ATTIVITÀ DI RECUPERO NOME …………………………………………………………….... CLASSE ……………… DATA ……………………………… DAL DOPOGUERRA AL TERZO MILLENNIO IV. Il castello dei destini incrociati V. Marcovaldo ovvero le stagioni in città L’autore 5. La sfida al labirinto. Completa il testo sulla concezione della letteratura di Calvino usando i termini e le espressioni in elenco e facendo attenzione ai distrattori. Italo Calvino verifica delle conoscenze e delle competenze 1. Italo Calvino: la vita. Indica se le affermazioni relative alla vita di Calvino sono vere o false. V F a. Nasce a Sanremo. b. Aderisce alla Repubblica sociale italiana. c. Si laurea in scienze naturali. d. Lavora presso la casa editrice Einaudi. e. Nel 1956 abbandona la politica militante. f. Nel 1959 fonda con Vittorini la rivista «Il Menabò». g. Negli anni Sessanta si stabilisce a Parigi. Tra gli interventi critici di Calvino comparsi sulla rivista « …………………………………………………… » sono particolarmente rilevanti gli articoli …………………………………………………… e La sfida al labirinto, in cui egli affronta il problema del rapporto tra la letteratura e la nuova realtà ……………………………. Prendendo posizione contro un’idea di romanzo come descrizione freddamente oggettiva oppure come pastiche linguistico e contro le «visioni semplicistiche» e le tendenze della Neoavanguardia degli anni …………………………………………… (Gruppo 63) Calvino ribadisce la propria idea di una scrittura aperta a tutti i linguaggi ma che non rinuncia a ……………………………………………………. Cinquanta, comunicare, Il mare dell’oggettività, Il Menabò, industriale, internazionale, L’Oulipo, La nuvola di smog, Sessanta 6. La svolta narrativa. Completa la frase scegliendo tra le opzioni quella corretta. h. Muore a L’Avana. 2. L’atteggiamento nei confronti della vita. Indica se l’affermazione sull’ideologia poetica di Calvino è vera o falsa e motiva la tua risposta. Calvino abbandona definitivamente il Neorealismo e la tematica dell’impegno con il romanzo La sfida al labirinto, 1962. Il cavaliere inesistente, 1959. La speculazione edilizia, 1957. La giornata di uno scrutatore, 1963. Calvino esprime una posizione sostanzialmente pessimistica verso la vita. V F a. b. c. d. 3. Le scelte stilistiche. Indica quali tra le affermazioni si riferiscono allo stile di Calvino. 7. I romanzi e i temi. Associa a ciascun romanzo la tematica corrispondente. a. b. c. d. e. f. Scrittura precisa e concreta. Rifiuto del «limite e della misura». Lingua letteraria priva di forme dialettali. Uso di neologismi ed effetti espressionistici. Stile ricercato finalizzato a cogliere il mistero delle cose. Ricerca dei valori di «leggerezza, rapidità, esattezza, visibilità, molteplicità». 4. Lo sviluppo narrativo. Associa a ciascuna fase della produzione di Calvino le opere corrispondenti. a. b. c. d. fase neorealista fase allegorico-fantastica fase “industriale” fase sperimentale-combinatoria I. Il visconte dimezzato II. Il sentiero dei nidi di ragno III. La giornata di uno scrutatore Idee per insegnare l’italiano con… Panebianco, Gineprini, Seminara LETTERAUTORI – Edizione verde © Zanichelli 2012 a. b. c. d. e. f. Il barone rampante Ultimo viene il corvo Il visconte dimezzato Il cavaliere inesistente Il sentiero dei nidi di ragno Marcovaldo ovvero le stagioni in città. I. Tema dominante del romanzo è l’amara riflessione sulla condizione umana e sulla presenza incombente della morte. II. Calvino narra l’esperienza partigiana attraverso il punto di vista di un bambino, trasfigurando gli eventi in chiave fiabesca. III. Incentrato sulla tematica industriale, racconta il difficile adattamento di un manovale e della sua famiglia, emigrati dalla campagna in una metropoli del Nord Italia. 1 ATTIVITÀ DI RECUPERO NOME …………………………………………………………….... IV. Tematica centrale del romanzo è la coesistenza del male e del bene in ciascuno di noi e, al tempo stesso, la condizione di incompletezza e di dissociazione dell’uomo contemporaneo. V. Cosimo, considerato l’alter ego di Calvino, va a vivere sugli alberi e vede il mondo in una diversa prospettiva. Egli rappresenta l’intellettuale che adotta una strategia diversa per capire la realtà. VI. Il romanzo racconta le avventure di Agilulfo, uno stravagante cavaliere dell’esercito di Carlo Magno la cui particolarità è d’essere privo del corpo, di esistere solo tramite la sua candida armatura, che è animata di volontà. 8. La trilogia I nostri antenati. Ripensa ai tre romanzi Il visconte dimezzato, Il barone rampante, Il cavaliere inesistente e precisa in 3 righe circa quali caratteristiche comuni presentano. 9. Le cosmicomiche. Indica se le affermazioni relative al romanzo e al testo Tutto in un punto (T89) sono vere o false. V F CLASSE ……………… DATA ……………………………… 10. Le città invisibili: Leonia. Precisa in 6 righe circa qual è il tema centrale del romanzo e per quale motivo Calvino definisce le città ideali «invisibili». Poi, facendo riferimento al testo antologizzato (T90), spiega in che modo viene rappresentata la città di Leonia e qual è, secondo l’autore, un modello di città ideale. 11. Il castello dei destini incrociati. Ripensa alla struttura del romanzo e indica in 3 righe circa quale disciplina linguistica ha ispirato il gioco combinatorio delle carte “parlanti”. 12. Palomar. Esponi in un testo di 8 righe circa le principali caratteristiche del romanzo, utilizzando i termini e le espressioni in elenco. 27, alter ego, cosmo, fermare il movimento, fissare, inconoscibile, nevrotico, osservatorio astronomico, realtà, telescopi, titolo, tre sezioni 13. I romanzi: la trama. Esponi in un testo di 10 righe circa la trama di un romanzo a tua scelta specificando • titolo; • struttura. a. Il racconto si basa sulla teoria della relatività. b. La narrazione è affidata a più personaggi. c. L’origine dell’universo è messa in rapporto con uno slancio di generosità. d. Le tagliatelle della signora Ph(i)Nko hanno una funzione caricaturale. e. Il linguaggio è in prevalenza colloquiale. f. Il racconto Tutto in un punto riguarda la formazione dell’atmosfera terrestre. g. In Tutto in un punto il valore della legalità trionfa sui pregiudizi. h. Dal racconto emerge il messaggio dell’autore contro l’intolleranza e il razzismo. Idee per insegnare l’italiano con… Panebianco, Gineprini, Seminara LETTERAUTORI – Edizione verde © Zanichelli 2012 2 ATTIVITÀ DI RECUPERO NOME …………………………………………………………….... CLASSE ……………… DATA ……………………………… 2. L'esperienza del lager. Nei suoi romanzi Levi racconta la terribile esperienza dei campi di concentramento. Da quali motivazioni è spinto? DAL DOPOGUERRA AL TERZO MILLENNIO L’autore Primo Levi verifica delle conoscenze e delle competenze 3. Le scelte stilistiche. Indica se l'affermazione è vera o falsa e motiva la tua risposta. La prosa di Levi è ricercata e sentimentale. 1. Primo Levi: la vita. Indica se le affermazioni sulla vita di Levi sono vere o false. V F a. Nasce a Torino nel 1919. V F 4. La funzione poetica e i destinatari. Ripensa alla produzione letteraria di Levi e precisa in 2 righe circa a chi si rivolge l'autore e con quale intento. 5. Se questo è un uomo. Ripensa alla trama del romanzo e spiega in 3 righe circa in che modo la vita nel lager porta al progressivo annientamento dell'essere umano. b. Si laurea in letteratura. c. Rimane estraneo alle vicende politiche del suo tempo. d. Nei suoi romanzi sono presenti riferimenti autobiografici. e. È deportato nel campo di concentramento di Dachau. f. Lavora come direttore tecnico presso una fabbrica chimica. g. Muore suicida. 6. I filoni narrativi. Indica per ciascuna opera in elenco il filone narrativo di appartenenza. Autobiografismo e memorilalistica Narrazione fantascientifica e tecnologica Produzione saggistica La tregua Le storie naturali La chiave a stella Se questo è un uomo Antologia personale Se non ora quando? I sommersi e i salvati 7. ARBEIT MACHT FREI. Rileggi il passo tratto dal testo antologizzato ( T85) e riassumi il contenuto informativo. Poi rispondi alle domande. a. A quali operazioni vengono sottoposti al loro arrivo nel lager i prigionieri? Per quale motivo? b. Che cosa rappresentano gli oggetti personali per i prigionieri? Per quale motivo la loro perdita è vissuta come una mancanza drammatica? Idee per insegnare l’italiano con… Panebianco, Gineprini, Seminara LETTERAUTORI – Edizione verde © Zanichelli 2012 Questo è l’inferno. Oggi, ai nostri giorni, l’inferno deve essere così, una camera grande e vuota, e noi stanchi di stare in piedi, e c’è un rubinetto che gocciola e l’acqua non si può bere, e noi aspettiamo qualcosa di certamente terribile e non succede niente e continua a non succedere niente. Come pensare? Non si può più pensare, è come essere già morti. Qualcuno si siede per terra. Il 1 ATTIVITÀ DI RECUPERO NOME …………………………………………………………….... tempo passa goccia a goccia. Non siamo morti; la porta si è aperta ed è entrata una SS, sta fumando. Ci guarda senza fretta, chiede: – Wer kann Deutsch? – Si fa avanti uno fra noi che non ho mai visto, si chiama Flesch; sarà lui il nostro interprete. La SS fa un lungo discorso pacato: l’interprete traduce. Bisogna mettersi in fila per cinque, a intervalli di due metri fra uomo e uomo; poi bisogna spogliarsi e fare