Cantieri aperti e autobus deviati ecco la mappa

VIA SALARIA
SI SPOSTANO
63, 83 E 92
Mura consolidate
Sono terminati i lavori di consolidamento delle Mura Aureliane in
piazzale Sisto V, nella zona del tiburtino. Le linee bus 492, C2 e C3
sono state ripristinate sull’intero
percorso.
Cassia, cambiano percorso quattro linee
Per le conseguenze del maltempo
dello scorso inverno, proseguono i
lavori su parte della via Cassia.
La linea 224, in entrambi i sensi di
marcia, da Corso Francia devia su
via Cassia Nuova e via Vilfredo Pa-
reto, non passando in via di Vigna
Stelluti. Per la chiusura della via
Cassia tra via Vilfredo Pareto e
piazza Giochi Delfici sono deviate
anche le linee di bus 222, 301, 446
e n25.
IN CITTÀ
A causa dei lavori in via Salaria,
angolo via Po, le linee 63, 83 e
92 sono deviate solo in direzione esterna, da largo Amilcare Ponchielli per via Giovanni
Pacini, via Salaria, viale Regina
Margherita e via Tagliamento.
L’AGENDA
Cantieri aperti e autobus deviati
ecco la mappa zona per zona
Lavori in corso nel Centro storico, all’Eur, San Giovanni, Boccea e Lunghezzina
Lunedì periferiche
a rischio blocco
Sciopero di 24 ore
per la Roma Tpl
Cantieri aperti e deviazioni in corso per i mezzi del trasporto pubblico in varie zone della città. Per
un cantiere in via San Giovanni in
Laterano, la strada è chiusa al traffico. Sono deviate le linee bus 53,
85 e 117 provenienti dal Centro.
Procedono inoltre i lavori per la realizzazione del Corridoio del trasporto pubblico che collegherà la
zona dell’Eur al quartiere di Tor Pagnotta. Completata un’ulteriore
fase dei lavori, su via Laurentina,
tra viale dell’Umanesino e via di Tor
Pagnotta, è stato aperto all’altezza di via Celine il varco per l’inversione di marcia in direzione del
centro.
Per l’avanzamento dei lavori in via
Monserrato, nel tratto compreso tra
piazza di Santa Caterina della Rota e via della Barchetta, invece, la
linea 116, solo in direzione del Terminal Gianicolo, da piazza di Santa Caterina della Rota devia per via
Giulia, via della Barchetta e via
Monserrato.
Ancora per le conseguenze del
maltempo dello scorso inverno,
Non accenna a fermarsi l’ondata di
protesta dei lavoratori della Roma
Tpl, che a poco più di una settimana dall’ultimo sciopero, si fermeranno nuovamente lunedì prossimo, 21 luglio.
L’astensione dal lavoro, stavolta interesserà gli aderenti all’Usb e alla Faisa Cisal (solo nella Cotri) e
durerà per 24 ore. Bus delle 83 linee periferiche a rischio, quindi,
dalle 8,30 alle 17 e dalle 20 a fine servizio mentre nel resto della
giornata verranno rispettate la fasce di garanzia. I primi a fermarsi, tuttavia, potrebbero essere i
conducenti delle 27 linee notturne nella notte tra domenica e lunedì. Non sono interessate dalla
protesta, invece, bus, tram metropolitana e ferrovie regionali gestite dall’Atac, così come le linee
extraurbane Cotral o le ferrovie di
Trenitalia.
L’ondata di scioperi dovrebbe comunque fermarsi fino a settembre
a causa dell’inizio del periodo di
franchigia estivo che scatterà domenica 27 luglio
inoltre, a seguito del cedimento del
manto stradale in via Turazza, la linea 040 non effettua il capolinea
in via Gallesi ma prosegue in via
di Lunghezzina. Da via Guglielmo
Cappa inizia la corsa di ritorno verso Ponte Mammolo. Nei festivi,
stessa limitazione per la 041.
A via di Porta Maggiore, invece, è
terminato il cantiere sulla rete del
gas. Sono così tornate sul normale percorso le linee di bus 105 e
105L, la notturna n12 e i colle-
FINO A TUTTO AGOSTO
gamenti per le rimesse A1 e B1.
Terminato anche l’altro cantiere
dell’Acea, sempre nell’area di Porta Maggiore. Ripristinato quindi il
normale itinerario anche per le linee tram 5 e 14.
