Valli Giudicarie e Rendena l'Adige CAMPIGLIO. Non si ricandida alla presidenza MADONNA DI CAMPIGLIO L’assemblea generale delle Funivie di Madonna di Campiglio ha rinnovato ieri il Consiglio di amministrazione che vede l’ingresso dei nomi nuovi di Michela Bonafini e Dario Schiro e l’annunciata non disponibilità di Marcello Andreolli (nella foto) a continuare la presenza in Funivie nel ruolo di presidente. Nella spa dal 1972, presidente dal 1995 succedendo a Carlo Bleggi e poi ancora negli ultimi anni dopo l’improvvisa scomparsa del presidente Alessandro Bleggi e il vuoto da lui lasciato ai vertici di Funivie, Andreolli è stato votato all’interno del Cda che nominerà il nuovo presidente nei prossimi giorni. Per quanto riguarda il bilancio, l’utile è stato di 1 milione e 730mila euro, in linea con quello dell’anno precedente. I proventi del traffico si sono attestati sulla cifra di 23 milioni e 60mila euro con un incremento del 4,35% rispetto all’anno passato. I primi ingressi sono stati 967.000 contro i 917.000 del 2013, segnando un + 5,5%, mentre i passaggi da 856.100 sono saliti a 856.700, con una crescita non proporzionale agli ingressi dovuta al maltempo e alle continue nevicate per cui le persone in pista erano in numero maggiore rispetto all’inverno prima, ma hanno sciato meno. Il collegamento con Pinzolo-Madonna di Campiglio ha registrato 102.028 passaggi nei due sensi, confermando i dati del 2013. Gli investimenti delle Funivie di Madonna di Campiglio sono attualmente concentrati sulla conclusione dei lavori di realizzazione del bacino di stoccaggio dell’acqua ai Montagnoli e, contemporaneamente, all’incremento e al rinnovo della rete per l’innevamento programmato lungo le piste che deve esse- re adeguata ai nuovi quantitativi di acqua disponibile. Della questione Serodoli, confermando la richiesta dell’inserimento della nuova area sciabile del Piano territoriale di comunità (Ptc), Andreolli ha dato ampia illustrazione nella relazione al bilancio. «Le Funivie rimangono nel mio cuore» ha detto Andreolli «ma è venuto il momento di staccare e di lasciare che vada avanti qualcun altro». Al. V. Le modelle del talent show per la tivù cinese in centro e a Vallesinella Le Top model cinesi in stalla a malga Ritort MADONNA DI CAMPIGLIO - Con in testa il mito di Sissi, che anche in Cina è conosciutissima, uno dei talent show più famosi del Paese-potenza economica mondiale, «Top model on the road by Loren Models 2014», è approdato a Madonna di Campiglio. Cinquanta le persone coinvolte nel progetto per la tv cinese prodotto da Steven Lo e realizzato da una troupe di tecnici in parte italiani, in parte cinesi. Numerose le location scelte per le varie prove che mirano a selezionare, di puntata in puntata, la modella che vincerà la finale prevista a Milano tra qualche giorno: dai luoghi più suggestivi del centro storico alle cascate in Vallesinella fino alla sfilata nella stalla di malga Ritort con giudici gli allevatori della Val Rendena che si è conclusa nella tarda serata di ieri. Particolarmente attesa la sfilata in alta quota che si terrà nei prossimi giorni. Il talent show ha visto già tre edizioni con le ultime due ambientate, per le puntate finali, nel Bel Paese. Il successo è stato strepitoso. Partono in 50 semifinaliste dalla Cina e arrivano in Italia in 12: per un mese sono le protagoniste di dieci puntate dove si sfidano in divertenti prove e si avventurano nella dolce vita italiana. A Campiglio sono arrivate 9 finaliste del reality cinese che registra un’audience di 720 milioni di persone sul canale nazionale cinese Guangxi e che viene trasmesso anche ad Hong Kong, Macao, Vietnam, Laos, Tailandia, Corea e Cambogia per un totale di oltre 60 milioni di spettatori in tutta l’Asia. Un contest che vuole valorizzare le eccellenze italiane e il Made in Italy nell’ambito del quale la «Perla delle Dolomiti» è un marchio rappresentativo. Il talent show di questa edizione ha toccato varie tappe italiane, tutte famosissime e simboli del Bel Paese: dal Lago di Garda a Vicenza, poi Padova, Verona e Venezia. A