Recupero 3 - Prof.ssa Monica Guido

ATTIVITÀ DI RECUPERO
NOME ……………………………………………………………....
CLASSE ……………… DATA ………………………………
DAL DOPOGUERRA
AL TERZO MILLENNIO
IV. Il castello dei destini incrociati
V. Marcovaldo ovvero le stagioni in città
L’autore
5. La sfida al labirinto. Completa il testo sulla concezione della letteratura di Calvino usando i termini e le
espressioni in elenco e facendo attenzione ai distrattori.
Italo Calvino
verifica delle conoscenze e delle competenze
1. Italo Calvino: la vita. Indica se le affermazioni
relative alla vita di Calvino sono vere o false.
V
F
a. Nasce a Sanremo.
b. Aderisce alla Repubblica sociale italiana.
c. Si laurea in scienze naturali.
d. Lavora presso la casa editrice Einaudi.
e. Nel 1956 abbandona la politica militante.
f. Nel 1959 fonda con Vittorini la rivista
«Il Menabò».
g. Negli anni Sessanta si stabilisce a Parigi.
Tra gli interventi critici di Calvino comparsi sulla rivista
« …………………………………………………… » sono particolarmente
rilevanti gli articoli …………………………………………………… e La
sfida al labirinto, in cui egli affronta il problema del rapporto tra la letteratura e la nuova realtà …………………………….
Prendendo posizione contro un’idea di romanzo come
descrizione freddamente oggettiva oppure come pastiche linguistico e contro le «visioni semplicistiche» e le
tendenze
della
Neoavanguardia
degli
anni
…………………………………………… (Gruppo 63) Calvino ribadisce
la propria idea di una scrittura aperta a tutti i linguaggi
ma che non rinuncia a …………………………………………………….
Cinquanta, comunicare, Il mare dell’oggettività, Il
Menabò, industriale, internazionale, L’Oulipo, La nuvola
di smog, Sessanta
6. La svolta narrativa. Completa la frase scegliendo tra
le opzioni quella corretta.
h. Muore a L’Avana.
2. L’atteggiamento nei confronti della vita. Indica se
l’affermazione sull’ideologia poetica di Calvino è vera o
falsa e motiva la tua risposta.
Calvino abbandona definitivamente il Neorealismo e la
tematica dell’impegno con il romanzo
La sfida al labirinto, 1962.
Il cavaliere inesistente, 1959.
La speculazione edilizia, 1957.
La giornata di uno scrutatore, 1963.
Calvino esprime una posizione sostanzialmente pessimistica verso la vita.
V
F
a.
b.
c.
d.
3. Le scelte stilistiche. Indica quali tra le affermazioni si
riferiscono allo stile di Calvino.
7. I romanzi e i temi. Associa a ciascun romanzo la
tematica corrispondente.
a.
b.
c.
d.
e.
f.
Scrittura precisa e concreta.
Rifiuto del «limite e della misura».
Lingua letteraria priva di forme dialettali.
Uso di neologismi ed effetti espressionistici.
Stile ricercato finalizzato a cogliere il mistero delle cose.
Ricerca dei valori di «leggerezza, rapidità, esattezza,
visibilità, molteplicità».
4. Lo sviluppo narrativo. Associa a ciascuna fase della
produzione di Calvino le opere corrispondenti.
a.
b.
c.
d.
fase neorealista
fase allegorico-fantastica
fase “industriale”
fase sperimentale-combinatoria
I. Il visconte dimezzato
II. Il sentiero dei nidi di ragno
III. La giornata di uno scrutatore
Idee per insegnare l’italiano con…
Panebianco, Gineprini, Seminara LETTERAUTORI – Edizione verde © Zanichelli 2012
a.
b.
c.
d.
e.
f.
Il barone rampante
Ultimo viene il corvo
Il visconte dimezzato
Il cavaliere inesistente
Il sentiero dei nidi di ragno
Marcovaldo ovvero le stagioni in città.
I. Tema dominante del romanzo è l’amara riflessione
sulla condizione umana e sulla presenza incombente
della morte.
II. Calvino narra l’esperienza partigiana attraverso il
punto di vista di un bambino, trasfigurando gli eventi
in chiave fiabesca.
III. Incentrato sulla tematica industriale, racconta il
difficile adattamento di un manovale e della sua
famiglia, emigrati dalla campagna in una metropoli
del Nord Italia.
1
ATTIVITÀ DI RECUPERO
NOME ……………………………………………………………....
IV. Tematica centrale del romanzo è la coesistenza del
male e del bene in ciascuno di noi e, al tempo stesso,
la condizione di incompletezza e di dissociazione
dell’uomo contemporaneo.
V. Cosimo, considerato l’alter ego di Calvino, va a
vivere sugli alberi e vede il mondo in una diversa
prospettiva. Egli rappresenta l’intellettuale che adotta
una strategia diversa per capire la realtà.
VI. Il romanzo racconta le avventure di Agilulfo, uno
stravagante cavaliere dell’esercito di Carlo Magno la
cui particolarità è d’essere privo del corpo, di esistere
solo tramite la sua candida armatura, che è animata
di volontà.
8. La trilogia I nostri antenati. Ripensa ai tre romanzi Il
visconte dimezzato, Il barone rampante, Il cavaliere
inesistente e precisa in 3 righe circa quali caratteristiche
comuni presentano.
9. Le cosmicomiche. Indica se le affermazioni relative
al romanzo e al testo Tutto in un punto (T89) sono
vere o false.
V
F
CLASSE ……………… DATA ………………………………
10. Le città invisibili: Leonia. Precisa in 6 righe circa
qual è il tema centrale del romanzo e per quale motivo
Calvino definisce le città ideali «invisibili». Poi, facendo
riferimento al testo antologizzato (T90), spiega in che
modo viene rappresentata la città di Leonia e qual è,
secondo l’autore, un modello di città ideale.
11. Il castello dei destini incrociati. Ripensa alla
struttura del romanzo e indica in 3 righe circa quale
disciplina linguistica ha ispirato il gioco combinatorio
delle carte “parlanti”.
12. Palomar. Esponi in un testo di 8 righe circa le
principali caratteristiche del romanzo, utilizzando i
termini e le espressioni in elenco.
27, alter ego, cosmo, fermare il movimento, fissare,
inconoscibile, nevrotico, osservatorio astronomico,
realtà, telescopi, titolo, tre sezioni
13. I romanzi: la trama. Esponi in un testo di 10 righe
circa la trama di un romanzo a tua scelta specificando
• titolo;
• struttura.
a. Il racconto si basa sulla teoria della
relatività.
b. La narrazione è affidata a più personaggi.
c. L’origine dell’universo è messa in
rapporto con uno slancio di generosità.
d. Le tagliatelle della signora Ph(i)Nko
hanno una funzione caricaturale.
e. Il linguaggio è in prevalenza colloquiale.
f. Il racconto Tutto in un punto riguarda la
formazione dell’atmosfera terrestre.
g. In Tutto in un punto il valore della legalità
trionfa sui pregiudizi.
h. Dal racconto emerge il messaggio dell’autore contro l’intolleranza e il razzismo.
Idee per insegnare l’italiano con…
Panebianco, Gineprini, Seminara LETTERAUTORI – Edizione verde © Zanichelli 2012
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ATTIVITÀ DI RECUPERO
NOME ……………………………………………………………....
CLASSE ……………… DATA ………………………………
2. L'esperienza del lager. Nei suoi romanzi Levi racconta la terribile esperienza dei campi di concentramento. Da quali motivazioni è spinto?
DAL DOPOGUERRA
AL TERZO MILLENNIO
L’autore Primo Levi
verifica delle conoscenze e delle competenze
3. Le scelte stilistiche. Indica se l'affermazione è vera
o falsa e motiva la tua risposta.
La prosa di Levi è ricercata e sentimentale.
1. Primo Levi: la vita. Indica se le affermazioni sulla vita
di Levi sono vere o false.
V
F
a. Nasce a Torino nel 1919.
V
F
4. La funzione poetica e i destinatari. Ripensa alla
produzione letteraria di Levi e precisa in 2 righe circa a
chi si rivolge l'autore e con quale intento.
5. Se questo è un uomo. Ripensa alla trama del
romanzo e spiega in 3 righe circa in che modo la vita nel
lager porta al progressivo annientamento dell'essere
umano.
b. Si laurea in letteratura.
c. Rimane estraneo alle vicende politiche
del suo tempo.
d. Nei suoi romanzi sono presenti riferimenti autobiografici.
e. È deportato nel campo di concentramento di Dachau.
f. Lavora come direttore tecnico presso
una fabbrica chimica.
g. Muore suicida.
6. I filoni narrativi. Indica per ciascuna opera in elenco il filone narrativo di appartenenza.
Autobiografismo
e memorilalistica
Narrazione
fantascientifica
e tecnologica
Produzione saggistica
La tregua
Le storie naturali
La chiave a stella
Se questo è un uomo
Antologia personale
Se non ora quando?
I sommersi e i salvati
7. ARBEIT MACHT FREI. Rileggi il passo tratto dal testo
antologizzato ( T85) e riassumi il contenuto informativo. Poi rispondi alle domande.
a. A quali operazioni vengono sottoposti al loro arrivo
nel lager i prigionieri? Per quale motivo?
b. Che cosa rappresentano gli oggetti personali per i
prigionieri? Per quale motivo la loro perdita è vissuta
come una mancanza drammatica?
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Panebianco, Gineprini, Seminara LETTERAUTORI – Edizione verde © Zanichelli 2012
Questo è l’inferno. Oggi, ai nostri giorni, l’inferno
deve essere così, una camera grande e vuota, e noi
stanchi di stare in piedi, e c’è un rubinetto che
gocciola e l’acqua non si può bere, e noi
aspettiamo qualcosa di certamente terribile e non
succede niente e continua a non succedere niente.
Come pensare? Non si può più pensare, è come
essere già morti. Qualcuno si siede per terra. Il
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ATTIVITÀ DI RECUPERO
NOME ……………………………………………………………....
tempo passa goccia a goccia.
Non siamo morti; la porta si è aperta ed è entrata
una SS, sta fumando. Ci guarda senza fretta,
chiede: – Wer kann Deutsch? – Si fa avanti uno fra
noi che non ho mai visto, si chiama Flesch; sarà lui
il nostro interprete. La SS fa un lungo discorso
pacato: l’interprete traduce. Bisogna mettersi in
fila per cinque, a intervalli di due metri fra uomo e
uomo; poi bisogna spogliarsi e fare un fagotto
degli abiti in un certo modo, gli indumenti di lana
da una parte e tutto il resto dall’altra, togliersi le
scarpe ma far molta attenzione di non farcele
rubare.
