Oggi in edicola con La Stampa * 12 45 67 18 I PRO E I CONTRO FCA SUL CAVALLINO EUROPA LEAGUE Se scompare la scrittura in corsivo “La Ferrari non lascia l’Italia” Toro, cinquina che vale i sedicesimi Castagneri e Sabadin A PAGINA 35 Roberto Condio A PAGINA 40 Luigi Grassia A PAGINA 26 LA LA STAMPA STAMPA QUOTIDIANO FONDATO NEL 1867 * VENERDÌ 12 DICEMBRE 2014 1 ANNO 148 N. 341 1 1,70 € IN ITALIA (PREZZI PROMOZIONALI ED ESTERO IN ULTIMA) SPEDIZIONE ABB. POSTALE - D.L. 353/03 (CONV. IN L. 27/02/04) ART. 1 COMMA 1, DCB - TO www.lastampa.it Corruzione, oggi le misure. Renzi: è una svolta Nel suo ultimo incontro internazionale il Presidente italiano dialoga con il Capo di Stato tedesco Mafia Capitale “Presto nuove operazioni” L’appello di Napolitano “Basta scontri con Berlino” Il procuratore: c’è una Piovra Preoccupazione per i nazionalismi e il lavoro ai giovani Il procuratore della Repubblica di Roma Giuseppe Pignatone parla di una «Piovra» originale, senza collegamenti con le mafie classiche, riferendosi al sistema sgominato dall’inchiesta «Mafia Capitale». E annuncia nuove operazioni e altri arresti. Attesa per le misure anti-corruzione al varo oggi del Consiglio dei ministri. Il premier Renzi assicura: regole più dure. 1 QUEL CHE SERVE È UNA RIFORMA DELLE COSCIENZE MARIO DEAGLIO L a scoperta dell’esistenza di una «cupola» mafiosa romana di dimensioni insospettate, e di organizzazioni simili in molte altre parti d’Italia, non costituisce soltanto un’ulteriore ferita alla moralità pubblica di questo Paese, ma conduce a valutazioni nuove e preoccupate sulla sua società e sulla sua economia. Il meccanismo di corruzione e di intimidazione rivelato dalle indagini in corso risulta, infatti, di tipo nuovo, con scarsi o nessun precedente nei Paesi avanzati. Il «modello classico» della corruzione ipotizza, infatti, che la corruzione stessa sia successiva a una decisione di spesa di un’autorità di governo. MARCO CASTELNUOVO I DISCORSI AL VERTICE ITALO-TEDESCO DI TORINO G iorgio Napolitano non si rassegna al senso di declino che avvolge l’Europa della crisi. Ha speso tutta la sua vita politica nella costruzione di un ideale che oggi vede pericolosamente traballare. A PAGINA 2 Minello e Rampino PAG. 2-3 La Mattina e Longo I due Paesi Finiamola con gli stereotipi ALLE PAGINE 8 E 9 Gian Enrico Rusconi A PAGINA 5 GIORGIO NAPOLITANO JOACHIM GAUCK Dobbiamo superare i dissensi tra Italia e Germania: le difficoltà ci sono ma non si deve smarrire il senso del limite Non è così lontano il rischio di una ricaduta nei nazionalismi La Germania non si sente egemone, ma responsabile per gli impegni presi. E prende seriamente quanto concordato nei Trattati. Apprezziamo i piani di riforma del governo Renzi Il discorso A PAGINA 5 Tonia Mastrobuoni A PAGINA 3 IL PRESIDENTE USA STAR DELLA RACCOLTA ANNUALE DI GIOCATTOLI ORGANIZZATA DAI MARINES TORINO Obama “grande elfo” per i bambini poveri Tabaccaio ucciso a pugni da un cliente Il commerciante muore davanti al fratello gemello Italiano e Numa A PAGINA 23 CONTINUA A PAGINA 31 BORDIGHERA OGGI LO STOP Sciopero, il governo non precetta “Era malato” Annega il figlio di dieci mesi Trasporti paralizzati Il premier: non sono d’accordo, ma rispetto La mamma, una russa in vacanza, confessa dopo l’arresto CHIP SOMODEVILLA/GETTY IMAGES/AFP Barbera e Pitoni A PAGINA 11 Il Presidente americano si è presentato con due borse rosse giganti sulle spalle all’iniziativa organizzata dai marines alla base AnacostiaBolling di Washington. Il suo saluto è stato: «Oh oh oh. Oh oh oh. Sono il grande elfo». Buongiorno MASSIMO GRAMELLINI 9 771122 176126 41212 1 Signor Vietato invecchiare vigile che a Pinerolo, provincia di Torino, ha dato la multa a un pensionato di 85 anni rallentato dall’artrosi perché attraversava la strada a passo di lumaca, mi potrebbe togliere una curiosità? Mi potrebbe spiegare per quale motivo in questo Paese strabico le regole scattano come tagliole solo quando a calpestarle sono i deboli e gli indifesi? Ho visto la faccia di quel pensionato, l’ho sentito parlare sullo sfondo di un classico tinello italiano, modesto e curato. E ho pensato che, se fosse ancora vivo, sarebbe potuto essere mio padre. Ecco, lei ha appena multato mio padre. Forse ne andrà orgoglioso. Le divise fanno strani scherzi, a volte. La legge è sicuramente dalla sua. Il pericoloso soggetto solcava le strisce pedonali con l’andatura di un alpino che marcia in montagna controvento. Incurante del troppo rapido susseguirsi dei colori: verde, giallo, rosso. E a quel punto, come un falchetto, è intervenuto lei, sorprendendolo in flagranza di reato. Immagino che sia altrettanto reattivo e implacabile quando sulle medesime strisce sfreccia una macchina a cento all’ora, guidata da un balordo munito di coltello. E’ intervenuto e, probabilmente, ha pensato: «Poveretto, zoppica, potrei dargli una mano ad attraversare, magari accompagnarlo al bar e offrirgli un caffè... ma se mi comportassi così, infrangerei il comma f) dell’articolo 1256 bis del regolamento, come risulta modificato dal dpr 146/68 ai sensi della delega n.1128». E di fronte a una simile sfilza di numeri è evidente che la sua umanità aveva i minuti contati. Giulio Gavino A PAGINA 22 2 .Primo Piano STAMPA .LA VENERDÌ 12 DICEMBRE 2014 Napolitano: “L’Europa scongiuri la deriva populistica” Il Presidente a Torino al forum con la Germania: il nostro pilastro è la solidarietà MARCO CASTELNUOVO SEGUE DALLA PRIMA PAGINA nche per questo ieri a Torino, il presidente della Repubblica si è speso fino alla commozione in quella che probabilmente è stata la sua ultima trasferta da Capo dello Stato «per rilanciare lo spirito di quel grande disegno europeo» di cui è stato protagonista. Napolitano è intervenuto all’Italian-German High Level Dialogue, insieme all’omologo tedesco Joachim Gauk. Un rapporto quello tra i due Presidenti niente affatto scontato, di amicizia e stima personale suggellato 21 mesi fa a Sant’Anna di Stazzema, luogo simbolo dell’eccidio tedesco durante la Seconda guerra mondiale. Alla commemorazione dell’eccidio, allora, i due presidenti si presero la mano. Un gesto spontaneo e genuino ripetuto anche ieri, nel momento del ricordo delle vittime nazifasciste. A FRANCO SILVI/ANSA Il precedente Giorgio Napolitano e Joachim Gauck si tengono per mano a Sant’Anna di Stazzema durante la commemorazione dell’eccidio nazista il 24 marzo del 2013 L’immeschinimento Un passato da tenere vivo di fronte a quelle pulsioni populiste che gli Stati europei sono chiamati a contrastare. Per essere all’altezza della tradizione dell’Europa comunitaria che si basava sulla forza ispiratrice che ha animatoipadrifondatori,inparticolare italiani e tedeschi devono, secondo Napolitano, «reagire senza ulteriore indugio a un pericolo che chiamerei di immeschinimento del clima nel rapporto tra i nostri Paesi». Ecco il lascito politico di Napolitano: lui che ha attraversato il «sanguinoso secolo breve», ha voluto mettere in guardia da quella che per lui è «una delle più gravi malattie della nostra epoca». Un «morbo contagioso» che, al pari dell’«antipolitica patologia eversiva» (il cuore del discorso del Presidente all’Assemblea dei Lincei mercole- dì scorso) rischia di distruggere ogni cosa. «Dalla diffidenza reciproca e dalla svalutazione delle esigenze e delle proposte altrui, non è poi così lontano il rischio di una ricaduta nazionalistica. Non bisogna solo pensare - ha spiegato - per esorcizzarlo al nazionalismo aggressivo e bellicistico in cui s’immersero i nostri paesi nella prima metà del Novecento, ma a un nazionalismo che già si avverte nel porre l’interesse del proprio paese - e le politiche che esso detta - al di sopra di una responsabile identificazione con l’interesse comune europeo, che fin dall’inizio fu posto a base di un’evoluzione unitaria dell’Europa come entità economica e politica sempre più integrata». L’autocritica La spinta populista è responsabilità anche della classe dirigente europea, non all’altezza di padri fondatori quali De Gasperi o Adenauer. Il Presidente ha ammesso «la complessiva inadeguatezza a padroneggiare le implicazioni della creazione dell’euro». Paradossale se si pensa che «allo slancio che ci ha permesso di giungere alla moneta unica - cioè al traguardo finora più avanzato del nostro percorso di integrazione - siano seguiti momenti di massima divaricazione nella Ue». Per questo chiede un maggiore impegno a partire proprio da Italia e Germania, «senza le quali non c’è Europa unita». Come? Mettendo al centro la disoccupazione giovanile da aggredire, sconfiggendo la recessione, scongiurando la deflazione, rilanciando la crescita senza trascurare però la prospettiva del riequilibrio e risanamento delle finanze pubbliche. E recuperando un valore antico, europeo, ma spesso dimenticato: la solidarietà che «nel senso più comprensivo e serio del termine, è un pilastro della costruzione europea, mentre la diffidenza reciproca ne è un micidiale fattore dissolvente». Un lascito politico, un’esperienza da tramandare. Un consiglio da raccogliere. @chedisagio FEDERICO BERNINI/LAPRESSE Giorgio Napolitano e Joachim Gauck ieri a Torino Fassino: “È il nostro punto di riferimento” BEPPE MINELLO TORINO «Bravo Piero, non dev’essere stato facile organizzare tutto questo». Leggermente curvo sul bastone, cappotto blu e Borsalino in testa, il presidente Giorgio Napolitano, al suo arrivo al Teatro Regio, è stato accolto dal sindaco Fassino, dal presidente Sergio Chiamparino, dal prefetto Paola Basilone e da Walter Vergnano, il sovrintendente del Regio e, tecnicamente, padrone di casa. Il sindaco, un po’ per l’imponente servizio d’ordine che ha isolato la centralissima piazza Castello impedendo ogni contatto con i torinesi e l’arrivo in sordina all’albergo del Presidente poco dopo mezzogiorno, notato da neanche una decina di passanti («Ma chi arriva?»), hanno reso Fassino il principale interlocutore della mezza giornata torinese di Napolitano che, stamane, ripartirà subito per Roma mentre alla Reggia di Venaria si svolgerà il primo Italian-German high level dialogue voluto fortemente da un appassionato di politica estera qual è Fassino. Una passione che ha a che fare con l’amicizia coltivata negli anni con Napolitano del quale, non a caso, prese il posto come responsabile esteri del Pci. «Con lui - ha raccontato un raggiante Fassino al termine del pranzo con il Presidente nel ristorante del Principi di Piemonte - ho un’antica consuetudine. Ci ho lavorato insieme per tanti anni, ne conosco tutte le qualità, i punti di forza e l’auto- revolezza morale che esprime. L’ho trovato lucido, appassionato e determinato come sempre: un punto di riferimento essenziale per la vita del nostro Paese». Dall’incontro, l’unico della breve visita di Napolitano non irregimentato nel rigidissimo cerimoniale creato anche per proteggere al meglio un uomo di 89 anni, poco è, ovviamente, emerso. Si può solo ipotizzare, dalle risposte di Fassino ai giornalisti, che qualcosa di più di una battuta sia stata detta fra i due sull’«antipolitica eversiva», sulla «corruzione nella vita amministrativa». Così come una considerazione pensando alla Camusso, oggi a Torino per lo sciopero generale, «sulle regole adottate da ogni Paese democratico, per evitare che la conflittualità si traduca in un danno per i cittadini». L’unico momento fuori dal protocollo. Pure la cena a Palazzo Madama con 124 ospiti, compresi tutti i partecipanti al vertice di stamane, s’è risolta in poco più di un’ora. LA STAMPA VENERDÌ 12 DICEMBRE 2014 Primo Piano .3 . ILVERTICE ITALO-TEDESCO 89 anni Giorgio Napolitano, classe 1925, è al secondo mandato 74 anni Joachim Gauck, classe 1940, è presidente tedesco dal 2012 ANSA In quest’Unione, Italia e Germania sono stretti partner Questo partenariato ha resistito, anche i n momenti di difficoltà Joachim Gauck PAOLO GIANDOTTI/QUIRINALE L’abbraccio tra i Presidenti davanti al pubblico del Teatro Regio di Torino Retroscena TONIA MASTROBUONI TORINO a frase più forte, Joachim Gauck l’ha pronunciata a braccio. «La Germania non si sente egemone, ma responsabile per gli impegni presi. E prende seriamente quanto concordato nei Trattati». Rispondendo ad una sollecitazione di Gian Enrico Rusconi sull’egemonia «riluttante» o «inadeguata» di Berlino, il Presidente della Repubblica tedesco ha richiamato ieri un concetto centrale del suo pensiero. Lo stesso che da mesi spinge una parte della sinistra più ottusa a dipingerlo con l’elmetto in testa. Il governo Merkel ha deciso di aumentare il proprio impegno diplomatico e militare all’estero, e Gauck ha sottoscritto in pieno questa svolta. Con il coraggio di un ex sacerdote cresciuto nella Germania comunista che è stato tra i protagonisti della L Gauck: non ci sentiamo egemoni ma gli impegni vanno rispettati Il presidente tedesco: apprezziamo le ambiziose riforme di Renzi rivoluzione pacifica che provocò la fine del regime, Gauck predica da sempre che la libertà può essere solo sinonimo di responsabilità. Per la Germania, come per l’Italia, è la responsabilità di rispettare gli accordi e le promesse, che siano le missioni internazionali o il Patto di stabilità. Vanno intesi come «un servizio per affrontare il futuro comune». Il brindisi per Napolitano Nel primo incontro dell’«Italian-German High Level Dialogue», Gauck ha dimostrato quanto rispetto ci sia in Germania per una figura come Giorgio Napolitano, che secondo Berlino ha interpretato negli ultimi anni con enorme senso di responsabilità alcune delle fasi più Analisi ANTONELLA RAMPINO difficili della storia italiana. Alla cena successiva al discorso inaugurale dei due presidenti, Gauck ha chiesto un brindisi alla salute di Napolitano, «che ci ha fatto il dono del suo ultimo incontro internazionale». E nel discorso, Gauck lo ha definito «europeista appassionato» e «grande amico della Germania». Soprattutto, quando ha richiamato il loro ultimo incontro, a Sant’Anna di Stazzema, «il luogo in cui dei tedeschi hanno compiuto uno spaventoso crimine», il Presidente tedesco ha esitato un momento e la voce gli si è incrinata. Solo un applauso del Teatro Regio lo ha sbloccato, lo ha spinto ad aggiungere che la scelta di Napolitano di essere nel luogo dell’eccidio con lui «è stato un grande, grande regalo per me». Una frase improvvisata, aggiunta a braccio, commossa. Renzi, riforme importanti Gauck è uomo con «nipoti e pronipoti», che ritiene «insopportabile» l’idea di una generazione perduta, senza prospettive di un lavoro o senza un futuro. Servono «ampie riforme» per superare l’attuale impasse economica, che richiedono tempo e «tenacia». E l’Italia, ha precisato, «ha avviato importanti passi di questo percorso». In Germania «percepisco un forte apprezzamento per gli ambiziosi piani di riforma del governo di Matteo Renzi e per il chiaro sì a favore dell’Europa in cui sono inseriti questi percorsi di riforma». E se con Federica Mogherini «un’italiana è diventata ora il volto del- l’Europa del mondo», il mondo «terrà particolarmente conto dell’Europa», se gli Stati membri saranno «coesi». Non solo economia Il senso degli incontri torinesi tra esponenti di spicco dei due Paesi, fortissimamente voluto da Napolitano, è quello di andare al di là degli aspetti economici o commerciali, di ricostruire un dialogo anzitutto culturale, sociale tra Italia e Germania. Sempre facendo riferimento ad una frase di Rusconi, che ha rivelato di amare l’espressione «Gesprächspartner», approssimativamente traducibile con «partner per il dialogo», ma di sentirne la mancanza, nei rapporti con i tedeschi, Gauck ha replicato che il suo invece esiste, ed è Napolitano: «Io e Quell’abbraccio tra i presidenti e il bivio per Roma e Berlino Il futuro europeo passa dal dialogo tra i due Paesi abbraccio, commosso, è lo stesso che fu a Sant’Anna di Stazzema, ma è il significato stavolta ad essere stringente. L’incontro ad alto livello tra i capi di Stato di Germania e Italia, dell’«impero di mezzo» motore dell’economia europea e della propaggine in sofferenza che (ancora per poco) ha il volto internazionalmente autorevole di Giorgio Napolitano, cade in un momento di transizione, per l’Italia e l’Europa, che più complesso non potrebbe essere. Il bivio è ancora lì, per Roma che al momento sembra perseguire la produzione di riforme a mezzo di riforme, e che ancora aspetta il via libera a un vero piano di crescita europeo. E per Berlino che scalpita, non si fida, nervosa al punto che Angela L’ Cancelliera Angela Merkel è stata riconfermata presidente della Cdu presidente tedesco Merkel - rieletta giusto ieri presidente del suo partito, la Cdu, con la maggioranza bulgara del 96,7 per cento - con una mezza gaffe aveva bocciato come «insufficienti» i provvedimenti in preparazione a Roma e Parigi. Palazzo Chigi ha reagito, con una certa franchezza, Merkel ha fatto retromarcia ribadendo fiducia in Renzi, ma la musica non è cambiata: il giorno dopo il concetto è stato ribadito da uno degli uomini che a Palazzo Berlaymont son considerati più vicini alla Cancelliera. E la Commissione ha poi ripreso a ventilare richieste di manovre aggiuntive primaverili. La ricerca della salvezza È a scambi di questo tipo che si riferisce Napolitano quando tra l’irato e il commosso stigmatizza e avverte dei «pericoli» che comporta «l’immeschinimento del clima», giunto a un punto tale da aver «smarrito il senso del limite», tra «luoghi comuni e cliché negativi». Uno spettacolo che per il presidente, al suo ultimo incontro con l’omologo Gaück e alla sua ultima trasferta italiana, deve essere stato avvilente. Lui, abituato a muoversi nella politique d’àbord, combattendo la politica-politicante, ha piena consapevolezza che senza contemperare l’euroscetticismo alla tedesca con l’eurottimismo (interessato) dell’Italia non c’è futuro né per l’una né per l’altra. Da quando, effettuata la riunificazione, imprese e banche tedesche hanno trasferito prima verso l’Est e poi verso il Sud Europa - Italia compresa - le loro catene di produzione, creando un modello di sviluppo che supplisse a eventuali cali della domanda inter- -0,1% Pil italiano Il calo registrato dall’Ocse nel terzo trimestre rispetto al secondo +0,1% Pil tedesco Lieve crescita per Berlino nel terzo trimestre 2014 na, è nata la mitologia di una Germania tornata economicamente «über alles» grazie ai miracoli riformisti compiuti da Schröder tra il 2002-2003. Questa mitologia, sulla quale la Germania fonda un proprio privilegio politico in Europa, contrasta con la possibilità che l’Europa salvi se stessa. Napolitano, che al forum di confronto italo-tedesco che si apre oggi a Torino puntava da due anni a questa parte e che per due anni ha tessuto per questo il filo col suo omologo Gaück, lo sa e per questo dice che «senza dialogo costante e pieno rispetto reciproco, senza collaborazione tra Italia e Germania non c’è Europa». Anzi, più che dirlo ieri quasi lo ha gridato. Invitando i tedeschi ad abbandonare le sterili discussioni sull’economia di carta, e a guardare le con- Napolitano siamo “Gesprächspartner”, e so che nell’ambito della cultura esistono. Impegniamoci - ha concluso - perché crescano». È superfluo citare generazioni di scrittori che per secoli sono venuti in Italia, da Goethe ai fratelli Mann, per sapere che «ripetutamente l’Italia ha influenzato la Germania» e che «gli influssi della cultura e dell’arte italiana sulla Germania, sulla storia del pensiero tedesco non si apprezzano mai abbastanza», ha sottolineato. Ma se il Presidente si augura che il governo italiano riesca a portare a termine il percorso di riforme, è anche perché consentirebbe al nostro Paese di «liberare nuovamente l’immenso potenziale creativo per cui noi, gli altri europei, ammiriamo tanto l’Italia». dizioni dell’economia reale. Gli indicatori del resto, incomparabilmente meno che in Italia certo, ma ballano anche in Germania. E soprattutto, l’Unione europea è un sentiero magari stretto, ma dal destino intrecciato. L’Italia resta «too big to fail», ma il problema è ritrovare la via della crescita. Non si può fare, se la Germania non ritrova la strada della solidarietà. Quella stessa che ha avuto nei suoi confronti tutta l’eurozona, al momento della riunificazione. Jena Promemoria Oggi non scordatevi di scioperare. [email protected] 1232456 89 5AB2CD42 9E8F LA STAMPA F 12 LA STAMPA VENERDÌ 12 DICEMBRE 2014 Primo Piano .5 . ILVERTICE ITALO-TEDESCO Il discorso del Presidente della Repubblica “Superiamo insieme i dissensi Italia-Germania” “Non è così lontano il rischio di una ricaduta nei nazionalismi” Pubblichiamo due stralci degli interventi del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e del professore emerito Gian Enrico Rusconi in occasione della sessione di apertura dell’Italian-German High Level Dialogue ieri a Torino GIORGIO NAPOLITANO paradossale come allo slancio che ci ha permesso di giungere alla moneta unica – cioè al traguardo finora più avanzato del nostro percorso di integrazione – siano seguiti momenti di massima divaricazione nell’Unione, tra i suoi Paesi o Stati membri, i loro governi,le loro leadership. C’è stata – questa è la verità – una complessiva inadeguatezza a padroneggiare le implicazioni della creazione dell’Euro e di una politica monetaria sovranazionale, a darvi tutte le È Il Regio Il teatro di Torino sede dell’incontro di ieri che ha aperto l’Italian German High Level Dialogue proiezioni e gli sviluppi necessari sul piano delle politiche fiscali ed economiche e ad avanzare sul terreno di una Unione politica. Uscire da quei limiti fatali e sciogliere in questa ottica i nodi di una crisi nata fuori d’Europa ma degenerata in Europa nella più profonda e ostinata recessione, questa è la nostra responsabilità. Di Italia e Germania in modo particolare, per il peso che abbiamo avuto nei decenni più fecondi della costruzione europea. Quel che dobbiamo chiedere a noi stessi ce lo suggerisce la consapevolezza della straordinaria genuinità e forza ispiratrice che animarono i nostri padri fondatori – specie italiani e tedeschi – dell’Europa comunitaria e, con essi, della loro generazione. È un fatto che in vicende complesse di crisi della Comunità mai s’incrinò l’apporto coerente e costruttivo di Italia e Germania, da cui non venne mai alcuna «politica della sedia vuota» o alcuna pretesa di «giusto ritorno». E forse se dall’Italia di De Gasperi e dalla Germania di Adenauer, fu tracciata e lasciata in eredità ai propri successori una così profonda visione europeistica in senso politico e federale, fu anche perché Italia e Germania erano i Paesi che più tragicamente avevano pagato l’avventura nazionalistica. Commuovono ancor oggi i ritratti che di Adenauer e di De Gasperi ci dà nelle sue Memorie Jean Monnet, sottolineando l’intesa tra loro. Ebbene, essere all’altezza di quella tradizione, significa per voi, cari amici tedeschi, e per noi italiani reagire senza ulteriore indugio a un pericolo che chiamerei di immeschinimento del clima nel rapporto tra i nostri Paesi. Le difficoltà ci sono, i dissensi anche, ma occorre superarli attraverso una pubblica discussione che non smarrisca mai il senso del limite e soprattutto il valore dei tanti momenti alti della nostra collaborazione. La discussione non può scivolare sul terreno dei luoghi comuni, dei cliché negativi che rimbalziamo da una parte all’altra. Ma partiamo dalla sostanza. Credo che condividiamo tutti la drammatica priorità del cercare risposte al problema della disoccupazione, e specialmente di quella giovanile, che fa tutt’uno con interrogativi assillanti sul futuro delle nuove generazioni. Di qui l’impegno che in termini generali non ha potuto non essere condiviso, sia pure con accentuazioni diverse, dalle istituzioni dell’Unione: l’impegno a sconfiggere la recessione, scongiurare la deflazione, adottare misure idonee a rilanciare la crescita ponendola su basi di maggiore produttività e competitività delle nostre economie. E ciò senza trascurare – come egualmente sembra da tutti riconoscersi – la prospettiva del riequilibrio e risanamento delle nostre finanze pubbliche, dei nostri bilanci. Ma il confronto sul rapporto tra queste due istanze cruciali, su come focalizzare le politiche economiche e finanziarie europee, su quali strumenti di intervento privilegiare, è un confronto complesso e serio, che non dovrebbe conoscere polemiche unilaterali e produrre contrapposizioni paralizzanti. Tantomeno si dovrebbe risalire da divergenze concrete, o da tensioni nella ricerca di soluzioni condivise, a presunti vizi organici o malattie ricorrenti che consentirebbero di etichettare negativamente l’uno o l’altro dei nostri Paesi. Liberiamoci, cari amici, di queste fuorvianti tendenze alle valutazioni o definizioni sommarie se non sprezzanti. E il peggio è il non considerare mai credibili le posizioni dell’altro. Spesso dimentichiamo che la solidarietà, nel senso più comprensivo e serio del termine, è un pilastro della costruzione europea : mentre la diffidenza reciproca ne è un micidiale fat- tore dissolvente. Dalla diffidenza reciproca e dalla svalutazione delle esigenze e delle proposte altrui, non è poi così lontano il rischio di una ricaduta nazionalistica. Non bisogna solo pensare – per esorcizzarlo – al nazionalismo aggressivo e bellicistico in cui s’immersero i nostri Paesi nella prima metà del Novecento, ma a un nazionalismo che già si avverte nel porre l’interesse del proprio Paese – e le politiche che esso detta – al di sopra di una responsabile identificazione con l’interesse comune europeo, che fin dall’inizio fu posto a base di un’evoluzione unitaria dell’Europa come entità economica e politica sempre più integrata. Il recuperare quello spirito del grande disegno europeo, e adeguare le istituzioni dell’Unione, il loro modus operandi, la loro capacità di iniziativa e di guida, è l’obbiettivo che la Presidenza di turno italiana si è proposto in questo semestre, che ha coinciso con il decollo, dopo le elezioni del Parlamento di Strasburgo, di un nuovo ciclo istituzionale. Credo che il governo italiano abbia ben accompagnato questo decollo, contribuendo al raggiungimento di soluzioni unitarie valide innanzitutto per il varo della nuova Commissione e per il conferimento dei nuovi massimi incarichi al vertice delle istituzioni. Abbiamo posto con eguale nettezza all’ordine del giorno del semestre di presidenza italiana un deciso avanzamento del necessario processo di riforme interne – nel rispetto delle regole di bilancio – e il contributo all’avvio di un nuovo corso delle politiche dell’Unione in funzione del superamento della crisi che ancora pesa sulle nostre economie, sulle nostre società. Ne farà il punto – in occasione della chiusura del semestre – il nostro Presidente del Consiglio dinanzi al Parlamento di Strasburgo. (...) MARCO ALPOZZI/LAPRESSE Il discorso del professore dell’Università di Torino “Basta stereotipi su italiani e tedeschi” “Noi inaffidabili e voi arroganti? Non è così” GIAN ENRICO RUSCONI on credo che sia necessario ricordare continuamente la fragilità del sistema politico italiano e le inadempienze dei suoi governi rispetto alle regole europee. Gli italiani ne sono consapevoli e il loro governo è determinato a porvi rimedio. Non cerca alibi per la riduzione del debito pubblico che notoriamente è uno dei compiti più gravosi da affrontare. Gli italiani non disconoscono neppure le grandi patologie della nazione dalla diffusa corruzione alla criminalità organizzata ai limiti del sistema giudiziario. Ma sarebbe ingiusto dimenticare contemporaneamente l’enorme impegno profuso dagli uomini e dalle donne fuori e dentro le istituzioni – a cominciare dalla magistratura - per contrastare queste patologie e imprimere al Paese un salto di qualità. Agli osservatori più attenti del Paese non sfugge la tensione che lo sta attraversando, contro N la tentazione alla rassegnazione in nome della volontà di ripresa. Siamo grati al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che in armonia con le sue competenze costituzionali ha indicato sempre con fermezza la linea da tenere. L’estate scorsa, nel giro di pochi giorni su due dei principali quotidiani tedeschi sono usciti due commenti di segno opposto sul nostro Paese: Il tradimento dell’Italia (Faz) e Renaissance dell’Italia (SZ). (Firmati da due giornalisti «esperti di cose italiane» - rispettivamente Tobias Piller e Stefan Ulrich). Se il titolo della SZ bene sintetizzava la fiducia nelle risorse di ripresa dell’Italia, quello della Faz per denunciare il fatto che «l’Italia riceve aiuti immediati contro vaghe promesse e la Germania ha motivo di sentirsi raggirata», usava sorprendentemente il termine pesante di «tradimento».Come se ignorasse la gravità storica di questa espressione che risale ai momenti più traumatici della storia dei due Paesi (intervento italiano del 1915 nella prima guerra mondiale contro le Potenze centrali e la rottura dell’alleanza tra Italia e Germania nazionalsocialista nel 1943) . Questa osservazione ci introduce al capitolo più antipatico e scivoloso dei rapporti italotedeschi che non possiamo fare finta di ignorare: la persistenza o la risorgenza dei pregiudizi e stereotipi reciproci tra italiani e tedeschi - sintetizzati nella accusa di «inaffidabilità» o tendenza al «tradimento» italiano da un lato e nella «arroganza» o «prepotenza» tedesca dall’altro. Accanto ad essi ci sono anche giudizi e/o stereotipi positivi. Ne risulta un mix, per cui i tedeschi sono visti dagli italiani come ordinati, scrupolosi, efficienti, seri ma troppo spesso fastidiosamente rigidi e occasionalmente maldestri pedagoghi, in fondo anche prevaricatori. Di contro gli italiani sono percepiti dai tedeschi positivamente come cordiali, simpatici, elastici, di pronta adattabilità, maestri nella gestione del caos, abili nell’arrangiarsi ma opportunisti, male organizzati e in fondo poco attendibili. I tede- ALBERTO GIACHINO/REPORTERS L’Italia non cerca alibi per la riduzione del debito pubblico. Ma non sarebbe giusto disconoscere l’enorme impegno delle nostre istituzioni Gian Enrico Rusconi Professore emerito di scienze politiche all’Università di Torino schi sono campioni nell’industria in tutti i sensi, gli italiani sono campioni dell’arte nel senso più ampio del termine. Nella definizione del rapporto tra Italia e Germania un capitolo a parte merita la menzione della cultura. Cultura può avere molti significati e molti contenuti. C’è quello più diffuso, ma non privo di qualche ambiguità, di «bene culturale», che rischia di identificarsi troppo come prodotto di consumo, merce di esportazione o di attrazione turistica. E’ l’idea di cultura come valorizzazione delle nostre splendide città di arte e di cultura, come appunto le chiamiamo, compresa la visita a Pompei o ai bronzi di Riace o lo straordinario museo egizio di Torino. Sono passaggi obbligati: ma cultura è soprattutto godimento espressivo e intellettuale tramite scambio di esperienze e «forme di vita»; scambio di argomenti, di ragioni e di reciproca conoscenza nel senso in cui si è detto sin qui. Non da ultimo c’è la cultura politica che innerva le strutture e le istituzioni, che guida, motiva e accompagna le scelte politiche sociali ed economiche. Cultura come senso civico o senso dello Stato di cui talvolta lamentiamo la debolezza in Italia e magari ne invidiamo la presenza in Germania. (...) La promozione di una più corretta comprensione delle interazioni storiche tra Italia e Germania, non solo nel lontano passato, ma anche soprattutto tra Otto e Novecento. Nel periodo della formazione dei due Stati nazionali - da Cavour e Bismarck, all’Italia post-unitaria, alla Triplice Alleanza (Dreibund), uno dei momenti storici di maggiore vicinanza anche culturale tra i due Paesi sino al primo decennio del secolo scorso, guardata ancora a torto con sospetto. Decisivo poi ovviamente è il periodo di intensa cooperazione tra Italia e Germania nell’immediato secondo dopoguerra, in vista della creazione dell’Europa, legato alle due figure ormai mitiche di Adenauer e De Gasperi, ma anche a personalità straordinarie come Altiero Spinelli. E’ un periodo sempre citato, ma in realtà studiato meno di quanto non meriti se si vuol capire la dinamica di quegli anni cruciali. E’ comprensibile infine che la storiografia si concentri con maggiore intensità sull’esperienza negativa dei due regimi totalitari, fascismo e nazionalsocialismo, e quindi sulla lotta contro essi (la Resistenza sia italiana che tedesca). Queste esperienze e la riflessione su di esse non esauriscono la complessità del rapporto storico tra i due Paesi, ma sono fondanti della loro identità contemporanea. A questo proposito vorrei ricordare che l’ultimo incontro dei due Presidenti, che abbiamo l’onore di avere qui tra noi, è avvenuto lo scorso anno in modo toccante e altamente significativo a Sant’ Anna di Stazzema. 1232456 89 5AB2CD42 9E8F LA STAMPA LA STAMPA VENERDÌ 12 DICEMBRE 2014 Primo Piano .7 . LASFIDADELRILANCIO Se la Commissione confermerà una violazione sul debito, potrebbe avviare una procedura di infrazione MARCO SODANO I numeri della giornata Se l’Italia teme gli scossoni dei mercati finanziari e le bizze dello spread (ieri stabile a 137 punti), è sufficiente che «assicuri il pieno rispetto dei requisiti del Patto di stabilità e crescita e della regola del debito per non mettere a repentaglio la sostenibilità delle finanze pubbliche e preservare la fiducia». L’ultimo bollettino Bce la mette lì come se fosse una soluzione, ma è chiaro che è solo l’enunciazione del problema. I numeri di Francoforte combaciano con quelli diffusi da Bruxelles martedì: rispetto agli impegni presi con l’Europa, nel bilancio 2015 manca una cifra che equivale allo 0,4% del Pil (circa sei miliardi). E poi c’è la riduzione del debito, anche questa più lenta del previsto. Anche le conclusioni sono simili a quelle circolate tra Ecofin e dintorni: per Italia e Belgio «se la Commissione europea confermerà la propria valutazione di violazione della regola del debito» si potrebbe aprire «una procedura per i disavanzi eccessivi, a meno che si rilevino fattori attenuanti». Viceversa la Francia rischia che si apra la «fase successiva» della procedura per i disavanzi eccessivi «ivi comprese eventuali sanzioni». Tanta attenzione ai guai dei paesi deboli dell’eurozona, si spiega con le previsioni generali per il futuro. Che non sono buone: crescita quasi piatta, prezzi ancora in caduta. Le stime sull’inflazione nel 2015 sono state tagliate da +1,1 a +0,7%, il prezzo del petrolio ai minimi fa sentire i suoi effetti. C’è una schiarita sul fronte della disoccupazione. «Dalla primavera del 2013 il mercato del lavoro dell’area dell’euro è migliorato» scendendo da un picco del 12% raggiunto a metà 137 Lo spread Ieri è rimasto stabile: venerdì scorso aveva segnato un minimo record a 119, poi è risalito fino a 141 (mercoledì) +0,7% I prezzi La stima dell’Eurotower per il 2015, tagliata ieri. Prima la banca centrale ipotizzava una crescita quattro decimali più alta (+1,1) Le indagini arrivate fino a novembre confermano il quadro di un profilo di crescita più debole dal Bollettino Bce di novembre 2014 KAI PFAFFENBACH /REUTERS Il presidente della Banca centrale europea Mario Draghi “L’Italia rispetti i patti Ue avrà fiducia sui mercati” Il bollettino Bce: avanti con le riforme e la riduzione del debito ulteriore calo moderato nei prossimi trimestri». Sulla crescita i toni restano preoccupati. «Le indagini congiunturali arrivate fino a novembre confermano il quadro di un profilo di crescita più debole nel prossimo futuro. Permangono le prospettive di una modesta ripresa dell’economia nell’area dell’euro». La domanda interna dovrebbe essere favorita dalla politica monetaria espansiva, dal risanamento dei conti pubblici, delle riforme, e infine dal «calo significativo dei prezzi dell’energia, che sostiene il reddito disponibile reale. Inoltre, la domanda di esportazioni dovrebbe trarre beneficio dalla ripresa mondiale». Sul fronte opposto peseranno la disoccupazione alta, la capacità produttiva inutilizzata (resta «cospicua») e le cure dimagranti ai bilanci pubblici e, di conseguenza, a quelli privati. Si arriva così al leit-motiv delle riforme. L’Eurotower spiega che «diversi paesi devono imprimere slancio a un’attuazione risoluta delle riforme dei mercati dei beni e servizi e del lavoro, nonché agli interventi volti a migliorare il con- testo in cui operano le imprese». Il ritratto dell’Italia: e sono le condizioni perché «il Piano di investimenti per l’Europa annunciato dalla Commissione europea lo scorso 26 novembre sostenga la ripresa». La Bce sta fornendo un forte sostegno all’economia (e resta pronta a altri interventi, che saranno tempestivi se necessario) ma «per rafforzare l’attività di investimento, favorire la creazione di lavoro e aumentare la crescita è necessario che gli altri settori di politica economica forniscano un contributo decisivo». Il 2014 finisce in recessione Produzione industriale a -3% se», commenta il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi. Lo spaccato per settore di attività, segnalano gli analisti di Intesa Sanpaolo, «resta misto, ma è in via di deterioramento». Squinzi: “Bene il Jobs Act, ma non basta per ripartire” Il comparto manifatturiero più colpito da una crisi «strutturale» si conferma quello delle apparecchiature elettriche (-16,5% sul 2013). Segno che consumi e investimenti vanno proprio male. A sorpresa peggiora pure il settore farmaceutico, che solamente due mesi fa faceva segnare un incremento annuo a due cifre mentre a ottobre registra una diminuzione tendenziale che arriva addirittura al 14,9%. Anche la chimica va in rosso (-0,2%), mentre gli unici settori che mostrano una tendenza positiva sono i mezzi di trasporto (+4,3%), l’elettronica (+4,2%) e le altre industrie manifatturiere (+1,6%). Il dettaglio per raggruppamenti principali è «misto e meno negativo del dato sintetico», in quanto mostra un rimbalzo sia per i beni strumentali (+1,2%) che per i beni di consumo (+0,3%, di cui +1,4% per i durevoli), mentre continuano a contrarsi i beni intermedi (-0,8%) e l’energia (-0,7%). La fiducia di imprese e famiglie resta molto fragile, i consumi languono e le aziende che non hanno «visibilità del business» nei prossimi mesi, come dicono gli esperti, non investono raffreddando ancor di più la domanda. Ecco spiegata questa gelata di fine anno. Con questi numeri l’intero ultimo trimestre dell’anno dovrebbe chiudere con una produzione in calo dello 0,7%, anche se in realtà per novembre il Centro studi Confindustria segnala la possibilità di un recupero marginale nell’ordine di un +0,1%. Secondo Nomisma il 2014 chiuderà con un calo del prodotto interno dello 0,4%. Il rischio, segnala Confcommercio, è che in questo modo si passi «dalla crisi alla stagnazione cronica». «La produzione va peggio delle attese – spiega il capo economista di Nomisma Sergio De Nardis -. L’indicazione che emerge è quella di un’industria che si muove su un sentiero sostanzialmente stagnante, frenata da una domanda interna ancora molto debole, appena compensata dal positivo ma instabile- sostegno di quella estera». E quel che è peggio è che questa situazione rischia di compromettere anche l’andamento del 2015. «Il trascinamento sul prossimo anno – sostiene De Nardis - potrebbe cancellare un quarto e più della crescita attesa per il 2015». 60 Dollari Ieri a New York il prezzo di un barile di petrolio è sceso sotto i 60 dollari per la prima volta dal 2009: il crollo rallenta ulteriormente l’inflazione 15% 2013, all’11,5 del terzo trimestre 2014. Da allora la disoccupazione si è ridotta «seppure in misura lieve, e a fine 2013 è tornata in territorio positivo». E anche se restano «marcate differenze tra paesi, benché più contenute rispetto al 2013» nella maggior parte delle economie dell’area dell’euro resta in positivo. Negli ultimi mesi del 2014 però il clima è peggiorato, così la Bce parla di «moderazione della crescita» e di «stabilizzazione», per poi concludere che comunque il tasso dei disoccupati «dovrebbe mostrare un Variazioni tendenziali dell’indice della produzione industriale 10% (variazioni percentuali rispetto allo stesso meso dell'anno precedente) 5% - LA STAMPA 0% -3,0% -5% Fonte: su dati ISTAT -10% G FMAMG L A S OND GFMAMG L A S OND G FMAMG L A S OND GFMAMG L A S OND G FMAMG L A S O 2010 2011 2012 Analisi PAOLO BARONI ROMA adesso mettiamoci il cuore in pace: anche nell’ultimo trimestre dell’anno l’Italia sarà in piena recessione e già ora, stando alle stime di Nomisma, si può dire che ci siamo giocati pure un quarto se non di più della crescita già molto modesta prevista per il 2015. E Qui Berlino In Germania la produzione industriale è cresciuta dello 0,2%, in Francia è calata dello 0,7% (sul mese) STEFANO SCARPIELLO/IMAGOECONOMICA Giorgio Squinzi 2013 Tutta colpa dei dati sulla produzione industriale diffusi ieri dall’Istat. Numeri allineati con la media Ue, dove la Germania sale dello 0,2 mentre la Francia arretra addirittura dello 0,8%, ma che hanno preso in contropiede tutti gli esperti che invece scommettevano su un ribalzo: a ottobre la produzione italiana segna infatti un calo dello 0,1% rispetto al mese precedente e addirittura del 3% sul 2013. In questo modo tocchiamo i livelli più bassi da un anno a questa parte. «L’Italia è ferma e lo diciamo da un po’ e deve ripartire, ma il Jobs act che va nella direzione giusta, da solo non basta a far ripartire il pae- 2014 -1% mensile È questo il dato che ha sorpreso gli esperti: aspettavano un rimbalzo Farmaceutica in picchiata Questione di fiducia Spiragli per il futuro? Per Paolo Mameli, senior economist di Intesa Sanpaolo, «l’industria, che dovrebbe essere il settore a beneficiare maggiormente dell’indebolimento del cambio e del calo delle quotazioni delle materie prime, non sembra ancora in grado di traghettare il resto dell’economia fuori dalla recessione. Nelle nostre stime, uno shock simultaneo del 10% sulle quotazioni del cambio e del greggio può aggiungere in media nell’anno successivo almeno uno 0,5% alla crescita del Pil italiano» e per noi sarebbe certamente un toccasana. «Potrebbe essere solo questione di tempo affinché questo impatto si manifesti» conclude Mameli. Ma se non si risolverà il morale delle imprese l’impresa sarà praticamente impossibile. @paoloxbaroni 8 .Primo Piano STAMPA .LA VENERDÌ 12 DICEMBRE 2014 I punti all’esame di Palazzo Chigi 1 Aumento delle pene per il reato di corruzione, portandole a sei ani come minimo e a dieci come massimo 1 Nuove regole sulla prescrizione, perché i processi per corruzione difficilmente arrivano a conclusione 1 Confisca dei beni come per i mafiosi, anche per gli imputati che patteggiano la pena Renzi: svolta sulla corruzione Ma per i magistrati non basta Oggi il Consiglio dei ministri con il disegno di legge. Tensione con Alfano AMEDEO LA MATTINA ROMA L’hashtag #lavoltabuona Renzi lo usa per annunciare importanti decisioni e questa volta riguarda le misure anti-corruzione che verranno approvate oggi in Consiglio dei ministri. Sarà un disegno di legge snello: quattro, al massimo cinque articoli che avranno un forte effetto comunicativo. «I corrotti pagheranno tutto. Fino all’ultimo giorno, fino all’ultimo centesimo», è il tweet mattutino del premier. Aumenteranno le pene (da un minimo di 6 a un massimo di 10 anni), si allungheranno i tempi della prescrizione, verranno confiscati i beni dei corrotti come per i mafiosi e chi patteggia dovrà restituire tutto (questa la novità rispetto alle ipotesi circolate) e non solo una parte come è possibile oggi. A proposito di patteggiamento, Renzi ricorda che in galera, su 50 mila detenuti, quelli che ci finiscono per corruzione sono solo 257. «Non è serio. Non basta lo sdegno: regole più dure». Ben venga la determinazione del premier, dice il presidente della Camera Grasso, ma non basta. «Serve uno scatto di reni della politica. Perchè è sempre la magistratura a scoprire i fatti, le responsabilità? Perchè la politica non riesce ad arrivare per prima?». Quella di Grasso è una critica ai partiti che fanno sempre finta di non vedere e si stracciano le vesti quando una procura scoperchia il malaffare dei politici. Molto più dure le critiche dell’Anm e degli avvocati delle Camere penali. Basta «retorica delle parole», bisogna passare ai «fatti». Su corruzione e prescrizione l’Anm avverte Renzi: «Servono interventi forti, adeguati alla gravità della situazione», non come quelli che si appresta a varare il Cdm. Ancora più spigolosi i penalisti che accusano il premier di «populismo penale». Innalzare il minimo della pena, perché così il colpevole «un po’ di carcere se lo fa», è «una strana mistura di furbizia comunicativa, di ignoranza tecnica e di sostanziale mancanza di valori». Sarebbe «un’idea bizzarra Cantone e Pitruzzella “Premiare gli onesti” I presidenti delle Authority: un bollino blu per le imprese ROMA Un «bollino blu» per le imprese virtuose sul fronte della legalità. «Un modo per premiare imprenditori onesti nelle gare di appalti pubblici». La novità è annunciata dai presidenti di Antitrust e Anticorruzione (Giovanni Pitruzzella e Raffaele Cantone) nel nome del rating di legalità, istituto del 2012, e finora rimasto all’angolo. «Lo vogliamo riorganizzare con un sistema di incentivazione - spiegano - per le imprese usandolo anche nei casi di gare per appalti pubblici». Con un punteggio da una a tre stellette, verranno quindi premiate le imprese che non solo operano rispettando la legalità, e non hanno reati a loro carico, ma che in positivo mettono in atto comportamenti virtuosi, meccanismi anti-corruzione. Come, ad esempio, l’adozione di modelli che rendano più difficile la permeabilità, o garantiscano ad esempio maggior trasparenza. Il bollino non è obbligatorio, l’impresa può chiederlo, con un apposito modulo all’Antitrust. [GRA.LON.] del carcere come “medicina”. Il vero scopo, insinuano i penalisti, è quello di accontentare la magistratura associata e di acquietare l’opinione pubblica. Ad attaccare Renzi è anche il leader leghista Salvini a colpi di contro-tweet. Lo definisce un «chiacchierone» e ricorda che su 50 mila carcerati quasi la metà sono immigrati, mantenuti dagli italiani. «Non è serio. Il governo ha depenalizzato il furto e la truffa. Non è serio. Il governo vuole chiudere 250 postazioni di Polizia. Non è serio. Renzi oggi va in Turchia, che lui la vorrebbe in Europa. Non è serio», è il controcanto di Salvini Il ministro della Giustizia Orlando rimanda al mittente le accuse dell’Anm, ricordando che si stanno facendo le riforme e l’associazione dei magistrati ha tutta la possibilità di indicare gli interventi che ritiene prioritari. Il problema non sono le misure più dure, ma la loro effettiva deterrenza. Orlando non ha dubbi su cosa spaventa di più chi corrompere o è corrotto: l’aggressione del loro patrimonio, proprio come per i mafiosi. Alfano è d’accordo su tutto, tranne sui tempi pi lunghi della prescrizione perché se ci sono dei «giudici lumaca e non possono scaricare sul cittadino indagato la loro lentezza». Il ministro dell’Interno e leader Ncd è convinto che al Cdm si troverà un accordo: i nuovi termini della prescrizione devono valere solo per i processi futuri. Serve uno scatto di reni della politica. Perché è sempre la magistratura a scoprire i fatti e non la politica? Basta retorica delle parole, bisogna passare ai fatti: servono interventi forti e adeguati Pietro Grasso Rodolfo Sabelli vicepresidente del Senato presidente dell’Anm LA STAMPA VENERDÌ 12 DICEMBRE 2014 Primo Piano .9 . LOSCANDALOROMA L’allarme di Pignatone “Nella capitale non opera un solo tipo di mafia” il caso GRAZIA LONGO ROMA oma avvolta dalla Piovra. Quella romana e quelle extraterritoriali, dalla Camorra alla ’ndrangheta, sulle quali sono in corso altre indagini che porteranno a nuovi arresti, «nuove operazioni». La fotografia degli affari tra mafia e politica viene delineata dal procuratore capo Giuseppe Pignatone nelle tre ore di audizione alla Commissione Antimafia presieduta da Rosy Bindi. «Non c’è un collegamento con le mafie classiche. È una mafia originale e originaria perché è una mafia romana con caratteri suoi propri - precisa il magistrato -. Non c’è un’unica associazione mafiosa che controlla Roma, come a Palermo o Reggio Calabria. Mafia capitale ha scoperchiato un sistema che si rapportava in modo diverso con le due giunte» Alemanno e Marino. R 1 Calogero Manni- La nomina di garanzia Il procuratore al Parlamento: presto nuove operazioni Bindi: bene la commissione per controllare gli appalti In trincea Giuseppe Pignatone, procuratore di Roma, in precedenza ha ricoperto lo stesso incarico a Palermo e a Reggio Calabria Mondo di mezzo Più precisamente «con la giunta Alemanno ha riferimenti in tre persone con incarichi di vertice, Testa, Panzironi e Mancini; con la giunta successiva, questa presenza di vertice non c’è nelle varie società ma rimane la presenza di Buzzi e del mondo di cooperative che ruota attorno a lui». L’organizzazione mafiosa di «Mondo di mezzo», analizzata in Palermo LaProcurachiede 9anniperMannino dei due soggetti principali: «Carminati all’estrema destra, Buzzi all’estremità opposta. Lo stesso Buzzi, ad un amico che gli chiede come fa a stare con Carminati, risponde: “la politica è una cosa, gli affari sono altro”». Gli interessi di Buzzi si allungavano sugli appalti a dismisura. «Ieri il Comune ha detto che c’era una gara in corso per Ater per 25 milioni, anche questa è stata sospesa e anche qui si profilava un’aggiudicazione a Buzzi e alle solite cooperative - conferma il procuratore capo - e anche il presidente della Regione, Nicola Zingaretti, ha ritenuto di revocare un appalto per il cup del valore di non meno di 60 milioni di euro. I beneficiari sarebbero stati in tutto ed in parte Buzzi o le cooperative». PAOLO CERRONI/IMAGOECONOMICA due anni di indagini dai carabinieri del Ros, ha individuato «come capo dell’organizzazione Carminati, Brugia referente per la parte militare e Buzzi per il lato economico e i rapporti con la pubblica am- ministrazione». In totale, la guardia di finanza ha eseguito sequestri per 220 milioni di euro. «Ma è una cifra destinata a crescere» precisa Pignatone che ribadisce la natura tipicamente mafiosa del so- dalizio criminale nella «capacità di ricorrere alla violenza per il raggiungimento di fini leciti e illeciti e la soggezione verso l’interlocutore e la trasversalità interna». Basti pensare ai trascorsi politici no, ex parlamentare Dc, per tre volte ministro, fu il regista della trattativa Stato-mafia. Ne sono convinti i pm di Palermo Vittorio Teresi e Roberto Tartaglia che ieri ne hanno chiesto la condanna a 9 anni per minaccia a corpo politico dello Stato. Secondo la ricostruzione dell’accusa Mannino, convinto di essere il prossimo bersaglio di Cosa Nostra dopo Salvo Lima, attraverso i vertici del Ros intavolò la trattativa. Prima inutilmente con Totò Riina, quindi con Bernardo Provenzano. In cambio la mafia avrebbe ottenuto un’attenuazione del 41 bis. Sull’ipotesi di sciogliere il Comune per mafia interviene, invece, Rosy Bindi: «È presto per affermarlo o per escluderlo. Crediamo che il ministero dell’Interno e la Prefettura procedano correttamente nel nominare una commissione che prenda in esame gli atti del Comune, cosa che credo sia a vantaggio dello stesso sindaco e della stessa amministrazione comunale». Intanto, vigilare sugli appalti di Roma, d’ora in poi ci sarà un super magistrato che fornirà la certificazione di legalità ad ogni atto della giunta Marino. L’assessorato dalla Trasparenza sarà Alfonso Sabella, già nel pool antimafia a Palermo di Giancarlo Caselli, che avrà proprio la delega agli appalti. Una nomina fortemente voluta da Marino che ieri ha avuto anche il via libera dal Csm . Il patto con la ’ndrangheta “Lì comandano loro, qui noi” Altri due arresti. Il clan Mancuso aveva ottenuto l’appalto per la pulizia del mercato dell’Esquilino L’inchiesta ROMA n ex terrorista nero, un ex Rifondazione comunista e la ’ndrangheta. Trasversale a tutti livelli politici e criminali, Mafia capitale aveva siglato, da cinque anni, un patto di ferro con le ’ndrine calabresi per un reciproco «scambio di favori e di protezione». A Roma il potente clan dei Mancuso era riuscito, tramite l’indagato Giovanni Campennì, ad ottenere l’appalto per la pulizia del mercato dell’Esquilino con la «Santo Stefano onlus». E in cambio, a Crotone e Cosenza, Carminati e Buzzi lucravano sul centro immigrati. «In quella rete là comandano loro, poi in questa rete qua comandiamo noi!!... So passati 5 anni... t’ha toccato qualcuno là sotto?» è il cinico ma esaustivo riassunto di Salvatore Ruggiero, arrestato ieri come il suo compare Rocco Rotolo, dai carabinieri del Ros. La nuova tranche dell’inchiesta del «Mondo di U 30 mila Il prezzo in euro di un prestanome per evitare guai negli affari illeciti mezzo» rivela la spregiudicatezza nell’ottenere appalti pubblici, il disprezzo della solidarietà tanto sventolata dalle cooperative sociali di Buzzi ma anche la paura riverenziale nei confronti della ’ndrangheta. E se in un’intercettazione dei Ros, agli ordini del generale Mario Parente e Stefano Russo, Buzzi ironizza su «questa cooperativa de ‘ndranghetisti...», poi però non esita a calmare un ribelle della cooperativa, Colantuono: «Quello è un ‘ndrangheta.. affiliato.. se tu gli dici sei un mio soldato… lui il generale l’ha… il generale non cè l’ha qui a Roma.. se offende.. non so se me capisci…». E per convincerlo gli porta come esempio Carminati, ossequioso con i boss delle ’ndrine: «…gli parli con i dovuti modi hai visto pure Massimo che è Massimo…gli parli tranquillo..!». Ruggiero dal 2009 lavora in Roma Multiservizi, presieduta fino a ottobre 2013 da Franco Panzironi, accusato di prendere ordini da Carminati. Cinque anni fa il consorzio «29 Giugno» di Salvatore Buzzi prende in gestione il Centro accoglienza rifugiati e richiedenti asilo (Cara) di Cropani (Cosenza) e la cosca Mancuso garantisce protezione. Buzzi: «Quando io stavo a Cropani, salivo su la mattina e ripartivo er pomeriggio... parlavo con il Prefetto, parlavo con tutti, parlavo con la `ndrangheta... E poi risalivo su». L’imprenditore calabrese indagato Campennì si vanta invece di come ha comprato un «prestanome» a Verona: «Eh a furia.. di 20.000.. 