I governativi Ue inflation linked

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SABATO 12 APRILE 2014
Plus24 - Il Sole 24 Ore
N. 608
cover story
investimenti e carovita
Mini-inflazione? È una buona
Il panorama sui titoli indicizzati al «carovita»
I bond inflation linked
possono consentire
i governativi ue inflation linked
rendimenti interessanti Selezione di bond indicizzati all’inflazione europea e a quella "domestica"
nel medio periodo
rendimento
I rischi da valutare
ipotesi
ipotesi
prezzo inflazione inflazione
emittente
cedola
corrente scadenza
isin
(offerta)
0%
in picchiata
L’andamento dell’inflazione Italia ed area Euro dei bond indicizzati. In %
3,4
2,8
Marcello Frisone
1,6 25/07/2015
FR0010135525
104,11
-1,36
0,51
Puntare sulla bassa inflazione potrebbe sembrare un controsenso ma
neimercatifinanziariimiglioriacquisti(leggasiprezzibassi)sifannospessopuntandosutitolichelagranparte
degli investitori sta ignorando (la cosiddetta ottica "contrarian"). E a dar
manforteaquestateoriapotrebbeintervenire anche laBce. Infatti, gliscenari che si prospettano dopo l’interventodiMarioDraghipotrebbero essere due: 1) se l’inflazione continuerà
ascendere,èaltamenteprobabileche
la Bce metta in atto operazioni non
convenzionali stile Fed Usa (leggasi
emissionediliquiditàpermillemiliardidi euro con il quantitative easing a
targa Ue), minimizzando così la
probabilità di ulteriori discese dei
prezzi; 2) se la ripresa economica
prenderà invece piede con maggior convinzione, i prezzi potrebbero tornare a crescere autonomamente.
In entrambi gli scenari i titoli legati all’inflazione potrebbero rappresentareun investimentointeressante anche in funzione del fatto
che, rispetto ai titoli a tasso fisso, il
"sacrificio" (l’inflation breakeven rate, cioè il differenziale di rendimento) è al massimo poco più dell’1%
all’anno.Certo, in termini relativi rinunciare all’1% su rendimenti che
complessivamente non superano il
3% rappresenta uno svantaggio
non da poco; in termini assoluti, però, una ripresa del ciclo economico
che riportasse il tasso di crescita dei
prezzi attorno all’obiettivo della
Bce del 2% annuo, garantirebbe un
risultato a scadenza decisamente
più positivo rispetto alle normali
obbligazioni a tasso fisso. Ma questo aspetto di convenienza relativa
rispetto ai bond a tasso fisso non è
l’unico da tenere in considerazione
nell’investimento in titoli inflation
linked. Infatti, bisogna prestare attenzione anche sia all’indice dei
prezzi a cui l’emissione è legata (la
maggioranza dei titoli governativi
e corporate è legata all’indice europeo armonizzato ex tobacco ma alcuni sono legati ai rispettivi indici
dei prezzi domestici), sia al modo
in cui i titoli sono indicizzati. In generale, le emissioni governative
moltiplicano la cedola e il capitale
rimborsato a scadenza per 1 più il
tasso di inflazione. In pratica, il beneficio per l’investitore si accumula progressivamente nel tempo e si
materializza al momento del rimborso o dellavendita del titolo.L’eccezione sono i BTp Italia (si veda articolo nella pagina a fianco) che, in
maniera simile ai bond corporate o
sovranazionali, "monetizzano" a
ogni stacco cedola anche l’effetto di
rivalutazione sul capitale.
Bundei
(Germania)
1,5 15/04/2016
DE0001030500 104,525
-0,62
1,31
2,2
0,45 25/07/2016
FR0119105791
103,43
-0,87
1,06
1,6
2,1 15/09/2016
IT0004682107
105,68
-0,1
1,85
1 25/07/2017
FR0010235176
106,005
-0,68
1,27
IT0004969207
103,24
1,27
3,16
1,3 25/07/2019
FR0010850032
109,11
-0,33
1,64
BTpei
2,35 15/09/2019
IT0004380546
108,71
0,77
2,76
Bundei
(Germania)
1,75 15/04/2020 DE0001030526
113,19
-0,38
1,59
Oatei
(Francia)
2,25 25/07/2020 FR0010050559
116,125
-0,25
1,72
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Oati
(Francia)
BTpei
Oati
(Francia)
BTpItalia
Oati
(Francia)
2,15 12/11/2017
0,4
2011
0,1 25/07/2021
FR0011347046
100,655
0,06
2,04
BTpei
2,1 15/09/2021
IT0004604671
105,43
1,36
3,37
Bundei
(Germania)
0,1 15/04/2023
DE0001030542
101,37
-0,03
1,96
Oati
(Francia)
2,1 25/07/2023 FR0010585901
116,95
0,3
2,28
BTpei
2,6 15/09/2023
IT0004243512
106,94
1,83
3,85
Oatei
(Francia)
0,25 25/07/2024 FR0011427848
98,625
0,4
2,4
BTpei
2,35 15/09/2024
IT0005004426
103,64
2,02
4,02
0,5 15/04/2030
DE0001030559
101,55
0,41
2,41
Oatei
(Francia)
3,15 25/07/2032 FR0000188799
139,375
0,83
2,84
BTpei
2,35 15/09/2035
100,24
2,36
4,4
IT0003745541
eurozona
1,0
Oati
(Francia)
Bundei
(Germania)
italia
2%
Oatei
(Francia)
fonte: Jci Capital Ltd
2012
2013
2014
ecco come funziona...
