1,x2,…,xn)Kn: a1x1+ a2x2 +…+anxn = λ}, dove λ è un elemento non nullo di K. 6. Individuare tre diverse basi dello spazio vettoriale V = {(x,y,z)R3: x-y+z=0}. 7. Sia V lo spazio vettoriale dei polinomi a coefficienti reali; individuare tre diverse basi del sottospazio vettoriale V2 = {p(x)V : deg p2}. 8. Nello spazio vettoriale V dei polinomi a coefficienti reali e di grado al più 2 si considerino i due polinomi p1(x)=1+x e p2(x)=1-x. a) È possibile trovare un polinomio p(x) tale che S={p1(x), p2(x),p(x)} sia una base di V? dare un esempio. b) Cosa succede se si cambiano i polinomi p1(x) e p2(x)? la risposta alla domanda a) è sempre la stessa, indipendentemente dai polinomi p1(x) e p2(x)? Se così non è, caratterizzare i polinomi p1 e p2 per i quali la risposta è affermativa. 9. Nello spazio vettoriale V=Rn, siano v1, …, vn dei vettori non nulli e a due a due ortogonali (cioè tali che vi ·vj = 0, ij). Dimostrare che i vettori v1, …, vn sono linearmente indipendenti. 10. Sia V uno spazio vettoriale; v1, …, vn, v siano n+1 vettori di V;W= <v1, …, vn> sia il sottospazio vettoriale generato da v1, …, vn e W’ = <v1, …, vn,v>. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. Allora o W=W’ (se vW), oppure dimW’ = dimW+1 (se vW). Dimostrare che i soli sottospazi vettoriali di R2 non banali (cioè diversi dal sottospazio che si riduce al solo vettore nullo e da quello che coincide con tutto l’ambiente R2) sono le rette per l’origine. Dimostrare che i soli sottospazi vettoriali non banali di R3 sono le rette per l’origine e i piani per l’origine. Sia V uno spazio vettoriale di dimensione n; dimostrare che n vettori di V sono generatori se e solo se sono linearmente indipendenti. Sia V l’insieme delle successioni {an, nN,n0} a coefficienti reali, che verifichino la condizione: ak = ak-1 + ak-2 , k2. Dimostrare che V è uno spazio vettoriale su R e determinarne la dimensione. Sia V l’insieme dei quadrati magici, ovvero delle matrici A =(aij, 1i3,1j3) tali che è sempre uguale la somma dei termini su ciascuna riga, su ciascuna colonna, e sulle due diagonali; cioè: a11+ a12+ a13 = a21+ a22+ a23 = a31+ a32+ a33= =a11+ a21+ a31= a12+ a22+ a32= a13+ a23+ a33= =a11+ a22+ a33=a13+ a22+ a31. Dimostrare che V è uno spazio vettoriale su R e determinarne la dimensione. Nello spazio vettoriale V dei polinomi a coefficienti reali e di grado al più 3 si considerino i due polinomi p1(x)=1-x3 e p2(x)=1+x. Completare {p1, p2} a una base di V. Nello spazio vettoriale V dei polinomi a coefficienti reali e di grado al più 2 si considerino i sei polinomi p1(x)=1+x; p2(x)=-1+x2; p3(x)=x+x2; p4(x)=-3-2x+x2; p5(x)=1+x2; p6(x)=-2+x. Estrarre da {p1, p2, p3, p4, p5, p6} una base di V. Nello spazio vettoriale V=R4 si considerino i due vettori v1= (1,0,0,-1) e v2= (1,1,0,0). Completare {v1, v2} a una base di V. Nello spazio vettoriale V=R3si considerino i sei vettori: v1=(1,1,0); v2=(-1,0,1); v3=(0,1,1); v4=(-3,-2,1); v5=(1,0,1); v6=(-2,1,0). Estrarre da {v1, v2, v3, v4, v5, v6} una base di V. Sia V uno spazio vettoriale di dimensione n, e siano U e W due sottospazi vettoriali di V, di dimensione h e k rispettivamente. Che dimensioni possono assumere i sottospazi U+W e UW? Tutti i possibili valori fra 0 e n o ci sono delle restrizioni? Cominciare a studiare il caso n=7, k=5, h=3: per ogni s da 0 a 7, dire se è possibile trovare un esempio di due sottospazi vettoriali di dimensione 3 e 5, in uno spazio vettoriale di dimensione 7, tali che la loro somma (risp. intersezione) abbia dimensione s: se è possibile, esibire un