Esercizi di Variabile complessa - 6 1. Sia ϕ(z) = az + b cz + d un biolomorfismo di P1 (C) tale che ϕ(0) = 0; ϕ(1) = 1 e ϕ(∞) = ∞. Dimostrare che ϕ(z) ≡ z. Soluzione. Il problema si riduce al seguente problema di algebra lineare: dimostrare che una matrice 2 × 2 A= a c b d a coefficienti complessi con det(A) = 0 e tale che A 0 1 = 0 ; λ A 1 1 = µ ; µ A 1 0 = ν 0 `e un multiplo scalare non nullo della matrice identit`a, il che `e immediato. 2. Determinare un biolomorfismo ϕ di P1 (C) tale che ϕ(0) = 1; ϕ(1) = 2 e ϕ(∞) = 0. Soluzione. Vedi la soluzione dell’esercizio 4. 3. Determinare un biolomorfismo ϕ di P1 (C) tale che ϕ(0) = 1; ϕ(1) = 2 e ϕ(∞) = 3. Soluzione. Vedi la soluzione dell’esercizio 4. 4. Dimostrare che presi comunque tre punti distinti p1 , p2 e p3 in P1 (C) esiste ed `e unico un biolomorfismo ϕ di P1 (C) tale che ϕ(0) = p1 ; ϕ(1) = p2 e ϕ(∞) = p3 . Soluzione. Supponiamo che p1 , p2 e p3 non siano ∞, e siano dunque rappresentati da tre numeri complessi distinti α, β e γ. Si vede allora facilmente ragionando come nella soluzione dell’esercizio 1 che esiste ed `e unico un biolomorfismo ϕ di P1 (C) tale che ϕ(0) = α; ϕ(1) = β e ϕ(∞) = γ ed `e dato da γ(β − α)z + α(γ − β) ϕ(z) = (β − α)z + (γ − β) Equivalentemente, ϕ `e il biolomorfismo rappresentato dalla matrice γ(β − α) α(γ − β) (β − α) (γ − β) Il caso in cui uno tra p1 , p2 o p3 sia ∞ si ottiene facilmente come caso limite di quello appena trattato. Ad esempio, se p1 = ∞, dividiamo per α 1 numeratore e denominatore dell’espressione trovata per ϕ e poi mandiamo α all’infinito. Troviamo β γ(β − α) α(γ − β) γ( α − 1) (γ − β) 1 = → −γ (γ − β) −1 0 α β γ β (β − α) (γ − β) ( α − 1) ( α − α ) Il biolomorfismo cercato `e dunque γz + (β − γ) z ϕ(z) = e si verifica immediatamente che in effetti questo biolomorfismo soddisfa ϕ(0) = ∞; ϕ(1) = β; ϕ(∞) = γ. 5. Dimostrare che prese comunque due terne di punti distinti (p1 , p2 , p3 ) e (q1 , q2 , q3 ) in P1 (C) esiste ed `e unico un biolomorfismo ϕ di P1 (C) tale che ϕ(pi ) = qi per ogni i = 1, 2, 3. Soluzione. Indichiamo con ϕp il biolomorfismo di P1 (C) tale che ϕp (0) = p1 ; ϕp (1) = p2 ; ϕp (∞) = p3 ed indichiamo con ϕq il biolomorfismo di P1 (C) tale che ϕq (0) = q1 ; ϕq (1) = q2 ; ϕq (∞) = q3 . Allora il biolomorfie tale che ϕ(pi ) = qi per ogni i = 1, 2, 3. Inoltre, se smo ϕ = ϕq ◦ ϕ−1 p ` ψ `e un altro biolomorfismo con questa propriet`a, allora il biolomorfismo η = ψ −1 ◦ ϕ `e tale che η(pi ) = pi per i = 1, 2, 3. Ma allora il biolomorfismo ϕ−1 p ◦ η ◦ ϕp fissa i punti 0, 1 ed ∞. Dunque per l’esercizio 1 si ha ϕ−1 p ◦ η ◦ ϕp = id e dunque η = id ovvero ψ = ϕ. 6. Determinare il biolomorfismo ϕ di P1 (C) tale che ϕ(1) = 1; ϕ(2) = 2 e ϕ(3) = 4. Soluzione. L’esercizio 6 ci dice che ϕ = ϕ1,2,4 ◦ ϕ−1 1,2,3 . Inoltre sappiamo dall’esercizio 4 che una matrice che rappresenta ϕ1,2,3 `e M1,2,3 = 3(2 − 1) (2 − 1) 1(3 − 2) (3 − 2) = 3 1 1 1 = 4 1 2 2 1 2 2 −1 mentre una matrice che rappresenta ϕ1,2,4 `e M1,2,4 = 4(2 − 1) (2 − 1) 1(4 − 2) (4 − 2) Dunque una matrice che rappresenta ϕ `e −1 M1,2,4 M1,2,3 = 1 2 4 1 2 2 2 1 −1 −1 3 = 2 . 