Le principali caratteristiche da ricordare
Èindicativoevienecomunicatoall’annunciodell’emissioneperagevolare le scelte di investimento dei risparmiatori. Il Tasso cedolare (reale)
annuo definitivo, fissato al termine del periodo di collocamento sul
MOT,nonpotràessereinferioreataletasso
Collocamento
InviadirettaaprezzofissosulMOT,ilmercatotelematicodelleobbligasulMOT
zioni e titoli di Stato di Borsa Italiana, per il tramite di due dealer, con il
mandatodiraccogliereordinidisoggettiaderentialMOT
Quotazione
MOT(BorsaItaliana)
Tagliominimoescadenza 1.000euroemultipli,6anni(23aprile2020)
Legatoainflazioneitaliana Indicefamiglieoperaieimpiegati-FOI,senzatabacchi
Cedola:modalità
Semestrale,indicizzataalFOIdelsemestredicompetenza,posticipata,
dicalcoloepagamento
e calcolata moltiplicando il tasso cedolare semestrale reale fisso per il
capitale rivalutato. In caso di deflazione nel semestre, la cedola dello
stessosemestre viene calcolata moltiplicando il Tasso cedolare semestralerealefissoperilcapitalenominalenonrivalutato(floorsullacedola),garantendounrendimentominimoparialtassocedolarerealefisso.
Incasodiinflazioneneisemestrisuccessivi,larivalutazionedelcapitale
avverrà solo qualoral’indice torni asuperare il livellomassimo raggiuntoneisemestriprecedenti
Rivalutazionedelcapitale: Semestrale,inbaseall’indice,unitamenteallacedola.Incasodideflaziomodalitàdicalcolo
ne nel semestre non vi è addebito e non è dovuto alcun pagamento da
epagamento
parte dell’investitore (floor sul capitale). In caso di inflazione successiva, la rivalutazione avverrà solo se l’indice supererà il livello massimo
raggiuntoneisemestriprecedenti
Rimborsodelcapitale
Inunicasoluzioneascadenzaalvalorenominalenonrivalutato
nominale
Tassocedolare(reale)
annuominimogarantito
«Nei portafogli pesa la ripresa»
intervista
Jacopo Ceccatelli
Ceo Jci Capital Ltd
Investire in titoli legati all’inflazione è oggi un’opportunità?
La volontà delle Banche centrali
è quella di far tornare l’inflazione
su livelli vicini se non superiori
all’obiettivo di medio-lungo termine del 2 per cento, anche per attenuare le conseguenze dell’elevato
indebitamento di molti Paesi sviluppati (come l’Italia). E la storia recente(ma anchequella meno recente) ci insegna che scommettere contro le Banche centrali si rivela spesso una strategia poco vincente.
Sta dunque dicendo che è un momento particolarmente propizio?
Abbastanza, i titoli inflation
linked sono stati a lungo molto a
buon mercato rispetto a quelli a tasso fisso tanto che, nel caso delle
emissioni italiane, il differenziale
di rendimento ("breakeven") era
quasi zero. Bastava quindi che il tasso di inflazione fosse marginalmente positivo per avere un vantaggio
rispetto ai BTp "normali". Nelle ultime settimane, però, all’aumentare
delle aspettative di azione della Bce
i breakeven sono aumentati soprattutto per le emissioni legate all’inflazione europea, rendendole meno convenienti. Sono invece rimasti al palo i BTp Italia, evidentemente meno interessanti per gli investitori istituzionali.
Meglio quindi i BTp Italia rispetto ai tradizionali BTpei?
Daun punto di vista di convenienza relativa sì, soprattutto per i cassettisti. I BTp Italia hanno ancora
differenziali di rendimento quasi
nulli rispetto ai BTp a tasso fisso e
qualsiasi valore positivo dell’inflazione sarà dunque un bonus di rendimento per l’investitore ottenuto
senza alcun costo. Per i BTpei, invece, il differenziale di rendimento
con i BTp normali oscilla tra -1% e
-1,5% a seconda delle scadenze. Se
l’inflazione in futuro resterà al di
sotto di questi valori l’investitore
porterà a casa un risultato inferiore
rispetto ai titoli a tasso fisso.
Come mai questa differenza?
Tenderei a legarla alla natura
q
In uno scenario positivo
potrebbero raggiungere
il 40% della componente
obbligazionaria
delle due tipologie di emissioni. I
BTpei sono rivolti soprattutto agli
investitori istituzionali e hanno beneficiato del ritorno di interesse
del nostro Paese a livello internazionale. I BTp Italia, invece, sono
destinati a una clientela più domestica e al dettaglio, per cui hanno
beneficiato meno di questa fase di
rinnovato interesse, registrando
incrementi di prezzo decisamente
inferiori.
In che percentuale nei portafogli degli italiani c’è posto per i titoli legati all’inflazione?
Lapercentuale può variare in funzione delle aspettative di ripresa
economica. Se ci si aspetta una ripresa veloce e abbastanza vigorosa, i titoli inflation linked possono
rappresentare una quota importante della componente obbligazionaria del portafoglio (fino al 30-40
per cento). Se si è più pessimisti la
percentuale allora non dovrà superare il 10-20 per cento del totale del
portafoglio.— M. Fri.
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