30.000.. 20.000.. 30.000… hai capito??... e poi io sono che gestisco lui.. io gestisco tutto... è da un bel pezzo che … a furia di foraggiare.. se ti serve qualsiasi cosa.. lui, e poi io sono che gestisco lui.. io gestisco tutto...». Buzzi chiamava Rotolo e Ruggiero «’ndrina, ciao ’ndrina come stai?». Rotolo voleva nascondere i soldi sotto terra alla periferia Est di Roma: «Ora, quando vaju fazzu io i buca poi.. per non mi si trovano i cose.. e metto sti bidoni, hai capito?». Ieri mattina, intanto, si è svolta l’udienza del Tribunale del Riesame che deciderà entro domenica su scarcerazione e l’eliminazione del reato mafioso. L’avvocato Naso, difensore di Carminati nega che si tratti di mafia: «Solo malcostume affaristico-politico attribuibile a quel sottobosco che gravita intorno alle amministrazioni locali. Mai sfiorati grossi interessi come Sanità e Metro C». L’ex Nero dal canto suo, in aula, ironizza sulle molte utenze telefoniche che gli sono state contestate: «Con tutte ste’ intercettazioni mi so’ servite pro[GRA. LON] prio...». CARABINIERI/ANSA L’incontro Un fermo immagine di un video diffuso dai Carabinieri del Ros in cui Salvatore Buzzi incontra Salvatore Ruggiero e Rocco Rotolo, che lo collegano alla ’ndrangheta A Crotone Ilbusinessdelresortpermigranti 1 Un resort a quattro stelle trasformato in un cen- tro d’accoglienza. Il punto di contatto tra la coop di Salvatore Buzzi e la ‘ndrangheta. Per lavorare in Calabria, infatti, alla «29 giugno» non basta ottenere l’appalto dal Viminale, serve il placet del clan egemone: i Mancuso di Limbadi. Tutto inizia nell’estate del 2008, quando il cpt di Crotone rischia di collassare sotto il peso delle centinaia di sbarchi avvenuti in quei giorni. A Roma si decide di aprire temporaneamente un altro centro per richiedenti asilo. Buzzi si inserisce nell’affare. In poche settimane si individua la struttura, a Cropani Marina, che dovrà ospitare i 240 migranti. La scelta ricade sul villaggio turistico Alemia a due passi dal mare inaugurato da poco più di un anno, quattro stelle e piscina. La convenzione firmata con la prefettura di Catanzaro è di circa 1,3 milioni di euro, 35 euro al giorno per ospite. Ma dopo lo Stato Buzzi va a prendere accordi con l’antistato. Furono proprio Rocco Rotolo e Salvatore Ruggiero, arrestati ieri dal Ros, a prendere contatti con le ’ndri[G. MAZ.] ne per far lavorare Buzzi in tranquillità. 10 .Primo Piano STAMPA .LA VENERDÌ 12 DICEMBRE 2014 LAPROTESTADI OGGI Missione in Turchia L’incontro con Erdogan Anche se in Italia l’attenzione per la visita di Renzi in Turchia è stata monopolizzata dalle questioni di politica interna, il premer ha visto il presidente turco per parlare di economia e lotta al terrorismo Il Business Forum Oggi Renzi parteciperà a Istanbul a un incontro con aziende italiane e turche L’interscambio commerciale fra i due Paesi è di 20 miliardi all’anno Gli immigrati Il presidente del Consiglio ha osservato che in Italia ci sono polemiche perché il Paese ospita 150 mila rifugiati dal Nord Africa, mentre la Turchia accoglie senza proteste 2 milioni di profughi Renzi media sullo sciopero Revocata la precettazione Il premier: evitiamo di militarizzare lo scontro, ma il governo lavorerà FABIO MARTINI INVIATO AD ANKARA Nella accogliente e spaziosa sala stampa del premier turco, roba che palazzo Chigi se la sognano, Matteo Renzi sfugge alla tradizionale ipocrisia dei presidenti del Consiglio, che all’estero si sono sempre lasciati pregare prima di parlare di questioni interne e invece lui non solo ne parla, ma anticipa la linea del governo sulla scottante questione della precettazione dei ferrovieri. Renzi annuncia che sono «in corso contatti e una soluzione potrebbe venire nelle prossime ore» (e così accadrà nei minuti successivi a Roma), ma con nonchalance, lascia contemporaneamente cadere una frasetta avvelenata: «La vicenda nasce da una delle tante Autorità di questo Paese...». La frecciata sull’Autorità Come dire, senza dirlo: la controversia non sarebbe scoppiata senza la pronuncia di Roberto Allesse, presidente dell’Autorità predisposta alla vigilanza degli scioperi, un uomo a suo tempo voluto a tutti i costi da Gianfranco Fini. Dunque palazzo Chigi non ne sapeva nulla e il premier si è trovato a dover gestire una grana prodotta da altri? Questo Renzi non arriva a dirlo, ma ieri pomeriggio il presidente del Consiglio - non appena ha capito che la precettazione si stava trasformando in un danno di immagine per il governo - ha disposto la retromarcia: via la precettazione. Nei giorni scorsi il governo aveva sperato di poter contenere l’impatto mediatico e politico dello sciopero generale, probabilmente anche nel ridurre la portata della agitazione nei trasporti. Il contrordine da Ankara Dopo l’iniziale pronunciamento BURHAN OZBILICI/AP Il primo ministro Matteo Renzi con il pari grado turco Ahmet Davutoglu assunto in autonomia dall’Autorità e che dichiarava incompatibile l’agitazione della Cgil con quella disposta da un altro piccolo sindacato, era stato il ministro, competente in materia, Maurizio Lupi, a disporre la precettazione. Una decisione presa senza preavvertire il presidente del Consiglio? Dati i rapporti di forza e di autorità all’interno del governo è difficile immaginarlo, sta di fatto che ieri quando la vicenda precettazione rischiava di dare una connotazione “anti-sindacale” al governo, Renzi ha disposto il cambio di linea. Motivandola così nei contatti con Roma: «Evitiamo di militarizzare lo scontro». Più soft col sindacato Una correzione di rotta della quale si trovano tracce anche nelle dichiarazioni pubbliche del presidente del Consiglio, più rispettose del solito nei confronti dei sindacati: «Lo sciopero è uno strumento del tutto legittimo, un movimento di prote- Lo stabilimento di Finmeccanica ottiene il contratto in esclusiva LUIGI GRASSIA TORINO ANSA Un F35 in volo. Si prevede di produrne più di 3 mila esemplari improbabile che questo faccia cambiare idea a chi non vuole i nuovi caccia. L’F35, ancora in fase di sviluppo, è prodotto da industrie di nove Paesi; il progetto originario è americano e nel costruire quest’aereo la parte del leone spetta agli Stati Uniti, se- MARCELLO SORGI Contro l’ostruzionismo pronta l’arma delle elezioni o sciopero generale di oggi - ma ancor più la polemica tra Camusso e Lupi sulla decisione del ministro dei trasporti di precettare i ferrovieri - chiude una settimana difficile per il governo. Gli effetti dello scandalo romano di “Mafia capitale”, il contenzioso riapertosi con le autorità europee, il rovescio subito in commissione alla Camera sulle riforme istituzionali e seguito dal rinvio delle nuove misure anti-corruzione annunciate dal premier, che dovrebbero essere varate oggi, hanno impresso un rallentamento all’attività dell’esecutivo, proprio nel momento in cui provava ad accelerare per chiudere i dossier più importanti, prima delle dimissioni del Capo dello Stato e della complicata partita che si aprirà per la scelta del successore di Napolitano. Da Ankara Renzi prende le distanze da Lupi e riafferma il diritto allo sciopero, pur dissentendo dalle ragioni dei sindacati. Un segno di distensione. Ma dalla Turchia giunge anche il vento di un’incontenibile ira del presidente del consiglio nei confronti della minoranza interna del Pd, che mercoledì sera ha fatto il ribaltone sulle riforme in commissione alla Camera. Renzi è stufo dell’atteggiamento della parte più radicale del suo partito, che in direzione tratta o si astiene e in Parlamento capovolge ogni accordo. Ha incaricato il sottosegretario Del Rio di dirlo apertamente, sfidando la minoranza a star dentro o fuori, ma una replica durissima e inattesa è venuta da D’Alema, segno che all’Assemblea del Pd prevista per domenica si prepara una resa dei conti. È possibile, se ne parla, che il premier decida di rimettere in discussione il quadro delle candidature per le prossime regionali, sul quale sembrava ormai scontato un compromesso tra le componenti interne del partito. Perché a questo punto Renzi non può permettersi nuove scivolate: il suo ruolino di marcia prevede di arrivare a metà gennaio con l’approvazione della legge elettorale, al momento impantanata tra oltre diecimila emendamenti, e a fine gennaio con il secondo voto sulla riforma del Senato, su cui è avvenuta l’ “intentona” a Montecitorio due giorni fa. E nel frattempo occorre far passare la legge di stabilità e fronteggiare i richiami che arrivano da Berlino e Bruxelles. Passi avanti sensibili sul cammino delle riforme sarebbero il miglior antidoto per le riserve espresse in questi giorni dalla Merkel e da Juncker e renderebbero più credibile la richiesta di una maggiore flessibilità nei confronti dell’Italia da parte della Commissione Ue. Ma è inutile nascondersi che il percorso è in salita: e alla fine, anche se Renzi continua a negarlo e a parlare di scadenza naturale della legislatura, in caso di insuccesso potrebbero arrivare le elezioni anticipate. L sta al quale ci avviciniamo con grande rispetto e che sarà ben organizzato e ben gestito: tutto filerà liscio». Un tono decisamente più soft rispetto ad alcune dichiarazioni molto dure delle settimane scorse ma proprio perché nel recente passato Renzi si era spinto molto avanti nella polemica, ieri non ha “sbracato” e infatti ha aggiunto: «Domani, assieme a tanti italiani, lavoreremo, tanto è vero che abbiamo convocato un importante Consiglio dei ministri. Noi lavoreremo e in bocca al lupo a chi fa sciopero. Cambieremo il Paese anche per loro». Per il resto, nella conferenza stampa tenuta assieme al primo ministro turco, considerazioni più rituali. Come l’auspicio che la Turchia entri a far parte, il prima possibile, dell’Unione europea (ma non si tratta di una decisione imminente). O come la dichiarazione sulle elezioni anticipate: «Per me la legislatura si conclude nel 2018». Cameri, 40 anni di manutenzione per tutti i caccia F35 d’Europa L’Italia si interroga sulla convenienza di tagliare ancora il numero dei cacciabombardieri F35 (o di cancellare del tutto il programma) ma intanto lo stabilimento di Cameri, vicino a Novara, è stato scelto come polo di manutenzione per tutti i futuri F35 operanti in Europa. L’annuncio è venuto ieri del ministro italiano della Difesa Roberta Pinotti e dall’ambasciatore americano John Philips. I due hanno sottolineato le positive ricadute per l’economia e per l’occupazione, ma è Taccuino guiti dalla Gran Bretagna e dall’Italia. Per il nostro Paese partecipa al progetto l’Alenia Aermacchi del gruppo Finmeccanica. Le polemiche sull’F35 riguardano la sua affidabilità e il suo costo. Lo sviluppo dell’aereo è stato costellato da diffi- coltà tecniche non ancora superate. Chi sostiene il progetto dice che si tratta di contrattempi che si verificano sempre con i nuovi caccia. Per quanto riguarda i costi c’è stata un’esplosione rispetto all’idea originaria: l’F35 prometteva di essere un aereo relativamente economico e invece non lo sarà. Purtroppo anche la crescita incontrollata dei costi è un fatto frequente per i nuovi caccia, anche se questa non dovrebbe essere una scusante. In anni di crisi e di tagli ai bilanci il costo degli F35 è risultato sempre più difficile da sostenere politicamente. L’Italia e altri Paesi hanno ridotto il numero degli acquisti di cacciabombardieri in preventivo, nel nostro caso da 131 a 90 (e si valuta un’ulteriore sforbiciata). Ma così è anche cresciuto il prezzo unitario (perché ci sono dei costi fissi). Più incisiva sarebbe un’uscita completa Recessione Pileconsumi sottolamediaUe 1 - Pil e consumi pro capite in discesa in Italia nel 2013, mentre restano sostanzialmente invariati nella zona euro. Secondo i dati di Eurostat, l’indice dei consumi per l’Italia scende da 102 a 100, mentre nella zona euro resta stabile a 106. Indice fermo anche in Germania (122) e Francia (110). Anche il pil pro capite italiano scende nel 2013 da 101 a 99, mentre in Eurozona passa da 108 a 107, in Germania da 123 a 122, e in Francia resta stabile a 107. dal progetto (su cui l’Italia investe 14 miliardi), ma in questo modo il nostro Paese si taglierebbe fuori da un programma tecnologico e industriale di livello mondiale che andrà avanti per 30 o 40 anni. È questa anche la durata presumibile dei contratti di manutenzione per tutti gli F35 europei che lo stabilimento di Cameri si è assicurato ieri. La politica cerca di contemperare le esigenze della difesa, dell’economia e del sentimento che in certe fasce della popolazione è (legittimamente) ostile agli F35. Il ministro Pinotti definisce la scelta di Cameri «un risultato straordinario, perché vuol dire lavoro, tecnologia e ricadute positive per l’indotto». L’amministratore delegato di Finmeccanica, Mauro Moretti, dice che «il riconoscimento del sito di Cameri quale unica struttura in Europa per le attività di logistica e manutenzione ad alto contenuto tecnologico degli F35 rappresenta un’ulteriore conferma dei livelli di eccellenza di Finmeccanica in campo aeronautico. Mi auguro il coinvolgimento di Finmeccanica anche su altre componenti di qualità come l’avionica e l’elettronica». LA STAMPA VENERDÌ 12 DICEMBRE 2014 Primo Piano .11 . LOSCIOPEROGENERALE Le modalità della protesta Trasporti bloccati fino a questa sera Lo stop dei treni ridotto di un’ora (9-16). Gli aerei resteranno a terra dalle 10 alle 18 ANTONIO PITONI ROMA Trasporto locale 1 Confermate otto ore di sciopero secondo modalità diverse da città a città. Dalle 9 alle 17 a Roma, dalle 19 fino a fine servizio a Milano per l’anniversario della strage di Piazza Fontana. Trasporto aereo 1 L’astensione andrà dalle 10 alle 18 e coinvolgerà tanto il personale di volo delle compagnie aeree e gli addetti alle attività aeroportuali, compresi i controllori di volo. Treni 1 Sciopero ridotto di un’ora, dalle 9 alle 16 (anziché le 17). Ridotto anche lo sciopero Cat di sabato e domenica. Viaggeranno regolarmente le Frecce di Trenitalia. Alla fine Maurizio Lupi ci ripensa. Revocando la precettazione nei confronti dei dipendenti delle ferrovie, dopo una giornata di polemiche con i sindacati e il decisivo intervento del premier Matteo Renzi. «Lo sciopero generale è un momento di alta protesta. Noi abbiamo profondo rispetto anche se io non sono d’accordo con le ragioni. Buon lavoro a chi lavora e in bocca al lupo a chi sciopera, con rispetto e senza polemiche», aveva detto qualche ora prima da Ankara il presidente del Consiglio, augurandosi una composizione dello scontro. Polemica chiusa «Un atto unilaterale che alza i toni», aveva definito del resto la sindacalista l’ordinanza del ministro, appreso per di più dai Tg. Poi, in serata la schiarita, anticipata dalla Turchia proprio dal premier («Ci sono contatti»). Ricordando come il provvedimento fosse nata da una segnalazione del Garante circa il «pericolo di un pregiudizio» del diritto alla mobilità dei cittadini, Lupi spiega le ragioni della revoca. «Ritenendo che vada garantito il diritto allo sciopero, anche di fronte a uno sciopero che non condivido, sin da subito ho ritenuto di dover dialogare con i sindacati coinvolti per con- Il successo dipenderà dalle piazze “minori” ALESSANDRO BARBERA ROMA Cosa definirà il successo o l’insuccesso dello sciopero di oggi? Sarà «pieno di colore», dicono gli organizzatori. Promettono strade pieni di trattori, taxi, ambulanze. Se si dovesse formulare una previsione analizzando la sua genesi, si potrebbe scommettere sul suo insuccesso. Doveva essere la sola Cgil, poi con la Fiom si è trovato l’accordo. Doveva essere il 5 dicembre, ma la vicinanza con il ponte dell’8 ha scatenato l’ironia della rete e dei renziani. Doveva essere contro il Jobs Act, nel frattempo il governo è riuscito a superare le resistenze della minoranza e lo ha approvato. Doveva esserci la precettazione dei dipendenti dei trasporti, all’ultimo momento il ministro Lupi ha deciso di revocarla. I tempi in cui le piazze venivano riempite dallo scontento sono lontani anni luce. Il 2 dicembre del 1977 i soli metalmeccanici riempirono San Giovanni con più di duecentomila lavoratori. Il comizio finale della manifestazione di Roma sarà a piazza Santi Apostoli che al massimo ne contiene tremila. Per massimizzare lo sforzo, Cgil, Uil e Ugl (a proposito, è la prima volta che il sindacato “rosso” è in piazza con quello “nero”) hanno scelto lo sciopero diffuso: 54 manifestazioni in altrettante città, e avvicinare così la protesta alle Non ci arrendiamo a un continuo degrado dei lavoratori e del Paese. Alzeremo la bandiera del lavoro fabbriche. Il successo dipenderà in gran parte da come andranno le singole proteste, e da quanta gente si concentrerà a Piazza San Carlo a Torino, dove ha deciso di parlare la leader Susanna Camusso. Difficile capire dagli organizzatori quale sia la soglia di partecipazione minima oltre la quale rivendicheranno un successo. Si sa che cercheranno di non far sembrare le piazze troppo anziane, vista la massiccia presenza di pensionati fra gli iscritti. Allo stesso tempo le tre sigle confederali (la Cisl si è chiamata fuori) dovranno evitare le infiltrazioni delle frange violente, di solito concentrate fra i giovani. Nei giorni scorsi, senza darne pubblicità, Alfano e il capo della Polizia hanno incontrato i leader per chiedere collaborazione e fermare sul nascere ogni tentazione. Ai vertici della Cgil sono preoccupati anche per le conseguenze del tira e molla sulla precettazione che sta disorientando chi oggi ha deciso comunque di mettersi in viaggio. «Per paradosso - dice un sindacalista che chiede di non essere citato - se le piazze non si riempiranno c’è da augurarsi che abbia successo lo sciopero dei colleghi del settore dei trasporti». Il retropensiero di alcuni è che da parte del ministro ci sia stata la volontà di spiazzare il settore la cui protesta sarà più evidente, ma anche più fastidiosa per chi deve spostarsi. Twitter @alexbarbera Susanna Camusso MAURIZIO DEGL’INNOCENTI/ANSA Trasporto pubblico a Torino fermo dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 20 temperare entrambi i diritti». Una mediazione che poggia sulla riduzione della durata sia dello sciopero di oggi (finirà alle 16 invece che alle 17 per non penalizzare i pendolari) sia di quelli di sabato e domenica (l’inizio alle 24 salva la fascia serale di sabato). Trasporto locale Tutto confermato sul fronte del trasporto locale con possibili disagi dovuti tanto allo sciopero quanto ai cortei organizzati nelle maggiori città. A Roma sarà a rischio l’intera rete Atac (bus, tram, metro e ferrovie Roma-Lido, TerminiGiardinetti e Roma-CivitaViterbo) nella fascia oraria compresa tra le 9 e le 17. A Milano, invece, l’agitazione scatterà solo a partire dalle 19 e si protrarrà fino alla mezzanotte, per consentire le celebrazioni del 45esimo anniversario della strage di piazza Fontana. I lavoratori del trasporto pubblico di Torino incroceranno le braccia dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 20, mentre a Bo- logna lo stop si protrarrà dalle 8.30 alle 16.30. Sciopero a due velocità, invece, a Napoli: la Sita si fermerà per otto ore dalle 9 alle 17, l’Eav per tutta la giornata. Stop da inizio servizio alle 6:30 e dalle 8:30 alle 12.30 a Bari, dalle 9.30 alle 17.30 a Cagliari e dalle 9.30 alle 17.30 a Palermo. Trasporto aereo-navale Per il trasporto aereo lo sciopero, che si protrarrà dalle 10 alle 18, coinvolgerà tanto il personale di volo delle com- Segretario generale Cgil pagnie quanto gli addetti alle attività aeroportuali, compresi i controllori di volo. Stop di otto ore anche alle attività portuali (secondo modalità decise a livello locale). Traghetti e navi subiranno un ritardo di otto ore alla partenza, inoltre, per un intero turno di lavoro si fermerà il personale amministrativo. Stesse modalità per trasporto merci, autotrasportatori, addetti alla logistica e corrieri, nel soccorso stradale e nell’autonoleggio. 1232456 89 5AB2CD42 9E8F LA STAMPA 89 12 45 67 18 LA STAMPA VENERDÌ 12 DICEMBRE 2014 Primo Piano .13 . LOSCONTROASINISTRA Resa dei conti nel Pd Scacco alla minoranza GRILLO ATTACCA IL RIVALE SALVINI Djokovic Il campione di tennis Novak Djokovic sarà «gratificato con un contratto da 50 mila euro siglato dalla Regione Lombardia per un incarico in esclusiva per “unicità artistica”». Lo ha affermato il consigliere regionale democratico Fabio Pizzul La Regione ha precisato che Maroni gli ha chiesto di partecipare a un’iniziativa per promuovere lo sport e che i 50 mila euro servono ad allestire l’evento Eccoli di nuovo in azione: la premiata ditta Bindi-D’Alema all’opera, ma non riusciranno a fermare il PD e le riforme Debora Serracchiani D’Alema lancia un messaggio di guerra: “Delrio non minacci” CARLO BERTINI ROMA Assicura di non voler le urne anticipate ma domenica all’assemblea Pd Matteo Renzi gliele canterà di santa ragione, raccontano i suoi: additando quelli che «fanno giochetti» per sabotare le riforme, l'unica ancora di salvezza con l’Europa. E dopo aver picchiato duro, non solo farà votare dai mille delegati un documento sulla corsa delle riforme, per dimostrare che la minoranza è isolata. MATTIA FELTRI S Cadono le prime teste Ma tirerà una linea tra ieri ed oggi, basta gestione collegiale con le correnti avverse: dunque via dalla segreteria la bersaniana Campana (citata pure nell’inchiesta su Roma per gli sms a Buzzi) e il cuperliano De Maria. Sub judice la candidatura a governatore toscano di Enrico Rossi, tanto che l’assemblea del Pd regionale di sabato è stata rinviata a gennaio. Insomma, fin qui Renzi è stato troppo generoso, ora è sotto ricatto e la musica cambia, spiegano i suoi. Ha dunque un bel dire la Bindi, «io non ho paura delle urne perché la finisco qui, ma dopo anni che aspetto vorrei votarla una buona riforma costituzionale, magari lasciando un Senato che non sia scendiletto del governo di turno». Perché tutti DANIELE STEFANINI/IMAGOECONOMICA empre più evidenti i problemi italiani in Europa. A parte la crisi che continua a consegnarci dati economici profondamente negativi, dal deficit all’occupazione, sono le riforme a lasciare perplessi i nostri partner. Le avevamo promesse ma – per le dinamiche che ben conosciamo – tardano ad arrivare. Se ne sono accorti ai vertici e prendono le contromisure: “Senza le riforme per Roma ci saranno conseguenze spiacevoli”, ha avvertito Jean-Claude Juncker, detto il Guercio. Il M5S continua l’attacco alla Lega, considerata seducente per l’elettorato Cinque stelle. «Salvini chiacchiera, il M5S agisce», attacca Grillo, dando al segretario leghista del «bugiardo che difende l’euro». Ma l’offensiva è a tutto campo. Altre bordate contro il Quirinale, mentre dopo il rinvio in commissione della legge sul conflitto di interessi si sono levate grida di «mafiosi, ladri» indirizzate verso i banchi del Pd. Presiedeva Luigi Di Maio che dopo aver richiamato i suoi colleghi ha sospeso la seduta contrariato. [F. MAE.] D’Alema chiama la minoranza Pd alla battaglia i tentativi di convincere che si cerca solo di migliorare i testi non sono presi sul serio. «Eccoli di nuovo in azione: la premiata ditta Bindi-D’Alema all’opera, ma non riusciranno a fermare il Pd e le riforme, hashtag “ancora tu”», twitta la Serracchiani. «La minoranza ha lanciato un segnale politico? Ne parliamo domenica», avverte il premier. Determinato a drammatizzare con la resa dei conti quell’incidente dell’altro ieri che verrà corretto in aula:la fronda dei pasdaran aveva preso l’impegno a non votare contro il capogruppo in commissione sulla riforma del Senato, «e quel patto è stato violato». Trappola sull’Italicum Perché quando tre giorni fa la minoranza evocò la possibilità di farsi perfino sostituire in commissione per non votare la riforma del Senato indigesta, Speranza e Guerini stopparono l’Aventino e si siglò quel patto: che sarà di nuovo infranto, visto che la mino- ranza dei duri non molla su un emendamento che dà alla Consulta il giudizio preventivo di costituzionalità sulla legge elettorale. Per Renzi è la prova che si vuole far finire in soffitta l’Italicum, già bombardato da 12 mila emendamenti al Senato, sfornati da Calderoli. Il premier è infuriato, qualcuno in commissione ora sarà sostituito per blindare la maggioranza. Ma non si fa illusioni sul fatto che gli agguati possano finire. Se per rispondere a Delrio («la sinistra dica se vuole vota- re») è sceso in campo D’Alema, «pensi alla crisi invece di minacciare i parlamentari», è il segnale che la partita è più grossa. «Parole che svelano come tutto ruoti attorno alla futura guerra per il Quirinale», ragiona un membro del governo. E se il presidente della Commissione Bilancio, il lettiano Francesco Boccia consiglia a Renzi di «non citare la troika perché vuol dire che non è all’altezza del lavoro che fa», si capisce il livello di guardia che raggiungerà lo scontro... 1232456 89 5AB2CD42 9E8F LA STAMPA 8F LA STAMPA VENERDÌ 12 DICEMBRE 2014 Primo Piano .15 . ILTERRORISMOISLAMICO La sfida degli estremisti Un milione per il corpo di Foley 1 Sarebbe questa la somma chiesta dall’Isis per restituire ai parenti i resti del fotogiornalista Usa decapitato ad agosto. Il piano prevede la consegna del corpo in Turchia Ucciso reporter di al Jazeera 1 Un giornalista siriano dell’emittente panaraba «al Jazeera» è stato assassinato nel Sud della Siria mentre lavorava nel teatro di guerra di Daraa, al confine con la Giordania Gli addestratori tedeschi in Iraq 1 Un centina- io di soldati sarà inviato da Berlino in Iraq per addestrare i peshmerga curdi: il via libera del Parlamento è previsto entro la fine dell’anno Leader jihadista morto in Mali 1 Ahmed el Tilemsi, leader del gruppo nordafricano al-Mourabitoun, è stato ucciso in un’operazione dell’esercito francese nella regione di Gao, in Mali Il jihad globale sempre più forte Ogni giorno uccide 168 persone Record di vittime a novembre : Isis, Boko Haram e taleban in testa per attentati MAURIZIO MOLINARI CORRISPONDENTE DA GERUSALEMME Cinquemilaquarantadue vittime, quasi il doppio dell’11 settembre: è il bilancio di sangue causato in tutto il mondo dai gruppi jihadisti a novembre, 168 persone uccise al giorno. Un diluvio di 664 attentati, agguati, decapitazioni, esplosioni, morti e atti di sangue che il Centro internazionale per lo studio dell’estremismo e della violenza politica (Icsr) di Londra ha esaminato nel dettaglio arrivando a una radiografia del jihad globale: uccide in 24 nazioni ma l’80% delle vittime si registra in 14 ed è l’Iraq dove miete più vittime, seguito dalla Nigeria palcoscenico di Boko Haram, dall’Afghanistan teatro della rinascita dei taleban e dalla Siria. Tragico bilancio Vittime per Paese Chi sono le vittime 1.770 Iraq Sconosciuti Nigeria Altri Civili 61 786 34 2093 782 39 Afghanistan Libia 5.042 50 84 693 TOTALE Kenya Funzionari pubblici Siria 410 50 Filippine Yemen 212 216 1.723 Poliziotti Somalia Pakistan Militari 147 Morti e attacchi ad opera dei gruppi terroristici - LA STAMPA Nuove forme di attacchi Per avere un’idea delle dimensioni delle stragi, novembre è stato un mese nel quale ogni giorno i gruppi jihadisti hanno messo a segno l’equivalente di tre attacchi alla metro di Londra del 2005. Gran parte delle vittime sono di fede musulmana, mentre le modalità degli attacchi si allontanano sempre più dagli aerei-kamikaze dell’11 settembre come dagli attentati alle metro di Madrid e Londra, perché a prevalere sono imboscate, sparatorie, bombardamenti e più in generale operazioni - anche di pulizia etnica - tese a controllare degli specifici territori. Gli obiettivi La priorità dei leader del jihad 2014 sono diverse dall’Osama bin Laden 2001 o da Abu Nidal negli Anni 80: il Califfo Abu Bakr alBaghdadi vuole consolidare ed espandere il proprio Stato islamico, Al Nusra punta a controllare aree più vaste in Siria, Boko Haram a spazzare via i cristiani dalla Nigeria del Nord e i taleban accarezzano il miraggio di tornare a controllare Kabul. Se a ciò aggiungiamo che Al Qaeda in Yemen sfida le truppe di Sana’a, gli Shaabab somali combattono per Mogadiscio, ciò che resta della vecchia Al Qaeda è arroccata nel Waziristan e la Libia è contesa fra opposte milizie, ne emerge il Isis Siria e Iraq Boko Haram Nigeria 2.206 morti 801 (306 attacchi) (30) Taleban Afghanistan Aqap Yemen e Arabia Saudita Al Shabab Somalia Jabhat al Nusra Siria Taleban Pakistan 410 266 257 146 720 (150) (36) quadro di un jihad globale intenzionato a controllare territori, città e villaggi eliminando le popolazioni che considera nemiche e soprattutto «infedeli» secondo i criteri più rigidi della «Sharia», la legge islamica. I caduti fra i miliziani I dati esaminati suggeriscono anche considerazioni sull’identità dei jihadisti perché fra le loro circa 1000 vittime la maggioranza non appartiene a Isis e Al Qaeda, segno che gli eredi di Bin Laden sono più abili nel portare la morte - vantano il 44% delle vittime - e anche nel mettersi in salvo rispetto agli altri 15 gruppi esaminati, a cominciare dai miliziani di Boko Haram, che subiscono invece le perdite più ingenti: ben il 60% del totale. (41) (34) (32) I droni non bastano Gli autori del rapporto non traggono conseguenze specifiche, ma basta la lettura di numeri e cartine per accorgersi che il suggerimento per l’anti-terrorismo è di mutare tattica: le operazioni di intelligence, anche se sostitute da droni e truppe speciali, non bastano più, servono truppe di terra per riconquistare le aree dove i jihadisti hanno santuari che assomigliano sempre più a Stati. «Ben lungi dall’essere sconfitti, i jihadisti si stanno rafforzando imponendosi come protagonisti di nuovi conflitti e instabilità politica - conclude lo studio - e il loro più spettacolare risultato è la creazione del Califfato» proclamato a giugno da Al-Baghdadi sui territori dello Stato islamico che si estendono dalla periferia di Aleppo a quella di Baghdad. I baby kamikaze AttentatocontroifrancesiaKabul FermataunatredicenneinNigeria 1 Aveva nascosto la carica negli indumenti, poi si è in- trufolato nel teatro zeppo di spettatori che stavano assistendo a una performance di un gruppo tedesco nell’auditorium del centro culturale francese a Kabul. Poi il botto. A farsi esplodere è stato un 16enne. Il ministro degli Esteri francese Fabius ha parlato di «molti feriti e morti». Fra le vittime ci sarebbe «un cittadino tedesco». È stata invece fermata in tempo una tredicenne nigeriana che aveva addosso una cintura esplosiva. La ragazza stava per entrare in ambulatorio quando la polizia l’ha braccata prima che innescasse il detonatore. È successo a Kano, nel Nord della Nigeria, dove sono attivi gli islamisti di Boko Haram. Che sono riusciti invece a colpire a Jos ieri sera: 32 morti in un duplice attentato. 1232456 89 5AB2CD42 9E8F LA STAMPA 8 1232456 89 5AB2CD42 9E8F LA STAMPA 8 1232456 89 5AB2CD42 9E8F LA STAMPA 8 12 45 67 18 LA STAMPA VENERDÌ 12 DICEMBRE 2014 I MANIFESTANTI ERANO SCESI IN PIAZZA 75 GIORNI FA PER OTTENERE ELEZIONI LIBERE 1 Il 22 set- Distrutti gli accampamenti di Occupy,arrestati 209 studenti Ma adesso la Cina deve fare i conti con i “nuovi democratici” Dopo 75 giorni di protesta le forze dell’ordine di Hong Kong hanno rimosso le ultime barriere rimaste nell’area di Admiralty, dove si concentravano gli ultimi manifestanti pro democrazia di Occupy Central. Ecco com’è cambiata Hong Kong dopo oltre due mesi di proteste di massa. e Gli sgomberi della polizia hanno senz’altro dato un duro colpo al movimento, ma molti occupanti hanno giurato di voler tornare e continuare a lottare per un pieno suffragio universale a Hong Kong, con non meglio specificate «forme nuove» di protesta. Intanto ieri un gruppo di 209 manifestanti più «radicali» ha portato avanti un sit-in di diverse ore. Alla fine sono stati arrestati tutti. Fra di loro, c’erano anche la cantante Denise Ho, il leader studentesco Alex Chow, e la figura storica della lotta alla democrazia Martin Lee e Jimmy Lai, alla testa di un impero mediatico, l’Apple Daily. Le strade riaperte ieri dalla polizia erano diventate il «campo» di Admiralty, dove i manifestanti pro-democrazia avevano creato una zona dedi- ? Le domande e Lo sgombero delle zone occupate dagli studenti sancisce la fine del Movimento degli Ombrelli? r Cosa sono riusciti a ottenere i manifestanti dopo oltre due mesi di proteste? t Le occupazioni hanno prodotto qualche risultato significativo? u Quali saranno le prossime mosse del governo e dei manifestanti ? ALEX OGLE/AFP cata alle proteste politiche, l’arte di strada, l’agricoltura biologica e lo studio. Questo era uno dei tre luoghi occupati, dove si sono recate centinaia di migliaia di persone. Un altro, quello di Mongkok, è stato sgomberato alla fine del mese scorso e il terzo, a Causeway Bay, nel quartiere dello shopping, era ancora in attività. t Non proprio. L’ampiezza del movimento, chiamato «degli Ombrelli», utilizzati per ripararsi dai lacrimogeni come dalle piogge monsoniche, ha stupito tutti, e segna il risveglio politico di Hong Kong. Anche se il governo ha rifiutato il dialogo, tutti i tembre scorso gli studenti scendono in piazza per protestare contro la decisione di Pechino di tenere elezioni «pilotate». Il 28 settembre vengono occupati tre punti nevralgici di Hong Kong 1 All’inizio delle proteste gli occupanti erano circa 30.000, ma dopo le prime violenti cariche della polizia sui manifestanti pacifici, in piazza sono scese oltre 60.000 persone r Apparentemente nulla. I manifestanti protestavano per ottenere un «vero suffragio universale» con candidature aperte e non pilotate, ma il governo non ha accettato nemmeno di aprire il dialogo con gli studenti. Il governo centrale di Pechino aveva accettato di promulgare le riforme elettorali che avrebbero consentito a ogni cittadinodi votare per l’elezione del Capo dell’Esecutivo, ma non vuole che i candidati siano liberamente nominati, malgrado il 70% della popolazione lo richieda. Estero .19 Oltre due mesi sotto i riflettori Hong Kong, la polizia smantella la protesta ILARIA MARIA SALA HONG KONG . 1 Dall’inizio BOBBY YIP /REUTERS partecipanti al movimento parlano della nascita di «una nuova generazione politicizzata dalle proteste», che continuerà a battersi per la democrazia. D’altro canto, però, la società di Hong Kong esce dalle manifestazioni più polarizzata che mai, fra gruppi pro-democrazia e gruppi pro-governo. u Il governo ha in program- Barricate I poliziotti sbaraccano i campi degli studenti nel distretto finanziario di Hong Kong Nella foto in alto attivisti arrestati durante un sit-in ma di lanciare la seconda tappa della Consultazione Pubblica per la riforma elettorale. I manifestanti, di intensificare la loro disobbedienza civile. I parlamentari pro-democrazia hanno smesso di approvare le spese governative, e si parla di nuovi scioperi nelle scuole. La partita è dunque ancora da giocare. dell’occupazione tra gli studenti si calcolano circa 500 tra fermi e arresti e 400 feriti. Manifestazioni di solidarietà si sono tenute in 64 città in tutto il mondo 1232456 89 5AB2CD42 9E8F LA STAMPA 9E I AM THE PERFECT SHOT La perfezione non esiste. Almeno fino a quando non provi una reflex Nikon. Allora scopri che anche la tecnologia di ultima generazione può essere semplice ed intuitiva. Che un singolo scatto è fatto di migliaia di dettagli, tutti nitidi e di qualità estrema. Che non servono condizioni di luminosità impeccabili per mettere in luce il tuo talento. Che i colori possono essere pieni e i chiaroscuri profondi come dal vero. Allora scopri che la foto perfetta esiste. E che non potrai più accontentarti di nulla di meno. I AM DIFFERENT. I AM NIKON. “Vado dove è bello ... e anche oltre”. C. Little Foto realizzata da Clark Little alle Hawaii - North Shore Vieni a scoprirci su nikonreflex.it 4 ANNI GARANZIA NITAL CARD assicura 4 anni di garanzia e assistenza più accurata con ricambi originali. Infoline 199.124.172. 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Non era proprio un fan, comprensibilmente, ma aveva ascoltato le note di «Material Girl», e in cambio della gentilezza della cantante le aveva offerto interessanti commenti sul valore della musica di Frank Sinatra. Lei lo aveva trovato «chiacchierone e pieno di storie interessanti. Avrebbe potuto essere il fratello di Woody Allen, separato alla nascita». Poi la «Material Girl» aveva accettato di andare con lui in tribunale, ma il signore aveva deciso che forse per preservare l’integrità del processo, e la tranquillità dei presenti, era meglio soprassedere. Così anche Madonna ha fatto la sua conoscenza con un mito di New York, il signor Norman Goodman, che il prossimo 31 dicembre compirà 91 anni e andrà in pensione, dopo 45 anni di onorata carriera in cui ha portato davanti ai giudici circa dodici milioni di persone. N L’ALLARME DI VARSAVIA “Mai così alta l’attività militare russa sul Baltico” VARSAVIA Un livello di attività militare sull’area del Baltico «senza precedenti». Così il ministro della Difesa polacco Tomasz Siemoniak ha definito le ultime incursioni russe non autorizzate «in acque e cieli internazionali» che hanno coinvolto «in modo particolare la Svezia». Secondo Siemoniak, che è anche vice premier della Polonia, Mosca non starebbe preparando un attacco, ma «testando le difese Nato. Un atteggiamento che certamente non aiuta a costruire fiducia e buone relazioni» Le incursioni dell’ultima settimana non sono che le ultime in ordine di tempo di una serie di «test» delle forze russe. Su dieci episodi tre sono stati classificati ad «alto rischio», tra cui il sottomarino russo intercettato di fronte a Stoccolma lo scorso 17 settembre. Da Poznan, dove ieri è stato siglato un accordo fra Varsavia e Washington per la fornitura di missili Usa per gli F-16 in dotazione all’aviazione polacca, Siemoniak ha fatto presente che i jet polacchi da gennaio torneranno a sorvegliare anche lo spazio aereo di Lettonia, Estonia e Lituania nell’ambito della missione Nato [M. PER.] Baltic Air Policing. FRED R. CONRAD/THE NEW YORK TIMES Cancelliere del tribunale Norman non è un magistrato, un poliziotto o un procuratore, ma il New York County Clerk, ossia il cancelliere del tribunale della Grande Mela. Ha diverse funzioni importanti, in questa veste, ma per l’uomo della strada la principale è quella di convocare i cittadini chiamati a servire nelle giurie popolari dei processi. Avendo inviato circa 250.000 richieste all’anno per 45 anni, come quella ricevuta da Madonna, secondo i calcoli del «New York Times» Goodman ha portato in tribunale cir- ca 12 milioni di persone, incluso se stesso. A questo punto della sua vita però ha deciso che vuole coltivare altri interessi, e quindi si ritirerà. I primi anni Norman aveva cominciato la carriera quando il governatore di New York era Nelson Rockfeller e il sindaco John Lindsay. Preistoria. Probabilmente sperava che la posizione di clerk gli aprisse la strada verso una poltrona da giudice, ma un po’ non era successo, e un po’ lui si era innamorato del suo lavo- La carriera Norman aveva cominciato quando il governatore di New York era Nelson Rockfeller e il sindaco John Lindsay Il prossimo 31 dicembre compirà 91 anni e andrà in pensione ro. «Norman - ha spiegato al “Times” l’ex procuratore di Manhattan Robert Morgenthau - non ha perso il treno perché è rimasto troppo a lungo a fare l’impiegato, ma perché era troppo bravo, affidabile». Quando nominò se stesso La legge Usa prevede che tutti i cittadini hanno il dovere di servire nelle giurie popolari. Questa norma era nata come una garanzia dell’equità del sistema, ma col tempo è diventata una spina nel fianco della gente, costretta a mollare lavoro e famiglia per giudicare una rapina o una truffa. Ad esempio una signora, per evitare di servire, aveva inviato a Norman un’urna con le ceneri del marito appena morto. Lui le aveva fatte analizzare, aveva verificato che si trattava solo di sigarette bruciate, e l’aveva convocata, perché la possibilità di partecipare alle giurie popolari era un diritto che le donne avevano faticato a conquistare e andava preservato. Goodman non sentiva ragioni, e infatti aveva spedito una delle sue convocazioni anche al numero 810 della Fifth Avenue, dove abitava Richard Nixon. Nel frattempo però quel signore si era trasferito alla Casa Bianca, e quindi aveva comunicato che il cambio di domicilio non gli consentiva più di partecipare al processo. Altri invece, come il suo segretario di Stato Kissinger o il jazzista Wynton Marsalis, avevano volentieri accettato. Norman era così serio che aveva convocato anche se stesso, ed era stato selezionato nella giuria di un caso in cui il fidanzato di una donna aveva stuprato la figliastra: «Sedemmo in tribunale per quattro giorni, e condannammo l’imputato in 30 secondi. Poi però feci aspettare i colleghi a dare l’annuncio, perché se avessimo atteso un altro quarto d’ora ci avrebbero dato il pranzo gratis». Severo ma giusto, e anche pratico. . Estero .21 WASHINGTON La Cia: risultati utili da torture Ma il metodo è ripugnante FRANCESCO SEMPRINI NEW YORK La Cia ha commesso errori, ma dovrebbe essere apprezzato il lavoro che ha svolto nella lotta al terrorismo. Il numero uno dell’Agenzia, John Brennan, ha rotto gli indugi e si è pronunciato ieri sul rapporto della Commissione Intelligence del Senato. Intelligence impreparata Dopo gli attacchi dell’11 settembre, la Cia «era impreparata a gestire un programma di interrogatori e detenzioni», ha detto Brennan, in una rara conferenza stampa a Langley. Con gli attentati del 2001 dominava il terrore di «essere colpiti ancora da un nemico che non riuscivamo a vedere», la Cia ha fatto cose importanti, «in un momento in cui non c’erano risposte facili». Certo però «revisioni interne all’Agenzia, comprese numerose indagini, «hanno rilevato difetti». Tra questi, aver utilizzato «metodi Il capo della Cia John Brennan di interrogatorio ripugnanti», e non aver chiamato i responsabili a rispondere degli «errori» commessi, ammette. Sono servite le violenze? Sull’utilità degli interrogatori «duri» il capo della Cia si limita a dire che «non c’è modo di sapere» se questi abbiano prodotto informazioni di intelligence per evitare nuovi attentati. «Molti dei successi della Cia rimarranno sconosciuti ai più», dice il direttore, secondo cui però dagli interrogatori «avanzati» sono stati prodotti «risultati utili» per arrivare a Bin Laden. Addio Bagram Brennan si è anche detto «pienamente d’accordo» con la decisione di Obama di sospendere il programma, proprio nel giorno in cui il presidente ha annunciato la chiusura della prigione afghana a 40 km di Kabul, divenuta simbolo delle «torture», tanto da essere etichettata la «Guantanamo afghana». L’ira di Dick Cheney L’ex vice presidente Usa, Dick Cheney, ha criticato il rapporto sostenendo che «è completamente sbagliato». «Quel rapporto è pieno di stupidaggini», ha detto. Secondo Cheney, le torture hanno aiutato gli Usa a «catturare quei bastardi che hanno ucciso 3mila persone l’11 settembre». Intanto, da nuovi elementi del rapporto emerge che dopo gli attacchi del 2001, il presidente George W. Bush firmò un ordine segreto che dava alla Cia il potere di catturare i qaedisti, senza però menzionare metodi di interrogatorio. Anzi ai presunti terroristi dovevano essere garantiti gli stessi diritti fondamentali e le stesse tutele dei detenuti americani. 22 .Cronache STAMPA .LA VENERDÌ 12 DICEMBRE 2014 BORDIGHERA, ARRESTATA UN’OPERATRICE TURISTICA RUSSA Annega in mare il figlio di dieci mesi La confessione: “Era malato come mia madre, mi sono tuffata con lui nel marsupio” Le ricerche GIULIO GAVINO BORDIGHERA (IMPERIA) Ha messo il figlio di dieci mesi nel marsupio e si è buttata in acqua facendolo morire annegato. È un racconto allucinante quello di Natalia Sotnikova, 39 anni, operatrice turistica russa arrestata dai carabinieri di Bordighera per omicidio aggravato. «Negli ultimi giorni mi sono convinta che avesse la malattia di mia madre, schizofrenia ed epilessia - ha detto al magistrato - volevo farla finita anche io ma non ce l’ho fatta». Dopo quattro ore di interrogatorio è così emersa la verità sul tragico destino di Semyon, il piccolo, con passaporto americano, del quale era stata denunciata la scomparsa ieri mattina da un’elegante suite del Gran Hotel del Mare, albergo a cinque stelle di Bordighera. La vacanza dorata in Riviera si è macchiata d’orrore. L’allarme A far scattare l’allarme era stato l’attuale compagno della madre assassina, un imprenditore russo quarantenne che al suo risveglio aveva trovato lei in stato confusionale e nessuna traccia del piccolo (del quale non è il papà). In un primo momento la madre ha indicato una spiaggia, a Sanremo, nella zona di Bussana, di- Rapallo Stragein famiglia Litigavanoperl’affido 1 Nuovi elementi emergono sul plurimo delitto di Rapallo dove Alessio Loddo, 37 anni, ha prima ucciso a coltellate la compagna Gisella Mazzoni di 37 e poi si è lanciato dal quinto piano insieme al figlio di 13 mesi. Gli amici della coppia, sentiti dagli investigatori, hanno infatti raccontato che da tempo i due, non sposati, litigavano per l’affido del bambino. Sembrava però che ultimamente avessero trovato un accordo e il padre riusciva a vederlo regolarmente. I NUOVI SVILUPPI DELL’INDAGINE Loris, il grembiulino serviva a depistare Santa Croce Un mazzo di fiori lasciato vicino al luogo in cui è stato ritrovato il corpo del piccolo Loris Stival FABIO ALBANESE FRANCESCO GRIGNETTI INVIATI A SANTA CROCE CAMERINA Un lungo interrogatorio per ribadire la sua verità. Veronica Panarello tra i pianti continua a dirsi innocente: le fascette fu lei a dire che andavano portate alla polizia, il tragitto era quello, le telecamere non spiegano nulla. Ormai è un muro contro muro tra lei e la Procura. Ma le indagini continuano. MANRICO GATTI cendo di aver lasciato il piccolo sulla scogliera, in una caletta. Il corpo non trovato Nel frattempo le telecamere dell’hotel hanno rivelato agli investigatori come intorno alle due di notte la donna fosse uscita dalla hall con il bimbo in braccio per fare poi ritorno un’ora e mezza dopo, ma da sola. Una sequenza inquietante, quantomeno sul fatto che fosse caso si cercano tracce di urina nel bagaglio dell’auto di Veronica. Il povero Loris, però, quando l’hanno trovato morto nel canalone, portava i pantaloni puliti ed era senza slip. Seconda conclusione degli investigatori: il bimbo è stato spogliato dai panni sporchi e rivestito frettolosamente. Gettato di testa del paese, Loris rientra in casa da solo alle 8.32; la madre accompagna il fratellino alla ludoteca e torna dopo 17 minuti; trascorrono quindi 36 minuti misteriosi; infine Veronica esce con l’auto dal garage. Possibile che Loris a casa non si sia svestito? Ma allora bisogna pensare che la madre, dopo averlo strangolato, l’abbia rivestito rimettendogli grembiulino e giaccone con lo scopo di far credere che il bimbo non fosse mai passato per casa. Il grembiulino I pm sono convinti che sia stato architettato un depistaggio. Tutto ruota attorno a un particolare ancora non divulgato: il bambino, quando fu ritrovato, indossava la giacca a vento e il grembiulino. Secondo quanto sostengono gli inquirenti, sulla scorta della ricostruzione effettuata con le telecamere Capitaneria di porto, vigili del fuoco e carabinieri hanno cercato il piccolo corpicino fino a pomeriggio inoltrato ma senza alcun esito Le mutandine mancanti C’è poi un secondo particolare: le mutandine mancanti. Qui è necessario addentrarsi in particolari scabrosi. Secondo i manuali di medicina legale, una persona sottoposta a strangolamento non controlla più l’urina. Nei pochi secondi che portano all’asfissia, slip e pantaloni si sporcano. Non a Successivamente il corpo è stato portato al Mulino Vecchio e lì, da un ponticello alto 2,5 metri, scaraventato con violenza sul cemento sotMARCO COSTANTINO/ANSA tostante, testa in avanti. Un gesto cruento che serviva a far credere che il bimbo fosse stato vittima di una caduta accidentale. Ecco perché i pm Carmelo Petralia e Marco Rota parlano di «cinica esecuzione». Secondo loro si sono cancellate le tracce dello strangolamento (sono state tolte anche le fascette dal collo e dai polsi) per indurre a pensare che il bimbo si fosse allontanato da solo e fosse precipitato per errore. Questo scenario, però, onestamente cozza con l’ipotesi della madre impazzita. È possibile tanta lucidità, tanta forza fisica, e tanta teatralità nell’esangue Veronica? Qualche dubbio c’è. Non si capisce poi come Loris sia entrato in casa: il padre Davide insiste che il piccolo non aveva le chiavi. Gli assassini potrebbero essere due. Ma del misterioso Mister X, al momento, non c’è traccia. a conoscenza del destino del piccolo. E mentre i militari procedevano ad accertamenti tecnico scientifici sull’auto della coppia (una Bmw sportiva noleggiata in Germania) e nella suite, le ricerche in mare di Capitaneria di Porto, sommozzatori dei Vigili del fuoco ed elicottero dei carabinieri si sono prolungate fino al pomeriggio inoltrato, ma non hanno dato alcun esito. Secondo gli spe- E’ venuto a mancare Raimondo Cecchi Lo annunciano con profonda tristezza la mamma Luisa, la compagna Daniela, i igli Elena e Stefano, la sorella Gabriella. Funerali venerdì 12 dicembre ore 11 parrocchia Gran Madre. – Torino, 10 dicembre 2014 Genta dal 1848 - Torino Ciao RAY, un grosso abbraccio da Pippo. cialisti delle correnti marine, con le condizioni del mare dell’altra notte il corpicino potrebbe essere stato trasportato fino a 70 km di distanza dalla città dei fiori. Le autorità italiane hanno già allertato quelle della Costa Azzurra. Fredda e distaccata L’interrogatorio di Natalia è iniziato intorno alle 17 davanti al procuratore aggiunto di Impe- Molto addolorati per la scomparsa del caro Raimondo si stringono affettuosamente alla famiglia: Giorgio, Marylyn, Gigi, Lella, Marco, Betta, Viviana. – Torino, 11 dicembre 2014 Soci, collaboratori e Dirigenti della Società Canottieri Esperia Torino salutano con affetto il loro grande PRESIDENTE Raimondo Cecchi Ciao RAIMONDO col bene di sempre. Irma. – Torino, 11 dicembre 2014 Elena con Massimo, Niccolò, Sebastiano e Anna ricordano con tanto affetto RAIMONDO. Gli amici di sempre ricordano il loro PRESIDENTE. Andrea Tamietti Antonio Rosa Beppe Marcer Emilio Castaldo Enrico Carta Enzo Pachì Fabrizio Gariglio Franco Virano Gino Cabodi Giuseppe Contini Giuseppe Morelli Giuseppina Spalasso Lino Gillio Luigi Liri Marco Marone Mario Cantaluppi Monica Santo Nino Cannone Paolo Dentis Paolo Marone Piergiorgio e Andrea Tamagnone Piero Amprimo Roberto Marino Roberto Rosa Rosamaria e Giovanni Stroppiana Sissi Renzo Costa Terry Pagano Vittorio e Corrado Gallo Vincenzo Zoppoli “E hai ottenuto quello che volevi da questa vita, nonostante tutto? Sì. E cos’è che volevi? Sentirmi chiamare amato, sentirmi amato sulla terra.” (Raymond Carver) Tu l’hai ottenuto. Ciao RAIMONDO. Giorgina. Laura e Bibo partecipano al dolore per la perdita di RAIMONDO. I dipendenti della San Carlo dal 1973 e della San Carlo Immobiliare si stringono ad Elena, Stefano e famiglia nel ricordo del dott. Raimondo Cecchi – Torino, 11 dicembre 2014 Con un’immensa tristezza nel cuore piangono un uomo buono e generoso i nipoti Fabrizio con Gabriella e Cristina con Leonardo. Andrea e Anna abbracciano forte Stefano per la perdita del caro RAIMONDO. Cara Daniela, ti siamo vicini in questo momento di dolore per la scomparsa di Raimondo Cecchi Colleghi e collaboratori: Rosanna, Chicco, Emanuele si stringono a Daniela e Filippo. Claudio Paolazzo Susanna Alberti Serena Pomatto Alessia Chiapello Elisa Vespertino Fabrizio Romano Stefano Bosco Barbara Ruggieri Caterina Santamaria – Torino, 11 dicembre 2014 Ale Paolo Edoardo e Virginia ricordano con affetto il caro RAY. Elisabetta e Pietro, Carla e Cesare sono vicini a Elena. Ciao grande RAY, grazie di tutto. Isa e Gio. Come sempre al tuo ianco. Baba, Federica, Raffaella. ria, Grazia Pradella, e al sostituto procuratore Francesca Scarlatti. Sono bastate poche domande per cambiare subito le cose. La posizione della donna è passata da persona informata dei fatti a indagata. Assistita dall’avvocato Piera Poillucci, e con la strategica presenza di un valido interprete, la donna con il passare dei minuti ha dato forma ai suoi ricordi e alla fine ha confessato il delitto. Un racconto allucinante che l’avrebbe vista addirittura distaccata, fredda nel ricostruirne le diverse fasi. La decisione di eliminare il piccolo a causa dei sintomi delle malattie, la volontà di farla finita anche lei buttandosi in acqua con Semyon nel marsupio. Come mai Bussana e Sanremo? Non ci sarebbe stato un motivo. Nel portare alla confessione la donna si è rivelata determinante la raccolta di elementi e riscontri da parte dei carabinieri di Imperia e Bordighera coordinati dal colonnello Alberto Zarbano, dal maggiore Gnoni e dal capitano Toscano. Le autorità russe si sono messe in contatto con il padre e con la sede consolare statunitense di Milano. Appare scontato un ricorso della difesa ad una perizia psichiatrica. Oggi intanto, riprendono le ricerche del corpicino del bimbo. In quel mare che si è trasformato in una tomba nell’ultimo abbraccio di mamma. E’ mancato all’affetto dei suoi cari Dario Castagna ex funzionario FIAT anni 87 Addolorati lo annunciano la moglie Carolina, il iglio Bruno con Carla, i nipoti Chiara e Andrea. Funerali sabato 13 dicembre alle ore 9 parrocchia S. Maria della Scala. – Moncalieri, 10 dicembre 2014 Il tuo cuore lo porto con me. Grazie NONNO. Lidia e Guglielmo abbracciano affettuosamente Lina, Bruno e famigliari in questo momento di grande dolore. Ci ha lasciati Maria Luisa Nicol ved. Blandino Lo annunciano le iglie Carola con Federico ed Elena, Daniela con Giacomo e Giuseppe. Non iori ma offerte a Candiolo e alla FARO. Un particolare ringraziamento alla dottoressa Delia Rota, al dottor Ferdinando Cancelli, all’infermiera Katarina, a Giovanna, Karla e Graziella per l’assistenza e a tutti gli amici e familiari che le sono stati vicini in questo ultimo periodo. Funerali sabato 13 dicembre ore 10 parrocchia San Gioachino. La presente è partecipazione e ringraziamento. – Torino, 11 dicembre 2014 Genta dal 1848 - Torino Le cugine e Mariella informano che il Funerale del dott. Renzo Rossotti giornalista e scrittore si terrà sabato 13 dicembre alle ore 11 nella parrocchia di Gesù Nazareno in via Duchessa Jolanda 24. – Torino, 6 dicembre 2014 O.F. Remondino - Mathi Presidenza, Direzione, Consiglio Direttivo, Comitato Scientiico del Centro Studi Piemontesi - Ca dë Studi Piemontèis salutano commossi e grati il cav. Vittorio Fenocchio (Tòjo) Consigliere e Tesoriere dell’Associazione. – Torino, 11 dicembre 2014 ANNIvERSARI 1993 2014 Attilio Saraco Sei sempre con noi. Lalla e Fabrizio. LA STAMPA VENERDÌ 12 DICEMBRE 2014 L’AGGRESSORE ERA UN CLIENTE ABITUALE, DISOCCUPATO. SI È LASCIATO ARRESTARE Il ritorno Non gli versa da bere Lo uccide a calci e pugni Furia omicida a Torino, ammazzato il gestore di un bar tabacchi Il delitto PAOLA ITALIANO MASSIMO NUMA TORINO «Era come impazzito, urlava e lo colpiva, a un certo punto gli è saltato sopra». Sono tanti i testimoni che hanno assistito alla folle aggressione a calci e pugni costata la vita ieri sera al titolare del bar tabacchi «I due leoni» di Torino. Il cuore di Enrico Rigollet, 57 anni, si è fermato mentre Giuseppe Cerasa, 38 anni, infieriva su di lui senza pietà. Lo ha fatto perché, qualche ora prima, si era rifiutato di versargli da bere. L’omicida è stato immediatamente fermato dai carabinieri del nucleo radiomobile, chiamati da molte persone. A chiamarli anche la madre di Cerasa che, fuori dal locale, urlava e implorava di fermare il figlio. Mentre i medici del 118 tentavano inutilmente di rianimare la vittima, l’omicida era fuori dal locale, a pochi metri. Si è lasciato catturare senza opporre resistenza. La lite Via Veglia, ore 14. La lite che scatenerà la furia avviene nel primo pomeriggio nel bar tabacchi che Rigollet gestiva con il fratello gemello, Prospero. Cerasa ci trascorreva molto tempo; a volte discuteva in modo normale, a volte si irritava perché il caffè non anda- Il bar tabacchi «I due leoni» di via Veglia a Torino dove il titolare Enrico Rigollet è stato ucciso da Giuseppe Cerasa per una lite scoppiata per futili motivi Ma Giuseppe è tornato. Alle 18,20. Fuori, ad attenderlo c’era la madre, completamente ignara delle intenzioni del figlio, deciso a vendicarsi del torto subito. È entrato, s’è avvicinato velocemente a Enrico Rigollet, approfittando del fatto che il fratello Prospero si trovava nel retro del locale, l’ha atterrato con un violento pugno in pieno volto. L’uomo s’è accasciato, senza neanche avere avuto il tempo di difendersi. Cerasa, in preda a un raptus, ha continuato a infierire sul corpo esanime del barista. Una manciata di secondi. Quando il fratello è intervenuto, Enrico era già in coma ed è morto pochi istanti dopo senza riprendere conoscenza. I carabinieri - coordinati dal pm Chiara Maina che ieri sera ha compiuto un lungo sopralluogo assieme agli investigatori nel bar di via Veglia - stanno ancora cercando di ricostruire tutti i dettagli dell’aggressione, quasi un agguato. Resta da accertare, come sostengono alcuni testimoni, se l’assassino, per colpire la vittima, abbia usato anche un bastone. I testimoni ALESSANDRO DI MARCO/ANSA va bene o altri pretesti simili. Enrico Rigollet lo ascoltava paziente e sapeva come calmarlo; lo stesso atteggiamento l’assassino lo riservava ad altri commercianti della zona. Era considerato persona dal carattere difficile, ombroso e spesso polemico su questioni irrilevanti ma nessuno - almeno le persone che lo conoscevano di più - avrebbe mai pensato che potesse arrivare ad assassinare un uomo. Eppure il passato turbolento non mancava: fuori e dentro dal carcere, precedenti per violenza, estorsione, rapina, minacce, Era come impazzito Urlava e lo colpiva A un certo punto gli è saltato sopra Conosco il titolare Non si meritava una fine così atroce dopo una vita di lavoro L’amico della vittima Fuori dal locale di via Veglia a Torino evasione. Disoccupato, da anni viveva con la madre, ma negli ultimi tempi era ospitato in una comunità di recupero. «Stavolta hai esagerato» Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri, tra Rigollet e Cerasa c’è stato uno scambio di battute, prima in tono quasi scherzoso, poi degenerato in insulti e concluso da un invito perentorio dei titolari del «bar dei gemelli», come era chiamato nel quartiere: «Giuseppe, questa volta hai esagerato. Esci e non farti più vedere». «Prima o poi sarebbe successo, quell’uomo negli ultimi tempi sembrava in preda a un forte esaurimento nervoso». Ancora increduli, gli amici del bar commentano: «Dava fastidio anche ad altri commercianti, era in un periodo strano». Qualcuno è sotto choc: «Subito non ci siamo resi conto di quanto stava succedendo, io ho pensato a una rapina o a un tentativo di furto. I gemelli sono persone che sanno fare il loro mestiere, persone esperte. Mi sono avvicinato e ho visto Enrico a terra, il fratello cercava di sollevarlo. Una fine atroce, non se la meritava Enrico, dopo una vita di lavoro». Cronache .23 . CLAN GAMBINO Mafia tra Usa e Italia: otto arresti POTENZA La polizia ha arrestato 8 persone, tra loro Francesco Palmieri ritenuto appartenente alla famiglia mafiosa americana dei Gambino. L’accusa per tutti è associazione a delinquere finalizzata all’estorsione. Vittima della tentata estorsione per un debito vecchio di 30 anni è Lorenzo Marsilio, imprenditore lucano titolare della «Sudelettra». Il Lotto ConcorsoN.148-Giovedì11dicembre2014 Bari 51 75 58 54 36 Cagliari 71 86 1 44 48 Firenze 65 42 19 17 77 Genova 15 5 17 9 34 Milano 68 83 38 40 37 Napoli 69 4 46 58 34 Palermo 79 9 73 85 29 Roma 51 78 29 24 60 Torino 79 38 55 27 88 Venezia 21 58 33 90 59 Nazionale 55 72 87 49 51 SUPERENALOTTO Combinazione vincente 20 22 24 numerojolly 42 25 48 79 superstar 80 MONTEPREMI 1.383.316,38 € JACKPOT 14.162.973,18 € Nessun 6 Nessun 5 + Ai5 con punti5 41.499,50 € Ai673 con punti4 310,63 € Ai23210 con punti3 17,94 € 10 e LOTTO Numeri vincenti 1 4 5 9 15 19 21 38 42 51 58 65 68 69 71 75 78 79 83 86 1232456 89 5AB2CD42 9E8F LA STAMPA 9F LA STAMPA VENERDÌ 12 DICEMBRE 2014 ECONOMIA FINANZA Il punto della giornata economica Italia . 