esempio esplicito; se non è possibile, giustificarlo. Successivamente, generalizzare. Sia V uno spazio vettoriale, siano v1, v2, v3, v4, v5 cinque assegnati vettori di V, e siano U e W i due sottospazi vettoriali di V definiti da: U = <v1, v2, v3, v4> e W = <v3, v4, v5>. Dire se le due seguenti affermazioni sono vere o false; se sono vere, dimostrarle (e generalizzarle); se sono false, esibire un controesempio esplicito: U+ W= <v1, v2, v3, v4, v5>; UW= <v3, v4>. Sia V lo spazio vettoriale Rn, siano v1, v2, v3, v4, v5 cinque assegnati vettori di V, e siano U e W i due sottospazi vettoriali di V definiti da: U = {xRn: x·v1=x·v2=x·v3= x·v4=0} e W = {xRn: x·v3= x·v4= x·v5=0}. 22. 23. 24. 25. 26. 27. 28. 29. Dire se le due seguenti affermazioni sono vere o false; se sono vere, dimostrarle (e generalizzarle); se sono false, esibire un controesempio esplicito: UW= {x Rn: x·v1= x·v2= x·v3= x·v4=x·v5=0}; U+W= {x Rn: x·v3= x·v4=0}. Dare un esempio di una applicazione f: CC che sia R-lineare ma non C-lineare. Siano Ve W due spazi vettoriali sul corpo K; siano v1, …, vn vettori assegnati in V e si considerino le loro immagini w1, …, wn in W rispetto a una applicazione lineare f: VW, ovvero wi=f(vi). Dire se le sei seguenti implicazioni sono vere o false: se sono vere, dimostrarle; se sono false, esibire un controesempio esplicito: v1, …, vn linearmente dipendenti in V w1, …,wn linearmente dipendenti in W; v1, …, vn linearmente indipendenti in V w1, …,wn linearmente indipendenti in W; v1, …, vn generano V w1, …, wn generano W; v1, …, vn linearmente dipendenti in V w1, …, wn linearmente dipendenti in W; v1, …, vn linearmente indipendenti in V w1, …,wn linearmente indipendenti in W; v1, …, vn generano V w1, …, wn generano W. 2 2 Sia f: R R una rotazione di centro un certo punto C e di angolo ; verificare che f è un’applicazione lineare se e solo se C è l’origine. Sia r una retta nel piano e sia g: R2R2 la riflessione rispetto alla retta r; verificare che g è un’applicazione lineare se e solo se la retta r passa per l’origine. Sia r una retta nel piano e sia h: R2R2 la proiezione ortogonale sulla retta r; verificare che h è un’applicazione lineare se e solo se la retta r passa per l’origine. Per ciascuno dei casi numerici seguenti, dire se esiste un’applicazione lineare f: R2R2 tale che f(v1) =w1 e f(v2) =w2. In caso di risposta affermativa, dire anche se ce n’è una sola, e se si può trovare anche un isomorfismo con queste caratteristiche. v1 = (1,1) v2 = (2,1) w1 = (-1,1) w2 = (0,0) v1 = (1,1) v2 = (2,1) w1 = (1,0) w2 = (0,1) v1 = (1,1) v2 = (2,1) w1 = (-1,1) w2 = (2,-2) v1 = (-1,1) v2 = (2,-2) w1 = (1,0) w2 = (0,1) v1 = (-1,1) v2 = (2,-2) w1 = (1,0) w2 = (0,0) v1 = (-1,1) v2 = (2,-2) w1 = (2,2) w2 = (1,1) v1 = (-1,1) v2 = (2,-2) w1 = (2,2) w2 = (-4,-4) Sia V uno spazio vettoriale di dimensione 4 e sia f: VV una applicazione lineare da V in sé stesso. Dimostrare che dim(KerfImf)2. Dare un esempio esplicito di uno spazio vettoriale V e di una applicazione lineare fk: VV tale che dim(KerfkImfk) = k, per ciascuno dei tre valori k=0, k=1, k=2. E se dimV = n? Sia V uno spazio vettoriale e siano U e W due sottospazi vettoriali di V; si consideri l’applicazione T:UWV definita da T(u,w) = u+w. Verificare che T è un’applicazione lineare; verificare che KerT è isomorfo a UW; verificare che ImT = U+W; dedurne la relazione di Grassman: dim(U+W) = dim U + dim W – dim (UW). 