Rubare da chi? perché ci dovrebbero rubare le
scarpe? e i nostri documenti, il poco che abbiamo
in tasca, gli orologi? Tutti guardiamo l’interprete, e
l’interprete interrogò il tedesco, e il tedesco
fumava e lo guardò da parte a parte come se fosse
stato trasparente, come se nessuno avesse parlato.
[...]
Poi viene un altro tedesco, e dice di mettere le
scarpe in un certo angolo, e noi le mettiamo,
perché ormai è finito e ci sentiamo fuori del mondo
e l’unica cosa è obbedire. Viene uno con la scopa e
scopa via tutte le scarpe, via fuori dalla porta in un
mucchio.
È matto, le mescola tutte, novantasei paia, poi
saranno spaiate. La porta dà all’esterno, entra un
vento gelido e noi siamo nudi e ci copriamo il
ventre con le braccia. Il vento sbatte e richiude la
porta; il tedesco la riapre, e sta a vedere con aria
assorta come ci contorciamo per ripararci dal vento
uno dietro l’altro; poi se ne va e la richiude.
Adesso è il secondo atto. Entrano con violenza
quattro con rasoi, pennelli e tosatrici, hanno
pantaloni e giacche a righe, un numero cucito sul
petto; forse sono della specie di quegli altri di
stasera (stasera o ieri sera?); ma questi sono robusti
e floridi. Noi facciamo molte domande, loro invece
ci agguantano e in un momento ci troviamo rasi e
tosati. Che facce goffe abbiamo senza capelli! I
quattro parlano una lingua che non sembra di
questo mondo, certo non è tedesco, io un poco il
tedesco lo capisco.
Finalmente si apre un’altra porta: eccoci tutti
chiusi, nudi tosati e in piedi coi piedi nell’acqua, è
una sala di docce. Siamo soli, a poco a poco lo
stupore si scioglie e parliamo, e tutti domandano e
nessuno risponde. Se siamo nudi in una sala di
docce, vuol dire che faremo la doccia. Se faremo la
doccia, è perché non ci ammazzano ancora. E
allora perché ci fanno stare in piedi, e non ci danno
da bere, e nessuno ci spiega niente, e non abbiamo
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Panebianco, Gineprini, Seminara LETTERAUTORI – Edizione verde © Zanichelli 2012
CLASSE ……………… DATA ………………………………
né scarpe né vestiti ma siamo tutti nudi coi piedi
nell’acqua, e fa freddo ed è cinque giorni che
viaggiamo e non possiamo neppure sederci? [...]
Noi siamo a Monowitz, vicino ad Auschwitz, in
Alta Slesia: una regione abitata promiscuamente da
tedeschi e polacchi. Questo campo è un campo di
lavoro, in tedesco si dice Arbeitslager, tutti i
prigionieri (sono circa diecimila) lavorano ad una
fabbrica di gomma che si chiama la Buna, perciò il
campo stesso si chiama Buna.
Riceveremo scarpe e vestiti, no, non i nostri:
altre scarpe, altri vestiti, come i suoi. Ora siamo
nudi perché aspettiamo la doccia e la disinfezione,
le quali avranno luogo subito dopo la sveglia,
perché in campo non si entra se non si fa la
disinfezione. […]
Alla campana, si è sentito il campo buio
ridestarsi. Improvvisamente l’acqua è scaturita
bollente dalle docce, cinque minuti di beatitudine;
ma subito dopo irrompono quattro (forse sono i
barbieri) che, bagnati e fumanti, ci cacciano con
urla e spintoni nella camera attigua, che è gelida;
qui altra gente urlante ci butta addosso non so che
stracci, e ci schiaccia in mano un paio di scarpacce
a suola di legno, non abbiamo tempo di
comprendere e già ci troviamo all’aperto, sulla
neve azzurra e gelida dell’alba, e, scalzi e nudi, con
tutto il corredo in mano, dobbiamo correre fino ad
un’altra baracca, a un centinaio di metri. Qui ci è
concesso di vestirci.
Quando abbiamo finito, ciascuno è rimasto nel
suo angolo, e non abbiamo osato levare gli occhi
l’uno sull’altro. Non c’è ove specchiarsi, ma il
nostro aspetto ci sta dinanzi, riflesso in cento visi
lividi, in cento pupazzi miserabili e sordidi. Eccoci
trasformati nei fantasmi intravisti ieri sera.
8. I tedeschi non c'erano più. Rileggi il passo tratto dal
testo antologizzato ( T86) e precisa in 3 righe circa
qual è l'atteggiamento dell'autore nei confronti dei
tedeschi in fuga: equilibrato o irrazionale?
Stando a letto, vedevo dalla finestra un lungo tratto
di strada: vi passava a ondate, già da tre giorni, la
Wehr-macht in fuga. Autoblinde, carri «tigre»
mimetizzati in bianco, tedeschi a cavallo, tedeschi
in bicicletta tedeschi a piedi, armati e disarmati. Si
udiva nella notte il fracasso dei cingoli molto
prima che i carri fossero visibili.
Chiedeva Charles: – Ça roule encore? – Ça roule
toujours.
Sembrava non dovesse mai finire.
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ATTIVITÀ DI RECUPERO
NOME ……………………………………………………………....
9. L'ordine a buon mercato. Indica se le affermazioni
relative al testo antologizzato ( T87) sono vere o false.
V
F
CLASSE ……………… DATA ………………………………
10. I romanzi: la trama. Esponi in un testo di 8 righe
circa la trama di un romanzo a tua scelta specificando
• titolo;
• struttura.
a. Il signor Simpson è un chimico.
b. Il Mimete è una semplice fotocopiatrice.
c. Il Mimete crea ordine nel disordine.
d. Con l'espressione a buon mercato
l'autore allude al costo della macchina.
e. La vicenda narrata dura presumibilmente un anno.
f. Levi non manifesta timori verso il
progresso tecnologico, anzi crede che
possa migliorare la condizione umana.
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ATTIVITÀ DI RECUPERO
NOME ……………………………………………………………....
IL PRIMO NOVECENTO
L’autore
CLASSE ……………… DATA ………………………………
4. I limoni. Rileggi i versi tratti dalla poesia antologizzata
(T64) e fai la parafrasi. Poi spiega in 4 righe circa il
nucleo tematico centrale precisando il significato della
contrapposizione tra poeti laureati e poeti poveri.
Eugenio Montale
verifica delle conoscenze e delle competenze
1. Eugenio Montale: la vita. Indica se le affermazioni
relative alla vita di Montale sono vere o false.
5
V
F
a. Nacque a Monterosso.
b. Nel 1917 partecipò al primo conflitto
mondiale combattendo a Vallarsa, in
Trentino.
10
c. Durante il fascismo venne esonerato
dalla direzione del Gabinetto Vieusseux.
d. Dopo la Liberazione non svolse alcuna
attività politica.
15
e. Nel 1948 venne assunto come giornalista dal «Corriere della Sera».
f. Morì a Genova.
20
2. La poetica. Completa le affermazioni scegliendo tra
le opzioni quella corretta.
I.
a.
b.
c.
Montale condivise la poetica.
simbolista.
crepuscolare.
dannunziana.
II.
a.
b.
c.
Per Montale la poesia ha il compito di
aprire nuovi mondi.
raggiungere la verità.
testimoniare la negatività della condizione umana.
Ascoltami, i poeti laureati
si muovono soltanto fra le piante
dai nomi poco usati: bossi ligustri o acanti.
Io, per me, amo le strade che riescono agli erbosi
fossi dove in pozzanghere
mezzo seccate agguantano i ragazzi
qualche sparuta anguilla:
le viuzze che seguono i ciglioni,
discendono tra i ciuffi delle canne
e mettono negli orti, tra gli alberi dei limoni.
Meglio se le gazzarre degli uccelli
si spengono inghiottite dall’azzurro:
più chiaro si ascolta il susurro
dei rami amici nell’aria che quasi non si muove,
e i sensi di quest’odore
che non sa staccarsi da terra
e piove in petto una dolcezza inquieta.
Qui delle divertite passioni
per miracolo tace la guerra,
qui tocca anche a noi poveri la nostra parte
di ricchezza
ed è l’odore dei limoni.
5. Ossi di seppia: le caratteristiche generali. Completa il testo relativo alla raccolta utilizzando i termini e le
espressioni in elenco.
Il titolo della raccolta contiene il
di Montale: gli ossi di seppia, levigati dal mare, sono
……………………………………………………
III. La poesia delle cose
a. è effusione diretta di sentimenti ed emozioni
b. cala le emozioni in oggetti e situazioni reali
c. non riguarda il procedimento del «correlativo oggettivo»
…………………………………………
della condizione esisten-
ziale dell’uomo, rappresentano le sue poesie che
aspirano all’ …………………………………………………… .
La raccolta è suddivisa in
………………………………………
sezioni:
Movimenti; Ossi di seppia; Mediterraneo; Meriggi e
ombre.
Le principali tematiche trattate sono: il
la mancanza di
……………………………,
…………………………………………,
la ricerca del
«……………………………………….…» come
………………………………………
dalla regola ferrea dell’universo, il
………………………………………
laico, che permetta di scorgere la verità rivelando il
3. Montale e il Nobel. Indica se l’affermazione è vera o
falsa e motiva la tua risposta.
In occasione dell’attribuzione del premio Nobel Montale
affermò che non può esistere poesia nella società di
massa.
V
F
………………………………………………
riparo dal
della vita, l’indifferenza come
……………………………………………………,
l’amore sotto
forma di ………………………………………………………… evanescenti, il
……………………………………………………
che si dissolve come ogni
cosa, l’………………………………………… e lo scorrere del tempo.
certezze, dolore, essenzialità, figure femminili, fuga,
incomunicabilità, male di vivere, metafora, miracolo,
programma poetico, quattro, ricordo, significato, varco
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ATTIVITÀ DI RECUPERO
NOME ……………………………………………………………....
6. Ossi di seppia: lo stile. Indica se le affermazioni relative
agli aspetti stilistici della raccolta sono vere o false.