25 & FTSE/MIB -0,09% FTSE Italia All Share -0,14% GHIZZONI (UNICREDIT): LA DOMANDA DI CREDITO NON È ANCORA QUELLA CHE DOVREBBE ESSERE Delude l’asta di liquidità della Bce EuroDollaro Sotto le attese anche il secondo round del “Tltro”, più vicino l’acquisto di titoli Cambio 1,2385 FRANCESCO SPINI MILANO Petrolio L’attesa seconda tranche di Tltro - l’ostica sigla che indica le operazioni di rifinanziamento a quattro anni concesse alle banche della Bce «finalizzate» a pompare liquidità all’economia reale -, si è chiusa con 129,84 miliardi di euro assegnati a 306 istituti. Una cifra «inferiore alle attese» degli analisti, che erano di 148 miliardi, notano dall’Ufficio Studi di Intesa Sanpaolo. «All’interno delle stime della Bce e del mercato», invece, secondo l’interpretazione di Benoit Coeure, componente del board dell’Eurotower. Buona comunque la richiesta italiana, con le banche che puntano a sfruttare l’occasione e catalizzano il 20% delle risorse, ottenendo circa 28 miliardi. A livello generale, non si può certo dire che questo Tltro sia stato un successo. Sommando i 130 miliardi di questa tornata agli 82,6 miliardi (di cui 23,3 finiti a istituti tricolori) richiesti nella prima tranche del 18 settembre, si arriva a un totale che supera di poco i 212 miliardi, circa la metà dei 400 miliardi messi a disposizione dalla Bce. Morale: il mercato si è convinto che, a questo punto, oltre ad acquisti di Abs, di covered bond e, appunto i Tl- dollaro/barile 59,98 All’estero Dow Jones (NewYork) +0,37% Nasdaq (New York) +0,52 Dax (Francoforte) +0,64% Ftse(Londra) -0,59% Oro Euro/grammo 31,8607 Analisi FRANCESCO MANACORDA MILANO Le aste della Bce La Bce ha concesso alle banche europee una seconda tranche di fondi vincolati a prestiti per imprese e famiglie (non mutui) con scadenza a 4 anni (Tltro) 1ª asta (18 settembre 2014) Prestiti concessi dalla Bce (euro) 2ª asta (ieri) 23 miliardi Fondi assegnati alle banche italiane 82,6 miliardi Intesa Sanpaolo Mps Ubi Banca Banco Popolare 8,59 3,3 3,2 2,7 Prestiti concessi dalla Bce (euro) 26-28 129,8 miliardi Unicredit Bpm VenetoBanca Popolare Vicenza miliardi Fondi richiesti dalle banche italiane (cifre da precisare) 2,2 1,5 0,979 1,249 - LA STAMPA tro, Mario Draghi per sostenere il Vecchio Continente a gennaio dovrà per forza di cose ricorrere al tanto discusso acquisto di titoli di Stato, un «quantitative easing» all’europea. Secondo l’ad di Unicredit Federico Ghizzoni, l’operazione chiusa ieri dà messaggi «positivi e negativi». Perché da un lato «le banche hanno un certo livello di liquidità», dall’altro però «la domanda di credito non è ancora quella che dovrebbe essere e questo potrebbe essere un messaggio alla banca centrale». L’Italia, nella partita del Tltro, ha comunque fatto la sua parte così come gli altri Paesi periferici (Spagna, Portogallo, Grecia, Irlanda), in risposta alla freddezza tedesca e dei Paesi del Nord. Nelle due aste gli istituti italiani hanno assorbito circa un quarto del totale, sfruttando la possibilità di ottenere finanziamenti allo 0,15%, 10 punti base oltre il tasso di riferimento. «Una ulteriore dimostrazione - fa notare il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli - dell’intenso impegno delle banche in Italia per la ri- presa». Intesa Sanpaolo guida la pattuglia tricolore, con 8,59 miliardi (dopo i 4 della prima tornata), mentre Unicredit, che aveva esaurito il proprio “plafond” da 7,75 miliardi al primo giro, ha preso 2,2 miliardi principalmente per Bank Austria. E ancora, a Mps sono andati 3,3 miliardi, 1,5 a Bpm, 1,7 a Iccrea per le Bcc, 2,7 al Banco Popolare, 1,249 alla Popolare di Vicenza, 400 milioni per Banca Carige, 979 milioni per Veneto Banca, 200 milioni per Sella, 748 milioni per la PopSondrio. Lavoro da casa «Smartworking» perIntesaSanpaolo 1 Intesa Sanpaolo apre le porte allo Smart working. Lo annunciano i sindacati che hanno siglato un accordo con il Gruppo, che prevede una prima fase sperimentale a partire dal prossimo marzo 2015, con termine a dicembre. Saranno coinvolti - si legge in una nota - in una prima fase i lavoratori di Banca Prossima e dell’area di Milano, anche in vista di Expo. I dipendenti interessati alla sperimentazione potranno aderire volontariamente al progetto, che dà la possibilità di lavorare in un luogo diverso da quello abituale. Potranno lavorare da casa non più di 8 giorni al mese, da un altro ufficio o presso il cliente, concordando la prestazione lavorativa con il proprio responsabile di filiale. La banche italiane “fanno la loro parte” Ma i soldi di Francoforte finiscono in Btp Mancano progetti e investimenti, le imprese chiedono fondi per pagare le tasse a davvero, come dice il presidente dei banchieri italiani Antonio Patuelli, i miliardi chiesti dalle banche che operano nel nostro Paese nelle due operazioni di Tltro sono «ulteriore dimostrazione dell’intenso impegno delle banche in Italia per la ripresa»? È un dato di fatto che gli istituti italiani sono stati tra i più interessati a utilizzare i prestiti a bassissimo tasso concessi dalla Banca centrale europea: hanno preso poco 52 miliardi di euro di fronte ai 212 miliardi richiesti complessivamente dal sistema creditizio della zona euro. Ed è vero anche che i principali istituti italiani hanno «tirato» all’estremo delle loro capacità. Intesa Sanpaolo, ad esempio ha chiesto e ottenuto nelle due tranches del Tltro 12,5 miliardi, ossia il massimo che poteva avere. Lo stesso ha fatto Unicredit, con 7,75 miliardi per l’Italia dei quali - M 52 miliardi La richiesta complessiva dalle banche italiane per la liquidità Bce, su 212 complessivi 18,4 miliardi La cifra investita in Btp dalle banche ad ottobre afferma - 4,5 miliardi sono già stati erogati alle imprese e i restanti sono «preaccordati». A giudicare dagli ultimi dati della stessa Abi, però, questa cascata di liquidità che tra settembre e ieri è arrivata nei forzieri delle banche non si è finora riversata in prestiti alle imprese. Nei primi dieci mesi del 2014, infatti, i finanziamenti oltre il milione di euro si sono ridotti del 5% rispetto allo stesso periodo del 2013, mentre solamente quelli sotto il milione hanno dato un microscopico - stiamo parlando di un +0,2% - miglioramento. Le ragioni di un andamento così piatto o addirittura in discesa? Qualsiasi banchiere, sottolineando che specie in un’epoca di tassi bassi come questa l’unica speranza per fare profitti sta proprio nel concedere prestiti, lamenta che in realtà ci sia poca domanda di credito da parte delle aziende. Per meglio dire, quello che banche e banchieri spiegano è che c’è poca richiesta di denaro da Delusione Il nuovo grattacielo della Bce, a Francoforte. L’asta di liquidità per le banche è stata sotto le attese parte di imprese che abbiano progetti di investimento e di sviluppo e che offrano garanzie solide, mentre abbondano richieste di finanziamenti da parte di chi non pare avere troppe prospettive e chiede magari sostegni temporanei. Del resto anche il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi ha detto ieri che «il problema è vedere se le im- prese hanno veramente bisogno di liquidità per gli investimenti, perché grandi percentuali della capacità produttiva sono inutilizzate».E un recente sondaggio di Uninpresa afferma che 6 Pmi su 10 si rivolgono al sistema bancario in cerca di prestiti per pagare le tasse. Insomma, domanda e offerta di credito paiono destinate a non incontrarsi, almeno fino a quando la ripresa resterà un miraggio. Dove vanno allora i soldi che arrivano dalla Bce? Depositarli negli stessi forzieri di Francoforte da cui vengono non conviene più alle banche, visto che ormai i tassi di interesse della Bce sono negativi e quindi queste operazioni invece di rendere costano. Un dato interessante è invece quello che in ottobre, quindi dopo il primo Tltro da 26 miliardi, le banche italiane abbiano investito 18,4 miliardi in titoli di Stato. Un porto sicuro anche per loro mentre l’economia reale non dà segni di ripresa. AVVISO PER ESTRATTO BANDO DI GARA SETTORI SPECIALI - Servizi FERSERVIZI SpA mGruppo Ferrovie dello Stato Italiane - in nome proprio, in data 28.11.2014, ha trasmesso alla G.U.U.E. il bando di gara per l’affidamento, mediante procedura negoziata telematica (eGPN n. 131/2014), del servizio sostitutivo di ristorazione aziendale mediante fornitura di Ticket/Buoni Pasto cartacei - a ridotto impatto ambientale - e/o elettronici nei confronti dei dipendenti delle Società del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane. SCADENZA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE DI PARTECIPAZIONE: 21.01.2015, ore 13.00. Il bando di gara è pubblicato in modo integrale all’indirizzo internet www.acquistionlineferservizi.it. Francesco Rossi 1 26 .Economia STAMPA .LA VENERDÌ 12 DICEMBRE 2014 FISSATI IL PREZZO DEL COLLOCAMENTO DI AZIONI FCA (11 DOLLARI) E IL TASSO DEL CONVERTENDO (7,875%) «MERCATO INSTABILE» “La Ferrari non lascia l’Italia” Eni sospende la cessione della Saipem Smentite le voci sul cambio di sede fiscale e sulla delocalizzazione di attività ROMA Maranello LUIGI GRASSIA TORINO La Ferrari non lascia l’Italia. Una nota del gruppo Fca registra che nei giorni scorsi alcuni giornali hanno riferito di voci «secondo le quali Ferrari S.p.A. avrebbe allo studio il trasferimento della propria residenza fiscale all’estero». Ma «si tratta di voci prive di fondamento. Non vi è alcun piano o intenzione di trasferire all’estero la residenza fiscale di Ferrari S.p.A., né alcun progetto di delocalizzare le sue attività italiane, che continueranno a essere soggette al regime fiscale italiano». Ieri sono arrivate diverse notizie finanziarie riguardanti Fiat Chrysler Automobiles. Il gruppo ha annunciato il «pricing» dell’offerta di azioni ordinarie e del prestito obbligazionario a conversione obbligatoria. Sul primo punto, gli 87 milioni di ordinarie che Fca collocherà sulla Borsa americana saranno venduti a 11 dollari per azione. Le banche collocatrici dell’offerta avranno un’opzione per acquistare da Fca fino a ulteriori 13 milioni di azioni. L’offerta pubblica di acquisto è stata decisa per reintegrare il capitale delle azioni cancellate a seguito dell’esercizio, da parte degli azionisti di Fiat S.p.A., del diritto di recesso loro riconosciuto dalla normativa italiana, in connessione con La Ferrari continuerà a pagare le tasse in Italia AP Telecom cresce a Piazza Affari LaBorsacredeall’offertainBrasile 1 Tim Brasil «sta analizzando i movimenti di merca- to». Lo ha detto a San Paolo il numero uno di Tim Brasil, Rodrigo Abreu, a proposito delle indiscrezioni secondo cui Telefonica, Oi e Claro starebbero preparando un’offerta da 15 miliardi di dollari per la partecipata di Telecom. Il manager ha garantito che «non sono ancora state presentate proposte concrete». Ma Piazza Affari ci crede e ieri ha premiato il titolo Telecom con un +2,06 per cento a 0,94 euro. la fusione transfrontaliera di Fiat in Fca. Quanto alla cedola del prestito obbligazionario a conversione obbligatoria, il gruppo fa sapere che sarà del 7,875 per cento annuo e a scelta di Fca potrà essere corrisposta in azioni ordinarie al tasso di conversione obbligatoria. Sempre per quel che riguarda il convertendo (pari 2,5 miliardi di dollari con scadenza 2016), tale prestito sarà emesso al 100 per cento dell’ammontare e sarà obbligatoriamente convertito in azioni ordinarie Fca il 15 dicembre 2016, «fatte salve le ipotesi di conversione anticipata a discrezione del possessore o di Fca, oppure a seguito del verificarsi di specifici eventi in base ai relativi termini». Exor, la holding della famiglia Agnelli, ha comunicato che sottoscriverà il prestito convertendo per 886 milioni di dollari senza cambiare la quota in Fca e continuando così a mantenere il controllo. Per la precisione Exor limerà la sua quota in Fca dal 31% attuale a circa il 30% e, nel caso su richiesta del mercato venisse aumentata la quantità di azioni e obbligazioni da emettere, a circa il 29,5 per cento, ma manterrà comunque la quota di controllo con il 43 per cento dei diritti di voto per effetto della norma olandese sui diritti di voto multipli. Con il prezzo delle azioni e il tasso del convertendo si completano le operazioni sul capitale annunciate a ottobre insieme allo scorporo della Ferrari. Fiat Chrysler Automobiles ribadisce che intende utilizzare il ricavato netto dell’offerta di azioni ordinarie e del prestito obbligazionario a conversione obbligatoria «per le generali esigenze del gruppo». Si tratta di ottenere liquidità per sostenere il piano di investimenti annunciato. Ieri a Piazza Affari il titolo Fca ha perso il 6,27 per cento a 9,19 euro, in rosso anche le azioni Exor (-2,54 per cento a 33,71 euro). Il prezzo del petrolio crollato, il gasdotto South Stream che non si fa più, gli obiettivi rivisti al ribasso e le indagini in Algeria e in Nigeria. In sei mesi una serie di pessime notizie ha fatto precipitare in Borsa il valore delle azioni Saipem del 57% e questo ha convinto la controllante Eni a rinviare la cessione della Saipem, azienda specializzata in ingegneria del petrolio e del gas, che a luglio era stata definita «non strategica» e sostanzialmente messa sul mercato. L’annuncio ufficiale da parte del gruppo petrolifero è arrivato il giorno dopo il cda della stessa Saipem, da cui però non erano emersi dettagli sul futuro immediato della società. La nota dell’Eni dice che «recentemente le condizioni di mercato sono divenute instabili e pertanto, pur confermando la strategia (di cessione, ndr) la valutazione delle opzioni è sospesa». La nota ricorda che era in corso la «valutazione di una serie di opzioni» con un advisor finanziario ma non ne rivela l’esito. Già un mese fa l’ad dell’Eni Claudio Descalzi, malgrado l’interesse da parte della russa Rosneft aveva avvertito che con il «mercato un po’ calante» non c’era nessuna fretta di vendere. Adesso qualunque valutazione «è sospesa», perché Saipem non si può svendere. [R. E.] IL CASO TERNI I sindacati: “Ast non sta ai patti” TERNI Direzione Acquisti AVVISO PER ESTRATTO BANDO DI GARA SETTORI SPECIALI - FORNITURE Si rende noto che il giorno 02/12/2014 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea il bando di gara a procedura aperta interamente gestita con sistemi telematici per l’affidamento della “Progettazione esecutiva e realizzazione di Impianti Fotovoltaici presso gli Impianti di Trenitalia - IMC ES Roma San Lorenzo - IMC Milano Martesana-OMC Santa Maria La Bruna” - CIG: Lotto 1 6016771C7D Lotto 2 60167879B2 - Lotto 3 6016807A33. Termine per la presentazione delle offerte: 02/02/2015 h. 13,00. Il testo integrale del bando può essere consultato e prelevato all’indirizzo internet www.acquistionline.trenitalia.it. Luciana Perfetti COMUNE DI CASTELFRANCO EMILIA ISTITUZIONE GESTIONE SERVIZI SOCIALI BEINASCO SERVIZI S.R.L. “AFFIDAMENTO SERVIZI FINANZIARI PER LA CONCESSIONE DI MUTUO IPOTECARIO”. IMPORTO MUTUO: € 2.100.000,00. Il bando integrale sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana del 05/12/2014, trasmesso alla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea il 03/12/2014 e visibile, insieme al disciplinare di gara, al seguente indirizzo internet: http://www.beinascoservizi.it Scadenza presentazione richieste invito: entro le ore 12.00 del 22/12/2014. Beinasco, lì 03/12/2014 L’AMMINISTRATORE UNICO dott. Sergio BOIDO Procedura aperta per l’affidamento di servizi socio educativi a favore di bambini, preadolescenti, adolescenti e giovani CIG:6034851496 – Decisione del Direttore n.153/01.12.2014 Importo a base di gara: Euro 524.500,00 (IVA esclusa) di cui Euro 523.300,00 per la gestione dei servizi oggetto d’appalto ed Euro 1.200,00 - importo non soggetto a ribasso - per oneri relativi alla sicurezza. Nomenclatura CPC: Categoria 25 “servizi sanitari e sociali” – Allegato II B del D. Lgs. N. 163/2006 - CPV: 85311300-5 Tipo di procedura: APERTA Criterio di aggiudicazione: Offerta economicamente più vantaggiosa Scadenza fissata per la ricezione delle offerte o delle domande di partecipazione: entro le ore 12,00 (dodici) del giorno 12/01/2015 Data, ora e luogo 1° seduta pubblica: 13/01/2015 - ore 9,30 presso sede comunale - sala del consiglio comunale. Tutta la documentazione di gara è reperibile sul sito internet del Comune all’indirizzo http:// www.comune.castelfranco-emillia.mo.it alla voce: “accedi a… bandi/gare/concorsi/. Responsabile procedimento: Direttore dell’Istituzione Dott.ssa Zini Elena IL DIRETTORE: ZINI DOTT.SSA ELENA In merito all’accordo raggiunto al ministero dello Sviluppo economico sull’Ast è necessario un nuovo «chiarimento, in sede ministeriale, sul come procedere nella modalità di gestione» dell’intesa: lo dicono in una nota unitaria le segreterie provinciali di Terni di Fim, Fiom, Uilm, Fismic e Ugl, dopo l’incontro di oggi con l’amministratore delegato dell’acciaieria Lucia Morselli. Il primo dopo la firma del 3 dicembre. I sindacati spiegano infatti di avere «registrato complessivamente un atteggiamento di potenziale inadempienza rispetto a quanto discusso e definito in sede ministeriale». Da parte del management - sostengono inoltre i sindacati - si sarebbero verificati atteggiamenti «in palese contraddizione al ripristino di corrette relazioni sindacali ed industriali». In base a quanto si apprende l’Ad oggi avrebbe interrotto la riunione durante la discussione. Per le segreterie provinciali il chiarimento sulla gestione dell’accordo è quindi necessario «per fornire a tutti i soggetti firmatari ed ai lavoratori elementi di chiarezza e di certezza - conclude la nota - anche in ragione di quanto preliminarmente discusso in questi giorni dalla Rsu in sede aziendale». [R. E.] LA STAMPA VENERDÌ 12 DICEMBRE 2014 Privacy, fisco e notizie Google sotto attacco in Europa il caso MARCO BARDAZZI TORINO Europa agli occhi di Google sta scalzando la Cina come il luogo più difficile del mondo dove lavorare. Se con Pechino la società californiana da anni porta avanti un braccio di ferro legato alla censura, nelle capitali europee la sfida è più complessa, perché ogni giorno si apre un nuovo fronte con caratteristiche diverse. L’ultima “Google-crisi” è appena esplosa in Spagna, dove è passata una legge in base alla quale le testate giornalistiche dovrebbero essere retribuite dal colosso delle ricerche ogni volta che Google News segnala un loro testo. Un’iniziativa a cui la società di Mountain View ha reagito con una mossa senza precedenti, insolita per lo stile aziendale e che può segnalare un cambio di strategia in Europa: dal 16 dicembre gli editori spagnoli saranno rimossi da Google News e il servizio sarà chiuso in Spagna. La reazione di Google arriva dopo settimane in cui la società si è trovata sotto tiro su più fronti. A Strasburgo il Parlamento Europeo ha appena approvato una mozione che esorta l’Ue a «smontare» la società, accusandola di essere monopolista nel settore della ricerca sul web (ma la Commissione a Bruxelles non sembra voler andare in questa direzione). Offensive di vario genere hanno preso di mira Google sul fronte della privacy, del diritto all’oblio e sul piano fiscale, cercando di «spremere» più tasse dal gruppo americano. Sull’editoria, dopo aver chiuso con accordi da milioni di euro gli scontri con Francia e Belgio, il terreno più difficile finora per Google sembrava la Germania. I tedeschi, guidati dal colosso editoriale Axel Springer, avevano messo in piedi una loro «Google Tax» che L’ Intervista TORINO oogle si nasconde dietro una foglia di fico sostenendo di non fare ricavi con Google News: c’è un uso commerciale evidente di contenuti altrui»: Maurizio Costa, presidente della Fieg, la federazione degli editori italiani, non usa giri di parole nel commentare la vicenda spagnola. E allarga il campo a una gamma di altri problemi su cui chiede un confronto alla società. «A Google si dicono “dispiaciuti” di chiudere il servizio in Spagna, ribadisco- G Economia .27 . La Spagna “tassa” il servizio di News. L’azienda: mai più giornali spagnoli ALVARO BARRIENTOS/AP Strategia Fronti aperti Google ha deciso di bloccare i siti dei giornali spagnoli da Google News dopo la decisione di Madrid di imporre un pagamento agli editori L’iniziativa della Spagna è l’ultima in ordine di tempo in uno scontro tra Google e l’Europa su fisco, privacy e raccolta pubblicitaria MARCIO JOSE SANCHEZ/AP prevedeva la possibilità di chiedere compensi per gli articoli intercettati dal motore di ricerca. Ma la scelta se lasciare o meno a Google la possibilità di pescare i loro contenuti è stata lasciata ai singoli editori e praticamente tutti hanno preferito non sparire dal motore di ricerca, che ormai por- ta quote significative di traffico a tutti i siti web di notizie del mondo. La stessa Axel Springer si è arresa dopo aver visto crollare il traffico sul sito della «Welt» e delle altre testate del gruppo. A rendere diverso il caso spagnolo è il fatto che la nuova legge sul copyright non preve- de che la scelta la facciano gli editori. La «Google Tax» in salsa spagnola obbliga in pratica qualsiasi aggregatore di notizie - di cui Google News è di gran lunga il più importante - a pagare per ogni «ritaglio» di articolo che viene utilizzato, e dà alle autorità locali il potere di assegnare multe fi- no a 600 mila euro per i link a materiale che venga ritenuto «piratato». «Dal momento che Google News non genera ricavi (non mostriamo alcuna pubblicità sul sito) questo approccio semplicemente non è sostenibile», ha commentato Richard Gingras, capo di Google News, annunciando la chiusura in Spagna. «Noi creiamo un reale valore per queste testate - ha aggiunto - indirizzando utenti ai loro siti e questi accessi contribuiscono a generare ricavi attraverso la pubblicità». Google News, secondo i vertici di Mountain View, non sfrutta i contenuti ma li potenzia, rendendoli disponibili e ricercabili, e così «aiuta gli editori ad aumentare i loro lettori e incrementare il loro fatturato online». In Italia le ipotesi di «Google Tax» si erano mosse in altre direzioni e al momento non si sono concretizzate in alcun provvedimento analogo a quelli spagnolo o tedesco. Ma Confindustria Digitale, a cui fa riferimento anche Google, dopo aver visto la piega degli eventi in Spagna, ha già messo le mani avanti: «Siamo contrari - ha detto il presidente Elio Catania - a soluzioni tipo web tax o bit tax, che si tradurrebbero semplicemente in un ulteriore onere per le imprese digitali e in potenziali barriere d’ingresso per le aziende che volessero sperimentare nuovi modelli di business basati sul web e sulla raccolta dei dati». Il dibattito A pagina 31,«Favorevoli o contrari?» sul caso Google, con i commenti di Juan Carlos De Martin e Massimo Russo,direttore di Wired Italia “Gli editori investono nel digitale ma il gigante sfugge al confronto Costa (Fnsi): è poco trasparente, rispetti il diritto d’autore no di voler solo “aiutare” l’editoria: ma gli editori non vogliono essere aiutati, chiedono il rispetto di un principio basilare». Qual è il principio? «Il diritto d’autore è un diritto che gli editori esigono venga riconosciuto in tutti i paesi. Lasciamo perdere la forma che possono prendere le iniziative. La sostanza è che gli editori investono risorse per produrre contenuti e questi vanno riconosciuti e tutelati». Così non vi esponete all’accusa di comportarvi in modo conservato- Manager Maurizio Costa, ex ad Mondadori, è presidente della Federazione degli editori dal primo luglio del 2014 re rispetto ai nuovi scenari digitali? «No, è vero il contrario. Gli editori sono convinti che il digitale è il futuro, stanno investendo in questo campo. Stiamo lavorando alla modernizzazione del sistema, ma chiediamo che questo avvenga seguendo le regole e con trasparenza». Google non è trasparente? «Internet è il territorio della trasparenza. Ma Google in questo ambito si muove con grande opacità. Non dichiara come funziona l’algoritmo. Suscita interrogativi sulla privacy. Non riconosce il diritto d’autore. Sulla raccolta pubblicitaria non si sa quanto fattura: in Italia stime mai smentite parlano di un miliardo di euro. In Europa hanno una quota di mercato del 90% sui motori di ricerca che ha appena spinto anche il Parlamento Europeo a chiedere di separare il motore di ricerca dai servizi commerciali». L’indice puntato su Google non fa perdere di vista la crescita, anche sul fronte della ricerca, di realtà come Amazon o Facebook? «Il discorso vale per tutti gli Prestiti tra privati LendingClub vale9miliardi 1 Debutto boom a Wall Street per Lending Club (nella foto, il fondatore Renaud Laplanche e i manager durante la cerimonia di avvio delle contrattazioni), start up di crediti ai privati. Il titolo ha iniziato gli scambi a 24,75 dollari per azione (+65%), al di sopra del prezzo di collocamento di 15 dollari per azione. Il valore della società californiana, che si occupa di mettere in contatto su un marketplace online chi chiede e chi concede prestiti e riceve in cambio una commissione, nel giorno dell’Ipo si attesta a quasi 9 miliardi di dollari. Dopo l’apertura il titolo è arrivato a un massimo di 25,44 dollari per azione, Lending Club ha raccolto con l’Ipo 870 milioni di dollari. Il prezzo di collocamento è stato superiore all’intervallo tra 12 e 14 dollari previsto. “over the top”. Ci sono altri player, ma non di queste dimensioni. E la ricerca è usata a fini commerciali, quindi va regolamentata. È fondamentale una posizione comune europea». Per ora si va molto in ordine sparso. Quale soluzione auspicate per l’Italia: la spagnola, la tedesca o altro? «Sicuramente non quella francese. La forma si può discutere, se è chiara la sostanza. Come Fieg siamo pronti al confronto. Governo e Parlamento sono sensibili e auspichiamo si avvii un “Digital Act”. Chi sfugge al confronto finora è Google». Se ci saranno interventi legislativi che portino soldi di Google nelle casse italiane, come dovrebbero essere usati? «Non chiediamo un euro per gli editori. Vogliamo che i fondi siano destinati alla modernizzazione delle infrastrutture digitali, al wi-fi. Poi noi ce la giocheremo sul mercato». [M.BAR.] 28 .Borsa STAMPA .LA VENERDÌ 12 DICEMBRE 2014 LEGENDA AZIONI: il prezzo ufficiale rappresenta il prezzo medio dell’intera quantità di titoli trattata nella seduta. Il prezzo di riferimento è costituito dal prezzo medio dell’ultimo 10% di titoli trattati. La capitalizzazione è espressa in milioni di Euro. EURIBOR: è il tasso interbancario comune delle piazze finanziarie dell’area euro: lettera è il prezzo di chi vende; denaro quello di chi acquista. OBBLIGAZIONI 11-12-2014 il punto TITOLI IL MIGLIORE +18,48% Hi Real IL PEGGIORE Seat Pagine Gialle R -9,95% 0,9005 0,0391 Ven Lun Mar Mer Gio Ven Lun Mar Mer PREZZO Atlantia nv18 TF Eur 3.6 B IMI giu17 Eur TV Minim Barclays mar15 Cap.Float Bco Popolare nv20 TF LT Bei 96/16 Zc Bei 99/29 Eu Step Dw Bei 99/29 Fixed Bers /24 Sd Life BNP dc17 Arbitr TF brl 1 Comit 97/27 Zc Comit 98/28 Zc Crediop 98/18 Tf Capped Dexia Cr dic14 Step Up Dexia Cr/15 ST Gen05 Dexia Cred. Gn16 Eur 3.6 Dexia Cred. Gn16 Tv Eur Dexia Cred/05/15 Dexia Mz16 4.85 EM Mediob DC15 TV Eur Enel 07/15 Eu 5.25% Enel 07/15 Ind Enel 10/16 TV Eur Enel Feb16 Eur 3.5 Enel feb18 TF 4.439% Eur Enel feb18 TF 4.875% Eur Eni giu 15 Eurib 6m+0.89 Eni ott 17 4.875 IMI ag19 TF Sprint BPost IMI fb15 Bposta MC Eur IMI mg19 TM Cap Floor IMI MZ15 MC eur IMI nv16 Dual Cur TF brl Intek ag17 TF Eur 8% Med Lom /19 1 Sd Med Lom /19 3 Rfc LUIGI GRASSIA Gio SCIVOLA FIAT, BENE TELECOM ARRETRA FINMECCANICA P iazza Affari ha chiuso in lieve ribasso una seduta volatile con il Ftse Mib - 0,09% a 19.201 punti e l’All Share -0,14%. Differenziale tra Btp e Bund tedeschi a 139,30 punti con rendimento del decennale al 2,06%. Telecom ha chiuso in rialzo del 2,06% sul rinnovarsi delle indiscrezioni circa un interessamento per Tim Brasil da parte della cordata composta da Oi, Telefonica e America Movil. Fca (-6,27%) è scivolata del 6,27% a quota 9,19 euro avvicinandosi così al prezzo del collocamento di 87 milioni di azioni, pari a 11 dollari (circa 8,8 euro). La controllante Exor ha perso invece il 2,54%. Tra gli altri industriali, Pirelli +0,54%, Finmeccanica -1,04%. Contrastati i titoli finanziari (Unicredit +0,98%, Mediobanca -2,92%, Generali +0,47%, Bpm -2,23%, Intesa Sanpaolo +0,48%) e gli energetici (Eni -0,62%, Enel +0,21%). Giù i titoli dell’As Roma (-4,19%) all’indomani dell’eliminazione dalla Champions League. Mercati Fondi su LaStampa.it 1 34567 67 7589AB7C95B4 A454 45 D759 AE FBC7B 9 45AEDBD7 D756774 111234564784296ABCDE9 111.07 98.43 100.02 106.10 99.72 157.30 172.63 175.00 96.94 71.23 68.87 105.41 100.00 99.65 101.99 97.56 99.33 103.10 102.12 100.41 100.05 100.50 103.53 108.18 112.52 100.40 112.09 107.64 107.59 103.80 100.01 97.09 103.75 97.37 112.57 FUTURES SU FTSE MIB TITOLI Medio ago17 MB4 Tasso Mi Medio ap23 Lower Tier2 T Medio Cen 18 Floor Top S Medio dc19 MB28 Index Li Medio dc23 MB29 TM Cap F Medio dic17 Zc Eur Medio giu21 TV 4to Atto Medio gn18 Tasso Misto M Medio mag20 Eur 4.5 Medio Nv 20 Eur 5 Medio ot23 MB25 TM Cap F Medio ot23 MB25 TM Cap F Medio/15 MC Eur Mediobanca ap19 MB14 Tas Mediobanca fb22 MB33 TF Mediobanca fb22 MB34 TM Mediobanca ge19 MB10 Tas Mediobanca ge22 MB30 Tas Mediobanca gen19 Inflaz. Mediobanca MB35 ap22 MC Mediocr C/28 Zc Mediocr L/28 Zc 25.Ma Mittel lg19 Tf Call eur Mps nov17 Stepbystep 5% MPS ot17 Mc Eur MPS set17 MC Eur Rbs 01-20 tv Eurib. Rbs 01-20 tv sicur. Rbs 09-16 4.3% Rbs 10-19 6% Rbs 12-19 4.6% RBS GN20 Eur 5 RBS MZ20 Tsf RBS ott16 Tasso Misto BP Rep Aus/CMS SFN INDICE BORSA VALORI DI MILANO FTSE MIB FTSE Italia All Share FTSE Italia Mid Cap FTSE Italia MIB Storico FTSE Italia Stars FTSE Italia Small Cap D.J.Eurostoxx 50 PREZZO 102.74 113.78 99.47 102.07 104.55 96.37 107.64 103.71 113.90 110.13 104.99 104.99 109.51 100.88 105.28 102.12 102.60 105.31 106.25 100.47 67.86 67.70 106.84 108.72 104.73 104.01 130.40 109.99 105.94 98.99 115.07 118.66 96.46 99.69 102.07 EURIBOR 11-12-2014 VAR.% 19201,07 20298,27 25116,96 16049,07 18472,80 16367,10 3159,11 -0,09 -0,14 -0,44 -0,72 -0,55 -0,48 +0,26 PER. TA.360 TA.365 1 sett 1 mese 2 mesi 3 mesi 6 mesi 9 mesi 12 mesi -0,0130 0,0220 0,0470 0,0820 0,1790 0,2540 0,3280 Il Mercato Azionario del 11-12-2014 -0,0131 0,0223 0,0476 0,0831 0,1814 0,2575 0,3325 TITOLI PREZZO Rep Ellenica /19 Tf Soc.Gen. mar16 Mc Eur TIP 2014/2020 TF Eur 4.7 UBI giu15 Tasso Misto UBI giu18 TF Sub Lowtier UBI giu19 MC eur UBI mar19 LowT2 Call UBI nov15 LowT2 Amor UBI nv18 Mc Eur UBI ott19 Lower Tier II UBI ott19 Lower Tier II 96.39 102.83 105.90 99.91 105.07 100.87 100.84 99.80 97.24 107.60 108.99 TITOLI DI STATO BoT 14-31/12/14 S 14-14/01/15 A 14-13/02/15 A 14-27/02/15 S 12-01/03/15 S 14-13/03/15 A 14-31/03/15 S 14-14/04/15 A 14-30/04/15 S 14-14/05/15 A 14-29/05/15 S 14-12/06/15 A 14-14/07/15 A 14-14/08/15 A 14-14/09/15 A 14-14/10/15 A 14-13/11/15 A 14-14/12/15 A CcT 13-31/12/14 A 08-01/09/15 S 0.22% 10-15/12/15 S 0.50% 09-01/07/16 S 0.30% 12-01/12/16 S 3.00% 10-01/03/17 S 0.22% 12-15/06/17 S 1.35% 10-15/10/17 S 0.50% 11-15/04/18 S 0.60% 13-01/11/18 S 1.00% 13-15/11/19 S 0.69% 14-15/12/20 S 0.50% CTz 13-30/06/15 A 13-31/12/15 A 14-29/04/16 A 14-30/08/16 A 100.00 99.98 99.96 99.95 100.45 99.94 99.93 99.90 99.89 99.88 99.86 99.84 99.81 99.78 99.73 99.72 99.66 99.60 100.00 100.09 100.50 100.01 104.20 99.97 104.61 100.48 100.79 103.72 101.66 99.32 99.79 99.51 99.26 99.01 SCADENZA Dic14 Mar15 Giu15 Set15 CAMBI VALUTE APERT. CHIUS. MIN. MAS. 19180 19155 18900 - 19219 19246 18891 18804 19050 19090 18900 - 19400 19405 18900 - MONETE AUREE VALUTA EURO Sterlina (v.c) Sterlina (n.c) Sterlina (post.74) Marengo Italiano Marengo Svizzero Marengo Francese Marengo Belga Marengo Austriaco 20 Marchi 10 Dollari liberty 10 Dollari Indiano 20 Dollari liberty 222,070 - 250,960 225,260 - 253,030 225,260 - 253,030 171,970 - 199,660 169,790 - 196,630 168,360 - 195,350 167,790 - 195,350 167,790 - 194,330 221,470 - 241,990 483,640 - 547,010 488,740 - 560,420 964,090 - 1110,950 MERCATI EURO % Dollaro Usa 1,2428 1 0,8046 Yen giapponese 147,2000 100 0,6793 Sterlina inglese 0,7927 1 1,2615 Franco Svizzero 1,2012 1 0,8325 Corona ceca 27,633 100 3,619 Corona danese 7,439 10 1,344 Corona islandese 100 Corona norvegese 9,006 10 1,110 Corona svedese 9,357 10 1,069 Dollaro australiano 1,506 1 0,664 Dollaro canadese 1,428 1 0,700 Dollaro Hong Kong 9,635 1 0,104 Dollaro neozelandese 1,589 1 0,629 Dollaro Singapore 1,632 1 0,613 Fiorino ungherese 308,140 100 0,325 Litas lituano 3,453 1 0,290 Leu rumeno 4 10000 2246,787 Lev bulgaro 1,956 1 0,511 Lira cipriota 1 Lira maltese 1 Lira turca 2,815 1 0,355 -0,29 0,09 -0,37 0,10 -0,05 0,01 AZIONI A A.S. Roma A2A Acea Acque Potabili Acsm-Agam AdF-Aerop.Firenze Aedes Aiòn Renewables Alba Private Eq. Alerion Ambienthesis Anima Holding Arena ASTM Atlantia Autogrill Autostrade Mer. Azimut B Banca Generali Banco Popolare Basicnet Bastogi Bca Carige Bca Carige r Bca Intermobiliare Bca Pop.Milano Bca Pop.Spoleto Bca Popolare Italiana 10 warr Bca Profilo Bco Desio-Brianza Bco Desio-Brianza rnc Bco Santander Bco Sardegna rnc BE Beghelli Beni Stabili Best Union Co. Bialetti Industrie Bioera Boero Bart. Bon.Ferraresi Borgosesia Borgosesia rnc Brioschi Brunello Cucinelli Buzzi Unicem Buzzi Unicem rnc C Caleffi Caltagirone Caltagirone Ed. Campari Carraro Cattolica As Ceram. Ricchetti Cerved CHL CIA Ciccolella Cir Class Editori CNH Industrial Cofide Cogeme Set Conafi Prestito' Cred. Artigiano Cred. Emiliano Cred. Valtellinese Crespi Csp CTI Biopharma D D'Amico 16 warr Damiani Danieli Danieli rnc Massimi Anno Quantità trattate Capitalizz. nr 0,462 0,852 0,033 0,696 1,016 0,170 8,054 11,171 nr 0,759 1,447 0,045 1,001 1,369 0,040 9,622 13,859 nr 1,005 5,382 nr 0,622 0,622 0,096 1,777 2,644 0,080 2,512 3,957 nr 0,381 0,675 nr 3,681 4,592 nr 0,005 0,007 0,200 9,351 12,839 0,355 16,498 21,298 nr 4,993 7,666 0,200 14,601 17,266 0,700 16,425 25,586 1571561 234 8057459 2632 112932 1918 35781 33 13212 87 50 118 300547 1246 0 11 4855 23 84340 121 35020 37 149020 1216 0 9 76024 871 1414748 15943 1337941 1561 651 64 557941 2516 Divid. 0,594 0,837 9,010 0,911 1,131 13,010 1,140 0,621 2,280 2,850 0,405 4,038 0,005 9,755 19,280 6,105 14,730 17,580 -4,19 -0,89 -0,44 -3,09 -0,79 +0,08 +7,34 0,00 -0,44 +2,89 +2,02 -0,30 0,00 -3,42 +0,31 +0,33 +0,89 +0,34 0,588 0,840 9,005 0,914 1,138 13,010 1,139 0,622 2,263 2,783 0,403 4,056 0,005 9,899 19,306 6,137 14,638 17,562 22,920 10,400 2,434 2,422 0,065 1,268 3,528 0,549 1,794 -0,74 -1,42 -1,06 +0,92 +4,01 -2,61 +0,68 -2,23 0,00 0,00 -2,83 -3,66 +0,83 +0,93 -0,79 +1,03 +2,24 -0,44 -0,30 +0,55 +1,40 0,00 -0,16 +1,09 0,00 -3,17 +1,71 -0,27 +0,69 22,944 0,950 10,448 nr 2,460 nr 2,477 nr 0,065 nr 1,284 nr 3,511 nr 0,553 nr 1,796 nr nr 0,315 0,003 2,225 0,021 2,183 0,036 7,026 0,151 10,008 0,300 0,488 nr 0,409 nr 0,567 0,022 1,975 nr 0,564 nr 0,261 0,010 20,000 nr 24,100 0,040 0,788 nr 0,854 nr 0,088 nr 18,946 0,110 10,887 0,050 6,489 0,050 0,312 2,210 2,198 7,050 10,070 0,490 0,410 0,568 1,994 0,553 0,254 20,000 24,310 0,788 0,853 0,086 19,020 10,910 6,525 1,380 1,870 0,915 5,365 1,900 5,640 0,236 4,250 0,041 0,236 0,256 0,878 0,296 6,270 0,404 0,048 0,273 6,260 0,800 0,026 1,450 1,945 +1,69 -2,60 -2,61 -0,46 -0,78 -0,62 +1,07 0,00 +0,25 -1,17 -1,20 +0,46 -0,37 +0,40 +0,40 0,00 +2,02 0,00 -0,63 0,00 0,00 -1,29 -0,21 1,350 1,878 0,913 5,380 1,911 5,625 0,240 4,263 0,041 0,230 0,255 0,863 0,295 6,260 0,404 0,049 0,269 6,245 0,800 0,025 1,448 1,913 0,010 0,030 nr 0,080 nr 0,450 nr nr nr nr nr nr nr 0,200 nr nr 0,060 nr 0,120 nr nr 0,050 nr Minimi Anno TITOLI PUBBLICI REND. USA 10 anni CAN 10 anni UK 10 anni GER 10 anni FRA 10 anni TITOLI PUBBLICI 2,211% 1,865% 1,911% 0,679% 0,953% REND. ESP 10 anni HOL 10 anni SVE 10 anni GIA 10 anni 1,907% 0,816% 1,001% 0,413% 18,248 25,136 159981 9,111 15,631 4911426 2,092 2,701 37882 0,813 3,718 49926 0,063 0,277 25742188 0,904 1,975 4100 3,115 3,675 9339 0,388 0,723 75954779 1,796 1,796 0 0,200 2,198 2,038 6,268 9,510 0,258 0,386 0,477 1,482 0,222 0,221 18,389 23,788 0,734 0,783 0,078 14,854 9,618 5,721 0,479 425497 3,395 133775 3,135 26757 7,889 586 11,914 2969 0,647 147879 0,619 36352 0,666 1358267 2,241 12350 0,845 232671 0,452 73727 23,750 0 38,858 3213 0,933 5 1,195 0 0,147 399389 26,230 153682 15,134 1128470 7,987 9337 1,304 1,674 30156 1,878 2,996 5519 0,913 1,359 11764 5,132 6,405 916378 1,706 3,385 2651 4,975 12,093 1597054 0,184 0,389 3017 4,234 5,011 102769 0,037 0,059 27830 0,225 0,311 15778 0,238 0,419 2737 0,768 1,214 1071046 0,179 0,402 777772 5,954 8,793 4731066 0,358 0,569 245828 0,049 0,049 0 0,223 0,655 46615 5,662 0,711 0,025 1,324 1,443 7,670 62348 1,225 4195350 0,025 0 2,021 4713 3,101 844553 0,074 0,00 0,072 nr 0,058 0,128 1,210 -0,82 1,216 nr 1,110 1,780 19,400 -0,61 19,312 0,300 17,697 26,687 13,350 -3,26 13,528 0,321 13,528 17,992 0 4700 81270 72479 2654 3784 150 44 657 3 548 2427 53 0 213 260 29 88413 66 66 82 1287 18 42 9 87 136 30 1 69 1288 1800 264 17 226 114 3125 88 980 20 831 10 21 46 685 83 8477 290 3 12 0 2076 887 4 48 338 0 100 789 547 AZIONI De'Longhi Delclima Diasorin Dmail Group 15,820 1,835 32,800 2,250 Divid. Minimi Anno Massimi Anno -0,13 15,668 0,400 11,869 16,933 +2,51 1,814 nr 1,200 1,857 -0,82 32,848 0,550 27,907 35,923 +1,72 2,165 nr 2,044 4,488 E Edison r 0,843 -1,00 0,844 EEMS 0,184 -0,43 0,184 Enel 3,770 +0,21 3,784 Enel Green Pw 1,779 -0,45 1,790 Enervit 3,720 +0,59 3,696 Eni 14,380 -0,62 14,438 Erg 8,800 +0,51 8,842 Ergy Capital 0,089 -0,11 0,090 Ergy Capital 16 warr 0,014 0,00 0,010 Eukedos 0,988 -0,75 0,987 Exor 33,710 -2,54 33,778 Quantità trattate Capitalizz. 97634 120936 37989 2379 2342 271 1838 3 0,050 0,828 1,051 176588 93 nr 0,171 0,539 80363 8 0,130 3,151 4,454 44496148 35587 0,032 1,761 2,154 8551892 8949 0,045 3,147 5,848 919 66 0,560 14,438 20,365 24107459 52469 1,000 8,446 12,045 170266 1329 nr 0,063 0,190 223253 15 nr 0,009 0,031 0 0 nr 0,620 1,132 3411 18 0,335 27,314 36,078 811953 8317 F FCA-Fiat Chrysler Aut. Ferragamo Fincantieri FinecoBank Finmeccanica FNM Fullsix 9,190 20,300 0,738 4,638 7,585 0,560 1,724 -6,27 9,200 nr 6,769 11,080 78742058 11221 -1,46 20,305 0,400 17,840 27,699 345536 3420 -1,67 0,731 nr 0,613 0,780 475662 1238 +0,17 4,628 nr 3,788 4,728 851955 2806 -1,04 7,582 nr 5,480 8,169 3806454 4383 -0,36 0,561 0,013 0,485 0,690 142604 244 -0,81 1,687 nr 1,629 3,158 1891 19 G Gabetti Pro.Sol. 0,854 3,500 16,930 2,578 0,958 17,810 -1,21 0,865 nr 0,856 2,141 111958 38 +1,16 3,485 0,160 3,437 5,061 4067 157 +0,47 16,877 0,450 14,688 17,523 6635112 26275 -1,23 2,584 0,060 2,217 3,408 142884 670 +0,21 0,960 nr 0,830 1,962 670793 395 +0,23 18,065 0,750 15,605 24,030 708623 3161 Gas Plus Generali Geox Gruppo Edit. L'Espresso Gtech H Hera 2,020 I I Grandi Viaggi 0,519 IGD 0,623 Il Sole 24 Ore 0,617 Immsi 0,524 Industria e Inn 0,390 Intek Group 0,336 Intek Group rnc 0,611 Intesa Sanpaolo 2,500 Intesa Sanpaolo rnc 2,190 Invest e Sviluppo 0,487 Iren 0,921 Isagro Azioni Sviluppo 1,240 Italcementi 4,704 Italmobiliare 19,000 Italmobiliare rnc 14,330 IVS Group 6,830 IVS Group 16 warr 0,264 0,00 2,013 0,090 1,641 2,167 1255381 2998 -2,17 0,525 nr 0,383 0,858 122031 24 -1,03 0,624 0,065 0,570 1,085 1055622 472 +1,15 0,612 nr 0,588 1,307 76856 27 +0,77 0,526 nr 0,447 0,793 571424 179 0,00 0,390 nr 0,390 0,977 9038 9 -0,27 0,337 nr 0,316 0,490 252431 116 +0,99 0,600 nr 0,406 0,661 16174 30 +0,48 2,495 0,050 1,803 2,626 189635654 39529 +0,09 2,186 0,050 1,469 2,234 2367662 2039 -2,45 0,485 nr 0,457 0,839 1023 3 -0,38 0,924 0,052 0,886 1,343 2694868 1091 -0,56 1,240 nr 1,150 1,789 2050 18 -2,57 4,715 0,060 4,136 8,618 1612352 1647 -0,78 19,311 0,150 17,949 34,475 10251 428 +0,07 14,275 0,255 12,261 22,828 21168 233 -5,66 6,805 0,120 6,805 9,341 600 265 0,00 0,264 nr 0,200 0,500 0 0 J Juventus FC 0,227 +0,58 0,226 nr 0,210 0,252 686550 227 K K.R.Energy 0,889 +0,11 0,888 -3,53 0,881 nr 0,892 0,010 0,778 0,892 1,908 2,525 67073 246869 29 50 Kinexia L Lazio Luxottica Lventure Group M M&C Maire Tecnimont Mediacontech Mediaset Mediobanca Mediolanum Meridie Mid Industry Cap Mittel MolMed Moncler Mondadori Monrif Monte Paschi Si. Moviemax N Noemalife Noemalife 15 warr 0,505 -1,46 0,513 nr 0,490 0,601 43,980 -0,18 44,028 0,650 35,509 44,227 0,727 +3,42 0,719 nr 0,407 1,487 0,094 1,930 0,860 3,492 6,820 5,215 0,102 1,166 0,459 10,660 0,816 0,299 0,585 0,033 +1,08 0,093 +0,31 1,973 +4,62 0,855 +0,40 3,489 -2,92 6,895 -0,86 5,229 -0,10 0,102 0,00 -2,26 1,171 -0,39 0,457 -0,84 10,677 +0,68 0,826 +0,34 0,296 +0,52 0,585 -2,94 0,033 4,760 -0,38 0,130 0,00 4,616 0,127 51480 35 535407 21199 388338 13 nr 0,088 0,168 67066 nr 1,487 2,884 2644047 nr 0,826 2,300 12541 nr 2,504 4,363 12202395 0,150 5,924 8,394 7020423 0,150 4,879 7,128 1610560 nr 0,078 0,183 450 1,300 nr 1,171 1,824 14012 nr 0,438 0,849 945911 0,100 10,224 16,314 754992 nr 0,583 1,541 445716 nr 0,277 0,605 16472 nr 0,584 2,558 48313944 nr 0,033 0,100 873305 nr nr 3,473 0,085 6,054 0,430 1475 0 44 603 16 4121 5940 3856 5 0 103 107 2669 216 44 2993 3 35 0 AZIONI Prezzo Differ. % Chiusura Riferim.Prezzo VWP QUOTAZIONI BOT SCADENZA PREZZO TASSO % 30 60 88 120 150 179 211 242 273 303 333 364 99,980 99,964 99,938 99,904 99,879 99,840 99,809 99,777 99,728 99,717 99,658 99,597 0,140 0,130 0,180 0,220 0,210 0,260 0,280 0,300 0,330 0,300 0,330 0,350 14/01/15 13/02/15 13/03/15 14/04/15 14/05/15 12/06/15 14/07/15 14/08/15 14/09/15 14/10/15 13/11/15 14/12/15 Divid. Minimi Anno Massimi Anno Quantità trattate Capitalizz. 0,800 0,00 0,800 nr 0,702 0,935 0 11 O Olidata 0,329 +0,15 0,323 nr 0,322 0,534 15388 11 0,029 2,365 2,548 226475 nr 1,353 1,537 25402 0,092 1,987 2,969 493667 nr 0,515 0,822 102426 nr nr 2,924 5,043 14924 0,020 1,498 2,355 26087 0,320 9,867 12,717 1372286 0,390 8,763 10,927 12304 0,020 0,208 0,456 37522 nr nr 5,010 8,726 3256025 0,050 2,991 4,439 889319 nr 0,246 0,758 973373 nr 0,194 0,413 82845 0,420 12,647 19,565 1403880 4394 0 843 33 0 97 75 5331 123 30 2,400 -0,25 2,400 Parmalat 15 warr 1,393 -0,07 1,391 Piaggio 2,358 +2,52 2,319 Pierrel 0,711 -0,56 0,705 Pierrel 12 war 0,00 Pininfarina 3,274 +1,30 3,214 Piquadro 1,520 -0,07 1,498 Pirelli & C. 11,240 +0,54 11,207 Pirelli & C. rnc 10,050 0,00 10,024 Poligrafici Editoriale 0,225 -0,35 0,225 Pop Emilia 01/07 0,00 Pop.Emilia Romagna 5,375 -1,65 5,427 Pop.Sondrio 3,102 -0,26 3,130 Prelios 0,271 +0,56 0,272 Premuda 0,195 -1,52 0,194 Prysmian 14,900 -1,46 14,916 R Rai Way Ratti RCS Mediagroup Recordati Retelit Risanamento Rosss S Safilo Group Saipem Saipem risp Salini Impregilo Salini Impregilo rnc Saras Sat Save Screen Service BT Seat PG Seat PG r Servizi Italia 15 warr Sesa SIAS Sintesi Snai Snam Sol Sorin Space Space warr Stefanel Stefanel risp STMicroelectr. T Tamburi 3,082 2,358 0,930 13,460 0,580 0,111 1,211 -1,53 3,098 nr 3,061 3,208 +1,38 2,340 0,100 2,181 2,721 +0,32 0,924 nr 0,844 1,800 +1,36 13,450 0,260 10,290 14,078 -2,93 0,583 nr 0,481 0,781 -1,33 0,114 nr 0,086 0,237 0,00 1,183 nr 1,183 1,604 +0,49 10,214 +0,35 8,802 0,00 18,240 -5,26 2,960 +3,68 10,130 -0,36 0,833 -0,66 13,323 -0,31 12,756 0,00 0,038 0,00 0,001 -9,95 0,901 0,00 0,278 +0,63 12,641 -1,94 7,955 +1,48 0,056 +3,41 1,382 +0,74 4,099 -0,66 6,788 0,00 1,908 -2,83 9,600 0,00 0,320 -3,06 0,323 146,000 0,00 146,000 6,040 -0,66 6,012 10,270 8,685 18,240 2,918 10,130 0,828 13,500 12,760 0,038 0,001 0,901 0,280 12,770 7,845 0,055 1,366 4,082 6,750 1,910 9,600 nr 9,224 0,050 8,802 0,710 16,220 1,490 2,167 0,260 9,159 nr 0,717 0,090 10,750 0,520 11,844 nr 0,034 nr 0,001 nr 0,480 nr 0,235 0,450 11,476 0,140 7,252 nr 0,050 nr 1,088 0,150 3,857 0,100 5,651 nr 1,667 nr 9,600 nr nr 0,239 nr 146,000 0,100 5,006 181900 1006 621782 150834 802229 856865 0 2612 1419 138 36 3233 843 64 482 2813 96 206 14 19,075 20,887 20,990 4,910 12,876 1,290 14,256 13,737 0,180 0,002 1,295 0,528 14,123 9,753 0,124 2,277 4,554 7,194 2,300 11,056 76191 639 10080942 3884 559 2 2538006 1457 10 16 1090179 793 685 131 1258 706 0 5 30848395 17 49 1 0 0 4581 198 243822 1810 60838 2 670516 161 8622030 13861 2340 616 310868 914 5000 125 0 0,457 40176 27 147,000 0 0 7,366 4589620 5475 2,532 0,532 0,434 0,943 1,000 0,570 0,748 12,330 3,762 0,055 0,000 66,900 2,462 -1,09 2,535 0,083 2,160 2,810 103812 364 -5,67 0,534 nr 0,322 0,815 13950 0 -2,47 0,434 nr 0,424 0,626 7071 18 +2,06 0,954 0,020 0,712 1,000 185007395 12854 -0,30 1,018 nr 0,836 2,080 141616 105 -0,09 0,570 nr 0,171 0,921 2426 3 +1,01 0,751 0,028 0,563 0,784 22377135 4524 +0,90 12,223 0,150 12,223 18,180 2526081 14429 -0,48 3,772 0,070 3,568 4,124 6739403 7582 +2,43 0,055 nr 0,040 0,080 38469773 102 0,00 0,000 nr 0,000 0,001 0 0 +0,90 66,685 2,700 66,101 120,260 150439 2041 +0,49 2,431 0,130 2,431 5,723 329030 401 Unicredit Unicredit risp Unipol Unipol pr UnipolSai UnipolSai risp UnipolSai risp B 6,075 5,650 8,240 4,252 4,130 2,286 204,900 2,272 +1,42 6,055 +0,98 5,644 0,00 8,234 +0,76 4,220 -0,39 4,144 +0,70 2,286 +0,94 203,801 +0,26 2,278 V Valsoia 14,900 Tamburi 15 warr TAS Telecom IT Telecom IT Media Telecom IT Media rnc Telecom IT rnc Tenaris Terna Tiscali Tiscali 14 warr Tod's Trevi Fin.Ind. U UBI Banca -0,54 (Prezzi vendita in $ per oncia). Un’oncia Troy=gr.31,1035 SCADENZA 0,060 4,895 7,420 0,100 5,117 6,834 0,100 7,525 9,435 0,162 3,393 5,700 0,182 3,132 5,043 nr 1,961 2,701 nr 175,065 279,317 nr 1,941 2,645 0,00 14,887 0,230 10,252 15,526 9710698 5460 63728149 33093 4129 20 2100158 1874 1119716 1133 5807047 5201 2016 260 603439 859 5126 156 11-12-2014 Londra Milano (Euro/gr.) Argento (Euro/Kg.) 1216,25 31,8607 463,2597 10-12-2014 EURO 1229,00 978,6369 32,1427 467,9590 - BORSE ESTERE GIORNI Novare P Parmalat -1,44 -0,32 -1,39 -0,67 -0,30 0,89 -0,37 -0,30 0,00 -0,18 0,00 ORO CHIUSURE MERCATI QUOTAZ. VAR.