un fagotto degli abiti in un certo modo, gli indumenti di lana da una parte e tutto il resto dall’altra, togliersi le scarpe ma far molta attenzione di non farcele rubare. Rubare da chi? perché ci dovrebbero rubare le scarpe? e i nostri documenti, il poco che abbiamo in tasca, gli orologi? Tutti guardiamo l’interprete, e l’interprete interrogò il tedesco, e il tedesco fumava e lo guardò da parte a parte come se fosse stato trasparente, come se nessuno avesse parlato. [...] Poi viene un altro tedesco, e dice di mettere le scarpe in un certo angolo, e noi le mettiamo, perché ormai è finito e ci sentiamo fuori del mondo e l’unica cosa è obbedire. Viene uno con la scopa e scopa via tutte le scarpe, via fuori dalla porta in un mucchio. È matto, le mescola tutte, novantasei paia, poi saranno spaiate. La porta dà all’esterno, entra un vento gelido e noi siamo nudi e ci copriamo il ventre con le braccia. Il vento sbatte e richiude la porta; il tedesco la riapre, e sta a vedere con aria assorta come ci contorciamo per ripararci dal vento uno dietro l’altro; poi se ne va e la richiude. Adesso è il secondo atto. Entrano con violenza quattro con rasoi, pennelli e tosatrici, hanno pantaloni e giacche a righe, un numero cucito sul petto; forse sono della specie di quegli altri di stasera (stasera o ieri sera?); ma questi sono robusti e floridi. Noi facciamo molte domande, loro invece ci agguantano e in un momento ci troviamo rasi e tosati. Che facce goffe abbiamo senza capelli! I quattro parlano una lingua che non sembra di questo mondo, certo non è tedesco, io un poco il tedesco lo capisco. Finalmente si apre un’altra porta: eccoci tutti chiusi, nudi tosati e in piedi coi piedi nell’acqua, è una sala di docce. Siamo soli, a poco a poco lo stupore si scioglie e parliamo, e tutti domandano e nessuno risponde. Se siamo nudi in una sala di docce, vuol dire che faremo la doccia. Se faremo la doccia, è perché non ci ammazzano ancora. E allora perché ci fanno stare in piedi, e non ci danno da bere, e nessuno ci spiega niente, e non abbiamo Idee per insegnare l’italiano con… Panebianco, Gineprini, Seminara LETTERAUTORI – Edizione verde © Zanichelli 2012 CLASSE ……………… DATA ……………………………… né scarpe né vestiti ma siamo tutti nudi coi piedi nell’acqua, e fa freddo ed è cinque giorni che viaggiamo e non possiamo neppure sederci? [...] Noi siamo a Monowitz, vicino ad Auschwitz, in Alta Slesia: una regione abitata promiscuamente da tedeschi e polacchi. Questo campo è un campo di lavoro, in tedesco si dice Arbeitslager, tutti i prigionieri (sono circa diecimila) lavorano ad una fabbrica di gomma che si chiama la Buna, perciò il campo stesso si chiama Buna. Riceveremo scarpe e vestiti, no, non i nostri: altre scarpe, altri vestiti, come i suoi. Ora siamo nudi perché aspettiamo la doccia e la disinfezione, le quali avranno luogo subito dopo la sveglia, perché in campo non si entra se non si fa la disinfezione. […] Alla campana, si è sentito il campo buio ridestarsi. Improvvisamente l’acqua è scaturita bollente dalle docce, cinque minuti di beatitudine; ma subito dopo irrompono quattro (forse sono i barbieri) che, bagnati e fumanti, ci cacciano con urla e spintoni nella camera attigua, che è gelida; qui altra gente urlante ci butta addosso non so che stracci, e ci schiaccia in mano un paio di scarpacce a suola di legno, non abbiamo tempo di comprendere e già ci troviamo all’aperto, sulla neve azzurra e gelida dell’alba, e, scalzi e nudi, con tutto il corredo in mano, dobbiamo correre fino ad un’altra baracca, a un centinaio di metri. Qui ci è concesso di vestirci. Quando abbiamo finito, ciascuno è rimasto nel suo angolo, e non abbiamo osato levare gli occhi l’uno sull’altro. Non c’è ove specchiarsi, ma il nostro aspetto ci sta dinanzi, riflesso in cento visi lividi, in cento pupazzi miserabili e sordidi. Eccoci trasformati nei fantasmi intravisti ieri sera. 8. I tedeschi non c'erano più. Rileggi il passo tratto dal testo antologizzato ( T86) e precisa in 3 righe circa qual è l'atteggiamento dell'autore nei confronti dei tedeschi in fuga: equilibrato o irrazionale? Stando a letto, vedevo dalla finestra un lungo tratto di strada: vi passava a ondate, già da tre giorni, la Wehr-macht in fuga. Autoblinde, carri «tigre» mimetizzati in bianco, tedeschi a cavallo, tedeschi in bicicletta tedeschi a piedi, armati e disarmati. Si udiva nella notte il fracasso dei cingoli molto prima che i carri fossero visibili. Chiedeva Charles: – Ça roule encore? – Ça roule toujours. Sembrava non dovesse mai finire. 2 ATTIVITÀ DI RECUPERO NOME …………………………………………………………….... 9. L'ordine a buon mercato. Indica se le affermazioni relative al testo antologizzato ( T87) sono vere o false. V F CLASSE ……………… DATA ……………………………… 10. I romanzi: la trama. Esponi in un testo di 8 righe circa la trama di un romanzo a tua scelta specificando • titolo; • struttura. a. Il signor Simpson è un chimico. b. Il Mimete è una semplice fotocopiatrice. c. Il Mimete crea ordine nel disordine. d. Con l'espressione a buon mercato l'autore allude al costo della macchina. e. La vicenda narrata dura presumibilmente un anno. f. Levi non manifesta timori verso il progresso tecnologico, anzi crede che possa migliorare la condizione umana. Idee per insegnare l’italiano con… Panebianco, Gineprini, Seminara LETTERAUTORI – Edizione verde © Zanichelli 2012 3 ATTIVITÀ DI RECUPERO NOME …………………………………………………………….... IL PRIMO NOVECENTO L’autore CLASSE ……………… DATA ……………………………… 4. I limoni. Rileggi i versi tratti dalla poesia antologizzata (T64) e fai la parafrasi. Poi spiega in 4 righe circa il nucleo tematico centrale precisando il significato della contrapposizione tra poeti laureati e poeti poveri. Eugenio Montale verifica delle conoscenze e delle competenze 1. Eugenio Montale: la vita. Indica se le affermazioni relative alla vita di Montale sono vere o false. 5 V F a. Nacque a Monterosso. b. Nel 1917 partecipò al primo conflitto mondiale combattendo a Vallarsa, in Trentino. 10 c. Durante il fascismo venne esonerato dalla direzione del Gabinetto Vieusseux. d. Dopo la Liberazione non svolse alcuna attività politica. 15 e. Nel 1948 venne assunto come giornalista dal «Corriere della Sera». f. Morì a Genova. 20 2. La poetica. Completa le affermazioni scegliendo tra le opzioni quella corretta. I. a. b. c. Montale condivise la poetica. simbolista. crepuscolare. dannunziana. II. a. b. c. Per Montale la poesia ha il compito di aprire nuovi mondi. raggiungere la verità. testimoniare la negatività della condizione umana. Ascoltami, i poeti laureati si muovono soltanto fra le piante dai nomi poco usati: bossi ligustri o acanti. Io, per me, amo le strade che riescono agli erbosi fossi dove in pozzanghere mezzo seccate agguantano i ragazzi qualche sparuta anguilla: le viuzze che seguono i ciglioni, discendono tra i ciuffi delle canne e mettono negli orti, tra gli alberi dei limoni. Meglio se le gazzarre degli uccelli si spengono inghiottite dall’azzurro: più chiaro si ascolta il susurro dei rami amici nell’aria che quasi non si muove, e i sensi di quest’odore che non sa staccarsi da terra e piove in petto una dolcezza inquieta. Qui delle divertite passioni per miracolo tace la guerra, qui tocca anche a noi poveri la nostra parte di ricchezza ed è l’odore dei limoni. 5. Ossi di seppia: le caratteristiche generali. Completa il testo relativo alla raccolta utilizzando i termini e le espressioni in elenco. Il titolo della raccolta contiene il di Montale: gli ossi di seppia, levigati dal mare, sono …………………………………………………… III. La poesia delle cose a. è effusione diretta di sentimenti ed emozioni b. cala le emozioni in oggetti e situazioni reali c. non riguarda il procedimento del «correlativo oggettivo» ………………………………………… della condizione esisten- ziale dell’uomo, rappresentano le sue poesie che aspirano all’ …………………………………………………… . La raccolta è suddivisa in ……………………………………… sezioni: Movimenti; Ossi di seppia; Mediterraneo; Meriggi e ombre. Le principali tematiche trattate sono: il la mancanza di ……………………………, …………………………………………, la ricerca del «……………………………………….…» come ……………………………………… dalla regola ferrea dell’universo, il ……………………………………… laico, che permetta di scorgere la verità rivelando il 3. Montale e il Nobel. Indica se l’affermazione è vera o falsa e motiva la tua risposta. In occasione dell’attribuzione del premio Nobel Montale affermò che non può esistere poesia nella società di massa. V F ……………………………………………… riparo dal della vita, l’indifferenza come ……………………………………………………, l’amore sotto forma di ………………………………………………………… evanescenti, il …………………………………………………… che si dissolve come ogni cosa, l’………………………………………… e lo scorrere del tempo. certezze, dolore, essenzialità, figure femminili, fuga, incomunicabilità, male di vivere, metafora, miracolo, programma poetico, quattro, ricordo, significato, varco Idee per insegnare l’italiano con… Panebianco, Gineprini, Seminara LETTERAUTORI – Edizione verde © Zanichelli 2012 1 ATTIVITÀ DI RECUPERO NOME …………………………………………………………….... 