11.07.2014 - FrancoCrisafi.it

PAT RNÒ. Emesse 8 condanne
per il racket delle estorsioni
Un duro colpo quello inferto con il rito abbreviato
ad affiliati dei clan mafiosi Assinnata e Santa paola
ARosario Indelicato la pena più elevata, 12 anni di reclusione, m~ntre la posizione
di Salvatore Assinnata è stata stralciata
l
Estorsioni a raffica, otto condanne Il giudice per le udienze preliminari,
Alessandro Ricciardolo, ha accolto quasi
tutte le richieste del pubblico ministero
Concluso il processo con il rito abbreviato ad affiliati dei clan Assinnata e Santapaola Otto condanne e una posizione stral­
ciata. Si è chiuso a Catania, il proces­
so, con rito abbreviato, acarico di ot­
to imputati dei clan Assinnata di Pa­
ternò e Santapaola. Ad emettere la sentenza il Gup Alessandro Ricciar­
dolo, con il procedimento scaturito dalla denuncia, awenuta poco più di un anno fa, di un imprenditore edi­
le paternese, vittima, per anni, delle estorsioni del gruppo. Rispetto alle richieste del pubblico ministero, Andrea Bo­
nomo, il giudice per le udienze preliminari ha in quasi tutti i casi con­
fermato, tranne per Domenico Assinnata, la cui pena è stata inaspri­
ta. Il gup lo ha condan­
nato a tre anni di reclu­
sione, in continuazione
di reato, con altre sen­
tenze del 1994, 2006 e
2009. Per il resto le pene sono più
pesanti. Acominciare da Salvatore
Chisari, che dovrà scontare 5anni e
4 mesi di reclusione, oltre a pagare
4mila euro di multa; e, ancora, per
Giuseppe Fioretto, accusato di esse­
re colui che incassava le somme del­
le estorsioni, dal 2002 al 2012; il pm
aveva chiesto 6 anni 8 mesi, confer­
mati dal gup, che ha anche condan­
nato l'uomo a pagare 6mila euro di
multa: Pena più pesante a Rosario
Indelicato, cugino degli Assinnata,
ritenuto colpevole di alcuni fatti
estorsivi, uno dei quali assieme ad
altri elementi del clan. Inoltre, con i
due imputati catanesi, Lorenzo Pa­
vone e Salvatore Scuderi, del clan
Santapaola, avrebbe portato a termi­
ne un fuI1o'n un cantiere del quar­
tiere «Picanello-. a Catania, dell'i m­
prendirore, per chiedere, poi, un'e­
storsione con ti me odo del «cavallo
di ritorno I . Per Lndel caro conferma­
ta la richiesta del pm di 12 anni di re-
clusione e anche 10mila euro di
multa.
Quattro anni di reclusione per
Giovanni Messina; 7anni per Pietro
Puglisi, con il reato ritenuto in conti­
nuazione rispetto ad altre condanne
del 1999 e nel 2006. Per chiudere
con i due catanesi, del clan Santa­
paola, Lorenzo Pavone e Salvatore
Scuderi, ai quali sono stati inflitti 6
anni di reclusione ciascuno ed una
multa di 4mita euro, Il gup ha deciso
per Domenico Assinnata e Giovanni
Messina l'interdizione per cinque
anni da pubblici uffici; per tutti gli
altri l'interdizione è in perpetuo. Da
stabilire, invece, con altra causa, il ri­
sarcimento dei danni per le parti ci­
vili che si sono costituite in giudizio,
tra questi il Comune di Paternò.
Riprenderà, invece, il prossimo 14
luglio il processo a carico di Salvato­
re Assinnata, la cui posizione è stata
srralciata dal giudice Ricciardolo. Al­
Ia lettura della sentenza erap.o pre­
senti in aula l'awocato
dell'imprenditore che
ha denunciato, Enzo
Faraone, ed i legali de­
'',
gli imputati. Il collegio
l
difensivo era costituito
1­ dagli awocati Turi Ca­
ruso, Carmelo Lo Pre­
sti, Alfio Leanza, Vin­
cenzo Gutlotta, Fabio
Presenti, Salvatore
Pappalardo, Maurizio
Abbascià, Eleonora Ba­
ratta.
«Sono contento. Alla fine -com­
menta l'imprenditore paternese -la
giustizia ha trionfato. Vivo una vita
difficile, sempre sotto scorta, ma so­
no contento di quello che ho fatto e
mi sarei aspettato condanne più pe­
santi». Imprenditore-coraggio che
ha dato awio con la sua denuncia ad
un processo che ha portato alle con­
danne di coloro che sono stati rite­
nuti isuoi aguzzini. Un esempio se­
guito anche da altri imprenditori, di .