A Boccea, infine, a causa di una
voragine in via Bartolo da Sassoferrato, la linea 892 è deviata. In
arrivo da Valle Aurelia, i bus proseguono su via di Boccea, via Domenico Tardini e circonvallazione
Cornelia
IL BATTESIMO
CON LA METREBUS CARD
Stop in vigore anche tra piazza Venezia e largo Corrado Ricci
Palermo, il tram è arrivato Abbonati al trasporto
collaudata la nuova “uno” sconto ai Musei Vaticani
Al bando le auto da via dei Fori Imperiali. È scattata la fase due del
progetto di pedonalizzazione, che
sarà in vigore sino alla fine di agosto, anche nel tratto da piazza Venezia a largo Corrado Ricci che è
chiuso al traffico privato 24 ore su
24. Taxi, ncc e Open Bus possono
accedere e transitare, ma giunti a
largo Corrado Ricci devono svoltare
su via Cavour.
Largo ai bus, invece, che sono gli
unici a percorrere la strada lungo
tutta la sua estensione, da piazza
A Palermo è arrivato il tram. È stata collaudata ieri, infatti, la linea
1. Un breve tragitto di 800 metri
tra da via Amedeo d’Aosta e il capolinea di Ponte Ammiraglio. La
nuova linea, la prima delle tre previste in città, sarà operativa a pieno entro nove mesi e collegherà il
quartiere Roccella alla stazione ferroviaria. Poco dopo entreranno in
funzione le altre due linee: da Borgo Nuovo alla Stazione Notarbarolo
e dal quartiere San Giovanni Apostolo alla Stazione Notarbarolo
Fori Imperiali, è scattato il divieto ai veicoli privati
Venezia al Colosseo. Nel tratto
tra largo Corrado Ricci e piazza del
Colosseo niente più auto blu: oltre
ai bus, possono circolare solo le biciclette. In realtà, in tutti i fine settimana sino alle fine di agosto, la
strada sarà isola pedonale dalle 9
alle 19.
Per la chiusura del fine settimana,
al sabato sono deviate le linee bus
53, 75, 80, 85, 87, 117, 186,
271 e 810. Nelle giornate di domenica, a cambiare percorso sono
75, 80, 85, 87 e 117
Gli abbonati al trasporto pubblico
premiati da Atac. Fino al 25 luglio
e dal 5 settembre al 31 ottobre, i
possessori della Metrebus Card potranno visitare i Musei Vaticani
usufruendo di un ingresso scontato
al prezzo di 17 euro, inclusivo del
Dvd “Arte e fede, i tesori del Vaticano”. L’agevolazione è estesa anche a un accompagnatore ed è valida solo per le aperture straordinarie del venerdì dalle 19 alle 23
(ultimo ingresso alle 21,30), mostrando la Metrebus Card
www.muoversiaroma.it - Trasporti&Mobilità a cura di Roma Servizi per la Mobilità. Anno XIV n. 131 Reg. Trib. Roma n. 163 del 24/4/2001 - Direttore responsabile: Andrea Burli
Redazione: piazzale degli Archivi, 40 - 00144 Roma. Tel: 06.46952080. Fax 06.46957839. E-mail: [email protected]. Martedì 15 luglio 2014
MOBILITÀ SOSTENIBILE
L’auto ad aria compressa parte dalla Sardegna
sull’isola un laboratorio per lanciare l’AirPod
Il veicolo sarà sul mercato all’inizio del 2015 in due versioni. Autonomia di 120 Km e raggiunge gli 80 Km/h
Nuova proposta di mobilità a impatto zero per l’Italia. Arriva sul
mercato la prima auto alimentata
ad aria compressa: si chiama AirPod e sarà prodotta e distribuita a
Bolotana, un piccolo centro della
provincia di Nuoro, in Sardegna.
Ideata dall’ingegnere francese
Guy Nègre, titolare di Mdi (Motor
Development International) in collaborazione con un gruppo di imprenditori sardi che hanno creduto e scommesso su questa innovativa tecnologia.
Quest’anno AirPod passa da prototipo a veicolo di serie, commerciabile nella Comunità europea
con la versione 2.0. Le novità salienti riguardano il design esterno,
moderno e accattivante, una dotazione di interni paragonabile a
un’auto di fascia medio-alta e la
nuova soluzione two-seater (due
posti a sedere) per venire incontro
alla normativa europea, che vieta
dal primo gennaio 2016 l’omologazione di vetture con posti a sedere contrari al senso di marcia.
Il primo modello, infatti, prevedeva
tre posti a sedere: quello del conducente, davanti, e due posteriori ma rivolti verso la coda .
150 secondi per fare il pieno
A casa i tempi aumentano
L’AirPod sarà prodotta e commercializzata nel 2015 in due versioni: una con motore 7 KW (guida con patente B) 80 km/h con
autonomia di circa 120 km (circuito urbano); l’altra con motore 4
KW (guida con patente A) 45
km/h e stessa autonomia, entrambe un bagagliaio da 500 litri.