6. Ossi di seppia: lo stile. Indica se le affermazioni relative agli aspetti stilistici della raccolta sono vere o false. V F i. La riflessione sulla morte è stimolata da vicende personali / vicende collettive. j. Il poeta ribadisce la propria chiusura / apertura nei confronti della storia e dell’attualità. 11. Satura e l’ultima produzione. Indica quali tra le affermazioni in elenco si riferiscono alle raccolte Satura e Diario del ’71 e del ’72. a. Il lessico è ricercato. b. Il tono è colloquiale. c. Il verso segue un andamento melodico. d. Sono presenti assonanze, rime imperfette, suoni aspri. e. Alla tematica del «male di vivere» corrisponde il verso disadorno. 7. Non chiederci la parola. Ripensa alla lirica antologizzata (T65) e precisa in 3 righe circa quale invito il poeta rivolge al lettore. 8. Le liriche e i versi. Associa a ciascuna lirica antologizzata i versi corrispondenti. a. Meriggiare pallido e assorto (T66) b. Cigola la carrucola del pozzo ( CLASSE ……………… DATA ……………………………… 12) c. Spesso il male di vivere ho incontrato (T67) I. ascoltare tra i pruni e gli sterpi / schiocchi di merli, frusci di serpi. II. era il rivo strozzato che gorgoglia, / era l’incartocciarsi della foglia / riarsa. III. Accosto il volto a evanescenti labbri: / si deforma il passato, si fa vecchio. a. b. c. d. Ritornano i temi delle prime raccolte. Viene escluso il dato autobiografico. Il mondo contemporaneo è visto con corrosiva ironia. Sono presenti temi riguardanti la sfera intimisticoprivata. e. La semplicità del lessico non esclude una sapiente struttura. f. La complessità della struttura riflette la tensione metafisica. 12. Non recidere, forbice, quel volto. Completa l’affermazione relativa alla lirica antologizzata ( T68) scegliendo tra le opzioni quella corretta. Nella lirica Non recidere, forbice, quel volto il «correlativo oggettivo» del ricordo cancellato dal tempo è a. il freddo. b. la nebbia. c. la forbice. d. l’acacia ferita. 13. La casa dei doganieri ( 13). Completa il testo sulla lirica antologizzata utilizzando i termini e le espressioni in elenco. 9. Le occasioni. Esponi in un testo di 10 righe circa le principali caratteristiche della raccolta, precisando Uno dei temi fondamentali di questa lirica è quello del « • • • • mento della solitudine esistenziale, come ricerca di una il significato del titolo; la struttura; i temi; le scelte stilistiche. 10. La bufera e altro: gli aspetti principali. Completa le affermazioni relative alla raccolta scegliendo l’opzione corretta. La raccolta fu pubblicata nel 1956 / 1960. Si attenua / accentua la tensione metafisica. Montale la definisce il suo libro migliore / peggiore. La bufera allude alla Prima / Seconda guerra mondiale. Clizia rappresenta la donna-angelo / donna passionale. f. Finisterre è il titolo della prima / dell’ultima sezione della raccolta. g. L’espressione altro indica una generale crisi di valori / economica. h. La moglie Mosca è rappresentata come una sognatrice / donna concreta. a. b. c. d. e. Idee per insegnare l’italiano con… Panebianco, Gineprini, Seminara LETTERAUTORI – Edizione verde © Zanichelli 2012 …………………………………………………… vita », inteso come supera- ……………………………………………………, ma che rimane una possibilità ……………………………………………………. La condizione esistenziale del poeta è resa nei versi da oggetti-simbolo: la …………………………………………………… sugge- risce l’idea di un confine che non si sa se potrà essere varcato, e la …………………………………………………… un’aleatoria via di fuga; la quella di …………………………………………………… è emblema del disorientamento. Il filo che si riavvolge è quello della ……………………………………………………: dei tempi verbali contrappone l’ l’alternanza ………………………………………… del ricordo alla ……………………………………………… del presente. autentica, autenticità, bussola impazzita, casa dei doganieri, irrealizzata, luce della petroliera, memoria, precarietà, varco 14. Piccolo testamento. Ripensa alle liriche antologizzate ( T69) e in 3 righe precisa qual è l’atteggiamento dell’io lirico nei confronti della realtà e della storia. 2 ATTIVITÀ DI RECUPERO NOME …………………………………………………………….... CLASSE ……………… DATA ……………………………… 15. Ho sceso, dandoti il braccio. Ripensa alla lirica antologizzata (T70) e spiega in 3 righe circa quale concezione esistenziale esprime il poeta attraverso la metafora del viaggio. 16. Avevamo studiato per l’aldilà. Rileggi la lirica antologizzata (T71) e fai la parafrasi. Poi in 4 righe circa precisa • i motivi tematici; • il significato del fischio del poeta. Avevamo studiato per l’aldilà un fischio, un segno di riconoscimento. Mi provo a modularlo nella speranza che tutti siamo già morti senza saperlo. 17. Una lirica a scelta. In un testo di 10 righe circa presenta una lirica a tua scelta, indicandone la tematica e le scelte stilistiche. Idee per insegnare l’italiano con… Panebianco, Gineprini, Seminara LETTERAUTORI – Edizione verde © Zanichelli 2012 3 NOME …………………………………………………………….... ATTIVITÀ DI RECUPERO CLASSE ……………… DATA ……………………………… ……………………………………………… IL PRIMO NOVECENTO poesia è portatrice di un L’autore e l’opera Giuseppe Ungaretti rivelabile mediante la esprime il concetto per cui la …………………………………………………… ………………………………………………… della parola. Il poeta attra-verso il dramma della guerra e della verifica delle conoscenze e delle competenze morte tenta di decifrare il della 1. Giuseppe Ungaretti: la vita. Indica se le affermazioni relative alla vita di Ungaretti sono vere o false. vita, per poi …………………………………………………… offrirlo …………………………………………………… …………………………………………… agli uomini: riporta la alla ciò che rimane nel-l’abisso dell’inconscio, per evocare i momenti che se-gnano V F a. Nacque nel 1888 ad Alessandria d’Egitto. c. Perfezionò gli studi alla Sorbona di Parigi. d. Non aderì al movimento interventista nella Prima guerra mondiale. f. Insegnò Letteratura moderna e contemporanea all’Università di Roma. g. Morì a Roma. Invito all’opera L'Allegria 2. Allegria di naufragi: la struttura e i temi. Completa correttamente il testo sulla struttura dell’opera utilizzando, anche più di una volta, i termini e le espressioni in elenco. La raccolta ………………………………… (1931, 1936, 1942) è for…………………………… sezioni Ultime, Il porto sepolto, Naufragi, Girovago, Prime. La raccolta ha come temi la drammatica esperienza del…………………………………… tra la vita e la morte, incombe e il , lo stato di ………………………………… …………………………………………………… …………………………………………………… che di sentirsi in armonia con la natura, la scoperta di una possibile …………………………………………………… con gli altri uomini, la brama di ……………………………………………………. ……………………………………………… e cezione della vita di Ungaretti, il suo …………………………………: i «naufragi» sono i tragici eventi storici (la guerra) e individuali (il dolore, gli insuccessi); allo …………………………………… ……………………………………………………, alla forza dell’uomo di risalire dagli eventi contingenti all’essen-ziale e, dunque, di superare positivamente le delusioni senza a. L’indicazione del luogo e della data di composizione appartengono al genere diaristico / tragico. b. L’uso della prima persona, dell’aggettivo possessivo “mio” e del dimostrativo “questo” sottolineano il contenuto autobiografico / storico dei testi poetici. c. La sintassi è frammentata mediante l’abolizione / l’adozione della punteggiatura, delle congiunzioni e delle preposizioni. d. Il linguaggio è intensamente evocativo grazie all’analogia e alla sinestesia / alla metafora e alla sineddoche, che accostano elementi distanti e creano l’effetto di una illuminazione. e. I versi liberi e molto brevi / lunghi rompono con la metrica della tradizione poetica. f. Gli elementi innovativi del linguaggio poetico e i modi stilistici d’avanguardia fanno della raccolta l’opera più sperimentale / meno sperimentale del Novecento. 4. Le influenze poetiche. Completa correttamente la frase relativa alle correnti che influenzarono la poetica di Ungaretti. La concezione sacrale della poesia come scavo nella profondità del linguaggio per ritrovare la verità, la ricerca della parola pura e analogica derivano dall’influsso del ……………………………………………… sono anche i titoli di due liriche. La prima esprime la con- corrisponde . 3. L’Allegria: le scelte stilistiche. Completa le frasi sulle caratteristiche stilistiche della raccolta scegliendo l’opzione corretta. e. Lavorò per sette anni in Brasile. la …………………… Allegria di naufragi, cinque, desiderio vitale, fraternità, guerra, Il porto sepolto, inesauribile segreto, infinito, l’«allegria», L’Allegria, l’angoscia della morte, luce, mistero, parola, potenzialità, slancio vitale, sospensione, testamento spirituale, vita b. Frequentò le scuole in lingua araba. mata da settanta liriche, suddivise nelle l’esistenza dell’uomo e far fiorire la demordere mai. Idee per insegnare l’italiano con… Panebianco, Gineprini, Seminara LETTERAUTORI – Eizione verde © Zanichelli 2012 a. b. c. d. Dadaismo. Futurismo. Simbolismo. Surrealismo. 5. Le liriche e i versi. Associa a ciascuna lirica i versi corrispondenti. a. Fratelli (T61) b. Mattina (T60 c. In memoria (T55) 1 ATTIVITÀ DI RECUPERO NOME …………………………………………………………….... I. M’illumino / d’immenso II. Parola tremante / nella notte / foglia appena nata III. Si chiamava / Moammed Sceab / Discendente / di emiri di nomadi / suicida / perché non aveva più / Patria CLASSE ……………… DATA ……………………………… I. Il porto sepolto come discesa nelle profondità dell’anima umana ricorda il viaggio agli Inferi del poeta a. Orfeo. b. Ovidio. c. Omero. 