V
F
i. La riflessione sulla morte è stimolata da vicende
personali / vicende collettive.
j. Il poeta ribadisce la propria chiusura / apertura nei
confronti della storia e dell’attualità.
11. Satura e l’ultima produzione. Indica quali tra le
affermazioni in elenco si riferiscono alle raccolte Satura
e Diario del ’71 e del ’72.
a. Il lessico è ricercato.
b. Il tono è colloquiale.
c. Il verso segue un andamento melodico.
d. Sono presenti assonanze, rime imperfette, suoni aspri.
e. Alla tematica del «male di vivere»
corrisponde il verso disadorno.
7. Non chiederci la parola. Ripensa alla lirica
antologizzata (T65) e precisa in 3 righe circa quale
invito il poeta rivolge al lettore.
8. Le liriche e i versi. Associa a ciascuna lirica
antologizzata i versi corrispondenti.
a. Meriggiare pallido e assorto (T66)
b. Cigola la carrucola del pozzo (
CLASSE ……………… DATA ………………………………
12)
c. Spesso il male di vivere ho incontrato (T67)
I. ascoltare tra i pruni e gli sterpi / schiocchi di merli,
frusci di serpi.
II. era il rivo strozzato che gorgoglia, / era l’incartocciarsi
della foglia / riarsa.
III. Accosto il volto a evanescenti labbri: / si deforma il
passato, si fa vecchio.
a.
b.
c.
d.
Ritornano i temi delle prime raccolte.
Viene escluso il dato autobiografico.
Il mondo contemporaneo è visto con corrosiva ironia.
Sono presenti temi riguardanti la sfera intimisticoprivata.
e. La semplicità del lessico non esclude una sapiente
struttura.
f. La complessità della struttura riflette la tensione
metafisica.
12. Non recidere, forbice, quel volto. Completa l’affermazione relativa alla lirica antologizzata ( T68) scegliendo tra le opzioni quella corretta.
Nella lirica Non recidere, forbice, quel volto il «correlativo
oggettivo» del ricordo cancellato dal tempo è
a. il freddo.
b. la nebbia.
c. la forbice.
d. l’acacia ferita.
13. La casa dei doganieri (
13). Completa il testo
sulla lirica antologizzata utilizzando i termini e le
espressioni in elenco.
9. Le occasioni. Esponi in un testo di 10 righe circa le
principali caratteristiche della raccolta, precisando
Uno dei temi fondamentali di questa lirica è quello del «
•
•
•
•
mento della solitudine esistenziale, come ricerca di una
il significato del titolo;
la struttura;
i temi;
le scelte stilistiche.
10. La bufera e altro: gli aspetti principali. Completa
le affermazioni relative alla raccolta scegliendo l’opzione
corretta.
La raccolta fu pubblicata nel 1956 / 1960.
Si attenua / accentua la tensione metafisica.
Montale la definisce il suo libro migliore / peggiore.
La bufera allude alla Prima / Seconda guerra mondiale.
Clizia rappresenta la donna-angelo / donna
passionale.
f. Finisterre è il titolo della prima / dell’ultima sezione
della raccolta.
g. L’espressione altro indica una generale crisi di valori /
economica.
h. La moglie Mosca è rappresentata come una
sognatrice / donna concreta.
a.
b.
c.
d.
e.
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……………………………………………………
vita
», inteso come supera-
……………………………………………………,
ma che rimane una
possibilità …………………………………………………….
La condizione esistenziale del poeta è resa nei versi da
oggetti-simbolo: la
……………………………………………………
sugge-
risce l’idea di un confine che non si sa se potrà essere
varcato, e la
……………………………………………………
un’aleatoria via di fuga; la
quella di
……………………………………………………
è emblema del disorientamento. Il filo che si riavvolge è
quello della
……………………………………………………:
dei tempi verbali contrappone l’
l’alternanza
…………………………………………
del ricordo alla ……………………………………………… del presente.
autentica, autenticità, bussola impazzita, casa dei
doganieri, irrealizzata, luce della petroliera, memoria,
precarietà, varco
14. Piccolo testamento. Ripensa alle liriche antologizzate ( T69) e in 3 righe precisa qual è l’atteggiamento dell’io lirico nei confronti della realtà e della storia.
2
ATTIVITÀ DI RECUPERO
NOME ……………………………………………………………....
CLASSE ……………… DATA ………………………………
15. Ho sceso, dandoti il braccio. Ripensa alla lirica
antologizzata (T70) e spiega in 3 righe circa quale
concezione esistenziale esprime il poeta attraverso la
metafora del viaggio.
16. Avevamo studiato per l’aldilà. Rileggi la lirica
antologizzata (T71) e fai la parafrasi. Poi in 4 righe
circa precisa
• i motivi tematici;
• il significato del fischio del poeta.
Avevamo studiato per l’aldilà
un fischio, un segno di riconoscimento.
Mi provo a modularlo nella speranza
che tutti siamo già morti senza saperlo.
17. Una lirica a scelta. In un testo di 10 righe circa
presenta una lirica a tua scelta, indicandone la tematica
e le scelte stilistiche.
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NOME ……………………………………………………………....
ATTIVITÀ DI RECUPERO
CLASSE ……………… DATA ………………………………
………………………………………………
IL PRIMO NOVECENTO
poesia è portatrice di un
L’autore e l’opera
Giuseppe Ungaretti
rivelabile mediante la
esprime il concetto per cui la
……………………………………………………
…………………………………………………
della
parola. Il poeta attra-verso il dramma della guerra e della
verifica delle conoscenze e delle competenze
morte tenta di decifrare il
della
1. Giuseppe Ungaretti: la vita. Indica se le affermazioni
relative alla vita di Ungaretti sono vere o false.
vita,
per
poi
……………………………………………………
offrirlo
……………………………………………………
……………………………………………
agli
uomini:
riporta
la
alla
ciò che rimane nel-l’abisso
dell’inconscio, per evocare i momenti che se-gnano
V
F
a. Nacque nel 1888 ad Alessandria d’Egitto.
c. Perfezionò gli studi alla Sorbona di Parigi.
d. Non aderì al movimento interventista
nella Prima guerra mondiale.
f. Insegnò Letteratura moderna e contemporanea all’Università di Roma.
g. Morì a Roma.
Invito all’opera L'Allegria
2. Allegria di naufragi: la struttura e i temi. Completa
correttamente il testo sulla struttura dell’opera utilizzando, anche più di una volta, i termini e le espressioni
in elenco.
La raccolta ………………………………… (1931, 1936, 1942) è for……………………………
sezioni Ultime, Il porto sepolto, Naufragi, Girovago,
Prime.
La raccolta ha come temi la drammatica esperienza del……………………………………
tra la vita e la morte,
incombe e il
, lo stato di
…………………………………
……………………………………………………
……………………………………………………
che
di sentirsi in
armonia con la natura, la scoperta di una possibile
……………………………………………………
con gli altri uomini, la
brama di …………………………………………………….
………………………………………………
e
cezione della vita di Ungaretti, il suo
…………………………………:
i «naufragi» sono i tragici eventi storici (la guerra) e
individuali (il dolore, gli insuccessi);
allo
……………………………………
……………………………………………………,
alla
forza dell’uomo di risalire dagli eventi contingenti
all’essen-ziale e, dunque, di superare positivamente le
delusioni
senza
a. L’indicazione del luogo e della data di composizione
appartengono al genere diaristico / tragico.
b. L’uso della prima persona, dell’aggettivo possessivo
“mio” e del dimostrativo “questo” sottolineano il
contenuto autobiografico / storico dei testi poetici.
c. La sintassi è frammentata mediante l’abolizione /
l’adozione della punteggiatura, delle congiunzioni e
delle preposizioni.
d. Il linguaggio è intensamente evocativo grazie
all’analogia e alla sinestesia / alla metafora e alla
sineddoche, che accostano elementi distanti e creano
l’effetto di una illuminazione.
e. I versi liberi e molto brevi / lunghi rompono con la
metrica della tradizione poetica.
f. Gli elementi innovativi del linguaggio poetico e i modi
stilistici d’avanguardia fanno della raccolta l’opera più
sperimentale / meno sperimentale del Novecento.
4. Le influenze poetiche. Completa correttamente la
frase relativa alle correnti che influenzarono la poetica di
Ungaretti.
La concezione sacrale della poesia come scavo nella
profondità del linguaggio per ritrovare la verità, la ricerca
della parola pura e analogica derivano dall’influsso del
………………………………………………
sono anche i titoli di due liriche. La prima esprime la con-
corrisponde
.
3. L’Allegria: le scelte stilistiche. Completa le frasi
sulle caratteristiche stilistiche della raccolta scegliendo
l’opzione corretta.
e. Lavorò per sette anni in Brasile.
la
……………………
Allegria di naufragi, cinque, desiderio vitale, fraternità,
guerra, Il porto sepolto, inesauribile segreto, infinito,
l’«allegria», L’Allegria, l’angoscia della morte, luce,
mistero, parola, potenzialità, slancio vitale, sospensione,
testamento spirituale, vita
b. Frequentò le scuole in lingua araba.
mata da settanta liriche, suddivise nelle
l’esistenza dell’uomo e far fiorire la
demordere
mai.
Idee per insegnare l’italiano con…
Panebianco, Gineprini, Seminara LETTERAUTORI – Eizione verde © Zanichelli 2012
a.
b.
c.
d.
Dadaismo.
Futurismo.
Simbolismo.
Surrealismo.
5. Le liriche e i versi. Associa a ciascuna lirica i versi
corrispondenti.
a. Fratelli (T61)
b. Mattina (T60
c. In memoria (T55)
1
ATTIVITÀ DI RECUPERO
NOME ……………………………………………………………....
I. M’illumino / d’immenso
II. Parola tremante / nella notte / foglia appena nata
III. Si chiamava / Moammed Sceab / Discendente / di emiri
di nomadi / suicida / perché non aveva più / Patria
CLASSE ……………… DATA ………………………………
I. Il porto sepolto come discesa nelle profondità dell’anima umana ricorda il viaggio agli Inferi del poeta
a. Orfeo.
b. Ovidio.
c. Omero.
6. Il porto sepolto. Completa le affermazioni relative
alla lirica antologizzata (T56) scegliendo tra le opzioni
quella corretta. Poi precisa in 3 righe circa per quale
motivo possiamo affermare che il titolo è un tutt’uno con
i versi.