5 Dato che moltiplicare la matrice per uno scalare non cambia il biolomorfismo associato, un rappresentante pi` u comodo per ϕ `e 2 −1 2 5 Il biolomorfismo cercato `e pertanto ϕ(z) = 2z + 2 5−z 7. Sia F un chiuso di uno spazio topologico compatto X. Si supponga che ogni punto di F sia isolato, cio`e, che per ogni p ∈ F esista un intorno Up di p in X tale che F ∩ Up = {p}. Dimostrare che F `e costituito da un numero finito di punti. Soluzione. Poich´e F `e chiuso, U0 = X \ F `e aperto. Per ogni punto p in F scegliamo un aperto Up tale che F ∩ Up = {p}. Allora U0 insieme agli Up `e un ricprimento aperto di X, che `e compatto. Si pu`o quindi estrarne un sottoricoprimento finito. Esisteranno dunque punti {p1 , . . . , pn } tali che X = U0 ∪ Up1 ∪ · · · ∪ Upn (al solito non `e detto che U0 sia necessario per ricoprire X, ma ad aggiungerlo al ricoprimento non si fa danno). Ma allora F = F ∩ X = (F ∩ U0 ) ∪ (F ∩ Up1 ) ∪ · · · ∪ (F ∩ Upn ) = {p1 , . . . , pn }. 8. Sia f : C \ {p1 , . . . , pn } → C una funzione olomorfa con poli di ordine k1 , . . . , kn nei punti p1 , . . . , pn . Dimostrare che esiste un polinomio non nullo p(z) tale che f (z) p(z) si estende a una funzione olomorfa su tutto C. Soluzione. Basta prendere p(z) = (z−p1 )k1 (z−p2 )k2 · · · (z−pn )kn . Infatti, poich´e f ha un polo di ordine kj in pj , si ha che (z − pj )kj f (z) `e (o pi` u precisamente si estende univocamente a) una funzione olomorfa in un intorno di pj . Ne segue che (z − p1 )k1 (z − p2 )k2 · · · (z − pn )kn f (z) `e olomorfa in {p1 , . . . , pn }. D’altronde (z−p1 )k1 (z−p2 )k2 · · · (z−pn )kn f (z) `e certamente olomorfa i tutti i punti diversi da p1 , . . . , pn e dunque `e olomorfa su tutto C. 9. Sia f : C → C una funzione olomorfa tale che per ogni z ∈ C con |z| > R si abbia |f (z)| ≤ |p(z)| per un qualche fissato polinomio p(z) e un qualche fissato numero reale positivo R. Dimostrare che f (z) `e un polinomio. Soluzione. Sia n il grado di p. Dunque p(z) = an z n + · · · + a1 + a0 , 3 con an = 0. Ne segue lim |z|→+∞ p(z) = |an | zn e dunque, se λ `e un numero reale con λ > |an | esiste un numero reale R0 > 0 tale che |p(z)| < λ|z|n per ogni z con |z| > R0 . Posto R1 = max{R, R0 } si ha dunque che per ogni z con |z| > R1 vale |f (z)| < λ|z|n . Dalle stime di Cauchy per i coefficienti dello sviluppo in serie di potenze in z = 0 della funzione intera f si ottiene che f `e un polinomio di grado al pi` u n. 10. Sia f : C \ {p1 , . . . , pn } → C una funzione olomorfa con poli di ordine k1 , . . . , kn nei punti p1 , . . . , pn e tale che lim |z|→+∞ f (z) = 0. Dimostrare che esistono due polinomi p(z) e q(z), privi di fattori comuni, tali che f (z) = p(z)/q(z). Soluzione. Dall’esercizio 8 sappiamo che esiste un polinomio q(z) tale che f (z) q(z) sia olomorfa su tutto C. Poich´e lim|z|→+∞ f (z) = 0, esiste R > 0 tale che |f (z)| < 1 per ogni z con |z| > R. Ma allora |f (z) q(z)| ≥ |q(z)| per ogni z con |z| > R e dunque sappiamo dall’esercizio 9 che f (z) q(z) = p(z), dove p `e un qualche polinomio. Ne segue che f (z) = p(z)/q(z), e semplificando eventuali fattori comuni possiamo assumere che p e q siano privi di fattori comuni. 