6. Il porto sepolto. Completa le affermazioni relative alla lirica antologizzata (T56) scegliendo tra le opzioni quella corretta. Poi precisa in 3 righe circa per quale motivo possiamo affermare che il titolo è un tutt’uno con i versi. II. Il gesto della dispersione dei «canti» ricorda il magico rituale a. del dio Apollo. b. della Sibilla cumana. c. della divinità marina Talìa. 7. Veglia e San Martino del Carso: un confronto. Rileggi le due liriche antologizzate (T57; T59) e precisa in 6 righe circa quali analogie e differenze presentano. Veglia 5 10 15 San Martino del Carso Un’intera nottata buttato vicino a un compagno massacrato con la sua bocca digrignata volta al plenilunio con la congestione delle sue mani penetrata nel mio silenzio ho scritto lettere piene d’amore. Di queste case non è rimasto che qualche brandello di muro 5 10 Ma nel cuore nessuna croce manca È il mio cuore il paese più straziato Non sono mai stato tanto attaccato alla vita. 8. Sono una creatura ( Di tanti che mi corrispondevano non è rimasto neppure tanto 10). Ripensa alla lirica antologizzata e in un testo di 6 righe circa spiega il contenuto informativo e il significato tematico del titolo. 9. I fiumi. Precisa in un testo di 6 righe circa i nuclei tematici e le scelte stilistiche della lirica (T58), utilizzando i termini e le espressioni in elenco. acque, alternanza, anafora, armonia, consapevolezza artistica, fiume, guerra, Isonzo, maturazione, Nilo, passato, presente, propria identità, Senna, Serchio, simultaneità, sintesi illuminante Idee per insegnare l’italiano con… Panebianco, Gineprini, Seminara LETTERAUTORI – Eizione verde © Zanichelli 2012 10. Sentimento del tempo: i temi. Indica quali tematiche sono presenti nella raccolta. a. b. c. d. e. Il viaggio leggendario di Enea. La meditazione esistenziale e religiosa. Il tempo avvertito come “durata” interiore. Il paesaggio egiziano rievocato nella memoria. La Roma barocca vista come emblema della caducità. f. Il sentimento della morte e il desiderio di amore fisico e spirituale. 2 ATTIVITÀ DI RECUPERO NOME …………………………………………………………….... 11. Sentimento del tempo: le scelte stilistiche. Indica se le affermazioni relative agli aspetti stilistici della raccolta sono vere o false. CLASSE ……………… DATA ……………………………… 14. L’ultima stagione di Ungaretti. Indica per ciascuna opera la tematica corrispondente. Il dolore (1947) ………………………………………………………………….… ………………………………………………………………………………………………… V F a. Viene abolito l’uso della punteggiatura. ………………………………………………………………………………………………… La terra promessa (1950) ………………………………………………..… ………………………………………………………………………………………………… b. Non sono presenti procedimenti analogici. ………………………………………………………………………………………………… Il taccuino del vecchio (1960) ………………………………………..… c. Vengono ripristinate soluzioni metriche tradizionali. ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… d. La sintassi è resa più complessa da inversioni, parallelismi e chiasmi. 15. Non gridate più. Rileggi la lirica antologizzata ( T63) e spiega in 4 righe circa e. La raccolta rappresenta il modello stilistico dell’Ermetismo degli anni Trenta. • chi sono i destinatari; • quale appello il poeta rivolge all’umanità; • per quale motivo i versi possono essere considerati 12. Stelle. Indica se l’affermazione relativa alla lirica antologizzata (T62) è vera o falsa e motiva la tua risposta. Nella lirica prevale una visione negativa della realtà. V 13. La madre ( un esempio di poesia civile. Cessate d’uccidere i morti, Non gridate più, non gridate Se li volete ancora udire, Se sperate di non perire. F 11). Ripensa alla lirica antologiz- zata e precisa in 6 righe circa il nucleo tematico e le scelte stilistiche. Idee per insegnare l’italiano con… Panebianco, Gineprini, Seminara LETTERAUTORI – Eizione verde © Zanichelli 2012 5 Hanno l’impercettibile sussurro, Non fanno più rumore Del crescere dell’erba, Lieta dove non passa l’uomo. 3 NOME …………………………………………………………….... ATTIVITÀ DI RECUPERO IL PRIMO NOVECENTO L’autore e l’opera c. La personalità di Alfonso è caratterizzata da un forte complesso di superiorità. Italo Svevo verifica delle conoscenze e delle competenze 1. Italo Svevo: la vita. Indica se le affermazioni relative alla vita di Svevo sono vere o false. V d. La presenza di un’ideologia deterministica è riscontrabile nella opposizione tra i due tipi umani di Macario e Alfonso. e. È prioritaria l’analisi psicologica rispetto al meccanismo dell’intreccio e del rapporto uomo-ambiente. F f. Il romanzo si concentra sugli aspetti contraddittori della personalità del protagonista. a. Nacque a Trieste nel 1861. b. Italo Svevo è lo pseudonimo di Ettore Schmitz. c. Svevo apparteneva a dell’aristocrazia triestina. CLASSE ……………… DATA ……………………………… una g. L’isolamento del protagonista si richiama all’estetismo decadente dei romanzi dannunziani. famiglia h. Il suicidio finale evoca la passionalità romantica del romanzo ottocentesco. d. Nel 1899 lasciò il lavoro in banca per dedicarsi alla letteratura. e. Con La coscienza di Zeno riscosse un immediato successo. 5. La figura di Alfonso. Completa le affermazioni sulla figura di Alfonso, protagonista del romanzo Una vita, scegliendo l’opzione corretta. a. Alfonso aderisce al pensiero del filosofo tedesco Nietzsche / Schopenhauer. b. Alfonso incarna il modello del lottatore / contemplatore. f. Raggiunse fama internazionale solo alla fine della vita. g. Nella sua formazione furono determinanti la filosofia di Schopenhauer, la teoria evoluzionistica di Darwin e gli studi di Freud. 2. L’influenza darwiniana. Spiega in 2 righe circa in quale prospettiva nella produzione letteraria di Svevo è presente l’influenza delle teorie darwiniane. 6. Senilità: il titolo e le tecniche narrative. Precisa in 6 righe circa • il significato del titolo del romanzo; • le forme narrative che lo caratterizzano. 7. Senilità: la trama. Esponi la trama del romanzo in un testo di 10 righe circa. 3. Il ruolo della letteratura. Completa la frase scegliendo tra le opzioni quella corretta. Invito all’opera La coscienza di Zeno Per Svevo la letteratura deve. 8. Il romanzo della “crisi”. Indica se l’affermazione relativa a La coscienza di Zeno è vera o falsa e motiva la tua risposta. a. b. c. d. dare un senso alla vita. comunicare valori assoluti. incidere positivamente sulla realtà. essere una pura realizzazione estetica. Il romanzo di Svevo non rientra nel filone della “letteratura della crisi”. V F 4. Una vita: gli aspetti generali. Indica quali tra le affermazioni sulle caratteristiche generali del romanzo sono vere o false. V F a. Risente dell’influenza della narrativa francese di Maupassant, Flaubert e Balzac. b. Alfonso ha la stessa grandezza epica dei vinti verghiani. Idee per insegnare l’italiano con… Panebianco, Gineprini, Seminara LETTERAUTORI – Edizione verde © Zanichelli 2012 9. La coscienza di Zeno: l’ambiguità del titolo. Precisa in 2 righe circa quale doppio significato può assumere il termine “coscienza” nel titolo del romanzo. 10. L’innovazione strutturale e lessicale. Completa le frasi sulle caratteristiche strutturali e lessicali del romanzo scegliendo l’opzione corretta. a. Nel racconto sono presenti / non sono presenti riferimenti cronologici. b. Le confessioni di Zeno sono espresse attraverso il dialogo / monologo interiore. 1 ATTIVITÀ DI RECUPERO NOME …………………………………………………………….... c. Il punto di vista dell’io narrante / dell’io narrato corrisponde a Zeno in giovinezza. d. Il “tempo misto” è determinato / non è determinato dall’intersecarsi dei piani temporali. e. L’ordine degli eventi narrati dipende / non dipende dall’affiorare dei ricordi dell’io narrante. f. L’intreccio rispetta / non rispetta l’impianto tradizionale costituito da situazione iniziale, rottura dell’equilibrio, peripezie, scioglimento. CLASSE ……………… DATA ……………………………… 14. La Prefazione e la funzione del manoscritto. Ripensa al passo antologizzato ( T38) e completa il testo utilizzando i termini e le espressioni in elenco. Il romanzo si apre con la dello psicoanalista, il …………………………………………………… ……………………………………………………, pubblicazione del manoscritto di alla ………………………………………, suo paziente, che ha interrotto la terapia psicoanalitica basata sulla stesura di uno scritto Il Dottor S., ……………………………………. ………………………………………, decide di pubblicare 11. La componente ironica. Indica se l’affermazione è vera o falsa e motiva la tua risposta. il racconto autobiografico senza la sua Nella Coscienza il protagonista Zeno è oggetto di ironia. V F che ne deriveranno, ma solo a patto che riprenda la riservandosi di dividere con lui i …………………………………………. Questi appunti rappresentano il …………………………………………………… 12. I temi comuni. Ripensa alla produzione letteraria a te nota: quali tematiche avvicinano Svevo alla narrativa di Tozzi, Kafka e Joyce? 