Biancavilla e Belpasso.
MARYSOnlLE
DOMENICO ASSINNATA
SALVATORE CHISARI
ROSARIO INDELICATO
GIOVANNI MESSINA
SALVATORE ASSINNATA
SALVATORE SCUDERI
LODEVOLE INIZIATIVA DEI LEO CLUB ALL'IPAB ccBELlIA»
«Ok, il libro è giusto» per i nonnini L'hanno chiamata «Ok, il libro é giusto». Èl'iniziativa distret­
tuale che quest'anno vede coinvolti i Leo club nella diffu-..,
sione della cultura e in particolar modo della letteratura. Un
invito che a Paternò igiovani del club seIVice hanno tradot­
to nell'assistenza agli anziani ospitati all'interno dell'ipab
«Salvatore Bellia». Un appuntamento fisso grazie al quale in
questi mesi i ragazzi hanno potuto visitare con cadenza set­
timanale gli ospiti della struttura di accoglienza.Un'inizia­
tiva lodevole culminata nella consegna di una piccola bi­
blioteca dedicata proprio alla lettura degli anziani.
Un modo positivo per impiegare il tempo e per diffonde­
re gli scritti che hanno fatto grandi numerosi autori nazio­
nali ed internazionali. Iquasi cento libri regalati al «Salva­
tore Bellia» fanno parte di collezioni private. Si tratta in pre­
valenza di saggi e libri di narrativa scritti da autori moder­
ni e contemporanei, come Pirandello e Camilleri. Un'inizia­
tiva che ha concluso l'anno del club seIVice e che da oggi ve­
drà il passaggio di consegne al vertice del Leo club Paternò
tra Anna Belvedere e il nuovo presidente Rosario Grasso.
SA.SP.
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.
.
Installate otto tel~camere;'Jl nell'area delle Sallnelle . ~ Da ieri otto occhi elettronici controllano l'area
delle Saline Ile. L'installazione del sistema di vi­
deosorvegliànza finalmente é realtà. In giorna­
ta i tecnici della ditta incaricata di eseguire i la­
vori hanno ultimato l'installazione delle otto te­
lecamere collegate direttamente con il coman­
do della Polizia municipale. Le videocamere so­
no ad alta risoluzione e dotate di visione nottur­
na' in grado di identificare le targhe dei veicoli.
Alcune di esse sono motorizzate, per consentire
una visione a 360 gradi.
La disposizione degli obiettivi consente, inol­
tre, di poter controllare anche l'interno del velo­
dromo, che di recente la Provincia di Catania, do­
po un'operazione di pulizia, ha restituito al Co­
mune paternese. Le otto telecamere sono così di­
sposte: due in piazzale della Gioventù, tre all'in­
crocio tra le vie Acque grasse e dello Stadio e al­
tre tre in via dei Coralli, queste ultime dislocate
in due punti sensibili della lunga arteria strada­
le. Contestualmente all'installazione delle tele­
camere, ieri mattina é stata ripulita l'intera zona
delle Salinelle da tonnellate di spazzatura.
«Coperti» piazzale della
Gioventù e vie Stadio,
Coralli e Acque grasse
«Con la bonifica delle Salinelle e del velodro­
mo - afferma l'assessore allo Sport, Alessandro
Cavallaro - abbiamo compiuto un importantissi­
mo passo in avanti verso la valorizzazione di
quest'area. Ci auguriamo che da questo momen­
to le Salinelle diventino un motivo d'orgoglio per
i paternesi e non più di vergogna. Un'area visitaTelecamere
installate nella
zona delle
Salinelleper
controllare una
vasta area che
comprende
anche il
velodromo e che
di recente è stata
bonificata
attraverso la
rimozione di
cumuli di
immondizie
bile per i turisti che potranno ammirare la bel­
lezza del fenomeno di origine vulcanica, che
rende il nostro territorio unico nel suo genere».
Con il completamento dei lavori d'installazione
del sistema di videosorveglianza, all'inizio della
prossima settimana saranno rimossi i varchi
che attualmente chiudono le vie dello Stadio e
Acque Grasse, che com'è noto erano stati posti
per scoraggiare lo scarico dei rifiuti.
«C'è grande impegno, da parte di questa Am­
ministrazione, a risolvere i problemi legati all'ab­
bandono improprio dei rifiuti - afferma il sinda­
co di Paternò, Mauro Mangano - e, come ho più
volte ribadito, abbiamo proceduto per gradi, ga­
rantendo prima un servizio di raccolta efficien­
te e, poi, liberando le periferie cittadine dalle mi­
crodiscariche, inasprendo nel contempo i con­
trolli e le sanzioni contro chi sporca. Si tratta di
un lavoro costante e non certamente facile da
eseguire, ma che adesso comincia a produrre ri­
sultati ben visibili a tutti, tali da renderci orgo­
gliosi».