% Amsterdam (Aex) Bruxelles (Bel 20) Francoforte (Dax Xetra) Hong Kong (Hang Seng) Londra (Ftse 100) Madrid (Ibex 35) Parigi (Cac 40) Sydney (AllOrd) Tokio (Nikkei) Zurigo (Smi) New York (Dow Jones) Nasdaq 416.77 3261.96 9862.53 23312.54 6461.70 10431.80 4225.86 5207.41 17257.40 9058.82 17597.24 4708.16 +0.01 +0.22 +0.64 -0.90 -0.59 +0.34 -0.05 -0.57 -0.89 +0.42 +0.37 +0.52 VWP è il Prezzo calcolato sui dati dell’intera seduta di negoziazione, comprese le fasi d’asta Prezzo Differ. % Chiusura Riferim.Prezzo VWP X RENDIMENTI ESTERI Dati forniti da IL SOLE 24 ORE - RADIOCOR. I dividendi indicati si riferiscono all'anno solare corrente o a quello precedente. Prezzo Differ. % Chiusura Riferim.Prezzo VWP QUOT. AZIONI Vianini Industria Vianini Lavori W World Duty Free Y Yoox Z Zucchi Zucchi 14 warr Zucchi rnc Prezzo Differ. % Chiusura Riferim.Prezzo VWP Divid. Minimi Anno Massimi Anno 1,240 -1,59 5,315 -0,28 1,236 0,020 5,251 0,100 1,094 4,588 1,541 6,440 7,620 +0,59 7,618 18,720 -0,16 18,701 0,057 +0,35 0,000 0,00 0,172 0,00 0,057 0,000 0,171 nr Quantità trattate Capitalizz. 9091 482 37 230 6,291 10,905 739672 1939 nr 14,250 34,569 530056 1154 nr nr nr 391569 0 0 22 0 1 22,772 5915 2,469 822806 5,021 93780 9,184 526926 2,331 61276 8,372 415509 8,612 2801 16,383 46867 196,704 7821 0,585 29182 1,053 657079 0,837 41797 9,609 141351 4,081 3548 29,592 66419 5,299 819 7,745 123608 12,298 4607 7,237 94795 5,897 5609 0,733 1424931 4,221 2910 9,964 14261 1,647 148573 3,740 30295 43,537 22116 26,238 5982 2,033 43500 1,058 136890 53,806 5288 8,712 62352 2,639 50470 0,998 21403 1,487 312379 3,579 50 8,759 15201 4,228 1901 39,275 39043 11,443 128589 2,248 2250 2,312 2075 2,094 1799 7,649 138272 1,582 33674 14,403 60447 1,738 251656 2,225 195258 5,319 3252 3,599 32502 1,606 21539 8,131 135 15,715 8866 0,361 78119 66,064 12804 14,295 9446 8,844 8224 7,824 4123 5,649 4775 4,961 339709 2,372 15250 0,904 30701 11,972 16062 10,749 7911 6,389 31061 44 225 1108 1664 423 488 64 733 2331 155 98 17 245 69 1851 34 408 178 791 28 167 42 513 488 46 1179 127 102 138 473 300 59 36 277 15 259 45 1181 1194 50 37 12 236 118 920 221 45 186 304 54 51 136 105 550 128 94 40 118 259 55 66 93 574 453 0,049 0,000 0,167 0,143 0,008 0,294 STAR Acotel Group 10,500 Aeffe 2,106 Amplifon 4,908 Ansaldo Sts 8,335 Ascopiave 1,800 Astaldi 4,862 B&C Speakers 5,830 Banca Ifis 13,750 197,900 BB Biotech Bca Finnat 0,425 Bca Pop.Etruria e Lazio 0,447 Biancamano 0,511 Biesse 8,970 Bolzoni 2,620 Brembo 27,740 Cad It 3,840 Cairo Comm. 5,160 Cembre 10,550 Cementir Hold 4,998 Cent. Latte Torino 2,786 D'Amico 0,400 Dada 2,578 Datalogic 8,795 Dea Capital 1,605 Digital Bros 3,308 EI Towers 41,110 El.En. 26,400 Elica 1,618 Emak 0,846 Engineering 38,430 Esprinet 5,870 Eurotech 1,634 Exprivia 0,690 Falck Renewables 0,959 Fidia 2,914 Fiera Milano 6,095 Gefran 3,180 Ima 32,080 Interpump 10,860 Irce 1,779 Isagro 1,533 IT WAY 1,490 La Doria 7,490 Landi Renzo 1,036 MARR 13,660 Moleskine 1,055 Mondo Tv 1,747 Mutuionline 4,738 Nice 2,630 Panariagroup 1,209 Poligr. S.Faustino 6,070 Prima Industrie 13,000 R. De Medici 0,280 Reply 59,850 Sabaf S.p.a. 11,220 Saes 6,440 Saes rnc 5,450 Servizi Italia 4,172 Sogefi 2,152 TerniEnergia 1,487 Tesmec 0,627 TXT e-solution 7,940 Vittoria Ass. 8,535 Zignago Vetro 5,125 -1,41 10,456 -4,10 2,097 -0,49 4,934 +0,73 8,321 -1,59 1,802 -4,48 4,957 -1,19 5,786 +0,36 13,621 +1,28 196,704 -0,54 0,426 -0,76 0,449 +1,39 0,502 +1,24 8,932 -1,21 2,644 +0,14 27,711 -3,13 3,823 -2,64 5,211 +2,03 10,476 -1,52 4,969 -1,76 2,805 -1,48 0,396 -0,85 2,541 -0,51 8,785 +0,31 1,593 -1,96 3,281 -3,18 41,712 -0,38 26,238 -0,74 1,609 +0,71 0,845 +0,50 37,807 +1,21 5,724 -2,04 1,668 -0,86 0,695 -0,36 0,949 +1,60 2,914 -1,69 6,140 +0,63 3,121 -0,80 32,075 -2,78 10,963 0,00 1,762 -1,60 1,518 -0,60 1,477 -2,60 7,598 -3,81 1,045 -2,15 13,833 -0,47 1,043 +3,37 1,699 -0,25 4,703 +0,38 2,620 -1,71 1,190 -1,94 5,911 -1,14 12,988 -0,07 0,279 +2,31 58,780 +0,18 11,114 -1,30 6,391 -0,91 5,453 -0,57 4,156 -2,62 2,182 +0,41 1,471 +0,64 0,618 +2,98 7,897 +0,06 8,512 -0,68 5,149 nr 10,456 nr 0,730 0,043 4,025 0,160 6,589 0,120 1,688 0,190 4,957 0,320 5,407 0,570 11,790 7,000 112,051 0,010 0,361 nr 0,449 nr 0,478 0,180 5,016 0,035 2,644 0,500 18,923 0,300 3,641 0,270 4,764 0,260 8,528 0,080 4,164 0,060 1,733 0,017 0,341 nr 2,388 0,160 7,659 nr 1,204 0,070 2,179 0,420 33,649 0,500 16,021 0,027 1,420 0,025 0,593 0,656 36,263 0,089 5,286 nr 1,417 nr 0,634 0,032 0,904 nr 2,405 nr 5,322 nr 2,749 1,250 25,543 0,170 8,795 0,010 1,686 nr 1,433 nr 1,347 0,121 3,917 nr 0,973 0,580 10,931 nr 1,038 nr 0,500 0,120 4,012 0,043 2,614 nr 1,136 nr 5,029 nr 9,295 nr 0,262 0,700 49,074 1,000 10,449 0,150 5,700 0,167 4,575 0,140 3,685 0,130 1,948 0,060 1,416 0,016 0,595 0,250 6,896 0,180 8,462 0,220 4,928 1232456 89 5AB2CD42 9E8F LA STAMPA 9 PUBBLICITÀ LA PRIMA APPLICAZIONE BANCARIA SCRITTA IN LINGUAGGIO NATIVO PER SMART TV IN ITALIA, SI COLLOCA AI PRIMI POSTI IN EUROPA Banca Mediolanum approda sulla smart Tv Dal Teletext alla Smart Tv, da dicembre si aggiunge un nuovo canale per accedere alla banca O zare il canale YouTube di Banca Mediolanum stessa e molte altri aspetti utili. In particolare nella sezione informativa è possibile consultare lo stato del proprio conto corrente, la situazione patrimoniale (suddivisa anche per singolo intestatario), le operazioni effettuate e i prodotti contenuti nel proprio portafoglio. La sezione “Collaboration” è dedicata invece al rapporto tra cliente e Family Banker, figura chiave di Banca Mediolanum. Qui è possibile ad esempio visualizzare l’agenda di appuntamenti, i documenti, le informazioni e le comunicazioni scambiate con il proprio consulente di riferimento (attraverso il sito di Banca Mediolanum). All’interno dell’applicazione della Banca esiste inoltre una sezione dedicata ai video del canale YouTube di Mediolanum che dedica spazio alla formazione economica e finanziaria, all’informazione, alla presentazione di nuovi prodotti e di iniziative aziendali. E se non dovessero bastare tutte questa novità un altro aspetto fondamentale è rappresentato anche dalla comodità dell’utilizzo della Smart TV: grazie infatti ai comandi gestuali e vocali, nativi delle Smart TV Samsung, è possibile infatti gestire l’applicazione senza utilizzare il telecomando, attraverso movimenti che questi nuovi dispositivi sono in grado di recepire, stando comodamente seduti sul proprio divano di casa. Ancora una volta quindi Banca Mediolanum fa una scelta coerente con la sua storia e la sua missione, “costruire una banca intorno alle persone”, in questo caso all’interno delle mura della loro casa. perare con la propria banca in qualsiasi momento, dal proprio computer, telefono, cellulare e televisore. E’ questo il cuore della strategia di Banca Mediolanum che nel corso degli anni si è dimostrata capace di intraprendere e spesso anticipare nuovi modelli di “fare banca”: dal lontano 1998 con il lancio del servizio Teletext in grado di far entrare i clienti in banca attraverso il solo telecomando del televisore, sino ad approdare agli apparecchi di ultima generazione: le Smart TV. Un fenomeno in costante crescita considerato che attualmente le Smart TV rappresentano il 90% dei televisori venduti e che le vendite nei prossimi cinque anni raggiungeranno quota 5 milioni (fonte: CCM Benchmark, novembre 2014). Una nuova tecnologia dunque su cui Banca Mediolanum ha deciso di puntare, a partire da dicembre, usufruendo della tecnologia offerta da Samsung. Che cosa offre esattamente l’applicazione per la Smart TV di Banca Mediolanum? La possibilità di consultare Servizi bancari interattivi ai quali è possibile accedere attraverso un’applicazione scaricabile direttamente dallo store di Samsung e che rappresenta il primo esempio in linguaggio nativo per Smart TV in Italia e ai primi posti in Europa. Un modello nuovo ma allo stesso tempo semplice ed immediato. Una volta effettuato il login il cliente di Banca Mediolanum accede infatti, attraverso lo schermo della propria Smart TV, alla propria sezione personale nella quale oltre alle informazioni che riguardano la propria situazione patrimoniale, è possibile visualiz- Vicini ai clienti e ai collaboratori sempre, Centodieci, in una sola parola educazione, formazione ed eccellenza in ogni evenienza U E ssere vicini ai propri clienti e collaboratori nella vita quotidiana è uno dei pilastri su cui si fonda la storia e la filosofia di Banca Mediolanum. Un impegno costante e responsabile che si è tradotto negli anni in vere e proprie azioni concrete anche e soprattutto nei momenti di difficoltà. E’ proprio per questa ragione che in seguito alle violente alluvioni che hanno colpito recentemente diverse zone del Centro e del Nord Italia che Banca Mediolanum ha deciso ancora una volta di andare oltre al ruolo di banca e di scendere in campo per fornire un sostegno che, in questo caso, si è tradotto in una serie di agevolazioni per tutti i clienti e Family Banker che abbiano subito danni materiali alla prima casa dalle recenti inondazioni. In particolare in questo caso Banca Mediolanum ha deciso di offrire a questi ultimi la possibilità di sospendere per 12 mesi la rata di mutui e dei prestiti, una riduzione dell’1% dello Spread sui mutui in essere per due anni sui mutui già stipulati e la possibilità di ottenere un affidamento o un prestito a condizioni agevolate con un tasso pari a Euribor 3 mesi 360 +1,5%. Anche sui fidi e sui prestiti in essere, fino alla loro naturale scadenza, è prevista una riduzione del tasso pari a Euribor 3 mesi più 1,5% per 2 anni. Infine è stato stabilito l’azzeramento, sempre per due anni, di alcune voci di costo dei conti correnti e conti deposito e sui relativi strumenti collegati come ad esempio carte di credito e bancomat. Ancora una volta dunque Banca Mediolanum decide di scendere in campo per fornire un aiuto concreto alle regioni colpite da catastrofi naturali: ricordiamo ad esempio che nel 2013 il gruppo di Basiglio ha deciso di stanziare 1.600.000 Euro a favore di quei clienti e Family Banker colpiti dalle alluvioni in Veneto, Toscana, Sardegna e Catania, e dal terremoto in Lunigiana e Garfagnana; sempre mossa dal medesimo spirito del “possiamo crescere tutti insieme” nel 2012 in seguito al terremoto in Emilia Romagna il Gruppo aveva deciso di stanziare 2 milioni di Euro oltre ad un pacchetto di contributi e agevolazioni. Un insieme di iniziative che hanno comportato un forte impegno in termini di mancati ricavi e maggiori costi nel corso degli anni ma che Banca Mediolanum si impegna a sostenere perché lo spirito che alimenta il rapporto tra la banca e la comunità dei suoi clienti e dei suoi collaboratori è la possibilità di crescere tutti insieme. Nei momenti belli e in quelli, come in questo caso, più difficili. Messaggio pubblicitario. Per le condizioni economiche e contrattuali vedi i Fogli Informativi e le Norme disponibili su bancamediolanum.it e presso gli uffici dei Family Banker®; per le modalità di accesso alle agevolazioni vedi la sezione “Emergenza Italia Centro-Nord occidentale” su bancamediolanum.it e presso gli uffici dei Family Banker®. Richieste soggette alla valutazione di Banca Mediolanum, le richieste di sospensione delle rate del mutuo e del prestito dovranno pervenire entro e non oltre il 30/04/2015. Le richieste di riduzione decorreranno dall’addebito della rata successiva al mese di chiusura dell’iniziativa fissata per il 30 aprile 2015. Affidamento: TAEG massimo pari a 1,59%, ipotesi di affidamento a tempo determinato di 1.500€, utilizzato per intero e di durata 12 mesi comprensivo della commissione di messa a disposizione dei fondi (CMF). Prestito: TAEG massimo pari a 1,86%, ipotesi di prestito al netto degli scarti di garanzia a tasso variabile trimestralmente (Euribor 3 mesi 360 + spread 1,5%) durata 36 mesi e con un capitale erogato di 50.000€. Il tasso così calcolato comprende le spese di istruttoria e l’imposta sostitutiva di bollo. n portale internet che vuole essere un luogo di incontro e di confronto su idee, valori e strumenti di innovazione, perché il compito delle aziende, in questo particolare contesto di cambiamento a livello mondiale, è quello di farsi promotrici di messaggi e contenuti orientati all’etica, alla sensibilità, che possano fare la differenza nella vita di ciascun individuo, sempre più alla ricerca di riferimenti e contatti. Ecco perché accanto al raccontare ciò che si fa, diventa di primaria importanza comunicare ciò in cui si crede. Muove da questa consapevolezza la nascita di Centodieci, la nuova piattaforma digitale che rappresenta un’emanazione di Mediolanum Corporate University, il “braccio formativo” del gruppo Mediolanum. Uno strumento in più per consolidare ulteriormente il dialogo tra il gruppo e la propria community. Ed è proprio dalla volontà di alimentare anche a distanza questa relazione, di dedicarsi all’educazione e di veicolare valori importanti ed etici- gli stessi su cui si basa l’essenza del Gruppo- che si è deciso di dare vita a questa community online. Scegliendo un nome, Centodieci, che rifacendosi al massimo dei voti universitari, richiama in una sola parola l’aspetto di educazione, formazione e di eccellenza. Un web magazine che rappresenta dunque la messa in digitale di tutte quelle emozioni, idee e valori divulgati nel corso degli eventi organizzati da MCU sul territorio e che in questo modo possono diventare patrimonio di valori per l’intera società. Ispirazione, formazione, tecnologia, innovazione e creatività, elementi considerati veri e propri cardini del miglioramento continuo, sono le sezioni in cui si declinano da un lato gli appuntamenti promossi da MCU sul territorio, dall’altro la struttura stessa di Centodieci, che proprio in rete riesce a garantire continuità agli eventi stessi. A partire da quelli incentrati sul tema del Cambiamento, tenuti da Oscar di Montigny, Direttore Marketing, Comunicazione & Innovazione di Banca Mediolanum, che focalizzano l’attenzione su quali saranno i nuovi trend del futuro, sia da un punto di vista sociopolitico che formativo, e che sono rivolti in particolare agli studenti universitari. I focus Progresso presentano invece le nuove invenzioni, quelle che presto o tardi cambieranno il mondo, dalle nanotecno- logie alle biotecnologie per capirne l’importanza e l’utilità. La sezione dedicata agli Investimenti racchiude invece eventi che riguardano più da vicino l’attività di Mediolanum, dunque la finanza, ma principalmente da un punto di vista emotivo, dunque di Finanza comportamentale. Altro filone e tema importante degli eventi di Centodieci è la Condivisione che si dedica a tutto ciò che rappresenta il contesto digitale e online, un potenziale enorme ma spesso sconosciuto sia ai giovani che agli imprenditori. Vero punto di forza è infine Centodieci Ispirazione: nato con l’idea di promuovere un clima di amore, libertà e rispetto, questa sezione racchiude tutti gli incontri che hanno visto come protagonisti personaggi che si sono distinti per la loro capacità di fare, o meglio, di far accadere le cose, e che nella loro vita più o meno consapevolmente hanno saputo incarnare gli stessi valori su cui poggia il credo del gruppo. Tra i tanti illustri ospiti degli incontri itineranti organizzati da MCU ricordiamo la blogger e giornalista cubana Yoani Sanchez, la nipote del Mahatma Gandhi, Tara Gandhi e Patch Adams, medico e attivista americano divenuto celebre per aver fondato la cosiddetta “terapia del sorriso” nota anche come “clownterapia”. Ultima ma solo in ordine di tempo la ballerina Simona Atzori, danzatrice che nonostante un handicap fisico è riuscita a calcare le scene dei più importanti teatri mondiali. Seguici su: Questa è una pagina di informazione aziendale con finalità promozionali. Il suo contenuto non rappresenta una forma di consulenza nè un suggerimento per investimenti. 30 .Lettere e Commenti STAMPA .LA VENERDÌ 12 DICEMBRE 2014 LA STAMPA MARIO CALABRESI LETTERE AL DIRETTORE Il presidente del Mali Ibrahim Boubacar Keïta: “Ebola, una malattia devastante quanto la guerra” Abbiamo seguito gli sviluppi della nuova terribile epidemia del virus Ebola dedicando costantemente attenzione alla sua imprevedibile diffusione; per questo ora lascio volentieri questo spazio alla lettera-appello del Presidente di uno dei Paesi africani colpiti, il Mali, che chiede impegno nel rafforzamento dei sistemi sanitari e delle campagne di vaccinazione. epidemia di Ebola è un promemoria di che cosa significhi vivere nella paura. Per l’Italia questa paura ha fatto un passo verso casa con il rimpatrio di un medico malato di Ebola. In Mali abbiamo convissuto con questa paura da ottobre, quando il primo caso è stato identificato. Ma questa paura va oltre la perdita di vite umane. Una volta l’epidemia sotto controllo, i popoli della regione continueranno a soffrire per anni. Questa situazione deve ricordarci come le malattie infettive non siano solo una conseguenza della povertà, ma anche una delle sue cause principali. Ogni anno centinaia di bambini si ammalano e muoiono di polmonite, e altre malattie infantili, la maggior parte prevenibili con la vaccinazione. Questi vaccini sono ora disponibili grazie al lavoro di organizzazioni come Gavi (Global Alliance for Vaccine and Immunisation, ndr). In questo ambito l’Italia è un part- L’ c. contatti Le lettere vanno inviate a LA STAMPA Via Lugaro 15, 10126 torino E-MAIL: [email protected] FAX: 011 6568924 ner generoso e un leader nel facilitare l’accesso al vaccino contro la polmonite. Prevenendo la malattia, i bambini possono crescere sani, andare a scuola e diventare membri produttivi della società. I genitori invece di pagare cure mediche possono continuare a lavorare, aiutando l’economia a crescere. In Mali abbiamo lavorato duramente e fatto grandi progressi. Con l’aiuto di Oms, Unicef e Gavi abbiamo costruito strutture sanitarie incrementando la copertura vaccinale e introducendo nuovi vaccini. Ma come Ebola ha dimostrato, qualunque progresso può essere annullato da un’epidemia se la nostra infrastruttura sanitaria è debole. Tutto questo richiede investimenti: mentre quelli in trasporti, comunicazioni e energia sono in crescita, gli investimenti sanitari lo sono meno. Le nazioni africane hanno un enorme potenziale di crescita e lo sfruttamento di questo potenziale contribuirà a ridurre la nostra dipendenza aprendo nuovi mercati. Insieme possiamo creare stabilità e sradicare la povertà, ma questo viaggio comincia rafforzando le vaccinazioni e il sistema sanitario, per assicurare che i nostri bambini siano protetti dalle malattie. IBRAHIM BOUBACAR KEÏTA PRESIDENTE DEL MALI www.lastampa.it/lettere Quotidiano fondato nel 1867 2 DIRETTORE RESPONSABILE MARIO CALABRESI VICEDIRETTORI MICHELE BRAMBILLA, MASSIMO GRAMELLINI, FRANCESCO MANACORDA (RESPONSABILE MILANO), LUCA UBALDESCHI REDATTORI CAPO CENTRALI FLAVIO CORAZZA, GUIDO TIBERGA MARCO BARDAZZI (DIGITAL EDITOR) CAPO DELLA REDAZIONE ROMANA ANDREA MALAGUTI ART DIRECTOR CYNTHIA SGARALLINO REDAZIONI GIANNI ARMAND-PILON ITALIA, ALBERTO SIMONI ESTERI, MARCO SODANO, GIANLUCA PAOLUCCI ECONOMIA E FINANZA, MAURIZIO ASSALTO CULTURA, PIERO NEGRI SCAGLIONE SPETTACOLI, RAFFAELLA SILIPO SOCIETÀ, PAOLO BRUSORIO SPORT, LAURA CARASSAI EDIZIONI PIEMONTE E VALLE D’AOSTA, GUIDO BOFFO CRONACA DI TORINO 2 EDITRICE LA STAMPA SPA PRESIDENTE JOHN ELKANN AMMINISTRATORI LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO, JAS GAWRONSKI, ANTONIO MARIA MAROCCO, LODOVICO PASSERIN D’ENTRÈVES, DIEGO PISTONE, GIOVANNA RECCHI, LUIGI VANETTI DIRETTORE GENERALE LUIGI VANETTI RESPONSABILE DEL TRATTAMENTO DEI DATI (D. LGS.196/2003): MARIO CALABRESI 2 REDAZIONE AMMINISTRAZIONE E TIPOGRAFIA: VIA LUGARO 15 - 10126 TORINO, TEL. 011.6568111 STAMPA IN FACSIMILE: LA STAMPA, VIA GIORDANO BRUNO 84, TORINO LITOSUD SRL, VIA CARLO PESENTI 130, ROMA ETIS 2000, 8A STRADA, CATANIA, ZONA INDUSTRIALE RCS PRODUZIONI MILANO S.P.A., VIA ROSA LUXEMBURG 2 – PESSANO CON BORNAGO L’UNIONE SARDA S.P.A. – VIA OMODEO, 5 , ELMAS (CAGLIARI) ©2014 EDITRICE LA STAMPA S.P.A. REG. TRIB. DI TORINO N. 26 14/5/1948 CERTIFICATO ADS 7742 DEL 18/12/2013. LA TIRATURA DI GIOVEDÌ 11 DICEMBRE 2014 È STATA DI 253.546 COPIE TM L’editoriale dei lettori CHE PICCOLO LO SCHERMO VITTORIO GENNARINI A proposito di prescrizione 1 Leggo grandi progetti della solita riforma del codice penale, in primis della prescrizione, aumenti edittali di pena, ecc. Non sento però una parola su l’unica cosa che chiarirebbe molto la portata di queste riforme, e cioè che ex art. 25, comma 2° Cost. le legge penale non può che valere per il futuro e ciò significa per tutti i Fatti futuri, non per i processi futuri. Non vedo come, di conseguenza, l’eventuale riforma abbia ad incidere sui noti fatti di cronaca, quali Mafia Capitale. AVV. ENRICA CODARIN GORIZIA Sulla corruzione non si tratta 1 E’ proprio vero: gli dèi accecano coloro che vogliono perdere. Renzi annuncia provvedimenti contro la corruzione. Ma è credibile? Se non è ammuina borbonica, il rischio è che il governo cada, perché una maggioranza che gli approvi il prolungamento della prescrizione e soprattutto la confisca-restituzione del malloppo dove mai la troverà? La corruzione non è episodica, ma sistemica, è nel dna delle larghe intese. Col patto del Nazareno Renzi si è legato le mani da solo, rimettendo in circolo un personaggio ormai condannato non dai tribunali ma dalla Storia. E’ vero che le riforme devono essere condivise, ma una qualche discriminante ci deve pure essere, qualche paletto va messo, altrimenti si finisce nel qualunquismo. Se il Porcellum «incostituzionale» agevolava la corruzione,perché bisognava farsi belli col capo per essere messi nel listino, l’Italicum è anche peggio. Ma Renzi & co. non intendono parlarne e procedono verso tale «riforma». FRANCESCO GRECO LECCE LE LETTERE DI SPECCHIO Ogni giorno pubblichiamo una lettera dall’archivio di «Specchio dei tempi». Quella di oggi è del 6 gennaio 1959 Come canta la Callas 1 Un lettore ci scrive: «Ho sentito ieri per radio il concerto registrato all’Opéra di Parigi con il soprano Meneghini Callas. Vorrei proprio sapere da qualche intenditore dove si trovano le tanto decantate qualità di questo discusso soprano. Per conto mio, valendomi della mia sola vecchia esperienza, ho potuto constatare solo punti a svantaggio e cioè: incertezza sempre più Editrice La Stampa REDAZIONE AMMINISTRAZIONE TIPOGRAFIA 10126 Torino, via Lugaro 15, telefono 011.6568111, fax 011.655306; Roma, via Barberini 50, telefono 06.47661, fax 06.486039/06.484885; Milano, via Paleocapa 7, telefono 02.762181, fax 02.780049. Internet: www.lastampa.it. ABBONAMENTI 10126 Torino, via Lugaro 21, telefono 011.56381, fax 011.5627958. Italia 6 numeri (c.c.p. 950105) consegna dec. posta anno e 402,50; Estero: e 858,50. Arretrati: un numero costa il doppio dell’attuale prezzo di testata. grave nelle intonazioni, difficoltà estrema nella emissione delle note alte, note centrali oscure e afone, dizione poco percettibile. Nei fiati lunghi e nella modulazione si ha la sensazione di udire una voce affaticata e stanca. Che a questa deficienza si unisca una grande tecnica e una grande capacità interpretativa e scenica non basta per far di lei una grande e completa cantante come si vuol dire credere. Vorrei sentire il giudizio di un esperto». R. ZANEO Sciopero, voce democratica 1 Lo strumento dello sciopero per fortuna c’è e guai a chi lo tocca. Ogni democrazia, ovvero ogni forma di migliore imperfezione possibile, stabilisce rapporti di gerarchia tra i vertici istituzionali e il paese reale. Quest’ultimo non deve assimilare con la forza del potere autoritario i dettami che provengono dall’alto. Deve, semmai, recepire le regole e i continui cambiamenti con la forza della persuasione diplomatica. Un’arte, a dirla tutta, oggi caduta in disuso. La voce del rifiuto non va mai calpestata. Per milioni di persone è lo sciopero il solo canale democratico di contestazione. Perfino quando ne fanno le spese coloro che non c’entrano. A proposito: ma siamo davvero sicuri che i disagi altrui non riguardino anche noi? LETTERA FIRMATA L’autore delle “Letterine” 1 Sulla Stampa del 10/12 è saltata la firma dell’autore dell’Editoriale dei lettori titolato «Letterine di Natale», che è il sig. Michele Massa. Ce ne scusiamo. Usa La Stampa (Usps 684-930) published daily in Turin Italy. Periodicals postage paid at L.I.C. New York and address mailing offices. Send address changes to La Stampa c/o speedimpex Usa inc.- 3502 48th avenue - L.I.C. NY 11101-2421. SERVIZIO ABBONATI Abbonamento postale annuale 6 giorni: e 402,50. Per sottoscrivere l’abbonamento inoltrare la richiesta tramite Fax al numero 011 5627958; tramite Posta indirizzando a: La Stampa, via Lugaro 21, 10126 Torino; per telefono: 011.56381; indicando: Cognome, Nome, Indirizzo, Cap, Telefono. Forme di pagamento: c. c. postale 950105; bonifico bancario sul conto n. 12601 Istituto Bancario S. Paolo; Carta di Credito telefonando al numero 011-56.381 iciamocelo francamente: il mondo di oggi è, a tratti, insopportabile. Lo dimostrano i fatti orripilanti che si susseguono, dalle Alpi alla Sicilia. Elio Vittorini e Leonardo Sciascia, scrittori siciliani, se fossero vivi, leverebbero alta la voce, il primo a denunciare «il genere umano offeso» e il secondo a lamentarsi del tramonto ai nostri giorni della ragione, ch’egli riteneva indispensabile a una vita davvero serena. Ma non sono più i tempi di Conversazione in Sicilia o Il giorno della civetta, e noi allora ci chiediamo a quale remoto recesso o passatempo della vita quotidiana è affidata l’insopprimibile esigenza di coltivare e affinare quella scintilla di umanità senza la quale l’esistenza d’ogni uomo e d’ogni donna diventa ferina e selvaggia? Scartata o ritenuta troppo impegnativa la lettura di un buon libro non resta, a sera, che mettersi in poltrona o sul divano davanti alla scatola che parla e proietta immagini, la televisione. Ma, diciamocelo anche questo del tutto francamente, anche qui quale squallore! Canali pubblici e privati si passano l’un l’altro sempre gli stessi film. Nessuno pretende dai programmi televisivi un commento filologico alle opere minori di Dante, non è questa la cultura che ci si aspetta dal piccolo schermo: ma certamente anche il buon gusto e il buon senso, anche quell’ironico sguardo sul mondo che costituiva il segreto del fascino degli sceneggiati di Totò stanno scomparendo decretando la morte della televisione. La delusione arriva alla fine del telegiornale della sera quando i conduttori, in conclusione del notiziario, hanno l’ardire d’invitare i telespettatori a non cambiare canale: «fra poco un telefilm della serie...» (ne cito uno per tutti, N.C.I.S. Los Angeles) offrirà, come accade di frequente, un truculento (e del tutto diseducativo, a mio avviso, per i ragazzi) spaccato della malavita americana, e al diavolo chi non ne può più d’illegalità! D 59 anni, professore di liceo, Napoli oppure collegandosi al sito www.lastampashop.it; presso gli sportelli del Salone La Stampa, via Lugaro 21, Torino. INFORMAZIONI Servizio Abbonati tel. 011 56381; fax 011 5627958. E-mail [email protected] CONCESSIONARIA PER LA PUBBLICITA’ NAZIONALE RCS MediaGroup S.p.A. Divisione Pubblicità Direzione generale: via Rizzoli, 8 - 20132 Milano, Telefono 02/25846543 - www.rcspubblicita.it CONCESSIONARIA PER LA PUBBLICITA’ LOCALE PUBLIKOMPASS S.p.A. Direzione Generale: via Lugaro 15 - 10126 Torino, telefono 0116665211, fax 0116665300 www.publikompass.it - [email protected]. DISTRIBUZIONE ITALIA TO-DIS S.r.l. via Lugaro 15, 10126 Torino. Tel. 011 670161, fax 011 6701680. LA STAMPA VENERDÌ 12 DICEMBRE 2014 LA VERA RIFORMA RIGUARDA LE COSCIENZE MARIO DEAGLIO SEGUE DALLA PRIMA PAGINA valle di questa decisione autonoma - di costruire un ospedale, uno stadio, un ponte, oppure di fornire o modificare un servizio pubblico - si concentrano le pressioni dei gruppi malavitosi per accaparrarsi le relative commesse, pressioni che vanno dalla corruzione all’intimidazione di chi deve assegnare i lavori. (Una variante è la concussione, ossia il procedimento inverso, con la richiesta di «tangenti» da parte degli stessi funzionari). Tutto normale, purtroppo. Se ne lamentò già il profeta Isaia, quando affermò che l’uomo giusto «scuote le mani per non accettare regali»; Cicerone attaccò in celebri orazioni la vorace concussione di Gaio Licinio Verre, propretore romano della Sicilia di oltre duemila anni fa. Nel Settecento, lo storico inglese Edward Gibbon definì la corruzione come «il sintomo più sicuro della libertà costituzionale», ossia della libertà di interpretare le leggi come più fa comodo e quindi indizio importante di declino dello Stato. Con le recenti vicende romane si è fatto, purtroppo, un passo in avanti. Come le cronache hanno illustrato, l’intervento corruttore-intimidatorio ha spesso preceduto e non seguito le decisioni dei politici: i mafiosi, in altre parole, dicono (impongono?) ai politici ciò che desiderano sia A Illustrazione di Irene Bedino fatto. Decisioni apparentemente «virtuose», come la costituzione di un campo per i Rom o interventi infrastrutturali degli enti locali, sono spesso diventati poco più che un veicolo per trasferire reddito dalle casse pubbliche a organizzazioni malavitose. Si spiegano così le opere fatte male e con materiali scadenti, gli argini che non tengono, le autostrade che si logorano troppo in fretta e via discorrendo. La corruzione, in sostanza non è un baco che dall’esterno si inserisce su una mela buona; la mela della spesa pubblica è già marcia al suo interno, quando è ancora sopra l’albero. Questo marciume interno costringe a rivedere le stime numeriche e il concetto stesso di economia illegale. Nei processi di decisione della spesa pubblica, quanto meno a livello locale, l’illegalità risulta spesso strettamente intrecciata con la legalità e non è possibile isolarla neppure statisticamente. Vari studi attribuiscono all’economia criminale italiana - distinta dalla semplice economia sommersa, che riguarda attività legali non dichiarate o non rilevate – un’incidenza sul prodotto interno lordo dell’Italia pari al 4-6 per cento. Una recentissima revisione a livello europeo ha inserito parte di queste attività nella valutazione di tale prodotto. Il fenomeno mafioso rivelato dalle indagini romane è invece molto più difficile da valutare perché proietta un’ombra indistinta su moltissime attività che fino a poco tempo fa avremmo potuto definire «sane» e sostanzialmente rispondenti ai bisogni del Paese. L’Italia sarebbe, insomma, parzialmente ostaggio di decisioni di spesa pubblica imposte ai politici da organizzazioni malavitose. Questa situazione può contribuire a spiegare perché gli sforzi per ridurre in maniera significativa il deficit e il debito pubblico incontrano sempre una grandissima difficoltà; perché gli investimenti pubblici non aumentano la produttività dell’economia; perché il sistema delle verifiche sulla spesa pubblica risulta complicato, farraginoso e si riveli sostanzialmente incapace di esercitare un vero controllo. Si comprende allora che le generiche «riforme», richieste con grande insistenza dall’Unione Europea, possano essere riassunte in una riforma sola: l’eliminazione di influenze illegali nella formazione di decisioni pubbliche. Tutte le altre riforme non sono che casi particolari di questo grande cambiamento richiesto all’Italia perché possa continuare a definirsi parte dell’Europa e Paese avanzato. In un simile quadro, pesantemente negativo, non va trascurato un barlume di luce: a rivelare i recentissimi casi di corruzione mafiosa sono state indagini giudiziarie molto abili. Alla Procura di Roma è stato possibile lavorare con efficacia e discrezione per due anni, accumulando prove schiaccianti, senza che – in un ambiente pettegolo come quello romano – all’esterno trapelasse alcunché. Questo significa che il «sistema Italia» ha ancora al suo interno degli anticorpi che consentono di reagire al degrado non solo con lo sdegno bensì anche con efficienti azioni di contrasto. Sdegno e azioni di contrasto non basteranno, però, senza un altro tipo di cambiamento: accanto alle riforme giuridiche e a quelle amministrative, è indispensabile anche la «riforma» delle coscienze, il recupero di una comune moralità pubblica che invece sembra sfuggita dalle nostre mani. [email protected] Lettere e Commenti .31 . PERCHÉ IL PAPA NON VEDRÀ IL DALAI LAMA ANDREA TORNIELLI rancesco non incontrerà il Dalai Lama, giunto ieri a Roma per i summit dei Nobel per la pace. La Sala Stampa vaticana ha confermato che il Papa invierà un messaggio per i partecipanti all’incontro, e ha spiegato che Bergoglio nutre sentimenti di «stima» nei confronti del leader buddhista tibetano, ma non ci saranno udienze né per lui né per gli altri premi Nobel. Qual è il motivo della mancata udienza chiesta dal Dalai Lama? È stato lo stesso leader buddhista a rivelare quanto gli è stato risposto: «Non è possibile perché potrebbero crearsi degli inconvenienti». È evidente che i possibili «inconvenienti» riguardano il rapporto tra la Santa Sede e il governo di Pechino, in un momento molto delicato, anzi cruciale, che ha visto arrivare nelle ultime settimane dall’ex Celeste Impero segnali di dialogo e di apertura. Il Dalai Lama è diventato, suo malgrado e al di là delle sue intenzioni, una figura al centro di una controversia politica. La diplomazia vaticana cerca, per quanto è possibile, di non compiere azioni che aumentino l’instabilità in situazioni già di per sé complicate. Né di prendere decisioni le cui conseguenze vengano pagate da altri, in questo caso, dai cattolici cinesi. Il Papa non è il leader di una «superpotenza» spirituale che si confronta con le superpotenze terrene, ma guarda alla realtà concreta della minoranza cristiana che vive in Cina. È dai tempi di Mao Tse-tung che i rapporti diplomatici tra Pechino e la Santa Sede sono interrotti. Da anni è in corso un dialogo, spesso complicato: il Vaticano cerca di spiegare che non ha mire politiche né vuole essere dipinto come un agente religioso che fiancheggia gli interessi occidentali. In gioco c’è la possibilità di arrivare a un accordo sulla nomina dei vescovi, che elimini per sempre la possibilità di ordinazioni che non siano in comunione con il vescovo di Roma. Questo tener conto delle possibili conseguenze per le comunità locali viene difficilmente compreso da quanti rimproverano alla Santa Sede silenzi o compromessi, o magari chiedono con insistenza condanne nominali del «cattivo» di turno, talvolta strumentalizzando per i propri fini persino le sofferenze dei cristiani perseguitati. Non va infine dimenticato che, dopo un primo incontro in forma strettamente privata nell’ottobre 2006, per altre due volte - nel 2007 e poi nel 2009 - in occasione di visite romane del Dalai Lama, anche Benedetto XVI preferì soprassedere all’udienza come ora ha fatto il suo successore. F FAVOREVOLI OCONTRARI? SERVONO REGOLE UGUALI PER TUTTI NON SI PUÒ RINNEGARE L’ESSENZA DEL WEB JUAN CARLOS DE MARTIN MASSIMO RUSSO* hiude Google News in Spagna e ancora una volta ci ritroviamo a parlare dei Gafa, ovvero, di Google, Apple, Facebook e Amazon. Perché tutta questa attenzione? Cosa differenzia i Gafa da molte altre multinazionali operanti in Europa, magari anche più grandi o più potenti di loro? Da alcuni punti di vista, come per esempio quello fiscale, poco o niente. I Gafa, infatti, fanno quello che fanno molte altre aziende operanti a livello globale, ovvero, cercano di pagare il minimo di tasse. I business digitali pongono problemi specifici, è vero, ma la questione di come tassare adeguatamente le aziende globali è generale ed è, tra l’altro, sempre più oggetto di attenzione politica tanto a Washington quanto a Brussels. Da altri punti di vista, però, i Gafa sono diversi. In particolare, in questi ultimi anni sono cresciuti moltissimo, C cogliendo evidentemente di sorpresa chi era abituato a ritmi più lenti. Qualche numero: nel 2013 i Gafa hanno fatturato 316 miliardi di dollari, pari al Pil della Danimarca e a 14 volte il loro fatturato del 2006. Sempre nel 2013 i Gafa avevano in cassa ben 123 miliardi di dollari di liquidità. I Gafa sono, quindi, passati dallo status di attori economici modesti a quello di super-potenze nel giro di pochissimi anni e ciò ha inevitabilmente messo in crisi equilibri pre-esistenti. Cosa deve fare l’Europa? A mio avviso, due cose: evitare una trappola e cogliere un’opportunità. La trappola è quella di trattare i Gafa - magari condizionati dal fatto che sono tutte aziende americane - come entità che necessitano di un trattamento speciale. Che si tratti di aspetti fiscali o di dati personali, l’Europa deve trovare soluzioni che abbiano validità generale, valide oggi per i Ga- a decisione di Google di fa, ma ugualmente valide dospegnere il proprio mani per analoghe aziende euservizio News in Sparopee. In particolare, deve esgna grida che il re è nudo. Ci sere garantita - anche con nuofa discutere di come sia stato ve norme, se necessario - una possibile - non in un regime competizione basata sul pieno autoritario, ma nel cuore delrispetto - per tutti - delle leggi l’Europa continentale - che e dei diritti fondamentali delun Parlamenl’Unione Euto abbia poturopea. to decidere L’opportusenza scannità da coL’ordine di Madrid: dalo di mettegliere è inve«Pagate gli editori re una gabelce quella del per i link su Google la sui link, di digitale. DobNews». La reazione: negare l’esbiamo, infat«Via dalla Spagna» senza stessa ti, ammetterdel web, di talo: nel digitagliare fuori i propri cittadini le finora l’Europa è stata cladal XXI secolo, malgrado morosamente incapace rispetl’accesso a Internet sia un dito agli Usa. Come mai? Mentaritto riconosciuto dall’Onu. lità sclerotica? Difesa insensaLa norma, erroneamente ta di vecchi modelli? Qualunbattezzata Google tax, non è que sia il motivo, dobbiamo che l’ultimo atto nella guerra guardare avanti e cogliere la europea contro le grandi piatsfida dei bit. L’Europa, infatti, taforme digitali americane. In non può permettersi di rinunrealtà - in un gioco di eterogeciare a padroneggiare la tecnesi dei fini - per difendere gli nologia chiave di questo secoeditori tradizionali dalla loro lo. L Il caso Google progressiva irrilevanza e dallo scardinamento dei loro modelli di raccolta pubblicitaria, rischia di compromettere l’idea che spinse Tim Berners Lee, 25 anni fa, a scrivere il documento in cui immaginava la possibilità di condividere la conoscenza su scala globale. La riforma della proprietà intellettuale, approvata lo scorso ottobre, dal 1°gennaio 2015 impone a chi aggrega e punta a siti che producono contenuti di pagare i diritti d’autore, anche se non richiesti e qualora la citazione riguardi solo poche righe, come titolo e sommario. Non importa che Google News porti agli editori spagnoli dal 10 al 30% del loro traffico, non serve nemmeno ricordare come il servizio non ospiti pubblicità e non produca ricavi diretti. Inutile sottolineare che, per chi non vuole comparire in Google News, è possibile cancellarsi in pochi minuti. Google, con la propria decisione, si toglie dall’angolo e fa uscire di scena il convitato di pietra. In attesa di vedere se le altre piattaforme di aggregazione faranno altrettanto, rimane una norma che punisce la valuta fondamentale del web, il link. Lo strumento attraverso il quale non solo Google o i social network, ma tutti noi - ogni giorno - esprimiamo apprezzamento o critica verso un’idea altrui, e – con un semplice richiamo ipertestuale – collaboriamo a forgiare quell’inestimabile patrimonio di conoscenza condivisa che è la rete. Un presente connesso che ha già cambiato i tempi e i modi in cui facciamo economia, impariamo, amiamo, compriamo, scambiamo. La nostra vita. Invece di sfruttare i meccanismi di rete per crescere, la Spagna decide di rimettere il genio nella lampada. Ma il mondo è già cambiato. E provare a tenere la lampada oltre i Pirenei, significa solo condannarsi all’oscurità. *Direttore di Wired Italia 32 STAMPA .LA VENERDÌ 12 DICEMBRE 2014 & CULTURA SOCIETA’ SPETTACOLI Noir, vince Carofiglio Il Premio Scerbanenco-La Stampa 2014 per il Miglior Romanzo Noir italiano è stato assegnato a Gianrico Carofiglio per Una mutevole verità (Einaudi). Lo ha deciso ieri la giuria letteraria di CourmayeurNoir Festival. Premio Speciale a Roberto Costantini con Il male non dimentica (Marsilio) Herta Müller, 61 anni, scrittrice tedesca nata in Romania, ha vinto il premio Nobel per la Letteratura nel 2009 ALBERTO CRISTOFARI/A3/CONTRASTO HERTA MÜLLER TONIA MASTROBUONI Il despota rosso Nicolae Ceausescu (1918-1989) è stato segretario generale del partito comunista romeno e leader del Paese dal 1965 al 1989, dal 1967 è stato anche capo dello Stato. Dopo l’insurrezione popolare del 1989, è stato fucilato con moglie il giorno di Natale U na sera sventa il tentativo del suo amico Rolf Bossert di buttarsi dalla finestra, lo tira dentro all’ultimo istante, lo rimprovera brutalmente di essersi scelto una serata conviviale per ammazzarsi. Ma quando lo lasciano libero, quando gli uomini di Ceausescu consentono al poeta di lingua tedesca di espatriare, Herta Müller impara una lezione importante. Per fare le valigie «devi ancora essere in possesso delle tue facoltà mentali», non puoi partire da pazzo. Bossert arriva a Francoforte, parla per tre settimane ininterrottamente del regime, della crudeltà dei suoi aguzzini, braccato dalle paranoie. Poi si suicida. In anni recenti, la scrittrice tedesca ha scoperto che i servizi rumeni avevano dato il via libera all’espatrio di Bossert per un calcolo lucido: il suo progressivo impazzimento lo avrebbe spinto a togliersi la vita. Ed era meglio farlo morire all’estero che in patria. Eppure, l’ombra di uno dei servizi segreti più crudeli del Patto di Varsavia si è allungata negli anni persino su questa morte. Nonostante tutto, Herta Müller non ha mai creduto fino in fondo che Bossert si fosse tolto la vita. Il libro-intervista del Nobel per la Letteratura con Angelika Klammer appena uscito da Hanser in Germania Mein Vaterland war ein Apfelkern (La mia patria era un torsolo di mela) è il racconto degli abissi di dolore in cui il terrorismo di “Così Ceausescu uccideva l’anima del suo popolo” La Nobel tedesca racconta gli orrori del comunismo in un libro-intervista: la bruttezza unica eguaglianza La dittatura rendeva due terzi della vita impossibile e occupava la dimensione privata dei cittadini con l’oppressione I rapporti erano inquinati dalle pressioni politiche Le amicizie erano preziose e pesanti, l’amore precipitava i nervi impazziti Stato spinse lei e i suoi amici, ma è anche una testimonianza preziosa, autobiografica, dei suoi meccanismi di scrittura. Herta Müller comincia Bassure in fabbrica, di nascosto. Il padre è morto da poco, la persecuzione del regime già molto pesante. Dopo il suo rifiuto di collaborare con la Securitate, i servizi mettono in giro la voce che è una spia. I colleghi la evitano come la peste, e «la scrittura rendeva la paura addomesticabile». Ancora oggi, altalenando tra l’urgenza di scrivere e la fatica di rivivere il passato tragico, Müller rivela che «il vissuto mi osserva di nuovo mentre scrivo, ma con uno sguardo diverso». In una dittatura «che rendeva due terzi della vita impossibile» e occupava la dimensione privata «con l’oppressione», l’intimità «cercava un riparo, ma i rapporti erano inquinati dalle pressioni politiche. Le amicizie erano preziose e pesanti, l’amore precipitava. I nervi impazzivano». Negli anni di Ceausescu i suoi persecutori la interrogano di continuo, la spiano ininterrottamente. Il suo appartamento, quelli dei suoi amici, sono zeppi di microspie. Loro non lo sanno, lo scopriranno dopo la caduta della dittatura. Ma quello che sanno benissimo è che i servizi hanno le chiavi, che entrano ed escono dalle loro case quando vogliono. E lasciano segni. Herta Müller ha una pelliccia di volpe, la usa come tappeto. Un giorno la volpe comincia a perdere i pezzi. Una zampa, poi l’altra, la testa, la coda. Non sono pezzi strappati, sono tagliati con cura, sono segni inequivocabili del passaggio dei suoi aguzzini, momenti crudeli dell’onnipresenza del regime. Il terrore è come un basso continuo. Ogni tanto qualcuno suona alla porta che le annuncia giorno e data del suo prossimo interrogatorio. Oppure la prelevano direttamente dalla strada, dal posto di lavoro, ovunque. E durante quegli interrogatori demenziali, in cui la accusano di prostituirsi con degli «arabi» o di fare contrabbando, la dignità ha sussulti inaspettati. Durante un interrogatorio particolarmente duro, il suo persecutore perde la pazienza, lei pensa che la voglia picchiare, lui si avvicina e le toglie un capello dalla spalla. Lei scatta, «me lo ridia, è mio». Lui glielo rimette sulla spalla: «teatro dell’assurdo», certo. Le vere costanti degli anni di Ceausescu, oltre al terrore, sono l’ignoranza e la bruttezza. «La bruttezza onnipresente era l’unica uguaglianza del socialismo. Ed era voluta, era programmatica», perché rendeva «apatici e privi di aspirazioni». Sugli obbrobri linguistici dei burocrati stalinisti, Müller osserva che «la lingua aveva perso la ragione». E i funzionari che avevano riempito i ministeri e gli uffici pubblici «venivano spesso dalla campagna», erano «provinciali» e intrisi della tipica «pruderie staliniana». E non sono spariti con la caduta del muro di Berlino: «L’arrogante squallore dei funzionari comunisti è lo stesso ovunque, sembrano usciti tutti, ancora oggi, dalla stessa scuola di cadetti». E Müller ne cita uno per tutti: Vladimir Putin. Nella Romania post comunista, un caso di delazione scosse la scrittrice tedesca più di tutti. Quello di Oskar Pastior, un amico caro, lo scrittore che l’aveva aiutata a ricostruire la vita nei gulag per «L’altalena del respiro». Dopo la sua morte, nel 2010, venne fuori che era stato una spia della Securitate; Müller reagì sconvolta. Ora, nel libro-intervista, mostra comprensione per un uomo che accettò di collaborare con i servizi poco dopo la devastante esperienza nel campo di lavoro staliniano e che comunque raccontò per anni dettagli «irrilevanti» ai servizi. Quasi a giustificarlo, Müller ricorda una sua massima dolorosa, «nessuno deve più aggrapparsi a me, sono irraggiungibile per umiltà, non per orgoglio». E nel libro non manca un atto di accusa forte nei confronti della Romania attuale: molti ex aguzzini della Securitate lavorano oggi nei servizi segreti; e gli atti del regime sono talmente lacunosi che il sospetto che molti documenti siano stati fatti sparire è ancora immenso. LA STAMPA VENERDÌ 12 DICEMBRE 2014 Pseudonimo Il grande Anthony Burgess era un maestro di ironia, provocazioni e anticonformismo. Ma una volta riuscì a superare se stesso. Lo ricorda fra divertito e ammirato Martin Amis in un saggio di La guerra contro i cliché (Einaudi). L’episodio è lontano ma resta, come dire, una pietra miliare. L’autore dell’Arancia meccanica cominciò negli Anni Cinquanta a scrive- Cartesio MARIO BAUDINO L’autostroncatura di Burgess e lo Strega di Elena re per i giornali e lo fece intensamente. Ma nel ’63 fu licenziato in tronco dallo Yorkshire Post di cui era il critico ufficiale, perché stroncò con inusitata ferocia (parlò persino di un libro con l’«alitosi») Inside Mr. Enderby: un romanzo che aveva scritto lui stesso con lo pseudonimo di Joseph Kell. Inutile dire che ne ricavò un’ottima notorietà. E se non è genio questo... L’amore segreto A proposito di pseudonimi. Circola con insistenza la voce secondo cui il più celebre autore pseudonimo del Bel Paese, Elena Ferrante, sarebbe una delle candidate di peso al prossimo Strega con La bambina perduta (e/o). Vero, falso? Chissà. Certo il regolamento non glielo impedisce (ha già partecipato con L’amore molesto) né la costringerebbe a rivelarsi, Sopravvalutati «Gli italiani leggono poco, ma se lo fanno scelgono teorie cospiratorie», scrive la FAZ di Francoforte citando Quarto Reich - Come la Germania ha sottomesso l’Europa di Vittorio Feltri e Gennaro Sangiulino (Mondadori). Ci sopravvalutano. Un antropologo e un musicista sudafricani lungo le savane del Sud per incidere il sound sorprendente dei luoghi più inaccessibili mixer: sul Mount Serra Choa a milleseicento metri sul livello n viaggio iniziato un del mare, nel mezzo di una foanno fa, un fuoristra- resta di mango, in un vecchio da, uno studio mobile convento fuori Catandica e in di registrazione alimentato un aeroporto militare abbancon energia solare, due amici donato a Furancungo. E poi e un sogno: dare la possibilità ancora in un cinema dismesso, ai giovani musicisti del Sud il Cinema Pemba, nel forte Sao dell’Africa, con talento ma Joao Batista sull’isola di Ibo, pochi mezzi per farsi cono- nella riserva naturale di Niasscere. Un’idea semplice, ma sa, 42 mila metri quadrati di che, in un continente come parco al confine con la Tanzaquello africano, ha del rivolu- nia. Luoghi irraggiungibili anzionario: se i musicisti non che dai trasporti locali, ma non possono muoversi dai loro dalla loro 4x4 attrezzata come villaggi per andare a regi- uno studio di registrazione e strare i loro brani, è la sala di alimentata dal sole che in quelregistrazione che si muove e le zone non manca mai. Hanno incontrato giovani va dai musicisti. Kim Winter, antropologo e producer ra- cantanti, musicisti, tutti con la diofonico, e Simon Attwell, musica nel sangue ma poche fondatore della band suda- opportunità per poter farsi cofricana Freshlyground, in noscere fuori dai villaggi e dalcollaborazione con l’Osisa le periferie urbane. «Il panora(Open Society Initiative for ma musicale del sud dell’Africa non è mai stato vasto come ora – continua Winter – nel corso dei nostri viaggi e delle nostre registrazioni abbiamo ascoltato molta musica tradizionale, ma anche jazz, blues, hiphop, reggae, in una commistione di generi musicali che ci ha sorpreso e ci ha fatto capire ancora di più come questo continente sia in grado di innovare mantenendo tuttavia delle radici ben salde nella tradizione». Storie come Simon Attwel, fondatore di Wired for Sound, quella di Nelito e Armando, due durante una sessione di registrazione giovani rapper nei boschi vicino a Catandica, in Mozambico di Catandica, nella provincia Southern Africa), sono gli di Manica, talentuosi e con ideatori di Wired for Sound, grandi aspirazioni, impossibiprogetto accolto con entu- litati a esibirsi davanti a un siasmo nel mondo musicale pubblico, se non all’aperto, africano, e non solo. «Wired perché nella loro città di circa for Sound è costruito attorno 126 mila abitanti, non ci sono all’idea di creare una piatta- spazi dove poter suonare, non forma da mettere a disposi- un locale notturno né tantozione dei giovani talenti mu- meno un cinema, sono la norsicali del sud dell’Africa che ma in questo continente dalle altrimenti non avrebbero infinite potenzialità non l’opportunità di registrare i sfruttate. E sono proprio queloro brani in modo professio- ste storie, queste realtà marnale – spiega Kim Winter –. ginali, che i fondatori di Wired E’ una piattaforma che vuol for Sound vogliono far emergenerare sia contenuti musi- gere. Come? Il primo passo è cali che momenti di discus- un album, Wired for Sound – sione, collaborando con Mozambique, pubblicato da quella miriade di radio locali poco, che raccoglie le migliori che sono spesso le uniche a tracce registrate durante il raggiungere luoghi remoti e loro viaggio, e che sarà il primo di una lunga serie, speravillaggi rurali». Sono partiti dal Mozambi- no i due produttori «on the co e lì hanno registrato in zo- road». In cantiere ci sono inne che mai avevano visto un fatti per il momento altri tre U album, Wired for Sound – Malawi, Wired for Sound – Tanzania e Wired for sound – Namibia, ma l’idea è quella di allargarsi nei prossimi mesi a tutto il sud del continente. Un progetto ambizioso, oltre che unico, che «ha il desiderio non solo di registrare musica in contesti proibitivi e fuori mano, ma anche di contribuire a sviluppare infrastrutture che possano permettere ai musicisti di sviluppare il loro lavoro e farsi conoscere» spiega Simon Attwell. 