13. I nuclei tematici. Associa a ciascun testo antologizzato le frasi corrispondenti. a. Il Dottor S. (T38) b. Il vizio del fumo (T39) c. Lo “schiaffo” del padre (T40) d. La domanda di matrimonio ( T4) I. Ma come non ve ne sareste accorta? A voi non era possibile di credere ch’io facessi la corte ad Augusta! II. Cercai di essere semplice e breve. Vi ero anche costretto perché mi mancava il fiato. Le dissi: – Io vi amo, Ada. Perché non mi permettereste di parlarne a vostro padre? III. Ma allora io non sapevo se amavo o odiavo la sigaretta e il suo sapore e lo stato in cui la nicotina mi metteva. Quando seppi di odiare tutto ciò fu peggio. E lo seppi a vent’anni circa. IV. Con un sforzo supremo arrivò a mettersi in piedi, alzò la mano alto alto, come se avesse saputo ch’egli non poteva comunicarle altra forza che quella del suo peso e la lasciò cadere sulla mia guancia. V. Le pubblico per vendetta e spero gli dispiaccia. Sappia però ch’io sono pronto di dividere con lui i lauti onorarii che ricaverò da questa pubblicazione a patto egli riprenda la cura. Sembrava tanto curioso di se stesso! Idee per insegnare l’italiano con… Panebianco, Gineprini, Seminara LETTERAUTORI – Edizione verde © Zanichelli 2012 ……………………………, ………………………………………… del romanzo. Svevo rovescia ironicamente la che non garantisce, come in …………………………………………, ………………………………………………, la credibilità della vicenda: oltre a mettere in dubbio l’autorevolezza del medico stesso, affida il lettore a un ……………………………………………… inattendibile. approvazione, autobiografico, Dottor S., funzione del manoscritto, guadagni, Manzoni, narratore interno, nucleo centrale, «per dispetto», Prefazione, terapia, Zeno Cosini 15. La nevrosi di Zeno. Indica se l’affermazione è vera o falsa e motiva la tua risposta. La nevrosi di Zeno Cosini è ereditaria. V F 16. La vita è inquinata alle radici. Ripensa al testo antologizzato ( T41) e rispondi alle domande. a. La conclusione del romanzo vede il protagonista guarire ed entrare a far parte dei “sani”? b. Quale grande occasione sembra offrire la guerra secondo Svevo? 17. L’ultima produzione. Qual è il filo conduttore delle ultime opere di Svevo? Rispondi in 4 righe circa. 2 NOME …………………………………………………………….... ATTIVITÀ DI RECUPERO IL PRIMO NOVECENTO L’autore e l’opera CLASSE ……………… DATA ……………………………… f. L’inizio del Novecento è caratterizzato in Italia dalla politica di Mussolini. Luigi Pirandello verifica delle conoscenze e delle competenze 1. Luigi Pirandello: la vita. Indica se le affermazioni relative alla vita di Pirandello sono vere o false. V F a. Nasce a Catania. b. A vent’anni si trasferisce da Palermo a Roma. g. Nel primo decennio del secolo la povertà, specie nel Sud, spinge moltissimi italiani a emigrare in America. 4. Le influenze culturali. Completa la frase scegliendo tra le opzioni quella corretta. La formazione culturale di Pirandello fu influenzata dalla concezione vitalistica e dall’intuizionismo di a. Binet b. Bergson c. Simmel d. Schopenhauer c. Si laurea in filosofia. 5. L’intellettuale e l’impegno. Indica se l’affermazione su Pirandello è vera o falsa. Motiva la tua risposta. d. Nel 1934 gli viene assegnato il premio Nobel per la letteratura. Pirandello fu un attivo sostenitore del fascismo, come dimostrano le sue opere. V F e. Nel periodo della Seconda guerra mondiale subisce gravi tragedie familiari. 6. La poetica pirandelliana. Componi un testo di 5 righe circa sulla poetica pirandelliana dell’umorismo, utilizzando i termini e le espressioni in elenco. f. Dal 1921 diventa un autore di fama internazionale. 2. Pirandello: le opere. Attribuisci a ciascuna opera di Pirandello la data corrispondente. comicità, contraddizioni, erma bifronte, forma d’arte, riflessione, sentimento a. L’umorismo I. 1904 b. Il fu Mattia Pascal II. 1908 7. Novelle per un anno: gli aspetti principali. Precisa le caratteristiche principali delle novelle pirandelliane. L’attività è avviata. c. L’uomo dal fiore in bocca III. 1921 NOVELLE SICILIANE d. Uno, nessuno e centomila IV. 1923 Le novelle siciliane, ambientate in un mondo popolare di contadini e di minatori, sembrano… continua tu. e. Sei personaggi in cerca d’autore V. 1925 NOVELLE CITTADINE 3. Pirandello e la sua epoca. Indica se le affermazioni relative all’epoca in cui visse Pirandello sono vere o false. V F a. Nel 1922 un colpo di Stato porta al potere il partito fascista. b. L’Italia partecipa alla Prima mondiale dal 1914 al 1918. guerra c. Dopo la Prima guerra mondiale entra in crisi il sistema politico liberale. d. La crisi della borghesia è in rapporto con l’emergere di nuove istanze sociali. e. La politica giolittiana dell’industrializzazione risolve i problemi del Sud d’Italia. Idee per insegnare l’italiano con… Panebianco, Gineprini, Seminara LETTERAUTORI – Edizione verde © Zanichelli 2012 Le novelle cittadine presentano la condizione piccoloborghese di negozianti, impiegati… continua tu. NOVELLE SURREALI Nelle novelle dell’ultimo periodo scompare la caratterizzazione… continua tu. Invito all’opera Il fu Mattia Pascal 8. Il fu Mattia Pascal: la trama. Riordina le vicende del romanzo sotto elencate utilizzando una numerazione progressiva. […] Decide allora di simulare il suicidio di Adriano Meis e di ritornare a essere Mattia Pascal. […] Malagna riconosce il figlio di Oliva, mentre Mattia è costretto a nozze riparatrici con Romilda. […] Alle due Premesse teoriche che tratteggiano brevemente la figura di Mattia Pascal, segue il racconto della vicenda che lo vede protagonista. 1 ATTIVITÀ DI RECUPERO NOME …………………………………………………………….... […] Privo di un’identità certa, si rifugia nella vecchia biblioteca dove comincia a scrivere la storia di Mattia Pascal, del quale di tanto in tanto va a visitare la tomba. […] Sulla via del ritorno, legge in un giornale del ritrovamento di un cadavere, identificato dai familiari come lui. Decide allora di cambiare identità e di costruirsi una nuova vita. […] Per sfuggire all’oppressione, decide di andare a Marsiglia e imbarcarsi per l’America. Sceso casualmente a Nizza, entra al casinò di Montecarlo, dove vince una forte somma alla roulette. […] Intanto diviene padre di due gemelle: una muore dopo pochi giorni, l’altra un anno dopo, contemporaneamente alla madre di Mattia, il quale, pazzo di dolore, pensa addirittura al suicidio. […] Una volta tornato a Miragno, scopre che tutto è cambiato: la moglie si è risposata e ha avuto una figlia; il suo posto di bibliotecario è stato preso da un altro; la gente del paese lo evita. […] Per vendicarsi, Mattia organizza una beffa erotica: seduce Romilda Pescatore, dalla quale Malagna vorrebbe un figlio, ma mette incinta anche Oliva, la moglie di Batta Malagna, fino allora creduta sterile. […] La vita familiare si rivela ben presto insostenibile, tra una moglie non amata, una suocera insopportabile e le condizioni economiche che peggiorano, anche se Mattia trova un impiego presso la biblioteca Boccamazza. […] Mattia Pascal vive con i genitori a Miragno, immaginaria località di campagna sulla Riviera Ligure di Ponente. Alla morte del padre, i beni di famiglia sono affidati al disonesto e astuto amministratore Batta Malagna (la “talpa”), che si appropria dell’intero patrimonio. […] Sotto il falso nome di Adriano Meis, dopo aver visitato città italiane e straniere, si stabilisce a Roma dove alloggia in una pensione. Qui si innamora di Adriana, la figlia del proprietario Anselmo Paleari, che è insidiata dal cognato, Terenzio Papiano, vedovo di un’altra figlia del Paleari. […] L’assenza di un’identità anagrafica si rivela un problema insormontabile: non può sposare Adriana; Mattia non può denunciare Terenzio che durante una seduta spiritica gli ha rubato del denaro; non può accettare la sfida a duello del pittore spagnolo Bernaldez poiché senza documenti non trova i padrini necessari. CLASSE ……………… DATA ……………………………… c. lo stile piano e scorrevole. d. la tecnica del discorso indiretto libero. e. la vicenda come percorso di formazione. 10. Il fu Mattia Pascal: i temi. Indica se le affermazioni relative alle tematiche del romanzo sono vere o false. V F a. La vita familiare è concepita come una prigione da cui evadere. b. Il progresso rappresenta un’opportunità di miglioramento. c. La “forma” è indistruttibile. d. La crisi di identità si risolve nell’esistenza autentica. e. Gli eventi sono casuali e assurdi. 