Si guida con un joystick ma può
essere anche richiesto il volante.
A luglio 2012 Cagliari è stata la
prima città in Italia ad accogliere
la prova dimostrativa di AirPod.
Nel settembre 2013, in occasione della settimana della mobilità
sostenibile, Airmobility ha annunciato il progetto di costruire un
impianto di produzione a Bolotana, una delle zone più depresse
della Sardegna, dove lo sviluppo
industriale degli Anni ‘80 ha lasciato delle ferite profonde.
Unendo il concept industriale Mdi
con una microfabbrica totalmente autosufficiente dal punto di vista energetico, AirMobility intende perseguire coerentemente
un’idea di mobilità sostenibile,
dalla costruzione del veicolo sino
alla commercializzazione e alla
messa su strada CATIA ACQUESTA
L’auto entrerà sul mercato con un
modello base dal costo di 7.500
euro e sarà destinata al trasporto
passeggeri. La vettura ecologica
avrà costi di alimentazione e manutenzione contenuti: un pieno da
4 euro permette di percorrere
100 km alla velocità massima di
80 km/h.
Il rifornimento di aria compressa
può avvenire tramite stazioni abilitate (2,5 minuti per un pieno) o
presa di corrente domestica da almeno 10kw (3,5 ore per un pieno). La vettura pesa complessivamente 280 kg ed è realizzata in
materiale composito di fibra di vetro e resina poliestere. La combinazione oltre ad avere un basso
impatto ambientale, in caso d’incidente ha una capacità di assorbimento dell’urto da due a quattro volte superiore alla carrozzeria
di un veicolo tradizionale. Mdi continua la ricerca di nuove soluzioni a basso impatto ambientale. Attualmente sono in corso test su
materiali come sisal e lino, in alternativa alla fibra di vetro C. A.
“Frutto del sogno di un gruppo di imprenditori”
Desiderio di realizzare un sogno e
convinzione che il punto di partenza ideale potesse essere una
realtà economica in crisi come la
Sardegna. A spiegare la genesi del
progetto “Airpod” è Pier Paolo Pisano, responsabile comunicazione e socio di Airmobility.
Com’è nata l’idea?
Siamo un gruppo di persone che
ha sposato il concetto della mobilità sostenibile come il sogno per
il futuro. Con questo spirito, un
nostro amico e attuale socio di Air
Mobility srl, ci ha messo in contatto con l’ingegner Negrè che conosceva personalmente e da lì è
nata l’idea di realizzare il nostro
sogno. Cioè creare una vettura che
faccia fronte alle esigenze di mobilità con soluzioni hi-tech, accessibili a tutti e che sia rispettosa
dell’ambiente in cui viviamo.
Perché la scelta della Sardegna?
È la regione più idonea per lanciare la fabbrica diffusa con una
modesta tiratura. Infatti, la produzione massima possibile per la
tipologia nano-fabbrica è di 1.000
unità annue per turno di lavoro,
qiundi la massima potenzialità di
produzione sarà di 2.000 pezzi
l’anno. Con i suoi 1,6 milioni di
abitanti, la Sardegna ci è parso il
mercato di lancio migliore. Da alcuni decenni si è contraddistinta
come una regione fucina di innovazione. La nuova generazione imprenditoriale è più attenta ai mercati dove l’innovazione tecnologica
è il volano della new economy.
Quali altre regioni sono interessate
al progetto?
C’è una grande attesa e curiosità
intorno a noi. Il progetto sta su-
scitando molto interesse
in tutta Italia, soprattutto nelle regioni del nord.
Quando AirPod entrerà
sul mercato e qual’è il
suo target?
Pensiamo di riuscire a
completare lo stabilimento per la fine dell’anno e quindi essere sul mercato
dai primi mesi del 2015. Il target
di riferimento è costituito principalmente dagli amanti dell’ecologia e in generale di chi ha a cuore la vivibilità delle nostre città;
praticamente tutti i cittadini. Tuttavia, pensiamo che prioritariamente ci rivolgeremo a grandi fruitori di autovetture come i car Sharing e le imprese che utlizzano
flotte di veicoli. Certamente non
trascureremo i singoli cittadini.
Sono veramente tanti quelli inte-
ressati, al punto che stiamo accelerando i preparativi per allestire
alcune fabbriche in altre regioni
per poter soddisfare la richiesta.
Provare AirPod in altre regioni è
possibile?
Sarà possibile provare la vettura
dalla metà del prossimo ottobre
con la pre-serie che uscirà in quel
periodo. Ci saranno circa 5 veicoli
per fare le prove di guida e mostrarle al mercato prima della
commercializzazione C. A.