33 neppure in caso di vittoria. L’editore smentisce. Ovviamente. In Africa con uno studio mobile 4x4 a caccia di giovani talenti musicali TOMASO CLAVARINO . Acedemico e Pimiento cantano musica tradizionale mozambicana 34 .Società STAMPA .LA VENERDÌ 12 DICEMBRE 2014 Il fascino del giardino d’inverno La bellezza più forte del freddo PAOLO PEJRONE S battuti dalla pioggia forte e continua, grossolanamente accarezzati dal vento, i giardini del Lago Maggiore sembrano voler ricordare che un giardino, se ben piantato e se ben cresciuto, può e sa reagire in maniera disinvolta e robusta ai maltrattamenti del clima. Se curato con intelligenza ed amore, il giardino d’inverno non è per nulla un azzardo: in Inghilterra i «winter gardens» sono famosi già da tempo ed è stato Sir Peter Smithers uno dei loro fautori più illuminati ed appassionati. Da noi, in Italia, sarebbe interessante proporne nella zona dei laghi, provocando, perché no?, un’ondata di turismo giardiniero nei giorni delle vacanze di Natale, quel turismo, fatto di appassionati di giardinaggio e di fini conoscitori, che sta prendendo molto piede in tutta Europa e non soltanto... Felci e bucaneve In effetti un giardino potrebbe essere anche «invernale», a cominciare forse dai meno comuni ciclamini delle Isole Greche (Cyclamen coum), i cui piccoli fiori possono coprire sponde fresche ed umide con generosità. Si può continuare, sempre perché no?, con i bucaneve, anche in grandi tappeti, soprattutto con il «nostro» Galanthus nivalis, veloce a crescere e velocissimo a moltiplicarsi. Grandi e piccole superfici ombrose che possono essere interrotte da felci (sempreverdi e non), dalla famosa lingua di cervo (Phyllitis scolopendrium) alla meno conosciuta Dryopteris erythrosora, una delle più belle e resistenti. Sempre in posti freschi ed arieggiati si possono coltivare ciuffi di elleboro a fioritura invernale, il famoso e bellissi- Elleboro, felce, narciso: ecco le piante che resistono a basse temperature In Inghilterra sono una tradizione, perché non provarci sui nostri laghi? mo Helleborus niger, nero per il colore delle radici, ma bianchissimo nel fiore. La Camelia sasanqua è certamente l’arbusto più fiorifero per un giardino d’inverno e può essere piantata, soprattutto nella zona dei laghi, con facilità e successo. A mio giudizio le più belle sono le varietà a fiore semplice, come la C. s. «Rainbow» o la C. s. «Hino de Gumo»: piante che sanno prendersi il loro spazio, assumendo anno dopo anno, se non toccate da forbici spavalde e ignoranti, forme aperte, morbide e leggere. Il fascino del narciso Quanto a profumi, piccoli boschetti di Chimonanthus fragrans, comunemente chiamato calicanto, possono essere un apporto di tutta forza e di tutta bellezza. Il profumo del «calicanto» è intenso e gradevolissimo e poche ore di sole possono fargli fare dei veri miracoli. Speciale è la forma a fiore giallo, il C. f. «lutea», purtroppo poco comune ma veramente attraente nelle sue coloriture. Profumatissimo è anche il nespolo del Giappone, l’Eriobotrya japonica, che con le sue belle e grandi foglie sempreverdi può diventare un insostituibile compagno nei giardini invernali. Il narciso «Or de Janvier», se ben piantato ed in posizione tiepida e luminosa, può fiorire in anticipo di un buon mese rispetto a tutti gli altri narcisi. Un po’ come in questo momento, qui in giardino, sta capitando al Narcissus italicus, la giunchiglia d’Italia, profumata di bergamotto ed affascinante nella sua semplicissi- GARY K SMITH /FLPA Profumi L’aroma del calicanto è intenso e gradevole Profumato è anche il nespolo del Giappone ma, essenziale presenza. Vero e validissimo «understatement» giardiniero, i narcisi non chiedono altro che esposizioni il più possibile assolate e terreni ben drenati, profondi e sabbiosi. Le stesse terre che ama anche la Nerina bowdenii, i cui bulbi, se ben protetti al riparo di un muro caldo ed assolato, possono continuare a fiorire fino a dicembre, diffon- dendo nell’aria un leggero profumo di muschio. Il trionfo del corbezzolo In quanto alle rose, come non ricordare la generosa rosa rossa del Bengala (Rosa chinensis sanguinea), che qui in giardino continua a fiorire anche sotto la neve, o la famosa, bellissima e storica Rosa chinensis mutabilis. I corbezzoli poi, carichi di Colori I giardini invernali possono essere ricchissimi di colore come quelli autunnali frutti e di fiori nello stesso momento, possono essere il trionfo vero e proprio dell’inverno: la loro bellezza e la loro abbondanza invogliano ad averne tanti, sempre di più. Un giardino invernale può essere ricchissimo di colore e potrebbe competere, se non con i giardini primaverili, certamente con quelli autunnali, che sono poi dei veri festival di fioriture sotto tono... I ricordi di Jekyll, Wilmott e Sackville-West Le signore british dei fiori “Trasformano il brutto in bello” ANNA PEYRON T re inglesi e tre grandi giardiniere. Amano le rose. Seguaci convinte delle teorie di William Robinson, praticano il giardinaggio naturale. Tutte tre su questo fiore scrivono con competenza e passione. Le prime due si conoscono bene e si stimano; prime donne a ottenere onori e cariche nelle più autorevoli Società Botaniche del loro tempo. La terza, una generazione dopo, raccoglie il loro messaggio e dà inizio alla costruzione del giardino di Sissinghurst, creando un capolavoro. Gertrude Jekyll IL ROMANZO DELLA ROSA 27 Gertrude Jekyll dedica interamente alle rose la scrittura di uno dei suoi primi libri: Roses for English Gardens, nel 1902. Un utilissimo manuale per l’uso delle rose in giardino, una fonte inesauribile d’idee e di suggerimenti. Capitolo dopo capi- tolo, la Jekyll esamina e descrive i vari tipi di rose, ne dedica anche uno a un argomento insolito: «Rose per trasformare il brutto in bello». Riporta alla ribalta rose che sono state completamente soppiantate dalle rose Tè e dagli Ibridi di Tè, riproponendo le vecchie rose a cespuglio, le robuste botaniche, le esuberanti e vigorose sarmentose. Per ognuna consiglia il migliore degli usi secondo il suo personalissimo gusto, quello della nuova emergente Artiste giardiniere Sotto un quadro che ritrae le due sorelle Wilmott A destra Gertrude Jekyll e Vita Sackville-West nei loro giardini figura dell’artista-giardiniere, che lei così bene impersona. Ellen Ann Wilmott Ellen Ann Willmott è una gran signora, un’amante della musica, dell’arte, del bello. Espertissima botanica-dilettante e grande appassionata della Natura, dedica la sua intera vita e tutto il suo ingente patrimonio a Warley Place in Inghilterra, a Boccanegra in Italia, a Tresserves in Francia, diventati presto i giardini più ammirati, amati e imitati. Le rose botaniche e le antiche vi abbondano e per loro la Willmott decide di impegnarsi nella produzione di un’opera interamente dedicata a questo genere. The Genus Rosa esce a fascicoli con le illustrazioni splendide rosa per rosa – stampate dagli acquerelli del pittore Alfred Parsons. Un’opera di grande importanza, che coniuga la passione del giardiniere, rappresentata dagli acquerelli del Parsons, con la ricerca scientifica del botanico-giardiniere che la Willmott incarna nella forma più completa e complessa. Vita Sackville-West Vita Sackville-West scrive il più bel poema sulla Rosa non con la penna, ma con la creazione del suo giardino: poema vivente dedicato a questo fiore, che occupa una posizione dominante in quasi tutte le «stanze» che lo compongono. Sissinghurst e il lavoro che Vita vi dedica «… mi sono spezzata la schiena, le unghie e talvolta anche il cuore nel dedicarmi alla pratica della mia occupazione preferita» diventano, per 14 anni, gli argomenti dei suoi articoli per l’Observer (poi raccolti in un unico testo). Vita scrive di rose con trasporto, passione, a volte con estrema sincerità: «Odio, odio, odio American Pillar e la sua soave compagna Dorothy Perkins…» e, partendo dall’osservazione diretta in giardino, le consiglia ai suoi lettori: «Ubriaca di rose, mi guardo attorno chiedendomi quale raccomandare». LA STAMPA VENERDÌ 12 DICEMBRE 2014 VITTORIO SABADIN a capacità degli esseri umani di scrivere a mano sta scomparendo, non proprio nell’indifferenza generale, ma quasi. In Finlandia, lo Stato ha deciso che non è più necessario insegnare la calligrafia agli studenti: in un mondo nel quale tutti scriveranno sempre di più su tastiere elettroniche è tempo perso. Insegnare a usare bene un iPad è invece più utile per la vita di tutti i giorni. Anche in Indiana, negli Stati Uniti, la scrittura è diventata una materia facoltativa: i docenti hanno sempre più cose da fare e bisogna cancellare i programmi che non sono prioritari, concentrandosi su quelli più tecnologici. I difensori di penna e foglio di carta sono sempre meno e rischiano di apparire antichi come un papiro egizio. L’abitudine a scrivere a mano è ormai così deteriorata che in Gran Bretagna una persona su tre non è in grado di leggere la propria calligrafia e non ha scritto nulla a mano negli ultimi tre mesi. Rin Hamburg sul Guardian ammette che i suoi parenti hanno bisogno di aiuto per leggere i biglietti di auguri che ricevono da lei. Da anni tiene un diario, ma non lo nasconde più, perché nessuno sarebbe comunque in grado di decifrarlo. Anche chi ha imparato a scrivere copiando alle elementari migliaia di vocali e consonanti in bella calligrafia scopre oggi, dopo decenni al computer, di avere difficoltà a leggere i propri appunti scritti a mano. Meglio prenderli sul blocco note dell’iPhone: si fa più in fretta, sono più chiari e non bisogna cercare in tasca penna e carta. E’ tutto dunque così semplice? Stiamo assistendo all’ennesimo sviluppo tecnologico, al passaggio da un modo di fare le cose a un altro che ha sempre caratterizzato l’evolversi della civiltà? Gli scienziati che studiano l’evoluzione del cervello uma- L 12 45678948 AB2 C85DEF8 In Finlandia abolito dalle scuole: non serve per il pc Gli studiosi: un errore, cambia il modo di pensare «The Musulman» è l’ultimo quotidiano del mondo scritto a mano: ogni giorno quattro pagine no sono molto più preoccupati, come gli insegnanti e i genitori avveduti, per la progressiva perdita della capacità dei ragazzi di scrivere a mano. La scrittura non è innata, non è genetica, va insegnata. Più di 6000 anni fa, i Sumeri crearono le prime scuole di scrittura: sulla metà superiore di una tavoletta di cera erano incisi alcuni caratteri cuneiformi; gli studenti dovevano ricopiarli sull’altra metà, usando uno stilo. In alto bambini imparano a scrivere in corsivo in una scuola elementare degli Anni Cinquanta to, funzione e connessioni». Circa un terzo del nostro cervello si mette all’opera quando scriviamo a mano, molto di più di quando scriviamo sull’iPad. E’ forse per questo che ricordiamo meglio le cose scritte a penna: ogni ricerca ha confermato il legame tra la scrittura e la capacità di apprendere. Molti compositori, per affinare la loro arte, ricopiano a mano gli spartiti dei grandi maestri della musica: è l’unico modo per scopri- La calligrafa: “Aiuta a concentrarsi Ci caratterizza, è diverso per ognuno” «A «Nel corsivo, le lettere hanno le legature e si scrivono tutte unite tra loro: una rappresentazione grafica che, per prima cosa, facilita molto la vita Mentre facevano questo, il loro cervello cambiava. In Proust e il calamaro: storia e scienza del cervello che legge, la neuroscienziata Maryanne Wolf spiega i benefici dello scrivere a mano: «Il cervello diventa un alveare di attività. Una rete di processi si mette in azione: le aree di associazione visuali rispondono a modelli visivi o rappresentazioni; i lobi frontali e temporali e le aree parietali forniscono informazioni ed elaborano significa- “È la scrittura più simile al fluire del pensiero” LORENZA CASTAGNERI Perché? Società .35 Il fondatore di Apple Steve Jobs (qui sotto) frequentò a lungo un corso di calligrafia: «Bella -diceva - artistica, raffinata, cose che la scienza non è in grado di offrire» intervista g gh i a c c i a n t e » . Così Francesca Biasetton, artista e calligrafa, autrice di Unique. What it says, how it looks, commenta la decisione delle scuole finlandesi di non insegnare più il corsivo. «Una follia. Questo è proprio il tipo di scrittura più importante nella fase dell’apprendimento. Abbandonarlo è controproducente». . Francesca Biasetton, artista e calligrafa «La tecnologia non esclude la tradizione Fissi l’appuntamento via sms, a mano scrivi la lettera d’amore » del bambino, che non deve staccare di continuo la penna dal foglio a differenza dello stampatello. Non solo: ciò aiuta ad abbinare meglio i segni ai suoni, a sillabare, e, di conseguenza, si impara a leggere più facilmente». E le abilità di composizione del testo? «Anch’esse vengono favorite con il corsivo, perché è il modo di scrivere che più si avvicina al fluire del pensiero umano. È lo stile a noi più familiare, anche se è diverso da persona a persona. E ciò ci caratterizza». Eppure, anche in America alcuni Stati hanno abolito da anni questo tipo di grafia. Non ha l’impressione che la scrittura a mano sia sempre meno importante? «Assolutamente sì e questo è un male. Mettere per esteso dei concetti attraverso la penna o la matita sviluppa, innanzi tutto, la capacità di organizzare gli spazi sul foglio e impone il rispetto di determinate regole. Inoltre, potenzia la motricità fine e migliora la coordinazione tra il cervello e la mano». È vero che scrivere a mano aiuta anche a immagazzinare meglio le informazioni? «Ci sono ricerche che lo dimostrano. Prendendo appunti in modo tradizionale siamo più re dove si nasconde la grandezza. Lo stesso fa a volte chi vuole diventare scrittore: ricopiare a mano un testo dell’autore preferito consente di comprenderne meglio la tecnica. Secondo il semiologo Umberto Eco, la fine della scrittura a mano è cominciata molto prima dell’era dei computer, addirittura con l’invenzione della penna a sfera. «La gente – ha rilevato - non aveva più interesse a scrivere in quanto, con questo prodotto, la scrittura non ha anima, stile e personalità. La mia generazione ha imparato a scrivere a forza di ricopiare in bella grafia le lettere dell’alfabeto. Può sembrare un esercizio ottuso, ma l’arte della scrittura insegna a controllare le nostre dita e incoraggia la coordinazione occhio-mano». Sembra non esserci più nulla da fare. Le scuole si sono arrese, o cominciano a farlo. I difensori della bella calligrafia si ritrovano ormai come una specie in estinzione nelle riserve loro destinate: le scuole private di scrittura, i club, i concorsi. Ma sarebbe bello, almeno a Natale, almeno per un altro po’, e finché sappiamo ancora farlo, spedirsi un caldo biglietto di auguri scritto a mano, invece del gelido «copia e incolla» frettolosamente inviato senza distinzione a tutta l’agenda dello smart phone. concentrati e interiorizziamo di più quello che si ascolta. Tuttavia, ciò non vuol dire che non si debba imparare a scrivere con la tastiera. Anche questo è importante». Che cosa intende? «Tecnologia e tradizione non si escludono a vicenda. Nella comunicazione quotidiana di oggi è normale darsi un appuntamento via sms, eppure le lettere d’amore e le condoglianze continuano a essere scritte a mano. Insomma, tutto dipende dal messaggio che dobbiamo trasmettere». Steve Jobs, ex studente di calligrafia e poi fondatore di Apple, sintetizza questo legame? «Esatto. Jobs ha sempre ammesso che senza aver frequentato quel corso non avrebbe potuto creare il Mac. Ciò dimostra che passato, presente e futuro sono complementari. E che il corsivo merita di essere ancora insegnato». 12 45 67 18 36 .Spettacoli STAMPA .LA VENERDÌ 12 DICEMBRE 2014 Il boom tranquillo del nuovo cinema sotto il Monviso Benigni in Rai Il suo Decalogo punta tutto sulla sorpresa Da “Il vento fa il suo giro” alla “Storia di Cino” Cuneo diventa capitale dei film cult a basso costo La storia ROBERTO FIORI CUNEO Un momento di «La storia di Cino» di Carlo Alberto Pinelli, uscito in questi giorni L’ Il vento fa il suo giro Da una storia vera, il successo inatteso di Giorgio Diritti (2005) E fu sera e fu mattina Finanziatosi con il crowdfunding, Emanuele Caruso realizza il film con una troupe di under 30 ultimo in ordine cronologico è La storia di Cino. Il bambino che attraversò la montagna, film del regista Carlo Alberto Pinelli uscito ieri. Il primo fu un titolo del 2005 diventato cult: Il vento fa il suo giro di Giorgio Diritti e Fredo Valla, che per la prima volta ha portato sul grande schermo la lingua e i paesaggi occitani. Tra l’uno e l’altro ci sono quasi dieci anni e una constatazione: il cinema d’autore si è accorto della provincia cuneese, si è interessato alle valli alpine più chiuse e isolate, ha fatto esperimenti di produzioni dal basso posando lo sguardo sulle colline di Langa con E fu sera e fu mattina, ha dato linfa a una generazione di nuovi documentaristi che cercano di conquistarsi spazio con idee originali come il recente Barolo Boys. E, con il supporto della Film Commission Piemonte, ha incentivato l’arrivo della fiction televi- È arrivato in Rai il documentario di Casalis e Gaia premiato ai festival La scuola Fredo Valla (foto), sceneggiatore di «ll vento fa il suo giro», ha aperto una scuola di cinema a Ostana, di fronte al Monviso La recensione Il piccolo Cino in fuga dalla realtà attraversa il confine della favola ALESSANDRA LEVANTESI KEZICH Barolo Boys siva (Questo nostro amore 70) e di produzioni nazionali come il prossimo Non c’è due senza te», con Belen Rodriguez. Non siamo di fronte a un caso esplosivo come Basilicata Coast to Coast: è un fenomeno di nicchia più lento e meno sfavillante, forse in sintonia con il carattere stesso dei suoi abitanti, dove i protagonisti sono i paesaggi e le storie intime dei personaggi. Un movimento che ha anche generato l’Aura Scuola di Ostana, tra i 1.200 e i 1.600 metri di quota davanti al Monviso, per sviluppare momenti di riflessione e approfondimento artistico, favoriti dal silenzio. A idearla sono stati proprio Diritti e Valla, sulla scia del successo del loro primo lavoro insieme. «Penso che Il vento sia stato un film rivelatore di questi luoghi e non escludo che abbia fatto da apripista per altre ispirazioni - dice Fredo Valla -. Il paesaggio ha una forza emo- Figlio del grande Tullio, drammaturgo e sceneggiatore assai caro a Fellini, Carlo Alberto Pinelli firma con La storia di Cino un film che nella suggestiva ambientazione nel Cuneese rispecchia sia la sua esperienza di documentarista, sia una sua pro- fonda conoscenza della zona. E tuttavia il regista trova qui un registro fiabesco che sarebbe stato nelle corde di suo padre. Il racconto ha le sue radici nella microstoria di quell’area, dove sul finire dell’800 molte famiglie si risolvevano per miseria a mandare i figlioletti a lavorare negli alpeggi della confinante Francia. Cino tiva straordinaria, anche se nessun film si regge solo sull’ambientazione. Per noi la montagna è un luogo propizio in cui lavorare e riflettere, per creare stando lontani da quei posti dove più che fare cinema, si parla di cinema». Lo stesso vale per un giovane regista come Emanuele Caruso, che si dichiara discepolo di Giorgio Diritti e ha ambientato sulle Langhe il suo film d’esordio, E fu sera e fu mattina: girato con 70mila euro raccolti grazie al crowdfunding, in un anno ha superato i 40 mila biglietti venduti e ha vinto il premio «Film indipendente dell’anno» della Fice. «Non avrei mai immaginato simili traguardi - dice Caruso -. Grazie a questo stimolo, stiamo pensando al secondo film. Non so se ce la faremo, ma ci proveremo». Per ora c’è solo un titolo provvisorio: La terra buona. Evidentemente, è quella cuneese. è uno di questi: ma la violenza del suo padrone lo induce alla fuga, costringendolo ad affrontare un periglioso viaggio di ritorno fra anfratti e vette insieme a una coetanea, Catlìn, dotata di un misterioso senso del magico. Pinelli ricava dalla bellezza intatta della cornice naturale un’atmosfera arcana e i piccoli Stefano Marseglia e Francesca Zara, con il loro sguardo chiaro e la loro recitazione di straniata semplicità, fanno il resto. LA STORIA DI CINO DI CARLO ALBERTO PINELLI CON STEFANO MARSEGLIA, FRANCESCA ZARA ITALIA 2014 - FIABESCO *** Due anni fa, lo speciale tv sulla Costituzione, La più bella del mondo, fece 12,6 milioni di spettatori e il 44% di share: cifre d’altri tempi, che forse oggi solo Roberto Benigni può sperare di raggiungere ancora. Per I Dieci Comandamenti, in onda in diretta su Rai Uno lunedì 15 e martedì 16, la sfida è ardua ed è comprensibile che non si voglia rinunciare all’effetto sorpresa. Si sa poco o nulla, perciò, dei temi più vicini all’attualità che Benigni troverà il modo di toccare parlando del decalogo che Dio dettò a Mosè sul monte Sinai. Si sa però che al Palastudio di Cinecittà - aperto ieri per alcuni scatti fotografici - la scenografia è molto semplice, allestita con circa 100 metri cubi di legno da Gaetano Castelli (che per 19 volte ha disegnato il palco del Festival di Sanremo) e di sua figlia Chiara. «Il libro Benigni durante le prove della Genesi - ha detto Benigni - è lo spettacolo per eccellenza. Non c’è storia più bella, il racconto dell’Esodo è rivoluzionario e i comandamenti fanno bene alla salute. Avevo pensato di fare 10 serate, potevo andare avanti per mesi e mesi». Per venire ai temi meno spirituali, si parla molto, in questi giorni, delle cifre in ballo nell’operazione-Benigni. Lo show non sarà interrotto da spot, ma Rai Pubblicità ha pianificato quattro break, uno in testa, una dopo una breve anteprima, uno alla fine del monologo (che durerà un’ora e mezza) e l’ultimo in coda al Tg1 di due minuti che seguirà I Dieci Comandamenti. Si prevede che la doppia serata garantisca alle casse Rai ricavi pubblicitari non inferiori ai 4 milioni, all’incirca il doppio del costo dell’inte[P. NEG.] ra produzione. 12 45 67 18 LA STAMPA VENERDÌ 12 DICEMBRE 2014 il caso LORENZO SORIA LOS ANGELES irdman, il film di Alejandro Gonzalez Iñarritu che ha aperto l’ultima Mostra di Venezia, con Michael Keaton nella parte di una star che non accetta il declino, ha avuto sette nomination ai Golden Globes. Seguono, con cinque, Boyhood, il film per girare il quale Richard Linklater ha seguito la vita (vera) di un fratello e una sorella per dodici anni, e The Imitation Game, con Benedict Cumberbatch nella parte di Alan Turing, il matematico britannico che riuscì a decifrare i codici radio della Germania nazista. Con quattro candidature Gone Girl, Grand Budapest Hotel, Selma e La teoria del tutto. A un anno dai fasti de La grande bellezza, Il capitale umano di Paolo Virzì, che rappresenterà l’Italia agli Oscar, non ce l’ha fatta a entrare nella cinquina dei film in lingua straniera. La Hollywood Foreign Press Association, l’associazione della stampa estera a Hollywood che organizza e produce i Golden Globes, ha annunciato ieri le sue nominations. Lo ha fatto alle 5 e 20 del mattino, e mezza Hollywood era sveglia per seguire l’evento che segna l’inizio della corsa all’Oscar, quest’anno atteso con più suspense del solito. La sensazione generale è che il 2014 abbia dato molti film di valore ma nessuno che svetti chiaramente sugli altri o che possa entrare nella storia del cinema. E le nomination di ieri non hanno chiarito granché, per- Iñarritu parte per primo nella corsa agli Oscar 2015 Colonna Sonora Ralph Fiennes Due candidature per l’attrice Usa: una per il drammatico «Still Alice», l’altra per la commedia «Maps To The Stars» ontuoso concerto, nella sala del Lingotto gremita, dell’Orchestra del Teatro Mariinskij, il principale teatro d’opera di San Pietroburgo, che divide i suoi spettacoli tra la sala ottocentesca e quella nuova, gigantesca, perché quella antica non bastava alla voracità del pubblico pietroburghese. L’orchestra è eccellente: non solo per i gruppi di ottoni, legni e percussione, che difficilmente deludono nelle orchestre di alto livello, ma per la massa degli archi: disciplinatissimi, suonano come un sol uomo. Valery Gergiev, direttore stabile, ne sfrutta le possibilità fino in fondo: e, dopo una esecuzione a colori vivi dei Quadri di una esposizione di Musorgskij, nella ben nota trascrizione di Ravel, ha dato il meglio di sé nella sinfonia Patetica di Ciaikovskij. Giergiev ama il rilievo, i chiaroscuri violenti, blocchi sinfonici contrapposti. Ma nella Patetica contano anche le mezzetinte, le frasi oscure e tenebrose, i «pianissimo» impalpabili, gli smottamenti armonici. Gergiev ne è stato all’altezza, e la sua interpretazione ha toccato i confini della notte, del silenzio e del mistero. Alla fine, tutti col fiato sospeso. Poi, un diluvio di applausi. S Per «Grand Budapest Hotel» è candidato come miglior attore protagonista in una commedia o musical Julianne Moore PAOLO GALLARATI Una “Patetica” ai confini del mistero ché oltre ai sette film menzionati bisogna tenere in considerazione Foxcatcher, con tre candidature, e Into The Woods, il musical diretto da Bob Marshall. Insomma, tutto è possibile nella stagione dei grandi premi che i Golden Globes tradizionalmente inaugurano. Passando agli attori, i favoriti sono due inglesi: Cumberbatch e Eddie Redmayne, che in La teoria del tutto ha rappresentato la vita di Stephen Hawking. Tra le donne, c’è una chiara favorita ed è Julianne Moore che in Still Alice inter- Il favorito Sopra, Edward Norton sul set del film «Birdman»: con lui nel cast Michael Keaton, Zach Galifianakis, Emma Stone preta il dolore dell’Alzheimer. Le sue rivali saranno Felicity Jones per La teoria del tutto, Rosamund Pike per Gone Girl, Reese Witherspoon per Wild e, a sorpresa dopo anni di commedie romantiche, Jennifer Aniston. A differenza degli Oscar, i Golden Globes dividono i film drammatici dalle commedie (e musical). E così, se Julianne Moore si ritrova candidata una seconda volta, per Maps to The Stars, Michael Keaton, in uno di quei casi in cui l’arte imita la vita, con Birdman potrebbe avere tra le mani il film del ritorno in prima fila e della conferma del suo talento. La particolarità dei Golden Globes è che oltre al cinema riconoscono anche la televisione. E tra i candidati troviamo alcune delle serie cult dell’attuale «età dell’oro» del piccolo schermo: House of Cards, Fargo, True Detective, Orange Is The New Black, Downton Abbey e Game of Thrones. La cerimonia di premiazione dei Golden Globes si terrà l’11 gennaio e quattro giorni dopo la Academy annuncerà le sue nomination. Poi, il 22 febbraio, sarà la notte degli Oscar. Luca De Filippo, il dovere della dinastia In scena a Milano: “L’Italia ha celebrato degnamente l’anniversario di papà” «Sì, l’Italia ha celebrato i trent’anni dalla morte di Eduardo in maniera adeguata. Penso alla commemorazione in Senato, penso al documentario che sta passando in questi giorni su Rai 5 e agli omaggi delle università. Ma a emozionarmi sono state soprattutto le piccole comunità e compagnie teatrali che hanno dimostrato di non Spettacoli .37 Con sette nomination il suo “Birdman” domina i Golden Globes Il premio della stampa estera boccia “Il capitale umano” di Virzì B EGLE SANTOLINI MILANO . averlo dimenticato». Luca De Filippo debutta stasera al Franco Parenti con un testo di suo padre, Sogno di una notte di mezza sbornia, scritto nel 1936 come adattamento di una pièce di Athos Setti (in scena fino al 7 gennaio, regia di Armando Pugliese, con Carolina Rosi, Nicola Di Pinto, Massimo De Matteo). Quasi una responsabilità familiare, insomma, la volontà di perpetuare un canone: «Credo che il mio compito stia nel mettere in scena queste commedie esattamente come sono state scritte. Non tutti sanno chi fosse Eduardo, ho un dovere soprattutto divulgativo. Di sicuro lui mi ha messo su un palcoscenico perché la dinastia continuasse. È stato un maestro severo ma molto paziente, non avevo particolari doti naturali, all’inizio ero impacciatissimo ma mi sono fatte le ossa. Oggi non mi considero un artista, ma un bravo professionista». La somiglianza con il padre è cresciuta col tempo e dà un brivido in più. In questo Sogno c’entra poi un tema che più eduardiano non si può, il gioco del lotto, con un poveraccio a cui Dante dà i numeri e contemporaneamente predice la data di morte. La prima parte della profezia si avvera e la famiglia si arricchisce, infischiandosene del padre - Luca De Filippo che a questo punto è convinto di avere una data di scadenza - e badando a godersi i nuovi lussi. Finale beffardamente aperto e almeno due scene madri conse- ORCHESTRA DEL TEATRO MARIINSKIJ MUSICHE DI MUSORGSKIJ E CIAIKOVSKIJ TORINO, LINGOTTO **** gnate alla memoria da un film girato da Eduardo nel 1959 e visibile per intero su YouTube: quella della visione, con Dante nasuto e le nuvole del paradiso che diventano poltrone, e quella dell’agonia vera, finta, temuta, chissà. «Le attinenze con Non ti pago sono notevoli - spiega Luca -. Considero lo spettacolo come preparazione a questo testo, che metterò in scena l’anno prossimo». Dunque qualche compagnia italiana fa ancora progetti. «Ma è durissima: colpa di scelte politiche sbagliate. Senza teatro, senza istruzione, senza cultura le nuove generazioni affrontano impreparate un mondo globalizzato». 1232456 89 5AB2CD42 9E8F LA STAMPA LA STAMPA VENERDÌ 12 DICEMBRE 2014 . Spettacoli .39 Programmi tv I programmi settimanali completi delle principali tv satellitari, del digitale terrestre e delle radio su: www.lastampa.it/programmi del 12 dicembre 2014 Rai 1 Rai 2 6.00 Euronews 6.10 Il caffè di Raiuno Attualità 6.30 Tg 1 6.45 Unomattina Telethon Attualità 10.55 Rai Player Rubrica 11.00 Tg 1 11.10 A conti fatti Telethon Attualità 12.00 La prova del cuoco Speciale Telethon Varietà 13.30 Telegiornale 14.00 Tg 1 Economia Attualità 14.05 Telethon 2014 Attualità 16.00 La vita in diretta 18.50 L’eredità Game show 20.00 Telegiornale 20.30 Affari tuoi Game show con Flavio Insinna conduce 21.10 Carosello Reloaded 8.30 Il tocco di un angelo TF 10.00 Tg2 Insieme Attualità 11.00 I fatti vostri Varietà 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg2 Eat Parade 13.50 Tg2 Sì, Viaggiare 14.00 Detto fatto Attualità 16.15 Castle Telefilm 17.00 SuperMax Tv Varietà Con Max Giusti e Gioia Marzocchi. Una carrellata di imitazioni e caratterizzazioni 17.45 Rai Parlamento Telegiornale Attualità 17.55 Tg2 Flash L.I.S. 18.00 Rai Player Rubrica 18.05 Tg sport 18.20 Tg 2 18.50 Telethon 20.30 Tg 2 20.30 21.00 Impazienti Sitcom 21.15 Telethon - Io esisto 21.10 Voyager - Ai confini della conoscenza Canale 5 6.00 Tg 5 Prima pagina 7.54 Traffico 8.00 Tg 5 Mattina 8.45 Mattino Cinque 11.00 Forum Attualità 13.00 Tg 5. Meteo.it 13.40 Beautiful Soap opera 14.15 Centovetrine Soap opera 14.45 Uomini e donne Talk show Il programma dei sentimenti condotto da Maria De Filippi 16.15 Il segreto Telenovela 17.00 Pomeriggio cinque Attualità 18.45 Avanti un altro! Game show Conduce Paolo Bonolis, affiancato da Luca Laurenti 20.00 Tg 5. Meteo.it 20.40 Striscia la notizia 8.00 Agorà Attualità 10.00 Mi manda Raitre 11.00 Elisir Attualità 12.00 Tg 3 12.45 Pane quotidiano 13.10 Il Tempo e la Storia 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3. Meteo 3 14.50 Tgr Leonardo Attualità 15.00 Tg3 Lis 15.05 Tgr Piazza Affari 15.10 Rai Player Rubrica 15.15 Terra nostra 2 La speranza Telenovela 16.00 Aspettando Geo 16.40 Geo Documentari 19.00 Tg 3. Tg Regione. Tgr Meteo 20.00 Blob Videoframmenti 20.15 Tre mogli per un papà Sitcom 20.35 Un posto al sole SO Italia 1 Rete 4 6.50 Tutto in famiglia Telefilm 7.15 Mike & Molly Sitcom 8.10 Psych Telefilm 10.05 The closer Serie 12.05 Cotto e mangiato Il menù del giorno 12.25 Studio Aperto 13.00 Sport Mediaset 13.25 Sport Mediaset Extra 14.05 I Simpson Cartoni 14.35 Futurama Cartoni 15.00 Big Bang Theory Sitcom Quattro giovani scienziati di diversi campi lavorano insieme al California Institute of Technology 15.50 Mom Sitcom 16.40 White Collar Telefilm 18.25 Shot time Varietà 18.30 Studio Aperto. Meteo 19.20 CSI New York Telefilm 6.50 Zorro Telefilm 7.10 Hunter Telefilm 8.05 Cuore ribelle Telenovela 9.30 Carabinieri Telefilm 10.35 Sai cosa mangi? 10.45 Ricette all’italiana 11.30 Tg 4 - Telegiornale 12.00 Detective in corsia TF 13.00 La signora in giallo TF 14.00 Lo sportello di Forum Attualità 15.30 Ieri e oggi in tv speciale Varietà 16.00 La stangata Film (avv., 1973) con Paul Newman, Robert Reford. Regia di George Roy Hill ★★★★ 18.55 Tg4 - Telegiornale 19.35 Il segreto Telenovela 20.30 Tempesta d’amore Soap opera La 7 6.00 Tg La7. Meteo. Oroscopo. Traffico 7.00 Omnibus - Rassegna stampa Attualità 7.30 Tg La7 7.55 Omnibus Attualità 9.45 Coffee break Attualità 11.00 L’aria che tira Attualità 13.30 Tg La7 14.00 Tg La7 Cronache 14.40 Cuochi e fiamme Game show Game show di cucina condotto dallo chef Simone Rugiati 15.50 Il commissario Maigret Telefilm 17.50 Il commissario Cordier Telefilm Serie televisiva francese 20.00 Tg La7 20.30 Otto e mezzo Attualità Conduce Lilli Gruber 21.15 Quarto grado 21.05 L’ultima Legione ★★ 21.10 Senza identità 21.10 Van Helsing FILM.(azione,2007)conColinFirth, TELEFILM. Dopo quasi dieci anni FILM. (horror, 2004) con Hugh ATTUALITÀ. Nel nuovo appunta- 21.10 Crozza nel paese delle meraviglie serie del programma di Roberto Giacobbo. Ogni puntata si occuperà di storie e misteri di grandi città.Siiniziadall’Italia,daMilano BenKinsley.RegiadiDougLefler. Roma, anno 476 d.C.: alla vigilia dell’incoronazione a imperatore, il dodicenne Romolo Augusto viene rapito dal re dei Goti trascorsi in un penitenziario cinese, Maria Fuentes riesce a fuggire ritrovando la tanto agognata libertà, ma nel cuore ha solo la vendetta Jackman, Kate Beckinsale. Regia di Stephen Sommers. Van Helsing fa parte di una società segreta del Vaticano il cui scopo è ripulire la Terra dal male mento condotto da Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero, l’intervista al padre del piccolo Loris Stival e la svolta nel caso di Gilberta Palleschi VARIETÀ. Tra monologhi, musica e irresistibili parodie, ingredienti dello show, Maurizio Crozza affronta in chiave satirica la nostra attualità 23.15 Tg2 23.30 Troppo Giusti Magazine 0.00 End of Watch - Tolleranza Zero Film (thriller, 2012) con Cody Horn, Anna Kendrick, Jake Gyllenhaal ★★★ 23.00 Hotel 6 Stelle Attualità 23.40 Blob Videoframmenti 0.00 Tg3 Linea notte Attualità 1.05 Rai Parlamento Telegiornale Attualità 1.15 Appuntamento al cinema VARIETÀ. Fabrizio Frizzi, Massi- mo Giletti, Flavio Insinna e Cristina Parodi conducono la maratona di Telethon in favore della ricerca sulle malattie genetiche rare 1.00 Tg 1 - Notte. Che tempo fa 1.35 Cinematografo Gigi Marzullo parla dei film appena usciti nelle sale cinematografiche 2.25 Sottovoce Attualità Rai 3 DOCUMENTARI. Al via la nuova 23.30 Supercinema 0.05 I cerchi nell’acqua Miniserie 1.55 Tg 5 Notte. Rassegna stampa. Meteo.it 2.25 Striscia la notizia (R) 3.00 Uomini e donne (R) ★★ 23.50 Underworld Evolution Film (horror, 2005) con Kathe Beckinsale, Bill Nighy ★ 1.50 Sport Mediaset Sport 2.15 Studio aperto La giornata 0.20 36 Quai des Orfevres Film (pol., 2004) con Daniel Auteuil, Gérard Depardieu ★★★ 2.35 Johnny West il mancino Film (western, 1965) 4.20 Ieri e oggi in tv speciale 22.40 Bersaglio mobile Attualità 0.45 Tg La7 1.00 Otto e mezzo (R) 1.45 Coffee break (R) 3.00 L’aria che tira (R) 5.30 Omnibus Attualità Non ci resta che ridere. Stasera le nuove esilaranti interpretazioni di Maurizio Crozza. in streaming su live.la7.it #crozzanelpaesedellemeraviglie Alle 21.10, solo su LA7. digitale terrestre RAI 4 21 15.20 Greek Serie 16.05 La vita segreta di una teenager americana Serie 16.50 The Lying Game Serie 17.40 Rai News - Giorno 17.45 Streghe Serie 18.30 Xena Serie 19.15 Rai Player 19.25 Stargate - L’arca della verità Film 21.10 Æon Flux Film 22.45 Wonderland 2014 Magazine RAI 5 23 14.55 Come si costruisce un pianeta 15.55 Teatro - Chi e più felice di me Teatro 17.25 Rai News - Giorno 18.20 Teatro Gennariello Teatro 19.20 Europa tra le righe Documentari 20.30 Rai Player 20.40 Passepartout: L’altra pittura 21.15 The Good Life Film 22.25 Scaramouche RAI STORIA 54 18.00 Interferenze.20 anni di televisione italiana 18.20 Superstoria 19.10 Magazzini Einstein 19.40 L’Italia in 4d Anni ‘80:La terra trema 20.30 Il giorno e la storia 20.50 Il tempo e la storia 21.35 14-18 Grande Guerra cento anni dopo 22.35 Lancio spettacolo teatrale E saremmo stati salvati film 18.00 Storm - Una tempesta a 4 zampe Freddy salva il cane Storm dal suo violento proprietario e lo porta in casa sua SKY CINEMA FAMILY 19.10 Cronache di poveri amanti L’ascesa del fascismo attraverso le vicende di un quartiere popolare di Firenze SKY CLASSICS 19.15 Stoker Quando il padre di India Stoker muore, a casa si presenta il misterioso zio SKY PASSION 19.20 Natale in crociera Christian De Sica vuole trascorrere più tempo con la sua amante, Aida Yespica SKY CHRISTMAS Outside Providence Il padre di Tim manda suo figlio in un collegio, famoso per la sua severità SKY COMEDY 19.25 Don Jon Presentato al Sundance Film Festival 2013, la storia di un giovane sex addicted SKY CINEMA 1 Final Destination 2 In viaggio sull’autostrada, una donna ha una visione. Ma l’incubo si avvera SKY MAX 19.35 Supercuccioli - I veri supereroi Cinque cuccioli scoprono dei misteriosi anelli. Acquisteranno incredibili poteri SKY CINEMA FAMILY 21.00 Sister Act 2 - Più svitata che mai Tornata a cantare a Las Vegas, Whoopi Goldberg viene richiamata in convento SKY CINEMA FAMILY New York, New York Il sassofonista è De Niro e la cantante Liza Minnelli. Colonna sonora da mito SKY CLASSICS Bad Teacher - Una cattiva maestra Un’insegnante in cerca di un buon partito, deve competere con una collega SKY COMEDY Burlesque Una ragazza si avventura a Los Angeles e trova lavoro in un nuovo club burlesque SKY PASSION Final Destination 3 Salita sulla montagna russa, Wendy ha una terribile premonizione. Horror SKY MAX 21.10 100 volte Natale Pete é preoccupato per l’arrivo del Natale. Teme che la festa vada come sempre SKY CHRISTMAS Il piccolo diavolo L’esorcista Matthau deve salvare una parrucchiera posseduta da Benigni SKY CINEMA 1 22.40 Mai Stati Uniti Cinque personaggi scoprono di avere un padre in comune SKY COMEDY RAI MOVIE 24 13.50 Rai Player 14.00 La ragazza della porta accanto Film 15.50 Il mercante di stoffe Film 17.10 Rai News - Giorno 17.15 Rai Player 17.25 Voglia di ricominciare Film 19.25 Il conte Tacchia Film 21.20 48 ore Film 23.00 Gabriela Film 0.40 Rai News - Notte 0.45 Appuntamento al cinema Rubrica serie tv 18.05 Grey’s Anatomy FOX LIFE 18.15 Castle FOX 18.20 Elementary FOX CRIME 18.50 Quincy DIVA UNIVERSAL 19.00 Grey’s Anatomy FOX IRIS 7.20 Hazzard Telefilm 9.10 The Express Film 11.40 Una giornata spesa bene Film 13.25 Fracchia la belva umana Film 15.25 Due per un delitto Film 17.25 Mio padre monsignore Film 19.15 Hazzard Telefilm 21.00 The Kingdom Film 23.25 The River Wild Il fiume della paura Film LIFE 20.00 Bones FOX LIFE 20.05 The Big Bang Theory NATIONAL GEOGRAPHIC Potevo farlo anch’io ARTE 19.00 19.05 A caccia di auto DISCOVERY CHANNEL Cambio cuoco LEI 19.10 19.30 Maria Callas Remastered ARTE America’s Next Top Model SKY UNO 19.35 A caccia di auto DISCOVERY CHANNEL 19.50 Esperimenti esplosivi FOX 20.10 NCIS FOX CRIME 20.30 The Big Bang Theory NATIONAL GEOGRAPHIC ARTE 20.00 David Bowie Fast N’ Loud FOX DISCOVERY CHANNEL 20.50 Donne nel mito: Hedy Lamarr DIVA UNIVERSAL 21.00 Grey’s Anatomy FOX LIFE The Big Bang Theory FOX 21.05 Criminal Minds FOX 20.05 Cuochi e fiamme LEI 20.20 Cosa ti dice il cervello? NATIONAL GEOGRAPHIC Rihanna - Styled to Rock UK SKY UNO 20.30 Elton John ARTE 20.55 Truffato a Bogota CRIME 21.25 The Big Bang Theory LIFE Teen Wolf FOX 22.35 Eppure io l’amavo DIVA UNIVERSAL 22.45 Grey’s Anatomy FOX LIFE 22.50 Castle FOX 22.55 NCIS Los Angeles LIFE DISCOVERY CHANNEL Mamme estreme LEI 21.10 Il poeta che dimenticava le parole ARTE Rihanna - Styled to Rock UK SKY UNO 21.50 Autostrada per l’inferno NATIONAL GEOGRAPHIC FOX CRIME 23.40 Grey’s Anatomy 21.00 NATIONAL GEOGRAPHIC Parking ARTE Affari a quattro ruote FOX 21.55 Profiling FOX CRIME Cucine da incubo FOX 21.55 Malattie misteriose LEI FOX CIELO MTV 26 14.30 MasterChef Australia Varietà 15.15 SkyTg24 15.30 MasterChef Australia Varietà 16.30 Fratelli in affari 17.15 Buying & Selling 18.15 Fratelli in affari 19.15 Affari al buio New York 20.15 Affari di famiglia 21.10 Cucine da incubo 2 0.15 Sesso, affari e politica. L’arma segreta 8 15.30 Ginnaste - Vite parallele Varietà 16.20 Motorhome Piloti di famiglia 17.15 Friendzone: Amici o fidanzati? 18.00 The Ex And The Why - Ritorniamo insieme? Varietà 18.30 Diario di una nerd superstar Varietà 19.20 Modern Family 20.10 Il testimone 23.00 Geordie Shore Varietà REAL TIME 22.00 Fast N’ Loud DISCOVERY CHANNEL 31 11.25 Chi diavolo ho sposato? 12.20 Bake Off Italia: dolci in forno 14.45 Changing Rooms 15.45 Abito da sposa cercasi Varietà 17.15 Quattro matrimoni Usa Documentari 18.10 Quattro matrimoni 19.10 Cucina con Ramsay 20.10 Il boss delle torte: la sfida 22.10 Il boss delle cerimonie Varietà DMAX 15.10 Trainspotting E’ la storia del tossicomane Mark e dei suoi amici. Regia di Danny Boyle PREMIUM CINEMA ENERGY Una storia vera Alvin intraprende un lungo viaggio per riconciliarsi con il fratello. Di Lynch PREMIUM UNIVERSAL 15.30 Scontro tra Titani Il viaggio del figlio di Zeus, Perseo e della sua battaglia contro Medusa PREMIUM CINEMA 15.45 Amnèsia A Ibiza le vicende di un regista porno, sua figlia e un amico. Di Salvatores PREMIUM CINEMA EMOTION 16.45 Grindhouse - A prova di morte Kurt Russell, killer misogino e schizofrenico, incrocia in un bar tre amiche PREMIUM CINEMA ENERGY 17.10 La morte ti fa bella Meryl Streep e Goldie Hawn ricorrono ai filtri di una strega per non invecchiare PREMIUM UNIVERSAL 17.15 Il mistero della pietra magica Nella standardizzata città di Black Falls, dei ragazzini seguono un arcobaleno PREMIUM CINEMA 17.45 Amore 14 Carolina, 14 anni, alle prese con il primo bacio, la prima volta, la scuola PREMIUM CINEMA EMOTION Rush Hour - Due mine vaganti L’ispettore Jackie Chan deve trovare la figlia rapita di un diplomatico cinese PREMIUM COMEDY 19.05 Ombre malesi Malesia: Bette Davis, cinica moglie di un ricco piantatore, uccide l’amante PREMIUM UNIVERSAL 19.30 Iago De Biasi riadatta l’Otello di Shakespeare e lo ambienta ai giorni nostri PREMIUM CINEMA EMOTION Il commissario Lo Gatto Commissario combinaguai chiede un alibi al Papa. Con Lino Banfi. Di Dino Risi PREMIUM COMEDY 21.15 Cado dalle nubi Checco Zalone è un giovane pugliese che sogna di diventare cantante PREMIUM COMEDY Gravity Sandra Bullock e George Clooney, astronauti, si trovano a fluttuare nello spazi PREMIUM CINEMA 22.55 Star Trek 2300, Enterprise: la nave cerca di salvare la Terra da misteriose energie PREMIUM CINEMA 23.00 L’ultima casa a sinistra Dopo aver seviziato e ucciso due ragazze, due evasi finiscono in una casa. Cult PREMIUM CINEMA ENERGY 52 12.35 Affare fatto! 14.15 Banco dei pugni 15.10 Come andrà a finire? Documentari 16.00 Turtleman 16.50 Affari a quattro ruote Magazine 17.45 I maghi delle auto 18.35 Affare fatto! 20.20 Banco dei pugni 21.10 Megatraslochi 22.00 Io e i miei parassiti Documentari 22.50 1000 modi per morire film intrattenimento 18.40 America’s Next Top Model SKY UNO 18.55 Minatori d’azzardo LIFE 19.10 NCIS FOX CRIME 19.15 I Simpson FOX 19.40 I Simpson FOX 19.50 Poirot DIVA UNIVERSAL Il tocco dello chef FOX 22 serie tv 15.40 Hostages ACTION 15.45 Distretto di Polizia 9 TOP CRIME 15.50 Una Famiglia... Quasi Perfetta MYA 16.30 Grimm ACTION Friends JOI 16.50 Rendez-Vous a Parigi MYA Parks and Recreation JOI 17.15 Arrow ACTION 17.20 The middle JOI 17.45 Flikken - Coppia in giallo TOP CRIME 18.00 Hostages ACTION 18.25 Mike & Molly JOI 18.35 Pretty Little Liars MYA 18.45 The middle JOI 18.50 Grimm ACTION 19.10 Due Uomini e 1/2 JOI 19.25 Law & Order: Unità Speciale TOP CRIME Una mamma per amica MYA 19.35 Arrow ACTION Psych JOI 20.25 Hostages ACTION 21.10 Longmire TOP CRIME 21.15 Chicago Fire ACTION Gossip Girl MYA Super Fun Night JOI 22.05 Undateable JOI 22.50 Orphan Black ACTION 22.55 Chase TOP CRIME 22.59 Nip’n Tuck MYA 23.00 Mike & Molly JOI 23.20 Due Uomini e 1/2 JOI 23.45 Believe ACTION 23.59 Eva Luna MYA 0.15 Dr. House - Medical division JOI 40 STAMPA .LA VENERDÌ 12 DICEMBRE 2014 SPORT L’episodio iniziale avrebbe ucciso... un toro, invece siamo stati bravi a reagire subito Giampiero Ventura Allenatore del Toro Oggi in Tv Tre italiane teste di serie - LA STAMPA PRIMA URNA SECONDA URNA Olympiacos (Gre) Anderlecht (Bel) Zenit San Pietroburgo (Rus) ROMA Sporting Lisbona (Por) Liverpool (Ing) Athletic Bilbao (Spa) Ajax (Ola) Salisburgo (Aus) Celtic Glasgow (Sco) INTER Psv Eindhoven (Ola) Dinamo Mosca (Rus) Villarreal (Spa) FIORENTINA TORINO Everton (Ing) Tottenham (Ing) Dnipro (Ucr) Borussia Moenchengladbach (Ger) Bruges (Bel) Siviglia (Spa) Besiktas (Tur) Young Boys (Svi) NAPOLI Aalborg (Dan) Feyenoord (Ola) Trabzonspor (Tur) Dinamo Kiev (Ucr) Wolfsburg (Ger) Legia Varsavia (Pol) Guingamp (Fra) 10,00 Sci. Slalom F. Are 1ª manche RaiSport1 11,15 Biathlon. Cdm Eurosport 13,00 Sci. Slalom F. Are 2ªmanche RaiSport1 16,00 Sci. Slalom M. Are 1ª manche RaiSport1 16,00 Salto con gli sci. Cdm Eurosport 18,00 TgSport Rai2 19,00 Sci. Slalom M. PROCEDURA SORTEGGIO Nella prima urna ci sono le 12 vincitrici dei gironi di Europa League e le 4 migliori retrocesse dalla Champions League: queste squadre verranno sorteggiate contro le 12 seconde classificate e le rimanenti quattro terze della Champions. Squadre provenienti dallo stesso girone o della stessa nazione non potranno affrontarsi nei sedicesimi LE DATE Sorteggio: lunedì a Nyon (Svizzera) Andata sedicesimi: giovedì 19 febbraio 2015 Ritorno sedicesimi: 26 febbraio 2015 EUROPALEAGUE:SEDICESIMICONQUISTATIDASECONDINELGIRONE Gran Marcel Hirscher Are 2ª manche RaiSport1 21,00 Calcio. TrapaniPerugia SkySport1 20,30 Calcio. Almeria-Real Madrid FoxSports 20,30 Basket. SassariReal Madrid FoxSports2 20,45 Pattinaggio. Grand Prix Finals Eurosport2 1,00 Basket. Nba, Washington-L.A. Clippers SkySport2 3,00 Boxe. BunduThuram Italia1 Torino ROBERTO CONDIO INVIATO A COPENAGHEN Torino ha trovato un bel modo per entrare da protagonista nel 2015 che la vedrà capitale europea dello sport. Con Londra, abituatissima a certe ribalte, sarà l’unica città ad essere rappresentata nella fase ad eliminazione diretta delle due coppe del calcio. Alla Juve, da martedì sera negli ottavi di Champions, ieri sera s’è unito il Toro, promosso per la prima volta nella sua storia ai sedicesimi di Europa League, anche perché erano 20 anni che non usciva di casa... Vittoria record La partita Pure i granata, peraltro, han- Copenaghen 1 Torino 5 Copenaghen Torino (4-4-2) (3-5-2) Andersen 5,5; Amartey 5,5, M. Jorgensen 4, Antonsson 5, Hogli 5; Amankwaa 5, Delaney 5, Claudemir 5 (32’ st Lindbjerg sv), Toutouh 5,5; N. Jorgensen 5,5 (39’ st Felfel sv), De Ridder 5 (42’ st Olsen sv). Padelli 6,5; Maksimovic 6 (15’ st Jansson sv), Glik 6, Moretti 6; Darmian 6,5, Bovo 6, Gazzi 6, El Kaddouri 6,5 (21’ st Graziano sv), Gaston Silva 6; Amauri 6,5, Martinez 7 (13’ st Quagliarella sv). ALL. Solbakken 5,5 ALL. Ventura ARBITRO: Bezborodov (Russia) 6 ESPULSI: pt 30’ Antonsson, 40’ M. Jorgensen SPETTATORI: 4000 circa no scelto la strada più convincente per fare notizia. Per qualificarsi non hanno aspettato il ko dell’Helsinki a Bruges ma hanno esagerato cogliendo a Copenaghen la vittoria esterna più ampia della loro cinquantennale storia europea: un 5-1 che batte il 4-0 di Nantes 1986. Troppa grazia, davvero, dopo 43 giorni senza successi. Segnando in un solo colpo un gol in più di quelli realizzati nelle precedenti 5 sfide del girone. Gran bella doppietta di Martinez, rigore di Amauri (dal dischetto, evidentemente, il Toro sbaglia solo in campionato...) e acuti di Darmian e Gaston Silva. Passeggiata nel gelo danese? Non proprio. Perché prima di andare in vantag- Amauri, 34 anni, festeggia con Josef Martinez (21) gio al 40’, con il Copenaghen ridotto in 9 da due espulsioni, i granata erano finiti sotto già al 6’ con un gol regalato e rocambolesco. «Avrebbe ucciso un... toro, quell’episodio - garantisce Ventura -. E invece siamo stati bravi a reagire subito con raziocinio». Partenza contratta Non era così scontato, contro una squadra già spacciata ma in campo con spavalderia e leggerezza. Il Toro, invece, sapeva di giocarsi un’occasione forse irripetibile. Era partito contratto, con un’ulteriore assenza dell’ultimo momento: brividi influenzali per Vives e schieramento rivoluzionato negli spogliatoi con Bovo spostato a centrocampo, 11 Punti Il Toro chiude il gruppo B al 2° posto La classifica: Bruges 12; Torino 11; Helsinki 6; Copenaghen 4. L’altro match: BrugesHelsinki 2-1 Doppio Martinez, Amauri avvia la goleada in 11 contro 9 6’ pt Che regalo ad Amartey Sconsiderato retropassaggio di Gaston Silva a centro area. Glik, sorpreso, prova a spazzare in corner, Amartey gli entra in tackle e trova un gollonzo. 15’pt Pareggio di sinistro 42’pt Rigore e due rossi 6,5 RETI: : pt 6’ Amartey, 15’ Martinez, 42’ Amauri (rig.); st 2’ Martinez, 4’ Darmian, 8’ Gaston Silva L’analisi I granata dilagano a Copenaghen e passano il turno È il risultato di quattro anni di crescita continua Lancio di Maksimovic per Martinez (Amauri è in fuorigioco ma lascia scorrere il pallone), bella veronica ad aggirare M. Jorgensen e fiondata in rete di sinistro per il pareggio. M. Jorgensen atterra in area Amauri. È il 2° «rosso» danese (l’altro al 30’ per Antonsson, fallo da ultimo uomo su Martinez), la punta realizza il rigore. Gara finita, di fatto. 2’ st 4’ st 8’ st Il bis del venezuelano Il Toro riparte a mille nella ripresa e trova tre gol in 8 minuti. Il primo è di Martinez, servito benissimo da El Kaddouri davanti al portiere: bel tocco del venezuelano. Colpisce Darmian al volo Due minuti e i granata segnano ancora: dopo una parata di Andersen su Martinez, Gaston Silva crossa in area e Darmian infila al volo di destro la porta danese. Chiude Gaston Silva Goleada completata da Gaston Silva, con un bel sinistro in diagonale. L’ultima mezzora serve solo a risparmiare un po’ di forze in vista del match di lunedì a Empoli. Gaston Silva esterno sinistro e la difesa titolare in campionato tutta dentro dal 1’. Assorbiti i guai iniziali, la partita s’è però presto colorata solo di granata. E soltanto un gol del Bruges all’88’ ha negato la vittoria del girone. «Ma va bene così - commenta Ventura -: è destino che quel che ci guadagniamo debba arrivare attraverso mille difficoltà. E questa scritta a Copenaghen è un’altra pagina che entra nella storia di questo Toro, partito da Lumezzane e della disperazione». Opzione Borussia Era l’estate del 2011. Il 2015 il Toro lo comincerà invece tra le 32 rimaste in Europa League: bella differenza. S’è arrampicato fin lassù con la complicità di sorteggi benevoli, ma poi ci ha messo molto del suo. Si sta divertendo, adesso, e guarda con curiosità al sorteggio di lunedì. «Se proprio dobbiamo trovarne una forte, che sia la migliore», sorride Ventura. Non potendo pescare Liverpool, Ajax e Celtic, anche loro fuori dalle teste di serie, tre le opzioni più «nobili» sono Borussia Moenchengladbach, Everton e Bilbao. Ci sarà tempo, però. Perché fino al 19 febbraio la cosa che conta è il campionato da raddrizzare al più presto. Guarda caso, la prossima occasione per riemergere dalla zonacalda sarà proprio lunedì, poche ore dopo l’urna europea di Nyon. A Empoli il Toro non troverà un altro Copenaghen, ma un rivale in gran forma e motivato. «Ben organizzato, sbarazzino e sfacciato come può esserlo solo chi gioca con serenità e autostima - osserva il tecnico granata -. Speriamo di averne fatta anche noi una buona iniezione in Danimarca». LA STAMPA VENERDÌ 12 DICEMBRE 2014 Basket, Eurolega: Milano fra le Top 16 Parma, raggiunto l’accordo per la cessione alla cordata russo-cipriota Nel 9º e penultimo turno della fase a gironi di Eurolega, al palasport di Desio - sotto gli occhi anche del regista statunitense Spike Lee - Milano ha battuto 66-64 il Panathinaikos Atene ma era già sicura di entrare fra le prime 16 del torneo grazie alla precedente vittoria del Bayern Monaco sui polacchi del Turow. Stasera Sassari, già eliminata, ospita il Real Madrid (20,30 FoxSports2). Tra tanti misteri, ora c’è una certezza sul destino del Parma. Il presidente uscente Tommaso Ghirardi ieri ha annunciato, con un comunicato ufficiale della società gialloblù, che è stato raggiunto l’accordo con la cordata russo-cipriota con Fabio Giordani come vicepresidente esecutivo del nuovo Parma. Ghirardi cede il pacchetto di maggioranza della controllante Eventi Sportivi spa, le cui azioni verranno girate . 41 martedì - davanti al notaio Giovanni Posio di Brescia - in favore degli acquirenti. La «Eventi Sportivi S.p.A.» deteneva il 90% del pacchetto azionario del Parma e, contestualmente alla cessione, è stata convocata una conferenza stampa nella quale verranno presentati i nuovi azionisti e i dettagli dell’operazione. L’annuncio di un cambio di proprietà era stato dato domenica prima di Parma-Lazio. Pagelle Juve, mercato da Champions Ora Lavezzi non è più un sogno La qualificazione porta un tesoro da 60 milioni e allarga i confini Darmianspinge Padellipuntuale ElKaddouriok DALL’INVIATO A COPENAGHEN 6,5 PADELLI Il surreale svantaggio incassato a freddo non lo raggela. Anzi, è puntualissimo due volte sull’1-1. 6 MAKSIMOVIC 6 GLIK 6 MORETTI 6,5 DARMIAN Stefan Jovetic, 25 anni Partenza titubante, come il resto della squadra. Si assesta dal lancio che manda Martinez verso il pari (dal 15’ st JANSSON SV). Silva lo inguaia subito, costringendolo a una figura barbina senza grandi colpe. Poi si rifà serenamente. LAPRESSE Napoli1°delgruppo PariInter,azeridelusi Fiorentinakoin casa 1 Cinque squadre italiane nei sedicesimi di Europa League, L’Italia non ne piazzava così tante ai sedicesimi di questa competizione dalla stagione 1999-2000 anche se una è la Roma eliminata dalla Champions. Si spegne il sogno degli esuli del Qarabag. Lo 0-0 contro l’Inter nell’ultimo turno non basta agli azeri per ottenere la qualificazione. È il Dnipro a passare come seconda forza del Gruppo F grazie all’ 1-0 col Saint Etienne. Ma è un pari che ha il sapore della beffa, perché gli azeri all’ultimo secondo avevano trovato il gol dell’impresa, ingiustamente annullato dall’arbitro Zelinka. Lacrime in campo, dispiacere persino sui volti dei nerazzurri e fischi sugli spalti. Si rivede Hamsik nella vittoria per 3-0 del Napoli con lo Slovan Bratislava. Un gol dello slovacco, le altre reti sono di Mertens e Zapata. Sconfitta indolore (2-1, Marin per i viola) per una Fiorentina molto distratta contro la Dinamo Minsk. È alla prima trasferta nel girone. Visto come va, un piacere, più che un sacrificio. Brividi solo di freddo. LAPRESSE Martin Montoya, 23 anni Il tesoro bianconero Retroscena La moria di compagni lo riporta al suo posto. Pedala, spinge il giusto e si toglie lo sfizio del 4-1. 