30. In R3 consideriamo i due sottospazi U = {(x,y,z)R3: x+y-z=0} e U’ = {(x,y,z)R3: x-y=z=0}. Verificare che E = {fL(R3, R3): f(U)U’} è un sottospazio vettoriale di L(R3, R3) e determinarne la dimensione. E se E’ = {fL(R3, R3): f(U)=U’}? Anche E’ è un sottospazio vettoriale di L(R3, R3)? 31. Sia f: R3 R3 l’applicazione lineare definita da f(x,y,z) = (7x-5y,4x-2y,0), S la base canonica, T la base costituita dai tre vettori v1 = (3,3,0), v2 = (5,4,0), v3 = (0,0,1). a) Determinare le seguenti 4 matrici: la matrice A associata a f rispetto alla base S (in partenza e in arrivo); la matrice B associata a f rispetto alla base T (in partenza e in arrivo); la matrice P del cambiamento di base dalla base S alla base T; la matrice Q del cambiamento di base dalla base T alla base S. b) Verificare che PQ=QP=Id e che B=PAQ. c) Determinare una base di Ker f e una base di Im f. 0 −1 32. Sia A la matrice ( ) . Verificare che A non è diagonalizzabile su R, ma lo è su C. 1 0 Individuare una matrice P a coefficienti in C tale che P-1AP sia una matrice diagonale. 𝑐𝑜𝑠 −𝑠𝑖𝑛 Generalizzare alle matrici A del tipo ( ) (per ogni ? Ci sono delle eccezioni?) 𝑠𝑖𝑛 𝑐𝑜𝑠 0 1 33. Sia A la matrice ( ) . Verificare che A è diagonalizzabile su R (e quindi anche su C); ovvero, 1 0 individuare una matrice P a coefficienti in R tale che P-1AP sia una matrice diagonale. 𝑐𝑜𝑠 𝑠𝑖𝑛 Generalizzare alle matrici A del tipo ( ) (per ogni ? Ci sono delle eccezioni?) 𝑠𝑖𝑛 −𝑐𝑜𝑠 0 1 0 34. Sia A la matrice 1 0 0 . Verificare che A è diagonalizzabile su R (e quindi anche su C); 0 0 1 ovvero, individuare una matrice P a coefficienti in R tale che P-1AP sia una matrice diagonale. A è la riflessione rispetto a un piano: quale piano? 35. Sia f: R3 R3 la riflessione rispetto al piano x-2z=0. Individuare una base T di R3 tale la matrice 1 0 0 associata a f rispetto alla base T (in partenza e in arrivo) sia la matrice diagonale 0 1 0 0 0 −1 e determinare la matrice associata a f rispetto alla base canonica (in partenza e in arrivo). 36. Studiare la diagonalizzabilità su R e su C di una generica matrice 22 e dare qualche esempio per ciascuno dei casi che si possono riscontrare. 37. Sia Q il quadrato di centro l’origine e vertici i 4 punti di coordinate (1,1) nel piano R2; le matrici che corrispondono ad applicazioni lineari che mandano Q in se stesso sono le 8 (=24=2!22) matrici invertibili che hanno due coefficienti uguali a 1 e gli altri nulli. Determinare autovalori e autovettori di queste matrici e usare questo conto per riconoscere dal punto di vista geometrico le 4 rotazioni e le 4 riflessioni che mandano Q in se stesso. 38. Sia C il cubo di centro l’origine e vertici gli 8 punti di coordinate (1,1,1) nello spazio R3; le matrici che corrispondono ad applicazioni lineari che mandano C in se stesso sono le 48 (=68=3!23) matrici invertibili che hanno tre coefficienti uguali a 1 e gli altri nulli. Determinare autovalori e autovettori di queste matrici e usare questo conto per riconoscere dal punto di vista geometrico le 24 rotazioni e le 24 isometrie inverse (riflessioni e rotoriflessioni) che mandano C in se stesso. Come si imposta l’analogo problema in R4? 39. Sia A una matrice n×n a coefficienti complessi. Dimostrare che (A*)-1 = (A-1)*. 40. Sia V lo spazio vettoriale delle matrici 2×2 a coefficienti reali e siano <.,.>1 e <.,.>2 due forme su V definite da: <A,B>1 = Tr(AtB) ; <A,B>2 = Tr(AB). Verificare che si tratta di due forme bilineari e simmetriche. Verificare che <.,.>1 è definita positiva, mentre <.,.>2 non lo è: determinarne la segnatura. Trovare una base ortonormale per <.,.>1 . Trovare una base ortogonale per <.,.>2 .
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