11. Il ruolo del protagonista. Indica se l’affermazione è vera o falsa e motiva la tua risposta. Mattia Pascal è sia il protagonista che il narratore delle proprie avventure. V F 12. La scissione tra il corpo e l’ombra. Indica se l’affermazione relativa al testo antologizzato ( T33) è vera o falsa e motiva la tua risposta. Le vicende del protagonista mostrano che è possibile rifarsi una vita sfuggendo ai condizionamenti sociali. V F 13. Mattia Pascal dinanzi alla sua tomba. Ripensa al testo antologizzato (T34) e spiega in 4 righe circa quali caratteristiche fanno del protagonista un inetto. Poi spiega il significato dell’affermazione da lui pronunciata Io ora vivo in pace. 14. La produzione dei romanzi. Completa il testo, scegliendo tra le opzioni sotto elencate quella corretta. Il primo romanzo di Pirandello fu L’esclusa, pubblicato nel 1901; seguì il (I) ……………………………………… Il fu Mattia Pascal, uscito a puntate sulla «Nuova Antologia» nel 1904. Negli anni successivi Pirandello espose la sua poetica nel saggio (II) ……………………………………… (1908) e si dedicò soprattutto alla novellistica e ancora al romanzo (I 9. L’originalità di Il fu Mattia Pascal. Completa la frase scegliendo tra le opzioni quelle corrette. vecchi e i giovani, 1909-1913). In (III) del 1925, rielaborò un’opera del 1915, Si gira. La svolta (IV) Il romanzo Il fu Mattia Pascal fu un modello innovativo nel panorama letterario italiano del nuovo secolo per a. la conclusione aperta. b. la dissociazione dell’io. Idee per insegnare l’italiano con… Panebianco, Gineprini, Seminara LETTERAUTORI – Edizione verde © Zanichelli 2012 ………………………………, ……………………………………… avvenne nel 1916-1917 con alcune delle sue opere più importanti, tra le quali Pensaci, Giacomino!, Così è (se vi pare), Il berretto a sonagli, Il piacere dell’onestà, in alcune delle quali riprese il 2 NOME …………………………………………………………….... ATTIVITÀ DI RECUPERO soggetto di precedenti (V) …………………………………. La fama internazionale giunse con Sei personaggi in cerca d’autore (1921), che rivoluzionò il genere drammatico con (VI) ………………………………………; anche con Enrico IV (1922) mise in scena un dramma senza precedenti, rappresentando (VII) del …………………………………… protagonista e nella sua “recita di una parte” il problematico rapporto tra (VIII) del teatro produzione stesso. Pirandello drammatica ……………………………………… …………………………………… raccolse sotto il la propria titolo (IX) e la produzione novellistica in (X) (1922-1923). Del 1925 è il (XI) ……………………………………… incompiuto il (XII) ……………………………………… Uno, nessuno, centomila; rimase ……………………………………… I giganti della montagna (1930). Nei suoi ultimi anni si occupò della (XIII) ………………………… di alcuni dei propri capolavori. I. a. dramma b. racconto c. romanzo II. a. L’umorismo b. Il dramma borghese c. Arte e coscienza d’oggi III. a. Il giuoco delle parti b. Sei personaggi in cerca d’autore c. Quaderni di Serafino Gubbio operatore IV. a. teatrale b. politica c. letteraria V. a. novelle b. concezioni c. vicende personali VI. a. l’“erma bifronte” b. il “teatro nel teatro” c. il “sentimento del contrario” VII. a. nel gettare la maschera b. nella passione per il gioco c. nello sdoppiamento di identità VIII. a. finzione e realtà b. illusione e delusione c. ragione e sentimento Idee per insegnare l’italiano con… Panebianco, Gineprini, Seminara LETTERAUTORI – Edizione verde © Zanichelli 2012 CLASSE ……………… DATA ……………………………… IX. a. Maschere nude b. Un ballo in maschera c. La maschera e il volto X. a. Novelle rusticane b. Novelle per un anno c. L’amica delle mogli XI. a. dramma b. racconto c. romanzo XII. a. dramma b. racconto c. romanzo XIII. a. revisione editoriale b. rielaborazione teatrale c. riduzione cinematografica 15. I temi dei romanzi. Associa a ciascun romanzo la tematica corrispondente. a. L’esclusa b. I vecchi e i giovani c. Uno, nessuno e centomila d. Quaderni di Serafino Gubbio operatore I. Il tema della relatività dei punti di vista è centrale nella vicenda di Marta Ajala. II. Il discorso sul Risorgimento tradito si unisce alla riflessione sulla crisi di fine secolo. III. Il romanzo, dall’innovativa impostazione diaristica, è una condanna della civiltà di massa e dei suoi miti. IV. Un’osservazione su un particolare fisico insignificante porta il protagonista al totale rifiuto della propria identità. 16. Una mano che gira la manovella. Ripensa al testo antologizzato (T35) e spiega in 6 righe circa quale posizione assume l’autore nei confronti del progresso tecnologico. 17. Il naso di Vitangelo Moscarda. Ripensa al testo antologizzato (T36) e precisa in 3 righe circa quali caratteristiche fanno del protagonista un inetto. 18. Le opere teatrali. Indica quali tra i titoli elencati si riferiscono a opere teatrali di Pirandello. a. La patente b. Il fu Mattia Pascal c. Il treno ha fischiato d. I giganti della montagna e. Uno, nessuno e centomila f. Sei personaggi in cerca d’autore g. Quaderni di Serafino Gubbio operatore 3 ATTIVITÀ DI RECUPERO NOME …………………………………………………………….... 19. Il concetto di «forma» in Chiàrchiaro. Il protagonista de La patente non intende liberarsi della «forma» che gli altri gli attribuiscono, anzi vuole servirsene a proprio vantaggio: in che modo? Come definiresti con altre parole ciò che Pirandello definisce «forma»? Questo concetto, secondo te, può essere utilizzato per interpretare anche la realtà di oggi? Rispondi in 8 righe circa. 20. Così è (se vi pare): il tema centrale. Completa la frase scegliendo tra le opzioni quella corretta e motiva la tua risposta. La tematica centrale del dramma Così è (se vi pare) è a. l’egoismo. b. l’intuizione della verità. c. l’assurdità del matrimonio. d. la meschinità della borghesia. e. il relativismo della conoscenza. Idee per insegnare l’italiano con… Panebianco, Gineprini, Seminara LETTERAUTORI – Edizione verde © Zanichelli 2012 CLASSE ……………… DATA ……………………………… 21. Sei personaggi in cerca d'autore. Indica se le seguenti affermazioni relative al dramma sono vere o false. V F a. La scena manca di sipario. b. Nella scena iniziale alcuni attori stanno provando una commedia. c. I sei personaggi entrano in scena dalle quinte. d. Gli attori si trasformano in spettatori. e. Nella scena finale si ristabilisce la distinzione tra realtà e finzione. f. Pirandello mette in scena l'impossibilità di rappresentare il dramma dei sei personaggi con le forme tradizionali del teatro borghese. 4 NOME …………………………………………………………….... ATTIVITÀ DI RECUPERO CLASSE ……………… DATA ……………………………… il suo compito è ricercare il IL PRIMO NOVECENTO …………………………………………………: la poesia si realizza cercando L’autore e l’opera e stabilendo un rapporto Umberto Saba …………………………………………… …………………………………………………… e onesto con la realtà. Per Saba l’essenza della vita è la verifica delle conoscenze e delle competenze …………………………………………………… di gioia e dolore: a diffe- renza di molti poeti contemporanei, che vedono nel1. Umberto Saba: la vita. Indica se le affermazioni relative alla vita di Saba sono vere o false. V F b. Prestò il servizio militare volontario in Austria. c. Al momento della Liberazione si trovava a Trieste. d. Aderì al Partito comunista. 2. Il pensiero poetico. Completa il testo sulle principali caratteristiche della poetica di Saba utilizzando i termini e le espressioni in elenco. Le poesie di Saba nascono da un profondo sentimento …………………………………………………………………… , radicato nei e nelle esperienze dolorose (in particolare l’abbandono del padre, all’origine di sofferenze e di ……………………………………………… ). Si forma da autodidatta sui classici della tradizione italiana. L’incontro con le teorie ……………………………………… …………………………………………………… contemporanea, gli fornisce strumenti filosofici e ideologici nuovi rispetto al …………………………………………………… sperimentalismo delle », ma ne rimane comples- ……………………………………………… sivamente ……………………………………………………, non ricono- scendosi in quel tipo di poetica. La sua poesia si snoda su un si volge sia al proprio mondo sia alla realtà ……………………………………………: ……………………………………………… ……………………………………………………, al mondo. ……………………………..………………………… (1911), Saba sostiene che la poesia deve essere « ……………………………», ………………………………, 4. Il Canzoniere: il titolo. Completa la frase scegliendo tra le opzioni quella corretta. Il titolo dell’opera, che indica la fedeltà di Saba alla tradizione letteraria italiana, risale a a. Dante. b. Petrarca. c. Boccaccio. 5. Il Canzoniere: la struttura. Esponi in un testo di 5 righe circa le principali caratteristiche strutturali del Canzoniere. scandaglia la profondità del proprio io ma si appella costantemente Nel saggio Invito all’opera Il Canzoniere allora imperante e allo ……………………………………………………. Ebbe modo di frequentare l’ambiente della rivista « a. La struttura tipica delle liriche di Saba alterna /non alterna narrazione e descrizione. b. Secondo Saba il linguaggio poetico deve essere chiaro e limpido / aulico e prosaico. c. Le liriche presentano / non presentano una riflessione conclusiva che ha valore di sentenza. d. Nelle liriche sono presenti / non sono presenti la frantumazione metrica e gli enjambement. e. Saba utilizza una rima apparentemente facile /difficile che cela un profondo messaggio poetico. , insieme alla sua “triestinità” e all’assimilazione della cultura ………………………………… della vita. 3. Le forme metriche, il lessico e la sintassi. Completa le frasi sulle principali caratteristiche stilisticoformali della poesia di Saba, scegliendo tra le opzioni quella corretta. e. Morì a Gorizia nel 1957. ………………………………………………… satezza, egli ha un atteggiamento di ambizioni personali, austro-tedesca, Avanguardie, dannunzianesimo, dialettica, dolore, duplice binario, estraneo, freudiane, interiore, La Voce, nevrosi edipiche, onesta, Quello che resta da fare ai poeti, quotidiana, se stessi, semplice, totale accettazione, traumi infantili, veritiera, vero a. Nacque a Trieste nel 1883. di l’umana vicenda solo angoscia, sofferenza e insen- fondata su un «tenace sforzo dell’in- 6. Il Canzoniere: le tematiche. Associa a ciascun volume della raccolta la tematica corrispondente. a. Primo volume (1900-1920). b. Secondo volume (1921-1932). c. Terzo volume (1933-1954). telletto» e su una «disinteressata grandezza d’animo». Il poeta deve rinunciare alle ………………………………………………, Idee per insegnare l’italiano con… Panebianco, Gineprini, Seminara LETTERAUTORI – Edizione verde © Zanichelli 2012 I. Affronta tematiche esistenziali e psicoanalitiche, legate alla biografia del poeta. 