Madonna di Campiglio si gireranno fino a mercoledì prossimo la settima e l’ottava puntata. Le bellissime, ospiti del Majestic Mountain Charme Hotel, saranno messe alla prova in simpatiche sfide, dedicate ovviamente al mondo della moda, il tutto però contestualizzato nella magnifica cornice delle Dolomiti di Brenta. Proseguiranno poi per Milano, dove verranno disputate le due serate finali, in seguito alle quali la vincitrice prenderà parte alla Fashion Week Milano, dal 17 al 22 settembre. Un’altra importante occasione di visibilità, dunque, per Madonna di Campiglio e un modo per riallacciare i rapporti con la Cina, una collaborazione iniziata lo scorso anno con una prima delegazione di operatori turistici in visita alla stazione alpina. L’iniziativa è supportata dall’Apt Campiglio, Pinzolo Val rendena e da Trentino Marketing. Le nove modelle cinesi finaliste del talent show «Top model on the road by Loren Models» RONCONE Una battuta della sinistra degli anni Settanta diceva più o meno così, per dimostrare che il Governo non faceva nulla: «Trent’anni di Governo democristiano, ed il Colosseo è ancora senza finestre». Ora c’è chi a Roncone è tentato di dire altrettanto, ed è sempre una questione di finestre. Il fatto è che dopo un intervento in municipio, terminato quasi nove mesi fa, si è pensato di supplire alla mancanza dei tendaggi con carta da pacchi. Supplenza temporanea, si capisce. Il guaio è che a distanza di quasi nove mesi (foto) le tende sono ancora cartacee. A questo punto l’esplosivo consigliere di minoranza Celeste Bazzoli ha mandato ai suoi una mail suggerendo di aprire una sottoscrizione per l’acquisto di queste benedette tende. «È una questione di decoro», commenta. Ma questo a parere di Bazzoli non è il male minore di un’amministrazione che a suo avviso è in perenne affanno. «Ci avevano promesso che avrebbero portato in Consiglio comunale la variante al Piano regolatore, che è in viaggio da anni, entro il mese di agosto. Siamo a settembre e del documento non si vede nemmeno l’ombra». E ancora: «Siamo l’unico paese in Italia che pianta le aiuole il 13 ed il 14 agosto, oltretutto chiudendo sei parcheggi davanti al municipio proprio quando servivano. Siamo l’unico paese della valle che non ha provveduto a rifare la segnaletica orizzontale, importantissima per la sicurezza dei cittadini». Esagerazioni? «Venite a vedere», sbotta Celeste Bazzoli, «i fatti sono fatti e hanno un pregio: si possono vedere». Il parco giochi dedicato a «Nino» RAGOLI – I bambini ci giocano da più di un anno, nel piccolo parco giochi di Ragoli realizzato sul terreno messo a disposizione in comodato gratuito per quindici anni per lo scopo dalla Cassa Rurale Adamello Brenta e realizzato dall’amministrazione. Ma l’idea, coltivata e portata avanti per anni, era venuta a Benigno Fedrizzi, «Nino» per tutti, di Ragoli. «Come amministrazone abbiamo raccolto il suo testimone – ha spiegato il sindaco di Ragoli Matteo Leonardi – aiutati dalla Cassa rurale che ci ha concesso il terreno e oggi è un parco giochi molto usato». Tutti i giorni, dalla finestra del suo ufficio nella Rurale, Nino vedeva quel pezzo di prato che nessuno usava: a fianco la scuola elementare di Ragoli, Montagne e Preore, a due passi il municipio, la chiesa e la sede delle Regole di Spinale e Manez. Un pezzettino di verde proprio nel cuore del paese: ovvio ai suoi occhi che al futuro del borgo, ai suoi figli più piccoli, dovesse essere riservato. Così Nino, uomo di quelli che al senso di comunità e allo spirito della cooperazione credevano per davvero - lui fondò il coro di voci bianche «Le Sorgenti», nel 2004, quando era presidente e corista del Monte Iron - ha cominciato a diffondere la sua idea che quel pezzo di prato diventasse un parco giochi. Lui non è riuscito a vederlo, rubato a famiglia e paese in un giorno di marzo del 2010, ma i suoi compaesani non si sono dimenticati del suo impegno e ieri pomeriggio il parco giochi è stato inaugurato ufficialmente con una targa in legno che ricorderà per sempre il suo ideatore. Sulla targa una frase di Antoine