6 GAZZI Cambia sempre chi gli sta al fianco, ma lui è sempre lì a marcare il territorio. 6,5 EL KADDOURI Ha spazio e in avvio nonsemprelousabene.Poi,prima che si risolva la partita, trova Martinez in due azioni importanti: l’espulsione di Antonsson e il 3-1 (dal 21’ st GRAZIANO SV: eurodebutto a 19 anni). 6 GASTON SILVA Parte malissimo con l’erroraccio che origina il gol danese. A match ormai chiuso strappa la sufficienza: assist e gol. 6,5 AMAURI L’eurogirone lo ha giocato tutto, Helsinki a parte. Il decisivo rigore che si procura e realizza premia impegno e abnegazione. Aspettando più qualità. 7 GIANLUCA ODDENINO TORINO a solitudine paga e a volte può regalare sorrisi grandi così. Come quello che sta sfoggiando la Juve dopo essere rimasta l’unica squadra italiana in Champions League. Un onore e un onere, considerando la voglia di ribalta europea dei bianconeri e lo sforzo per migliorare il ranking Uefa del nostro calcio, ma anche e soprattutto un autentico tesoro per gli juventini. La qualificazione agli ottavi, infatti, non regala solo gloria alla squadra di Allegri, ma un ricco bottino tra premi e market pool. I campioni d’Italia, tralasciando gli incassi da stadio (5,5 milioni) e i ricavi pubblicitari, hanno già portato a casa 60,6 milioni di euro. Ovvero dieci milioni in più della scorsa stagione, con la finalissima di Europa League (allo Stadium) sfiorata dopo l’eliminazione di Istanbul, e quasi la stessa cifra di due anni fa. Quando la squadra di Conte si arrampicò fino ai quarti di finale e guadagnò 65,3 milioni, più del Bayern vincitore della competizione. L Nuovo record in vista La Juve già da questa estate sapeva di poter contare su un ottimo introito grazie alla precoce eliminazione del Napoli, ma l’ingresso tra le migliori 16 e il contemporaneo ko della Roma hanno spalancato le porte a un potenziale nuovo record. Meri- Alla Juve mancano i Cristiano Ronaldo o i Messi. Avere giocatori così, che ti fanno partire dall’1-0, è un buon vantaggio 45 8,6 3,5 3,5 60,6 milioni ottavi POSSIBILI GUADAGNI EXTRA 27,3 8 3,9 milioni quarti fino a Gigi Buffon Portiere e capitano della Juventus 4,9 to del market pool, ovvero i soldi delle televisioni spartiti tra le società in base ai risultati, che ha già toccato quota 45 milioni. Altri ne possono arrivare, fino a un ulteriore incasso di 27 milioni (compresi i premi qualificazione) in caso di vittoria della competizione, che in totale - aggiungendo il botteghino - potrebbe fruttare al club la bellezza di un centinaio di milioni. Numeri da capogiro, ma adesso per la Juve è preferibile restare con i piedi per terra e ripartire da quei 60 milioni certi. Soldi fondamentali per riportare il bilancio in pareggio (l’ultimo passivo parla di quasi 7 milioni di «rosso») e soprattutto finanziare quelle operazioni di mercato finora catalogate come impossibili o quasi. «Alla Juve - ha commentato Gigi Buffon al giornale spagnolo «As» - manca quello che manca a tutte le squadre che non vincono la Champions League: i Cristiano Ronaldo o i Lionel Mes- 6,5 10,5 semifinale alla finalista alla vincitrice 2013/2014 GUADAGNI CHAMPIONS 32 8,6 2,5 43,1 50,1 milioni milioni GUADAGNI EUROPA LEAGUE 7 milioni 5 2 2012/2013 GUADAGNI CHAMPIONS 65,3 milioni 44,8 8,6 4,5 3,5 ottavi 3,9 - LA STAMPA si. Quando si ha la sicurezza di avere due giocatori così, che come minimo ti fanno partire dall’1-0, è davvero un vantaggio». Subito Montoya. E Jovetic... GUADAGNI CHAMPIONS MARTINEZ Si ripete dopo il gol al Palermo che lo aveva sbloccato in campionato. Fin da subito è il più vivo. Ci prova di testa, segna di piede e pure con lo scavetto. Causa il primo «rosso», anche (dal 13’ st QUAGLIARELLA SV). [R. CON.] Market pool Partecipazione al girone Premi partita Premi qualificazioni 2014/2015 BOVO Interno di centrocampo improvvisato. Il piede, però, è educato. 6 Ezequiel Lavezzi, 29 anni, al Paris Saint Germain dal 2012 quarti Vero che i sogni sono desideri e questa volta ci sono almeno 60 milioni di buoni motivi per poterli trasformare in realtà, ma la Juve non ha un Pallone d’oro tra i suoi pensieri. I conti che tornano permettono di dare l’assalto a Lavezzi del Psg o Jovetic del Manchester City. Già a partire da gennaio e in modo particolare nei confronti dell’argentino ex Napoli, che vuole cambiare aria dopo le incomprensioni con il tecnico Blanc e ha un contratto in scadenza nel 2016. Musica per le orecchie di Marotta, che in questi giorni sta portando avanti la partita dei rinnovi (Lichtsteiner sarà il prossimo: accordo trovato fino al 2017 per 2,5 milioni di euro a stagione più bonus) e valuta le migliori opportunità possibili. Non solamente guardando ai propri gioielli che possono tornare alla Juve, ovvero Rugani dall’Empoli e Zaza dal Sassuolo, ma anche con uno shopping a tutto campo. Per la difesa non sono tramontate le ipotesi Savic (Fiorentina) e Nastasic (Manchester City), mentre i dirigenti bianconeri sono in pole position con il Barcellona per garantirsi il 23enne terzino spagnolo Martín Montoya. Ieri il suo procuratore ha incontrato la dirigenza blaugrana per ottenere la cessione. La Juve punta al prestito fino a giugno, con riscatto intorno ai 5-6 milioni di euro, per avere un giocatore che vuole andarsene dopo esser stato utilizzato una sola volta a metà settembre da Luis Enrique. Non sarà il rinforzo per vincere la Champions, ma l’antipasto di un’abbuffata senza precedenti. 1232456 89 5AB2CD42 9E8F LA STAMPA F9 GUARDIAMO OLTRE PERCHÉ QUALCOSA C’È SEMPRE. BETTER STARTS NOW RADIOCONTROLLATO • PRECISIONE ASSOLUTA L’orologio riceve, con trasmissione via onde radio, il segnale generato da un orologio atomico: la sua precisione ha una tolleranza di 1 sec. ogni 10 milioni di anni. SISTEMA ECO-DRIVE • ENERGIA INESAURIBILE Basta una minima esposizione alla luce naturale o artificiale per accumulare una grande quantità di energia e garantire il funzionamento dell’orologio, senza pila. SUPERTITANIUM • IL PIÙ LEGGERO, IL PIÙ RESISTENTE Molto più dell’acciaio e del normale titanio, sia per leggerezza che per resistenza alla corrosione e all’usura: il Super Titanio viene utilizzato anche nell’industria aerospaziale. LA STAMPA VENERDÌ 12 DICEMBRE 2014 Sport .43 . Ko Champions, colpa della Roma o di Roma? Il girone era di ferro, ma ancora una volta i giallorossi sono caduti sul più bello traditi dal vizio Capitale GUGLIELMO BUCCHERI ROMA Ora che la Roma si ritrova fuori dalla coppa più prestigiosa, la Capitale si interroga e si divide. C’è il partito di chi considera come logica conseguenza l’eliminazione dei giallorossi in un girone dominato dai campioni di Germania del Bayern Monaco e dove i campioni d’Inghilterra del Manchester City hanno spezzato il sogno romanista. Ma c’è anche il partito di tutti quelli che guardano al verdetto finale con il bicchiere mezzo vuoto in mano: la Roma si era costruita la grande occasione e, la grande occasione, è svanita sul più bello nella notte amara dell’Olimpico sotto i colpi di Nasri e Zabaleta, eroi del City. Come mai, spesso, Totti e soci sbagliano l’assalto più pesante, campionato o coppa fa poca differenza? Il problema è «storico», attraversa più generazioni ed è di difficile spiegazione. Una mano per cercare di capire il perchè di traguardi sfumati di un niente la dà il contesto ambientale nel quale certe distrazioni si materializzano: Roma è città ideale per il pallone, ma, allo stesso tempo, traditrice perchè la Capitale si veste di passione, ma perde le tracce di quella tipica freddezza che ti permette il salto di qualità più atteso. Le doti tecniche degli interpreti in campo decidono le sorti di una squadra, tutto quello che accade attorno, però, ha il suo peso specifico non indifferente. «Vinceremo lo scudetto», così Rudi Garcia, allenatore giallorosso, dopo il ko dello Juventus Stadium. Mossa azzeccata o temeraria? A fine stagione la sentenza. Damiano Tommasi, campione d’Italia 2001 Enrico Vanzina, il regista tifoso “Chi arriva qui sa che ambiente trova Distrarsi è pericoloso” “Vero, pressione super Ma conta lo scudetto: quest’anno o mai più” L’ex: “Guai a sprecare energie” “Impossibile pensare a due traguardi” Intervista giocare nella Capitale lo sa o deve saperlo». Intervista Come ci si «difende» da tanta attenzione dei tifosi? ROMA D amiano Tommasi, oggi alla guida dell’Associazione italiana calciatori, ha giocato nella Roma dal ’96 al 2006: 263 partite e lo scudetto del 2001 vissuto da attore protagonista. Venticinque le presenze in Nazionale, un Mondiale, quello del 2002, finito con la beffa. È giusto provare un po’ di amarezza per il modo in cui la Roma è finita fuori dalla Champions League? «Per come si erano messe le cose si poteva pensare a qualcosa di più, ma Bayern Monaco e Manchester City sono due squadre abituate a certe sfide: tedeschi ed inglesi hanno esperienza e qualità che alla Roma, inevitabilmente, ancora mancano...». Ai ragazzi di Rudi Garcia non manca la passione della piazza giallorossa. Roma con la testa perennemente nel pallone può essere un boomerang per chi va in campo? «Roma è una piazza particolare, unica. E questo chi va a «Bisogna pensare soltanto alla partita, agli allenamenti, al lavoro. Le energie non vanno sprecate per seguire tutto ciò che c’è attorno al calcio, sarebbe un inutile spreco a discapito dell’obiettivo da raggiungere». Anche i tifosi come lei la pensano così? FULVIA CAPRARA ROMA PEGASO La delusione di Totti (a destra) e Pjanic Lei, nel giugno di tredici anni fa, ha vinto lo scudetto... «Abbiamo vinto il campionato con una squadra di grandi qualità. E quando parlo di qualità non mi riferisco soltanto a quello che si fa durante le partite...». Garcia, dopo la sconfitta di Torino con la Juve e i veleni del postgara, si è presentato davanti alle telecamere per dire: “Oggi ho capito che vinceremo lo scudetto”. Lei lo avrebbe mai fatto? «Garcia sa quello che dice o fa, comunica bene. Mi sembra si sia inserito bene nel contesto di Roma fin dal suo arrivo...». E se dovesse andare male come in Europa? «In Europa non si improvvisa niente. La Roma ha affrontato squadre più esperte: l’esperienza la costruisce giocando partite di prestigio e, giocando partite di prestigio, acquisisci freddezza e maggior distacco da tutto ciò che c’è fuori dal campo. Il campionato è lungo, lunghissimo, il duello è aperto». [G. BUC.] grande campionato. Credo che ora la squadra si stia già ri-attrezzando per andare alla sfida con la Juventus, con le squadre che puntano allo scudetto». ANSA LAPRESSE Noi vincemmo lo scudetto perché avevamo grandi qualità. E non mi riferisco solo al campo Il nostro presidente conta ma vive in America. Quelli delle altre squadre li vedo sul campo Damiano Tommasi Enrico Vanzina Centrocampista Roma dal ’96 al 2006 Regista e tifoso della Roma S ceneggiatore, produttore, ideatore e realizzatore, con il fratello Carlo, delle tante commedie che hanno raccontato usi, costumi, mode, manie dell’Italia degli ultimi decenni, Enrico Vanzina è animato da una granitica fede romanista, una passione fervida, che non lo ha mai abbandonato, e che lui ha sempre, apertamente, dichiarato: «La Roma quest’anno deve vincere lo scudetto». Insomma, l’eliminazione dalla Champions League non lo sconvolge più di tanto perché, a suo parere, l’obiettivo fondamentale, nei prossimi mesi, è un altro. La Roma era in un girone con dei colossi come Bayern e Manchester City, sulla carta quindi poteva essere la candidata a uscire. Questo può avere influito sul risultato finale? «Penso che nelle teste dei giocatori ci sia, ovviamente, la conoscenza delle qualità dei rivali. E comunque non era proprio possibile, nella stessa stagione, pensare di fare una grande Champions e poi un «Sì, i tifosi romanisti al momento tengono di più a vincere lo scudetto, è la volta buona, o quest’anno o mai più». C’è chi dice che, per la Roma, sia più difficile vincere e che la colpa sia proprio della città, della pressione, del super-tifo, una specie di fardello che finisce per condizionare il gioco. Lei che opinione ha? «Dico che sì, da una parte Roma è una piazza complicata, c’è una grande attenzione, le radio sempre sintonizzate sull’argomento, soprattutto non bisogna dimenticare che Roma è la città del «Marziano» di Flaiano... Dall’altra è anche vero che il tifo che si fa qui non esiste da nessun’altra parte, forse è paragonabile solo a quello per il Napoli». Quanto pesa la proprietà americana della squadra? «Certo, conta, oggi c’è una proprietà forte, ma con un presidente che vive in America. Quelli delle altre squadre, invece, li vedi sul campo, che parlano con i giocatori, che commentano. E questo ha il suo peso, un po’ influisce». 1232456 89 5AB2CD42 9E8F LA STAMPA FF TO BREAK THE RULES, YOU MUST FIRST MASTER THEM. PER ROMPERE LE REGOLE BISOGNA DOMINARLE. L’OROLOGIO CHE HA INFRANTO TUTTE LE REGOLE. NEL 1972, IL ROYAL OAK ORIGINALE HA SCONVOLTO IL MONDO D E L L’ O R O L O G E R I A I N Q U A N T O P R I M O O R O L O G I O SPORTIVO D’ALTA GAMMA A TRATTARE L’ACCIAIO COME UN METALLO PREZIOSO. OGGI LA NUOVA COLLEZIONE ROYAL OAK RIMANE FEDELE AGLI STESSI PRINCIPI FISSATI A LE BRASSUS TANTI ANNI FA: “CORPO D’ACCIAIO, CUORE D’ORO”. NELLA SUA ESTETICA INCONFONDIBILE E MODERNA PULSANO OLTRE 130 ANNI D’ARTE OROLOGIERA, MAESTRIA E C U R A D E L D E T TA G L I O ; L’ A R C H I T E T T U R A S E M P R E RISOLUTA DEL ROYAL OAK DECLINATA ORA IN 41 MM DI DIAMETRO. DA AVANGUARDIA A ICONA. ROYAL OAK IN ACCIAIO INOSSIDABILE. CRONOGRAFO. Boutique Milano - Via Montenapoleone n. 6 Milano - The Brian&Barry Building Sanbabila Venezia - Piazza San Marco n. 18 Tel. +39 02 67493105 1 LA STAMPA VENERDÌ 12 DICEMBRE 2014 Alonso già in pista: devo finire il lavoro F1, la McLaren ufficializza l’ex ferrarista: “Tornato per vincere, ma ci vorrà tempo” Quando ero bambino il mio idolo era Ayrton Senna, anche per questo voglio contribuire a riportare il team ai vertici Sport .45 . In breve Serie B: anticipo Oggi Trapani-Perugia 1 Nell’anticipo di Serie B (18ª giornata), stasera Trapani-Perugia (20,30 SkySport1). Ciclismo: molte proteste Uci criticata per l’Astana 1 Piovono Fernando Alonso critiche all’Uci per aver iscritto l’Astana al World Tour, ma il presidente Cookson ha assicurato test antidoping severissimi nel team kazako: «Non finisce qui». Pilota spagnolo passato dalla Ferrari alla McLaren Doping: dimissioni Dirigente russo se ne va 1 Valentin Balakhnichev, presidente della Federatletica russa e tesoriere Iaaf, si è dimesso dai suoi incarichi dopo l’apertura dell’inchiesta sul doping che coinvolge l’intero movimento russo. Personaggio CRISTIANO CHIAVEGATO Ai Mondiali in Ungheria Pesi: otto atleti positivi unico rimpianto è non aver concluso il mio lavoro nel 2007. Sono tornato per finirlo. Da bambino il mio idolo era Ayrton Senna e voglio contribuire a riportare il team al vertice»: sono state queste le prime parole di Fernando Alonso quando ieri la McLaren ha annunciato il suo ingaggio, senza precisare se durerà uno o più anni. 5 «L’ anni Alla Ferrari dei 14 passati in F1, dove ha guidato anche in Minardi e Renault (con 2 Mondiali) Al suo fianco c’è Button Finalmente si è conclusa la lunga telenovela, ricca di colpi di scena, della squadra di Woking sulla scelta dei piloti per il 2015. Dopo rinvii, ripensamenti, discussioni e indiscrezioni varie, il team ha fatto sapere che accanto allo spagno- SPAZIO AFFARI > Gli avvisi si ordinano presso: TORINO - via Lugaro 15, tel. 011.6665211/258; PIEMONTE NORD- via Colombo 4, Biella tel. 015.2522926-8353508; PIEMONTE SUD - corso Giolitti 21bis, Cuneo tel. 0171.609122; LIGURIA - corso Italia 20/4, Savona tel. 019.8429950; Il prezzo delle inserzioni risulta dal prodotto del numero di parole (minimo 15) per la tariffa della Rubrica, con l’aggiunta dei diritti fissi e delle imposte pari al 22% globale e deve essere corrisposto anticipatamente. PREZZI A PAROLA DELLE RUBRICHE (IVA ESCLUSA) 1 Affari e Capitali, 2 Attività Commerciali, 5 Immobiliare Vendita, 6 Immobiliare Acquisto Euro 2,84 /// 3 Lavoro Offerte, 7 Affitti Offerte, 8 Affitti Domande, 9 Autoveicoli, 10 Viaggi e Vacanze, 11 Matrimoniali, 12 Investigazioni, 13 Varie Euro 2,61 /// 4 Lavoro Domande: - operai, autisti, fattorini, personale pubblici esercizi, impiegati, personale domestico, baby sitter, lavori vari e part-time, assistenza sanitaria, Euro 0,91 /// tecnici Euro 1,59 /// altre domande Euro 2,61 Avvisi urgenti, data fissa, o neretti: il doppio. Neretti urgenti, data fissa: il quadruplo. Urgentissimi: il triplo. Elementi aggiuntivi: Fondino colorato: +25%; Keyword: €5,00; “A.”: €3,17; Logotipo: €23,00 lo resterà Jenson Button, contratto per una stagione con stipendio dimezzato, da 14 a 7 milioni di euro. Il giovane danese Kevin Magnussen è retrocesso a test driver e pilota di riserva. Il ritorno di fiamma per Alonso non è una sorpresa. È stata la Honda, che fornisce i motori, a imporre il pilota che 7 anni prima se ne era andato sbattendo la porta. Il team principal Ron Dennis, obtorto collo, ha dovuto accettare. Per il 33enne spagnolo di Oviedo verrà pagato il più alto ingaggio di sempre in F1: 32 milioni di euro a stagione. Secondo le indiscrezioni dovrebbe rimanere sino a fine 2017, più un eventuale altro anno sotto opzione da parte del pilota, con alcune clausole basate su prestazioni e risultati. Agenti e rappresentanti DIVENTA imprenditore commerciale nel settore della sicurezza. Gruppo SopranCiodue www.sopranciodue.it per ampliamento area nelle province di NO, VC, TO, AO, BI, VB seleziona 2 giovani ambosessi 20/30 anni. Non indispensabile esperienza, ma entusiasmo, costanza, volontà ed ambizione. Per un colloquio, inviare curriculum alle seguenti e-mail: [email protected] - borgomanero@sopran. it - [email protected] OPPORTUNITA’ per introdotti nel settore serramenti. 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A parte l’attrazione fatale per l’ingaggio faraonico, c’è il fatto che Fernando vuole assolutamente vincere ancora uno o più Mondiali. Per questo lo spagnolo aveva cercato di passare alla Mercedes, senza riuscirci. La squadra tedesca si è tenuti stretti Hamilton e Rosberg. Quindi Fernando ha preso l’unica strada rimasta per cancellare il tormento che lo disturba, perché sa di essere, se non il n. 1, fra i migliori piloti di F1. 32 milioni L’ingaggio in euro di Alonso (sopra) per una stagione alla McLaren, una cifra record per il Mondiale F1 «Sono consapevole - ha dichiarato - che forse non vinceremo a brevissimo termine. È una sfida che accetto». Nei giorni scorsi aveva pronunciato due frasi che messe insieme suonano così: «Me ne sono andato per il bene della Ferrari, ma i 5 anni trascorsi a Maranello sono stati i migliori della mia carriera». Prima o poi dovrà spiegare cosa voleva dire, quale era il messaggio nascosto, visto che all’arrivo a Maranello nel 2010 aveva detto: «Sognavo la Rossa da sempre». Alonso più Button fanno 3 titoli mondiali, 50 vittorie e 500 gare disputate, 67 anni in due. Grande esperienza. Una bella differenza con la giovane Toro Rosso, che con Verstappen e Sainz jr arriverà a sommarne appena trentasette. 1 Otto atleti di tre Paesi so- no risultati positivi ai Mondiali di Almaty (Kaz). Tre di loro sono saliti sul podio: le coreane Kim Un Ju (oro) e Hwa Ri Jong e l’albanese Daniel Godelli (oro). Positivi altri due albanesi e tre uzbeki. Boxe: Russo pensa ai Giochi Bundu, sfida mondiale 1 A Las Vegas (ore 3, tv Ita- lia 1) Leonard Bundu (Ita) affronta Keith Thurman (Usa) nel Mondiale Wba dei welter. Clemente Russo a Caserta incontra invece il kazako Anton Pinchuk (ore 21 RaiSport1) nelle qualificazioni olimpiche Aiba Pro Boxing: deve vincere per andare alla finale di Catania (30 gennaio) e staccare il pass della sua 3ª Olimpiade. 12 45 67 18 59A97BC 28 BD49EF79 82 LA STAMPA 9A 12 45 67 18 LE STORIE Che tempo che fa Tav, il progetto bloccato a Roma Esperia, morto il presidente Slitta la presentazione Il senatore Esposito «Colpa dei burocrati che figura con l’Europa» Raimondo Cecchi aveva 76 anni era stato imprenditore e grande sportivo Maurizio Tropeano Emanuela Minucci A PAGINA 57 A PAGINA 67 LA STAMPA VENERDÌ 12 DICEMBRE 2014 Via Lugaro 15, 10126 Torino, tel. 011 6568111 B fax 011 6639003, e-mail [email protected] B [email protected] B [email protected] Situazione Una fascia di alta pressione influenza ancora le condizioni del tempo, ma dal Mar Liguria affluisce aria gradualmente più umida che porterà nubi nel fine settimana. TORINO & PROVINCIA POLEMICA SU UN PACCHETTO DI SANZIONI PER COMMERCIANTI E IMPRENDITORI Firma sbagliata sulle notifiche sono a rischio 14 mila multe Atti “inviati” da un dirigente non più in carica. Si accende lo scontro in Comune 0˚ 8˚ Oggi SARÀ INSTALLATA TRA FEBBRAIO E MARZO PER L’EXPO. E DOPO DUE ANNI VERRÀ TRASFERITA A ITALIA ’61 Prevalgono ancora condizioni soleggiate, con aumento delle foschie e bassa quota e tendenza ad addensamenti su pianure e colline Nubi in aumento in serata. 2˚ 8˚ Domani Circa 14 mila sanzioni inflitte dal Comune a commercianti e imprese tra il 2006 e il 2010 rischiano di essere annullate perché i verbali - notificati dal 2011 in poi - erano firmati da un dirigente comunale che nel frattempo era passato ad altro incarico. La giunta Fassino sostiene che siano ugualmente valide ma dentro la stessa amministrazione c’è chi la pensa diversamente. Gli atti finiranno in procura. Andrea Rossi Irregolarmente nuvoloso o nuvoloso, ma schiarite più ampie sulle zone alpine con banchi nuvolosi sparsi. A PAGINA 48 E 49 IL CASO 4˚ 7˚ Domenica Resta irregolarmente nuvoloso o nuvoloso su pianure e colline, abbastanza soleggiato sulle zone alpine o cielo al più parzialmente nuvoloso. IL RENDERING DELLA RUOTA PANORAMICA Valentino, ecco la ruota panoramica Dopo il sì della Soprintendenza, arrivano notizie certe per la ruota panoramica da mesi attesa a Torino Esposizioni. L’assessore al Turismo e alla Cultura Maurizio Braccialarghe ha finalmente reso noti il diametro della giostra (48 metri) e la data d’inizio del cantiere - tra febbraio e marzo. I lavori dureranno circa un mese. Il «Turin Eye», l’occhio d’acciaio, sarà sistemato davanti a Torino Esposizioni, ma verrà spostato dopo due anni a Italia ’61 e sarà dotato di cabine con aria condizionata d’estate e riscaldamento d’inverno. Tassa rifiuti evasa da 21 mila famiglie L’Amiat vuole stanarle incrociando i dati di catasto e anagrafe Servizio A PAGINA 49 Fine della ricreazione FABRIZIO ASSANDRI L a ricreazione è sospesa. «Se entro domani non ricompare la refurtiva, dite addio all’intervallo». L’annuncio, diffuso dall’altoparlante, di una punizione che fa discutere ha concluso una mattinata di lezione turbolenta all’Istituto tecnico Sommeiller. Poche ore prima, mentre due classi erano in aula conferenze, alcuni armadietti con gli zaini sarebbero stati forzati e ripuliti. «Dall’altoparlante dicevano di restare in classe fino all’arrivo della polizia – racconta uno studente – forse era un bluff, perché non l’abbiamo vista. Poi ci hanno fatto uscire, dicendo che i responsabili hanno tempo fino a domani per restituire anche in modo anonimo il maltolto». Altrimenti la punizione è collettiva: tutti in classe nelle due pause della mattinata. Per quanto tempo, non si sa. Il preside nega di aver preso un simile provvedimento. Ma già in passato l’intervallo era stato sospeso. «L’anno scorso in tutte le classi del primo piano non abbiamo fatto l’intervallo per una settimana – dice un altro studente – perché nei bagni c’era puzza di fumo». Cara Torino LUIGI LA SPINA Politecnico, il sapere che dà lavoro U na volta tanto, una buona notizia ci riscalda il cuore e, in vista del Natale, è davvero gradita. Un giovane siciliano, con una laurea triennale in ingegneria conseguita a Catania, si trasferisce a Torino e usufruisce di un bando regionale che gli assicura un contratto di apprendistato in una azienda della cintura cittadina e, contemporaneamente, gli permette di arrivare alla laurea magistrale presso il Politecnico torinese. Il finale di questa storia edificante è altrettanto roseo: la conquista dell’assunzione a tempo indeterminato nella stessa azienda. Si tratta del primo caso in Italia di un’esperienza innovativa di inserimento nel mondo del lavoro che fa da esempio per la riuscita collaborazione “triangolare” tra istituzioni pubbliche, università e imprese. Ingegneria Andrea, il primo laureato grazie all’apprendistato Federico Callegaro A PAGINA 55 12 45 67 18 48 .Cronaca di Torino STAMPA .LA VENERDÌ 12 DICEMBRE 2014 Polemica in Comune “Notifiche irregolari” A rischio 14 mila multe Le sanzioni ai commercianti firmate da un dirigente non più in carica ANDREA ROSSI L’accusa Secondo Andrea Tronzano di Forza Italia le multe sono da annullare La difesa Per l’assessore al Commercio Mangone è tutto regolare, conta quando è stata inflitta la multa Può un cittadino - in questo caso un commerciante o un imprenditore - ricevere una sanzione dal Comune senza sapere esattamente chi lo sta multando? Attorno a questa domanda - la cui risposta non è scontata, non fosse altro perché non esistono precedenti né sentenze pilota - ruota la sorte di 14 mila multe inflitte dal Comune tra il 2006 e il 2010. Verbali di vario genere - mancate autorizzazioni, vendita di prodotti non idonei, mancato rispetto degli orari, prezzi non esposti e decine di altre fattispecie - ma tutti in capo alla divisione Commercio. Potrebbero essere annullati perché notificati con un atto firmato da un dirigente che non ne aveva titolo, perché nel frattempo era passato ad altro incarico. Chi l’ha sostituito, anziché firmarli di proprio pugno, ha continuato a intestarli al predecessore. La polemica 2006 2013 i primi verbali gli ultimi atti I primi verbali oggi contestati risalgono al 2006 ma gli ultimi sono stati emessi nel 2010 Le sanzioni del 2006-2010 sono state notificate in forte ritardo, tra il 2011 e il 2013 è che le sanzioni siano nulle: «Non è accettabile che a un dirigente non più in ruolo, a sua insaputa, vengano fatti firmare migliaia di atti». In Controllo di gestione sono stati ascoltati il dirigente del settore Contenzioso amministrativo del Commercio, Roberto Mangiardi, e Marco Cassi, ex dirigente del Commercio oggi passato ad altro incarico. Il primo sostiene che mantenere la firma di chi ha avviato un procedimento sia legit- timo. Il secondo l’esatto opposto, e cioè che chi firma un atto ne è pienamente responsabile, altrimenti si espone la città a un eventuale danno, visto che i multati devono sapere contro chi fare ricorso. Insomma, le sanzioni sarebbero nulle. Anche perché, altrimenti, passerebbe il concetto secondo cui qualunque dirigente può usare la firma del predecessore per non prendersi la responsabilità di quel che è accaduto in passato. L’assessore al Commercio Domenico Mangone, in carica da metà 2013, frena: «Conta quando una multa viene inflitta, non quando viene notificata. Quegli atti risalgono a prima del 2010, quando il dirigente del settore era colui che li ha firmati. Dunque sono validi». Tuttavia, il fatto che - addirittura dentro l’amministrazione comunale - ci siano pareri divergenti, rende traballanti le certezze. Per di più, non esiste in Italia un precedente analogo o una sentenza di tribunale cui aggrapparsi. Un bel pasticcio che la minoranza in Comune ha buon gioco a cavalcare. Tronzano ipotizza «danni rilevanti per la città poiché le multe sarebbero prescritte» ed evoca le dimissioni di assessori e dirigenti. Carbonero, invece, ha deciso, come presidente di commissione, di inviare in procura tutta la documentazione acquisita ipotizzando il danno erariale. REPORTERS Il passaggio a Soris È una battaglia in punta di diritto, ma vale qualche milione, somme che in parte la città ha già incassato e per cui sarebbe possibile anche l’accusa di danno erariale. Lo snodo di questa vicenda - deflagrata ieri durante la commissione Controllo di gestione, presieduta da Roberto Carbonero della Lega - è il 2010: la riscossione coatta delle sanzioni passa da Equitalia a Soris, società del Comune. Soris prende in mano i vecchi verbali - compresi i 14 mila incriminati del Commercio - e li lavora daccapo. Impiega tre anni a notificarli agli interessati e invia i moduli con la firma elettronica di un dirigente di Palazzo Civico, Giuseppe Conigliaro, che all’epoca era responsabile del settore, ma nel 2010 era passato ad altro incarico e quindi non aveva più titolo per firmarli. Va da sé che Conegliaro non è al corrente di nulla. Scontro tra dirigenti Il dubbio sollevato da molti - a cominciare dal capogruppo di Forza Italia Andrea Tronzano - La polemica Piazza Castello, via le strisce blu Ed è subito multa selvaggia Negozianti e residenti furiosi: «Si paga fino a 125 euro» PAOLO COCCORESE L’ultimo automobilista a scoprire la «beffa» dei parcheggi cancellati in piazza Castello, è stata Cristina Locatelli, jeans, cappottino e sciarpa nera. Sciarpa del colore dell’umore di ieri mattina. «Non toccavo l’auto da due giorni – dice sventolando la contravvenzione da 125 euro per “sosta vietata” scovata sotto il tergicri- stallo -, oggi sono venuta a spostarla e ho scoperto che sono stata multata anche se ho il permesso per i residenti». Permesso che non vale più da quando le «strisce blu» ai lati di Palazzo Madama sono state coperte per far posto alla pedonalizzazione. La sorpresa Con l’avvio della sperimentazione della chiusura al traffico di via Roma, è partita un’altra novità per la viabilità del Centro. Davanti alla Prefettura e lungo il perimetro di piazza Castello, è scattato dal 6 dicembre il «divieto di circolazione e di sosta fino a cessate esigenze». Informazione scritta sulla segnaletica che dalla settimana scorsa è apparsa lungo i marciapiedi. Di- vieti di sosta che, però, quasi nessuno ha visto e che non sono serviti a scoraggiare il parcheggio delle automobili che mercoledì sono state multate in serie dalla Municipale. La protesta «Hanno multato decine di auto in tutta la piazza. Il Comune senza avvertirci, e sotto le feste di Natale, ha pensato bene di regalarci il divieto di sosta», dice Leonardo Tubiolo, il giornalaio sotto i portici. E’ arrabbiato due volte. «Adesso i clienti non si fermeranno più perché non possono parcheggiare. In più, dovrò restituire i 1500 euro di carnet per pagare le strisce blu», aggiunge. Dietro le vetrine della piazza, si è diffuso il malumore. «In piazza Ca- PHOTO COCCORESE stello, i problemi sono gli abusivi e gli scippatori. Non le auto parcheggiate», dice Elena Manelli, proprietaria di «Anili». Dal Comune, l’assessore alla Viabilità, Claudio Lubatti risponde ricordando il successo di via Roma. «E’ la dimostrazione che dove è possibile lo spazio pubblico, oggi occupato dalle auto, deve essere restituito ai pedoni». Ma se in quel caso, la Città ha scelto la 12 45 67 18 LA STAMPA VENERDÌ 12 DICEMBRE 2014 . Cronaca di Torino .49 ILCASO La denuncia dell’Amiat Oltre ventimila famiglie e 3500 imprese non pagano la tassa rifiuti Sono evasori totali la società proverà a stanarli grazie a catasto e anagrafe Commercianti nel mirino I controlli e le contravvenzioni che rischiano di essere annullate erano state inflitte soprattutto a negozianti e imprese Un colpo di spugna Ecco come sono state cancellate le strisce blu in piazza Castello strada della chiusura al traffico solo nel fine settimana, in piazza Castello è diventata effettiva da sabato scorso. Cancellando le strisce blu è sparito anche lo stallo per il carico e scarico usato dai negozianti. «Inconveniente che sarà risolto – dice Lubatti -. La piazzetta davanti alla Prefettura e quella davanti al bar Mulassano diventeranno pedonali. E tornerà l’area carico/scarico». Via Roma Tornal’isolapedonale nelweek-end 1 Prosegue in questo fi- ne settimana e continuerà tra il 20 dicembre ed il 6 gennaio la pedonalizzazione sperimentale nel tratto di via Roma tra piazza San Carlo e piazza Castello. Per valutare il grado di soddisfazione dei cittadini è disponibile un questionario all’indirizzo web http://www.comune.torino.it/trasporti/via-roma-pedonale/index.shtml. Saranno di nuovo sistemate fioriere all’incrocio con piazza Castello, via Principe Amedeo e via Bertola, e via Santa Teresa. La via resterà attraversabile in auto sull’asse di via Principe Amedeo, via Bertola e lungo via Santa Teresa. La segnaletica indicherà il divieto di transito, i percorsi alternativi e la possibilità di accesso al parcheggio interrato dalla rampa di piazza Castello: nella stessa piazza Castello sarà vietato l’accesso alle auto di fronte alla Prefettura e cancellati i posti auto all’angolo tra la piazza e via Po. Proseguiranno anche gli spettacoli musicali. Il 15% delle famiglie torinesi non paga la tassa rifiuti. Non parliamo delle imprese: siamo al 30%. Contro di loro ogni anno il Comune ingaggia una lotta a colpi di cartelle esattoriali. Non sempre ci riesce, ma almeno sa contro chi combatte. C’è invece un avversario più subdolo, un 5% di torinesi classificati alla voce «evasori totali». Semplicemente, non esistono: 21 mila famiglie e 3.500 imprese. Amiat, l’azienda che gestisce la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, ha deciso di provare a stanarle, perché sono l’unica possibilità per avere qualche euro da investire sulla raccolta differenziata. Il contratto di servizio che regola tutte le attività che Amiat deve garantire per pulire Torino vale poco più di 200 milioni l’anno, tutti coperti con le bollette della tassa rifiuti. Il Comune ha imposto uno sconto di due milioni da qui al 2018. Poca cosa, ma tanto basta per capire l’aria che tira. Palazzo Civico vuole pagare meno, ma esige che Amiat guadagni in efficienza, ricavando lo spazio - e le risorse - per effettuare anche qualche servizio aggiuntivo. Tra questi ce n’è uno che da solo vale una decina di milioni: estendere la raccolta differenziata ad altri cinque quartieri. Il bilancio della società Il piano industriale di Amiat da qui al 2017 conta di raggiungere altri 500 mila abitanti, più del 60% dei torinesi. Oggi siamo intorno ai 450 mila. Il porta a porta sbarcherà a San Salvario, Filadelfia, Vanchiglietta e una porzione di Paracchi-Piero della Francesca. La percentuale di differenziata che a quel punto passerà dal 42% al 50%. Tutto bene, ma chi paga? Il porta a porta costa. Almeno un milione e mezzo per ogni nuova La sfida della differenziata Per far quadrare i conti, Amiat è pronta ad estendere il porta a porta ad altri cinque quartieri 200 milioni Il costo per la città del servizio di pulizia di Amiat È tutto coperto dalla tassa rifiuti zona. La città sventola bandiera bianca. Toccherà ad Amiat, dunque. Con quali soldi? Ecco spiegata la stretta sui torinesi fantasma. Una moltitudine che finora non si è riusciti a intercettare, perché le banche dati dell’azienda rifiuti e quelle del Comune non si parlavano. «Incroceremo le nostre informazioni con quelle dell’anagrafe. Prevediamo di incassare diversi milioni l’anno», spiega l’amministratore delegato Roberto Paterlini. Il catasto darà una mano Ipotizzando di smascherare tutti gli evasori Amiat potrebbe incassare anche dieci milioni in più all’anno. E molti altri potrebbero arrivare dalla lotta all’elusione, ovvero a chi paga meno di quanto dovrebbe perché dichiara un appartamento, un negozio o un capannone più piccolo di quanto risulti al catasto. A Reggio Emilia, dove i rifiuti sono gestiti da Iren (che controlla Amiat all’80%) ci hanno provato. «E hanno aumentato gli incassi del 20%». Torino punta a fare lo stesso. E a far fruttare i 75 milioni che investirà per migliorare le performance nel recupero dei materiali, a cominciare dall’impianto di Borgaro che tratterà carta, catone, plastica e vetro. L’idea di vertici di Iren (da Profumo a Viero) e di Amiat (Magnabosco) è costruire un industria dei rifiuti capace di generare utili. Magari ampliando il raggio d’azione di Amiat, che potrebbe diventare l’unica azienda che raccoglie e smaltisce l’immondizia in tutta la Provincia anziché solo a Torino. [A. ROS.] 12 45 67 18 59A97BC 28 BD49EF79 82 LA STAMPA 12 45 67 18 LA STAMPA VENERDÌ 12 DICEMBRE 2014 . Cronaca di Torino .51 I 2 presidenti Napolitano e il collega tedesco Joachim Gauck al loro arrivo al Teatro Regio BEPPE MINELLO Solo relativamente pochi e selezionati ospiti, cioè tanti quanti ne può contenere il Teatro Regio, per l’ultima visita torinese del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Un imponente servizio d’ordine, che ha isolato gia da metà pomeriggio l’area di piazza Castello creando involontariamente l’effetto isola pedonale tanto inseguita dall’amministrazione comunale, ha tenuto lontano dal presidente la gente comune. I più convinti o anche solo i più curiosi sono riusciti ad ammucchiarsi all’angolo fra via Po e la piazza, attorno all’edicola, in quello rivelatosi essere il punto più vicino all’ingresso del teatro tollerato dal mare di poliziotti e carabinieri. L’arrivo al Principi Non era andata meglio intorno a mezzogiorno davanti al Principi di Piemonte dove Napolitano é stato accolto da uno sparuto gruppo di giornalisti e una decina di passanti incuriositi. A salutarlo, il sindaco Piero Fassino che ha poi pranzato con lui e la moglie Clio. Due ore, durante le quali Napolitano e il sindaco hanno ricordato la loro lunga amicizia nata e consolidata quando il giovane Fassino prese il posto di Napolitano nell’incarico di responsabile Esteri del Pci E’ stato lo stesso Fassino, in un’impeccabile grisaglia presidenziale (anche se inorgoglito, mai ha voluto commentare le voci circolate su una sua possibile candidatura alla successione di Napolitano), a ricordare i «tanti anni passati a lavorare insieme». L’incontro al Regio Un incontro ripetutosi quasi quattro ore dopo sull’ingresso del Teatro Regio in compagnia del presidente della giunta regionale, Sergio Chiamparino, l’elegantissimo prefetto Paola Basilone e il sovrintendente del Regio, Vergnano, il quartetto, cioè, incaricato di fare gli onori di casa ai due presidenti. Chiamparino, intabarrato in una serissima giacca vento, era accompagnato dal fido portavoce Carlo Bongiovanni con il quale, quando era sindaco e in un’epoca più lieve dell’attuale, amava fare un teatrino fingendo di aver appena chiuso una telefonata con «Giorgio» quan- REPORTERS L’ultima volta da Presidente La visita lampo di Napolitano lontano dai torinesi Regio isolato per l’avvio dell’Italian-German dialogue do volevano creare sorpresa tra gli interlocutori, o chiamando Napolitano «Napisan» com’e’ soprannominato il presidente, forse non solo a Torino. Un nomignolo affettuoso, ormai sdoganato pure in tv da un’altra torinese come Luciana Littizzetto. La frequentazione torinese di Napolitano si perde nella notte dei tempi e della storia del partito comunista. Si perde nello battaglia politica portata avanti dai cosiddetti «miglioristi» che guardavano al Psi e a Craxi, contrapposti al Berlinguer che puntava, archiviato il Compromesso storico, all’alternativa. Anni che hanno spesso visto il relativamente giovane Napolitano a Torino, impegnato a portare avanti le tesi riformiste con amici del calibro di Dino Sanlorenzo, Enrico Morando oggi viceministro all’econo- mia, Magda Negri, il compianto Domenico Carpanini, Giancarlo Quagliotti oggi ombra di Piero Fassino, Mario virano dell’Osservatorio sulla Tav. Gli amici torinesi Gli amici torinesi del presidente erano Adalberto Minucci e le visite di Napolitano erano a Norberto Bobbio, Massimo Salvadori, l’einaudiano Corrado Vivanti, e un gruppo di giovani intellettuali inviati nella città operaia per eccellenza a farsi le ossa come Massimo Lo Cicero, economista di origine napoletana; Massimo Boffa figlio di Giuseppe, storico dell’Unione Sovietica e Giuliano Ferrara. Al Regio, l’unico, diciamo, frisson nella cerimonia filata via veloce, è stata la riflessione introduttiva di Gian Enrico Rusconi sulle conseguenze «del rigore politico ed economico della Germania» che hanno obbligato il presidente Gauck a deviare dal discorso ufficiale: «Siamo un paese abituato a rispettare gli accordi». Scambio di battute ignorato da Napolitano, il cui intervento è stato più volte interrotto dalla commozione. Rusconi, all’uscita dal Regio, ha spiegato che nessuno gli ha rimproverato nulla: «Sanno come la penso e mi hanno invitato». Se qualche rimbrotto c’è stato durante la cena (agnolotti e bue brasato) offerto subito dopo a Palazzo Madama a 124 selezionatissimi ospiti non è dato sapere. Metà di loro erano i protagonisti che oggi, dalle 9 alle 16 di oggi e a porte chiuse, alla Reggia di Venaria daranno vita al primo «Italian-German high level dialogue» che Fassino spera di ripetere negli anni a venire. Il corteo di oggi Città paralizzata dallo sciopero Si fermano i trasporti, stop alla ztl Alla manifestazione attesi oltre 30 mila lavoratori da tutto il Piemonte MARINA CASSI È il giorno dello sciopero generale di Cgil e Uil contro le politiche del governo sul lavoro e in particolare il Job Act. A Torino si tiene una delle due grandi manifestazioni nazionali con la partecipazione di Susanna Camusso che terrà il comizio finale in piazza San Carlo. Problemi in città Saranno possibili problemi al traffico in centro in mattinata anche perché lo sciopero di otto ore riguarda anche il trasporto locale. Metropolitana e servizio urbano extraurbano dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 20. Le linee Pont-Rivarolo-Chieri e TorinoAeroporto-Ceres dalle 12 alle 14,30 e dalle 17,30 alle 23. Il Comune ha deciso di sospendere la Ztl. In Piemonte i due sindacati hanno scelto di organizzare un unico corteo a Torino dove arriveranno almeno diecimila persone dal resto della regione con 200 pullman. L’obiettivo è portare oltre trentamila lavoratori in piazza con lo slogan rivolto al governo «Così non va». Il tragitto Il corteo segue il percorso del Primo Maggio con partenza alle 9,30 da piazza Vittorio per poi snodarsi lungo via Po, piazza Castello e via Roma. In piazza San Carlo parleranno anche il segretario della Uil, Gianni Cortese, un delegato di un call center, un pensionato, un lavoratore delle mense scolastiche, un edile, un Rsu della Provincia e un operaio della Maserati, una delle non molte realtà industriali non di crisi. I segretari di Cgil e Uil, Alberto Tomasso e Gianni Cortese, spiegano che in Piemonte c’è una specificità drammatica della crisi e temono per la primavera una ondata di li- REPORTERS La protesta del 1 maggio cenziamenti con l’entrata in vigore delle nuove norme sulla cassa integrazione previste dalla riforma Fornero. Al corteo con partenza dalla stessa piazza Vittorio ci sarà anche il cosiddetto «spezzone sociale» che riunirà l’area dell’antagonismo. La tensione in questi giorni resta alta e anche la presenza di forze dell’ordine sarà massiccia. 12 45 67 18 59A97BC 28 BD49EF79 82 LA STAMPA 8 1 23 56 71 28 LA STAMPA VENERDÌ 12 DICEMBRE 2014 . Cronaca di Torino .53 Oggi l’udienza Stamina Spese pazze, il Pd restituisce i soldi Ma adesso cosa rischia la giunta? “Spostare il processo a Trieste” Una condanna non farebbe cadere Chiamparino ma indebolirebbe lui e la maggioranza PAOLA ITALIANO MAURIZIO TROPEANO il trenta sarà messo a disposizione della giunta. Dopo aver annunciato l’intenzione di chiedere il giudizio abbreviato all’udienza preliminare che proseguirà oggi, i consiglieri regionali coinvolti nell’ultima tranche dell’inchiesta sui rimborsi ai gruppi (quasi tutti di centrosinistra) hanno deciso di restituire le cifre contestate dalla procura della repubblica. Aldo Reschigna, attuale vicepresidente della giunta guidata da Sergio Chiamparino, l’ha già fatto: e oltre ai circa 2500 euro di spese personali che gli sono addebitate per il periodo 20102012, ha versato anche una maggiorazione del trenta per cento come risarcimento per il danno d’immagine procurato all’ente. Hanno già risarcito anche Eleonora Artesio, ex assessore regionale alla sanità e capogruppo della Federazione della Sinistra e l’ex consigliere di centrodestra Fabrizio Comba. Una scelta che secondo le indiscrezioni potrebbero fare nei prossimi giorni anche altri esponenti politici (tra i quali il segretario regionale e capogruppo del partito democratico, Davide Gariglio) siano orientati alla restituzione. L’attuale assessore alle Pari Opportunità Monica Cerutti, già capogruppo di Sel, ha garantito che lo farà presto. Cosa succederà oggi in aula? Questa mattina saranno formalizzate davanti al giudice le richieste dei consiglieri di essere giudicati con rito abbreviato. La discussione di accusa e difesa sarà con ogni probabilità rinviata alla prossima udienza, che potrebbe slittare a gennaio. Perché restituiscono i soldi se sostengono di non averli usati a fini personali? La decisione sulla condanna nel giudizio abbreviato dipende in larga parte dall’esistenza del dolo, cioè dalla consapevolezza che i consiglieri avevano del fatto che le spese (ristoranti, alberghi, regali natalizi) non erano rimborsabili. Gli imputati hanno sempre sostenuto che si trattasse di spese sostenute in buona fede per l’attività del gruppo: la restituzione contribuisce a testimoniare che non c’era l’intento di appropriarsi dei soldi a fini personali. Inoltre, toglie la Regione Piemonte dall’imbarazzo di costituirsi REPORTERS La fiducia del presidente Il presidente Sergio Chiamparino ha ribadito la fiducia nel comportamento di Aldo Reschigna e Monica Cerutti, che nella passata legislatura erano presidenti dei gruppi Pd e Sel Firme false Battagliainaula tra«Pensionati» 1 Continuano le battaglie sulle irregolarità nelle liste alle elezioni regionali del 2010. Ieri si è aperto il processo contro Luigina Staunovo Polacco («Pensionati per Bresso») che aveva provocato la caduta di Cota con i ricorsi contro la lista «Pensionati per Cota» di Michele Giovine. Giovine è ora parte civile contro di lei, e ha già annunciato un esposto per falsa testimonianza contro il primo teste ascoltato. 1,65 25 milioni i consiglieri È la somma finora restituita con una maggiorazione del 30% rispetto alle cifre contestate dai pm Sono i politici che nel corso dell’inchiesta e delle udienze del processo hanno restituito i soldi parte civile o di chiedere comunque un risarcimento per il danno subito. Gli altri imputati hanno restituito i soldi? In 25 hanno restituito le somme contestate. Nelle casse della Regione sono già rientrati in tutto 1 milione e 650 mila euro, nei quali è compreso un 30% in più per il danno di immagine. La restituzione maggiorata era una delle condizione poste dai pm per dare parere favorevole alle richieste di patteggiamento (che sono state 14). L’ex presidente della giunta, il leghista Roberto Cota, che sarà processato il 26 gennaio con altri 23 rinviati a giudizio, aveva restituito le cifre contestate durante le indagini. Dove finiscono i soldi finora restituiti dai consiglieri regionali? È stato deciso che il 70 per cento tornerà a disposizione dell’assemblea legislativa mentre Perchè i consiglieri regionali del Pd hanno scelto il rito abbreviato? Si tratta di una scelta che prevede lo svolgimento del dibattimento a porte chiuse, cioè senza la presenza di pubblico, ed una consistente riduzione della pena in caso di condanna. I consiglieri del Pd hanno spiegato la scelta di accelerare i tempi del dibattimento per evitare di tenere le istituzioni sulla graticola. Secondo il Movimento 5 Stelle, invece, hanno fatto una scelta dettata dall’«astuzia» che punta ad utilizzare «tutti i cavilli messi a disposizione dalla giustizia per non mollare le poltrone». Gli effetti della legge Severino si applicano con il rito abbreviato? Sì, la legge si applica fin dalla sentenza di primo grado. La decadenza dalla carica di consigliere regionale e di assessore scatta in caso di una condanna superiore ai 2 anni. Ci saranno conseguenze per la giunta Chiamparino? In caso di condanna i democratici Aldo Reschigna, Davide Gariglio e Angela Motta ma anche Monica Cerutti (Sel) sarebbero costretti a lasciare il Consiglio regionale ma non ci sarebbero conseguenze, a parte quelle di carattere politico (ieri il M5S è andato all’attacco spiegando che il rito abbreviato equivale al rinvio a giudizio e chiedendo a Chiamparino come intende comportarsi), per l’attività della giunta e dell’assemblea legislativa: al posto dei consiglieri dichiarati decaduti subentrerebbero i primi non eletti delle liste provinciali. Muro contro muro Scontro sulla manovra fiscale La manovra fiscale approderà in Consiglio regionale la prossima settimana i partiti di minoranza puntano a impedire l’approvazione del provvedimento a fine anno Bollo auto, si tratta sull’aumento Pd e Sel chiedono di differenziarlo Forza Italia sulle barricate: presentati 180 emendamenti ALESSANDRO MONDO Promettono guerra totale in commissione a colpi di emendamenti, 180 quelli già presentati: «Ed è solo il principio». Obiettivo: impedire l’approvazione della stangata fiscale entro fine anno, a costo di passare Capodanno in Consiglio. Forza Italia in trincea Ipotesi concreta, avvertono i consiglieri di Forza Italia in Regione. E questo, nonostante l’assessore al Bilancio Reschigna, su richiesta del Pd e di Sel, valuti alcune correzioni. A saldo invariato, naturalmente. Si tratta sul bollo auto È il caso dell’aumento del bollo auto, che cuba 16 milioni, potenzialmente rimodulabile in tre scaglioni: nessun aumento da zero a 50 cavalli fiscali; aumento del 5% da 50 a 180 cavalli fiscali; aumento del 10% dai 180 in su. Riflessione in corso anche sul «bollino blu», con riferimento alle caldaie, che l’opposi- L’inchiesta è chiusa e l’udienza preliminare che vede imputato per associazione a delinquere e truffa Davide Vannoni, guru di Stamina, e altre 12 persone, è già in corso da oltre un mese. Manon si sono fermati gli accertamenti della procura di Torino sul tentativo di promuovere il metodo e guadagnare consensi da parte dei presunti organizzatori di quello che il pm Raffaele Guariniello chiama «il disegno criminoso» di Vannoni e dei suoi collaboratori. Ieri in aula, davanti al gup Potito Giorgio, gli avvocati difensori hanno chiesto il trasferimento del processo da Torino a Trieste (dove operava Marino Andolina, braccio destro di Vannoni). Altri hanno chiesto di portarlo a Brescia, dove sono iniziate le infusioni nell’ambito della sperimentazione che era stata prima autorizzata dal Ministero e poi bloccata. Il gup deciderà il 7 gennaio. Ma intanto negli ultimi mesi ci sono stati nuovi indagati. Uno di questi è l’autrice di un video che continua a circolare sul web - postato anche su uno dei profili facebook di Vannoni, dal titolo «I bambini di Stamina»: una musica struggente fa da sottofondo a immagini di piccoli malati di gravi patologie neurodegenerative, con scritte in sovraimpressione che documenterebbero i presunti miglioramenti (alcuni hanno del miracoloso) che i pazienti avrebbero ottenuto con il metodo. Il video è stato segnalato anche al Garante per la privacy, che l’ha condannato per il fatto di mostrare senza alcuna censura i pazienti, sottolineando che l’autorizzazione dei genitori non è sufficiente per mostrare le immagini. Ma non ha potuto bloccarlo, perché il server su cui è ospitato si trova all’estero. Gli investigatori stanno poi lavorando su un video mostrato nell’altro processo a carico di Vannoni, quello per tentata truffa ai danni della Regione Piemonte, in cui un teste mostra i progressi (anche questi miracolosi) della sua psoriasi grazie al metodo Stamina. Secondo i primi accertamenti, si tratterebbe di un falso. [P. ITA.] zione chiede di abolire: vale 3 milioni. Entro la prossima settimana, quando la manovra arriverà in Consiglio regionale, potranno esserci novità. Ci vuole altro per disinnescare lo scontro. Forza Italia che si accredita come la vera forza di opposizione alla manovra fiscale: ostruzionismo senza se e senza ma con buona pace del capogruppo del Pd Gariglio, che la invita ad essere costruttiva. E se alla fine la linea del Piave dovesse cedere, magari a seguito del contingentamento dei tempi del dibattito, resta l’impegno a presentare un ordine del giorno che definisca la transitorietà degli aumenti: non più ANSA di due anni; i democratici saranno invitati a firmarlo. mentare la pressione fiscale». La controproposta «No alla stangata» «Chiamparino si era detto disposto ad accettare soluzioni migliorative, a saldi invariati, l’abbiamo preso in parola - hanno spiegato Vignale, Porchietto, Ruffino e Berutti -. Esiste la possibilità di una manovra alternativa, senza au- La controproposta di legge è dettagliata. Per restare alle voci più significative, 50 milioni dalla vendita delle partecipate e 40 dalla dismissione del patrimonio immobiliare, compreso quello delle Asl. «Se la Regione ha bisogno di vendere, e se il Comune di Torino cerca una sede unica per accorpare gli uffici, non c’è che l’imbarazzo della scelta», attaccano i berluscones. In aggiunta, prpongono l’esenzione dell’Irap per le start-up innovatigve nei primi tre anni e per le imprese che creano nuova occupazione. La polemica «Bando alle fantasie contabili replica Reschigna -. Le entrate del bilancio devono essere certe, le alienazioni di immobili e partecipate non lo sono». «Le fantasie contabili le abbiamo apprezzate nei cinque anni della legislatura Bresso», ribatte a stretto giro di posta Pichetto, capogruppo di Forza Italia. Muro contro muro. 12 45 67 18 54 .Cronaca di Torino STAMPA .LA VENERDÌ 12 DICEMBRE 2014 La radiografia delle scuole Il viaggio nelle aule dove si vuole investire e quelle da “dimenticare” L’ingresso della scuola Perotti Barriera di Milano “Fuori zona 1/5 degli iscritti” Ci sono scuole e scuole. Cioè ci sono le scuole dove gli iscritti sono sempre più dei banchi e quelle dove nessuno vuole portare i propri figli. Così il Comune e la Fondazione Agnelli stanno lavorando a un progetto per individuare tra le 320 scuole, di cui la Città è proprietaria e responsabile della manutenzione, quelle traordinaria: nti di riscalnsentano rico». lla a co coll collina llin ina a 10 0 M Mirafiori Mirafio irra rafior afior afiori Sud ud CIRCOSCRIZIONE 10 o - LA STAMPA gnelli, con gli ltura e Istru, Sistema intica è al lavoa partire dale diverse ciro date per rii» delle scuoini ai quali le ssono fare ribilire i criteri scrizioni (annerale vale il i dove si vuo, spiegano alnelli, sovrapagrafici sui anni, presendella scuola, quella che si o esito del in queste ciinque anni il li alunni toriel 2,5% (1000 alcune aree 15%, mentre ccoglieranno bini in più. uartiere o alla Fondao le aree colli- Indagine In Barriera e Regio Parco le scuole da “salvare” Il Comune vuole investire risorse dove c’è crescita demografica Telethon UntorneodiCalcioa5 all’IndustrialVillage 1 Iniziativa di sport e solidarietà da domani a domenica, per raccogliere fondi a favore della ricerca. È il Torneo sempre posti liberi. Diversificata la situazione della circoscrizione 6, dove Barriera di Milano lungo l’asse di corso Giulio Cesare e dei nuovi insediamenti di via Cigna è popolatissima (lo dimostrano le scuole Gabelli-Pestalozzi, Ilaria Alpi), mentre l’estremità di Falchera e i confini con Settimo sono in controtendenza. In crescita sono San Donato gno di didattica innovativa, che punti sul digitale, organizzata in modi nuovi anche dal punto di vista degli spazi. E lo ha ribadito anche ieri alla Conferenza cittadina delle autonomie scolastiche, alla Casa Teatro Ragazzi. Ma le condizioni economiche generali impongono delle scelte. E se una scuola continua a perdere iscritti in un contesto prossimi 12 mes tura per età della popolazion e re s i dente ci consente tuttavia di guardare un po’ più lontano, ad esempio al prossimo nio: si ha così più prendere le mig sioni, ed eventua correggerle». Con la libertà di s che una scuola lon sa, i cambiamenti ro prevedibili? «Come ogni prev che quella di c parlando ha disc ni di aleatorietà presa per oro co tro, parliamo di marie, per le qua panza tra freque sidenti è genera nore rispetto a scontrabile per l grado superiore. Se, consapevole ch sta perdendo alliev smette di curarla, n accelerare un proce gari potrebbe esser «Nessuno ha int Sul giornale di ieri la notizia del progetto. 