II. Il gesto della dispersione dei «canti» ricorda il magico
rituale
a. del dio Apollo.
b. della Sibilla cumana.
c. della divinità marina Talìa.
7. Veglia e San Martino del Carso: un confronto. Rileggi le due liriche antologizzate (T57; T59) e precisa in 6 righe
circa quali analogie e differenze presentano.
Veglia
5
10
15
San Martino del Carso
Un’intera nottata
buttato vicino
a un compagno
massacrato
con la sua bocca
digrignata
volta al plenilunio
con la congestione
delle sue mani
penetrata
nel mio silenzio
ho scritto
lettere piene d’amore.
Di queste case
non è rimasto
che qualche
brandello di muro
5
10
Ma nel cuore
nessuna croce manca
È il mio cuore
il paese più straziato
Non sono mai stato
tanto
attaccato alla vita.
8. Sono una creatura (
Di tanti
che mi corrispondevano
non è rimasto
neppure tanto
10). Ripensa alla lirica
antologizzata e in un testo di 6 righe circa spiega il
contenuto informativo e il significato tematico del titolo.
9. I fiumi. Precisa in un testo di 6 righe circa i nuclei
tematici e le scelte stilistiche della lirica (T58),
utilizzando i termini e le espressioni in elenco.
acque, alternanza, anafora, armonia, consapevolezza
artistica, fiume, guerra, Isonzo, maturazione, Nilo,
passato, presente, propria identità, Senna, Serchio,
simultaneità, sintesi illuminante
Idee per insegnare l’italiano con…
Panebianco, Gineprini, Seminara LETTERAUTORI – Eizione verde © Zanichelli 2012
10. Sentimento del tempo: i temi. Indica quali
tematiche sono presenti nella raccolta.
a.
b.
c.
d.
e.
Il viaggio leggendario di Enea.
La meditazione esistenziale e religiosa.
Il tempo avvertito come “durata” interiore.
Il paesaggio egiziano rievocato nella memoria.
La Roma barocca vista come emblema della
caducità.
f. Il sentimento della morte e il desiderio di amore fisico
e spirituale.
2
ATTIVITÀ DI RECUPERO
NOME ……………………………………………………………....
11. Sentimento del tempo: le scelte stilistiche.
Indica se le affermazioni relative agli aspetti stilistici
della raccolta sono vere o false.
CLASSE ……………… DATA ………………………………
14. L’ultima stagione di Ungaretti. Indica per ciascuna opera la tematica corrispondente.
Il dolore (1947) ………………………………………………………………….…
…………………………………………………………………………………………………
V
F
a. Viene abolito l’uso della punteggiatura.
…………………………………………………………………………………………………
La terra promessa (1950) ………………………………………………..…
…………………………………………………………………………………………………
b. Non sono presenti procedimenti analogici.
…………………………………………………………………………………………………
Il taccuino del vecchio (1960) ………………………………………..…
c. Vengono ripristinate soluzioni metriche
tradizionali.
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
d. La sintassi è resa più complessa da
inversioni, parallelismi e chiasmi.
15. Non gridate più. Rileggi la lirica antologizzata
( T63) e spiega in 4 righe circa
e. La raccolta rappresenta il modello stilistico dell’Ermetismo degli anni Trenta.
• chi sono i destinatari;
• quale appello il poeta rivolge all’umanità;
• per quale motivo i versi possono essere considerati
12. Stelle. Indica se l’affermazione relativa alla lirica
antologizzata (T62) è vera o falsa e motiva la tua
risposta.
Nella lirica prevale una visione negativa della realtà.
V
13. La madre (
un esempio di poesia civile.
Cessate d’uccidere i morti,
Non gridate più, non gridate
Se li volete ancora udire,
Se sperate di non perire.
F
11). Ripensa alla lirica antologiz-
zata e precisa in 6 righe circa il nucleo tematico e le
scelte stilistiche.
Idee per insegnare l’italiano con…
Panebianco, Gineprini, Seminara LETTERAUTORI – Eizione verde © Zanichelli 2012
5
Hanno l’impercettibile sussurro,
Non fanno più rumore
Del crescere dell’erba,
Lieta dove non passa l’uomo.
3
NOME ……………………………………………………………....
ATTIVITÀ DI RECUPERO
IL PRIMO NOVECENTO
L’autore e l’opera
c. La personalità di Alfonso è caratterizzata
da un forte complesso di superiorità.
Italo Svevo
verifica delle conoscenze e delle competenze
1. Italo Svevo: la vita. Indica se le affermazioni relative
alla vita di Svevo sono vere o false.
V
d. La presenza di un’ideologia deterministica è riscontrabile nella opposizione tra
i due tipi umani di Macario e Alfonso.
e. È prioritaria l’analisi psicologica rispetto
al meccanismo dell’intreccio e del rapporto uomo-ambiente.
F
f. Il romanzo si concentra sugli aspetti contraddittori della personalità del protagonista.
a. Nacque a Trieste nel 1861.
b. Italo Svevo è lo pseudonimo di Ettore
Schmitz.
c. Svevo apparteneva a
dell’aristocrazia triestina.
CLASSE ……………… DATA ………………………………
una
g. L’isolamento del protagonista si richiama
all’estetismo decadente dei romanzi dannunziani.
famiglia
h. Il suicidio finale evoca la passionalità
romantica del romanzo ottocentesco.
d. Nel 1899 lasciò il lavoro in banca per
dedicarsi alla letteratura.
e. Con La coscienza di Zeno riscosse un
immediato successo.
5. La figura di Alfonso. Completa le affermazioni sulla
figura di Alfonso, protagonista del romanzo Una vita,
scegliendo l’opzione corretta.
a. Alfonso aderisce al pensiero del filosofo tedesco
Nietzsche / Schopenhauer.
b. Alfonso incarna il modello del lottatore / contemplatore.
f. Raggiunse fama internazionale solo alla
fine della vita.
g. Nella sua formazione furono determinanti
la filosofia di Schopenhauer, la teoria
evoluzionistica di Darwin e gli studi di
Freud.
2. L’influenza darwiniana. Spiega in 2 righe circa in
quale prospettiva nella produzione letteraria di Svevo è
presente l’influenza delle teorie darwiniane.
6. Senilità: il titolo e le tecniche narrative. Precisa in 6
righe circa
• il significato del titolo del romanzo;
• le forme narrative che lo caratterizzano.
7. Senilità: la trama. Esponi la trama del romanzo in un
testo di 10 righe circa.
3. Il ruolo della letteratura. Completa la frase scegliendo tra le opzioni quella corretta.
Invito all’opera La coscienza di Zeno
Per Svevo la letteratura deve.
8. Il romanzo della “crisi”. Indica se l’affermazione relativa a La coscienza di Zeno è vera o falsa e motiva la
tua risposta.
a.
b.
c.
d.
dare un senso alla vita.
comunicare valori assoluti.
incidere positivamente sulla realtà.
essere una pura realizzazione estetica.
Il romanzo di Svevo non rientra nel filone della “letteratura della crisi”.
V
F
4. Una vita: gli aspetti generali. Indica quali tra le
affermazioni sulle caratteristiche generali del romanzo
sono vere o false.
V
F
a. Risente dell’influenza della narrativa francese di Maupassant, Flaubert e Balzac.
b. Alfonso ha la stessa grandezza epica dei
vinti verghiani.
Idee per insegnare l’italiano con…
Panebianco, Gineprini, Seminara LETTERAUTORI – Edizione verde © Zanichelli 2012
9. La coscienza di Zeno: l’ambiguità del titolo. Precisa in 2 righe circa quale doppio significato può assumere
il termine “coscienza” nel titolo del romanzo.
10. L’innovazione strutturale e lessicale. Completa le
frasi sulle caratteristiche strutturali e lessicali del
romanzo scegliendo l’opzione corretta.
a. Nel racconto sono presenti / non sono presenti riferimenti cronologici.
b. Le confessioni di Zeno sono espresse attraverso il
dialogo / monologo interiore.
1
ATTIVITÀ DI RECUPERO
NOME ……………………………………………………………....
c. Il punto di vista dell’io narrante / dell’io narrato
corrisponde a Zeno in giovinezza.
d. Il “tempo misto” è determinato / non è determinato
dall’intersecarsi dei piani temporali.
e. L’ordine degli eventi narrati dipende / non dipende
dall’affiorare dei ricordi dell’io narrante.
f. L’intreccio rispetta / non rispetta l’impianto tradizionale costituito da situazione iniziale, rottura dell’equilibrio, peripezie, scioglimento.
CLASSE ……………… DATA ………………………………
14. La Prefazione e la funzione del manoscritto.
Ripensa al passo antologizzato ( T38) e completa il
testo utilizzando i termini e le espressioni in elenco.
Il romanzo si apre con la
dello psicoanalista, il
……………………………………………………
……………………………………………………,
pubblicazione del manoscritto di
alla
………………………………………,
suo paziente, che ha interrotto la terapia psicoanalitica
basata sulla stesura di uno scritto
Il Dottor S.,
…………………………………….
………………………………………,
decide di pubblicare
11. La componente ironica. Indica se l’affermazione è
vera o falsa e motiva la tua risposta.
il racconto autobiografico senza la sua
Nella Coscienza il protagonista Zeno è oggetto di ironia.
V
F
che ne deriveranno, ma solo a patto che riprenda la
riservandosi di dividere con lui i
………………………………………….
Questi appunti rappresentano il
……………………………………………………
12. I temi comuni. Ripensa alla produzione letteraria a
te nota: quali tematiche avvicinano Svevo alla narrativa
di Tozzi, Kafka e Joyce?
13. I nuclei tematici. Associa a ciascun testo antologizzato le frasi corrispondenti.
a. Il Dottor S. (T38)
b. Il vizio del fumo (T39)
c. Lo “schiaffo” del padre (T40)
d. La domanda di matrimonio (
T4)
I. Ma come non ve ne sareste accorta? A voi non era
possibile di credere ch’io facessi la corte ad Augusta!
II. Cercai di essere semplice e breve. Vi ero anche
costretto perché mi mancava il fiato. Le dissi: – Io vi
amo, Ada. Perché non mi permettereste di parlarne a
vostro padre?
III. Ma allora io non sapevo se amavo o odiavo la
sigaretta e il suo sapore e lo stato in cui la nicotina mi
metteva. Quando seppi di odiare tutto ciò fu peggio.
E lo seppi a vent’anni circa.