1 ATTIVITÀ DI RECUPERO NOME …………………………………………………………….... II. Sviluppa i temi della vita e della morte, non disgiunti dalla rivisitazione dell’adolescenza e dall’apertura a tematiche politiche. III. Condensa l’idea di poesia come «sguardo» rivolto al proprio mondo interiore ma anche alla realtà nelle sue molteplici manifestazioni. 7. A mia moglie. Indica se le affermazioni relative alla lirica antologizzata (T50) sono vere o false. V 5 10 F a. La moglie viene paragonata alle femmine di tre animali. 15 b. La moglie è come la rondine per la sua grazia. c. Il paragone con le femmine degli animali dà alla poesia uno spessore religioso. 20 d. Ogni strofa ha inizio con un verso piano. e. Gli animali descritti assumono un valore simbolico. 25 f. Sono presenti termini letterari. g. Il linguaggio quotidiano viene nobilitato da inversioni sintattiche. h. Nel sentimento d’amore espresso dal poeta non emergono aspetti conflittuali. CLASSE ……………… DATA ……………………………… un cantuccio in cui solo siedo; e mi pare che dove esso termina termini la città. Trieste ha una scontrosa grazia. Se piace, è come un ragazzaccio aspro e vorace, con gli occhi azzurri e mani troppo grandi per regalare un fiore; come un amore con gelosia. Da quest’erta ogni chiesa, ogni sua via scopro, se mena all’ingombrata spiaggia, o alla collina cui, sulla sassosa cima, una casa, l’ultima, s’aggrappa. Intorno circola ad ogni cosa un’aria strana, un’aria tormentosa, l’aria natia. La mia città che in ogni parte è viva, ha il cantuccio a me fatto, alla mia vita pensosa e schiva. 10. Mio padre è stato per me «l’assassino». Ripensa alla lirica antologizzata (T53) e precisa in 4 righe circa in che modo Saba ricorda il padre e quali somiglianze fisiche e spirituali riconosce in lui. 11. Teatro degli Artigianelli ( 8. La capra. Completa la frase relativa alla lirica antologizzata ( T51) scegliendo tra le opzioni quelle corrette. Nella lirica La capra, appartenente alla sezione Casa e campagna (1909-1910) a. i versi sono liberi. b. il ritmo è lento e quasi solenne. c. il linguaggio ricalca i modi del parlato. d. il lessico alterna termini quotidiani e letterari. e. l’espressione viso semita allude all’Olocausto. f. il nucleo tematico è il riconoscimento di una fraternità universale nel dolore. 9. Trieste. Rileggi la lirica antologizzata (T52) e fai la parafrasi. Poi in 4 righe circa precisa • da quale punto di vista il poeta osserva la città natale; • quale immagine della città emerge dallo sguardo del poeta; • in che modo Trieste si riflette nella poetica di Saba. 9). Indica se l’affermazione relativa alla lirica antologizzata è vera o falsa e motiva la tua risposta. Saba affronta i temi della occupazione nazifascista e della riconquista della libertà con toni celebrativi. V F 12. Ulisse. Rileggi gli ultimi versi della lirica antologizzata (T54) e spiega in 3 righe circa per quale motivo Saba afferma che il suo viaggio non è ancora terminato e quale strada deve percorrere per giungere alla verità. 10 …Oggi il mio regno è quella terra di nessuno. Il porto accende ad altri i suoi lumi; me al largo sospinge ancora il non domato spirito, e della vita il doloroso amore. Ho attraversata tutta la città. Poi ho salita un’erta, popolosa in principio, in là deserta, chiusa da un muricciolo: Idee per insegnare l’italiano con… Panebianco, Gineprini, Seminara LETTERAUTORI – Edizione verde © Zanichelli 2012 2 NOME …………………………………………………………….... ATTIVITÀ DI RECUPERO IL SECONDO OTTOCENTO L’autore e l’opera Gabriele D’Annunzio verifica delle conoscenze e delle competenze 1. Gabriele D’Annunzio: la vita. Indica se le affermazioni relative alla vita di D’Annunzio sono vere o false. V 10 CLASSE ……………… DATA ……………………………… non suono pe ’l vasto silenzïo va. Oppresso d’amor, di piacere, il popol de’ vivi s’addorme... O falce calante, qual mèsse di sogni ondeggia al tuo mite chiarore qua giù. Invito all’opera Alcyone F a. Nacque a Pescara nel 1863. 6. Alcyone. Indica se le affermazioni relative agli aspetti generali dell’opera sono vere o false. b. Iniziò la sua carriera a Roma come cronista mondano. c. Visse splendidamente grazie ai proventi della sua produzione letteraria. d. L’impresa di Fiume decretò il suo declino. e. Trascorse gli ultimi anni a Gardone Riviera. 2. Le idee politiche. Indica se l’affermazione relativa al pensiero politico di D’Annunzio è vera o falsa e motiva la tua risposta. D’Annunzio condivise l’intervento italiano nella Prima guerra mondiale. V F 3. Le opere giovanili. Indica se l’affermazione relativa alle opere giovanili di D’Annunzio è vera o falsa e motiva la tua risposta. Le opere liriche del periodo romano risentono dell’influenza del Verismo di Verga. V F 4. Le Laudi. Sintetizza in un testo di 6 righe circa le principali caratteristiche dell’opera, utilizzando i termini e le espressioni in elenco. Alcyone, Elettra, fusione panica, Laudes creaturarum, Maia, Merope, patriottico nazionalista, Pleiadi, poeta vate, progetto originario, san Francesco d’Assisi, sette libri, tre, ulissismo. 5. O falce di luna calante. Rileggi la lirica antologizzata (T20) e scrivi la parafrasi. Poi spiega in 3 righe circa quali caratteristiche tipiche della poesia dannunziana sono presenti nei versi. 5 V F a. La stesura di Alcyone è influenzata dal Simbolismo francese, dall’Estetismo, dalla teoria del superuomo di Nietzsche e dalla musica di Wagner. b. Il filo narrativo che collega le liriche di Alcyone è la cronaca di una vacanza romana del poeta. c. La parola poetica, scelta per il valore evocativo e musicale, non trasmette un significato ma una sensazione. d. La scelta di dedicarsi al tema della natura rappresenta una rottura con il mito del superuomo. 7. La fusione con la natura. Spiega in 3 righe circa quali sono le principali caratteristiche del panismo dannunziano. 8. La sera fiesolana. Ripensa alla lirica antologizzata (T21). Poi in 6 righe circa • spiega come l’io lirico si rispecchia nella natura; • precisa in che modo avviene l’umanizzazione della natura. 9. La pioggia nel pineto. Associa ai versi della lirica antologizzata (T22) il procedimento retorico-poetico e/o il motivo centrale corrispondente. a. il cuor nel petto è come I. panismo pèsca / intatta O falce di luna calante che brilli su l’acque deserte, o falce d’argento, qual mèsse di sogni ondeggia al tuo mite chiarore qua giù! b. Piove su le tamerici / II. metamorfosi salmastre ed arse Aneliti brevi di foglie, sospiri di fiori dal bosco esalano al mare: non canto non grido d. Risponde / al pianto il IV.corrispondenza parolacanto / delle cicale natura; rima interna Idee per insegnare l’italiano con… Panebianco, Gineprini, Seminara LETTERAUTORI – Edizione verde © Zanichelli 2012 c. E immersi / noi siam ne III. registro alto; rimandi lo spirto / silvestre fonici 1 ATTIVITÀ DI RECUPERO NOME …………………………………………………………….... 10. I pastori. Rileggi le strofe della poesia antologizzata (T23) che sono state qui disposte in modo casuale. Indica l’ordine corretto scegliendo fra le opzioni sotto elencate. Poi attribuisci a ciascuna un titolo tematico. I. E vanno pel tratturo antico al piano, quasi per un erbal fiume silente, su le vestigia degli antichi padri. O voce di colui che primamente conosce il tremolar della marina! II. Settembre, andiamo. È tempo di migrare. Ora in terra d’Abruzzi i miei pastori lascian gli stazzi e vanno verso il mare: scendono all’Adriatico selvaggio che verde è come i pascoli dei monti. III. Ora lungh’esso il litoral cammina la greggia. Senza mutamento è l’aria. Il sole imbionda sì la viva lana che quasi dalla sabbia non divaria. Isciacquìo, calpestìo, dolci romori. Ah perché non son io co’ miei pastori? IV. Han bevuto profondamente ai fonti alpestri, che sapor d’acqua natìa rimanga ne’ cuori esuli a conforto, che lungo illuda la lor sete in via. Rinnovato hanno verga d’avellano. a. II-IV-I-III b. III-I-II-IV c. IV-I-III-II d. I-III-IV-II CLASSE ……………… DATA ……………………………… Durante la ……………………………………… nella villa di una cugina sente il bisogno di mettere in versi le proprie sensazioni e suggestioni. Qui conosce ……………………………, in vacanza con la figlioletta, e, affascinato dalla ……………………… della donna, se ne innamora. Anche Maria ricambia l’amore con un sentimento ……………………… e nobile, sedotta dalla ……………………………………… e dalla sensibilità artistica di Andrea. In autunno, ritornato a Roma, Andrea ritrova Elena: la donna gli concede l’appuntamento con cui si apre il romanzo, ma ……………………………………… di riprendere la rela-zione. Andrea riversa il suo ……………………………………… su Maria, trascinandola nell’adulterio, ma conduce il nuovo rapporto con un ambiguo gioco di ………………………… di persona: sta con la ………………………………… ma continua a desiderare la ……………………………………… . E quando, trasportato dalla passione, chiama Maria con il nome di Elena, la donna compresa la verità lo abbandona. Al conte Sperelli non resta che registrare la propria ……………………………………… e il ……………………………… del proprio stile di vita. bellezza spirituale, convalescenza, cultura raffinata, desiderio, donna angelo, donna lussuriosa, Elena Muti, fallimento, instabilità emotiva, lord Heathfield, Maria Ferres, matrimonio di interesse, puro, rifiuta, storia d’amore, trasposizioni 12. L’esteta Andrea Sperelli. Indica se le affermazioni relative al protagonista del romanzo Il piacere sono vere o false. V F a. Ricerca il piacere. b. Ha solidi princìpi morali. c. Ha il culto della bellezza e dell’arte. d. Ha la vita borghese come modello. e. Disprezza i valori democratici. 