11. Sia f : P1 (C) → P1 (C) un’applicazione olomorfa non costante. Dimostrare che esistono due polinomi p(z) e q(z), privi di fattori comuni, tali che f sia l’estensione a P1 (C) della funzione olomorfa (sul suo dominio) ϕ(z) = p(z)/q(z) (Suggerimento: utilizzare un biolomorfismo di P1 (C) per ricondursi al caso f (∞) = 0). Soluzione. Sia ϕ : P1 (C) → P1 (C) un biolomorfismo tale che ϕ(f (∞)) = 0 e sia g = ϕ ◦ f . Poich´e g `e olomorfa e non costante l’insieme g −1 (∞) `e finito e dunque g ristretta alla carta U1 con coordinata z ↔ [z : 1] definisce una funzione olomorfa (che continueremo ad indicare g) g : C \ {p1 , . . . , pn } → C con poli di ordine finito nei punti pj . Inoltre g(∞) = 0 e dunque, per continuit` a, lim g(z) = 0. |z|→+∞ 4 Siamo allora nelle ipotesi dell’esercizio 12 e dunque esistono due polinomi p0 e q0 tali che g(z) = p0 (z)/q0 (z). Da g = ϕ ◦ f ricaviamo f = ϕ−1 ◦ g. Poich`e ϕ−1 `e un biolomorfismo di P1 (C), si avr`a ϕ−1 (z) = az + b cz + d per opportuni a, b, c, d e qunque f (z) = (z) +b a pq0(z) ag(z) + b ap0 (z) + bq0 (z) = = p 0(z) 0 cg(z) + d cp0 (z) + dq0 (z) c q0 (z) + d e dunque f (z) = p(z) q(z) dove si `e posto p = ap0 + bq0 e q = cq0 + dq0 . 12. Utilizzare il risultato dell’esercizio 11 e il teorema fondamentale dell’algebra per dmostrare che un biolomorfismo di P1 (C) `e necessariamente della forma az + b ϕ(z) = cz + d Soluzione. Sia ϕ un biolomorfismo di P1 (C). Dall’esercizio 11 sappiamo che questo `e della forma ϕ(z) = p(z)/q(z) per qualche coppia di polinomi p e q, che possiamo supporre privi di fattori in comune. Se p ha grado maggiore o uguale a 2, allora per il teorema fondamentale dell’algebra p ha almeno due radici distinte oppure ha una radice multipla. Ma se p(z1 ) = p(z2 ) = 0 con z1 = z2 allora ϕ(z1 ) = ϕ(z2 ) = 0, contro l’iniettivit`a di ϕ. Se invece z0 `e uno zero multiplo di p(z) allora ϕ (z0 ) = p (z0 )/q(z0 )− p(z0 )q (z0 )/q(z0 )2 = 0, il che contraddice l’esistenza di un inversa olomorfa per ϕ. Dunque p ha grado al pi` u 1. Poich´e ψ(z) = 1/z `e un biolomorfismo di P1 (C), anche (ψ ◦ ϕ)(z) = q(z)/p(z) lo `e, e dunque per quanto appena dimostrato anche q deve avere grado al pi` u 1. 13. Utilizzare il risultato dell’esercizio 11 per dimostrare che le applicazioni olomorfe non costanti f : P1 (C) → P1 (C) sono tutte e sole le applicazioni della forma f ([z : w]) = [a(z, w) : b(z, w)] con a(z, w) e b(z, w) polinomi omogenei dello stesso grado nelle variabili z e w. Soluzione. Utilizzando il risultato dell’esercizio 11 si ha f ([z : w]) = f ([z/w : 1]) = [ϕ(z/w) : 1] = [ 5 p(z/w) : 1] = [p(z/w) : q(z/w)] q(z/w) e la tesi si ottinene moltiplicando per la massima potenza di w che compare nei denominatori. Ad esempio, se p(z) z = 2 q(z) z +1 si trova f ([z : w]) = [z/w : z 2 /w2 + 1] = [zw : z 2 + w2 ]. 6
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