IV. Con un sforzo supremo arrivò a mettersi in piedi, alzò
la mano alto alto, come se avesse saputo ch’egli non
poteva comunicarle altra forza che quella del suo
peso e la lasciò cadere sulla mia guancia.
V. Le pubblico per vendetta e spero gli dispiaccia.
Sappia però ch’io sono pronto di dividere con lui i
lauti onorarii che ricaverò da questa pubblicazione a
patto egli riprenda la cura. Sembrava tanto curioso di
se stesso!
Idee per insegnare l’italiano con…
Panebianco, Gineprini, Seminara LETTERAUTORI – Edizione verde © Zanichelli 2012
……………………………,
…………………………………………
del romanzo.
Svevo rovescia ironicamente la
che non garantisce, come in
…………………………………………,
………………………………………………,
la credibilità della vicenda: oltre a mettere in dubbio
l’autorevolezza del medico stesso, affida il lettore a un
………………………………………………
inattendibile.
approvazione, autobiografico, Dottor S., funzione del
manoscritto, guadagni, Manzoni, narratore interno,
nucleo centrale, «per dispetto», Prefazione, terapia,
Zeno Cosini
15. La nevrosi di Zeno. Indica se l’affermazione è vera
o falsa e motiva la tua risposta.
La nevrosi di Zeno Cosini è ereditaria.
V
F
16. La vita è inquinata alle radici. Ripensa al testo
antologizzato ( T41) e rispondi alle domande.
a. La conclusione del romanzo vede il protagonista
guarire ed entrare a far parte dei “sani”?
b. Quale grande occasione sembra offrire la guerra
secondo Svevo?
17. L’ultima produzione. Qual è il filo conduttore delle
ultime opere di Svevo? Rispondi in 4 righe circa.
2
NOME ……………………………………………………………....
ATTIVITÀ DI RECUPERO
IL PRIMO NOVECENTO
L’autore e l’opera
CLASSE ……………… DATA ………………………………
f. L’inizio del Novecento è caratterizzato in
Italia dalla politica di Mussolini.
Luigi Pirandello
verifica delle conoscenze e delle competenze
1. Luigi Pirandello: la vita. Indica se le affermazioni
relative alla vita di Pirandello sono vere o false.
V
F
a. Nasce a Catania.
b. A vent’anni si trasferisce da Palermo a
Roma.
g. Nel primo decennio del secolo la povertà, specie nel Sud, spinge moltissimi
italiani a emigrare in America.
4. Le influenze culturali. Completa la frase scegliendo
tra le opzioni quella corretta.
La formazione culturale di Pirandello fu influenzata dalla
concezione vitalistica e dall’intuizionismo di
a. Binet
b. Bergson
c. Simmel
d. Schopenhauer
c. Si laurea in filosofia.
5. L’intellettuale e l’impegno. Indica se l’affermazione
su Pirandello è vera o falsa. Motiva la tua risposta.
d. Nel 1934 gli viene assegnato il premio
Nobel per la letteratura.
Pirandello fu un attivo sostenitore del fascismo, come
dimostrano le sue opere.
V F
e. Nel periodo della Seconda guerra
mondiale subisce gravi tragedie familiari.
6. La poetica pirandelliana. Componi un testo di 5
righe circa sulla poetica pirandelliana dell’umorismo,
utilizzando i termini e le espressioni in elenco.
f. Dal 1921 diventa un autore di fama
internazionale.
2. Pirandello: le opere. Attribuisci a ciascuna opera di
Pirandello la data corrispondente.
comicità, contraddizioni, erma bifronte, forma d’arte,
riflessione, sentimento
a. L’umorismo
I. 1904
b. Il fu Mattia Pascal
II. 1908
7. Novelle per un anno: gli aspetti principali. Precisa
le caratteristiche principali delle novelle pirandelliane.
L’attività è avviata.
c. L’uomo dal fiore in bocca
III. 1921
NOVELLE SICILIANE
d. Uno, nessuno e centomila
IV. 1923
Le novelle siciliane, ambientate in un mondo popolare di
contadini e di minatori, sembrano… continua tu.
e. Sei personaggi in cerca
d’autore
V. 1925
NOVELLE CITTADINE
3. Pirandello e la sua epoca. Indica se le affermazioni
relative all’epoca in cui visse Pirandello sono vere o false.
V
F
a. Nel 1922 un colpo di Stato porta al
potere il partito fascista.
b. L’Italia partecipa alla Prima
mondiale dal 1914 al 1918.
guerra
c. Dopo la Prima guerra mondiale entra in
crisi il sistema politico liberale.
d. La crisi della borghesia è in rapporto con
l’emergere di nuove istanze sociali.
e. La politica giolittiana dell’industrializzazione risolve i problemi del Sud d’Italia.
Idee per insegnare l’italiano con…
Panebianco, Gineprini, Seminara LETTERAUTORI – Edizione verde © Zanichelli 2012
Le novelle cittadine presentano la condizione piccoloborghese di negozianti, impiegati… continua tu.
NOVELLE SURREALI
Nelle novelle dell’ultimo periodo scompare la caratterizzazione… continua tu.
Invito all’opera Il fu Mattia Pascal
8. Il fu Mattia Pascal: la trama. Riordina le vicende del
romanzo sotto elencate utilizzando una numerazione
progressiva.
[…] Decide allora di simulare il suicidio di Adriano Meis e
di ritornare a essere Mattia Pascal.
[…] Malagna riconosce il figlio di Oliva, mentre Mattia è
costretto a nozze riparatrici con Romilda.
[…] Alle due Premesse teoriche che tratteggiano
brevemente la figura di Mattia Pascal, segue il
racconto della vicenda che lo vede protagonista.
1
ATTIVITÀ DI RECUPERO
NOME ……………………………………………………………....
[…] Privo di un’identità certa, si rifugia nella vecchia
biblioteca dove comincia a scrivere la storia di
Mattia Pascal, del quale di tanto in tanto va a
visitare la tomba.
[…] Sulla via del ritorno, legge in un giornale del
ritrovamento di un cadavere, identificato dai familiari
come lui. Decide allora di cambiare identità e di
costruirsi una nuova vita.
[…] Per sfuggire all’oppressione, decide di andare a
Marsiglia e imbarcarsi per l’America. Sceso
casualmente a Nizza, entra al casinò di Montecarlo,
dove vince una forte somma alla roulette.
[…] Intanto diviene padre di due gemelle: una muore
dopo pochi giorni, l’altra un anno dopo,
contemporaneamente alla madre di Mattia, il quale,
pazzo di dolore, pensa addirittura al suicidio.
[…] Una volta tornato a Miragno, scopre che tutto è
cambiato: la moglie si è risposata e ha avuto una
figlia; il suo posto di bibliotecario è stato preso da un
altro; la gente del paese lo evita.
[…] Per vendicarsi, Mattia organizza una beffa erotica:
seduce Romilda Pescatore, dalla quale Malagna
vorrebbe un figlio, ma mette incinta anche Oliva, la
moglie di Batta Malagna, fino allora creduta sterile.
[…] La vita familiare si rivela ben presto insostenibile, tra
una moglie non amata, una suocera insopportabile e
le condizioni economiche che peggiorano, anche se
Mattia trova un impiego presso la biblioteca
Boccamazza.
[…] Mattia Pascal vive con i genitori a Miragno,
immaginaria località di campagna sulla Riviera
Ligure di Ponente. Alla morte del padre, i beni di
famiglia sono affidati al disonesto e astuto
amministratore Batta Malagna (la “talpa”), che si
appropria dell’intero patrimonio.
[…] Sotto il falso nome di Adriano Meis, dopo aver
visitato città italiane e straniere, si stabilisce a Roma
dove alloggia in una pensione. Qui si innamora di
Adriana, la figlia del proprietario Anselmo Paleari,
che è insidiata dal cognato, Terenzio Papiano,
vedovo di un’altra figlia del Paleari.
[…] L’assenza di un’identità anagrafica si rivela un
problema insormontabile: non può sposare Adriana;
Mattia non può denunciare Terenzio che durante
una seduta spiritica gli ha rubato del denaro; non
può accettare la sfida a duello del pittore spagnolo
Bernaldez poiché senza documenti non trova i
padrini necessari.
CLASSE ……………… DATA ………………………………
c. lo stile piano e scorrevole.
d. la tecnica del discorso indiretto libero.
e. la vicenda come percorso di formazione.
10. Il fu Mattia Pascal: i temi. Indica se le affermazioni
relative alle tematiche del romanzo sono vere o false.
V
F
a. La vita familiare è concepita come una
prigione da cui evadere.
b. Il progresso rappresenta un’opportunità
di miglioramento.
c. La “forma” è indistruttibile.
d. La crisi di identità si risolve nell’esistenza
autentica.
e. Gli eventi sono casuali e assurdi.
11. Il ruolo del protagonista. Indica se l’affermazione è
vera o falsa e motiva la tua risposta.
Mattia Pascal è sia il protagonista che il narratore delle
proprie avventure.
V
F
12. La scissione tra il corpo e l’ombra. Indica se
l’affermazione relativa al testo antologizzato ( T33) è
vera o falsa e motiva la tua risposta.
Le vicende del protagonista mostrano che è possibile
rifarsi una vita sfuggendo ai condizionamenti sociali.
V
F
13. Mattia Pascal dinanzi alla sua tomba. Ripensa al
testo antologizzato (T34) e spiega in 4 righe circa quali
caratteristiche fanno del protagonista un inetto. Poi
spiega il significato dell’affermazione da lui pronunciata
Io ora vivo in pace.
14. La produzione dei romanzi. Completa il testo,
scegliendo tra le opzioni sotto elencate quella corretta.
Il primo romanzo di Pirandello fu L’esclusa, pubblicato nel
1901; seguì il (I)
………………………………………
Il fu Mattia
Pascal, uscito a puntate sulla «Nuova Antologia» nel
1904. Negli anni successivi Pirandello espose la sua poetica nel saggio (II)
………………………………………
(1908) e si
dedicò soprattutto alla novellistica e ancora al romanzo (I
9. L’originalità di Il fu Mattia Pascal. Completa la frase
scegliendo tra le opzioni quelle corrette.
vecchi e i giovani, 1909-1913). In (III)
del 1925, rielaborò un’opera del 1915, Si gira. La svolta
(IV)
Il romanzo Il fu Mattia Pascal fu un modello innovativo
nel panorama letterario italiano del nuovo secolo per
a. la conclusione aperta.
b. la dissociazione dell’io.