SALVO SPAMPINATO
POLEMICA A DISTANZA TRA L'EX E L'ATTUALE SINDACQ Failla-Mangano: botta 'e risposta «Se eravamo all'anno zero, oggi sia­
mo a meno zero. Farebbe meglio il
sindaco di Paternò a guardare bene
alla città prima di giudicare agli am­
ministratori del passato)).
A parlare è l'ex sindaco di Paternò,
Pippo Failla che così risponde alle
parole del primo cittadino, Mauro
Mangano, pronunciate relativamen­
te alla questione sicurezza del palaz­
zo comunale.
differenza con il passato - con­
tinua Failla -:- è che oggi il sindaco
gode dell'addizionale irpef che lui ha
messo e deU'lmu sulle seconde case,
portata al massimo)).
«L'aggravante ulteriore - continua
Failla - è che non ha un progetto po­
litico in testo, non ci capisce cosa
vuole fare, mentre noi avevamo pun-
tato su una riqualificazione, dal pun­
to di vista dei beni culturali. Inoltre­
conclude Failla - l'Amministrazione
attuale non è riuscita a spendere
neanche i soldi che le abbiamo la­
sciato»,
Parole dure, alle quali, arriva im­
mediata la replica del primo cittadi-
((La
UNA VEDUTA DELLA cinA
I NODI URBANISTICI ccSindaco,. adesso
....
questa cItta
ha bisogno
del nuovo Prg»
In un recente dibattito su bioarchitetturà e
politiche del territorio a un certo punto,
quando l'argomento si è incentrato
specificatamente sull'attualità, una persona
dal pubblico ha detto con insistenza: .Sindaco
ci vuole il piano regolatore, ci vuole il piano
regolato re... ». Non era un contestatore, ma un
architetto quarantenne paternese noto per
equilibrio e moderazione, Angelo Perri.
la frase spiegata in maniera più ampia da Perri
è stata largamente condivisa dalla platea, in
buona parte costituita da giovani architetti,
studenti, ricercatori, artisti e professionisti di
vari settori. In quel tono più alto, nella frase
ripetuta con ritmo costante da Perri, come
abbiamo potuto comprendere anche daàlt.(i
interventi e da riflessioni amargine del
'-.
convegno, vi è il sentimento di irritazione di
. '..
molti addetti ai lavori e di parte dell'opinione
pubblica che vorrebbe confrontarsi con il
sindaco di Paternò, Mauro Mangano, sui temi
del Prg e delle politiche di sviluppo
urbanistiche, economiche e sociali del
territorio. Il sindaco ha detto di essere pronto
al confronto.
Ma i tecnici insistono sul fatto che senza un
nuovo piano regolatore, il futuro della città
non potrà poggiare su basi solide. Spiega
l'a rchitetto Perri che il piano regolatore è
fondamentale per la città, si tratta di definire la
nuova cornice generale ed anche le regole.
no, Mauro Mangano. «Non tomo in­
dietro su quanto ho affermato - evi­
denzia Mangano -. Abbiamo fatto co­
se, mai affrontate in passato, come
l'individuazione di un responsabile
della sicurezza e di un medico com­
petente, con gara, e non con incarichi
di fiducia)).
«Rispetto al passato - aggiunge l'at­
tuale primo cittadino - siamo più tra­
sparenti. Basta questo per capire. Pos­
so aggiungere che il palazzo comuna­
le non è mai stato catastato, cosa che
noi faremo. Restando in tema "Co­
mune", abbiamo pensato alla con­
trattazione e alla progressione oriz­
zontale. Recuperare il tempo perso, è
arrivare all'anno zero. Può essere dif­
ficile da accettare, ma è la verità)).
Senza le regole si crea confusione e si tampona
con ·soluzioni temporanee, norme di
attuazione che non risolvono i problemi alla
radice".
Sostiene l'arch. Finocchiaro, neovincitore di un
premio prestigioso d'architettura (per una
opera di ristrutturazione sulla collina storica di
Paternò, l'ex monastero San Francesco):
«Bisogna uscire dalla logica dell'emergenza,
occorre elaborare un progetto complessivo di
sviluppo urbanistico della città, che preveda
anche l'interazione fra centro storico e
periferie, centro urbano ecampagne.
l'assenza di regole generale crea una
disfunzione territoriale, una disomogeneità,
che perpetua gli errori del passato. Il piano
regolatore dell'architetto Gabrielli era
lungimirante ma restò in larga parte inattuato.