1 dove intervenire con la ristrutturazione. «Vogliamo capire dove il numero degli alunni è in crescita e dove conviene investire di più economicamente» ha detto l’assessore. Insomma si premiano le scuole che «attirano» i genitori. Ma d’altro canto le scuole «di frontiera» non ci stanno a rinunciare alle ristrutturazioni attese da anni. La Drovetti Una scuola difficile anche per gli insegnanti «Qui la situazione è esplosiva, molti dei ragazzi non hanno regole» PAOLO COCCORESE Se in altri quartieri le scuole subiscono da anni l’emorragia di iscrizioni, alla direzione didattica «Ilaria Alpi» in Barriera di Milano il problema è inverso. «Siamo costretti a mandare via i “fuori zona” che si vogliono iscrivere nelle nostre scuole perché, nonostante le richieste e le liste d’attesa sempre più lunghe, dal Comune non ci aprono altre classi per chi non abita nel quartiere. Per assurdo, uno dei nostri grattacapi sono i ricorsi delle famiglie escluse», dice Donata Bacceliere, la vicaria che coordinata le tre elementari: Perotti, Deledda, D’Acquisto. Se venisse confermata la logica annunciata dal Comune che, per ottimizzare le risorse disponibili, si investirà nel rifacimento degli edifici delle scuole più richieste al momento delle iscrizioni, alla direzione Alpi tirano un sospiro di sollievo perché i numeri raccontano una realtà in crescita. «L’anno scorso sono stati quasi una ventina gli studenti che sono rimasti esclusi dal nostro Circolo didattico». REPORTERS Cenisia “Uno sforzo tutti i giorni per educarli Siamo stanchi di essere stigmatizzati” Le tre elementari «Nelle tre elementari, che contano complessivamente 840 alunni, un quinto degli studenti risiede in aree di città che sono competenza di altri istituti», dicono dalla direzione. Alla Deledda di via Bologna, gli alunni «forestieri» sono anche di più: arrivano a toccare la metà del totale. «Il motivo? Le nostre scuole da sempre hanno una tradizione formativa basata sull’aumento e non sul recupero. Un’offerta incentrata sulla qualità e l’eccellenza», dice Bacceliere. Ovviamente, c’è anche dell’altro. Le famiglie, comprese quelle non italiane, preferiscono le classi della direzione Alpi dove, a differenze delle confinanti Gabelli o Parini, la presenza degli stranieri è più bassa. Differenza che fa sorridere le tre elementari di Barriera di Milano costrette a fare i conti con edifici non sempre accoglienti. «La Perotti ha sempre bisogno di piccoli interventi di manutenzione, mentre le classi della D’Acquisto sono sistemate in una parte di edificio poco accogliente. Il Comune dovrebbe provvedere il prima possibile a ristrutturare l’altra ala chiusa», dice la vicaria. Che è responsabile anche della Deledda, quest’estate imbiancata con «Scuole Belle». LETIZIA TORTELLO Il cancello giallo vivo sta per aprirsi. I ragazzi della scuola Drovetti escono in strada correndo, uno per poco non finisce sotto una macchina che passa. «Lo vedi cosa fai?», gli urla una bidella. Un’insegnante commenta: «Qui la situazione è esplosiva, molti di loro non hanno regole, è uno sforzo tutti i giorni per rieducarli». Siamo in via Bardonecchia, nella media dell’Istituto comprensivo Racconigi, un plesso in un quartiere popolare e popoloso, Cenisia, a forte presenza di immigrati. Gli allievi per riempire le classi non mancherebbero, ma la scuola perde iscritti. Alcuni professori chiedono di andarsene, altri restano in trincea, in una situazione complicata. Le classi di quest’anno Quest’anno si è formata solo una prima, due seconde e due terze. Cento allievi. Di cui il 60% è figlio di stranieri: nordafricani, rumeni, cinesi, pakistani, moldavi. «In una classe abbiamo tre italiani, in un’altra sei su venti», dice la preside Antonella Accardi Benedettini. «Gli immigrati sono una ricchezza, i problemi non sono lì». Se la Drovetti va avanti così, presto chiuderà. Ci sono genitori che preferiscono fare chilometri, piuttosto che portare i figli in via Bardonecchia. Episodi di bullismo si verificano con frequenza. Risse e aggressioni tra alunni, che insegnanti e preside cercano di contenere. «Siamo una scuola che fa fatica, non lo nascondo - continua la dirigente -. Ci sono famiglie assenti, ragazzi che trasformano sofferenze in aggressività. C’è una emergenza educativa, con genitori che non condividono i nostri metodi». Quali? «Utilizziamo il principio delle sanzioni riparatorie. Al ragazzo che sputa per terra, diamo guanti e strofinaccio per pulire», a quello che capovolge un banco o tira la sedia «chiediamo di rimetterle a posto, spieghiamo che la rabbia va incanalata». Fare le pulizie oppure accudire i bimbi della scuola materna sono «punizioni» che integrano le sospensioni. Se si tiene conto della popolosità, tra le scuole da «salvare» la Drovetti non rientra. «Noi ce la stiamo mettendo tutta - puntualizza –. Abbiamo bisogno di tempo. Siamo stufi di essere stigmatizzati». La scuola elementare di corso Ciriè Regio Parco “Per noi la forza è la diversità” CRISTINA INSALACO Il Regio Parco è un istituto comprensivo all’avanguardia sull’integrazione dei bambini e ragazzi stranieri, che rappresentano il 60% degli iscritti. Dell’Istituto Comprensivo Regio Parco fanno parte la scuola d’infanzia «Ciriè», di corso Ciriè 3, le scuole primarie «De Amicis» di via Masserano 4, «Fiochetto», di via Fiochetto 29, «Lessona», di corso Regio Parco 19, e infine la scuola secondaria «Giacosa» di via Messina 14. Gli alunni iscritti nei cinque plessi sono 830, in alcuni la percentuale di stranieri tocca il 92%, come la scuola Fiocchetto, in altri l’85, come in corso Ciriè, dove quest’anno su una classe di 24, i bambini italiani sono appena 3. L’integrazione Da anni la scuola ha voluto valorizzare l’integrazione e per farlo ha fatto nascere molti progetti per i suoi studenti. Ci sono i corsi di arabo e romeno per bambini, come i corsi di italiano e matematica per i ragazzi arrivati dalla Romania o dal Marocco che conoscono poco l’italiano. C’è il progetto «crescere in orchestra», che ha portato l’insegnamento del violino nelle scuole, alcuni artisti sono arrivati nelle classi per far comprendere ai bambini che l’arte può essere un veicolo di integrazione, e i bimbi della materna vanno in gita in moschea e alla chiesa dell’Annunziata. Sponsor Dal lato economico, però, anche se la preside si vorrebbe aprire a privati o sponsor che finanzino gli interventi di manutenzione, i problemi sono tanti. «Le nostre scuole sono del 1900 – dice Concetta Mascali, direttrice scolastica -, e hanno bisogno di parecchi interventi di manutenzione. Alla scuola Lessona piove in palestra, e siamo costretti ad utilizzare i secchi, abbiamo problemi alle tubature, e anche i pavimenti andrebbero risistemati». Le aule invece, l’ultima volta le hanno ridipinte i genitori con il progetto «Non ti scordar di me». «Il punto di forza della nostra scuola è quello di insegnare agli allievi che la diversità è una ricchezza che va vissuta e valorizzata», dice Graziella Lombardo, responsabile del plesso di corso Ciriè. 12 45 67 18 LA STAMPA VENERDÌ 12 DICEMBRE 2014 . Cronaca di Torino .55 Ingegneria, un record italiano Andrea è il primo laureato in azienda Oggi discute la tesi: ha trascorso più tempo da apprendista in ufficio che nelle aule dell’ateneo FEDERICO CALLEGARO Ha detto Si chiama Andrea Fonti, ha 25 anni e questa mattina sarà il primo studente in Italia a conseguire una laurea magistrale grazie all’apprendistato in azienda. Oggi, alle 10, nell’Aula Magna del Politecnico di Torino, il percorso di studi del futuro ingegnere informatico si va a concludere con la discussione di una tesi sulle macchine da collaudo aziendali. «Durante gli studi ho potuto contare su uno stipendio erogato dalla ditta» La ricerca Una ricerca sperimentale, come lo è stata parte della sua stessa carriera accademica. Nell’ultimo anno e mezzo, infatti, Andrea ha passato più tempo nell’ufficio di un’azienda che in ateneo, già inserito nel mondo del lavoro che si appresterà a svolgere dopo il conseguimento del titolo. Questo grazie al progetto delle «Lauree in Alto Apprendistato», un percorso formativo voluto dalla Regione Piemonte che prevede l’inserimento di studenti nelle aziende durante il ciclo di studi. A rendere però il nuovo tentativo di avvicinare il mondo della formazione a quello del lavoro molto diverso rispetto a quello rappresentato dagli stage, ci sono diversi fattori: in primo luogo il fatto che durante l’anno e mezzo di apprendistato, coadiuvato da un tutor accademico e da uno dell’azienda, lo studente può svolgere le mansioni che più si avvicinano agli argomenti degli esami che deve sostenere, in modo da affiancare la pratica a una preparazione teorica. Tempo indeterminato Andrea Fonti, 25 anni, prima ancora di laurearsi ha ottenuto l’assunzione a tempo indeterminato in un’azienda di Volpiano «È stato un modo per accedere al mondo del lavoro in modo graduale» Andrea Fonti, ingegnere l’inserimento di ragazzi che affrontano un biennio di specializzazione post diploma». Il motivo dell’interesse, grazie al quale Andrea Fonti ha già ottenuto un contratto a tempo indeterminato, lo riassume Luciano Bonaria, presidente di Spea: «Il risultato di questo tipo di formazione è che si prepara un talento che non è solo potenzialmente capace di ”fare”, ma che è realmente in grado di lavorare». Oggi, alla proclamazione, sarà presente anche l’assessore regionale all’Istruzione Gianna Pentenero, che rivendica la necessità di creare un ponte tra scuola e lavoro: «L’interesse del mio assessorato rientra proprio in questa ottica di collaborazione tra aziende, enti pubblici e istituti professionali così come avvenuto in questo caso». www.mbt.com Lo stipendio Il secondo aspetto, non meno importante, è che durante tutto il periodo degli studi, l’apprendista può contare su uno stipendio pieno erogato dall’azienda, con tanto di contributi versati. «Ho scoperto questa opportunità grazie al Politecnico e ho subito inviato il curriculum per la selezione - racconta Andrea Fonti -. A quel punto sono stato inserito in un’azienda di hi-tech che aveva aderito al progetto, la Spea». Per Andrea, questo tipo di sperimentazione ha avuto molti lati positivi: «È stato un modo per accedere al mondo del lavoro in modo graduale e per confrontarmi con tutti quegli aspetti pratici che altrimenti si comprendono in modo più superficiale solo sui libri». Gli altri studenti Attualmente, spiegano dal Politecnico, sono sei gli studenti impegnati nel progetto ma per l’azienda che ha seguito sua formazione, Andrea, era il primo: «Per noi avere ragazzi che sanno già come funziona il mondo del lavoro è un valore aggiunto raccontano da Spea -. Ovviamente il progetto è in una prima fase ma l’idea che ateneo e azienda dialoghino costantemente per decidere cosa sia meglio far fare all’apprendista è utile a tutti». Un canale, quello dell’Alto apprendistato, che la compagnia con sede a Volpiano auspica anche per gli studenti che finiscono le superiori: «Saremmo anche disposti a curare Cara Torino Il contratto Con la suola curva MBT, ti muovi sempre. Anche quando sei fermo. Indossare le MBT può aiutare a migliorare la postura, incrementare l’attività muscolare e ridurre il dolore lombare. Trova le tue MBT presso In Piedi Via Orvieto, 19 - Torino | Tel: 011.19713647 LUIGI LA SPINA Politecnico, il sapere che dà lavoro SEGUE DA PAGINA 47 ondi che spesso si ignorano e che, gelosi delle loro autonomie, temono di subire influenze indebite nei loro programmi e pericolose distorsioni nei loro obiettivi. È vero che nel nostro Politecnico la contaminazione tra azienda e ateneo avviene da anni e che, ovviamente, è favorita dalla specificità del corso di studi. Una pratica più difficile, certo, a essere realizzata in altri ambiti, non solo in quelli umanistici, ma anche in quelli indirizzati al conseguimento di lauree con un maggior contenuto scientifico e teorico. Ma le nuove caratteristiche del mondo del lavoro, segnato da una rapida obsolescenza del sapere e dalla necessità di un aggiornamento permanente, rendono questi confini tra corsi di laurea sempre più sfumati e, quindi, allargano le concrete possibilità di un forte avvicinamento tra mercato dell’occupazione, specie giovanile, e università. Anche le preoccupazioni di una conversione della ricerca scientifica di base verso le immediate necessità delle imprese, tipiche di una certa retorica studentesca di decenni fa, oggi si attenuano di molto, proprio per questo cambiamento della offerta di lavoro da parte aziendale. Ci sono, infatti, meno esigenze di una preparazione specifica da parte dei giovani che, dopo pochi anni, diventa superata, e interessa di più una solida e approfondita conoscenza di base sulla quale si possa investire per un continuo aggiornamento culturale e tecnologico. Ecco perché non ci sono più alibi per gelosie accademiche che, sotto il manto dell’indipendenza e della purezza del sapere, celano interessi di conservazione di un potere che non vuole confrontarsi col cambiamento del mondo che ci circonda. È finito il tempo della coltivazione di orti e orticelli personali, quelli di certe baronie accademiche che hanno isterilito e provincializzato la cultura del nostro Paese. L’interazione tra saperi e lavori sarà la chiave del successo nel futuro. È così ormai da molti anni; peccato che qualcuno non se ne sia ancora accorto. M 12 45 67 18 59A97BC 28 BD49EF79 82 LA STAMPA 12 45 67 18 LA STAMPA VENERDÌ 12 DICEMBRE 2014 . Cronaca di Torino .57 Torino-Lione Tav, i burocrati bloccano il progetto e l’Italia si gioca la faccia con l’Ue MAURIZIO TROPEANO Il progetto definitivo della Torino-Lione dalla fine di agosto giace negli uffici del ministero dell’Ambiente, bloccato «non per questioni di carattere politico, di valutazione di impatto ambientale o di questioni economiche» ma per la mancanza di alcune firme dei dirigenti del ministero. La «farraginosa macchina burocratica», come la chiama il commissario straordinario della Torino-Lione, Mario Virano, dovrebbe portare il dossier sul tavolo del ministro Galletti la prossima settimana ma «a questo punto è alquanto improbabile che in occasione dell’ultima riunione del Cipe del 2014 si possa approvare il progetto definitivo: ancora una volta si verrà meno agli impegni assunti e ancora una volta si darà soddisfazione e argomentazioni a coloro che avversano la Tav», denuncia il vicepresidente della commissione Trasporti del Senato, Stefano Esposito. Esposito (Pd) all’attacco Ieri l’esponente democratico, da sempre un ultras del fronte Sì Tav, ha attaccato duramente la burocrazia ministeriale «che non riesce a comprendere la rilevanza di questa grande infrastruttura, le responsabilità che l’Italia ha nei confronti dell’Ue». Per Esposito «i veri avversari della Torino-Lione stanno a Roma e non in Val di Susa». Esposito ricostruisce Cassazione Nuovaudienza perVattimo 1 Tornano in aula da- REPORTERS Il 16 nasce la nuova Ltf vanti al gup l’ex europarlamentare Gianni Vattimo e gli attivisti No Tav Luca Abbà e Nicoletta Dosio. I pm contestavano false attestazioni per una visita in carcere a un militante nel 2013. La Cassazione ha annullato la prima decisione del gup sul non luogo a procedere per Abbà e Dosio e sulla riformulazione del reato per il filosofo. Martedì a Roma la commissione intergovernativa avvierà l’iter per la nascita del nuovo soggetto promotore della Tav le tappe di questa vicenda. Il progetto definitivo doveva essere trasmesso al ministero delle Infrastrutture prima il 30 settembre, poi il 15 ottobre, poi il 30 ottobre, poi ancora il 15 novembre. Nessuna della date indicate è stata rispettata tanto che il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, ci aveva messo la faccia assicurando che tutto l’iter sarebbe stato ultimato entro il 30 novembre. E invece no. Ad oggi, il progetto definitivo della Torino-Lione resta nei cassetti dei dirigenti del ministero dell’Ambiente. E così «ritardo dopo ritardo» l’Italia si gioca «la fac- cia con la Francia e con Bruxelles» conclude Esposito. Il rapporto con l’Ue Virano, commissario straordinario del governo, parla di «un comportamento poco comprensibile da parte dei ministeri» ma si dice convinto che questa situazione «non ostacolerà il percorso avviato e che porterà alla nascita del nuovo soggetto promotore della Torino-Lione» e, soprattutto, «avremo le carte in regola per quando l’Italia presenterà insieme alla Francia la domanda per ottenere il contributo da parte dell'Ue». Le accuse dei Cinquestelle Diverso, invece, il punto di vista del senatore Marco Scibona e della consigliera regionale Francesca Frediani: «Se da un lato ci sono i proclami mediatici o i famosi tweet, dall’altro ci sono gli inestricabili nodi burocratici che fanno capire come ormai la sostenibilità politica ed economica di questo enorme sperpero di risorse pubbliche sia pari allo zero». E il M5S difende il lavoro svolto dal dirigenti del ministero: «I funzionari, quella burocrazia che si vorrebbe piegare, non sono tenuti a fare atti di fede su progetti e bontà delle opere». 1 12344567 936 A3B26 1 12345679AB7CDA6A99E7C6F5A4F75749C4A4C1FF9F3C45F575F 3AACA7353A1C46A5F7 354AC941!75"E#F$F3FDF41%&F3 6ACAF4'7(43796FCA"&F36ACA45"&A63A4""AF494C"&AF77ACC45A7 1 Una lettrice scrive: letto con interesse i due articoli dedicati al rave party di strada Manta e, come sempre in simili casi, mi frullano in testa le medesime domande. Perché le Forze dell’Ordine vengono sempre inviate, a debita distanza, sul luogo dell’evento? Che cosa ci vanno a fare, visto che non intervengono mai a reprimere gli abusi e a impedire le violazioni delle leggi (occupazione abusiva di proprietà privata, inquinamento acustico, commercio abusivo di alcol, evasione fiscale, ...)? Li mandano forse a presidiare il reato per controllare che si svolga nel pieno NON rispetto delle regole? E perchè, alla fine, quando la maggior parte se n’è andata, si attivano a sanzionare i ritardatari e a prendere i numeri di targa? Forse si pensa di spaventarli con la minaccia di un possibile sequestro del mezzo? O si ritiene che tra i numerosi reati commessi, uno solo merita punizione: la pigrizia di chi si attarda? Ma esiste in Italia una strategia della gestione dell’Ordine Pubblico? Tra le cariche di polizia e l’inerzia attendista non si prevedono strategie intermedie, graduate secondo la gravità dei casi in vista dell’unico obiettivo di garantire il 2 «Ho rispetto delle leggi e tutelare i diritti dei cittadini?». ELIANA STRONA L’addetto stampa della Polizia Municipale Torino ci scrive: 2 «Al lettore che lamenta che la Polizia Municipale sanziona solo ove c’è la possibilità di fare incasso, rispondiamo che non è vero. Gli Agenti hanno molteplici compiti e sicuramente sono prioritari gli interventi per garantire la fluidità della circolazione, soprattutto nelle vie dove transitano i mezzi pubblici di trasporto, e per tutelare particolari categorie di utenti (diversamente abili, vittime di incidenti stradali...). «Ma da anni si lavora anche, sia con personale in divisa che in borghese, per contrastare la presenza di parcheggiatori abusivi, soprattutto in zona ospedali, di lavavetri o di utenti di bus e tram cittadini irrispettosi delle regole di civile convivenza, di venditori abusivi e i riscontri positivi sono tanti. Certo, ci sono dei limiti... primo fra tutti la molteplicità di richieste da soddisfare: non si può essere ovunque e sempre, ma l’impegno è tanto e costante. Saluti cordiali». SEGUE LA FIRMA Un lettore scrive: un Paese in cui diamo 2 «In risalto soprattutto alle cose negative, vorrei evidenziare una nota positiva della nostra città: l’ospedale Gradenigo. Dal 6 al 28 novembre u.s. ho avuto la necessità di ricoverare una persona di famiglia ultraottantenne e ho potuto osservare e costatare di persona l’efficienza, la professionalità, la dedizione ed umanità con cui tutto il personale lavora in questa struttura, a partire dal primo giorno di ricovero in pronto soccorso. Un ringraziamento particolare a tutto il personale del reparto Medicina A (secondo piano), medici, infermieri, operatori socio sanitari, volontari e alle assistenti infermieristiche della continuità assistenziale». ADG Un lettore scrive: 2 «Mi chiamo Davide è sono un commerciante di Torino. Volevo ringraziare chi ha depenalizzato i piccoli reati, furto di una mela per esempio, ma faccio presente a lor signori che io ho circa 6000 clienti la settimana e che se mi rubano una mela al giorno a fine settimana non tolgo il medico di torno ma 1200 kg di mele, che probabilmente sono il mio guadagno. Posso dirvi cari signori che quando dovrò pagare i miei dipendenti e le tasse dirò loro di rivolgersi a chi ha depenalizzato i piccoli furti. Cari signori invece di ripristinare la legalità stiamo facendo un passo indietro incentivando chi già è abituato a delinquere a farlo ancora di più e con disinvoltura conscio del fatto che non sarà punito. Io dal canto mio penso di farmi giustizia da solo tanto non vale la pena più di chiamare le forze dell’ordine. Lo Stato Italiano non mi rappresenta più». DAVIDE Una lettrice scrive: chiusura di via Roma darebbe un’ennesima prova di mancanza di logica dato che per raggiungere 2 entrate del parcheggio sottostante si deve passare da Via Roma. Le due entrate sono in via Gobetti e in via Viotti. Poi fra Piazza Castello e Piazza Carlo Felice ci sono gia Via Lagrange con via Accademia delle Scienze e via Carlo Alberto che sono chiuse al traffico e via XX Settembre solo transitabile da pochi. Via Roma è bella, larga con dei portici fantastici per i pedoni, lasciamo che le automobili passino tranquillamente». 2 «La CONSOLATA [email protected] via Lugaro 15, 10126 Torino Forum lettere su www.lastampa.it/specchio www.facebook.com/specchiodeitempi 12 45 67 18 STAMPA .LA VENERDÌ 12 DICEMBRE 2014 «Le multe non si possono togliere, ma di mia iniziativa le restituisco i soldi che lei ha pagato per la sanzione» Pinerolo Il pensionato multato rifiuta soldi e regalo offerti dal sindaco Eugenio Buttiero Sindaco di Pinerolo «Non li voglio. Dia il denaro e il panettone a un povero che ne abbia bisogno. Tutti possono sbagliare» E i vigili attaccano Buttiero: “Così ci sconfessa” Il sindaco di Pinerolo, Eugenio Buttiero, ha mantenuto la promessa. «Andrò a casa del pensionato multato per avere attraversato la strada con il rosso e gli restituirò di tasca mia i soldi della contravvenzione», aveva detto. E così ha fatto: in una borsa con il logo del Comune ha messo sia la busta con il denaro, 28 euro, sia un panettone «Made in Pinerolo». Sul giornale di ieri la notizia della singolare contravvenzione inflitta al pensionato di Pinerolo. 1 La rinuncia Ma quello che doveva essere un gesto simbolico di riconciliazione, non è stato gradito dall’arzillo pensionato che, in modo educato ma inequivocabile, ha invitato il primo cittadino a donare denaro e panettone ad un povero della città. Per Roberto Capellari, classe Sudoku La vicenda ha fatto discutere. La valutazione della maggioranza dei pinerolesi è che il vigile forse ha calcato troppo la mano: «È stato severo e inflessibile con un anziano pensionato claudicante, che non ha fatto in tempo ad attraversare la strada». E del resto in un anno sono solo quattro le multe elevate dai civich locali a pedoni, ma negli altri tre casi con il loro comportamento avevano provocato incidenti. E che i semafori a Pinerolo abbiano dei gialli troppi corti è storia vecchia. Sulla «Stampa» Medio Il gioco consiste nel riempire tutte le caselle in modo tale che ogni riga, ogni colonna e ogni settore contenga tutti i numeri senza alcuna ripetizione: negli junior sudoku sono in gioco i numeri da 1 a 6, nel sudoku medio e difficile i numeri da 1 a 9 Junior 1 Junior 2 5 6 6 3 2 1 1 4 6 1 3 4 3 2 6 1 5 1 Junior 1 2 3 6 4 5 1 1 4 3 5 6 2 3 2 5 6 1 4 5 2 6 4 1 3 1 6 5 3 4 2 4 3 2 1 6 5 Junior 2 3 4 6 2 5 1 5 1 2 6 3 4 4 2 3 1 6 5 1 4 3 5 6 2 5 6 4 2 1 3 2 3 6 1 5 4 cile dare giudizi, ma le situazioni vanno vissute in prima persona e con la divisa indosso». Critiche al sindaco Ieri è certamente stata una giornata difficile per i civich di Pinerolo, che sono stati apertamente criticati mentre facevano servizio. Ma la frattura fra i vigili che difendono l’operato del collega e quelli che lo contestano, si ricompone dopo il gesto del sindaco, andato a rimborsare i soldi della multa al pensionato. Dicono: «Il primo cittadino di Pinero- 9 8 3 6 7 5 2 4 8 5 7 9 9 7 2 9 5 6 6 3 8 4 7 4 3 8 NUVOLOSO COPERTO POCO NUVOLOSO OGGI SVIZZERA Annecy Verbania AOSTA Biella MILANO Novara Vercelli Grenoble Pavia TORINO Asti Alessandria Gap GENOVA Savona FRANCIA Situazione e avvisi meteo PIOGGIA DEBOLEMODERATA VARIABILE La Spezia PIOGGIA INTENSA Giornata ancora in gran parte soleggiata sulle zone occidentali, Valle d’Aosta e nord Piemonte, con foschie in aumento; sulla Liguria di Levante, Alessandrino, Vercellese e Monferrato più nuvoloso fin dal mattino e tra Genovesato e Alessandrino tendenza a qualche pioviggine. NEBBIA TEMPORALE 8 2 1 6 2 5 MARE CALMO 9 DOMANI SVIZZERA Annecy Verbania AOSTA Biella Temperature ˚C CITTÀ MIN MAX AOSTA VERBANIA BIELLA NOVARA VERCELLI TORINO ASTI ALESSANDRIA CUNEO MILANO GENOVA SAVONA IMPERIA -2 0 0 -2 -1 0 -1 1 0 1 8 7 7 8 9 8 8 7 8 6 5 7 9 13 12 14 A cura di www.nimbus.it L’alta pressione è ancora presente sulle regioni alpine, ma aria più umida tende ad affluire da sud-ovest per l’estensione sulla Francia di una depressione atlantica. Aria marina più umida tende così ad addensare la nuvolosità dapprima sulla Liguria e in estensione all’interno della Pianura Padana. Sarà la situazione che caratterizzerà questo fine settimana, con cieli più nuvolosi, ma piogge deboli solo su est Piemonte e Liguria. Centimetri-LA STAMPA MILANO Novara Vercelli Grenoble Asti Alessandria Gap GENOVA Cuneo Savona La Spezia FRANCIA 8 7 1 MARE AGITATO In gran parte nuvoloso con deboli piogge a tratti su Levante ligure, Alessandrino, Astigiano, Vercellese, Novarese e Verbano; sulla zone più occidentali e Valle d’Aosta parzialmente nuvoloso con addensamenti in pianura e schiarite più ampie lungo le zone alpine. Temperature ˚C MIN MAX 0 2 2 4 4 2 4 4 2 4 8 7 7 AOSTA VERBANIA BIELLA NOVARA VERCELLI TORINO ASTI ALESSANDRIA CUNEO MILANO GENOVA SAVONA IMPERIA 7 8 7 8 7 8 7 7 7 8 13 12 14 LA LUNA A TORINO IL SOLE A TORINO Sorge alle ore 7.55 MARE MOSSO CITTÀ Pavia TORINO POCO MOSSO Si leva alle ore 22.53 Cala alle ore 11.37 Fasi Lunari Culmina alle ore 12.23 Tramonta alle ore 16.51 14 DIC 22 DIC 2 4 3 5 8 7 1 9 6 9 8 1 6 3 4 5 7 2 6 5 2 1 4 9 7 3 8 1 7 4 8 5 3 6 2 9 3 9 8 7 6 2 4 5 1 8 2 9 4 7 6 3 1 5 5 3 7 9 1 8 2 6 4 4 1 6 3 2 5 9 8 7 3 4 8 5 6 1 2 7 9 5 6 2 7 9 8 1 3 4 1 7 9 3 2 4 5 8 6 9 1 4 2 7 6 3 5 8 2 5 6 1 8 3 9 4 7 8 3 7 9 4 5 6 2 1 4 2 3 6 1 7 8 9 5 7 9 1 8 5 2 4 6 3 6 8 5 4 3 9 7 1 2 8 9 VENTO NEVE 7 6 5 2 9 1 8 4 3 3 6 5 3 La soluzione dei giochi di ieri 1 4 1 7 4 2 5 Il tempo: nubi in aumento su Liguria ed est Piemonte SOLE lo con il suo operato ci ha delegittimato. Ha reso vano il nostro lavoro: ora faremo un’assemblea sindacale per discutere pubblicamente il suo modo di agire». Una vicenda che arriverà in Consiglio comunale. Il consigliere d’opposizione Massimiliano Puca ha attaccato : «Vorrei capire con quali motivazioni il sindaco si è offerto di pagare la multa al posto del multato. Questo suo gesto è una pubblica sconfessione dell’operato dei vigili urbani? Basta utilizzare il tema della sicurezza per fare cassa». Difficile 4 Junior Sudoku 2 semaforo si era gettato in mezzo alla strada. Abbiamo subito fermato l’auto, ma nel frattempo il pensionato, che ha rischiato di essere investito, era già sull’altro marciapiede». I vigili, insomma, sono concordi nell’affermare che la multa era legittima: la violazione del codice della strada c’è stata. Ma le perplessità sono tante e riguardano l’opportunità di elevare la contravvenzione. «Lo si doveva solo fermare e invitare a non ripetere più l’infrazione», dicono alcuni agenti. Altri aggiungono: «È fa- Ieri mattina il vigile urbano che fatto la multa era in servizio e ha voluto spiegare ai colleghi le motivazioni: «Ero in auto con un altro vigile quando, in corso Torino, nei pressi dell’incrocio con corso Bosio, ho visto quell’uomo che incurante del traffico e del Il sudoku pensionato multato dai vigili L’incrocio di corso Torino, dove il pensionato è stato multato Le spiegazioni 1929, questa è una vicenda che si è chiusa quando ha deciso, senza neanche pensare ad un ricorso al giudice di pace, di andare a pagare entro 5 giorni la multa. 2 Roberto Capellari Medio ANTONIO GIAIMO Difficile 58 .Cronaca di Torino 28 DIC 5 GEN 59A97BC 28 BD49EF79 82 LA STAMPA 12 45 67 18 12 14 60 .Cronaca di Torino STAMPA .LA VENERDÌ 12 DICEMBRE 2014 27 metri Un mega spot per le mostre in corso e future copre le vetrine di piazza Cln. A destra il cantiere ex Fnac EMANUELA MINUCCI Sembra un destino natalizio, quello di via Roma, di essere divisa nettamente in due e non solo da piazza San Carlo. Da una parte strada salotto, dove si sperimenta l’isola pedonale nei weekend, dall’altra lo stesso shopping di sempre, corretto auto, o meglio adrenalina da multa scampata. Eppure c’è un’altra novità che da ieri spezza il cuore commerciale di Torino in due. In piazza Cln, un sipario lodevole (seppur tardivo) è andato a coprire di «cultura» gli ex negozi, anzi i buchi neri di piazza Cln che da troppo tempo, oltre due anni, sono orfani di un commerciante e di un’insegna. Sono poster frutto di un accordo fra il Comune e la Fondazione Musei. E raccontano ai torinesi e, soprattutto, ai turisti, alcune delle più allettanti mostre cittadine: dalle acrobazie pop firmate Lichtenstein, esposto alla Gam, e i Cavalli Celesti del Mao, che nell’antica Cina galoppavano verso la terra degli immortali. Uno spot lungo 27 metri che copre macerie indegne non solo della principale via della città, ma della città stessa. E siamo al punto. Cantiere «en plein air» Nel primo tratto di via Roma c’è un cantiere che ormai dall’estate scorsa sta sventrando l’ex magazzino Fnac (dicono che arrivi «Piazza Italia»). Il problema è che, a differenza di quanto accaduto in piazza Cln, qui nessuno si è preoccupato di occultarne le brutture. Pur REPORTERS REPORTERS Pannelli solo in piazza Cln Poster sulle vetrine in disarmo “Ma via Roma è stata dimenticata” essendo forse ancor più centrale del secondo tratto della via, trovandosi nel cuore dello shopping accanto a piazza Castello. Un’eccezione che grida vendetta, soprattutto in periodo natalizio, quando proprio quel pezzo di strada viene assediata dallo struscio e occasionalmente diventa isola pedonale. La protesta «I poster che coprono i negozi abbandonati di piazza Cln sono stati accolti con grande entusiasmo dai commercianti - spiega il presidente di via Roma Paolo Bertolini - adesso però saltano ancora più all’occhio certi buchi neri di via Roma come il cantiere dell’ex Fnac, quasi sei vetrine foderate soltanto da truciolato che dire brutto è dire poco». E mentre in piazza Cln i titolari della nuova gioielleria Rossi si dicono soddisfatissimi dell’arrivo dei poster della Fondazione musei, i negozi adiacenti all’ex Fnac si sentono come figli di un dio minore: «E’ vero siamo a Natale e i cantieri en-plein-air disturbano non poco - spiegano sia al negozio Lacoste che al vicino Bialetti store - il passeggio ne risente». «Noi siamo d’accordo» E mentre la Fondazione Musei (che si è accollata il costo materiale dei poster) ammette che si è cominciato da piazza Cln mentre ad altri cantieri non si è proprio pensato, i responsabili dei lavori in corso all’ex Fnac si dicono disponibili ad ospitare qualsiasi copertura purché non interferisca con il funzionamento del cantiere: «Figuriamoci se non siamo d’accordo spiega l'architetto Guido Argentero - se ci contattano noi siamo più che disponibili». Tumore al seno IlGomitolorosa controlepaure 1 Dagennaionellasa- la d’aspetto del reparto di Radiodiagnostica della Città della Salute arriverà il progetto di «knitting» del «Gomitolo Rosa»: imparare a lavorare a maglia contro nelle sale d’aspetto, in attesa di un referto o di un trattamento. L’ente da anni è a sostegno delle donne affette da tumore al seno e metterà a disposizione gomitoli, ferri e le insegnanti. [E. BAR.] twitter@emanuelaminucci Non è un regalo, è un milione di regali. Valutiamo il tuo iPad ino a 370€ per il passaggio al nuovo. Scrivi una mail a [email protected] per informazioni. Torino, Centro Commerciale 8Gallery - Via Nizza 262 | T 011 0379500 | [email protected] | www.juice.it Le app sono disponibili sull’App Store. TM e © 2014 Apple Inc. Tutti i diritti riservati. 12 14 LA STAMPA VENERDÌ 12 DICEMBRE 2014 Aperte tutti i giorni: piazza Massaua 1, sempre aperta (24 ore su 24). Atrio Stazione Porta Nuova, dalle ore 7 alle ore 19,30. Orario minimo 9-19,30: corso Toscana 20; via Monferrato 22/E; via Nicola Fabrizi 102; corso Dante 78; corso Corsica 9; piazza Statuto 4; via S. M. Mazzarello 18/D; corso Duca Abruzzi 66; piazza della Repubblica 21; corso Siracusa 87; corso Orbassano 302; via Sacchi 4; via Palestrina 49 corso Belgio 97. Di sera (19,30-21,30): piazza Galimberti 7; via Foligno 69; via Sempione 112; via San Remo 37; via Sacchi 4; corso Traiano 73; corso Francia 1/bis. Di notte (19,30-9): corso Belgio 151/B; via Nizza 65; corso Vittorio Emanuele II 66; piazza Massaua 1. Informazioni: www.farmapiemonte.org Quartieri .61 . QUARTIERI Per le vostre segnalazioni [email protected] San Salvario Diario Largo Saluzzo diventerà pedonale “Il rischio è l’aumento della movida” Crocetta PIER FRANCESCO CARACCIOLO Ci sono i soldi per la riqualificazione di largo Saluzzo. I fondi arriveranno da un risparmio di 107 mila euro sull’intervento di pedonalizzazione del viale di corso Marconi, previsto nell’ambito del controverso parcheggio del parcheggio interrato. La Gestinord, ditta incaricata dei lavori, utilizzerà i fondi conservati per rilanciare il cuore esagonale di San Salvario, assecondando così le richieste della Circoscrizione 8. Dopo la semi-pedonalizzazione sperimentale di due anni fa, la piazza subirà un intervento più profondo e finalmente definitivo, il cui piano preliminare è stato presentato ieri dagli architetti Paolo Mighetto e Marco Minari. Il progetto Il progetto prevede la pedonalizzazione completa delle quattro esedre laterali, tra le quali resteranno aperte alle auto via Saluzzo e via Baretti. Dall’alto sembra di vedere una croce e ai lati le zone vietate alle auto. Oltre a congiun- La «croce» Dall’alto il disegno del nuovo Largo Saluzzo sembra una croce: solo due vie concesse alle auto il resto per verde e panchine gere i marciapiedi esterni con quelli che a centro piazza delimitano l’incrocio, verrà però anche ampliato il sagrato della chiesa dei Santi Pietro e Paolo, eliminando gli ultimi sei parcheggi a rotazione. Sulle nuove aree, ripavimentate con materiali di pregio, troveranno spazio portabici, panchine e lampioni, accanto ai quali sarà «conservato e migliorato il patrimonio arboreo» insomma ci sarà più verde anche nel cuore di San Salvario. Per le emergenze Per agevolare eventuali interventi dei vigili del fuoco e consentire l’ingresso nel cortile al civico 36, i marciapiedi saranno collegati alla strada da rampe di accesso alle vetture: «La riqualificazione è positiva, ma va trovata un’area per le operazioni di carico e scarico merci», osserva Marco Beltramo, la cui creperie si affaccia sulla piazza. Meno favorevoli i residenti, preoccupati per le conseguenze di nuovi spazi aperti sulla movida: «La notte aumenterà l’assembramento di giovani, il cui baccano compromette il nostro diritto di dormire», dice Domenico Di Marzo, dell’associazione «Rispettando San Salvario». In attesa dei primi pronunciamenti del Tar sull’autorimessa in corso Marconi, rispetto ai quali l’intervento in largo Saluzzo è subordinato, la Circoscrizione accoglie positivamente l’occasione di completare l’intervento iniziato nel 2012 con fioriere e panettoni in cemento: «Quella fu una semi-pedonalizzazione provvisoria, figlia di una capacità economica limitata - spiega Marco Addonisio, Coordinatore alla viabilità della Otto - . Queste risorse ci permettono di chiudere il cerchio, procedendo a una riqualificazione completa che renda la piazza più gradevole e fruibile dai cittadini». Arrestato il maniaco del Mauriziano spiava le donne dal buco del bagno Spiava un donna in bagno, dopo aver fatto alcuni buchi nella parete in cartongesso. È avvenuto al Mauriziano, ma la donna ha udito qualche rumore nella stanza a fianco, ha capito di essere spiata ed è uscita gridando. A. L., 51 anni, è stato bloccato. La donna e le persone intervenute hanno poi chiesto l’intervento dell’agente del commissariato San Secondo in servizio in ospedale. Il maniaco aveva il telefono cellulare pieno di immagini di intimità «rubata». In più, A. L. aveva svariati precedenti penali e aveva in casa tre computer con materiale pedopornografico: 720 files con scene di violenza. L’uomo è stato arrestato, il giudice gli ha concesso i domiciliari. [C. LAU.] 1 Pozzo Strada Piscina ancora con gli escrementi riaperta e chiusa in una sola ora Una maledizione sembra abbattersi sulla vasca da 25 metri della piscina Trecate di via Vasile Alecsandri. Era stata chiusa per dieci giorni per svuotarla e ripulirla dagli escrementi lasciati da qualche nuotatore. Ha riaperto ieri ma dopo neanche un paio d’ore è stata richiusa per lo stesso motivo. E proprio ieri era in corso una riunione con le associazioni che gestiscono i corsi di nuoto per cercare una soluzione: in tre mesi ci sono stati tre stop per «motivi organici». Ogni volta sono notevoli i costi per mancati introiti e per la pulizia. Tra le proposte per risolvere il problema c’è stata persino quella dei «costumi contenitivi». Pare che ieri qualcuno abbia visto il responsabile. [F. ASS.] 1 Fiat con 12 45 67 18 59A97BC 28 BD49EF79 82 LA STAMPA 8 7 12 45 67 18 LA STAMPA VENERDÌ 12 DICEMBRE 2014 Pinerolo, parte il Winter Vocal Festival Tre giorni di musica a cappella a Pinerolo con il Winter Vocal Festival, che prende il via questa sera alle 21 nel teatro Incontro in via Caprilli 31. Partecipano otto band di musica a cappella e otto cori provenienti oltre che dall’Italia anche da Inghilterra e Ungheria. [A. GIA.] Metropoli .63 . ETROPOLI M Per le vostre segnalazioni [email protected] Moncalieri Ex aree industriali, la lite tra Meo e Montagna frena i progetti urbanistici GIUSEPPE PREVIATI Che a Moncalieri – dopo le primarie Pd – sia cambiato molto di più del candidato sindaco del centrosinistra, è un dato di fatto che sta diventando ogni giorno più evidente. Dopo la netta vittoria di Paolo Montagna, che ha sconfitto il sindaco attuale Roberta Meo e che ha chiuso nei giorni scorsi anche l’accordo coi Moderati di Mim- mo Portas, sta mutando la linea generale sulle grandi scelte che ruotano attorno alla città. In primis sull’urbanistica e sulle cinque aree industriali dismesse: ex Altissimo al confine con Trofarello, ex Firsat (a borgo San Pietro), ex Pozzo Gros Monti ed ex Dea (ai piedi del centro storico), ex Emanuel (corso Roma). Gli interventi prevedono circa 450 milioni di euro di investimenti complessivi. Un tesoro. Diario Borgaro Un altro furto di cavi Telefoni sempre isolati Nuovo furto di cavi telefonici in rame sulla strada che collega Borgaro a Mappano. In due raid, il primo durante il ponte dell’Immacolata, il secondo l’altra notte, i malviventi hanno asportato 500 metri di cavi, isolando 2400 utenze tra cui quelle di molte aziende. «Telecom in questa vicenda - fa sapere la compagnia Rubati altri cavi telefonica - è parte lesa, come dimostrano le numerose denunce presentate alle autorità competenti. I nostri tecnici sono intervenuti tempestivamente per ripristinare i cavi, riattivare nel più breve tempo possibile le linee coinvolte e ridurre i disagi agli utenti». L’ultimo furto, però, ha impedito il ripristino totale già nella giornata di ieri. «Speriamo di poter finire i lavori - conclude Telecom - entro venerdì sera». Ladri permettendo, naturalmente. [N. BER.] 1 Chieri Campagna dei carabinieri contro le truffe agli anziani La guerra alle truffe agli anziani i carabinieri l’avevano dichiarata già all’inizio dell’estate, quando solo i colpi messi a segno tra marzo e giugno, una ventina, avevano eguagliato quelli denunciati in tutto il 2013. Tutte le vittime hanno più di 65 anni e in un paio di casi il bottino ha superato quota 100 mila euro. L’impegno dei militari ha portato ad un calo drastico dei raggiri e alla denuncia di 60 persone. Adesso i militari hanno deciso di giocare di anticipo. Tappezzando le città del territorio di volantini che segnalano le più semplici regole per evitare di essere derubati. La parola d’ordine è sempre la stessa: non aprire agli sconosciuti a contattare immediatamente le forze dell’ordine. Una collaborazione indispensabile anche per conteggiare i colpi non andati a buon fine. [F. GEN.] 1 Grugliasco Giovane violentata nel privé Un uomo ai domiciliari Violentata nel privé di un night club di Grugliasco. È quanto ha denunciato una ragazza di 29 anni, che nel locale lavorava come ballerina. «A un certo punto mi sono ritrovata spogliata. Mi sentivo strana, come se mi avessero messo una sostanza nella bevanda». Quando si riprende, stando al suo racconto, su di lei c’è un uomo, mentre la compagna di lui guarda. La giovane cerca di liberarsi divincolandosi, ma l’uomo non molla la presa. A salvarla è l’arrivo di un cliente che permette alla ragazza di scappare e di presentare denuncia ai carabinieri. L’indagine è condotta dai militari di Rivoli, coordinati dal pm Paolo Scafi. Pochi giorni fa il gip Elena Rocci ha emesso per l’uomo, un 42enne di Venaria, la misura cautelare degli arresti domiciliari, mentre la sua compagna, di 25 anni, è stata denunciata a piede libero. [P. ROM.] 1 Pochi giorni fa nella commissione consiliare che avrebbe potuto licenziare positivamente il progetto di recupero dell’ex Altissimo, fabbrica abbandonata spesso teatro di rave party sulla quale dovrebbero nascere 143 appartamenti con un indotto di 5 milioni tra opere e oneri a favore del Comune, sia arrivato un «alt» perentorio da gran parte dei consiglieri vicini a Montagna. La linea di quelli che mordono FOTO LEGATO Tutto rinviato Per gli interventi edilizi sulle ex aree industriali dismesse se ne riparlerà l’estate prossima, dopo le elezioni comunali il freno è questa: «Non se n’è parlato abbastanza in maggioranza» ed è qui che si tornerà dunque per approfondire. Ma subito dopo sarà la volta buo- na? Pare proprio di no. Perché Davide Guida, ex Idv, e che sarà capolista nella lista «È tempo per Paolo Montagna sindaco» ritira fuori dal cilindro la mai dimenticata formula «del piano generale sulle aree dismesse». Traduzione. Prima si vara un documento complessivo su tutte le fabbriche abbandonate e poi si procede. Ma poi quando? Non certo entro i pochi mesi di mandato che restano a Meo. Stop dunque, le cose cambiano. E questa virata potrebbe interessare a breve anche l’intervento alla ex Dea, sulla quale c’è un progetto approvato in via preliminare (parere di massima votato a giugno 2014), ma manca il via libera alla variante. Anche qui gli alloggi sono circa 140, ma di certo pregio (vista la zona pre-collinare) e le opere connesse ammontano a 6,4 milioni di euro. Proprio negli ultimi giorni anche i proprietari dell’ex Firsat avrebbero presentato un altro parere di massima che a questo punto dovrebbe seguire l’iter di Dea e Altissimo. Ovvero: se ne parlerà dopo le elezioni. 12 45 67 18 Alle 20,30 all’Educatorio della Provvidenza (corso Trento 13), concerto di Natale con Coro e Ensemble Strumentale del Collegio Einaudi. Ingresso libero con offerte facoltative. corso Dante Da fare due volte calieri corso Mon Partenza Partenza - LA STAMPA via Ventimiglia via Genova via Nizza calieri corso Mon corso Bramante via Ventimiglia via Genova via Nizza Partenza corso Bramante Arrivo Arrivo Domenica dalle 10 La corsa dei quindicimila tutti vestiti da Babbo Natale 1 Piazza Polonia sa- rà chiusa al traffico dalle 12 di domani fino al termine della manifestazione. Corso Unità d’Italia - carreggiata Est ed Ovest - saranno chiuse al traffico per le gare podistiche. Dalle 8.30 alle 12 chiusura del tratto dopo il sottopasso del Lingotto sino a corso Dogliotti. Chiusa anche la carreggiata Ovest di corso Unità d’Italia (da centro città alle tangenziali): dalle 10.20 alle ore 12 chiuso il tratto tra sottopasso Lanza incluso e piazzale Fratelli Ceirano incluso. Chiuso corso Unità lato fiume dalle 8,30 alle 12, lato ospedale chiuso dalle 10,20 alle 12.00. Corso Sicilia chiuso dalle 10.30 alle 13.00. Tre percorsi, un solo obiettivo: aiutare i bimbi del Regina Margherita Tre gare per i bimbi Il kit per trasformarsi in Santa Claus lo si poteva acquistare in questi giorni davanti ai supermercati e alle partite del Torino, della Juventus e della Pms Basket, come nelle vie di maggiore passeggio: l’offerta base era di cinque euro, ma pare che i cittadini siano stati Po fiume fiu m eP o corso Dante Il traffico Eccotutte lestradechiuse corso M d’Azegassimo lio Percorso 21 km via Ma dama C ristina Percorso 10 km Po fiume Arrivo corso M d’Azegassimo lio corso Vittorio Emanuele II via Ma dama Cristin a Percorso 3 km Palavela corso Vittorio Emanuele II corso Spezia corso Mon calier i Il sindaco Fassino l’ha promesso: «Domenica anch’io mi vestirò da Babbo Natale». Un impegno (quello di abbandonare la grisaglia ministeriale) che la dice lunga sull’importanza dell’evento benefico. Una pacifica invasione dell’armata rossa natalizia che per il quinto anno consecutivo «lapponizzerà» le vie, i prati e i giardini davanti e attorno al Regina Margherita di piazza Polonia. Qui, dalle 11 in poi di domenica andrà in scena «Babbo in forma», il più grande raduno italiano di replicanti di Santa Claus, con appuntamento davanti al grande «foyer» dell’ospedale. Un meeting oceanico organizzato da «Forma», la fondazione onlus del Regina Margherita che trasformerà dai 15 ai 20 mila torinesi in festosi Babbi Natale: il ricavato quest’anno andrà al reparto piccoli ustionati dell’ospedale, che secondo le statistiche sono in drammatico aumento. Da una parte ci sarà il contributo economico che servirà per comprare una vasca di «rigenerazione cutanea», dall’altra l’immensa gioia, per tutti i piccini ricoverati all’ospedale, di ammirare dalle finestre questa massa di giubbe rosse che li saluterà e li farà divertire: vuoi arrivando in motocicletta (anziché sulla slitta) oppure di corsa perchè reduci da una gara podistica lungo il fiume. Le loro imprese e i loro giochi rimbalzeranno su un maxi schermo degno del Paese delle meraviglie. Musiche per le feste In piazza Castello dalle 18,15, speciale anteprima natalizia dedicata a «Torino Capitale Europea dello Sport 2015» con performance degli artisti della scuola di circo Flic. via V entim iglia EMANUELA MINUCCI Il circo di Natale in piazza Alle 18, nella biblioteca Trancredi Milone, in via Verdi 18 a Venaria, il medico Marco Gaddi presenta il suo nuovo libro «Edo Franchi e il bastone di Esculapio», edito da Ananke. d’Italia A fianco, i percorsi delle tre competizioni che si snodano su distanze diverse nell’area attorno a piazza Polonia Gaddi, medico scrittore corso U nità Le distanze via N izza STAMPA .LA VENERDÌ 12 DICEMBRE 2014 via G enov a 64 .In città REPORTERS Un Babbo Natale motorizzato dell’anno scorso molto più generosi del solito. Ma la vera novità di quest’anno, come hanno annunciato ieri, insieme, la presidente di «Forma» Luciana Accornero e il direttore della Città della Salute Gian Paolo Zanetta, è che per la prima volta tre grandi eventi sportivi in omaggio alla Torino Capitale dello Sport del 2015 - accompagneranno la presa dei Babbi Natale della zona ospedali. Si tratta di «Un Po di corsa» (la classica mezza maratona prenatalizia organizzata da Base Running da 10 chilometri) e la «Camminata dei Babbi Natale» di tre km ideata proprio per l’occasione che partirà alle 10,30 dal Palavela. «Siamo molto orgogliosi di gemellare le nostre corse con questo evento benefico - ha spiegato ieri Alessandro Rastello, presidente di Base Running -: anche i nostri runner vestiranno con una Tshirt rossa e l’effetto sarà grandioso». Per di più l’intero incasso della «Camminata» verrà devoluto ai bambini del Regina Margherita, insieme con la quota di un euro a iscritto per le altre due corse (800 metri per quella breve, 1600 per quella lunga) I Babbi centauri È già una tradizione consolidata, invece, la calata in piazza Polonia di migliaia di Babbi Natale centauri che partiranno dal Motor Village (che è sponsor) scortati dalla polizia municipale e con tre Jeep, due Wrangler e una Renegade, a fare da apri- pista. In piazza Cattaneo a scaldare i motociclisti cioccolate e vin brulè preparati dagli alpini conditi da canti. Il pino Il tema del concorso di quest’anno - che ha fatto crescere nei bambini partecipazione e attesa - è stato l’albero di Natale, nella sua declinazione natalizia e come simbolo di vita e di crescita. I bambini in classe hanno creato il loro albero. Domenica esperti d’arte come Patrizia Sandretto e Guido Curto sceglieranno il vincitore: in ogni caso tutti gli alberi finiranno fra le stanze dell’ospedale per portare allegria fra i piccoli ricoverati. twitter@emanuelaminucci FACTORY SHOP VENDITA DIRETTA Special Week End Sabato 13 dicembre, 10-18 Domenica 14 dicembre, 14-18 ZO N A I N D U ST R I A L E D 5 V I A GA M B A L E R A , 1 6 8 A L E S SA N D R I A S P I N E T TA M A R E N G O 12 45 67 18 LA STAMPA VENERDÌ 12 DICEMBRE 2014 Fotografo senza frontiere Oggi alle 20,45, al Museo dell’Emigrazione a Frossasco, il fotografo Gian Luca Boetti, proietta le cento più belle immagini del suo libro «Trekking senza frontiere» Biografia di Luciano Longo «L’obiettivo. Luciano Longo. Dal cinema al bisturi. Avventure e musica in cinque continenti» è il titolo del libro di Marco Corradi, che si presenta alle 21 nella Sala consiliare di Poirino. In città .65 . INCITTA’ Per le vostre segnalazioni: [email protected] TIZIANA PLATZER FitzLab che il mondo della cultura – spiega l’esperto – è sottoposto tutti i giorni ad innumerevoli sfide nella comprensione della realtà. Ciò richiede risposte complesse e consapevolezze diverse: il lavoro progettuale ci offre l’arena per sperimentarle». È stato un lavoro contro il tempo, ma ne valeva la pena. «Portiamo a casa il calore del pubblico, il divertimento dei bambini e il ringraziamento degli adulti per i film che abbiamo scelto». È il bilancio d’istinto di Lia Furxhi, direttore al secondo mandato del Sottodiciotto Film Festival, che ieri sera ha chiuso gli schermi del Massimo. Oggi, infatti, l’unico appuntamento è alle 18 per la premiazione del «Concorso Nazionale Prodotti Audiovisivi delle Scuole», che assegnerà riconoscimenti a realtà torinesi. Occasioni di sviluppo La carica dei 16 mila Così si reinventa il futuro della cultura Le soluzioni della piattaforma che ha scommesso sul terzo settore NOEMI PENNA Le nuove sfide della progettazione culturale: ad aver vinto è «Hangar. Re-inventare il futuro», la piattaforma dell’Assessorato alla cultura e turismo della Regione rivolta a imprenditori, istituzioni e operatori del settore culturale per sviluppare il loro spirito d’impresa e potenziare le capacità progettuali e manageriali. Un progetto pilota che ha scommesso nel terzo settore coinvolgendo in tre mesi seicento persone e di cui nelle prossime settimane sarà ufficializzato il proseguo, a partire del 17 gennaio con il «Cultural Innovation Day». Economia della cultura In che modo il contesto socio-economico influenza il modo di progettare la cul- I laboratori Uno dei workshop organizzati da Hangar tura? Quali sono le sfide che deve affrontare un manager di questo settore? A rispondere a queste domande, oggi dalle 10 alle 18 al FitzLab di via Aosta 8, è Lucio Argano, project manager per la candidatura di Perugia a Capitale europea della cultura 2019, nell’incontro di chiusura del primo ciclo di Hangar. «An- «I dati in nostro possesso confermano il bisogno di strumenti di conoscenza manageriale da parte del sistema culturale e non solo», spiega l’assessore Antonella Parigi, prima sostenitrice del progetto. «Molti dei partecipanti infatti, pur non appartenendo al settore, ne intravedono le potenzialità e hanno trovato in Hangar un’occasione per orientare possibili scelte professionali». E’ nata così anche una community, dove gli iscritti stanno continuando a sviluppare discussioni e a interagire attraverso il social network Linkedin: una rivoluzione multimediale, che l’anno prossimo si tradurrà in eventi concreti sul territorio. FitzLab Via Aosta 8 Tel. 011/50.99.317 Nei tempi di tagli netti, il festival per e fatto dai ragazzi ha visto i suoi, con il budget sceso a sorpresa a settembre da 280 mila a 144 mila euro. Da qui la riduzione a 30 lungometraggi dei 50 progettati - nessuna anteprima di cartoon di Natale - l’uso di una sola sala, sei giornate di proiezioni invece che otto e un gruppo di lavoro ridotto a sei persone dell’Aiace affiancate da 200 ragazzi delle superiori. Eppure i numeri danno speranza alla Furxhi: 16 mila presenze totali. «Non sono le 25 mila dell’anno passato, ma non si può fare una confronto», continua il direttore. «Le proiezioni nelle scuole di Torino e Provincia, e per le scuole al Massimo, più i laboratori, le visite guidate al Museo del Cinema e i percorsi in «Song of the sea» È stata una delle pellicole più apprezzate nell’ambito della rassegna che ha portato al Massimo oltre 16 mila spettatori Sottodiciotto Nonostante i tagli il Festival ha vinto la sfida città di Iter, hanno visto la partecipazione di 10 mila ragazzi da ogni parte d’Italia». Vincono i cartoon Fra i seimila spettatori del festival, è stato il centenario Charlot a raccogliere il tripudio dei piccoli. «E il film d’animazione “Song of the sea” raccontato dai disegnatori to- rinesi ha appassionato la platea. I più grandi hanno amato e discusso “Class enemy”, sul rapporto fra alunni e professori». Ma il direttore è già alla prossima edizione: «Chiediamo almeno l’indicazione dello stesso budget: cominceremo a gennaio a cercare sponsor e collaborazioni con festival internazionali». 