Idee per insegnare l’italiano con…
Panebianco, Gineprini, Seminara LETTERAUTORI – Edizione verde © Zanichelli 2012
………………………………,
………………………………………
avvenne nel 1916-1917 con
alcune delle sue opere più importanti, tra le quali Pensaci, Giacomino!, Così è (se vi pare), Il berretto a sonagli, Il
piacere dell’onestà, in alcune delle quali riprese il
2
NOME ……………………………………………………………....
ATTIVITÀ DI RECUPERO
soggetto di precedenti (V)
………………………………….
La fama
internazionale giunse con Sei personaggi in cerca
d’autore (1921), che rivoluzionò il genere drammatico
con (VI)
………………………………………;
anche con Enrico IV
(1922) mise in scena un dramma senza precedenti,
rappresentando
(VII)
del
……………………………………
protagonista e nella sua “recita di una parte” il
problematico rapporto tra (VIII)
del
teatro
produzione
stesso.
Pirandello
drammatica
………………………………………
……………………………………
raccolse
sotto
il
la
propria
titolo
(IX)
e la produzione novellistica in (X)
(1922-1923). Del 1925 è il (XI)
………………………………………
incompiuto il (XII)
………………………………………
Uno, nessuno, centomila; rimase
………………………………………
I giganti della
montagna (1930). Nei suoi ultimi anni si occupò della
(XIII) ………………………… di alcuni dei propri capolavori.
I.
a. dramma
b. racconto
c. romanzo
II.
a. L’umorismo
b. Il dramma borghese
c. Arte e coscienza d’oggi
III.
a. Il giuoco delle parti
b. Sei personaggi in cerca d’autore
c. Quaderni di Serafino Gubbio operatore
IV.
a. teatrale
b. politica
c. letteraria
V.
a. novelle
b. concezioni
c. vicende personali
VI.
a. l’“erma bifronte”
b. il “teatro nel teatro”
c. il “sentimento del contrario”
VII.
a. nel gettare la maschera
b. nella passione per il gioco
c. nello sdoppiamento di identità
VIII.
a. finzione e realtà
b. illusione e delusione
c. ragione e sentimento
Idee per insegnare l’italiano con…
Panebianco, Gineprini, Seminara LETTERAUTORI – Edizione verde © Zanichelli 2012
CLASSE ……………… DATA ………………………………
IX.
a. Maschere nude
b. Un ballo in maschera
c. La maschera e il volto
X.
a. Novelle rusticane
b. Novelle per un anno
c. L’amica delle mogli
XI.
a. dramma
b. racconto
c. romanzo
XII.
a. dramma
b. racconto
c. romanzo
XIII.
a. revisione editoriale
b. rielaborazione teatrale
c. riduzione cinematografica
15. I temi dei romanzi. Associa a ciascun romanzo la
tematica corrispondente.
a. L’esclusa
b. I vecchi e i giovani
c. Uno, nessuno e centomila
d. Quaderni di Serafino Gubbio operatore
I.
Il tema della relatività dei punti di vista è centrale
nella vicenda di Marta Ajala.
II. Il discorso sul Risorgimento tradito si unisce alla
riflessione sulla crisi di fine secolo.
III. Il romanzo, dall’innovativa impostazione diaristica, è
una condanna della civiltà di massa e dei suoi miti.
IV. Un’osservazione su un particolare fisico insignificante
porta il protagonista al totale rifiuto della propria identità.
16. Una mano che gira la manovella. Ripensa al testo
antologizzato (T35) e spiega in 6 righe circa quale
posizione assume l’autore nei confronti del progresso
tecnologico.
17. Il naso di Vitangelo Moscarda. Ripensa al testo
antologizzato (T36) e precisa in 3 righe circa quali
caratteristiche fanno del protagonista un inetto.
18. Le opere teatrali. Indica quali tra i titoli elencati si
riferiscono a opere teatrali di Pirandello.
a. La patente
b. Il fu Mattia Pascal
c. Il treno ha fischiato
d. I giganti della montagna
e. Uno, nessuno e centomila
f. Sei personaggi in cerca d’autore
g. Quaderni di Serafino Gubbio operatore
3
ATTIVITÀ DI RECUPERO
NOME ……………………………………………………………....
19. Il concetto di «forma» in Chiàrchiaro. Il protagonista de La patente non intende liberarsi della «forma»
che gli altri gli attribuiscono, anzi vuole servirsene a
proprio vantaggio: in che modo? Come definiresti con
altre parole ciò che Pirandello definisce «forma»?
Questo concetto, secondo te, può essere utilizzato per
interpretare anche la realtà di oggi? Rispondi in 8 righe
circa.
20. Così è (se vi pare): il tema centrale. Completa la
frase scegliendo tra le opzioni quella corretta e motiva la
tua risposta.
La tematica centrale del dramma Così è (se vi pare) è
a. l’egoismo.
b. l’intuizione della verità.
c. l’assurdità del matrimonio.
d. la meschinità della borghesia.
e. il relativismo della conoscenza.
Idee per insegnare l’italiano con…
Panebianco, Gineprini, Seminara LETTERAUTORI – Edizione verde © Zanichelli 2012
CLASSE ……………… DATA ………………………………
21. Sei personaggi in cerca d'autore. Indica se le
seguenti affermazioni relative al dramma sono vere o
false.
V
F
a. La scena manca di sipario.
b. Nella scena iniziale alcuni attori stanno
provando una commedia.
c. I sei personaggi entrano in scena dalle
quinte.
d. Gli attori si trasformano in spettatori.
e. Nella scena finale si ristabilisce la
distinzione tra realtà e finzione.
f. Pirandello mette in scena l'impossibilità
di rappresentare il dramma dei sei
personaggi con le forme tradizionali del
teatro borghese.
4
NOME ……………………………………………………………....
ATTIVITÀ DI RECUPERO
CLASSE ……………… DATA ………………………………
il suo compito è ricercare il
IL PRIMO NOVECENTO
…………………………………………………:
la poesia si realizza cercando
L’autore e l’opera
e stabilendo un rapporto
Umberto Saba
……………………………………………
……………………………………………………
e onesto con la realtà. Per Saba l’essenza della vita è la
verifica delle conoscenze e delle competenze
……………………………………………………
di gioia e dolore: a diffe-
renza di molti poeti contemporanei, che vedono nel1. Umberto Saba: la vita. Indica se le affermazioni
relative alla vita di Saba sono vere o false.
V
F
b. Prestò il servizio militare volontario in
Austria.
c. Al momento della Liberazione si trovava
a Trieste.
d. Aderì al Partito comunista.
2. Il pensiero poetico. Completa il testo sulle principali
caratteristiche della poetica di Saba utilizzando i termini
e le espressioni in elenco.
Le poesie di Saba nascono da un profondo sentimento
……………………………………………………………………
, radicato nei
e nelle esperienze dolorose
(in particolare l’abbandono del padre, all’origine di
sofferenze e di ……………………………………………… ).
Si forma da autodidatta sui classici della tradizione
italiana. L’incontro con le teorie
………………………………………
……………………………………………………
contemporanea,
gli fornisce strumenti filosofici e ideologici nuovi rispetto
al
……………………………………………………
sperimentalismo delle
», ma ne rimane comples-
………………………………………………
sivamente
……………………………………………………,
non ricono-
scendosi in quel tipo di poetica.
La sua poesia si snoda su un
si volge sia al proprio mondo
sia alla realtà
……………………………………………:
………………………………………………
……………………………………………………,
al mondo.
……………………………..…………………………
(1911), Saba
sostiene che la poesia deve essere « ……………………………»,
………………………………,
4. Il Canzoniere: il titolo. Completa la frase scegliendo
tra le opzioni quella corretta.
Il titolo dell’opera, che indica la fedeltà di Saba alla
tradizione letteraria italiana, risale a
a. Dante.
b. Petrarca.
c. Boccaccio.
5. Il Canzoniere: la struttura. Esponi in un testo di 5 righe
circa le principali caratteristiche strutturali del Canzoniere.
scandaglia
la profondità del proprio io ma si appella costantemente
Nel saggio
Invito all’opera Il Canzoniere
allora imperante e allo
…………………………………………………….
Ebbe modo di frequentare l’ambiente della rivista
«
a. La struttura tipica delle liriche di Saba alterna /non
alterna narrazione e descrizione.
b. Secondo Saba il linguaggio poetico deve essere
chiaro e limpido / aulico e prosaico.
c. Le liriche presentano / non presentano una riflessione
conclusiva che ha valore di sentenza.
d. Nelle liriche sono presenti / non sono presenti la
frantumazione metrica e gli enjambement.
e. Saba utilizza una rima apparentemente facile /difficile
che cela un profondo messaggio poetico.
,
insieme alla sua “triestinità” e all’assimilazione della
cultura
…………………………………
della vita.
3. Le forme metriche, il lessico e la sintassi.
Completa le frasi sulle principali caratteristiche stilisticoformali della poesia di Saba, scegliendo tra le opzioni
quella corretta.
e. Morì a Gorizia nel 1957.
…………………………………………………
satezza, egli ha un atteggiamento di
ambizioni personali, austro-tedesca, Avanguardie,
dannunzianesimo, dialettica, dolore, duplice binario,
estraneo, freudiane, interiore, La Voce, nevrosi edipiche,
onesta, Quello che resta da fare ai poeti, quotidiana, se
stessi, semplice, totale accettazione, traumi infantili,
veritiera, vero
a. Nacque a Trieste nel 1883.
di
l’umana vicenda solo angoscia, sofferenza e insen-
fondata su un «tenace sforzo dell’in-
6. Il Canzoniere: le tematiche. Associa a ciascun
volume della raccolta la tematica corrispondente.
a. Primo volume (1900-1920).
b. Secondo volume (1921-1932).
c. Terzo volume (1933-1954).
telletto» e su una «disinteressata grandezza d’animo».
Il poeta deve rinunciare alle
………………………………………………,
Idee per insegnare l’italiano con…
Panebianco, Gineprini, Seminara LETTERAUTORI – Edizione verde © Zanichelli 2012
I. Affronta tematiche esistenziali e psicoanalitiche,
legate alla biografia del poeta.
1
ATTIVITÀ DI RECUPERO
NOME ……………………………………………………………....
II. Sviluppa i temi della vita e della morte, non disgiunti
dalla rivisitazione dell’adolescenza e dall’apertura a
tematiche politiche.