Adesso vi sono tanti cambiamenti, occorre una
nuova visione generale•.
Aggiunge Finocchiaro: «la parola visione
sembra non piacere al governo locale ed ancor
di più alla burocrazia, sembra ne siano
infastiditi. Accusano di accademia ognuno che
propone una nuova idea. Ma i fatti dimostrano
che solo le comunità che hanno avuto idee
originali, innovative, visioni culturali, hanno
saputo far rinascere i loro centri storici ed in
parte anche il resto del tessuto urbano».
Il cambiamento è una delle cose più
complesse, implica il coraggio di mutare prassi
consolidate, di confrontarsi con il mondo che
cambia. " cambiamento passa anche dal
confronto. E' difficile ma è l'unica possibilità
per una città in difficoltà...
SALVO FALLICA
M.S.
Un morto e 3 feriti di cui
uno grave. E' il tragico bi­
lancio dello scontro fronta­
le tra 2 auto awenuto ieri
mattina sulla 5s 284 nei
pressi di Paternò. Aperde­
re la vita è stato Giuseppe
D'Agate, 55 anni, autista,
di Adrano, la moglie è in
prognosi riservata.
Scontro frontale
muore adranita
AGNESE VlRGILUTO PAG. 37
Spaventoso incidente ieri a
mezzogiorno in prossimità del
bivio «Scalilli». Uno dei mezzi è
rimasto in bilico sul guardrail
Adrano sotto choc. Ilsindaco
Ferrante ricorda la vittima:
«Ci conoscevamo sin d'a
ragazzi, sono addolorato»
Scontro frontale: muore adranita 55enne, La moglie è grave. La donna viaggiava accanto al marito, feriti 2 anziani che si trovavano sull'altra vettura
«Pippo, ti supplico, non mi lasciare». Anulla è val­
sa l'invocazione della donna che ha visto morire
nel giro di qualche secondo davanti ai propri occhi
il marito nell'incidente stradale awenuto, ieri, po­
co prima di mezzogiorno lungo la Statale 284, nel
bivio "Scalilli", in territorio di Paternò.
A perdere la vita sui colpo Giuseppe D'Agate,
55enne adranita, autista, padre di quattro figli,
amante di musica e radio,al­
la guida della propria auto ­
una Renault Scenic - con a
bordo la donna di 50 anni
trasportata d'urgenza, sotto
shock, in elisoccorso, nell'o­
spedale "Cannizzaro" a Ca­
tania, dove si trova ricovera­
ta in prognosi riservata per
traumi cranico e addominale.
Lo scontro, frontale, in una
curva, con un'altra auto (Fiat Grande Punto) sulla quale viaggiavano - in direzio­
ne opposta,verso il capoluogo etneo - due paterne­
si rimasti feriti. Entrambi un settantacinquenne e un sessantaduenne, sono stati conùotti in ambu­
lanza al "Vittorio Emanuele" e al "Garibaldi". Uno ha perso il di~o çlella mano sinistra; l'altro
ha riportato ferite lievi. La Megane Scenic, verso
Adrano, dopo l'impatto ha finito la corsa sospesa
sul guardrail con le due ruote posteriori del mez­
zo in bilico; la Fiat, invece, completamente sotto­
sopra con all'interno l'uomo e la donna che proce­
devano verso Catania.
Aintervenire sul posto, oltre all'elisoccorso, tre
ambulanze; ivigili del fuoco del distaccamento pa­
ternese; gli agenti della polizia municipale di San­
ta Maria di Licodia e di Biancavilla insieme con i
Carabinieri della Compagnia di Paternò. Ai milita­
ri sono affidate le indagini
per ricostruire la dinamica '
dell'incidente e capire even­
tuali responsabilità da parte
dei conducenti di entrambi i
mezzi.
\
Intanto, un uomo ha finito
i propri giorni sul\"asfalto.
Pippo, così come lo chiama­
vano in molti, ha perso la vi­
ta in quella 5s 284 ormai tri­
stemente nota come la "stra­
da della morte".
Intanto la città di Adrano è sotto choc. «Mi di­
spiace, sono addolorato - sottolinea il sindaco, Pip­
po Ferrante -. Di Pippo ho un ricordo molto bello di
amicizia, con lui ho condiviso parte della mia giO- j
ventù. Mi stringo al dolore della famiglia e resto a
disposizione per qualsiasi esigenza» conclude il
primo cittadino adranita.
ACNESE VIRCIUITO
~l §I !
LA vmlMA GIUSEPPE D'AGATE; A DESTRA UNA DELLE DUE AUTO SOSPESA SUL GUARDRAIL