12 45 67 18 66 .In città STAMPA .LA VENERDÌ 12 DICEMBRE 2014 ONTAGNA M Ferrero di nuovo presidente del Cai Roberto Ferrero è stato eletto alla presidenza del Cai di Torino, che aveva già guidato dal 1997 al 2002. Vice presidenti sono Riccardo Brunati e Osvaldo Marengo. Ferrero ha rivolto un sentito ringraziamento al presidente Marengo ed ai consiglieri uscenti per il lavoro svolto. A CURA DI GUIDO NOVARIA Il via alla stagione Si scia anche a Sestriere e Sauze AlpDoc VALTER GIULIANO Quando la frutta è vera Impianti entrati in funzione con una settimana di ritardo grazie ai i cannoni AMEDEO MACAGNO Sci in spalle, si parte. Dopo Bardonecchia, che aveva messo a disposizione della sua clientela qualche pista lo scorso weekend, da domani inizia ufficialmente la stagione dello sci piemontese. Un avvio a dir poco difficile, simile a quello dell’inverno del 2006 ( nevicò solo pochi giorni prima dell’evento olimpico) e del 2011, quando la neve prima di Natale aveva stentato ad arrivare. Proprio come sta accadendo quest’anno. E soltanto in questi giorni gli operatori del settore hanno potuto produrre sufficiente neve artificiale per poter aprire in sicurezza le loro piste. Nell’ambito del comprensorio della Vialattea, il più grande del Piemonte, saranno messi in funzione alcuni impianti a Sestriere e Sauze d’Oulx. «Al momento - spiega il presidente Giovanni Brasso - le condizioni generali di innevamento sono buone, ovviamente non ottimali, considerando la poca neve naturale caduta e i soli quattro giorni nei quali abbiamo potuto produrre 400 mila metri cubi di neve artificiale». Gli impianti aperti sull’area di Sestriere sono: i tappeti Jolly e Principi, le sciovie Baby, Sises, Motta e Orsiera, le seggiovie Cit Roc, Garnel, Trebials, Nube d’Argento, Nuova Nube e la funivia Pattemouche. La seggiovia Nube d’argento entrerà in funzione soltanto in caso di grande af- Finalmente sotto zero Gli operatori della Vialattea hanno fatto un miracolo preparando le piste in soli quattro giorni grazie alle basse temperature: le piste hanno un manto regolare e uniforme 400 28 mila euro Sono i metri cubi di neve artificiale sparata sulle piste della Vialattea in soli quattro giorni Il prezzo praticato per il giornaliero che dà diritto di sciare sulla parte del comprensorio già aperta fluenza. Saranno aperte le biglietterie di Kandahar, Principi, Borgata e Pragelato. Il prezzo del biglietto su quest’area è di 28 euro. Inoltre è in vendita anche lo skipass PragelatoBanchetta al prezzo di 23 euro. Sull’area di Sauze d’Oulx gli impianti aperti sono: sciovia Bourget e seggiovie PrariondSportinia, Rocce Nere e Mollino-Triplex (quest’ultima solo Negozi e impianti Natale alle porte Oltre alla apertura di vecchi e nuovi negozi si sta studiando l’allungamento della cabinovia da Cesana La “nuova” Sansicario dei 600 soci si è rifatta il look BEPPE MINELLO La crisi soffoca i consumi? Eppure c’é chi apre nuove attività commerciali. L’edilizia boccheggia? Qualcuno investe nel recupero di immobili fatiscenti. Non accade in un posto qualunque ma ai 1600 metri di Sansicario. Lassù, sta crescendo l’originale impresa messa in piedi da oltre 600 proprietari di immobili, riunitisi nella cooperativa «Nonsoloneve» per salvare dal degrado e abbandono la stazione sciistica impoverita negli anni dalla speculazione. Partita al rallentatore con la riapertura parziale, accanto ai pochi locali e negozi che ancora tenevano duro, del pri- in caso di grande affluenza). Aperte le biglietterie di Prariond e quella nel centro del paese ABC. Il prezzo del biglietto su quest’area è di 20 euro. «Possiamo anticipare - continua Brasso - che dopo questo weekend ridimensioneremo di poco l’area sciabile di Sestriere così da permettere ai nostri operatori di preparare al meglio le piste anche in vista delle imminenti vacanze natalizie. E quando e se le condizioni meteo lo permetteranno, il nostro obiettivo sarà quello di aprire al più presto il collegamento tra Sestriere e Sauze d’Oulx attraverso il vallone Rio Nero e le altre aree». A Bardonecchia si scia nella zona Jafferau con piste che arrivano sino a quota 2800 metri. Per i più piccoli e i principianti da domani sarà messo in funzione anche il Baby di campo Smith. Sci ai piedi anche a Pratonevoso, Artesina, Limone Piemonte Alpe Deveno e al MonterosaSki come a Ghigo di Praly, in val Germanasca, dove vengono messe a disposizione degli appassionati ben 12 piste con il giornaliero a 25 euro e a Montgènevre dove lo ski pass ha uno sconto del 30% per l’apertura ridotta del comprensorio d’Oltralpe. Non aprono per poca neve altre stazioni come il Pian del Frais sopra Chiomonte. «Purtroppo - spiega Luca Olivero della Frais 2010 - non siamo riusciti a produrre neve programmata sufficiente per aprire. Speriamo di farlo almeno per le vacanze di Natale». mo bar, il «vecchio» Pinguini, grazie all’investimento della GoSansicario dietro la quale c’è l’imprenditore nonchè presidente della Confesercenti torinese, Stefano Papini, l’impresa ha iniziato a correre. «Per le vacanze di Natale - spiega Giuseppe Peyron, commercialista e presidente della coop - riaprirà il vecchio Drugstore. Trasformato in un lounge bar che accoglierà gli sciatori dalla colazione al dopocena». L’investimento è ancora della GoSansicario che gode, come qualunque attività commerciale che decida di puntare su Sansicario, di condizioni di favore. Accanto al nuovo Pinguini 2.0 è stato inaugurato un nuovo ristorante (l’«Anvelenà») e un piccolo negozio collegato a un supermercato virtuale. Si ordineranno (da Natale) i prodotti con un’app e si potrà scegliere di ritirare la spesa al ritorno dalle piste o facendosela consegnare a domicilio. I turisti avranno una parafarmacia gestita da una farmacista di Almese; aprirà un negozio Napapijri e uno di intimo (Oscalito). La prossima stagione arriverà una discoteca là dove un tempo c’era la pizzeria Dolce basilico. In parallelo è già attiva la Galleria Action che accoglie gli sciatori all’ingresso del paese con le casse della Sestriere Spa, scuola sci, noleggio, bar e negozio di articoli sportivi. I nuovi parcheggi saranno inaugurati a breve, le strade asfaltate e l’illu- minazione pubblica rifatta nel segno di una positiva collaborazione con il Comune. Con il quale si sta trattando per gli investimenti dei fondi post-olimpici. Il piano prevede l’allungamento della cabinovia da Cesana a metà dei primi due piloni dell’impianto Sellette che sarà spostato e rimontato al posto della vecchia seggiovia e arriverà alla partenza degli skilift per il Fraiteve. La coop sta lavorando per realizzare, là dove c’era il tirassegno del Biathlon, 6 campi da tennis, destinati a diventare 10 (4 coperti) dove ospitare un’academy per la quale c’è già l’interessamento del colosso francese Babolat. E stanno per partire i lavori di ristrutturazione e recupero degli edifici abbandonati che un tempo ospitavano Vacanze Italiane, lo Skilodge e il vecchio condominio R1. Alla faccia della crisi. N asce dall’unione di quattro aziende della valle, la Cooperativa Agricola e Forestale «Piccoli frutti della Val Sangone», dedita alla coltivazione biologica di piccoli frutti e ortaggi che vende direttamente nella sua sede di borgata La Maddalena 9 a Giaveno, freschi o trasformati con sapienza artigianale, in succhi, marmellate, essiccati. Ma l’acquisto è possibile anche sul web. Già dai campi la scelta convinta dell’agricoltura biologica: niente diserbanti, ma schiena china e lavori con braccia e zappette; solo concimi organici e rotazione delle colture; tra i filari le erbe spontanee proteggono dall’erosione e richiamano i preziosi insetti impollinatori. Per difendere le colture, nessun pesticida chimico, ma prodotti naturali come il rame, estratti vegetali (piretro, neem) o antagonisti naturali. Nessun trattamento in fioritura, per salvare api e altri insetti impollinatori. I soci conferiscono solo frutta matura che sarà lavorata senza surrogati, aromi e preparati. In laboratorio, un moderno essiccatore permette di mantenere intatte le proprietà organolettiche della frutta matura; i tempi di cottura brevissimi ne lasciano inalterati profumi, colori e proprietà; l’aggiunta di zucchero di canna é minima e una linea di prodotti è senza zuccheri aggiunti. Ne escono prodotti non «a base di frutta», ma «di frutta» e per ogni vasetto e vaschetta sanno dirvi quali frutti l’hanno colmato. E quando la terra riposa, ecco i lavori di gestione dei boschi con gli abbattimenti controllati e in treeclimbing, lavori di ingegneria naturalistica, altri interventi di manutenzione del territorio. 12 45 67 18 LA STAMPA VENERDÌ 12 DICEMBRE 2014 . Sport Cronaca .67 PORT S Tennis, gli under 15 in finale Il Piemonte under 15 formato da Cecere (foto), Ivaldi, Camposeo, Moroni, Chiesa, Bezzo e Conti ha conquistato a Brindisi la final four della Coppa d’Inverno in programma a Tirrenia dal 3 al 5 gennaio grazie alle vittorie su Sardegna (42), Campania (6 -0) e Puglia (4-1). [B. MAS.] Per le vostre segnalazioni [email protected] Aveva 76 anni Il presidente dell’Esperia una vita tra fiume e impresa Scomparso Raimondo Cecchi: ha guidato il Circolo per 11 anni EMANUELA MINUCCI Tutto quel che faceva, Raimondo Cecchi, lo faceva con amore e dedizione d’altri tempi. E’ infatti difficile trovare un uomo che si sia appassionato tanto alla canoa e ai gelati, ai vestiti d’autore come al tennis e alla pallacanestro. E tutto quello toccava, diventava qualcosa di vincente in grado di accomunare con passione, una squadra. «Era un grande, semplicemente, lo amavamo tutti da morire e lo dico spogliandomi dei panni del figlio - dice commosso Stefano Cecchi -; per nulla al mondo avrebbe lasciato il circolo Esperia, sino a quando la malattia lo ha costretto a farlo. È rimasto comunque presidente onorario e nel cuore di tanti lo resterà per sempre». Sport e imprenditoria Raimondo Cecchi, 76 anni, scomparso ieri dopo una lunga malattia, a Torino lascia non solo sull’adorato fiume Po una lunga scia di ricordi affettuosi. Un uomo che, come spiega l’amico di famiglia Marco Boglione, «era simpatico e affettuoso e rendeva amabile il suo amore per lo sport e le idee che diventano lavoro, in qualunque mestiere si cimentasse». Prima passione: il fiume Che fosse la fabbrica di gelati Cecchi fondata dal nonno Gabriello nel 1936, venduta poi alla Barilla nel 1973 e oggi rilanciata dal figlio, o la boutique San Carlo che fondò insieme con l’ex moglie Giorgina Siviero nello stesso anno, tuttora titolare delle magnifiche vetrine dell’atelier-salotto all’ombra del Caval’d Brons. Lascia due figli, Stefa- REPORTERS Davanti alla società canottieri Una delle ultime foto di Raimondo Cecchi scattata davanti al circolo Esperia di cui è stato presidente per undici anni no ed Elena che a lungo si è occupata della boutique e ora fa la mamma. E stamattina alla Gran Madre dove si celebreranno i suoi funerali ci saranno tante Torino, a partire dal circolo Esperia che ha guidato come presidente per undici anni e di cui era socio dal 1976. Ma ci sarà anche il mondo del tennis, che lo ha visto protagonista di tante partite anche a livello agonistico (vinse il trofeo Racchetta d’Oro negli Anni Ottanta e e i campionati italiani veterani nel 1992), trasferendo passione e capacità al figlio Stefa- Calcio Eccellenza no che oggi è un campione a livello internazionale nella categoria over-quaranta. Ma ci sarà anche la Torino dell’imprenditoria, un marchio di famiglia ereditato dal nonno che lo portò a diventare presidente dell’Associazione italiana industriali del dolce negli anni in cui guidò la celebre fabbrica di gelati. E poi la sua squadra di pallacanestro che giocò ad alti livelli, ancora la «Gelati Cecchi». «Un dinamismo unico» Gli amici, tanti, che si stringono oggi attorno alla famiglia, ne rimpiangono «la vitalità e un dinamismo belli da vedere». E il vuoto che lasciò già qualche mese fa, quando venne colpito dalla malattia, al circolo Esperia è destinato a restare tale. «I mesi che ho trascorso accanto a lui, a Torino, dall’estate scorsa a oggi - ricorda commosso il figlio Stefano che da anni risiede all’estero per lavoro - sono stati seppur strazianti i più belli della mia vita. Spero di avere ereditato da lui il suo eclettismo, ma soprattutto la sua contagiosa voglia di vivere». twitter@emanuelaminucci Sci Il Pinerolo pareggia A Prali è partita ed è campione d’inverno la stagione delle gare PAOLO ACCOSSATO I recuperi del mercoledì che chiudono in Eccellenza il girone di andata portano due pareggi per 0-0 in casa Volpiano e Pinerolo. Nel gruppo A i canavesani a Baveno contro l’Omegna non vanno oltre il nulla di fatto fallendo così l’aggancio alla seconda posizione e chiudono l’andata quarti a quota 32. Al Pinerolo di Nisticò basta invece il pari senza gol a Fossano per laurearsi campione d’inverno nel gruppo B con 37 punti, uno in più dell’Albese, mentre il Benarzole scivola a -4 dopo il ko incas- Fabio Nisticò Il suo Pinerolo ha chiuso il girone di andata in testa al girone B sato al quarto minuto di recupero contro il Saluzzo (rete di Gozzo). Per i cuneesi è la seconda sconfitta in quattro giorni dopo una striscia di risultati utili lunga 39 match. Male anche la Pro Dronero, altra concorrente del Pinerolo per il salto in D, battuta 2-1 dalla Valenzana. DOMENICO LATAGLIATA Si sono recuperati ieri a Prali i primi due slalom FISNJR maschili e femminili che erano stati rinviati a fine novembre per la carenza di neve. Il più veloce tra i pali stretti è stato il diciannovenne Andrea Squassino (Mondolè Ski Team) davanti a Steven Giuliano (Sestriere) e a Sebastiano Andreis (Ski College Limone), primo anche tra gli Aspiranti. Nella prova femminile si è invece imposta la ventenne Claudia Baruzzo (Sansicario Cesana), brava a imporsi su Valeria Poncet (Cus Carola Gardano La sciatrice del Sestriere ha colto un buon terzo posto a Prali Torino) e Carola Gardano (Sestriere), quest’ultima prima tra le Aspiranti. Oggi la gara si replica sempre sulle stesse piste. Domani infine, alle ore 17 presso il Cinema Fraiteve, consueta festa di apertura dello Sci Club Sestriere con oltre 300 atleti iscritti. 12 45 67 18 68 .Dove andiamo STAMPA .LA VENERDÌ 12 DICEMBRE 2014 Musei ACCADEMIA ALBERTINA - PINACOTECA (Via Accademia Albertina 8; tel. 011 0897370). Mostra «#Presepio. L’immagine della Natività dal medioevo all’arte contemporanea». Lun-ven 10-18. Sab-dom-festivi 10-19. Visite guidate; sab ore 16, dom e festivi ore 11 e 16. A... COME AMBIENTE (c.so Umbria 90, tel. 011 0702535). Sab-dom 14-9, ultimo ingresso alle 18. ARCHIVIO DI STATO (p.zza Castello 209, tel. 011 540382). Sala studio di piazza Castello e via Piave 21, orario: lun-ven 8-18,30, sab 8-14. ARCHIVIO STORICO DELLA CITTA’ (via Barbaroux 32, tel. 011 4431811). Orario: lun-ven 8,30-18,30, dom 10,30-18,30. ARMERIA REALE (bigl. unica Palazzo Reale p. Castello 191, tel. 011 543889). Or.: mar-dom e festivi 8,30-19,30. BASILICA DI SUPERGA E REALI TOMBE DI CASA SAVOIA (strada Basilica di Superga 75, tel. 011 8997456). Lundom. 9,30-19. Visite alla Cupola, lun-ven. 10-18, sabato 9,30-19, dom 12,45-19. BIBLIOTECA REALE (piazza Castello 191, telefono 011/543855). Orario: lun-mar-mer 8,15-18,45; gio-ven 8,15-13,45; 14-18,45; sab 8,15-13,45. BORGO E ROCCA MEDIEVALE (viale Virgilio - Parco del Valentino, tel. 011 4431701). Orario: Rocca, da mar a dom e festivi 10-18. Ultimo ingresso 45 minuti prima. Borgo: Orario: tutti i giorni 9-19. FONDAZIONE 107 (via Sansovino 234, tel. 011/45 444 74). Or.: gio-dom 14-19. Visite guidate su prenotazione. FONDAZIONE ACCORSI OMETTO - MUSEO DI ARTI DECORATIVE (via Po 55, interno 3, tel. 011/8376883). mardom 10-13, 14-18. Solo visite guidate. Fino all’11 gennaio 2015, mostra «Giovanni Battista Quadrone, un “iperrealista” nella pittura piemontese dell’Ottocento». Dall’11 novembre all’11 gennaio: «Luois Michel Van Loo. Le tre principessine di casa Savoia». FONDAZIONE MERZ (via Limone 24, Torino). Mar-dom 11-19. FONDAZIONE SANDRETTO (via Modane 16, tel. 011/379.76.00). Orari: gio: 20-23, ven-sab-dom: 12-19. GAM (via Magenta 31, tel. 011/4429518). Mar-dom 10-18. Mostre: «Cecily Brown», fino al 1° febbraio. «Roy Lichtenstein, opera prima», fino al 25 gennaio. «Vitrine, Felipe Aguila», fino al 6 gennaio. «Felice Casorati, il pensiero assorto», fino al 1° febbraio. La biglietteria chiude un’ora prima. JUVENTUS MUSEUM (via Druento 153 interno 42). Orario: lun-mer-gio-ven 10,30-19, sab-dom e festivi 10,30-19,30, mar chiuso. Per info www.juventus.com. MAO - MUSEO D’ARTE ORIENTALE (via San Domenico 11, tel. 011 4436927). Or.: mar-dom. 10-18, lun chiuso. La bigl. chiude un’ora prima. Visita ogni primo mar del mese alle 16 (ingr. gratuito al museo – visita 4 euro). MUSEO DEL CARCERE «Le Nuove» (via P. Borsellino n. 3, tel. 011/309.01.15; 011/76.04.88). Or. visita guidata: lun-sab. ore 15; dom ore 15 e 17; 2° e 4° dom ore 9, 15 e 17; Ricovero antiaereo sab-dom 17.15. MUSEO DELLO SPORT- STADIO OLIMPICO (C.so Agnelli ang. c.so Sebastopoli, tel. 011/19785617; [email protected]). Mar-ven 14-18, sab-dom 10-18 Visite allo Stadio ogni ora. Chiuso per le partite. MUSEO DI ANTICHITA’ (via XX Settembre 86, tel. 011 521 2251). Biglietteria unica presso Palazzo Reale. Or.: da mar-sab. 8.30-19.30; dom e festivi 14-19,30. Tutte le domeniche alle 16 visita tematica gratuita. MUSEO DI ANTROPOLOGIA CRIMINALE «CESARE LOMBROSO» (via P.Giuria 15, 011 6708195). lun-sab 10-18. MUSEO DIFFUSO DELLA RESISTENZA (c.so Valdocco 4/A, tel. 011 4420780). Allestimento permanente: «Torino 1938-1948. Dalle leggi razziali alla Costituzione». Or.: mar-mer-ven-sab-dom 10-18, gio. 14-22. Lun chiuso. MUSEO EGIZIO (via Accademia delle Scienze 6, tel 011 5617776). Orario: tutti i giorni 8,30-19,30, lun chiuso. Ultimo ingresso un’ora prima. MUSEO ETTORE FICO (via F. Cigna 114, tel. 011 853065). Orario: mer-ven-sab-dom 11-19. Gio 11-22 MUSEO NAZIONALE DELL’AUTO (corso Unità d’Italia 40, tel. 011 677666). Or.: lun 10-14, mar 14-19, mergio., dom 10-19, ven-sab 10-21. La biglietteria chiude un’ora prima. MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA ALLA MOLE ANTONELLIANA (via Montebello 20, tel. 011 8138560). Orario: tutti i giorni 9-20, lun chiuso. La biglietteria chiude un’ora prima. MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA (piazzale Monte dei Cappuccini 7, tel. 011/6604104). Mostra «Collezionisti di Montagne». Fino al 26/4/2015. MUSEO NAZIONALE DEL RISORGIMENTO – PALAZZO CARIGNANO (piazza Carlo Alberto 8, tel. 011 5621147). Orario mar-dom. 10-18, ultimo ingresso ore 17,15, lun chiuso. MUSEO PIETRO MICCA (Via Guicciardini 7/a tel. 011 54 63 17). Mar-dom 10-18 (ultimo ingresso 17). Visite guidate 10,30, 14,30, 16,30. MUSEO REGIONALE DI SCIENZE NATURALI (via Giolitti 36, tel. 011/4326354). Chiuso. MUSEO STORICO REALE MUTUA (Via Garibaldi 22) . Mar e gio 16-18, primo e terzo weekend del mese sab 14,30 – 18, dom 10 - 18. Su prenotazione lun- gio 9 – 13. MUSLI – MUSEO DELLA SCUOLA E DEL LIBRO PER L’INFANZIA (Palazzo Barolo, via Corte d’Appello 20/c, tel. 011/197.84.944). lun-ven 9,30-12,30; ogni seconda dom del mese 15,30-18,30. Visita guidata 5 euro. PALAZZO MADAMA - MUSEO CIVICO DI ARTE ANTICA (p.zza Castello, tel. 011 4433501 Collezioni permanenti: mar-sab ore 10-18; dom. 10-19. Scalone: mar-dom ore 10-19, ingresso libero. PALAZZO REALE (p. Castello, tel. 011 4361455). Or.: tutti i giorni 9-19,30, lun. chiuso, sab. visite 9,30 - 18,10. PAV PARCO ARTE VIVENTE (Via Giordano Bruno 31, tel. 011 3182235). Or.: ven 15-18, sab-dom 12-19. PINACOTECA «GIOVANNI E MARELLA AGNELLI» (Lingotto, 8 Gallery - via Nizza 230, tel. 011 0062713). Orario: mar-dom. 10-19, ultimo ingresso 18,15. PROMOTRICE BELLE ARTI (viale Crivelli 11, tel. 011/5790095). Mar-sab 11-13/16,30-20, festivi 10,30-12,30. SPAZIO LA STAMPA (via Lugaro 21 www.lastampa.it/spaziolastampa). Ingr. libero: lun-ven 10-19, sab 10-20, dom 16-20. Visite guidate su prenotazione allo 011/6568.319 o mail a [email protected] - Visite diurne: museo+redazione 3 euro - Visite serali: museo+redazione+stabilimento 5 euro - Visita guidata diurna sab e dom ore 17,30. TEMPORARY MUSEUM (cso Verona 15/C, c/o BasicVillage, tel. 011/432.4591). Esposizione permanente: «La Rivoluzione Informatica: dal Mainframe all’iPad». Mer-ven 15-19, sab-dom 10-19. PROVINCIA CASTELLO DI RIVOLI - MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA (piazza Mafalda di Savoia, tel. 011 9565220/22). Or.: mar- ven. 10-17, sab-dom. 10-19, lun. chiuso. FORTE DI FENESTRELLE. Or: da gio a lun 10-17; chiuso mar e mer. Prenotazioni tel. 0121 83600. MUSEO DELLO SPAZIO E PLANETARIO DIGITALE (via Osservatorio 8, Pino Torinese, tel. 011 8118740, www.planetarioditorino.it). REGGIA DI VENARIA REALE (p.zza Repubblica, Venaria, tel. 011/4992333; www.lavenaria.it). Le mostre: «A occhi aperti» «La Regia Scuderia». Da martedì al venerdì 9-17, sabato, domenica e festivi 9.30-19.30. Mostre: «A occhi aperti», «Il bucintoro e le altre carrozze», «Paolo Veronese le quatto allegorie ritrovate», «Cavalieri, Mamelucchi e Samurai», tutte fino all’8 febbraio 2015. Il 24 e il 31 dicembre aperti dalle 9 alle 15; aperti lunedì 5 gennaio 2015; nei giorni festivi apertura come la domenica. Chiusa il 25 dicembre. PALAZZINA DI CACCIA (p.zza Principe Amedeo 7, Stupinigi). Orario mar-ven 10-17.30 (ultimo ingresso 17); [email protected] sab-dom 10-18.30 (ultimo ingresso 18). Tel. 011/013.30.73 12 45 67 18 LA STAMPA VENERDÌ 12 DICEMBRE 2014 I Cinema Dove andiamo .69 . Le trame del 12 dicembre 2014 ALFIERI piazza Solferino 4, tel. 01156.23.800. Prezzi: € 6,50 int.; € 4,50 rid. over 60, under 26; € 2,50 abb+CVC Spettacolo teatrale Solferino 1 P Pelo Malo Solferino 2 P 20.00 Tre tocchi Solferino 2 P 22.00 Due giorni, una notte Sala Chico Il sale della terra Sala Chico I Pinguini di Madagascar Sala Harpo Il sale della terra Sala Harpo Magic in the moonlight Sala Harpo AMBROSIO CINECAFÈ corso Vittorio 52, tel. 011540.068. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,50 ridotto, militari, under 18, universitari, Io Studio; € 4,00 over 60 pom.; € 5,00 over60 ser. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00 Magic in the moonlight Sala 1 P 16.00-18.00-20.30-22.30 Storie pazzesche Sala 2 P 15.15-17.45-20.15-22.30 Trash Sala 3 15.15-17.45-20.15-22.30 GREENWICH VILLAGE via Po 30, tel. 01183.90.123. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,50 ridotto, militari, under 18, universitari, Io Studio; € 4,00 over 60 pom.; € 5,00 over60 ser. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00 Il ricco, il povero e il maggiordomo Sala 1 P 17.50-20.10-22.30 Ma tu di che segno 6? Sala 2 P 18.00-20.30-22.30 Scusate se esisto! Sala 3 P 17.50-20.10-22.30 CENTRALE ARTHOUSE - UNIVERSITY FRIENDLY via Carlo Alberto 27, tel. 011540.110. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 militari, universitari, Aiace, over 65, under 18 Magic in the moonlight VO 16.15-18.15-20.15-22.15 (sott.it.) CITYPLEX MASSAUA piazza Massaua 9, tel. 01177.40.461. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,50rid., ridotto Aiace, militare, under 18, universitario; € 4,00 over 60 (fino alle 17,55); € 5,00 over 60 (dopo le 17,55). Proiezioni 3D: € 8,00 Int.; € 6,00 Rid. supplemento occhialini € 0,50 Il ricco, il povero e il maggiordomo P 14.50-16.45-18.40-20.30-22.35 Ma tu di che segno 6? P 14.50-16.45-18.40-20.30-22.35 I Pinguini di Madagascar P 14.50-16.45-18.40-20.30 Magic in the moonlight P 14.55-18.40-20.10-22.30 Scemo & + scemo 2 P 17.20-22.35 Scusate se esisto! P 16.45-20.30 Interstellar P 22.30 Hunger Games - Parte I P 15.00 CLASSICO piazza Vittorio Veneto 5, tel. 01153.63.323. Prezzi: € 6,00 int.; € 4,00 ridotto L’immagine mancante P 14.30-20.30 La spia - A most wanted man P 16.00 Lo sciacallo - Nightcrawler P 18.15-22.15 DUE GIARDINI ARTHOUSE - UNIVERSITY FRIENDLY via Monfalcone 62, tel. 01132.72.214. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 universitari, militari, Aiace, over 65, under 18; € 4,00 primo spettacolo; Il ricco, il povero e il maggiordomo Nirvana P 16.10-18.10-20.10-22.10 Magic in the moonlight Ombrerosse P 16.00-18.00-20.00-22.00 ELISEO p.zza Sabotino, tel. 01144.75.241. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 under 18, universitari, militari, Aiace; € 4,00 over 60; € 5,00 1 e 2 spettacolo; Abb. 14 € 4,40 Magic in the moonlight Eliseo Grande 15.45-17.45-20.00-22.00 Due giorni, una notte Eliseo Blu P 16.00-18.00-20.00-22.00 Il giovane favoloso Eliseo Rosso P 15.45-18.20-21.00 ERBA corso Moncalieri 241, tel. 01166.15.447. Prezzi: € 6,50 int.; € 4,50 rid. over 60, under 26; € 2,50 abb+CVC La trattativa P 20.30 F.LLI MARX ARTHOUSE - UNIVERSITY FRIENDLY corso Belgio 53, tel. 01181.21.410. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 universitari, militari, Aiace, over 65, under 18; € 4,00 primo spettacolo; Magic in the moonlight Sala Groucho P 16.00-18.00-20.00-22.00 P P P P P 16.10-18.10-20.10 22.00 15.30-17.15 19.00 21.15 IDEAL - CITYPLEX corso Beccaria 4, tel. 01152.14.316. Prezzi: € 7,50 int. serale; € 5,50 int. pom., militari, under 18, universitari, Agis, Aiace; € 4,50 over 65; Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00 Il ricco, il povero e il maggiordomo P 15.15-17.40-20.10-22.30 I Pinguini di Madagascar P 15.10-17.00-18.50-20.40-22.30 Magic in the moonlight P 15.45-18.00-20.15-22.30 Scusate se esisto! P 15.00-17.15-19.30 Interstellar P 21.45 Hunger Games - Parte I P 15.00-20.00 Scemo & + scemo 2 P 17.30-22.30 LUX galleria San Federico, tel. 01156.28.907. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,50 ridotto, militari, under 18, universitari, Io Studio; € 4,00 over 60 pom.; € 5,00 over60 ser. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00 Un amico molto speciale Sala 1 P 16.45 Neve Sala 1 P 18.30-20.30 Hunger Games - Parte I Sala 1 P 22.30 I Pinguini di Madagascar Sala 2 P 16.45 Interstellar Sala 2 P 18.30-21.30 Il mio amico Nanuk Sala 3 P 17.15 The Judge Sala 3 P 20.00-22.30 MASSIMO via Verdi 18, tel. 01181.38.574. Prezzi Massimo 1 e 2: € 7,00 int.; € 5,00 rid., Aiace, stud. univ.; € 4,00 over 60. Massimo 3: € 6,00 int.; € 4,00 rid., Aiace; € 3,00 over 60. Proiezioni 3D € 10,00 int.; € 8,00 rid. Sottodiciotto Film Festival Massimo 1 P 18.00 (ingresso libero) Mommy Massimo 1 P 21.00 Melbourne Massimo 2 P 16.00 Storie pazzesche Massimo 2 P 17.50-20.10-22.30 Tre passi nel delirio Massimo 3 P 16.00 L’immorale Massimo 3 P 18.15 I sovversivi Massimo 3 P 20.30 NAZIONALE via Pomba 7, tel. 01181.24.173. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 under 18, universitari, militari, Aiace; € 4,00 over 60; € 5,00 1 e 2 spett. pom.; Abb. 14 € 4,40 Pride Nazionale 1 15.15-17.40-20.00-22.15 Il sale della terra Nazionale 2 16.00-18.00-20.05-22.10 REPOSI via XX Settembre 15, tel. 011531.400. Prezzi: € 7,50 int. serale; € 5,50 int. pomeridiano, Militari, Under 18, Universitari, Io studio; € 5,00 ridotto Aiace; € 4,50 over 60; € 27,00 abb. 6 ingr.; € 51,00 abb. 12 ingr.; abb. Arthouse accettato; Abb. Agis accettato. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00 Magic in the moonlight Reposi 1 P 15.00-16.50-18.40-20.30-22.30 Interstellar Reposi 2 P 15.30-18.30-21.30 Il ricco, il povero e il maggiordomo Reposi 3 Scemo & + scemo 2 Reposi 4 Scusate se esisto! Reposi 5 Ma tu di che segno 6? Reposi 6 I Pinguini di Madagascar Reposi 7 Ogni maledetto Natale Reposi 7 P 15.30-17.50-20.10-22.30 15.15-17.40-20.05-22.30 15.30-17.50-20.10-22.30 15.30-17.50-20.10-22.30 15.00-16.50-18.40 20.30-22.30 ROMANO galleria Subalpina, tel. 01156.20.145. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 under 18, universitari, militari, Aiace; € 4,00 Over 60; Abb. 14 € 5,00; 1° e 2° spett. pom. Musei Vaticani Sala 1 P 15.00 Diplomacy Sala 1 P 16.00-18.00-20.00-22.00 Magic in the moonlight Sala 2 P 16.15-18.10-20.00-22.00 Torneranno i prati Sala 3 P 15.00-16.20 Viviane Sala 3 P 17.50-20.00-22.00 THE SPACE CINEMA TORINO - PARCO DORA salita Michelangelo Garove 24, tel. 892111. Prezzi: € 8,00 int.; € 5,00 over 60; € 5,00 Under 25 card Ma tu di che segno 6? Sala 1 P 14.30-17.00-19.30-22.00 Il ricco, il povero e il maggiordomo Sala 2 P 14.35-17.10-19.45-22.20 Magic in the moonlight Sala 3 P 14.45-17.15-19.45-22.15 Scusate se esisto! Sala 4 P 14.30-17.05-19.40-22.15 I Pinguini di Madagascar Sala 5 P 14.45-17.05 Hunger Games - Parte I Sala 5 P 19.30-22.25 Scemo & + scemo 2 Sala 6 P 14.25-17.10-19.55-22.40 I Pinguini di Madagascar Sala 7 P 14.25-16.50-19.15 Interstellar Sala 7 P 21.35 Un amico molto speciale Sala 8 P 15.30-17.40-19.50 Ogni maledetto Natale Sala 8 P 22.10 UCI CINEMAS LINGOTTO via Nizza 262, tel. 892960. Prezzi: € 8,00 int.; € 6,30 studenti; € 5,80 bimbi fino a 8 anni; € 6,00 over 65; € 8,00 notturno. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 9,00, acquisto occhiali 3D € 1,00 I Pinguini di Madagascar P 14.30-17.00 Interstellar P 21.30 Hunger Games - Parte I P 16.20-19.15-22.10 Un amico molto speciale P 14.05 Hunger Games - Parte I P 14.30 Un amico molto speciale P 17.30-19.55 La metamorfosi del male P 22.15 I Pinguini di Madagascar P 15.00-17.30-20.00-22.30 Ma tu di che segno 6? P 14.45-17.20-20.05-22.35 Il ricco, il povero e il maggiordomo P 14.40-17.15-19.50-22.25 Ma tu di che segno 6? P 14.15-16.50-19.25-22.00 Magic in the moonlight P 14.40-17.05-19.35-22.10 Scemo & + scemo 2 P 14.15-17.00-19.45-22.30 Il ricco, il povero e il maggiordomo P 14.15-16.50-19.25-22.05 Scusate se esisto! P 14.30-17.10-19.45-22.25 Cinema: Torino e altre visioni ESEDRA via Bagetti 30, tel. 01143.37.474. Andiamo a quel paese 21.15 Cinema aperti: Area Metropolitana e Provincia ALMESE CUORGNÈ AUDITORIUM MAGNETTO via Avigliana 17, tel. 34826.62.696. I sogni segreti di Walter Mitty 18.30-21.15 MARGHERITA 0124657.523. Il ricco, il povero e il maggiordomo BARDONECCHIA IVREA SABRINA 012299.633. Il ricco, il povero e il maggiordomo BOARO 0125641.480. Scemo & + scemo 2 POLITEAMA 0125641.571. Magic in the moonlight 21.15 BEINASCO THE SPACE CINEMA BEINASCO - LE FORNACI via G. Falcone, tel. 892111. Prezzi: € 8,90 int.; € 6,90 rid., ragazzi fino 10 anni; € 6,20 over 65, studenti universitari. Proiezioni 3D: € 10,50 int., € 8,50 rid. Il ricco, il povero e il maggiordomo Sala 1 17.15-19.40-22.10-0.40 Ma tu di che segno 6? Sala 2 16.00-21.00 Il ricco, il povero e il maggiordomo Sala 2 18.30 Interstellar Sala 2 23.20 I Pinguini di Madagascar Sala 3 17.10-19.30-21.40-24.00 Hunger Games - Parte I Sala 4 16.10-19.00-21.50-0.40 Scusate se esisto! Sala 5 17.15-19.45-22.15-0.45 Ma tu di che segno 6? Sala 6 16.50-19.35-22.00-0.25 Scemo & + scemo 2 Sala 7 16.40-19.15-22.10-0.45 Magic in the moonlight Sala 8 17.30-20.00-22.25-0.50 Un amico molto speciale Sala 9 17.00-19.20 Interstellar Sala 9 21.30 CHIERI SPLENDOR 01194.21.601. Il ricco, il povero e il maggiordomo 20.10-22.10 COLLEGNO CINEMA ARPINO via Bussoleno 50. Spettacolo Teatrale CHIVASSO POLITEAMA 01191.01.433. Scemo & + scemo 2 21.00 CONDOVE CONDOVE piazza Marteri della Libertà 13, tel. 01196.44.128. I Pinguini di Madagascar 18.00 Un amico molto speciale Il ricco, il povero e il maggiordomo 21.30 PIANEZZA 20.00-22.15 LUMIERE 01196.82.088. I Pinguini di Madagascar Scemo & + scemo 2 Magic in the moonlight Il ricco, il povero e il maggiordomo Ma tu di che segno 6? 20.00-22.00 LEINÌ AUDITORIUM 01199.88.098. Teatro: Via Paolo Fabbri 43 P 14.40-17.00 P 19.30-22.00 17.30-19.15 21.00-22.40 17.30-20.30-22.30 17.30-20.30-22.30 17.30-20.30-22.30 PINEROLO 21.00 MONCALIERI UCI CINEMAS MONCALIERI via Postiglione, tel. 899.788.678. Prezzi: € 8,00 int.; € 5,70 rid.; € 4,00 studenti. Proiezioni 3D: € 10,50 intero; € 8,50 rid. Il prezzo è da considerarsi escluso di occhialini 3D al costo di € 1,00 Andiamo a quel paese P 14.40-17.20-20.00-22.25 La storia di Cino P 15.10-17.30 Ogni maledetto Natale P 20.00 La metamorfosi del male P 22.30 Scusate se esisto! P 14.30-17.10-19.40-22.10 I Pinguini di Madagascar P 15.50 Interstellar P 18.15-21.50 Pride P 14.10-17.00-19.45-22.30 Ma tu di che segno 6? P 14.10-16.40-19.05-21.30 Il ricco, il povero e il maggiordomo P 15.30-18.30-21.30 Il ricco, il povero e il maggiordomo P 14.50-17.20-20.00-22.35 Ma tu di che segno 6? P 15.25-17.50-20.15-22.40 I Pinguini di Madagascar P 15.10-17.30-19.50-22.20 Hunger Games - Parte I P 16.15-19.15-22.15 Storie pazzesche P 14.10-17.00-19.45-22.30 Scemo & + scemo 2 P 14.20-17.10-19.50-22.30 I Pinguini di Madagascar P 14.30-17.00 La scuola più bella del mondo P 20.00-22.20 Magic in the moonlight P 15.10-17.35-20.00-22.25 HOLLYWOOD 0121201.142. Scemo & + scemo 2 MULTISALA 0121393.905. Magic in the moonlight Italia 200 Ma tu di che segno 6? Italia 500 RITZ 0121374.957. Un amico molto speciale P 21.00 P 21.00 21.00 GOBETTI via dei Martiri della Libertà 17, tel. 01103.75.408. I Pinguini di Madagascar P 21.15 SETTIMO TORINESE PETRARCA via Petrarca 7, tel. 01180.07.050. Il ricco, il povero e il maggiordomo Sala 1 21.10 Scemo & + scemo 2 Sala 2 21.20 Magic in the moonlight Sala 3 21.30 VALPERGA 21.30 21.30 VENARIA SUPERCINEMA 01145.94.406. Il ricco, il povero e il maggiordomo Ma tu di che segno 6? Magic in the moonlight A CURA DI Daniele Cavalla DUE GIORNI, UNA NOTTE ···· Drammatico. Regia dei fratelli Dardenne, con Marion Cotillard e Fabrizio Rongione. Durata: 96 minuti. Sandra ha un weekend per convincere i colleghi a rinunciare al loro premio di produzione in modo che lei possa conservare il posto di lavoro. DIPLOMACY ··· Drammatico. Regia di Volker Schlöndorff, con André Dussollier e Niels Arestrup. Durata: 85’. 25 agosto 1944. Gli alleati entrano a Parigi: il generale tedesco Dietrich von Choltitz si prepara ad eseguire l’ordine di Hitler. L’IMMAGINE MANCANTE ···· Animazione. Regia di Rithy Panh. Durata: 95 minuti. Ultimo capitolo della trilogia che ricostruisce il genocidio cambogiano, realizzato con tante piccole statuine di terracotta dipinte a mano. INTERSTELLAR ···· Fantascienza. Regia di Christopher Nolan, con Matthew McConaughey e Anne Hathaway. Durata: 169’. La terra sta morendo, la Nasa individua nuovi pianeti dove abitare: il pilota Cooper viene mandato in esplorazione. Dall’autore di «Inception». MA DI CHE SEGNO 6? · Comico. Regia di Neri Parenti, con Massimo Boldi e Gigi Proietti. Durata: 99 minuti. Il bizzarro rapporto di cinque persone con l’oroscopo. MAGIC IN THE MOONLIGHT ··· Commedia. Regia di Woody Allen, con Emma Stone e Colin Firth. Durata: 98 minuti. Nella Francia degli Anni Venti un celebre prestigiatore prova a smascherare una sedicente medium. MOMMY ···· Drammatico. Regia di Xavier Dolan, con Anne Dorval e Suzanne Clémente. Durata: 139 minuti. Nei sobborghi di una città canadese una mamma cerca in tutti i modi di proteggere il figlio, disturbato e violento. Premiato a Cannes. PRIDE ···· Commedia. Regia di Matthew Warchus con Bill Nighy e Paddy Considine. Durata: 120 minuti. Nell’Inghilterra degli anni Ottanta un gruppo di attivisti gay si unirono ai minatori nella lotta contro il governo di Margaret Thatcher. Da una storia vera. IL RICCO IL POVERO IL ... ··· Commedia. Regia di e con Aldo, Giovanni e Giacomo. Durata: 100 minuti. Le vicende di un facoltoso agente di borsa, del suo maggiordomo appassionato di arti marziali e di un venditore abusivo. SCEMO E + SCEMO 2 ·· Comico. Regia dei fratelli Farrelly, con Jim Carrey e Jeff Daniels. Durata: 110 minuti. Le nuove singolari avventure di Lloyd Christmas e Harry Dunne. LO SCIACALLO ···· Azione. Regia di Dan Gilroy, con Jake Gyllenhaal e Rene Russo. Durata: 117 minuti. Lou passa le notti con la sua videocamera correndo sui luoghi delle emergenze, per riprendere le scene cruente e vendere il materiale alle tv SCUSATE SE ESISTO! 21.00 SAN MAURO TORINESE AMBRA 0124617.122. Scemo & + scemo 2 Uno Magic in the moonlight Due BRUTTO · MEDIOCRE ·· INTERESSANTE/DIVERTENTE ··· BELLO ···· P 20.10-22.30 P 20.30-22.30 P 20.30-22.30 ··· Commedia. Regia di Riccardo Milani, con Paola Cortellesi e Raoul Bova. Durata: 106 minuti. Tornata in Italia, la talentuosa architetto Serena fatica a trovare attenzione dal mondo del lavoro «maschile» e chiede aiuto a Francesco, in realtà omosessuale. STORIE PAZZESCHE ··· Commedia nera. Regia di Damián Szifron, con Ricardo Darín . Durata: 122 minuti. Dall’Argentina, le vicende di un gruppo di individui sull’orlo di una crisi di nervi: un ingegnere specializzato in demolizioni, la cameriera e la cuoca di una tavola calda frequentata da camionisti, una sposa sconvolta. TRASH ···· Commedia drammatica. Regia di Stephen Daldry, con Martin Sheen e Rooney Mara. Durata: 114 minuti. Rovistando fra i rifiuti nelle favelas di Rio de Janeiro, due ragazzi trovano un portafogli: la loro vita cambierà per sempre. Dall’autore di «Billy Elliot». VIVIANE ···· Drammatico. Regia di Ronit Elkabetz e Shlomi Elkabetz. Durata: 115 minuti. Da tre anni Viviane Amsalem cerca invano di ottenere il divorzio dal marito Elisha, davanti all’unica autorità che in Israele possa concederglielo: il tribunale rabbinico. Teatri del 12 dicembre 2014 AGIESSE-ALFATEATROviaCasalborgone16/I, tel. 011 81.93.529. Domenica 14 ore 16.30 laCompagniaOltreilpontepresentaLaprincipessa preziosaspettacolo di burattini-attore.Domenica21ore16.30CompagniaMarionettegrilli presenta Schiaccianoci e re dei topi spettacolo di figure di e con Marco Grilli. Si prenota per la Grande Serata di Capodanno con lo spettacolo Polveri di stelle con la Compagnia Alfafolies. Per chi desidera Cena su prenotazione ALFIERIpiazzaSolferino2,tel.01156.23.800. Si prenota per lo spettacolo Duum-Toren con la Compagnia dei Sonics, in scena dal 26 al 28 dicembre. Per i tuoi regali, scopri la formula “Buon Teatro a te” presso le biglietterie Torino Spettacoli e gli speciali pacchetti“Unamericanoinfamiglia”,“Trappola in famiglia”, “Forbici in famiglia” AUDITORIUM RAI p.zza Rossaro, tel. 011 81.04.653. ConcertoMichele Mariotti direttore, Trio Diaghilev. Musiche di Bartok, Smetana. Ore 20.30 CARIGNANO/TEATRO STABILE TORINO piazza Carignano 6, tel. 800.235.333. Spettacolo R III Riccardo terzoannullato, per informazioni e sostituzioni contattare la Biglietteria. Da martedì 16 dicembre L’importanza di chiamarsi Ernestodi O. Wilde, con Geppy Gleijeses, Marianella Bargilli, Lucia Poli, regia Geppy Gleijeses, Gitiesse Artisti Riuniti CASATEATRORAGAZZIEGIOVANIcorsoG.Fer- raris 266/C, tel. 011 19.740.280. Sala Grande: Sabato ore 21, Domenica ore 16.30 Pigiami, Fondazione TRG onlus. “Capodanno in Famiglia”: 31 dicembre ore 21.30 I vestitinuovidell’Imperatore,IFratelliCaproni. Spettacolo,festaebrindisidimezzanotteper grandi e piccini COLOSSEO via M. Cristina 71, tel. 011 66.98.034. Sabato 13 e Domenica 14 ore 17 Geronimo Stilton nel regno della fantasiaIl Musical. Sabato 13 ore 21 50 sfumature il musical. Martedì 16 ore 20 Concerto Gospel con Mike McCoy & Voices United. Sabato 20 Il Balletto di Milano in Lo Schiaccianoci CONSERVATORIO GIUSEPPE VERDI piazza Bodoni. The Pianos Trio. Domenica 14. Ore 16.30 Info 0115669811 ERBAcorsoMoncalieri241,tel.01166.15.447. Stasera ore 21 e fino al 14 dicembre con ripresadal22al28dicembre,laCompagniaTorino Spettacoli e i Giovani Talenti del Liceo Germana Erba sono in scena con Il fantastico mondo di Ozdi G. Erba e F. Dorato GIOIELLO TEATRO via Cristoforo Colombo 31bis, tel. 011 58.05.768. Stasera ore 21 DanielMcVicarèUnamericanoaTorinodiD.McVicareVeraMatthewsconlaCompagniaTorino Spettacoli, uno spettacolo all’insegna della musica, comicità e amore, una commedia a tu per tu con il pubblico GOBETTI TEATRO/TEATRO STABILE TORINO via Rossini 8, tel. 800.235.333. Stasera ore 20.45 Le Troianecon Gianna Giachetti, Manuela Mandracchia, Sandra Toffolatti, Mariàngeles Torres, Mitipretese e Artisti Riuniti. Prosegue in biglietteria e on-line la vendita degli abbonamenti e biglietti stagione Teatro Stabile, biglietti Torinodanza I CONCERTI DEL POMERIGGIO piazza Solferino 4. L’Ottocento romantico attraverso dolcieispiratemelodieperpianoforteaquattro mani e affascinanti lieder..con presentazioneinprimatorinesedelCDDecca“Franz SchubertfortwoSchiavo-Marchegiani”con il duo pianistico Marco Schiavo - Sergio Machegiani e la collaborazione di Susy Picchio soprano. Mercoledì 17. Ore 16 LAVANDERIA A VAPORE c. Pastrengo angolo via Tampellini (Collegno), tel. 011 40.33.800. Suite Minkuscoreografie ricostruite dall’originale a cura di Jacqueline DeMin,musicheLudwigMinkus.Venerdì19. Ore 10. Sabato 20. Ore 21. Domenica 21. Ore 16.30. BTT scuola di danza e perfezionamento nuova sede via Cigna 5 Torino audizionieiscrizioniannoscolastico2014-15 LBT- LA BOTTEGA TEATRALE corso Govone 16,tel.0161840.796.Domenica21ore16,per l’Undicesima Stagione di Teatro di Figura Le Figure dell’Inverno al Teatro Educatorio dellaProvvidenzadiTorino,festeggiamotut- ti insieme il Natale con lo spettacolo Il sogno del Clown della compagnia Teatro AntoninArtauddiLugano(Svizzera).Unospettacolo poetico con attori, pupazzi e videoproiezioni MONCALIERI LIMONE FONDERIE TEATRALI/TEATRO STABILE TORINO via Pastrengo 88, tel. 800.235.333. Prosegue in biglietteria e on-line la vendita degli abbonamenti e biglietti stagione Teatro Stabile, biglietti Torinodanza. Biglietteria ore 13.00 - 19.00 domenica e lunedì riposo. 24 dicembre ore 10.00 - 17.00. Chiusura 25 – 26 dicembre, 1 e 6 gennaio. Tel. 011 5169555, Numero Verde 800 235 333 MONTEROSA via Brandizzo 65, tel. 011 23.04.153. Sabato 13 ore 21 e Domenica 14 ore15.30,perlaRassegnadiTeatroinLingua Piemontese “Tutdarije” la Compagnia “Gruppo Teatro Carmagnola” presenta Ognidun a so post! Sabato 20 ore 21, per la III° Rassegna di TeatrodelSacro“Veniteevedrete”il“TeatroPopolareEuropeoeCasadegliAlfieri”presenta “Santo bucato! La natività raccontata dalla lavandaia del presepe” TEATRO NUOVO corso M. D’Azeglio 17, tel. 65.00.200. Il Gesto e l’anima 36° Stagione InternazionalediDanzaeArtiIntegrate.Venerdì 12 ore 21 Balletto del Sud in Il lago dei cigni. Sabato 13 ore 21 Liceo Coreutico e Teatrale Germana Erba (Torino) e Liceo Musicale Ego Bianchi (Cuneo) PICCOLOREGIOGIACOMOPUCCINI.Ore15.30 AlRegiodietrolequinte.IlBalletNacionalde Cuba presenta al Teatro Regio: Giselle (fino al 14/12) e Don Chisciotte (17-21/12). Coreografie di A. Alonso SALA TEATRO MURIALDO piazza Chiesa della Salute 17/b, tel. 011 22.15.161. Torta, bignola, moscato e pasta frolladi S. Triverio. Compagnia Siparietto di S. Matteo. Sabato 13. Ore 21 SOLFERINO piazza Solferino 2, tel. 011 56.23.800. Stasera ore 21 la Compagnia TorinoSpettacolipresenta“Parloitaliano”,bestsellerTorinoSpettacolicheraccontainformalmente 1000 anni di storia letteraria TANGRAM TEATRO via Don Orione 5, tel. 011 338.698. Regala il Teatro elenco spettacoli sul sito www.tangramteatro.it. “Via del campo e dintorni” con Bruno Maria Ferraro e Gigi Venegoni. “Un sogno per Maria” di e con Silvia Battaglio. “Alda Merini,unastoriadiversa”conLucillaGiagnoni. “MargheritaHack,unastellainfinita”diIvana Ferri con Laura Curino TEATRO AGNELLI via Sarpi 111, tel. 011 30.42.808. Insolito e Domenicamattinateatro – per informazioni sulle prossime atti- vità di Assemblea Teatro info 0113042808 in orario ufficio TEATROASTRAviaRosolinoPilo6.Staseraore 21BahamuthAntologiaRezza-MastrelladiFlavia Mastrella e Antonio Rezza, con Antonio Rezza e con Ivan Bellavista e Antonio Gerardi. Continua la campagna abbonamenti TEATRO CARDINAL MASSAIA via Sospello 32, tel. 011 257.881. Domenica 14 ore 16.30 TitaGiuntaeCarmeloCancemiinJudyeilsuo papà misterioso. Venerdì 19 ore 21 Gospel Choir in Christams Tour 2014. Sabato 20 ore 21 in Natale con i tuoi TEATRO CIVICO GARYBALDI DI SETTIMO TORINESEviadeiPartigiani4-SettimoTorinese, tel. 011 80.28.501. Sabato 13 ore 21.30 continua la stagione “Sogni duri come pietre” con Mario Perrotta, Teatro dell’Argine in Un bes – Antonio LigabuePremio Ubu 2013 Premio Hystrio/Twiste TEATRO CIVICO MATTEOTTI via Matteotti 1 Moncalieri, tel. 011 64.03.700. Natale in casa Cupiello di Eduardo de Filippo con la CompagniateatraleMasaniello.Venerdì12 e Sabato 13. Ore 21 TEATRO GOBETTI via M. Libertà 17 - S. Mauro Torinese,tel.34725.47.687.Giovedì18ore21 Thealtro è sempre in ritardo! commedia noir di Water Revello. Regia di M. Chionetti TEATROILMULINOviaRivaPo9-Piossasco,tel. 011 90.41.984. Evviva il varietàdi e con Margherita Fumero e con Nicola Olivero e Giorgio Serra. Regia di M. Fumero. Ore 21 TEATRO MARCHESA corso Vercelli 141. Domenica14ore18,per“BarrieraDanza”alTeatro Murialdo in Piazza di Via Chiesa della Salute 17, la Compagnia di Danza “L’Araba Fenice”presenta“IGrandiBallettiRussi”Cor. Angela Shebukova, Ludmila Kroiherova e Claudia Zorini TEATRO REGIO. Stagione d’Opera e di Balletto2014-15.Ore20ilBalletNacionaldeCuba in: Giselle. Coreografie di A. Alonso. ConV.ValdéseV.Estévez.MusicadiA.Adam. Repliche fino al 14/12 TEATRO SAN PAOLO via Berton 1. Foolsdi Neil Simon, regia di Luciano Caratto. Compagnia Divago. Venerdì 19 e Sabato 20. Ore 20.50 TEATRO SUPERGA piazzetta Macario - Nichelino, tel. 011 62.79.789. Stagione Lirica: 13/12 ore 20.30 “Cenerentola” Orchestra Cantieri d’Arte e Coro dell’Opera di Parma. Stagioneprosa:19/12“Lehomairaccontato del vento del nord” Con Chiara Caselli e Roberto Citran TEATRO VITTORIA via Gramsci 4, tel. 011 51.76.246. Festival Beethoven. Martedì 16. Ore 20 Info 0115669811 12 45 67 18 59A97BC 28 BD49EF79 82 LA STAMPA 1 LA STAMPA VENERDÌ 12 DICEMBRE 2014 Il tempo Prevale il sole oggi, fine settimana più grigio al Centro-Nord, ma piogge isolate SITUAZIONE NORD CENTRO SUD Un campo di alta pressione interessa ancora oggi tutta la Penisola, ma inizia a cedere al Nord dove venti più umidi da sud-ovest addensano le nubi tra la Liguria e il Piemonte. Nel fine settimana una debole perturbazione interesserà il Centro-Nord. In gran parte soleggiato con lievi velature e cielo poco nuvoloso; diventa più nuvoloso su Liguria centrale e di Levante, sul basso Piemonte e su Alessandrino, con tendenza a locali pioviggini; nubi in estensione alla Lombardia e all’alto Piemonte, Emilia e Triveneto. In gran parte soleggiato con addensamento della nuvolosità sull’alta Toscana e sul nord-ovest della Sardegna; in giornata addensamenti anche su centro ed est Sardegna e in serata in generale sulla Toscana e alto Lazio, ma senza piogge. Torna il sole ovunque, a parte addensamenti ancora presenti al mattino su Lucania e Puglia. In giornata in gran parte soleggiato ovunque con cielo poco nuvoloso o addensamenti sull’interno della Sicilia. Venti deboli o moderati da nord-ovest, con rinforzi sullo Ionio. NUVOLOSO POCO NUVOLOSO IN EUROPA Il Sole LE PREVISIONI DI OGGI SOLE COPERTO DOMANI VARIABILE Tempo .71 . PIOGGIA DEBOLE-MODERATA PIOGGIA INTENSA TEMPORALE NEBBIA NEVE VENTO Tramonta alle ore 16.42 Culmina alle ore 12.04 Sorge alle ore 7.26 ULTIMO QUARTO La Luna Si leva Cala alle ore alle ore 11.13 22.37 14-dic MARE CALMO POCO MOSSO MARE MOSSO Nubi e piogge sulla metà nord della Francia, sulla Germania, Paesi Bassi e in parte sul sud di Norvegia e Svezia; neve e pioggia sul Baltico e nevicate sulla Russia. Ampie schiarite sui Balcani, Romania e intorno al Mar Nero. MARE AGITATO Le precipitazioni attese oggi LA TENDENZA DELLE TEMPERATURE In lieve calo al Nord. Trento 0 8 Aosta -2 8 Torino 0 8 Milano 1 9 Genova 8 13 Bologna 1 10 Venezia 0 7 Firenze 1 12 Perugia 0 9 Nuvoloso al Nord con qualche pioggia su Liguria, est Piemonte, Lombardia e Triveneto; nubi anche sul Tirreno e sole altrove. 4 L‘ 0 Trieste 1 10 ona 12 DEBOLI 9 Roma 3 12 DOPODOMANI 1 10 FORTI MOLTO FORTI Foggia 7 13 Vigilanza meteo di oggi e domani Bari 10 15 Napoli 5 15 Alghero 12 17 MODERATE Debole pioggia sul Levante ligure. Potenza 2 8 Cagliari 12 18 Catanzaro 4 15 Palermo 13 18 Reggio Calabria 12 19 Catania 12 18 Nuvoloso al Nord e lungo il Tirreno, ma schiarite su Alpi occidentali; locali piogge su Liguria, Lombardia e Nord-Est, sole al Sud e sull'Adriatico. ALGERI ANKARA BAGHDAD BANGKOK BEIRUT BOMBAY BRASILIA BUENOS AIRES CALGARY CARACAS CASABLANCA CHICAGO CITTÀ DEL CAPO CITTÀ DEL MESSICO DAKAR DUBAI FILADELFIA GERUSALEMME HONG KONG IL CAIRO JOHANNESBURG KINSHASA LA MECCA L'AVANA LOS ANGELES MANILA MELBOURNE MIAMI MONTREAL NAIROBI NEW YORK NUOVA DELHI PECHINO SHANGHAI SINGAPORE TOKYO WASHINGTON MIN ˚C MAX ˚C OGGI 5 7 18 23 17 24 20 17 2 24 11 -4 16 10 22 20 -1 11 13 15 17 23 23 11 13 26 12 12 -2 16 -1 9 -6 0 25 5 3 20 9 24 29 24 32 27 30 10 30 20 5 22 20 29 28 6 18 18 20 28 31 35 23 18 32 32 20 1 25 5 22 3 7 32 11 9 MODERATA ELEVATA ESTREMA A cura di www.nimbus.it Centimetri-LA STAMPA Tempo e temperature previsti nel mondo e in Europa CITTÀ NESSUNA Nessuna situazione di allerta. CITTÀ AMSTERDAM ATENE BARCELLONA BELGRADO BERLIN BERNA BRATISLAVA BRUSSELS BUCAREST BUDAPEST COPENHAGEN DUBLIN EDIMBURGO HELSINKI ISTANBUL LISBONA LONDRA LUBIANA MADRID MOSCA OSLO PARIGI PODGORICA PRAGA REYKJAVIK ROMA SARAJEVO S. PIETROBURGO SOFIA STOCCOLMA TALLINN TIRANA VARSAVIA VIENNA VILNIUS ZAGABRIA MIN ˚C MAX ˚C OGGI 6 12 8 2 2 -1 2 6 1 0 2 2 0 0 9 3 6 -3 0 -2 1 6 4 3 -4 3 -2 -4 -2 1 -2 4 0 2 -1 0 8 14 14 5 6 4 6 8 5 5 6 5 2 2 10 5 9 7 7 0 2 7 12 5 -3 12 7 -2 8 2 0 16 2 6 1 6 Venerdì Bollettino della neve Valido dal 12 al 24 dicembre 2014, ino ad esaurimento scorte e salvo errori e/o omissioni di stampa. Le foto sono puramente rappresentative. I prezzi dei nostri prodotti sono comprensivi degli Eco-contributi RAEE. 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