III. Condensa l’idea di poesia come «sguardo» rivolto al
proprio mondo interiore ma anche alla realtà nelle sue
molteplici manifestazioni.
7. A mia moglie. Indica se le affermazioni relative alla
lirica antologizzata (T50) sono vere o false.
V
5
10
F
a. La moglie viene paragonata alle femmine
di tre animali.
15
b. La moglie è come la rondine per la sua
grazia.
c. Il paragone con le femmine degli animali
dà alla poesia uno spessore religioso.
20
d. Ogni strofa ha inizio con un verso piano.
e. Gli animali descritti assumono un valore
simbolico.
25
f. Sono presenti termini letterari.
g. Il linguaggio quotidiano viene nobilitato
da inversioni sintattiche.
h. Nel sentimento d’amore espresso dal
poeta non emergono aspetti conflittuali.
CLASSE ……………… DATA ………………………………
un cantuccio in cui solo
siedo; e mi pare che dove esso termina
termini la città.
Trieste ha una scontrosa
grazia. Se piace,
è come un ragazzaccio aspro e vorace,
con gli occhi azzurri e mani troppo grandi
per regalare un fiore;
come un amore
con gelosia.
Da quest’erta ogni chiesa, ogni sua via
scopro, se mena all’ingombrata spiaggia,
o alla collina cui, sulla sassosa
cima, una casa, l’ultima, s’aggrappa.
Intorno
circola ad ogni cosa
un’aria strana, un’aria tormentosa,
l’aria natia.
La mia città che in ogni parte è viva,
ha il cantuccio a me fatto, alla mia vita
pensosa e schiva.
10. Mio padre è stato per me «l’assassino». Ripensa
alla lirica antologizzata (T53) e precisa in 4 righe circa
in che modo Saba ricorda il padre e quali somiglianze
fisiche e spirituali riconosce in lui.
11. Teatro degli Artigianelli (
8. La capra. Completa la frase relativa alla lirica
antologizzata ( T51) scegliendo tra le opzioni quelle
corrette.
Nella lirica La capra, appartenente alla sezione Casa e
campagna (1909-1910)
a. i versi sono liberi.
b. il ritmo è lento e quasi solenne.
c. il linguaggio ricalca i modi del parlato.
d. il lessico alterna termini quotidiani e letterari.
e. l’espressione viso semita allude all’Olocausto.
f. il nucleo tematico è il riconoscimento di una fraternità
universale nel dolore.
9. Trieste. Rileggi la lirica antologizzata (T52) e fai la
parafrasi. Poi in 4 righe circa precisa
• da quale punto di vista il poeta osserva la città natale;
• quale immagine della città emerge dallo sguardo del
poeta;
• in che modo Trieste si riflette nella poetica di Saba.
9). Indica se
l’affermazione relativa alla lirica antologizzata è vera o
falsa e motiva la tua risposta.
Saba affronta i temi della occupazione nazifascista e
della riconquista della libertà con toni celebrativi.
V
F
12. Ulisse. Rileggi gli ultimi versi della lirica
antologizzata (T54) e spiega in 3 righe circa per quale
motivo Saba afferma che il suo viaggio non è ancora
terminato e quale strada deve percorrere per giungere
alla verità.
10
…Oggi il mio regno
è quella terra di nessuno. Il porto
accende ad altri i suoi lumi; me al largo
sospinge ancora il non domato spirito,
e della vita il doloroso amore.
Ho attraversata tutta la città.
Poi ho salita un’erta,
popolosa in principio, in là deserta,
chiusa da un muricciolo:
Idee per insegnare l’italiano con…
Panebianco, Gineprini, Seminara LETTERAUTORI – Edizione verde © Zanichelli 2012
2
NOME ……………………………………………………………....
ATTIVITÀ DI RECUPERO
IL SECONDO OTTOCENTO
L’autore e l’opera
Gabriele D’Annunzio
verifica delle conoscenze e delle competenze
1. Gabriele D’Annunzio: la vita. Indica se le affermazioni relative alla vita di D’Annunzio sono vere o false.
V
10
CLASSE ……………… DATA ………………………………
non suono pe ’l vasto silenzïo va.
Oppresso d’amor, di piacere,
il popol de’ vivi s’addorme...
O falce calante, qual mèsse di sogni
ondeggia al tuo mite chiarore qua giù.
Invito all’opera Alcyone
F
a. Nacque a Pescara nel 1863.
6. Alcyone. Indica se le affermazioni relative agli aspetti
generali dell’opera sono vere o false.
b. Iniziò la sua carriera a Roma come cronista mondano.
c. Visse splendidamente grazie ai proventi
della sua produzione letteraria.
d. L’impresa di Fiume decretò il suo declino.
e. Trascorse gli ultimi anni a Gardone Riviera.
2. Le idee politiche. Indica se l’affermazione relativa al
pensiero politico di D’Annunzio è vera o falsa e motiva la
tua risposta.
D’Annunzio condivise l’intervento italiano nella Prima
guerra mondiale.
V
F
3. Le opere giovanili. Indica se l’affermazione relativa
alle opere giovanili di D’Annunzio è vera o falsa e motiva
la tua risposta.
Le opere liriche del periodo romano risentono dell’influenza del Verismo di Verga.
V F
4. Le Laudi. Sintetizza in un testo di 6 righe circa le
principali caratteristiche dell’opera, utilizzando i termini e
le espressioni in elenco.
Alcyone, Elettra, fusione panica, Laudes creaturarum,
Maia, Merope, patriottico nazionalista, Pleiadi, poeta
vate, progetto originario, san Francesco d’Assisi, sette
libri, tre, ulissismo.
5. O falce di luna calante. Rileggi la lirica antologizzata
(T20) e scrivi la parafrasi. Poi spiega in 3 righe circa
quali caratteristiche tipiche della poesia dannunziana
sono presenti nei versi.
5
V
F
a. La stesura di Alcyone è influenzata dal
Simbolismo francese, dall’Estetismo,
dalla teoria del superuomo di Nietzsche
e dalla musica di Wagner.
b. Il filo narrativo che collega le liriche di
Alcyone è la cronaca di una vacanza
romana del poeta.
c. La parola poetica, scelta per il valore
evocativo e musicale, non trasmette un
significato ma una sensazione.
d. La scelta di dedicarsi al tema della
natura rappresenta una rottura con il
mito del superuomo.
7. La fusione con la natura. Spiega in 3 righe circa
quali sono le principali caratteristiche del panismo
dannunziano.
8. La sera fiesolana. Ripensa alla lirica antologizzata
(T21). Poi in 6 righe circa
• spiega come l’io lirico si rispecchia nella natura;
• precisa in che modo avviene l’umanizzazione della
natura.
9. La pioggia nel pineto. Associa ai versi della lirica
antologizzata (T22) il procedimento retorico-poetico
e/o il motivo centrale corrispondente.
a. il cuor nel petto è come I. panismo
pèsca / intatta
O falce di luna calante
che brilli su l’acque deserte,
o falce d’argento, qual mèsse di sogni
ondeggia al tuo mite chiarore qua giù!
b. Piove su le tamerici / II. metamorfosi
salmastre ed arse
Aneliti brevi di foglie,
sospiri di fiori dal bosco
esalano al mare: non canto non grido
d. Risponde / al pianto il IV.corrispondenza parolacanto / delle cicale
natura; rima interna
Idee per insegnare l’italiano con…
Panebianco, Gineprini, Seminara LETTERAUTORI – Edizione verde © Zanichelli 2012
c. E immersi / noi siam ne III. registro alto; rimandi
lo spirto / silvestre
fonici
1
ATTIVITÀ DI RECUPERO
NOME ……………………………………………………………....
10. I pastori. Rileggi le strofe della poesia antologizzata
(T23) che sono state qui disposte in modo casuale.
Indica l’ordine corretto scegliendo fra le opzioni sotto
elencate. Poi attribuisci a ciascuna un titolo tematico.
I.
E vanno pel tratturo antico al piano,
quasi per un erbal fiume silente,
su le vestigia degli antichi padri.
O voce di colui che primamente
conosce il tremolar della marina!
II.
Settembre, andiamo. È tempo di migrare.
Ora in terra d’Abruzzi i miei pastori
lascian gli stazzi e vanno verso il mare:
scendono all’Adriatico selvaggio
che verde è come i pascoli dei monti.
III.
Ora lungh’esso il litoral cammina
la greggia. Senza mutamento è l’aria.
Il sole imbionda sì la viva lana
che quasi dalla sabbia non divaria.
Isciacquìo, calpestìo, dolci romori.
Ah perché non son io co’ miei pastori?
IV.
Han bevuto profondamente ai fonti
alpestri, che sapor d’acqua natìa
rimanga ne’ cuori esuli a conforto,
che lungo illuda la lor sete in via.
Rinnovato hanno verga d’avellano.
a. II-IV-I-III
b. III-I-II-IV
c. IV-I-III-II
d. I-III-IV-II
CLASSE ……………… DATA ………………………………
Durante la ……………………………………… nella villa di una
cugina sente il bisogno di mettere in versi le proprie
sensazioni e suggestioni. Qui conosce ……………………………,
in vacanza con la figlioletta, e, affascinato dalla
……………………… della donna, se ne innamora. Anche Maria
ricambia l’amore con un sentimento ……………………… e
nobile, sedotta dalla ……………………………………… e dalla
sensibilità artistica di Andrea.
In autunno, ritornato a Roma, Andrea ritrova Elena: la
donna gli concede l’appuntamento con cui si apre il
romanzo, ma ……………………………………… di riprendere la
rela-zione. Andrea riversa il suo ………………………………………
su Maria, trascinandola nell’adulterio, ma conduce il
nuovo rapporto con un ambiguo gioco di …………………………
di persona: sta con la ………………………………… ma continua a
desiderare la ……………………………………… . E quando,
trasportato dalla passione, chiama Maria con il nome di
Elena, la donna compresa la verità lo abbandona.
Al conte Sperelli non resta che registrare la propria
……………………………………… e il ……………………………… del proprio
stile di vita.
bellezza spirituale, convalescenza, cultura raffinata,
desiderio, donna angelo, donna lussuriosa, Elena Muti,
fallimento, instabilità emotiva, lord Heathfield, Maria
Ferres, matrimonio di interesse, puro, rifiuta, storia
d’amore, trasposizioni
12. L’esteta Andrea Sperelli. Indica se le affermazioni
relative al protagonista del romanzo Il piacere sono vere o
false.