11. Il piacere: la trama. Completa il testo utilizzando i termini e le espressioni in elenco. Il romanzo inizia un pomeriggio di dicembre del 1886, in cui il protagonista attende nel suo appartamento la visita dell’ex amante ……………………………………… , dopo una separazione di circa due anni. Andrea rievoca la loro passionale ………………………………… : la conoscenza a un ricevimento mondano, gli incontri, la brusca interruzione della relazione voluta da Elena, per un ………………………………… con ………………………………… . Andrea, per dimenticarla, passa da un’avventura erotica all’altra e viene ferito in duello da un marito offeso dalla sua intraprendenza. Idee per insegnare l’italiano con… Panebianco, Gineprini, Seminara LETTERAUTORI – Edizione verde © Zanichelli 2012 f. Predilige la Roma classica e imperiale. 13. Il superuomo. Spiega in 2 righe circa quale significato D’Annunzio attribuisce a questa complessa figura filosofica teorizzata da Nietzsche. 14. Trionfo della morte. Indica se l’affermazione è vera o falsa e motiva la tua risposta. Il romanzo Trionfo della morte segna nella produzione dannunziana un momento di transizione tra fase estetizzante e superomistica. V F 2 ATTIVITÀ DI RECUPERO NOME …………………………………………………………….... 15. I romanzi del superuomo dannunziano. Associa a ciascun personaggio la caratteristica corrispondente. a. Claudio Cantelmo, Le vergini delle rocce I. Si avventura in un’impresa apparentemente impossibile. b. Stelio Èffrena, Il fuoco II. Vuole creare un dramma in cui si fondano recitazione, poesia, danza e musica. 16. Il teatro ( CLASSE ……………… DATA ……………………………… ). Indica se le affermazioni relative alla produzione teatrale dannunziana sono vere o false. V F a. I testi delle tragedie sono in versi. c. Paolo Tarsis, III. Sogna l’avvento di un uomo Forse che sì forte che guidi l’Italia verso forse che no un nuovo destino imperiale; il suo sogno è generare il futuro «re di Roma». b. L’intento è coinvolgere il pubblico nel modello del «vivere inimitabile». c. Francesca da Rimini presenta una donna dalla sensualità distruttiva. d. La figlia di Iorio riprende un episodio dell’Inferno di Dante. e. La tematica della Nave è politico-nazionalistica. f. La fiaccola sotto il moggio è ambientata in un Abruzzo arcaico e favoloso. 17. La poetica del Notturno ( ). Spiega in 3 righe circa quali novità stilistiche presenta l’opera e perché D’Annunzio la definisce «commentario delle tenebre». Idee per insegnare l’italiano con… Panebianco, Gineprini, Seminara LETTERAUTORI – Edizione verde © Zanichelli 2012 3 NOME …………………………………………………………….... ATTIVITÀ DI RECUPERO fissa la sua antica serena maraviglia; noi ingrossiamo e arrugginiamo la voce, ed egli fa sentire tuttavia e sempre il suo tinnulo squillo come di campanello. IL SECONDO OTTOCENTO L’autore e l’opera CLASSE ……………… DATA ……………………………… Giovanni Pascoli verifica delle conoscenze e delle competenze 1. Giovanni Pascoli: la vita. Indica se le affermazioni relative alla vita di Pascoli sono vere o false. V F a. Nacque a Rimini. 7. Le raccolte poetiche: i temi. Associa a ciascuna raccolta la tematica corrispondente. a. Canti di Castelvecchio I. La rievocazione dell’antichità nei suoi aspetti “notturni”. b. Poemetti II. Il trascorrere delle stagioni come alternanza di vita e di morte; le oscure presenze dei morti, custodi del “nido”; il desiderio inappagato d’amore e l’immaginario erotico del poeta. c. Poemi conviviali III. La bontà naturale della vita di campagna contrapposta alla realtà minacciosa della società industriale. b. A dodici anni perse il padre. c. Insegnò Letteratura italiana all’Università di Urbino. d. Nel 1887 si trasferì con le sorelle a Massa. e. Morì nel 1912. 2. L’ideologia politica. Indica se l’affermazione relativa al pensiero politico di Pascoli è vera o falsa e motiva la tua risposta. Negli ultimi anni di vita Pascoli si avvicinò al socialismo. V F 3. Pascoli: il poeta vate. Spiega in 4 righe circa in che modo Pascoli interpreta il ruolo di poeta vate. 4. Il contesto culturale. Completa la frase scegliendo tra le opzioni quelle pertinenti. Sulla formazione culturale di Pascoli influirono a. la crisi del Positivismo b. il classicismo carducciano c. il rifiuto dell’intuizionismo d. la fiducia nella conoscenza razionale 5. La poetica. Precisa in 3 righe circa qual è secondo Pascoli la funzione del poeta. 6. È dentro noi un fanciullino. Rileggi il passo tratto dal testo antologizzato (T11) e spiega in 4 righe circa il messaggio che l’autore intende comunicare. È dentro noi un fanciullino che non solo ha brividi, come credeva Cebes Tebano che primo in sé lo scoperse, ma lagrime ancora e tripudi suoi. Quando la nostra età è tuttavia tenera, egli confonde la sua voce con la nostra, e dei due fanciulli che ruzzano e contendono tra loro, e, insieme sempre, temono sperano godono piangono, si sente un palpito solo, uno strillare e un guaire solo. Ma quindi noi cresciamo, ed egli resta piccolo; noi accendiamo negli occhi un nuovo desiderare, ed egli vi tiene Idee per insegnare l’italiano con… Panebianco, Gineprini, Seminara LETTERAUTORI – Edizione verde © Zanichelli 2012 Invito all’opera Myricae 8. Myricae: il titolo. Spiega in 3 righe circa che cosa significa letteralmente il titolo della raccolta e quale tipo di poesia preannuncia. 9. La metrica di Myricae. Indica se l’affermazione è vera o falsa e motiva la tua risposta. Nella raccolta Myricae Pascoli rimane legato alla metrica tradizionale. V F 10. Myricae: i testi. Associa a ciascun componimento il verso corrispondente. a. Il tuono I. Un bubbolìo lontano… / Rosseggia l’orizzonte b. Temporale II. Ritornava una rondine al tetto: / l’uccisero: cadde tra spini e. X Agosto V. col fragor d’arduo dirupo / che frana, il tuono rimbombò di schianto 11. Temporale, Il lampo, Il tuono. Ripensa alle tre liriche antologizzate (T12, T13, T14). Poi in 6 righe circa • spiega il contenuto informativo di ciascuna; • precisa il comune motivo tematico; • esponi il comune significato simbolico dei versi. 1 NOME …………………………………………………………….... ATTIVITÀ DI RECUPERO 12. Lavandare. Rileggi la lirica antologizzata (T15). Poi in 5 righe circa • esponi gli elementi che conferiscono musicalità alla lirica; • spiega quale funzione simbolica assume l’immagine dell’aratro abbandonato (v. 10). Nel campo mezzo grigio e mezzo nero resta un aratro senza buoi, che pare dimenticato, tra il vapor leggiero. 15. Novembre. Rileggi la lirica antologizzata (T17) e scrivi la parafrasi. Poi, in 4 righe circa, spiega a quali nuclei tematici corrispondono le tre strofe. Gèmmea l’aria, il sole così chiaro che tu ricerchi gli albicocchi in fiore, e del prunalbo l’odorino amaro senti nel cuore... Ma secco è il pruno, e le stecchite piante di nere trame segnano il sereno, e vuoto il cielo, e cavo al piè sonante sembra il terreno. 5 E cadenzato dalla gora viene lo sciabordare delle lavandare con tonfi spessi e lunghe cantilene. 5 10 10 Il vento soffia e nevica la frasca, e tu non torni ancora al tuo paese! quando partisti, come son rimasta! come l’aratro in mezzo alla maggese. 13. X Agosto. Indica se le affermazioni relative alla lirica antologizzata (T16) sono vere o false. V F a. La lirica ha una struttura circolare. b. Il testo è in quartine di decasillabi e novenari. CLASSE ……………… DATA ……………………………… Silenzio, intorno: solo, alle ventate, odi lontano, da giardini ed orti, di foglie un cader fragile. È l’estate, fredda, dei morti. 16. I Canti di Castelvecchio e Myricae: un confronto. Spiega in 3 righe circa per quali aspetti i Canti di Castelvecchio si differenziano dalla raccolta Myricae. 17. La mia sera. Indica se le affermazioni relative alla lirica antologizzata (T18) sono vere o false. V a. Fa parte dei Canti di Castelvecchio. c. La rondine rappresenta simbolicamente la morte. b. Il ritmo dei versi è diseguale. d. Il dolore è visto come mistero cosmico ineluttabile. c. L’ultimo verso di ogni strofa è un settenario. e. La simbologia della funzione consolatoria. d. Nell’espressione voci di tenebra azzurra sono presenti un ossimoro e una sinestesia. croce ha una 14. I significati simbolici del “nido”. Completa la frase scegliendo tra le opzioni quelle pertinenti. L’immagine del “nido” nella poesia di Pascoli rappresenta simbolicamente a. il timore della morte. b. il desiderio inappagato. c. l’innocenza degli animali. d. lo spazio protetto della casa. e. il nucleo isolato della famiglia. Idee per insegnare l’italiano con… Panebianco, Gineprini, Seminara LETTERAUTORI – Edizione verde © Zanichelli 2012 F e. Vengono contrapposti la condizione di incoscienza prenatale e il nulla della morte. 18. Il gelsomino notturno. Ripensa alla lirica antologizzata (T19) e spiega in 4 righe circa quali vicende parallele vengono rappresentate dal poeta. 2
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