de Saint-Exupéry: «Se vuoi costruire una nave non devi per prima cosa affaticarti a chiamare la gente a raccogliere la legna e a IN BREVE PONTE CAFFARO Grave con l’Ape Armando Stagnoli, 74 anni, è ricoverato in gravi condizioni all’ospedale di Brescia, per le conseguenze di un incidente (nella foto Sai) accaduto ieri verso le 14.40 nella piana di Ponte Caffaro. Stagnoli con la sua Ape 50 è uscito da una strada laterale e, forse abbagliato dal sole, non ha visto il furgone Renault contro il quale si schiantato. Soccorso dalla medicalizzata di Vestone e dai volontari di Ponte Caffaro, Stagnoli è stato poi trasferito in eliambulanza a Brescia. Ore d’ansia anche a Storo dove la famiglia Stagnoli è molto conosciuta. Bazzoli: a Roncone carta al posto delle tende Una targa da ieri ricorda Benigno Fedrizzi, che ne fu convinto ideatore DENISE ROCCA 45 Spa Funivie: Andreolli si fa da parte MADONNA DI CAMPIGLIO RAGOLI domenica 7 settembre 2014 I famigliari di Nino Fedrizzi cui è stato dedicato il nuovo parco giochi preparare gli attrezzi; non distribuire i compiti, non organizzare il lavoro. Ma invece prima risveglia negli uomini la nostalgia del mare lontano e sconfinato. Appena si sarà risvegliata in loro questa sete si metteranno subito al lavoro per costruire una nave». Nino ha fatto un po’ questo: tanto ha amato i bambini e il loro grande potenziale, tanto ha fatto per loro nell’associazionismo locale, che quando è scomparso il paese ormai era contagiato da questa sua missione, e la nave, il parco giochi di Ragoli, l’hanno costruita loro per lui. DARZO Ceis oggi in festa Discorsi, musica e... polenta carbonera alla festa per i 110 anni del Consorzio Elettrico di Storo in programma oggi. Alle 18, al centro polivalente di Darzo, il saluto di benvenuto del presidente Giorgio Rossi e delle autorità. Seguirà un concerto dell’Ensemble di strumentisti del Teatro La Fenice di Venezia. Al termine il balzo dalla bacchetta alla forchetta sarà breve: polenta carbonera per tutti. Darzo | I maschi in C, le femmine in D2 L’Associazione tennis festeggia le promozioni di due squadre DARZO - Domenica 31 agosto 2014 per l’Associazione Tennis Darzo (uno dei sodalizi più collaudati delle Giudicarie con i suoi tre decenni e oltre sulle spalle) avrà per sempre il volto sorridente della vittoria. Quattro squadre si giocavano i play off per guadagnare una promozione nella categoria superiore, e già questo è un risultato degno di nota. Se poi si considera che due se la sono guadagnata, mentre una ha perso per un nulla... «È il frutto - considera il presidente Salvatore Moneghini - di un lavoro serio che parte dall’attività giovanile e dalla scuola tennis, che coinvolge un’ottantina di allievi». Prima promozione: dalla D1 alla C per la squadra maschile guidata da Manuel Bazzani, che dopo aver partecipato con la squadra di Milano per molti anni alla Coppa Italia è diventato referente del sodalizio darzese. Con lui ci sono Angelo Bianchi, Nicola Tanfoglio, Nicola Fontana, Marco Pialorsi e Davide Poletti. Quattro sono giovani, perciò la squadra è confermata in blocco per la prossima stagione. Promozione dalla D3 alla D2 per la squadra femminile formata da Antonella Ferremi, Mirella Eccli ed Elisa Fusi. Se si considera che di squadre femminili l’Atd ne ha già una in D1, piazzatasi al terzo posto su sette, significa che sul piano agonistico il sodalizio è ben piazzato. Anche perché ha un paio di squadre pure in D3 fra le donne e una in D4 (quella che avrebbe voluto fare il salto di categoria domenica scorsa, ma ha perso a Pinzolo) di maschietti. Ma, come detto, a dare il segno della vitalità dell’Associazione c’è anche il settore giovanile, con alcune punte di diamante, come le chiama il presidente, che racconta: «Un paio di ragazzini, Massimiliano Berti e Mattia Festa, stanno spopolando nei vari tornei under 14 cui hanno partecipato, sia nelle Giudicarie che fuori, in Trentino e nel Bresciano, arrivando quasi sempre a giocarsi la finale. Per l’anno prossimo - commenta - ci aspettiamo il salto definitivo». G. B.
© Copyright 2024 Paperzz