V
F
a. Ricerca il piacere.
b. Ha solidi princìpi morali.
c. Ha il culto della bellezza e dell’arte.
d. Ha la vita borghese come modello.
e. Disprezza i valori democratici.
11. Il piacere: la trama. Completa il testo utilizzando i
termini e le espressioni in elenco.
Il romanzo inizia un pomeriggio di dicembre del 1886, in
cui il protagonista attende nel suo appartamento la visita
dell’ex amante ……………………………………… , dopo una separazione di circa due anni. Andrea rievoca la loro passionale ………………………………… : la conoscenza a un ricevimento mondano, gli incontri, la brusca interruzione della
relazione voluta da Elena, per un …………………………………
con ………………………………… . Andrea, per dimenticarla,
passa da un’avventura erotica all’altra e viene ferito in
duello da un marito offeso dalla sua intraprendenza.
Idee per insegnare l’italiano con…
Panebianco, Gineprini, Seminara LETTERAUTORI – Edizione verde © Zanichelli 2012
f. Predilige la Roma classica e imperiale.
13. Il superuomo. Spiega in 2 righe circa quale
significato D’Annunzio attribuisce a questa complessa
figura filosofica teorizzata da Nietzsche.
14. Trionfo della morte. Indica se l’affermazione è vera
o falsa e motiva la tua risposta.
Il romanzo Trionfo della morte segna nella produzione
dannunziana un momento di transizione tra fase
estetizzante e superomistica.
V
F
2
ATTIVITÀ DI RECUPERO
NOME ……………………………………………………………....
15. I romanzi del superuomo dannunziano. Associa a
ciascun personaggio la caratteristica corrispondente.
a. Claudio
Cantelmo,
Le vergini
delle rocce
I. Si avventura in un’impresa
apparentemente impossibile.
b. Stelio
Èffrena, Il
fuoco
II. Vuole creare un dramma in
cui si fondano recitazione,
poesia, danza e musica.
16. Il teatro (
CLASSE ……………… DATA ………………………………
). Indica se le affermazioni relative alla
produzione teatrale dannunziana sono vere o false.
V
F
a. I testi delle tragedie sono in versi.
c. Paolo Tarsis, III. Sogna l’avvento di un uomo
Forse che sì
forte che guidi l’Italia verso
forse che no
un nuovo destino imperiale;
il suo sogno è generare il
futuro «re di Roma».
b. L’intento è coinvolgere il pubblico nel
modello del «vivere inimitabile».
c. Francesca da Rimini presenta una donna
dalla sensualità distruttiva.
d. La figlia di Iorio riprende un episodio dell’Inferno di Dante.
e. La tematica della Nave è politico-nazionalistica.
f. La fiaccola sotto il moggio è ambientata
in un Abruzzo arcaico e favoloso.
17. La poetica del Notturno (
). Spiega in 3 righe
circa quali novità stilistiche presenta l’opera e perché
D’Annunzio la definisce «commentario delle tenebre».
Idee per insegnare l’italiano con…
Panebianco, Gineprini, Seminara LETTERAUTORI – Edizione verde © Zanichelli 2012
3
NOME ……………………………………………………………....
ATTIVITÀ DI RECUPERO
fissa la sua antica serena maraviglia; noi
ingrossiamo e arrugginiamo la voce, ed egli fa
sentire tuttavia e sempre il suo tinnulo squillo come
di campanello.
IL SECONDO OTTOCENTO
L’autore e l’opera
CLASSE ……………… DATA ………………………………
Giovanni Pascoli
verifica delle conoscenze e delle competenze
1. Giovanni Pascoli: la vita. Indica se le affermazioni
relative alla vita di Pascoli sono vere o false.
V
F
a. Nacque a Rimini.
7. Le raccolte poetiche: i temi. Associa a ciascuna
raccolta la tematica corrispondente.
a. Canti di
Castelvecchio
I. La rievocazione dell’antichità nei
suoi aspetti “notturni”.
b. Poemetti
II. Il trascorrere delle stagioni come
alternanza di vita e di morte; le
oscure presenze dei morti,
custodi del “nido”; il desiderio
inappagato
d’amore
e
l’immaginario erotico del poeta.
c. Poemi
conviviali
III. La bontà naturale della vita di
campagna contrapposta alla
realtà minacciosa della società
industriale.
b. A dodici anni perse il padre.
c. Insegnò Letteratura italiana all’Università
di Urbino.
d. Nel 1887 si trasferì con le sorelle a Massa.
e. Morì nel 1912.
2. L’ideologia politica. Indica se l’affermazione relativa
al pensiero politico di Pascoli è vera o falsa e motiva la
tua risposta.
Negli ultimi anni di vita Pascoli si avvicinò al socialismo.
V
F
3. Pascoli: il poeta vate. Spiega in 4 righe circa in che
modo Pascoli interpreta il ruolo di poeta vate.
4. Il contesto culturale. Completa la frase scegliendo
tra le opzioni quelle pertinenti.
Sulla formazione culturale di Pascoli influirono
a. la crisi del Positivismo
b. il classicismo carducciano
c. il rifiuto dell’intuizionismo
d. la fiducia nella conoscenza razionale
5. La poetica. Precisa in 3 righe circa qual è secondo
Pascoli la funzione del poeta.
6. È dentro noi un fanciullino. Rileggi il passo tratto dal
testo antologizzato (T11) e spiega in 4 righe circa il
messaggio che l’autore intende comunicare.
È dentro noi un fanciullino che non solo ha brividi,
come credeva Cebes Tebano che primo in sé lo
scoperse, ma lagrime ancora e tripudi suoi. Quando
la nostra età è tuttavia tenera, egli confonde la sua
voce con la nostra, e dei due fanciulli che ruzzano e
contendono tra loro, e, insieme sempre, temono
sperano godono piangono, si sente un palpito solo,
uno strillare e un guaire solo. Ma quindi noi
cresciamo, ed egli resta piccolo; noi accendiamo
negli occhi un nuovo desiderare, ed egli vi tiene
Idee per insegnare l’italiano con…
Panebianco, Gineprini, Seminara LETTERAUTORI – Edizione verde © Zanichelli 2012
Invito all’opera Myricae
8. Myricae: il titolo. Spiega in 3 righe circa che cosa
significa letteralmente il titolo della raccolta e quale tipo
di poesia preannuncia.
9. La metrica di Myricae. Indica se l’affermazione è
vera o falsa e motiva la tua risposta.
Nella raccolta Myricae Pascoli rimane legato alla metrica
tradizionale.
V
F
10. Myricae: i testi. Associa a ciascun componimento il
verso corrispondente.
a. Il tuono
I. Un bubbolìo lontano… / Rosseggia
l’orizzonte
b. Temporale
II. Ritornava una rondine al tetto: /
l’uccisero: cadde tra spini
e. X Agosto
V. col fragor d’arduo dirupo / che
frana, il tuono rimbombò di schianto
11. Temporale, Il lampo, Il tuono. Ripensa alle tre
liriche antologizzate (T12, T13, T14). Poi in 6 righe
circa
• spiega il contenuto informativo di ciascuna;
• precisa il comune motivo tematico;
• esponi il comune significato simbolico dei versi.
1
NOME ……………………………………………………………....
ATTIVITÀ DI RECUPERO
12. Lavandare. Rileggi la lirica antologizzata (T15).
Poi in 5 righe circa
• esponi gli elementi che conferiscono musicalità alla
lirica;
• spiega quale funzione simbolica assume l’immagine
dell’aratro abbandonato (v. 10).
Nel campo mezzo grigio e mezzo nero
resta un aratro senza buoi, che pare
dimenticato, tra il vapor leggiero.
15. Novembre. Rileggi la lirica antologizzata (T17) e
scrivi la parafrasi. Poi, in 4 righe circa, spiega a quali
nuclei tematici corrispondono le tre strofe.
Gèmmea l’aria, il sole così chiaro
che tu ricerchi gli albicocchi in fiore,
e del prunalbo l’odorino amaro
senti nel cuore...
Ma secco è il pruno, e le stecchite piante
di nere trame segnano il sereno,
e vuoto il cielo, e cavo al piè sonante
sembra il terreno.
5
E cadenzato dalla gora viene
lo sciabordare delle lavandare
con tonfi spessi e lunghe cantilene.
5
10
10
Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese!
quando partisti, come son rimasta!
come l’aratro in mezzo alla maggese.
13. X Agosto. Indica se le affermazioni relative alla lirica
antologizzata (T16) sono vere o false.
V
F
a. La lirica ha una struttura circolare.
b. Il testo è in quartine di decasillabi e
novenari.
CLASSE ……………… DATA ………………………………
Silenzio, intorno: solo, alle ventate,
odi lontano, da giardini ed orti,
di foglie un cader fragile. È l’estate,
fredda, dei morti.
16. I Canti di Castelvecchio e Myricae: un confronto.
Spiega in 3 righe circa per quali aspetti i Canti di
Castelvecchio si differenziano dalla raccolta Myricae.
17. La mia sera. Indica se le affermazioni relative alla
lirica antologizzata (T18) sono vere o false.
V
a. Fa parte dei Canti di Castelvecchio.
c. La rondine rappresenta simbolicamente
la morte.
b. Il ritmo dei versi è diseguale.
d. Il dolore è visto come mistero cosmico
ineluttabile.
c. L’ultimo verso di ogni strofa è un settenario.
e. La simbologia della
funzione consolatoria.
d. Nell’espressione voci di tenebra azzurra
sono presenti un ossimoro e una
sinestesia.
croce
ha
una
14. I significati simbolici del “nido”. Completa la frase
scegliendo tra le opzioni quelle pertinenti.
L’immagine del “nido” nella poesia di Pascoli rappresenta simbolicamente
a. il timore della morte.
b. il desiderio inappagato.
c. l’innocenza degli animali.
d. lo spazio protetto della casa.
e. il nucleo isolato della famiglia.
Idee per insegnare l’italiano con…
Panebianco, Gineprini, Seminara LETTERAUTORI – Edizione verde © Zanichelli 2012
F
e. Vengono contrapposti la condizione di
incoscienza prenatale e il nulla della
morte.
18. Il gelsomino notturno. Ripensa alla lirica
antologizzata (T19) e spiega in 4 righe circa quali
vicende parallele vengono rappresentate dal poeta.
2